Untitled - ASM Venaria
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Untitled - ASM Venaria
Il vivere la quotidianità al nido è la prima esperienza emozionale “Emozioni in movimento” Ogni anno il gruppo educativo individua un tema che accompagna e valorizza la quotidianità del nido, fatta sia da azioni di cura che da esperienze di gioco a stimolo della crescita di ciascun bambino. Il senso del nostro progetto si articola nelle seguenti intenzioni educative: creare spazi di gioco che favoriscano l'acquisizione di nuove abilità e che rafforzino quelle esistenti favorire l'agire libero dei bambini offrendo loro la possibilità di scelta e di espressione di sé creare degli spazi di gioco in cui siano presenti e messi a disposizione dei bambini materiali ed oggetti “veri e reali” esplorare il senso del bello facendo dialogare la visione dell’adulto con quella dei bambini favorire le capacità relazionali e di espressione delle emozioni attraverso i diversi linguaggi espressivi Le parole chiave che raccontano “come” intendiamo realizzare il nostro progetto, cioè con quali attenzioni sia di metodo che di relazione sono : piacere, benessere: vivere un’esperienza piacevole e coinvolgente permette ai bambini di sperimentare nuove abilità e competenze; il piacere di sentire il proprio corpo libero di…, capace di … costituiscono il canale attraverso cui si prende coscienza di sé e costruisce la propria identità. I rimandi dati dai bambini in merito al ”mi piace/non mi piace” sono una guida preziosa per orientare le proposte di gioco; sperimentazione, ricerca: il bambino è per sua natura un ricercatore, tutto gli è nuovo e impara dall’ esperienza. Il progetto educativo sostiene questa caratteristica dei bambini offrendo loro una vasta gamma di esperienze all’interno dell’esperienza proposta, lasciando spazio alla personale esplorazione dei materiali e delle situazioni scelte; ripetizione e variabili: le proposte vengono ripetute introducendo di volta in volta delle variabili: si aggiunge o si toglie del materiale, si coinvolgono tutti i bambini o una parte di essi, si limita o no lo spazio … queste variazioni permettono di osservare l’influenza che esse hanno sul singolo e su tutto il gruppo; modulazione, gradualità: la proposta di gioco potrà essere presentata ai bambini più volte, ma con delle modifiche che potranno riguardare l’aggiunta di alcuni elementi (materiali, musica, numero di bambini). Questo permetterà di osservare le reazioni dei bambini e come l’esperienza si trasforma; destrutturato/strutturato: le esperienze proposte sosterranno il processo di esplorazione e scoperta favorendo un percorso di gioco che dal materiale “destrutturato” accompagni verso l’esperienza del “costruire”, dello “strutturare”; ritualità: i momenti inizio e conclusione delle proposte di gioco sono caratterizzati e sostenuti dal un “rito” (una filastrocca/canzoncina da ascoltare, cantare ed animare con i gesti o uno spazio dedicato); ruolo dell’adulto: la presenza dell’educatrice all’interno della proposta di gioco si modula tra l’osservazione e lo stimolo (regia e conduzione dell’esperienza) a seconda del tipo di attività o di richiesta del bambino. Inoltre sostiene la sorpresa, condivide lo stupore, ride insieme… o accoglie il disappunto!; Il bambino e il gruppo: l’esperienza del nido è permeata da un aspetto di forte socialità all’interno di un percorso di costruzione di sé. La sfida per noi educatrici è cercare di coniugare i desideri, bisogni, le peculiarità e le competenze di ciascun bambino con quelle del gruppo in crescita. Questo presuppone una profonda conoscenza di ciascun bambino e la capacità di favorirne l’integrazione nel gruppo nel rispetto di entrambi. Quest’anno il nostro progetto didattico sarà incentrato sulle EMOZIONI, proprio perché frequentare l’asilo nido significa anche conoscere se stessi e condividere con gli altri sentimenti quali gioia, paura, rabbia e tristezza. Troppo spesso nel mondo ci troviamo a vedere trascurati gli aspetti emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi. La nostra esperienza ci ha portato a verificare in tante situazioni di apprendimento, la stretta osmosi esistente tra la componente affettiva e quella cognitiva. Il ruolo che ha l’adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante. Il suo atteggiamento, le sue aspettative, le sue parole (anche quelle non dichiarate apertamente), la fiducia che ripone nelle capacità del bambino, possono avere un gran peso nella crescita, sostenendo o impedendo, facilitando o ostacolando qualsiasi azione conoscitiva. L'educazione affettiva, quindi, deve occupare nell’asilo nido un ruolo fondamentale, avviando il bambino ad una più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue potenzialità, delle sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo. L’azione pedagogica si soffermerà in particolar modo su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo a vivere le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita. Conoscere le proprie emozioni, saperle riconoscere negli altri, controllarle quando possono diventare un ostacolo per le relazioni interpersonali sono attività mentali definite “intelligenza emotiva” Ogni esperienza di apprendimento sta tra emozione e cognizione. Non si tratta di fare psicoanalisi al nido, ma di guardare al campo affettivo come ad un terreno di formazione professionale e di ripensare il nido come un sistema di relazioni. Tutte le esperienze e i laboratori verranno strutturati in modo da aiutare il bambino a riconoscerle, in tal senso, anche le regole e le routine del nido aiuteranno il bambino a crescere e contenere i propri istinti, controllare i propri bisogni e quindi ad interagire meglio con i coetanei. In particolare, gli obiettivi prefissati nel nostro progetto educativo sono: Riconoscere emozioni di base come: rabbia, gioia, tristezza e paura, rispetto a se stessi e agli altri. Sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, di ciò che si prova e riuscire ad esternarlo attraverso attività e laboratori proposti durante l’anno. In particolare cercare di esprimere con il corpo e le parole le emozioni provate. Responsabilizzare il bambino, cercando di sviluppare la sua capacità empatica. Per perseguire questi obiettivi ci serviremo di racconti, immagini, colori e musiche, che assoceremo alle diverse emozioni per aiutare il bambino a riconoscere i propri stati d’animo. Ci sembra particolarmente adatto al nostro scopo l’utilizzo del colore, in quanto con esso i bimbi hanno già dimestichezza e inoltre può facilitare in modo intuitivo l’espressione emozionale: Rosso la rabbia Giallo la gioia Nero la paura Grigio la tristezza Frequentare l'asilo nido significa imparare a condividere con gli altri. Condividere un oggetto, un’attenzione, una persona e, non da ultimo, un’emozione che può essere gioia, rabbia, tristezza, malinconia, stupore, entusiasmo… Questo progetto nasce proprio dalla necessità di aiutare i bambini all'ascolto di sé e degli altri, ad aumentarne la capacità di ascolto. Ad accompagnarti per tutto l’anno e ad aiutarci ad entrare nel meraviglioso mondo delle emozioni ci sarà Marcellino un bambino che con le sue palette delle emozioni ci guiderà alla loro scoperta e riconoscimento. Marcellino presenta………. LABORATORIO Casa Grimm “I libri sono ali che aiutano a volare I libri sono vele che aiutano a navigare I libri sono inviti a straordinari viaggi Con mille personaggi l’incontro sempre c’è” Per emozionarsi e per sognare…. La lettura del libro all'interno dell'asilo nido è un momento importante di crescita e sviluppo, non solo della capacità di comprensione e comunicazione di una serie di immagini, ma anche un momento di condivisione di esperienze ricche e positive tra il gruppo dei bambini e gli adulti. E' fondamentale che l'approccio alla lettura sia vario e diversificato senza forzature innaturali. I testi, essendo animatori di curiosità, stimolano, a seconda dell'età, varie modalità di approccio e permettono un'elaborazione fantastica che per ogni bambino unica e particolare. "Il pensiero di" fondo è di concepire le storie come percorsi di crescita. Infatti, ogni volta che si legge o si ascolta una storia si compie un viaggio: la narrazione, il “C’era una volta....,” aprono le porte a paesi lontani e a tempi diversi. Importante è creare un “clima pedagogico” atto ad instaurare un incontro con la lettura che non sia puramente strumentale, ma come attività libera capace di porre il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri e con tutto ciò che è emozione. Ad accompagnare i bimbi in casa Grimm c’è il nostro amico Marcellino che frugando nella colorata libreria all’interno della magica casa ha trovato tre emozionanti libri. Un libro originale per guidare i più piccoli in un'esperienza tattile senza precedenti. Seguendo il porcellino protagonista della storia, il bambino sarà invitato a mettere la mano dentro alcune tasche presenti nel volume per scoprire dove si nasconde il lupo. Alla fine un sorprendente pop-up svela il mistero al centro della vicenda. Topo Tip non vuole che la sua mamma vada a lavorare, perché è abituato ad averla tutta per sé. Il tenerissimo topolino fa spesso i capricci, proprio come i nostri bambini. Ma la sua mamma è bravissima: sa farlo smettere e lui torna ad essere un topino bravo e ubbidiente. Come farà? Roberto ha passato una bruttissima giornata: appena arrivato a casa risponde male al papà e non vuole mangiare gli spinaci. Che rabbia! Ma quando la Rabbia si materializza, Roberto comprende quanto può essere dannosa... Marcellino emozionato ed entusiasta delle storie ascoltate si addormenta e….. per magia nei suoi sogni compare un libro di un color giallo brillante che aprendosi………. RIMBALZA Collodi Qui i bambini insieme a Marcellino avranno la possibilità di camminare, saltare, arrampicarsi, salire e scendere, strisciare, rotolare, fare percorsi ad ostacoli per dare libero sfogo alla loro energia, misurarsi con se stessi imparando a risolvere problemi motori, spaziali, relazionali con gli oggetti e con gli altri. Ad accompagnare nel movimentato Rimbalza Collodi c’è il nostro amico Marcellino che inviterà i bimbi a giocare e sperimentare tunnel- cerchi-palle - pannelli sensoriali. Il bambino avrà la possibilità di provare diverse emozioni … dallo stupore…alla paura di non farcela…alla gioia di riuscire e tante altre sfumature di emozioni che i piccoli sperimenteranno nel fantastico mondo di Rimbalza Collodi. " COLLODI'S BAND" La Collodi’s band , questa famosissima band degli asili nido di Venaria , è costituita dai nostri bambini del Collodi che insieme al loro amico Marcellino animeranno di suoni e rumori l’asilo. L'invito che Marcellino fa ai bambini è di scoprire, sperimentare, ascoltare i suoni prodotti dai diversi strumenti musicali, cercando di trasmettere con essi diverse sfumature di emozioni esempio silenzio tristezza -flauto "acaulis" rabbia , paura - tamburo, pietre allegria - campanelli ,maracas Marcellino inoltre farà sperimentare al Collodi’s band la sonorità attraverso materiali di recupero e d'uso quotidiano, infatti raccoglierà scatole, contenitori di cartone e di latta, bottiglie e inviterà i bambini a riempirli con i materiali manipolati precedentemente e dare vita ad un bel concerto. Marcellino inviterà i bambini a scoprire i rumori prodotti dai diversi tipi di carta e cartoncini: carta velina, carta delle uova di Pasqua, cartoncino ondulato, carta di giornale. I rumori, i suoni e i timbri prodotti da oggetti di vario materiale sono molto stimolanti per i bambini e danno a loro la possibilità di provare il gusto di produrre suoni diversi o di variarli a piacere per creare nuove sonorità. L'esperienza musicale coinvolge il bambino nella sua globalità, può essere esperienza di temporalità, ritmo, spazio, movimento, ascolto, attenzione, condivisione sociale. Nel corso dell'anno ascolteremo anche della musica classica ..che ci "guiderà " in attività graficopittorica. Nella quotidianità la Collodi’s band canterà tante canzoncine, ma nello specifico possiamo evidenziare: PAURA : " dietro il muro della chiesa .." GIOIA : " se si felice..." RABBIA : " sceriffo..." TRISTEZZA : " Willy il ragnetto...." Lo scopo delle esperienze è di: - acquisire interesse verso il fenomeno sonoro; - sviluppare sensibilità uditiva attraverso l'esplorazione, la scoperta e l'uso di materiali sonori; - sviluppare il senso ritmico tramite il movimento e la danza; - favorire l’apertura di nuovi canali di comunicazione -usare la voce come mezzo di espressione L’attività ludico-musicale ci permette di entrare in contatto con noi stessi e con l’ambiente, fatto di persone, cose, tempi, spazi, e se opportunamente guidata, insegna piccole norme di interazione e di socializzazione finalizzate anche alla riuscita del gioco sonoro e di conseguenza al divertimento e al godimento di questo. COLORILANDIA Ad accompagnare i bimbi a Colorilandia ci sarà sempre il nostro amico di viaggio Marcellino, insieme vivranno fantastiche avventure tra i colori. L’idea di un laboratorio grafico e manipolativo per l’asilo nido nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui il bambino possa liberamente esprimersi ed inventare attraverso forme comunicative che gli sono congeniali. L’acquisizione di una buona padronanza delle varie tecniche e degli strumenti risponde alle esigenze e ai bisogni del bambino stesso. Il percorso delle attività terrà conto della maturazione “percettivo-motoria” visiva e manipolativa, nonché dello sviluppo del bambino, rendendolo libero ed autonomo nella scelta di sperimentazione. In Colorilandia si toccheranno nel corso dell’anno le varie emozioni di base rabbia, tristezza, paura e gioia. Paura/nero: Marcellino oggi ha paura……ragno, lupo, fantasma …… disegno libero Gioia/giallo: Marcellino oggi è felice…… smile, spongebob, sole che ride…… disegno libero Rabbia/rosso: Marcellino oggi è arrabbiato…… mostro della rabbia, unione di colori… disegno libero Tristezza/grigio: Marcellino oggi è triste….. nuvola grigia, pioggia, Mondragone, disegno libero LA SEZIONE LATTANTI In questa fascia di età, la giornata è piena di scoperte, novità, emozioni e sensazioni per il bambino completamente nuove e sempre ricche di significato. Il bambino, in questo periodo, inizia il suo cammino verso l'autonomia poiché prende coscienza di sé e del mondo circostante. Questo è il motivo per cui la sezione deve essere allestita tenendo ben presente quella che è la caratteristica principale dei bambini: andare alla scoperta del mondo. Può sembrare difficile pensare ad un progetto che riguardi le emozioni per i “lattanti”, ma ricordiamoci che non si esaurisce il lavoro sulle emozioni, durerà tutta la vita ed è un buon inizio per bambini così piccoli. E' l'inizio di una scoperta, di un percorso di conoscenza di se'. Nel periodo dell’ ambientamento dove il piccolo approda probabilmente per la prima volta in una comunità (nido) è fondamentale mettersi in “ascolto”. Ascolto di tutto quello che il piccolo ci trasmette attraverso il suo corpo, la sua gestualità, il suo disappunto manifestato con il pianto. Ascolto di tutte le ansie, paure, preoccupazioni che i genitori provano inserendo il proprio bimbo al nido. Ascolto delle nostre emozioni; noi che siamo il contenitore di tutto quello sopra elencato. Per cui in questa delicata fase dell’ambientamento che segna l’inizio di un rapporto a tre (bambino- educatore-genitore) collocato tra due sistemi (famiglia-asilo nido), si cerca di garantire un ambientamento “soffice”, il più possibile sereno e progressivo, limitando un brusco cambiamento di vita legato alla separazione dalle figure famigliari e la convivenza quotidiana con nuove figure di adulti e coetanei, ma anche nuove “regole”, spazi e tempi. È importante riuscire a canalizzare le paure, il senso dell’abbandono, la tristezza, la rabbia verso il benessere del bambino, per aiutarlo a raggiungere una stabilità emotiva (gioia, gratificazione…) per le ore che trascorrerà al nido. A tale scopo l’equipe ritiene di fondamentale importanza la VOCE intesa come uno “strumento” educativo per entrare in relazione emotiva con il bambino. La voce viene dalle educatrici modulata diversamente a secondo dei momenti di vita al nido. Proprio tramite questi momenti di routines si cerca di strutturare e consolidare le relazioni del bambino con i compagni, con le educatrici e con gli spazi circostanti. La ripetitività ha lo scopo di fortificare il bambino insegnandoli a prevedere e scandire i vari momenti della giornata, ciò lo aiuterà a collocare le azioni in un tempo preciso e a percepirne nitidamente un inizio ed una fine. i momenti di routine infatti sono fonti di importanti esperienze educative ed affettive, proprio perché nella loro ripetizione quotidiana danno sicurezza ai bambini. Fanno parte della routine: - L’accoglienza giornaliera; - Il cambio; - Il pranzo e la merenda; - Il riposo; - Le dimissioni. ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento delicato ed importante, attraverso il quale ci sarà uno scambio di notizie tra genitore ed educatrice, così da modulare l’andamento della giornata; nel momento del distacco dal genitore sarà cura dell’educatrice assicurare particolari attenzioni al piccolo attraverso il contatto fisico, proponendo un giocattolo, un peluche, una canzoncina, una coccola… CAMBIO Al cambio dei piccoli è riservata una cura particolare. È infatti in questo momento che si privilegia il rapporto individuale tra il bambino e l’educatrice. Attraverso le carezze, i massaggi, i gesti adeguati per consentire la pulizia del piccolo, si favorisce una serie di stimolazioni sensoriali; la mimica del volto, il tono della voce, il movimento delle mani, tutto serve a trasmettere al bambino dolcezza calma e sicurezza. LA NANNA Un altro momento particolarmente delicato ed importante è quello del “sonnellino”. Il bambino dovrà abbandonare la realtà quotidiana per lasciarsi andare in un luogo che, soprattutto durante la fase dell’ambientamento, può essere vissuto come un momento di abbandono. Per questi motivi si cercherà di rispettare la abitudini di ogni singolo bambino, cullandolo, tenendolo in braccio, cantando una ninna nanna. Notevole importanza acquisisce anche l’allestimento dello spazio dedicato alla nanna. PRANZO/MERENDA L’esperienza ci insegna che questo momento può essere vissuto con grande soddisfazione per alcuni e in modo molto conflittuale da altri. Sarà nostra cura creare un ambiente il più possibile sereno, dove i ritmi del singolo bambino verranno rispettati, poiché il cibo non dovrà “riempire” ma “nutrire” in base a ciascuna esigenza. DIMISSIONI Anche alla consegna dei piccoli ai loro genitori ha una notevole importanza. In questa occasione si condividono: esperienze nuove (gioie e dolori; successi e fallimenti)vissuti durante la giornata trascorsa al nido. Tutto ciò attraverso un dialogo trasparente e costruttivo. In questa occasione le educatrici riescono a ritagliare un momento di calma , cosa che non sempre può avvenire durante l’accoglienza mattutina, dove il distacco condiziona i dialoghi. All’interno dello svolgimento della giornata si collocano le attività di gioco che offrono attraverso la strutturazione degli ambienti la possibilità di conoscere, esplorare, scoprire, relazionare. Il ruolo del nido è quello di esser promotore del gioco dei bambini, creando spazi e tempi idonei. Quest’anno la sezione ha a disposizione un proprio salone ed un dormitorio e refettorio in condivisione con i bambini più grandicelli. Nel salone sono presenti tappeti e cuscini morbidi per i più piccoli, un grande specchio con tappeto sottostante e due sbarre di legno parallele per favorire il raggiungimento della posizione eretta. Davanti allo specchio il bambino vede la sua immagine riflessa e quella dei suoi coetanei; dal “non riconoscersi” al gioco della mimica facciale. Proporremo, coinvolgendo genitori e nonni, il “cestino dei tesori”; un cestino di vimini composto da materiali naturali e da oggetti di uso comune appartenenti all’ambiente domestico, scelti e selezionati per stimolare tutti i sensi. Gli oggetti vengono guardati, afferrati, succhiati, battuti, agitati e messi in bocca dai bambini che, nel fare queste azioni, sembrano chiedersi “cos’è questo?”. Queste operazioni permettono la scoperta delle caratteristiche descrittive (dimensione, forma, peso, sensazione al tatto, ecc.) e funzionali (gli oggetti possono essere riempiti, svuotati, sovrapposti, ecc.) degli oggetti, facilitando lo sviluppo cognitivo e del linguaggio. Questa attività inoltre, consente sperimentazioni sensoriali diverse, sviluppa la coordinazione oculo-manuale, la ricerca attiva degli oggetti, la casualità delle azioni, l’interesse per le qualità degli oggetti e la loro selezione, il tutto attraverso la sollecitazione di tutti i sensi. La conoscenza di sé e del «mondo» passa attraverso i sensi; con l'aiuto delle mani, del corpo e soprattutto della bocca egli fa esperienza delle cose, apprende le caratteristiche materiali e funzionali degli oggetti, acquisisce una prima consapevolezza del proprio sé corporeo, conoscenza importante nello sviluppo dell'identità e per quel processo di separazione dall'adulto che gli garantisce l'autonomia psicologica. L'approccio del bambino piccolo verso l'esterno, poi, è sempre un approccio globale: quando egli gioca, si muove, mangia, l'intero insieme dei suoi aspetti emotivi, cognitivi, linguistici, ecc. sono coinvolti. Durante l’anno oltre l’osservazione delle emozioni verranno proposte attività monotematiche dove verranno alternati materiali non strutturati: - Manipolazione delle pappe, farine e puree naturali (tatto, gusto, manipolazione) - Strappo, lancio accartoccio e pesto la carta (motricità fine, vista, udito) Le proposte di manipolazione non si rivolgono ad un elemento isolato dello sviluppo del bambino ma si svolgono con la consapevolezza e l'attenzione verso tutti gli aspetti che compongono la personalità e intervengono nella sua crescita. Oltre alla programmazione didattica, vi sono una serie di iniziative ed attività trasversali che vanno ad arricchire le offerte del nido. Per l’anno in corso si è elaborato le seguenti proposte: Il progetto “spazio Aperto” ormai è da anni attivato nei nostri nidi e si articola in incontri diversificati per temi, bisogni e approfondimenti. Momenti e percorsi che possano accompagnare e facilitare l’ascolto, l’accoglienza di vissuti, delle esperienze, delle storie quotidiane in cui, oltre alla fragilità, le fatiche, il senso di disorientamento, possano emergere ed essere riconosciute ed attivate le risorse preziose che ognuno porta con sé. Il progetto si prefigge, nell’ambito della promozione del benessere famigliare e delle capacità personali, al fine di: -assicurare accoglienza nel momento dell’ambientamento; -attivare occasioni di aggregazione e di confronto con altri genitori; -offrire indicazioni e occasioni di formazione mirata, per sviluppare autostima e consapevolezza; -fornire momenti di attività ludiche bambino-genitore. Metodologia L’offerta erogata si connota per il forte carattere sociale ed educativo e per la capacità di cogliere con attenzione le diverse domande, implicite ed esplicite, che le famiglie portano nel servizio. Verranno utilizzati quali strumenti per la realizzazione del progetto: Un incontro conoscitivo (di gruppo) nel delicato momento dell’inserimento, con un’educatrice che fa parte dell’équipe di lavoro, esperta nella psicologia evolutiva e in relazioni familiari. L’ambientamento del bambino al nido rappresenta una discontinuità nell’esperienza della famiglia oltre che del bambino stesso. E’ importante “leggere” il senso di questa nuova esperienza: sentirsi inseriti, accolti con cura, con attenzione, come persona. Un’attenzione che è importante non solo per il bambino, ma anche per il genitore. Sarà importante la coerenza e il dialogo franco e costruttivo. Durante il periodo dell’ambientamento del bambino, il genitore avrà la possibilità di fermarsi parlare con una figura interna dell’équipe che lo supporterà in questo delicato momento di distacco dal proprio bambino. Si vuol proporre l’opportunità alle famiglie interessate di usufruire “ di uno spazio aperto” , di un tempo definito, di un operatore disponibile a guidare e contenere le emozioni che accompagnano un percorso di crescita dei genitori con il proprio figlio. Colloqui di sezione e individuali con le educatrici, per trovare un luogo di confronto, in cui avere la possibilità di rimandare, approfondire, soffermarsi, prestando attenzione al ruolo e alla relazione con i bambini e con le famiglie. Uno spazio di ascolto rivolto ai genitori, per affrontare i problemi e le domande che sorgono nel crescere dei figli. Lo spazio può dare una mano a: - affrontare le preoccupazioni legate alle difficoltà vissute dai propri figli; - trovare un’occasione di confronto con una figura neutra, professionale e esperta in tematiche attinenti l’età evolutiva e le dinamiche interpersonali, per affrontare i problemi che la crescita dei propri figli spesso comporta, - essere aiutati a capire cosa fare nei momenti di difficoltà e a trovare le modalità giuste per intervenire ed educare i propri figli. Può inoltre aiutare a comprendere anche quello che i bambini non sanno esprimere, o che esprimono con modalità comportamentali particolari. Inoltre lo “Spazio Aperto” si propone di agevolare e sostenere l’alleanza educativa fra scuola e famiglia, favorendo la comunicazione. Lo Spazio Aperto non è luogo di terapia, ma di confronto. Il servizio è gratuito, facendo parte dell’offerta formativa dell’asilo nido. Accanto agli interventi di matrice più “tradizionale” sono previsti eventi collaterali che, attraverso diverse forme di linguaggio, sviluppano il tema della genitorialità. Gruppi di incontro: si caratterizzano come momenti di confronto tra i genitori, e hanno lo scopo di avviare riflessioni e scambi di esperienze su tematiche educative e sull’essere genitori. Incontri monotematici sull’educazione sullo sviluppo del bambino. Laboratori di attività con bambini e genitori. Laboratori esperienziali per genitori. Il progetto continuità “UN PONTE TRA IERI… OGGI … DOMANI” Uno spazio e un tempo per l’incontro Asilo nido e scuola dell’infanzia condividono un’idea e un obiettivo di base “ il benessere del bambino”. Detto ciò è fondamentale pensare alla continuità non solo come un passaggio verticale di informazioni, ma come un vero e proprio progetto educativo. Il passaggio tra le due strutture educative costituisce un momento delicato per il bambino e la sua famiglia sul piano: psicologico, affettivo, sociale, relazionale. Modificare le proprie abitudini, interrompere rapporti significativi, incontrare nuove regole, creano nel bambino stati di ansia e di disorganizzazione. La continuità educativa rappresenta la condizione indispensabile, quindi, per garantire che tale passaggio assuma una rilevanza pedagogica affinché il bambino possa vivere serenamente questo momento di passaggio e di “crescita”. Proprio attraverso la condivisione di una metodologia che metta insieme l’esperienza professionale delle educatrici dell’asilo nido e delle insegnanti della scuola dell’infanzia è stato strutturato per l’anno scolastico 2015/2016 un percorso che cerca di favorire momenti di progettazione condivisa tra i due ordini di scuola per stabilire un confronto reciproco su obiettivi e percorsi didattici. Sulla linea pedagogica dell’anno scolastico passato il progetto vuole essere pensato come “un ponte tra ieri…oggi…domani” in tal modo per i bimbi piccini che vivono “oggi” il contesto nido è uno sguardo al “domani” a una realtà diversa da quella finora conosciuta e per i bimbi della materna può essere emozionante entrare al nido e vedere com’erano “ieri” quando erano piccolini ed essere orgogliosi di quante conquiste hanno raggiunto. La continuità in questo modo è pensata non solo per i bambini del nido, ma anche per i bambini della materna, la crescita consiste nel guardare avanti alle future conquiste, ma anche indietro alle conquiste già vissute. Amico di viaggio nell’attraversare il “ponte” sarà Marcellino e le sue palette delle emozioni…. 1. INCONTRO “ Laboratorio Marcellino e i rumori della notte” Visita organizzata dei bambini della scuola dell’infanzia al nido . Accoglienza in salone. Piccola merenda. In questa occasione saranno i compagnetti della scuola materna ( un gruppo di bimbi-medi max. 15 il primo incontro, un secondo gruppo di bambini- medi sempre max. 15 il secondo incontro) ad incontrare, presso il nido, i bambini più piccoli. Qui ad accogliergli ci sarà insieme ai bimbi del nido il nostro amico Marcellino che vivrà con loro un viaggio nei rumori della notte. In precedenza i bimbi della scuola dell’infanzia avranno prodotto un disegno raffigurante una paura (lupo, ragni, il buio ecc… ) Ogni bimbo singolarmente verrà invitato a depositare il proprio disegno al di là del telo nero (rappresentante la notte). Inseguito i bambini dopo aver vissuto l’avventura con Marcellino tra i rumori della notte saranno richiamati a prendere i disegni raffiguranti le paure e chiuderle nel sacco della paura. Tutti insieme si dirà la filastrocca della paura LA PAURA La paura non è lenta quando arriva ti spaventa prigioniero tu sarai finché un passo non farai LUPO Brutto lupo vola via Tu sei solo fantasia apro gli occhi e faccio BUUU!!!!!! ed il lupo non c’è più…. 2. INCONTRO “Laboratorio Marcellino oggi è arrabbiato” Visita organizzata dei bambini del nido alla scuola dell’infanzia. Accoglienza, piccola merenda. I bambini dell’asilo nido si recheranno presso la scuola materna, accompagnati dal loro amico Marcellino, che quel giorno è un po’ arrabbiato, fa un po’ di “monellerie” tra cui strappare un giornale… Raccolta di giornali / strappo della carta Inseguito verrà chiesto ai bambini di raccogliere tutta la carta/rabbia e metterla nel sacco della rabbia Gioco dell’urlo della rabbia quando si apre il sacco----- quando si chiude il sacco la rabbia svanisce. Tutti insieme si dirà la filastrocca della rabbia LA RABBIA Sono tutto arrabbiato cosa mi è capitato? Ho il faccino tutto rosso e mi sento un poco scosso 3. INCONTRO “Laboratorio Marcellino oggi è felice” Momento conclusivo I bambini dell’asilo nido si recheranno presso la scuola materna, sempre accompagnati da Marcellino che donerà a tutti la manina della gioia. Filastrocca della gioia/ Canzoncine del nido e della materna. Tutti insieme si dirà la filastrocca della gioia GIOIA Quando senti l’allegria tu non farla andare via in famiglia o con gli amici è così bello esser felici Progetto Nidoteca Il progetto intende avvicinare i bambini dell’asilo nido al libro, alla lettura, all’utilizzo della Biblioteca, in modo che vivano quest’ultima come luogo di piacere del leggere e del conoscere e dello stare insieme, in un’età in cui si è ancora lontani dalle pretese scolastiche. Per cui si cercherà di offrire ai bambini e alle bambine stimolanti occasioni di promozione emotiva della lettura. Il progetto è incentrato sulla concreta collaborazione tra i due Enti proponenti: Asilo Nido e la Biblioteca uniti dalla convinzione che leggere a un bambino vuol dire saper trasmettere non solo una storia, un racconto, una filastrocca, ma anche il proprio modo di essere e di sentire. Obiettivi specifici: - avvicinare i bambini e le bambine al libro, alla lettura, all’utilizzo della Biblioteca; - far vivere la biblioteca come luogo del piacere di leggere, del conoscere e dello stare insieme; - diffondere la pratica della lettura ad alta voce fin dal primo anno di vita. - offrire ai bambini e alle bambine stimolanti occasioni di promozione emotiva della lettura; - stimolare la diffusione della lettura ad alta voce in famiglia; il coinvolgimento dei bambini sarà un modo per sensibilizzare anche le famiglie verso il ruolo pedagogico fondamentale che la lettura ricopre per la crescita e l’educazione di ogni persona, a ogni età. - Sensibilizzare le famiglie e renderle referenti importanti per la promozione emotiva della lettura. Per il progetto Nidoteca ad accompagnarci ci sarà l’amico Marcellino con le sue palette delle emozioni, compagno di viaggio dei bimbi del nido per l’anno scolastico 2015-2016. Marcellino presenterà ai bimbi per l’occasione “il Signor Bibliotecario” un personaggio particolare che vive in una casa fatta di libri “la Biblioteca”. A Marcellino piace tantissimo andare in biblioteca, perché ogni volta che apre un libro vive una straordinaria avventura, a volte un po’ paurosa, a volte un po’ triste oppure straordinariamente divertente, insomma ogni volta che va a trovare il suo amico bibliotecario vive emozionanti avventure. Marcellino inviterà il Signor Bibliotecario al nido e gli chiederà di portare con sé un libro che ha visto sull’ultimo ripiano in alto di uno scaffale in biblioteca, un libro che racconta la storia di un bimbo di nome Roberto….. (storia che verrà elaborata insieme al gruppo lettura), ma per magia appena il Signor Bibliotecario aprirà il libro i personaggi usciranno dalla storia (drammatizzazione dell’équipe educativa tramite burattini) e anche lui si siederà in mezzo ai bimbi del nido ad ascoltare e guardare che cosa succede….. Prima di salutarci il nostro amico Bibliotecario consegnerà ad ogni bambino un biglietto magico tutto rosso e inviterà i bimbi a presentarlo quando verranno a trovarlo in biblioteca. Infatti i nostri piccoli lettori in erba andranno successivamente insieme a Marcellino, che già conosce la strada, in biblioteca. Ad aspettare i bimbi ci sarà il Signor Bibliotecario che gli chiederà di mostrare il biglietto magico rosso, lascia passare per la biblioteca e solo dopo gli condurrà nella sua casa, in cui mostrerà libri di animali, di macchine, di fiori….. inseguito porterà i piccoli in un mondo magico (stanza polivalente), lì riaprirà il librò del bimbo Roberto, ma questa volta………………………… dalle pagine usciranno dei personaggi veri che drammatizzeranno la storia . Progetto: Pannocchia e il gioco ecologico La magia di credere che uniti si può fare qualcosa di più. Prosegue anche quest’anno il progetto ecologico/solidale “Pannocchia e il gioco ecologico” dove rispetto, cura, sensibilizzazione verso gli altri, attivazione di risorse personali, rispetto verso ciò che ci circonda, interazione creativa con le famiglie diventano parole chiave. Siamo tutti piccoli ingranaggi di un grande meccanismo che cerca di migliorare il mondo: ciascuno, con le proprie forze può dare un contributo di solidarietà. Il nostro amico Folletto Pannocchia quest’anno avrà come “aiutante speciale” il nostro amico Marcellino che farà giocare i bambini con le sue palette delle emozioni. Il nido attiverà una giornata a favore dei bimbi dell’ospedale Regina Margherita e in quell’occasione bimbi, personale educativo, famiglie trascorreranno del “tempo creativo” insieme condividendo il pensiero che è dall’insieme delle sinergie che nascono le reti e con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo nido e i piccoli del Regina Margherita . ….Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate;…….” Tratto da LETTERA A UNA BAMBINA CHE STA PER NASCERE (Paolo Crepet) Equipe di lavoro Sezione Lattanti (Banzi- Collodi) Grego Flavia, Macrì Valentina, Mafrica Paola, Massa Laura. Sezione Collodi Grandi Cossu Viviana, Mozzato Flora, Napolitano Rosella Coordinatrice Progetto Educativo Dott.ssa Loriana Pareschi Responsabile del Servizio Sig.ra Nicoletta Bucci