Guida_Il_cammino-francese_in bicicletta

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Guida_Il_cammino-francese_in bicicletta
Il Cammino Francese
in bicicletta
Cammini a Santiago in Galizia
Il Cammino Francese in bicicletta
La meta dei diversi cammini storici jacopei è la città di Santiago
di Compostella, in Galicia. Tra essi, l’itinerario più rinomato è
quello denominato Cammino Francese, che dalla Francia entra
in Spagna attraversando la cordigliera dei Pirenei. Si tratta di un
percorso pieno di storia, leggende e arte, nonché di paesaggi
e di spazi naturali tanto diversi quanto indimenticabili.
Su questa pubblicazione viene proposto un percorso per
questa rotta che, dopo aver abbandonato la Francia, attraversa
il Nord della Spagna fino a Santiago. Il solo modo per realizzare
il Cammino durante il Medioevo era a piedi e a cavallo.
L’apparizione di nuovi sistemi di locomozione non cambiò
il modo di viaggiare, tranne nel caso della bicicletta.
Testi
Manuel Rodríguez
Coordinamento
Ana B. Freire
Rosa García
Documenti:
ostelli e servizi
Pilar Cuíña
Rosa Fernández
Ana B. Freire
Rosa García
Coroni Rubio
Fotografia
Archivio della S.A. de Xestión
do Plan Xacobeo
Tono Arias
Consulenza tecnica
Dipartimento di Architettura della
S.A. de Xestión do Plan Xacobeo
Revisione
Dori Abuín
Carla Fernández-Refoxo
Carmo Iglesias
Alfonso Salgueiro
Il fascino culturale e spirituale che rappresenta il
viaggio a Santiago al modo tradizionale –e cioè,
a piedi o a cavallo– si mantenne per il grande
interessamento dei propri pellegrini, per la
conservazione di grande parte del tracciato originale
e per la creazione, negli ultimi anni, di una serie di
servizi adeguati a questo tipo di viaggi.
Traduzione all’italiano
Interlingua Traduccións S.L.
Isabel Iglesias Ruiz
La realizzazione del Cammino di Santiago in
bicicletta viene riconosciuta perché nell’attività
ciclista si danno diversi fattori caratteristici del
pellegrinaggio. Infatti, la velocità e i cambi di ritmo
si completano con l’indispensabile sforzo fisico e il
senso di superamento, facilitando la riflessione e la
solitudine, il tutto compatibile con il viaggio in
gruppo e la solidarietà.
Revisione ed aggiornamento
Carraig Linguistic Services
Disegno e impaginazione
Permuy Asociados
Stampa
UTE (Unión Temporal de Empresas)
Alva Gráfica, S.L.
Gráficas Anduriña, S.C.L.
Tórculo Artes Gráficas, S.A.
D.L.: X XXXX-XXXX
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Il Cammino Francese in bicicletta
La preparazione
della bicicletta
L’equipaggiamento
basico di qualsiasi
bicicletta da
montagna è
sufficiente per
affrontare con le
minime garanzie una
rotta come quella del
Cammino di Santiago.
Tuttavia, sarà necessario
aggiungere al veicolo
delle bisacce
e il portabagagli sulla ruota
posteriore. È anche utile la
bisaccia triangolare che si
colloca sotto il sedile,
dove si possono portare
alcuni attrezzi.
Prima di partire
Iniziando il percorso nell’ultima località jacopea del Cammino
prima di entrare in Spagna da Roncisvalle, come viene proposto
qui, dovremo realizzare circa 800 chilometri fino a Santiago.
Quasi la metà dell’itinerario trascorre per zone accidentate,
con continue salite e discese e qualche valico di montagna.
Sono, però, 800 chilometri che il pellegrino può pianificare
a modo suo, secondo la preparazione fisica e il tempo a
disposizione. I fattori principale da valutare prima della partenza
sono la preparazione della bicicletta, la forma fisica,
l’alimentazione, la pianificazione del tragitto, lo studio basico
della rotta e l’equipaggiamento da trasportare.
Sono pure utili per contenere la
documentazione della rotta le borse
appese al manubrio. Vi si può anche
installare un velocimetro.
La preparazione fisica
Le persone che realizzano di solito un’attività ciclistica
dovranno abituarsi, prima della partenza, all’uso della bicicletta
su tracciati difficili e con delle bisacce pesanti.
Coloro che non sono soliti realizzare un’attività di questo tipo
dovranno prepararvisi a poco a poco in modo continuato per
acclimatarsi alla bicicletta e ai percorsi attraverso strade e zone
irregolari. Si deve iniziare la preparazione un mese prima e allenarsi
ogni giorno, aumentando gradualmente le distanze e adeguandosi,
nell’ultima settimana, alla guida con le bisacce piene.
È fondamentale verificare tutto prima della partenza –sia i materiali
che i vestiti–, così come sarebbe conveniente avere delle
conoscenze di base sulla meccanica della bicicletta.
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Il Cammino Francese in bicicletta
Se il cammino non si realizza d’estate, bisognerà
adeguare quest’elenco al tempo invernale
–maillot termico, culotte lungo, ecc.– Ai precedenti
vanno aggiunti altri elementi imprescindibili
d’uso personale quali la biancheria intima e i
vestiti imprescindibili, delle scarpe leggere,
la crema solare protettiva, un asciugamano,
l’astuccio per la toeletta, una borraccia, una torcia
elettrica e la documentazione personale e quella
della rotta.
Lo stato della rotta
Il periodo idoneo per iniziare il Cammino in bicicletta è quello
dei quindici primi giorni di settembre, superati i rigori estivi
e con giornate ancora lunghe. Un altro periodo adatto è quello
che va dalla fine di maggio ai primi di luglio. Durante la primavera
e l’inizio dell’autunno il Cammino si manifesta in tutta la sua
pienezza, benché l’instabilità atmosferica possa anche in qualche
occasione giocare un brutto scherzo.
Altri elementi di base sono il sacco a pelo, una
plastica grande abbastanza da coprire le bisacce
e degli attrezzi per piccole riparazioni quali sono
le forature delle gomme.
I mesi di luglio e agosto risultano meno idonei per via del caldo.
Non risulta nemmeno grato il Cammino d’inverno, a causa del
brutto tempo, con piogge frequenti e freddo –talvolta persino
neve– e delle condizioni meno adeguate che presentano le strade.
L’equipaggiamento
La compostela
Prima di partire il pellegrino deve decidere se
desidera ottenere la “compostela”, diploma
attestante il pellegrinaggio a Santiago che concede
la Cattedrale, attraverso l’Ufficio del Pellegrino.
Questo diploma viene rilasciato ai pellegrini che
fanno il Cammino a piedi, a cavallo o in bicicletta,
e per motivi religiosi. Nel caso dei ciclisti è
necessaria l’attestazione recante i bolli che lungo
il Cammino vi imprimono i diversi stabilimenti della
Chiesa e altri enti per aver realizzato almeno gli
ultimi 200 chilometri di questa rotta.
L’equipaggiamento verrà ridotto al minimo per le condizioni
proprie della bicicletta.
L’equipaggiamento dovrà avere un maillot, un culotte,
scarpe da bicicletta, da montagna o dalla suola dura,
guanti, occhiali da sole, cappello o visiera, impermeabile
leggero e il casco.
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Il Cammino Francese in bicicletta
Le tappe proposte
1. Saint-Jean Pied de Port – Roncisvalle
Il Cammino di Santiago non ha un punto di partenza
preciso né un itinerario unico, anzi, vi si accede dai
più diversi posti della geografia europea. In questa
pubblicazione si propone il percorso che segue
l’itinerario più rinomato tradizionalmente:
il Cammino Francese. Questa rotta ha quattro vie
principali in Francia ed entra in Spagna per due
punti dei Pirenei: Roncisvalle (Navarra) e Somport
(Aragona). Qui è stato scelto il percorso che parte
dalla località francese di Saint-Jean Pied de Port,
data la sua simbologia jacopea e la prossimità
con la Spagna, e che arriva alla città di Santiago.
Nella località francese di San-Jean Pied de Port il Cammino
di Santiago guarda verso terre spagnole. Sono appena una
trentina di chilometri che separano il versante Nord e Sud
della cordigliera pirenaica, uno dei tratti più belli ed emotivi
della Rotta Jacopea.
Questa prima tappa offre due possibili itinerari, ambedue di
grande tradizione jacopea. Il primo, chiamato la “Rotta dei
porti di Cize”, è molto più duro, ma anche più gratificante.
Maestosi paesaggi pirenaici e frondosi boschi caducifogli si
succedono lungo il percorso. La seconda rotta, per Valcarlos,
presenta un percorso più eseguibile, benché meno spettacolare.
Il Cammino si divide in 15 tappe, con cui si cerca
di coniugare la capacità di un ciclista di tipo medio
con l’interesse storico e artistico della rotta. In ogni
caso, ciascun ciclista dovrà adeguare il percorso
alle proprie caratteristiche. Il Cammino, comunque,
non potrà mai diventare una corsa fino a Santiago.
Distanza: 26 km (rotta di Cize)
Quota minima: 233 m
Alla fine di ogni tappa, il ciclista avrà a disposizione
degli ostelli per pellegrini molto economici.
In alcuni di essi i pellegrini a piedi hanno preferenza
e bisogna accettarne le norme di funzionamento.
In quasi tutte le tappe esistono altri ostelli lungo la
rotta da tenere in conto.
Quota massima: 1.480 m
Difficoltà: alta–molto alta
Luoghi d’interesse culturale: Saint-Jean Pied de Port,
Alto di Ibañeta, Roncisvalle
Ostelli per pellegrini: Roncisvalle (80 posti)
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Il Cammino Francese in bicicletta
2. Roncisvalle – Pamplona
3. Pamplona – Estella
In questo tratto il Cammino si lascia alle spalle i grandi boschi dei
Pirenei. Gli succedono i piccoli boschi di roveri e di conifere, terre
di coltivo e campi. È un percorso che permette di godere della
maestosità dei piccoli e ben curati paesini di Navarra.
La tappa scorre per continui e tortuosi “scivoli” che fanno di
questo percorso un “rompigambe”. A parte questo, il tracciato
non presenta eccessive difficoltà tecniche, tranne la discesa
dall’alto di Erro e la parte finale della tappa, a partire da Zabaldica.
Nel caso di pioggia, è consigliabile che ambedue i tratti vengano
fatti seguendo la strada nazionale.
Questa tappa attraversa il cuore della vecchia Navarra. Si avanza
per terre secche e collinari disseminate di paesini. A metà della
tappa si trova l’emblematica località di Puente la Reina, dove si
uniscono le due rotte del Cammino Francese che entrano in
Spagna da Roncisvalle e da Somport. Il simbolo di questa
unificazione è lo storico ponte medievale della località,
costruito appositamente per facilitare il passaggio di pellegrini.
Il profilo di questo tragitto non presenta difficoltà, tranne nel tratto
finale, nella salita all’alto del Perdón. Il terreno argilloso per cui
scorre parte della tappa offre molte difficoltà per avanzare
nel caso di pioggia.
Distanza: 48 km
Distanza: 44 km
Quota minima: 420 m
Quota minima: 397 m
Quota massima: 962 m
Quota massima: 780 m
Difficoltà: media-alta
Difficoltà: media
Luoghi d’interesse culturale: Viscarret, Pasos de Roldán,
Zubiri, Villava, Pamplona
Luoghi d’interesse culturale: Alto del Perdón,
Puente la Reina, Cirauqui, Estella
Ostelli per pellegrini: Zubiri (18 posti), Larrasoaña (34),
Arre (20), Pamplona (20)
Ostelli per pellegrini: Cizur Menor (20 posti),
Puente la Reina (200), Estella (100)
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Il Cammino Francese in bicicletta
4. Estella – Logroño
5. Logroño – Santo Domingo de la Calzada
Questa è l’ultima tappa in direzione Sud–Ovest. A partire da
Logroño, il Cammino Francese prende la rotta di Ponente,
che non abbandonerà fino a Compostella. Questo tratto passa
per le vicinanze del grande monastero benedettino di Irache
e attraversa il fiume Ebro per lo storico ponte di Piedra,
già alle porte della città di Logroño, capoluogo di La Rioja.
Campi di cereali e vigneti ci accompagnano lungo il percorso.
I vigneti e le terre di coltivazioni foggiano il paesaggio
di questa tappa che ha la meta a Santo Domingo de la Calzada,
una delle località di maggiore tradizione jacopea, dato che fu
fondata da San Domenico per l’attenzione ai pellegrini.
San Domenico promosse anche il tracciato del Cammino
in questa zona, che ha nel magnifico ponte di 24 archi sul
fiume Oja il suo punto di riferimento.
Siamo in una tappa “rompigambe”, con continui dossi dove
il vento diventa uno sgradevole compagno di strada. Nel caso
piova, vi si possono anche presentare problemi con il fango
nei sentieri di terra.
Le sierre di Demanda, a Sud, e quella di Cantabria, a Nord,
fiancheggiano l’estesa valle del fiume Ebro per cui scorre
questa tappa, il che favorisce i forti venti che rendono più
duro un percorso già difficile in partenza.
Distanza: 49 km
Distanza: 48 km
Quota minima: 420 m
Quota minima: 390 m
Quota massima: 590 m
Quota massima: 715 m
Difficoltà: media–bassa
Difficoltà: media-alta
Luoghi d’interesse culturale: Irache, Torres del Río,
Viana, Logroño
Luoghi d’interesse culturale: Navarrete, Nájera,
Santo Domingo de la Calzada
Ostelli per pellegrini: Los Arcos (88 posti), Torres del Río (30),
Viana (40), Logroño (98)
Ostelli per pellegrini: Navarrete (33 posti), Nájera (58), Azofra
(20), Santo Domingo de la Calzada (102)
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Il Cammino Francese in bicicletta
6. Santo Domingo de la Calzada – Burgos
I monti di Oca sono l’accidente geografico più caratteristico di
questa tappa. Nel salire queste piccole cime, si attraversa un
grande bosco prima di arrivare alle terre del Bierzo.
Dopo aver salito il duro porto di Pedraja, la parte più elevata dei
monti di Oca, il pellegrino vedrà ricompensati gli sforzi arrivando
all’insieme naturale, storico e artistico del monastero di San Juan
de Ortega. Superato il monastero, la pianura torna a presiedere
il tracciato, che finisce nella monumentale città di Burgos
7. Burgos – Carrión de los Condes
Alla stessa stregua di quella precedente, questa tappa annovera
un grande numero di luoghi emblematici culturali della tradizione
jacopea. Un esempio sarebbe il ponte Fitero, di origine romanica,
a undici archi, sul fiume Pisuerga, o il patrimonio monumentale
di località quali Frómista, Villalcázar de Sirga e Carrión, tutte nella
zona della provincia di Palencia chiamata Tierra de Campos
(‘terra di campi’).
Benché si tratti di una tappa pianeggiante in apparenza,
il pellegrino dovrà salire e scendere una serie di piccole colline.
Sulla cima di ognuna di esse, si contempla già quella seguente
in lontananza. La ricompensa viene offerta dalle belle vedute
che si possono contemplare da queste prominenze.
Distanza: 75 km
Distanza: 86 km
Quota minima: 640 m
Quota minima: 800 m
Quota massima: 1.165 m
Quota massima: 920 m
Difficoltà: alta
Difficoltà: media-alta
Luoghi d’interesse culturale: Redecilla del Camino, Belorado,
Villafranca de Montes de Oca, San Juan de Ortega,
giacimenti archeologici della Sierra di Atapuerca, Burgos
Luoghi d’interesse culturale: Castrojeriz, Frómista,
Villalcázar de Sirga e Carrión de los Condes
Ostelli per pellegrini: Villalbilla de Burgos (10 posti),
Tardejos (10), Hornillos del Camino (20), San Bol (10),
Hontanas (34), Castrojeriz (106), Itero del Castillo (12),
Itero de la Vega (14), Boadilla del Camino (64), Frómista (55),
Población de Campos (13), Villalcázar de Sirga (19),
Carrión de los Condes (89)
Ostelli per pellegrini: Grañón (70 posti), Redecilla del Camino (40),
Belorado (22), Villafranca de Montes de Oca (20),
San Juan de Ortega (60), Ages (38)
Olmos de Atapuerca, Burgos (102)
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8. Carrión de los Condes – Sahagún
9. Sahagún – Leone
La pianura castigliana domina con sobrietà e forza questa tappa
che culmina a Sahagún, località d’importanza storica e culturale,
con chiese emblematiche di stile romanico e mudéjar.
Questo tratto si trova alla metà circa della Rotta verso Santiago.
L’estesa pianura castigliana castiga con un sole poco
misericordioso nei mesi estivi, dove solo i pioppi di alcuni ruscelli
e le ombre delle stradine dei villaggi danno un po’ di sollievo.
I primi 16 chilometri della tappa si realizzano per ameni sentieri
tra campi coltivati, ma il resto scorre in gran misura per la strada
nazionale N-120.
Nell’uscire di Sahagún, il Cammino si inoltra nella distesa di Leone.
Il paesaggio diventa cangiante e il suolo irregolare e pietroso.
La ricompensa finale, oltre all’austera bellezza della distesa,
è la città di Leone, con la cattedrale gotica e un eccezionale
patrimonio artistico.
Attraversare questa pianura è duro, sia d’estate che in inverno.
I pellegrini hanno due alternative a disposizione: l’una seguendo
il cammino reale, più trafficata, l’altra percorrendo la strada storica
dei pellegrini, più aspra e solitaria. In ambedue i casi, d’estate
conviene iniziare la rotta alle prime ore del mattino e ben
muniti d’acqua.
Distanza: 39 km
Distanza: 57 km (per la strada dei pellegrini)
Quota minima: 830 m
Quota minima: 800 m
Quota massima: 910 m
Quota massima: 910 m
Difficoltà: molto bassa
Difficoltà: bassa
Luoghi d’interesse culturale: Sahagún
Luoghi d’interesse culturale: Mansilla de las Mulas, Leone
Ostelli per pellegrini: Calzadilla de la Cueza (84 posti),
Ledigos (50), Terradillos de los Templarios (25), Sahagún (64)
Ostelli per pellegrini: Calzadilla del Coto (24 posti), Calzadilla
de los Hermanillos (16), Bercianos del Camino (7), El Burgo
Raneros (36), Reliegos (50),
Mansilla de las Mulas (46), Leone (164)
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Il Cammino Francese in bicicletta
10. Leone – Astorga
11. Astorga – Ponferrada
Il percorso verso Santiago continua per una pianura sempre
più tranquilla e comoda. Nella parte finale, andando verso la città
di Astorga, di origine romana, si entra nella zona di La Maragatería,
famosa per le sue consolidate tradizioni.
Nel chilometro 33 della tappa si trova il Ponte del Paso Honroso,
sul fiume Órbigo, famoso per la gesta del cavaliere Suero de
Quiñones (XV secolo) che, nell’Anno Santo Compostellano
del 1434, portò a termine dei famosi tornei in questo luogo,
costretto dal compromesso con una nobildonna e con
l’apostolo Santiago come testimone.
Il Cammino continua per le terre di La Maragatería fino a quasi
la metà della tappa. Nelle vicinanze del monte Irago comincia
la zona del Bierzo, terra di transizione tra Leone e la Galizia,
dove gente, abitudini e paesaggio sono contrassegnati
dalle due culture.
Conseguentemente, il tracciato del Cammino è anche di
transizione tra la pianura e i sinuosi sentieri e le strade in continua
salita e discesa che accompagneranno il pellegrino fino a Santiago.
In questo tratto è necessario superare la Cruz de Ferro, a 1.504 m
di quota, uno dei punti più elevati del Cammino Francese.
Distanza: 49 km
Distanza: 54 km
Quota minima: 800 m
Quota minima: 500 m
Quota massima: 950 m
Quota massima: 1.504 m
Luoghi d’interesse culturale: santuario della Madonna del
Cammino (XX secolo), Hospital de Órbigo, Astorga
Difficoltà: alta
Luoghi d’interesse culturale: Castrillo de los Polvazares,
Rabanal del Camino, Cruz de Ferro, Molinaseca, Ponferrada
Ostelli per pellegrini: Villadangos del Páramo (70 posti),
Hospital de Órbigo (80), Santibánez de Valdeiglesias (25),
Astorga (96)
Ostelli per pellegrini: Murias de Rechivaldo (24 posti),
Santa Catalina de Somoza (34), El Ganso (16),
Rabanal del Camino (154) Foncebadón (10), Manjarín (20),
El Acebo (20), Riego de Ambrós (20)
Molinaseca (46), Ponferrada (158)
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Il Cammino Francese in bicicletta
12. Ponferrada – O Cebreiro
13. O Cebreiro – Sarria
El Bierzo e la Galizia si prendono per mano in questa tappa
che culmina a 1.300 metri in O Cebreiro, magari la località del
Cammino con più connotazioni mitiche e simboliche. Prima,
a Villafranca del Bierzo, si sarà potuto ammirare l’insieme
monumentale e la chiesa romanica di Santiago, dove i pellegrini
impossibilitati ad andare a Compostella potevano ricevere
le indulgenze plenarie.
I folti boschi e le montagne galiziane dominano questo tratto del
Cammino. A Triacastela la rotta offre due possibilità: quella di
continuare per il cammino tradizionale, per il villaggio di A Balsa,
tra piccoli boschi e praterie, o quella di proseguire per la strada
nazionale fino a Samos, il cui grande monastero benedettino
è stato dall’antichità luogo di fascino per i pellegrini.
I primi chilometri del percorso che parte da Villafranca attraversano
la stretta valle del fiume Valcarce, tra rovereti e castagneti.
Negli ultimi otto chilometri si devono salire 690 metri, tuttavia,
la spettacolarità del paesaggio e la sensazione della vicinanza
di Compostella ben valgono lo sforzo.
Il Cammino avanza per una zona molto popolata –e continuerà
così fino a Compostella–, attraversando diversi villaggi e due
località di rilievo: Triacastela e Samos. Lungo questo tracciato
si succedono i dossi e le discese, benché in questa tappa
ci sia un dislivello di 850 metri circa tra O Cebreiro e Sarria.
Distanza: 50 km
Distanza: per A Balsa, 40 km; per Samos, 43 km
Quota minima: 460 m
Quota minima: 450 m
Quota massima: 1.320 m
Quota massima: 1.330 m
Difficoltà: alta-molto alta
Difficoltà: media
Luoghi d’interesse culturale: Cacabelos, Vilafranca,
O Cebreiro
Luoghi d’interesse culturale: Triacastela, Samos, Sarria
Ostelli per pellegrini: Hospital da Condesa (18 posti),
Triacastela (84), Calvor (22), Sarria (41)
Ostelli per pellegrini: Cacabelos (70 posti),
Villafranca del Bierzo (120), Pereje (24), Trabadelo (30),
Vega de Valcarce (38), La Faba (14), Laguna de Castilla (14),
O Cebreiro (106)
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Il Cammino Francese in bicicletta
14. Sarria – Palas de Rei
15. Palas de Rei–Santiago di Compostella
Il Cammino abbandona Sarria per uno dei rovereti (“carballeiras”,
nella lingua galiziana) più singolari del percorso, per continuare
per diversi villaggi e campi coltivati. Fa spicco Portomarín,
una delle località di maggior rilevanza storica della Rotta,
che però rimase annegata dal bacino di Belesar, nel fiume Miño,
nel 1962. Il nuovo Portomarín, ai piedi delle rovine del paese
scomparso, tenta di mantenere il suo vecchio fascino e a tale
scopo vi vennero trasportate alcune delle vecchie costruzioni,
come la chiesa romanica di San Niccolò (XII secolo).
Questa penultima tappa avanza per un paesaggio di soavi
ondulazioni e brevi pianure, il che non evita che sia un vero
“rompigambe” a causa delle costanti oscillazioni del tracciato.
Siamo a 70 chilometri dalla meta compostellana e la sensazione
che sente il pellegrino per l’imminente arrivo lo incoraggia per
superare quest’ultimo tratto con forze rinnovate. Santiago offre
al pellegrino la ricompensa per tutti gli sforzi realizzati.
Anche se non vi sono grandi difficoltà orografiche, il percorso
di quest’ultima tappa, ancora una volta tra villaggi, è piuttosto
duro. Il Cammino supera, una dietro l’altra, piccole valli e fiumi
che scendono verso il Tambre, e questa successione di salite
e discese indurisce il percorso. In più il tracciato attraversa in
diverse occasioni la strada N-547. Nell’arrivare al Monte do Gozo
(‘Monte del Gaudio’) si vedono per la prima volta le torri
della cattedrale di Santiago: la meta diventa visibile.
Da qui, entriamo nella zona urbana della città.
Distanza: 47 km
Distanza: 69 km
Quota minima: 360 m
Quota minima: 290 m
Quota massima: 730 m
Quota massima: 560 m
Difficoltà: media-alta
Difficoltà: media
Luoghi d’interesse culturale: Portomarín, Vilar de Donas
–nelle vicinanze della rotta.
Luoghi d’interesse culturale: Melide, A Lavacolla,
Monte do Gozo, Santiago di Compostella
Ostelli per pellegrini: Barbadelo (18 posti), Ferreiros (22),
Portomarín (110), Gonzar (30), Vendas de Narón (32),
Ligonde (20), Palas de Rei (64),
Padiglioni dei pellegrini di Palas de Rei (112)
Ostelli per pellegrini: Mato (20 posti), Melide (130),
Ribadiso (70), Arzúa (48), Santa Irene (36), Arca (126),
Monte do Gozo–Santiago (400), San Lázaro-Santiago (80)
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Il Cammino Francese in bicicletta
La città storica
Dopo aver visitato la cattedrale compostellana,
punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la città
di Santiago si offre al visitatore in tutto il suo
splendore storico, in tutta la sua diversità e
dinamismo presenti.
L’attuale città di Santiago di Compostella
nacque come un piccolo nucleo di monaci
custodi intorno al sepolcro dell’Apostolo
San Giacomo nel momento della sua scoperta,
verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nel
Medioevo è spettacolare, grazie all’auge
europeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme
a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandi
centri della Cristianità.
Palazzo (Pazo)
de Raxoi
Botafumeiro
Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti
di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmo
dei viavai della storia galiziana, spagnola ed
europea. I pellegrinaggi perdono peso, ma
Santiago si consolida come centro culturale,
con la creazione dell’Università, e mantiene la
sua influenza religiosa. Questo si riflette sul suo
rinnovamento urbano rinascimentale e barocco,
così presente e palpitante nei palazzi storici di
più rilievo della città.
La città attuale
Santiago vive, dalla seconda metà del XX
secolo, un continuo periodo di espansione.
Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi,
che mantengono il loro significato spirituale
tradizionale, si aggiunge il singolare e
imparabile fascino turistico-culturale del
Cammino di Santiago.
Negli ultimi anni Santiago, capitale
amministrativa della comunità autonoma
galiziana, è stata dotata di grandi
infrastrutture culturali e turistiche ed ha
consolidato la sua proiezione internazionale
come centro storico-culturale ed europeista,
cosa che viene confermata giorno per
giorno dalle migliaia di pellegrini e turisti
che, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano.
Città dichiarata Bene Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO, vuole mantenere
in questo nuovo secolo la sua millenaria
chiamata allo spirito, alla concordia ed al
progresso, attraverso il significato storico
del Cammino di Santiago.
Nella cattedrale
La Cattedrale di Santiago, la cui costruzione
ebbe inizio nel 1075, è uno dei grandi
monumenti europei, tanto a livello artistico
quanto simbolico. Dalla sua origine romanica,
ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili,
specie quello barocco, che raggiunse il culmine
con la facciata di O Obradoiro (1738-1750).
Nel percorrere le navate e il Museo è possibile
accedere a un patrimonio tanto singolare quanto
diversificato nei contenuti e nei significati.
Durante la visita all’insieme della Cattedrale,
il pellegrino, di solito, compie un rituale che lo
porta alla cappelletta dietro l’altare maggiore
per cingere l’apostolo San Giacomo –una
scultura di origine romanica– con il tradizionale
‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne
conservano i resti. La visita al Portico della
Gloria forma pure parte di questo rituale,
nonché l’assistenza alla messa del pellegrino
–a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si può
presenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’,
il grande incensiere il cui volo sorprende tutti
i visitatori dall’alto della navata del transetto.
Dopo essere stato nella Cattedrale,
il pellegrino, se dispone delle credenziali che
attestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavallo
o in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio del
Pellegrino la ‘compostela’, il documento che
accredita il suo pellegrinaggio, concesso dal
Capitolo della Cattedrale. A partire da questo
momento, si apre davanti a sé, in tutta la sua
pienezza, la città di Santiago di Compostella.
Città della Cultura
Centro Galiziano di Arte Contemporanea
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Il Cammino Francese in bicicletta
Piano del centro storico di Santiago
1 Cattedrale - Porta Santa Palazzo di Xelmírez
2 Palazzo di Raxoi
3 Hostal dos Reis Católicos
4 Collegio di San Xerome
5 Chiesa di San Fructuoso
6 Collegio di Fonseca
7 Casa del Capitolo
8 Casa della Conga
9 Casa della Parra
10 Convento di San Paio de Antealtares
11 Monastero di San Martiño Pinario
12 Chiesa di San Martiño Pinario
13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino
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Palazzo di Vaamonde
Palazzo di Bendaña
Chiesa di Santa Mª Salomé
Convento di San Francisco
Convento del Carme
Convento di Santa Clara
Chiesa e antico ospedale di San Roque
21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi
22 San Domingos de Bonaval.
Museo do Pobo Galego
23 Centro Galego de Arte Contemporánea
24 Facoltà di storia
25 Chiesa dell’Università
26 Chiesa di San Fiz de Solovio
27 Convento e chiesa delle Madri
dell’ordine dei Mercedari
28 Collegio di As Orfas
29 Chiesa di San Miguel dos Agros
30 Chiesa di Santa María do Camiño
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Chiesa di San Bieito do Campo
Convento di Santo Agostiño
Collegio di San Clemente
Cappella Generale di Ánimas
Cappella di Santiago
Chiesa del Pilar
Collegiata de Santa María a Real de Sar
Cammino Francese
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Il Cammino Francese in bicicletta
Cammini a Santiago
La scoperta del sepolcro dell’apostolo
San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo,
generò molto presto una grande corrente di
pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto
dove oggi si alza la città galiziana di Santiago
di Compostella. Questa massiva affluenza finì
per formare, dai più diversi punti di Europa,
una densa rete di itinerari conosciuta,
nel suo insieme, come il Cammino di Santiago,
o Rotta di San Giacomo.
I momenti di maggiore apogeo di questo
pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e
XIII secoli con la concessione di determinate
indulgenze spirituali. Questa corrente si
mantenne, con maggiore o minore intensità,
lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà
del XX secolo, il Cammino di Santiago vive
una nuova rinascita internazionale che combina
il suo insieme di beni culturali e morali
di tradizionale spirituale con un potere
di attrazione turistica e diventa luogo di
incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture.
Tradizionalmente, i periodi di maggiore
affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino
coincidono con gli Anni Santi Compostellani,
che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni,
ma qualunque anno e momento è idoneo per
realizzare un qualche itinerario di questa rotta
e per visitarne la città meta, Compostella.
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Il Cammino Francese in bicicletta
Bergen
Helsinki
Oslo
Cammino di Europa
Stockholm
Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli di
esistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale.
E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande rete
assistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali
e nuovi nuclei urbani.
Riga
Dublin
Odense
Bristol
Bremen
Amsterdam
London
Plymouth
Utrecht
Dover
Dunkerque
Boulogne
Caen
Lund
Hamburg
Hannover
Berlin
Bruxelles
Köln
Bonn
Leipzig
Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa
rotta propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto
di idee e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismo
socio-economico che favorì, soprattutto durante il Medioevo,
lo sviluppo di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino e
dei pellegrini verso Compostella sono riconoscibili in infinità di
testimonianze pubbliche e private, in diverse manifestazioni
dell’arte o, per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultime
decadi si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero,
opera e patrimonio di tutti gli europei.
Dresden
Reims Luxembourg
Paris
Praha
Stuttgart
Nantes
Angers
Strasbourg
Orléans
München
Muxía A Coruña
Santiago di
Compostella
Limoges
Lugo
Santander
Pontevedra
Porto
Lausanne
Lyon
Oviedo
Ourense
Braga
Budapest
Milano
León
Roncesvalles
Burgos
Puente la Reina
Salamanca
Coimbra
Liechtenstein
Genéve
Montpellier
Somport
Avignon
Marseille
Gènova
Verona Venèzia
Zagreb
Bologna
Beograd
Zaragoza
Lisboa
Madrid
Barcelona
Toledo
Adrianopel
Roma
Lagos
Faro
Sevilla
Istanbul
Nàpoli
Atenas
bul
Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiarate
Primo Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europa
e Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciati
lungo la Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e
Premio Principe d’Asturia della Concordia
2004, consegnato dalla
Fondazione Principe
d’Asturia.