Dichiarazione Ambientale Mantova 2014
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Dichiarazione Ambientale Mantova 2014
Dichiarazione ambientale Stabilimento di Mantova Dati tecnici aggiornati al 31-12-2014 GESTIONE AMBIENTALE IT-000483 VERIFICATA reg. n. IT-000674 Dichiarazione ambientale 2015 1 di 92 Stabilimento di Mantova DICHIARAZIONE DI APPROVAZIONE Enipower Mantova S.p.A. Stabilimento di Mantova, Via G. Taliercio 14 – 46100 Mantova Codice di attività NACE 35.11 Produzione di energia elettrica NACE 35.30 Fornitura di vapore e aria condizionata Questo stabilimento è dotato di un sistema di gestione ambientale i cui risultati sono comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 1221/2009, e successive modifiche ed integrazioni, che definisce il sistema comunitario di ecogestione ed audit per le seguenti attività: PRODUZIONE E FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E VAPORE IN COGENERAZIONE TRAMITE GAS NATURALE IN REGIME DI CONTO LAVORAZIONE. PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE MEDIANTE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. CESSIONE CALORE ALLA RETE DI TELERISCALDAMENTO CITTADINO. Questa dichiarazione è stata prodotta con il contributo delle seguenti persone: Centrale di Mantova Marco Orlandi – Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante della direzione per il Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza Alberto Mazzeo – Addetto Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Claudio Temporin – Responsabile Produzione Fabio Gaffuri – Responsabile Servizi Tecnici Mirco Lodi – Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali Sede San Donato Milanese Piazza Vanoni, 1: Daniela Contu – Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Enipower Emanuele Domingo – Responsabile Ambiente Enipower Stefano Gattucci – Responsabile Qualità e Coordinamento Sistemi di Gestione Enipower ed approvata da Diego Barlini – Responsabile Stabilimento di Mantova La verifica effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento EniPower di Mantova ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 1221/2009 di ecogestione ed audit ambientale. Ha constatato inoltre che la Dichiarazione Ambientale tratta tutti gli aspetti ambientali legati all’attività del sito, fornendo informazioni chiare ed attendibili. Il verificatore accreditato RINA Services S.p.A. IT-V-0002 Via Corsica,12 -16128 Genova ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale in data 18/6/2015. Dichiarazione ambientale 2015 2 di 92 Stabilimento di Mantova Enipower Stabilimento di Mantova si impegna a trasmettere all’organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa ogni tre anni dalla data di registrazione/rinnovo, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009. RINA DIREZIONE GENERALE Via Corsica, 12 16128 GENOVA CONVALIDA PER CONFORMITA’ AL REGOLAMENTO CE N° 1221/2009 del 25.11.2009 ( Accreditamento IT - V - 0002 ) N. _525 _________ Ing. Michele Francioni Chief Executive Officer ________________________ RINA Services S.p.A. Genova, _ 18/06/2015 __________________ Dichiarazione ambientale 2015 3 di 92 Stabilimento di Mantova SOMMARIO PRESENTAZIONE DEL RESPONSABILE DI STABILIMENTO 5 PROFILO DELLA SOCIETÀ ENI 7 LA SOCIETÀ ENIPOWER 9 POLITICHE IN AMBITO DI SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE 10 LA POLITICA IN MATERIA DI SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE, ENERGIA E INCOLUMITÀ PUBBLICA DI ENIPOWER 10 LA POLITICA DI SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE DELLO STABILIMENTO DI MANTOVA 13 LO STABILIMENTO ENIPOWER MANTOVA 15 INTERVENTI IMPIANTISTICI E GESTIONALI SIGNIFICATIVI DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE SINTESI DEGLI ACCADIMENTI ED EVENTI IN CAMPO AMBIENTALE PRODUZIONE 19 20 22 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE INTEGRATO 25 NORMATIVE E ALTRE PRESCRIZIONI AMBIENTALI VALUTAZIONE CONFORMITÀ LEGISLATIVA FORMAZIONE COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE GESTIONE DEL CONTROLLO OPERATIVO PRESTAZIONI AMBIENTALI CONTROLLO E REGISTRAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AUDIT AMBIENTALI LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 25 25 25 26 27 27 27 27 28 GLI ASPETTI AMBIENTALI 30 L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI 30 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Emissioni 30 31 Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Produzione di rifiuti Qualità del suolo e della falda Impiego di risorse naturali ed energetiche Effetti sull’ecosistema Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento Aspetti ambientali in condizioni di emergenza 31 40 42 45 47 56 59 61 LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI 64 OBIETTIVI E PIANO DI MIGLIORAMENTO 67 RESOCONTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2012 – 2015 PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 – 2018 SCHEDE DI SINTESI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 – 2018 CONSUNTIVAZIONE NEGLI ANNI DELLE AZIONI INSERITE NEI PIANI DI MIGLIORAMENTO 67 68 69 75 Dichiarazione ambientale 2015 4 di 92 Stabilimento di Mantova Presentazione del Responsabile di Stabilimento Mantova, 3 giugno 2015 Per il nono anno consecutivo Enipower Mantova, com’é ormai prassi consolidata, presenta la propria attività industriale attraverso la Dichiarazione Ambientale redatta in conformità al Regolamento EMAS 1221/2009 dell’Unione Europea. Questo volume raccoglie i dati relativi all’anno 2014. La Dichiarazione Ambientale conferma l’impegno della società per il raggiungimento e il mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli aspetti ambientali e nello sviluppo sostenibile della propria attività. La sicurezza e la formazione delle nostre persone, gli investimenti verso il continuo miglioramento ed il rispetto del il territorio che ci ospita, sono elementi imprescindibili alla base del nostro lavoro. Nel difficile contesto socio-economico e di mercato che ha caratterizzato gli ultimi anni, Enipower Mantova ha portato a termine numerosi progetti di sostenibilità, bonifica, miglioramento ambientale e di sicurezza. Enipower Mantova nel 2014 ha continuato ad investire impegno ed energie nei piani di miglioramento continuo in tutte le dimensioni del nostro business, conseguendo nel primo quadrimestre del 2015 la prestigiosa certificazione ISO 50001, integrata nel proprio consolidato sistema di gestione EMAS, ISO 14001 e OHSAS 18001. Ho il piacere e l’onore, con questo documento di accompagnare il lettore all’interno del nostro stabilimento, perché possa apprezzare gli importanti traguardi che ci hanno portato, ormai da diversi anni, ai vertici del parco termoelettrico italiano. Il Responsabile dello Stabilimento Diego Barlini Dichiarazione ambientale 2015 5 di 92 Stabilimento di Mantova In questa Dichiarazione Ambientale vengono fornite informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dello Stabilimento di Mantova. In particolare i dati consuntivati al 31 dicembre 2014 riguardano: i dati tecnici il numero dei dipendenti interventi impiantistici e gestionali che hanno avuto risvolti sulla valutazione degli aspetti ambientali gli eventi di comunicazione gli audit ambientali le variazioni organizzative le manutenzioni ordinarie e straordinarie i dati infortunistici la consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei piani di miglioramento precedenti Inoltre viene illustrata la situazione a maggio 2015 per quanto riguarda: le politiche attuate la sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale la valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti lo stato d’avanzamento del Piano di Miglioramento gli aggiornamenti legislativi, sottoscrizione o revisione di accordi volontari con Enti Locali INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO Enipower Mantova fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene divulgata all’esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle funzioni pubbliche ed associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società www.enipower.eni.it. Per ulteriori informazioni anche relativamente alle Dichiarazioni precedenti rivolgersi a: Responsabile di Stabilimento ing. Diego Barlini Tel. 0376-279250 Fax 0376-279293 Indirizzo e-mail: [email protected] Rappresentante per la Direzione del Sistema di Gestione Ambientale ing. Marco Orlandi Tel. 0376 – 279263 Fax 0376 – 279293 Indirizzo e-mail: [email protected] Dichiarazione ambientale 2015 6 di 92 Stabilimento di Mantova PROFILO DELLA SOCIETÀ Eni Eni è un'impresa integrata nell'energia, impegnata a crescere nell'attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di eni, più di 84.000 dipendenti in 83 Paesi del mondo, hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l'eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all'ambiente e all’integrità. È attiva nell’esplorazione, sviluppo ed estrazione di olio e gas naturale, nell’approvvigionamento, fornitura, trading e trasporto di gas naturale, GNL, energia elettrica, carburanti e prodotti chimici. Attraverso raffinerie e impianti chimici, Eni processa greggi e cariche petrolifere per la produzione di carburanti, lubrificanti e prodotti chimici venduti all’ingrosso o tramite reti di distribuzione e distributori. Inoltre Eni opera nel settore dell’ingegneria e costruzione di impianti e infrastrutture onshore e offshore, concentrandosi sulla realizzazione di mega-progetti tecnologicamente avanzati ubicati in aree di frontiera. Dichiarazione ambientale 2015 7 di 92 Stabilimento di Mantova Figura 1: Struttura societaria Eni Dichiarazione ambientale 2015 8 di 92 Stabilimento di Mantova LA SOCIETÀ Enipower La sede legale di enipower spa e delle sue società controllate è situata in San Donato Milanese presso il Centro Direzionale eni mentre gli uffici del marketing e del commerciale delle attività fotovoltaiche si trovano a Roma. Figura 2: Gli stabilimenti EniPower in Italia Tutti gli impianti termoelettrici di enipower si trovano in Italia, in sette siti produttivi: Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone (PV), Livorno, Mantova, Ravenna, e Bolgiano (MI): la gestione degli stabilimenti di Ferrara e Mantova è in capo rispettivamente alle Società controllate s.e.f. srl (società enipower ferrara) ed enipower mantova spa. Anche gli impianti fotovoltaici di enipower si trovano in Italia, ubicati nei siti di Mantova, Ravenna, Bari, Gela, Ragusa, Porto Torres e Nettuno. Dichiarazione ambientale 2015 9 di 92 Stabilimento di Mantova Politiche in ambito di salute, sicurezza ed ambiente La Politica in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica di Enipower La Società, nel pieno rispetto della legislazione vigente, delle norme e degli accordi volontari sottoscritti, e in coerenza con il Codice Etico, il Modello 231 societario, le policy eni, e tutte le normative eni in tema HSE, energia e Security, opera con tutte le proprie strutture perseguendo una gestione sostenibile dei temi sociali e ambientali correlati ai servizi e prodotti di tutte le proprie aree di business. La Società adotta quindi un comportamento responsabile verso gli stakeholder, contribuendo a uno sviluppo economico che, nell’utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni delle presenti generazioni senza compromettere quelli delle generazioni future. In questa logica, Enipower integra nel proprio modello di business l’innovazione tecnologica con la tutela e la valorizzazione delle persone, dell’ambiente e della società nel suo complesso. La Società svolge le proprie attività imprenditoriali secondo modalità che garantiscano, in ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti, contrattisti e clienti, l’integrità degli asset, la tutela dell’incolumità pubblica, la gestione efficiente della risorsa energetica, la salvaguardia dell’ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. La Società contribuisce da sempre con le proprie capacità tecnologiche e competenze professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui opera. Politica Enipower in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica La Società, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che: Le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle politiche e linee guida eni in materia, della normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e delle disposizioni aziendali. Gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per la salute e per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità adottando i principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le “best practices” internazionali; Sicurezza e sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie salute professionali; tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano responsabili della gestione della salute e della sicurezza. Siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices internazionali ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nella promozione dell’efficienza energetica, nella prevenzione dell’inquinamento e nella riduzione dell’impatto climalterante connesso all’uso di combustibili fossili; Protezione siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione dell’ambiente agli assetti di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose ed i rifiuti; siano eseguite le bonifiche e le dismissioni di impianti esistenti, nel rispetto e senza arrecare danno all’ambiente circostante. Siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente ed/od esplicitamente Prodotto dai clienti. 10 di 92 Dichiarazione ambientale 2015 Stabilimento di Mantova Pubblica Amministrazione Siano utilizzati fornitori qualificati; adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori anche quando operano al di fuori della Società; siano informati ed in possesso della presente Politica nonché delle modalità di Fornitori comportamento nei riguardi dell’ambiente e dei rischi specifici per la sicurezza; siano a conoscenza dell’impatto, reale o potenziale, relativamente al consumo e all’uso dell’energia delle proprie attività/prodotti; siano a conoscenza che la società promuove l’acquisto di prodotti e servizi energicamente efficienti finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche. Siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio per la salute, la sicurezza e l’ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le Materie prime e informazioni necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al prodotti personale operativo per la corretta movimentazione, stoccaggio ed utilizzo degli stessi. Ogni attività sia gestita, a tutti i livelli, avendo come obiettivo permanente il Miglioramento miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute, sicurezza, energia ed continuo ambiente. Siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit, analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative; siano eseguite verifiche periodiche per: verificare la conformità alle politiche ed alle procedure interne Verifiche e riesami assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili assicurare l’efficacia del sistema di gestione aziendale valutare le prestazioni aziendali individuare e definire obiettivi di miglioramento. Vi sia l’effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la salute, la sicurezza e l’ambiente; i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative dell’azienda e siano messi in condizione di operare responsabilmente e consapevolmente, anche mediante attività di addestramento e processi di informazione; Informazione, i dipendenti siano resi consapevoli dell’impatto del proprio ruolo e delle attività da loro formazione e svolte quotidianamente nel perseguimento degli obiettivi di prestazione energetica; comunicazione siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze; siano comunicati periodicamente sia ai propri dipendenti che all’esterno i risultati conseguiti in materia di salute, sicurezza e ambiente, instaurando un dialogo costruttivo con gli stakeholder; si collabori con le autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di quant’altro necessario per la salvaguardia delle comunità. Siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l’utilizzo di prodotti e Sviluppo processi sempre più compatibili con l’ambiente ed orientati ad incrementare la salute tecnologico e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità. Siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi Organizzazione comprese le problematiche ambientali, energetiche e di sicurezza, soggetti con capacità e caratteristiche professionali adeguate. Siano poste in atto azioni atte a prevenire qualsiasi azione o evento doloso o Security colposo, che possano arrecare nocumento attuale o potenziale, alle risorse umane ed ai beni materiali e immateriali dell’Azienda. La Società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l’adeguatezza, l’attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica in base a: − − modifiche apportate Policy e MSG eni in materia di Salute, Sicurezza, Amiente ed Incolumità Pubblica; modifiche apportate al sistema normativo eni e societario in materia HSE e Security; Dichiarazione ambientale 2015 11 di 92 Stabilimento di Mantova − − − − modifiche del corpo legislativo HSE e energia di riferimento; nuove esigenze e modifiche operative; modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore; eventuali risultanze attività di auditing sulle tematiche HSE ed energetiche. Tratto da POL.HSE.pro-01_ep_r03 – “Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente, Energia e Incolumità Pubblica” Emissione del 4 novembre 2013 a firma dell’AMMINISTRATORE DELEGATO. Dichiarazione ambientale 2015 12 di 92 Stabilimento di Mantova La Politica di Salute, Sicurezza e Ambiente dello Stabilimento di Mantova Il Comitato di Direzione Enipower Mantova, che si riunisce ogni anno per assicurare che tutto il Sistema di Gestione, a partire proprio dalle politiche, sia idoneo, adeguato ed efficace, ha rivisto la Politica confermandola, con particolare riferimento all’esplicito impegno a portare avanti le attività di bonifica previste senza causare impatti ambientali negativi e confermando la riduzione ed il mantenimento ai minimi valori degli scarichi liquidi, delle emissioni gassose e dei rifiuti. Politica di Salute, Sicurezza, Energia e Ambiente Enipower Mantova, nel rispetto delle leggi, è impegnata a svolgere responsabilmente la propria attività secondo modalità che, in qualsiasi momento, garantiscano la sicurezza e la salute dei dipendenti, contrattisti e clienti, l’integrità degli asset, la tutela dell’incolumità pubblica, la gestione efficiente della risorsa energetica, la salvaguardia dell’ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. La società, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che: Pubblica Amministrazione le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle politiche e linee guida eni in materia, della normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e delle disposizioni aziendali. Salute e Sicurezza gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per la salute e per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità, adottando i principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le “best practices” internazionali; sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali; tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano responsabili della gestione della salute e della sicurezza. Protezione dell’ambiente siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices internazionali ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nell’uso razionale ed efficiente dell’energia, nella prevenzione dell’inquinamento e nella riduzione dell’impatto climalterante connesso all’uso di combustibili fossili; siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione agli assetti di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose ed i rifiuti; le bonifiche afferenti a suoli, falda o dismissione degli impianti esistenti, siano eseguite nel rispetto e senza arrecare danno all’ambiente circostante. Prodotto siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente ed/od esplicitamente dai clienti. Fornitori siano utilizzati fornitori qualificati; adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori anche quando operano al di fuori della società; siano informati ed in possesso della presente Politica nonché delle modalità di comportamento nei riguardi dell’Ambiente e dei rischi specifici per la Sicurezza; siano a conoscenza dell’impatto, reale o potenziale, relativamente al consumo e all’uso dell’energia delle proprie attività / prodotti; siano a conoscenza che la società promuove l’acquisto di prodotti e servizi energeticamente efficienti finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche. Materie prime e prodotti Miglioramento continuo Verifiche e riesami siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio per la salute, la sicurezza e l’ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le informazioni necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al personale operativo per la corretta movimentazione, stoccaggio ed utilizzo degli stessi. ogni attività, inclusa anche la fase di progettazione, sia gestita, a tutti i livelli, avendo come obiettivo permanente il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute, sicurezza, energia e ambiente. siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative; siano eseguite verifiche periodiche per: verificare la conformità alle politiche ed alle procedure interne; assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili; assicurare l’efficacia del sistema di gestione aziendale; valutare le prestazioni aziendali; individuare e definire obiettivi di miglioramento. Informazione, formazione e comunicazione vi sia l’effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la salute, la sicurezza e l’ambiente; i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative dell’azienda e siano messi in condizione di operare responsabilmente e consapevolmente, anche mediante attività di addestramento e processi di informazione; i dipendenti siano resi consapevoli dell’impatto del proprio ruolo e delle attività da loro svolte quotidianamente nel perseguimento degli obiettivi di prestazione energetica; siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze; siano comunicati periodicamente, sia ai propri dipendenti che all’esterno, i risultati conseguiti in materia di salute, sicurezza, ambiente ed prestazione energetica instaurando un dialogo Dichiarazione ambientale 2015 13 di 92 Stabilimento di Mantova costruttivo con gli stakeholder; si collabori con le autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di quant’altro necessario per la salvaguardia delle comunità. Sviluppo tecnologico siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l’utilizzo di prodotti e processi sempre più compatibili con l’ambiente, energeticamente efficienti e orientati a incrementare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità. Organizzazione siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi comprese le problematiche ambientali, energetiche e di sicurezza, soggetti con capacità e caratteristiche professionali adeguate. Security siano poste in atto azioni atte a prevenire qualsiasi azione o evento doloso o colposo che possano arrecare nocumento attuale o potenziale, alle risorse umane ed ai beni materiali ed immateriali dell’azienda. La società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l’adeguatezza, l’attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente Politica in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica in base, in modo particolare, a: modifiche apportate a Policy e MSG eni in materia, con particolare riferimento alla Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente, Energia e Incolumità Pubblica di Enipower Mantova; modifiche apportate al corpo normativo eni e societario in materia HSE e Security; modifiche del corpo legislativo HSE di riferimento; nuove esigenze e modifiche operative; modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore; eventuali risultanze di attività di auditing sulle tematiche HSE. Mantova, 07 novembre 2013 Dichiarazione ambientale 2015 Il Responsabile dello Stabilimento 14 di 92 Stabilimento di Mantova LO STABILIMENTO ENIPOWER MANTOVA Lo Stabilimento Enipower Mantova è situato nel sito multisocietario di Mantova; con le proprie produzioni copre i fabbisogni energetici del sito nonché parte dei consumi elettrici nazionali. Lo stabilimento Enipower Mantova sorge nell’area industriale della città di Mantova, in fregio ai laghi di Mezzo, Inferiore ed al fiume Mincio. In figura 3 è rappresentata la collocazione del sito multisocietario nel territorio. S. GIORGIO Canale Diversivo CITTADELLA STRADELLA N Lago di MEZZO DACIA Lago SUPERIORE NO FRASSINE LUNETTA VILLANOVA DE BELLIS SOGEFI FILTRATION E O Lago SE SO SOL MANTOVA NE S INFERIORE IES BELLELI ENERGY EniPower Mantova CASTELLETTO BORGO Versalis CORNELIANI LEVATA PONTE MERLANO FORMIGOSA Fiume MINCIO CERESE PIETOLE CAPPELLETTA A22 MODENA-BRENNERO 0 500 metri 1000 Figura 3: Posizione del sito multisocietario Nel sito multisocietario sono presenti tre società produttive (Versalis, Enipower Mantova e Sol); inoltre sono presenti cantieri delle ditte terze che effettuano attività di supporto alle produzioni (manutenzione, ingegneria e servizi). È presente anche una quarta Società, Syndial, che ha la proprietà di aree sulle quali sono in corso attività di caratterizzazione e bonifica. Le lavorazioni delle Società presenti nel sito sono finalizzate alla produzione di stirene e polimeri a base stirenica, fenolo, acetone, cicloesanone, cicloesanolo, alchilfenoli, gas tecnici (azoto, ossigeno e argon), vapore tecnologico ed energia elettrica. Dichiarazione ambientale 2015 15 di 92 Stabilimento di Mantova Le principali materie prime utilizzate per tali produzioni sono: benzene, etilbenzene, stirene, acrilonitrile, pentano, gomme polibutadieniche, cumene, idrogeno, olefine, gas naturale (metano) di fornitura Snam Rete Gas, aria, acqua demineralizzata. Il nucleo industriale occupa circa 1000 dipendenti Versalis, 50 dipendenti Enipower Mantova e 10 dipendenti Sol. All’interno del complesso, inoltre, operano le imprese collegate alle attività di servizio con un numero medio di addetti di circa 300 unità. Il sito multisocietario è dotato delle seguenti Infrastrutture: strade asfaltate interne ferrovia interna pipeline pontile in grado di ricevere chiatte fino a 15,0 km 11,5 km 1 per gas, 1 per liquidi 1300 t di stazza lorda L’approvvigionamento di materie prime avviene per la gran parte tramite le pipeline provenienti da Porto Marghera; i prodotti finiti principalmente vengono movimentati su gomma (autocarri/autobotti), seguiti da una piccola percentuale a mezzo ferrovia (carri e/o ferrocisterne) e una parte residuale via fiume. Il sito è collegato con la rete di trasmissione dell’energia elettrica mediante due linee: una completamente aerea a 220 kV di backup ed una a 380 kV, parte in cavo (2,8 km) e parte via aerea (4,8 km). Enipower Mantova con le proprie produzioni soddisfa le esigenze energetiche delle Società coinsediate nel sito, nonché parte di quelle nazionali. Con l’impianto di teleriscaldamento, inoltre, fornisce energia termica alle utenze della rete cittadina. Lo stabilimento Enipower Mantova si estende su una superficie di circa 100.600 mq, distribuito nelle aree definite zona III (circa 30.830 mq), zona IV (circa 34.070 mq), zona XII (circa 27.800 mq) e zona XVI (circa 7.900 mq) del sito multisocietario, come indicato in figura 4: SITO MULTISOCIETARIO DI MANTOVA A C B NE N E D E F 6 NO G ZONAXII SE O S SO H 5 CANALE DIVERSIVO REGOLATORE D EI LAGHI 4 ZONA IV I ZONAXVI 3 2 ZONA III 1 0 6 5 CANALE EX-SISMA CAVO S. GIORGIO 4 IMPIANTI VERSALIS AREE PROPRIETA’ ENIPOWER MN D1 CANALE DI PRESA IMPIANTI SOL 0 Scala 250 m MINCI O Figura 4: Aree di proprietà Enipower Mantova all’interno del sito multisocietario Dichiarazione ambientale 2015 16 di 92 Stabilimento di Mantova Lo stabilimento Enipower Mantova comprende due impianti per la produzione di vapore tecnologico e di energia elettrica: ◦ un impianto a ciclo combinato normalmente in marcia, alimentato esclusivamente a Gas Naturale (Metano), costituito da due unità gemelle della potenza elettrica unitaria di circa 390 MW (CC1 e CC2); ◦ una centrale tradizionale, costituita da una caldaia e da un turboalternatore, di riserva all’impianto a ciclo combinato; anche questo impianto è alimentato esclusivamente a Gas Naturale (Metano) e ha una potenza elettrica di circa 56 MW. Completano lo stabilimento: ◦ una stazione di riduzione del gas naturale; ◦ una sottostazione elettrica isolata in gas (“GIS”) da 380 kV; ◦ una sottostazione elettrica in aria (“AIS”) da 220 kV; ◦ palazzina uffici e sala controllo impianti. In figura 5 si riporta il layout dello Stabilimento (comprensivo del teleriscaldamento pur se consegnato alla ditta esercente, Teasei), tralasciando l’area di zona XVI, oggetto nel recente passato di un progetto, oggi completato, di demolizione delle vecchie centrali ivi presenti. L’impianto a ciclo combinato utilizza un sistema di condensazione del vapore costituito da condensatori ad aria che riducono drasticamente la necessità di approvvigionamento idrico dai fiumi e non danno luogo ad alcun rilascio di umidità nell’aria. STAZIONE RIDUZIONE GAS NATURALE CENTRALE B6 TELERISCALDAMENTO SOTTOSTAZIONI ELETTRICHE “AIS” E “GIS” CICLO COMBINATO 1 FOTOVOLTAICO E AREA IMPRESE CICLO COMBINATO 2 SERVIZI AUSILIARI E SALA CONTROLLO Figura 5: Lay-out stabilimento Enipower Mantova Dichiarazione ambientale 2015 17 di 92 Stabilimento di Mantova Nello Stabilimento Enipower trovano occupazione 50 unità lavorative suddivisi tra dirigenti, quadri, impiegati e operai come indicato in figura 6 dedicate all'esercizio e alla manutenzione degli impianti, oltre ad alcune funzioni di staff. Ripartizione personale per qualifica 8 1 28 13 Dirigenti Quadri Impiegati Operai Figura 6: Ripartizione personale per qualifica Dichiarazione ambientale 2015 18 di 92 Stabilimento di Mantova Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale Impianto fotovoltaico L’impianto, è costituito da pannelli poggiati a terra, ha una potenza di picco di 200 kW ed è in grado di produrre fino a 200˙000 kWh per anno di energia elettrica evitando così, nell’arco della sua vita utile, stimata in circa 30 anni, l’emissione di più di 4.000 t di CO2. L’impianto è composto da 915 moduli multi cristallini e occupa una superficie di circa 4.400 mq; l’energia prodotta è utilizzata nell’ambito della centrale. I pannelli fotovoltaici poggiano su una porzione dell’area III dello stabilimento di Mantova, già oggetto di interventi di bonifica della falda e dei terreni. L’impianto è stato realizzato nel febbraio 2014 per un costo di circa 1,15 milioni di euro. Realizzazione modifiche Caldaia B6 per adeguamento ai limiti emissivi dell’AIA Enipower Mantova ha completato nel dicembre 2013 l’allineamento alle BRef (BAT References) della caldaia B6. L’intervento, realizzato in tempi record (circa 10 mesi), permette la riduzione della concentrazione degli NOx nei fumi emessi, passando dai 200 mg/Nm3 attualmente autorizzati in AIA ad un valore pari a 100 mg/Nm3, garantendo, contestualmente la concentrazione di CO autorizzata (100 mg/Nm3). I tempi di realizzazione sono stati ridotti al minimo, per venire incontro alle esigenze degli enti e della multi utility mantovana TEA spa di avere la piena disponibilità della caldaia in tempo utile per l’ampliamento della rete del teleriscaldamento della città di Mantova. La realizzazione del progetto, dal costo totale di circa 8 milioni di euro, è stata anticipata di circa un anno, e permette di avere un adeguato back up alla fornitura di calore verso lo stabilimento versalis e verso la città di Mantova, la quale approvvigiona da enipower Mantova la quasi totalità del calore necessario alla propria rete del teleriscaldamento. I dati di consuntivo del 2014 confermano l’efficacia dell’intervento. Installazione di un sistema catalitico per la riduzione del CO nei fumi del CC2 La modifica tecnica, realizzata a giugno 2014 sul Ciclo Combinato 2, è costituita dall’installazione di un sistema catalitico per l’abbattimento del CO, inserito all’interno della caldaia a recupero nel condotto fumi tra la turbina a gas e il camino. La modifica non ha comportato variazioni nelle fasi del processo produttivo esistente e nella potenza complessiva del Ciclo Combinato. A seguito dell’installazione del sistema catalitico si sono registrate riduzioni significative nelle quantità di CO emesse in atmosfera (vd. grafico n. 16 “andamento emissioni”) Dichiarazione ambientale 2015 19 di 92 Stabilimento di Mantova Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale Compensazioni ambientali relative all’implementazione di elementi della rete ecologica e della biodiversità Il Bosco Virgiliano, un parco cittadino progettato dall’architetto Giuseppe Roda nel 1930, è il destinatario delle opere di compensazione ambientale stabilite dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per la realizzazione della centrale Enipower, per un valore pari a 450 mila euro. Nel corso del 2012 è stato finalizzato l’accordo tra Enipower Mantova, Parco del Mincio e Comune. A febbraio 2013 è stato avviato il cantiere che ha visto la sua conclusione nel febbraio 2014. Il primo lotto dell’intervento è consistito nella realizzazione di orti urbani, comprensiva di opere di pulizia generale, dissodamento del terreno, fornitura di terreno vegetale da coltivo per orti, pozzo con vasca di attemperamento e opere per l’irrigazione, attrezzature accessorie ed una fontana a uso potabile. È stato inoltre realizzato il rimboschimento dell’area con specie autoctone. Il secondo lotto ha visto interventi di abbellimento generale del Bosco Virgiliano attraverso la risistemazione di percorsi ciclopedonali, piantumazioni e riordinamento del verde esistente e messa in opera di arredo urbano. In particolare, è stata riqualificata l’area verde d’ingresso al Bosco Virgiliano, con particolare valorizzazione del giardino storico e del viale d’accesso che conduce al monumento centrale, nonché del percorso pedonale Bosco Virgiliano tra la SP 28 e la Ciclovia del Mincio e dei sentieri presenti nell’area del Bosco Virgiliano. Impianto di bonifica della falda L’impianto di trattamento e bonifica delle acque di falda (TAF) di Enipower Mantova, approvato dal Ministero dell’Ambiente, è costituito da 7 pozzi a circolazione verticale o “GCW” (Groundwater Circulation Well) con ricircolo dell’acqua di falda previo trattamento per la rimozione dei contaminanti presenti (metalli, idrocarburi aromatici e totali, composti alifatici clorurati). I pozzi GCW sono stati allestiti con un sistema di emungimento e reimmissione delle acque di falda che consente di estrarre le acque di falda da un orizzonte ben definito e isolato dell’acquifero (zona di cattura) e di reimmettere le stesse, dopo opportuno trattamento, ad una quota differente (zona di rilascio). Questo sistema comporta l’instaurazione di una cella di ricircolo sotterranea ellissoidale nell’intorno del pozzo. Le dinamiche di flusso consentono all'acqua di attraversare l'intera porzione dell’acquifero interessato dalla cella, favorendo la rimozione dei contaminanti disciolti e adsorbiti alla matrice solida. L'acqua in tal modo agisce da vettore per i contaminanti, che sono convogliati al trattamento e successivamente l’acqua decontaminata viene ricircolata in falda. Gli interventi sono stati realizzati in circa 6 mesi con un costo totale di circa 1,2 milioni di euro. Il 2014 è stato il primo anno di esercizio dell’impianto a regime. Il progetto rappresenta il primo impianto TAF definitivo e operativo nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Mantova. Dichiarazione ambientale 2015 20 di 92 Stabilimento di Mantova Bonifica terreni zone XII e XVI E’ in corso l’iter autorizzativo per completare le attività di bonifica di porzioni di terreni della zona XII per la contaminazione residua da Policlorobifenili (PCB), mentre nella zona XVI è stata completata la bonifica ed è in corso l’istanza per la certificazione da parte della Provincia di Mantova. Bonifica e demolizione centrali dismesse Il progetto ha visto la demolizione delle vecchie centrali termoelettriche fermate alla partenza dei nuovi cicli combinati: caldaie B1, B2, B4, B5 e package. Il costo dell’intervento è stato di circa 10 milioni di euro. Il cantiere, avviato nel 2011, si è concluso nel 2014. Si evidenzia come la demolizione di tali manufatti, oltre alla modifica dello skyline dello stabilimento conseguente alla demolizione dei camini, ha comportato rilevanti benefici ambientali connessi sia alla rimozione dell’amianto che all’azzeramento dell’olio combustibile residuo. Area multifunzionale in zona III A febbraio 2015 è stato completato il cantiere che ha consentito la realizzazione di un’area multifunzionale comprensiva di: area imprese dove sono ospitate le strutture provvisorie delle imprese che periodicamente effettuano la manutenzione degli impianti Enipower Mantova; area magazzino dove è installato un nuovo capannone (usato come magazzino materiali e deposito oli); area deposito temporaneo di rifiuti sia pericolosi che non pericolosi, in attesa del loro conferimento a smaltimento/trattamento finale; opere accessorie. Tale iniziativa è migliorativa per l’ambiente ed è presente nel decreto AIA. Dichiarazione ambientale 2015 21 di 92 Stabilimento di Mantova Produzione Dal 1° gennaio 2014 ad oggi sono state eseguite le seguenti manutenzioni programmate sugli impianti: Ciclo Combinato n. 2 Fermata di manutenzione maggiore dal 29 aprile al 9 giugno Caldaia B6 Fermata di manutenzione ordinaria dall’8 settembre al 2 ottobre. Ciclo Combinato n.1 Fermata di manutenzione minore dal 12 al 22 ottobre Ciclo Combinato n.1 Fermata di ispezione e manutenzione dal 10 al 13 aprile 2015 Ciclo Combinato n.2 Fermata di manutenzione minore dall’11 al 20 maggio 2015 Di seguito sono indicate le produzioni dello Stabilimento suddivise per tipologia. La produzione totale, definita energia elettrica equivalente totale, è stata calcolata sommando all’energia elettrica netta (esclusi gli autoconsumi della centrale) prodotta dagli alternatori il contenuto energetico del vapore sotto forma di exergia1. Il risultato della somma rappresenta quindi l’energia elettrica che sarebbe stata prodotta qualora non fosse stato distribuito vapore ai clienti del sito ma fosse stato elaborato in turbina, producendo energia elettrica, sino alla condensazione. 1 Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di vapore con una pressione di 50 bar per i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari caratteristiche in cui una analoga quantità di vapore viene lasciata espandere completamente. Dichiarazione ambientale 2015 22 di 92 Stabilimento di Mantova Produzione energia elettrica e vapore 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 Produzioni annue Vapore in t E.E. in MWh 2.000.000 1.000.000 0 2012 2013 Vapore 18 bar 1.063.229 1.027.919 Vapore 5 bar 1.516.475 1.592.651 Energia elettrica equivalente 521.435 526.477 Energia elettrica netta 4.394.766 3.807.317 Energia elettrica equivalente totale (netta+equivalente) 4.916.201 4.333.794 Figura 7: produzione energia elettrica e vapore La quantità totale di energia prodotta nel 2014 è in linea con le previsioni, gli scenari di mercato ed i piani manutentivi. Nella figura 8 è stato riportato il bilancio di massa dello Stabilimento nel 2014. Dichiarazione ambientale 2015 23 di 92 Stabilimento di Mantova Bilancio di massa Stabilimento Enipower Mantova anno 2014 VAPORE CONDENSATO DI RITORNO Dato stimato ACQUE DI RAFFREDDAMENTO Dato misurato 457.490 m3 ACQUA DEMINERALIZZATA Dato stimato 407.149 m3 2.018.472 m3 COMBUSTIBILI E. E. NETTA PRODOTTA Dato misurato 709.233 tep Gas Naturale (misurato) 709.233 Gasolio (stimato) 0,27 3.686.260 MWh ADDITIVI, CHEMICALS E OLIO DI LUBRIFICAZIONE Dato misurato 60 t VAPORE TECNOLOGICO A RETE (escluso teleriscaldamento) Dato misurato 2.288.150 t EMISSIONI IN ATMOSFERA Dati misurati Rifiuti EFFLUENTI LIQUIDI Dati stimati Pericolosi Non pericolosi 3 Scaricati 239.478 m Evaporazione 221.083 m3 94 t 15.674 t CO2 SO2 NOX Polveri CO 1.645.805 t 0t 386 t 0,5 t 83 t Figura 8: Bilancio di massa Il bilancio di massa è coerente con le produzioni e le attività di manutenzione e di investimento svolte nel corso del 2014. Dichiarazione ambientale 2015 24 di 92 Stabilimento di Mantova IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE INTEGRATO Enipower Mantova ha ottenuto nel maggio 2007 la Registrazione EMAS n° IT-000674 ed a maggio 2013 ha ricevuto, da parte dell’Ente di Certificazione, la verifica ispettiva per il rinnovo della certificazione ISO 14001:2004 e per la convalida della Dichiarazione Ambientale. Questa verifica ha evidenziato la conformità del Sistema di Gestione Ambientale che costituisce una parte del sistema di gestione aziendale ed individua le responsabilità, le procedure e gli strumenti necessari per il perseguimento dei programmi e il conseguimento degli obiettivi di miglioramento e per l’ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Il sistema di gestione ambientale è integrato dal 2012 con il sistema di gestione della sicurezza OHSAS 18001. Nel 2014 sono iniziate le attività per implementare un Sistema di Gestione dell’Energia secondo la Norma UNI EN ISO 50001 che si sono concluse in aprile 2015 con l’ottenimento della Certificazione. Di seguito è illustrata l’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale nelle sue principali caratteristiche: Normative e altre prescrizioni ambientali Il Responsabile di Stabilimento assicura l’individuazione e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla normativa applicabile e delle altre prescrizioni volontariamente sottoscritte che sono applicabili allo Stabilimento. Sono inoltre correttamente individuati e valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche anche lievi di processo o modalità di esercizio. Valutazione conformità legislativa Nel corso del 2014 sono stati sempre rispettati tutti i limiti sia per quanto riguarda le emissioni in atmosfera che per quanto riguarda gli scarichi idrici; la gestione dei depositi temporanei dei rifiuti avviene in conformità alla normativa vigente. Formazione Nel corso del 2014 è stato approntato un significativo programma di formazione che ha coinvolto tutti i dipendenti dello Stabilimento. In figura 9 si riporta l’andamento delle ore di formazione con l’evidenza di quelle in materia di sicurezza, salute ed ambiente. Le ore di formazione ambientale sono in linea con il 2013; gli obblighi di legge hanno comportato nel 2014 un notevole impegno del programma formativo in materia di sicurezza. Dichiarazione ambientale 2015 25 di 92 Stabilimento di Mantova Ore di Formazione HSE 2000 HSE Totali 1500 solo Ambiente 1000 500 0 HSE Totali solo Ambiente 2012 2013 2014 1145 1131 1744 21 132 116 Figura 9: formazione HSE Le principali attività formative riguardanti l’ambiente svolte nel 2014 sono state le seguenti: Workshop sulla tematica della sostenibilità; Sistema di gestione dell'energia: norma UNI EN ISO 50001; SISTRI: istruzioni per l'uso e modalità operative. Tutte le attività formative hanno riscontrato un buon interesse da parte di tutti i partecipanti. Comunicazione e partecipazione del personale Lo Stabilimento mantiene un’attiva comunicazione esterna sia con gli organismi preposti alla tutela ambientale, sia con gli organismi designati alla sorveglianza delle attività aziendali, nel rispetto di quanto imposto dalla normativa vigente, nonché con la comunità locale ed altri soggetti interessati. All’interno dello Stabilimento è assicurata costantemente un’adeguata comunicazione ambientale attraverso i diversi livelli ed unità dell’organizzazione. Inoltre vengono affrontati temi legati all’ambiente ed al Sistema di Gestione Ambientale anche nelle riunioni periodiche di Salute, Sicurezza e Ambiente con un meccanismo a cascata e a risalita; infatti dalla riunione di Direzione le informazioni discendono alle singole riunioni di Unità, trattando le medesime argomentazioni e poi dalle riunioni di Unità le osservazioni ambientali risalgono sino al vertice dello Stabilimento. Dall’inizio del 2014 la Società ha incontrato i propri dipendenti il 28 marzo 2014 e il 13 marzo 2015 per le tradizionali Giornate della Sicurezza, durante le quali sono stati illustrati i risultati raggiunti nell’ambito della sicurezza e dell’ambiente. Questi momenti sono anche un mezzo di comunicazione per illustrare gli obiettivi della Società in tali campi, vista la presenza dei vertici societari e dei rappresentanti delle imprese appaltatrici. Inoltre a gennaio 2014 si è svolto un workshop rivolto al personale di Enipower e delle ditte appaltatrici tenuto da docenti della Fondazione Mattei sul tema della sostenibilità. La Dichiarazione Ambientale è lo strumento di comunicazione più completo e rappresentativo delle attività svolte, ed è trasmessa ai dipendenti oltre che ai portatori d’interesse presenti nel territorio. Dichiarazione ambientale 2015 26 di 92 Stabilimento di Mantova La Dichiarazione Ambientale è sempre disponibile in formato elettronico sul sito www.enipower.eni.it. Gestione del controllo operativo L’operatività che può avere impatti ambientali è procedurata e controllata, ove applicabile, con strumentazione soggetta a periodiche tarature. Tutti i dati consuntivati riguardanti gli aspetti/impatti ambientali, ad esempio emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, stoccaggio e movimentazione prodotti chimici, risorse energetiche, vengono raccolti ed elaborati dalle unità che li gestiscono ed inviati all’unità HSEQ che provvede, ove di competenza, a redigere report sia per la valutazione delle prestazioni che per la divulgazione. Tutto ciò è previsto nell’apposita procedura sulla gestione dei dati ambientali. Prestazioni ambientali Nel corso del 2014 la direzione aziendale e tutta l’organizzazione hanno posto particolare attenzione al raggiungimento e al mantenimento delle prestazioni ambientali relative agli aspetti ambientali diretti ed indiretti. L’analisi delle prestazioni ambientali è monitorata nel corso dell’anno in occasione delle riunioni periodiche di salute, sicurezza ed ambiente; i consuntivi dell’anno sono analizzati in occasione del riesame annuale della direzione. Controllo e registrazione della documentazione La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale viene gestita in modo da garantirne l’aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la standardizzazione. Audit Ambientali Nel corso del 2014 il sistema di gestione ambientale è stato verificato in queste occasioni: aprile: technical audit interno ISO 14001; luglio: audit di rinnovo ISO 14001 e sorveglianza EMAS da parte dell’ente di certificazione; ottobre: audit interno di II livello di conformità legislativa ambiente da parte della Sede Enipower; novembre: audit esterno per la certificazione delle quote di CO2 emesse. novembre: audit esterno per l’ottenimento della certificazione energetica ISO 50001 Tutte le non conformità e/o raccomandazioni rilevate in queste occasioni sono state prontamente prese in carico e gestite dall’organizzazione nell’ottica del miglioramento continuo. Dichiarazione ambientale 2015 27 di 92 Stabilimento di Mantova La Struttura Organizzativa La struttura dello Stabilimento è suddivisa in quattro unità, alle dipendenze del Responsabile dello Stabilimento, alle quali vengono delegate le attività operative di competenza. In figura 10 è riportato l’organigramma. Responsabile di Stabilimento Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Rappresentante della Direzione Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali Responsabile Produzione Responsabile Servizi Tecnici Figura 10: organizzazione dello Stabilimento EniPower Mantova Dichiarazione ambientale 2015 28 di 92 Stabilimento di Mantova Figura 11: Certificato di registrazione EMAS Dichiarazione ambientale 2015 29 di 92 Stabilimento di Mantova GLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti, sono stati identificati in funzione della specificità dei gruppi di produzione installati, del sito industriale in cui è collocato lo Stabilimento e del territorio mantovano. L’Identificazione degli Aspetti Ambientali Aspetti ambientali diretti Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che sono sotto il completo controllo dell’organizzazione, come di seguito indicato: emissioni scarichi idrici produzione di rifiuti qualità del suolo e della falda impiego di risorse naturali ed energetiche effetti sull’ecosistema o rumore o odori o amianto o campi elettromagnetici o impatto visivo o biodiversità o sostanze pericolose per l’ozono e gas fluorurati ad effetto serra o PCB sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento aspetti ambientali in condizioni di emergenza Tutti i dati di seguito riportati sono elaborati e consolidati come descritto nell’apposita procedura sulla gestione dei dati ambientali. Gli indici riportati nella presente Dichiarazione Ambientale sono riferiti alla produzione di energia elettrica equivalente netta pari a 3.686.260 MWh per quelli relativi all'utilizzo delle risorse naturali ed energetiche, mentre quelli relativi alle emissioni sono riferiti all'energia elettrica equivalente lorda, nel 2015 pari a 4.265.351 MWh. Dichiarazione ambientale 2015 30 di 92 Stabilimento di Mantova Emissioni Emissioni in atmosfera EMISSIONI IN ATMOSFERA Le emissioni in atmosfera sono generate dalla combustione del gas naturale nelle due turbine dell’impianto a ciclo combinato e nella caldaia di riserva. Nella seguente tabella 1 sono illustrate, a titolo riepilogativo, le sorgenti presenti (tutte di tipo puntuale) e le caratteristiche geometriche dei punti di emissione. Sigla Sorgente Gruppo di Produzione Portata fumi Altezza Area Temp fumi secchi camino camino (°C) 3 (Nm /h) (m) (mq) E321 B6 ≈ 175˙000 85 11.3 > 100 E1 CC1 ≈ 1˙650˙000 80 31.8 > 100 E2 CC2 ≈ 1˙650˙000 80 31.8 > 100 Tabella 1: caratteristiche delle sorgenti di emissione in atmosfera Nelle figure 12 e seguenti viene riportato, per ogni gruppo di produzione, il confronto tra i valori medi annuali e quelli autorizzati2. La misurazione del contributo emissivo durante i transitori di avviamento e di fermata dei cicli è stata effettuata per la prima volta nel 2012 a seguito di obblighi dettati dall’AIA. Dal 2013 le misurazioni durante i transitori sono ottenute tramite le rilevazioni in continuo dei sistemi SME esistenti. Di seguito si riportano i consueti grafici delle emissioni corredati del contributo dei transitori. 2 Le emissioni dei 3 gruppi di produzione sono state autorizzate dal decreto di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del 01/08/2011, con i seguenti nuovi limiti: Cicli combinati: 30 mg/Nm 3 orari sia per NOX che per CO; Centrale tradizionale B6: 200 mg/Nm 3 orari per NOX per i primi 4 anni dal rilascio dell’AIA, 100 mg/Nm 3 successivamente; 100 mg/Nm 3 orari per CO; 5 mg/Nm3 orari per le polveri. A seguito dell’installazione del sistema di riduzione delle emissioni (impianto SCR), dal I avviamento 2014 il limite per gli NOX è pari a 100 mg/Nm3 e si aggiunge il limite di 5 mg/Nm 3 per l’NH3. Dichiarazione ambientale 2015 31 di 92 Stabilimento di Mantova Caldaia B6 Caldaia tradizionale B6 250 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO, NOx e Polveri 200 150 100 Concentrazioni (mg/Nm3) 50 0 CO - media anno 2012 6,5 2013 8,2 2014 7,7 NOx - media anno 153 132 71 Polveri - media anno 0,9 2,1 4 CO - valore limite 100 100 100 NOx - valore limite 200 200 100 5 5 5 Polveri - valore limite Figura 12: Emissioni CO, NOx e Polveri caldaia tradizionale B6 Il miglioramento ambientale della caldaia B6, con l’installazione del nuovo catalizzatore SCR, ha permesso una significativa riduzione degli NOx. I valori di CO e di polveri sono in linea con le previsioni e con le caratteristiche dei nuovi sistemi installati. I valori di NH3 rilevati nel 2014 (primo anno di esercizio) sono ampiamente sotto il limite di riferimento. In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate e si registrano valori ben inferiori ai limiti autorizzati. Dichiarazione ambientale 2015 32 di 92 Stabilimento di Mantova Cicli combinati CC1 e CC2 Ciclo combinato CC1 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx 35 30 25 20 15 Concentrazioni 3 (mg/Nm ) 10 5 0 NOx - media anno CC1 a regime NOx - valore limite orario 2012 2013 2014 17,6 15,7 14,3 30 30 30 Figura 13: Emissioni NOX ciclo combinato CC1 Ciclo Combinato CC1 Confronto tra valori mdi annui e limiti di emissione di CO 35 30 25 20 Concentrazioni (mg/Nm 3) 15 10 5 0 2012 2013 2014 CO - media anno a regime 0,2 1,1 2,0 CO - valore limite orario 30 30 30 Figura 14: Emissioni CO ciclo combinato CC1 Dichiarazione ambientale 2015 33 di 92 Stabilimento di Mantova Ciclo combinato CC2 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx 35 30 25 20 15 Concentrazioni 3 (mg/Nm ) 10 5 0 2012 2013 2014 18,2 19,2 17,1 30 30 30 NOx - media anno CC2 a regime NOx - valore limite orario Figura 15: Emissioni NOX ciclo combinato CC2 Ciclo Combinato CC2 Confronto tra valori mdi annui e limiti di emissione di CO 35 30 25 20 Concentrazioni (mg/Nm 3) 15 10 5 0 2012 2013 2014 CO - media anno a regime 0,9 1,7 1,9 CO - valore limite orario 30 30 30 Figura 16: Emissioni CO ciclo combinato CC2 Dichiarazione ambientale 2015 34 di 92 Stabilimento di Mantova Per i valori dell’NOx si evidenzia un sensibile miglioramento dovuto all’ottimizzazione delle regolazioni dei processi di combustione; i valori sono comunque in linea con gli anni precedenti e con le migliori performances. Si nota un contenuto aumento del contributo del CO a regime, dovuto alla maggiore flessibilizzazione di marcia degli impianti negli ultimi anni. Nel caso del CC2 si segnala che l’installazione del catalizzatore CO da giugno 2014 ha portato un sensibile contenimento del contributo emissivo del CO, allineando i valori all’anno precedente. In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate con valori ben inferiori ai limiti autorizzati. Oltre ai limiti delle concentrazioni da rispettare per i parametri NOX e CO, il provvedimento di rinnovo dell’AIA ha mantenuto l’obbligo di rispetto del quantitativo massimo annuo di emissioni di NOX (come somma delle emissioni di tutte le unità autorizzate – ciclo combinato e caldaia B6), fissato dal Decreto di Compatibilità Ambientale DEC-VIA 8062 del 20/12/2002 in 1.800 tonnellate/anno. Nella figura 17 è evidenziato il trend delle quantità delle emissioni: - la riduzione dei quantitativi di CO emessi nei transitori è dovuta principalmente all’installazione del nuovo catalizzatore CO sul CC2 - la riduzione dei quantitativi di NOx a regime è dovuta principalmente ed all’ottimizzazione delle regolazioni dei processi di combustione Queste valutazioni trovano riscontro negli indici di emissione, espressi come quantità di sostanze inquinanti emesse in funzione dell’energia totale prodotta al netto dei consumi di centrale (riportati in fig. 18). In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate con valori ben inferiori ai limiti autorizzati. Emissioni 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 t/anno 600 400 200 0 Nox a regime Nox transitori 2012 510 2013 466 2014 383 1 4 3 CO a regime 16 37 47 CO transitori 50 85 36 0 0 0,14 1800 1800 1800 NH3 Valore limite annuo NOx Figura 17: Andamento emissioni Dichiarazione ambientale 2015 35 di 92 Stabilimento di Mantova Indici emissioni 0,14 0,12 kg/MWheq 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 2012 2013 2014 NOx 0,104 0,108 0,100 CO 0,013 0,028 0,020 Figura 18: Indici di emissione EMISSIONI GAS SERRA Lo Stabilimento Enipower Mantova è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in data 28 dicembre 2004, ad emettere gas ad effetto serra ai sensi del D. Lgs. 12 novembre 2004, n° 273. La Deliberazione 16/2014 del 17 Aprile 2014 ha fissato per l’anno 2014 la quota di CO2 producibile, assegnata a titolo gratuito ad Enipower Mantova, in 14.931 t. In questa sezione si vuole fare il punto su un problema specifico di interesse mondiale: le emissioni dei cosiddetti gas serra le cui implicazioni sono generalmente riconducibili al possibile riscaldamento del pianeta. In considerazione dell’importanza crescente del cosiddetto “effetto serra” dal 2009, si considerano tutte le fonti emissione che hanno tale ripercussione, e non solo la CO2. Tale impatto, per lo Stabilimento Enipower Mantova, è generato da: anidride carbonica metano (presente in tracce come incombusto nei fumi e rilasciato in atmosfera durante sfiati di linee) protossido di azoto (presente nei fumi) esafluoruro di zolfo (presente nelle apparecchiature elettriche di alta e media tensione come isolante per le parti in tensione) idrofluorocarburi (utilizzati negli impianti di refrigerazione delle elettriche sale tecniche e delle palazzine uffici Cicli Combinati e B6). Queste due ultime sostanze posso essere emesse in occasione di perdite o attività di manutenzione sulle apparecchiature che le contengono. Dichiarazione ambientale 2015 36 di 92 Stabilimento di Mantova Il contributo delle emissioni delle varie sostanze al riscaldamento del pianeta non è uguale; è stato quindi introdotto, a livello internazionale, il “Potenziale di Riscaldamento Globale” (“Global Warming Potential” in inglese, abbreviato GWP) al fine di determinare, per ogni sostanza, la quantità di CO2 equivalente. Il potenziale di riscaldamento globale è calcolato sulla base del potenziale di riscaldamento in 100 anni di un kg di un gas rispetto ad un kg di CO2. I GWP sono i seguenti: Anidride carbonica = 1 Metano = 21 Protossido di azoto = 310 Esafluoruro di zolfo = 22.200 (come da Regolamento Europeo (CE) 842/2006) Idrofluorocarburi = 1.430 (per gas R134A), 1.530 (per gas R407C), 2.230 (per gas R422D) Per l’anno 2014 lo Stabilimento Enipower Mantova ha consuntivato i seguenti dati. o Anidride carbonica (CO2): emissioni pari a 1.645.805 t. o Metano (CH4): considerando il fattore di emissione standard attribuito dal sistema di rendicontazione informatico Eni, sommandovi le quantità emesse in aria in fase di depressurizzazione delle linee (propedeutica alla fermata degli impianti ovvero in caso di blocco impianto), si ottiene un valore di 54,4 t. o Protossido di azoto (N2O): considerando il fattore di emissione standard attribuito dal sistema di rendicontazione informatico Eni si ricava un valore di 28,6 t. o Esafluoruro di zolfo (SF6): si sono registrate perdite per 67,6 kg. o Idrofluorocarburi (HFC): il consuntivo del rabbocco di R134a effettuato dalla ditta manutentrice degli impianti di condizionamento è stato di 236 kg. Qui di seguito si riportano nelle figure 19 e 20 le emissioni ed i relativi indici della sola CO2, mentre nelle figure 21 e 22 si riportano il totale delle emissioni di gas serra espresse in tonnellate equivalenti di CO2 ed i relativi indici. Dichiarazione ambientale 2015 37 di 92 Stabilimento di Mantova Emissioni CO 2 2.500 2.000 1.500 t/anno x 1000 1.000 500 0 CO2 2012 2013 2014 1.883 1.707 1.646 Figura 19: Andamento emissioni CO2 La diminuzione della quantità di CO2 emessa è funzione principalmente della minore produzione di energia elettrica e vapore consuntivata nel 2014. Indici emissione CO 2 kg/kWheq 0,600 0,500 0,400 0,300 0,200 0,100 0,000 CO2 2012 2013 2014 0,383 0,394 0,450 Figura 20: Indici di emissione CO2 L’indice di emissione 2014 è proporzionale alla riduzione di produzione consuntivata nell’anno ed alla maggiore flessibilizzazione dei gruppi. Dichiarazione ambientale 2015 38 di 92 Stabilimento di Mantova Emissioni gas serra 2.000.000 1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 t CO2 equivalenti 1.000.000 800.000 600.000 400.000 2012 2013 2014 CH4 1.024 1.071 1.143 N20 10.171 9.176 8.878 SF6 813 1.336 1.501 HFC 80 216 337 CO2 1.882.593 1.706.590 1.645.805 Figura 21: Emissioni CO2 equivalente da gas serra Indici emissione CO 2 equivalente da gas serra 0,400 0,300 0,200 kgCO2eq/kWheq x 0,100 0,000 CO2 2012 2013 2014 0,383 0,397 0,389 Figura 22: Indici di emissione CO2 equivalente da gas serra L’indice di emissione 2014 si mantiene in linea con la produzione e con le attività di manutenzione svolte sui circuiti SF6 e sui sistemi refrigeranti. Dichiarazione ambientale 2015 39 di 92 Stabilimento di Mantova Scarichi idrici Le acque prelevate da Enipower Mantova per gli impianti sono fornite da Versalis e sono utilizzate: come materia prima per la produzione di vapore (acqua demineralizzata); per il reintegro del circuito di raffreddamento a torri dei macchinari (acqua industriale più una piccola aliquota di acqua pozzi); per usi di tipo domestico (acqua pozzi). In uscita dallo Stabilimento Enipower Mantova si generano le seguenti 4 tipologie di acque reflue: 1) acque di raffreddamento; 2) acque acide; 3) acque accidentalmente oleose; 4) acque sanitarie (nere). Tali scarichi vengono convogliati, ciascuno tramite fognatura dedicata, al sistema fognario del sito multisocietario. Gli scarichi acidi, accidentalmente oleosi e sanitari vengono inviati all’impianto biologico di Versalis e, dopo trattamento, sono recapitati, assieme alle acque di raffreddamento (che non necessitano di trattamenti), nel fiume Mincio. Si precisa che il decreto di rinnovo dell’AIA ha assegnato l’intestazione unica degli scarichi in corpo idrico superficiale dell’intero sito multi societario alla sola Versalis, eliminando la cointestazione di Enipower Mantova che, pertanto, è responsabile della qualità delle proprie acque fino ai pozzetti di prelievo parziali già definiti nella precedente autorizzazione provinciale. La gestione degli scarichi è governata da un’apposita procedura intersocietaria. Enipower Mantova analizza le acque di scarico nei pozzetti di controllo stabiliti nell’autorizzazione3 con frequenza mensile a partire dall’anno 2012, su richiesta di ISPRA; nell’allegato tecnico n° 1 sono riportati i risultati delle due analisi semestrali eseguite nel 2014 da un laboratorio esterno accreditato, limitatamente ai pozzi delle acque di raffreddamento, dai quali si evince come siano rispettati i limiti di legge. In figura 23 è riportato l’andamento quantitativo degli scarichi idrici globali dell’ultimo triennio. Gli scarichi idrici non vengono misurati ma attribuiti dal gestore della rete fognaria sulla base di calcoli stabiliti da un bilancio di sito multisocietario. Il valore indicato è quindi una stima del consumo idrico di Enipower Mantova ed è affetto da errori per la ripartizione di eventuali perdite rete. Per questo motivo la comparazione tra un anno e l’altro è solo indicativa. A maggior ragione l’indicatore del consumo idrico totale non viene calcolato in quanto non è un aspetto ambientale diretto significativo. 3 Il provvedimento di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del 01/08/2011 ha definito come punti di controllo fiscali per Enipower Mantova i pozzetti parziali di proprietà già individuati nella precedente autorizzazione provinciale. Dichiarazione ambientale 2015 40 di 92 Stabilimento di Mantova Scarichi idrici 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 Acque reflue (m3) 2012 2013 2014 165.923 262.631 239.478 Figura 23: scarichi idrici Dichiarazione ambientale 2015 41 di 92 Stabilimento di Mantova Produzione di rifiuti I rifiuti dello Stabilimento Enipower Mantova, generati prevalentemente da attività di produzione, manutenzione, demolizioni e bonifiche, sono classificati secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 152/06 e s.m.i. come: Rifiuti assimilabili agli urbani: rifiuti di composizione analoga gli urbani non contaminati che vengono considerati assimilati agli urbani ed inviati in discarica idonea. Rifiuti speciali non pericolosi: rifiuti provenienti da attività industriali e da servizi che non possono essere considerati assimilabili agli urbani, in quanto contaminati da prodotti. Rifiuti speciali pericolosi: rifiuti provenienti da attività industriali, composti da prodotti che rientrano nelle classi di pericolosità espresse dal decreto legislativo. Tutte le fasi della gestione dei rifiuti, dalla selezione fino allo smaltimento sono effettuate in accordo a specifiche procedure di sito, in conformità con la normativa vigente. Le quantità di rifiuti prodotte non derivano direttamente dal processo; piuttosto sono legate ad interventi episodici di bonifica, di demolizione, e di manutenzione. Per questo motivo non è possibile, vista la grande variabilità, individuare un indicatore che possa valutarne la prestazione e che consenta quindi la comparazione da un anno all’altro. Quindi, l’indicatore della produzione di rifiuti totali e pericolosi non viene calcolato in quanto non è un aspetto ambientale diretto significativo. Nella tabella riportata nell’allegato tecnico n°2 sono elencati, per tipologia e quantità, i rifiuti prodotti da Enipower Mantova nel corso dell’ultimo triennio. Nella figura 24 viene evidenziato il rapporto tra rifiuti pericolosi e non pericolosi. La gestione del servizio viene eseguita, tramite apposito contratto, da una ditta terza che cura la completezza del ciclo a partire dal trasportatore fino allo smaltitore finale. Dichiarazione ambientale 2015 42 di 92 Stabilimento di Mantova Produzione rifiuti Suddivisione tra non pericolosi e pericolosi 16.000 Quantità annue in t 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Pericolosi Non pericolosi 2012 2013 202 775 2014 94 7.690 7.624 15.674 Figura 24: Suddivisione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi I dati relativi ai rifiuti pericolosi sono diminuiti rispetto al 2013: ciò riflette l’avanzamento del cantiere di demolizione delle vecchie centrali termiche che nel biennio 2012-2013 si è concentrato su attività che hanno prodotto prevalentemente rifiuti pericolosi (es. demolizione linee di olio combustibile) mentre nel 2014 ha visto la demolizione di fabbricati e di macchine con conseguente aumento della produzione di rifiuti non pericolosi. Come evidente dal grafico che segue, le attività straordinarie hanno un peso nettamente preponderante rispetto alle ordinarie: Figura 25: Rifiuti derivanti da attività ordinarie e straordinarie nel 2014 Dichiarazione ambientale 2015 43 di 92 Stabilimento di Mantova I rifiuti da attività straordinarie sono stati prodotti principalmente nell’ambito dei cantieri di demolizione delle centrali obsolete (11.785 t) e di realizzazione dell’area multifunzionale in zona III (3.091 t). Nella figura 26 viene evidenziato il rapporto tra quelli che sono stati recuperati o smaltiti in impianti autorizzati. Produzione rifiuti Ripartizione tra smaltiti e recuperati 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 t 6.000 4.000 2.000 0 2012 2013 Pericolosi smaltiti 194 735 82 Non pericolosi smaltiti 7.154 4.937 13.951 Pericolosi recuperati Non pericolosi recuperati 2014 8 40 13 536 2.687 1.722 Non pericolosi recuperati Pericolosi recuperati Non pericolosi smaltiti Pericolosi smaltiti Figura 26: Suddivisione tra rifiuti smaltiti e recuperati La politica di Enipower prevede l’orientamento alla riduzione della produzione dei rifiuti e alla massimizzazione del loro recupero, ma è prevedibile che almeno sino al 2015 non si stabilizzi la quantità di rifiuti prodotta, in quanto attualmente Enipower Mantova è ancora impegnata in attività straordinarie. Dichiarazione ambientale 2015 44 di 92 Stabilimento di Mantova Qualità del suolo e della falda Per quanto riguarda l’operatività dello Stabilimento, nell’ottica della massima salvaguardia del suolo e della falda, tutti i serbatoi contenenti prodotti chimici ed olio di lubrificazione sono fuori terra e dotati di bacino di contenimento per la massima capacità; non sono presenti serbatoi interrati. Le aree in cui sono presenti i bacini di contenimento sono oggetto di presidio a cura del personale di impianto. L’olio combustibile non viene più utilizzato e i serbatoi di servizio delle caldaie e linee contenenti olio combustibile sono stati di bonificati ed in gran parte demoliti. Le schede di sicurezza di tutti i prodotti utilizzati sono disponibili sull’impianto per una rapida consultazione. Nella tabella 2 sono riportati i consumi dei chemicals dell’ultimo triennio. UM Frase di rischio Simbol o di pericolo 2012 2013 2014 Soluzione alcalina per acqua di caldaia kg R35 C 70 150 0 Biodisperdente per acqua di raffreddamento kg R36, R41, R51/53 Xi, N 390 200 390 Ipoclorito di Sodio al 14% (Agente ossidante per acqua di raffreddamento) kg R31, R34, R50 C, N 38.064 33.905 34.585 Deossigenante per acqua di caldaia kg R22, R38, R43 Xn 810 320 10 kg R22, R38, R41 Xn 120 300 425 kg R10, R20/21/22, R34, R35, R43, R52 C 12.530 6.790 kg -- -- 2.290 3.050 Olio di lubrificazione kg -- -- 2.000 1.152 Totale consumi cicli combinati kg 56.274 45.867 Deossigenante per acqua di caldaia) kg R22, R38 R43, Xn 3.220 3.590 Fosfato trisodico (Alcalinizzante per acqua di caldaia) kg -- -- 75 150 Alcalinizzante per trattamento del vapore condensato di caldaia kg R10, R22, R20/21/22, R34, R35, R43, R52 C 840 2.290 Olio di lubrificazione kg -- -- 1.000 1.422 4.154 Totale consumi impianto tradizionale kg 5.135 7.452 7.449 TOTALE CONSUMI IMPIANTI kg 61.409 53.319 60.099 DETTAGLIO CHEMICALS Detergente per pulizia compressori aria turbogas Alcalinizzante per trattamento del vapore condensato di caldaia Antincrostante per trattamento impianto raffreddamento acqua 10.310 4.790 2.140 52.650 2.280 125 890 Tabella 2: Consumo chemicals Dichiarazione ambientale 2015 45 di 92 Stabilimento di Mantova Il dato è allineato agli anni precedenti in virtù dell’ormai ottimale utilizzo della tecnologia di additivazione delle acque. Il ridotto consumo inoltre comporta anche la minimizzazione delle movimentazioni con conseguenti benefici verso l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori. Per tali prodotti non è stato valutato l’indicatore specifico in quanto l’aspetto è stato considerato non significativo e non direttamente correlabile alla produzione d’energia elettrica. Enipower Mantova ha in corso una pratica di bonifica per l’area XII risultata contaminata da PCB, come già dettagliato nel relativo paragrafo del capitolo “Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale”. Relativamente allo stato della falda, il controllo delle acque è eseguito mediante il campionamento di 6 piezometri realizzati da Enipower Mantova nelle quattro zone di proprietà, secondo protocolli e campagne coordinate dagli enti locali presso le aziende ricomprese all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Laghi di Mantova e Polo Chimico”. Ad oggi sono state realizzate dodici campagne di controllo coordinate, l’ultima delle quali nel mese di ottobre 2013. I risultati confermano la contaminazione da idrocarburi sotto la zona XVI e l’inquinamento da composti organici clorurati provenienti dall’esterno del sito multisocietario nei piezometri disposti nella zona a monte idrografico (lato via Brennero, zone III e IV); hanno altresì mostrato l’assenza di apporto inquinante da parte di Enipower Mantova (nessuna di queste sostanze è, infatti, utilizzata nei processi produttivi della centrale). Nel corso dell’anno 2014 è stato avviato a regime l’impianto di bonifica della falda per trattare gli inquinanti presenti. Inoltre nell’anno sono state effettuate 2 campagne semestrali su 3 piezometri, in ottemperanza all’AIA. Le analisi sono riportati nell’allegato tecnico n° 3; i risultati sono in linea con le campagne coordinate. Nel corso dell’anno, inoltre, non si segnalano sversamenti di sostanze né sul suolo né nella falda. Nel maggio 2015 è stata avviata da ARPA la 13° campagna coordinata. Dichiarazione ambientale 2015 46 di 92 Stabilimento di Mantova Impiego di risorse naturali ed energetiche Nel sito Enipower Mantova non vi sono attività di sfruttamento del suolo; le risorse naturali impiegate sono riconducibili ad acqua e gas naturale. ACQUA Le acque prelevate da Enipower Mantova per gli impianti sono fornite da Versalis. Il quantitativo non è misurato ma attribuito dal gestore della rete di approvvigionamento idrico sulla base di calcoli stabiliti da un bilancio di sito multisocietario. Il valore indicato è quindi una stima dell’approvvigionamento idrico di Enipower Mantova. Le acque si possono suddividere nelle seguenti tipologie: acqua demineralizzata, adoperata come materia prima per la produzione di vapore; acqua industriale, utilizzata insieme ad una quota parte dell’acqua pozzi per il reintegro del circuito chiuso delle torri di raffreddamento dei macchinari; acqua industriale per l’alimentazione dei sistemi antincendio; acqua pozzi per usi di tipo igienico. C’è poi l’acqua potabile ad uso uffici, fornita in appositi contenitori da ditta terza. Acque ad uso industriale Versalis preleva l’acqua dal fiume Mincio tramite un canale di presa e ne esegue la distribuzione, previo trattamento, alle utenze nel sito multisocietario. Enipower Mantova utilizza quest’acqua per il raffreddamento dei circuiti di centrale, insieme ad una quota dell’“acqua pozzi”, prelevata invece dalla falda profonda. Una parte dell’acqua industriale prelevata da Versalis dal Mincio viene sottoposta a trattamenti di demineralizzazione e in seguito inviata ad alcune utenze di sito, tra cui Enipower Mantova che la utilizza per produrre vapore all’interno degli impianti. Nella figura 27 sono indicati i consumi di acque ad uso industriale: Dichiarazione ambientale 2015 47 di 92 Stabilimento di Mantova Consumo acque ad uso industriale 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 3 m 1.000.000 500.000 0 Acqua demineralizzata Acqua industriale Acqua pozzi 2012 2013 2014 2.096.727 2.160.549 2.018.472 386.079 414.127 398.696 13.673 16.948 8.452 Figura 27: Consumi di acque ad uso industriale Si evidenzia una sostanziale stabilizzazione dei consumi rispetto all’anno precedente. La riduzione dell’energia elettrica prodotta ha portato ad un aumento degli indici rispetto al 2013 (figura 28). Indici consumo acque ad uso industriale 0,100 3 m /MWheq 0,050 0,000 2012 2013 2014 Acqua pozzi 0,003 0,004 0,002 Acqua industriale 0,079 0,096 0,108 Totale acque ad uso industriale 0,082 0,100 0,110 Figura 28: Indici consumo acque ad uso industriale Acqua demineralizzata Per quanto riguarda l'acqua demineralizzata si vuole fare un esame specifico, in quanto essa dal punto di vista dell'impiego della risorsa idrica può essere intesa come vera e Dichiarazione ambientale 2015 48 di 92 Stabilimento di Mantova propria materia prima utilizzata nel processo per la produzione di energia elettrica e vapore, a sua volta distribuito nella rete del sito multisocietario per la vendita agli utenti. Cosi come suggerito dal regolamento EMAS si è proceduto alla quantificazione degli indici di efficienza dei materiali che per Enipower Mantova equivale all’efficienza dell’acqua demineralizzata come trasformazione (vapore). Questo indice è stato applicato a una tipologia di impianti che utilizzano in vario modo acqua, i cicli combinati. Per i cicli combinati l’indice è dato dal rapporto tra il vapore prodotto e l’acqua demineralizzata consumata. È quindi un indice di efficienza sui consumi di acqua demineralizzata. Come detto precedentemente, l’acqua demi viene prodotta a partire da acqua industriale, che viene sottoposta a specifici trattamenti in impianti di proprietà Versalis e in seguito inviata alle utenze di sito, tra cui Enipower Mantova. Si riporta in figura 29 il trend dei consumi di acqua demineralizzata, in linea con la produzione. Consumo acqua demineralizzata 2.000.000 m3 1.500.000 1.000.000 500.000 0 Acqua demineralizzata 2012 2013 2014 2.096.727 2.160.549 2.018.472 Figura 29: Consumi di acqua demineralizzata Un’indicazione dell’efficienza dell’utilizzo dell’acqua demineralizzata si può avere tramite il cosiddetto "coefficiente di restituzione acqua demineralizzata Kr”, definito nel seguente modo: Kr = (vapore tecnologico a rete) / (acqua demi in ingresso + condense recuperate) In figura 30 ne è riportato l'andamento nel triennio. Il dato 2014 è sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Dichiarazione ambientale 2015 49 di 92 Stabilimento di Mantova Coefficiente di restituzione acqua demi 1,20 Kr =(vap prodotto)/(acqua demi + condense) 1,15 1,10 1,05 1,00 0,95 0,90 0,85 0,80 Kr 2012 2013 2014 0,991 0,986 0,992 Figura 30: Coefficiente di restituzione acqua demineralizzata Acqua potabile ad uso uffici Lo Stabilimento non ha il collegamento con l’acquedotto di Mantova, pertanto l’acqua potabile è fornita da una ditta terza che ha in gestione anche il sistema di distribuzione con apparecchiature alimentate da contenitori sigillati della capacità di 18,9 litri di acqua ciascuno e dotate di sistema di raffrescamento automatico dell’acqua erogata. Il dato è correlabile alla presenza di personale di ditte terze durante i cantieri e le fermate manutentive del 2014 (figura 31). Consumo acqua potabile ad uso uffici 10.000 9.500 litri 9.000 8.500 8.000 7.500 7.000 6.500 6.000 5.500 5.000 Acqua potabile 2012 2013 2014 7.541 6.728 8.562 Figura 31: Consumi di acqua potabile ad uso uffici Nella figura 32 si riporta il bilancio di massa delle acque del 2014. Dichiarazione ambientale 2015 50 di 92 Stabilimento di Mantova Bilancio delle acque Stabilimento di Mantova anno 2014 Acqua pozzi (stimato) 8.452 m3 Condense di recupero (stimato) 457.490 m3 Vapore alla rete Versalis (misurato) 2.288.150 m3 (*) Acqua demineralizzata (stimato) 2.018.472 m3 Vapore al teleriscaldamento (misurato) 190.726 m3 Acqua industriale (stimato) 398.696 m3 Spurghi a recupero (stimato) 129.908 m3 TOTALE INPUT 2.883.110 m3 TOTALE OUTPUT 2.662.027 m3 Evaporazione (stimato) 221.083 m3 Scarichi idrici (stimato) 239.478 m3 (*) I valori relativi al vapore si riferiscono al volume di acqua equivalente Figura 32: Bilancio acque U.M. Entrate Acqua demi Acqua industriale Condense di recupero Acqua pozzi Totale entrate Uscite Vapore Spurghi a recupero Totale produzioni Scarichi Totale uscite Perdite Evaporazione 2012 2013 2014 m 3 m 3 386.079 414.127 398.696 m 3 507.427 496.942 457.490 m 3 13.673 16.948 8.452 2.096.727 2.160.549 2.018.472 3 3.003.906 3.088.566 2.883.110 m 3 2.402.359 2.424.616 2.662.027 m 3 m m m 3 3 m 3 m 3 143.963 169.307 129.908 2.546.322 2.593.923 2.791.935 165.923 262.631 239.478 2.712.245 2.856.554 2.662.027 291.661 232.012 221.038 Tabella 3: bilancio dell’acqua in entrata ed uscita Nella figura 33 viene evidenziato il trend nell’ultimo triennio delle quantità di acqua in entrata e in uscita, comprese le perdite per evaporazione. La tabella 3 e la figura 31 mostrano performance in linea con le precedenti, con una generale diminuzione delle quantità di acqua circolante dovuto alla minore produzione di vapore consuntivata. Dichiarazione ambientale 2015 51 di 92 Stabilimento di Mantova Bilancio acque 3.000.000 2.500.000 2.000.000 m3 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2012 2013 2014 Totale entrate 3.003.906 3.008.566 2.883.110 Totale uscite 2.712.245 2.856.554 2.662.027 291.661 232.012 221.083 Perdite per evaporazione Totale entrate Totale uscite Perdite per evaporazione Figura 33: bilancio acque La figura 34 riporta l’indice di utilizzo della risorsa idrica con il quale si vuole indicare quanta acqua totale (in entrata) viene utilizzata per produrre un megawattora equivalente di energia elettrica. Indice utilizzo acque totale 1 m3/MWheq 0 Indice consumo acque totale 2012 2013 2014 0,53 0,61 0,67 Figura 34: indice utilizzo acque totale Dichiarazione ambientale 2015 52 di 92 Stabilimento di Mantova COMBUSTIBILI FOSSILI I combustibili fossili rappresentano la voce di consumo più significativa per la produzione di energia elettrica e vapore. Dal 2007 in tutti gli impianti Enipower Mantova è utilizzato esclusivamente Gas Naturale (costituito principalmente da metano). L’unico consumo di gasolio è quello consuntivato durante le prove periodiche di funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza. Nella figura 35 sono rappresentati gli andamenti dei consumi nello scorso triennio. Consumo combustibili 1.100.000 1.000.000 900.000 Consumo annuo 800.000 700.000 600.000 500.000 Gas naturale (Sm3/anno X 1000) Gasolio (kg) 2012 978.819 2013 882.850 2014 854.218 293 150 266 Figura 35: consumo combustibili (*) Sm3 = Standard-metro cubo. Volume di un gas riferito ad una temperatura di 15°C e una pressione atmosferica di 1 bar. Il grafico riflette l’andamento delle produzioni. Relativamente al gasolio, il dato è funzione del numero di prove di funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza effettuate nell’anno: 8 nel 2014. In figura 36 è illustrato il trend dell’indice specifico di consumo dell’energia derivante dai combustibili utilizzati, ossia del rapporto tra l’energia (termica) associata al combustibile consumato e l’energia elettrica equivalente totale prodotta. Il dato 2014 è allineato al dato 2013, in linea con gli anni nei quali si è svolta una fermata Major sui CC e quindi un maggior utilizzo della Centrale B6. Nella stessa figura è indicato il riferimento all’indice 2006 (pari a 1,845) in quanto primo anno di pieno di funzionamento dei cicli combinati. Dichiarazione ambientale 2015 53 di 92 Stabilimento di Mantova Consumo specifico combustibile variazione % 2 7,0% 1,95 6,0% 1,9 5,0% 1,85 MWh/MWheq 4,0% 1,8 3,0% 1,75 1,7 2,0% 1,65 1,0% 1,6 2012 2013 2014 Consumo specifico 1,929 1,971 1,970 Variazione rispetto al 2006 4,6% 6,8% 6,4% 0,0% Figura 36: Consumo specifico combustibile Quanto appena detto si riflette sui valori del rendimento exergetico del parco produttivo Enipower Mantova, riportati nella tabella seguente. Rendimento exergetico 2012 51,8% 2013 50,7% 2014 50,7% Tabella 4: rendimento exergetico globale Enipower Mantova nel 2014, oltre al processo di produzione di energia elettrica utilizzando gas naturale, ha prodotto 181,78 Mwh dall’impianto fotovoltaico, interamente utilizzati per autoconsumo. Dichiarazione ambientale 2015 54 di 92 Stabilimento di Mantova GAS TECNICI Nella successiva figura 37 sono illustrati i consumi di gas tecnici, cioè i gas che sono di supporto nel processo produttivo. In Stabilimento si utilizzano le seguenti tipologie: aria, suddivisa in: o aria strumenti: aria essiccata utilizzata per l’azionamento organi di regolazione (ad esempio valvole per regolare la portata dei fluidi, il livello di serbatoi, la pressione nelle linee,…) o aria servizi: aria compressa utilizzata per l’azionamento di utensili ad aria o per tutti gli usi richiedenti aria compressa di bassa qualità (soffiature, flussaggi di linee,…) azoto: gas utilizzato nella bonifica di tubazioni o apparecchiature contenenti sostanze infiammabili. Consumo gas tecnici 3.000.000 2.500.000 2.000.000 m3 1.500.000 1.000.000 500.000 0 Azoto Aria compressa (*) 2012 2013 2014 60.832 58.273 64.502 2.195.646 2.691.911 2.146.656 Figura 37: gas tecnici (*) L’aria compressa contabilizzata è quella fornita da terzi, escludendo le autoproduzioni. Si registra un trend in diminuzione nel consumo di aria compressa, non direttamente correlabile alle condizioni di impianto (aria acquisita da terzi ed utilizzata esclusivamente alla centrale B6) in quanto è un dato derivante dal bilancio unificato di sito multisocietario. Il consumo di azoto nel triennio è stabile. Dichiarazione ambientale 2015 55 di 92 Stabilimento di Mantova Effetti sull’ecosistema RUMORE Il decreto di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del 01/08/2011 ha imposto l’effettuazione di un aggiornamento della valutazione di impatto acustico verso l’esterno entro un anno dal rilascio del medesimo provvedimento. L’aggiornamento è stato compiuto nel 2012 e non ha evidenziato superi della normativa in materia. Nel corso del 2014, su indicazione dell’Ente di controllo, è stato effettuato un ulteriore aggiornamento dello studio sull’impatto acustico che ha confermato il rispetto delle prescrizioni normative. ODORI Nel gas naturale sono presenti naturalmente alcune sostanze fortemente odorigene anche a bassissime concentrazioni. Durante specifiche manovre sulle linee del gas naturale (blocco dell'impianto, messa in marcia ed arresto) si potrebbero avere sfiati di gas per intervalli di tempo comunque limitati. Gli sfiati avvengono in quota in modo da limitare la diffusione di odore in tali particolari situazioni. Ad oggi non sono mai pervenute lamentele riferite a tali operazioni. AMIANTO Nello Stabilimento Enipower Mantova, in ottemperanza alle normative vigenti, è stato effettuato il censimento dei materiali contenenti amianto (MCA) corredato di relativa mappatura ed è nominato il responsabile della custodia dell’amianto. Nel 1995 è cominciata la rimozione dell’amianto presente, che ha portato, nell’ultimo triennio, alla situazione indicata in figura 38. L’eliminazione dell’amianto afferente alle centrali dismesse B1-B2-B4-B5 e Package, costituente circa il 98% del totale presente in Enipower Mantova, è iniziata nel 2012 contestualmente alla demolizione delle vecchie centrali (vd. scheda specifica del Piano di Miglioramento), proseguendo nel 2013 e terminando nel giugno 2014. Dei 6,4 m3 residui, tutti in buono stato di conservazione, 0,7 m3 saranno asportati entro il 2016 mentre 5,7 m3 verranno rimossi a fine vita della Centrale B6. Dichiarazione ambientale 2015 56 di 92 Stabilimento di Mantova *Il valore è formato dalla quota parte di amianto smaltito e dalla quota parte derivante dal ridimensionamento del quantitativo a seguito dell’aggiornamento del censimento. Figura 38: Amianto CAMPI ELETTROMAGNETICI I campi elettromagnetici presenti presso lo Stabilimento sono radiazioni non ionizzanti generate dalla corrente alternata. Nel corso del 2011 è stata effettuata una campagna di rilevazione dei campi elettromagnetici ai sensi del D. Lgs. 81/08 che ha evidenziato la piena conformità dei luoghi di lavoro ai limiti di legge. A maggio 2015 è cominciata la nuova campagna periodica di rilevazione dei campi elettromagnetici. IMPATTO VISIVO Lo Stabilimento Enipower Mantova è inserito nell’area del polo chimico di Mantova, pertanto l’impatto visivo della Centrale deve essere considerato nel contesto industriale complessivo. La demolizione delle vecchie centrali, attività completata nel 2014, ha contribuito all’ulteriore mitigazione dell’impatto visivo, eliminando gli edifici e le caldaie B1/B2/B4/B5 e Package con i relativi cinque camini. Dichiarazione ambientale 2015 57 di 92 Stabilimento di Mantova BIODIVERSITÀ Lo Stabilimento Enipower Mantova si estende su una superficie di circa 100.600 m2 ed è situato nelle aree definite zona III (circa 30.830 m2), zona IV (circa 34.070 m2), zona XII (circa 27.800 m2) e zona XVI (circa 7.900 m2) del sito multisocietario. In rapporto all’energia elettrica equivalente totale prodotta si ha un indice di occupazione del terreno pari a 0,021 m2/MWheq, in diminuzione rispetto allo scorso anno grazie al completamento del progetto di demolizione delle vecchie centrali in zona XVI. SOSTANZE PERICOLOSE PER L’OZONO E GAS FLUORURATI AD EFFETTO SERRA Nello Stabilimento Enipower Mantova non vi sono sostanze contenenti gas halon e sorgenti ionizzanti (comunemente utilizzate nei sistemi antincendio), CFC e HCFC (sostituiti, nelle loro applicazioni come refrigeranti nei sistemi di condizionamento, dagli HFC, sostanze ad effetto serra ma non lesive dell’ozono). Per i gas fluorurati la Centrale ha, negli impianti di condizionamento, le seguenti tipologie di gas: R134a, 466 kg R407c, 8,6 kg R422d 15 kg. Tutte le attività di manutenzione e controllo sono svolte in conformità al Regolamento CE 842/2006 e s.m.i. e DPR 43/2012. PCB Tale sostanza era contenuta nell’olio dielettrico di alcuni trasformatori e apparecchiature elettriche acquisiti con gli impianti tradizionali in via di sostituzione o dismissione. Nel 2012 è stata completata la dealogenazione di tutti i trasformatori, pertanto nello Stabilimento Enipower Mantova non vi è più presenza di PCB. Dichiarazione ambientale 2015 58 di 92 Stabilimento di Mantova Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento La Salute e la Sicurezza dei lavoratori rappresentano un principio fondamentale della politica dello Stabilimento Enipower Mantova cui corrispondono specifiche attività finalizzate al miglioramento continuo. Nel corso del 2014, a livello di azioni di prevenzione infortuni e investimenti rilevanti, si segnalano il controllo dello stato di efficienza dei camminamenti grigliati nei Cicli Combinati e il completamento della demolizione delle caldaie tradizionali dismesse, comportante la quasi totale eliminazione dell’amianto presente in Stabilimento e l’azzeramento dell’olio combustibile detenuto. Il Documento di Valutazione dei Rischi è stato aggiornato ad inizio 2014 con i rischi derivanti dal nuovo impianto SCR della centrale B6. Tutto il personale ha partecipato all’addestramento di spegnimento fuoco e lotta antincendio presso il campo prove dei vigili del fuoco all’interno dello Stabilimento. La sorveglianza sanitaria è stata effettuata dal Medico Competente, che si avvale del Centro Sanitario presente all’interno del sito multisocietario, su tutto il personale. Gli esiti hanno confermato l’idoneità alla mansione per tutti i dipendenti. Infortuni Nelle figure 39 e 40 sono riportate le situazioni degli infortuni verificatisi nello Stabilimento Enipower Mantova sotto forma di indice di frequenza (IF) e indice di gravità (IG). Nel 2014 sono stati segnalati e gestiti secondo apposita procedura di Stabilimento 2 mancati infortuni, che hanno determinato l’adozione di soluzioni atte ad evitarne il ripetersi. Come negli anni passati, anche nel 2014 sono stati utilizzati strumenti di prevenzione considerati come colonne portanti per conseguire l’obiettivo infortuni zero. Si segnala in particolare: manutenzione dei gruppi di produzione gestite attraverso piani di coordinamento della sicurezza dedicati; riunioni di sicurezza a vari livelli (n.12); verifiche in campo (n. 720 sopralluoghi). Dichiarazione ambientale 2015 59 di 92 Stabilimento di Mantova Figura 39: Indici di frequenza degli infortuni IF = INDICE DI FREQUENZA = numero infortuni x 1.000.000 / Ore Lavorate (esclusi infortuni in itinere) Figura 40: Indici di gravità degli infortuni IG = INDICE DI GRAVITÀ = numero giorni di assenza causati da infortunio x 1.000 / Ore Lavorate L’impegno di Enipower Mantova nella prevenzione degli infortuni si estende anche alle attività delle ditte terze: l’utilizzo di fornitori qualificati, l’elaborazione di piani di coordinamento delle fermate, l’effettuazione di riunioni di sicurezza con le imprese e le ispezioni in campo durante i lavori garantiscono alti livelli di sicurezza. Dichiarazione ambientale 2015 60 di 92 Stabilimento di Mantova Aspetti ambientali in condizioni di emergenza Le attività svolte nello Stabilimento Enipower Mantova rimangono al di fuori del campo di applicazione della normativa relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti, ai sensi del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. in quanto non sono cambiate le quantità delle sostanze indicate. Ciononostante, essendo lo Stabilimento collocato in un sito multisocietario dove sono presenti aziende le cui attività sono normate da tale legislazione, sono adottate procedure di gestione delle emergenze, comprese quelle ambientali, comuni a tutte le aziende coinsediate nel sito multisocietario4. In particolare: è attivo un presidio continuo di pronto intervento formato da squadre di vigili del fuoco, coordinate da un Tecnico in Turno e con il supporto di un presidio medico interno in conformità a quanto previsto dal DM 10/03/98; è in vigore una procedura di emergenza che prevede, qualora un evento anomalo possa evolvere in un’emergenza (limitata ad un reparto produttivo, ovvero estesa a più impianti, sino al punto di interessare l’intero sito multisocietario e l’esterno), l’adozione di strumenti operativi quali automezzi e squadre di emergenza, sistemi di comunicazione specifici, sino al caso estremo di interessamento delle Autorità esterne, Comando Provinciale VVF, Questura, Prefettura e Comune di Mantova; l’addestramento del personale alla gestione delle emergenze è realizzato mediante delle prove simulate che vengono pianificate ogni anno; è prevista almeno un’esercitazione di emergenza generale dell’intero sito annuale. Nel corso di queste simulazioni viene coinvolto anche il personale delle ditte terze. Inoltre sono pianificate con periodicità diverse alcune simulazioni di emergenza di singolo impianto. Per la gestione delle emergenze interne sono installati dispositivi automatici di rilevamento delle fughe di gas naturale, dispositivi di rilevamento e spegnimento automatico degli incendi e, infine, presidi mobili in ogni area dell’impianto (estintori, naspi, idranti..). 4 Enipower Mantova, inoltre, ricade nelle aziende le cui attività sono soggette, ai sensi del D.M. 16/02/1982 e s.m.i., all'esame e parere preventivo dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed il cui esercizio è soggetto a visita e controllo ai fini del rilascio del "Certificato di Prevenzione Incendi" (CPI). Pertanto, nell’ottobre 2005 è stata presentata al comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Mantova la relativa istanza ai sensi del D.P.R. n° 37 del 1998. A valle del sopralluogo preliminare dell’ente si è provveduto a fornire la documentazione integrativa richiesta. Allo stato attuale si è in attesa della nomina della Commissione incaricata del sopralluogo finale in Stabilimento da parte del Comitato Tecnico Regionale Vigili del Fuoco Lombardia. Dichiarazione ambientale 2015 61 di 92 Stabilimento di Mantova Aspetti ambientali indiretti Gli aspetti ambientali indiretti possono derivare dall’interazione dell’organizzazione con terzi siano essi stakeholder o appaltatori. delle attività Fornitori / Appaltatori L’utilizzo di fornitori di beni e servizi che sono necessari per lo svolgimento della normale operatività è un aspetto indiretto di particolare importanza. Le procedure EniPower, in accordo con quelle della capo gruppo Eni, prevedono che siano utilizzati solamente fornitori qualificati. Nel processo di qualifica, effettuato per EniPower da Eni o da altre società del gruppo, viene tenuto in considerazione il comportamento ambientale degli appaltatori e dei subappaltatori sia durante le attività in campo, sia all’interno dei loro confini aziendali. In occasione dei rinnovi contrattuali ogni fornitore viene valutato anche dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza nelle proprie attività mediante schede di feedback. A tutti gli appaltatori vengono inviati (sia all’emissione del contratto che al primo ingresso in Stabilimento) la Politica di Ambiente e Sicurezza EniPower e il Modulo di Segnalazione Ambientale5. Di seguito sono indicate le tipologie di servizi per i quali si ricorre a società terze: Gestione rifiuti: è effettuata tramite una società terza e prevede a livello contrattuale clausole per favorire il recupero rispetto allo smaltimento. Nel servizio è compresa anche l’organizzazione del trasporto. Gestione scarichi idrici: come descritto nel documento gli scarichi idrici dello Stabilimento EniPower sono sottoposti a trattamento unitamente a quelli del sito multisocietario nell’impianto della società Versalis. Approvvigionamento combustibili: esso viene fornito dalla divisione Eni G&P all’interno del contratto di tolling; la qualità della fornitura è monitorata con apposito analizzatore istallato nella stazione di decompressione e misura. Approvvigionamento chemicals: l’approvvigionamento di chemicals avviene in cisternette da 1000 litri o in autocisterne da 20 m3 (per soluzione ammoniacale ed ipoclorito). I possibili sversamenti delle sostanze sul suolo o sulle acque (in caso di incidente stradale o durante le operazioni di carico e scarico) rappresentano una criticità. Laboratori analisi fumi: i fumi della combustione sono analizzati da laboratori esterni per la determinazione degli eventuali microinquinanti. Tali laboratori eseguono anche la verifica dell’accuratezza delle misure degli analizzatori in continuo ai sensi della normativa vigente. Prestazioni meccaniche: tutte le attività a carattere meccanico che non possono essere eseguite da personale aziendale sono affidate a società terze; alcune di esse hanno normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da Versalis e sono oggetto di audit di verifica periodiche. Prestazioni elettrostrumentali: tutte le attività a carattere elettrostrumentale che non possono essere eseguite da personale aziendale sono affidate a società terze; alcune di esse hanno normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da Versalis e sono oggetto di audit di verifica periodiche. Prestazioni edili: tutte le attività a carattere edile che non possono essere eseguite da personale aziendale sono affidate a società terze; alcune di esse hanno 5 Il Modulo di Segnalazione Ambientale (MSA) serve per la rilevazione delle situazioni a rischio di danno ambientale che si possono presentare in modo imprevisto sugli impianti. Dichiarazione ambientale 2015 62 di 92 Stabilimento di Mantova normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da Versalis e sono oggetto di audit di verifica periodiche. Prestazioni controlli Non Distruttivi: i controlli non distruttivi (previsti o meno dalla normativa vigente e dai quali si desume la bontà dello stato delle apparecchiature e di alcune lavorazioni come le saldature) sono eseguiti da ditte specializzate. Controllo dispositivi antincendio: si tratta dei controlli previsti dalla normativa su tutti i presidi fissi di rilevazione e spegnimento incendio, ad eccezione degli estintori, degli idranti e dei naspi controllati dai VVF della società Versalis. Il risultato di ciascun controllo viene riportato su appositi registri. Prestazioni ingegneria: si tratta di studi in ambiti specifici e progettazioni di dettaglio per la realizzazione degli investimenti. Prestazioni pulizia/facchinaggi: si tratta di pulizie civili ed industriali routinarie o su evento specifico (ad esempio alla fine delle manutenzioni). Prestazioni residuali: si tratta di prestazioni di diversa tipologia che non comportano direttamente impatti ambientali rilevanti, pur se l’aspetto di per sé non può essere definito trascurabile. Dichiarazione ambientale 2015 63 di 92 Stabilimento di Mantova La Significatività degli Aspetti Ambientali La valutazione del livello di significatività di ciascun aspetto ambientale diretto è condotta, nelle condizioni applicabili (normali, anomale e d’emergenza), secondo l’apposita procedura societaria attraverso la determinazione di due indici, come descritto nei paragrafi seguenti: “FIP” (Fattore di Impatto Primario), che mette in evidenza gli aspetti ambientali diretti per cui si è verificato o meno un evento particolare (quali lamentele, superi di legge, procedimenti giudiziari e incidenti) che ne incrementa la significatività; “IPR” (Indice di Priorità di Rischio), dato dal prodotto di quattro fattori, che indicano rispettivamente: la gravità dell’aspetto, la sua probabilità di accadimento (reale presenza), la sensibilità del contesto su cui l’aspetto impatta e la variazione nel tempo dell’impatto ambientale. La "valutazione complessiva di significatività" (Vs) di ogni aspetto ambientale diretto avviene sommando il punteggio assegnato ai singoli indici FIP e IPR: Vs= FIP + IPR I dati in ingresso e i risultati della valutazione complessiva di significatività vengono così registrati nel Registro degli Aspetti Ambientali, in corrispondenza delle varie attività/lavorazioni elementari e condizioni operative. Il livello complessivo di significatività potrà variare tra 4 e 332, secondo i livelli di significatività descritti di seguito in funzione del punteggio ottenuto: Vs 4<=Vs<=60 SIGNIFICATIVITÀ NON RILEVANTE BASSA 60<Vs <=160 RILEVANTE MEDIA 160<Vs<=332 MOLTO RILEVANTE ALTA Dichiarazione ambientale 2015 PRIORITÀ DI INTERVENTO Aspetto NON RILEVANTE. Gli interventi di controllo effettuati sono sufficienti per il mantenimento. Aspetto RILEVANTE. É opportuno programmare interventi migliorativi nel medio/lungo termine mirati a ridurre il valore dei parametri dei criteri di valutazione. Aspetto MOLTO RILEVANTE. Necessità di programmare interventi urgenti, nel breve periodo, mirati a ridurre il valore dei parametri dei criteri di valutazione. 64 di 92 Stabilimento di Mantova ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Significatività Emissioni in atmosfera - Macroinquinanti (CO, NOx, SO2) Rilevante Emissioni in atmosfera - Microinquinanti Non rilevante Emissioni in atmosfera - Sostanze effetto serra (SF6, gas fluorurati) Non rilevante Emissioni non convogliate - Emissioni diffuse/fuggitive Non rilevante Scarichi idrici Non rilevante Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti, in particolare di quelli pericolosi Non rilevante Uso e contaminazione del suolo Non rilevante Consumo di energia Non rilevante Consumo di risorse naturali e materie prime Rilevante Consumi idrici Non rilevante Utilizzo materie prime ausiliarie (chemicals, additivi, oli lubr e diat) Non rilevante Rumore Non rilevante Campi elettromagnetici Non rilevante Radiazioni ionizzanti Non rilevante Odori Non rilevante PCB-PCT Non rilevante Amianto Non rilevante Impatto visivo Non rilevante Figura 41: significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anomale Dalla valutazione effettuata non emergono necessità di programmare interventi urgenti nel breve periodo. Valutazione degli Aspetti Ambientali indiretti La valutazione del livello di significatività di ciascun aspetto ambientale indiretto è condotta attraverso la combinazione di due elementi: controllo gestionale che la società può esercitare sulle attività/lavorazioni elementari, di terzi, che possono interagire con l’ambiente in modo indiretto; significatività intrinseca dell’aspetto ambientale. Si deve quindi operare la preliminare distinzione fra: aspetti ambientali indiretti di primo livello, riconducibili ad attività svolte da soggetti esterni che operano per la società e che possono essere progettati, coordinati e sorvegliati da personale societario; aspetti ambientali indiretti di secondo livello, direttamente controllati da soggetti esterni e solo in parte dalla società; Dichiarazione ambientale 2015 65 di 92 Stabilimento di Mantova Per valutare la significatività intrinseca (SI) degli aspetti ambientali indiretti si deve determinare l’indice SI: SI = R + I + S dove per R, si intendono i risultati derivanti da studi o dalla letteratura, I le indicazioni fornite dal soggetto esterno ed S la sensibilità accertata degli interlocutori. Successivamente, si deve procedere ad attuare, per gli aspetti su cui è possibile esercitare un’influenza, la pianificazione degli interventi da apportare al fine di ridurre nel tempo la significatività di tali aspetti. In funzione della significatività intrinseca dell’aspetto e dell’esistenza del controllo gestionale si possono avere le quattro possibilità riportate nella tabella sottostante: Punteggio CG SI Priorità d’intervento SIGNIFICATIVO SI >= 5 NON ADEGUATO CG > = 4 I SIGNIFICATIVO SI >= 5 ADEGUATO CG < 4 II NON SIGNIFICATIVO SI < 5 NON ADEGUATO CG > = 4 III NON SIGNIFICATIVO SI < 5 ADEGUATO CG < 4 IV ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI Contaminazione del sistema fognario Contaminazione del suolo Emissioni in atmosfera Emissioni non convogliate - Emissioni diffuse/fuggitive Scarichi idrici Produzione e/o trasporto e smaltimento di rifiuti Consumo di energia Consumi idrici Odori Utilizzo materie prime ausiliarie Rumore Radiazioni ionizzanti Amianto Necessità di programmare interventi urgenti mirati a ridurre il valore di entrambi i parametri dei criteri di valutazione È opportuno per esso programmare interventi migliorativi nel medio termine mirati a ridurre il valore dei parametri dei criteri di valutazione È opportuno per esso programmare interventi migliorativi nel medio termine mirati a ridurre il valore dei parametri dei criteri di valutazione ASPETTO AMBIENTALE NON SIGNIFICATIVO Gli interventi di controllo effettuati sono sufficienti per il mantenimento Controllo Significatività gestionale Adeguato Non significativo Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato Non significativo Adeguato per individuare la metodologia da applicare per la valutazione del controllo gestionale, tra le due alternative descriFigura 42: significatività degli aspetti ambientali indiretti Dichiarazione ambientale 2015 66 di 92 Stabilimento di Mantova OBIETTIVI E PIANO DI MIGLIORAMENTO Ogni anno la Direzione dello Stabilimento di Mantova valuta le prestazioni del sistema di gestione e individua gli obiettivi per gli anni futuri in relazione alla politica dello Stabilimento. Gli obiettivi che prevedono ulteriori riduzioni degli impatti ambientali, a prescindere che essi siano riferiti ad aspetti valutati significativi o non, sono esplicitati in un piano di miglioramento triennale. Inoltre viene fatto il consuntivo anno dopo anno di tutte le azioni previste e realizzate all’interno dei piani di miglioramento passati dato che i benefici indotti non terminano al completamento delle attività ma rimangono permanenti nel tempo. Resoconto del piano di miglioramento 2012 – 2015 Nella tabella 5 è riportato il rendiconto del piano di miglioramento 2012 – 2015 in termini di raggiungimento dei risultati attesi e del rispetto della data di conseguimento inizialmente prevista. Obiettivo Riduzione NOx delle emissioni di Riduzione delle emissioni di CO Riduzione delle emissioni di CO2 Riduzione del consumo di combustibile fossile (gas naturale) Riduzione della significatività dell’aspetto ambientale “rifiuti” in condizioni normali Riduzione della possibilità di contaminazione del suolo e della falda – oli/chemicals Intervento previsto Risultato raggiunto Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW p Realizzazione impianto per adeguamento B6 ai nuovi limiti di emissione degli NOx imposti 3 dall’AIA pari a 100 mg/Nm Installazione catalizzatore CO su CC2 Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW p Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW p Ammodernamento impianto di condizionamento, riscaldamento e ventilazione della centrale B6 Studio per realizzazione di un collettore per lo sfruttamento del vapore a bassa pressione in uscita dalla turbina a vapore per il teleriscaldamento Realizzazione di un sistema di lavaggio automatico dei condensatori ad aria dei cicli combinati Realizzazione di una piazzola attrezzata per la collocazione dei rifiuti e lo stoccaggio degli oli Realizzazione di una piazzola attrezzata per la collocazione dei rifiuti e lo stoccaggio degli oli Eliminazione olio combustibile residuo Bonifica e demolizione linee residue Riduzione progressiva amianto residuo Demolizione delle centrali dismesse B1/B2, B4/B5 e PK2 Dealogenazione di 108˙500 kg di olio con PCB presente in 7 trasformatori Eliminazione PCB Bonifica serbatoi centrali B4, B5 e B6 Dichiarazione ambientale 2015 Inserimento a Piano 2015-2018 In corso sì In corso sì sì 67 di 92 Stabilimento di Mantova Bonifica della falda Realizzazione impianto di tipologia “in-well stripping” per la bonifica della falda soggiacente le aree di proprietà Tabella 5: resoconto piano di miglioramento 2012-2015 Risultato pienamente conseguito Risultato parzialmente conseguito Risultato non conseguito Piano di miglioramento 2015 – 2018 Il piano di miglioramento 2015-2018 deriva dalle azioni che sono state individuate per conseguire quegli obiettivi che consentono di ridurre ulteriormente gli impatti ambientali delle attività svolte nello Stabilimento. Esso tiene in particolare considerazione gli aspetti ambientali significativi; ciononostante, nell’ottica di un continuo miglioramento, possono essere inseriti anche interventi per aspetti ambientali ritenuti non significativi. La tabella 6 illustra un prospetto riassuntivo in cui si riporta la valutazione degli aspetti ambientali diretti e si indicano gli impatti ambientali che sono stati inseriti nel piano di miglioramento. Per tutti gli aspetti ambientali inseriti nel piano di miglioramento è stata elaborata una tabella riassuntiva con l’evidenza delle responsabilità, risorse, tempistiche e stato di avanzamento. In questa tabella sono stati evidenziati gli obiettivi dei quali sono state concluse tutte le attività e il grado del loro raggiungimento. Aspetti ambientali esaminati Emissioni: Valutazione della significatività Impatti ambientali oggetto di miglioramento Significativo Emissioni in atmosfera Emissioni gas serra Scarichi idrici Produzione di rifiuti Non significativo Non significativo Qualità del suolo e della falda Non significativo Emissioni di NOX Emissioni di CO2 Riduzione rischio sversamenti Eliminazione olio combustibile residuo Bonifica falda Impiego risorse naturali ed energetiche: Acqua Combustibili fossili Non significativo Rumore e vibrazioni Odori Amianto Campi elettromagnetici Impatto visivo Biodiversità Sostanze pericolose per l’ozono PCB Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non applicabile Non significativo - Non significativo - Significativo Riduzione consumi Riduzione consumo specifico gas naturale Effetti sull’ecosistema: Aspetti ambientali in condizioni di emergenza - - - Tabella 6: riepilogo degli aspetti ambientali inseriti nel piano di miglioramento Dichiarazione ambientale 2015 68 di 92 Stabilimento di Mantova Schede di sintesi del piano di miglioramento 2015 – 2018 Sintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale Emissioni Aspetto ambientale da piano precedente Responsabile iniziativa OBIETTIVO Traguardi ed interventi previsti Costi approvati INSTALLAZIONE CATALIZZATORE CO SUL CC2 Emissioni in atmosfera Riduzione emissioni CO Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 30/06/2014 OBIETTIVO RAGGIUNTO 30/06/2014 Fatto 30/06/2015 In corso Referente area meccanica Servizi Tecnici 2.000.000 € Interventi previsti: 1) Installazione sistema 2) Verifica risultati: riduzione dell’indice di emissione di CO del CC2 NOTE: 69 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Impiego di risorse naturali ed energetiche Aspetto ambientale Consumo combustibili fossili Responsabile iniziativa OBIETTIVO Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 Traguardi ed interventi previsti Costi approvati Riduzione del consumo specifico di gas naturale Referente area meccanica Servizi Tecnici 300.000 € 31/12/2016 Commessa in fase di autorizzazione da CdA 1) Installazione sistema 31/12/2016 Da avviare 2) Verifica risultati 31/12/2017 Da avviare AMMODERNAMENTO IMPIANTO CONDIZIONAMENTO, RISCALDAMENTO VENTILAZIONE DELLA CENTRALE B6 DI E Interventi previsti: NOTE: 70 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Impiego di risorse naturali ed energetiche Aspetto ambientale Consumo combustibili fossili Responsabile iniziativa OBIETTIVO Traguardi ed interventi previsti Costi approvati Riduzione del consumo specifico di gas naturale Referente area meccanica Servizi Tecnici 100.000 € STUDIO PER REALIZZAZIONE DI UN COLLETTORE PER LO SFRUTTAMENTO DEL VAPORE A BASSA PRESSIONE IN USCITA DALLA TURBINA A VAPORE PER IL TELERISCALDAMENTO Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 30/06/2015 IN CORSO Interventi previsti: Redazione studio di ingegneria FATTO Emissione Richiesta di Apertura Commessa DA AVVIARE Emissione ordini Realizzazione progetto DA AVVIARE NOTE: 71 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova DA AVVIARE Impiego di risorse naturali ed energetiche Aspetto ambientale Utilizzo di risorse naturali ed energetiche da piano precedente Responsabile iniziativa OBIETTIVO Traguardi ed interventi previsti Costi approvati Riduzione del consumo specifico di gas naturale Referente area meccanica Servizi Tecnici 1.300.000 € REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI LAVAGGIO AUTOMATICO DEI CONDENSATORI AD ARIA DEI CICLI COMBINATI PER OTTENERE UN MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA QUANTIFICABILE IN UN RISPARMIO ENERGETICO DI ENERGIA TERMICA ASSOCIATA AL COMBUSTIBILE PARI A CIRCA 7˙500 MWH/ANNO Interventi previsti: 1) emissione Richiesta di Apertura Commessa 2) completamento studio di ingegneria 3) realizzazione intervento pilota 4) completamento progetto 5) verifica risultati Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 Dicembre 2015 In corso realizzazione intervento pilota 31/03/2010 30/09/2010 31/12/2014 30/06/2015 31/12/2015 Fatto Fatto Fatto Da avviare Da avviare NOTE: è stata riformulata la modalità di realizzazione del progetto, prevedendo preliminarmente l’installazione di un intervento “pilota” su una quota parte dei condensatori, al fine di verificarne le performances per poi completare tutto il progetto. 72 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Qualità del suolo e della falda Aspetto ambientale Contaminazione del suolo e della falda da piano precedente Responsabile iniziativa OBIETTIVO Traguardi ed interventi previsti Costi approvati Responsabile HSEQ Bonifica falda 1.350.000 € REALIZZAZIONE IMPIANTO DI TIPOLOGIA “INWELL STRIPPING” PER LA BONIFICA DELLA FALDA SOGGIACENTE LE AREE DI PROPRIETÀ Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 Maggio 2013 OBIETTIVO RAGGIUNTO Interventi previsti: 1) emissione Richiesta di Apertura Commessa 2) emissione ordini 3) ingegneria di dettaglio 01/03/2011 30/06/2012 31/07/2012 Fatto Fatto Fatto 4) realizzazione impianto 30/06/2013 Fatto 5) verifica raggiungimento obiettivi 31/05/2016* In corso NOTE: * Data desunta dalle ipotesi progettuali (tempistiche di bonifica previste pari a 3 anni dalla messa in esercizio dell’impianto). La verifica reale dell’efficacia potrà protrarsi nel tempo in funzione del variare delle condizioni esterne di contaminazione. 73 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Qualità del suolo e della falda Aspetto ambientale Contaminazione del suolo Responsabile iniziativa OBIETTIVO Traguardi ed interventi previsti Costi approvati Miglioramento sistema dosaggio chemicals Referente area meccanica Servizi Tecnici 250.000 € SOSTITUZIONE DOSAGGIO CHEMICALS ACQUA DEMINERALIZZATA, TORRI DI RAFFREDDAMENTO E CENTRALE B6 Stato Previsione avanzamento al: completamento 15/05/15 Dicembre 2016 In corso Interventi previsti: 1) emissione Richiesta di Apertura Commessa 2) emissione ordini 3) ingegneria di dettaglio 31/12/15 30/06/2015 In corso In corso 4) realizzazione impianto 31/12/2016 In corso 5) verifica raggiungimento obiettivi 31/12/2017 Da avviare 74 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Fatto Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei piani di miglioramento Nelle figure 42, 43, e 44 sono riportati, anno per anno, i risultati degli interventi eseguiti raccolti per tipologia di impatto ambientale. Nell’allegato tecnico n° 4 sono riportate delle schede di dettaglio in cui sono descritte le modalità di calcolo dei valori riportati nei grafici analiticamente per ciascun intervento eseguito. Emissioni NOx evitate - ton 4.000 3.000 2.000 1.000 0 200 200 200 201 201 201 201 201 Anno 262 369 466 368 390 438 368 397 Progressivo 262 631 1.09 1.46 1.85 2.29 2.66 3.05 Figura 42: tonnellate di NOx evitate Combustibile risparmiato - Smc 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anno 492.148 700.768 1.833.514 1.947.716 2.000.714 1.558.136 2.063.688 Progressivo 492.148 1.192.916 3.026.430 4.974.146 6.974.860 8.532.996 10.596.684 Figura 43: gas naturale risparmiato 75 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova Prelievo acque - mc 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anno 92.782 132.112 184.694 206.160 215.366 132.947 214.601 Progressivo 92.782 224.894 409.588 615.748 831.114 964.061 1.178.662 Figura 44: risparmio di prelievo acque 76 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova VOCABOLARIO ESSENZIALE ACQUE, impianto di depurazione delle Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico, fisico, chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai liquidi. I trattamenti meccanici hanno la funzione di separare gran parte dei materiali in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano la degradazione delle sostanze organiche a opera di particolari microrganismi. Infine i trattamenti chimicofisici consistono essenzialmente nell’insolubilizzazione e nella successiva separazione di sostanze disciolte. ANIDRIDE CARBONICA (CO2) Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È presente in atmosfera per lo 0,03% in volume. Costituisce il reagente fondamentale per la fotosintesi clorofilliana. ASPETTO AMBIENTALE Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente. AUDIT AMBIENTALE Verifica ispettiva. Per audit di sicurezza o ambientale si intende l’insieme delle attività svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente, anche mediante la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati e l’individuazione di eventuali azioni correttive (UNI ISO 14050). Questo al fine di facilitare il controllo di gestione delle prassi che possono avere un impatto sull’ambiente e valutare la conformità alle politiche ambientali aziendali (Regolamento CE n. 1221/2009 “EMAS III”). Audit ambientali o di sicurezza possono essere svolti sia da verificatori interni all’azienda, sia da esterni, quali società di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o da verificatori accreditati dell’Unione Europea. BONIFICA Ogni intervento di rimozione della fonte inquinante e di quanto della stessa contaminato, fino al raggiungimento dei valori limite conformi all’utilizzo previsto per l’area (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Esistono diverse tipologie di interventi di bonifica: interventi di tipo chimico, che tendono a trasformare le sostanze inquinanti in sostanze non pericolose; interventi di tipo fisico, che riescono a rimuovere le sostanze inquinanti; interventi di tipo termico; interventi di tipo biologico, che sfruttano la capacità di alcuni batteri che si nutrono di sostanze contaminanti. CALDAIA L’unità centrale di un impianto a ciclo vapore convenzionale, costituita da bruciatore e scambiatore termico, destinata a trasformare l’energia chimica del combustibile in energia termica (calore), che a sua volta trasforma l’acqua di processo in vapore (usato come vettore energetico per l’azionamento delle turbine [cfr. TURBINA A VAPORE]). CALDAIA A RECUPERO Scambiatore di calore inserito negli impianti a ciclo combinato [cfr. CICLO COMBINATO] a valle del turbogas [cfr. TURBINA A GAS]: le tubazioni componenti sono percorse da acqua di processo che vaporizza assorbendo il calore dei gas di scarico della turbina che lambiscono le pareti esterne dei tubi. CAMERA DI COMBUSTIONE Parte di un impianto termico nella quale viene innescata la combustione tra combustibile e aria comburente compressa ad alta pressione, in modo da trasformare l’energia chimica contenuta nel combustibile in energia termica. I prodotti della combustione, chiamati “fumi”, sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino dopo la loro espansione in turbina [cfr. TURBINA A VAPORE e cfr. CICLO COMBINATO]. CAMINO Tubazione verticale utilizzata per immettere in atmosfera ad altezza opportuna i “fumi” in uscita dall’impianto di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE]. CERTIFICAZIONE Procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta che un prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti specificati. CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno iniziato a sottoporsi alla verifica di certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontato significative anomalie nel Sistema di Gestione Ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una certificazione ambientale che si rifà allo standard volontario prescelto (ISO 14000). Alcune società di consulenza si stanno orientando a operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009 “EMAS III”), che prevede l’accreditamento di verificatori a livello comunitario. La certificazione ambientale può essere rilasciata oltre che per un Sistema di Gestione (a livello di sito o d’impresa) anche per un Rapporto ambientale. In quest’ultimo caso viene verificata la correttezza della metodologia impiegata nella raccolta, elaborazione e rappresentazione dei dati e vengono di solito effettuate verifiche a campione sulle attività oggetto del Rapporto. CICLO BRAYTON Ciclo termodinamico in cui l’energia termica posseduta dai gas derivanti dalla combustione del combustibile viene convertita in energia meccanica e quindi elettrica [cfr. CICLO COMBINATO]. 77 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova CICLO COMBINATO Tecnologia impiantistica per la produzione di energia elettrica da combustibili in forma gassosa, che si basa sull’applicazione combinata di due cicli termodinamici che lavorano in due fasi successive, il ciclo Brayton [cfr. CICLO BRAYTON] e il ciclo Rankine [cfr. CICLO RANKINE], attraverso l’utilizzo di una o più turbine (generalmente a gas: turbogas [cfr. TURBINA A GAS]) associate a una turbina a vapore [cfr. TURBINA A VAPORE]. Nella prima fase, una miscela di aria compressa e gas naturale viene fatta bruciare in una camera di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE]: i gas di scarico della combustione ad alta pressione si espandono e mettono in rotazione le pale di una turbina a gas, collegata a un alternatore che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Nella seconda fase (ciclo acquavapore), i gas di combustione allo scarico della turbina, ancora a elevata temperatura, vengono inviati in un generatore di vapore a recupero [cfr. CALDAIA A RECUPERO], che scambia il calore residuo dei fumi con l’acqua di processo che corre all’interno di tubazioni, per produrre vapore: i fumi così raffreddati sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino [cfr. CAMINO] a una temperatura minore, mentre il vapore è utilizzato come vettore energetico per l’azionamento delle turbine a vapore, che trasformano l’energia termica in energia meccanica (poi trasformata in energia elettrica dai generatori collegati alle turbine), senza richiedere la combustione di ulteriori combustibili. Il vapore “esausto” viene infine incanalato in un condensatore [cfr. CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO] destinato a ritrasformare il vapore in acqua, che viene reimmessa nel ciclo. Le centrali a ciclo combinato permettono quindi un uso particolarmente efficiente del combustibile, la cui energia è sfruttata a cascata in due diverse parti dell’impianto entrambe destinate alla generazione di energia elettrica, e consentono un limitato impatto ambientale in termini di inquinamento termico e di emissioni inquinanti, ridotte dal minor consumo specifico di combustibili e dalle condizioni ottimali di combustione in termini di temperatura. Qualora il calore in uscita dal ciclo combinato venga ulteriormente impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore tecnologico, si ha cogenerazione [cfr. COGENERAZIONE]. CICLO RANKINE – CICLO A VAPORE CONVENZIONALE Ciclo termodinamico in cui l’energia termica posseduta dai gas derivanti dalla combustione del combustibile viene ceduta all’acqua di processo per la produzione di vapore e successivamente convertita in energia meccanica e quindi elettrica [cfr. CICLO COMBINATO]. CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO Circuito a ciclo aperto o chiuso, completo di torre di raffreddamento a tiraggio forzato o naturale, in cui scorre il fluido refrigerante (aria, acqua dolce o acqua di mare) che alimenta il condensatore [cfr. CICLO COMBINATO] usato per ritrasformare il vapore “esausto” – scaricato dalla turbina a vapore – in acqua, che viene reimmessa nel ciclo. COGENERAZIONE Produzione congiunta di energia elettrica e di calore – sotto forma di vapore destinato a insediamenti industriali o a reti di teleriscaldamento –, realizzata in uno stesso impianto: rispetto alle produzioni separate delle stesse quantità di energia in impianti convenzionali, che richiedono due flussi distinti di combustibili, la generazione in cascata di energia elettrica e di vapore permette di utilizzare in modo più efficiente l’energia contenuta nel combustibile immesso, realizzando un significativo risparmio energetico e correlati vantaggi economici e ambientali. COMBUSTIONE Reazione di sostanze organiche con l’ossigeno. Essa produce principalmente ossidi di carbonio, vapore d’acqua ed energia termica. CONDIZIONI ISO condizioni di temperatura ambiente di 15° C, pressione di 1,013 bar e umidità relativa del 60%. CONVALIDA: la conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la verifica, che le informazioni e i dati contenuti nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata sono affidabili, credibili e corretti e che soddisfino le disposizioni del regolamento EMAS. DEVIAZIONE STANDARD: Indicazione di quanto si discostano i singoli dati dal valore medio (si ottiene mediante la radice quadrata della somma dei quadrati degli scarti dei singoli dati dalla media diviso il totale del numero delle osservazioni meno uno) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. EFFETTO SERRA Fenomeno naturale di riscaldamento degli strati inferiori dell’atmosfera e della superficie terrestre, provocato dall’azione di schermo esercitata da alcuni gas [cfr. GAS A EFFETTO SERRA O GAS SERRA (GREENHOUSE GASES)], che permettono il passaggio della radiazione solare diretta verso la Terra, ma impediscono la dispersione del calore terrestre verso lo spazio, garantendo così una temperatura adatta allo sviluppo e sopravvivenza delle specie animali e vegetali sulla Terra, come avviene in una serra. Dall’inizio dell’era industriale a oggi, secondo molti scienziati, l’aumento – dovuto alle attività antropiche – delle concentrazioni in atmosfera di questi gas ha intensificato il fenomeno, provocando un aumento della temperatura media del Pianeta e una conseguente modificazione del clima su tutto il globo. ELETTRODOTTO Insieme dei conduttori (cavi) e dei sostegni (tralicci o pali) per il trasporto dell’energia elettrica; un elettrodotto può portare più di una linea elettrica. 78 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova EMISSIONE Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa oppure onda sonora o elettromagnetica, introdotta nell’ecosistema, proveniente da un impianto o da qualsiasi altra fonte che può produrre direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente. FALDA ACQUIFERA Zona sotterranea impregnata d’acqua, costituita da terreni permeabili per porosità o fessurazione, delimitati inferiormente da uno strato di roccia impermeabile; quando la falda acquifera è delimitata anche superiormente da strati impermeabili si ha una falda artesiana. A partire dal piano campagna si possono incontrare più falde acquifere, la prima delle quali è detta falda freatica. FATTORE DI EMISSIONE Quantità di sostanza inquinante emessa riferita al processo produttivo considerato nella sua globalità e nelle sue fasi tecnologiche: si esprime con riferimento alla massa di prodotto o materia prima impiegata, o comunque di altri parametri idonei a rappresentare il settore produttivo in esame (cfr. D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). GAS A EFFETTO SERRA O GAS SERRA (GREENHOUSE GASES) Sostanze gassose “trasparenti” allo spettro delle radiazioni solari e “opache” allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie della Terra: questa loro duplice azione, favorendo l’accumulo di calore negli strati atmosferici a contatto con la superficie terrestre, è responsabile del cosiddetto “effetto serra” [cfr. EFFETTO SERRA], che consente un riscaldamento adatto allo sviluppo delle specie animali e vegetali sulla Terra. L’elenco dei gas serra è molto ampio, ma le sostanze che contribuiscono in maniera significativa all’effetto serra sono: il vapor d’acqua, l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoro di zolfo (SF6). Tali gas incidono in modo diverso sull’effetto serra e pertanto sono introdotti appositi “potenziali di riscaldamento globali” (GWP, Global Warming Potential), che riportano l’effetto di ciascuno di essi a quello di una massa equivalente di CO2 (il gas serra con la maggiore concentrazione nella stratosfera) occorrente per creare lo stesso effetto nello stesso periodo di tempo: ad esempio, 1 tonnellata di CH4 equivale a 21 tonnellate di CO2. GAS NATURALE Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte da metano (dall’88% al 98%) e per il resto da quantità variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici superiori quali etano, propano, butano, pentano, etc. Trova larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e, come materia prima, nell’industria petrolchimica. HGPI acronimo dell’inglese “Hot Gas Path Inspection”. È un tipo di fermata manutentiva preventiva cui è sottoposto un impianto a ciclo combinato. Nello specifico l’ispezione è rivolta ai componenti che si trovano sul percorso compiuto dai gas caldi. Normalmente prevede la sostituzione delle palette e degli ugelli della turbina, dei bruciatori e di tutti gli altri componenti ad essi correlati. IMPATTO AMBIENTALE Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un’organizzazione. (UNI ISO 14001:2004). INDICATORE DI PRESTAZIONE AMBIENTALE: un’espressione specifica che consente di quantificare la prestazione ambientale. INDICE DI FREQUENZA, INDICE DI GRAVITÀ L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) classifica la pericolosità di una determinata attività per i lavoratori in funzione di due indici principali: l’indice di frequenza e l’indice di gravità degli infortuni. L’indice di frequenza rappresenta il numero di infortuni che ogni anno si verificano per ogni mille addetti a un determinata attività. L’indice di gravità rappresenta invece il numero di giorni di attività perduti all’anno per ogni addetto a una determinata attività. INQUINANTE Sostanza che, immessa nell’ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, con potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente stesso. ISO Sigla di International Organization for Standardization, organismo mondiale che sovrintende alla normazione tecnica. Nel 2004, l’ISO ha ripubblicato la serie di norme 14000 sulla gestione ambientale, punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. ISPRA/ARPA L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex APAT) svolge attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell’ambiente e per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo (monitoraggio, informazione, definizione di standard di qualità ambientale, impulso alla ricerca di tecnologie ecocompatibili), e svolge attività di collaborazione, consulenza, servizio e supporto alle altre Pubbliche Amministrazioni, definite con apposite convenzioni, nonché le funzioni di segreteria tecnica del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit ambientale (EMAS) e sull’Ecolabel. L’ISPRA nasce dalla fusione tra l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA, istituita con la legge del 21 gennaio 1994, n. 61 con cui erano state sottratte alle USL le competenze in materia di controlli ambientali) e il Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo il dettato normativo contenuto nel D.P.R. 207 dell’8 agosto 2002. L’APAT ha autonomia tecnicoscientifica e finanziaria, e opera sulla base di un programma triennale, aggiornato annualmente, che determina obiettivi, priorità e risorse, in attuazione delle direttive del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. La legge n. 61 del 21 gennaio 1994 ha anche dato mandato alle Regioni e alle Province autonome 79 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA) e provinciali autonome (APPA), alle quali sono affidati compiti di intervento operativo sul territorio. MERCATO DEI SERVIZI DI DISPACCIAMENTO (MSD) Sede di negoziazione delle offerte di acquisto e vendita di servizi di dispacciamento. Nel MSD Terna S.p.A. si approvvigiona delle risorse necessarie alla gestione e al controllo del sistema (risoluzione delle congestioni intrazonali, creazione della riserva di potenza, bilanciamento in tempo reale). La partecipazione al MSD è obbligatoria per tutte le unità di produzione abilitate; le offerte sono accettate sulla base del merito economico, compatibilmente con la necessità di assicurare il corretto funzionamento del sistema, e sono valorizzate al prezzo offerto. MESSA IN SICUREZZA Ogni intervento per il contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante rispetto alle matrici ambientali circostanti (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Ogni operazione finalizzata all’instaurazione e al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area o sito industriale. Ciò delimita l’estensione dell’area inquinata e isola la sorgente dell’inquinamento per impedire la propagazione della contaminazione e per evitare pericoli per la salute e la sicurezza delle persone e dell’ambiente all’esterno dell’area isolata. MONITORAGGIO AMBIENTALE Controllo svolto attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di determinati parametri che caratterizzano l’ambiente. MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) Gas tossico che si forma come conseguenza dalla combustione incompleta del carbonio contenuto nei combustibili fossili, provocata da temperature di combustione troppo basse, tempo di residenza nella zona di combustione troppo breve, mescolamento inefficace di combustibile e aria comburente causa di deficit locali di ossigeno. OLIO COMBUSTIBILE Frazione pesante ottenuta dalla raffinazione del petrolio e utilizzata come combustibile per l’industria, le centrali termoelettriche e la propulsione delle navi. OSSIDI DI AZOTO (NOx) Agenti inquinanti che si formano nei processi di combustione nei quali l’azoto libero, che costituisce circa l’80% dell’atmosfera, si combina con l’ossigeno: tra i vari ossidi di azoto, contribuiscono maggiormente all’inquinamento atmosferico il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2). Il contributo maggiore all’inquinamento da ossidi di azoto proviene dai trasporti stradali, dalla combustione di combustibili fossili e dall’attività industriale. Per le turbine a gas, è considerato come BAT l’impiego di bruciatori DLN (Dry Low NOx), che limitano le emissioni degli ossidi di azoto all’origine del processo di combustione, perché evitano la produzione di emissioni secondarie proprie dei processi di trattamento dei fumi. OSSIDI DI ZOLFO (SOx) Anidride solforosa (SO2) e anidride solforica (SO3), agenti inquinanti prodotti della combustione dello zolfo e di prodotti solforati presenti nel carbone e in alcuni prodotti petroliferi. Per gli impianti di combustione alimentati con combustibili solidi e liquidi, l’uso di combustibili con basso contenuto di zolfo è considerata come BAT. Il gas naturale è ritenuto privo di zolfo. PIANO DI EMERGENZA Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze dannose per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina e ottimizza le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche. Un piano di emergenza deve includere le responsabilità e le autorità, le azioni da intraprendere nelle diverse situazioni e i piani di comunicazione interna ed esterna. POLVERI Le polveri – o particolato – sono microscopiche particelle solide disperse nell’aria, emesse durante la combustione della frazione minerale di combustibili solidi e liquidi. La combustione del gas naturale non è una sorgente significativa di emissioni di polveri in condizioni controllate di combustione. PRESTAZIONE AMBIENTALE Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale, conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla base della sua politica ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi (ISO 14001). PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA ELETTRICA Somma delle quantità di energia elettrica prodotte, misurate ai morsetti dei generatori elettrici. PRODUZIONE NETTA DI ENERGIA ELETTRICA Somma delle quantità di energia elettrica prodotte, misurate in uscita dalle centrali di generazione elettrica, deducendo cioè la quantità di energia elettrica destinata ai servizi ausiliari della produzione (servizi ausiliari di centrale e perdite nei trasformatori di centrale). QUALITÀ DELL’ARIA Per livelli di qualità dell’aria, si intende la concentrazione di uno o più inquinanti rilevata nell’aria ambientale, di solito come valore medio in un determinato periodo di tempo. Tali valori, confrontati con opportuni standard fissati dalla normativa, permettono di stabilire il grado di inquinamento atmosferico presente. RETI E STAZIONI DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Le reti di monitoraggio sono strutture costituite da stazioni automatiche di monitoraggio dotate di strumentazione per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera, da sistemi manuali o automatizzati di rilevamento dati e da una 80 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova centrale operativa. L’organizzazione di più punti di misura permette di fornire informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione delle misure. SGA Sistema di Gestione Ambientale La parte del sistema di gestione aziendale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale. La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della qualità. SOSTENIBILITÀ Si definisce sostenibile la gestione di una risorsa se, nota la sua capacità di riproduzione, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinata soglia. TEP Tonnellata equivalente di petrolio Unità convenzionale, pari a 10 milioni di kcal, con cui può essere espressa la quantità di una qualsiasi fonte energetica, confrontando la sua potenzialità energetica con quella del petrolio greggio. TOLLING La gestione industriale in tolling delle centrali termoelettriche prevede una relazione complessa e stretta tra toller e tollee. Enipower Mantova (il tollee) produce il prodotto (energia elettrica ed energia termica) grazie a combustibili forniti da eni (il toller). Il prodotto è così di proprietà del toller, che indica le strategie di carattere economico-commerciale, assumendosi il rischio di mercato dell’approvvigionamento del combustibile e della commercializzazione dei prodotti. Enipower Mantova riceve quindi le direttive per la programmazione della produzione sul medio-lungo termine ed è responsabile della gestione industriale e della programmazione di breve termine. Enipower Mantova sostiene quindi i rischi operativi derivanti dall’esercizio e manutenzione delle centrali, condotti secondo criteri di ottimizzazione dei costi di esercizio, di ricerca della massima affidabilità ed efficienza degli impianti e la riduzione del numero delle accidentalità TURBINA A GAS Macchina destinata alla generazione di energia elettrica mediante conversione dell’energia chimica contenuta nei gas combusti direttamente all’interno della macchina stessa: essa è composta da un compressore che aspira l’aria ambiente e la porta ad alta pressione, da una camera di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE] in cui questa aria comburente si mescola con il combustibile iniettato, e da una numerosa serie di palette montate su file successive attorno a un asse rotante, messo in rotazione dall’espansione contro le palette dei prodotti di combustione allo stato gassoso ad alta temperatura e pressione. Il moto viene poi trasmesso all’alternatore, che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. TURBINA A VAPORE Macchina destinata alla generazione di energia elettrica mediante conversione dell’energia termica posseduta dal vapore generato in una caldaia [cfr. CALDAIA e cfr. CALDAIA A RECUPERO] in energia meccanica, a seguito dell’impatto del vapore ad alta pressione sulle pale montate su un asse: un generatore collegato all’asse della turbina trasforma il moto rotatorio in energia elettrica. ACRONIMI UTILIZZATI NEL TESTO D.Lgs. Decreto Legislativo DPI Dispositivi di Protezione Individuale EMAS Environmental Management and Audit Scheme HSEQ Health Safety and Evironment (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità) ISO Intermational Standard Organization PCB Policlorobifenili REST Responsabile di Stabilimento 81 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova Allegato tecnico n° 1: Analisi acque di scarico fognatura di raffreddamento Giugno 2014 DENOMINAZIONE PUNTI DI CONTROLLO SCARICHI PARZIALI DI RAFFREDDAMENTO Parametro analizzato Materiali in sospensione Materiali grossolani pH Colore Odore Azoto ammoniacale Azoto nitrico Azoto nitroso Azoto totale BOD5 Cloro attivo COD Cianuri Cloruri Solfati Fosforo totale Tensioattivi totali Composti Organici Alogenati* Alluminio Arsenico Cadmio Tallio Cromo Unità di misura Valore limite (per acque superficiali) 19 bis mg/l <80 2,00 44 55 4,50 10 9,5 T101 17 3 Assenti Assenti Assenti 7,70 non percettibile non causa molestie Incolore Incolore Incolore Incolore Incolore Incolore Inodore Inodore Inodore Inodore Inodore <15 n.r. 0,519 0,0970 0,111 n.r. 0,204 <20 1,80 0,970 3,69 0,458 0,615 1,74 <0,6 n.r. n.r. 0,133 n.r. n.r. 0,0420 - 1,83 0,970 3,82 0,458 0,615 1,78 <40 n.r. n.r. 3,00 n.r. 4,00 3,00 <0,2 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. <160 10,5 10,5 14,5 12 15,5 <0,5 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. <1200 1,78 27,9 4,35 11,8 15,3 1,88 <1000 9,30 16,7 11,8 10,8 13,9 7,24 <10 0,0518 0,220 0,0205 0,118 0,165 0,297 <2 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. mg/l 0,1 n.r. 0,00396 0,000239 0,00810 0,0190 0,000199 mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l <1 <0,5 <0,02 <2 0,0752 0,000955 0,000696 n.r. 0,140 0,00281 n.r. n.r. 0,0566 0,000567 n.r. n.r. 0,150 0,00239 n.r. n.r. 0,179 0,00319 n.r. n.r. 0,0979 0,000491 0,000357 n.r. 0,00209 0,000861 0,000606 0,000817 0,00697 mg/l (come NH4) mg/l (come N) mg/l (come N) mg/l (come N) mg/l (come O2) mg/l (come Cl2) mg/l (come O2) mg/l (come CN) mg/l (come Cl) mg/l (come SO4) mg/l (come P) mg/l [5,5-9,5] Inodore 8,9 6,48 Assenti BCB49 Assenti - Assenti 58 6,84 6,48 6,47 n.r. 82 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova 18 n.r. n.r. 0,00126 Cromo esavalente Ferro Manganese Mercurio Nichel Piombo Rame Zinco Benzene Etilbenzene Stirene Toluene Xileni Isopropilbenzene Idrocarburi totali (IR) Fenoli totali Escherichia coli Saggio di tossicità acuta (daphnia magna) Fluorantene Benzo(b)fluoranten e Benzo(k)fluoranten e Benzo(a)pirene Benzo(ghi)perilene Indeno(1,2,3-cd) pirene Benzo(a)antracene Dibenzo(a,h)antrac ene Benzo(j)fluorantene Dibenzo(a,e)pirene Dibenzo(a,h)pirene Dibenzo(a,i)pirene Dibenzo(a,l)pirene IPA totali Diosssine/Furani Acrilonitrile* Selenio mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l <0,2 <2 <2 <0,005 <2 <0,2 <0,1 <0,5 - n.r. 0,0752 0,00415 n.r. 0,000773 0,00368 0,00929 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,000488 mg/l <5 n.r. <0,5 n.r. <5000 0 % <50 mg/l mg/l - mg/l (come fenolo) UFC/100 ml mg/l n.r. 0,204 0,0155 n.r. 0,00111 0,000676 0,00261 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0737 n.r. 0,0905 0,0193 n.r. 0,00326 0,00129 0,00757 0,470 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,189 0,0183 n.r. 0,00111 0,000721 0,00433 0,0174 n.r. n.r. n.r. 0,0000590 n.r. n.r. n.r. 0,000800 0,244 0,0208 n.r. 0,00164 0,000813 0,00237 0,0404 0,0000924 0,000138 n.r. 0,0000861 n.r. 0,000213 n.r. n.r. 0,236 0,0183 n.r. 0,00189 0,00425 0,00544 0,157 0,0518 0,108 0,0367 0,0151 0,00454 0,109 n.r. n.r. - mg/l mg/l mg/l - mg/l mg/l - mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l ng/l mg/l mg/l 0,1 - - - * Limite specifico dell’AIA di Versalis 83 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova n.r. n.r. n.r. n.r. 15 0 0 0 13 0 7 10 0 0 0 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,000558 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. Dicembre 2014 DENOMINAZIONE PUNTI DI CONTROLLO SCARICHI PARZIALI DI RAFFREDDAMENTO Parametro analizzato Materiali in sospensione Materiali grossolani pH Colore Odore Azoto ammoniacale Azoto nitrico Azoto nitroso BOD5 Cloro attivo COD Cianuri Cloruri Solfati Fosforo totale Tensioattivi totali Composti Organici Alogenati* Alluminio Arsenico Cadmio Tallio Cromo Cromo esavalente Ferro Unità di misura Valore limite (per acque superficiali) 19 bis 44 55 58 BCB49 T101 mg/l <80 18 9 12,5 4 14 14 Assenti 7,69 Assenti Assenti Assenti [5,5-9,5] non percettibile non causa molestie Incolore Incolore Incolore Incolore Incolore Incolore Inodore Inodore Inodore Inodore Inodore <15 0,253 0,250 n.r. 2,12 0,189 0,195 <20 1,12 6,01 1,5 2,24 5,94 0,905 <0,6 0,0303 0,0191 0,0361 0,0264 0,135 0,0256 <40 3,00 6,00 3,00 3,00 9,00 n.r. <0,2 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. <160 9,5 18,5 10,5 10,5 11,0 8,0 <0,5 n.r. n.r. n.r. 0,0229 n.r. n.r. <1200 2,69 37,7 3,84 9,08 22,6 2,41 <1000 9,12 39,9 14,1 14,5 33,7 7,8 <10 0,0802 0,333 0,0362 0,0567 0,167 0,0587 mg/l (come NH4) mg/l (come N) mg/l (come N) mg/l (come O2) mg/l (come Cl2) mg/l (come O2) mg/l (come CN) mg/l (come Cl) mg/l (come SO4) mg/l (come P) mg/l Inodore 8,37 Assenti 9,38 8,62 7,68 Assenti 8,16 <2 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. mg/l 0,1 n.r. 0,00259 n.r. 0,00143 n.r. n.r. mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l <1 <0,5 <0,02 <2 <0,2 <2 0,957 0,00147 0,00150 0,0000272 0,190 0,00219 n.r. n.r. 0,471 0,00159 n.r. n.r. 0,194 0,00104 n.r. n.r. 0,111 0,00191 n.r. n.r. 0,942 0,000551 0,000780 n.r. 0,00643 0,000930 1,12 0,00132 n.r. 0,254 0,0112 0,00168 0,335 0,00131 n.r. 0,243 0,000467 n.r. 0,178 0,00488 n.r. 0,819 84 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Manganese Mercurio Nichel Piombo Rame Zinco Benzene Etilbenzene Stirene Toluene Xileni Isopropil benzene Idrocarburi totali (IR) Solventi organici aromatici Fenoli totali Escherichia coli Saggio di tossicità acuta (daphnia magna) Fluorantene Benzo(b)fluoranten e Benzo(k)fluoranten e Benzo(a)pirene Benzo(ghi)perilene Indeno (1,2,3-cd) pirene Benzo(a)antracene Dibenzo(a,h)antrac ene Benzo(j)fluorantene Dibenzo(a,e)pirene Dibenzo(a,h)pirene Dibenzo(a,i)pirene Dibenzo(a,l)pirene IPA totali Diosssine/Furani Acrilonitrile* Selenio mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l <2 <0,005 <2 <0,2 <0,1 <0,5 - 0,0304 0,0000537 0,00473 0,0199 0,00854 0,248 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0136 n.r. 0,00195 0,00136 0,00284 0,0457 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,00770 0,0000720 0,00119 0,000928 0,00242 0,0189 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0122 n.r. 0,00187 0,00205 0,00439 0,0646 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0152 n.r. 0,00152 0,000430 0,00188 0,00870 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0171 n.r. 0,00254 0,0178 0,00272 0,138 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. mg/l <5 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. mg/l <0,2 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. <0,5 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. <5000 208 0 16 8 12 4 % <50 7 3 3 10 7 7 mg/l mg/l - n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. mg/l (come fenolo) UFC/100 ml mg/l - mg/l mg/l mg/l - mg/l mg/l - mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l ng/l mg/l mg/l 0,1 - - - * Limite specifico dell’AIA di Versalis 85 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Allegato tecnico n° 2: Elenco quali-quantitativo rifiuti prodotti 2012-2014 P P P P NP NP P P P P P P P P P NP NP P Quantità 2012 t ------1,92 --4,7 0,06 --0,64 23,72 15,4 4,26 Quantità 2013 t 0,76 0,22 205,88 -3,76 ---1,9 1,88 --1,7 0,14 18,6 30,76 0,5 150202 P 4,76 14,7 150203 160114 160212 160213 160213 160214 160216 160303 160304 160305 160306 NP P P P NP NP NP P NP P NP 26,04 0,08 0,14 0,04 0,22 ------- 49,82 --2,26 -45,48 20,68 0,06 3,06 4,76 0,24 Gas in contenitori a pressione (compresi gli halon) contenenti sostanze pericolose 160504 P - - 0,2 0,6 Sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose 160507 P -- 0,18 1 Codice CER P/ NP Altri fondi di residui di reazione Pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose Ceneri leggere di olio combustibile e polveri caldaia Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, contenenti sostanze pericolose Rifiuti prodotti dal trattamento delle acque di raffreddamento Soluzioni acquose di lavaggio, diverse da quelle di cui alla voce 100111* Soluzioni acquose di lavaggio Oli sintetici per circuiti idraulici Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione Oli isolanti e termoconduttori, contenenti PCB Oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati Oli sintetici isolanti e termo conduttori Acque oleose prodotte dalla separazione olio/acqua Olio combustibile e carburante Diesel Imballaggi in legno Imballaggi in materiali misti Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminate da tali sostanze Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202 Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose Apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215 Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 160303 Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 160305 070108 080111 100104 100114 100126 110112 120301 130111 130205 130208 130301 130307 130308 130507 130701 150103 150106 150110 Tipologia rifiuto 86 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Quantità 2014 t -221,6 45,2 37,2 28 3,6 61,2 4 302,4 246,1 12,6 45,8 283,8 11,2 740,4 28,2 3,8 - Sostanze organiche chimiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose Sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci 160506, 160507, 160508 Batterie al piombo Rifiuti contenenti olio Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose Catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose Soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 161001 Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 161105 Legno Plastica Vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301 Rame, bronzo, ottone Alluminio Ferro e acciaio Metalli misti Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose 160508 160509 160601 160708 160709 160807 161001 161002 P NP P P P P P NP 0,16 --16,66 37,5 -11,38 49,66 0,08 -10,54 95,02 53,72 0,06 63,92 54,16 161106 NP 1,42 58,2 170201 170203 170204 170302 170401 170402 170405 170407 170409 NP NP P NP NP NP NP NP P 4,52 3,9 -23,58 -9,5 468,74 -76,56 2,82 4,42 3,3 27,18 12,88 16,08 244,61 -178,21 Cavi, impregnati di olio, di catrame, di carbone o di altre sostanze pericolose 170410 P - - 36,6 Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 170410 Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose Terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503 Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603 Altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose Rifiuti misti, dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903 Carbone attivo esaurito Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 191301 Rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento acque di falda diversi da 191307 Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Fanghi delle fosse settiche 170411 170503 170504 170603 170604 170903 170904 190904 191301 191302 NP P NP P NP P NP NP P NP 24 -205,54 42,66 -1.087,4 -5.739,22 34,4 -2.268,44 111,42 23,6 2.443,26 --- 185,8 191308 NP -- 83,52 200121 200304 P NP 0,18 7,54 0,18 -- 87 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova 0,8 6,4 36,8 78 2.725,2 558,6 28,4 89,8 37,8 1.080,2 34,2 15.784 58,8 31.213,4 215,2 0,2 102.622 73,6 744,4 0,2 - Allegato tecnico n° 3: Analisi acque di falda 2014 Allegato tecnico n. 3 - ANALISI ACQUE DI FALDA 2014 Parametri Bicarbonati Carbonati SOLIDI SOSPESI TOTALI ARSENICO CROMO TOTALE FERRO DUREZZA TOTALE MERCURIO NICHEL SELENIO ZINCO CALCIO MAGNESIO POTASSIO SODIO VANADIO SILICE Cloruri Solfati Nitrati NITRITI Benzene Etilbenzene Stirene Toluene (m+p)-Xilene o-Xilene Cumene Benzo(a)antracene Benzo(a)pirene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene 88 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova U.d.M. meq/l meq/l mg/l µg/l As µg/l Cr mg/l Fe °F µg/l Hg µg/l Ni µg/l Se µg/l Zn mg/l Ca mg/l Mg mg/l K mg/l Na µg/l V mg/l mg/l Cl mg/l SO4 mg/l NO3 µg/l NO2 µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l CSC 38 50 2,4 1 20 10 3000 50 250 250 500 1 50 25 15 10 50 0,1 0,01 0,1 0,05 EP05 giu-14 EP07 giu-14 EP 13 giu-14 EP05 dic-14 EP07 dic-14 5,35 n.r. 3,5 0,792 n.r. 4,35 29 n.r. 0,49 n.r. 4,46 87,1 17,5 5,04 31,2 0,734 6,11 25,6 86,4 42,3 473 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 6,91 n.r. 2,5 0,422 0,51 0,616 36,4 n.r. 1,84 0,437 9,36 108 22,7 1,13 22,3 1,15 6,26 22,5 49,4 27,6 27 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 4,93 n.r. 1 0,33 n.r. 0,104 29,4 n.r. 0,445 n.r. 8,65 88,3 17,7 5,1 31 0,39 6,1 27 84,5 7,1 386 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 4,57 n.r. n.r. 1,4 1,03 0,075 24,7 n.r. n.r. n.r. n.r. 95 19,3 1,84 11,2 1 12,6 9,7 35,8 8,1 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 4,66 n.r. n.r. n.r. 1,21 n.r. 24,7 n.r. n.r. n.r. n.r. 103 22,8 1,18 13,7 1,08 13,7 5,9 24,3 31,6 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. EP 13 dic-14 5,22 n.r. n.r. 1,4 3,3 0,4 24,7 n.r. 1,3 n.r. n.r. 100 19,8 5 27 n.r. 13,5 14,3 61,1 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. Benzo(g,h,i)perilene Crisene Dibenzo(a,h)antracene Indeno(1,2,3-cd)pirene Pirene Sommatoria medium bound idrocarburi policiclici aromatici (31,32,33,36) IDROCARBURI TOTALI come n-esano (da calcolo) (Somma medium bound) CONCENTRAZIONE IONI IDROGENO CONDUCIBILITA' ELETTRICA SPECIFICA A 25 °C TEMPERATURA OSSIGENO DISCIOLTO LIVELLO FREATIMETRICO 89 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l µg/l pH µS/cm °C mg/l m 0,01 5 0,01 0,1 50 0,1 350 n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0024 n.r. n.r. 6,67 438 15,4 1,69 7 n.r. n.r. n.r. n.r. 0,00275 n.r. n.r. 7,01 369 16,1 2 7 n.r. n.r. n.r. n.r. 0,0022 n.r. n.r. 6,8 327 15 2 8 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,013 17,5 7,3 502 16 5,93 6,59 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,013 17,5 7,13 622 16 6,52 6,16 n.r. n.r. n.r. n.r. n.r. 0,013 17,5 8,35 640 18,7 0,16 6,86 Allegato tecnico n° 4: Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nel piano di miglioramento Emissioni NOx evitate – valori espressi in t/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti) Intervento Sostituzione bruciatori cicli combinati con altrettanti di tipologia a bassa emissione di NOx (bruciatori “VeLoNox”) Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW p Realizzazione impianto per adeguamento B6 ai nuovi limiti di emissione degli NOx imposti 3 dall’AIA pari a 100 mg/Nm Anno 2007 Dati di riferimento (2) 0,193 (1) 2007 2014 (1) 2009 262 369 466 0,140 4.935.329 0,114 4.672.477 0,103 5.173.786 - (6) 0,387 Totale (t) (1) 2010 (1) 2011 (1) 2012 (1) 2013 368 (1) 2014 368 390 438 (4) 0,113 (4) 4.601.277 0,108 (4) 4.591.425 0,104 (4) 4.916.201 - - - - - - - - - - - - - 0,307 (5) 30.639 262 369 466 368 390 438 368 399 (3) (4) 2014 (1) 2008 (3) (4) (3) (3) (3) (3) (3) 0,108 4.333.794 (4) 397 (3) 0,100 (4) 4.265.351 0,02 (7) 2,45 (3) Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando la produzione di ciascun anno per la differenza tra l’indice di riferimento e l’indice di emissione di ciascun anno. Nota (2): il valore è pari all’indice di emissione degli NOx dell’anno 2006 (anno pre-intervento), espresso in kg/MWheq. Nota (3): indici di emissione annui degli NOx, espressi in kg/MWheq. Nota (4): valori di produzione annui di energia elettrica equivalente lorda relativa ai cicli combinati, espressa in MWheq. Nota (5): valori di produzione annui di energia elettrica equivalente lorda relativa a centrale B6, espressa in MWheq. Nota (6): il valore è pari all’indice di emissione degli NOx dell’anno 2013 (anno pre-intervento), espresso in kg/MWheq. Nota (7): il valore è pari alla moltiplicazione dei kWh prodotti dall’impianto per l’indice specifico di emissione NOx dell’anno di riferimento, espresso in t. 90 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Combustibile risparmiato – valori espressi in Sm3/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti) Intervento Anno Installazione sistema di recupero condense durante la conservazione a caldo della centrale tradizionale B6 2008 Realizzazione di un sistema di recupero delle condense di vapore provenienti dal riscaldamento della stazione di riduzione del gas e dalle reti vapore Sostituzione valvole dreni e spurghi alle caldaie a recupero dei cicli combinati Realizzazione di un fotovoltaico da 200 kW p Totale impianto Dati di riferimento 3 122 Sm /h (2) 2008 492.148 4.034 2009 3 142 Sm /h (1) (3) (4) 2009 (1) 700.768 5.744 (3) -* 2010 (1) 558.150 4.575 (3) 1.243.920 8.760 (5) (7) 31.444 2010 2014 3 4 Sm /h 2011 (1) 671.976 5.508 (3) 1.243.920 8.760 (5) (7) 31.820 2012 (1) 719.434 5.897 (3) 1.247.328 8.784 (5) (7) 33.952 (6) - 2013 (1) 283.772 2.326 (3) 1.243.920 8.760 (5) (7) 30.444 (1) 2014 751.886 (3) 6.163 1.243.920 8.760 (5) (7) 31.796 8.416 (CC1) 7.718 (CC1) 8.004 (CC2) 8.178 (CC1) 7.732 (CC2) 8.535 (CC1) 8.441 (CC2) 6.904 (CC1) 8.318 (CC2) - - - - - - 492.148 700.768 1.833.514 1.947.716 2.000.714 1.558.136 7.482 (CC2) 36.086 (8) 2.063.688 Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando il dato di riferimento per le ore indicate. Nota (2): portata di gas naturale equivalente termicamente allo scarico in fognatura della quota parte di condense recuperate al netto dell’acqua di 3 attemperamento (10 m /h di portata a 120 °C da raffreddare a 20 °C), espresso termicamente con il valore del Potere Calorifico Inferiore medio registrato per la 3 B6 nel 2008 (8200 kcal/Sm ). Nota (3): il valore è pari alle ore di conservazione a caldo (cioè non di marcia né di indisponibilità) della centrale B6. 3 Nota (4): portata di gas naturale equivalente termicamente allo scarico in fognatura delle condense in oggetto (9 m /h di portata a 150 °C da raffreddare a 20 °C), 3 espresso termicamente con il valore del Potere Calorifico Inferiore medio registrato nel 2009 (8240 kcal/Sm ), cioè prima che tali condense venissero recuperate e, pertanto, si evitasse il consumo di combustibile indicato. Nota (5): il sistema agisce continuativamente tutto l’anno. 3 Nota (6): portata di gas naturale equivalente termicamente all’exergia che si otterrebbe espandendo in turbina il vapore recuperato (0,08 m /h 20 kW eq) L’equivalenza termica è fatta considerando il consumo specifico combustibile e il Potere Calorifico Inferiore medio registrati nel 2009 (rispettivamente 1,884 3 MWht/MWheq e 8240 kcal/Sm ). Nota (7): derivante da media ore di marcia dei cicli combinati (h. 8.488). Nota (8): derivante dal rapporto tra energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico nell’anno e il consumo specifico di gas naturale dell’impianto a Ciclo 3 Combinato, espresso in Sm . * Valore non indicato perché l’intervento è terminato nel mese di dicembre 2009. 91 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova Prelievo acque evitato – valori espressi in m3/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti) Intervento Installazione sistema di recupero condense durante la conservazione della centrale tradizionale B6 Realizzazione di un sistema di recupero delle condense di vapore provenienti dal riscaldamento della stazione di riduzione del gas e dalle reti vapore Sostituzione valvole dreni e spurghi alle caldaie a recupero dei cicli combinati Anno Dati di riferimento 2008 23 m /h 3 (2) 2008 92.782 4.034 2009 3 9 m /h (1) (3) (4) 2009 (1) 132.112 5.744 (3) -* 2010 (1) 105.225 4.575 (3) 78.840 8.760 (5) (7) 629 2010 3 0,08 m /h 2011 (1) 126.684 5.508 (3) 78.840 8.760 (5) (7) 636 2012 (1) 135.631 5.897 (3) 79.056 8.784 (5) (7) 679 (6) Totale 92.782 132.112 2013 (1) 53.498 2.326 (3) 78.840 8.760 (5) (7) 609 92 Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova 135.125 (3) 5.875 78.840 8.760 (5) (7) 636 7.718 (CC1) 8.004 (CC2) 8.178 (CC1) 7.732 (CC2) 8.535 (CC1) 8.441 (CC2) 6.904 (CC1) 8.318 (CC2) 8.416 (CC1) 184.694 206.160 215.366 132.947 214.601 Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando il dato di riferimento per le ore indicate. 3 Nota (2): il valore è pari alla somma della portata delle condense scaricate in fognatura prima dell’intervento (10 m /h) e della portata dell’acqua di 3 attemperamento necessaria ad abbattere la temperatura delle stesse prima dell’invio in fognatura (13 m /h). Nota (3): il valore è pari alle ore di conservazione (cioè non di marcia né di indisponibilità) della centrale B6. Nota (4): il valore è pari alla portata delle condense scaricate in fognatura prima dell’intervento. Nota (5): il sistema agisce continuativamente tutto l’anno. 3 Nota (6): il valore è pari alla somma delle portate delle condense spurgate e drenate prima dell’intervento di ciascun ciclo (0,04 m /h per ciclo). Nota (7): derivante da media ore di marcia dei cicli combinati. * Valore non indicato perché l’intervento è terminato nel mese di dicembre 2009. (1) 2014 7.482 (CC2)