Liceo Giorgione

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Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
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IN FUTURA PROSPECTUM INTENDE
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Giorgione
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Comunicato n. 475 del 28 febbraio 2015
Internet 
Agli Studenti
Ai Docenti
Al Personale ATA
del Liceo Giorgione
OGGETTO: “Vogliamo anche le rose” film di Alina Marazzi
Si comunica che per l’8 marzo la Biblioteca del Liceo organizza venerdì 6 marzo alle ore 14.00
in aula magna la proiezione del film-documentario “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi.
Il film analizza la nascita e gli sviluppi del movimento femminista nell’Italia degli anni ’70 e può
presentare interessanti spunti per ulteriori approfondimenti e discussioni in classe.
La responsabile della Biblioteca
Prof.ssa Emanuela Negro
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Giuseppe Ceccon
Si allega scheda del film.
SI CHIEDE DI LEGGERE IL COMUNICATO IN CLASSE
Scheda film
Vogliamo anche le rose è un film documentario del 2007 scritto e diretto da Alina Marazzi. (durata 85m)
Il film analizza la nascita e gli sviluppi del movimento femminista nell'Italia degli anni '70, attraverso i diari
e le vicende intime di tre donne cresciute in ambienti sociali e culturali diversi fra loro. La narrazione,
realizzata attraverso tre voci narranti che rappresentano le scrittrici dei diari, è inframezzata da riprese e
interviste che mostrano lo sviluppo di una nuova coscienza in quegli anni: i cortei, il dibattito sull'aborto, il
divorzio, i rapporti di coppia, il lavoro della donna, la sessualità femminile vissuta in maniera totalmente
nuova, le riunioni femministe. La pellicola mette anche in risalto come il modello stesso della donna sia
cambiato nel corso degli anni.
Anita è una ragazza proveniente da una buona famiglia che, con l'arrivo dell'adolescenza, tenta di scoprire
l'amore e i rapporti con l'altro sesso, rimanendo però confusa e destabilizzata. Il sesso, e l'idea stessa di
essere toccata da un ragazzo, la spaventano al punto da convincerla a rivolgersi a dei medici che sembrano
incapaci di risolvere la sua innata repressione.
Teresa viene dal Sud, e a soli vent'anni rimane incinta del suo fidanzato: all'improvviso le discussioni
sull'aborto con le "compagne" non sono più qualcosa di lontano dalla sua vita, ma qualcosa che la riguarda
intimamente, profondamente e che modificherà per sempre le sue idee sul sesso.
Infine, Valentina è una donna matura, impegnata nel movimento femminista: si interroga soprattutto sul
rapporto delle femministe con le altre donne, con altre visioni del mondo al femminile.
Queste tre vicende differenti sono lo spunto per raccontare un cambiamento radicale che investe tutta la
società: la famiglia tradizionale in cui la moglie è al servizio del marito, la struttura fondata sulla patria
potestà, con le sue considerazioni distorte sull'adulterio e il delitto d’onore, la liberazione sessuale e il suo
significato reale, la contraccezione e il rapporto con la religione, i pregiudizi e i condizionamenti della
società riguardo al matrimonio. Il film si conclude con una breve cronologia delle trasformazioni sociali
avvenute alla fine del Novecento.
Alina Marazzi
Regista di reportage e documentari televisivi a carattere sociale, ha lavorato come aiuto regista per il cinema
e ha collaborato con lo Studio Azzurro su progetti cinematografici e installazioni. Tra le diverse attività che
ha intrapreso, ha tenuto laboratori audiovisivi all'interno del carcere di San Vittore a Milano e per due anni
ha lavorato all'interno del progetto Fabrica sotto la direzione artistica di Godfrey Reggio.
Tra le sue altre attività troviamo anche quella di docente, dal 2002, presso diverse Accademie e Università
italiane e straniere.Si è inoltre occupata di coordinamento riprese e montaggio per la video installazione
“Less aesthetics, more ethic” (giugno 2000) di STUDIO AZZURRO.Si è segnalata all'attenzione della
critica e del pubblico internazionale con il suo primo film documentario Un'ora sola ti vorrei (2002, 55'),
ritratto della madre scomparsa prematuramente, di cui è ricostruita l'esistenza attraverso un montaggio dei
filmati di famiglia girati nell'arco di un cinquantennio dal nonno paterno Ulrico Hoepli e le stesse parole
della donna, arrivate tra le mani della figlia sotto forma di diario. Presentato a Locarno in Concorso video, il
film riceve la menzione speciale della Giuria, e in seguito il premio per il miglior documentario al Festival di
Torino. A seguire, è del 2005, Per sempre (52'), film documentario su alcune comunità monastiche
femminili italiane. Nel 2007 dirige Vogliamo anche le rose (85'), documentario poetico su quindici anni di
lotte per l'emancipazione sociale della donna che intreccia il piano privato con la storia collettiva attraverso
l'uso di filmati di repertorio e frammenti di diari.Nel 2012 esce nelle sale Tutto parla di te (83'), film
lungometraggio sul tema dell’ambivalenza materna, film di finzione intrecciato con altri linguaggi artistici,
danza, animazione, fotografia d’autore, filmati d’archivio, interpretato da Charlotte Rampling e Elena
Radonicich. Premio Tao Due Camera d’Oro come miglior regista emergente al Festival di Roma 2012. Nel
2014 realizza Confini, cortometraggio con filmati d’archivio della Grande Guerra e versi poetici di
Mariangela Gualtieri.