Disoccupazione e misure contro la crisi in Spagna
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Disoccupazione e misure contro la crisi in Spagna
DISOCUPAZIONE E MISURE CONTRO LA CRISI IN SPAGNA Scheda 1 La crisi economica internazionale ha colpito la Spagna con ancora più intensità che nel resto della Unione Europea. Alla contrazione dell’economia, corrispondono indicatori allarmanti del mercato del lavoro. Secondo l’INE 2 , a fine 2009 si registra la distruzione di 1.210.800 posti di lavoro. I disoccupati sono 4.326.500 (di cui 1.118.600 negli ultimi 12 mesi), portando la disoccupazione al 18,83% (tra gli stranieri raggiunge quasi il 30%). Per promuovere la ripresa economica e dell’occupazione e contrastare gli effetti della crisi sull’occupazione, il governo spagnolo ha approvato a novembre 2008 il Plan para el Estímulo de la Economía y del Empleo “Plan E” che mette sulla bilancia oltre 25 miliardi di euro, un 2,3% del PIL, ai quali si aggiungono circa 30 miliardi di € per favorire il finanziamento delle piccole e medie imprese e altri 150 miliardi di € impegnati per eventuali emergenze nel settore della finanza e della banca. Da segnalare anche che a febbraio 2010 il governo nazionale ha destinato € 3.000 milioni alle Comunità Autonome (+ 6,7% rispetto al 2009) per la gestione di: (a) programmi di promozione dell’occupazione e programmi di formazione-lavoro; (b) formazione professionale per disoccupati e lavoratori occupati; (c) modernizzazione dei servizi pubblici per l’impiego; (d) politiche attive per l’occupazione e la formazione. Per quel che riguarda le misure contro la crisi occupazionale, la maggior parte di quelle in vigore è connessa alle indennità di disoccupazione: (1) Riscatto dei fondi pensione I disoccupati che mantengono lo stato di disoccupazione per sei mesi possono riscattare il denaro che hanno investito nei loro fondi pensione. Potranno richiedere, inoltre, il riscatto dei propri fondi anche se é il coniuge a restare disoccupato per più di sei mesi. (2) Aumento della quota di "capitalizzazione" della prestazione per disoccupazione La capitalizzazione consiste nella possibilità di riscattare in un'unica soluzione una parte della somma maturata dal lavoratore ai fini della prestazione per disoccupazione. Tale possibilità è prevista per favorire progetti imprenditoriali da parte dei disoccupati. Nell’attuale contesto di crisi la quota di capitalizzazione è passata dal 40% al 60% del totale. (3) Programma Temporale di Protezione e Inserimento Si tratta di una misura a carattere straordinario rivolta a persone disoccupate che abbiano esaurito il diritto alla prestazione contributiva ed al sussidio per disoccupazione, non abbiano entrate superiori a € 468 mensili nel 2009 ed accettino di partecipare ad un percorso attivo di inserimento lavorativo. A queste persone sarà corrisposta per 180 giorni una somma di € 426 mensili. (4) Agevolazioni contributive per l'assunzione di disoccupati con familiari a carico I datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato e a tempo pieno disoccupati con uno o due figli a carico, potranno detrarre dalla quota previdenziale a carico dell'azienda € 125 mensili (€ 1500 annuali) o, eventualmente, l’equivalente giornaliero, per ciascun lavoratore assunto, per due anni. Le agevolazioni contributive potranno essere applicate anche in caso di assunzione di donne vittime di violenza di genere senza familiari a carico. (5) Piano straordinario di misure per l'orientamento, la formazione professionale e l'inserimento lavorativo Il piano è articolato in diverse misure, tra cui: (a) il rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego mediante l’assunzione di 1500 orientatori professionali, il cui compito è rilevare i fabbisogni professionali delle aziende e valutare le competenze professionali dei disoccupati, al fine di orientarli verso le imprese che esprimono una domanda consona con il loro profilo; (b) incentivazione della ricerca autonoma di 1 2 Si ringrazia la Consejería de Trabajo e Inmigración dell’Ambasciata di Spagna in Italia Instituto Nacional de Estadística PON FSE - Progetto “Supporto alla Transnazionalità” 1 lavoro da parte dei disoccupati mediante un sussidio di € 350, per un massimo di 3 mesi (solo per persone con redditi inferiori a € 516 mensili); (c) incentivi alla mobilità geografica di disoccupati che accettano un lavoro che li obblighi a cambiare domicilio (sussidi per viaggi, traslochi, alloggio, asili); (d) potenziamento del Programma di Promozione del Lavoro Autonomo, orientato in modo speciale ai lavoratori over 45 anni, mediante aiuti per l’avvio d’impresa, sovvenzioni finanziarie per prestiti e per la formazione e azioni di assistenza tecnica. (6) Fondo d'Investimento Locale Creazione di un nuovo Fondo di Investimento Pubblico in ambito locale, di 8.000 milioni di euro, con l’obiettivo di creare 400.000 posti di lavoro e destinato ad opere di esecuzione immediata che siano di competenza locale. (7) Estensione delle agevolazioni contributive Si tratta di agevolazioni contributive previste in caso di nuova occupazione in settori e attività strategiche, come ricerca, sviluppo e innovazione, energie rinnovabili ed attività ambientali. (8) Rimpatrio di lavoratori stranieri Il Governo, ad inizio del 2009, ha varato una legge che da la possibilità di pagare la totalità dell’indennità di disoccupazione contributiva nel caso in cui il lavoratore straniero voglia tornare nel suo paese d’origine. Questo provvedimento è applicabile ai disoccupati appartenenti ai 19 Paesi con cui la Spagna ha firmato accordi bilaterali in materia previdenziale. L’accreditamento dell’indennità del disoccupazione, in euro, viene effettuato in due rate: il 40% in Spagna, una volta verificati i requisiti per il diritto all'indennità; il 60% nel loro paese d’origine, trascorsi 30 giorni naturali dal pagamento della prima rata. L’accreditamento anticipato e cumulativo dell’indennità per disoccupazione esige che il lavoratore ritorni effettivamente nel suo paese d’origine e che si impegni a non tornare in Spagna per un periodo di almeno tre anni. (9) Indennità di disoccupazione per lavoratori autonomi Dal 2011 i lavoratori autonomi potranno ottenere l’indennità di disoccupazione, sempre che abbiano versato i propri contributi previdenziali per dodici mesi consecutivi prima del termine della loro attività. Il requisito per ricevere l’indennità è dichiarare una “attiva disponibilità” per il reintegro nel mercato del lavoro e non aver raggiunto l'età della pensione di vecchiaia. La durata del sussidio dipenderà dall'anzianità contributiva, variando tra i 2 ai 6 mesi, mentre l’entità dello stesso (tra € 583,38 e €1.383,9 mensili) equivarrà al 70% della base imponibile dei contributi degli ultimi 12 mesi. In quanto ai risultati delle diverse misure messe in campo, i dati relativi al 2009 riportano la seguente situazione: Misura Capitalizzazione della Prestazione – Disoccupazione Programma Temporale di Protezione e Inserimento (18.II.2010) Agevolazioni Contributive per l’Assunzione Disoccupati Misure per l’Orientamento, la Formazione Professionale, ecc. Fondo d’Investimento Locale (30.XI.2009) Rimpatrio di Lavoratori Stranieri Beneficiari 164.196 358.072 107.725 (assunzioni) 652.418 425.000 (di cui 180.000 nuovi contratti) 11.414 PON FSE - Progetto “Supporto alla Transnazionalità” 2