Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Transcript

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 09/12/2015
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o
parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la
esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a
quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE
IN PRIMO PIANO
09/12/2015 Brand News Today
Le gare in corso e i nuovi incarichi
6
SANITÀ NAZIONALE
09/12/2015 La Stampa - Nazionale
Vaccino anti-influenza: è l'ultima chiamata
8
09/12/2015 La Stampa - Nazionale
Oppioidi contro il dolore cronico Perché molti medici li snobbano?
9
09/12/2015 La Stampa - Nazionale
La filiera tecnologica in mostra
10
09/12/2015 La Stampa - Nazionale
Tutto il mondo delle farmacie a Cosmofarma
11
09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale
Baci e abbracci per le feste I virologi: «Vaccinarsi ora»
12
09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale
Il dentista non può attendere
13
09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale
Sul web il coach anti-fumo
15
09/12/2015 ItaliaOggi
Bellezza, il 90% degli acquisti Usa è nei negozi
16
09/12/2015 ItaliaOggi
Finanzia comitati pro-vaccinazione e anche coloro che si oppongono
18
09/12/2015 Avvenire - Nazionale
Salute. I pediatri del Gaslini di Genova trovano terapia per la cura di malattia rara
19
09/12/2015 Il Giornale - Nazionale
Le valvole cardiache nei casi complessi possono essere sostituite dai cardiologi
20
09/12/2015 Il Giornale - Nazionale
Aiuti «stellari» per i linfomi
21
09/12/2015 Libero - Nazionale
Prevenire è meglio che curare
22
09/12/2015 Il Manifesto - Nazionale
Canapa medica, un decreto ricco di divieti
23
09/12/2015 Il Secolo XIX - Nazionale
Genova fa il pieno e quest'anno il turismo porta 400 milioni
24
09/12/2015 Il Mattino - Nazionale
Napoli: parte l'iniziativa "Un Farmaco per tutti"
25
09/12/2015 Il Mattino - Nazionale
Stop all'Arsan, in aula la legge. Pronto il ricorso
26
09/12/2015 Il Mattino - Nazionale
Nelle farmacie la prenotazione delle visite
27
09/12/2015 Donna Moderna
Prova anche tu il make uP trattamento: vieni in Farmacia e ritira il tuo kit prova
personalizzato
28
08/12/2015 Espansione
L'aeroporto di Torino torna a volare alto: «Obiettivo: 4 milioni di passeggeri
all'anno»
29
08/12/2015 Espansione
La contraffazione ruba miliardi alle imprese
31
09/12/2015 F
PROFUMO di spezie a fior di pelle
33
09/12/2015 Ok - salute e benessere
FRAGILI come il cristallo
36
09/12/2015 Ok - salute e benessere
AMICO PER LA PELLE
39
VITA IN FARMACIA
09/12/2015 Corriere della Sera - Milano
Traffico di medicine e fatture scoperto dal delitto al cianuro
44
09/12/2015 La Repubblica - Milano
"Da trent'anni un giro di farmaci in nero"
46
09/12/2015 Il Messaggero - Abruzzo
Santanza, nel mirino la nuova farmacia
47
09/12/2015 Il Messaggero - Pesaro
La farmacia regala defibrillatore salvavita
48
09/12/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Attese anche di 5 ore,
49
09/12/2015 QN - Il Resto del Carlino - Bologna
«Il genio di Alvar Aalto a casa nostra»
50
09/12/2015 QN - Il Giorno - Milano
Farmacie, i lavoratori: «Dove sono i premi?»
51
09/12/2015 QN - La Nazione - Pisa
Fabio Armani entra nella giunta di Assofarm
52
09/12/2015 QN - La Nazione - Livorno
Stabilizzare i precari: «Aspettiamo un'istruttoria»
53
09/12/2015 QN - La Nazione - Firenze
Denunciato e licenziato in tronco Ora assolto ma resta disoccupato
54
09/12/2015 Il Mattino - Benevento
I turni in città le aperture di oggi
55
PROFESSIONI
09/12/2015 ItaliaOggi
L'Oréal e Boots, per Natale una campagna con i profumi best seller
57
PERSONAGGI
09/12/2015 Corriere della Sera - Milano
La Brianza penalizzata dalla legge di Stabilità Appello ai parlamentari
59
09/12/2015 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Nazionale
« L'Agenas ci dica quanto vale davvero la sanità pugliese»
62
08/12/2015 IlFarmacistaOnline.it 08:15
Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché
Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?"
63
08/12/2015 QS - QuotidianoSanita.it
Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché
Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?"
64
08/12/2015 QS - QuotidianoSanita.it
Responsabilità professionale. Gelli a Bari per il convegno dell'Omceo
65
IN PRIMO PIANO
1 articolo
09/12/2015
Pag. 1
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
NEW BUSINESS
Le gare in corso e i nuovi incarichi
Le gare in corso e i nuovi incarichi Alle pagg. 16 e 17
CLIENTE INCARICO AGENZIE Aim (Aziende Industriali Municipali Vicenza) creatività progetti di
comunicazione in definizione AMT Genova gestione degli spazi pubblicitari in definizione Alto Adige
Sudtirol creatività e media in definizione Artsana pianificazione media Mec, Mindshare, Mcm, Fmcg Bose
creatività globale in definizione California Prune Board pr e promozioni in Italia in definizione Camera di
Commercio di Caltanissetta campagna per promozione turistica in definizione Comune di Acireale servizi di
pr per la promozione del 'Distretto del mare' sospesa Comune di Bologna concessione spazi pubblicitari per
9 anni domande entro il 9 gennaio 2016 Comune di Palermo comunicazione per il Distretto Turistico
Palermo Costa Normanna in definizione Comune di Trapani attività di promo/commercializzazione in
definizione Coni Servizi comunicazione Italia Team in definizione Consorzio Bancomat creatività campagna
informativa in definizione Credem creatività in definizione Diageo digital ed e-commerce in definizione
Diners Club Italia consultazione per creatività e media in definizione EasyJet creatività in Italia in definizione
Enav campagna per quotazione McCann, A. Testa, Jwt, Y&R, Saatchi, Leo B. Enav advisor per la
comunicazione Barabino & P., SEC, Image Building, Weber & Shandwick, Comin & Partner e altre Enav
media planning per campagna quotazione partenza a breve +E.On media planning e buying globali in
definizione Electronic Arts media paneuropeo in definizione Epson creatività europea in definizione Epson
attività sui social media in definizione Fastweb media Omd, Mindshare, ZenithOptimedia Dentsu Aegis
(Vizeum) Federazione Ordini Farmacisti Italiani comunicazione e ufficio stampa in definzione Ferrovie dello
Stato campagne pubblicitarie commerciali e istituzionali 15 agenzie accreditate Fondazione Ronald
McDonald comunicazione in Italia in definizione General Motors rp globali Weber Shandwick, MSL,
FleishmanHillard John Doe, Tony Cervone Gruppo Cariparma Cre it Agricole creatività in Italia Leo B.,
Leagas Delaney, Havas WW Milan Gruppo FCA creatività per il lancio di Alfa Romeo Giulia in definizione
Gruppo Volkswagen creatività per Skoda Italia OgilvyOne, Red Cell, Proximity, Cayenne Gruppo
Volkswagen strategia di content marketing globale per Skoda in definizione Gruppo Volkswagen media
globale in definizione Huawei media buying globale in definizione Inps comunicazione istituzionale in
definizione Ikea comunicazione digitale inviare candidatura a: [email protected] continua nella
prossima pagina Le nuove gare Variazioni in corso d'opera
CLIENTE INCARICO AGENZIE Marionnaud pianificazione media Initiative, Mindshare e altre Mars media
planning e buying in definizione Mercatone Uno creatività e media in definizione Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti campagna sulla sicurezza stradale in definizione Paddy Power creatività in
Italia Hi!, M&C Saatchi, Auge Parco dei Monti Picentini attività pubblicitarie in definizione Parmalat creatività
per Santal Saatchi&Saatchi e altre sigle Parmalat creatività per Zymil McCann e Saatchi Regione Sardegna
pianificazione e acquisto spazi pubblicitari in definizione SABMiller creatività per il lancio globale di una
nuova birra in definizione SABMiller media planning e buying a livello globale Mec, ZenithOptimedia,
Initiative, MediaCom Sony Mobile creatività globale in definizione Sony media globale in definizione TUI
Group creatività paneuropea in definizione Turismo FVG campagna per promuovere l'offerta turistica in
definizione Unibet creatività europea in definizione Wind media Dentsu Aegis, IPG, VivaKi, Omd Volvo
digital in Europa tre agenzie Le nuove gare Variazioni in corso d'opera
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 09/12/2015
6
SANITÀ NAZIONALE
24 articoli
09/12/2015
Pag. 30
diffusione:189394
tiratura:278795
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
INFETTIVOLOGIA / tutto SCIENZE & salute
Vaccino anti-influenza: è l'ultima chiamata
FABIO DI TODARO
Si pensa che la cattiva informazione in materia di vaccini danneggi solo i bambini. In realtà la fuga dalla
profilassi riguarda anche gli anziani. Lo scorso anno meno di un over 65 su due si è vaccinato contro
l'influenza. Un dato maturato anche a seguito della «vicenda Fluad», che vide protagonisti due lotti di
vaccino: prima ritenuti responsabili di 11 decessi tra gli anziani e poi «scagion at i » d a l l e Agenzie del
farmaco italiana (Aifa) ed europea ( Ema ) . M a più in generale il trend, nella fascia della terza età, è in
discesa già da tre lustri. Un crollo preoccup a n t e, s e co n d o G i ova n n i Rezza, direttore del
dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità, perché «in
una società sempre più anziana i vaccini anti-influenzali rappresentano una difesa che permette di
invecchiare in salute, evitando molte complicanze». Quali sono lo spiega Michele Conversano, direttore del
dipartimento di prevenzione dell'Asl di Taranto: «Si parla prima di tutto di problematiche di natura
respiratoria e cardiovascolare. Al primo posto ci sono le polmoniti, virali e batteriche. Ma i tassi di
ospedalizzazione e morte sono più alti negli anziani diabetici o con malattie autoimmuni». Fino al 15
novembre, secondo il sistema di sorveglianza Influnet, erano 193 mila i casi di influenza in Italia. Se non si
è ancora nella fase epidemica, «il picco del contagio è atteso tra dicembre e gennaio ed è quindi importante
proteggersi per tempo con la vaccinazione prosegue Rezza -. Servono poi due -tre settimane per registrare
il picco d e l l a fo r m a zione degli anticorpi». L' i n v i t o l'antidoto conterrà due varianti antigeniche dei
sottotipi H3N2 e B Yamagata - è diretto agli «over 65» e a chi risulta affetto da tumori, diabete, malattie
infiammatorie intestinali, cardiopatie, disturbi respiratori, insufficienze renali ed epatiche. Nell'elenco ci sono
le donne al secondo e al terzo trimestre di gravidanza e i pazienti più piccoli, reduci da una terapia con
antinfiammatori non steroidei. In questi casi l'antidoto è offerto a titolo gratuito, mentre risulta raccomandato
ai medici e a tutti coloro che potrebbero trasmettere l'influenza a chi ha un alto rischio di complicanze.
Giovanni Rezza Infettivologo RUOLO : È DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI MALATTIE INFETTIVE
DELL'ISS
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
8
09/12/2015
Pag. 30
diffusione:189394
tiratura:278795
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ALGOLOGIA / tutto SCIENZE & salute
Oppioidi contro il dolore cronico Perché molti medici li snobbano?
Diagnosi ignorate o in ritardo e a volte terapie sbagliate
VALENTINA ARCOVIO
In Italia capita di rado che una legge preceda la pratica clinica. Eppure, è ciò che è successo con la
medicina del dolore: la legge 38 del 2010, considerata un esempio per aver allargato l'accesso ai farmaci
contro il dolore cronico, è più vicina ai bisogni dei pazienti di quanto lo siano i medici. «Loro, purtroppo,
tendono ad avere una scarsa considerazione del dolore, anche quando non rappresenta solo un sintomo,
ma una malattia vera e propria, capace di sconvolgere la vita di chi ne soffre», spiega Marco Rossi,
docente di Anestesia e Rianimazione alla Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica di Roma. Il dolore aggiunge - diventa una malattia a sé stante, quando è cronico. A differenza del dolore acuto non
rappresenta il «campanello d'allarme» di un disturbo, ma è «inutile» e persiste a prescindere dalla malattia
o dal danno a cui è associato. «Il dolore cronico, a sua volta, si distingue in dolore oncologico, cioè legato a
un tumore, e non oncologico, ovvero legato a disturbi come lombalgia, artrite, cefalea e fibromialgia, per
citarne alcuni». No n o s t a n t e q u e s t a d i f fe renza, spesso la diagnosi non viene fatta o viene
ritardata. O, ancora, non viene proposto il giusto piano terapeutico o non viene monitorato. «Sono quattro i
livelli di trattamento del dolore cronico a disposizione: sul primo gradino - sottolinea Rossi - troviamo i
farmaci antinfiammatori, come il paracetamolo; sul secondo i farmaci oppioidi deboli, che agiscono sui
recettori del dolore ma in scala ridotta; sul terzo ci sono i farmaci oppioidi forti, come la morfina; e sul quarto
i trattamenti più invasivi, che richiedono veri e propri interventi chirurgici. In ge n e ra l e i l t ra t t a m e n t o
d i qualsiasi forma di dolore cronico risulta più efficace se è multidisciplinare, se unisce all'intervento
farmacologico un supporto psicologico». Il trattamento inizia con la diagnosi e con la misurazione del
dolore, basata sulla percezione soggettiva del paziente. Solo in seguito il medico può predisporre un
percorso terapeutico adeguato. Più facile a d i r s i c h e a farsi. Stando ai dati emersi in occasione del
congresso della «European Pain Fed e r a t i o n » , che si è tenuto a Vienna, su 80 milioni di europei afflitti
da dolore cronico, un terzo non riceve trattamenti, mentre il 38% lamenta scarsi risultati. Le cose in Italia
non vanno meglio, specie quando il dolore cronico richiede l'utilizzo di farmaci più forti. «È emblematico
che, nel fine vita, solo il 50% dei pazienti viene trattato con una terapia antalgica - sottolinea Rossi -. La
cosiddetta "opiofobia" è uno dei problemi più diffusi: da noi prevale ancora la cultura della medicina
difensiva». I medici, quindi, tendono a non prescrivere i farmaci oppioidi anche nei casi in cui il paziente ne
abbia davvero bisogno per il timore, spesso ingiustificato, di eventi avversi. Il «terrore» per gli oppioidi può
nascere dalla scarsa conoscenza. «È indubbio che sono farmaci forti e che possono avere effetti collaterali,
ma con un percorso terapeutico ben pianificat o p o s s o n o r a p p r e s e n t a r e u n v a l i d o aiuto per i
pazienti», spiega Rossi. Del res t o , s e n o n usati con pars i m o n i a , a n che le alternative agli oppioidi
possono provocare gravi effetti collaterali. Conclusione: «Gli oppioidi non sono la panacea per tutti i tipi di
dolore cronico. Ecco perché la ricerca si concentra sullo sviluppo di molecole capaci di colpire i recettori
bersaglio, responsabili del dolore stesso».
Marco Rossi Anestesiologo RUOLO : È PROFESSORE DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
ALL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
9
09/12/2015
Pag. 26
diffusione:189394
tiratura:278795
La filiera tecnologica in mostra
Sarà una «Pharma Week», come l'hanno già ribattezzata, quella dal 13 al 17 aprile a Bologna. Subito
prima dell'avvio della ventesima edizione di Cosmofarma Exhibition, nella stessa area espositiva è in
programma Pharmintech, la rassegna internazionale dedicata alla filiera tecnologica per l'industria
farmaceutica, parafarmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica, organizzata da BolognaFiere in
collaborazione con Ucima. Il tema al centro dell'evento è l'anticontraffazione lungo la supply chain del
farmaco. Verranno analizzate le opportunità offerte dalle nuove normative, dalla serializzazione, dalle good
distribution practices, dalle esigenze di anticontraffazione e dalle nuove tecnologie, delineando lo scenario
futuro della filiera farmaceutica. Se ne parla nell'ambito di The Workroom, il progetto di Pharmintech con
un'area dimostrativa nella fiera, aperta ai visitatori e concepita come un contenitore di soluzioni
collaborative. Tra gli altri argomenti trattati: serializzazione, catena del freddo, visibilità, farmaci
personalizzati, economia digitale e mercati emergenti. «Pharmintech conferma così il proprio ruolo di
piattaforma di riferimento a livello internazionale per l'industria farmaceutica», afferma Dino Tavazzi,
amministratore delegato di Pharmintech Srl. «Le nuove iniziative che arricchiscono l'offerta espositiva di
quest'anno - prosegue - favoriranno le opportunità di business per le aziende espositrici e i professionisti del
settore in un contesto internazionale». «Pharmintech è l'unica fiera italiana specificamente rivolta alle
tecnologie per il confezionamento e l'imballaggio farmaceutico e rappresenta un asset importante della
strategia fieristica del settore», dice Giuseppe Lesce, Presidente di Ucima. «È per questo - spiega - che
abbiamo scelto di supportare la manifestazione e contribuire alla sua crescita internazionale».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
10
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Speciale a cura di RCS COMMUNICATION SOLUTIONS
09/12/2015
Pag. 26
diffusione:189394
tiratura:278795
Tutto il mondo delle farmacie a Cosmofarma
A Bologna, nel 2016, il ventennale della manifestazione
È l'evento dedicato a prodotti e servizi legati al mondo della farmacia più importante d'Europa. Parliamo di
Cosmofarma Exhibition, che torna a Bologna- Fiere dal 15 al 17 aprile 2016 con la sua ventesima edizione.
Un compleanno speciale, festeggiato con il patrocinio di Federfarma, la federazione che raccoglie oltre
16mila farmacie e con il sostegno del Gruppo Cosmetici in Farmacia di Cosmetica Italia. Il claim che
accompagnerà la tre giorni è «Creiamo il valore, condividiamo il sapere ». Parole che si legano
all'esperienza ventennale di Cosmofarma come luogo di incontro e di scambio per chi lavora nel settore
farmaceutico. All'evento del 2015 erano presenti 180 aziende espositrici per un totale di 910 marchi
rappresentati. Quasi trentamila i visitatori, con una crescita notevole delle presenze dall'estero: + 35 per
cento. Obiettivo dell'anno prossimo: incrementare ancora questo successo puntando su competenze,
progetti e strumenti nuovi da condividere e sviluppare con i protagonisti del mondo della farmacia. In
particolare, con l'edizione 2016 Cosmofarma cercherà di espandere i suoi contatti verso i paesi slavi, e del
Nord Africa, Grecia e Turchia. In collaborazione con Promos, Cosmofarma Exhibition parteciperà inoltre ad
una missione promozionale negli Emirati Arabi Uniti e in Azerbaijan. La manifestazione approfondirà
quattro focus. Il primo riguarda i medical devices di diagnostica e prevenzione: macchinari, prodotti e servizi
che permettono di identificare e tenere sotto controllo le malattie, migliorando, di conseguenza, la qualità
della vita dei pazienti. Altro tema fondante dell'edizione del ventennale è il management in farmacia e della
farmacia. Si parlerà di marketing, comunicazione, visual merchandising e di tutte quelle voci che
influenzano il fatturato di una farmacia. Di più: per la prima volta a Cosmofarma saranno invitati anche
dietologi e nutrizionisti. Si discute del boom degli integratori e dei nutraceutici, che hanno raggiunto un
valore di circa due miliardi e mezzo di euro di fatturato, in crescita del 10 per cento rispetto all'anno scorso.
L'ultimo focus riguarda la cosmetica in farmacia, che continua a essere una delle voci più importanti tra i
ricavi nel conto economico di una farmacia, con un valore di circa due miliardi di euro. Il tema sarà
affrontato anche nel corso del secondo convegno "Dermo Cosm - Vita Cutis": saranno analizzati i principali
temi e le novità terapeutiche per i problemi della cute, con la partecipazione congiunta di medici
dermatologi, chirurghi plastici, medici estetici e farmacisti. Nell'eclettico calendario della tre giorni è prevista
anche una conferenza organizzata con Cosmetica Italia e dedicata al mercato farmaceutico durante la crisi
e alle nuove sfide imposte dalle difficoltà economiche. Ritorna poi la seconda edizione dell'Innovation &
Research Award, il riconoscimento rivolto ai campioni di innovazione e ricerca in campo farmaceutico, e del
progetto Start Up Village che mira a favorire nuove opportunità di business tra le aziende protagoniste del
mercato della farmacia e giovani imprese portatrici di competenze e capacità rivolte all'innovazione,
all'efficienza e allo sviluppo del settore.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Speciale a cura di RCS COMMUNICATION SOLUTIONS Pharma Week. La settimana dedicata agli
operatori internazionali del settore farmaceutico
09/12/2015
Pag. 27
diffusione:135752
tiratura:185831
Baci e abbracci per le feste I virologi: «Vaccinarsi ora»
Il picco è atteso più in là ma sono già oltre 300mila, per la precisione 314.600, i casi di influenza in Italia. Lo
rivela il monitoraggio coordinato dall' Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il contributo dei medici di
medicina generale e dei pediatri. L'attività dei virus influenzali è solo all'inizio, evidenzia il rapporto, secondo
cui l'incidenza è sotto la soglia epidemica in tutte le Regioni. Ad essere più colpiti, come d'abitudine, sono i
bambini e i ragazzi. GLI SBALZI TERMICI «Ci vorrà ancora qualche settimana perché la curva inizi a salire,
quando il freddo si intensificherà e ci sarà lo scoppio della vera e propria influenza, per il momento si sono
diffuse le sindromi para-influenzali, favorite dagli sbalzi termici. Dall'inizio della risalita poi il picco non sarà
immediato, ci vorranno due o tre settimane» spiega il virologo Fabrizio Pregliasco. Dall'esperto arriva un
invito alla vaccinazione, anche in vista delle feste «in cui viaggi, baci e abbracci fanno da veicolo per una
maggiore diffusione dei virus». «È sempre il momento giusto spiega Pregliasco - ma vaccinandosi adesso
si è protetti in vista dell'intensificazione». »Quest'anno - dice Giacomo Milillo, segretario della Federazione
italiana dei medici di famiglia la campagna sta avendo un successo superiore agli anni precedenti.
Possiamo pensare ad un'epidemia contenuta».
Foto: IL PICCO DELL'EPIDEMIA ARRIVERÀ TRA QUALCHE SETTIMANA, 300MILA PERSONE
COLPITE FINORA DALLE SINDROMI PARA-INFLUENZALI
Foto: A LETTO I più colpiti dall'influenza sono sempre i bambini
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'INFLUENZA
09/12/2015
Pag. 26
diffusione:135752
tiratura:185831
Il dentista non può attendere
Nonostante la percentuale di bambini con carie in bocca sia alta, molti non vedono lo specialista prima dei
14 anni. «Vivere la prevenzione come un gioco»
Francesca Filippi
Trascuratezza in famiglia e risparmi forzati stanno influendo sul sorriso dei bambini. Per tre adolescenti su
dieci, di fatto, il dentista è uno sconosciuto almeno fino ai 14 anni. Oltre il 75% dei bimbi tra i 3 e i 5 anni
non è mai stato dal dentista. Il 22% della popolazione con carie ha 4 anni, il 44% 12 anni e oltre l'80% 25.
La foto sul ruolo del dentista per bambini in Italia è dell'Istat nel "Rapporto sulla salute dei denti degli italiani
2013". «Negli ultimi cinque anni le carie in età pediatrica sono aumentate del 15%, un dato allarmante. E se
l'Istat dice che tre italiani su dieci sono a rischio di povertà, diventa chiaro che le cure odontoiatriche sono
sempre più inaccessibili a molti. A questa situazione dovrebbero rispondere anche le istituzioni con
l'odontoiatria sociale. Potenziando l'offerta pubblica di cure dentali», afferma Raffaella Docimo, presidente
della Società italiana di odontoiatria infantile (Sioi), che ha visto riuniti al Maxxi di Roma 900 tra odontoiatri,
igienisti dentali, medici pediatri (italiani e stranieri) e studenti, per la due giorni del XVIII Congresso
nazionale "L'odontoiatria infantile come esigenza medica e risorsa sociale". IL DINOSAURO Un evento che
ha coinvolto anche quaranta alunni di terza e quarta elementare della scuola Santa Maria Ausiliatrice di
Roma. Obiettivo: sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle terapie odontoiatriche dei bambini e
far vivere ai più piccoli la prevenzione come un gioco. Una équipe di odontoiatri e igienisti dentali ha accolto
i bambini con palloncini, trucchi, teatro e una poltrona odontoiatrica a forma di dinosauro, per avvicinarli al
dentista senza paura. Per questi motivi, la Società organizza le giornate della prevenzione come il "Baby
dental day" e una collaborazione con Save the children: «Non è mai troppo presto per la prevenzione.
Occorre iniziare già dal primo anno di vita del bambino aggiunge Raffaella Docimo Una volta l'anno, poi,
consiglio di sottoporre i bambini a visite per controllare la salute delle gengive, prevenire l'erosione di denti
e i disturbi dello smalto. Non è vero che sia inutile curare i denti da latte: al contrario, questi hanno una
grande importanza per la crescita delle arcate dentarie, oltre che per la funzione masticatoria e per lo
sviluppo del linguaggio». FILO INTERDENTALE La bocca dei bambini va lavata e pulita ancora prima che
escano i denti, attenzione alle gengive. Dopo ogni pasto. Prima una garzina imbevuta di acqua poi lo
spazzolino anche senza il dentifricio. Ultimata la pulizia si può dare al bambino lo spazzolino per giocare.
Prima dei 4 anni già il filo interdentale. Lavarsi i denti almeno due-tre volte al giorno. E la paura del dentista
come si può far superare ai piccoli? Quattro regole da non dimenticare: 1)non parlare mai male del dentista
davanti ai bambini 2)non usare la visita dal dentista come punizione 3)non corromperli con i giocattoli
4)presentare la prima visita come una nuova bella esperienza. Capitolo a parte quello relativo alle
mascherine trasparenti per allineare i denti, che di fatto sostituiscono il tradizionale apparecchio. «E' una
tecnica usata da anni con gli adulti - spiega Aldo Giancotti, odontoiatra del Fatebenefratelli Isola Tiberina La novità è che queste fascette invisibili si possono utilizzare anche in età pediatrica, sin dai 9 anni, con
ottimi risultati. Non invasive e rimovibili ogni volta che ci si lavano i denti». «L'importante è usare un
dentifricio al fluoro - conclude Giuseppe Marzo, segretario scientifico Sioi - I dolci? Mai abusarne».
Garze per pulire Fin dai primi giorni di vita pulire le gengive del bambino con una garzina imbevuta almeno
due o tre volte al giorno
Lo spazzolino Come compaiono i primi denti utilizzare uno spazzolino anche senza il dentifricio e poi far
giocare il bimbo con lo spazzolino
La prima visita Il bambino dovrebbe essere portato alla prima visita dal dentista tra il compimento
dell'anno e i quattro
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
13
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LE CURE
09/12/2015
Pag. 26
diffusione:135752
tiratura:185831
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Mai soli in bagno Non lasciare da solo in bagno il bimbo che non sa sputare. Insegnare che i denti vanno
lavati almeno 2-3 volte al giorno
Foto: DA PICCOLI I bambini devono lavarsi i denti da soli prima possibile e quando ancora non li hanno
devono giocare con lo spazzolino
Foto: LA PREVENZIONE COMINCIA GIÀ DURANTE LA GRAVIDANZA: LA FUTURA MAMMA DEVE
ASSUMERE FLUORO E CALCIO
09/12/2015
Pag. 25
diffusione:135752
tiratura:185831
Sul web il coach anti-fumo
Dalla Commissione sanità dell'Unione Europea un regalo per il 2016, una app in 23 lingue per dare un
taglio alle sigarette Il periodo di sperimentazione ha dato buoni risultati: il 36 per cento delle persone
coinvolte ha smesso dopo tre mesi e adesso gli oncologi italiani andranno nelle scuole elementari a fare
corsi di prevenzione. A 15 anni 1 su 4 ha già provato
Carla Massi
L'Unione Europea consiglia un proposito per il 2016: smettere di fumare. E offre anche lo strumento per
dire "no" alle sigarette: una piattaforma online che aiuta i fumatori. Il suo nome è "iCoach", gratuita in 23
lingue. Un dono della commissione sanità della Ue che dovrebbe trasformare quel 28% di europei (in Italia
sono il 21% della popolazione) in ex fumatori. Un progetto colossale, "figlio" di un'analisi specifica sulla
dipendenza da tabacco. Per i francesi, i tedeschi, gli italiani o gli austriaci. Come dire che chi porta il
pacchetto in tasca ha, ovunque, le stesse attitudini, gli stessi problemi e, con ogni probabilità, il desiderio di
smettere. L'IMPEGNO Ed ecco che, dopo un periodo di sperimentazione, i risultati si vedono e ora, proprio
alla fine dell'anno si fanno i bilanci e il buon proposito per il 2016 diventa frase comune che arriva da
Bruxelles. «Cominciate il 2016 con iCoach e dite addio al fumo!» è l'appello. «Mantenere fede ai propri
propositi, però commentano gli specialisti anti-tabacco europei - richiede tanto impegno e costanza. Per
questo è importante avere un consulente sempre presente e che ci capisce». iCoach è disponibile, senza
alcun pagamento, anche in versione mobile nell'App Store e nel Google Play Store. Tappe predefinite e
tempi ragionevoli. Assecondando l'umore, le paure e le difficoltà del fumatore. «In questo modo aggiungono
- potrà essere utile a superare i momenti più duri, in cui il bisogno di fumare è più acuto e non abbandona».
iCoach ha già dimostrato la sua efficacia: il 36% delle persone ha smesso dopo tre mesi. Alla fine di
ottobre, gli ex, hanno festeggiato accendendo la loro "scintilla" sul sito www.exsmokers. eu. IL
QUESTIONARIO L'applicazione dà una mano concreta a sottrarsi dalla dipendenza grazie a cinque diversi
passaggi, alcuni dei quali sono anche adattabili alla persona. Una sorta di personalizzazione. Non si rivolge
solo a chi desidera lasciarsi il fumo alle spalle ma anche a chi vuole sapere come prepararsi a spegnere
l'ultima sigaretta. Come fosse una prova generale prima del grande passo. Da qui la partecipazione attiva
alla decisione, la richiesta di rispondere ad alcune domande mirate a riflettere, a guardarsi intorno. Un
breve questionario traccia il percorso in cinque fasi verso l'obiettivo finale. Tutto questo per valutare (e
autovalutare) il comportamento, l'atteggiamento e la motivazione di chi sta per gettare il tabacco alle
ortiche. I SOCIAL NETWORK Le cinque fasi chiave sono: 1)Non intendo smettere 2) Dovrei smettere, ma
ho ancora qualche dubbio 3) Smetterò presto 4) Ho appena smesso 5) Ho smesso da un po'. A chi si trova
nella fase 3, per esempio, iCoach chiede di rinviare la sigaretta più agognata della giornata per dieci volte
da 10 minuti ciascuna e successivamente di 20 minuti. Nulla viene fatto in solitudine. C'è il sostegno
medico-psicologico ma anche quello della collettività. Chi utilizza la app, infatti, è chiamato a condividere i
propri momenti down come i successi sui social network. LEZIONI-VIDEO Nuove strategie anti-tabacco
anche in Italia. Dove gli specialisti Aiom gli oncologi ospedalieri, hanno deciso di andare nelle scuole
elementari, tra gli under 11, per parlare dei danni da fumo. «Siamo di fronte ad un'epidemia evitabile
considerando - fa sapere Carmine Pinto presidente Aiom - che il 25% dei quindicenni ha iniziato a fumare
alle medie. Per questo noi andremo sia nelle elementari che nelle medie. Sarà registrata una lezione-video
e diffusa su un sito internet dedicato alla campagna. Tutte le scuole saranno invitate a proiettare questa
lezione speciale».
Foto: In Italia fuma il 21% della popolazione
Foto: L'APPLICAZIONE È PERSONALIZZABILE IN CINQUE TAPPE CONSIGLIA COME ARRIVARE A
FARE IL GRANDE PASSO
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'INIZIATIVA
09/12/2015
Pag. 1
diffusione:41112
tiratura:81689
Bellezza, il 90% degli acquisti Usa è nei negozi
Sottilaro
pag. 17 Cambiare i negozi per catturare i giovani millennials in cerca di condivisione e raccontare in
maniera interattiva i prodotti fin dallo scaffale sono le priorità per le catene del comparto beauty. In Europa
c'è chi ha migliorato l'esperienza di acquisto (Sephora fa scuola) ma soprattutto in America, dove il settore
è cresciuto del 4,5%, seppure in misura inferiore alle attese (si stimava un +7% a metà anno), il refrain
degli esperti è sempre lo stesso: il cliente vuole di più. A partire dai luoghi dove fa shopping. Wendy
Liebmann, guru del settore retail e ceo di Wsl Strategic Retail, società specializzata nelle strategie di
vendita, l'ha spiegato bene a Womens wear daily. «Abbiamo speso gli ultimi 10 anni a preoccuparci delle
implicazioni del digitale sui punti fi sici, ma la realtà è che il 90% delle vendite avvengono tutt'ora in store. Il
web è visto come una scatola nera, i multimarca come luoghi dove mescolarsi alla gente. Ma poi questo
contenitore magico è stato lasciato a se stesso e chi fa acquisti chiede un cambiamento». Proprio l'agenzia
newyorkese, che fra gli altri ha aiutato la catena inglese Boots a costruire negli Stati Uniti la sua rete, ha di
recente pubblicato «Built my magic box» (tradotto, costruisci la mia scatola magica). Si tratta di uno studio
in cui i consumatori dicono cosa si aspettano che ci sia (o no) in un negozio di bellezza. Si prenda il layout:
se a livello di visual, i rivenditori hanno vissuto per decenni esponendo cosmetici insieme ad articoli per la
pelle, la cura dei capelli e il bagno in una fi la continua solo occasionalmente interrotta da immagini
accattivanti, il gioco non funziona più. Ora che anche le farmacie hanno assunto lo stesso modello, lo store
di bellezza ideale deve assicurare servizi all'entrata, tester di prodotti su supporti girevoli, prove profumo,
cabine di massaggio o trucco istantanee. Senza contare i video che spiegano come applicare un prodotto.
Insomma una babele di occasioni tattili e di prodotti rappresentati più come una boutique di lusso che un
multimarca. Si passa poi all'offerta: se una boutique di abbigliamento mettesse vicino mutande e vestiti da
sera stonerebbe. Per il beauty vale lo stesso concetto: da un lato i trucchi per le serate, o le creme adatte a
un cocktail. Più distanti prodotti, blush o lipstick da giorno. «Per i commercianti mass market è più difficile
invertire la rotta», ha detto Ben Bennett, co-founder e chief creative offi cer di Hatchbeauty agency, colosso
californiano che segue i produttori nonché i retailer nella fase di lancio delle novità. «Il successo dei punti
vendita è ancora legato alla redditività per metro quadrato, Chi ha azzeccato la formula è quindi ogni
angolo è stipato di prodotti». Bennett assieme ad altri guru del comparto ha suggerito la nascita di «stazioni
di bellezza» al centro dei negozi, da cui poi costruire le singole iniziative legate ai marchi. C'è un altro
dettaglio e in questo senso la lezione arriva dalla grande distribuzione: la quantità di prodotti spesso rema
contro la capacità di scelta del consumatore. sicuramente Sephora, insegna del gruppo di lusso Lvmh, per
gli alti standard che propone accanto ai prezzi spesso convenienti, alla cura per il cliente (con
un'accattivante tessera sconti), fi no alle prove trucco. «Le donne hanno davvero la sensazione di andare in
un posto e rilassarsi», spiegano al magazine americano gli analisti a proposito di Sephora, «e questo è
tutto il contrario di quanto avviene in molte catene di bellezza non improntate al servizio». Dylan Lauren,
fondatore e ceo del Dylan's candy Bar in America, il tempio delle caramelle con negozi ad alto impatto, ha
citato il suo esempio per un parallelo con il mondo della bellezza. «Ho usato colori, immagini digitali, e
assortimenti disallineati per favorire il consumo e far emergere il bambino che c'è in tutti i clienti. La
bellezza potrebbe fare semplicemente lo stesso». A proposito di bambini cresciuti, i millennials sono
l'obiettivo delle catene di bellezza e questo non solo perché in America sono diventati il gruppo demografi
co più grande, ma perché sono capaci di in uenzare la categoria dei genitori baby boomers, spesso
intimiditi dai multimarca di bellezza anche per l'avanzare dell'età. Qual è la differenza fra i due target?
«Beh, i Millennials vogliono pareri istantanei dagli amici. Si fanno foto e magari devono condividerle»,
spiega un'esperta. Di qui la necessità di connessioni veloci nei negozi. © Riproduzione riservata
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
16
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
TENDENZE MARKETING
09/12/2015
Pag. 1
diffusione:41112
tiratura:81689
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: Wendy Liebmann Selfie e prova trucco in alcuni negozi della catena Sephora
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
17
09/12/2015
Pag. 1
diffusione:41112
tiratura:81689
Finanzia comitati pro-vaccinazione e anche coloro che si oppongono
Merli
a pag. 12 Fondi regionali per la campagna in favore delle vaccinazioni. Ma anche finanziamenti per un
convegno di medici contrari. Ed è polemica sulla Regione Friuli. Nel mirino sono finiti due assessori della
giunta Pd presieduta da Debora Serracchiani: Maria Sandra Telesca (alla Salute), che da tempo incentiva
la tutela dei minori in materia di vaccini, e Gianni Torrenti (alla Cultura) che, invece, ha stanziato 8 mila
euro per un incontro sul «ragionevole dubbio», quello, appunto, sui presunti rischi delle vaccinazioni
pediatriche. Sia Telesca sia Torrente hanno comunque ribadito l'impegno della giunta nella campagna
istituzionale in favore delle vaccinazioni pediatriche. Da una parte la campagna in favore delle vaccinazioni.
Dall'altra il fi nanziamento per un convegno di medici contrari. Ed è polemica sulla regione Friuli. Nel mirino
sono fi niti due assessori della giunta Pd presieduta da Debora Serracchiani: Maria Sandra Telesca
(Salute) e Gianni Torrenti (Cultura). Mentre Telesca, da tempo, incentiva la tutela dei minori in materia di
vaccini, Torrente ha stanziato 8mila euro per un incontro che s'è tenuto la scorsa domenica a San Vito al
Tagliamento, in provincia di Pordenone. Titolo: «Il ragionevole dubbio». Quello, appunto, sui presunti rischi
delle vaccinazioni pediatriche. L'assessore alla Salute ha appreso del clamoroso autogol della regione con
sorpresa. «Ho espresso all'assessore Torrenti tutte le mie perplessità sull'opportunità di permettere che la
regione fosse associata a questo evento», ha detto Telesca al Messaggero Veneto. «Gli ho chiesto di
approfondire le modalità di applicazione dei regolamenti e di valutare il perfezionamento delle norme».
«Dobbiamo lavorare per evitare che alla popolazione giungano segnali contraddittori su questioni rilevanti
di salute pubblica. Senza contare», ha proseguito, «che assieme ai pediatri stiamo facendo uno sforzo
informativo senza precedenti, investendo denaro pubblico. Poi scopri che c'è un convengo che rema contro
e fi nanziato da noi». L'assessore Torrenti, però, difende la sua posizione sul contributo elargito al
Coordinamento movimento italiano della liberà delle vaccinazioni (Comilva) del Friuli. Il quale, con gli 8mila
euro della regione, ha fi nanziato il convegno antivaccino. «I contributi, compreso quello dato alla onlus in
questione», ha spiegato l'assessore alla Cultura, «vengono erogati sulla base di un punteggio stabilito dal
regolamento che non prevede di considerare l'oggetto del progetto. Del resto mi pare sia impossibile poter
censurare attività di volontariato. La questione, lo ammetto, è molto delicata». «Di questo problema», ha
sottolineato, «ho parlato anche in aula, ricordando, appunto, che il regolamento non prevede il merito della
richiesta di contributo. Non vedo poi come un assessore possa censurare la libertà di opinione di un
incontro, a meno che il medesimo non sfoci nel reato». Sulla questione è intervenuto anche il presidente
della sezione friulana della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Lubrano. «Non si tratta di
effettuare alcuna censura», ha precisato, «ma da qui a offrire denaro pubblico ce ne passa. Con lo stesso
principio potremmo allora fi nanziare qualsiasi convegno, di qualsiasi organizzazione. E non credo che ci si
possa permettere il lusso di spendere denaro pubblico per iniziative perlomeno discutibili. È chiaro che
vedere il timbro della regione sulla locandina del convegno ci ha lasciati perplessi, se non addirittura
increduli». Sia Telesca, sia Torrente hanno comunque ribadito l'impegno della giunta nella campagna
istituzionale in favore delle vaccinazioni pediatriche. «Non condividiamo assolutamente la posizione della
onlus», ha chiarito l'assessore alla Cultura, «perché tutti, all'interno della giunta regionale, siamo
estremamente favorevoli alle vaccinazioni e nel contempo molto preoccupati dal comportamento delle
persone che ritengono di non far vaccinare i propri fi gli». Ormai, però, l'autogol è stato fatto.
Foto: Debora Serracchiani
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
18
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LA SERRACCHIANI CON I FONDI DELLA REGIONE FRIULI
09/12/2015
Pag. 17
diffusione:85021
tiratura:120193
Dino Frambati
Genova . I pediatri dell'ospedale "Gaslini" di Genova hanno realizzato un nuovo studio sulla dermatomiosite
giovanile. Lo studio ha coinvolto 101 centri in 30 diversi Paesi. «La dermatomiosite giovanile - ha spiegato
Alberto Martini, direttore del Dipartimento di Pediatria del Gaslini - è una severa malattia cronica che si
osserva sia nell'adulto che nel bambino e che colpisce i muscoli e la cute causando debolezza muscolare,
con anche, nei casi più gravi, difficoltà a mangiare e respirare, e manifestazioni cutanee in particolare al
volto e sulle articolazioni. La causa è sconosciuta ma si ritiene che sia di natura autoimmune». Il
trattamento si basa su una terapia immunodepressiva aspecifica, che si avvale del cortisone e di vari
farmaci immunosoppressori tra cui, metotressato e ciclosporina in associazione con il cortisone. È una
malattia rara e sono pertanto pochissimi gli studi sui trattamenti su adulti e bambini. La terapia studiata e
validata al Gaslini è ora quella standard a livello mondiale.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
19
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Salute. I pediatri del Gaslini di Genova trovano terapia per la cura di
malattia rara
09/12/2015
Pag. 29
diffusione:83734
tiratura:155835
Le valvole cardiache nei casi complessi possono essere sostituite dai
cardiologi
BUROCRAZIA All'estero la cardiologia interventistica è ben più utilizzata
LC
Sono oltre un milione le persone che in Italia soffrono di una malattia delle valvole cardiache, condizione
che nella maggior parte dei casi necessita di terapia cardiochirurgica o interventistica. Di questi, circa 300
mila non possono essere sottoposti all'intervento cardiochirurgico, a causa del rischio operatorio ritenuto
troppo elevato, ma in molti casi potrebbero invece essere soggetti alle nuove procedure mini invasive che si
sono dimostrate sicure e generalmente ben tollerate persino nei pazienti in condizioni cliniche critiche .
«Questi pazienti, in assenza di intervento, hanno un'aspettativa media di vita di circa 1-2 ann». dichiara il
professor Francesco Romeo, presidente della Società Italiana di Cardiologia. «Oggi abbiamo evidenze
scientifiche indiscutibili che le tecniche interventistiche percutanee mini-invasive costituiscono un'opzione
terapeutica salvavita alternativa all'intervento cardiochirurgico convenzionale. Ma in Italia, queste procedure
non godono ancora di un pieno riconoscimento da parte del servizio sanitario, mancano codici DRG
specifici e spesso l'accesso è regolato dalle decisioni assunte dalle singole Regioni. Il risultato è che, nel
nostro Paese, si effettuano solo circa 3.200 procedure valvolari percutanee l'anno contro un fabbisogno
stimato di almeno il doppio. Un dato che in pochi anni ci ha visto scivolare dai primi agli ultimi posti in
Europa per procedure effettuate - in Francia sono il doppio e in Germania il triplo - e rischia di penalizzare i
cittadini che soffrono di malattie gravi delle valvole cardiache». Si calcola che ogni anno circa 28.000
terapie cardiochirurgiche o interventistiche sono riconducibili alle patologie delle valvole cardiache e oltre
200 mila ricoveri l'anno sono causati da queste patologiee.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
20
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
TRATTAMENTI
09/12/2015
Pag. 29
diffusione:83734
tiratura:155835
Aiuti «stellari» per i linfomi
Con una stella di Natale si possono raccogliere fondi per curare i tumori del sangue
Luigi Cucchi
Stelle di Natale offerte in questi giorni in oltre 4mila comuni italiani per sostenere la ricerca ematologica.
Iniziative che si ripetono dal 1985 quando la presidente della sezione AIL (Associazione Italiana contro le
Leucemie, Linfomi e Mieloma) di Reggio Calabria cominciò a vendere le prime 500 Stelle di Natale. Tra le
malattie del sangue la più conosciuta è forse la leucemia, un tumore delle cellule del sangue (globuli rossi,
bianchi e piastrine) che originano da cellule immature - le cellule staminali che si trovano nel midollo osseo,
in quella parte di tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa. «La leucemia - afferma il professor
Luca Baldini, oncoematologo della Fondazione Ca Granda dell'universitò di Milano - può presentarsi in
forma acuta o cronica, e può originare dalle cellule linfoidi del midollo osseo. Nelle forme acute, come
conseguenza di complesse alterazioni genetico-molecolari acquisite, la cellula mieloide o linfoide immatura
cessa di differenziarsi e va incontro ad una proliferazione incontrollata di elementi blastici con conseguente
blocco della formazione delle normali cellule del sangue. La mancanza di globuli rossi, globuli bianchi e
piastrine favorisce l'insorgenza di anemia, gravi infezioni ed emorragie che rappresentano i sintomi più
frequenti della malattia alla diagnosi. Le leucemie linfoidi acute (leucemia linfoblastica; circa 800 nuovi casi
-anno in Italia) sono molto più frequenti in età infantile rispetto a quella adulta rappresentando oltre il 25% di
tutti i tumori dei bambini. Le leucemie mieloidi acute (circa 2.000 nuovi casi- anno in Italia) sono invece più
comuni negli adulti. Diversi sono i fattori di rischio che concorrono nel causare una leucemia acuta: il fumo,
le radiazioni ionizzanti, l'esposizione a sostanze tossiche (derivati dal benzene), un precedente trattamento
chemio-radioterapico per un'altra forma di tumore. I linfomi - aggiunge il professor Baldini - sono tumori che
originano dai linfociti B, situati negli organi linfatici (linfonodi, milza, tessuto linfatico disperso nei vari organi)
e si distinguono in Linfomi non Hodgkin (LNH) e Linfomi di Hodgkin, in onore di Sir Thomas Hodgkin,
medico londinese, che nel XIX secolo descrisse, per primo, la malattia». Negli ultimi anni, l'avvento di
tecniche diagnostiche sofisticate, basate su metodologie immunologiche e genetico-molecolari, ha
consentito non solo di meglio definire le varie forme di linfoma. ma anche di identificare nuovi possibili
target terapeutici. Scoperti nuovi farmaci biologici che hanno permesso di ottenere un netto aumento delle
guarigioni». Il linfoma di Hodgkin (LH) è un tumore raro (2500 nuovi casi -anno in Italia). Due le classi di età
considerate a rischio: i giovani tra i 20 e i 30 anni e gli anziani dopo i 70 anni, ma esistono casi anche
nell'infanzia. «La cura di questa malattia - precisa Baldini -ha avuto un netto miglioramento dalla metà degli
anni settanta, grazie ad una combinazione chemioterapica messa a punto dal professor Bonadonna
dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano». Infine il mieloma multiplo, un tumore raro che colpisce in età
avanzata. La terapia di questa invalidante malattia è molto migliorata negli ultimi anni, con farmaci che
ottengono ottimi risultati con modesti effetti collaterali. Sostenere l'attività dell'AIL favorisce la messa a
punto di nuove terapie soprattutto a favore di tanti giovani sofferenti.
Foto: EMERGENZA L'Ail promuove la lotta alle leucemie Sopra, Luca Baldini, onco-ematologo a Milano
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
21
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
medicina EMATOLOGIA Grande impegno dei volontari dell'Ail in 4300 comuni
09/12/2015
Pag. 20
Prevenire è meglio che curare
MATTIAS MAINIERO
Colpito dalla crisi della credulità che ha coinvolto le vittime dell'affaire vaccini, il Sistema non trova altro da
fare che un convegno nell'università romana più idonea, Tor Vergata, regno dello scientismo positivista, per
far ripetere ai soliti ignoti che i vaccini fanno bene. Tuttavia, la chiamata a raccolta degli ultimi residuati del
positivismo scientista macchiato all'industrialismo della salute non ha portato ad alcun altro risultato che
non la famosa resurrezione degli zombie. Venerata da alcuni ma schizzata dalla maggioranza degli italiani,
i quali hanno capito che i vaccini portano sfiga oltre ad arricchire le solite tasche dei soliti benpensanti.
Giorgio Vitali e.mail *** Lei parla di positivismo e la butta quasi sul filosofico. La medicina parla con i sintomi
e i numeri. E i numeri dicono, per esempio, che in Italia, prima della vaccinazione, i casi mortali di morbillo
oscillavano tra i 25.000 e i 90.000 all'anno. Mano a mano che è aumentato il numero dei vaccinati, è
diminuito quello dei decessi. Nel 1963, il virus della poliomielite ha ucciso in Italia 2.830 persone,
soprattutto bambini. 1965: 254 morti. 1966: 148. Oggi: nessun decesso. In Italia l'inizio della vaccinazione
antipolio risale al 1962. Difterite: dai primi del '900 fino agli anni '40 ogni anno in Italia si verificavano 2030.000 casi, con circa 1.500 morti (quasi tutti bambini). Con l'uso della vaccinazione di massa la difterite in
Italia è diventata una malattia estremamente rara: cinque i casi segnalati dal 1990 ad oggi. Quanto alle
reazioni allergiche che i vaccini, come tutti i farmaci e anche le semplici punture di insetto, possono
provocare, e che sono alla base di molte contestazioni e polemiche, un dato su tutti: negli Stati Uniti, su 70
milioni di dosi di vaccino per il morbillo, sono stati registrati 33 casi di reazione allergica grave. I vaccini
servono, caro Vitali, a non morire, a vivere meglio e a ridurre le spese per le terapie. Che poi le industrie li
abbiano trasformati anche in un grande affare è un altro discorso, ma qui c'entrano i soldi, non il positivismo
e l'efficacia dei vaccini. [LaPresse] [email protected]
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
22
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
A tu per tu
09/12/2015
Pag. 14
diffusione:10709
tiratura:41364
Canapa medica, un decreto ricco di divieti
Giorgio Bignami
Il 30 novembre è apparso in Gazzetta Ufficiale il decreto Lorenzin che regolamenta le coltivazioni, le
lavorazioni e gli impieghi terapeutici della Cannabis. Previo «inchino» della Conferenza Stato-Regioni, forse
convinta che la cannabis terapeutica vada «calmierata» in quanto cavallo di Troia di una demoniaca
cannabis ricreativa; e poco sensibile alle esigen ze e ai diritti di tanti pazienti e ai diritti/doveri dei loro
curanti, la ministra e Conferenza hanno cestinato le obiezioni e proposte di modifiche di varie parti, tra cui
quelle maggior mente competenti in materia, come l'Associazione cannabis terapeutica (Act) e la Società
italiana ricerca cannabis (Sirca). Solo qualche cenno a quanto già det to e ridetto in questa e altre sedi (ve
di «il manifesto» del 28/10/2015). Resta la doppia limitazione alle indicazioni terapeutiche, cioè da un lato
l'esclusione di diverse patologie (per es. l'epilessia resistente alle altre terapie, il Parkinson, l'Alzheimer),
dall'altro, per le indicazioni ammes se, l'autorizzazione all'uso solo dopo il fallimento di altre terapie.
Restano l'esclusione di estratti come olii e resine e le condizioni per le prepara zioni galeniche che di fatto
le mettono «fuori mercato» (vedi in proposito http://www.farmagalenica.it/ ). Re stano le riserve sull'efficacia
delle terapie (di fatto una svalutazione delle cure palliative) coniugate con un'enfasi sulla gravità degli effetti
collaterali, così da sminuire sostan zialmente il reale rapporto benefi cio/rischio. Resta il divieto di guida per
almeno 24 ore dall'ultimo trattamento: un divieto che pur giustificabile in forma più blanda, cozza sia con la
pericolosità relativamente bassa della guida sotto l'effetto della can nabis, a meno di una associazione con
alcolici e/o altre droghe «dure» (cfr. la seconda edizione del 6° Libro bianco sulla legge sulle droghe su
www.fuoriluogo.it), sia col fatto che da sempre si ignora il ben docu mentato rischio della guida sotto
l'effetto di psicofarmaci. Infine le disposizioni del decreto nel loro insieme configurano un
«farmacoligopolio» sotto il controllo del Mi nistero della salute e dell'Agenzia per il farmaco (AIFA): sia sulle
produ zioni dello Stabilimento chimico-far maceutico militare, l'unico per il mo mento autorizzato, sia sugli
acquisti all'estero. In teoria l'offerta si dice basata sulla domanda espressa dalle aziende sa nitarie e dalle
regioni, le cui normative in materia sono tuttavia assai ete rogenee o addirittura inesistenti (ht
tp://freeweed.it/verso-il-farmacoligopolio-decreto-ministero-salute/): al tro meccanismo suscettibile di ritar
dare l'andata a regime dell'operazione, di favorire i frenatori di coda a vocazione proibizionista, di produrre
discriminazioni fra i cittadini di diver se parti del Paese. E allora? I decreti ministeriali sono strumenti
normativi fragili (più d'una volta in passato sono caduti tramite le sentenze dei pretori d'assalto), lungi
dall'avere forza di legge, parti colarmente quando si può sospettare un conflitto coi dettati costituzionali,
cioè quelli che riguardano la tutela della salute e la libertà d'impresa. Le possibili azioni mirate a una
modifica del decreto Cannabis sono mol teplici: per esempio, quelle basate sulla prescrizione «off label»,
cioè al di fuori delle indicazioni ufficialmen te approvate, prassi assai frequente da parte di medici e servizi
di buona volontà, di per sé legittima salvo l'ac cresciuta responsabilità del medico in caso di effetti avversi.
Se l'esten sione di questa prassi dai farmaci «non stupefacenti» a farmaci «stupe facenti» di cui è previsto
l'uso medico dovesse dar luogo a sanzioni, allora l'apertura di un fronte giudiziario - magari sino alla
Consulta - potrebbe portare a quelle modifiche che paio no irrinunciabili.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
23
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
FUORILUOGO
09/12/2015
Pag. 1
diffusione:50924
tiratura:71724
Genova fa il pieno e quest'anno il turismo porta 400 milioni
CALZERONI
GENOVA. Ponte dell'Immacolata da tutto esaurito e Genova fa due conti su quanto il turismo in crescita
porta alla città. Il calcolo è stato fatto con una interpolazione da diversi enti di ricerca, a cominciare
daScienze politiche dell'Università di Genova e dal Centro ECM e il risultato per il 2015 dà 400 milioni di
euro in entrata tra hotel, shopping, musei, uso dei mezzi pubblici, ristorazione. Tra i molti dati raccolti,
quello che riguarda i 780 mila turisti che pernottano a Genova per una o due notti: oltre la metà di questi è
straniero. Grande impulso anche dal turismo congressuale. >> 15
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
24
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL PONTE FESTIVO
09/12/2015
Pag. 37
diffusione:48191
tiratura:71039
Napoli: parte l'iniziativa "Un Farmaco per tutti"
L'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli partecipa al Progetto di Solidarietà promosso
dall'Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe e realizzato in sinergia con Federfarma Napoli e
l'Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon e con la generosità di tanti". colta dai napoletani che, ancora
una volta, risponderanno al nostro appello con vitale solidarietà, dando al progetto un valore aggiunto alla
lotta contro la povertà sanitaria ". Il progetto ha come finalità l'utilizzo e la distribuzione di prodotti anche
diversi dai farmaci (come presidi medico chirurgici o integratori) e dispositivi medici non ancora scaduti. I
farmaci raccolti all'interno delle farmacie aderenti ad " Un Farmaco per Tutti " (contraddistinte da loghi
adesivi e locandine) saranno successivamente smistati ai vari enti assistenziali che già collaborano con
l'Arcidiocesi di Napoli e che partecipano all'iniziativa, previa catalogazione gestita dai farmacisti cattolici
dell'ordine di Napoli. La donazione dei farmaci è possibile tutto l'anno grazie ai contenitori sempre presenti
nelle farmacie partecipanti. " Per un'ente come il nostro - conclude Santagada - che ha tra i propri valori
inalienabili il prendersi cura del territorio e dei cittadini, essere tra gli operatori di questa iniziativa è
significativo poichè abbiamo il dovere di tutelare la salute sostenendo l'accesso ai farmaci da parte di tutti i
cittadini. Con questo progetto, la farmacia conferma il suo valore sociale ". La possibilitá di donare é aperta
non solo ai cittadini ma anche alle aziende farmaceutiche che potranno rendere disponibili tutti quei farmaci
che non possono più essere commercializzati, o perché prossimi alla data di scadenza, o per la presenza di
difetti " estetici " di confezionamento. L'incremento della diffusione della povertà sanitaria fa aumentare le
richieste di assistenza di bisognosi presso gli enti caritatevoli; di conseguenza, gli stessi enti, hanno sempre
più bisogno di volontari professionisti, soprattutto nel campo della gestione del farmaco. Pertanto, è
aumentata la richiesta di farmacisti volontari che prestino la loro opera nell'ambito delle azioni contro la
povertà sanitaria. In Italia, sono più di 400 mila le persone che non possono permettersi i farmaci di cui
hanno bisogno " e a crescere, soprattutto, è il numero di italiani in difficoltà ", spiega Enzo Santagada ,
Presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli (nella foto). Nel 2015, la richiesta di
medicinali da parte degli enti assistenziali e caritativi è risultata in aumento del 6,5% rispetto allo scorso
anno. " In questo scenario - prosegue Santagada - l'iniziativa "Un Farmaco per Tutti" promossa
dall'Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe in sinergia con il nostro Ordine e condivisa dal
presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, rappresenta un rilevante momento di aiuto e di sostegno;
sono certo che l'iniziativa sarà ben ac-
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
25
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI
09/12/2015
Pag. 33
diffusione:48191
tiratura:71039
Stop all'Arsan, in aula la legge. Pronto il ricorso
Il Consiglio decide sul destino dell'Agenzia. Montemarano: impugno il provvedimento
L'inchiesta Il governatore riferirà in aula in merito all'indagine in cui risulta coinvolto Gerardo Ausiello ©
RIPRODUZIONE RISERVATA Il Consiglio regionale ci riprova. Dopo flop, polemiche e clamorose proteste
(come quella attuata nelle scorse settimane dai grillini con l'occupazione dei banchi della presidenza),
l'assemblea campana si riunisce oggi per ascoltare la relazione del governatore Vincenzo De Luca
sull'inchiesta in cui è coinvolto, quella su nomine e ricatti nella sanità partenopea. Ma oggi si decide anche
il destino dell'Arsan, l'Agenzia regionale sanitaria che il presidente della giunta ha promesso di abolire. Ci
riuscirà? Ha i numeri per farlo, anche se le opposizioni annunciano battaglia a colpi di emendamenti. E,
comunque, se pure dovesse arrivare il via libera del Consiglio alla soppressione dell'Agenzia, la partita non
sarebbe chiusa. Sì, perché il direttore generale Angelo Montemarano è pronto ad impugnare il
provvedimento: «Studieremo le carte, non escludo un ricorso», avverte. Eppure De Luca è deciso ad
andare fino in fondo: «L'Arsan è un carrozzone clientelare, risparmieremo 8 milioni di euro». Anche perché,
ha ironizzato, «affidare la verifica della regolarità della spesa sanitaria all'Arsan è come farsi insegnare il
catechismo da Pietro Pacciani». Montemarano, che nelle scorse settimane aveva respinto la richiesta di
dimissioni avanzata dall'ex sindaco di Salerno, gli risponde difendendo il ruolo «strategico» della struttura
da lui guidata: «Il blocco delle attività svolte dall'Agenzia paralizzerebbe il funzionamento dell'intera filiera
delle aziende del settore - avverte - inclusa la distribuzione dei farmaci ospedalieri». Il braccio di ferrò sarà
dunque inevitabile. Se il governatore potrà infatti contare sulla maggioranza, Montemarano avrà dalla sua
parte il centrodestra e l'ex governatore Stefano Caldoro che lo ha nominato alla guida dell'Arsan. In mezzo i
consiglieri grillini, che non fanno sconti ad entrambi gli schieramenti. All'attenzione dell'Aula arriva poi il
disegno di legge che definisce le nuove norme per la scelta dei direttori generali delle aziende sanitarie e
ospedaliere. L'obiettivo è «semplificare»: in questo senso il testo prevede che non ci sia più una
commissione per ogni Asl o ospedale ma che la scelta della cinquina di aspiranti manager spetti ad
un'unica commissione, i cui componenti scendono da cinque a tre. Non potranno far parte di questa
commissione né essere nominati direttori generali soggetti condannati con sentenza, anche non definitiva,
della Corte dei Conti che stabilisca il risarcimento di danno erariale per condotte dolose. Una mannaia,
voluta dal Movimento 5 Stelle con un emendamento ad hoc, che però, chiarisce Montemarano, non lo
riguarda direttamente: «La mia è una condanna per colpa, come quelle che in genere vengono comminate
agli amministratori pubblici. Diverso - osserva - il caso del dolo, che vale nei confronti di coloro che
provocano un danno volontariamente. In questo caso non bisogna fare sconti, sono d'accordo anch'io».
Sempre in questo ambito, il Consiglio è chiamato a discutere del disegno di legge che istituisce l'Ufficio
speciale servizio ispettivo sanitario e socio-sanitario. Infine il provvedimento che punta alla costituzione di
una Commissione d'inchiesta su società partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti dalla Regione.
Ma prima di tutto ciò De Luca dovrà superare lo scoglio del dibattito sul tema più spinoso, ovvero l'inchiesta
giudiziaria in cui è coinvolto e che ha portato alle dimissioni dell'ex capo della sua segreteria politica, Nello
Mastursi. Una vicenda, ancora da chiarire, che ha spinto il centrodestra ad annunciare la presentazione di
una mozione di sfiducia. Lo avevano fatto anche i grillini, che hanno però dovuto rinunciare perché non
avevano i numeri per portarla in aula. Il centrodestra, invece, i numeri li ha e non è escluso che il
Movimento 5 Stelle decida di sottoscriverla quella mozione che, seppur costruita diversamente, mira allo
stesso obiettivo, ovvero mandare a casa il governatore.
Foto: Si torna in aula A sinistra il Consiglio regionale della Campania. In alto il governatore Vincenzo De
Luca, che oggi riferirà sull'inchiesta
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
26
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La Regione, il caso
09/12/2015
Pag. 32
diffusione:48191
tiratura:71039
Nelle farmacie la prenotazione delle visite
«Il Centro Unico Prenotazioni campano permetterà ai cittadini di recarsi presso le 1.400 farmacie della
regione e prenotare servizi di assistenza domiciliari e visite presso i centri convenzionati. È uno strumento
che renderà più semplice per i cittadini accedere ai servizi socio-sanitari. È la prima volta che accade in
Italia grazie alla collaborazione con Federfarma. L'obiettivo è di essere parte integrante di un sistema
complesso di assistenza sanitaria territoriale e residenziale. Con il Cup, infatti, per i cittadini sarà agevolato
l'accesso alle prestazioni, diminuiranno le liste di attesa presso i nosocomi e saranno limitati gli accessi
impropri presso i pronto soccorso territoriali». Lo ha detto Salvatore Isaia, presidente dell'Osservatorio
regionale sulla Terza Età di Anaste (Associazione Nazionale Strutture per la Terza Età), presentando il
Centro Unico Prenotazioni campano.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
27
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il Cup
09/12/2015
Pag. 100 N.51 - 15 dicembre 2015
diffusione:269092
tiratura:349415
Fai come le tre lettrici, partecipa all'iniziativa che esalta la tua bellezza. chiama il numero verde e scopri la
Farmacia più vicina 800.916.482
Qual è il vantaggio di truccarsi in farmacia? l'attenzione non solo al risultato immediato, ma anche ai
miglioramenti nel tempo. la roche-posay invita le lettrici di donna moderna a provare la differenza in 46
farmacie selezionate. chiama il numero verde, scopri la più comoda per te e passa a ritirare il tuo kit prova.
nell'occasione riceverai i consigli personalizzati per il tuo rituale viso e per valorizzare i tuoi punti forti in
pochi gesti. con la roche-posay hai la sicurezza del trattamento e dei colori moda!
3 STEP PEr la SEduTa di makE uP idEalE con la rochE-PoSay
Color: la scelta di un tocco di colore dona personalità e fascino, magari anche seguendo le nuance più di
moda.
TeinT: è importante definire la base di colore e correttore scegliendo non solo la nuance, ma anche la
texture e la modalità di stesura
riTUel Soin: sulla pelle perfettamente struccata si stende una base che agisce come trattamento nel
profondo, così da migliorare la pelle nel tempo.
Problematiche Più imPortanti? C'è l'Atelier di MAquillAge Correttivo per situazioni dermatologiche più
importanti puoi accedere a un servizio di maquillage correttivo. l'assistenza è gratuita, grazie al supporto di
la roche-posay, presso l'atelier di maquillage correttivo, oggi attivo in due importanti cliniche
dermatologiche: a milano in via pace (tel. 02.5503.5221 il lunedì e martedì dalle 14 alle 17) e a modena in
via del pozzo (059.4225.494 il martedì e giovedì dalle 9 alle 12).
Foto: a sinistra emanuela riceve la scheda con i consigli personalizzati, a destra le lettrici di donna moderna
nella farmacia Gastaldi, via Faccioli 2, milano
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
28
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Prova anche tu il make uP trattamento: vieni in Farmacia e ritira il tuo kit
prova personalizzato
08/12/2015
Pag. 52 N.12 - dicembre 2015
L'aeroporto di Torino torna a volare alto: «Obiettivo: 4 milioni di
passeggeri all'anno»
L'amministratore delegato di SAGAT, Roberto Barbieri, illustra le strategie dello scalo torinese che punta ad
aumentare l'offerta per una clientela di qualità e attenta alle nuove proposte
L'aeroporto Sandro Pertini di Torino ha ripreso a volare alto, dopo qualche turbolenza negli anni passati.
Merito delle scelte azzeccate di un management della SAGAT - la società che gestisce lo scalo torinese che ha saputo attrarre sempre più compagnie aeree, aumentare i collegamenti con l'Europa e aumentare
progressivamente il numero dei passeggeri con un obiettivo ambizioso, dichiarato dall'amministratore
delegato Roberto Barbieri: «Arrivare nel 2016 a 4 milioni di passeggeri». Dottor Barbieri, dopo anni di
incertezza ora lo scalo ha ripreso a volare. Quali sono le vostre previsioni per il futuro? «Torino usciva
senza dubbio da una periodo non brillantissimo, ma ora il vento è cambiato. E non da oggi. L'anno in corso
sarà infatti il secondo consecutivo di crescita per il nostro scalo, e prevediamo una buona performance
anche nel 2016. In sostanza nel 2013 avevamo chiuso attorno a 3 milioni e lOOmila passeggeri, il 2014 è
stato chiuso a 3 milioni e 430mila e chiuderemo con tutta probabilità il 2015 a 3 milioni e 700 mila.
L'obiettivo per il 2016 è arrivare ai 4 milioni di passeggeri che ogni anno partono o arrivano a Caselle.
Sarebbe un grande successo specie considerando le caratteristiche del nostro scalo». Già, perchè Torino è
sempre stato considerato un aeroporto particolare. «Bisogna sempre tenere presente che il Pertini è un
aeroporto di nicchia, e che ha la particolarità di essere molto vicino a Malpensa. Alla luce di queste
caratteristiche la nostra soddisfazione è ancora maggiore perché crescere sostanzialmente di un milione di
passeggeri in tre anni non è certamente un dato di poco conto. Ed è molto positiva la crescita dei
passeggeri sui collegamenti con l'estero: sui voli di linea internazionali la crescita è stata del 16-17 per
cento. Questo perché siamo stati bravi a costruire un ottimo network internazionale, in particolare per
quanto riguarda i collegamenti con i grandi hub. I torinesi che vogliono viaggiare per rotte intercontinentali
possono partire proprio da Torino e poi cambiare volo nei principali aeroporti europei con i quali abbiamo
rafforzato i collegamenti. Ormai abbiamo un target medio alto dei passeggeri avendo raggiunto una
percentuale del 50 per cento dei voli nazionali e 50 per cento internazionali». I risultati fanno quindi ben
sperare per il futuro. Quale direzione occorre seguire, ora, per rafforzare la crescita e migliorare
ulteriormente le performances? «La direzione da seguire è quella di mantenere un buon equilibrio fra i voli
low cost e i voli full price e non essere dipendenti da alcuna compagnia. Noi abbiamo una buona
diversificazione per quanto riguarda le compagnie, ma anche per quanto riguarda la tipologia di volo, con
un 50 per cento di low cost e un 50 per cento di full price. Abbiamo anche dovuto sopportare la crisi di
Alitalia che aveva soppresso i voli per il Sud. Noi non siamo stati a guardare e li abbiamo sostituiti con altre
compagnie. Adesso siamo l'aeroporto del Nord meglio collegato attraverso voli diretti con il Sud Italia:
abbiamo collegamenti con Trapani, Palermo, Catania, Bari, Lamezia, Brindisi, Napoli. Possiamo quindi
puntare su una buona diversificazione». II passeggero e le sue esigenze restano però al centro della vostra
attenzione? «Certamente sì. Anche perchè il passeggero di Caselle è di buon livello, non si accontenta
come chi, magari frequenta aeroporti dedicati esclusivamente al low cost. Per questo dobbiamo migliorare
sempre più la qualità dei servizi offerti. Ad esempio ultimamente abbiamo aperto nuovi negozi, ampliando
del 20 per cento le superfici messe a reddito. C'è una nuova farmacia, un nuovo sportello bancario, nuovi
marchi della moda e abbiamo rafforzato il food&beverage». Per aumentare i passeggeri confidate anche
nel turismo, su cui Torino sta puntando? «Torino è una città che sta certamente crescendo dal punto di
vista turistico, ma che resta la dodicesima in Italia nella classifica dei visitatori. E poi molto turismo
nazionale raggiunge Torino in auto e in treno, anche se la tratta su Roma (9 frequenze al giorno) non ha
patito molto la concorrenza con i treni ad alta velocità. Roma resta la nostra prima destinazione». Per il
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
29
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
•SPECIALE PIEMONTE
08/12/2015
Pag. 52 N.12 - dicembre 2015
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
30
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
futuro dovremo aspettarci ancora più voli? «Speriamo di sì. E lavoriamo per questo. Consapevoli però che i
voli li mettono le compagnie, non gli aeroporti. Noi dobbiamo offrire una buona assistenza tecnica e una
buona comunicazione. Dobbiamo tentare di dimostrare che per alcune destinazioni ci sarebbero numerosi
piemontesi e torinesi interessati a determinate tratte. Proseguendo con la politica promozionale per quanto
riguarda i parcheggi e aspettando il completamento del sottopasso di corso Grosseto che entro tre anni
consentirà ai torinesi dal centro di raggiungere l'aerporto in treno. Quello ci cambierebbe davvero la vita».
ROBEKTO BARBIERI L'amministratore delegato di SAGAT, la società che gestisce l'aeroporto Sandro
Pertini di Torino
SACAT ha investito e continua a investire nello scalo. Negli ultimi anni sono sorti nuovi negozi ed è stato
potenziato il food&beverage
08/12/2015
Pag. 24 N.12 - dicembre 2015
La contraffazione ruba miliardi alle imprese
Da uno studio emerge che un consumatore su quattro ammette candidamente di comprare prodotti falsi.
Danneggiando non solo il made in Italy, ma anche l'occupazione
MARCO TRAVERSO
Basta farsi un giro per le principali vie del centro di Roma, Milano, Torino o di qualsiasi altra città italiana
per capire che il fenomeno è ormai esteso a macchia d'olio. Sarà per colpa della crisi - che ha svuotato i
portafogli e i plafond delle carte di credito - o di una cultura sbagliata che porta a pensare che una griffe in
bella mostra sul giubbotto o sulla polo, seppur taroccata, valga più della qualità dell'oggetto stesso. Sta di
fatto che i dati diffusi da Confcommercio non lasciano spazio a tante interpretazioni: un consumatore su
quattro ha acquistato almeno una volta nel 2015 un prodotto o servizio illegale. Si tratta di un dato
preoccupante, in quanto segna un aumento rispetto allo scorso anno di acquisti illegale di abbigliamento,
calzature e pelletteria. La buona notizia è che almeno gli italiani sembrano essersi fatti furbi: diminuisce
infatti il numero dei consumatori di prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più
pericolose per la salute, come alimentari, cosmetici e profumi. Però i numeri restano pesanti anche in
questo settore, e a farne le spese sono le aziende che puntano sulla qualità e che si vedono danneggiate
da un fenomeno che nemmeno i controlli periodici delle forze dell'ordine riescono a stroncare L'acquisto di
prodotti o servizi illegali parrebbe sostanzialmente legato a motivi di natura economica ed è
preoccupantemente considerato «normale». Per contro cresce la consapevolezza sui rischi per la salute e
aumentano le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che si ritengono danneggiate
dall'azione dell'illegalità. E per oltre 1*80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali e
dell'esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita. Il consumatore di prodotti e servizi illegali è in
prevalenza donna (nel 59,5% dei casi), dai 35 anni in su (per il 79,2%), appartenente ad un nucleo familiare
di almeno due persone. Risiede principalmente al Sud (per il 43,5%), ha un livello d'istruzione medio-basso
(per il 72,9%), è casalinga, pensionato, impiegato o operaio (per 1*86,196). Questi, in sintesi, i principali
risultati dell'indagine sulla contraffazione e l'abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, in
collaborazione con Format Research, commissionata per celebrare nel migliore dei modi, con uno studio
approfondito la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio «Legalità, mi piace» che si è tenuta
lo scorso 25 novembre. La classifica dei «tarocchi» Nel 2015 il 25,8% dei consumatori ha ammesso di
avere acquistato prodotti contraffatti. Tra i prodotti scopiazzati e più venduti sul mercato nero è in aumento
l'abbigliamento (57,9% quest'anno rispetto al 46,6% del 2014, con un incremento di oltre l'll%), di calzature
(29,2% contro 23,3% dell'anno precedente, pari a circa il 6% in più), di pelletteria (27,7% rispetto al 24,9%
del 2014, con un incremento di quasi il 3%). Diminuisce, in alcuni casi significativamente, rispetto all'anno
scorso l'acquisto dei prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più pericolose per la
salute, come prodotti alimentari (-5,4%), cosmetici e profumi (-5,4%), farmaci (-1,3%). L'acquisto di prodotti
o servizi illegali è sostanzialmente legato a motivi di natura economica: per il 72,1% dei consumatori «non
si hanno i soldi per comprare i prodotti legali» e per il 70% dei consumatori «si pensa di fare in questo
modo un buon affare, risparmiando». In realtà è molto spesso vero il contrario, in quanto il prodotto
contraffatto è il più delle volte confezionato con materiale scadente e tende a non durare nel tempo. In tanti
però, pensano che il mercato della contraffazione possa rappresentare una valida alternativa alle griffes
originali, senza probabilmente rendersi conto di quanto sia grave il danno al sistema ecomico nazionale.
Anche perchè a essere copiate sono soprattutto le grandi marche di abbigliamento del made in Italy. Un
recente rapporto del Censis stima in 6,5 miliardi di euro all'anno il giro di affari dei prodotti taroccati. Merce
che se che se venisse acquistata nella versione originale porterebbe un fatturato per le imprese ci circa 13
miliardi. Una bella boccata di ossigeno che eviterebbe, con tutta probabilità, di dover assistere al triste
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
31
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MERCATI & BUSINESS/RICERCA DI CONFCOMMERCIO
08/12/2015
Pag. 24 N.12 - dicembre 2015
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
32
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
spettacolo della desertificazione commerciale di molte città italiane. In tutto questo c'è poi un dato, in
particolare, che lascia l'amaro in bocca: il 72,4% dei consumatori è d'accordo con l'affermazione secondo la
quale l'acquisto dei prodotti illegali o l'utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela
utile per chi è in difficoltà economica. Un consumatore su tre afferma che l'acquisto illegale è effettuato in
modo consapevole. Allo stesso tempo cresce la consalezza dei consumatori sui rischi per la :e (l'80%
contro il 71% del 2014) e per la -ezza (il 66,2% rispetto al 63,3% dell'andott no icorso) derivante
dall'acquisto di proo servizi illegali. E non vale nemmeno la scusa della superficialità o dell'ignoranza delle
leggi: secondo la ricerca otto consumatori su dieci sono informati sul rischio di incorrere in sanzioni
amministrative e un consumatore su due ha letto, visto o ascoltato campagne di sensibilizzazione contro la
contraffazione.. La versione delle imprese A farne le spese, come si diceva, sono invece le imprese: il
62,1% delle aziende del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti si ritiene danneggiato dall'azione
dell'illegalità (+1% rispetto allo scorso anno). A sostenerlo sono in prevalenza imprese del Nord Ovest
(67%) e del Sud (64,6%), ma questo sentiment è in crescita tra le imprese del Nord Est (+10,4%) e del
Centro (+3,1%). Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei
prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o
esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (62,5%), la
riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite (34,8%), la spesa per i servizi di
videosorveglianza (17,7%), il dover rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i
livelli occupazionali attuali (16,2%). Per oltre l'80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali
e dell'esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita. i» Nonostante i continui controlli e sequestri
da parte delle forze dell'ordine il mercato dei prodotti fasulli, in particolare abbigliamento, non conosce crisi
Quasi l'80 per cento sostiene che sia una prassi normaleGiocattoli Musica, video, videogiochi Farmaci
e prodotti parafarmaceutici Prodotti di elettronica ed elettrodomestici Servizi offerti da sogggetti non
autorizzati Ceramica, sanitari, pezzi di ricambio, gadget Biglietti «piratati» per spettacoli, concerti, cinema
Profumi e prodotti cosmetici 12,2
QUALI PRODOTTI (0 SERVIZI) ILLEGALI HA ACQUISTATO NELL'ULTIMO ANNO (2015)?44,0 35,9 32,1
32,4 CERTAMENTE SI, IN OGNI CASO SI CORRONO DEI RISCHI, BISOGNA ESSERE ABILI
NELL'ACQUISTO NO, NON SI ACQUISTA IN MODO CONSAPEVOLE +0,3 RISPETTO AL 2014 44,0 35,9
36,4
INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE ABBIA MAI AC0UISTAT0 UN PRODOTTO CONTRAFFATTO 0
USUFRUITO DI UN SERVIZIO IN MODO IRREGOLARE, A SUO AVVISO, COMPORTANDOSI IN
QUESTO MODO, SI ACQUISTA IN MODO CONSAPEVOLE?
«FURBETTI SÌ, MA CON U N OCCHIO ALLA SALUTE» Crescono gli acquisti di vestiti, giochi elettronici e
manufatti griffati falsi, ma diminuiscono quelli di farmaci, prodotti para faramceutici, profumi e prodotti
cosmetici di dubbia provenienza, che potrebbero creare danni all'organismo
Il calo dei fatturati impedisce di assumereLA CONCORRENZA SLEALE LA PERDITA DI APPEAL
DELLA SUA IMPRESA LA RIDUZIONE DEI RICAVI /FATTURATO (LA MANCATA VENDITA) LA
PERDITA DI APPEAL DEI PRODOTTI VENDUTI E/O DEI SERVIZI EROGATI DALLA SUA IMPRESA LA
SPESA CHE DERIVA DALL'ACQUISTO DI SERVIZI DI VIDEOSORVEGUANZA/ ANTITACCHEGGIO 0
DA PERSONALE DI SORVEGLIANZA IL DOVER RINUNCIARE AD NUOVI ADDETTI (0 MANTENERE
QUELLI ATTUALI ) A CAUSA DELLE DIFFICOLTÀ NEL DOVER SOSTENERE I COSTI Valori %. La
somma delle percentuali è diversa da 100 perché erano ammesse risposte multiple.
PENSANDO ALL'ILLEGALITÀ IN TUTTE LE SUE DIVERSE FORME, QUALE TRA LE SEGUENTI
DANNEGGIA LA SUA IMPRESA LA PIAGA DELL'ILLEGALITÀ Per gli operatori interpellati da
Confcommercio il danno più gravoso è dovuto alla concorrenza sleale, seguita dalle mancate vendite
09/12/2015
Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015
diffusione:151035
tiratura:250348
PROFUMO di spezie a fior di pelle
Cannella, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, anice e vaniglia profumano di Natale e sono un vero
scrigno di principi attivi. Conosciute da sempre per le loro virtù benefìche sulla salute, oggi si rivelano
ingredienti di punta della cosmesi naturale. Usale per bagni, impacchi, scrub e massaggi che ristorano pelle
e capelli, nutrono, riequilibrano, sgonfiano e attenuano perfino le smagliature. Qui trovi le ricette che puoi
preparare da sola, sono semplici e ti regalano una marcia in più
Simona Fedele - testi di Isabella Avanzini
Intense, calde e avvolgenti, basta "sentire" le note olfattive delle spezie per rigenerarsi nel corpo e
nell'anima. Soprattutto d'inverno. La ricerca scientifica ha messo in luce proprietà più specifiche come la
capacità di agire su circolazione e sistema nervoso e perfino sulle cellule. Tutte virtù che ne fanno ottimi
alleati nel beauty case della stagione più fredda: alcune sono più adatte per proteggere o lenire la pelle,
altre per rigenerare i capelli fragilizzati dal gelo, altre ancora per tonificare i muscoli o mantenere l'elasticità.
Zanzero Dolce e piccante, lo zenzero è una panacea contro i raffreddori per le sue proprietà riscaldanti e
antinfiammatorie, le stesse che lo rendono portentoso per il microcircolo e la rigenerazione delle cellule
cutanee. Pelalo con il bordo di un cucchiaino e usalo grattugiato oppure come infuso (fai bollire un pezzo
dieci minuti in una pentola d'acqua e lascialo a riposo altri dieci minuti). RICETTE DA PROVARE Pediluvio
defaticante Infreddolita e contratta? Un pediluvio a base di senape in polvere e zenzero scalda e rilassa le
estremità con un effetto energizzante su tutto l'organismo. Miscela un cucchiaio e mezzo di senape in
polvere e due di zenzero fresco grattugiato e sciogli il composto in una bacinella d'acqua calda, poi immergi
i piedi per almeno un quarto d'ora. Una volta asciugati completa l'opera frizionandoli vigorosamente e
massaggiando una crema allo zenzero. Massaggio "sciogli muscoli" Lo zenzero stimola la circolazione, di
conseguenza è uno straordinario decontratturante per i muscoli tesi. Prepara e massaggia un elisir
voluttuoso, evitando le zone delicate, che purifica e lenisce la pelle. Ecco la ricetta: unisci un pezzetto di
zenzero affettato di due centimetri a dieci boccioli di rosa freschi in una tazza, dove avrai miscelato un
cucchiaio di olio di mandorle, uno di argan, uno di nocciola oppure di germe di grano e metti il composto
ottenuto a scaldare sul calorifero per un'ora. • Qannella Se sei una persona freddolosa, approfitta delle virtù
hot della cannella, che tende ad asciugare l'umidità che il corpo percepisce e, in questo modo, stimola la
circolazione. Ricca di antiossidanti e antibatterica, è un ottimo tonificante perché regola il livello di zuccheri
nel sangue e rafforza il sistema immunitario. La cannella si rivela un buon alleato anche se soffri di winter
blues, la malinconia tipica dei giorni bui e freddi, per il suo aroma confortante. Nella scelta opta per la
qualità che proviene dallo Sri Lanka, meno forte di quella cinese, e per la spezia fresca perché più è
"giovane" meglio è. RICETTE DA PROVARE Scrub per labbra al bacio Nei giorni di gelo le labbra perdono
colore e, provate dalle escursioni termiche, si screpolano. La cannella le ripigmenta facendo affluire il
sangue in superficie e regalando un effetto rimpolpante (non a caso è presente in molti lucidalabbra ad
azione plump). Provala come scrub per eliminare le pellicine e idratare a fondo, basta aggiungere un
cucchiaio di cannella e uno di zucchero a 25 grammi di burro di cocco e riporre il composto in frigo per
massimo due settimane. Massaggialo sulle labbra tutte le mattine. Impacco per punte rovinate La cannella
è portentosa per il cuoio capelluto, perché stimola il microcircolo e migliora l'ossigenazione, quindi è
l'ingrediente ideale per fare una maschera rivitalizzante. Questa ricetta, in particolare, reidrata le punte
secche e sfibrate da freddo e trattamenti: mescola un cucchiaio di cannella, due di miele che rafforza la
fibra capillare, uno di olio di argan concentrato di vitamine antiossidanti e un cucchiaio e mezzo di yogurt
bianco intero. Massaggia il composto sul cuoio capelluto e sulle lunghezze e lascia in posa per un'ora.
Detergi e risciacqua bene, avrai una chioma leggera, lucente e rafforzata.
Chiodi di garofano I chiodi di garofano sono minuscoli scrigni colmi di virtù contro i fastidi invernali. Questi
piccoli fiori dal sentore fruttato e dolceamaro contengono principi attivi antisettici, antinfiammatori e protettivi
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
33
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
bellezza
09/12/2015
Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015
diffusione:151035
tiratura:250348
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
34
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
naturali, basti pensare che i soli salicilati gli valgono la nomea di "aspirina vegetale". Il loro olio essenziale è
efficace nel contrastare mal di gola, tosse e raffreddore, se soffri di questi disturbi diffondilo nell'aria con un
diffusore oppure diluisci un paio di gocce in un bicchiere d'acqua calda dolcificato con miele, da bere due
volte al giorno. RICETTE DA PROVARE Olio antietà purificante L'olio essenziale dei chiodi di garofano,
stimolante del microcircolo, antiossidante e purificante, è un toccasana per difendere dal freddo la pelle,
specie se è infiammata e impura. Aggiungine cinque gocce a 250 millilitri di olio vegetale: se usi quello di
vinaccioli, leggero e a rapido assorbimento ma ricco di polifenoli e vitamine, diventa un eccellente
trattamento antietà per viso, collo e décolleté, con l'olio di argan o oliva hai a tua disposizione uno
struccante perfetto. Puoi diluirne • 1. Il delizioso mix di arancia candita e cannella impreziosisce il gel
doccia esfoliante in edizione limitata, Bulle Gommante Pour le Bain Orange Confite & Cannelle Yves
Rocher (4,95 euro). 2. Si assorbe subito lasciando sul corpo una fragranza persistente di frutta invernale e
cannella, Nettari d'Inverno Latte Corpo Melograno e Polvere di stelle Bottega Verde (13,99 euro). 3.
L'aroma inconfondibile ed energetico dello zenzero e le proprietà nutrienti e antiage dell'ibisco, Crema
Profumata per il Corpo Ibisco Un Fiore per l'Africa L'Erbolario (17,50 euro). 4. La nota stuzzicante della
vaniglia unita a tensioattivi delicati ed estratti vegetali per detergere corpo e capelli, Doccia Shampoo
Vaniglia Piccante ErbarioToscano (13 euro). l'infuso nell'acqua del bagno per purificare la cute. Ecco la
ricetta: fai bollire una manciata di chiodi di garofano per dieci minuti in un pentolino d'acqua e lascia a
riposo altri dieci. Scrub riscaldante per le estremità Soffri di geloni? Con un macinino da caffè polverizza
una manciata di chiodi di garofano e miscelala in olio di girasole, altamente idratante in caso di aridità e
screpolature. Stendi il composto su cosce, polpacci e piedi prima di lavarti, l'olio aiuterà a fare assorbire
meglio i principi attivi nell'epidermide, stimolando circolazione e metabolismo cellulare, ossigenando la cute
oltre a restituirle la giusta temperatura. In questo periodo l'intero organismo risente dei notevoli sbalzi di
temperatura tra le zone all'aria aperta e gli ambienti chiusi spesso surriscaldati. Viene in aiuto la noce
moscata, dall'eccellente potere riattivante e stimolante del sistema nervoso. Con il suo aroma caldo,
leggermente pungente e piuttosto dolce, la noce moscata si rivela benefica in molti modi, per esempio le
sue virtù antinfiammatorie e lievemente depigmentanti riducono l'acne e accelerano il rinnovamento
cellulare rendendo la pelle più luminosa e uniforme. RICETTE DA PROVARE Maschera rigenerante viso
Nella medicina ayurvedica è usata per riequilibrare la produzione di sebo, infatti un pizzico di noce moscata
diluita con acqua o miele ha doti astringenti e antibatteriche. In più è adatta per chi soffre d'acne, perché
aiuta a schiarire i rossori. Una spezia magica anche per la sua capacità di ripristinare l'idratazione e di
rendere l'incarnato radioso. Prova l'impacco che ottieni mischiando un cucchiaio di latte intero se hai la cute
secca, o magro se è grassa, con due prese di noce moscata, da lasciare in posa per mezz'ora e rimuovere
in seguito con abbondante acqua calda. Elisir per sfumare le smagliature La noce moscata è uno
straordinario cicatrizzante perciò è perfetto per attenuare le smagliature, se cominci a usarlo adesso vedrai
che per l'estate le avrai quasi "cancellate". La ricetta? Mischia un cucchiaino di cannella, uno di noce
moscata e uno di miele, applica il tutto sulle smagliature un quarto d'ora e poi risciacqua con acqua fredda.
cinice stellato Con le sue caratteristiche note olfattive limpide, trasparenti e luminose, l'anice aiuta a
rischiarare i pensieri negativi nelle scure giornate invernali, fa bene alla salute dell'organismo,
ammorbidisce la pelle e rende i capelli forti e setosi. Il suo attivo principale è l'anetolo, antisettico,
stimolante e detossinante che protegge dalle escursioni termiche e dai raggi infrarossi emessi dalle fonti di
calore, alle quali siamo costantemente esposti durante i mesi invernali. • 1. Riscalda con le note luminose
di fico, gelsomino e vaniglia, Eau de Toilette L'Or Bio Melvita (34,90 euro). 2. Da degustare sotto la doccia
l'accordo gourmet tra agrumi, rabarbaro e un tocco di chiodi di garofano, Gel Douche Pamplemousse
Rhubarbe Pierre Hermé LOccitane en Provence (14,50 euro). 3. Golosità vanigliata per pelli secche, Vani
la Burro Corpo Sephora (9,90 euro). 4. Ristora il viso con estratti di zafferano e bouqainville e una sottile
fragranza fruttata, Crema Notte Ridensificante Anti-Età Nuxuriance Ultra Nuxe (49,50 euro da gennaio). UN
09/12/2015
Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015
diffusione:151035
tiratura:250348
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
35
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
BICCHIERE DI VIN BRULÉ SCALDA, DISINFETTA E METTE DI BUONUMORE Un buon metodo per
calmare le malattie da raffreddamento è bere un bicchiere di vin brulé, preparato con spezie dal potere
antisettico e dall'effetto termoregolatore e protettivo del cavo orale. Versa in una casseruola un litro di vino
rosso, aggiungi dieci chiodi di garofano, due bastoncini di cannella, la scorza di un limone e poco alla volta,
mentre scaldi a fuoco lento, zucchero a piacere. Cuoci per dieci minuti. Filtra e sorseggia anche se non ami
gli alcolici, perché durante la cottura l'alcol evapora. RICETTE DA PROVARE Macerato lenitivo contro il
freddo Riempi la metà di un bicchiere con anice stellato e l'altra metà con olio di mandorle dolci. Chiudi e
lascia macerare per un mese e mezzo, agitando ogni giorno. Quindi filtra e riponi in un luogo buio ma ben
arieggiato, dopo aver aggiunto cinque gocce di olio essenziale di rosmarino come conservante naturale.
Puoi usarlo per massaggiare cuoio capelluto, viso e mani prima di andare a letto. L'anice stellato è, infatti,
ricco di tannini che conferiscono al macerato forti proprietà antiossidanti, che vanno bene anche per lenire
le irritazioni provocate dal freddo. Puoi aggiungere qualche goccia di macerato alla crema corpo per
reidratare e regolarizzare la produzione di sebo. Trattamento decontratturante L'essenza di anice stellato,
più concentrata rispetto al frutto, ricorda molto la liquirizia e ha proprietà analoghe, apre le vie aeree
superiori e le tonifica alleviando bronchiti e influenze. Se ne aggiungi cinque gocce a 250 millilitri di olio di
germe di grano, aiuta a distendere la muscolatura contratta e rilassa corpo e mente la sera. Nell'acqua
calda del bagno, metti questo blend che da conforto dal gelo, dallo stress e riequilibra la temperatura
corporea: quattro gocce di olio essenziale di arancio, tre di anice e altrettante di cedro, neroli e camomilla.
Vaniglia II suo aroma zuccherino e confortante suscita immediatamente una sensazione di benessere e
relax. Gli stimoli olfattivi che ne derivano aiutano le ghiandole endocrine a produrre serotonina e inducono il
sistema nervoso a generare endorfine, e dunque benessere e serenità. Il profumo di vaniglia è
estremamente gratificante e calmante ed è persino d'aiuto nelle diete ipocaloriche, perché neutralizza il
desiderio di zuccheri. Inoltre è perfetta per sciogliere la stanchezza muscolare, combattere i radicali liberi
grazie ai tanti componenti antiossidanti e ancora ristruttura, rigenera e addolcisce l'epidermide più sensibile
e irritata. RICETTE DA PROVARE Talco effetto cocoon Mescola due etti di amido di mais con due gocce di
olio essenziale di arancia. Immergi due stecche di vaniglia e conserva in un luogo asciutto per un mese.
Tampona il talco per assorbire l'umidità cutanea, curare gli arrossamenti o come deodorante. Olio solido
nutriente Fai sciogliere a bagnomaria 50 grammi di burro di cacao, 19 grammi di olio di riso e 10 di cera
d'api. Appena si scioglie togli il composto dal fuoco e metti 19 grammi di burro di karité. Fai intiepidire, poi
aggiungi mezzo grammo di vitamina E (la trovi in farmacia) e 10 gocce di essenza di vaniglia. Prima che
solidifichi versa il preparato nel contenitore per i cubetti di ghiaccio, lascia in freezer mezz'ora e sformalo.
Nella vasca fai sciogliere un cubetto sotto il getto e massaggia il burro che si stratificherà a filo d'acqua
prima del risciacquo. Sotto la doccia spalmalo direttamente sulla pelle bagnata.!! 1. Ha uno stile
cosmopolita e un'anima mediterranea, la miscela aromatica per lui e per lei di vetiver, basilico e chiodi di
garofano, Tacit Eau de Parfum Aèsop (80 euro). 2. Deterge con dolcezza e rivitalizza grazie alla sua calda
fragranza, Bagno Crema Sole d'Inverno Perlier (9,50 euro). 3. Rinfresca, tonifica e idrata in un unico gesto
l'acqua di trattamento profumata all'olio essenziale di arancia rossa unito a quelli di bergamotto, limone e
mandarino, mentre gli estratti di kiwi, ginseng e aloè vera mantengono a lungo morbida la pelle, Eau des
Bienfaits RogerS Gallet (33 euro). 4. Ricetta antiaridità per le mani, odora di spezie e incenso il sapone
liquido in confezione natalizia, Frankincense & Allspice Molton Brown London (19,20 euro). BRUNO
POISARD, FOLIO-ID.COM,
09/12/2015
Pag. 81
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
FRAGILI come il cristallo
NON CÕé DUBBIO: CONTORNO OCCHI , LABBRA E COLLO SONO LE ZONE DI VISO E DINTORNI PIô
A RISCHIO. DA TRATTARE IN MODO PARTICOLARMENTE SOFT
TESTO DI MONICA CAITI
Sottile e soggetto a continue sollecitazioni dai muscoli sottostanti, il contorno occhi è la parte del viso che si
segna più rapidamente. Ma sgradevoli rughette verticali colpiscono anche la zona intorno alle labbra che,
con l'andare degli anni, si assottigliano progressivamente. Per non parlare del collo: età, posture sbagliate
ed eccessive esposizioni al sole sono tra i principali responsabili dell'invecchiamento precoce. Ecco il da
farsi. CONTORNO OCCHI Molte le cause che rendono vulnerabile questa zona del viso. «A predisporre il
contorno occhi all'invecchiamento precoce è la scarsa produzione di sebo, che favorisce la disidratazione
epidermica, li tocchi e poi asportare. Elimina cellule morte e pellicine, lasciando la bocca morbida e
levigata. «Vulnerabili agli sbalzi di temperatura, le labbra esigono una dose supplementare di trattamenti
nutrienti, anche in stick da portare sempre con sé in borsetta», precisa la dermatologa. «Contengono
principi idratanti, emollienti e lenitivi: pantenolo, squalene (estratto vegetale dell'olio di oliva), ceramidi, olio
di rosa mosqueta, alfa bisabolo, burro di karitè...». E contro rughe e segni del tempo? «Oltre alle classiche
emulsioni ristrutturanti, ridensificanti e antirughe, con filtri Uv, vitamina E e principi antiossidanti, ci sono
prodotti di nuova generazione, che si ispirano ai trattamenti di medicina estetica, mimando, per esempio, gli
eetti riempitivi dei filler per "riempire" le piccole rughe del contorno labbra», continua Belmontesi. Non
mancano creme e rossetti rimpolpanti: a base di vitamine ed estratti vegetali, garantiscono un temporaneo
aumento di volume delle labbra. Se ci sono taglietti e spaccature, perfetta una crema all'ossido di zinco e
calendula. Meglio di sera perché lascia uno strato bianco-latte. Il ritocco Davanti allo specchio, il primo
cruccio per una donna sono le microrughe verticali sul labbro superiore, che invecchiano tutto il viso. Colpa
del tempo, ma anche - e soprattutto - del fumo e dell'eccessiva esposizione ai raggi solari. «Se sono
superficiali, per eliminarle si può optare per il laser CO2 frazionale: si avvale di un raggio ad anidride
carbonica che agisce sul contenuto d'acqua delle cellule, vaporizzandole, senza danneggiare o ustionare i
tessuti circostanti», commenta la specialista. In alternativa, le rughe si possono combattere con lo skin
needling, o biorimodellamento meccanico: appositi rulli con microaghi perforano l'epidermite stimolando la
sintesi di collagene ed elastina. COLLO La sua pelle è sottilissima, molto più di quella del viso. Inoltre è
povera di tessuto adiposo e di ghiandole sebacee e sottoposta a movimenti continui (che facilitano
l'insorgere delle rughe). È il collo. Come se non bastasse, la muscolatura - o platisma, che si contrae per
ritrarre il collo verso la mandibola - non è agganciata a strutture ossee che ne garantirebbero la tenuta. Con
l'avanzare dell'età (seppur in modo molto diverso a seconda delle persone) persino lo Smas (Sistema
muscolo aponeurotico superficiale), ovvero la struttura che ingloba le fasce muscolari e una parte del
grasso sottocutaneo, tende ad «aprirsi» e a formare due cordoni laterali separati da uno spazio vuoto.
Dunque il collo invecchia prima (e peggio) del viso, anche a causa della continua esposizione ai raggi Uv e
dello stile di vita. Le donne più soggette ai cedimenti di questa zona? Le tecno-dipendenti, che controllano i
propri device fino a 150 volte in 24 ore. Seguite da tutti coloro che tendono ad assumere la postura da
tablet e smartphone, inclinando la testa e fissando la vista molto più in basso rispetto alla linea dello
sguardo. La beauty routine Per prevenire questa «disfatta», d'obbligo un'accurata routine cosmetica
quotidiana. A cominciare dalla pulizia della pelle, massaggiando il latte detergente coi polpastrelli. Insisti
nella zona posteriore del collo, dove i capelli possono «sporcare» di più la pelle. Quindi, elimina i residui
con un dischetto di cotone. Un paio di volte la settimana, fai uno scrub leggero con lo stesso prodotto per il
viso. Procedi dal basso verso l'alto e sciacqua usando una spugnetta inumidita. Ma il must resta nutrire e
rivitalizzare l'epidermide. Mattina e sera, applica un generoso strato di crema antietà, specifica per il collo,
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
36
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
BELLEZZA
09/12/2015
Pag. 81
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
37
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
meglio se arricchita con ingredienti tensori e rassodanti. Per potenziare l'azione dei trattamenti, ideale un
automassaggio, che riattiva il microcircolo, drena le tossine e stimola la produzione di collagene. Per farlo,
usa uno speciale manubrio con rotelle di legno (si acquista in profumeria o in erboristeria), passandolo
delicatamente sul collo con movimenti dal basso verso l'alto. Il ritocco Tanto delicato il collo, che persino la
medicina estetica promette risultati modesti: «Banditi i laser, si può puntare su peeling a bassa
concentrazione di attivi per migliorare la trama cutanea, skinbooster, ovvero particolari formulazioni di acido
ialuronico Nasha, studiate non per "riempire" le rughe, ma per ripristinare il corretto funzionamento dei
meccanismi vitali della pelle e fili di trazione riassorbibili di polidiossanone», conclude Belmontesi. «Inseriti
con aghi sottilissimi e indolori, ricreano una sorta di rete sotto il derma, favorendo sia la trazione dei tessuti,
sia la loro rigenerazione». Efficace è poi il Prp, ovvero una soluzione ad altissima concentrazione di fattori
di crescita piastrinici, ottenuta dallo specialista grazie a una tecnica codificata, che prevede la
centrifugazione del sangue autologo (cioè dello stesso paziente) e quindi la separazione degli strati di
cellule. Innestato nella zona da trattare, il Prp accelera la proliferazione cellulare (specie delle staminali),
accelerando i processi riparativi, la rivascolarizzazione della pelle e la sintesi di collagene. GETTY
MARKA2. UNA CREMA PER IL CONTORNO OCCHI DI DERIVAZIONE NATURALE AL 98%: È
BOTANICAL KINETICS ENERGIZING EYE CREME AVEDA (15 ML, 39 €, IN SALONE E SPA), CON
RADICE DI LIQUIRIZIA E CAFFEINA.
1. GENIUS ULTIMATE ANTI-AGING EYE CREAM ALGENIST (15 ML, 62,90 €, DA SEPHORA) RUOTA
INTORNO AD ACIDO ALGURONICO E OLIO ALLE MICRO-ALGHE, PIÙ UN COLLAGENE DI ORIGINE
NATURALE ED ESTRATTO DI MIMOSA DI COSTANTINOPOLI. RISULTATO: SEGNI DEL TEMPO,
OCCHIAIE E GONFIORI RIDOTTI. 3. LIFACTIV SERUM 10 OCCHI & CIGLIA VICHY (15 ML, 31,50 €,
FARMACIA) È UN SIERO ANTI-ETÀ OCCHI E FORTIFICANTE DELLE CIGLIA CON RHAMNOSE,
CERAMIDE E AGENTI ILLUMINANTI, PIÙ ACQUA TERMALE. 4. CON «VELENO D'APE», ACIDO
IALURONICO ED ESTRATTI DI RUSCO, IPPOCASTANO E CENTELLA ASIATICA TOO BEE EYE & LIP
CONTOUR IÒ SKINCARE (15 ML, 80 €, CENTRI ESTETICI E FARMACIA) SVOLGE UN'AZIONE
ANTIOSSIDANTE, RIEMPITIVA, PROTETTIVA E ANTIOCCHIAIE. 5. MIX DI RETINALDEIDE E
FRAMMENTI DI ACIDO IALURONICO PIÙ SOLFATO DI DESTRANO CHE ATTENUA LE BORSE: È
ELUAGE CONTORNO OCCHI EAU THERMALE AVÈNE (15 ML, 33 €, FARMACIA), RASSODANTE,
LENITIVO, LEVIGANTE. 6. PUÒ ESSERE USATO DI NOTTE SU VISO, COLLO E DÉCOLLETÉ O DI
GIORNO SUL CONTORNO OCCHI: HYDRA DEW NOURISHING GEL CREAM ALL NIGHT FACIAL
REPAIR AND DAILY EYE CONTOUR CREAM 2 IN 1 ACTION REPÊCHAGE (28 G, 56 €, CENTRI
ESTETICI E SPA). 7. DONA UN EFFETTO FILLER ISTANTANEO: DEFENCE ELIXAGE CONTOUR
BALSAMO OCCHI-LABBRA BIONIKE (15 ML, 45,50 €, FARMACIA), CON IL COMPLESSO
ANTIINVECCHIAMENTO SUBLI-FACE. 8. IL PLUS TECNOLOGICO DI LIFT COUTURE BECOS (15 ML,
59 €, CENTRI ESTETICI BECOS)? UN DISPOSITIVO DOTATO DI LUCE LED E UN SISTEMA VIBROM A SSAG GIANTE CHE E S A LTA L'A ZI O NE DE L P RO DO T T O : L A T E X T URE A V V O L G E
DELICATAMENTE LA PELLE DONANDO UNA PIACEVOLE SENSAZIONE DI FRESCHEZZA.
BALSAMO PER LABBRA NUTRIENTE E RIGENERANTE, ATODERM LÈVRES BAUME RÉPARATEUR
BIODERMA (15 ML, 8,90 €, FARMACIA) VANTA VITAMINE PP ED E ANTIOSSIDANTI E OLIO DI
AVOCADO, PROTETTIVO. IDEALE PER LABBRA SECCHE E SCEPOLATE.
RASSODANTE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI DENSEINA, UN LIPOPETIDE RASSODANTE PER
ISODENSE CONTOUR DES YEUX URIAGE EAU THERMALE (15 ML, 29,50 €, FARMACIA). PLUS
ESCLUSIVO: LA PRESENZA DI PIGMENTI SOFT- FOCUS CHE, PER EFFETTO OTTICO, ATTENUANO
LE OCCHIAIE.
CON ESTRATTI VEGETALI LA FORMULA DI S.O.S. LABBRA L'OFFICINALE DEL DOTTOR
CICCARELLI (5,5 ML, 4,10 €, FARMACIA) RUOTA INTORNO AL COMPLESSO SKINSAVE® (ESTRATTI
09/12/2015
Pag. 81
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
38
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
DI CAPPERI, FOGLIE DI OLIVO E FICO D'INDIA) CON AZIONE LENITIVA, ANTIOSSIDANTE E
RIPARATRICE DELLA PELLE.
TRATTAMENTO SOS L'ANTI-AGING NECK AND DÉCOLLETÉ FIRM & REPAIR CREAM PREVAGE
ELIZABETH ARDEN (50 ML, 115 €, PROFUMERIA) SFRUTTA IDEBENONE, MIX DI ANTIOSSIDANTI,
LIPOAMMINOACIDI (CHE FAVORISCONO LA PRODUZIONE NATURALE DI COLLAGENE ED
ELASTINA) E ACIDO IALURONICO.
"L'automassaggio al collo pote nzia gli effetti de i trattame nti cosmetici
Foto: STILL LIFE DI DECABIBO
Foto: 7
09/12/2015
Pag. 68
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
AMICO PER LA PELLE
È IL FONDOTINTA. TRUCCO BASIC PER ECCELLENZA, SFOGGIA SPICCATE PERFORMANCE
TRATTANTI. E, NON A CASO, È IL COSMETICO PIÙ USATO IN INVERNO. DA SCOPRIRE
TESTO DI MONICA CAITI STILL LIFE DI DECABIBÒ
Niente divide le donne più del fondotinta. C'è chi non l'ha mai nemmeno preso in considerazione. E chi non
vi rinuncia neppure per andare a fare la spesa. Forse per mettere d'accordo le due opposte... fazioni, basta
conoscere un po' meglio questo cosmetico, tra i più eclettici e ricchi di innovazione del settore. Prodotto
basic per qualunque make-up, negli ultimi anni ha acquisito anche spiccate performance trattanti.
Mimetizza le imperfezioni senza occludere i pori, uniforma e illumina senza l'eetto maschera, resiste per
ore senza alterarsi o formare macchie e addensamenti. Di rapido utilizzo, garantisce un look naturale,
idrata la pelle secca, lenisce quella sensibile, riequilibra l'eccesso di sebo, leviga le rughe e tende i
lineamenti rilassati. FORMULE ECLETTICHE E INNOVATIVE Tutte performance, quelle descritte, frutto di
una costante ricerca, che ha saputo trasformare le prime formule, caratterizzate da un semplice mix di
acqua, lipidi, pigmenti colorati e talco (o biossido di titanio) a quelle ipertecnologiche di oggi, che
contengono proteine, vitamine e minerali, estratti vegetali, sostanze idratanti (oli nutrienti, glicerina, acidi
grossi, olio di semi di Moringa...), rassodanti, antietà a eetto lifting. I micro-diusori sono in grado di
attenuare eetto lucido e imperfezioni. Per un tocco in più, le micro-perle riettenti non solo riproducono le
tonalità della pelle, riettendo la luce, ma rendono i prodotti più confortevoli e di lunga durata. Non mancano i
fondotinta esclusivamente a base di attivi naturali e biologici, con tanto di certificazioni da esibire. Inoltre si
dà quasi per scontato che un prodotto di buona qualità protegga il viso dalle aggressioni ambientali - luce e
sole al primo posto - grazie alla presenza di filtri Uv e sostanze antiossidanti. Ancora: molte specialità sono
«oil free», ovvero prive di una certa gamma di oli minerali, per adattarsi alle pelli grasse e impure. Altre,
dette «no-transfer», non lasciano traccia sugli abiti, garantendo una lunga durata. Merito dei siliconi volatili
che, oltre a favorire la massima scorrevolezza del prodotto, evaporano rapidamente dopo l'applicazione,
lasciando sulla pelle una sottile pellicola, in grado di «intrappolare» il colore e renderlo inamovibile.
QUESTIONE DI TEXTURE Non vanno dimenticate le texture. Ce n'è davvero per tutti i gusti: dalla crema al
uido, dall'emulsione al compatto, dalla mousse fino alla polvere e al «colato». Da scegliere a seconda del
tipo di pelle. A cominciare dal fondotinta in crema. «Indicato per le pelli secche e sensibili, ha un potere
coprente mediamente elevato e rende la pelle vellutata», spiega Mario De Luigi, make-up trender a Milano
e New York. «È composto, in genere, da un pool di sostanze emollienti, ovvero oleose, unite a pigmenti
(dalla cui concentrazione dipende il livello di coprenza) e conservanti, essenziali per mantenere inalterate le
caratteristiche del prodotto. Un consiglio: per un finish fresco e naturale, dopo l'applicazione del fondotinta,
perfetto un tocco di fard sulle guance, meglio se in crema, mentre per un eetto mat, un velo di cipria su tutto
il viso steso con un pennello grande dalle setole morbide». Simile a quello cremoso, ma dalla consistenza
più leggera è poi il fondotinta uido, ideale per chi predilige un look naturale, meno coprente dell'altro. È
proposto in diverse varianti. Come quella «oil free» per pelli miste e grasse, che contiene una bassa
percentuale di sostanze oleose (o ne è del tutto priva), polveri dall'eetto opacizzante e principi attivi che
servono a rendere la pelle più pulita, come l'acido salicilico. «La dicitura "non comedogenico" indica che il
prodotto non ostruisce i pori della pelle, evitando così l'eventuale comparsa di brufoli e imperfezioni»,
precisa De Luigi. «Indicati per questo tipo di pelle sono anche il fondotinta in mousse e quello compatto. Il
primo vanta una composizione particolare, con i pigmenti dispersi in piccole bollicine d'aria, che
conferiscono alla formula la consistenza così morbida e impalpabile. Si stende facilmente, con un pennello
ad hoc, una spugnetta o con le dita, ma tende a mettere in risalto la grana della pelle e, di conseguenza,
eventuali screpolature e peluria. Più pratico il fondotinta compatto, polvere solida da applicare su viso con
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
39
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MAKE UP
09/12/2015
Pag. 68
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
40
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
movimenti circolari, che ha anche il pregio di essere modulabile: se si stende con la spugnetta o il pennello
asciutti funge da base leggera, se inumiditi, grantisce un finish più coprente. Attenzione al tipo di pennello:
assicuratevi che le setole siano naturali, perché trattengono meglio il prodotto rispetto a quelle sintetiche,
rilasciandolo in maniera più omogenea». PENNELLO O SPUGNETTA? Disponibile, come il compatto, in
comode confezioni da borsetta, il fondotinta «colato», una miscela dì polveri e sostanze grasse (che non
significa untuose) colata, appunto, in appositi contenitori. «Perfetto per la pelle secca o matura, si applica
con la spugnetta asciutta (o con un pennello a lingua di gatto o kabuki piatto, detto anche at kabuki),
facendo attenzione a non creare addensamenti agli angoli del naso e sotto il labbro inferiore», continua il
make-up artist. «Si può adattare a tutti i tipi di pelle, a seconda della consistenza: i colati sono sempre
predisposti in cialde, ma possono essere più o meno cremosi o pastosi a seconda della linea. Se, dunque
vi capita di utilizzarne uno molto pastoso, è bene prima passarlo sul dorso della mano e "lavorarlo" con la
spugnetta o il pennello: il calore della pelle lo renderà più morbido e la stesura sarà più agevole». Tra i più
recenti apparsi sul mercato c'è poi il fondotinta minerale. A renderlo adatto alle pelli sensibili e allergiche, la
presenza di sostanze, come l'ossido di zinco e il diossido di titanio che fungono da schermo per i raggi Uv.
«La sua coprenza varia a seconda della quantità di prodotto utilizzato e delle modalità d'uso», commenta
l'esperto. «Se è leggera, basta versare un po'w di polvere nel tappo o nel coperchio del contenitore,
intingere il pennello grande e piatto, eliminare l'eccesso, applicandolo poi con movimenti circolari. Per una
coprenza maggiore potete usare una spugnetta o mescolare la polvere ad acqua (preferibilmente termale)
o all'idratante preferito. Si può vaporizzare l'acqua direttamente sul pennello e poi intingerlo nella polvere o
versare un po' di prodotto sul palmo della mano e unire la crema». STAGIONALI E PROFESSIONALI Un
cenno meritano, infine, il fondotinta solare e l'airbrush. Il primo ha un utilizzo stagionale, al mare o in
montagna d'estate o d'inverno. Il suo must? Innanzitutto la protezione - bassa, media o alta - dai raggi Uv e
la resistenza all'acqua (waterproof ). E poi la presenza di vitamine ed estratti naturali che leniscono la pelle
e restituiscono l'idratazione messa a dura prova dalle alte temperature. «Consiglio di scegliere un prodotto
di una o due tonalità più scure rispetto alla propria carnagione, sempre considerando il tempo di
esposizione al sole e la propensione della pelle ad abbronzarsi», conclude De Luigi. Infine, il fondotinta in
spray o airbrush, che si applica vaporizzandolo a una certa distanza dal viso o con l'apposito acone o
mediante un macchinario con aerografo. Tra le innovazioni più recenti della ricerca cosmetica, è utilizzato
prevalentemente per il trucco professionale. Ancora pochissimi i marchi che lo hanno inserito nel proprio
assortimento: questo perché garantisce un risultato rapido e d'eccellenza solo se usato da mani esperte.
IDRATA A LUNGO CON OLIO DI OLIVA, EMOLLIENTE, ACIDO JALURONICO, IDRATANTE E ACIDO
OTTADECANOICO, ANTIMACCHIA, MKUP HYDRISSIMO MEDITERRANEA (30 ML, 15,20 €,
WWW.MEDITERRANEA. IT) SI DIFFONDE IN MODO UNIFORME E SENZA SPESSORE, ANNULLANDO
LE IMPERFEZIONI E COLMANDO I MICRO RILIEVI DELLA PELLE. IN TRE NUANCE.
PICCOLI SEGRETI ? Scegliete il fondotinta provandolo direttamente sul viso. Oltre al colore, che deve
uniformarsi con quello del collo, avete così la possibilità di valutarne scorrevolezza, leggerezza o coprenza
e la capacità di «fondersi» con la grana e il colorito della pelle. ? Perché il risultato sia omogeneo, stendete
la crema idratante o antietà una decina di minuti prima del fondotinta, in modo che si assorba
perfettamente. ? Se possibile, truccatevi alla luce del giorno. Quella artificiale, tende, infatti, a neutralizzare
il rosso, con il rischio di farvi eccedere con il make-up. ? Al termine dell'operazione, controllate lo stacco in
prossimità di mandibola e orecchie. Se notate una certe differenza, passate una pennellata di terra e poi un
velo di cipria. Più leggero e impalpabile di giorno, il fondotinta diventa più coprente di sera. Per garantire
una tenuta non-stop, tamponate il viso, già truccato con il fondotinta, con un tocco di cipria in polvere
trasparente, insistendo su naso, zigomi e mento.
FORMULA 2 IN 1 BEYOND PERFECTING POWDER FOUNDATION + CONCEALER IVORY CLINIQUE
(14,5 G, 40 €, PROFUMERIA) È UN FONDOTINTA COMPATTO IN POLVERE PIÙ CORRETTORE 2-IN-1
09/12/2015
Pag. 68
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
41
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
DALLA COPERTURA MODULABILE E LA CONSISTENZA IMPALPABILE, CHE DONA UN'OTTIMALE
COPERTURA, SENZA ECCESSI.
ALTA DEFINIZIONE ULTRA HD MIEL DORÉ MAKE UP FOR EVER (30 ML, 39,50 €, DA SEPHORA)
DEVE LE SUE PERFORMANCE AL COMPLESSO 4K, INNOVAZIONE TECNOLOGICA CHE SUBLIMA
LA PELLE ALLA PERFEZIONE VALORIZZANDONE LA GRANA CON UNA ALTA DEFINIZIONE.
1. AD AZIONE LIFTANTE, ANTIRUGHE, LEVIGANTE ED ELASTICIZZANTE, È STUDIATO PER
CORREGGERE CON NATURALEZZA LE IMPERFEZIONI DEL VISO, ANCHE DELLE PELLI PIÙ
SENSIBILI: COSMETIC CAMOUFLAGE LIFTREPAIR N 40 SAND RILASTIL (30 ML, 30 €, FARMACIA). 2.
IN SEI NUANCE, DREAM SATIN FLUIDE SPF 13 N 021 NUDE MAYBELLINE NEW YORK (30 ML, 10,90
€, GRANDE DISTRIBUZIONE) UNISCE LA SOFFICE SENSAZIONE DI LEGGEREZZA DELLA TEXTURE
IN MOUSSE ALLA COPRENZA UNIFORME TIPICA DI UN FONDOTINTA FLUIDO . 3. CON PENNELLO
KABUKI SMUSSATO, CHE PERMETTE DI RAGGIUNGERE TUTTE LE ZONE DEL VISO, GARANTENDO
UN'APPLICAZIONE UNIFORME: LIGHT-EXPERT CLICK BRUSH FOND DE TEINT PINCEAU
PERFECTION LUMIÈRE N 5 PEACH BEIGE BY TERRY (19,5 ML, 52 €, PROFUMERIA). 4. BIOLIFT
FUNDATION N 16 LEPO (30 ML, 26 €, ERBORISTERIA E FARMACIA) È UN FONDOTINTA
CERTIFICATO BIO A EFFETTO LIFTANTE E RIEMPITIVO, FORMULATO CON INGREDIENTI
NATURALI E BIOLOGICI DALLE PROPRIETÀ NUTRIENTI E ANTI-ETÀ. 5. LA FORMULA MICRO
AREATA DI PHOTOREADY AIRBRUSH EFFECT MAKEUP SPF 20 COOL BEIGE REVLON (30 ML, 16,90
€, PROFUMERIA) DONA UNA CARNAGIONE UNIFORME E LEVIGATA. CON PIGMENTI SOFT FOCUS
PER UN FINISH LUMINOSO. 6. IL PLUS DI TEINT COUTURE BALM N 3 NUDE SAND GIVENCHY (30
ML, 40 €, PROFUMERIA)? IL COMPLESSO PERFEZIONATORE «LIGHT & BLUR», CHE PERMETTE DI
NASCONDERE, GRAZIE A UN EFFETTO OTTICO, IMPERFEZIONI E SEGNI DEL TEMPO,
ILLUMINANDO LA PELLE. 7. FRESH GLOW FOUNDATION SPF 15 PA+++ OCHRE N 20 BURBERRY
(30 ML, 48 €, PROFUMERIA) VANTA MICROPERLE RIFLETTENTI, CHE ACCENTUANO
IMMEDIATAMENTE LA LUMINOSITÀ, MENTRE I PIGMENTI DI COLORE CREANO UN LOOK RADIOSO
E NATURALE SENZA APPESANTIRE LA PELLE. 8. ASSORBE IL SEBO IN ECCESSO, PER UN
EFFETTO MAT CHE DURA A LUNGO E UNIFORMA IL COLORITO SENZA LASCIARE RESIDUI:
TOLERIANE TEINT MINERAL SPF 25 N 13 LA ROCHE POSAY (9,5 G, 21,50 €, FARMACIA).
IPOALLERGENICO, PROTEGGE DAI RAGGI UV.
CON ESTRATTI VEGETALI UNA SOLA GOCCIA DI RE(MARC)ABLE IVORY MEDIUM MARC JACOBS
(22 ML, 44,50 €, DA SEPHORA), FONDOTINTA ULTRA CONCENTRATO, REGALA ALLA PELLE
UN'OMOGENEITÀ NATURALE. CON ESTRATTI DI JOJOBA, GIRASOLE, ACACIA, MIMOSA E
PIGMENTI PERLACEI.
ORO SULLA PELLE PARURE GOLD FOND DE TEINT FLUIDE SPF 30 PA+++ N 02 BEIGE CLAIR
GUERLAIN (30 ML, 74,85 €, PROFUMERIA) E I SUOI PREZIOSI PIGMENTI D'ORO A DOPPIA
SFACCETTATURA, ALLEATI DI UN ATTIVO BOOSTER DEL COLLAGENE, VESTONO IL VISO DI LUCE.
COMPATTO FONDOTINTA COMPATTO-LIQUIDO, SUPERIDRATANTE, DONA UN'INCARNATO
PERFETTO E UNA RADIOSITÀ NATURALE: ADVANCED HYDRO LIQUID COMPACT SPF15 N 020
NATURAL LIGHT OCHRE SHISEIDO (12 G, REFILL 41 €, PROFUMERIA). IDEALE PER PELLI DA
NORMALI A SECCHE.
DAGLI EGIZI A... MAX FACTOR Bisogna fare un bel salto a ritroso nel tempo - il 3300 avanti Cristo - per
trovare il primo rudimentale fondotinta della storia. A inventarlo furono gli Egizi. La differenza rispetto ai
giorni nostri? Allora era considerato bello chi aveva un volto bianchissimo, quindi le donne egiziane,
compresa la regina Cleopatra e le sue ancelle, solevano schiarire la pelle del viso con la polvere di caolino,
un'argilla morbida di origine naturale. La moda dei «visi pallidi» continua anche molti secoli dopo: dal '300
in poi, le signore si spalmavano sul volto grandi quantità di dense creme ottenute mescolando ossido
09/12/2015
Pag. 68
SPECIALE INVERNO
diffusione:63048
tiratura:116345
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015
42
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
d'argento e mercurio a grasso animale. Per tutto il '700, invece, per una pelle «color madreperla», dame e
cavalieri si servivamo di lucidissime pomate collose composte di oli, burro di cacao e farine. È solo dal
primo ventennio del '900 che si inizia a diffondere l'idea di un colorito naturale come simbolo di salute e
bellezza. Il primo passo verso il fondotinta moderno lo compie il marchio Shiseido, che nel 1906 propone
una polvere per viso color carne. Ma il «padre» del fondotinta è considerato Max Factor, make-up artist
visionario - noto per aver creato il look delle più famose icone dell'epoca, come Ava Gardner, Jean Harlow
e Marlene Dietrich - e creatore di parrucche. Lancia, infatti, nel 1920 una linea completa di cosmetici
chiamandoli «Makeup», termine da lui stesso coniato. Risale, invece, al 1935, il Makeup Pan-Cake, un
fondotinta per soddisfare le particolari esigenze cinematografiche di trucco correttivo, in grado di ottenere
un incarnato naturale per gli attori.
VITA IN FARMACIA
11 articoli
09/12/2015
Pag. 9 Ed. Milano
diffusione:298071
tiratura:412069
Traffico di medicine e fatture scoperto dal delitto al cianuro
Indagati i grossisti. Il sistema «in nero» svelato dalla Finanza Il network La rete criminale coinvolgeva sia
negozi del centro sia dell'hinterland
Gianni Santucci
Carichi di medicine consegnati anche all'uscita dell'autostrada. Pagate (e poi rivendute) in nero. Trasportate
ogni giorno senza bolle di accompagnamento. E alla base di un giro di fatture usate per evadere le tasse.
Dopo l'omicidio di Luigi Fontana, farmacista di via Forze Armate avvelenato ad aprile 2012, la Procura ha
scoperto un sistema parallelo nel commercio di medicine che per almeno 6 anni (tra 2007 e 2013) ha
coinvolto decine di farmacie tra Milano, l'hinterland e la Brianza. A far girare il sistema era Gianfranco
Bona, condannato a 20 anni per l'assassinio, col quale ha voluto liberarsi delle pressioni del farmacista e
del suo «magazziniere» che gli avevano prestato soldi con pesanti tassi di usura. Bona aveva un'azienda di
autotrasporti, con oltre 10 dipendenti, che distribuiva medicine. E, una volta in carcere, ha iniziato a
raccontare i dettagli del sistema illegale che coinvolgeva moltissime farmacie.
Dopo decine di interrogatori, verifiche, controlli fiscali e bancari, la Guardia di Finanza, oltre allo stesso
Bona, è arrivata a indagare Claudio Di Gregorio, amministratore delegato di Unico Spa, un colosso del
commercio di farmaci, tra i più importanti grossisti italiani con sede a Lainate.
Il sistema illegale che si alimentava dietro il banco di farmacie di Milano, Corsico, Cesano Boscone,
Assago, Rozzano, Sesto, Biassono (ma ci sono tracce che portano fino in Toscana) funzionava con una
«triangolazione». Bona ha parlato di due elenchi: le «farmacie A», interessate solo alle fatture, e le «
farmacie B», che chiedevano medicine in nero. Nel magazzino di Unico, i trasportatori di Bona trovavano
cataste di medicine gestite al di fuori del sistema «regolare» delle ordinazioni. Prendevano il carico e lo
portavano in una «farmacia B», che pagava in contanti e teneva le medicine. Poi recapitavano alle «
farmacie A» sia le fatture, sia i contanti, con i quali i farmacisti facevano il bonifico per pagare l'importo delle
fatture.
I vantaggi: le «farmacie A» si trovavano in mano fatture per fermaci che non avevano mai ricevuto e le
usavano per truccare i bilanci, evadendo le tasse. Le «farmacie B», semplicemente, accatastavano in
magazzino grossi stock di farmaci di rivendere in nero. Si trattava sempre di farmaci «da banco» o di alto
valore e grossa richiesta (tipo Viagra o Cialis). I primi venivano venduti con scontrini «di cortesia», i secondi
in maniera del tutto illegale.
Di fatto, circolava una massa di medicine vendute in nero e una corrispondente massa di fatture utilizzate
per truffare il fisco. A fare da collettore ed «equilibratore» tra questi flussi di illegalità, con un guadagno
dell'1 per cento sulle transazioni, era lo stesso Bona, difeso dall'avvocato Andrea Benzi. Ma intorno all'autotrasportatore ha prosperato per anni un numero imprecisato di farmacisti. E poi il grossista, che secondo i
documenti della Finanza aveva l'unico obiettivo di ampliare il più possibile la propria quota di mercato. Di
Gregorio, amministratore di Unico Spa, è indagato per «emissione di fatture per operazioni inesistenti», con
lo scopo di «consentire a terzi di evadere le imposte».
Le indagini hanno dimostrato che il sistema delle «triangolazioni» era conosciuto e accettato, a vari livelli,
dal vertice dell'azienda e dai farmacisti. Con Bona è sotto inchiesta anche Carmelo Famà, ex direttore
dell'azienda che gestisce le farmacie comunali di Corsico. Famà, all'insaputa del Comune, contribuiva ad
alimentare il meccanismo che faceva scivolare interi carichi di farmaci fuori dal circuito legale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La vicenda
Il 2 aprile
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
44
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'inchiesta
09/12/2015
Pag. 9 Ed. Milano
diffusione:298071
tiratura:412069
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
45
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
del 2012 Gianfranco Bona avvelenò Il farmacista di via delle Forze Armate Luigi Fontana,
64 anni Fontana morì tredici giorni dopo.
Il farmacista aveva bevuto del Crodino con una dose di cianuro. Per l'omicidio Bona sta scontando una
condanna a 20 anni Come ricostruito dagli investigatori, Fontana, insieme al pregiudicato Francesco Bruno,
prestava soldi a strozzo.
Tra i «clienti» anche Bona
Foto: La prova
Gianfranco Bona, titolare
di una ditta
che trasporta farmaci, portò
il vassoio
con l'aperitivo
al veleno
09/12/2015
Pag. 11 Ed. Milano
diffusione:289003
tiratura:424634
"Da trent'anni un giro di farmaci in nero"
Finti scontrini, fatture false e contabilità occulta per nascondere i traffici. Indagati promoter, rivenditori e il
capo delle Farmacie corsichesi
EMILIO RANDACIO
UNA «frode che dura da circa 30 anni». Farmaci «da banco», che passano da un magazzino a un altro,
senza essere registrati, permettono di non pagare l'Iva e di finire sul mercato indisturbati, senza controlli.
Decine le farmacie coinvolte. Non solo in città.
Ad alzare il velo su un presunto scandalo da milioni di euro, è stato Gianfranco Bona, il «killer del crodino»,
condannato definitivamente a 20 anni di carcere per l'omicidio di Luigi Fontana, il farmacista di Corsico
ucciso tre anni fa per una dose di cianuro nell'aperitivo. Bona, dopo il suo arresto ha confessato le proprie
responsabilità, ma ha anche raccontato agli inquirenti di altri presunti traffici illeciti. Il primo, legato al
movente dell'omicidio, che porta a un giro di usura in cui lo stesso Bona sarebbe stato vittima del
farmacista. Il secondo - comunque legato indirettamente all'usura - , tira in ballo soprattutto le «Farmacie
comunali corsichesi», ma anche promoter dei farmaci e altre rivendite di medicinali. Che i verbali riempiti da
Bona siano stati presi sul serio dagli inquirenti, lo dimostra la richiesta di chiusura dell'inchiesta effettuata
alcune settimane fa dal pm Giordano Baggio. Bona, per anni trasportatore di medicinali e, poi, titolare di
una società fallita nel 2010 che si occupava proprio della distribuzione dei farmaci, è indagato per truffa e
infedeltà patrimoniale insieme a Carmelo Famà, fino all'omicidio Fontana direttore generale delle Farmacie
corsichesi. Nelle carte allegate alla chiusura dell'indagine, l'autotraportatore - difeso dall'avvocato Andrea
Benzi - racconta una storia. Le operazioni finanziarie messe in atto per sottrarre soldi al fisco, vengono
chiamate «triangolazioni». E Bona, sostiene «che il meccanismo è in atto da molti anni e coinvolge diverse
società». Il metodo di cui si autoaccusa lo stesso indagato, permetterebbe ai prodotti di «essere messi in
vendita al pubblico presso le farmacie che, per occultare i corrispettivi, fanno scontrini di cortesia o con
sconti». Non solo testimone diretto, Bona oltre a citare 14 farmacie in cui esisterebbe, «da almeno 30
anni», il gioco delle triangolazioni, spiega il suo ruolo nel fare sparire dai magazzini il materiale poi
contabilizzato in maniera occulta. E a riscontrare le sue parole, ci sono anche i verbali dei suoi ex
dipendenti. «Ricevevo l'ordine personalmente dalla farmacia», garantisce l'ex autotrasportatore, che spiega
poi il meccanismo per impedire che fiscalmente le triangolazioni venissero scoperte, attraverso un vorticoso
giro di false fatture. Solo nelle Farmacie corsichesi il raggiro accertato ammonta a «253mila euro». Dopo
l'omicidio Fontana, Famà si è dimesso e ha denunciato una truffa di cui sarebbe stato vittima ad opera dello
stesso Bona.
Le indagini - per l'omicidio al cianuro svolte dalla squadra mobile e per i fondi neri affidate al Nucleo di
polizia tributaria della Finanza - , sono arrivate a una versione diversa, con Famà "socio" di Bona e
destinatario di una parte dei guadagni sui farmaci venduti in nero. Ci sono anche le false fatture agli atti
dell'inchiesta, decine di riscontri, nomi e materiale su cui indagare. Nonostante i sospetti per giungere a
smantellare più a largo raggio il fenomeno fossero lampanti dal dicembre del 2012, il fascicolo è rimasto in
procura fino al luglio scorso, quando Baggio ha ereditato le carte da un collega trasferito in un'altra sede.
Foto: L'IMMAGINE Gianfranco Bona ripreso dalle telecamere con il Crodino avvelenato per Fontana
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
46
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'INCHIESTA/ LE CONFESSIONI DEL KILLER DEL "CRODINO": LE MEDICINE VENDUTE SENZA
CONTROLLO
09/12/2015
Pag. 45 Ed. Abruzzo
diffusione:135752
tiratura:185831
L'INCHIESTA
Dal container arrugginito utilizzato per sei anni, alla nuova sede che però poggerebbe su una serie di
irregolarità urbanistiche. Il Pm Fabio Picuti e gli agenti del Nipaf della Forestale, hanno aperto una inchiesta
in relazione ai nuovi locali della farmacia comunale di Santanza, in via Beato Cesidio inaugurati a fine luglio
di quest'anno dopo una serie di intoppi burocratici. Gli investigatori hanno acquisito presso la sede dell'Afm
la documentazione, ascoltando al momento come persona informata dei fatti, l'amministratore unico
dell'Afm, Giorgio Masciocchi. Non vi sono al momento indagati.
Le ipotesi di reato sulle quali gli investigatori (diretti dal commissario capo Antonio Rampini) vanno dal
falso, all'abuso d'ufficio oltre alle presunte violazioni di legge che regolano l'attività edilizia. Il via all'inchiesta
è stata data da una delle ditte escluse dalla gara. Secondo l'accusa alla gara sarebbe dovuta essere
esclusa la ditta che è risultata vincitrice perché avrebbe violato un punto del bando, quello sul requisito del
possesso dell'agibilità. Ci sarebbe stato, inoltre, il tentativo di rimettere nei termini la ditta vincitrice al fine di
consentire di depositare la documentazione mancante, la quale, in parte sembrerebbe far parte di un
immobile diverso da quello che ha partecipato alla gara. Al vaglio degli investigatori anche alcune
segnalazioni del Comune che già al mese di marzo aveva evidenziato delle irregolarità catastali che
avrebbero necessitato di un nuovo certificato di agibilità. Sotto la lente di ingrandimento le spese (100 mila
euro) che l'Afm ha sostenuto per arredare i nuovi locali e la posizione contrattuale sempre dell'Afm con i
locali "storici" ante sisma completamenti ristrutturati (a poca distanza) e dotati anche di un ampio piazzale
per i parcheggi per agevolare l'utenza.
M.I.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
47
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Santanza, nel mirino la nuova farmacia
09/12/2015
Pag. 47 Ed. Pesaro
diffusione:135752
tiratura:185831
SAN COSTANZO
L'arresto cardiaco è un evento inaspettato, molto pericoloso e molto più frequente di quanto si immagini.
Ogni anno in Italia muoiono circa 73.000 persone per arresto cardiaco, un numero elevatissimo che
potrebbe diminuire se ci fossero più defibrillatori a disposizione dei cittadini. Tale strumento è infatti
fondamentale per gli interventi di primo soccorso. Se un arresto cardiaco viene trattato entro i primi 4 minuti
con un defibrillatore la percentuale di sopravvivenza è pari al 75%. In caso contrario scende al 5%. Sono
dati che fanno riflettere e che hanno portato i titolari della Farmacia Scarponi di San Costanzo a "regalare"
a tutta la cittadinanza un defibrillatore. All'esterno dei locali della farmacia, infatti, è stata appesa una teca
allarmata, protetta da videosorveglianza, con all'interno questo apparecchio salvavita pronto all'uso in caso
di necessità. Chiunque può prelevarlo ed utilizzarlo per soccorrere un proprio familiare, amico o chiunque si
senta male, senza il timore di procurare alcun danno in quanto il sistema è automatico e sceglie da solo se
e con che potenza intervenire. L'unico danno possibile in questi casi lo si fa non intervenendo. Questa è
solo l'ultima delle iniziative promosse dalla Farmacia Scarponi in linea con la propria filosofia di
sensibilizzazione della propria clientela sulla prevenzione quale miglior metodo di cura.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
48
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La farmacia regala defibrillatore salvavita
09/12/2015
Pag. 2 Ed. Ancona
diffusione:113338
tiratura:156629
Attese anche di 5 ore,
ATTESE SUPERIORI alle cinque ore, mattinata da tregenda in pronto soccorso a Torrette. Sale di visita
piene, box esauriti, osservazione breve intensiva satura, difficoltà a reperire barelle e sedie a rotelle dove
appoggiare i malati. Non era nelle attese un afflusso così massiccio di pazienti nel giorno di festa,
solitamente molto più tranquilli rispetto ai feriali. AD APPESANTIRE la situazione, fino a renderla molto
difficile, l'arrivo al pronto soccorso del maggiore ospedale delle Marche di numerosi pazienti, con famigliari
in appoggio, che avevano deciso di recarsi proprio ad Ancona. Rifiutati molti visite e ricoveri nei cosiddetti
ospedali minori, quelli in provincia, alcuni dei quali vicini alla chiusura. Non avendo, la maggior parte di essi,
alcuni reparti alle spalle, i visitatori hanno preferito farsi anche 50 chilometri per arrivare nel capoluogo
piuttosto che servirsi delle cure dei nosocomi sotto casa. Tanti i pazienti inviati da guardie mediche, medici
di famiglia e addirittura farmacie. A rendere il quadro preoccupante ci sono state una serie di emergenze
arrivate a periodi intervallati. Emergenze molto complesse che hanno richiesto la presenza di tutto il
personale medico ed infermieristico possibile, facendo slittare i codici più lievi, dal giallo a scendere fino al
bianco. La mattina è stata molto difficile dunque, ma il personale in servizio è stato in grado di tenere botta,
evitando che si verificassero proteste e scene di tensione. NON SONO mancate le defezioni, nel senso che
alcuni pazienti registrati, visto il perdurare delle attese, hanno preferito lasciare il pronto soccorso e magari
tornare nei giorni successivi. In effetti il 70% delle registrazioni ha riguardato patologie molto lievi, ben
lontane dalle emergenze dei codici rossi. Dolori addominali, sospette lesioni ortopediche, ferite superficiali,
patologie che non dovrebbero essere trattate da un ospedale Dea di II livello, l'unico nelle Marche. La
situazione, per fortuna, è andata migliorando nel corso della mattinata, con un ulteriore affievolimento degli
arrivi nel corso del pomeriggio. Resta il problema di un pronto soccorso che troppo spesso finisce in
difficoltà.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
49
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
TORRETTE MATTINATA DA INCUBO, IERI: IN REPARTO .
09/12/2015
Pag. 45 Ed. Bologna
diffusione:113338
tiratura:156629
«Il genio di Alvar Aalto a casa nostra»
di NICODEMO MELE - VERGATO - «NELLA seconda metà degli anni '60, le riunioni sul progetto di
realizzazione della chiesa a Riola di Vergato tra il cardinale arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro,
l'architetto finlandese Alvar Aalto e la moglie di quest'ultimo, avvenivano spesso nel tinello di casa nostra».
Mariangela Malpassi, attuale farmacista di Riola di Vergato non era ancora nata quando il famoso architetto
finlandese si muoveva sulle rive del Reno e tra le poche case di Riola. «In paese - racconta - non c'erano
locali pubblici, centri civici. Il luogo più pubblico era appunto la farmacia di mio padre Angelo. Qui si
ritrovavano anche giovani architetti bolognesi come i fratelli Glauco e Giuliano Gresleri. E non mancava mai
Mario Tamburini, il patròn della Grandi Lavori interessato alla realizzazione del monumento. Inoltre, mio
padre era anche referente per i Beni culturali e archeologici della nostra zona, come il geometra e
imprenditore edile Enrico Schiavina, di cui era tanto amico, autore del recupero e del restauro del castello
nel borgo di Costonzo, proprio sopra Riola». LA CHIESA di Riola di Vergato, dedicata a Santa Maria
Assunta, è l'unico progetto realizzato in Italia da Alvar Aalto. Un'opera studiata nei libri di storia
dell'architettura moderna di tutto il mondo. Sono centinaia i turisti che da tutto il mondo vengono a visitarla.
«Con la riapertura della Rocchetta Mattei, dopo i restauri recenti - rivela la dottoressa Malpassi - i flussi dei
turisti sono notevolmente aumentati. Capita spesso che, chi viene da queste parti, abbia anche bisogno di
acquistare farmaci». La chiesa di Alvar Aalto a Riola di Vergato è un'autentica opera d'arte e d'ingegno
architettonico. «Purtroppo - racconta la farmacista - succede che in tanti la scambino per un capannone
industriale. Ma non lo è affatto, a dimostrarlo c'è il suo splendido campanile con il suo concerto di campane
che si sente in tutta la vallata. «Una chiesa senza campanile è una faccia d'uomo senza naso», ripeteva
spesso Elissa Aalto, architetto anche lei, che seguì la realizzazione della chiesa dopo la morte del marito e
che da ragazzina ebbi modo di conoscere bene. Mio padre l'aiutava come interprete. Tra loro si parlavano
in francese e anche in latino».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
50
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL RICORDO DELLA FARMACISTA MALPASSI: «QUI DA NOI SI TENNERO LE RIUNIONI PER IL
PROGETTO DELLA CHIESA»
09/12/2015
Pag. 13 Ed. Milano
diffusione:48518
tiratura:74334
Farmacie , i lavoratori: «Dove sono i premi?»
- SESTO SAN GIOVANNI - DOPO UN ANNO di silenzio - e ben due con orario extralarge - i lavoratori delle
farmacie tornano a farsi sentire. Perché i patti loro li hanno rispettati. E, ora, vanno a battere cassa,
accordo sindacale alla mano. Quello, travagliatissimo, sul contratto di lavoro dei 37 dipendenti dell'allora
azienda speciale Farmacie Comunali, firmato a dicembre 2013 dopo 7 incontri e lo sciopero in mezzo alla
trattativa. Un'intesa che prevedeva due variazioni sostanziali. Primo, la sospensione dei premi fino alla
conclusione della ristrutturazione aziendale fissata nel 2016, se si tornerà in utile. Poi, l'aumento di orario di
lavoro, a parità di salario, fino al 31 dicembre 2015. Significa che tra 22 giorni scade il timer. L'incremento
di 2 ore a settimana, da 36 a 38, non è infatti strutturale: entro il 30 settembre, si leggeva nell'intesa
sindacale, «alla luce degli andamenti aziendali sarà riesaminato l'assetto degli orari e nell'occasione le parti
stabiliranno modalità, entità e tempi del riconoscimento sul piano economico«. Così, i dipendenti di quella
che oggi è una società a responsabilità limitata richiamano la direzione e la proprietà al rispetto degli
accordi presi. IL CONFRONTO è stato avviato, ma l'esito non è gradito a sindacati e lavoratori. «Ci è stata
finalmente illustrata una situazione economico-finanziaria in linea, se non addirittura in miglioramento,
rispetto agli obiettivi del piano industriale triennale - rivela Alexandra Bonfanti, Cgil (nella foto) -. Nonostante
alcuni interventi di risanamento siano partiti con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia, come l'affitto
del ramo d'azienda del magazzino». Tuttavia, nonostante il bilancio abbia un segno positivo, il monte ore
accumulato potrebbe non essere valorizzato. Così, Cgil e Rsu hanno scritto una lettera al presidente della
srl Giovanni Spinozzi, al direttore Michele Colasanto e al sindaco Monica Chittò in qualità di socio unico. «A
fronte di questo positivo contesto - si legge - di cui ci preme sottolineare l'importante apporto dei dipendenti,
che hanno incrementato da subito il proprio orario di lavoro e rinunciato a parti importanti della retribuzione,
ci viene formulata da parte della direzione e della presidenza una proposta che non prevede alcun
riconoscimento economico né in termini di permessi» per le ore accumulate nel 2014. L'assemblea dei
lavoratori si è già riunita due volte su questa proposta, ritenendola «assolutamente inadeguata».
«Vorremmo anche capire dove va la srl. Non capiamo intenzioni e strategie: tra un anno, da statuto, si
dovrebbe aprire ai privati», conclude Bonfanti. Laura Lana
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
51
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SESTO DOPO LE ORE EXTRA
09/12/2015
Pag. 7 Ed. Pisa
diffusione:88274
tiratura:127149
Fabio Armani entra nella giunta di Assofarm
L'amministratore unico delle farmacie comunali di Pisa, Fabio Armani, entra nella giunta esecutiva di
Assofarm, federazione che rappresenta le società che gestiscono le farmacie pubbliche. Armani guida le
farmacie comunali dal 2009, prima come presidente del Cda; dal 2014 è amministratore unico.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
52
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Pisa
09/12/2015
Pag. 3 Ed. Livorno
diffusione:88274
tiratura:127149
L' assessore Francesca Martini: «Forti limiti»
- LIVORNO - C'ERA anche l'assessore al lavoro Francesca Martini all'incontro che si è svolto lunedì
pomeriggio in Comune con i sindacati. Si è aperta una trattativa con le parti sociali in vista dei prossimi
giorni che saranno decisivi per il futuro di Aamps. Ma è sui quaranta precari che si concentra l'attenzione
della Martini. «All'ultima assemblea dei soci di Aamps, alla presenza di un notaio - dice la Martini - il
sindaco ha letto l'indirizzo politico, ovvero praticare tutte le vie possibili per trovare una soluzione
amministrativa che consenta la stabilizzazione dei precari». L'avvocato ricorda che le partecipate hanno
limiti molto ristretti per le assunzioni. C'è stata l'eccezione per la FarmaLi che gode, spiega l'assessore, di
un regime speciale; per questa società è stato possibile procedere alle assunzioni grazie ad una istruttoria
tecnica molto approfondita sulla struttura organica della FarmaLi, a partire dagli aspetti contabili. Il concorso
pubblico è ancora in corso e prevede l'assunzione di sei farmacisti. «Il settore era in sofferenza - dice la
Martini - perchè alcuni pensionamenti non sono stati sostituiti. E' un'attività in grande ripresa e garantisce
entrate e implementazione degli utili. Le farmacie derogano alle regole generali». Ma rispetto ad Aamps la
situazione è diversa. «Non abbiamo ancora avuto un report istruttorio - dice la Martini - e non è chiaro
quanti siano i precari e che tipo di funzioni svolgono. Per la stabilizzazione bisogna dimostrare che queste
persone sono necessarie per la continutà aziendale; mi dicono che sono inseriti nel porta a porta, ma non
abbiamo un report al riguardo». A LIVELLO POLITICO l'indirizzo è già stato espresso - stabilizzare i precari
- ora però «sono i tecnici di Aamps che devono procedere ad una istruttoria, per intervenire. Sicuramente
questi non sono amministrativi, ma ripeto dati ufficili non ce ne sono, e i numeri sono ballerini». Al momento
sul fronte della mobilità tra enti e partecipate è tutto fermo. «Non è possibile assumere come si faceva in
passato senza che siano applicati certi parametri. abbiamo potutto prendere solo sei dipendenti della
Provincia, proprio per questi limiti».
LA RICHIESTA
Report
SUL PERSONALE «NON abbiamo ancora avuto un report istruttorio - dice la Martini - e non è chiaro quanti
siano i precari e che tipo di funzioni svolgono. Per la stabilizzazione bisogna dimostrare che queste
persone sono necessarie per la continutà aziendale»
Assunzioni e limiti LA FARMALI gode, spiega l'assessore, di un regime speciale; per questa società è
stato possibile procedere alle assunzioni grazie ad una istruttoria tecnica approfondita sulla struttura
organica della FarmaLi
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
53
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Stabilizzare i precari: «Aspettiamo un'istruttoria»
09/12/2015
Pag. 15 Ed. Firenze
diffusione:88274
tiratura:127149
LICENZIATO in tronco e denunciato, con l'accusa di aver sabotato l'azienda in cui lavorava da 25 anni.
Adesso, il tribunale lo ha assolto, ma resta tuttavia senza lavoro Endrio Ramalli, 46 anni, di Campi
Bisenzio, ex dipendente della farmaceutica Baxter di Sesto Fiorentino. Ramalli era finito a processo perché
ritenuto il responsabile dello scambio di una sacca di un prodotto dalla cella frigorifera: lo scambio,
potenzialmente pericolosissimo se il lotto fosse finito al paziente sbagliato, non ebbe comunque effetto
perché intercettato in un successivo controllo. «Il mio assistito è sollevato nell'aver constatato che
finalmente il tribunale lo ha riconosciuto estraneo rispetto alle accuse che gli erano state rivolte e che
avevano portato al suo licenziamento dopo quasi 25 anni di lavoro per la Baxter - dice il suo difensore,
l'avvocato Francesco Stefani -. Rimane comunque amareggiato per il fatto di trovarsi disoccupato da quasi
due anni e mezzo pur non avendo commesso alcun reato come da lui sempre sostenuto con forza». «A
questo punto - prosegue Stefani - sarà mia cura chiedere i danni all'azienda per l'ingiusto licenziamento e
per le accuse rivelatesi pienamente infondate sul conto del signor Ramalli. Del resto la difesa già nel corso
delle indagini preliminari aveva raccolto e prodotto numerosi verbali di dichiarazioni dei colleghi di lavoro
del mio assistito che avrebbero dovuto portare il pm a richiedere al gip decreto di archiviazione stante la
manifesta assenza di elementi probatori a carico del mio assistito». Invece Ramalli è finito a processo, ma
alla fine del dibattimento, il giudice Agnese De Girolamo ha sentenziato «che non si sia raggiunta, aldilà di
ogni ragionevole dubbio, la prova del fatto che sia stato lui a scambiare di posto le sacche per la nutrizione
parentale, collocando una sacca di un certo lotto tra quelle appartenenti ad un altro lotto, il tutto in una fase
precedente alla sperlatura (un ulteriore controllo del prodotto, ndr) delle sacche». Le telecamere poste a
protezione della cella frigorifera - di cui tutto il personale, Ramalli compreso, era a conoscenza
dell'esistenza - ripresero il Ramalli, addetto al reparto farmacia, entrare nel locale senza accendere la luce,
sollevare i coperchi di due casse pallet che contenevano i lotti in questione, infilarci un braccio ed
armeggiare. Dopodiché, riposiziona il coperchio della cassa e sposta una delle due casse in cui aveva
armeggiato più lontana dalla porta. «Dalle immagini video registrate - conclude il giudice - non si vede il
Ramalli, che porge le spalle alla telecamera, sollevare una sacca, estrarla da un carrello e posizionarla in
un'altra, condotta dallo stesso sempre negata». Ramalli non era un addetto alla cella, ma ha sempre
giustificato il suo ingresso per la ricerca di un carrello necessario per il suo lavoro in farmacia. ste.bro.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
54
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Denunciato e licenziato in tronco Ora assolto ma resta disoccupato
09/12/2015
Pag. 28 Ed. Benevento
diffusione:48191
tiratura:71039
I turni in città le aperture di oggi
Il servizio di apertura pomeridiana sarà osservato dalla farmacia Manna in piazza Orsini; il servizio di
apertura notturna, invece, verrà garantito dalla farmacia Italiano in via Napoli al rione Libertà.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015
55
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
FARMACIE
PROFESSIONI
1 articolo
09/12/2015
Pag. 1
diffusione:41112
tiratura:81689
L'esperimento parte dalla Gran Bretagna nei negozi Boots dove L'Oréal, un po' come fanno gli editori con i
libri-strenna per Natale, ha lanciato la campagna cross-brand «Scent with love» (profuma con amore, nella
foto ), con tutti i suoi profumi best seller. Per la prima volta Si di Giorgio Armani, La Vie est Belle di
Lancôme, Flowerbomb di Viktor & Rolf e Black Opium di Yves Saint Laurent partecipano alla campagna
social e alle promozioni #scentwithlove nei punti vendita inglesi della catena di profumerie e parafarmacie.
Ci fosse l'imbarazzo, insomma, i clienti sanno che le fragranze sono legate tutte al colosso della cosmesi.
L'iniziativa apre poi a possibili ulteriori campagne cross-brand nei mesi a venire: «Si tratta di marchi
fantastici», spiega Emily Byrne, direttore marketing L'Oréal's fragrances division, «e se possiamo
collaborare lo facciamo. Ma è altrettanto importante che ognuno abbia poi la luce propria». Nel solo mese
di dicembre il colosso francese vende tanti profumi quanto nei primi otto mesi dell'anno, di qui la tempistica
del progetto che ha risvolti social e non solo. L'Oréal ha infatti installato nei negozi del paese patria delle
Christmas Card ben 100 buche delle lettere dove i clienti possono inviare cartoline profumate a parenti e
amici. A oggi sono state inviate 2 mila cartoline e la L'Oréal stima di arrivare a quota 10 mila biglietti entro il
giorno di Natale. Ai clienti è stata data anche la possibilità di creare pacchetti regalo su misura caricando
una foto dal proprio smartphone con un messaggio personalizzato.
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/12/2015
57
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'Oréal e Boots, per Natale una campagna con i profumi best seller
PERSONAGGI
5 articoli
09/12/2015
Pag. 12 Ed. Milano
diffusione:298071
tiratura:412069
Il presidente della Provincia denuncia errori nei calcoli I deputati dell'opposizione: voteremo no. I pd per il sì
Il blitz a Roma L'ente locale ha segnalato gli sbagli del So.se, ma ben poco è stato recuperato Daniele
Bosone «Senza disponibilità economica si rischia di creare una asimmetria nei diritti dei cittadini»
Leila Codecasa
MONZA U na lettera. Di più. Un vero e proprio appello, rivolto a tutti gli onorevoli italiani, per modificare la
legge di Stabilità 2016, in discussione alla Camera in questi giorni. Lo ha rivolto nei giorni scorsi il
presidente dell'unione province d'Italia, Achille Variati: «Se la Legge che vi apprestate a varare non sarà
modificata, le Province non avranno risorse adeguate per continuare a garantire la copertura di servizi
fondamentali per scuole, assistenza alla disabilità, strade. Se non sarà raccolto questo nostro appello, se
nella manovra finanziaria non si troveranno risposte questi servizi si ridurranno drasticamente o addirittura
si interromperanno». La Brianza, dati alla mano, è la Provincia più penalizzata d'Italia, anche a causa di
errori del So.se, la società del Ministero che calcola la divisione degli stanziamenti. Il presidente provinciale
Gigi Ponti e il suo vice Roberto Invernizzi hanno denunciato più volte errori e distorsioni a politici e tecnici.
Sono andati a Roma a parlare e a chiedere, a cercare di far capire. Ma sino ad ora solo poche le risorse
recuperate.
E i parlamentari. Quelli brianzoli che ne pensano e come voteranno? Glielo abbiamo chiesto. Su dodici
interpellati, hanno risposto in nove.
Contrari, anche cavalcando la vicenda Brianza, i parlamentari FI-Pdl, Lega Nord e Movimento 5 Stelle.
Quelli di centrosinistra invece riconoscono le ingiustizie, rivendicano quanto messo da loro in campo per il
territorio, ma annunciano che per loro è più necessario approvare il progetto complessivo della legge.
Così Daniele Bosone, presidente lombardo dell'Unione province d'Italia, scuote la testa:«Le province sono
ridotte a degli ospedali da campo, con morti e feriti. Quando si tratta di offrire servizi alla cittadinanza ci
sono, ma quando si tratta incassare i finanziamenti per garantirne l'erogazione nessuno si muove per
difenderle».
Tutti i parlamentari comunque dicono di sapere che la Provincia è stata ingiustamente penalizzata: «Penso
allo stanziamento di 150 milioni, a fronte di 2 miliardi di tagli previsti per il 2016, per il rifacimento di scuole
e strade - spiega Paolo Galimberti (FI-Pdl) - : o il Governo non ha idea degli interventi necessari o intende
solo prendere in giro gli italiani». E così: «Molte scuole, come l'omnicomprensivo di Vimercate - continua
Elena Centemero (FI-Pdl), sono strutture fatiscenti, carenti di manutenzioni ordinarie e straordinarie proprio
perché lo Stato non fornisce più le risorse necessarie». Eppure «Monza e Brianza sono una ricchezza per
tutto il Paese», ribadisce Andrea Mandelli (FI-Pdl). Comunque «ancora una volta si premiano province che
hanno sempre avuto un'enorme spesa pubblica - aggiunge Paolo Grimoldi (Lega) - e si penalizzano quelle
virtuose». I 5 Stelle Davide Tripiedi, Bruno Marton e Giovanna Mangili annunciano che «metteremo in luce
come sia inaccettabile drenare risorse per ulteriori 10 milioni ad un comune come Monza, nel momento in
cui, peraltro, l'intera provincia già patisce tagli per decine di milioni di euro per poi far gravare l'onere di
questi stanziamenti anche e soprattutto sugli enti locali deprivati di ingenti risorse, rischiando il collasso e la
sospensione dei servizi».
È in parte d'accordo anche chi sta tra i banchi della maggioranza: Lucrezia Ricchiuti (Pd) ricorda che «il
metodo del So.se ha penalizzato in modo scriteriato la nostra provincia a favore di altre. Ho informato il
Ministero, ho presentato al decreto legge sugli "enti locali" dello scorso anno alcuni emendamenti, respinti
con la promessa che nella legge di Stabilità si sarebbe in parte rimediato. Ma fino ad oggi non mi risulta sia
stato posto alcun rimedio. Comunque il mio voto è a favore, in ragione di un pacchetto di disposizioni che
ho contribuito a inserire e che ho condiviso». Favorevole anche il voto di Roberto Rampi (Pd): «Sono
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
59
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La Brianza penalizzata dalla legge di Stabilità Appello ai parlamentari
09/12/2015
Pag. 12 Ed. Milano
diffusione:298071
tiratura:412069
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
60
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
assolutamente convinto della penalizzazione della Provincia, ma la legge di Stabilità di certo non amplierà
questa iniquità. Né la confermerà. Per cui la voterei: sarebbe comunque un miglioramento e tutte le altre
misure sono interventi utili per il nostro territorio. Con un voto contrario non si ottiene nulla. Invece serve un
lavoro , per correggere quei parametri, che è molto più faticoso di un semplice tasto rosso schiacciato o di
un no pronunciato».
Ma Bosone rilancia: «È arrivato il momento di risolvere il nodo politico nato dopo l'approvazione del decreto
Delriio:se le Province sono chiamate ad assicurare trasporti scolastici, manutenzione strade, assistenza ai
disabili allora devono avere anche la disponibilità economica. Altrimenti, rischiamo di creare una asimmetria
dei diritti dei cittadini».
Riccardo Rosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La discussione
Le scuole
di Vimercate sono fatiscenti,
lo Stato non
dà più risorse
La Brianza è una ricchezza per il Paese, non voterò
la legge
di Stabilità
Si continua ad affamare Province e Comuni, e si pretendono
servizi
Premiano
chi ha speso di più
e penalizzano chi è stato virtuoso
Non votare
la legge
non serve, vanno invece corretti
i parametri
Inaccettabile trattamento al nostro territorio, spero in nuove risorse
Drenare
10 milioni
a Monza, che già patisce tagli, non è ammissibile
Il governo
dà mance a fini elettorali
per poi gravare sugli enti locali
Siamo
alle solite,
la scure
si abbatte
sui servizi basilari
Le Province sono ridotte a ospedali
da campo con morti
e feriti
Foto: Elena Centemero, Pdl
Foto: Andrea Mandelli , Pdl
09/12/2015
Pag. 12 Ed. Milano
diffusione:298071
tiratura:412069
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
61
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: Paolo Galimberti, Pdl
Foto: Paolo Grimoldi, Lega
Foto: Roberto Rampi, Pd
Foto: Lucrezia Ricchiuti, Pd
Foto: Davide Tripiedi, M5S
Foto: Giovanna Mangili, M5S
Foto: Bruno Marton, M5S
Foto: Daniele Bosone, Pd
Foto: Strade Del tutto insufficienti gli stanziamenti governativi per le strade (nella foto, cantiere di
rafforzamento della provinciale Paderno-Rho)
Foto: Assistenza Tra i servizi essenziali che
le Province potrebbero non riuscire più a garantire con la legge di Stabilità c'è l'assistenza ai disabili
Foto: Scuole Molti istituti scolastici (nella foto, l'Omnicom-prensivo di Vimercate) sono fatiscenti per
mancanza di fondi
09/12/2015
Pag. 14
diffusione:24843
tiratura:35894
« L'Agenas ci dica quanto vale davvero la sanità pugliese»
Il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (Cor) ha scritto una lettera aperta a Francesco Bevere, direttore
generale dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari sullo studio che la Regione ha commissionato alla
Scuola Superiore Sant'Anna. La pubblichiamo per ampi stralci. Come certamente le è noto, la Regione
Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per misurare le
performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa come «uno
strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile modellare il
piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione». Dai primi dati messi a disposizione dal governo
regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità pugliese
risulta essere, secondo la lettura del presidente, «in netto miglioramento». Non è chiaro rispetto a quali altri
dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se non fosse
che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini pugliesi che gli
operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. È pur vero che un miglioramento non sempre
fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di lavoro dall'altra. Ritengo, a
questo punto, proprio per partire da imprescindibili punti fermi che contribuiscano a costruire una nuova e
più efficace governance della sanità pugliese, che sia necessario fare chiarezza. E, in virtù del ruolo che
compete all'Agenas in quanto ente pubblico di riferimento di Stato e Regioni nelle politiche di governo dei
servizi sanitari attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione, le rivolgo
a lei alcuni quesiti, anche alla luce dell'ultimo Programma nazionale Esiti sviluppato proprio dall'Ente che
dirige e che dovrebbe già rappresentare un prezioso strumento operativo per le regioni, compresa la
Puglia. (...) Le chiedo, dunque: 1. Qual è la valutazione dei Lea nella sanità pugliese? 2. Come si posiziona
la Puglia sul piano nazionale rispetto ad appropriatezza, efficacia, efficienza, sicurezza e qualità delle cure?
3. Qual è il tasso di variabilità interna dei servizi? 4. Qual è il dato relativo alla mobilità passiva? 5. Degenza
ospedaliera, variabilità chirurgica, emergenza-urgenza, appropriatezza prescrittiva diagnostica, medica e
farmaceutica, percorso oncologico, long terme care, prevenzione e liste di attesa, assistenza domiciliare,
terapia del dolore, stroke unit, emodinamica: qual è la fotografia attuale? Considerato che, nello specifico, il
Programma Nazionale di valutazione Esiti è un'attività istituzionale del Servizio sanitario nazionale che
Agenas svolge per conto del Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, sulle prestazioni
erogate dalle strutture ospedaliere pubbliche e private, le domando infine se ritiene efficace l'attuale
sistema di conferimento dei dati da parte delle Regioni, unitamente alla loro attendibilità o se esistono
criticità che andrebbero risolte. Luigi D'Ambrosio Lettieri
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
62
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LETTERA APERTA DOPO LO STUDIO DELLA SCUOLA S. ANNA, D'AMBROSIO LETTIERI (COR)
SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE DELL'AGENZIA NAZIONALE SANITARIA
08/12/2015 08:15
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
Così il senatore della commissione Sanità si rivolge al direttore generale dell'Agenzia in una lettera nella
quale si chiedono spiegazioni circa la scelta del governatore regionale di commissionare alla Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sananitarie della Regione. "Non so se lo studio
commissionato rappresenti comunque un onere economico, ma so per certo che l'interlocutore istituzionale
di riferimento è l'Agenas".
08 DIC - Di seguito la lettera inviata al direttore generale di Agenas Francesco Bevere dal senatore Luigi
D'Ambrosio Lettieri in riferimento alla scelta del presidente della Puglia di commissionare alla Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sanitarie della Regione. Come certamente le è
noto, la Regione Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per
misurare le performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa
come "uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile
modellare il piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione". Dai primi dati messi a disposizione dal
governo regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità
pugliese risulta essere, secondo la lettura del presidente, "in netto miglioramento". Non è chiaro rispetto a
quali altri dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se
non fosse che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini
pugliesi che gli operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. E' pur vero che un
miglioramento non sempre fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di
lavoro dall'altra. Ritengo, a questo punto, proprio per partire da imprescindibili punti fermi che
contribuiscano a costruire una nuova e più efficace governance della sanità pugliese, che sia necessario
fare chiarezza. E, in virtù del ruolo che compete all'Agenas in quanto ente pubblico di riferimento di Stato e
Regioni nelle politiche di governo dei servizi sanitari attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione,
formazione e innovazione, le rivolgo a lei alcuni quesiti, anche alla luce dell'ultimo Programma nazionale
Esiti sviluppato proprio dall'Ente che dirige e che dovrebbe già rappresentare un prezioso strumento
operativo per le regioni, compresa la Puglia. Non conosco, a questo proposito, le motivazioni che hanno
spinto il presidente Emiliano a rivolgersi alla Scuola superiore Sant'Anna, né so se lo studio commissionato
rappresenti comunque un onere economico e in che misura per le casse regionali. So per certo, invece,
che l'interlocutore istituzionale cui fare riferimento, anche per l'autorevolezza e l'attendibilità acquisita negli
anni, è l'Agenas. Le chiedo, dunque: 1) Qual è la valutazione dei Lea nella sanità pugliese? 2) Come si
posiziona la Puglia sul piano nazionale rispetto ad appropriatezza, efficacia, efficienza, sicurezza e qualità
delle cure? 3) Qual è il tasso di variabilità interna dei servizi? 4) Qual è il dato relativo alla mobilità passiva?
5) Degenza ospedaliera, variabilità chirurgica, emergenza-urgenza, appropriatezza prescrittiva diagnostica,
medica e farmaceutica, percorso oncologico, long terme care, prevenzione e liste di attesa, assistenza
domiciliare, terapia del dolore, stroke unit, emodinamica: qual è la fotografia attuale? Considerato che, nello
specifico, il Programma Nazionale di valutazione Esiti è un'attività istituzionale del Servizio sanitario
nazionale che Agenas svolge per conto del Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, sulle
prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere pubbliche e private, le domando infine se ritiene efficace
l'attuale sistema di conferimento dei dati da parte delle Regioni, unitamente alla loro attendibilità o se
esistono criticità che andrebbero risolte. Luigi D'Ambrosio Lettieri Commissione Igiene e Sanità del Senato
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
63
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere:
"Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore
istituzionale?"
08/12/2015
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere:
"Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore
istituzionale?"
Così il senatore della commissione Sanità si rivolge al direttore generale dell'Agenzia in una lettera nella
quale si chiedono spiegazioni circa la scelta del governatore regionale di commissionare alla Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sananitarie della Regione. "Non so se lo studio
commissionato rappresenti comunque un onere economico, ma so per certo che l'interlocutore istituzionale
di riferimento è l'Agenas".
08 DIC - Di seguito la lettera inviata al direttore generale di Agenas Francesco Bevere dal senatore Luigi
D'Ambrosio Lettieri in riferimento alla scelta del presidente della Puglia di commissionare alla Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sanitarie della Regione. Come certamente le è
noto, la Regione Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per
misurare le performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa
come "uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile
modellare il piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione". Dai primi dati messi a disposizione dal
governo regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità
pugliese risulta essere, secondo la lettura del presidente, "in netto miglioramento". Non è chiaro rispetto a
quali altri dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se
non fosse che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini
pugliesi che gli operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. E' pur vero che un
miglioramento non sempre fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di
lavoro dall'altra.
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
64
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Governo e Parlamento
08/12/2015
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
Responsabilità professionale. Gelli a Bari per il convegno dell'Omceo
Il Responsabile Salute del Pd e relatore del testo approvato in commissione Affari sociali presenterà il
provvedimento di fronte ai rappresentanti ordinistici dei camici bianchi pugliesi, al presidente della Regione
Michele Emiliano e a deputati e senatori. L'appuntamento è per il 9 dicembre alle 16.30 presso la sede
dell'Ordine.
08 DIC - Si terrà domani, mercoledì 9 Dicembre, alle ore 16.30 presso l'Auditorium Bonomo della sede
dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bari (via Capruzzi 184) il seminario "La
responsabilità professionale del medico". Prenderà parte all'evento Federico Gelli, componente della
Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, nonché responsabile nazionale del settore salute del
PD, che per l'occasione presenterà la proposta di legge sulla responsabilità professionale, di cui è primo
firmatario. Saranno inoltre presenti Michele Emiliano - Presidente della Regione Puglia, Benedetto Fucci già Segretario della Commissione Affari Sociali della Camera, Elisa Mariano - componente della
Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, Salvatore Capone - componente della Commissione
Affari Sociali alla Camera dei Deputati, Francesco Paolo Sisto - membro della Commissione Affari
Costituzionali della Camera, Luigi D'Ambrosio Lettieri - componente della Commissione Igiene e Sanità del
Senato.
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015
65
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Governo e Parlamento

Documenti analoghi

federazione ordini dei farmacisti

federazione ordini dei farmacisti FARMACISTI Rassegna Stampa del 22/06/2015

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 13/07/2015

Dettagli

e - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

e - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 28/01/2016

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un u...

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un u...

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 07/05/2016

Dettagli

federazione ordini dei farmacisti

federazione ordini dei farmacisti FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 16/04/2016

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 21/10/2015

Dettagli

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 17/05/2015

Dettagli