Programma BABY PARK GENNAIO 2014

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Programma BABY PARK GENNAIO 2014
PROGRAMMA
BABY PARK AL MAXXI
Gennaio 2014
Martedì 7 gennaio
Il mestiere dell’architetto
L’attività è dedicata alla scoperta di alcuni progetti esposti nella mostra di
architettura Erasmus Effect. Osservando i modelli esposti i bambini sono invitati
dall’operatore a coglierne le diverse caratteristiche a seconda della funzione
dell’edificio e del luogo per cui è progettato. In laboratorio i bambini vestono i panni
dell’architetto e, prendendo spunto dai modelli visti in mostra, ne realizzano uno
con tecniche e materiali diversi.
Mercoledì 8 gennaio
Tra illusione e realtà
L'attività è dedicata allo spazio espositivo della mostra UNStudio e al suo
fantasmagorico allestimento che, sfruttando la tecnica dell'anamorfosi prospettica,
trasforma tridimensionalmente le fotografie dei progetti architettonici. I visitatori
perdono riferimenti spaziali e orientamento in un gioco immersivo alla scoperta
degli edifici. Dopo aver esplorato lo spazio, ogni bambino simula un’azione all’interno
della installazione (come volare o sostenere una parte della struttura) e si mette in
posa per scattare una fotografia sulla quale, una volta stampata, rielaborare
l’immagine con carta da lucido.
Giovedì 9 gennaio
Come si diventa artisti con una bic
Jan Fabre crea fittissime superfici riempite ossessivamente dal tratto calcato della
penna biro, quasi un'incisione per far emergere le forme disegnate.
I bambini trovano in mostra le opere in cui l'artista utilizza la bic blu e insieme
all'operatore ne osservano e discutono gli obiettivi e la tecnica. In laboratorio
ognuno ha disposizione una grande superficie bianca su cui lavorare con la penna
biro blu fino al totale riempimento, facendone emergere alcune figure.
Venerdì 10 gennaio
Punti di vista sulle scale
I bambini visitando la mostra fotografica dedicata a Gabriele Basilico scoprono
il senso delle inquadrature attraverso la posizione del fotografo rispetto all'edificio
fotografato. Poi diventano fotografi loro stessi e insieme all’educatore percorrono
le scale del MAXXI (già riprese da Basilico), scelgono la propria inquadratura e
scattano fotografie che poi mettono a confronto con quelle osservate in mostra.
Alla fine del laboratorio le fotografie vengono inviate ai familiari, corredate dalle
descrizioni dei bambini.
Martedì 14 gennaio
Scopriamo insieme che cos’è
la performance
I bambini scoprono che cos’è la performance attraverso alcune opere esposte
nella mostra Non basta ricordare. Osservando i disegni dei due artisti inglesi
Gilbert & George e la serie fotografica del Living Theater i bambini ricreano con il
proprio corpo le scene osservate. In laboratorio, sull’esempio di Gilbert & George,
rappresentano loro stessi come “sculture viventi” all’interno di un contesto
naturalistico utilizzando la tecnica del carboncino su grandi fogli di carta.
Mercoledì 15 gennaio
La Galleria 5: vertigini e curve
Venerdì 8
Il pomeriggio è dedicato all’esplorazione corporea dell’ultima galleria al piano
più alto del MAXXI. I bambini misurano lo spazio attraverso il proprio corpo e il
movimento: quanti bambini che si tengono per mano entrano su una parete?
Quanti passi è lunga la vetrata? Se mi sdraio sul pavimento perché rotolo giù?
In laboratorio ciascun bambino ricostruisce la Galleria 5 con cartoncini colorati
e materiale dalla texture diversa, portando a casa una porzione del MAXXI
trasformata in base alle proprie sensazioni fisiche e percettive.
Giovedì 16 gennaio
Libri che passione!
Un pomeriggio dedicato ai libri scoprendo, all’interno del Dipartimento Educazione,
la varietà di libri dedicata ai ragazzi. Libri per l’infanzia e tattili, libri per non
vedenti, illustrazioni d’artista e storie avvincenti! Ispirati dalle letture, dalle storie
e dai colori, i bambini realizzano il loro libro tattile da portare a casa.
Venerdì 17 gennaio
Luci e ombre nel Museo
Alcune opere d’arte fanno della luce, reale o riprodotta, un elemento significante
centrale come Quadro di fili elettrici - Tenda di lampadine di Michelangelo Pistoletto
o il grande lampadario/letto di Climbing di Vedovamazzei.
Allo stesso modo l’assenza di luce in alcuni ambienti ha lo scopo di produrre
sensazioni e stati d’animo nello spettatore: ad esempio la penombra nello spazio
dedicato a Plegaria muda di Doris Salcedo. Attraversando la mostra sulle collezioni
permanenti Non basta ricordare, i bambini riflettono sull’importanza della luce in un
museo, sul modo in cui viene graduata e sul perché, esprimendo le proprie emozioni
e tracciando una “mappa emotiva”dello spazio usando colori caldi e colori freddi.
Martedì 21 gennaio
Sculture VS Installazioni
A differenza del quadro o della scultura tradizionale, l’installazione è costituita dal
sistema di relazione tra gli oggetti, lo spazio e le persone. I bambini osservano le
installazioni e le sculture della collezione permanente del museo in una visita
interattiva comprendendo la differenza tra le due definizioni. In laboratorio mettono
in pratica le conoscenze acquisite plasmando una propria scultura in plastilina e
realizzando una installazione nello spazio con mezzi semplici e i materiali che
hanno a disposizione. Quali sono le differenze?
Mercoledì 22 gennaio
Tocca, osserva, suona
Esplorando la mostra Play-ful Interaction, i bambini toccano, ascoltano e annusano
le opere interattive realizzate da due studi di design. In laboratorio i bambini,
partendo dai solidi geometrici colorati e profumati visti e utilizzati in mostra,
ritagliano e montano tridimensionalmente figure geometriche dalle diverse
tipologie di Alcantara per creare le loro originali composizioni tattili.
Giovedì 23 gennaio
Divento scultore
L’attività è dedicata alle sculture realizzate da Alessandro Pessoli esposte nella
mostra Non basta ricordare. Divertenti, ironiche e malinconiche queste sculture
rappresentano diversi personaggi, come il Saltimbanco, il Gaucho e la Signorina.
A partire dalle suggestioni evocate dai loro nomi e dalle loro caratteristiche fisiche,
ogni bambino racconta la storia di ciascun personaggio. Al termine del percorso i
bambini realizzano delle sculture colorate in plastilina per poi mettere in scena una
breve storia animata.
Venerdì 24 gennaio
Quante cose riesco a vedere in…?
Partendo dalla mappa del Museo, una sagoma tanto strana e complessa quanto
suggestiva, i bambini trovano associazioni e scoprono figure “nascoste” in una sola
forma. Come il cuore del vulcano, simbolo del Dipartimento educazione, con il suo
camino da cui fuoriescono idee, la mappa del MAXXI può diventare molte cose
diverse. Bastano fantasia, carta e matite!
Martedì 28 gennaio
Mappe e storie
L’attività parte dall’osservazione dell’opera dell’artista sudafricano William
Kentridge North Pole Map esposta nella mostra Non basta ricordare.
Usata in passato per mappare le terre conosciute e per definire i confini
geografico-politici degli Stati questo strumento è stato impiegato dall’artista per
parlarci degli esodi e dei grandi viaggi della vita. Ai bambini l’educatore chiede:
che uso ne facciamo noi oggi? Quanti tipi di mappe conoscete? Il percorso si
conclude con la realizzazione di una speciale mappa geografica con luoghi ancora
da esplorare e di una cartolina da inviare a una persona cara.
Mercoledì 29 gennaio
Alla scoperta di silhouette e
magiche ombre
I bambini esplorano l’immaginario dell'artista afroamericana Kara Walker che
parla di schiavitù, pregiudizi e integrazione attraverso delicate silhouette di carta
che sembrano danzare in un'atmosfera onirica. I bambini, dopo aver osservato le
opere, costruiscono silhouette per raccontare un’altra storia fatta di personaggi
inventati messi in scena in un teatrino fantastico, costruito in cartoncino e carta
da lucido e animato dalla luce delle torce.
Giovedì 30 gennaio
Oggetti comuni o opere d’arte?
Cosa ci fa una macchina in un museo? Partendo dal lavoro di Elisabetta Benassi,
i bambini con l’aiuto dell’operatore vanno alla ricerca di opere realizzate con
oggetti comuni riproposti dagli artisti in contesti completamente diversi rispetto
al loro utilizzo quotidiano. L’attività è volta a comprendere i diversi linguaggi
dell’arte contemporanea e a permettere ai bambini di appropriarsene realizzando
la loro opera con oggetti comuni.
Giovedì 31 gennaio
Gusci…con dentro universi!
Molti artisti scelgono di creare ambienti e installazioni in cui immergere il visitatore.
Spazi chiusi e a volte stretti dove l’artista ha però dispiegato racconti di immagini o
sistemi di idee quando non il proprio universo interiore. Così il visitatore viene
sorpreso da una contraddizione ricca di significati tra due tipi di dimensioni.
I bambini durante la visita della mostra Non basta ricordare esplorano la Infinite
Cell di Alfredo Jaar, la piccola costruzione in legno della Cappella Pasolini di Adrian
Paci, la tenda Faradayurt di Jana Sterbak e altre opere ancora, per sperimentare
direttamente cosa si prova in questi ambienti e perché gli artisti hanno scelto di
crearli affinchè noi li attraversassimo. Dopo la visita, ogni bambino crea un proprio
“guscio” al cui interno custodire frasi e disegni che raccontano le emozioni vissute.