Pronto Soccorso - Azienda Usl 4 di Prato

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Pronto Soccorso - Azienda Usl 4 di Prato
Periodico bimestrale di informazione - Azienda USL 4 Prato anno 2012 n. 10 - Maggio/Giugno - Registrazione Tribunale Prato n. 140 del 10/3/1989
Pronto Soccorso
promosso a pieni voti
ora sono passati dal 51% all’88%.”
I codici verdi per i quali non è stato
disposto il ricovero hanno compiuto l’iter entro le quattro ore di permanenza in pronto soccorso (la
percentuale nel 2010 era del 73%,
raro poter esprimere pareri nel 2011 del 90%). Risultati apprez“
positivi basati su dati ogget- zabili anche per i codici verdi che
tivi quando si analizzano i hanno avuto necessità di ricovero
numeri del pronto Soccorso, ma a (dal 94% al 98%).
Prato i risultati sono notevolmente migliorati nel
giro di un anno e mezzo osserva Sabina Nuti, direttore del laboratorio Management e Sanità della
Scuola superiore S. Anna di
Pisa, commentando le anticipazioni del Report 2011
sulle performance della sanità toscana”.
Gode di buona salute il
Pronto Soccorso di Prato
che oggi è uno dei migliori
della Toscana nonostante
nel 2011 si siano registrati
circa 85.000 accessi.
In linea con gli indirizzi della RegioRispetto all’anno precedente, il ne Toscana, l’ASL 4 ha riorganizzato
tempo medio di attesa si è ridotto e migliorato il Pronto Soccorso con
di circa tre volte, indipendente- gli obiettivi di ridurre i tempi di atmente dal codice colore registrato tesa, garantire l’appropriatezza dei
all’ingresso. Il 91% dei pazienti è ricoveri e migliorare la qualità di
stato visitato entro un’ora dall’arri- prestazione percepita dai cittadini.
vo in Pronto Soccorso.
È stato arricchito il modello dei
Esprime soddisfazione Simone Ma- Pronto Soccorso toscani con una
gazzini, direttore del pronto Soc- particolare attenzione agli aspetti
corso di Prato: “La percentuale di organizzativi e strutturali. Ma una
pazienti con codice giallo visitati particolare attenzione è stata anentro i trenta minuti nel 2010 era il che riservata agli aspetti relativi
38%, nel 2011 è salita all’81%, quelli all’ascolto e all’accoglienza attracon codice verde visitati entro una verso una serie di azioni che hanno
È
migliorato il rapporto di fiducia e
soddisfazione dei cittadini.
In particolare, gli spazi interni a disposizione sono stati utilizzati in
maniera più razionale, è stato riorganizzato tutto il lavoro in modo
da operare in linea con tutti i medici e tutti i reparti ospedalieri. I flussi interni dei pazienti sono stati gestiti in maniera più adeguata prevedendo anche percorsi
dedicati per alcuni pazienti (Pediatrico, Ostetricia e Ginecologia).
Come sarà…
Nel Nuovo Ospedale il
pronto Soccorso, al primo piano davanti all’eliporto, avrà a disposizione un superficie di 2250
metri quadrati con 12
stanze dedicate a medicazioni e visite, una emergency room (sala rossa
per l’emergenze) collegata direttamente con sala tac, radiologia, ortopedia e sala gessi. Saranno attrezzati 20 letti di Osservazione
Breve Intensiva.
Sono previsti due accessi e due
percorsi distinti per i pazienti deambulanti e per quelli che arrivano
con ambulanza. All’interno, una
sala di attesa, con attività di accoglienza, sarà riservata agli accompagnatori. Durante tutto il percorso, secondo una pratica già attiva, il
paziente avrà l’opportunità di avere
la compagnia di un proprio caro.
1
L’abitudine al fumo nei cittadini Pratesi
N
ella Provincia di Prato, sulla base dell’indagine
PASSI* (Progressi delle Aziende Sanitarie per
la Salute in Italia), nel periodo 2007-2010 hanno dichiarato di essere fumatori il 27,2 % degli intervistati, il 21,1% è risultato ex-fumatore, l’1,3% ha dichiarato di aver sospeso l’abitudine da meno di sei mesi e il
50,4% non fumatore. Nel confronto con la media regionale, la prevalenza di fumatori pratesi è analoga a
quella dei toscani (27,4%), ed in linea con quanto rilevato a livello nazionale (27,5%). L’abitudine al fumo di
sigaretta tende ancora ad essere prevalente nel sesso
maschile, anche se, negli ultimi anni, la percentuale di
fumatori tra le femmine è soltanto di
due punti inferiore
alla percentuale dei
maschi. Come in Toscana anche nella
Provincia di Prato si
registra una riduzione dell’abitudine al
fumo di sigaretta,
evidente soprattutto nei maschi nell’età
adulto-avanzata. Fumano infatti il 32,7
dei giovani adulti a
fronte del 23,6% dei
soggetti anziani.
Rispetto alle fascia
di età adolescenziale (14-19 anni), Prato
si è caratterizzata nella indagine EDIT del 2011 con una
percentuale minore di adolescenti che hanno provato
a fumare (52,0% contro il
64,8% della Regione) e per
una percentuale di fumatori
regolari molto inferiore rispetto alla media regionale
Direttore:
(14,4% contro 24,1% della
Bruno Cravedi
Toscana).
Direttore Responsabile:
La situazione è radicalmenVania Vannucchi
te cambiata rispetto a
Redazione:
quanto evidenziato nell’inLuca Bacci
dagine EDIT 2008, Prato, inMarilena Chiti
fatti risultava avere la quota
Cristina Epifani
più alta di adolescenti di
Cristina Tacconi
sesso maschile che si era diSandra Vannucci
chiarato fumatore regolare
Grafica e stampa:
(31,8% contro il 22,5% dei
Tipografia Nova - Signa
toscani)
2
Relativamente alla possibile esposizione a fumo passivo, 7 pratesi su 10 (74,3%) dichiarano di non fumare nella propria abitazione, 9 pratesi su 10 dichiarano che il
divieto di fumo viene rispettato sempre, o quasi nei
locali pubblici, mentre una percentuale inferiore afferma il rispetto in ambiente di lavoro ( 86,7%). In Toscana non fumano in ambito domestico il 72,5% degli
intervistati.
Rispetto al ruolo degli operatori sanitari nella disassuefazione al fumo di sigaretta, dall’indagine PASSI
pratese risulta che, tra coloro che si sono recati dal
medico o da un altro operatore sanitario nei 12 mesi
precedenti, l’abitudine al fumo di sigaretta è stata indagata in quasi uno su
due assistiti (45,7%)
e che il 64% dei fumatori hanno ricevuto il consiglio a
smettere di fumare
o a ridurre il numero
di sigarette fumate.
Entrambi gli indicatori sono superiori
alla media toscana e
a quella nazionale
(rispettivamente il
51,3% e il 52%) .
La prevalenza di fumatori a Prato, negli
ultimi anni ha mostrato una costante riduzione, attribuibile essenzialmente alla riduzione dell’abitudine nel sesso maschile
e in età adulto avanzata. La prevalenza di fumatori in
età giovanile è, infatti, rimasta sostanzialmente stabile
e un trend in lieve aumento si è osservato nel sesso
femminile.
L’Azienda Sanitaria Pratese, da anni impegnata nella
promozione di stili di vita corretti, ha aderito all’azione progettuale prevista nel “Piano Regionale Prevenzione” sul percorso assistenziale al fumatore con patologia fumo-correlata ed alla donna in gravidanza.
Gli interventi attivati consistono in una attività di
counseling breve effettuata dalle ostetriche al momento della consegna del libretto per la gravidanza
fisiologica. Nei casi rilevati con difficoltà di cessazione
dell’abitudine al fumo è prevista un percorso condiviso con il Centro Antifumo. Anche per i fumatori con
patologia è previsto nell’elaborazione del piano terapeutico l’invio al centro Antifumo.
MAMI 2012 Una festa per le famiglie
G
“
li operatori dell’Area materno
infantile dell’ ASL 4 e la Fondazione AMI hanno chiamato a
festeggiare tutte le donne in dolce attesa e le oltre tremila donne che hanno
partorito nell’ospedale di Prato nel
2011. È stata la seconda edizione di
MAMI, un evento realizzato con il patrocinio della Provincia di Prato, del
Comune di Prato e della Società della
Salute e con la collaborazione di Cooperativa Pane e Rose, CGFS, UISP e
Centro educazione al gusto e con il
contributo di Io Bimbo, Junior Foto Planet, Balloon Express, Città del Sole, Libreria Il gufo e Natura È.
È stata una giornata di serenità e gioia
trascorsa insieme, con tante attività per tutta la famiglia. Al mattino si è svolta una maratona non competitiva nel centro storico di Prato. È seguito l’incontro con
il pediatra Luigi Vasarri, direttore dell’Area materno infantile, che ha risposto a domande sullo sviluppo e la
crescita del bambino. Nel pomeriggio, la festa è continuata con una merenda preparata dagli operatori
dell’Area Materno infantile e animazione per tutti i
bambini.
Grazie al contributo della collettività in questo anno
e mezzo la Fondazione AMI ha portato a termine molti progetti a sostegno del percorso materno infantile.
Il consultorio di via Roma è stato dotato di un ecografo ostetrico-ginecologico. Una nuova postazione è
stata allestita per la terapia intensiva neonatale. È stata acquistata una telemetria con sistema wireless per
il monitoraggio del battito fetale in sala parto. Le sale
di attesa di ostetricia sono state oggetto di restyling,
nuovi televisoni e lettori dvd sono stati acquistati per
le camere di pediatria. Un baby welcome kit, viene regalato a tutti i bambini che nascono a Prato. Fra gli interventi in neuropsichiatria infantile anche l’acquisto
di nuovi giochi per gli ambulatori e la realizzazione di
un progetto di pet-therapy per bambini con particolari problematiche.
Dalla sala di chirurgia in tutto il mondo
I
n collegamento diretto dalla
sala operatoria dell’Unità operativa di Chirurgia generale
dell’Ospedale di Prato (direttore
dottor Marco Scatizzi) sono stati
trasmessi due interventi di chirurgia laparoscopica avanzata. L’evento si è tenuto nell’ambito della Terza edizione del corso “La chirurgia
in diretta per chirurghi” all’Auditorium del Massimo a Roma in collaborazione con l’Area Sanità di MIP,
la Business School del Politecnico
di Milano per diffondere le migliori
e più recenti tecniche chirurgiche.
A Roma erano presenti centinaia di
chirurghi in collegamento con le
sale operatorie di tutto il mondo
selezionate per le capacità dei chirurghi e l’impegno nell’innovazione
tecnologica.
Si è trattato di un importante momento di divulgazione scientifica
di alto livello dedicato all’attività
di sala operatoria, un confronto attraverso dimostrazioni pratiche
dalle sale operatorie italiane e
straniere.
Dalla sala operatoria della Chirurgia generale di Prato i due interven-
ti chirurgici trasmessi anche in
Streaming su Internet hanno riguardato la chirurgia laparoscopica
avanzata, una tecnica mininvasiva
che permette di eseguire interenti
chirurgici sull’addome attraverso
delle piccolissime cannule. Nell’addome viene inserita una telecamera e sono utilizzati strumenti miniaturizzati.
Questa metodica ha il vantaggio di
una diminuzione del dolore, consente un recupero precoce di tutte
le funzioni e un rapido ritorno dei
pazienti alla vita quotidiana.
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e
c
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v
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N
a
L
Area medica, eventi formativi per la
prevenzione delle cadute
L
’evento caduta può costituire un grave problema
per la persona coinvolta, per la famiglia e per la
società. Sebbene l’incidenza delle cadute sia
maggiore nella popolazione anziana, l’episodio può
manifestarsi anche in soggetti più giovani. La valenza
fortemente negativa che l’evento
può assumere in
termini di qualità
dell’assistenza,
nonché le conseguenze di ordine
etico e talvolta
giuridico per gli
operatori coinvolti, giustificano
la necessità di focalizzare l’attenzione sul fenomeno.Lavorando in
area medica abbiamo constatato
che individuare i Gruppo operatori sanitari Emodialisi
fattori di rischio
dell’evento caduta è utile per calibrare meglio gli interventi da adottare sul singolo paziente al fine di prevenirli. In questa ottica abbiamo focalizzato l’intervento formativo
diretto agli operatori. La formazione può agire come
guida nella individuazione dei fattori di rischio che
portano alle cadute dell’anziano
ospedalizzato e
nella corretta segnalazione dell’evento avverso alla Gestione Rischio
Clinico (GRC). Il presente elaborato è stato realizzato,
in collaborazione con l’Unità Funzionale Gestione Rischio Clinico, nelle Unità Operative afferenti all’Area
medica. L’evento caduta rispetto al passato è monitorizzato maggiormente attraverso gli strumenti elaborati e messi a disposizione dalla G.R.C. della Regione
Toscana (scaricabili dalla intranet). Le riunioni si sono
4
tenute presso le Unità Operative coinvolte nello studio (Medicina 1, Neurologia, Nefrologia, Dialisi, Pneumologia). Durante gli incontri è stato utilizzato un questionario da somministrare al personale, infermieri ed
operatori socio sanitari. Tale questionario è stato
compilato in occasione dei tre
eventi formativi
effettuati in alcune Unità Operative nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto 2011. Nel grafico 1 vengono riportati i risultati
della domanda
“Pensi che l’utilizzo di una scala per
la valutazione del
rischio caduta
possa contribuire
a prevenire l’evento?”
L’intervento formativo effettuato è risultato efficace. Questo concorda con le evidenze della letteratura che mettono in risalto come la formazione degli operatori possa contribuire alla prevenzione dell’evento.
Dobbiamo riconoscere in queste
note finali una
p a r te c i p a z i o n e
veramente sentita
del personale infermieristico e degli operatori socio
sanitari che sono
intervenuti. Questi incontri hanno permesso un feedback molto efficace con le figure professionali che direttamente garantiscono la sicurezza del paziente e
dalle quali abbiamo avuto un riscontro positivo che
contrassegna l’efficacia degli interventi effettuati.
Francesca Salaris, Anna Di Costanzo - Infermieri
Ismaele Fusco - Gestione Rischio
ESTATE La valigia dei consigli
T
orna l’estate, è tempo di vacanze. Prima di partire occorre seguire alcuni consigli
sanitari in tema di documentazione
da presentare ed eventuali vaccinazioni da fare. Specialmente se si
vuole viaggiare in quei Paesi “a ri-
salute (prima della partenza e al ritorno dal viaggio). Le informazioni
fornite su precauzioni e comportamenti da tenere nel Paese di destinazione si accompagnano all’esigenza di sottoporsi, a seconda dei
casi, anche a vaccinazioni.
schio” per la presenza di malattie Farmaci da viaggio. In ogni caso,
per partire sicuri, va preparata una
infettive e tropicali.
valigetta con farmaci pronti per
Fattori ambientali. L’esposizione l’uso. Comunque è consigliabile rial sole deve essere graduata. Oltre a volgersi sempre al proprio medico.
mettersi abiti leggeri, cappello ed
occhiali, è bene fare uso di creme Copertura sanitaria. Il Servizio saprotettive con filtro solare adegua- nitario nazionale garantisce a chi si
to ed assumere molti liquidi per reca all’estero un’assistenza gratuita
in numerosi Paesi dell’Unione Euroevitare la disidratazione.
Per evitare le punture di insetti, pea. Per usufruirne, il cittadino deve
vanno indossate camicie a manica recarsi presso la propria Azienda salunga e pantaloni non aderenti. In nitaria locale (ASL) di appartenenfatto di alimentazione, è meglio as- za. Per ottenerla, basta presentare
sumere cibi ben cotti, bibite imbot- codice regionale del libretto sanitigliate, gelati preconfezionati e tario, tessera sanitaria e documento di riconoscimento.
frutta non sbucciata.
Per altri stati extraeuropei la realtà
Regole di sicurezza. A parte le nor- è ben diversa: si va da quelli che
me igieniche da seguire, è necessa- hanno accordi bilaterali con l’Italia
rio andare dal proprio medico cu- in materia di assistenza sanitaria, ad
rante per valutare il proprio stato di altri che non la garantiscono affat-
to. In questo caso è bene tutelarsi
con una polizza assicurativa privata.
Vaccinazioni. Il personale sanitario
consiglia le vaccinazioni e fornisce
informazioni utili ai cittadini che si
vogliono recare nei paesi a rischio
di malattie infettive. In tal senso,
vengono date anche indicazioni
sulle condizioni igienico-sanitarie
che incontra chi vuole arrivare in
determinate destinazioni geografiche, specialmente quelle in Africa,
America latina ed Asia.
Documenti da presentare, costi e
tempi della prestazione. Per fare la
vaccinazione, servono il libretto sanitario, la tessera sanitaria e il certificato delle vaccinazioni eseguite.
È prevista la consulenza gratuita ed
un versamento di un ticket in base
alla vaccinazione consigliata. Il contributo è indicato sul tariffario regionale dei dipartimenti di prevenzione (codice ISP25 con tariffa euro
prevista).
I tempi per le vaccinazioni variano
da venti giorni a due mesi prima
della partenza. È utile perciò rivolgersi il più presto possibile alla segreteria dell’ambulatorio per fissare
l’appuntamento.
Dove rivolgersi. All’ambulatorio
vaccinazioni del Dipartimento Prevenzione, in via Lavarone 3/5 (tel.
0574/435317 e fax 0574/435335).
Per gli orari consultare il sito web:
www.usl4.toscana.it.
5
La nuova organizzazione dello Staff
della Direzione Sanitaria
C
on delibera 387 dell’11
aprile 2012 il dottor Lorenzo Roti è stato nominato direttore dello Staff della Direzione Sanitaria e direttore della
Unità Funzionale Programmazione
Sanitaria e Clinical Governance.
Al dottor Alessandro Sergi, oltre
alla direzione del Presidio Ospedaliero, è stata mantenuta anche
la responsabilità dell’Unità Funzionale Organizzazione dei Servizi
sanitari.
Ma ecco in dettaglio il nuovo assetto organizzativo:
FUNZIONE
PROFESSIONISTA
RESPONSABILITÀ
Programmazione Sanitaria
e Clinical Governance
Dott. Lorenzo Roti
Direttore Area Staff Direzione Sanitaria
Direttore U.F. Programmazione Sanitaria
e Clinical Governance
Programmazione delle attività
assistenziali integrate
Dott.ssa Stefania Cecchi
Dirigente delle professioni sanitarie
Area Infermieristica
Organizzazione dei Servizi Sanitari
Dott. Alessandro Sergi
Direttore Presidio Ospedaliero
Direttore U.F. Organizzazione Servizi
Sanitari
Epidemiologia dei Servizi Sanitari
Dott.ssa Cristina Epifani
Direttore f.f. U.O. Epidemiologia
Gestione del Rischio
Dott. Ismaele Fusco
Direttore U.F. Gestione del Rischio
Politiche del Farmaco
Dott. Alberto Anichini
Direttore U.O. Farmaceutica ospedaliera
e Responsabile U.F. Politiche del Farmaco
Ricerca Clinica
Dott. Pierluigi Perruccio
Direttore U.F. Ricerca Clinica e Innovazione
Osservatorio Sinistri
Dott.ssa Patrizia Penolazzi
Responsabile Incarico gestionale
Osservatorio Sinistri
Coordinamento maxiemergenze
Dott. Alessandro Querci
Responsabile Aziendale Maxiemergenze
e PSE (Piano sanitario di Emergenza)
Coordinamento Trapianti
Dott.ssa Sara Bagatti
Responsabile incarico gestionale
Coordinamento Trapianti
Monitoraggio e Controllo Direzionale
Dott. Massimo Fondi
Direttore U.O. Controlli di Gestione
e Analisi Statistiche
Salute Partecipata
Dott. Lamberto Scali
Dirigente Psicologo
Libri liberi
C
ontinua con successo l’iniziativa “Libri liberi” lanciata dal Cral a fine 2011.
Nel mobiletto accanto alla Sede,
nel corso dei primi 6 mesi dell’iniziativa, hanno ruotato circa 300
libri. Noi non sappiamo chi li
prende per leggerli o chi porta
libri da casa per dar la possibilità
ad altri di leggerli. Lo slogan di
questa iniziativa è “Chiunque può
prendere un libro, non c’è obbligo di riportarlo, chiunque può
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magari vedendolo vuoto, ha la voglia di portare altri libri da casa per
dare la possibilità, a chiunque lo
voglia, di prendere e leggere un
nuovo libro.
Invitiamo tutti i dipendenti a fare
lasciare un libro per permettere ad una “capatina” alla sede del Cral, sicuramente ci sarà un libro che
altri di leggerlo”.
Spesso il mobiletto è vuoto ma lo aspetta di essere scelto, sfogliato,
rimane per poco perché qualcuno, odorato, letto, amato.