Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle

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Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle
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Anno XXIV - N. 39 - 25 ottobre 2013
Primo piano
Mini-bond, nuovi strumenti
per lo sviluppo delle cooperative”
Foto: © Gaia Levi
Con Legacoop e SimGest un incontro sulle opportunità finanziarie alternative al sistema bancario
a pagina 2-4
Legge di stabilità
“Governo si impegni
perunaleggedistabilità e di crescita”
I presidenti di ABI, Alleanza
delle Cooperative Italiane,
ANIA, Confindustria, ReteImprese Italia, riunitisi il
18 ottobre a Bologna, insieme ai rispettivi segretari
o direttori generali, hanno
concordato alcune valutazioni e indirizzi sulla legge di
stabilità. Nelle fasi recenti
della vita pubblica e della
vita economica italiana, e
anche durante la preparazione del disegno di legge di
stabilità...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 24 ottobre 2013 alle ore 14,00
Legacoop
GECO 2013
Il programma delle
giornate dell’Economia Cooperativa
Territori
Toscana
Il futuro del manifatturiero nelle sfide
della green economy
Pubblichiamo, di seguito, il “Il futuro del manifattuprogramma, ancora sog- riero nelle sfide della
getto ad integrazioni ...
green economy”. Questo il
tema dell’incontro di lavoro delle cooperative industriali della Toscana, in
programma martedì 12
Novembre, dalle ore 9,30
Legacoop sociali
alle 14.00, presso la Coo7-8 novembre, terza perativa I.P.T. (Viale KenAssemblea Congres- nedy 184 – Scarperia).
Quelle che operano nei
suale Nazionale
macro settori delle pietre,
“I cittadini che fanno l’im- dei metalli, della carta, delle
presa. Legami, Lavoro, nuove plastiche, dell’enerWelfare. L’economia che ... gia e degli impianti.
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Sondaggio
Obiettivo lavoro presenterà il
2° Rapporto sul Mercato del
Lavoro il 31 ottobre a Roma,
presso la Sala Conferenze
Stampa - Camera dei Deputati Ingresso da via della
Missione 4. Redatto sulla
base di dati Eurostat al miglior aggiornamento disponibile a metà settembre, per
comparazione con dati Istat
relativi allo stesso periodo, il
Rapporto contiene previsioni
a due anni sulla disoccupazione, per tutte le classi di
età, e un focus di...
Extracomunitari, relazioni
difficili e carenza di politiche
per i giovani: questi i grandi
problemi che rendono più
difficile la vita nelle città.
Nell’ultimo decennio la vivibilità delle città è completamente mutata. La minaccia
maggiore è rappresentata
da temi sociali: la presenza
di extracomunitari, la difficoltà nei rapporti con le altre
persone e la carenza di politiche per i giovani, grandi
temi questi per cui si osserva un allarmante trend...
Obiettivo Lavoro
Presentazione
del 2° Rapporto sul
Mercato del Lavoro
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Massimo Tognoni
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Osservatorio SWG
Immigrati
e solitudine rendono
le città invivibili
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
Mini-bond, nuovi strumenti
per lo sviluppo delle cooperative
2
Con Legacoop e SimGest un incontro sulle opportunità finanziarie alternative al sistema bancario
Le pmi e le cooperative hanno finalmente a
disposizione strumenti adeguati per investire? L’iniziativa del governo di incentivare
– con semplificazioni e vantaggi - la sottoscrizione di mini-bond per creare un’alternativa al credito bancario è parsa a molti un
passo importante in questa direzione. I
mini-bond consistono in obbligazioni che le
imprese piccole e medie non quotate in
borsa che rispettano precisi requisiti possono emettere per finanziarsi.
Per approfondire questa opportunità Legacoop e SimGest hanno organizzato il convegno “Nuovi strumenti per lo sviluppo.
La finanza a sostegno delle imprese
cooperative”, che si è svolto il 16 ottobre
all’Auditorium di Unipol Banca a Bologna.
Un incontro non a caso promosso da SimGest che, come ha ricordato il suo vice presidente Stefano Dall’Ara, è la più grande
società indipendente del settore, di proprietà delle maggiori cooperative italiane di
consumo, che gestisce un miliardo di asset
per conto dei propri soci ed opera anche
come consulente advisor e intermediario di
fiducia del mondo cooperativo.
Per queste ragioni mini-bond ed evoluzione
della normativa su questi strumenti rappresentano un tema di grande interesse in
quanto nuova forma di reperimento dei capitali alternativa all’indebitamento bancario.
“A partire dalla loro buona capitalizzazione,
le cooperative – ha aggiunto Dall’Ara –
hanno caratteristiche che le rendono particolarmente adatte ai mini-bond. Dove non
possono avvicinarsi le cooperative direttamente, possono farlo gli strumenti di sistema di Legacoop”.
La nascita di strumenti alternativi di debito
è del resto un fenomeno in crescita a livello
internazionale, ma in Italia esiste un mercato del private debt? È possibile un sistema di intermediazione che unisca
domanda di credito delle imprese e offerta
di fondi degli investitori? Secondo Luca
Penna, partner di Bain & Co. Italy, “esiste
una domanda di credito da soddisfare in
modo alternativo rispetto al credito bancario, una domanda elevata. I mini-bond potrebbero rispondere a questa richiesta”. E
quali sono i potenziali investitori in strumenti
di private debt? “Fondi pensione e casse
previdenziali, assicurazioni, family office,
imprese liquide e alla ricerca di rendimenti
da gestione finanziaria. E crediamo – ha
concluso Penna – che i mini-bond rappresentino una forma di investimento interessante”.
A illustrare il quadro in cui il governo ha sviluppato gli interventi relativi ai mini-bond è
Francesco Pacifici della Segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico:
“La sensibilità del governo va nella direzione
di implementare lo strumento mini-bond
perché le imprese devono diversificare le
proprie fonti di finanziamento”, ha detto. Rispetto agli altri paesi europei infatti in Italia
c’è una maggiore presenza di indebitamento finanziario bancario, soprattutto per
l’esposizione a breve termine: “Ma le risorse
finanziarie delle banche non sono infinite e
non soddisfano le imprese. Dopo anni di
credito facile siamo arrivati al credit crunch,
una situazione che secondo le previsioni
non sarà superata in breve tempo ma che
anzi subirà un’ulteriore intensificazione”.
A peggiorare così sono anche le condizioni
creditizie applicate alle imprese, con l’incremento dei costi di finanziamento. “Il
tasso d’interesse praticato alle imprese si
allontana da quello degli altri paesi. Mentre
in Francia e in Germania scende, in Italia,
come in Spagna, sale. Sono costi che condizionano tutta la catena produttiva e,
quindi, la competitività”, ha aggiunto Pacifici. “Bisogna dunque ripensare la finanza
per le imprese. L’Italia non può continuare a
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subire tutto questo. E le soluzioni non possono essere solo un mero strumento per
tamponare le falle nella liquidità, ma leve
competitive strategiche”.
L’introduzione dei mini-bond punta ad
aprire un circuito di intermediazione diretto
in cui le imprese possono avere accesso a
risorse che diversamente non sarebbero
concesse. Sono già numerose le emissioni
fatte e sono diverse le operazioni in corso di
strutturazione. Ora il governo punta a rafforzare lo strumento avvicinandolo anche
INTERVENTO/1
alle imprese più piccole e costituendo fondi
dedicati, al via nei prossimi mesi. Tra gli
obiettivi c’è anche l’eliminazione di vincoli
di natura fiscale e la facilitazione dell‘acquisto di questi strumenti da parte di assicurazioni e fondi previdenziali.
Tra le esperienze realizzate dal sistema
bancario italiano sul tema, è stata illustrata
quella di Banca Popolare di Vicenza: “Ciò
che trattiamo sono piuttosto micro-bond, di
valore compreso tra i 2,5 e i 40-50 milioni,
abbinati a un plafond da 100 milioni di
euro”, ha spiegato il responsabile finanza
dell’istituto, Paolo Altichieri: “L’unico rimborso avviene a scadenza: si tratta infatti di
uno strumento oneroso, che dà all’azienda
la possibilità di concludere un ciclo di investimento a 5 anni. La componente commissionale è molto elevata poiché
compensa la banca della dotazione di capitale che deve mettere a disposizione di ciascun mini-bond”.
Tra i requisiti essenziali ricordati da Altichieri
vi sono “la certificazione del bilancio, un
Cooperative e mini-bond, si può fare?
In occasione del convegno del 16 ottobre, il
responsabile economico-finanziario di Legacoop Mauro Gori ha illustrato il ricorso al
mercato dei capitali di debito, le opportunità
per le cooperative e alcune proposte per rendere accessibile lo strumento.
Dalle indagini effettuate tra le cooperative
aderenti, si stimano 238 imprese tra i 10 ed
i 150 milioni di euro di valore della produzione
quali potenziali emittenti di mini-bond, numero che arriva a 400 considerando anche
cooperative dai valori di produzione più elevati, newco da ristrutturazioni aziendali,
quelle con fragilità finanziaria ma forti prospettive di crescita, coop che vogliono affacciarsi sui mercati esteri e imprese private ma
di proprietà cooperativa. “Un gruppo sostanzioso di imprese solide, di qualità medio-alta
con difficoltà di accesso al credito che vogliono diversificare la loro provvista e prepararsi ai cambiamenti. Il nuovo metodo di
finanziamento può servire a gestire l’attività
ordinaria o effettuare investimenti per la competitività”. Ma che tipo di bond potrebbero
emettere? Secondo Gori, “di valore facciale
compreso tra i 3 e i 10 milioni, emissioni che
oggi sono escluse dal mercato”.
Dalle interviste realizzate su un campione di
imprese potenzialmente interessate, una
parte esclude la possibilità per il costo molto
superiore a quello oggi praticato, un altro
gruppo è interessato ad essere investitore di
bond emessi da cooperative, una parte è interessata all’emissione di titoli perché ha progetti di investimento diversificando le fonti. Un
ultimo gruppo, anche senza necessità finanziarie né programmi di investimento a breve,
ritiene strategica la disintermediazione del
credito bancario.
“Le difficoltà delle cooperative piccole e
medie ad accedere al mercato obbligazionario permangono – ha detto Gori – nonostante
semplificazioni e vantaggi introdotti”. I problemi sono di costo ma non solo. “Bisogna
avere costi bassi mantenendo l’alta qualità
nel processo di emissione”. Come? “Facendo
sistema e standardizzando i processi”. La
nuova legislazione consente di promuovere
la costituzione di un fondo chiuso per sottoscrivere mini-bond e corporate bond emessi
da cooperative o loro società di capitale. Questo tenendo presente che “l’emissione di
bond non dà nell’immediato e direttamente
vantaggi di costo. L’impatto positivo è su
struttura finanziaria e bilancio”, ha sottolineato
Gori.
Per favorire la costituzione del mercato del
private debt, l’Aci insieme ad Abi, Confindustria e Rete Imprese Italia ha proposto di introdurre norme che prevedano la possibilità di
garantire l’emissione di obbligazioni e cambiali finanziarie da parte del Fondo centrale
per le pmi, anche per abbattere il rischio Italia incorporato nel bond. Si potrebbe quindi
ipotizzare, introducendo una nuova norma,
che il Fondo Centrale conceda una garanzia
ai fondi chiusi che investono in bond emessi
da pmi italiane, consentendo un maggior livello di copertura, trattandosi di imprese con
rating più elevato di quelle che abitualmente
il Fondo garantisce.
Già oggi Cooperfidi Italia può garantire l’emissione di obbligazioni utilizzando la controgaranzia offerta dal Fondo centrale. I limiti fissati,
combinati con i di legge, fanno sì che possano essere garantiti solo 2,5 milioni per ciascuna emissione. Di conseguenza, dovendo
la garanzia coprire almeno il 25% dell’emissione obbligazionaria, le emissioni non dovrebbero essere, ciascuna, superiore a 10
milioni.
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profilo creditizio senza segnali di anomalia,
una capacità reddituale che deve essere
tanto migliore quanto più le dimensioni
sono piccole”. E poi l’impegno sul piano industriale, tenendo presente che prepararlo
e dimostrare di averlo rispettato significa
acquisire credibilità: “Il risultato di questo
processo di visibilizzazione per l’impresa è
un patentino di affidabilità che spiana la
strada verso il mercato azionario”.
“Sui mini-bond è bene lavorare”, è il giudizio del presidente di Legacoop Giuliano
Poletti. “Sulle soluzioni, terrei la porta
aperta a una pluralità di scelte che ci consenta di selezionare le soluzioni migliori,
anche perché al nostro interno vi sono settori differenti, con logiche ed esigenze differenti”.
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L’importante è mantenere una dinamica
aperta ai soggetti del mercato, perché l’opportunità, secondo Poletti, viene non solo
dall’avere uno strumento finanziario in più:
“Conta il fatto di stare in relazione con le
parti in gioco, a partire dal ministero, e il
fatto che l’Alleanza delle Cooperative, Rete
Imprese, Confindustria, Abi dialogano e
fanno proposte” (vedi box a pag 3).
“Siamo dentro a una dinamica nuova che
ci fa riflettere sul modo di essere imprenditori in questo paese”, ha continuato Poletti.
“Questi strumenti ci mettono in dialogo con
una serie di altri soggetti e ci fanno relazionare con i decisori pubblici. In questo contesto, se non riusciamo a trasmettere il
nostro valore è un problema nostro. Dobbiamo invece essere leggibili dentro e fuori
di noi”.
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LEGGE DI STABILITÀ
>> Legge di stabilità
“Governo e Parlamento si impegnino per la stabilità e la crescita”
>> Editoria
I presidenti di ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANIA, Confindustria, ReteImprese Italia, riunitisi il 18 ottobre a Bologna,
insieme ai rispettivi segretari o direttori generali, hanno concordato alcune valutazioni
e indirizzi sulla legge di stabilità.
Nelle fasi recenti della vita pubblica e della
vita economica italiana, e anche durante la
preparazione del disegno di legge di stabilità, abbiamo dato forte prova di responsabilità, nella misura realistica delle proposte
e nel rispetto delle istituzioni.
Fa parte anche di questa responsabilità non
tacere e non sminuire i problemi. La legge
di stabilità deve avere misure più consistenti
per la ripresa. Deve dare i segnali necessari alla società e all’economia per rinvigorire la fiducia in se e nel futuro.
Rileviamo che manca una rapida e decisa
azione di tagli alla spesa pubblica e la indicazione di una prospettiva di ammodernamento strutturale dello Stato e di
ridefinizione dei compiti della sfera pubblica, da avviare subito.
Nella consapevolezza dei limiti imposti dai
conti pubblici proporremo al Parlamento di
rafforzare l’impianto in alcuni punti fondamentali, a partire da una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e del costo del lavoro,
che abbia effetti sensibili sulla competitività
delle imprese e sul reddito disponibile dei
lavoratori; agendo sull’accesso al credito
sia attraverso la garanzie sia attraverso la
patrimonializzazione delle imprese e delle
banche, trovando risorse sia strutturali sia
straordinarie (rimpatrio dei capitali, rivalutazione quote della Banca di Italia) e dando
impulso alla ricerca e all’innovazione.
Persistiamo nella convinzione che la stabilità sia la prima condizione di ripresa. Ribadiamo che il Governo deve accelerare e
intensificare l’azione per lo sviluppo. Auspichiamo perciò che Governo e Parlamento
si impegnino al massimo per realizzare una
legge di stabilità e di crescita, adeguata al
difficile momento che il Paese sta attraversando.
>> Imola
>> Agroalimentare
>> Stories.coop
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IMOLA
Giornata della promozione cooperativa, tra valori e cultura
La promozione cooperativa, la promozione
dei principi, dei valori e della cultura propri
dell’impresa cooperativa, rappresentano
una delle principali attività ed azioni che
l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola
persegue, propone ed attiva sul territorio.
Questa attività si esplicita da un lato attraverso le iniziative promosse nei confronti dei
giovani e delle giovani generazioni, dall’altro nei confronti di tutte quelle persone (lavoratori, giovani in cerca di occupazione,
professionisti, imprenditori) che periodicamente si rivolgono ai nostri uffici, per conoscere e verificare le condizioni per avviare
una attività imprenditoriale sotto forma di
impresa cooperativa.
La crisi economica in atto ha poi ulteriormente accentuato l’attenzione nei confronti
della forma cooperativa (che alla prova dei
fatti si sta rivelando meglio in grado di reggere alla crisi economica e maggiormente
attenta alle persone), da parte di lavoratori
di aziende private in crisi e/o di giovani che,
non trovando uno sbocco occupazionale,
guardano all’impresa cooperativa (pur
senza conoscerne a fondo le caratteristiche)
come ad una concreta opportunità di lavoro.
Tutto questo, ovviamente, ben consapevoli
della criticità della situazione e della profondità della crisi.
Nello specifico, la “Giornata della promozione cooperativa” è stata una iniziativa dedicata alla promozione dei principi, dei valori
e della cultura della impresa cooperativa,
strumento pieno di potenzialità e quanto
mai di attualità.
Riteniamo infatti che la cooperazione e la
presenza cooperativa in questo territorio ne
sia una concreta testimonianza, per quanto
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è riuscita a fare nel corso degli ultimi 150
anni, per quello che ha messo in campo in
questi durissimi anni di difficoltà e per
quanto si propone di fare per il futuro, per
contribuire a reggere la pesante crisi economica in atto anche nella nostra realtà e
per contribuire a determinare una prospettiva di lavoro e di vita per tanti giovani, una
volta completati i percorsi scolastici e formativi.
In questa crisi ci siamo scoperti più poveri,
indifesi e sfiduciati verso un sistema artefatto, basato su ritorni immediati e funzionali alle trimestrali, che aveva prodotto più
illusioni che vere ricchezze, a caro prezzo.
Demolendo valori la cui affermazione, nei
secoli scorsi, aveva favorito sviluppo e coesione sociale. Valori come la solidarietà su
cui è nata e si è sviluppata l’idea cooperativa, secondo alcuni destinata ad estinguersi con l’avvento del nuovo millennio,
che invece oggi mostra tutta la sua vitalità,
costituendo un modello imprenditoriale più
incline a produrre equità, benessere e sviluppo economico duraturo. Una particolare
forma di impresa i cui capisaldi sono mutualità ed efficienza, che pone al centro la
persona, il benessere collettivo, l’uguaglianza e la solidarietà e dove le esigenze
ed i diritti dei soci in quanto persone, vengono anteposti alle aspettative del capitale,
mitigandone gli eccessi.
Per questo l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola ritiene essenziale lo sviluppo di
una forte cooperazione, in grado di affermare l’idea di un sistema retto da valori ed
obiettivi comuni. Agire nel presente avendo
una visione di medio-lungo termine è ciò
che caratterizza storicamente l’agire cooperativo.
In particolare poi la “Giornata della promozione cooperativa” ha rappresentato
un’occasione per promuovere il valore sociale dei principi cooperativi, per presentare
agli Istituti Scolastici Superiori del Circondario Imolese ed alla Comunità Locale nel
suo complesso, la XIIIª edizione del concorso “Experiment” che, per la prima volta,
viene organizzato e gestito dall’Alleanza
delle Cooperative Italiane Imola.
La giornata è infatti dedicata principalmente
ai giovani, al progetto “Experiment” e pertanto al loro futuro ed al futuro della nostra
Comunità.
Primo piano
ACI
Experiment è una iniziativa, giunta alla XIII
edizione, ha l’obiettivo di fare maggiormente dialogare il mondo della scuola ed il
mondo dell’impresa e di fare cimentare
questi giovani, adeguatamente supportati
attraverso percorsi di carattere formativo,
nella individuazione di una idea imprenditoriale e nella creazione di una “virtuale” impresa cooperativa.
Le finalità del progetto Experiment sono
quelle di proporre e far conoscere ai giovani un modello di impresa, come quello
cooperativo, che coniuga valore, valori,
etica, socialità ed integrazione.
Un modello alternativo a quello di un mercato sovrano che da solo sa darsi le regole,
spesso vincente nella quotidianità, ma del
quale la grave crisi economica in atto e le
devastanti conseguenze fino ad oggi determinate, ha mostrato tutta la fragilità.
Attraverso questo progetto vengono direttamente coinvolti tutti gli Istituti Scolastici
Superiori presenti nel Circondario Imolese,
i docenti, gli alunni, le loro famiglie, le Imprese.
Con “Experiment” l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola intende valorizzare le potenzialità degli alunni coinvolti; arricchire il
sistema scolastico della conoscenza del
mondo imprenditoriale e delle sue problematiche; valorizzare le competenze e le
professionalità del nostro sistema scolastico
ed economico; sensibilizzare i giovani al
tema dell’autoimprenditorialità, della creazione d’impresa e, in particolar modo, dell’impresa cooperativa.
Questo incontro è stato inoltre l’occasione
dedicata alle ragazze ed ai ragazzi premiati
il 20 maggio scorso presso la Sala Assemblee “Sandro Pertini” della Cooperativa 3
Elle, a conclusione della XII edizione di Experiment, per presentare per la prima volta
pubblicamente i loro progetti d’impresa,
spunti significativi per le istituzioni locali e la
città, ma anche utili modelli di riferimento
per le ragazze ed i ragazzi che si apprestano ad iniziare questa innovativa esperienza e partecipare a questa dodicesima
edizione.
Filo conduttore della giornata, il valore e le
potenzialità dell’impresa cooperativa che,
soprattutto nel nostro territorio oltre al ruolo
economico e sociale per il sistema imprenditoriale, le Istituzioni e la Comunità, rap-
Legacoop
Settori
presenta per tanti giovani anche una futura
e concreta prospettiva professionale e di
vita.
La cooperativa è un’impresa che deve essere in grado di competere nel mercato sia
sul piano economico sia su quello culturale
e che si differenzia dalle altre forme societarie, per i principi e valori che ne caratterizzano lo scopo e le finalità, dove il socio e
la persona contano più del capitale e dove
le decisioni acquistano più valore in virtù del
fatto che sono frutto di scelte condivise
dalla maggioranza dei soci e non dalla
maggioranza del capitale sociale che può
talvolta rappresentare anche solo un unico
soggetto.
La cooperazione è oggi una presenza fondamentale da un punto di vista economico
e sociale certamente per il nostro territorio,
ma anche in settori vitali della nostra economia nazionale ed internazionale.
Cooperare: operare insieme agli altri per
il raggiungimento di un fine comune
Per cercare di rendere al meglio e concretamente, il significato e la modalità di fare
cooperazione, di operare in una cooperativa
e pertanto di lavorare insieme per un obiettivo comune, di “fare squadra”, abbiamo
dedicato una parte dell’incontro ad un
grande sportivo, uno che è stato fra i più
grandi giocatori di basket del nostro Paese,
che ha militato in alcune delle più importanti squadre italiane ed è stato il primo italiano a giocare con successo nell’NBA.
Ospite della mattinata è stato quindi Vincenzo Esposito, attualmente capo allenatore della squadra di Legadue gold “Aget
Service Andrea Costa Imola Basket”, intervistato da Tullio Chiocciola.
Il fare squadra rappresenta infatti uno dei
segreti e dei punti di forza della impresa
cooperativa ed avere tra di noi un grande
giocatore, ed oggi un coach emergente, che
ha sicuramente bruciato le tappe, per testimoniare come sia importante in ogni
campo (lavoro scuola e sport) fare squadra
per motivare e gestire un gruppo di persone, per farle giocare insieme ed ottenere
il massimo dei risultati possibili ha sicuramente dato valore aggiunto alle nostre parole. Infatti Vincenzo Esposito ha
sottolineato come il successo di una squadra non possano prescindere dalle caratte-
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ristiche dei singoli e dalle motivazioni individuali ma si raggiungono solo se confluiscono in un obiettivo comune. Molte le
similitudini con la cooperativa, dove le individualità sono ovviamente importanti, ma
vincente è il gruppo, le sue motivazioni, l’intesa e la piena condivisione di strategie ed
obiettivi.
Questo il senso ed il taglio che si è voluto
dare a questa “Giornata della promozione
cooperativa”, arricchita da un contributo di
esperienza e di vita di assoluto livello.
Ecco perché la promozione dell’impresa
cooperativa, obiettivo prioritario e costante
dell’operato della Alleanza delle Cooperative Italiane Imola, assume un ruolo ancora
più significativo se rivolta ai giovani, molti
dei quali saranno i soci ed i lavoratori delle
nostre cooperative e pertanto il futuro ed i
gruppi dirigenti della nostra Comunità Locale.
EDITORIA
Occorre rifinanziare il Fondo per
il pluralismo nell’informazione
Si svolgerà il 30 Ottobre,a Roma, presso la
Sala della Mercede - Palazzo Marini,Via della
Mercede 55(*), promossa da Alleanza Cooperative Italiane-Comunicazione, FILE, FISC,
FNSI, SLC-CGIL, USPI, Art.21, l’Assemblea
dell’Editoria Cooperativa non Profit di Idee e di
Testimonianza, per rappresentare la situazione di grave precarietà in cui versa questo
settore dell’informazione e richiamare l’attenzione del Parlamento e del Governo sulla
sua sopravvivenza.
Se, infatti, quanto previsto nella Legge di Stabilità rappresenta un segnale importante di
attenzione ad un settore in piena crisi e conferma la condivisione del Progetto di intervento, proposto dal Sottosegretario Legnini,
tuttavia non possiamo non dichiarare il nostro
disappunto per il mancato rifinanziamento del
Fondo per i contributi diretti.
Questo Fondo ha, attualmente, una dotazione
che è meno della metà del necessario per
fronteggiare i fabbisogni, nonostante la loro
contrazione dovuta alla ridefinizione dei costi
Primo piano
ACI
ammissibili introdotta dal nuovo Regolamento
e gli interventi di profonda ristrutturazione attivati da tutte le imprese del settore.
Si tratta di una necessità di integrazione nota
e condivisa: il Progetto di intervento proposto
dal Sottosegretario on. Legnini la prevede
specificatamente. E ne era consapevole
anche il Parlamento, che nella risoluzione approvata dalla 1a Commissione Affari Costituzionali del Senato, ne invocava il
rifinanziamento all’unanimità.
Alla luce di queste condivisioni e della disponibilità dichiarata dal Presidente del Consiglio
On. Letta e dal Ministro Saccomanni, chiediamo che, nel confronto parlamentare, si
provveda ad un “adeguato rifinanziamento”
come sostenuto dallo stesso Sottosegretario
on. Legnini.
Anche se i “contributi diretti” concorrono in
modo sempre più modesto agli equilibri
aziendali, è pur vero che senza, o al livello in
cui attualmente si assestano, non sono sufficienti a garantire la continuità di queste testate che rappresentano un modo
profondamente diverso di produrre informazione basandosi sull’autogestione e sull’autocapitalizzazione delle imprese.
Sono testate che, con la loro presenza, nazionale e locale, contribuiscono ad accrescere
il confronto e la ricchezza dell’informazione.
Il pluralismo non è un dato, è un processo che
si realizza con la molteplicità dei punti di vista
e, quindi, la molteplicità degli editori e delle
loro motivazioni. La conservazione di un’editoria pura, non legata ad altri interessi, è,
dunque, una condizione non solo meritevole
di sostegno, ma vitale per la democrazia.
Programma:
Relazione di Apertura
“Salvaguardare il pluralismo e la qualità
dell’informazione”
Mario Primo Salani (Presidente ACI-Comunicazione)
Interventi previsti
Norma Rangeri (Direttore De Il Manifesto)
Salvatore Sangermano (Direttore di “Piu
Notizie.It”)
Francesco Zanotti (Direttore Corriere Cesenate)
Franco Siddi (Segretario Generale FNSI)
Barbara Apuzzo (Segreteria Nazionale
SLC-CGIL)
Vincenzo Vita (Articolo21)
Sen. Emilia De Biasi (12a Commissione
Legacoop
Settori
Senato)
On. Giorgio Lainati (7a Commissione Camera Deputati)
On. Alberto Losacco (5a Commissione
Camera Deputati)
On. Gennaro Migliore (1a Commissione
Camera Deputati)
Sen. Corradino Mineo (1a Commissione
Senato)
On. Matteo Orfini (7a Commissione Camera Deputati)
Sen. Francesco Verducci (5a Commissione Senato)
On. Giovanni Legnini (Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio)
(*) Ai fini dell’accesso all’Assemblea, la Camera dei Deputati richiede la preventiva comunicazione della partecipazione che va
comunicata a [email protected].
AGROALIMENTARE
Welfare contrattuale, elemento di
qualità del lavoro. Tavola rotonda
“Welfare contrattuale: un elemento di qualità
del lavoro” è il tema della tavola rotonda organizzata dall’Alleanza Cooperative Settore
Agroalimentare, che si terrà il 6 novembre a
Bentivoglio (Bo), presso la Sala Rossini, Zanhotel & Meeting Centergross (via Saliceto 8).
Partecipano:
Stefania Crogi, Segretario Generale FLAICGIL
Augusto Cianfoni, Segretario Generale FAICISL
Stefano Mantegazza, Segretario Generale
UILA-UIL
Giampaolo Buonfiglio, Presidente Agci
Agrital
Giorgio Mercuri, Presidente Fedagri Confcooperative
Giovanni Luppi, Presidente Legacoop
Agroalimentare
Modera Sabina Valentini, Responsabile Relazioni industriale Confcooperative
STORIES.COOP
Unnuovositoperraccontarelecooperative e diffondere le loro storie
Stories.coop è la prima campagna digitale
Territori
Imprese
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internazionale delle Cooperative a Cape Town,
1-5 nov (capetown2013.coop). I contenuti di
Stories.coop sono prodotti sotto la licenza
creative commons per facilitarne al massimo
l’utilizzo e la condivisione, al fine di raggiungere e ispirare un pubblico sempre più vasto.
globale ad aver scelto la tradizione dello storytelling per raccontare al grande pubblico
l’esperienza cooperativa. Pensata per il 2012
- Anno ONU delle Cooperative - stories.coop
nasceva per proporre ogni giorno sul suo sito
una nuova storia di cooperazione, puntando
sulla varietà di settori, dimensioni, e nazioni
in cui il fenomeno è presente, al fine di contribuire alla promozione del modello cooperativo, evidenziare il suo contributo allo
sviluppo sociale ed economico e sostenere la
formazione e la crescita di imprese cooperative a livello internazionale.
Al termine del 2012 gli ottimi risultati raggiunti hanno spinto i promotori - Euricse (European Research Institute on Cooperative and
Social Enterprise) e ICA (International Cooperative Alliance) - a portare avanti il progetto
per migliorare la fruibilità del prezioso archivio finora costruito e raccogliere nuovi contributi.
In quest’ottica viene lanciato a ottobre 2013
il nuovo sito di stories.coop, completamente
ridisegnato per migliorare la visibilità delle
storie.Tra le novità anche l’aggiunta di materiali inediti, tra cui case studies accademici,
report giornalistici sui temi chiave per lo sviluppo della cooperazione e analisi approfondite sulle cooperative, il loro impatto e le sfide
che le attendono. Il nuovo sito sarà presentato
ufficialmente in occasione della Conferenza
Primo piano
ACI
I numeri di stories.coop
Fino ad oggi sono quasi 200.000 le visite al
sito, con un pubblico internazionale in tutti i 5
continenti, in particolare da America, Italia, Inghilterra, Argentina e Francia, con una media
di 10.000 view al mese. Il sito Stories.coop ha
continuato a raccogliere contributi anche nel
2013 e può contare oggi oltre 450 storie di
cooperative di ogni settore, di qualsiasi dimensione, e localizzate in ogni parte del
mondo. Più di 300 racconti scritti, 100 video,
oltre a fotografie e slide, inviate dalle cooperative stesse o raccolte e rielaborate da autori.
Gennaio 2012: al via il progetto stories.coop
Il progetto Stories.coop nasceva all’inizio del
2012 - Anno ONU delle Cooperative - con
l’obiettivo di dimostrare la diffusione, il radicamento, la forza e la grande varietà del modello produttivo cooperativo attraverso la
narrazione di storie. La forma della storia è
stata scelta per la sua grande capacità di
coinvolgere e sensibilizzare.
Le testimonianze raccontano di imprese collettive che operano in vari settori tradizionali
(credito, agricoltura, abitazione, commercio)
o nella fornitura di servizi di interesse generale (servizi sociali, sanità, inserimento lavorativo, educazione). I risultati ottenuti da
queste imprese spesso superano quelli delle
aziende for-profit e di quelle pubbliche, ma
Legacoop
Settori
non è solamente una questione di successo
e fatturati. In molti casi queste cooperative
hanno rappresentato una soluzione sostenibile a situazioni di sfruttamento, denutrizione,
violenza, disagio sociale, degrado o alla mancanza di investimenti, di credito, di servizi.
Le storie raccolte nel sito sono anche una
fonte di idee imprenditoriali innovative, una riflessione sul pressante tema della sostenibilità e una riserva di best practices di
potenziale interesse per studiosi e istituzioni.
Ottobre 2013: un redesign funzionale del sito
Con l’obiettivo di valorizzare il database di storie finora raccolto, diffonderlo anche tra il
pubblico generale e arricchirlo con approfondimenti esclusivi, Stories.coop lancia a ottobre 2013 un redesign del sito con alcune
migliorie strutturali.
Le novità
sito più dinamico e interattivo
invio delle storie più semplice
miglioramento nella classificazione delle storie
ricerca semplificata nell’archivio, disponibile
per Paese, settore, parole chiave e dimensione
report giornalistici sui “5 temi della cooperazione” ritenuti strategicamente fondamentali
da ICA per lo sviluppo del movimento nei
prossimi anni LINK
analisi più approfondite sulle cooperative, sul
loro impatto, i loro successi e le sfide che le
attendono
segnalazione di case studies particolarmente
interessanti per ricercatori e studenti universitari.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> GECO 2013
>> Cooperambiente 2013
>> Formazione
9
GECO 2013
Il programma delle giornate
dell’Economia Cooperativa
Pubblichiamo, di seguito, il programma, ancora soggetto ad integrazioni e modifiche, di
Geco 2013, le Giornate dell’Economia Cooperativa in programma lunedì 11 e martedì
12 novembre a Milano, presso la sede de “Il
Sole 24 Ore”, Via Monte Rosa, 91.
Lunedì 11 Novembre
9.30 Apertura lavori
Saluto di Luca Bernareggi, Presidente LEGACOOP Lombardia
Intervento di Giuseppe Sala - Commissario
di Milano Expo 2015
Sessione I
FINANZA E CRESCITA
Il ruolo della finanza per rilanciare l’economia,
i nuovi strumenti finanziari per le imprese, le
valutazioni, il rating e le opportunità offerte.
Pietro Modiano - Presidente Nomisma
Fedele De Novellis – Partner Ref Ricerche
Alessandro Carpinella – Partner area advisory KPMG
Paolo Billi - Direttore finanziario SACMI
Mauro Marè – Presidente MEFOP
Moderatore: Andrea Cabrini – Direttore
Class - CNBC
12.00 Intervento di Franco Bassanini –
Presidente della Cassa Depositi e Prestiti
13.30-14.30: Pausa lavori
14.30 Cerimonia per l’assegnazione del premio “Quadrofedele 2013” ai migliori bilanci
delle cooperative promosso da airces
Sessione II
LAVORO E FUTURO
Start up, innovazione, nuovi mestieri, politiche
per creare occupazione
Renato Soru – Presidente Tiscali
Pier Luigi Celli - Presidente ENIT/
Pierluigi Stefanini - Presidente Gruppo Unipol
Dario Carrera - Rete Hub -incubatori d’impresa
Antonio Calabrò – Direttore Fondazione Pirelli
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Moderatore: Riccardo Luna – giornalista e
scrittore
17.00 Intervento di Pauline Green – Presidente International Cooperative Alliance
Martedì 12 Novembre
9.00 Inizio lavori
Sessione III
Economia cooperativa e visione sociale: partecipazione e cittadinanza attiva
Il ruolo dei cittadini nelle scelte e nella gestione dei beni comuni. Confronti e parallelismi tra la realtà italiana e le esperienze
europee ed internazionali
Giuliano Poletti, Presidente Legacoop
Benoit Hamon – Ministro dell’Economia Sociale e Solidale della Francia (da confermare)
Paul Singer – Segreteria Nazionale Economia Solidale, Brasile
Moderatore: Alberto Quadrio Curzio – Accademia Nazionale dei Lincei
Sessione IV
MADE IN ITALY: CULTURA E QUALITÀ PER IL
RILANCIO DELL’ECONOMIA
Testimonianze di diverse realtà che portano il
Made in Italy nel mondo o che offrono opportunità di crescita nel paese
Antonella Nonino – Presidente Nonino Distillatori
Giampiero Calzolari - Presidente Granarolo
Andrea Pontremoli – CEO e General Manager Dallara e Direttore Master IT Università
di Bologna
Letizia Casuccio – Direttore Generale Centro Sud Coop Culture
Moderatore: Dario Di Vico – Inviato de “Il
Corriere della Sera”
13.00 Intervento di Franco Gallo – Presidente emerito della Corte Costituzionale
14.00 Conclusione lavori
Sono in via di definizione e conferma i contatti
con i relatori invitati
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
10
COOPERAMBIENTE 2013
Il programma di eventi e convegni
nell’ambito di Ecomondo
Siamo a pochi giorni dalla partenza di Ecomondo 2013 che è sinonimo di Cooperambiente: l’evento fieristico dei settori verdi delle
cooperative di Legacoop e da quest’anno
anche dell’Alleanza delle Cooperative Italiane,
che si terrà a Rimini dal 6 al 9 novembre
2013.
L’industria green italiana si
ripresenta a Fiera di Rimini
con la consapevolezza che
il rilancio del Paese passa
attraverso prodotti e servizi
innovativi e l’attenzione del
pubblico nei confronti delle
manifestazioni del settore
durante il 2013 ne è riprova.
Ricco, anche quest’anno, il programma di
eventi e convegni che si terranno nell’ambito
di Cooperambiente.
“Per questo” -sottolinea Vanni Rinaldi, Responsabile Energia e Ambiente di Legacoop“nell’ambito della collaborazione con la Fiera
di Rimini, mettiamo a disposizione dei nostri
associati biglietti gratuiti per venirci a trovare
al Padiglione B5 di Cooperambiente; per richiederli basta andare sul sito www.legacoop.it e registrarsi”.
Mercoledì 6 Novembre 2013 14:0016:30 Sala Ravezzi 1 Hall Sud
Le opportunità della riduzione della co2 e le
proposte di incentivazione
A cura di: Legacoop Cooperambiente e eAmbiente
Il seminario vuole affrontare il tema della CO2
come una sfida e una opportunità. Saranno
presentate le migliori azioni in termini di decarbonizzazione e promosse sinergie tra diversi attori in vari settori economici.
Presidente di sessione
Gabriella Chiellino – Coordinamento
Scientifico di Città Sostenibile
Saluti iniziali
Programma
14.00 Introduzione
Gabriella Chiellino - eAmbiente Srl
14.20 Tavola rotonda: Il settore alimentare
Primo piano
ACI
Introduzione: Federico Balzan – eAMBIENTE
Associazione Mediterraneo Acquacoltura- La
Carbon Credit dei molluschi**
Mauro Famin - Cereal Docks**
Andrea Rigoni - Rigoni di Asiago**
Chiusura dei lavori e Consegna “Premio Cooperambiente 2013”
Giuliano Poletti - Presidente Legacoop
15.10 Tavola rotonda: Il settore residenziale
e industriale
Introduzione: Giorgio Nanni – Cooperambiente- Progetto Power House Esperienze sul
risparmio*
Manutencoop - Efficienza energetica e la gestione del calore: dal pubblico al privato*
Innocenzo Guidotti, Presidente di Coserplast - La Carbon Footprint degli infissi in PVC
COSMO Ambiente – Pratiche di abbattimento
della CO2
CCPL - La Carbon Footprint di Coop Box:
un’esperienza premiata
Coopservice*
Discussione e Chiusura dei lavori
E’ stato invitato a intervenire:
Corrado Clini – Direzione generale per lo
Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare**
Energicamente no profit
Risparmiare energia, riqualificare i propri edifici e aumentare il valore: da Manutencoop e
Banca Prossima una soluzione, tecnologica e
finanziaria, per la riqualificazione energetica
Mercoledì 6 Novembre 2013 ore 14.0016.30. Sala Energia Padiglione Cooperambiente B5
Cooperative di comunità: valorizzazione e tutela dell’ambiente
A cura di: Legacoop e Cooperambiente
Presidenti di sessione
Bruno Busacca- Responsabile Legacoop
Cooperative di Comunità
Partecipano
On.Andrea Orlando – Ministro dell’Ambiente
Giuliano Poletti - Presidente Legacoop
Programma
14.00 Introduzione del Presidente
14.20-14.40 . Melpignano I tetti fotovoltaici
dei cittadini
14.40-15.00 . Val cavallina Una Comunità in
cammino verso Expo 2015
15.00-15.20 . Penne dall’Ecosviluppo ai
mercati della GDO
15.20-15.40. Le cooperative dell’Appennino
Reggiano Il turismo di Comunità
15.40-16.00. Miglierina L’albergo diffuso
della Comunità
Legacoop
Settori
Giovedì 7 Novembre 2013. Ore 10.0013.00 Sala Energia Cooperambiente B5
A cura di: Manutencoop Facility Management
S.p.A. e Banca Prossima
Il risparmio energetico è ormai imprescindibile per qualsiasi tipo di immobile: per ridurre
i costi di gestione, per aumentarne il valore,
perché l’energia più pulita è quella risparmiata. Per raggiungere questi risultati servono un buon piano di riqualificazione
energetica (capace di abbattere le dispersioni,
incrementare l’efficienza degli impianti, ridurre costo dell’energia) e risorse finanziarie
per sostenere gli investimenti iniziali. Manutencoop Facility Management, leader in Italia
nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, e Banca Prossima, banca
del Gruppo Intesa San Paolo dedicata al Terzo
Settore, hanno messo a punto una proposta
operativa destinata alla riqualificazione energetica degli immobili delle organizzazioni no
profit. Il Workshop sarà l’occasione, grazie
anche al contributo del GSE che ha creato le
condizioni perché tale proposta prendesse
vita, per approfondire le opportunità disponibili e le soluzioni finanziarie previste per “confezionare” un progetto efficiente e
concretamente realizzabile.
Presidenti di sessione
Maurizio Bottaini - Manutencoop Facility
Management
Marco Morganti- Banca Prossima
Programma
10.00 Introduzione dei Presidenti
10.30-11.00 Gerardo Iula - Banca Prossima La contrattualistica e le forme di finanziamento previste
11.00-11.30 Maurizio Massanelli - Manutencoop Facility Management Riqualificazione energetica: soluzioni e risultati ottenibili
11.30-12.00 Coopfond - Perché l’efficienza
energetica conviene al no profit
12.00 Conclusioni Legacoop Nazionale
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
11
Giovedì 7 Novembre 2013. Ore 14.0017.30 Sala CAMELIA Hall EST - Pad. B7
Dalla water footprint ai certificati blu: strumenti e incentivi per migliorare le performance idriche dei cicli produttivi
A cura di: Legacoop Cooperambiente e eAmbiente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare*
Il convegno vuole approcciare il tema del risparmio idrico in modo complessivo e integrato, analizzando il Ciclo di Vita (Life Cycle
Assessment) applicato alla Water Footprint:
l’indicatore del consumo di acqua dolce comprensivo sia dell’uso diretto che indiretto, parlando di Virtual Water con esempi di buone
pratiche in materia di risparmio della risorsa
idrica, di esempi di aziende e altri soggetti.
Viene trattato l’argomento proposto dall’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sul meccanismo di certificati di efficienza idrica
(certificati blu), con l’obiettivo di valutarne potenziali opportunità e limiti.
Presidenti di sessione
Gabriella Chiellino, Amministratore Delegato eAmbiente srl
Giorgio Nanni, Legacoop Cooperambiente
Programma
14.00-14.15 Introduzione
Venerdì 8 Novembre 2013. Sala Mimosa
1 ore 14.30-16.30 sala Mimosa 1
Titolo della conferenza “Repower map, life
eco-courts: insieme si può”
A cura di: Cooperambiente, AmbienteItalia,
Cortili Ecologici
Il convegno riunisce due progetti: Eco-Courts
e Repower Map molto differenti tra loro; i due
temi sono accomunati tuttavia dalla volontà
di un approccio alla promozione e alla diffusione di modelli basato sulla condivisione di
informazioni e di dati con la convinzione che
ciò possa aiutare lo sviluppo di buone pratiche.
Presidenti di sessione
Laura Bettini - Giornalista di Radio 24
Programma
14.00 Introduzione alla Tavola Rotonda
Primo piano
ACI
Laura Bettini – Giornalista di Radio 24
Daniela Luise - Comune di Padova
Patrizia Bianconi - Regione Emilia Romagna
Regione Toscana
Paolo Vitali - Coop Degradi
Enza Galeazzi - Coop Umbria
Alessio Addezio - Coordinatore Festambiente mondi possibili Legambiente
Riccardo Battisti - AmbienteItalia
Valeriano Solaroli - Coop Sole Ravenna
Chiusura dei lavori
FORMAZIONE 2013
Attivato il 12° Master in Economia
della Cooperazione MUEC
Presso la Scuola di Economia, Management
e Statistica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (sede di Bologna) è attivato
per l’annualità accademica 2013 – 2014 un
Corso di Master Universitario di I livello In Economia della Cooperazione (MUEC XII Edizione,
XVIII Ciclo).
L’iniziativa si avvale,della collaborazione e del
supporto organizzativo di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura
della Cooperazione e delle Organizzazioni
Non Profit) ed è promossa e sostenuta dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (Associazione Generale delle Cooperative Italiane
- A.G.C.I.; Confederazione delle Cooperative
Italiane - Confcooperative;, Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue - Legacoop)
Il progetto didattico della XII Edizione (XVIII
Ciclo) del Corso di Master, la cui durata è annuale, contempla una articolazione dell’iniziativa post-lauream in tre fasi
temporalmente distinte: attività didattica in
aula (gennaio – inizio giugno 2014, per
circa 200 ore), tirocinio curriculare
(stage) presso imprese o strutture del Movimento Cooperativo (giugno – luglio [settembre] 2014, per complessive 300 ore),
ritorno in aula (settembre 2014) per circa
30 ore. E’ previsto, per gli studenti lavoratori,
un Project-work sostitutivo del periodo di tirocinio.
Sarà possibile presentare le domande di partecipazione al colloquio di ammissione –
programmato per la mattinata di sabato 7 dicembre 2013 – sino al prossimo lunedì 2
dicembre 2013.
Legacoop
Settori
Il Corso si tiene sotto la Direzione del Prof.
Antonio Matacena, Ordinario di Ragioneria
Generale ed Applicata (corso progredito)
presso la Scuola stessa.
Il Bando relativo alla XII Edizione (XVIII Ciclo)
del Corso di Master è pubblicato sul portale
internet dell’Università di Bologna ed è disponibile
al
seguente
link:
http://www.unibo.it/it/didattica/master/20132014/economia-della-cooperazione-muec
Per le informazioni di carattere didattico
o scientifico (ovvero concernenti l’organizzazione generale dei lavori dell’annualità), è possibile contattare la Segreteria
Didattica del Corso di Master ai seguenti recapiti:
Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC
Università di Bologna
Scuola di Economia Management e Statistica
Piazza Antonino Scaravilli 2
40126 Bologna
Telefono: 051 2098868
Fax: 051 2098040
E-mail: [email protected]
Le informazioni di carattere amministrativo possono essere invece richieste all’Ufficio Master dell’Università di Bologna, ai
seguenti recapiti seguenti:
Università di Bologna - Ufficio Master
Via San Giacomo 7
40126 Bologna
Orari di apertura al pubblico: lunedì, martedì,
mercoledì, venerdì dalle ore 9 alle ore 11,15;
martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore
15,30.
Telefono: 051/2098140
Fax 051/2098039
E-mail: [email protected]
Per i candidati segnalati dalle strutture
territoriali Legacoop e dalle Associate
sono previsti dei sostegni economici
attraverso un intervento di Coopfond.
Le cooperative e le organizzazioni di Legacoop che intendano candidare giovani alla
frequenza del Master sono invitate a contattare la Legacoop Nazionale:
Sig.ra Orestina Mazzarella tel. 06/84439358
– e-mail: [email protected]
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
>> Legacoopsociali
12
LEGACOOPSOCIALI
7-8 novembre, terza Assemblea
Congressuale Nazionale
>> Coop
>> Ancpl
“I cittadini che fanno l’impresa. Legami, Lavoro, Welfare. L’economia che fa bene alle
persone”. Questo lo slogan del della 3° Assemblea congressuale di Legacoopsociali
che si terrà a Roma il 7 e 8 novembre,
presso Roma Eventi – Via Alibert, 5a –
Roma (Roma Eventi-Piazza di Spagna).
Programma
9,00 Accoglienza e Registrazione partecipanti
10,00 Apertura lavori
Nomina della Presidenza dell’Assemblea
Nomina delle Commissioni
10,30 Saluto delle Autorità
Ignazio Marino, Sindaco di Roma
11,00 Proiezione Docu-film:
“FUTURA – Femminile plurale per la
nuova economia”
11,30 Relazione introduttiva
Paola Menetti, Presidente Legacoopsociali
12,30 Presentazione della ricerca
L’Italia che risponde ai bisogni delle persone.
“Il ruolo delle cooperative sociali”
Enzo Risso, SWG
13,00 Cooperative sociali attori di innovazione
sociale
Prof. Luca Fazzi, Università di Trento
13.15 Pausa pranzo
14,00 Dibattito, sono previsti gli interventi di:
Enrico Giovannini*, Ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Cècile Kyenge*, Ministro per l’Integrazione e le Politiche Giovanili
Beatrice Lorenzin*, Ministro della Salute
Stefano Fassina*, Viceministro dell’Economia e delle finanze
Piero Fassino, Presidente ANCI
Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno
Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico
Maria Cecilia Guerra, Viceministro del
lavoro e delle politiche Sociali
Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario
dei Beni, Attività culturali e Turismo
Claudio De Vincenti, Sottosegretario
dello Sviluppo Economico
Marco Rossi Doria, Sottosegretario
Primo piano
della Istruzione, Università e Ricerca
Gianluca Galletti, Sottosegretario della
Istruzione, Università e Ricerca
Alberto Giorgetti, Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze
Maurizio
Sacconi,
Presidente
11°Commissione - Camera dei Deputati
Pietro Barbieri, Portavoce Forum Naz.le
Terzo Settore
Giuseppe Guerini, Presidente Federsolitarietà - Confcooperative e Portavoce
ACI Sociale
Eugenio De Crescenzo, Presidente
AGCI
Placido Putzolu, Presidente Fimiv
Giorgio Gemelli, Coordinatore Progetto
Salute Legacoop
Maurizio Pozzi, Preidente Sanicoop
ACI
Legacoop
Settori
19,00 Chiusura lavori
VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013
9,30 Prosecuzione dibattito:
11,00 Giuliano Poletti, Presidente Legacoop e Presidente Alleanza Cooperative
Italiane
11,30 Ripresa lavori
Seduta riservata ai Delegati
Presentazione relazioni delle Commissioni
Congressuali
Discussione
Approvazione documenti Congressuali
Nomina Direzione Nazionale, Collegio
Sindacale, Comitato Garanti
13,30 Chiusura lavori
Sono stati invitati:
La Presidente della Camera dei Deputati,
On. Laura Boldrini
Il Presidente del Senato della Repubblica,
Sen. Pietro Grasso
I Presidenti delle Commissioni Permanenti ed i Capigruppo dei due rami del
Parlamento Componenti del Governo,
Parlamentari, rappresentanti di Organizzazioni sindacali e sociali.
* in attesa di conferma
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
13
COOP
Nasce “Coop on line”, il nuovo
servizio di e-commerce
Nasce “Coop on line”: il nuovo servizio di ecommerce di Coop. Un assortimento di circa
7000 prodotti non food (non presenti nei
punti vendita Coop) con una forte prevalenza
di oggetti per la cucina, la tavola, l’arredo, il
tempo libero, lo sport ed il gioco, oltre ai prodotti tecnologici. Nessuna sovrapposizione
con quanto è già presente nei punti vendita
Coop, bensì un’integrazione dell’offerta che
interessa al momento in via sperimentale 5
grandi Coop (Nova Coop, Coop Lombardia,
Coop Liguria, Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest oltre a Ipercoop Sicilia) ma
che copre anche regioni come la Calabria e
la Sardegna dove Coop non è fisicamente
presente come insegna. Il portale, sviluppato
su tecnologia hybris in collaborazione con
Accenture, è un vero e proprio canale alternativo di offerta rispetto agli Ipercoop o ai supermercati di quartiere, già attivo in gran
parte delle regioni d’Italia e pensato per rispondere al fenomeno in crescita del consumatore-internauta che sempre più utilizza la
rete per cercare le promozioni, confrontare i
prezzi, informarsi e anche acquistare. Non è
un caso se l’unico segnale di dinamismo sul
fronte distributivo si registra proprio sull’on
line: l’e-commerce cresce a ritmi sostenuti,
Primo piano
ACI
prossimi al 20% ed è destinato a superare
nel 2013 la soglia dei 10 miliardi di euro. E
se è vero che la gran parte degli acquisti è
ancora rappresentata dai servizi (i viaggi ad
esempio superano il 38%) tra i prodotti tecnologici il tasso di crescita delle vendite on
line è pari al 19% e i canali fisici fanno segnare di pari passo un arretramento del 3%(il
dato è giugno 2013 su giugno 2012).
“E’ come se fosse un’ulteriore declinazione
–questa volta digitale- della multicanalità di
Coop –spiega Marco Pedroni, presidente
di Coop Italia- Accanto agli Ipercoop e ai supermercati di quartiere nasce il canale web.
Un’occasione per rispondere ai 10 milioni di
italiani per cui le procedure d’acquisto si
sono già invertite privilegiando l’acquisto on
line a partire da una relazione comunque positiva tra punto vendita fisico e punto vendita
virtuale”. Da parte sua Coop garantisce semplicità e immediatezza del sito dedicato
(www.cooponline.it a cui si accede anche
dal sito istituzionale www.e-coop.it), un’assistenza clienti rapida ed efficiente, sicurezza
nei pagamenti (accettate tutte le carte di credito) e offre una duplice opzione per la consegna: o gratis nell’ Ipercoop più vicino o a
domicilio (con la possibilità di avere la consegna su appuntamento con solo1€ in più
sulle spese di spedizione).
ANCPL
Incontro con Banca Etica sul finanziamento di start up cooperative
Martedì 22 ottobre, a Bologna, si è tenuto
un incontro tra alcuni esponenti del movimento cooperativo e alcuni dirigenti di
Banca Etica per verificare la possibilità di
un accordo quadro atto a favorire il finan-
Legacoop
Settori
ziamento degli start up cooperativi. Hanno
partecipato alla riunione Maurizio De
Santis, Responsabile Nazionale delle Cooperative Industriali dell’Ancpl; il Direttore
della Legacoop Emilia-Romagna, Igor
Skuk; i responsabili territoriali della Produzione e Lavoro Devis Rizzo, Gianluca Verasani e Sara Guidelli, mentre per Banca
Etica erano presenti i direttori di area del
Centro Italia Alessandro Celoni, Alessandro Gentilini, Riccardo Dugini,
Paolo Vierucci.
Nel corso dell’incontro sono state esaminate le modalità di reperimento delle risorse
finanziarie per l’avvio dell’attività delle imprese cooperative nate da crisi aziendali,
l’anticipo della mobilità per la costituzione
del capitale e altri importanti interventi di
sostegno. L’incontro ha confermato un’unità
di intenti tra Banca Etica e il movimento
cooperativo, entrambi impegnati nella promozione di un’economia responsabile e dinamica, attraverso progetti che tengano in
conto la salvaguardia del capitale umano e
sappiano affrontare le sfide del mercato,
dando anche una risposta al problema dell’occupazione.
Tra gli argomenti trattati, anche la possibilità da parte del movimento cooperativo di
favorire l’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria della Banca permettendone una maggiore capitalizzazione, con
ricadute positive nelle operazioni finanziarie a sostegno delle imprese cooperative interessate da progetti di sviluppo e da
processi di ristrutturazione. Un’opportunità
significativa, tanto più se si considera il forte
restringimento del credito in atto allo stato
attuale.
L’incontro si è concluso con l’impegno a costituire a breve tavoli operativi in grado di
dare seguito agli obiettivi individuati.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
>> Alto Adige-Südtirol
14
ALTO ADIGE-SÜDTIROL
>> Liguria
Il successo dà ragione alle donne,
decimo anniversario Sinfotel
>> Toscana
Offrire alle donne un posto di lavoro non
lontano dalla loro casa per dare loro la possibilità di conciliare al meglio lavoro e famiglia. È con questo obiettivo che dieci anni fa
a Latzfons, tredici donne hanno costituito la
cooperativa di lavoro Sinfotel, una cooperativa che offre servizi innovativi alle imprese
quali ricerche di mercato o la gestione delle
centrali telefoniche.
“Oggi la cooperativa Sinfotel conta dieci
collaboratrici: Esse possono usufruire di
orari di lavoro flessibili e grazie alla vicinanza del posto di lavoro al loro luogo di residenza riescono a conciliare al meglio gli
impegni familiari con quelli lavorativi”, ha
affermato Brigitte Brunner, vicepresidente della cooperativa, ricordando che la
Sinfotel negli ultimi anni ha ottenuto diversi
riconoscimenti come impresa sensibile ai
bisogni delle famiglie.
Durante i festeggiamenti per il decimo anniversario della cooperativa, il dott. Harald
Steiner, promotore del progetto, ricorda ai
presenti come tutto era iniziato nel settembre del 2013: Allora le donne avevano seguito un corso di formazione per operatori
di service center – un corso finanziato dal
Fondo Sociale Europeo e portato avanti dal
comune di Chiusa nell’ambito di un progetto di sviluppo economico. Anche il sindaco di Latzfons, Maria Gasser Fink, si
ricorda della nascita della cooperativa ed è
soddisfatta che la cooperativa di donne è
riuscita a smentire i pregiudizi iniziali: “Ora
siamo fieri di poter vantare un’impresa innovativa e di successo nel nostro comune”.
Il presidente di Legacoopbund Heini
Grandi nel suo saluto ha lodato il successo
dell’impresa sottolineando l’utilità della coo-
>> Emilia Romagna
>> Molise
>> Puglia
>> Puglia
>> Sicilia
>> Sardegna
>> Bologna
>> Parma
>> Reggio Emilia
>> Reggio Emilia
>> Cesena
>> Pistoia
>> Palermo
>> Catania
>> Ragusa
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
perativa per la comunità locale.
L’offerta della Sinfotel (Südtiroler-Informations -Telefon ) comprende oggi numerosi
servizi tra cui indagini sulla soddisfazione
dei clienti, gestione dei reclami, servizi di
informazione, ricerche di mercato, gestione
dei numeri di servizio e gestione dei colloqui con i clienti.
Un cambio di appalto con costi
sociali sulla comunità locale
Con la fine di ottobre, cambia l’impresa di
pulizie dell’Ospedale di Bolzano e di altre
strutture sanitarie: alla storica presenza
della cooperativa Coopservice subentra
un’altra impresa. Un cambio di appalto derivante da gara europea (valore circa 35 milioni in cinque anni, cinque concorrenti)
nella quale non sono stati purtroppo tenuti
nel debito conto gli aspetti sociali. E le conseguenze rischiano di pagarle nelle prossime settimane le lavoratrici.
Nella gara col metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa ha vinto il prezzo
più basso: l’impresa aggiudicataria è la penultima per il fattore qualità e la prima invece nel fattore prezzo ed ha ottenuto così
l’affidamento dell’appalto dei servizi.
Nel capitolato di gara l’ASL ha deciso di non
inserire le clausole sociali togliendo l’opportunità di realizzare inserimenti lavorativi
di persone svantaggiate e nell’offerta economica dell’impresa vincitrice non sono inseriti i costi dell’accordo aziendale
migliorativo del contratto nazionale, finora
garantito dalla Coopservice alle proprie collaboratrici. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro che sarà adottata nella
nuova gestione, si prevedono esplicitamente 60 persone in meno impiegate nei
servizi.
Un cambio di appalto con costi sociali ingiustificati e che ricadono in definitiva sulla
comunità locale. C’è bisogno che le Istituzioni Locali – ASL, Provincia, Comuni – si
responsabilizzino fino in fondo sui contenuti
e le modalità degli affidamenti, puntando ad
attivare un circuito virtuoso nel rapporto tra
Enti, imprese, lavoratori. Gli appalti sono
espressione concreta della politica economica provinciale ed incidono profondamente sulla vita della comunità. In questo
caso, il costo sociale rischia di essere alto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
15
LIGURIA
Lunedì 28 ottobre Assemblea congressualedellecooperativesociali
Lunedì 28 ottobre, alle 14.30 al Circolo Unificato dell’Esercito a Genova, si svolgerà
l’assemblea congressuale delle cooperative
sociali liguri.
I lavori si apriranno alle ore 15 con la relazione introduttiva del vice presidente di Legacoop Liguria, Sandro Frega (nella foto).
Alle 15.30 l’intervento del Sindaco di Genova, Marco Doria. A seguire Luca Beltrametti (Direttore Dipartimento Economia
dell’Università di Genova) e Lorena Rambaudi (Assessore Politiche Sociali della Regione Liguria).
Dopo gli interventi dei rappresentanti degli
enti di Terzo Settore, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, l’assemblea prevede gli interventi del presidente di
Legacoop Liguria, Gianluigi Granero, e di
Claudio Montaldo, assessore Salute della
Regione Liguria.
Concluderà i lavori dell’assemblea Paola
Menetti, presidente nazionale Legacoopsociali.
Genova, alla scoperta del mare con
gli Antichi Ormeggiatori del Porto
Sabato 26 ottobre appuntamento con la tradizionale giornata promossa dal Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova in
collaborazione con l’associazione “Il Porto
dei Piccoli” .
Un’occasione straordinaria per tanti bambini
meno fortunati, le loro famiglie, nonché per
le famiglie del Gruppo Ormeggiatori di trascorrere una giornata a contatto con il mare.
“Siamo soci di questa associazione da
quando è nata nel 2008 – spiega AlesPrimo piano
ACI
sandro Serra, presidente del Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova – In
questa occasione come ogni anno realizziamo un’iniziativa che può coinvolgere i
bambini ricoverati negli ospedali liguri, in
particolare al Gaslini, con le loro famiglie. In
una giornata dove coinvolgiamo le famiglie
di tutti i nostri soci per una vera e propria
festa del mare”.
Appuntamento alle 9.45 con il ritrovo presso
il Terminal Traghetti; alle 10 ingresso nella
sede e presentazione del Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova; alle 10.30
l’attività ludico – didattica, alle 11.30 l’uscita
nelle acque del Porto; alle 12.15 tutti in cucina per preparare il pranzo.
“ In questa giornata insegniamo ai bambini
ad arrampicarsi sulla diga, ad ormeggiare le
navi, a guardare con occhi diversi tutto
quanto succede in mare – conclude Alessandro Serra -. E poi a pranzo tutti ad infarinare le acciughe, un divertimento
straordinario per i bambini”.
Per informazioni chiamare il n. 010
8593458 oppure 347 4331576.
EMILIA ROMAGNA
Legacoop Servizi, bene accordo
Regione-Governo per pagamenti
«Così si va nella direzione giusta e a lungo
auspicata». Alberto Armuzzi, presidente di
Legacoop Servizi dell’Emilia-Romagna,
plaude all’accordo sottoscritto al Ministero
dell’Economia tra la Regione Emilia-Romagna e il Governo col quale si conferma la volontà della Regione di proseguire nella
graduale e costante riduzione dei tempi di
pagamento per i fornitori di servizi alla Sanità.
Gli ulteriori 358 milioni di euro messi a disposizione della Regione a questo scopo,
sommandosi ai circa 700 milioni di euro già
liquidati, dovrebbero ricondurre i tempi di pa-
Legacoop
Settori
gamento della sanità a livelli fisiologici e sopportabili per le imprese fornitrici.
«È una ulteriore boccata d’ossigeno per
l’economia regionale – sottolinea Armuzzi –
e, ancora di più, per l’insieme del sistema
imprenditoriale ad alta intensità di lavoro,
quali sono le cooperative di servizi aderenti
alla nostra associazione».
Legacoop Servizi Emilia Romagna «sarà attenta affinché le risorse vengano effettivamente messe a disposizione in tempi certi e
ragionevolmente celeri e sollecita la Regione
a proseguire con tenacia nel percorso intrapreso. È fondamentale – conclude Armuzzi –
dare certezze alle imprese fornitrici, particolarmente in questa situazione di grave difficoltà finanziaria che si riflette pesantemente
sul sistema imprenditoriale e, con maggiore
virulenza, sulle imprese ad alta intensità di
lavoro».
Facility & Energy Management,
l’intervento di Alberto Armuzzi
Si è tenuto il 18 ottobre a Bologna, nell’ambito di “Smart City Exhibition 2013”,
il convegno “Patrimoni pubblici e città intelligenti - Verso regole e gare di appalto
“smart” per i servizi di Facility & Energy Management, promosso e organizzato da Patrimoni PA Net, il Laboratorio Terotec &
Forum PA, per affrontate le problematiche e
le criticità che, agendo negativamente sul
sistema di regolazione e gestione delle gare
di appalto, condizionano fortemente lo sviluppo del mercato dei servizi di Facility &
Energy Management rivolti ai patrimoni immobiliari e urbani pubblici.
Il Convegno ha rappresentato un contributo
a più voci sullo stato dell’arte e sulle prospettive delle strumentazioni, in particolare,
la “BDNCP - Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici” e i “Bandi-Tipo”, che l’AVCP
- Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici si sta facendo carico di mettere a punto
ed implementare per rendere “smart” le regole e le gare di appalto per i servizi di Facility & Energy Management rivolti ai
patrimoni pubblici.
“Gli elementi che in modo preciso identificano il vero concetto di Smart City – ha affermato nel suo intervento Alberto
Armuzzi, Presidente di Legacoop Servizi
Emilia-Romagna - sono: semplificazione,
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trasparenza e riduzione del contenzioso”,
sottolineando inoltre come ad oggi le gare
vengono assegnate per lo più dal Giudice.
Tra gli argomenti trattati da Armuzzi durante
i lavori: la necessità di ribadire la validità dell’art. 81, cosi come modificato dall’art. 32
comma 7 bis L. 98/2013, che Armuzzi ritiene condivisibile, ma che necessita di essere scritto e impostato in modo da renderlo
applicabile; riflettere sulla coabitazione reale
e concreta fra Conscip e le Centrali di acquisto regionali; la necessità di chiarire quali
sono i tempi di recepimento, non legislativi,
ma reali e oggettivi, della direttiva europea
che regola i tempi di pagamento nelle relazioni commerciali pubblico-privato; l’importanza di modificare e riscrivere, se non
abolire, l’art. 286 del Codice degli Appalti,
“in quanto – afferma Armuzzi - una Smart
City è tale se i servizi sono adeguati, visto
che parliamo dei cittadini che ne sono i beneficiari, quindi va ribadita la validità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che
premia il progetto tecnico, a discapito dell’offerta economica più bassa”.
TOSCANA
Il futuro del manifatturiero nelle
sfide della green economy
“Il futuro del manifatturiero nelle sfide della
green economy”. Questo il tema dell’incontro di lavoro delle cooperative industriali
della Toscana, in programma martedì 12
Novembre, dalle ore 9,30 alle 14.00,
presso la Cooperativa I.P.T. (Viale Kennedy
184 – Scarperia).
Quelle che operano nei macro settori delle
pietre, dei metalli, della carta, delle nuove
plastiche, dell’energia e degli impianti.
Non si tratta di molte aziende; tuttavia le
loro dimensioni, sono quasi sempre sopra
alla media del proprio settore, anzi, alcune
di esse occupano posizioni di avanguardia.
A partire dai dati (bilanci 2012), si confronteranno gli andamenti di più anni per fare
qualche riflessione di periodo e si ragionerà
sul presente guardando alcuni dati degli andamenti 2013 e sui “sentiment” previsioPrimo piano
ACI
nali, declinando in modo peculiare i termini
di crisi, resistenza, voglia di futuro.
Un’occasione per scambiare le esperienze,
mettendo a confronto cooperatori impegnati
in prima fila nella direzione delle imprese
industriali.
Quest’anno in particolare verranno socializzate alcune esperienze realizzate nel vasto
settore della green economy, per valutarne
tratti comuni, differenze, peculiarità.
L’incontro sarà anche occasione di confronto con interlocutori che guardano la Toscana dalla regione, dagli enti locali, dal
sindacato e da istituti di promozione cooperativa.
Programma
Accoglienza e apertura dei lavori
Saluti
Federico Ignesti, Sindaco Scarperia
Marco Semplici, Sindaco San Piero a
Sieve
Giovanni Bettarini, Sindaco Borgo S.
Lorenzo
Relazione introduttiva
Sara Guidelli, Arcpl Toscana
Interventi previsti
Graziano Chini, Presidente IPT
Stefano Ciacci, Presidente Cellini GTC
Mauro Fabbrini, Presidente Comea
Maurizio De Santis, Responsabile
Settore Industriale Ancpl
Camillo De Berardinis, Amministratore Delegato CFI
Alessio Gramolati, Segretario Generale Cgil Toscana
Anna Rita Bramerini, Assessore Ambiente Regione Toscana
Conclusioni
Susanna Bianchi, Presidente Arcpl
Toscana
MOLISE
A congresso le 30 cooperative
aderenti a Legacoopsociali
Riunite in congresso le 30 cooperative molisane che aderiscono a Legacoopsociali
Molise per analizzare l’andamento della
cooperazione sociale sul territorio regionale.
L’incontro assembleare si è tenuto nella
sede della Lega nazionale delle cooperative
Legacoop
Settori
e mutue di Campobasso nella giornata di
del 17 ottobre, con la presenza del commissario regionale dell’associazione Stefania Serafini e Paola Menetti, presidente
Legacoopsociali. Le cooperative regionali
hanno affrontato il tema dei tagli progressivi, fino al sostanziale azzeramento, dei
Fondi nazionali per le politiche sociali, per la
non autosufficienza, la famiglia, l’infanzia,
le politiche giovanili e l’immigrazione. Ampio
spazio è stato destinato al dibattito riguardante le modalità con cui vengono strutturate le gare d’appalto da parte della
pubblica amministrazione, gare “sempre
più protese verso prezzi a base d’asta sotto
i costi del lavoro che determinano la crisi
della vera cooperazione sociale, creando i
presupposti del lavoro nero”.
Le cooperative riunite hanno auspicato, trovando il pieno accordo, l’approvazione della
legge regionale riguardante le politiche sociali, che ha tra i suoi punti la costituzione
di un fondo regionale sulla spesa corrente
e l’obbligo di rispetto delle tabelle ministeriali sul costo del lavoro.
Durante la giornata è stato inoltre avviato
un confronto sul documento nazionale congressuale, in vista del prossimo congresso
nazionale che si terrà a Roma il 7 e l’8 novembre.
PUGLIA
Legacoopsociali, innovazione
per rilanciare il sociale
“Ricerca sociale e scientifica, sviluppo del
modello d’impresa cooperativa, intersettorialità, modifica della legge regionale per
gestire con fluidità le forniture dei servizi
socio-educativi e sanitarie e implementare
le modalità d’inserimento lavorativo. Per ultimo, non d’importanza, la necessità di una
modifica della legge nazionale per l’ampliamento delle categorie di svantaggio al
decreto 2204 del 2002”. Sono le proposte
in tema di welfare e le linee guida di lavoro
enunciate dalla neo nominata presidente
Legacoopsociali Puglia, Flora Colamussi,
nel corso dell’assemblea congressuale
delle cooperative aderenti a Legacoop Puglia, che si è tenuta il 18 ottobre 2013 a
Bari.
Un programma di lavoro fitto e costruttivo,
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quello annunciato nel corso dibattito in occasione dell’assemblea, nella sede di Legacoop Puglia. Perfettamente in linea con
il documento politico del prossimo Congresso nazionale, che si terrà a Roma il 7 e
l’8 novembre. “La cooperazione dovrà impegnarsi – ha spiegato Colamussi – a cercare nuove opportunità di sviluppo. Di qui
la necessità di un incontro tra cultura, conoscenza, innovazione, valorizzazione delle
esperienze e innovazione”.
“Esiste una crisi sistemica che investe tutti
i settori – ha esordito il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo -, anche quello
delle cooperative sociali e che noi, come
movimento cooperativo, dobbiamo provare
a risollevare con proposte concrete”. Il sistema del welfare è un pezzo fondamentale
di “una città che si muove, ovvero di una
smart city, ove immaginare percorsi di servizi integrati. La cooperazione è parte integrante, in questo senso”. Da ciò la proposta
del presidente Rollo di intervenire e partecipare attivamente ai Piani Sociali di Zona
(PSR) per definire e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali, insieme
con tutti i soggetti istituzionali e non”. Un
modo questo per dare dignità alle persone
e ai loro bisogni. Sul tema Fondi Strutturali
è emersa la piena condivisione sulla loro
importanza e sull’intervento della cooperazione in una loro programmazione per realizzare l’obiettivo della coesione economica
e sociale, soprattutto nel Mezzogiorno.
“Un’attenzione particolare – ha poi incalzato la responsabile regionale Legacoopsociali – dovrà essere rivolta alla
programmazione di utilizzo dei fondi stanziati per la coesione sociale, ovvero al Piano
d’azione per coesione (Pac) che dovrebbe
integrare le risorse sociosanitarie, liberando
risorse da orientare nei settori sociali, educativi e dell’integrazione sociale e lavorativa”.
Il welfare, a livello nazionale, sta subendo
forti difficoltà: nonostante ciò il mondo della
cooperazione sta tenendo. “Legacoopsociali, in questi ultimi quattro anni di mandato, dal 2009 al 20013 – ha dichiarato la
presidente Legacoopsociali, Paola Menetti , ha registrato una crescita del numero delle
cooperative associate del 30% e, analogamente, sono cresciuti il valore della produzione e il numero degli occupati”. “Significa
Primo piano
ACI
più vantaggiose la finanza etica nella gestione delle cooperative sociali, attraverso,
per esempio, la promozione di accordi specifici”.
PUGLIA
– ha proseguito – che le cooperative hanno
reagito, diventando più efficienti, riducendo
i costi, cercando di gestire meglio, ma non
tagliando sul risultato per l’utenza, riorganizzando le strutture e migliorando sul piano
finanziario, sperimentando, altresì, i rapporti
con le banche”. Ma c’è bisogno di tanto
altro per “ridurre un divario tra ricchi e poveri, che crea disagio sociale ed economico
e che spinge a ripensare il sistema del welfare”.
In questo senso, sono state ben accolte le
proposte del mondo cooperativo pugliese:
“serve connessione tra settori, anche con
le giovani generazioni, e tra attività per
creare una vera connessione sociale”, ha
sottolineato la vice presidente Legacoop
Puglia, Annamaria Ricci. In tema di sinergie, di innovazione e ricerca sociale è stato
apprezzato l’intervento di un componente
del neo nato coordinamento di giovani cooperatori under 40, Christian Signorile, che
ha presentato Generazioni Legacoop Puglia
al mondo cooperativo sociale. “Nasciamo
per offrire un’opportunità in più ai giovani
cooperatori pugliesi, mettendo a disposizione e condividendo le nostre professionalità e le nostre competenze trasversali e
intersettoriali”.
Al termine dell’incontro, sono state, altresì,
designati i delegati delle cooperative sociali
che rappresenteranno la Puglia al prossimo
Congresso nazionale Legacoopsociali a
Roma, ovvero delle cooperative L’Adelfia
(Alessano, Le), L’Obiettivo (Bari), Progetto
Città (Bari), C.A.P.S. (Bari), Equal Time (Bitonto, Ba) e Il Girasole (Massafra, Ta).
A conclusione del suo intervento, Flora Colamussi ha, inoltre, definito la“finanza etica
uno dei terreni d’interesse del settore sociale: per il sostegno alle start up”, per
esempio, con la possibilità di un accesso al
credito anche a chi non possiede determinate garanzie. “Bisogna cercare, dunque,
di far entrare maggiormente e a condizioni
Legacoop
Settori
Legacoopsociali, Flora Colamussi
nominata responsabile regionale
Il 18 ottobre 2013, nel corso dell’Assemblea Legacoopsociali Puglia, Flora Colamussi è stata nominata
responsabile regionale delle
cooperative aderenti a Legacoop Puglia. “Alla neo responsabile va l’augurio di
buon lavoro – ha sottolineato
il presidente Legacoop Puglia,
Carmelo Rollo –. Siamo
certi, considerata la sua esperienza professionale, la passione, le numerose competenze maturate
in questi anni, saprà dare un contributo prezioso. Non solo alle cooperative impiegate
nel difficile ma fondamentale settore del
welfare in Puglia, ma a tutto il movimento
cooperativo pugliese”.
Flora Colamussi è sociologa e ha iniziato la
sua attività lavorativa, come giovane ricercatrice, in un centro di analisi di mercato
della Lega delle cooperative dell’Umbria.
Nel 1994 si è trasferita nella sua regione, la
Puglia, ove si è avvicinata alla cooperazione
sociale di tipo B. Nel 2008, con un progetto
sperimentale finanziato dalla Comunità Europea sull’asse Pari opportunità, è tra i soci
pr omotori e fondatori di una cooperativa
sociale di tipo B, Equal Time, di Bitonto
(Ba), di cui è attualmente presidente. La
cooperativa si occupa di inclusione sociale
e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.
Il suo è un percorso professionale strettamente legato al mondo della cooperazione
sociale, in particolare dell’esclusione e della
marginalità sociale, delle politiche di welfare in generale, delle iniziative a favore dei
soggetti deboli, come anche delle pari opportunità. Dal 2011, inoltre, in occasione
del Congresso regionale Legacoop Puglia è
stata designata presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere
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della Lega delle cooperative pugliesi, nonchè componente dell’esecutivo nazionale
delle PO Legacoop. Anche grazie al Patto
sociale di genere della Città di Bari, di cui
Legacoop Puglia è capofila, avviato nel
2011, ha promosso e diretto, insieme agli
altri partner, attività in favore delle imprese
cooperative e delle lavoratrici. Flora Colamussi è anche componente della Commissione istituzionale Pari Opportunità della
Regione Puglia.
SICILIA
Seminario dedicato alla
Spending Review aziendale
Come migliorare le performance di impresa? Come fare economia dei costi ed
evitare tagli? Tutte domande fondamentali
per la tenuta delle imprese e al centro del
seminario organizzato dal Centro di Assistenza tecnica di Legacoop Sicilia la scorsa
settimana nell’ambito del processo di rafforzamento della Rete Servizi dell’associazione. “Riteniamo che oggi più che mai, in
piena crisi economica, ci sia bisogno di formazione e consulenza per potere sviluppare
e riposizionare la propria impresa cooperativa – dice Angela Maria Peruca, responsabile del Centro di assistenza tecnica
regionale e della Rete Servizi Legacoop Sicilia – Per questo motivo abbiamo voluto
organizzare questo seminario coinvolgendo
la società Studiofor Management Education
leader nel settore, che ha dimostrato concretamente con alcune simulazioni, quanto
sia importante il monitoraggio costante dei
singoli processi produttivi e dei sistemi gestionali per evitare sprechi e inefficienze
sotto il profilo finanziario ma anche organizzativo col rischio di trovarsi, a fine anno,
con un valore di costo elevato rispetto alle
previsioni”. Il seminario è stato riservato a
20 tra le coop più strutturate del sistema
Legacoop siciliano e, aggiunge Peruca, “è
un nuovo step per il rafforzamento della
Rete Servizi di Legacoop. Con Studiofor, infatti, come con altri numerosi professionisti
nei campi più svariati che possono essere
utili alle imprese cooperative (dal notaio all’avvocato, al commercialista etc.), sarà ora
siglata una convenzione per garantire agli
Primo piano
ACI
associati la possibilità di accedere a servizi
di consulenza qualificati a prezzi agevolati
rispetto a quelli di mercato”.
SARDEGNA
Il 25 ottobre assemblea regionale delle cooperative sociali
L’Assemblea regionale delle Cooperative
sociali aderenti a Legacoopsociali Sardegna
si terrà a Cagliari martedì 29 Ottobre, alle
ore 9.30, presso l’Hotel Panorama, in Viale
Diaz 231.
All’Assemblea è invitata anche l’On. Simona De Francisci, Vice Presidente della
Giunta regionale e Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale.
L’occasione è importante per discutere, ma
soprattutto per proporre alle istituzioni, ed
in particolar modo alla Giunta della Regione
Sardegna, che in queste settimane sta predisponendo la manovra Finanziaria 2014
(che andrà in Consiglio Regionale presumibilmente entro il mese di Novembre), tutte
le tematiche che sono state affrontate (e le
problematiche emerse) anche nelle discussioni delle Assemblee territoriali (che si sono
tenute nelle ultime due settimane) riguardanti il settore socio sanitario, socio assistenziale, socio educativo, ivi compreso il
settore dell’inserimento lavorativo, gestito
in Sardegna dalla Cooperazione sociale.
BOLOGNA
“Immotivati i blocchi di Si.Cobas e
centri sociali a Ctl e Granarolo”
Nella mattinata del 18 ottobre, in concomitanza con lo sciopero proclamato da Si.
Cobas nella logistica e in altri settori un
gruppo di lavoratori, non appartenenti alle
aziende operanti in quel cantiere, affiancati
da attivisti di centri sociali bolognesi, ha deciso di bloccare l’accesso dei mezzi ai magazzini di CTL e di Granarolo in località
Cadriano.
Nelle note diffuse nei giorni scorsi si faceva
riferimento al mancato rispetto, da parte di
imprese che aderiscono a Legacoop Bologna, degli accordi sottoscritti a luglio in Pre-
Legacoop
Settori
fettura in merito al percorso di reintegro dei
lavoratori delle cooperative che fanno parte
del Consorzio SGB.
La genesi di quell’accordo nasce dalle vicende di SGB e le sue consorziate operanti
fino ad alcuni mesi fa dentro i magazzini di
proprietà di CTL, l’ impresa associata a Legacoop Bologna che movimenta prodotti per
conto di Granarolo. Dopo i disordini e le proteste ad opera dei Si.Cobas. che accusavano
decurtazioni di stipendio da parte delle imprese del Consorzio e che hanno a lungo
bloccato le merci di Granarolo, SGB ha provveduto al licenziamento di una parte dei lavoratori coinvolti negli atti di protesta e nei
blocchi merci, che - ricordiamolo - sono reati
segnalati alla Magistratura.
Solo il tavolo coordinato dalla Prefettura di
Bologna ha permesso con fatica di addivenire alla condivisione di un percorso sottoscritto da tutte la parti, Si. Cobas compreso,
che ha previsto a luglio di quest’anno il reintegro in campo a SGB di quei lavoratori, la
corresponsione degli stipendi pregressi e la
loro messa in cassa integrazione in attesa di
nuove occasioni occupazionali che dovevano
venire da opportunità ricercata da imprese
del territorio, fra cui imprese di Legacoop Bologna.
Parallelamente CTL, recedendo dal contratto
con SGB, ha immediatamente riassunto la
sessantina di lavoratori presenti su quel cantiere per il tramite di una nuova società da lei
controllata, dando garanzia di qualità e continuità occupazionale.
Il percorso di luglio ha riguardato 23 persone
da ricollocare entro il 31 ottobre; di queste,
16 di competenza di Legacoop Bologna. Di
queste ne sono state già integrate 9 entro le
date condivise in Prefettura (due entro il 31
luglio; quattro entro il 30 settembre, poi posticipato al 15 ottobre; tre, facenti parte di un
gruppo di dieci da collocare entro il 31 ottobre, sono già assunte). Rimangono dunque
sette persone da collocare entro il 31 ottobre.
«Essendo oggi il 18 ottobre, è evidente - ha
dichiarato il responsabile del settore logistica
di Legacoop Bologna, Tiziano Tassoni, durante un incontro con la stampa - che nessun accordo è stato disatteso: Legacoop
Bologna sta lavorando per trovare anche per
loro un posto di lavoro entro la data prevista.
Inoltre, i lavoratori non sono abbandonati a
se stessi, ma sono in cassa integrazione in
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deroga. Chi dice che Legacoop Bologna e le
imprese associate non hanno rispettato l’accordo mente sapendo di mentire e strumentalizza una situazione di difficoltà allo scopo
di portare elementi di tensione nello sciopero
di oggi. Questa tensione va solo a danno dei
lavoratori che rimangono da collocare perché non c’è dubbio che, dopo l’immotivata
contestazione di questa mattina, sarà tutto
ancora più difficile. I problemi del lavoro e
della occupazione vanno affrontati in modo
serio da persone serie che capiscono il contesto in cui si opera e le gravi difficoltà del
momento».
«Oggi - ha proseguito Tassoni - contemporaneamente alla manifestazione delle persone di SiCobas e centri sociali se ne è
tenuta un’altra: la manifestazione silenziosa
dei 300 lavoratori ai quali è stato impedito di
recarsi sul posto di lavoro e che chiedono di
essere tutelati e di non subire ulteriori violenze. Noi proviamo ogni giorno a consolidare il lavoro dei soci e dei lavoratori delle
cooperative e a far maturare nuove opportunità di lavoro: in questo percorso vorremmo
avere alleati, anche con idee diverse, ma non
nemici».
Dopo le proteste del 18 ottobre, Legacoop
chiederà al Prefetto di Bologna di riconvocare il tavolo per chiarire le posizioni in
campo: «Non è ammissibile - ha sottolineato
Tassoni - che ci sia chi opera per rispettare
gli accordi e cercare soluzioni e altri, che dovrebbero avere lo stesso interesse, che agiscano in modo opposto. Continueremo a
cercare soluzioni, ma è chiaro che ora è tutto
più complesso. Noi siamo sereni perché la
nostra parte l’abbiamo fatta. La legalità va
garantita a tutti e rispettata da tutti».
PARMA
MIC, al via l’ottava edizione della
scuola di alta formazione
200 ore di lezioni attendono i nuovi corsisti
del MIC, la scuola di alta formazione (progettata da Legacoop Modena, Legacoop
Parma e Legacoop Reggio Emilia con il
contributo organizzativo e scientifico di
Quadir) rivolta ai dirigenti, ai manager e ai
quadri delle imprese cooperative emiliane
aderenti a Legacoop. Nelle sette precedenti
Primo piano
ACI
edizioni del progetto sono stati coinvolti
complessivamente 150 cooperatori distribuiti tra le province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Per queste persone, che
ricoprono ruoli chiave in azienda, il MIC ha
rappresentato un’occasione di analisi e
confronto per ridefinire e attualizzare valori
e logiche di sviluppo in riferimento alla cooperazione.
Come ogni anno, si alterneranno in cattedra
docenti e testimonianze di imprenditori ed
esperti, volte a maturare vision, capacità organizzative e decisionali, utili nello svolgimento del proprio ruolo professionale. Tra i
focus formativi: Strategia, gestione e cultura d’impresa; Evoluzione degli scenari politici, economici e sociali; Sviluppo
individuale, comunicazione, leadership,
groupware e gestione del cambiamento.
Obiettivo non è solo trasmettere competenze, ma anche stimolare il pensiero critico
e l’approfondimento, perché alla base c’è
la fiducia nel potenziale umano quale fattore distintivo in grado di superare la crisi
al di là delle variabili contingenti e congiunturali.
Quest’anno tra i banchi d’aula siedono risorse di: Argento Vivo, Assicoop Emilia
Nord, Bilanciai, CCPL, CFP, CIR Food, CMB,
CoopBox, Coop Cartai Modenese, Coop
NordEst, CPL Concordia, CSA, CSC, Emc2,
GESIN, Italcarni, Unieco.
Torna Intrapprendere, il corso
di economia cooperativa
Sei scuole per un totale di sette classi e 170
studenti: questi i numeri di Intrapprendere
2013-14. L’ISISS Giordani, l’ITC Melloni,
l’ITG Rondani, il Liceo delle Scienze Umane
Sanvitale, l’ITIS da Vinci e l’ITC Paciolo D’An-
Legacoop
Settori
nunzio hanno aderito al progetto di Legacoop Parma, che coinvolge i ragazzi delle
classi quarte in un percorso di simulazione
di impresa cooperativa. Tutor esperti e professori si alternano in cattedra per accompagnare le classi nell’apprendimento delle
specificità economiche e valoriali della cooperazione: cenni storici dalla nascita alla diffusione a Parma, principi e valori normativi,
organi e adempimenti societari, governance.
Al termine delle lezioni teoriche, il modulo
pratico prevede la costituzione di un’impresa
cooperativa da parte di ogni classe che sperimenterà le fasi dello startup: dall’elaborazione dell’idea di business, alla costituzione
dell’assemblea e alla costruzione dell’organigramma, dalla scrittura dello statuto alla
stesura del business plan, comprensivo di
piano economico dettagliato e sostenibile. A
fine anno scolastico, le cooperative simulate
saranno sottoposte al giudizio di una commissione composta da docenti universitari,
esponenti della Camera di Commercio ed
imprenditori cooperativi. I criteri di valutazione terranno conto di diversi fattori: originalità e fattibilità dell’impresa, efficacia
promozionale, aderenza ai principi cooperativi, quoziente di innovatività ed ecocompatibilità.
REGGIO EMILIA
Seminario di Legacoop
sull’Ambiente
Si è svolto il 22 ottobre nella Sala Magnani
di via Ruini il seminario organizzato da Legacoop Reggio Emilia sulle materie ambientali. Tre in particolare gli argomenti
trattati nel seminario, coordinato da Marco
Pecorari responsabile dell’Ufficio ambiente
sicurezza, privacy e D.lgs. 231/01 di Legacoop Reggio Emilia. Andrea Fornaciari,
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REGGIO EMILIA
Con Legacoop gli studenti delle
medie diventano ricercatori storici
dello Studio Alfa, ha parlato del Decreto del
Presidente della Repubblica del 13 marzo
2013 n. 59 (Regolamento AUA, Autorizzazione Unica Ambientale), in particolare dell’inquadramento normativo; dell’ambito di
applicazione; delle imprese destinatarie e
amministrazioni coinvolte; delle autorizzazioni sostituite; delle procedure di rilascio e
rinnovi; disposizioni transitorie. Sul Decreto
ministeriale Ambiente del 10 agosto 2012
n. 161 (Nuova disciplina terre e rocce da
scavo) ha parlato Luca Rinaldini dello Studio Alfa. E infine è stato affrontato il tema
del Sistri: inquadramento normativo, aggiornamento, soggetti coinvolti, tempistiche; criticità di gestione, sanzioni; ne ha
parlato Alessandro Antelmi dello Studio
Alfa.
“Per rispettare le normative – ha spiegato
Marco Pecorari – occorre conoscerle e approfondirle. E’ con questo spirito che Legacoop ha organizzato con gli esperti di
Studio Alfa questo incontro sulle materie
ambientali: si tratta di norme di recente introduzione, o modificate e ripristinate. Molte
norme ambientali, il cui spirito è condivisibile – prosegue Pecorari – si sono rivelate
eccessivamente complesse, farraginose,
mutevoli. Tutto ciò è causa di errori da parte
delle imprese, dovuti non alla malafede ma
alla errata e variabile soggettività interpretativa. Questo porta al rischio di vanificare
investimenti aziendali mirati e al rafforzamento di una interpretazione consuetudinaria, secondo la quale gli interventi in
materia ambientale non sono un investimento sociale come noi pensiamo, ma
piuttosto un semplice costo di difficile ammortamento nel pesante contesto economico che stiamo attraversando”.
Primo piano
ACI
Sono aperte fino al 31 ottobre le iscrizioni
all’iniziativa “Bellacoopia Ricerca, promossa
da Legacoop Reggio Emilia e rivolta alle
scuole secondarie di primo grado. Le classi
che parteciperanno a Bellacoopia dovranno
realizzare un progetto di ricerca di carattere
storico o sociale. In particolare l’oggetto
della ricerca potrà essere incentrato sulla
storia di cooperative, di luoghi o di personaggi legati al territorio. “Quest’anno –
spiega la responsabile di Bellacoopia Daniela Cervi – Legacoop suggerisce due
ambiti tematici. Il primo è la trasformazione
del territorio, che potrà essere declinato
nella storia della bonificazione per i territori
della bassa, nella storia dei quartieri di Reggio Emilia per le scuole della città e nella trasformazione del paesaggio montano con lo
sviluppo della produzione di Parmigiano
Reggiano per le classi dell’Appennino. La
seconda indicazione riguarda le nuove
forme di aggregazione nella società, il ruolo
dell’associazionismo e del volontariato”.
Legacoop potrà accompagnare i percorsi di
ricerca con l’affiancamento di un tutor ed
eventuali altre persone di riferimento sul territorio. Verranno inoltre messi a disposizione
i supporti necessari per la realizzazione delle
ricerche: materiali (documenti, testi storiografici, schede didattiche), indicazioni metodologiche e, a richiesta, esperti qualificati
per l’approfondimento dei temi oggetto di
studio. Tutte le scuole che concluderanno
positivamente il percorso verranno finanziate
con un contributo di 500 euro a presentazione del documento conclusivo. Ogni progetto realizzato verrà poi presentato da ogni
classe nel proprio territorio.
“Tutti i progetti realizzati nelle precedenti
edizioni – spiega il coordinatore di Bellacoopia Ricerca, Lucio Levrini – sono stati
di alto livello e realizzati con grande passione
e interesse dagli studenti delle scuole
medie”. Nell’edizione 2011-2012 i due progetti migliori sono stati realizzati dalla classe
II B della Scuola media di Carpineti con la ricerca”Quando a Carpineti il lambrusco era
di-vino”, che ha studiato la realtà della viticoltura nel territorio carpinetano, un tempo
Legacoop
Settori
molto fiorente, (tanto che nel 1936 venne
realizzata una cantina sociale, il cui edificio
è ancora esistente), e dalla III B della Scuola
media di Poviglio, che con “Progetto sulla
solidarietà” ha indagato il concetto di solidarietà e cooperazione e il ruolo del volontariato nella Croce Azzurra e nell’Avis di
Poviglio. Per l’edizione 2012-2013 le premiazioni sono previste il prossimo 28 ottobre.
Le richieste di adesione per la nuova edizione di Bellacoopia Ricerca dovranno pervenire entro il 31 ottobre. Per qualsiasi
informazione e per inviare la richiesta di
adesione rivolgersi a Legacoop Reggio Emilia – Progetto Bellacoopia Via Meuccio Ruini,
74/d 42124 Reggio Emilia Tel.
0522.530011 [email protected]
CESENA
Mario Perrotta ospite d’onore della
rassegna “Artisti in Vetrina”
La rassegna culturale Artisti in vetrina, che
oramai da mesi anima il Centro Commerciale Lungo Savio di Cesena, torna con
un evento eccezionale ed assolutamente
imperdibile per tutti gli amanti della cultura,
del teatro, della letteratura e dello spettacolo: il 26 ottobre, presso Librerie Coop, il
pluripremiato attore e drammaturgo Mario
Perrotta presenterà il suo Emigranti
Espress, una trasmissione radiofonica
(Radio RAI 2) diventata poi libro per Fandango Libri ed infine anche pièce teatrale.
Era il 1980. Stazione di Lecce. Ore 21 e 07.
Come tutti i giorni di ogni benedetto anno,
a quell’ora parte il treno degli emigranti che
raccoglie le braccia da lavoro della costa
adriatica d’Italia, per “fiondarli” tutti insieme
fino a Milano, incollati l’uno all’altro dallo
“sputazzo” che è il treno stesso.
Arrivati di slancio nella capitale meneghina,
gli elastici di quella fionda si allentavano e i
pallini umani venivano “sparati” chi verso la
Svizzera, chi verso il Belgio, la Germania, la
Francia… Nel 1980 su quel treno c’ero anch’io. E avevo solo dieci anni. E viaggiavo
da solo! Una volta al mese. Ora mi hanno
dato quindici capitoli di libro per raccontartelo quel viaggio. Non so se bastano, ma ci
provo…
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Territori
21
Ogni fermata corrisponde a un capitolo del
libro e ritrae un’Italia sopravvissuta a
un’epopea di umani affanni. La curiosità di
Mario bambino alimenta la sua fantasia insieme ai racconti dei viaggiatori.
Scorrono davanti ai suoi occhi le odissee
degli italiani che negli anni sono stati costretti ad abbandonare i luoghi d’origine
nella speranza di un’esistenza migliore.
Nei paesi di destinazione, non così distanti,
hanno trovato intolleranza, subìto umiliazioni, incontrato condizioni di vita e di lavoro
disumane. Cambiano il colore della pelle, i
nomi, l’epoca, i mezzi usati e i luoghi di partenza e di arrivo, ma si ripete ancora oggi
quel drammatico movimento migratorio che
accomuna popoli di diverse sponde geografiche. Attraverso la voce e lo sguardo di
un bambino che mescola dentro di sé radici, tradizioni, rimpianti, dialetti, sogni, attese, Emigranti Esprèss è la narrazione di
quei viaggi sul treno degli emigranti: non
solo la rievocazione di storie italiane strappate alla dimenticanza, ma una sorta di
poema popolare che commuove e fa riflettere.
L’AUTORE
Nel 1994 è tra i fondatori del Teatro dell’Argine. Nel 2003
scrive insieme a Nicola Bonazzi il dittico
Italiani cìncali - finalista al Premio Ubu
2004 come migliore
drammaturgia - e La turnàta (2005). Con
Odissea vince, nel 2009, il Premio Hystrio
alla drammaturgia ed è finalista come miglior attore al Premio Ubu. Dirige con Rossella Battisti la collana DVD Teatro Incivile
per il quotidiano L’Unità e nel 2007 scrive e
interpreta Emigranti Esprèss per Radio2
Rai, trasmissione vincitrice - ex equo con la
BBC - del Premio Speciale della Giuria al
TRT International Radio Competition di
Istanbul. Il testo della trasmissione radio diventa un romanzo dall’omonimo titolo per
Fandango Libri nel 2008. Lo stesso anno
riceve il Premio Città del Diario, assegnato
dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve
Santo Stefano, per il quale scrive il suo secondo romanzo Il paese dei diari pubblicato
Primo piano
ACI
da Terre di Mezzo nel 2009.
Scrive e interpreta per La grande Storia su
Rai 3 sei monologhi originali e, sempre nel
2009 inaugura con Misantropo-Molière la
sua “Trilogia sull’individuo sociale”, con la
quale vince il Premio speciale Ubu 2011. A
settembre 2012 nel Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto Mario Perrotta debutterà
come autore e regista d’opera con “Opera
migrante”, direttore d’orchestra Marco Angius.
PISTOIA
A Buggiano “Diamoci le Ali”, progetto di Co-Housing per 8 giovani
“Diamoci le Ali”. Questo il nome del progetto
di Co-Housing per 8 giovani maggiorenni che
sarà presentato sabato 26 ottobre alle ore
15,30 a Buggiano in Via Siena n. 6.
Diamoci le Ali è un progetto di co-abitazione
per giovani maggiorenni, si tratta di una
azione sperimentale di gruppo di abitazione/coabitazione per giovani che prende le
mosse dalla disponibilità del Comune di Buggiano di un immobile posto in Via Siena, confiscato alla mafia. Attraverso il progetto, il
Consorzio Metropoli e la Cooperativa Selva
che ne cureranno la realizzazione, si vuole
proporre al territorio un servizio innovativo in
grado di sostenere le nuove generazioni nella
conquista della propria indipendenza e autonomia, fornendo la possibilità di abitare
temporaneamente in una casa con altre persone, dividendo e condividendo responsabilità, costi e mansioni da svolgere all’interno
della casa. Con l’inaugurazione di questo
nuovo servizio, che potrà accogliere fino a
otto persone, si amplia la rete dei servizi a
disposizione dei nostri giovani, quale frutto
della collaborazione fra il Comune di Buggiano, la Società della Salute e i soggetti del
Terzo Settore.
Programma
Ore 15.30 – Ritrovo presso la Casa
Saluto agli intervenuti del Presidente della
SDS Valdinievole e Sindaco di Buggiano, Daniele Bettarini
S.E. Mons. Giovanni De Vivo, Vescovo di
Pescia
Legacoop
Settori
Gianni Autorino, Presidente del Consorzio
Metropoli
Francesca Galeazzi, Presidente della Cooperativa Selva
Gianfranco Venturi, Consigliere Regionale
Regione Toscana Federica Fratoni, Presidente Provincia di Pistoia
On. Edoardo Fanucci, Parlamentare
Claudio Bartolini, Direttore della SdS Valdinievole
E’ stata invitata a partecipare la Prefettura di
Pistoia
Taglio del Nastro e merenda per tutti i partecipanti
PALERMO
Minori e fondi Pac: le riserve
di Legacoop e Legacoopsociali
Legacoop Palermo e Legacoopsociali Sicilia esprimono “riserve” sulla programmazione del Comune di Palermo per l’utilizzo
dei fondi Pac (Piano di Azione e Coesione)
destinati ai minori. “Si tratta di un progetto
incentrato esclusivamente sul miglioramento della qualità del servizio pubblico già
attivo e sull’avvio di alcuni servizi integrativi. Cose di certo utili, ma molto meglio sarebbe recuperare e adeguare strutture
abbandonate per affidarle poi al privato sociale”, dice il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino. E aggiunge: “Il
rischio dell’attuale programmazione è
quello di non aumentare il numero di fruitori
del servizio, di non creare un solo nuovo
posto di lavoro e di usare i fondi per pagare
lo straordinario ai dipendenti comunali degli
asili nido”. Preoccupazioni che nei prossimi
giorni saranno al centro di un incontro con
il mondo associativo palermitano che si occupa di assistenza ai minori e di una lettera
che sarà inviata al prefetto e agli assessori
comunali competenti, Barbara Evola
(Istruzione) e Agnese Ciulla (Servizi sociali). “L’obiettivo finale del Piano di Azione
e Coesione è quello di aumentare il numero
delle persone prese in carico, siano essi
bambini che persone anziane – dice Angela Maria Peruca, responsabile di Legacoopsociali Sicilia - Il Comune di Palermo,
stando a quanto comunicato dai funzionari
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nelle sedute di gruppo piano, sta giustamente orientando la programmazione per
gli over 65, ma non altrettanto per quanto
riguarda i servizi destinati all’infanzia. Per
questo pensiamo che si debba intervenire
al più presto per modificare il documento”.
La programmazione congiunta tra l’Assessorato Attività Sociali e quello alla Pubblica
Istruzione del Comune di Palermo ha orientato la destinazione delle risorse del riparto
su: prolungamento dell’orario per undici
asili comunali (attraverso il pagamento dello
straordinario ai propri dipendenti); apertura
nel mese di luglio (attualmente tutti gli asili
comunali a giugno concludono le loro attività) per 24 asili comunali; copertura spese
di gestione ordinaria e acquisto attrezzature
e arredi per i nidi comunali in servizio; apertura 5 spazi gioco nei nidi comunali, servizi
integrativi; apertura 2 centri famiglia e 1
spazio gioco (unici servizi da esternalizzare
per un importo totale di €100,000), e servizi integrativi.
CATANIA
Le Centrali Cooperative indicano
le priorità per lo sviluppo
Il tema dello sviluppo economico nella provincia di Catania che può produrre lavoro, è
stato al centro di una riunione dei Presidenti
delle Centrali Cooperative: Silvana Strano
Presidente AGCI , Gaetano Mancini Presidente Confcooperative, Giuseppe Giansiracusa Presidente Legacoop, Valter
Bentivegna Presidente Unci e Rosario
Contarino Presidente Unicoop, .I Presidenti
delle cinque Centrali, sottolineando la necessità di un’azione urgente , hanno individuato alcune possibili priorità d’intervento
nel territorio.
“Lo sviluppo –secondo il parere dei Presidenti delle Centrali- oltre che scaturire dai
necessari provvedimenti dei governi nazionale e regionale, deve partire anche su basi
endogene, ecco perchè diventa importante
darsi da fare nel territorio.
Primo piano
ACI
I rappresentanti delle Centrali , individuano
un ruolo importante per Catania, che oltretutto per la sua dotazione infrastrutturale
(porto, aereoporto etc ) ,deve sempre più
divenire punto di riferimento per tutta l’area
orientale della Sicilia.
A parere dei Presidenti, l’amministrazione
Comunale di Catania deve svolgere un
ruolo guida, sia come riferimento per gli altri
enti locali, ma soprattutto come città metropolitana, ecco perché ritengono necessario che il sindaco Bianco istituisca al più
presto il ‘tavolo per lo sviluppo’, per coordinare le azioni, per coinvolgere e rendere
protagonisti tutti gli attori: università, camera di commercio , forze sindacali e imprenditoriali . Catania per la sua dotazione
infrastrutturale deve divenire punto di riferimento per tutta l’area orientale della Sicilia.
La cooperazione può contribuire allo sviluppo del nostro territorio , con un contributo specifico a condizione – sottolineano
i cinque Presidenti - che si inneschi un
processo di condivisione sistemico delle
scelte strategiche tra il pubblico ed il privato, a partire dalla ridefinizione del welfare,
fino al recupero urbanistico –economico”.
Tra le priorità di intervento individuate nel
documento viene indicata la valorizzazione
del patrimonio comunale inutilizzato , anche
affidandone la gestione a cooperative e la
valorizzazione dei beni culturali, attraverso
un ruolo attivo di cooperative tra giovani,
adeguatamente formati, realizzando percorsi di accoglienza turistica. Nell’ambito
dei servizi sociali – per i rappresentanti
delle Centrali - è necessario riadattare le
condizioni di welfare e avviare una moralizzazione del settore. Le azioni individuate nel
documento, possono essere avviate a costo
zero, ma – ritengono ancora i rappresentanti delle cooperative - ‘diventa indispensabile una maggiore attenzione per la
ricerca di risorse economiche esterne da
destinare alla sviluppo, ciò richiede attenzione per l’utilizzo piene e produttivo delle
risorse comunitarie’. “Attenzione, che occorre prestare alle esigenze delle imprese ,
Legacoop
Settori
anche sostenendo la promozione , che
passa anche attraverso l’efficienza e lo
snellimento della macchina burocratica. Ed
in chiave di sviluppo i Presidenti delle Centrali pensano vada collocata l’approvazione
PRG, che in tempi ragionevoli debba essere
adeguato all’esigenze di area metropolitana. L’approvazione del PRG deve innescare iniziative per il recupero urbano,
attraverso un ruolo della cooperazione abitativa e con premialità per incoraggiare iniziative di green- economy e di risparmio
energetico; per incentivare l’adeguamento
delle costruzioni in chiave anti-sismica ; per
dare risposte abitative alle fasce sociali più
deboli rilanciando il social housing . Altre
priorità individuate sono: Riqualificazione
periferie e aree Peep, Utilizzo produttivo dei
beni confiscati alle mafie. Albo comunale
delle società cooperative d’Inserimento lavorativo. Ordine e pulizia e lotta all’illegalità
diffusa “.
RAGUSA
Scuola, niente assistenza ai disabili, la solidarietà di Legacoop
“Piena solidarietà di Legacoop e delle coop
sociali alle mamme coraggio che da 7
giorni occupano la provincia di Ragusa”. La
esprime in una nota Roberto Roccuzzo,
presidente provinciale di Legacoop Ragusa.
“Dall’inizio dell’anno scolastico – dice Roccuzzo – circa 150 ragazzi disabili sono
senza assistenza igienica personale, né
specialistica (riservata a sordi e ciechi) e
centinaia di operatori di coop sociali senza
alcuna certezza sul futuro occupazionale.
Una situazione paradossale determinata
dalla soppressione delle Province che a Ragusa, dove l’Ente è commissariato da tre
anni, ha toccato i livelli più estremi gettando
nello sconforto centinaia di famiglie”. I genitori hanno anche aperto una pagina su
Facebook, all’indirizzo Pro diritti H.
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>> Fondazione Obiettivo Lavoro
>> I Briganti di Cerreto
>> Conad
23
FONDAZIONE OBIETTIVO LAVORO
Presentazione del 2° Rapporto
sul Mercato del Lavoro
>> Coop Valle del Chienti
>> Coop Liguria
Obiettivo lavoro presenterà il 2° Rapporto sul
Mercato del Lavoro il 31 ottobre a Roma,
presso la Sala Conferenze Stampa - Camera
dei Deputati Ingresso da via della Missione 4
Redatto sulla base di dati Eurostat al miglior
aggiornamento disponibile a metà settembre,
per comparazione con dati Istat relativi allo
stesso periodo, il Rapporto contiene previsioni
a due anni sulla disoccupazione, per tutte le
classi di età, e un focus di approfondimento
sui giovani.Vengono inoltre analizzate, su una
serie storica di 5 anni, le dinamiche del mercato del lavoro in Lombardia, Piemonte ed
Emilia-Romagna: si tratta di circa 4 milioni di
persone in totale, delle quali sono disponibili
i percorsi di lavoro dall’inizio della Crisi.
Il Rapporto propone, inoltre, un’analisi di carattere giuslavoristico di alcune politiche regionali per l’occupazione a confronto.
Programma
11.30 Introduzione al Rapporto
Professor Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione Obiettivo Lavoro
11.45 Presentazione del 2° Rapporto sul
Mercato del Lavoro
ipotesi di lavoro
Le dinamiche, i servizi e i giudizi che
cambiano il mercato dei lavoro
Professor Mario Mezzanzanica,
Università di Milano Bicocca
Interviene l’Onorevole Professore Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro
e Politiche Sociali
turismo di comunità praticato dalla cooperativa I Briganti di Cerreto è stato incluso nei 20
casi di innovazione e buona pratica a livello
europeo. Il giudizio viene dal Centre for Strategy & Evaluation Services di Kent, Regno
Unito, che ha svolto la ricerca per conto della
Commissione Europea.
L’esperienza della cooperativa di Cerreto Alpi
è l’unica italiana ad essere stata inclusa fra le
migliori pratiche nel quadro dell’accrescimento della competitività. Apprezzati dai valutatori gli aspetti dell’innovazione, della
partecipazione comunitaria, la diversificazione, la sostenibilità, la replicabilità.
Il turismo di comunità sviluppato dai Briganti
di Cerreto è sempre più studiato a livello italiano e internazionale, basti ricordare la scorsa
estate la visita a Cerreto Alpi di un gruppo di
nove studiosi provenienti da Canada, Messico, Sud Corea, Scozia, Olanda, Danimarca,
Germania e Austria, in Italia per partecipare
al XXV Congresso della Società europea di
Sociologia Rurale, o la importante relazione
svolta dalla cooperativa lo scorso anno al
Forum Aree Interne, organizzato a Rieti dal
Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero della Coesione Territoriale.
Quello del Centre for Strategy & Evaluation
Services è un riconoscimento prestigioso, che
premia il grande lavoro svolto e incoraggia il
proseguimento dell’esperienza di Cerreto Alpi
e la sua diffusione.
La cooperativa I Briganti di Cerreto, che aderisce a Legacoop, Confcooperative e ad Aitr,
Associazione Italiana Turismo Responsabile,
è nata nel 2003 dalla volontà di un gruppo di
giovani di Cerreto Alpi, con l’obiettivo di riqualificare e sviluppare le attività del territorio,
a vantaggio dell’ambiente e della comunità
locale, e contemporaneamente con il desiderio di non abbandonare il proprio paese per
trovare lavoro altrove. Il risultato è stato quello
Parteciperà Giuliano Poletti Presidente Alleanza Cooperative Italiane
I BRIGANTI DI CERRETO
Lacooperativadicomunitàinserita
tra i 20 casi di eccellenza europei
Un prestigioso riconoscimento internazionale
tocca da vicino l’Appennino reggiano: infatti il
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
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Imprese
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di creare possibilità di occupazione valorizzando tutte le potenzialità della montagna, facendola “vivere” e sviluppare nel pieno
rispetto della natura, e recuperando i valori
della comunità. La cooperativa, fin dall’inizio
della sua attività, è protagonista dello sviluppo
turistico ed economico del territorio, combinando la pluriattività dei suoi soci, il coinvolgimento dell’intera comunità locale, la
riscoperta e valorizzazione di tutti gli elementi
della cultura materiale e immateriale del
luogo.
CONAD
Distributori, risparmio di 9,2 cent.
al litro per benzina e 8,4 per gasolio
Conad, attraverso l’Osservatorio Nielsen dei
prezzi dei carburanti, monitora in modo continuativo i prezzi medi settimanali dei propri
distributori e di quelli della concorrenza.
Sei le aree in cui sono presenti i distributori
di carburanti Conad e in cui sono condotte
le rilevazioni: Romagna a Faenza (FC) e Cesena (FC); Liguria e Piemonte a Arma di Taggia (IM), Savigliano (CN) e Livorno Ferraris
(VC); Sardegna a Carbonia (CI) e Porto Torres
(SS); Campania e Basilicata a Trentola Ducenta (CE), Pagani (SA) e Lauria (PZ); Toscana e Lazio a Gallicano (LU), Donoratico
(LI), Lari (PI) e Lucca, Bracciano (Roma); Emilia a Baggiovara (MO), Bibbiano (RE) e Ferrara.
Come ulteriore informazione di riferimento
viene fornita anche la forbice dei prezzi, massimo e minimo, praticati dalla concorrenza.
Con le famiglie che spendono sempre più
per fare il pieno all’auto, i distributori di carburanti Conad a Faenza e Cesena gestiti da
soci di CIA - Commercianti Indipendenti Associati continuano ad erogare convenienza
per gli automobilisti.
Primo piano
ACI
ROMAGNA – Nella settimana dal 14 ottobre
al 20 ottobre, la rilevazione ha evidenziato un
prezzo medio della benzina Conad pari a
1,628 euro/litro contro 1,720 euro/litro praticato dalla concorrenza e 1,564 euro/litro
contro 1,648 euro/litro per il gasolio. Il gpl è
stato venduto a 0,720 euro/litro contro lo
0,745 euro/litro dei competitor.
Rifornendo al distributore Conad, gli automobilisti hanno potuto risparmiare 9,2 centesimi per l’acquisto di benzina e 8,4
centesimi per il gasolio, ovvero circa 5 euro
sul pieno di un’auto di media cilindrata con
un serbatoio di 50 litri. Il risparmio per il Gpl
è stato di 2,5 centesimi.
La forbice dei prezzi della concorrenza oscilla
tra un massimo di 1,825 euro e un minimo
di 1,642 euro per la benzina; tra 1,760 euro
e 1,570 per il gasolio; tra 0,750 euro e
0,719 euro per il gpl.
La presenza dei distributori Conad si conferma non solo elemento di competitività nel
territorio, in grado di assicurare agli automobilisti un pieno conveniente, ma anche
un’occasione capace di produrre un effetto
calmierante nel bacino di riferimento.
A livello nazionale, nel medesimo periodo, il
prezzo medio dei carburanti comunicato dal
ministero dello Sviluppo economico è stato
di 1,726 euro/litro per la benzina, 1,658
euro/litro per il gasolio.
L’auspicio, visti i risultati ottenuti sinora, è che
possa esserci una normativa regionale meno
vincolante per quanto riguarda l’accesso di
nuovi operatori al mercato, assicurando agli
automobilisti una convenienza che la rete
tradizionale non è in grado di produrre. Servono scelte in discontinuità con le vecchie logiche, stimolando quelle nuove aperture che
renderebbero la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti un progetto di modernizzazione del Paese, produttivo e
replicabile in tutte le regioni.
Abbiamo margini per migliorare in alcuni dei
nostri impianti, per accrescere la nostra efficienza ed assicurare ancor più convenienza
ai nostri clienti. Stiamo dando il nostro contributo alla liberalizzazione dei mercati, che
auspichiamo sempre più aperti alla concorrenza nell’interesse dei cittadini”, sostiene
l’amministratore delegato di CIA - Commercianti indipendenti associati Conad Luca
Panzavolta.“L’innovazione è una strada obbligata per continuare a crescere. Per questo
Conad chiede al governo e alle Regioni mag-
Legacoop
Settori
giore coraggio, scelte più incisive e determinanti, perché risparmiare è possibile”.
COOP VALLE DEL CHIENTI
Il Presidente Biagetti, “Vinta una
maratona lunga 40 anni”
“Abbiamo fatto una maratona, non abbiamo
mai vinto nessuna tappa ma, alla fine,
siamo primi”. Così Giuseppe Biagetti,
presidente della cooperativa agricola Valle
del Chienti di Tolentino (Mc), ha commentato i quarant’anni di attività dell’impresa
celebrati all’Abbadia di Fiastra (Mc). “L’inizio è stata una scommessa – ha detto Biagetti in un auditorium affollato -, vissuto con
un grandissimo entusiasmo con cui abbiamo sempre cercato di portare avanti la
cooperativa, lavorando bene per fare prodotti di qualità, con l’obiettivo di poter utilizzare buona parte del territorio fra Tolentino
e San Severino Marche e contrastare l’abbandono dei terreni agricoli. Abbiamo fatto
avvicinare molti giovani all’agricoltura e crediamo che ci sia ancora spazio per la creazione di nuove cooperative in questo
settore. La ricetta che in questi anni abbiamo attuato è semplice – ha spiegato
Biagetti -, ragione, valori e sentimento. E
l’augurio che ci facciamo, come cooperativa, è che il fuoco che ci ha spinto a partire
non si spenga mai”. La Valle del Chienti,
creata nel 1973 da 11 soci, oggi con 1.000
associati, 15 dipendenti, con un fatturato
2012 di oltre 8 milioni di euro, è specializzata nello stoccaggio e commercializzazione
di cereali, grano, ceci, girasole, favino e piselli conferiti, in prevalenza dai soci, nell’approvvigionamento e distribuzione dei
mezzi necessari alla produzione agricola,
nell’erogazione di servizi specializzati per
l’assistenza tecnica alle imprese del settore.
L’intervento di Biagetti ha lasciato posto, in
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alcuni momenti, ad una leggera commozione nel raccontare la storia della Valle del
Chienti, la firma dal notaio nel settembre
1973 per la creazione della cooperativa,
l’impegno da presidente, che dura da allora, i passaggi per l’evoluzione dell’azienda, le ultime decisioni per
l’innovazione come l’installazione di un impianto fotovoltaico, la partecipazione alla filiera cerealicola delle Marche, che permette
la fornitura di grano duro alla Barilla, la partecipazione al percorso sperimentale della
società Horta per l’applicazione di una metodologia web nell’utilizzo di tecniche ecosostenibili per la coltivazione del grano duro.
L’insieme delle radici dell’impresa e dell’innovazione che fanno la forza delle cooperative marchigiane come ha sottolineato
Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche. “Quella della cooperazione
– ha detto Alleruzzo – è la storia di uomini
e di donne che pensano che l’unico futuro
possibile sia quello che si costruisce insieme. Quella della Valle del Chienti è una
storia da cui partire per andare avanti e
continuare a costruire valore per l’impresa,
per i soci, per la società. Perché la grande
scommessa del fare cooperativa è proprio
quella di dimostrare tutti i giorni di essere
capaci di fare impresa con il grandissimo
obiettivo di raggiungere il risultato che ci si
era prefissi”. Per Teodoro Bolognini, Legacoop Agroalimentare Marche, “la forza
della cooperazione deve essere nel non
farsi omologare ma anzi di rilanciare i propri valori e le proprie caratteristiche, specie
nel settore agricolo, per continuare a costruire un modello economico e sociale di
sviluppo alternativo a quello che è stato realizzato dal dopoguerra ad oggi e che la crisi
ci ha dimostrato essere totalmente inadeguato”. E nel futuro della cooperazione,
grande protagonista, è stato ricordato dagli
intervenuti, ci sarà l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento formato
dalle Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop. E proprio nel mondo cooperativo, anzi proprio alla Valle del Chienti,
dove si occupava di vendite, il sindaco di
Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, ha raccontato di aver cominciato i suoi primi passi
Primo piano
ACI
della carriera lavorativa. Al quarantennale
della cooperativa agricola, hanno portato i
saluti anche Giovanni Battista Torresi,
assessore all’Agricoltura della Provincia di
Macerata, Franco Capponi, in nome dell’assessore regionale all’Agricoltura, Maura
Malaspina, in missione all’estero, ha definito, consegnando a Biagetti la targa della
Regione Marche, quella della Valle del
Chienti “una storia di successo”, Massimo
Lanzavecchia, per la Camera di Commercio di Macerata, che ha ricordato come
l’agricoltura sia uno dei pochi valori positivi
dei dati italiani dell’export. E dopo il confronto sulla storia e il futuro della Valle del
Chienti, cui hanno partecipato, fra gli altri,
Patrizia Marcellini, Fedagri Confcooperative, Marcello Storoni, Acof, Francesco
Fucili, presidente Coldiretti Macerata,
Luigi Giampaoletti e Vittorio Luciani,
Coop Adriatica, c’è stata la grande festa con
tutti i soci, i dipendenti e le loro famiglie in
una serata allietata dalla cabarettista Lucia
Fraboni e il maestro Fava.
COOP LIGURIA
Museo Diocesano, il corso per
le scuole “Riprendi – ti il Museo”
Coop Liguria e Museo Diocesano promuovono il concorso “RIPRENDI-ti IL MUSEO”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie
superiori di tutta la regione, chiamate a girare
un breve video promozionale del Museo, per
raccontarlo ai coetanei in una chiave originale
e innovativa.
Oltre a valorizzare la creatività dei ragazzi, offrendo loro un’occasione per approfondire
trasversalmente diverse materie, il concorso
si propone di sollecitare i giovani a riscoprire
uno spazio – il Museo – che non sempre conoscono e vivono come proprio, sebbene
conservi elementi importanti della loro storia
e del loro vissuto.
Per partecipare al concorso, le scuole devono
utilizzare un’apposita scheda di iscrizione, già
inviata, assieme al regolamento ( vedi allegato), a tutti gli istituti scolastici della regione
e scaricabile dai siti internet www.liguria.e-
Legacoop
Settori
coop.it e www.museodiocesanogenova.it.
I partecipanti al concorso riceveranno un kit
didattico con una scheda di approfondimento
e alcune immagini del Museo. Inoltre,
avranno garantito il libero accesso alla struttura e, su richiesta, potranno incontrare la
curatrice. Le classi che si iscriveranno entro
il 30 novembre, inoltre, potranno partecipare
a una lezione collegiale tenuta dal regista
Matteo Valenti, che collabora da diversi anni
con Coop Liguria.
I lavori, in formato digitale, della durata massima di due minuti, dovranno essere consegnati entro il 30 marzo 2014. Saranno quindi
pubblicati sulla pagina Facebook del concorso – www.facebook.com/RIPRENDITI.ILMUSEO – dove potranno essere votati con la
tecnica del “mi piace” fino al 30 aprile. I tre
elaborati vincenti saranno scelti da una giuria tecnica, ma almeno uno dei tre premi
dovrà essere assegnato a un video classificato tra i primi cinque su Facebook.
Il video primo classificato sarà pubblicato nell’homepage del nuovo sito del Museo Diocesano di Genova, oggi in lavorazione. La scuola
vincitrice riceverà un contributo di 3 mila euro.
La seconda e la terza classificata riceveranno,
rispettivamente, 2 mila e mille euro.
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OSSERVATORIO SWG
Immigrati e solitudine rendono
le città invivibili
Extracomunitari, relazioni difficili e carenza
di politiche per i giovani: questi i grandi problemi che rendono più difficile la vita nelle
città
Nell’ultimo decennio la vivibilità delle città è
completamente mutata. La minaccia maggiore è rappresentata da temi sociali: la
presenza di extracomunitari, la difficoltà nei
rapporti con le altre persone e la carenza di
politiche per i giovani, grandi temi questi per
cui si osserva un allarmante trend in crescita. Nel 2004 la situazione era, invece,
minacciata da temi ambientali come smog,
inquinamento e traffico. Un cambiamento
radicale che, per certi versi, denota un peggioramento della qualità della vita dei cittadini che intacca la sfera sociale. Questo il
‘panorama’ odierno delle città raccontato
dall’Osservatorio SWG che analizza l’umore
dei cittadini.
Dalle città arrivano dei preoccupanti segnali
d’allarme. Il primo, il più forte, riguarda gli
immigrati. Per il 17% degli abitanti la presenza di stranieri rappresenta la fonte di diversi problemi che rendono le città sempre
più invivibili. Un dato preoccupante che fa
emergere una situazione dai tratti allarmistici, soprattutto se rapportata al 2004,
quando l’attenzione dei cittadini era spostata su altri punti e la preoccupazione
verso gli extracomunitari riguardava appena
il 7% dell’opinione pubblica nazionale.
L’altro problema delle città di oggi, rilevato
dal 14% dell’opinione pubblica è la solitudine che si esplica nella difficoltà di rapportarsi con le altre persone e che sta
scatenando una sorta di isolamento decisamente in crescita rispetto al 2004
quando questa problematica veniva rilevata
da appena il 4% della popolazione.
Quasi un decennio fa la situazione era ben
diversa e l’attenzione era piuttosto rivolta
alla qualità dell’aria. Il 18% dei cittadini vedeva nel livello di smog e nell’inquinamento
il problema verso cui rivolgere le maggiori
preoccupazioni assieme al grande numero
di veicoli sulle strade, causa di un traffico
ritenuto eccessivo (15%). Altro punto su cui
si poneva l’attenzione erano gli anziani e gli
scarsi servizi a essi dedicati (15%). Oggi,
invece, l’attenzione si sposta piuttosto sui
giovani e sulle scarse opportunità che
hanno per costruirsi un solido futuro. I cittadini lamentano la carenza di politiche a
loro dedicate, un tema che preoccupa oltre
1 abitante su 10, mostrando una tendenza
in aumento rispetto al 2004. Un’altra problematica che assume tratti più accentuati
(12%), se confrontati a quasi un decennio
fa (8%), sono i ritmi di vita a cui le persone
devono sottostare in questo periodo di crisi
e di emergenza continua. E a peggiorare la
situazione il senso di emarginazione sociale
a cui stanno andando incontro i cittadini
continuamente impegnati a sopravvivere e
a cercare di far fronte alle quotidiane difficoltà che scaturiscono da questa pesante
recessione che cambia, talvolta improvvisamente, la condizione sociale delle persone.
Dati Archivio SWG. Data di esecuzione: 1015 ottobre 2013. Metodo di rilevazione:
sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 2.500 soggetti maggiorenni.
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