Lezione 1. La struttura del giornale quotidiano

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Lezione 1. La struttura del giornale quotidiano
Lezione 1
La struttura
Il giornale quotidiano
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Il giornale quotidiano
Per leggere e comprendere bene un giornale quotidiano bisogna conoscerne le regole, i “trucchi”,
i segreti. Cercheremo di illustrarli nelle pagine seguenti.
Il quotidiano si legge “a colpo d’occhio”
Nessuno legge un giornale dalla prima all’ultima pagina. Per leggere interamente un
qualunque quotidiano sarebbero del resto necessarie varie ore. È ovvio che ben pochi dispongono
di tanto tempo. Chi legge il giornale ha bisogno di rendersi conto rapidamente, con un colpo
d’occhio, del panorama complessivo delle notizie. Solo dopo sceglie se leggere uno o più articoli
integralmente.
I giornali sono strutturati in modo che il lettore possa avere questo colpo d’occhio e scegliere ciò
che più lo interessa.
Ciò è possibile grazie ad alcuni “trucchi”:
1) i titoli presentano sinteticamente il contenuto degli articoli e spesso forniscono già tutte le
informazioni essenziali;
2) l’organizzazione grafica delle pagine consente di disporre in ordine di importanza le notizie
favorendo la scelta del lettore;
3) la costruzione degli articoli a blocchi, in modo che le informazioni più importanti siano
collocate al loro inizio e il lettore possa decidere rapidamente se proseguirne o no la lettura.
I “tagli”
Importanza
TAGLIO ALTO
I
m
p
o
r
t
a
n
z
a
La prima pagina, come tutte le altre pagine di
un quotidiano, è suddivisa in tre tagli:
•
•
•
taglio alto (il più importante);
taglio medio;
taglio basso.
L'ordine di importanza diminuisce dall’alto
verso il basso e da sinistra verso destra, cioè
segue il normale senso di lettura. La notizia
più importante del giorno occuperà quindi il
taglio alto. Questa organizzazione grafica
“aiuta” l’occhio a individuare subito le notizie
più rilevanti (o quelle, attenzione, che il
giornale vuole che siano considerate tali).
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Il giornale quotidiano
La prima pagina
La prima pagina è la vetrina del giornale.
giornale. Contiene un riassunto, il succo dei principali
articoli che si troveranno all’interno del giornale,
giornale e l’articolo di fondo.
Organizzazione di
d una prima pagina “tipo”
1
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3
3
1
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5
11
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8
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10
10
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9
1. Manchettes (pron. manscèt, letteralmente “polsini”).
Contengono testo pubblicitario.
2. Testata. Contiene il nome del giornale.
3. Articolo di fondo o semplicemente “fondo”. Rappresenta la
posizione del giornale su un fatto o un determinato argomento. È
scritto da un giornalista particolarmente autorevole o dallo
stesso direttore del giornale.
4. Taglio alto. Contiene l’apertura del giornale, in genere la
notizia di politica (estera o interna) più importante del giorno. O
anche un clamoroso fatto di cronaca.
onaca.
5. Spalla. Contiene la notizia,, in genere “non politica”, più
importante del giorno. In molte prime pagine, la spalla è
sostituita da altri elementi (fotografie, articoli contornati, civette
ecc.)
6. Taglio medio.
7. Taglio basso
8. Civette o strilli. Titoli-annunci
annunci di un articolo che si trova
interamente all’interno.
9. Articolo contornato.. Titolo + breve sintesi o parte inizialedi un
articolo che continua nelle pagine interne.
interne
10. Vignetta.
11. Fotografie con o senza didascalie
Ovviamente questa organizzazione è solo un esempio che potrebbe anche non combaciare con
nessuna reale prima pagina di quotidiano.
Menabò e timone
La struttura o gabbia in cui si rinchiudono i
contenuti della pagina si chiama menabò (termine
che
deriva
probabilmente
dall’espressione
dialettale “mena i bò”,
”, ovvero “conduce i buoi”, a
indicare metaforicamente la funzione di guida
all’organizzazione dei contenuti (sopra e a fianco
due “possibili” menabò).
Per ragioni analoghe, si chiama timone lo schema di
un intero giornale,, un elenco numerato delle pagine
con l’indicazione di tutti i contenuti.
contenuti
Una volta il menabò si schizzava a mano, oggi si
realizza con gli strumenti digitali.
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Il giornale quotidiano
Una prima pagina vera
Testata
Manchette
Manchette
Civette o strilli
Apertura
Taglio alto
Spalla
Civette o strilli
Fondo
Vignetta
Taglio medio
Articoli contornati
Articolo contornato
Taglio basso
Pubblicità
Pubblicità
Civette o strilli
Articolo contornato
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Il giornale quotidiano
Le colonne
Le pagine di un quotidiano tradizionalmente erano divise in nove colonne, oggi prevale
una divisione in sette colonne. In base al numero di colonne che un articolo occupa si capisce la
sua importanza (gli articoli più importanti si estendono per più colonne). L’espressione "Titolo a
nove colonne" è entrata ormai nel linguaggio comune (anche ironico) per riferirsi a una notizia che
merita la massima attenzione. Il giornale “La Repubblica” esce dal 1976 in formato tabloid, a sei
colonne, che è più piccolo e maneggevole di un quotidiano tradizionale a nove colonne. Il formato
tabloid è stato via via adottato anche da altri quotidiani come “il manifesto” e, da settembre 2014,
“il Corriere della sera”.
Titolo a nove colonne
Organizzazione a nove colonne
Organizzazione a sette colonne
Il formato tabloid
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Il giornale quotidiano
Il corpo del carattere dei titoli
Anche il corpo del carattere scelto per il titolo della notizia contribuisce a darle importanza.
Il corpo è la grandezza del carattere; ad esempio:
questa frase è scritta in corpo 12
questa in corpo 10
questa in corpo 8
Torna alle pagini precedenti e osserva la diversità del corpo del carattere dei vari titoli. Basta
considerare con un colpo d’occhio questo solo aspetto per rendersi conto di quali siano le notizie
che i giornalisti hanno ritenuto più importanti.
I punti focali
La pagina ha vari punti focali ovvero zone in cui più facilmente cade lo sguardo. La
collocazione di una notizia in una di queste zone le conferisce maggiore visibilità e importanza.
Quali sono queste zone? Una si trova ad esempio in alto a sinistra (perché il nostro sistema di
lettura da sinistra a destra fa sì che il nostro occhio si posizioni automaticamente in alto a sinistra).
Un’altra zona è costituita dalla pagina di destra rispetto a quella di sinistra perché è la prima che
vediamo sfogliando un giornale. Tutto ciò è talmente noto che la pubblicità collocata in una pagina
di destra (o sull’ultima pagina del giornale, che è visibile quando qualcuno lo tiene sollevato per
leggerlo) costa di più che in una di sinistra.
Le sezioni del giornale quotidiano
1. La prima pagina, che, come abbiamo visto, è la facciata del quotidiano e ne dà l’immagine.
Riporta, esposte come in una vetrina i fatti più importanti e interessanti della giornata.
2. La seconda pagina, che in molti quotidiani è considerata una pagina di rilievo, dove si collocano
servizi e articoli importanti per i quali manca lo spazio in prima: per esempio un commento, la
cronaca politica interna o quella sindacale, ecc.
3. La terza pagina (che ormai – da quando i giornali sono diventati molto corposi – non occupa più
effettivamente la pagina n. 3) che contiene informazioni culturali, articoli di scrittori, ecc. E’
insomma il “salotto nobile” del giornale.
4. La cronaca interna: informazioni sulla politica e le vicende italiane.
5. La cronaca estera: informazioni sulla politica e le vicende dei paesi stranieri.
6. La cronaca cittadina: settore molto importante per un quotidiano perché molto letto e perché i
lettori possono verificare direttamente il modo in cui sono riportate le notizie.
A seconda dell’argomento trattato, la cronaca (interna, estera o cittadina non importa) può
essere bianca (argomenti o fatti di natura sociale, ambientale, sanitaria, amministrativa), o nera
(fatti di sangue, rapine).
7. L’economia e la finanza : informazioni relative al commercio, all’industria, ai movimenti di Borsa
ecc.
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Il giornale quotidiano
8. La corrispondenza con i lettori: tutti i quotidiani pubblicano rubriche di corrispondenza con i
lettori. A volte un personaggio di spicco risponde alle lettere.
9. Cultura e spettacoli: notizie relative a pubblicazioni di libri, spettacoli cinematografici, e teatrali
mostre, dibattiti ecc.
10. Sport. Eventi sportivi nazionali e internazionali.
11. La pubblicità: è una fonte importante per il sostentamento dei quotidiani, se non ci fosse il
quotidiano costerebbe trenta volte tanto.
Alcune di queste sezioni possono avere una loro “prima pagina”, una sorta di copertina interna.
A fianco, la prima pagina della
sezione de “La Repubblica”” dedicata
alla cronaca cittadina
(edizione di Roma)
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