Reti di Computer - Dipartimento di Fisica e Geologia

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Reti di Computer - Dipartimento di Fisica e Geologia
Corso di Laurea in
Fisica
Fisica dell’Informazione
Reti di Computer
Docente: Luca Gammaitoni
Informazioni disponibili sul web:
www.fisica.unipg.it/gammaitoni/fisinfo
Unità didattica: Reti
Reti di Computer
Riferimento al testo:
Introduzione alla scienza dei computer, McGraw-Hill, 2004
capitolo 8: 8 . 1 Ubiquitus.
8 . 2 Computer in rete
8 . 3 La geografia delle reti
8 . 4 La topologia delle reti
8 . 5 La logica delle reti
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aaasss
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Unità didattica: Reti
A cosa servono?
• Per comunicare (scambiare informazioni
tra i computer)
• Condividere le risorse (stampanti,
scanner, masterizzatori … connessioni
veloci ..)
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Unità didattica: Reti
Classificazione delle reti
•
In base alla loro “portata”
– LAN (Local Area Network) coprono aree limitate, ma sono molto veloci
– MAN (Metropolitan Area Network) Rete ottenuta mediante l’interconnessione
di più reti locali nell’ambito metropolitano
– WAN (Wide Area Network) coprono aree maggiori, ma sono più lente
La velocità di una rete o di una connessione tra computer è definita come la
massima quantità di informazione che può essere trasferita nell’unità di
tempo e si misura in bit/s e i suoi multipli (kbit/s, Mbit/s)
La velocità di una connessione viene anche detta larghezza di banda
Shannon
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Unità didattica: Reti
Classificazione delle reti
•
In base allo hardware utilizzato per la connessione
– Ethernet (su cavo coassiale o su cavo a otto poli, 10 Mbit/s, 100 Mbit/s,
1Gbit/s)
– Senza fili
• Wifi (IEEE 802.11b 11Mbit/s, fino a 150 m)
• Bluetooth (1 Mbit/s, fino a 10,20,100 m)
– Su fibra ottica
• FDDI ( > 1 Gbit/s)
– Su doppino telefonico
• PSTN (modem analogico fino a 56 kbit/s)
• ISDN (fino a 128 kbit/s)
• ADSL (fino a 640 kbit/s)
• HDSL (fino a 8 Mbit/s)
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Unità didattica: Reti
Classificazione delle reti
• In base al protocollo software utilizzato per la
connessione
–
–
–
–
IPX/SPX (Microsoft)
AppleTalk (Apple)
X25 (Xerox)
TCP/IP (utilizzato per Internet)
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Unità didattica: Reti
Due tipi di relazioni:
• Peer to peer
I computer della rete comunicano tra loro in modo
paritario. Ognuno di essi è responsabile di rendere
disponibili le proprie risorse al resto della rete e della
propria sicurezza.
• Client/server
Esiste una distinzione tra chi rende disponibile le risorse
di rete (server) e chi ne fa uso (client) In una rete
client/server pura nessun client condivide le proprie risorse
con gli altri.
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Unità didattica: Reti
Peer to peer
Pro
• Hardware meno
costoso;
• Facile da amministrare;
• Nessun NOS (network
operative system)
richiesto;
• Maggiore ridondanza
strutturale;
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Contro
• Possono peggiorare le
performance dell’utente;
• Non molto sicura;
• Difficile da backuppare
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Unità didattica: Reti
Client/server
Pro
Molto sicura;
Migliore performance;
Backup centralizzato;
Molto affidabile e stabile;
Contro
Richiede un amministratore
professionale;
Hardware più costoso e pesante;
Per reti con meno di 10-15 utenti generalmente conviene una
relazione del tipo peer to peer, per quelle più grandi client/server.
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Unità didattica: Reti
MEZZI TRASMISSIVI
MEZZI
RAME(DOPPINO)
COASSIALE
MONOMODALE
FIBRA OTTICA
MULTIMODALE
WIRELESS
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Unità didattica: Reti
SISTEMI OPERATIVI DI RETE
(LOCALE)
• In una LAN si vogliono condividere le risorse, di
solito, come minimo, stampanti e hard disk.
• Il S.O. deve permettere anche l’uso di quelle risorse
che non sono fisicamente collegate al computer su
cui si sta lavorando.
• I S.O. dei computer in rete devono quindi dialogare
fra loro per permettere la condivisione delle risorse.
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Unità didattica: Reti
FILE SYSTEM DISTRIBUITO
•
•
•
Parliamo di file system distribuito quando l’utente del file system
vede un’unica struttura ad albero, e non si accorge che alcune
parti dell’albero (sub-tree) risiedono in realtà sull’hard disk di un
altro computer della rete.
Il S.O. maschera completamente la situazione. (Unix… Windows
un po’ meno)
E’ possibile configurare il file system distribuito in molti modi
diversi, prendendone “pezzi” dalle varie macchine in rete
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Unità didattica: Reti
SISTEMI OPERATIVI DISTRIBUITI
• Versione più sofisticata dei S.O. di rete
• Quando l’utente di un computer esegue un programma,
non e’ detto che questo venga fatto girare sulla CPU
locale: il S.O. si occupa di selezionare il computer (e
quindi la CPU) più scarico su cui il processo deve girare.
• I S.O. distribuiti sono ancora in fase di studio. Non esiste
nulla a livello commerciale
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Unità didattica: Reti
TRASMISSIONE
DIGITALE O ANALOGICA
• Nelle reti locali, la comunicazione tra due computer passa
di solito su cavi dedicati, installati esplicitamente per la rete,
e adatti per la trasmissione digitale delle informazioni.
• (Semplificando un po’) su questi cavi si ha una variazione
del livello di tensione fra due valori, che corrisponde alla
trasmissione di bit di valore zero oppure 1.
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Unità didattica: Reti
TRASMISSIONE
DIGITALE O ANALOGICA
• Per le comunicazioni su lunga distanza, si cerca di sfruttare
le reti di comunicazione esistenti, come ad esempio la rete
telefonica.
• La rete telefonica è però fatta per comunicare la voce, cioè
un segnale analogico che varia in maniera continua in una
banda di frequenze.
• Sono necessari dei dispositivi per poter usare la rete
telefonica come mezzo di comunicazione tra computer
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Unità didattica: Reti
IL MODEM
COMPUTER
Segnale
digitale
MODEM
Segnale
analogico
linea telef.
COMPUTER
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Segnale
digitale
MODEM
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Unità didattica: Reti
IL MODEM
• I modem attuali hanno velocità di trasmissione che va da un
minimo di 56.600 bit/sec (ossia una velocità massima di non
più di 8 kByte/sec) a 24 Mbs (ossia una velocità massima di
circa 3 MByte/sec)
• Se due computer comunicano con un modem, la velocità di
comunicazione e’ sempre quella del modem più lento.
• Il modem e’ usato soprattutto per le comunicazioni private (ad
esempio un utente che si collega ad internet tramite il suo
provider)
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Unità didattica: Reti
COMUNICAZIONE SU LINEA DEDICATA
O COMMUTATA
•
•
Quando due computer sono connessi direttamente da un cavo di
comunicazione, si parla di linea dedicata di trasmiss./comunic.
Nel caso più generale, e soprattutto su internet, la
comunicazione tra due computer avviene attraverso computer
intermedi, che fanno da tramite tra i due che devono comunicare,
ritrasmettendo i loro messaggi. Si parla allora di comunicazione
su linea commutata
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Unità didattica: Reti
La Topologia delle Reti
• Esistono diverse configurazioni possibili per il
collegamento di computer
• Queste si differenziano per la configurazione logicogeometrica.
• Si sceglie una configurazione (Topologia) piuttosto che
un’altra basandosi su considerazioni di:
1) efficienza della rete
2) affidabilità della rete
3) costi di realizzazione
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Unità didattica: Reti
Le diverse Topologie
Topologia BUS
Vantaggi: economia e semplicità
Svantaggi: difficile amministrazione
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Unità didattica: Reti
Le diverse Topologie
Topologia RING (ad anello)
Vantaggi: facilità amministrazione (IBM)
Svantaggi: costi elevati
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Unità didattica: Reti
Le diverse Topologie
Topologia a stella
Vantaggi: facilità amministrazione (concentratore)
Svantaggi: costi, vulnerabilità
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Unità didattica: Reti
Le diverse Topologie
Topologia ad albero
Vantaggi: facilità modifica ed evoluzione
Svantaggi: … OGGI AMPLIAMENTE USATA
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Unità didattica: Reti
NAMING
• Ogni computer di una rete deve avere un nome logico unico. Il
nome logico e’ usato dagli utenti della rete per comunicare con
quel computer
• Il computer ha anche un indirizzo fisico: l’indirizzo con il quale il
software che gestisce le comunicazioni in rete localizza e gestisce
la comunicazione con quel computer.
• Deve essere gestita una corrispondenza tra il nome logico e
l’indirizzo fisico del computer
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Unità didattica: Reti
MAC ADDRESS
E’ l’indirizzo fisico di un qualsiasi apparato che si attacca alla rete. Per questo
motivo e’ unico,
ed e’ formato da 48 bits (6 byte) solitamente espressi
in formato esadecimale.
24 bits
Codice venditore
24 bits
Serial number
bd fa 0c 1a 34 5f
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Unità didattica: Reti
Pacchetti
• Esistono due modalità di connessione:
• A pacchetti: l’informazione viene suddivisa in pacchetti,
ciascuno dei quali viaggia in modo indipendente e
contiene l’indirizzo di partenza, quello di arrivo e le
informazioni necessarie per ricostruire l’intera
informazione. Il compito di ricostruire correttamente
l’informazione è compito del computer di destinazione.
• A rete commutata: si stabilisce una connessione tra due
punti, che verrà riservata per l’intera durata della
comunicazione, indipendentemente dalla quantità di dati
effettivamente scambiati
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Unità didattica: Reti
Protocolli
• La comunicazione tra computer avviene seguendo delle precise
regole. L’insieme di tali regole viene chiamato protocollo.
Esistono molti protocolli differenti ai vari livelli di comunicazione.
Ciascun protocollo dovrà definire necessariamente:
• Il formato dei dati da trasferire
• L’eventuale meccanismo di controllo e correzione degli errori
• Il tipo di applicazione che dovrà gestire i dati
• Il metodo per ricostruire l’informazione
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Unità didattica: Reti
La Logica delle Reti
• Modello OSI
(Open System Interconnection)
Il funzionamento di una rete è definito a strati.
Lo strato di livello più basso definisce la
connessione fisica, lo strato di livello più alto
definisce i servizi.
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Unità didattica: Reti
La Logica delle Reti
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Unità didattica: Reti
7 Livello di Applicazione o Application Layer:
il livello 7 occupa lo strato piu’ alto e per questo motivo non fornisce
servizi agli altri livelli, ma interagisce in modo diretto con le
applicazioni usate dall’utente, fornendo i servizi di rete. E’ fornito di
due interfacce, una diretta e l’altra indiretta. Attraverso
l’interfaccia diretta con il livello sottostante, l’Application Layer
serve le applicazioni tipiche di una rete, quali lo scambio di e-mail,
il trasferimento dei file, l’accesso ai database, l’accesso ai siti Web,
la gestione remota di applicazioni distribuite e lユemulazione di
terminali.
L’interfaccia indiretta gestisce le applicazioni stand alone (come gli
word processors).
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Unità didattica: Reti
6 Livello di Presentazione o Presentation Layer:
si preoccupa di preparare le informazioni ricevute dal livello
Applicazione in un formato adatto alla trasmissione. In particolare
effettua la codifica dei dati, la conversione del set di caratteri e
l’espansione dei comandi grafici. Grazie a questo livello, le
applicazioni che girano su computer con sistemi diversi possono
comunicare tra loro in modo indipendente dalle applicazioni stesse.
Al livello 6 vengono infatti definiti gli standard ASCII ed EBCDIC
per gestire i file di testo, gli standard GIF, JPEG e TIFF per
rappresentare le immagini, … Si occupa infine della compressione
dei dati (per ridurne la dimensione e velocizzare la trasmissione) e
della crittografia.
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Unità didattica: Reti
5 Livello di Sessione o Session Layer:
il livello 5 si occupa di attivare la connessione tra due
stazioni, di mantenerla per tutta la durata del
trasferimento dei dati e di abbatterla a fine
trasmissione. L’intero processo è chiamato appunto
sessione.
Poichè i dati vengono trasmessi su una rete a
commutazione di pacchetto, questo livello ha il compito
fondamentale di definire la durata della trasmissione e il
controllo del dialogo decidendo quale delle due
stazioni deve trasmettere
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Unità didattica: Reti
4 Livello di Trasporto o Transport Layer:
il livello 4 è il piu’ basso dei 4 livelli superiori end-to-end, cioè in
grado di stabilire una connessione logica con i livelli paritari.
Questo livello incapsula i dati in segmenti in fase di trasmissione
e li riassembla in fase di ricezione. I messaggi lunghi vengono
suddivisi in piu’messaggi e attraverso la tecnica di multiplazione
inviati su canali diversi. Il medesimo livello della stazione ricevente
ricostruisce i pacchetti e invia un messaggio di conferma alla
stazione trasmittente. La funzione principale è quindi quella di
garantire che lo scambio di informazioni sia affidabile e sicuro e
che i pacchetti siano ricevuti in sequenza e senza duplicati.
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Unità didattica: Reti
3 Livello di Rete o Network Layer:
il livello 3 si occupa della traduzione del nome logico
dell’host destinatario in indirizzo fisico. Definisce
l’instradamento, determinando il percorso più breve,
prima dellユinvio dei messaggi, attraverso la
consultazione di tabelle di instradamento statiche o
dinamiche. Si occupa di gestire la comunicazione
controllando il flusso dei dati al fine di evitare la
congestione della rete. I dati ricevuti dal livello superiore
sono organizzati in pacchetti o datagramma, che
contengono il network header con l’indirizzo logico
della sorgente e della destinazione.
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Unità didattica: Reti
2 Livello di Collegamento Dati o Data Link Layer:
il livello 2 provvede che la trasmissione sul mezzo fisico
sia affidabile. Il Data Link si preoccupa inoltre
dell’indirizzamento fisico, di ordinare e incapsulare i
dati in una struttura logica detta trama o frame e di
trasmetterla correttamente al sottostante livello Fisico.
Ogni frame da inviare viene delimitato aggiungendo dei
caratteri di controllo, quali i caratteri di Start, End, Parity,
oppure CRC. In questo modo è possibile riconoscere
eventuali errori e ritrasmettere la trama errata, o
eliminare le trame duplicate. Il livello 2 gestisce la
sincronizzazione tra mittente e destinatario.
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Unità didattica: Reti
1 Livello Fisico, o Phisycal Layer:
il livello 1 si preoccupa della gestione del mezzo trasmissivo (cavo
coassiale, cavi STP o UTP, fibre ottiche) su cui avviene lo scambio
di informazioni, occupandosi della conversione del frame in una
sequenza di bit e della successiva trasmissione dei singoli bit.
Esso definisce per questo le modalità di connessione tra il cavo e
la scheda di rete e di conseguenza le caratteristiche cui i mezzi di
collegamento fisico devono sottostare, come il numero di piedini di
un connettore; i valori di tensione per i livelli logici, il significato dei
pin di un componente.
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Unità didattica: Reti
Il protocollo di Internet: TCP/IP
Corso di Fisica dell’Informazione
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Unità didattica: Reti
Header di un pacchetto: 6 parole da 32 bit
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Unità didattica: Reti
IPv4: indirizzi da 32 bit
141.250.2.2
Indirizzo correttamente formato
141.280.2.2
Indirizzo NON correttamente formato
E’ l’indirizzo dell’interfaccia di rete del computer
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Unità didattica: Reti
IPv4: indirizzi da 32 bit
Reti di CLASSE A
Primo byte tra 1 e 127
Circa 16 milioni di nodi per rete
Reti di CLASSE B
Primo byte tra 128 e 191
Due byte per la rete e due per i nodi
Reti di CLASSE C
Primo byte tra 192 e 223
Tre byte per la rete e uno per i nodi
Classe D ed E per usi speciali
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Internet, la rete che origina dalla connessione di un elevato numero di reti
locali in tutto il mondo nasce negli anni sessanta grazie a progetti di
ricerca finanziati dalla difesa degli Stati Uniti.
Lo scopo originario era quello di garantire un sistema di comunicazioni
per le forze armate statunitensi che potesse resistere anche in condizioni di
guerra. Perfino in seguito ad una guerra termonucleare.
Nel 1969 questi progetti vengono unificati in un’agenzia del Ministero
della Difesa chiamata ARPA (Advanced Research Projects Agency),
ora DARPA. Sotto l’egida ARPA nasce il progetto ARPANET che
coinvolse principalmente centri di ricerca militari e università americane.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Internet, la rete che origina dalla connessione di un elevato numero di reti
locali in tutto il mondo nasce negli anni sessanta grazie a progetti di
ricerca finanziati dalla difesa degli Stati Uniti.
Lo scopo originario era quello di garantire un sistema di comunicazioni
per le forze armate statunitensi che potesse resistere anche in condizioni di
guerra. Perfino in seguito ad una guerra termonucleare.
Nel 1969 questi progetti vengono unificati in un’agenzia del Ministero
della Difesa chiamata ARPA (Advanced Research Projects Agency),
ora DARPA. Sotto l’egida ARPA nasce il progetto ARPANET che
coinvolse principalmente centri di ricerca militari e università americane.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Il primo spezzone di rete vide collegate quattro università:
- Stanford Research Institute (associato a Stanford University)
- UCLA (University of California Los Angeles),
- UCSB (Univesity of California Santa Barbara) e la
- University of Utah,
La rete fu inaugurata il 2 settembre 1969.
La trasmissione dei dati venne divisa in blocchi di informazioni secondo
un modello inventato in Europa dagli inglesi e francesi che stavano
sperimentando a loro volta.
Venne battezzato NCP (Network Control Protocol), il primo protocollo
che utilizzava la commutazione di pacchetto su ARPANET.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
L’NCP si è poi evoluto fino a diventare ai giorni nostri il già citato
TCP/IP meglio identificato col nome di
Internet Protocol Suite
standardizzato definitivamente nel 1983.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Lo sviluppo di questo protocollo lo si deve soprattutto a due
ricercatori: Vinton Cerf di Stanford e Bob Kahn della DARPA che
nel 1974 pubblicarono un articolo dal titolo A Protocol for Packet
Network Intercommunication.
Cerf
Corso di FisicaVinton
dell’Informazione
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Bob Kahn
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Il 1972 segna un importante risultato: l'Università dello Utah
realizza un sistema per controllare un computer in modo remoto
mediante ARPANET ed implementa il protocollo FTP (File
Transfer Protocol) per trasferire i file da un computer ad un altro.
In quegli anni nascono le prime applicazioni e i primi successi: la
posta elettronica riscuote l’interesse unanime dei ricercatori.
All’inizio degli anni ottanta l’uso della rete è già diffuso tra
numerose università americane. I militari americani decidono di
costruire una nuova rete dedicata solo agli scopi militari (MILNET)
mentre ARPANET diventa sempre più controllata dalle sole
università.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Nel 1981 nasce BITNET (Because It's Time NETwork) ad opera della
City University di New York e dell’università di Yale:
un po’ la risposta della costa Est ai californiani.
A metà degli anni ottanta circa 300 università sono collegate ad
ARPANET ed utilizzano i servizi di email, FTP e calcolo remoto.
Nel 1989 si compie la transizione: nasce NSFNet e muore ARPANET.
NSFNet prende il nome dalla National Science Foundation, la potente
organizzazione del governo americano preposta al finanziamento della
ricerca scientifica che prende in gestione la rete che non gode così più del
finanziamento dei militari. Questo rende possibile l’apertura della rete
anche ad altre istituzioni sia americane che soprattutto straniere.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
Nel 1991 il governo degli Stati Uniti vara l'High Performance
Computing Act, una legge che ha lo scopo di promuovere la
realizzazione di connessioni ad alta velocità per le università e la
ricerca americana.
Nel 1994 NSFNet non è più la rete dominante e nasce di fatto
Internet come interconnessioni di molte reti tra loro indipendenti. Si
stima che nel 1992 sono oltre 1.000.000 i nodi connessi in rete.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
In Europa nel 1990 presso il CERN di Ginevra ad opera di Tim
Berners-Lee viene creato il World Wide Web (abbreviato web), un
servizio che permette di diffondere informazioni in modo intuitivo
e semplice.
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Unità didattica: Reti
Breve storia di Internet
End 1990: Development begins for first browser (called
"WorldWideWeb"), editor, server, and line-mode browser.
Culminates in first Web client-server communication over
Internet in December 1990.
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
Beeth> Girls are like Internet domain names, the ones I like are already taken.
Honx> Well, you can still get one from a strange country :-P
Honx, IRC (bash.org)
Problema:
assegnare ad un computer un indirizzo mnemonico facile da
ricordare e poi chiedere ad un altro computer di associare
l’indirizzo mnemonico a quello numerico.
Questo servizio si chiama Domain Name Service (DNS) e viene
svolto da computer collegati in rete che si chiamano Domain
Name Server.
Grazie al servizio DNS ogni nodo di Internet può avere un
indirizzo mnemonico composto da caratteri alfabetici e numerici
di lunghezza arbitraria. Questo indirizzo prende il nome di
domain name.
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
Esempio:
141.280.2.2 ------- www.fisica.unipg.it
Il domain name è anch’esso caratterizzato da parole separate
da punti.
La parte più a destra, nel caso in esempio “.it” è il
cosiddetto nome di dominio di primo livello (top level
domain). Identifica o il paese di origine del computer (nome
geografico) oppure la caratteristica del soggetto che
possiede quel computer.
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
I più comuni nomi di primo livello sono:
Nomi geografici:
it: Italia
fr: Francia
de: Germania
uk: Regno Unito
jp: Giappone
…
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
C’è anche il nome “us ”per i siti americani ma questi in
genere usano nomi di primo livello organizzati per
categorie:
com: aziende
net: reti in genere
gov: enti governativi
mil: enti militari
edu: università usa
org: organizzazioni no profit
negli ultimi anni la ICANN (Internet Corporation For
Assigned Names and Numbers), l’ente che regola il servizio
DNSdi ha
introdotto
sette nuovi aaasss
nomi: .biz, .info, .name, .pro,
Corso
Fisica
dell’Informazione
.aero, .coop, .museum.
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
Oltre al dominio di primo livello, c’è il dominio di secondo
livello: unipg.it
Nel nostro caso è unipg che sta per università di Perugia. Il
dominio di secondo livello viene assegnato a chi ne fa
richiesta (dietro pagamento di una tassa annuale di poche
decine di €) da aziende dislocate su tutto il pianeta ed
autorizzate da ICANN a questo scopo.
I nomi di dominio di terzo e quarto livello, nel nostro caso
www e fisica vengono assegnati dal Network Manager
locale.
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Unità didattica: Reti
Nomi di dominio
Come abbiamo discusso sopra il DNS si occupa della
associazione di un nome a d un numero.
Come fa?
Semplice, il DNS ha un database nel quale queste
associazioni sono memorizzate. Se non lo trova nel proprio
database lo chiede al prossimo DNS sulla rete e così via fino
a che non trova qualche DNS che lo sa.
In questo modo il servizio si mantiene aggiornato senza
bisogno che ci sia un unico server centrale a cui tutti
debbono fare riferimento.
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Unità didattica: Reti
WWW
La struttura del servizio WWW
Server WWW
Client WWW
esempio: Apache
esempio: Interner Explorer
Dal server vengono forniti documenti ipertestuali corredati
da file di immagini, suoni, filmati…
File ipertestuale:
File immagine:
file di solo testo (.html, .htm, …)
file (.gif, .jpg)
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Unità didattica: Reti
WWW
Come funziona nel dettaglio il Web?
tre insiemi di regole:
キ
キ
キ
Uniform Resource Locator (URL)
Hyper Text Transfer Protocol (HTTP)
Hyper Text Markup Language (HTML)
Vediamole in dettaglio
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Unità didattica: Reti
WWW
Lo Uniform Resource Locator (URL) è uno standard che
definisce il modo in cui ogni pagina Web viene individuata
all’interno del computer server.
Questo avviene assegnando alla pagina Web un indirizzo.
Esempio: http://www.fisica.unipg.it:80/gammaitoni/infogen/index.html
http specifica il tipo di protocollo di servizio che stiamo utlizzando (vedi sotto)
//www.fisica.unipg.it specifica il domain name a cui è associato l’ind. IP
:80 specifica il num della porta, ovvero dell’interf. di rete (può essere omesso)
/gammaitoni/infogen/ indica il percorso dove è contenuto il documento
index.html indica il nome del file che costituisce il documento ipertestuale.
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Unità didattica: Reti
WWW
Lo Hyper Text Transfer Protocol (HTTP)
è invece il protocollo di comunicazione di alto livello
(Application layer 7, secondo lo schema OSI) che specifica
come le informazioni relative alla pagina Web debbono
essere trasmesse.
Questo protocollo è definito da un consorzio internazionale
(di cui fa parte lo stesso Berners Lee) denominato World
Wide Web Consortium (W3C).
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