Nuove cure nelle neoplasie del retto Commenti

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Nuove cure nelle neoplasie del retto Commenti
Data
01-12-2016
Pagina
Foglio
Direttore Beppe Giuliano
Settimanale di Verona
1
Venerdì, 02 Dicembre 2016
La resa di Francois, il presidente più impopolare - Trump: ex generale Mattis al Pentagono - Coni taglia contributi a Figc, -4,5 mln - Francia, Francois Hollande: "Non mi ricandido alle elezioni presidenziali"
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Nuove cure nelle neoplasie del retto
di Redazione Web (del 01/12/2016 @ 16:29:02, Sezione Sanità)
Venerdì 2 dicembre a partire dalle ore 9 alla Gran Guardia congresso sulle novità del
trattamento del tumore al retto. Con cinquantaduemila nuove diagnosi nel 2015 il tumore del
colon-retto è tra le neoplasie più diffuse in Italia, con una leggera prevalenza nel sesso maschile.
Quindicimila di questi casi riguardano solo i tumori del retto. Il Registro Tumori del Veneto nel 2015
ha registrato oltre 3.300 nuovi casi, il 30% dei quali di cancro al retto. Definito ancora “big killer”, per
la neoplasia al retto si è raggiunta una sopravvivenza media a cinque anni di circa il 60% anche per
gli stadi più avanzati, con risultati leggermente superiori in Veneto. L'obiettivo di tutti gli specialisti
coinvolti nella diagnosi e nella cura di questa neoplasia (oncologi, endoscopisti, radioterapisti e
chirurghi) è quello di promuovere la diagnosi precoce e di trattare questa patologia con
un approccio multidisciplinare nell’ottica di aumentare sopravvivenza e qualità di vita. Sullo
“Stato dell'arte nel trattamento del carcinoma del retto. Controversie ed obiettivi dell'innovazione” si
confronteranno nel congresso di domani oncologi, radioterapisti ed i maggiori specialisti e padri
della chirurgia laparoscopica e robotica italiana. Ad organizzarlo è la Chirurgia Generale
dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, diretta dal dottor Giacomo Ruffo, che dal
2014 dispone del robot chirurgico di ultima generazione Da Vinci Xi. Tra i relatori interverranno
l'oncologa Stefania Gori, presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica,
Francesco Corcione e Paolo De Paolis, rispettivamente past president e presidente eletto della
Società Italiana di Chirurgia, e Claudio Bassi, direttore della Scuola di specialità in Chirurgia
dell'Università di Verona. A tenere la lettura magistrale sarà il professor Bill Heald, direttore del
Centro di Chirurgia della Fondazione Pelican Cancer Center di Basingstoke (Inghilterra). Heald è uno
dei più autorevoli chirurghi al mondo della chirurgia del cancro del retto. Il percorso per il
trattamento del tumore al retto è totalmente cambiato negli ultimi anni. Il chirurgo da primo
attore è diventato uno dei protagonisti di un team multidisciplinare e molto spesso interviene in ultima
battuta. La chemioterapia e la radioterapia, infatti, aiutano il chirurgo ad ottenere il massimo risultato,
riducendo la massa tumorale e sterilizzando la zona attorno al tumore diminuendo così il rischio di
recidive. Se la modalità di trattamento del tumore è totalmente cambiata, lo è altrettanto la chirurgia
un tempo altamente demolitiva. Oggi tecnologie come la videolaparoscopia, la robotica e quella
ancora in via sperimentale, la TATME (una nuova procedura che permette l'asportazione del
tumore via transrettale), coniugano la radicalità oncologica con la conservazione d'organo, che si
traduce in una migliore qualità di vita del paziente
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