informatica di base

Transcript

informatica di base
Area didattica
Versione XP
INFORMATICA DI BASE
MANUALE TEORICO E PRATICO
Roberto Dimase
Area didattica
Versione XP
SOMMARIO
Concetti teorici di base sulla tecnologia e l’informatica ........................ 4
La tecnologia: ................................................................................................ 4
Classificazione delle tecnologie: ................................................................... 4
Definizione di informatica ............................................................................ 4
Nozioni di hardware e software ............................................................... 5
Il computer .................................................................................................... 5
I vantaggi del computer ................................................................................ 5
I limiti del compute ....................................................................................... 5
Il computer come sistema totalmente autonomo ........................................ 5
Tipi di computer ............................................................................................ 5
Il terminale .................................................................................................... 6
La struttura Hardware di un computer ...................................................... 6
Processore .............................................................................................................. 7

ALU (arithmetic logic unit): esegue le istruzioni di calcolo e di
confronto tra i dati.................................................................................... 7

Unità di controllo: controlla le operazioni di ingresso e uscita dei
dati 7
RAM ...................................................................................................................... 7
ROM ...................................................................................................................... 7
BUS ........................................................................................................................ 7
Esecuzione di un istruzione .................................................................................... 8
Periferiche di Input e Output ....................................................................... 8
Le memorie di massa .................................................................................... 8
Tipi di software.............................................................................................. 8
Il software di sistema ............................................................................................. 8
Il software applicativo ............................................................................................ 9
I dati e le unità di misura.............................................................................. 9
Il sistema operativo Windows ................................................................ 11
Primi passi… ............................................................................................... 11
Informazioni e operazioni di base .............................................................. 12
Semplice editing........................................................................................... 18
Desktop ................................................................................................... 20
Lavorare con le icone .................................................................................. 20
Lavorare e con le finestre ........................................................................... 21
Organizzare i file .................................................................................... 23
Concetti ........................................................................................................ 23
Cartelle (directory) ..................................................................................... 24
Roberto Dimase
2/43
Area didattica
Versione XP
Lavorare con i file ....................................................................................... 26
Copiare, spostare, cancellare ..................................................................... 28
Cancellare, ripristinare .............................................................................. 28
Cercare ......................................................................................................... 30
Comprimere file .......................................................................................... 32
Virus ........................................................................................................ 34
Concetti ........................................................................................................ 34
Gestire virus ................................................................................................ 36
Gestione della stampa............................................................................. 38
Installazione ................................................................................................. 38
Opzioni di stampa ....................................................................................... 39
RETI LAN E WAN ................................................................................. 41
Topologia peer to peer ..........................................................................................41
Topologia lineare ..................................................................................................41
Topologia ad anello ...............................................................................................41
Topologia a stella o grappolo ................................................................................42
Topologia a maglia ................................................................................................42
Collegamenti ................................................................................................ 42
Roberto Dimase
3/43
Area didattica
Versione XP
Concetti teorici di base sulla tecnologia e
l’informatica
La tecnologia:
Per tecnologia si intende un qualsiasi elemento formato da:
 Hardware: Apparato fisico di una determinata tecnologia. E’ la
struttura fisica dei singoli componenti. I mezzi per svolgere
determinati compiti in direzione degli obiettivi.
 Software: L’insieme delle regole, di linee di condotta e di
tecniche necessarie per l’utilizzazione dello hardware.Il modo in
cui svolgere i propri compiti e raggiungere gli obiettivi
servendosi dell’hardware.
 Knoware: Gli scopi, le applicazioni e le giustificazioni dell’uso
dello hardware del software. Che cosa usare nello svolgere i
propri compiti; come , quando e dove? Quali compiti scegliere e
perché
 Rete di sostegno: Componenti e reciproche relazioni fisico–
informative, socio-economiche e culturali che fanno da sostegno
all’uso della tecnologia in direzione dei fini selezionati.
Ogni tecnologia richiede un adeguato incastonamento nelle relazioni
della sua rete di sostegno (ed è da questa parzialmente definita.)
I nodi di detta rete sono:
 Persone, competenze, uffici, organizzazioni, servizi, risorse…
Classificazione delle tecnologie:
Una tecnologia può essere classificata in base al risultato del suo
incastonamento in una specifica rete di sostegno. Possiamo rilevare
quattro livelli di classificazione:
Semplice: Influenza i flussi della rete di sostegno migliorandone
l’efficienza e l’affidabilità. Consente di fare le stesse cose di prima,
approssimamene nello stesso modo, ma meglio.
Adatta: Non influenza significativamente i flussi della rete di sostegno e
non ne modifica la struttura. Consente di fare le stesse cose di prima,
nello stesso modo, senza provocare sensibili miglioramenti.
Tecnologia superiore: Influenza i flussi della rete di sostegno nonché la
sua struttura, migliorandone l’efficienza e soprattutto l’efficacia.
Consente di fare le stesse cose di prima, spesso in modo differente,
nonché di fare cose differenti.
Tecnologia fuori posto: Degrada il rendimento della rete di sostegno,
diminuendone l’efficienza, l’affidabilità e l’efficacia.
Definizione di informatica
Il termine informatica deriva dalle parole: Informazione automatica ed è
la tecnologia utilizzata per la realizzazione dei moderni sistemi di
elaborazione.
Roberto Dimase
4/43
Area didattica
Versione XP
Nozioni di hardware e software
Il computer
E’ la macchina per la gestione automatica delle informazioni. I suoi
componenti sono:
 Hardware (la parte fisica del computer).
 Software (la parte intangibile, l’insieme di programmi).
I vantaggi del computer
 Rapidità
 Precisione
 Capacità di esecuzione di lavori ripetitivi
 Capacità di gestione di grandi quantità di dati
 Capacità di integrare dati provenienti da fonti diverse
 Possibilità di memorizzare dati per lunghi periodi di tempo
I limiti del compute
 Mancanza di intelligenza autonoma
 Mancanza di creatività
 Difficoltà ad affrontare problemi nuovi
 Difficoltà nei lavori non ripetitivi
 Difficoltà a gestire informazioni non strutturate
 Difficoltà ad interpretare un discorso
 Possibilità di guasti
Limiti in gran parte imputabili al software
Il computer come sistema totalmente autonomo
 Monitoraggio di situazioni critiche
 Monitoraggio ambientale
 Automazione delle linee di produzione
 Controllo e gestione di strumenti di laboratorio
 Controllo degli accessi ad aree riservate
 Gestione di centrali telefoniche
 …
Tipi di computer
Un elaboratore può essere classificato in diverse categorie in base a:
 prestazioni
 costi
 modalità di impiego
 dimensione
 numero di utenti
si riconoscono, pertanto, le seguenti tipologie:
 Mainframe
 Minicomputer
 Network computer
 Personal computer
Roberto Dimase
5/43
Area didattica
Versione XP
 Laptop computer
 Palmari
Per esempio confrontando un Laptop ed un Personal Computer
potremmo evidenziare i seguenti vantaggi e svantaggi:
 trasportabilità
 ingombro
 alimentazione autonoma
 ergonomia dello schermo, della tastiera e del mouse
 costo
 collegamento di unità periferiche
Il terminale
E’ l’unità specializzata per il collegamento a distanza e si differenzia
in:
 terminale stupido (privo di capacità elaborativa autonoma)
 terminale intelligente (dotato di capacità elaborativa autonoma)
Le aree di applicazione di un terminale possono essere:
 Bancomat
 Certificazione comunale
 Segreterie studenti
 Punti informativi
 ….
E l’utilizzatore di questi apparati è generalmente un utente occasionale
del servizio.
Il terminale deve possedere le seguenti caratteristiche che ne
contraddistinguono la facilità di utilizzo






interfaccia semplice e chiara
uso di menù
pochi dati per pagina video
schermi sensibili al tatto
tastiera essenziale
funzioni di aiuto in linea
La struttura Hardware di un computer
 Memoria (centrale o principale)
supporto per la registrazione di dati e programmi
 UCE (unità centrale di elaborazione) o CPU (Central Processing
Unit)
unità in grado di interpretare ed eseguire le istruzioni
 Unità periferiche, di input e di output
unità per scambiare dati con l’ambiente esterno
Roberto Dimase
6/43
Area didattica
Versione XP
Processore
Componente del sistema che controlla il trasferimento dei dati ed esegue
le istruzioni1. E’ composto da:
 ALU (arithmetic logic unit): esegue le istruzioni di calcolo e di
confronto tra i dati
 Unità di controllo: controlla le operazioni di ingresso e uscita dei
dati
Le prestazioni di un processore si calcolano in base alla velocità di
esecuzione delle istruzioni. L’unità di misura è il MIPS (milioni di
istruzioni per secondo) ma comunemente viene nominata la velocità del
clock (MHz megahertz) o la categoria di appartenenza del processore
(Pentium, Core duo, Core 2 duo, Santarosa, Sempron, Turion)
RAM
Dall’acronimo Random Access Memory, è la memoria centrale di un
elaboratore. E’ chiamata anche memoria volatile in quanto al momento
dello spegnimento dell’elaboratore, i dati vengono cancellati.
E’ di fondamentale importanza la capienza della memoria RAM in
quanto in essa vengono caricati i programmi (di sistema e applicativi) che
verranno eseguiti dall’operatore. Una limitata memoria centrale
porterebbe ad un decadimento delle prestazioni dell’elaboratore o peggio
ad un mancato avvio del programma stesso. L’unità di misura della
memoria centrale è il Byte (si rimanda più avanti al capitolo dati ed unità
di misura).
ROM
Dall’acronimo Read Only Memory, è la memoria a sola lettura dove è
presente il programma Bios. Questo programma assolve i compiti relativi
alla configurazione e controllo dell’apparato hardware.
BUS
Sono i canali di comunicazione dove viaggiano le informazioni. Si
distinguono in:
 Bus dati: all’interno dei quali viaggiano i dati immessi
dall’operatore.
 Bus di indirizzo: insieme al bus dati, riportano l’indirizzo di
allocazione nella memoria centrale.
 Bus di controllo: canale che controlla l’eventuale errore di
comunicazione.
1
Istruzione: passo elementare di un programma
Roberto Dimase
7/43
Area didattica
Versione XP
Esecuzione di un istruzione
Gli elementi di una istruzione sono:
 codice operativo (tipo di operazione da eseguire)
 operandi (indirizzi in memoria dei dati su cui operare)
Il ciclo di un istruzione e composto dai seguenti passaggi:
 trasferimento dell’istruzione dalla memoria centrale alla UCE
 decodifica del codice operativo e degli operandi
 trasferimento dei dati dalla memoria alla UCE
 esecuzione dell’istruzione
 trasferimento in memoria del risultato dell’operazione
Periferiche di Input e Output
Le periferiche di I/O sono apparati hardware dedicate all’inserimento o
all’uscita dei dati.
Le principali periferiche di input sono:
 Tastiera, mouse, joystick, mousepad, trackball, penne ottiche,
tavolette grafiche, scanner, lettori di codici a barre, microfono,
apparati touch screen, …
Mentre quelle di output sono:
 Monitor, Stampanti, Plotter, casse acustiche, …
Inoltre ci sono unità che svolgono entrambi i ruoli di I/O:
Modem, Sistemi analogici e digitali, …
In questa categoria troviamo anche i diversi supporti di memorizzazione
dati, comunemente chiamati: memorie di massa.
Le memorie di massa
Periferiche di I/O dedicate alla memorizzazione delle informazioni in
modo permanente. Le principali memorie di massa sono:
 Hard disk, CD, DVD, Floppy disk, Penne USB, Schede
magnetiche, nastri, …
Tipi di software
Per software si intende l’insieme dei programmi che permettono il
funzionamento del computer.
Si suddividono in:
 Software di sistema
 Software applicativo
Il software di sistema
Ha il compito di garantire l’esecuzione delle funzioni di base del
computer. Un sistema operativo è composto da:
 Il supervisore (gestione delle componenti del sistema)
 Lo spool (per le operazioni di stampa)
 La gestione delle librerie
 La diagnosi e correzione di errori
 La configurazione del sistema
Roberto Dimase
8/43
Area didattica
Versione XP
Comunemente noto con il nome di Sistema Operativo, si differenzia nelle
diverse modalità di applicazione, versioni e distribuzioni. Tra i più
comuni sistemi operativi ricordiamo il Windows, il Linux, l’Unix. I S.O.
possono essere gestiti in modalità testo (CLI: command line interface) o
in modalità grafica (GUI: graphic user interface)
Il software applicativo
In questa area rientrano tutti quei programmi sviluppati per risolvere
problemi di office automation. Si suddividono in due principali categorie:
 General purpose ( in grado di affrontare vaste gamme di
tematiche, ma per il loro impiego devono essere personalizzati in
base alle soluzione del caso specifico)
 Special purpose (programmi specializzati per risolvere compiti
specifici)
Esempi di applicativi general purpose sono:
 Gestione testi
 Foglio di calcolo
 Gestori di data base
 Gestori di presentazione
 Desktop publishing
 …
Esempi di applicativi special purpose sono:
 Programmi di contabilità
 Gestione magazzini
 Fatturazione
 Prenotazione visite mediche
 Gestione conti correnti
 …
I dati e le unità di misura
Il dati al momento della loro esecuzioni si trovano in una particolare
memoria del computer chiamata RAM (Random Access Memory). Tale
memoria è tanto veloce quanto costosa e pertanto ha una capacità
limitata. Inoltre è volatile, ovvero i dati vengono persi quando il
computer viene spento.
Qualunque sia il tipo di memoria utilizzata (memoria RAM o memoria di
massa), la memorizziazione è realizzata con un sistema chiamato binario.
La registrazione non è altro che una sequenza di elementi in grado di
assumere due diversi stati, che in modo matematico possono essere
rappresentati da 0 e 1
Tali elementi (0 e 1) prendono il nome di bit (da BInary digIT). Il singolo
bit è in grado di rappresentare solo due diverse possibilità, ma una
sequenza di 8 bit (es. 10011010) rappresenta ben 256 combinazioni
possibili (sufficienti per rappresentare lettere, numeri, punteggiatura,
caratteri particolari e semigrafici – codice ASCII).
Il byte è l’unità minima che può essere indirizzata nelle memorie
dell’elaboratore. I suoi multipli sono:
Roberto Dimase
9/43
Area didattica
Versione XP
Kbyte = 1024 byte
Mbyte = 1024 Kbyte
Gbyte = 1024 Mbyte
Tbyte = 1024 Gbyte
Pbyte = 1024 Tbyte
Per esempio quando si utilizza un floppy disk abbiamo a disposizione un
supporto di memorizzazione che può contenere fino a 1, 44 Mb di dati.
Un DVD può contenere fino a 4,7 Gb (nella versione double anche 8,4
Gb), un Hard disk varia da poche decide di GB fino a Tb. La memoria
centrale (RAM) in genere utilizza unità di misura dell’ordine di GB.
Roberto Dimase
10/43
Area didattica
Versione XP
Il sistema operativo Windows
Primi passi…
1.1.1.1
1.1.1.2
Microsoft Windows è il sistema operativo più diffuso per la gestione dei Personal
computer. È presente sul mercato in varie versioni, che ne hanno caratterizzato
l’evoluzione.
Le varie versioni hanno alcune caratteristiche e peculiarità proprie, ma gli elementi
fondamentali sono presenti in tutti i livelli di Windows.
Windows si avvia automaticamente all’accensione del computer. Quando premi il
tasto di accensione, il computer carica automaticamente il BIOS (Sistema Base di
Input Output). Tale programma rende operative tutte le componenti hardware del
computer. Una volta completato il caricamento del BIOS, il computer lancia
Windows: appare il desktop e il sistema operativo è pronto. Windows si presenta
con un’interfaccia grafica (Graphic User Interface), che ne facilita l’utilizzo. Tale
interfaccia, il Desktop, riproduce il piano di lavoro di una scrivania, sul quale sono
presenti Oggetti, rappresentati da Icone. L’aspetto e il numero di icone variano in
funzione della versione di Windows, della configurazione hardware e software del
sistema e delle personalizzazioni apportate all’interfaccia.
Tra le icone presenti sul desktop puoi trovare:
• Risorse del computer;
• Cestino rifiuti.
Oltre a quelle relative agli oggetti di utilizzo più frequente, quali:
• Programmi (visualizzati con icone specifiche, che ne richiamano
visivamente la funzione);
• Archivi e Cartelle.
Sul desktop è presente anche la barra delle applicazioni (o attività), sulla quale sono
posizionati:
• il pulsante Start;
• i pulsanti delle applicazioni aperte anche se ridotte a icona, o nascoste da
un’altra finestra in primo piano.
Per spegnere correttamente il computer, chiudi tutte le applicazioni attive (quelle
presenti sulla barra delle applicazioni) e arresta il sistema operativo.
Questa ultima operazione consente a Windows di eseguire una serie di operazioni
che garantiscono il mantenimento dell’integrità dei file di sistema e di dati.
Procedi come segue:
• fai clic sul pulsante Start;
• seleziona dal menu il comando Spegni computer;
• dalla finestra di dialogo che compare (vedi figura 1) seleziona Spegni;
• conferma con il pulsante OK.
Figura 1 Finestra di dialogo Fine della sessione di lavoro
Dopo qualche istante il sistema operativo avrà compiuto tutte le operazioni
necessarie e pertanto il computer verrà spento.
Roberto Dimase
11/43
Area didattica
1.1.1.3
1.1.1.4
Versione XP
Il computer, anziché essere spento, può essere riavviato. Questa operazione viene
effettuata per rendere operative nuove configurazioni hardware o software del
sistema.
Solitamente si riavvia il computer dopo aver installato un nuovo programma, o una
nuova unità periferica.
La procedura, in questo caso, prevede i seguenti passi:
• fai clic sul pulsante Start;
• scegli il comando Spegni computer;
• dalla finestra di dialogo che compare (figura 1) seleziona Riavvia;
• fai clic su OK.
Nel caso di blocco di un’applicazione, e conseguente paralisi del computer, che non
risponde più a nessun comando, il sistema può essere chiuso e riavviato premendo
contemporaneamente i tasti Ctrl, Alt e Canc della tastiera. Si apre una finestra di
dialogo strutturata in schede (vedi figura 2). Nella scheda Applicazioni è presente
l’elenco di tutte le applicazioni in esecuzione. Per le applicazioni che si sono
bloccate, viene indicato come stato Non risponde. Prima di procedere all’arresto
totale del sistema (che comporterebbe la chiusura di tutte le applicazioni, anche
quelle che risultano in esecuzione), seleziona l’applicazione che non risponde,
quindi premi il pulsante Termina operazione. Se anche questo non bastasse per
ripristinare il sistema, procedi all’arresto selezionando Riavvia il sistema dalla
voce di menu Chiudi sessione.
Figura 2 Finestra di dialogo per la gestione delle apllicazioni attive
Informazioni e operazioni di base
1.1.2.1
La verifica delle impostazioni del sistema operativo e delle caratteristiche hardware
del sistema può essere effettuata attraverso la finestra Pannello di controllo.
Per arrivare a tale finestra, procedi nel seguente modo:
• fai clic su pulsante Start;
• seleziona la voce Pannello di controllo. Compare una finestra di dialogo
(vedi figura 3) contenente un insieme di icone, associate a varie categorie,
ciascuna delle quali contiene componenti hardware e software del
sistema.
Se preferisci una visione di tutte le singole componenti del Pannello di controllo, a
discapito della loro suddivisione in categorie, seleziona la voce Passa alla
visualizzazione classica presente nel riquadro sinistro della finestra.
Roberto Dimase
12/43
Area didattica
Versione XP
Figura 3 Interfaccia del Pannello di controllo
1.1.2.2
Per avere informazioni riguardanti le caratteristiche di base del computer, quali il
modello del processore, la dimensione della memoria RAM, il sistema operativo in
uso, devi selezionare l’icona Sistema.
Nella visualizzazione a categorie, scegli Prestazione e manutenzione, quindi
seleziona l’operazione Visualizzare informazioni di base sul computer oppure
l’icona Sistema presente nel Pannello di controllo. Nella versione classica fai
direttamente clic sull’icona Sistema.
Se la finestra del Pannello di controllo ha dimensioni superiori alla schermata video
e l’icona Sistema non è visibile, scorri la finestra, agendo col mouse sulla freccia
rivolta verso il basso della barra di scorrimento, situata a destra della finestra attiva,
sino a quando sarà visibile l’icona desiderata.
In tutti i casi si apre una finestra di dialogo con le informazioni di sistema, riportate
su più schede.
Per personalizzare invece le caratteristiche del desktop, per renderle più congeniali
alle tue esigenze, procedi come segue:
• fai clic con il pulsante destro del mouse su una zona libera del desktop; il
pulsante destro del mouse, in generale, attiva un menu di scelta rapida;
• in tale menu fai clic su Proprietà; si apre una finestra di dialogo (vedi
figura 4) che, per mezzo di 5 schede, ti consente di personalizzare tutti gli
aspetti di visualizzazione riguardanti:
• gli effetti visivi (come devono essere visualizzate le icone);
• lo sfondo;
• lo screen saver;
• l’aspetto delle finestre di dialogo;
• le impostazioni.
In particolare, per cambiare le impostazioni relative al colore, seleziona la scheda
Impostazioni. Nel riquadro Colori, nel menu a tendina, scegli il numero di colori
con cui vuoi lavorare. Sempre in questa stessa scheda puoi modificare la risoluzione
dello schermo agendo sul cursore presente nel riquadro Risoluzione dello schermo.
Roberto Dimase
13/43
Area didattica
Versione XP
Figura 4 Finestra di dialogo relativa alle proprietà dello schermo
Per definire uno screen saver, passa alla scheda Screen saver, selezionane uno dal
menu a tendina presente su tale scheda, definisci nella casella Attesa l’intervallo di
tempo dopo il quale desideri che parta. Se vuoi che venga richiesta una password
prima di poter riprendere a utilizzare il computer dopo l’esecuzione dello Screen
saver, abilita la casella Al ripristino proteggi con password.
Per cambiare lo sfondo del desktop, utilizza la scheda a esso relativa: scegline uno
nell’elenco o premi il pulsante Sfoglia per selezionare un’immagine personalizzata.
Infine passa alla scheda Temi per applicare una combinazione di elementi, quali
sfondo, suoni, icone e colori.
Il riquadro Esempio ti fornisce un’anteprima del risultato che ottieni.
Analogamente, puoi impostare le proprietà del calendario e del suono agendo
direttamente sulle icone presenti nella parte destra della barra delle applicazioni:
• per impostare il volume audio, fai clic due volte sull’icona
dell’altoparlante presente nella barra delle applicazioni o utilizza l’icona
Suoni e periferiche audio nella finestra del Pannello di controllo; si apre
una finestra in cui puoi regolare il sonoro delle periferiche audio di
riferimento;
• per impostare l’ora utilizza l’icona Data e ora nella finestra del Pannello
di controllo; oppure fai clic due volte sull’ora presente nella barra delle
applicazioni; oppure fai clic con il pulsante destro del mouse sull’ora
presente nella barra delle applicazioni e scegli Modifica data dal menu di
scelta rapida.
In tutti e tre i casi appare la finestra di dialogo Proprietà - Data e ora (vedi figura
5). Per cambiare data, fai clic sulla freccia alla destra della casella del mese e
seleziona il mese dall’elenco a discesa.
Roberto Dimase
14/43
Area didattica
Versione XP
Figura 5 Finestra di dialogo per la gestione di data e ora
1.1.2.3
Nella casella dell’anno imposta l’anno. Infine, sul calendario, fai clic sul giorno. Se
anche l’ora deve essere modificata, seleziona ora, minuti e secondi nella casella di
testo e digita un nuovo orario (puoi anche selezionare ogni componente dell’orario
e utilizzare i pulsanti con le frecce per cambiarlo).
Se la tua tastiera ripete i caratteri più rapidamente di quanto desideri, o se il cursore
lampeggia troppo velocemente, per apportare modifiche apri la finestra di dialogo
Proprietà - Tastiera (vedi figura 6), richiamabile per mezzo dell’icona Tastiera
contenuta nel Pannello di controllo sotto la categoria Stampanti e altro
hardware.
In tale finestra, nella scheda Velocità:
• il cursore Ritardo di ripetizione determina quanto tempo Windows
attendeprima di iniziare a ripetere un tasto che si tiene premuto. Trascina
il cursore tutto a sinistra per rendere il ritardo ripetizione più lungo
possibile;
• il cursore Velocità di ripetizione determina quanto rapidamente Windows
ripete il tasto dopo il ritardo iniziale. Per rallentare la velocità di
ripetizione trascina il cursore verso sinistra, per aumentarla verso destra.
La casella in basso nella finestra di dialogo serve per regolare l’intermittenza del
cursore.
Nella scheda Hardware trovi la descrizione del tipo di tastiera installata.
Figura 6 Finestra di dialogo relativa alle proprietà della tastiera
1.1.2.4
Un’altra funzione fondamentale, nelle operazioni iniziali di un personal computer, è
la formattazione dei dischi. Formattare un disco significa verificare che il disco non
Roberto Dimase
15/43
Area didattica
Versione XP
presenti difetti e prepararlo a contenere dati. L’operazione viene effettuata mediante
un programma del sistema operativo.
Figura 7 Finestra di dialogo per la formattazione
1.1.2.5
Se, per esempio, desideri formattare un nuovo floppy disk, segui la seguente
procedura:
• seleziona Start, quindi Risorse del computer;
• fai clic con il pulsante destro sull’icona Floppy da 3,5 pollici (A:);
compare il menu di scelta rapida;
• seleziona la voce Formatta e fai clic con il mouse; compare una finestra di
dialogo (vedi figura 7);
• seleziona il formato azionando il menu a tendina Capacità (normalmente
1,44 MB);
• seleziona il tipo di File system;
• inserisci un nome di tua scelta nella casella Etichetta (facoltativo);
• lancia la formattazione facendo clic su Avvia.
Si apre una finestra di dialogo con una barra di avanzamento, sulla quale viene
evidenziato lo stato del processo di formattazione.
Se sei dotato di una unità Zip (dispositivo simile ai drive floppy, che usa un disco
speciale di capacità 70-170 volte superiore a quella dei normali floppy) per
formattarlo procedi esattamente come per un floppy da 1,44 Mbytes:
• seleziona Start, quindi Risorse del computer;
• fai clic con il pulsante destro sull’icona che rappresenta l’unità iomega
Zip;
compare il menu di scelta rapida;
• seleziona la voce Formatta e fai clic con il mouse;
• seleziona il formato azionando il menu a tendina Capacità, e il tipo di File
system;
• inserisci un nome di tua scelta nella casella Etichetta (facoltativo);
• lancia la formattazione facendo clic su Avvia.
Ogniqualvolta vorrai utilizzare un nuovo programma, devi prima procedere alla sua
installazione. A tal fine seleziona l’icona Installazione applicazioni dal Pannello
di controllo che richiami dal menu Start. Si apre la finestra di installazione
Applicazioni (vedi figura 8).
In tale finestra viene riportato l’elenco di tutti i programmi già installati. Se desideri
rimuoverne qualcuno, posizionati sul comando Cambia/Rimuovi programmi
posto nella barra laterale, quindi seleziona nel riquadro destro il programma che
deve essere rimosso.
Compaiono due pulsanti Cambia e Rimuovi. Premi il primo se desideri apportare
delle modifiche all’installazione, quali per esempio l’aggiunta di alcuni strumenti,
premi il secondo se invece desideri rimuoverlo del tutto.
Per procedere invece all’installazione di un nuovo programma, seleziona il pulsante
Aggiungi nuovi programmi, presente anch’esso sulla barra laterale.
Roberto Dimase
16/43
Area didattica
Versione XP
Figura 8 Finestra per la gestione della rimozione e installazione di programmi
1.1.2.6
1.1.2.7
Premi il pulsante CD Rom o Floppy per lanciare una creazione guidata che ti
condurrà passo per passo nella procedura di installazione. Rispondi alle richieste di
tale procedura e al termine premi Fine per avviare l’installazione.
Utilizzando la tastiera puoi copiare la finestra attiva premendo la combinazione di
tasti Alt+Stamp, oppure l’intero schermo così come appare sul monitor, premendo
Stamp. Tali elementi vengono memorizzati negli Appunti e puoi pertanto incollarli
in qualsiasi documento. A tal fine apri il documento, quindi seleziona Incolla dal
menu Modifica nella finestra del documento, o premi la combinazione di tasti
Ctrl+C. La finestra o lo schermo copiati si presentano come un’immagine.
In caso di difficoltà, puoi ricorrere alle funzioni di help premendo F1, o scegliendo
Guida in linea e supporto dal menu Start. Si apre una finestra organizzata in
sezioni rappresentate ognuna da un’icona (vedi figura 9), dove gli argomenti sono
suddivisi in ampie aree di funzionalità. Se vuoi ottenere informazioni utilizzando
l’elenco degli argomenti, fai doppio clic su uno dei collegamenti, per visualizzare
l’elenco degli argomenti contenuti, quindi fai clic sull’argomento desiderato per
visualizzarlo. Le informazioni sull’argomento compaiono nel riquadro destro della
finestra Guida. Per effettuare una ricerca utilizza la casella Cerca: puoi individuare
in questo modo gli argomenti della Guida contenenti una determinata parola o frase.
Digita, a tal fine, una parola o una frase nella casella Cerca, quindi premi il
pulsante Avvia ricerca o il tasto Invio. Gli argomenti individuati compaiono in un
riquadro sottostante la casella Cerca. Fai clic su un argomento per visualizzarlo.
Per vedere l’indice degli argomenti, utilizza il pulsante Indice.
Si apre una finestra con la quale puoi ricercare determinate parole chiave:
• digita una o più parole chiave nella casella Immettere la parola chiave da
trovare, nella parte superiore della finestra. Compare un elenco di parole
chiave correlate nella riquadro sottostante;
• fai doppio clic su una parola nel riquadro sottostante e fai clic sul pulsante
Visualizza. L’argomento inerente alla parola sulla quale hai fatto clic
viene visualizzato nel riquadro destro;
• fai clic su un argomento per visualizzarlo, quindi premi Visualizza.
Roberto Dimase
17/43
Area didattica
Versione XP
Quando visualizzi un argomento della Guida, il testo relativo compare nel riquadro
destro della finestra. Puoi scorrere il riquadro per leggere l’intero argomento.
Il testo sottolineato (che appare di un colore diverso) indica collegamenti
ipertestuali ad altri argomenti. Fai clic su un collegamento per visualizzare
l’argomento collegato.
Figura 9 Pagina iniziale della Guida in linea e Supporto tecnico
Semplice editing
1.1.3.1
1.1.3.2
L’avvio di una applicazione viene effettuato facendo doppio clic sull’icona a esso
relativa, sempre che questa sia presente sul Desktop. Se così non fosse seleziona
l’applicazione dal sottomenu Tutti i programmi del menu che compare premendo
il pulsante Start.
Per alcune applicazioni l’avvio può essere ottenuto facendo semplicemente doppio
clic su un documento creato con esse, il quale viene così aperto per l’elaborazione.
Questo avviene, per esempio, con documenti generati da Word (elaborazione di
testi), Access (gestione di database relazionali), Excel (foglio di calcolo
elettronico), PowerPoint (generatore di presentazioni), WinZip (gestore di file
compressi), Adobe Photoshop (gestore di immagini).
Nel caso venga invece preventivamente selezionato il programma, per aprire un
documento, lo devi richiamare per mezzo della finestra di dialogo che compare
richiamando Apri dalla voce di menu File.
Tutte le versioni di Windows presentano un programma di editing chiamato
WordPad.
Per lanciare tale programma, seleziona dal menu Start, Tutti i programmi e poi
Accessori e quindi l’icona WordPad. Puoi ora iniziare a elaborare un testo.
Il testo così prodotto può essere salvato (ossia memorizzato sul disco) nel modo
seguente:
Roberto Dimase
18/43
Area didattica
1.1.3.3
Versione XP
• fai clic sul pulsante Salva (icona con immagine del floppy disk); oppure
richiama Salva dalla voce di menu File; compare una finestra di dialogo
con titolo Salva con nome;
• assegna il nome desiderato al documento in corrispondenza del campo
Nome file;
• seleziona la cartella di destinazione dal campo con il comando Salva in;
• fai clic due volte sulla cartella di destinazione, in modo che la cartella
venga aperta;
• fai clic su Salva.
Il file può essere salvato direttamente sul disco floppy, procedendo secondo i
seguenti passi:
• fai clic sul pulsante Salva sulla barra degli strumenti;
• seleziona nel menu a tendina Salva in l’unità di destinazione facendo clic
su Floppy da 3,5 pollici (A:);
• dopo aver verificato che il nome del documento sia corretto, fai clic su
Salva.
Una volta scelti il percorso e il nome del salvataggio, questi verranno selezionati
automaticamente tutte le volte che sarà premuto nuovamente il pulsante Salva,
dopo che sono state apportate variazioni al documento.
Come tutti i programmi, anche quello di editing può essere chiuso facendo clic sul
pulsante X della barra del titolo. In alternativa scegli il comando Esci nel menu
File.
Roberto Dimase
19/43
Area didattica
Versione XP
Desktop
Lavorare con le icone
1.2.1.1
Le piccole immagini che si trovano sul desktop vengono chiamate Icone. Le icone
permettono di aprire velocemente file, cartelle o programmi. Ciascuna icona
identifica un oggetto che può essere un file, un programma, una cartella, la
stampante o il cestino dei rifiuti.
Mentre le icone relative agli ultimi tre elementi sono facilmente individuabili
(figura 10), quelle relative a file e programmi possono risultare meno immediate.
Ciascuna applicazione infatti usa una propria icona, che accompagna anche i
documenti creati con essa. Facilmente, comunque, ti saranno familiari con le icone
relative ai programmi che userai più spesso. In figura 2.11, a titolo di esempio,
vengono mostrate le icone relative ai programmi di Office quali Word, Excel,
Access , Power-Point.
Figura 10 Alcune icone comuni
Figura 11 Alcune icone relative ai file programmi
1.2.1.2
1.2.1.3
Per selezionare un’icona sul desktop, sposta il mouse su di essa. Appare una tooltip
(suggerimento) che riporta informazioni relative al programma, al file, all’oggetto
cui fa riferimento. Fai clic con il pulsante sinistro del mouse. L’icona assume un
colore diverso, a indicare che è selezionata.
Per selezionare più icone presenti sul desktop:
• se sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il
pulsante Maiusc fai nuovamente clic sull’ultima, oppure fai clic con il
mouse in un punto esterno a tutte le icone che desideri selezionare, quindi
tenendolo premuto disegna un rettangolo in modo tale che al suo interno
rientrino quelle che vuoi selezionare;
• se non sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il
tasto Ctrl fai clic su tutte le altre.
Per spostare le icone (una o più), dopo averle selezionate, tenendo premuto il tasto
sinistro del mouse, trascinale (operazione chiamata Drag) nella nuova posizione,
quindi rilascia il tasto del mouse (operazione chiamata Drop). Se l’icona (o le
icone) non mantengono esattamente la posizione in cui hai rilasciato il pulsante,
significa che è attiva la funzione di disposizione automatica. Per disattivarla, premi
il pulsante destro del mouse in qualsiasi area vuota del desktop, quindi seleziona
Disposizione automatica dal sottomenu Disponi icone: il segno di spunta sparisce
a indicare che la voce è stata disabilitata.
Per lavorare in modo efficiente puoi aggiungere sul desktop collegamenti a file,
cartelle e programmi da te usati più di frequente.
Un collegamento è un puntatore a un elemento, facendo doppio clic sul quale, si
apre immediatamente l’elemento (programma, documento o cartella) a cui fa
riferimento.
Per creare un collegamento a un file o a una cartella, procedi come segue:
Roberto Dimase
20/43
Area didattica
1.2.1.4
Versione XP
• scegli la cartella (o il file) attraverso Risorse del computer (vedi a
riguardo il punto 1.3.2.1), e selezionala con il tasto destro del mouse:
trascinala in un’area vuota del desktop;
• nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea
collegamento. Sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a
tale cartella.
Per creare un collegamento a un programma, il procedimento è analogo:
• scegli il programma a partire dal menu Start e selezionalo con il tasto
destro del mouse: trascinalo in un’area vuota del desktop;
• nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea
collegamento.
Sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a tale programma.
Dopo che hai inserito un collegamento sul desktop, non dovrai più sfogliare Risorse
del computer per cercare il file o la cartella.
Creando molte icone di collegamento il desktop può risultare affollato. Puoi
organizzare
le icone in base al nome, al tipo, alle dimensioni, o alla data premendo il pulsante
destro del mouse sul desktop. Dal menu di scelta rapida così richiamato, seleziona
Disponi icone, quindi scegli la disposizione che desideri venga applicata.
Per rimuovere i collegamenti basta spostarli sul cestino o premere Canc dopo averli
selezionati.
Lavorare e con le finestre
1.2.2.1
1.2.2.2
L’apertura di una applicazione equivale all’apertura di una finestra, che costituisce
di fatto il foglio di lavoro.
Tutte le finestre sono costituite da:
• la barra del titolo, in alto, che descrive la funzione della finestra o
mostra sia il nome del documento sia il programma eseguito;
• la barra degli strumenti: un’area contenente una serie di pulsanti,
rappresentanti dei collegamenti a operazioni e procedure che si trovano
nei vari sottomenu della barra dei menu, scelte tra quelle di utilizzo più
frequente, sui quali è possibile fare clic per eseguire i comandi relativi;
• la barra dei menu, che si trova sotto la barra del titolo, riportante i menu
dei comandi disponibili;
• le barre di scorrimento, rettangoli di lunghezza variabile, delimitati da
due pulsanti con frecce divergenti, che permettono la visualizzazione
completa del contenuto della finestra, quando questa è superiore alle
dimensioni dello schermo;
• nella parte inferiore delle finestre si trova infine la barra di stato, sulla
quale le applicazioni presentano varie informazioni utili.
Tornando sulla barra del titolo, alla sua estremità destra sono presenti tre icone.
La selezione dell’icona all’estrema sinistra della sequenza provoca la scomparsa a
video della finestra (minimizzazione). Per ripristinare la finestra al suo stato
precedente, basta fare clic una volta con il pulsante sinistro del mouse sul pulsante
corrispondente alla finestra minimizzata posto sulla barra delle applicazioni. Per
vedere la finestra massimizzata, cioè che occupa lo schermo intero, puoi fare clic
sull’“icona centrale Ingrandisci. Quando la finestra occupa tutto lo schermo,
l’icona Ingrandisci diventa icona Ripristino, che permette di tornare alla posizione
e alle dimensioni iniziali della finestra; la terza icona, contenente una X, serve per
chiudere la finestra. Se una finestra si identifica con una applicazione, la selezione
dell’icona con la X provoca la terminazione del programma stesso.
In Windows puoi utilizzare altri tre modi per chiudere una finestra/applicazione:
• fai doppio clic sull’icona che rappresenta l’applicazione nell’angolo
superiore sinistro della finestra;
Roberto Dimase
21/43
Area didattica
1.2.2.3
Versione XP
• seleziona l’opzione Chiudi nel menu di sistema della finestra;
• seleziona la voce Esci dal menu File.
Per spostare una finestra sul piano di lavoro le vie possibili da seguire sono due:
• premi il pulsante sinistro del mouse sulla barra del titolo e, tenendolo
premuto, trascina la finestra nella posizione desiderata;
oppure
• premi il pulsante destro del mouse sulla barra del titolo: nel menu di
scelta rapida che appare, seleziona la voce Sposta. Il cursore del mouse
assume l’aspetto di quattro frecce: agisci con il pulsante sinistro per
trascinare la finestra nella posizione desiderata.
Le finestre possono essere dimensionate dinamicamente, trascinando i relativi bordi
con il mouse . In questo modo la finestra può essere ampliata o rimpicciolita, in
entrambe le dimensioni.
In particolare per modificare l’altezza di una finestra:
• attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa;
• sposta il mouse sul suo bordo superiore o inferiore;
• fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia verticale;
• tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere l’altezza
desiderata, quindi rilascia il pulsante del mouse.
Per modificare la larghezza di una finestra:
• attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa;
• sposta il mouse sul suo bordo destro o sinistro;
• fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia
orizzontale;
• tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere la
larghezza desiderata, quindi rilascia il pulsante del mouse.
Infine, per modificare in modo proporzionale l’altezza e la larghezza di una finestra:
• attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa;
• sposta il mouse su uno dei suoi angoli;
• fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia obliqua;
• tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere le
dimensioni desiderate, quindi rilascia il pulsante del mouse.
Dal momento che più programmi possono essere eseguiti contemporaneamente, sul
desktop possono coesistere più finestre, le quali ovviamente risulteranno
sovrapposte.
Per ogni finestra aperta, è presente un pulsante sulla barra delle applicazioni.
La finestra sulla quale è possibile lavorare, detta finestra attiva, è quella la cui barra
del titolo risulta colorata (se si utilizzano i colori standard di Windows è blu).
Qualsiasi finestra può essere attivata in uno dei seguenti modi:
• selezionala con il mouse sul piano di lavoro, nel caso sia visibile;
• seleziona il pulsante a essa relativo presente sulla barra delle applicazioni;
• tieni premuto il tasto Alt, quindi premi Tab: appare una piccola finestra
che presenta una serie di icone: una per ogni finestra aperta. Tenendo
sempre premuto Alt, fai clic su Tab per spostarti da un’icona all’altra;
nella casella sottostante le icone, vengono riportati il titolo del documento
nonché il nome dell’applicazione con cui è stato creato. Individuata
l’icona che rappresenta il documento sul quale desideri lavorare, rilascia
sia il tasto Alt sia il tasto Tab.
Roberto Dimase
22/43
Area didattica
Versione XP
Organizzare i file
Concetti
1.3.1.1
Tutto il sistema di registrazione su dischi è organizzato in una struttura gerarchica
di cartelle.
Si parte dall’unità C: che rappresenta l’intero disco e che al suo interno contiene
oggetti quali:
• cartelle;
• programmi;
• archivi di dati.
Ogni cartella, a sua volta, può contenere questi diversi tipi di oggetti.
Le cartelle hanno una struttura detta ad albero. Il percorso di accesso a un
oggetto(file o programma) parte dall’indirizzo del disco e segue la struttura
gerarchica delle cartelle sino all’oggetto voluto.
Alcune cartelle, che riguardano programmi o archivi di sistema, hanno il nome
assegnato dal sistema operativo, altre hanno il nome suggerito a livello di
installazione, per altre infine il nome viene scelto da te.
La gestione delle cartelle e dei file può avvenire per mezzo di due strumenti:
Risorse del computer ed Esplora risorse.
Risorse del computer adopera finestre gerarchiche che permettono di visualizzare
la struttura della memoria locale e di trovare i documenti di cui hai bisogno. Per
lanciare Risorse del computer seleziona tale voce dal menu Start.
Con Esplora risorse il sistema di visualizzazione permette di avere una visione
globale di tutte le cartelle presenti su un disco (vedi figura 12), grazie a una
rappresentazione strutturale che si aggiunge alla rappresentazione tipica di Risorse
del computer.
Si presenta infatti una finestra divisa in due aree: la parte sinistra contiene la
struttura ad albero, la parte destra mostra i contenuti delle cartelle analogamente a
quanto fa Risorse del computer.
Figura 12 Finestra Esplora risorse
Nella struttura ad albero, puoi scegliere il livello di dettaglio per ogni singola
cartella, ossia se mostrare o no le sottocartelle relative. Agendo sul pulsante “+”,
vengono visualizzate le sottocartelle, agendo sul “–”, le sottocartelle vengono
richiuse. Passare dalla visualizzazione di Risorse del computer a quella di Esplora
Roberto Dimase
23/43
Area didattica
1.3.1.2
Versione XP
risorse e viceversa, è molto semplice: premi il pulsante Cartelle posto sulla barra
degli strumenti.
I dischi magnetici, presenti nel sistema, sono indicati con una lettera alfabetica,
seguita da due punti:
• A: floppy disk
• B: secondo floppy disk, se presente, o zip disk
• C: hard disk
• D: CD-ROM
Se un computer fa parte di una rete, puoi fare in modo di vedere i dischi dei
computer
appartenenti a essa, per mezzo di ulteriori lettere.
Per assegnare una lettera di unità a un computer o una cartella in rete, procedi come
segue:
• apri Risorse del computer;
• scegli Connetti unità di rete dal menu Strumenti;
• in Unità, seleziona una lettera di unità;
• nella casella di testo Cartella digita il nome del server (esempio:
\\nomeserver\nomecondivisione) e il nome della condivisione del
computer o della cartella desiderata oppure utilizza Sfoglia per
individuare il computer o la cartella a cui vuoi fare riferimento per mezzo
di quella lettera.
Cartelle (directory)
1.3.2.1
Per sfogliare le cartelle alla ricerca di un file, puoi utilizzare sia Risorse del
computer sia Gestione risorse.
Nel primo caso, richiama Risorse del computer dal menu Start: si apre la finestra
mostrata in figura 13.
Fai doppio clic sull’icona dell’unità C: per aprire una finestra che mostra tutte le
cartelle contenute sul disco fisso. Individua la cartella contenente il file che desideri
aprire, quindi fai doppio clic su di essa. Si apre un’altra finestra che mostra il
contenuto della cartella sulla quale hai fatto doppio clic: tale contenuto può
consistere in file o in ulteriori sottocartelle. Per accedere a una sottocartella, fai
doppio clic sull’icona che la rappresenta; per aprire un file, premi il pulsante destro
del mouse su di esso, quindi scegli Apri dal menu di scelta rapida così richiamato,
oppure fai semplicemente doppio clic sull’icona. Si apre l’applicazione con cui è
stato creato il file e, al suo interno, viene caricato il documento sul quale hai agito.
Se desideri uscire da una cartella, seleziona il pulsante Livello superiore posto
sulla barra degli strumenti.
Vale lo stesso discorso se il file che desideri individuare appartiene ad altri dischi,
quali floppy, CD-ROM o di rete: invece di fare doppio clic sull’unità C:, esegui
l’operazione sull’unità che vuoi consultare.
Roberto Dimase
24/43
Area didattica
Versione XP
Figura 13 Finestra Risorse del computer
1.3.2.2
1.3.2.3
La differenza più ovvia tra Risorse del computer e Gestione risorse è la
visualizzazione nella parte sinistra del diagramma gerarchico di tutto lo spazio di
memorizzazione disponibile. Pertanto, per sfogliare le cartelle mediante Esplora
risorse, l’unica differenza è la possibilità di utilizzare anche la struttura visualizzata
a sinistra.
Per accedere a Esplora risorse seleziona l’omonima voce da Start, o premi il
pulsante destro del mouse su Start, quindi scegli Esplora risorse dal menu di
scelta rapida che compare.
Per creare una cartella su un disco seleziona il disco dalla finestra Risorse del
computer e fai clic sull’icona due volte, quindi segui la procedura qui riportata:
• dalla voce di menu File scegli Nuovo;
• dal sottomenu che compare seleziona la voce Cartella, oppure scegli Crea
nuova cartella dal riquadro Operazioni file e cartelle;
• appare l’icona di una nuova cartella con il nome evidenziato: per
cambiare il nome, digita quello nuovo e confermalo con il tasto Invio.
La cartella è stata creata ed è ora pronta ad accogliere file o sottocartelle.
Per creare una sottocartella, la procedura è identica: fai doppio clic sulla cartella in
cui vuoi creare una sottocartella e segui la procedura appena descritta.
Puoi creare una cartella anche partendo da Esplora risorse: entra nella cartella
all’interno della quale desideri operare (doppio clic del mouse sulla cartella), nel
riquadro destro viene mostrato il contenuto di tale cartella. In tale riquadro, in
un’area vuota, premi il tasto destro del mouse: dal menu di scelta rapida che
compare seleziona Nuovo, quindi Cartella.
Come nel precedente caso, appare l’icona di una nuova cartella con il nome
evidenziato: per cambiare il nome, digita quello nuovo e confermalo con il tasto
Invio.
Ogni cartella, file o archivio di dati possiede delle proprietà: nome, tipo,
dimensione, data di creazione, ultimo aggiornamento. Per verificare quelle proprietà
relative a una cartella, segui la procedura qui riportata:
• fai clic con il pulsante destro del mouse sull’icona della cartella, da
Esplora risorse;
• seleziona dal menu di scelta rapida, che compare, la voce Proprietà;
• appare la finestra denominata Proprietà - “nome della cartella” riportante
informazioni relative al tipo, al percorso (nella forma
C:\nomeCartella\nomesottocartella), alla dimensione, al contenuto, al
Roberto Dimase
25/43
Area didattica
Versione XP
nome MS-DOS, alla data di creazione e a una serie di attributi relativi alla
cartella stessa (vedi figura 14).
Figura 14 Finestra di dialogo relativa alle proprietà di una cartella
Lavorare con i file
1.3.3.1
1.3.3.2
Gli stessi passaggi visti per richiamare la finestra relativa alle proprietà di una
cartella, valgono per analizzare le proprietà di un file, devi solo partire da un file
selezionato piuttosto che da una cartella.
Le informazioni della finestra Proprietà riguardanti un file sono utili per:
• controllare il formato del file, cioè con quale estensione è stato creato. Tra
i tipi di file più comuni trovi:
Suffisso
Tipo
TXT
DOC
XLS
MDB
GIF, JPG, BMP
PRN
PPT
TMP
AIFF, MIDI, WAV, MP3, WMA
AVI, MOV, MPG
ZIP
Testo
Documento di Microsoft Word
Foglio di lavoro di Microsoft Excel
Data Base di Microsoft Access
Immagine
Stampa
Presentazione di PowerPoint
File temporaneo
File Audio
File Video
File zippato
• controllare il percorso, cioè la posizione in cui è stato salvato e archiviato;
• controllare la dimensione, cioè quanto spazio occupa su disco;
• verificare quando è stato creato o aggiornato.
Per sapere il numero di tutti gli elementi che fanno parte di una cartella, di qualsiasi
tipo essi siano, apri la cartella in Esplora risorse e visualizza la barra di stato
(qualora non fosse già presente) richiamandola dalla voce di menu Visualizza.
In tale barra vedrai riportato il numero degli oggetti della cartella selezionata. Per
vedere il numero di file contenuti in una cartella, compresi quelli presenti in
eventuali sottocartelle, seleziona tale cartella in Esplora risorse (sia nella
visualizzazione gerarchica di sinistra, sia eventualmente nell’area destra), quindi
premi il tasto destro del mouse. Scegli Proprietà dal menu di scelta rapida che
compare, per aprire la finestra di dialogo che riporta il numero di file e il numero di
sottocartelle presenti nella cartella selezionata.
Se invece il tuo scopo è conoscere il numero di file di un certo tipo, contenuti in una
cartella, apri la cartella per visualizzarne il contenuto e scegli Visualizza dettagli.
Esegui un ordinamento in base al Tipo facendo clic sull’intestazione Tipo o
Roberto Dimase
26/43
Area didattica
1.3.3.3
1.3.3.4
1.3.3.5
1.3.3.6
Versione XP
selezionano Disponi icone per tipo dal menu Visualizza. In questo modo i file
dello stesso tipo compaiono vicini: fai clic sul primo, quindi, tenendo premuto il
pulsante Maiusc, fai clic sull’ultimo. La barra di stato ti comunicherà il numero
degli oggetti selezionati.
Per ciascun file possono essere definiti alcuni attributi quali:
• Sola lettura: in tal caso il file può essere aperto, e quindi letto, ma non
può essere modificato;
• Nascosto: tale attributo non permette di visualizzare il file quando si apre
Risorse del computer;
• Di sistema: forza il file a essere catalogato e riconosciuto dal sistema
operativo Windows, come un proprio file interno di utilità e di
configurazione;
• Archivio: indica se il file dovrà essere archiviato. Alcuni programmi
utilizzano questa opzione per controllare su quali file è stato effettuato il
backup.
Per visualizzare la finestra di dialogo riportante tali attributi, scegli Proprietà dal
menu di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse sul nome
di un file, in Esplora risorse o Gestione risorse, oppure richiama Proprietà dalla
voce di menu File. Nel riquadro Attributi, fai clic sulle caselle di controllo per
rendere attivo o meno un attributo. Gli attributi attivati presentano all’interno della
casella di controllo un simbolo di spunta.
I file contenuti all’interno di una cartella possono essere ordinati in base al nome,
alla dimensione, al tipo e alla data dell’ultima modifica. A tal fine apri la cartella o
per mezzo di Risorse del computer o per mezzo di Esplora risorse, quindi
seleziona il tipo di ordinamento dal sottomenu Disponi icone del menu Visualizza.
In alternativa seleziona Visualizza, quindi Dettagli: compare una intestazione
riportante la descrizione delle informazioni mostrate nella colonna sottostante
(Nome, Dimensione, Tipo ecc.). Fai clic sull’intestazione di colonna in base alla
quale desideri effettuare l’ordinamento: su tale intestazione compare una freccia
rivolta verso l’alto o verso il basso, a seconda che l’ordinamento sia di tipo
crescente o decrescente.
Per una migliore organizzazione dei file o cartelle presenti sul computer, spesso ti
sarà utile rinominarli. Tale processo è molto semplice, ma prima di eseguirlo, tieni
presente che cambiare l’estensione di un file è un’operazione da fare con cautela.
Infatti, qualora questa fosse modificata in modo inappropriato (a un’immagine
associ l’estensione di un file di testo, per esempio), l’applicazione con la quale il
file è stato creato non lo riconoscerebbe più e pertanto non saresti più in grado di
aprirlo nuovamente, se non riassegnando a esso l’esatta estensione (sempre
ammesso che tu te la ricordi). Una finestra di dialogo, a ogni modo, ti avverte di tale
pericolo: se sei convinto di ciò che fai, premi Sì per procedere, altrimenti annulla
l’operazione premendo No.
Per rinominare una cartella o un file, procedi nel modo seguente:
• cerca la cartella o il file che vuoi rinominare o con Risorse del computer o
con Esplora risorse;
• selezionala con un clic;
• scegli Rinomina dal menu File o dal menu di scelta rapida che compare
premendo il pulsante destro del mouse;
• seleziona Rinomina;
• digita il nuovo nome e premi Invio.
Utilizzano Risorse del computer puoi rinominare una cartella o file scegliendo
Rinomina cartella dal riquadro Operazioni file e cartella. Anche in questo caso
digita il nuovo nome e premi Invio.
Roberto Dimase
27/43
Area didattica
Versione XP
Copiare, spostare, cancellare
1.3.4.1
1.3.4.2
1.3.4.3
1.3.4.4
Per selezionare un oggetto (file o cartella), fai clic su di esso con il mouse. Una
volta selezionato puoi applicare a esso tutte le funzioni attive nella barra degli
strumenti o nella barra dei menu.
Tali funzioni appaiono evidenziate in neretto, mentre quelle non fruibili
(disabilitate) risultano colorate in grigio chiaro.
Per visualizzare un menu ridotto (menu di scelta rapida) delle operazioni effettuabili
sull’oggetto, fai clic su di esso con il pulsante destro del mouse.
Per selezionare oggetti diversi contemporaneamente, fai clic su ciascuno di essi
tenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera.
Se gli oggetti da selezionare sono disposti consecutivamente nella finestra,
seleziona il primo oggetto dell’elenco e, tenendo premuto il tasto Maiusc (tasto di
maiuscolo) della tastiera, fai clic sull’ultimo: tutti gli oggetti compresi fra i due
verranno selezionati.
Per duplicare un oggetto e portarlo da una cartella a un’altra, procedi seguendo
questi passi:
• apri la cartella contenente gli oggetti sui quali desideri operare, con
Esplora risorse;
• seleziona l’oggetto o gli oggetti che desideri copiare;
• fai clic sul pulsante Copia (presente sulla barra degli strumenti); oppure
premi Ctrl+C; oppure richiama Copia dalla voce di menu Modifica;
• posizionati sulla cartella in cui desideri copiare gli oggetti e fai clic due
volte per aprirla;
• una volta aperta premi il pulsante Incolla oppure premi Ctrl+V oppure
richiama Incolla dalla voce di menu Modifica.
Gli oggetti che desideravi duplicare appaiono anche nella nuova cartella.
Il comando Taglia differisce da quello Copia in quanto l’oggetto originale viene
spostato e non duplicato nella nuova cartella; procedi nel modo seguente:
• seleziona il file e fai clic sul pulsante Taglia oppure premi Ctrl+X oppure
richiama Taglia dalla voce di menu Modifica; il file selezionato dopo
questa operazione appare sbiadito, semitrasparente;
• spostati nella cartella di destinazione;
• fai clic sul pulsante Incolla.
Il file apparirà nella nuova cartella. Puoi ottenere lo stesso risultato operando con il
mouse. Trascina l’oggetto o gli oggetti tenendo premuto il pulsante sinistro, dalla
cartella di origine alla cartella finale. Se le due cartelle sono entrambe sul disco C:,
ottieni lo spostamento degli oggetti, mentre per averne la copia occorre tenere
premuto il tasto Ctrl. Se il trasferimento avviene tra dischi diversi, di cui uno fisso
e uno rimovibile, avviene in ogni caso la copia degli oggetti. Trascinando con il
tasto destro, nel momento in cui rilasci il pulsante del mouse, compare un menu a
tendina che ti chiede di scegliere l’operazione che vuoi eseguire: Sposta o Copia.
Il procedimento di copia può essere utilizzato per creare copie di backup, ossia
copie di un oggetto (file o cartella) che, per motivi di sicurezza, vengono effettuate
su un disco rimovibile per essere conservate in luogo sicuro, esterno al computer, in
modo tale che, qualunque cosa succeda al computer, il disco sia al sicuro da qualche
altra parte. Per eseguire una copia di backup, utilizza la creazione guidata Backup
che trovi sotto il menu Start, Tutti i programmi, Accessori, Utilità di sistema.
Cancellare, ripristinare
1.3.5.1
Per eliminare un oggetto (file o cartella) procedi in uno dei seguenti modi:
• seleziona l’oggetto e premi il tasto Canc sulla tastiera;
• seleziona il comando Elimina, presente sulla barra degli strumenti o nel
menu di scelta rapida che compare agendo con il tasto destro del mouse;
oppure
Roberto Dimase
28/43
Area didattica
1.3.5.2
1.3.5.3
Versione XP
• seleziona l’oggetto da cancellare, quindi tenendo premuto il tasto del
mouse, trascinalo sull’icona del Cestino e rilascia il tasto del mouse.
In tutti i casi, compare una finestra di dialogo che chiede se si desidera procedere
all’eliminazione del file. Fai clic su Sì per confermare.
I file eliminati vengono collocati temporaneamente nel Cestino, la cui icona è
visualizzata sul desktop. Questi file non vengono rimossi dal disco rigido fino a che
il Cestino non viene svuotato; esso consente pertanto di recuperare i file eliminati
erroneamente, prima che vengano in modo definitivo rimossi dal computer in uso.
A tal fine, procedi nel modo seguente:
• apri il cestino o con Risorse del computer (facendo doppio clic
sull’icona presente sul desktop) o con Esplora risorse;
• seleziona il file o la cartella che desideri recuperare con un clic;
• scegli Ripristina dal menu File o dal menu di scelta rapida che compare
premendo il pulsante destro del mouse; l’elemento scompare dal cestino
per tornare sul disco, nella posizione che occupava prima di essere
cancellato.
Utilizzando Risorse del computer puoi ripristinare una cartella o file scegliendo
Ripristina elemento dal riquadro Operazioni cestino, dopo aver selezionato tale
elemento.
Se non effettui alcuna selezione, il comando Ripristina elemento viene sostituito
dal comando Ripristina tutti gli elementi, con il quale recuperi tutto ciò che è
presente nel cestino.
Per eliminare definitivamente i file o le cartelle:
• sul desktop fai doppio clic sull’icona del Cestino;
• dalla voce di menu File, della finestra che si apre, seleziona Svuota
cestino;
• viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede conferma del fatto
che si vogliano eliminare i file: questa volta l’eliminazione sarà
definitiva, per cui premi Sì solo se sei sicuro!
Oppure:
• premi il pulsante destro del mouse sull’icona che rappresenta il Cestino,
presente sul desktop;
• dal menu di scelta rapida che compare seleziona Svuota cestino;
• viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede conferma del fatto
che desideri eliminare i file: questa volta l’eliminazione sarà definitiva,
per cui premi Sì solo se sei sicuro!
Per recuperare un file o una cartella eliminato per sbaglio:
• sul desktop fai doppio clic sull’icona del Cestino;
• nella finestra di dialogo che si apre, premi il pulsante destro del mouse
sull’icona che rappresenta il documento che desideri recuperare;
• dal menu di scelta rapida che compare seleziona il comando Ripristina.
Per configurare il Cestino in modo tale che i file o le cartelle vengano eliminati
immediatamente:
• premi il pulsante destro del mouse sull’icona che rappresenta il Cestino
presente sul desktop;
• dal menu di scelta rapida che compare seleziona il comando Proprietà;
• si apre la finestra di dialogo mostrata in figura 15: sulla prima scheda si
trova una casella di controllo Non spostare i file nel Cestino. Rimuovi i
file immediatamente, abilitando la quale, gli oggetti non vengono
collocati nel Cestino, ma subito eliminati in maniera definitiva.
Sempre nella stessa scheda puoi impostare la dimensione massima del Cestino,
calcolata in percentuale rispetto alle dimensioni del disco sul quale si trova.
Roberto Dimase
29/43
Area didattica
Versione XP
Figura 15 Finestra di dialogo relativa alle proprietà del cestino
Cercare
1.3.6.1
La struttura a cartelle è finalizzata a reperire, sui dischi magnetici, gli oggetti
necessari per i processi elaborativi, ossia i programmi e gli archivi di dati.
Questi vengono memorizzati con un nome simbolico, assegnato al momento della
registrazione, al quale viene associato un formato, che individua il tipo di oggetto.
La tipologia viene rappresentata nelle liste di oggetti mediante l’utilizzo di vari tipi
di icone. Se non conosci il percorso, ossia la sequenza di cartelle nelle quali
l’oggetto è inserito, puoi attivare la ricerca su tutto il disco, utilizzando direttamente
il nome dell’oggetto.
Per attivare la funzione di ricerca procedi nel modo seguente:
• dal menu Start, seleziona Cerca;
• nella finestra di dialogo così richiamata nel riquadro Scegli un oggetto da
cercare, seleziona per esempio Documenti;
• digita il nome dell’oggetto da trovare, eventualmente mascherato in parte
da caratteri jolly, nella casella di testo Nome (vedi figura 16) e indica
eventualmente il periodo a cui risale l’ultima modifica;
• seleziona Utilizza opzioni di ricerca avanzata per visualizzare ulteriori
opzioni, tra cui il menu a tendina Cerca in, tramite il quale puoi
individuare l’unità disco e la cartella sulle quali effettuare la ricerca. Le
varie cartelle si aprono e si chiudono, operando con il pulsante alla
sinistra del nome;
• fai clic sul pulsante Cerca.
Roberto Dimase
30/43
Area didattica
Versione XP
Figura 16 Finestra di ricerca
1.3.6.2
È possibile effettuare la ricerca anche impostando parametri diversi dal nome, quali
le dimensioni del file, premendo il pulsante Dimensioni. Se anche il nome non ti è
noto perfettamente, puoi mascherare una parte della stringa di caratteri attraverso i
caratteri jolly * e ?.
Il carattere asterisco sostituisce una stringa qualsiasi di caratteri, in una posizione
qualsiasi del nome cercato, il carattere ? sostituisce un solo carattere. Per cui, se si
vogliono tutti gli oggetti il cui nome inizia con la lettera A, l’argomento della
ricerca sarà A*. Se invece si vogliono trovare tutti i file con estensione DOC,
l’argomento della ricerca sarà *.DOC.
Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di stringhe di caratteri per la ricerca
e possibili nomi selezionati:
Stringa cercata
Biblio?
Biblio*
*teca
1.3.6.3
Stringhe trovate
Biblio1
Biblio2
Biblio1
Biblio2
Biblioteca
Biblioteca
Enoteca
I documenti che rispondono ai criteri inseriti vengono elencati nel riquadro destro.
Fai doppio clic per aprirli.
Per aprire un documento sul quale sei sicuro di aver lavorato di recente, seleziona
Start, quindi Documenti recenti. Si apre un menu riportante un elenco di tutti gli
ultimi file sui quali hai lavorato. Fai clic su quello su cui desideri continuare a
lavorare.
Se per qualche motivo non vuoi che i file sui quali lavori vengano registrati in tale
sottomenu, procedi come segue:
• fai clic con il pulsante destro del mouse su Start e quindi scegli Proprietà;
• nel gruppo di opzioni Menu di avvio della scheda Menu di avvio, fai clic
su Personalizza;
• nella scheda Avanzate deseleziona la casella di controllo Elenca i
documenti aperti più di recente. I documenti non verranno eliminati dal
computer, vengono eliminati solo i riferimenti a essi.
Roberto Dimase
31/43
Area didattica
Versione XP
Comprimere file
1.3.7.1
1.3.7.2
In molti casi è possibile che le dimensioni di un file o di una cartella siano
particolarmente grandi e questo potrebbe apparentemente impedirti di copiarli su un
dischetto (che ha appena 1,44 MByte di capacità) o di scaricarli da Internet
(potrebbe occorrere un tempo eccessivamente lungo).
Per ovviare a questi inconvenienti sono stati inventati sistemi che consentono di
comprimere file e cartelle. Si tratta di programmi che, utilizzando particolari
algoritmi, riducono le dimensioni di file e cartelle, memorizzando le informazioni in
esse contenute in modo più sintetico, eliminando per esempio spazi vuoti. Nel
momento in cui, poi, tali file vengono decompressi, le informazioni vengono
riportate allo stato iniziale.
Tra questi programmi ne citiamo alcuni.
• Zip Genius: uno dei più validi software italiani per compressione (.zip)
dei file, attualmente in rete completamente freeware!
• NETZIP: ottimo per decomprimere ZIP file, inoltre cerca la presenza di
virus negli stessi con Norton Antivirus. Permette di creare file
autoestraibili e di proteggerli tramite password, possiede 5 livelli di
compressione, si integra perfettamente con Windows.
• WinZip: il più diffuso. Permette di copiare file, compattare e spedire
documenti e immagini, proteggere i propri dati tramite password e creare
file autoestraenti TRIAL.
• PentaZIP: ideale per gli utenti meno esperti, permette di scegliere tra 10
livelli di compressione e di creare una password per proteggere i propri
dati. Può recuperare frammenti di file danneggiati, riconoscere file
compressi in altri formati e creare file auoestraenti.
• WinRAR: consente di comprimere e decomprimere file di diversi formati
(ZIP, RAR, BZIP2, JAR, CAB, ARJ, LZH, TAR, GZ, ACE, UUE, BZ2,
ACE 2.0), creare archivi, recuperare file danneggiati, proteggere i file
compressi tramite crittografia, parola chiave, ecc.
• PkZIP: permette di comprimere e decomprimere numerosi formati di file.
• SOLUSZIP: possibilità di creare grandi archivi di file compressi in modo
da ottimizzare lo spazio su disco.
Ci limiteremo al sistema e al programma più diffusi per eseguire questo tipo di
operazioni: la compressione in formato .zip (detto zippato) fatta con il programma
di compressione più noto: WinZip.
Per comprimere un file, selezionalo, quindi fai clic con il tasto destro del mouse: si
apre un menu di contesto contenente la voce WinZip, che presenta un sottomenu
con ulteriori comandi tra cui, Add to Zip e Add to nome_del_file.zip.
Scegliendo Add to nome_del_file.zip (e poi eventualmente su I agree nel caso in
cui il programma sia shareware, in prova) WinZip provvederà direttamente a farti
trovare lo stesso file, in versione compressa, accanto (nella stessa cartella) al file
originale che hai compresso.
Nel caso in cui voglia invece che WinZip esegua la compressione del file
salvandolo in una cartella diversa da quella dove si trova il file originale, fai clic
con il tasto destro del mouse sull’icona del file in questione e seleziona la voce Add
to Zip (naturalmente, anche qui, se richiesto, fai clic su I agree nel caso in cui il
programma sia shareware, in prova): compare una finestra di dialogo in cui ti viene
chiesto il percorso del file .zip di cui desideri zippare il file originale. Indica un
percorso, per esempio C:\Documenti\lettera.zip.
Per comprimere un file su più dischetti perché, anche compresso, sarebbe
comunque così grande da non stare su un unico dischetto, usa questa seconda
procedura (Add to Zip), indicando come percorso per esempio A:\lettera.zip,
Roberto Dimase
32/43
Area didattica
1.3.7.3
Versione XP
quindi inserisci il primo dischetto e, quando ti viene richiesto, inserisci il secondo e
così via.
Puoi zippare anche intere cartelle, seguendo la procedura descritta sopra per i file.
Per decomprimere, seleziona il file interessato, quindi fai clic con il tasto destro del
mouse: si apre un menu di contesto contenente la voce WinZip, che presenta un
sottomenu con ulteriori comandi tra cui Extract to… e Extract to folder
…\nomefile.
Scegliendo Extract to folder …\nomefile (e poi eventualmente su I agree nel caso
in cui il programma sia shareware, in prova) WinZip decomprimerà il file
creandolo in una cartella con lo stesso nome del file zippato, accanto al file *.zip
(nella stessa cartella del file zippato).
Nel caso in cui voglia invece che WinZip esegua la decompressione del file
salvando il file decompresso in una cartella diversa da quella dove si trova il file
zippato, fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona del file in questione e
seleziona la voce Extract to… (naturalmente, se richiesto, fai clic su I agree nel
caso in cui il programma sia shareware, in prova): compare una finestra di dialogo
in cui ti viene chiesto il percorso che vuoi attribuire al file una volta decompresso
(la cartella in cui desideriamo che WinZip vada a salvare il file una volta
decompresso). Indica il percorso, per esempio C:\Documenti.
Per decomprimere un file che era stato precedentemente zippato su più dischetti,
inserisci l’ultimo dischetto della serie contenente il file spezzettato, e utilizza la
seconda procedura appena descritta (Extract to …) e ovviamente assegna un
percorso di destinazione diverso dal dischetto.
Roberto Dimase
33/43
Area didattica
Versione XP
Virus
Concetti
1.4.1.1
Cosa sono i virus? Si tratta di particolari programmi che sono in grado di eseguire e
replicare se stessi a nostra insaputa, contagiando i PC con cui entrano in contatto e
portando a termine l’azione per cui sono stati programmati (spesso dannosa per il
PC ospite). Vediamo da vicino chi è il nemico e quali sono le armi più adatte per
combatterlo.
Esistono diversi tipi di virus, ciascuno caratterizzato da una particolare modalità di
trasmissione. Vediamo quali sono, per capire come evitarli.
• Virus di BOOT: nel settore di avvio di ogni floppy è contenuto del
codice che viene seguito automaticamente ogniqualvolta sia presente un
dischetto nel drive (A:) al momento dell’accensione. È possibile sfruttare
questa caratteristica per scrivere un virus. L’unico modo per venire
contagiati da un boot virus è lasciare un floppy nel drive (A:) al momento
dell’accensione, quindi evitare il contagio di questo tipo di virus è molto
semplice.
• Trojan: i cosiddetti cavalli di Troia non sono propriamente virus, ma
programmi come altri che non sono in grado di replicarsi e che, per essere
eseguiti, richiedono un intervento da parte dell’utente. Solitamente sono
nascosti all’interno di altri programmi, mimetizzati tra una serie di altre
funzioni utili, altre volte non hanno nessuna funzione utile e fanno leva
esclusivamente su di un nome accattivante per invogliare l’utente a
eseguirli. L’unico modo per venire contagiati è eseguirli esplicitamente.
Per questo il modo migliore per evitare il contagio rimane, quindi, quello
di prestare attenzione alla provenienza dei file, evitando di eseguire
qualsiasi cosa arrivi nella casella di posta. I trojan sono i mezzi più diffusi
per installare backdoor, cioè strumenti di amministrazione remota che
consentono a estranei di prendere il controllo del nostro PC.
• Worms: la loro caratteristica principale è non necessitare di un
programma come veicolo di diffusione, sono autoeseguibili e, una volta
attaccata una macchina si replicano in memoria senza limiti,
degradandone le prestazioni in modo evidente. Possono diffondersi
facilmente attraverso le reti locali o via Internet. L’unico modo per
difendersi da questi attacchi è usare un antivirus in grado di tenere sotto
controllo l’area di memoria del PC.
• Macro Virus: sfruttano la capacità di alcuni software di eseguire
particolari insiemi di istruzioni (macro), che il software mette a
disposizione degli utenti per automatizzare e rendere più produttivo il
lavoro. Questi virus trasformano un innocuo file di testo in un programma
pericoloso. Oggi tutte le applicazioni sono in grado di segnalare
l’eventuale presenza di macro nei file e questo è già un grosso aiuto
contro questi virus. Basta infatti non eseguire quelle non scritte
personalmente. In particolare, sono sospette le macro cosiddette
automatiche, che si attivano cioè in corrispondenza di alcuni eventi come
l’apertura o la chiusura di file e che solitamente hanno nomi del tipo
autorun, autoopen ecc. Anche in questo caso, comunque, un buon
antivirus è di grande aiuto.
• Virus generici: analizzano file eseguibili per verificare le possibilità di
contagio dopodiché, se l’analisi ha dato esito positivo, aggiungono
all’originale alcune istruzioni virali (solitamente all’inizio o alla fine del
file). In questo modo, ogni volta che verrà eseguito il file originale, verrà
eseguito anche il codice virale. A questa specie appartengono diverse
Roberto Dimase
34/43
Area didattica
1.4.1.2
1.4.1.3
Versione XP
sottospecie, tra cui gli stealth, i companion, i cavity, i polimorfici, ecc.,
tutti caratterizzati da una elevata difficoltà di individuazione e rimozione,
causate dall’uso di tecniche di programmazione particolarmente efficaci
(spesso gli scrittori di virus sono ottimi programmatori). Si possono
trasmettere scambiando file infetti tra diversi PC, quindi per evitare il
contagio è necessario analizzare ogni file impiegando un buon antivirus.
Il mezzo di diffusione primario dei virus è la posta elettronica, anche perché
statisticamente è il mezzo più utilizzato. In questo caso l’utente viene invitato a
scaricare un file che si esegue e infetta il computer. Seguono alcune regole che è
consigliabile rispettare al fine di limitare i possibili danni dovuti a un virus ricevuto
per posta elettronica.
• Guarda attentamente il nome degli allegati che ricevi per posta
elettronica, ed elimina subito quelli con doppia estensione (tipo
ciao.txt.vbs).
• Diffida se ricevi un file .exe, potrebbe essere un innocuo zip autoestraente
ma anche un dannoso eseguibile infetto. Per verificare se è uno zip
autoestraente basta aprire Winzip e tentare di aprire il file .exe dal menu
File/Open. In ogni caso non fare mai doppio clic sul file .exe (cosa che
attiverebbe l’eventuale virus).
• Fai attenzione agli allegati inattesi ricevuti anche da mittenti fidati,
poiché, se il mittente è infetto, il virus è spedito a sua insaputa e faresti
meglio ad avvertirlo dell’accaduto.
• Se ricevi un messaggio allarmistico che ti racconta di virus che
distruggono il computer scoperti dalla IBM o dalla Microsoft e che ti
invita a spedire tale informazione a tutti i vostri conoscenti,
probabilmente hai ricevuto un Virus Hoax, cioè un falso messaggio che
crea un sacco di traffico inutile e ti fa solo perdere tempo.
Se sei un grande navigatore e scaricatore di file.
• Non accettare di scaricare o eseguire file di cui non conosci la funzione, a
eccezione dei più famosi plug-in, tipo Flash player, Shockwave player,
Realaudio player ecc., in particolare su siti sconosciuti e di dubbia
origine.
• Se navigando in un sito, dovesse partire un download in automatico da te
non richiesto, cancella il file ricevuto dal tuo disco fisso senza eseguirlo.
• Se ami scaricare file da Internet, l’unica protezione è installare un buon
antivirus e tenerlo aggiornato settimanalmente e verificare i file prima di
eseguirli.
• Se per lavoro o svago scambi molti CD-ROM, dischetti rimuovibili con
altre persone, l’unica protezione è installare un buon antivirus e tenerlo
aggiornato settimanalmente e verificare i file prima di eseguirli.
Infine ricorda che anche altri tipi di file come i documenti di Word ed Excel
possono contenere dei virus che si attivano all’apertura dei documenti stessi.
Anche in questo caso l’unico modo per accertarsi che i file non siano infetti, è
dotare il proprio PC di un software antivirus per poter verificare la presenza di virus
sui file che si utilizzano quotidianamente.
Il 95% dei virus in circolazione è fondamentalmente innocuo. Sono spesso
programmi stupidi che fanno comparire scritte di avvertimento sul monitor, a volte
ironiche, altre volte canzonatorie.
Solo il 5% è pericoloso e può procurare danni seri. A causa comunque di questo
5%, è importante l’utilizzo di una applicazione antivirus (programma in grado di
riconoscere il virus e di eliminarlo), al fine di evitare le seguenti operazioni, che un
virus pericoloso può eseguire.
• Un virus può formattare l’Hard disk cancellando tutti i dati al suo interno
contenuti, impedendo così di utilizzare il computer.
Roberto Dimase
35/43
Area didattica
1.4.1.4
Versione XP
• Può danneggiare i dispositivi Hardware come per esempio la scheda
madre (MotherBoard) o la scheda video.
• Rendere il computer instabile o causare comportamenti anomali.
• Recuperare le informazioni contenute sul tuo computer UserID, password
ecc... e spedirle all’ideatore del Virus.
• Aprire una back door (ingresso segreto) nel tuo computer. Il più noto di
questo programma è il Backorifice, che permette al mittente del file di
prendere il controllo del computer del ricevente, nel caso in cui questo
abbia avviato sulla propria macchina l’applicativo.
• Modificare alcuni parametri della configurazione di Accesso Remoto al
fine di forzare il computer a comporre numeri telefonici particolari e a
pagamento.
I programmi antivirus sotto fatti in modo tale che puoi tenere sempre attivo il loro
monitor residente, cioè svolgono costantemente una funzione che tiene sotto
controllo ciò che avviene sul computer, verificando esplicitamente qualsiasi
programma ricevuto prima di eseguirlo. In questo modo operano preventivamente,
prima che il virus abbia manifestato i suoi effetti e prodotto i relativi danni. Nel
caso in cui individuano un file infetto, lo segnalano, quindi procedono alla sua
eliminazione.
Essi possono essere comunque usati anche per eliminare un virus dopo che si sono
manifestati i relativi danni. Non sempre l’antivirus è in grado di eliminare il
problema: in alcuni casi il file infettato viene isolato, in modo che perlomeno non
venga propagato il contagio. È in ogni caso opportuno disporre di un buon sistema
di backup e di ripristino di dati e programmi, in caso di necessità.
L’antivirus viene realizzato come antidoto dei virus noti. Nuovi virus nascono ogni
giorno, gli antivirus vengono aggiornati in continuazione. Anche l’utente deve
preoccuparsi di tenere aggiornato il proprio antivirus.
Gestire virus
1.4.2.1
Come abbiamo visto, dunque, per difendersi dai virus, è indispensabile uno
specifico software antivirus. Le caratteristiche fondamentali di questo genere di
software sono:
• utilizzo di più tecnologie di scansione, per massimizzare la probabilità di
successo;
• presenza di un modulo residente in memoria che riveli attività sospette,
nel caso in cui la scansione fallisca;
• frequentissimo rilascio di aggiornamenti, indispensabile per una reale
protezione.
Inoltre, parlando di antivirus, si sente spesso parlare dell’opportunità di utilizzare
più software diversi, dato che nessun antivirus è sicuro al 100% per i seguenti
motivi.
• Esistono già diverse decine di migliaia di virus e ogni giorno ne vengono
creati di nuovi. È molto impegnativo per coloro che realizzano gli
antivirus riuscire a stare dietro a questa enorme produzione di nuovi
virus. Potrebbe quindi capitare (anche se è una ipotesi molto remota) di
essere una delle prime persone infettate da un nuovo virus, prima che i
programmatori di antivirus abbiano avuto il tempo di creare un apposito
vaccino.
• Ci sono certi casi in cui l’antivirus non può esaminare a fondo i messaggi
di e-mail. Ciò si verifica, per esempio, nel caso di allegati con archivi in
un formato non conosciuto dall’antivirus (che comunque ne conosce
moltissimi), o con archivi protetti da password, o ancora nel caso di
messaggi cifrati (che per definizione possono essere letti solo dal
destinatario).
Roberto Dimase
36/43
Area didattica
Versione XP
• Sebbene la posta elettronica sia oggi il mezzo di maggior diffusione dei
virus, esistono anche molti altre vie di trasmissione, come per esempio la
copiatura di programmi o documenti da un computer all’altro (via rete,
mediante dischetti, CD-ROM, ecc.), oppure il download da qualche sito
Internet.
Dall’utilizzare due prodotti contemporaneamente può nascere un problema per
incompatibilità reciproche, che possono sfociare, solitamente, in falsi positivi: un
antivirus vede l’altro come virus e segnala la presenza di un’infezione che in realtà
non esiste. Per ovviare a questo problema, puoi ricorrere alle scansioni online, che
possono essere attivate solo quando è necessario. Un produttore che punta molto su
questo servizio è Trend Micro che, insieme a Interfree, dà la possibilità a tutti di
provarlo gratuitamente.
Ecco alcuni esempi di software antivirus che rispondono alle caratteristiche di
sicurezza sopraindicate:
• McAfee Viruscan Security Suite;
• Symantec Norton Antivirus SBS Desk + Server;
• PC-cillin di Trend Micro.
Gli antivirus sono un prezioso strumento ma fai attenzione: installare un software
antivirus datato o comprarne uno recente, senza poi aggiornarlo frequentemente
equivale a non averlo installato! Aggiorna settimanalmente il tuo antivirus!
L’aggiornamento è fondamentale perché nuovi virus vengono creati a velocità
sorprendente, e per poterli individuare è necessario che il programma antivirus li
conosca.
Normalmente la data dell’ultimo aggiornamento è bene in evidenza all’interno del
programma, in qualche caso appare quando si lancia la scansione (ricerca dei virus).
Di norma per aggiornare l’antivirus è sufficiente premere un pulsante situato
all’esterno o interno dell’antivirus.
I nomi possono essere diversi (Update, Live Update, AutoDownload...), ma questo
è il modo più semplice e rapido per scaricare gli aggiornamenti del database dei
virus ed eventualmente del programma stesso.
Dopo averlo aggiornato, ricorda di fare una scansione per trovare eventuali virus
che non erano stati rilevati dall’aggiornamento precedente.
Considera inoltre che spesso non basta avere un antivirus aggiornato, molti vecchi
modelli non riconoscono virus, worm o trojan dell’ultima generazione.
Roberto Dimase
37/43
Area didattica
Versione XP
Gestione della stampa
Installazione
1.5.1.1
Richiamando Stampanti e fax dal menu Start, ti trovi di fronte una finestra di
dialogo simile a Gestione risorse che presenta una serie di icone: una per ogni
stampante installata sul computer locale. Tali stampanti possono essere locali, cioè
collegate direttamente al computer sul quale stai operando, oppure in rete, ovvero
collegate a qualche altro computer alla rete. In tale finestra, la stampante predefinita
si riconosce dal segno di spunta nero associato all’icona (vedi figura 17).
Figura 17 Finestra di dialogo Stampanti e fax
Ovviamente la stampante predefinita (stampante di default) può essere cambiata.
A tal fine:
• dal menu Start scegli la voce Stampanti e fax (o seleziona Pannello di
controllo e quindi Stampanti e altro hardware);
• seleziona la stampante che desideri diventi predefinita, quindi seleziona la
voce Imposta come stampante predefinita o dal menu File o dal menu
di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse su
tale stampante;
• il segno di spunta compare ora sulla stampante selezionata e tutti i file e
documenti utilizzeranno questa ultima come stampante di default.
Durante l’installazione iniziale Windows identifica e installa il software necessario
e i driver per le stampanti connesse al computer. Ciò nonostante puoi comunque
installare in qualsiasi momento una nuova stampante senza avviare il programma di
installazione di Windows. A tal fine:
• seleziona Stampanti e fax dal menu Start per richiamare la finestra
Stampanti (figura 17);
• fai clic su Aggiungi stampante: parte una creazione guidata che ti
condurrà passo per passo nell’installazione della nuova componente
hardware. Premi Avanti per superare la prima schermata, che rappresenta
una finestra di introduzione;
• scegli, nella seconda finestra, il tipo di stampante che desideri installare:
locale se è connessa al computer, in rete se è disponibile da qualche parte
sulla rete. In base alla tua scelta cambieranno leggermente le successive
finestre di dialogo. Per lo scopo di questo libro prendiamo in
considerazione il caso dell’installazione di una stampante locale. Premi
Roberto Dimase
38/43
Area didattica
Versione XP
Avanti quando hai selezionato il pulsante di opzione relativo alla
stampante locale;
• scegli la porta a cui è collegata la stampante (solitamente LPT1 o USB) al
fine di individuare il software che deve essere installato. Se con la
stampante è stato fornito un disco di installazione, scegli Disco driver,
quindi seleziona l’unità disco;
• assegna un nome alla stampante in modo da poterla riconoscere
nell’elenco delle stampanti installate e scegli, servendoti delle apposite
caselle di controllo, se tale stampante deve essere impostata come
predefinita;
• decidi se stampare la pagina di prova, quindi premi Avanti per ritrovarti
all’ultima schermata. Premi Fine per dare avvio al processo di
installazione della stampante. L’icona della stampante appena installata
verrà inserita nella finestra relativa alle Stampanti e fax.
1.5.2.1
Opzioni di stampa
Quando un documento assume l’aspetto desiderato, puoi passare alla stampa.
Per visualizzare le opzioni di stampa del documento, seleziona Stampa dal menu
File. Appare la finestra di dialogo Stampa (vedi figura 18).
Le opzioni normalmente necessarie per la stampa presenti in questa finestra
riguardano le Pagine da stampare (puoi scegliere Tutte, per stampare un intero
documento, stampare solo la pagina corrente, o specificare un intervallo, per
stampare solo determinate pagine); il numero di Copie da stampare; e nel caso di
stampa di più copie di un documento puoi abilitare la casella di controllo Fascicola
per stampare le intere copie una alla volta (e non prima tutte le pagine 1, poi 2,
ecc…).
Sempre nella finestra di dialogo Stampa, seleziona la stampante da utilizzare,
agendo sul menu a tendina Nome. In questo modo puoi scegliere su quale
stampante inviare il documento (nel caso tu ne abbia configurata più di una). La
stampante che appare all’inizio è quella predefinita.
Quando fai clic sul pulsante Proprietà, compaiono alcune opzioni con cui puoi
controllare il funzionamento della stampante e il modo in cui le informazioni del
documento verranno stampate su ogni pagina.
Le opzioni Proprietà dipendono dal tipo di stampante selezionato e influenzano il
comportamento della stampante con tutti i documenti.
Roberto Dimase
39/43
Area didattica
1.5.2.2
1.5.2.3
Versione XP
Se le impostazioni della stampante non necessitano di essere variate, aziona subito
la stampa del documento facendo clic sul pulsante Stampa.
Quando esegui una stampa, il documento viene inserito in coda di stampa. La
stampa avviene infatti in modo asincrono e sulla stessa stampante possono essere
accodate più stampe, che verranno eseguite in sequenza. Questo capita
frequentemente quando viene usata un’unica stampante inserita in una rete locale di
personal computer. In questo caso tutti i computer inviano a tale stampante i loro
lavori, mediante la rete.
Con il termine coda di stampa viene indicato l’elenco dei documenti che stanno per
essere stampati.
Per visualizzare la coda di stampa e lo stato di un processo di stampa procedi nel
seguente modo:
• fai doppio clic sull’icona Stampanti e altro hardware presente nel
Pannello di controllo;
• seleziona Stampanti e fax, quindi fai doppio clic sull’icona che
rappresenta la stampante sulla quale hai mandato la stampa (possono
essere presenti più stampanti, se usi una rete);
oppure:
• richiama Stampanti e fax dal menu Start;
oppure:
• fai doppio clic sul simbolo di stampante che compare nell’angolo in basso
a destra dello schermo, sulla barra delle applicazioni, accanto
all’orologio, nel momento in cui lanci la prima stampa.
Si apre una finestra di dialogo che mostra l’elenco di tutte le richieste di stampa che
sono state inoltrate a quella stampante e, per ciascuna di esse, mostra informazioni
quali lo stato di avanzamento della stampa, il nome del proprietario che ha richiesto
la stampa, il numero delle pagine da cui è costituito il documento, la dimensione,
l’orario in cui è stata richiesta la stampa e la porta cui è collegata la stampante.
Utilizzando questa stessa finestra, puoi sospendere temporaneamente una stampa
scegliendo il comando Sospendi dalla voce di menu Documento o Sospendi
stampa dalla voce Stampante dopo averla selezionata dall’elenco.
Per far ripartire un processo di stampa sospeso temporaneamente, selezionalo
dall’elenco, quindi scegli Riprendi dal menu Documento.
Per annullare una stampa, selezionala dall’elenco, quindi scegli Annulla dalla voce
di menu Documento oppure, più semplicemente, premi Canc.
Per modificare l’ordine con cui verranno eseguite le stampe, seleziona quella che
desideri spostare e trascinala tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse nella
nuova posizione.
Per eliminare tutti i documenti in coda scegli Elimina tutti i documenti dal menu
Stampante.
Ciascuna stampante è caratterizzata da alcune proprietà. Modelli di stampanti
diversi sono caratterizzati da proprietà diverse. Per accedere alle proprietà di una
stampante apri Stampanti e fax dal menu Start, per aprire la finestra di dialogo
relativa. In tale finestra richiama Proprietà dal menu di scelta rapida, che compare
facendo clic con il tasto destro del mouse sull’icona rappresentante la stampante
della quale desideri visualizzare le proprietà. In generale, le caratteristiche
configurabili per ogni tipo di stampante riguardano la gestione dei colori, il tipo di
carta utilizzata, l’orientamento della carta e la qualità di stampa.
Roberto Dimase
40/43
Area didattica
Versione XP
RETI LAN E WAN
In generale il modello di un sistema di comunicazione è costituito da:
• un chiamante (o sorgente)
• un trasmettitore
• un canale di trasmissione
• un ricevitore
I mezzi utilizzati possono essere guidati (canale di comunicazione di tipo
fisico quale un doppino telefonico o un cavo coassiale o una fibra ottica)
o non guidati (il segnale viene irradiato nello spazio)
Nella scelta del mezzo da utilizzare si devono valutare i costi e la
larghezza della banda (numeri di bit che possono essere trasmessi
nell’unità di tempo). I canali di trasmissione possono essere condivisi da
tutti gli utenti (canali broadcast), ogni utente è identificato da un
indirizzo. In alternativa ogni utente può essere collegato direttamente a
uno o più utenti (reti peer to peer).
Le reti di comunicazioni LAN (Local Area Network) connettono
apparecchiature informatiche su brevi distanze e generalmente utilizzano
cavi dedicati o sistemi wireless (trasmissione con onde radio) con
hardware specifico di interfaccia tra le unità e la rete.
Le reti WAN (Wide Area Network o reti geografiche) sono in grado di
connettere sistemi di elaborazione utilizzando linee telefoniche o sistemi
satellitari.
I vantaggi derivati dall’uso delle reti possono essere così riassunti:
• lavoro di gruppo
 lavorare sullo stesso documento
 trasmettersi pratiche
 ricavare informazioni
 scambiarsi informazioni
• condivisione di risorse
 condividere sistemi hardware di qualità
 interfacciare collegamenti tra LAN e WAN
Topologia peer to peer
La topologia peer to peer (punto – punto) è una rete di tipo LAN
utilizzata generalmente per il trasferimento di dati. Il ruolo di server può
essere esclusivo o alternato.
Topologia lineare
La topologia lineare è una rete di tipo LAN utilizzata generalmente con
un basso traffico di dati.
Topologia ad anello
La topologia ad anello è anch’essa tipica nella LAN ma supporta un
traffico maggiore rispetto a quella lineare in quanto ogni nodo coopera
Roberto Dimase
41/43
Area didattica
Versione XP
nella trasmissione (in questo caso un guasto ad un nodo blocca la
comunicazione)
Topologia a stella o grappolo
La topologia a stella può essere utilizzata in LAN o WAN, i singoli nodi
possono essere semplici terminali o concentratori di più terminali.
Topologia a maglia
La topologia a maglia è tipica delle reti geografiche e con sistemi di
elaborazioni omogenei (si pensi a Internet). I collegamenti tra due nodi
sono sempre garantiti anche in caso di guasti, in quanto sono sempre
disponibili percorsi alternativi.
Collegamenti
Per la trasmissione dei dati su vaste aree si utilizza principalmente la rete
telefonica (il sistema satellitare è ancora poco diffuso per l’alto costo). La
connessione telefonica può essere di tipo analogico o digitale.
La rete analogica (PSDN – Public Switched Data Network) è di tipo a
commutazione di circuito, al momento del collegamento viene stabilito
un canale fisico dedicato tra il chiamante e l’utente chiamato. La
trasmissione non supera i 56.600 bps (bit per sec.).
Velocità superiori si ottengono usando la rete digitale ISDN (Integrated
System of Digital Network) o DSL (Digital Subscriber Line). Queste
reti multiservizi sono in grado di effettuare tutti i servizi di
telecomunicazione tramite una sola connessione digitale. La trasmissione
delle linee ISDN varia dai 64kb/s per le BRA (Basic Rate Access – reti
domestiche) fino a 2048 kb/s per le PRA (Primary Rate Access –
impianti aziendali). La trasmissione delle DSL variano da 800 kb/s
(ADSL) fino ai 8 Mb/s (HDSL).
Le connessioni tra le varie reti (LAN e WAN), sono garantite da
apparecchiature specializzate quali: Hub, Bridge, Gateway, Router.
Dette apparecchiature, con ruoli diversi, garantiscono funzioni di
smistamento e connessoni tra le reti.
Affinchè tra due computer avvenga uno scambio di dati via rete, è
necessario che venga stabilito un protocollo comune. Questo protocollo
può essere deciso dall’azienda se la trasmissione dati avviene in una
LAN. Per Internet (e non solo) è stato ideato il protocollo TCP/IP
(Trasmission Control Protocol/Internet Protocol) che usa il sistema di
commutazione di pacchetto.
Questo protocollo è costituito da due componenti:
• IP: scompone i dati e li inserisce in pacchetti
• TCP: garantisce la corretta trasmissione dei pacchetti
Tutte le risorse della rete sono identificate in modo univoco da un
indirizzo IP (IP number), composto da quattro serie di numeri di 8 bit
(es. 245.32.4.101). Gli indirizzi numerici sono affiancati da indirizzi
simbolici (es. http://www.libero.it) di più facile utilizzo.
Roberto Dimase
42/43
Area didattica
Versione XP
La traduzione da indirizzi simbolici a indirizzi numerici avviene tramite
il DNS (Domain Name System), un’architettura gerarchica di tabelle
coordinata a livello mondiale dalla Internet Society.
Il sistema di comunicazioni di Internet è ridondante, con topologia a
maglia, per cui esistono sempre più percorsi alternativi per connettere
due utenti.
Uno dei servizi più diffuso in Internet è il World Wide Web, che
consente il collegamento a nodi della rete (Siti).
Attraverso il linguaggio HTML (Hypertext Markup Language)
necessario per la costruzione dei siti e con l’utilizzo del
servizio/protocollo FTP (File Transfer Protocol) si effettuano down e up
load di pagine e/o servizi.
Roberto Dimase
43/43