Elenco documentazione da presentare per parere

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Elenco documentazione da presentare per parere
MSP02 SISP PSP02
Elenco documentazione da allegare alla richiesta di parere igienicosanitario
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Modello di domanda presente su questo sito (Modulo di richiesta parere igienico-sanitario),
debitamente compilato e firmato dal legale rappresentante dell'attività in ogni sua parte, con
apposta N. 1 marca da bollo, del valore corrente (euro 16.00).
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Notifica di bonifico delle competenze spettanti al Servizio SISP secondo tariffario Regionale per il
rilascio del parere igienico-sanitario richiesto (Deliberazione della Giunta Regionale 19 dicembre
1995, n.10740) effettuato tramite bonifico bancario le cui coordinate sono: Asl Roma 2 – Codice IBAN
IT 31 Z 02008 05054 000104110334 – Codice Ente 9007070 – Banca Unicredit Agenzia 36027 Via
Tiburtina n.652 00159 Roma.
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Notifica di bonifico per competenze spettanti al Servizio SISP con causale «Spese di Accesso»
(come da tariffario di cui sopra, punto 1.0 dell’Allegato A) tramite bonifico bancario di cui al punto
precedente, da calcolarsi sulla base del numero di km da percorrere dalla sede del Servizio SISP sino
alla attività produttiva per la quale si chiede il parere; per ogni km di percorrenza vanno versati €
0,52 moltiplicati per 2 (andata e ritorno).
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Documentazione in originale o copia conforme nei modi di legge del titolo abilitante all’attività,
quando previsto dalla normativa di settore, per cui si chiede il parere igienico sanitario.
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N. due elaborati grafici rappresentanti i locali e spazi per i quali si chiede il parere in pianta e
sezioni in unica tavola scala 1:50 o 1:100 timbrati e firmati in originale da professionista abilitato ed
iscritto all’Albo e dal richiedente, indicanti sul frontespizio:
•
tipologia dell’attività;
•
nome e cognome del richiedente;
•
vie e numero civico dell’insediamento;
•
superficie totale in metri quadrati.
Inoltre si dovrà avere cura di indicare sulle piante planimetriche:
•
l’uso cui viene destinato ogni singolo ambiente (laboratorio, ufficio, ripostiglio, servizi igienici
etc.);
•
per ogni singolo ambiente la superficie in metri quadrati del pavimento e di ogni superficie
fenestrata, specificando la superficie apribile da quella fissa;
•
l’altezza di ogni singolo ambiente (con l’indicazione di eventuali controsoffitti);
•
i locali interrati o seminterrati e i soppalchi devono essere evidenziati nelle sezioni
longitudinali e trasversali, per la valutazione del livello di interramento.
Esclusivamente per le attività di farmacia, ambulatorio veterinario e clinica veterinaria, N. tre
elaborati grafici, restando valide tutte le specifiche del punto 5.
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Idonea dimostrazione della disponibilità di acqua potabile mediante uno dei seguenti documenti:
•
contratto ACEA;
•
copia dell' ultima bolletta pagata (anche condominiale, con allegata dichiarazione firmata in
originale dall’amministratore del condominio);
•
documento autorizzativo relativo al sistema alternativo di approvvigionamento idrico (qualora il
locale non abbia utenza ACEA).
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Certificato di imbocco in fogna oppure autodichiarazione di imbocco in fogna (come da modello
scaricabile dal sito www.aslrmc.it) oppure estremi richiesta d’autorizzazione ambientale.
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In presenza di locali ove siano istallati impianti di aerazione, ventilazione meccanica,
condizionamento aria, è necessario riportare sulla pianta planimetrica (di cui al punto 5) il
percorso completo delle canalizzazioni con l’indicazione delle bocchette di aerazione.
La pianta planimetrica dovrà contenere:
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il percorso completo delle canalizzazioni dell’impianto di ventilazione meccanica
condizionamento dell’aria con colore differenziato per immissione ed espulsione;
il posizionamento delle bocchette di presa e di espulsione dell’aria nei vari locali.
o
di
Inoltre sulle planimetrie andranno evidenziati:
la rete di ventilazione con colore VERDE;
il sistema di condizionamento con colore VIOLETTO;
il sistema di termoventilazione (sistema di riscaldamento) con colore ROSSO;
il sistema di condizionamento parziale con colore BLU;
la rete di estrazione dell’aria viziata con colore GIALLO;
la condotta di ricircolo con colore ARANCIONE;
l’aria esausta con colore MARRONE.
N.B. Lo schema dell’impianto fa parte integrante del parere igienico-sanitario richiesto; pertanto
deve essere riportato nelle planimetrie di cui al punto 5); se detto schema dovesse interferire
graficamente con la pianta planimetrica del locale, si consiglia di redigerlo sul medesimo elaborato di
lato, in maniera tale da facilitarne la comprensione e di consentire il rilascio del parere di competenza.
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In presenza di locali ove siano istallati impianti di aerazione, ventilazione meccanica,
condizionamento aria, è necessario produrre inoltre apposita relazione tecnica dell’impianto
firmata e timbrata da un tecnico abilitato ed iscritto all’Albo (che descriva il reale “stato dei
luoghi” dell’impianto realizzato) nella quale siano riportati i seguenti dati:
•
impianto prescelto;
•
numero addetti al locale;
•
affollamento massimo previsto (in assenza rif. Appendice UNI 10339);
•
superficie del locale;
•
cubatura del locale;
•
velocità dell’aria in uscita dalle bocchette d’immissione e/o di estrazione;
•
velocità dell’aria all’interno del volume convenzionalmente occupato (di norma tra 0,1 e 0,25
m/s) – rif Appendice C UNI 10339;
•
temperature medie assicurate d’estate; *
•
temperature medie assicurate d’inverno;*
•
calcolo della percentuale di insoddisfatti PPD; *
•
ricambio d’aria per ora previsti;
•
caratteristiche funzionali dei principali apparati e componenti:portate e prevalenze di pompe e
ventilatori, condizioni termoigrometriche dei trattamenti d’aria;
•
diametro delle canalizzazioni;
•
numero bocchette d’immissione e/o di estrazione;
•
sistemi di depurazione dell’aria;
•
altezza della presa d’aria esterna dal piano stradale più elevato di accesso all’edificio e
caratteristiche del sito di captazione (UNI 10339);
•
indicazione dei livelli sonori durante il funzionamento dell’impianto rif. UNI 199/98.
•
per impianti di climatizzazione.
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In presenza di locali interrati o seminterrati adibiti ad attività lavorativa con personale dipendente,
copia della autorizzazione in deroga art. 65 DLgs 81/08 da richiedere al Servizio Prevenzione
Sicurezza Ambienti di Lavoro di questa ASL – Via Casale de Merode 8 piano terra.
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Per i locali ove siano presenti soppalchi, certificato di staticità del solaio.
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Se il laboratorio è gestito da una Società:
a) Atto costitutivo e Statuto della Società;
b) Certificato di iscrizione al Registro delle Imprese in originale con certificato antimafia.
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Esclusivamente per l’attività di estetista, elenco delle apparecchiature utilizzate con relative schede
tecniche e dichiarazione del titolare, ai sensi del DPR 445/2000, della conformità delle
apparecchiature a quanto previsto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 12/5/2011
n. 110.
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Per l’attività di tatuaggio e piercing, vedere la Circolare del Ministero della Salute 05/02/1998 n. 2.9/156
“Linee guida del Ministero della Sanità per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di
sicurezza”.
Per alcune specifiche attività occorre comunque integrare l’elenco di cui sopra con ulteriore documentazione.
Per il dettaglio, rivolgersi sempre al personale del Servizio.
NOTA INFORMATIVA
Si informa che, quando l’attività sarà in esercizio, il titolare dell’attività è tenuto ad essere in possesso anche della
documentazione che dimostri il rispetto della legislazione vigente in materia ambientale, a disposizione degli organi di
vigilanza.
Il titolare dell’attività che produce:
1
INQUINAMENTO ATMOSFERICO dovrà ottemperare a quanto previsto dall’art.272 della Parte V (Norme in
materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera) del D.Lgs. 3 aprile 2006, n°152;
2
SCARICHI DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI dovrà ottemperare a quanto previsto dall’art.124 della Parte III
(Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione
delle risorse idriche) del D.Lgs. 3 aprile 2006, n°152;
3
RIFIUTI PERICOLOSI E RIFIUTI NON PERICOLOSI dovrà ottemperare a quanto previsto dall’art.190 (registri
di carico e scarico) della Parte IV (Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati) del D.Lgs. 3
aprile 2006, n°152.
Si ricorda che, secondo l’articolo 3 del DPR n.59 del 13 marzo 2013, l’autorizzazione unica ambientale può essere
richiesta dai gestori degli impianti nel caso in cui siano assoggettati, ai sensi della normativa vigente, al rilascio, alla
formazione, al rinnovo o all’aggiornamento di almeno uno dei seguenti titoli abilitativi:
- l’AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D.Lgs. 3 aprile
2006, n.152;
- comunicazione preventiva di cui all’articolo 112 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, per l’utilizzazione agronomica degli
effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi
previste;
- l’AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA per gli stabilimenti di cui all’art. 269 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n.
152;
- autorizzazione generale di cui all’articolo 272 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- comunicazione o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447;
- autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all’articolo 9 del decreto
legislativo 27 gennaio 1992 n. 99;
- la COMUNICAZIONE IN MATERIA DI RIFIUTI di cui agli articoli 215 e 216 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n.152.
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