agitinforma n. 10
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AgitINFORMA AGIT Informa 2.0 n.10 Periodico d’informazione AGIT – Agenti Groupama Italia 10 marzo 2015 Ci è sembrato giusto dedicare l’apertura di questo numero del giornale ad una importante novità nel panorama delle commissioni del Gruppo A.G.I.T.: l’istituzione della “Commissione Comunicazione e Informazione”. Dopo l'Auto, il Danni e il Vita, dunque, anche la Comunicazione ha un suo “gruppo” di lavoro, destinato ad interpretare il ruolo di polo informativo in grado di trasmettere in maniera puntuale, approfondita e veloce informazioni, dati, sollecitazioni che, messi insieme, rappresentano l’essenza stessa della nostra vita lavorativa, professionale ed associativa. Per questo stiamo già lavorando ad una serie di idee, di accorgimenti che interesseranno tutto ciò che riguarda l’intera area comunicativa del nostro gruppo, dal sito web al nostro periodico di informazione. Proprio il nostro giornale sarà protagonista di una prima “piccola trasformazione”: un ritocco nella veste grafica, una caratterizzazione specifica grazie alla presenza di alcune rubriche che resteranno fisse e che coinvolgeranno i SSOOOMMMMMMAAARRRIIIOOO giovani agenti (a loro è infatti dedicato lo spazio giovani) ma anche alla voce del territorio con interviste ai rappresentanti regionali o ai colleghi di osservatorio. Non * L'Editoriale: La ricetta mancherà poi, a seconda degli argomenti di attualità o di semplice approfondimento, il di Claudio Roghi pag.2 coinvolgimento anche di esponenti della Direzione di Groupama Assicurazioni, come anche di personalità del mondo dell’economia, delle assicurazioni, e della finanza. Il * L'intervista: Le novità sulla formazione, ne parliamo con giornale avrà una cadenza trimestrale (almeno per il momento) e ci impegneremo Ernesto Rosati GA e Angelo affinché possa offrire la possibilità a tutti, di essere aggiornati e partecipi delle notizie e Mangano AGIT pag.4 delle informazioni che caratterizzeranno il nostro caro mondo assicurativo e finanziario. Riteniamo giusto “aprire” il nostro periodico anche al confronto e al dibattito, prevedendo interventi e interviste a rappresentanze e professionalità che operino non solo all’interno del nostro Gruppo Assicurativo, ma anche nelle diverse realtà economiche e della società civile, prendendo spunto da argomenti e tematiche di stretta attualità che dovessero balzare agli onori delle cronache assicurative, finanziarie e sociali. Pensiamo che il dibattito, il confronto, a volte anche lo “scontro”, libero da concetti precostituiti, possa rappresentare un momento di stimolo e di crescita condivisa. E' proprio in nome della condivisione che anima e caratterizza lo spirito della nuova commissione comunicazione, invitiamo tutti coloro che abbiano idee, suggerimenti, a farsi avanti per apportare il proprio “prezioso” contributo. * Quando formazione ass.va non sempre fa rima con normativa - di M. Carrà pag.6 * News commissioni pag. 8 * Spazio Giovani: Nessuna partita è persa in partenza di Max Paradiso pag.11 * Cronache dai territori: Lettera aperta alla Commissione auto – di Peppe Pastorello pag.12 Il lavoro è appena cominciato e le sfide davanti sono molteplici e tutte interessanti e impegnative. Ma ci piace pensare che questo lavoro rappresenta un ulteriore sforzo per rendere il nostro Gruppo Agit sempre più coeso. E intanto buon lavoro a tutti! -1- AgitINFORMA cambiamento in cui entra di prepotenza l'informatizzazione. Questa ha consentito la nascita e la condivisione di banche dati che agevolano l'attività dell'antifrode e rendono sempre più facilmente verificabile l'informazione presente nei contratti: l'attestato di rischio, i dati del veicolo, il proprietario dello stesso possono essere acquisiti in automatico con relativa e crescente affidabilità. L a R ic e tta di Claudio Roghi Ma la vera sfida che hanno lanciato le compagnie in questo versante è quella dell'abbattimento dei costi dell'intermediazione. In poco tempo il mondo assicurativo sta effettuando una transizione da un modello che prevedeva un sistema di compagnia e uno di agenzia che avevano quasi sempre difficoltà a dialogare in cui le attività si duplicavano, con grande dispendio di costi e di risorse, ad uno condiviso in cui tutti agiscono nel medesimo ambiente di lavoro. Attraverso un sistema in cui il processo autorizzativo indirizza il lavoro degli agenti, questi fanno, come facevano anche prima, e la compagnia controlla. Se non fosse per le carenze di affidabilità e la scarsa propensione ad adeguarsi ai ritmi dei vari attori, questo potrebbe essere un sistema molto efficace ed anche efficiente. La velocità. In un mercato internet orientato, essere allineati con i tempi del mercato è un obiettivo altrettanto importante a quello di essere in possesso delle informazioni ed avere gli strumenti per poterle elaborare ed utilizzare con finalità di migliorare la qualità del servizio. Qui entrano in campo gli intermediari. Gli agenti di assicurazione si trovano oggi in una condizione molto difficile. Il core business, rappresentato dal mondo dell'auto, oltre la già citata costante riduzione dei premi, è minacciato dalla crescita del turn over delle polizze alimentato da un cambio di stile di acquisto da parte dei clienti e dall'attività molto aggressiva di vecchi e nuovi competitori. Banche, Poste, comparatori, case automobilistiche, concessionari auto e le compagnie stesse rappresentano fattori con cui confrontarsi quotidianamente che minacciano la quota di mercato degli agenti. Più lavoro, molto più lavoro, con guadagni inferiori. Inevitabilmente questo stato di cose genera maggiore tensione fra clienti ed agenti e fra agenti e compagnie. In particolare le tariffe auto sono il tema su cui si dibatte maggiormente. Come si può averne una competitiva in un mercato così schizofrenico? È necessario riallinearle al mercato ed abbatterle o è necessario avere maggiore flessibilità da utilizzare alla bisogna? Non credo che una soluzione Un altro decreto. Un altro intervento del legislatore nel travagliato mondo della r. c. auto. Ancora una volta si vuole ridurre il costo della polizza attraverso provvedimenti che danno alle compagnie respiro nella gestione dei sinistri imponendogli contemporaneamente obblighi, peraltro un po' fumosi, di introdurre sconti per i clienti virtuosi. Tutto giusto, se non fosse per due piccoli ed insignificanti dettagli. La tenuta delle compagnie e la tenuta degli intermediari. La prima ha dei connotati piuttosto articolati. Il progressivo abbassamento del premio praticato sulle polizze r. c. auto degli ultimi anni associato ad una sostanziale stabilità delle frequenze dei sinistri, con una crescita del costo medio degli stessi, accompagnato ad una riduzione consistente del parco circolante ed una ancora più marcata di quello assicurato: questi sono fattori che portano inevitabilmente verso una perdita di profitti nel comparto. Il combined ratio (la somma costi di gestione e costo dei sinistri) delle compagnie sta inesorabilmente scivolando verso la quota di equilibrio fra le perdite ed i profitti che è rappresentata da 100. Non basta. Il legislatore vuole intervenire per imporre un ulteriore abbassamento delle tariffe attraverso il massivo utilizzo di dispositivi come la scatola nera che diventa sempre di più uno dei fattori per offrire condizioni più vantaggiose ai clienti. La partita di scambio sono le norme sul danno non patrimoniale. Inoltre appare evidente che la lotta alle truffe di vario tipo e genere, che sono quelle che vanno dai sinistri falsi a quelle rappresentate dalle dichiarazioni rilasciate per la stipula dei contratti, sono un fattore attraverso cui il settore cercherà il proprio equilibrio. Per fare questo il mercato si sta lentamente ma ineluttabilmente indirizzando verso un -2- AgitINFORMA escluda l'altra: non si può prescindere né da avere una tariffa allineata al mercato né si può immaginare di fare a meno della flessibilità. Se esiste una soluzione a questo dilemma questa potrebbe essere una sorta di suicidio ovvero avere la tariffa più bassa ed usare anche la flessibilità, visto che la prima da sola non sarebbe sufficiente. Ammesso e non concesso che questo sia possibile da reperire per gli agenti ci sarebbe una perdita immediata di profitti con incremento di costi. Forse allora il punto non è questo, perché ragionando in questi termini potremmo perdere di vista il vero obiettivo di un'agenzia che è fare profitto per sé e poi farlo anche per la o le compagnie rappresentate offrendo il miglior servizio possibile al cliente. Cosa dobbiamo fare per raggiungere il risultato? Se avessi la certezza del percorso da fare me lo venderei e forse ci farei anche qualche euro. Secondo me uno degli aspetti più importanti è valutare il comportamento del mercato. È necessario essere consapevoli del fatto che i clienti, anche quelli che sono assicurati con noi da sempre, stanno modificando il proprio stile di acquisto e talvolta si assicurano altrove. Non tutti per fortuna, ma succede. Questo fenomeno è solo agli inizi e con i processi in atto, uno fra tutti la dematerializzazione dei contrassegni, la tendenza potrebbe crescere ulteriormente. Nella visione più pessimistica potrei offrire l’impressione che dal mio punto di vista gli agenti hanno una data di scadenza e potrebbero subire un drastico ridimensionamento della loro quota di mercato e diventare marginali nel sistema distributivo assicurativo italiano. Niente di più vero. Niente di più falso. I cambiamenti in corso determinano un malessere diffuso che stanno determinando due fenomeni: le compagnie cercano nuovi sbocchi commerciali attraverso la multicanalità ed i clienti vengono sempre meno in agenzia sia per pagare che per informarsi sui premi o su altre questioni che hanno caratterizzato la relazione con gli agenti. Questi fatti potrebbero far credere agli agenti di essere di fronte ad una rivoluzione che alimenta il timore di perdere ciò che hanno costruito in tanti anni di lavoro. La paura è stata ed è una pessima consigliera. Questo è un momento in cui bisogna essere consapevoli di ciò che siamo e immaginare ciò vogliamo o possiamo diventare ed essere coraggiosi. Anzitutto se esiste una certezza questa è rappresentata dal ruolo che svolgiamo sul mercato che è insostituibile: il tipo di relazione ed il servizio che le agenzie offrono ai propri clienti non può essere soppiantato da qualche concorrente privo di conoscenze, ma aggressivo o da qualche programma. L'importante è che siamo in grado di dimostrarlo ai nostri clienti. Sono convinto che dobbiamo riprendere il nostro lavoro dai fondamentali. La conoscenza delle tecniche di base, la conoscenza del mercato, la conoscenza dei nostri clienti e delle loro esigenze, la conoscenza dei prodotti, la conoscenza degli strumenti informatici a nostra disposizione, la conoscenza della concorrenza: in poche parole la conoscenza del mondo in cui lavoriamo e viviamo. Sono convinto altresì che dobbiamo investire tempo e per chi può anche denaro per alimentare e sviluppare le competenze nostre e di chi lavora con noi e per noi. Penso che dobbiamo tornare a presidiare il territorio ed aumentare la nostra visibilità per poter intercettare le esigenze del mercato. Sono persuaso che dobbiamo rafforzare le nostre competenze dove già sappiamo fare e colmare le lacune dove non sappiamo fare. In altre parole dobbiamo credere in noi stessi e nella nostra capacità di affrontare anche questa nuova sfida. Se ne siamo convinti allora sarà possibile, sia individualmente che collettivamente, reperire gli strumenti per soddisfare i nostri clienti, ai quali magari non potremo proporre il prezzo migliore, ma il miglior servizio certamente si. Così potremmo uscire da questa situazione ancora da protagonisti. Questa potrebbe essere la nostra ricetta. -3- AgitINFORMA L'Intervista Le nuove regole sulla FORMAZIONE, ne parliamo col dr. Ernesto Rosati responsabile formazione Groupama Ass.ni spa e col collega Angelo Mangano responsabile della commissione amministrativa e novità legislative di Agit. **** Gent.mo dott. Rosati, innanzitutto la ringraziamo per la sua cortese disponibilità 1. Nel 2015 entrerà definitivamente in vigore il nuovo regolamento sulla formazione obbligatoria degli intermediari assicurativi. Quale sarà l’impatto per le Compagnie? L’impatto comporterà sostanzialmente una armonizzazione con il nuovo dettato normativo, ma senza particolari traumi, visto il livello già congruo di rispetto dei regolamenti, che consente alla Compagnia di potersi adeguare alle recenti regole con sforzi organizzativi contenuti 2. nell’organizzazione dei nuovi contenuti formativi, quali saranno le linee guida di Groupama? L’Azienda proseguirà nel solco della continuità per quanto attiene la formazione manageriale e l’aggiornamento professionale di tipo tecnico da dedicare ai propri partner Agenti, tenendo ovviamente conto delle aree di interesse certificabili indicate dall’IVASS e rafforzando il già collaudato sistema di condivisione con la Rappresentanza Agenti, in merito alle offerte formative da mettere a disposizione nell’area dedicata del portale Agendo. 3. può illustrarci le novità più salienti per gli agenti Groupama e per le loro reti? Una novità importante su cui si sta già lavorando, che vedrà interessati sia gli Agenti sia i loro collaboratori, è rappresentata dallo sviluppo della piattaforma e-learning. Muovendo infatti da quanto previsto dal nuovo regolamento IVASS n.6 del 2/12/2014, che equipara l’attività formativa a distanza con quella erogata in aula, si miglioreranno le caratteristiche dei corsi messi a disposizione intervenendo in particolare sulla loro fruibilità multimediale. Un altro elemento di interesse per gli Agenti verrà espresso da un maggiore coinvolgimento dei loro collaboratori, sia interni di agenzia sia esterni, in specifici progetti; infatti è già in fase di analisi la concreta opportunità di proporre agli Agenti interessati un percorso per i loro impiegati e per gli iscritti in sezione E del R.U.I. che sia coerente e convergente con il piano formativo, dedicato agli Agenti, denominato “Una Rete Di Stile”. 4. pensa che Groupama dovrà investire in futuro su progetti formativi diversi da quelli finora proposti? e nel caso, quali saranno i temi sui quali si concentrerà maggiormente? L’investimento dell’Azienda sul rafforzamento delle competenze della Rete di Vendita e di Consulenza ritengo che continuerà ad essere importante e che prevederà una sempre più spiccata attenzione all’innovazione e alla diversità di offerta, concentrando la vision formativa sui temi legati alla relazione, alla fidelizzazione e al servizio alla clientela, senza trascurare ovviamente le aree della professionalità, dell’apertura al cambiamento, dell’attrattività delle agenzie nei confronti del mercato e del marketing. -4- AgitINFORMA Caro Angelo: 1. Nel 2015 entrerà definitivamente in vigore il nuovo regolamento sulla formazione obbligatoria degli intermediari assicurativi. Quale sarà l’impatto sui canali distributivi? Sostanzialmente non cambierà molto, l’impatto molto pesante per la categoria è avvenuto dopo l’emanazione del Reg. Ivass n.5 del 2006. Personalmente ritengo l’obbligo di formazione sia un eccesso di burocratizzazione, l’informazione sui prodotti e su altri aspetti inerenti l’attività assicurativa deve essere il pane quotidiano per un intermediario che intende esplicare l’attività in maniera professionale, altrimenti si autoesclude dal mercato (l’economista Adam Smith insegna, con la teoria della mano invisibile nel libero mercato). L’Ivass, in quanto ente regolatore ed organismo di controllo dovrebbe normare l’attività assicurativa nel rispetto del cliente e delle regole di correttezza basilari, e poi verificarne l’esatta esecuzione, evitando adempimenti burocratico-amministrativi che influiscono pesantemente sull’attività e portano sanzioni esagerate. 2. Nella stesura del nuovo regolamento, a quali obiettivi mirava il regolatore? L’obiettivo primario è far conseguire agli Intermediari una superiore professionalità approfondendo ulteriori tematiche, attraverso una più ampia e maggiore conoscenza, non solo dei prodotti assicurativi, ma anche di aspetti normativi, gestionali, informatici, fiscali ed economici, che impattano sull’attività assicurativa. 3. brevemente, ci illustri le novità più salienti per gli intermediari? Le ore minime di aggiornamento professionale diventano 60 nel biennio e non più 30 annuali, che in buona sostanza sono la stessa cosa, ma con la novità che le ore minime di formazione annua, diventano 15, fermo restando le 60 biennali. Altra importante modifica, è che la formazione per E-Learning viene equiparata all’aula, mentre prima lo era solo la formazione online con un’interazione attiva (chat) tra docente e discente. Ulteriore novità riguarda i docenti che dovranno avere almeno 5 anni di esperienza d’aula, e che per quanto riguarda la formazione degli iscritti in sezione A dovranno avvalersi o dell'impresa con la quale operano o di un’associazione di categoria, di enti appartenenti all’Università o a società di formazione professionale con certificazione di qualità. 4. pensi che per la categoria ci saranno aumenti dei costi e quindi una riduzione della redditività complessiva, tra l’altro già minata dalla crisi e tanti altri fattori? E’ possibile che i costi lievitino laddove non vi siano Compagnie che eroghino alle proprie Reti una formazione capillare ed esaustiva sugli argomenti oggetto del nuovo Regolamento. In questo caso bisognerà affidarsi alle associazione di categoria, oppure far riferimento ad enti di formazione con conseguente lievitazione dei costi. "Colgo l’occasione di questa breve intervista, per consigliare a tutti i colleghi di effettuare il corso antiriciclaggio presente sulla piattaforma E-Learning di Groupama. Le normative, e le eventuali modifiche intervenute, sulla Legge Antiriciclaggio sono oggetto di formazione obbligatoria per Legge, e l’aggiornamento formativo sarà oggetto di verifica in sede di ispezione amministrativa, a partire dal secondo semestre 2015." -5- AgitINFORMA QUANDO FORMAZIONE ASSICURATIVA NON SEMPRE FA RIMA CON NORMATIVA di Massimo Carrà Sono passati otto anni ormai da quando anche nella nostra professione è stato introdotto l'obbligo formativo. Ma oggi giovani e meno giovani siamo tutti a dover cambiare e siamo obbligati non dalle norme ma dal mercato e dobbiamo farlo pure in fretta. Quello che doveva essere il rito annuale, ora biennale da assolvere, ha dato la possibilità a quanti l'hanno voluta cogliere di trasformare anche in questo caso un obbligo in un' opportunità. Non è facile governare i cambiamenti, qualunque essi siano, specialmente dopo che per anni si sono fatte le stesse cose e allo stesso modo e soprattutto in un mercato che ormai usa solo la leva prezzo facendoci avvicinare sempre più alla concorrenza e facendo avvicinare il cliente alla concorrenza. Personalmente non ho mai nascosto il pensiero che la formazione migliore è quella che si fa a prescindere da crediti formativi e obblighi. Sono cambiate tante cose negli ultimi anni ! Le regole, anche quelle nuove imposte dal regolamento sulla formazione, per noi possono e devono essere solo da stimolo per ottimizzare quei percorsi formativi rivolti a perfezionare la professionalità degli intermediari, elemento diventato ormai vitale ed indispensabile. Prima di tutto i nostri clienti, si proprio loro quelli che fanno il mercato ! Quel mercato che ormai chiamano in mille modi, quello che noi non possiamo certo modificare ma che invece costringe noi a cambiare ed a farlo anche in fretta. L'attività formativa svolta da AGIT negli ultimi anni, con numerose aule sui territori dai temi importanti di carattere normativo, gestionale, amministrativo, relazionale, insieme a convegni, seminari, aule formazione quadri dirigenti, abbinato all'attività di supporto svolta con la Scuola di Formazione Groupama, danno l'idea di quanto sia sempre stato importante per la nostra associazione il tema della formazione. Il nostro ruolo è variato e richiede una pluralità di impegni e di competenze. Competenze che vorremmo migliorare sempre di più con tutta una serie di iniziative formative che da soli o per il tramite della scuola di formazione, con la quale abbiamo sempre operato in perfetta sintonia e sinergia, vorremmo avviare a qualsiasi prezzo, convinti che il costo della formazione non può, non deve essere considerato più una spesa ma un investimento. Tema che ci ha visto e ci vede quotidianamente impegnati con il coinvolgimento di numerosi giovani sin dal Master Allievi Agenti, ma anche in aule test o nella costruzione di percorsi formativi come è stato con Rete di Stile. Investimenti che come A.G.IT. continueremo a fare con attività mirate, con giornate formative, convegni, borse di studio, eventi formativi sui territori e con i territori. Spesso ci rivolgiamo proprio ai giovani, a coloro che sono i responsabili dei cambiamenti e lo facciamo senza trascurare l'esperienza di quanti, soprattutto negli ultimi anni di cambiamenti ne hanno vissuti e governati tanti. Bisogna migliorare le conoscenze anche quelle tecniche, le competenze, studiare i fenomeni, per essere quanto più vicino ad un cliente sempre più -6- AgitINFORMA esigente e ad un mercato che quotidianamente pone sfide nuove ed importanti. Ognuno di noi ha l'obbligo di migliorare la propria professionalità, la capacità di consulenza, la frequenza e la qualità del contatto sia diretto che per il tramite di ogni componente di agenzia: dai dipendenti ai collaboratori. Concetto quello della centralità dell'agente valido anche per la compagnia che nelle attività formative di prossima erogazione rimarca la volontà di considerare la rete di vendita agenziale come patrimonio, non solo da mantenere, ma da migliorare per gestire al meglio i cambiamenti in atto. E allora quando formazione assicurativa non fa rima con normativa ? Quando la formazione non viene fatta solo per acquisire ore ma viene fatta per acquisire si dei crediti ma da spendere con i propri clienti, per fargli comprendere meglio che il prodotto che va ad acquistare è il più adatto alle proprie esigenze in termini di costi e di coperture, ma soprattutto che nel tempo, anche se non ci sarà chi gli ha venduto quel prodotto ci sarà il figlio e non un operatore sempre diverso e dall'accento indefinito. L'impegno più importante è proprio quello ormai inevitabile di prossimità al cliente per fargli capire la differenza tra il contatto virtuale e quello umano, quella differenza di professionalità che di per se giustifica anche la differenza di prezzo. L’acquirente di una polizza assicurativa non guarda il brand o la griffe ma due cose: il prezzo e l’intermediario che gliela sta proponendo . Nostro obiettivo principale, nostro cambiamento più importante è proprio quello del migliorare il rapporto con i clienti, i quali come dicono i sondaggi da sempre lamentano la bassa frequenza di contatto da parte del proprio assicuratore. Le numerose attività formative definite con la compagnia nel programma 2015 vanno proprio in questo senso quello del migliorare i rapporti con il proprio cliente riprendendo quel concetto della centralità dell' “ homme insurance “ ( l'uomo assicuratore ) emersa al congresso di Nizza. Gli adempimenti, le normative le novità introdotte non devono essere subite dagli agenti di assicurazioni , ma possono, devono diventare per tutti l’occasione per risvegliare l’orgoglio di questa professione La nostra professione . -7- AgitINFORMA News dalle Commissioni: RCA: Il lavoro, peraltro frenetico, di questi primi due mesi ci ha visto impegnati su tre fronti principali. (tralascio le piccolezze) CVT: a fronte di un preoccupante è progressivo deterioramento del rapporto s/p, circa cinque punti sopra la media di mercato, la compagnia voleva prendere drastici provvedimenti sopratutto sulle garanzie Cristalli, Kasco, ed Eventi speciali. Alla base della decisione anche una “leggera“ gestione dei sinistri da parte di tutti gli attori, clienti, agenzie e Compagnia. La scelta finale, peraltro condivisa solo in parte, è stata quella, oltre che di prestare maggiore attenzione in sede di liquidazione e nella scelta dei convenzionamenti, di adottare anche dei correttivi alla flessibilità su cristalli dove non sarà più possibile scontare, su Kasco dove sarà possibile scontare massimo il 35%, oltre ricorso al for e sugli eventi Max 10% oltre ricorso FOR, solo per auto sopra i 25 mila euro di valore - Sul nuovo e sui rinnovi. Tutto ciò sotto attento monitoraggio per valutare compiutamente le evoluzioni. Abbiamo condiviso la volontà della creazione di pacchetti di garanzie a condizione che non precludessero il resto, ma che fossero in più. Peraltro abbiamo chiesto anche la creazione di pacchetti più economici di quelli inizialmente previsti. (50-60 euro) RCA. Anche qui stesso problema con andamenti tendenziali negativi e in peggioramento sui sinistri a fronte di una riduzione di tariffa con incremento di pezzi e conseguente diminuzione di prezzo medio. La CP pensa di agire sul favorire acquisizione dei mezzi con prezzo medio più alto, autocarri e auto di grossa cilindrata e di favorire autocontrollo che presenta andamento tecnico per ora buono. La prossima tariffa di maggio dovrebbe ricalcare, circa, la precedente con iniziative su quei territori che hanno evidenziato criticità. Per questo dobbiamo invitare i colleghi a non trasmettere individualmente richieste alla commissione e al ramo, ma di coordinare le stesse con la struttura regionale. Discorso a parte per i motocicli dove abbiamo dovuto constatare una ancora più alta sinistrosità e che più del 50% sono clienti monopolizza. Dopo aver fatto notare che risultava difficile valutare ciò, per motivi di relazioni, e aver osteggiato fermamente proposte di aumenti immediati, dopo quelli del luglio scorso, che potevano arrivare fino a oltre il 50%, dicendo tra l 'altro, che bisognava attendere l'evoluzione dell’anno per valutare l'impatto della nuova tariffa e dopo aver espresso la nostra ferma contrarietà, ora la compagnia ha ridimensionato in parte e ha intenzione di aumentare la tariffa dal primo maggio di un 6% medio, in attesa di valutare un altro eventuale aumento da luglio del 10 %. Abbiamo chiesto che venisse messo, contestualmente, in cantiere un'iniziativa di sconti per clienti globalizzati anche di relazione. Sorveglianza portafoglio. Su questo argomento la battaglia è stata feroce con scambi e lettere che hanno interessato anche i più alti vertici aziendali. Lungi da noi fare pensare che ci vogliamo in qualche modo sottrarre ad una operazione che riteniamo imprescindibile sia per il bene della singola agenzia che, a cascata, per il bene di tutti. Anzi abbiamo affermato che tutte le iniziative che ci consentono di monitorare meglio gli andamenti delle nostre agenzie sono benvisti. Il contenzioso è nato sulle modalità di intervento e sul ruolo, che noi vogliamo centrale , dell’ agente. Tralasciati i particolari che hanno visto la compagnia partire per la sua strada, fermo poi rimangiarsi tutto con le scuse, vi vorrei solamente ricordare le conclusioni alle quali saremmo arrivati. Agenzie in difficoltà: abbiamo previsto che attraverso parametri che andremo INSIEME a precisare, verranno individuate agenzie con costanti criticità. Su queste verranno attivati una serie di interventi studiati e CONCORDATI con agente e area manager -8- AgitINFORMA tendenti ad aiutare alla soluzione del problema . Abbiamo precisato che ove fossero richiesti sacrifici di natura economica questi andrebbero compensati con incentivi o quanto altro che non pregiudichino la redditività della agenzia. Polizze ad alta sinistrosità . Dopo scontri anche aspri, siamo riusciti a convincerli che la strada che avevano intrapreso era sbagliata e abbiamo condiviso l'utilità e la necessità di un restayling di mpa che mantenesse però intatta la filosofia base, ovvero agente al centro dell' ultima scelta. Anche qui, e a brevissimo INSIEME, andremo a definire nuovi parametri di valutazione per la selezione delle polizze da individuare perché bisognose di intervento. Avrete notato come in più occasione ho rimarcato il termine insieme. Da subito abbiamo dovuto, infatti, precisare e pretendere che non avremmo PIU' accettato minestre precotte e che se il nostro impegno era ritenuto necessario e utile, bisognava lavorare su tutti gli argomenti dall'inizio senza pregiudiziali , ma con la consapevolezza, anche nostra, che gli agenti devono fare gli agenti e la CP deve fare la compagnia. In conclusione tanto lavoro fatto, tantissimo da fare. Imprescindibile per il risultato finale sarà l'apporto delle regioni e del nuovo organismo. RE: La Commissione Danni, guidata da Gilberto Abbate è composta dai seguenti colleghi: Giulio Pini, Alberto Laraspata, Alessandra Salsano, Michele Ubaldi e Francesco Ridolfi . Prima di tutto vanno fatti i Nostri complimenti e ringraziamenti ai colleghi che ci hanno preceduto, per l’ottimo lavoro svolto nel corso di questi ultimi anni. La Commissione, visti gli ambiziosi obiettivi fissati per il 2015 si è già riunita diverse volte ed ha programmato un calendario fitto d’incontri per l’anno in corso. Infatti nel primo incontro di Dicembre 2014 tra la CD e DT sono stati illustrati i progetti per i nuovi prodotti che la Compagnia intende far uscire. Sono stati presentati i concept dei seguenti prodotti "Retail" • PMI - All Risks; • Nuova Globale Fabbricati; • Infortuni Cumulativa. Per il settore "Corporate" si è passati subito al completamento del prodotto Agristart il cui studio era stato iniziato già nella precedente commissione. Il primo prodotto analizzato, come dicevo, è stato Agristart, una polizza modulare e più semplice da vendere, che affiancherà l'articolata polizza Agrirama, ampliando la gamma di prodotti destinati al settore Agricolo. Anche questo prodotto è stato sottoposto ad una attenta analisi dei Componenti della commissione Agenti prima dell'uscita della polizza prevista per il mese di marzo. Attualmente, è in lavorazione la nuova PMI-All Risks .Un prodotto fondamentale per la Nostra rete e dedicato alle piccole e medie imprese. Un prodotto che dovrebbe colmare quel gap che oggi si ha tra la Dinamica Plus Impresa ed il prodotto Corporate. L'uscita di questo prodotto, è prevista per il mese di Settembre. Nel corso dell'ultima Commissione Danni, dopo un’analisi effettuata sui portafogli dei componenti della stessa, è stato raggiunto l'importante accordo con la DT per la pulizia portafoglio di polizze Danni sia chiuse che aperte ma con titoli in arretrato da oltre 12 mesi, senza l'onere della refusione provvigionale. Un secondo accordo ratificato nell'ultima commissione, ma frutto di confronti precedenti, è un monitoraggio di polizze NON auto che, su un arco temporale di 4 anni ed un margine tecnico fortemente negativo (somma dei premi al netto delle imposte -9- AgitINFORMA dedotti i sinistri pagati/riservati), necessitano di un'azione di riforma, annullamento o mantenimento, da valutare e concordare di volta in volta con la Direzione Danni o il FOR. La Commissione si è adoperata per: • • Innalzare le soglie di sorveglianza rendendo, di fatto, molto lieve l’impatto di questo lavoro sulle agenzie; Dare al processo regole certe e farvi convergere conseguentemente tutti gli analoghi processi in corso all’interno dell’azienda. Questo accordo è stato approvato e sottoscritto dalla CD mercoledì 3 marzo e comunicato alla rete tramite Infodesk. Prossimi passi della Commissione Danni saranno il completamento dello studio delle CGA della PMI con relativa tariffa ed inizio dello studio delle CGA della nuova polizza Globale fabbricati. VITA: La Compagnia si sta sempre più orientando verso il mondo Unit e cerca di indirizzare in quella direzione anche l'attività e la produzione delle Agenzie, alleggerendo il peso dei prodotti basati sulla Gestione Separata. Le motivazioni di questo comportamento, peraltro comune a gran parte del mondo assicurativo, sono principalmente le seguenti: * la nuova normativa legata a Solvency II prevede una garanzia di capitale molto importante a carico delle Compagnie; * i titoli che le Compagnie possono acquistare oggi sul mercato sono decisamente meno redditizi per le Gestioni, quindi, se acquistati in grande quantità, tendono ad abbassarne rapidamente il rendimento; * la redditività dei prodotti Unit è largamente superiore a quelli basati sulle Gestioni Separate. Il Gruppo Agenti, pur riconoscendo la fondatezza di quanto sopra esposto, sta trasmettendo alla Compagnia, in ogni modo ed in ogni sede possibile, il messaggio fermo e deciso che l'attività dell'Assicuratore deve essere per definizione rivolto ad infondere all'Assicurato tranquillità e serenità. Di conseguenza i prodotti basati sulla Gestione Separata devono continuare a far parte del catalogo di Groupama e gli Agenti devono poterli proporre con serenità ai loro Clienti. Nessuna preclusione o chiusura, peraltro, nei confronti del mondo Unit che potrà essere approcciato e affrontato in maniera progressivamente crescente nel tempo ed in presenza di adeguata formazione, prodotti competitivi, importante remunerazione. Nell'ottica complessiva sopra descritta si inquadrano l'apertura della Compagnia all' incentivazione della polizza Dimensione Capitale, con determinati requisiti, nella 1° campagna vita del 2015, inizialmente non prevista, e la calendarizzazione di una serie di riunioni sul territorio, sedici, che inizieranno nella seconda metà del mese di marzo e saranno tenute dal team degli specialisti vita alla presenza del top management del ramo. A PROPOSITO.... FITCH E STANDARD & POOR'S NON VEDONO UN ROSEO FUTURO PER L'ASSICURAZIONE VITA EUROPEA L’attenzione delle agenzie di rating, anche a fine 2014. è sull'assicurazione vita europea. Come nel 2013, anche quest'anno Fitch ha indicato di mantenere una prospettiva negativa sull'assicurazione vita, dal momento che persistono i bassi tassi di interessi e un misto di prodotti ancora sfavorevole per la solvibilità e la redditività delle compagnie, che saranno costrette a rivedere al ribasso i rendimenti offerti agli assicurati. Anche Standard & Poor's è pessimista e ha rivisto l'outlook sul mercato vita europeo e mondiale da stabile a negativo, rilevando come il permanere dei bassi tassi di interesse sia una seria minaccia per diverse compagnie. ASSINEWS 06/03/2015 - 10 - AgitINFORMA Spazio Agenti Agit Nessuna partita è persa in partenza !! di Max Paradiso Il tema del ricambio generazionale, in qualsiasi ambito lo si osservi, ha semp re portato con se profonde riflessioni legate inevitabilmente alla speranza o alla convinzione che le nuove leve, per questioni prevalentemente anagrafiche, abbiano maggiore freschezza mentale, e dunque capacità di previsione ed interpretazione dei cambiamenti, superiori a quelle di chi sta cedendo loro il testimone. A mio avviso però la lungimiranza, anche lì per questioni puramente anagrafiche, non può essere una prerogativa della mia generazione che è sicuramente più adatta a reagire velocemente che a prevedere ed interpretare i fenomeni sociali ed economici. Il deficit di conoscenze che noi giovani inevitabilmente scontiamo nei confronti dei nostri mentori non è necessariamente un fattore penalizzante per la nostra attività, soprattutto in un momento di grandi mutamenti come questo, dove tale deficit paradossalmente ci può consentire di poter ragionare sul presente e sul futuro senza filtri e sovrastrutture legate a convinzioni e pratiche cristallizzate ad anni. Infatti è fuori di dubbio che a partire dal 2007 il peso specifico del “bagaglio culturale” della categoria è stato drasticamente ridimensionato, provocando anche negli intermediari più esperti il progressivo crollo di tante delle certezze su cui si fonda il lavoro di un imprenditore: in primis la fedeltà dei clienti storici derivante da un lavoro svolto con cura e professionalità. Questo dato di fatto porta tutti gli intermediari ed in particolare noi giovani, avanguardia di un settore in fermento, a doverci interrogare sulla mission strategico/manageriale verso la quale vogliamo sviluppare le nostre agenzie. Spinti da più parti ad abbracciare la via del pluri-mandato e delle collaborazioni come unica ancora di salvezza per rimanere nel mercato, ci troviamo a dover valutare con attenzione pro e contro di tale scelta. In primo luogo la tendenza alla dis-intermediazione, da qualsiasi angolo la si osservi, è sempre un fenomeno penalizzante per tutti noi, al di là che si riesca o meno a trasformarla in profitto a breve termine per l'intermediario. Inoltre nonostante la mia giovane età possa suggerirmi di percorrere strade nuove e più di moda in questo momento, ritengo che i valori che ho appreso attraverso l'associazionismo e le conquiste che questo gruppo agenti ha ottenuto nella sua storia, suggeriscano una difesa più accanita dei nostri interessi di categoria e del nostro modo di lavorare. Un modo di fare business che abbiamo ereditato dai nostri padri e che sicuramente va adeguato ai tempi che viviamo, ma che allo stesso tempo ci suggerisce che lavorare in modo etico e professionale non solo è corretto dal punto di vista morale ma è vantaggioso anche dal punto di vista economico. In quest'ottica di modernizzazione ma anche di difesa delle posizioni acquisite, il lavoro che A.G.IT sta svolgendo con la solita lungimiranza, coinvolgendo quanti più giovani possibile anche in ruoli chiave della rappresentanza sindacale, traccia una strada alternativa alla resa incondizionata che si avverte da più parti. Il capitale umano di cui dispone questo gruppo arricchito dalla potente spinta innovativa che viene dalla rete, può dare risposte immediate e creare scenari alternativi che non necessariamente vanno nella direzione tracciata attualmente dal mercato. Inoltre i modelli relazionali e di contrattazione vincenti posti in essere nel passato sono la base sulla quale puntare per trasformare questa spinta innovativa in vero cambiamento in seno alla Compagnia. La sfida è ardua ma nessuna partita è persa in partenza. - 11 - AgitINFORMA Cronache dai Territori Regione Sicilia ..PARRIMI SOGGIRA E SENTIMI NORA.. (dal siculo: parlami suocera, sentimi nuora) di Peppe Pastorello Cara Commissione auto, stamattina ho deciso di scriverti perché voglio condividere con te i miei pensieri. L’altra mattina, sollecitato da alcuni collaboratori, preoccupati dalla perdita di incassi e, soprattutto, di provvigioni nel ramo auto, decisi di fare una riunione per esaminare a fondo il problema. Dopo avere ascoltato le loro preoccupazioni, recitai a memoria quello che avevo avuto modo di ascoltare (si imparano a memoria i concetti che non si condividono) e cioè : "Cari amici stiamo attraversando un periodo di crisi che, ovviamente, colpisce anche noi. Il Cliente ormai cerca solo di risparmiare e acquista le polizze auto al premio più basso. Da noi il premio medio sta scendendo e sta già causando inevitabilmente un peggioramento del rapporto sinistri/premi. Ritenete voi che sia giusto perseguire questa strada dal momento che potrebbe causare danni e dal momento che il fenomeno è destinato a durare poco?" Il loro sguardo da teso si trasformava in preoccupato fino al punto che divenne disteso quando io decisi di dare il colpo di grazia dicendo loro che, comunque, l’auto riguardava solo un aspetto del nostro lavoro e che avremmo dovuto destinare le nostre risorse alla nuova Campagna Vita che ci avrebbe consentito di recuperare le perdite economiche dell’auto. Qualche giorno dopo cominciai ad incontrare singolarmente i collaboratori e capii subito perché il loro sguardo era divenuto sereno. Dalle loro scartoffie vedevo balzare fuori pezzettini di marchi Allianz, Unipol, Vittoria e quant’altro e, fra l’altro uno di loro mi chiese: "a proposito di quello che ci siamo detti l’altro giorno,... ha avuto modo di leggere i risultati di compagnie agguerrite nell’auto come Allianz?" - Io li avevo letti ma la mia limitata spudoratezza non mi consentiva di mentire fino a quel punto e non ho saputo rispondere ma avevo capito che, in qualche modo, li avevo aiutati a scegliere. Avevano scelto la loro unica forza “il cliente”. Cara Commissione Auto non pensi che sia venuto il momento di fare capire alla tua omologa direzionale che, trascorsi gli anni in cui avremmo dovuto esprimere la nostra riconoscenza verso una Compagnia che eroicamente rimaneva nel Meridione d’Italia mentre le altre Compagnie fuggivano (..ma unni stavanu taliannu?), prenda atto che è finito il momento di discutere ed è rimasto solo poco tempo per arrestare questa emorragia di clienti, di provvigioni e di sub agenti? A proposito, se ti può servire come notizia, le Compagnie non fuggono più (ma forse non l'hanno mai fatto) dalla Sicilia e sarebbero ben liete di farci quella trasfusione che ci metterebbe in salute certamente meglio di quelle fialette di flessibilità che, ormai, ci vergogniamo ad elemosinare anche perché le sottraiamo a broker o nuovi agenti che hanno il diritto di trasferire il loro portafoglio e che non ci tolgono più neanche quel pallore che i nostri visi acquistano da lunedì a sabato. Scusami se ho tediato con i miei piccoli problemi mentre so che tu vai a discutere di software che stanno cambiando il mondo e ho sentito parlare di uno che è meglio di Nostradamus : indovina la tariffa giusta al momento giusto però da quando cammino senza orologio non riesco a capire più qual’è il momento giusto. La nostra solita indolenza meridionale….. non arriviamo mai al momento giusto. - 12 - AgitINFORMA Politica estera Vertice italo-francese MAGGIORE FLESSIBILITA’ E MIGLIORI RAPPORTI “Parigi val bene una cravatta” (visto che siamo nella terra dei Franchi...) - 13 -