Settembre. Buon anno.,Settembre. Si riparte
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Settembre. Buon anno.,Settembre. Si riparte
Settembre. Buon anno. Settembre. In molti l’estate l’avete già archiviata mentre io devo dirvela tutta, ho iniziato a godermela sul serio solo ora, con questo settembre che mi fa innamorare ogni giorno coi suoi colori accesi ma soft, il caldo che non brucia, l’aria frizzantella i tramonti da urlo e un mare, finalmente, solo mio. Ma oggi piove e quindi mi sembra doveroso fare dei bilanci. Che poi settembre è un po’ come gennaio. Si ricomincia e si fanno pure i buoni propositi no? E allora ho deciso di raccontarvi così, in 10 punti cosa ho imparato da questa estate 2015, la mia estate di lycra: di quelle che sono lunghissime ma appena le lasci andare si concentrano tutte in pochi cm di ricordi. 1. Il meglio deve ancora venire Era il mio motto prima che nascesse il #Ribelle. Oggi più che mai mi accorgo che la vita non smette di sorprendermi. Soprattutto grazie a un moccioso duenne dispensatore di emozioni che ti incanta coi suoi discorsi, le sue emozioni pure, i suoi sorrisi strappamutande. Ed è davvero meraviglioso. 2. I doni Le emozioni sono regali veri. Ma poi ci sono anche i regali concreti. Quelli fatti col cuore, e quelli fatti giusto per. Quest’estate un amico mi ha regalato un libro. Senza motivo. Lui è entrato in una libreria e ha scelto un libro per me (e per gli altri del gruppo). Ne ha scelto uno per ognuno pensando esattamente ai gusti di ciascuno. E io che non ho mai tempo di leggere ora troverò il tempo di leggere quel libro, dedicato a me. 3. Non c’è trucco senza inganno Tipo che ti invitano all’unica festa di tutta la (tua) estate e temi (ne hai la certezza) che il vestito ti stia stretto dopo i pranzi luculliani di tua madre. Poi ti ricordi che devi ancora testare la pancerina della #Spanx e anche se ci sono 40° alle 2 di notte, la indossi e ti senti figa come Jennifer Lopez. Magia! 4. The Secrets L’universo ti ascolta, e per ogni delusione, c’è sempre la contropartita positiva. Tipo le persone magiche che spuntano dal nulla, quelle come Sarah, una BirbaMamma nascosta nel web che mi ha fatto innamorare con una cucinella. Ho capito che non avrei più fatto a meno di lei dopo tre battute via Messenger. Misteri della rete… 5. I messaggi misteriosi. Avere le placche in gola, recidive, per ben tre volte in 20 giorni. Per la serie messaggi subliminali: “Ricordati che devi morireee”. O semplicemente che no, non hai sbagliato la cura ma cosa curare: sei così stressata che il tuo corpo ti sta urlando di fermarti. 6. Il mare nostrum Il Mediterraneo è per me il mare più bello del mondo. Ma quest’anno l’ho guardato con altri occhi. Quel mare nostro non è proprietà privata, è il mare di tutti e dobbiamo attivarci tutti affinché non diventi una tomba, una fossa comune a cielo aperto. 7. Che basta poco Ci sono persone che sono come gli asciugamanini magici super compatti che quando li metti nell’acqua si espandono sino a diventare teli da mare, avete presente? Basta una piccola goccia, una telefonata e ti avvolgono con la loro energia. 8. Le supermamme Le supermamme esistono. Io mi stanco a correre dietro al Ribelle e non so assolutamente essere una brava donna di casa. Poi ci sono le mamme di più figli, che invece non solo corrono dietro a tutti, ma sono anche perfette mogli, amanti, cuoche, massaie, manager. Cioè, a me mancano dei pezzi. E’ ufficiale. Vi invidio amiche. E pure a te mamma/nonna. Come fai a fare tutto? 9. Che le valige sono la mia coperta di Linus Lo so che è inutile portarsi in vacanza tre valige di vestiti anche se stai via tre mesi. E che nemmeno un millepiedi potrà mai indossare tutte le mie scarpe. Ma anche se lo so, non riesco a farne a meno “si sa mai”. 10. L’importante è crederci Che tanto lo so che tornerò a Milano carica come una molla e dopo una settimana mi sarò dimenticata i buoni propositi… Settembre. Si riparte. Forse dovrei intitolare questo post “il potere della volontà”. Perché questo è il succo. Ma andiamo con ordine. Oggi riapro i battenti del blog. Anche se sono ancora al mare. (Non mi odiate). In queste settimane sono successe tante cose ma prima, voglio parlarvi dell’ultima, in ordine di tempo, per me molto importante. Ieri infatti sono riuscita a organizzare il mio primo evento come BirbaMamme Kids Corner. Un evento per le mamme, totalmente gratuito. E soprattutto su un argomento molto importante come la disostruzione pediatrica. Io il corso sulle manovre per salvare i bimbi dal soffocamento lo avevo seguito appena è nato il #Ribelle, a Milano. Mi era sembrato utile e necessario tanto che avrei voluto lo facessero tutti: BirbaPapà, BirbaNonna, BirbaZii, parenti di terzo grado, insegnanti dell’asilo, anche il cane se fosse stato possibile, sai mai che con un opportuno colpo di zampetta mi liberava la trachea del bipede. Ad agosto, il post di un’amica su Facebook mi ha riportato alla memoria le mie lezioni: lei è riuscita a salvare la sua bimba di poco più di un anno dal soffocamento proprio grazie alle manovre imparate a un corso. Ho pensato che volevo organizzare un corso nella mia terra. E l’ho fatto. E la location non è stata scelta a caso. Il BossaNova, lo stabilimento balneare dove abbiamo tenuto il corso è della famiglia di Lorenzo. Organizzare una lezione gratuita per diffondere la cultura del primo soccorso in età pediatrica e adulta è il modo in cui i suoi genitori hanno voluto trasformare un enorme dolore in un gesto concreto per salvare una vita. Non eravamo in tanti, meno di quanto avessi sperato e questo mi ha rattristato un po’ ma chi c’era ci ha messo entusiasmo e partecipazione. Per me ieri è stata una piccola conquista. Perché ho dimostrato a me stessa che volere è potere e che basta poco per essere responsabile dei cambiamenti. Tutte le persone che hanno reso possibile l’evento lo hanno fatto totalmente gratis. Mettendo a disposizione energie, forza di volontà ma anche materiali, carburante, spazi. Tutto senza troppi formalismi. Insomma, lo so che vi sembrerà un post inutile ma io sono felice se in piccola parte ieri ho contribuito a fornire gli strumenti necessari a salvare qualche vita in più e questo è il mio modo per iniziare con una nuova carica questo mese di settembre. E da domani, si ritorna a scherzare sul blog, promesso! Settembre: si ricomincia alla grande! Primo settembre. eccoci qui BirbaMamme pronte a ripartire. Che palle! É il primo pensiero che mi sento di condividere. Eppure, non so per voi, ma per me settembre ha sempre rappresentato un “giro di boa” ancor più di gennaio. il rientro dopo le vacanze, i progetti per l’autunno e, quando eravamo piccoli la ripresa della scuola, poi dell’Università, e oggi del lavoro. Un tirare le somme, carica delle energie estive per ripartire e affrontare l’inverno. E anche in questo blog, da oggi si ricomincia con slancio e una nuova consapevolezza. Sono tante le cose di cui vorrei parlarvi e tante le idee che spero riusciremo a realizzare io e le altre BirbaMamme per rendere questo spazio virtuale sempre più ricco ed interessante. Inizio da una parola, quella che ha caratterizzato la mia estate: “MINDFULNESS”. In sintesi cercare una nuova consapevolezza, prestare attenzione, all’hic et nunc, essere qui e ora, godere di ogni momento e ritrovare la bellezza delle piccole cose. Non posso spiegarvi tutto in poche righe perché sono solo all’inizio di un percorso ma quest’estate ho conosciuto persone che saranno importanti per la mia e la “nostra” crescita personale, amiche che mi hanno dato idee e suggerimenti preziosi e spero solo di riuscire a mettere tutto in pratica e condividere questa esperienza con voi. A dire il vero è stata anche un’estate “diversa”. L’anno scorso ero ancora alle prese con un BirbaMarmocchio che sembrava essermi piovuto dal cielo, mi dividevo tra poppate e nanne, lunghe passeggiate e dormite da ghiro per riprendere le forze e guardavo stupita quel cosino urlante che si agitava nella culla. Quest’anno quel marmocchietto invece ha cominciato a rivendicare spazi e attenzioni, i suoi primi passi e le prime parole mi hanno messo davvero difronte al fatto compiuto: hai un figlio. E mo so cavoli tuoi. Si, lo ammetto, non me ne ero ancora resa conto così prepotentemente. Tutto, alla fine, ha preso una piega diversa. E anche l’estate è diventata… altro. Niente più giornate al mare sul lettino a prendere il sole e rilassarsi ma corse sul bagnasciuga per stare dietro a un pargolo gattonante che proprio al mare ha deciso di tirarsi su e mostrare il suo futuro da maratoneta camionista (un camion ci ha salvato la vita: un camion di plastica che il Bambolotto ha spinto su e giù per le passerelle della spiaggia ininterrottamente!). Le sue prime amici zie e le sue prime lotte per riven dicar e i “suoi gioch i” rispetto a bimbi più grandicelli e prepotenti. Quelle due sillabe messe insieme che diventano il suono più celestiale che tu abbia mai udito “mam -ma” e la speranza che al mattino all’alba non stia dicendo a te ma a qualcuno materializzatosi all’improvviso in casa per svegliarsi al posto tuo. La nonna che ormai non ti vede più e si dimentica che esisti come figlia ma vive con un cucchiaio in mano per nutrire il nipotino e tu, chi sei tu? E le serate passate ad andare a letto alle dieci pechè proprio ti si chiudono gli occhi pensando a quando invece alle 22 iniziavi a prepararti per uscire con gli amici. Insomma tante emozioni che hanno reso unica questa estate, e anche qualche piccola nota stonata, come il veder sparire quelle che credevi “amiche” sol perché non avete più gli stessi orari e le stesse priorità. Si, mi sono mancate molto le mie chiacchiere inutili in spiaggia, le giornate al mare in cui l’unica occupazione era informarsi sui flirt estivi e le serate “buttata” su un muretto a tirare l’alba. Mi sarebbe bastata magari una telefonata, un piccolo sfogo per allentare il peso di giornate Bambolottodipendenti ma mi sono resa conto che non tutti sono disposti ad ascoltare mamme, che ammettono di sentirsi (qualche volta) inadeguate in questo ruolo. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita tanto sola nonostante la folla. Ma avere un figli o, inseg na anche a rimes colar e le carte e rista bilire priorità che ignoravi e, perché no, a fare una pulizia di quei rami secchi che forse ti impedivano di rifiorire. E non credo sia un caso se ho chiesto a una professionista di diventare una colonna portante del nostro sito e aiutarci a parlare di ansia, stress, depressione. Nei prossimi giorni vi racconterò di lei e affronteremo anche argomenti più seri come l’adozione, i conflitti tra partner, la tristezza. Per ora iniziamo dalle facezie: settembre vuol dire anche rientro a scuola e il nostro Simon&TheStars ha pensato a un baby oroscopo a misura di asilo (o scuola materna), io vi sto preparando delle rubriche shopping per BirbaMarmocchietti cool, giusto per non perdere l’abitudine, e ci saranno idee sfiziose per rimettersi in forma, nuovi progetti per il fai da te… e avete letto del concorso? Pubblicazione di Birbamamme. Oddio, non è proprio un concorso serio ma un modo per condividere i ricordi di questa estate. Basta scegliere la vostra foto sul tema “Di che colore è stata la tua estate?” e postarla sulla pagina Facebook di BirbaMamme. Tra quelle che raccoglieranno più like una giuria di BirbaMamme doc eleggerà la vincitrice e ci sarà una sorpresa. Siete pronte?