anno iv • numero • 9 sabato 28-02-15

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anno iv • numero • 9 sabato 28-02-15
PICCOLO giornale del
CREMASCO
Il
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ANNO IV • NUMERO 9 • SABATO 28 FEBBRAIO 2015
LA PROTESTA Chiedono i soldi, vestiti nuovi e si lamentano del cibo. Arriva anche la polizia. La Caritas minimizza l’accaduto
MIGRANTI, FUOCO SOTTO LA CENERE?
IL PUNTO DI VISTA/2
IL PUNTO DI VISTA/1
Per la solidarietà,
5.500 euro a testa
Se lo dice Paolo
Fox... siate nervosi
di Federico Biondini
[email protected]
U
n po’ come Paolo Fox fa con le stelle: la politica è da leggere e interpretare. E come Paolo Fox, il messaggio è: «Non credete, verificate».
Renzi ha “riformato” le Popolari e ha “salvato” il Monte dei Paschi di Siena. Ma avevate dubbi ? Tanto i soldi sono i vostri! Registro che la Borsa è ormai in balia della politica: se vuoi fare 4 soldi in piazza Affari o ci
sei (fra i bene informati), o altrimenti è meglio che fai altro.
Un elemento che mi fa pensare che nel
2016 ci saranno le elezioni è dato dal fatto
che prima o poi l’Europa “dovrà girarsi di
qua” e prendere atto che siamo una democrazia da Paese centro-africano. E siamo un
Paese da Terzo mondo. Persino in Lombardia, considerata in Europa la regione più
sviluppata d’Italia, a più grande intensità
industriale, con capitale una Milano che fa
tendenza nel mondo. Bene, l’avete sentita tutti la storia della retribuzione dei macchinisti
di Trenord, legata non all’efficienza di guida,
ma al tempo trascorso in cabina.
Quindi, più il treno ritarda, più il personale ci guadagna. Ma dov’erano quei dirigenti
che hanno firmato un contratto simile, cioè
l’articolo 54 del contratto aziendale che offre
una sorta di premialità proprio sui ritardi? E’
arrIvato il tempo che qualcuno porti la responsabilità di quello che fa. Invece, nessuno
risponde mai di nulla e tutto si ripete con fatalistica rassegnazione.
Tornando alla politica politicante, la cosa
che ci colpirà direttamente è che le probabili
vicine elezioni politiche porteranno con sé 8
mesi di fermo delle attività produttive; e quindi la spintarella nel baratro del fallimento
delle aziende che sono ancora in piedi, ma
che fanno fatica a sopravvivere, sarà data da
questo stop. Quindi se già Paolo Fox vi dice
che l’anno prossimo sarete nervosi, credeteci! Conviene pensare se chiudere alla fine del
2015 e rilassarsi un attimo o attendere che
la saracinesca la tiri giù il fisco. L’unico che
non si ferma neppure con le elezioni.
I
IL PUNTO DI VISTA/3
di Luciano Capetti • [email protected]
Curva nord dipinta di nerobianco? Si faccia
P
erché è giusto colorare di nerobianco
la curva nord? Per rispetto innanzitutto al presidentissimo Pepo Voltini, a
cui è intitolato lo stadio, e che è stato
una figura nobile e storica del calcio cittadino. Poi per rispetto alla squadra che porta il
nome della città di Crema che è la città anche
dei tifosi della Pergolettese.
Ma non è finita: è innegabile che il nuovo
gruppo dirigente della società nerobianca
stia onorando il calcio cittadino avendo messo in campo una bella squadra che ha portato più tifosi al Voltini, che si sta facendo ono-
re nel suo campionato e che sta
rilanciando il calcio di casa
nostra.
Se, poi, si pensa che i lavori di tinteggiatura sono a carico della società, è un altro
punto d’onore per chi ci mette i soldi, a differenza delle centinaia di milioni di lire che
qualcun altro ci ha obbligato a sborsare come Comune per adeguare la sicurezza della
stadio; denari che abbiamo sborsato molto
volentieri come amministrazione comunale.
E poi diciamo la verità: quella curva è quella di tutti i tifosi locali, cremini compresi.
A PAGINA 11
COMUNE: 800MILA EURO
DI MULTE PER FARE CASSA
di Salvatore Vetere
[email protected]
dati sono autorevoli. Vengono dalla Cgia
di Mestre, universalmente riconosciuta per
la sua serietà. Dunque, secondo l’associazione artigiani e piccole imprese di Mestre,
ogni lombardo (neonati e ultracentenari compresi) dà in solidarietà al resto del Paese oltre
5.500 euro l’anno. I veneti offrono 3.733 euro
a testa. L’Emilia-Romagna devolve 4.076 euro
per abitante. Il Piemonte elargisce agli altri
territori 2.418 euro per abitante. La Liguria dà
al resto del Paese 701 euro per ogni cittadino.
Al contrario, la Sicilia ha il peggior saldo tra
tutte le 20 regioni d’Italia: -1.782 euro per siciliano; Calabria: -2.408 euro procapite; Sardegna: -2.566 euro per ogni residente; Campania: -714 euro per ciascun abitante. Puglia:
-861 euro pro capite.
Il problema della solidarietà non viene messo in discussione: le Regioni più ricche stanno
aiutando, da tempo immemorabile, quelle più
in difficoltà. Ma se lo Stato centrale continuerà
nella sua politica dei tagli lineari, a trovarsi in
difficoltà sarà soprattutto il Nord, e allora chi
potrà dare i soldi al Meridione? Se cade il Settentrione, cadrà l’Italia intera. Questa è
un’analisi incontrovertibile, non c’è proprio
niente di antimeridionalismo: le Regioni del
Nord tengono in piedi tutto il Paese. Sono dati
economici che possono capire anche i bambini
a scuola.
Che fare, dunque? C’è un rimedio che può
salvare capra e cavoli: lasciamo correre libere
le Regioni del Nord perché solo loro sono davvero in grado di moltiplicare la ricchezza che
andrebbe a beneficio anche del Sud. Ma se limitiamo la libertà d’impresa e di guadagno del
Settentrione, chi darà i soldi alle Regioni meridionali che - dati alla mano - succhiano in
modo continuo e sistematico la solidarietà che
arriva soprattutto dal Nord?
“Lasciar correre” la Lombardia, che cosa
significa? Fornire ai lombardi quello che chiedono da tempo: una maggiore autonomia. Solo
così potranno davvero rispondere alla necessità di sistemare i conti dell’intero Paese. Se non
lo faranno i lombardi, chi ci riuscirà?
Volley Tim Cup
con l’Oratorio
di San Bassano
CREMONA
Saranno le ragazze dell’Oratorio di San Bassano a rappresentare Cremona nelle finali della Volley Tim Cup, l’iniziativa promossa da Tim, Lega
Pallavolo Serie A Femminile e Centro Sportivo
Italiano. L’atto conclusivo del torneo, che vede
protagoniste le squadre femminili degli oratori
diocesani delle città sede delle squadre di serie
A1, si svolgerà a Rimini durante questo fine settimana, in concomitanza con le finali di Coppa
Italia di volley. La finale è in programma domani.
La Pomì in azione davanti a un PalaRadi gremito (foto Mario F. Rossi)
Con la Pomì è scoppiata la volley mania
Domenica scorsa erano presenti più di 3mila spettatori, 300 dei quali entrati gratuitamente grazie al coupon de il Piccolo
Grande entusiasmo per l’esordio al PalaRadi della formazione di Casalmaggiore, impegnata in serie A1
U
di Fabio Varesi
n successo annunciato. Il PalaRadi
gremito per l’esordio cremonese della Pomì Casalmaggiore, è la conferma
di quanto sia apprezzata la pallavolo sotto il Torrazzo. Uno sport, ad alto
livello, assente da alcuni anni e quindi l’arrivo della
massima serie è stato accolto con entusiasmo dalla città. Più di tremila persone (300 delle quali entrate gratuitamente esibendo il coupon de il Piccolo,
anche questo è un successo) hanno assistito a un
grande spettacolo, culminato con la bella affermazione delle ragazze in maglia rosa, già beniamine
del pubblico cremonese, che si aggiunge (ovviamente) agli appassionati tifosi casalaschi. Insomma,
un amore a prima vista, che promette di durare a
lungo, visto che per tutto il resto della stagione, la
casa della Pomì sarà il PalaRadi, a causa dell’inagibilità dell’impianto di Viadana. Insomma, la scelta obbligata (ma non così scontata) di trasferirsi a
Cremona è stata più che mai azzeccata e permette
agli appassionati di sport della città di assistere alla
serie A di basket (grazie alla Vanoli) e di pallavolo e
non è cosa da poco. Come dicevamo, a gongolare
di più sono gli innamorati del volley, che da sei anni
sono rimasti orfani della serie A, dopo il ridimensionamento dell’Esperia, che nel 2009 ha deciso di
mettere in vendita i diritti di A2. Quella della sezione pallavolistica dell’Esperia è stata una bella favola, iniziata nel lontano 1961. Poi sono arrivati i campionati di serie B e nel 2004 la scelta coraggiosa di
acquisire il titolo di B1 e successivamente quello di
A2 del Curtatone Volley. Un grande salto, affrontato nel migliore dei modi dall’Esperia, griffata Magic
Pack, che addirittura nella stagione 2007-2008 ha
raggiunto la finale dei playoff per la promozione in
A1, persa contro Villanterio. Risultati che crearono
entusiasmo tra gli appassionati, sempre presenti al
PalaRadi. Ma restare ad alto livello costa molto e
quindi al termine della stagione successiva, l'Esperia
La Magic Pack Esperia ai tempi della serie A2
La grinta della Pomì
(foto Giuseppe Storti)
ha deciso di mettere in vendita i diritti di A2 (acquistati da Verona) e di ripartire dalla serie D. Una storia
simili è quella della Pallavolo Cremona, che addirittura raggiunge la serie A1 negli anni ’80 e che poi fu
costretta a ripartire dai campionati regionali. In pratica, a Cremona la massima serie mancava da quasi 28 anni e quindi è più che comprensibile che sia
stata accolta con entusiasmo dagli sportivi. Il primo
contatto della Pallavolo Cremona con il volley d’alto
livello è datato 1980, quando la Gala Filpa partecipò
con alterne fortune al campionato di A2, terminato
al 9° posto su undici squadre. Anche due anni dopo,
l’avventura in A2 (affrontata con lo sponsor Nello)
fu poco felice, mentre al terzo tentativo i cremonesi fecero centro, conquistando lo storico approdo
nella massima serie. Una promozione conquistata
a suon di vittorie 17 in 22 giornate) sotto la guida
del tecnico Dimko Antonov. L'Olio Zeta Zucchi, nel
1986-87, affrontò quindi un campionato di altissimo
livello, con squadre storiche come Modena e Parma,
composte da grandissimi giocatori. Una generazione di fenomeni, che pochi anni dopo avrebbero fatto incetta di trofei internazionali con la maglia
della Nazionale, sotto la guida del mitico allenatore
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Julio Velasco. Cremona lottò con grande coraggio,
conquistando anche storiche vittorie contro Parma
(poi campione d’Italia) e Catania, che allora era una
grande del nostro volley. Con 6 vittorie in 22 giornate di regular season, l’Olio Zeta Zucchi si piazzò 9ª
su 12 squadre e fu costretta allo spareggio contro la
Giomo Fontanafredda, che non premiò i cremonesi,
retrocessi così in A2. In estate, la dirigenza decise di
ripartire dalla serie minori e per gli appassionati fu un
duro colpo. Ma nel 2015 sotto il Torrazzo è tornata la
volley mania grazie alla Pomì...
Altro servizio a pagina 23
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Cronaca
«Spegnere l’inceneritore
è un dovere politico»
L’ex assessore Bordi: «Il Comune, che decanta trasparenza, istituisca un apposito osservatorio»
L
di Giulia Sapelli
Le lancette dell'orologio
scorrono inesorabili, e
già quasi nove mesi sono passati dall'insediamento di Galimberti:
mancano dunque ancora solo due
anni e tre mesi all'ipotetico spegnimento dell'inceneritore, come
da promesse di Galimberti in campagna elettorale. Ma a che punto
siamo? Come si intende gestire la
cosa? Quale sarà l'impatto, al
punto di vista dei costi? Ancora
molte sono le domande senza risposta e soprattutto le cose ancora non chiare. Se lo chiede anche
Francesco Bordi, ex assessore
all'ambiente, che durante l'amministrazione Perri ha seguito da vicino la questione. «Credo che il
Comune, che decanta la sua trasparenza, dovrebbe essere più
trasparente anche su questo tema
- evidenzia -. Sarebbe quindi opportuno istituire un Osservatorio
sull'Inceneritore, smettendola di
nascondersi dietro osservatori
(quello palesato sui rifiuti) che sono fumo negli occhi per i cittadini.
La prima linea dell'inceneritore è
già spenta e questo è un segnale
incoraggiante, ma serve chiarezza
su quanto si sta facendo».
Sono tante le cose poco chiare:
come il famoso studio fatto da
Aem sulla sostenibilità dell'operazione di spegnimento, mai reso
pubblico (con la giustificazione, da
parte di Galimberti, che non era
completo e che lo renderà noto
solo quando ci sarà quello definitivo). Ma anche le sorti dell'impianto cremonese a fronte del rischio
di inserimento nello Sblocca Italia.
La cosa certa è che l'amministrazione dovrà prendere una decisione a breve termine: «Entro
quest'anno devono decidere cosa
vogliono fare dell'impianto, a fronte del fatto che nel 2017 scadrà
l'Aia (Autorizzazione di impatto
ambientale). Dunque l'azienda
(Lgh) dovrà far sapere quali sono
le sue intenzioni, e l'amministrazione comunale dovrà fornire il
proprio indirizzo».
Ci sono poi tesi che sostengono
l'antieconomicità dello spegnimento. Ma per Bordi non è così:
«Lo spegnimento è antieconomico
solo per chi intende guadagnare
ancora su quell'impianto: ovviamente tenerlo acceso e magari
bruciare rifiuti provenienti da fuori
comporta un guadagno. Dunque
ora si tratta di una decisione di
volontà politica. In campagna elettorale questa Giunta ha fatto della
chiusura il suo cavallo di battaglia,
ora vediamo se saranno in grado
di mantenere le promesse».
Entro quest’anno Lgh
e l’amministrazione
dovranno decidere
cosa fare, a fronte
della scadenza
dell’Aia nel 2017
LA GIUNTA
Intanto da parte della Giunta il lavoro su questo tema continua. E' di
pochi giorni fa l'ennesimo incontro,
in Regione del gruppo di lavoro interistituzionale del protocollo di decommissioning del termovalorizzatore. Come ha evidenziato Enzo
Favoino tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di
Monza, lo sviluppo delle pratiche di
raccolta differenziata, potrebbe
portare velocemente allo spegnimento dell'impianto. Durante l'incontro sono stati affrontati i possibili scenari alternativi agli inceneritori la cosiddetta “exit strategy”, la
dismissione progressiva a partire
dagli impianti più vetusti e per quelli che hanno raggiunto il limite di
vita tecnica utile, le metodologie
per individuare i piani finanziari a
supporto e gli impianti alternativi.
Naturalmente si è parlato anche del
decreto “Sblocca Italia”, che come
una spada di Damocle pende sulla
possibilità di chiudere l'impianto:
uscirà nei prossimi giorni la lista
della rete degli inceneritori nazionali prevista del decreto governativo,
in cui potrebbe essere compreso
anche l'impianto cremonese.
L'OPPOSIZIONE
Che la raccolta differenziata sia la
soluzione a tutti i problemi non è il
parere dell'opposizione in consiglio
comunale. E' Federico Fasani,
consigliere comunale di Nuovo
Centro Destra, a evidenziarlo. «Mi
sembra che si stia facendo l'errore
di legare l'incremento della differenziata allo spegnimento dell'in-
ceneritore. Non sono affatto due
cose collegate, o comunque non
quando vuol far credere l'amministrazione. Lo spegnimento o meno
dell'inceneritore, infatti, segue
tutt'altra strada».
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato le nuove linee guida sulla
raccolta differenziata. Dalla percentuale di raccolta differenziata
del 53,67% (anno 2014) si andrà
verso il 70%, rendendolo così
omogenea su tutto il territorio comunale. Entro luglio la raccolta differenziata inizierà nei quartieri ed
entro ottobre nel centro storico. Il
servizio sarà omogeneo su tutto il
territorio, la raccolta avverrà principalmente all'esterno delle abitazioni e verranno messe le basi per la
tariffa puntale con costi più equi e
un servizio di raccolta sicuro, veloce e efficiente. Nei prossimi mesi
sarà avviata una compagna informativa capillare, quartiere per
quartiere, coinvolgendo gli amministratori di condomini, le categorie
economiche, i comitati di quartiere,
le associazione ambientaliste e del
terzo settore, le scuole. Nelle linee
guida, oltre al controllo delle Guardie Ecologiche Volontarie, sono
previsti, gli agenti ambientali e gli
eco-responsabili. Tante le novità,
tra cui la raccolta dei pannolini, il
decalogo delle eco-feste, il rinnovo
dei cestini vetusti a partire dal centro storico, il centro di riuso, e la
cabina di regia tecnica tra Comune
e Aem Gestioni per l’attuazione del
progetto di estensione del ‘porta a
porta' con una staff specifico sul
decoro urbano e sulla comunicazione. Dunque la differenziata porta a porta verrà estesa a tutto il
territorio, centro storico compreso.
A questo proposito l'opposizione
ha sollevato qualche dubbio, in
sede di commissione ambiente,
sulla sostenibilità economica della
cosa. A rispondere è stato l'assessore Alessia Manfredini. «E' tempo
per la nostra città che il sistema di
raccolta dei rifiuti diventi omogeneo in tutte le zone della città in
modo tale che i cittadini paghino
per il medesimo servizio, in attesa
di poter arrivare nel 2016 alla tariffa
puntuale, ovvero si paga in base a
quanto si produce» ha detto l'assessore -. Il Comune, con le linee
programmatiche, si propone, dunque, di mettere in atto un progetto
che comprende la riorganizzazione
delle modalità di gestione integrata
dei rifiuti, l’approvazione del Piano
economico finanziario, la revisione
dei regolamenti vigenti, la messa a
punto di azioni e iniziative volte alla
riduzione e prevenzione dei rifiuti
prodotti. Il Piano Economico Finanziario 2015 è in fase di costruzione
con particolare attenzione ai costi,
dunque dichiarazioni su rincari del
servizio sono del tutto infondate e
premature. Prima definiamo il modello e poi definiamo i costi con
l’obiettivo di contenerli e di equilibrarli in funzione dei contenuti del
servizio, entrando nel merito delle
singole componenti. Su questo,
come sulle modalità del porta a
porta, la Giunta assicura massima
condivisione».
Sabato 28 Febbraio 2015
3
MASTERCLASS PER EXPO, IN ARRIVO
UN’ORCHESTRA DALLA FRANCIA
Nell’ambito del progetto Masterclass per Expo 2015
è in arrivo dalla Francia l’“Ensemble Orchestral de Dijon”. Dal 28 febbraio al 7 marzo saranno a Cremona 50
musicisti dell’Ensemble Orchestrale di Digione per una
masterclass e un concerto finale. Il concerto si terrà
all’Auditorium Giovanni Arvedi presso il Museo del
Violino, venerdì 6 marzo alle ore 21, con ingresso libero
fino ad esaurimento posti. L’iniziativa dell’orchestra
francese, realizzata con il contributo della Camera di
Commercio di Cremona, del Comune di Cremona,
della Fondazione Museo del Violino, del Consorzio
Liutai “Antonio Stradivari” e di altri enti del territorio
Cremonese rientra nel progetto delle Masterclass per
Expo 2015.
Studenti e insegnanti da tutta Italia, da Europa, Asia
e America arriveranno a Cremona in occasione di Expo
2015. Frequenteranno lezioni e workshop, visiteranno
botteghe liutarie, alloggeranno in alberghi, pranzeranno in bar e ristoranti, visiteranno musei, si esibiranno in
contesti splendidi della città e del territorio.
Il progetto delle Masterclass per Expo 2015 vede in
prima linea la Camera di Commercio e il Comune di
Cremona, in collaborazione con la Regione Lombardia
e Unioncamere, il Comune di Casalmaggiore e il Comune di Crema, il Distretto culturale e il Distretto della
Musica, il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, l’Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”,
la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, la
Fondazione Stauffer, l’Ipiall, il Touring Club e le Associazioni di categoria, Confcommercio Cremona e le
Botteghe del Centro. Il ricco programma di iniziative
trova spazio nel progetto “Le eccellenze del territorio
cremonese per Expo 2015” a valere sul Bando sull’attrattività turistica per Expo 2015 cofinanziato da Regione Lombardia.
«Nell’anno di Expo – commenta il Presidente della
Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio – un
programma così articolato di masterclass e iniziative
musicali può davvero contribuire a valorizzare il brand
di Cremona e del territorio provinciale che ha nella
musica, nella liuteria e nell’arte organaria i suoi elementi identificativi. Iniziative che possono diventare
punti di forza da sfruttare in un’ottica di marketing territoriale con un impatto economico sulle attività locali e
in particolare della filiera ricettiva e turistica, dei musei
e del settore culturale in genere, dell’artigianato liutario, dei negozi di vicinato e dei prodotti alimentari».
CISVOL: UN CORSO DI FORMAZIONE
SULLA GIUSTIZIA RIPARATIVA
La giustizia riparativa è ai più sconosciuta oppure
spesso svuotata del
suo reale significato
e funzione all'interno del sistema penale italiano: per
questo nei mesi di
marzo e aprile si terranno dei corsi formativi sulla giustizia riparativa a
Cremona, Casalmaggiore e Crema promossi da Cisvol, Asl Cremona, Coop. Iride. Gli obiettivi sono offrire elementi di senso legati all’accoglienza e all’organizzazione delle attività per persone che hanno commesso reato, comprendere la caratteristiche dei diversi dispositivi di giustizia riparativa, partendo dalla
normativa di riferimento, e le funzioni dei soggetti che
ne sono coinvolti, fornire strumenti pratici alle organizzazioni per capire come diventare ente di accoglienza e a come gestire dal punto di vista organizzativo la presenza di una persona sottoposta a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
I destinatari sono volontari e dirigenti di enti del
terzo settore, amministratori, funzionari e operatori di
enti pubblici. La partecipazione ai corsi è gratuita e le
iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento dei 40
partecipanti.
Per questa iniziativa è stato richiesto l’accreditamento all’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia per la concessione di crediti Ecm.
4
Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Amianto, incontro
dell’Osservatorio
con l’Amministrazione
L'Osservatorio Nazionale Amianto di Cremona, rappresentato dai Coordinatori Danilo Dilda,
Ivano Bonoldi e Massimo Rizzi, ha partecipato
ad un incontro organizzato dagli assessori Alessia Manfredini ed Andrea Virgilio per fare il punto
sulla situazione amianto a Cremona e provincia.
«La situazione è critica - fanno sapere i portavoce di Ona, poichè emergono dati inquietanti circa i siti censiti contenenti amianto,soprattutto
residenziali e privati».
Preoccupano inoltre le statistiche riguardo le
patologie asbesto-correlate, in primis il mesotelioma pleurico maligno, che registra un incremento.
Il picco di malattie da amianto è previsto - sostengono i Patologi dell'Ona - fra il 2015 e il
2030, con numeri che fanno tremare. Addirittura
in tutta Europa sono previste circa 500.000 morti da esposizione ad amianto. «Facciamo notare
che anche nelle nostre zone si verificano casistiche di persone esposte alle fibre di asbesto per
motivi legati all'Hobbistica e Bricolage o addirittura casi di residenza nei pressi di capannoni
industriali dismessi con coperture in eternit deteriorato». Il coordinatore Danilo Dilda insiste
sulla richiesta di aiuto e collaborazione delle
forze politiche, «affinchè vengano erogati fondi
da Stato e Regioni per la bonifica delle aree contaminate, soprattutto quelle residenziali. Tengo a
specificare che l'unica certezza per evitare patologie mortali come quelle da asbesto,è la non
esposizione, che si ottiene esclusivamente con
la bonifica e lo smaltimento».
Sotto il profilo sanitario,la ricerca prosegue, e
l'Ona ha chiesto aiuto anche ai medici locali,
dato che Cremona può vantare il nuovissimo
Centro di Terapia molecolare e Farmacogenomica, il cui responsabile - dottor Daniele Generali
- ha già iniziato a raccogliere materiale bioptico
per sviluppare studi clinici sui tumori dell'amianto, che troppo spesso hanno prognosi infausta
poichè sono chemio resistenti. Gli assessori
hanno quindi proposto di estendere la materia
giuridico-sanitaria in tema di amianto anche a
Provincia e Regione, creando una sorta di rete
d'informazione, poichè il Piano Regionale
Amianto Lombardia (Pral) prevede la bonifica di
tutto il territorio regionale entro il 2016, ma i termini stanno per scadere. Si organizzerà quanto
prima un congresso ,a cui saranno inviati medici
oncologi, ricercatori, penalisti, il presidente nazionale Ona, parti sociali e politiche.
Chiusura uffici postali, le proteste
L’operazione portata avanti da Poste Italiane comporterà l’eliminazione di 3 presidi e la razionalizzazione di altri 26
Levata di scudi bipartisan: in campo politici, amministratori locali e sindacati. Alloni: «La situazione è pesantissima»
L
di Giulia Sapelli
a razionalizzazione degli
uffici postali, portata
avanti da Poste Italiane in
queste settimane, comporterà alla chiusura di tre
uffici postali sul territorio e alla razionalizzazione di altri 26. Il nostro
territorio, peraltro, risulta essere uno
dei più colpiti in Lombardia.
Mentre le chiusure si concentrano
sul Cremasco e sul Casalasco (Gallignano, Ombriano e Vicomoscano),
le razionalizzazioni ricadono pesantemente anche sulla parte più cremonese del territorio: Acquanegra
Cremonese, Bonemerse, Camisano, Capergnanica, Capralba, Casale
Cremasco, Casaletto Ceredano,
Casalmorano, Castelvisconti, Cicognolo, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Fiesco, Genivolta, Izano, Malagnino,
Martignana Po, Motta Baluffi, Paderno Ponchielli, Pescarolo, Pieve
San Giacomo, Ricengo, Ripalta Arpina, San Daniele Po, Stagno Lombardo.
Una situazione che preoccupa notevolmente sia la politica, a tutti i livelli e di tutti i colori, che gli amministratori pubblici. Tanto che è stata
approvata all’unanimità (e verrà discussa già martedì prossimo in
Consiglio regionale per il voto definitivo) la Risoluzione sulla riorganizzazione degli uffici postali sul territorio regionale lombardo. Complessivamente l'operazione porterà alla
chiusura, in Lombardia, di 61 sportelli (in comuni sotto i 5000 abitanti o
in frazioni di comuni più grandi) e la
riorganizzazione di 121.
«C’è stata una sottovalutazione
dell’impatto del piano. Per questo
crediamo che siano tutti gli elementi
per chiedere di contestualizzare il
piano nei territori, condividendolo
con Anci e con le rappresentanze
dei lavoratori, attraverso un tavolo
che riunisca i vari portatori d’interesse – ha detto il consigliere regionale Agostino Alloni - . Per questo
impegniamo la Giunta con una risoluzione condivisa». Il documento
impegna la Giunta ad intervenire
presso il Governo al fine di sospendere il processo riorganizzativo e
chiede, appunto, di mettere tutti gli
interlocutori attorno ad un tavolo.
«La situazione è pesantissima - evidenzia ancora Alloni -: per i piccoli
paesi spesso l'ufficio postale è un
punto di riferimento. Basti pensare
agli anziani che devono andare a ritirare la pensione, o a fare qualche
pagamento. Senza contare che capita che vi siano dei paesi in cui non
vi è neppure la banca, e il venir meno dell'ufficio postale porterebbe
alla cancellazione completa di alcuni servizi per i residenti».
Ma anche sul territorio la preoccupazione è notevole, tanto che la
Provincia ha organizzato un incontro, convocanto tutti i sindaci del
territorio, per fare il punto della situazione, per mercoledì 4 marzo. Un
momento di confronto per chiarire la
situazione, alla presenza dei delegati di Anci Lombardia, Ivana Cavazzini e Gianni Rossoni.
«Con riferimento alla decisione di
Poste Italiane di chiudere molti uffici
postali, anche nel nostro territorio
provinciale, nel condividere la forte
presa di posizione dei sindaci coinvolti e di Anci, ritengo utile proporre
un momento di confronto con Poste
Italiane, perchè il processo di razionalizzazione in atto non determini,
con la chiusura degli uffici postali,
pesanti ricadute sotto il profilo sociale e dei servizi. In molti Comuni,
infatti, con la chiusura degli sportelli
verrebbero penalizzate soprattutto
le fasce deboli della popolazione. Al
riguardo sarà necessario capire le
motivazioni di tale scelta e le conseguenti modalità di attuazione».
A livello nazionale, invece, in prima
linea è Franco Bordo, deputato di
Sel, che nei giorni scorsi ha incontrato Alessio Beltrame, capo della
segreteria del sottosegretario di
Stato, e l'onorevole Antonello Giacomelli, che si occupa in prima persona, per conto del Governo, del
Piano strategico di Poste Italiane.
Bordo ha «riportato tutte le motivazioni di preoccupazione e protesta
che sono pervenute e stanno pervenendo da comuni di tutte le regioni
coinvolti nel piano di chiusura e riduzione di orario di oltre mille Uffici
postali: depauperamento dei territori, messa in discussione del "servizio universale postale", difficoltà arrecate ai residenti (anziani e disabili
in primis),irrazionalità nell'applicazione del piano, mancanza di comunicazione e collaborazione con gli
enti locali.
Ho ricordato che Poste Italiane, ai
sensi dell'art 2 del Contratto di programma, deve dimostrare la mancanza di condizioni di equilibrio
economico per ogni singolo ufficio
soggetto a chiusura o riduzione
d'orario».
Da parte dell'ufficio del Governo è
già iniziata una fase di monitoraggio
verso l'applicazione del Piano. «Ho
evidenziato l'incongruità della chiusura di un Ufficio importante come
quello di Ombriano, ho raccontato
della raccolta firme contro la chiusura da parte del partito di Renzi e
della netta contrarietà espressa
dall'Amministrazione Comunale di
Crema.
Beltrame, sorpreso per la mia esposizione del "caso Ombriano", si è
reso disponibile a verificare personalmente la situazione. Ma ovviamente ho sottolineato anche le penalizzazioni che subiranno frazioni
importanti come Gallignano (Soncino) e Vicomoscano (Casalmaggiore), e l'irrazionalità di riduzione di
orari, anche del 50%, di Uffici di
comuni limitrofi, penalizzando così
un'area vasta».
Cronaca
In banca come in fabbrica
Sciopero dei bancari contro l’annullamento dei contratti nazionale e integrativo. Marrone: «Sono state fatte scelte assurde»
A
di Laura Bosio
nche i bancari scioperano.
Una notizia che, fino a qualche anno fa, avrebbe potuto
stupire. Si tratta dei dipendenti della Bcc – non succedeva da 15 anni – per la durata di due
giorni: il 2 marzo avrà valenza nazionale
e il 3 marzo regionale. «Le nostre motivazioni riguardano il contratto, ma non
si tratta solo di una questione di tipo
economico - evidenzia Dario Marrone,
segretario di Abi Cremona -. Federcasse, scopiazzando Abi, ha disapplicato
non solo il contratto nazionale, ma anche quello integrativo di secondo livello:
quest'ultimo, se le cose non cambiano,
verrà meno già dal primo di aprile. Questo significa che arriveranno tagli pesanti per i bancari».
Ma c’è di più: «Addirittura abbiamo
fatto delle controproposte, chiedendo
di rinnovare il contratto con decurtazione anche di 100-150 euro al mese, o
togliendo i benefit. Ma non ci hanno
voluto ascoltare. Per noi sindacalisti
aver dovuto proclamare sciopero è stato uno smacco. Avremmo preferito si
fosse riusciti a raggiungere un accordo.
Del resto è assolutamente inaccettabile
che venga completamente azzerato un
contratto nazionale, per sostituirlo con
un regolamento unilaterale. Siamo i primi ad essere consapevoli che il periodo
di crisi vale anche per le banche e che le
cose sono difficili, ma è necessario che
i dirigenti si fermino a riflettere».
Il problema grosso, secondo Marrone, è la gestione stessa della banca: «In
questi anni sono stati fatti errori enormi
in Bcc del Cremonese. Sono state chiuse filiali storiche, come quella di Castelverde, Annicco, Sesto Cremonese e
Paderno Ponchielli, per aprirne altre in
zone a noi sconosciute, come Parma,
Noceto, Casalmaggiore. La Bcc di Bergamo ha invece finanziato la costruzione di un albergo in Val d'Aosta, che poi
non è andato a buon fine, perdendo 2
milioni di euro. Però poi si fanno problemi a fare un piccolo prestito ad un cliente. Insomma, vengono fatte scelte as-
«Nelle Bcc si sono fatte operazioni fallimentari per milioni di euro,
poi però si fanno problemi a fare un piccolo prestito ad un cliente»
surde, e adesso cercano di risolvere i
problemi tagliando sui contratti. E vogliamo parlare di Cremona, dove si sono spesi 20 milioni per una nuova sede?
Che senso aveva, in un periodo di crisi,
una scelta simile?».
Lo sciopero vuole allora essere prima
di tutto un modo per richiamare l'attenzione dei dirigenti, chiedendo loro di ripensare alle proprie scelte. «Ma soprattutto, perché i dirigenti per primi non
danno l'esempio, decurtandosi i propri
stipendi da 20mila euro al mese?» si
chiede Marrone, che guarda con preoccupazione anche i cambiamenti previsti
per il futuro: «Ora circolano voci di fusione tra Banca Cremonese e Bcc
dell'Assa e del Cremasco, che però
guarda verso il milanese. Una scelta
azzardata, in quanto comunque vi sarebbe un buco territoriale tra il castelleonese e Crema».
Molto chiaro, rispetto alle motivazioni
dei dipendenti, anche il volantino dello
sciopero: «“siamo tutti in una grande
famiglia”, ecco quello che ci dicono alle
convention. Ma nel momento di fare
sacrifici sono solo i dipendenti che devono fare rinunce mentre non vengono
assolutamente messi in discussione né
scelte aziendali né sprechi di sistema spiegano i sindacati -. E per rimarcare il
concetto, arriva la lettera che Federazione Lombarda ha mandato alle Banche di Credito Cooperativo non più tardi
di venerdì 20 febbraio scorso, una circolare dettagliata in cui si rimarcano i
passaggi della trattativa contrattuale (a
cui non era presente neanche uno dei
42 presidenti della lombardia) e dove il
sindacato viene accusato di minare la
serenità del percorso negoziale. Dettagliatamente si descrivono tutti i risparmi
economici e normativi che il contratto
integrativo porta a favore dei dipendenti, per cui con la sua completa eliminazione le banche sarebbero finalmente
messe in sicurezza, pronte ad affrontare
un radioso futuro».
Una posizione con cui il sindacato
ovviamente non concorda: «Crediamo
non siano questi costi (irrisori) che fanno traballare i bilanci delle nostre aziende ma altre voci, ben più consistenti e
5
Sabato 28 Febbraio 2015
“malate” (sofferenze, incagli, consulenze, duplicazione di poltrone, ecc.) che
non sono certo da attribuire ai lavoratori
- spiegano ancora i sindacalisti -. Non ci
sottraiamo certo ad un confronto con le
nostre aziende e anzi lanciamo loro una
sfida in Lombardia: vorremmo, con chi
ne ha coraggio, fare un convegno aperto - così da rispondere anche alla necessaria trasparenza - sul tema contratto nazionale e regionale delle Bcc in
lombardia. Chiediamo quindi alle nostre
aziende di dichiarare ufficialmente che
non verrà applicato il regolamento unilaterale presentato da Federlombarda.
Vogliamo che i nostri amministratori e
i nostri dirigenti confermino senza riserve la continuazione dell’applicazione
del contratto integrativo lombardo fino
al rinnovo effettivo di un nuovo contratto. Pretendiamo, insomma, una forte e
chiara presa di posizione da parte dei
nostri presidenti, che ci confermi il rispetto verso noi “collaboratori”, coerentemente con i valori del movimento cooperativo, nel rispetto dell’etica e della
giustizia sociale».
Dies Academicus
all’Università
Cattolica
Si terrà venerdì 13 marzo prossimo alle ore 15, presso l’Università Cattolica di Cremona (Palazzo
Ghisalberti, via Milano 24), la cerimonia del Dies Academicus per
l’anno accademico 2014/15, tradizionale momento d’incontro della
comunità universitaria con le autorità e i rappresentanti della realtà
locale. Nell’occasione sarà celebrato il trentennale della Sede di
Cremona e della Smea – Alta
Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare.
Il programma prevede il discorso introduttivo del rettore Franco
Anelli e i saluti della vicesindaco
Maura Ruggeri, del presidente della Provincia Carlo Vezzzini, del presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio e
dell’assessore all’Agricoltura della
Regione Lombardia Gianni Fava.
Successivamente il professor Gabriele Canali, della Smea, terrà una
lectio su “L’agro-alimentare italiano e la sfida dell’internazionalizzazione”. Seguiranno le testimonianze del professor Giovanni Galizzi,
primo Direttore Smea, e di ex allievi Smea che presenteranno casi di
internazionalizzazione di imprese
agro-alimentari italiane. Le conclusioni sono affidate a Maurizio Martina, Ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali, con delega ad Expo 2015. Le prime attività didattiche dell’Università Cattolica furono inaugurate a Cremona il
19 novembre 1984 dalla Smea. Da
allora l’offerta formativa si è ampliata e comprende le lauree triennali in Scienze e tecnologie alimentari e in Economia aziendale
(quest’ultimo corso è stato attivato
su iniziativa dell’Istituto Gregorio
XIV per l’educazione e la cultura);
l’Alta Scuola Smea, con il Master
di secondo livello in Management
agro-alimentare e la laurea magistrale in Economia e gestione del
sistema agro-alimentare (Agricultural and food economics), i cui
insegnamenti sono tutti in lingua
inglese.
6
Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Sono iniziati in mattinata gli
interventi per la rimozione delle
coperture in amianto dei garage facenti parte del complesso di edifici Erp di via Giuseppina 6, finiti al centro delle polemiche già alcuni mesi fa. Gli operai della ditta Olivini Coperture
srl di Pompiano (Brescia), che si
è aggiudicata i lavori a seguito di
procedura negoziata, hanno iniziato a ripulire tutta l'area togliendo i rami delle piante circostanti
caduti a causa dell'abbondante
nevicata dei primi giorni di febbraio, a rimuovere sterpaglie, le
porte basculanti ed altro materiale. Terminato questo intervento, indispensabile per innalzare il
ponteggio lungo tutto il perimetro dei garage, come già in parte
è stato fatto, inizierà nei pros-
Gli operai hanno iniziato a ripulire l’area, togliando i rami caduti durante la nevicata
Amianto, lavori ai garage in via Giuseppina
simi giorni la rimozione vera e
propria delle coperture, un'azione di bonifica che deve avvenire
seguendo specifiche precauzioni
e che interesserà l'intera superficie della copertura.
«Il 14 gennaio scorso l’area
era stata recintata ed isolata,
per impedirne l’utilizzo e stabilire una separazione dalle
zone circostanti, a seguito del
sopralluogo effettuato dai tecnici comunali nella mattinata di
lunedì 12 gennaio, così come
richiesto dall'assessore all'area
vasta Andrea Virgilio e dal dirigente all'Urbanistica Ruggero
Carletti - evidenziano dal Comune -. Successivamente si è proceduto ad affidare ad una ditta
specializzata l'esecuzione dei
lavori di bonifica, dopo che è
stato presentato all’Asl, ente
competente, con carattere d'urgenza, il relativo piano che concerne la "gestione di manufatti contenenti amianto". L'intervento di bonifica delle copertura era stato inserito a suo tempo
all’interno dell’appalto di manutenzione edifici Erp previsto nel
Programma delle Opere Pubbliche 2014».
Rispetto alla presenza di
amianto nelle proprietà comunali, l'amministrazione specifica
che «a partire dall’inizio 2012, i
tecnici del Comune di Cremona hanno realizzato una campagna sistematica di aggiornamento del Piano Regionale
Amianto Lombardia, affidando
anche incarico a una società
specializzata in analisi di laboratorio, con l’obiettivo di accertare
l’eventuale presenza di amianto
anche in componenti edilizi per
i quali siano impossibili analisi visive o empiriche. All'interno
del Piano regionale, per quanto
riguarda gli interventi, la priorità
è stata data all’edilizia scolastica e a quei casi nei quali la presenza di amianto è stata accertata in ambienti interni, riconoscendo in tali situazioni il maggior livello di rischio per la salute pubblica».
Biciclette in città: slalom tra le automobili
Comtinuano le proteste contro la maleducazione di certi conducenti, che spesso parcheggiano le auto sulle piste ciclabili, o le usano come fossero strade
D
di Laura Bosio
opo l’articolo che abbiamo pubblicato sul
“parcheggio selvaggio” , alcuni numeri fa,
altre segnalazioni ci
sono giunte in redazione, da parte di cittadini che fanno notare
quanto spesso sia diffusa la maleducazione tra gl automobilisti,
soprattutto nei confronti di chi si
muove in bicicletta, che spesso si
sente un utente "di serie B". L'ultima testimonianza arriva da
Emanuela, 30enne cremonese,
che da ciclista denuncia una situazione insostenibile per chi
sceglie di muoversi in modo ecologico. «Come ciclista ma soprattutto come cittadina cremonese,
sono allibita per la mancanza di
rispetto che si riscontra nella nostra città verso chi si sposta con
mezzi diversi - racconta la giovane -. Nello specifico, faccio riferimento alla pista ciclabile di Viale
Po, dove quasi ogni mattina mi
imbatto in mezzi, anche di grandi
dimensioni come i Suv, parcheggiati (quindi a motore spento e
senza conducente a bordo) negli
spazi riservati alle biciclette.
Spesso è necessario spostarsi
dalla pista ciclabile o scendere
dalla bicicletta per poter proseguire, con tutti i disagi che si possono ben immaginare».
Una situazione che per chi è
abituato a girare in bici non è più
tollerabile. «Io ho fatto alcuni ciclo-viaggi all'estero e devo ammettere che nei Paesi del Nord
Europa i ciclisti sono assolutamente rispettati, e nel frattempo
questi si impegnano a circolare
nelle aree a loro riservate - evidenzia ancora Emanuela -. A Cremona, e non solo, vedo sempre
più spesso pedoni che camminano in strada, auto parcheggiate
sui marciapiedi e, perché no, ciclisti che pedalano in mezzo alla
strada. Non molto tempo fa stavo
attraversando la strada sulle strisce pedonali; ero la sesta persona e l'automobilista in attesa di
passare ha tirato giù il finestrino
dicendo “Ce ne sono ancora tanti?”. Ma il rispetto verso gli altri
dov'è finito? Come mai i vigili non
sorvegliano anche le piste ciclabili ma solo i parcheggi a pagamento?».
ciclabili, diventa essenziale far rispettare le regole.
Anche sui social network il
problema dell'automobilista indisciplinato viene spesso segnalato
da diversi cittadini. Di qualche
giorno fa il racconto di un ragazzo, che in bicicletta ha rischiato di
venire investito mentre attraver-
sava la strada in uno degli appositi attraversamenti, lungo una pista ciclabile. Un'altra vicenda simile è capitata ad una signora
anziana, che ha raccontato di essersi dovuta spostare dalla pista
ciclabile a causa di un'auto di
grosse dimensioni che vi transitava tranquillamente all'interno, come se si trovasse in strada.
A fronte di un impegno dichiarato da parte dell'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile e in particolare sulle piste
IL BICIPLAN
In questi giorni continuano i
lavori dell'amministrazione comunale nella realizzazione del BiciPlan, Piano della rete delle piste
ciclabili, che vede impegnata
l'assessore Alessia Manfredini, il
consigliere comunale Filippo Bonali, i tecnici comunali del settore
Lavori Pubblici, Mobilità urbana e
Ambiente e la Polizia Locale, in
sinergia con Fiab Cremona (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). Sotto esame ci sono 18
piste ciclabili, ipotizzate come
grandi arterie dedicate alle biciclette.
E’ partita anche la progettazione del piano di comunicazione
per presentare il BiciPlan e per
sensibilizzare la cittadinanza
all’utilizzo della bicicletta, sempre
nel rispetto delle regole del Codice della strada.
E' già attiva inoltre la mail istituzionale ([email protected]) per comunicazioni riguardanti problematiche e proposte relative alla ciclabilità.
Cronaca
7
Sabato 28 Febbraio 2015
Tensioni nel centrosinistra, Piloni minimizza
Dall’uscita di due consiglieri dal gruppo del Pd in Consiglio comunale all’affaire Siboni, che ha scatenato le polemiche della sinistra più estrema
Il segretario provinciale «Una decisione difficile da comprendere sia nel metodo che nel merito»
T
di Laura Bosio
ensioni nel Partito Democratico cremonese:
da un lato, due consiglieri, Renato Fiamma e
Carla Chiappani, hanno
deciso di lasciare il gruppo consiliare del Pd, , per entrare nel
gruppo misto sotto il nome di
'Con Renzi per Cremona', una
“corrente” di cui neppure lo stesso Renzi sembra essere a conoscenza, e dietro cui vi sarebbero,
tra gli altri, alcuni vecchi nomi
della politica cremonese.
Dall'altro lato, si registra una
certa tensione nell’ala sinistra
della maggioranza; se già la situazione era piuttosto tesa su
determinate questioni, ora la notizia che il nuovo presidente di
Aem, Massimo Siboni, è un ex
An, non va giù a Rifondazione,
come ha fatto sapere nei giorni
scorsi Celestina Villa, che, con
una lettera, ha dichiarato che
non parteciperà più alle riunioni
di maggioranza.
Due vicende complicate, per il
partito e per il suo segretario,
Matteo Piloni, che però non si
scompone più di tanto, seppur
sostenga di non potersi spiegare
in alcun modo la decisione dei
due consiglieri dissidenti.
«Una decisione incomprensibile, nel metodo e nel merito - dice il segretario -. Così come è incomprensibile la totale assenza
di predisposizione al dialogo. Basti pensare che li ho cercati al telefono, subito il giorno dopo aver
saputo della loro decisione, ma
non hanno mai risposto alle chiamate. Ai giornali hanno dichiarato di volere uscire dal Pd perché
non accettano le correnti interne
che esso ha, come è naturale che
sia, e lo fanno creando una corrente propria e comportandosi
come se il partito fosse un tram
su cui salire o scendere a piacimento. Intanto usano impropriamente il nome del segretario nazionale».
Dunque verranno espulsi dal
Partito Democratico?
«Non è questione di espellere,
in quanto essendo usciti dal
gruppo consiliare in Consiglio
comunale, automaticamente, sono usciti anche dal partito. Non si
può tener il piede in due scarpe.
Naturalmente siamo tutti dispiaciuti per questa situazione e
ci auguriamo possano esserci future occasioni di confronto, ma
se le cose restano così da parte
nostra verranno prese delle misure, come la sospensione della
tessera».
C'erano state anticipazioni
di quanto sarebbe accaduto?
«Avevamo avvertito che qualcosa non andava, ma non ci
aspettavamo di arrivare a questo
punto. Anche perché c'era un
rapporto di impegno reciproco,
Il Cta Acli promuove una
serie di gite e viaggi per
tutti i gusti, in vista della
bella stagione, che inizia a
fare capolino tra una gelata e l'altra.
Matteo Piloni, segretario provinciale
Renato Fiamma spiega le proprie motivazioni: «Lascio perché il Pd
non ha condiviso il progetto dell’ampliamento del Poligono di tiro»
Il rifiuto, da parte del gruppo consiliare del
Pd, di condividere il progetto dell'ampliamento del Poligono di tiro di Cremona è una
delle principali motivazioni per cui Renato
Fiamma, consigliere comunale cremonese
del Pd, ha lasciato il gruppo consiliare, insieme ad un collega, ed è entreto nel Gruppo
misto. Così si racconta Fiamma: «Sono
giunto a Cremona 14 anni fa e qui vivo con
mia moglie e mia figlia. Ci siamo perfettamente integrati, ci sentiamo parte di questa
comunità ed ho sempre ritenuto un dovere
civico partecipare alla vita sociale, culturale,
politica di questa collettività, dedicare parte
del mio tempo e delle mie esperienze ad essa, solo per la soddisfazione ed il piacere di
farne parte, per la gratificazione di essere
considerato un "Cittadino Attivo"».
Ed è stato proprio da semplice cittadino,
neofita della politica, che Fiamma ha deciso
di candidarsi alle amministrative, «considerando la Politica (con la P maiuscola) un impegno civile ed utile per restituire a questa
città parte dei benefici che ha procurato a
me ed alla mia famiglia". Eletto consigliere,
«Ho iniziato questa attività nelle file del Partito Democratico e, sin dall'inizio della consiliatura, il giorno dell'insediamento del sindaco e della giunta, con un mio intervento
ho identificato il mio profilo, ho tracciato il
mio percorso, ricevendo personalmente dal
primo cittadino plauso e condivisione».
Ma la delusione è arrivata presto: «Ho subito affrontato i problemi che mi venivano
sollecitati dai cittadini a me più vicini, ed ho
che improvvisamente è venuto
meno. Peraltro loro hanno dichiarato di essere fedelissimi a
Renzi, ma non mi risulta abbiano
mai votato alle primarie».
Non siete preoccupati per la
maggioranza in Consiglio comunale, dopo l'uscita dei dissidenti?
«Assolutamente no: dopotutto sono stati eletti per il loro appoggio al sindaco Galimberti e
per il suo progetto, dunque il mi-
sempre cercato di dare ad
essi risposte concrete, fattive, spesso sollecitando le
strutture organizzative e gli
organi deputati del mio partito. Ma spesso ho dovuto
constatare che il partito è più
impegnato in argomenti ed
attività che attengono a problematiche interne e meno a
quelli della nostra comunità.
Cosa che peraltro ha confermato anche la lettera del senatore Pizzetti, circolata nei giorni scorsi».
Si è così giunti alla questione poligono.
«Mi sono fortemente attivato ed impegnato
su un progetto, che mi è stato sottoposto
all'inizio della consiliatura, ed ad esso ho dedicato tutte le mie energie; il progetto è portato avanti da persone che stimo e che si
stanno impegnando fortemente perché si
realizzi e che hanno riposto in me, consigliere comunale, speranze e certezze. Questo
progetto riguarda l'ampliamento del poligono di tiro a Segno di Cremona, ampliamento che, se si realizzerà, porterà la nostra città a competere in ambito internazionale in
questo settore, con ricadute inimmaginabili
per la nostra comunità in termini di immagine, economici, occupazionali».
Per questo, il consigliere ha dato vita ad
un percorso, presentando una mozione che
«avrebbe impegnato il Consiglio Comunale
in questa lodevole iniziativa, senza che essa,
peraltro, comportasse alcuna spesa per
nimo sindacale è che continuino
a sostenerlo».
I mal di pancia nel Pd non si
esauriscono con questa vicenda: anche il caso Siboni ha creato non pochi problemi...
«Credo che ogni problema in
questo senso sia rientrato. Posso
capire che quando si fanno scelte di rottura rispetto al passato
non sempre si venga compresi,
ma credo che i criteri utilizzati da
Galimberti per le nomine, basati
l'Amministrazione comunale». Ma le cose non sono
andate come lui sperava:
«Sin dal momento della
presentazione, avvenuta
nel mese di dicembre 2014,
ho dovuto confrontarmi
con atteggiamenti critici,
non di merito ma di metodo, nei riguardi della mia
iniziativa da parte di organi
del partito e questo mi ha
sorpreso ed amareggiato,
perché ritenevo e ritengo che il ruolo di un
consigliere comunale, eletto dai cittadini, sia
quello di rispondere ad essi e deve adoperarsi per il bene della città - si sfoga Fiamma
-. Dopo settimane di discussioni e di continui confronti, ho capito che la mia mozione
non era gradita ad una parte del mio partito. Così ho ritenuto che era giunto il momento di prendere una dolorosa, spiacevole, ma necessaria decisione, che mi avrebbe restituito libertà di pensiero e di azione
nell'espletare il mio ruolo di consigliere comunale. E lo ho fatto all'interno di un gruppo che si rifà a colui, il nostro primo ministro
Renzi, che sta cercando con tutte le sue
energie di riportare il Partito Democratico
tra la gente e per la gente, emarginando
portatori di culture politiche opportunistiche, che mirano solo al proprio interesse,
ma che, alla luce di quanto sta avvenendo
in Italia, verranno superate dalla forza di noi
riformisti ed innovatori».
soprattutto sulla valutazione delle competenze, siano legittimi. Il
presidente di Aem viene scelto
dal sindaco per portare avanti gli
indirizzi della Giunta e del Consiglio comunale: è questo che conta. Se poi questa persona in passato è stata segretaria di un circolo di un altro partito, credo che
non sia assolutamente un problema. Seppur conosca Siboni, non
sapevo nulla del suo passato politico, e non credo che esso debba avere un qualche peso».
I malumori arrivano però anche da altri settori della maggioranza, la sinistra più radicale ... Come Celestina Villa, che
si è detta decisamente indignata dalla situazione ...
«Auspico che quello di Celestina Villa sia solo uno sfogo, una
incomprensione che possa rientrare. Credo che vi siano tutti i
presupposti per un chiarimento.
C'è bisogno di essere uniti e di
guardare oltre, per affrontare i veri problemi».
• Dal 3 al 7 aprile “Pasqua in Abruzzo per Borghi e sapori antichi”. Viaggio
alla scoperta dell’Abruzzo. Si
visiteranno: Pescara, Chieti,
Isola del Gran Sasso, Aquila,
Bominaco, Lanciano, Sulmona, Scanno, Teramo e Civitella del Tronto.
• Dal 3 al 7 aprile “Pasqua in Piemonte con le
sue Abbazie”. Viaggio in Piemonte per vedere le sue
Abbazie e Castelli. Si visiteranno: Asti, Vezzolano, Torino e Venaria reale, Val di
Susa, Cuneo, Abbazia di Saffarda e Saluzzo
• Dal 02 al 08 Aprile Pasqua in Versilia. Un soggiorno a Ronchi di Massa,
presso l’Hotel Villa Freschi.
• Dal 7 al 10 Maggio - Un
viaggio per visitare Roma. Si
visiteranno la basilica di S.
Pietro e le tombe dei Papi,
dai Giardini Vaticani a Trinità
dei Monti, dalle ville di Tivoli
a Ostia Antica.
• 6 Giugno 2015 - Giornata all’insegna dei paesaggi
naturali con lo splendido percorso del Trenino Rosso del
Bernina accompagnato dalla
visita di Saint Moritz.
• Dal 21 al 27 Giugno
2015 - Soggiorno in Val
Venosta con incantevoli
escursioni all’Abbazia di
Monte Maria, in Val senales,
al Passo Resia, in Austria e
Svizzera.
• Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad
Andalo presso l’Hotel Stella
Alpina 3***.
• Dal 06 al 16 Agosto
2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si
visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes;
Isola di Skye; Fort William;
Gren.Coe; Glagow; Carlisle;
Oxford e Londra.
Le iscrizioni e tutte le
informazioni relative agli
eventi saranno fornite
presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel.
0372-800423, 800429. Le
iniziative sono in le nostre
iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema
(Piazza Manziana 17.
Crema tel. 0373-250064).
Sito: www.ctacremona.it
8
Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Prefettura, 262mila euro di affitto
L’immobile di Mantova costa meno della metà, quello di Monza è il più caro in Lombardia dopo Milano. E a Roma la cifra è di 12 milioni
Lo Stato deve riconoscerli al Fondo Eridano. Pubblicati tutti i canoni di locazione riconosciuti ai privati
I
di Vanni Raineri
n ordine all’operazione trasparenza del governo sui
conti pubblici, segnaliamo la
recente pubblicazione delle
informazioni concernenti i
beni immobili di proprietà privata in
uso all’amministrazione per i propri
fini istituzionali.
In particolare il documento reso
noto elenca i vari uffici di Prefettura
presenti sul territorio nazionale, ovviamente solo se in locazione da
privati, ed il relativo canone di locazione.
Tra le voci ecco Cremona, dove il
palazzo che ospita la Prefettura effettivamente ha cambiato referente
dopo che l’ente Provincia, un tempo proprietario, l’ha ceduto al Fondo Immobiliare Eridano. La cifra
pagata annualmente dallo Stato a
detto fondo ammonta esattamente
a 262.427,25 euro l’anno, ed è nella
fascia medio-alta a livello nazionale. Restando in Lombardia, tutte le
12 sedi provinciali sono affittate da
privati. A Bergamo il canone è di
circa 380mila euro, a Brescia
266mila euro (divisi in tre diversi
edifici), a Como 327mila euro, a
Lecco 342mila euro, a Lodi 301mila
euro, a Mantova 130mila euro, a
Milano un milione 834mila euro (in
due edifici, però adiacenti), a Monza 400mila euro, a Pavia 381mila
euro, a Sondrio 189mila euro (in
due edifici), a Varese 187mila euro.
Per curiosità, la cifra per Roma,
come prevedibile, è molto più alta:
circa 12 milioni di euro, comprendente 7 immobili ad uso uffici di
amministrazione centrale.
Ci si domanda come mai un bel
palazzo come quello di via Principe
Amedeo a Mantova valga “solo” un
canone mensile di affitto di 10.800
euro e quello in corso Vittorio Emanuele a Cremona quasi 22mila euro,
oltre il doppio. Certo che l’edificio di
primo impatto meno pregiato di
Monza a oltre 33mila euro al mese...
Il fatto che in tutti i 12 capoluoghi
lombardi lo Stato paghi un canone
ai privati dimostra come l’operazione di cessione sia stata portata a
termine ovunque in Lombardia (non
così nel resto d’Italia). A Cremona
fu il presidente della Provincia Salini ad effettuare l’operazione. Il 28
dicembre 2012 fu costituito dalla
Provincia di Cremona il Fondo Eridano, cui confluirono 13 immobili
dei proprietà dell’ente. La finalità, in
momenti di scarsa disponibilità
economica (in realtà florida se paragonata alle disastrate condizioni
attuali dell’ente), era quella di diminuire il debito relativo ai mutui contratti ed avere una disponibilità di
risorse per garantire lo sviluppo. Il
Fondo Eridano aveva un valore iniziale di mercato di 40 milioni di euro, conferiti in parte attraverso l'apporto di immobili dalla Provincia di
Cremona a fronte dell'emissione di
quote del fondo, ed in parte mediante compravendita con operazioni di finanziamento. Il portafoglio
del Fondo Eridano include edifici di
grande pregio (tra cui la sede stessa della Provincia, il famoso Palazzo Tinti Pallavicino Clavello, l’aeroporto del Migliaro e a Casalmaggiore le sedi della Provincia e dei Carabinieri), alcuni locati proprio alla
Provincia, altri affittati a soggetti
terzi oppure sfitti. La durata del
Fondo Eridano fu fissata in 15 anni.
Le prime banche ad aderire furono il
Banco Popolare e il Credito Valtellinese.
Oggi in realtà il fondo è privato
ad apporto di immobili pubblico,
promosso dalla Provincia, per questo figura nell’elenco. Un fondo comune di investimento immobiliare
gestito da “Prelios Società di Gestione del Risparmio spa”.
Da sinistra le sedi che ospitano le Prefetture di Cremona, Mantova e Monza
Oscar Romero, sempre al fianco dei poveri
Oggi in sede Acli un convegno sulla figura dell'arcovescovo assassinato 35 anni fa, e presto beato
Oggi alle ore 15, presso la sede Acli provinciali in via Massaia 22, a Cremona, si
terrà il convegno: “Mons. Oscar Romero,
una buona notizia per i poveri di ieri e di
oggi”: a 35 anni dal martirio, in vista della
prossima beatificazione, se ne ricorda la
testimonianza di giustizia e pace.
Al convegno interverranno Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire esperta di America Latina, il teologo cremonese don Antonio Agnelli, studioso di mons. Romero, don
Mario Aldighieri, coordinatore tavolo interreligioso e Mauro Castagnaro, giornalista.
Assume un particolare significato
quest’anno il consueto incontro promosso
a Cremona alla fine di febbraio per ricordare
la figura dell’arcivescovo di San Salvador,
Oscar Arnolfo Romero Galdámez, che il 24
marzo di 35 anni fa fu ucciso mentre era
sull’altare per la celebrazione della Messa.
Papa Francesco, infatti, proprio nelle scorse settimana ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante il suo martirio
con la cerimonia di beatificazione che do-
vrebbe avvenire entro la fine del 2015 nel
paese latinoamericano. Il convegno è organizzato per approfondire la vita e il messaggio di questo intrepido pastore.
Il convegno anticipa di alcuni giorni il
35esimo anniversario dell’uccisione “in
odio alla fede” di mons. Romero: il 24 marzo 1980 stava celebrando l’Eucaristia all’altare della cappella nell’ospedale della Divina Provvidenza, a San Salvador, quando un
sicario dei militari, mentre levava il calice, lo
uccise con un colpo di fucile al collo.
L’anniversario di quest’anno cade dopo
l’ufficializzazione del martirio del vescovo
che difendeva i poveri e denunciava l’orrore
delle migliaia di desaparecidos trucidate
dagli squadroni della morte. Proprio nelle
scorse settimane, infatti, Papa Francesco
ha autorizzato la promulgazione del decreto
nel quale si riconosce il “martirio” dell’arcivescovo di San Salvador, “ucciso in odio
alla fede”, “perché aveva incarnato la Chiesa del Concilio Vaticano secondo e della
conferenza di Medellin”, quella in cui i presuli del Sudamerica avevano postulato l'opzione per gli ultimi, che è stata poi alla base
della teologia della liberazione. Un riconoscimento – quello del martirio – che dunque
non richiede il riconoscimento di alcun miracolo per arrivare alla gloria degli altari.
La serata è promossa dalle Acli insieme a
Caritas Cremonese, Ufficio missionario diocesano, Zona pastore VI, Parrocchia di
Corte de’ Frati, gruppo missionario di S.
Abbondio, Ass. Latino-americana, Nonsolonoi e Pax Christi.
Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Auto quasi storiche, si torna a pagare il bollo
Dopo un periodo di confusione, in cui la situazione non era chiara, la Regione Lombardia ha deciso di non stanziare nulla
Unica possibile scappatoia è iscrivere il veicolo ad un registro di auto storiche. Ma la procedura è lunga
A
di Vanni Raineri
vete un’auto che ha più di 20
anni di età e meno di 30 e il
bollo vi è scaduto a fine
2014? Allora avrete cercato
di pagarlo entro il 31 gennaio, come al solito, ma sino ad oggi non ci
siete ancora riusciti. Il caos è totale, per
di più variegato a seconda della regione
di residenza.
Alla fine la Lombardia ha deciso, e
non nel verso gradito ai possessori di
auto “quasi storiche”. Questi torneranno
a pagare l’imposta piena, come sino a
qualche anno fa, dimenticando il graditissimo esonero, che non era totale ma
si risolveva con una minitassa di poche
decine di euro.
In verità il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni si era esposto in
altro senso, ma evidentemente non aveva fatto bene i conti con le casse del
Pirellone. Ricordiamo che lo scorso mese di dicembre la Legge di Stabilità ha
decretato che le auto di età superiori ai
vent’anni devono pagare il bollo. In gran
parte delle Regioni la variazione è stata
registrata subito, in altre, come appunto
la Lombardia, sembrava che si potesse
ripristinare la situazione dell’anno precedente. In ogni caso le polemiche si
sono moltiplicate, inizialmente per il ritorno della tassa piena, e poi per la
completa incertezza sull’argomento. La
legge nel frattempo è entrata in vigore,
ma poiché riguarda una disciplina regionale, spetta alle amministrazioni locali
l’ultima parola.
Una telefonata all’Aci di Cremona
conferma la situazione: «Si pagherà la
tassa intera come accadeva prima».
Con un’unica possibile scappatoia:
iscrivere il veicolo ad un registro di auto
storiche. Occhio però che la procedura
non è immediata, richiede qualche settimana e servirebbe solo ad evitare la
tassa del 2016, non quella corrente. Ma,
torniamo a chiedere alla gentile interlocutrice, dato che la scadenza era il 31
gennaio scorso, entro quando si dovrà
pagare l’imposta? «La Regione non ha
ancora predisposto i ruoli per effettuare
il pagamento, saranno loro a comunicarlo ai possessori delle auto indicando
scadenza e importo da corrispondere».
Che varierà, come per le auto più giovani, a seconda dei kilowatt.
Successo per il convegno di studi
sulle identità mutevoli di Tognazzi
Successo per il convegno
svoltosi giovedì pomeriggio
sulla figura del celebre attore e regista cremonese Ugo
Tognazzi. E' stato il primo
della lunga serie di eventi
per celebrare il 25º anniversario della sua morte, promossi dal Comitato Tognazzi. Un convegno intitolato
“Uno, due, tre... Ugo. Le
identità mutevoli di Tognazzi
tra cinema e televisione”,
che ha visto numerosi interventi di docenti universitari,
di esperti di cinema e di stu-
denti che hanno scritto la
tesi sul celebre personaggio
cremonese. Si è parlato delle identità mutevoli del personaggio, che cambiava a
seconda che facesse cinema o televisione. Molto apprezzato, a questo proposito, l'intervento di Giorgio Simonelli, docente all’Università Cattolica di Milano e
opinionistaalla trasmissione
televisiva Tv Talk su Rai3 e
sul Fatto Quotidiano.
Si è parlato del Tognazzi
di programmi come Carosel-
lo o "Un due tre", ma anche
del Tognazzi, più conosciuto, dei celebri film, come il
Federale, I Mostri, ecc. Ma
anche nel cinema, hanno
fatto notare i relatori, Tognazzi è sempre stato in
grado di mostrarsi con diversi volti.
Una particolare attenzione, nella relazione di Elena
Mosconi, si è data al tema
del matrimonio, che è stato
protagonista di diversi film di
Tognazzi, che lo ha affrontato con uno stile graffiante,
rappresentando i cambiamenti che si sono verificati
nella famiglia italiana.
La conferenza si è conclusa con l'inaugurazione di
una mostra dedicata ai manifesti cinematografici dei
film di Tognazzi: un vero e
proprio viaggio tra le immagini più rappresentative della
vita cinematografica del celebre personaggio. Successo anche per la proiezione,
la sera, del film "Amici miei",
uno dei più celebri di Tognazzi.
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Ennesimo episodio
di violenza
nel carcere
di Cremona
Sono settimane difficili per il
carcere di Cremona, queste. Una
tensione sempre più forte si sta
creando per i detenuti ma anche
per gli agenti della polizia penitenziaria, che sono sfociati in episodi di violenza. Ultimo della serie, venerdì, quello di un detenuto
che ha dato fuoco a un materasso e di un agente di custodia che
durante una perquisizione si è
punto con una macchinetta per i
tatuaggi. Dal sindacato Sappe
arriva l'ennesimo grido di allarme
e una nuova richiesta di ispezione ministeriale,
«Nell'episodio di venerdì – dichiara commentando gli episodi
Donato Capece, segretario generale del Sappe - un detenuto romeno ha dato fuoco ad un materasso in cella. Subito è intervenuto un agente che ha fatto uscire il
detenuto e ha portato fuori anche
il materasso, scongiurando in
questo modo conseguenze peggiori. Lo stesso detenuto ha reagito al personale con offese e
sputi. Un altro poliziotto durante
una perquisizione ordinaria si è
punto un dito con una macchinetta dei tatuaggi ed ora è comprensibilmente in forte stato di
ansia per l’accaduto. Si tenga
conto che nel carcere di Cremona mancano anche i guanti in
lattice e tutto ciò che occorrerebbe per operare in sicurezza».
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trasporti
Sogni e suggestioni non rispondono
alle esigenze della popolazione
Egregio direttore,
il 5 novembre 2007 a Milano, tra Regione
Lombardia, ministero delle Infrastrutture,
Provincia di Milano, Provincia di Lodi, rappresentanza dei Comuni, Cal spa e Anas
spa, veniva siglato l’accordo di programma, per la realizzazione della tangenziale
Est esterna di Milano e il potenziamento
del sistema della mobilità dell’Est Milanese e del Nord Lodigiano. All’art. 24 del
documento, si richiamavano gli impegni
di Regione Lombardia, tra gli altri, quello
di “trovare un percorso condiviso al fine
del reperimento delle risorse finanziarie in
capo agli enti locali per la realizzazione del
prolungamento della linea metropolitana
3”. A pagina 17 dell’accordo, si legge la
firma autografa dell’assessore Raffaele
Cattaneo. Il 30 marzo 2009, la Giunta regionale, esprimeva parere favorevole ai
progetti di prolungamento della linea 2 e
della linea 3 della metropolitana milanese,
sino a Paullo attraverso San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Pantigliate,
Mediglia, Settala, e Zelo Buon Persico.
Entro il 2009 si prevedeva di avere i progetti definitivi, nel mese di febbraio 2010
di tornare al Cipe per l’approvazione definitiva, “così da assicurare l’avvio dei lavori per ottobre 2010 e la conclusione per il
settembre 2014”. In quell’occasione, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, commentava il
parere favorevole della Giunta, sottolineando come M2 e la M3 fossero da considerare “infrastrutture fondamentali”. Venerdì 20 febbraio 2015 il presidente del
Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo,
rispondendo alle sollecitazioni degli amministratori locali del territorio e delle migliaia di cittadini che già hanno firmato la
petizione “Prolungalametro”, affermava
che “è un’idea suggestiva ma non fattibile”. A meno che si sia di fronte a un caso
di omonimia e che l’ex assessore ai Trasporti e attuale presidente del Consiglio
siano due persone diverse, se ne deduce
che si è siglato un accordo di programma
e si sono spesi soldi pubblici sostenendo
i costi di progettazione della linea Metro 3
(900.000 €) solo perché attratti da “un’idea
suggestiva”. Non resta che sperare che la
gestione della cosa pubblica, soprattutto
in tema di trasporti e mobilità, sia d’ora in
poi affrontata con una visione un poco più
strategica e pragmatica, nella consapevolezza che si è di fronte a questioni di
vitale importanza, non solo per il benessere delle popolazioni, ma anche per la
struttura economica e sociale della regione. Sogni e suggestioni, a tutt’oggi, non
pare abbiano efficacemente risposto alle
esigenze della popolazione e le migliaia di
firme che continuano ad unirsi alla petizione ne sono una prova. Come Legambiente Alto Cremasco, insieme alla sezione
locale di Fiab, abbiamo accolto e promosso sul territorio cremasco l’appello del
circolo Arcobaleno di Melegnano e continueremo a farlo. Insieme ai cittadini, molte realtà istituzionali ci sono vicine in questo percorso, non ultimo il comune di
Crema: lunedì scorso, durante il Consiglio
comunale, tutti i consiglieri e assessori
presenti hanno discusso e firmato la nostra petizione. Ci auguriamo quindi che
dichiarazioni future vengano rilasciate
con più prudenza e piuttosto che ci si
concentri a mantenere gli impegni istituzionalmente assunti.
Circolo Legambiente Alto Cremasco
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Lettere & Opinioni
Sabato 28 Febbraio 2015
crema
Parcheggi in via Borgo San Pietro,
la situazione è insostenibile
Egregio direttore,
ringraziamo i due agenti della pattuglia
del Commissariato di Crema, intervenuti
per accertamenti in via Borgo San Pietro
Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]
La nuova
responsabilità
dei giudici
La riforma sulla responsabilità civile dei magistrati
è diventata legge dopo il sì
definitivo della Camera.
Cosa cambierà dunque rispetto al passato? La nuova disciplina mette in soffitta la precedente Legge
Vassalli (Legge n. 117 del
13 aprile 1988) apportando
diverse modifiche. In particolare, il cittadino che si
sente danneggiato da una
sentenza potrà finalmente
fare causa senza prima subire il filtro di ammissibilità.
In altri termini, non ci saranno più controlli preliminari
nei riguardi dell'ammissibilità della domanda di risarcimento. Viene infatti cancellata l'attività di verifica
dei presupposti e di valutazione della fondatezza delle
domande da parte del tribunale distrettuale. Come
in passato però il cittadino
non avrà la possibilità di
proporre un'azione diretta
contro il magistrato. La domanda di risarcimento, infatti, andrà fatta diretta-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
mente allo Stato, che dovrà
obbligatoriamente rivalersi
contro il giudice che ha
sbagliato. La rivalsa dunque, con la nuova disciplina, diventa obbligatoria,
vale a dire che lo Stato dovrà necessariamente chiedere al giudice i soldi che
ha dovuto anticipare, a titolo di risarcimento, al cittadino. Il risarcimento andrà
chiesto entro due anni dalla
sentenza di condanna. Viene modificata anche la misura della rivalsa dall'attua-
a Crema (vigili urbani assenti sia lunedì 26
che venerdì 30 gennaio). Questi agenti,
poco prima delle 16, vista la situazione
viaria insostenibile, richiamati da un residente che aveva ben due auto che bloccavano l’accesso al suo passo carrabile,
anche se non di loro stretta competenza,
si sono prodigati per reprimere il parcheggio selvaggio che quotidianamente
si ripropone all’entrata e all’uscita della
scuola. Soprattutto attorno alle 16 la situazione è invivibile anche in presenza dei
vigili urbani, si trascina da anni, auto parcheggiate ovunque, ad ogni angolo, in
doppia fila, sulle strisce pedonali, davanti ai passi carrabile, prigionieri nei garage,
è vietato entrare od uscire con la propria
auto, insulti e litigi quotidiani, residenti
magari multati e incivili graziati, nel nome
della tolleranza. Ad un agente che la vuole allontanare da un passo carrabile, una
signora dice: “Ma ho sempre parcheggiato qui.” L’agente si fa rispettare ed esclama: “No, oggi lei non può”. La “signora”
se ne va inviperita. Volere è potere. Per
mezz’ora i nostri diritti sono stati tutelati.
Grazie di cuore. Purtroppo dal giorno dopo tutto rientrerà nel caos quotidiano.
A. Carelli
Crema
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auspicio
Novità nella pubblica istruzione
Se son rose... fioriranno
Egregio direttore,
il ministro Giannini, della Pubblica Istruzione, ha presentato un progetto educativo «che ha come cardine importante un
piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto
tramite concorso pubblico». Ribadisce:
«Vogliamo portare la scuola italiana dal
’900 al terzo millennio». Parole più che
giuste, per entrare nella pubblica amministrazione, o sotto lo Stato, da che esiste
il “mondo”, si sono sempre fatti i concorsi pubblici aperti a tutti, senza limite di
età, come previsto dalla Legge. Basta
con le graduatorie, che sono come una
torre di “babele”. Dunque finalmente si
fanno passi avanti in ambito scolastico,
pubblica istruzione in primis. Basta
aspettare numerosi anni, con le famose
“graduatorie”, che lasciavano a casa. In
attesa, parecchi docenti e personale sco-
le terzo alla metà dello stipendio netto annuo del
giudice. Mentre in caso di
dolo, l'azione risarcitoria è
totale. La responsabilità del
giudice è prevista in caso
di: diniego di giustizia, dolo
e colpa grave. Cambia anche il contenuto di quest'ultima, che scatterà non solo
per l'affermazione di fatti
inesistenti o per la negazione di fatti esistenti, ma anche nelle ipotesi di violazione manifesta della legge e
del diritto comunitario e in
lastico. Si è abbattuto un paradigma che
sembrava inamovibile. A luglio le scuole
presenteranno un rapporto di autovalutazione. E il fatto che l’anzianità non scomparirà del tutto nel decreto, ciò non significa che rimarranno le misure per premiare il merito. Inoltre, dulcis in fondo, a
detta della ministra, il progetto del Governo prevede anche il potenziamento di
alcuni insegnamenti, come lettere e matematica, così come: arte, musica e le
lingue straniere. Se son rose….fioriranno.
Andrea Delindati
Cremona
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appello
Non sprechiamo l’opportunità
di fare equità sulle tariffe idriche
Egregio direttore,
Il Consiglio provinciale ha approvato la
proposta di unificare in un’unica società
Padania Acque Patrimonio – proprietaria
delle reti idriche e senza dipendenti – con
Padania Acque Gestioni,detentrice del
contratto ventennale di gestione del servizio idrico integrato. La proposta di fusione è stata presentata ai Comuni soci
di Padania Acque Patrimonio nel luglio
2014 dal presidente Lanfranchi insieme
alla proposta di commissionare uno studio per realizzarla. A sua volta Padania
Acque Gestioni – non coinvolta nella definizione della proposta di fusione – nel
gennaio di quest’anno ha commissionato
uno studio per valutare quale fra le opzioni in campo: Padania Acque Gestioni che
viene incorporata Padania Acque Patrimonio o viceversa oppure proseguire con
società separate. Il Consiglio provinciale,
senza aspettare l’esito di questo studio,
il cui esito si conoscerà a breve, accelera
di fatto una scelta ed un percorso condivisibile ma che poteva essere rinviato di
alcune settimane. Il Comitato di indirizzo
e controllo di Padania Acque Gestioni,
promotore dello studio, pur esprimendo
nel merito un parere positivo riteneva che
la questione era opportuno affrontarla
dopo i risultati dello studio che si conosceranno a fine febbraio. Non solo. Riteneva che avrebbe dovuto avere priorità la
presentazione da parte del cda di Padania Acque Gestioni di un piano di efficientamento aziendale insieme alla situazione
caso di travisamento delle
prove e dei fatti (il quale però dovrà essere evidente e
macroscopico per far scattare la responsabilità civile
del magistrato). Sopravvive
la clausola di salvaguardia
di cui all'art. 2 della legge
Vassalli, in forza della quale
il magistrato non è considerato responsabile se il danno deriva dall'attività di interpretazione della legge o
dalla valutazione delle prove e dei fatti, ma l'istituto
viene ridelineato escludendo dall'ambito di irresponsabilità le ipotesi di colpa
grave, dolo e violazione
manifesta del diritto italiano
e comunitario.
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
degli affidamenti degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito. Ma tant’è, come
si dice in gergo: cosa fatta capo ha! Ritengo invece che in questa circostanza i
sindaci e la politica abbiano la possibilità
di fare in modo che il servizio idrico integrato abbia una tariffa non basata solo sui
consumi, ma che tenga conto di quanti
utenti usufruiscono del consumo. Penso
che sia cosa diversa un consumo di 200
metri cubi fatto da un nucleo familiare di
uno o due persone da quello con nuclei
familiari composti da 5 o 6 persone. Non
sprechiamo l’opportunità di fare equità
sia sulle tariffe sia in termini di efficienza
aziendale sia riguardo ad una solidarietà
territoriale la cui sperimentazione deve,
finalmente, trovare una sua strada con
corsia preferenziale.
Giuseppe Trespidi
Segretario provinciale dell’Udc
***
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dopo l’omelia
Spronati da Papa Francesco
a ricercare la giustizia sociale
Gentile direttore,
vorrei condividere questa riflessione a voce alta del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) del territorio in riferimento all’omelia del Santo Padre del 20 febbraio scorso:
«Se uno va a messa la domenica e fa la
comunione, gli si può chiedere: com’è il
rapporto con i tuoi collaboratori? Li paghi
in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?». Queste sono
parole che non hanno bisogno di essere
“contestualizzate”. Sono parole “normali”
per un Papa, si è sentito dire, cercando di
minimizzare la portata del discorso pontificio a Santa Marta. Effettivamente, il magistero petrino non è cambiato, almeno
dall’enciclica Laborem exercens di Giovanni Paolo II del 1981 in poi, e Papa Francesco non fa eccezione. Al contrario, pigia
sull’acceleratore dei diritti e lo ha ripetuto
a Santa Marta: «Non puoi fare offerte alla
Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fai
con i tuoi collaboratori. E’ un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia». Quindi la frase, «se uno va a messa
la domenica e fa la comunione, gli si può
chiedere: Com’è il rapporto con i tuoi collaboratori? Paghi il salario giusto? Versi i
contributi per la pensione?». Il discorso
papale è in linea con lo spirito della Qua-
resima, si dirà. Vero. Questo è il tempo
della coerenza: amore a Dio come amore
al prossimo. E il prossimo individuato dal
Santo Padre è il collaboratore che viene
“sfruttato”, ma si potrebbe dire che è il
consumatore che viene raggirato, è il fisco
che viene eluso o evaso, è il cliente che
viene truffato. Il Papa ha sottolineato anche che bisogna distinguere tra “il formale
e il reale”, che “non è digiuno non mangiare la carne” se poi la stessa persona si
distingue per “litigare e sfruttare gli operai”. Papa Francesco non usa mezzi termini per condannare l’ipocrisia, d’altronde,
non li usava nemmeno Gesù Cristo. La
Chiesa ha sempre difeso i poveri e coloro
che sono oppressi dall’economia che uccide, ma adesso lo fa con maggiore convinzione, con una determinazione che non
va confusa con l’accanimento; sarebbe
fuorviante intendere questi ammonimenti
come uno schieramento politico del Papato. Anzi, l’errore più comune è quello di
considerare queste parole di Francesco
una prova del suo “comunismo” come da
alcuni sostenuto e dallo stesso pontefice
più volte smentito; se le si legge con serenità non si fatica, al contrario, a collocarle
nella continuità del magistero dei Papi.
Quel che infonde loro un vigore nuovo è la
convinzione del Papa di vivere tempi peggiori e decisivi per l’uomo e per il Vangelo.
La “durezza” della denuncia è un tutt’uno
con la gravità della deriva dei costumi occidentali in materia economica e con
l’evoluzione della globalizzazione economica in un capitalismo sempre più impersonale e feroce. La voce di Francesco risuona forte non perché debba colpire un
bersaglio politico, ma perché vuole difenderne uno esistenziale: il lavoratore sempre più sfruttato. La persona umana. Il
Movimento Cristiano Lavoratori non può
non sentirsi fortemente provocato da queste parole del pontefice e orienterà ancor
di più la sua quotidiana azione a ricercare
quella giustizia sociale cara al magistero
sociale della Chiesa, “bussola” da sempre
del nostro agire e ora come non mai così
attuale da declinare.
Michele Fusari
Presidente del Movimento
Cristiano Lavoratori
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petizione
Educare i bambini al gender
non è certo una priorità
Signor direttore,
la petizione contro l’ideologia gender nelle
scuole e per una sana educazione, indirizzata al presidente della Repubblica, al
presidente del Consiglio e al Miue, ha superato le centomila firme in poco più di 8
settimane. L’iniziativa, promossa da ProVita onlus, Age, Agesc, Gpv e Mpv, si è
trasformata in un vero e proprio “Family
day on line”. «Abbiamo ancora centinaia
di moduli cartacei da trascrivere e molti
altri da ricevere e pensiamo di arrivare a
circa 120mila firme - ha dichiarato Alessandro Fiore, membro dell’esecutivo di
ProVita onlus -. In molte scuole, e perfino
negli asili nido, mediante libretti e altro materiale didattico, con il pretesto della “lotta
alla discriminazione”, si insegna ai bambini a negare la naturale differenza sessuale,
a identificarsi in qualsiasi “genere”, sia esso transgender, omosessuale o bisessuale, equiparando ogni tipo di “famiglia” e si
vuole normalizzare quasi ogni comportamento sessuale. Si promuove anche una
“sessualizzazione precoce” dei nostri
bambini, seguendo gli “standard sull’educazione sessuale in Europa” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che stanno
già trovando applicazione nelle nostre
scuole». Antonio Brandi, presidente di
ProVita onlus, ha aggiunto: «Trovo semplicemente pazzesco che mentre le nostre
scuole cadono a pezzi e i nostri figli devono portarsi la carta igienica a scuola, il
nostro Governo consideri una priorità assoluta educare i nostri bambini al gender».
ProVita onlus
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 28 febbraio Domenica 1 marzo
Lunedì 2 marzo
MArtedì3 marzo
Mercoledì 4 marzo
CREMA
C
di Gionata Agisti
olpo di scena in tema di moschea. Negli ultimi giorni, si è
affacciata alla ribalta una nuova proposta proveniente dal
presidente del Comitato bocce, Franco Stabilini. Quest’ultimo, che
gestisce il bocciodromo di via Indipendenza, ha avanzato la possibilità che il
luogo di culto dei musulmani si insedi
nell’impianto. Qui, infatti, si trova una
pista sopraelevata, di oltre 300 metri
quadrati, isolata e con tanto di servizi
igienici.
La proposta di Stabilini non è disinteressata visto che, in questo modo, l’impianto potrebbe beneficiare di entrate
sicure, per poterne sostenere i costi.
Una prima risposta è arrivata dall’assessore all’Urbanistica, Matteo Piloni: da
parte sua sembra esserci una disponibilità a prenderla in considerazione questa
ipotesi. L’impressione è che una soluzione di questo tipo, se è vero che implica
un passo indietro rispetto al progetto di
un vero e proprio centro culturale in via
Milano, potrebbe però rappresentare
un’occasione per levare le castagne dal
fuoco all’amministrazione comunale
cherischia di vedere incrinato il proprio
rapporto con gli elettori.
Che dice la minoranza che ha fatto
fronte comune contro la moschea? Tino
Arpini, di “Solo cose buone per Crema”
rompe il fronte dell’opposizione: «La
proposta del gestore dell’impianto del
bocciodromo di ospitare i musulmani
per la preghiera, corrisponde pienamente alle indicazioni che, personalmente,
11
Sabato 28 Febbraio 2015
Solo Tino Arpini è favorevole nel centrodestra. Giossi (Pd) si mostra scettico. FI: è «una boutade»
Moschea al bocciodromo, pareri
ho sempre suggerito alla politica che
governa la città, in alternativa alla costruzione di una moschea o, peggio, di
un centro culturale arabo. Infatti, un luogo pubblico, capiente e controllato, utilizzato in promiscuità con altri servizi di
pubblica utilità, regolamentato da orari
di apertura e chiusura, accessibile facilmente dalle forze dell’ordine, attenua
quelle preoccupazioni di sicurezza, che
denunciamo da sempre, per tutta la nostra città e per la stessa comunità islamica che abbia onestamente in animo il
desiderio di esercitare il culto».
Quella del capogruppo di Forza Italia,
Simone Beretta, è invece una posizione
molto scettica: «Reputo il tutto una boutade. L’unico che sembra averla presa
sul serio è l’assessore Piloni. Per cui,
attendiamo sue illuminazioni in merito.
MoVimento 5 stelle: referendum per dire sì o no alla musalla
Il M5S ribadisce di essere l'unica forza politica che ritiene che, su questioni di fondamentale importanza, siano i
Cittadini a doversi esprimere e non debba essere una amministrazione pro-tempore a prendere decisioni che avranno un impatto sulle generazioni a venire.
A beneficio degli smemorati e degli incoerenti, vogliamo
sottolineare come circa 4 anni fa, durante la Giunta Bruttomesso e ancora prima di entrare in consiglio comunale, il
M5S Cremasco avesse chiesto la modifica dello statuto
comunale, con l'introduzione dei referendum abrogativo,
consultivo e propositivo vincolante per l'Amministrazione
comunale. Al tempo non abbiamo notato grande entusiasmo da parte di tutte le forze politiche, comprese quelle
che ora lo chiedono a gran voce. Cambio d’opinione, opportunismo o ipocrisia?
Per quanto concerne la richiesta della maggioranza di
sedersi attorno ad un tavolo e proporre l'area migliore tra
quelle esistenti per la realizzazione della musalla, rispondiamo che il M5S si è già seduto al tavolo istituzionale
della commissione ambiente e territorio ed abbiamo già
chiesto esplicitamente perché le aree esistenti e attualmente previste dal PGT non andassero bene: la risposta
però non è mai pervenuta. A distanza di mesi si apprende
che il motivo per cui le due aree pubbliche esistenti non
sarebbero adatte è l'eccessiva vicinanza ad altri luoghi di
culto. E quindi? Da quando questo sarebbe un problema?
Quali sarebbero le conseguenze negative? Perché realmente non si possono prendere in considerazioni le aree
già previste nel PGT?
Premesso che la maggioranza dovrebbe saper garantire
la massima trasparenza e non aver paura del confronto
con le altre forze politiche e i cittadini, avendo vinto le elezioni, spettano a lei onori, ma anche gli oneri, del governo
della città. Riteniamo, pertanto, grottesco che la Giunta
cerchi ora di coinvolgere le minoranze, al fine di scaricare
su di loro il malcontento per una decisione che la Cittadinanza non gradisce, dal momento che è stata scientemente tenuta all’oscuro sulle intenzioni di governo della città.
Per quanto mi sforzi, non riesco a trovare un senso a questa proposta del presidente del comitato bocce. Mi sembra un
gesto disperato, alla ricerca di soldi per
pareggiare il proprio bilancio».
Dubbi sulla concretezza di quest’ipotesi li nutre anche Antonio Agazzi, di
«Servire il cittadino». «Non so quali ragioni muovano Stabilini a formulare questa proposta. Può anche essere che ci
sia anche la volontà di aiutare l’amministrazione comunale a risolvere una situazione molto critica, in cambio di lavori di manutenzione al bocciodromo. Tuttavia, a parte ciò, abbiamo sempre sostenuto che il problema non è mai stato
quello di offrire ai musulmani di Crema
un luogo per pregare».
Ed ecco le perplessità di Laura Zanibelli, del Nuovo Centrodestra: «Se la
proposta di Stabilini sia seria o meno ce
lo deve dire lo stesso Stabilini, così come spetta all’assessore Piloni farci sapere se la considera tale. Certo, non è immediato capire come si possa conciliare
un’attività sportiva, come il gioco delle
bocce, con un’attività religiosa. Diciamo
che, al momento, è ancora tutto un po’
aleatorio. Resta anche il fatto che la comunità islamica non ha chiesto un semplice luogo di preghiera ma un Centro
culturale e, quindi, bisogna vedere se è
disposta a tornare sui suoi passi».
Nello stesso centrosinistra, comunque, c’è chi invita alla prudenza. Gianluca Giossi, capogruppo del Pd, non nasconde infatti qualche titubanza: «Sì,
potrebbe essere un’alternativa, ma va
valutata. Se si trattasse della mia chiesa,
come cristiano, sinceramente non la
considererei una soluzione molto idonea». a gente dovrebbe cogliere l’importanza di una soluzione di questo tipo».
Alberto Torazzi, consigliere della Lega
Nord, è preoccupato che non si faccia
confusione: «Noi vogliamo il referendum.
Se l’idea fosse sempre quella di istituire
un Centro culturale islamico, moschea o
musalla, non ci interessa il luogo dove
dovrebbe sorgere. Riteniamo che a
esprimersi debba essere la cittadinanza.
Per il resto, nessuno ha mai impedito alla
comunità islamica di pregare liberamente, come tuttora succede all’interno di
spazi comunali».
Martedì prossimo
Magdi Allam
al Sant’Agostino
Il Club socio culturale «Forza Silvio Crema 1», invita martedì 3 marzo
alle ore 21, nella sala Pietro da Cemmo a Crema alla presentazione del
libro: «Non perdiamo la testa: il dovere di difenderci dalla violenza
dell’Islam». Sarà presente l’autore:
Magdi Cristiano Allam. Introdurrà
l’incontro Gianmario Donida, presidente del Club Forza Silvio Crema
1. Condurrà l’intervista all’autore:
Antonio Guerini, giornalista de «La
Provincia».
Il recente dibattito sulla necessità
o meno di una moschea a Crema, fa
sentire i cittadini coinvolti e richiede
molteplici momenti di riflessione e
di partecipazione e il Club «Forza
Silvio Crema 1» attraverso questo
incontro intende dare un ulteriore
contributo all’approfondimento.
Madgi Cristiano Allam, ex vicedirettore del Corriere della Sera, giornalista e politico, presentando il suo
libro pubblicato con «Il Giornale»,
porterà il suo punto di vista relativamente all'islamizzazione dell'Occidente, al pericolo del fondamentalismo islamico di casa nostra e all'assenza di un Islam moderato.
Una gardenia contro
la sclerosi multipla
Il banco piange, si cambia
Il 7 e l’8 marzo per la Festa della Donna DON(n)A la
Gardenia di Aism. Aiuterai la ricerca sulla sclerosi multipla Dona 2 euro alla ricerca al 45599 dal 23 febbraio al
15 marzo.
L’Italia è un paese ad alto ‘rischio’ di SM: • 1 diagnosi ogni 4 ore • 72.000 persone con SM in Italia, 2,3 milioni nel mondo. Un milione di questi ha la forma grave di
SM: 25 mila gravi solo in Italia • 2.000 nuovi casi all’anno, con una netta prevalenza tra donne e giovani • 4 per
100.000 abitanti la sua incidenza • tra i 20 e i 40 anni la
fascia d’esordio. un caso su 20 di sclerosi multipla insorge prima dei 16 anni di età • 2,7 miliardi di euro il costo
totale annuo della SM in Italia
Sono i numeri della Sclerosi multipla. Malattia che
colpisce le donne due volte più degli uomini. Cronica,
imprevedibile, spesso progressivamente invalidante e
prevalentemente femminile, per la quale ancora non esiste una cura risolutiva. Nei giorni 7 e 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, la Gardenia di AISM torna
in oltre 4.000 piazze. Ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento dei
progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le
persone colpite da Sclerosi multipla, in particolare per le
donne a cui questa manifestazione è dedicata.
Per pareggiare il bilancio di parte corrente in profondo rosso di
2.800.000 euro, l’amministrazione
comunale - secondo il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta
- aprirà due fronti. Il primo è quello
di un’«azione straordinaria di recupero arretrati 2010-2014 di IciImu». Una «una tantum» - come
avevamo già anticipato la settimana scorsa –che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) portare nelle
casse comunali 2 milioni circa di
euro. «E’ troppo banale chiedersi»
aggiunge Beretta, «perché tutto
questo non sia stato messo in
cantiere prima di aumentare le tasse in modo irriflessivo ed imprudente mettendo ingiustamente le
mani nel portafoglio di onesti contribuenti ed annullando di fatto
anche gli 80 euro di renziana memoria, peraltro assegnati non certo alle persone e famiglie più in
difficoltà».
Da una parte, quindi, questa
amministrazione sta mettendo da
anni le mani nelle tasche dei cremaschi con lo sconsiderato aumento della pressione fiscale, senza avere mai il coraggio di tagliare
le spese o far pagare i servizi il
giusto con il risultato che qualcuno si gode i servizi che tutti siamo
costretti a pagare. Dall’altra parte,
per recuperare gli 800mila euro
che mancano a pareggiare i coti di
2.800.000 euro, avverte il capogruppo di Forza Italia, «questa amministrazione vuole far cassa con
le multe».
«Incomincio a sospettare» dice
Beretta, «che la scelta di approva-
Beretta denuncia: «Il Comune vuole pareggiare il bilancio con le multe»
Simonr Beretta
re il bilancio entro la fine di marzo
sia determinata dalla necessità di
avere a disposizione soldi per installare» alcuni autovelox «in tangenziale. E pensare che quando
l’attuale maggioranza politica era
in minoranza, Sel e Bordo in particolare, soleva criticare l’eccesso
di entrate da contravvenzioni».
Ma, a differenza del passato, «oggi
la situazione economica è completamente diversa; la qualcosa
dovrebbe far ritenere che è una
pessima scelta il tentativo di fare
cassa in questo modo scegliendo
deliberatamente di farlo. In un
periodo come quello che stiamo
attraversando ci vuole più buon
senso, meno repressione e più
prevenzione».
A ciò, purtroppo, s’è ridotta
questa amministrazione orami
sempre più in carenza di partecipazione, sostiene Forza Italia.
«Non potendo più aumentare le
tasse già al massimo consentito
l’unica strada che sono riusciti ad
elaborare sono le sanzioni da codice della strada. Che pena amministrativa». Un altro fatto è certo, avverte Beretta: «Se il prossimo
bilancio è costruito su queste premesse (la «una tantum e le multe
ndr), c’è poco da stare allegri considerato fra l’altro che l’unica certezza in campo è l’incertezza totale delle entrate con tutto quello
che ne consegue sul piano degli
investimenti, evidentemente pari a
zero per il 2015, e con la più totale
delle incertezze anche rispetto alle
spese correnti ragionieristicamente blindate. A farne le spese potrebbero essere non solo i lavori
pubblici ma anche il sociale».
12
L
Crema
Sabato 28 Febbraio 2015
di Gionata Agisti
a felice intuizione del
maestro Mauro Bolzoni, insegnante di
musica alle elementari di Borgo San Pietro,
sta dando i suoi frutti. La sua
proposta - istituire un corso di
coro facoltativo, un pomeriggio
alla settimana, dopo lezione - ha
convinto a tal punto da spingere
anche un’associazione come
l’Asvicom a dare una mano perché l’iniziativa continui a camminare e ad avere ricadute positive
anche sulla resa degli alunni nel
percorso scolastico in generale.
«L’idea mi è venuta, constatando la felicità dei bambini che
dirigo nel coro di voci bianche a
Sergnano» ha spiegato il maestro. «Per questo motivo, ho proposto di organizzare la stessa
cosa anche qui, a Borgo a San
Pietro». A far da mediatore tra
l’Asvicom e la dirigente del circolo didattico Crema 1, Maria
Cristina Rabbaglio, è stata l’associazione genitori di Borgo San
Pietro, presieduta da Maria Luisa Crotti. Grazie a questa collaborazione, l’istituto cremasco e il
coro, in particolare, hanno ottenuto in dono una tastiera, sfoggiata la mattina del 25 febbraio,
nella palestra della scuola.
Per l’occasione, i bimbi delle
tre classi quinte e quelli di terza
Il corso si svolge alle elementari di Borgo San Pietro. Presente il vice presidente, Fabiano Gerevini
Asvicom ha regalato la tastiera al coro
e quarta, iscritti al corso di coro,
si sono esibiti in un concerto
vocale e strumentale - l’accompagnamento era offerto da flauti
dolci, cembalo, tamburello e
triangolo - per ringraziare Asvicom e l’associazione genitori. I
brani selezionati erano dedicati
all’amicizia e alla solidarietà
senza confini geografici e quindi
all’integrazione, essendo diversi
gli alunni di origine straniera che
siedono tra i banchi della scuola
di Borgo San Pietro.
«Grazie a tutti i bambini che si
sono esibiti» è intervenuta la
presidente Crotti. «La vostra
energia è davvero speciale e il
fatto che abbiate cantato sorridendo dimostra la bontà di questo progetto, partito da un’idea
valida e intelligente del maestro
Bolzoni». L’associazione genitori, peraltro, aveva già offerto un
prezioso aiuto all’istituto, finanziando l’ora di integrazione di
musica e permettendo così alle
famiglie di non pagare nemmeno un euro. Ora, tramite questo
suo nuovo interessamento, ha
permesso che si tenesse anche
l’esperimento corale che, al suo
primo anno, può già contare su
oltre cento iscritti.
«Evidentemente, il maestro
Bolzoni ha saputo intercettare
quella che era un’esigenza di
numerosissime famiglie. Per di
più, questo corso ha delle potenzialità molto importanti per
quanto riguarda l’apprendimento in genere. Il lavoro di gruppo,
tipico di una formazione corale,
l’attenzione all’altro e la concentrazione, senza contare il supe-
Poste di Ombriano, chiudono o no?
pubblicitario del Partito Democratico per la raccolta firme di
protesta contro il progetto di sopprimere lo storico ufficio
postale di Ombriano. Sembra quasi che la privazione di un
servizio indispensabile alla vita del quartiere diventi un’occasione propizia per fare pubblicità al partito, proprio nel
momento in cui è in corso il tesseramento».
Ed ecco, dunque, l’invito: «Il Pd, in quanto tale, potrebbe
prodigarsi meglio e direttamente con i suoi rappresentanti
politici, come il senatore Pizzetti, eletto a Crema e sottosegretario nel governo Renzi, perché le firme tanto pubblicizzate, alla fine, serviranno come leva politica per smuovere
verso questi stessi personaggi. Per questo, pur avendo poca fiducia nella efficacia di queste firme tardive, mi sono
attivato anch’io, nel mio ruolo di consigliere comunale, raccogliendo finora 200 firme»
Comune paga i suoi fornitori a 34 giorni
Il Comune di Crema paga con puntualità e regolarità i propri fornitori, in un tempo medio
di 34 giorni, certificato alla direzione centrale della Finanza locale del ministero dell'Interno,
nell'ambito delle nuove regole sui pagamenti, mentre i tempi di pagamento nell’ambito della
pubblica amministrazione italiana oscillano tra un minimo di 92 giorni ad un massimo di 664,
e l’entità dei ritardi mediamente accumulati è circa doppia rispetto alla media europea: 128
giorni contro i 65 dei Paesi Ue. «Abbiamo attivato un circolo virtuoso» dice l’assessore al
Bilancio, Morena Saltini, «che ci consente di liquidare le fatture. Siamo riusciti a eliminare
tutte le posizioni debitorie.
Un'ottima risposta nei confronti dei nostri creditori, che non possono lamentarsi del trattamento ricevuto». Continua l’assessore: «Paghiamo in tempi record, e le medie tendono a
scendere. Con i pagamenti veloci le aziende riprendono ossigeno, in controtendenza con
quanto avviene in molti altri Comuni che rallentano e spostano in avanti i pagamenti per lavori già fatti mettendo in difficoltà le imprese del territorio. La velocità di pagamenti e liquidazioni è oggetto di continuo monitoraggio da parte degli uffici, che pongono in essere tutti
gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo i tempi di spesa».
Arte e solidarietà al teatro San Domenico
Grande spettacolo il 7 marzo alle ore 21,00 al teatro San Domenico di Crema. Artisti di
chiara fama hanno infatti risposto con slancio e generosità ad un invito della Ccsvi nella
sclerosi multipla Cremasca per un fine benefico (Insufficienza venosa cronica cerebro spinale nella sclerosi multipla e Associazione per la Sclerosi Multipla ). Sotto la direzione del
famoso direttore d’orchestra statunitense M° Robert W. Butts, che tra l’altro dirigerà anche
una sua composizione musicale come prima mondiale assoluta dal titolo «Saturnalia
String», andrà in scena «La serva padrona» di Giovanni Battista Pergolesi.
Sul palco si esibiranno la soprano polacca Dominika Zamara nelle vesti di Serpina, che
ha di recente anche registrato un DVD di musica sacra con l’accademia Certosa in una
Chiesa del cremonese.
Accanto a lei ci saranno il basso Alessandro Colombo nelle vesti di Uberto e l’attore e
regista Gianluca Mancuso che interpreterà Vespone . L’orchestra che accompagnerà le
esibizioni dei cantanti è costituita dal Quartetto Moody. Lo spettacolo , che è a offerta libera
e di sicuro valore, servirà a finanziare i servizi a favore dei portatori di sclerosi multipla e
malattie genetiche del Cremasco ed in particolare i trasporti che saranno effettuati grazie al
pulmino da alcuni giorni in dotazione alla ccsvi nella SM di Crema
natalizia. Sappiamo, per i riscontri che abbiamo avuto, che la vostra esibizione ha riscosso molto
successo tra il pubblico, per cui,
quando la presidente Crotti ci ha
proposto di donarvi una tastiera,
l’abbiamo ritenuta un’ottima occasione per ringraziarvi di cuore».
Per di più, lo stesso Gerevini si è
ripromesso di coinvolgere nuovamente il coro di Borgo San Pietro,
quando Asvicom organizzerà
nuovi eventi di festa. Il primo di
questi è previsto per il prossimo
maggio.
Intraprendere, è iniziata
la fase finale del concorso
Più ottimista Bordo, più pessimista il sindaco. Arpini polemico
Dopo avere perso il tribunale e con l’ospedale a rischio
autonomia, per l’ammonistrazione comunale di Crema sarebbero un duro smacco vedersi chiudere anche le poste a
Ombriano, con Renzi al governo sostenuto da Pd e Sel, i
principali partiti di maggioranza anche a Crema. Ed è per
questo che nel centrosinistra locale si cerca disperatamente
di salvare il salvabile. Il deputato Franco Bordo di Sel ha
comunicato di avere incontrato Alessio Beltrame, capo della
segreteria del sottosegretario Antonello Giacomelli che si
occupa in prima persona, per conto del governo, del Piano
strategico di Poste. Con lui ha protestato per la chiusura di
oltre mille uffici postali in tutta Italia, tra cui quello di Ombriano. «Beltrame» racconta Bordo, «sorpreso per la mia esposizione del "caso Ombriano", si è reso disponibile a verificare personalmente la situazione. Oggi non ho trovato la porta
chiusa».
Protesta anche il sindaco contro il suo partito al governo.
Scrive, infatti, Stefania Bonaldi: «Avendo appreso incredula
e con sgomento la volontà di Poste Italiane di chiudere l’ufficio postale di Ombriano ho chiesto un urgente incontro per
chiarimenti in merito... Ho manifestato il mio fermo e totale
disappunto per la decisione… constato con rammarico che
al di là della cortesia istituzionale, i vertici provinciali di Poste Italiane non hanno mostrato una concreta disponibilità a
riconsiderare l'ipotesi di chiusura».
Nella questione è intervenuto anche Tino Arpini, consigliere di «Solo cose buone per Crema». Che ha detto: «Spiace a me, e a tante persone, vedere un insistente battage
ramento dell’iniziale timidezza,
sono qualità che, una volta sviluppate, rivestono un ruolo molto importante anche nella restante attività scolastica».
Soddisfazione e applausi anche da parte del vice presidente
di Asvicom, Fabiano Gerevini:
«La serietà e l’impegno dell’istituto di Borgo San Pietro ci sono
noti da tempo. Come Asvicom,
abbiamo già avuto modo di avvalerci della collaborazione di questo coro di voci bianche, in occasione della nostra manifestazione
Sono stati selezionati gli studenti finalisti della decima edizione del Concorso
Intraprendere 2013-2015. Dei 1.840 studenti partecipanti alla prima fase del
progetto, sono stati ammessi alla fase
finale coloro che hanno dimostrato più
spirito di iniziativa e attitudine.
Ora siamo alla fase finale del progetto. L’obiettivo è l’ideazione e l’elaborazione - da parte di gruppi composti da
un massimo di 3 studenti - di un progetto imprenditoriale con il quale partecipare al concorso (i progetti saranno giudicati da una giuria composta da imprenditori associati alla Libera artigiani di
Crema). Gli studenti, a questo punto,
dovranno partecipare a un percorso
formativo di 10 ore durante il quale acquisiranno le conoscenze e le competenze utili per individuare un’idea imprenditoriale («Business Idea» di 5 ore) e
progettarne la realizzazione («Business
Plan» di 5 ore). La fase finale è iniziata
martedì 10 febbraio e si concluderà lunedì 30 marzo 2015. Gli incontri di terranno presso la sala del Consiglio ed il
Centro di formazione della Libera artigiani. La cerimonia di premiazione dei
migliori progetti è stata programmata
per sabato 9 maggio ore
Il Concorso Intraprendere 2013-2015
si è potuto realizzare solo grazie al contributo della Libera Associazione Artigiani (presidente Marco Bressanelli) e
l’Associazione Intraprendere (presidente
Andrea Bergami). Gli sponsor principali: Associazione Popolare Crema per il
Territorio (presidente Giorgio Olmo),
Banca Cremasca (presidente Francesco Giroletti) e Camera di Commercio
di Cremona (presidente Gian Domenico
Auricchio), Linea Gestioni srl (presidente Bruno Paggi), Achitex Minerva (amministratore delegato Giorgio Pagliari),
COIM spa (presidente onorario Mario
Buzzella) e Landoll srl (sales manager
Fabrizio Luca Ascoli)
Il Concorso Intraprendere è finalizzato a sviluppare un’intraprendenza ed
uno spirito imprenditoriale socialmente
responsabili premiando i migliori progetti imprenditoriali elaborati, al termine di
un originale percorso di orientamento,
formazione e motivazione, da studenti
frequentanti gli ultimi due anni delle superiori della provincia di Cremona.
Primo premio per Fabiano Venturelli
e mostra “Universo Donna” a Bagnolo
Fotografia e sport, un connubio
che da sempre si rivela vincente.
Fra le foto inviate a gli organizzatori
dello SPORT AWARDS BERGAMO
INTERNATIONAL FICTS FESTIVAL
ne sono state selezionate 20 e fra di
esse ne spiccano due realizzate dal
cremasco Fabiano Venturelli, una
dedicata al nuoto nel Paratriathlon
e l'altra dal titolo Come sempre,
grande occhio da parte di Venturelli
nel cogliere i momenti migliori di
una gara sportiva.
La premiazione del concorso,
organizzato da Associazione Festival Internazionale del Cinema e Teamitalia, si è svolta a Bergamo lo
scorso 23 febbraio. Nell'occasione
Fabiano Venturelli è salito sul gradino più alto del podio con la foto
intitolata “Paratriathlon” fra gli applausi del pubblico presente in sala. Questa la motivazione della giuria che ha decretato la foto vincitrice: »Lo scatto rappresenta lo sforzo
e il grande impegno del mondo
paralimpico catturando perfettamente l’intensità della prestazione,
grazie ad un’ottima nitidezza
dell’immagine».
La fotografia «La gioia al traguardo» sarà esposta anche alla mostra
fotografica «Universo Donna» che il
Fotoclub Ombriano-Crema proporrà presso il Centro culturale di Bagnolo Cremasco in occasione della
festa dell'8 marzo.
Appuntamento per mercoledì 4
marzo per l'inaugurazione (alle ore
20.30), mostra visitabile tutte le sere fino a domenica 8: sabato anche
dalle 10 alle 12, domenica in orario
10-12 e 16-18.
L
Crema
a notizia ha tenuto banco tutta
la settimana su Internet e in
città. Se ne è parlato in famiglia, nei luoghi di lavoro, nei
bar. Ai più è sembrata incredibile. Venti persone circa, per 40 minuti,
hanno protestato davanti agli uffici della
Caritas in viale Europa. Volevano soldi
in tasca loro, vestiti nuovi e si sono lamentati del cibo. In poche parole, hanno chiesto di poter spendere direttamente loro in sigarette e telefonate i 35
euro al giorno che lo Stato passa alle
organizzazioni che si occupano del vitto
e dell'alloggio di questi stranieri.
Altri hanno fatto presente di non volere più abiti usati, ma vestiti nuovi. Le
proteste hanno toccato anche il cibo:
questi stranieri chiedono che sia inserito nel menù del pranzo quotidiano il
pollo e il riso. E’ arrivata anche una volante della polizia per controllare la situazione, poi il gruppo è rientrato nelle
aule dove viene insegnata la lingua italiana.
La Caritas ha lanciato acqua sul fuoco. In un momento in cui a Crema si
paga il massimo delle tasse e c'è crisi,
la notizia che dei profughi - che costano, a testa, mille euro circa al mese protestino per poter spendere i soldi in
fumo e telefono sarebbe come accendere una miccia. Ed ecco il comunicato
che ha voluto sgonfiare il caso: «In merito alle notizie relative ad una “protesta
inscenata da alcuni richiedenti asilo
davanti alla sede della Caritas diocesana” si offrono alcune brevi puntualizzazioni al fine di dare la giusta dimensione
a quanto accaduto e non alimentare
versioni parziali o in alcuni casi false
che anche in queste ore stanno dando
vita a preoccupanti reazioni sui social
network».
«Le forze dell’ordine» spiega la Caritas, «sono state contattate solo per garantire la sicurezza dei passanti e degli
stessi richiedenti asilo in un punto della
strada molto trafficato, specialmente in
13
Sabato 28 Febbraio 2015
Chiedono di spendere direttamente i 35 euro dello Stato, vogliono vestiti nuovi e si lamentano del cibo
Protesta davanti alla Caritas
un giorno di distribuzione alimenti agli
indigenti come è il mercoledì; non ci
sono stati atti di violenza né minacce di
alcun tipo, le rimostranze di alcuni (una
minoranza, altri erano in classe) rientrano né più né meno nel rapporto educativo e di percorso che in molte altre occasioni ha riguardato, riguarda e riguarderà anche ospiti italiani, spesso affonda le radici anche in differenze culturali,
di comprensione (ci sono anche ragazzi
analfabeti) e linguistiche che rendono
più complicato per alcuni capire il contesto in cui si trovano. In particolare
l’oggetto delle loro richieste era relativo
al capire il perché, a seconda dei territori in cui sono ospitati (alcuni di loro
hanno contatti parentali o amicali con
richiedenti accolti in altre zone d’Italia),
possono esserci differenze nelle regole
e modalità di accoglienza»
E ancora: «Non mancheranno, come
del resto avviene dall’inizio dell’esperienza con i profughi, occasioni di maggiore approfondimento attraverso articoli (peraltro rintracciabili sul sito della
Caritas), interviste o incontri pubblici nei
quali entrare maggiormente nel dettaglio della questione “accoglienza profughi” ed evitare pericolosi “incidenti in-
formativi” (il più grosso riguarda la richiesta di gestire direttamente 35 euro
giornalieri da parte dei profughi, importo confuso con il cosiddetto “pocket
money” di 2,50 euro per convenzione
destinato direttamente agli stessi); ad
oggi, considerato anche il delicato periodo storico che stiamo vivendo, è forte la necessità di non lasciare che si
strumentalizzi una questione così complessa affrontandola con superficialità,
opportunismo o malafede».
A questo proposito c’è stata una
precisa presa di posizione della Lega.
«La protesta di fronte alla Caritas di
Crema da parte di un gruppo di immigrati che chiedevano un menu diverso e
soldi per comprare le sigarette la trovo
assolutamente irrispettosa nei confronti
di tutti i cittadini italiani che con i soldi
delle proprie tasse stanno mantenendo
migliaia di clandestini. Infatti, ciascun
immigrato costa alle tasche degli italiani
circa 33 euro al giorno, il che significa
1.000 euro al mese per ogni persona
che arriva illegalmente sul suolo italiano. Un costo assolutamente insopportabile per le casse dello Stato e per i
cittadini italiani già vessati da un fisco
canaglia».
E ancora continua il comunicato firmato dal segretario leghista del Cremasco, Andrea Bombelli: « La protesta per
avere un menu diversificato o per comprare le sigarette è una conclamata
mancanza di rispetto verso gli italiani, in
particolare verso tutti quei cittadini che
con fatica e sacrificio cercano di arrivare alla fine del mese tagliando al massimo le spese del proprio bilancio familiare». Infine: «Voglio ricordare a questi
manifestanti e a tutti coloro che fingono
di non saperlo, che prima dei diritti vengono i doveri. Sempre più spesso qualcuno dimentica che per far sì che una
comunità funzioni con efficienza e giustizia è necessario che tutti, compresi
gli ultimi arrivati nel nostro paese, contribuiscano pagando le tasse e lavorando. Solo una volta che queste due irrinunciabili condizioni saranno state soddisfatte, allora ci sarà spazio per reclamare le proprie pretese. In caso contrario, nessuno vincola queste persone a
rimanere sul nostro territorio».
Mostra: Anfaas in visita
Bcc di Adda e del Cremasco: 20 milioni alle imprese a «Visì e luntà dal Sère»
«Ripartiamo con...», per contribuire al nuovo avvio dell’economia del territorio
Sulla base del successo riscosso dall'iniziativa «Ripartiamo con…», messa in campo
dalla Cassa Rurale lo scorso
autunno, al fine di contribuire
alla ripartenza dell’economia del
territorio, la Bcc ha voluto proseguire nell’impegno a sostenere famiglie e imprese con un
secondo plafond, anch’esso di
20 milioni di euro, sempre a
condizioni di assoluto favore.
La Bcc dell'Adda e del Cre-
Il presidente Giorgio Merigo
masco-Cassa Rurale, anche attraverso questa nuova e importante iniziativa, vuole continuare
a testimoniare la propria vicinanza e prossimità alle attività
imprenditoriali dei vari settori
produttivi, alle famiglie e a tutte
le realtà del tessuto socio-economico delle nostre comunità.
Questa iniziativa vuole consolidare, con proposte efficaci e
concrete, l’importante ruolo ricoperto dalle banche di Credito
cooperativo a sostegno delle
comunità locali.
Basti pensare che le 4 Bcc
della provincia di Cremona, in
questi momenti di difficile crisi
economica, hanno continuato a
sostenere con grande impegno
le famiglie, il settore del volontariato e delle piccole e medie
imprese (per esempio la quota
di mercato nei finanziamenti
erogati alle PMI della provincia
ha toccato il 30%).
«Luoghi del cuore»: Crema è 35esima in Italia
Si è conclusa mercoledì 18 febbraio la VII edizione
de «I Luoghi del Cuore», il censimento dei luoghi italiani
da non dimenticare (con l'intento di salvarli dal degrado, valorizzarli e proteggerli) promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Importanti i numeri:
1.658.701 segnalazioni pervenute al FAI da tutta Italia,
20.027 luoghi votati, 4.712 comuni coinvolti, 276 comitati attivati. Ma importanti soprattutto i dati che riguardano Crema: 6.210 voti raccolti che hanno posizionato
la nostra città al 53esimo della classifica generale.
«Un risultato entusiasmante» ha detto l’assessore
Fabio Bergamaschi, che attesta come il gioco di squadra e la condivisione degli obiettivi paghino. «Siamo
riusciti a far innamorare i cremaschi del progetto per la
tutela del Torrion di Porta Serio e delle Mura Venete. Il
mio è un ringraziamento sincero per tutti coloro che si
sono spesi per questo risultato ed un invito a proseguire nella proficua collaborazione».
Il Fianco, o Torrion, di Porta Serio sorge a Crema a
lato e in difesa di uno dei due storici ingressi principali
alla città ed è inserito all'interno di un'intensiva area
urbanistico/difensiva che nel corso dei secoli ha subito
molte trasformazioni. Il Torrione è stato realizzata alla
fine del XV sec. per volontà del podestà Bernardo Barbarigo.
Un gruppo di ragazzi accompagnati dagli educatori Anfaas di Crema si sono recati in visita alla mostra fotografica «Visì e luntà dal Sère» in corso presso la sala Agello del Sant’Agostino. L’entusiasmo e
l’interesse suscitato nei visitatori, di fronte ad immagini di flora e
fauna locale, hanno reso la visita piacevole e ricca di spunti e curiosità circa le modalità di scatto delle foto naturalistiche esposte, l’
affascinate scoperta di specie ornitologiche e sulla biodiversità ancora presente in ambienti naturali del nostro territorio. La sezione
dedicata alle fotografia da tutto il mondo ha appagato la loro curiosità
soffermando i loro sguardi increduli sui soggetti più attraenti che
abitano le savane i deserti e le steppe, e che da sempre affascinano
l’uomo per la loro biologia la loro bellezza ed il lo comportamento.
La mostra rimane aperta ancora fino al 1° marzo nei giorni feriali
solo per i gruppi organizzati e le scolaresche mentre sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo la mostra è aperta al pubblico dalle 10
alle 19 con orario continuato .
Marocchino arrestato:
riforniva di droga i tossici
Festa della donna a Bagnolo: mostra, uncinetto, autodifesa
L'Amministrazione comunale
di Bagnolo e la commissione
Cultura, in occasione della ricorrenza dell' 8 marzo propongono
un percorso articolato che coinvolga il più possibile la componente femminile del paese, senza per questo essere indirizzato
solo a loro. Il percorso offre,
senza nulla togliere alla festa
della mimosa e al desiderio del-
le donne di ritrovarsi insieme l'8
marzo, uno sguardo sulla quotidianità che, troppo spesso, ci
parla di donne sopraffatte.
La proposta si sviluppa in tre
serate: mercoledì 4 marzo, ore
20.30, inaugurazione della mostra fotografica «Universo donna» in collaborazione con il Foto
Club Ombriano. La mostra sarà
visitabile anche sabato 7 (10-
12) e domenica 8 (10-12 e 1618). Ore 21 incontro «Una storia
a lieto fine»: Relatrice Vanya Tomella.
Giovedì 5 marzo ore 20.30:
dimostrazione pratica ed esposizione dei lavori di uncinetto e
maglia delle donne che si ritrovano al Centro Culturale e dimostrazione pratica ed esposizione
dei lavori di hobbystica e creati-
vità di Veronica Perra, creare
ed abbellire il materiale da riciclo. Venerdì 6 marzo ore 20.30:
dimostrazione di autodifesa
femminile, dimostrazione ed
esposizione di cucito e ricamo,
e di stencil su tela delle donne
che si ritrovano al Centro Culturale. Tutti gli appuntamenti si
svolgeranno al Centro Culturale
in piazza Roma.
Lo stavano controllando perché avevano il sospetto che rifornisse
di droga alcuni tossici e così quando l’uomo è spuntato nei pressi di
un campo sportivo di Brignano Gera d’Adda, i carabinieri di Crema
hanno deciso di intervenire. L’hanno fermato l’uomo, un marocchino
di 36 anni senza fissa dimora. Allo straniero hanno trovato in tasca 10
grammi di hascisc e tre di cocaina, divisi in dosi, oltre a 100 euro.
L’uomo era ricercato in quanto condannato in via definitiva per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio: deve scontare
quattro anni, nove mesi e 14 giorni per una sentenza emessa dal tribunale di Brescia nel giungo del 2012. Il marocchino è stato accompagnato nel carcere di Bergamo.
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Sabato 28 Febbraio 2015
INAUGURA MOSTRA DI PIGOZZI
Oggi, sabato 28 febbraio, verrà inaugurata presso il Museo Diotti la mostra “Immagini postume” di
Guglielmo Pigozzi. In occasione
dell’inaugurazione, prevista per le
ore 17, verrà presentato un nuovo
video in cui Pigozzi stesso, sollecitato dalle domande del curatore Valter Rosa, illustra le opere esposte.
Si tratta della prima esposizione della nuova stagione del Museo Diotti, una mostra fotografica dell’artista mantovano nato a Viadana nel
1955. I lavori più recenti che saranno esposti in mostra (grandi opere
su tela tra fotografia, elaborazione
digitale e pittura) costituiscono una
ricerca sul paesaggio urbano e industriale contemporaneo dove i luoghi si caricano in senso espressivo e
talora drammatico attraverso un’accorta manipolazione di luci e colori.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 22 marzo.
SI INAUGURA LA SEDE ANMIL
Nella mattinata di oggi, sabato
28 febbraio, alle ore 10, verrà inaugurata la nuova sede Delegazionale dell’Anmil (Associazione fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro),
presso il Consorzio Casalasco Servizi Sociali di Via Corsica 1 a Casalmaggiore.
Interverranno per l’occasione il
Sindaco di Casalmaggiore Filippo
Bongiovanni, il Consigliere Regionale Carlo Malvezzi, autorità locali, rappresentanti delle maggiori ditte
del territorio Casalasco nonché soci
e non soci dell’Associazione.
CASALMAGGIORE
Cavazzini, tempo tiranno
Si è dimessa troppo tardi da sindaco di Drizzona ed è decaduta a Piadena. E mancano meno di 90 giorni all’election day
P
di Vanni Raineri
iadena si ritrova di colpo senza
sindaco. Niente a che vedere
con Viadana, dove da mesi amministra il commissario, qui il
sindaco non è stato sfiduciato
dai suoi consiglieri, ma dal Tribunale.
Di fatto non ha pace il Comune, dopo
la necessaria sostituzione del compianto
sindaco Tosatto con Cavenaghi, sino alle
elezioni della scorsa primavera. Elezioni
che sono state invalidate per il motivo che
Ivana Cavazzini, che le aveva stravinte,
ha rassegnato oltre il termine previsto le
dimissioni da sindaco di Drizzona. Dunque è stata dichiarata decaduta, accogliendo il ricorso presentato dai candidati
consiglieri dell’opposizione.
I cittadini a questo punto attendono di
conoscere la decisione del sindaco, che
ha davanti a sé due strade: o il ricorso
oppure l’indizione di nuove elezioni, lasciando spazio nel frangente al suo vice
Elisa Castelli. Proprio per oggi attorno a
mezzogiorno, dopo l’incontro tra le due
amministratrici, è attesa la decisione, che
ovviamente verrà comunicata prima alla
giunta comunale.
Una decisione tutt’altro che semplice.
La tentazione, visto l’ampio margine con
cui ha vinto la tornata elettorale, è quella
di andare al voto al più presto, il problema
è che anche in questo caso il tempo è tiranno: per indire nuove elezioni sono necessari 90 giorni, che partono dal recapito
del dispositivo della sentenza al Comune,
il che non è ancora avvenuto. Se come
paventato l’election day sarà il 17 maggio
non ci sono i tempi per inserirsi, e nemmeno se slittasse al 24. Considerato poi
che in base alla spending review viene
individuata una sola data all’anno per votare, ecco che il rischio assai concreto è
di non poter andare al voto, qualunque sia
la decisione della Cavazzini, prima della
primavera del 2016.
E sino ad allora che succederà? In caso di ricorso (importante sarà anche la
sentenza del caso Torchio, assai simile,
atteso a Mantova, ma quando arriverà?)
in appello il sindaco potrebbe avvalersi
della sospensiva (che però non è automatica, solo probabile, devono essere accol-
AUSERINSIEME, PRANZO SOCIALE
GUSSOLA - Il circolo AuserInsieme di Gussola invita tutti i propri associati questa sera alle ore 21 presso
il centro culturale di Gussola a trascorrere un fine settimana in compagnia giocando a tombola. Da segnalare che domani, domenica 1 marzo,
lo stesso circolo organizza il pranzo sociale presso l'agriturismo Corte
del Re a Recorfano di Voltido: ritrovo presso il ristorante alle ore 12.30
per l'aperitivo. Chi desidera partecipare deve comunicarlo a Nadia Reggi e a Graziella Zanoni.
Ivana Cavazzini con il gruppo che l'ha sostenuta nella primavera del 2014
ti gli “urgenti motivi”) e mantenere sino
alla sentenza definitiva la carica di primo
cittadino, ma sui tempi ovviamente si rischia di andare per le lunghe, provocando
magari esborsi economici e contrarietà di
una cittadinanza sin qui al suo fianco. Se
invece si accetterà la decisione del Tribunale di Cremona, a capo dell’amministrazione salirà il vice sindaco Elisa Castelli
(anche da qui l’incontro di stamattina per
valutare la situazione assieme), con Ivana
Cavazzini che dovrà rinunciare alla carica,
a con questa anche al ruolo importante
che riveste nell’Anci (associazione dei
piccoli comuni), dove è coordinatrice regionale, oltre che alla carica di consigliere
provinciale: entrambe le cariche discendono infatti da quella di sindaco.
Sversamento chimico, timori poi rientrati
Alcuni cittadini hanno notato una sostanza biancastra in via delle Salde: era bicarbonato d'ammonio. Valori nella norma
COMMEDIA DELL’AVIS TEATRO
SCANDOLARA RAVARA – Secondo appuntamento con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas
dal rider” proposto dal Circolo AcriBassa di Gussola in collaborazione con i Comuni di Gussola e Scandolara Ravara. Domani, domenica
1 marzo, presso la Sala Polivalente di Scandolara ad esibirsi sarà la
compagnia Avis Teatro di Casalmaggiore, con la commedia “Casa
di bambola? Mei costa!” di Giancarlo Loffarelli.
[email protected]
Lo sversamento con la sostanza biancastra
Uno sversamento nei fossi
di Casalmaggiore, vicino alla
zona di via delle Salde, ha allertato alcuni cittadini che hanno subito contattato sia la Polizia Locale sia le Guardie Ecologiche Volontarie che l’Arpa,
prontamente intervenute. E’
accaduto nel pomeriggio di ieri, quando una sostanza bianco
latte (questo il colore a contatto con l’acqua) ha iniziato ad
affiorare in superficie, scorrendo nei fossati laterali alle strade
secondarie.
Da una prima analisi pare
che la sostanza sversata potesse essere bicarbonato
d’ammonio, concentrato lungo
un fronte di circa 300 metri, fin
quasi alla struttura che ospita
le Suore Figlie di Gesù Sofferente, sempre in via delle Salde, vicino anche alla ditta Azotal. Si può parlare più genericamente di sali alcalini precipitati.
Si escludono danni particolari, anche perché il tempestivo
intervento sul posto degli uomini dell’Arpa ha consentito di
ripulire i fossi. Gli stessi uomini
hanno controllato il livello del
Ph dell’acqua, con particolari
strumenti chiamati appunto
piaccametri, rivelando che i valori erano nella norma, ossia
erano inferiori a quelli previsti
dalla vigente normativa. Per
un’analisi più precisa si sarebbe reso necessario un prelievo
alla fonte, per il quale sarebbe
però occorsa la presenza almeno di una autorità. Non sono invece stati effettuati prelevamenti in quanto alle ore 18,
quando l’Arpa è intervenuta,
non era più in atto alcun sversamento. Trattandosi di una
sostanza chimica, comunque,
il fatto ha suscitato una forte
impressione tra i cittadini testimoni, anche per il colore decisamente innaturale dell’acqua
nel fossato di via delle Salde.
Borghesi: a Scandolara tasse alte, perché accantonare 100mila euro?
SCANDOLARA RAVARA - Il capogruppo di minoranza Francesco Borghesi, a nome della lista “Insieme per la
svolta”, ha presentato 4 interpellanze che
verranno discusse in Consiglio comunale. Così motiva l’iniziativa il capogruppo:
“Vedendo che molte decisioni della giunta comunale appaiono alquanto allegre
se non discutibili, in un momento particolarmente grave e di disagio per la cittadinanza, dovuto a una delle più pesanti
crisi economiche di tutti i tempi che ha
colpito indistintamente la maggior parte
dei cittadini, preoccupati nel vedere che
l’attenzione dell’amministrazione è rivolta
esclusivamente al borgo e a eventi culturali non ai bisogni reali della cittadinanza,
chiediamo la risposta scritta e verbale nel
prossimo consiglio comunale”.
La prima richiesta: “Chiediamo una
spiegazione motivata delle scelte sui
fondi di accantonamento (oltre 100.000
€) così come da delibera di giunta n° 29,
in quanto la pubblica amministrazione
non è una società per azioni che deve
produrre reddito e vantaggio degli azionisti! Tale somma si sarebbe potuta spalmare sulle tasse comunali Tasi, Iuc/Imu
evitando di innalzare al massimo le aliquote già in essere sia su edifici civili che
rurali e terreni. Questo avrebbe contribuito a una pressione fiscale meno forte per
il cittadino, aiutandolo di fatto a sopportare questo duro momento e come al
solito si fanno pagare i più deboli!”.
Seconda questione: “Come mai a
fronte di un aumento delle tariffe sulla
raccolta rifiuti, Tari, si è ridotto il servizio
di raccolta del verde? Non è giustificabile
con l’aumento dei costi da parte della
Casalasca, in quanto riducendo il servizio si riduce di una buona percentuale il
costo di raccolta. Come al solito si fanno
pagare i più deboli!”.
E ancora: “Un Natale di ristrettezze,
quello passato, soprattutto per molte famiglie bisognose e tra queste le famiglie
composte da anziani, i quali con misere
pensioni sono costrette a sbarcare il lunario tra questa giungla di gabelle, nemmeno più la soddisfazione di un panettone offerto dall’amministrazione in segno
di riconoscenza per la loro attività nel
nostro paesello! Con tutti quei soldi accantonati per gli azionisti (da punto 1)
non siete riusciti a trovare qualche centinaio di euro per dare loro una piccola
soddisfazione e un segno di riconoscenza. Chiediamo chi sono le famiglie bisognose di questi pochi euro, augurandoci
che non siano le solite già note”.
Infine, il quarto e ultimo punto: “Sono
state nominate le commissioni per le
varie attività e per tutte è stato chiesto
alla minoranza di nominare un suo rappresentante, tranne per la commissione
Ecologia, Ambiente ed Energie Rinnovabili. In tale commissione, tranne due
personaggi non noti, nello specifico alla
minoran za, consapevoli che gli altri
membri scelti non hanno nessuna competenza in materia, tranne forse il presidente... Ci domandiamo: quali sono stati i criteri di scelta dei componenti e
quali competenze e titoli hanno in tale
settore?”.
Casalmaggiore
Sabato 28 Febbraio 2015
15
Agricoltori in subbuglio. E le associazioni?
Il nuovo regolamento comunale di Casalmaggiore prevede divieti rigidi su semina, diserbo, uso di attrezzi e dei cannoni spaventapasseri. La minoranza a supporto
F
di Vanni Raineri
are l’agricoltore? Sempre più difficile, almeno da noi, e nemmeno
le associazioni di categoria, stando alle tante proteste che si stanno alzando, fanno molto per i propri assistiti.
Al centro della polemica il regolamento
di Polizia Urbana approvato a fine dicembre
dal consiglio comunale di Casalmaggiore e
le nuove norme sulle aree rurali. Tra i divieti
più contestati dagli agricoltori, quello che
prevede la semina ad almeno 8 metri da
fossi e canali, inoltre l’orario fisso per l’uso
di attrezzi da giardino tra i quali anche i decespugliatori e le motoseghe, e oltre a
questo anche i cosiddetti “cannoni spaventapasseri”, quei cannoncini elettronici che
fanno partire un colpo ad intervalli prestabiliti e che hanno la funzione di allontanare gli
uccelli dalle coltivazioni. E’ possibile attivarli solo dalle ore 8 alle 13, e dalle 15 alle
20, e la loro distanza dai centri abitati e
dalle strade deve essere di almeno 500
metri. Il problema, a loro dire, è che agli
sgraditi volatili i divieti fanno un baffo, e il
danno lo fanno anche al di fuori degli orari
canonici. Per non parlare del regolamento
sull’uso dei diserbanti.
Il citato regolamento di Polizia Urbana fu
approvato dalla maggioranza, e oggi la minoranza cavalca la protesta degli agricoltori, che non hanno trovato la spalla delle as-
sociazioni, accusate di lassismo.
Il gruppo consigliare “Casalmaggiore la
nostra casa” ha presentato una mozione
che verrà discussa nella prossima seduta. I
consiglieri di centrosinistra difendono le
buone ragioni dei coltivatori, come afferma
Pierluigi Pasotto a nome del gruppo: «Già
ci siamo espressi in Consiglio sulla contrarietà a modificare alcune normative, e su un
modo di fare politica incapace di tenere
conto del parere della parti interessate. Ai
tempi dell’amministrazione Silla, quando ci
fu da approvare il regolamento sull’attività
di pioppicoltura, si presero in considerazione tutte le istanze delle parti interessate,
cosa che non è stata fatta da questa maggioranza».
Festa di compleanno con invitati speciali
Il Rotary Casalmaggiore Oglio Po compie 20 anni. Tre iniziative all'insegna dell'inclusione dei più fragili
Se per il Rotary International
questo è il 110° anno di vita, per
il club Casalmaggiore Oglio Po è
il 20° compleanno. Nel 1995 infatti avvenne la consegna da parte dell’allora Governatore distrettuale, Enzo Cossu, della Carta
Costituente. Tra gli 8 soci promotori, due lo sono ancora oggi:
Mario Cozzini e Oscar Vaghi.
Per celebrare l’avvenimento il
club ha deciso di promuovere
una settimana dando voce alle
realtà più fragili del nostro territorio, persone che, come afferma il
presidente Carlo Stassano, hanno molto da dare in fatto di sentimenti, umanità e presenza.
Sono tre gli appuntamenti fissati. Oggi, sabato 28 febbraio, si
terrà un Convegno presso il Teatro Comunale che ha l’obiettivo di
far prendere coscienza a tutti i
cittadini di questa realtà. Il titolo è
“Gli altri siamo noi”, ed ha un ricco programma, che prende il via
alle 9,30 con il saluto del sindaco
ospitante Filippo Bongiovanni e
dell’assistente al Governatore
Giuseppe Torchio. A seguire gli
interventi di Nedo Brunelli, Luigi
Croce, Cristina Cirelli della Cooperativa Santa Federici, Angela
Bigi della Fondazione Conte Busi. Dopo un coffee break con visita ai pannelli espositivi delle Cooperative e Associazioni, alle
11,30 si riprenderà con Padre
Francesco Zambotti della Tenda di Cristo, e poi Carla Calviello
presidente di Agorà Il Portico,
Suor Maria Buongiorno dell’Associazione Figli di Gesù Sofferente, Elena Visioli di Play Dog Mileo, Paolo Azzali del Centro Natura Amica onlus, Federica Passera dell’Interflumina, infine il
saluto del presidente Stassano.
Il secondo appuntamento è
fissato per mercoledì 4 marzo
presso la Ristorazione Fondazione Santa Chiara, per una conviviale con il Centro Natura Amica:
alle 20,30 verrà proiettato il filmato “I 20 anni del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po”, realizzato
da Mario Cozzini. Al termine della
conviviale (riservata ai soci rotariani e del Centro Natura Amica)
ci sarà la relazione del Presidente
del Centro sul tema “Un progetto
di attività di mediazione con l’asino. Onoterapia: l’impegno
dell’asino nei percorsi esistenziali, educativi, rieducativi e terapeutici”. Seguirà dibattito.
Infine il terzo appuntamento,
con ingresso a offferta libera, venerdì 6 marzo alle ore 20 al Teatro
Comunale, con “Hacademia TeatroINmovimento”, un progetto
scenico-formativo di Jim Graziano Maglia, pedagogista teatrale,
con musiche di Jerry Mangoni.
L’obiettivo del progetto, come
afferma lo stesso Maglia, è quello
di favorire e migliorare la relazione, la comunicazione e la creatività sia soggettive che di gruppo
attraverso lo studio, l’esercizio
pratico-operativo di tecniche
espressivo-teatrali, con destina-
Il tavolo dei relatori della conviviale di mercoledì
tari giovani e adulti diversamente
abili e altri “normodotati”. E’ l’esito di un percorso di 120 ore tenutosi presso la Comunità Santa
Federici, il Centro Baslenga, il
Centro Interflumina e il Teatro
Comunale, iniziato un anno fa.
Intanto nella recente conviviale di mercoledì scorso, organizzata assieme al Panathlon Casalmaggiore Viadana Oglio Po Parma, il club ha ospitato al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio un poker di ospiti, e anche in
questo caso ampio spazio è stato dato a chi ha saputo superare
limiti fisici di vario tipo con una
grande forza di volontà. La serata
avrebbe dovuto avere come
ospite il presidente del Coni regionale lombardo Pierluigi Marzorati, uno dei più grandi cestisti
italiani della storia, ma le note vicende che hanno portato alle dimissioni pochi giorni fa dei 6 dei
9 membri della giunta regionale
del Coni (e quindi alle necessità
di nuove elezioni) hanno portato
Marzorati a declinare l’invito per
motivi di opportunità. Nessun
problema, il tema rotariano del
mese di febbraio è “Comprensione mondiale e Pace”, e il valore
dello sport come grande risorsa
per avvicinare persone di diversa
nazionalità può favorire la comprensione ed avvicinare la pace.
Lo sport dunque come veicolo di
Il gruppo dei soci fondatori nel 1995
pace, e se non è stato Marzorati
a parlarne lo hanno fatto 4 importanti esponenti dello sport nostrano. Si tratta del delegato provinciale del Coni di Cremona
Achille Cotrufo, del presidente
del Panathlon Cremona Cesare
Beltrami, e poi l’atleta di Martignana Po Andrea Devicenzi,
protagonista di Progetto 22, e
Giuseppe Bresciani, presidente
di Futura Onlus, accompagnato
dalla figlia Maria, grande campionessa di nuoto paralimpico.
Dunque, tre dirigenti di spicco e
due atleti che nonostante la disabilità, in un caso fisica nell’altro
intellettiva, hanno ottenuto grandi
risultati in varie parti del mondo, e
che quindi si sono confrontati
con atleti di diversa nazionalità,
lingua e religione. Ognuno ha
presentato la propria esperienza
in quattro diversi interventi.
E il Rotaract riceve la visita del Rappresentante Distrettuale
Nella splendida cornice del ristorante Satèn di Piadena si è svolta lo scorso martedì la
visita al Rotaract Club Piadena Casalmaggiore Asola della Rappresentante Distrettuale
Distretto 2050, Clara Pavesi.
Oltre alla numerosa presenza dei membri
del Rotaract, la serata ha visto la partecipazione di numerosi ospiti rotariani, l’assistente
del Governatore del Distretto 2050 per il
Gruppo Po, Giuseppe Torchio, il Presidente
del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po,
Carlo Stassano, il Presidente del Rotary
Club Piadena Oglio Chiese, Gianpaolo Perteghella, i delegati Rotary per il Rotaract Elisa Gozzi e Marzio Somenzi (rispettivamente
del Rotary Club di Casalmaggiore e di quello
di Piadena), il Presidente incoming del Rotary
Club COP, Francesco Meneghetti ed, infine,
il Consigliere distrettuale Marcello Redaelli.
Prima della cena la Rappresentante Distrettuale ha incontrato i membri del Consiglio di Club presieduto dalla Presidente Romina Stringhini, la quale, dopo aver informato l’R.D. della gestione economico/sociale
interna al Club e della assidua partecipazione
dei soci alle attività associative, le ha descritto le numerose attività di service che dal mese di settembre il Club ha svolto.
Al termine della cena, avvenuta nella massima cordialità e amicizia tra tutti i presenti, la
Il gruppo dei rotaractiani del club Piadena Casalmaggiore Asola con Clara Pavesi
Rappresentante Distrettuale ha voluto ricordare a tutti soci gli obiettivi programmatici del
proprio anno sociale 2014-2015, ovvero il
rafforzamento dei club, lo sviluppo della leadership e personalità dei soci, le attività di
service, la comunicazione ed, infine, i rapporti con i Rotary Club padrini.
Al termine del suo discorso Clara Pavesi,
complimentandosi per i risultati raggiunti in
termini di service svolti, di ampliamento del
numero di soci nonché degli ottimi rapporti di
collaborazione con i Rotary Club padrini, ha
citato una frase emblematica di Eleanor Roosvelt, ovvero “Il futuro appartiene a coloro
che credono nella bellezza dei propri sogni”,
esortando, quindi, tutto il Club a continuare a
lavorare e collaborare fattivamente sul territorio al fine di realizzare attività di service sempre più ambiziose.
La serata si è poi conclusa con un riconoscimento all’impegno a livello distrettuale
della socia e past president Melania Tabaglio e con il tradizionale scambio tra la Rappresentante Distrettuale e la Presidente di
Club dei gagliardetti raffiguranti, rispettivamente, gli emblemi del Distretto Rotaract
2050 e quello del Rotaract Club Piadena Casalmaggiore Asola.
16
Speciale Terza Età
Sabato 28 Febbraio 2015
Secondo l’Istat negli ultimi anni è notevolmente incrementata la speranza di vita: gli uomini arrivano a 80 anni, le donne a 84
U
n significativo calo
della mortalità ha
determinato, negli
ultimi anni (con una
particolare impennata tra il 2012 e il 2013), un
ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita: gli uomini
oltrepassano la soglia degli ottanta, le donne sono ormai
prossime a quella degli ottantacinque. In particolare, è di 80,2
anni (+0,4 rispetto al 2013) la
stima riguardante i primi, di 84,9
anni (+0,3) quella delle seconde.
A dirlo sono gli ultimi dati Istat,
che fotografano la situazione
del nostro Paese, evidenziando
come si stia assistendo ad un
incremento notevole della popolazione anziana.
Un aumento della sopravvivenza così significativo e che
viene conseguito in un solo anno non rappresenta un evento
raro, basti pensare all’identico
incremento che si ebbe tra il
2009 e il 2010. In questo caso,
come allora, il positivo risultato
ottenuto è frutto dell’inaspettato
calo dei decessi (4 mila in meno
sul 2013) che, al contrario, in un
meccanismo di progressivo invecchiamento della popolazione, come accade nel contesto
italiano, sono destinati ad aumentare anno dopo anno nonostante il miglioramento sottostante delle condizioni di sopravvivenza.
Secondo l'Istat, "il percorso
di convergenza della sopravvivenza maschile a quella femminile perdura anche nel 2014: la
differenza di genere per la vita
media scende a 4,7 anni. Nel
corso di un decennio (20042014) gli uomini hanno così recuperato un anno esatto di speranza di vita nei confronti delle
donne".
In miglioramento appaiono
anche le condizioni di sopravvivenza della popolazione anziana. Nel 2014, all’età di 65 anni la
speranza di vita residua è di
18,8 anni per gli uomini (+0,5 sul
2011) e di 22,2 anni per le donne
(+0,4). Tradotto in mesi, il gua-
Anziani, una popolazione in crescita
I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
Con l'incremento del numero di anziani,
risulta particolarmente importante anche
la presenza di presidi socio-assistenziali.
Secondo l'Istat, in Italia, al 31 dicembre
2012, risultano attivi 11.571 presidi residenziali. Le “unità di servizio” che operano al loro interno ammontano a 14.022 e
dispongono complessivamente di
372.962 posti letto, 6,2 ogni 1.000 persone residenti. La parte prevalente dell’offerta residenziale è di tipo socio-sanitario.
Le “unità di servizio”, che sono ad integrazione socio-sanitaria, sono 7.851 per un
ammontare di oltre 280 mila posti letto (il
76% dei posti letto complessivi).
Gran parte dell’offerta socio-sanitaria
(83% dei posti letto) fornisce un livello di
assistenza sanitaria medio-alto4, erogando trattamenti medico-sanitari estensivi o
intensivi di lungo periodo a pazienti in
condizioni di non autosufficienza. Soltanto il 17% dell’offerta socio-sanitaria, misurata in termini di posti letto disponibili,
si colloca in unità di servizio caratterizzate
da un livello di assistenza sanitaria basso
o assente, in grado di fornire soltanto prestazioni sanitarie di base.
Le unità socio-sanitarie si rivolgono
prevalentemente a utenti anziani (autosufficienti e non) destinando a questa
categoria di ospiti l’81% dei posti letto
disponibili. Molto inferiore è la quota di
posti letto rivolta a persone con disabilità
o con problemi di salute mentale (rispettivamente il 9% e il 6%), mentre la parte
residuale di posti letto (il 4%) si divide tra
le altre tipologie di ospiti: minori, tossicodipendenti, adulti con disagio sociale,
immigrati.
L’offerta residenziale si riduce considerevolmente nelle “unità di servizio”, che
dagno conseguito nel 20112014 consente agli ultrasessantacinquenni un incremento di
vita residua pari a sei mesi, se
uomini, a cinque se donne.
Le regioni del Paese dove si
La Fondazione “Conte C.Busi” si trova nel
centro cittadino di Casalmaggiore, in via Formis n.4, a fianco del Duomo.
La Fondazione amministra che gestisce le seguenti unità di offerta:
• RESIDENZA SANITARIO ASSISTENZIALE La R.S.A. Busi è una struttura con
165 posti letto suddivisi in 11 nuclei e si
articola su 4 piani . I nuclei dispongono di
stanze a due letti, con servizi igienici, bagno
clinico, sala da pranzo, soggiorno con televisore, cucina e ambulatorio ed impianto di
climatizzazione. Le stanze di degenza sono
modernamente arredate con letti snodati ad
altezza variabile predisposti per l’aggiunta di
spondine e aste sollevamalati, con comodini,
armadi con sopralzi e poltroncine. Ogni posto letto è dotato di campanello per chiamata
personale e testaletto attrezzato per erogazione di ossigeno e gas medicali. Le stanze
riscontrano le condizioni di sopravvivenza più favorevoli continuano a essere quelle del
Nord-est e del Centro. Il primato
regionale tra gli uomini compete
alla Provincia di Bolzano (81,3
sono predisposte per installazione di TV e
telefono.
• NUCLEO ALZHEIMER: nella struttura funziona un nucleo di 15 posti letto per
persone affette dal morbo di Alzheimer. Il
nucleo risponde a requisiti di sicurezza architettonica ed ambientale per la tutela ed incolumità degli ospiti disorientati.
• CENTRO DIURNO INTEGRATO
“FIORELLA”: il CDI è un’unità di offerta semiresidenziale con finalità intermedia
tra la struttura residenziale e l’assistenza al
domicilio rivolta a persone anziane in condizioni di autonomia o con un livello di autosufficienza ridotta che necessitano di una
assistenza globale volta ad una migliore qualità della vita. Può ospitare fino a 22 utenti. Il
Centro Diurno è aperto dal lunedì al venerdì
dalle ore 9.00 alle ore 18.45. Si rivolge principalmente a persone residenti nel territorio
anni), seguita dalla quella di
Trento (81,2) e dalle Marche
(81,1 anni). Lo schema si ripete
quasi identico tra le donne dove, tuttavia, è la Provincia di
Trento a primeggiare con 86 an-
svolgono prevalentemente funzione di tipo socio-assistenziale. Queste unità,
classificate come socioassistenziali, ammontano a 5.921 e dispongono in totale
di 89.474 posti letto, pari al 24% dei posti
letto complessivi. I servizi di tipo socioassistenziale, seppure non del tutto
sprovvisti di prestazioni medicosanitarie,
sono prevalentemente destinati a fornire
accoglienza e tutela a persone in condizione di svantaggio sociale e svolgono
funzioni diverse in risposta ai molteplici
bisogni assistenziali dei loro ospiti.
Il 54% dei posti letto destinati all’offerta socio-assistenziale si colloca in "unità
di servizio” orientate a fornire prevalente
accoglienza abitativa, offrendo ospitalità,
assistenza e occasioni di vita comunitaria
a un’utenza composta soprattutto da anziani, stranieri e adulti con disagio.
A questa tipologia di offerta si aggiungono i servizi rivolti all’accoglienza di
emergenza, che dispongono di circa l’8%
dei posti letto, questi servizi hanno lo scopo di rispondere con immediatezza ai
bisogni dei propri ospiti (immigrati, senza
fissa dimora, terremotati ed altre categorie di ospiti che necessitano di sistemazione immediata in attesa di soluzioni
mirate).
Il 21% dell’offerta socio-assistenziale è
indirizzata prioritariamente a utenti al di
sotto dei 18 anni, per i quali le unità di
servizio svolgono una funzione socioeducativa.
La disponibilità di posti letto scende al
16% nei servizi che svolgono principalmente funzione tutelare, rivolta a supportare l’autonomia dei propri ospiti (anziani,
adulti con disagio sociale, minori) all’interno di contesti protetti.
ni di vita media, davanti a Marche (85,8) e Provincia di Bolzano (85,7 anni). Tra le regioni del
Nord-ovest primeggia la Lombardia con 80,7 anni di vita media per gli uomini e 85,5 per le
casalasco. E’ possibile usufruire del servizio
di trasporto da e per il domicilio con il pullman della Fondazione.
• ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA: La Fondazione è accreditata per
l’erogazione dell’assistenza domiciliare integrata (A.D.I.). Il servizio è rivolto agli anziani, ai disabili e alle persone cosiddette “fragili”, che necessitano di assistenza al proprio
domicilio. I cittadini possono utilizzare voucher per acquistare direttamente dai soggetti
accreditati, garantiti dall’ASL, le prestazioni
socio sanitarie integrate di cui necessitano
che verranno svolte al domicilio da personale
qualificato. Per i voucher, il cittadino si rivolge al proprio medico e sceglie a quale ente rivolgersi per ricevere gratuitamente servizio.
• SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) La Fondazione è gestore
accreditato per l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare. Il servizio viene erogato
6 giorni alla settimana, dal lunedì al sabato,
dalle ore 7.00 alle ore 20.00. La Fondazione è
accreditata anche per la fornitura del servizio
pasti caldi al domicilio.
• AMBULATORIO SPECIALISTICO DI
RIABILITAZIONE E TERAPIA FISICA
Presso la R.S.A.si trova un ambulatorio specialistico di riabilitazione aperto all’utenza
esterna. La buona pianificazione delle prenotazioni e dei trattamenti rende brevissimi
i tempi di attesa. Le prestazioni sono a totale
donne. Nel Mezzogiorno, infine,
la Puglia tra gli uomini (80,4) e la
Sardegna tra le donne (85,2)
esprimono una posizione di relativo vantaggio sulle restanti
regioni.
carico dell’utente.
• COMUNITÀ SOCIO SANITARIA “I
GIRA SOLI” La Comunità Socio Sanitaria
offre un’assistenza di tipo residenziale ed è
rivolta sia a persone disabili dotate di buona capacità e autonomia sia a persone con
disabilità grave, in età giovane/adulta (14-65
anni). Capacità ricettiva di 10 posti.
• MINI ALLOGGI PROTETTI Nella palazzina di Via Romani sono presenti n. 14
mini alloggi protetti, destinati ad anziani, soli
o in coppia, che conservano un discreto grado
di autonomia e consentono la conduzione di
una vita indipendente, tipica dell’abitazione
privata, con la possibilità di usufruire di tutti
i servizi sociali, assistenziali e sanitari offerti
dalla Fondazione. Servizi offerti: utenze, pulizia dell’alloggio, pranzo e cena, assistenza
infermieristica e assistenziale.
Ogni altra informazione sui servizi offerti
dalla Fondazione può essere reperita sul sito
www.geriatricobusi.it
Speciale Terza Età
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Sabato 28 Febbraio 2015
Anziani sempre più poveri e in difficoltà
Marco Goccini (Fnp Cisl): «Vogliamo ampliare i servizi da offrire ai cittadini, per esser loro più vicini»
I
pensionati sono tra le componenti della società che
maggiormente hanno risentito della crisi economica di
questi anni. «Purtroppo negli
ultimi anni sono venute meno le capacità di consumo dei pensionati, che
spesso si trovano a rinunciare anche a
beni di prima necessità, risparmiando
addirittura sulla salute - spiega Marco
Goccini (Fnp Cisl Asse del Po). Per non
parlare di quei pensionati che non riescono più ad affrontare il pagamento
dell'affitto o delle utenze. Si tratta di
una situazione decisamente grave: vediamo allargarsi la base di poveri che
necessitano di attingere ad uno stato
sociale sempre meno disponibile».
Vengono quindi meno dei diritti fondamentali, che non riguardano solo
l'anziano ma che ricadono anche sulla
famiglia, che sempre più spesso oggi
sopravvive proprio grazie alla pensione
del nonno. «Questo mette in difficoltà
anche i giovani, che hanno meno libertà nelle proprie scelte a causa delle
difficoltà economiche delle famiglie.
Quindi la richiesta di destinare delle
risorse maggiori alla terza età non deve
esser vista nella chiave egoistica di anziani che sacrificano i diritti dei giovani,
ma nell'ottica del miglioramento della
qualità di vita di intere famiglie.
Al contrario di quello che vorrebbe
farci credere il Governo, gli interessi di
ogni generazione rappresentano gli interessi comuni della società civile.
Renzi e il suo Governo cercano di far
litigare tra loro le varie generazioni, ma
il "dividi ed impera" non porta a risultati positivi».
In primo piano anche il confronto
con le istituzioni locali: «La nostra priorità è quella di verificare l'entità delle
risorse disponibili da destinare all'assistenza sociale. C'è il tema delle rette
delle case di riposo, che diventano
sempre meno accessibili, soprattutto
per le famiglie in difficoltà. Dover ricoverare un familiare autosufficiente è
spesso proibitivo. C'è una legge che
prevede dei contributi regionali per le
famiglie che non sono in grado di pagare le rette, ma non sono comunque
sufficienti. Così si allarga la forbice tra
il costo del servizio e la capacità di copertura della famiglia».
Il problema delle pensioni in ogni caso riguarda anche i giovani, soprattutto
a fronte del fatto che per i lavoratori di
oggi sarà sempre più difficile accedere
alla pensione domani. «Nell'ipotesi del
passaggio dal sistema retributivo a
quello contributivo, viene sollecitata
l'attenzione rispetto al fatto che, stanti
le attuali normative, i giovani di oggi
non andranno neppure in pensione. E
se anche riusciranno a versare 40 anni
di contributi, cosa molto difficile, vista
la precarietà del lavoro, avranno comunque una pensione che sarà al massimo pari al 46-48% dello stipendio,
ossia più o meno quanto una pensione
sociale. Insomma, la prospettiva, rispetto ad una società che prevede un
periodo di contribuzione anche lungo,
non è certo delle più rosee. Per questo
oggi è meglio stare particolarmente attenti all'accantonamento, anche con il
contributo dei datori di lavoro. Altrimenti avremo un nuovo popolo di poveri».
La Cisl a Cremona è impegnata in un
forte lavoro di riorganizzazione, che mira ad avere una maggiore rappresentatività sul territorio. «Stiamo facendo un
processo di accorpamento delle strutture, volto a razionalizzare le risorse.
I cittadini sentono le istituzioni sempre più lontane, anche a causa della
carenza di risorse, e noi sindacati
spesso ci accolliamo il compito di supplire a tale carenza, creando un rapporto più diretto con gli iscritti e attraverso
un processo formativo dei volontari per
migliorare il rapporto con le persone e
per aiutarli meglio a risolvere i propri
problemi».
Tra i servizi forniti agli anziani, anche
quello di alfabetizzazione informatica,
attraverso corsi specifici. O la realizzazione del programma Linea Diretta, su
Cremona1, il martedì e il giovedì (ore
18) e con replica il mercoledì e venerdì.
«Verrà ampliato anche il servizio di
consulenza che viene offerto ogni
mercoledì mattina presso Spazio Comune - conclude Goccini -. ampliando
la gamma di servizi. Vorremmo anche
rilanciare il turismo sociale.
Importante anche l'iniziativa che
promuoveremo per l'8 marzo di sensibilizzazione contro la violenza alle
donne».
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Speciale Terza Età
Sabato 28 Febbraio 2015
Pensioni, finalmente qualche novità positiva
Massimo Sarzi Sartori (Inas Cisl): «La più importante è l’eliminazione della penalizzazione per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni»
M
olte le novità in tema di
pensioni e più in generale di previdenza sociale,
con le nuove riforme introdotte dal Governo. A
spiegarle è Massimo
Sarzi Sartori, del patronato Inas Cisl.
Novità che vanno a migliorare la situazione, anche se siamo ancora lontani
da una vera e propria svolta. «La più
importante delle riforme è l'eliminazione della penalizzazione per chi va in
pensione anticipata, prima dei 62 anni. Questa norma sarà applicata dal
2015 e fino al 31 dicembre 2017. Questa norma non è invece applicata per
chi è andato in pensione tra quando è
uscita la legge (nel 2012) e il 2014.
Tuttavia potebbe esserci un intervento
dal Governo per trovare una soluzione».
Un po' meno positiva è la decisione
sull'adeguamento della speranza di
vita. «Dal 2016 i requisiti aumenteranno di 4 mesi, per cui la vecchiaia andrà
a 55 anni e 7 mesi mentre le anticipate prevederanno 42 anni e 10 mesi di
contribuzione per gli uomini e 41 anni
e 10 mesi per le donne. Questo è un
aspetto negativo».
Tra le cose negative, anche il meccanismo di perequazione automatica
in rapporto all’inflazione reale, con recupero delle somme relative all’anno
precedente, che ha permesso allo
Stato di sottrarre a partire dal mese di
gennaio alcune decine di euro ad ogni
titolare di pensione, in misura variabile a seconda del reddito. «Questo ha
creato un po' di scontento nei pensionati, per quanto si tratti di importi abbastanza bassi» spiega Sarzi Sartori.
In compenso, mentre la riforma delle pensioni va a regime poco alla volta,
«sta dando risparmi superiori a quanto previsto. Questo consente di prevedere delle proposte di legge che ammorbidiscano la riforma Fornero, come l'alleggerimento dell'accesso alla
pensione. Il Governo sembra non essere d'accordo, ma da parte della parti sociali e della politica vi sono forti
pressioni in questo senso».
accedervi si dovrà aver versato almeno tre mesi di contributi l'anno prima
e un mese nell'anno di disoccupazione. Tale indennità avrà una durata pari alla metà dei mesi lavorati nell'anno
precedente la disoccupazione sommati a quelli lavorati nell'anno della
disoccupazione, e per un massimo di
sei mesi». Si tratta di tante misure utili, ma che per ora sono solo sperimentali. «Sarebbe ideale che venissero
confermate anche per i prossimi anni».Positivo anche il Decreto di stabilità «per scoraggiare le pensioni d'oro,
con l'introduzione di un calcolo del
rendimento delle pensioni basato sui
40 anni di contribuzione nel sistema
retributivo, anche se si sono accumulati più anni di lavoro.
Novità anche per le donne optanti,
che fino alla fine di quest'anno potranno andare in pensione a 57 anni e 3
mesi e a con 37 anni di contributi. Su
questa sperimentazione è però aperta
una discussione, affinché possa essere estesa fino a fine 2016».
Nell'ambito della previdenza sociale la carne al fuoco è molta: «Dal 1
gennaio è uscito il decreto per il Bonus bebè, pari a 80 euro al mese per
3 anni, a chi ha un reddito Isee inferiore a 25.mila euro. Per chi è invece al di
sotto dei 7mila, l'importo viene raddoppiato.
Tra le altre iniziative positive, in termini di lavoro, c'è la nuova Naspi, indennità di disoccupazione che sostituisce quelle che c'erano prima. Per
accedervi si dovrà aver lavorato almeno tre mesi negli ultimi 4 anni e 30
giorni nell'anno precdente. Essa viene
calcolata con un limite massimo che
viene aumentato fino a 3mila euro.
Introdotta anche l'Asdi, indennità
per soggetti che restano disoccupati
e che ha un nucleo famigliare con figli
minori e, essendo già avanti con l'età,
non trovano più lavoro. Ad essi verrà
corrisposto un assegno sociale. Infine
viene introdotta la DisCol, una indennità di disoccupazione per le collaborazioni coordinate continuative: per
Le altre novità previste dalla Legge di Stabilità
Comunicazione del decesso per via telematica
A decorrere dal 1° gennaio 2015, il medico
che accerta il decesso deve trasmettere
all’Inps, entro 48 ore dall’evento, il certificato
di accertamento del decesso per via telematica on line.
Cure termali
Dal 1° gennaio 2016, le prestazioni economiche relative alle cure termali non saranno
più a carico dell’Inps.
Vittime del terrorismo
I dipendenti privati invalidi che sono stati
vittime del terrorismo (nonché i loro eredi
aventi diritto alla pensione di riversibilità) e
che hanno presentato domanda entro il 30
novembre 2007, potranno beneficiare, al posto della maggiorazione del 7,5%, di un incremento sulla retribuzione pensionabile corrispondente a quella della qualifica superiore,
prescindendo da qualsiasi sbarramento della
stessa, derivante dalla differenza tra la retribuzione contrattuale immediatamente superiore a quella contrattuale posseduta all’atto
del pensionamento, nel caso sia più favorevole.
Inoltre, l’aumento figurativo dei 10 anni di
versamenti contributivi utili ad incrementare,
per una pari durata, l’anzianità pensionistica
maturata, la misura della pensione, nonché il
trattamento di fine lavoro o altro trattamento
equivalente, spetterà anche al coniuge e ai
figli dell’invalido non presenti al momento
dell’evento, nel caso in cui lo stesso beneficio
non sia stato attribuito ai genitori della vittima.
I benefici previdenziali dovranno essere
applicati anche nel caso in cui le posizioni
assicurative siano state aperte successivamente all’evento terroristico.
Speciale Terza Età
Sabato 28 Febbraio 2015
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I consigli della polizia per non cadere nella rete dei malviventi. Responsabilità anche per parenti e vicini di casa
Anziani vittime di truffa: come difendersi
G
e truffe agli anziani continuano ad essere una vera e propria piaga sociale, forse una
delle peggiori, in quanto vanno a colpire coloro che sono
definiti "soggetti deboli". Sempre numerosi sono infatti coloro che tentano di approcciarsi a persone che, ingenuamente,
si fidano di chi non dovrebbero, finendo
con il farsi fregare.
EVITARE LE TRUFFE:
CONSIGLI DELLA POLIZIA
E' la Polizia di Stato a fornire consigli
ben precisi per evitare di finire nella rete
dei truffatori.
Innanzitutto non aprite la porta di casa
a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di
aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio
sono stati mandati gli operai che bussano
alla vostra porta e per quali motivi. Se non
ricevete rassicurazioni non aprite per
nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per
sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per
chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a
chiamare il 113.
Quando fate operazioni di prelievo o
versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare,
soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze
generalizzate. Non fermatevi mai per
strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto
della pensione anche se chi vi ferma e vi
vuole parlare è una persona distinta e dai
modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati
fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati
o con chi effettua il servizio di vigilanza.
Se questo dubbio vi assale per strada
entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno
dalla banca o dall'ufficio postale, con i
soldi in tasca, non fermatevi con scono-
sciuti e non fatevi distrarre.Ricordatevi
che nessun cassiere di banca o di ufficio
postale vi insegue per strada per rilevare
un errore nel conteggio del denaro che vi
ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate
prudenza: evitate di operare se vi sentite
osservati.
CONSIGLI PER FIGLI E PARENTI
• Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire
spesso e interessatevi ai loro problemi
quotidiani
• Ricordategli sempre di adottare tutte
le cautele necessarie nei contatti con gli
sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio
fategli capire che è importante chiedere
aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure
contattare il 113.
• Ricordate che, anche se non ve lo
chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
• Se nel vostro palazzo abitano anziani
soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà
sentire meno soli.
• Se alla loro porta bussano degli sco-
nosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li
renderà più sicuri.
• Segnalate al 113 ogni circostanza
anomala o sospetta che coinvolga l'anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di
banca o di uffici postali
• Quando allo sportello si presenta un
anziano e fa una richiesta spropositata di
denaro contante, perdete un minuto a
parlare con lui. Basta poco per evitare un
dramma.
• Spiegategli che all'esterno di banche
ed uffici postali nessun impiegato effettua
controlli.
• Per ogni minimo dubbio esortateli a
contattarvi.
Incontri pubblici promossi dalla Polizia Locale di Cremona
Nei giorni scorsi sono ripresi gli incontri pubblici "Consigli per evitare le truffe ai danni degli anziani" organizzati dalla Polizia Locale in collaborazione con la Questura di Cremona. Agenti e ufficiali della Polizia Locale spiegano le tecniche comunemente utilizzate dai truffatori che cercano di
raggirare soprattutto le persone anziane, forniscono consigli e indicazioni utili ad evitare di cadere
vittime di truffe e sul comportamento da adottare
nel caso in cui si venga avvicinati da persone sospette. Prosegue dunque l'attività di prevenzione
che vede impegnata la Polizia Locale da un lato
nelle scuole, a contatto con i giovani, e, dall'altro,
nei vari quartieri cittadini a fianco degli anziani. In
particolare, lo scorso scorso, l'attività di contrasto
alle truffe è stata caratterizzata da 14 incontri ai
quali hanno partecipato circa 500 persone.
«Siamo stati ospiti di numerosi oratori, di centri
anziani e anche di associazioni che svolgono attività culturali ed educative rivolte alla terza età dichiara il Comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza -. Abbiamo sempre riscontrato grande attenzione ed interesse, aspetto questo che è
motivo di grande soddisfazione. Gli incontri con le
persone anziane sono sempre momenti di arricchimento personale per tutti gli operatori della
Polizia Locale. Va detto inoltre che gli anziani partecipano sempre in maniera molto attiva a questi
corsi, al punto che, in molti casi, hanno acquisito
capacità e sensibilità tali da diventare delle vere e
proprie 'sentinelle' del territorio: mettendo in pratica i consigli loro forniti, non solo evitano di rimanere vittime di persone senza scrupoli, ma, in alcuni casi, riescono a sventare le truffe e ad avvertire per tempo le forze dell'ordine aiutandole in
questo modo ad individuare i malviventi».
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Salute
Sabato 28 Febbraio 2015
GLI ORARI
CUP Centro Unificato di Prenotazione
Dove: padiglione n. 12, a fianco del
Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori
Orari di apertura al pubblico:
lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00
orario continuato,
il sabato dalle 8.00 alle 12.00;
Prenotazioni telefoniche: è possibile
telefonare al numero verde 800.638.638,
da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI
CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP
Attraverso il CUP si prenotano tutte
le prestazioni ad eccezione delle seguenti,
che devono essere prenotate direttamente
presso le singole unità operative o servizi
come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA
secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)
Dove: Poliambulatori, piano Terra.
Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare
contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.
Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.
Consegna campioni istologici e citologici
La consegna dei campioni citologici urinari è
prevista, presso il padiglione 5,
da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;
per gli altri esami da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).
RADIOLOGIA d
Dove: piano 1, corpo H (ala destra).
TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti
e richiesta di prestazioni con bollino verde
Le prenotazioni vanno effettuate
di persona o via fax.
Orario: da lunedì a venerdì dalle
08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.
Tel: 0372 405760.
Angiografia
Le prenotazioni vanno effettuate di persona.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.
SENOLOGIA:
Screening mammografico preventivo
biennale Asl Cremona (45-69 anni)
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì
dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata
al CUP dell'Asl 800 318 999.
Prestazioni con carattere di urgenza,
risonanze alla mammella, agoaspirati,
ecografie
Dove: piano 1, corpo M.
Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
Telefono: 0372 405614.
Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata
una nuova linea telefonica dotata
di risponditore automatico
in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE
Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o
ascensore a sinistra vicino l'Ufficio
Informazioni nell'atrio di ingresso)
corpo M, monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
MEDICINA DEL LAVORO:
Visite specialistiche di medicina del lavoro
Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì,
dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente
presso l’Ambulatorio Specialistico
di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO
DI CREMONA
CENTRO DIABETOLOGICO
Dove: piano 6, corpo H (lato destro),
monoblocco ospedaliero.
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento
diagnostico-terapeutico e visita di controllo
per monitoraggio metabolico e screening
delle complicanze croniche).
Per le prime visite è preferibile che
la prenotazione avvenga di persona comunque
possibile prenotare telefonicamente
da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.
Telefono: 0372 405715.
CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI
accesso diretto da parte dei cittadini,
con la richiesta del Medico di famiglia
o dello specialista.
Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle ore 07.30 alle 10.30.
Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
Monitoraggio delle terapie anticoagulanti.
previsto accesso con prenotazione al numero
0372 405666 - 0372 405663.
Dove: Presso la palazzina del Cup
Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA
Test di tolleranza al lattosio e patch test
Accesso con impegnativa del medico curante
Le prenotazioni si effettuano telefonicamente
al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,
dalle 10.30 alle 12; oppure di persona
presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione
10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IMMUNOEMATOLOGIA
E MEDICINA TRASFUSIONALE:
Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia
marziale endovenosa, preparazione di nuovi
emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale:
Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.
Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.
Tel: 0372 435887 - 0372 405461
dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì
GENETICA
Dove: piano 2 lato destro del monoblocco
ospedaliero. Prenotazioni telefoniche:
0372 405783
da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
MEDICINA LEGALE
Prenotazioni presso Direzione Medica
di Presidio piano Rialzato monoblocco
ospedaliero. Tel: 0372 405200.
PSICOLOGIA
Dove: settimo piano a sinistra.
Prenotazioni da lunedì a venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio
di Psicologia, oppure anche telefonicamente
agli stessi orari al numero 0372 405409.
ONCOLOGIA MEDICA
Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i
n reparto da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Tel: 0372 405248.
TERAPIA DEL DOLORE
Dove: palazzina n. 9 La prenotazione
può essere effettuata telefonicamente
al numero 0372 405330
dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.
Negli altri orari è possibile chiamare
lo stesso numero lasciando un messaggio
in segreteria telefonica con il nome e numero
di telefono: al più presto sarete richiamati.
Rete Whp Lombardia: si punta sulla promozione della salute
Si è svolta nei giorni scorsi la prima Cerimonia di premiazione delle Aziende promotrici di salute della provincia di Cremona, in occasione del Comitato Provinciale di Coordinamento delle Attività di prevenzione e vigilanza
in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le
Aziende, che verranno accreditate alla Rete
Workplace Health Promotion (WHP) Lombardia, presenteranno alcune significative espe-
rienze e buone pratiche adottate nel 2014 per
migliorare la salute e il benessere dei propri
dipendenti. La rete WHP Lombardia è una rete di luoghi di lavoro che si impegnano a realizzare buone pratiche nel campo della promozione della salute dei lavoratori, secondo
un percorso predefinito la cui validità è garantita da esperti delle Aziende Sanitarie Locali,
della Regione e del Ministero della Salute. In
Regione Lombardia la Rete ha ricevuto impulso da una serie di provvedimenti Regionali
che hanno definito obiettivi e modalità di intervento delle Asl nel campo della promozione di stili di vita favorevoli alla salute negli ambienti di lavoro. Per il 2015 è previsto l’allargamento del network, con l’adesione al programma WHP di nuove realtà produttive sul
territorio cremonese.
Ottimo piazzamento secondo la classifica di Thatmorning. Intanto la salute diventa sempre più social
Radiologia di Cremona terza in Italia
A
di Giulia Sapelli
nche la salute oggi viaggia in rete.
L'Ospedale di Cremona punta sempre
più in questa direzione, attraverso una comunicazione interattiva che lo renda
“virtualmente” aperto ai cittadini 24 ore su 24. Ed è proprio la
rete a premiare l'unità operativa
di radioterapia di Cremona, che
si colloca al terzo posto in Italia
per professionalità e gradimento del servizio, dopo Firenze
e Brescia. A dirlo è “thatmorning”, piattaforma social nata
per raccogliere i giudizi sugli
ospedali e i reparti ospedalieri italiani, con l’intenzione di
orientare le scelte in materia di
cure e terapie. Una sorta di Tripadvisor esportato nella sanità,
un portale che cerca di disegnare una mappa dei migliori ospedali d’Italia, reparto per
reparto, incrociando due tipi di
dati differenti: valutazioni provenienti dal campo scientifico e
impressioni e commenti raccolti
tra i pazienti.
Il portale fornisce una fotografia di 1.200 ospedali e 8.500
reparti, tutte strutture pubbliche
o convenzionate. All’interno anche un’area personalizzata per
memorizzare note sulla propria
salute (ma non solo), inserire
anche copie digitali degli esami ed averli sempre a disposizione.
Il reparto di radioterapia cremonese, del resto, non ha nulla da invidiare alle più grandi
strutture, tanto che si integrerà nel progetto del cancer center con il suo tris di acceleratori lineari, tra cui il famoso “Vero” che permette di centrare la
massa tumorale attraverso la
rilevazione del respiro, limitando i possibili danni a altro organi al minimo (sono solamente 3
su 29 gli ospedali lombardi che
possono vantare il possesso di
tale strumento), e che per ora
ha in cura 195 pazienti.
Ines Cafaro, Simona Mariani e Camillo Rossi
LA DIMENSIONE SOCIAL In Italia cresce il numero di Asl e
Ospedali che hanno iniziato ad
usare Facebook e Twitter come
strumento per comunicare con
utenti e cittadini. In Lombardia
circa 33% delle Azienda Ospedaliere e Asl hanno scelto di iniziare questa strada: l’Azienda
ospedaliera di Cremona è fra
le prime.
“Con l’obiettivo di raggiungere un target più eterogeneo
possibile, dal 2014 ogni azione
di comunicazione mette al centro il cittadino adottando strumenti diversificati - fanno sapere dall'ospedale. Strumenti che
tengono conto delle differenti
esigenze per fasce d’età, in grado di coinvolgere molti soggetti, dai più giovani ai più anziani.
Ogni azione è divulgata e promossa non solo attraverso le
classiche piattaforme generaliste (tv, radio, carta stampata),
ma anche attraverso la comunicazione web e social. Il desiderio è quello di puntare alla
semplificazione per assicurare
ai cittadini piena e corretta conoscenza dei servizi disponibili,
delle potenzialità diagnostiche,
terapeutiche e assistenziali delle nostre strutture”.
Il cambiamento globale dell’informazione derivato dall’uso
sempre più crescente del web
e dei social network interessa
in modo rilevante anche la sanità. L’80% degli italiani, infatti, si
affida alla rete per cercare informazioni riguardo alla salute. Gli
argomenti più gettonati riguardano l’uso dei farmaci (65%) l’autodiagnosi (47%) le informazioni
sugli ospedali (42%) e sui medici (26%). Il 13% invece utilizza i
social per fare domande rispetto all’accesso ai servizi e alle
modalità di prenotazione (dati
pubblicati dalla ricerca internazionale della London School of
Economics sui servizi sanitari).
“Per questo l’AO di Cremona
nell’ultimo anno ha “investito”
tempo ed energie per potenziare l’informazione on-line e i dati sono confortanti - continuano dall'Ospedale -. Nel 2014 gli
utenti digitali che hanno visitano
il nostro sito sono stati 203.113.
Lavora con Noi, Amministrazione trasparente, Cup, le schede
delle Unità operative e l’area video i tasti più cliccati.
Sull’onda della stessa filosofia è appena nata la newsletter
aziendale. Pensata per un pubblico eterogeneo è ricca di no-
tizie e curiosità per restare in
forma: per iscriversi basta collegarsi a www.ospedale.cremona.it, inserire il proprio indirizzo e-mail nello spazio dedicato
nella homepage”.
L’informazione virtuale oggi è
reale: la rete, pur non essendo
dotata di cinque sensi, è un luogo di incontro e scambio che ha
ampliato in modo imprevedibile
e democratico il potenziale di
conoscenza di ciascuno di noi.
“L’informazione on-line abbatte le barriere, favorisce l’aggiornamento costante è ipertestuale, flessibile e garantisce
la partecipazione del cittadino conclude l'Ospedale -. Quando
in ballo c’è la salute la comunicazione web diventa anche uno
spazio di accoglienza all’interno
del quale il paziente può trovare conforto e ascolto. Attenzione però al proliferare delle fonti – alcune delle quali poco autorevoli. Per questo l’invito ai
cittadini è di verificare sempre
l’attendibilità delle informazioni
e consultare solo i siti ufficiali.
Senza dimenticare mai che per
la prescrizione di farmaci e di
prestazioni specialistiche il medico di famiglia resta in assoluto
l’unica fonte affidabile”.
FILI DI SOSPENSIONE PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO
A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO
Col passare degli anni, a causa della
forza gravitazionale, si
osserva un cedimento
sempre più evidente di
alcune parti del viso.
I casi più comuni
sono la caduta del terzo laterale del sopracciglio, l’abbassamento e lo svuotamento
della regione zigomatica e della guancia,
la formazione di una plica molto evidente a livello del solco naso-labiale, il cedimento della cute del collo. Questi cedimenti diventano ancora più evidenti se subentra anche un notevole dimagrimento generale, che determina
una perdita ulteriore di grasso sottocutaneo.
Un lifting tradizionale, che implica taglio ed eliminazione del
tessuto cutaneo in eccesso, lasciando delle cicatrici residue,
può essere oggi sostituito da tecniche più soft come quella dei fili
di sospensione.
LA TECNICA
Si effettua un’anestesia locale
e, dopo aver segnalato le zone da
trattare, si introduce
un ago a doppia punta collegato ad un filo elastico in un piano
sottocutaneo e, attraverso più passaggi, si
crea un vero e proprio
legamento sospensorio, tirando su la porzione anatomica trattata.
La seduta dura circa trenta minuti e, dopo un giorno di riposo, si può riprendere la normale attività quotidiana.
LE ZONE
I distretti anatomici del viso: il
profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria.
Il filo è riassorbibile e ha una
durata di 12-15 mesi .
Il dottor Angelo Serraglio
riceve il mercoledì
dalle 10.00 alle 14.00
Presso il poliambulatorio
stomatologico cremonese
a Cremona, in piazza
della Libertà 24.
[email protected]
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Gentilissima Naturopata buongiorno e grazie per l'attenzione, si parla molto di fumo, di quanto faccia male, ecc... Mi chiedevo se il fumo ha
una storia, una provenienza, se fa parte di qualche cultura. Fa davvero
così male o è allarmismo? Ci sono rimedi naturali che aiutano a vincere
la dipendenza? Leggo sempre la sua rubrica perchè mi piace molto. In
attesa di una sua cortese risposta la saluto con affetto. Martina
Il tabagismo, meglio conosciuto come "fumo", è l'atto di bruciare le foglie
secche della pianta del tabacco e inalarne il fumo derivato per piacere, per fini rituali, per abitudine o dipendenza. Questa pratica era comune tra i nativi
americani, sia del nord che del sud America, e fu in seguito introdotto anche
nel resto del mondo dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli europei. Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza, migliorando temporaneamente la memoria, l'umore e la velocità dei riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, fisica e psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo
e disturbi al sistema metabolico. Il fumo è anche un fattore causale di alcune
malattie legate all'apparato respiratorio, cardiocircolatorio e di ipertensione.
La cessazione dell'uso del tabacco provoca una sindrome da astinenza, la
cui intensità e durata variano da soggetto a soggetto, in relazione con il grado di abuso preesistente. I sintomi che creano più disagi sono: bisogno compulsivo di fumare, irritabilità, ansia, difficoltà a concentrarsi, insonnia, cefalea,
aumento dell'appetito. Alcuni sintomi scompaiono in pochi giorni, altri tendono a durare più a lungo. La fitoterapia si avvale di "Tinture Madri, Macerati Glicerici e Oligoelementi" per aiutare i fumatori che desiderano smettere ad affrontare meglio il periodo di difficoltà che una scelta del genere comporta.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a:
[email protected] Oppure a: [email protected]
• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.
• Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.
Cultura&Spettacoli
In vendita
i biglietti
per Conte
Paolo Conte salirà sul palco del Teatro Ponchielli
di Cremona, giovedì 14 maggio alle ore 21, per una
tappa del suo tour internazionale per celebrare la
sua lunga e inimitabile carriera. Da mercoledi scorso
è possibile acquistare i biglietti del concerto presso
la biglietteria del teatro con le seguenti modalità:
distribuzione contromarche alle ore 10, apertura
della biglietteria alle ore 10.30 (sempre da mercoledì, è possibile acquistare, a partire dalle 10.30, sul
sito www.vivaticket.it).
Stasera al Ponchielli appuntamento con un testo classico reinterpretato con una carica di humor nero
In scena il Don Giovanni riscritto da Timi
Le sale del Podestà a Soresina
“La Macia de color”
in mostra a Soresina
E’ stata inaugurata, sabato scorso presso le sale del Podestà di Soresina, la rassegna “Oltre il tempo”, che vede esposti i lavori eseguiti dai membri dell’associazione culturale “La Macia de color” di Verona. L’esposizione, aperta fino all’8 marzo (venerdì e
sabato dalle 17.30 alle 19, domenica dalle
10 alle 12 e dalle 15 alle 19) è stata allestita sotto la supervisione di Roberto Dellanoce, responsabile degli spazi di via Matteotti.
Il presidente de “La Macia de color”, Erminio
Todeschini, ha affermato: «L’era in cui viviamo, ci porta a una pittura completamente
innovativa, in cui l’uomo, soggetto sensibile,
si rinnova immergendosi nella natura e nella materia. Si parla di arte nuova, che diventa motivo di continua ricerca, una piacevole e sottile superficie su cui proiettare sogni
e desideri in una totale libertà d’espressione, oltre il tempo è una grande sfida, verso
l’ignoto che può diventare». A seguire, Simone Fappanni ha presentato i protagonisti di
questa mostra che comprende oltre un centinaio di lavori, fra dipinti, grafiche e sculture
eseguite con numerose, diverse tecniche. Si
possono, dunque, ammirare i lavori di Daniela Bertelli, Monica Bertoldo, Claudia Bombarda, Mariateresa Castioni, Salvatore Cona,
Cinzia Contin, Mara Isolani, Veronica Mengali, Enrico Mezzani, Daniele Pedrolli, Laura
Veronese e Federica Zanetti.
D
dalla redazione
opo l’Amleto, con il Don
Giovanni, Filippo Timi
continua il suo percorso
di riscrittura e di reintepretazione intervenendo
su un testo classico con quella carica di humor nero, che fa presagire la
morte, tanto che il suo Don Giovanni
sa già di dover morire, conosce la
sua fine e deve semplicemente rincorrerla. Dopo l’appuntamento di
ieri sera, lo sperracolo viene replicaro questa sera alle 20.30 al Teatro
Ponchielli. Il Don Giovanni di Timi è
il prototipo di una umanità volubile,
che ha fame di potere, che ama la
mistificazione e l’autoinganno, proprio perché sa che è condannata
ad estinguersi, che non potrà esimersi dal suo appuntamento con
la morte. Egli ha capito che la vita
è ingiusta, una farsa che si trasforma in tragedia e che la vita è giustificata solo dalla morte. Questa consapevolezza lo trattiene, non lo fa
bruciare, benché desideri di bruciare, essendo convinto che un desiderio morto non è più un desiderio. Il suo rapporto con Donna
Anna, Donna Elvira e Zerlina è molto teatrale, proprio perché la sua
Filippo Timi interpreta Don Giovanni
arte è tutta teatrale. Donna Elvira
è, forse, l’amore vero, quello che
appartiene al passato, Donna Anna
è l’amore ingannatore e pertanto, violento, Zerlina è l’amore della
seduzione, del desiderio di purezza. Tutte hanno le loro storie, così
come Don Giovanni ha la sua, proprio per questo non si sottrae all’essere se stesso. Tutti i personaggi
si trovano ingabbiati negli straordinari costumi di Fabio Zambernardi
e nelle luci di forte spettacolarità,
disegnate da Gigi Siccomandi. Don
Giovanni conosce la sua fine, è solo
questione di rincorsa. Don Giovanni
è l’umanità volubile e insaziabile,
l’umanità finalmente priva di quelle
morali colpevoli dell’assurdo destino verso cui stiamo precipitando. E
la colpa non è certo della storia, o
di tutti quei Cristi che c’hanno professato amore, ma la nostra: la fame
di potere insita nell’uomo, nessuno escluso, la fame di resistere, di
mistificare, di ingannarsi piuttosto
che sopravvivere. Meglio morire da
idioti ma tutti insieme che svegliarsi e di colpo comprendere l’errore?
Evidentemente sì. Ma stavolta l’evidenza lascerà una firma sanguinaria,
una firma così profonda da spazzare via l’intera umanità. Don Giovanni
è un’intera storia dell’umanità che
muore. Finalmente, dopo la sua rincorsa, dopo millenni di fame, eccolo
pagare il conto. Non c’è scampo: se
neppure un’umanità sveglia e godereccia, fuori dalle regole e concentrata sul piacere come Don Giovanni,
non può esimersi dal suo più importante appuntamento con la morte,
allora, neppure noi possiamo più far
finta di nulla. Solo schiavi delle proprie miserie e desideri più neri ci si
riappacifica con la propria infanzia e
si è pronti a vivere la morte.
“Immagini, Spazio, Arte” propone la mostra “Sensibilità parallele”
“Sensibilità parallele” è il titolo dato alla mostra
collettiva allestita nelle sale di “Immagini, Spazio,
Arte” in via Beltrami a Cremona, per iniziativa
dell’associazione Italart. Come ha spiegato il critico d’arte Gianluigi Guarneri, «nella mostra trovano spazio diverse sensibilità espressive, accomunate dall’unica passione per la forza comunicativa dell’arte». La collettiva si apre con le opere
della svizzera Katia Mandelli Ghidini e le sculture
del bresciano Francesco Pozzi. Poi ci sono i quadri
della veneziana Elena Visotto, oli su tela nei quali si va alla scoperta delle armonie cosmiche e dei
loro abitatori, quelli che definiamo alieni. La padovana Grazia Azzali, invece, con uno stile del tutto originale, utilizza elementi della cultura indonesiana per comunicare all’uomo contemporaneo le
sue sensazioni. Col romano Stefano Sandri si entra
nel filone della ricerca informale, mentre la siciliana
Giuseppina Caruso ama esprimere i suoi stati d’animo ed i suoi pensieri con la tecnica della elaborazione digitale delle immagini. La collettiva si chiude con le opere della bolognese Silvana Mascioli e
della romana Federica Scoppa. La mostra resterà a
disposizione dei visitatori fino a venerdì 13 marzo.
“Torneranno i prati” proiettato per gli studenti
Le scuole superiori di Crema assisteranno alla visione del lungometraggio sulla guerra di Ermanno Olmi
di Tiziano Guerini
Mercoledì 4 marzo avrà inizio il ciclo
di manifestazioni di commemorazione
della Prima guerra mondiale. Alle ore 10,
ben 552 studenti delle scuole superiori di Crema assisteranno, presso la multisala Portanova, alla visione di “Torneranno i prati” del regista Ermanno Olmi.
Alle classi sarà distribuita anche una
scheda del film che potrà essere utile per una successiva conversazione
in classe. La pellicola, presentata allo
scorso Festival di Roma, è un omaggio
ai soldati morti nella Prima guerra mondiale e contemporaneamente un atto
d’accusa. Girato sull’Altopiano di Asiago, “Torneranno i prati” è un lungometraggio per non dimenticare coloro che
sono caduti durante il conflitto: una pellicola in cui il regista mostra la terribile
Una scena del film
Si inaugura domani pomeriggio, alle ore 17 negli spazi espositivi del Teatro San
Domenico, la mostra “Dinamica adesiva” del pittore Bruno Battaini. Nato a Milano il 26
marzo 1974, ma residente a
Crema ormai da anni, è conosciuto come uno dei massimi
fine di quei soldati di cui si è persa, colpevolmente, memoria. Il senso dell’attesa, la paura di quanto potrà accadere
da un momento all’altro, rende la pellicola straziante e drammatica: il nemico
non ha volto, ma la minaccia è palpabile
e incombente dal primo all’ultimo minuto. In mezzo a spari, feriti e morti, rimane la bellezza del paesaggio montano
circostante, la cui pace si pone in evidente contrasto con la guerra che la sta
attraversando. «Ringraziamo per la collaborazione Mauro Granata della multisala Portanova di Crema – afferma Graziella Della Giovanna, presidente del
Comitato – per la sensibilità dimostrata verso questa scelta educativa e culturale. Un film bellissimo che non è solo
un’accusa sull’inutilità della guerra, ma
che riesce ad alimentare nello spettatore il desiderio di pace».
Il writer Bruno Battaini espone a Crema
esponenti nell’arte del writing
dal 1991. Dipinge prevalentemente su muro, ma il contatto
con la tela risale ormai all’anno 1995. Nei suoi lavori su
tela, oltre agli spray, gli acrilici
e i marker, utilizza francobolli, lire, stikers e forme di ferro. Nella mostra che presenta
al San Domenico, ha sintetizzato 24 anni di graffitismo che
si possono ammirare sui i muri
della città. «Questa volta li ho
spostati in questo spazio stupendo e caratteristico come la
Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico. L’obiettivo è quello di far avvicinare un
pubblico, di età differente, al
mondo dei writer e della street art, in modo che l’opinione
pubblica possa capirla sempre
di più, senza timori e paure.
L’arte, infatti, a mio parere, è
positivo coinvolgimento, colore, fantasia e nessuno dovrebbe esserne privato».
Sgrilli canta “Prendila così” Fioretti ospite del Caffè Letterario
Domenica 8 marzo, alle ore 21 al San Domenico, un nuovo Sergio Sgrilli,
più consapevole e maturo, più in pace con “l’essere considerato musicista tra i comici e comico tra i musicisti”, che non ha paura di mostrare tutti i suoi colori, propone “Prendila così” (non possiamo farne un dramma).
Stavolta lascia riposare la sua chitarrina per imbracciarne una vera, per
tornare al suo primo vero amore nella formula della “narrazione in canzone”. Se “Prendila così” è una palese citazione del brano di Battisti-Mogol,
Sgrilli si propone come un “intonato Caronte” per un viaggio musicale che
spazia tra Tenco e Capossela, toccando Dalla e De Gregori, dal mondo
acustico di Bennato, fino a quello elettronico dei Subsonica.
Appuntamento per gli appassionati
del Caffè Letterario per lunedì 2 marzo
alle ore 20.45 al Teatro San Domenico
di Crema. Ospite della serata lo scrittore Francesco Fioretti con il suo libro
“La selva oscura”, che per l’occasione sarà intervistato da Carlo Alberto
Sacchi. Musiche di Domenico Baronio
e Roberto Quintarelli, letture di Luigi
Ottoni. Francesco Fioretti è siciliano
d'origine, si è laureato in Lettere a
Firenze e ha insegnato in Lombardia e
nelle Marche. Ha collaborato per dieci
anni con un editore scolastico milanese e ha approfondito gli studi danteschi
col risultato che il suo libro più famoso
è “Il libro segreto di Dante”, cui ha fatto
seguito “La profezia perduta di Dante”.
Ha pubblicato, inoltre, saggi critici e
antologie scolastiche.
In arrivo il Museo
d’arte organaria
Nell’anno di Expo, il Comune di Crema
ha deciso di dar vita al Museo dell’arte
organaria. Con febbraio sono iniziati i lavori che porteranno a breve all’ampliamento del Polo museale presso la Cittadella
della Cultura ubicata nel centro culturale
Sant’Agostino.
L’obiettivo è la valorizzazione di una delle tradizioni più antiche della nostra città,
l’arte organaria. Il nuovo Museo sarà creato all’interno degli ex magazzini comunali: attraverso questo intervento si recupereranno restaurati spazi attualmente utilizzati solo come depositi. Già previsto
nel piano delle opere pubbliche e in parte finanziato dalla Fondazione Cariplo per
110mila euro il nuovo museo si aggiunge alle mostre permanenti e temporanee
e all’attività scientifica che hanno sede al
Sant’Agostino. Il nuovo Museo si propone
di portare alla conoscenza di un pubblico
più vasto possibile quegli strumenti dell'arte musicale che sono il frutto della sapienza costruttiva, del gusto e della tradizione
della grande arte organaria attiva da secoli in Crema e nel Cremasco. Tutto dovrà
esserea posto per Expo Milano 2015 e
Crema sarà pronta anche con questa offerta turistico-culturale di qualità e nel rispetto
della nostra tradizione.
22
Taccuino
Sabato 28 Febbraio 2015
NUMERI UTILI
Cremona
Via Volontari
del sangue,
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
31 Marzo
Via Milano, 2
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
6 Marzo
COMUNE DI CREMONA
www.comune.cremona.it
Centralino: 0372-4071
Urp: 0372-407291
VIA BRESCIA
Dal 10 novembre lavori
stradali attuati per conto
del Comune per
realizzazione sottopasso:
Fine lavori:
primavera 2015
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
www.provincia.cremona.it
Centralino: 0372-4061
Urp: 0372-406233 PREFETTURA
Centralino: 0372-4881
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0372-5581
COMANDO FORESTALE
DELLO STATO
Centralino: 0372-410307
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0372-21576
Nucleo di polizia tributaria:
0372-28968
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0372-454516
Centrale operativa: 0372-407427
Via dei Lanaioli
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
6 Marzo
POLIZIA STRADALE
Comando provinciale
Centralino: 0372-499511
Viale Manini,
via Mosa,
via S.M. in Betlem
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
6 Marzo
QUESTURA
Pronto intervento: 113
Centralino: 0372-4881
VIGILI DEL FUOCO
Pronto intervento: 115
Centralino: 0372-4157511
PROCURA
Centralino: 0372-548233
• VIA BRESCIA - CHIUSURA dal 10
novembre - lavori stradali per conto
del Comune per il sottopasso (Fine
prevista: primavera 2015).
NUMERI UTILI
Crema
COMUNE DI CREMA
www.comunecrema.it
Centralino: 0373-8941
Urp: 0373-894241
• Via Volontari del Sangue - cantiere
per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo).
• Via Manini, Via Mosa, Via S.M. Betlem - cantiere per la ristrutturazione
della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 6 marzo).
• Via Lanaioli - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione
gas metano (fine prevista: 6 marzo).
• Via Milano, 2 - cantiere per la ristrutturazione della rete dell'illuminazione
pubblica (Fine prevista: 6 marzo).
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Urp Crema: 0373-899822
CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0373-893700
COMANDO FORESTALE DELLO
STATO Centralino: 0373-82714
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0373-256474
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0373-250867
Centralino: 0373-894212
COMUNE DI CASALMAGGIORE
www.comune.casalmaggiore.cr.it
Centralino: 0375 42668
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500
POLIZIA MUNICIPALE
Centralino: 0375-40540
MUSEO DEL BIJOU
Centralino: 0375-284423
TEATRO COMUNALE
www.teatrocasalmaggiore.it
Centralino: 0375-284434
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
Direzione: 0375-284020
Distretto Veterinario:
0375-284029
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO DI CREMA
Centralino: 0373-899320
VIGILI DEL FUOCO: 115
Centralino: 0373-256222
• 500 g di mascarpone
• 4 tuorli
• 2 albumi
• 150 g di zucchero
• 500 g di savoiardi
Per le fragole:
• 300 g di fragole
• 80 g di zucchero
• Il succo di un limone
Per le arance:
• 2 arance non trattate
• Il succo di un'arancia
• 200 g di zucchero
CENTRO PER L’IMPIEGO
Centralino: 0375-42213
MUSEO DIOTTI
www.museodiotti.it
Centralino: 0375-200416
POLIZIA DI STATO
Centralino: 0373-897311
OSPEDALE DI CREMA
www.hcrema.it
Centralino: 0373-2801
Centro unico
di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
•Montate lo zucchero con i tuorli
finché saranno spumosi, poi incorporate il mascarpone e gli albumi
montati a neve e lasciate riposare
in fresco.
• Pulite le fragole, tagliatele in 4,
conditele con il succo di limone e lo
zucchero e conservatele in fresco.
• Fate uno sciroppo con lo zucche-
ro e 250 ml di acqua, lasciatelo
bollire per 4 minuti, poi immergetevi
le arance a fette e cuocetele a fuoco basso per 20 minuti.
• Sgocciolatele dallo sciroppo e
fatele raffreddare su un piatto.
• Disponete uno strato di savoiardi
in uno stampo rettangolare, bagnatelo con il succo delle fragole, co-
Banane gratinate con noci e arachidi
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
• 6 banane
• 5 cu di zucchero di canna
• 2 cu di succo di limone
• Vaniglina
• Noce moscata
• 4 cucchiai di burro
• 12 biscotti tipo savoiardi
• 3 cucchiai di noci tritate
• Un cu di arachidi tritate
PREPARAZIONE
• Sbucciate le banane, tagliate ogni banana in 4
fette per il lungo e disponetele in una pirofila imburrata.
• Cospargetele con lo zucchero mescolato con il
succo di limone, la vaniglina e la noce moscata.
• Fate fondere il burro rimasto in una piccola casseruola e aggiungete le noci e i biscotti sbriciolati.
• Distribuite il composto sulle banane e cuocete in
forno già caldo a 180° per 15 minuti.
• Spolverizzate con le arachidi tritate, cuocete ancora per 5 minuti e servite il dessert caldo o tiepido.
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
Centralino: 0375-42233
OSPEDALE
Centralino: 0375-2811
Centro unico di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
PROCURA
DELLA REPUBBLICA
Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0373-897311
Tiramisù arance
e fragole
Casalmaggiore
GIUDICE DI PACE
Centralino: 0375-42273
AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI CREMONA
www.aslcremona.it
Centralino: 0372-4971
Urp: 0372-497215
Dolci
NUMERI UTILI
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0375-42288
OSPEDALE DI CREMONA
www.ospedale.cremona.it
Centralino: 0372-4051
Centro unificato
di prenotazione: 800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
prite con uno strato di crema al
mascarpone e distribuitevi sopra le
fragole sgocciolate.
• Continuate con uno strato di savoiardi e bagnatelo con lo sciroppo
di cottura delle arance mescolato
con il succo d'arancia.
• Coprite con un altro strato di mascarpone e con le arance sciroppate
a pezzetti e tenete in fresco per 2 ore.
Dolce alle mele
su letto di riso
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE
• una scorza di limone
• 750 g di riso
• una presa di cannella
• mezzo litro di latte
• burro
• 8 cucchiai di zucchero
• sale
• 4 mele
PREPARAZIONE
• In una pentola mettete il latte, la scorza di limone,
una presa di sale e 4 cucchiai di zucchero.
• Ponete sul fuoco e fate scaldare il tutto: quando
bolle, aggiungete il riso e cuocetelo a fiamma bassa
per mezz'ora, in modo che assorba tutto il latte.
• Spostate il tutto in una pirofila imburrata e livellate.
• Sbucciate le mele, dividetele a metà e privatele del
torsolo, poi mettetele in una casseruola con un bicchiere di acqua, lo zucchero rimasto e la cannella.
• Cuocete coperto per 10 minuti.
• Appena pronte disponetele a corona nella pirofila,
sul riso.
• Fate addensare il liquido rimasto in casseruola e
versatelo sulle mele.
• Aggiungete qualche fiocchetto di burro e cuocete in
forno caldo a 200°.
SPORT
lo
[email protected]
Grigiorossi
mercoledì
sera a Monza
TURNO INFRASETTIMANALE
La Lega Pro sarà in campo anche mercoledì, anticipando il 31º turno programmato il 25 marzo, perché
in quella data la rappresentativa nazionale di Lega Pro
Under 21 deve giocare la semifinale dell’International
Challenge Trophy contro la Turchia. La Cremonese
Responsabile Fabio Varesi
sarà impegnata a Monza alle ore 20.30. Ecco le altre
partite del turno: Alessandria-Torres, Como-Novara,
Mantova-Bassano, Pavia-Lumezzane, Pro PatriaPordenone, Real Vicenza-AlbinoLeffe, Renate-Giana
Erminio, Südtirol-FeralpiSalò, Unione Venezia-Arezzo.
Cremo, è una mission impossible
Fare punti ad Alessandria sarà molto dura ma la squadra ci deve provare perché la classifica si è fatta preoccupante
A
di Matteo Volpi
bbiamo riperso l’anima e senza quella non si va mai molto lontano. O forse,
più semplicemente, ci siamo illusi che
ci fosse, quando, in realtà, non c’è mai
stata. Ad un passo dai playout e con
all’orizzonte la sfida in casa della capolista, pensar
positivo in casa grigiorossa è impresa assai ardua.
Assenza di risultati, assenza di stimoli, assenza di
gioco, assenza di tutto. Nelle ultime gare, il progetto tecnico di Giampaolo è andato sgretolandosi e
quel poco di buono per cui il tecnico sembrava aver
posto le basi nelle sue prime settimane di lavoro, è
stato bruscamente spazzato via da infortuni, distrazioni di mercato e mancanza di rendimento sul terreno di gioco. Ora c’è un solo obiettivo: salvarsi il prima possibile. La società, investendo su Giampaolo e
sul mercato di gennaio, anche quest’anno ci ha provato. Ma la “solfa”, purtroppo, non cambia. Anche
il pubblico, ovviamente, ha perso la pazienza. Ogni
anno l’illusione di poter far bene, quest’anno anche
la chimera del progetto giovani, ma alla fine solo aria
fritta e amaro in bocca. Da qui sino alla fine del campionato sarà un eterno vivere alla giornata, partita
dopo partita, pensando a fare più punti possibili e
finirla di dormire sugli allori. All’orizzonte ora c’è una
sfida quasi proibitiva allo stadio “Moccagatta”, tana
infernale dell’Alessandria capoclassifica. I grigi guidati da mister D’Angelo vogliono continuare il filotto
che li ha visti assoluti protagonisti nell’ultime mese:
4 vittorie consecutive rispettivamente contro Giana,
Pavia, Lumezzane e Südtirol parlano da sole. Così
LEGA PRO 26ª GIORNATA
Arezzo-Bassano
1-0
AlbinoLeffe-Pavia
0-2
Como-FeralpiSalò
1-1
Cremonese-Pordenone
0-0
Giana Erminio-Monza
2-1
Lumezzane-Renate
3-1
Mantova-Pro Patria
2-0
Novara-Torres
2-0
Südtirol-Alessandria
1-2
U. Venezia-Real Vicenza
1-2
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Dopo la deludente prestazione con l’ultima in classifica i grigiorossi sfidano oggi la capolista
Novara
50
Alessandria 50
Pavia (-1)
50
Bassano
46
Como
41
FeralpiSalò
41
Real Vicenza 41
Südtirol
40
Arezzo*
36
Unione Venezia 34
Torres
34
Mantova (-3) 33
Monza
33
Renate
32
Cremonese
31
Giana Erminio 30
Lumezzane* 24
AlbinoLeffe
21
Pro Patria (-1) 17
Pordenone
17
PROSSIMO TURNO (27-02/01-03)
Alessandria-Cremonese (01-03 h 18), Bassano-Novara, FeralpiSalò-AlbinoLeffe, Monza-Unione Venezia, Pavia-Mantova, Pordenone-Arezzo, Real Vicenza-Lumezzane, Renate-Südtirol, Pro Patria-Como,
Torres-Giana Erminio.
come le sole 22 reti subite e le sole 4 sconfitte rimediate (squadra meno battuta insieme a Bassano e
Novara). Per contro dovranno fare a meno del terzino
sinistro Roberto Sabato (ex Pizzighettone), squalificato per una giornata. Grandi ex di turno sono anche
Un’azione offensiva della Cremonese contro il Pordenone (foto L. Dassi)
Taddei e Vitofrancesco. I grigiorossi al contrario non
hanno mai vinto nelle ultime sei uscite e, come noto,
dovranno fare di necessità virtù, specie alla luce
dell’assenza di Brighenti sul fronte offensivo. La
squadra, in ritiro da venerdì pomeriggio, ha qualche
dubbio di formazione, ma il destino appare chiaro: ad
Alessandria non si parte sconfitti, ma quasi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Galli; Campagna, Briganti, Castellini, Favalli; Marchi, Palermo,
Jadid; Ciccone, Kirilov, Moroni.
SERIE D Dopo l’inatteso ko interno con il Ciliverghe, i gialloblu provano a riscattarsi sul campo dell’Olginatese
La Pergolettese stecca ancora con le “piccole”
di Tiziano Guerini
Non si smentisce la regola di questo
strano campionato, che vede le squadre
di basso profilo strappare punti al Voltini.
La Pergolettese ha distribuito regali a ripetizione nelle partite in casa per dare una
mano alle squadre di bassa classifica. Così
è stato anche contro il Ciliverghe, che ha
potuto portare a casa tre punti importanti per la propria classifica, a spese di un
Pergo molle, impacciato e mai veramente
in partita. Qualche scusante - a partire dai
tre nomi eccellenti fermi al palo, Scietti,
Bastone e il portiere titolare Montaperto,
oppure le tre partite giocate in otto giorni - ma una squadra che aspira ai playoff non può gettare al vento occasioni
importanti. Eppure contro il Ciliverghe è
accaduto, incomprensibilmente, proprio
questo. Partita al rallentatore, la squadra
si è andata via via spegnendo, non solo
per assenza di determinazione, ma anche
per mancanza di fantasia e volontà. Il primo tempo è, di conseguenza, povero di
annotazioni: al 15’ tiro alto di Brunetti, al
30°’ su calcio d’angolo prima Martinelli e
Un attacco della Pergolettese
domenica scorsa al Voltini
poi Lorenzi non colgono l’attimo davanti alla porta avversaria. E così fatalmente
la squadra ospite acquista coraggio e al
34’ su calcio d’angolo il portiere gialloblu
Mazzetti smanaccia malamente, ma il successivo gol a colpo sicuro è annullato per
fuorigioco. Al 40’ un pasticcio in area fra
Mazzetti e Arpini, non si conclude in gol
per mera fortuna. E’ purtroppo la prova
generale del successivo analogo infortunio con un esito ben più grave. Nella ripresa nessuno sugli spalti si aspetta qualco-
sa di meglio dalla squadra di casa: il che
la dice lunga su come stesse giocando la
Pergolettese! Un poco di coraggio in più
da parte di Compaore, che si sgancia talvolta in avanti sulla fascia destra - al 15’
sbaglia però il tiro da dentro l’area - fino
a che al 27’ ancora un pasticcio in area
- stavolta di Mazzetti, Compaore e Arpini
- mette il numero 10 Mauri nella condizione di buttare la palla in rete. Nel frattempo
al 21’ c’era stato il cambio fra Sangiovanni
e Bigotto; un cambio dal significato oscuro. Nemmeno dopo lo svantaggio si nota
una vera reazione: i giocatori sono sulle
ginocchia e anche gli altri cambi (Rossi per
Maggi e Arici per Brunetti) riescono a dare
alla partita una inerzia diversa. Anzi al 47’
è ancora il Ciliverghe (nel frattempo rimasto in dieci per l'espulsione al 46’ di Mauri
per doppia ammonizione) ad andare vicino
al raddoppio. Domani si va sul campo della
Olginatese e bisogna pensare che sia una
fortuna giocare fuori casa. Unico dubbio:
l'Olginatese è dietro in classifica e si attende, come prassi, il consueto regalo. Le
feste, però, sono finite da un pezzo, come
anche il Carnevale!
I NUMERI
26ª GIORNATA GIRONE B
Caravaggio-Virtus Ve
0-0
Ciserano-Pro Sesto
2-1
Folgore Caratese-Seregno 2-1
Inveruno-Pontisola
0-2
Mapello-Castiglione
0-3
Montichiari-Castellana
0-1
Pergolettese-Ciliverghe
0-1
Sondrio-Aurora Seriate rinv.
Villafranca-Olginatese
1-3
Ha riposato: Lecco
27ª GIORNATA (01-03 h 14.30)
Aurora Seriate-Montichiari
Castellana-Caravaggio
Castiglione-Folgore Caratese
Ciliverghe-Ciserano
Olginatese-Pergolettese
Pontisola-Sondrio
Pro Sesto-Mapello
Seregno-Inveruno
Virtus Vecomp-Lecco
Riposa: Villafranca
CLASSIFICA Castiglione 54;
Seregno 49; Ciserano, Lecco
45; Sondrio, Virtus Verona 39;
Pergolettese 38; Pontisola 34;
Inveruno 36; Pro Sesto 33;
Olginatese 31; Aurora Seriate,
Folgore Caratese, Caravaggio
30; Mapello, Ciliverghe 28;
Villafranca 25; Castellana 18;
Montichiari 3.
24
Sport
Sabato 28 Febbraio 2015
CALCIO ECCELLENZA
Il tecnico Nicolini
A Travagliato il Crema deve subito rialzare la testa
Proprio sul più bello, come era già accaduto contro
la capolista Grumellese, il Crema cade in casa con il
Vallecamonica e perde il terzo posto, ma soprattutto
vede allontanarsi la vetta della classifica (ora distante
5 punti). Su un campo pesante, le due squadre si
sono date battaglia, ma le occasioni da rete sono
state poche. La sfida si è decisa al 5’ della ripresa,
quando il Vallecamonica ha trovato il gol della vittoria
grazie a Turetti. Uno svantaggio che i nerobianchi non
sono più riusciti a recuperare. Come è già successo
dopo il ko con la capolista, il Crema deve rialzare
subito la testa, a partire dalla non facile trasferta di
Travagliato contro l’Aurora, al momento settima in
classifica e temibile sul proprio campo. Ma i cremini
non hanno alternativa alla vittoria.
22ª GIORNATA Cavenago-Rezzato 0-2, CremaVallecamonica 0-1, Darfo Boario-Asola, 2-1 GrumelleseSarnico 2-1, Orceana-Palazzolo 8-0, Pedrocca-Fanfulla
1-1, Rigamonti Castegnato-Aurora Travagliato 0-0, Villongo-Orsa Trismoka 1-2.
23ª GIORNATA (01-03 h 14.30) Aurora TravagliatoCrema, Asola-Pedrocca, Fanfulla-Grumellese, Orsa
Trismoka-Cavenago, Palazzolo-Darfo Boario, RezzatoRigamonti Castegnato, Sarnico-Villongo, Vallecamonica-Orceana.
CLASSIFICA Grumellese 42; Darfo Boario 41; Vallecamonica 39; Crema 37; Rigamonti Castegnato 36;
Rezzato 33; Aurora Travagliato 28; Orsa Trismoka 26;
Orceana, Sarnico 25; Fanfulla, Cavenago, Villongo 24;
Pedrocca 23; Asola 16; Palazzolo 7.
La Pomì ha blindato il terzo posto
Nel week end è in programma a Rimini la final four di Coppa Italia. Il campionato tornerà domenica 8 marzo
E
rano davvero tanti (oltre tremila spettatori) a sostenere la
Pomì Casalmaggiore nell’esordio al PalaRadi, entusiasti per il ritorno in città del
grande volley. E la Pomì ha risposto da
par suo, stendendo le avversarie di
turno (il quotato Conegliano) rinforzando la terza posizione in classifica ed
accorciando su Modena, sconfitta al
quinto set nell’anticipo di Bergamo. Era
grande la soddisfazione nelle fila della
Pomì a fine gare. «Gioiamo per questo
doppio riscontro – ha commentato il
tecnico della Pomì, Davide Mazzanti –
ho avvertito un grande calore da parte
degli sportivi presenti al palazzetto per
la nostra squadra e le ragazze hanno
dato sul campo la risposta migliore.
Dopo i primi due set giocati come piace
a me, nel terzo abbiamo rinunciato al
testa a testa nel finale, per poi tornare
padroni della gara nel quarto. Dobbiamo
e possiamo ancora fare meglio, ma
partire da questo risultato sarà molto
motivante». Alessia Gennari, da riserva
di lusso a preziosa titolare ed mvp
dell’incontro, ha aggiunto: «E’ un piacere essere tornata utile alla squadra e
soprattutto in una occasione così
importate come la prima al PalaRadi di
Cremona e contro una nostra diretta
rivale per il terzo posto. Questa vittoria
ce la siamo costruita in settimana e
meritata sul campo oggi».
Un successo certificato anche dagli
avversari: «Abbiamo lasciato troppa
iniziativa alla Pomì nei primi due set - ha
ammesso mister Chiappini - siamo
rientrati nel match nel terzo parziale, ma
poi è stato arduo controbattere alla
combattività delle nostre avversarie». Il
Italiani protagonisti
nel “Tour of Oman”
SERIE A1 18ª GIORNATA
Tirozzi in attacco
contro Conegliano
(foto Giuseppe Storti)
Bergamo-Modena
3-2
Casalmaggiore-Conegliano
3-1
Forlì-Busto Arsizio
1-3
Montichiari-Firenze
3-1
Scandicci-Novara
2-3
Urbino-Piacenza
0-3
CLASSIFICA
VOLLEY A1 Tra l’entusiasmo del tifosi del PalaRadi le casalasche hanno battuto nettamente Conegliano
Novara
47
Modena
41
Casalmaggiore 38
Busto Arsizio 34
Piacenza
32
Conegliano
32
Bergamo
28
Montichiari
25
Scandicci
21
Firenze
17
Forlì
5
Urbino
4
PROSSIMO TURNO (08-03 h 18)
Busto Arsizio-Bergamo, Casalmaggiore-Urbino, Conegliano-Forlì, Firenze-Piacenza, Montichiari-Scandicci (07-03 h
20.30), Novara-Modena (h 17).
libero dell’Imoco e della Nazionale
azzurra Monica De Gennaro, ha aggiunto: «Due set un po’ al di sotto dei
nostri standard, sono stati riscattati da
un terzo parziale in cui ci abbiamo creduto maggiormente. Pesa questa sconfitta perché ci allontana dal terzo posto,
ma abbiamo il dovere di continuare a
Andrea Guardini è al settimo cielo, entusiasta per la vittoria finalmente arrivata nella
prima tappa del Tour Of Oman tra gli affascinanti panorami del Sultanato, al caldo tropicale. «Sapevo che il traguardo era in leggera
salita e con il vento in faccia, mi sono incollato alle ruote del belga Tom Boonen (EtixxQuick Step), un totem delle classiche di primavera - ha spiegato il 25enne veronese
dell’Astana - all’ultima curva ero ancora settimo, ottavo. Ma non mi sono scoraggiato.
Boonen è partito lungo, tutto è girato a
meraviglia, l’ho saltato e sono tornato ad
essere “Flash” sul traguardo di Al Wutayyah».
Terzo l’emergente Matteo Pelucchi (Iam) sul
norvegese Alexander Kristoff (Katusha), poi
Bouhanni, Sagan, Bennett, Modolo e Demare. Con uno scatto micidiale in salita l’elvetico Fabian Cancellara (Trek) s’impone nella
seconda frazione su Alejandro Valverde
(Movistar), Van Avermaet, Filippo Pozzato
(Lampre-Merida) e Peter Sagan (Tinkoff
Saxo), mentre Vincenzo Nibali (Astana),
quando il forcing si è fatto duro il salita, non
ha retto. Caldo torrido in Oman e quarto
sprint vincente in nove gare del 27enne norvegese Alexander Kristoff (Katusha), re della
Sanremo 2014, che ha vinto la terza tappa
sul solito Guardini. Kristoff è stato pilotato
allo sprint dal miglior Jacopo Guarnieri. Sul
traguardo di Green Mountain, Nibali ha
acceso le ostilità ai piedi della salita, il siciliano ha letteralmente frantumato il gruppo e
sono rimasti in lizza solo una ventina di corridori: nella sua scia Van Garderen (Bmc)
Valverde ( Movistar), Majka ( Tinkoff Saxo) e
lo spagnolo Rafa Valls (Lampre Merida), che
poi si è aggiudicato il Tour of Oman.
F.C.
crederci, perché nelle ultime gare ci
saranno tanti scontri diretti». Sarà vero,
intanto però Comegliano in settimana
ha perso un’altra posizione, dopo che
Busto Arsizio ha visto agevolmente il
recupero con Urbino, grazie al quale ha
scavalcato le venete e Piacenza, appaiate al quinto posto. L’appuntamento
con il campionato è per l’8 marzo, festa
della donna, perché in questo week
end è in programma a Rimini la final
four di Coppa Italia (senza la Pomì).
Oggi le due semifinali: Novara-Conegliano (h 16), Modena-Busto Arsizio (h
18.30). Domani alle 19 la finale.
Altro servizio a pagina 2
Stasera la Bissolati va all’assalto del Busto
PALLANUOTO SERIE C
Come da pronostico, la Bissolati (ora 5ª) ha vinto nettamente a Treviglio contro il Milano 2, battuto 17-5. Mattatori
del match sono stati Felissari (6 reti) e Fresia (4 gol). Stasera
sfida casalinga molto più difficile contro il Busto.
7ª GIORNATA Busto Nuoto-Treviglio 6-5, Canottieri
Milano-Aquatica Torino 5-6, Metanopoli-Monza 6-9, Milano
2-Canottieri Bissolati 5-17, Varese-Bocconi Sport 18-4,
Vigevano-Vimercate 11-5.
8ª GIORNATA (28-02) Aquatica Torino-Metanopoli,
Canottieri Bissolati-Busto Nuoto (h 20), Canottieri MilanoBocconi Sport, Monza-Varese, Treviglio-Vigevano, Vimercate-Milano 2.
CLASSIFICA Monza 21; Varese 15; Busto Nuoto,
Metanopoli 16; Canottieri Bissolati 14; Canottieri Milano 13;
Acquatica Torino 10; Vigevano, Bocconi Sport 6; Treviglio 3;
Milano 2, Vimercate 0.
Pieve 010 in Puglia
per fare bottino pieno
HOCKEY PISTA A1
(M.G.) Seconda trasferta di fila per la
Pieve 010, che dopo essere uscita con le
pive nel sacco dall’esterna a Forte dei
Marmi, sconfitta per 8-4 a fronte di una
buona gara (il risultato rotondo è infatti la
conseguenza di episodi nella ripresa, che
hanno sbilanciato l’equilibrio della prima
frazione di gara), fa le valigie e va in
Puglia, destinazione Giovinazzo. I rossoblu di Ariano Civa affronteranno la gara al
PalaMoro, questa sera alle 20.45, con la
chiara intenzione di far bottino pieno. La
caduta della settimana scorsa non ha
sconvolto la classifica, con la Pieve
ancorata all’ultima piazzola dei playoff
scudetto con 25 punti, perché anche
Follonica (27) e le due inseguitrici Lodi e
Matera (23) hanno subìto una battuta
d'arresto, mantenendo le distanze. I
biancoverdi di Massimo Giudice, nonostante arrivino da un filotto di tre partite
perse, hanno dimostrato comunque di
poter dare fastidio, come nella vittoria
contro Lodi del mese scorso, con marcatori insidiosi come Dario Gimenez (30
marcature) e Antonio Dagostino (17).
Unico precedente tra le due formazioni,
la gara d’andata, conclusa con la vittoria
dei cremonesi (5-2) al PalaPini.
CLASSIFICA (20ª giornata) Forte dei
Marmi 54; Breganze 47; Valdagno 43;
Viareggio 41; Trissino 36; Bassano 35;
Folloica 27; Pieve 010 25; Lodi, Matera
23; Giovinazzo 18; Sarzana 16; Prato 8;
Correggio 6.
Ballerini vince da campione la Coppa San Geo
CICLISMO
di Fortunato Chiodo
La 91ª Coppa San Geo, classicissima di apertura del ciclismo lombardo
per Elite e Under, è andata all’azzurro
Davide Ballerini, 20 anni, passista veloce che corre per la Contineltal Unieuro
Wilier Trevigian, diretto dall’ex professionista bergamasco Marco Milesi, formazione bluarancio del team manager
cremasco Massimo Rabbaglio. Sul traguardo di Prevalle, nel Bresciano, in una
cornice umida e crepuscolare che sembrava allestita da un perfido coreografo,
Ballerini ha compiuto il suo capolavoro
di Ballerini, davanti al compagno di
squadra Lorenzo Rota (orobico classe
1995) e al bresciano Davide Martinelli
(Team Col pack), figlio d’arte che credeva moltissimo in questa vittoria e non ha
potuto nascondere il proprio rammarico: «Mi spiace perché la San Geo si
corre una volta all’anno e volevo vincer-
L’arrivo vincente di Davide Ballerini
la. E’ un buon terzo posto considerando
che siamo ad inizio stagione, ma l’obiettivo era il risultato pieno. Devo ringraziare la squadra che ha fatto un grande
lavoro. Quando Ballerini è partito a 700
metri dall’arrivo, non ho voluto spendere troppo perché avevo paura di bruciare troppe energie per la volata, ma lui è
stato bravissimo, non ha perso nulla e
ha meritato la vittoria. Noi ci rifaremo
presto». Dici Ballerini e il cognome non
può non evocare ricordi e suggestioni
dell’ex ct della Nazionale azzurra Franco
Ballerini. «Me lo chiedano spesso, ma
non c’è alcuna parentela con Franco.
Però tutti mi chiamano “Ballero”, come
chiamavano lui». Tra l’altro non è l’unica
cosa in comune con il compianto ct
azzurro, vincitore di due Parigi-Roubaix.
“«Mi piacciono le classiche del Nord, la
Roubaix l’ho già corsa da Junior, spero
di correrla anche quest’anno con la
Nazionale Under 23. E’ il mio grande
obiettivo oltre al Mondiale».
ORDINE D’ARRIVO 1) Davide Ballerini (Unieuro Wilier Trevigiani), 156 km in
4h 09’1, media 37,588, 2) Davide Rota
(Unieuro Wiler Trevigiani), 3) Davide
Martinelli (Team Colpack), 4) Nicola
Gaffurini (Mg.K Vis Vega), 5) Marco
Tizza (Team Idea), 6) Antonio Santoro
(Mg.K Vis Vega), 7) Alberto Marengo
(Delio Gallina Colosio).
Viviani, due medaglie iridate che premiano il lavoro di Villa
Una medaglia e l’Olimpiade in tasca. Omnium
amara per Elia Viviani, che ai Mondiali su pista di
Saint Quentin en Yvelines, periferia ovest di Parigi, ha
centrato il bronzo dopo aver sognato a lungo l’oro:
con questo avrebbe interrotto un digiuno lungo
diciotto anni, perché l’ultima volta di un italiano iridato è ancora il titolo della corsa a punti conquistato a
Perth nel 1977 da Silvio Martinello, che oggi è opinionista ai microfoni Rai. «E’ una medaglia che mi tengo
stretta, anche se sono uno che corre sempre per
vincere», è stato il primo pensiero del veronese della
Sky, nato il 7 febbraio 1989 a Isola della Scala e residente abita a Vallese di Oppiano, che sul podio mondiale c’era già finito quattro anni fa, ad Apeldoorn in
Olanda: allora fu argento nello scratch, specialità che
adesso fa parte di questo omnium in cui l’azzurro si
misurerà anche ai Giochi Olimpici di Rio, dopo averlo
già frequentato ai Giochi di Londra. Felice lui, felice il
ct Marco Villa e il supervisore delle Nazionali, Davide
Cassani, al debutto nel nuovo incarico “globale”. Ma
non è finita. Un punto solo, infatti, ha separa l’Italia da
un clamoroso oro, sfiorato dallo stesso Viviani e da
Liam Bertazzo (Southeast), nel Madison, più noto
come Americana, specialità nella quale una coppia
azzurra non andava sul podio iridato da 17 anni
(Martinello-Collinelli nel 1988 a Bordeaux). E’ un
argento vivo, che per un misero punto (21-20) non è
diventato oro, vinto dai Morgan Kneisky e Bryan
Coquard. Una gara straordinaria corsa sul filo dei 55
orari. Insomma, due medaglie in 24 ore valgono davvero tanto. «Evidentemente - dice Viviani - la maglia
iridata per me è una maledizione, ci giro intorno da un
paio d’anni, ma non vuole arrivare». Arriverà...
Sport
25
Sabato 28 Febbraio 2015
Vanoli, vietato sottovalutare Caserta
Rispetto alla sfida del girone d’andata i campani sono più competitivi e con coach Esposito credono nella salvezza
D
di Fabio Varesi
opo l’avventura nella final eight
di Coppa Italia (terminata con
un’onorevole sconfitta contro
Sassari, che poi ha vinto il trofeo), la Vanoli si rituffa in campionato con rinnovato ottimismo. Il successo di Capo d’Orlando, arrivato dopo
quattro ko di fila e malgrado l’assenza
dell’infortunato Cusin, ha confermato che
la squadra di Pancotto sa reagire nei
momenti difficili e l’ottimo inserimento di
Ed Daniel ha certamente facilitato il compito dei biancoblu in Sicilia. Domani al
PalaRadi arriva Caserta ultima in classifica, ma è vietato pensare che sia un match
facile. Prima di tutto perché nelle ultime
cinque giornate, i campani hanno vinto
quattro volte e poi perché rispetto alla
partita del girone d’andata (vinta nettamente dai biancoblu), Caserta è cambiata
tantissimo, a partire dalla guida tecnica.
Dopo una prima parte di stagione choc
(14 sconfitte di fila), la dirigenza, infatti, ha
affidato la squadra a Vincenzo Esposito,
uno degli eroi dello scudetto del ’91 e i
risultati alla lunga si sono visti. E poi, oltre
a recuperare Michele Vitali (fratello di
Luca) sono stati ingaggiati alcuni elementi
che hanno reso più competitivo il roster,
come la guardia americana Henry Domercant, l’ala Michele Antoniutti, l’ala Amedeo
Tessitori (arrivato dalla Dinamo Sassari) e
il centro bulgaro Dejan Ivanov, ex Enel
Brindisi. Completano il roster il veterano
SERIE A 19ª GIORNATA
Bologna-Cantù
108-96
Capo d’Orlando-Cremona
57-74
Milano-Avellino
95-78
Pesaro-Reggio Emilia
75-74
Pistoia-Caserta
87-76
Sassari-Roma
72-61
Trento-Brindisi
95-83
Varese-Venezia
53-67
CLASSIFICA
SERIE A Il match contro Pesaro ha insegnato che affrontare squadre di bassa classifica può essere pericoloso
Milano
34
Reggio Emilia 28
Venezia
28
Sassari
26
Brindisi
22
Trento
20
Cremona
18
Bologna (-2) 18
Pistoia
18
Cantù
18
Avellino
16
Roma
14
Capo d’Orlando 12
Varese
12
Pesaro
10
Caserta (-1)
7
IL PROSSIMO TURNO (01-03 h 18.15)
Avellino-Capo d’Orlando, Bologna-Pistoia, Cremona-Caserta, Milano-Reggio Emilia (h 20.30),
Roma-Pesaro, Sassari-Cantù (28-02 h 20.30),
Trento-Varese (01-03 h 20), Venezia-Brindisi.
Marco Mordente (36 anni), il play americano Ronald Moore e l’ala grande Andrea
Michelori (a lungo assente per infortunio),
mentre il play sloveno Aleksandar Capin
nei giorni scorsi ha rescisso il contratto.
Malgrado il punto di penalizzazione (per
aver effettuato in ritardo i pagamenti Irpef
di ottobre 2014), Pesaro non è lontana e la
gloriosa Juvecaserta crede ancora nella
salvezza, quindi arriverà a Cremona con il
coltello fra i denti alla ricerca di un successo prezioso. La sconfitta con Pesaro ha
Kenny Hayes in azione (foto Mario F. Rossi)
insegnato ai biancoblu che anche contro
squadre di bassa classifica, è dura portare
a casa i due punti, quindi è lecito attendersi una Vanoli molto concentrata, che vincendo potrebbe archiviare con larghissimo
anticipo il discorso salvezza, per poi pensare più in grande.
SI RIVEDE CAJA Dopo la sconfitta con
Venezia (l’ennesima della stagione), coach
Gianmarco Pozzecco ha dato le dimissioni
da allenatore di Varese. Al suo posto Attilio
Caja, vecchia conoscenza della Vanoli.
COSI’ ALL’ANDATA
Dopo l’inattesa sconfitta casalinga contro Capo d’Orlando, la Vanoli si è subito
riscatta passando con autorità a Caserta. Sugli scudi Hayes (21 punti) e Clark (17).
CASERTA-CREMONA 66-81 (12-25, 24-45; 54-73)
PASTA REGGIA CASERTA: Howell 12 (5/14 da due), Gaines 2 (1/3, 0/3), Mordente 3 (0/1, 1/2), Young 19 (4/13, 2/3), Vadi ne, Tommasini (0/1, 0/3), Michelori 7
(2/3 da due), Sergio (0/1 da tre), Capuano ne, Moore 15 (3/7, 3/6), Scott 8 (1/3,
2/7). Coach: Molin.
VANOLI CREMONA: Hayes 21 (4/9, 3/4), Gazzotti (0/1 da tre), Vitali 14 (1/4, 2/3),
Mian (0/1 da tre), Campani 7 (2/4 da due), Ferguson 14 (1/2, 2/4), Mei ne, Clark 17
(5/10, 1/3), Cusin 4 (1/1 da due), Bell 4 (2/2, 0/2). Coach: Pancotto.
SERIE A2 FEMMINILE
Tec-Mar imbattibile nei turni casalinghi, vuole confermarsi a Torino
Con una super Capoferri (29 punti, nella
foto), la Tec-Mar Crema ha colto il terzo successo in altrettanti match disputati davanti
al pubblico amico della Cremonesi, al termine di una sfida molto combattuta. Dopo Vicenza e Genova, stavolta è stato il Santa
Marinella ad arrendersi ad un Basket Team
Crema bravo nel finale a chiudere i conti a
proprio favore. Con questi due punti, le azzurre sono ora seconde da sole, grazie alla
sconfitta di Torino a Vicenza. Proprio le piemontesi, domani sul parquet di Moncalieri,
saranno le avversarie delle cremasche. Malgrado le ultime battute d’arresto, Torino è un
team molto forte e rappresenta un altro esame importante, che misurerà l’attuale forza
della Tec-Mar, che anche in trasferta deve
esprimersi come alla Cremonesi.
POULE PROMOZIONE GIRONE D (4ª
giornata) Crema-Santa Marinella 73-70,
Genova-Castel San Pietro 34-61, Vicenza-
Erogasmet a Milano per sognare i playoff
Torino 68-60.
5ª GIORNATA (28-02 h 18) Castel San
Pietro-Vicenza (h 21), Santa Marinella-Genova, Torino-Crema.
CLASSIFICA Castel San Pietro 8; Crema
6; Torino 4; Genova, Santa Marinella, Vicenza 2.
SERIE B
I NUMERI
23ª GIORNATA Bologna-Arzignano
89-83, Cento-Trieste 91-64, CremaOrzinuovi 97-95, Desio-Montichiari
78-80, Lecco-Udine 70-74, Lugo-Urania Milano 73-76, Pordenone-Costa
Volpino 60-77.
24ª GIORNATA (01-03 h 18) Arzignano-Montichiari, Bergamo-Lugo, Bologna-Desio, Costa Volpino-Lecco, Orzinuovi-Cento, Udine-Pordenone, Urania Milan-Crema.
CLASSIFICA Cento 36; Udine 34;
Bologna, Montichiari 30; Urania Milano 28; Orzinuovi 26; Pordenone, Bergamo 24; Lecco 20; Lugo, Crema 18;
Costa Volpino 16; Desio 10; Arzignano, Trieste 4.
Non ha deluso le attese il derby regionale tra
Erogasmet Crema e Gagà Orzinuovi. Ci si attendevano agonismo, bel gioco e punteggio sempre in bilico
e così è stato. Di fronte ad un PalaCremonesi gremito
in ogni ordine di posto, con un tifo incessante e colorito su entrambe le tribune, le due formazioni si sono
date battaglia per 45’, senza mai riuscire a prendere
con decisione il sopravvento l’una sull’altra, con un
massimo vantaggio durante il match di soli 7 punti, a
riprova dell’estremo equilibrio. Ha prevalso con il punteggio di 97-95 la formazione di casa, capace contro
una delle corazzate del girone, anche se menomata
dall’infortunio del centro Soloperto, di agguantare la
vittoria ai tempi supplementari pur avendo tre uomini
fuori per cinque falli, con capitan Tagliaferri e Persico
che hanno capitalizzato al massimo il minutaggio a
disposizione, completando un capolavoro costruito
nei minuti regolamentari dalla dominanza sotto le
plance di Zanella, immarcabile per Requena e
Paunovic e dalla precisione dai 6,75 metri di Del
Sorbo e di uno strepitoso Ferri, capace di battere ogni
volta il raddoppio sistematico della difesa orceana,
con Cardellini a mettere punti preziosi nei momenti
SERIE C
Dopo il turno di riposo, che è servito per ricaricare le batterie, l’Mg.K Vis Piadena torna in campo
stasera a Lissone, contro un avversario ostico che
staziona nelle parti alte della classifica.
Al comando c’è sempre il Saronno, che si è
sbarazzato agevolmente dell’Oginate e vanta quattro punti in più della coppia 7 Laghi GazzadaManerbio. Stasera la capolista sarà impegnata ad
più caldi della gara e Tardito dominante in difesa. Ora
il calendario propone ai leoni biancorossi un’ostica
trasferta contro una delle sorprese del torneo, l’Urania
Milano. La seconda società di Milano, ben allenata da
Marcello Ghizzinardi, tecnico che ha avuto un ruolo
importante nelle ultime fortune del florido settore giovanile di Casalpusterlengo, ha espugnato il difficile
parquet dell’Orthos Lugo, mantenendosi stabilmente
in zona playoff. Squadra con un’impronta fortemente
difensiva, è stata capace di cogliere successi importanti, espugnando ad esempio il parquet di Montichiari,
e vorrà vendicare la scialba prestazione dell’andata a
Crema, quando un’Erogasmet in gran spolvero si impose con il punteggio di 80-56. Leader offensivo del
quintetto meneghino è il centro Paleari, stabilmente
tra i top scorer del girone; a completare il quintetto il
play Giovanelli, due volte vincitore della serie C con
Costa Volpino e Montichiari, la guardia Stijepovic e le
ali Bazzoli e Torgano. Un incontro difficile per gli uomini di Baldiraghi, attesi da un’impegnativa prova del
nove dopo il successo contro Orzinuovi e decisi a
tener vive le speranze di playoff.
Marco Cattaneo
Piadena cerca gloria stasera a Lissone
Arcisate, contro una squadra che nell’ultimo turno
è caduta clamorosamente a Cantù: difficile che
possa perdere punti.
Lo stesso discorso vale per il 7 Laghi Gazzada a
Boffalora e per il Manerbio a Olginate.
24ª GIORNATA Cantù-Arcisate 75-67, Carpe Diem
Calolzio-Iseo 90-94, 7 Laghi Gazzada-Opera 97-73,
Manerbio-Bernareggio 76-69, Milano 3-Lissone
69-62, Nerviano-Boffalora 80-56, Saronno-Olginate
76-50. Ha riposato: Piadena.
Una fase di gioco
25ª GIORNATA (28-02) Arcisate-Saronno, Bernareggio-Carpe Diem Calolzio, Boffalora-7 Laghi Gazzada, Iseo Cantù, Lissone-Piadena (h 21), OlginateManerbio, Opera-Milano 3.
CLASSIFICA Saronno 34; 7 Laghi Gazzada,
Manerbio 30; Lissone, Milano 3 28; Carpe Diem
Calolzio, Iseo, Opera 24; Bernareggio, Olginate 22;
Piadena, Arcisate, Nerviano, Boffalora 16; Cantù 4.
RUGBY SERIE C1
Malgrado la sconfitta, il Crema non ha sfigurato
Non è riuscita l’impresa di espugnare Pavia ad un
Crema che, se pur rimaneggiato come non mai, si è
battuto con voglia e cuore fino alla fine. Il campo
pesante ha poi condizionato in maniera determinate
l’andamento della partita, penalizzando oltremisura la
già leggera mischia cremasca. E’ questo, infatti, il tallone d'Achille dei ragazzi di Zaini: la leggerezza e la
mancanza di ricambi nei primi cinque uomini e contro
il Cus se ne è avuta una lampante dimostrazione.
Infatti, il pack di mischia neroverde ha effettuato la
solita commovente prestazione, come impegno e
volontà, cedendo solo alla distanza non avendo, come
gli avversari, forze fresche da inserire. Solo 18 gli elementi a disposizione del tecnio cremasco, contando
anche i rinforzi provenienti dalla Under 18: da incorniciare le prove di Bassi e Cattani e del solito Dominoni.
E’ finita 20-5, con i pavesi che non sono riusciti però
ad andare in bonus, grazie alla tenacia dei cremaschi,
che non hanno mollato fine alla fine. Dopo la pausa
per gli impegni della Nazionale (oggi pomeriggio in
campo in Scozia), l’8 marzo è in programma l’incontro
casalingo con il Valle Camonica, con la speranza di
recuperare i tanti infortunati. A ranghi completi, infatti,
le squadre affrontate fin ora non sono certamente
superiori al Crema che con lo spirito visto Pavia, un
pizzico di fortuna in più e l’arrivo della bella stagione
può dire ancora la sua nella lotta per la salvezza.
CLASSIFICA (3ª giornata 2ª fase) Cus Pavia 13;
Cernusco 11; Lainate 10; Valle Camonica 6; Crema
Rugby 4; Amatori Milano 2.
Serie C2: Casalmaggiore fatica
a battere il modesto Codogno
Nulla da fare per la Witor’s Cremona,
piegata 24-0 dal Cus Brescia Marco Polo
Cadetta. Il turno di riposo sarà quindi
salutare per ricaricare le batterie. Più
sudato del previsto, invece, il successo di
Casalmaggiore, passato solo 24-22 a
Codogno contro la penultima in classifica.
Una vittoria che comunque vale in secondo posto. Domani i casalaschi ospitano il Rugby Bergamo Cadetta (ottavo).
26
Sport
Sabato 28 Febbraio 2015
CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
E’ il caos Parma a tenere banco Il match clou si gioca a Bologna
Fischio d’inizio ritardato di 15 minuti e sciopero dei
giocatori del Parma. E’ questo lo scenario apocalittico del calcio italiano, che fa da contraltare all’ottimo
rendimento delle squadre della serie A nelle coppe
europee. Il mondo pallonaro è quindi nell’occhio dl
ciclone ed in particolare i vertici di Federazione e
Lega. Tutto questo relega in secondo piano il fatto
sportivo, che propone lunedì sera all’Olimpico il big
match tra Roma e Juventus. In assenza di un successo dei giallorossi, la lotta scudetto sarebbe già
decisa ai favore dei bianconeri.
24ª GIORNATA Cagliari-Inter 1-2, Empoli-Chievo
Verona 3-0, Fiorentina-Torino 1-1, Hellas Verona-Roma
1-1, Juventus-Atalanta 2-1, Lazio-Palermo 2-1, MilanCesena 2-0, Napoli-Sassuolo 2-0, Parma-Udinese rinviata, Sampdoria-Genoa 1-1.
25ª GIORNATA (01-03 h 15.15) Atalanta-Sampdoria,
Cagliari-Hellas Verona (h 12.30), Cesena-Udinese,
Chievo-Milan (28-03 h 20.45), Genoa-Parma rinviata,
Inter-Fiorentina (h 18), Palermo-Empoli, Roma-Juve (0203 h 20.45), Sassuolo-Lazio, Torino-Napoli (h 20.45).
CLASSIFICA Juventus 57; Roma 48; Napoli 45;
Lazio 40; Fiorentina 39; Genoa, Sampdoria 36; Inter 35;
Milan, Torino, Palermo 33; Sassuolo 29; Udinese* 28;
Empoli 27; Hellas Verona 25; Chievo Verona 24; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 16; Parma* (-1) 10.
Europa League:
derby tra Roma
e Fiorentina
Dopo tre pareggi consecutivi (due casalinghi),
la capolista Carpi ha visto assottigliarsi il vantaggio sulla terza in classifica (ora a -7). Ecco perché
la trasferta di oggi a Vercelli è molto importante
per valutare lo stato di forma e le ambizioni degli
emiliani. Il match clou si gioca comunque a Bologna tra i rossoblu e il soprendente Vicenza, 4º in
classifica. L’Avellino (terzo) ospita la Ternana.
27ª GIORNATA Bari-Virtus Lanciano 2-0,
SORTEGGIO
Cinque squadre italiane agli ottavi di Europa League: un grande risultato, per certi versi inatteso. Ecco l’esito del sorteggio di Nyon per
gli ottavi di finale (12 e 13-3): Everton-Dinamo Kiev, Dnipro-Ajax, Ze-
nit-Torino, Wolfsburg-Inter, Villareal-Siviglia, Napoli-Dinamo Mosca,
Bruges-Besiktas, Fiorentina-Roma.
MONDIALI SCI DI FONDO Steffetta 4x10 maschile, oro alla Norvegia (solo 6ª l’Italia).
Brescia-Perugia 1-2, Carpi-Virtus Entella 0-0, Cittadella-Bologna 0-1, Frosinone-Pro Vercelli 3-2,
Livorno-Avellino 0-1, Pescara-Catania 1-0, SpeziaModena 3-2, Ternana-Latina 0-2, Trapani-Varese
0-0, Vicenza-Crotone 1-0.
28ª GIORNATA (28-02 h 15) Avellino-Ternana,
Bologna-Vicenza (27-03 h 21), Catania-Frosinone,
Crotone-Livorno, Latina-Trapani (27-03 h 19),
Lanciano-Cittadella, Modena-Bari, Perugia-Spezia, Pro Vercelli-Carpi, Virtus Entella-Pescara,
Varese-Brescia.
CLASSIFICA Carpi 52; Bologna (-1) 47; Avellino 45; Livorno, Vicenza 43; Frosinone 41; Spezia
39; Virtus Lanciano 37; Perugia, Pescara 36; Ternana 35; Pro Vercelli, Trapani, Bari 33; Modena*,
Latina, Cittadella, Virtus Entella 30; Brescia 29;
Catania*, Varese (-3) 28; Crotone 25.
Conferme per Bissolati e Casc
BOCCE Campionato provinciale a squadre: la Coop Castelvetro è un rullo compressore. Vincono anche Flora e Stradivari
U
di Massimo Malfatto
na sola squadra è a punteggio pieno dopo la terza giornata del campionato provinciale a squadre, organizzato
dal Comitato provinciale.
GRUPPO A La vittoria non fa più
notizia alla Coop Castelvetro, ma non
sono mancati gli ostacoli alla squadra
piacentina per avere ragione de Le
Querce B. Conclusisi in parità i set tra
Generali-Zigliani-Penotti opposti a
Corbari-Bulfari-Galelli, l’individuale
con Germano Betti di fronte a Luciano
Bergamaschi e il match di coppia tra
Bonetti-Penotti e Bongiorni-Galelli è
stata determinante la vittoria di
Corbari-Bulfari su Betti-Generali.
Quando la Germana Cantarini gira, la
Canottieri Bissolati va. Sotto la regia
della pluricampionessa del mondo
arrivano punti pesanti e decisivi, prima
in terna, poi in coppia con Erminio
Ferrari e per la Soms non c’è nulla da
fare. Le coppie hanno fatto la differenza nell’incontro tra il Casc ed il
Signorini con Cornacchia-Lodigiani e
Fattebene-Ghidoni a regalare i punti
alla propria squadra.
GRUPPO B Regala un’altra bella
prova di forza lo Stradivari, netto il successo della bocciofila di via Milano su
Le Querce B. La terna Azzini-MininiGaimarri si sbarazzava di Bocchi-Vicardi-Lazzaretti, disco rosso per Man-
GRUPPO A - 2° Turno
vs SIGNORINI
2-0
COOP CAST.
vs LE QUERCE A
1-0
SOMS
vs BISSOLATI
0-3
GRUPPO B - 3° Turno
BALDESIO
Risultato
vs FADIGATI
1-1
FLORA
vs ASTRA
2-0
STRADIVARI
vs LE QUERCE B
3-1
CLASSIFICA GRUPPO A
COOP CASTELVETRO
CASC
BISSOLATI
SIGNORINI
SOMS
LE QUERCE A
9
8
7
3
0
0
Guerrini e Zagheno
vincono a Scannabue
Risultato
CASC
CLASSIFICA GRUPPO B
STRADIVARI
FADIGATI
ASTRA
FLORA
BALDESIO
LE QUERCE B
6
5
4
3
2
1
I vincitori Guerrini e Zagheno
PROSSIMO TURNO
Gruppo A (02-03)
Signorini-Soms
Bissolati-Coop Castel.
Casc-Le Querce A
Gruppo B (02-03)
Baldesio-Le Querce B
Fadigati-Flora
Astra-Stradivari
fredi (sostituito da Foroni) entrambi
sconfitti da Bastoni. Parlano “stradivariano” gli incontri di coppia con i successi di Foroni-Minini e Azzini-Gaimarri
rispettivamente su Vicardi-Bastoni e
Bocchi-Lazzaretti.
Emozioni nel match Baldesio-Fadi-
I giocatori de Le Querce A
gati vinto dai cicognolesi, seconda
sconfitta consecutiva dei rivieraschi ai
supplementari. Parità le terne ChittòPasseri-Bianchessi contro CesenaSalvaderi-Tessadri mentre Sergio
Petrini ha la meglio su Carlo Ricini. La
coppia Cesena-Salvaderi si sbarazza
di Passeri-Bianchessi, nulla di fatto tra
Ricini-Tessadri e Chittò-Maffezzoni: si
va al “tiro ai pallini” dove s’impone il
Fadigati per 5-4. L’Astra conferma di
non essere la bella squadra degli scorsi anni e viene sconfitta senza attenuanti dalla canottieri Flora.
Exploit di Pedrignani e Foroni-Manfredi
Da sinistra Pedrignani e Chiappella
(M.M.) Ancora una sbalorditiva prestazione di
Alberto Pedrignani che si è aggiudicato alla grande il
2° memorial Vittorio Muti, gara nazionale individuale
svoltasi a Lentate sul Seveso. Dopo aver eliminato
Walter Crespi (12-7) nei quarti di finale, il galattico e
vulcanico “Pedro” superava Paolo Proserpio (12-10) in
semifinale ed in finale aveva la meglio su Massimiliano
Chiappella con il punteggio di 12-9. Ottimo sesto
posto dell’offanenghese Claudio Lupi Timini.
GP CITTA’ CARPANETO Un’ulteriore ragguardevole prestazione delle nostre formazioni in trasferta che,
per la seconda volta consecutiva hanno sfiorato il col-
paccio sulle corsie piacentine. Nel 29°Gran Premio
Città di Carpaneto eccellente secondo posto di
Guerrino Foroni e Francesco Manfredi. Dopo aver eliminato i cremonesi Betti-Generali (12-6), gli stradivariani superavano i piacentini Malverni-Paganuzzi (12-9)
ed i “sanitari” Benna e Tamagni per 12-8. Niente da
fare in finale per i bravi Foroni e Manfredi nettamente
sconfitti dai milanesi Mauro Campolungo e Stefano
Fontebasso per 12-5. Nella fase finale anche i giovani
Andrea Ferri ed Elia Ravasi (eliminati da Benna e
Tamagni), i cicognolesi Ricini e Pedretti, i rivieraschi
Zinetti e Ghisolfi ko contro i vincitori della gara.
(M.M.) Ha riscosso successo il 15°
trofeo “Lorenzo e Carlo Ghiozzi” organizzato dalla Scannabuese. Una gara che
“seduce” sempre di più la bocciofila
Achille Grandi: lo scorso anno vinse
Mattia Visconti, questa volta ha riguardato Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno.
Dopo aver superato Agosti-Marzolini (126), i pupilli di Elia Avaldi s’imponevano sui
compagni di squadra Roberto e Mattia
Visconti, che nei quarti avevano eliminato
i beniamini di casa Belli e Pietrobelli.
Finale equilibrata dove la spuntavano
Guerrini-Zagheno su Chiappa-Galdi per
12-8. Parla “straniero”, ben quattro bocciofile extra-comitato su sei nella fase
finale, la categoria C/D e prova di forza di
Cristian Mariani ed Enrico Cantagalli. I
portacolori della “Codognese” si sbarazzavano dei madignanesi Barbieri-Magnini
(12-2) ed in finale avevano la meglio su
Giuseppe Tuzzi e Mario Testa per 12-11.
Quarto posto per l’ex baby trescorese
Nicolas Testa accoppiato al papà
Massimo eliminato dai lodigiani sul filo di
lana. Ha diretto la gara Raimondi, arbitri
di finale Morena e Padovani.
ACHILLE GRANDI La bocciofila cremasca gioca oggi a Venezia contro la San
Sebastiano, incontro valido per l’ultima
giornata del campionato italiano di Serie
C. Per quanto concerne la classifica formazione veneziana già retrocessa mentre
per Pedrignani e compagni la possibilità
di terminare al secondo posto che sarebbe un ragguardevole risultato all’esordio
in questa manifestazione.