L`obesità - Educazione Prevenzione Salute

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L`obesità - Educazione Prevenzione Salute
L'obesità:
L
obesità: una
sfida p
per il
medico........e
per il chirurgo
Paolo Limone
Direttore S.C. Endocrinologia,
Diabetologia
g e Malattie del
Metabolismo
A.O. Ordine Mauriziano di
T i
Torino
Che cos'è l'obesità?
Malattia cronica
determinata da un
eccesso di massa
grassa distribuita in
maniera differente nei
vari distretti corporei e
nei diversi soggetti
Cl
Classificazione
ifi
i
dell’obesità
d ll’ b ità
Peso (Kg) /altezza (m2)
Cl
Classificazione
ifi
i
dell’obesità
d ll’ b ità
BMI (Kg/m2)
NORMOPESO
18.5 - 24.9
SOVRAPPESO
25 - 29.9
O S A' GR.
OBESITA'
G I
30 - 34.9
OBESITA' GR.
OBESITA
GR II
35 - 39.9
39 9
OBESITA' GR. III
> 40
L' b ità nell mondo
L'obesità
d
Nella popolazione generale (uomini e
donne di età compresa fra 34 e 74 anni) il
17% degli uomini ed il 21% delle donne è
obeso. Il 50% degli uomini ed il 34% delle
donne è in sovrappeso
Nelle donne in menopausa il 30% è obeso
ed il 39% è in sovrappeso
pp
Q li cause?
Quali
?
z
Fattori genetici: che determinano la facilità
all'accumulo
all
accumulo del grasso e inducono alterazioni
del comportamento alimentare e del dispendio
energetico
Q li cause?
Quali
?
z
z
Fattori socio-culturali
Fattori dietetici (modifica tipologia degli
alimenti)
z
Fattori psicologici
z
Farmaci
z
Alterazioni ormonali
Q li cause?
Quali
?
z
Sedentarietà
Se l’introito
l introito calorico eccede le spese
energetiche per un prolungato periodo di tempo
si verifica un incremento
del peso corporeo
TTessuto
t adiposo
di
ed
d apparato
t digerente
di
t
come fonti di sostanze ormonali, che
svolgono azioni finalizzate a
•Regolazione
Regolazione del Metabolismo
•Controllo dell'appetito
•Modificazioni di altre risposte ormonali
(
(insulina)
)
Complicanze
p
dell’obesità
• Diabete
• Ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia
Complicanze dell’obesità
Ipertensione
Coronaropatia
Malattie cerebrovascolari
Varici e linfedema
Complicanze dell’obesità
Complicanze polmonari (apnee notturne)
Gotta
Artrosi
Neoplasie
Disturbi digestivi
Disordini mestruali
Benefici da una perdita di peso di 10 kg
Mortalità ↓ >20% mortalità totale
↓ >30% mortalità correlata al diabete
↓ >40% mortalità correlata al cancro
Pressione Arteriosa ↓ ~10mmHg
Diabete ↓ glicemia a digiuno
Lipidi
↓ 10% colesterolo totale
↓ 15% LDL
↓ 30% trigliceridi
↑ 8% HDL
AGA Gastroenterology 2002; 123: 882-932.
Valutazione del paziente obeso
Disordini del Comportamento
p
Alimentare
•
Storia del peso
•
Storia di precedenti tentativi di dimagrimento
•
Uso di farmaci, alcol, fumo
•
Attività fisica
•
Patologie e/o ostacoli che possano impedire
l’esercizio fisico
•
Aspettative
•
Valutazione della motivazione del soggetto
•
Resistenza al cambiamento
•
Valutazione del paziente obeso
Peso
Altezza
Ci
Circonferenza
f
addominale
dd
i l
Pressione arteriosa
Esami ematochimici
Valutazione profilo ormonale
Profilo del rischio cardiovascolare
WC: LOW < 94; HIGH 94-102; VERY HIGH >102
Trattamento dell’obesità
Primo obiettivo è una graduale perdita di
peso parii a circa
i
7-10%
7 10% d
dell peso iniziale
i i i l
nei primi 6-12 mesi, mediante
• Dieta
• Interventi
I t
ti comportamentali
t
t li
• Attività fisica
DIETA
™ La
riduzione calorica di 500 - 1000 kcal
giornaliere può determinare un calo
ponderale settimanale di circa 0
0,5
5 -1
1 kg
di peso e una perdita complessiva in 6
mesii parii a circa
i
il 10
0 % del
d l peso iniziale
i i i l
DIETA
• Consumo di grassi < 30% delle calorie totali
• Grassi saturi (animali) < 10% delle calorie totali
con relativo incremento dei grassi poliinsaturi
(oli vegetali) e monoinsaturi (= olio di oliva)
• Ridurre
Rid
introito
i t it di colesterolo
l t
l (NO grassi animali!)
• Ridurre consumo di zuccheri semplici
• Preferire carboidrati ricchi in fibre
• Consumo di fibre > 15 g per 1000 kcal
PIRAMIDE ALIMENTARE
Attività fisica
Camminata di buon passo,
Ciclismo,
Ciclismo
Nuoto
Evitare sport traumatici
Frequenza: 4-6 volte la settimana
Abbinare esercizi di stertching e di
tonificazione
Terapia farmacologica
Terapia comportamentale
Coinvolge il paziente in tutte le fasi della terapia informando, educando,
sostenendo come in un p
percorso di riabilitazione
Propone il calo ponderale non come obiettivo primario ma punta al
benessere e alla qualità delle vita
Enfatizza il vantaggio metabolico e vascolare di un calo ponderale anche
modesto ( 5-10%)
5 10%)
Spiega il vantaggio di una nutrizione bilanciata e saziante. La dieta
saziante
i t aiuta
i t il controllo
t ll mentre
t la
l dieta
di t affamante
ff
t porta
t alla
ll perdita
dit di
controllo e quindi al fallimento
Illustra l’importanza dell’esercizio fisico e dei suoi benefici metabolici. La
sedentarietà ha spesso un ruolo superiore al cibo sia nel determinare
ll’obesità
obesità che nel programma di perdita di peso
G ti
Gestione
dell'obesità
d ll' b ità
P i l
Psicologo
Chirurgo
g
Endocrinologo
Dietologo