Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle
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Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle
Visita il sito www.legacoop.it Anno XXIV - N. 39 - 25 ottobre 2013 Primo piano Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle cooperative” Foto: © Gaia Levi Con Legacoop e SimGest un incontro sulle opportunità finanziarie alternative al sistema bancario a pagina 2-4 Legge di stabilità “Governo si impegni perunaleggedistabilità e di crescita” I presidenti di ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANIA, Confindustria, ReteImprese Italia, riunitisi il 18 ottobre a Bologna, insieme ai rispettivi segretari o direttori generali, hanno concordato alcune valutazioni e indirizzi sulla legge di stabilità. Nelle fasi recenti della vita pubblica e della vita economica italiana, e anche durante la preparazione del disegno di legge di stabilità... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 24 ottobre 2013 alle ore 14,00 Legacoop GECO 2013 Il programma delle giornate dell’Economia Cooperativa Territori Toscana Il futuro del manifatturiero nelle sfide della green economy Pubblichiamo, di seguito, il “Il futuro del manifattuprogramma, ancora sog- riero nelle sfide della getto ad integrazioni ... green economy”. Questo il tema dell’incontro di lavoro delle cooperative industriali della Toscana, in programma martedì 12 Novembre, dalle ore 9,30 Legacoop sociali alle 14.00, presso la Coo7-8 novembre, terza perativa I.P.T. (Viale KenAssemblea Congres- nedy 184 – Scarperia). Quelle che operano nei suale Nazionale macro settori delle pietre, “I cittadini che fanno l’im- dei metalli, della carta, delle presa. Legami, Lavoro, nuove plastiche, dell’enerWelfare. L’economia che ... gia e degli impianti. Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio Obiettivo lavoro presenterà il 2° Rapporto sul Mercato del Lavoro il 31 ottobre a Roma, presso la Sala Conferenze Stampa - Camera dei Deputati Ingresso da via della Missione 4. Redatto sulla base di dati Eurostat al miglior aggiornamento disponibile a metà settembre, per comparazione con dati Istat relativi allo stesso periodo, il Rapporto contiene previsioni a due anni sulla disoccupazione, per tutte le classi di età, e un focus di... Extracomunitari, relazioni difficili e carenza di politiche per i giovani: questi i grandi problemi che rendono più difficile la vita nelle città. Nell’ultimo decennio la vivibilità delle città è completamente mutata. La minaccia maggiore è rappresentata da temi sociali: la presenza di extracomunitari, la difficoltà nei rapporti con le altre persone e la carenza di politiche per i giovani, grandi temi questi per cui si osserva un allarmante trend... Obiettivo Lavoro Presentazione del 2° Rapporto sul Mercato del Lavoro Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni leggi Osservatorio SWG Immigrati e solitudine rendono le città invivibili Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano Mini-bond, nuovi strumenti per lo sviluppo delle cooperative 2 Con Legacoop e SimGest un incontro sulle opportunità finanziarie alternative al sistema bancario Le pmi e le cooperative hanno finalmente a disposizione strumenti adeguati per investire? L’iniziativa del governo di incentivare – con semplificazioni e vantaggi - la sottoscrizione di mini-bond per creare un’alternativa al credito bancario è parsa a molti un passo importante in questa direzione. I mini-bond consistono in obbligazioni che le imprese piccole e medie non quotate in borsa che rispettano precisi requisiti possono emettere per finanziarsi. Per approfondire questa opportunità Legacoop e SimGest hanno organizzato il convegno “Nuovi strumenti per lo sviluppo. La finanza a sostegno delle imprese cooperative”, che si è svolto il 16 ottobre all’Auditorium di Unipol Banca a Bologna. Un incontro non a caso promosso da SimGest che, come ha ricordato il suo vice presidente Stefano Dall’Ara, è la più grande società indipendente del settore, di proprietà delle maggiori cooperative italiane di consumo, che gestisce un miliardo di asset per conto dei propri soci ed opera anche come consulente advisor e intermediario di fiducia del mondo cooperativo. Per queste ragioni mini-bond ed evoluzione della normativa su questi strumenti rappresentano un tema di grande interesse in quanto nuova forma di reperimento dei capitali alternativa all’indebitamento bancario. “A partire dalla loro buona capitalizzazione, le cooperative – ha aggiunto Dall’Ara – hanno caratteristiche che le rendono particolarmente adatte ai mini-bond. Dove non possono avvicinarsi le cooperative direttamente, possono farlo gli strumenti di sistema di Legacoop”. La nascita di strumenti alternativi di debito è del resto un fenomeno in crescita a livello internazionale, ma in Italia esiste un mercato del private debt? È possibile un sistema di intermediazione che unisca domanda di credito delle imprese e offerta di fondi degli investitori? Secondo Luca Penna, partner di Bain & Co. Italy, “esiste una domanda di credito da soddisfare in modo alternativo rispetto al credito bancario, una domanda elevata. I mini-bond potrebbero rispondere a questa richiesta”. E quali sono i potenziali investitori in strumenti di private debt? “Fondi pensione e casse previdenziali, assicurazioni, family office, imprese liquide e alla ricerca di rendimenti da gestione finanziaria. E crediamo – ha concluso Penna – che i mini-bond rappresentino una forma di investimento interessante”. A illustrare il quadro in cui il governo ha sviluppato gli interventi relativi ai mini-bond è Francesco Pacifici della Segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico: “La sensibilità del governo va nella direzione di implementare lo strumento mini-bond perché le imprese devono diversificare le proprie fonti di finanziamento”, ha detto. Rispetto agli altri paesi europei infatti in Italia c’è una maggiore presenza di indebitamento finanziario bancario, soprattutto per l’esposizione a breve termine: “Ma le risorse finanziarie delle banche non sono infinite e non soddisfano le imprese. Dopo anni di credito facile siamo arrivati al credit crunch, una situazione che secondo le previsioni non sarà superata in breve tempo ma che anzi subirà un’ulteriore intensificazione”. A peggiorare così sono anche le condizioni creditizie applicate alle imprese, con l’incremento dei costi di finanziamento. “Il tasso d’interesse praticato alle imprese si allontana da quello degli altri paesi. Mentre in Francia e in Germania scende, in Italia, come in Spagna, sale. Sono costi che condizionano tutta la catena produttiva e, quindi, la competitività”, ha aggiunto Pacifici. “Bisogna dunque ripensare la finanza per le imprese. L’Italia non può continuare a Foto: © Gaia Levi Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 subire tutto questo. E le soluzioni non possono essere solo un mero strumento per tamponare le falle nella liquidità, ma leve competitive strategiche”. L’introduzione dei mini-bond punta ad aprire un circuito di intermediazione diretto in cui le imprese possono avere accesso a risorse che diversamente non sarebbero concesse. Sono già numerose le emissioni fatte e sono diverse le operazioni in corso di strutturazione. Ora il governo punta a rafforzare lo strumento avvicinandolo anche INTERVENTO/1 alle imprese più piccole e costituendo fondi dedicati, al via nei prossimi mesi. Tra gli obiettivi c’è anche l’eliminazione di vincoli di natura fiscale e la facilitazione dell‘acquisto di questi strumenti da parte di assicurazioni e fondi previdenziali. Tra le esperienze realizzate dal sistema bancario italiano sul tema, è stata illustrata quella di Banca Popolare di Vicenza: “Ciò che trattiamo sono piuttosto micro-bond, di valore compreso tra i 2,5 e i 40-50 milioni, abbinati a un plafond da 100 milioni di euro”, ha spiegato il responsabile finanza dell’istituto, Paolo Altichieri: “L’unico rimborso avviene a scadenza: si tratta infatti di uno strumento oneroso, che dà all’azienda la possibilità di concludere un ciclo di investimento a 5 anni. La componente commissionale è molto elevata poiché compensa la banca della dotazione di capitale che deve mettere a disposizione di ciascun mini-bond”. Tra i requisiti essenziali ricordati da Altichieri vi sono “la certificazione del bilancio, un Cooperative e mini-bond, si può fare? In occasione del convegno del 16 ottobre, il responsabile economico-finanziario di Legacoop Mauro Gori ha illustrato il ricorso al mercato dei capitali di debito, le opportunità per le cooperative e alcune proposte per rendere accessibile lo strumento. Dalle indagini effettuate tra le cooperative aderenti, si stimano 238 imprese tra i 10 ed i 150 milioni di euro di valore della produzione quali potenziali emittenti di mini-bond, numero che arriva a 400 considerando anche cooperative dai valori di produzione più elevati, newco da ristrutturazioni aziendali, quelle con fragilità finanziaria ma forti prospettive di crescita, coop che vogliono affacciarsi sui mercati esteri e imprese private ma di proprietà cooperativa. “Un gruppo sostanzioso di imprese solide, di qualità medio-alta con difficoltà di accesso al credito che vogliono diversificare la loro provvista e prepararsi ai cambiamenti. Il nuovo metodo di finanziamento può servire a gestire l’attività ordinaria o effettuare investimenti per la competitività”. Ma che tipo di bond potrebbero emettere? Secondo Gori, “di valore facciale compreso tra i 3 e i 10 milioni, emissioni che oggi sono escluse dal mercato”. Dalle interviste realizzate su un campione di imprese potenzialmente interessate, una parte esclude la possibilità per il costo molto superiore a quello oggi praticato, un altro gruppo è interessato ad essere investitore di bond emessi da cooperative, una parte è interessata all’emissione di titoli perché ha progetti di investimento diversificando le fonti. Un ultimo gruppo, anche senza necessità finanziarie né programmi di investimento a breve, ritiene strategica la disintermediazione del credito bancario. “Le difficoltà delle cooperative piccole e medie ad accedere al mercato obbligazionario permangono – ha detto Gori – nonostante semplificazioni e vantaggi introdotti”. I problemi sono di costo ma non solo. “Bisogna avere costi bassi mantenendo l’alta qualità nel processo di emissione”. Come? “Facendo sistema e standardizzando i processi”. La nuova legislazione consente di promuovere la costituzione di un fondo chiuso per sottoscrivere mini-bond e corporate bond emessi da cooperative o loro società di capitale. Questo tenendo presente che “l’emissione di bond non dà nell’immediato e direttamente vantaggi di costo. L’impatto positivo è su struttura finanziaria e bilancio”, ha sottolineato Gori. Per favorire la costituzione del mercato del private debt, l’Aci insieme ad Abi, Confindustria e Rete Imprese Italia ha proposto di introdurre norme che prevedano la possibilità di garantire l’emissione di obbligazioni e cambiali finanziarie da parte del Fondo centrale per le pmi, anche per abbattere il rischio Italia incorporato nel bond. Si potrebbe quindi ipotizzare, introducendo una nuova norma, che il Fondo Centrale conceda una garanzia ai fondi chiusi che investono in bond emessi da pmi italiane, consentendo un maggior livello di copertura, trattandosi di imprese con rating più elevato di quelle che abitualmente il Fondo garantisce. Già oggi Cooperfidi Italia può garantire l’emissione di obbligazioni utilizzando la controgaranzia offerta dal Fondo centrale. I limiti fissati, combinati con i di legge, fanno sì che possano essere garantiti solo 2,5 milioni per ciascuna emissione. Di conseguenza, dovendo la garanzia coprire almeno il 25% dell’emissione obbligazionaria, le emissioni non dovrebbero essere, ciascuna, superiore a 10 milioni. Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 profilo creditizio senza segnali di anomalia, una capacità reddituale che deve essere tanto migliore quanto più le dimensioni sono piccole”. E poi l’impegno sul piano industriale, tenendo presente che prepararlo e dimostrare di averlo rispettato significa acquisire credibilità: “Il risultato di questo processo di visibilizzazione per l’impresa è un patentino di affidabilità che spiana la strada verso il mercato azionario”. “Sui mini-bond è bene lavorare”, è il giudizio del presidente di Legacoop Giuliano Poletti. “Sulle soluzioni, terrei la porta aperta a una pluralità di scelte che ci consenta di selezionare le soluzioni migliori, anche perché al nostro interno vi sono settori differenti, con logiche ed esigenze differenti”. Primo piano ACI L’importante è mantenere una dinamica aperta ai soggetti del mercato, perché l’opportunità, secondo Poletti, viene non solo dall’avere uno strumento finanziario in più: “Conta il fatto di stare in relazione con le parti in gioco, a partire dal ministero, e il fatto che l’Alleanza delle Cooperative, Rete Imprese, Confindustria, Abi dialogano e fanno proposte” (vedi box a pag 3). “Siamo dentro a una dinamica nuova che ci fa riflettere sul modo di essere imprenditori in questo paese”, ha continuato Poletti. “Questi strumenti ci mettono in dialogo con una serie di altri soggetti e ci fanno relazionare con i decisori pubblici. In questo contesto, se non riusciamo a trasmettere il nostro valore è un problema nostro. Dobbiamo invece essere leggibili dentro e fuori di noi”. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 5 LEGGE DI STABILITÀ >> Legge di stabilità “Governo e Parlamento si impegnino per la stabilità e la crescita” >> Editoria I presidenti di ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANIA, Confindustria, ReteImprese Italia, riunitisi il 18 ottobre a Bologna, insieme ai rispettivi segretari o direttori generali, hanno concordato alcune valutazioni e indirizzi sulla legge di stabilità. Nelle fasi recenti della vita pubblica e della vita economica italiana, e anche durante la preparazione del disegno di legge di stabilità, abbiamo dato forte prova di responsabilità, nella misura realistica delle proposte e nel rispetto delle istituzioni. Fa parte anche di questa responsabilità non tacere e non sminuire i problemi. La legge di stabilità deve avere misure più consistenti per la ripresa. Deve dare i segnali necessari alla società e all’economia per rinvigorire la fiducia in se e nel futuro. Rileviamo che manca una rapida e decisa azione di tagli alla spesa pubblica e la indicazione di una prospettiva di ammodernamento strutturale dello Stato e di ridefinizione dei compiti della sfera pubblica, da avviare subito. Nella consapevolezza dei limiti imposti dai conti pubblici proporremo al Parlamento di rafforzare l’impianto in alcuni punti fondamentali, a partire da una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e del costo del lavoro, che abbia effetti sensibili sulla competitività delle imprese e sul reddito disponibile dei lavoratori; agendo sull’accesso al credito sia attraverso la garanzie sia attraverso la patrimonializzazione delle imprese e delle banche, trovando risorse sia strutturali sia straordinarie (rimpatrio dei capitali, rivalutazione quote della Banca di Italia) e dando impulso alla ricerca e all’innovazione. Persistiamo nella convinzione che la stabilità sia la prima condizione di ripresa. Ribadiamo che il Governo deve accelerare e intensificare l’azione per lo sviluppo. Auspichiamo perciò che Governo e Parlamento si impegnino al massimo per realizzare una legge di stabilità e di crescita, adeguata al difficile momento che il Paese sta attraversando. >> Imola >> Agroalimentare >> Stories.coop Primo piano ACI Legacoop Settori IMOLA Giornata della promozione cooperativa, tra valori e cultura La promozione cooperativa, la promozione dei principi, dei valori e della cultura propri dell’impresa cooperativa, rappresentano una delle principali attività ed azioni che l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola persegue, propone ed attiva sul territorio. Questa attività si esplicita da un lato attraverso le iniziative promosse nei confronti dei giovani e delle giovani generazioni, dall’altro nei confronti di tutte quelle persone (lavoratori, giovani in cerca di occupazione, professionisti, imprenditori) che periodicamente si rivolgono ai nostri uffici, per conoscere e verificare le condizioni per avviare una attività imprenditoriale sotto forma di impresa cooperativa. La crisi economica in atto ha poi ulteriormente accentuato l’attenzione nei confronti della forma cooperativa (che alla prova dei fatti si sta rivelando meglio in grado di reggere alla crisi economica e maggiormente attenta alle persone), da parte di lavoratori di aziende private in crisi e/o di giovani che, non trovando uno sbocco occupazionale, guardano all’impresa cooperativa (pur senza conoscerne a fondo le caratteristiche) come ad una concreta opportunità di lavoro. Tutto questo, ovviamente, ben consapevoli della criticità della situazione e della profondità della crisi. Nello specifico, la “Giornata della promozione cooperativa” è stata una iniziativa dedicata alla promozione dei principi, dei valori e della cultura della impresa cooperativa, strumento pieno di potenzialità e quanto mai di attualità. Riteniamo infatti che la cooperazione e la presenza cooperativa in questo territorio ne sia una concreta testimonianza, per quanto Territori Imprese Sondaggio 6 è riuscita a fare nel corso degli ultimi 150 anni, per quello che ha messo in campo in questi durissimi anni di difficoltà e per quanto si propone di fare per il futuro, per contribuire a reggere la pesante crisi economica in atto anche nella nostra realtà e per contribuire a determinare una prospettiva di lavoro e di vita per tanti giovani, una volta completati i percorsi scolastici e formativi. In questa crisi ci siamo scoperti più poveri, indifesi e sfiduciati verso un sistema artefatto, basato su ritorni immediati e funzionali alle trimestrali, che aveva prodotto più illusioni che vere ricchezze, a caro prezzo. Demolendo valori la cui affermazione, nei secoli scorsi, aveva favorito sviluppo e coesione sociale. Valori come la solidarietà su cui è nata e si è sviluppata l’idea cooperativa, secondo alcuni destinata ad estinguersi con l’avvento del nuovo millennio, che invece oggi mostra tutta la sua vitalità, costituendo un modello imprenditoriale più incline a produrre equità, benessere e sviluppo economico duraturo. Una particolare forma di impresa i cui capisaldi sono mutualità ed efficienza, che pone al centro la persona, il benessere collettivo, l’uguaglianza e la solidarietà e dove le esigenze ed i diritti dei soci in quanto persone, vengono anteposti alle aspettative del capitale, mitigandone gli eccessi. Per questo l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola ritiene essenziale lo sviluppo di una forte cooperazione, in grado di affermare l’idea di un sistema retto da valori ed obiettivi comuni. Agire nel presente avendo una visione di medio-lungo termine è ciò che caratterizza storicamente l’agire cooperativo. In particolare poi la “Giornata della promozione cooperativa” ha rappresentato un’occasione per promuovere il valore sociale dei principi cooperativi, per presentare agli Istituti Scolastici Superiori del Circondario Imolese ed alla Comunità Locale nel suo complesso, la XIIIª edizione del concorso “Experiment” che, per la prima volta, viene organizzato e gestito dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola. La giornata è infatti dedicata principalmente ai giovani, al progetto “Experiment” e pertanto al loro futuro ed al futuro della nostra Comunità. Primo piano ACI Experiment è una iniziativa, giunta alla XIII edizione, ha l’obiettivo di fare maggiormente dialogare il mondo della scuola ed il mondo dell’impresa e di fare cimentare questi giovani, adeguatamente supportati attraverso percorsi di carattere formativo, nella individuazione di una idea imprenditoriale e nella creazione di una “virtuale” impresa cooperativa. Le finalità del progetto Experiment sono quelle di proporre e far conoscere ai giovani un modello di impresa, come quello cooperativo, che coniuga valore, valori, etica, socialità ed integrazione. Un modello alternativo a quello di un mercato sovrano che da solo sa darsi le regole, spesso vincente nella quotidianità, ma del quale la grave crisi economica in atto e le devastanti conseguenze fino ad oggi determinate, ha mostrato tutta la fragilità. Attraverso questo progetto vengono direttamente coinvolti tutti gli Istituti Scolastici Superiori presenti nel Circondario Imolese, i docenti, gli alunni, le loro famiglie, le Imprese. Con “Experiment” l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola intende valorizzare le potenzialità degli alunni coinvolti; arricchire il sistema scolastico della conoscenza del mondo imprenditoriale e delle sue problematiche; valorizzare le competenze e le professionalità del nostro sistema scolastico ed economico; sensibilizzare i giovani al tema dell’autoimprenditorialità, della creazione d’impresa e, in particolar modo, dell’impresa cooperativa. Questo incontro è stato inoltre l’occasione dedicata alle ragazze ed ai ragazzi premiati il 20 maggio scorso presso la Sala Assemblee “Sandro Pertini” della Cooperativa 3 Elle, a conclusione della XII edizione di Experiment, per presentare per la prima volta pubblicamente i loro progetti d’impresa, spunti significativi per le istituzioni locali e la città, ma anche utili modelli di riferimento per le ragazze ed i ragazzi che si apprestano ad iniziare questa innovativa esperienza e partecipare a questa dodicesima edizione. Filo conduttore della giornata, il valore e le potenzialità dell’impresa cooperativa che, soprattutto nel nostro territorio oltre al ruolo economico e sociale per il sistema imprenditoriale, le Istituzioni e la Comunità, rap- Legacoop Settori presenta per tanti giovani anche una futura e concreta prospettiva professionale e di vita. La cooperativa è un’impresa che deve essere in grado di competere nel mercato sia sul piano economico sia su quello culturale e che si differenzia dalle altre forme societarie, per i principi e valori che ne caratterizzano lo scopo e le finalità, dove il socio e la persona contano più del capitale e dove le decisioni acquistano più valore in virtù del fatto che sono frutto di scelte condivise dalla maggioranza dei soci e non dalla maggioranza del capitale sociale che può talvolta rappresentare anche solo un unico soggetto. La cooperazione è oggi una presenza fondamentale da un punto di vista economico e sociale certamente per il nostro territorio, ma anche in settori vitali della nostra economia nazionale ed internazionale. Cooperare: operare insieme agli altri per il raggiungimento di un fine comune Per cercare di rendere al meglio e concretamente, il significato e la modalità di fare cooperazione, di operare in una cooperativa e pertanto di lavorare insieme per un obiettivo comune, di “fare squadra”, abbiamo dedicato una parte dell’incontro ad un grande sportivo, uno che è stato fra i più grandi giocatori di basket del nostro Paese, che ha militato in alcune delle più importanti squadre italiane ed è stato il primo italiano a giocare con successo nell’NBA. Ospite della mattinata è stato quindi Vincenzo Esposito, attualmente capo allenatore della squadra di Legadue gold “Aget Service Andrea Costa Imola Basket”, intervistato da Tullio Chiocciola. Il fare squadra rappresenta infatti uno dei segreti e dei punti di forza della impresa cooperativa ed avere tra di noi un grande giocatore, ed oggi un coach emergente, che ha sicuramente bruciato le tappe, per testimoniare come sia importante in ogni campo (lavoro scuola e sport) fare squadra per motivare e gestire un gruppo di persone, per farle giocare insieme ed ottenere il massimo dei risultati possibili ha sicuramente dato valore aggiunto alle nostre parole. Infatti Vincenzo Esposito ha sottolineato come il successo di una squadra non possano prescindere dalle caratte- Territori Imprese Sondaggio 7 ristiche dei singoli e dalle motivazioni individuali ma si raggiungono solo se confluiscono in un obiettivo comune. Molte le similitudini con la cooperativa, dove le individualità sono ovviamente importanti, ma vincente è il gruppo, le sue motivazioni, l’intesa e la piena condivisione di strategie ed obiettivi. Questo il senso ed il taglio che si è voluto dare a questa “Giornata della promozione cooperativa”, arricchita da un contributo di esperienza e di vita di assoluto livello. Ecco perché la promozione dell’impresa cooperativa, obiettivo prioritario e costante dell’operato della Alleanza delle Cooperative Italiane Imola, assume un ruolo ancora più significativo se rivolta ai giovani, molti dei quali saranno i soci ed i lavoratori delle nostre cooperative e pertanto il futuro ed i gruppi dirigenti della nostra Comunità Locale. EDITORIA Occorre rifinanziare il Fondo per il pluralismo nell’informazione Si svolgerà il 30 Ottobre,a Roma, presso la Sala della Mercede - Palazzo Marini,Via della Mercede 55(*), promossa da Alleanza Cooperative Italiane-Comunicazione, FILE, FISC, FNSI, SLC-CGIL, USPI, Art.21, l’Assemblea dell’Editoria Cooperativa non Profit di Idee e di Testimonianza, per rappresentare la situazione di grave precarietà in cui versa questo settore dell’informazione e richiamare l’attenzione del Parlamento e del Governo sulla sua sopravvivenza. Se, infatti, quanto previsto nella Legge di Stabilità rappresenta un segnale importante di attenzione ad un settore in piena crisi e conferma la condivisione del Progetto di intervento, proposto dal Sottosegretario Legnini, tuttavia non possiamo non dichiarare il nostro disappunto per il mancato rifinanziamento del Fondo per i contributi diretti. Questo Fondo ha, attualmente, una dotazione che è meno della metà del necessario per fronteggiare i fabbisogni, nonostante la loro contrazione dovuta alla ridefinizione dei costi Primo piano ACI ammissibili introdotta dal nuovo Regolamento e gli interventi di profonda ristrutturazione attivati da tutte le imprese del settore. Si tratta di una necessità di integrazione nota e condivisa: il Progetto di intervento proposto dal Sottosegretario on. Legnini la prevede specificatamente. E ne era consapevole anche il Parlamento, che nella risoluzione approvata dalla 1a Commissione Affari Costituzionali del Senato, ne invocava il rifinanziamento all’unanimità. Alla luce di queste condivisioni e della disponibilità dichiarata dal Presidente del Consiglio On. Letta e dal Ministro Saccomanni, chiediamo che, nel confronto parlamentare, si provveda ad un “adeguato rifinanziamento” come sostenuto dallo stesso Sottosegretario on. Legnini. Anche se i “contributi diretti” concorrono in modo sempre più modesto agli equilibri aziendali, è pur vero che senza, o al livello in cui attualmente si assestano, non sono sufficienti a garantire la continuità di queste testate che rappresentano un modo profondamente diverso di produrre informazione basandosi sull’autogestione e sull’autocapitalizzazione delle imprese. Sono testate che, con la loro presenza, nazionale e locale, contribuiscono ad accrescere il confronto e la ricchezza dell’informazione. Il pluralismo non è un dato, è un processo che si realizza con la molteplicità dei punti di vista e, quindi, la molteplicità degli editori e delle loro motivazioni. La conservazione di un’editoria pura, non legata ad altri interessi, è, dunque, una condizione non solo meritevole di sostegno, ma vitale per la democrazia. Programma: Relazione di Apertura “Salvaguardare il pluralismo e la qualità dell’informazione” Mario Primo Salani (Presidente ACI-Comunicazione) Interventi previsti Norma Rangeri (Direttore De Il Manifesto) Salvatore Sangermano (Direttore di “Piu Notizie.It”) Francesco Zanotti (Direttore Corriere Cesenate) Franco Siddi (Segretario Generale FNSI) Barbara Apuzzo (Segreteria Nazionale SLC-CGIL) Vincenzo Vita (Articolo21) Sen. Emilia De Biasi (12a Commissione Legacoop Settori Senato) On. Giorgio Lainati (7a Commissione Camera Deputati) On. Alberto Losacco (5a Commissione Camera Deputati) On. Gennaro Migliore (1a Commissione Camera Deputati) Sen. Corradino Mineo (1a Commissione Senato) On. Matteo Orfini (7a Commissione Camera Deputati) Sen. Francesco Verducci (5a Commissione Senato) On. Giovanni Legnini (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio) (*) Ai fini dell’accesso all’Assemblea, la Camera dei Deputati richiede la preventiva comunicazione della partecipazione che va comunicata a [email protected]. AGROALIMENTARE Welfare contrattuale, elemento di qualità del lavoro. Tavola rotonda “Welfare contrattuale: un elemento di qualità del lavoro” è il tema della tavola rotonda organizzata dall’Alleanza Cooperative Settore Agroalimentare, che si terrà il 6 novembre a Bentivoglio (Bo), presso la Sala Rossini, Zanhotel & Meeting Centergross (via Saliceto 8). Partecipano: Stefania Crogi, Segretario Generale FLAICGIL Augusto Cianfoni, Segretario Generale FAICISL Stefano Mantegazza, Segretario Generale UILA-UIL Giampaolo Buonfiglio, Presidente Agci Agrital Giorgio Mercuri, Presidente Fedagri Confcooperative Giovanni Luppi, Presidente Legacoop Agroalimentare Modera Sabina Valentini, Responsabile Relazioni industriale Confcooperative STORIES.COOP Unnuovositoperraccontarelecooperative e diffondere le loro storie Stories.coop è la prima campagna digitale Territori Imprese Sondaggio 8 internazionale delle Cooperative a Cape Town, 1-5 nov (capetown2013.coop). I contenuti di Stories.coop sono prodotti sotto la licenza creative commons per facilitarne al massimo l’utilizzo e la condivisione, al fine di raggiungere e ispirare un pubblico sempre più vasto. globale ad aver scelto la tradizione dello storytelling per raccontare al grande pubblico l’esperienza cooperativa. Pensata per il 2012 - Anno ONU delle Cooperative - stories.coop nasceva per proporre ogni giorno sul suo sito una nuova storia di cooperazione, puntando sulla varietà di settori, dimensioni, e nazioni in cui il fenomeno è presente, al fine di contribuire alla promozione del modello cooperativo, evidenziare il suo contributo allo sviluppo sociale ed economico e sostenere la formazione e la crescita di imprese cooperative a livello internazionale. Al termine del 2012 gli ottimi risultati raggiunti hanno spinto i promotori - Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprise) e ICA (International Cooperative Alliance) - a portare avanti il progetto per migliorare la fruibilità del prezioso archivio finora costruito e raccogliere nuovi contributi. In quest’ottica viene lanciato a ottobre 2013 il nuovo sito di stories.coop, completamente ridisegnato per migliorare la visibilità delle storie.Tra le novità anche l’aggiunta di materiali inediti, tra cui case studies accademici, report giornalistici sui temi chiave per lo sviluppo della cooperazione e analisi approfondite sulle cooperative, il loro impatto e le sfide che le attendono. Il nuovo sito sarà presentato ufficialmente in occasione della Conferenza Primo piano ACI I numeri di stories.coop Fino ad oggi sono quasi 200.000 le visite al sito, con un pubblico internazionale in tutti i 5 continenti, in particolare da America, Italia, Inghilterra, Argentina e Francia, con una media di 10.000 view al mese. Il sito Stories.coop ha continuato a raccogliere contributi anche nel 2013 e può contare oggi oltre 450 storie di cooperative di ogni settore, di qualsiasi dimensione, e localizzate in ogni parte del mondo. Più di 300 racconti scritti, 100 video, oltre a fotografie e slide, inviate dalle cooperative stesse o raccolte e rielaborate da autori. Gennaio 2012: al via il progetto stories.coop Il progetto Stories.coop nasceva all’inizio del 2012 - Anno ONU delle Cooperative - con l’obiettivo di dimostrare la diffusione, il radicamento, la forza e la grande varietà del modello produttivo cooperativo attraverso la narrazione di storie. La forma della storia è stata scelta per la sua grande capacità di coinvolgere e sensibilizzare. Le testimonianze raccontano di imprese collettive che operano in vari settori tradizionali (credito, agricoltura, abitazione, commercio) o nella fornitura di servizi di interesse generale (servizi sociali, sanità, inserimento lavorativo, educazione). I risultati ottenuti da queste imprese spesso superano quelli delle aziende for-profit e di quelle pubbliche, ma Legacoop Settori non è solamente una questione di successo e fatturati. In molti casi queste cooperative hanno rappresentato una soluzione sostenibile a situazioni di sfruttamento, denutrizione, violenza, disagio sociale, degrado o alla mancanza di investimenti, di credito, di servizi. Le storie raccolte nel sito sono anche una fonte di idee imprenditoriali innovative, una riflessione sul pressante tema della sostenibilità e una riserva di best practices di potenziale interesse per studiosi e istituzioni. Ottobre 2013: un redesign funzionale del sito Con l’obiettivo di valorizzare il database di storie finora raccolto, diffonderlo anche tra il pubblico generale e arricchirlo con approfondimenti esclusivi, Stories.coop lancia a ottobre 2013 un redesign del sito con alcune migliorie strutturali. Le novità sito più dinamico e interattivo invio delle storie più semplice miglioramento nella classificazione delle storie ricerca semplificata nell’archivio, disponibile per Paese, settore, parole chiave e dimensione report giornalistici sui “5 temi della cooperazione” ritenuti strategicamente fondamentali da ICA per lo sviluppo del movimento nei prossimi anni LINK analisi più approfondite sulle cooperative, sul loro impatto, i loro successi e le sfide che le attendono segnalazione di case studies particolarmente interessanti per ricercatori e studenti universitari. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> GECO 2013 >> Cooperambiente 2013 >> Formazione 9 GECO 2013 Il programma delle giornate dell’Economia Cooperativa Pubblichiamo, di seguito, il programma, ancora soggetto ad integrazioni e modifiche, di Geco 2013, le Giornate dell’Economia Cooperativa in programma lunedì 11 e martedì 12 novembre a Milano, presso la sede de “Il Sole 24 Ore”, Via Monte Rosa, 91. Lunedì 11 Novembre 9.30 Apertura lavori Saluto di Luca Bernareggi, Presidente LEGACOOP Lombardia Intervento di Giuseppe Sala - Commissario di Milano Expo 2015 Sessione I FINANZA E CRESCITA Il ruolo della finanza per rilanciare l’economia, i nuovi strumenti finanziari per le imprese, le valutazioni, il rating e le opportunità offerte. Pietro Modiano - Presidente Nomisma Fedele De Novellis – Partner Ref Ricerche Alessandro Carpinella – Partner area advisory KPMG Paolo Billi - Direttore finanziario SACMI Mauro Marè – Presidente MEFOP Moderatore: Andrea Cabrini – Direttore Class - CNBC 12.00 Intervento di Franco Bassanini – Presidente della Cassa Depositi e Prestiti 13.30-14.30: Pausa lavori 14.30 Cerimonia per l’assegnazione del premio “Quadrofedele 2013” ai migliori bilanci delle cooperative promosso da airces Sessione II LAVORO E FUTURO Start up, innovazione, nuovi mestieri, politiche per creare occupazione Renato Soru – Presidente Tiscali Pier Luigi Celli - Presidente ENIT/ Pierluigi Stefanini - Presidente Gruppo Unipol Dario Carrera - Rete Hub -incubatori d’impresa Antonio Calabrò – Direttore Fondazione Pirelli Primo piano ACI Legacoop Settori Moderatore: Riccardo Luna – giornalista e scrittore 17.00 Intervento di Pauline Green – Presidente International Cooperative Alliance Martedì 12 Novembre 9.00 Inizio lavori Sessione III Economia cooperativa e visione sociale: partecipazione e cittadinanza attiva Il ruolo dei cittadini nelle scelte e nella gestione dei beni comuni. Confronti e parallelismi tra la realtà italiana e le esperienze europee ed internazionali Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Benoit Hamon – Ministro dell’Economia Sociale e Solidale della Francia (da confermare) Paul Singer – Segreteria Nazionale Economia Solidale, Brasile Moderatore: Alberto Quadrio Curzio – Accademia Nazionale dei Lincei Sessione IV MADE IN ITALY: CULTURA E QUALITÀ PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA Testimonianze di diverse realtà che portano il Made in Italy nel mondo o che offrono opportunità di crescita nel paese Antonella Nonino – Presidente Nonino Distillatori Giampiero Calzolari - Presidente Granarolo Andrea Pontremoli – CEO e General Manager Dallara e Direttore Master IT Università di Bologna Letizia Casuccio – Direttore Generale Centro Sud Coop Culture Moderatore: Dario Di Vico – Inviato de “Il Corriere della Sera” 13.00 Intervento di Franco Gallo – Presidente emerito della Corte Costituzionale 14.00 Conclusione lavori Sono in via di definizione e conferma i contatti con i relatori invitati Territori Imprese Sondaggio Legacoop 10 COOPERAMBIENTE 2013 Il programma di eventi e convegni nell’ambito di Ecomondo Siamo a pochi giorni dalla partenza di Ecomondo 2013 che è sinonimo di Cooperambiente: l’evento fieristico dei settori verdi delle cooperative di Legacoop e da quest’anno anche dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che si terrà a Rimini dal 6 al 9 novembre 2013. L’industria green italiana si ripresenta a Fiera di Rimini con la consapevolezza che il rilancio del Paese passa attraverso prodotti e servizi innovativi e l’attenzione del pubblico nei confronti delle manifestazioni del settore durante il 2013 ne è riprova. Ricco, anche quest’anno, il programma di eventi e convegni che si terranno nell’ambito di Cooperambiente. “Per questo” -sottolinea Vanni Rinaldi, Responsabile Energia e Ambiente di Legacoop“nell’ambito della collaborazione con la Fiera di Rimini, mettiamo a disposizione dei nostri associati biglietti gratuiti per venirci a trovare al Padiglione B5 di Cooperambiente; per richiederli basta andare sul sito www.legacoop.it e registrarsi”. Mercoledì 6 Novembre 2013 14:0016:30 Sala Ravezzi 1 Hall Sud Le opportunità della riduzione della co2 e le proposte di incentivazione A cura di: Legacoop Cooperambiente e eAmbiente Il seminario vuole affrontare il tema della CO2 come una sfida e una opportunità. Saranno presentate le migliori azioni in termini di decarbonizzazione e promosse sinergie tra diversi attori in vari settori economici. Presidente di sessione Gabriella Chiellino – Coordinamento Scientifico di Città Sostenibile Saluti iniziali Programma 14.00 Introduzione Gabriella Chiellino - eAmbiente Srl 14.20 Tavola rotonda: Il settore alimentare Primo piano ACI Introduzione: Federico Balzan – eAMBIENTE Associazione Mediterraneo Acquacoltura- La Carbon Credit dei molluschi** Mauro Famin - Cereal Docks** Andrea Rigoni - Rigoni di Asiago** Chiusura dei lavori e Consegna “Premio Cooperambiente 2013” Giuliano Poletti - Presidente Legacoop 15.10 Tavola rotonda: Il settore residenziale e industriale Introduzione: Giorgio Nanni – Cooperambiente- Progetto Power House Esperienze sul risparmio* Manutencoop - Efficienza energetica e la gestione del calore: dal pubblico al privato* Innocenzo Guidotti, Presidente di Coserplast - La Carbon Footprint degli infissi in PVC COSMO Ambiente – Pratiche di abbattimento della CO2 CCPL - La Carbon Footprint di Coop Box: un’esperienza premiata Coopservice* Discussione e Chiusura dei lavori E’ stato invitato a intervenire: Corrado Clini – Direzione generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare** Energicamente no profit Risparmiare energia, riqualificare i propri edifici e aumentare il valore: da Manutencoop e Banca Prossima una soluzione, tecnologica e finanziaria, per la riqualificazione energetica Mercoledì 6 Novembre 2013 ore 14.0016.30. Sala Energia Padiglione Cooperambiente B5 Cooperative di comunità: valorizzazione e tutela dell’ambiente A cura di: Legacoop e Cooperambiente Presidenti di sessione Bruno Busacca- Responsabile Legacoop Cooperative di Comunità Partecipano On.Andrea Orlando – Ministro dell’Ambiente Giuliano Poletti - Presidente Legacoop Programma 14.00 Introduzione del Presidente 14.20-14.40 . Melpignano I tetti fotovoltaici dei cittadini 14.40-15.00 . Val cavallina Una Comunità in cammino verso Expo 2015 15.00-15.20 . Penne dall’Ecosviluppo ai mercati della GDO 15.20-15.40. Le cooperative dell’Appennino Reggiano Il turismo di Comunità 15.40-16.00. Miglierina L’albergo diffuso della Comunità Legacoop Settori Giovedì 7 Novembre 2013. Ore 10.0013.00 Sala Energia Cooperambiente B5 A cura di: Manutencoop Facility Management S.p.A. e Banca Prossima Il risparmio energetico è ormai imprescindibile per qualsiasi tipo di immobile: per ridurre i costi di gestione, per aumentarne il valore, perché l’energia più pulita è quella risparmiata. Per raggiungere questi risultati servono un buon piano di riqualificazione energetica (capace di abbattere le dispersioni, incrementare l’efficienza degli impianti, ridurre costo dell’energia) e risorse finanziarie per sostenere gli investimenti iniziali. Manutencoop Facility Management, leader in Italia nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, e Banca Prossima, banca del Gruppo Intesa San Paolo dedicata al Terzo Settore, hanno messo a punto una proposta operativa destinata alla riqualificazione energetica degli immobili delle organizzazioni no profit. Il Workshop sarà l’occasione, grazie anche al contributo del GSE che ha creato le condizioni perché tale proposta prendesse vita, per approfondire le opportunità disponibili e le soluzioni finanziarie previste per “confezionare” un progetto efficiente e concretamente realizzabile. Presidenti di sessione Maurizio Bottaini - Manutencoop Facility Management Marco Morganti- Banca Prossima Programma 10.00 Introduzione dei Presidenti 10.30-11.00 Gerardo Iula - Banca Prossima La contrattualistica e le forme di finanziamento previste 11.00-11.30 Maurizio Massanelli - Manutencoop Facility Management Riqualificazione energetica: soluzioni e risultati ottenibili 11.30-12.00 Coopfond - Perché l’efficienza energetica conviene al no profit 12.00 Conclusioni Legacoop Nazionale Territori Imprese Sondaggio Legacoop 11 Giovedì 7 Novembre 2013. Ore 14.0017.30 Sala CAMELIA Hall EST - Pad. B7 Dalla water footprint ai certificati blu: strumenti e incentivi per migliorare le performance idriche dei cicli produttivi A cura di: Legacoop Cooperambiente e eAmbiente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare* Il convegno vuole approcciare il tema del risparmio idrico in modo complessivo e integrato, analizzando il Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) applicato alla Water Footprint: l’indicatore del consumo di acqua dolce comprensivo sia dell’uso diretto che indiretto, parlando di Virtual Water con esempi di buone pratiche in materia di risparmio della risorsa idrica, di esempi di aziende e altri soggetti. Viene trattato l’argomento proposto dall’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sul meccanismo di certificati di efficienza idrica (certificati blu), con l’obiettivo di valutarne potenziali opportunità e limiti. Presidenti di sessione Gabriella Chiellino, Amministratore Delegato eAmbiente srl Giorgio Nanni, Legacoop Cooperambiente Programma 14.00-14.15 Introduzione Venerdì 8 Novembre 2013. Sala Mimosa 1 ore 14.30-16.30 sala Mimosa 1 Titolo della conferenza “Repower map, life eco-courts: insieme si può” A cura di: Cooperambiente, AmbienteItalia, Cortili Ecologici Il convegno riunisce due progetti: Eco-Courts e Repower Map molto differenti tra loro; i due temi sono accomunati tuttavia dalla volontà di un approccio alla promozione e alla diffusione di modelli basato sulla condivisione di informazioni e di dati con la convinzione che ciò possa aiutare lo sviluppo di buone pratiche. Presidenti di sessione Laura Bettini - Giornalista di Radio 24 Programma 14.00 Introduzione alla Tavola Rotonda Primo piano ACI Laura Bettini – Giornalista di Radio 24 Daniela Luise - Comune di Padova Patrizia Bianconi - Regione Emilia Romagna Regione Toscana Paolo Vitali - Coop Degradi Enza Galeazzi - Coop Umbria Alessio Addezio - Coordinatore Festambiente mondi possibili Legambiente Riccardo Battisti - AmbienteItalia Valeriano Solaroli - Coop Sole Ravenna Chiusura dei lavori FORMAZIONE 2013 Attivato il 12° Master in Economia della Cooperazione MUEC Presso la Scuola di Economia, Management e Statistica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (sede di Bologna) è attivato per l’annualità accademica 2013 – 2014 un Corso di Master Universitario di I livello In Economia della Cooperazione (MUEC XII Edizione, XVIII Ciclo). L’iniziativa si avvale,della collaborazione e del supporto organizzativo di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e delle Organizzazioni Non Profit) ed è promossa e sostenuta dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (Associazione Generale delle Cooperative Italiane - A.G.C.I.; Confederazione delle Cooperative Italiane - Confcooperative;, Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue - Legacoop) Il progetto didattico della XII Edizione (XVIII Ciclo) del Corso di Master, la cui durata è annuale, contempla una articolazione dell’iniziativa post-lauream in tre fasi temporalmente distinte: attività didattica in aula (gennaio – inizio giugno 2014, per circa 200 ore), tirocinio curriculare (stage) presso imprese o strutture del Movimento Cooperativo (giugno – luglio [settembre] 2014, per complessive 300 ore), ritorno in aula (settembre 2014) per circa 30 ore. E’ previsto, per gli studenti lavoratori, un Project-work sostitutivo del periodo di tirocinio. Sarà possibile presentare le domande di partecipazione al colloquio di ammissione – programmato per la mattinata di sabato 7 dicembre 2013 – sino al prossimo lunedì 2 dicembre 2013. Legacoop Settori Il Corso si tiene sotto la Direzione del Prof. Antonio Matacena, Ordinario di Ragioneria Generale ed Applicata (corso progredito) presso la Scuola stessa. Il Bando relativo alla XII Edizione (XVIII Ciclo) del Corso di Master è pubblicato sul portale internet dell’Università di Bologna ed è disponibile al seguente link: http://www.unibo.it/it/didattica/master/20132014/economia-della-cooperazione-muec Per le informazioni di carattere didattico o scientifico (ovvero concernenti l’organizzazione generale dei lavori dell’annualità), è possibile contattare la Segreteria Didattica del Corso di Master ai seguenti recapiti: Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Università di Bologna Scuola di Economia Management e Statistica Piazza Antonino Scaravilli 2 40126 Bologna Telefono: 051 2098868 Fax: 051 2098040 E-mail: [email protected] Le informazioni di carattere amministrativo possono essere invece richieste all’Ufficio Master dell’Università di Bologna, ai seguenti recapiti seguenti: Università di Bologna - Ufficio Master Via San Giacomo 7 40126 Bologna Orari di apertura al pubblico: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9 alle ore 11,15; martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 15,30. Telefono: 051/2098140 Fax 051/2098039 E-mail: [email protected] Per i candidati segnalati dalle strutture territoriali Legacoop e dalle Associate sono previsti dei sostegni economici attraverso un intervento di Coopfond. Le cooperative e le organizzazioni di Legacoop che intendano candidare giovani alla frequenza del Master sono invitate a contattare la Legacoop Nazionale: Sig.ra Orestina Mazzarella tel. 06/84439358 – e-mail: [email protected] Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoopsociali 12 LEGACOOPSOCIALI 7-8 novembre, terza Assemblea Congressuale Nazionale >> Coop >> Ancpl “I cittadini che fanno l’impresa. Legami, Lavoro, Welfare. L’economia che fa bene alle persone”. Questo lo slogan del della 3° Assemblea congressuale di Legacoopsociali che si terrà a Roma il 7 e 8 novembre, presso Roma Eventi – Via Alibert, 5a – Roma (Roma Eventi-Piazza di Spagna). Programma 9,00 Accoglienza e Registrazione partecipanti 10,00 Apertura lavori Nomina della Presidenza dell’Assemblea Nomina delle Commissioni 10,30 Saluto delle Autorità Ignazio Marino, Sindaco di Roma 11,00 Proiezione Docu-film: “FUTURA – Femminile plurale per la nuova economia” 11,30 Relazione introduttiva Paola Menetti, Presidente Legacoopsociali 12,30 Presentazione della ricerca L’Italia che risponde ai bisogni delle persone. “Il ruolo delle cooperative sociali” Enzo Risso, SWG 13,00 Cooperative sociali attori di innovazione sociale Prof. Luca Fazzi, Università di Trento 13.15 Pausa pranzo 14,00 Dibattito, sono previsti gli interventi di: Enrico Giovannini*, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Cècile Kyenge*, Ministro per l’Integrazione e le Politiche Giovanili Beatrice Lorenzin*, Ministro della Salute Stefano Fassina*, Viceministro dell’Economia e delle finanze Piero Fassino, Presidente ANCI Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico Maria Cecilia Guerra, Viceministro del lavoro e delle politiche Sociali Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario dei Beni, Attività culturali e Turismo Claudio De Vincenti, Sottosegretario dello Sviluppo Economico Marco Rossi Doria, Sottosegretario Primo piano della Istruzione, Università e Ricerca Gianluca Galletti, Sottosegretario della Istruzione, Università e Ricerca Alberto Giorgetti, Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Maurizio Sacconi, Presidente 11°Commissione - Camera dei Deputati Pietro Barbieri, Portavoce Forum Naz.le Terzo Settore Giuseppe Guerini, Presidente Federsolitarietà - Confcooperative e Portavoce ACI Sociale Eugenio De Crescenzo, Presidente AGCI Placido Putzolu, Presidente Fimiv Giorgio Gemelli, Coordinatore Progetto Salute Legacoop Maurizio Pozzi, Preidente Sanicoop ACI Legacoop Settori 19,00 Chiusura lavori VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013 9,30 Prosecuzione dibattito: 11,00 Giuliano Poletti, Presidente Legacoop e Presidente Alleanza Cooperative Italiane 11,30 Ripresa lavori Seduta riservata ai Delegati Presentazione relazioni delle Commissioni Congressuali Discussione Approvazione documenti Congressuali Nomina Direzione Nazionale, Collegio Sindacale, Comitato Garanti 13,30 Chiusura lavori Sono stati invitati: La Presidente della Camera dei Deputati, On. Laura Boldrini Il Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Pietro Grasso I Presidenti delle Commissioni Permanenti ed i Capigruppo dei due rami del Parlamento Componenti del Governo, Parlamentari, rappresentanti di Organizzazioni sindacali e sociali. * in attesa di conferma Territori Imprese Sondaggio Settori 13 COOP Nasce “Coop on line”, il nuovo servizio di e-commerce Nasce “Coop on line”: il nuovo servizio di ecommerce di Coop. Un assortimento di circa 7000 prodotti non food (non presenti nei punti vendita Coop) con una forte prevalenza di oggetti per la cucina, la tavola, l’arredo, il tempo libero, lo sport ed il gioco, oltre ai prodotti tecnologici. Nessuna sovrapposizione con quanto è già presente nei punti vendita Coop, bensì un’integrazione dell’offerta che interessa al momento in via sperimentale 5 grandi Coop (Nova Coop, Coop Lombardia, Coop Liguria, Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest oltre a Ipercoop Sicilia) ma che copre anche regioni come la Calabria e la Sardegna dove Coop non è fisicamente presente come insegna. Il portale, sviluppato su tecnologia hybris in collaborazione con Accenture, è un vero e proprio canale alternativo di offerta rispetto agli Ipercoop o ai supermercati di quartiere, già attivo in gran parte delle regioni d’Italia e pensato per rispondere al fenomeno in crescita del consumatore-internauta che sempre più utilizza la rete per cercare le promozioni, confrontare i prezzi, informarsi e anche acquistare. Non è un caso se l’unico segnale di dinamismo sul fronte distributivo si registra proprio sull’on line: l’e-commerce cresce a ritmi sostenuti, Primo piano ACI prossimi al 20% ed è destinato a superare nel 2013 la soglia dei 10 miliardi di euro. E se è vero che la gran parte degli acquisti è ancora rappresentata dai servizi (i viaggi ad esempio superano il 38%) tra i prodotti tecnologici il tasso di crescita delle vendite on line è pari al 19% e i canali fisici fanno segnare di pari passo un arretramento del 3%(il dato è giugno 2013 su giugno 2012). “E’ come se fosse un’ulteriore declinazione –questa volta digitale- della multicanalità di Coop –spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia- Accanto agli Ipercoop e ai supermercati di quartiere nasce il canale web. Un’occasione per rispondere ai 10 milioni di italiani per cui le procedure d’acquisto si sono già invertite privilegiando l’acquisto on line a partire da una relazione comunque positiva tra punto vendita fisico e punto vendita virtuale”. Da parte sua Coop garantisce semplicità e immediatezza del sito dedicato (www.cooponline.it a cui si accede anche dal sito istituzionale www.e-coop.it), un’assistenza clienti rapida ed efficiente, sicurezza nei pagamenti (accettate tutte le carte di credito) e offre una duplice opzione per la consegna: o gratis nell’ Ipercoop più vicino o a domicilio (con la possibilità di avere la consegna su appuntamento con solo1€ in più sulle spese di spedizione). ANCPL Incontro con Banca Etica sul finanziamento di start up cooperative Martedì 22 ottobre, a Bologna, si è tenuto un incontro tra alcuni esponenti del movimento cooperativo e alcuni dirigenti di Banca Etica per verificare la possibilità di un accordo quadro atto a favorire il finan- Legacoop Settori ziamento degli start up cooperativi. Hanno partecipato alla riunione Maurizio De Santis, Responsabile Nazionale delle Cooperative Industriali dell’Ancpl; il Direttore della Legacoop Emilia-Romagna, Igor Skuk; i responsabili territoriali della Produzione e Lavoro Devis Rizzo, Gianluca Verasani e Sara Guidelli, mentre per Banca Etica erano presenti i direttori di area del Centro Italia Alessandro Celoni, Alessandro Gentilini, Riccardo Dugini, Paolo Vierucci. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le modalità di reperimento delle risorse finanziarie per l’avvio dell’attività delle imprese cooperative nate da crisi aziendali, l’anticipo della mobilità per la costituzione del capitale e altri importanti interventi di sostegno. L’incontro ha confermato un’unità di intenti tra Banca Etica e il movimento cooperativo, entrambi impegnati nella promozione di un’economia responsabile e dinamica, attraverso progetti che tengano in conto la salvaguardia del capitale umano e sappiano affrontare le sfide del mercato, dando anche una risposta al problema dell’occupazione. Tra gli argomenti trattati, anche la possibilità da parte del movimento cooperativo di favorire l’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria della Banca permettendone una maggiore capitalizzazione, con ricadute positive nelle operazioni finanziarie a sostegno delle imprese cooperative interessate da progetti di sviluppo e da processi di ristrutturazione. Un’opportunità significativa, tanto più se si considera il forte restringimento del credito in atto allo stato attuale. L’incontro si è concluso con l’impegno a costituire a breve tavoli operativi in grado di dare seguito agli obiettivi individuati. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Alto Adige-Südtirol 14 ALTO ADIGE-SÜDTIROL >> Liguria Il successo dà ragione alle donne, decimo anniversario Sinfotel >> Toscana Offrire alle donne un posto di lavoro non lontano dalla loro casa per dare loro la possibilità di conciliare al meglio lavoro e famiglia. È con questo obiettivo che dieci anni fa a Latzfons, tredici donne hanno costituito la cooperativa di lavoro Sinfotel, una cooperativa che offre servizi innovativi alle imprese quali ricerche di mercato o la gestione delle centrali telefoniche. “Oggi la cooperativa Sinfotel conta dieci collaboratrici: Esse possono usufruire di orari di lavoro flessibili e grazie alla vicinanza del posto di lavoro al loro luogo di residenza riescono a conciliare al meglio gli impegni familiari con quelli lavorativi”, ha affermato Brigitte Brunner, vicepresidente della cooperativa, ricordando che la Sinfotel negli ultimi anni ha ottenuto diversi riconoscimenti come impresa sensibile ai bisogni delle famiglie. Durante i festeggiamenti per il decimo anniversario della cooperativa, il dott. Harald Steiner, promotore del progetto, ricorda ai presenti come tutto era iniziato nel settembre del 2013: Allora le donne avevano seguito un corso di formazione per operatori di service center – un corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo e portato avanti dal comune di Chiusa nell’ambito di un progetto di sviluppo economico. Anche il sindaco di Latzfons, Maria Gasser Fink, si ricorda della nascita della cooperativa ed è soddisfatta che la cooperativa di donne è riuscita a smentire i pregiudizi iniziali: “Ora siamo fieri di poter vantare un’impresa innovativa e di successo nel nostro comune”. Il presidente di Legacoopbund Heini Grandi nel suo saluto ha lodato il successo dell’impresa sottolineando l’utilità della coo- >> Emilia Romagna >> Molise >> Puglia >> Puglia >> Sicilia >> Sardegna >> Bologna >> Parma >> Reggio Emilia >> Reggio Emilia >> Cesena >> Pistoia >> Palermo >> Catania >> Ragusa Primo piano ACI Legacoop Settori perativa per la comunità locale. L’offerta della Sinfotel (Südtiroler-Informations -Telefon ) comprende oggi numerosi servizi tra cui indagini sulla soddisfazione dei clienti, gestione dei reclami, servizi di informazione, ricerche di mercato, gestione dei numeri di servizio e gestione dei colloqui con i clienti. Un cambio di appalto con costi sociali sulla comunità locale Con la fine di ottobre, cambia l’impresa di pulizie dell’Ospedale di Bolzano e di altre strutture sanitarie: alla storica presenza della cooperativa Coopservice subentra un’altra impresa. Un cambio di appalto derivante da gara europea (valore circa 35 milioni in cinque anni, cinque concorrenti) nella quale non sono stati purtroppo tenuti nel debito conto gli aspetti sociali. E le conseguenze rischiano di pagarle nelle prossime settimane le lavoratrici. Nella gara col metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa ha vinto il prezzo più basso: l’impresa aggiudicataria è la penultima per il fattore qualità e la prima invece nel fattore prezzo ed ha ottenuto così l’affidamento dell’appalto dei servizi. Nel capitolato di gara l’ASL ha deciso di non inserire le clausole sociali togliendo l’opportunità di realizzare inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e nell’offerta economica dell’impresa vincitrice non sono inseriti i costi dell’accordo aziendale migliorativo del contratto nazionale, finora garantito dalla Coopservice alle proprie collaboratrici. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro che sarà adottata nella nuova gestione, si prevedono esplicitamente 60 persone in meno impiegate nei servizi. Un cambio di appalto con costi sociali ingiustificati e che ricadono in definitiva sulla comunità locale. C’è bisogno che le Istituzioni Locali – ASL, Provincia, Comuni – si responsabilizzino fino in fondo sui contenuti e le modalità degli affidamenti, puntando ad attivare un circuito virtuoso nel rapporto tra Enti, imprese, lavoratori. Gli appalti sono espressione concreta della politica economica provinciale ed incidono profondamente sulla vita della comunità. In questo caso, il costo sociale rischia di essere alto. Territori Imprese Sondaggio Territori 15 LIGURIA Lunedì 28 ottobre Assemblea congressualedellecooperativesociali Lunedì 28 ottobre, alle 14.30 al Circolo Unificato dell’Esercito a Genova, si svolgerà l’assemblea congressuale delle cooperative sociali liguri. I lavori si apriranno alle ore 15 con la relazione introduttiva del vice presidente di Legacoop Liguria, Sandro Frega (nella foto). Alle 15.30 l’intervento del Sindaco di Genova, Marco Doria. A seguire Luca Beltrametti (Direttore Dipartimento Economia dell’Università di Genova) e Lorena Rambaudi (Assessore Politiche Sociali della Regione Liguria). Dopo gli interventi dei rappresentanti degli enti di Terzo Settore, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, l’assemblea prevede gli interventi del presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero, e di Claudio Montaldo, assessore Salute della Regione Liguria. Concluderà i lavori dell’assemblea Paola Menetti, presidente nazionale Legacoopsociali. Genova, alla scoperta del mare con gli Antichi Ormeggiatori del Porto Sabato 26 ottobre appuntamento con la tradizionale giornata promossa dal Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova in collaborazione con l’associazione “Il Porto dei Piccoli” . Un’occasione straordinaria per tanti bambini meno fortunati, le loro famiglie, nonché per le famiglie del Gruppo Ormeggiatori di trascorrere una giornata a contatto con il mare. “Siamo soci di questa associazione da quando è nata nel 2008 – spiega AlesPrimo piano ACI sandro Serra, presidente del Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova – In questa occasione come ogni anno realizziamo un’iniziativa che può coinvolgere i bambini ricoverati negli ospedali liguri, in particolare al Gaslini, con le loro famiglie. In una giornata dove coinvolgiamo le famiglie di tutti i nostri soci per una vera e propria festa del mare”. Appuntamento alle 9.45 con il ritrovo presso il Terminal Traghetti; alle 10 ingresso nella sede e presentazione del Gruppo Antichi Ormeggiatori del Porto di Genova; alle 10.30 l’attività ludico – didattica, alle 11.30 l’uscita nelle acque del Porto; alle 12.15 tutti in cucina per preparare il pranzo. “ In questa giornata insegniamo ai bambini ad arrampicarsi sulla diga, ad ormeggiare le navi, a guardare con occhi diversi tutto quanto succede in mare – conclude Alessandro Serra -. E poi a pranzo tutti ad infarinare le acciughe, un divertimento straordinario per i bambini”. Per informazioni chiamare il n. 010 8593458 oppure 347 4331576. EMILIA ROMAGNA Legacoop Servizi, bene accordo Regione-Governo per pagamenti «Così si va nella direzione giusta e a lungo auspicata». Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi dell’Emilia-Romagna, plaude all’accordo sottoscritto al Ministero dell’Economia tra la Regione Emilia-Romagna e il Governo col quale si conferma la volontà della Regione di proseguire nella graduale e costante riduzione dei tempi di pagamento per i fornitori di servizi alla Sanità. Gli ulteriori 358 milioni di euro messi a disposizione della Regione a questo scopo, sommandosi ai circa 700 milioni di euro già liquidati, dovrebbero ricondurre i tempi di pa- Legacoop Settori gamento della sanità a livelli fisiologici e sopportabili per le imprese fornitrici. «È una ulteriore boccata d’ossigeno per l’economia regionale – sottolinea Armuzzi – e, ancora di più, per l’insieme del sistema imprenditoriale ad alta intensità di lavoro, quali sono le cooperative di servizi aderenti alla nostra associazione». Legacoop Servizi Emilia Romagna «sarà attenta affinché le risorse vengano effettivamente messe a disposizione in tempi certi e ragionevolmente celeri e sollecita la Regione a proseguire con tenacia nel percorso intrapreso. È fondamentale – conclude Armuzzi – dare certezze alle imprese fornitrici, particolarmente in questa situazione di grave difficoltà finanziaria che si riflette pesantemente sul sistema imprenditoriale e, con maggiore virulenza, sulle imprese ad alta intensità di lavoro». Facility & Energy Management, l’intervento di Alberto Armuzzi Si è tenuto il 18 ottobre a Bologna, nell’ambito di “Smart City Exhibition 2013”, il convegno “Patrimoni pubblici e città intelligenti - Verso regole e gare di appalto “smart” per i servizi di Facility & Energy Management, promosso e organizzato da Patrimoni PA Net, il Laboratorio Terotec & Forum PA, per affrontate le problematiche e le criticità che, agendo negativamente sul sistema di regolazione e gestione delle gare di appalto, condizionano fortemente lo sviluppo del mercato dei servizi di Facility & Energy Management rivolti ai patrimoni immobiliari e urbani pubblici. Il Convegno ha rappresentato un contributo a più voci sullo stato dell’arte e sulle prospettive delle strumentazioni, in particolare, la “BDNCP - Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici” e i “Bandi-Tipo”, che l’AVCP - Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici si sta facendo carico di mettere a punto ed implementare per rendere “smart” le regole e le gare di appalto per i servizi di Facility & Energy Management rivolti ai patrimoni pubblici. “Gli elementi che in modo preciso identificano il vero concetto di Smart City – ha affermato nel suo intervento Alberto Armuzzi, Presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna - sono: semplificazione, Territori Imprese Sondaggio Territori 16 trasparenza e riduzione del contenzioso”, sottolineando inoltre come ad oggi le gare vengono assegnate per lo più dal Giudice. Tra gli argomenti trattati da Armuzzi durante i lavori: la necessità di ribadire la validità dell’art. 81, cosi come modificato dall’art. 32 comma 7 bis L. 98/2013, che Armuzzi ritiene condivisibile, ma che necessita di essere scritto e impostato in modo da renderlo applicabile; riflettere sulla coabitazione reale e concreta fra Conscip e le Centrali di acquisto regionali; la necessità di chiarire quali sono i tempi di recepimento, non legislativi, ma reali e oggettivi, della direttiva europea che regola i tempi di pagamento nelle relazioni commerciali pubblico-privato; l’importanza di modificare e riscrivere, se non abolire, l’art. 286 del Codice degli Appalti, “in quanto – afferma Armuzzi - una Smart City è tale se i servizi sono adeguati, visto che parliamo dei cittadini che ne sono i beneficiari, quindi va ribadita la validità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che premia il progetto tecnico, a discapito dell’offerta economica più bassa”. TOSCANA Il futuro del manifatturiero nelle sfide della green economy “Il futuro del manifatturiero nelle sfide della green economy”. Questo il tema dell’incontro di lavoro delle cooperative industriali della Toscana, in programma martedì 12 Novembre, dalle ore 9,30 alle 14.00, presso la Cooperativa I.P.T. (Viale Kennedy 184 – Scarperia). Quelle che operano nei macro settori delle pietre, dei metalli, della carta, delle nuove plastiche, dell’energia e degli impianti. Non si tratta di molte aziende; tuttavia le loro dimensioni, sono quasi sempre sopra alla media del proprio settore, anzi, alcune di esse occupano posizioni di avanguardia. A partire dai dati (bilanci 2012), si confronteranno gli andamenti di più anni per fare qualche riflessione di periodo e si ragionerà sul presente guardando alcuni dati degli andamenti 2013 e sui “sentiment” previsioPrimo piano ACI nali, declinando in modo peculiare i termini di crisi, resistenza, voglia di futuro. Un’occasione per scambiare le esperienze, mettendo a confronto cooperatori impegnati in prima fila nella direzione delle imprese industriali. Quest’anno in particolare verranno socializzate alcune esperienze realizzate nel vasto settore della green economy, per valutarne tratti comuni, differenze, peculiarità. L’incontro sarà anche occasione di confronto con interlocutori che guardano la Toscana dalla regione, dagli enti locali, dal sindacato e da istituti di promozione cooperativa. Programma Accoglienza e apertura dei lavori Saluti Federico Ignesti, Sindaco Scarperia Marco Semplici, Sindaco San Piero a Sieve Giovanni Bettarini, Sindaco Borgo S. Lorenzo Relazione introduttiva Sara Guidelli, Arcpl Toscana Interventi previsti Graziano Chini, Presidente IPT Stefano Ciacci, Presidente Cellini GTC Mauro Fabbrini, Presidente Comea Maurizio De Santis, Responsabile Settore Industriale Ancpl Camillo De Berardinis, Amministratore Delegato CFI Alessio Gramolati, Segretario Generale Cgil Toscana Anna Rita Bramerini, Assessore Ambiente Regione Toscana Conclusioni Susanna Bianchi, Presidente Arcpl Toscana MOLISE A congresso le 30 cooperative aderenti a Legacoopsociali Riunite in congresso le 30 cooperative molisane che aderiscono a Legacoopsociali Molise per analizzare l’andamento della cooperazione sociale sul territorio regionale. L’incontro assembleare si è tenuto nella sede della Lega nazionale delle cooperative Legacoop Settori e mutue di Campobasso nella giornata di del 17 ottobre, con la presenza del commissario regionale dell’associazione Stefania Serafini e Paola Menetti, presidente Legacoopsociali. Le cooperative regionali hanno affrontato il tema dei tagli progressivi, fino al sostanziale azzeramento, dei Fondi nazionali per le politiche sociali, per la non autosufficienza, la famiglia, l’infanzia, le politiche giovanili e l’immigrazione. Ampio spazio è stato destinato al dibattito riguardante le modalità con cui vengono strutturate le gare d’appalto da parte della pubblica amministrazione, gare “sempre più protese verso prezzi a base d’asta sotto i costi del lavoro che determinano la crisi della vera cooperazione sociale, creando i presupposti del lavoro nero”. Le cooperative riunite hanno auspicato, trovando il pieno accordo, l’approvazione della legge regionale riguardante le politiche sociali, che ha tra i suoi punti la costituzione di un fondo regionale sulla spesa corrente e l’obbligo di rispetto delle tabelle ministeriali sul costo del lavoro. Durante la giornata è stato inoltre avviato un confronto sul documento nazionale congressuale, in vista del prossimo congresso nazionale che si terrà a Roma il 7 e l’8 novembre. PUGLIA Legacoopsociali, innovazione per rilanciare il sociale “Ricerca sociale e scientifica, sviluppo del modello d’impresa cooperativa, intersettorialità, modifica della legge regionale per gestire con fluidità le forniture dei servizi socio-educativi e sanitarie e implementare le modalità d’inserimento lavorativo. Per ultimo, non d’importanza, la necessità di una modifica della legge nazionale per l’ampliamento delle categorie di svantaggio al decreto 2204 del 2002”. Sono le proposte in tema di welfare e le linee guida di lavoro enunciate dalla neo nominata presidente Legacoopsociali Puglia, Flora Colamussi, nel corso dell’assemblea congressuale delle cooperative aderenti a Legacoop Puglia, che si è tenuta il 18 ottobre 2013 a Bari. Un programma di lavoro fitto e costruttivo, Territori Imprese Sondaggio Territori 17 quello annunciato nel corso dibattito in occasione dell’assemblea, nella sede di Legacoop Puglia. Perfettamente in linea con il documento politico del prossimo Congresso nazionale, che si terrà a Roma il 7 e l’8 novembre. “La cooperazione dovrà impegnarsi – ha spiegato Colamussi – a cercare nuove opportunità di sviluppo. Di qui la necessità di un incontro tra cultura, conoscenza, innovazione, valorizzazione delle esperienze e innovazione”. “Esiste una crisi sistemica che investe tutti i settori – ha esordito il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo -, anche quello delle cooperative sociali e che noi, come movimento cooperativo, dobbiamo provare a risollevare con proposte concrete”. Il sistema del welfare è un pezzo fondamentale di “una città che si muove, ovvero di una smart city, ove immaginare percorsi di servizi integrati. La cooperazione è parte integrante, in questo senso”. Da ciò la proposta del presidente Rollo di intervenire e partecipare attivamente ai Piani Sociali di Zona (PSR) per definire e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali, insieme con tutti i soggetti istituzionali e non”. Un modo questo per dare dignità alle persone e ai loro bisogni. Sul tema Fondi Strutturali è emersa la piena condivisione sulla loro importanza e sull’intervento della cooperazione in una loro programmazione per realizzare l’obiettivo della coesione economica e sociale, soprattutto nel Mezzogiorno. “Un’attenzione particolare – ha poi incalzato la responsabile regionale Legacoopsociali – dovrà essere rivolta alla programmazione di utilizzo dei fondi stanziati per la coesione sociale, ovvero al Piano d’azione per coesione (Pac) che dovrebbe integrare le risorse sociosanitarie, liberando risorse da orientare nei settori sociali, educativi e dell’integrazione sociale e lavorativa”. Il welfare, a livello nazionale, sta subendo forti difficoltà: nonostante ciò il mondo della cooperazione sta tenendo. “Legacoopsociali, in questi ultimi quattro anni di mandato, dal 2009 al 20013 – ha dichiarato la presidente Legacoopsociali, Paola Menetti , ha registrato una crescita del numero delle cooperative associate del 30% e, analogamente, sono cresciuti il valore della produzione e il numero degli occupati”. “Significa Primo piano ACI più vantaggiose la finanza etica nella gestione delle cooperative sociali, attraverso, per esempio, la promozione di accordi specifici”. PUGLIA – ha proseguito – che le cooperative hanno reagito, diventando più efficienti, riducendo i costi, cercando di gestire meglio, ma non tagliando sul risultato per l’utenza, riorganizzando le strutture e migliorando sul piano finanziario, sperimentando, altresì, i rapporti con le banche”. Ma c’è bisogno di tanto altro per “ridurre un divario tra ricchi e poveri, che crea disagio sociale ed economico e che spinge a ripensare il sistema del welfare”. In questo senso, sono state ben accolte le proposte del mondo cooperativo pugliese: “serve connessione tra settori, anche con le giovani generazioni, e tra attività per creare una vera connessione sociale”, ha sottolineato la vice presidente Legacoop Puglia, Annamaria Ricci. In tema di sinergie, di innovazione e ricerca sociale è stato apprezzato l’intervento di un componente del neo nato coordinamento di giovani cooperatori under 40, Christian Signorile, che ha presentato Generazioni Legacoop Puglia al mondo cooperativo sociale. “Nasciamo per offrire un’opportunità in più ai giovani cooperatori pugliesi, mettendo a disposizione e condividendo le nostre professionalità e le nostre competenze trasversali e intersettoriali”. Al termine dell’incontro, sono state, altresì, designati i delegati delle cooperative sociali che rappresenteranno la Puglia al prossimo Congresso nazionale Legacoopsociali a Roma, ovvero delle cooperative L’Adelfia (Alessano, Le), L’Obiettivo (Bari), Progetto Città (Bari), C.A.P.S. (Bari), Equal Time (Bitonto, Ba) e Il Girasole (Massafra, Ta). A conclusione del suo intervento, Flora Colamussi ha, inoltre, definito la“finanza etica uno dei terreni d’interesse del settore sociale: per il sostegno alle start up”, per esempio, con la possibilità di un accesso al credito anche a chi non possiede determinate garanzie. “Bisogna cercare, dunque, di far entrare maggiormente e a condizioni Legacoop Settori Legacoopsociali, Flora Colamussi nominata responsabile regionale Il 18 ottobre 2013, nel corso dell’Assemblea Legacoopsociali Puglia, Flora Colamussi è stata nominata responsabile regionale delle cooperative aderenti a Legacoop Puglia. “Alla neo responsabile va l’augurio di buon lavoro – ha sottolineato il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo –. Siamo certi, considerata la sua esperienza professionale, la passione, le numerose competenze maturate in questi anni, saprà dare un contributo prezioso. Non solo alle cooperative impiegate nel difficile ma fondamentale settore del welfare in Puglia, ma a tutto il movimento cooperativo pugliese”. Flora Colamussi è sociologa e ha iniziato la sua attività lavorativa, come giovane ricercatrice, in un centro di analisi di mercato della Lega delle cooperative dell’Umbria. Nel 1994 si è trasferita nella sua regione, la Puglia, ove si è avvicinata alla cooperazione sociale di tipo B. Nel 2008, con un progetto sperimentale finanziato dalla Comunità Europea sull’asse Pari opportunità, è tra i soci pr omotori e fondatori di una cooperativa sociale di tipo B, Equal Time, di Bitonto (Ba), di cui è attualmente presidente. La cooperativa si occupa di inclusione sociale e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Il suo è un percorso professionale strettamente legato al mondo della cooperazione sociale, in particolare dell’esclusione e della marginalità sociale, delle politiche di welfare in generale, delle iniziative a favore dei soggetti deboli, come anche delle pari opportunità. Dal 2011, inoltre, in occasione del Congresso regionale Legacoop Puglia è stata designata presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere Territori Imprese Sondaggio Territori 18 della Lega delle cooperative pugliesi, nonchè componente dell’esecutivo nazionale delle PO Legacoop. Anche grazie al Patto sociale di genere della Città di Bari, di cui Legacoop Puglia è capofila, avviato nel 2011, ha promosso e diretto, insieme agli altri partner, attività in favore delle imprese cooperative e delle lavoratrici. Flora Colamussi è anche componente della Commissione istituzionale Pari Opportunità della Regione Puglia. SICILIA Seminario dedicato alla Spending Review aziendale Come migliorare le performance di impresa? Come fare economia dei costi ed evitare tagli? Tutte domande fondamentali per la tenuta delle imprese e al centro del seminario organizzato dal Centro di Assistenza tecnica di Legacoop Sicilia la scorsa settimana nell’ambito del processo di rafforzamento della Rete Servizi dell’associazione. “Riteniamo che oggi più che mai, in piena crisi economica, ci sia bisogno di formazione e consulenza per potere sviluppare e riposizionare la propria impresa cooperativa – dice Angela Maria Peruca, responsabile del Centro di assistenza tecnica regionale e della Rete Servizi Legacoop Sicilia – Per questo motivo abbiamo voluto organizzare questo seminario coinvolgendo la società Studiofor Management Education leader nel settore, che ha dimostrato concretamente con alcune simulazioni, quanto sia importante il monitoraggio costante dei singoli processi produttivi e dei sistemi gestionali per evitare sprechi e inefficienze sotto il profilo finanziario ma anche organizzativo col rischio di trovarsi, a fine anno, con un valore di costo elevato rispetto alle previsioni”. Il seminario è stato riservato a 20 tra le coop più strutturate del sistema Legacoop siciliano e, aggiunge Peruca, “è un nuovo step per il rafforzamento della Rete Servizi di Legacoop. Con Studiofor, infatti, come con altri numerosi professionisti nei campi più svariati che possono essere utili alle imprese cooperative (dal notaio all’avvocato, al commercialista etc.), sarà ora siglata una convenzione per garantire agli Primo piano ACI associati la possibilità di accedere a servizi di consulenza qualificati a prezzi agevolati rispetto a quelli di mercato”. SARDEGNA Il 25 ottobre assemblea regionale delle cooperative sociali L’Assemblea regionale delle Cooperative sociali aderenti a Legacoopsociali Sardegna si terrà a Cagliari martedì 29 Ottobre, alle ore 9.30, presso l’Hotel Panorama, in Viale Diaz 231. All’Assemblea è invitata anche l’On. Simona De Francisci, Vice Presidente della Giunta regionale e Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale. L’occasione è importante per discutere, ma soprattutto per proporre alle istituzioni, ed in particolar modo alla Giunta della Regione Sardegna, che in queste settimane sta predisponendo la manovra Finanziaria 2014 (che andrà in Consiglio Regionale presumibilmente entro il mese di Novembre), tutte le tematiche che sono state affrontate (e le problematiche emerse) anche nelle discussioni delle Assemblee territoriali (che si sono tenute nelle ultime due settimane) riguardanti il settore socio sanitario, socio assistenziale, socio educativo, ivi compreso il settore dell’inserimento lavorativo, gestito in Sardegna dalla Cooperazione sociale. BOLOGNA “Immotivati i blocchi di Si.Cobas e centri sociali a Ctl e Granarolo” Nella mattinata del 18 ottobre, in concomitanza con lo sciopero proclamato da Si. Cobas nella logistica e in altri settori un gruppo di lavoratori, non appartenenti alle aziende operanti in quel cantiere, affiancati da attivisti di centri sociali bolognesi, ha deciso di bloccare l’accesso dei mezzi ai magazzini di CTL e di Granarolo in località Cadriano. Nelle note diffuse nei giorni scorsi si faceva riferimento al mancato rispetto, da parte di imprese che aderiscono a Legacoop Bologna, degli accordi sottoscritti a luglio in Pre- Legacoop Settori fettura in merito al percorso di reintegro dei lavoratori delle cooperative che fanno parte del Consorzio SGB. La genesi di quell’accordo nasce dalle vicende di SGB e le sue consorziate operanti fino ad alcuni mesi fa dentro i magazzini di proprietà di CTL, l’ impresa associata a Legacoop Bologna che movimenta prodotti per conto di Granarolo. Dopo i disordini e le proteste ad opera dei Si.Cobas. che accusavano decurtazioni di stipendio da parte delle imprese del Consorzio e che hanno a lungo bloccato le merci di Granarolo, SGB ha provveduto al licenziamento di una parte dei lavoratori coinvolti negli atti di protesta e nei blocchi merci, che - ricordiamolo - sono reati segnalati alla Magistratura. Solo il tavolo coordinato dalla Prefettura di Bologna ha permesso con fatica di addivenire alla condivisione di un percorso sottoscritto da tutte la parti, Si. Cobas compreso, che ha previsto a luglio di quest’anno il reintegro in campo a SGB di quei lavoratori, la corresponsione degli stipendi pregressi e la loro messa in cassa integrazione in attesa di nuove occasioni occupazionali che dovevano venire da opportunità ricercata da imprese del territorio, fra cui imprese di Legacoop Bologna. Parallelamente CTL, recedendo dal contratto con SGB, ha immediatamente riassunto la sessantina di lavoratori presenti su quel cantiere per il tramite di una nuova società da lei controllata, dando garanzia di qualità e continuità occupazionale. Il percorso di luglio ha riguardato 23 persone da ricollocare entro il 31 ottobre; di queste, 16 di competenza di Legacoop Bologna. Di queste ne sono state già integrate 9 entro le date condivise in Prefettura (due entro il 31 luglio; quattro entro il 30 settembre, poi posticipato al 15 ottobre; tre, facenti parte di un gruppo di dieci da collocare entro il 31 ottobre, sono già assunte). Rimangono dunque sette persone da collocare entro il 31 ottobre. «Essendo oggi il 18 ottobre, è evidente - ha dichiarato il responsabile del settore logistica di Legacoop Bologna, Tiziano Tassoni, durante un incontro con la stampa - che nessun accordo è stato disatteso: Legacoop Bologna sta lavorando per trovare anche per loro un posto di lavoro entro la data prevista. Inoltre, i lavoratori non sono abbandonati a se stessi, ma sono in cassa integrazione in Territori Imprese Sondaggio Territori 19 deroga. Chi dice che Legacoop Bologna e le imprese associate non hanno rispettato l’accordo mente sapendo di mentire e strumentalizza una situazione di difficoltà allo scopo di portare elementi di tensione nello sciopero di oggi. Questa tensione va solo a danno dei lavoratori che rimangono da collocare perché non c’è dubbio che, dopo l’immotivata contestazione di questa mattina, sarà tutto ancora più difficile. I problemi del lavoro e della occupazione vanno affrontati in modo serio da persone serie che capiscono il contesto in cui si opera e le gravi difficoltà del momento». «Oggi - ha proseguito Tassoni - contemporaneamente alla manifestazione delle persone di SiCobas e centri sociali se ne è tenuta un’altra: la manifestazione silenziosa dei 300 lavoratori ai quali è stato impedito di recarsi sul posto di lavoro e che chiedono di essere tutelati e di non subire ulteriori violenze. Noi proviamo ogni giorno a consolidare il lavoro dei soci e dei lavoratori delle cooperative e a far maturare nuove opportunità di lavoro: in questo percorso vorremmo avere alleati, anche con idee diverse, ma non nemici». Dopo le proteste del 18 ottobre, Legacoop chiederà al Prefetto di Bologna di riconvocare il tavolo per chiarire le posizioni in campo: «Non è ammissibile - ha sottolineato Tassoni - che ci sia chi opera per rispettare gli accordi e cercare soluzioni e altri, che dovrebbero avere lo stesso interesse, che agiscano in modo opposto. Continueremo a cercare soluzioni, ma è chiaro che ora è tutto più complesso. Noi siamo sereni perché la nostra parte l’abbiamo fatta. La legalità va garantita a tutti e rispettata da tutti». PARMA MIC, al via l’ottava edizione della scuola di alta formazione 200 ore di lezioni attendono i nuovi corsisti del MIC, la scuola di alta formazione (progettata da Legacoop Modena, Legacoop Parma e Legacoop Reggio Emilia con il contributo organizzativo e scientifico di Quadir) rivolta ai dirigenti, ai manager e ai quadri delle imprese cooperative emiliane aderenti a Legacoop. Nelle sette precedenti Primo piano ACI edizioni del progetto sono stati coinvolti complessivamente 150 cooperatori distribuiti tra le province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Per queste persone, che ricoprono ruoli chiave in azienda, il MIC ha rappresentato un’occasione di analisi e confronto per ridefinire e attualizzare valori e logiche di sviluppo in riferimento alla cooperazione. Come ogni anno, si alterneranno in cattedra docenti e testimonianze di imprenditori ed esperti, volte a maturare vision, capacità organizzative e decisionali, utili nello svolgimento del proprio ruolo professionale. Tra i focus formativi: Strategia, gestione e cultura d’impresa; Evoluzione degli scenari politici, economici e sociali; Sviluppo individuale, comunicazione, leadership, groupware e gestione del cambiamento. Obiettivo non è solo trasmettere competenze, ma anche stimolare il pensiero critico e l’approfondimento, perché alla base c’è la fiducia nel potenziale umano quale fattore distintivo in grado di superare la crisi al di là delle variabili contingenti e congiunturali. Quest’anno tra i banchi d’aula siedono risorse di: Argento Vivo, Assicoop Emilia Nord, Bilanciai, CCPL, CFP, CIR Food, CMB, CoopBox, Coop Cartai Modenese, Coop NordEst, CPL Concordia, CSA, CSC, Emc2, GESIN, Italcarni, Unieco. Torna Intrapprendere, il corso di economia cooperativa Sei scuole per un totale di sette classi e 170 studenti: questi i numeri di Intrapprendere 2013-14. L’ISISS Giordani, l’ITC Melloni, l’ITG Rondani, il Liceo delle Scienze Umane Sanvitale, l’ITIS da Vinci e l’ITC Paciolo D’An- Legacoop Settori nunzio hanno aderito al progetto di Legacoop Parma, che coinvolge i ragazzi delle classi quarte in un percorso di simulazione di impresa cooperativa. Tutor esperti e professori si alternano in cattedra per accompagnare le classi nell’apprendimento delle specificità economiche e valoriali della cooperazione: cenni storici dalla nascita alla diffusione a Parma, principi e valori normativi, organi e adempimenti societari, governance. Al termine delle lezioni teoriche, il modulo pratico prevede la costituzione di un’impresa cooperativa da parte di ogni classe che sperimenterà le fasi dello startup: dall’elaborazione dell’idea di business, alla costituzione dell’assemblea e alla costruzione dell’organigramma, dalla scrittura dello statuto alla stesura del business plan, comprensivo di piano economico dettagliato e sostenibile. A fine anno scolastico, le cooperative simulate saranno sottoposte al giudizio di una commissione composta da docenti universitari, esponenti della Camera di Commercio ed imprenditori cooperativi. I criteri di valutazione terranno conto di diversi fattori: originalità e fattibilità dell’impresa, efficacia promozionale, aderenza ai principi cooperativi, quoziente di innovatività ed ecocompatibilità. REGGIO EMILIA Seminario di Legacoop sull’Ambiente Si è svolto il 22 ottobre nella Sala Magnani di via Ruini il seminario organizzato da Legacoop Reggio Emilia sulle materie ambientali. Tre in particolare gli argomenti trattati nel seminario, coordinato da Marco Pecorari responsabile dell’Ufficio ambiente sicurezza, privacy e D.lgs. 231/01 di Legacoop Reggio Emilia. Andrea Fornaciari, Territori Imprese Sondaggio Territori 20 REGGIO EMILIA Con Legacoop gli studenti delle medie diventano ricercatori storici dello Studio Alfa, ha parlato del Decreto del Presidente della Repubblica del 13 marzo 2013 n. 59 (Regolamento AUA, Autorizzazione Unica Ambientale), in particolare dell’inquadramento normativo; dell’ambito di applicazione; delle imprese destinatarie e amministrazioni coinvolte; delle autorizzazioni sostituite; delle procedure di rilascio e rinnovi; disposizioni transitorie. Sul Decreto ministeriale Ambiente del 10 agosto 2012 n. 161 (Nuova disciplina terre e rocce da scavo) ha parlato Luca Rinaldini dello Studio Alfa. E infine è stato affrontato il tema del Sistri: inquadramento normativo, aggiornamento, soggetti coinvolti, tempistiche; criticità di gestione, sanzioni; ne ha parlato Alessandro Antelmi dello Studio Alfa. “Per rispettare le normative – ha spiegato Marco Pecorari – occorre conoscerle e approfondirle. E’ con questo spirito che Legacoop ha organizzato con gli esperti di Studio Alfa questo incontro sulle materie ambientali: si tratta di norme di recente introduzione, o modificate e ripristinate. Molte norme ambientali, il cui spirito è condivisibile – prosegue Pecorari – si sono rivelate eccessivamente complesse, farraginose, mutevoli. Tutto ciò è causa di errori da parte delle imprese, dovuti non alla malafede ma alla errata e variabile soggettività interpretativa. Questo porta al rischio di vanificare investimenti aziendali mirati e al rafforzamento di una interpretazione consuetudinaria, secondo la quale gli interventi in materia ambientale non sono un investimento sociale come noi pensiamo, ma piuttosto un semplice costo di difficile ammortamento nel pesante contesto economico che stiamo attraversando”. Primo piano ACI Sono aperte fino al 31 ottobre le iscrizioni all’iniziativa “Bellacoopia Ricerca, promossa da Legacoop Reggio Emilia e rivolta alle scuole secondarie di primo grado. Le classi che parteciperanno a Bellacoopia dovranno realizzare un progetto di ricerca di carattere storico o sociale. In particolare l’oggetto della ricerca potrà essere incentrato sulla storia di cooperative, di luoghi o di personaggi legati al territorio. “Quest’anno – spiega la responsabile di Bellacoopia Daniela Cervi – Legacoop suggerisce due ambiti tematici. Il primo è la trasformazione del territorio, che potrà essere declinato nella storia della bonificazione per i territori della bassa, nella storia dei quartieri di Reggio Emilia per le scuole della città e nella trasformazione del paesaggio montano con lo sviluppo della produzione di Parmigiano Reggiano per le classi dell’Appennino. La seconda indicazione riguarda le nuove forme di aggregazione nella società, il ruolo dell’associazionismo e del volontariato”. Legacoop potrà accompagnare i percorsi di ricerca con l’affiancamento di un tutor ed eventuali altre persone di riferimento sul territorio. Verranno inoltre messi a disposizione i supporti necessari per la realizzazione delle ricerche: materiali (documenti, testi storiografici, schede didattiche), indicazioni metodologiche e, a richiesta, esperti qualificati per l’approfondimento dei temi oggetto di studio. Tutte le scuole che concluderanno positivamente il percorso verranno finanziate con un contributo di 500 euro a presentazione del documento conclusivo. Ogni progetto realizzato verrà poi presentato da ogni classe nel proprio territorio. “Tutti i progetti realizzati nelle precedenti edizioni – spiega il coordinatore di Bellacoopia Ricerca, Lucio Levrini – sono stati di alto livello e realizzati con grande passione e interesse dagli studenti delle scuole medie”. Nell’edizione 2011-2012 i due progetti migliori sono stati realizzati dalla classe II B della Scuola media di Carpineti con la ricerca”Quando a Carpineti il lambrusco era di-vino”, che ha studiato la realtà della viticoltura nel territorio carpinetano, un tempo Legacoop Settori molto fiorente, (tanto che nel 1936 venne realizzata una cantina sociale, il cui edificio è ancora esistente), e dalla III B della Scuola media di Poviglio, che con “Progetto sulla solidarietà” ha indagato il concetto di solidarietà e cooperazione e il ruolo del volontariato nella Croce Azzurra e nell’Avis di Poviglio. Per l’edizione 2012-2013 le premiazioni sono previste il prossimo 28 ottobre. Le richieste di adesione per la nuova edizione di Bellacoopia Ricerca dovranno pervenire entro il 31 ottobre. Per qualsiasi informazione e per inviare la richiesta di adesione rivolgersi a Legacoop Reggio Emilia – Progetto Bellacoopia Via Meuccio Ruini, 74/d 42124 Reggio Emilia Tel. 0522.530011 [email protected] CESENA Mario Perrotta ospite d’onore della rassegna “Artisti in Vetrina” La rassegna culturale Artisti in vetrina, che oramai da mesi anima il Centro Commerciale Lungo Savio di Cesena, torna con un evento eccezionale ed assolutamente imperdibile per tutti gli amanti della cultura, del teatro, della letteratura e dello spettacolo: il 26 ottobre, presso Librerie Coop, il pluripremiato attore e drammaturgo Mario Perrotta presenterà il suo Emigranti Espress, una trasmissione radiofonica (Radio RAI 2) diventata poi libro per Fandango Libri ed infine anche pièce teatrale. Era il 1980. Stazione di Lecce. Ore 21 e 07. Come tutti i giorni di ogni benedetto anno, a quell’ora parte il treno degli emigranti che raccoglie le braccia da lavoro della costa adriatica d’Italia, per “fiondarli” tutti insieme fino a Milano, incollati l’uno all’altro dallo “sputazzo” che è il treno stesso. Arrivati di slancio nella capitale meneghina, gli elastici di quella fionda si allentavano e i pallini umani venivano “sparati” chi verso la Svizzera, chi verso il Belgio, la Germania, la Francia… Nel 1980 su quel treno c’ero anch’io. E avevo solo dieci anni. E viaggiavo da solo! Una volta al mese. Ora mi hanno dato quindici capitoli di libro per raccontartelo quel viaggio. Non so se bastano, ma ci provo… Territori Imprese Sondaggio Territori 21 Ogni fermata corrisponde a un capitolo del libro e ritrae un’Italia sopravvissuta a un’epopea di umani affanni. La curiosità di Mario bambino alimenta la sua fantasia insieme ai racconti dei viaggiatori. Scorrono davanti ai suoi occhi le odissee degli italiani che negli anni sono stati costretti ad abbandonare i luoghi d’origine nella speranza di un’esistenza migliore. Nei paesi di destinazione, non così distanti, hanno trovato intolleranza, subìto umiliazioni, incontrato condizioni di vita e di lavoro disumane. Cambiano il colore della pelle, i nomi, l’epoca, i mezzi usati e i luoghi di partenza e di arrivo, ma si ripete ancora oggi quel drammatico movimento migratorio che accomuna popoli di diverse sponde geografiche. Attraverso la voce e lo sguardo di un bambino che mescola dentro di sé radici, tradizioni, rimpianti, dialetti, sogni, attese, Emigranti Esprèss è la narrazione di quei viaggi sul treno degli emigranti: non solo la rievocazione di storie italiane strappate alla dimenticanza, ma una sorta di poema popolare che commuove e fa riflettere. L’AUTORE Nel 1994 è tra i fondatori del Teatro dell’Argine. Nel 2003 scrive insieme a Nicola Bonazzi il dittico Italiani cìncali - finalista al Premio Ubu 2004 come migliore drammaturgia - e La turnàta (2005). Con Odissea vince, nel 2009, il Premio Hystrio alla drammaturgia ed è finalista come miglior attore al Premio Ubu. Dirige con Rossella Battisti la collana DVD Teatro Incivile per il quotidiano L’Unità e nel 2007 scrive e interpreta Emigranti Esprèss per Radio2 Rai, trasmissione vincitrice - ex equo con la BBC - del Premio Speciale della Giuria al TRT International Radio Competition di Istanbul. Il testo della trasmissione radio diventa un romanzo dall’omonimo titolo per Fandango Libri nel 2008. Lo stesso anno riceve il Premio Città del Diario, assegnato dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, per il quale scrive il suo secondo romanzo Il paese dei diari pubblicato Primo piano ACI da Terre di Mezzo nel 2009. Scrive e interpreta per La grande Storia su Rai 3 sei monologhi originali e, sempre nel 2009 inaugura con Misantropo-Molière la sua “Trilogia sull’individuo sociale”, con la quale vince il Premio speciale Ubu 2011. A settembre 2012 nel Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto Mario Perrotta debutterà come autore e regista d’opera con “Opera migrante”, direttore d’orchestra Marco Angius. PISTOIA A Buggiano “Diamoci le Ali”, progetto di Co-Housing per 8 giovani “Diamoci le Ali”. Questo il nome del progetto di Co-Housing per 8 giovani maggiorenni che sarà presentato sabato 26 ottobre alle ore 15,30 a Buggiano in Via Siena n. 6. Diamoci le Ali è un progetto di co-abitazione per giovani maggiorenni, si tratta di una azione sperimentale di gruppo di abitazione/coabitazione per giovani che prende le mosse dalla disponibilità del Comune di Buggiano di un immobile posto in Via Siena, confiscato alla mafia. Attraverso il progetto, il Consorzio Metropoli e la Cooperativa Selva che ne cureranno la realizzazione, si vuole proporre al territorio un servizio innovativo in grado di sostenere le nuove generazioni nella conquista della propria indipendenza e autonomia, fornendo la possibilità di abitare temporaneamente in una casa con altre persone, dividendo e condividendo responsabilità, costi e mansioni da svolgere all’interno della casa. Con l’inaugurazione di questo nuovo servizio, che potrà accogliere fino a otto persone, si amplia la rete dei servizi a disposizione dei nostri giovani, quale frutto della collaborazione fra il Comune di Buggiano, la Società della Salute e i soggetti del Terzo Settore. Programma Ore 15.30 – Ritrovo presso la Casa Saluto agli intervenuti del Presidente della SDS Valdinievole e Sindaco di Buggiano, Daniele Bettarini S.E. Mons. Giovanni De Vivo, Vescovo di Pescia Legacoop Settori Gianni Autorino, Presidente del Consorzio Metropoli Francesca Galeazzi, Presidente della Cooperativa Selva Gianfranco Venturi, Consigliere Regionale Regione Toscana Federica Fratoni, Presidente Provincia di Pistoia On. Edoardo Fanucci, Parlamentare Claudio Bartolini, Direttore della SdS Valdinievole E’ stata invitata a partecipare la Prefettura di Pistoia Taglio del Nastro e merenda per tutti i partecipanti PALERMO Minori e fondi Pac: le riserve di Legacoop e Legacoopsociali Legacoop Palermo e Legacoopsociali Sicilia esprimono “riserve” sulla programmazione del Comune di Palermo per l’utilizzo dei fondi Pac (Piano di Azione e Coesione) destinati ai minori. “Si tratta di un progetto incentrato esclusivamente sul miglioramento della qualità del servizio pubblico già attivo e sull’avvio di alcuni servizi integrativi. Cose di certo utili, ma molto meglio sarebbe recuperare e adeguare strutture abbandonate per affidarle poi al privato sociale”, dice il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino. E aggiunge: “Il rischio dell’attuale programmazione è quello di non aumentare il numero di fruitori del servizio, di non creare un solo nuovo posto di lavoro e di usare i fondi per pagare lo straordinario ai dipendenti comunali degli asili nido”. Preoccupazioni che nei prossimi giorni saranno al centro di un incontro con il mondo associativo palermitano che si occupa di assistenza ai minori e di una lettera che sarà inviata al prefetto e agli assessori comunali competenti, Barbara Evola (Istruzione) e Agnese Ciulla (Servizi sociali). “L’obiettivo finale del Piano di Azione e Coesione è quello di aumentare il numero delle persone prese in carico, siano essi bambini che persone anziane – dice Angela Maria Peruca, responsabile di Legacoopsociali Sicilia - Il Comune di Palermo, stando a quanto comunicato dai funzionari Territori Imprese Sondaggio Territori 22 nelle sedute di gruppo piano, sta giustamente orientando la programmazione per gli over 65, ma non altrettanto per quanto riguarda i servizi destinati all’infanzia. Per questo pensiamo che si debba intervenire al più presto per modificare il documento”. La programmazione congiunta tra l’Assessorato Attività Sociali e quello alla Pubblica Istruzione del Comune di Palermo ha orientato la destinazione delle risorse del riparto su: prolungamento dell’orario per undici asili comunali (attraverso il pagamento dello straordinario ai propri dipendenti); apertura nel mese di luglio (attualmente tutti gli asili comunali a giugno concludono le loro attività) per 24 asili comunali; copertura spese di gestione ordinaria e acquisto attrezzature e arredi per i nidi comunali in servizio; apertura 5 spazi gioco nei nidi comunali, servizi integrativi; apertura 2 centri famiglia e 1 spazio gioco (unici servizi da esternalizzare per un importo totale di €100,000), e servizi integrativi. CATANIA Le Centrali Cooperative indicano le priorità per lo sviluppo Il tema dello sviluppo economico nella provincia di Catania che può produrre lavoro, è stato al centro di una riunione dei Presidenti delle Centrali Cooperative: Silvana Strano Presidente AGCI , Gaetano Mancini Presidente Confcooperative, Giuseppe Giansiracusa Presidente Legacoop, Valter Bentivegna Presidente Unci e Rosario Contarino Presidente Unicoop, .I Presidenti delle cinque Centrali, sottolineando la necessità di un’azione urgente , hanno individuato alcune possibili priorità d’intervento nel territorio. “Lo sviluppo –secondo il parere dei Presidenti delle Centrali- oltre che scaturire dai necessari provvedimenti dei governi nazionale e regionale, deve partire anche su basi endogene, ecco perchè diventa importante darsi da fare nel territorio. Primo piano ACI I rappresentanti delle Centrali , individuano un ruolo importante per Catania, che oltretutto per la sua dotazione infrastrutturale (porto, aereoporto etc ) ,deve sempre più divenire punto di riferimento per tutta l’area orientale della Sicilia. A parere dei Presidenti, l’amministrazione Comunale di Catania deve svolgere un ruolo guida, sia come riferimento per gli altri enti locali, ma soprattutto come città metropolitana, ecco perché ritengono necessario che il sindaco Bianco istituisca al più presto il ‘tavolo per lo sviluppo’, per coordinare le azioni, per coinvolgere e rendere protagonisti tutti gli attori: università, camera di commercio , forze sindacali e imprenditoriali . Catania per la sua dotazione infrastrutturale deve divenire punto di riferimento per tutta l’area orientale della Sicilia. La cooperazione può contribuire allo sviluppo del nostro territorio , con un contributo specifico a condizione – sottolineano i cinque Presidenti - che si inneschi un processo di condivisione sistemico delle scelte strategiche tra il pubblico ed il privato, a partire dalla ridefinizione del welfare, fino al recupero urbanistico –economico”. Tra le priorità di intervento individuate nel documento viene indicata la valorizzazione del patrimonio comunale inutilizzato , anche affidandone la gestione a cooperative e la valorizzazione dei beni culturali, attraverso un ruolo attivo di cooperative tra giovani, adeguatamente formati, realizzando percorsi di accoglienza turistica. Nell’ambito dei servizi sociali – per i rappresentanti delle Centrali - è necessario riadattare le condizioni di welfare e avviare una moralizzazione del settore. Le azioni individuate nel documento, possono essere avviate a costo zero, ma – ritengono ancora i rappresentanti delle cooperative - ‘diventa indispensabile una maggiore attenzione per la ricerca di risorse economiche esterne da destinare alla sviluppo, ciò richiede attenzione per l’utilizzo piene e produttivo delle risorse comunitarie’. “Attenzione, che occorre prestare alle esigenze delle imprese , Legacoop Settori anche sostenendo la promozione , che passa anche attraverso l’efficienza e lo snellimento della macchina burocratica. Ed in chiave di sviluppo i Presidenti delle Centrali pensano vada collocata l’approvazione PRG, che in tempi ragionevoli debba essere adeguato all’esigenze di area metropolitana. L’approvazione del PRG deve innescare iniziative per il recupero urbano, attraverso un ruolo della cooperazione abitativa e con premialità per incoraggiare iniziative di green- economy e di risparmio energetico; per incentivare l’adeguamento delle costruzioni in chiave anti-sismica ; per dare risposte abitative alle fasce sociali più deboli rilanciando il social housing . Altre priorità individuate sono: Riqualificazione periferie e aree Peep, Utilizzo produttivo dei beni confiscati alle mafie. Albo comunale delle società cooperative d’Inserimento lavorativo. Ordine e pulizia e lotta all’illegalità diffusa “. RAGUSA Scuola, niente assistenza ai disabili, la solidarietà di Legacoop “Piena solidarietà di Legacoop e delle coop sociali alle mamme coraggio che da 7 giorni occupano la provincia di Ragusa”. La esprime in una nota Roberto Roccuzzo, presidente provinciale di Legacoop Ragusa. “Dall’inizio dell’anno scolastico – dice Roccuzzo – circa 150 ragazzi disabili sono senza assistenza igienica personale, né specialistica (riservata a sordi e ciechi) e centinaia di operatori di coop sociali senza alcuna certezza sul futuro occupazionale. Una situazione paradossale determinata dalla soppressione delle Province che a Ragusa, dove l’Ente è commissariato da tre anni, ha toccato i livelli più estremi gettando nello sconforto centinaia di famiglie”. I genitori hanno anche aperto una pagina su Facebook, all’indirizzo Pro diritti H. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Fondazione Obiettivo Lavoro >> I Briganti di Cerreto >> Conad 23 FONDAZIONE OBIETTIVO LAVORO Presentazione del 2° Rapporto sul Mercato del Lavoro >> Coop Valle del Chienti >> Coop Liguria Obiettivo lavoro presenterà il 2° Rapporto sul Mercato del Lavoro il 31 ottobre a Roma, presso la Sala Conferenze Stampa - Camera dei Deputati Ingresso da via della Missione 4 Redatto sulla base di dati Eurostat al miglior aggiornamento disponibile a metà settembre, per comparazione con dati Istat relativi allo stesso periodo, il Rapporto contiene previsioni a due anni sulla disoccupazione, per tutte le classi di età, e un focus di approfondimento sui giovani.Vengono inoltre analizzate, su una serie storica di 5 anni, le dinamiche del mercato del lavoro in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna: si tratta di circa 4 milioni di persone in totale, delle quali sono disponibili i percorsi di lavoro dall’inizio della Crisi. Il Rapporto propone, inoltre, un’analisi di carattere giuslavoristico di alcune politiche regionali per l’occupazione a confronto. Programma 11.30 Introduzione al Rapporto Professor Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione Obiettivo Lavoro 11.45 Presentazione del 2° Rapporto sul Mercato del Lavoro ipotesi di lavoro Le dinamiche, i servizi e i giudizi che cambiano il mercato dei lavoro Professor Mario Mezzanzanica, Università di Milano Bicocca Interviene l’Onorevole Professore Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro e Politiche Sociali turismo di comunità praticato dalla cooperativa I Briganti di Cerreto è stato incluso nei 20 casi di innovazione e buona pratica a livello europeo. Il giudizio viene dal Centre for Strategy & Evaluation Services di Kent, Regno Unito, che ha svolto la ricerca per conto della Commissione Europea. L’esperienza della cooperativa di Cerreto Alpi è l’unica italiana ad essere stata inclusa fra le migliori pratiche nel quadro dell’accrescimento della competitività. Apprezzati dai valutatori gli aspetti dell’innovazione, della partecipazione comunitaria, la diversificazione, la sostenibilità, la replicabilità. Il turismo di comunità sviluppato dai Briganti di Cerreto è sempre più studiato a livello italiano e internazionale, basti ricordare la scorsa estate la visita a Cerreto Alpi di un gruppo di nove studiosi provenienti da Canada, Messico, Sud Corea, Scozia, Olanda, Danimarca, Germania e Austria, in Italia per partecipare al XXV Congresso della Società europea di Sociologia Rurale, o la importante relazione svolta dalla cooperativa lo scorso anno al Forum Aree Interne, organizzato a Rieti dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero della Coesione Territoriale. Quello del Centre for Strategy & Evaluation Services è un riconoscimento prestigioso, che premia il grande lavoro svolto e incoraggia il proseguimento dell’esperienza di Cerreto Alpi e la sua diffusione. La cooperativa I Briganti di Cerreto, che aderisce a Legacoop, Confcooperative e ad Aitr, Associazione Italiana Turismo Responsabile, è nata nel 2003 dalla volontà di un gruppo di giovani di Cerreto Alpi, con l’obiettivo di riqualificare e sviluppare le attività del territorio, a vantaggio dell’ambiente e della comunità locale, e contemporaneamente con il desiderio di non abbandonare il proprio paese per trovare lavoro altrove. Il risultato è stato quello Parteciperà Giuliano Poletti Presidente Alleanza Cooperative Italiane I BRIGANTI DI CERRETO Lacooperativadicomunitàinserita tra i 20 casi di eccellenza europei Un prestigioso riconoscimento internazionale tocca da vicino l’Appennino reggiano: infatti il Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 di creare possibilità di occupazione valorizzando tutte le potenzialità della montagna, facendola “vivere” e sviluppare nel pieno rispetto della natura, e recuperando i valori della comunità. La cooperativa, fin dall’inizio della sua attività, è protagonista dello sviluppo turistico ed economico del territorio, combinando la pluriattività dei suoi soci, il coinvolgimento dell’intera comunità locale, la riscoperta e valorizzazione di tutti gli elementi della cultura materiale e immateriale del luogo. CONAD Distributori, risparmio di 9,2 cent. al litro per benzina e 8,4 per gasolio Conad, attraverso l’Osservatorio Nielsen dei prezzi dei carburanti, monitora in modo continuativo i prezzi medi settimanali dei propri distributori e di quelli della concorrenza. Sei le aree in cui sono presenti i distributori di carburanti Conad e in cui sono condotte le rilevazioni: Romagna a Faenza (FC) e Cesena (FC); Liguria e Piemonte a Arma di Taggia (IM), Savigliano (CN) e Livorno Ferraris (VC); Sardegna a Carbonia (CI) e Porto Torres (SS); Campania e Basilicata a Trentola Ducenta (CE), Pagani (SA) e Lauria (PZ); Toscana e Lazio a Gallicano (LU), Donoratico (LI), Lari (PI) e Lucca, Bracciano (Roma); Emilia a Baggiovara (MO), Bibbiano (RE) e Ferrara. Come ulteriore informazione di riferimento viene fornita anche la forbice dei prezzi, massimo e minimo, praticati dalla concorrenza. Con le famiglie che spendono sempre più per fare il pieno all’auto, i distributori di carburanti Conad a Faenza e Cesena gestiti da soci di CIA - Commercianti Indipendenti Associati continuano ad erogare convenienza per gli automobilisti. Primo piano ACI ROMAGNA – Nella settimana dal 14 ottobre al 20 ottobre, la rilevazione ha evidenziato un prezzo medio della benzina Conad pari a 1,628 euro/litro contro 1,720 euro/litro praticato dalla concorrenza e 1,564 euro/litro contro 1,648 euro/litro per il gasolio. Il gpl è stato venduto a 0,720 euro/litro contro lo 0,745 euro/litro dei competitor. Rifornendo al distributore Conad, gli automobilisti hanno potuto risparmiare 9,2 centesimi per l’acquisto di benzina e 8,4 centesimi per il gasolio, ovvero circa 5 euro sul pieno di un’auto di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri. Il risparmio per il Gpl è stato di 2,5 centesimi. La forbice dei prezzi della concorrenza oscilla tra un massimo di 1,825 euro e un minimo di 1,642 euro per la benzina; tra 1,760 euro e 1,570 per il gasolio; tra 0,750 euro e 0,719 euro per il gpl. La presenza dei distributori Conad si conferma non solo elemento di competitività nel territorio, in grado di assicurare agli automobilisti un pieno conveniente, ma anche un’occasione capace di produrre un effetto calmierante nel bacino di riferimento. A livello nazionale, nel medesimo periodo, il prezzo medio dei carburanti comunicato dal ministero dello Sviluppo economico è stato di 1,726 euro/litro per la benzina, 1,658 euro/litro per il gasolio. L’auspicio, visti i risultati ottenuti sinora, è che possa esserci una normativa regionale meno vincolante per quanto riguarda l’accesso di nuovi operatori al mercato, assicurando agli automobilisti una convenienza che la rete tradizionale non è in grado di produrre. Servono scelte in discontinuità con le vecchie logiche, stimolando quelle nuove aperture che renderebbero la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti un progetto di modernizzazione del Paese, produttivo e replicabile in tutte le regioni. Abbiamo margini per migliorare in alcuni dei nostri impianti, per accrescere la nostra efficienza ed assicurare ancor più convenienza ai nostri clienti. Stiamo dando il nostro contributo alla liberalizzazione dei mercati, che auspichiamo sempre più aperti alla concorrenza nell’interesse dei cittadini”, sostiene l’amministratore delegato di CIA - Commercianti indipendenti associati Conad Luca Panzavolta.“L’innovazione è una strada obbligata per continuare a crescere. Per questo Conad chiede al governo e alle Regioni mag- Legacoop Settori giore coraggio, scelte più incisive e determinanti, perché risparmiare è possibile”. COOP VALLE DEL CHIENTI Il Presidente Biagetti, “Vinta una maratona lunga 40 anni” “Abbiamo fatto una maratona, non abbiamo mai vinto nessuna tappa ma, alla fine, siamo primi”. Così Giuseppe Biagetti, presidente della cooperativa agricola Valle del Chienti di Tolentino (Mc), ha commentato i quarant’anni di attività dell’impresa celebrati all’Abbadia di Fiastra (Mc). “L’inizio è stata una scommessa – ha detto Biagetti in un auditorium affollato -, vissuto con un grandissimo entusiasmo con cui abbiamo sempre cercato di portare avanti la cooperativa, lavorando bene per fare prodotti di qualità, con l’obiettivo di poter utilizzare buona parte del territorio fra Tolentino e San Severino Marche e contrastare l’abbandono dei terreni agricoli. Abbiamo fatto avvicinare molti giovani all’agricoltura e crediamo che ci sia ancora spazio per la creazione di nuove cooperative in questo settore. La ricetta che in questi anni abbiamo attuato è semplice – ha spiegato Biagetti -, ragione, valori e sentimento. E l’augurio che ci facciamo, come cooperativa, è che il fuoco che ci ha spinto a partire non si spenga mai”. La Valle del Chienti, creata nel 1973 da 11 soci, oggi con 1.000 associati, 15 dipendenti, con un fatturato 2012 di oltre 8 milioni di euro, è specializzata nello stoccaggio e commercializzazione di cereali, grano, ceci, girasole, favino e piselli conferiti, in prevalenza dai soci, nell’approvvigionamento e distribuzione dei mezzi necessari alla produzione agricola, nell’erogazione di servizi specializzati per l’assistenza tecnica alle imprese del settore. L’intervento di Biagetti ha lasciato posto, in Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 alcuni momenti, ad una leggera commozione nel raccontare la storia della Valle del Chienti, la firma dal notaio nel settembre 1973 per la creazione della cooperativa, l’impegno da presidente, che dura da allora, i passaggi per l’evoluzione dell’azienda, le ultime decisioni per l’innovazione come l’installazione di un impianto fotovoltaico, la partecipazione alla filiera cerealicola delle Marche, che permette la fornitura di grano duro alla Barilla, la partecipazione al percorso sperimentale della società Horta per l’applicazione di una metodologia web nell’utilizzo di tecniche ecosostenibili per la coltivazione del grano duro. L’insieme delle radici dell’impresa e dell’innovazione che fanno la forza delle cooperative marchigiane come ha sottolineato Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche. “Quella della cooperazione – ha detto Alleruzzo – è la storia di uomini e di donne che pensano che l’unico futuro possibile sia quello che si costruisce insieme. Quella della Valle del Chienti è una storia da cui partire per andare avanti e continuare a costruire valore per l’impresa, per i soci, per la società. Perché la grande scommessa del fare cooperativa è proprio quella di dimostrare tutti i giorni di essere capaci di fare impresa con il grandissimo obiettivo di raggiungere il risultato che ci si era prefissi”. Per Teodoro Bolognini, Legacoop Agroalimentare Marche, “la forza della cooperazione deve essere nel non farsi omologare ma anzi di rilanciare i propri valori e le proprie caratteristiche, specie nel settore agricolo, per continuare a costruire un modello economico e sociale di sviluppo alternativo a quello che è stato realizzato dal dopoguerra ad oggi e che la crisi ci ha dimostrato essere totalmente inadeguato”. E nel futuro della cooperazione, grande protagonista, è stato ricordato dagli intervenuti, ci sarà l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento formato dalle Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop. E proprio nel mondo cooperativo, anzi proprio alla Valle del Chienti, dove si occupava di vendite, il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, ha raccontato di aver cominciato i suoi primi passi Primo piano ACI della carriera lavorativa. Al quarantennale della cooperativa agricola, hanno portato i saluti anche Giovanni Battista Torresi, assessore all’Agricoltura della Provincia di Macerata, Franco Capponi, in nome dell’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, in missione all’estero, ha definito, consegnando a Biagetti la targa della Regione Marche, quella della Valle del Chienti “una storia di successo”, Massimo Lanzavecchia, per la Camera di Commercio di Macerata, che ha ricordato come l’agricoltura sia uno dei pochi valori positivi dei dati italiani dell’export. E dopo il confronto sulla storia e il futuro della Valle del Chienti, cui hanno partecipato, fra gli altri, Patrizia Marcellini, Fedagri Confcooperative, Marcello Storoni, Acof, Francesco Fucili, presidente Coldiretti Macerata, Luigi Giampaoletti e Vittorio Luciani, Coop Adriatica, c’è stata la grande festa con tutti i soci, i dipendenti e le loro famiglie in una serata allietata dalla cabarettista Lucia Fraboni e il maestro Fava. COOP LIGURIA Museo Diocesano, il corso per le scuole “Riprendi – ti il Museo” Coop Liguria e Museo Diocesano promuovono il concorso “RIPRENDI-ti IL MUSEO”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori di tutta la regione, chiamate a girare un breve video promozionale del Museo, per raccontarlo ai coetanei in una chiave originale e innovativa. Oltre a valorizzare la creatività dei ragazzi, offrendo loro un’occasione per approfondire trasversalmente diverse materie, il concorso si propone di sollecitare i giovani a riscoprire uno spazio – il Museo – che non sempre conoscono e vivono come proprio, sebbene conservi elementi importanti della loro storia e del loro vissuto. Per partecipare al concorso, le scuole devono utilizzare un’apposita scheda di iscrizione, già inviata, assieme al regolamento ( vedi allegato), a tutti gli istituti scolastici della regione e scaricabile dai siti internet www.liguria.e- Legacoop Settori coop.it e www.museodiocesanogenova.it. I partecipanti al concorso riceveranno un kit didattico con una scheda di approfondimento e alcune immagini del Museo. Inoltre, avranno garantito il libero accesso alla struttura e, su richiesta, potranno incontrare la curatrice. Le classi che si iscriveranno entro il 30 novembre, inoltre, potranno partecipare a una lezione collegiale tenuta dal regista Matteo Valenti, che collabora da diversi anni con Coop Liguria. I lavori, in formato digitale, della durata massima di due minuti, dovranno essere consegnati entro il 30 marzo 2014. Saranno quindi pubblicati sulla pagina Facebook del concorso – www.facebook.com/RIPRENDITI.ILMUSEO – dove potranno essere votati con la tecnica del “mi piace” fino al 30 aprile. I tre elaborati vincenti saranno scelti da una giuria tecnica, ma almeno uno dei tre premi dovrà essere assegnato a un video classificato tra i primi cinque su Facebook. Il video primo classificato sarà pubblicato nell’homepage del nuovo sito del Museo Diocesano di Genova, oggi in lavorazione. La scuola vincitrice riceverà un contributo di 3 mila euro. La seconda e la terza classificata riceveranno, rispettivamente, 2 mila e mille euro. See more at: http://www.legaliguria.coop/riprenditi-ti-il-museo-diocesano-concorso-perle-scuole-promosso-da-coop-liguria/#sthash .6DQUriws.dpuf Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 26 OSSERVATORIO SWG Immigrati e solitudine rendono le città invivibili Extracomunitari, relazioni difficili e carenza di politiche per i giovani: questi i grandi problemi che rendono più difficile la vita nelle città Nell’ultimo decennio la vivibilità delle città è completamente mutata. La minaccia maggiore è rappresentata da temi sociali: la presenza di extracomunitari, la difficoltà nei rapporti con le altre persone e la carenza di politiche per i giovani, grandi temi questi per cui si osserva un allarmante trend in crescita. Nel 2004 la situazione era, invece, minacciata da temi ambientali come smog, inquinamento e traffico. Un cambiamento radicale che, per certi versi, denota un peggioramento della qualità della vita dei cittadini che intacca la sfera sociale. Questo il ‘panorama’ odierno delle città raccontato dall’Osservatorio SWG che analizza l’umore dei cittadini. Dalle città arrivano dei preoccupanti segnali d’allarme. Il primo, il più forte, riguarda gli immigrati. Per il 17% degli abitanti la presenza di stranieri rappresenta la fonte di diversi problemi che rendono le città sempre più invivibili. Un dato preoccupante che fa emergere una situazione dai tratti allarmistici, soprattutto se rapportata al 2004, quando l’attenzione dei cittadini era spostata su altri punti e la preoccupazione verso gli extracomunitari riguardava appena il 7% dell’opinione pubblica nazionale. L’altro problema delle città di oggi, rilevato dal 14% dell’opinione pubblica è la solitudine che si esplica nella difficoltà di rapportarsi con le altre persone e che sta scatenando una sorta di isolamento decisamente in crescita rispetto al 2004 quando questa problematica veniva rilevata da appena il 4% della popolazione. Quasi un decennio fa la situazione era ben diversa e l’attenzione era piuttosto rivolta alla qualità dell’aria. Il 18% dei cittadini vedeva nel livello di smog e nell’inquinamento il problema verso cui rivolgere le maggiori preoccupazioni assieme al grande numero di veicoli sulle strade, causa di un traffico ritenuto eccessivo (15%). Altro punto su cui si poneva l’attenzione erano gli anziani e gli scarsi servizi a essi dedicati (15%). Oggi, invece, l’attenzione si sposta piuttosto sui giovani e sulle scarse opportunità che hanno per costruirsi un solido futuro. I cittadini lamentano la carenza di politiche a loro dedicate, un tema che preoccupa oltre 1 abitante su 10, mostrando una tendenza in aumento rispetto al 2004. Un’altra problematica che assume tratti più accentuati (12%), se confrontati a quasi un decennio fa (8%), sono i ritmi di vita a cui le persone devono sottostare in questo periodo di crisi e di emergenza continua. E a peggiorare la situazione il senso di emarginazione sociale a cui stanno andando incontro i cittadini continuamente impegnati a sopravvivere e a cercare di far fronte alle quotidiane difficoltà che scaturiscono da questa pesante recessione che cambia, talvolta improvvisamente, la condizione sociale delle persone. Dati Archivio SWG. Data di esecuzione: 1015 ottobre 2013. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 2.500 soggetti maggiorenni. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio