AVVENTO e NATALE - Gruppo scout Roma 65 FSE
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AVVENTO e NATALE - Gruppo scout Roma 65 FSE
E adesso.........?? assieme a Francesco cerchiamo Gesù SC O U T D ’ E U R O P A SOTTO L’ALBERO DEL DHÂk RUPE NAZIONALE 2011 9-10 APRILE ASSISI AV E V T N e O T A N 3 2010 E L A Supplemento di SCOUT D’EUROPA n. 14 – Ottobre 2010 - Rivista mensile Sped. In A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Padova ISSN 1127-0667 Attenzione! · SOTTO L’ALBERO DEL DHAK serve a far circolare in tutta la Giungla Italiana le idee e le attività più belle realizzate da tutti i Vecchi Lupi italiani. · SOTTO L’ALBERO DEL DHAK nasce dalla collaborazione di tutti (… la forza del Branco in ciascun Lupo stà …) · Inviate tutto il materiale che pensate possa interessare gli altri Branchi, e cioè: giochi (piccoli, grandi, giungla, F.F., sport, …) attività tecniche programmi (annuali, delle VdB, cacce particolari, ..) disegni e cartelloni realizzati per il vostro Branco e utili a tutti abilità manuale (lavoretti, realizzazioni fatte nella vostra tana, …) racconti 1) con la tecnica delle vetrate: si può realizzare con il vetro, ma anche con i fogli di acetato trasparente o con la carta velina (Vedi SadDhâk n. 2.2010). 2) realizzando su un cartellone la scena colorata e facendo poi preparare ad ogni lupetto il disegno di un personaggio da attaccare.. TUTTI I LUPETTI D’ITALIA VI SARANNO INFINITAMENTE GRATI! Inviate tutto il materiale a: Vincenzo Daniso - [email protected] Foglio di Collegamento per i Vecchi Lupi Supplemento al n. 14 di Scout d’Europa – Ottobre 2010 Rivista mensile della ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICI Direttore Responsabile: Giuseppe Losurdo Direzione, Redazione, Amministrazione Via Anicia, 10 - 00153 Roma Redazione a cura di: Vincenzo Daniso, Fabrizio Cuozzo, Stefano Morato, Luca Cagnato, Pierlorenzo Maletta inoltre hanno collaborato per la stesura di questo numero: Don Angelo Balcon, Andrea Di Cristina, Andrea Macco, Giacomo Cuttin, Alessandro Carlini, Luciano Furlanetto, Pierpaolo Duca Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del 29/9/78 ISSN 1127-0667 Sped. in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Padova - Stampa T. Zaramella real. grafica s.n.c. 3) disegnando su un foglio di compensato il disegno della natività, con l’accortezza che sia scomponibile in più parti. Con la tecnica del traforo fare ritagliare ai lupetti tutti i pezzettini che lo compongono. Ogni singola parte verrà dipinta di un solo colore (utilizzare colori vivaci). Ricomporre il tutto come fosse un puzzle. 4) Ritagliando dal polistirolo le sagome dei personaggi e attaccandole alla finestra della Tana. Se le finestre danno su un cortile o su una strada e sono visibili dalle persone che vi passano si può anche realizzare un breve messaggio di auguri di Natale da parte del Branco. Vincenzo Daniso ‐ Treviso 3° Colla vinilica 1 elastico o un filo di lana o di cotone PROCEDIMENTO 1. Per prima cosa si crea il viso del pupazzo. Colorare con la tempera rosa (o del colore della pelle che si vuole dare al pupazzo) circa 1/3 dell’altezza del rotolo. 2. Per fare il vestito: prendere un pezzo di stoffa e avvolgerlo attorno al rotolo, assicurandosi che copra tutto il “corpo“ del pupazzo, e fissarla con un po’ di colla vinilica. 3. Per realizzare le braccia si prende il cartoncino, disegnarci le sagome delle 2 braccia, tagliarle e colorarle. Per la creazione delle maniche: avvolgere le braccia con la stoffa, lasciando scoperte le mani, tagliare la stoffa, incollarla alle braccia e poi incollare in tutto al corpo (non esagerate con la colla!!). 4. Per i piedi si prende il cartoncino, si disegna la sagoma dei due piedi ricordandosi di lasciare una linguetta di cartone che servirà per attaccarli al corpo. Colorarli e, quindi, applicare la colla alla linguetta e attaccarli al corpo dall’interno del rotolo. 5. Con un altro pezzo di stoffa si creerà il turbante: basta adagiare la stoffa sulla testa del pupazzo e fissarlo con un elastico o un filo di lana o cotone. In alternativa al turbante si possono creare i capelli utilizzando i fili di lana. 6. Per i dettagli del viso: con un pennarello nero si creano gli occhi. Con del cotone si può creare la barba, ma si possono creare una serie infinita di oggetti: con del filo di ferro si faranno degli occhiali, una pallina di carta sarà un naso … Qui l’unica cosa che conta è la fantasia! 7. Incollare lo stuzzicadente da spiedo come se fosse un bastone. Ovviamente il pupazzo può impugnare qualsiasi cosa possa essere sostenuto da delle braccia di cartone!! Buon Lavoro!! Pierpaolo Duca - TV 7° 38 Verso Natale… C ari Vecchi Lupi, prima di cominciare a leggere questa paginetta prendete un foglio bianco, di queste dimensioni e disegnate una cornice sui quattro lati del foglio. Ora vedrete come tutta la pagina sia circondata di quadratini, cerchi o triangoli, oppure di altre forme geometriche che l’abbelliscono. Ora prendete due colori: il verde e il viola. Cominciate a colorare la cornice partendo dall’angolo in alto con il colore viola e procedete: primo quadrato viola, il secondo lo lasciate bianco, il terzo verde il quarto bianco, il quinto viola, il sesto ancora bianco, poi uno rosso, uno ancora bianco e poi uno verde e poi ricominciate con il viola, nello stesso ordine fino ad esaurimento… nervoso….!!!! Eh sì, è così: noi ci stufiamo presto di tutto, odiamo le cose ripetitive, sono per noi noiose: abbiamo sempre bisogno di cose inedite e nuove! Abbiamo bisogno di esperienze colorate con colori capaci di attirare la nostra attenzione con facilità e catture il nostro sguardo con immediatezza Ma è proprio tutto vero? In realtà quando da rover o da Capi “facciamo strada” ed abbiamo modo di restare un po’ sereni, riflettendo sulla nostra vita, sulle ragioni del nostro servizio in Branco, oppure insieme ad altra facciamo una bella esperienza di meditare la Parola di Dio, ci accorgiamo che l’inedito, il nuovo, il brillante che attira il nostro sguardo lo abbiamo già. Questa novità ha un nome, ha una fisionomia, ha un carattere, ha delle amicizie che in lui hanno trovato quanto cercavano, ha una forza interiore incredibile e capace di trascinare con il suo esempio, ha parole che infondono fiducia, speranza e consolazione, portano nei cuori buoni insegnamenti e scuotono la coscienza quando è intorbidita da cattive abitudini o non vede le cose e le situazioni nella loro verità. Addirittura questa novità, ha un volto in cui possiamo trovare i tratti più belli dei nostri volti, quelli dei nostri Lupetti, ma anche dei nostri amici, i nostri familiari o quelli dei minatori salvati in Cile, o il viso triste di mamme sconsolate, di sguardi incattiviti di persone tradite nei loro affetti più cari, o di bambini moribondi o ancora di carcerati che soffrono nella loro situazione. Quante cose su quel volto. Ah! Mentre stiamo pensando a quel volto, diamo un’occhiata alla nostra cornice 3 colorata: in realtà gli abbinamenti dei colori non sono poi così sgargianti! Però se li abbiamo colorati nella giusta sequenza, essi ci hanno insegnato a contare…. il tempo, il nostro tempo, il tempo di una giornata, il tempo di una settimana, il tempo di un intero anno, il tempo di tutta la vita. Un tempo fatto non solo di esperienze entusiasmanti straordinarie, ma anche di tante altre esperienze semplici tutte uguali, che si ripetono ogni giorno. Eh sì! È proprio così! A ben guardare, sono proprio queste ultime che, come un filo rosso, percorrono tutti i nostri giorni e ci aiutano da dare il senso a quello che facciamo e poiché in genere sono quelle che ci mettono più alla prova, ci aiutano capire, dalle nostre reazioni, chi siamo in realtà. Ma torniamo alla nostra cornice e vediamo che succede. Ogni colore infatti indica un periodo: il tempo di Avvento (primo quadratino viola), il tempo di Natale (primo quadratino bianco, il tempo ordinario dopo l’Epifania (primo quadratino verde), il tempo della Pasqua (secondo quadratino bianco), il giorno di Pentecoste (quadratino rosso) e il tempo ordinario dopo la Pentecoste (quadratino verde), la festa di Cristo re (ultimo quadratino bianco). Adesso prendiamo un cartellone da 100x70, lasciamoci un bordo abbastanza ampio che dividiamo bene per i quattro lati, poi disegniamoci un bel cerchio in mezzo e dal suo centro quattro righe che vanno verso gli angoli. Poi accendiamo il pc e scarichiamo un bel Gesù bambino, lo coloriamo e mente ripassiamo i tratti del suo volto, pensiamo al volto di prima è il volto di Gesù: come il nostro ma ancor più luminoso perché è il volto di Dio: Chi vede me vede il Padre. Fatto, lo potete portare in Tana. Ogni riunione a partire dal 27 novembre, colorerete di viola un lato del cartellone, ad ogni riunione inviterete i bambini a ritagliare da riviste un volto: un assetato, un affamato, un malato, un carcerato, un povero nudo. E tante altre realtà sarà più facile capire che quel bambino è davvero un bambino speciale, nato per dire a tutti che Dio ci ama e non ci lascia mai soli. Non dimenticate di mettere anche volti sorridenti ed allegri magari fate una foto al Branco e ai vecchi Lupi tutti insieme e nella riunione più vicina al Natale, li incollate e potete scrivere insieme sul cartellone. Gesù nasce bambino per tutti noi! Don Angelo Balcon 4 O rmai si sta avvicinando il Santo Natale e come San Francesco ci ha insegnato, un buon modo per vivere appieno questa festività è quella di ricreare la scena della natività costruendo il Presepe…Tutti voi avrete senz’altro a casa tutte le statuine dei pastori, di Gesù, Giuseppe, Maria, la capanna… ma quanto bello sarebbe costruire con le proprie mani ed assieme ai fratellini del vostro Branco un Presepe da mettere in Tana, o magari nella chiesa della vostra parrocchia? Un’idea potrebbe essere quella di costruire i vari personaggi utilizzando come base un rotolo di carta igienica…magari i Lupetti del Consiglio d’Akela potrebbero occuparsi di costruire i personaggi “unci” come i tre Magi, Maria, Giuseppe e l’Arcangelo Gabriele, mentre il resto del Branco potrebbe costruire tutti gli altri personaggi (pastori…). Poi si potrebbe anche costruire la scenografia dipingendo del cartone di verde per fare l’erba; di blu per fare il cielo e usare la carta stagnola per fare le stelle; usare dei rametti di pino per fare gli alberi…insomma usando la fantasia il vostro Presepe potrebbe diventare veramente bello, e soprattutto unico, perché non ce ne sarà in giro un altro fatto come il vostro!!!! Ma vediamo insieme come si costruiscono i personaggi MATERIALE 1 rotolo di cartone della carta igienica 2 pezzi di stoffa Un po’ di cartone Cotone 1 stuzzicadente da spiedo Tempera rosa e 1 pennello (vanno bene anche i pennarelli) 37 2) Il Branco preparerà una normale ambientazione per il presepio (montagne, case, strade, capanna o grotta, il muschio, ecc..). Le statuine saranno forma te da biglietti in cartoncino bianco - piegati a libro in modo che stiano in piedi 2 - sulla cui facciata anteriore sarà riportato (disegnato o fotocopiato) uno dei personaggi che trovate qui a fianco. All’interno del biglietto il Lupetto scriverà una B.A. fatta durante la settimana, colorerà il personaggio e lo deporrà nel … presepio delle B.A.! Per presentare entrambi si potrà utilizzare il racconto “Un vero presepio” 36 Vincenzo Daniso - Treviso 3° 5 Presentazione L ’attività proposta nasce dall’idea di presentare l’anno liturgico ai Lupetti e nello stesso tempo fargli vivere le tappe più importanti della vita di Gesù. La collocazione del calendario civile all’interno permette di far comprendere al Lupetto come i due anni trascorrono in maniera distinta e che l’unica cosa che li può accomunare è l’alternarsi delle stagioni. Il disegno è stato lasciato bianco proprio per dar la possibilità a loro di poter colorare la parti man mano che inizia l’anno, e con lo scorrere del calendario liturgico, con la I Domenica d’Avvento, per arrivare alla festa di Cristo Re dell’Universo, che indica la fine. La successione delle festività è facilitata dalle immagini che consentono al Lupetto una migliore memorizzazione. La presentazione dell’anno liturgico potrebbe essere proposta tranquillamente dal Lupetto che deve conquistare la specialità di liturgista e va proposta nel mese novembre proprio in conseguenza al fatto che si è in procinto di iniziare il nuovo anno. Le attività che potrebbero essere sviluppate possono essere diverse magari attraverso un gioco a staffetta dove bisognerà rispondere ad alcune domande e data la risposta corretta si conquista una preda, che consiste in un pezzo di immagine dell’anno liturgico; alla fine dopo aver conquistate tutte le immagini la Sestiglia dovrà assemblare i pezzi del puzzle nel minore tempo possibile. Non mancherà al VL che presenta il gioco fare una introduzione. Materiale occorrente: foglio contenente l’immagine dell’anno liturgico tagliato in modo irregolare; foglio con domande di riferimento all’anno liturgico. Un’altra attività può essere quella di consegnare un foglio con delle affermazioni sulle solennità incomplete e dove ogni Sestiglia dovrà inserire le parole giuste. Oppure si può realizzare una bella attività di abilità manuale dove si ritagliano le immagini che successivamente saranno ricalcate sul compensato che sarà sagomato e a cui sarà attaccata l’immagine per poi essere attaccato al posto giusto nel cerchio che precedentemente sarà stato a preparato allo stesso modo. Man mano che si alternano le festività si può inserire l’immagini di riferimento che saranno preparate nel periodo che antecede la festività. I n Branco abbiamo da poco presentato la B.A.. Adesso dovremo cercare di invogliare i Lupetti, ma soprattutto i Cuccioli, all’abitudine di “fare una B.A. a vantaggio di qualcuno ogni giorno” . Il periodo è lo stesso in cui stiamo pensando a come realizzare quest’anno il presepio in Branco. E se mettessimo insieme le due cose: presepio e abitudine alla pratica della B.A.? Con il materiale pubblicato in queste due pagine sarà possibile realizzare almeno due diverse idee. 1) il disegno (1) va riportato su un cartellone da cm.100x70 e colorato dal Branco o dal Consiglio d’Akela. Verrà quindi ritagliato in tanti pezzi. Ad ogni riunione del Branco i Lupetti scriveranno su un pezzo del disegno una B.A. fatta durante la settimana.. Ricomponendo il puzzle il Branco avrà realizzato davvero un bel presepio … di B.A.! Andrea Di Cristina Villabate 1° 6 35 34 Giovedì Santo Lavanda dei Piedi Andrea Di Cristina Villabate 1 Pasqua Domenica delle Palme Mercoledì delle Ceneri Domenica di Pentecoste Anno Liturgico Epifania Battesimo del Signore - Viola: è il colore della penitenza; si usa nel Tempo di Avvento e nel Tempo di Quaresima e per le celebrazioni dei defunti - Verde: è il colore della crescita e della speranza; si usa nel Tempo Ordinario Rosso: è il colore del sangue, dell’amore; si usa la Domenica delle Palme, il Venerdì Santo, la Domenica di Pentecoste (è anche il colore dello Spirito Santo) e nelle feste dei martiri Azzurro: è il colore di Maria; si usa nelle feste dedicate alla Madonna Rosa è il colore della gioia; si usa la III Domenica di Avvento detta GAUDETE e la IV Domenica di Quaresima detta LAETARE Ricorda: - Bianco: o Oro è il colore della gioia, della santità, della purezza; si usa nelle solennità del Signore, nel Tempo di Natale e nel Tempo di Pasqua , nelle feste dei Santi Festa di Cristo Re dell’Universo (Fine Anno Liturgico) Il VERO presepio lo hai COSTRUITO NEL TUO CUORE. Allora nell’entusiasmo dei tuoi fratellini che finalmente possono giocare con i tuoi giocattoli vedrai l’entusiasmo di Gesù di fronte ad un Lupetto generoso; nel sorriso di quel tuo amico antipatico scoprirai il sorriso di Gesù; nel grazie di chi avrà “subìto” le tue B.A. sentirai il grazie di Gesù. Robe da Santi ..... , robe da Lupetti....!!!! Buona Caccia BALOO Natale Forse anche tu in occasione del Natale avrai preparato il presepio. Le pecore al loro posto nei prati, i pastori che scendono dai monti, le grotte, il bue e l’asinello, la stella cometa che sta sospesa non si sa come, i Magi ancora un po’ lontani pronti a farsi avanti il giorno dell’Epifania. E Gesù? Una piccola statuina di gesso o di plastica pronta per essere collocata al suo posto il 25 dicembre. Ma una statuina di gesso può farci felici com’era felice San Francesco quando vide con gran meraviglia Gesù!?! Il Lupetto due volte furbo dirà “Una gioia così grande e impossibile!”. Ma il Lupetto due volte furbo si sbaglia anche qui! Oltre a preparare le pecore, prova in questi giorni ad essere più disponibile con i genitori e i tuoi fratellini e vedrai che ... Dopo aver sistemato i pastori, prova a giocare anche con quel tuo amico così antipatico e vedrai che ... Sistemata la grotta prova a compiere una B.A. e vedrai che ... Annunciazione del Signore n Lupetto furbo quando sente dai grandi che ormai è tempo di prepararsi al Natale, cioè alla nascita di Gesù, raddrizza subito un orecchio e si fa una domanda più o meno così: “Ma Gesù non è già nato duemila anni fa? E’ forse una delle solite storie che i grandi vogliono farci credere vera per poi ridere alle nostre spalle?”. Ma un Lupetto due volte furbo in questo caso raddrizzerebbe tutti e due gli orecchi e aiutandosi con il suo fiuto scoprirebbe nella soffitta delle sua memoria un ricordo molto importante. Il ricordo di quando quella volta frate Francesco si pensò di realizzare un presepio vivente, ricevendo in regalo la grande gioia di poter vedere in quel presepio vivente anche le presenza vera di Gesù. Robe da Santi, direte voi! Eppure..! - Venerdì Santo U 7 è il cic………….. temp…………………… con il quale la Ch……………. cel……………..…… nel corso di un a………..…… tutto il Mist…………… del SIG………………..G…………… CR…………., presentandone la v………….., l’inseg……………….. e rendendo attuali le sue az…………..………… salvifiche. Ad ogni periodo dell’a……….. lit……………….. corrisponde un c…………. particolare della v…………. del sac………………. cel………………….. TEMPO DI AVVENTO TEMPO DI NATALE Tempo di Av…………………. e di Qua…………..………… Il v…………. è il seg……….. di at…………. e di pen…………….. Tempo di Nat…………. e di Pas………….. Il b……………e l’o………. sono il seg………. di g…………… Tempo di Pent……………… Il r…………… è seg……….. della forza dello S………….Santo e dei mar………. Tempo ordinario Il v…………. è seg…………. di sper…………… 8 TEMPO ORINARIO 4 set…………..., dalla Dom…………… intorno al 30 Novembre, fino al 2…. Dic…………….. La Ch…………. ricorda il lungo periodo della storia in cui gli uomini “att………….”la ven……. del Salv………………… promesso da D……. Da N……………. fino al Bat……………….. di G…………….. (Dom………………. dopo l’Epif…………) La Ch……………… cel………… la na……….. di G………… Fi…………. di D……….. Il M………………….. Dal Lun………….. che segue il Bat…………... di G………… fino al Mart………….. che precede il Mer……….. delle Ce…………… La Ch………… gioisce per la manifestazione di Ge…… come Salv………. non solo del pop………… d’Isr………….., ma di tutti gli uom…….…….. del mo………………… TEMPO DI QUARESIMA.. ……… g……………., dal Mer………… delle Cen………. fino alle prime ore pomeridiane del G…….………… S……………... TRIDUO PASQUALE TEMPO DI PASQUA TEMPO ORDINARIO. La Ch………… ricorda gli ultimi avvenimenti della v……… di G……..… e il suo sacrif…………….. in cr……. per la salv……….. di tutta l’uma………….. Sono i giorni più importanti dell’Anno Liturgico perché ricordano il MIS………. PASQ……………... Giovedì Santo: istit………….. dell’Euc…………….. Venerdì Santo: pas………….. e m……….. di Gesù. Sabato Santo: G……….. nel sep……………….. Domenica di Pasqua: Risur………………… di Gesù 50 g……………. La Ch…………. celebra la Dalla Dom…………… Resur…………………… di Pas………... fino di G…….…... e il suo alla Dom………….. di trionfo sul pec…….......... Pent………………… e sulla m…………….. Dal Lun…… che segue la Pente………. fino al sab……… che precede la prima Dom………… di Av………………. La Ch…………. illuminata dallo Sp……….. Sa……..., sente in sé la costante pres………….. di G…...… 33 Avvento Anno A I domenica di Avvento “A” (Is 2,1-5; sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44) II domenica di Avvento “A” (Is 11,1-10; Sal 71; Rm 15,4-9; Mt 3,1-12) III domenica di Avvento “A” (Is 35,1-6a.8a.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,211) IV domenica di Avvento “A” (Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24) Immacolata Concezione di Maria “A” (Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638) Anno B I Domenica di Avvento “B” (Is 63,16b-17.19b;64,2-7; Sal 79; 1Cor 1,3-9; Mc 13,33-37) II Domenica di Avvento “B” (Is 40, 1-5.9-11; Sal 84; 2Pt 3,8-14; Mc 1,1,-8) III Domenica di Avvento “B” (Is 61,1-2.10-11; Sal cf Lc 1,46-54; 1Ts 5,1624; Gv 1,6-8.19-28) IV Domenica di Avvento “B” (2Sam 7,1-5.8-12.14.16; Sal 88 ; Rm 16,2527; Lc 1,26-38) Immacolata Concezione di Maria “B” (Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638) Anno C 32 I Domenica di Avvento “C” (Ger 33,24-16; Sal 24; 1Ts 03,12-04,02; Lc 21,25-28.34-36) II Domenica di Avvento “C” (Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1-6) III Domenica di Avvento “C” (Sof 3,14-18; Sal cf. Is 12,2-6; Fil 4,4-7; Lc 3,10-18) IV Domenica di Avvento “C” (Mic 5,01-04; Sal 79; Eb 10,05-10; Lc 1,39-48) Immacolata Concezione di Maria “C” (Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638) 9 Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri della domenica che capita il 30 novembre o è la più vicina a questa data, e termina prima dei primi Vespri di Natale. E’ caratterizzato da un duplice itinerario - domenicale e feriale - scandito dalla proclamazione della parola di Dio. Le domeniche di Avvento. Le letture del Vangelo hanno nelle singole domeniche una loro caratteristica propria: si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi (I domenica), a Giovanni Battista (Il e III domenica); agli antefatti immediati della nascita del Signore (IV domenica). Le letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte soprattutto dal libro di Isaia. Le letture dell’Apostolo contengono esortazioni e annunzi, in armonia con le caratteristiche di questo tempo. Il Tempo di Natale della festività, del 25 dicembre, domenica che segue commemorazione del liturgia latina, Natale dell’Incarnazione, ma in (la generazione senza inizio) Padre. Di qui l’importanza data comincia con l’apertura la sera della vigilia e arriva fino alla l’Epifania, dedicata alla Battesimo del Signore. Nella è la celebrazione della gioia relazione con l’eterna nascita del Verbo di Dio che era presso il al prologo di san Giovanni. Per l’Epifania, l’Occidente ha conservato dell’Oriente soprattutto la manifestazione ai pagani nell’adorazione dei Magi, dal momento che la celebrazione del battesimo è oggetto di una festività particolare. Gli aspetti umani del mistero, divenuti tanto cari all’Occidente (celebrazione dell’infanzia, della maternità divina, adorazione dei pastori, mistero della Santa Famiglia) hanno ciascuno il proprio posto, così come la commemorazione del massacro degli innocenti e le molte festività dei santi (santo Stefano, san Giovanni Evangelista). 10 “Tre anni prima della sua gloriosa morte, a Greccio, nel giorno del Natale del Signore, io, Giovanni, incontrai il mio amico Francesco. Lo conoscevo da lunga data e mi sentivo molto onorato della sua amicizia. Infatti, pur essendo io nobile e molto conosciuto nella regione in cui vivo, come Francesco stimavo più la nobiltà dello spirito che quella della carne. Circa due settimane prima della festa della Natività, il beato Francesco, come spesso faceva, mi chiamò a sé e mi disse: «Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». Appena udite le sue parole, in quanto fedele e amico di Francesco me ne andai sollecito ad approntare nel luogo designato tutto l’occorrente, secondo il disegno esposto dal Santo. Viene consegnato ad ogni CdA un po’ di paglia per preparare la culla di Gesù una volta arrivati in chiesa. ENTRATA IN CHIESA Arrivano un po’ alla volta i CdA, vengono accolti nel chiostro di una chiesa francescana con del tè caldo e sono invitati a sistemarsi le pellicce. Si danno ulteriori istruzioni sul proseguimento della caccia: mentre si canta “San Francesco” vengono deposte all’altare le stelle comete con scritto il nome del CdA e all’ambone i lumini Baloo legge il brano del Vangelo Lc 2; 8-20 e invita i Lupetti a riporre la paglia nel cesto che si trova davanti al presepe. Canto “L’antica traccia” Testimonianza di un frate francescano sul presepe di Greccio come da Fonti francescane (469 e seguenti). Viene deposto Gesù bambino nella culla e si adora per un breve tempo in silenzio o guidati da Baloo. Canto “Laudato sii, Signore mio” (durante il canto conclusivo si consegna ad ogni CdA un sacchetto con del fieno simbolo della condivisione della preghiera, dell’accoglienza del Signore e nutrimento del nostro essere cristiani). 31 Così dimenticai il tedesco nell’androne e mi dedicai la sera stessa ed il giorno successivo alle mille cose della Vigilia. Finché a sera, tutti allegri, ci mettemmo a tavola e perché ero stato il più bravo mi sedetti io vicino a papà, mentre le sorelline che avevano fatto un po’ le bizze stavano fra me e la mamma. Papà ad un tratto riempì i bicchieri e disse: “ In una notte come questa nacque il Redentore: Alleluja” ed alzò il suo bicchiere e mentre lo alzava l’anello che aveva al dito brillò. Questo mi fece ricordare il tedesco che tossiva il giorno prima nell’androne, allora mi domandai come mai aveva un anello uguale a quello di papà. Ma certo! Che sciocco ero, lo aveva perché tutti gli nomini sposati ce l’hanno. E tutti gli uomini sposati hanno dei bambini. Chissà dove aveva i suoi bambini il soldato tedesco e quanto soffriva a non esser loro vicino, chissà poi se aveva ancora i suoi bambini e se erano morti come i miei compagni di scuola Giulio e Carlo. Allora mi accorsi che solo io non avevo bevuto in onore del Natale e che tutti mi guardavano. Dissi loro ciò che avevo pensato. Mio padre mi guardò un po’ serio serio, poi rise e disse: “Bene, vedo che finalmente sei riuscito a trovare un sistema originale per sciogliere il nodo che hai nel tuo fazzoletto da naso, chiamalo su se c’è ancora”. C’era ancora, ma non volle salire. Dall’androne poteva vedere la strada e continuare a fare il suo dovere e poi, forse, non capiva l’italiano e il perchè lo volessi far salire di sopra. Tornai alquanto deluso. Ma mio padre aveva già immaginato tutto e mi porse piatto con dei dolci, un bicchiere di vino ed il suo pacchetto di sigarette. Con queste cose mi ripresentai al soldato dicendogli « Buon Natale », mi guardò sorpreso, poi sorrise e mi disse qualcosa nella sua lingua e, mentre prendeva i doni mi fece una carezza proprio come il mio papà. Uscì subito in strada e vidi che divideva dolci e le sigarette con i suoi commilitoni. Allora presi il piatto ed il bicchiere vuoti e tornai su da papà a raccontargli come era andata. Mio padre stette a sentire mentre si caricava la pipa e poi borbottò: “ Bene, questo è proprio un buon Natale, ed ora... a letto figlioli!”. IL FIGLIO DI DIO CRESCA IN TE E DIVENTI UNA GIOIA PERFETTA CHE NESSUNO PUÒ TOGLIERTI, AUGURI di BUON NATALE I VECCHI LUPI LEGGI IL BRANO DEL VANGELO MC 1,1-8 Prepareremo dei biglietti con gli auguri di Natale del Branco da consegnare a tutti i presenti alla Santa Messa di Natale BABBO NATALE Se solo in quegli anni fosse regnata la pace avrei potuto fare anch’io il Lupetto e avrei conosciuto quel “matto”, che tanto matto non era, che si prodigava nel fare buone azioni in quella terra un po’ lontana chiamata Umbria. Spero che lo stiate cercando anche voi. (Far fare ai Lupetti uno scambio di pace) QUARTA TAPPA GIOVANNI Racconto in prima persona di Giovanni, uomo nobile conosciuto da Francesco. Storia riadattata da Fonti francescane (468). E’ sufficiente un vecchio lupo. 30 11 Come realizzarlo - - - - - - - - - Disegnare su un cartoncino da cm.50x70 una casa o altra figura adat- ta. Ritagliare le finestre in modo che si possano aprire (tenerle chiuse con una etichetta adesiva (sagoma di lupo, stella, ....) Preparare con un altro cartoncino il retro della casa con i riquadri perfettamente corrispondenti alle finestre. All’interno dei riquadri si possono inserire dei disegni o delle frasi che ci serviranno per realiz- zare la nostra attività di Avvento, o per proporre delle Prove di pista in tema , o ecc. ecc. Ognuno potrà realizzarlo secondo le proprie esigenze. Nell’esempio riportato: c’è il richiamo ad alcune letture tratte dal Vangelo del periodo, sono disegnati i vari simboli del Natale, che ci aiutano a capire il suo senso più vero (mangiatoia, pastori e pecore, candele-luce, S.Giusep- pe, ecc….). Il significato dei simboli potrà essere spiegato al Branco attraverso racconti, giochi o altro. c’è il richiamo alla B.A. c’è un racconto di S.Francesco ci sono gli auguri alle famiglie della Parrocchia (poteva essere una cartolina da inviare ad Akela d’Italia o a …) Come utilizzarlo - Ad ogni riunione di Branco del periodo di Avvento ogni Sestiglia (oppure ogni Lupetto che … oppure …) dovrà aprire una finestrella (l’ordine di apertura naturalmente sarà ben definito). - Scoperto cosa si nasconde dietro la finestrella si potrà iniziare pre- sentando, verificando, raccontando o giocando con quanto si trova all’interno della finestra. La scelta di come utilizzarlo è lasciata alla fantasia di ogni Co.Bra. Vincenzo Daniso – Treviso 3° 12 di emozioni e di gioia. (Rivolgendosi ai Lupetti) Mi viene in mente che in una notte di Natale anche un povero di Assisi fece tornare a casa la gente piena di gioia! Continuate nella vostra pista e sicuramente sarete pieni di gioia! (Viene consegnato ad ogni CdA un lumino simbolo di luce che illumina la via dei pastori) TERZA TAPPA UN SIGNORE ANZIANO Monologo nel quale racconta una storia vissuta da bambino. Il racconto “Un natale di guerra” è tratto da “I racconti della buona azione” a cura di G. Cortuso. Per renderlo fattibile per la caccia ha subito qualche riadattamento. Chissà quanta gente pensa solo ai regali che si desiderano per natale? Quand’ero piccolo non tutti avevano la possibilità di ricevere dei bellissimi doni! Forse veniva più spontaneo pensare a chi aveva bisogno. Ricordo che aveva nevicato di fresco ed ero tutto contento perchè l’indomani non avrei dovuto andare a scuola, dato che era la vigilia di Natale. Le tenebre stavano calando rapide e c’era un freddo vento che veniva tagliente dalla Gusela del Vescovà e prendeva via Simon da Cusighe proprio d’infilata, ma io pensavo al presepio che avrei preparato con le sorelline e forse con papà, alle buone cose che avrebbero preparato mamma e nonna e cercavo d’individuare cosa ci avrebbe portato in dono il buon Bambino Gesù; chissà se mi avrebbe messo anche il carbone per il dispetto fatto a Paola il giorno prima? E mentre pensavo non facevo caso al freddo e al vento. Così in un baleno mi trovai davanti a casa. Davanti alla casa dove abitavo, c’era un posto di blocco tedesco che dominava il ponte Nuovo e mentre m’infilavo nel portone vidi che la neve vi si era ammucchiata contro e che c’erano solo due soldati intirizziti, mentre di solito erano in tre. Il terzo lo trovai nell’androne appoggiato al muro dietro il quale funzionava e credo funzioni ancora, è tanto che sono andato via da quei posti, il forno del Signor Bianchet. Mi guardò mentre mi slanciavo su per le scale e lo vidi sospirare, lo sbirciai dal pianerottolo e solo allora, dopo mesi che gli passavo davanti ogni giorno, notai la sua figura stanca e triste. Proprio allora il soldato venne squassato da un convulso di tosse e mentre si copriva la bocca con la mano che non reggeva il fucile, notai brillare la sua fede d’oro. Smisi di guardarlo ed entrai a casa. Subito le sorelline mi vennero incontro festose e mi riempirono la testa di domande sul presepio e raccontandomi di pantagruelici, dolci che la nonna aveva elaborato con rara perizia. Con materie prime fuori del comune “pensa fratellone!” mi dicevano “la nonna ha anche della farina vera!”. 29 BALDASSARRE: E ora dov’è? OSTE: Dove si merita, forse in una di quelle grotte fuori Betlemme. GASPARE: Quindi l’avete mandato via? OSTE: Certo, non aveva un soldo! BALDASSARRE: Ma quando impareremo a giudicare la gente per quello che possiede? GASPARE: Presto amici: la stella punta lì proprio fuori Betlemme. L’evento sta per accadere! MELCHIORRE: Infatti la stella sta diventando luminosissima e (rivolgendosi ai Lupetti) cari amici ricordatevi che sarà la notte più luminosa di tutti i tempi. Ora anche voi seguirete la stella che vi guiderà nella pista che state per percorrere. (I magi consegnano ad ogni Akela una cometa). SECONDA TAPPA JOSEPH MOHR Joseph Mohr era un sacerdote che scrisse Stillenacht (Astro del Ciel). Trattasi di un monologo nel quale si racconta come nacque il canto (anch’esso riadattato). Serve solamente 1 vecchio lupo. Era l’anno 1916 quando decisi di scrivere una poesia intitolata Stillenacht. La mia intenzione, essendo un sacerdote, era quella di scrivere una poesia che rimanesse nelle menti e nei cuori della gente che venivano ad adorare il Signore Gesù. Due anni dopo mi ritrovai a svolgere la mia missione di sacerdote nella chiesa di Obendorf a Salisburgo. La chiesa aveva un organo magnifico, credo uno dei migliori in circolazione, che emanava un bellissimo suono tale da incantare tutti coloro che lo ascoltavano. Fatto sta che il 24 dicembre di quello stesso anno l’organo cominciò a non funzionare e quindi bisognava comunque trovare una soluzione per la Messa della notte di Natale. Mi ricordo ancora il freddo di quel giorno e la neve che aveva coperto tutte le case, i prati e i boschi. Mi venne in mente di quella poesia scritta due anni prima e pensai che si potesse musicare. Dovetti recarmi così dal mio amico Franz Xaver Gruber il quale me la musicò e la preparò in modo tale che la dovessero cantare due solisti e il coro. Quella notte fu veramente indimenticabile in quanto all’udire il canto la gente fu colma 28 Il cammino qui proposto oltre a far vivere al Lupetto l’attesa del Natale ci permette di inserire alcune prove della pista di Zampa Tenera: recitare abitualmente le preghiere del cristiano, saper pregare col corpo, la BA È qui presentato un possibile cartello da far trovare in tana ai ragazzi al loro arrivo. Se il cartello è ben in vista non ci sarà bisogno di alcun commento. Successivamente sono riportati dei piccoli foglietti distribuiti ai lupetti nel corso delle varie riunioni nelle settimane di avvento. Ogni settimana viene presentato un approfondimento sulla preghiera e chiesto ad ognuno di impegnarsi in qualcosa di specifico. Ogni sera ciascun ragazzo dovrà colorare un quadratino se è riuscito a mantenere l’impegno. La riunione successiva, prima di lanciare la tappa successiva, ci sarà un momento di verifica. È anche possibile appendere in sede un grande cartellone con un sentiero che porta a Betlemme formato da una strada divisa in tante caselle, oppure semplicemente appendere un disegno (formato A3 almeno) in bianco e nero e diviso in tante caselline. Ogni Lupetto può contribuire a colorare un pezzo di strada o di disegno in base a quante caselle ha riempito durante il suo impegno settimanale. In questo modo può risultare forte il messaggio che è importante l’impegno di tutti per un buon risultato e che se c’è un fratello in difficoltà tutti ne risentono, proprio come quando Paolo parla di un solo corpo formato da molte membra (cfr. 1 Cor 12). Andrea Macco – Akela FSE Genova 1 13 14 OSTE: Certamente! GASPARE: Possiamo stare sicuri? OSTE: Sì, Sì, l’albergo è vuoto e se volete non farò entrare più nessuno. (Tra sé sfregandosi le mani). Voi mi bastate! GASPARE: Provvedete allora a sistemare i bagagli. OSTE: Vado subito! MELCHIORRE: Amici, voi pensate che Erode ci stia facendo pedinare? Non mi è piaciuto affatto il tono con il quale ci ha detto di tornare da lui dopo aver trovato il Re bambino. BALDASSARRE: Anche a me ha fatto la stessa impressione, ma penso che il Re che nascerà non si farà certo far male da un tirannello qualunque. GASPARE: L’astro che lo annuncia non è certo una stella qualunque, quindi… BALDASSARRE: E anche le sue profezie erano abbastanza chiare. A proposito, dove è finita la stella? MELCHIORRE: Eccola lassù, proprio qui su questo albergo! BALDASSARRE: Secondo i nostri calcoli l’evento è ormai prossimo. Non è che l’oste ci nasconda qualcosa? MAGI: (Insieme dopo essersi guardati) Oste! OSTE: (Riapparendo). Eccomi signori. Qualcosa non va? GASPARE: Vedete quella stella? OSTE: Certo, è bellissima. GASPARE: Quella stella indica che deve accadere qualcosa di straordinario ed è rivolta verso questo albergo. OSTE: Ma voi siete straordinari! MELCHIORRE: Non cerchi di incantarci. Non c’è alcun ospite qui? OSTE: No, signori, solamente voi… un poveraccio tempo fa cercava un posto per lui e per sua moglie e raccontava una favola sul figlio che doveva nascere… 27 CACCIA FRANCESCANA DEI CONSIGLI D’AKELA DEL 11/12/2010 BRANCA LUPETTI – DISTRETTO TREVISO OVEST OBIETTIVI: Far rivivere ai Lupetti lo spirito francescano Preparare i Lupetti, con momenti di riflessione, al Santo Natale Momento di Famiglia Felice Solidificare l’attività di consiglio d’Akela Portare in Branco lo spirito e l’esperienza vissuta Tappa di spiritualità francescana per i Vecchi Lupi in vista della Rupe d’Assisi Far vivere l’esperienza di una caccia francescana fuori dalle VdB Scoprire uno dei modi su come condurre una caccia francescana SVOLGIMENTO: Ci ritroveremo tutti assieme nel luogo stabilito e faremo un cerchio con tutti i Consigli d’Akela. Si raccomanda uno attegiamento appropriato a quello che andremo ad vivere. Mentre faremo alcuni canti o giochi semplici, un Consiglio d’Akela alla volta (o più messi assieme) partirà per il sentiero indicato. Lungo il sentiero ci saranno delle “tappe” dove dei VVLL rappresenteranno dei vari personaggi che propongono delle riflessioni o delle storie sul Natale legate allo spirito francescano. Al termine del percorso si arriverà alla chiesa dove ci sarà il momento conclusivo guidato da Baloo. CERCHIO INIZIALE Piccola riflessione sullo svolgimento della caccia PRIMA TAPPA I MAGI Scenetta dei Magi con un Oste. Riadattata da “Un simpatico presepio” di F. Trotta e R. Giorgi. Servono 4 vecchi lupi OSTE: (L’oste parla guardando l’infinito come se avesse mandato via qualcuno dalla locanda) No, non c’è posto. E’ tutto pieno! Ma valla a capire certa gente che non ha un soldo e cerca alloggio qui, in questa locanda. (Si avvicinano i magi). Oh, ma guarda guarda che bei signori… questi si che sono buoni clienti! BALDASSARRE: Potete ospitarci questa notte? 26 15 Aiuta Maria a trovare la via per arrivare da Elisabetta. Se segui il percorso giusto scoprirai la preghiera di Maria, che potrai ricercare, fotocopiare e attaccare sotto al disegno L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. te il loro bambino. Per questo motivo il padre, o il padrino sono chiamati a compiere il gesto dell’accensione. Rito dell’Effetà: La parola Effetà, in lingua ebraica, significa “Apriti”. E’ un invito ad aprirsi subito all’ascolto della Parola di Dio, e a professare apertamente la fede in Gesù Cristo. Per questo motivo il sacerdote tocca con il pollice le orecchie e le labbra del battezzato. Infine, si va all’altare, per indicare la futura partecipazione all’Eucaristia, e dopo una monizione del sacerdote, si recita insieme la preghiera del Padre Nostro, con la quale i figli invocano il Padre che sta nei cieli. Poi il celebrante benedice le mamme, i papa e i presenti, perché su tutti si effonda la grazia del Signore. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 16 25 La Legge nel Branco divenuto adulto, potrà farlo da solo, confermando la fede già professata da altri, mediante il Sacramento della Cresima Rito del Battesimo: Si compie al fonte battesimale; il sacerdote versa sul capo del bambino l’acqua benedetta e recita la formula battesimale e di invocazione della SS. Trinità. Unzione con il Sacro Crisma: E’ un olio importantissimo, misto a profumo, che viene consacrato il Giovedì Santo dal Vescovo e da tutti i sacerdoti a differenza di Catecumeni e Olio degli Infermi che vengono solo benedetti. Questo olio rende chi viene unto, sacerdote, re e profeta. Lo stesso olio viene adoperato per l’unzione della fronte di coloro che ricevono la cresima, viene versato nelle mani di colui che ha ricevuto l’ordine del presbiterato viene versato sul capo di colui che riceve la pienezza del Sacerdozio, cioè di chi diventa Vescovo. Consegna della veste bianca: La vestina bianca, candida, è immagine della purezza dell’animo dei bambini. La preghiera di consegna della veste invita colui che la riceve a mantenerla senza macchia per la vita eterna. Ciò avviene solo con l’aiuto delle parole e dell’esempio di coloro che sono preposti all’educazione del piccolo. Consegna della candela: E’ un segno pasquale. La fiamma della fede del bambino viene attinta al Cero Pasquale, che rappresenta Cristo. Tale fiamma deve essere continuamente alimentata e questo compito è affidato ai genitori che si devono preoccupare di educare cristianamen24 “Guardate, guardate bene o lupi, conoscete la Legge” con queste parole Akela arringa i suoi Lupi, e con queste parole nei nostri Branchi si inizia a masticare il concetto di Legge, cioè Il Lupetto ascolta il Vecchio Lupo, il Lupetto non ascolta se stesso. In questo periodo i Lupetti iniziano ad annusare, poi a masticare, ed infine a mettere in pratica la Legge. Dalla mia esperienza in Branco ho visto che della Legge possiamo sottolineare diversi aspetti: • • la Legge come veicolo d’unità e felicità del Branco La Legge come Legge d’amore: fai come faccio io perchè ti voglio bene • la Legge come un modo per mettere da parte se stessi e mettere quindi in primo piano gli altri notate come queste cose possano essere rapportate alle tre diverse età nostri Lupetti: • per Cuccioli la Legge sarà uno strumento per divertirsi di più assieme al Branco, • a chi è sulla Pista di Prima Stella la Legge potrà essere presentata come un indicazione all’ascoltare chi gli vuole bene nella loro vita (genitori, maestre, catechiste etc. etc.) • e a chi ha la pelliccia color del tasso, cioè i Lupetti all’ultimo anno e che quindi partecipano al Consiglio d’Akela, la Legge può essere presentata come un modo per mettere da parte se stessi e mettere al primo posto gli altri. per presentarla nei nostri Branchi i mezzi sono tanti: richiamare i brani del Racconto Giungla dove si parla di Legge, fare dei racconti specifici sulla stessa, giochi con ambientazioni particolari, ma un bel modo sarebbe utilizzare un fine settimana in cui abbiamo sia la riunione del sabato sia la Caccia il giorno dopo. Cosi il sabato faremo annusare la preda, e la domenica l’abbatteremo. SABATO Durante il sabato possiamo iniziare facendo il racconto delle liane, cioè quello in cui un albero da solo si prende tutto il sole e spicca tra gli altri, ma quando arriva la stagione dei monsoni con le loro piogge e venti, allora esso viene abbattuto dal vento; mentre gli altri alberi che stavano assieme ed erano legati dalle liane non vengono abbattuti, 17 perchè le liane tengono tutti insieme e nessuno viene sballottato di qua o di la. RACCONTO DELLA LIANA E RELATIVO GIOCO Questo racconto è fatto di solito per evidenziare come la Legge sia per un Branco quella liana che tiene tutti assieme e fa si che il Branco sia unito e forte. Subito dopo questo racconto si può fare il gioco relativo che molti di voi già conoscono: si fanno due o tre squadre (dipende dal numero dei Lupetti) e si fa passare uno spago attraverso le maniche dei Lupetti (quindi dentro le maglie), legando cosi un Lupetto a un altro. Fatto questo devono seguire un determinato percorso. Vince la squadra che arriva prima. RICHIAMO AL RACCONTO GIUNGLA E GIOCHI KIM Sempre il sabato si possono utilizzare dei passaggi del racconto Giungla “I Fratelli di Tana”, ovvero quelli dove si dice che sotto la guida di Akela (quindi ascoltando iVecchi Lupi) nessun lupo si era mai ferito o era finito in trappola, o quello appunto dove si ripete il “Guardate guradate bene o lupi, conoscete la Legge”. a questo proposito si può fare un breve kim udito nel seguente modo: così come i lupi ascoltavano le parole di akela adesso noi proveremo ad ascoltare i rumori etc. etc. e come kim udito potremo far ascoltare ai Lupetti il rumore di alcuni oggetti che vengono fatti cadere a terra da un Vecchio Lupo dietro un telone o dietro la porta della tana. CONSEGNA DELLE CHIAVI Come ultima cosa al sabato possiamo consegnare ai Lupetti, al termine di un altro gioco, una serie di chiavi di cartoncino, ognuna con una sagoma diversa, e dirgli di portarle il giorno dopo in caccia. DOMENICA La caccia della domenica sarà incentrata invece sulla conquista della Legge, il passaggio principale sarà quello di far conquistare loro tale Legge solo quando si metteranno a collaborare tra di loro, in modo da fargli passare il messaggio della Legge che unisce il Branco, e non lo divide. CONQUISTA DELLA LEGGE Dal momento in cui arriviamo sul luogo della caccia i Vecchi Lupi prepareranno il materiale per il gioco, che non sarà altro che un assalto alle basi. il premio di tale assalto sarà un forziere contenente un tesoro inestimabile (un cartellone con scritta la Legge). tale forziere potrà essere aperto solo con tutte le chiavi consegnate il giorno prima ai Lupetti; le regole del gioco sono le seguenti: 18 I l Battesimo è anzitutto il sacramento di quella fede, con la quale gli uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di Cristo. E’ il primo Sacramento; Cristo lo ha proposto a tutti per che abbiano la vita eterna e lo ha affidato alla Sua Chiesa insieme con il Vangelo. Passeremo ora in rassegna i segni che si compiono durante l’amministrazione del Sacramento Accoglienza: il segno di croce, che il sacerdote e i genitori tracciano sulla fronte del bambino, è segno esplicito di accoglienza da parte della Chiesa del bambino, che a breve, farà parte a pieno titolo della famiglia dei cristiani. Litanie dei santi: Si invocano i santi affinché siano loro a proteggere il bambino nel cammino, che sta cominciando a intraprendere in seno alla Chiesa. Cammino di impegno, di coerenza e di testimonianza. Orazione di esorcismo: E ‘ una preghiera particolare, rivolta al Signore, affinché liberi il battezzando dal peccato originale e lo consacri come testimone dello Spinto Santo. Unzione con l’olio dei Catecumeni: è l’olio dei lottatori; come i gladiatori venivano cosparsi di olio per sfuggire alla presa degli avversari o delle belve all’interno dell’arena, così quest’olio sia un mezzo efficace per il bambino, per sfuggire alla presa di Satana, spirito del Male. Benedizione dell’accula: La preghiera che, rapidamente, ripercorre la storia della salvezza, chiede al Signore di benedire l’acqua mediante la quale il bambino sarà lavato dalla macchia del peccato e rinasce come nuova creatura, mediante anche un ‘abbondante effusione di Spirito Santo. Professione di fede: Poiché il bambino è piccolo, e quindi non ha la possibilità e la capacità di rinunciare al potere del male e di professare la propria fede personalmente, saranno i genitori, il padrino e la madrina a farsi garanti della sua fede (Rinuncia a Satana), fino a quando il bambino, 23 Un’altra idea un po’ più incentrata sulla classica caccia natura potrebbe esser questa: Riunione di Consiglio d’Akela al parco: ore 0,00 ritrovo in tana grande cerchio, preghiera, grande urlo ore 0,10 spostamento verso il parco ore o,15 Gioco FF.......... ore 0,20 racconto: “osservazione” (Manuale dei Lupetti o altro; a voi la scelta) ore 0,25 gioco di movimento: questo dipende molto dal numero di Lupetti che avete nel CdA! Un gioco non vincolato dai numeri potrebbe essere di variare il classico “Tori e Topi” in “Pini e Pani” agganciando un elemento natura al gioco. Oppure una battaglia all’Alce Rossa dove devono recuperare nella base avversaria dei bigliettini, che compongono un puzzle. Da questo puzzle uscirà il disegno o l’immagine di una pianta o di un suo particolare. ore 0,40 osservazione di un albero ogni due Lupetti, tramite il dise gno dell’albero, fate loro raccogliere le foglie dell’albero e osservare la corteccia anche utilizzando il tatto (questo li aiuterà a memorizzare) al termine si potrà condivivere assieme quanto osservato ore 0.55 rientro in tana ore 1,00 preghiera grande urlo crack Nella riunione successiva riprendete i disegni e le foglie raccolte. Da queste partite con la presentazione degli alberi che avete osservato la volta scorsa, dando ai Lupetti solo il nome comune, nome dialettale (per le zone dove si utilizza correntemente) e alcune particolarità dell’albero in questione, in modo da destare la loro curiosità e fantasia. Ad esempio l’ acero viene tuttora utilizzato per la fabbricazione delle pale da fornaio o pizzaiolo,per il suo caratteristico colore candido del legno; oppure che le fondamenta di Venezia sono di pino, che non marcisce se messo sott’acqua. E iniziare a comporre delle schede natura che potrete completare e arricchire durante l’arco dell’anno. In seguito,durante una caccia o una riunione, potrete presentare, con l’aiuto del CdA, alcune piante al Branco. E poi da questi spunti iniziare gradualmente a far conoscere la natura ai nostri Branchi...ma fu la fretta che uccise il serpente giallo che voleva mangiare il sole! Alessandro Carlini - Pergine 1° 22 • • • • • 2 basi, una per squadra dentro ogni base vengono messe dai Lupetti della squadra le chiavi in loro possesso obbiettivo di ogni squadra è entrare nella base avversaria e sottrarre più chiavi possibili per entrare nella base avversaria bisogna battere a carta/forbice/sasso (siamo in periodo cuccioli, quindi niente di troppo sofisticato) un avversario. se un Lupetto entra nella base avversaria allora potrà sottrarre una chiave, una sola, e la porterà nella sua base L’ambientazione può essere delle più disparate: due fratelli che si sono divisi il regno del padre e vogliono conquistarsi la sua eredità, due villaggi che combattono per l’accesso all’unica fonte d’acqua. Dopo un po’ che i Lupetti si staranno sfidando si paleserà la situazione che i Vecchi Lupi aspettavano. nessuno riesce ad avere tutte le chiavi. infatti uno dei Vecchi Lupi interromperà la battaglia e chiamerà tutti i Lupetti a se, chiedendo chi avesse tutte le chiavi, cioè nessuna squadra. A quel punto si farà la domanda fatidica: cosa possiamo fare per aprire comunque il forziere? Mettere assieme tutte le chiavi, quindi unire il Branco! Aperto il forziere scopriremo la Legge, e, con l’aiuto di qualche Lupetto di prima o seconda stella, la spiegheremo ai cucciolli. COLPO DI SCENA Ulteriore colpo di scena sarebbe quello del furto della Legge: un paio di Vecchi Lupi travestiti da Bandar rubano la Legge. Per riconquistarla il Branco farà un assalto all’alce rossa, e anche in questo caso l’unico modo che hanno per vincere è attaccare tutti assieme, uniti come un vero Branco. LA LEGGE E LA PISTA BIANCA Conquistata la Legge potremo adesso analizzarla a fondo, anche anche tramite il Vangelo, non dimentichiamoci infatti che si tratta di una Legge d’amore. Avendo sempre l’attenzione a porre alla giusta distanza, Giungla e Vangelo, che sono entrambi DUE COSE BELLE. Il Lupetto non ascolta se stesso ma ascolta il Vecchio Lupo, e chi è il Vecchio Lupo più importante se non Gesù? Assieme a Baloo possiamo portare ai Lupetti tantissimi esempi di questa letture della Legge, legando li pure a prove della Pista. Conoscenza vita di Maria: • l’annunciazione, dove Maria mette da parte se stessa e dice il suo “eccomi, sono l’ancella del Signore” 19 Episodi vita di San Francesco: • nozze di Cana, Gesù che ascolta Maria sua madre (lui che è il figlio di Dio ascolta sua madre) e si preoccupa della mancanza di vino; i servitori ascoltano Gesù che gli dice di portare dell’acqua (acqua! quando tutti sanno che manca del vino, robe da matti) al maestro di tavola, che poi fa i suoi complimenti allo sposo perl’ottimo vino • i pescatori che non hanno preso nulla durante la notte e si fidano di quest’uomo (non hanno ancora riconosciuto in lui Gesù) gettando le reti dall’altra parte della barca, pescando tanti pesci quanti non ne avevano mai visti. Episodi vita di San Francesco: • San Francesco che ascolta la voce del Signore che gli chiede di riparare la Sua Chiesa • San Francesco che mette da parte se stesso e il suo ribrezzo e bacia il lebbroso Insomma, anche qua di esempi ce ne sono tantissimi e su ogni racconto si possono fare altrettanti giochi. Ma lascio alla vostra fantasia questo compito! Buona Caccia Giacomo Cuttin - TS 1° fai una B. A. ai Vecchi Lupi del tuo Co. Bra.! Regala loro una copia di questo numero di Sotto l’Albero del Dhâk Puoi trovare il file PDF nel sito associativo seguendo il percorso: http://www.fse.it/approfondire/privato/circolari/download/Albero_dhak_03-2010.pdf 20 P otreste pensare che a inizio anno sia troppo presto per fare delle attività natura, sono appena entrati i cuccioli e c’è molto da lavorare. Secondo me no, è proprio il momento ideale per proporre un’attività natura per il vostro Consiglio d’Akela! La temperatura e le ore di luce ci permettono ancora di proporre delle attività all’aria aperta anche nel tardo pomeriggio, questa potrebbe essere l’occasione giusta per lanciare l’attività al CdA. Ma procediamo con ordine, come ogni attività dobbiamo fissare gli obiettivi, programmarla al minuto e renderla una preda allettante. Non facciamo l’errore di relegare le attività natura a sterili lezioni frontali e nozionistiche; stuferemo i nostri Lupetti e probabilmente gli faremo andare in antipatia questo tipo di attività, ricordiamoci che è un mezzo e come tale utilizzabile in qualsiasi momento della vita di Branco. Un’idea potrebbe essere questa: Programmiamo di svolgere la riunione di Consiglio d’Akela nel parco vicino alla nostra Tana. Per la riunione metteremo in programma un gioco di movimento, il racconto sulla prova della pista di seconda stella “fare una piantina” e di seguito il gioco applicazione della prova. Nel gioco applicazione possiamo inserire l’aggancio con l’osservazione natura. Come? Facendo fare al CdA la piantina del parco o di parte di esso riportando la posizione degli alberi e altre suppellettili che ci possono aiutare ad orientarci. Di ogni albero diremo loro di raccogliere da terra delle foglie (che in questo periodo sono di diversi colori) che potrebbero venirci utili nella nostra prossima caccia di CdA; in questo modo desteremo anche la loro curiosità. Nella riunione successiva di Consiglio d’Akela, che sarà la prima settimana di avvento, lanceremo la preparazione del presepe in tana. Con le foglie raccolte al parco si provvederà a preparare parte dei fondali del presepe o la decorazione del pianale. Nell’iniziare questo lavoro coglieremo l’occasione di presentare al CdA le piante da cui sono state raccolte le foglie. Cerchiamo di dare poche informazioni ai lupetti, in modo da non caricarli di nozioni, basterà per il momento dir loro il nome comune della pianta e qualche suo utilizzo particolare. Nell’ultima riunione di Branco prima delle vacanze di Natale, presenteremo il presepe ultimato. Tramite il fondale potremmo agganciarci con un piccolo racconto sulla natura e coadiuvati dai lupi del Cda presentare al Branco le piante utilizzate per comporre il presepe. 21