Programmazione educativo didattica sezione unica

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Programmazione educativo didattica sezione unica
Comune di Rovigo
Sezione Istruzione
Nido Integrato alla Scuola dell'Infanzia Sant'Antonio
Mister Happiness racconta…
I DIRITI NATURALI DEI BAMBINI
ANNO EDUCATIVO 2015/2016
Educatrici:
•
Claudia Pavan
•
Erica Prudenziato
Mister Happiness racconta…
I diritti naturali dei bambini
Il Nido Integrato ospita 12 bambini di età compresa tra i 18 e i 36 mesi. Quest’anno,
a partire dal 16 settembre, sono stati ambientati 11 bambini e un bambino era già
frequentante dall’anno scorso.
I bambini in ambientamento sono stati divisi in 2 gruppi e, a distanza di cinque
giorni, hanno pranzato tutti insieme, senza genitori, nella mensa del Nido.
Entro la fine del mese di settembre, sette bambini su otto, frequentanti a tempo pieno,
hanno cominciato a dormire al Nido.
I piccoli avventurieri di quest’anno hanno due diverse fasce di età:
- medi: Maria, Anna, Gregorio;
- grandi: Cristian B. , Maddalena, Giulia, Cristian T. , Valerio, Giada, Nicola, Deivis,
Rejoice.
Il gruppo si è rafforzato e consolidato durante il mese di ottobre e le Educatrici, Erica
e Claudia, sono riuscite ad individuare un progetto che possa meglio soddisfare i loro
bisogni, interessi, curiosità e soprattutto la loro crescita.
Il progetto di quest’anno nasce da due piccole semplici domande:
Cosa ci piaceva fare da piccoli?
Dove giocavamo?
Partendo da queste domande e cercando di darci delle risposte, abbiamo sviluppato
l’idea di dar valore e significato ai “Diritti naturali dei bambini” (V. Gianfranco
Zavalloni).
E' stato creato un personaggio di pezza, di nazionalità misteriosa, dal colorito
olivastro, un uomo che porta con sé una valigia.
La valigia di quest’uomo contiene degli oggetti speciali, che servono a far nascere il
sorriso ai bambini e a proporre delle esperienze che possono dar loro felicità. E’ per
questo motivo che il suo nome è: MISTER HAPPINESS.
A seconda di ciò che estrae dalla valigia, presenta ai bambini il da farsi e il loro
diritto al poterlo fare.
Mister Happiness cambierà inoltre abbigliamento a seconda della stagione, per far
conoscere ai bambini le differenze climatiche.
Ecco quindi, di seguito elencati, i diritti collegati a quello che i bambini faranno
grazie a Mister Happiness.
DIRITTO ALL’OZIO
E’ il momento di un tempo autogestito dai bambini, il giocare da soli. Serve un
tempo in cui essere soli e imparare a “vivere il sistema delle regole”, cercando di
gestire piccoli conflitti, senza la presenza eccessiva degli adulti. Solo cosi si ha la
possibilità di diventare adulti sani.
“Far apprendere ogni compito a piccoli passi non vuol dire impegnare il bambino
in una serie di attività frammentarie e incomprensibili. Bisogna che ci sia sempre
molto gioco, molta fantasia, molto significato” (L. Coduri)
Cosa si fa?
- gioco libero:
i bambini hanno a disposizione le differenti stanze del Nido e hanno la possibilità di
scegliere il gioco che più li attrae. Hanno la possibilità di scegliere e di creare
alleanze e relazioni con gli amici senza un tempo strutturato e controllato dall’adulto.
Quando?
Due volte alla settimana
Obiettivi:
- favorire relazioni ed alleanze spontanee nel gruppo;
- favorire l‘interesse del singolo bambino.
DIRITTO A SPORCARSI
E’ il momento della gioia del pastrocchiare senza sentire la frase “non ti sporcare”.
Si tratta di laboratori di tipo grafico- pittorico che prevedono l’esplorazione del
colore, del tratto, del movimento e della forza nel segno che viene lasciato usando
diversi materiali. Il bambino viene accompagnato nella scoperta delle sensazioni ed
emozioni che suscita l’uso di tempere, pastelli, carta colorata bagnata con acqua e
anche di materiali che solitamente sono utilizzati nella cucina dell’ambiente
domestico.
“ Una buona scuola è quella dove un bambino entra pulito e torna a casa sporco:
vuol dire che ha giocato, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, si è divertito.
E’ entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri” (P. Crepet)
Cosa si fa?
- gioco con tempere: su fogli singoli o cartelloni di gruppo posti a tavolino,
appesi al muro o sul pavimento. I bambini entrano in contatto con il colore
versato su un piattino direttamente con le mani o con l’utilizzo di pennelli o
stampini;
- gioco con i colori: su fogli singoli o cartelloni di gruppo i bambini si
esprimono attraverso il segno lasciato dal colore a cera, a matita e a pennarello;
- gioco con farina, orzo, caffè, terra: i bambini si dispongono attorno ad un
tavolo e toccano diversi materiali versati dalle Educatrici in scatole di plastica
rettangolari. Ogni bambino ha la sua scatola e agisce sui materiali direttamente
con le mani; in altri casi vengono a lui forniti contenitori di diverse forme e
dimensioni;
- gioco dei travasi: i bambini si dispongono attorno a bacinelle riempite di acqua
o nel lavandino del loro bagnetto anch’esso pieno d’acqua. Vengono dati loro
dei contenitori di diverse dimensioni e forme nei quali poter sperimentare lo
scorrere del liquido o anche semplicemente immergere le mani e sentire il
piacere dell’acqua che scivola sulla pelle e fra le dita.
Quando?
Una volta alla settimana
Obiettivi:
- accettare di sporcarsi o bagnarsi;
- superare tensioni o forme di rifiuto;
- favorire prime esperienze di rappresentazione ed espressione.
DIRITTO ALL’USO DELLE MANI
Al Nido è molto importante favorire lo sviluppo delle abilità manuali, cosa che
raramente avviene al giorno d’oggi poiché i bambini utilizzano per lo più giocattoli di
plastica acquistati, materiali “usa e getta” già pronti.
Le mani sono uno strumento fondamentale per il bambino, per entrare nel mondo,
esplorarlo e raccontarlo. Le mani possono parlare, comunicare, esprimere,
manifestare pensieri, emozioni ma anche costruire cose inventate. Le mani servono
per familiarizzare con la dimensione spaziale, per imparare a conoscere la propria
forza e per percepirsi capaci di plasmare da sé il mondo.
“Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti, ma solo cercato di metterli nelle
condizioni migliori per imparare” (Albert Einstain)
Cosa si fa?
- manipolazione della pasta di sale: a tavolino, le Educatrici impastano assieme
ai bambini farina, acqua e sale. Ad ogni bambino viene data una parte
dell’impasto che potranno manipolare direttamente con le mani o lavorarla con
l'ausilio di piccoli strumenti come stampini, rulli, coltellini di plastica ecc.)
- incastri di legno: sono esperienze ludiche che favoriscono la logica; si
svolgono a tavolino. Vengono consegnate ai bambini delle tavole in legno che
contengono sagome che si sollevano. La sagoma dell’oggetto va riposizionato
nel posto giusto. Attraverso questo gioco il bambino impegna le sue abilità
cognitive nel discriminare la forma degli oggetti, in questo caso la forma degli
incastri.
- gioco euristico: si tratta di assemblare materiali di uso comune come rotoli di
cartone, corde, contenitori in plastica, tappi di sughero, mestoli di legno e
trasformarli in gioco a seconda della fantasia di ognuno.
Quando?
Una volta a settimana
Obiettivi
- agire con la propria forza sui materiali;
- imparare a riconoscere le caratteristiche di materiali differenti (peso, forma,
duttilità);
- sviluppare la logica.
Inoltre saranno incentivate:
- la cura delle bambole che sono a disposizione in una stanza del Nido. I
bambini hanno a disposizione spugne, barattoli di creme e detergenti per la
cura del corpo delle bambole, oggetti vari per la cura dei loro capelli (phon,
bigodini, spazzola, piastra, ecc.) e diverso abbigliamento per vestirle, svestirle,
pannoloni per cambiarle, bavagli, asciugamani e coperte per coprirle.
- La cura di sé e del proprio corpo, Il fare da soli.
Quando?
Quotidianamente.
Obiettivi
- promuovere l’autonomia per quanto riguarda la cura di sé stessi;
- sviluppare il “prendersi cura di” e quindi favorire il mutuo aiuto e la relazione
positiva con i pari;
- migliorare la motricità fine.
DIRITTO AL DIALOGO
È il momento del poter prendere la parola, cosa difficile in una società che ha reso
spesso i bambini spettatori passivi di forme di comunicazione che avvengono
attraverso le diverse fonti di informazione. Noi invece vogliamo che i nostri bambini
imparino ad ascoltare ma anche a parlare in modo fluente, dialoghino con noi e con i
loro compagni, chiedano ed abbiano risposte. Inoltre in questa particolare fase
evolutiva è importante incoraggiare i bambini a potenziare le loro capacità imitative e
non verbali. Particolare significato assume quindi l’esperienza teatrale, un momento
magico in cui i bambini impersonano personaggi immaginari, si travestono,
immaginano situazioni ed avventure.
Traduciamo la fantasia in parole e i sogni in immagini perché tutto diventi gioco,
pensiero ed esperienza.
Anche la fiaba raccontata ad alta voce, drammatizzata con i bambini mette in moto le
emozioni, ne attiva il riconoscimento e la loro verbalizzazione (mi fa paura, mi fa
sorridere, sono arrabbiato, sono felice, ecc.).
Utilizziamo inoltre la musica, i suoni, i rumori che hanno sui bambini un impatto
emotivo forte per comunicare attraverso un linguaggio ancora diverso ma davvero
universale. Si guideranno i bambini affinché imparino a riconoscere e a discriminare i
suoni e i rumori; si cercherà di abituarli ad ascoltare la musica in silenzio e ad
apprezzarne il ritmo e l'armonia.
Cosa si fa?
- racconto di fiabe: viene creato nell’atrio del Nido un angolo morbido fatto di
cuscini e materassi dove i bambini si possono stendere e assumere la posizione
che più li rilassa ed ascoltare i racconti delle Educatrici o la lettura ad alta
voce di una storia, accompagnata dalle immagini del libro;
- spettacolo di burattini: ai bambini viene fornito un “biglietto” per l’ingresso a
teatro (una stanza del Nido viene preparata e allestita con delle seggiole,
panche e divanetti come fosse un piccolo teatro). I bambini si siedono
scegliendo un posto e le Educatrici drammatizzano storie animando dei
personaggi creati con i mestoli di legno.
- gioco del travestimento: avviene in una stanza del Nido e vengono messi a
disposizione dei bambini degli scatoloni che contengono diversi capi di
abbigliamento. A loro la scelta di cosa indossare. Successivamente viene fatta
una sorta di sfilata dove ognuno riceve gli applausi del “pubblico”.
- ascolto di canzoni mimate dalle Educatrici: avviene soprattutto durante la
merenda del mattino (ogni giorno) e consiste nel cantare ai bambini e con i
bambini delle canzoni che sono rappresentate graficamente su dei piccoli
libretti che accompagnano questa esperienza. Il rinforzo che viene dato ogni
giorno a questo apprendimento, fa si che i bambini imparino velocemente:
ritmo, parole, gesti.
Quando?
Una volta a settimana
Obiettivi:
-
esprimere con parole le sensazioni provate per arricchire il linguaggio;
comprendere e ricordare personaggi e sequenze principali di brevi storie;
riconoscere, nominare, esprimere emozioni;
imitare espressioni.
DIRITTO AL SELVAGGIO
È il momento dei luoghi naturali, non di parchi o di giochi organizzati. I bambini
devono avere la possibilità di entrare in contatto con gli elementi della natura,
toccarli, viverli, scoprirli e nascondersi dietro gli alberi, creare tane.
La curiosità verso il mondo esterno e verso gli elementi della natura è uno dei tratti
distintivi del bambino così come il bisogno di toccare, guardare, assaggiare ed
esplorare con tutto il corpo. Tutto ciò è per i bambini fondamentale per la loro
crescita. Essi a contatto con la natura trovano risposte alla loro curiosità,
rilassamento, apprendono mille informazioni incontrando il mondo grande e
l'infinitamente piccolo.
“Un gioco non è mai solo un gioco. Giocare significa allenare la mente”
(Stephen Littleword)
Cosa si fa?
All'esterno:
- uscita in giardino: i bambini in autonomia prendono dal loro armadio in atrio il
necessario per uscire. Un po’ da soli e un po’ aiutati dalle Educatrici vengono
preparati all’uscita. Individuano i loro stivaletti di gomma e provano ad
infilarli. Poi le Educatrici aprono le porte e i bambini escono pronti al
divertimento, alle corse e al libero gioco all’esterno;
- uscita a cavallo dei tricicli: i bambini preparati ad uscire, portano fuori i
tricicli. Quando rientrano dopo aver giocato, li riportano nel “parcheggio” dei
tricicli vicino alla porta del Nido prima di rientrare;
- raccolta di elementi della natura: i bambini in giardino esplorano l'ambiente
intorno con l'attrezzatura del caso: secchiello e paletta; essi sono lasciati liberi
di scovare elementi naturali come pigne, foglie, ramoscelli, sassi, fiori.
Talvolta scoprono la presenza di piccoli animali come coccinelle, farfalle,
formiche e lombrichi che sono da osservare con attenzione per vedere come si
muovono, cosa fanno.
- pic-nic in giardino: vengono sistemati dei grandi teli sul prato e i bambini si
siedono comodamente su di essi. Le Educatrici distribuiscono la merenda della
mattina (frutta e pane); si chiacchiera ascoltando i rumori e i suoni che ci
circondano e si cantano canzoni tutti assieme.
All’interno:
- creare tane con scatoloni: in una stanza del Nido vengono messi a disposizione
dei bambini degli scatoloni di diverse dimensioni e colore. I bambini sono
liberi di entrare ed uscire da essi, chiudersi dentro, nascondersi, salirci sopra, e
fantasticare con essi come fossero mezzi di trasporto piuttosto che casette o
tamburi sui quali far rumore battendoci le mani;
- gioco con carte dell’uovo di Pasqua: in una stanza del nido sono messe a
disposizione dei bambini delle carte delle uova di pasqua dalle molteplici
fantasie. I bambini scelgono il loro utilizzo come per esempio crearsi un
mantello e fingere di essere un re o una regina, pensare di volare come una
farfalla muovendo le ali durante una corsa, stendersi sopra la carta colorata,
coprirsi con essa, ballare. Tutte queste esperienze liberano la fantasia,
incrementano il ritmo durante i movimenti della danza, favoriscono il
coordinamento spaziale, l' espressione corporea, l' affinamento dei sensi,
creano lo stupore di scoprire nuove affascinati abilità.
- utilizzo di maracas e movimento a corpo libero: avviene all’interno di una
stanza e ad ogni bambino viene data una maracas. Il bambino può essere
lasciato libero di esprimersi scuotendola liberamente o accompagnato dal
“Direttore d'Orchestra” (l'Educatrice) ad eseguire una precisa sequenza ritmica.
-
- creare nascondigli con tende: avviene in una stanza del Nido dove vengono
fissate delle tende e i bambini sperimentando il gioco del “cu cu”, dell’esserci e
del scomparire, del nascondersi e far prendere “paura”.
Quando?
Una volta alla settimana
Obiettivi:
-
creare situazione che favoriscano l'esperienza motoria;
prendere confidenza con gli elementi della natura;
stimolare la curiosità verso il mondo esterno;
favorire la libera espressione.
DIRITTO ALLE SFUMATURE
È il momento della meraviglia che prende i bambini quando vedono il sole, la
pioggia, i nuvoloni che rendono il cielo buio, il candore della neve. È il momento di
uscire e toccare con le mani mani e ammirare con gli occhi come cambiano i colori
della natura, come cambia l'aria, come cambiano gli odori e i profumi a seconda degli
eventi naturali.
È anche il momento delle sfumature che ci differenziano gli uni dagli altri ma che al
Nido si valorizzano proprio perché rendono ciascuno unico. Si può essere biondo o
moro, maschio o femmina, di pelle diversa ma i bambini sono sempre bambini ed è
questo che li rende diversi ma sempre uguali.
“La ricerca della vicinanza e del contatto con un altro essere umano, costituisce
una predisposizione innata dell’individuo che, insopprimibile nella prima infanzia,
continua ad emergere pur con modalità diverse in tutto l’arco della vita”
(John Bowlby)
Cosa si fa?
- uscire a toccare la pioggia, saltare in una pozzanghera: i bambini con addosso
gli stivaletti di gomma escono con le Educatrici e sotto la tettoia del Nido
stanno ad osservare la pioggia, a toccarla con una manina, ne ascoltano il
rumore, ne annusano l’odore sull’asfalto; a turno passeggiano sotto un
ombrello con un' Educatrice per sentirla cadere sopra la propria testa,
attendono il boato del tuono;
- ammirare la luce e l’ombra create dal sole e dalle nuvole: le Educatrici
richiamano i bambini nell’atrio del Nido che è il luogo più ricco di vetrate alla
loro altezza e li invitano ad osservare il buio creato dalle nuvole o i spiragli di
luce creati dal sole.
- toccare la neve: i bambini e le Educatrici (ben vestiti e con gli stivaletti
addosso) escono a toccare e a modellare la neve.
- scaldarsi al sole: i bambini escono all’esterno e si godono il calore che
sprigiona il sole al di fuori delle zone di ombra e vicino alle vetrate quando si è
all'interno del Nido.
Quando?
Ogni volta che possiamo farlo con ogni tempo.
Obiettivi:
- favorire rapporti di amicizia e l’aiuto reciproco;
- rilevare gli elementi delle stagioni le sue caratteristiche;
- cogliere le trasformazioni della natura e la successione degli eventi atmosferici.
Attraverso questo diritto sono inoltre incentivati:
- la relazione con l’altro: intesa come relazione spontanea;
- l’aiuto dell’altro e il fare assieme.
DIRITTO AD UN BUON INIZIO
È il momento dello stare assieme in modo conviviale, di mangiare sano e di bere
acqua pulita. È il momento per educare ad una buona e sana alimentazione.
Cosa si fa?
- giochi con frutta e verdura per un approccio leggero anche al cibo poco
appetitoso: a tavolino, le Educatrici mostrano ai bambini ortaggi, verdura o
frutta a seconda della necessità. Ne raccontano le caratteristiche e propongono
giochi di cucina come: fare una spremuta d’arancia e poi assaggiarne il succo,
premere fra le mani chicchi dell’uva e poi succhiarsi le dita, usare una patata
come stampino per creare cerchi su un foglio.
- giocare al far da mangiare e apparecchiare la tavola in sezione: le Educatrici
invitano i bambini in una stanza del Nido dove in un angolo son disposti dei
tavolini e delle cucine in plastica. I bambini hanno a disposizione tovaglia,
tovaglioli, stoviglie varie e cibo finto; insieme preparano in modo simbolico il
momento del pranzo. Talvolta siedono le bambole a tavola e i bambini sono
chiamati a preparare e servire loro del cibo, oppure a tavolino si siedono alcuni
bambini e le stesse Educatrici, altri chiedono cosa vogliono mangiare e in
questo gioco di finzione, lo preparano per loro.
Quando?
Una volta ogni due settimane
Quotidianamente:
- giocare al “fare il cameriere” e servire gli amici a tavola in mensa durante il
pranzo: in mensa, ogni giorno, un' Educatrice chiede ai bambini chi ha voglia
di servire gli amici. I bambini che hanno voglia di “fare il cameriere” prendono
in mano una serie di piatti dati dall’Educatrice (in plastica dura) piuttosto che
dei cucchiai o bicchieri e li distribuiscono ai compagni seduti. In questo modo
si abbassa il senso di costrizione dello star seduti a tavola per “lunghi tempi“ e
il bambino si sente utile.
- assaggiare il cibo della varietà proposta e consumarlo in compagnia: in mensa
le Educatrici incoraggiano i bambini ad essere “coraggiosi” nell’assaggiare
anche le pietanze che solo con gli occhi il bambino rifiuta.
Obiettivi
- invogliare il bambino all’assaggio di cibi differenti e meno appetitosi;
- promuovere la relazione, l’aiuto, la gentilezza.
DIRITTO AL SILENZIO
È il momento di riposare le orecchie. Basta rumore. È tempo di relax e di ascoltare
suoni unici come il cinguettio degli uccelli, lo scorrere dell’acqua, il soffio del vento.
È l’educazione ad un ascolto silenzioso dove non c'è posto per chiasso e frenesia.
Cosa si fa?
- gioco con le creme e massaggi rilassanti: in una stanza del Nido viene ricreato
un ambiente rilassante oscurando le finestre con delle tende e predisponendo a
terra materassi e cuscini. Le Educatrici invitano alcuni bambini a stendersi e
togliersi i calzini e altri a ricevere della crema nelle mani. Ogni bambini con la
crema in mano sceglie un amico da massaggiare e poi viceversa. Altre volte
tutti i bambini ricevono della crema e l’Educatrice mostra su se stessa come
spalmarla sui piedi, sulle gambe, braccia, mani e viso. Infine avviene anche che
è la stessa Educatrice che invita i bambini a togliersi i calzini e massaggia i
loro piedini.
- Ascoltare in silenzio i rumori provenienti dall’esterno: l’Educatrice invita i
bambini a raggrupparsi vicino alle finestre e dopo aver chiesto di fare silenzio
le apre un pochino. I bambini devono far attenzione e commentare dei rumori
quando li sentono ( clacson di un auto, cinguettio di un uccellino, una moto che
passa, la pioggia che cade, le campane che suonano, ecc.)
- ascolto di musica “newage” con suoni e rumori della natura: in una stanza del
Nido vengono predisposti dei materassi sui quali i bambini si possono stendere
comodi. L’Educatrice chiede loro di far silenzio e aziona un cd nel quale si
sentono particolari suoni come lo scrosciare dell’acqua, una mucca al pascolo,
le onde del mare, ecc. e viene chiesto ai bambini di riconoscere tali suoni.
- il gioco di stare tutti ad ascoltare finché un bambino sta parlando:
quotidianamente l’Educatrice invita i bambini presenti a fare attenzione e
ascoltare quando un compagno sta dicendo qualche cosa dando importanza a
colui che sta parlando ed educando il gruppo all’ascolto dell’altro.
Quando?
Una volta ogni due settimane.
Obiettivi:
- favorire l’espressione di emozioni e stati d’animo;
- imparare ad ascoltare;
- imparare a fare silenzio.
DIRITTO AGLI ODORI
È il momento di percepire i profumi dalla natura, di affinare i sensi, di lasciarsi
avvolgere dai profumi e dagli dori che ci accompagnano lungo tutta l’esistenza.
Attraverso l’olfatto i bambini imparano a discriminare, possono rievocare situazione,
rivedere ambienti, stimolare la memoria e scoprire emozioni.
Cosa si fa?
- gioco con sacchetti contenenti diversi materiali che sprigionano diversi
profumi: l’Educatrice predispone all’interno di sacchettini di uguale forma e
colore differenti fragranze (cannella, pepe, caffè, lavanda, ecc.) e invita a turno
i bambini ad annusarli e discriminare i contenuti.
- uscire in giardino e annusare l’erba tagliata, piuttosto che l’odore dell’asfalto
dopo la pioggia, sentire l'odore dell'aria dopo il temporale, sentire che la neve
non ha odore.
Quando?
Una volta ogni due settimane
Obiettivi
- ampliare l’universo percettivo;
- utilizzare i cinque sensi;
- discriminare gli odori: intenso, acre, dolce; profuma o puzza?
Progetto Continuità
Di cosa si tratta?
Le Educatrici del Nido assieme ad una Docente, referente per la Continuità della
Scuola dell’Infanzia si accordano per la progettazione di esperienze da far vivere
assieme ai bambini dei due ordini educativo e scolastico.
Chi partecipa?
I bambini grandi del Nido che sono nove e che a settembre passeranno alla Scuola
dell’Infanzia.
I bambini piccoli che sono otto, di un raggruppamento(disco rosso) della Scuola
dell’Infanzia.
Perché?
L’obiettivo è di far vivere ai bambini momenti di socializzazione ed avere un primo
contatto con gli spazi della Scuola dell'Infanzia al fine di rendere familiare questa
nuova realtà e agevolare quindi l'ambientamento al momento del passaggio dal Nido
alla Scuola dei bambini grandi. Attraverso queste esperienze comuni, i bambini
inoltre imparano a conoscersi e a vivere assieme dei momenti importanti come la
merenda e il gioco; supportanti dalle Educatrici e dalle Insegnanti imparano ad
aiutarsi, a collaborare.
Dove?
Gli incontri avverranno all’interno della spazio classe “disco rosso” della Scuola
dell’Infanzia e per esperienze che richiedono spazi maggiori, il salone centrale della
medesima Scuola che rappresenta l'anello di congiunzione per i bambini. Alcune
esperienze saranno condotte in giardino.
Quando?
Gli incontri sono sette, da gennaio a maggio. Ogni incontro dura circa un 'ora (dalle
9.30 alle 10.30 con possibilità di variazione d'orario se necessario) durante la quale i
bambini vivono la merenda assieme (frutta e pane) e un momento di gioco progettato.
Il Carnevale rappresenta uno dei momenti di festa assieme e soprattutto di
condivisione di una situazione ludica che rimarrà impressa nei bambini per la sua
forte valenza simbolica.
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DEL NIDO
Settembre
Riunione di presentazione del servizio
Settembre
Colloqui di pre ambientamento
novembre
Colloqui post ambientamento
dicembre
Festa di Natale
marzo
Laboratorio con genitori
maggio
Colloqui di fine anno
giugno
Festa finale
DOCUMENTARE L'ATTIVITÀ EDUCATIVA
- Le educatrici durante le fasi di ambientamento dei bambini compilano le
schede osservative che hanno lo scopo di evidenziare l'efficacia delle azioni e il
processo di adattamento dei bambini alla nuova situazione in relazione alle
modalità di distacco dalla figura parentale per stabilire la relazione d'affetto
con gli Educatori;
- le Educatrici durante l’anno educativo compilano per ogni bambino le schede
osservative legate alle diverse aree di sviluppo (motoria, linguistica, emotiva,
cognitiva, delle autonomie di base, ecc.) con lo scopo di comprendere se gli
interventi programmati determinano i risultati previsti o se necessitano
correttivi in una o più aree;
- le Educatrici a fine anno forniscono alle famiglie il “Diario di bordo” che
costituisce il documento comprensivo delle informazioni legate al percorso di
crescita dei bambini durante la permanenza al Nido. La famiglia potrà
consegnare questo documento alle Insegnanti della Scuola dell'Infanzia al fine
di favorire la conoscenza del bambino stesso;
- a conclusione dell’anno sarà consegnato ad ogni famiglia un album che
raccoglie foto, narrazioni, frammenti di quanto i bambini hanno creato durante
le loro esperienze (disegni, collage, elementi naturali significativi) quali tasselli
del loro vissuto emotivo e cognitivo;
- all'ingresso del Nido ogni genitore può sfogliare un quaderno che documenta
l'attività predominante di ogni giornata con foto e racconti di momenti salienti
delle esperienze vissute dai bambini; può vedere uno schema fatto di nuvolette
colorate che mostra per ogni giorno della settimana quali saranno “i diritti” che
i bambini sperimenteranno con Mister Happiness; potranno vedere i cartelloni
con le foto che fermano e documentano le emozioni dei bambini; potranno
visionare la scheda giornaliera sulle attività di routine (pappa, cacca,
occorrente da portare, ecc.) e le comunicazioni di servizio utili;
- le Educatrici comunicano giornalmente con i genitori in merito all'andamento
della giornata e sono disponibili, previa richiesta di appuntamento, ad
effettuare specifici colloqui ai quali possono essere presenti a seconda del tema
da trattare, la pedagogista della Cooperativa, la pedagogista del Comune di
Rovigo e entrambe.
Rovigo 25 novembre 2015
Visto e sottoscritto: