Guida_Il_cammino-francese_in bicicletta
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Il Cammino Francese in bicicletta Cammini a Santiago in Galizia Il Cammino Francese in bicicletta La meta dei diversi cammini storici jacopei è la città di Santiago di Compostella, in Galicia. Tra essi, l’itinerario più rinomato è quello denominato Cammino Francese, che dalla Francia entra in Spagna attraversando la cordigliera dei Pirenei. Si tratta di un percorso pieno di storia, leggende e arte, nonché di paesaggi e di spazi naturali tanto diversi quanto indimenticabili. Su questa pubblicazione viene proposto un percorso per questa rotta che, dopo aver abbandonato la Francia, attraversa il Nord della Spagna fino a Santiago. Il solo modo per realizzare il Cammino durante il Medioevo era a piedi e a cavallo. L’apparizione di nuovi sistemi di locomozione non cambiò il modo di viaggiare, tranne nel caso della bicicletta. Testi Manuel Rodríguez Coordinamento Ana B. Freire Rosa García Documenti: ostelli e servizi Pilar Cuíña Rosa Fernández Ana B. Freire Rosa García Coroni Rubio Fotografia Archivio della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Tono Arias Consulenza tecnica Dipartimento di Architettura della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Revisione Dori Abuín Carla Fernández-Refoxo Carmo Iglesias Alfonso Salgueiro Il fascino culturale e spirituale che rappresenta il viaggio a Santiago al modo tradizionale –e cioè, a piedi o a cavallo– si mantenne per il grande interessamento dei propri pellegrini, per la conservazione di grande parte del tracciato originale e per la creazione, negli ultimi anni, di una serie di servizi adeguati a questo tipo di viaggi. Traduzione all’italiano Interlingua Traduccións S.L. Isabel Iglesias Ruiz La realizzazione del Cammino di Santiago in bicicletta viene riconosciuta perché nell’attività ciclista si danno diversi fattori caratteristici del pellegrinaggio. Infatti, la velocità e i cambi di ritmo si completano con l’indispensabile sforzo fisico e il senso di superamento, facilitando la riflessione e la solitudine, il tutto compatibile con il viaggio in gruppo e la solidarietà. Revisione ed aggiornamento Carraig Linguistic Services Disegno e impaginazione Permuy Asociados Stampa UTE (Unión Temporal de Empresas) Alva Gráfica, S.L. Gráficas Anduriña, S.C.L. Tórculo Artes Gráficas, S.A. D.L.: X XXXX-XXXX 3 Il Cammino Francese in bicicletta La preparazione della bicicletta L’equipaggiamento basico di qualsiasi bicicletta da montagna è sufficiente per affrontare con le minime garanzie una rotta come quella del Cammino di Santiago. Tuttavia, sarà necessario aggiungere al veicolo delle bisacce e il portabagagli sulla ruota posteriore. È anche utile la bisaccia triangolare che si colloca sotto il sedile, dove si possono portare alcuni attrezzi. Prima di partire Iniziando il percorso nell’ultima località jacopea del Cammino prima di entrare in Spagna da Roncisvalle, come viene proposto qui, dovremo realizzare circa 800 chilometri fino a Santiago. Quasi la metà dell’itinerario trascorre per zone accidentate, con continue salite e discese e qualche valico di montagna. Sono, però, 800 chilometri che il pellegrino può pianificare a modo suo, secondo la preparazione fisica e il tempo a disposizione. I fattori principale da valutare prima della partenza sono la preparazione della bicicletta, la forma fisica, l’alimentazione, la pianificazione del tragitto, lo studio basico della rotta e l’equipaggiamento da trasportare. Sono pure utili per contenere la documentazione della rotta le borse appese al manubrio. Vi si può anche installare un velocimetro. La preparazione fisica Le persone che realizzano di solito un’attività ciclistica dovranno abituarsi, prima della partenza, all’uso della bicicletta su tracciati difficili e con delle bisacce pesanti. Coloro che non sono soliti realizzare un’attività di questo tipo dovranno prepararvisi a poco a poco in modo continuato per acclimatarsi alla bicicletta e ai percorsi attraverso strade e zone irregolari. Si deve iniziare la preparazione un mese prima e allenarsi ogni giorno, aumentando gradualmente le distanze e adeguandosi, nell’ultima settimana, alla guida con le bisacce piene. È fondamentale verificare tutto prima della partenza –sia i materiali che i vestiti–, così come sarebbe conveniente avere delle conoscenze di base sulla meccanica della bicicletta. 4 5 Il Cammino Francese in bicicletta Se il cammino non si realizza d’estate, bisognerà adeguare quest’elenco al tempo invernale –maillot termico, culotte lungo, ecc.– Ai precedenti vanno aggiunti altri elementi imprescindibili d’uso personale quali la biancheria intima e i vestiti imprescindibili, delle scarpe leggere, la crema solare protettiva, un asciugamano, l’astuccio per la toeletta, una borraccia, una torcia elettrica e la documentazione personale e quella della rotta. Lo stato della rotta Il periodo idoneo per iniziare il Cammino in bicicletta è quello dei quindici primi giorni di settembre, superati i rigori estivi e con giornate ancora lunghe. Un altro periodo adatto è quello che va dalla fine di maggio ai primi di luglio. Durante la primavera e l’inizio dell’autunno il Cammino si manifesta in tutta la sua pienezza, benché l’instabilità atmosferica possa anche in qualche occasione giocare un brutto scherzo. Altri elementi di base sono il sacco a pelo, una plastica grande abbastanza da coprire le bisacce e degli attrezzi per piccole riparazioni quali sono le forature delle gomme. I mesi di luglio e agosto risultano meno idonei per via del caldo. Non risulta nemmeno grato il Cammino d’inverno, a causa del brutto tempo, con piogge frequenti e freddo –talvolta persino neve– e delle condizioni meno adeguate che presentano le strade. L’equipaggiamento La compostela Prima di partire il pellegrino deve decidere se desidera ottenere la “compostela”, diploma attestante il pellegrinaggio a Santiago che concede la Cattedrale, attraverso l’Ufficio del Pellegrino. Questo diploma viene rilasciato ai pellegrini che fanno il Cammino a piedi, a cavallo o in bicicletta, e per motivi religiosi. Nel caso dei ciclisti è necessaria l’attestazione recante i bolli che lungo il Cammino vi imprimono i diversi stabilimenti della Chiesa e altri enti per aver realizzato almeno gli ultimi 200 chilometri di questa rotta. L’equipaggiamento verrà ridotto al minimo per le condizioni proprie della bicicletta. L’equipaggiamento dovrà avere un maillot, un culotte, scarpe da bicicletta, da montagna o dalla suola dura, guanti, occhiali da sole, cappello o visiera, impermeabile leggero e il casco. 6 7 Il Cammino Francese in bicicletta Le tappe proposte 1. Saint-Jean Pied de Port – Roncisvalle Il Cammino di Santiago non ha un punto di partenza preciso né un itinerario unico, anzi, vi si accede dai più diversi posti della geografia europea. In questa pubblicazione si propone il percorso che segue l’itinerario più rinomato tradizionalmente: il Cammino Francese. Questa rotta ha quattro vie principali in Francia ed entra in Spagna per due punti dei Pirenei: Roncisvalle (Navarra) e Somport (Aragona). Qui è stato scelto il percorso che parte dalla località francese di Saint-Jean Pied de Port, data la sua simbologia jacopea e la prossimità con la Spagna, e che arriva alla città di Santiago. Nella località francese di San-Jean Pied de Port il Cammino di Santiago guarda verso terre spagnole. Sono appena una trentina di chilometri che separano il versante Nord e Sud della cordigliera pirenaica, uno dei tratti più belli ed emotivi della Rotta Jacopea. Questa prima tappa offre due possibili itinerari, ambedue di grande tradizione jacopea. Il primo, chiamato la “Rotta dei porti di Cize”, è molto più duro, ma anche più gratificante. Maestosi paesaggi pirenaici e frondosi boschi caducifogli si succedono lungo il percorso. La seconda rotta, per Valcarlos, presenta un percorso più eseguibile, benché meno spettacolare. Il Cammino si divide in 15 tappe, con cui si cerca di coniugare la capacità di un ciclista di tipo medio con l’interesse storico e artistico della rotta. In ogni caso, ciascun ciclista dovrà adeguare il percorso alle proprie caratteristiche. Il Cammino, comunque, non potrà mai diventare una corsa fino a Santiago. Distanza: 26 km (rotta di Cize) Quota minima: 233 m Alla fine di ogni tappa, il ciclista avrà a disposizione degli ostelli per pellegrini molto economici. In alcuni di essi i pellegrini a piedi hanno preferenza e bisogna accettarne le norme di funzionamento. In quasi tutte le tappe esistono altri ostelli lungo la rotta da tenere in conto. Quota massima: 1.480 m Difficoltà: alta–molto alta Luoghi d’interesse culturale: Saint-Jean Pied de Port, Alto di Ibañeta, Roncisvalle Ostelli per pellegrini: Roncisvalle (80 posti) 8 9 Il Cammino Francese in bicicletta 2. Roncisvalle – Pamplona 3. Pamplona – Estella In questo tratto il Cammino si lascia alle spalle i grandi boschi dei Pirenei. Gli succedono i piccoli boschi di roveri e di conifere, terre di coltivo e campi. È un percorso che permette di godere della maestosità dei piccoli e ben curati paesini di Navarra. La tappa scorre per continui e tortuosi “scivoli” che fanno di questo percorso un “rompigambe”. A parte questo, il tracciato non presenta eccessive difficoltà tecniche, tranne la discesa dall’alto di Erro e la parte finale della tappa, a partire da Zabaldica. Nel caso di pioggia, è consigliabile che ambedue i tratti vengano fatti seguendo la strada nazionale. Questa tappa attraversa il cuore della vecchia Navarra. Si avanza per terre secche e collinari disseminate di paesini. A metà della tappa si trova l’emblematica località di Puente la Reina, dove si uniscono le due rotte del Cammino Francese che entrano in Spagna da Roncisvalle e da Somport. Il simbolo di questa unificazione è lo storico ponte medievale della località, costruito appositamente per facilitare il passaggio di pellegrini. Il profilo di questo tragitto non presenta difficoltà, tranne nel tratto finale, nella salita all’alto del Perdón. Il terreno argilloso per cui scorre parte della tappa offre molte difficoltà per avanzare nel caso di pioggia. Distanza: 48 km Distanza: 44 km Quota minima: 420 m Quota minima: 397 m Quota massima: 962 m Quota massima: 780 m Difficoltà: media-alta Difficoltà: media Luoghi d’interesse culturale: Viscarret, Pasos de Roldán, Zubiri, Villava, Pamplona Luoghi d’interesse culturale: Alto del Perdón, Puente la Reina, Cirauqui, Estella Ostelli per pellegrini: Zubiri (18 posti), Larrasoaña (34), Arre (20), Pamplona (20) Ostelli per pellegrini: Cizur Menor (20 posti), Puente la Reina (200), Estella (100) 10 11 Il Cammino Francese in bicicletta 4. Estella – Logroño 5. Logroño – Santo Domingo de la Calzada Questa è l’ultima tappa in direzione Sud–Ovest. A partire da Logroño, il Cammino Francese prende la rotta di Ponente, che non abbandonerà fino a Compostella. Questo tratto passa per le vicinanze del grande monastero benedettino di Irache e attraversa il fiume Ebro per lo storico ponte di Piedra, già alle porte della città di Logroño, capoluogo di La Rioja. Campi di cereali e vigneti ci accompagnano lungo il percorso. I vigneti e le terre di coltivazioni foggiano il paesaggio di questa tappa che ha la meta a Santo Domingo de la Calzada, una delle località di maggiore tradizione jacopea, dato che fu fondata da San Domenico per l’attenzione ai pellegrini. San Domenico promosse anche il tracciato del Cammino in questa zona, che ha nel magnifico ponte di 24 archi sul fiume Oja il suo punto di riferimento. Siamo in una tappa “rompigambe”, con continui dossi dove il vento diventa uno sgradevole compagno di strada. Nel caso piova, vi si possono anche presentare problemi con il fango nei sentieri di terra. Le sierre di Demanda, a Sud, e quella di Cantabria, a Nord, fiancheggiano l’estesa valle del fiume Ebro per cui scorre questa tappa, il che favorisce i forti venti che rendono più duro un percorso già difficile in partenza. Distanza: 49 km Distanza: 48 km Quota minima: 420 m Quota minima: 390 m Quota massima: 590 m Quota massima: 715 m Difficoltà: media–bassa Difficoltà: media-alta Luoghi d’interesse culturale: Irache, Torres del Río, Viana, Logroño Luoghi d’interesse culturale: Navarrete, Nájera, Santo Domingo de la Calzada Ostelli per pellegrini: Los Arcos (88 posti), Torres del Río (30), Viana (40), Logroño (98) Ostelli per pellegrini: Navarrete (33 posti), Nájera (58), Azofra (20), Santo Domingo de la Calzada (102) 12 13 Il Cammino Francese in bicicletta 6. Santo Domingo de la Calzada – Burgos I monti di Oca sono l’accidente geografico più caratteristico di questa tappa. Nel salire queste piccole cime, si attraversa un grande bosco prima di arrivare alle terre del Bierzo. Dopo aver salito il duro porto di Pedraja, la parte più elevata dei monti di Oca, il pellegrino vedrà ricompensati gli sforzi arrivando all’insieme naturale, storico e artistico del monastero di San Juan de Ortega. Superato il monastero, la pianura torna a presiedere il tracciato, che finisce nella monumentale città di Burgos 7. Burgos – Carrión de los Condes Alla stessa stregua di quella precedente, questa tappa annovera un grande numero di luoghi emblematici culturali della tradizione jacopea. Un esempio sarebbe il ponte Fitero, di origine romanica, a undici archi, sul fiume Pisuerga, o il patrimonio monumentale di località quali Frómista, Villalcázar de Sirga e Carrión, tutte nella zona della provincia di Palencia chiamata Tierra de Campos (‘terra di campi’). Benché si tratti di una tappa pianeggiante in apparenza, il pellegrino dovrà salire e scendere una serie di piccole colline. Sulla cima di ognuna di esse, si contempla già quella seguente in lontananza. La ricompensa viene offerta dalle belle vedute che si possono contemplare da queste prominenze. Distanza: 75 km Distanza: 86 km Quota minima: 640 m Quota minima: 800 m Quota massima: 1.165 m Quota massima: 920 m Difficoltà: alta Difficoltà: media-alta Luoghi d’interesse culturale: Redecilla del Camino, Belorado, Villafranca de Montes de Oca, San Juan de Ortega, giacimenti archeologici della Sierra di Atapuerca, Burgos Luoghi d’interesse culturale: Castrojeriz, Frómista, Villalcázar de Sirga e Carrión de los Condes Ostelli per pellegrini: Villalbilla de Burgos (10 posti), Tardejos (10), Hornillos del Camino (20), San Bol (10), Hontanas (34), Castrojeriz (106), Itero del Castillo (12), Itero de la Vega (14), Boadilla del Camino (64), Frómista (55), Población de Campos (13), Villalcázar de Sirga (19), Carrión de los Condes (89) Ostelli per pellegrini: Grañón (70 posti), Redecilla del Camino (40), Belorado (22), Villafranca de Montes de Oca (20), San Juan de Ortega (60), Ages (38) Olmos de Atapuerca, Burgos (102) 14 15 Il Cammino Francese in bicicletta 8. Carrión de los Condes – Sahagún 9. Sahagún – Leone La pianura castigliana domina con sobrietà e forza questa tappa che culmina a Sahagún, località d’importanza storica e culturale, con chiese emblematiche di stile romanico e mudéjar. Questo tratto si trova alla metà circa della Rotta verso Santiago. L’estesa pianura castigliana castiga con un sole poco misericordioso nei mesi estivi, dove solo i pioppi di alcuni ruscelli e le ombre delle stradine dei villaggi danno un po’ di sollievo. I primi 16 chilometri della tappa si realizzano per ameni sentieri tra campi coltivati, ma il resto scorre in gran misura per la strada nazionale N-120. Nell’uscire di Sahagún, il Cammino si inoltra nella distesa di Leone. Il paesaggio diventa cangiante e il suolo irregolare e pietroso. La ricompensa finale, oltre all’austera bellezza della distesa, è la città di Leone, con la cattedrale gotica e un eccezionale patrimonio artistico. Attraversare questa pianura è duro, sia d’estate che in inverno. I pellegrini hanno due alternative a disposizione: l’una seguendo il cammino reale, più trafficata, l’altra percorrendo la strada storica dei pellegrini, più aspra e solitaria. In ambedue i casi, d’estate conviene iniziare la rotta alle prime ore del mattino e ben muniti d’acqua. Distanza: 39 km Distanza: 57 km (per la strada dei pellegrini) Quota minima: 830 m Quota minima: 800 m Quota massima: 910 m Quota massima: 910 m Difficoltà: molto bassa Difficoltà: bassa Luoghi d’interesse culturale: Sahagún Luoghi d’interesse culturale: Mansilla de las Mulas, Leone Ostelli per pellegrini: Calzadilla de la Cueza (84 posti), Ledigos (50), Terradillos de los Templarios (25), Sahagún (64) Ostelli per pellegrini: Calzadilla del Coto (24 posti), Calzadilla de los Hermanillos (16), Bercianos del Camino (7), El Burgo Raneros (36), Reliegos (50), Mansilla de las Mulas (46), Leone (164) 16 17 Il Cammino Francese in bicicletta 10. Leone – Astorga 11. Astorga – Ponferrada Il percorso verso Santiago continua per una pianura sempre più tranquilla e comoda. Nella parte finale, andando verso la città di Astorga, di origine romana, si entra nella zona di La Maragatería, famosa per le sue consolidate tradizioni. Nel chilometro 33 della tappa si trova il Ponte del Paso Honroso, sul fiume Órbigo, famoso per la gesta del cavaliere Suero de Quiñones (XV secolo) che, nell’Anno Santo Compostellano del 1434, portò a termine dei famosi tornei in questo luogo, costretto dal compromesso con una nobildonna e con l’apostolo Santiago come testimone. Il Cammino continua per le terre di La Maragatería fino a quasi la metà della tappa. Nelle vicinanze del monte Irago comincia la zona del Bierzo, terra di transizione tra Leone e la Galizia, dove gente, abitudini e paesaggio sono contrassegnati dalle due culture. Conseguentemente, il tracciato del Cammino è anche di transizione tra la pianura e i sinuosi sentieri e le strade in continua salita e discesa che accompagneranno il pellegrino fino a Santiago. In questo tratto è necessario superare la Cruz de Ferro, a 1.504 m di quota, uno dei punti più elevati del Cammino Francese. Distanza: 49 km Distanza: 54 km Quota minima: 800 m Quota minima: 500 m Quota massima: 950 m Quota massima: 1.504 m Luoghi d’interesse culturale: santuario della Madonna del Cammino (XX secolo), Hospital de Órbigo, Astorga Difficoltà: alta Luoghi d’interesse culturale: Castrillo de los Polvazares, Rabanal del Camino, Cruz de Ferro, Molinaseca, Ponferrada Ostelli per pellegrini: Villadangos del Páramo (70 posti), Hospital de Órbigo (80), Santibánez de Valdeiglesias (25), Astorga (96) Ostelli per pellegrini: Murias de Rechivaldo (24 posti), Santa Catalina de Somoza (34), El Ganso (16), Rabanal del Camino (154) Foncebadón (10), Manjarín (20), El Acebo (20), Riego de Ambrós (20) Molinaseca (46), Ponferrada (158) 18 19 Il Cammino Francese in bicicletta 12. Ponferrada – O Cebreiro 13. O Cebreiro – Sarria El Bierzo e la Galizia si prendono per mano in questa tappa che culmina a 1.300 metri in O Cebreiro, magari la località del Cammino con più connotazioni mitiche e simboliche. Prima, a Villafranca del Bierzo, si sarà potuto ammirare l’insieme monumentale e la chiesa romanica di Santiago, dove i pellegrini impossibilitati ad andare a Compostella potevano ricevere le indulgenze plenarie. I folti boschi e le montagne galiziane dominano questo tratto del Cammino. A Triacastela la rotta offre due possibilità: quella di continuare per il cammino tradizionale, per il villaggio di A Balsa, tra piccoli boschi e praterie, o quella di proseguire per la strada nazionale fino a Samos, il cui grande monastero benedettino è stato dall’antichità luogo di fascino per i pellegrini. I primi chilometri del percorso che parte da Villafranca attraversano la stretta valle del fiume Valcarce, tra rovereti e castagneti. Negli ultimi otto chilometri si devono salire 690 metri, tuttavia, la spettacolarità del paesaggio e la sensazione della vicinanza di Compostella ben valgono lo sforzo. Il Cammino avanza per una zona molto popolata –e continuerà così fino a Compostella–, attraversando diversi villaggi e due località di rilievo: Triacastela e Samos. Lungo questo tracciato si succedono i dossi e le discese, benché in questa tappa ci sia un dislivello di 850 metri circa tra O Cebreiro e Sarria. Distanza: 50 km Distanza: per A Balsa, 40 km; per Samos, 43 km Quota minima: 460 m Quota minima: 450 m Quota massima: 1.320 m Quota massima: 1.330 m Difficoltà: alta-molto alta Difficoltà: media Luoghi d’interesse culturale: Cacabelos, Vilafranca, O Cebreiro Luoghi d’interesse culturale: Triacastela, Samos, Sarria Ostelli per pellegrini: Hospital da Condesa (18 posti), Triacastela (84), Calvor (22), Sarria (41) Ostelli per pellegrini: Cacabelos (70 posti), Villafranca del Bierzo (120), Pereje (24), Trabadelo (30), Vega de Valcarce (38), La Faba (14), Laguna de Castilla (14), O Cebreiro (106) 20 21 Il Cammino Francese in bicicletta 14. Sarria – Palas de Rei 15. Palas de Rei–Santiago di Compostella Il Cammino abbandona Sarria per uno dei rovereti (“carballeiras”, nella lingua galiziana) più singolari del percorso, per continuare per diversi villaggi e campi coltivati. Fa spicco Portomarín, una delle località di maggior rilevanza storica della Rotta, che però rimase annegata dal bacino di Belesar, nel fiume Miño, nel 1962. Il nuovo Portomarín, ai piedi delle rovine del paese scomparso, tenta di mantenere il suo vecchio fascino e a tale scopo vi vennero trasportate alcune delle vecchie costruzioni, come la chiesa romanica di San Niccolò (XII secolo). Questa penultima tappa avanza per un paesaggio di soavi ondulazioni e brevi pianure, il che non evita che sia un vero “rompigambe” a causa delle costanti oscillazioni del tracciato. Siamo a 70 chilometri dalla meta compostellana e la sensazione che sente il pellegrino per l’imminente arrivo lo incoraggia per superare quest’ultimo tratto con forze rinnovate. Santiago offre al pellegrino la ricompensa per tutti gli sforzi realizzati. Anche se non vi sono grandi difficoltà orografiche, il percorso di quest’ultima tappa, ancora una volta tra villaggi, è piuttosto duro. Il Cammino supera, una dietro l’altra, piccole valli e fiumi che scendono verso il Tambre, e questa successione di salite e discese indurisce il percorso. In più il tracciato attraversa in diverse occasioni la strada N-547. Nell’arrivare al Monte do Gozo (‘Monte del Gaudio’) si vedono per la prima volta le torri della cattedrale di Santiago: la meta diventa visibile. Da qui, entriamo nella zona urbana della città. Distanza: 47 km Distanza: 69 km Quota minima: 360 m Quota minima: 290 m Quota massima: 730 m Quota massima: 560 m Difficoltà: media-alta Difficoltà: media Luoghi d’interesse culturale: Portomarín, Vilar de Donas –nelle vicinanze della rotta. Luoghi d’interesse culturale: Melide, A Lavacolla, Monte do Gozo, Santiago di Compostella Ostelli per pellegrini: Barbadelo (18 posti), Ferreiros (22), Portomarín (110), Gonzar (30), Vendas de Narón (32), Ligonde (20), Palas de Rei (64), Padiglioni dei pellegrini di Palas de Rei (112) Ostelli per pellegrini: Mato (20 posti), Melide (130), Ribadiso (70), Arzúa (48), Santa Irene (36), Arca (126), Monte do Gozo–Santiago (400), San Lázaro-Santiago (80) 22 23 Il Cammino Francese in bicicletta La città storica Dopo aver visitato la cattedrale compostellana, punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la città di Santiago si offre al visitatore in tutto il suo splendore storico, in tutta la sua diversità e dinamismo presenti. L’attuale città di Santiago di Compostella nacque come un piccolo nucleo di monaci custodi intorno al sepolcro dell’Apostolo San Giacomo nel momento della sua scoperta, verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nel Medioevo è spettacolare, grazie all’auge europeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandi centri della Cristianità. Palazzo (Pazo) de Raxoi Botafumeiro Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmo dei viavai della storia galiziana, spagnola ed europea. I pellegrinaggi perdono peso, ma Santiago si consolida come centro culturale, con la creazione dell’Università, e mantiene la sua influenza religiosa. Questo si riflette sul suo rinnovamento urbano rinascimentale e barocco, così presente e palpitante nei palazzi storici di più rilievo della città. La città attuale Santiago vive, dalla seconda metà del XX secolo, un continuo periodo di espansione. Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi, che mantengono il loro significato spirituale tradizionale, si aggiunge il singolare e imparabile fascino turistico-culturale del Cammino di Santiago. Negli ultimi anni Santiago, capitale amministrativa della comunità autonoma galiziana, è stata dotata di grandi infrastrutture culturali e turistiche ed ha consolidato la sua proiezione internazionale come centro storico-culturale ed europeista, cosa che viene confermata giorno per giorno dalle migliaia di pellegrini e turisti che, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano. Città dichiarata Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, vuole mantenere in questo nuovo secolo la sua millenaria chiamata allo spirito, alla concordia ed al progresso, attraverso il significato storico del Cammino di Santiago. Nella cattedrale La Cattedrale di Santiago, la cui costruzione ebbe inizio nel 1075, è uno dei grandi monumenti europei, tanto a livello artistico quanto simbolico. Dalla sua origine romanica, ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili, specie quello barocco, che raggiunse il culmine con la facciata di O Obradoiro (1738-1750). Nel percorrere le navate e il Museo è possibile accedere a un patrimonio tanto singolare quanto diversificato nei contenuti e nei significati. Durante la visita all’insieme della Cattedrale, il pellegrino, di solito, compie un rituale che lo porta alla cappelletta dietro l’altare maggiore per cingere l’apostolo San Giacomo –una scultura di origine romanica– con il tradizionale ‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne conservano i resti. La visita al Portico della Gloria forma pure parte di questo rituale, nonché l’assistenza alla messa del pellegrino –a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si può presenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’, il grande incensiere il cui volo sorprende tutti i visitatori dall’alto della navata del transetto. Dopo essere stato nella Cattedrale, il pellegrino, se dispone delle credenziali che attestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavallo o in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio del Pellegrino la ‘compostela’, il documento che accredita il suo pellegrinaggio, concesso dal Capitolo della Cattedrale. A partire da questo momento, si apre davanti a sé, in tutta la sua pienezza, la città di Santiago di Compostella. Città della Cultura Centro Galiziano di Arte Contemporanea 25 Il Cammino Francese in bicicletta Piano del centro storico di Santiago 1 Cattedrale - Porta Santa Palazzo di Xelmírez 2 Palazzo di Raxoi 3 Hostal dos Reis Católicos 4 Collegio di San Xerome 5 Chiesa di San Fructuoso 6 Collegio di Fonseca 7 Casa del Capitolo 8 Casa della Conga 9 Casa della Parra 10 Convento di San Paio de Antealtares 11 Monastero di San Martiño Pinario 12 Chiesa di San Martiño Pinario 13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino 14 15 16 17 18 19 20 Palazzo di Vaamonde Palazzo di Bendaña Chiesa di Santa Mª Salomé Convento di San Francisco Convento del Carme Convento di Santa Clara Chiesa e antico ospedale di San Roque 21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi 22 San Domingos de Bonaval. Museo do Pobo Galego 23 Centro Galego de Arte Contemporánea 24 Facoltà di storia 25 Chiesa dell’Università 26 Chiesa di San Fiz de Solovio 27 Convento e chiesa delle Madri dell’ordine dei Mercedari 28 Collegio di As Orfas 29 Chiesa di San Miguel dos Agros 30 Chiesa di Santa María do Camiño 31 32 33 34 35 36 37 Chiesa di San Bieito do Campo Convento di Santo Agostiño Collegio di San Clemente Cappella Generale di Ánimas Cappella di Santiago Chiesa del Pilar Collegiata de Santa María a Real de Sar Cammino Francese 26 27 Il Cammino Francese in bicicletta Cammini a Santiago La scoperta del sepolcro dell’apostolo San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo, generò molto presto una grande corrente di pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto dove oggi si alza la città galiziana di Santiago di Compostella. Questa massiva affluenza finì per formare, dai più diversi punti di Europa, una densa rete di itinerari conosciuta, nel suo insieme, come il Cammino di Santiago, o Rotta di San Giacomo. I momenti di maggiore apogeo di questo pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e XIII secoli con la concessione di determinate indulgenze spirituali. Questa corrente si mantenne, con maggiore o minore intensità, lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà del XX secolo, il Cammino di Santiago vive una nuova rinascita internazionale che combina il suo insieme di beni culturali e morali di tradizionale spirituale con un potere di attrazione turistica e diventa luogo di incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture. Tradizionalmente, i periodi di maggiore affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino coincidono con gli Anni Santi Compostellani, che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni, ma qualunque anno e momento è idoneo per realizzare un qualche itinerario di questa rotta e per visitarne la città meta, Compostella. 29 Il Cammino Francese in bicicletta Bergen Helsinki Oslo Cammino di Europa Stockholm Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli di esistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale. E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande rete assistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali e nuovi nuclei urbani. Riga Dublin Odense Bristol Bremen Amsterdam London Plymouth Utrecht Dover Dunkerque Boulogne Caen Lund Hamburg Hannover Berlin Bruxelles Köln Bonn Leipzig Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa rotta propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto di idee e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismo socio-economico che favorì, soprattutto durante il Medioevo, lo sviluppo di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino e dei pellegrini verso Compostella sono riconoscibili in infinità di testimonianze pubbliche e private, in diverse manifestazioni dell’arte o, per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultime decadi si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero, opera e patrimonio di tutti gli europei. Dresden Reims Luxembourg Paris Praha Stuttgart Nantes Angers Strasbourg Orléans München Muxía A Coruña Santiago di Compostella Limoges Lugo Santander Pontevedra Porto Lausanne Lyon Oviedo Ourense Braga Budapest Milano León Roncesvalles Burgos Puente la Reina Salamanca Coimbra Liechtenstein Genéve Montpellier Somport Avignon Marseille Gènova Verona Venèzia Zagreb Bologna Beograd Zaragoza Lisboa Madrid Barcelona Toledo Adrianopel Roma Lagos Faro Sevilla Istanbul Nàpoli Atenas bul Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiarate Primo Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europa e Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciati lungo la Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e Premio Principe d’Asturia della Concordia 2004, consegnato dalla Fondazione Principe d’Asturia.