La giornata cristiana
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La giornata cristiana
San Giovanni Rotondo, 12 gennaio 1917 1. Saluto e ringraziamento. 2. “Signore, cosa vuoi che io faccia!”. 3. “Non ti turbare in qualsiasi stato”. 4. Fedeltà nelle pratiche di pietà. - 5. Il regolamento giornaliero. 6. Rendiconto di coscienza. 7. Scambio di preghiere. 8. Lettera a Maria Gargani 9. Esortazioni. I.M.I.D.F.C. 3. … Non ti turbare perciò in qualsiasi stato tu possa trovarti. Lasciati guidare amorosamente dalla divina provvidenza, sia che vuol farti camminare per terra e per deserti, sia per l’acque delle consolazioni sensibili e spirituali. Tieni in mano il tuo bouquet, ma se si presenta qualche altro odore delizioso, non lasciare di odorarlo con rendimento di grazie, poiché il bouquet si prende per non lasciarti lungamente senza qualche conforto e piacere spirituale. Tieniti ferma in qualsiasi stato piacerà a Gesù porti, affinché il tuo cuore sia interamente per lui, non essendovi cosa migliore. Togli poi tutte le robe della tua prigionia, in forza di continue rinunce ai tuoi affetti terreni, e sii sicura che il re del cielo te ne darà dei reali per tirarti al suo santo amore. 4. Leggo nel tuo cuore una profonda risoluzione di voler servire Dio, e questo mi assicura che tu userai della fedeltà negli esercizi della santa divozione e nella pratica costante per l’acquisto della virtù. Ma ti avverto di una cosa, che tu certamente non ignori. Quando ti succedono dei mancamenti per motivo d’infermità, non bisogna affatto meravigliarsi, ma detestando da una parte l’offesa che Dio ne riceve, bisogna dall’altra concepire una certa umiltà giuliva, per vedere e conoscere la nostra miseria. 5. La tua docilità mi permetterà che ti suggerisca pel momento e con molta brevità gli ESERCIZI CHE TI CONSIGLIO A PRATICARE. Farai la preparazione di tutta la giornata, che si fa brevemente la mattina, indirizzando a Dio tutto ciò che farai nel corso del giorno; l’orazione mentale ordinariamente prima di accostarsi alla sacra mensa e per un’ora circa, lasciando a tua elezione in quanto alla scelta del luogo; la sera, innanzi di porti a letto esamina la tua coscienza e consacrati a Dio, offrendo a lui il riposo che sei per prendere. Dal dopo pranzo in poi scegliti altro tempo determinato per ritirarti dinanzi a Dio con un’altra ora in cerca di meditazione. Fa’ quando ti riesce più comodo la lettura spirituale non meno di una mezz’ora. La comunione sia quotidiana e quando puoi ascolta la santa messa. La confessione non più a lungo di otto giorni, per non privarti, diportandoti diversamente, di fare acquisto di tutte le indulgenze concesse. Tra la giornata e tra gli affari, il più spesso che puoi, esamina se il tuo amore sia impegnato troppo avanti; se non sia punto disordinato; e se ti tieni sempre per una delle mani di nostro Signore. Se ti trovi soverchiamente imbarazzata, calma la tua anima, e rimettila in riposo; in tempo di pace e di tranquillità moltiplica gli atti di dolcezza, e così avvezzerai in questo santo esercizio il tuo cuore alla mansuetudine. Le piccole tentazioni non combatterle con le dispute e contestazioni, ma sibbene con un semplice ricorso del tuo cuore a Gesù crocifisso, come se per amore andassi a baciare il suo costato ed i suoi piedi. Non ti affannare a fare molte orazioni vocali; e quando preghi e senti il tuo cuore portato all’orazione mentale, lascia che vi vada arditamente. fra Pio, cappuccino.