Dichiarazione Ambientale Mantova 2014

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Dichiarazione Ambientale Mantova 2014
Dichiarazione ambientale
Stabilimento di Mantova
Dati tecnici aggiornati al 31-12-2014
GESTIONE AMBIENTALE
IT-000483
VERIFICATA
reg. n. IT-000674
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
DICHIARAZIONE DI APPROVAZIONE
Enipower Mantova S.p.A. Stabilimento di Mantova, Via G. Taliercio 14 – 46100 Mantova
Codice di attività
NACE 35.11 Produzione di energia elettrica
NACE 35.30 Fornitura di vapore e aria condizionata
Questo stabilimento è dotato di un sistema di gestione ambientale i cui risultati sono
comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 1221/2009, e successive
modifiche ed integrazioni, che definisce il sistema comunitario di ecogestione ed audit per
le seguenti attività:
PRODUZIONE E FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E VAPORE IN
COGENERAZIONE TRAMITE GAS NATURALE IN REGIME DI CONTO LAVORAZIONE.
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE MEDIANTE
IMPIANTI
FOTOVOLTAICI.
CESSIONE
CALORE
ALLA
RETE
DI
TELERISCALDAMENTO CITTADINO.
Questa dichiarazione è stata prodotta con il contributo delle seguenti persone:
Centrale di Mantova
Marco Orlandi – Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante
della direzione per il Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza
Alberto Mazzeo – Addetto Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità
Claudio Temporin – Responsabile Produzione
Fabio Gaffuri – Responsabile Servizi Tecnici
Mirco Lodi – Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali
Sede San Donato Milanese Piazza Vanoni, 1:
Daniela Contu – Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Enipower
Emanuele Domingo – Responsabile Ambiente Enipower
Stefano Gattucci – Responsabile Qualità e Coordinamento Sistemi di Gestione Enipower
ed approvata da
Diego Barlini – Responsabile Stabilimento di Mantova
La verifica effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento EniPower di
Mantova ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 1221/2009 di
ecogestione ed audit ambientale. Ha constatato inoltre che la Dichiarazione Ambientale
tratta tutti gli aspetti ambientali legati all’attività del sito, fornendo informazioni chiare ed
attendibili.
Il verificatore accreditato RINA Services S.p.A.
IT-V-0002 Via Corsica,12 -16128
Genova ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale in data 18/6/2015.
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Enipower Stabilimento di Mantova si impegna a trasmettere all’organismo competente sia
i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale
completa ogni tre anni dalla data di registrazione/rinnovo, mettendoli a disposizione del
pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009.
RINA
DIREZIONE GENERALE
Via Corsica, 12
16128 GENOVA
CONVALIDA PER CONFORMITA’
AL
REGOLAMENTO
CE
N° 1221/2009 del
25.11.2009
( Accreditamento
IT - V - 0002 )
N. _525
_________
Ing. Michele Francioni
Chief Executive Officer
________________________
RINA Services S.p.A.
Genova, _ 18/06/2015
__________________
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SOMMARIO
PRESENTAZIONE DEL RESPONSABILE DI STABILIMENTO
5
PROFILO DELLA SOCIETÀ ENI
7
LA SOCIETÀ ENIPOWER
9
POLITICHE IN AMBITO DI SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE
10
LA POLITICA IN MATERIA DI SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE, ENERGIA E INCOLUMITÀ PUBBLICA DI
ENIPOWER
10
LA POLITICA DI SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE DELLO STABILIMENTO DI MANTOVA
13
LO STABILIMENTO ENIPOWER MANTOVA
15
INTERVENTI IMPIANTISTICI E GESTIONALI SIGNIFICATIVI DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE
SINTESI DEGLI ACCADIMENTI ED EVENTI IN CAMPO AMBIENTALE
PRODUZIONE
19
20
22
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE INTEGRATO
25
NORMATIVE E ALTRE PRESCRIZIONI AMBIENTALI
VALUTAZIONE CONFORMITÀ LEGISLATIVA
FORMAZIONE
COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE
GESTIONE DEL CONTROLLO OPERATIVO
PRESTAZIONI AMBIENTALI
CONTROLLO E REGISTRAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
AUDIT AMBIENTALI
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
25
25
25
26
27
27
27
27
28
GLI ASPETTI AMBIENTALI
30
L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
30
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Emissioni
30
31
Emissioni in atmosfera
Scarichi idrici
Produzione di rifiuti
Qualità del suolo e della falda
Impiego di risorse naturali ed energetiche
Effetti sull’ecosistema
Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento
Aspetti ambientali in condizioni di emergenza
31
40
42
45
47
56
59
61
LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
64
OBIETTIVI E PIANO DI MIGLIORAMENTO
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RESOCONTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2012 – 2015
PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 – 2018
SCHEDE DI SINTESI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 – 2018
CONSUNTIVAZIONE NEGLI ANNI DELLE AZIONI INSERITE NEI PIANI DI MIGLIORAMENTO
67
68
69
75
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Presentazione del Responsabile di Stabilimento
Mantova, 3 giugno 2015
Per il nono anno consecutivo Enipower Mantova, com’é ormai prassi consolidata,
presenta la propria attività industriale attraverso la Dichiarazione Ambientale redatta in conformità
al Regolamento EMAS 1221/2009 dell’Unione Europea.
Questo volume raccoglie i dati relativi all’anno 2014.
La Dichiarazione Ambientale conferma l’impegno della società per il raggiungimento e il
mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli aspetti ambientali e nello sviluppo
sostenibile della propria attività.
La sicurezza e la formazione delle nostre persone, gli investimenti verso il continuo
miglioramento ed il rispetto del il territorio che ci ospita, sono elementi imprescindibili alla base del
nostro lavoro.
Nel difficile contesto socio-economico e di mercato che ha caratterizzato gli ultimi anni,
Enipower Mantova ha portato a termine numerosi progetti di sostenibilità, bonifica, miglioramento
ambientale e di sicurezza.
Enipower Mantova nel 2014 ha continuato ad investire impegno ed energie nei piani di
miglioramento continuo in tutte le dimensioni del nostro business, conseguendo nel primo
quadrimestre del 2015 la prestigiosa certificazione ISO 50001, integrata nel proprio consolidato
sistema di gestione EMAS, ISO 14001 e OHSAS 18001.
Ho il piacere e l’onore, con questo documento di accompagnare il lettore all’interno del
nostro stabilimento, perché possa apprezzare gli importanti traguardi che ci hanno portato, ormai
da diversi anni, ai vertici del parco termoelettrico italiano.
Il Responsabile dello Stabilimento
Diego Barlini
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Stabilimento di Mantova
In questa Dichiarazione Ambientale vengono fornite informazioni sull’impatto e sulle
prestazioni ambientali dello Stabilimento di Mantova. In particolare i dati consuntivati al 31
dicembre 2014 riguardano:









i dati tecnici
il numero dei dipendenti
interventi impiantistici e gestionali che hanno avuto risvolti sulla valutazione degli
aspetti ambientali
gli eventi di comunicazione
gli audit ambientali
le variazioni organizzative
le manutenzioni ordinarie e straordinarie
i dati infortunistici
la consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei piani di miglioramento
precedenti
Inoltre viene illustrata la situazione a maggio 2015 per quanto riguarda:






le politiche attuate
la sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale
la valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti
la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti
lo stato d’avanzamento del Piano di Miglioramento
gli aggiornamenti legislativi, sottoscrizione o revisione di accordi volontari con Enti
Locali
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
Enipower Mantova fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello
Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene
divulgata all’esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle
funzioni pubbliche ed associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre
è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società
www.enipower.eni.it. Per ulteriori informazioni anche relativamente alle Dichiarazioni
precedenti rivolgersi a:
Responsabile di Stabilimento ing. Diego Barlini Tel. 0376-279250 Fax 0376-279293
Indirizzo e-mail: [email protected]
Rappresentante per la Direzione del Sistema di Gestione Ambientale ing. Marco Orlandi
Tel. 0376 – 279263 Fax 0376 – 279293 Indirizzo e-mail: [email protected]
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PROFILO DELLA SOCIETÀ Eni
Eni è un'impresa integrata nell'energia, impegnata a crescere nell'attività di ricerca,
produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.
Tutti gli uomini e le donne di eni, più di 84.000 dipendenti in 83 Paesi del mondo, hanno
una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l'eccellenza e attribuiscono un valore
fondamentale alla persona, all'ambiente e all’integrità.
È attiva nell’esplorazione, sviluppo ed estrazione di olio e gas naturale,
nell’approvvigionamento, fornitura, trading e trasporto di gas naturale, GNL, energia
elettrica, carburanti e prodotti chimici.
Attraverso raffinerie e impianti chimici, Eni processa greggi e cariche petrolifere per la
produzione di carburanti, lubrificanti e prodotti chimici venduti all’ingrosso o tramite reti di
distribuzione e distributori.
Inoltre Eni opera nel settore dell’ingegneria e costruzione di impianti e infrastrutture
onshore e offshore, concentrandosi sulla realizzazione di mega-progetti tecnologicamente
avanzati ubicati in aree di frontiera.
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Figura 1: Struttura societaria Eni
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LA SOCIETÀ Enipower
La sede legale di enipower spa e delle sue società controllate è situata in San Donato
Milanese presso il Centro Direzionale eni mentre gli uffici del marketing e del commerciale
delle attività fotovoltaiche si trovano a Roma.
Figura 2: Gli stabilimenti EniPower in Italia
Tutti gli impianti termoelettrici di enipower si trovano in Italia, in sette siti produttivi:
Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone (PV), Livorno, Mantova, Ravenna, e Bolgiano (MI): la
gestione degli stabilimenti di Ferrara e Mantova è in capo rispettivamente alle Società
controllate s.e.f. srl (società enipower ferrara) ed enipower mantova spa.
Anche gli impianti fotovoltaici di enipower si trovano in Italia, ubicati nei siti di Mantova,
Ravenna, Bari, Gela, Ragusa, Porto Torres e Nettuno.
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Politiche in ambito di salute, sicurezza ed ambiente
La Politica in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica
di Enipower
La Società, nel pieno rispetto della legislazione vigente, delle norme e degli accordi
volontari sottoscritti, e in coerenza con il Codice Etico, il Modello 231 societario, le policy
eni, e tutte le normative eni in tema HSE, energia e Security, opera con tutte le proprie
strutture perseguendo una gestione sostenibile dei temi sociali e ambientali correlati ai
servizi e prodotti di tutte le proprie aree di business.
La Società adotta quindi un comportamento responsabile verso gli stakeholder,
contribuendo a uno sviluppo economico che, nell’utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni
delle presenti generazioni senza compromettere quelli delle generazioni future. In questa
logica, Enipower integra nel proprio modello di business l’innovazione tecnologica con la
tutela e la valorizzazione delle persone, dell’ambiente e della società nel suo complesso.
La Società svolge le proprie attività imprenditoriali secondo modalità che garantiscano, in
ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti, contrattisti e clienti, l’integrità degli
asset, la tutela dell’incolumità pubblica, la gestione efficiente della risorsa energetica, la
salvaguardia dell’ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia
ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili.
La Società contribuisce da sempre con le proprie capacità tecnologiche e competenze
professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui
opera.
Politica Enipower in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e
incolumità pubblica
La Società, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che:
 Le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle politiche e linee
guida eni in materia, della normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e delle
disposizioni aziendali.
 Gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per la salute e
per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità adottando i
principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le “best practices” internazionali;
Sicurezza e
 sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie
salute
professionali;
 tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano
responsabili della gestione della salute e della sicurezza.
 Siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices
internazionali ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nella
promozione dell’efficienza energetica, nella prevenzione dell’inquinamento e nella
riduzione dell’impatto climalterante connesso all’uso di combustibili fossili;
Protezione
 siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione
dell’ambiente
agli assetti di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose ed i
rifiuti;
 siano eseguite le bonifiche e le dismissioni di impianti esistenti, nel rispetto e senza
arrecare danno all’ambiente circostante.
 Siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente ed/od esplicitamente
Prodotto
dai clienti.
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Pubblica
Amministrazione
 Siano utilizzati fornitori qualificati;
 adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri
lavoratori anche quando operano al di fuori della Società;
 siano informati ed in possesso della presente Politica nonché delle modalità di
Fornitori
comportamento nei riguardi dell’ambiente e dei rischi specifici per la sicurezza;
 siano a conoscenza dell’impatto, reale o potenziale, relativamente al consumo e
all’uso dell’energia delle proprie attività/prodotti;
 siano a conoscenza che la società promuove l’acquisto di prodotti e servizi
energicamente efficienti finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche.
 Siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio
per la salute, la sicurezza e l’ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le
Materie prime e
informazioni necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al
prodotti
personale operativo per la corretta movimentazione, stoccaggio ed utilizzo degli
stessi.
 Ogni attività sia gestita, a tutti i livelli, avendo come obiettivo permanente il
Miglioramento
miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute, sicurezza, energia ed
continuo
ambiente.
 Siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit, analisi degli esiti dei
sistemi di controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative;
 siano eseguite verifiche periodiche per:
 verificare la conformità alle politiche ed alle procedure interne
Verifiche e riesami
 assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili
 assicurare l’efficacia del sistema di gestione aziendale
 valutare le prestazioni aziendali
 individuare e definire obiettivi di miglioramento.
 Vi sia l’effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro
rappresentanti per la salute, la sicurezza e l’ambiente;
 i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative
dell’azienda e siano messi in condizione di operare responsabilmente e
consapevolmente, anche mediante attività di addestramento e processi di
informazione;
Informazione,
 i dipendenti siano resi consapevoli dell’impatto del proprio ruolo e delle attività da loro
formazione e
svolte quotidianamente nel perseguimento degli obiettivi di prestazione energetica;
comunicazione
 siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle
conoscenze;
 siano comunicati periodicamente sia ai propri dipendenti che all’esterno i risultati
conseguiti in materia di salute, sicurezza e ambiente, instaurando un dialogo
costruttivo con gli stakeholder;
 si collabori con le autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di
quant’altro necessario per la salvaguardia delle comunità.
 Siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l’utilizzo di prodotti e
Sviluppo
processi sempre più compatibili con l’ambiente ed orientati ad incrementare la salute
tecnologico
e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità.
 Siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi
Organizzazione
comprese le problematiche ambientali, energetiche e di sicurezza, soggetti con
capacità e caratteristiche professionali adeguate.
 Siano poste in atto azioni atte a prevenire qualsiasi azione o evento doloso o
Security
colposo, che possano arrecare nocumento attuale o potenziale, alle risorse umane
ed ai beni materiali e immateriali dell’Azienda.
La Società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l’adeguatezza,
l’attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in materia di
salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica in base a:
−
−
modifiche apportate Policy e MSG eni in materia di Salute, Sicurezza, Amiente ed
Incolumità Pubblica;
modifiche apportate al sistema normativo eni e societario in materia HSE e
Security;
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−
−
−
−
modifiche del corpo legislativo HSE e energia di riferimento;
nuove esigenze e modifiche operative;
modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore;
eventuali risultanze attività di auditing sulle tematiche HSE ed energetiche.
Tratto da POL.HSE.pro-01_ep_r03 – “Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente,
Energia e Incolumità Pubblica” Emissione del 4 novembre 2013 a firma
dell’AMMINISTRATORE DELEGATO.
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La Politica di Salute, Sicurezza e Ambiente dello Stabilimento di Mantova
Il Comitato di Direzione Enipower Mantova, che si riunisce ogni anno per assicurare che
tutto il Sistema di Gestione, a partire proprio dalle politiche, sia idoneo, adeguato ed
efficace, ha rivisto la Politica confermandola, con particolare riferimento all’esplicito
impegno a portare avanti le attività di bonifica previste senza causare impatti ambientali
negativi e confermando la riduzione ed il mantenimento ai minimi valori degli scarichi
liquidi, delle emissioni gassose e dei rifiuti.
Politica di Salute, Sicurezza, Energia e Ambiente
Enipower Mantova, nel rispetto delle leggi, è impegnata a svolgere responsabilmente la propria attività
secondo modalità che, in qualsiasi momento, garantiscano la sicurezza e la salute dei dipendenti, contrattisti e
clienti, l’integrità degli asset, la tutela dell’incolumità pubblica, la gestione efficiente della risorsa energetica,
la salvaguardia dell’ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia ridotto ai livelli
minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili.
La società, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che:
Pubblica Amministrazione

le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle
politiche e linee guida eni in materia, della normativa volontaria
sottoscritta, delle prescrizioni e delle disposizioni aziendali.
Salute e Sicurezza

gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per
la salute e per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e
delle comunità, adottando i principi, gli standard e le soluzioni che
costituiscono le “best practices” internazionali;
sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali;
tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano responsabili della
gestione della salute e della sicurezza.


Protezione dell’ambiente



siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices internazionali
ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nell’uso razionale ed efficiente
dell’energia, nella prevenzione dell’inquinamento e nella riduzione dell’impatto climalterante
connesso all’uso di combustibili fossili;
siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione agli assetti
di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose ed i rifiuti;
le bonifiche afferenti a suoli, falda o dismissione degli impianti esistenti, siano eseguite nel
rispetto e senza arrecare danno all’ambiente circostante.
Prodotto

siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente ed/od esplicitamente dai clienti.
Fornitori


siano utilizzati fornitori qualificati;
adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori
anche quando operano al di fuori della società;
siano informati ed in possesso della presente Politica nonché delle modalità di comportamento
nei riguardi dell’Ambiente e dei rischi specifici per la Sicurezza;
siano a conoscenza dell’impatto, reale o potenziale, relativamente al consumo e all’uso
dell’energia delle proprie attività / prodotti;
siano a conoscenza che la società promuove l’acquisto di prodotti e servizi energeticamente
efficienti finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche.



Materie prime e prodotti
Miglioramento continuo
Verifiche e riesami

siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio per la
salute, la sicurezza e l’ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le informazioni
necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al personale operativo per la
corretta movimentazione, stoccaggio ed utilizzo degli stessi.

ogni attività, inclusa anche la fase di progettazione, sia gestita, a tutti i livelli, avendo come
obiettivo permanente il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute, sicurezza,
energia e ambiente.

siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit analisi degli esiti dei sistemi di
controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative;
siano eseguite verifiche periodiche per:
verificare la conformità alle politiche ed alle procedure interne;
assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili;
assicurare l’efficacia del sistema di gestione aziendale;
valutare le prestazioni aziendali;
individuare e definire obiettivi di miglioramento.

Informazione, formazione e
comunicazione





vi sia l’effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro
rappresentanti per la salute, la sicurezza e l’ambiente;
i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative dell’azienda e
siano messi in condizione di operare responsabilmente e consapevolmente, anche mediante
attività di addestramento e processi di informazione;
i dipendenti siano resi consapevoli dell’impatto del proprio ruolo e delle attività da loro svolte
quotidianamente nel perseguimento degli obiettivi di prestazione energetica;
siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze;
siano comunicati periodicamente, sia ai propri dipendenti che all’esterno, i risultati conseguiti in
materia di salute, sicurezza, ambiente ed prestazione energetica instaurando un dialogo
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Stabilimento di Mantova

costruttivo con gli stakeholder;
si collabori con le autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di quant’altro
necessario per la salvaguardia delle comunità.
Sviluppo tecnologico

siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l’utilizzo di prodotti e processi
sempre più compatibili con l’ambiente, energeticamente efficienti e orientati a incrementare la
salute e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità.
Organizzazione

siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi comprese le
problematiche ambientali, energetiche e di sicurezza, soggetti con capacità e caratteristiche
professionali adeguate.
Security

siano poste in atto azioni atte a prevenire qualsiasi azione o evento doloso o colposo che
possano arrecare nocumento attuale o potenziale, alle risorse umane ed ai beni materiali ed
immateriali dell’azienda.
La società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l’adeguatezza,
l’attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente Politica in materia di
salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica in base, in modo particolare, a:
 modifiche apportate a Policy e MSG eni in materia, con particolare
riferimento alla Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente, Energia e Incolumità
Pubblica di Enipower Mantova;
 modifiche apportate al corpo normativo eni e societario in materia HSE e
Security;
 modifiche del corpo legislativo HSE di riferimento;
 nuove esigenze e modifiche operative;
 modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore;
 eventuali risultanze di attività di auditing sulle tematiche HSE.
Mantova, 07 novembre 2013
Dichiarazione ambientale 2015
Il Responsabile dello Stabilimento
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Stabilimento di Mantova
LO STABILIMENTO ENIPOWER MANTOVA
Lo Stabilimento Enipower Mantova è situato nel sito multisocietario di Mantova; con le
proprie produzioni copre i fabbisogni energetici del sito nonché parte dei consumi elettrici
nazionali.
Lo stabilimento Enipower Mantova sorge nell’area industriale della città di Mantova, in
fregio ai laghi di Mezzo, Inferiore ed al fiume Mincio.
In figura 3 è rappresentata la collocazione del sito multisocietario nel territorio.
S. GIORGIO
Canale
Diversivo
CITTADELLA
STRADELLA
N
Lago di MEZZO
DACIA
Lago SUPERIORE
NO
FRASSINE
LUNETTA
VILLANOVA
DE BELLIS
SOGEFI
FILTRATION
E
O
Lago
SE
SO
SOL
MANTOVA
NE
S
INFERIORE
IES
BELLELI
ENERGY
EniPower Mantova
CASTELLETTO
BORGO
Versalis
CORNELIANI
LEVATA
PONTE
MERLANO
FORMIGOSA
Fiume MINCIO
CERESE
PIETOLE
CAPPELLETTA
A22 MODENA-BRENNERO
0
500
metri
1000
Figura 3: Posizione del sito multisocietario
Nel sito multisocietario sono presenti tre società produttive (Versalis, Enipower Mantova e
Sol); inoltre sono presenti cantieri delle ditte terze che effettuano attività di supporto alle
produzioni (manutenzione, ingegneria e servizi).
È presente anche una quarta Società, Syndial, che ha la proprietà di aree sulle quali sono
in corso attività di caratterizzazione e bonifica.
Le lavorazioni delle Società presenti nel sito sono finalizzate alla produzione di stirene e
polimeri a base stirenica, fenolo, acetone, cicloesanone, cicloesanolo, alchilfenoli, gas
tecnici (azoto, ossigeno e argon), vapore tecnologico ed energia elettrica.
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Stabilimento di Mantova
Le principali materie prime utilizzate per tali produzioni sono: benzene, etilbenzene,
stirene, acrilonitrile, pentano, gomme polibutadieniche, cumene, idrogeno, olefine, gas
naturale (metano) di fornitura Snam Rete Gas, aria, acqua demineralizzata.
Il nucleo industriale occupa circa 1000 dipendenti Versalis, 50 dipendenti Enipower
Mantova e 10 dipendenti Sol. All’interno del complesso, inoltre, operano le imprese
collegate alle attività di servizio con un numero medio di addetti di circa 300 unità.
Il sito multisocietario è dotato delle seguenti Infrastrutture:
 strade asfaltate interne
 ferrovia interna
 pipeline
 pontile in grado di ricevere chiatte fino a
15,0 km
11,5 km
1 per gas, 1 per liquidi
1300 t di stazza lorda
L’approvvigionamento di materie prime avviene per la gran parte tramite le pipeline
provenienti da Porto Marghera; i prodotti finiti principalmente vengono movimentati su
gomma (autocarri/autobotti), seguiti da una piccola percentuale a mezzo ferrovia (carri e/o
ferrocisterne) e una parte residuale via fiume.
Il sito è collegato con la rete di trasmissione dell’energia elettrica mediante due linee: una
completamente aerea a 220 kV di backup ed una a 380 kV, parte in cavo (2,8 km) e parte
via aerea (4,8 km).
Enipower Mantova con le proprie produzioni soddisfa le esigenze energetiche delle
Società coinsediate nel sito, nonché parte di quelle nazionali. Con l’impianto di
teleriscaldamento, inoltre, fornisce energia termica alle utenze della rete cittadina.
Lo stabilimento Enipower Mantova si estende su una superficie di circa 100.600 mq,
distribuito nelle aree definite zona III (circa 30.830 mq), zona IV (circa 34.070 mq), zona
XII (circa 27.800 mq) e zona XVI (circa 7.900 mq) del sito multisocietario, come indicato in
figura 4:
SITO MULTISOCIETARIO DI MANTOVA
A
C
B
NE
N
E
D
E
F
6
NO
G
ZONAXII
SE
O
S
SO
H
5
CANALE DIVERSIVO
REGOLATORE D EI LAGHI
4
ZONA IV
I
ZONAXVI
3
2
ZONA III
1
0
6
5
CANALE EX-SISMA
CAVO S. GIORGIO
4
IMPIANTI VERSALIS
AREE PROPRIETA’ ENIPOWER MN
D1
CANALE DI PRESA
IMPIANTI SOL
0
Scala
250 m
MINCI O
Figura 4: Aree di proprietà Enipower Mantova all’interno del sito multisocietario
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Lo stabilimento Enipower Mantova comprende due impianti per la produzione di vapore
tecnologico e di energia elettrica:
◦
un impianto a ciclo combinato normalmente in marcia, alimentato esclusivamente
a Gas Naturale (Metano), costituito da due unità gemelle della potenza elettrica
unitaria di circa 390 MW (CC1 e CC2);
◦
una centrale tradizionale, costituita da una caldaia e da un turboalternatore, di
riserva all’impianto a ciclo combinato; anche questo impianto è alimentato
esclusivamente a Gas Naturale (Metano) e ha una potenza elettrica di circa 56
MW.
Completano lo stabilimento:
◦
una stazione di riduzione del gas naturale;
◦
una sottostazione elettrica isolata in gas (“GIS”) da 380 kV;
◦
una sottostazione elettrica in aria (“AIS”) da 220 kV;
◦
palazzina uffici e sala controllo impianti.
In figura 5 si riporta il layout dello Stabilimento (comprensivo del teleriscaldamento pur se
consegnato alla ditta esercente, Teasei), tralasciando l’area di zona XVI, oggetto nel
recente passato di un progetto, oggi completato, di demolizione delle vecchie centrali ivi
presenti.
L’impianto a ciclo combinato utilizza un sistema di condensazione del vapore costituito da
condensatori ad aria che riducono drasticamente la necessità di approvvigionamento
idrico dai fiumi e non danno luogo ad alcun rilascio di umidità nell’aria.
STAZIONE RIDUZIONE
GAS NATURALE
CENTRALE B6
TELERISCALDAMENTO
SOTTOSTAZIONI
ELETTRICHE
“AIS” E “GIS”
CICLO COMBINATO 1
FOTOVOLTAICO E
AREA IMPRESE
CICLO COMBINATO 2
SERVIZI AUSILIARI E
SALA CONTROLLO
Figura 5: Lay-out stabilimento Enipower Mantova
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Nello Stabilimento Enipower trovano occupazione 50 unità lavorative suddivisi tra dirigenti,
quadri, impiegati e operai come indicato in figura 6 dedicate all'esercizio e alla
manutenzione degli impianti, oltre ad alcune funzioni di staff.
Ripartizione
personale per qualifica
8
1
28
13
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Figura 6: Ripartizione personale per qualifica
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale
Impianto fotovoltaico
L’impianto, è costituito da pannelli poggiati a terra, ha una potenza di picco di 200 kW ed
è in grado di produrre fino a 200˙000 kWh per anno di energia elettrica evitando così,
nell’arco della sua vita utile, stimata in circa 30 anni, l’emissione di più di 4.000 t di CO2.
L’impianto è composto da 915 moduli multi cristallini e occupa una superficie di circa
4.400 mq; l’energia prodotta è utilizzata nell’ambito della centrale.
I pannelli fotovoltaici poggiano su una porzione dell’area III dello stabilimento di Mantova,
già
oggetto
di
interventi
di
bonifica
della
falda
e
dei
terreni.
L’impianto è stato realizzato nel febbraio 2014 per un costo di circa 1,15 milioni di euro.
Realizzazione modifiche Caldaia B6 per adeguamento ai limiti emissivi dell’AIA
Enipower Mantova ha completato nel dicembre 2013 l’allineamento alle BRef (BAT
References) della caldaia B6. L’intervento, realizzato in tempi record (circa 10 mesi),
permette la riduzione della concentrazione degli NOx nei fumi emessi, passando dai 200
mg/Nm3 attualmente autorizzati in AIA ad un valore pari a 100 mg/Nm3, garantendo,
contestualmente la concentrazione di CO autorizzata (100 mg/Nm3).
I tempi di realizzazione sono stati ridotti al minimo, per venire incontro alle esigenze degli
enti e della multi utility mantovana TEA spa di avere la piena disponibilità della caldaia in
tempo utile per l’ampliamento della rete del teleriscaldamento della città di Mantova.
La realizzazione del progetto, dal costo totale di circa 8 milioni di euro, è stata anticipata di
circa un anno, e permette di avere un adeguato back up alla fornitura di calore verso lo
stabilimento versalis e verso la città di Mantova, la quale approvvigiona da enipower
Mantova la quasi totalità del calore necessario alla propria rete del teleriscaldamento.
I dati di consuntivo del 2014 confermano l’efficacia dell’intervento.
Installazione di un sistema catalitico per la riduzione del CO nei fumi del CC2
La modifica tecnica, realizzata a giugno 2014 sul Ciclo Combinato 2, è costituita
dall’installazione di un sistema catalitico per l’abbattimento del CO, inserito all’interno della
caldaia a recupero nel condotto fumi tra la turbina a gas e il camino. La modifica non ha
comportato variazioni nelle fasi del processo produttivo esistente e nella potenza
complessiva del Ciclo Combinato.
A seguito dell’installazione del sistema catalitico si sono registrate riduzioni significative
nelle quantità di CO emesse in atmosfera (vd. grafico n. 16 “andamento emissioni”)
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale
Compensazioni ambientali relative all’implementazione di elementi della rete
ecologica e della biodiversità
Il Bosco Virgiliano, un parco cittadino progettato dall’architetto Giuseppe Roda nel 1930, è
il destinatario delle opere di compensazione ambientale stabilite dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per la realizzazione della centrale Enipower, per
un valore pari a 450 mila euro.
Nel corso del 2012 è stato finalizzato l’accordo tra Enipower Mantova, Parco del Mincio e
Comune. A febbraio 2013 è stato avviato il cantiere che ha visto la sua conclusione nel
febbraio 2014.
Il primo lotto dell’intervento è consistito nella realizzazione di orti urbani, comprensiva di
opere di pulizia generale, dissodamento del terreno, fornitura di terreno vegetale da coltivo
per orti, pozzo con vasca di attemperamento e opere per l’irrigazione, attrezzature
accessorie ed una fontana a uso potabile. È stato inoltre realizzato il rimboschimento
dell’area con specie autoctone.
Il secondo lotto ha visto interventi di abbellimento generale del Bosco Virgiliano attraverso
la risistemazione di percorsi ciclopedonali, piantumazioni e riordinamento del verde
esistente e messa in opera di arredo urbano. In particolare, è stata riqualificata l’area
verde d’ingresso al Bosco Virgiliano, con particolare valorizzazione del giardino storico e
del viale d’accesso che conduce al monumento centrale, nonché del percorso pedonale
Bosco Virgiliano tra la SP 28 e la Ciclovia del Mincio e dei sentieri presenti nell’area del
Bosco Virgiliano.
Impianto di bonifica della falda
L’impianto di trattamento e bonifica delle acque di falda (TAF) di Enipower Mantova,
approvato dal Ministero dell’Ambiente, è costituito da 7 pozzi a circolazione verticale o
“GCW” (Groundwater Circulation Well) con ricircolo dell’acqua di falda previo trattamento
per la rimozione dei contaminanti presenti (metalli, idrocarburi aromatici e totali, composti
alifatici clorurati).
I pozzi GCW sono stati allestiti con un sistema di emungimento e reimmissione delle
acque di falda che consente di estrarre le acque di falda da un orizzonte ben definito e
isolato dell’acquifero (zona di cattura) e di reimmettere le stesse, dopo opportuno
trattamento, ad una quota differente (zona di rilascio). Questo sistema comporta
l’instaurazione di una cella di ricircolo sotterranea ellissoidale nell’intorno del pozzo. Le
dinamiche di flusso consentono all'acqua di attraversare l'intera porzione dell’acquifero
interessato dalla cella, favorendo la rimozione dei contaminanti disciolti e adsorbiti alla
matrice solida. L'acqua in tal modo agisce da vettore per i contaminanti, che sono
convogliati al trattamento e successivamente l’acqua decontaminata viene ricircolata in
falda.
Gli interventi sono stati realizzati in circa 6 mesi con un costo totale di circa 1,2 milioni di
euro. Il 2014 è stato il primo anno di esercizio dell’impianto a regime.
Il progetto rappresenta il primo impianto TAF definitivo e operativo nel Sito di Interesse
Nazionale (SIN) di Mantova.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Bonifica terreni zone XII e XVI
E’ in corso l’iter autorizzativo per completare le attività di bonifica di porzioni di terreni della
zona XII per la contaminazione residua da Policlorobifenili (PCB), mentre nella zona XVI è
stata completata la bonifica ed è in corso l’istanza per la certificazione da parte della
Provincia di Mantova.
Bonifica e demolizione centrali dismesse
Il progetto ha visto la demolizione delle vecchie centrali termoelettriche fermate alla
partenza dei nuovi cicli combinati: caldaie B1, B2, B4, B5 e package.
Il costo dell’intervento è stato di circa 10 milioni di euro.
Il cantiere, avviato nel 2011, si è concluso nel 2014.
Si evidenzia come la demolizione di tali manufatti, oltre alla modifica dello skyline dello
stabilimento conseguente alla demolizione dei camini, ha comportato rilevanti benefici
ambientali connessi sia alla rimozione dell’amianto che all’azzeramento dell’olio
combustibile residuo.
Area multifunzionale in zona III
A febbraio 2015 è stato completato il cantiere che ha consentito la realizzazione di
un’area multifunzionale comprensiva di:

area imprese dove sono ospitate le strutture provvisorie delle imprese che
periodicamente effettuano la manutenzione degli impianti Enipower Mantova;

area magazzino dove è installato un nuovo capannone (usato come magazzino
materiali e deposito oli);

area deposito temporaneo di rifiuti sia pericolosi che non pericolosi, in attesa del
loro conferimento a smaltimento/trattamento finale;

opere accessorie.
Tale iniziativa è migliorativa per l’ambiente ed è presente nel decreto AIA.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Produzione
Dal 1° gennaio 2014 ad oggi sono state eseguite le seguenti manutenzioni programmate
sugli impianti:
Ciclo Combinato n. 2
Fermata di manutenzione maggiore dal 29 aprile al 9 giugno
Caldaia B6
Fermata di manutenzione ordinaria dall’8 settembre al 2 ottobre.
Ciclo Combinato n.1
Fermata di manutenzione minore dal 12 al 22 ottobre
Ciclo Combinato n.1
Fermata di ispezione e manutenzione dal 10 al 13 aprile 2015
Ciclo Combinato n.2
Fermata di manutenzione minore dall’11 al 20 maggio 2015
Di seguito sono indicate le produzioni dello Stabilimento suddivise per tipologia.
La produzione totale, definita energia elettrica equivalente totale, è stata calcolata
sommando all’energia elettrica netta (esclusi gli autoconsumi della centrale) prodotta dagli
alternatori il contenuto energetico del vapore sotto forma di exergia1. Il risultato della
somma rappresenta quindi l’energia elettrica che sarebbe stata prodotta qualora non
fosse stato distribuito vapore ai clienti del sito ma fosse stato elaborato in turbina,
producendo energia elettrica, sino alla condensazione.
1
Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato
completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di
vapore con una pressione di 50 bar per i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari
caratteristiche in cui una analoga quantità di vapore viene lasciata espandere completamente.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Produzione energia elettrica e vapore
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
Produzioni annue
Vapore in t
E.E. in MWh
2.000.000
1.000.000
0
2012
2013
Vapore 18 bar
1.063.229
1.027.919
Vapore 5 bar
1.516.475
1.592.651
Energia elettrica equivalente
521.435
526.477
Energia elettrica netta
4.394.766
3.807.317
Energia elettrica equivalente totale (netta+equivalente)
4.916.201
4.333.794
Figura 7: produzione energia elettrica e vapore
La quantità totale di energia prodotta nel 2014 è in linea con le previsioni, gli scenari di
mercato ed i piani manutentivi.
Nella figura 8 è stato riportato il bilancio di massa dello Stabilimento nel 2014.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Bilancio di massa Stabilimento Enipower Mantova anno 2014
VAPORE CONDENSATO
DI RITORNO
Dato stimato
ACQUE DI
RAFFREDDAMENTO
Dato misurato
457.490 m3
ACQUA
DEMINERALIZZATA
Dato stimato
407.149 m3
2.018.472 m3
COMBUSTIBILI
E. E. NETTA PRODOTTA
Dato misurato
709.233 tep
Gas Naturale (misurato) 709.233
Gasolio (stimato)
0,27
3.686.260 MWh
ADDITIVI, CHEMICALS E OLIO DI
LUBRIFICAZIONE
Dato misurato
60 t
VAPORE TECNOLOGICO A RETE
(escluso teleriscaldamento)
Dato misurato
2.288.150 t
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Dati misurati
Rifiuti
EFFLUENTI LIQUIDI
Dati stimati
Pericolosi
Non pericolosi
3
Scaricati
239.478 m
Evaporazione 221.083 m3
94 t
15.674 t
CO2
SO2
NOX
Polveri
CO
1.645.805 t
0t
386 t
0,5 t
83 t
Figura 8: Bilancio di massa
Il bilancio di massa è coerente con le produzioni e le attività di manutenzione e di
investimento svolte nel corso del 2014.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE INTEGRATO
Enipower Mantova ha ottenuto nel maggio 2007 la Registrazione EMAS n° IT-000674 ed
a maggio 2013 ha ricevuto, da parte dell’Ente di Certificazione, la verifica ispettiva per il
rinnovo della certificazione ISO 14001:2004 e per la convalida della Dichiarazione
Ambientale. Questa verifica ha evidenziato la conformità del Sistema di Gestione
Ambientale che costituisce una parte del sistema di gestione aziendale ed individua le
responsabilità, le procedure e gli strumenti necessari per il perseguimento dei programmi
e il conseguimento degli obiettivi di miglioramento e per l’ottimizzazione delle prestazioni
ambientali.
Il sistema di gestione ambientale è integrato dal 2012 con il sistema di gestione della
sicurezza OHSAS 18001.
Nel 2014 sono iniziate le attività per implementare un Sistema di Gestione dell’Energia
secondo la Norma UNI EN ISO 50001 che si sono concluse in aprile 2015 con
l’ottenimento della Certificazione.
Di seguito è illustrata l’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale nelle sue
principali caratteristiche:
Normative e altre prescrizioni ambientali
Il Responsabile di Stabilimento assicura l’individuazione e la corretta gestione delle
prescrizioni derivanti dalla normativa applicabile e delle altre prescrizioni volontariamente
sottoscritte che sono applicabili allo Stabilimento. Sono inoltre correttamente individuati e
valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche anche lievi di processo o modalità di
esercizio.
Valutazione conformità legislativa
Nel corso del 2014 sono stati sempre rispettati tutti i limiti sia per quanto riguarda le
emissioni in atmosfera che per quanto riguarda gli scarichi idrici; la gestione dei depositi
temporanei dei rifiuti avviene in conformità alla normativa vigente.
Formazione
Nel corso del 2014 è stato approntato un significativo programma di formazione che ha
coinvolto tutti i dipendenti dello Stabilimento. In figura 9 si riporta l’andamento delle ore di
formazione con l’evidenza di quelle in materia di sicurezza, salute ed ambiente.
Le ore di formazione ambientale sono in linea con il 2013; gli obblighi di legge hanno
comportato nel 2014 un notevole impegno del programma formativo in materia di
sicurezza.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Ore di Formazione HSE
2000
HSE Totali
1500
solo
Ambiente
1000
500
0
HSE Totali
solo Ambiente
2012
2013
2014
1145
1131
1744
21
132
116
Figura 9: formazione HSE
Le principali attività formative riguardanti l’ambiente svolte nel 2014 sono state le seguenti:



Workshop sulla tematica della sostenibilità;
Sistema di gestione dell'energia: norma UNI EN ISO 50001;
SISTRI: istruzioni per l'uso e modalità operative.
Tutte le attività formative hanno riscontrato un buon interesse da parte di tutti i
partecipanti.
Comunicazione e partecipazione del personale
Lo Stabilimento mantiene un’attiva comunicazione esterna sia con gli organismi preposti
alla tutela ambientale, sia con gli organismi designati alla sorveglianza delle attività
aziendali, nel rispetto di quanto imposto dalla normativa vigente, nonché con la comunità
locale ed altri soggetti interessati.
All’interno dello Stabilimento è assicurata costantemente un’adeguata comunicazione
ambientale attraverso i diversi livelli ed unità dell’organizzazione. Inoltre vengono affrontati
temi legati all’ambiente ed al Sistema di Gestione Ambientale anche nelle riunioni
periodiche di Salute, Sicurezza e Ambiente con un meccanismo a cascata e a risalita;
infatti dalla riunione di Direzione le informazioni discendono alle singole riunioni di Unità,
trattando le medesime argomentazioni e poi dalle riunioni di Unità le osservazioni
ambientali risalgono sino al vertice dello Stabilimento.
Dall’inizio del 2014 la Società ha incontrato i propri dipendenti il 28 marzo 2014 e il 13
marzo 2015 per le tradizionali Giornate della Sicurezza, durante le quali sono stati illustrati
i risultati raggiunti nell’ambito della sicurezza e dell’ambiente. Questi momenti sono anche
un mezzo di comunicazione per illustrare gli obiettivi della Società in tali campi, vista la
presenza dei vertici societari e dei rappresentanti delle imprese appaltatrici.
Inoltre a gennaio 2014 si è svolto un workshop rivolto al personale di Enipower e delle
ditte appaltatrici tenuto da docenti della Fondazione Mattei sul tema della sostenibilità.
La Dichiarazione Ambientale è lo strumento di comunicazione più completo e
rappresentativo delle attività svolte, ed è trasmessa ai dipendenti oltre che ai portatori
d’interesse presenti nel territorio.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
La Dichiarazione Ambientale è sempre disponibile in formato elettronico sul sito
www.enipower.eni.it.
Gestione del controllo operativo
L’operatività che può avere impatti ambientali è procedurata e controllata, ove applicabile,
con strumentazione soggetta a periodiche tarature.
Tutti i dati consuntivati riguardanti gli aspetti/impatti ambientali, ad esempio emissioni in
atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, stoccaggio e movimentazione prodotti chimici, risorse
energetiche, vengono raccolti ed elaborati dalle unità che li gestiscono ed inviati all’unità
HSEQ che provvede, ove di competenza, a redigere report sia per la valutazione delle
prestazioni che per la divulgazione. Tutto ciò è previsto nell’apposita procedura sulla
gestione dei dati ambientali.
Prestazioni ambientali
Nel corso del 2014 la direzione aziendale e tutta l’organizzazione hanno posto particolare
attenzione al raggiungimento e al mantenimento delle prestazioni ambientali relative agli
aspetti ambientali diretti ed indiretti. L’analisi delle prestazioni ambientali è monitorata nel
corso dell’anno in occasione delle riunioni periodiche di salute, sicurezza ed ambiente; i
consuntivi dell’anno sono analizzati in occasione del riesame annuale della direzione.
Controllo e registrazione della documentazione
La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale viene gestita in modo da
garantirne l’aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la standardizzazione.
Audit Ambientali
Nel corso del 2014 il sistema di gestione ambientale è stato verificato in queste occasioni:
 aprile: technical audit interno ISO 14001;
 luglio: audit di rinnovo ISO 14001 e sorveglianza EMAS da parte dell’ente di
certificazione;
 ottobre: audit interno di II livello di conformità legislativa ambiente da parte della
Sede Enipower;
 novembre: audit esterno per la certificazione delle quote di CO2 emesse.
 novembre: audit esterno per l’ottenimento della certificazione energetica ISO 50001
Tutte le non conformità e/o raccomandazioni rilevate in queste occasioni sono state
prontamente prese in carico e gestite dall’organizzazione nell’ottica del miglioramento
continuo.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
La Struttura Organizzativa
La struttura dello Stabilimento è suddivisa in quattro unità, alle dipendenze del
Responsabile dello Stabilimento, alle quali vengono delegate le attività operative di
competenza. In figura 10 è riportato l’organigramma.
Responsabile di Stabilimento
Responsabile Salute, Sicurezza,
Ambiente e Qualità
Rappresentante della Direzione
Responsabile
Programmazione Assetti e
Analisi Industriali
Responsabile Produzione
Responsabile Servizi
Tecnici
Figura 10: organizzazione dello Stabilimento EniPower Mantova
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Figura 11: Certificato di registrazione EMAS
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
GLI ASPETTI AMBIENTALI
Gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti, sono stati identificati in funzione della
specificità dei gruppi di produzione installati, del sito industriale in cui è collocato lo
Stabilimento e del territorio mantovano.
L’Identificazione degli Aspetti Ambientali
Aspetti ambientali diretti
Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che sono sotto il completo controllo
dell’organizzazione, come di seguito indicato:

emissioni

scarichi idrici

produzione di rifiuti

qualità del suolo e della falda

impiego di risorse naturali ed energetiche

effetti sull’ecosistema
o rumore
o odori
o amianto
o campi elettromagnetici
o impatto visivo
o biodiversità
o sostanze pericolose per l’ozono e gas fluorurati ad effetto serra
o PCB

sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento

aspetti ambientali in condizioni di emergenza
Tutti i dati di seguito riportati sono elaborati e consolidati come descritto nell’apposita
procedura sulla gestione dei dati ambientali.
Gli indici riportati nella presente Dichiarazione Ambientale sono riferiti alla produzione di
energia elettrica equivalente netta pari a 3.686.260 MWh per quelli relativi all'utilizzo delle
risorse naturali ed energetiche, mentre quelli relativi alle emissioni sono riferiti all'energia
elettrica equivalente lorda, nel 2015 pari a 4.265.351 MWh.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Emissioni
Emissioni in atmosfera
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Le emissioni in atmosfera sono generate dalla combustione del gas naturale nelle due
turbine dell’impianto a ciclo combinato e nella caldaia di riserva.
Nella seguente tabella 1 sono illustrate, a titolo riepilogativo, le sorgenti presenti (tutte di
tipo puntuale) e le caratteristiche geometriche dei punti di emissione.
Sigla
Sorgente
Gruppo di
Produzione
Portata fumi
Altezza
Area
Temp fumi
secchi
camino
camino
(°C)
3
(Nm /h)
(m)
(mq)
E321
B6
≈ 175˙000
85
11.3
> 100
E1
CC1
≈ 1˙650˙000
80
31.8
> 100
E2
CC2
≈ 1˙650˙000
80
31.8
> 100
Tabella 1: caratteristiche delle sorgenti di emissione in atmosfera
Nelle figure 12 e seguenti viene riportato, per ogni gruppo di produzione, il confronto tra i
valori medi annuali e quelli autorizzati2.
La misurazione del contributo emissivo durante i transitori di avviamento e di fermata dei
cicli è stata effettuata per la prima volta nel 2012 a seguito di obblighi dettati dall’AIA. Dal
2013 le misurazioni durante i transitori sono ottenute tramite le rilevazioni in continuo dei
sistemi SME esistenti.
Di seguito si riportano i consueti grafici delle emissioni corredati del contributo dei
transitori.
2
Le emissioni dei 3 gruppi di produzione sono state autorizzate dal decreto di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del
01/08/2011, con i seguenti nuovi limiti:
Cicli combinati: 30 mg/Nm 3 orari sia per NOX che per CO;
Centrale tradizionale B6: 200 mg/Nm 3 orari per NOX per i primi 4 anni dal rilascio dell’AIA, 100 mg/Nm 3 successivamente; 100 mg/Nm 3
orari per CO; 5 mg/Nm3 orari per le polveri. A seguito dell’installazione del sistema di riduzione delle emissioni (impianto SCR), dal I
avviamento 2014 il limite per gli NOX è pari a 100 mg/Nm3 e si aggiunge il limite di 5 mg/Nm 3 per l’NH3.
Dichiarazione ambientale 2015
31 di 92
Stabilimento di Mantova
Caldaia B6
Caldaia tradizionale B6
250
Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO, NOx e Polveri
200
150
100
Concentrazioni
(mg/Nm3)
50
0
CO - media anno
2012
6,5
2013
8,2
2014
7,7
NOx - media anno
153
132
71
Polveri - media anno
0,9
2,1
4
CO - valore limite
100
100
100
NOx - valore limite
200
200
100
5
5
5
Polveri - valore limite
Figura 12: Emissioni CO, NOx e Polveri caldaia tradizionale B6
Il miglioramento ambientale della caldaia B6, con l’installazione del nuovo catalizzatore
SCR, ha permesso una significativa riduzione degli NOx.
I valori di CO e di polveri sono in linea con le previsioni e con le caratteristiche dei nuovi
sistemi installati.
I valori di NH3 rilevati nel 2014 (primo anno di esercizio) sono ampiamente sotto il limite di
riferimento.
In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate e si registrano valori ben inferiori ai
limiti autorizzati.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Cicli combinati CC1 e CC2
Ciclo combinato CC1
Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx
35
30
25
20
15
Concentrazioni
3
(mg/Nm )
10
5
0
NOx - media anno CC1 a regime
NOx - valore limite orario
2012
2013
2014
17,6
15,7
14,3
30
30
30
Figura 13: Emissioni NOX ciclo combinato CC1
Ciclo Combinato CC1
Confronto tra valori mdi annui e limiti di emissione di CO
35
30
25
20
Concentrazioni (mg/Nm 3)
15
10
5
0
2012
2013
2014
CO - media anno a regime
0,2
1,1
2,0
CO - valore limite orario
30
30
30
Figura 14: Emissioni CO ciclo combinato CC1
Dichiarazione ambientale 2015
33 di 92
Stabilimento di Mantova
Ciclo combinato CC2
Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx
35
30
25
20
15
Concentrazioni
3
(mg/Nm )
10
5
0
2012
2013
2014
18,2
19,2
17,1
30
30
30
NOx - media anno CC2 a regime
NOx - valore limite orario
Figura 15: Emissioni NOX ciclo combinato CC2
Ciclo Combinato CC2
Confronto tra valori mdi annui e limiti di emissione di CO
35
30
25
20
Concentrazioni (mg/Nm 3)
15
10
5
0

2012
2013
2014
CO - media anno a regime
0,9
1,7
1,9
CO - valore limite orario
30
30
30
Figura 16: Emissioni CO ciclo combinato CC2
Dichiarazione ambientale 2015
34 di 92
Stabilimento di Mantova
Per i valori dell’NOx si evidenzia un sensibile miglioramento dovuto all’ottimizzazione delle
regolazioni dei processi di combustione; i valori sono comunque in linea con gli anni
precedenti e con le migliori performances.
Si nota un contenuto aumento del contributo del CO a regime, dovuto alla maggiore
flessibilizzazione di marcia degli impianti negli ultimi anni. Nel caso del CC2 si segnala che
l’installazione del catalizzatore CO da giugno 2014 ha portato un sensibile contenimento
del contributo emissivo del CO, allineando i valori all’anno precedente.
In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate con valori ben inferiori ai limiti
autorizzati.
Oltre ai limiti delle concentrazioni da rispettare per i parametri NOX e CO, il provvedimento
di rinnovo dell’AIA ha mantenuto l’obbligo di rispetto del quantitativo massimo annuo di
emissioni di NOX (come somma delle emissioni di tutte le unità autorizzate – ciclo
combinato e caldaia B6), fissato dal Decreto di Compatibilità Ambientale DEC-VIA 8062
del 20/12/2002 in 1.800 tonnellate/anno.
Nella figura 17 è evidenziato il trend delle quantità delle emissioni:
-
la riduzione dei quantitativi di CO emessi nei transitori è dovuta
principalmente all’installazione del nuovo catalizzatore CO sul CC2
-
la riduzione dei quantitativi di NOx a regime è dovuta principalmente ed
all’ottimizzazione delle regolazioni dei processi di combustione
Queste valutazioni trovano riscontro negli indici di emissione, espressi come quantità di
sostanze inquinanti emesse in funzione dell’energia totale prodotta al netto dei consumi di
centrale (riportati in fig. 18).
In sintesi, le prestazioni del triennio sono allineate con valori ben inferiori ai limiti
autorizzati.
Emissioni
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
t/anno
600
400
200
0
Nox a regime
Nox transitori
2012
510
2013
466
2014
383
1
4
3
CO a regime
16
37
47
CO transitori
50
85
36
0
0
0,14
1800
1800
1800
NH3
Valore limite annuo
NOx
Figura 17: Andamento emissioni
Dichiarazione ambientale 2015
35 di 92
Stabilimento di Mantova
Indici emissioni
0,14
0,12
kg/MWheq
0,10
0,08
0,06
0,04
0,02
0,00
2012
2013
2014
NOx
0,104
0,108
0,100
CO
0,013
0,028
0,020
Figura 18: Indici di emissione
EMISSIONI GAS SERRA
Lo Stabilimento Enipower Mantova è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, in data 28 dicembre 2004, ad emettere gas ad effetto
serra ai sensi del D. Lgs. 12 novembre 2004, n° 273. La Deliberazione 16/2014 del 17
Aprile 2014 ha fissato per l’anno 2014 la quota di CO2 producibile, assegnata a titolo
gratuito ad Enipower Mantova, in 14.931 t.
In questa sezione si vuole fare il punto su un problema specifico di interesse mondiale: le
emissioni dei cosiddetti gas serra le cui implicazioni sono generalmente riconducibili al
possibile riscaldamento del pianeta. In considerazione dell’importanza crescente del
cosiddetto “effetto serra” dal 2009, si considerano tutte le fonti emissione che hanno tale
ripercussione, e non solo la CO2.
Tale impatto, per lo Stabilimento Enipower Mantova, è generato da:
 anidride carbonica
 metano (presente in tracce come incombusto nei fumi e rilasciato in atmosfera
durante sfiati di linee)
 protossido di azoto (presente nei fumi)
 esafluoruro di zolfo (presente nelle apparecchiature elettriche di alta e media
tensione come isolante per le parti in tensione)
 idrofluorocarburi (utilizzati negli impianti di refrigerazione delle elettriche sale
tecniche e delle palazzine uffici Cicli Combinati e B6).
Queste due ultime sostanze posso essere emesse in occasione di perdite o attività di
manutenzione sulle apparecchiature che le contengono.
Dichiarazione ambientale 2015
36 di 92
Stabilimento di Mantova
Il contributo delle emissioni delle varie sostanze al riscaldamento del pianeta non è
uguale; è stato quindi introdotto, a livello internazionale, il “Potenziale di Riscaldamento
Globale” (“Global Warming Potential” in inglese, abbreviato GWP) al fine di determinare,
per ogni sostanza, la quantità di CO2 equivalente. Il potenziale di riscaldamento globale è
calcolato sulla base del potenziale di riscaldamento in 100 anni di un kg di un gas rispetto
ad un kg di CO2.
I GWP sono i seguenti:
 Anidride carbonica = 1
 Metano = 21
 Protossido di azoto = 310
 Esafluoruro di zolfo = 22.200 (come da Regolamento Europeo (CE) 842/2006)
 Idrofluorocarburi = 1.430 (per gas R134A), 1.530 (per gas R407C), 2.230 (per gas
R422D)
Per l’anno 2014 lo Stabilimento Enipower Mantova ha consuntivato i seguenti dati.
o Anidride carbonica (CO2): emissioni pari a 1.645.805 t.
o Metano (CH4): considerando il fattore di emissione standard attribuito dal sistema di
rendicontazione informatico Eni, sommandovi le quantità emesse in aria in fase di
depressurizzazione delle linee (propedeutica alla fermata degli impianti ovvero in
caso di blocco impianto), si ottiene un valore di 54,4 t.
o Protossido di azoto (N2O): considerando il fattore di emissione standard attribuito dal
sistema di rendicontazione informatico Eni si ricava un valore di 28,6 t.
o Esafluoruro di zolfo (SF6): si sono registrate perdite per 67,6 kg.
o Idrofluorocarburi (HFC): il consuntivo del rabbocco di R134a effettuato dalla ditta
manutentrice degli impianti di condizionamento è stato di 236 kg.
Qui di seguito si riportano nelle figure 19 e 20 le emissioni ed i relativi indici della sola
CO2, mentre nelle figure 21 e 22 si riportano il totale delle emissioni di gas serra espresse
in tonnellate equivalenti di CO2 ed i relativi indici.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Emissioni CO 2
2.500
2.000
1.500
t/anno x 1000
1.000
500
0
CO2
2012
2013
2014
1.883
1.707
1.646
Figura 19: Andamento emissioni CO2
La diminuzione della quantità di CO2 emessa è funzione principalmente della minore
produzione di energia elettrica e vapore consuntivata nel 2014.
Indici emissione CO 2
kg/kWheq
0,600
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
CO2
2012
2013
2014
0,383
0,394
0,450
Figura 20: Indici di emissione CO2
L’indice di emissione 2014 è proporzionale alla riduzione di produzione consuntivata
nell’anno ed alla maggiore flessibilizzazione dei gruppi.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Emissioni gas serra
2.000.000
1.800.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
t CO2 equivalenti
1.000.000
800.000
600.000
400.000
2012
2013
2014
CH4
1.024
1.071
1.143
N20
10.171
9.176
8.878
SF6
813
1.336
1.501
HFC
80
216
337
CO2
1.882.593
1.706.590
1.645.805
Figura 21: Emissioni CO2 equivalente da gas serra
Indici emissione CO 2 equivalente da gas serra
0,400
0,300
0,200
kgCO2eq/kWheq
x
0,100
0,000
CO2
2012
2013
2014
0,383
0,397
0,389
Figura 22: Indici di emissione CO2 equivalente da gas serra
L’indice di emissione 2014 si mantiene in linea con la produzione e con le attività di
manutenzione svolte sui circuiti SF6 e sui sistemi refrigeranti.
Dichiarazione ambientale 2015
39 di 92
Stabilimento di Mantova
Scarichi idrici
Le acque prelevate da Enipower Mantova per gli impianti sono fornite da Versalis e sono
utilizzate:

come materia prima per la produzione di vapore (acqua demineralizzata);

per il reintegro del circuito di raffreddamento a torri dei macchinari (acqua
industriale più una piccola aliquota di acqua pozzi);

per usi di tipo domestico (acqua pozzi).
In uscita dallo Stabilimento Enipower Mantova si generano le seguenti 4 tipologie di acque
reflue:
1) acque di raffreddamento;
2) acque acide;
3) acque accidentalmente oleose;
4) acque sanitarie (nere).
Tali scarichi vengono convogliati, ciascuno tramite fognatura dedicata, al sistema fognario
del sito multisocietario. Gli scarichi acidi, accidentalmente oleosi e sanitari vengono inviati
all’impianto biologico di Versalis e, dopo trattamento, sono recapitati, assieme alle acque
di raffreddamento (che non necessitano di trattamenti), nel fiume Mincio. Si precisa che il
decreto di rinnovo dell’AIA ha assegnato l’intestazione unica degli scarichi in corpo idrico
superficiale dell’intero sito multi societario alla sola Versalis, eliminando la cointestazione
di Enipower Mantova che, pertanto, è responsabile della qualità delle proprie acque fino ai
pozzetti di prelievo parziali già definiti nella precedente autorizzazione provinciale.
La gestione degli scarichi è governata da un’apposita procedura intersocietaria. Enipower
Mantova analizza le acque di scarico nei pozzetti di controllo stabiliti nell’autorizzazione3
con frequenza mensile a partire dall’anno 2012, su richiesta di ISPRA; nell’allegato
tecnico n° 1 sono riportati i risultati delle due analisi semestrali eseguite nel 2014 da un
laboratorio esterno accreditato, limitatamente ai pozzi delle acque di raffreddamento, dai
quali si evince come siano rispettati i limiti di legge.
In figura 23 è riportato l’andamento quantitativo degli scarichi idrici globali dell’ultimo
triennio.
Gli scarichi idrici non vengono misurati ma attribuiti dal gestore della rete fognaria sulla
base di calcoli stabiliti da un bilancio di sito multisocietario. Il valore indicato è quindi una
stima del consumo idrico di Enipower Mantova ed è affetto da errori per la ripartizione di
eventuali perdite rete. Per questo motivo la comparazione tra un anno e l’altro è solo
indicativa. A maggior ragione l’indicatore del consumo idrico totale non viene calcolato in
quanto non è un aspetto ambientale diretto significativo.
3
Il provvedimento di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del 01/08/2011 ha definito come punti di controllo fiscali per
Enipower Mantova i pozzetti parziali di proprietà già individuati nella precedente autorizzazione provinciale.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Scarichi idrici
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Acque reflue (m3)
2012
2013
2014
165.923
262.631
239.478
Figura 23: scarichi idrici
Dichiarazione ambientale 2015
41 di 92
Stabilimento di Mantova
Produzione di rifiuti
I rifiuti dello Stabilimento Enipower Mantova, generati prevalentemente da attività di
produzione, manutenzione, demolizioni e bonifiche, sono classificati secondo quanto
stabilito dal D. Lgs. 152/06 e s.m.i. come:
 Rifiuti assimilabili agli urbani: rifiuti di composizione analoga gli urbani non
contaminati che vengono considerati assimilati agli urbani ed inviati in discarica
idonea.
 Rifiuti speciali non pericolosi: rifiuti provenienti da attività industriali e da servizi
che non possono essere considerati assimilabili agli urbani, in quanto contaminati
da prodotti.
 Rifiuti speciali pericolosi: rifiuti provenienti da attività industriali, composti da
prodotti che rientrano nelle classi di pericolosità espresse dal decreto legislativo.
Tutte le fasi della gestione dei rifiuti, dalla selezione fino allo smaltimento sono effettuate
in accordo a specifiche procedure di sito, in conformità con la normativa vigente.
Le quantità di rifiuti prodotte non derivano direttamente dal processo; piuttosto sono legate
ad interventi episodici di bonifica, di demolizione, e di manutenzione. Per questo motivo
non è possibile, vista la grande variabilità, individuare un indicatore che possa valutarne la
prestazione e che consenta quindi la comparazione da un anno all’altro. Quindi,
l’indicatore della produzione di rifiuti totali e pericolosi non viene calcolato in quanto non è
un aspetto ambientale diretto significativo.
Nella tabella riportata nell’allegato tecnico n°2 sono elencati, per tipologia e quantità, i
rifiuti prodotti da Enipower Mantova nel corso dell’ultimo triennio.
Nella figura 24 viene evidenziato il rapporto tra rifiuti pericolosi e non pericolosi. La
gestione del servizio viene eseguita, tramite apposito contratto, da una ditta terza che cura
la completezza del ciclo a partire dal trasportatore fino allo smaltitore finale.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Produzione rifiuti
Suddivisione tra non pericolosi e pericolosi
16.000
Quantità annue in t
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
Pericolosi
Non pericolosi
2012
2013
202
775
2014
94
7.690
7.624
15.674
Figura 24: Suddivisione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi
I dati relativi ai rifiuti pericolosi sono diminuiti rispetto al 2013: ciò riflette l’avanzamento del
cantiere di demolizione delle vecchie centrali termiche che nel biennio 2012-2013 si è
concentrato su attività che hanno prodotto prevalentemente rifiuti pericolosi (es.
demolizione linee di olio combustibile) mentre nel 2014 ha visto la demolizione di
fabbricati e di macchine con conseguente aumento della produzione di rifiuti non
pericolosi.
Come evidente dal grafico che segue, le attività straordinarie hanno un peso nettamente
preponderante rispetto alle ordinarie:
Figura 25: Rifiuti derivanti da attività ordinarie e straordinarie nel 2014
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
I rifiuti da attività straordinarie sono stati prodotti principalmente nell’ambito dei cantieri di
demolizione delle centrali obsolete (11.785 t) e di realizzazione dell’area multifunzionale in
zona III (3.091 t).
Nella figura 26 viene evidenziato il rapporto tra quelli che sono stati recuperati o smaltiti in
impianti autorizzati.
Produzione rifiuti
Ripartizione tra smaltiti e recuperati
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
t
6.000
4.000
2.000
0
2012
2013
Pericolosi smaltiti
194
735
82
Non pericolosi smaltiti
7.154
4.937
13.951
Pericolosi recuperati
Non pericolosi recuperati
2014
8
40
13
536
2.687
1.722
Non pericolosi recuperati
Pericolosi recuperati
Non pericolosi smaltiti
Pericolosi smaltiti
Figura 26: Suddivisione tra rifiuti smaltiti e recuperati
La politica di Enipower prevede l’orientamento alla riduzione della produzione dei rifiuti e
alla massimizzazione del loro recupero, ma è prevedibile che almeno sino al 2015 non si
stabilizzi la quantità di rifiuti prodotta, in quanto attualmente Enipower Mantova è ancora
impegnata in attività straordinarie.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Qualità del suolo e della falda
Per quanto riguarda l’operatività dello Stabilimento, nell’ottica della massima salvaguardia
del suolo e della falda, tutti i serbatoi contenenti prodotti chimici ed olio di lubrificazione
sono fuori terra e dotati di bacino di contenimento per la massima capacità; non sono
presenti serbatoi interrati. Le aree in cui sono presenti i bacini di contenimento sono
oggetto di presidio a cura del personale di impianto.
L’olio combustibile non viene più utilizzato e i serbatoi di servizio delle caldaie e linee
contenenti olio combustibile sono stati di bonificati ed in gran parte demoliti.
Le schede di sicurezza di tutti i prodotti utilizzati sono disponibili sull’impianto per una
rapida consultazione.
Nella tabella 2 sono riportati i consumi dei chemicals dell’ultimo triennio.
UM
Frase di rischio
Simbol
o di
pericolo
2012
2013
2014
Soluzione alcalina per acqua di caldaia
kg
R35
C
70
150
0
Biodisperdente per acqua di raffreddamento
kg
R36, R41, R51/53
Xi, N
390
200
390
Ipoclorito di Sodio al 14% (Agente ossidante
per acqua di raffreddamento)
kg
R31, R34, R50
C, N
38.064
33.905
34.585
Deossigenante per acqua di caldaia
kg
R22, R38, R43
Xn
810
320
10
kg
R22, R38, R41
Xn
120
300
425
kg
R10, R20/21/22,
R34, R35, R43, R52
C
12.530
6.790
kg
--
--
2.290
3.050
Olio di lubrificazione
kg
--
--
2.000
1.152
Totale consumi cicli combinati
kg
56.274
45.867
Deossigenante per acqua di caldaia)
kg
R22, R38 R43,
Xn
3.220
3.590
Fosfato trisodico (Alcalinizzante per acqua di
caldaia)
kg
--
--
75
150
Alcalinizzante per trattamento del vapore
condensato di caldaia
kg
R10, R22,
R20/21/22, R34,
R35, R43, R52
C
840
2.290
Olio di lubrificazione
kg
--
--
1.000
1.422
4.154
Totale consumi impianto tradizionale
kg
5.135
7.452
7.449
TOTALE CONSUMI IMPIANTI
kg
61.409
53.319
60.099
DETTAGLIO CHEMICALS
Detergente per pulizia compressori aria
turbogas
Alcalinizzante per trattamento del vapore
condensato di caldaia
Antincrostante per trattamento impianto
raffreddamento acqua
10.310
4.790
2.140
52.650
2.280
125
890
Tabella 2: Consumo chemicals
Dichiarazione ambientale 2015
45 di 92
Stabilimento di Mantova
Il dato è allineato agli anni precedenti in virtù dell’ormai ottimale utilizzo della tecnologia di
additivazione delle acque.
Il ridotto consumo inoltre comporta anche la minimizzazione delle movimentazioni con
conseguenti benefici verso l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori.
Per tali prodotti non è stato valutato l’indicatore specifico in quanto l’aspetto è stato
considerato non significativo e non direttamente correlabile alla produzione d’energia
elettrica.
Enipower Mantova ha in corso una pratica di bonifica per l’area XII risultata contaminata
da PCB, come già dettagliato nel relativo paragrafo del capitolo “Sintesi degli accadimenti
ed eventi in campo ambientale”.
Relativamente allo stato della falda, il controllo delle acque è eseguito mediante il
campionamento di 6 piezometri realizzati da Enipower Mantova nelle quattro zone di
proprietà, secondo protocolli e campagne coordinate dagli enti locali presso le aziende
ricomprese all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Laghi di Mantova e Polo Chimico”.
Ad oggi sono state realizzate dodici campagne di controllo coordinate, l’ultima delle quali
nel mese di ottobre 2013.
I risultati confermano la contaminazione da idrocarburi sotto la zona XVI e l’inquinamento
da composti organici clorurati provenienti dall’esterno del sito multisocietario nei
piezometri disposti nella zona a monte idrografico (lato via Brennero, zone III e IV); hanno
altresì mostrato l’assenza di apporto inquinante da parte di Enipower Mantova (nessuna di
queste sostanze è, infatti, utilizzata nei processi produttivi della centrale).
Nel corso dell’anno 2014 è stato avviato a regime l’impianto di bonifica della falda per
trattare gli inquinanti presenti.
Inoltre nell’anno sono state effettuate 2 campagne semestrali su 3 piezometri, in
ottemperanza all’AIA. Le analisi sono riportati nell’allegato tecnico n° 3; i risultati sono in
linea con le campagne coordinate.
Nel corso dell’anno, inoltre, non si segnalano sversamenti di sostanze né sul suolo né
nella falda.
Nel maggio 2015 è stata avviata da ARPA la 13° campagna coordinata.
Dichiarazione ambientale 2015
46 di 92
Stabilimento di Mantova
Impiego di risorse naturali ed energetiche
Nel sito Enipower Mantova non vi sono attività di sfruttamento del suolo; le risorse naturali
impiegate sono riconducibili ad acqua e gas naturale.
ACQUA
Le acque prelevate da Enipower Mantova per gli impianti sono fornite da Versalis. Il
quantitativo non è misurato ma attribuito dal gestore della rete di approvvigionamento
idrico sulla base di calcoli stabiliti da un bilancio di sito multisocietario. Il valore indicato è
quindi una stima dell’approvvigionamento idrico di Enipower Mantova.
Le acque si possono suddividere nelle seguenti tipologie:
 acqua demineralizzata, adoperata come materia prima per la produzione di vapore;
 acqua industriale, utilizzata insieme ad una quota parte dell’acqua pozzi per il
reintegro del circuito chiuso delle torri di raffreddamento dei macchinari;
 acqua industriale per l’alimentazione dei sistemi antincendio;
 acqua pozzi per usi di tipo igienico.
C’è poi l’acqua potabile ad uso uffici, fornita in appositi contenitori da ditta terza.
Acque ad uso industriale
Versalis preleva l’acqua dal fiume Mincio tramite un canale di presa e ne esegue la
distribuzione, previo trattamento, alle utenze nel sito multisocietario. Enipower Mantova
utilizza quest’acqua per il raffreddamento dei circuiti di centrale, insieme ad una quota
dell’“acqua pozzi”, prelevata invece dalla falda profonda.
Una parte dell’acqua industriale prelevata da Versalis dal Mincio viene sottoposta a
trattamenti di demineralizzazione e in seguito inviata ad alcune utenze di sito, tra cui
Enipower Mantova che la utilizza per produrre vapore all’interno degli impianti.
Nella figura 27 sono indicati i consumi di acque ad uso industriale:
Dichiarazione ambientale 2015
47 di 92
Stabilimento di Mantova
Consumo acque ad uso industriale
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
3
m
1.000.000
500.000
0
Acqua demineralizzata
Acqua industriale
Acqua pozzi
2012
2013
2014
2.096.727
2.160.549
2.018.472
386.079
414.127
398.696
13.673
16.948
8.452
Figura 27: Consumi di acque ad uso industriale
Si evidenzia una sostanziale stabilizzazione dei consumi rispetto all’anno precedente.
La riduzione dell’energia elettrica prodotta ha portato ad un aumento degli indici rispetto al
2013 (figura 28).
Indici consumo acque ad uso industriale
0,100
3
m /MWheq 0,050
0,000
2012
2013
2014
Acqua pozzi
0,003
0,004
0,002
Acqua industriale
0,079
0,096
0,108
Totale acque ad uso
industriale
0,082
0,100
0,110
Figura 28: Indici consumo acque ad uso industriale
Acqua demineralizzata
Per quanto riguarda l'acqua demineralizzata si vuole fare un esame specifico, in quanto
essa dal punto di vista dell'impiego della risorsa idrica può essere intesa come vera e
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
propria materia prima utilizzata nel processo per la produzione di energia elettrica e
vapore, a sua volta distribuito nella rete del sito multisocietario per la vendita agli utenti.
Cosi come suggerito dal regolamento EMAS si è proceduto alla quantificazione degli indici
di efficienza dei materiali che per Enipower Mantova equivale all’efficienza dell’acqua
demineralizzata come trasformazione (vapore). Questo indice è stato applicato a una
tipologia di impianti che utilizzano in vario modo acqua, i cicli combinati.
Per i cicli combinati l’indice è dato dal rapporto tra il vapore prodotto e l’acqua
demineralizzata consumata. È quindi un indice di efficienza sui consumi di acqua
demineralizzata.
Come detto precedentemente, l’acqua demi viene prodotta a partire da acqua industriale,
che viene sottoposta a specifici trattamenti in impianti di proprietà Versalis e in seguito
inviata alle utenze di sito, tra cui Enipower Mantova.
Si riporta in figura 29 il trend dei consumi di acqua demineralizzata, in linea con la
produzione.
Consumo acqua demineralizzata
2.000.000
m3
1.500.000
1.000.000
500.000
0
Acqua demineralizzata
2012
2013
2014
2.096.727
2.160.549
2.018.472
Figura 29: Consumi di acqua demineralizzata
Un’indicazione dell’efficienza dell’utilizzo dell’acqua demineralizzata si può avere tramite il
cosiddetto "coefficiente di restituzione acqua demineralizzata Kr”, definito nel seguente
modo:
Kr = (vapore tecnologico a rete) / (acqua demi in ingresso + condense recuperate)
In figura 30 ne è riportato l'andamento nel triennio. Il dato 2014 è sostanzialmente in linea
con l’anno precedente.
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Stabilimento di Mantova
Coefficiente di restituzione acqua demi
1,20
Kr =(vap
prodotto)/(acqua demi +
condense)
1,15
1,10
1,05
1,00
0,95
0,90
0,85
0,80
Kr
2012
2013
2014
0,991
0,986
0,992
Figura 30: Coefficiente di restituzione acqua demineralizzata
Acqua potabile ad uso uffici
Lo Stabilimento non ha il collegamento con l’acquedotto di Mantova, pertanto l’acqua
potabile è fornita da una ditta terza che ha in gestione anche il sistema di distribuzione
con apparecchiature alimentate da contenitori sigillati della capacità di 18,9 litri di acqua
ciascuno e dotate di sistema di raffrescamento automatico dell’acqua erogata. Il dato è
correlabile alla presenza di personale di ditte terze durante i cantieri e le fermate
manutentive del 2014 (figura 31).
Consumo acqua potabile ad uso uffici
10.000
9.500
litri
9.000
8.500
8.000
7.500
7.000
6.500
6.000
5.500
5.000
Acqua potabile
2012
2013
2014
7.541
6.728
8.562
Figura 31: Consumi di acqua potabile ad uso uffici
Nella figura 32 si riporta il bilancio di massa delle acque del 2014.
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Stabilimento di Mantova
Bilancio delle acque Stabilimento di Mantova anno 2014
Acqua pozzi
(stimato)
8.452 m3
Condense di
recupero
(stimato)
457.490 m3
Vapore alla rete Versalis
(misurato)
2.288.150 m3 (*)
Acqua
demineralizzata
(stimato)
2.018.472 m3
Vapore al
teleriscaldamento
(misurato)
190.726 m3
Acqua industriale
(stimato)
398.696 m3
Spurghi a recupero
(stimato)
129.908 m3
TOTALE INPUT
2.883.110 m3
TOTALE OUTPUT
2.662.027 m3
Evaporazione
(stimato)
221.083 m3
Scarichi idrici
(stimato)
239.478 m3
(*) I valori relativi al vapore si riferiscono al volume di acqua equivalente
Figura 32: Bilancio acque
U.M.
Entrate Acqua demi
Acqua
industriale
Condense di
recupero
Acqua pozzi
Totale entrate
Uscite Vapore
Spurghi a
recupero
Totale
produzioni
Scarichi
Totale uscite
Perdite Evaporazione
2012
2013
2014
m
3
m
3
386.079
414.127
398.696
m
3
507.427
496.942
457.490
m
3
13.673
16.948
8.452
2.096.727 2.160.549 2.018.472
3
3.003.906 3.088.566 2.883.110
m
3
2.402.359 2.424.616 2.662.027
m
3
m
m
m
3
3
m
3
m
3
143.963
169.307
129.908
2.546.322 2.593.923 2.791.935
165.923
262.631
239.478
2.712.245 2.856.554 2.662.027
291.661
232.012
221.038
Tabella 3: bilancio dell’acqua in entrata ed uscita
Nella figura 33 viene evidenziato il trend nell’ultimo triennio delle quantità di acqua in
entrata e in uscita, comprese le perdite per evaporazione. La tabella 3 e la figura 31
mostrano performance in linea con le precedenti, con una generale diminuzione delle
quantità di acqua circolante dovuto alla minore produzione di vapore consuntivata.
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Stabilimento di Mantova
Bilancio acque
3.000.000
2.500.000
2.000.000
m3
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2012
2013
2014
Totale entrate
3.003.906
3.008.566
2.883.110
Totale uscite
2.712.245
2.856.554
2.662.027
291.661
232.012
221.083
Perdite per evaporazione
Totale entrate
Totale uscite
Perdite per evaporazione
Figura 33: bilancio acque
La figura 34 riporta l’indice di utilizzo della risorsa idrica con il quale si vuole indicare
quanta acqua totale (in entrata) viene utilizzata per produrre un megawattora equivalente
di energia elettrica.
Indice utilizzo acque totale
1
m3/MWheq
0
Indice consumo acque totale
2012
2013
2014
0,53
0,61
0,67
Figura 34: indice utilizzo acque totale
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Stabilimento di Mantova
COMBUSTIBILI FOSSILI
I combustibili fossili rappresentano la voce di consumo più significativa per la produzione
di energia elettrica e vapore. Dal 2007 in tutti gli impianti Enipower Mantova è utilizzato
esclusivamente Gas Naturale (costituito principalmente da metano).
L’unico consumo di gasolio è quello consuntivato durante le prove periodiche di
funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza.
Nella figura 35 sono rappresentati gli andamenti dei consumi nello scorso triennio.
Consumo combustibili
1.100.000
1.000.000
900.000
Consumo annuo
800.000
700.000
600.000
500.000
Gas naturale (Sm3/anno X 1000)
Gasolio (kg)
2012
978.819
2013
882.850
2014
854.218
293
150
266
Figura 35: consumo combustibili
(*) Sm3 = Standard-metro cubo. Volume di un gas riferito ad una temperatura di 15°C e una pressione atmosferica di 1 bar.
Il grafico riflette l’andamento delle produzioni.
Relativamente al gasolio, il dato è funzione del numero di prove di funzionamento del
gruppo elettrogeno di emergenza effettuate nell’anno: 8 nel 2014.
In figura 36 è illustrato il trend dell’indice specifico di consumo dell’energia derivante dai
combustibili utilizzati, ossia del rapporto tra l’energia (termica) associata al combustibile
consumato e l’energia elettrica equivalente totale prodotta.
Il dato 2014 è allineato al dato 2013, in linea con gli anni nei quali si è svolta una fermata
Major sui CC e quindi un maggior utilizzo della Centrale B6. Nella stessa figura è indicato
il riferimento all’indice 2006 (pari a 1,845) in quanto primo anno di pieno di funzionamento
dei cicli combinati.
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Stabilimento di Mantova
Consumo specifico combustibile
variazione %
2
7,0%
1,95
6,0%
1,9
5,0%
1,85
MWh/MWheq
4,0%
1,8
3,0%
1,75
1,7
2,0%
1,65
1,0%
1,6
2012
2013
2014
Consumo specifico
1,929
1,971
1,970
Variazione rispetto al 2006
4,6%
6,8%
6,4%
0,0%
Figura 36: Consumo specifico combustibile
Quanto appena detto si riflette sui valori del rendimento exergetico del parco produttivo
Enipower Mantova, riportati nella tabella seguente.
Rendimento exergetico
2012
51,8%
2013
50,7%
2014
50,7%
Tabella 4: rendimento exergetico globale
Enipower Mantova nel 2014, oltre al processo di produzione di energia elettrica utilizzando
gas naturale, ha prodotto 181,78 Mwh dall’impianto fotovoltaico, interamente utilizzati per
autoconsumo.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
GAS TECNICI
Nella successiva figura 37 sono illustrati i consumi di gas tecnici, cioè i gas che sono di
supporto nel processo produttivo.
In Stabilimento si utilizzano le seguenti tipologie:

aria, suddivisa in:
o aria strumenti: aria essiccata utilizzata per l’azionamento organi di
regolazione (ad esempio valvole per regolare la portata dei fluidi, il livello di
serbatoi, la pressione nelle linee,…)
o aria servizi: aria compressa utilizzata per l’azionamento di utensili ad aria o
per tutti gli usi richiedenti aria compressa di bassa qualità (soffiature,
flussaggi di linee,…)

azoto: gas utilizzato nella bonifica di tubazioni o apparecchiature contenenti
sostanze infiammabili.
Consumo gas tecnici
3.000.000
2.500.000
2.000.000
m3
1.500.000
1.000.000
500.000
0
Azoto
Aria compressa (*)
2012
2013
2014
60.832
58.273
64.502
2.195.646
2.691.911
2.146.656
Figura 37: gas tecnici
(*) L’aria compressa contabilizzata è quella fornita da terzi, escludendo le autoproduzioni.
Si registra un trend in diminuzione nel consumo di aria compressa, non direttamente
correlabile alle condizioni di impianto (aria acquisita da terzi ed utilizzata esclusivamente
alla centrale B6) in quanto è un dato derivante dal bilancio unificato di sito multisocietario.
Il consumo di azoto nel triennio è stabile.
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Stabilimento di Mantova
Effetti sull’ecosistema
RUMORE
Il decreto di rinnovo dell’AIA n° DVA-DEC-2011-0000437 del 01/08/2011 ha imposto
l’effettuazione di un aggiornamento della valutazione di impatto acustico verso l’esterno
entro un anno dal rilascio del medesimo provvedimento. L’aggiornamento è stato
compiuto nel 2012 e non ha evidenziato superi della normativa in materia. Nel corso del
2014, su indicazione dell’Ente di controllo, è stato effettuato un ulteriore aggiornamento
dello studio sull’impatto acustico che ha confermato il rispetto delle prescrizioni normative.
ODORI
Nel gas naturale sono presenti naturalmente alcune sostanze fortemente odorigene anche
a bassissime concentrazioni.
Durante specifiche manovre sulle linee del gas naturale (blocco dell'impianto, messa in
marcia ed arresto) si potrebbero avere sfiati di gas per intervalli di tempo comunque
limitati. Gli sfiati avvengono in quota in modo da limitare la diffusione di odore in tali
particolari situazioni. Ad oggi non sono mai pervenute lamentele riferite a tali operazioni.
AMIANTO
Nello Stabilimento Enipower Mantova, in ottemperanza alle normative vigenti, è stato
effettuato il censimento dei materiali contenenti amianto (MCA) corredato di relativa
mappatura ed è nominato il responsabile della custodia dell’amianto.
Nel 1995 è cominciata la rimozione dell’amianto presente, che ha portato, nell’ultimo
triennio, alla situazione indicata in figura 38.
L’eliminazione dell’amianto afferente alle centrali dismesse B1-B2-B4-B5 e Package,
costituente circa il 98% del totale presente in Enipower Mantova, è iniziata nel 2012
contestualmente alla demolizione delle vecchie centrali (vd. scheda specifica del Piano di
Miglioramento), proseguendo nel 2013 e terminando nel giugno 2014.
Dei 6,4 m3 residui, tutti in buono stato di conservazione, 0,7 m3 saranno asportati entro il
2016 mentre 5,7 m3 verranno rimossi a fine vita della Centrale B6.
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Stabilimento di Mantova
*Il valore è formato dalla quota parte di amianto smaltito e dalla quota parte derivante dal ridimensionamento del quantitativo a seguito
dell’aggiornamento del censimento.
Figura 38: Amianto
CAMPI ELETTROMAGNETICI
I campi elettromagnetici presenti presso lo Stabilimento sono radiazioni non ionizzanti
generate dalla corrente alternata.
Nel corso del 2011 è stata effettuata una campagna di rilevazione dei campi
elettromagnetici ai sensi del D. Lgs. 81/08 che ha evidenziato la piena conformità dei
luoghi di lavoro ai limiti di legge.
A maggio 2015 è cominciata la nuova campagna periodica di rilevazione dei campi
elettromagnetici.
IMPATTO VISIVO
Lo Stabilimento Enipower Mantova è inserito nell’area del polo chimico di Mantova,
pertanto l’impatto visivo della Centrale deve essere considerato nel contesto industriale
complessivo.
La demolizione delle vecchie centrali, attività completata nel 2014, ha contribuito
all’ulteriore mitigazione dell’impatto visivo, eliminando gli edifici e le caldaie B1/B2/B4/B5 e
Package con i relativi cinque camini.
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Stabilimento di Mantova
BIODIVERSITÀ
Lo Stabilimento Enipower Mantova si estende su una superficie di circa 100.600 m2 ed è
situato nelle aree definite zona III (circa 30.830 m2), zona IV (circa 34.070 m2), zona XII
(circa 27.800 m2) e zona XVI (circa 7.900 m2) del sito multisocietario.
In rapporto all’energia elettrica equivalente totale prodotta si ha un indice di occupazione
del terreno pari a 0,021 m2/MWheq, in diminuzione rispetto allo scorso anno grazie al
completamento del progetto di demolizione delle vecchie centrali in zona XVI.
SOSTANZE PERICOLOSE PER L’OZONO E GAS FLUORURATI AD EFFETTO SERRA
Nello Stabilimento Enipower Mantova non vi sono sostanze contenenti gas halon e
sorgenti ionizzanti (comunemente utilizzate nei sistemi antincendio), CFC e HCFC
(sostituiti, nelle loro applicazioni come refrigeranti nei sistemi di condizionamento, dagli
HFC, sostanze ad effetto serra ma non lesive dell’ozono).
Per i gas fluorurati la Centrale ha, negli impianti di condizionamento, le seguenti tipologie
di gas:

R134a, 466 kg

R407c, 8,6 kg

R422d 15 kg.
Tutte le attività di manutenzione e controllo sono svolte in conformità al Regolamento CE
842/2006 e s.m.i. e DPR 43/2012.
PCB
Tale sostanza era contenuta nell’olio dielettrico di alcuni trasformatori e apparecchiature
elettriche acquisiti con gli impianti tradizionali in via di sostituzione o dismissione. Nel 2012
è stata completata la dealogenazione di tutti i trasformatori, pertanto nello Stabilimento
Enipower Mantova non vi è più presenza di PCB.
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Stabilimento di Mantova
Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento
La Salute e la Sicurezza dei lavoratori rappresentano un principio fondamentale della
politica dello Stabilimento Enipower Mantova cui corrispondono specifiche attività
finalizzate al miglioramento continuo.
Nel corso del 2014, a livello di azioni di prevenzione infortuni e investimenti rilevanti, si
segnalano il controllo dello stato di efficienza dei camminamenti grigliati nei Cicli
Combinati e il completamento della demolizione delle caldaie tradizionali dismesse,
comportante la quasi totale eliminazione dell’amianto presente in Stabilimento e
l’azzeramento dell’olio combustibile detenuto.
Il Documento di Valutazione dei Rischi è stato aggiornato ad inizio 2014 con i rischi
derivanti dal nuovo impianto SCR della centrale B6.
Tutto il personale ha partecipato all’addestramento di spegnimento fuoco e lotta
antincendio presso il campo prove dei vigili del fuoco all’interno dello Stabilimento.
La sorveglianza sanitaria è stata effettuata dal Medico Competente, che si avvale del
Centro Sanitario presente all’interno del sito multisocietario, su tutto il personale. Gli esiti
hanno confermato l’idoneità alla mansione per tutti i dipendenti.
Infortuni
Nelle figure 39 e 40 sono riportate le situazioni degli infortuni verificatisi nello Stabilimento
Enipower Mantova sotto forma di indice di frequenza (IF) e indice di gravità (IG).
Nel 2014 sono stati segnalati e gestiti secondo apposita procedura di Stabilimento 2
mancati infortuni, che hanno determinato l’adozione di soluzioni atte ad evitarne il
ripetersi.
Come negli anni passati, anche nel 2014 sono stati utilizzati strumenti di prevenzione
considerati come colonne portanti per conseguire l’obiettivo infortuni zero. Si segnala in
particolare:
 manutenzione dei gruppi di produzione gestite attraverso piani di coordinamento della
sicurezza dedicati;
 riunioni di sicurezza a vari livelli (n.12);
 verifiche in campo (n. 720 sopralluoghi).
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Figura 39: Indici di frequenza degli infortuni
IF = INDICE DI FREQUENZA = numero infortuni x 1.000.000 / Ore Lavorate (esclusi infortuni in itinere)
Figura 40: Indici di gravità degli infortuni
IG = INDICE DI GRAVITÀ = numero giorni di assenza causati da infortunio x 1.000 / Ore Lavorate
L’impegno di Enipower Mantova nella prevenzione degli infortuni si estende anche alle
attività delle ditte terze: l’utilizzo di fornitori qualificati, l’elaborazione di piani di
coordinamento delle fermate, l’effettuazione di riunioni di sicurezza con le imprese e le
ispezioni in campo durante i lavori garantiscono alti livelli di sicurezza.
Dichiarazione ambientale 2015
60 di 92
Stabilimento di Mantova
Aspetti ambientali in condizioni di emergenza
Le attività svolte nello Stabilimento Enipower Mantova rimangono al di fuori del campo di
applicazione della normativa relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti, ai sensi
del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. in quanto non sono cambiate le quantità delle sostanze
indicate.
Ciononostante, essendo lo Stabilimento collocato in un sito multisocietario dove sono
presenti aziende le cui attività sono normate da tale legislazione, sono adottate procedure
di gestione delle emergenze, comprese quelle ambientali, comuni a tutte le aziende
coinsediate nel sito multisocietario4.
In particolare:

è attivo un presidio continuo di pronto intervento formato da squadre di vigili del
fuoco, coordinate da un Tecnico in Turno e con il supporto di un presidio medico
interno in conformità a quanto previsto dal DM 10/03/98;

è in vigore una procedura di emergenza che prevede, qualora un evento anomalo
possa evolvere in un’emergenza (limitata ad un reparto produttivo, ovvero estesa a
più impianti, sino al punto di interessare l’intero sito multisocietario e l’esterno),
l’adozione di strumenti operativi quali automezzi e squadre di emergenza, sistemi di
comunicazione specifici, sino al caso estremo di interessamento delle Autorità
esterne, Comando Provinciale VVF, Questura, Prefettura e Comune di Mantova;

l’addestramento del personale alla gestione delle emergenze è realizzato mediante
delle prove simulate che vengono pianificate ogni anno; è prevista almeno
un’esercitazione di emergenza generale dell’intero sito annuale. Nel corso di
queste simulazioni viene coinvolto anche il personale delle ditte terze. Inoltre sono
pianificate con periodicità diverse alcune simulazioni di emergenza di singolo
impianto.
Per la gestione delle emergenze interne sono installati dispositivi automatici di rilevamento
delle fughe di gas naturale, dispositivi di rilevamento e spegnimento automatico degli
incendi e, infine, presidi mobili in ogni area dell’impianto (estintori, naspi, idranti..).
4
Enipower Mantova, inoltre, ricade nelle aziende le cui attività sono soggette, ai sensi del D.M. 16/02/1982 e s.m.i., all'esame e parere
preventivo dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed il cui esercizio è soggetto a visita e controllo ai fini del rilascio del "Certificato
di Prevenzione Incendi" (CPI). Pertanto, nell’ottobre 2005 è stata presentata al comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Mantova la
relativa istanza ai sensi del D.P.R. n° 37 del 1998. A valle del sopralluogo preliminare dell’ente si è provveduto a fornire la
documentazione integrativa richiesta. Allo stato attuale si è in attesa della nomina della Commissione incaricata del sopralluogo finale
in Stabilimento da parte del Comitato Tecnico Regionale Vigili del Fuoco Lombardia.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova
Aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti possono derivare dall’interazione
dell’organizzazione con terzi siano essi stakeholder o appaltatori.
delle
attività
Fornitori / Appaltatori
L’utilizzo di fornitori di beni e servizi che sono necessari per lo svolgimento della normale
operatività è un aspetto indiretto di particolare importanza.
Le procedure EniPower, in accordo con quelle della capo gruppo Eni, prevedono che
siano utilizzati solamente fornitori qualificati. Nel processo di qualifica, effettuato per
EniPower da Eni o da altre società del gruppo, viene tenuto in considerazione il
comportamento ambientale degli appaltatori e dei subappaltatori sia durante le attività in
campo, sia all’interno dei loro confini aziendali. In occasione dei rinnovi contrattuali ogni
fornitore viene valutato anche dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente e della
sicurezza nelle proprie attività mediante schede di feedback. A tutti gli appaltatori vengono
inviati (sia all’emissione del contratto che al primo ingresso in Stabilimento) la Politica di
Ambiente e Sicurezza EniPower e il Modulo di Segnalazione Ambientale5.
Di seguito sono indicate le tipologie di servizi per i quali si ricorre a società terze:








Gestione rifiuti: è effettuata tramite una società terza e prevede a livello
contrattuale clausole per favorire il recupero rispetto allo smaltimento. Nel servizio
è compresa anche l’organizzazione del trasporto.
Gestione scarichi idrici: come descritto nel documento gli scarichi idrici dello
Stabilimento EniPower sono sottoposti a trattamento unitamente a quelli del sito
multisocietario nell’impianto della società Versalis.
Approvvigionamento combustibili: esso viene fornito dalla divisione Eni G&P
all’interno del contratto di tolling; la qualità della fornitura è monitorata con apposito
analizzatore istallato nella stazione di decompressione e misura.
Approvvigionamento chemicals: l’approvvigionamento di chemicals avviene in
cisternette da 1000 litri o in autocisterne da 20 m3 (per soluzione ammoniacale ed
ipoclorito). I possibili sversamenti delle sostanze sul suolo o sulle acque (in caso di
incidente stradale o durante le operazioni di carico e scarico) rappresentano una
criticità.
Laboratori analisi fumi: i fumi della combustione sono analizzati da laboratori
esterni per la determinazione degli eventuali microinquinanti. Tali laboratori
eseguono anche la verifica dell’accuratezza delle misure degli analizzatori in
continuo ai sensi della normativa vigente.
Prestazioni meccaniche: tutte le attività a carattere meccanico che non possono
essere eseguite da personale aziendale sono affidate a società terze; alcune di
esse hanno normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da Versalis e
sono oggetto di audit di verifica periodiche.
Prestazioni elettrostrumentali: tutte le attività a carattere elettrostrumentale che non
possono essere eseguite da personale aziendale sono affidate a società terze;
alcune di esse hanno normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da
Versalis e sono oggetto di audit di verifica periodiche.
Prestazioni edili: tutte le attività a carattere edile che non possono essere eseguite
da personale aziendale sono affidate a società terze; alcune di esse hanno
5
Il Modulo di Segnalazione Ambientale (MSA) serve per la rilevazione delle situazioni a rischio di danno ambientale che si possono
presentare in modo imprevisto sugli impianti.
Dichiarazione ambientale 2015
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Stabilimento di Mantova





normalmente un cantiere nel sito multisocietario gestito da Versalis e sono oggetto
di audit di verifica periodiche.
Prestazioni controlli Non Distruttivi: i controlli non distruttivi (previsti o meno dalla
normativa vigente e dai quali si desume la bontà dello stato delle apparecchiature e
di alcune lavorazioni come le saldature) sono eseguiti da ditte specializzate.
Controllo dispositivi antincendio: si tratta dei controlli previsti dalla normativa su tutti
i presidi fissi di rilevazione e spegnimento incendio, ad eccezione degli estintori,
degli idranti e dei naspi controllati dai VVF della società Versalis. Il risultato di
ciascun controllo viene riportato su appositi registri.
Prestazioni ingegneria: si tratta di studi in ambiti specifici e progettazioni di dettaglio
per la realizzazione degli investimenti.
Prestazioni pulizia/facchinaggi: si tratta di pulizie civili ed industriali routinarie o su
evento specifico (ad esempio alla fine delle manutenzioni).
Prestazioni residuali: si tratta di prestazioni di diversa tipologia che non comportano
direttamente impatti ambientali rilevanti, pur se l’aspetto di per sé non può essere
definito trascurabile.
Dichiarazione ambientale 2015
63 di 92
Stabilimento di Mantova
La Significatività degli Aspetti Ambientali
La valutazione del livello di significatività di ciascun aspetto ambientale diretto è condotta,
nelle condizioni applicabili (normali, anomale e d’emergenza), secondo l’apposita
procedura societaria attraverso la determinazione di due indici, come descritto nei
paragrafi seguenti:
 “FIP” (Fattore di Impatto Primario), che mette in evidenza gli aspetti ambientali
diretti per cui si è verificato o meno un evento particolare (quali lamentele, superi di
legge, procedimenti giudiziari e incidenti) che ne incrementa la significatività;
 “IPR” (Indice di Priorità di Rischio), dato dal prodotto di quattro fattori, che indicano
rispettivamente: la gravità dell’aspetto, la sua probabilità di accadimento (reale
presenza), la sensibilità del contesto su cui l’aspetto impatta e la variazione nel
tempo dell’impatto ambientale.
La "valutazione complessiva di significatività" (Vs) di ogni aspetto ambientale diretto
avviene sommando il punteggio assegnato ai singoli indici FIP e IPR:
Vs= FIP + IPR
I dati in ingresso e i risultati della valutazione complessiva di significatività vengono così
registrati nel Registro degli Aspetti Ambientali, in corrispondenza delle varie
attività/lavorazioni elementari e condizioni operative.
Il livello complessivo di significatività potrà variare tra 4 e 332, secondo i livelli di
significatività descritti di seguito in funzione del punteggio ottenuto:
Vs
4<=Vs<=60
SIGNIFICATIVITÀ
NON RILEVANTE
BASSA
60<Vs <=160
RILEVANTE
MEDIA
160<Vs<=332
MOLTO
RILEVANTE
ALTA
Dichiarazione ambientale 2015
PRIORITÀ DI INTERVENTO
Aspetto NON RILEVANTE. Gli interventi
di controllo effettuati sono sufficienti per il
mantenimento.
Aspetto RILEVANTE. É opportuno
programmare interventi migliorativi nel
medio/lungo termine mirati a ridurre il
valore dei parametri dei criteri di
valutazione.
Aspetto MOLTO RILEVANTE.
Necessità di programmare interventi
urgenti, nel breve periodo, mirati a ridurre
il valore dei parametri dei criteri di
valutazione.
64 di 92
Stabilimento di Mantova
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Significatività
Emissioni in atmosfera - Macroinquinanti (CO, NOx, SO2)
Rilevante
Emissioni in atmosfera - Microinquinanti
Non rilevante
Emissioni in atmosfera - Sostanze effetto serra (SF6, gas fluorurati)
Non rilevante
Emissioni non convogliate - Emissioni diffuse/fuggitive
Non rilevante
Scarichi idrici
Non rilevante
Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi e altri tipi di
rifiuti, in particolare di quelli pericolosi
Non rilevante
Uso e contaminazione del suolo
Non rilevante
Consumo di energia
Non rilevante
Consumo di risorse naturali e materie prime
Rilevante
Consumi idrici
Non rilevante
Utilizzo materie prime ausiliarie (chemicals, additivi, oli lubr e diat)
Non rilevante
Rumore
Non rilevante
Campi elettromagnetici
Non rilevante
Radiazioni ionizzanti
Non rilevante
Odori
Non rilevante
PCB-PCT
Non rilevante
Amianto
Non rilevante
Impatto visivo
Non rilevante
Figura 41: significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anomale
Dalla valutazione effettuata non emergono necessità di programmare interventi urgenti nel
breve periodo.
Valutazione degli Aspetti Ambientali indiretti
La valutazione del livello di significatività di ciascun aspetto ambientale indiretto è
condotta attraverso la combinazione di due elementi:
 controllo gestionale che la società può esercitare sulle attività/lavorazioni
elementari, di terzi, che possono interagire con l’ambiente in modo indiretto;
 significatività intrinseca dell’aspetto ambientale.
Si deve quindi operare la preliminare distinzione fra:
 aspetti ambientali indiretti di primo livello, riconducibili ad attività svolte da
soggetti esterni che operano per la società e che possono essere progettati,
coordinati e sorvegliati da personale societario;
 aspetti ambientali indiretti di secondo livello, direttamente controllati da soggetti
esterni e solo in parte dalla società;
Dichiarazione ambientale 2015
65 di 92
Stabilimento di Mantova
Per valutare la significatività intrinseca (SI) degli aspetti ambientali indiretti si deve
determinare l’indice SI:
SI = R + I + S
dove per R, si intendono i risultati derivanti da studi o dalla letteratura, I le indicazioni
fornite dal soggetto esterno ed S la sensibilità accertata degli interlocutori.
Successivamente, si deve procedere ad attuare, per gli aspetti su cui è possibile
esercitare un’influenza, la pianificazione degli interventi da apportare al fine di ridurre nel
tempo la significatività di tali aspetti. In funzione della significatività intrinseca dell’aspetto
e dell’esistenza del controllo gestionale si possono avere le quattro possibilità riportate
nella tabella sottostante:
Punteggio
CG
SI
Priorità d’intervento
SIGNIFICATIVO SI >= 5
NON ADEGUATO CG > = 4
I
SIGNIFICATIVO SI >= 5
ADEGUATO CG < 4
II
NON SIGNIFICATIVO SI < 5
NON ADEGUATO CG > = 4
III
NON SIGNIFICATIVO SI < 5
ADEGUATO CG < 4
IV
ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
Contaminazione del sistema fognario
Contaminazione del suolo
Emissioni in atmosfera
Emissioni non convogliate - Emissioni diffuse/fuggitive
Scarichi idrici
Produzione e/o trasporto e smaltimento di rifiuti
Consumo di energia
Consumi idrici
Odori
Utilizzo materie prime ausiliarie
Rumore
Radiazioni ionizzanti
Amianto
Necessità di programmare interventi urgenti
mirati a ridurre il valore di entrambi i parametri
dei criteri di valutazione
È opportuno per esso programmare interventi
migliorativi nel medio termine mirati a ridurre il
valore dei parametri dei criteri di valutazione
È opportuno per esso programmare interventi
migliorativi nel medio termine mirati a ridurre il
valore dei parametri dei criteri di valutazione
ASPETTO AMBIENTALE NON SIGNIFICATIVO
Gli interventi di controllo effettuati sono
sufficienti per il mantenimento
Controllo
Significatività gestionale
Adeguato
Non significativo
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
Non significativo
Adeguato
per individuare la metodologia da applicare per la valutazione del controllo gestionale, tra
le due alternative descriFigura 42: significatività degli aspetti ambientali indiretti
Dichiarazione ambientale 2015
66 di 92
Stabilimento di Mantova
OBIETTIVI E PIANO DI MIGLIORAMENTO
Ogni anno la Direzione dello Stabilimento di Mantova valuta le prestazioni del sistema di
gestione e individua gli obiettivi per gli anni futuri in relazione alla politica dello
Stabilimento. Gli obiettivi che prevedono ulteriori riduzioni degli impatti ambientali, a
prescindere che essi siano riferiti ad aspetti valutati significativi o non, sono esplicitati in
un piano di miglioramento triennale.
Inoltre viene fatto il consuntivo anno dopo anno di tutte le azioni previste e realizzate
all’interno dei piani di miglioramento passati dato che i benefici indotti non terminano al
completamento delle attività ma rimangono permanenti nel tempo.
Resoconto del piano di miglioramento 2012 – 2015
Nella tabella 5 è riportato il rendiconto del piano di miglioramento 2012 – 2015 in termini di
raggiungimento dei risultati attesi e del rispetto della data di conseguimento inizialmente
prevista.
Obiettivo
Riduzione
NOx
delle
emissioni
di
Riduzione delle emissioni di CO
Riduzione delle emissioni di CO2
Riduzione del consumo di
combustibile
fossile
(gas
naturale)
Riduzione della significatività
dell’aspetto ambientale “rifiuti”
in condizioni normali
Riduzione della possibilità di
contaminazione del suolo e della
falda – oli/chemicals
Intervento previsto
Risultato
raggiunto
Realizzazione di un impianto fotovoltaico da
200 kW p
Realizzazione impianto per adeguamento B6
ai nuovi limiti di emissione degli NOx imposti
3
dall’AIA pari a 100 mg/Nm

Installazione catalizzatore CO su CC2
Realizzazione di un impianto fotovoltaico da
200 kW p
Realizzazione di un impianto fotovoltaico da
200 kW p
Ammodernamento
impianto
di
condizionamento,
riscaldamento
e
ventilazione della centrale B6
Studio per realizzazione di un collettore per
lo sfruttamento del vapore a bassa pressione
in uscita dalla turbina a vapore per il
teleriscaldamento
Realizzazione di un sistema di lavaggio
automatico dei condensatori ad aria dei cicli
combinati
Realizzazione di una piazzola attrezzata per
la collocazione dei rifiuti e lo stoccaggio degli
oli
Realizzazione di una piazzola attrezzata per
la collocazione dei rifiuti e lo stoccaggio degli
oli
Eliminazione olio combustibile
residuo
Bonifica e demolizione linee residue
Riduzione progressiva amianto
residuo
Demolizione delle centrali dismesse B1/B2,
B4/B5 e PK2
Dealogenazione di 108˙500 kg di olio con
PCB presente in 7 trasformatori
Eliminazione PCB
Bonifica serbatoi centrali B4, B5 e B6
Dichiarazione ambientale 2015
Inserimento
a Piano
2015-2018




In corso
sì
In corso
sì

sì






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Stabilimento di Mantova
Bonifica della falda
Realizzazione impianto di tipologia “in-well
stripping” per la bonifica della falda
soggiacente le aree di proprietà
Tabella 5: resoconto piano di miglioramento 2012-2015

 Risultato pienamente conseguito
 Risultato parzialmente conseguito
 Risultato non conseguito
Piano di miglioramento 2015 – 2018
Il piano di miglioramento 2015-2018 deriva dalle azioni che sono state individuate per
conseguire quegli obiettivi che consentono di ridurre ulteriormente gli impatti ambientali
delle attività svolte nello Stabilimento. Esso tiene in particolare considerazione gli aspetti
ambientali significativi; ciononostante, nell’ottica di un continuo miglioramento, possono
essere inseriti anche interventi per aspetti ambientali ritenuti non significativi.
La tabella 6 illustra un prospetto riassuntivo in cui si riporta la valutazione degli aspetti
ambientali diretti e si indicano gli impatti ambientali che sono stati inseriti nel piano di
miglioramento.
Per tutti gli aspetti ambientali inseriti nel piano di miglioramento è stata elaborata una
tabella riassuntiva con l’evidenza delle responsabilità, risorse, tempistiche e stato di
avanzamento. In questa tabella sono stati evidenziati gli obiettivi dei quali sono state
concluse tutte le attività e il grado del loro raggiungimento.
Aspetti ambientali esaminati
Emissioni:
Valutazione della
significatività
Impatti ambientali oggetto di
miglioramento
Significativo
Emissioni in atmosfera
Emissioni gas serra
Scarichi idrici
Produzione di rifiuti
Non significativo
Non significativo
Qualità del suolo e della falda
Non significativo
Emissioni di NOX
Emissioni di CO2
Riduzione rischio sversamenti
Eliminazione olio combustibile
residuo
Bonifica falda
Impiego risorse naturali ed energetiche:
Acqua
Combustibili fossili
Non significativo
Rumore e vibrazioni
Odori
Amianto
Campi elettromagnetici
Impatto visivo
Biodiversità
Sostanze pericolose per l’ozono
PCB
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non applicabile
Non significativo
-
Non significativo
-
Significativo
Riduzione consumi
Riduzione consumo specifico gas
naturale
Effetti sull’ecosistema:
Aspetti ambientali in condizioni di
emergenza
-
-
-
Tabella 6: riepilogo degli aspetti ambientali inseriti nel piano di miglioramento
Dichiarazione ambientale 2015
68 di 92
Stabilimento di Mantova
Schede di sintesi del piano di miglioramento 2015 – 2018
Sintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale
Emissioni
Aspetto
ambientale
da piano precedente
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
INSTALLAZIONE CATALIZZATORE CO SUL CC2
Emissioni in
atmosfera
Riduzione
emissioni CO
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
30/06/2014
OBIETTIVO
RAGGIUNTO
30/06/2014
Fatto
30/06/2015
In corso
Referente area
meccanica
Servizi Tecnici
2.000.000 €
Interventi previsti:
1) Installazione sistema
2) Verifica risultati: riduzione dell’indice di emissione di
CO del CC2
NOTE:
69
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Impiego di risorse naturali ed energetiche
Aspetto
ambientale
Consumo
combustibili
fossili
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
Riduzione del
consumo
specifico di gas
naturale
Referente area
meccanica
Servizi Tecnici
300.000 €
31/12/2016
Commessa in
fase di
autorizzazione
da CdA
1) Installazione sistema
31/12/2016
Da avviare
2) Verifica risultati
31/12/2017
Da avviare
AMMODERNAMENTO
IMPIANTO
CONDIZIONAMENTO,
RISCALDAMENTO
VENTILAZIONE DELLA CENTRALE B6
DI
E
Interventi previsti:
NOTE:
70
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Impiego di risorse naturali ed energetiche
Aspetto
ambientale
Consumo
combustibili
fossili
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
Riduzione del
consumo
specifico di gas
naturale
Referente area
meccanica
Servizi Tecnici
100.000 €
STUDIO PER REALIZZAZIONE DI UN COLLETTORE
PER LO SFRUTTAMENTO DEL VAPORE A BASSA
PRESSIONE IN USCITA DALLA TURBINA A VAPORE
PER IL TELERISCALDAMENTO
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
30/06/2015
IN CORSO
Interventi previsti:
Redazione studio di ingegneria
FATTO
Emissione Richiesta di Apertura Commessa
DA AVVIARE
Emissione ordini
Realizzazione progetto
DA AVVIARE
NOTE:
71
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
DA AVVIARE
Impiego di risorse naturali ed energetiche
Aspetto
ambientale
Utilizzo di
risorse
naturali ed
energetiche
da piano precedente
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
Riduzione del
consumo
specifico di gas
naturale
Referente area
meccanica
Servizi Tecnici
1.300.000 €
REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI LAVAGGIO
AUTOMATICO DEI CONDENSATORI AD ARIA DEI
CICLI
COMBINATI
PER
OTTENERE
UN
MIGLIORAMENTO
DELL’EFFICIENZA
QUANTIFICABILE IN UN RISPARMIO ENERGETICO
DI
ENERGIA
TERMICA
ASSOCIATA
AL
COMBUSTIBILE PARI A CIRCA 7˙500 MWH/ANNO
Interventi previsti:
1) emissione Richiesta di Apertura Commessa
2) completamento studio di ingegneria
3) realizzazione intervento pilota
4) completamento progetto
5) verifica risultati
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
Dicembre 2015
In corso
realizzazione
intervento pilota
31/03/2010
30/09/2010
31/12/2014
30/06/2015
31/12/2015
Fatto
Fatto
Fatto
Da avviare
Da avviare
NOTE: è stata riformulata la modalità di realizzazione del progetto, prevedendo preliminarmente l’installazione di un intervento “pilota” su una quota parte dei
condensatori, al fine di verificarne le performances per poi completare tutto il progetto.
72
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Qualità del suolo e della falda
Aspetto
ambientale
Contaminazione
del suolo e della
falda
da piano precedente
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
Responsabile
HSEQ
Bonifica falda
1.350.000 €
REALIZZAZIONE IMPIANTO DI TIPOLOGIA “INWELL STRIPPING” PER LA BONIFICA DELLA
FALDA SOGGIACENTE LE AREE DI
PROPRIETÀ
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
Maggio 2013
OBIETTIVO
RAGGIUNTO
Interventi previsti:
1) emissione Richiesta di Apertura Commessa
2) emissione ordini
3) ingegneria di dettaglio
01/03/2011
30/06/2012
31/07/2012
Fatto
Fatto
Fatto
4) realizzazione impianto
30/06/2013
Fatto
5) verifica raggiungimento obiettivi
31/05/2016*
In corso
NOTE:
* Data desunta dalle ipotesi progettuali (tempistiche di bonifica previste pari a 3 anni dalla messa in esercizio dell’impianto). La verifica reale
dell’efficacia potrà protrarsi nel tempo in funzione del variare delle condizioni esterne di contaminazione.
73
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Qualità del suolo e della falda
Aspetto
ambientale
Contaminazione
del suolo
Responsabile
iniziativa
OBIETTIVO
Traguardi ed interventi previsti
Costi
approvati
Miglioramento
sistema dosaggio
chemicals
Referente area
meccanica
Servizi Tecnici
250.000 €
SOSTITUZIONE DOSAGGIO CHEMICALS
ACQUA DEMINERALIZZATA, TORRI DI
RAFFREDDAMENTO E CENTRALE B6
Stato
Previsione
avanzamento al:
completamento
15/05/15
Dicembre 2016
In corso
Interventi previsti:
1) emissione Richiesta di Apertura Commessa
2) emissione ordini
3) ingegneria di dettaglio
31/12/15
30/06/2015
In corso
In corso
4) realizzazione impianto
31/12/2016
In corso
5) verifica raggiungimento obiettivi
31/12/2017
Da avviare
74
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Fatto
Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei piani di miglioramento
Nelle figure 42, 43, e 44 sono riportati, anno per anno, i risultati degli interventi eseguiti
raccolti per tipologia di impatto ambientale. Nell’allegato tecnico n° 4 sono riportate delle
schede di dettaglio in cui sono descritte le modalità di calcolo dei valori riportati nei grafici
analiticamente per ciascun intervento eseguito.
Emissioni NOx evitate - ton
4.000
3.000
2.000
1.000
0
200 200 200 201 201 201 201 201
Anno
262 369 466 368 390 438 368 397
Progressivo
262 631 1.09 1.46 1.85 2.29 2.66 3.05
Figura 42: tonnellate di NOx evitate
Combustibile risparmiato - Smc
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Anno
492.148
700.768
1.833.514
1.947.716
2.000.714
1.558.136
2.063.688
Progressivo
492.148
1.192.916
3.026.430
4.974.146
6.974.860
8.532.996
10.596.684
Figura 43: gas naturale risparmiato
75
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
Prelievo acque - mc
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Anno
92.782
132.112
184.694
206.160
215.366
132.947
214.601
Progressivo
92.782
224.894
409.588
615.748
831.114
964.061
1.178.662
Figura 44: risparmio di prelievo acque
76
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
VOCABOLARIO ESSENZIALE
ACQUE, impianto di depurazione delle Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico,
fisico, chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai liquidi. I trattamenti meccanici
hanno la funzione di separare gran parte dei materiali in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano
la degradazione delle sostanze organiche a opera di particolari microrganismi. Infine i trattamenti chimicofisici consistono essenzialmente nell’insolubilizzazione e nella successiva separazione di sostanze disciolte.
ANIDRIDE CARBONICA (CO2) Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo
di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È presente in atmosfera per lo 0,03% in volume. Costituisce il
reagente fondamentale per la fotosintesi clorofilliana.
ASPETTO AMBIENTALE Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire
con l’ambiente.
AUDIT AMBIENTALE Verifica ispettiva. Per audit di sicurezza o ambientale si intende l’insieme delle attività
svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione sistematica, documentata, periodica e
obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente, anche
mediante la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica
del raggiungimento degli obiettivi fissati e l’individuazione di eventuali azioni correttive (UNI ISO 14050).
Questo al fine di facilitare il controllo di gestione delle prassi che possono avere un impatto sull’ambiente e
valutare la conformità alle politiche ambientali aziendali (Regolamento CE n. 1221/2009 “EMAS III”). Audit
ambientali o di sicurezza possono essere svolti sia da verificatori interni all’azienda, sia da esterni, quali
società di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o da verificatori accreditati
dell’Unione Europea.
BONIFICA Ogni intervento di rimozione della fonte inquinante e di quanto della stessa contaminato, fino al
raggiungimento dei valori limite conformi all’utilizzo previsto per l’area (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Esistono
diverse tipologie di interventi di bonifica: interventi di tipo chimico, che tendono a trasformare le sostanze
inquinanti in sostanze non pericolose; interventi di tipo fisico, che riescono a rimuovere le sostanze inquinanti;
interventi di tipo termico; interventi di tipo biologico, che sfruttano la capacità di alcuni batteri che si nutrono di
sostanze contaminanti.
CALDAIA L’unità centrale di un impianto a ciclo vapore convenzionale, costituita da bruciatore e scambiatore
termico, destinata a trasformare l’energia chimica del combustibile in energia termica (calore), che a sua
volta trasforma l’acqua di processo in vapore (usato come vettore energetico per l’azionamento delle turbine
[cfr. TURBINA A VAPORE]).
CALDAIA A RECUPERO Scambiatore di calore inserito negli impianti a ciclo combinato [cfr. CICLO
COMBINATO] a valle del turbogas [cfr. TURBINA A GAS]: le tubazioni componenti sono percorse da acqua
di processo che vaporizza assorbendo il calore dei gas di scarico della turbina che lambiscono le pareti
esterne dei tubi.
CAMERA DI COMBUSTIONE Parte di un impianto termico nella quale viene innescata la combustione tra
combustibile e aria comburente compressa ad alta pressione, in modo da trasformare l’energia chimica
contenuta nel combustibile in energia termica. I prodotti della combustione, chiamati “fumi”, sono immessi
nell’atmosfera attraverso un camino dopo la loro espansione in turbina [cfr. TURBINA A VAPORE e cfr.
CICLO COMBINATO].
CAMINO Tubazione verticale utilizzata per immettere in atmosfera ad altezza opportuna i “fumi” in uscita
dall’impianto di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE].
CERTIFICAZIONE Procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta che un prodotto, processo o
servizio è conforme a requisiti specificati.
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere
un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno iniziato a sottoporsi alla verifica di
certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi
finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontato significative
anomalie nel Sistema di Gestione Ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni
prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una certificazione ambientale che si rifà allo
standard volontario prescelto (ISO 14000).
Alcune società di consulenza si stanno orientando a operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS
(Regolamento CE n. 1221/2009 “EMAS III”), che prevede l’accreditamento di verificatori a livello comunitario.
La certificazione ambientale può essere rilasciata oltre che per un Sistema di Gestione (a livello di sito o
d’impresa) anche per un Rapporto ambientale. In quest’ultimo caso viene verificata la correttezza della
metodologia impiegata nella raccolta, elaborazione e rappresentazione dei dati e vengono di solito effettuate
verifiche a campione sulle attività oggetto del Rapporto.
CICLO BRAYTON Ciclo termodinamico in cui l’energia termica posseduta dai gas derivanti dalla
combustione del combustibile viene convertita in energia meccanica e quindi elettrica [cfr. CICLO
COMBINATO].
77
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
CICLO COMBINATO Tecnologia impiantistica per la produzione di energia elettrica da combustibili in forma
gassosa, che si basa sull’applicazione combinata di due cicli termodinamici che lavorano in due fasi
successive, il ciclo Brayton [cfr. CICLO BRAYTON] e il ciclo Rankine [cfr. CICLO RANKINE], attraverso
l’utilizzo di una o più turbine (generalmente a gas: turbogas [cfr. TURBINA A GAS]) associate a una turbina a
vapore [cfr. TURBINA A VAPORE]. Nella prima fase, una miscela di aria compressa e gas naturale viene
fatta bruciare in una camera di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE]: i gas di scarico della
combustione ad alta pressione si espandono e mettono in rotazione le pale di una turbina a gas, collegata a
un alternatore che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Nella seconda fase (ciclo acquavapore), i gas di combustione allo scarico della turbina, ancora a elevata temperatura, vengono inviati in un
generatore di vapore a recupero [cfr. CALDAIA A RECUPERO], che scambia il calore residuo dei fumi con
l’acqua di processo che corre all’interno di tubazioni, per produrre vapore: i fumi così raffreddati sono
immessi nell’atmosfera attraverso un camino [cfr. CAMINO] a una temperatura minore, mentre il vapore è
utilizzato come vettore energetico per l’azionamento delle turbine a vapore, che trasformano l’energia termica
in energia meccanica (poi trasformata in energia elettrica dai generatori collegati alle turbine), senza
richiedere la combustione di ulteriori combustibili. Il vapore “esausto” viene infine incanalato in un
condensatore [cfr. CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO] destinato a ritrasformare il vapore in acqua, che
viene reimmessa nel ciclo. Le centrali a ciclo combinato permettono quindi un uso particolarmente efficiente
del combustibile, la cui energia è sfruttata a cascata in due diverse parti dell’impianto entrambe destinate alla
generazione di energia elettrica, e consentono un limitato impatto ambientale in termini di inquinamento
termico e di emissioni inquinanti, ridotte dal minor consumo specifico di combustibili e dalle condizioni ottimali
di combustione in termini di temperatura. Qualora il calore in uscita dal ciclo combinato venga ulteriormente
impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore tecnologico, si ha cogenerazione [cfr.
COGENERAZIONE].
CICLO RANKINE – CICLO A VAPORE CONVENZIONALE Ciclo termodinamico in cui l’energia termica
posseduta dai gas derivanti dalla combustione del combustibile viene ceduta all’acqua di processo per la
produzione di vapore e successivamente convertita in energia meccanica e quindi elettrica [cfr. CICLO
COMBINATO].
CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO Circuito a ciclo aperto o chiuso, completo di torre di raffreddamento a
tiraggio forzato o naturale, in cui scorre il fluido refrigerante (aria, acqua dolce o acqua di mare) che alimenta
il condensatore [cfr. CICLO COMBINATO] usato per ritrasformare il vapore “esausto” – scaricato dalla
turbina a vapore – in acqua, che viene reimmessa nel ciclo.
COGENERAZIONE Produzione congiunta di energia elettrica e di calore – sotto forma di vapore destinato a
insediamenti industriali o a reti di teleriscaldamento –, realizzata in uno stesso impianto: rispetto alle
produzioni separate delle stesse quantità di energia in impianti convenzionali, che richiedono due flussi
distinti di combustibili, la generazione in cascata di energia elettrica e di vapore permette di utilizzare in modo
più efficiente l’energia contenuta nel combustibile immesso, realizzando un significativo risparmio energetico
e correlati vantaggi economici e ambientali.
COMBUSTIONE Reazione di sostanze organiche con l’ossigeno. Essa produce principalmente ossidi di
carbonio, vapore d’acqua ed energia termica.
CONDIZIONI ISO condizioni di temperatura ambiente di 15° C, pressione di 1,013 bar e umidità relativa del
60%.
CONVALIDA: la conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la verifica, che le informazioni e
i dati contenuti nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata sono affidabili,
credibili e corretti e che soddisfino le disposizioni del regolamento EMAS.
DEVIAZIONE STANDARD: Indicazione di quanto si discostano i singoli dati dal valore medio (si ottiene
mediante la radice quadrata della somma dei quadrati degli scarti dei singoli dati dalla media diviso il totale
del numero delle osservazioni meno uno)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI)
qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro
uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento
o accessorio destinato a tale scopo.
EFFETTO SERRA Fenomeno naturale di riscaldamento degli strati inferiori dell’atmosfera e della superficie
terrestre, provocato dall’azione di schermo esercitata da alcuni gas [cfr. GAS A EFFETTO SERRA O GAS
SERRA (GREENHOUSE GASES)], che permettono il passaggio della radiazione solare diretta verso la
Terra, ma impediscono la dispersione del calore terrestre verso lo spazio, garantendo così una temperatura
adatta allo sviluppo e sopravvivenza delle specie animali e vegetali sulla Terra, come avviene in una serra.
Dall’inizio dell’era industriale a oggi, secondo molti scienziati, l’aumento – dovuto alle attività antropiche –
delle concentrazioni in atmosfera di questi gas ha intensificato il fenomeno, provocando un aumento della
temperatura media del Pianeta e una conseguente modificazione del clima su tutto il globo.
ELETTRODOTTO Insieme dei conduttori (cavi) e dei sostegni (tralicci o pali) per il trasporto dell’energia
elettrica; un elettrodotto può portare più di una linea elettrica.
78
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
EMISSIONE Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa oppure onda sonora o elettromagnetica,
introdotta nell’ecosistema, proveniente da un impianto o da qualsiasi altra fonte che può produrre
direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente.
FALDA ACQUIFERA Zona sotterranea impregnata d’acqua, costituita da terreni permeabili per porosità o
fessurazione, delimitati inferiormente da uno strato di roccia impermeabile; quando la falda acquifera è
delimitata anche superiormente da strati impermeabili si ha una falda artesiana. A partire dal piano
campagna si possono incontrare più falde acquifere, la prima delle quali è detta falda freatica.
FATTORE DI EMISSIONE Quantità di sostanza inquinante emessa riferita al processo produttivo
considerato nella sua globalità e nelle sue fasi tecnologiche: si esprime con riferimento alla massa di prodotto
o materia prima impiegata, o comunque di altri parametri idonei a rappresentare il settore produttivo in
esame (cfr. D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.).
GAS A EFFETTO SERRA O GAS SERRA (GREENHOUSE GASES) Sostanze gassose “trasparenti” allo
spettro delle radiazioni solari e “opache” allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie della Terra: questa loro
duplice azione, favorendo l’accumulo di calore negli strati atmosferici a contatto con la superficie terrestre, è
responsabile del cosiddetto “effetto serra” [cfr. EFFETTO SERRA], che consente un riscaldamento adatto
allo sviluppo delle specie animali e vegetali sulla Terra. L’elenco dei gas serra è molto ampio, ma le sostanze
che contribuiscono in maniera significativa all’effetto serra sono: il vapor d’acqua, l’anidride carbonica (CO2),
il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoro
di zolfo (SF6). Tali gas incidono in modo diverso sull’effetto serra e pertanto sono introdotti appositi “potenziali
di riscaldamento globali” (GWP, Global Warming Potential), che riportano l’effetto di ciascuno di essi a quello
di una massa equivalente di CO2 (il gas serra con la maggiore concentrazione nella stratosfera) occorrente
per creare lo stesso effetto nello stesso periodo di tempo: ad esempio, 1 tonnellata di CH4 equivale a 21
tonnellate di CO2.
GAS NATURALE Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase gassosa del petrolio. Esso è
costituito in massima parte da metano (dall’88% al 98%) e per il resto da quantità variabile, a seconda dei
giacimenti, di idrocarburi paraffinici superiori quali etano, propano, butano, pentano, etc. Trova larghissime
applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e, come materia prima, nell’industria petrolchimica.
HGPI acronimo dell’inglese “Hot Gas Path Inspection”. È un tipo di fermata manutentiva preventiva cui è
sottoposto un impianto a ciclo combinato. Nello specifico l’ispezione è rivolta ai componenti che si trovano sul
percorso compiuto dai gas caldi. Normalmente prevede la sostituzione delle palette e degli ugelli della
turbina, dei bruciatori e di tutti gli altri componenti ad essi correlati.
IMPATTO AMBIENTALE Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o
parzialmente dagli aspetti ambientali di un’organizzazione. (UNI ISO 14001:2004).
INDICATORE DI PRESTAZIONE AMBIENTALE: un’espressione specifica che consente di quantificare la
prestazione ambientale.
INDICE DI FREQUENZA, INDICE DI GRAVITÀ L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli
Infortuni sul Lavoro) classifica la pericolosità di una determinata attività per i lavoratori in funzione di due
indici principali: l’indice di frequenza e l’indice di gravità degli infortuni. L’indice di frequenza rappresenta il
numero di infortuni che ogni anno si verificano per ogni mille addetti a un determinata attività. L’indice di
gravità rappresenta invece il numero di giorni di attività perduti all’anno per ogni addetto a una determinata
attività.
INQUINANTE Sostanza che, immessa nell’ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e
biologiche, con potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente stesso.
ISO Sigla di International Organization for Standardization, organismo mondiale che sovrintende alla
normazione tecnica. Nel 2004, l’ISO ha ripubblicato la serie di norme 14000 sulla gestione ambientale, punto
di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione
Ambientale per le proprie attività produttive.
ISPRA/ARPA L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex APAT) svolge attività
tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell’ambiente e per la tutela delle risorse idriche e
della difesa del suolo (monitoraggio, informazione, definizione di standard di qualità ambientale, impulso alla
ricerca di tecnologie ecocompatibili), e svolge attività di collaborazione, consulenza, servizio e supporto alle
altre Pubbliche Amministrazioni, definite con apposite convenzioni, nonché le funzioni di segreteria tecnica
del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit ambientale (EMAS) e sull’Ecolabel.
L’ISPRA nasce dalla fusione tra l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA, istituita con la
legge del 21 gennaio 1994, n. 61 con cui erano state sottratte alle USL le competenze in materia di controlli
ambientali) e il Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
secondo il dettato normativo contenuto nel D.P.R. 207 dell’8 agosto 2002. L’APAT ha autonomia tecnicoscientifica e finanziaria, e opera sulla base di un programma triennale, aggiornato annualmente, che
determina obiettivi, priorità e risorse, in attuazione delle direttive del Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio. La legge n. 61 del 21 gennaio 1994 ha anche dato mandato alle Regioni e alle Province autonome
79
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA) e provinciali autonome (APPA), alle quali sono affidati compiti di
intervento operativo sul territorio.
MERCATO DEI SERVIZI DI DISPACCIAMENTO (MSD) Sede di negoziazione delle offerte di acquisto e
vendita di servizi di dispacciamento. Nel MSD Terna S.p.A. si approvvigiona delle risorse necessarie alla
gestione e al controllo del sistema (risoluzione delle congestioni intrazonali, creazione della riserva di
potenza, bilanciamento in tempo reale). La partecipazione al MSD è obbligatoria per tutte le unità di
produzione abilitate; le offerte sono accettate sulla base del merito economico, compatibilmente con la
necessità di assicurare il corretto funzionamento del sistema, e sono valorizzate al prezzo offerto.
MESSA IN SICUREZZA Ogni intervento per il contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante
rispetto alle matrici ambientali circostanti (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Ogni operazione finalizzata
all’instaurazione e al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto,
area o sito industriale. Ciò delimita l’estensione dell’area inquinata e isola la sorgente dell’inquinamento per
impedire la propagazione della contaminazione e per evitare pericoli per la salute e la sicurezza delle
persone e dell’ambiente all’esterno dell’area isolata.
MONITORAGGIO AMBIENTALE Controllo svolto attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di
determinati parametri che caratterizzano l’ambiente.
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) Gas tossico che si forma come conseguenza dalla combustione
incompleta del carbonio contenuto nei combustibili fossili, provocata da temperature di combustione troppo
basse, tempo di residenza nella zona di combustione troppo breve, mescolamento inefficace di combustibile
e aria comburente causa di deficit locali di ossigeno.
OLIO COMBUSTIBILE Frazione pesante ottenuta dalla raffinazione del petrolio e utilizzata come
combustibile per l’industria, le centrali termoelettriche e la propulsione delle navi.
OSSIDI DI AZOTO (NOx) Agenti inquinanti che si formano nei processi di combustione nei quali l’azoto
libero, che costituisce circa l’80% dell’atmosfera, si combina con l’ossigeno: tra i vari ossidi di azoto,
contribuiscono maggiormente all’inquinamento atmosferico il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto
(NO2). Il contributo maggiore all’inquinamento da ossidi di azoto proviene dai trasporti stradali, dalla
combustione di combustibili fossili e dall’attività industriale. Per le turbine a gas, è considerato come BAT
l’impiego di bruciatori DLN (Dry Low NOx), che limitano le emissioni degli ossidi di azoto all’origine del
processo di combustione, perché evitano la produzione di emissioni secondarie proprie dei processi di
trattamento dei fumi.
OSSIDI DI ZOLFO (SOx) Anidride solforosa (SO2) e anidride solforica (SO3), agenti inquinanti prodotti della
combustione dello zolfo e di prodotti solforati presenti nel carbone e in alcuni prodotti petroliferi. Per gli
impianti di combustione alimentati con combustibili solidi e liquidi, l’uso di combustibili con basso contenuto di
zolfo è considerata come BAT. Il gas naturale è ritenuto privo di zolfo.
PIANO DI EMERGENZA Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma
preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze dannose per i lavoratori, la popolazione e
l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina e ottimizza
le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche. Un piano di emergenza deve
includere le responsabilità e le autorità, le azioni da intraprendere nelle diverse situazioni e i piani di
comunicazione interna ed esterna.
POLVERI Le polveri – o particolato – sono microscopiche particelle solide disperse nell’aria, emesse durante
la combustione della frazione minerale di combustibili solidi e liquidi. La combustione del gas naturale non è
una sorgente significativa di emissioni di polveri in condizioni controllate di combustione.
PRESTAZIONE AMBIENTALE Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale, conseguenti al
controllo esercitato dall’organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla base della sua politica ambientale,
dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi (ISO 14001).
PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA ELETTRICA Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,
misurate ai morsetti dei generatori elettrici.
PRODUZIONE NETTA DI ENERGIA ELETTRICA Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,
misurate in uscita dalle centrali di generazione elettrica, deducendo cioè la quantità di energia elettrica
destinata ai servizi ausiliari della produzione (servizi ausiliari di centrale e perdite nei trasformatori di
centrale).
QUALITÀ DELL’ARIA Per livelli di qualità dell’aria, si intende la concentrazione di uno o più inquinanti
rilevata nell’aria ambientale, di solito come valore medio in un determinato periodo di tempo. Tali valori,
confrontati con opportuni standard fissati dalla normativa, permettono di stabilire il grado di inquinamento
atmosferico presente.
RETI E STAZIONI DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Le reti di monitoraggio sono strutture
costituite da stazioni automatiche di monitoraggio dotate di strumentazione per la rilevazione e la misura delle
concentrazioni degli inquinanti in atmosfera, da sistemi manuali o automatizzati di rilevamento dati e da una
80
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
centrale operativa. L’organizzazione di più punti di misura permette di fornire informazioni sui livelli di qualità
dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione delle misure.
SGA Sistema di Gestione Ambientale La parte del sistema di gestione aziendale che comprende la
struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le
risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale. La
documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere
gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di
gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza
sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della
qualità.
SOSTENIBILITÀ Si definisce sostenibile la gestione di una risorsa se, nota la sua capacità di riproduzione,
non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinata soglia.
TEP Tonnellata equivalente di petrolio Unità convenzionale, pari a 10 milioni di kcal, con cui può essere
espressa la quantità di una qualsiasi fonte energetica, confrontando la sua potenzialità energetica con quella
del petrolio greggio.
TOLLING La gestione industriale in tolling delle centrali termoelettriche prevede una relazione complessa e
stretta tra toller e tollee. Enipower Mantova (il tollee) produce il prodotto (energia elettrica ed energia termica)
grazie a combustibili forniti da eni (il toller). Il prodotto è così di proprietà del toller, che indica le strategie di
carattere economico-commerciale, assumendosi il rischio di mercato dell’approvvigionamento del
combustibile e della commercializzazione dei prodotti. Enipower Mantova riceve quindi le direttive per la
programmazione della produzione sul medio-lungo termine ed è responsabile della gestione industriale e
della programmazione di breve termine.
Enipower Mantova sostiene quindi i rischi operativi derivanti dall’esercizio e manutenzione delle centrali,
condotti secondo criteri di ottimizzazione dei costi di esercizio, di ricerca della massima affidabilità ed
efficienza degli impianti e la riduzione del numero delle accidentalità
TURBINA A GAS Macchina destinata alla generazione di energia elettrica mediante conversione dell’energia
chimica contenuta nei gas combusti direttamente all’interno della macchina stessa: essa è composta da un
compressore che aspira l’aria ambiente e la porta ad alta pressione, da una camera di combustione [cfr.
CAMERA DI COMBUSTIONE] in cui questa aria comburente si mescola con il combustibile iniettato, e da
una numerosa serie di palette montate su file successive attorno a un asse rotante, messo in rotazione
dall’espansione contro le palette dei prodotti di combustione allo stato gassoso ad alta temperatura e
pressione. Il moto viene poi trasmesso all’alternatore, che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica.
TURBINA A VAPORE Macchina destinata alla generazione di energia elettrica mediante conversione
dell’energia termica posseduta dal vapore generato in una caldaia [cfr. CALDAIA e cfr. CALDAIA A
RECUPERO] in energia meccanica, a seguito dell’impatto del vapore ad alta pressione sulle pale montate su
un asse: un generatore collegato all’asse della turbina trasforma il moto rotatorio in energia elettrica.
ACRONIMI UTILIZZATI NEL TESTO
D.Lgs. Decreto Legislativo
DPI Dispositivi di Protezione Individuale
EMAS Environmental Management and Audit Scheme
HSEQ Health Safety and Evironment (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità)
ISO Intermational Standard Organization
PCB Policlorobifenili
REST Responsabile di Stabilimento
81
Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova
Allegato tecnico n° 1: Analisi acque di scarico fognatura di raffreddamento
Giugno 2014
DENOMINAZIONE PUNTI DI CONTROLLO SCARICHI PARZIALI DI
RAFFREDDAMENTO
Parametro
analizzato
Materiali in
sospensione
Materiali grossolani
pH
Colore
Odore
Azoto ammoniacale
Azoto nitrico
Azoto nitroso
Azoto totale
BOD5
Cloro attivo
COD
Cianuri
Cloruri
Solfati
Fosforo totale
Tensioattivi totali
Composti Organici
Alogenati*
Alluminio
Arsenico
Cadmio
Tallio
Cromo
Unità di
misura
Valore limite
(per acque
superficiali)
19 bis
mg/l
<80
2,00
44
55
4,50
10
9,5
T101
17
3
Assenti
Assenti
Assenti
7,70
non percettibile
non causa
molestie
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Inodore
Inodore
Inodore
Inodore
Inodore
<15
n.r.
0,519
0,0970
0,111
n.r.
0,204
<20
1,80
0,970
3,69
0,458
0,615
1,74
<0,6
n.r.
n.r.
0,133
n.r.
n.r.
0,0420
-
1,83
0,970
3,82
0,458
0,615
1,78
<40
n.r.
n.r.
3,00
n.r.
4,00
3,00
<0,2
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
<160
10,5
10,5
14,5
12
15,5
<0,5
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
<1200
1,78
27,9
4,35
11,8
15,3
1,88
<1000
9,30
16,7
11,8
10,8
13,9
7,24
<10
0,0518
0,220
0,0205
0,118
0,165
0,297
<2
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
mg/l
0,1
n.r.
0,00396
0,000239
0,00810
0,0190
0,000199
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
<1
<0,5
<0,02
<2
0,0752
0,000955
0,000696
n.r.
0,140
0,00281
n.r.
n.r.
0,0566
0,000567
n.r.
n.r.
0,150
0,00239
n.r.
n.r.
0,179
0,00319
n.r.
n.r.
0,0979
0,000491
0,000357
n.r.
0,00209
0,000861
0,000606
0,000817
0,00697
mg/l
(come
NH4)
mg/l
(come N)
mg/l
(come N)
mg/l
(come N)
mg/l
(come O2)
mg/l
(come
Cl2)
mg/l
(come O2)
mg/l
(come CN)
mg/l
(come Cl)
mg/l
(come
SO4)
mg/l
(come P)
mg/l
[5,5-9,5]
Inodore
8,9
6,48
Assenti
BCB49
Assenti
-
Assenti
58
6,84
6,48
6,47
n.r.
82
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
18
n.r.
n.r.
0,00126
Cromo esavalente
Ferro
Manganese
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Zinco
Benzene
Etilbenzene
Stirene
Toluene
Xileni
Isopropilbenzene
Idrocarburi totali
(IR)
Fenoli totali
Escherichia coli
Saggio di tossicità
acuta (daphnia
magna)
Fluorantene
Benzo(b)fluoranten
e
Benzo(k)fluoranten
e
Benzo(a)pirene
Benzo(ghi)perilene
Indeno(1,2,3-cd)
pirene
Benzo(a)antracene
Dibenzo(a,h)antrac
ene
Benzo(j)fluorantene
Dibenzo(a,e)pirene
Dibenzo(a,h)pirene
Dibenzo(a,i)pirene
Dibenzo(a,l)pirene
IPA totali
Diosssine/Furani
Acrilonitrile*
Selenio
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
<0,2
<2
<2
<0,005
<2
<0,2
<0,1
<0,5
-
n.r.
0,0752
0,00415
n.r.
0,000773
0,00368
0,00929
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,000488
mg/l
<5
n.r.
<0,5
n.r.
<5000
0
%
<50
mg/l
mg/l
-
mg/l
(come
fenolo)
UFC/100
ml
mg/l
n.r.
0,204
0,0155
n.r.
0,00111
0,000676
0,00261
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0737
n.r.
0,0905
0,0193
n.r.
0,00326
0,00129
0,00757
0,470
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,189
0,0183
n.r.
0,00111
0,000721
0,00433
0,0174
n.r.
n.r.
n.r.
0,0000590
n.r.
n.r.
n.r.
0,000800
0,244
0,0208
n.r.
0,00164
0,000813
0,00237
0,0404
0,0000924
0,000138
n.r.
0,0000861
n.r.
0,000213
n.r.
n.r.
0,236
0,0183
n.r.
0,00189
0,00425
0,00544
0,157
0,0518
0,108
0,0367
0,0151
0,00454
0,109
n.r.
n.r.
-
mg/l
mg/l
mg/l
-
mg/l
mg/l
-
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
ng/l
mg/l
mg/l
0,1
-
-
-
* Limite specifico dell’AIA di Versalis
83
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
15
0
0
0
13
0
7
10
0
0
0
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
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n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,000558
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
Dicembre 2014
DENOMINAZIONE PUNTI DI CONTROLLO SCARICHI PARZIALI DI
RAFFREDDAMENTO
Parametro
analizzato
Materiali in
sospensione
Materiali grossolani
pH
Colore
Odore
Azoto ammoniacale
Azoto nitrico
Azoto nitroso
BOD5
Cloro attivo
COD
Cianuri
Cloruri
Solfati
Fosforo totale
Tensioattivi totali
Composti Organici
Alogenati*
Alluminio
Arsenico
Cadmio
Tallio
Cromo
Cromo esavalente
Ferro
Unità di
misura
Valore limite
(per acque
superficiali)
19 bis
44
55
58
BCB49
T101
mg/l
<80
18
9
12,5
4
14
14
Assenti
7,69
Assenti
Assenti
Assenti
[5,5-9,5]
non percettibile
non causa
molestie
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Incolore
Inodore
Inodore
Inodore
Inodore
Inodore
<15
0,253
0,250
n.r.
2,12
0,189
0,195
<20
1,12
6,01
1,5
2,24
5,94
0,905
<0,6
0,0303
0,0191
0,0361
0,0264
0,135
0,0256
<40
3,00
6,00
3,00
3,00
9,00
n.r.
<0,2
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
<160
9,5
18,5
10,5
10,5
11,0
8,0
<0,5
n.r.
n.r.
n.r.
0,0229
n.r.
n.r.
<1200
2,69
37,7
3,84
9,08
22,6
2,41
<1000
9,12
39,9
14,1
14,5
33,7
7,8
<10
0,0802
0,333
0,0362
0,0567
0,167
0,0587
mg/l
(come
NH4)
mg/l
(come N)
mg/l
(come N)
mg/l
(come O2)
mg/l
(come
Cl2)
mg/l
(come O2)
mg/l
(come CN)
mg/l
(come Cl)
mg/l
(come
SO4)
mg/l
(come P)
mg/l
Inodore
8,37
Assenti
9,38
8,62
7,68
Assenti
8,16
<2
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
mg/l
0,1
n.r.
0,00259
n.r.
0,00143
n.r.
n.r.
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
<1
<0,5
<0,02
<2
<0,2
<2
0,957
0,00147
0,00150
0,0000272
0,190
0,00219
n.r.
n.r.
0,471
0,00159
n.r.
n.r.
0,194
0,00104
n.r.
n.r.
0,111
0,00191
n.r.
n.r.
0,942
0,000551
0,000780
n.r.
0,00643
0,000930
1,12
0,00132
n.r.
0,254
0,0112
0,00168
0,335
0,00131
n.r.
0,243
0,000467
n.r.
0,178
0,00488
n.r.
0,819
84
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Manganese
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Zinco
Benzene
Etilbenzene
Stirene
Toluene
Xileni
Isopropil benzene
Idrocarburi totali
(IR)
Solventi organici
aromatici
Fenoli totali
Escherichia coli
Saggio di tossicità
acuta (daphnia
magna)
Fluorantene
Benzo(b)fluoranten
e
Benzo(k)fluoranten
e
Benzo(a)pirene
Benzo(ghi)perilene
Indeno (1,2,3-cd)
pirene
Benzo(a)antracene
Dibenzo(a,h)antrac
ene
Benzo(j)fluorantene
Dibenzo(a,e)pirene
Dibenzo(a,h)pirene
Dibenzo(a,i)pirene
Dibenzo(a,l)pirene
IPA totali
Diosssine/Furani
Acrilonitrile*
Selenio
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
<2
<0,005
<2
<0,2
<0,1
<0,5
-
0,0304
0,0000537
0,00473
0,0199
0,00854
0,248
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0136
n.r.
0,00195
0,00136
0,00284
0,0457
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,00770
0,0000720
0,00119
0,000928
0,00242
0,0189
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0122
n.r.
0,00187
0,00205
0,00439
0,0646
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0152
n.r.
0,00152
0,000430
0,00188
0,00870
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0171
n.r.
0,00254
0,0178
0,00272
0,138
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
mg/l
<5
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
mg/l
<0,2
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
<0,5
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
<5000
208
0
16
8
12
4
%
<50
7
3
3
10
7
7
mg/l
mg/l
-
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
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n.r.
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n.r.
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n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
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n.r.
n.r.
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n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
mg/l
(come
fenolo)
UFC/100
ml
mg/l
-
mg/l
mg/l
mg/l
-
mg/l
mg/l
-
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
ng/l
mg/l
mg/l
0,1
-
-
-
* Limite specifico dell’AIA di Versalis
85
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Allegato tecnico n° 2: Elenco quali-quantitativo rifiuti prodotti 2012-2014
P
P
P
P
NP
NP
P
P
P
P
P
P
P
P
P
NP
NP
P
Quantità
2012
t
------1,92
--4,7
0,06
--0,64
23,72
15,4
4,26
Quantità
2013
t
0,76
0,22
205,88
-3,76
---1,9
1,88
--1,7
0,14
18,6
30,76
0,5
150202
P
4,76
14,7
150203
160114
160212
160213
160213
160214
160216
160303
160304
160305
160306
NP
P
P
P
NP
NP
NP
P
NP
P
NP
26,04
0,08
0,14
0,04
0,22
-------
49,82
--2,26
-45,48
20,68
0,06
3,06
4,76
0,24
Gas in contenitori a pressione (compresi gli halon) contenenti sostanze pericolose
160504
P
-
-
0,2
0,6
Sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose
160507
P
--
0,18
1
Codice
CER
P/ NP
Altri fondi di residui di reazione
Pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose
Ceneri leggere di olio combustibile e polveri caldaia
Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, contenenti sostanze pericolose
Rifiuti prodotti dal trattamento delle acque di raffreddamento
Soluzioni acquose di lavaggio, diverse da quelle di cui alla voce 100111*
Soluzioni acquose di lavaggio
Oli sintetici per circuiti idraulici
Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
Oli isolanti e termoconduttori, contenenti PCB
Oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati
Oli sintetici isolanti e termo conduttori
Acque oleose prodotte dalla separazione olio/acqua
Olio combustibile e carburante Diesel
Imballaggi in legno
Imballaggi in materiali misti
Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminate da tali sostanze
Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi,
contaminati da sostanze pericolose
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202
Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose
Apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere
Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212
Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212
Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213
Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215
Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose
Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 160303
Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose
Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 160305
070108
080111
100104
100114
100126
110112
120301
130111
130205
130208
130301
130307
130308
130507
130701
150103
150106
150110
Tipologia rifiuto
86
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Quantità
2014
t
-221,6
45,2
37,2
28
3,6
61,2
4
302,4
246,1
12,6
45,8
283,8
11,2
740,4
28,2
3,8
-
Sostanze organiche chimiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose
Sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci 160506, 160507, 160508
Batterie al piombo
Rifiuti contenenti olio
Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose
Catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose
Soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose
Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 161001
Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce
161105
Legno
Plastica
Vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati
Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301
Rame, bronzo, ottone
Alluminio
Ferro e acciaio
Metalli misti
Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose
160508
160509
160601
160708
160709
160807
161001
161002
P
NP
P
P
P
P
P
NP
0,16
--16,66
37,5
-11,38
49,66
0,08
-10,54
95,02
53,72
0,06
63,92
54,16
161106
NP
1,42
58,2
170201
170203
170204
170302
170401
170402
170405
170407
170409
NP
NP
P
NP
NP
NP
NP
NP
P
4,52
3,9
-23,58
-9,5
468,74
-76,56
2,82
4,42
3,3
27,18
12,88
16,08
244,61
-178,21
Cavi, impregnati di olio, di catrame, di carbone o di altre sostanze pericolose
170410
P
-
-
36,6
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 170410
Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose
Terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503
Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose
Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603
Altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose
Rifiuti misti, dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903
Carbone attivo esaurito
Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose
Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 191301
Rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento acque di falda diversi da
191307
Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
Fanghi delle fosse settiche
170411
170503
170504
170603
170604
170903
170904
190904
191301
191302
NP
P
NP
P
NP
P
NP
NP
P
NP
24
-205,54
42,66
-1.087,4
-5.739,22
34,4
-2.268,44
111,42
23,6
2.443,26
---
185,8
191308
NP
--
83,52
200121
200304
P
NP
0,18
7,54
0,18
--
87
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
0,8
6,4
36,8
78
2.725,2
558,6
28,4
89,8
37,8
1.080,2
34,2
15.784
58,8
31.213,4
215,2
0,2
102.622
73,6
744,4
0,2
-
Allegato tecnico n° 3: Analisi acque di falda 2014
Allegato tecnico n. 3 - ANALISI ACQUE DI FALDA 2014
Parametri
Bicarbonati
Carbonati
SOLIDI SOSPESI TOTALI
ARSENICO
CROMO TOTALE
FERRO
DUREZZA TOTALE
MERCURIO
NICHEL
SELENIO
ZINCO
CALCIO
MAGNESIO
POTASSIO
SODIO
VANADIO
SILICE
Cloruri
Solfati
Nitrati
NITRITI
Benzene
Etilbenzene
Stirene
Toluene
(m+p)-Xilene
o-Xilene
Cumene
Benzo(a)antracene
Benzo(a)pirene
Benzo(b)fluorantene
Benzo(k)fluorantene
88
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
U.d.M.
meq/l
meq/l
mg/l
µg/l As
µg/l Cr
mg/l Fe
°F
µg/l Hg
µg/l Ni
µg/l Se
µg/l Zn
mg/l Ca
mg/l Mg
mg/l K
mg/l Na
µg/l V
mg/l
mg/l Cl
mg/l SO4
mg/l NO3
µg/l NO2
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
CSC
38
50
2,4
1
20
10
3000
50
250
250
500
1
50
25
15
10
50
0,1
0,01
0,1
0,05
EP05
giu-14
EP07
giu-14
EP 13
giu-14
EP05
dic-14
EP07
dic-14
5,35
n.r.
3,5
0,792
n.r.
4,35
29
n.r.
0,49
n.r.
4,46
87,1
17,5
5,04
31,2
0,734
6,11
25,6
86,4
42,3
473
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
6,91
n.r.
2,5
0,422
0,51
0,616
36,4
n.r.
1,84
0,437
9,36
108
22,7
1,13
22,3
1,15
6,26
22,5
49,4
27,6
27
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
4,93
n.r.
1
0,33
n.r.
0,104
29,4
n.r.
0,445
n.r.
8,65
88,3
17,7
5,1
31
0,39
6,1
27
84,5
7,1
386
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
4,57
n.r.
n.r.
1,4
1,03
0,075
24,7
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
95
19,3
1,84
11,2
1
12,6
9,7
35,8
8,1
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
4,66
n.r.
n.r.
n.r.
1,21
n.r.
24,7
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
103
22,8
1,18
13,7
1,08
13,7
5,9
24,3
31,6
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
EP 13
dic-14
5,22
n.r.
n.r.
1,4
3,3
0,4
24,7
n.r.
1,3
n.r.
n.r.
100
19,8
5
27
n.r.
13,5
14,3
61,1
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
Benzo(g,h,i)perilene
Crisene
Dibenzo(a,h)antracene
Indeno(1,2,3-cd)pirene
Pirene
Sommatoria medium bound idrocarburi policiclici aromatici (31,32,33,36)
IDROCARBURI TOTALI come n-esano (da calcolo) (Somma medium bound)
CONCENTRAZIONE IONI IDROGENO
CONDUCIBILITA' ELETTRICA SPECIFICA A 25 °C
TEMPERATURA
OSSIGENO DISCIOLTO
LIVELLO FREATIMETRICO
89
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
pH
µS/cm
°C
mg/l
m
0,01
5
0,01
0,1
50
0,1
350
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0024
n.r.
n.r.
6,67
438
15,4
1,69
7
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,00275
n.r.
n.r.
7,01
369
16,1
2
7
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,0022
n.r.
n.r.
6,8
327
15
2
8
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,013
17,5
7,3
502
16
5,93
6,59
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,013
17,5
7,13
622
16
6,52
6,16
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
n.r.
0,013
17,5
8,35
640
18,7
0,16
6,86
Allegato tecnico n° 4: Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nel piano di miglioramento
Emissioni NOx evitate – valori espressi in t/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti)
Intervento
Sostituzione
bruciatori
cicli
combinati
con
altrettanti
di
tipologia a bassa emissione di
NOx (bruciatori “VeLoNox”)
Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 200 kW p
Realizzazione
impianto
per
adeguamento B6 ai nuovi limiti di
emissione degli NOx imposti
3
dall’AIA pari a 100 mg/Nm
Anno
2007
Dati di
riferimento
(2)
0,193
(1)
2007
2014
(1)
2009
262
369
466
0,140
4.935.329
0,114
4.672.477
0,103
5.173.786
-
(6)
0,387
Totale (t)
(1)
2010
(1)
2011
(1)
2012
(1)
2013
368
(1)
2014
368
390
438
(4)
0,113
(4)
4.601.277
0,108
(4)
4.591.425
0,104
(4)
4.916.201
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,307
(5)
30.639
262
369
466
368
390
438
368
399
(3)
(4)
2014
(1)
2008
(3)
(4)
(3)
(3)
(3)
(3)
(3)
0,108
4.333.794
(4)
397
(3)
0,100
(4)
4.265.351
0,02
(7)
2,45
(3)
Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando la produzione di ciascun anno per la differenza tra l’indice di riferimento e l’indice di emissione di
ciascun anno.
Nota (2): il valore è pari all’indice di emissione degli NOx dell’anno 2006 (anno pre-intervento), espresso in kg/MWheq.
Nota (3): indici di emissione annui degli NOx, espressi in kg/MWheq.
Nota (4): valori di produzione annui di energia elettrica equivalente lorda relativa ai cicli combinati, espressa in MWheq.
Nota (5): valori di produzione annui di energia elettrica equivalente lorda relativa a centrale B6, espressa in MWheq.
Nota (6): il valore è pari all’indice di emissione degli NOx dell’anno 2013 (anno pre-intervento), espresso in kg/MWheq.
Nota (7): il valore è pari alla moltiplicazione dei kWh prodotti dall’impianto per l’indice specifico di emissione NOx dell’anno di riferimento, espresso in t.
90
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Combustibile risparmiato – valori espressi in Sm3/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti)
Intervento
Anno
Installazione sistema di recupero
condense durante la conservazione
a caldo della centrale tradizionale B6
2008
Realizzazione di un sistema di
recupero delle condense di vapore
provenienti dal riscaldamento della
stazione di riduzione del gas e dalle
reti vapore
Sostituzione valvole dreni e spurghi
alle caldaie a recupero dei cicli
combinati
Realizzazione
di
un
fotovoltaico da 200 kW p
Totale
impianto
Dati di
riferimento
3
122 Sm /h
(2)
2008
492.148
4.034
2009
3
142 Sm /h
(1)
(3)
(4)
2009
(1)
700.768
5.744
(3)
-*
2010
(1)
558.150
4.575
(3)
1.243.920
8.760
(5)
(7)
31.444
2010
2014
3
4 Sm /h
2011
(1)
671.976
5.508
(3)
1.243.920
8.760
(5)
(7)
31.820
2012
(1)
719.434
5.897
(3)
1.247.328
8.784
(5)
(7)
33.952
(6)
-
2013
(1)
283.772
2.326
(3)
1.243.920
8.760
(5)
(7)
30.444
(1)
2014
751.886
(3)
6.163
1.243.920
8.760
(5)
(7)
31.796
8.416 (CC1)
7.718 (CC1)
8.004 (CC2)
8.178 (CC1)
7.732 (CC2)
8.535 (CC1)
8.441 (CC2)
6.904 (CC1)
8.318 (CC2)
-
-
-
-
-
-
492.148
700.768
1.833.514
1.947.716
2.000.714
1.558.136
7.482 (CC2)
36.086
(8)
2.063.688
Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando il dato di riferimento per le ore indicate.
Nota (2): portata di gas naturale equivalente termicamente allo scarico in fognatura della quota parte di condense recuperate al netto dell’acqua di
3
attemperamento (10 m /h di portata a 120 °C da raffreddare a 20 °C), espresso termicamente con il valore del Potere Calorifico Inferiore medio registrato per la
3
B6 nel 2008 (8200 kcal/Sm ).
Nota (3): il valore è pari alle ore di conservazione a caldo (cioè non di marcia né di indisponibilità) della centrale B6.
3
Nota (4): portata di gas naturale equivalente termicamente allo scarico in fognatura delle condense in oggetto (9 m /h di portata a 150 °C da raffreddare a 20 °C),
3
espresso termicamente con il valore del Potere Calorifico Inferiore medio registrato nel 2009 (8240 kcal/Sm ), cioè prima che tali condense venissero recuperate
e, pertanto, si evitasse il consumo di combustibile indicato.
Nota (5): il sistema agisce continuativamente tutto l’anno.
3
Nota (6): portata di gas naturale equivalente termicamente all’exergia che si otterrebbe espandendo in turbina il vapore recuperato (0,08 m /h  20 kW eq)
L’equivalenza termica è fatta considerando il consumo specifico combustibile e il Potere Calorifico Inferiore medio registrati nel 2009 (rispettivamente 1,884
3
MWht/MWheq e 8240 kcal/Sm ).
Nota (7): derivante da media ore di marcia dei cicli combinati (h. 8.488).
Nota (8): derivante dal rapporto tra energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico nell’anno e il consumo specifico di gas naturale dell’impianto a Ciclo
3
Combinato, espresso in Sm .
* Valore non indicato perché l’intervento è terminato nel mese di dicembre 2009.
91
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
Prelievo acque evitato – valori espressi in m3/anno (con segno meno sono indicati i peggioramenti)
Intervento
Installazione sistema di recupero
condense
durante
la
conservazione
della
centrale
tradizionale B6
Realizzazione di un sistema di
recupero delle condense di
vapore
provenienti
dal
riscaldamento della stazione di
riduzione del gas e dalle reti
vapore
Sostituzione valvole dreni e
spurghi alle caldaie a recupero
dei cicli combinati
Anno
Dati di
riferimento
2008
23 m /h
3
(2)
2008
92.782
4.034
2009
3
9 m /h
(1)
(3)
(4)
2009
(1)
132.112
5.744
(3)
-*
2010
(1)
105.225
4.575
(3)
78.840
8.760
(5)
(7)
629
2010
3
0,08 m /h
2011
(1)
126.684
5.508
(3)
78.840
8.760
(5)
(7)
636
2012
(1)
135.631
5.897
(3)
79.056
8.784
(5)
(7)
679
(6)
Totale
92.782
132.112
2013
(1)
53.498
2.326
(3)
78.840
8.760
(5)
(7)
609
92
Dichiarazione ambientale EMAS. Stabilimento di Mantova
135.125
(3)
5.875
78.840
8.760
(5)
(7)
636
7.718 (CC1)
8.004 (CC2)
8.178 (CC1)
7.732 (CC2)
8.535 (CC1)
8.441 (CC2)
6.904 (CC1)
8.318 (CC2)
8.416 (CC1)
184.694
206.160
215.366
132.947
214.601
Nota (1): il valore riportato in tabella si ottiene moltiplicando il dato di riferimento per le ore indicate.
3
Nota (2): il valore è pari alla somma della portata delle condense scaricate in fognatura prima dell’intervento (10 m /h) e della portata dell’acqua di
3
attemperamento necessaria ad abbattere la temperatura delle stesse prima dell’invio in fognatura (13 m /h).
Nota (3): il valore è pari alle ore di conservazione (cioè non di marcia né di indisponibilità) della centrale B6.
Nota (4): il valore è pari alla portata delle condense scaricate in fognatura prima dell’intervento.
Nota (5): il sistema agisce continuativamente tutto l’anno.
3
Nota (6): il valore è pari alla somma delle portate delle condense spurgate e drenate prima dell’intervento di ciascun ciclo (0,04 m /h per ciclo).
Nota (7): derivante da media ore di marcia dei cicli combinati.
* Valore non indicato perché l’intervento è terminato nel mese di dicembre 2009.
(1)
2014
7.482 (CC2)