Un anno di sperimentazione dei Dottorandi

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Un anno di sperimentazione dei Dottorandi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI
2000 - 01
UN ANNO DI SPERIMENTAZIONE
DEI DOTTORANDI DI RICERCA
immagine
a cura di Cecilia Cazzona
Sassari, 19 settembre 2001
I CONFERENZA DI ATENEO
DEI DOTTORATI DI RICERCA ATTIVATI IN AUTONOMIA
(XV e XVI Ciclo)
In copertina: Tentazioni. Immagine di Mariano Chelo.
Presentazione
Ho il piacere e l’onore di presentare all’Ateneo ed alla Comunità scientifica
l’attività svolta dai nostri Dottorandi di ricerca del XV e XVI ciclo nel corso dell’anno
accademico 2000-2001, in occasione della I Conferenza di Ateneo dei dottorati attivati in autonomia, un incontro destinato ad essere istituzionalizzato con cadenza triennale:
questo volume, curato dalla dott.ssa Cecilia Cazzona (assistita dalla dott.ssa Esmeralda
Ughi e dal dott. Antonello Sanna), accanto ai posters che saranno presentati in occasione della Conferenza ed agli interventi dei singoli Coordinatori e dei singoli
Dottorandi, rende bene le novità e le positive prospettive della formazione alla ricerca
e ci richiama ad un impegno che non mi sembra inutile ribadire: quello di sostenere i
giovani più meritevoli, di consentire che la competizione che in qualche modo si sta
sviluppando all’interno dell’Ateneo possa essere fondata sulla solidità dei percorsi formativi e delle competenze, anche in una prospettiva reale di inserimento stabile nel
mondo universitario e nel mondo delle imprese, quello di un radicarsi e di un estendersi di un processo di valutazione che coinvolga i Dottorandi, così come del resto
anche i Ricercatori, i Docenti, gli Assegnisti, il personale tecnico-amministrativo, lo
stesso vertice dell’Azienda-Università.
L’Ateneo ha scommesso sui giovani investendo consistenti risorse non solo per
i dottorati di ricerca, ma anche per altre iniziative, come i nuovi assegni di ricerca
(sono in servizio attualmente 80 assegnisti), i finanziamenti per giovani ricercatori, gli
assegni cofinanziati. Lo sforzo finanziario che il Consiglio di Amministrazione dell’Università ha inteso compiere è veramente significativo, ma si è trattato di un investimento che consideriamo assolutamente produttivo, perché l’Ateneo ha recuperato o
potrebbe presto recuperare quasi per intero le somme investite, attraverso consistenti
contributi finanziari dell’Unione Europea, del Ministero della Pubblica Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, della Regione Sarda.
Se ci collochiamo in un quadro più generale, l’attivazione dei corsi di dottorato
di ricerca risponde ad un’esigenza diffusa in campo regionale, nazionale ed europeo: è
noto il ritardo del nostro Paese (e più ancora della Sardegna) negli investimenti della
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ricerca; il Governo ha calcolato che il numero dei ricercatori attualmente in attività è
pari ad appena 76.000 unità, mentre gli investimenti per la ricerca non superano l’1,3%
del PIL. Tale dato è drammaticamente dimezzato per la Sardegna e di conseguenza, di
fronte alla fuga dei cervelli dalla nostra isola, ben si comprende la proposta del prof.
Carlo Rubbia di portare ad almeno il 3% sul PIL gli investimenti nella ricerca, mentre
il Governo aveva proposto investimenti per tentare di arrivare rapidamente ad almeno
150.000 ricercatori: una prospettiva questa che i vertici della Conferenza dei Rettori
avevano considerato irrealistica, per il fatto che attualmente ogni anno conseguono il
titolo di dottori di ricerca non più di 5000 giovani; se si vuole che il settore della
ricerca scientifica cresca con continuità e senza salti, per evitare veri e propri squilibri,
esiste l’esigenza di connettere le attività formative con quelle professionali, superando
l’imbuto dei corsi di dottorato che attualmente sono in numero assolutamente inferiore alle esigenze del Paese.
Lungi da noi dunque il proposito di contrarre il numero dei posti di dottorato:
siamo assolutamente convinti che in Sardegna occorre espandere e non limitare la
formazione di eccellenza e l’addestramento alla ricerca; i corsi di dottorato rappresentano certamente una straordinaria occasione di vita, un momento fondamentale per
instaurare stabili rapporti personali con altri ricercatori italiani e stranieri; eppure
avvertiamo come assolutamente necessaria l’esigenza di verificare l’effettivo conseguimento di obiettivi formativi di qualità e addirittura di eccellenza, non provinciali,
agganciati alle grandi scuole nazionali ed internazionali, in rapporto stretto con le
esigenze del mercato del lavoro.
Per favorire l’attività di valutazione degli Organi Accademici e del Nucleo di
Valutazione siamo in grado di presentare oggi un quadro completo della situazione dei
dottorati di ricerca attivati a Sassari dopo l’approvazione del Decreto Ministeriale n.
224 del 30 aprile 1999.
Le schede che presentiamo in allegato, raccolte grazie alla collaborazione di
tutti i nostri Dottorandi, contengono i seguenti dati:
- Cognome e nome
- Dipartimento o Istituto
- Area scientifica
- Denominazione del Dottorato
- Ciclo
- Borsa
- Sede
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Titolo della ricerca
Tutor
Breve curriculum vitae
Sintesi del progetto di ricerca
Aspetti di originalità e di innovazione
Viaggi e missioni in Italia e all’estero
Collaborazioni nazionali e internazionali
Risorse finanziarie disponibili
Titoli dei volumi e degli articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e
pertinenti la ricerca
- Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate
- Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato
- Attività didattica svolta dal dottorando
In questa sede vengono pubblicate anche le schede inviate ai 22 coordinatori
dei dottorati di ricerca del XV e del XVI ciclo, con i seguenti dati:
- Denominazione del dottorato
- Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti concorrenti)
- Area scientifica del riferimento del corso
- Docente coordinatore
- Componenti del collegio
- Tutori
- Numero degli allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, con borsa o senza borsa
- Sedi consorziate
- Anno di prima istituzione
- Borse a carico delle sedi consorziate
- Curricula
- Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo
- Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai dottorandi)
effettivamente messe a disposizione della struttura (per l’anno e per il triennio) per
le attività del corso e per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandi; eventuali
somme messe a disposizione dell’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio,
fondi comunitari, fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.)
- Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: vengono indicate le strutture
didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per lo svolgimento
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della loro attività di studio e ricerca (considerando il numero di postazioni di lavoro
per i dottorandi, laboratori, strumentazioni, biblioteche, ecc.)
- Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero delle lezioni frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni, lezioni in laboratorio, altro
- Didattica svolta all’estero
- Convegni
- Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito dei quali i dottorandi hanno maturato (o stanno maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative
- Descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta
qualificazione presso università, enti pubblici e soggetti privati (con indicazione dei
soggetti presso i quali i dottorandi stanno portando avanti tale percorso)
- Viaggi e missioni
- Indicazione (sulla base di quanto stabilito alla lettera f comma 3 art. 2 D.M. 224/
99) di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede (art. 2 D.M. 224/
99) («l’attivazione di sistemi di valutazione relativi alla permanenza dei requisiti, alla
rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui all’art. 4, anche in relazione agli
sbocchi professionali, al livello di formazione dei dottorandi»).
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui all’art. 4 del
Decreto Ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali ed al livello di formazione dei dottorandi
(Art. 4: «La formazione dl dottore di ricerca, comprensiva di eventuali periodi di
studio all’estero e stage presso soggetti pubblici e privati, è finalizzata all’acquisizione
delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione»).
L’indagine è stata quanto mai vasta ed ha consentito di raccogliere moltissimi
dati, che sono disponibili in questo volume, con particolare attenzione per le forme
dell’attività didattica svolta, per le strutture messe generosamente a disposizione dai
Dipartimenti, per i laboratori, le biblioteche, i reparti clinici coinvolti, per la produzione scientifica fin qui realizzata dagli allievi.
L’indagine ha coinvolto la quasi totalità dei dottorati e dei dottorandi: su 22
dottorati attivi nel XV e XVI ciclo hanno risposto tutti i coordinatori; su 159 dottorandi
del XV e XVI ciclo (di cui 105 con borsa) hanno risposto ben 156 dottorandi.
Su 22 borse di studio pagate dall’Università di Sassari per dottorati consorziati
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con sede amministrativa presso altra Università hanno risposto 17 coordinatori e 20
dottorandi.
Hanno inoltre inviato la propria scheda alcuni dottorandi del XIV ciclo ed
alcuni dottorandi iscritti in dottorati fuori sede non convenzionati con l’Università di
Sassari.
La tipologia è dunque quanto mai varia, anche per le enormi differenze esistenti tra dottorato e dottorato.
Appare evidente che non esiste una forma tradizionale e condivisa di attività
didattica strutturata e sono pochi i dottorati che promuovono lezioni frontali; si verifica una non sempre perfetta coincidenza tra i propositi iniziali dichiarati al momento
dell’attivazione, i dati ufficiali forniti nelle relazioni dei coordinatori e l’attività reale
che si svolge giorno per giorno; prevale il sistema dei seminari, degli incontri, delle
conferenze, dei convegni, dei soggiorni all’estero, degli stages presso aziende specializzate. Per la valutazione degli allievi, ci sono dottorati che promuovono seminari
semestrali di valutazione ed altri che si limitano stancamente a prendere atto delle
corpose relazioni scritte presentate dai dottorandi; per i dottorati di nuova istituzione
si immagina di trasferire in un futuro lontano l’adempimento di un incontro finale per
valutare il percorso formativo dei dottorandi e gli obiettivi raggiunti. Non mancano
punte di qualità e di eccellenza, se è vero che il dottorato in Scienze Chimiche svolge
corsi di comunicazione che dovrebbero consentire agli allievi di presentare una relazione orale di 20 minuti in inglese davanti ad un consesso internazionale specialista nel
campo; altri dottorati possono documentare un’ampia collaborazione internazionale e
un effettivo scambio con una rete di laboratori e di centri di ricerca stranieri; altri
organizzano corsi di informatica e garantiscono attività sperimentali di punta, svolte
in stretta collaborazione scientifico-culturale tra l’allievo e il proprio tutor, non trascurando il confronto con i colleghi; infine altri dottorati propongono un complesso percorso di addestramento alla ricerca che è articolato su tre livelli: una formazione
metodologica generale estesa a tutto il triennio ed a tutti gli allievi, una formazione
individuale, articolata in esperienze teorico-pratiche nell’ambito dello specifico
curriculum ed indirizzo, con l’obiettivo finale della tesi; ed una formazione interattiva,
con scambio di esperienze di comune interesse maturate da ciascun dottorando nello
svolgimento delle proprie specifiche attività di apprendimento ed applicative. La tesi
del dottorato è stata immaginata come l’obiettivo finale del triennio di formazione,
utile a dimostrare l’acquisizione da parte del dottorando di un’adeguata personalità
scientifica che gli consenta di impostare, condurre e portare a compimento nel modo
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metodologicamente corretto e scientificamente produttivo ed in maniera del tutto
autonoma, ricerche nell’ambito dell’area scientifica scelta, sviluppando anche eventuali aspetti interdisciplinari.
Dunque i problemi che abbiamo di fronte sono numerosi, a partire dalla verifica annuale dell’attività svolta dai dottorandi e dall’attività di valutazione affidata al
Nucleo di valutazione sui requisiti di idoneità dei singoli dottorati di ricerca: tale verifica è resa obbligatoria dal D.M. del 30.4. 1999 n. 224 (Regolamento in materia di
Dottorato di Ricerca), che all’art.3 comma 2 prevede una relazione annuale del Nucleo di valutazione che il Rettore deve inviare al Ministero entro il 31 marzo di ogni
anno. Occorre regolamentare alcuni aspetti pratici, a partire dall’individuazione della
sede fisica per lo svolgimento dell’attività dei Dottorandi, presso un Dipartimento, un
Istituto, una Facoltà universitaria; occorre normare l’attività didattica svolta dai
dottorandi dentro l’Università e fuori, sempre con autorizzazione rettorale; verranno
affrontati oggi anche gli aspetti assicurativi e saranno tracciate le linee per una migliore
regolamentazione dei Dottorati cofinanziati in relazione alle assegnazioni di nuovi
posti e al trasferimento puntuale dei fondi dai Dipartimenti e dagli Istituti proponenti
a favore dell’Ateneo.
Il dato centrale sul quale vogliamo concentrare l’attenzione è però quello della
“valutazione” dell’attività svolta dai Dottorandi, con un coinvolgimento della Commissione ricerca, del Nucleo di valutazione e dei Revisori dei conti: un primo passo è
stato compiuto con la distribuzione del questionario anonimo sui servizi, le attrezzature, le attività didattiche, i viaggi, i cui risultati saranno presentati a questa Conferenza
dal prof. Nicola Costantino e dal dott. Marco Tarantola del Nucleo di Valutazione.
La riforma avviata con il D.M. 224/99 ha aperto una stagione nuova, quella
dell’autonomia decentrata per l’attività dei dottorati, con molti vantaggi ma anche con
qualche rischio di provincializzazione e di eccessiva specializzazione in alcuni settori
privilegiati. Per la prima volta sono stati definiti i requisiti di idoneità delle sedi per
l’attivazione o il rinnovo dei dottorati. È opportuno richiamare tali requisiti:
a) la presenza nel collegio dei docenti di un congruo numero dei professori e ricercatori dell’area scientifica di riferimento del corso (per Sassari almeno 7 docenti, di
cui almeno 4 debbono essere professori: ma tali limiti debbono essere ridefiniti,
per favorire una concentrazione di risorse ed un allargamento dello spettro disciplinare)
b) la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di specifiche strutture operative e
scientifiche per il corso e per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandi;
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c) la previsione di un coordinatore responsabile dell’organizzazione di un corso, di un
collegio di docenti e di tutori in numero proporzionato ai dottorandi e con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso;
d) la possibilità di collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri,
che consenta ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività
lavorative;
e) la previsione di percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di ricerca di alta
qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati;
f) l’attivazione di sistemi di valutazione relativi alla permanenza dei requisiti di idoneità, alla rispondenza del corso agli obiettivi formativi, anche in relazione agli
sbocchi professionali ed al livello di formazione dei dottorandi.
I dottorati debbono caratterizzarsi per una formazione di qualità, «comprensiva anche di eventuali periodi di studio all’estero e stage presso soggetti pubblici e
privati», tale da essere «finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione» (art. 4).
Tali norme sono state riprese nel Regolamento in materia di Dottorato di ricerca emanato il 20 luglio 1999 (con integrazioni del 6 giugno 2000) e dai bandi di
concorso per il XV e XVI ciclo, che hanno previsto dottorati presso i vari Dipartimenti; è in preparazione il bando del XVII ciclo.
Il bilancio dei due cicli dell’autonomia, che può essere tracciato oggi dopo due
anni di attività è sostanzialmente positivo. Il dato numerico vede un’articolazione dei
22 dottorati su 19 Dipartimenti o Istituti promotori, ma con moltissimi Dipartimenti
e Istituti concorrenti, con i seguenti posti (in ordine come numero di dottorati e numero di borse):
a) con tre dottorati nei due cicli:
- Dipartimento di Biologia Animale, 19 posti
b) con due dottorati nei due cicli:
- Dipartimento di Scienze Biomediche, 10 posti
c) con un dottorato nei due cicli:
- Dipartimento di chimica, 12 posti
- Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, 12 posti
- Dipartimento di scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari, 11 posti
- Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici, Artistici e Filologici, 10 posti
- Dipartimento di Storia, 10 posti
- Dipartimento di Scienze Giuridiche, 9 posti
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- Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei, 8 posti
- Dipartimento struttura Clinica Medica-Patologia medica, 8 posti
- Dipartimento di Scienze Ambientali e Biotecnologie Agroalimentari, 7 posti
- Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società, 7 posti
- Dipartimento di Farmacologia, Ginecologia e Ostetrica, 6 posti
- Dipartimento struttura Istituto di Patologia Generale Anatomia Patologica, 4 posti
- Istituto e Laboratorio di Geografia, 4 posti
- Dipartimento struttura Istituto di Scienze Geologico Mineralogiche, 3 posti
- Dipartimento di scienze Agronomiche e Genetica vegetale Agraria, 3 posti
- Dipartimento struttura Istituto di Lingue e Letterature Straniere e Romanze, 3 posti
- Istituto di Clinica odontoiatrica, 3 posti
In realtà sono coinvolti tutti i Dipartimenti e gli Istituti dell’Ateneo, salvo pochissime eccezioni, almeno a livello di adesioni di docenti oppure di concorso con altri
Dipartimenti. Sono garantite ampie collaborazioni a livello internazionale, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Europa al Nord Africa ed alla Russia; accordi sono stati
perfezionati con le Università di Palermo, Salerno, Roma, Siena, Ancona, Genova,
Modena, Ferrara, Milano, ecc.; alcune università, come Cagliari, Cassino e Napoli
hanno messo a disposizione una borsa di studio. Altri dottorati hanno certificato l’esistenza di collaborazioni con organismi scientifici e di governo internazionali e nazionali (penso ad esempio al Servizio Geologico Nazionale ed agli organismi sanitari della
Regione Autonoma della Sardegna), con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con le
Autorità indipendenti e di vigilanza e regolazione del mercato, con istituzioni private.
Dunque il ventaglio delle proposte appare molto ampio ed articolato, per quanto
alcuni settori disciplinari (penso all’informatica) continuino a restare desolatamente
scoperti, con un ritardo culturale che l’Ateneo non può continuare ad ignorare e che
anche oggi intendiamo denunciare.
L’Ufficio Dottorati ha fornito un quadro di massima dei dottorati nell’ultimo
triennio: le borse assegnate sono aumentate dalle 41 del XIV ciclo ormai in via di
esaurimento, alle 48 per il XV ciclo ed alle 57 per il XVI ciclo. Più precisamente le
borse di studio su trasferimenti ministeriali (dal XV ciclo denominate Borse di Ateneo)
sono state 29 nel XIV e nel XV ciclo, 36 nel XVI ciclo. Le borse cofinanziate dall’Unione
Europea nell’ambito del Fondo Sociale Europeo ed in particolare del Programma
operativo 2000-06 sono state 11 per il XIV ciclo, 10 per il XV ciclo e 11 per il XVI
ciclo (i dati forniti dall’Ufficio Dottorati non sono esatti).
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La Regione Sarda ha finanziato 10 borse del XV ciclo, mentre tra i finanziatori
compaiono anche i seguenti Enti pubblici e privati:
- il CRS4 con 2 borse del XIV ed una del XV ciclo;
- l’Istituto Superiore Regionale Etnografico con una borsa nel XVI ciclo.
- altre università con 3 borse nel XV e nel XVI ciclo (Cagliari, Cassino e Napoli);
- il CNR con 2 borse nel XIV ciclo ed una nel XVI;
- inoltre l’ISTEA del CNR di Bologna con una borsa per il XV ciclo.
Tra le 3 borse finanziate da privati, si segnalano le 2 borse a carico della Fondazione Banco di Sardegna per il XV ciclo.
All’interno dell’Ateneo rimangono anche le 2 borse a carico dei Dipartimenti
per il XV ciclo.
Il XIV ciclo ci interessa oggi solo parzialmente: attivato nel 1998-1999 per
decisione del CUN e del MURST, ha riguardato 17 corsi di Dottorato (11
coofinanziati), per un totale di 44 posti, di cui due in sovrannumero destinati a studenti stranieri extracomunitari, tutti con borsa di studio. La spesa per ciascuna borsa
nell’anno 2001 sarà di £. 23.967.400 comprensiva dell’importo di 1.773.000 quale
contributo previdenziale INPS e dell’importo di £. 1.738.000 dell’imposta IRAP, per
un totale annuo di circa 1055 milioni, cui vanno aggiunti 14 milioni per maggiorazione
delle borse per periodi di studio all’estero (con una media di £.926 mila al mese per
borsista) e 21 milioni per assicurazione (con una media di £.480 mila per studente). Se
si aggiungono i 44 milioni destinati ai Dipartimenti per le spese di funzionamento e la
mobilità dei Dottorandi (da 1 a 3 milioni per dottorando), a regime la spesa annua per
il XIV ciclo è dunque di £. 1.134 milioni, tutti a carico del MURST o di altri Enti.
La riforma dell’autonomia e del decentramento dei corsi è partita con il XV
ciclo e con l’a.a. 1999-2000: a Sassari sono stati attivati 18 corsi di dottorato (10
coofinanziati), per un totale di 76 posti, di cui 48 con borsa e 28 senza borsa. Nel 2001
la spesa per le borse sarà pari a 1.150 milioni, cui vanno aggiunti 32 milioni per le
maggiorazioni delle borse per soggiorni all’estero (con una media di £.926 mila al
mese per borsista) e 36 per assicurazione (£. 480 mila per studente). La spesa complessiva, se si aggiungono i 76 milioni assegnati ai Dipartimenti per le spese di funzionamento e la mobilità dei Dottorandi (da 1 a 3 milioni per dottorando) e se si escludono
gli oltre 300 milioni per il finanziamento delle ricerche “giovani ricercatori” (in parte
destinate ai dottorandi) è dunque di 1.295 milioni.
Il XVI ciclo, partito col I novembre 2000, ha visto l’attivazione di 18 corsi di
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dottorato (4 nuovi rispetto al ciclo precedente, 11 coofinanziati), con 83 posti, di cui
57 con borsa e 26 senza borsa. La spesa complessiva per le borse supererà il miliardo
366 milioni, cui vanno aggiunti 22 milioni per maggiorazioni delle borse per periodi
all’estero (con una media di £.926 mila al mese per borsista) e 40 milioni per assicurazione (£. 480 mila per studente). Se si aggiungono gli 83 milioni destinati ai Dipartimenti per le spese di funzionamento e la mobilità dei Dottorandi (da 1 a 3 milioni
per dottorando), la spesa complessiva per il XVI ciclo sarà nel 2001 di £.1.511 milioni.
Il totale generale è molto alto, pari a 3.940 milioni per il solo anno 2001,
mentre nel triennio sfiora i 12 miliardi, anche perché va tenuto presente che i dottorandi
ai sensi del Regolamento approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione godono della possibilità di partecipare alle domande di finanziamento delle ricerche per “Giovani Ricercatori”, che quest’anno hanno mobilitato oltre 300 milioni, in parte provenienti dall’8% dei Programmi Nazionali di ricerca (ex 40%) ed in
parte finanziati dall’Ateneo.
Se si passa alle borse di studio per i dottorati di ricerca con sede amministrativa
presso altre Università, siamo di fronte ad un esborso forse non completamente giustificato, dal momento che l’Ufficio Dottorati ignora anche il nome dei beneficiari e ovviamente non conosce nulla sull’attività svolta. Solo attraverso l’indagine pubblicata in queste
pagine è stato possibile far emergere finalmente, almeno in parte, questi dati sommersi.
Se ci si limita all’esercizio finanziario 2001, graveranno sul bilancio dell’ateneo
12 borse per 11 consorzi con altre Università del XV ciclo per una spesa di 291 milioni
e 10 borse per 11 consorzi del XVI ciclo con una spesa di 251 milioni. La spesa annua
complessiva per 22 borse effettivamente attribuite e trasferite è dunque di 542 milioni,
che nel triennio saranno pari a 1.626 milioni: molto sommessamente possiamo dirci
che, accanto ai vantaggi che in molti casi i nostri allievi hanno certamente avuto con la
possibilità di partecipare a corsi di dottorato presso prestigiose sedi di livello nazionale,
a parte il respiro più ampio che si è garantito ai dottorandi ed ai docenti con una
saldatura tra scuole diverse che supera ogni forma di provincialismo, c’è stato anche in
qualche caso un “dono” disinteressato a favore di altre scuole e di altri atenei. Il sistema
non può continuare in questo modo senza una verifica penetrante, che entri nel merito scientifico delle diverse situazioni e già quest’anno, con molto rammarico, il Senato
Accademico ha ritenuto di dover interrompere l’erogazione di borse a favore di altri
Atenei ed ha deciso di darsi una pausa di riflessione: con l’impegno di mantenere un
rapporto di reciprocità con quegli Atenei che finanziano a Sassari borse di studio; è
stato ribadito l’impegno di finanziare con fondi propri quelle borse attivate presso
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grandi scuole, che garantiscono una reale prospettiva per i nostri Dipartimenti, i nostri
Istituti ed i nostri Centri di ricerca.
Se sommiamo ora tutti i dati, nel complesso, un poco empiricamente si può
immaginare che, mantenendo gli attuali livelli, la spesa annuale dell’Ateneo possa arrivare a 4.482 milioni e la spesa triennale a ben 16.302 milioni, sempre con la riserva
che occorre aggiungere i fondi per “Giovani Ricercatori”.
Tali spese sono assolutamente incompatibili con le risorse attualmente disponbili
che, nel bilancio 2001, risultano quantificate come segue:
ENTRATA
E1-0201-9 contributi MURST per dottorati (riscossi 1571 milioni nel 1999)
E1-0201-12 posti aggiuntivi dottorati (UE): previsione assestata 1999 £. 895 milioni
E1-0201-15 interventi MURST-UE per dottorati (previsione 1999: 1025 milioni)
E1-0209-3 contributi per borse di dottorato (previsione assestata 1999 : 242 milioni)
SPESA
S1-0504-20 “spese per dottorati di ricerca con sede amministrativa presso altri
Atenei”, £. 25 milioni nella previsione 2001;
S1-0504-22, “borse di studio per dottorati di ricerca istituite dal MURST” £.
2.400 milioni nella previsione assestata 2001, effettivamente pagati nel 2000 £.
1.316 milioni;
S1-0504-45 borse di studio per dottorati (istituite da enti pubblici e privarti): 180
milioni.
S1-0504-51, “posti aggiuntivi di dottorato di ricerca con interventi comunitari”,
£. 400 milioni nella previsione assestata 2001 (nell’anno precedente sono stati
effettuati pagamenti per 530 milioni, residuano 213 milioni);
S1-0504-63 Borse per dottorati istitute dalla Regione sarda £. 400 milioni
S1-0504-64 Borse per dottorati finanziate da altre Università £. 46 milioni
S1-0504-65 Borse di studio per dottorati finanziate dai Dipartimenti £. 139 milioni nel bilancio 2000
S1-0606-5, “dottorati di ricerca con sede amministrativa”, £. 332 milioni presso i
Dipartimenti (previsione assestata 1999).
Il problema che ci sta a cuore non è però tanto quello finanziario, ma quello
della validità scientifica delle proposte formative, del consenso e del riconoscimento di
cui le nostre scuole godono a livello internazionale.
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Un chiarimento è dovuto sull’attuale situazione delle polizze assicurative: la
Polizza infortuni e la Polizza Responsabilità Civile sono totalmente a carico dell’Amministrazione, con una spesa pro capite annua di £. 480 mila. La Polizza Infortuni in
particolare prevede un massimale di 129 milioni in caso di morte e di 150 milioni in
caso di invalidità permanente. Dal Marzo 1997 è attiva anche una polizza per Responsabilità Civile dei Dottorandi, analoga a quella degli specializzandi della Facoltà di
Medicina e Chirurgia, con i seguenti massimali: 300 milioni contro terzi per ogni
sinistro, 300 milioni contro terzi per persona; 300 milioni per danni a cose.
Nell’assemblea dei Dottorandi svoltasi presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
il 29 giugno 2001 si è verificata la nascita di una rete di collegamento tra Dottorandi,
con una nuova mailing list, che ha reso più semplice l’organizzazione della Conferenza
di Ateneo, attraverso la quale abbiamo inteso dare visibilità alle ricerche condotte da
ognuno anche con lo scopo, contemporaneamente, di contribuire ad una valutazione
critica del sistema “dottorati di ricerca”, in vista dell’attivazione del XVII ciclo. L’Ateneo
si accinge a deliberare in via definitiva sull’attivazione del XVII ciclo dei dottorati di
ricerca, un passaggio delicato che abbiamo voluto affrontare quest’anno con una preparazione il più possibile completa, soffermandoci sulle prescrizioni del D.M. 229/99
che attribuisce agli organi accademici la determinazione degli obiettivi formativi e dei
programmi di studio per ciascun corso di dottorato, con l’obbligo di darne preventiva
pubblicità al fine di assicurare il più ampio confronto nell’ambito della comunità scientifica. Essenziale sarà il parere del Nucleo di Valutazione ed anche con la Conferenza di
oggi abbiamo voluto avviare un serio approfondimento sulla validità scientifica delle
singole proposte: siamo convinti che accanto ai dottorati con una solida tradizione e
che hanno profonde radici nelle vocazioni specifiche dell’Università di Sassari, che
hanno maturato esperienze preziose alle quali non possiamo rinunciare, esistono altre
proposte più estemporanee, molto specifiche e settoriali, che non meritano uguale attenzione. Accanto a corsi di dottorato capaci veramente di fare scuola e competitivi sul piano
internazionale, esistono altri corsi che sono concepiti solo con lo scopo di assegnare
borse di studio e di creare manovalanza utile per un triennio ai docenti del collegio del
dottorato, docenti che spesso sono in un numero risicato e non convincente, con prospettive occupazionali inesistenti. Occorre certamente rimettere ordine, partire da una
valutazione sulla rilevanza scientifica dei singoli corsi, allargare lo spettro delle discipline
coinvolte e il numero dei docenti, favorire il consorzio con altre Università italiane e
straniere per garantire l’adesione delle grandi scuole internazionali, creare periodi di
apprendimento all’estero presso grandi laboratori specializzati, avviarsi a moralizzare
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un aspetto così importante dell’alta formazione, che sia veramente formazione di eccellenza difendibile a livello europeo: respingiamo con forza le logiche di un bieco
provincialismo che non avrebbe forza a livello nazionale e che rappresenterebbe solo
un ripiego di fronte all’emarginazione dalle grandi scuole internazionali. Il Senato
Accademico ha già ripetutamente dato le sue indicazioni in proposito recependo le
linee tracciate dalla commissione presieduta dal prof. Bruno Masala, osservando che
va limitato il numero dei dottorati per Dipartimento e per Facoltà, allo scopo di combattere il proliferare dei dottorati che hanno giustificazione soltanto in sede locale, che
presentano temi molto specifici e contenuti troppo limitati, quasi a livello di semplici
ricerche personali. La pausa di riflessione che il Senato Accademico ed il Consiglio di
Amministrazione si sono dati, in attesa della Conferenza di oggi, di fronte al moltiplicarsi delle proposte per il XVII ciclo (sono state presentate proposte per 110 posti di
dottorato, di cui 73 con borsa di studio), vuole significare soprattutto l’esigenza di una
scelta più consapevole e matura, per una selezione delle proposte che riesca ad entrare
veramente nel merito della qualità dei singoli progetti, con una alternanza annuale che
non riduca ma semmai estenda il peso dei singoli dottorati e delle singole borse. È
prevalsa una linea di serietà, che deve fare i conti con le scarse risorse disponibili, che
trova conforto nell’unanime delibera della Facoltà di Agraria che ha proposto di sospendere per un anno l’attivazione di nuovi dottorati e nelle indicazioni del Nucleo di
Valutazione, che giudica alcuni dottorati privi dei requisiti minimi di funzionamento
e che propone un riequilibrio nella distribuzione dei dottorati dal momento che attualmente ben il 91% dei dottorati e ben il 94% dei dottori di ricerca sono concentrati
nelle Facoltà e nei Dipartimenti scientifico-sperimentali.
Le proposte di nuova istituzione per il XVII ciclo hanno riguardato i seguenti
dottorati:
- Fisiologia e farmacologia cellulare delle interazioni tra i diversi tipi cellulari e la
parete vasale dei processi infiammatori
- Ingegneria agraria e pianificazione territoriale e ambientale
- Sintesi organometallica e catalisi omogenea (in consorzio con Utrecht)
È stata inoltre proposta la riattivazione di quasi tutti i dottorati già attivi nel
XV e XVI ciclo (13), di tre dottorati attivi nel XVI ciclo, di due dottorati attivi nel
XVciclo e di un dottorato attivo nel XIV ciclo.
Sono molte le osservazioni formulate fin qui dalla Consulta di Ateneo, dal
Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione
In questi mesi, preparando questo volume, abbiamo verificato un crescente
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impegno da parte dei coordinatori e degli stessi dottorandi, il che rappresenta una
grande speranza per il futuro. Sbaglieremmo però se nascondessimo che in alcuni casi,
fortunatamente pochissimi, abbiamo rilevato resistenze, ritardi, irregolarità che cercheremo di presentare e di discutere in occasione della conferenza; addirittura fastidio
ed ostilità di qualche coordinatore che vorrebbe trasferire ad altri le proprie incombenze e responsabilità, che oltretutto quest’anno sono state remunerate (ce lo dobbiamo dire con franchezza), attraverso l’istituto delle incentivazioni; in qualche caso abbiamo verificato uno scarso interesse a far sopravvivere, a qualificare ed a far crescere
quel dottorato. Occorre correggere questo clima, occorre combattere la personalizzazione
di alcuni dottorati, occorre verificare se l’attività svolta è veramente su un piano
quantitativo e qualitativo accettabile. Certo non ignoriamo che i coordinatori sono
sottoposti a tante sollecitazioni e sono costretti a presentare e ad aggiornare periodicamente ampie relazioni sull’attività svolta, in particolare per le borse cofinanziate dal
Fondo Sociale Europeo. Eppure è necessario che dal prossimo anno accademico vengano effettuate rigorose verifiche sulle lezioni frontali svolte all’interno dei dottorati di
ricerca, attraverso la compilazione di appositi registri; verrà accertata la regolarità delle
verbalizzazioni e delle autocertificazioni e si entrerà nel merito sul giudizio di conferma che annualmente il collegio deve esprimere per l’ammissione all’anno successivo e
per la presentazione della tesi finale; verranno accertati i casi di incompatibilità, come
per i coordinatori di un dottorato inseriti in un altro collegio; oppure per i dottorandi
divenuti ricercatori. Nell’attivazione dei nuovi dottorati sarà valutata positivamente
l’esistenza di accordi internazionali e si incoraggeranno gli accordi di co-tutela, come
quelli previsti dalla convenzione italo-francese tra Conferenza dei Rettori italiani CRUI
e Conference des Presidents d’Université CPU del febbraio 1998.
Mi rendo ben conto che tali osservazioni rischiano di scoraggiare dottorandi e
docenti e rischiano di creare malumori e fraintendimenti: in realtà l’ampia indagine
che abbiamo voluto e che presentiamo in queste pagine dà l’idea di una realtà viva e
dinamica, in continua crescita, capace di recepire anche le osservazioni critiche e dunque capace di migliorarsi e di correggersi. Del resto la riforma degli ordinamenti didattici ci prepara ad una trasformazione anche del terzo ciclo, con la possibilità in futuro
di trasferire la titolarità della cattedra all’interno dei diversi dottorati.
Desidero ringraziare il direttore amministrativo dott. Giovannino Sircana, il
dott. Martino Loddo dell’Ufficio Ragioneria, il sig. Tomaso Derudas, il dott. Giulio
Arca e la sig.ra Franca Sanna dell’Ufficio Dottorati e Scuole di specializzazione, la
sig.ra Caterina Cherchi dell’Ufficio Politiche Comunitarie, il sig. Francesco Mulas
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della Segreteria del Rettorato e la sig.ra Nica Salis del Servizio Redazione del C.S.T.
che ha consentito un’edizione immediata di questa anagrafe.
In chiusura, mi si consenta di esprimere, anche a nome del Magnifico Rettore
prof. Alessandro Maida, la soddisfazione per i risultati raggiunti e per le prospettive
che si aprono per i nostri Dottorandi, anche nel quadro di quella che pomposamente
chiamiamo la “Grande Riforma”: i nuovi impegni didattici, formativi e di ricerca per
l’Università di Sassari in nuove aree disciplinari, in nuove regioni geografiche, in settori di frontiera, a Oristano, a Nuoro, a Tempio Pausania, ad Olbia e ad Alghero, richiedono uno sforzo di fantasia e di coinvolgimento di nuove forze che non ha precedenti
nella storia secolare della nostra Università: dal nostro osservatorio, i tempi nuovi che
si annunciano appaiono ricchi di speranze e di novità.
Sassari, 19 settembre 2001.
IL PRORETTORE
Prof. Attilio Mastino
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REGOLAMENTO
IN MATERIA DI
DOTTORATO DI RICERCA
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REGOLAMENTO DELL’UNIVERSITÀ DI SASSARI
IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA
(D.R. n. 102/spec. del 20 luglio 1999 ed integrato dalla
Delibera del Senato Accademico del 1 giugno 2000 - D.R. n. 122/spec. del 6 giugno 2000)
ART. 1
Ambito di applicazione e soggetti interessati
1. Il presente regolamento determina i criteri ed i requisiti di idoneità ai fini
dell’istituzione dei corsi di dottorato di ricerca con sede amministrativa
nella università degli studi di Sassari.
2. I corsi di dottorato di ricerca possono essere istituiti anche mediante consorzi con altre università o convenzioni con soggetti pubblici e privati in
possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e di personale, nonché di strutture e attrezzature idonee.
3. Agli effetti del presente regolamento si intendono:
a) per regolamenti universitari i regolamenti emanati dalle università ai
sensi dell’articolo 4, comma 2, della legge 3 luglio 1998, n. 210;
b) per ministro, il ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica;
c) per ministero, il ministero dell’università e della ricerca scientifica e
tecnolo-gica (MURST);
d) per rettore dell’università, il rettore dell’università di Sassari ovvero
dell’università sede amministrativa del consorzio o dell’università convenzionata con i soggetti pubblici e privati.
ART. 2
Istituzione e requisiti di idoneità
1. Il rettore istituisce con proprio decreto i corsi di dottorato di ricerca, su
proposta dei consigli di dipartimento o di istituto, sentita la consulta, previa
delibera del senato accademico e del consiglio di amministrazione, verificate la coerenza del corso con la programmazione formativa dell’ateneo, la
disponibilità di risorse umane e finanziarie necessarie all’attivazione nonché, previo giudizio del nucleo di valutazione interna, la sussistenza dei
requisiti di idoneità di cui al comma 4.
2. Il numero di posti a concorso in ciascun corso di dottorato non può essere
inferiore a tre.
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3. Le tematiche scientifiche e le relative denominazioni devono essere sufficientemente ampie e riferirsi al contenuto di un settore scientifico disciplinare
o, preferibilmente, di un’aggregazione di più settori.
4. Sono requisiti di idoneità:
a) la partecipazione nel collegio dei docenti di non meno di 7 docenti, in
servizio presso l’ateneo, di cui almeno 4 devono essere professori di I e
di II fascia dell’area o delle aree scientifiche di riferimento del corso, che
non facciano parte di collegi di docenti di altri dottorati di ricerca, in
possesso di documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio, un coordinatore responsabile dell’organizzazione del corso nominato fra i professori di I fascia in servizio presso l’ateneo. Fra i docenti
del collegio dei docenti in servizio presso altri atenei deve essere assicurata la presenza di professori di I e II fascia.
b) la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di specifiche strutture operative e scientifiche per il corso e per l’attività di studio e di ricerca dei
dottorandi;
c) il collegio dei docenti può essere integrato da titolari di contratti di
insegnamento sostitutivi dei corsi ufficiali a norma della lettera a) dell’art.
3 del regolamento per la disciplina dei contratti di insegnamento dell’università di Sassari e da tutori, in un numero proporzionato ai
dottorandi, con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso.
d) la eventuale, documentata, collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri che consenta ai dottorandi lo svolgimento di
esperienze in un contesto di attività lavorative;
e) la attivazione di percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di
ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati.
Al fine della permanenza dei requisiti di cui al presente comma, il rettore promuove l’attivazione di idonei sistemi di valutazione finalizzati anche
alla verifica della rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’articolo 3, anche in relazione agli sbocchi professionali e al livello di
formazione dei dottorandi.
5. Il collegio dei docenti:
a) propone al rettore i nominativi dei componenti delle commissioni
giudicatrici per l’esame di ammissione e per l’esame finale di dottorato;
b) presenta al competente ufficio alla fine di ciascun anno accademico (deliberando entro il 31 ottobre per tutti gli anni di iscrizione tranne che per
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l’ultimo per il quale la data limite è fissata al 30 settembre) la relazione
sull’attività svolta da ogni singolo iscritto al fine del giudizio di ammissibilità
o meno all’anno di corso successivo (ovvero all’esame finale o alla proroga
della presentazione della tesi), proponendo – se del caso - l’esclusione dal
proseguimento del dottorato;
c) assume entro il 31 ottobre - prima dell’esame finale - una delibera di
presentazione alla commissione giudicatrice, recante la relazione sulle
attività svolte nel periodo di iscrizione da ciascun candidato. Copia della delibera, già in forma di estratto predisposto per ogni candidato, è
consegnata all’ufficio competente entro 5 giorni, sottoscritto dal presidente e dal segretario;
d) assume la delibera di assenso ovvero di presa d’atto sulla eventuale
richiesta di proroga della presentazione di tesi.
6. L’istituzione dei corsi è comunicata tempestivamente dal rettore al ministero.
ART. 3
Obiettivi formativi e programmi di studio
1. La formazione del dottore di ricerca, comprensiva di eventuali periodi di
studio all’estero e stage presso soggetti pubblici e privati, è finalizzata
all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca
di alta qualificazione.
2. Gli organi accademici di cui all’art.2 comma 1 del presente regolamento
determinano gli obiettivi formativi e i programmi di studio per ciascun
corso di dottorato, dandone preventiva pubblicità al fine di assicurare il più
ampio confronto nell’ambito della comunità scientifica.
3. Nel caso di convenzioni o intese con piccole e medie imprese, imprese artigiane, altre imprese di cui all’articolo 2195 del codice civile, soggetti di cui
all’articolo 17 della legge 5 ottobre 1991, n. 317, il programma di studi
può essere concordato tra l’università e i predetti soggetti in ordine alla
concessione delle agevolazioni di cui all’articolo 5 della legge 27 dicembre
1997, n. 449 e successive modificazioni e integrazioni.
ART. 4
Accesso
1. Possono accedere al dottorato di ricerca, senza limitazioni di età e cittadinanza, coloro che sono in possesso di laurea ovvero di analogo titolo
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accademico conseguito all’estero, preventivamente riconosciuto dalle autorità accademiche anche nell’ambito di accordi interuniversitari di cooperazione e mobilità.
2. L’università disciplina le prove di ammissione, assicurando un’idonea valutazione comparativa dei candidati, tempi ristretti per l’espletamento, nonché la pubblicità degli atti.
3. Le prove di ammissione hanno lo scopo di accertare l’attitudine alla ricerca
dei candidati.
4. Il bando di concorso per l’ammissione è emanato dal rettore, che ne cura la
pubblicità, compresa la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il rettore ne invia tempestivamente comunicazione al MURST
per la diffusione a livello nazionale anche tramite mezzi informatici.
Il bando di concorso indica:
a) il numero complessivo dei laureati da ammettere al dottorato di ricerca;
b) nel caso di dottorati consortili, le sedi presso le quali frequentare il corso;
c) i contributi a carico dei dottorandi;
d) la disciplina degli esoneri ai sensi dell’articolo 10;
e) il numero e l’ammontare delle borse di studio da determinare e conferire ai sensi dell’articolo 10;
f) nel caso di dottorati consortili, il numero e l’ammontare delle borse di
studio da determinare e conferire ai sensi dell’articolo 12 comma 1, con
l’indicazione dell’ateneo consorziato che contribuisce agli oneri;
g) le modalità di svolgimento delle prove di ammissione.
5. La commissione giudicatrice per l’esame di ammissione al corso – composta di tre membri effettivi e tre membri supplenti – è nominata dal rettore
con decreto, su proposta del collegio dei docenti e formulata almeno un
mese prima della data di scadenza dei termini per la presentazione delle
domande di partecipazione al concorso di dottorato.
6. I componenti della commissione devono essere docenti universitari – di cui
almeno due professori di prima e di seconda fascia – anche di altri atenei,
italiani o stranieri, appartenenti ai settori scientifico disciplinari a cui si
riferisce il corso, cui possono essere aggiunti non più di due esperti, anche
stranieri, scelti nell’ambito degli enti e delle strutture pubbliche e private di
ricerca; la nomina di tali esperti è obbligatoria qualora si realizzino le condizioni di cui all’articolo 3 comma 3. Il collegio indica i docenti in numero
di sei, proponendo un presidente effettivo ed uno supplente nonché due
membri effettivi e due supplenti. La commissione è coadiuvata, per i compiti di segreteria, da un funzionario amministrativo dell’ateneo di almeno
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sesta qualifica, designato dal rettore. Nel caso di mancata proposta o proposta fuori termine, il rettore nomina direttamente la commissione
scegliendo tra sei nominativi indicati dal coordinatore del corso.
7. Nel caso di dottorati istituiti a seguito di accordi di cooperazione
interuniversitaria internazionale, la commissione e le modalità di ammissione sono definite secondo quanto previsto negli accordi stessi.
ART. 5
Durata dei corsi e conseguimento del titolo
1. I corsi di dottorato hanno durata non inferiore a tre anni e non superiore a
quattro anni.
2. Apposito regolamento disciplina obblighi e diritti dei dottorandi, nonché
la sospensione o l’esclusione dal corso su decisione motivata del collegio dei
docenti, previa verifica dei risultati conseguiti, fatti salvi i casi di maternità
o di grave e documentata malattia e di servizio militare. In caso di sospensione di durata superiore a trenta giorni, ovvero di esclusione dal corso,
non possono essere erogate borse di studio.
3. Al termine del corso, i dottorandi sono tenuti a superare l’esame finale per
l’accertamento dei risultati scientifici conseguiti. L’esame consiste in una
tesi scritta e in un colloquio. Tali risultati vengono accertati da apposita
commissione. L’esame può essere ripetuto una sola volta.
4. La tesi può essere redatta anche in lingua straniera, previa autorizzazione
del collegio dei docenti.
5. Le copie della tesi devono essere firmate dal candidato, dal coordinatore e
dal tutore.
6. Il titolo di dottore di ricerca si consegue all’atto del superamento dell’esame
ed è conferito dal rettore.
7. Presso l’ateneo è conservata una copia della tesi finale.
8. L’università, successivamente al rilascio del titolo, cura il deposito della tesi
finale corredato dal giudizio della commissione, presso le biblioteche
nazionali di Roma e di Firenze.
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ART. 6
Commissione giudicatrice per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca
1. La commissione giudicatrice per l’esame finale è nominata dal rettore con
decreto su proposta – indicativa di membri effettivi e membri supplenti deliberata dal collegio dei docenti. La commissione è coadiuvata, per i compiti di segreteria, da un funzionario amministrativo dell’ateneo di almeno
sesta qualifica, designato dal rettore. Nel caso di proposta fuori termine, il
rettore nomina direttamente la commissione scegliendo tra sei nominativi
indicati dal coordinatore del corso.
2. La commissione giudicatrice è composta da tre membri scelti tra professori
e ricercatori universitari di ruolo, specificatamente qualificati nelle discipline attinenti alle aree scientifiche cui si riferisce il corso. Almeno due membri devono appartenere a università, anche straniere, non partecipanti al
dottorato e non devono essere componenti del collegio dei docenti. La commissione può essere integrata da non più di due esperti, anche stranieri,
scelti nell’ambito degli enti e delle strutture pubbliche e private di ricerca.
Nel caso di dottorati istituiti a seguito di accordi internazionali la commissione è costituita secondo le modalità previste negli accordi stessi.
3. Ove il collegio dei docenti ne ravvisi la necessità, con delibera motivata,
potrà segnalare più commissioni in considerazione dei diversi curricula del
dottorato e dei diversi percorsi formativi e di ricerca dei candidati.
4. La proposta di nomina delle commissioni deve avvenire entro il 31 ottobre.
5. La commissione, ricevuta entro il 30 dicembre copia della nomina, fissa il
giorno dell’esame dandone comunicazione scritta all’ufficio dottorati di
ricerca dell’ateneo, almeno 30 giorni prima della data fissata per l’esame dei
candidati, tenendo presente che la commissione deve concludere
improrogabilmente l’esame entro i due mesi successivi dalla notifica della
nomina e comunque entro e non oltre il 28 febbraio. Decorso tale termine
senza avere concluso i lavori, la commissione decade e il rettore nomina –
sentito il collegio dei docenti – una nuova commissione, con l’esclusione
dei componenti decaduti.
ART. 7
Adempimenti dei candidati
1. Il candidato all’esame per il conseguimento del titolo deve presentare apposita istanza al rettore entro il 31 ottobre dell’ultimo anno di corso. Entro
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lo stesso termine deve presentare apposita istanza di proroga, il candidato
che abbia ottenuto, dal collegio dei docenti, l’autorizzazione alla proroga
della presentazione della tesi.
2. Il candidato deve inoltre presentare al rettore, entro il successivo 30 novembre, tre copie della tesi finale corredata dalla relativa presentazione deliberata dal collegio dei docenti.
3. Il candidato deve trasmettere copia della tesi – unitamente alla copia della
delibera di presentazione – a ciascuno dei componenti della commissione
di esame, entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione della composizione della commissione.
4. Tutte le copie della tesi devono recare la firma del candidato, del coordinatore e del tutore.
5. L’eventuale candidato proveniente da altro ateneo deve produrre una
dichiarazione dell’università di appartenenza attestante la mancata attivazione in tale università di un corso di dottorato di ricerca nella medesima
disciplina.
ART. 8
Proroga della presentazione della tesi
1. Il collegio dei docenti, entro il 30 settembre dell’ultimo anno di corso, deve
rivolgere al rettore un’eventuale richiesta motivata di proroga per la presentazione della tesi.
2. La proroga può essere concessa una sola volta e per il periodo fisso di un
anno.
3. L’autorizzazione del rettore alla proroga non comporta ulteriore titolo a
godere di borsa di studio.
4. È cura del candidato che ha ottenuto la proroga ripresentare alla successiva
sessione la domanda di ammissione all’esame, nella medesima sede, ovvero
in altra sede nel caso di mancata attivazione del corso nell’ateneo di Sassari,
certificata dall’ufficio dottorati di ricerca dell’ateneo.
5. I motivi per cui viene concessa la proroga sono i seguenti:
a) malattia prolungata;
b) maternità;
c) sevizio di leva;
d) caso fortuito o forza maggiore;
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e) esigenza di approfondimento della tesi di dottorato.
Per i primi tre casi il collegio dei docenti prende atto dell’idonea documentazione giustificativa prodotta; per gli altri casi valuta discrezionalmente.
ART. 9
Mancata presentazione del candidato all’esame finale
Il candidato che non si presenta all’esame finale può essere giustificato ed
ammesso quindi all’esame previsto per il ciclo successivo nella medesima sede,
ovvero in altra sede nel caso di mancata attivazione del corso nell’ateneo di
Sassari, certificata dall’ufficio dottorati di ricerca dell’ateneo, nelle sole ipotesi di:
a) malattia;
b) caso fortuito o forza maggiore.
Tali ipotesi devono essere tempestivamente comunicate per iscritto al rettore che valuta discrezionalmente sulla loro fondatezza.
ART. 10
Contributi e borse
L’università definisce annualmente i contributi per l’accesso e la frequenza
ai corsi, nonché conferisce borse di studio in conformità ai seguenti criteri:
a) i contributi sono graduati secondo i criteri e i parametri di cui al D.P.C.M.
30 aprile 1997 pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 116 del 9 giugno
1997;
b) l’importo delle borse di studio non può essere inferiore a quello determinato ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera a) della legge 3 agosto
1998, n. 315, e successive modificazioni e integrazioni.
c) i dottorandi titolari di borse di studio conferite dalle università su fondi
ripartiti dai decreti del ministro di cui all’articolo 4, commi 3 e 5 della
legge 3 luglio 1998, n. 210 sono esonerati preventivamente dai contributi per l’accesso e la frequenza dei corsi;
d) le borse di studio sono assegnate previa valutazione comparativa del
merito. A parità di merito prevale la valutazione della situazione economica determinata ai sensi del D.P.C.M. 30 aprile 1997;
e) il numero di borse di studio conferite dall’università, comprensivo di
quelle conferite su fondi ripartiti dai decreti del ministro di cui all’articolo 4, comma 3 della legge 3 luglio 1998, n. 210, è non inferiore alla
metà dei dottorandi;
f) gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, non coperti dai fondi
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g)
h)
i)
j)
k)
ripartiti dai decreti del ministro di cui all’articolo 4, comma 3 della
legge 3 luglio 1998, n.210, o da altri fondi universitari, possono essere
coperti mediante convenzione con soggetti estranei all’amministrazione
universitaria, da stipulare in data antecedente all’emanazione del bando, anche in applicazione dell’articolo 5, comma 1, lettera b) della legge
27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni e integrazioni;
la durata dell’erogazione della borsa di studio è pari all’intera durata del
corso;
la cadenza di pagamento della borsa di studio è mensile;
l’importo della borsa di studio è aumentato per l’eventuale periodo di
soggiorno all’estero nella misura non inferiore al 50%;
ai dottorandi non è consentito il cumulo di borse di studio; nel caso di
inserimento nel ruolo dei ricercatori universitari o ruoli equipollenti, ai
dottorandi è consentita la prosecuzione della frequenza dei corsi previa
rinuncia al godimento della borsa di studio loro assegnata per la frequenza del dottorato;
in ottemperanza al comma 8 dell’art.4 della legge 3 luglio 1998 n. 210
ai dottorandi è consentita, previo consenso e previa delibera del collegio
dei docenti e dei consigli di facoltà interessati, solo l’attività didattica
prevista dal comma 2 dell’art. 5 del regolamento didattico di ateneo
(art. 60 dello Statuto) consistente in lezioni integrative ed esercitazioni
pratiche integrative, nonché l’assistenza nella preparazione della tesi di
laurea agli studenti laureandi.
ART. 11
Compensi per le commissioni
Il compenso per le commissioni viene erogato in base alla normativa vigente (D.P.C.M. 23 marzo 1995).
ART. 12
Corsi di dottorato istituiti fra consorzi di università
1. Nel caso di corsi di dottorato di ricerca istituiti dall’università di Sassari in
consorzio con altre università, il rettore stabilisce nel relativo decreto di
istituzione il numero e l’ammontare delle borse di studio, da determinare e
conferire ai sensi dell’art.10 del presente regolamento, da usufruirsi presso
ciascuna delle sedi partecipanti al consorzio. Gli oneri per il finanziamento
di tali borse devono essere coperti mediante convenzione con le università
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consorziate da stipulare in data antecedente all’emanazione del bando come
previsto dall’art.10 lettera f) del presente regolamento.
2. Nel caso di corsi di dottorato banditi da altra università sede amministrativa in consorzio con l’università di Sassari, il relativo decreto rettorale dovrà
prevedere il numero e l’ammontare delle borse di studio da usufruire presso
la struttura di ricerca dell’università di Sassari partecipante al consorzio, ai
sensi dell’art.10 comma f) del presente regolamento. Gli oneri per il finanziamento di tali borse, determinati preventivamente e per ciclo dagli organi
accademici dell’università di Sassari, saranno coperti mediante convenzione con l’università sede amministrativa del consorzio.
ART. 13
Attivazione dei corsi di dottorato
Le richieste di nuova attivazione e di conferma dei corsi di dottorato devono
essere presentate entro il 31 marzo di ogni anno utilizzando esclusivamente la
modulistica allestita dall’amministrazione dell’ateneo (su moduli elettronici) e trasmessa sia mediante copia e-mail che cartacea (quest’ultima, conforme alla copia
elettronica, deve essere trasmessa in duplice copia).
Ogni anno accademico il rettore istituisce una commissione esaminatrice delle
richieste di attivazione di corsi di dottorato. La commissione, verificata
prioritariamente la presenza dei requisiti di idoneità di cui all’art. 2, comma 4 del
presente regolamento, propone una graduatoria sulla base dei seguenti requisiti:
1. struttura organizzativa complessiva del dottorato che deve garantire un’offerta formativa stabile da parte di tutto il collegio dei docenti;
2. coerenza degli obiettivi formativi con la programmazione dell’ateneo;
3. insussistenza di sovrapposizioni con altri dottorati;
4. mancanza di attività formative, della medesima area o settore disciplinare,
soddisfatte da scuole di specializzazione;
5. articolazione didattica; curricula formativi formulati con chiarezza e che non
devono configurarsi come progetti di ricerca;
6. esistenza di percorsi formativi all’estero comprovata da convenzioni in atto o
in via di perfezionamento;
7. esistenza di percorsi formativi, comprovata da convenzioni in atto o in via di
perfezionamento, con enti pubblici o privati di ricerca che consentano ai
dottorandi esperienze in contesti di attività lavorative;
8. congruità della proposta di attivazione con il numero medio di laureati nella
Facoltà o Corso di laurea di pertinenza del dottorato;
9. configurazione di sbocchi professionali non accademici concreti ed ampi;
- 30 -
10. unicità a livello nazionale della formazione di dottorato proposta;
11. disponibilità al cofinanziamento di borse di studio da parte del dipartimento
o istituto proponente in misura non inferiore al 50% dell’importo di ogni
borsa;
12. partecipazione di altra Università in consorzio finanziario, documentata da
richiesta di convenzione firmata dal rettore della sede partecipante al consorzio a norma dell’art. 12, comma 1, del presente regolamento;
13. partecipazione di Università straniera in consorzio finanziario, a norma dei
regolamenti e delle convenzioni bilaterali vigenti fra stati concorrenti;
14. partecipazione di Università straniera in consorzio didattico;
15. partecipazione di Università italiana in consorzio didattico.
Nel caso di richiesta di conferma, il proponente deve presentare una relazione
circostanziata sulla attività svolta nell’anno (o negli anni) precedente dal collegio
dei docenti e dagli allievi.
Nel caso di più richieste presentate dal medesimo dipartimento o istituto, il
proponente deve allegare un ordine di priorità espresso dal dipartimento stesso.
ART. 14
Borse di studio per la frequenza di dottorati
con sede amministrativa in altra Università
Nel caso di richieste a norma dell’art. 12, comma 2, del presente regolamento, saranno accettate solo richieste presentate da docenti dell’Università di
Sassari che fanno parte del collegio dei docenti del dottorato attivato dall’Università sede amministrativa del consorzio.
I richiedenti dovranno pertanto presentare, anche ai fini della formulazione di una graduatoria di merito:
1. verbale del collegio dei docenti del dottorato nel quale risulti che il docente
richiedente fa parte del collegio dei docenti;
2. scheda illustrativa del dottorato contenente i requisiti previsti dall’art. 13 del
presente regolamento e nella quale si desume l’esistenza del consorzio;
3. nel caso di richiesta di conferma, relazione sull’attività svolta negli anni
precedenti;
4. nel caso di richieste presentate dal medesimo dipartimento o istituto, ordine di
priorità espresso dal dipartimento stesso;
5. eventuale disponibilità del dipartimento al cofinanziamento della borsa di
studio.
- 31 -
ART. 15
Norma finale
A decorrere dal 1 gennaio dell’anno successivo alla data di entrata in vigore del
presente regolamento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 della legge 3 luglio 1998
n. 210, risultano non più vigenti gli articoli da 68 a 73 del decreto del Presidente
della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, gli articoli 3 e 7, ad eccezione del comma
2, e all’articolo 8, comma 3, le parole “salvo quanto previsto dall’articolo 3 della
presente legge” della legge 30 novembre 1989, n. 398, il DPR n. 387 del 3 ottobre
1997 e ogni altra disposizione incompatibile con il regolamento medesimo.
- 32 -
DOTTORATI DI RICERCA
XVI CICLO
- 34 -
D.R. n° 142/spec
IL RETTORE
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi di Sassari, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 39 del 16 febbraio 1995 e successive
modificazioni;
VISTO l’art. 4 della Legge 3 luglio 1998, n. 210, il quale prevede che le
Università con proprio regolamento, disciplinino la materia dei
corsi di dottorato;
VISTO il D.P.C.M. 30 aprile 1997 e successive modificazioni;
VISTO il Regolamento in materia di Dottorato di ricerca di questo Ateneo,
emanato con D.R. n. 102 del 20 luglio 1999 ed integrato dalla
delibera del Senato Accademico del 1° giugno 2000 emanato con
D.R. n. 122/spec. del 6 giugno 2000;
VISTE le proposte di istituzione dei corsi di dottorato di ricerca con sede
amministrativa presso l’Università di Sassari avanzate dalle strutture preposte all’attività di ricerca;
VISTO il parere della Consulta con nota del 12 luglio 2000;
VISTA la delibera del Senato Accademico del 25 luglio 2000, con cui
viene approvata l’istituzione dei corsi di dottorato di ricerca del
XVI° ciclo;
VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 luglio 2000,
con cui è stato determinato il numero e la copertura finanziaria
delle borse di studio;
- 35 -
DECRETA
ART. 1 – Istituzione
Presso l’Università degli Studi di Sassari è istituito il XVI° ciclo dei corsi
di dottorato di ricerca.
Sono indetti pubblici concorsi, per esami, per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca di seguito elencati. Per ciascun dottorato viene indicata la
durata, il numero dei posti messi a concorso e il numero delle borse di
studio.
Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi agrari e forestali
Sede
Durata anni:
Dipartimento di Economia e sistemi arborei
3
Posti
4
Borse
Finanziamento:
Consorziate:
Data e luogo della
prova scritta:
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
Università di Firenze: ai soli fini didattici
20 settembre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula della
sezione di Agroecosistemi arborei del Dipartimento
di Economia e Sistemi Arborei– in via E. De Nicola
n. 9 – Sassari.
2
Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Sede
Durata anni:
Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale
3
Posti
3
Borse
2
Finanziamento:
Consorziate:
Data e luogo della
prova scritta:
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari
nessuna
6 ottobre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula del Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale –
in via Muroni n. 25/a – Sassari
- 36 -
Biochimica, biologia e biotecnologie molecolari
Sede
Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche
e Cellulari
Durata anni:
Finanziamento:
3
Posti
5
Borse
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari
2
Consorziate:
Università di Cagliari: ai soli fini didattici
Data e luogo della 18 settembre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula consiprova scritta:
liare della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali – in via Muroni n. 25 – Sassari
Biologia, patologia e tecnologie della riproduzione animale
Sede
Dipartimento di Biologia Animale
Durata anni:
Finanziamento:
3
Posti
3
Borse
1 borsa finanziata dall’Università di Sassari
1
Consorziate:
nessuna
Data e luogo della 20 settembre 2000 alle ore 9.00 presso il Dipartimento
prova scritta:
di Biologia Animale - Biblioteca della Sezione di Fisiologia - in via Vienna n. 2 - Sassari
Biotecnologie microbiche
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento di Scienze Ambientali e Biotecnologie
Agro-Alimentari
3
Posti
4
Borse
2
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari
Consorziate:
Università di Ancona: ai soli fini didattici
Data e luogo della 5 ottobre 2000 alle ore 9.00 presso la sezione di
prova scritta:
Microbiologia del Dipartimento di Scienze Ambientali, Agrarie e Biotecnologie Agro-Alimentari –
in via E. De Nicola n. 9 – Sassari
- 37 -
Culture e storia medioevale del mediterraneo occidentale in relazione alla Sardegna
Sede
Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici, Artistici e Filologici
Durata anni:
3
Posti
5
Borse
3
Finanziamento:
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari (di cui
una cofinanziata dalla R.A.S.), n. 1 borsa finanziata
dall’Istituto Regionale Etnografico
Consorziate:
Istituto Regionale Etnografico - Università di Cagliari:
ai soli fini didattici
Data e luogo della 18 settembre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula B del
prova scritta:
Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici,
Artistici e Filologici –
in p.zza Conte di Moriana n. 8 – Sassari
Diritto ed economia dei sistemi produttivi
Sede
Durata anni:
Dipartimento di Scienze Giuridiche
3
Posti
6
Borse
Finanziamento:
Consorziate:
3 borse finanziate dall’Università di Sassari
nessuna
3
Data e luogo della 6 ottobre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula della Facoltà
prova scritta:
di Giurisprudenza “Palazzo Zirolia” –
in piazza Università n. 11 - Sassari
Epidemiologia molecolare dei tumori
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento di Scienze Biomediche
3
Posti
3
Borse
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
2
Consorziate:
Università di Genova: ai soli fini didattici
Data e luogo della 10 ottobre 2000 alle ore 10.30 presso la Biblioteca
prova scritta:
della Sezione di Patologia Sperimentale del Dipartimento di Scienze Biomediche –
in via Padre Manzella n. 4 – Sassari
- 38 -
Fisiologia, farmacologia, morfologia e fisiopatologia dei sistemi nervoso e cardiovascolare
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento di Scienze Biomediche
3
Posti
4
Borse
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
2
Consorziate:
nessuna
Data e luogo della 10 ottobre 2000 alle ore 9.00 presso l’Aula di Anatoprova scritta:
mia Umana del Dipartimento di Scienze Biomediche
– in viale San Pietro n. 43/b – Sassari
Fisiopatologia medica
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento Struttura Clinica Medica –
Patologia Medica
3
Posti
4
Borse
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
2
Consorziate:
Università di Ferrara: ai soli fini didattici
Data e luogo della 4 ottobre 2000 alle ore 10.00 presso l’Istituto di Cliprova scritta:
nica Medica Generale e Terapia Medica –
in viale San Pietro n. 8 – Sassari
Il Mediterraneo in età classica, storia e culture
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Consorziate:
Dipartimento di Storia
3
Posti
6
Borse
4
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari, n. 1
borsa finanziata dall’Università di Cagliari*, n. 1 borsa
finanziata dall’Università di Cassino*
Università di Cagliari e di Cassino
Data e luogo della 21 settembre 2000 alle ore 9.00 presso la Presidenza
prova scritta:
della Facoltà di Lettere –
in via Zanfarino n. 62 – Sassari
* le borse finanziate da queste Università dovranno essere fruite in tali sedi
- 39 -
Neuroscienze
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento di Farmacologia, Ginecologia e
Ostetricia
3
Posti
3
Borse
1
1 borsa finanziata dall’Università di Sassari
Consorziate:
nessuna
Data e luogo della 26 settembre 2000 alle ore 9.00 presso la sezione di
prova scritta:
Farmacologia del Dipartimento di Farmacologia, Ginecologia e Ostetricia –
in viale San Pietro, 43/b – Sassari
Odontostomatologia preventiva
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Consorziate:
Istituto di Clinica Odontoiatrica
3
Posti
3
Borse
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
nessuna
2
Data e luogo della 10 ottobre 2000 alle ore 11.00 presso la Biblioteca
prova scritta:
della Clinica Odontoiatrica –
in viale San Pietro, 43/c – Sassari
Oncologia animale
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dip. Struttura Istituto di Patologia Generale
Anatomia Patologica
3
Posti
4
Borse
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
2
Consorziate:
nessuna
Data e luogo della 16 ottobre 2000 alle ore 9.30 presso l’Istituto di Paprova scritta:
tologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria, settore di Anatomia Pa
tologica – in via Vienna n. 2 - Sassari
- 40 -
Produzione, igiene e qualità degli alimenti di origine animale
Sede
Durata anni:
Dipartimento di Biologia Animale
3
Posti
3
Finanziamento:
Consorziate:
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
Università di Messina: ai soli fini didattici
Borse
2
Data e luogo della 19 settembre 2000 alle ore 9.00 presso il Dipartimento
prova scritta:
di Biologia Animale - Sezione di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale – in via Vienna n. 2 – Sassari
Scienza e Tecnologia dei minerali e delle rocce industriali
Sede
Durata anni:
Dipartimento Struttura Istituto di Scienze Geologico Mineralogiche
3
Posti
3
Borse
2
Finanziamento:
Consorziate:
n. 2 borse finanziate dall’Università di Sassari
Università di Napoli “Federico II”: ai soli fini didattici
Data e luogo della 25 settembre 2000 alle ore 9.00 presso l’Istituto di
prova scritta:
Scienze Geologiche e Mineralogiche –
in via Muroni n. 25 – Sassari
Scienze chimiche
Sede
Durata anni:
Dipartimento di Chimica
3
Posti
Finanziamento:
Consorziate:
3 borse finanziate dall’Università di Sassari
nessuna
6
Borse
3
Data e luogo della 10 ottobre 2000 alle ore 9.00 presso l’aula 4 del Comprova scritta:
plesso Didattico della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
- Dipartimento di Chimica – in via Vienna n. 2 – Sassari
- 41 -
Strutture fondamenti e metodi delle scienze sociali
Sede
Durata anni:
Finanziamento:
Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
3
Posti
4
Borse
2
2 borse finanziate dall’Università di Sassari
Consorziate:
nessuna
Data e luogo della 3 ottobre 2000 alle ore 9.30 presso la sala riunioni
prova scritta:
del Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
– in p.zza Conte di Moriana n.8 - Sassari
ART. 2 – Requisiti di ammissione
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di ammissione
al dottorato di ricerca di cui al precedente articolo coloro i quali siano in
possesso del diploma di laurea ovvero di titolo equipollente conseguito presso
università straniere.
I cittadini stranieri, in possesso del titolo che non sia già stato dichiarato
equipollente alla laurea, dovranno – unicamente ai fini dell’ammissione al
dottorato al quale intendono concorrere – farne espressa richiesta nella domanda di partecipazione al concorso e corredare la domanda stessa dei documenti utili a consentire al collegio dei docenti la dichiarazione di
equipollenza in parola, tradotti e legalizzati dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero secondo le norme vigenti in
materia per l’ammissione di studenti stranieri ai corsi di laurea delle università italiane.
Per i cittadini italiani in possesso di un titolo accademico straniero, che non
sia stato già dichiarato equipollente ad una laurea italiana, valgono le stesse
disposizioni di cui al comma precedente.
Gli interessati devono redigere le domande secondo il facsimile allegato al
presente bando, di cui fa parte integrante, con tutti gli elementi in esso richiesti.
Potranno partecipare agli esami di ammissione anche coloro i quali conseguiranno il diploma di laurea entro e non oltre il 15 settembre 2000.
In tal caso l’ammissione verrà disposta “con riserva” ed il candidato sarà
tenuto a presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in sede di svolgimento della
prova scritta.
- 42 -
ART. 3 – Cittadini stranieri extracomunitari
Ai cittadini stranieri extracomunitari, che ne facciano esplicita richiesta nella
domanda di partecipazione al concorso, è consentito l’accesso al corso di
dottorato previa valutazione del curriculum da parte della commissione giudicatrice, senza borsa di studio e in soprannumero, nel limite della metà dei
posti istituiti, con arrotondamento all’unità per difetto.
ART. 4 – Domande di ammissione
La domanda di partecipazione al concorso, da redigere in carta semplice
secondo lo schema allegato (All.1) al presente bando, deve essere diretta al
Rettore dell’Università degli Studi di Sassari e inviata, esclusivamente a
mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento all’indirizzo - Università degli Studi di Sassari, Piazza Università 21, 07100 Sassari – entro il
termine perentorio del 4 settembre 2000.
Le domande dovranno pervenire entro il termine su indicato in quanto gli
Uffici, per motivi organizzativi, dovranno conoscere alla data di scadenza
delle domande, il numero dei partecipanti ai concorsi di ammissione ed
avviare quindi le procedure concorsuali.
Non saranno ammessi alla prova scritta gli aspiranti le cui domande dovessero pervenire, per qualsiasi motivo, dopo la scadenza del 4 settembre 2000.
L’Amministrazione universitaria non assume alcuna responsabilità per il
caso di dispersione di comunicazioni, dipendente da inesatte indicazioni
del domicilio da parte del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento dello stesso né per eventuali disguidi postali o
telegrafici non imputabili a colpa dell’Amministrazione stessa.
Nella domanda, da redigere in lingua italiana con chiarezza e precisione, il
candidato deve indicare sotto la propria responsabilità, pena l’esclusione
dal concorso:
A.
B.
C.
D.
il cognome ed il nome, la data ed il luogo di nascita e la residenza;
la propria cittadinanza;
l’esatta denominazione del concorso cui intende partecipare;
di concorrere ai posti in soprannumero senza borsa di studio, con la
sola valutazione del curriculum da parte della Commissione Giudicatrice (solo per i cittadini extracomunitari che non intendono partecipare
alle prove concorsuali);
- 43 -
E. di possedere un’adeguata conoscenza della lingua italiana (solo per i
cittadini comunitari e extracomunitari)
F. la laurea posseduta o che si conseguirà, nonché la data e l’università
presso cui è stata o si presume verrà conseguita, ovvero il titolo equipollente conseguito presso una università straniera, nonché la data del
decreto rettorale con il quale è stata dichiarata l’equipollenza stessa;
G. di impegnarsi a frequentare a tempo pieno il corso di dottorato secondo
le modalità che saranno fissate dal collegio dei docenti;
H. le lingue straniere conosciute;
I. il recapito eletto ai fini del concorso (specificando il codice di avviamento postale e il numero telefonico) con espressa menzione dell’impegno di comunicare tempestivamente ogni variazione dello stesso.
Possibilmente per quanto riguarda i cittadini comunitari e stranieri, un
recapito italiano o l’indicazione della propria Ambasciata in Italia, eletta quale domicilio.
I cittadini italiani e stranieri, in possesso del titolo conseguito all’estero non
ancora riconosciuto equipollente, devono esplicitamente richiederne
l’equipollenza, secondo quanto disposto dal precedente art. 2, comma 2,
allegando alla domanda di partecipazione al concorso i documenti utili a
consentire al collegio dei docenti la dichiarazione di equipollenza in parola,
tradotti e legalizzati dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero secondo le norme vigenti in materia per l’ammissione degli studenti stranieri ai corsi di laurea delle università italiane.
Alla domanda di partecipazione al concorso i cittadini extracomunitari che
non intendono partecipare alle prove concorsuali devono allegare, pena
l’esclusione, il proprio curriculum.
ART. 5 – Prove d’esame
L’esame di ammissione al corso consiste in una prova scritta e in un colloquio. Il candidato dovrà inoltre dimostrare la buona conoscenza di almeno
una lingua straniera.
Le prove d’esame sono intese ad accertare la preparazione del candidato, la
sua attitudine alla ricerca scientifica e la conoscenza di una o più lingue
straniere.
Il diario della prova scritta, con l’indicazione della sede, del giorno, del
mese e dell’ora in cui la medesima avrà luogo, è indicato all’interno del
presente bando di concorso e pertanto non verrà data comunicazione scritta
- 44 -
ai candidati.
La convocazione per la prova orale avverrà in sede di svolgimento della
prova scritta.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un valido documento di
riconoscimento.
ART. 6 – Commissioni giudicatrici e loro adempimenti
Le commissioni giudicatrici dei concorsi per gli esami di ammissione ad
ogni corso di dottorato di ricerca saranno formate e nominate in conformità
al regolamento di Ateneo.
Ogni commissione, per la valutazione di ciascun candidato, dispone di sessanta punti per ognuna delle due prove.
E’ ammesso al colloquio il candidato che abbia superato la prova scritta con
una votazione non inferiore a 40/60.
Il colloquio si intende superato se il candidato ottiene una votazione di almeno 40/60.
Alla fine di ogni seduta dedicata alla prova orale la commissione giudicatrice forma l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazione dei voti da
ciascuno riportati nella prova stessa. L’elenco, sottoscritto dal presidente e
dal segretario della commissione, è affisso nel medesimo giorno nell’albo
della facoltà o dipartimento presso cui si è svolta la prova.
Espletate le prove del concorso, la commissione compila la graduatoria
generale di merito sulla base della somma dei voti riportati da ciascun candidato nelle singole prove. In caso di parità di voti prevale la valutazione
della situazione economica, determinata ai sensi del D.P.C.M. 30/4/97 e
successive modificazioni.
ART. 7 – Ammissione ai corsi
I candidati saranno ammessi ai corsi secondo l’ordine di graduatoria fino
alla concorrenza del numero dei posti messi a concorso per ogni corso di
dottorato.
In caso di mancata o tardiva accettazione da parte degli aventi diritto, subentra altro candidato, secondo l’ordine della graduatoria, purché non sia
trascorso un mese dall’inizio del corso.
In caso di utile collocamento in più graduatorie, il candidato dovrà esercitare opzione per un solo corso di dottorato.
- 45 -
I titolari di assegni di ricerca possono essere ammessi ai corsi di dottorato
anche in sovrannumero previo superamento delle prove concorsuali.
ART. 8 – Domanda di iscrizione
I candidati che risultino utilmente collocati nella graduatoria di merito di
cui al precedente articolo devono presentare o far pervenire all’Amministrazione universitaria, pena la decadenza, entro il termine perentorio di
giorni 5, che decorrono dal giorno successivo a quello in cui avranno ricevuto il relativo invito, domanda di iscrizione al corso di dottorato, in carta
legale, da compilarsi su apposito modello predisposto dall’Amministrazione universitaria, corredata dai seguenti documenti:
-
-
fotocopia del documento d’identità, debitamente firmata;
ricevuta del versamento del contributo per l’accesso e la frequenza al
corso, (solo da parte di coloro che non usufruiscono della borsa di studio finanziata con i fondi dell’Università di Sassari) con la seguente
causale “iscrizione al dottorato di ricerca in ——————————
——“;
autocertificazione relativa al possesso della cittadinanza;
autocertificazione relativa al possesso del diploma di laurea*.
La suddetta domanda dovrà inoltre contenere le seguenti dichiarazioni:
A. di non essere iscritto/a e di impegnarsi a non iscriversi ad altro corso di
diploma, di laurea o di dottorato, per tutta la durata del corso suindicato;
B. di non essere iscritto/a ad una Scuola di specializzazione e, in caso
affermativo, di impegnarsi a sospendere la frequenza prima dell’inizio
del corso;
C. di avere/non avere già usufruito in precedenza di altra borsa per un
corso di dottorato;
D. di volersi/non volersi impegnare in attività didattiche presso l’Università, nell’ambito della programmazione effettuata dal Collegio dei Docenti, secondo le modalità previste dal regolamento di Ateneo;
E. di essere/non essere in servizio presso una pubblica amministrazione e,
in caso affermativo, di avere richiesto il collocamento in aspettativa
senza assegni a decorrere dalla data di inizio del corso e per tutta la sua
durata;
F. di impegnarsi, qualora intraprenda attività esterne, occasionali e di
- 46 -
breve durata, a darne comunicazione all’Amministrazione Universitaria, affinché il Collegio dei Docenti si esprima circa la compatibilità o
meno tra la frequenza del corso di dottorato e gli impegni derivanti
dalle suddette attività, che non devono in alcun modo porsi in conflitto
con l’attività svolta per il dottorato;
G. qualora divenga assegnatario della borsa di studio, di non cumulare la
borsa stessa con altra borsa di studio a qualsiasi titolo conferita tranne
che con quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di ricerca del dottorato;
H. i portatori di handicap con invalidità pari o superiore al 66% dichiareranno il loro status al fine dell’esonero dal pagamento contributivo.
* Per abbreviare l’iter del procedimento di riscontro, da parte dell’Amministrazione, delle
dichiarazioni rese, può essere esibita copia del certificato di laurea posseduto, come previsto
dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 2 del 2/2/99.
ART. 9 – Frequenza ai corsi
Gli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca dovranno impegnarsi a frequentare a tempo pieno presso la sede amministrativa del corso, secondo le modalità che saranno fissate dal collegio dei docenti.
Alla fine di ciascun anno, gli stessi, avranno l’obbligo di presentare una
particolareggiata relazione sull’attività e le ricerche svolte al collegio dei
docenti, che ne curerà la conservazione e che, previa valutazione della assiduità e dell’operosità dimostrata dall’iscritto al corso, proporrà al Rettore
l’esclusione ovvero il proseguimento del dottorato di ricerca.
Il titolo di dottore di ricerca verrà conferito a conclusione del corso a chi
avrà conseguito risultati di rilevante valore scientifico documentati da una
dissertazione scritta e accertati da una apposita commissione.
ART. 10 – Rinunce o decadenze
Coloro che non avranno provveduto a regolarizzare la propria iscrizione
entro i termini sopracitati saranno considerati rinunciatari e coloro che avranno rilasciato dichiarazioni mendaci, oltre le responsabilità penali, saranno
dichiarati decaduti e i posti vacanti saranno assegnati ad altri aspiranti che
seguono nella graduatoria degli idonei.
- 47 -
Qualora a seguito di rinuncia o decadenza degli aventi diritto alla borsa di
studio subentrino altri candidati al beneficio della stessa, secondo l’ordine
di graduatoria, purché non sia trascorso un mese dall’inizio del corso, l’Amministrazione universitaria provvederà alla restituzione, ai nuovi beneficiari
della borsa, della 1° rata del contributo per l’accesso e la frequenza ai corsi
già versata.
ART. 11 – Borse di studio
Le borse di studio, il cui numero è indicato per ciascun corso di dottorato al
precedente art. 1, vengono assegnate, previa valutazione comparativa del
merito e secondo l’ordine definito nelle rispettive graduatorie di merito formulate dalle Commissioni giudicatrici, per un importo pari a quello determinato ai sensi dell’art. 1 comma 1, lett. A della Legge 3/8/98, n. 315 e
successive modificazioni. A parità di merito prevale la valutazione della
situazione economica determinata ai sensi del D.P.C.M. 30/4/97 e successive modificazioni di cui alla normativa tasse di questo ateneo per l’anno
accademico 2000/2001.
La durata della borse di studio è pari all’intera durata del corso; le borse
sono confermate con il passaggio all’anno successivo, salvo motivata delibera del Collegio dei Docenti oppure il verificarsi di situazioni che invalidino
il diritto.
Le Borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse di studio
a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse da Istituzioni
nazionali o straniere utili ad integrare con soggiorni all’estero l’attività di
ricerca del dottorando.
L’importo della Borsa di studio è aumentato per eventuali periodi di soggiorno all’estero nella misura del 50%, subordinatamente alla sussistenza
della relativa copertura finanziaria. Tali periodi non possono in alcun caso
superare la metà della durata dell’intero corso di dottorato.
La richiesta ai fini dell’incremento di cui sopra deve essere diretta dal Coordinatore del corso al Rettore e deve essere corredata da attestazione che
l’attività per la quale si chiede la mobilità del dottorando rientra nell’ambito dell’attuazione del programma di studi e di ricerca a suo tempo formulati.
Il pagamento della borsa viene effettuato con cadenza non superiore al bimestre, con successiva verifica della frequenza attraverso attestazione rilasciata dal Coordinatore del corso, da far pervenire all’Amministrazione
universitaria entro il giorno 10 del mese di scadenza della rata.
- 48 -
In caso di mancata corresponsione di una rata, per ritardo dell’inizio dei
corsi o per ritardata presentazione dell’attestato di frequenza, questa verrà
cumulata con le rate successive.
Chi abbia usufruito di una borsa di studio per un corso di dottorato, non può
chiedere di fruirne una seconda volta.
ART.12 – Contributo per l’accesso e la frequenza ai corsi
La misura del contributo per l’accesso e la frequenza ai corsi di dottorato
sarà definita dagli Organi Accademici.
ART.13 – Norme di riferimento
Per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento all’art. 4 della
Legge n. 210 del 3.7.98, al D.M. 30.4.99 – Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca – pubblicato sulla G.U. n. 162 del 13.7.99, al D.R. n. 102/
spec. del 20 luglio 1999 con il quale è stato emanato il Regolamento in
materia del Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Sassari integrato dalla delibera del Senato Accademico del 1° giugno 2000 emanato
con D.R. n. 122/spec. del 6 giugno 2000.
IL PRESENTE BANDO VALE COME AVVISO DI CONVOCAZIONE PER LA PROVA SCRITTA.
Sassari 31 luglio 2000
Il Rettore
Alessandro Maida
- 49 -
tabella XV ciclo
- 50 -
tabella XVI ciclo
- 51 -
Questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione
dei dottorandi
segue
- 52 -
Questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione
dei dottorandi
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AGROMETEREOLOGIA ED ECOFISIOLOGIA
DEI SISTEMI AGRARI E FORESTALE
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Denominazione del dottorato: Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei Sistemi Agrari e Forestali
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure istituti) concorrenti: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei (DESA) dell’Università degli Studi di
Sassari; Dipartimento di Agronomia e Genetica Vegetale Agraria dell’Università degli Studi di Sassari; Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione
del Territorio Agro-Forestale dell’Università degli Studi di Firenze; Consiglio
Nazionale delle Ricerche – Istituto per il Monitoraggio degli Agroecosistemi
(IMAes), Sassari; Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ecofisiologia
delle Piante Arboree (ISTEA), Bologna; Consiglio Nazionale delle Ricerche –
Istituto di Scienze dell’Atmosfera e dell’Oceano (ISAO), Bologna.
Area Scientifica: Biometeorologia, Agrometeorologia, Ecofisiologia, Ecologia agraria e forestale, Agronomia e Coltivazioni erbacee, Arboricoltura e Coltivazioni Arboree, Selvicoltura, Fisica dell’Atmosfera, Climatologia,
Monitoraggio ambientale.
Docente coordinatore: Pietro Deidda
Componenti del collegio dei docenti e Coordinatore:
7 Professori ordinari: Pietro Deidda, Sandro Dettori, Donatella Spano, Innocenza Chessa, Mauro Deidda, Antonino Spanu, Richard L. Snyder
1 Professore associato: Giovanni Nieddu
5 ricercatori: Maurizio Mulas, Francesco Giunta, Rosella Motzo, Simone
Orlandini, Marco Bindi
Tutori: Federica Rossi, Teodoro Georgiadis, Pierpaolo Duce
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
XV Ciclo: 2 borse di cui una finanziata dal CNR–Istituto di Ecofisiologia delle
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Piante Arboree (ISTEA), Bologna e un posto senza borsa
XVI Ciclo: 5 borse di cui tre cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo e un
posto senza borsa
Sedi consorziate: Firenze e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Bologna e
Sassari)
Anno di prima istituzione: 1990-1999 (Agrometeorologia); 1999 – oggi
(Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei sistemi agrari e forestali)
Borse a carico delle sedi consorziate o concorrenti: 1 borsa (Bologna)
Curricula:
- Analisi di impatto del clima su agricoltura ed ecosistemi naturali
- Micrometeorologia dei sistemi agrari, forestali e naturali
- Ecofisiologia degli agroecosistemi mediterranei
- Analisi climatica del territorio e vocazionalità
- Biometeorologia e bioclimatologia
Elenco dei dottorandi suddiviso per ciclo
XV Ciclo:
Dr. Barbara Perinu, borsa presso il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
(DESA) dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Dr. Maurizio Mulas)
Dr. Silvia Loreti, borsa presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche–Istituto di
Ecofisiologia delle Piante Arboree (ISTEA), Bologna (tutor Dr. Federica Rossi)
Dr. Bachisio Arca, senza borsa presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche –
Istituto per il Monitoraggio degli Agroecosistemi (IMAes), Sassari (tutor Dr.
Pierpaolo Duce)
XVI Ciclo:
Dr. Claudio Caria, borsa presso il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
(DESA) dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Prof. Donatella Spano)
Dr. Stefania Sechi, borsa presso il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
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(DESA) dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Prof. Donatella Spano)
Dr. Angela Fadda, borsa presso il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
(DESA) dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Dr. Maurizio Mulas)
Dr. Emanuele Cauli, borsa presso il Dipartimento di Economia e Sistemi
Arborei (DESA) dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Dr. Maurizio Mulas)
Dr. Simona Bassu, Sassari, borsa presso il Dipartimento di Agronomia e Genetica Vegetale Agraria dell’Università degli Studi di Sassari (tutor Dr. Francesco Giunta)
Dr. Marianna Nardino, senza borsa presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e dell’Oceano (ISAO), Bologna (tutor
Dr. Teodoro Georgiadis)
Tipologia e quantità delle risorse finanziarie (oltre alle borse concesse
ai dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e
(per l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per le attività di
studio e di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari, fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Le risorse relative al piano finanziario del Dottorato sono comprese nel bilancio
del DESA al capitolo dottorato di ricerca. Nell’anno 2000, il DESA ha ricevuto dall’Università di Sassari, quale fondo di funzionamento una somma pari a
£ 3.000.000 per dottorando relativamente ai cicli XII, XIII e XIV, e una somma complessiva di £ 9.000.000 come quota di rimborso del cofinanziamento
dell’Unione Europea per il XII ciclo. Gli altri costi relativi all’attività di studio
e di sperimentazione gravano sui progetti di ricerca attinenti alle tematiche del
dottorato e sono inclusi nel bilancio del DESA e delle istituzioni concorrenti.
Le spese per viaggi e missioni, acquisto di materiali e attrezzature scientifiche
sono imputate per una percentuale pari a circa il 15% di ogni singola voce e
una somma complessiva superiore a £ 100.000.000 per anno sui progetti di
ricerca di seguito elencati:
- Progetto “Sviluppo, verifica funzionale e messa a punto operativa di un
sistema di supporto decisionale e di valutazione del rischio di incendi
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boschivi, volto al potenziamento delle attività del servizio agrometeorologico
regionale della Sardegna” finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito dei piani di potenziamento della
rete di ricerca scientifica e tecnologica;
- Progetto VULCAN “Vulnerability Assessment of shrubland ecosystems
in Europe under climatic changes” finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del IV programma quadro-Environmemnt and Climate Research
Programme (Contratto EVK2-2000-22108);
- Progetto CLIMAGRI “Cambiamenti climatici e agricoltura: messa a punto
di metodologie di analisi per la valutazione della suscettibilità al cambiamento climatico delle aree e delle colture delle regioni a clima mediterraneo” finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF);
- Progetto CARBOEUROFLUX “An investigation on Carbon and Energy
exchanges of terrestrial ecosystems in Europe” nell’ambito del V programma quadro-DG Research Programme (Contratto EVK2-CT1999-00032);
- Progetto “Miglioramento della qualità in sistemi viticoli tipici” (Cofin2000
MIUR e Università della Basilicata);
- Dotazione Ordinaria del CNR – Istituto per il Monitoraggio degli
Agroecosistemi (IMAes), Sassari; CNR – Istituto di Ecofisiologia delle Piante
Arboree (ISTEA), Bologna; CNR – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e
dell’Oceano (ISAO), Bologna;
- Linea di ricerca “Ecofisiologia degli agro-ecosistemi: relazioni con i parametri fisici microambientali”. Fondi istituzionali C.N.R.-ISTEA;
- Progetto “Studio della variabilità botanica delle forme selvatiche di Olea
europaea L. per l’individuazione di caratteristiche genetiche pregevoli al fine
della valorizzazione forestale delle colonizzazioni presenti in Sardegna” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna;
- Progetto “Caratterizzazione genetica delle cultivar di olivo della Sardegna
ai fini della certificazione vivaistica” finanziato dal Consorzio
Interprovinciale per la Frutticoltura di Cagliari, Nuoro e Oristano;
- Progetto “Ottimizzazione della produzione di oleandro da fiore in vaso e
ricerca di nuove linee di produzione di piante ornamentali” finanziato da
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Macro organizzazione Commerciale Arasolè (D.E.S.A. - M.O.C. Arasolè);
- Progetto I.P.P.O. “Incremento della Produzione di Piante Officinali” finanziato da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF).
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento delle loro attività di studio e di ricerca (considerare numero delle postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche, ecc.) Per il Corso di Dottorato sono state messe
a disposizione le strutture del Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
(DESA) dell’Università di Sassari e del Dipartimento di Scienze Agronomiche
e Gestione del Territorio Agro-Forestale dell’Università di Firenze e dei Dipartimenti e delle Istituzioni di ricerca concorrenti e che svolgono attività di
ricerca nei settori dell’agrometeorologia e dell’ecofisiologia. Il DESA ha attivato collaborazioni con Università estere e istituzioni nazionali di ricerca nel
settore dell’agrometeorologia, dell’ecofisiologia e del monitoraggio ambientale. In particolare contribuiscono allo svolgimento del corso di dottorato, con
la disponibilità delle proprie strutture e attraverso l’opera dei propri ricercatori, le seguenti istituzioni:
- Department of Land, Air and Water Resources, University of CaliforniaDavis;
- CNR-Istituto di Ecofisiologia delle Piante Arboree, Bologna;
- Università di Firenze – Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione
del Territorio Agro-Forestale;
- Università di Sassari – Dipartimento di Agronomia e Genetica Vegetale
Agraria;
- Università della Tuscia – Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale
e delle sue Risorse (Di.S.A.F.Ri.);
- CNR-Istituto di Scienze dell’Atmosfera e dell’Oceano, Bologna;
- CNR-Istituto di Ricerca per il Monitoraggio degli Agroecosistemi, Sassari;
- Servizio Agrometeorologico Regionale della Sardegna, Sassari.
- Istituto di Agrochimica e tecnologia degli alimenti del CSIC Valencia;
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- Consorzio Interprovinciale per la Frutticoltura di Cagliari, Nuoro e Oristano
- IATA CNR, Istituto per l’Agrometeorologia e l’Analisi Ambientale applicata
all’agricoltura, Firenze.
- IFA CNR, Istituto di Fisica dell’Atmosfera, Roma, Italia
- ARPA- Servizio Meteorologico Regionale, Regione Emilia Romagna.
- NP, Norwegian Polar Institute, Polar Environmental Centre, N-9296
Tromsø, Norvegia.
- FIMR, Finnish Institute of Marine Research, Helsinki, Finlandia.
- AWI, Alfred Wegener Institute, Bremerhaven, Germania.
- Dept. of Environmental Science, Policy and Management, University of
California, Berkeley.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero di lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: L’attività didattica comprende diverse tipologie
d’intervento, alcune specifiche per ciascun dottorando altre collegiali: i
dottorandi frequentano quotidianamente le strutture del DESA e delle
istituzioni concorrenti e ciascuno ha una postazione di lavoro. I docenti guida
svolgono la loro attività mediante incontri, anche non programmati, con i singoli
dottorandi e riunioni collettive ogni quindici giorni o, se l’attività di ricerca lo
richiede, con maggiore frequenza. Questi interventi sono finalizzati alla
pianificazione delle attività sperimentali, all’apprendimento delle metodologie
di misura e di analisi, alla discussione dei risultati e alla valutazione critica delle
varie attività di ricerca; il collegio dei docenti valuta l’attività programmata e
svolta da ciascun allievo ogni sei mesi. Ciascun dottorando presenta e discute
con il collegio dei docenti il programma di ricerca, le fasi di attuazione e i
risultati ottenuti; Corsi e seminari svolti da docenti esterni frequentati dagli
allievi di tutti i cicli attivi: Ciclo di seminari del Prof. R. Snyder, Department of
land, Air and Water Resources, University of California, Davis: Sassari, 8-9-10
maggio 2000 Climate change impacts: the El Nino events; Evapotranspiration estimates
and irrigation scheduling; Water management in agriculture: the California Irrigation Management Integrated System-CIMIS; The Degree-day model for phenological stage prediction.
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Nuoro, 11-12 maggio 2000 The energy balance of forest ecosystems; The
evapotranspiration estimates in natural ecosystems; Meteorological measurements for environmental monitoring. Seminario tenuto dal Prof. B. C. Weare, University of California, Davis. Sassari, 18 maggio 2000 Regional surface fluxes from a cupled mesoscale
atmosphere / vegetation canopy model; Corso tenuto dal Dr. Teodoro Georgiadis
(Istituto CNR ISAO, Bologna), dal titolo “Fisica dell’atmosfera per applicazioni
ecofisiologiche e agrometeorologiche”, Sassari, 6-7-8-9-10 novembre 2000; Seminario
dal titolo: “I Sistemi Informativi Geografici: una nuova tecnologia nell’analisi del territorio”
organizzato dal CNR-IMAes di Sassari, tenuto dal Dr Maurizio Romani del
CNR-IATA Firenze, Sassari, 29-30 novembre 2000. Seminario dal titolo:
“L’interfacciamento fra i Sistemi Informativi Geografici (GIS) e i modelli di simulazione
ambientale” organizzato dal CNR-IMAes di Sassari, tenuto dalla Dott.ssa
Annamaria Castrignanò, Sassari 7-8 febbraio 2001. Seminario dal titolo: “Pratical
Frost Protection In California”, tenuto dal Dr. Richard L. Snyder, University of
California. Organizzato dall’ISTEA - CNR Bologna, 14-15 Febbraio 2001.
Seminario dal titolo: “Evapotranspiration and irrigation scheduling”, tenuto dal Dr.
Richard L. Snyder, University of California. Organizzato dall’ISTEA - CNR
Bologna, 15 Febbraio 2001.Seminario dal titolo: “I GIS per la gestione di beni
ambientali e culturali” organizzato dal CNR-IMAes di Sassari, tenuto dall’Ing.
Claudio Conese, Sassari, 29–31 maggio 2001.
Didattica svolta all’estero: La Dr. Angela Fadda ha trascorso un periodo di
3 mesi presso l’Istituto di Agrochimica e Tecnologia degli Alimenti del CSIC,
Valencia.
La Dr. Simona Bassu è attualmente in Australia per un soggiorno di cinque
mesi presso CSIRO.
Convegni: Gli allievi del dottorato hanno partecipato a numerosi convegni e
seminari. Per l’elenco dettagliato si rimanda alle schede dei singoli dottorandi.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
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maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Gli allievi del dottorato
hanno frequentato varie strutture pubbliche e private. Per l’elenco dettagliato
si rimanda alle schede dei singoli dottorandi.
Breve descrizione del processo formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): Il percorso formativo di ciascun allievo viene
svolto all’interno delle strutture concorrenti e in collaborazione con gli enti con
i quali il DESA ha attivato le collaborazioni, come riportato al punto “Strutture
logistiche” della presente scheda.. In particolare, per ciascun dottorando, l’iter
formativo è suddiviso in tre fasi:
un primo periodo è dedicato all’acquisizione delle informazioni di base
dell’agrometeorologia e dell’ecofisiologia dei sistemi arborei e forestali attraverso
la frequenza di corsi specifici, di cicli di seminari e dei laboratori dell’Università
di Sassari e di altre Istituzioni consorziate e concorrenti. In questa fase, ciascun
dottorando cura l’impostazione del progetto di ricerca relativo al programma
individuale. Il programma viene presentato e discusso con il collegio dei docenti.
Il dottorando tiene inoltre un seminario su un argomento attinente al curriculum del proprio corso di dottorato;
una seconda fase è dedicata allo svolgimento dell’attività sperimentale relativa
al programma di ricerca specifico. In questa fase vengono sviluppate le
metodologie di acquisizione e di analisi dei dati. La maggior parte dei dottorandi
trascorre un periodo di formazione all’estero o svolge una parte dell’attività di
ricerca presso le istituzioni concorrenti (per le informazioni specifiche si rimanda
alle schede dei singoli dottorandi);
la terza fase è dedicata al completamento del progetto di ricerca individuale e
all’elaborazione della dissertazione finale che deve contenere elementi di originalità
e innovazione e contribuire all’approfondimento delle tematiche agrometeorologiche ed ecofisiologiche attraverso lo sviluppo di modelli per la descrizione e la
rappresentazione dei sistemi agrari, forestali e naturali e per la loro gestione.
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Viaggi e missioni: In relazione alla peculiarità dei programmi di ricerca che
prevedono un’intensa attività sperimentale e di raccolta dati, tutti i dottorandi
svolgono viaggi e missioni presso i laboratori e i siti sperimentali ubicati nel
territorio nazionale ed estero. Per l’elenco dettagliato si rimanda alle schede
dei singoli dottorandi.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
La permanenza dei requisiti d’idoneità della sede del dottorato può essere
sintetizzata nei seguenti punti:
- rappresenta, nell’ambito delle Scienze Agrarie, l’unico esempio di
formazione post-laurea derivante dall’aggregazione di competenze di diversi
settori disciplinari (AGR/02, AGR/03, AGR/05) e di altre facoltà (Fisica,
Scienze Ambientali, Ingegneria Ambientale, Scienze Naturali e Biologiche);
- continuo aggiornamento e ampliamento degli obiettivi e dei curricula
formativi basato sul ragionevole equilibrio fra conservazione/valorizzazione
delle competenze acquisite e innovazione. Si tratta pertanto di razionalizzare
il bagaglio di esperienze già acquisite adeguandolo alla domanda di ricerca,
alle mutate professionalità e al quadro nazionale e internazionale;
- piena occupazione dei dottori di ricerca: dal 1990 al 1999 sono stati assegnati
dodici titoli di dottore di ricerca in Agrometeorologia. I dottori di ricerca in
Agromteorologia stanno, attualmente, svolgendo la propria attività
nell’ambito di Istituzioni di ricerca (due ricercatori universitari presso le
Università di Bologna e Firenze; un ricercatore presso il Consiglio Nazionale
delle Ricerche di Sassari e uno presso l’Istituto Agronomico Mediterraneo
di Bari), dei servizi agrometeorologici regionali (due presso il Servizio
Agrometeorologico Regionale della Sardegna), di enti preposti allo sviluppo
agricolo (due presso l’ERSAT e uno presso il Consorzio di bonifica della
Nurra), e di società private. A conclusione dei cicli XII e XIII hanno
conseguito il titolo altri cinque allievi che risultano attualmente impegnati
in attività di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università
di Sassari;
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- qualità della formazione degli allievi e riconoscimento del valore dei lavori
prodotti. Le dissertazioni della Dr.ssa Cesaraccio (XII ciclo) e del Dr
Costantino Sirca (XIII ciclo) hanno ricevuto il riconoscimento
dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia (AIAM) per la qualità
scientifica e l’originalità del lavoro;
- concentrazione, presso l’Università di Sassari, di attività didattica
interdisciplinare di elevato valore attraverso interventi di diversa tipologia
da parte di esperti italiani ed esteri;
- finanziamento delle borse di dottorato da parte delle istituzioni concorrenti
(CNR-Bologna) e ulteriore richiesta di collaborazione da parte di nuove
istituzioni;
- svolgimento di prove di valutazione dell’attività dei dottorandi da parte del
collegio dei docenti;
- acquisizione di elevate capacità di ricerca di base e applicata attraverso la
partecipazione alle attività dei più importanti gruppi internazionali di lavoro;
- acquisizione di risultati scientifici di interesse operativo per la gestione delle
risorse ambientali e vegetali e per le ricadute economiche e sociali.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Si rimanda a quanto osservato al quesito precedente.
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BACHISIO ARCA
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Arca Bachisio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei
Sistemi Agrari e Forestali
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Tecniche di analisi delle serie storiche per la previsione
dell’evapotraspirazione di riferimento
Tutor: Dr. P. Duce
Breve curriculum vitae: ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie nel 1992,
presso l’Università di Sassari. Dal 1996 è ricercatore presso l’Istituto di ricerca
per il Monitoraggio degli Agroecosistemi (IMAes), del Consiglio Nazionale
delle Ricerche. E’ responsabile scientifico della linea di ricerca “Modellizzazione
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dei fenomeni fisico-biologici con marcate connotazioni fuzzy”. In particolare
si occupa della realizzazione, mediante reti neurali, di modelli di stima di
grandezze fisiche e biologiche di interesse ambientale quali l’evapotraspirazione,
le varie componenti della radiazione solare, la temperatura dell’aria. Dal 1998
è componente del Consiglio Scientifico dell’IMAes.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto si propone di applicare le principali
tecniche di analisi delle serie storiche (metodi statistici, funzioni di
autocorrelazione, modelli ARIMA, modelli di regressione, reti neurali, modelli
ad area limitata), valutare la loro applicabilità in termini di modellizzazione del
fenomeno e di capacità previsionale e, infine, ottenere previsioni
dell’evapotraspirazione a breve termine (fino a 72 ore) e a scala comprensoriale.
Aspetti di originalità e di innovazione: La capacità di messa a punto di
metodi previsionali realmente utilizzabili a fini operativi rappresenta una delle
attuali sfide dell’agrometeorologia. In particolare la possibilità di poter disporre
di previsioni a breve termine dell’evapotraspirazione di riferimento
consentirebbe una migliore pianificazione degli interventi irrigui, finalizzata
soprattutto a realizzare economie nella gestione della risorsa idrica.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Udine (24-25 novembre 1999),
partecipazione al convegno “Strumenti informatici e statistici per la valutazione
delle risorse agroambientali ”, intervento dal titolo Le reti neurali nell’agrometeorologia.
Roma (10 gennaio 2001), partecipazione al seminario del Gruppo Studi
Irrigazione, intervento dal titolo Miglioramento dei modelli matematici nello studio dei
processi ambientali mediante reti neurali. Venezia (7-9 marzo 2001), partecipazione
al corso del SAS Institute “Tecniche di forecasting”. Cagliari (16-18 luglio 2001),
partecipazione alla conferenza “Egineering Application of Neural Networks”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Servizio Agrometeorologico
Regionale della Sardegna, Department of land Air and Water Resources,
University of California.
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Risorse finanziarie disponibili: Dotazione Ordinaria CNR, CLIMAGRI
(MiPAF).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Benincasa F., Arca B., De Vincenzi M., 2000. Le reti neurali nel monitoraggio
agro-ambientale. Irrigazione e Drenaggio, 47, 3, 38-45.
- Arca B., Benincasa F., De Vincenzi M., 2000. Miglioramento tramite reti neurali
dei modelli matematici per la stima dell’evapotraspirazione. Rivista di Ingegneria
Agraria, 2, 89-95.
- Arca B., Benincasa F., De Vincenzi M., 2001. Evaluation of neural network
techniques for estimating evapotranspiration. Egineering Application of Neural Networks Conference. Cagliari, 16-18 July, 62-69.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Software di analisi statistica
(STATISTICA AX, StatSoft Inc., 2000) e di modellizazione mediante tecniche
neuronali (NeuralWorks, Aspen Technology Inc., 1998).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Sassari (8 maggio
2000), Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources, University of California, Davis) dal titolo Climate change impacts: the El
Nino events. Sassari (9 maggio 2000), Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources, University of California, Davis) dal
titolo Evapotranspiration estimates and irrigation scheduling. Sassari (10 maggio 2000),
Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources,
University of California, Davis) dal titolo Water management in agriculture: the
California Irrigation Management Integrated System-CIMIS. Sassari (10 maggio 2000),
Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources,
University of California, Davis) dal titolo The Degree-day model for phenological
stage prediction. Nuoro (11 maggio 2000), Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources, University of California, Davis)
dal titolo The energy balance of forest ecosystems. Nuoro (11 maggio 2000), Seminario
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del Prof. R. Snyder (Department of land Air and Water Resources, University
of California, Davis) dal titolo The evapotranspiration estimates in natural ecosystems.
Nuoro (12 maggio 2000), Seminario del Prof. R. Snyder (Department of land
Air and Water Resources, University of California, Davis) dal titolo Meteorological measurements for environmental monitoring. Sassari (18 maggio 2000), Seminario
del Prof. B. C. Weare (University of California, Davis) dal titolo Regional surface
fluxes from a cupled mesoscale atmosphere / vegetation canopy model. Sassari (6-10
novembre 2000), Corso tenuto dal Dr. Teodoro Georgiadis (Istituto CNR ISAO,
Bologna) dal titolo Fisica dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche e agrometeorologiche.
Attività didattica svolta dal dottorando: Nuoro (2 febbraio 2001), Seminario
dal titolo Tecniche innovative in materia di modellistica ecologica, Corso di Laurea in
Scienze Forestali e Ambientali.
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SIMONA BASSU
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Cognome e nome: Bassu Simona
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica
Vegetale Agraria
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali.
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Validazione di un modello di crescita e di sviluppo del
grano.
Tutor: Dr. F. Giunta
Breve curriculum vitae: Laureata in Scienze Agrarie in data 21/07/2000
con la votazione di 110 e lode, ha vinto lo scorso settembre il concorso per
l‘ottenimento del dottorato di ricerca in Agrometeorologia XVI ciclo.
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Sintesi del progetto di ricerca: Lo scopo del dottorato è quello di ottenere la
validazione di un modello di crescita e di sviluppo del grano ampiamente testato
e utilizzato in Australia. Ciò è reso possible dalle caratteristiche climatiche e
pedologiche simili (Clima Mediterraneo). La validazione permettera‘ di
estrapolare utili informazioni da successive simulazioni che potranno essere
eseguite negli ambienti in cui il modello verrà testato. A tal fine è necessario
confrontare i dati simulati con un ampio range di dati provenienti da esperimenti
condotti in campo.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’utilizzo di un modello di
simulazione che possa valutare gli effetti di un ambiente mediterraneo sulla
crescita e lo sviluppo di una coltura. Potrebbe quindi essere utilizzato ad
estrapolare interessanti risultati da esperimenti svolti in uno specifico luogo e
in un determinato anno e a stimare il rischio associato alle tecniche agronomiche
utilizzate per ottimizzare la resa.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: La dottoranda si trova attualmente
in Australia, nella città di Perth, per un periodo di 5 mesi (giugno – ottobre 2001).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazioni nazionali: S.A.R.;
Collaborazioni internazionali: C.S.I.R.O. (Commonwealth‘s Scientific and Industrial Research Organisation), presso il quale sta attualmente svolgendo il
periodo all‘estero.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi di ricerca del dipartimento
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Le attrezzature messe a
disposizione dal Dipartimento di Agronomia e Genetica Vegetale Agraria e
dall’ente governativo australiano CSIRO.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni di
ecofisiologia.
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CLAUDIO ALBERTO CARIA
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Caria Claudio Alberto
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
(D.E.S.A.)
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Individuazione degli indici di pericolo di incendio in
relazione ai fattori agrometeorologici ed ecofisiologici
Tutor: Prof.ssa D. Spano
Breve curriculum vitae: Claudio Alberto Caria si è laureato in Scienze Forestali
presso la Facoltà di Agraria di Sassari nel 2000 con la votazione di 110 su 110
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e lode. Ha svolto il lavoro di tesi dal titolo “Proposta di un modello di valutazione
dell’attitudine delle terre ad interventi di ricostituzione della copertura forestale;
il caso del parco nazionale dell’isola dell’Asinara”, svolta in collaborazione con
il Centro Interdipartimentale di Ateneo NRD- Nucleo Ricerca Desertificazione
dell’Università di Sassari. Tale studio è stato presentato e pubblicato negli atti
della “4° Conferenza Nazionale dell’A.S.I.T.A.”. Si è specializzato nell’utilizzo
dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) per l’implementazione di modelli
utilizzati nella Land Evaluation. Attualmente svolge il dottorato in
Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei Sistemi Agrari e Forestali.
Sintesi del progetto di ricerca: la ricerca si propone di individuare le
correlazioni esistenti tra i parametri ecofisiologici e meteorologici e il pericolo
di insorgenza degli incendi in ambito forestale. Il lavoro si inserisce in un
progetto più ampio che ha come obiettivo la realizzazione di una rete di
monitoraggio e di allerta precoce collegata alle stazioni del SAR attraverso la
quale sia possibile individuare le zone a rischio di incendio sulla base delle
condizioni meteorologiche e quelle vegetazionali. A tale proposito bisogna
ricordare che, nonostante gli incendi vengano appiccati nella maggior parte
dei casi dall’uomo, le condizioni ambientali (in senso lato) favoriscono sia
l’innesco sia la propagazione.
Aspetti di originalità e di innovazione: lo sviluppo del sistema di allarme
può rappresentare un’esperienza pilota finalizzata all’ampliamento della sua
applicazione in aree nazionali che risentono di analoghe problematiche. La
rilevanza scientifica e tecnologica risiede nella metodologia applicata
(modellistica, strumentazione, rete, GIS) e nelle possibili ricadute sulle attività
di monitoraggio di altri enti.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Montalcino (Siena - Italia) Campagna
di rilevamento dati
Collaborazioni nazionali e internazionali: CNR-ISAO di Bologna;CNR-
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IMAes di Sassari; CNR-IATA Firenze; CNR-ISTEA di Bologna; Università
della Tuscia Viterbo; Università della Basilicata Potenza; SAR – Servizio
Agrometeorologico della Sardegna; Risoe National Laboratory- Denmark-,
Danish Forest and Landscape Research Institute- Denmark-, University of
Amsterdam- Netherlands- Centre for Ecology and Hydrology - UK-, Centre for
Ecological Research and Forestry Applications - Spain-, Hungarian Academy
of Sciences - Hungary-, University of Wales - UK- Natural History Museum Denmark.
Risorse finanziarie disponibili: progetto “sviluppo rete di monitoraggio e
allerta precoce degli incendi” (MIUR); progetto VULCAN (Unione Europea);
progetto CLIMAGRI (MiPAF); progetto “miglioramento qualità in sistemi
viticoli tipici” (ex 40% MIUR e Università della Basilicata).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computers, Sistemi
Informativi Geografici, strumenti di misura del bilancio energetico, strumenti
di rilevamento umidità del suolo, strumenti per misure ecofisiologiche,
strumentazione micrometeorologica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corso introduttivo alla
Fisica dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche e agrometeorologiche tenutosi presso
l’Università degli Studi di Sassari- Facoltà di Agraria- Dipartimento di Economia
e Sistemi Arborei-DESA- dal Dr Teodoro Georgiadis del CNR-ISAO di Bologna (2000). Partecipazione al seminario dal titolo: I Sistemi Informativi Geografici:
una nuova tecnologia nell’analisa del territorio organizzato dal CNR-IMAes di Sassari,
tenuto dal Dr Maurizio Romani del CNR-IATA Firenze (2000). Partecipazione
al seminario dal titolo: l’interfacciamento fra i Sistemi Informativi Geografici (GIS) e i
modelli di simulazione ambientale organizzato dal CNR-IMAes di Sassari, tenuto
dalla Dott.ssa Annamaria Castrignanò (2001).
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EMANUELE CAULI
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Cauli Emanuele
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Evoluzione fenologica, variabili meteorologiche e
produttività in genotipi di olivo diversi
Tutor: Dott. M. Mulas
Breve curriculum vitae: Diploma di agrotecnico conseguito nell’anno 1992
con la votazione di 52/60; Laurea in scienze agrarie conseguita nell’anno1999
presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari con la votazione di 110/
110; Dal 01/10/99 al 31/12/99 Incarico di collaborazione professionale presso
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il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell’Università di Sassari svolto
nell’ambito del progetto “Studio della variabilità botanica delle forme selvatiche
di Olea europaea L. per l’individuazione di caratteristiche genetiche pregevoli
per una sua utilizzazione forestale.
Sintesi del progetto di ricerca: lo studio interessa la specie Olea europaea
presentando come obiettivo generale quello di contribuire alla comprensione
delle cause fisiologiche che sono alla base dell’alternanza di produzione tipica
di questa specie. A tal proposito si intende mettere a punto un modello di
osservazione fenologica quantitativa che possa servire da base per le successive correlazioni statistiche con i dati relativi agli eventi meteorologici che
maggiormente possono interagire con l’espressione produttiva.
Aspetti di originalità e di innovazione: l’alternanza di produzione
rappresenta un problema per l’economicità della coltivazione dell’olivo,
studiarne e capirne i meccanismi correlati agli andamenti micrometeorologici
rappresenta sicuramente un aspetto ancora poco esplorato di interesse sia
scentifico che pratico aplicativo.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: missioni nel territorio regionale
Collaborazioni nazionali e internazionali: collaborazione con il Consorzio
Interprovinciale per la Frutticoltura Cagliari Oristano Nuoro
Risorse finanziarie disponibili: progetto “Olea”, progetto “Carolivo”
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del
dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Valorizzazione delle firme selvatiche di Olea europaea L. per gli usi forestali della
specie-Monti e Boschi- 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: personal computer
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ANGELA FADDA
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fadda Angela
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del dottorato: Agrometeorologia ed Ecofisilogia dei Sistemi
Agrari e Forestali.
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Ecofisiologia degli agrumi ed effetti dell’irrigazione
localizzata e climatizzante
Tutor: Prof. M. Mulas
Breve curriculum vitae: Maturità scientifica conseguita nel luglio 1994, con
la votazione di 50/60. Laurea in Scienze Agrarie, conseguita il 21/7/2000 presso
la facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, con votazione di 110/110 e lode.
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Incarico di collaborazione coordinata e continuativa presso il Dipartimento di
Economia e Sistemi Arborei dell’Università di Sassari per il periodo compreso
tra il 1 agosto 2000 ed il 30 marzo 2001. Studente del dottorato di ricerca in
Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei sistemi Agrari e Forestali XVI ciclo.
Studente del master in biotecnologie agrarie presso l’Università degli Studi di
Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Nell’ambiente della Sardegna Meridionale si
registrano sempre temperature abbastanza elevate che possono influire sulla
produttività del clementine. In questo contesto l’irrigazione climatizzante
rappresenta un ottimo sistema per riportare i parametri di temperatura e di
umidità relativa entro i valori ottimali per la crescita delle piante. Gli effetti
dell’irrigazione localizzata e climatizzante saranno analizzati attraverso lo studio delle modificazioni dell’attività fotosintetica e dei composti antiossidanti
di neoformazione.
Aspetti di originalità e innovazione: Le temperature elevate, che si registrano
nella Sardegna meridionale in estate, determinano nella pianta uno stato di
stress che influisce sui principali processi biochimici. Sembra utile quindi uno
studio sulla risposta fisiologica della pianta ad elevate temperature e gli effetti
dell’irrigazione localizzata e climatizante per il controllo delle stesse.
Viaggi e missioni all’estero: Da maggio a luglio 2001 permanenza presso
l’Istituto di agrochimica e tecnologia degli alimenti del CSIC Valencia.
Collaborazioni nazionali ed internazionali: Istituto di Agrochimica e
tecnologia degli alimenti del CSIC Valencia; Consorzio Interprovinciale per la
Frutticoltura di Villasor (CA)
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer; spettrofotometro; SPAD; camera a pressione; gas analyzer ECD.
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corso introduttivo alla
fisica dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche ed agrometeorologiche, svolto dal Dott.
Teodoro Georgiadis del CNR - ISAO di Bologna dal 6 al 10 novembre 2000.
Attività didattica svolta dal dottorando: Partecipazione all’attività didattica
del corso di Tecnologia del Legno e Utilizzazioni Forestali (Corso di Laurea in
Scienze Forestali e Ambientali) per l’anno accademico 2000-2001,
predisponendo una serie di sezioni anatomiche dei legni principalmente diffusi
in Italia e montando le stesse in forma permanente su vetrini destinati alle
esercitazioni per il riconoscimento microscopico delle specie legnose e, inoltre,
partecipando attivamente alle stesse esercitazioni. Partecipazione all’attività
didattica del Corso di Agrumicoltura - modulo di Arboricoltura Mediterranea
(Corso di Laurea in Scienze Agrarie) per l’Anno Accademico 2000-2001,
tenendo un seminario dal titolo “Ecologia delle produzioni agrumarie e mercato
dei derivati” in data 17 novembre 2000.
- 80 -
SILVIA LORETI
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Loreti Silvia.
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei,
Sassari/ Istituto di Ecofisiologia delle Piante Arboree da Frutto, ISTEA - CNR
Bologna
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali.
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi della dinamica della traslocazione dei carboidrati
in piante di Frassino in un rimboschimento di pianura.
Tutor: Dott.ssa F. Rossi.
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze agrarie (Indirizzo: Produzione
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vegetale, Orientamento: Produzione da legno e ornamentali) conseguita il 18/
02/99 presso l’Università di Bologna, presentando una tesi dal titolo: “Ricerche
sulla gestione di un’area protetta: il Bosco della Frattona”. Relatore: Prof.
Umberto Bagnaresi. Dal 1 aprile 1999 svolge attività di ricerca presso l’Istituto
di Ecofisiologia delle Piante Arboree da Frutto (ISTEA) C.N.R. di Bologna
all’interno delle linee istituzionali: “Ecofisiologia dei sistemi agrari e forestali:
relazioni tra piante e microclima” e “Agrometeorologia e gestione delle risorse”.
Collabora attivamente a diversi progetti nazionali e internazionali. In particolare
svolge attività di ricerca all’interno dei progetti DisGelo e CLIMAGRI (Regione
Emilia Romagna e MURST), effettua analisi di tipo ecofisiologico in un sito
appartenente al network Carboeuroflux.
Sintesi del progetto di ricerca: Approfondimento della conoscenza
sull’ecofisiologia di un rimboschimento in un’area ex-agricola. Nel bosco di
Nonantola (Mo) è in atto uno studio sui processi di scambio tra piante e
atmosfera (monitoraggio dei parametri ambientali e microclimatici, del bilancio
energetico, studio dei flussi di acqua, di calore sensibile e di anidride carbonica
in entrata e in uscita dal sistema). All’interno del bosco vengono determinati i
principali parametri di crescita, ecofisiologici e fisiologici di una delle specie
dominanti del bosco, il Fraxinus oxycarpa. In particolare, si studiano la dinamica
di fissazione del carbonio e la distribuzione e ripartizione dei carboidrati nel
legno di 1 e 2 anni, osservando il loro metabolismo nell’arco di 2 anni di
crescita, attraverso analisi quantitative e qualitative dei carboidrati non strutturali
in laboratorio con gascromatografia
Aspetti di originalità e di innovazione: gli studi fisiologici ed ecofisiologici
in ambienti forestali di pianura su ex coltivi sono ancora pochi così come poco
studiata è l’allocazione e distribuzione dei carboidrati non strutturali sulle specie
forestali. Le metodologie di estrazione dei carboidrati da tessuti legnosi di
specie forestali sono ancora in fase di messa a punto.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: campagna di misura presso Aziende
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agricole della regione Emilia Romagna e nella base scientifica di S. Pietro
Capofiume (Bo) nell’ambito del Progetto DISGELO con cadenza settimanale
nei mesi di febbraio-aprile. Campagna di misura per il monitoraggio del bilancio
energetico e del flusso di carbonio presso la riforestazione del bosco della
Partecipanza di Nonantola (Mo) nell’ambito del Progetto CARBOEUROFLUX
con cadenza settimanale durante tutto l’anno. Sassari (18-19 luglio 2000)
presentazione del programma di dottorato. Sassari (6-10 novembre 2000)
partecipazione al “Corso introduttivo alla fisica dell’atmosfera per applicazioni
ecofisiologiche e agrometeorologiche”. Roma (28 novembre 2000)
partecipazione al “Corso IGBP”. Sassari (27 giugno-1 luglio) presentazione
dell’attività di dottorato svolta nell’anno accademico 1999-2000. Partecipazione
incontri Progetto Fuochi.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto di Economia e Sistemi
Arborei, Università degli studi di Sassari; Istituto di Monitoraggio degli
AgroEcosistemi IMAES-C.N.R., Sassari; Dipartimento di Colture Arboree,
Università degli studi di Bologna; Istituto di Scienze dell’Atmosfera ISAOC.N.R., Bologna; Istituto per l’Agrometeorologia e l’Analisi Ambientale
applicata all’Agricoltura IATA-C.N.R., Firenze; Agenzia Regionale Prevenzione
e Ambiente dell’Emilia Romagna-Servizio Meteorologico Regionale, Bologna.
Risorse finanziarie disponibili: Linea di ricerca “Ecofisiologia degli agroecosistemi : relazioni con i parametri fisici microambientali”. Fondi istituzionali
C.N.R.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Rossi F., Loreti S., Lo stress idrico nelle colture agrarie e forestali: aspetti morfologici
e fisiologici. Atti del Convegno L’Agrometeorologia per il Monitoraggio dei
consumi idrici. Sassari, 3-4-5 novembre 1999.
- Comai M:, Dorigoni A., Iacono F., Porro D., Toller G., Bertazza G., Loreti,
S., Rossi F., Facini O., Caratterizzazione qualitativa di frutti di Golden Delicious
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prodotti in Val di Non in relazione a due diversi regimi irrigui. Atti del Convegno
V Giornate scientifiche SOI 2000. Sirmione, 28-30 marzo 2000.
- Rossi F., Facini O., Bertazza G., Loreti S., Baraldi Rita., Rapparini F., L’attività
del sottoprogetto Modelli agroclimatici applicati allo studio e alla gestione delle colture
arboree da frutto. Convenzione CNR-Provincia Autonoma di Trento. Relazione
finale di attività.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: strumentazione Eddycovariance per la misura dei flussi. Strumentazioni per il monitoraggio dei
parametri ambientali. Misuratore ad infrarossi per la misura della fotosintesi
fogliare. Strumentazioni per le analisi di laboratorio: gascromatografo (analisi
quantitativa e qualitativa dei carboidrati non strutturali), spettrofotometro
(misure di clorofilla).
- 84 -
MARIANNA NARDINO
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Nardino Marianna
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e sistemi arborei (SS);
CNR ISAO Bologna
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Effetti della copertura nuvolosa nella ripartizione
dell’energia solare: studio del microclima locale per scopi agrometeorologici.
Tutor: Dr. T. Georgiadis
Breve curriculum vitae: Laurea in Fisica presso l’Università degli studi di
Bologna conseguita il 11/12/98. Buona conoscenza della lingua inglese parlata
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e scritta. Assegno per la collaborazione ad attività di ricerca a tempo determinato
per la durata di dodici mesi (rinnovabile per due anni) presso l’Istituto per il
Miglioramento Genetico delle Piante Forestali del Consiglio Nazionale delle
Ricerche di Firenze finalizzato al monitoraggio dei flussi superficiali di
momento, calore e CO2 in ambiente boschivo; elaborazione e mantenimento
del data-set sperimentale secondo quanto previsto dai protocolli ed obiettivi
del progetto CARBOEuroflux nell’ambito del Progetto di Ricerca
CARBOEuroflux “An investigation on Carbon and Energy exchanges of terrestrial ecosystems in Europe. (Bando numero ADR/04/00, contratto 1
Ottobre 2000). Amissione senza borsa di studio al Dottorato di ricerca in
Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei sistemi Agrari e Forestali XVI° ciclo
decorrenza a.a. 2000/2001 presso l’Università degli Studi di Sassari
Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei.
Sintesi del progetto di ricerca: Il programma di ricerca riguarda l’analisi
degli effetti della copertura nuvolosa nella ripartizione dell’energia solare. Le
fasi della ricerca sono suddivise in vari punti che verranno svolti durante il
corso dei tre anni. È in corso la ricerca bibliografica sugli studi degli effetti
delle nubi sul bilancio radiativo superficiale; al termine della quale seguirà la
messa a punto della strumentazione da utilizzare in Sardegna per il monitoraggio
di tutte le componenti del bilancio radiativo superficiale e dell’indice di copertura
nuvolosa; saranno necessariamente eseguite le misure di questi parametri per
alcune aree campione della Sardegna e l’analisi dei dati raccolti e saranno
verificate le relazioni presenti in letteratura. Infine sarà calcolato l’effetto netto
del forcing delle nubi sul bilancio radiativo superficiale per la regione Sardegna.
Aspetti di originalità e di innovazione: I sempre più evidenti effetti che i
cambiamenti climatici hanno sugli ecosistemi sia di tipo agronomico che di
tipo forestale portano l’attenzione sulla comprensione del microclima locale
nella regione Sardegna. Gli aspetti di originalità e innovazione stanno nella
metodologia utilizzata e nel sito considerato (macchia mediterranea).
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Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 4th Advanced Aerobiology Course
AA2000. Mt. Cimone, Italia, 9-15 July 2000; Corso introduttivo alla Fisica
dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche e agrometeorologiche. Sassari,
6-10 Novembre 2000; Seminario: Pratical Frost Protection In California, tenuto
dal Dr. Richard L. Snyder, University of California. Organizzato dall’ISTEA CNR Bologna, 14 Febbraio 2001; Seminario: Evapotranspiration and irrigation scheduling, tenuto dal Dr. Richard L. Snyder, University of California.
Organizzato dall’ISTEA - CNR Bologna, 15 Febbraio 2001; EGS 2000, XXV
General Assembly European Geophysical Society, Nice, France, 25-29 April,
2000; ICAM 2000, 26th International Conference on Alpine Meteorology, Innsbruck, Austria, 11-15 September 2000; 3rd European Conference on Applied
Climatology, Pisa, 16-20 October 2000; International Workshop CarboEroflux,
Hyytiala, Helsinki, Finland, 9-12 Gennaio 2001; 2000- European CommunityCost Action 718 Applications in Agrometeorology. WG2 Meeting, Bologna
24-25 gennaio.
Collaborazioni nazionali e internazionali: ISTEA CNR, Istituto di
Ecofisiologia delle piante arboree da frutto, Bologna, Italia; IATA CNR, Istituto
per l’Agrometeorologia e l’Analisi Ambientale applicata all’agricoltura, Firenze;
IMAes CNR, Istituto per il Monitoraggio degli Agroecosistemi, Sassari; IFA
CNR, Istituto di Fisica dell’Atmosfera, Roma, Italia; ARPA- Servizio
Meteorologico Regionale, Regione Emilia Romagna; NP, Norwegian Polar
Institute, Polar Environmental Centre, N-9296 Tromsø, Norvegia; FIMR, Finnish Institute of Marine Research, Helsinki, Finlandia; AWI, Alfred Wegener
Institute, Bremerhaven, Germania; Dept of Environmental Science, Policy
and Management; University of California, Berkeley; SAR – Servizio
Agrometeorologico della Regione Sardegna; DESA – Dipartimento di
Economia e Sistemi Arborei – Università di Sassari.
Risorse finanziarie disponibili: progetto CARBOEUROFLUX “An investigation on Carbon and Energy exchanges of terrestrial ecosystems in Europe” (Contratto EVK2-CT1999-00032).
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Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
Pubblicazioni Internazionali
- Orsini A., Calzolari F., Georgiadis T., Levizzani V., Nardino M., Pirazzini
R., Rizzi R., Tomasi C., 2000. Parameterisation of surface radiation flux in an
Antarctic site. Atmospheric Research, 54, 245-261.
- Georgiadis T., Nardino M., Calzolari F., Levizzani V., Ørbæk J.B., Claes S.,
Pirazzini R., 2001. Radiation and Turbulence parameterisation at Ny-Ålesund,
Svalbard Islands. Manuscripts for the Memories of National Institute of
Polar Research, Special Issue, No. 54, 125-131.
- Orsini A., Tomasi C., Calzolari F., Nardino M., Cacciari A. and Georgiadis
T., 2001: Cloud cover classification through simultaneous ground-based measurements
of solar and infrared radiation. Sottomesso a Atmospheric Research.
Atti di Convegni Internazionali
- Pirazzini R., Nardino M., Orsini A., Calzolari F., Georgiadis T. and Levizzani
V.: Parameterisation of the downward longwave radiation from clear and cloudy skies at
Ny Alesund (Svalbard). Proceeding of IRS 2000, International Radiation
Symposium, St. Petersburg, Russia, 24-29 July, 2000.
- Nardino M., Orsini A., Pirazzini R., Calzolari F., Georgiadis T. and Levizzani
V.: Cloud radiative forcing and effects on local climate. Proceeding of ECAC 2000,
3rd European Conference on Applied Climatology, Pisa, Italy, 16-20 October 2000.
Comunicazioni a convegni Internazionali
- Pirazzini, R., Nardino, M., Calzolari, F., Levizzani, V., Georgiadis, T., Vihma,
T. and Cheng, B.: Effects of cloud forcing on surface radiative fluxes at Ny Alesund
(Svalbard) during the ARTSIT experiment. EGS 2000, XXV General Assembly European Geophysical Society, Nice, France, 25-29 April, 2000.
- Rossi, F., Zinoni, F., Anconelli, S., Georgiadis, T., Nardino, M., Pitacco, A.,
Facini, O., Loreti, S.: Meteorological and micrometeorological applications to spring
frost prevention in northern Italy orchards. EGS 2001, XXVI General Assembly
European Geophysical Society, Nice, France, 25-30 March, 2001.
- 88 -
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Dr. Teodoro
Georgiadis, Corso introduttivo alla Fisica dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche e
agrometeorologiche. Sassari, Italia, 6-10 Novembre 2000.
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BARBARA PERINU
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Perinu Barbara
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Area scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee, AGR/03
Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, AGR/05 Assestamento
Forestale e Selvicoltura
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed Ecofisiologia dei
Sistemi Agrari e Forestali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Influenza dei fattori meteorologici sulla fenologia di
cultivar di mirto (Myrtus communis L.)
Tutor: Prof. P. Deidda
Breve curriculum vitae: Titolo di studio: laurea in Scienze Agrarie indirizzo
produzioni Vegetali conseguita il 16/07/1999 presso la Facoltà di Agraria
dell’Università degli Studi di Sassari con la votazione di 110/110 e lode. Dal 1
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agosto 1999 al 31 marzo 2000 ha collaborato con il Dipartimento di Economia
e Sistemi Arborei partecipando ad attività di ricerca riguardanti lo studio e
l’analisi di diverse specie della macchia mediterranea. Nell’anno accademico
1999-2000 ha iniziato la frequenza ai corsi del XV ciclo del dottorato di ricerca
in Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi agrari e forestali Partecipazione
a Congressi nazionali ed internazionali: - “Giornata di studio sul mirto”.
Università di Sassari, Sassari, 30 giugno 1999. - II Congresso su “Applicazioni
e prospettive per la ricerca forestale”, SISEF, Bologna, 20-22 ottobre 1999. “L’Agrometeorologia per il Monitoraggio dei Consumi Idrici”, Sassari, 3-4
novembre 1999. - “V Giornate Scientifiche SOI”, Sirmione (BS), 28-30 marzo
2000. - “Second International Symposium on Breeding Research on Medicinal
and Aromatic Plant”. Chania (Grecia), 12-16 luglio 2000. - “Meteo Risorse Influenza e valenza economica dei fattori meteorologici sulle attività produttive
e sul territorio”, Cagliari, 1-2 febbraio 2001.- “World Conference on Medicinal
and Aromatic Plant”, Budapest (Ungheria), 8-11 luglio 2001.
Sintesi del progetto di ricerca: Allo scopo di studiare le interazioni tra i fattori
meteorologici e lo sviluppo di piante di mirto coltivate, la ricerca viene condotta in
duedifferenti località della Sardegna, Oristano ed Alghero, in cui sono presenti
campi varietali di mirto. Il lavoro prevede rilievi periodici delle date di comparsa
dei principali eventi fenologici delle piante e dei parametri morfologici più
significativi. Tutte le informazioni raccolte nel corso delle osservazioni vengono
integrate con l’andamento dei principali parametri meteorologici registrati durante
il periodo della ricerca nelle due località in esame.
Aspetti di originalità e di innovazione: Approfondendo le conoscenze sui
diversi aspetti del comportamento delle piante di mirto nell’ambiente di
coltivazione, la presente ricerca assume notevole importanza per la
domesticazione della specie, con conseguenze favorevoli per la salvaguardia
delle piante spontanee e lo sviluppo dell’industria liquoristica in Sardegna.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Sirmione (BS) (28-30 marzo 2000) V
- 91 -
Giornate Scientifiche SOI; Chania (Grecia) (12-16 luglio 2000) Second International Symposium on Breeding Research on Medicinal and Aromatic Plant;
Modena (19-22 settembre 2000) Analisi qualitative su frutti di mirto; Cagliari
(1-2 febbraio 2001) convegno su “Meteo Risorse - Influenza e valenza
economica dei fattori meteorologici sulle attività produttive e sul territorio”;
Budapest (Ungheria) (8-10 luglio 2001) World Conference on Medicinal and
Aromatic Plant
Collaborazioni nazionali e internazionali: Servizio Agrometeorologico
Regionale della Sardegna
Risorse finanziarie disponibili: Convezione D.E.S.A. - M.O.C. Arasolè;
Progetto I.P.P.O.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Dettori S., Francesconi A.H.D., Mulas M., Perinu B., Pala M., (2000). Sistemi
colturali per il mirto. Sardegna Agricoltura, (4): 39-41.
- Mulas M., Francesconi A.H.D., Perinu B., (2000). Myrtle (Myrtus communis
L.) as a new aromatic crop: cultivar selection. Presentato al “Second International
Symposium on Breeding Research on Medicinal and Aromatic plant”.
Chania (Grecia), 12-16 luglio 2000.
- Mulas M., Perinu B., Francesconi A.H.D., Nieddu M.A., Fadda A., Peana I.
Primi risultati sperimentali per la coltivazione del mirto (Myrtus commmunis L.): la
selezione varietale. (In corso di stampa sulla rivista “Informatore agrario” 2001).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer; stazione
agrometeorologica dotata di termoigrografo, pluviometro e anemometro;
apparecchiature da laboratorio quali: stufa, muffola, spettrofotometro visibile/
UV, gascromatografo.
- 92 -
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Ciclo di seminari
dal titolo: L’impatto dei cambiamenti climatici: l’esempio di El Niño e La stima
dell’evapotraspirazione e la programmazione degli interventi irrigui, organizzati dalla
Facoltà di Agraria di Sassari, svolti dal Prof. R.L. Snyder del Department of
Land, Air and Water Resources, University of California, Davis, California, il
giorno 8 maggio 2000. L’impatto dei cambiamenti climatici: l’esempio di El Niño e Il
bilancio energetico negli ecosistemi forestali, organizzati dalla Facoltà di Agraria di
Sassari, svolti dal Prof. R.L. Snyder del Department of Land, Air and Water
Resources, University of California, Davis, California, il giorno 11 maggio
2000. La stima dell’evapotraspirazione: applicazione agli ecosistemi naturali e La misura
delle grandezze meteorologiche per il monitoraggio ambientale, organizzati dalla Facoltà
di Agraria di Sassari, svolti dal Prof. R.L. Snyder del Department of Land, Air
and Water Resources, University of California, Davis, California, il giorno 12
maggio 2000. Regional surface fluxes from a coupled mesoscale atmosphere/vegetative
canopy model organizzato dal Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei della
Facoltà di Agraria di Sassari, svolto dal Prof. B.C. Weare del Department of
Land, Air and Water Resources, University of California, Davis, California, il
giorno 18 maggio 2000. La gestione delle risorse idriche a scala territoriale: l’esperienza
del California Irrigation Management Information System - CIMIS e Previsione delle fasi
fenologiche con il modello Gradi-giorno, organizzati dalla Facoltà di Agraria di Sassari,
svolti dal Prof. R.L. Snyder del Department of Land, Air and Water Resources,
University of California, Davis, California, il giorno 29 maggio 2000. Corso
introduttivo alla fisica dell’atmosfera per applicazioni ecofisiologiche ed agrometeorologiche,
svolto dal Dott. Teodoro Georgiadis del CNR - ISAO di Bologna dal 6 al 10
novembre 2000.
Attività didattica svolta dal dottorando: Presentazione di seminari nei
seguenti corsi: Agrumicoltura - modulo di Arboricoltura mediterranea (Corso
di Laurea in Scienze Agrarie), Anno Accademico 2000-2001, Esigenze ecofisiologiche
degli agrumi e valutazione agroclimatica delle zone da destinare alla coltura, tenuto a
Sassari in data 13 ottobre 2000. Tecnologia del Legno e Utilizzazioni Forestali
(Corso di Laurea in scienze Forestali e Ambientali), Anno Accademico 2000-
- 93 -
2001, Ecologia delle produzioni sughericole e Qualità del sughero e condizioni agroclimatiche,
tenuti a Nuoro in data 13 novembre 2000. Nell’ambito del Corso di Tecnologia
del Legno e Utilizzazioni Forestali (Corso di Laurea in scienze Forestali e
Ambientali) ha partecipato all’attività didattica con la predisposizione di una
serie di sezioni anatomiche dei legni principalmente diffusi in Italia e montando
le stesse in forma permanente su vetrini destinati alle esercitazioni per il
riconoscimento microscopico delle specie legnose e, inoltre, partecipando
attivamente alle stesse esercitazioni. L’attività didattica ha anche compreso la
collaborazione, come correlatore, alla stesura delle seguenti tesi di laurea: Analisi
qualitativa dei frutti prodotti da piante di mirto spontanee e coltivate, presentata dalla
sig.na Ilaria Peana nell’Anno Accademico 1999-2000; Studio di popolazioni forestali
di Olea europaea L. presentata dal sig. Elias Pasquale Ruiu nell’Anno Accademico
1999-2000.
- 94 -
STEFANIA SECHI
Area scientifica: Agronomia e Coltivazioni Erbacee - AGR/02, Arboricoltura
Generale e Coltivazioni Arboree - AGR/03, Assestamento Forestale e
Selvicoltura - AGR/05
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Sechi Stefania
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Area scientifica: Agronomia e Coltivazioni Erbacee - AGR/02, Arboricoltura
Generale e Coltivazioni Arboree - AGR/03, Assestamento Forestale e
Selvicoltura - AGR/05
Denominazione del Dottorato: Agrometeorologia ed ecofisiologia dei sistemi
agrari e forestali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Vulnerabilità degli ecosistemi a macchia mediterranea
in relazione ai cambiamenti climatici
Tutor: Prof.ssa D. Spano
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli
Studi di Sassari, Master in Controllo dei Sistemi Idrici presso il Centro di ricerca
e formazione per il Controllo dei Sistemi Idrici (Hydrocontrol). Si è occupata
- 95 -
prevalentemente della determinazione del volume irriguo ottimale in vigneto
cv “Vermentino” attraverso la definizione del CWSI con termometria
all’infrarosso e delle metodiche per la valutazione dell’uniformità di irrigazione,
in particolare su impianti a microportata di erogazione in serra. Attualmente
frequenta il corso di Dottorato di Ricerca presso la sezione Agro-ecosistemi
Arborei del Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto intende valutare la risposta degli
ecosistemi a macchia mediterranea in relazione ai cambiamenti climatici. Viene
utilizzata una metodologia innovativa che simula gli effetti previsti sulla
temperatura e sulla distribuzione delle piogge. In opportune parcelle
sperimentali situate nella Foresta demaniale di Porto Conte saranno eseguiti
rilievi su piante sottoposte ad un innalzamento della temperatura notturna
dell’aria (HEATING) e a stress idrico durante il periodo autunnale
(DROUGHT).
Aspetti di originalità e di innovazione: Il cambiamento climatico è un
argomento sempre più attuale e sempre maggiori sono gli studi che hanno per
oggetto la valutazione della risposta degli ecosistemi, sia naturali che antropizzati,
ai cambiamenti in atto. A questo proposito, poche sono le conoscenze relative
alla macchia mediterranea.
Collaborazioni nazionali e internazionali: CNR- IMAes- Sassari; CNRISTEA -Bologna; CNR- ISAO- Bologna; Facoltà di Agraria, Università della
Tuscia - Viterbo; Risoe National Laboratory- Denmark; Danish Forest and
Landscape Research Institute- Denmark; University of Amsterdam- Netherlands- Centre for Ecology and Hydrology - UK; Centre for Ecological Research and Forestry Applications - Spain; Hungarian Academy of Sciences Hungary; University of Wales - UK; Natural History Museum - Denmark.
Risorse finanziarie disponibili: Progetto “Sviluppo rete di monitoraggio
allerta precoce degli incendi” (MIUR); progetto VULCAN (Unione Europea);
- 96 -
progetto CLIMAGRI (MiPAF); progetto “Miglioramento qualità in sistemi
viticoli tipici” (ex 40% MIUR e Università della Basilicata).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, Strumentazione
micrometeorologica, Strumenti per la misura dell’umidità del suolo, Analizzatore
di scambi gassosi.
- 97 -
- 98 -
ANALISI E GESTIONE
DEGLI ECOSISTEMI NATURALI
- 100 -
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi Naturali
Dipartimento a/o Dipartimenti (oppure tstituti) concorrenti:
Dipartimento di Botanica e Ecologia Vegetale; Dipartimento di Zoologia e
Antropologia Biologica
Area scientifica: BIO/07, BIO/03, BIO/05.
Docente coordinatore: Prof. Nicola Sechi
Area scientifica di riferimento del corso: BIO/07
Componenti del Collegio dei docenti a Coordinatore:
Apollonio Marco, Professore ordinario di Zoologia (Dip. Zoologia ed
Antropologia Biologica),
Casale Achille, Professore ordinario di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica)
Diana Silvana, Professore ordinario di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale)
Sechi Nicola, Professore ordinario di Ecologia (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale)
Valsecchi Franca, Professore ordinario di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale)
Albani Diego, Professore associato di Fisiologia vegetale (Dip. Botanica ed
Ecologia vegetale)
Castelli Alberto, Professore associato di Ecologia (Dip. Zoologia ed
Antropologia Biologica)
Curini Galletti Marco, Professore associato di Zoologia (Dip. Zoologia ed
Antropologia Biologica)
Carcupino Marcella, ricercatrice di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica)
Corso Gavina, ricercatrice di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia Biologica)
- 101 -
Cossu Andrea, ricercatore di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia vegetale)
Filigheddu Rossella, ricercatrice di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale),
Francalacci Paolo, ricercatore di Antropologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica),
Lugliè Antonella, ricercatrice di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia vegetale)
Manconi Renata, ricercatrice di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica)
Urbani Malvina, ricercatrice di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia vegetale)
Tutori:
Casale Achille, Professore ordinario di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica),
Diana Silvana, Professore ordinario di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale),
Sechi Nicola, Professore ordinario di Ecologia (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale),
Castelli Alberto, Professore associato di Ecologia (Dip. Zoologia ed
Antropologia Biologica),
Curini Galletti Marco, Professore associato di Zoologia (Dip. Zoologia ed
Antropologia Biologica),
Filigheddu Rossella, ricercatrice di Botanica (Dip. Botanica ed Ecologia
vegetale),
Manconi Renata, ricercatrice di Zoologia (Dip. Zoologia ed Antropologia
Biologica),
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
XV ciclo: 9 dottorandi di cui 5 con borsa di cui una pagata dall’Ateneo
XVI ciclo: 3 dottorandi di cui 2 con borsa di cui due pagate dall’Ateneo
Sedi consorziate: nessuna
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Anno di prima istituzione: anno accademico 1999-2000 con inizio effettivo
in aprile 2000.
Curricula: Ecologia d’acqua dolce; 2 studenti; Ecologia marina costiera e
lagunare; 7 studenti; Ecosistemi naturali terrestri; 3 studenti.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo:
Emmanuele Farris, Marco Casu, Roberto Mameli, Monica Meregalli, Felicina
Trebini, Giacinta Stocchino, Ivo Manca, Federica Curreli, Anna Maria Bazzoni.
XVI ciclo:
Daniela Casu, Antonello Floris, Zelinda Secchi
Tipologia a quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
1 anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per 1’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.):
1) Fondo Cofin (ex 40%) del 1999 della U.O. coordinata dal Prof. Alberto
Castelli.
2) Fondi ex 60%, titolare Prof.ssa Maria Pala.
3) Fondi 60%; regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Aglientu a
Nome del Prof. A. casale
4) Fondi vari del Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale (40%, 60%,
CNR, Regione Sardegna, Ente Autonomo del Flumendosa, Ente Sardo
Acquedotti e Fognature, Consorzi di Bonifica e società private.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche a scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro altivilà di studio a ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
- 103 -
strumentazioni, biblioteche ecc.):
Biblioteche: Biblioteca Dipartimento di Botanica e Ecologia Vegetale;
Biblioteca Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica; Biblioteca
Facoltà Scienze MM FF NN);
Laboratori Dipartimento di Botanica e Ecologia vegetale: Laboratorio di
ecologia, sezione analisi chimico e biologico delle acque; laboratorio analisi
fitoplacton; Laboratorio G.I.S, Laboratorio Cartografia, Laboratorio di
microscopia.
Laboratori Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica:
Laboratorio di Biologia marina; laboratorio di biologia molecolare; laboratorio
di microscopia.
Attrezzature scientifiche reperibili presso i laboratori dei due
Dipartimenti concorrenti: Microscopi ottici diritti e rovesciati; Microscopi a
luce trasmessa ed a fluorescenza, pH-metri da tavolo e da campo; termometri
da campo; ossimetri da campo, carotattori ad azionamento manuale (box-corer),
grattini, retini e altri piccoli prototipi di attrezzi per il campionamento della
componente biologica, contenitori per il campionamento dell’acqua; celle
elettroforetiche, PCR per amplificazione del DNA, centrifughe, bilance analitiche
e tecniche, omogenizzatori, microtomi e ultramicrotomi, criostato; Computers;
Programmi di analisi ed elaborazioni statistiche; programmi di acquisizione ed
elaborazioni immagini; programmi di cartografia; Camera oscura. Laboratorio
Pedologia della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Sede di
Nuoro (Corso di Laurea in Scienze Ambientali), Università di Sassari. Erbario
Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari
Strutture didattiche: proiettore digitale, fotocopiatrici, Plotter, lavagne
luminose; proiettori
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: L’attività didattica svolta è stata articolata in
diverse fasi; 40 ore di lezioni frontali su argomenti di carattere formativo generale
- 104 -
alle quali hanno partecipato tutti i dottorandi (30 ore di lezioni frontali tenute dai
componenti il Collegio dei Docenti e 10 ore di seminari tenuti da docenti esterni)
Ciclo autunnale 2000
Tecniche di censimento faunistico, Prof. A.Casale;
Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello, Dott.ssa R. Manconi.
Ciclo primaverile-estivo 2001
N. Sechi: Ecosistemistica avanzata;
N. Sechi: Ecologia delle comunità;
M. Apollonio: Biologia di popolazione di lupo e orso;
M. Apollonio: Correlazioni tra fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività
umane in Italia;
G. Ceccherelli: Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche;
P. Francalacci: Metodologie di studio della variabilità genetica;
M. Urbani: Concetto di specie nei vegetali;
M. Curini-Galletti: Concetto di specie negli animali;
A. Casale: Adattamenti morfo-funzionali ad ambienti estremi;
C. Blasi di Roma -La Sapienza: Definizione della qualità ambientale a livello di
habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali;
C. Blasi di Roma -La Sapienza: Modello di classificazione gerarchica del
paesaggio;
C. Blasi di Roma -La Sapienza: Rapporto fra naturalità e qualità ambientale;
J. A. Commito, Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A: Complexity and power
laws in marine system: a soft-bottom mussel bed example from Maine USAM;
Un ciclo di lezioni teorico-pratiche strettamente attinenti a specifiche
problematiche tenute da ciascun tutore per i propri dottorandi.
Corsi svolti presso altre Università Italiane: D. Casu e A. Floris, Corso di
Bentonologia presso il Laboratorio di Biologia Marina di Ustica (Università
degli studi di Palermo) dal 29 giugno al 7 luglio 2001.
G. Stocchino, Corso di formazione teorico-pratico “Metazoi delle acque sorgive
e sotterranee, biologia, campionamento e riconoscimento, aspetti ambientali
ed applicativi”. Genova 18-22 settembre 2000
- 105 -
E. Farris e Z. Sechi, Ancona, 27-29 aprile 2000, seminario: Vegetazione
mediterranea, prof. A. e B. Asensi, Univ. Malaga; Ancona, 21-23 settembre
2000, seminario: Valorizzazione e tutela della biodiversità vegetale, prof. M.
Costa, Univ. Valencia; Nuoro, 14-15 novembre 2000, seminario: Indicatori
vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del valore ambientale, prof.
F. Manes, Univ. Roma-La Sapienza; Nuoro, 11-13 dicembre 2000, seminario:
Ecologia del paesaggio, dr.ssa D. Carranza, Univ. Roma-La Sapienza.
F. Trebini, A.M. Bazzoni, M. Meregalli e R. Mameli: Nuoro (11 aprile 2000):
seminario “Monitoraggio ambientale per il controllo degli ecosistemi acquatici
e terrestri”, Prof. Sechi, Prof. Vacca e Dr. Fabiani; Nuoro (14-15 novembre):
“Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del valore
ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza; Nuoro (11-12-13 dicembre):
seminario “Ecologia del paesaggio”, dott.ssa D. Carranza, Roma-La Sapienza;
Istituto Italiano di Idrobiologia Pallanza (VB) (22-23 marzo 2001); workshop:
“La limnologia in Italia: ambienti, problematiche ed approcci”; Asinara (25-27
maggio 2001): workshop “Conservazione e gestione delle aree parco”.
Didattica svolta all’estero:
M. Casu, Summer Institute in Statistical Genetics (Raleigh, dal 27/06 a 03/07/2000)
(con una borsa di studio) diretto dal Prof. Bruce S. Weir, presso la North Carolina
State University, Raleigh, NC, U.S.A.
D. Casu, Cours intensif P. I. C. Erasmus 2001 Zoologie et Ecologie Marine Roscoff- (Francia) dal 02 al 31/08 2001.
Convegni:
M. Casu: Pisa (dal 14 al 16/09/2000) (con una borsa di partecipazione) 10°
Congresso S.It.E. (Società Italiana di Ecologia). Genova (dal 21 al 25/11/
2000) 2° Convegno Co.N.I.S.Ma (Consorzio Nazionale Interuniversitario per
le Scienze del Mare). Numana (AN) (dal 4 al 9/06/2001) (con una borsa di
partecipazione) 32° Congresso S.I.B.M. (Società Italiana di Biologia Marina).
D. Casu: Genova (dal 21 al 25/11/2001) 2° Convegno Co.N.I.S.Ma (Consorzio
Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare).
- 106 -
A. Floris: Genova (dal 21 al 25/11/2000) 2° Convegno Co.N.I.S.Ma
(Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), Numana
(AN) (dal 4 al 9/06/2001) (con una borsa di partecipazione) 32° Congresso
S.I.B.M. (Società Italiana di Biologia Marina).
E. Farris e Z. Secchi: Ancona, 14-15 dicembre 2000, convegno: II Giornata di
Sintassonomia, organizzata dalla Società Italiana di Fitosociologia (S.I.F.);
Ancona, 20 aprile 2001, convegno: III Giornata di Sintassonomia, organizzata
dalla Società Italiana di Fitosociologia (S.I.F.); Bono (SS), 29 giugno 2001,
convegno: Un approccio integrato per la valorizzazione dei pascoli del Goceano:
aspetti botanici, agronomici e biotecnologici, organizzato dal G.A.L.-Goceano.
Parco Naturale Regionale del Monte Conero, Ancona (3-6 maggio 2000), coord.
Prof. E. Biondi, Univ. Ancona; Parco Nazionale del Circeo, Latina (25-27
maggio 2000), coord. Proff. C. Blasi e I. Filesi, Univ. Roma-La Sapienza;
Appennino Umbro-Marchigiano (7-10 giugno 2000), coord. Proff. E. Biondi
e F. Taffetani, Univ. Ancona; Alpi Giulie-Carnia, Udine (28 giugno – 1 luglio
2000), coord. Prof. L. Poldini, Univ. Trieste; Dolomiti Bellunesi (12-15 luglio
2000), coord. Prof. G. Sburlino, Univ. Venezia; Delta del Po, Ferrara (5-7 ottobre
2000), coord. Prof. F. Piccoli, Univ. Ferrara; Parco Nazionale dell’Asinara e
Parco Naturale di Porto Conte, Sassari (24-25 aprile 2001), S.B.I.; Parco
Nazionale dell’Asinara (25-27 maggio 2001), coord. Prof. N. Sechi, Univ. Sassari.
F. Trebini, A.M. Bazzoni, M. Meregalli e R. Mameli: Garda: (25-28 settembre
2000); partecipazione al XIV Congresso Nazionale A.I.O.L..
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative:
D. Casu e A. Floris: Dipartimento di Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente
dell’Università di Pisa; Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di
Palermo; Laboratorio di Ecologia del Benthos Università di Napoli.
M. Casu: Dr. Gabriele Procaccini (Stazione Zoologica “A. Dohrn ”, Napoli);
Dr. Paolo Domenici (International Marine Centre, Oristano); Dr. Laura Camilli
- 107 -
e il Dr. Ferruccio Maltagliati (Università di Pisa), ; Prof. Giorgio Binelli
(Università di Sassari); Prof. John A. Commito (Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.).
G. Stocchino: Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale dell’Università
degli Studi di Sassari, Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università
degli Studi di Sassari, Istituto di Scienze Geologico Mineralogiche dell’Università
degli Studi di Sassari, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione
Sardegna.
I. Manca: Regione autonoma della Sardegna; Comunità montane dei monti dei
Sette Fratelli e de “Sa Giara”; Comune di Aglientu.
E. Farris: Progetto Life Natura 2000 stagno di S’Ena Arrubia (OR), promosso
dalla Provincia di Oristano; Comunità Montana Monte Acuto; Comunità
Montana Marghine-Planargia; G.A.L.-Goceano; E.R.S.A.T.-Centro Zonale di
Ales (OR); C.N.R.-Centro Studio Pascoli Mediterranei, Sassari;; Laboratorio
Geopedologia del Dipartimento Ingegneria del Territorio, Università di Sassari;
Dipartimento di Biotecnologie Ambientali Agrarie dell’Università degli Studi
di Ancona.
R Mameli: Consorzio Govossai di Nuoro.
A. M. Bazzoni: Regione Autonoma della Sardegna per il monitoraggio marino
costiero;
Società THETIS per il monitoraggio marino costiero.
F. Trebini: Consorzio Govossai di Nuoro; Consorzio di Bonifica dell’Oristanese
Viaggi e missioni:
Missioni in ambito regionale per lo svolgimento della tesi di dottorato: oltre 50
da aprile 2000 a luglio 2001;
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ANNA MARIA BAZZONI
Area scientifica: BIO/07
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Bazzoni Anna Maria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/07
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Caratterizzazione di aree costiere marine della Sardegna
settentrionale attraverso lo studio del fitoplancton.
Tutor: Prof. N. Sechi
Breve curriculum vitae: - laurea in Scienze Biologiche conseguita il 9/7/96
presso l’Università degli Studi di Sassari (106/110); - tirocinio di un anno (9/
’96-9/’97) presso l’Ist. Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna; - borsa di
studio della durata di un anno (a partire dal 1/3/98) relativa agli aspetti ambientali e al controllo della qualità dell’acqua dall’inquinamento (fitoplancton);
- qualifica professionale di “Tecnico per attività specifiche nell’ambiente”, rilasciata dall’ente IS.O.GE.A. dopo un corso di 800 ore (2/2/99-27/9/99); contratti di collaborazione con il Dipartimento di Botanica ed Ecologia
- 109 -
Vegetale dal marzo ‘99 ad oggi per monitoraggio marino costiero; - dottorato
in “Analisi e gestione degli ecosistemi naturali” dall’1/4/2000.
Sintesi del progetto di ricerca: Si propone di fare lo studio del fitoplancton
e di alcune variabili ambientali lunga le fasce costiere marine della Sardegna
nord-occidentale, settentrionale e nord-orientale, finalizzato alla loro caratterizzazione e differenziazione.
Aspetti di originalità e di innovazione: Prime indicazioni sullo sviluppo e
sulla tipologia dei popolamenti fitoplanctonici presenti lungo l’area costiera
della Sardegna settentrionale e utilizzazione del fitoplancton in termini di diversità e strutturazione in specie, al fine di differenziare aree costiere con diverse caratteristiche ambientali.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: - Garda (25 – 28 settembre 2000):
XIV Congresso A.I.O.L “Interpretare il cambiamento”; - Nuoro (11 aprile
2000): seminario “Monitoraggio ambientale per il controllo degli ecosistemi
acquatici e terrestri”, Prof. Sechi, Prof. Vacca e Dr. Fabiani.; - Nuoro (14-15
novembre): “Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e
del valore ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza;
- Nuoro (11-12-13 dicembre): seminario “Ecologia del paesaggio”, dott.ssa D.
Carranza, Roma-La Sapienza; - Verbania Pallanza (22-23 Marzo 2001):
workshop “La limnologia in Italia: ambienti, problematiche ed approcci”; Parco Nazionale dell’Asinara (27 maggio 2001): workshop “Conservazione e
gestione delle aree parco”.
Collaborazioni nazionali ed internazionali: Collaborazione tra il Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale e la Regione Autonoma della Sardegna per il monitoraggio marino costiero; Collaborazione tra il Dipartimento
di Botanica ed Ecologia Vegetale e la società THETIS per il monitoraggio
marino costiero. Socia dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia,
di cui segue i lavori.
- 110 -
Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale mette a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili per lo svolgimento
del progetto di indagine pianificato.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca Dipartimento
di Botanica ed Ecologia Vegetale. Laboratorio di ecologia acquatica, sezione
analisi acque. Laboratorio di analisi del fitoplancton (microscopi rovesciati).
Biblioteca della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo estivo-autunnale 2000: Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana;
Struttura della vegetazione e suo valore, dr. Filigheddu; Ecosistemistica avanzata, Prof.
Sechi; Ecosistemi costieri, prof. Castelli; L’ecosistema forestale e problematiche relative
alla sua gestione, prof. Camarda; La dimensione spaziale dell’evoluzione negli ecosistemi,
prof. Casale; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi problemi gestionali
degli ecosistemi, prof. Curini Galletti e dr.ssa Urbani; Strategie riproduttive e modalità
di dispersione negli animali (dr.ssa Carcupino) e nei vegetali (prof.ssa Diana);
Metodologie in studi di vegetazione e diversità fitocenotica negli ecosistemi, dr.ssa Filigheddu;
Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr. Francalacci; Problematiche
e analisi di un sistema ecologico modello, dr.ssa Manconi; Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo, Prof. G. Bombi; Ecologia degli ecosistemi complessi, Dr.ssa
Gambi, Staz. Zool. ‘A. Dohrn’, Napoli.
Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi; Ecologia di comunità, prof.
Sechi;
Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio; Correlazioni tra le fluttuazioni
di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, prof. Apollonio; Interazioni
biotiche tra macrofite bentoniche, dr.ssa Ceccherelli; Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr Francalacci; Concetto di specie nei vegetali, dr.ssa Urbani; Concetto di specie negli animali, Prof. Curini Galletti; Adattamenti morfo-funzionali
ed ambienti estremi, Casale; Definizione della qualità ambientale a livello di habitat e di
paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza;
- 111 -
Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza;
Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza;
Complexity and power laws in marine systems: a soft-bottom mussel bed example from
Maine, U.S.A., prof. J. A. Commito, Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazioni nell’ambito dei corsi
di “Fitoplancton e nutrienti vegetali. Modulo: “Fitoplancton” del Corso di
Laurea di Scienze Naturali; Esercitazioni di “Laboratorio di Biologia Sperimentale II. Esercitazioni di Ecologia” del Corso di Laurea di Scienze Biologiche.
- 112 -
DANIELA CASU
Area scientifica: Ecologia marina
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Casu Daniela
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica
Area scientifica: Ecologia marina
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi Naturali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Valutazione dello stato di conservazione di ambienti
marini costieri e progettazione di interventi a scopo gestionale nel Parco Nazionale dell’Asinara attraverso l’analisi delle comunità bentoniche.
Tutor: Prof. A. Castelli
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Biologiche con votazione di 106/
110 - Università degli Studi di Sassari (1995). Collaborazione alle attività didattiche e di ricerca presso il Laboratorio di Ecologia Marina del Dipartimento di
Zoologia e Antropologia Biologica dell’Università degli Studi di Sassari. Esperienza quinquennale nello studio delle comunità bentoniche, in particolare
Anellidi Policheti, per quanto attiene alla tassonomia e alle relazioni fra le composizioni delle comunità e le variazioni dei principali parametri ambientali.
- 113 -
Partecipazione a diverse ricerche sulla valutazione delle caratteristiche ecologiche di ambienti marini costieri del Mediterraneo. Esperienza nell’impiego di
tecniche elettroforetiche e di biologia molecolare per lo studio della variabilità
genetica di popolazioni animali. Autrice e coautrice di 12 pubblicazioni e comunicazioni scientifiche. All’attività di ricerca scientifica si affianca un’esperienza triennale nel campo dell’educazione ambientale.
Sintesi del progetto di ricerca: Le più recenti indagini sulle risorse biologiche costiere del Parco Nazionale dell’Asinara risalgono a circa due anni fa,
quando l’ICRAM ha coordinato lo studio di definizione dell’area protetta, formulando le prime ipotesi di gestione per l’uso del territorio a mare. I contenuti
di tale lavoro, pur fornendo alcune indicazioni sulla composizione faunistica,
non fanno però alcun accenno alla dinamica spazio-temporale delle comunità
bentoniche, non ancora oggetto di uno studio specifico nell’isola. Con il presente lavoro si intende ridurre tali lacune attraverso uno studio, condotto in
alcune aree sensibili e interessate da differenti attività antropiche, che porti
nuovi risultati impiegabili non solo in ambito strettamente scientifico, ma anche a scopo gestionale.
Aspetti di originalità e di innovazione: Applicazione di tecniche statistiche
innovative per lo studio della dinamica spazio-temporale delle comunità
bentoniche. Acquisizione di informazioni inedite sulla composizione e stato
di conservazione delle risorse biologiche del Parco Nazionale dell’Asinara.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Missione a Genova dal 21 al 25/11/
2001: 2° Convegno Co.N.I.S.Ma (Consorzio Nazionale Interuniversitario per
le Scienze del Mare); Missione a Pisa per ricerca bibliografica presso il Dipartimento di Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente dell’Università di Pisa dal 07 al
10/05/ 2001; Corso di Bentonologia presso il Laboratorio di Biologia Marina
di Ustica (Università degli studi di Palermo) dal 29 giugno al 7 luglio 2001;
Cours intensif P. I. C. Erasmus 2001 Zoologie et Ecologie Marine -Roscoff(Francia) dal 02 al 31/08 2001.
- 114 -
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Scienze dell’Uomo
e dell’Ambiente dell’Università di Pisa.; Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Palermo; Laboratorio di Ecologia del Benthos Università di Napoli.
Risorse finanziarie disponibili: fondo Cofin (ex 40%) del 1999 della U.O.
coordinata dal Prof. Alberto Castelli.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. Casu, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli,
Struttura genetica di Octopus vulgaris (Mollusca, Cephalopoda) nel Mediterraneo occidentale. Biologia marina mediterranea (in corso di stampa);
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. Casu, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli,
Allozyme genetic variability and gene flow in Octopus vulgaris (Cephalopoda, Octopodidae)
from the Mediterranean. Bulletin of Marine Science (in corso di stampa);
- M. Casu, G. Binelli, A. Castelli, D. Casu, P. Cossu, F. Maltagliati, M. Meloni,
G. Vargiu (2001), Studio preliminare sulla variabilità genetica di Octopus vulgaris
(Mollusca, Cephalopoda) nel Mediterraneo: analisi di un locus DNA microsatellite.
11° Congresso della S.It.E., Sabaudia, (in corso di stampa);
- F. Maltagliati, P. Sartor, P. Belcari, D. Casu, M. Casu, G. Vargiu (2000),
Genetic variability and gene flow among populations of Octopus vulgaris Cuv.
(Cephalopoda, Octopodidae) from the central Mediterranean Sea. Data Report for
PADI Foundation), Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica,
Università degli Studi di Sassari, pp 1-12;
- Castelli A., Carcupino M., Casu S., Corso G., Francalacci P., Lardicci C.,
Maltagliati F., Pala M., Casu D., Floris A., Martinelli M., Milella I., Piredda
G., Santoni M., (2000), Biodiversity of the Sardinian-Corsican Region. I. Benthic
communities. International Congress “Environment and identity in the
Mediterranean, Bastia, Corte, Ajaccio (Corsica);
- Floris A., Casu D., Fronteddu M.G., Maltagliati F., Castelli A., (2001), Indagine
sulle comunità bentoniche di un’area destinata alla posa di un elettrodotto nella Sardegna
nord-orientale, 11° Congresso della S.It.E., Sabaudia, (in corso di stampa).
- 115 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: per le attività relative al
Dottorato di Ricerca sono state utilizzate le strutture del Dipartimento di
Zoologia e Antropologia Biologica dell’Università di Sassari e del Dipartimento di Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente dell’Università di Pisa.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Ciclo autunnale 2000.
Tecniche di censimenti faunistici, prof. Casale; Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello, Dott.ssa R. Manconi. Ciclo estivo 2001. Ecosistemistica avanzata, prof.
Sechi; Ecologia delle comunità, prof. Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof.
Apollonio; Correlazioni tra fluttuazionidi popolazioni diUngulati e le attività umane in
Italia, Prof. Apollonio; Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dott.ssa Ceccherelli;
Metodologie di studio della variabilità genetica, dr.Francalacci; Concetto di specie nei vegetali,
dott.ssa Urbani; Concetto di specie negli animali, prof.Curini-Galletti; Adattamenti morfofunzionali ad ambienti estremi, prof. Casale; Definizione della qualità ambientale a
livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof. Blasi, Roma -La
Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof. Blasi, Roma -La
Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. Blasi, Roma -La Sapienza; Complexity and power laws in marine system: a soft-bottom mussel bed example
from Maine USA, prof. Commito, Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.
Attività didattica svolta dal dottorando: supervisione allo svolgimento di
tesi di laurea.
- 116 -
MARCO CASU
Area scientifica: Ecologia marina
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Casu Marco
Dipartimento o Istituto: Zoologia e Antropologia Biologica
Area scientifica: Ecologia marina
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi Naturali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi e gestione di popolazioni di invertebrati marini:
il contributo dell’informazione genetica
Tutor: Prof. M. Curini Galletti
Breve curriculum vitae:- Marzo 1997. Laureato in Scienze Naturali all’Università di Sassari (110/110 e lode); Anni 1997-1999. Svolge attività di ricerca
presso il Dipartimento di Zoologia ed Antropologia Biologica dell’Università
di Sassari su tematiche riguardanti la biologia e l’ecologia di invertebrati marini
e di ambienti salmastri, con particolare riguardo alla genetica di popolazione.
Usufruisce di due Contratti per Prestazione Professionale sul tema “Analisi della
genetica di popolazione di invertebrati marini”. Correlatore di due Tesi di Laurea;
Maggio 2000. Vincitore di una borsa di studio per frequentare il Summer Institute in
- 117 -
Statistical Genetics presso la North Carolina State University, Raleigh, NC, U.S.A;
autore e coautore di 18 tra pubblicazioni e comunicazioni scientifiche; membro della Società Italiana di Biologia Marina e della Società Italiana di Ecologia.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca della presente tesi dottorale riguarda la genetica di conservazione di invertebrati marini. Le linee di ricerca
principali che verranno sviluppate sono due: una riguarda lo studio della variabilità genetica di Pseudomonocelis ophiocephala, un Platelminta mesopsammico, le
cui popolazioni sono minacciate dall’intervento umano sulle aree costiere (per
esempio dall’asporto della banquette di posidonia); l’altra interessa il polpo
comune (Octopus vulgaris), una specie sottoposta ad intensa attività di raccolta,
la cui struttura genetica di popolazione è finora scarsamente conosciuta. Lo
studio verrà condotto attraverso l’analisi di diversi marcatori molecolari: gli
alloenzimi, i loci microsatelliti (SSR) e i RAPDs.
Aspetti di originalità e di innovazione: Dato che l’approccio
conservazionistico a livello genetico è spesso ignorato nei piani di gestione
ambientale, i risultati delle ricerche potrebbero rappresentare uno strumento
importante per l’impostazione di corretti piani di salvaguardia delle popolazioni investigate che risultano minacciate, in diversa maniera, da attività
antropiche.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Sono stati effettuati viaggi e missioni
in varie località della Sardegna, della Corsica, della penisola Italiana, nonché in
località estere per effettuare campionamenti in aree marine costiere e in aree
salmastre; Missione a Raleigh (dal 27/06 a 03/07/2000): sono stato invitato
(con una borsa di studio) presso la North Carolina State University, Raleigh,
NC, U.S.A. a frequentare il Summer Institute in Statistical Genetics, diretto dal Prof.
Bruce S. Weir; Missione a Pisa (dal 14 al 16/09/2000): ho partecipato (con una
borsa di partecipazione) al 10° Congresso S.It.E. (Società Italiana di Ecologia);
Missione a Genova (dal 21 al 25/11/2000): ho partecipato al 2° Convegno
Co.N.I.S.Ma (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare);
- 118 -
Missione a Numana (AN) (dal 4 al 9/06/2001): ho partecipato (con una borsa
di partecipazione) al 32° Congresso S.I.B.M. (Società Italiana di Biologia Marina).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Sono in corso collaborazioni con
studiosi nazionali ed internazionali, tra i quali il Dr. Gabriele Procaccini (Stazione Zoologica “A. Dohrn ”, Napoli), il Dr. Paolo Domenici (International
Marine Centre, Oristano), la Dr. Laura Camilli e il Dr. Ferruccio Maltagliati
(Università di Pisa), il Prof. Giorgio Binelli (Università di Sassari) e il Prof.
John A. Commito (Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.)
Risorse finanziarie disponibili: fondo Cofin (ex 40%) del 1999 della U.O.
coordinata dal Prof. Alberto Castelli.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
Articoli su riviste nazionali:
- F. Maltagliati, M. CASU, L. Fresu, C. Lardicci, A. Castelli (2000) - Analisi
della struttura genetica e del flusso genico in Ophelia bicornis (Polychaeta:Opheliidae)
Biologia marina mediterranea, Vol. 7, fasc. 1, II parte: pp. 683-685
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. CASU, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli
- Struttura genetica di Octopus vulgaris (Mollusca, Cephalopoda) nel Mediterraneo
occidentale Biologia marina mediterranea (in corso di stampa)
Articoli su riviste internazionali:
- F. Maltagliati, A.P. Peru, M. CASU, F. Rossi, C. Lardicci, M. Curini-Galletti,
A. Castelli (2000) - Is Syllis gracilis Grube (Polychaeta: Syllidae) a species complex?
An allozyme perspective Marine Biology, 136-5: pp 871-879
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. CASU, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli Allozyme genetic variability and gene flow in Octopus vulgaris (Cephalopoda, Octopodidae)
from the Mediterranean Bulletin of Marine Science (in corso di stampa)
- M. Curini-Galletti, G. Oggiano, M. CASU -The genus Nematoplana Meixner,
1938 (Platyhelminthes: Unguiphora) in eastern Australia, Journal of Natural
History (in corso di stampa)
- 119 -
- M. Curini-Galletti, G. Oggiano, M. CASU - New Unguiphora (Platyhelminthes:
Proseriata) from India, Proceedings of the Biological Society of Washington
(in corso di stampa)
Lavori presentati a congressi:
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. Casu, G. Vargiu, P. Sartor, A. Castelli
(2000) - Studio preliminare sulla struttura genetica in Octopus vulgaris (Mollusca,
Cephalopoda) nel Mediterraneo occidentale, 31° Congresso della S.I.B.M., Sharm
El-Sheikh, 13-20.mag.2000;
- Curini-Galletti M. Casu, G. Oggiano (2000) - Biodiversità criptica: il caso di
Gyratrix hermaphroditus Eherenberg, 1831 (Platyhelminthes: Kalyptorhyinchia),
INTERREG II, Biodiversity of the Sardinian-Corsican Region., Università di Corte (Corsica), 14-16.giu.2000.;
- F. Maltagliati, A. Castelli, M. Casu, M. Curini-Galletti (2000) - Genetic diversity
and gene flow in some marine and brackish-water species INTERREG II, Biodiversity
of the Sardinian-Corsican Region, Università di Corte (Corsica), 1416.giu.2000;
- M. Curini-Galletti, M. Casu, G. Oggiano (2000) – The Gyratrix hermaphroditus
species complex (Kalyptorhynchia: Polycystididae) in the Mediterranean 9° ISBT
Symposium, Barcellona, giugno.2000;
- F. Maltagliati, P. Belcari, D. Casu, M. Casu, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli
(2000) - Genetic structure of Octopus vulgaris in the Mediterranean: insights from
allozymes analysis, Millennium Cephalopod Conference C.I.A.C. 2000,
Aberdeen, Scotland, luglio.2000;
- M. Casu, P. Belcari, D. Casu, P. Sartor, G. Vargiu, A. Castelli, F. Maltagliati
(2000) - Analisi della struttura genetica in Octopus vulgaris (Mollusca, Cephalopoda)
nel Mediterraneo, 10° Congresso della S.It.E., Pisa, 14-16.set.2000;
- M. Curini-Galletti, M. Casu, G. Oggiano, T. J. Littlewood (2000) – Relazioni
filogenetiche dei Proseriati (Platyhelminthes): contributo dei dati morfologici e molecolari,
61° Congresso dell’U.Z.I., San Benedetto del Tronto, 24-28.set.2000;
- M. Casu, M. Curini-Galletti, G. Vargiu, G. Oggiano, A. R. Correddu, M.
Cubeddu (2001) - Cosa conosciamo della biodiversità dei Platelminti mesopsammici,
- 120 -
e perché dovrebbe interessarci, 32° Congresso della S.I.B.M., Numana, 712.giu.2001.;
- M. Casu, G. Binelli, A. Castelli, D. Casu, P. Cossu, F. Maltagliati, M. Meloni,
G. Vargiu (2001) - Studio preliminare sulla variabilità genetica di Octopus vulgaris
(Mollusca, Cephalopoda) nel Mediterraneo: analisi di un locus DNA microsatellite
11° Congresso della S.It.E., Sabaudia, 12-14.set.2001;
- M. Casu, M. Curini-Galletti, G. Oggiano, G. Vargiu (2001) - Analisi della
struttura genetica del complessi di sibling species riferite a Pseudomonocelis ophiocephala
(Schmidt, 1861) (Platyhelminthes: Proseriata, 62° Congresso dell’ U.Z.I., Sanremo,
23-27.set.2001.
Relazioni tecniche:
- F. Maltagliati, P. Sartor, P. Belcari, D. Casu, M. CASU, G. Vargiu (2000) Genetic
variability and gene flow among populations of Octopus vulgaris Cuv. (Cephalopoda,
Octopodidae) from the central Mediterranean Sea Data Report for PADI
Foundation), Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica, Università degli Studi di Sassari, pp 1-12.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: per le attività relative al
Dottorato di Ricerca sono state utilizzate le strutture del Dipartimento di
Zoologia e Antropologia Biologica e del Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari dell’Università di Sassari, nonché del Dipartimento di Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente dell’Università di Pisa.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo estivo-autunnale 2000: Tecniche di censimenti faunistici (Prof. Casale);
Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello (Dr.ssa R. Manconi);
Ecosistemica avanzata (Prof. Sechi); Ecosistemi costieri (Prof. Castelli);
L’ecosistema forestale e problematiche relative alla sua gestione (Prof. Camarda);
La dimensione spaziale dell’evoluzione negli ecosistemi (Prof. Casale); Strategie
riproduttive e modalità di dispersione negli animali (Dr.ssa Carcupino);
Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello (Dr.ssa Manconi);
- 121 -
Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo secolo (Prof. Bombi);
Ecologia degli ecosistemi complessi (Dr.ssa Gambi); Ecologia degli ecosistemi
antartici (Dr.ssa Gambi).
Ciclo estivo 2001: Ecosistemica avanzata (Prof. Sechi);Ecologia di comunità
(Prof. Sechi); Biologia di popolazione di lupo e orso (Prof. Apollonio);
Correlazioni tra le fluttuazioni di popolazioni di ungulati e le attività umane in
Italia (Prof. Apollonio); Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche (Dr.ssa
Ceccherelli); Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni
(Dr. Francalacci); Concetto biologico di specie (Dr.ssa Urbani); Concetti di
specie, delimitazioni di entità specifiche e relativi problemi gestionali degli
ecosistemi (Prof. Curini Galletti); Definizione della qualità ambientale a livello
di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali (Prof. Blasi);
Rapporto tra naturalità e ambiente (Prof. Blasi); Adattamenti morfo-funzionali
ad ambienti estremi (Prof. Casale); Complexity and power laws in marine system a soft-bottom mussel bed example from Maine USA (Prof. Commito).
Attività didattica svolta dal dottorando: Fa parte della commissione per lo
svolgimento degli esami di profitto del corso in “Sistematica e Filogenesi
Animale” tenuto dal Prof. Marco Curini Galletti. Svolge inoltre supervisione
sullo svolgimento di Tesi di Laurea.
- 122 -
FEDERICA CURRELI
Area scientifica: BIO/07
Cognome e nome: Curreli Federica
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/07
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari- Cagliari
Titolo della Ricerca: Conservazione della biodiversità e valutazione della
qualità ambientale, una nuova proposta metodologica in chiave olistica
Tutor: Prof.ssa S. Diana Co-Tutor: Prof L. Mossa
Breve curriculum vitae: Laureata in Scienze Naturali il 7-7-1994 con 110 e
lode, con tesi in Geobotanica dal titolo “Indagini geobotaniche sul Monte
Albo (Sardegna centro-orientale)”. Nell’anno accademico 1994-1995 frequenta
il Corso di Perfezionamento in Urbanistica “Ambiente e Territorio”. Dal 1994
collabora col Dip.to di Scienze Botaniche dell’Università di Cagliari svolgendo
ricerche sulla vegetazione e la flora mediterranea ad elevata biodiversità e la
loro distribuzione in Sardegna applicando le metodiche sviluppate dalla
moderna fitosociologia e dall’ecologia del paesaggio. Nel 1994-1995 ha vinto
una Borsa di studio regionale dal titolo “Gestione e conservazione dell’ambiente
- 123 -
e delle risorse naturali”. Dal 1994 ha collaborato a numerosi progetti di ricerca:
con la Società Botanica Italiana al progetto Habitat, con la R.A.S. e il
Dipartimento al progetto Bioitaly, al progetto comunitario LIFE Natura della
R.A.S. E’ responsabile scientifico della R.A.S. per il progetto Interreg IICMed.occ-Alpi latine, “Base de donees et cartographie de la Biodiversitè”. Ha partecipato
a numerosi congressi, convegni e corsi su temi inerenti la botanica. E’ autrice
di pubblicazioni, abstract e poster, su tematiche inerenti la fitosociologia, la
geobotanica e l’ecologia.
Sintesi del progetto di ricerca: Analisi della biodiversità tramite la moderna
fitosociologia ed ecologia del paesaggio in chiave olistica. Individuazione di
una metodologia che preveda l’interazione delle informazioni derivanti da diversi
approcci, botanico, zoologico geologico. Individuazione e definizione dei criteri
di classificazione della Qualità Ambientale, che siano coerenti con le più recenti
e accreditate metodiche in campo scientifico e con quelli messi a punto dalla
Unione Europea nell’ambito della Direttiva Habitat.
Aspetti di originalità e di innovazione: Individuazione dei parametri della
Qualità Ambientale utili alla pianificazione e gestione del territorio tramite
l’analisi fitosociologica e l’ecologia del paesaggio, all’interno di un approccio
multidisciplinare con l’utilizzo di sistemi geografici informativi.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione ai congressi della
Società Botanica Italiana, Società Italiana di Fitosociologia, del Gruppo Gadio
per l’Ecologia di base. dal 1994; Viaggio di studio e Seminario di collaborazione
internazionale del Programma Life di “Conservazione degli habitats naturali e delle
specie vegetali d’interesse comunitario prioritari della Corsica”. Organizzato in Corsica
dall’Office de l’Environnement de la Corse dal 24 al 28 Aprile 1997; Viaggio
di studio sulla qualità ambientale dal Prof. Blasi Università La Sapienza Roma
dal 13 al 21 giugno 1999; Seminario sulla Qualità Ambientale tenutosi dalla Prof.
Anna Scoppola e dal Prof. Carlo Blasi a Roma Università la Sapienza 15 Giugno
1999; Partecipazione e organizzazione allo stage su “Cartografia della vegetazione
- 124 -
e rilevamenti sul campo” a cura dell’Università degli Studi di Cagliari, presso l’Isola
dei Cavoli (Laboratorio del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Coste e
l’Ambiente Marino) dal 17 al 31 luglio 2000;Partecipazione alle escursioni
organizzate dalla sezione Sarda della Società Botanica Italiana.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dal 1994 è collaboratore
scientifico del gruppo di lavoro della Società Botanica Italiana (S.B.I.) sul
Progetto HABITAT di individuazione degli Habitats prioritari presenti in Italia
(Censimento e Cartografia), inclusi nella Direttiva 92/43 CEE, ai fini della
conservazione per il mantenimento della diversità biologica dell’Europa per
conto del Ministero dell’Ambiente;Collaboratore di ricerca nell’ambito
PROGETTO BIOITALY della rete Natura 2000 sull’individuazione e
censimento e cartografia dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone
Speciali di conservazione per conto dell’Università degli Studi di Cagliari Istituto
di Botanica e Orto Botanico e della Regione Sardegna, Assessorato all’ambiente.
(1996-1997); Collaboratore di ricerca nell’ambito del Progetto comunitario LIFENATURA 95/IT/A22/00726/SAR, relativo alla realizzazione di un “Modello
di monitoraggio integrato delle risorse ambientali in aree sensibili” Dal Novembre (19972001); Responsabile scientifico per la Regione Sardegna del progetto comunitario
“Base de donees et cartographie de la Biodiversitè” nell’ambito del programma Interreg
IIC-Mediterraneo occidentale-Alpi latine. per lo sviluppo del progetto TecnicoNaturalistico e Geografico-Informativo per la realizzazione di cartografia della
Biodiversità su scala transnazionale. (2001)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Curreli F., Mossa L., 1999 - Un modello per il monitoraggio delle risorse ambientali
in aree sensibili. Atti 94° Congresso della Società Botanica Italiana: 101. Ferrara;
- Curreli F., Pintus C., Manca I., Piasotti P., Pitzalis A., Careddu M. B., 1999
Modello per il monitoraggio integrato delle risorse ambientali in aree sensibili.
Informazioni Territoriali e Rischi Ambientali. ATTI 3° Conferenza
Nazionale A.S.I.T.A. 1: 659-660;
- 125 -
- Curreli F., 1999 - in: Assessorato della Difesa dell’Ambiente - Regione
Autonoma della Sardegna, Modello per il monitoraggio integrato delle risorse
ambientali in aree sensibili, –. Seminario di presentazione del Progetto Life
Natura ’95 VHS Cagliari;
- Curreli F., 1999 - Analisi Geobotanica del Modello di monitoraggio dei siti campione
nel progetto Life. Assessorato della Difesa dell’Ambiente - Regione Autonoma
della Sardegna “ Modello per il monitoraggio integrato delle risorse
ambientali in aree sensibili”,–. Life Week, Conferenza – Seminario, sul
Progetto Life Natura ’95, CD-ROM. Bruxelles;
- Curreli F., Mossa L. 2000 - Un modello di analisi della Qualità Ambientale per la
valutazione e il controllo di aree sensibili. “ Il contributo degli studi ecologici
nella definizione della Qualità Ambientale. Informatore Botanico Italiano.
32 suppl. 1-79-81. Firenze;
- Mossa L., Curreli F., Fogu M.C., Scrugli A., 2000 – L’Orto Botanico di Cagliari.
Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze Botaniche, X
Settimana della Cultura Scientifica sulla “Medicina e altre Scienze”. CDROM.;
- Mossa L., Cogoni A., Curreli F., Fogu M.C., Scrugli A., 2000 – Isola dei
Cavoli, Un laboratorio per studiare a cielo aperto”. Università degli studi di Cagliari,
Dipartimento di Scienze Botaniche, X Settimana della Cultura Scientifica
sulla “Medicina e altre Scienze”. CD-ROM;
- Curreli F., Mossa L., 2000 – Note preliminari delle indagini geobotaniche sul Monte
Albo (Sardegna centro-orientale).Atti congresso Società Italiana di
Fitosociologia.50-52. Milano;
- Mossa L., Curreli F., Fogu M.C., - La Vegetazione Degli Habitats Terrestri
della Riserva Marina Protetta di Capo Carbonara (Sardegna Sud-Orientale).
Rendiconti Seminario Facoltà di Scienze Università Cagliari suppl. 70 in
stampa. Cagliari;
- Curreli F., Fogu M.C., 2000 - L’erbario Del Prof. Manlio Chiappini (1924-1998)
In Herbarium Cag. Rendiconti Seminario Facoltà di Scienze Università
Cagliari suppl. 70 in stampa. Cagliari.
- 126 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di Geobotanica
del Dipartimeto di Scienze Botaniche Università di Cagliari, Biblioteche Cagliari,
Sassari e Nuoro, Herbarium Cag.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: E’ stata seguita questa
programmazione didattica: ciclo di lezioni comuni a tutti i dottorandi, tenute
dai docenti interni; seminari formativi comuni a tutti i dottorandi, tenute dai
docenti interni; seminari formativi comuni a tutti i dottorandi, tenute dai docenti
esterni: “Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo secolo”, (3
maggio 2000), Prof. Biondi; “Ecologia degli ecosistemi complessi”, (5-6 giugno
2000) Dr.ssa Gambi, staz. Zool. Napoli; “Analisi della qualità ambientale e
della biodiversità” Prof. Blasi e collaboratori (2001); seminari formativi propri
dell’area d’investigazione individuale:
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminari nei corsi di fitogeografia,
fitosociologia, Geobotanica ed Ecologia del Dipartimento di Scienze Botaniche
Università degli Studi di Cagliari.
- 127 -
EMMANUELE FARRIS
Area scientifica: BIO/03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Farris Emmanuele
Dipartimento o Istituto: Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/03
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi fitosociologica degli ecosistemi forestali della
Sardegna nord-occidentale finalizzata alla loro gestione
Tutor: Dr.ssa R. Filigheddu
Breve curriculum vitae: luglio 1997: Laurea in Scienze Biologiche presso
l’Università degli Studi di Pavia (110/110 e lode); A. A. 1998-99: Corso di
Perfezionamento in Igiene Ambientale presso l’Università degli Studi di Cagliari
(Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva “G. Brotzu”); A. A. 1999-2000:
Corso di Perfezionamento definito Master in “Analisi della vegetazione:
rilevamento ed elaborazione di dati sulla flora, la vegetazione ed il suolo” presso
l’Università degli Studi di Ancona (Facoltà di Agraria); Dal 1/4/2000 è iscritto
al Dottorato di Ricerca in “Analisi e gestione degli ecosistemi naturali” (XV
- 128 -
ciclo) presso l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Botanica ed
Ecologia Vegetale (coordinatore prof. N. Sechi, tutore dr.ssa R. Filigheddu).
Sintesi del progetto di ricerca: La presente ricerca si propone di indagare,
applicando il metodo fitosociologico della scuola sigmatista di Braun-Blanquet,
l’ecologia degli ecosistemi forestali di alcuni settori della Sardegna nordoccidentale ad economia prevalentemente agro-silvo-pastorale, allo scopo di
delineare delle linee di gestione e delle strategie di pianificazione territoriale.
Obiettivi prioritari sono: definire i sintaxa di appartenenza delle cenosi vegetali;
valutare le condizioni ecologiche (relazioni vegetazione-suolo e vegetazioneclima) e gli interventi antropici che determinano o favoriscono la loro presenza
e la loro evoluzione; definire i modelli delle serie di vegetazione su area locale
e di paesaggio vegetale su area vasta.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’aggiunta di informazioni
complementari ai modelli realizzati col metodo fitosociologico apre nuovi spazi
di applicazione nell’ambito della gestione delle risorse. Le conoscenze sulle
tipologie vegetazionali e sui loro rapporti dinamici sono integrabili nello studio ecologico del paesaggio, inteso come sistema di ecosistemi sui quali l’attività
dell’uomo svolge attualmente un ruolo fondamentale.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: missioni in ambito regionale per lo
svolgimento della tesi di dottorato: oltre 50 da aprile 2000 a luglio 2001.
Seminari e convegni: Ancona, 27-29 aprile 2000, seminario: Vegetazione
mediterranea, prof. A. e B. Asensi, Univ. Malaga; Ancona, 21-23 settembre
2000, seminario: Valorizzazione e tutela della biodiversità vegetale, prof. M.
Costa, Univ. Valencia; Nuoro, 14-15 novembre 2000, seminario: Indicatori
vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del valore ambientale, prof.
F. Manes, Univ. Roma-La Sapienza; Nuoro, 11-13 dicembre 2000, seminario:
Ecologia del paesaggio, dr.ssa D. Carranza, Univ. Roma-La Sapienza; Ancona,
14-15 dicembre 2000, convegno: II Giornata di Sintassonomia, organizzata
dalla Società Italiana di Fitosociologia (S.I.F.); Ancona, 20 aprile 2001, convegno:
- 129 -
III Giornata di Sintassonomia, organizzata dalla Società Italiana di
Fitosociologia (S.I.F.); Bono (SS), 29 giugno 2001, convegno: Un approccio
integrato per la valorizzazione dei pascoli del Goceano: aspetti botanici,
agronomici e biotecnologici, organizzato dal G.A.L.-Goceano. Stages teoricopratici per l’acquisizione delle metodologie floristiche, fitosociologiche ed
ecologiche di analisi degli ecosistemi: Parco Naturale Regionale del Monte
Conero, Ancona (3-6 maggio 2000), coord. Prof. E. Biondi, Univ. Ancona;
Parco Nazionale del Circeo, Latina (25-27 maggio 2000), coord. Proff. C. Blasi
e I. Filesi, Univ. Roma-La Sapienza; Appennino Umbro-Marchigiano (7-10
giugno 2000), coord. Proff. E. Biondi e F. Taffetani, Univ. Ancona; Alpi GiulieCarnia, Udine (28 giugno – 1 luglio 2000), coord. Prof. L. Poldini, Univ. Trieste;
Dolomiti Bellunesi (12-15 luglio 2000), coord. Prof. G. Sburlino, Univ. Venezia;
Delta del Po, Ferrara (5-7 ottobre 2000), coord. Prof. F. Piccoli, Univ. Ferrara;
Parco Nazionale dell’Asinara e Parco Naturale di Porto Conte, Sassari (24-25
aprile 2001), S.B.I.; Parco Nazionale dell’Asinara (25-27 maggio 2001), coord.
Prof. N. Sechi, Univ. Sassari.
Collaborazioni nazionali e internazionali:
- in ambito regionale il sottoscritto collabora con: Progetto Life Natura 2000
stagno di S’Ena Arrubia (OR), promosso dalla Provincia di Oristano;
Progetto per il recupero ambientale e produttivo per lo Stagno di Cabras
(OR) promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna; Comunità Montana Monte Acuto; Comunità Montana Marghine-Planargia; G.A.L.Goceano; E.R.S.A.T.-Centro Zonale di Ales (OR); C.N.R.-Centro Studio
Pascoli Mediterranei, Sassari; Laboratorio Geopedologia del Dipartimento
Ingegneria del Territorio, Università di Sassari;
- a livello nazionale è stata stabilita una costante e proficua collaborazione
scientifica con il Dipartimento di Biotecnologie Ambientali Agrarie
dell’Università degli Studi di Ancona allo scopo di migliorare l’acquisizione
delle metodologie floristiche e fitosociologiche;
- il sottoscritto inoltre è socio della Società Botanica Italiana e della Società Italiana
di Fitosociologia, delle quali segue i lavori, anche con contributi scientifici.
- 130 -
Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia
Vegetale mette a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili per lo
svolgimento del progetto di indagine pianificato.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Filigheddu R., Farris E., Biondi E., 1999 - La carta fitoecologica della laguna di
S’Ena Arrubia per l’analisi diacronica delle modificazioni ambientali. Atti Convegno:
“Geopedologia e Geobotanica, alla ricerca di nuovi approcci integrati”,
Ancona, 3-4 dicembre 1999.
- Filigheddu R., Farris E., Biondi E., 2000 - The vegetation of S’Ena Arrubia
Lagoon (centre-western Sardinia). Fitosociologia 37(1): 39-59.
- Filigheddu R., Farris E., Bagella S., Biondi E., 2000 - La vegetazione della serie
edafo-igrofila dell’olmo (Ulmus minor Miller) nella Sardegna nord-occidentale. Doc.
Phytosoc., nuova ser., 19: 509-519.
- Filigheddu R., Farris E., Trebini F., 2001 - Paspalum vaginatum Swartz, neophyte in a Sardinian (Italy) brackish environment: 83-87. In: Brundu G., Brock J.,
Camarda I., Child L., Wade M. (Eds.): Plant invasions: species ecology and ecosystem management. Backhuys Publishers, Leiden, The Netherlands.
- Biondi E., Filigheddu R., Farris E., 2001 - Carta della vegetazione della laguna
di S’Ena Arrubia (OR). S.EL.CA., Firenze..
- Filigheddu R., Farris E., 2001 - Paspalum vaginatum Swartz in Sardegna. Inf.
Bot. Ital.: 33 (in stampa).
- Biondi E., Farris E., Filigheddu R., 2001 - Su alcuni aspetti di vegetazione arbustiva
mesoigrofila della Sardegna nord-occidentale. Fitosociologia (in stampa).
- Biondi E., Filigheddu R., Farris E., 2001 - Il paesaggio vegetale della Nurra
(Sardegna nord-occidentale). Plant Biosystems (in stampa).
- Farris E., Secchi Z., Filigheddu R., 2001 - Segnalazioni floristiche italiane. Inf.
Bot. Ital. (in stampa).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Erbario Dipartimento
Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari; Biblioteca Dipartimento
- 131 -
Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari; Laboratorio Cartografia
Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari
Laboratorio G.I.S. Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di
Sassari; Laboratorio G.I.S. Dipartimento di Biotecnologie Ambientali Agrarie
dell’Università degli Studi di Ancona; Laboratorio Pedologia della Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Sede di Nuoro (Corso di Laurea in
Scienze Ambientali), Università di Sassari
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo estivo-autunnale 2000: Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana;
Struttura della vegetazione e suo valore, dr.ssa Filigheddu; Ecosistemistica avanzata,
prof. Sechi; Ecosistemi costieri, prof. Castelli; L’ecosistema forestale e problematiche
relative alla sua gestione, prof. Camarda; La dimensione spaziale dell’evoluzione negli
ecosistemi, prof. Casale; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi
problemi gestionali degli ecosistemi, prof. Curini Galletti e dr.ssa Urbani; Strategie
riproduttive e modalità di dispersione negli animali (dr.ssa Carcupino) e nei vegetali
(prof.ssa Diana); Metodologie in studi di vegetazione e diversità fitocenotica negli ecosistemi,
dr.ssa Filigheddu; Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr.
Francalacci; Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello, dr.ssa Manconi;
Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo secolo, prof. G. Bombi; Ecologia
degli ecosistemi complessi, dr.ssa Gambi, Staz. Zool. ‘A. Dohrn’, Napoli.
Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi; Ecologia di comunità, prof.
Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio; Correlazioni tra le
fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, prof. Apollonio;
Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dr.ssa Ceccherelli; Metodologie di studio
della variabilità genetica in popolazioni, dr Francalacci; Concetto di specie nei vegetali,
dr.ssa Urbani; Concetto di specie negli animali, prof. Curini Galletti; Adattamenti
morfo-funzionali ad ambienti estremi, prof. Casale; Definizione della qualità ambientale
a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof. C. Blasi, Univ.
Roma-La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof. C. Blasi,
Univ. Roma-La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. C. Blasi,
Univ. Roma-La Sapienza; Complexity and power laws in marine systems: a soft-bottom
- 132 -
mussel bed example from Maine, U.S.A., prof. J. A. Commito, Gettysburg College,
Pennsylvania, U.S.A. L’interfacciamento fra i Sistemi Informativi Geografici (GIS) e i
modelli di simulazione ambientale, Dr.ssa A. Castrignanò, Istituto Sperimentale
Agronomico, Bari; Il ruolo dell’uomo nella natura, dr. Francalacci, Univ. Sassari;
Attività didattica svolta dal dottorando: Assistenza esercitazioni pratiche al
corso di Botanica Sistematica per Scienze Naturali ed Ecologia Vegetale per
Scienze Ambientali
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ANTONELLO FLORIS
Area scientifica: Ecologia Marina
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Floris Antonello
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica
Area scientifica: Ecologia Marina
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi Naturali
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Indagine sulle comunità macrozoobentoniche di ambienti
salmastri.
Tutor: Prof. A. Castelli
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Biologiche con votazione di 107/
110 conseguita presso l’Università degli Studi di Sassari nel 1996. Collaborazione
alle attività didattiche e di ricerca presso il Laboratorio di Ecologia Marina del
Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica dell’Università degli Studi
di Sassari, con particolare interesse per le analisi statistiche dei dati relative alle
comunità bentoniche, in particolare Anellidi Policheti, in relazione alle variazioni
dei principali parametri ambientali. Partecipando inoltre alle ricerche sulla
valutazione delle caratteristiche ecologiche di ambienti salmastri. Autore e
- 134 -
coautore di relazioni tecniche sulla valutazione di impatto ambientale in aree
costiere inserite in aree parco.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca si pone come obbiettivo
principale la verifica delle eventuali modifiche a medio termine, nella struttura
delle comunità zoobentoniche di fondi molli di alcuni stagni della Sardegna. Per
effettuare questo studio i dati verranno raccolti seguendo lo stesso disegno di
campionamento utilizzato nelle campagne precedenti nei medesimi siti. I risultati
daranno indicazioni utili alla programmazione di eventuali interventi di recupero
o di potenziamento produttivo degli stagni.
Aspetti di originalità e di innovazione: Utilizzo di tecniche di analisi
statistiche per lo studio della dinamica spazio-temporale delle comunità
macrozoobentoniche di ambienti salmastri, per la razionalizzazione della
raccolta dei dati e sulle metodologie di campionamento.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Missione a Genova (dal 21 al 25/11/
2001): partecipazione al 2° Convegno Co.N.I.S.Ma (Consorzio Nazionale
Interuniversitario per le Scienze del Mare); Missione a Numana (dal 4 al 9
giugno 2001): partecipazione al 32° Congresso di Biologia Marina; Corso di
Bentonologia presso il Laboratorio di Biologia Marina di Ustica (Università
degli studi di Palermo) dal 29 giugno al 7 luglio 2001.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Scienze
dell’Uomo e dell’Ambiente dell’Università di Pisa. Dipartimento di Biologia
Animale dell’Università di Palermo Laboratorio di Ecologia del Benthos
Università di Napoli.
Risorse finanziarie disponibili: fondo Cofin (ex 40%) del 1999 della U.O.
coordinata dal Prof. Alberto Castelli.
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Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Castelli A., Carcupino M., Casu S., Corso G., Francalacci P., Lardicci C.,
Maltagliati F., Pala M., Casu D., Floris A., Martinelli M., Milella I., Piredda
G., Santoni M., (2000). Biodiversity of the Sardinian-Corsican Region. I. Benthic
communities. International Congress “Environment and identity in the Mediterranean,
Bastia, Corte, Ajaccio (Corsica);
- Casale A., Castelli A., Curini-Galletti M., Pala M., Casu S., Corso G., Manconi
R., Carcupino M., Maltagliati F., Manca I., Delitala G.M., Casu M., Stocchino
G. A., Cubeddu T., Deriu A., Morelli L., Floris A., Milella I., Piredda G.,
Santoni M., Casu D., Oggiano G. (2000). Biodiversità della regione sardo- corsa.
PIC-INTERREG II SARDEGNA- CORSICA;
- Barbieri R., Floris A. Uso dell’immagine videodigitale per la documentazione fotografica
di biocenosi bentoniche. 32° Congresso di Biologia Marina, Numana 4-9 giugno
2001;
- Floris A., Casu D., Fronteddu M. G., Maltagliati F., Castelli A. Indagine sulle
comunità bentoniche di un’area destinata alla posa di un elettrodotto nella Sardegna
nord-orientale. 11° Congresso della S.It.E., Sabaudia, 12-14.SET.2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: per le attività relative al
Dottorato di Ricerca sono state utilizzate le strutture del Dipartimento di
Zoologia e Antropologia Biologica, del Dipartimento di Scienze dell’Uomo e
dell’Ambiente dell’Università di Pisa.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Ciclo autunnale 2000:
Tecniche di censimenti faunistici, prof. Casale; Problematiche e analisi di un sistema ecologico
modello, Dott.ssa R. Manconi. Ciclo estivo 2000: Ecosistemistica avanzata, prof.
Sechi; Ecologia delle comunità, prof. Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof.
Apollonio; Correlazioni tra fluttuazionidi popolazioni di Ungulati e le attività umane in
Italia, Prof. Apollonio; Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dott.ssa
Ceccherelli; Metodologie di studio della variabilità genetica, dr.Francalacci; Concetto di
specie nei vegetali, dott.ssa Urbani; Concetto di specie negli animali, prof.Curini-Galletti;
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Adattamenti morfo-funzionali ad ambienti estremi, prof.Casale; Definizione della qualità
ambientale a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof.
Blasi, Roma -La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof.
Blasi, Roma -La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. Blasi,
Roma -La Sapienza; Complexity and power laws in marine system: a soft-bottom mussel
bed example from Maine USA, prof. Commito, Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.
Attività didattica svolta dal dottorando: supervisione allo svolgimento di
tesi di laurea.
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ROBERTO MAMELI
Area scientifica: BIO/07
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Roberto Mameli
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/07
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi e proposte di gestione del sistema lago-bacino
imbrifero del Cedrino
Tutor: Prof. N. Sechi
Breve curriculum vitae: luglio 1998: Laurea in Scienze Ambientali (Indirizzo
Terrestre) presso l’Università degli Studi Sassari - sede di Nuoro; Dal 1/4/
2000 è iscritto al Dottorato di Ricerca in “Analisi e gestione degli ecosistemi
naturali” (XV ciclo) presso l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di
Botanica ed Ecologia Vegetale (coordinatore e tutor: prof. N. Sechi).
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo della ricerca è l’indagine sul sistema
del Cedrino in relazione alle caratteristiche e alle attività antropiche del suo
- 138 -
bacino imbrifero (compresa l’interazione con le acque sotterranee), come base
per una corretta gestione finalizzata al recupero della qualità delle acque lacustri.
Il lavoro è orientato principalmente all’individuazione dell’origine e valutazione
quantitativa del carico di nutrienti al lago nonché alla stima del rilascio dai
sedimenti e alla conseguente risposta del popolamento fitoplanctonico.
Aspetti di originalità e di innovazione: Determinare le cause principali
responsabili della qualità attuale delle acque lacustri, per lo studio e la
programmazione delle misure di recupero e di risanamento, sia dirette (sul
lago) che indirette (a livello di bacino).
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Garda: (25-28 settembre 2000);
partecipazione al XIV Congresso Nazionale A.I.O.L.; Nuoro (11 aprile 2000):
seminario “Monitoraggio ambientale per il controllo degli ecosistemi acquatici
e terrestri”, Prof. Sechi, Prof. Vacca e Dr. Fabiani; Nuoro (14-15 novembre):
“Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del valore
ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza; Nuoro (11-12-13 dicembre):
seminario “Ecologia del paesaggio”, dott.ssa D. Carranza, Roma-La Sapienza;
Istituto Italiano di Idrobiologia Pallanza (VB) (22-23 marzo 2001); workshop:
“La limnologia in Italia: ambienti, problematiche ed approcci”; Asinara (25-27
maggio 2001): workshop “Conservazione e gestione delle aree parco”.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca Dipartimento
Botanica ed Ecologia Vegetale; Laboratorio di Analisi delle Acque, Dipartimento
Botanica ed Ecologia Vegetale; Microscopi rovesciati per l’analisi ed il
riconoscimento fitoplanctonico Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale;
Biblioteca della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Ciclo estivoautunnale 2000: Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana; Struttura della
vegetazione e suo valore, dr.ssa Filigheddu; Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi;
Ecosistemi costieri, prof. Castelli; L’ecosistema forestale e problematiche relative alla sua
- 139 -
gestione, prof. Camarda; La dimensione spaziale dell’evoluzione negli ecosistemi, prof.
Casale; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi problemi gestionali
degli ecosistemi, prof. Curini Galletti e dr.ssa Urbani; Strategie riproduttive e modalità
di dispersione negli animali (dr.ssa Carcupino) e nei vegetali (prof.ssa Diana); Metodologie
in studi di vegetazione e diversità fitocenotica negli ecosistemi, dr.ssa Filigheddu; Metodologie
di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr. Francalacci; Problematiche e analisi
di un sistema ecologico modello, dr.ssa Manconi., Energia, ambiente, popolazione: prospettive
per il nuovo secolo, Prof. G. Bombi; Ecologia degli ecosistemi complessi, Dr.ssa Gambi,
Staz. Zool. ‘A. Dohrn’, Napoli;
Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi; Ecologia di comunità, prof.
Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio; Correlazioni tra le
fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, prof. Apollonio;
Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dr.ssa Ceccherelli; Metodologie di studio della
variabilità genetica in popolazioni, dr Francalacci; Concetto biologico di specie, dr.ssa Urbani;
Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi problemi gestionali degli ecosistemi,
prof. Curini Galletti. Definizione della qualità ambientale a livello di habitat e di paesaggio in
termini floristici e vegetazionali, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Modello di classificazione
gerarchica del paesaggio, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Rapporto fra naturalità e
qualità ambientale, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Complexity and power laws in
marine systems: a soft-bottom mussel bed example from Maine, U.S.A., prof. J. A. Commito,
Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione con il Consorzio
Govossai di Nuoro, finalizzata ad un progetto relativo alla classificazione delle
acque superficiali sia in ambito nazionale che internazionale.
il sottoscritto è socio della Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia
della quale segue i lavori.
Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia
Vegetale mette a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili per lo
svolgimento del progetto di indagine pianificato.
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Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazioni di Ecologia nel corso
di “Laboratorio di Ecologia sperimantale II” del corso di laurea in Scienze
Biologiche.
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IVO MANCA
Area scientifica: Ecologia terrestre
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Manca Ivo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica
Area scientifica: Ecologia terrestre
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi Naturali
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi della dinamica di alcuni ecosistemi terrestri
mediante metodi cartografici.
Tutor: Prof. A. Casale
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Naturali conseguita presso l’Università degli Studi di Sassari nel 1995.Collaborazione alle attività didattiche e di
ricerca presso il Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica dell’Università degli Studi di Sassari, dal 1995 ad oggi su temi inerenti la fauna e gli
ecosistemi terrestri. Svolge attività di consulenza faunistica per l’Assessorato
della difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna sulla gestione del sistema regionale di monitoraggio dei Siti di Importanza Comunitaria.
- 142 -
Sintesi del progetto di ricerca: I moderni metodi di cartografia ecologica
partono dal presupposto che, per qualsiasi studio sulla gestione e la conservazione della natura, non si può prescindere da un’interpretazione di questa secondo un modello ecosistemico, e che le attuali rappresentazioni dei sistemi
ambientali hanno il limite di non chiarire le relazioni tra strutture fenotipiche e
processi funzionali. Il nuovo approccio, detto “logica delle prospettive integrate”, propone una lettura dei sistemi ambientali proiettati in uno scenario a
tre dimensioni: spaziale, temporale e funzionale. Questa struttura, integrata in
un sistema informativo, continuamente aggiornabile, permette di visualizzare
tutte le evoluzioni spazio temporali che i fenomeni naturali subiscono, valutando le variazioni di qualità e vulnerabilità.
Aspetti di originalità e di innovazione: Utilizzo di tecniche di analisi statistiche per lo studio della dinamica spazio-temporale delle comunità animali
terrestri. Sviluppo di nuovi sistemi di rilevamento dei dati ambientali sia in
campo sia attraverso l’interpretazione delle immagini satellitari e foto aeree.
Sviluppo di nuovi algoritmi per l’analisi funzionale degli ecosistemi naturali.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Diverse missioni sul territorio regionale.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazioni con la Regione
Autonoma della Sardegna, con le Comunità Montane dei Monti dei Sette Fratelli e della “Sa Giara” e con il Comune di Aglientu.
Risorse finanziarie disponibili: 60%, Regione Autonoma della Sardegna e
Comune di Aglientu in conto al Dipartimento di Zoologia e Antropologia
Biologica a nome del Prof. Achille Casale.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Grafitti G., A.Casale, G. Delitala, I. Manca, 2000. Contributions to the knowledge
- 143 -
of subterranean fauna of Sardinia: a work in progress. Proc. XIV Intern. Symp.
of Biospeleology (Makarska, 19-26. IX. 1999): 90.
- Casale A., Castelli A., Curini-Galletti M., Pala M., Casu S., Corso G., Manconi
R., Carcupino M., Maltagliati F., Manca I., Delitala G.M., Casu M., Stochino
G., Cubeddu T., Deriu A., Morelli L., Floris A., Milella I., Piredda G., Santoni
M., Casu D., Oggiano G., 2000 “Biodiversità della regione sardo- corsa” PICINTERREG II SARDEGNA- CORSICA
- Casale A., Carcupino M., Manca I., Giachino P.M., 2000. Ultrastructure of
filtering mouth parts in highly specialized troglobitic Leptodirinae
(Coleoptera, Cholevidae). XXI International Congress of Entomology, Foz
do Iguassu, Brazil, II: 936.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: per le attività relative al
Dottorato di Ricerca sono state utilizzate le strutture del Dipartimento di
Zoologia e Antropologia Biologica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo autunnale 2000: Tecniche di censimenti faunistici, Prof. A.Casale; Problematiche
e analisi di un sistema ecologico modello, Dott.ssa R. Manconi.
Ciclo estivo 2001:Ecosistemistica avanzata, Prof. N. Sechi; Ecologia delle comunità,
Prof. N. Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, Prof. M. Apollonio; Correlazioni
tra fluttuazioni dIpopolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, Prof. M. Apollonio;
Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, Dott.ssa G. Ceccherelli; Metodologie di
studio della variabilità genetica, Dott..P. Francalacci; Concetto di specie nei vegetali,
Dott.ssa M. Urbani; Concetto di specie negli animali, Prof. M. Curini-Galletti; Adattamenti morfo-funzionali ad ambienti estremi, Prof. A. Casale; Definizione della qualità
ambientale a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, Prof. C.
Blasi, Roma -La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, Prof. C.
Blasi, Roma -La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, Prof. C.
Blasi, Roma -La Sapienza;Complexity and power laws in marine system: a soft-bottom
mussel bed example from Maine USA, Prof. J. A. Commito, Gettysburg College,
Pennsylvania, U.S.A.
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Attività didattica svolta dal dottorando: Supervisione allo svolgimento di
tesi di laurea. Alcune esercitazioni per Corsi di Zoologia generale per Scienze
Biologiche e di Conservazione della Natura per Scienze Naturali. Corsi di
cartografia e monitoraggio ambientale per il personale del Corpo Forestale
Regionale.
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MONICA MEREGALLI
Area scientifica: BIO/07
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Meregalli Monica
Dipartimento o Istituto: Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/07
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Caratterizzazione delle aree costiere in base alla presenza di picoplancton
Tutor: Prof. N. Sechi
Breve curriculum vitae: luglio 1998: Laurea in Scienze Biologiche presso
l’Università degli Studi di Sassari; A. 1998-99: Svolgimento del tirocinio presso
il Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale; Dal 1/4/2000 è iscritto al
Dottorato di Ricerca in “Analisi e gestione degli ecosistemi naturali” (XV ciclo) presso l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Botanica ed
Ecologia Vegetale (coordinatore prof. N. Sechi).
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Sintesi del progetto di ricerca: Questo progetto di ricerca si occupa dello
studio del picoplancton (organismi planctonici di dimensioni comprese tra 0,2
e 2 µm) in ambiente marino, con campioni prelevati lungo le coste settentrionali della Sardegna (un campionamento a trimestre). Si effettua l’osservazione
dei campioni al microscopio ad epifluorescenza e si calcolano le concentrazioni presenti. Si studia la correlazione tra densità del picoplancton ed altri parametri analizzati.
Aspetti di originalità e di innovazione: Primo studio di questo tipo compiuto sulle coste sarde. Solo di recente è stata riconosciuta l’importanza di
questi organismi negli ambienti acquatici per quanto riguarda la produttività,
soprattutto in ambienti oligotrofici.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Garda (25-28/9/2000): XIV Congresso Nazionale A.I.O.L. “Interpretare il cambiamento”; Nuoro (11/4/2000):
seminario “Monitoraggio ambientale per il controllo degli ecosistemi acquatici
e terrestri”, Prof. Sechi, Prof. Vacca e Dr. Fabiani; Nuoro (14-15/11/2000):
seminario “Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del
valore ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza; Nuoro (11-13/12/
2000): seminario: “Ecologia del paesaggio”, dott.ssa D. Carranza, Roma-La
Sapienza; Verbania-Pallanza (22-23/3/2001): workshop “La limnologia in Italia: ambienti, problematiche ed approcci”; Parco Nazionale dell’Asinara (2527/5/2001): workshop “Conservazione e gestione delle aree parco”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Socia dell’Associazione Italiana
di Oceanologia e Limnologia, della quale segue i lavori.
Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia
Vegetale mette a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili per lo svolgimento del progetto di indagine pianificato.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di Analisi delle
Acque del Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale. Biblioteca Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale. Biblioteca della Facoltà di Sc. MMFFNN.
Microscopio ottoco rovasciato per l’analisi ed il riconoscimento fitoplanctonico,
Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale. Microscopio ottico ad
epifluorescenza per l’analisi del picoplancton, Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale. Cappa a flusso laminare, Dipartimento Botanica ed Ecologia
Vegetale.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo estivo-autunnale 2000: Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana;
Struttura della vegetazione e suo valore, dr.ssa Filigheddu; Ecosistemistica avanzata,
prof. Sechi; Ecosistemi costieri, prof. Castelli; L’ecosistema forestale e problematiche
relative alla sua gestione, prof. Camarda; La dimensione spaziale dell’evoluzione negli
ecosistemi, prof. Casale; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi
problemi gestionali degli ecosistemi, prof. Curini Galletti e dr.ssa Urbani; Strategie
riproduttive e modalità di dispersione negli animali (dr.ssa Carcupino) e nei vegetali (prof.ssa
Diana); Metodologie in studi di vegetazione e diversità fitocenotica negli ecosistemi, dr.ssa
Filigheddu; Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr. Francalacci;
Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello, dr.ssa Manconi. Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo secolo, Prof. G. Bombi; Ecologia degli ecosistemi
complessi, Dr.ssa Gambi, Staz. Zool. ‘A. Dohrn’, Napoli;
Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi; Ecologia di comunità, prof.
Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio; Correlazioni tra le
fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, prof. Apollonio;
Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dr.ssa Ceccherelli; Metodologie di studio
della variabilità genetica in popolazioni, dr Francalacci; Concetto biologico di specie, dr.ssa
Urbani; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi problemi gestionali
degli ecosistemi, prof. Curini Galletti. Definizione della qualità ambientale a livello di
habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof. C. Blasi, Roma-La
Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. C. Blasi, Roma-La
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Sapienza; Complexity and power laws in marine systems: a soft-bottom mussel bed example
from Maine, U.S.A., prof. J. A. Commito, Gettysburg College, Pennsylvania,
U.S.A.
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazioni di Ecologia nel corso
di Laboratorio di Biologia Sperimentale II del corso di laurea in Scienze Biologiche. Esercitazione sul picoplancton svolta nell’ambito del corso di
“Fitoplancton e nutrienti vegetali – Modulo Fitoplancton” del corso di laurea
in Scienze Naturali (Indirizzo marino).
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ZELINDA SECCHI
Area scientifica: BIO/03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Secchi Zelinda
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale
Area scientifica: BIO/03
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Biodiversità floristica e fitocenotica di praterie naturali
nella Sardegna centrale: studio ecologico dei rapporti dinamici a fini gestionali.
Tutor: Dr.ssa R. Filigheddu
Breve curriculum vitae: Novembre 1999: Laurea in Scienze Ambientali (110/
110 e lode); a. a. 1999-2000: Corso di Perfezionamento definito Master in
“Analisi della vegetazione: rilevamento ed elaborazione di dati sulla flora, la
vegetazione ed il suolo” presso l’Università degli Studi di Ancona (Facoltà di
Agraria); Dal 1/11/2000 è iscritta al Dottorato di Ricerca in “Analisi e gestione degli ecosistemi naturali” (XVI ciclo) presso l’Università degli Studi di Sassari,
Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale (coordinatore prof. N. Sechi,
tutore dr.ssa R. Filigheddu).
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Sintesi del progetto di ricerca: La presente ricerca si propone di raggiungere
i seguenti obiettivi: (A) definire i sintaxa di appartenenza delle cenosi vegetali
e valutare le condizioni ecologiche o gli interventi antropici che determinano
o favoriscono la loro presenza e la loro evoluzione; (B) valutare i differenti
livelli di biodiversità specifica e fitocenotica in relazione alle diverse situazioni
ambientali e al livello di utilizzazione attuale e passato; (C) caratterizzare le
fitocenosi quali indicatrici di sovrapascolamento e/o rischio di incendio; (D)
studio delle relazioni suolo-vegetazione e descrizione dei modelli di stabilità
rispetto al rischio di erosione; (E) definire i modelli di paesaggio vegetale nei
quali sono inserite le praterie indagate; (F) definire le linee guida per una gestione finalizzata al rinnovamento e alla conservazione delle praterie naturali.
Aspetti di originalità e di innovazione: I modelli vegetazionali, essendo
predittivi, permetteranno di evidenziare, oltre l’attuale diffusione delle praterie
secondarie, la loro area di potenzialità e la loro epoca di scomparsa per trasformazione spontanea: sarà quindi possibile definire schemi successionali di
recupero naturale della vegetazione in seguito alla cessazione dell’utilizzazione
ed individuare i processi involutivi determinati da una gestione erronea.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: missioni in ambito regionale per lo
svolgimento della tesi di dottorato; seminari formativi: Nuoro, (14-15
novembre)Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del
valore ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza; Nuoro, (11-12-13
dicembre)Ecologia del paesaggio, dott.ssa D. Carranza, Roma-La Sapienza;
- stages teorico-pratici per l’acquisizione delle metodologie floristiche,
fitosociologiche ed ecologiche di analisi degli ecosistemi: Parco Nazionale
dell’Asinara e Parco Naturale di Porto Conte, Sassari (24-25 aprile 2001), S.B.I.;
Parco Nazionale dell’Asinara (25-27 maggio 2001), coord. Prof. N. Sechi, Univ.
Sassari. Convegni: “Un approccio integrato per la valorizzazione dei pascoli
del Goceano: aspetti botanici, agronomici e biotecnologici”, organizzato dal
G.A.L.-Goceano, Bono (SS), 29 giugno 2001.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: In ambito regionale la sottoscritta collabora con: Progetto Life Natura 2000 stagno di S’Ena Arrubia (OR),
promosso dalla Provincia di Oristano; Progetto per il recupero ambientale e
produttivo per lo Stagno di Cabras (OR) promosso dalla Regione Autonoma
della Sardegna; E.R.S.A.T.-Centro Zonale di Ales (OR); C.N.R.-Centro Studio
Pascoli Mediterranei, Sassari; Laboratorio Geopedologia del Dipartimento
Ingegneria del Territorio, Università di Sassari. A livello nazionale è stata stabilita una costante e proficua collaborazione scientifica con il Dipartimento di
Biotecnologie Ambientali Agrarie dell’Università degli Studi di Ancona allo
scopo di migliorare l’acquisizione delle metodologie floristiche e
fitosociologiche. La sottoscritta è socia della Società Botanica Italiana e della
Società Italianadi Fitosociologia.
Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia
Vegetale mette a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili per lo svolgimento del progetto di indagine pianificato.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Farris E., Secchi Z., Filigheddu R., 2001. Segnalazioni floristiche italiane. Inf.
Bot. Ital. (in stampa).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Erbario Dipartimento
Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari; Biblioteca Dipartimento
Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari; Laboratorio Cartografia
Dipartimento Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari; Laboratorio G.I.S.del Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di
Sassari; Laboratorio G.I.S.del Dipartimento di Biotecnologie Ambientali Agrarie
dell’Università degli Studi di Ancona; Laboratorio Pedologia della Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Sede di Nuoro (Corso di Laurea di
Scienze ambientali), Università di Sassari.
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Ciclo autunnale 2000.
Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana; Struttura della vegetazione e suo
valore, dr.ssa Filigheddu. Ciclo estivo 2001. Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi;
Ecologia di comunità, prof. Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio;
Correlazioni tra le fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia,
prof. Apollonio; Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dott.ssa Ceccherelli;
Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr. Francalacci; Concetto
di specie negli animali, prof. Curini Galletti; Concetto di specie nei vegetali, dott.ssa
Urbani; Adattamenti morfo-funzionali ad ambienti estremi, prof. Casale; Definizione
della qualità ambientale a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali,
prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio,
prof. C. Blasi, Roma-La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof.
C. Blasi, Roma-La Sapienza; Complexity and power laws in marine systems: a softbottom mussel bed example from Maine, U.S.A, prof. J. A. Commito, Gettysburg
College, Pennsylvania, U.S.A; L’interfacciamento fra i Sistemi Informativi Geografici
(GIS) e i modelli di simulazione ambientale, Dr.ssa A. Castrignanò, Istituto Sperimentale Agronomico, Bari; Il ruolo dell’uomo nella natura, prof. Francalacci, Univ.
Sassari.
Attività didattica svolta dal dottorando: Assistenza esercitazioni pratiche di
Botanica Sistematica per Scienze Naturali ed Ecologia Vegetale per Scienze
Ambientali.
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GIACINTA ANGELA STOCCHINO
Area scientifica: Zoologia (BIO/05)
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Stocchino Giacinta Angela
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica
Area scientifica: Zoologia (BIO/05)
Denominazione del Dottorato: Analisi e gestione degli ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa : No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio di ecosistemi sorgentizi del Parco Nazionale
dell’Asinara
Tutor: Dott.ssa R. Manconi
Breve curriculum vitae: 1991, laurea in Scienze Biologiche, presso l’Università degli Studi di Sassari, (110/110 e lode); 1992, tirocinio presso l’Istituto di
Zoologia di Sassari; 1993, collaborazione organizzazione 39° Convegno G.E.I.
- Iscrizione all’Albo dei Biologi; dal 1993 a tutt’oggi inserita in progetti di
ricerca finanziati dal MURST e coinvolta nello svolgimento di attività didattica
di supporto a laureandi e tirocinanti; 1994-1996, svolgimento di lezioni teorico pratiche di Zoologia per Scienze Naturali e di esercitazioni pratiche per il
Laboratorio di Biologia Sperimentale I; 1996, incarico per l’insegnamento di
- 154 -
Zoologia Sistematica delle acque interne per un Corso di Specializzazione per
Biologi organizzato dalla Regione Sardegna; 1996-2000, titolare di 4 contratti
per ricerche sui Tricladi d’acqua dolce della Sardegna; 1997, nomina a Cultore
della Materia - Zoologia. Autore di 13 lavori scientifici (tra esteso e comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali).
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto mira all’analisi interdisciplinare
degli ecosistemi sorgentizi del Parco Nazionale dell’Asinara ed allo studio di
eventuali interventi di ripristino delle condizioni naturali. Questo mediante: a)
censimento dei metazoi di sorgente; b) valutazione dello stato della qualità
biologica mediante descrittori efficaci; c) analisi chimico-fisica e microbiologica
delle acque sorgive; d) caratterizzazione delle tipologie ambientali delle sorgenti; e) inquadramento climatico e geologico dell’area di studio.
Aspetti di originalità e di innovazione: Le conoscenze sugli ecosistemi
sorgentizi delle piccole isole mediterranee sono estremamente scarse. L’analisi
di composizione e struttura delle comunità di sorgente verrà utilizzata per
caratterizzare lo stato di qualità ambientale del Parco Nazionale dell’Asinara,
nell’ambito di un progetto nazionale che mira alla sperimentazione di un nuovo metodo di biomonitoraggio degli ecosistemi sorgentizi.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Corso di formazione teorico-pratico
“Metazoi delle acque sorgive e sotterranee, biologia, campionamento e riconoscimento, aspetti ambientali ed applicativi”. Genova 18-22 settembre
2000.Comunicazione Congresso U.Z.I. (Unione Zoologica Italiana).Sanremo,
Settembre 2001.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Botanica ed
Ecologia Vegetale dell’Università degli Studi di Sassari. Istituto di Igiene e
Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Sassari. Istituto di Scienze
Geologico Mineralogiche dell’Università degli Studi di Sassari. Corpo Forestale
e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna
- 155 -
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60%, titolare Prof.ssa Maria Pala.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- G.A. Stocchino, M.S. Piras, R. Manconi, G. Corso, M. Pala. Primi dati sui
Turbellari dulciacquicoli (Platelminti) del Parco Nazionale dell’Asinara. 62° Congresso UZI, Sanremo 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: retini e altri piccoli prototipi
di attrezzi per il campionamento della componente biologica; contenitori per
il campionamento dell’acqua; strumenti da campo: termometri, phmetro,
conduttivimetro; strumenti di laboratorio per gli esami chimici e microbiologici;
microscopi ottico luce e stereomicroscopio, microscopio elettronico a
trasmissione e scansione, criostato; software per analisi ed elaborazione dati;
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo autunnale 2000:Tecniche di censimenti faunistici, Prof. A.Casale; Problematiche
e analisi di un sistema ecologico modello, Dott.ssa R. Manconi.
Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, Prof. N. Sechi; Ecologia delle comunità, Prof. N. Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, Prof. M.
Apollonio; Correlazioni tra fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in
Italia, Prof. M. Apollonio; Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, Dott.ssa G.
Ceccherelli; Metodologie di studio della variabilità genetica, Dott..P. Francalacci; Concetto di specie nei vegetali, Dott.ssa M. Urbani; Concetto di specie negli animali, Prof. M.
Curini-Galletti; Adattamenti morfo-funzionali ad ambienti estremi, Prof. A. Casale;
Definizione della qualità ambientale a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e
vegetazionali, Prof. C. Blasi, Roma -La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica
del paesaggio, Prof. C. Blasi, Roma -La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità
ambientale, Prof. C. Blasi, Roma -La Sapienza; Complexity and power laws in marine
system: a soft-bottom mussel bed example from Maine USA, Prof. J. A. Commito,
Gettysburg College, Pennsylvania, U.S.A.
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Attività didattica svolta dal dottorando: commissario agli esami di
Biosistematica Animale, Scienze Ambientali, Università di Sassari (sede di
Nuoro); commissario agli esami di Anatomia Comparata, Scienze Biologiche
e Scienze Naturali, Università di Sassari; attività di supporto a laureandi e
tirocinanti.
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FELICINA TREBINI
Area scientifica: BIO/07
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Trebini Felicina
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale
Area scientifica: BIO/07
Denominazione del Dottorato: Analisi e Gestione degli Ecosistemi naturali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio ecosistemico dello Stagno di S’Ena Arrubia.
Tutor: Prof. N. Sechi
Breve curriculum vitae:Gennaio-maggio 1996: partecipazione al 1° Corso
Multidisciplinare Universitario di Educazione allo Sviluppo (Università di Sassari
e Comitato Italiano per l’Unicef); giugno 1997, Ingurtosu: seminario di
Modellistica Ambientale, Prof. Enzo Tiezzi, Università di Siena. 30 agosto-6
settembre 1999, Portoscuso: seminario di Applicazione delle Procedure di V.I.A
(Valutazione di Impatto Ambientale) relativo al progetto Ati-Sulcis, Prof. Bettini,
Università di Venezia. Novembre 1999, Laurea in Scienze Ambientali presso
l’Università degli Studi di Sassari (110/110 e lode) Dal 1/4/2000 è iscritta al
Dottorato di Ricerca in “Analisi e Gestione degli Ecosistemi naturali” (XV
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ciclo) presso l’Università degli studi di Sassari, Dipartimento di Botanica ed
Ecologia vegetale (coordinatore prof. Nicola Sechi).
Sintesi del progetto di ricerca: La presente ricerca si propone di studiare lo
Stagno di S’Ena Arrubia nella sua complessità, seguendo l’andamento delle
condizioni trofiche attraverso lo studio del fitoplancton, le analisi chimicofisiche ed il controllo del carico di nutrienti in arrivo dal bacino idrografico
afferente. Inoltre si sta seguendo un progetto per un recupero delle acque per
scopi ittici ed irrigui.
Aspetti di originalità e di innovazione: Ai fini della gestione della laguna, si
sta seguendo un progetto di risanamento dello stagno attraverso l’utilizzo di
un canale nel quale convogliare le acque in arrivo dal bacino idrografico. Il
canale dovrebbe svolgere un’azione di fitodepurazione, determinando un minor carico di nutrienti nelle acque in entrata nello stagno, con un conseguente
miglioramento trofico.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Garda (25 – 28 settembre 2000):
XIV Congresso A.I.O.L “interpretare il cambiamento”; Nuoro (11 aprile 2000):
seminario “Monitoraggio ambientale per il controllo degli ecosistemi acquatici
e terrestri”, Prof. Sechi, Prof. Vacca e Dr. Fabiani.; Nuoro (14-15 novembre):
“Indicatori vegetali anche come bioaccumulatori della qualità e del valore ambientale”, prof. F. Manes, Roma-La Sapienza; Nuoro (11-12-13 dicembre):
“Ecologia del paesaggio”, dott.ssa D. Carranza, Roma-La Sapienza; - Verbania
Pallanza (22-23 Marzo 2001): workshop “La limnologia in Italia: ambienti,
problematiche ed approcci”; Parco Nazionale dell’Asinara (25-27 maggio 2001):
workshop “Conservazione e gestione delle aree parco”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione con il Consorzio Govossai di Nuoro, finalizzata ad un progetto relativo alla qualità delle
acque superficiali ed alla loro classificazione in ambito internazionale; Collabora con in Consorzio di Bonifica dell’Oristanese in relazione ai lavori per la
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realizzazione di opere per la protezione dello Stagno di S’Ena Arrubia. È socia
dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia, della quale segue i lavori.
Risorse finanziarie disponibili:
Il Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale mette a disposizione tutte le
risorse finanziarie disponibili per lo svolgimento del progetto d’indagine
pianificato.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Filigheddu R., Farris E. e Trebini F. 2001. Paspalum vaginatum Swartz,
neophyte in a Sardinian (Italy) brackish environment.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca Dipartimento
di Botanica ed Ecologia vegetale. Laboratorio di analisi delle acque, Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale. Microscopi rovesciati per l’analisi ed
il riconoscimento fitoplanctonico. Biblioteca della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato:
Ciclo estivo-autunnale 2000: Consistenza della flora e suo valore, prof.ssa Diana;
Struttura della vegetazione e suo valore, dr. Filigheddu; Ecosistemistica avanzata, Prof.
Sechi; Ecosistemi costieri, prof. Castelli;L’ecosistema forestale e problematiche
relative alla sua gestione, prof. Camarda; La dimensione spaziale dell’evoluzione
negli ecosistemi, prof. Casale; Concetti di specie, delimitazione di entità specifiche e relativi
problemi gestionali degli ecosistemi, prof. Curini Galletti e dr.ssa Urbani; Strategie
riproduttive e modalità di dispersione negli animali (dr.ssa Carcupino) e nei vegetali (prof.ssa
Diana); Metodologie in studi di vegetazione e diversità fitocenotica negli ecosistemi, dr.ssa
Filigheddu; Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, dr. Francalacci;
Problematiche e analisi di un sistema ecologico modello, dr.ssa Manconi; Energia, ambiente, popolazione: prospettive per il nuovo, Prof. G. Bombi; Ecologia degli ecosistemi
complessi, Dr.ssa Gambi, Staz. Zool. ‘A. Dohrn’, Napoli;
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Ciclo estivo 2001: Ecosistemistica avanzata, prof. Sechi; Ecologia di comunità, prof.
Sechi; Biologia di popolazione di lupo e orso, prof. Apollonio; Correlazioni tra
le fluttuazioni di popolazioni di Ungulati e le attività umane in Italia, prof. Apollonio;
Interazioni biotiche tra macrofite bentoniche, dr.ssa Ceccherelli;
Metodologie di studio della variabilità genetica in popolazioni, Dr Francalacci; Concetto
di specie nei vegetali, dr.ssa Urbani; Concetto di specie negli animali, Prof. Curini Galletti;
Adattamenti morfo-funzionali ed ambienti estremi, Casale; Definizione della qualità
ambientale a livello di habitat e di paesaggio in termini floristici e vegetazionali, prof. C.
Blasi, Roma-La Sapienza; Modello di classificazione gerarchica del paesaggio, prof. C.
Blasi, Roma-La Sapienza; Rapporto fra naturalità e qualità ambientale, prof. C. Blasi,
Roma-La Sapienza;Complexity and power laws in marine systems: a soft-bottom mussel
bed example from Maine, U.S.A., prof. J. A. Commito, Gettysburg College,
Pennsylvania, U.S.A.
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazione di Ecologia svolta
nell’ambito del corso di “Fitoecologia delle acque interne” del corso di laurea
in Scienze Ambientali.
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- 162 -
BIOCHIMICA, BIOLOGIA
E BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
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Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Chimica, Dipartimento di Scienze Biomediche, Dipartimento di Scienze del Farmaco, Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari,
Dipartimento di Scienze Applicate ai Biosistemi (Università di Cagliari)
Area scientifica: Biochimica (BIO/10), Biologia Molecolare (BIO/11), Genetica (BIO/18).
Docente coordinatore: Prof. Bruno Masala
Area scientifica di riferimento del corso: Biochimica, Biologia e
Biotecnologie Molecolari.
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Allegrini Simone,
Ricercatore, BIO/10 Biochimica, Sassari, Corda Marcella, Prof. Associato, BIO/
10 Biochimica, Cagliari, Fadda Maria Benedetta, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Cagliari, Floris Giovanni, Prof. Straordinario, BIO/10 Biochimica,
Cagliari, Ganadu Maria Luisa, Prof. Associato, CHIM/3 Chimica Generale e
Inorganica, Sassari, Manca Laura, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Sassari,
Masala Bruno, Prof. Ordinario, BIO/10 Biochimica, Sassari, Medda Rosaria,
Ricercatore, BIO/10 Biochimica, Cagliari, Messana Irene, Prof. Straordinario,
BIO/10 Biochimica, Cagliari, Pariglia Alessandra, Ricercatore, BIO/10 Biochimica, Cagliari, Pellegrini Maria Giuseppina, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Cagliari, Pinna Giovanni Gavino, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Sassari, Sanna Maria Teresa, Ricercatore, BIO/10 Biochimica, Cagliari, Serra Maria Vittoria, Prof. Associato, BIO/11 Biologia Molecolare, Sassari, Sgarrella
Francesco, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Sassari, Taddei Maurizio, Prof.
Ordinario, CHIM/06 Chimica Organica, Sassari, Tadolini Bruna, Prof. Ordinario, BIO/10 Biochimica, Sassari, Tozzi Maria Grazia, Prof. Associato, BIO/
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10 Biochimica, Sassari, Ventura Carlo, Prof. Straordinario, BIO/10 Biochimica, Sassari
Tutori: Farris Giovanni Antonio, Prof. Ordinario, AGR/16, Sassari, Fiori Luigi,
Prof. Straordinario, MED/07, Sassari, Pirastu Mario, Istituto di Genetica
Molecolare, CNR, Tramariglio, Alghero, Serra Maria Vittoria, Prof. Associato,
BIO/11 Biologia Molecolare, Sassari, Sgarrella Francesco, Prof. Associato,
BIO/10 Biochimica, Sassari; Taddei Maurizio, Prof. Ordinario, CHIM/06 Chimica Organica, Sassari, Tadolini Bruna, Prof. Ordinario, BIO/10 Biochimica,
Sassari, Tozzi Maria Grazia, Prof. Associato, BIO/10 Biochimica, Sassari, Ventura Carlo, Prof. Straordinario, BIO/10 Biochimica, Sassari
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XV Ciclo: 3 con borsa 3 senza borsa. XVI Ciclo: 6 con
borsa (di cui 1 a carico del CNR)
Sedi consorziate: Università degli Studi di Cagliari che partecipa al consorzio
solo didatticamente.
Anno di prima istituzione: Il Dottorato di Biochimica, Biologia e
Biotecnologie Molecolari è stato istituito nell’a.a. 1999/2000. Esso è, però,
originato dalla fusione dei Dottorati di Biochimica Comparata degli Ecosistemi
(attivo dall’a.a. 1995/96) e di Biochimica (attivo dall’a.a. 1996/97)
Borse a carico delle sedi consorziate: Il Dottorato è convenzionato con
l’Istituto di Genetica Molecolare, CNR, Tramariglio (Alghero) Direttore Dr.
Mario Pirastu. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, per il XVI Ciclo, ha messo a disposizione dell’Università di Sassari una borsa di studio aggiuntiva per
la frequenza ai corsi. Il CNR ha messo a disposizione numerose borse di studio nei cicli precedenti.
Curricula:
Biochimica cellulare
- 166 -
Biochimica comparata e dell’adattamento molecolare
Biochimica dell’interazione e regolazione macromolecolare
Biologia molecolare
Biotecnologie molecolari
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV Ciclo: Pisano Claudia, Sanna Bastiano, Pinna Paolo, Falchi Alessandro,
Debidda Marcella, Pirino Giorgia
XVI Ciclo: Fadda Marina, Frassetto Luciano, Fraumene Cristina, Palomba
Grazia, Petretto Enrico G., Zanazzi Claudia.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.):
I Dipartimenti che concorrono all’attività didattica e scientifica degli allievi
sono fra i più rappresentativi dell’Università degli Studi di Sassari. Sono stati
messi a disposizione dai dipartimenti concorrenti non meno di 100 milioni di
lire per garantire l’attività del Dottorato. Tali fondi sono attualmente accreditati sui capitoli di pertinenza dei Dipartimenti e possono essere riassunti come
segue:
Vari finanziamenti locali (ex 60%). Vari titolari:
- Finanziamento ex 40% come unità operativa del programma di interesse
nazionale anno 1999: “Il cuore insufficiente.”. Titolare Prof. Ventura.
- Finanziamento ex 40% come unità operativa del programma di interesse
nazionale anno 2000: “Identificazione e caratterizzazione biochimica e
molecolare di proteine intraeritrocitarie normali e delle loro mutanti nell’uomo e nei vertebrati superiori”. Titolare Prof. Masala.
- Finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, nell’ambito dei Programmi ope-
- 167 -
rativi 1999-2000 di interventi di prevenzione ed educazione sanitaria e di
aggiornamento professionale. Titolari Proff. Pinna e Tadolini.
- Finanziamenti del Ministero della Sanità, Progetti strategici 2000: Genomica
Molecolare del Differenziamento Miocardico e di Patologie Cardiovascolari
Mediante DNA Chips innovativi. Titolare Prof. Ventura
- Regione Autonoma Sardegna: Programma di cooperazione con la Guinea
Equatoriale. Titolare Prof. Ganadu
- Ministero Affari Esteri. Titolare Prof. Ganadu
- Finanziamenti del MURST: PNR Validazione di metodologie e modelli per
terapie a logica differenziativa o regolativa della crescita. Titolare Prof. Ventura
- Vari contratti di ricerca con industrie private tra cui la Menarini Ricerche di
Firenze, la Pharmacia-Upjohn Italia di Milano e la E2I di Mulhouse (F).
Vari titolari.
- Finanziamento dell’Unione Europea ADAPT, progetto N° 1198 (definizione di profili professionali in biotecnologie). Titolare Prof. Ganadu
- Finanziamenti nell’ambito del progetto comunitario INTERREG II. Titolare Prof. Masala.
- Finanziamenti assegnati al Dottorato in Biochimica, Biologia e Biotecnologie
molecolari in quanto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il XV Ciclo
del Dottorato è risultato fra quelli cofinanziabili dal FSE e sono stati assegnati, nell’anno finanziario 2000 Lire 6.000.000 (29 giugno, 2000, Prot. N°
I011497).
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): Sono a disposizione del Dottorato strutture e servizi (laboratori, biblioteche, sistemi informatici) dei Dipartimenti di Scienze
Biomediche, Scienze del Farmaco, Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari,
di Chimica dell’Università di Sassari, del Dipartimento di Scienze Applicate ai
- 168 -
Biosistemi dell’Università di Cagliari, dell’Istituto di Genetica Molecolare del
CNR di Alghero. Tali strutture comprendono le attrezzature ed i servizi essenziali per l’espletamento del corso. La combinazione dei diversi laboratori proponenti porta alla aggregazione e integrazione di strutture, apparecchiature,
strumenti, competenze e progettualità altrimenti non facilmente reperibili in
questo Ateneo per i fini proposti da questo Dottorato. Nell’ambito della collaborazione con altre Università ed Enti pubblici e privati, i dottorandi possono
usufruire anche di strutture e servizi localizzati in tali sedi.
Didattica strutturata: come si svolge la didattica, numero lezioni frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni, lezioni
in laboratorio, altro;
La attività didattica è articolata in:
attività didattiche nell’ambito delle seguenti discipline Biochimica, Biochimica
applicata, Metodologie biochimiche, Biologia molecolare ed Enzimologia. La
attività didattica ha lo scopo di integrare la preparazione di base che gli allievi
hanno avuto nel precedente curriculum formativo. Queste attività sono svolte
sotto forma di cicli di lezioni tenute, secondo un calendario preordinato, da
docenti del Dottorato;
attività didattiche volte a fornire agli allievi conoscenze sugli approcci
metodologici e sulle tecniche informatiche. Queste attività sono svolte sotto
forma di cicli di lezioni e seminari, secondo un calendario preordinato, tenute
da docenti del Dottorato;
attività didattiche volte a fornire agli allievi conoscenze approfondite e specifiche, sia culturali che tecniche, dell’argomento di ricerca che intendono sviluppare. Queste attività sono svolte sotto forma di seminari tenute da docenti del
Dottorato e da esperti della materia secondo un calendario preordinato, ed
anche in funzione della disponibilità manifestata di volta in volta.
attività sperimentale svolta in una stretta collaborazione scientifico-culturale
fra l’allievo e il proprio tutor, non trascurando il confronto con i colleghi e con
altri docenti.
- 169 -
Le attività didattiche frontali previste sono:
Biochimica
Biochimica comparata dei sistemi di trasporto e di trasduzione del segnale
(Prof.ssa Serra, 5 ore; Prof.ssa Tozzi, 6 ore).
Biochimica applicata
Approcci pratici allo studio del metabolismo purinico (Prof. Sgarrella, 5 ore;
Dott. Allegrini, 5 ore).
Studio dei parametri di legame emoglobina-ossigeno mediante analisi
spettrofotometriche su strato sottile (Gill’s cell) (Prof.ssa Pellegrini).
Biochimica cellulare (Prof.ssa Tadolini, 10 ore; Prof. Ventura, 10 ore)
Il Corso sarà articolato nei seguenti argomenti: Recettori della membrana
plasmatica, Recettori tirosin chinasici e fattori di crescita, Recettori nucleari,
Struttura e funzione della cromatina, Il ciclo cellulare, L’apoptosi, “Cell
survival”, Differenziamento cellulare
Biologia molecolare
Biochimica e Genetica del mitocondrio (Prof.ssa Manca, 10 ore).
Nuovi approcci alla epidemiologia genetica (Dott. Pirastu, 10 ore).
Basi biochimiche e molecolari della funzione della emoglobina (Prof. Masala,
10 ore).
Biologia molecolare e genetica delle varianti della emoglobina (Prof. Masala,
10 ore).
Biochimica sistematica umana
Biochimica della funzione e disfunzione della cellula endoteliale (Prof. Pinna,
6 ore).
Processi biochimici operanti nelle cellule del sangue (Prof. Pinna, 6 ore).
Biotecnologie molecolari
Nanobiotecnologie del DNA (Prof. Ventura, 6 ore)
Scoperta e sviluppo di nuovi chemioterapici nell’era post genomica (Prof.
Taddei, 10 ore)
Metodologie biochimiche
Teoria dell’errore e sue applicazioni in biochimica (Prof.ssa Ganadu, 10 ore)
- 170 -
Didattica svolta all’estero:
Convegni: sono stati organizzati i seguenti seminari:
17 Luglio 2000, Sassari: “Modalità di secrezione di NGF e BDNF ed implicazioni di tali neurotrofine nella modulazione della plasticità neuronale”, Dr.
Marco Canossa, Università di Bologna.
20 e 21 giugno 2000, Sassari: Ciclo di lezioni “Meccanismo di azione degli
ormoni steroidei”, Dr. Saverio Bettuzzi, Dipartimento di Scienze Biomediche
dell’Università di Modena.
26 giugno 2000, Sassari: “Second generation of cholinergic drugs for the
treatment of Alzheimer’s disease”, Prof. Camille G. Wermuth, Facoltà di Farmacia dell’Università di Strasburgo.
30 giugno 2000, Sassari: “Cardiovascular aging in the absence of a clinical
diagnosis”, Prof. Edward G. Lakatta, National Institute of Health, Baltimore,
MD, USA.
16 Ottobre 2000, Sassari: “Genetica di popolazioni delle conifere: esempi ed
innovazioni metodologiche”, Dr. Ivan Scotti, Dipartimento di Protezione Vegetale e Tecnologie Agrarie della Università degli Studi di Udine.
24 novembre 2000, Sassari: “The genetic basis for antigenic variation in
Mycoplasma hominis”, Prof.ssa Gunna Christiansen, Department of Medical
Microbiology and Immunology, University of Aarhus, Denmark.
24 novembre 2000, Sassari: “Dissection of the humoral immune response to
Chlamydia and Mycoplasma”. Prof.ssa Gunna Christiansen, Department of
Medical Microbiology and Immunology, University of Aarhus, Denmark.
1 dicembre 2000, Sassari: “Ruolo della poli ADP-ribosilazione nella morte
cellulare per apoptosi”, Dr.ssa Ivana Scovassi, CNR-IGBE Pavia.
14 dicembre 2000, Sassari: “Terapia genica con callicreina umana in modelli
sperimentali di ischemia tissutale”, Dr. Paolo Madeddu, Università di Sassari.
23 Febbraio 2001, Sassari: “Struttura in soluzione della “cellular retinol binding
protein” di tipo I ottenuta mediante spettroscopia di risonanza magnetica nucleare e calcoli computazionali”, Dott.ssa Lorella Franzoni. Università degli
Studi di Parma.
27 Marzo 2001, Sassari: “L’era post-genomica: nanobiotecnologie del DNA e
- 171 -
studio della cardiogenesi in cellule staminali”, Prof. Carlo Ventura Università
di Sassari.
27 e 28 Marzo 2001, Sassari: “2° Riunione Annuale dei Dottorati di Ricerca in
Discipline Biochimiche” organizzata dai Coordinatori Prof.ssa Bruna Tadolini
e Prof. Bruno Masala. In tale occasione i dottorandi hanno esposto, in forma
di comunicazione scientifica seguita da discussione, i loro primi risultati.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative: Le collaborazioni di seguito
elencate, pur essendo finalizzate principalmente al raggiungimento di un’alta
formazione mediante l’utilizzo di attrezzature e tecniche non disponibili presso la sede del Dottorato, permettono ai dottorandi di conoscere la realtà di un
contesto produttivo che potrebbe essere lo sbocco del loro percorso formativo.
Il Dr Alessandro Falchi (XV Ciclo), dal 1/12 2000 al 30/11 2001, sta svolgendo un periodo di ricerca presso il Laboratorio di “Drug Development-CNS
della Glaxo-Wellcome-SmidtKlein, Centro Ricerche di Verona. La ricerca del
Dr Alessandro Falchi ha come obiettivo l’uso di piccoli oligonucleotidi modificati come potenziali attivatori nel rilascio di GABA e come antagonisti dei
recettori dell’acido Kainico. Il progetto é svolto con la supervisione del Dott.
Romano Di Fabio della Glaxo-Wellcome. Il lavoro viene svolto presso la GlaxoWellcome in quanto tale società ha messo a punto una serie di test rapidi (High
Throughput Screening) per i recettori in oggetto e quindi risulta più facile
ottimizzare in loco la struttura di questa nuova classe di molecole biologicamente
attive.
I Dott.ri Fraumene Cristina, Palomba Grazia, Petretto Enrico G. (XVI Ciclo)
per motivi di collaborazione scientifica trascorrono saltuariamente periodi di
attività di ricerca a Cagliari presso la Società SharDNA Spa che sta organizzando un ampio programma di applicazione delle biotecnologie molecolari allo
studio della genetica su scala in Ogliastra ed in altre aree della Sardegna di
particolare interesse.
- 172 -
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso):
Oltre alle collaborazioni precedentemente riportate, sono in corso altre collaborazioni con enti di ricerca finalizzate al raggiungimento di un’alta formazione. Queste collaborazioni non solo permettono ai dottorandi di usare attrezzature e di apprendere tecniche non disponibili presso la sede del Dottorato,
ma anche di confrontarsi con altri ricercatori instaurando con essi importanti
rapporti personali.
La Dott.ssa Marina Fadda (XVI Ciclo), nel mese di gennaio 2001, ha svolto
attività di ricerca nell’ambito del progetto “Nanobiotecnologie innovative del
DNA” presso il DISTBIMO a Genova.
Il Dr. Bastiano Sanna (XV Ciclo), dal mese di Maggio 2001, svolge attività di
ricerca presso il Department of Pharmacology della University of CambridgeUK (Head of Department: Prof. Peter McNaughton) su un progetto riguardante i cambiamenti nell’espressione genica in cellule endoteliali. Il periodo di
permanenza all’estero è previsto in circa due anni.
La Dott.ssa Marcella Debidda (XV Ciclo), dal mese di Maggio 2001, sta svolgendo attività di ricerca presso il Department of Pharmacology della University
of Cambridge-UK (Head of Department: Prof. Peter McNaughton) su un
progetto riguardante la caratterizzazione del recettore intracellulare sensibile
al NADP in cardiomiociti. Il periodo di permanenza all’estero è previsto in
circa due anni.
Viaggi e missioni:
Oltre ai viaggi ed alle missioni necessarie per lo svolgimento dei programmi di
collaborazione sopra descritti, i dottorandi hanno partecipato o stanno per
partecipare ai seguenti Congressi:
7-8 Giugno 2001: Cortona, Arezzo, Convegno YCGI 2001, (Dr.ssa Giorgia
Pirino, XV Ciclo).
21 giugno 2001, Roma, International Workshop on Redox Signaling in
- 173 -
Proliferative Disorders, (Dott.ssa Marina Fadda, XVI Ciclo).
26 al 31 agosto 2001, Praga, XXth International Conference on Yeast genetics
and Molecular Biology (Dr.ssa Giorgia Pirino, XV Ciclo).
6-8 Settembre 2001: Bressanone, workshop su “Biotecnologie” (Dott.ssa Marina Fadda, XVI Ciclo).
26 al 28 Settembre 2001, Siena, 46° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Biochimica e Biologia Molecolare, (Dr. Paolo Pinna, XV Ciclo);
26 al 28 Settembre 2001, Siena, 46° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Biochimica e Biologia Molecolare, (Dr. Luciano Frassetto, XVI Ciclo).
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
In sede di richiesta di attivazione di un nuovo ciclo del dottorato, ogni anno
viene verificata la persistenza dei requisiti di idoneità (la presenza nel collegio
dei docenti di un congruo numero di professori e ricercatori dell’area scientifica di riferimento del corso; la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di
specifiche strutture operative e scientifiche per il corso e per l’attività di studio
e di ricerca dei dottorandi; la previsione di un coordinatore responsabile dell’organizzazione del corso, di un collegio di docenti e di tutori in numero proporzionato ai dottorandi e con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso; la possibilità di collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, che consenta ai
dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività lavorative; la
previsione di percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di ricerca di
alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati). Ogni anno,
inoltre, la presentazione di due relazioni (una per la richiesta di attivazione di
un nuovo ciclo del dottorato, l’altra per l’erogazione del cofinanziamento da
parte del Fondo Sociale Europeo) permette di verificare l’attuazione dei programmi di studio ed il raggiungimento degli obiettivi formativi.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
- 174 -
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Vedere nei punti precedenti la permanenza all’estero (Regno Unito) di n. 2
allievi allo scopo di perfezionare ulteriormente la loro preparazione e attuare
ricerche in ambito di espressione genica e di recettori cellulari.
- 175 -
MARCELLA DEBIDDA
Area scientifica: Biochimica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Debidda Marcella
Dipartimento o Istituto: Istituto di Biochimica, Dip Scienze Biomediche
Area scientifica: Biochimica
Denominazione del Dottorato: Biologia Biochimica e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi dei meccanismi coinvolti nella trasduzione del
segnale
Tutor: Prof. C. Ventura
Breve curriculum vitae: si è laureata in scienze biologiche presso l’Università
di Sassari il 17 11 1998 con votazione di 110/110 discutendo la tesi dal titolo
“Modificazioni della membrana plasmatica nell’apoptosi indotta in vitro in
linee cellulari neoplastiche”. Ha frequentato il Corso di Perfezionamento in
Biotecnologie Biomediche Applicate all’Apparato Cardiovascolare presso la
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Sassari, della durata di
un anno, nell’anno accademico 1998/1999. Nel Giugno 2000 e’ risultata vincitrice
- 176 -
del concorso per la frequenza al XV ciclo del dottorato di ricerca in Biologia
Biochimica e Biotecnologie molecolari presso l’Università di Sassari . Nell’Aprile del 2001 ha un contratto di prestazione occasionale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Universita’ di Sassari terminato il 31/05/
2001. Attualmente è Visiting Scholar presso il Deparment of Pharmacology
University of Cambridge UK.
Sintesi del progetto di ricerca: Il calcio svolge un ruolo fondamentale nella
modulazione della trasduzione del segnale. Uno dei meccanismi di rilascio del
Calcio da pools intracellulari è mediato da una molecola recentemente individuata chiamata NAADP che utilizza stores e canali diversi da quelli impiegati
dall’ IP3 e dal cADPR. Sebbene sia stato inizialmente individuato in riccio di
mare, recenti lavori indicano un suo ruolo attivo in piante, ascidie e mammiferi. In questi ultimi in particolare e’ stata dimostrata la capacita’ di alcuni tessuti
(cervello, cuore, fegato) di sintetizzare il NAADP, mentre solo in cellule degli
acini pancreatici e cervello e’ stato provato il suo ruolo nel rilascio del Calcio.
Il recettore intracellulare sensibile al NAADP è tuttora sconosciuto. Il tentativo di caratterizzare il recettore (dal punto di vista biochimico e strutturale) e’
lo scopo di tale progetto di ricerca.
Aspetti di originalità e di innovazione: La caratterizzazione del recettore
del NAADP ed il clonaggio della proteina potrebbero rappresentare un’interessante prospettiva per la comprensione dei meccanismi molecolari Calcio
dipendenti regolati da questo nuovo secondo messaggero.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Attualmente Visiting Scholar presso
il Deparment of Pharmacology University of Cambridge UK.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Ai fini di sviluppare nuove strategie di ricerca su tematiche di mutuo interesse collabora con il Dott Armando
Genazzani Lecturer University of Cambridge UK.
- 177 -
Risorse finanziarie disponibili: La ricerca è interamente supportata dai
finanziamenti della Sezione di Biochimica del Dipartimento di Scienze
Biomediche dell’Università di Sassari.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Cappa per colture cellulari,
Termalcycler per PCR attrezzature per western blotting e per tecniche di biologia molecolare messe a disposizione dalla Sezione di Biochimica del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Universita’ di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Numerosi seminari
tenuti dai tutors (Prof.ssa Tadolini, Prof. Ventura) hanno riguardato tematiche
inerenti i vari aspetti della ricerca in corso. Alcuni argomenti in particolari
sono stati trattati in seminari tenuti da esperti esterni al corpo docente.
- 178 -
MARINA FADDA
Area scientifica: Biochimica - (BIO/10)
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fadda Marina
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di
Biochimica
Area scientifica: Biochimica - BIO/10
Denominazione del Dottorato: Biochimica, biologia e biotecnologie
molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi molecolare del processo apoptotico nel
differenziamento cardiaco di cellule embrionali staminali
Tutor: Prof. C. Ventura
Breve curriculum vitae: Maturità classica conseguita nel 1994 con la votazione di 56/60. Due anni di frequenza quotidiana del laboratorio di citologia e
istologia del Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari per
svolgere la tesi sperimentale dal titolo “Meccanismi molecolari della superficie
cellulare coinvolti nel riconoscimento della cellula apoptotica”. Laurea in scienze
biologiche conseguita a Sassari il 14 Marzo 2000 con la votazione di 110/110
- 179 -
e lode. Sei mesi di tirocinio post-lauream presso l’Istituto di Patologia Generale del Dipartimento di Scienze Biomediche. Da Novembre 2000, dottorato di
ricerca della durata di tre anni in Biochimica, biologia e biotecnologie molecolari,
con tesi dal titolo: “Analisi molecolare del processo apoptotico nel
differenziamento cardiaco di cellule embrionali staminali”. Buona conoscenza
della lingua inglese scritta e parlata, dei programmi informatici World, Excel e
Photoshop e buona conoscenza di Internet.
Sintesi del progetto di ricerca: Il lavoro che mi propongo di svolgere è incentrato sullo studio dei meccanismi molecolari del processo apoptotico durante il differenziamento miocardico. Il mio modello sperimentale è rappresentato da una linea di cellule embrionali staminali, le cellule P19, nelle quali è
possibile indurre in vitro il differenziamento miocardico mediante stimolazione
col peptide oppioide dinorfina B o con DMSO alla giusta concentrazione.
Durante le varie fasi del differenziamento, corrispondenti a diversi giorni di
trattamento con le suddette sostanze, valuterò l’incidenza dell’apoptosi mediante l’analisi della frammentazione endonucleasica del DNA e mediante la
misurazione dell’esposizione della fosfatidilserina sulla superficie cellulare. La
PS sarà valutata sia qualitativamente, mediante il microscopio a fluorescenza,
sia quantitativamente, mediante l’uso di un citofluorimetro a flusso. Il mio
obiettivo più importante è lo studio in larga scala dell’espressione dei geni
della morte e della sopravvivenza cellulare durante il differenziamento. A tal
scopo utilizzerò la tecnica convenzionale dell’RT-PCR, ma soprattutto mi
avvarrò dell’uso integrato di due nanobiotecnologie del DNA, la SAGE (Serial
Analysis of Gene Expression) e i DNA chips.
Aspetti di originalità e di innovazione: Mi avvarrò di due nanobiotecnologie
del DNA di recente scoperta, la SAGE (Serial Analysis of Gene Expression) e
i DNA chips, che consentono di analizzare contemporaneamente migliaia di
trascritti. La SAGE, oltre a fornire un’analisi globale quantitativa dell’espressione genica, consente di cogliere l’espressione di trascritti precedentemente
non caratterizzati e potenzialmente riconducibili a nuovi geni. Sulle indicazioni
- 180 -
fornite dalla SAGE possono essere costruiti dei DNA chips, vetrini su cui si
fissano delle sequenze oligonucleotidiche corrispondenti ai geni candidati di
cui si vuole studiare l’espressione. Su questi speciali vetrini vengono ibridati i
cDNAs ottenuti dalla retrotrascrizione dell’ RNA totale estratto dalle cellule.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 16 e 17 Gennaio 2001: missione a
Genova, C/O Polo Nazionale della Bioelettronica, per esperimento sui DNA
chips. 21 Giugno 2001: Roma, C/O Policlinico Gemelli, Workshop dal titolo
:Redox Signaling in Proliferative Disorders”. 6-8 Settembre 2001: Bressanone,
workshop su “Biotecnologie”.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Cappa a flusso laminare e
incubatore a CO 2 per colture cellulari. Cappa chimica. Apparecchi per
elettroforesi orizzontale e verticale. Apparecchi per PCR. Autoclave, centrifughe, bagnetto termostatato e termoblock, bilancia tecnica e analitica, stufa.
Microscopio ottico invertito. Microscopio a fluorescenza normale e confocale.
Citofluorimetro a flusso.
- 181 -
LUCIANO FRASSETTO
Area scientifica: Bio 10 Biochimica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Frassetto Luciano
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche
e Cellulari
Area scientifica: Bio 10 Biochimica
Denominazione del Dottorato: biochimica, biologia e biotecnologie
molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Adenosina fosforilasi: purificazione dal Bacillus cereus e
studio delle sue caratteristiche molecolari e cinetiche
Tutor: Prof. F. Sgarrella
Breve curriculum vitae: Luglio 1990-diploma presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale G.M.Angioy di Sassari con votazione 40/60; Anno scolastico
1992/93: supplenza annuale per l’insegnamento di Laboratorio di Elettrotecnica
presso l’Istituto Professionale Industria e Artigianato di Oschiri; Settembre
1999-esposizione del seguente poster: Frassetto L., Pinna P., Carta M. C.,
Allegrini S., Tozzi M.G., Sgarrella F., “Adenosine phosphorylase of Bacillus
- 182 -
cereus”, 44° Congresso Nazionale della S.I.B.B.M., Alghero (SS) 10-14 settembre 1999, in Ital. Biochem. Soc. Transactions 13, 149 (1999), poster P1.63.;
Marzo 2000-discussione della tesi dal titolo “Purificazione e caratterizzazione
molecolare dell’adenosina fosforilasi di B.cereus” e laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Sassari con votazione 110/110 e lode; Maggio 2000- conseguimento dell’abilitazione alla professione di farmacista.
Sintesi del progetto di ricerca: l’adenosina fosforilasi catalizza la fosforolisi
reversibile della (deossi)adenosina in adenina e nel corrispondente pentoso
fosforilato. L’enzima sembra essere implicato nel meccanismo di induzione di
enzimi coinvolti nel catabolismo dei nucleosidi esogeni. Con il presente progetto di ricerca si intende mettere a punto un protocollo di purificazione economico, rapido e che consenta di ottenere buone rese; effettuare degli studi sia
sulla struttura che sulle caratteristiche funzionali dell’enzima; studiare la possibilità di utilizzo dell’enzima nella sintesi di derivati adenilici di interesse
farmacologico.
Risorse finanziarie disponibili: fondi ex 60%
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: fotocopiatore, lavagna
luminosa, computer, autoclave, fermentatore per colture batteriche, centrifughe, sonicatore, spettrofotometro uv/visibile, colonne cromatografiche, PCR
e apparecchiatura per elettroforesi.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: seminari
Attività didattica svolta dal dottorando: seminari
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CRISTINA FRAUMENE
Area scientifica: Genetica di Popolazione
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fraumene Cristina
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche
e Cellulari, Istituto di Genetica Molecolare, CNR, Alghero
Area scientifica: Genetica di Popolazione
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi genetica e genealogica in popolazioni isolate
della Sardegna
Tutor: Dr. M. Pirastu
Breve curriculum vitae: Luglio 1994: Diploma di Maturità Classica ottenuto
presso il Liceo Ginnasio G. Manno di Alghero. Maggio 1998: attività di ricerca
come tesista presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Alghero diretto dal Dr. Mario Pirastu. Studio delle cause genetiche di una rara retinopatia
(emeralopia) in Sardegna ed analisi di geni candidati nella malattia di Alzheimer
in Sardegna. Maggio 1999: frequentazione di un corso di aggiornamento sulla
- 184 -
tecnica di amplificazione del DNA. Marzo 2000: Laurea in Scienze Biologiche
con indirizzo biomolecolare ottenuta presso l’Università degli Studi di Sassari
con la votazione di punti 110 su 110 e lode. Novembre 2000: ammissione al
Dottorato di Ricerca in Biochimica, Biologia e Biotecnologie Molecolari.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca scientifica ha come obbiettivo
l’individuazione dei fattori genetici ed ambientali coinvolti nell’eziologia delle
malattie complesse e lo studio di tratti quantitativi in sotto-isolati di alcune
zone della Sardegna. La conoscenza delle fonti d’archivio e la compilazione di
questionari epidemiologici sono indispensabili e complementari all’analisi genetica, permettendo di avviare un’indagine di tipo demografico e genealogico
utile per la conoscenza degli aspetti socio-culturali e dello stile di vita dei paesi
studiati. L’adeguata gestione di una tale mole di dati permette inoltre di caratterizzare i diversi fenotipi e di correggerli per variabili non genetiche interagenti,
in modo da definire le influenze ambientali e allo stesso tempo permettere la
distinzione da quelle genetiche.
Aspetti di originalità e di innovazione: I dati collezionati negli archivi municipali ed ecclesiastici permettono la ricostruzione di estese genealogie e l’elaborazione di opportuni database adatti alle caratteristiche delle popolazioni
isolate, che consentono di valutare e seguire la trasmissione dei caratteri complessi individuati attraverso le ricerche epidemiologiche.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Cagliari, 28 Maggio-01 Giugno 2001:
collaborazione scientifica con Shardna Spa. Cagliari, 25-29 Giugno 2001: collaborazione scientifica con Shardna Spa. Cagliari, 04-06 Luglio 2001: collaborazione scientifica con Shardna Spa. Cagliari, 09-12 Luglio 2001: collaborazione scientifica con Shardna Spa.
Collaborazioni nazionali e internazionali: collaborazione con Shardna Spa;
The MRC Human Genetics Unit, Edinburgh, Dr. Alan Wright (genetista) and
Dr. Harry Campbell (epidemiologo).
- 185 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Andrea Angius, Paola M. Melis, Laura Morelli, Enrico Petretto, Giuseppina Casu, Giovanni Battista Maestrale, Cristina Fraumene, Daniela Bebbere,
Paola Forabosco and Mario Pirastu. Archival, demographic and genetic studies
define a Sardinian sub-isolate as a suitable model for mapping complex traits. Human
Genetics (in press).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: seminari
- 186 -
GRAZIA PALOMBA
Area scientifica: Genetica di popolazione
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Palomba Grazia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche
e Cellulari (SS); Istituto di Genetica Molecolare CNR Alghero
Area scientifica: Genetica di popolazione
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio delle malattie complesse: analisi genotipica e
fenotipica di famiglie affette da tumore in popolazioni isolate.
Tutor: Dott. M. Pirastu
Breve curriculum vitae: Luglio 1988: Diploma di Maturità Classica. Luglio
1999: Laurea in Chimica. Nov. 1997-Lug. 1999: ha iniziato come tesista presso
l’I.G.M. del C.N.R. di Alghero diretto dal Dr. Mario Pirastu svolgendo una tesi
sperimentale dal titolo: “Variabilità nel DNA: applicazioni di tecniche
elettroforetiche nella determinazione di mutazioni”. Lug. 1999-Nov. 2000: prosegue l’attività di ricerca come volontaria contribuendo allo studio delle cause
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genetiche di alcune malattie diffuse in Sardegna: patologie oculari (Emeralopia,
BMD), la Malattia di Alzheimer e patologie tumorali con particolare riguardo
al tumore della mammella. Corsi e Attestati: 4-5-99” PCR overview ”; 4/6-42000 “Corso di Bioinformatica”; 28-6-2001 “ I radionuclidi: Aspetti Tecnici e
Radioprotezione”; 11-7-2001 ” La PCR real time in tempo reale”.
Sintesi del progetto di ricerca: Caratterizzazione delle mutazioni a carico
dei geni candidati coinvolti nella patogenesi dei tumori e identificazioni di
nuovi loci associati allo sviluppo e alla progressione neoplastica mediante classificazione genotipica e fenotipica di estesi pedigrees.
Aspetti di originalità e di innovazione: Impiego di approcci tecnologici
innovativi, per l’analisi mutazionale e lo screening genetico molecolare nei tumori, combinato all’utilizzo sia di databases sempre più completi per informazioni epidemiologiche e clinico-patologiche che di grandi alberi genealogici in
una popolazione geneticamente isolata.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Firenze dal 5-7 luglio 2001: User
Meeting 2001 -Ottimizzazione del sistema Wave -.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Shardna Spa.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca: Comunicazioni a congresso:
- M.Pisano, G.Palomba, A.Cossu, G. Palmieri, M. Ibba, M.G. Sarobba, M. F.
Dedola, M.P. Satta, M. Pirastu, and F. Tanda. BRCA1 and BRCA2 analysis in
breast cancer families from Sardinia: identification of two BRCA2 founder mutations
with their clinical and pathological implications. ECCO 11. The European Cancer
Conference . Lisbon 21-25 October 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: due sequenziatori automatici, una DHPLC, vari Termociclatori.
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ENRICO GIUSEPPE PETRETTO
Area scientifica: Statistica Genetica
Email: [email protected]
Cognome e nome: Petretto Enrico Giuseppe
Dipartimento o Istituto: Istituto di Genetica Molecolare, Alghero
Area scientifica: Statistica Genetica
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Approcci statistici allo studio delle malattie complesse
in Sardegna
Tutor: Dr. M. Pirastu
Breve curriculum vitae: 12 Novembre 1998: Università degli Studi di Sassari
- Laurea in Chimica (110/110 cum laude). Febbraio-Maggio 1999: attività di
ricerca presso University of Southern Mississippi, Hattiesburg (Mississippi,
USA) – studi sulla polimerizzazione frontale ed auto-organizzazione in sistemi polimerici complessi (spin-mode instabilities). Giugno-Dicembre 1999: studi
di statistica genetica presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR, Alghero.
Gennaio-Novembre 2000: Attività di ricerca presso l’Università di Pavia in
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collaborazione con la prof. Santachiara-Benerecetti, studi di filogenetica e genetica di popolazione. 10 Novembre 2000: conseguimento del Diploma di
Master in Medicina Molecolare ed Epidemiologia Genetica (indirizzo di Statistica Genetica) presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.
Sintesi del progetto di ricerca: Nell’ambito della ricerca sul genoma umano,
il progetto scientifico ha come scopo lo studio e la caratterizzazione dei fattori
genetici e/o ambientali che determinano malattie complesse quali (ad esempio) la nephrolithiasis e l’ipertensione, e di diversi tratti fenotipici quantitativi.
Il contesto di tale studio si colloca principalmente in Sardegna ed in particolare in isolati genetici che, in virtù delle loro caratteristiche bio-demografiche e
culturali, offrono inconsuete opportunità di semplificazione delle complesse
interazioni che esistono tra fattori genetici e quelli ambientali. Tale approccio
permette di comprendere e di discernere il ruolo della componente genetica
che sta alla base dei fenotipi studiati determinando inoltre un modello di studio utile per altre ricerche simili.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’approccio allo studio degli isolati
genetici si realizza da una parte attraverso lo sviluppo di nuove ed adeguate
metodologie statistiche e dall’altra mediante l’integrazione di tecnologie informatiche e biologiche indispensabili per esplorare la complessità del genoma
umano e della sua implicazione nelle malattie complesse.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Cagliari, 2-14 Maggio 2001: organizzazione e collaborazione scientifica con SharDNA Spa; Cagliari, 28 Maggio 1 Giugno 2001: collaborazione scientifica con SharDNA Spa; Cagliari, 25 Giugno –24 Luglio 2001: collaborazione scientifica con SharDNA Spa.
Collaborazioni nazionali e internazionali: collaborazione con Shardna Spa
Risorse finanziarie disponibili: borsa CNR
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Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Ombra M.N., Forabosco P., Casula S., Angius A., Maestrale G., Petretto E.,
Casu G., Colussi G., Usai E., Melis P., Pirastu M. Identification of a new candidate
locus for uric acid nephrolithiasis. Am J Hum Genet 2001 May; 68(5):1119-29;
- Angius A., Melis P.M., Morelli L., Petretto E., Casu G., Maestrale G.B.,
Fraumene C., Bebbere D., Forabosco P. and Pirastu M. Archival, demographic
and genetic studies define a Sardinian sub-isolate as a suitable model for mapping complex
traits. Human Genetics (in press);
- Angius A., Maestrale G.B., Forabosco P., Petretto E., Casu G., Piras D.,
Fanciulli M., Palermo M., Melis P.M., Pirastu M. Genome-wide screen for essential hypertension in a deep rooted pedigree from an isolated sardinian subpopulation.
Am J Hum Genet 2001 - ABSTRACT: The 51st Annual Meeting of the
American Society of Human Genetics, San Diego, California. (presented).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer
Attività didattica svolta dal dottorando: seminari interni all’Istituto di
Genetica Molecolare.
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PAOLO PINNA
Area scientifica: Bio 10 Biochimica
Cognome e nome: Pinna Paolo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Scienze fisiologiche, biochimiche e
cellulari
Area scientifica: Bio 10 Biochimica
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La 5’-nucleotidasi citosolica IMP-GMP specifica:
identificazione del sito attivo e dei siti regolatori in funzione della sintesi di
nuovi farmaci.
Tutor: Prof. ssa M. G. Tozzi
Breve curriculum vitae: Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
conseguita presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’ Università degli
Studi di Sassari nel Luglio 1996 con il voto di 110/110 con Lode. Titolo della
Tesi di Laurea: Caratterizzazione molecolare dell’adenosina fosforilasi di B.
cereus. Luglio 1997-Luglio 2000: borsa annuale rinnovabile di studio presso il
Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Sassari.
Studio del ruolo delle Small Heath Shock Proteins nell’apoptosi.Agosto 1999:
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Esperienza pratica presso il Veterinary Medical Chemistry Department della
Swedish University of Agricultural Science, Uppsala, Svezia. Apprendimento
delle tecniche basilari di biologia molecolare applicate allo studio della 5’nucleotidasi citosolica specifica per IMP-GMP.
Sintesi del progetto di ricerca: La 5’ Nucleotidasi è una nucleotidasi/
fosfotrasferasi coinvolta nella regolazione della disponibilità intracellulare di
precursori purinici. Il suo meccanismo di azione prevede la formazione di un
intermedio covalente enzima-fosfato che, come abbiamo dimostrato, si forma
sull’aspartato in posizione 52. La nostra attenzione è ora rivolta agli altri residui
amminoacidici che costituiscono il sito attivo, e per la loro identificazione e
caratterizzazione stiamo introducendo delle mutazioni puntiformi nella
sequenza nativa della 5’N. Per una migliore conoscenza della struttura della
proteina abbiamo intenzione di procedere a studi cristallografici sull’enzima
nativo e sui diversi mutanti da noi realizzati.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Staffan Eriksson, Department of Veterinary Medical Chemistry, Swedish University of Agricultural
Sciences, Uppsala, Sweden. Prof. Gilmar Silva Santos, Escola superior de
Capueira, Timoteo, MG, Brasil. Dott. Andrea Scaloni, I.A.B.B.A.M, Centro
Servizi Spettrometria di Massa, Napoli.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi 60%, fondi dottorato.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Bovine Cytosolic 5’-Nucleotidase acts through the formation of an aspartate 52phosphoenzyme intermediate, Allegrini S. et al. (in stampa su JBC.).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: PCR, Spettrofotometro
UV/V, Fluorimetro, coprometro, Software per analisi di immagini e dati, Software per progettazione di primer, Software per analisi di sequenze nucleotidiche.
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GIORGIA PIRINO
Area scientifica: Biotecnologie molecolari
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Pirino Giorgia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e
Biotecnologie Agro-Alimentari (DISAABA), sezione di Microbiologia
Area scientifica: Biotecnologie molecolari
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio genetico-molecolare del ciclo vitale semiomotallico di ceppi flor naturali di Saccharomyces cerevisiae
Tutor: Prof. G. A. Farris
Breve curriculum vitae: consegue la Laurea presso la Facoltà di Scienze
Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Sassari, corso di
Laurea in Scienze Biologiche, con discussione di una tesi dal titolo:”I
glicosaminoglicani urinari nel diabete tipo II” Relatore la D.ssa Pierina De
Muro in data 18 Novembre 1999, con voto 110/110. Svolge un anno di tirocinio
presso il DISAABA.Nel 2000 è vincitrice del Concorso per il Dottorato di
Ricerca in Biochimica, Biologia e Biotecnologie Molecolari (XV ciclo) presso
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l’Università degli Studi di Sassari. Svolge un contratto di collaborazione presso
il DISAABA.Nel Maggio 2001 consegue l’abilitazione all’esercizio della
Professione di Biologo. Possiede una buona conoscenza della lingua inglese
scritta e parlata.
Sintesi del progetto di ricerca: Sulla base di precedenti studi svolti presso il
DISAABA, sono stati evidenziati alcuni ceppi flor naturali di Saccharomyces
cerevisiae aventi un ciclo vitale non canonico, definito semi-omotallico. Scopo
del lavoro é la caratterizzazione dal punto di vista genetico e molecolare di
questo particolare ciclo vitale, in vista di un possibile utilizzo dei ceppi semiomotallici per il miglioramento genetico dei vini.
Aspetti di originalità e di innovazione: La caratterizzazione molecolare del
ciclo vitale semi-omotallico di ceppi flor di Saccharomyces cerevisiae è importante
per un possibile utilizzo di questi lieviti come starter per il miglioramento
genetico dei vini e permette di dare un contributo importante alla comprensione
dei fenomeni legati al ciclo vitale.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero:Convegno YCGI 2001, 7-8 Giugno
2001, Cortona, Arezzo XXth International Conference on Yeast Genetics and
Molecular Biology, 26-31 Agosto 2001, Praga, Rep. Ceca.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
Comunicazione orale dal titolo: Studio genetico-molecolare del ciclo vitale semi-omotallico
di ceppi flor naturali di Saccharomyces cerevisiae, G. Pirino, G. Giordano, G. A. Farris,
al Convegno YCGI 2001, Cortona.
Poster dal titolo: Study of semi-homotallic life cycle of a Sardinian wine strain of Saccharomyces cerevisiae, G. Giordano, G. Pirino, M. Piras, F. Tavera, M. Budroni, G.
A. Farris, alla XXth International Conference on Yeast Genetics and Molecular
Biology, 26-31 Agosto 2001, Praga, Rep. Ceca.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: PCR, Elettroforesi,
Spettrofotometro, Micromanipolatore, Chemi-doc, Centrifughe, tutto il
materiale di normale consumo del laboratorio, Computer.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni svolte nei
mesi di Giugno e Luglio su approfondimenti riguardanti il progetto di ricerca
della tesi.
Attività didattica svolta dal dottorando: Assistenza alle esercitazioni pratiche
agli studenti del corso di Microbiologia Generale, docente Prof. G. A. Farris,
facoltà di Agraria, Università degli studi di Sassari, Novembre- Dicembre 2000.
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CLAUDIA PISANO
Area scientifica: E05B
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Pisano Claudia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche
e Cellulari
Area scientifica: E05B
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
molecolari.
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Indagine sui siti molecolari coinvolti nell’interazione
tra macrofagi e cellule apoptotiche.
Tutor: Prof.ssa M. V. Serra
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Biologiche conseguita il 06/03/
1996 con la votazione di 110/110 e lode. Corso di Perfezionamento Regionale
della durata di 300 ore in “Tecniche di monitoraggio delle acque superficiali”.
Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia, della durata di anni
quattro, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di
Sassari. Avendo congelato l’ultimo anno di corso deve ancora conseguire il
- 197 -
titolo. Vincitrice di una borsa di studio concessa dalla Regione Autonoma della
Sardegna per la frequenza della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e
Virologia.
Sintesi del progetto di ricerca: L’obiettivo della nostra ricerca è di studiare i
meccanismi che determinano il riconoscimento e quindi la rimozione delle
cellule apoptotiche da parte dei macrofagi in coltura. In particolare focalizziamo
la nostra attenzione sui recettori di membrana coinvolti nel riconoscimento:
sono stati caratterizzati diversi recettori macrofagici, mentre l’unico segnale
sinora conosciuto sulla superficie della cellula apoptotica è l’esposizione della
fosfatidilserina. Attraverso esperimenti di inibizione della fagocitosi di cellule
apoptotiche cerchiamo di studiare l’eventuale ruolo svolto da differenti molecole
lipidiche nella rimozione da parte dei fagociti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Gli studi sinora condotti sui
meccanismi che mediano la rimozione delle cellule apoptotiche hanno
evidenziato in particolar modo il ruolo dei recettori macrofagici, mentre sono
in gran parte sconosciuti i corrispondenti segnali esposti dalla cellula apoptotica.
Evidenziare, su cellule in coltura, il coinvolgimento di molecole lipidiche,
proteiche, o cluster di proteine-lipidi potrebbe aiutare a capire meglio il turnover cellulare e a progettare interventi in campo biomedico per quanto concerne
la rimozione di cellule indesiderate.
Risorse finanziarie utilizzate per svolgere la attività di ricerca: 60% prof.ssa
Serra
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: spettrofotometro,
spettrofluorimetro, cappa sterile, incubatore a CO2, microscopio a fluorescenza.
- 198 -
BASTIANO SANNA
Area scientifica: Biochimica
Cognome e nome: Sanna Bastiano
Dipartimento o Istituto: Istituto di Biochimica Dip. Scienze Biomediche
Area scientifica: Biochimica
Denominazione del Dottorato: Biologia Biochimica e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Analisi dei meccanismi molecolari coinvolti nella
regolazione dell’espressione genica
Tutor: Prof.ssa B. Tadolini
Breve curriculum vitae: si è laureato in scienze biologiche presso l’Universita’
di Sassari il 15 07 1999 con votazione di 110/110 e lode discutendo con il
Prof C Ventura la tesi dal titolo “il NAMI A inibisce selettivamente la
proliferazione neoplastica:analisi molecolare del meccanismo d’azione” . E’
risultato vincitore del concorso per la frequenza al XV ciclo del dottorato di
ricerca in Biologia Biochimica e Biotecnologie molecolari presso l’Universita’
di Sassari. Attualmente è Visiting Scholar presso il Deparment of Pharmacology University of Cambridge UK.
- 199 -
Sintesi del progetto di ricerca: I meccanismi con cui il calcio modula
l’espressione genica sono ancora oscuri. Uno degli enzimi responsabili della
modulazione dei segnali calcio dipendenti è la calcineurina, fosfatasi coinvolta
nel controllo dell’espressione genica in cuore e cervello. Recentemente è stata
clonata una proteina chiamata tescalcina la cui espressione sembrerebbe
calcineurina dipendente. La sua funzione è ignota e se ne conosce solo la
sequenza aminoacidica. Vista la sua omologia con la subunita’ regolatrice dell
calcineurina si stanno intraprendendo una serie di analisi molecolari per
verificarne funzione e meccanismo di espressione.
Aspetti di originalità e di innovazione: il ruolo della calcineurina spazia dal
controllo dell’espressione genica nel cervello al controllo del differenziamento
cardiaco Sono conosciute solo poche proteine regolatrici di questo enzima
quindi valutare l’esistenza di altri meccanismi di modulazione della sua attivita’
riveste una grande importanza nella comprensione dei fenomeni prima citati.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Bastiano Sanna è attualmente Visiting Scholar presso il deparment of pharmacology University of Cambridge
UK.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Ai fini di sviluppare nuove
strategie di ricerca su tematiche di mutuo interesse collabora con il Dott
Armando Genazzani Lecturer University of Cambridge UK.
Risorse finanziarie disponibili: La ricerca è interamente supportata dai
finanziamenti della Sezione di Biochimica dell’Universita’ di Sassari.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Cappa per colture cellulari
Termalcycler per PCR attrezzature per western blotting e per tecniche di biologia
molecolare messe a disposizione dalla Sezione di Biochimica del Dipartimento
di Scienze Biomediche dell’Universita’ di Sassari.
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Numerosi seminari
tenuti dai tutors (Prof.ssa Tadolini, Prof. Ventura) hanno riguardato tematiche
inerenti i vari aspetti della ricerca in corso. Alcuni argomenti in particolari
sono stati trattati in seminari tenuti da esperti esterni al corpo docente.
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CLAUDIA ZANAZZI
Area scientifica: Biochimica - BIO/10
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Zanazzi Claudia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche; Sezione di
Microbiologia Sperimentale e Clinica
Area scientifica: Biochimica - BIO/10
Denominazione del Dottorato: Biochimica, Biologia e Biotecnologie
Molecolari
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio della persistenza in ambiente acquatico di batteri
patogeni “vitali ma non coltivabili”responsabili di infezioni a trasmissione idrica,
mediante tecniche di identificazione biomolecolare
Tutor: Prof. P. L. Fiori
Breve curriculum vitae: 1992-Diploma di Maturità Classica;19982000:Frequenta un periodo biennale di internato presso il Dipartimento di
Scienze Biomediche, Istituto di Microbiologia. In tale occasione ha la possibilità
di compiere un lavoro di ricerca volto alla stesura della propria tesi di laurea,
dal titolo: “Associazione tra Trichomonas vaginalis e Mycoplasma hominis,
- 202 -
validazione su campioni clinici “; 13/07/00 Laurea in Scienze Biologiche con
votazione 110/110; nel Novembre 2000 risulta idonea ad intraprendere il corso
di Dottorato di ricerca in Biochimica, Biologia e Biotecnologie molecolari.
Sintesi del progetto di ricerca: Le attività di ricerca saranno focalizzate sullo
studio della persistenza, nelle acque del Nord Sardegna, di Escherichia Coli
enteritogeni e di Vibrio Cholerae, sia in forma “vitale e non coltivabile” che in
associazione allo zooplancton. A tale scopo verranno effettuati prelievi di
plancton e di acqua secondo metodiche standard, con cadenza mensile; Ogni
campione di acqua sarà sottoposto a specifica PCR al fine di evidenziare
l’eventuale presenza di forme non coltivabili del microrganismo. In particolare,
verranno allestite delle tecniche Multiplex PCR volte all’individuazione contemporanea dei diversi geni di virulenza.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’ambiente acquatico rappresenta,
per i batteri enterici, una condizione in cui essi sono sottoposti a stress fisicochimici.Queste condizioni possono indurre i batteri a modificare il proprio
metabolismo e a passare ad uno stato di non coltivabilità. Le tecniche che
saranno messe a punto in questo progetto permettono di studiare la presenza
delle forme non coltivabili nelle acque marine costiere mediante la ricerca
biomolecolare dei geni di virulenza, e di monitorare la loro presenza in
associazione con lo zooplancton.
Collaborazioni nazionali e internazionali: prof. Canepari Pietro, Università
di Verona, Dip. di Patologia; prof. Baffone Wally, Università di Urbino, Dip. di
Scienze Tossicologiche, Igienistiche, Ambientali; prof. Rappelli Paola, Università
di Sassari, Dip. di Scienze Biomediche; prof. Pruzzo Carla, Università di Ancona,
Dip. di Microbiologia; prof. Cellini Luigina, Università di Chieti, Dip. di Scienze
Biomediche; prof. Fera Maria Teresa, Università di Messina, Dip. di
Microbiologia; prof. Carli Anna Maria, Università di Genova, Dip. di Biologia
Sperimentale, Ambientale e Applicata.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Sistemi per il campionamento delle acque (Sondamultiparametrica, flussometro, GPS, sistemi per la
filtrazione dell’acqua); Sistemi per le analisi colturali-batteriologiche (Terreni
di coltura, gallerie per l’identificazione batteriologica, termostato,
incubatore,cappa flusso laminare,centrifughe, microscopio ottico); Sistemi per
le analisi biomolecolari (PCR, apparecchiatura per elettroforesi,
spettrofotometro, autoclave, computer, fotocopiatrice).
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BIOLOGIA, PATOLOGIA E TECNOLOGIE DELLA
RIPRODUZIONE ANIMALE
E
FISIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE ANIMALE
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Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione Animale
Dipartimenti e/o Istituti concorrenti: Dipartimento di Biologia Animale,
Istituto di Patologia Generale ed Anatomia Patologica e Clinica Ostetricochirurgica, Istituto di Fisiologia e Biochimica, Università di Milano
Area scientifica: VET/01, VET/02, VET/10
Docente coordinatore: Prof. Salvatore Naitana
Componenti del Collegio:
1 Naitana Salvatore
2 Maffeo Giovanni
PO
PO
Fisiologia
Fisiologia
Sassari
Milano
3 Bini Pierpaolo
4 Bomboi Giovanni
5 Carluccio Augusto
PA
PA
PA
Endocrinologia
Fisiologia
Ostetricia
Sassari
Sassari
Sassari
6 Farina Vittorio
7 Ledda Sergio
PA
PA
Istologia ed embriologia
Fisiologia
Sassari
Sassari
8 Pau Salvatore
9 Zedda Maria Teresa
PA
PA
Clinica ostetrica
Fisiologia
Sassari
Sassari
10 Carcangiu Vincenzo
11 Zedda Marco
R
R
Ostetricia
Anatomia
Sassari
Sassari
Tutori: Naitana Salvatore, Ledda Sergio, Pau Salvatore, Carluccio Augusto,
Bini Pier Paolo, Maffeo Giovanni
Allievi ammessi XV ciclo: 3 con borsa ed 1 senza borsa
Allievi ammessi XVI ciclo: 1 con borsa ed 1 senza borsa
Sedi consorziate: Istituto di Fisiologia e Biochimica, Università di Milano
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Anno di prima istituzione: 1987 (III ciclo, Fisiologia della Riproduzione)
Borse a carico di sedi consorziate: 1
Curricula: Istologia ed embriologia, Fisiologia ed Endocrinologia, Ostetricia
e Patologia riproduttiva, Tecnologie riproduttive
Elenco dottorandi XV: Irma Rosati, Simona Stacchezzini, Fiammetta
Berlinguer e Giovanni Schiaffino
Elenco dottorandi XVI ciclo: Mariangela Porcu e Cinzia Santucciu
Tipologia e quantità di risorse finanziarie: I dottorandi sono coinvolti a
pieno titolo nei programmi di ricerca che i docenti del Collegio hanno avviato
pertanto tali fondi vengono utilizzati dai dottorandi sia per l’acquisto di materiale per il funzionamento dell’attività di ricerca che di libri per approfondire
gli argomenti svolti nel seminari oppure oggetto della dissertazione finale al
termine del dottorato. Nello specifico alcuni docenti sono impegnati in progetti
finanziati dal MURST (ex 40%) i prof. Naitana, Ledda, dal MIRAAF (RAIZ)
prof. Naitana, dall’Ateneo di Sassari (ex 60%), prof. Naitana, Bini, Farina e
Pau. Dall’anno in corso inoltre è stata comunicata la possibilità di far parte dei
dottorati supportati come Cofinanziamento dalla U.E.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: Per le attività
didattiche e scientifiche dei dottorandi sono disponibili tutte le strutture ed
attrezzature del Dipartimento di Biologia Animale (laboratorio di istologia) e
dell’Istituto di Patologia generale, Anatomia patologia e Clinica Ostetricochirurgica veterinaria (sale operatorie) e di Fisiologia e Biochimica (laboratorio
di embriologia e di biologia molecolare) veterinaria cui afferiscono i docenti
proponenti ed i membri del collegio dei docenti. In particolare le aule didattiche
che afferiscono al Dipartimento di Biologia Animale e all’Istituto di Patologia
Generale ed Anatomia Patologica e Clinico Ostetrico-chirurgico, le
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strumentazioni scientifiche ed i paddock con i relativi animali (bovini, equini
ed ovini) per le prove pratico applicative. Sono inoltre disponibili i libri e le
riviste scientifiche di settore per l’approfondimento delle tematiche che il
Dottorato sviluppa.
Didattica strutturata svolta: Nell’ambito della didattica formativa impartita
ai dottorandi questa viene sviluppata dai docenti del collegio con cicli di seminari
mensili in ottobre-novembre, febbraio-marzo e aprile-maggio che hanno interessato
i seguenti argomenti: Influenza dell’ambiente sociale sull’avvio dell’attività
riproduttiva nei piccoli ruminanti domestici e selvatici. Rilevamento ecografo della
follicologenesi finalizzata all’ovum pick-up negli equidi. Tecniche alternative
al congelamento del materiale seminale negli animali domestici e selvatici
Stati apoptotici in diverse cellule delle strutture ovariche. Cicli stagionali di
luce/buio ed influenza della melatonina sulla ripresa dell’attività ovarica negli
ovicaprini. La vitrificazione come metodologia innovativa per la
crioconservazione dell’oocita nelle specie di interesse zootecnico e selvatico.
Sindrome de “large calf ” negli individui provenienti da embrioni totalmente
prodotti in vitro.
Le tematiche sviluppate in questi seminari sono sempre seguite da interventi
applicativi sia in laboratorio che sul campo nei quali il dottorando interviene in
prima persona nell’esecuzione delle tecnologie. I dottorandi frequentano
quotidianamente i laboratori e le strutture impiegate per lo sviluppo della ricerca
con l’assistenza dei relativi docenti guida. Ciò ha permesso l’acquisizione di
una serie di risultati che sono stati oggetto di comunicazioni a qualificati
convegni nazionali ed internazionali o pubblicati su quotate riviste scientifiche.
Didattica svolta all’estero: E’ in corso una iniziativa di attivazione di un
dottorato internazionale con la Facoltà di Medicina Veterinaria di Saragozza
(Spagna) che prevede lo scambio di dottorandi e di docenti del Collegio.
Convegni: Nell’ambito dei curricula presenti nel nostro Dottorato è stata
organizzata presso l’aula magna della Facoltà di Medicina Veterinaria (7 ottobre
- 209 -
2000) una giornata di studio su”Riproduzione equina: situazione attuale e
prospettive in Sardegna” alla quale hanno partecipato ricercatori di altre
Università e diversi esperti dell’Istituto di Incremento Ippico.
Collaborazioni instaurate con: Il collegio dei docenti del Dottorato ha deciso
che l’attività di formazione presso altre Istituzione di ricerca doveva avvenire
fra il II e III anno di corso allorché gli allievi hanno acquisito le necessarie
capacità di autonomia nell’ambito della ricerca.
Istituto di Incremento Ippico della Regione Sardegna per lo sviluppo e
l’applicazione di tecnologie innovative della riproduzione equina. University
of Cambridge Equine Fertilità Unit, Mertoun Paddock, Wooddditton Road,
Newmarket, Suffolck CB8 9BH, United Kindon (Prof. Twin Allen) presso il
quale la dottoranda Irma Rosati trascorrerà un periodo di perfezionamento
sulla tecnologie riproduttive applicate alla specie equina. Istituto National de
Investigation y Tecnologia Agraria y Alimentaria di Madrid (Dr. Loez Sebastian) presso il quale la dottoranda Fiammetta Berlinguer trascorrerà un periodo
di perfezionamento sulle tecnologie riproduttive applicate alle specie faunistiche.
Departimiento de Produccion Animal y Ciencia de los alimentaos, Universidad
Miguel Servet de Zaragosa (prof. Fernando Forcada),
Viaggi e Missioni:
Rosati Irma: attività pratica dal 15/04/00 al 30/06/00 presso il Centro Militare
Veterinario di Grossetto; presentazione di una comunicazione al Congresso
della Fe.Me.S.P.Rum tenutosi a Leon (Spagna) dal 30/05/01 al 02/06/01;
Berlinguer Fiammetta: presentazione di una comunicazione al Congresso della
Fe.Me.S.P.Rum tenutosi a Leon (Spagna) dal 30/05/01 al 02/06/01;
Schiaffino Giovanni, come ovvio immaginare trattandosi di un allievo che non
dispone di borsa il suo soggiorno formativo in altre sedi risulta oltremodo
difficoltoso.
Porcu Mariangela non è prevista al momento alcuna visita.
Santucciu Cinzia, anche in questo caso si tratta di una allieva non provvista di
borsa.
- 210 -
Valutazione adottata dal dottorato: Il Collegio dei docenti indirizza l’attività
formativa dei dottorandi fornendo le basi teoriche delle tematiche riproduttive
finalizzate al campo applicativo. Il dottorando è tenuto, attraverso un personale
coinvolgimento, alla dimostrazione delle proprie capacità applicative delle
principali tecnologie riproduttive che vengono eseguite nei laboratori e centri
di riproduzione.
- 211 -
MARIANGELA PORCU
Area Scientifica: V34B
Cognome e nome: Porcu Mariangela
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale
Area Scientifica: V34B
Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione Animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Condizionamento dell’attività riproduttiva nei piccoli
ruminanti
Tutor: Prof. P. P. Bini
Breve curriculum vitae: Laureata in Medicina Veterinaria il 04/04/00, abilitata
all’esercizio della professione, ha sostenuto, con esito favorevole, l’esame di
ammissione al presente Dottorato in data 18/09/00. Nel Dipartimento di
Biologia Animale, cui è stata assegnata, ha inizialmente approfondito le
conoscenze sui meccanismi che intercorrono nelle varie fasi del ciclo
riproduttivo sia degli animali di interesse zootecnico che di quelli da compagnia.
Inoltre, ha appreso le metodiche di base per le analisi di laboratorio con
particolare riferimento a quelle riguardanti i dosaggi dei vari ormoni interessati
- 212 -
nell’attività riproduttiva. Nel medesimo periodo, inoltre, ha collaborato alle
varie attività di ricerca del gruppo a cui afferisce maturando alcune pubblicazioni
scientifiche
Sintesi del progetto di Ricerca: Per monitorare differenze di secrezione della
melatonina in ovini e caprini di razza Sarda, verranno eseguiti, su un congruo
numero di animali, prelievi ematici, in corrispondenza degli equinozi e dei
solstizi, ogni 2 ore per 24 ore consecutive. La stagionalità riproduttiva di questa
specie è influenzata dai livelli ematici dell’ormone pineale. L’identificazione di
animali con ridotta secrezione dell’indolamina, durante le ore notturne,
specialmente nel periodo dell’anno a giorni corti (autunno-inverno) e la sua
correlazione con l’andamento stagionale della riproduzione, potrebbe
permettere l’individuazione di soggetti meno dipendenti dal fotoperiodo, con
la possibilità di creare così delle linee di riproduttori da utilizzare in periodi più
opportuni, in base alle esigenze di mercato.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’originalità consiste nella possibilità
di svincolare l’attività riproduttiva dal fotoperiodo, consentendo l’individuazione
e la selezione di animali che presentino attività riproduttiva in altri periodi
dell’anno. Il risultato innovativo consisterebbe nell’ottenimento di prodotti
(latte,carne) in stagioni in cui normalmente non sono presenti.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Fisiologia Veterinaria-Università
degli Studi di Bologna.
Risorse finanziarie disponibili: Ex quota 60%.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Carcangiu V., Vacca G.M., Mura M.C., Ghibellini A., Porcu M., Bini P.P.
(2001). Andamento circadiano e circannuale di alcuni parametri ematochimici nelle
capre di razza Sarda. Atti Fe.Me.S.P.Rum., 9, in stampa;
- 213 -
- Carcangiu V., Parmeggiani A., Vacca G.M., Porcu M., Bini P.P.
(2001).Valutazione del grado di stress nelle diverse pratiche della tosatura attraverso i
livelli plasmatici di cortisolo PRL e di alcuni parametri ematici. Atti So.Vi.Vet. 4, in
stampa;
- Carcangiu V., Parmeggiani A., Vacca G.M., Ghibellini A., Porcu M., Bini
P.P. (2001). Livelli ematici di GH e cortisolo e di alcuni parametri metabolici in ovini
di razza Sarda durante la tosatura. Atti S.I.S.Vet. 55, in stampa.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: isoelettrofocalizzatore,
RIA, spettrofotometri, cromatografi HPLC.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Materie afferenti al SSD
Vet 01, Vet 02, Vet 10.
- 214 -
CINZIA SANTUCCIU
Area scientifica: Patologia della riproduzione
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Santucciu Cinzia
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica
e Clinica Ostetrica-Chirurgico
Area scientifica: Patologia della riproduzione
Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione Animale
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Indagini genetico molecolari sull’intersessualità nei
ruminanti domestici
Tutor: Prof. A. Carluccio
Breve curriculum vitae: Laureata in Biologia (indirizzo biomolecolare) il 15/
11/95, dopo circa due anni d’internato, con voto 108/110, presso la Facoltà di
Sassari discutendo una tesi sperimentale dal titolo “Hbf-Sassari: una variante
dell’emoglobina fetale umana”, tra il 1996 ed il 1997 ho svolto il tirocinio su argomenti
di Biochimica e Biologia Molecolare nella Facoltà di Med. di Sassari dove il
25/11/99 ha conseguito la specializzazione in Patologia Clinica. Si è abilitata
- 215 -
all’esercizio della professione nel 1997 presso l’Università di Cagliari. Ha
frequentato dei corsi di lingua inglese rispettivamente a Londra e Dublino
dove è stata assunta in qualità di “full-time Research Assistant” ed ha svolto
un corso di perfezionamento nei laboratori del “National Cell & Tissue Culture Centre” della “Dublin City University”. Nel marzo del 2001 ha conseguito
una qualifica di “Tecnico di ricerca tecnico-scientifica nei Parchi Marini”, conseguendo
i brevetti subacquei di 1° e 2° grado FIPSAS, e Archeologia Subacquea OTAS,
ha quindi effettuato uno stage su “Ricognizione in Parchi e Riserve Marine della
Corsica” presso il Parco Naturale, Regionale della Corsica, ed uno su
“Conservazione e Protezione della Natura” presso il Parco Nazionale dell’Asinara
dal 25 al 27 maggio 2001. Di recente ha collaborato con l’Ente Parco Nazionale
dell’Asinara per l’organizzazione e lo svolgimento della “II° Settimana
dell’Educazione Ambientale del Parco”, 16-27 maggio 2001. Sta attualmente
svolgendo un Dottorato di ricerca in “Biol. Pat. e Tecnol. della Riprod. Animale”,
Fac. di Med. Veterinaria, a Sassari (inizio Novembre 2000).
Sintesi del progetto di ricerca: Lo scopo di questo studio è di determinare le
cause dell’intersessualità dei ruminanti domestici a livello fenotipico e
genotipico, approfondendo particolarmente la ricerca su individui freemartin.
Ci si avvale inizialmente di indagini cliniche con cui si vuole determinare il
grado di “mascolinizzazione” fenotipica dei ruminanti domestici; mediante
tecniche di citogenetica, si analizzerà il cariotipo, al fine di determinare il sesso
genotipico e la eventuale presenza di chimerismo a livello ematopoietico e
gonadico. Con tecniche di genetica molecolare si procederà all’identificazione
di specifiche sequenze oligonucleotidiche (tecnica FISH) e allo studio delle
porzioni AR e CR sui cromosomi sessuali fondamentali nella determinazione
del sesso. Verrà poi determinato il sesso mediante tecniche di biologia
molecolare (IS-PCR) direttamente su sezioni di tessuto.
Aspetti di originalità e di innovazione: Messa a punto di metodologie volte
alla determinazione del sesso di ruminanti domestici di importante valore
commerciale.
- 216 -
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Ha intenzione di effettuare un training su tecniche di citogenetica e genetica molecolere presso il laboratorio di
Citogenetica della Prof. Arruga Victoria, Facoltà di Veterinaria, Zaragoza,
Spagna.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Leopoldo Iannuzzi,
Laboratorio di Citogentica Animale e Mappatura Genica, Cnr, Napoli;
laboratorio di Citogenetica della Prof. Arruga Victoria, Facoltà di Veterinaria,
Zaragoza, Spagna.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Zedda M.T., Carluccio A., Schiaffino G.M., Pirino S., De Fanti C., Ligios S.,
Santucciu C. “Malformazione congenite dell’apparato genitale in ovini di razza Sarda
(75%) x Lacune” IX Congreso internacional de la Federacion Mediterranea de
Sanidad y Producion de Ruminantes. Giugno 2001 – Leon (Espana).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Stabulari, ecografo,
attrezzature per colture cellulari e allestimento di un cariotipo (cappa a flusso
laminare, termostato, microscopi, ecc.).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Attività di tipo
seminariale e di laboratorio.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminari ed esercitazioni di
laboratorio per gli studenti dei corsi del settore ostetrico ginecologico.
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FIAMMETTA BERLINGUER
Area scientifica: Biotecnologie della Riproduzione
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Berlinguer Fiammetta
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale, Sezione di
Fisiologia
Area scientifica: Biotecnologie della Riproduzione
Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione Animale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Biotecnologie della riproduzione applicate al muflone.
Tutor: Prof. S. Ledda
Breve curriculum vitae : Laureata in Medicina Veterinaria presso la Facoltà
di Sassari il 5/11/1999 con una tesi dal titolo: “Capacità fecondante degli
spermatozoi di muflone (Ovis gmelini musimon) per la costituzione di una
banca di gameti”, con una votazione di 110/110 e lode. Durante il corso di
studi ha usufruito di una borsa di studio Erasmus trascorrendo un periodo di
4 mesi presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Zaragoza. Possiede una
buona conoscenza della lingua inglese e di quella spagnola.
- 218 -
Sintesi del progetto di ricerca : Lo scopo della ricerca è quello di mettere a
punto, nella pecora, un protocollo di superovulazione, recupero in vivo degli
ovociti tramite ovum pick up per via endoscopica, loro maturazione e
fertilizzazione in vitro e successivo trasferimento e recupero su pecore
precedentemente sincronizzate, che possa poi essere utilizzato con successo nel
muflone. Questo per costituire una banca di embrioni di elevata qualità, utilizzando
una metodica di recupero del materiale germinale minimamente invasiva.
Aspetti di originalità e di innovazione: La messa a punto di una metodica
volta alla risoluzione delle problematiche conseguenti all’elevato grado di inbreeding nella popolazione sarda di mufloni.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Ha presentato una comunicazione
orale al 9° congresso internazione della Fe.Me.S.P.Rum. tenutosi a Leon
(Spagna). Trascorrerà un periodo di due mesi (dal 6/10/2001 al 9/12/2001)
presso il Departamento de Reproduccion Animal y Conservacion de Recursos
Zoogeneticos de INIA (Istituto Nacional de Investigacion Agrarias, Madrid).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Departamento de Reproduccion
Animal y Conservacion de Recursos Zoogeneticos de INIA (Istituto Nacional
de Investigacion Agrarias, Madrid).
Risorse finanziarie disponibili: Progetto di ricerca ex 40% (Prof. S. Naitana).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Naitana S., Leoni G., Bogliolo L., Rosati I., Berlinguer F., Ledda S.: Effect of
superoxide dismutase on IVF and ICSI using cryopreserved spermatozoa of the European mouflons (Ovis g. musimon). Proc. of International Congress of Animal
Reproduction, 2000, 2: 195;
- Bogliolo L., Ledda S., Leoni G., Berlinguer F., Rosati I., Naitana S.: In vitro
viability and fertilization rates of cryopreserved semen collected from European mou-
- 219 -
flons of different ages. Proc. of International Mouflon Symposium, Sopron, 2000;
- Leoni G., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Bogliolo L., Muzzeddu M.,
Naitana S.: Fertilization rates using laparoscopic intrauterine insemination with frozen semen of European mouflon during non-breeding season. Proc. of International
Mouflon Symposium, Sopron, 2000;
- Leoni. G., Bogliolo L., Rosati I., Berlinguer F., Deiana G., Ledda S., Pintus
P.P., Naitana S.: I derivati ematici influenzano la ripresa metabolica e la vitalità dopo
vitrificazione di embrioni di ovino prodotti in vitro. Atti IV Congresso Nazionale
SOFIVET, 2001, Isola d’Elba, in stampa;
- Bogliolo L., Berlinguer F., Ledda S., Leoni G., Rosati I., Piroddi A., Zedda
M.T., Naitana S.: Il congelamento in pellet influenza la sopravvivenza degli spermatozoi di
cane. Atti IV Congresso Nazionale SOFIVET, 2001, Isola d’Elba, in stampa;
- Leoni G., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Bogliolo L., Pintus P.P., Naitana
S.: The source of ovine embryos affects survival rates after vitrification. Proceedings
of IX congress of Fe.Me.S.P.Rum., Leon (Es) 2001, in press;
- Bogliolo, L., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Leoni G., Naitana S. Effect of
two superovulatory treatments on survival rates of ovine embryos after vitrification.
Proceedings of IX congress of Fe.Me.S.P.Rum., Leon (Es) 2001, in press;
- Rosati I., Berlinguer F., Bogliolo L., Leoni G., Ledda S., Naitana S.: The effect
of co-culture on the development of in vitro matured equine oocytes after intracytoplastic
sperm injection. Equine Veterinary Journal, 2001, in press.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Strumentazione per colture
cellulari e per micromanipolazione embrionale, attrezzatura chirurgica,
endoscopica ed ecografica, pecore, mufle e stabulari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: attività di tipo
seminariale e di laboratorio.
Attività didattica svolta dal dottorando: lezioni sulla fisiologia del ciclo
ovarico nella specie ovina nell’ambito del corso di Fisiologia riservato agli
studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria.
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IRMA ROSATI
Area scientifica: Biotecnologie della Riproduzione
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Rosati Irma
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale, Sezione di
Fisiologia
Area scientifica: Biotecnologie della Riproduzione
Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione Animale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Biotecnologie della riproduzione applicate alla specie
equina.
Tutor: Prof. S. Naitana
Breve curriculum vitae: laureata in Medicina Veterinaria presso la Facoltà di
Sassari il 05/11/1999 con una tesi dal titolo “Maturazione in vitro di oociti di
cavallo e loro sviluppo dopo microiniezione intracitoplasmatica con seme
congelato”, riportando la votazione di 110/110 e lode. Possiede una buona
conoscenza della lingua inglese, sia parlata sia scritta, e della lingua spagnola
parlata. Durante il corso di studi ha usufruito di una borsa Erasmus e ha
trascorso 4 mesi presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Zaragoza (Spagna).
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Sintesi del progetto di ricerca: acquisizione di tecniche di laboratorio
finalizzate alla produzione in vitro di embrioni di cavallo (tecniche di
maturazione in vitro degli oociti di cavalla, di fertilizzazione sia in vitro sia
mediante microiniezione intracitoplasmatica di spermatozoi, di coltura
embrionale in vitro); sviluppo di una metodologia di crioconservazione
finalizzata alla verifica del grado di sopravvivenza dopo vitrificazione dei
potenziali embrioni prodotti; valutazione e confronto di diversi media colturali
e sistemi co-colturali per lo sviluppo embrionale.
Aspetti di originalità e di innovazione: messa a punto di metodologie volte
alla valorizzazione di soggetti equini di alto valore genetico o alla salvaguardia
di razze e specie equine a rischio di estinzione.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: ha svolto un periodo di attività pratica
dal 15/04/2000 al 30/06/2000 presso il Centro Militare Veterinario di Grosseto.
Ha presentato una comunicazione orale al IX Congresso Internazionale della
Fe.Me.S.P.Rum. tenutosi a Leon (Spagna) dal 30/05/2001 al 02/06/2001.
Svolgerà inoltre un periodo di studio dal 23/07/2001 al 13/08/2001 presso la
“Thoroughbred breeders’association’s Equine Fertility Unit” (Unità di Fertilità
Equina dell’Associazione degli allevatori del cavallo purosangue) con sede a
Newmarket (Regno Unito).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto per l’Incremento Ippico
della Sardegna, Centro Militare Veterinario (Grosseto), Thoroughbred
breeders’association’s Equine Fertility Unit.
Risorse finanziarie disponibili: progetto di ricerca ex 40% (Prof S. Ledda).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Naitana S., Leoni G., Bogliolo L., Rosati I., Berlinguer F., Ledda S. Effect of
superoxide dismutase on IVF and ICSI using cryopreserved spermatozoa of the Euro-
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pean mouflons (Ovis g. musimon). Proc. of International Congress of Animal
Reproduction, 2000, 2: 195;
- Bogliolo L., Ledda S., Leoni G., Berlinguer F., Rosati I., Naitana S.: In vitro
viability and fertilization rates of cryopreserved semen collected from European mouflons of different ages. Proc. of International Mouflon Symposium, Sopron,
2000;
- Leoni G., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Bogliolo L., Muzzeddu M.,
Naitana S.: Fertilization rates using laparoscopic intrauterine insemination with frozen semen of European mouflon during non-breeding season. Proc. of International
Mouflon Symposium, Sopron, 2000;
- Leoni. G., Bogliolo L., Rosati I., Berlinguer F. Deiana G., Ledda S., Pintus
P.P., Naitana S.: I derivati ematici influenzano la ripresa metabolica e la vitalità dopo
vitrificazione di embrioni di ovino prodotti in vitro. Atti IV Congresso Nazionale
SOFIVET, 2001, Isola d’Elba, in stampa;
- Bogliolo L., Berlinguer F., Ledda S., Leoni G., Rosati I., Piroddi A., Zedda
M.T., Naitana S.: Il congelamento in pellet influenza la sopravvivenza degli spermatozoi
di cane. Atti IV Congresso Nazionale SOFIVET, 2001, Isola d’Elba, in
stampa;
- Leoni G., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Bogliolo L., Pintus P.P., Naitana
S.: The source of ovine embryos affects survival rates after vitrification. Proceedings
of IX congress of Fe.Me.S.P.Rum., Leon (Es) 2001, in press;
- Bogliolo, L., Ledda S., Berlinguer F., Rosati I., Leoni G., Naitana S.: Effect of
two superovulatory treatments on survival rates of ovine embryos after vitrification.
Proceedings of IX congress of Fe.Me.S.P.Rum., Leon (Es) 2001, in press;
- Rosati I., Berlinguer F., Bogliolo L., Leoni G., Ledda S., Naitana S.: The effect
of co-culture on the development of in vitro matured equine oocytes after intracytoplastic
sperm injection. Equine Veterinary Journal, 2001, in press.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: attrezzature per colture
cellulari, per micromanipolazione embrionale, strumentazione chirurgica ed
ecografica, cavalli, pecore, stabulari.
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: attività di tipo
seminariale e di laboratorio.
Attività didattica svolta dal dottorando: lezioni sulla fisiologia del ciclo
ovarico nella specie equina nell’ambito del corso di Fisiologia riservato agli
studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria.
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GIOVANNI MATTEO SCHIAFFINO
Area scientifica: V10 ex V34B
Cognome e nome: Schiaffino Giovanni Matteo
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica
e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria. (Settore Ostetricia)
Area scientifica: V10 ex V34B
Denominazione del Dottorato: Biologia, Patologia e Tecnologie della
Riproduzione animale
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Fecondazione artificiale ed embryo-transfer negli equidi.
Tutor: Prof. S. Pau
Breve curriculum vitae: dal 1995 al 05-11-98, ha frequentato come studente
interno la sezione Ostetrica dell’Istituto di “Patologia Generale, Anatomia
Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria” acquisendo buona pratica
delle attività sia di laboratorio sia ambulatoriale della sezione. Durante tale periodo
ha preparato la sua tesi di laurea dal titolo “Citologia endometriale nella cavalla
ipofertile”. Laureato in Medicina Veterinaria il 06.11.98. Dopo la laurea ha
continuato a frequentare il suddetto Istituto con l’incarico di laureato frequentatore
volontario. Il 20.03.2000 risultato vincitore di concorso per il Dottorato di ricerca
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in “Biologia, Patologia e Tecnologie della Riproduzione Animale” che attualmente
porta avanti presso la sezione di Clinica Ostetrica Veterinaria. Nel periodo di attività
ha collaborato con i docenti nel settore V10 (ex V34B) nello svolgimento delle
attività didattiche, coadiuvandoli nelle attività di esercitazione.
Sintesi del progetto di ricerca: L’inseminazione artificiale e l’embryo transfer sono un mezzo fondamentale per il miglioramento genetico. Nell’equino
varie sono le problematiche che ne limitano l’impiego. Il protocollo della ricerca
comprende, nel maschio, lo studio di alcuni aspetti sulle caratteristiche e sul
congelamento del materiale seminale. Nella femmina, accanto all’impiego di
biotecnologie (maturazione in vitro di oociti, inseminazione mediante iniezione
intracitoplasmatica dello spermatozoo, maturazione in vitro degli embrioni e
vitrificazione) è previsto lo studio di tecniche innovative quali la deposizione
intrasalpingea del seme ed il trasferimento, sempre per via laparoscopica, di oociti
ed embrioni. L’applicazione di queste tecnologie anche alla specie asinina può, tra
l’altro essere finalizzata alla tutela e all’incremento produttivo delle biodiversità.
Aspetti di originalità e di innovazione: Superamento di problematiche
individuali di congelamento del seme nello stallone, tramite studi sulle curve
di refrigerazione. Recupero di oociti tramite Ovum Pick-up, loro fertilizzazione
in vitro tramite iniezione intracitoplasmatica e transfer intratubarico degli
embrioni per via laparoscopica.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto incremento ippico della
Sardegna, centro riproduzione equina.
Risorse finanziarie disponibili: ricerca scientifica ex 60%.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Carluccio A., Pau S., Zedda M.T., Schiaffino G.M., De Fanti C.: Use of
GnRH in dairy cows postpartum. VIII International Congress, Fe.Me.S.P.Rum.,
- 226 -
Giardini Naxos, Italia., 27-30 aprile 2000;
- Carluccio A., Zedda M.T., Schiaffino G.M.,Bogliolo L., Pau S., Fecondità
nella cavalla con l’impiego di materiale seminale refrigerato e/o congelato.;
- Giornata di studio su Riproduzione Equina Situazione Attuale e prospettive in
Sardegna, Sassari 07.10.2000;
- Zedda M.T., Carluccio A., Schiaffino G.M., Pirino S., De Fanti C., Ligios
S., Santucciu C. Malformazioni congenite dell’apparato genitale in ovini di razza
sarda (75%) x lacaune. IX International Congress Fe.Me.S.P.Rum., Leon,
Spagna 31 maggio 1-2 giugno 2001;
- Carluccio A., Zedda M.T., Schiaffino G.M., Bogliolo L., Ledda S., De Fanti
C., Pau S. Omentalizzazione e trasposizione dell’ovaio nell’ovino. IX International
Congress Fe.Me.S.P.Rum., Leon, Spagna 31 maggio 1-2 giugno 2001;
- Pirino S., Zedda M.T., Carluccio A., Schiaffino G.M., Bogliolo L., Ledda S.,
Pau S.: Omentalizzazione e traslocazione dell’ovaio nella pecora e “grafts” di corticale
ovarica su utero e omento: reperti anatomo-patologici. IX International Congress
Fe.Me.S.P.Rum., Leon, Spagna 31 maggio 1-2 giugno 2001;
- Carluccio A., Zedda M.T., Cossu I., Schiaffino G.M., Pau S.: Su alcuni singolari
interventi di chirurgia ostetrico-ginecologica nell’ovino. IX International Congress
Fe.Me.S.P.Rum., Leon, Spagna 31 maggio 1-2 giugno 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Sala operatoria, laboratorio
di inseminazione e fecondazione artificiale ed embryo transfer
(app.uttilizati:fotometro per analisi del seme, congelatore di embrioni e materiale
seminale, microscopio a contrasto di fase rovesciato termostatato Olympus
IX70, micromanipolatore 5171 Eppendorf, transjection 5246 Eppendorf,
laparoscopio Wolf 5006 generator Prox, ecografi (PIE MEDICAL 200 con
sonda lineare da 5 e 7,5 MHz e KRETZ TECHNIK SA 600U con sonde 3d
ultrasaund e transvaginale per Ovum Pick-up).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Giornata di studio
di riproduzione equina, situazione attuale e prospettive in Sardegna; Sassari
07.10.2000. Seminari ed attività teorico-pratica di laboratorio e clinica.
- 227 -
Attività didattica svolta dal dottorando: Nel periodo di attività ha collaborato
con i docenti nel settore V10 ex V34B nello svolgimento delle attività didattiche,
coadiuvandoli nelle attività di esercitazione.
- 228 -
SIMONA STACCHEZZINI
Area scientifica: VET 02
Cognome e nome: Stacchezzini Simona
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie
per la Sicurezza Alimentare
Area scientifica: VET 02
Denominazione del Dottorato: Fisiologia della riproduzione animale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Microincapsulazione e conservazione del materiale
seminale suino: valutazione del rilascio controllato e dell’integrità morfologica
e funzionale degli spermatozoi in vitro e in vivo.
Tutor: Prof. G. Maffeo
Breve curriculum vitae:1981 diploma di maturità scientifica. 1989 laurea in
medicina veterinaria presso l’Università degli studi di Milano. 1990training di
produzione in vitro degli embrioni bovini nel laboratorio Ovamass Fethard
Ireland. 1990 collaborazione con illaboratorio ABC Cambridge per il
congelamento degli embrioni bovini. 1991-1994 direttore del laboratorio della
dittaEurogen Roma per la produzione di embrioni bovini. 1994-1995 docente
ai corsi di trasferimento embrionale dell’Istituto
- 229 -
zooprofilattico della Sicilia e dell’UOFAA di Pavia. 1994-1999 consulente del
laboratorio per la produzione di embrioni bovini della cooperativa COSAPAM
Milano, 1997 Collaborazione presso il laboratorio del Tropical Beef Center,
Australia diretto dal prof. M.J. D’Occhio sulla desensibilizzazione ipofisaria
mediante GnRH analogo e microincapsulazione di cellule in microsfere di
alginato.
Sintesi del progetto di ricerca: Fase 1: microincapsulazione del materiale
seminale suino con alginato di calcio a differenti concentrazioni, analisi dello
spessore delle capsule, del rilascio controllato e della vitalità in vitro degli
spermatozoi a 37°C per 24 ore. Fase 2: messa a punto di una metodica di
incapsulazione con alginato di bario, ottimizzazione e standardizzazione delle
dimensioni e dello spessore delle capsule, valutazione del rilascio controllato e
della vitalità degli spermatozoi in vitro a 37°C per 24 ore. Fase 3: valutazione
in vivo del tempo di dissoluzione delle capsule e fecondazione delle scrofe con
un singolo intervento.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca si basa sulla messa a punto
di un sistema di rilascio controllato degli spermatozoi utilizzando delle microcapsule di alginato di bario, al fine di consentire un solo intervento fecondativo
basato sulla riduzione dei fattori che causano perdita di spermatozoi nel sito di
fecondazione e sul rilascio prolungato di spermatozoi competenti per il tempo
necessario ad assicurare la fecondazione di tutti gli ovociti.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: ESDAR, settembre 2001
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Chimica
Farmaceutica, Università di Pavia
Risorse finanziarie disponibili: LIRE 20.000.000 CNR Programma agenzia
2000.
- 230 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- A new boar sperm delivery device: In vitro evaluation of spermatozoa availability. 28th
International Symphosium on Controlled Release of Bioactive Materials,
San Diego CA, maggio 2001;
- Influence of a new encapsulation technique on boar sperm metabolism. 6th International Conference on Pig Reproduction, Columbia MI, giugno 2001;
- Energy metabolism in BA++ Encapsulated boar sperm stored at 18°C. ESDAR
Vienna, settembre 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: incubatore a CO2,
microscopio rovesciato, stereomicroscopio, cappa a flusso laminare,
osmometro, pHmetro, sistema di filtrazione dell’acqua.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: attività tutoriale
inerente le tematiche della fisiologia dello sperma del suino.
Attività didattica svolta dal dottorando: lezioni al corso di laurea di
biotecnologie indirizzo veterinario, seminario dell’attività scientifica svolta ai
componenti del dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la
Sicurezza Alimentare.
- 231 -
- 232 -
BIOTECNOLOGIE MICROBICHE
- 234 -
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Dipartimento proponente: Scienze Ambientali Agrarie e Biotecnologie Agroalimentari
Dipartimenti concorrenti: Dipartimento di Biotecnologie agrarie e
Ambientali, Università di Ancona
Area scientifica di riferimento del corso: Biotecnologie Agrarie, biologiche,
mediche e veterinarie.
Cicli attivi: XIII°, XIV°, XV°.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XIII° ciclo (3 con borsa); XIV ciclo (2 con borsa); XV
(2 con borsa, 1 senza borsa)
Sedi consorziate: Dipartimento di Biotecnologie Agrarie e Ambientali
dell’Università di Ancona (fino al 14° ciclo)
Componenti del collegio dei docenti:
Prof. Farris Giovanni Antonio (Coordinatore), Prof. Ordinario, Microbiologia
Agro-alimentare e Ambientale, Università degli Studi di Sassari.
Prof. Pietrino Deiana, Prof. Ordinario, Microbiologia Agro-alimentare e
Ambientale, Università degli Studi di Sassari.
Prof. Raffaele Campus, Prof. Associato, Scienza e Tecnologia dei Prodotti Agroalimentari, Università degli Studi di Sassari.
Prof. Luigi Fiori, Prof. Ordinario, Microbiologia e Microbiologia Clinica,
Università degli Studi di Sassari.
Prof.ssa Alba Pusino, Prof. Associato, Chimica Agraria, Università degli Studi
di Sassari.
Prof. Salvatore Rubino, Prof. Ordinario, Microbiologia e Microbiologia Clinica,
- 235 -
Università degli Studi di Sassari.
Dott.ssa Budroni Marilena, Ricercatore, Microbiologia Agro-alimentare e
Ambientale, Università degli Studi di Sassari.
Prof. Piga Antonio, Ricercatore, Scienza e Tecnologia dei Prodotti Agroalimentari, Università degli Studi di Sassari.
Dott. Vincenzo Vacca, Ricercatore, Scienza e Tecnologia Agro-alimentari,
Università degli Studi di Sassari.
Dott.ssa Ilaria Mannazzu, Ricercatrice, Microbiologia Agro-alimentare e
Ambientale, Università di Ancona.
Prof. Quirico Migheli, Prof. Associato, Patologia Vegetale, Università di Sassari.
Docente coordinatore: Prof. Giovanni Antonio Farris, Dipartimento di
Scienze Ambientali Agrarie e Biotecnologie Agro-alimentari, Università degli
Studi di Sassari.
Tutori:
XV Ciclo
Dottoranda: Dott.ssa Silvia dei Giudici; Tutore: Prof. Giovanni Antonio Farris,
Prof. Ordinario, Università di Sassari.
Dottoranda: Dott.ssa Maria Giovanna Fiori; Tutore: Prof.ssa Alba Pusino, Prof.
Associato, Università di Sassari.
Dottorando: Dott. Filippo Gambella; Tutore: Prof. Giovanni Antonio Farris,
Prof. Ordinario, Università di Sassari.
XVI Ciclo
Dottoranda: Maddalena Piras; Tutore: Dott.ssa Marilena Budroni, Ricercatrice,
Università di Sassari
Dottoranda Demontis Maria Antonietta; Tutore: Dott.ssa Marilena Budroni,
Ricercatrice, Università di Sassari
Dottorando: Garau Giovanni: Tutore: Prof. Pietrinoi Deiana, Università di
Sassari: Antonella Fresi; Tutore: Prof. Pietrino Deiana, Università di Sassari
Dottorando: Giovanni Falchi; Tutore: Prof. Salvatore Rubino, Università di Sassari
Dottoranda: Mammarella Laura; Tutore: Prof. Luigi Fiori, Università di Sassari
- 236 -
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
XV Ciclo: 2 con borsa, 1 senza borsa
XVI Ciclo: 6 con borsa
Anno di prima istituzione: 1989 (V° ciclo)
Curricula:
Fisiologia dei microrganismi di interesse biotecnologico, con particolare
riferimento al metabolismo regolativo e al suo controllo genetico.
Genetica classica e molecolare dei microrganismi con particolare riferimento
al miglioramento genetico di quelli di interesse biotecnologico.
Tecnologia delle biotecnologie microbiche con particolare riferimento alla
ottimizzazione dei parametri colturali, razionalizzazione e controllo del processo
fermentativo.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV Ciclo
Dottoranda: Dott.ssa Silvia dei Giudici;
Dottoranda: Dott.ssa Maria Giovanna Fiori;
Dottorando: Dott. Filippo Gambella.
XVI Ciclo
Dottoranda: Maddalena Piras;
Dottoranda Demontis Maria Antonietta;
Dottorando Garau Giovanni;
Dottoranda Antonella Fresi;
Dottorando Giovanni Falchi;
Dottoranda Mammarella Laura.
Altre informazioni
Obiettivi formativi
- 237 -
L’obiettivo formativo é concepito per fornire, da una parte, conoscenze avanzate
(teoriche e pratiche) dei “giacimenti culturali” da cui le biotecnologie microbiche
avanzate attingono risorse (microbiologia generale e applicata, biologia
molecolare, biochimica, enzimologia, immunologia, fermentazioni, ingegneria
di processo, ecc.), dall’altra per collegare le predette conoscenze in un tessuto
specificatamente produttive legate al territorio (ricerca e sviluppo, problematiche
di processo, marketing, ecc.).
La possibilità che i dottorandi avranno di frequentare laboratori specializzati
sia italiani che esteri, è volta ad un affinamento della preparazione che risponda
alle diverse esigenze dei singoli in rapporto alle finalità complessive del
Dottorato di Ricerca medesimo.
Il corso prevede tre periodi di istruzione, coincidenti con i tre anni di dottorato.
Il primo anno di dottorato, articolato per fasi intensive, sarà dedicato ad un
approccio di base alle tematiche proprie delle biotecnologie microbiche, affrontate
con l’obiettivo di offrire un quadro di tipo interdisciplinare che illustri in maniera
dettagliata le potenzialità di questa disciplina. Sarà anche offerta una istruzione di
base riguardante il laboratorio di microbiologia e di biologia molecolare.
Gli itinerari di istruzione potranno variare secondo gli interessi dei singoli
candidati e si svolgeranno in laboratori italiani o stranieri.
Il secondo periodo, corrispondente al secondo anno, sarà dedicato
all’acquisizione delle metodologie specifiche ed all’uso della strumentazione di
ricerca relativa ai curricula.
Parallelamente, i singoli candidati concorderanno con i docenti l’argomento di
una ricerca specifica da svolgere in maniera autonoma e con la supervisione di
uno o più docenti. Tale ricerca potrà essere compiuta in uno o più laboratori,
italiani o stranieri, attraverso periodi di soggiorno di durata variabile che amplino
le conoscenze nei rispettivi settori di ricerca.
Il terzo anno sarà dedicato in gran parte al completamento della ricerca
individuale ed alla elaborazione della dissertazione relativa.
Durante le fasi di ricerca attiva ai candidati verrà richiesto di esporre al collegio
dei docenti i risultati parziali delle singole ricerche mediante seminari e piccole
conferenze in sedi diverse.
- 238 -
Programmazione didattica: All’inizio di ciascun ciclo di dottorato, i
dottorandi partecipano ad una serie di lezioni-seminari (2-3) svolti, soprattutto,
dai componenti il collegio dei docenti i quali forniscono, nell’ambito dei curricula, alcuni elementi scientifici preliminari per la comprensione delle
biotecnologie. In seguito, nell’ambito del proprio lavoro, i dottorandi
partecipano ad alcune lezioni frontali svolte direttamente dai tutori. Nella
primavera di ciascuna anno vengono svolti da docenti esterni (italiani e stranieri)
almeno 3 seminari su tematiche inerenti le biotecnologie innovative. I dottorandi
partecipano anche a corsi sulle biotecnologie, svolti presso altre Università.
Qualora il tema della ricerca lo consenta, il dottorando svolge degli stage presso
aziende agro-alimentari e centri biotecnologici. L’inizio dell’attività didattica
ha inizio al momento della presa di servizio degli allievi.
Sono state instaurate le seguenti collaborazioni: Istituto Zooprofilattico, Istituto
Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Porto Conte Ricerche, Consorzio
Interprovinciale per la Frutticoltura di Cagliari, Dipartimento di Biotecnologie
Agrarie e Ambientali dell’Università di Ancona.
Collaborazioni: Altre Università: Ancona, Torino, Firenze, Cagliari, Perugia,
Milano, Bologna
Altri Enti: Istituto Zooprofilattico; Istituto Zootecnico e Caseario per la
Sardegna; Porto Conte Ricerche; Consorzio Interprovinciale per la Frutticoltura
di Cagliari.
Risorse disponibili: Il DISAABA mette a disposizione del corso di dottorato
le risorse ad esso afferenti, il cui ammontare è di circa 20 milioni/dottorando/
anno. Inoltre l’Ateneo partecipa con le somme (fondi di bilancio e comunitari)
previste dal Consiglio di Amministrazione.
Spese sostenute: Le spese sostenute per ciascun ciclo di dottorato ammontano
a circa 200 milioni
Strutture, logistica, attrezzature, supporti: Tutte le strutture e le attrezzature
- 239 -
dei Dipartimenti coinvolti nei corsi di Dottorato sono messe a disposizione
dei Dottoranti, sia per le attività didattiche che di ricerca.
Le notizie qui di seguito riportate non sono riferibili solo ai Dottorandi
del XV e XVI Ciclo, ma anche a quelli dei precedenti cicli (a partire dal
XIII Ciclo); questo per dare un’idea di tutte le iniziative svolte nell’ambito
del Dottorato in Biotecnologie Microbiche.
Periodi all’estero
- Dott. Giovanni Giordano
Durante il corso di Dottorato il Dott. Giordano ha frequentato dal 1.08.1999
al 1.11.2000 il Departament of Genetics dell’ Institute of Molecular Biology
dell’Università di Copenhagen, dove, coordinato dal Prof. Torsten NilssonTillgren, ha appreso le seguenti tecniche:
2. trasferimento di materiale citoplasmatico (fenomeno di citoduzione) e di
piccoli cromosomi su ceppi “recipienti” con markers definiti. Distruzione genica
con il protocollo prevedente l’uso della PCR e della cassetta di distruzione
kanMX4 .
- Dott. Giovanni Pinna
Ha svolto un periodo (febbraio-luglio 1999) di studio e di apprendimento presso
l’Insitute for Wine Biotechonology (I.W.B.) dell’University di Stellenbosch in
South Africa, per approfondire alcuni aspetti genetici dei lieviti flor.
- Dott. Giovanni Falchi
Sta svolgendo un soggiorno di studio di 6 mesi presso l’Universidade de Sao
Paulo (Brasile), Facultade de Ciencias Farmaceuticas, Departamento de
Alimentos e Nutricao Experimental.
- Dott. Filippo Gambella
Sta svolgendo un periodo di formazione di 12 mesi presso il CIRSO Plant
Industry di Canberra (Australia).
- Dott.ssa Maria Antonietta Demontis
Sta svolgendo un periodo di formazione di 12 mesi presso il Whitehead Institut
de M.I.T di Boston (USA).
- 240 -
Partecipazione a seminari e convegni
Dott. Giovanni Giordano (XIII ciclo):
Seminari
- Genetica molecolare di Saccharomyces cerevisiae Relatore: Dr. Duccio Cavalieri Dipartimento di Biologia Animale e Genetica, Università di Firenze -presso
il DI.S.A.A.B.A. Sezione di Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari,
-
27-30/04/1998)
Biotecnologie dei lieviti vinari Relatore: Dr. Vincenzo D’Aguanno Institute for
Wine Biotechnology, University of Stellenbosch, South-Africa presso il
DI.S.A.A.B.A. Sezione di Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari,
30/06-1/07/1998)
Seminari interni
-
-
Le principali tecniche di biologia molecolare, relatore: Dr. Pinna G. presso il
DI.S.A.A.B.A. Sezione di Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari,
04/02/1998)
I mitocondri relatore: Dr. Pinna G. presso il D.I.S.A.A.B.A. Sezione di
Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari, 06/05/1998)
Convegni nazionali
- YCGI (Yeast Cooperation Group in Italy) ’98 (10-11 Giugno), Sala
Sant’Agostino, Cortona. In tale occasione è stata presentata la comunicazione:
Budroni M., Pinna G., Giordano G., Farris G.A. I Lieviti Flor
- 5th Workshop on the: “Developments in the Italian PhD Research in Food Science
and Technology” Udine, 25 – 27 Settembre 2000 In tale occasione è stata
presentata la comunicazione orale: Giordano G.: A Genetic Study of a Natural Flor Strain of Saccharomyces cerevisiae Isolated During Biological Aging from
Sardinian Wine
Convegni internazionali
- 19th ISSY - Yeast in the production and spoillage of food and beverages (Portogallo, Braga, 30/08-03/09/1998) In tale occasione è stato presentato
il poster: Giordano G., Budroni M., Pinna G., Farris G.A.: A Genetic Study
of Natural Flor Strains Isolated From Biofilms
- XIX International Conference on yeast genetics and molecular biology
- 241 -
(Rimini 25-30 Maggio 1999) In tale occasione è stato presentato il poster:
G. Giordano, M. Budroni, G. Emonti and G.A. Farris.Genetic Evolution of
-
Flor Strains Isolated from Sardinian Wines.
Poster session 9. Biodiversity in yeasts ISY 2000. Tenth International Symposium on Yeast. The rising power of yeasts in science and industry. (27
August – 1 September 2000) Papendal, Arnhem, The Netherlands. In tale
occasione è stato presentato il poster: G. Giordano, M. Budroni, S. Zara,
and G.A. Farris: Life Cycle Analysis of a Flor Strain.
- Convegno Internazionale su: Produzioni alimentari e qualità della vita International Congress: food production and the quality of life (Sassari, September 4th
– 8th 2000) In tale occasione è stato presentato il poster: Budroni M.,
Giordano G., Pinna G., Farris G.A. I Lieviti Flor: un Modello per lo Studio della
Biodiversità dei Lieviti Vinari The Flor Yeasts: a Model for the Study of Wine Yeasts
Biodiversity
Durante il corso di Dottorato il Dottor Giordano ha prodotto come
coautore i seguenti lavori scientifici:
- Giordano G., Budroni M., Pinna G., Farris G.A. (1998). A genetic study of
natural flor strains isolated from biofilms. 19th ISSY - Yeast in the Production
and Spoilage of Food and Beverages. 30 august - 3 september. Braga (Portugal).
- Giordano G., Budroni M., Emonti G., Farris G.A. (1999). Genetic evolution
of flor strains isolated from Sardinian wines. Curr Gen 35:3. May 1999. Isssue on
the “XIX International Conference on Yeast Genetics and Molecular Biology. Rimini, Italy, 25-30 May”.
- Giordano G., Muzzu A, Budroni M., Farris G.A. (1999). Ciclo vitale e
biodiversità di lieviti flor autoctoni. 5° Convegno Nazionale Biodiversità. Caserta,
9-10 settembre.
- Farris G.A., Budroni M., Pinna G., Giordano G. (1999). Biodiversity and starter
problem in wine-making. In “Proceedings of the 4th Workshop on the Developments in the Italian PhD Research in Food Biotechnology. Rivafreddo
(Pz), 29 Settembre – 1 Ottobre 1999
- 242 -
- Budroni M., Giordano G., Pinna G., Farris G.A. (2000). A Genetic Study
of Natural Flor Strains of Saccharomyces cerevisiae Isolated During Biological
Aging from Sardinian Wines. Journal of Applied Microbiology, 89(4): 657-662
- G. Pinna, M. Budroni, G. Giordano, S. Usai, G.A. Farris (2000). Intraspecific
characterization of indigenous Saccharomyces cerevisiae flor strains by mtDNA
RFLP analysis. Annals of microbiology. (In stampa)
- M. Budroni, G. Pinna, G. Giordano, C. Sotgiu, G. Delogu, G.A. Farris
(2000) Cariotipi di popolazioni di Saccharomyces flor isolate da vini Sardi.
Rivista di Viticoltura e di Enologia. (In stampa)
Dott.ssa Nicoletta Mangia (XII ciclo)
Convegni
- Deiana P., Caredda M., Bennani A., Campus R., Mangia N., Usai S. (1999).
Yeast lactic acid fermentation in traditional mediterranean fermented milk. International Journal Food Microbiology (in stampa).
- Mangia N., Sanna M.G., Usai S., Murgia M. A., Deiana P. (2000). Fiore Sardo
cheese lactic microflora “Symposium on Development Strategy for the Sheep
& Goat Dairy Sector”. Nicosia, Cipro, 13-14 aprile 2000
- Mangia N. P., Caredda M, Usai S., Sanna M.G., Murgia M. A., Deiana P.
(2000). Impiego di uno starter probiotico nella produzione di fiore Sardo “Food production and the quality of life”. Sassari, 4-8 settembre 2000
- Sanna M.G., Caredda M., Usai S., Mangia N., Murgia M. A., Leccis L.,
Deiana P. (2000). Aspetti tecnologici e nutrizionali del Gioddu prodotto in Sardegna
“Food production and the quality of life”. Sassari, 4-8 settembre 2000
- Mangia N. (2000). Fiore Sardo cheese lactic microflora 5th Workshop on the
“Developments in the Italian PhD in Food Science and Technology”. Udine,
25-27 settembre 2000
- Partecipazione a Seminari di Studi: Genetica molecolare del lievito S.
cerevisiae. (1998). Duccio Cavalieri. Università di Firenze; Le biotecnologie
agro-alimentari in Sud-Africa. (1998). Vincenzo D’Aguanno. Università di
Stellemboch, Sud-Africa; Analysis of fraction protein of the cell wall in
one Saccharomyces flor strain (1999). Luca Pretti. Università di Sassari;
- 243 -
Genetic Analysis of film formation by wine strain of the yeast S. cerevisiae
(1999). Severino Zara. Università di Sassari.; “Seminario Di Microbiologia”
(2000). Prof. Tomaso Sozzi. Università di Foggia.
Dott. Giovanni Pinna (XIII ciclo)
Seminari
- Genetica molecolare di Saccharomyces cerevisiae. Relatore: Dr. Duccio Cavalieri
Dipartimento di Biologia Animale e Genetica, Università di Firenze - presso
il D.I.S.A.A.B.A;Sezione di Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari,
27-30/04/1998)
- Biotecnologie dei lieviti vinari: Relatore: Dr. Vincenzo D’Aguanno; Institute for
Wine Biotechnology, University of Stellenbosch, South-Africa presso il
D.I.S.A.A.B.A. Sezione di Microbiologia Generale ed Applicata (Sassari,
30/06-1/07/1998)
Convegni nazionali
- Convegno YCGI ’98 (Yeast Coperation group in Italy)I Lieviti Flor
Comunicazione orale: Budroni M., Pinna G., Giordano G., Farris G.A.:
Germoplasma locale e sua valorizzazione , IV° Congresso Nazionale - Biodiversità
– (Cortona (Fi) 09-12/08/1998)
- Comunicazione orale: Pinna G., Budroni M., Farris G.A.: Caratterizzazione
molecolare e Distribuzione Geografica di Ceppi Flor di Saccharomyces cerevisiae
- Poster: Arras, Pinna G., Arru S., Farris G.A., Biodiversità tra Lieviti Antagonisti
in Relazione all’Attività Inibente nei Confronti di Penicillium digitatum (Alghero ,811/09/1998)
- Comunicazione: Pinna G., Farris G.A.: Scenari internazionali nella ricerca e nel
trasferimento tecnologico Il Monitaraggio dei Processi Biotecnologici Attraverso l’Impiego
di Metologie Biomolecolari (Alghero, 08-09/10/1998)
Convegni internazionali
- XXIII congresso mondiale dell’OIV. Poster: Pinna G., Fois I, Giua M.,
Pampiro F., Poddighe S., Esteban M., Farris G.A.: Determinazione della qualtà
Microbiologica dei Tappi in Sughero (Portogallo, Lisbona, 22-27/07/1998)
- 19th ISSY - yeast in the production and spoillage of food and beverages.
- 244 -
Poster: Giordano G., Budroni M., Pinna G., Farris G.A.: A Genetic Study of
Natural Strains Isolated From Biofilms (Portogallo, Braga, 30/08-03/09/1998)
Partecipazione a seminari e convegni (1998-99)
Seminari
- 8 Ottobre1999 - presso il D.I.S.A.A.B.A., Sezione di Microbiologia Generale
ed Applicata. Seminario. Relatori:Prof. S. Mormeneo Catedratico de
Microbiologia presso Departemento de Microbiologia, Facultad de
Farmacia, Universidad de Valencia. Prof. R. Sentandreu Catedratico de
Microbiologia presso Departemento de Microbiologia, Facultad de
Farmacia, Universidad de Valencia. L. Pretti (Dottorando in Biotecnologie
Microbiche). Prof B. Blondin Universite de Montpellier. Prof. A. T.
Bakalinsky Oregon State University. R. Zara (Dottorando in Biotecnologie
Microbiche).
Convegni nazionali
- G. Pinna, M. Budroni, E. d’Aguanno, D. Pinna, G.A. Farris: Caratterizzazione
molecolare di ceppi Flor Saccharomyces Cerevisiae,1 Convegno FISV (2-6 Ottobre
1999 Riva del Garda)
Convegni internazionali
- G. A. Farris, M. Budroni, G. Pinna, G. Giordano, Biodiversity and starter problem in wine–making, Proceedings of the 4th Workshop on the Developments
in the Italian PhD (Rifreddo (Pz), 29 Settembre – 1 Ottobre 1999 Potenza)
Partecipazione a seminari e convegni (1999-2000)
Convegni nazionali
- Pinna G.: Kariotypes of Saccharomyces flor population isolated from sardinian wines,
5th Workshop on theDevelopments in the Italian PhD Research in Food
Science and Technology (Udine, 25 – 27 Settembre 2000)
Convegni internazionali
- Poster: Budroni M., Giordano G., Pinna G., Farris G.A., The Flor Yeasts: a
Model for the Study of Wine Yeasts Biodiversity, food productionand the quality of life
(Sassari, September 4th – 8th 2000)
- 245 -
Pubblicazioni
- Budroni M., Giordano G., Pinna G., Farris G.A. (2000). ). A Genetic Study
of Natural Flor Strains of Saccharomyces cerevisiae Isolated During Biological
Aging from Sardinian Wines. Journal of Applied Microbiology 89(4): 657-662
- G. Pinna, M. Budroni, G. Giordano, S. Usai, G.A. Farris (2000). Intraspecific
characterization of indigenous Saccharomyces cerevisiae flor strains by mtDNA
RFLP analysis. Annals of microbiology. (In press)
- M. Budroni, G. Pinna, G. Giordano, C. Sotgiu, G. Delogu, G.A. Farris
(2000) Cariotipi di popolazioni di Saccharomyces flor isolate da vini Sardi. Rivista
di Viticoltura e di Enologia. (In press).
- 246 -
SILVIA DEI GIUDICI
Area scientifica: AGR 16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Dei Giudici Silvia
Dipartimento o Istituto: DISAABA
Area scientifica: AGR 16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Espressione in baculovirus di proteine ricombinanti
per la diagnostica virologica veterinaria
Tutor: Prof. G.A. Farris
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli
Studi di Sassari con votazione 110 su 110 con lode. Abilitazione all’esercizio della
professione di biologo. Specializzazione in “Statistica Sanitaria” presso l’Università
degli Studi di Roma “La Sapienza”. Internato presso il laboratorio di Chimica
Biologica della facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Sassari. Tirocinio
presso il laboratorio di Patologia Generale dell’Università di Sassari. Volontariato
presso il laboratorio di Virologia dell’istituto di Microbiologia dell’Università di
Sassari. Ha usufruito di una borsa di studio biennale presso l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Sardegna durante la quale si è occupata di epidemiologia, colture
- 247 -
cellulari e biologia molecolare applicate alla virologia veterinaria. Ha lavorato come
libero professionista presso l’Istituto Zooprofilattico di Sassari nell’ambito della
ricerca corrente: “Utilizzo di test Elisa e PCR per l’evidenziazione dell’antigene e
del RNA del virus della Peste Suina Classica”, nei progetti “Nuovo approccio alla
diagnosi, patogenesi e agli aspetti immunologici della Peste Suina Africana”, e
“Studio delle caratteristiche patogenetiche delle infezioni da Lentivirus ovini”, per
l’esecuzione di esami diagostici sull’Arterite Virale Equina e per la messa a punto
del RT-PCR per la ricerca del virus Blue Tongue “.
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo della ricerca è sintetizzare delle proteine
ricombinanti del virus Maedi-Visna da utilizzare in un test ELISA per la diagnosi
della patologia virale di interesse veterinario sostenuta dal Maedi-Visna Virus.
Le proteine ricombinanti verranno prodotte utilizzando come vettore di
espressione il baculovirus Nuclear Polyhedrosis Autographa Californica
(AcNPV) che replica in cellule di Spodoptera Frugiperda. Verranno individuate
le proteine virali con maggiore capacità immunogena e successivamente sarà
messa a punto la PCR che permetterà l’amplificazione di porzioni del gene
relativo. L’amplicone verrà inserito nel baculovirus che replicandosi nelle cellule di Spodoptera Frugiperda le indurrà a produrre le proteine scelte. Una
volta prodotte in grandi quantità le proteine verranno adsorbite su piastre per
ELISA e i sieri degli animali sospetti verranno saggiati per la presenza di
anticorpi contro il virus. L’utilizzo di sieri sicuramente positivi e negativi
permetterà di determinare le sensibilità e la specificità del metodo e di
compararla con quella del test diagnostico attualmente in uso.
Aspetti di originalità e di innovazione: I test ELISA del commercio
utilizzano come antigene o il virus intero o peptidi sintetici o proteine
ricombinanti sintetizzate da stipiti di referenza Norvegesi, in questa ricerca
verranno utilizzati ceppi virali isolati in Sardegna. Questa scelta dovrebbe
rendere il test più sensibile e specifico poiché esso utilizza antigeni del virus
che circola negli allevamenti sardi. I risultati verranno comunque confrontati
con quelli ottenuti utilizzando ceppi Norvegesi.
- 248 -
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Stage di 2 settimane presso il
Dipartimento Produzioni, Ecologia ed Epidemiologia dell’Università degli Studi
di Torino, direttore il Prof. Sergio Rosati. Durante lo stage il dottorando ha
acquisito padronanza delle metodologie e dei protocolli per la produzione di
proteine ricombinanti espresse in sistemi procarioti ed eucarioti, usufruendo
dell’esperienza maturata dall’Università di Torino.
Risorse finanziarie disponibili: normali finanziamenti per il dottorato di
cui dispone il dipartimento.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Frigorifero a 4°C,
frigorifero a –20°C, frigorifero a –80°C, micropipette, pipettatore automatico,
centrifuga, cappa a flusso laminare, Thermal Cycler, camera elettroforetica
orizzontale e verticale, alimentatore per camera elettroforetica, transilluminatore
a raggi uv, autoclave, termostato, incubatore a CO2
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: I docenti del collegio
hanno svolto attività didattica nel periodo giugno e luglio riguardante tematiche
del dottorato.
- 249 -
MARIA ANTONIETTA DEMONTIS
Area scientifica: AGR16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Demontis Maria Antonietta
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e
Biotecnologie Agro-Alimentari (DISAABA), sezione di Microbiologia
Area scientifica: AGR16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Caratterizzazione genetico- molecolare del fenomeno
della florizzazione in ceppi vinari di Saccharomyces cerevisiae
Tutor: Dott.ssa. M. Budroni
Breve curriculum vitae: Nel 1995 consegue la Laurea in Scienze Biologiche
con una Tesi dal Titolo “Clonaggio, espressione e sequenziazione della proteina
adesiva P65 di Trichomonas vaginalis.” relatore Prof. P. Fiori. Svolge un anno di
Tirocinio presso gli Istituti di Endocrinologia ed Ematologia della Facoltà di
Medicina e di Chimica Generale della Facoltà di Scienze MMFFNN
dell’Università degli Studi di Sassari.Nel 1996 consegue l’abilitazione all’esercizio
della professione di biologo. Nel 1998 è vincitrice di contratto regionale ex art.
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37 dal titolo “Clonaggio, isolamento, sequenza di un gene di Saccharomyces
coinvolto nella florizzazione” presso il DiSAABA, sez. Microbiologia
dell’Università degli Studi di Sassari. Nel 2000 é vincitrice del concorso di
Dottorato di ricerca in Biotecnologie Microbiche (XVI ciclo).
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo del lavoro è quello di individuare e
caratterizzare i geni coinvolti nel fenomeno della florizzazione in modo tale da
mettere a punto dei lieviti selezionati, che possiedano cioè tutte le caratteristiche
programmate per la florizzazione. Poter disporre di alcuni ceppi da riprodurre
e utilizzare in elevate concentrazioni, permette di condurre la vinificazione in
maniera più sicura e con risultati più certi, in particolare per quanto riguarda la
delicata tecnica della florizzazione. Questi possibili risultati devono considerarsi
un importante passo in avanti verso il miglioramento qualitativo dei vini
florizzati sardi ormai sempre più rari.
Aspetti di originalità e di innovazione: La caratterizzazione dei geni coinvolti
nel fenomeno della florizzazione è importante per selezionare lieviti con
caratteristiche programmate per la florizzazione, in modo da evitare alcuni
inconvenienti caratteristici delle fermentazioni spontanee e di influire
direttamente sulla qualità del vino.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Periodo di ricerca di un anno a
partire da Luglio 2001 presso il Massachussets Institute of Technology, Boston, USA, per studiare i geni coinvolti nel fenomeno della florizzazione mediante
la tecnica dei Microarrays.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. G. Fink del Massachussets
Institute of Technology, Boston, USA.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi Giovani Ricercatori
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: PCR, Spettrofotometro,
- 251 -
Elettroforesi, Autoclavi, Centrifughe, tutto il materiale di normale consumo
del laboratorio, Computer.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni svolte nel
mese di Giugno su approfondimenti riguardanti il progetto di ricerca della
tesi.
Attività didattica svolta dal dottorando: Assistenza alle esercitazioni pratiche
agli studenti del corso di Microbiologia Generale, facoltà di Agraria, Università
degli studi di Sassari, Novembre- Dicembre 2000.
- 252 -
GIOVANNI FALCHI
Area scientifica: Agr16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Falchi Giovanni
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche
Area scientifica: Agr16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Identificazione di markers molecolari utili per il controllo
di patogeni microbici a prevalente interesse zootecnico-agrario
Tutor: Prof. S. Rubino
Breve curriculum vitae: 1997-99: internato nel laboratorio di Biologia
Molecolare presso la Sez. di Microbiologia Sperimentale e Clinica del Dip. di
Sc. Biomediche. 1998: stage nei laboratori di Medicina e Veterinaria
dell’Universitá di Harare (Zimbabwe). 1999: laurea in Sc. Biologiche con tesi
sulla “Caratterizzazione molecolare di S. typhimurium isolate in Zimbabwe”
con votazione 110/110. 2000: Contratto di ricerca con l’UE sull’“Identificazione
e clonaggio genico di fattori cromosomali in Salmonella abortusovis coinvolti
nella specificitá d’ospite”. Partecipazione al 3° Congresso Internazionale della
Societá Pakistana di Microbiologia - Lahore - Pakistan (presentazione orale e
- 253 -
sezione poster per due lavori). Partecipazione all’8° Congresso Nazionale
SIMMOC - Roma (presentazione orale). 9 pubblicazioni sulla biologia
molecolare di Salmonella negli atti di vari congressi nazionali ed internazionali.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca si propone di identificare
markers molecolari utili per il controllo di batteri patogeni come Salmonella. Le
recenti tecniche di biologia molecolare, infatti, ora permettono di descrivere
dettagliatamente il profilo genotipico di singoli batteri. La comparazione di
tali profili é un valido strumento per la descrizione della diffusione clonale
geografica e temporale di microrganismi di una stessa specie, anche appartenenti
a sierotipi diversi.
Aspetti di originalità e di innovazione: Lo studio di microrganismi patogeni
mediante nuovi markers molecolari puó permettere di ottenere una
comprensione dei caratteri fenotipici e genotipici, anche legati alla specificitá
d’ospite, piú ampia rispetto agli studi con tecniche di ricerca classiche.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: São Paulo - Brasile (14 maggio - 14
novembre 2001) laboratorio di batteriologia dell’Istituto di Salute Pubblica
Adolfo Lutz e laboratorio di microbiologia della Facoltá di Scienze
Farmaceutiche dell’Universitá di São Paulo (USP).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Mariza Landgraf, Faculdade
de Ciencias Farmaceuticas, Universidade de São Paulo (USP), São Paulo, Brasile.
Dott. Sueli Fernandes, Seção de Bacteriologia, Instituto Adolfo Lutz, São Paulo,
Brasile.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Centrifughe, PCR,
pHmetro, apparecchiatura per elettroforesi, transilluminatore, apparecchiatura
fotografica, sviluppatore di film radiografici, oscillatore, agitatore, bagnetto
termostatato, termostato a 37°C, stufa a 50°C, forno per ibridazioni, forno a
microonde, frigorifero, freezer -80°C, autoclave, computer, fotocopiatrice.
- 254 -
MARIA GIOVANNA FIORI
Area scientifica: AGR16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fiori Maria Giovanna
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e
Biotecnologie Agro-Alimentari
Area scientifica: AGR16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie microbiche
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Interazione tra residui di fitofarmaci e lieviti Saccharomyces cerevisiae responsabili della fermentazione vinaria
Tutor: Prof.ssa A. Pusino
Breve curriculum vitae: Laureata in Chimica nel 1995, volontaria presso
l’Istituto di Chimica Biologica della Facoltà di Medicina e Chirurgia per due
anni, frequenta il corso di perfezionamento in “Biotecnologie biochimiche
applicate all’apparato cardiovascolare”; nell’a.a. 1996/97, in qualità di professore
a contratto, tiene i corsi di “Chimica medica e biochimica” comune ai Diplomi
Universitari in Terapia della riabilitazione, Audiometria, Logopedia, Scienze
infermieristiche, e “Chimica propedeutica e biochimica” del corso di Diploma
- 255 -
in Igiene dentale. Al concorso di Dottorato XII ciclo in Biochimica risulta
idonea; nel 1998 vince una borsa di studio presso il CNR IATCAPA. Autrice
di tre lavori a stampa su riviste internazionali e tre comunicazioni a congresso.
Sintesi del progetto di ricerca: i residui di pesticida presenti sulle uve all’inizio
della fermentazione possono influenzare l’attività dei microrganismi coinvolti
in questo processo, così come, questi ultimi, possono esercitare una azione
detossificante nel vino per degradazione e/o adsorbimento. Il progetto prevede
la valutazione di ogni possibile interazione tra i lieviti Saccharomyces cerevisiae,
responsabili della fermentazione vinaria, ed un fungicida di ultima generazione:
la fenexamide utilizzata in viticoltura contro la muffa grigia (Botritis cinerea).
Aspetti di originalità e di innovazione: in letteratura non sono riportate
notizie circa l’influenza di questo fungicida sulla fermentazione. Questo lavoro
vuol dare un contributo alla conoscenza del destino dei residui di questa
molecola dalla vigna al vino.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Bologna (16-18 maggio 2001)
seminario su “Enzymes in the soil-plant system and their role in bioremediation
and detoxification in the environment” del prof. Jean-Marc Bollag, del Laboratory of Soil Biochemistry della Pennsylvania State University; Cagliari (17
giugno 2001) convegno su “Tecniche cromatografiche innovative nel settore
agro-alimentare”; Acitrezza (20-22 settembre 2001) 6° Workshop on the “Development in the Italian PhD reserch in food science and technology”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto di Chimica Agraria,
Università di Bologna; Istituto di Chimica Agraria, Università Cattolica del
Sacro Cuore, Milano; Dipartimento di Scienza del Suolo, Università di Firenze;
Laboratory of Soil Biochemistry, University Park, Pennsylvania, USA; Institute of Chemistry, University of Wroclaw, Wroclaw, Polonia; Department of
Chemistry, Zhejiang University, Hangzhou, Cina
- 256 -
Risorse finanziarie disponibili: oltre ai normali finanziamenti per il dottorato,
di cui dispone il Dipartimento, per il dottorando si utilizzano anche altri fondi
di ricerca (fondi ex 40% della prof.ssa Pusino).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: HPLC, GC, FT-IR, NMR,
reattore di Rayonet, microscopio ottico, cappa aspirante, pompe da vuoto (ad
acqua, meccanica), agitatori magnetici, apparecchiature di sterilizzazione
(autoclavi, stufe), centrifughe, termostati, pH-metro.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: i docenti del Collegio
hanno svolto attività didattica nei periodi di Giugno e Luglio riguardante
tematiche del dottorato.
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ANTONELLA FRESI
Area scientifica: AGR 16 (Biotecnologie microbiche)
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fresi Antonella
Dipartimento e istituto: DI.S.A.A.B.A., sez. Microbiologia.
Area scientifica: AGR 16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Caratterizzazione dei Batteri Lattici per prodotti caseari
sardi tipici.
Tutor: Prof. P. Deiana
Curriculum vitae: Titoli conseguiti. Novembre 1994: Laurea in Medicina
Veterinaria, con votazione di 110/110 e lode; con tesi dal titolo “Indagine
sulle caratteristiche microbiologiche e di composizione della ricotta ovina
stagionata.”. Dicembre 2000: Specializzazione in “Ispezione degli alimenti di
O.A. e igiene delle produzioni”. Esperienze lavorative. -Dal Luglio 1996 al
Gennaio 1998 titolare di un contratto di formazione in attività di ricerca (ex.
Art. 37), dal titolo “Valorizzazione delle ricotte ovine della Sardegna “. Dal
Agosto a Dicembre 1999 titolare di una borsa di studio Socrates-Erasmus
- 258 -
presso la “Royal Agricoltural and Veterinary university of Copenaghen”.
Pubblicazioni. 1) -De Santis E.P.L., Mazzette R., Lai G., Zucca R., Fresi A.,
Cosseddu A.M.(1997); Qualità del latte ovino e infezioni della mammella da
stafilococchi coagulasi negativi (SNC). Atti Congr. S.I.S.Vet. LI, 435-436. 2) Cosseddu A.M., De Santis E.P.L., Mazzette R., Fresi A., Lai G., Ricotta bovina
fresca confezionata: caratteristiche microbiologiche di interesse igienicosanitario. Su “ il latte” numero 7, luglio 97, pag. 76-81. 3)-Virgilio S., Solinas
M.,Marongiu E., Pisanu M., Rosa M.N., Mannu F., Fresi A., Rubino S., Leori
G., Utilizzo della reazione a catena della polimerasi (PCR) per l’identificazione
rapida di Listeria monocitogenes in alimenti di origine animale. Atti congr.
SISVET 1999. 4)- J.J. Leisner, M. Vancanneyt, G. Rusul, A. Fresi, T.L.Kim,
and B. pot. Identification of lactic acid bacteria constituing microflora in an
acid-fermented food (Tempoyak) popular in Malysia.
Sintesi del progetto di ricerca: La valorizzazione, il miglioramento
nutrizionale ed igienico-sanitaria con l’innovazione delle produzioni lattierocasearie sono obiettivi che possono essere conseguiti con l’uso di tecnologie e
microrganismi appropriati per ciascun prodotto. Una maggiore conoscenza
delle specie microbiche impiegate, il loro uso mirato per produzioni specifiche,
il controllo dei processi fermentativi e maturativi e il miglioramento
dietoterapeutico dei “prodotti funzionali” è fondamentale per il salto di qualità
dei prodotti lattiero-caseari tipici. Nel settore caseario si avverte sempre più la
necessità di avere a disposizione microrganismi, da utilizzare sia nei processi di
trasformazione, per migliorare e diversificare i prodotti fermentati, che per
approfondire le conoscenze sul loro metabolismo e quindi poter in seguito
sfruttare al meglio le loro attività biochimiche.
Aspetti di originalità e di innovazione: Valorizzazione e miglioramento di
prodotti caseari tipici con l’impiego di microrganismi probiotici e produttori
di metaboliti utili sotto l’aspetto tecnologico, nutrizionale e dieto-terapeutico.
Viaggi e missioni in Italia e all’Estero: Dal 01/06/01 a tutto il mese di
Luglio 2001 periodo di perfezionamento presso il “Porto Conte Ricerche”.
- 259 -
Collaborazioni nazionali ed internazionali: Napoli, Università Federico II,
Facoltà di Agraria; Milano, CNR Centro Studi Latte; INRA “Unité de recherches
laitieres et gentique appliquee” Joui en josas, Paris.
Risorse finanziarie disponibili: Oltre ai normali finanziamenti per il dottorato
di cui dispone il dipartimento si utilizzano altri fondi di ricerca (fondi CIPE prof.
Deiana).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, testi, e
attrezzature di laboratorio necessari per l’esecuzione di elettroforesi e PCR,
autoclavi, pHmetri, bilance.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nei mesi di Giugno
e Luglio, i docenti del collegio hanno svolto attività didattica riguardante le
tematiche del dottorato.
- 260 -
FILIPPO GAMBELLA
Area scientifica: AGR 16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Gambella Filippo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e di
Biotecnologie Agro-Alimentari, Sezione di Tecnologie Alimentari
Area scientifica: AGR 16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Caratterizzazione biotecnologica di prodotti da forno
ottenuti mediante impasti acidi: eventi e fattori che condizionano la stabilità
del pane.
Tutor: Prof. G. A. Farris
Breve Curriculum vitae: Si laurea in Scienze Agrarie presso la Facoltà di
Agraria dell’Università degli Studi di Sassari 10/11/1994 discutendo con il
prof. G.A. Farris la tesi dal titolo “Interazioni tra microrganismi del genere
Arthobacter e metalli pesanti”. Nel 1996 è vincitore di un contratto di ricerca
indetto dalla Regione Sardegna (ex. Art. 37 dal titolo) “Formazione di un esperto
nel campo delle tecnologie di essiccazione dei prodotti frutticoli” richiesto dal
- 261 -
prof. M. Agabbio, con cui tuttora collabora, presso la sezione di Tecnologia
Alimentari del DiSAABA. Nell’anno 1999 è nominato Cultore della Materia
per il Settore G08A (Scienza e Tecnologia dei Prodotti agro-alimentari). Nello
stesso anno, vince il concorso bandito dall’Università degli studi di Sassari per
la frequenza nel triennio 1999-2002 del XV° Ciclo dei Dottorati di Ricerca in
Biotecnologie Microbiche.
Sintesi del progetto di ricerca: Selezione della microflora presente in madri
d’impasti acidi utilizzate nella preparazione dei pani tradizionali della Sardegna
in particolare del pane Carasau. Preparazione di colture starter formate da
associazioni tra lieviti e lattobacilli, e loro utilizzazione nei panifici industriali.
Caratterizzazione della metodologia di produzione al fine di standardizzare la
produzione. Caratterizzazione proteica delle farine prodotte in Sardegna e loro
attitudine tecnologica all’uso nei processi di panificazione caratterizzati da
lunghe fermentazioni.
Aspetti di originalità e di innovazione: Studio delle caratteristiche di prodotti
tradizionali originati da lunghe fermentazioni, identificazioni di nuovi starter
microbici per fermentazioni guidate nei prodotti da forno, analisi delle componenti
proteiche HMW e LMW delle semole. Identificazione dei parametri di qualità del
pane tradizionale. Valutazione dell’attività antiossidante di alimenti tradizionali e
effetto dei prodotti della reazione di Maillard (MRPs) in vitro e in vivo.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione il 25-27 Settembre
2000 ad Udine, 5th Workshop on the “Developments in the Italian PhD Research in Food Science and Technology”. Viaggio di studio al Commonwhealt
scientific industrial research organization (CSIRO) di Camberra, Australia dal
11/07/2001 al 30/5/ 2002.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto di Microbiologia Agraria
dell’Università degli Studi di Sassari, preposto alla idententificazione, selezione
e produzione dei lieviti usati nello starter microbico utilizzato nel ciclo
- 262 -
industriale. Porto Conte ricerche preposta alle selezione e produzione dei ceppi
di batteri lattici isolati dalle madri d’impasti acidi e classificazione dei lieviti e
dei batteri utilizzati negli stater. Il Commonwealth Scientific and Industrial
Research Organization (CSIRO) plant industry di Camberra , per la
caratterizzazione biomolecolare delle prolamine a basso ed alto peso molecolare
presenti nei tessuti di riserva della cariosside del Triticum durum e la valutazione
tecnologica delle miscele di semole di grano duro.
Risorse finanziarie disponibili: oltre ai normali finanziamenti per il dottorato
di cui dispone il dipartimento, si utilizzano altri fondi di ricerca derivati da
progetti specifici della RAS e del MURST.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Gambella F., Farris G. A., Proposte d’interventi tecnologici atti ad aumentare la
shelf-life della spianata sarda. “Giornata della cerealicoltura e dell’arte bianca”,
5° Concorso tra i produttori di sementi di frumento duro. Sanluri, sabato
24 marzo 2001;
- Gambella F., Alimenti della dieta mediterranea: il pane. Congresso Internazionale
“Alimenti e qualità della vita”, Sassari 4-8 / 09 / 2000;
- Gambella F., Alimenti della dieta mediterranea: La pasta. Congresso
Internazionale “Alimenti e qualità della vita”, Sassari 4-8 / 09 / 2000;
- Gambella F., I dolci: Tecnologia e alimentazione. Congresso Internazionale
“Alimenti e qualità della vita”, Sassari 4-8 / 09 / 2000;
- Gambella F., Le Biotecnologie e i cibi biotech: piccolo vademecum per capirne di più.
Congresso Internazionale “Alimenti e qualità della vita”, Sassari 4-8/09/2000.
- Gambella F., Piga A., Agabbio M., Nieddu A., Milella G., Essiccazione di
cultivar di susino del germoplasma della Sardegna mediante l’utilizzo di trattamenti di
deceratura”. Congresso Internazionale “Alimenti e qualità della vita”, Sassari
4-8 / 09 / 2000;
- Gambella F., Agabbio M., Le tecnologie di trasformazione delle olive da mensa.
Atti, 1st di studi oleari “Ulivi in Sardegna, Cultura Tecnica e Futuro”.
- 263 -
Barumini, Italia, 9 Dicembre, 2000;
- Gambella F., Nicoli M. C., Agabbio M., Criteri di sicurezza per gli alimenti
lavorati al minimo. Lo stato dell’arte della legislazione sanitaria. “Sardegna
Agricoltura” in stampa 2001;
- Gambella F., Piga A., Agabbio M., Vacca V, D’Hallewyn G., Effect of different pre-treatments on drying of green tables olives (Ascolana tenera var.) Grasas y
Aceites, Vol. 51, 3, 173-176, 2000;
- Piga A., Agabbio M., Gambella F., Nicoli M.C., Retention of antioxidant activity in cold stored citrus segments and fresh or pasteurised juice. “Nutritionists meet
food scientists and technologists”. Porto, Portugal, 12-14 aprile, 2000;
- Piga A., Gambella F., Agabbio M., Nieddu A., Conti L, Paschino F., Effetto
di alcuni trattamenti preliminari sulle cinetiche di essiccamento di frutti di olivo.
Congresso Internazionale “Alimenti e qualità della vita”, Sassari 4-8/09/2000;
- M.C. Nicoli, S. Calligaris, F. Gambella. I vegetali lavorati al minimo: nuove conserve per un nuovo millennio, 2000;
- Piga A., Gambella F., Agabbio M., Vacca V., Response of three sardinian olive
cultivars to processing by the Greek-style. Italian Journal of Food Science, Vol. 1,
13, 27-36, 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrofotometro UV/
VIS, HPLC, Elettroforesi, gascromatografo, impastarici, pHmetro, misuratore
di aw, proiettore, computer. Titolatori manuali per e determinazioni dell’acidità,
celle per la misurazione della capacità redox degli alimenti, essiccatore a cassetti,
centrifuga da tavolo, estrattori Soxtec, colonne cromatografiche per la
separazione dei composti polari dell’olio.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: I docenti del dottorato
hanno svolto attività nel periodo di giugno luglio riguardanti tematiche del
dottorato.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario sulle determinazioni
chimico-fisiche nelle farine di origine vegetale.
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GIOVANNI GARAU
Area scientifica: AGR16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Garau Giovanni
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e
Biotecnologie Agro-Alimentari (Di.S.A.A.B.A.), sez. di Microbiologia
Area scientifica: AGR16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Collezione e caratterizzazione di diazotrofi simbionti e
potenzialità d’impiego in agricoltura
Tutor: Prof. P. Deiana
Breve curriculum vitae: Nell’anno accademico 1998-1999 consegue la laurea
in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Sassari, riportando la
votazione di 110/110 e lode, discutendo la tesi dal titolo “Selezione di Rhizobium meliloti e potenzialità di impiego in ambienti marginali”.Nell’anno 2000
consegue l’abilitazione all’esercizio della libera Professione di Dottore
Agronomo. Nell’anno 2000 ottiene dal Di.S.A.A.B.A. un incarico di
collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito di un progetto CIPE dal
- 265 -
titolo “Recupero sostenibile di suoli degradati da attività minerarie e risanamento
di acque reflue contaminate da metalli pesanti”. Nell’anno 2000 vince il concorso
per l’assegnazione del Dottorato di Ricerca con titolo “Biotecnologie
Microbiche”.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto prevede: -la realizzazione di una
collezione di batteri diazotrofi simbionti appartenenti alla specie Sinorhizobium
meliloti a partire da noduli di leguminose spontanee della Sardegna; -la
caratterizzazione dei ceppi isolati sia in laboratorio che in condizioni di campo,
al fine di valutarne le capacità di infezione ed efficienza azotofissatrice in suoli
con diverse caratteristiche pedologiche (aridi, acidi, ecc.). In particolare si
procederà ad un lavoro di selezione finalizzato all’ottenimento di ceppi di S.
meliloti capaci di garantire la crescita e produttività di specie leguminose foraggere
e non, in suoli marginali e in ambienti caratterizzati da un eccessivo contenuto
di metalli pesanti quali Cu e Pb.
Aspetti di originalità e di innovazione: La creazione di una collezione di
batteri autoctoni azotofissatori simbionti di leguminose della Sardegna
rappresenta, unitamente alla loro caratterizzazione, un primo passo verso la
produzione di inoculi che garantiscano nei nostri ambienti l’aumento della
produttività di specie leguminose e non anche in condizioni marginali.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Nell’anno 2001 svolge nei mesi di
gennaio e febbraio uno stage teorico-pratico presso il “Porto Conte Ricerche”,
sito in Località Tramariglio (SS); lo stage ha riguarda l’estrazione di proteine da
cellule batteriche e prodotti lattiero-caseari e relativa elettroforesi sui gel di
poliacrilamide. Nell’anno 2001 svolge nel mese di aprile (dal 8/04/01 al 14/
04/01) un periodo di formazione presso il Dipartimento di Biotecnologie
Agrarie (Di.BA) dell’Università degli Studi di Firenze. Durante tale periodo
formativo approfondisce le tematiche relative all’ecologia e all’isolamento degli
endosimbionti azotofissatori del genere Frankia.
- 266 -
Collaborazioni nazionali e internazionali: E’ attualmente in corso una
collaborazione con la Sezione di Microbiologia del Dipartimento di
Biotecnologie Agrarie dell’Università degli Studi di Firenze.
Risorse finanziarie disponibili: Oltre ai normali finanziamenti per il
Dottorato di cui dispone il Dipartimento si utilizzano altri fondi di ricerca
(fondi CIPE Prof. Farris)
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Autoclavi, bilance, pHmetri, microscopi, cappa sterile a riciclo d’aria, apparecchiature per PCR,
elettroforesi ed analisi dei gel per immagini digitali, liofilizzatori, centrifughe.
PC in ambiente Windows e Mc OS, apparecchiature multimediali
(videoproiettore ed altro), biblioteca di istituto con riviste di settore a più alto
fattore d’impatto, biblioteca di facoltà e banche dati su CD Rom (Agris e CAB).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: I docenti del collegio
hanno svolto nei mesi giugno luglio attività didattica riguardante le tematiche
del dottorato.
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LAURA MAMMARELLA
Area scientifica: Biotecnologie Agrarie, biologiche, mediche e veterinarie
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Mammarella Laura
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche
Area scientifica: Agr 16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Interazioni biomolecolari fra Trichomonas vaginalis e Mycoplasma hominis
Tutor: Prof. P. L. Fiori
Breve curriculum vitae: 1998 Laurea in Scienze Biologiche con tesi sulla
“Comparazione della sensibilità tossicologica di organismi usati come bioindicatori”;1999
Tirocinio post laurea presso Dipartimento di Scienze Fisiologiche,Biochimiche
e Cellulari;1999-2000 Tirocinio post laurea presso Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Sardegna (Sezione di microbiologia e ispezione alimenti);1999
Corso di aggiornamento professionale in “Tecnologie emergenti nella
diagnostica di laboratorio”.
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Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca si propone di studiare le
interazioni tra il protozoo Trichomonas vaginalis ed il batterio Mycoplasma hominis.
Infatti, recentemente è stata dimostrata l’esistenza di un rapporto simbiotico
tra questi due microorganismi. Verranno studiate le conseguenze che provoca
la simbiosi su entrambi i microorganismi: in particolare si indagherà sulle
influenze che M. hominis ha nel modulare la patogenicità del protozoo, sia
indagando a livello fenotipico l’attività citolitica di T. vaginalis, sia a livello genico
studiando l’espressione di alcuni geni protozoari. Per quanto riguarda invece
M. hominis, il lavoro verterà sulla determinazione della localizzazione cellulare
del batterio e sull’eventuale caratterizzazione dei geni responsabili della
sopravvivenza intracellulare.
Aspetti di originalità e di innovazione: La simbiosi fra T. vaginalis e M.
hominis è la prima ed unica descritta per quanto riguarda due microorganismi
patogeni veri. Pertanto non sono fino ad oggi assolutamente conosciute le
conseguenze (sia quelle biologiche che quelle riguardanti la salute umana) di
tale associazione.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Paolo Sarti, Dip. Scienze
Biochimiche, Università La Sapienza, Roma; Dott. Nigel Yarlett, Department
of Chemistry and Phisical Sciences, Pace University, New York, USA; Gunna
Christiansen, Department of Medical Microbiology and Immunology, University of Aarhus, DENMARK.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Centrifughe, cappa flusso
laminare, PCR, microscopio ottico, apparecchiatura per elettroforesi, autoclave,
computer, fotocopiatrice.
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MADDALENA PIRAS
Area scientifica: Biotecnologie Microbiche - AGR 16
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Piras Maddalena
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e
Biotecnologie Agro-Alimentari (DISAABA), sezione di Microbiologia
Area scientifica: Biotecnologie Microbiche - AGR 16
Denominazione del Dottorato: Biotecnologie Microbiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio del ciclo vitale di ceppi vinari di Saccharomyces
cerevisiae di diversa provenienza
Tutor: Dott.ssa M. Budroni
Breve curriculum vitae: 1996: Laurea in Scienze Biologiche (voto 108/110)
con tesi dal titolo “Tecniche convenzionali e innovative per la diagnosi di
laboratorio di Giardia intestinalis”. Tirocinio presso il Dipartimento di Scienze
Biomediche Sezione Microbiologia Sperimentale e Clinica dell’Università di
Sassari. 1997: Abilitazione alla professione di biologo; 1998: Volontariato presso
il laboratorio analisi dell’Ospedale di Belluno. 2000: Corso teorico-pratico di
Autocontrollo alimentare e sistema Haccp. Volontariato e contratto di
collaborazione presso il DISAABA sez. di Microbiologia. 2001: Vincitrice di
Concorso per il Dottorato di ricerca in Biotecnologie Microbiche.
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Sintesi del progetto di ricerca: Sulla base di studi già compiuti presso il
DISAABA, lo scopo di tale lavoro è quello di studiare l’evoluzione di ceppi
vinari autoctoni di Saccharomyces cerevisiae di diversa provenienza e di
caratterizzarne il ciclo vitale in previsione di un loro possibile inserimento in
piani di miglioramento genetico. Inoltre, si vuole anche preparare uno starter
di lieviti autactoni da utilizzare nelle cantine.
Aspetti di originalità e di innovazione: Questo lavoro vuole dare un contributo
allo studio del ciclo vitale Saccharomyces cerevisiae e in particolare alle sue varianti
(ciclo semi-omotallico), che agevolano il miglioramento genetico per incrocio. Lo
studio viene compiuto su lieviti autoctoni normalmente presenti nelle cantine.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Università di Ancona; Università
di Catania; Oregon State University.
Risorse finanziarie disponibili: Oltre ai normali finanziamenti per il dottorato
di cui dispone il Dipartimento, si utilizzano altri fondi di ricerca (fondi ex 40%
di Prof. Farris).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Poster per XXth International Conference on Yeast Genetics and Molecolar
Biology, 26-31 Agosto 2001, Praga, Rep. Ceca.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, lavagna
luminosa, proiettore, micromanipolatore, centrifughe, microscopio ottico,
autoclavi, pHmetro.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: I docenti del colleggio
hanno svolto attività didattica nel periodo giugno e luglio riguardante tematiche
collegate al dottorato.
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- 272 -
CULTURE E STORIA MEDIOEVALE
DEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE
IN RELAZIONE ALLA SARDEGNA
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Denominazione del Dottorato: Cultura e Storia medioevale del Mediterraneo
Occidentale in relazione alla Sardegna
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Studi filosofici, etnoantropologici, artistici e filologici e
Dipartimento di storia – Università degli Studi di Sassari
Area Scientifica: Letteratura e filologia italiana; Storia medioevale; Letteratura
e filologia sarda; Antropologia culturale
Docente coordinatore: Prof. Nicola Tanda
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
Prof. Nicola Tanda – prof. 1° fascia, ordinario di Letteratura e filologia sarda
(Coordinatore); Prof. Giuseppe Meloni – prof. 1° fascia, ordinario di Storia
medioevale; Prof. Francesco Cesare Casula – prof 1° fascia, ordinario di Storia
medioevale, Università di Cagliari; Prof. Aldo Maria Morace – prof. 1° fascia,
straordinario di Letteratura italiana; Prof. Mario Attori - prof. 1° fascia, ordinario
di Storia delle tradizioni popolari; Prof.ssa Maria Margherita Satta – prof. 2°
fascia, associato di Etnologia; Prof. Angelo Castellaccio – prof. 2° fascia,
associato di Antichità e istituzioni medioevali; Dr.ssa Pinuccia Simula –
ricercatrice, docente di Storia medioevale; Dr. Aldo Sari – ricercatore, docente
di Storia dell’arte; Dr. Franca Chessa – ricercatrice, docente di Lingue e
letterature slave; Dr. Iva Schena – ricercatore confermato, docente di Paleografia
e diplomatica – Università degli Studi di Cagliari; Dr. Ignazio Buttitta –
ricercatore, docente di Etnostoria; Prof. Paolo Maninchedda – prof. 2° fascia,
associato di Filologia romanza.
Tutori: Prof. Nicola Tanda, Prof. Mario Atzori, Prof. Francesco Cesare Casula,
prof.ss Maria Margherita Satta, Prof. Giuseppe Meloni, Prof. Paolo
Maninchedda, dott.ssa Olivetta Schena, dott.ssa Pinuccia Simbula, prof.ssa
Patrizia Bertini Malgarini.
- 275 -
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: Gli allievi ammessi sono: al XV ciclo 5 di cui tre con
borsa R.A.S e due senza borsa; al XVI ciclo sono 6 di cui tre con borsa (I.S.R.E,
R.A.S, Università Sassari) e tre senza borsa.
Sedi consorziate: Università degli Studi di Cagliari: Dipartimento di Filologia
classica; Università degli Studi di Sassari; Istituto Superiore Regionale
Etnografico di Nuoro
Anno di prima istituzione: 2000
Borse a carico delle sedi consorziate: Una borsa: I.S.R.E.
Curricula:
- Antropologia culturale ed etnografia del Mediterraneo: competenze richieste:
a) conoscenza delle lingue dei Paesi del Mediterraneo occidentale e della
relativa letteratura etnoantropologica; b) conoscenza delle moderne
concezioni teorico-metodologiche che caratterizzano le discipline demoento-antropologiche; c) capacità di svolgere ricerche teoriche e sul campo;
d) conoscenza delle principali lingue moderne per accedere alla moderna
letteratura etnoantropologica.
- Letteratura e filologia: competenze richieste: a) conoscenza approfondita
delle lingue e delle letterature romanze moderne; b) capacità di svolgere
indagini filologiche sui testi letterari; c) conoscenza delle principali lingue
moderne per accedere alla letteratura scientifica.
- Letteratura e filologia sarda: competenze richieste: a) conoscenza
approfondita delle lingue e letterature latine umanistiche, romanze, italiane
moderne e in particolare di quelle sarde; b) capacità di svolgere indagini
filologiche sui testi letterari; c) conoscenza delle principali lingue moderne
per accedere alla letteratura scientifica.
- Storia medioevale dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo occidentale:
competenze richieste: a) conoscenza delle lingue moderne di area romanza
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per accedere alle fonti; b) capacità di svolgere indagini storiche usando la
documentazione cartacea e a stampa; conoscenza delle principali lingue
moderne per accedere alla letteratura scientifica.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: XV ciclo: Antonio Francesco
Chessa, borsa R.A.S (tutor prof. Mario Atzori); Pasqualina Rita Spano, Borsa
R.A.S. (tutor prof. Giuseppe Meloni e dott.ssa Pinuccia Simula); Simona Pilia,
Borsa R.A.S. (tutor prof. Nicola Tanda); Antonello Murtas (tutor prof. Giovanni
Paolo Maninchedda); Bartoleomeo Porcheddu (tutor prof.ssa Maria Margherita
Satta e dott.ssa Olivetta Schena);
XVI ciclo: Marco Sanna, borsa I.S.R.E. (tutor prof. Mario Attori); Fabio Cocco,
borsa Università di Sassari (tutor prof. Francesco Cesare Casula); Alessandra
Carta, borsa R.A.S. (tutor prof. Nicola Tanda e prof.ssa Patrizia Bertini
Malgarini); Donatella Atzori (tutor prof. Mario Atzori); Graziano Ernesto Milia
(tutor prof. Angelo Castellaccio) Chadia Khanoussi (tutor prof. Mario Atzori).
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi a disposizione delle strutture consorziate, ecc.): Come da piano
finanziario, il Dipartimento di Studi filosofici, etnoantropologici, artistici e
filologici ha messo a disposizione del dottorato di ricerca le seguenti somme:
£ 11.000.000 (fondi di bilancio dell’Ateneo); £ 19.000.000 (fondi di bilancio
dell’Ateneo) per attività di ricerca, materiale inventariabile.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare un
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche, ecc.): A disposizione dei dottorandi sono state
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poste le strutture del Dipartimento di Studi filosofici, etnoantropologici, artistici
e filologici: biblioteche dei dipartimenti aderenti al programma; attrezzature
informatiche e laboratorio di antropologia visuale; nastroteca e diateca;
laboratorio di paleografia.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero di lezioni
frontali, numero di seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro:
- Seminario introduttivo: Sassari, Dipartimento di Studi filosofici,
etnoantropologici, artistici e filologici con la presenza di tutti gli allievi del
XIV, XV e XVI ciclo;
- Seminario di verifica sull’attività semestrale dei dottorandi con la
partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi del XIV, XV e XVI ciclo,
15 giugno 2001, interventi di:
XIV Ciclo:
- dott. Dino Manca: “Per una edizione de Sa Vitta et sa Morte, et Passione de
sanctv Gvinv, Prothv et Janvariv di Antonio Cano”;
XV Ciclo:
- dott. Antonio Francesco Chessa: “L’elaborazione della nozione di identità
in Sardegna attraverso la storia degli studi”;
- dott.ssa Pasqualina Rita Spano: “Ceti feudali e apparati politico
- dott. Fabio Cocco: “La luogotenenza generale nel Regno di Sardegna e
Corsica dal 1324 al 1418”;
- dott.ssa Donatella Atzori: “I giochi contemporanei tra tradizione e
innovazione”;
- dott.ssa Alessandra Carta: “Lingua e stile di scrittori sardi: Filiberto Farci”;
- dott.ssa Chadia Khanoussi: “Le tradizioni popolari e la cultura arabomussulmana negli scritti dei viaggiatori italiani in Tunisia”.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
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esperienze in un contesto di attività lavorative: Institut National du
Patrimoine di Tunisi; Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro;
Università degli Studi di Cagliari; Consiglio Nazionale delle Ricerche; Institut
National de Sciences Humaines, Università di N’Djamena (Tchad); Università
Pasquale Paoli di Corte, Corsica.
Viaggi e missioni:
Quasi tutti i dottorandi hanno svolto viaggi e missioni presso le principali
biblioteche italiane e straniere. In particolare, la dott.ssa Pasqualina Rita Spano
ha effettuato delle ricerche presso la Biblioteca della Corona d’Aragona a
Barcellona tra febbraio e marzo e giugno e luglio 2001.
IIndicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
La permanenza dei requisiti è stata valutata positivamente dal Nucleo di
Valutazione. Si segnala: lo svolgimento di prove di valutazione semestrali
sull’attività dei dottorandi; la presenza di una borsa di studio assegnata in
consorzio dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico; la capacità del dottorato
di concentrare tutti gli studi dell’ambito medioevistico, filologico-letterario ed
entoantropologico in relazione al Mediterraneo; le ottime prospettivi di sbocchi
professionali.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Si rimanda a quanto osservato nel quesito precedente.
- 279 -
DONATELLA ATZORI
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Atzori Donatella
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di studi filosofici, etnoantropologici,
artistici e filologici
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
Denominazione del Dottorato: Culture e storia medievale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: I giochi contemporanei fra tradizione e innovazione
Tutor: Prof.ssa M. M. Satta e Prof. M. Atzori
Breve curriculum vitae: Laurea in Lettere Classiche, indirizzo ArcheologicoMedievale, conseguita presso l’Università di Cagliari, tutor: Prof.ssa Letizia
Pani Ermini. Laurea in Filosofia, indirizzo etno-antrologico, presso l’Università
di Sassari, tutor: Prof.ssa Satta e Prof. Atzori, titolo tesi: Problematiche teoriche
e metodologiche sul gioco in ambito etnoantropologico.
Sintesi del progetto di ricerca: Mi propongo di realizzare un’analisi
- 280 -
etnoantropologica del gioco nel contesto culturale contemporaneo. È noto
come la problematica intorno ai giochi attuali riguardi tipologie e modalità che
hanno costretto a importanti riflessioni in riferimento all’infanzia e alla sfera
adulta. La ricerca, pertanto, intende muovere da queste premesse: sarà
considerato il parametro della precedente tradizione in rapporto alla quale i
giochi odierni sembra abbiano costituito un capovolgimento nelle tipologie e
nelle modalità; verranno analizzati i giochi più recenti tenendo in considerazione
differenti nodi problematici, tra cui l’interazione regola-gioco che consentirà
l’approfondimento del rapporto norma sociale-gioco. Saranno, inoltre, verificate
le modifiche e studiate le nuove tendenze adottando un metodo interpretativo
che consideri la dinamica delle costanti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Ogni processo di trasformazione
degli assetti culturali, compreso l’istituto del gioco, comporta uno stacco rispetto
alla realtà precedente: ciò è potuto accadere anche per i mutamenti della vita
tradizionale nei quali è possibile inquadrare la modifica dei giochi. La mia ricerca
si propone di studiare la problematica del cambiamento in questo ambito, e di
verificare in quale misura i cambiamenti socio-culturali abbiano comportato
quelli dei giochi. Nello specifico, l’indagine sarà orientata a cogliere le variazioni
scaturite dai recenti influssi esercitati dal mondo massmediatico e tecnologico;
verranno analizzate le dinamiche di ricezione e diffusione dei giochi considerati
più innovativi. Si approfondiranno, inoltre, le più importanti problematiche
riguardanti l’evoluzione dei processi comunicativi oltre che quelle della semiotica
nei giochi attuali; ciò al fine di scardinare gli elementi fondamentali, più profondi,
di un’attività come il gioco che, in quanto costante universale, accomuna tutte
le culture.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Il gioco tradizionale e quello dei nostri giorni: le differenze a confronto, in “Insieme”.
In corso di pubblicazione:
- Sul significato della regola nel gioco;
- 281 -
-
Sulla natura autotelica del gioco: in quale misura il gioco mantiene il proprio naturale
autotelismo a contatto con il rito religioso. Alcuni esempi della tradizione sarda;
-
Il fascino della vertigine in alcuni giochi tradizionali. Alcune problematiche teoriche sul
rischio e la trasgressione ludica;
-
Il piacere di sperimentare nuovi linguaggi ludici: le tecnologie nel gioco dei giovani;
Il predominio dello schermo: televisione, cinema e videogiochi nei passatempi e giochi
-
dell’infanzia;
I giochi infantili nei quartieri popolari a Sassari.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario di antropologia per il
personale docente della Scuola Elementare di Sennori, tra gli argomenti trattati
e inerenti alla ricerca in atto: La problematica della rifunzionalizzazione nelle culture
contemporanee.
- 282 -
ALESSANDRA CARTA
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
Cognome e nome: Carta Alessandra
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Studi Filosofici, Etno-antropologici,
Artistici e Filosofici
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
Denominazione del Dottorato: Culture e storia medioevale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Lingua e stile di scrittori sardi: Filiberto Farci
Tutor: Prof. N. Tanda e Prof.ssa P. Bertini
Breve curriculum vitae: Laurea in Lettere moderne (con indirizzo Filologico
-Letterario); Diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica; Contratto di
formazione in attività di ricerca (ex artt. 37) “La carta e la memoria. La società
sarda tra oralità e scrittura”, conoscenza della Lingua francese e dell’informatica.
Sintesi del progetto di ricerca: Investigare e studiare, attraverso la ricerca
d’archivio, l’utilizzo dei corredi storici, linguistici ed esegetici della Letteratura
e Filologia Sarda e l’apporto di altre discipline (Antropologia, Etnologia,
- 283 -
Linguistica, Semeiotica, Estetica ecc.) la comunicazione letteraria in Sardegna
, vista ed indagata nella sua pluralità di lingue (latino, catalano, castigliano,
francese, italiano, sardo), per una ricostruzione, quanto mai rigorosa e
sistematica, del panorama cultura isolano.
Aspetti di originalità e di innovazione: Far luce su alcuni problemi della
comunicazione letteraria in Sardegna primo fra tutti quello dell’interferenza
tra codici diversi: quali sono le problematiche che deve affrontare uno scrittore
che, adottando un codice lingua diverso da quello sardo, intende riferirsi a un
universo antropologico di vissuto sardo? Come le risolve? Qual è il “ponte”
che mette in rapporto sistemi linguistico- letterari differenti tra loro?
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Il sentiero tra i rovi di Filiberto Farci.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Multimediali
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni frontali,
conferenze, incontri d’autore ecc.
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ANTONIO FRANCESCO CHESSA
Area scientifica: Demoetnoantropologica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Chessa Antonio Francesco
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Studi filosofici, etnoantropologici,
artistici e filologici
Area scientifica: Demoetnoantropologica
Denominazione del dottorato: Culture e storia medioevale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: L’elaborazione della nozione di identità in Sardegna
attraverso la storia degli studi.
Tutor: Prof. M. Atzori
Breve curriculum vitae: laurea in Materie Letterarie presso l’Università di
Sassari con tesi in Etnologia, punti 110/110 e lode; partecipazione a numerose
ricerche su problematiche teoriche e di ricerca sul campo sull’ergologia agropastorale e sugli apparati simbolici relativi alle tradizioni popolari della Sardegna
e della Corsica; AA.AA.: 1994/95, 1995/96 e 1998/99 seminario ed
esercitazioni, per il Corso di Diploma in Operatore dei Beni Culturali, sulla
- 285 -
religiosità popolare in Sardegna; 1 luglio 1996 - 30 giugno 1998: contrattista di
ricerca (Art. 37 L.R. 2/94) presso le cattedre di Storia delle Tradizioni popolari
e di Etnologia dell’Università degli Studi di Sassari con progetto di ricerca
su:“Informatizzazione dei dati sui beni culturali etnografici (feste e artigianato
tradizionale)”; studi sul campo sulla religiosità popolare in Corsica e raccolta
di documentazione filmata e fotografica sulle processioni e i riti della settimana
santa; diverse pubblicazioni a stampa.
Sintesi del progetto di ricerca: : il lavoro consisterà in una ricerca bibliografica
condotta tra la letteratura antropologica, in particolare quella letteratura che,
negli ultimi decenni, ha affrontato il problema dell’identità. Da tale ricerca
dovrebbero emergere gli elementi utili per cercare di individuare, attraverso
l’analisi bibliografica riguardante la Sardegna, come si sia andata elaborando la
nozione di identità in Sardegna.
Aspetti di originalità e di innovazione: il lavoro si propone come un
contributo alla sistematizzazione della letteratura antropologica riguardante
l’identità in Sardegna e le problematiche ad essa inerenti.
Risorse finanziarie disponibili: borsa di studio R.A.S.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer, stampante, testi
specifici.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni individuali
inerenti le attività del dottorato e metodologia di ricerca bibliografica.
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FABIO COCCO
Area scientifica: Storia Medioevale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Cocco Fabio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Studi filosofici, etnoantropologici,
artistici e filologici
Area scientifica: Storia Medioevale
Denominazione del Dottorato: Culture e Storia Medioevale del Mediterraneo
Occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La luogotenenza generale nel Regno di Sardegna e
Corsica dal 1324 al 1418. Aspetti istituzionali relativi all’esercizio del potere
sovrano
Tutor: Prof. F. C. Casula
Breve curriculum vitae: 1995, laurea in Lettere (110 e lode) presso l’Università
degli Studi di Cagliari, tesi contributiva in Istituzioni medioevali dal titolo:
“Aspetti storici ed istituzionali della Cancelleria sovrana catalano-aragonese
durante il regno di Alfonso V il Magnanimo” (relatrice: prof. Barbara Fois;
corelatrice prof. Olivetta Schena). A.A. 1998/1999-1999/2000, iscritto e borsista
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della Scuola di Specializzazione in Studi Sardi (Università degli Studi di Cagliari). 1998, collaboratore esterno alla ricerca presso CNR – Istituto sui rapp.
Italo-iberici; recensione di: PEDRO LÓPEZ ELUM, Las orígines de los Furs de València
y las cortes en el siglo XIII, Valencia, 1998, in “Medioevo Saggi e Rassegne” n° 23;
collaborazione alla redazione del Co.Do.Re.Sa. (Collezione Documenti per il
Regno di Sardegna) di prossima pubblicazione: trascrizione e regesto de A.C.A.,
Real Audencia, “Procesos de Arborea”, libro III, ff. 1-42r.
Sintesi del progetto di ricerca: Attraverso lo studio e l’analisi empirica delle
deleghe predisposte dal sovrano della Corona d’Aragona e re di Sardegna e
Corsica in favore dei luogotenenti generali di questo Stato, il progetto ha
l’intendimento di verificare, nel variare dei poteri esercitati dai luogotenenti
generali, le modalità d’esercizio e d’espressione del potere del sovrano.
Riallacciandosi alla ‘dottrina della statualità’ proposta da F.C. Casula, si propone
quale ipotesi preliminare il considerare la Corona d’Aragona non già un
indistinto coacervo di “territori”, bensì una aggregazione di Stati, sovrani, retti
contemporaneamente da un solo monarca, re in ognuno d’essi, ed agente in
quanto tale attraverso l’alter-ego (alias, luogotenente generale) quando assente.
I poteri dei diversi luogotenenti generali nel periodo considerato, erano infatti
stabiliti di volta in volta dal sovrano per ciascun singolo Stato attraverso lo
strumento della delega di funzioni.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il tema della luogotenenza generale
nel Regno di ‘Sardegna e Corsica’, mai trattato da parte degli studiosi isolani e
non, è affrontato dalla prospettiva che vede nella Corona d’Aragona il realizzarsi
d’una aggregazione di Stati sovrani, dotati di peculiari forme istituzionali, retti
contemporaneamente da un monarca, sovrano in ciascuno d’essi.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: pc; lettore microfilm.
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CHADIA KHANOUSSI
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Khanoussi Chadia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di studi filosofici, etnoantropologici,
artistici e filologici
Area scientifica: Demo-etno-antropologica
Denominazione del Dottorato: Cultura e storia medievale del mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Le tradizioni popolari e la cultura arabo mussulmana
negli scritti dei viaggiatori italiani in Tunisia
Tutor: Prof. M. Atzori
Breve curriculum vitae: Baccalaureat in lettere e Laurea in lingua e letteratura
italiana ottenuta nel 1980 dall’Università di lettere di Tunisi. Parecchi «stage» in
Italia di cui uno di un anno presso l’università di lettere di Macerata nel 1979
ed altri di durata più corta (uno o due mesi) presso le università per stranieri di
Siena e Perugia. Dal 1980 al 1989 insegnante di lingua francese alla scuola
superiore. Dal 1989 ad oggi insegnante di lingua italiana alla scuola superiore.
- 289 -
Dal 1993 in poi e in parallelo con l’insegnamento, assistente pedagogica per gli
insegnanti di lingua italiana. Esperienze professionali extra scolastiche:
formazione in lingua italiana di diversi gruppi:guida turistici, personale delle
linee Tunisair, infermieri, studenti di commercio internazionale.
Sintesi del progetto di ricerca: Dall’inizio dell’ottocento l’area mediterranea
fu per parecchi viaggiatori italiani la meta prediletta per motivi politici,
commerciali, industriali. Dai loro scritti ci rimane una testimonianza viva e
realistica della loro vita africana e dei loro contatti con popoli con valori culturali
e religiosi completamente diversi da quelli conosciuti in Italia. Fra questi citiamo
l’esempio di Francesco Cucca di origine sarda. Per motivi di lavoro si trasferì
in Tunisia dove abitò per circa quarant’anni. Viaggiò moltissimo per paesi e
paesetti per tutta l’Africa del nord, conobbe gente semplice che viveva lontana
dalla civiltà europea. Divise con i bedouini la loro vita e seppe descriverla in
tutti i suoi particolari. La sua erranza risultò fruttuosa dato che permise
allo»scrittore narratore personaggio» di conoscere fino in fondo un mondo a
lui sconosciuto dove si mescolano tradizioni popolari e cultura arabo
mussulamana. La descrizione di alcuni aspetti della vita di quei paesi espone
nei minimi dettagli gli usi e i costumi dei popoli della Tunisia del primo ‘900.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il contatto fra due civiltà: il modo di
vita e le usanze degli italiani emigrati in Tunisia nel ‘800 e i primi del ‘900 e gli
usi e i costumi dei popoli ospitanti e l’impatto lasciato da una parte o dall’altra
fino ad oggi.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer, scanner,
stampante, internet.
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ANTONELLO MURTAS
Area scientifica: Filologia Romanza e Sarda
e-mail: antonellomurtas@tiscalinet;it
Cognome e nome: Murtas Antonello
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di studi Filosofici, Etnoantropologici,
Artistici e Filologici.
Area scientifica: Filologia Romanza e Sarda
Denominazione del Dottorato: Culture e storia medievale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna.
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Origini della poesia popolare sarda: I Mutos.
Tutor: Prof. G. P. Maninchedda
Breve curriculum vitae: 1996 Università degli Studi di Cagliari. Laurea in
Lingue e Letterature Straniere con il punteggio di 110/110 e lode. Settembre
2000 Dottorato di ricerca, senza assegno, in “Culture e storia medievale del
Mediterraneo occidentale in relazione alla Sardegna”. Ottobre 1995
Collaborazione con la Cattedra di Catalano e di Filologia Romanza
dell’Università degli Studi di Cagliari e con L’AISC per il Congresso
Internazionale “La Sardegna e la presenza Catalana nel Mediterraneo. 1996-
- 291 -
2000 Collaborazione con la Cattedra di Catalano e di Filologia Romanza
dell’Università degli Studi di Cagliari per l’edizione critica del Llibre del Bisbe
de Jaén (Ms 469 della Biblioteca de Catalunya).
Sintesi del progetto di ricerca: S’intende condurre una campagna di ricerca
di studi approfondita, volta a censire tutti i testi compresi tra l’età medievale e
il Seicento. Si ha intenzione di comparare questi testi con il repertorio metrico
medievale , con particolare riferimento all’area catalano provenzale e alla
produzione legata al Concistori del Gai Saber di Tolosa.
Aspetti di originalità e di innovazione: Ricostruzione completa dei rapporti
tra la cultura provenzale e la Sardegna nel XII e XIII secolo. Individuazione
dei modelli metrici provenzali utilizzati dalla poesia popolare sarda. Ampliamento
del censimento delle attestazioni antiche (ante 1500) della poesia popolare.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Gennaio-Giugno 1992 Soggiorno e
studi a Barcellona, presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Barcellona
nell’ambito del progetto “Erasmus”.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: PC, Scanner, Lettore e
stampatore di microfilm.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 11 Ottobre 2000
Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 22 Novembre 2000
Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 24 Gennaio 2001
Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 19 Febbraio 2001
Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 14 Marzo 2001
Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 30 Aprile 2001 Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 16 Maggio 2001 Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda; 15 Giugno 2001 Sassari: Incontro con la Commissione per relazione sullo Stato dei Lavori; 26
Giugno 2001 Cagliari: Incontro con il coordinatore Prof. Maninchedda.
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SIMONA PILIA
Area scientifica: Letteratura e Filologia Sarda
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Pilia Simona
Dipartimento o istituto: Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici,
Artistici e Filologici
Area scientifica: Letteratura e Filologia Sarda
Denominazione del Dottorato: Culture e Storia Medioevale del Mediterraneo
Occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La poetica di Sebastiano Satta tra tradizione ed epigoni
Tutor: Prof. N. Tanda
Breve curriculum vitae: Maturità Classica conseguita nell’anno 1989; Laurea
in Lettere conseguita con voto 110/110 presso l’Università degli Studi di Cagliari nell’anno 1994; Diploma di Interprete e Traduttore (per le lingue inglese
e francese) conseguito presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori
(frequentata grazie alla Borsa di Studio della R.A.S. della durata di anni due)
nell’anno 1999; Cultore di Lingua e Letteratura italiana presso la Facoltà di
Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Sassari nell’A.A. 1998-99; Master
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per Operatore della Comunicazione Culturale in Lingua Sarda conseguito presso
l’Is.Be. di Sassari nell’anno 2000. Pubblicazioni: S. PILIA, Antonio Puddu, La
Colpa di vivere, in: G. MARCI, Romanzieri sardi contemporanei, Cagliari, CUEC,
1991; S. PILIA, Zio Mundeddu, La colpa di vivere, in: G. MARCI (a cura di),
Scrivere al confine. Radici, moralità e cultura nei romanzieri sardi contemporanei, Cagliari, CUEC, 1994; dal 1999, collaborazione con “La Grotta della Vipera”.
Sintesi del progetto di ricerca: Partendo da un’accurata analisi degli aspetti
fondanti della tradizione elegiaca in Sardegna, si analizza l’intera produzione
sattiana – con particolare attenzione ai testi custoditi ancora in versione
manoscritta – per evincerne i caratteri mutuati dalla stessa tradizione elegiaca,
i riferimenti alla triade Pascoli-D’Annunzio-Carducci e i tratti strettamente
innovativi, poi reperibili anche negli epigoni. L’analisi viene condotta sia a
livello linguistico (uso soprattutto della lingua italiana, ma spesso con
trasposizioni da quella sarda) che tematico (attenzione del poeta alla situazione
socio-antropologica e politica sarda).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- S. PILIA, L’appartenenza nella poetica di Sebastiano Satta, in “La Grotta della
Vipera”, n. 95, a. XXVII, autunno 2001 (uscita prevista per il settembre c.a.).
Attività didattica svolta dal dottorando: Frequenza corsi universitari di
Linguistica sarda e di Storia della Critica e della Storiografia Letteraria (A.A.
2000-2001) presso la Facoltà di Lettere di Cagliari; Corso di Lingua e Cultura
sarda presso “Sa domo de sa limba”-Quartu S. Elena (CA); Corso di Avviamento
all’interpretariato e alla traduzione in Lingua sarda presso il Comune di
Quartucciu (CA).
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BARTOLOMEO PORCHEDDU
Area scientifica: Demoetnoantropologica.
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Porcheddu Bartolomeo.
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici,
Artistici e Filologici.
Area scientifica: Demoetnoantropologica.
Denominazione del Dottorato: Culture e storia medioevale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna.
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Usi e costumi nel regno di Eleonora d’Arborea.
Tutor: Prof. M. M. Satta e Dott.ssa O. Schena.
Breve curriculum vitae: ha conseguito il diploma di Laurea in Scienze
Politiche, indirizzo storico, presso l’Università degli Studi di Sassari, in data
06/03/1997, riportando la votazione di 101/110; ha pubblicato una monografia
sulla storia di Ossi, inserita nel contesto della storia di Sardegna; ha pubblicato
un’opera bilingue, italiano/sardo, dal titolo San Costantino/Santu Antine,
curando la traduzione in sardo logudorese.
- 295 -
Sintesi del progetto di ricerca : Con il presente progetto s’intende sviluppare
un tema sugli usi e costumi nel regno di Eleonora d’Arborea. La ricerca terrà
ad individuare in tale ambito le peculiarità locali e le influenze esterne che ne
hanno condizionato i modelli. Poiché ogni società, attraverso la cultura,
interagisce con i mondi circostanti, e nel caso della Sardegna medioevale essi
sono rappresentati principalmente dalle penisole italica e iberica, si condurrà
uno studio comparato della realtà sarda con quelle di Pisa, Genova e Aragona.
Aspetti di originalità e di innovazione: individuazione del grado di
permeabilità culturale della società sarda nel regno di Eleonora d’Arborea di
fronte ai condizionamenti esterni.
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MARCO SANNA
Area scientifica: Antropologia, filologia, storia
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Sanna Marco
Dipartimento: Studi filosofici, etnoantropologici, artistici e filosofici
Area scientifica: Antropologia, filologia, storia
Denominazione del Dottorato: Culture e storia medievale del mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La società delle favole. Studio sulle strutture delle
narrazioni tradizionali sarde, intese come sistemi di segni riproducibili nei
«codici» sociali
Tutor: Prof. M. Atzori
Breve curriculum vitae: Ha conseguito nel 1980 il diploma di «perito agrario»,
presso l’Istituto N. Pellegrini di Sassari. Si è laureato in lettere, indirizzo Etno
- Antropologico, presso l’Università di Sassari, con la tesi: I mutamenti di status
nella fiaba di magia. Una proposta interpretativa, nell’a.a. 1999-2000. Esperienze
lavorative: operatore di ripresa, presso varie emittenti tv locali della Sardegna.
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Sintesi del progetto di ricerca: Si tratta di uno studio semiologico, con
implicazioni filologiche e storico antropologiche di testi della letteratura
popolare sarda, in relazione alla produzione popolare e colta della letteratura
mediterranea europea. Dall’analisi delle strutture testuali si conta di individuare
le specificità e le relazioni storiche e filologiche della produzione popolare
sarda con quella del contesto di riferimento.
Aspetti di originalità e di innovazione: Si sperimentano strumenti teorici di
nuova concezione, che si ritengono capaci di sondare aspetti normalmente
trascurati dall’analisi testuale.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteche
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PASQUALINA RITA SPANO
Area Scientifica: Storia medioevale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Spano Pasqualina Rita
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area Scientifica: Storia medioevale
Denominazione dottorato: Cultura e storia medioevale del Mediterraneo
occidentale in relazione alla Sardegna
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Ceti feudali e apparati politico-amministrativi nella
conquista del Regno di Sardegna e Corsica.
Tutor: Prof. G. Meloni e Dott.ssa P. F. Simbula
Breve curriculum vitae: Laurea in lettere e filosofia con il voto di 110 e lode
nell’anno accademico 1998-1999.
Sintesi del progetto di ricerca: La spedizione militare lungamente preparata
nei primi decenni del XIV sec., ebbe a monte un’intensa attività diplomatica a
cui si affiancò la necessità del reperimento di ingenti risorse finanziarie, ottenute
attraverso contribuzioni pubbliche e private, e prestiti finanziari. Tramite la
- 299 -
documentazione dell’Archivio della Corona d’Aragona di Barcellona, il lavoro
mira a ricostruisce il percorso seguito dalla monarchia nella progettazione e
costruzione del nuovo regno ed il coinvolgimento economico ed umano dei
territori catalano-aragonesi nella spedizione, verificandone le provenienze
geografiche e sociali di quanti presero parte alla spedizione, di quanti ebbero
come ricompensa feudi e cariche, e che inseguito dettero origine ad un nuovo
ceto dirigente, politico-amministrativo, feudale. In tal modo si evidenzieranno
i processi attraverso i quali la monarchia attuò lo sviluppo della classe dominante e del ceto dirigente a cui avrebbero affidato il controllo del regno e la
garanzia del dominio monarchico.
Aspetti di originalità e di innovazione: Attraverso l’individuazione di enti e
persone che contribuirono economicamente alla spedizione e la successiva
distribuzione di cariche, feudi e privilegi, di cui questi furono investiti, si cercherà
di rilevare il loro ruolo nel nuovo assetto istituzionale conferito al regno. Così
si evidenzieranno gli obbiettivi politici sperimentati in Sardegna, e le trame
sulle quali la Corona poté intessere l’apparato di governo, delineando le
caratteristiche socio-economiche dei nuovi ceti dirigenti, e le peculiarità del
modello di governo adottato in comparazione con gli altri regni della
confederazione iberica.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Barcellona (febbraio-marzo 2001)
Archivio della Corona d’Aragona; Barcellona (giugno-luglio 2001) Archivio
della Corona d’Aragona.
Risorse finanziarie disponibili: Borsa di studio R.A.S.
Attività didattiche effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni frontali
del prof. Giuseppe Meloni e prof.ssa Pinuccia Simbula inerenti le attività del
dottorato. Seminario su “La Corona d’Aragona e la Monarchia di Spagna”
Sassari (14-18 maggio). Convegno su “Villae di Geriti ed i villaggi abbandonati
nella Sardegna nord-occidentale” Sassari-Sorso (28-29 maggio).
- 300 -
DIRITTO ED ECONOMIA
DEI SISTEMI PRODUTTIVI
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Denominazione del Dottorato: Diritto ed economia dei sistemi produttivi.
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Scienze giuridiche Università degli Studi di Sassari,
Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli Studi di Modena.
Area scientifica: Giuridico economica NOIX-NO4X NO5X.
Docente coordinatore: Prof. Vincenzo Ricciuto, Facoltà di Giurisprudenza
Università di Sassari. dal 7 marzo 2001.
Area scientifica di riferimento del corso: Giuridico economica NOIXNO4X-NO5X.
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
Prof. Ricciuto Vincenzo, po Istituzioni di diritto privato, Facoltà di
Giurisprudenza Università di Sassari (Coordinatore);. Prof. Antonini Alfredo
po Diritto della navigazione, Facoltà di Giurisprudenza Università di Modena;
Prof. Angioni Francesco po Diritto penale, Facoltà di Giurisprudenza Università
di Sassari; Fois Paolo po Diritto internazionale, Facoltà di Giurisprudenza
Università di Sassari; Prof. Ibba Carlo pS Diritto commerciale, Facoltà di
Economia Università di Sassari; Lobrano Giovanni po Diritto romano e storia
delle antichità, Facoltà di Giurisprudenza Università di Sassari; Prof. Malerba
Giuseppina pa Politica economica, Facoltà di Economia Università Cattolica
Sacro Cuore Milano; Prof. Mussati Giuliano po Economia dei settori produttivi,
Facoltà di Economia III Università Cattolica Sacro Cuore Milano; Prof. Picozza
Eugenio po Diritto amministrativo, Facoltà di Giurisprudenza Università di
Roma Tor Vergata; Prof. Riguzzi Maurizio po Diritto della navigazione, Facoltà
di Giurisprudenza Università di Sassari; Prof. Sini Francesco po Diritto romano e diritti dell’antichità, Facoltà di Giurisprudenza Università di Sassari;
Prof. Serra Antonio po Diritto commerciale, Facoltà di Giurisprudenza
Università di Sassari; Prof. Zito Alberto pS Diritto amministrativo, Facoltà di
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Giurisprudenza Università di Teramo; Prof. Polo Michele pS Economia politica,
Facoltà di Economia Università di Sassari; Prof. Valsecchi Irene pa Economia
politica, Facoltà di Economia Università di Sassari.
Tutori: Dott. Antonello Fiori tutor Prof. Michele Polo; dott.Luigi Pisanu tutor
Prof. Vincenzo Ricciuto; dott. Alessio Diego Scano tutor Prof. Carlo Ibba;
dott. Luigi Nonne tutor Prof. Vincenzo Ricciuto; dott. Giuseppe Pischedda
tutor Prof. Irene Valsecchi; dott. Antonio Riviezzo, tutor Prof. Alberto Zito;
dott. Michele Sias tutor Prof. Alberto Zito; dott. Giuseppe Giovanni Scanu
tutor Prof. Vincenzo Ricciuto.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
Per il XV ciclo sono stati ammessi tre dottorandi con borsa.
Per il XVI ciclo sono stati ammessi tre dottorandi con borsa e due senza borsa.
Sedi consorziate: Facoltà di Economia Università Cattolica del Sacro Cuore;
Dipartimento di Scienze giuridiche Università di Modena; Facoltà di
Giurisprudenza Università di Roma Tor Vergata.
Anno di prima istituzione: A.A.1989/90.
Borse a carico delle sedi consorziate: nessuna
Curricula:
Forme di mercato e regolamentazione giuridica - Aspetti giuridici ed economici
del settore dei servizi - Società e impresa.
Lo studio dei sistemi giuridico economici, analizzati nell’ottica delle moderne
economie, non può prescindere dalla considerazione della sempre crescente
importanza che in tale ambito viene assunta dalla integrazione dell’area
imprenditoriale privata con la dimensione pubblico-istituzionale. Da un lato i
collegamenti esistenti tra un intervento regolamentare e gli obiettivi di politica
- 304 -
economica, evidenziano la necessità di un approfondimento di tali rapporti,
nello studio del complesso quadro normativo istituzionale nel quale le imprese
si muovono e delle scelte politico istituzionali rese indispensabili in relazione
al progressivo evolversi della realtà sociale. Dall’altro, si evidenzia la mancanza
di una adeguata disciplina normativa in vista dell’organizzazione di un sistema
regolamentare di diritto positivo confacente alla attuale dimensione del
fenomeno economico. In tale ambito, il Dottorato di ricerca si propone quale
strumento per consentire a giovani studiosi di poter inquadrare i fenomeni
economici ed il corrispondente assetto istituzionale, al fine di poter offrire alla
dottrina giuridica, attraverso uno studio adeguato e rigoroso del quadro
economico normativo, gli strumenti necessari per proporre adeguate proposte
di regolamentazione normativa. Ai giovani studiosi del diritto viene offerta la
possibilità di conoscere e studiare i nuovi modelli dei meccanismi giuridici e di
mercato, con riferimento all’attuale disciplina normativa così da porre lo
studioso nella condizione di poter raggiungere gli obiettivi previsti. In tal senso,
il Dottorato si pone in un’ottica moderna ed originale con la determinazione
di alcuni punti chiave quali lo studio e l’approfondimento delle forme di mercato,
delle risorse finanziarie e del diritto ed economia dei servizi, secondo
metodologie che avranno anche carattere sperimentale. Attraverso lo studio
dei sistemi economici contemporanei si è, inoltre, evidenziato che l’attività
economica e di impresa non può prescindere da un controllo e da una
conoscenza specifica dell’intero settore del mercato. Il singolo operatore è
posto in condizione di doversi raffrontare con altre e, più suggestive, realtà
economiche che influenzano il mercato. Realtà che non sono limitate al solo
settore privato, ma che si estendono anche all’operatore economico pubblico.
Da ciò deriva l’esigenza di studiare con attenzione quali sono le scelte che
ciascun operatore è chiamato a fare nello svolgimento delle proprie attività, al
fine di capire, in un unico ambito di regolamentazione del mercato, in che
modo e in che misura gli agenti economici debbono muoversi. Si pensi, ad
esempio alle problematiche sottese alla disciplina antitrust e della concorrenza.
Ciò in un ottica di verifica del sistema sia strettamente economico che normativo.
La realtà d’impresa, in particolare, necessita di particolare attenzione al fine di
- 305 -
poter cogliere le diverse tipologie con le quali il soggetto dell’attività
imprenditoriale influenza e determina il mercato produttivo e dei servizi. Ed
ancora, per ciò che riguarda i servizi, la formazione del mercato unico europeo
e l’intensa attività normativa comunitaria rendono necessaria una analisi più
specifica dei modelli di settore, al fine di comprendere e superare i significativi
contrasti esistenti nell’interpretazione economica dei fenomeni e nella loro disciplina giuridico regolamentare. Il Corso si articolerà in diverse fasi. In una prima
parte si provvederà all’introduzione della tematica in oggetto attraverso lezioni a
cui parteciperanno i dottorandi, tenute dai docenti del Dottorato. Approfondimenti
di più ampio respiro si avranno attraverso l’organizzazione di Conferenze e
seminari, tenuti da soggetti pubblici e privati, provenienti dal mondo istituzionale
e dell’impresa. Nel contempo ciascun dottorando avrà l’obbligo di presentare
lavori di ricerca sulle tematiche del Corso, e di proseguire nella ricerca nell’ambito
del tema di dottorato assegnatogli. Tale impegno permetterà di giungere alla
conclusione del triennio con l’aver acquisito tutti gli strumenti e le conoscenze
necessarie per il lavoro finale di presentazione della tesi di dottorato.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo dott. Antonello Fiori, dott. Luigi Pisanu, dott.Alessio Diego Scano.
XVI ciclo dott. Luigi Nonne, dott. Giuseppe Pischedda, dott. Antonio Riviezzo,
dott. Michele Sias, dott. Giuseppe Giovanni Scanu.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Il dottorato
dispone, oltre alle borse di studio, di una dotazione pari a 15 milioni dai fondi
di bilancio dell’Amministrazione dell’Università di Sassari.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
- 306 -
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): I dottorandi potranno svolgere l’attività
di studio e di ricerca nelle direzioni e con le modalità sopra illustrate utilizzando
le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche disponibili presso l’Università
di Sassari, Facoltà di Giurisprudenza. Locali ed attrezzature disponibili: aule
per la didattica e la ricerca, biblioteca, macchine fotocopiatrici. Personale
disponibile: n. 1: addetto alla segreteria e alla contabilità. Tali strutture ed il
personale addetto sono state rese disponibili anche presso le sedi consorziate.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: Il 15 marzo 2001 si sono svolte due lezioni
tenute dal Prof. Mordechai Rabello, (Professor of Legal History and Comparative Law, Fac. of Law, the Hebrew University of Jerusalem dal titolo, “Verso
la codificazione del diritto privato israeliano” e“Il dibattito costituzionale in Israele”; mentre
nel mese di giugno 2001 è stata realizzata una settimana di studi e lezioni,
tenute secondo il seguente calendario:
Lunedì 4 giugno Avv. V. Leone Il Project Financing.
Martedì 5 giugno Prof. Carlo Ibba La disciplina delle società nel diritto europeo Le
società tra avvocati; Avv. V. Leone Il Project Financing.
Mercoledì 6 giugno Prof. Vincenzo Ricciuto Il Project Financing.
Giovedì 7 giugno Prof. Maurizio Riguzzi L’impresa aeroportuale e i contratti di
servizi nell’ottica della liberalizzazione; Prof. Antonio Serra La società per azioni europea.
Venerdì 8 giugno Prof. Aurelio Gentili L’equilibrio contrattuale.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Sono in corso di
formalizzazione convenzioni con le Autorità indipendenti e di vigilanza e
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regolazione del mercato (Autorità di vigilanza LL.PP.; Autorità Garante dati
personali; Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato), con istituzioni
private (Associazione nazionale costruttori edili, Confindustria), con istituzioni
pubbliche (Unità finanza di progetto, presso il CIPE Ministero del
Tesoro).Successivamente alla formalizzazione di tali iniziative, si inizierà il
percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta
qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati.
Viaggi e missioni: L’attività in questione è prevista nel corso del 2° anno,
anche in relazione alla disponibilità finanziaria di cui il dottorato potrà disporre.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: L’attivazione di quanto previsto nella
normativa richiamata sarà oggetto di valutazione ed esame nella prossima
riunione del Collegio docenti (18 settembre 2001), nel più ampio tema della
elaborazione di un proprio Regolamento di dottorato. Si provvederà ad
aggiornare su quanto richiesto a seguito delle determinazioni assunte dal
Collegio medesimo. In ogni caso si farà riferimento anche ad una formazione
professionale in tema di disciplina del mercato, anche sulla base del diritto
comunitario, da svolgersi con stage formativi presso Autorità ed Istituzioni di
regolazione e vigilanza del mercato, sia nella prospettiva pubblicistica che
privatistica.
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ANTONELLO FIORI
Area scientifica: Economia Politica
e-mail: antofiori@tiscalinet
Cognome e nome: Fiori Antonello
Dipartimento o Istituto: Istituto Economico Aziendale
Area scientifica: Economia Politica
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Applicazioni economiche della Teoria dei Giochi
Tutor: Prof. M. Polo
Breve curriculum vita : Partecipazione alla X edizione Seminari per laureandi
della Fondazione IBM Italia “Tecnologie dell’informazione e organizzazioni”
Agosto/Settembre 1998. Laurea in Economia, indirizzo Economia Aziendale,
conseguita in data 12-11-1998 presso l’Università di Sassari, voto 110/110 con
lode. Tesi in Finanza aziendale: Le agevolazioni alle imprese come fattore di
sviluppo locale.“Master di Sviluppo economico sul Terziario Avanzato edizione 1999” presso l’Istituto Guglielmo Tagliacarne - Roma. Marzo 1999/
Aprile 2000. Master accreditato ASFOR e cofinanziato dal MURST. Corso di
specializzazione “Development strategies and innovation in the agriculural
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food sector and large distribution” presso ISEMA - Institut superieur d’enseignement au management. Luglio 1999. Avignone (F). Praticantato per Dottore
Commercialista e Revisore Contabile.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca prende in esame le scelte degli
agenti economici in contesti strategici, ed esamina l’interazione fra gli operatori
nell’ambito di diverse forme di mercato. In questi casi, le conseguenze di
un’azione da parte di un soggetto dipendono anche dalle azioni compiute dagli
altri soggetti. In particolare, l’applicazione della “Teoria dei giochi” si adatta
molto bene allo studio dei mercati oligopolistici, dove è forte la interdipendenza
tra le imprese. In ambito macroeconomico saranno analizzati i modelli di politica
economica, in cui gli effetti della politica monetaria sono determinati dalla
interazione strategica tra le istituzioni economiche e le banche centrali.
Aspetti di originalità e di innovazione: La Teoria dei giochi studia le decisioni
di più individui in condizioni di incertezza. L’obiettivo della ricerca è quindi
andare oltre le ipotesi restrittive che vengono fissate nei modelli economici
statici, per ottenere applicazioni più realistiche dei modelli di comportamento
degli agenti economici.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Politica Economica. University at Home. M.D.M. Publishing house. (In
pubblicazione).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Presentazione del
volume SVIMEZ: Lo Sviluppo Economico della Sardegna. Organizzato dall’Istituto
Economico Aziendale il 13-02-2001. Seminario del Dottorato in Diritto ed
Economia dei Sistemi Produttivi il 15-03-2001 su tematiche di Diritto Privato.
Seminario, organizzato dall’Istituto Economico Aziendale di Sassari, il 23-052001, dal titolo: Le Prospettive della New Economy nell’Economia Sarda: il ruolo delle
Imprese, delle Istituzioni dell’Università.
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Ciclo di lezioni del Dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi in
gemellaggio con il Dottorato dell’Università di Venezia tenuto presso Porto
Conte Ricerche, Alghero, 4-8 giugno 2001, tra i temi del seminario:
- Il Project Financing
- La disciplina delle società nel diritto europeo
V° Conferenza Internazionale Crenos (Centre for North South Economic
Research) Università di Cagliari / Università di Sassari, organizzata
dall’Università di Sassari presso Porto Conte Ricerche, Alghero, il 25-26 giugno
2001, dal titolo: Finance, Institutions, Technology and Growth.
4th Italian-Spanish conference on Financial Mathematics. Alghero 28 giugno 1 luglio 2001. Organizzato dalla Università di Sassari, Facoltà di Economia.
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LUIGI NONNE
Area scientifica: giuridico-economica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Nonne Luigi
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area scientifica: giuridico-economica
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei sistemi produttivi
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: L’attività contrattuale dell’imprenditore
Tutor: Prof. V. Ricciuto
Breve curriculum vitae: 1991- Maturità classica conseguita presso il LiceoGinnasio “Canopoleno” di Sassari con la votazione di 58/60. A.A. 1996/1997Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Sassari (votazione di
110/110 e lode) con discussione della tesi in Diritto Penale “Associazione a
delinquere e criminalità minorile”. A.A 2000/2001- Accesso al Dottorato di ricerca
in “Diritto ed economia dei sistemi produttivi” presso l’Università degli studi di
Sassari. Ottobre 2000- conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione
di Avvocato. Marzo 2001- conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento delle
Discipline giuridiche ed economiche nella scuola secondaria superiore.
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Sintesi del progetto di ricerca: Il tema che verrà sviluppato nel corso del
dottorato mira ad accertare la possibilità di ascrivere all’imprenditore un proprio statuto contrattuale, ossia la verifica sulla sussistenza di norme il cui ambito
applicativo soggettivo postuli necessariamente la figura dell’imprenditore
contraente. Una volta appurata la fondatezza dell’ipotesi volta a delineare una
disciplina speciale dell’attività in esame, tramite un’indagine che avrà come
ambito di ricerca principalmente le leggi speciali, si procederà alla ricostruzione
normativa di come il rischio di impresa, presupposto giuridico-economico del
fenomeno, possa giustificare il particolare atteggiarsi di istituti generali nel
momento in cui questi operano in presenza di una figura imprenditoriale.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’esame dei rapporti tra l’attività
contrattuale dell’imprenditore e le norme contenute nel sistema che vietano la
realizzazione di determinate modalità dell’agire economico risulta di particolare
interesse, per la scarsità di indagini in materia e per la nuova visione dell’attività
imprenditoriale che esso comporta.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione al XV Colloquio
biennale dell’AIDC sul tema “I diritti fondamentali in Europa” tenutosi a
Messina dal 31/05/2001 al 02/06/2001. Viaggio-studio in Germania dal 29/
07/2001 al 25/08/2001 per la raccolta e la selezione del materiale sui contratti
d’impresa nel diritto tedesco e straniero presso l’Università degli studi di Monaco di Baviera.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi Progetto Giovani ricercatori 2001;
fondi ex 60%; fondi C.N.R.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: L’attività di studio e di
ricerca si svolge utilizzando le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche
disponibili presso l’Università degli Studi di Sassari, che pone a disposizione
aule per la didattica e la ricerca, ed ancora le biblioteche di Dipartimento.
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il 15 marzo 2001 si
sono svolte due lezioni tenute dal Prof. A. Mordechai Rabello, (Professor of
Legal History and Comparative Law, Fac. of Law, the Hebrew University of
Jerusalem) dal titolo, “Verso la codificazione del diritto privato israeliano” e“Il dibattito
costituzionale in Israele”; mentre nel mese di giugno 2001 è stata realizzata una
settimana di studi e lezioni, tenute secondo il seguente calendario: Lunedì 4
giugno Avv. Leone Il Project Financing. Martedì 5 giugno Prof. C. Ibba La disciplina delle società nel diritto europeo. Le società tra avvocati; Avv. Leone Il Project Financing.
Mercoledì 6 giugno Prof. V. Ricciuto Il Project Financing. Giovedì 7 giugno Prof.
M. Riguzzi L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi nell’ottica della liberalizzazione;
Prof. A. Serra La società per azioni europea. Venerdì 8 giugno Prof. A. Gentili
L’equilibrio contrattuale.
Attività didattica svolta dal dottorando: Svolgimento di esercitazioni,
assistenza degli studenti per esami e tesi e partecipazione alle commissioni di
esame degli insegnamenti di Istituzioni di diritto privato, Diritto Civile e Diritto
privato comparato presso la facoltà di Giurisprudenza, e di Istituzioni di diritto
privato presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Sassari.
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LUIGI PISANU
Area scientifica: Giuridico economica
Cognome e nome: Pisanu Luigi
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze giuridiche
Area scientifica: Giuridico economica
Denominazione del dottorato: Diritto ed economia dei sistemi produttivi.
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Le privatizzazioni nella Regione Sardegna
Tutor: Prof. V. Ricciuto
Breve curruculum vitae: Titoli posseduti:1) Diploma di Maturità Classica
conseguito presso il Liceo Classico «Convitto Nazionale Canopoleno» di Sassari nell’anno scolastico 1989/90 con votazione 54/60. 2) Diploma di Laurea
in Giurisprudenza conseguita presso la «Libera Università Internazionale degli
Studi sociali» di Roma nell’anno accademico 1998/99 con votazione di 107/
110. 3) Dottorando di ricerca in Diritto ed Economia dei Sistemi produttivi,
presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Sassari(20002002). Esperienze professionali: Dal 1999 svolge la pratica legale presso lo
studio legale associato dell’avv. Pasqualino Federici del Foro di Sassari.
Conoscenze informatiche: Discreta conoscenza di «Office 2000» ed Internet.
Lingue conosciute: Conoscenza a livello intermedio della lingua inglese.
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Sintesi del progetto di ricerca: L’intervento della Regione Sardegna
nell’economia è stato attuato mediante un ente pubblico economico denominato
EMSA e quattro holdings denominate SFIRS, SIGMA INVEST, INTEX e
SIPAS aventi tutte la forma del S.p.A. e controllate dalla Regione. Inquadrato
il fenomeno nelle sue linee globali l’analisi deve procedere per punti cardine: le
procedure di selezione del contraente; le tipologie contrattuali di cessione delle
partecipazioni; la determinazione del prezzo; il piano industriale ed il
mantenimento dei livelli occupazionali; la disciplina delle garanzie del cedente
e del cessionario. All’interno dei suddetti punti devono essere riportate le singole
vicende per poter essere analiticamente elaborate nelle rispettive particolarità.
Aspetti di originalità e di innovazione: La vicenda delle privatizzazioni
presenta in Sardegna delle peculiarità rispetto all’analoga in campo nazionale.
Diversamente da quando accade sul piano nazionale la dismissione progressiva
dell’intervento della Regione nell’economia, data la natura societaria delle
imprese pubbliche, viene attuata direttamente mediante un procedimento di
privatizzazione sostanziale, cioè di immissione nel mercato delle partecipazioni
o di cessione dei complessi aziendali e non attraverso una previa privatizzazione
formale data dalla trasformazione dell’ente pubblico in SPA.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo giovani ricercatori.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: L’attività di studio e di
ricerca si svolge utilizzando le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche
disponibili presso l’Università degli Studi di Sassari, che pone a disposizione
locali ed attrezzature quali aule per la didattica e la ricerca e le biblioteche di
Dipartimento.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il 15 marzo 2001 si
sono svolte due lezioni tenute dal Prof. Mordechai Rabello, (Professor of Legal
History and Comparative Law, Fac. of Law, the Hebrew University of Jerusalem
dal titolo, “Verso la codificazione del diritto privato israeliano” e “Il dibattito
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costituzionale in Israele; nel mese di giugno 2001 (4-9 giugno 2001) è stata
realizzata una settimana di studi e lezioni, tenute: dall’Avv. V.Leone “Il Project
Financing”; prof. C.Ibba “La disciplina delle società nel diritto europeo Le
società tra avvocati”; prof. V.Ricciuto “Il Project Financing”; prof. M.Riguzzi
“L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi nell’ottica della liberalizzazione”;
prof. A. Serra “La società per azioni europea”; prof. A. Gentili “L’equilibrio
contrattuale”.
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GIUSEPPE PISCHEDDA
Area scientifica: Economia Politica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Pischedda Giuseppe
Dipartimento o Istituto: Istituto di Economia Aziendale
Area scientifica: Economia Politica
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Scambi internazionali in economia aperta
Tutor: Prof. M. Polo
Breve curriculum vitae: Esperienze pre-laurea: Indagine conoscitiva ISTAT/
CEE per conto ERSAT (Ente Regionale di Sviluppo ed Assistenza Tecnica in
Agricoltura) relativa al 1991-1992; Diploma di Laurea in Economia e
Commercio, conseguito in data 11-11-1999 presso l’Università di Sassari, con
votazione pari a 110/110 con lode; Tirocinante in Sassari presso lo Studio
Commerciale e di Revisione Contabile del Dott. Giorgio Porqueddu, ed iscritto
all’Albo dei Praticanti in data: 09-02-2000. Insegnante di Economia Aziendale
e Matematica Generale e Finanziaria presso l’Istituto Tecnico Privato Parificato
Europa in Sassari (Anno Scolastico 2000-2001).
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Sintesi del progetto di ricerca: L’analisi del commercio internazionale, e
degli scambi in genere tra Paesi diversi, sarà indirizzata all’evidenziazione di
quelli che sono aspetti peculiari del processo di internazionalizzazione. Il
commercio internazionale, e gli scambi tra Paesi diversi in genere, sono in
progressivo aumento ed oggi si può non a torto parlare di economia aperta e
di sempre maggiore interdipendenza economica tra i vari Paesi; chiaramente
maggiore sarà la propensione all’esportazione di un Paese, tanto più grande la
sua necessità di vivere in un mercato caratterizzato da misure economiche
liberistiche.
Aspetti di originalità e di innovazione: Nel cercare di evidenziare quali
sono gli effetti di una diversa politica economica e commerciale, protezionistica
o liberistica, in mercati che divengono sempre più interrelati (si pensi agli USA,
alla UE e al Giappone) alla luce dell’unificazione economica. Effetti della
globalizzazione sui mercati.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Stage di formazione (dal 26-022001 al 14-03-2001) ed esperienza lavorativa sul campo (dal 15-03-2001 al 1506-2001) presso l’Agenzia Generale INA-ASSITALIA di Sassari in qualità di
consulente assicurativo e finanziario (addetto al Servizio Clienti).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato Partecipazione al
Seminario, organizzato dall’Istituto di Economia Aziendale di Sassari, presso
l’Università di Sassari, Sede Centrale, in data 13-02-2001, di presentazione del
volume SVIMEZ: “Lo Sviluppo Economico della Sardegna” (curatori Dott.
Luigi Cannari e Dott. Salvatore Chiri, del Servizio Studi della Banca d’Italia).
Partecipazione al Seminario del Dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi
Produttivi tenuto presso l’Università di Sassari in Sassari, Sede Centrale, in
data 15-03-2001 ed avente come tema del dibattito “Il Diritto Privato e
Costituzionale Israeliano”. Partecipazione al Seminario, organizzato dall’Istituto
di Economia Aziendale di Sassari, presso l’Università di Sassari, Sede Centrale,
in data 23-05-2001, avente ad oggetto le problematiche della New Economy e
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dal titolo: “Le Prospettive della New Economy nell’Economia Sarda: il ruolo
delle Imprese, delle Istituzioni dell’Università”. Partecipazione al Seminario
del Dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi tenuto
dall’Università di Sassari presso Porto Conte Ricerche, Loc. Tramariglio, Alghero
(SS), ciclo di lezioni dal 04-06-2001 al 08-06-2001, tra i temi del seminario: “Il
Project Financing”; “La disciplina delle società nel diritto europeo”; “La società
per azioni europea”. Partecipazione al Seminario della V Conferenza
Internazionale CRENoS (Centre for North South Economic Research)
Università degli Studi di Cagliari / Università degli Studi di Sassari, organizzata
dall’Università di Sassari presso Porto Conte Ricerche, Loc. Tramariglio,
Alghero (SS), in data: 25-26 –06-2001, avente come tema di ricerca: “Finance,
Institutions, Technology and Growth”. Partecipazione al Seminario
Internazionale: “Italian-Spanish Conference on Financial Mathematics”,
organizzato dalla Università di Sassari, Facoltà di Economia, presso Porto Conte,
Hotel El Faro, Alghero (SS), in data: dal 28-06-2001 al 01-07-2001.
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ANTONIO RIVIEZZO
Area scientifica: Giurisprudenza
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Riviezzo Antonio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area scientifica: Giurisprudenza
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: I poteri c.d. paragiurisdizionali delle autorità indipendenti
Tutor: al momento non è stato ancòra individuato.
Breve curriculum vitae: oltre a frequentare il presente ciclo di dottorato, è
avvocato iscritto all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine Forense di
Sassari dall’anno 1999 e s’è laureato presso l’Università degli Studi di Sassari
nel 1996 col massimo dei voti.
Sintesi del progetto di ricerca: l’evoluzione dei sistemi politici c.d. democratici
ha una delle sue più evidenti manifestazioni nel passaggio, sul piano istituzionale,
da un’amministrazione c.d. per ministeri (di matrice francese) ad
un’amministrazione c.d. per autorità (di matrice anglosassone). Ciò si riverbera
- 321 -
inevitabilmente sul piano dei princìpi, con possibili ricadute anche sullo stesso
princìpio democratico, laddove al superamento del princìpio di stretta legalità
e di separazione dei poteri non si accompagnino adeguate garanzie ed idonei
congegni di contrappeso. Uno dei punti del sistema attualmente sottoposto
alla maggiore torsione è rappresentato, appunto, dall’emersione di poteri quasi
– giurisdizionali in capo ad apparati amministrativi.
Aspetti di originalità e di innovazione: il lavoro non affronta certo per
primo tali tematiche, tuttavia si propone di dare, all’interno di un quadro
indubbiamente frastagliato e frammentario per lo meno un inizio di
sistemazione e razionalizzazione della materia, essendosi ormai in presenza di
un apparato casistico significativo da confrontare col quadro del diritto positivo.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: tutte quelle dell’Università
di Sassari, oltre a quelle occasionalmente usufruibili in analoghe strutture durante viaggi di studio collegati alla ricerca.
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ALESSIO DIEGO SCANO
Area scientifica: Giuridico economica NOXI-NOX4-NOX5
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Scano Alessio Diego
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Giuridiche (Sassari),
Dipartimento di Scienze Giuridiche (Modena)
Area scientifica: Giuridico economica NOXI-NOX4-NOX5
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei sistemi produttivi
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La compravendita di partecipazioni azionarie
Tutor: Prof. C. Ibba
Breve curriculum vitae: 1991 Maturità Classica conseguita presso il Liceo
Ginnasio “D.A. Azuni” di Sassari con la votazione di 54/60. 1994 Corso libero
in analisi di mercato (marketing research) presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Sassari - bimestre marzo/aprile - (Resp. Prof. Francesco
Saracchi). A.A. 1996/1997 Laurea in Giurisprudenza ( vot. 110/110 e lode )
conseguita in data 27 giugno 1997 presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli studi di Sassari, con tesi in diritto penale dal titolo
“Normazione penale delle tecniche procreative e genetiche”. A.A. 1997/1998 Corso di
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perfezionamento forense presso la Facoltà di Giurisprudenza, dell’Università
degli Studi di Milano (Resp. Prof. Giorgio Pastori). Giudizio finale: BUONO.
1999 Nomina a cultore della materia in Diritto Commerciale presso le Facoltà
di Giurisprudenza e di Economia dell’Università degli studi di Sassari. 1999
Corso estivo di “Specializzazione in diritto bancario e dei mercati finanziari
(Summer law school)”, organizzato dalla Foundation for International Studies presso
la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Malta in collaborazione con
l’Istituto di diritto privato dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Con superamento della prova scritta finale. (Responsabili: Prof. Guido Alpa Prof. Francesco Capriglione). A.A. 1999/2000 Contratto di collaborazione didattica
con la Cattedra di Diritto Commerciale presso la facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli studi di Sassari. A.A. 1999/2000 Specializzazione in Diritto
Commerciale (vot. 50/50) presso la Scuola di Specializzazione in Diritto
Commerciale dell’Università “Federico II” di Napoli di durata biennale (direttore
Prof. Antonio Venditti) con tesi in Diritto degli Intermediari Finanziari su “Il
diritto di recesso dell’azionista in caso di perdita della quotazione in borsa ed il problema
della tipicità delle società quotate”. La frequenza della Scuola è stata finanziata con
Borsa di studio della Regione Autonoma Sardegna ottenuta a seguito di
concorso per titoli nell’area giuridica. A.A. 2000/2001 I° anno del Dottorato
di ricerca in Diritto ed Economia dei sistemi produttivi (Area: Diritto
Commerciale) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli
Studi di Sassari (Coordinatore: Prof.Vincenzo Ricciuto; Tutor: Prof. Carlo Ibba).
Sintesi del progetto di ricerca: Lo studio della compravendita delle
partecipazioni azionarie con particolare riguardo all’oggetto del contratto e
alle garanzie dovute dalle parti.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo Giovani Ricercatori
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Revocatoria fallimentare e monopolista legale, in Studium Oeconomiae, Padova, Cedam,
2000, n. 1, p. 83;
- 324 -
- Aumento di capitale e liberazione delle azioni già emesse, in Studium Oeconomiae,
Padova, Cedam, 2000, n. 1, p. 86;
- Il c.d. aumento di capitale mediante compensazione, in Studium Oeconomiae, Padova,
Cedam, 2000, n. 1, p. 89;
- Deliberazioni assembleari connesse ed invalidità derivata, in Studium Oeconomiae,
Padova, Cedam, 2000, n. 5, p. 122;
- Insieme con il Prof. Carlo Ibba Commento agli artt. 7,8 e 9, in AA.VV., La
qualificazione delle imprese e la disciplina del mercato dei lavori pubblici (Commento
sistematico al D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34), di prossima pubblicazione per i
tipi della Giappichelli;
- Aggiornamento – diretto dal Prof. A. Serra - delle voci di diritto commerciale
e di diritto privato bancario del Dizionario di Banca, borsa e finanza, edito
dall’Istituto Enciclopedico della Banca e della Borsa (ABI).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: l’attività di studio e di ricerca
nelle direzioni e con le modalità sopra illustrate è svolta utilizzando le strutture
didattiche e le attrezzature scientifiche disponibili presso l’Università di Sassari,
Facoltà di Giurisprudenza. Locali ed attrezzature disponibili: aule per la didattica
e la ricerca, biblioteca, macchine fotocopiatrici. Personale disponibile: n. 1:
addetto alla segreteria e alla contabilità. Tali strutture ed il personale addetto
sono state rese disponibili anche presso le sedi consorziate.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il 15 marzo 2001 si
sono svolte due lezioni tenute dal Prof. Mordechai Rabello, (Professor of Legal History and Comparative Law, Fac. of Law, the Hebrew University of
Jerusalem dal titolo, “Verso la codificazione del diritto privato israeliano” e“Il dibattito
costituzionale in Israele”; Nel mese di giugno 2001 (4-9 giugno 2001) è stata
realizzata, presso l’Università di Sassari, una settimana di studi e lezioni, tenute
dal Prof. C.Ibba “La disciplina delle società nel diritto europeo Le società tra avvocati”.Prof.
M.Riguzzi “L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi nell’ottica della liberalizzazione”.
Prof. A.Serra “La società per azioni europea”. Prof. A.Gentili “L’equilibrio
contrattuale”. I seminari sono stati tenuti dall’Avv. Leone sul “Il Project Financing
e dal Prof. V.Ricciuto “Il Project Financing”.
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Attività didattica svolta dal dottorando: Il sottoscritto ha svolto durante il
primo anno di dottorato attività di assistenza studenti e ha seguito alcune tesi
in materia di Diritto Societario. Ha partecipato inoltre in qualità di componente
la commissione esaminatrice, alle sessioni di laurea (sessione estiva anno 2001).
Ha fatto parte delle Commissioni d’esame in materia di Diritto Commerciale.
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GIUSEPPE GIOVANNI SCANU
Area scientifica: NZO4X
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Scanu Giuseppe Giovanni
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area scientifica: NZO4X
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Tecniche moderne di garanzia e garanzie atipiche.
Tutor: Prof. V. Ricciuto
Breve curriculum vitae: Nel luglio 1988 consegue la maturità classica presso
il Liceo “D.A. Azuni” di Sassari con la votazione di 48/60. Il 29.6.1993 consegue
il diploma di laurea in Giurisprudenza discutendo la tesi dal titolo “Scissione
di società e parità di trattamento”, relatore Prof. Avv. Antonio Serra, riportando
la votazione di 110/110 e lode. Dal luglio 1993 all’aprile 1996, svolge la prescritta
pratica forense e notarile rispettivamente presso lo studio dell’avv. Antonio
Forteleoni e del dott. Antonello Simone Scanu. Dall’ottobre 1994 all’aprile
1995, frequenta il XXXVII Corso della Scuola di notariato bolognese svoltosi
presso il Consiglio notarile di Bologna. Nel periodo ottobre – dicembre 1995,
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frequenta un seminario di approfondimento riguardante le tematiche attinenti
il diritto ed il processo minorile, organizzato dal Consiglio dell’Ordine Forense
di Sassari. Nel settembre 1998 consegue l’abilitazione alla professione di
avvocato e nell’ottobre dello stesso anno si iscrive all’Albo degli avvocati di
Sassari. Dal settembre 1999 al giugno 2000, frequenta il Master In Giurista di
impresa organizzato dall’Associazione Professionisti Sardi di Sassari e finanziato
dal MURST, conseguendo la votazione finale di ottimo. Nel novembre 2000
risulta vincitore del concorso per il dottorato di ricerca in Diritto ed Economia
dei sistemi Produttivi presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche preso
l’Università degli studi di Sassari. Ha buona conoscenza della lingua inglese e
dei programmi di Office ed Internet.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca di nuove tecniche di garanzia nel
finanziamento alle imprese - in grado di effettivamente soddisfare le esigenze
di credito della moderna economia capitalistica – passa oggi attraverso il
superamento del principio di tipicità dei diritti reali e del numerus clausus delle
cause di prelazione, nonché dei principi classici dell’accessorietà, determinatezza,
specialità e spossessamento. Nell’esercizio dell’impresa, l’imprenditore non può
rinunciare al possesso dei beni costituenti il capitale fisso e variabile necessario
per produrre nuova ricchezza con la quale rimborsare il credito e deve poter
continuare a lavorare la materia prima. Le istanze proprie dell’attuale economia
creditizia sono così riassumibili: a) necessità che la garanzia mobiliare prescinda
dal requisito dello spossessamento ai fini della costituzione e dell’opponibilità
ai terzi; b) possibilità che l’oggetto della garanzia faccia riferimento a più beni
considerati in modo unitario, in modo che i singoli componenti possano mutare
senza incidere sull’originaria identità e unicità della garanzia medesima. Sono
queste le garanzie mobiliari non possessorie fluttuanti – floating charge -,
caratterizzate dalla libera disponibilità in capo al debitore dei beni sottoposti
in garanzia nell’ambito dell’ordinary corse of business. Altro versante di ricerca
attiene alle c. d. performance bond, peculiare strumento di garanzia c.d. di
risultato, utilizzato specialmente negli appalti pubblici.
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Aspetti di originalità e di innovazione: La prassi – costituita essenzialmente
dai contratti di finanziamento bancario – mostra di apprezzare il patto di
rotatività, così come la più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione.
D’altra parte, la ricerca di meccanismi di garanzia più agili e duttili di quelli
codicistici, sulla scorta dell’esperienza anglosassone, francese e nord americana,
postula un’attenta verifica in termini di compatibilità coi principi cardine
dell’ordinamento in tema di garanzie, sullo sfondo di numerosi esempi di
garanzie rotative legali rinvenibili nella legislazione speciale.
Collaborazioni nazionali e internazionali: ha partecipato all’aggiornamento
del Dizionario di Banca, Borsa e Finanza, in corso di pubblicazione.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca del Dipartimento
di Scienze Giuridiche e Biblioteca Centralizzata “Pigliaru”.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il giorno 15 marzo
2001 il Prof. Alfredo Mordechai Rabello Montesquieu, Professor of Legal
History and Comparative law, Fac. of law, the Hebrew University of Jerusalem, ha tenuto due conferenze dal titolo: “ Verso la codificazione del diritto
privato israeliano” e “Il diritto costituzionale in Isralele”. Dal 4 al 9 giugno
2001 s’è tenuto un ciclo di lezioni nell’ambito del Dottorato in “Diritto europeo
dei contratti civili e commerciali” dell’Università degli studi di Venezia sui
seguenti temi: Il project financing – Avv. Leone e Prof. Ricciuto – La disciplina
delle società nel diritto europeo – Prof. Ibba – L’impresa aeroportuale e i
contratti di servizi nell’ottica della liberalizzazione – Prof. Riguzzi - La società
per azioni europea – Prof. Serra – L’equilibrio contrattuale – Prof. Gentili.
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MICHELE SIAS
Area scientifica: Giuridico-economica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Sias Michele
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area scientifica: Giuridico-economica
Denominazione del Dottorato: Diritto ed Economia dei sistemi produttivi
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Politica culturale ed economia della cultura: profili
comparatistici
Tutor: Prof. A. Zito
Breve curriculum vitae: 1991- Maturità classica conseguita presso il LiceoGinnasio “Canopoleno” di Sassari con la votazione di 46/60. A. A. 1998/
1999- Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Sassari
(votazione di 110/110 e lode) con discussione della tesi in Diritto
Amministrativo “Indirizzo politico-amministrativo e attività di gestione nella
riforma della dirigenza nella Pubblica Amministrazione”. A.A 2000/2001Accesso al Dottorato di ricerca in “Diritto ed economia dei sistemi produttivi”
presso l’Università degli Studi di Sassari. A.A 2000/2001- partecipazione al
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Corso di perfezionamento in Diritto Comunitario “R. Schumann”. A.A 2000/
2001- nomina a Cultore di Istituzioni di Diritto Pubblico, Diritto Costituzionale
Italiano e Comparato, Diritto Costituzionale Regionale e Diritto Parlamentare
presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo della ricerca è quello di analizzare il
modo in cui dal punto di vista giuridico-istituzionale e giuridico-antropologico
si vada definendo il modello di politica culturale, in una fase nella quale lo
stesso non ha più come unico obiettivo quello di tutelare e conservare
esclusivamente i beni culturali visti nella loro dimensione materiale ma,
soprattutto, quello di ridefinire e valorizzare l’identità culturale delle varie
dimensioni locali, intesa come premessa ad una più accentuata definizione
dell’autonomia, fattore indispensabile nel processo di globalizzazione che vede
una lenta erosione delle realtà statali a fronte di un sempre crescente rapporto
globale-locale.
Aspetti di originalità e di innovazione: Si intende focalizzare l’attenzione
sul processo di “privatizzazione della cultura”, inteso come metodo tendente
a riportare la definizione delle culture locali direttamente alle comunità sociali
che le esprimono, attraverso quegli strumenti (come ad esempio le imprese e
le fondazioni culturali) che, nell’ottica di un nuovo modo di pensare l’autonomia,
integrano il modello di Welfare Society.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione al Convegno sul tema
“Verso un controllo di costituzionalità diffuso” tenutosi a Pisa il 25 e 26/05/
2001. Partecipazione al Convegno sul tema “un nuovo Statuto per la Sardegna”
tenutosi a Cagliari ed organizzato dalle Facoltà di Giurisprudenza di Sassari e
Cagliari, il 30/03/2001. Viaggio-studio in Irlanda dal 14/08/2001 al 31/08/
2001 per la raccolta e la selezione di materiale attinente al tema di ricerca.
Partecipazione al Convegno sul tema “Cultura e diritto nelle Costituzioni
Europee”. Paestum-Vatolla, 7/8 settembre 2001.
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Risorse finanziarie disponibili: Fondi Progetto Giovani ricercatori 2001;
fondi ex 60%; fondi C.N.R.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Beni e attività culturali con particolare riguardo alla Regione Sardegna, in corso di
pubblicazione nella “Rivista giuridica del mezzogiorno”;
- Multiculturalismo e politica culturale: il concetto di autonomia, in corso di
pubblicazionenella Rivista “Mediterraneo”
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: L’attività di studio e di
ricerca si svolge utilizzando le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche
disponibili presso l’Università degli Studi di Sassari, che pone a disposizione
aule per la didattica e la ricerca, ed ancora le biblioteche di Dipartimento.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il 15 marzo 2001 si
sono svolte due lezioni tenute dal Prof. A. Mordechai Rabello, (Professor of
Legal History and Comparative Law, Fac. of Law, the Hebrew University of
Jerusalem) dal titolo, “Verso la codificazione del diritto privato israeliano” e“Il dibattito
costituzionale in Israele”; mentre nel mese di giugno 2001 è stata realizzata una
settimana di studi e lezioni, tenute secondo il seguente calendario: Lunedì 4
giugno Avv. Leone Il Project Financing. Martedì 5 giugno Prof. C. Ibba La disciplina
delle società nel diritto europeo. Le società tra avvocati; Avv. Leone Il Project Financing.
Mercoledì 6 giugno Prof. V. Ricciuto Il Project Financing. Giovedì 7 giugno Prof.
M. Riguzzi L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi nell’ottica della liberalizzazione;
Prof. A. Serra La società per azioni europea. Venerdì 8 giugno Prof. A. Gentili
L’equilibrio contrattuale.
Attività didattica svolta dal dottorando: Partecipazione alle commissioni di
esame degli insegnamenti di Diritto Costituzionale, Diritto pubblico comparato
e Diritto Costituzionale Regionale presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Sassari, di Istituzioni di Diritto Pubblico, Diritto
- 332 -
Costituzionale Italiano e Comparato, Diritto Costituzionale Regionale e Diritto
Parlamentare presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi
di Sassari e di Istituzioni di Diritto Pubblico presso la Facoltà di Economia
dell’Università degli Studi di Sassari.
- 333 -
- 334 -
EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE
DEI TUMORI
- 336 -
Denominazione del Dottorato: Epidemiologia Molecolare dei Tumori
Dipartimenti/Istituti concorrenti: Dipartimento di Scienze Biomediche,
sez. Patologia Sperimentale e Oncologia (Univ. Sassari), Istituto di Igiene e
Medicina Preventiva (Facoltà Med. e Chir., Univ. Sassari, Istituto di Clinica
Chirurgica (Facoltà Med. e Chir., Univ. Sassari), Istituto di Clinica Medica
(Facoltà Med. e Chir., Univ. Sassari, Dipartimento di Sciernze della Salute
(Univ. Genova)
Area scientifica: Med./04
Collegio dei Docenti: Prof. Rosa M. Pascale (Coordinatore), Prof. Paolo
Castiglia, Prof. Giuseppe Dettori, Prof. Alberto Porcu, Dott. Angelo Scanu,
Prof. Antonio Farris, Prof Sivio De Flora.
Tutori: Prof. P. Castiglia, Prof. M.M. Simile, Prof. A. Porcu, Prof. S. De Flora,
Dott. M.R. De Miglio, Dott. M.A. Seddaiu, Dott. M.R. Muroni
Numero allievi: XV ciclo: 3 (2 con Borsa); XVI ciclo 3 (2 con Borsa)
Sedi consorziate: Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi
di Genova
Anno di prima istituzione: A.A. 1999-2000
Borse a carico delle sedi consorziate: 1
Dottorandi: XV ciclo: Dr. Paolo Giuseppe Cerrano; Dr. Alessandro Fancellu;
Dr. Andrea Piana
XVI ciclo: Dr. Franca Rossana Pulina; Dr. Anna Maria Scarpa; Dr. Maria
Antonietta Seddaiu
- 337 -
Tipologia e Quantità di risorse finanziarie: Fondi ex 60%; Fondi ex 40%;
Fondi Regionali
Dotazione ordinaria del Dipartimento di Scienze Biomediche:
Strutture logistiche etc.: 4 laboratori di Biologia Molecolare; 2 laboratorio di
Istologia e Istochimica; 4 laboratori di Culture Cellulari; 5 laboratori di
Microbiologia; 3 laboratori di Biochimica; 3 laboratori di Radioisotopi; 1
laboratori di Analisi di immagini; 2 laboratori fotografici; 1 stabulario; 5 aule; 3
biblioteche.
Attività didattica: tre seminari interni/ settimana, per otto mesi all’anno; due
seminari con Docenti esterni all’anno; lezioni giornaliere nei vari laboratori
dalle 9.00 alle 12.00
Partecipazione a Congressi: Congresso della SIP (Società Italiana di
Patologia): Giugno 2000, Bari, Italy. International Meeting in Sardinia: New
Trends in Molecular Carcinogenesis, Settembre 2001, Alghero, Italy.
- 338 -
PAOLO GIUSEPPE CERRANO
Area scientifica:Epidemiologia e prevenzione
Cognome e Nome: Cerrano Paolo Giuseppe
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze della Salute, Università di
Genova
Area scientifica: Epidemiologia e prevenzione
Denominazione del Dottorato: Epidemiologia molecolare dei tumori
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari (amministrativa); Genova (frequenza)
Titolo della ricerca: 1. Studio della perossidazione lipidica dell’intima di aorte
umane di pazienti aterosclerotici; 2. Epidemiologia molecolare del mesotelioma
maligno
Tutor: Prof. S. De Flora (Genova)
Breve curriculum vitae: 1990: Laurea in Medicina e Chirurgia (110 e lode)
presso Istituto di Igiene e Medicina Preventiva, Università di Genova,
Genova.1990-1992: Medico Interno, Ambulatorio di Fisiopatologia Respiratoria
ed Allergologia, Dipartimento di Medicina Interna, Università di Genova,
Genova.1992-1998: Research Fellow, Department of Immunology
(Whitechapel), St Bartholomew’s and the Royal London School of Medicine
and Dentistry, Queen Mary and Westfield College, London, UK. 1999-oggi:
- 339 -
Dottorando in Epidemiologia dei Tumori, Sede Legale: Università di Sassari,
Sassari; frequenza: Dipartimento di Scienze della Salute, Sezione di Igiene e
Medicina Preventiva, Direttore Prof. Silvio De Flora, Università di Genova,
Genova.
Sintesi del Progetto di Ricerca: Dosaggio della perossidazione lipidica di
aorte umane di pazienti aterosclerotici in quanto espressione di danno
ossidativo a livello vasale con la tecnica del dosaggio della malondialdeide;
SV40 e mesotelioma maligno: aspetti molecolari dell’ipotesi carcinogenetica
virale del mesotelioma maligno.
Aspetti di originalità e di innovazione: Studio della perossidazione lipidica
dell’intima di aorte umane di pazienti aterosclerotici. L’epidemiologia molecolare
applicata allo studio dell’SV40 ed il mesotelioma maligno.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Corso, Metodi molecolari in epidemiologia,
Scuola Superiore di Epidemiologia e Medicina Preventiva ‘G. D’Alessandro’,
Fondazione e Centro di Cultura Scientifica ‘E. Majorana’ di Erice (23 – 27
febbraio 2000);
Moduli del ‘Master in Epidemiologia’ 2001, Fondazione ISI, Torino:
1. Principi di Epidemiologia; 2. Elementi di Statistica; 3. Le misure in
Epidemiologia; 4. Studio di coorte; 5. Studio caso-controllo.
Convegno ‘Malignant Mesothelioma’ Therapeutic Options and Role of SV40:
An Update. The University of Chicago Gleacher Center Chicago, Illinois, USA
(20-21 Aprile 2001).
Collaborazioni nazionali ed Internazionali: Servizio di Epidemiologia
Ambientale e Biostatistica, National Cancer Research Institute, Direttore:
Riccardo Puntoni, Genova, Italy; Michele Carbone, MD, PhD, Associate Professor of Pathology, Loyola University Medical Center, Cardinal Bernardin
Cancer Center, Maywood, IL 60153, USA.
- 340 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del
dottorato:
-
SV40 and malignant mesothelioma: a review (in preparazione).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Centrifughe e fotometro;
personal computer e STATA7 Statistic Software.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni tenute dal
Prof. Silvio De Flora concernenti l’importanza dell’epidemiologia molecolare
e dei biomarcatori per lo studio dei processi di carcinogenesi e dello sviluppo
delle malattie cronico-degenerative.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario – report dopo il Convegno
‘Malignant Mesothelioma’ Therapeutic Options Role of SV40: An Update,
presso il Servizio di Epidemiologia Ambientale e Biostatistica, National Cancer Research Institute, Genova (8 giugno 2001).
- 341 -
ALESSANDRO FANCELLU
Area scientifica: Chirurgia
e-mail: [email protected]
Cognome e Nome: Fancellu Alessandro
Dipartimento o Istituto: Clinica chirurgica generale e terapia chirurgica
Area scientifica: Chirurgia
Denominazione del Dottorato: Epidemiologia molecolare dei tumori
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Ricerca di marcatori molecolari della cancerogenesi
mammaria, intestinale ed epatica nell’ uomo.
Tutor: Prof.ssa R. M. Pascale
Breve curriculum vitae: 1994: Laurea in Medicina e Chirurgia presso
l’Università di Sassari; 1995: Abilitazione alla Professione e iscrizione all’Albo
dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Sassari; 1999:
Specializzazione in Chirurgia Generale presso la Clinica Chirurgica
dell’Università di Sassari; 1999: Vincitore Concorso ammissione al Dottorato
di Ricerca in Epidemiologia Molecolare dei Tumori (XV Ciclo); Nov 2000Giu 2001: Research Associate presso il Dept. Of General; Surgery della University of Chicago, USA; Attualmente frequenza del Corso di Dottorato presso
- 342 -
l’Istituto di Clinica Chirurgica e il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sez.
Patologia Sperimentale e Oncologia.
Sintesi del progetto di ricerca: Recenti dati epidemiologici indicano
un’incremento dell’incidenza dei carcinomi del colon-retto e della mammella
nel Nord Sardegna, in sintonia con l’incremento di queste patologie nei Paesi
del mondo Occidentale. Andamento analogo sembrano avere gli
epatocarcinomi, strettamente associati, come fattore concausale, all’infezione
da HBV e HCV. Scopo della ricerca vuole essere quello di individuare dei
marcatori molecolari che possano consentire una valutazione diagnostica e
che possano avere un valore prognostico nella progressione di questi tipi di
neoplasie. Abbiamo iniziato lo studio con l’utilizzo di una tecnica nota come
RAPD, basata sull’impiego di marcatori microsatellitari che, mediante tecnica
di PCR, permettono di mettere in evidenza regioni di DNA instabile che molto
probabilmente contengono geni coinvolti nella progressione pre-neoplastica
e neoplastica.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’individuazione delle regioni di
instabilità genica e il successivo; sequenziamento dei geni in esse contenuti
potrà consentire l’identificazione di geni direttamente coinvolti nell’insorgenza
e nella progressione della malattia neoplastica. I geni, eventualmente identificati,
potranno essere utilizzati come marcatori dell’evoluzione della malattia e del
suo trattamento.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Nov 2000-Giu 2001: Frequenza, in
qualità di Research Associate, del Dept. of General Surgery della University
of Chicago, USA.
Collaborazioni nazionali e internazionali: A.I.R.C. (Associazione Italiana
per la Ricerca sul Cancro) sez. di Milano; Dept. of Surgery University of Chicago, IL, USA.
- 343 -
Risorse finanziarie disponibili: Finanziamenti regionali ed ex 60%.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di Biologia
Molecolare della Sez. di Patologia Sperimentale ed Oncologia, Dipartimento
di Scienze Biomediche.
Attività teorico-pratica effettuata dai docenti del dottorato: Attività teoricopratica svolta giornalmente presso i Laboratori di Biologia Molecolare. Attività
periodica seminariale presso Dipartimento di Scienze Biomediche e l’Istituto
di Clinica Chirurgica.
Attività didattica svolta dal dottorando: Lezioni, attività seminariale e teoricopratica volta agli studenti di Medicina e dei Diplomi Universitari
- 344 -
ANDREA FAUSTO PIANA
Area scientifica: F22A-Med /42
Cognome e nome: Piana Andrea Fausto
Dipartimento o Istituto: Igiene e Medicina Preventiva
Area scientifica: F22A-Med /42
Denominazione del Dottorato: Epidemiologia Molecolare dei Tumori
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Epidemiologia Molecolare dell’infezione da Helicobacter
pylori
Tutor: Prof. P. Castiglia
Breve curriculum vitae: Laureato nel 1988 in Scienze Biologiche; abilitato
alla professione di Biologo, è iscritto all’Albo dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
nel luglio 1989 è risultato vincitore del Concorso per Funzionario Tecnico
(VIII^ qualifica funzionale) presso l’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva
della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Sassari. Nel dicembre
2000 è risultato vincitore del Concorso per Ricercatore presso l’Istituto di
Igiene e Medicina Preventiva della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Sassari, dove presta servizio in qualità di Ricercatore
confermato dal 1 gennaio 2001. L’attività di ricerca è documentata da 70
- 345 -
pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed estere nei campi dell’Igiene
ospedaliera, della Epidemiologia e profilassi di malattie infettive, di malattie
non infettive dell’Igiene ambientale, dell’Igiene degli alimenti.
Sintesi del progetto di ricerca: Da indagini condotte dall’Istituto di Igiene e
Medicina preventiva dell’Università degli Studi di Sassari è emerso che stipiti di
Helicobacter pylori isolati nel Nord Sardegna sono caratterizzati da un profilo di
particolare resistenza agli antibiotici, in confronto con quanto riportato in altre
realtà territoriali. Tale aspetto, unitamente all’elevato grado di polimorfismo
genomico, fa ipotizzare un profilo caratteristico degli Hp isolati nel nostro
territorio. Sulla base di tali premesse è sembrato interessante intraprendere una
ricerca al fine di verificare se stipiti di Helicobacter pylori così particolari siano in
grado di indurre, in modo diverso, danni molecolari. Lo studio prevede, da un
lato, la definizione delle principali caratteristiche genomiche degli stipiti isolati
(presenza di particolare fattori di virulenza VacA, CagA, IceA, ecc.) e, dall’altro,
la ricerca di addotti al DNA cellulare, di 8-idrossi-2’-desossiguanosina e la
determinazione, con metodiche immunoistochimiche, di apoptosi e di indici
di proliferazione.
Aspetti di originalità e di innovazione: E’ un dato ormai assodato che
l’infezione da Helicobacter pylori nello stomaco si associa a patologie quali ulcera
duodenale, gastrica, cancro. Assai stimolante è la possibilità di individuare,
tramite studi di epidemiologia molecolare, la suscettibilità individuale a fattori
di rischio legati all’infezione da Hp, nonché valutare la comparsa di legami
precoci tra sostanze genotossiche prodotte dal microrganismo ed il DNA delle
cellule gastriche. Tale aspetto potrebbe rivelarsi di estrema utilità al fine di
intraprendere adeguati interventi di chemio e vaccino profilassi.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Congresso nazionale S.It.I. Ferrara,
settembre-ottobre 2000.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Department of Medicine, Vet-
- 346 -
erans Affairs Medical Center and Baylor College of Medicine, Houston, TX,
USA; Dipartimento di Scienze della Salute - Sez. di Igiene e Medicina
preventiva, Genova.
Risorse finanziarie disponibili: 60%; ex- 40% dotazione.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Mura I., Realdi G., Piana A., Are B.M., Maida I., Dore M.P., Muresu E.:
L’infezione da Helicobacter pylori nel Nord Sardegna: aspetti diagnostici e
caratterizzazione molecolare. Ann. Ig., 11, 431-438, 1999;
- Idda M., Piana A., Carta C., Are B.M., Mura I., Dore M.P., Realdi G.: A
randomized trial of antimicrobial therapy for H. pylori infection: pre-treatment susceptibility vs. blinded treatment. GUT, 47, A101, 2000;
- Emanueli C., Salis M.B, Stacca T., Gaspa L., Chao J., Chao L., Piana A.,
Madeddu P.: Rescue of impaired angiogenesis in spontaneously hypertensive rats by
intramuscular human tissue kallikrein gene transfer. Hypertension, 2001. (in
stampa);
- Casu M., Piana A., Dore M.P., Mura I., Realdi G.: Might Helicobacter infection
caused spontaneous bacterial peritonitis? GUT, 2001. (in stampa);
- Piana A., Are B.M., Shahid M., Maida I., Sotgiu G., Dore M.P., Realdi G.,
Mura I.: Helicobacter pylori in the drinking water in North Sardinia. GUT, 2001.
(in stampa).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: afferenti al Laboratorio
di Epidemiologia e Biostatistica dell’Istituto d’Igiene e Medicina Preventiva
(avanzate risorse hardware e specifici software statistici ed epidemiologici),
necessarie per la conduzione di studi ecologici ed analitici con applicazioni
metodologiche bayesiane e studi di epidemiologia genetica (costruzione di alberi
genealogici, linkage analysis, QTL mapping); afferenti al Laboratorio di Biologia
molecolare dell’Istituto d’Igiene e Medicina Preventiva (sintetizzatore di
oligonucleotidi, sequenziatore, thermo-cycler, CHEF, camere elettroforetiche).
- 347 -
Attività didattica svolta dal dottorando: Corso di laurea in Medicina e Chirurgia:
attività didattica integrativa nell’ambito del Corso di “Igiene e Medicina delle
comunità” nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di laurea in Scienze
Biologiche: attività didattica integrativa nell’ambito del Corso di “Igiene” nel
Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Corso di laurea in Scienza dell’Educazione:
attività didattica integrativa nell’ambito del Corso di “Igiene” nel Corso di
Laurea di Scienza dell’Educazione. Corsi di diplomi universitari: ricopre per
affidamento l’incarico di insegnamento di “Metodologia, Epidemiologia e
Igiene” nel Corso di Diploma Universitario in Igienista dentale. Scuole di
specializzazione: per affidamento l’insegnamento “Igiene generale ed applicata”
presso la Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione;per
affidamento l’insegnamento “Didattica dell’Educazione sanitaria” presso la
Scuola di Specializzazione Insegnanti della Scuola Secondaria;per affidamento
l’insegnamento “Igiene degli alimenti” presso la Scuola di Specializzazione in
Igiene e Medicina Preventiva.
- 348 -
FRANCA ROSSANA PULINA
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Cognome e nome: Pulina Franca Rossana
Dipartimento o Istituto: Dip. Scienze Biomediche-Sez. Patologia Sperimentale
e Oncologia
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Denominazione del dottorato: Epidemiologia molecolare dei tumori
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Predisposizione genetica alle neoplasie epatiche.
Tutor: Dott.ssa M. R. De Miglio
Breve curriculum vitae: 1987 - Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico
“Giovanni Spano” di Sassari, votazione 45/60; 1995 - Laurea in Scienze
Biologiche presso Univ. degli studi di Sassari, voto 110/110; 2000 Specializzazione in Patologia Clinica, indirizzo tecnico, Univ. degli Studi di
Sassari, voto 50/50; 2000 / 2001 - Dottorato di Ricerca in Epidemiologia
molecolare dei tumori, ciclo XVI, I anno.
Sintesi del progetto di ricerca: La predisposizione individuale alle neoplasie
- 349 -
epatiche dipende dal grado di esposizione ai cancerogeni ambientali (epatite B
e C, aflatossina B1 etc.) associata al substrato genetico. Poichè le prevalenze
familiari dei carcinomi epatici sono rare nella specie umana, lo studio
sperimentale è indispensabile per l’individuazione di geni coinvolti nella
predisposizione. E’ stata effettuata un’analisi di linkage in incroci del ceppo
suscettibile F344 con il ceppo resistente BN, utilizzando sia Back cross (BFF1
x F344) che intercross (BFF1 x BFF1) nei quali si è indotta la crescita di lesioni
pre neoplastiche epatiche con il metodo di Solt e Farber. Sono stati identificati
4 loci di suscettibilità e 6 loci di resistenza in gran parte provenienti dal ceppo
resistente.
Aspetti di originalità e innovazione: Per la prima volta sono stati individuati
loci di predisposizione genetica alla cancerogenesi epatica del ratto. Ulteriori
studi sono in corso per valutare le interazioni epistatiche ed i geni coinvolti.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60%, Fondi ex 40%.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di
microbiologia; Laboratorio di Biochimica; Laboratorio di radioisotopi;
Laboratorio fotografico; Laboratorio di analisi d’immagine.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni giornaliere
nei vari laboratori dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
- 350 -
ANNA MARIA SCARPA
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Cognome e nome: Scarpa Anna Maria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche - Sez. Patologia
Sperimentale e Oncologia
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Denominazione del dottorato: Epidemiologia molecolare dei tumori
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Alterazioni molecolari indotte dal taxolo nell’apoptosi
delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche epatiche.
Tutor: Prof.ssa M. M. Simile
Breve curriculum vitae: 1983 - Maturità Classica; 1989 - Laurea in Scienze
Biologiche, votazione 110 e lode; 1990/91 - tirocinio pratico, esame di stato, e
iscrizione all’albo; 1991 - Diploma di specializzazione in “Genetica Applicata”,
Ist. di Genetica e Microbiol. “A. Traverso” Univ. di Pavia; 1992 - Corso di
perfezionamento in Biochimica Clinica organizzata dalla SiBioc (Società Italiana
Biochimica clinica); 1993 - Vince borsa di studio RAS, Area Disciplinare
Immunologia Genetica; 1995 - Vince concorso per contratto di ricerca ex art.
37 Area Niomedica e Farmacologica dal titolo: “ipercolesterolemia familiare”;
- 351 -
1996/98 Frequenta Ist. di Genetica Molecolare del C.N.R. a Tramariglio
(Alghero) occupandosi di citogenetica dei tumori solidi; 1998 - V Corso
Teorico-Pratico Genetica Medica su “Le malattie genetiche come malattie
sociali” Università degli Studi G. D’Annunzio - Chieti; 2000/2001 - Dottorato
di Ricerca in Epidemiologia molecolare dei tumori, ciclo XVI.
Sintesi del progetto di ricerca: Le lesioni preneoplastiche e neoplastiche
epatiche sono caratterizzate da una forte perdita cellulare per apoptosi e da
attiva crescita con una lieve prevalenza della produzione sulla perdita cellulare
che comporta una lieve progressione delle lesioni verso stadi più maligni. Un’
inversione del bilancio tra perdita e produzione, dunque, può portare ad un
aumento della progressione. Vari agenti chemioterapici inducono apoptosi,
ma i meccanismi molecolari coinvolti sono poco noti. Abbiamo intrapreso
uno studio sull’azione del Taxolo, sull’apoptosi nella cancerogenesi epatica. I
risultati preliminari fin ora ottenuti hanno consentito di quantificare l’ apoptosi
di base e quella indotta da taxolo in epatociti isolati da fegato normale da
lesioni preneoplastiche di ratti trattati o non trattati con Taxolo. Si è studiato
inoltre l’effetto del Taxolo su colture epatiche primarie.
Aspetti di originalità e innovazione: Stabilita la cinetica della comparsa
dell’apoptosi in vivo e in vitro, ulteriori ricerche saranno indirizzate allo studio
dell’espressione e dell’attività delle caspasi 3, 8 e 9, dell’espressione di NFkB,
IkB e del complesso fra queste due molecole e della liberazione di citocromo
c da parte dei mitocondri. Inoltre si studierà l’espressione dei geni anti apoptotici
Bcl-2 e BclXL e di quelli pro apoptotici Bax e Bak.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60%, Fondi ex 40%.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di colture
cellulari; Laboratorio di Biochimica; Laboratorio di radioisotopi; Laboratorio
fotografico; Laboratorio di analisi d’immagine.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni giornaliere
nei vari laboratori dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
- 352 -
MARIA ANTONIETTA SEDDAIU
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Cognome e nome: Seddaiu Maria Antonietta
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Scienze Biomediche - Sez. Patologia
Sperimentale e Oncologia
Area scientifica: Patologia Generale - MED/04
Denominazione del dottorato: Epidemiologia molecolare dei tumori
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Alterazione dei meccanismi molecolari coinvolti nella
regolazione del ciclo cellulare nel corso della cancerogenesi epatica.
Tutor: Prof.ssa R. M. Pascale
Breve curriculum vitae: 1974- - Maturità classica Liceo “Vittorio Emanuele
II” di Napoli, votazione 60/60; 1984 - Laurea in Scienze Biologiche Università
di Napoli “Federico II”, votazione 110/110; 1985 / 86 - Tirocinio pratico
post laurea Ist. Microbiologia Università di Napoli “Federico II” - Esame di
Stato - Iscrizione Albo Biologi; 1987 - Laurea in Scienze Naturali Università di
Napoli “Federico II”, votazione 110/110; 1990 - Specializzazione in Patologia
Generale Università di Sassari, votazione 50/50; 1991/2001 - Tecnico Laureato
VII livello presso Dip. Scienze Biomediche - Sez. Patologia Sperimentale e
- 353 -
Oncologia; 2001 - Ricercatore confermato presso suddetta sezione; 2000/2001
- Dottorato di Ricerca in Epidemiologia molecolare dei tumori, ciclo XVI.
Sintesi del progetto di ricerca: Le lesioni preneoplastiche e neoplastiche
indotte nel fegato di ratti suscettibili all’epatocancerogenesi sono caratterizzate
da iperespressione ed amplificazione di c-myc. In ceppi resistenti
all’epatocancerogenesi non si ha amplificazione di c-myc e le lesioni epatiche
progrediscono più lentamente. Poichè il c-myc interagisce con numerosi geni
del ciclo cellulare, si è intrapreso uno studio dell’ espressione dei geni chiave
del ciclo in queste lesioni, indotte nel ceppo suscettibile F344 e in quelli resistenti
Wistar e Brown - Norway (BN).Nel ceppo F344 si ha un’iperespressione di mRNA e proteina delle cicline D1 ed E e di E2F-1. La pRB è prevalentemente
fosforilata sia nelle lesioni preneoplastiche che neoplastiche, mentre la ciclina
A è invariata. Nelle stesse lesioni di ceppi resistenti questi geni sono molto
meno espressi, p-RB è prevalentemente ipofosforilata e si ha un aumento
dell’espressione di p21-WAF1 e p27-Kip 1.
Aspetti di originalità e innovazione: Questi risultati mostrano per la prima
volta una deregolazione del ciclo cellulare nelle lesioni preneoplastiche e
neoplastiche epatiche nel ceppo suscettibile, caratterizzata da una prevalenza
di E2F-1 in grado di legarsi a DP1, attivando la trascrizione dei geni coinvolti
nella sintesi del DNA. Nei ceppi resistenti si ha un blocco del passaggio G1—
>S che spiega la scarsa progressione delle lesioni.
Collaborazioni nazionali ed internazionali: NIH.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60%, Fondi ex 40%; Dotazione
ordinaria del Dipartimento di Scienze Bionediche.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di colture
cellulari; Laboratorio di Biochimica; Laboratorio di radioisotopi; Laboratorio
fotografico.
- 354 -
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni giornaliere
nei vari laboratori dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Attività didattica svolta dal dottorando: Lezioni studenti Diploma
Universitario per Tecnici di Laboratorio, Corso di Metodologie di Laboratorio;
Esercitazioni studenti Facoltà di Medicina e Chirurgia.
- 355 -
- 356 -
FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA COMPARATA
DI XENOBIOTICI
- 358 -
Denominazione del Dottorato: Farmacologia e Tossicologia Comparata di
xenobiotici
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Biologia Animale; Dipartimento di Scienze del Farmaco;
Dipartimento Farmaco-Chimico-Tossicologico.
Area scientifica: Farmacologia e Tossicologia Veterinaria
Docente coordinatore: Prof. Anania Vittorio
Area scientifica di riferimento del corso: Farmacologia e Tossicologia
Veterinaria
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Franconi Flavia,
Serra Gino, De Caprariis Paolo, Boatto Gianpiero, Satta Margherita, De Montis
Maria Graziella, Demontis Maria Piera, Bennardini Federico, Diana Marco,
D’Aquila Paolo Stefano, Anania Vittorio (Coordinatore).
Tutori: Anania Vittorio, Boatto Gianpiero
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: n. 2 con borsa
Sedi consorziate: Nessuna
Anno di prima istituzione: 1997
Curricula: Farmacologia Veterinaria; Farmacologia cellulare e molecolare;
Farmacologia del Sistema Cardiovascolare; Psiconeurofarmacologia;
Tossicologia.
- 359 -
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: De Nigris Filomena (XV ciclo),
Nieddu Maria (XV ciclo).
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.):
Per il triennio 1999-2001: Dotazione ordinaria £. 20.000.000; Prestazioni a
pagamento £. 60.000.000; Fondi dottorato £. 27.000.000; Fondi U.E. £.
16.000.000; ex-60% £. 35.000.000
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica:.indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): Attrezzature di biologia molecolare,
Western Blots, binding-shifts e super-shift, immunoistochimica, HPLC, GCMS, GC, elettroforesi capillare, NMR, spettrofotometro UV-VIS, estrattore in
fase supercritica.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: lezioni in laboratorio e sono stati svolti 50 seminari
interni. Le lezioni frontali inizieranno a settembre 2001 secondo un calendario
predisposto dal collegio dei Docenti.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Dipartimento di
- 360 -
Farmacologia Sperimentale Università di Napoli; Department of Medicine0682, Unit 3 SCOR, University of California, San Diego, CA; Università degli
Studi di Salerno; Istituto Superiore di Sanità.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): per il percorso formativo orientato all’attività
di ricerca di alta qualificazione si è collaborato con l’Università italiane e straniere
(Napoli, Salerno, California, Istituto Superiore di Sanità), allo scopo di acquisire
metodologie all’avanguardia e innovative necessarie per l’effettuazione di
esperimenti con attrezzature non presenti nella Sede dove si svolge il Dottorato.
Viaggi e missioni: Dipartimento di Farmacologia Sperimentale Università di
Napoli; Department of Medicine-0682, Unit 3 SCOR, University of California, San Diego, CA; Università degli Studi di Salerno; Istituto Superiore di
Sanità.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Alla fine di ogni anno si terrà un
incontro con i dottorandi e col collegio dei docenti allo scopo di valutare il
percorso formativo dei dottorandi e gli obiettivi raggiunti . Durante tale incontro
si valuterà il raggiungimento delle indicazioni proposte dal Corso di Dottorato
ed i risultati del lavoro svolto, attraverso seminari ed eventuali pubblicazioni.
- 361 -
FILOMENA DE NIGRIS
Area Scientifica: Farmacologia e Tossicologia Veterinaria
e-mail: [email protected]
Cognome e Nome: De Nigris Filomena
Dipartimento o istituto: Dipartimento di Biologia Animale
Area Scientifica: Farmacologia e Tossicologia Veterinaria
Denominazione del Dottorato: Farmacologia e Tossicologia Comparata di
Xenobiotici
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Mediatori del signaling intracellulare in modelli animali
sperimentali di patologia cardiovascolare: impatto della terapia genica ed
antiossidante.
Tutor: Prof. V. Anania
Breve Curriculum: 1989: Laurea in Scienze Biologiche, Università degli Studi
di Napoli Federico II, conseguita con la votazione di 110 e Lode.1993: Diploma di Specializzazione in Biotecnologie, Università degli Studi di Napoli
Federico II conseguito con il massimo dei voti con lode (50 e Lode), 1999presente: Dottoranda, XV°Ciclo, Farmacologia e Tossicologia Comparata dei
Xenobiotici, Università di Sassari 1987-1993: Studente interno e Borsista presso
- 362 -
il Dipartimento di Chimica Organica e Biologica dell’ Università di Napoli
Federico II (Direttore: Prof. G. D’Alessio). 1993-1994: Borsa di studio dell’
Universtita’ di Roma Tor Vergata Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare
P.Angeletti”, Biochemistry Dept., Pomezia, Roma. (Direttore: Prof. R. Cortese).
1994 -1996 Aprile: Borsa di studio Telethon presso il Baylor College di Houston (Texas) ed in seguito presso i laboratori Telethon-TIGEM, Ospedale San
Raffaele, Milano (Direttore: Prof. A. Ballabio). Aprile 1996-Febbario 2000:
Borsa di studio Istituto Superiore di Sanità presso l ‘Ospedale Pascale di Napoli
e successivamente presso i Laboratori del Dipartimento di Biologia Cellulare e
Molecolare L. Califano, dell’Universita’ di Napoli Federico II nel gruppo di
ricerca coordinato dal Prof. A. Fusco. 2000-2001: Visiting Scientist, Department of Medicine-0682, Unit 3 SCOR, University of California, San Diego,
CA (Prof. W. Palinski) e Dipartimento di Farmacologia Sperimentale Universitˆ
di Napoli (Prof. G. Cirino).
Sintesi del progetto di ricerca: Sono stati iniziati nel corso del 1999 vari
approcci sperimentali tesi alla comprensione dei meccanismi di trasduzione
del segnale intracellulare in modelli sperimentali in vitro ed animali ai fini dello
studio della disfunzione vascolare ed aterogenesi. Lo studio della terapia
antiossidante e quella genica e’ stata valutata in questi modelli con rilevazione
dell’impatto di queste nella prevenzione del danno vascolare.
Aspetti di originalità e di innovazione: (Individuazione delle potenzialita’
terapeutiche della terapia antiossidante e genica ai fini della prevenzione e cura
del danno vascolare. La sinergia di tali approcci terapeutici e’ di notevole interesse nella fisiopatologia dei meccanismi molecolari alla base di tale patologia).
Viaggi e missioni in Italia e all’ estero: Dipartimento di Farmacologia
Sperimentale Università di Napoli (Prof. G. Cirino). Department of Medicine-0682, Unit 3 SCOR, University of California, San Diego, CA (Prof. W.
Palinski).
- 363 -
Collaborazioni Nazionali ed Internazionali: Prof. G. Cirino del Dipartimento
di Farmacologia Sperimentale Università di Napoli e Prof. W. Palinski, Department of Medicine-0682, Unit 3 SCOR, University of California, San Diego, CA.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi dottorato, fondi ex 60%, fondi RAS,
prestazioni a pagamento.
Titoli di articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e
pertinenti alla ricerca:
- Napoli C, Cicala C, Wallace JM, De Nigris F, Santagata V, Caliendo G,
Franconi F, Ignarro LJ, Cirino G., Protease-activated receptor-2 modulates myocardial ischemia-reperfusion injuty in the rat heart. Proceeding of the National Academy
of Science USA. 2000;97:3678-3683;
- De Nigris F, Franconi F, Maida I, Palumbo G, Anania V, Napoli C., Modulation by a- and g - tocopherol of apoptotic signaling induced by oxidized low-density
lipoprotein in human coronary smooth muscle cells. Biochemical. Pharmacology.
2000;59:1427-1437;
- Napoli C, Quehenberger O, De Nigris F, Abete P, Glass CK, Palinski W.
Mildly oxidized low-density lipoprotein activates multiple apoptotic signaling pathways
in human coronary cells. FASEB J. 2000; 14:1996-2007;
- De Nigris F, Youssef T, Ciafrè SA, Franconi F, Anania V, Condorelli GL,
Palinski W, Napoli C. Evidence for oxidative activation of c-Myc-dependent nuclear
signaling in human coronary SMC and in early lesions of WHHL rabbits: protectve
effects of vitamin E.Circulation. 2000;102:2111-2117;
- Napoli C, Witztum JL, Calara F, De Nigris F, Palinski W. Maternal
hypercholesterolemia enhances atherogenesis in normocholesterolemic rabbits, which is
inhibited by antioxidant or lipid-lowering intervention during pregnancy: an experimental model of atherogenic mechanism in human fetuses. Circulation Research.
2000;87:946-952;
- De Nigris F, Lerman LO, Rodriguez-Porcel M, De Montis MP, Lerman A,
Napoli C. c-Myc activation in early coronary lesions in experimental hypercholesterolemia.
Biochemical and Biophysical Research Communication. 2001;241:945-950.
- 364 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature di biologia
molecolare, Western Blots, binding-shifts e super-shift, ed immunoistochimica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Le lezioni avranno
inizio a settembre 2001, secondo un calendario predisposto dal Collegio dei
Docenti.
- 365 -
MARIA NIEDDU
Area scientifica: Chimica farmaceutica e tossicologica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Nieddu Maria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Farmaco Chimico Tossicologico
Area scientifica: Chimica farmaceutica e tossicologica
Denominazione del Dottorato: Farmacologia e tossicologia comparata di
xenobiotici
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Determinazione di residui di farmaci e profarmaci in
matrici biologiche complesse.
Tutor: Dott. G. Boatto
Breve curriculum vitae: Marzo 1998: Laurea in CTF presso la Facoltà di
Farmacia di Sassari con la votazione di 110/110 e lode discutendo una tesi
sperimentale dal titolo “Estrazione in fase supercritica e determinazione GC di fitofarmaci
su liofilizzati di fegato di uccelli e mammiferi in via di estinzione”. Novembre 1998:
Esame di Stato e conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione
di farmacista. Dicembre 1998: vincitrice del concorso per la Scuola di
Specializzazione in Farmacia ospedaliera di cui ha frequentato con profitto il
- 366 -
primo anno (Anno accademico 1998-99). Giugno 1999: presentazione del poster
“Supercritical fluid Extraction and GC detection of the DDE and Polychlorinated Biphenyl compound in chicken liver”all’8th International Meeting on Recent Development in Pharmaceutical Analysis; Roma June 29-July 3, 1999. Marzo 2000:
vincitrice del concorso per il Dottorato di Ricerca.
Sintesi del progetto di ricerca: Questa ricerca è orientata allo sviluppo di
alcune nuove tecniche analitiche per la determinazione di sostanze di interesse
farmacologico e tossicologico nelle diverse matrici biologiche. In particolare
ci si prefigge di testare la stabilità chimica ed enzimatica di nuovi profarmaci e
loro metaboliti, nonché la loro capacità di superare alcune barriere biologiche
quali ad esempio la barriera ematoencefalica, sfruttando i meccanismi di
trasporto di alcuni nutrienti essenziali (zuccheri, aminoacidi, ecc.). Sono stati
finora saggiati diversi profarmaci della dopamina, dell’AZT e del Ketorolac
coniugati con alcuni zuccheri. Come ulteriore sviluppo tale ricerca si sta
indirizzando anche verso lo studio di metodologie analitiche per la separazione
chirale di farmaci in miscela racemica.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’aspetto più innovativo di questa
ricerca è senza dubbio la messa a punto di tecniche per la separazione di miscele
racemiche. Questo consentirà di saggiare distintamente l’attività farmacologica
nonché la tossicità dei singoli enantiomeri, attualmente in commercio sotto
forma di miscele racemiche (lercanidipina, citalopram, ecc.)
Collaborazioni nazionali e internazionali: Università degli Studi di Salerno
(Fisciano); Istituto Superiore di Sanità Roma.
Risorse finanziarie disponibili: 60%; Convenzione Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Sardegna-Istituto Superiore di Sanità, Fondo Dottorato.
- 367 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Bonina F., Puglia C., Rimoli M.G, Avallone L., Abignente E., Boatto G.,
Nieddu M., Meli R., Amorena M., de Capraris P.: Synthesis, in vitro chemical
and plasma stability of glycosyl 3’-azido 3’-deoxythimidine derivates as potential HIV
agents. (Carbohydrates Research Submitted).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: HPLC, GC-MS, GC,
elettroforesi capillare, NMR, spettrofotometro UV-VIS, estrattore in fase
supercritica.
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazioni teorico pratiche nel
Corso di Analisi dei farmaci I (CdL in CTF).Assistenza agli studenti laureandi
nella preparazione delle tesi di Laurea.
- 368 -
FISIOPATOLOGIA MEDICA
- 370 -
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento -Struttura Clinica Medica -Patologia Medica (SS) e Dipartimento di Medicina
Interna (Sezione di Medicina Interna II) (FE)
Area scientifica: I settori scientifico-disciplinari a cui il Dottorato di Ricerca
in Fisiopatologia Medica si riferisce sono i seguenti:
F07A-Medicina Interna
F07C-Cardiologia
F07D-Gastroenterologia
F07E-Malattie del Metabolismo
F07H-Reumatologia
F07F- Nefrologia
Docente coordinatore: Realdi Giuseppe, Professore Ordinario – Medicina
Interna F07A
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
Realdi Giuseppe
Delitala Giuseppe
P. O.
P. O.
Med. Interna
Med. Interna
(F07A)
(F07A)
Sassari
Sassari
Carcassi Aldo
Fellin Renato
P. O.
P. O.
Reumatologia
Med. Interna
(F07h)
(F07A)
Sassari
Ferrara
Satta Andrea
Glorioso Nicola
P. O.
P.A.
Med. Interna
Med. Interna
(F07A)
(F07A)
Sassari
Sassari
Maioli Mario
Malavasi Antonello
P. A.
P. A.
Malattie Metabolismo (F07E)
Sem. Medica
(F07A)
Sassari
Sassari
Mameli Piero
Solinas Antonello
P.A.
P. A.
Cardiologia
Gastroenterologia
(F07C)
(F07D)
Sassari
Sassari
Cossu Pierangela
Ganau Antonello
R. C.
R. C.
Med. Interna
Med. Interna
(F07A)
(F07A)
Sassari
Sassari
Giraudi Domenico
Assistente Med. Interna
(F07A)
Sassari
- 371 -
Solini Anna
Tedde Rinaldo
R. C.
R. C.
Med. Interna
Med. Interna
(F07A)
(F07A)
Ferrara
Sassari
Realdi Giuseppe
Carcassi Aldo
P. O
P. O.
Med. Interna
Reumatologia
(F07A)
(F07h)
Sassari
Sassari
Glorioso Nicola
Maioli Mario
P.A.
P. A.
Med. Interna
(F07A)
Malattie Metabolismo (F07E)
Sassari
Sassari
Solinas Antonello
Ganau Antonello
P. A.
R. C.
Gastroenterologia
Med. Interna
Sassari
Sassari
Tutori:
(F07D)
(F07A)
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
A.A. 1992-1993, 8° ciclo, Dottori: Ciccarese Milco e Romagnoni Franco
(n° 2 allievi con borsa di studio)
A.A. 1993-1994, 9° ciclo, Dottori: Melis Alessandra e Stucci Nicola
(n° 2 allievi con borsa di studio)
A.A. 1994-1995, 10° ciclo, Dottori: Bader Giovanni, Lotti Raffaella e Pala
Antonella
(n° 3 allievi con borsa di studio)
A.A. 1995-1996, 11° ciclo, Dottori: Carantoni Marcello, Farina Franca, Melis
Maria Grazia, Saba PierSergio
(n° 4 allievi con borsa di studio)
A.A. 1996-1997, 12° ciclo, Dottori: Bilotta Ferruccio, Cugia Luigi, Passaro Angelina
(n° 3 allievi con borsa di studio)
A.A. 1997-1998, 13° ciclo, Dottori: Dore Maria Pina
(n° 1 allievo con borsa di studio)
A.A. 1998-1999,14° ciclo, Dottori: Mura Daniela, Tucconi Alessandro, Vergnani
Luciana.
(n° 3 allievi con borsa di studio)
A.A. 1999-2000, 15° ciclo, Dottori: Carta Monica, Cossu Antonello, Tonolo
Giancarlo, Azara Vittoria
- 372 -
(n° 2 allievi con borsa di studio e n° 2 allievi senza borsa)
A.A. 2000-2001, 16° ciclo,.Dottori: Filigheddu Fabiana, Sanna Gianpaolo
(n° 2 allievi con borsa di studio)
Sedi consorziate: Ferrara
Anno di prima istituzione: 1992-1993
Borse a carico delle sedi consorziate: nessuna
Curricula: Il Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Medica è articolato nei
seguenti curricula:
1) Fisiopatologia endocrino-metabolica e dell’aterosclerosi
2) Fisiopatologia cardio-vascolare e dell’ipertensione arteriosa
3) Fisiopatologia epato-gastroenterologica e dell’alimentazione
4) Fisiopatologia dell’invecchiamento
5) Fisiopatologia delle malattie reumatiche
6) Fisiopatologia delle malattie renali
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Nell’anno
2000 le spese sostenute sono di L. 28.000.000 circa (per abbonamenti riviste,
software, libri, spese materiale di laboratorio, manutenzioni, acquisto
apparecchiature, personal computer). Nell’anno 2000 sono stati assegnati
dall’Ateneo L. 25.000.000 ( di cui non si ha ancora la disponibilità). Sono stati
messi a disposizione del Dipartimento Struttura fondi per circa 10.000.000
per le attività in corso e per le attività di studio e ricerca dei dottorandi.
Le borse di studio assegnate per l’anno 2000 sono due, e sono state messe a
disposizione dall’Ateneo.
- 373 -
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): Gli Istituti di Clinica Medica Generale e di Patologia Speciale
Medica dell’Università di Sassari mettono a disposizione le seguenti strutture:
due reparti clinici di degenza per complessivi 67 posti letto un piccolo reparto
di unità intensiva e semiintensiva coronarica, in fase di attivazione, per complessivi 12 posti letto; un laboratorio di emodinamica cardiologia; due servizi
di day-hospital e ambulatori di medicina interna, cardiologia, ipertensione
arteriosa, gastroenterologia, epatologia, diabetologia, endocrinologia,
reumatologia, geriatria, malattia del metabolismo, nutrizione clinica; un centro
di ricerca e di diagnostica di fisiopatologia cardiovascolare, comprendente
ecocardiografi di ultima generazione, eco-color-doppler, apparecchi per test
da sforzo, cicloergometro, registratori Holter per aritmia e per pressione
arteriosa, poligrafo, elettrocardiografi, attrezzatura completa per cardiologia
nucleare, compresa gammacamera, computer, stress-table, cicloergometro; un
centro di ricerca e di diagnostica delle malattie dismetaboliche e del diabete
mellito, con ultracentrifughe, centrifughe refrigerate, antianalyzer,
spettrofotometro, HPLC, contatori beta e gamma, pompe Harward,
aggregometro, fluorimetri, apparecchi per elettroforesi, nefelometro, apparecchi di routine, impedenzometro apparecchi per LDL aferesi, un laboratorio di
biologia molecolare; un centro di ricerca e di diagnostica di fisiopatologia
gastroenterologica ed epatologica, comprendente ecografo, eco-color-doppler,
videogastroscopi e colonscopi, apparecchi per pH-metria e manometria gastroesofagea, un laboratorio di virologia e di biologia molecolare, uno spettometro
di massa, un coagulometro; un centro di ricerca e di diagnostica endocrinologica
comprendente, ultracentrifughe, centrifughe refrigerate, autoanalyzer,
spettrofotometri, ecografo, contatori gamma, apparecchi di routine; un centro di
diagnostica e di ricerca di fisiopatologia reumatologica, comprendente un
densitometro osseo, un ecografo per tessuti molli, un pletismografo, apparecchi
di radioimmunologia e di metodica Elisa e apparecchi di routine.
- 374 -
Il Dipartimento di Medicina Interna (sezione di Medicina Interna II) dell’Università di Ferrara) mette a disposizione le seguenti strutture: un reparto clinico
di degenza comprendente complessivi 34 posti letto, ambulatorio di medicina
generale, laboratori per lo studio delle malattie del metabolismo e
dell’aterosclerosi, laboratori per lo studio delle malattie dismetaboliche e
dell’aterosclerosi, un laboratorio di biologia molecolare (per lo studio dei disturbi del metabolismo lipidico), comprensivi delle seguenti attrezzature; una
ultracentrifuga preparativa Beckman, centrifughe refrigerate, gascromatografo,
spettrofotometro, una camera per elettroforesi di lipoproteine e delle
apolipoproteine, un apparecchio Termal Cycler per l’amplificazione del DNA,
camere per l’elettroforesi del DNA, bagni a circolazione forzata, una centrifuga Microfuge, un apparecchio fotografico, tre alimentatori per camere
elettroforetiche, attrezzatura laboratoristica di routine.
Inoltre presso il Dipartimento Struttura Clinica Medica- Patologia Medica sono
disponibili una biblioteca con oltre 1000 volumi, 80 abbonamenti annui a riviste di Medicina Interna, Cardiologia, Angiologia, Ipertensione arteriosa,
Endoscopia, Epatologia, Gastroenterologia, Reumatologia, Geriatria, Malattie del Metabolismo, Endocrinologia, Nutrizione Clinica, sale di studio, computer collegati in rete e via Internet, programmi statistici di elaborazione dati,
stanze di refertazione, work-station.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro:
Progetto di percorso formativo orientato all’alta qualificazione:
Il dottorato di ricerca in Fisiopatologia Medica ha come finalità la formazione
scientifica e l’addestramento alla ricerca dei dottorandi. Tale fine viene perseguito attraverso lo sviluppo delle attività previste secondo gli indirizzi indicati.
Le attività formative saranno organizzate a tre livelli:
- per tutto il dottorato, allo scopo di offrire contributi alla formazione di
base tecnico-sperimentale e metodologica di grado superiore nell’ambito
di tematiche di interesse generale in Fisiopatologia Generale, indispensabile
- 375 -
presupposto per la successiva fase di specializzazione in uno degli specifici
curricula;
- individuale, articolato in esperienze teorico-pratiche nell’ambito dello specifico indirizzo, con l’obiettivo finale della tesi;
- interattivo, con scambio di esperienze di comune interesse maturate da
ciascun dottorando nello svolgimento delle proprie specifiche attività di
apprendimento ed applicative.
Per tale impegno didattico e di ricerca, il Dottorato è strutturato in 3 anni:
- il primo anno di attività è suddiviso in due semestri di cui il primo articolato
in una serie di incontri comprendenti lezioni teoriche, seminari, ricerche applicate, acquisizione dei principi dall’evidence based medicine, apprendimento
dell’uso del computer e delle ricerche bibliografiche via internet.
L’impegno complessivo ipotizzabile è di circa 200 ore.
Nel secondo semestre, a conclusione di una seconda serie di seminari teoricopratici ed a seguito di incontri tra Docenti e dottorandi, si perverrà alla verifica
degli orientamenti di questi ultimi che consentirà, visto il livello di maturazione
tecnico-scientifica e metodologica, di stabilire i campi specifici di ricerca per
ogni allievo, anche sulla base delle scelte del singolo dottorando. Il Collegio dei
Docenti stabilisce i cicli di seminari che il dottorando dovrà svolgere. In questo periodo sarà assegnato ad ogni dottorando lo specifico programma di ricerca e potrà iniziare la frequenza presso laboratori di ricerca all’estero.
- i successivi due anni rappresenteranno da un lato, la prosecuzione e la realizzazione della formazione nell’ambito dei singoli curricula secondo un piano di
studi e ricerche concordato come previsto al punto precedente e, dall’altro, lo
spazio di scambio tra le esperienze di ricerca dei vari curricula, così da determinare nei dottorandi una solida mentalità di tipo interattivo, aperta alla collaborazione con altre esperienze di ricerca. In questo periodo sarà completato il
soggiorno presso qualificati laboratori di ricerca nazionali o stranieri.
La tesi del dottorato, obiettivo finale del triennio di formazione, dovrà dimostrare l’acquisizione da parte del dottorando di una adeguata personalità scientifica che gli consenta di impostare, condurre e portare a compimento nel
- 376 -
modo metodologicamente corretto e scientificamente produttivo e in maniera
del tutto autonoma, ricerche scientifiche nell’ambito dell’area specifica scelta,
sviluppando anche eventuali aspetti interdisciplinari. Il dottorando potrà partecipare a congressi, convegni e seminari attinenti la materia del dottorato, in
Italia e all’estero, nonchè fruire di periodi di addestramento presso le università consorziate, altre università e istituzioni universitarie e non, italiane ed estere.
Didattica svolta all’estero: Baylor College of Medicine, Gastroenterology
Section, Houston, Tx, USA. Myriad Genetics, Salt Lake City, UT, USA;
Karolinska Institute, Stoccolma
Convegni: Partecipazione con comunicazioni e presentazioni di poster a
Congressi nazionali e internazionali come indicato nel dettaglio nelle schede
dei dottorandi.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: David Graham , Gastroenterology Unit, Baylor College of Medicine, USA, Texas; Mark Skolnich, Myriad
Genetics, UT, USA; V. L. Herrera, Boston University School of Medicine,
Boston, USA; G. Faa , Istituto di Anatomia Patologica, Università di Cagliari;
M: Campirei,Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia, Università
di Bologna; Holger Luthmann; Karolinska Institute, Stoccolma,; R. Fellin,
Università di Ferrara; A. Lernmark, University Of Washington, USA; C.
Ventura, Istituto di Chimica Biologica, Università di Sassari; Cattedra di Genetica
Medica, Università di Cagliari; Dipartimento di Biologia Molecolare, Università
di Siena.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): Mutazioni genetiche di Helicobacter pylori
- 377 -
responsabili di resistenza agli antibiotici. Concentrazione di metalli, mutazioni
genetiche e danno epatico. Prodotti biologici inibenti le citochine
dell’infiammazione. Polimorfismi genetici nell’ipertensione arteriosa. Genetica
del morbo celiaco sieronegativo. Marcatori molecolari di danno vascolare,
lipoproteine edanno renale. Metabolismo purinico e alterazioni genetiche.
Tipizzazione genetica della malattia di Behcet. Marcatori precoci di danno
vascolare nell’aterosclerosi.
- 378 -
MONICA CARTA
Area scientifica: Medicina Interna (F07A)
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Carta Monica
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Struttura Clinica Medica –Patologia
Medica
Area scientifica: Medicina Interna (F07A)
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica (Curriculum:
fisiopatologia e patogastroenterologica e dell’alimentazione)
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Malattie infiammatorie croniche intestinali: patogenesi
immunitaria e prospettive terapeutiche
Tutor: Prof. G. Realdi
Breve curriculum vitae: Laureata il 25/09/1995 in Medicina e Chirurgia (110/
110 e lode) presso l’Università di Sassari. Specializzata in Gastroenterologia il
04/11/1999 (50/50 e lode) presso l’Istituto di Clinica Medica dell’Università
di Sassari. Vincitrice nell’anno accademico 1999/2000 di borsa di studio per il
corso di Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Medica. Attualmente svolge la
propria attività presso il servizio di gastroenterologia della Clinica Medica.
- 379 -
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo dello studio è valutare l’efficacia clinica
dell’anticorpo monoclonale anti-TNFa a breve e a lungo termine nel trattamento
del morbo di Crohn attivo non rispondente alle terapie tradizionali e nella
forma fistolizzante. A pazienti con malattia attiva ( CDAI 220-400) ed in terapia
con 5–ASA e corticosteroidi viene somministrata una dose di farmaco (5mg/
Kg) ad intervalli regolari e prestabiliti (dose iniziale: tempo 0, dopo 2settimame
e dopo 6 settimane). Dopo almeno 4 settimane dal trattamento si valuta il
miglioramento clinico ( riduzione del CDAI almeno di 70 punti) e la eventuale
chiusura delle fistole presenti.
Aspetti di originalità e di innovazione: La realizzazione dell’anticorpo
monoclonale chimerico umano-murino di classe IgG1 anti-TNFa
geneticamente costruito ha permesso di iniziare a capire i meccanismi
immunopatogenetici alla base delle malattie infiammatorie croniche
dell’intestino.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero:The Digestive disease week meeting.
San Diego,California U.S.A. 21-24 Maggio 2000. La medicina “evidence-based”:
diagnosi e cura delle malattie gastro-intestinali nell’anziano. Mogliano Veneto
9-10 Giugno 2000. Corso Nazionale S.I.E.D. di aggiornamento in endoscopia
digestiva 2000. Santa Margherita di Pula (Ca), 22-24 Giugno 2000. Advanced
course colonoscopy: the present and the future.Torino,28-30 Settembre 2000.
VI Congresso Regionale- V Congresso Interregionale Congiunto SardegnaSicilia. Cagliari, 15-16 dicembre 2000
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Campirei, Dipartimento
Medicina Interna e Gastroenterologia, Università di Bologna
Risorse finanziarie disponibili: finanziamento ex 60%
- 380 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Margherita Idda, Monica Carta , Bianca M Are, Ida Mura, Maria P Dore,
Giuseppe Realdi. Randomized trial of using antimicrobial susceptibility testing or
not with PPi triple therapy for H. pylori infection. Gastroenterology 2000 vol 118
:N°4, 2684;
- L.Cugia, M.Carta, MP. Dore, G. Realdi, G. Massarelli. The water melon stomach Successful treatment by monopolar electrocoagulation and endoscopic injection of
polidocanol. J Clin Gastroenterol vol 31. No.1, 2000;
- Monica Carta, M.P Dore, M. Idda, M. Casu, G.Realdi. Effect of cure rate on
reinfection with Helicobacter pylori : A three-year follow-up study. AJG 2000 vol
95 n° 11: 16-17.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: biblioteca Istituto di Clinica
Medica; riviste scientifiche in abbonamento;collegamenti online via internet a
programmi didattico -formativi;sala di endoscopia digestiva; ambulatori
dell’Istituto di Clinica Medica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: seminari di
Fisiopatologia, di Metodologia Clinica, di Farmacologia e di Medicina Interna.
Attività didattica svolta dal dottorando: seminari interni di Gastroenterologia.
- 381 -
ANTONELLO COSSU
Area scientifica: Medicina Interna (F07A) – Reumatologia (F07H)
e-mail: [email protected]
Cognome e Nome: Cossu Antonello
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Struttura Clinica Medica – Patologia
Area scientifica: Medicina Interna (F07A) – Reumatologia (F07H)
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica (Curriculum:
Fisiopatologia delle malattie reumatiche)
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio della associazione del deficit di HGPRT
(Ipoxantina-Guanina fosfo-ribosil transferasi) e G6PD in soggetti sardi gottosi
Immunogenetica della malattia di Behçet
Tutor: Prof. A. Carcassi
Breve Curriculum vitae: maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Statale
“G. Marconi” di Sassari. 1994: Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università
di Sassari; voto 110/110 e Lode. 29/9-30/12/1994: incarico integrativo
“Indagine sull’aggregazione familiare dell’Artrite Reumatoide nel Nord
Sardegna” Centro per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie reumatiche
dell’Università di Sassari. 1998: Specializzazione in Reumatologia presso
- 382 -
l’Università di Cagliari, voto 50/50 e Lode. Iscritto alla Società Italiana di
Reumatologia dal 1995. Membro della segreteria scientifica del XXXVI Congresso
Nazionale SIR 29 Settembre - 2 Ottobre 1999, Santa Margherita di Pula (CA);
Premio per i migliori poster al XXXVI Congresso Nazionale SIR: 29 Settembre 2 Ottobre 1999, Santa Margherita di Pula (CA). Iscritto al II anno del Dottorato
di ricerca in Fisiopatologia Medica, Curriculum: Fisiopatologia delle malattie
reumatiche - Università di Sassari per l’anno accademico 2000/2001. Si è occupato
di patologie di interesse reumatologico ed internistico e dell’applicazione di tecniche
diagnostiche strumentali allo studio delle malattie reumatiche.
Sintesi del progetto di ricerca: Si prenderanno in considerazione in particolare
il metabolismo purinico e le alterazioni genetiche ad esso associate. Lo studio
prevede la valutazione di: enzimi eritrocitari; nucleotidi eritrocitari;
incorporazione dei precursori del metabolismo purinico mediante metodica
radioisotopica; studio del locus HGPRT usando l’amplificazione con la PCR
di RNA inversamente trascritto. La tecnica di clivaggio con RNAsi A e
successiva amplificazione PCR e blot analisi permetteranno di rilevare e
caratterizzare le mutazioni eventualmente presenti. Tipizzazione per tutti gli
antigeni HLA-A, Cw e B correntemente conosciuti, con antisieri monooligospecifici, utilizzando la metodica standard di microlinfocito-tossicità
complemento dipendente in due tempi dei NIH. Tipizzazione per gli antigeni
HLA di II classe DR e DQ utilizzando linfociti B purificati con microsfere
magnetiche con test di microlinfocito-tossicità. Misurazione con conteggio
diretto delle frequenze fenotipiche e successiva valutazione della significatività
della frequenza degli alleli fra il gruppo dei pazienti ed il gruppo di controllo
con il _2 con p corretto per la discontinuità con il test di Fisher (p value test).
Analisi dei microsatelliti localizzati in prossimità del locus B.
Aspetti di originalità e di innovazione: Valutare la frequenza dell’associazione
tra deficit di G6PD e HGPRT nella popolazione sarda, la presenza di una
eventuale mutazione non precedentemente descritta, definizione fisiopatologica
delle alterazioni ematologiche associate al deficit dell’HGPRT. I risultati sinora
- 383 -
ottenuti permettono di ipotizzare che l’antigene HLA-B51 non è il solo Ag
coinvolto nella malattia di Behçet. L’Ag HLA-DR52 può essere uno degli Ag
correlati alla malattia, considerato che tutti i modelli che spiegano la
etiopatogenesi della malattia di Behçet ipotizzano che un fattore esogeno
presentato dai macrofagi sia riconosciuto dai Lc T CD4 nel contesto degli
antigeni MHC di classe II. La nostra ipotesi prevede che un terzo antigene,
collocato verosimilmente nella regione del cromosoma 6 compresa tra il locus
B ed il DR, sia implicato strettamente nella patogenesi della malattia.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: XXXVII Congresso Nazionale di
Reumatologia Milano.
Attività presso la Cattedra di Genetica Medica di Cagliari all’interno del rapporto
di collaborazione.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Cattedra di Genetica Medica –
Centro Trapianti Università di Cagliari e Dipartimento di Biologia Molecolare
Università di Siena
Risorse finanziarie disponibili: Fondo di Ricerca 60% (titolare Professor
Aldo Carcassi)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- A. Carcassi, A. Cossu: Gotta e stati iperuricemici. In Medicina Clinica, Basi
Biologiche, Diagnostica e Terapia. C.G. Edizioni Medico Scientifiche (in
corso di stampa);
- V. Micheli, G. Jacomelli, L. Notarantonio, L. Peruzzi, B. Cerbone, R. Pesi,
A. Carcassi, A. Cossu, G. Pompucci: Purine and pyridine metabolism in a patient
with virtually complete HPRT deficiency but not Lesch-Nyhan syndrome. Programme
and abstract. 8th symposium European society for the study of purine and
pyrimidine metabolism in man (ESSPPMM) Bruges, Belgium 16-20 May
2001 pag. 95 Abs 71;
- 384 -
- A. Carcassi, A. Cossu, S. Alagna, G.L. Erre, P. Gallo, V. Micheli: Sindrome di
Kelley- Seegmiller in paziente con deficit di HGPRT e G6PD e trait _ talassemico.
Reumatismo Vol. 52 – N. 3 (Suppl. N. 2): 512, 2000;
- A. Cossu, E. Cacace, C. Carcassi, M. Mulargia, L. Contu, G. Perpignano:
La Malattia di Behçet: associazione con l’antigene HLA DR 52. Reumatismo Vol.
51 – N. 2 (Suppl. N. 2): 222, 1999.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca Istituto di Clinica
Medica, riviste scientifiche in abbonamento, collegamenti on line via Internet
a programmi didattico-formattivi; ambulatori e laboratori dell’Istituto di Clinica
Medica; laboratori di biologia molecolare e di genetica; ambulatori e laboratori
dell’Istituto di Patologia Medica, attrezzature della Cattedra di Reumatologia.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminari di
Fisiopatologia, di Metodologia Clinica, di Farmacologia e di Medicina Interna.
Meeting scientifici su applicazione clinica della biologia molecolare, genetica
medica, medicina molecolare e decisione clinica.
Attività didattica svolta dal dottorando: Didattica integrativa nel Diploma
Universitario di Fisioterapisti – Università di Sassari: corso di Reumatologia;
meeting interni di Reumatologia. Assistenza a laureandi relativamente alla
compilazione della tesi di Laurea.
- 385 -
FABIANA FILIGHEDDU
Area scientifica: Medicina Interna - F07A
Cognome e nome: Filigheddu Fabiana
Dipartimento o Istituto: Istituto di Clinica Medica – Patologia Medica
Area scientifica: Medicina Interna - F07A
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica (Curriculum:
Fisiopatologia cardio-vascolare e dell’ipertensione arteriosa)
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Farmacogenomica della risposta clinica alla terapia
antiipertensiva
Tutor: Prof. N. Glorioso
Breve curriculum vitae: Laurea in Medicina e Chirurgia il 25-9-95 (110/110
e lode), presso l’Universita’ di Sassari. Specializzazione in Cardiologia il 29-1099 (50/50 e lode), presso l’Università di Sassari. Attualmente iscritta presso
l’Universita’ di Sassari per l’anno accademico 2000/2001 al I anno in corso del
Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Medica. Vincitrice di Borsa di Studio
per Ricerche sull’Ipertensione Arteriosa della Societa’ Italiana dell’Ipertensione
Arteriosa per l’anno 2001. Dal novembre 1999 al maggio 2001 ha lavorato
come ‘consultant’ sull’analisi genetica di malattie cardiovascolari e
dell’ipertensione arteriosa presso la Myriad Genetics di Salt Lake City, Utah, USA.
- 386 -
Sintesi del progetto di ricerca: Lo studio prevede l’analisi della associazione
di polimorfismi noti con l’ipertensione arteriosa essenziale (IA) e con la risposta
a 3 classi di farmaci antiipertensivi, _-bloccanti, diuretici ed ACE-inibitori.
Circa 600 pazienti del Nord Sardegna, affetti da IA, e circa 200 controlli
normotesi verrano sottoposti a prelievo di sangue per l’analisi del DNA (17
polimorfismi di geni coinvolti nella regolazione del sistema adrenergico, del
sistema renina-angiotensina e del riassorbimento salino). I pz ipertesi verranno
poi suddivisi in 3 gruppi di trattamento e la loro risposta pressoria a 4 e 8
settimane analizzata sulla base del genotipo, con lo scopo di valutare se lo
stesso possa predire la risposta alla terapia antiipertensiva in pz con IA.
Aspetti di originalità e di innovazione: la farmacogenomica ha l’obiettivo
di identificare geni associati con le malattie e di descriverne l’associazione con
la risposta alla terapia. Applicata alla iperensione arteriosa (prevalenza oltre il
20%) garantisce una nuova impostazione terapeutica dell’ipertensione arteriosa.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: periodo di formazione presso la
Myriad Genetics di Salt Lake City, UT, USA da novembre 1999 a maggio 2001.
Collaborazioni nazionali e internazionali: - Mark Skolnick, Myriad Genetics, Salt Lake City, UT, USA; - Prof. G. Bianchi, Ateneo Vita e Salute, Ospedale
S. Raffaele, Milano. - V. L.M. Herrera, Whitaker Cardiovascular Institute, Boston University School of Medicine, Boston.
Risorse finanziarie disponibili: Cofinanziamento MURST 40% (anni1998-1999)
ed ex 60% (anno 2000).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
-
Interaction of _1Na,K-ATPase and Na,K,2Cl-cotransporter genes in human essential
hypertension. Glorioso N, Filigheddu F, Troffa C, Soro A, Pinna Parpaglia P,
Tsikoudakis A, Myers RH, Herrera VLM, Ruiz-Opazo N. Hypertension
2001, in stampa;
- 387 -
- Non-association of the thiazide-sensitive Na,Cl-cotransporter gene with polygenic hypertension in both rats and humans. Song Y, Herrera VLM, Filigheddu F, Troffa
C, Lopez V, Glorioso N, Ruiz-Opazo N. Journal of Hypertension 2001, in
stampa.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: biblioteca dell’istituto di
Clinica Medica; riviste sientifiche in abbonamento; collegamenti online via
Internet a programmi didattico- formativi; ambulatori e laboratori dell’Istituto
di Clinica Medica; laboratori di Biologia Molecolare e di Genetica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminari di
Fisiopatologia, di Metodologia Clinica, di Farmacologia e di Medicina Interna.
Meeting scientifici su applicazione clinica della Biologia Molecolare, Genetica
Medica, Medicina Molecolare e Decisione clinica.
Attività didattica svolta dal dottorando: seminari interni sulla farmacogenomica e sulla genetica dell’ipertensione arteriosa.
- 388 -
GRAZIELLA OGANA
Area Scientifica: Fisiopatologia Medica
Cognome e nome: Ogana Graziella
Dipartimento o Istituto: Istituto di Clinica Medica
Area Scientifica: Fisiopatologia Medica
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Efficacia della somministrazione di interferone ad alte
dosi nel trattamento dell’epatite cronica da hcv.
Tutor: Prof. A. Solinas
Curriculum vitae: Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di
Sassari nel 1993 con votazione 110/110. Nel 1994 ha frequentato il Corso di
Perfezionamento in Diagnostica Epato-Digestiva presso l’Università di Sassari,
durato 12 mesi, con giudizio Ottimo. Specializzata nel 1998 in
Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con votazione 50/50 e lode. Dal
1989 frequenta l’ Istituto di Patologia Medica dell’ Università di Sassari e il
Laboratorio di Immunopatologia della Patologia Medica dell’ Università di
Sassari dove si occupa di biologia molecolare dei virus dell’epatite B, C e G.
Sintesi del progetto di ricerca:Valutazione della efficacia e della tollerabilità
dell’interferone somministrato ad alte dosi in pazienti con epatite cronica da
- 389 -
HCV, mai trattati con terapia anti-virale, attraverso uno studio randomizzato
in cui si confrontano due schemi terapeutici. Lo studio prevede un periodo di
trattamento di 18 mesi seguito da un periodo di follow up minimo di 6 mesi.
Aspetti di originalità e di innovazione: Gli schemi terapeutici utilizzati sono
innovativi, utilizzati finora solo nel breve termine e per lo studio della cinetica
virale; inoltre dati gli effetti emolitici della ribavirina e la controindicazione al
suo impiego nei pz con emoglobinopatie, condizione molto frequente in
Sardegna, abbiamo la necessità di trovare una valida alternativa con l’ interferone
in monoterapia.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Laboratorio di Virologia della XII
Università di Parigi (Hopital Henri Mondor-CRETEIL).
Collaborazioni nazionali ed internazionali: Dipartimento di Medicina
Interna, Università di Novara, Inst.of Liver Studies, King’s College London.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi MURST 60 % ed ex- 40%
Titoli di articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato:
- Patterns of Response During Therapy with Interferon and Outcome of Re-treatment
With Interferon Plus Ribavirin For Chronic Hepatitis C. G.Ogana et al. Journal of
Gastroenterology. ( in press );
-
High Dose Induction Long-term Interferon Monotherapy in Chronic Hepatitis C.
(Inviato per la pubblicazione).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: laboratorio di immunopatologia per i test di biologia molecolare.
- 390 -
GIAMPAOLO SANNA
Area scientifica: Medicina Interna
Cognome e nome: Sanna Giampaolo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento-Struttura Clinica Medica – Patologia
Medica
Area scientifica: Medicina Interna
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Aspetti epidemiologici, fisiopatologici e clinicostrumentali delle cardiomiopatie primitive e secondarie a ipertensione arteriosa.
Tutor: Prof A. Ganau
Breve curriculum vitae: Laurea Medicina e Chirurgia (11/07/96; 108/110);
tesi: “Aspetti epidemiologici e clinici della cardiomiopatia ipertrofica in Sardegna.
Osservazioni preliminari dal laboratorio di ecocardiografia della Clinica Medica
(anni 1978- ’94)”. Specializzazione in Cardiologia (30/10/2000; 50/50 lode);
tesi: “Aspetti epidemiologici, demografici e clinici della cardiomiopatia
ipertrofica in Sardegna”. Attività di ricerca: Dal 1995 nel gruppo di ricerca del
Prof. Antonello Ganau, studia specificamente gli aspetti epidemiologici, clinici
e morfologici delle cardiomiopatie primitive, spt. Cardiomiopatia Ipertrofica.
Occupandosi di ecocardiografia partecipa inoltre allo studio degli aspetti
- 391 -
fisiopatologici, clinici e terapeutici del danno cardiovascolare indotto da
ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete mellito.
Sintesi del progetto di ricerca: Le cardiomiopatie rappresentano una
importante causa di mortalità e di morbilità sia nell’infanzia che nell’età adulta.
La sopravvivenza a due anni delle cardiomiopatie globalmente considerate è
inferiore al 60%. Le più frequenti cause di morte sono lo scompenso cardiaco,
le aritmie, la morte improvvisa. Il progetto mira a studiare: la reale frequenza
delle cardiomiopatie primitive nel Nord Sardegna, i loro aspetti fisiopatologici
insieme alle caratteristiche clinico-strumentali considerando la necessità di
stabilire con precisione le correlazioni genotipo-fenotipo. Il progetto di ricerca
vuole inoltre studiare gli effetti di ipertensione arteriosa, in particolare, ma
anche di ipercolesterolemia e diabete sul sistema cuore-vasi.
Aspetti di originalità e di innovazione: La conoscenza delle cardiomiopatie
(primitive e secondarie) ne permetterà una diagnosi precoce e un migliore
inquadramento clinico. Si potranno inoltre identificare markers precoci di danno
d’organo in particolare nell’ipertensione.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: IV meeting del WG di Ecocardiografia
della Società Europea di Cardiologia. Lisbona 6-9/12/2000.
Collaborazioni nazionali e internazionali: RB Devereux; Cornell Medical
Center, New York. C. Longhini; Cattedra di Medicina Interna, Ferrara. R. Pini;
Gerontologia, Firenze. G. Serra; Istituto di Neuropsichiatria, Università di Sassari.
Risorse finanziarie disponibili: Cofinanziamento 40% ed ex 60%
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
Lavori Scientifici su riviste nazionali
- D Pittalis, PS Saba, P Sanna, C Spanu, R Fadda, GP Sanna, L Petretto, G
Realdi, A Ganau: Meccanismi vascolari della disfunzione ventricolare nello scompenso
cardiaco (abstr). Italian Heart Journal. Dicembre 2000; Vol 1 suppl.6: 23;
- 392 -
- GL Sanna, G Serra, GP Sanna, S Careddu, E Marinaro, L Demelas, A
Ganau: Incidenza delle cardiomiopatie ereditarie in Sardegna. Italian Heart Journal. Dicembre 2000; Vol 1 suppl.6: 63;
- P Sanna, PS Saba, GP Sanna, R Fadda, GL Sanna, D Pittalis, A Ganau:
Pressione differenziale e ipertrofia ventricolare sinistra nell’ipertensione arteriosa. Italian
Heart Journal. Dicembre 2000; Vol 1 suppl.6: 66;
- R Fadda, PS Saba, P Sanna, GP Sanna, D Pittalis, A Ganau: Onde pressorie
riflesse: un marker dell’invecchiamento dell’albero arterioso. Italian Heart Journal.
Dicembre 2000; Vol 1 suppl.6: 81;
- GP Sanna, S Careddu, GL Sanna, G Arvedi, R Fadda, D Pittalis, PS Saba,
G Realdi, A Ganau: Prevalenza e caratteristiche demografiche delle cardiomiopatie
ipertrofiche in Sardegna nello studio CARMENS. Italian Heart Journal. Dicembre
2000; Vol 1 suppl.6: 85.
Presentazioni orali a congressi nazionali
- Prevalenza e caratteristiche demografiche delle cardiomiopatie ipertrofiche in Sardegna
nello studio CARMENS. GP Sanna, S Careddu, GL Sanna, G Arvedi, R
Fadda, D Pittalis, PS Saba, G Realdi, A Ganau. 61° Congresso Nazionale
della Società Italiana di Cardiologia, Roma 16-20 Dicembre 2000.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, software
dedicati, internet, Ecografo Toshiba (ambulatorio di ultrasonografia vascolare,
Clinica Medica), Ecografo Acuson Sequoia (ambulatorio di cardiologia, Clinica
Medica); elettrocardiografi (ambulatori di cardiologia e ultrasonografia vascolare,
Clinica Medica), biblioteca dell’Istituto di Clinica Medica, riviste scientifiche in
abbonamento, ambulatori e laboratori dell’Istituto di Clinica Medica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminari di
Fisiopatologia, di Metodologia Clinica, di Farmacologia e di Medicina Interna,
Meeting scientifici su applicazione clinica della Biologia Molecolare, Genetica
Medica, Medicina Molecolare e Decisione Clinica.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminari interni sulla farmacogenomica
e sulla genetica dell’ipertensione arteriosa e delle cardiomiopatie.
- 393 -
GIANCARLO TONOLO
Area scientifica: Medicina Interna F07A, Malattie Metaboliche F07E
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Tonolo Giancarlo
Dipartimento o Istituto: Struttura Clinica Medica – Patologia Medica, Servizio
di Diabetologia
Area scientifica: Medicina Interna F07A, Malattie Metaboliche F07E
Denominazione del Dottorato: Fisiopatologia Medica
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Aspetti fisiopatologici, clinici e molecolari della Sindrome
Metabolica e delle sue complicanze cardiovascolari e renali
Tutor: Prof M. Maioli
Breve curriculum vitae: Laurea Medicina e Chirurgia (lode) 8.7.82,
Specializzazione Cardiologia (lode),10.7.86,“Research Registrar” Western Infirmary, Glasgow 1984-1987,Dirigente 1°livello 1990 ad oggi, Docente “Corsi
post-specialistici in diabetologia” della Società Italiana Diabetologia (SID) 19992001, Grant per l’estero CNR/MFR 1998 e 1999, Membro di Società
scientifiche nazionali ed internazionali di metabolismo e del Comitato di
Coordinamento del Gruppo di Studio “Diabete tipo 1” della SID (2000-2002),
- 394 -
Seminari più recenti su invito: Istitute of Molecolar Biology, Karolinska
Institutet, Stoccolma, / King Gustav V Research Institute, Karolinska Hospital, Stoccolma, Comitato Editoriale della rivista “Ipertensione e prevenzione
cardiovascolare”, Referee di riviste internazionali di diabetologia ed ipertensione
arteriosa, Coordinatore del Gruppo di Studio della Genetica del Diabete Mellito
in Sardegna dal 1995 ad oggi, Pubblicazioni (279): di cui 122 lavori su riviste
(99 internazionali con I.P.=234), 7 rassegne su invito, 2 commentari su articoli su
invito, 148 abstract a congressi nazionali ed internazionali (22 orali a primo nome)
Sintesi del progetto di ricerca: La mortalità cardiovascolare nel diabete tipo
2 (non insulino dipendente) è aumetata di 2-3 volte, inoltre il rischio per le
complicanze microvascolari, proprie della malattia (retinopatia, nefropatia,
neuropatia, etc) è elevato. Spesso le complicanze macro e microvascolari sono
associate tra loro, a sottolineare la un meccanismo fisiopatologico comune, in
cui l’endotelio è probabilmente il primo organo coinvolto.Verra’ valutato
l’aspetto anatomico (microscopia ottica ed elettronica) e di espressione genica
(NOS, molecole di adesione piastrinica, etc) dei microvasi arteriosi (100-150
mm) prelevati tramite biopsia dal tessuto sottocutaneo in regione glutea. In tal
modo sarà possibile identificare dei marcatori di danno vascolare a livello
molecolare da associare ai dati clinici e laboratoristici ed in particolare con la
struttura delle lipoproteine. In tale direzione sono in corso studi anche sulla
pre-eclampsia e sulla eclampsia, come modello di alterazione acuta endoteliale.
Aspetti di originalità e di innovazione: Si potrà evitare l’esecuzione della
più rischiosa biopsia renale, al momento unico strumento per la valutazione
anatomica e molecolare del danno microvascolare nel paziente diabetico. In
tal modo sarà possibile seguire i pazienti prospettivamente con follow-up,
identificando marcatori precoci di malattia, e valutando la resa terapeutica a
livello molecolare e non solo “sintomatica”, come al momento viene fatta.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Congresso Nazionale Associane
Medici Diabetologi (AMD), Torino 9-12 Maggio 2001; (presentazione dati
- 395 -
scientifici): 61st ADA(American Diabetes Association) Meeting Phyladelphia
22-26 June 2001 (presentazioni dati scientifici); Istituto di Biologia Molecolare,
Karolinska Institute, Stoccolma, Svezia (Collaborazione) Istituto di biologia
molecolare Università di Malmo, Svezia (collaborazione)
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof Holger Luthmann, Istituto
di Biologia Molecolare, Karolinska Institute, Stoccolma; Prof. R Fellin,
Universita’ di Ferrara; Dr David Makuyana, University of Zimbabwe; Prof
Romano Nosadini Università di Sassari e Padova; Prof Ake Lernmark, University of Washington, Seattle Usa; Prof Carlo Ventura , Istituto di Chimica
Biologica, Facoltà di Medicina, Università di Sassari; Prof Sebastiano Milia e
Prof Salvatore Dessole, Istituto di Ginecologia ed Ostetricia Facoltà di
Medicina, Università di Sassari; Prof Barboso Cattedra di Cardiochirurgia,
Università di Sassari; Prof MV Serra e Dr C Pisano Dipartimento Scienza
Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari; Prof GM Cherchi, Dr M Formato, Dr P
Demuro Dipartimento Scienza Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari. Ha
partecipato con i propri dati ad una meta-analisi intitolata “ Effects of lipid
reduction on the progression of renal disease: a Meta-analysis” ; scritta da Fried L,
Orchard T, Kasiske B e pubblicata sulla rivista Kidney International, 2000)
Risorse finanziarie disponibili: Fondi di ricerca della Cattedra di Malattie
del Metabolismo.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
Lavori Scientifici con processo referale su riviste internazionali:
- Tonolo G., Melis M.G., Secchi G., Atzeni M.M., Angius M.F., Carboni A.,
Ciccarese M., Malavasi A., Maioli M.: Association of Trp64Arg Beta3-adrenergic-receptor gene polymorphism with essential hypertension in the Sardinina population,
J Hypertension 17, 33-38, 1999
- Brizzi P., Tonolo G., Esposito F., Puddu L., Dessole S., Maioli M., Milia S.:
Lipoprotein metabolism during normal pregnancy. American Journal of Obstetrics and Gynecology 1999 181:124-132
- 396 -
- Solini A., Giacchetti G., Sfrisio A., Fioretto P., Sardu C., Saller A., Tonolo
G., Maioli M., Mantero F., Nosadini R.: Polymorphisms of angiotensin-converting
enzyme and angiotensinogen genes in type 2 diabetic sibships in relation to albumin
excretion rate, American Journal of Kidney Disease 1999, 34:1-9,
- Ciccarese M., Pacifico A., Tonolo G., Pintus P., Nikoshkow A., Zuliani G.,
Fellin R., Luthmann H., Maioli M.: A new form of monogenic hypercholesterolemia
localized to human chromosome 15q25-q26 The American Journal of Human
Genetics 66, 2000
- Tonolo G., Melis M.G., Formato M., Angius M.F., Carboni A., Brizzi P.,
Ciccarese M., Cherchi G.M., Maioli M.: Additive effects of simvastatin beyond its
effects on LDL-cholesterol in hypertensive type 2 diabetic patients., European Journal of Clinical Investigation 2000, 30, 980-987
Lavori Scientifici su riviste nazionali:
- Mameli S., Maioli M., Guiraudi D.
, Giordano P., Pelliccioni P.R., Carboni
P., Vird is A., Selis L., Tonolo G., Prost A., Angius M.F., Mameli P.: Valutazione
del carico ischemico totale nel diabete mellito di tipo II, Atti del XII Congresso
Nazionale AMD pp709-711, 1999
- Virdis A., Mameli P., Maioli M., Giraudi D., Giordano P., Pelliccioni P.R.,
Carboni P., Selis L., Tonolo G., Prost A., Angius M.F., Mameli S.: Possibile
ritmicita’ degli eventi ischemici silenti nel diabete mellito tipo II. Atti del XII Congresso
Nazionale AMD pp385-387, 1999
- Tonolo G., Melis M.G., Carboni A., Brizzi P., Angius M.F., Ciccarese M.,
Secchi G., Atzeni M.M., Dachena G., Maioli M.: Ruolo del polimorfismo
Trp64Arg del gene del recettore beta-3 adrenergico nella sindrome plurimetabolicain
Sardegna , Atti del XII Congresso Nazionale AMD (Associazione Medici
Diabetologi) pp. 343-345 1999
- Maioli M., Tonolo G.: Che proporzioni di casi di NIDDM son in realta’ IDDM
latenti?,Atti del XII Congresso Nazionale AMD 1999 pp185-188
- Tonolo G., Maioli M.: Il LADA in Sardegna. Il Diabete, Settembre 2000
- Melis M.G., Secchi G., Ciccarese M., Angius M.F., Carboni A., Pala G., Pintori
N., Pilosu R.M., Manai M., Cossu E., Cirillo R ., Tiocco G., Lostia L., Massidda
A., Secchi E., Brizzi P., Pisano G., Maioli G., Tonolo G.: Per il Gruppo di
- 397 -
studio della genetica in Sardegna, Geni Candidati nella sindrome metabolica in Sardegna,
Atti del Congresso AMD, Torino 9-12 Maggio 2001
Commentari su invito:
- Commentary on: Blood Pressure, Cholesterol and glycated hemoglobin predict nephropathy in type 2 diabetes (Ravid M et al Arch Inter Med 1988, 158:998-1004), G.
Tonolo in International Trends in Hypertension number 8, 1999
Partecipazione a metaanalisi:
- META-ANALYSI . Effects of lipid reduction on the progression of renal disease: a
-
Meta-analysis Fried L., Orchard T., Kasiske B Kidney International 2000;
Efficacy and safety of a combination of fluvastatin and bezafibrate in patients with
mixed hyperlipidaemia (FACT study) P. Pauciullo, C. Borgnino, R. Paoletti, M.
Mariani, M. Mancini on behalf of the FACT Study Centers. Athersosclerosis
150, 429-436, 2000
Presentazioni orali a congressi nazionali ed internazionali:
- The clinical efficacy of simvastatin treatment in reducing cardiovascular risk factors in
type 2 diabetic patients cannot be explained solely by its effects on LDL-Cholesterol. G.
Tonolo, M.G. Melis, M. Formato, M.F. Angius, A. Carboni, P. Brizzi, M.
Ciccarese, G.M. Cherchi, M. Maioli, 12th European Diabetic Nephropathy
Study Group, Gdansk, Poland, 1999
- Associazione di geni candidati con l’obesita’ umana e ruolo nel calo ponderale dopo
diversione biliopancreatica. M.F. Angius, M.G. Melis, G. Secchi, A. Carboni, L.
Cossu, G. Noja, G. Dachena, M. Maioli, G. Tonolo, Congresso nazionale
SISO- UICO, Bologna Aprile 2000
- Ipertensione arteriosa da desametasone nel ratto a basse dosi: un nuovo modello di studio
dell’insulino resistenza. G. Tonolo, C. Severino, A. Solinas, G. Secchi, P. Brizzi,
M. Maioli, XVIII Congresso Nazionale Societa’ Italiana di Diabetologia
Bari 17-20 Maggio 2000
- Il polimorfismo G A –308 del gene Tumor necrosis Factor Alpha influenza la insulino
resistenza in Sardegna. G. Tonolo, M.G. Melis, G. Secchi, M.F. Angius, A.
Carboni, P. Brizzi, G. Pala, M. Ciccarese, E. Cossu, R. Cirillo, G. Dachena,
M. Maioli, XVIII Congresso Nazionale Societa’ Italiana di Diabetologia
Bari 17-20 Maggio 2000
- 398 -
- Geni candidari nella sindrome metabolica in Sardegna. G. Tonolo, M.G. Melis, G.
Secchi, M.F. Angius, A. Carboni, G. Pala, R.M. Pilosu, M. Manai, E. Cossu,
R. Cirillo, L. Lostia, A. Massidda, E. Secchi, P. Brizzi, G. Pisano, M. Ciccarese,
M. Maioli, XII International Sardinian Meeting on Diabetes 1-4 Ottobre
2000 (Comunicazione orale vincitrice 1° premio “Mario Persod”)
Presentazioni Poster a Congressi Nazionali ed Internazionali:
-
TNF–a gene polymorphism is associated with traits related to insulin resistance in
sardinian type 2 diabetics. G. Tonolo, M.G. Melis, G. Secchi, M.F. Angius, A.
Carboni, P. Brizzi, M. Ciccarese, G. Dachena, M. Maioli, 10th European
Meeting on Hypertension Goteborg May 29-June 3, 2000
- Low-dose subcutaneous dexamethasone in rats: a new model to study insulin resistanceblood pressure relationships. G. Tonolo, C. Severino, A. Solinas, P. Brizzi, G.
Secchi, M. Maioli, 10th European Meeting on Hypertension Goteborg May
29-June 3, 2000
- Modificazioni della composizione delle LDL in pazienti grandi obesi dopo diversione
biliopancreatica. P. Brizzi, M.F. Angius, A. Carboni, L. Cossu, G. Noja, M.
Maioli, G. Tonolo. XVIII Congresso Nazionale Societa’ Italiana di
-
Diabetologia Bari 17-20 Maggio 2000
Candidate Genes in complex diseases: are they useful? G. Tonolo, M.G. Melis, G.
Secchi, A. Carboni, M.F. Angius, M. Ciccarese, M. Maioli, 11th European
Meeting on Hypertension Milan 15-18June 2001
- Modulation of peripheral insulin sensibility by TNF-alpha in Sardinian type2 diabetic
patients. M.G. Melis, G. Secchi, A. Carboni, M.F. Angius, M. Maioli, G.
Tonolo, 61st ADA(American Diabetes Association) Meeting Phyladelphia
22-26 June 2001
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, software
dedicati, internet, PCR (mastercycle), elettroforesi su gel, microscopio ottico
(Istituto di Anatomia Patologica e Facoltà di Veterinaria), microscopio
elettronico ed elettronico a scansione (Istituto di Anatomia Patologica (uso
garantito per 200 ore durante il 2001-2002), microSAGE.
- 399 -
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminari di
Fisiopatologia di Metodologia Clinica, di Farmacologia e di Medicina Interna.
Meeting scientifici su applicazione clinica della biologia molecolare, genetica
medica, medicina molecolare e decisione clinica.
Attività didattica svolta dal dottorando: Professore a contratto a titolo
gratuito Scuola di Specializzazione in Scienza della Alimentazione”con attività
tutoriale e lezioni; Seminari e preparazione tesi studenti 6° anno di Medicina e
specializzandi in Scienza dell’Alimentazione; Preparazione tesi dottorato di
ricerca in collaborazione con l’Istituto di Odontoiatria della Facolta’ di Medicina
e Chirurgia di Sassari.(anni 1999-2001). Meeting interni su complicanze vascolari
del diabete mellito.
- 400 -
FISIOLOGIA, FARMACOLOGIA, MORFOLOGIA
E FISIOPATOLOGIA
DEI SISTEMI NERVOSO E CARDIOVASCOLARE
- 402 -
Denominazione del Dottorato: Fisiologia, farmacologia, morfologia e
fisiopatologia dei sistemi nervoso e cardiovascolare
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Scienze Biomediche; Istituto di Clinica Neurologica; Dipartimento
di Biologia Animale, Dipartimento Farmaco Chimico Tossicologico
Area scientifica: Funzioni biologiche integrate degli organi e apparati umani
- BIO/09 Fisiologia (ex E04B); Discipline farmacologiche e tossicologiche –
BIO/14 Farmacologia (ex 07X); Morfologia Umana – BIO/16 –Anatomia
Umana (ex E09A); Discipline neurologiche – MED/26 Neurologia (ex F11B)
Docente coordinatore: Prof. Eusebio Tolu Dipartimento di scienze
Biomediche, Sezione di fisiologia e Bioingegneria dell’Uomo
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Prof. Eusebio Tolu,
Ordinario Fisiologia Umana (Coordinatore); Prof. Giulio Rosati, Ordinario
Neurologia; Prof.Vittorio Anania, Ordinario Farmacologia; Prof. Andrea
Montella, Ordinario Anatomia umana; Prof. Margherita Satta, Associato
Farmacognosia; Prof. Claudio Napoli, Professore a Contratto, Farmacologia;
Dott. Maria Piera Demontis, Ricercatore confermato Farmacologia; Dott. Pasquale Bandiera, Ricercatore confermato Anatomia Umana; Dott. Alessio Salvatore Pirino, Ricercatore confermato Anatomia Umana; Dott. Stefano Sotgiu,
Ricercatore confermato Neurologia.
Tutori: Dott. Maria Vittoria Varoni, Ricercatore confermato Farmacologia;
Dott. Franca Deriu, Ricercatore non confermato Fisiologia Umana; Dott.
Maura Pugliatti, Assegnista Neurologia
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: n° 2 allievi con borsa
- 403 -
Sedi consorziate: nessuna
Anno di prima istituzione: 2000 (XVI ciclo)
Curricula:
- Fisiologia: Meccanismi nervosi ed umorali coinvolti nel controllo della postura
e del movimento nonché lo studio dei canali ionici e dei recettori di membrana
nelle cellule nervose e cardiache in condizioni normali e fisiopatologiche.
Morfologia: Studio degli aspetti morfologici, strutturali, ultrastrutturali ed
immunoistochimici del sistema neuro-cardiovascolare in condizioni normali e
patologiche e con riferimento ai meccanismi differenziativi durante l’ontogenesi.
- Farmacologia Cellulare e Molecolare: Valutazione del signaling intracellulare
in sistemi biologici, con particolare rilievo ai meccanismi fisiopatologici connessi
all’azione di farmaci. Studio delle caratteristiche farmacologiche di molecole
di nuova sintesi.
Fisiopatologia del Sistema Nervoso: Studio della fisiopatologia del sistema
nervoso centrale e periferico nell’uomo e nell’animale da esperimento, dei fattori
patogenetici della sclerosi multipla con particolare riferimento ai meccanismi
genetici e immunitari
- Fisiopatologia e Terapia Genica del Sistema Cardiovascolare: Studio dei
meccanismi fisiopatologici alla base delle piu’ frequenti patologie cardiovascolari
(cardiopatia ischemica, restenosi post-PTCA, ictus cerebrale ischemico ed
aterogenesi), utilizzando le piu’ recenti tecniche in biologia molecolare. Studio
di molecole e farmaci ad azione antiossidante. Le metodiche di “gene-transfer” in vivo mediante vettori adenovirali e carrier liposomici.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
- Dott. Maria Chiara Sbernardori (XVI ciclo)
- Dott. Alessandra Dettori (XVI ciclo)
Tipologia e quantità delle risorse finanziarie (oltre alle borse concesse
ai dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e
- 404 -
(per l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di
studio e di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.):
Per il 1° anno Lire 30.000.000 da destinarsi come segue: Materiale ed attrezzature
didattico-scientifiche, Materiale di consumo e di cancelleria; Missioni e
organizzazione seminari; Spese generali di gestione
Per il triennio Lire 67.500.000 da destinarsi come segue: Materiale ed attrezzature
didattico-scientifiche; Materiale di consumo e di cancelleria; Missioni e
organizzazione seminari; Altro materiale per l’allestimento delle tesi; Spese
generali di gestione
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica:
Per le attività didattiche e scientifiche dei dottorandi si rendono disponibili
tutte le strutture e attrezzature (laboratori, strumentazioni, biblioteche, ecc)
dei Dipartimenti cui afferiscono i Docenti proponenti ed i membri del Collegio
dei Docenti in collaborazione con Istituti di Ricerca Internazionali. Sono
previste inoltre convenzioni con Istituti di Ricerca Pubblici e Privati specializzati
nei temi di studio del dottorato.
In particolare la Dott. Dettori utilizza per la propria attività di ricerca:
Attrezzature e materiali da laboratorio. Spettrofotometro. Microscopio ottico
ed elettronico. Stabulario. Metodologie chirurgiche su animali da esperimento.
Stereotassico. Apparecchiature per dosaggi radioimmunologici (RIA e IRMA).
Apparecchiature per metodi enzimoimmunologici (ELISA). PC per
elaborazione dati.
La Dott. Sbernardori utilizza per la propria attività di ricerca le seguenti
attrezzature: microscopio elettronico a trasmissione e scansione, microscopio
ottico, ultramicrotomo, pc, stampanti laser, fotocopiatori, cappe a flusso
laminare, incubatore a CO2, centrifughe, pHmetro, taglia-lame, fotocamera,
attrezzatura camera oscura.
- 405 -
Didattica strutturata svolta:
I corsi e i seminari si terranno nel mese di settembre 2001 secondo un calendario
stabilito dal Collegio dei Docenti
Didattica svolta all’estero: sino ad ora nessuna.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Dott. Alessandra Dettori: Istituto di Patologia Medica, Sezione di Endocrinologia, Università degli Studi
di Sassari. Dott. M. Chiara Sbernardori: - Istituto Anatomia Umana Normale
Università di Firenze (Prof.ssa Vannelli)
- II Clinica Ortopedica Università di Firenze (Dr. M. Ceruso)
- Centro di Genetica Clinica Università degli Studi di Sassari (Dott.ssa Fogu).
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): Il dottorato si propone la formazione
scientifica e l’addestramento alla ricerca dei dottorandi. A tal scopo le attività
formative sono state organizzate a tre livelli: 1) per tutto il dottorato, allo scopo
di offrire contributi alla formazione di base tecnico-sperimentale e metodologica
di grado superiore nell’ambito di tematiche di interesse generale, presupposto
per la successiva fase di specializzazione in uno degli specifici curricula; 2)
individuale, articolato in esperienze teorico pratiche nell’ambito dello specifico
indirizzo, con l’obiettivo finale della tesi; 3) interattivo, con scambio di esperienze
di comune interesse da ciascun dottorando maturate nello svolgimento delle
proprie specifiche attività di apprendimento ed applicative in collaborazione
con Istituti di ricerca internazionali. A tal proposito sono previsti dei periodi di
stage all’estero in strutture che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i
dottorandi per lo svolgimento di attività didattica e di ricerca, quali il Department
- 406 -
of Medicine, University of California, San Diego e il Department of Biomedical Sciences (Physiology), University of Edimburgh.
Viaggi, missioni e convegni:
Dott. Alessandra Dettori: nessuno
Dott. M. Chiara Sbernardori: “Clinical movement analysis for rehabilitation
medicine”. Coordinations: Steven J.Stanhope, Ph.D. Laboratorio di
Fisiopatologia e Riabilitazione del Movimento Dip. di Geriatria “I Fraticini”,
INRCA, IOT. Florence, 27 Novembre – 1 Dicembre 2000.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Al fine di verificare il livello di
formazione dei dottorandi e la rispondenza degli obiettivi proposti dal corso
di Dottorato con quelli raggiunti, alla fine di ogni anno è previsto un incontro
dei dottorandi con il Collegio dei Docenti durante il quale i dottorandi
esporranno in forma seminariale i risultati del lavoro svolto e le eventuali
pubblicazioni.
- 407 -
ALESSANDRA DETTORI
Area scientifica: Farmacologia e tossicologia veterinaria
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Dettori Alessandra
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale/ Dipartimento
di Scienze Biomediche
Area scientifica: Farmacologia e tossicologia veterinaria
Denominazione del Dottorato: Fisiologia, farmacologia, morfologia e
fisiopatologia dei sistemi nervoso e cardiovascolare
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Effetti del glutine e degli oppiacei derivati dal glutine
sulla neuroregolazione della secrezione ipofisaria nell’animale e nell’uomo
Tutor: Prof. V. Anania
Breve curriculum vitae: 1992: Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università
degli Studi di Sassari – tesi dal titolo “Azione dell’interferon su alcune proprietà
morfo-funzionali di cellule normali e trasformate”. 1992-1993: tirocinio pratico
presso l’istituto di Ematologia e Endocrinologia dell’Università di Sassari. 19941995: Borsa di studio CNR nell’ambito del programma ‘Fondo Strutturale
Europeo’. 1995: ha frequentato il Department of Pomology, University of
- 408 -
California, Davis, USA, acquisendo tecniche di separazione e caratterizzazione
molecolare delle proteine. 1996-1998: contratto a tempo determinato presso
l’E.S.A.F. (igiene e disinfezione delle acque). 2/12/1998-30/10/2000: contratto
di ricerca della Regione Autonoma della Sardegna (ex Art. 37) dal titolo
“Valutazione del danno tossicologico indotto da alcuni metalli pesanti su organi
ed apparati su animali da laboratorio”, presso il Dipartimento di Biologia
Animale, Settore di Farmacologia, Università di Sassari. Dal 1/11/2000
frequenta il Corso di Dottorato di ricerca in Fisiologia, farmacologia, morfologia
e fisiopatologia dei sistemi nervoso e cardiovascolare.
Sintesi del progetto di ricerca: Nella malattia celiaca l’azione di tipo tossicoimmunologica indotta dal glutine, oltre a provocare manifestazioni di tipo
gastroenterologico, coinvolge in modo cronico la funzionalità di numerosi
organi ed apparati (ossa, sistema nervoso, fegato ecc.). Sono state inoltre
descritte alcune alterazioni della secrezione ipofisaria i cui meccanismi non
sono noti. L’individuazione di alcuni peptidi oppioidi (esorfine) derivati dal
glutine fornisce una possibile chiave nella spiegazione dei disturbi neurosecretori
osservati. Obiettivo del nostro studio è la valutazione della secrezione ipofisaria
nell’animale da esperimento e nell’uomo dopo somministrazione di dosi
fisiologiche e farmacologiche di glutine e di esorfine.
Aspetti di originalità e di innovazione: La possibilità che peptidi oppiacei
derivati dal glutine esercitino un effetto sulla secrezione ipofisaria non è mai
stata sottoposta a verifica. Un probabile effetto neuroregolatorio di queste
sostanze sulla secrezione endocrina, potrebbe costituire la base per l’esistenza
di un fattore di controllo ormonale completamente nuovo.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto di Patologia Medica, Sez.
di Endocrinologia, Università degli Studi di Sassari
Risorse finanziarie disponibili: Fondi Dottorato, fondi ex 60%, fondi RAS,
prestazioni a pagamento
- 409 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature e materiali
da laboratorio. Spettrofotometro. Microscopio ottico ed elettronico. Stabulario.
Metodologie chirurgiche su animali da esperimento. Stereotassico.
Apparecchiature per dosag gi radioimmunologici (RIA e IRMA).
Apparecchiature per metodi enzimoimmunologici (ELISA). PC per
elaborazione dati.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Le lezioni avranno
inizio a settembre 2001, secondo un calendario predisposto dal Collegio dei
Docenti.
- 410 -
MARIA CHIARA SBERNARDORI
Area scientifica: Anatomia Umana - E09A
e-mail : [email protected]
Cognome e nome: Sbernardori Maria Chiara
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Biomediche dell’arto
Area scientifica: Anatomia Umana - E09A
Denominazione del dottorato: Fisiologia, farmacologia, morfologia e
fisiopatologia dei sistemi nervoso e cardiovascolare
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Morfologia funzionale dell’arto superiore ed in particolare
della mano nelle diverse epoche della vita in condizioni normali e patologiche
Tutor: Prof. A. Montella
Breve curriculum vitae: Lingue: francese ed inglese (livello F.C.E-University
of Cambrige Examinations 1996). Istruzione Maturità scientifica nel 1986 (60/
60). Iscritta in Medicina nell’anno 86-87. Allieva interna presso l’Istituto di
Anatomia dal gennaio 91 alla laurea. Laurea in medicina il 5.11.92 (110/110 e
lode) con la tesi sperimentale “Prospettive di trattamento delle lesioni condrali:
ruolo dei condrociti in coltura e degli innesti cartilaginei crioconservati”.
Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia il 3.11.98 (di 50/50 e lode) con
- 411 -
la tesi “Il Tumore Extra-addominale: osservazioni strutturali ed ultrastrutturali”.
Dalla laurea a oggi ha continuato a frequentare i laboratori dell’Istituto di
Anatomia Umana Normale oggi Dip. di Scienze Biomediche, acquisendo la
padronanza delle tecniche istologiche, istochimiche, immunoistochimiche ed
elettroniche, che attualmente utilizza nella ricerca di base applicata all’ortopedia.
Premi scientifici: Premio SIOT 1995, premio Rossoni 1997, premio M.Boni
1997. Borsa di studio per il X° Corso di Chirurgia della Mano (Legnano) e
borsa di studio S.I.O.T 2000. Iscritta alla Soc. It. di Ortopedia e Traumatologia,
alla Soc. It. di Chirurgia della Mano e alla Soc. It. di Microchirurgia. Stages:
Dep. of Orthopaedic and Trauma Surgery, Nottingham (4.05.93 / 30. 06. 93);
il Dep. of Orthopaedic and Trauma Surgery, Dundee (2.05.94 / 3. 06. 94) il
Dep.of Orthopaedic and Trauma Surgery, London (24.04.95 / 12. 05. 95); Cl.
Ortopedica, Univ. Modena (22.01.96 /09.02.96). Corsi di perfezionamento:
16th Muscoloskeletal Patholog y, Ist. Rizzoli, Bologna 1994;
Immunocitochimica, Univ. Napoli, 1994. Relatore a dodici congressi di
Chirurgia della Mano, Ortopedia e Morfologia.autore/coautore di 25 lavori
per esteso. Gli argomenti di ricerca : studio dei processi di osteointegrazione
dei sistemi protesici con l’osso, tecniche chirugiche e riabilitative in ortopedia,
studio della isto-morfogenesi del ginocchio, e di varie componenti della mano
e dell’avambraccio.
Sintesi del progetto di ricerca: si intende studiare l’arto superiore umano (in
particolare la mano) da un punto di vista morfo-funzionale sia a livello
microscopico (con tecniche istologiche ed istochimiche), sia ultrastrutturale
(con la microscopia elettronica a trasmissione e scansione) sia a livello
macroscopico (con tecniche radiologiche ed ecografiche).; ove possibile si
cercherà, inoltre, di allestire modelli in vitro per indagare sulla morfologia
funzionale e biologia molecolare di stipiti cellulari coinvolti nei processi
differenziativi e nella patogenesi di affezioni quali la Malattia di
Dupuytren, la Sindrome del Tunnel Carpale e le Tenovaginaliti Stenosanti.
Aspetti di originalità e di innovazione: i dati che si otterranno potranno
- 412 -
portare un contributo alle attuali conoscenze sulla morfogenesi dell’arto
superiore e sulla patogenesi di alcune tra le più frequenti affezioni che
interessano la mano, trovando una immediata applicazione nell’ambito della
Chirurgia della Mano.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: “Clinical movement analysis for
rehabilitation medicine”. Coordinations: Steven J.Stanhope, Ph.D. Laboratorio
di Fisiopatologia e Riabilitazione del Movimento Dip. di Geriatria “I Fraticini”,
INRCA, IOT. Florence, 27 Novembre - 1 Dicembre 2000.
Collaborazioni nazionali ed internazionali:La 2° Clinica Ortopedica dell’
Università di Firenze ed in particolare con il responsabile della Sezione della
Chirurgia della Mano, Dr. M. Ceruso, per l’allestimento di un lavoro in
collaborazione per lo studio dell’anatomia di superficie della mano nelle
algodistrofie dell’arto superiore durante la loro evoluzione clinica e per la
quantizzazione degli effetti terapeutici del blocco anestesiologico del ganglio
stellato. Istituto di Anatomia Umana Normale dell’Università degli Studi di
Firenze ed in particolare con la Prof.ssa Vannelli per uno “studio
immunoistochimico della matrice extracellulare nella Malattia di Dupuytren”
e per lo studio comparato con l’utilizzo della Microscopia elettronica a
Trasmissione e Scansione e di metodiche istochimiche per il rilevamento delle
Caspasi e la metodica TUNEL del complesso fenomeno dell’apoptosi cellulare
nel Dupuytren. Centro di Genetica Clinica ed in particolare con la Dott.ssa
Fogu per lo studio delle “colture cellulari nel Dupuytren e nelle tenovaginaliti
stenosanti della puleggia A1”.
Titolo di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del
dottorato e pertinenti la ricerca:
- Localization of collagen types IV, fibronectyne, and elastine in the flexor digitorumendons
and in the perichondrium durig prenatal development of the human hand AA: M.C.
Sbernardori, A. Pirino, C. Fabbriciani, A. Montella. Accettato dall’ Italian
Journal of Anatomy.
- 413 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: microscopio elettronico a
trasmissione e scansione, microscopio ottico, ultramicrotomo, pc, stampanti
laser, fotocopiatori, cappe a flusso laminare, incubatore a CO2, centrifughe,
pHmetro, taglia-lame, fotocamera, attrezzatura camera oscura.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: addestramento ai
metodi di inclusione della microscopia ottica ed elettronica. Preparazione liquidi
fissativi e loro impiego nella indagine istologica. Tecniche di inclusione in
paraffina ed in resina. Tecniche di sezionamento al microtomo e
all’ultramicrotomo. Tecniche di colorazione di sezioni istologiche tradizionali,
semifini ed ultrafini.
Attività didattica effettuata dal dottorando: ha svolto nel mese di Gennaio
2001 le lezioni di Anatomia Funzionale dell’Arto Superiore e parte di quello
inferiore agli allievi del 1° anno del Diploma Universitario di Terapia Fisica e
Riabilitativa.
- 414 -
GEOGRAFIA AMBIENTALE
- 416 -
Denominazione del Dottorato: Geografia Ambientale
Dipartimenti c/o Dipartimenti (oppure Istituti concorrenti): Istituto e
Laboratorio di Geografia e Istituto di Lingue e letterature romanze dell’Università di Sassari; Dipartimento studi dell’ambiente e del territorio dell’Università di Salerno.
Area Scientifica: Geografia e Geografia Economico Politica.
Docente Coordinatore: Giuseppe Scanu.
Componenti del Collegio dei Docenti e Coordinatore:
3 professori ordinari: Giuseppe Scanu, Pasquale Brandis e Francesco Citarella;
2 professori associati: Carlo Donato e Giuseppe Contu; 3 ricercatori: Valeria
Panizza, Donatella Carboni e Caterina Madau.
Tutori: Alberto Castelli (Sassari), Salvo Di Bella (Catania).
Numero di allievi ammessi al dottorato di ciascun ciclo, di cui con borsa e senza borsa: XV ciclo: 2 borse finanziate dall’Università; 1 borsa finanziata dal CRS4 ed un posto senza borsa.
Anno di prima istituzione: XV ciclo 1999; Dottorato ingegneria ambientale,
VII ciclo, 1991.
Borse a carico delle sedi consorziate: nessuna.
Curricula:
- Cartografia tematica e sistemi informativi geografici per la gestione dei sistemi ambientali.
Competenze richieste: conoscenza delle problematiche cartografiche; costruzione, lettura e utilizzazione delle carte; utilizzo di alcuni G.I.S. (MapInfo,
ArcInfo); conoscenza della lingua francese ed inglese.
- 417 -
- Ecosistema di qualità e turismo sostenibile. Competenze richieste: capacità di
analisi geografica, teorie sulla sostenibilità; conoscenza dei caratteri dell’ambiente e degli ecosistemi; conoscenza della lingua inglese.
- Politica urbana e città sostenibile. Competenze richieste: capacità di analisi territoriali dei sistemi territoriali, conoscenza dei flussi e delle reti, capacità di
sintesi geografica e rappresentazione cartografica, conoscenza della geografia urbana, regionale, e dei principi della sostenibilità; lingua inglese.
- Turismo e sostenibilità. Conoscenza delle tematiche di economia e della geografia del turismo, basi di geografia economica e di analisi spaziale, conoscenza della lingua inglese.
Elenco di dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo:
- Dott.ssa Kety Sanna, borsa presso la Facoltà di Lettere, Istituto e Laboratorio di Geografia, (tutor: prof. Giuseppe Scanu).
- Dott.ssa Daniela Deiana, borsa presso la Facoltà di Lettere, Istituto e Laboratorio di Geografia, (tutor: prof. Carlo Donato).
- Dott.ssa Isabella Milella, autorizzazione a frequentare il Dipartimento di
Zoologia ed Antropologia Biologica dell’Università di Sassari, (tutor: prof.
Alberto Castelli).
- Dott. Luca Ruggiero, senza borsa, autorizzato alla frequenza presso la Cattedra di Geografia Politica ed Economica, Dipartimento di Sociologia dell’Università di Catania, (tutor: prof. Salvo Di Bella).
XVI ciclo: non attivato.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione della/e struttura/e per
l’anno e per il triennio) per le attività di studio e di ricerca dei dottorandi:
eventuali somme messe a disposizione dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari, fondi messi a disposizione dalle
strutture consorziate, ecc.): Come da piano finanziario a suo tempo approvato, sono stati messi a disposizione dei fondi dal “Dottorato di ricerca” per
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le missioni e le spese di viaggio dei dottorandi., per ricerche e frequentazione
di corsi e convegni. L’attività si è comunque svolta in Italia, nelle sedi deputate.
Non sono stati effettuati, in quanto non previsti, viaggi all’estero.
Strutture logistiche, attrezzature, supporti alla didattica messe a disposizione dei dottorandi per lo svolgimento dell’attività di studio e ricerca
(Laboratori, strumentazioni, biblioteche, ecc.): A disposizione dei
dottorandi sono state rese disponibili le strutture dell’Istituto e Laboratorio di
Geografia per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca
(strumentazione, biblioteca, ecc.) Dipartimento di Zoologia ed Antropologia
Biologica dell’Università di Sassari e del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Catania. Sono inoltre in programma dei periodi di frequentazione
presso la biblioteca della Società Geografica Italiana, a Roma.
Didattica strutturata svolta: numero lezioni frontali, numero seminari
interni, seminari tenuti da docenti esterni, lezioni in laboratorio, altro:
Seminario introduttivo: settembre 2000 Istituto Laboratorio di Geografia;
altri seminari: 13 dicembre 2000 per discussione sull’attività in corso. Seminari
di verifica previsti: 20 settembre 2001, febbraio 2002. Seminari tematici formativi: sono stati svolti ripetutamente dal Collegio dei docenti.
Convegni: Partecipazione al Convegno nazionale: “Cultura cartografica e culture del territorio”, Sassari 12-13 dicembre 2000.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative: La Dott.ssa Kety Sanna ha in
corso uno stage di formazione presso la redazione della Nuova Sardegna di
Nuoro; la dott.ssa Isabella Milella ha in corso una collaborazione orientata alla
formazione e alla conoscenza presso il Parco Nazionale dell’Asinara.
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Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso Università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso: E’ in corso di perfezionamento un
accordo, tramite il Dipartimento di Studi dell’ambiente e del territorio di Salerno
con la Società Telespazio; sono in corso di definizione degli accordi con Enti
Parco regionali per periodi di sperimentazione orientata da parte dei dottorandi.
Viaggi e missioni: Tutti i dottorandi hanno svolto viaggi e missioni presso
Enti di ricerca e Biblioteche nazionali e regionali.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Si segnala:
- La verifica semestrale dell’attività dei dottorandi.
- La capacità del dottorato di affrontare tematiche originali e di grande interesse, come quelle legate alla valutazione, fruizione e gestione dell’ambiente e della sostenibilità.
- La presenza del consorzio con l’Università di Salerno.
- La collaborazione con strutture esterne di supporto alla formazione professionale.
- La possibilità di sviluppare delle intense attività didattiche a scala locale e di
creazione di standard formativi qualificati.
- La prospettiva di occupazione qualificata.
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DANIELA DEIANA
Area scientifica: Geografia
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Deiana Daniela
Dipartimento o Istituto: Istituto e Laboratorio di Geografia
Area scientifica: Geografia
Denominazione del Dottorato: Geografia ambientale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Turismo sostenibile ed eco-compatibile per una corretta pianificazione del territorio in Sardegna.
Tutor: Prof. C. Donato
Breve curriculum vitae: Attività di ricerca e didattiche Università degli Studi
di Sassari - Facoltà di Economia. Attività seminariale nel Corso di Geografia
del Turismo, Geografia Economica ed Economia del Turismo. Dipartimento
di Economia Istituzioni e Società - Università di Sassari. Contratto biennale di
ricerca ex art.37 della L.R. 2/94. Dipartimento di Economia Istituzioni e Società - Università di Sassari. Progetto INTERREG 1 - Sottoprogramma 5 Misura 5b - Azione 3. Università degli Studi di Sassari - Facoltà di Economia e
Commercio Cultore della materia in Economia del Turismo. Università degli
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Studi di Sassari - Facoltà di Economia e Commercio Professore a contratto di
Economia del Turismo. Formazione: Regency School of English Ramsgate
(Inghilterra) Corso intensivo di lingua inglese. Centro Studi sul Turismo e sulla
Promozione Turistica (CST) Assisi. Master in Economia del Turismo e della
Promozione Turistica. Ente Provinciale del Turismo (EPT) Sassari. Borsa di Studio G.A. Solinas per la tesi di laurea. Università degli Studi di Sassari. Laurea in
Scienze Politiche - Indirizzo Politico-Economico.
Sintesi del progetto di ricerca: In sintesi si può dire che con la suddetta
ricerca si intende capire sotto quali condizioni i flussi turistici possono creare
problemi ambientali (per l’ambiente naturale, per la popolazione e per le strutture ed infrastrutture locali). Si cercherà di arrivare alla definizione di“indicatori
di sostenibilità” attraverso i quali sarà possibile avere dei parametri di riferimento nell’analisi degli impatti. Si delineeranno inoltre i principali approcci
teorici riguardo le politiche di sviluppo turistico sostenibile con l’analisi di
alcuni casi di studio inerenti alla realtà sarda.
Aspetti di originalità e di innovazione: Un primo elemento di originalità
del suddetto lavoro sarà quello di analizzare il fenomeno turistico sotto un
profilo più geografico-territoriale avendo particolare riguardo alle politiche di
pianificazione del territorio in generale, ed in Sardegna in particolare. Si intende inoltre calcolare degli indicatori statistici che illustreranno nel dettaglio l’impatto del turismo sul territorio scarsamente presenti nella bibliografia esistente in materia.
Risorse finanziarie disponibili: al momento nessuna anche se è stato presentato un progetto di ricerca da svolgere con i fondi a disposizione dei giovani ricercatori.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca: due pubblicazioni in corso di stampa.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: pc, internet, lavagna luminosa.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: geografia economica, geografia del turismo.
Attività didattica svolta dal dottorando: esercitazioni di geografia economica, geografia del turismo.
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ISABELLA MILELLA
Area Scientifica: Geografia Ambientale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Milella Isabella
Dipartimento o Istituto: Istituto e Laboratorio di Geografia / Dipartimento
di Zoologia e Antropologia Biologica
Area Scientifica: Geografia Ambientale
Denominazione del Dottorato: Geografia Ambientale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Ecosistemi di qualità e turismo sostenibile come presupposto alla fruizione orientata di aree ad elevato interesse ambientale: il caso
del Parco Nazionale dell’Isola dell’Asinara.
Tutor: Prof. G. Scanu (Istituto e Laboratorio di Geografia) - Prof. A. Castelli
(Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica)
Breve Curriculum vitae: Laurea in Scienze Naturali presso l’Università di
Sassari (1986) riportando la votazione di 110/110 e lode. Vincitrice del concorso per le borse di studio triennali in Maricoltura nell’ambito del “Progetto
Speciale Ricerca Scientifica applicata al Mezzogiorno” del MISM. (1987 - 1990). A
conclusione del triennio è stata assunta come ricercatrice presso il Consorzio
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Ricerche Sardegna di Sassari. Attualmente collabora alle attività didattiche e di
ricerca del Dipartimento di Zoologia ed Antropologia Biologica dell’Università di Sassari, occupandosi dello studio delle comunità bentoniche in relazione
alla variazione dei principali parametri ambientali. Inoltre svolge la propria
attività di ricerca per il dottorato presso l’Istituto e Laboratorio di Geografia.
Sintesi del progetto di ricerca: Per attribuire l’importanza naturalistica di un
ecosistema diventa basilare la diversità degli habitat e, di conseguenza, la diversità biologica, dato che a diversità elevate corrispondono pregi estetici e
paesaggistici. L’isola dell’Asinara presenta una grande eterogeneità sia in termini di macro che di microambienti dovuti all’irregolarità della costa. In tale
ricerca si vuole perciò affrontare uno studio naturalistico sugli ecosistemi considerati prioritari dalla direttiva HABITAT della UE al fine di programmare
efficaci strategie di valorizzazione e salvaguardia.
Aspetti di originalità e di innovazione: Tale ricerca si colloca nell’ambito di
una collaborazione tra il l’Istituto e Laboratorio di Geografia e la Struttura
Tecnica del Parco Nazionale dell’Asinara.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti la ricerca:
- Castelli A., Carcupino M., Casu S., Corso G., Francalacci P., Lardicci C.,
Maltagliati F., Pala M., Casu D., Floris A., Martinelli M., Milella I., Piredda
G., Santoni M., 2000. Biodiversity of the Sardinian-Corsican Region”. I. Benthic
communities. International Congress “Environment and identity in the
Mediterranean”, Bastia, Corte, Ajaccio (Corsica);
- Casale A., Castelli A., Curini-Galletti M., Pala M., Casu S., Corso G., Manconi
R., Carcupino M., Maltagliati F., Manca I., Delitala G.M., Casu M., Stochino
G., Cubeddu T., Deriu A., Morelli L., Floris A., Milella I., Piredda G., Santoni
M., Casu D., Oggiano G. 2000. Biodiversità della regione sardo- corsa PICINTERREG II Sardegna- Corsica;
- Castelli A., Curini Galletti M., Maltagliati F., Martinelli M., Casu D., Floris
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A., Milella I., Piredda G., Santoni M., 2000. Le comunità bentoniche marine e
salmastre International Congress “Environment and identity in the
Mediterranean”, Bastia, Corte, Ajaccio (Corsica).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Per le attività didattiche e
di ricerca relative al dottorato sono state utilizzate le strutture del Dipartimento di Zoologia e Antropologia Biologica e del Laboratorio di Geografia.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corsi e seminari
tenuti dai Docenti del dottorato.
Attività didattica svolta dal dottorando: Frequenza ai corsi del dottorato ed
attività di ricerca presso le biblioteche; attività di ricerca sul campo; analisi ed
elaborazione dei dati raccolti.
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LUCA RUGGERO
Area scientifica: Geografia Ambientale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Ruggiero Luca
Dipartimento o Istituto: Istituto e Laboratorio di Geografia
Area scientifica: Geografia Ambientale
Denominazione del Dottorato: Geografia Ambientale
Ciclo: XV
Borsa : No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Le nuove politiche urbane, i progetti e le idee per la
realizzazione della città sostenibile
Tutor: Prof. G. Scanu
Breve curriculum vitae: Laurea in Economia conseguita presso la Facoltà di
Economia e Commercio dell’Università di Catania. Tesi su gerarchie urbane e
competizione territoriale. Votazione: 110/110 e lode. Studente Erasmus per
un anno accademico presso la University of West of England (Bristol) UK.
Master post-laurea in Marketing e Comunicazione tenuto presso ISTUD (Istituto Studi Direzionali) Stresa (VB). Master post-laurea su Politiche Culturali
Europee (MA in European Cultural Policy and Administration) tenuto presso
la University of Warwick (Coventry)UK. Lingue straniere conosciute: Inglese
(ottima conoscenza), Spagnolo (buona conoscenza), Francese (discreta conoscenza).
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Sintesi del progetto di ricerca: Nell’ambito della ricerca mi propongo di
studiare alcuni aspetti attinenti la sostenibilità dello sviluppo su scala urbana. Il
progetto di ricerca si fonda sui presupposti secondo i quali la città si pone
come oggetto privilegiato d’attenzione nell’avviare strategie di sostenibilità e
l’introduzione della dimensione urbana nell’ambito delle riflessioni sullo sviluppo sostenibile, non solo ha il significato di descrivere i problemi ambientali
nel contesto urbano, ma costituisce un utile strumento per comprendere e
correggere le relazioni tra società ed ecosistema. Attraverso un confronto tra i
principali orientamenti che riguardano la sostenibilità urbana e le nuove politiche urbane si giungerà a formulare delle proposte per un eventuale ripensamento
delle basi sulle quali si fonda lo sviluppo urbano.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca tenderà a mettere in evidenza in particolare modo i contrasti esistenti tra l’evoluzione delle politiche
urbane, sempre più ispirate a modelli di tipo “imprenditoriale” e la realizzazione di obiettivi di sostenibilità in ambito sociale.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Urban Policy Challenges for the New Millennium: Efficiency, Social Equity and
Environmental Concern. Comunicazione presentata al “40th Congress of the
European Regional Science Association”, Barcellona 29 agosto – 1 settembre 2000;
- The Organisation of Urban Space and Culture in Urban Marketing Choices. Comunicazione presentata al “3 rd International Congress on Science and
Technology for the safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean
Basin”, Universidad de Alcala’, Espana, 9-14 luglio 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteche delle Facoltà
di Economia e Scienze Politiche dell’Università di Catania.
Attività didattica svolta dal dottorando: 6 ore di lezione su “ Rapporti tra
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ambiente e sviluppo” e sulla “sostenibilità urbana” nell’ambito del corso di
Politica dell’Ambiente (anno accademico 2000- 2001) tenuto presso il Corso
di Laurea in Relazioni Pubbliche della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania.
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KETY SANNA
Area scientifica: Geografia
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Sanna Kety
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Geografia
Area scientifica: Geografia
Denominazione del Dottorato: Geografia Ambientale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: L’informazione ambientale nei media: esempi di quotidiani nazionali e regionali
Tutor: Prof. G. Scanu
Breve curriculum vitae: Diploma di perito commerciale programmatore preso
l’istituto tecnico commerciale “S. Satta” di Nuoro, votazione 52/60. Marzo
1998 Laurea in lettere ad indirizzo geografico ambientale presso la facoltà di
Sassari, voazione 110/110. Novembre ’98/maggio ’99, corso di specializzazione
in “Tecnico per l’utilizzo dei sistemi geografici territoriali in ambitio ambientale” presso l’Ecap di imola. Novembre ’99/giugno ’00 , master in “Tecniche
ella comunicazione e giornalismo” presso la facolta di Scienze Politiche di
Sassari. Novembre ’99/’00 master in “Lingua e Cultura sarda, Master per
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operatori della comunicazione culturale” presso l’istituto C. Bellieni. Attività
attuali: Dottorato di ricerca e praticantato presso il quotidiano La Nuova Sardegna. Pubblicazioni: “Storia, economia e cultura di un paese nel cuore della
Sardegna: Orune”. C.Bellieni, Sassari 2000.
Sintesi del progetto di ricerca: Con la presente ricerca si intende capire in
che modo si fa uso della cartografia nella stampa. Sempre più spesso per rendere più fruibile l’informazione i quotidiani nazionali e locali si avvalgono di
carte, mappe dei luoghi per rendere più esplicita l’informazione.Lo scopo del
mio studio è finalizzato ad analizzare in quali situazioni si fa maggiormente
uso della cartografia e soprattutto a che livelli visto che i sistemi geografici
territoriali stanno ampliando gli orizzonti applicativi.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’innovazione principale può essere
il fatto che sia possibile trovare dei collegamenti tra discipline “lontane” tra di
loro ma che in ogni caso hanno come scopo ultimo la comunicazione e l’ampliamento delle conoscenze senza limiti.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: consultazione dei libri e
delle riviste specializzate della biblioteca interna dell’Istituto di Geografia.
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IL MEDITERRANEO IN ETÀ CLASSICA,
STORIA E CULTURA
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Denominazione del Dottorato: “Il Mediterraneo in età classica: storia e culture”
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Storia e Dipartimento di Scienze Umanistiche e dell’Antichità dell’Università di Sassari; Dipartimento di scienze archeologiche e storico-artistiche dell’Università di Cagliari; Dipartimento di Filologia e storia dell’ Università di Cassino
Area scientifica: Storia Antica, Filologia Classica, Archeologia greca e romana.
Docente coordinatore: Attilio Mastino
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: 2 professori ordinari: Attilio Mastino, Luciano Cicu; 6 professori associati: Paola Ruggeri,
Raimondo Zucca, Franco Porrà, Giampiero Pianu, Cinzia Vismara, Giampaolo
Mele; 4 ricercatori: Antonio Corda, Giovanna Pintus, Anna Maria Piredda,
Alessandro Teatini.
Tutori: Sotera Fornaro, Antonella Bruzzone
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
XV ciclo: 3 borse ed un posto senza borsa.
XVI ciclo: 4 borse e due posti senza borsa.
Sedi consorziate: Cagliari e Cassino.
Anno di prima istituzione: 1999.
Borse a carico delle sedi consorziate: 2 borse: Cagliari e Cassino.
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Curricula:
1. Storia dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo in età greca e romana.
Competenze richieste:
a. conoscenza delle lingue classiche per accedere alle fonti letterarie ed
epigrafiche greche e latine;
b. capacità di svolgere indagini storiche usando la documentazione epigrafica
e archeologica;
c. conoscenza delle principali lingue moderne per accedere alla letteratura
scientifica.
2. Cultura greca, romana e cristiana. Competenze richieste:
a. conoscenza approfondita delle lingue e delle letterature classiche e della
letteratura cristiana antica;
b. capacità di svolgere indagini filologiche sui testi letterari;
c. conoscenza delle principali lingue moderne per accedere alla letteratura
scientifica.
3. Archeologia classica. Competenze richieste:
a. conoscenza delle lingue classiche per accedere alle fonti letterarie ed
epigrafiche greche e latine;
b. conoscenza degli sviluppi storici dell’arte classica, delle metodologie di
scavo e rilievo dei monumenti;
c. conoscenza delle principali lingue moderne per accedere alla letteratura
scientifica.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo
XV ciclo:
- dott. Piergiorgio Floris borsa presso ex Istituto di Storia Antica Università
di Cagliari (tutor prof. Giovanna Sotgiu e quindi dopo il pensionamento
della prof. Sotgiu il prof. Franco Porrà)
- dott.ssa Cecilia Cazzona borsa presso Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari (tutor prof. Attilio Mastino): la stessa ha rinunciato alla borsa con
decorrenza I giugno 2000 dopo aver vinto un posto di assegnista di ricerca.
- dott.ssa Maria Gavina Vallebella borsa presso Dipartimento di scienze
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umanistiche e dell’antichità dell’Università di Sassari, (tutor prof. Roberto
Nicolai
- dott.ssa Maria Alessandra Petretto senza borsa, presso Dipartimento di
scienze umanistiche e dell’antichità dell’Università di Sassari, (tutor prof.
Luciano Cicu).
XVI ciclo:
- dott.ssa Esmeralda Ughi borsa Dipartimento di Filologia e storia, Università di Cassino, (tutor Cinzia Vismara)
- dott. Antonello Sanna borsa Dipartimento di Storia, (tutor Paola Ruggeri)
- dott.ssa Dolores Tomei borsa Dipartimento di Storia, (tutor prof. Giampiero
Pianu)
- dott. Antonio Ibba borsa Dipartimento di scienze archeologiche e storicoartistiche Cagliari, (tutor prof. Attilio Mastino)
- dott.ssa Cucca Teresa Dipartimento di storia, senza borsa, (tutor prof. Attilio
Mastino)
- dott. Gianfranco Pes Dipartimento di Scienze Umanistiche, senza borsa,
(tutor prof. Roberto Nicolai)
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Come da
piano finanziario a suo tempo approvato, il Dipartimento di Storia ha messo a
disposizione dei dottoranti le somme richieste per viaggi e missioni dai fondi
della ricerca. L’attività si è svolta prevalentemente nel Nord Africa; il Dipartimento di Storia, per gli scavi archeologici e per le ricerche epigrafiche in Tunisia ad Uchi Maius, ad Agbia ed a Numlulis, disponeva dei seguenti finanziamenti:
- £ 120.000.000 contributo del Ministero per gli Affari esteri;
- £ 50.000.000 contributo della Regione Sardegna per ricerche in merito alla
cooperazione.
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Altri fondi sono stati utilizzati, provenienti dalla ricerca intrauniversitaria ed
interuniversitaria e CNR: in particolare per i dottorandi sono state garantite le
seguenti somme per un totale di £. 30 milioni :
- per spese viaggio: £. 5 milioni
- per attrezzatura informatica £. 10 milioni
- per attività di ricerca (materiali di consumo) £. 5 milioni
- per attività di ricerca (altro materiale inventariabile) £. 10 milioni.
- convenzioni per il rilievo di monumenti archeologici (dott.ssa Tomei): £. 5
milioni.
L’Università di Sassari ha assegnato la somma di £. 4 milioni per viaggi dei
dottorandi presso il Dipartimento di Storia. Si resta in attesa dell’esame da
parte del Consiglio di Amministrazione dell’Università delle domande di integrazione delle borse per viaggi all’estero dei dottorandi.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): A disposizione dei dottorandi sono state poste le strutture
dei Dipartimenti di Storia e di Scienze Umanistiche e dell’Antichità (laboratorio di Archeologia, laboratorio di Epigrafia). Inoltre quelle del Centro
Interdisciplinare di Studi sulle Province Romane. I dottorandi hanno trovato
accoglienza anche nelle Università consorziate di Cagliari e di Cassino. All’estero hanno usufruito delle strutture dell’Università di Coimbra e dei musei
e dell’Institut National du Patrimoine del Ministero della cultura della Tunisia.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro:
XV ciclo
- Seminario introduttivo: Sassari, Dipartimento di storia, 13 luglio 2000, con
la presenza di tutti gli allievi del XIV e XV ciclo ed i seguenti docenti: Prof.
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Giovanna Sotgiu, Franco Porrà, Antonio Corda (Cagliari), Luciano Cicu,
Roberto Nicolai, Giovanna Pintus, Anna Maria Piredda, Giampiero Pianu,
Paola Ruggeri (Sassari), inoltre il Tutor Antonella Bruzzone (Sassari).
- Seminario di verifica sull’attività semestrale dei dottorandi, con la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi (XV e XVI ciclo): 6 aprile 2001.
- Interventi di:
- dott.ssa Maria Gavina Vallebella: Le divinità pre-olimpiche femminili e la
tragedia greca: catalogo delle eroine (assente).La relazione è stata letta dal
prof. Nicolai
- dott. Maria Alessandra Petretto: La teoria musicale in latino nella tarda
antichità: aspetti e problemi
- dott. Piergiorgio Floris: Le antichità romane della Sardegna durante il principato, con particolare riguardo al tessuto sociale ed economico dell’isola.
- dott.ssa Cecilia Cazzona: La storia della Sardegna romana attraverso le iscrizioni : Filippo l’Arabo
Un’ulteriore verifica sull’attività svolta dai dottorandi è fissata per 10 ottobre 2001.
XVI ciclo
- Seminario di verifica sull’attività semestrale dei dottorandi con la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi (XV e XVI ciclo): 6 aprile 2001.
- Interventi di:
- dott. Dolores Tomei: I luoghi di culto della Sardegna romana: gli edifici
religiosi di Tharros, Monte Sirai e Antas
- dott. Esmeralda Ughi: L’evergetismo in Africa proconsolare
- dott. Antonello Sanna: Il Nord Africa nell’opera di Dione Cassio
- dott. Antonio Ibba: Urbanizzazione e promozioni municipali nelle province militari dell’Africa dopo il 212: Mauretanie e regione di Lambèse
- dott. Cucca Teresa: Colonia Iulia Veneria Cirta Nova Sicca (assente). La
relazione è stata letta dal prof. Attilio Mastino
- dott. Gianfranco Pes assente
Un’ulteriore verifica sull’attività svolta dai dottorandi è fissata per 10 ottobre
2001.
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Seminari didattici per i dottorandi:
- Convegno e seminario sulla Sardegna romana promosso dalla Scuola di
specializzazione in studi sardi dell’Università di Cagliari (Cagliari giugno 2000)
- Seminario tra il 23 ed il 24 maggio 2000 tenuto dal prof. Carlo De Simone,
ordinario di Linguistica Etrusca all’Università di Tübingen su “La Tabula
Cortonensis”;
- Seminario del 12 maggio 2000 su “Marmi e committenza nell’impero romano” tenuto dal prof. Patrizio Pensabene, ordinario di Archeologia delle
Province Romane all’Università di Roma “La Sapienza”;
- Seminari di Letteratura greca con il prof. Guido Avezzù: 21 novembre 2000
su “Spazio scenico ed extrascenico nella tragedia attica”; 22 novembre 2000
su “Aiace da Sofocle ad Ovidio: a proposito di Sofocle”, Aiace 379.
- Seminario sull’instrumentum domesticum della Sardegna tenuto dalla prof.
Giovanna Sotgiu per complessive 20 ore riservato ai soli dottorandi di ricerca (dal 2 di aprile al 10 maggio 2001).
- Seminario tenuto dal prof. Attilio Mastino presso l’Università di Cagliari
sugli scavi ad Uchi Maius in Tunisia (maggio 2001).
- Seminario del prof. Mario Torelli (7 febbraio 2001) su “La megalografia
dell’oecus di Bosco Reale: programma iconografico e programma politico”.
- Seminario del prof. Luigi Todisco (7 febbraio 2001): “Promachoi”.
- Seminario della dott.ssa Concetta Masseria (8 febbraio 2001): “L’aristeia
del Banausos: un dono per la dea”.
- Conferenza del prof. Angelo Casanova, Università di Firenze (8 maggio
2001) su “Città e campagna nelle commedie di Menandro”.
- Conferenza del prof. Marco Fantuzzi, Università di Macerata (17 maggio
2001) su “Muse e maestri nella poesia ellenistica del III secolo a.C.”
- Seminario del prof. Marco Fantuzzi, Università di Macerata (18 maggio
2001) su “Uno stile epico, ma non troppo: Theocr. 24, 1-63”.
Didattica svolta all’estero:
La dott. Vallebella è attualmente in Gran Bretagna per un soggiorno di 6 mesi
a Bristol.
- 440 -
Altra attività didattica e di ricerca è stata svolta presso: Institut National du
Patrimoine di Tunis; Service des Antiquités di Algeri; Université de
Mohammedia, Marocco
La dott.ssa Cucca ha presentato richiesta per un soggiorno di studio presso il
Centre Ausonius di Bordeaux.
Viaggio in Tunisia e partecipazione agli scavi ed alle ricerche epigrafiche in
Tunisia (ottobre 2000), sotto la direzione del prof. Attilio Mastino
Convegni:
- Partecipazione dei dott. Ughi, Cazzona, Ibba, Sanna, Tomei al Comitato
organizzatore del Convegno internazionale di studi su “L’Africa Romana”
(Sassari 7-10 dicembre 2000), sul tema “Lo spazio marittimo del Mediterraneo occidentale in età romana: geografia storica ed economia”.
- Partecipazione degli iscritti al Corso speciale sull’instrumentum domesticum
(Roma Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, 6-14 marzo, 36 ore):
Ughi, Cazzona, Ibba.
- Seminario sulla transizione tra tardo-antico ed età islamica in Africa del
Nord, Siena 17 marzo 2001 (Ughi).
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un
contesto di attività lavorative: Collaborazione nell’attività di ricerca: Institut
National du Patrimoine di Tunis; Service des Antiquités di Algeri; Université de
Mohammedia, Marocco; Soprintendenze archeologiche della Sardegna.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso): E’ in corso un accordo con la
Soprintendenza archeologica per un programma di interventi di restauro di
materiali archeologici destinati all’allestimento di Musei Nazionali e Locali.
- 441 -
Viaggi e missioni: Quasi tutti i dottorandi hanno svolto viaggi e missioni
presso le principali biblioteche di Roma. La dott.ssa Ughi si è inoltre recata per
un mese presso l’Università di Cassino. La dott.ssa Vallebella per 6 mesi a
Bristol (marzo-agosto 2001). Viaggio di studio nella Sicilia occidentale (giugno
2001): Ibba, Ughi, Cazzona, Tomei, Sanna. Viaggio di studio in Toscana, Lazio,
Campania (febbraio 20901): Ibba, Tomei. Viaggio in Tunisia (ottobre 2000):
Ibba, Sanna, Cazzona, Floris. Altri viaggi in Tunisia sono programmati per
settembre ed ottobre 2001. Un viaggio di studio in Marocco sarà effettuata a
settembre 2001 dai dott. Ughi, Ibba, Sanna. La dott.ssa Tomei nell’ambito
della sua tesi di dottorato svolge rilievi sui monumenti templari dei principali
siti archeologici della Sardegna.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede: La
permanenza dei requisiti per la idoneità della sede del dottorato è stata valutata
positivamente dal Nucleo di Valutazione. Si segnala :
- lo svolgimento di prove di valutazione semestrali sull’attività dei dottorandi
- la presenza di due borse assegnate in consorzio dalle Università di Cagliari
e di Cassino
- la capacità del dottorato di concentrare tutti gli studi classici dell’Ateneo.
- la presenza di una rete di attività didattiche in sede locale, nazionale e internazionale, a garanzia della qualità della formazione dei dottorandi e del
raggiungimento degli obiettivi prefissati;
- le ottime prospettive di sbocchi professionali.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Si rimanda a quanto osservato al quesito precedente.
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CECILIA CAZZONA
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Cazzona Cecilia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica, storia e culture
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Storia della Sardegna romana attraverso le iscrizioni
Tutor: Prof. A. Mastino
Breve curriculum vitae: 1992: borsa di studio ERASMUS, Progetto Pic n.
1315/08, quale contributo per un periodo di studio di tre mesi, dal gennaio al
marzo 1992, presso il Centro Pierre Paris dell’Università di Bordeaux III Michel
de Montaigne; 16.11.1994: laurea in Materie Letterarie presso la Facoltà di
Magistero dell’Università di Sassari con tesi in Epigrafia latina dal titolo
“PETRAE, Catalogo delle iscrizioni latine di Turris Libisonis (Porto Torres)”
(votazione 110/110 e lode); 1995: nomina di Cultore di Epigrafia latina; 1996:
borsa di studio post-lauream conferita dalla Provincia di Sassari - Università
degli Studi di Sassari - Fondi Programmi Comunitario Interreg I - Deliberazione
- 443 -
della Giunta provinciale n. 164 del 14.03.1996 - Settore Storia - Lingua - Cultura, con un progetto di ricerca dal titolo: “Sardinia et Corsica. Storia della
dominazione romana attraverso l’analisi delle fonti letterarie e la catalogazione
informatica delle iscrizioni latine con programma PETRAE”; 1997/1999: contratto di ricerca biennale (20.11.96, a norma dell’art. 37 della Legge Regionale
20.01.1994, n. 2 e dell’art. 36 del Decreto Legislativo 03.02.1993, n. 29) per
l’attuazione di un progetto di ricerca, Area n. 7, Scienze storiche, filosofiche e
filologiche, cod. n. 160, dal titolo): “Salvaguardia dei beni culturali in Sardegna:
Produzione di un CD-ROM sulle iscrizioni latine della Sardegna”; 2000 ammissione al corso di dottorato di ricerca; 2000 titolare di un assegno di ricerca
attribuito alla facoltà di Lettere e Filosofia (Area Scientifica: Storia Romana).
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca ha come obiettivo la realizzazione
di un corpus completo ed aggiornato delle iscrizioni latine della Sardegna con
l’impiego di un moderno sistema di schedatura informatico, riconosciuto a
livello europeo, denominato PETRAE. La schedatura del materiale sarà realizzati seguendo parametri che tengano conto, dell’inquadramento archeologico
dei manufatti, della paleografia, dell’aspetto filologico del testo, del contesto
storico. La datazione dei testi sarà proposta combinando i diversi elementi:
datazione archeologica, datazione paleografica, datazione attraverso il testo
(avvenimenti, corpi militari, formulario, abbreviature, istituzioni e cariche pubbliche, lingua ortografia e stile, onomastica, prosopographia, cariche religiose). L’obiettivo ultimo della schedatura sarà quello di un approfondimento
storico su temi, quali ad esempio la storia sociale della Sardegna romana: durata, qualità della vita, mestieri, professioni, forme di aggregazione; i culti della
Sardegna romana; i rapporti con le altre province; temi che per esigenze di
sintesi non sono stati sufficientemente indagati nelle principali opere di carattere generale relative alla storia della Sardegna romana.
Aspetti di originalità e di innovazione: Le iscrizioni latine dell’isola sono
raggruppate in quattro raccolte principali: CIL, EE, G. SOTGIU, Le iscrizioni
Latine della Sardegna, I, Padova 1961, EAD, Le iscrizioni Latine della Sardegna, II,
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Padova 1968, EAD. L’epigrafia latina in Sardegna dopo il CIL X e l’EE VIII, in
ANRW, II, 11, 1, New York-Berlin, 1988, pp. 552-739. Questo lavoro di compendio risulta a tutt’oggi però parziale, in quanto la scoperta di nuove iscrizioni ma anche il progredire in parallelo di nuovi filoni di ricerca, in particolare
quello relativo alla produzione epigrafica cristiana, confluita recentemente nella
raccolta pubblicata da Antonio Corda (Le iscrizioni cristiane della Sardegna anteriori al VII secolo, Città del Vaticano 1999), rendono necessaria una ricerca volta al
completamento come pure all’ammodernamento del complesso del materiale,
circa 1400 manufatti epigrafici su pietra ai quali vanno aggiunti un lotto considerevole di marchi di fabbrica su reperti fittili.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 8/15.01.2001: soggiorno di studio e
ricerche bibliografiche a Roma presso la Biblioteca dell’Ecole française e presso la Biblioteca dell’Institutum Archaeologicum Germanicum. 21/23.02.2001:
soggiorno di studio e ricerche bibliografiche a Cagliari presso la Biblioteca
della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. 4/25.03.2001: soggiorno di
studio e ricerche bibliografiche a Roma presso la Biblioteca dell’Ecole française
e presso la Biblioteca dell’Institutum Archaeologicum Germanicum.
3-10.06.2001: viaggio di studio nella Sicilia occidentale, organizzato dalle cattedre di Storia romana, Epigrafia latina, Antichità romane, Archeologia feniciopunica e Archeologia e Storia dell’arte greca e romana.
Collaborazioni nazionali e internazionali: centro AUSONIUS, Maison de
la Archéologie, Université de Bordeaux III, France, Institut National du
Patrimoine di Tunisi; Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari, Dipartimento di
Scienze Archeologiche e Storico Artistiche dell’Università di Cagliari; Soprintendenze Archeologiche di Sassari e Nuoro, Cagliari e Oristano, Strutture
museali sarde.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi 40% (prof. A. Mastino)
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Titolo di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti la ricerca:
- Filippo l’Arabo e la Sardegna: un nuovo miliario della strada a Karalibus Olbiam,
in c.d.s.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, stampante,
scanner, masterizzatore, macchina fotografica, lettore CD.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 7.02.2001: seminario del prof. Mario Torelli sul tema “La megalografia dell’oecus di Boscoreale.
Programma iconografico e programma politico”; seminario del prof. Luigi
Todisco sul tema “Promachoi”, svoltisi presso Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Sassari . 8.02.2001: seminario della dott.ssa Concetta
Masseria sul tema “L’Aristeia del Banausos: un dono per la dea”, svoltosi presso Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari. 6/
14.03.2001: corso speciale sull’Instrumentum domesticum della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo - anno IV, a.a 2000/2001, tenutosi presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma. 6.04.2001: seminario di verifica del corso di dottorato “Il Mediterraneo in età classica, storia e culture” con
la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi del XV e XVI ciclo.
4.04.2001/3.05.2001: seminario di Epigrafia latina sull’Instrumentum
domesticum, tenuto dalla prof.ssa Giovanna Sotgiu e svoltosi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari. 4/6.07.2001:
seminario internazionale di studi, organizzato dal Dipartimento di Scienze
Giuridiche e dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, su “Tradizioni religiose e istituzioni giuridiche del popolo sardo: il culto di S. Costantino
imperatore tra Oriente e Occidente (Sassari - Sedilo)”.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia per la cattedra di Epigrafia latina dal titolo “Le iscrizioni latine
della Sardegna romana”.
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TERESA CUCCA
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Teresa Cucca
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica: storia e culture
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Colonia Iulia Veneria Cirta Nova Sicca
Tutor: Prof. A. Mastino
Breve curriculum vitae: 1992: Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico
“E. Fermi” di Dorgali (NU); 1995: (luglio): partecipazione alla I campagna di
scavi nella rocca medievale di Montecatini Alto; (settembre): partecipazione
alla I campagna di scavi a Uchi Maius (Hr. Douamis, Tunisia); (dicembre):
partecipazione alla I campagna di scavi nel villaggio medievale di Geridu (Sorso, SS); 1996: (dicembre): partecipazione al XII Convegno “L’Africa romana”, svoltosi ad Olbia (borsista Dip. Storia); 1997: (gennaio-aprile): soggiorno
ERASMUS presso la III Univ. di Bordeaux; 2000: (luglio): Laurea in Lettere
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presso l’Univ. di Sassari; (dicembre): partecipazione al XIV Convegno “L’Africa
romana”, svoltosi a Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: il progetto consiste nella creazione di un
corpus delle evidenze epigrafiche relative alla colonia augustea di Sicca Veneria
(El Kef, Tunisia) e alla sua pertica. L’obiettivo è quello di far luce sulle vicende
del sito in epoca numida, sui rapporti con Cirta (Constantine, Algeria), sulle
modalità della deduzione ottavianea e sul destino della componente autoctona
preesistente, sui rapporti fra i cives romani dei pagi e gli indigeni dei castella.
Per quanto concerne la colonia in quanto tale, l’attenzion sarà focalizzata sulla
vita politica e amministrativa, sociale, religiosa e sull’onomastica, al fine di
valutare l’apporto delle diverse ondate colonizzatrici alla stratigrafia della popolazione locale.
Aspetti di originalità e di innovazione: la creazione del corpus epigrafico,
che verrà redatto secondo le convenzioni del programma informatico
P.E.T.R.A.E.; l’approfondimento delle problematiche relative all’organizzazione
paganico-castrense nella pertica Siccensis; sinora relegate ai margini degli studi
sui pagi nordafricani.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: per il periodo marzo-giugno 2001 è
previsto un soggiorno di studio presso la biblioteca dell’ Institut National du
Patrimoine (Tunisia), le istituzioni museali e i siti archeologici del governatorato
di Kef.
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PIERGIORGIO FLORIS
Area scientifica: Storia romana L ANT 03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Floris Piergiorgio.
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area scientifica: Storia romana L ANT 03
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo nell’età classica: storia e
culture
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Le iscrizioni funerarie pagane di Karales.
Tutor: Prof. F. Porrà
Breve curriculum vitae: laureato in Lettere nell’a.a. 1995/1996 (110/110 e
lode) con tesi “Tacito, Floriano, Probo e l’ordine senatorio nel III sec. d.C.”;
iscritto dall’a.a. 1997/1998 alla Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Cagliari, giunto al III anno, ha sospeso la frequenza del corso
per il periodo di durata del Dottorato di ricerca; abilitato all’insegnamento di
latino e materie letterarie nei Licei Classici, Scientifici e negli Ist. Magistrali in
seguito al concorso ordinario d.d.g. 31/03/1999; partecipazione alle attività di
scavo archeologico e catalogazione dei reperti sul sito di Cuccuru Nuraxi-
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Settimo S. Pietro (Ca) nel 1998, 2000; partecipazione al lavoro di censimento e
catalogazione delle strutture sepolcrali della necropoli di Tuvixeddu-Cagliari
negli anni 1998, 1999; partecipazione alle attività di scavo e catalogazione dei
reperti nel sito di Uthina (Oudna)-Tunisia negli anni 1998, 1999, 2000; partecipazione alle attività di catalogazione dei materiali archeologici nel sito di IasosTurchia nell’anno 1999; partecipazione alle ricognizioni archeologiche nell’area
rurale di S.Giovanni-Settimo S. Pietro (Ca).
Sintesi del progetto di ricerca: obiettivo della ricerca è la creazione di un
corpus completo e aggiornato di tutte le epigrafi funerarie della città di Karales
relativamente ai testi di natura pagana. Tale opera avviene in primo luogo attraverso l’attività di schedatura del materiale esistente per mezzo di un moderno sistema informatico, denominato PETRAE. La schedatura del materiale è
effettuata seguendo dei parametri come l’inquadramento archeologico dei supporti, la paleografia, l’aspetto filologico e del contesto storico dei testi. La
datazione dei testi sarà proposta combinando i diversi elementi: datazione
archeologica, datazione paleografica, datazione attraverso il testo (quest’ultima facendo riferimento a tutti i dati che vi si possono presentare: avvenimenti,
istituzioni e cariche pubbliche, corpi militari, prosopografia, formulari, abbreviazioni, caratteristiche ortografiche, linguistiche, stilistiche, onomastiche).
Aspetti di originalità e di innovazione: si tratta di riunire per la prima volta
in un corpus organico le iscrizioni funerarie pagane della Cagliari romana (a
tutt’oggi sparse in quattro principali raccolte, cui andranno aggiunte le epigrafi
di più recente scoperta) al fine di realizzare per tale città dell’antichità un approfondimento su temi di natura storico-sociale: durata e qualità della vita,
mestieri, professioni, forme di aggregazione, interazioni con altre aree geografiche dell’impero.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: ottobre 2000: partecipazione al lavoro di catalogazione dei materiali epigrafici provenienti dalle campagne di scavo
a Uchi Maius – Tunisia; gennaio-febbraio 2001: partecipazione al lavoro di
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catalogazione dei materiali epigrafici conservati nel Museo Antiquarium
Arborense di Oristano.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Facoltà di Lettere e Filosofia di
Cagliari, Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche dell’Università di Cagliari.
Risorse finanziarie disponibili: borsa del dottorato; fondi giovani ricercatori (non ancora assegnati).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: macchina fotografica,
computer, stampante, fotocopiatrice, masterizzatore, lettore CD.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: tre Giornate di Studio organizzate dalla Scuola di Specializzazione in Studi Sardi dell’Università
degli Studi di Cagliari (Cagliari, 29 giugno-1 luglio 2000); XIV Congresso Internazionale di Studi “L’Africa Romana” (Sassari, 7-10 dicembre 2000); seminario di verifica del corso di dottorato “Il Mediterraneo in età classica, storia e
culture” con la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi del XV e XVI
ciclo (Sassari, 6 aprile 2001).
Attività didattica svolta dal dottorando: è intervenuto nell’a.a. 2000/2001
come relatore ai seminari tenuti dalle cattedre di Archeologia Greca e Romana
ed Epigrafia Latina dell’Università di Cagliari; ha inoltre partecipato in qualità
di esperto a dei seminari di Storia Romana tenutisi presso la Scuola Media nr.
3 “G. Deledda”, via M. Angioni 1, Quartu Sant’Elena nel quadro del Progetto
Misura 3,1 del Piano Operativo Nazionale cofinanziato dal Fondo Sociale
Europeo e dal Ministero della P. I.
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ANTONIO IBBA
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
e-mail:[email protected]
Cognome e nome: Ibba Antonio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia (SS); Dipartimento di Archeologia (CA)
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica: Storia e culture
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari sede amministrativa - Cagliari sede consorziata
Titolo della Ricerca: Promozioni municipali in Africa dopo l’editto di Caracalla
del 212
Tutor: Prof. A. Mastino
Breve curriculum vitae: Laurea in Lettere anno 1995 (110/ 110 lode) con
tesi “Economia, esercito, società e cultura, fra Gallieno e Aureliano”; borsa di studio
anno 1996 presso l’INP de Tunis; Spec. in Studi Sardi anno 2000 (70/ 70
lode), con tesi “La Sardegna fra il 284 ed il 324”; Cultore della disciplina St.
Romana presso Università di Sassari dal 17 / 02/ 2000; pubblicato sul vol.
AA. VV., Uchi Maius I, Sassari 1997, l’articolo “L’epitafio inedito di Nicasia scolastica rinvenuto a Rihana “(pp. 327-336); sulla “Rivista Storica dell’Antichità”,
- 452 -
vol. XXVII (1997), l’articolo “L’estensione dell’impero di Quintillo e le cause della sua
caduta (270 d.C.)” (pp. 191-214); presentata la relazione “Le sodalitates africane:
alcuni esempi uchitani” al seminario di Studi Novità dell’Africa Romana: (Milano,
1998); partecipato alle Campagne Archeologiche sui siti di Uchi Maius e
Numlulis (Tunisia) organizzate dall’Università di Sassari nel 1996, 1997, 1999;
2000; tenuto un seminario di 20 ore AA. 1999/2000 St. Romana “Amministrazione della Sardegna durante l’impero romano”.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca si propone di censire le promozioni municipali (da civitas peregrina a municipium, da municipium à colonia) in Africa
dopo il 212, anno in cui Caracalla, estendendo la cittadinanza romana alla
maggior parte degli abitanti dell’impero, avrebbe reso meno appetibili simili
promozioni. Tracciata una carta sia geografica sia cronologica delle singole
promozioni, la ricerca si propone, laddove possibile, di verificarne le cause e di
inserirle nel più ampio panorama politico-sociale-economico delle province
d’Africa e nella politica dei singoli principes. Ci si popone anche un confronto
fra la realtà africana e quella di altre macroregioni dell’impero per spiegare
come mai in queste ultime il fenomeno della municipalizzazione sia stato marginale dopo l’età di Settimio Severo.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca cerca di dimostrare la
concretezza delle promozioni municipali durante il III secolo, da taluni studiosi ritenute al contrario prive di significato pratico, e di contestualizzarle
istituzionalmente, economicamente, culturalmente, politicamente, sottolineando le spinte verso una loro realizzazione.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 14-28 Ottobre 2000: Campagna di
Scavo sul sito di Uchi Maius in Tunisia ; 26 Febbraio- 4 Marzo 2000: viaggio di
istruzione in Etruria ; 6-15 Marzo seminario di studi presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a Roma ; 5-17 Marzo: Ricerche bibliografiche presso l’École Française de Rome et L’Istituto Germanico di Archeologia, 2-10
Giugno 2000 : viaggio di istruzione in Sicilia.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione con la prof.ssa
Z. Benzina Ben Abdallah (Institut National du Patrimoine de Tunis) e con
dott.ssa R. Sanna (collaboratrice esterna del Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi di Sassari) alla raccolta e al commento in lingua francese
delle iscrizioni edite di Haïdra, antica Ammaedara (Tunisia).
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60% (prof. A. Mastino)
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Fotocamera digitale; programma FontLab Composer per la realizzazione di caratteri epigrafici.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 6/14.03.2001: corso speciale sull’Instrumentum domesticum della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo - anno IV, a.a 2000/2001, tenutosi presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma. 6.04.2001: seminario di verifica del corso di dottorato
“Il Mediterraneo in età classica, storia e culture” con la partecipazione dei
docenti e di tutti i dottorandi del XV e XVI ciclo.
Attività didattica svolta dal dottorando: È intervenuto nell’AA 2000/2001
come relatore ai seminari tenuti dalle cattedre di Storia Romana, Epigrafia
Latina, Storia Romana, Antichità Romane, Archeologia delle province romane, delle Università di Sassari e Cagliari per un totale di 30 ore complessive.
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MARIA ALESSANDRA PETRETTO
Area scientifica: Filologia Classica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Petretto Maria Alessandra
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Umanistiche e dell’Antichità
Area scientifica: Filologia Classica
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica: storia e culture
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Progetto per un lessico della terminologia musicale in
lingua latina
Tutor: Prof. L. Cicu
Breve curriculum vitae: Diploma in Pianoforte, Conservatorio “L. Canepa”
di Sassari, giugno 1988, vot. 9, 50/10, 00; Laurea in Materie Letterarie, indirizzo filol.-classico, Univ. di Sassari, 28/06/94, vot. 110Lode; Laurea in Lettere indirizzo classico, Univ. di Sassari, 24/11/98, vot. 110Lode; ruolo per l’insegnamento di mat. Lett. e Latino, conseguito nel 2000 mediante Concorso ordinario per esami e titoli; Collaborazione cattedra di Letteratura Latina, prof.
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L. Cicu, Corsi di Latino di Base; Collaborazione cattedra Agiografia, prof.ssa
A.M. Piredda, seminari; Incarichi di ricerca presso Dipart. di Scienze
Umanistiche; Comunicazione al Convegno “Epigrammatica greca e latina”,
Sassari 18-19 aprile 1996; Laboratorio linguistico di Latino presso la SSISS,
A.A. 99/00 e 00/01; Pubblicazioni: L’aulos, Sandalion 16-17(93-94); Musica e
guerra: note sulla salpinx, Sandalion 18(95); Strumenti e ritmi musicali nell’Anthologia
Palatina, Sandalion 20 (98).
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca è volta alla individuazione e
schedatura con relative occorrenze dei lemmi attinenti la cultura musicale latina con particolare riferimento alla trattatistica specifica di età tardo-antica. Si
ritengono punto di partenza le opere di Agostino, Boezio, Cassiodoro,
Macrobio, Marziano Capella. Per esigenza di completezza si intende inoltre
attuare una ricognizione della trattatistica musicale in lingua greca (Aristosseno,
i passi platonici e aristotelici sull’argomento, Aristide Quintiliano e i manuali
redatti tra II e IV sec. d.C.), prescelta e variamente rielaborata dagli autori
latini. Ci si propone di strutturare il lavoro per schede ordinate alfabeticamente,
che offrano la traduzione, le occorrenze nonché significativi raffronti con il
lessico tecnico greco.
Aspetti di originalità e di innovazione:Ad eccezione di un Lexicum musicum
Latinum medii aevi (München 1995-1997), e del progetto LESMU (lessico musicale nella trattatistica prodotta tra 1492 e 1960), non esiste alcuno studio sull’argomento per la cultura latina, ad esclusione di brevi saggi di lessicografia.
Un’opera di consultazione di tal genere può essere funzionale per gli studi di
antichistica.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 26/09/00, Cagliari, Biblioteca Centrale Interfacoltà; 28/11/00, Cagliari, Biblioteca Centrale Interfacoltà; 28/02/
01, Cagliari, Biblioteca Centrale Interfacoltà; 19/04/01, Cagliari, Biblioteca
della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna; 25/06/01, Cagliari, Biblioteca Centrale Interfacoltà; 04/07/01, Venezia, Biblioteca Fac. Lettere e Filosofia;
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05/07/01, Venezia, Biblioteca Dipartimento Archeologia; 06/07/01, Bologna, Biblioteca Fac. Lettere e Filosofia. E’ già stato programmato un viaggio di
studio a Parigi, Ecole Pratique des Hautes Etudes, e Montpellier, Centro
Interdisciplinare di Studi sul Teatro Antico, 16-26/08/01. Si intende compiere
altresì un viaggio a Roma per consultare i testi presenti nei seguenti centri:
Ecole Française, Pontificia Univ. Gregoriana, Biblioteca Vaticana, Biblioteca
dell’Institutum Patristicum Augustinianum.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi per giovani ricercatori (non ancora
erogati)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
In preparazione per “Sandalion” 2000 un articolo dal titolo:
- Pythagora duce e Domino praestante: la cristianizzazione della musica disciplina in età
tardo antica.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, stampante e
scanner personale
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario
introduttivo, Sassari, Dipartimento di Storia 13/07/00, docenti del Dottorato;
Seminari di Letteratura Greca, prof. Avezzù, 21-22/11/00; Seminario di Letteratura Greca, prof. Casanova, 08/05/01; Seminario di Letteratura Latina,
prof. Marchetta, 10/05/01; Seminari di Letteratura Greca, prof. Fantuzzi, 1718/05/01.
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ANTONELLO SANNA
Area scientifica: Storia greca – L ANT 02
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Sanna Antonello
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area scientifica: Storia greca - L ANT 02
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica: storia e culture
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La Romanizzazione del Nord-Africa in età severiana
nelle fonti greche del II sec. d.C.: Cassio Dione ed Erodiano
Tutor: Prof.ssa P. Ruggeri
Breve curriculum vitae: A.A.1994/1995 iscrizione alla Facoltà di Lettere e
Filosofia con indirizzo storico-antico medievale. Dicembre 1998: borsa di studio e partecipazione ai lavori del XIV Congresso Internazionale di Studi de
“L’Africa romana” svoltosi a Djerba (Tunisia). Aprile 2000: Laurea con una
tesi in Storia greca intitolata “Nomos in Erodoto” (votazione di 110/110 con
lode). Ottobre 2000: collaborazione nel lavoro di ricatalogazione del materiale
epigrafico rinvenuto nel corso delle campagne di scavo condotte a Uchi Maius
dall’Università degli Studi di Sassari. 7-10 dicembre 2000: partecipazione come
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segretario d’organizzazione al XV convegno internazionale di studi de “L’Africa
Romana” svoltosi a Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Il lavoro ha per oggetto la romanizzazione
del Nord-Africa in età severiana attraverso l’analisi di due importanti fonti
storiografiche greche, la Storia romana di Cassio Dione Cocceiano e la Storia di
Roma dopo Marco Aurelio di Erodiano. Saranno analizzati i diversi aspetti (economici, sociali, amministrativi, militari etc.) che hanno caratterizzato la presenza romana in Nord Africa nel periodo compreso tra l’impero di Settimio
Severo e quello di Severo Alessandro.L’intento è quello di mettere in luce al
termine della ricerca eventuali discrepanze fra quanto, sulla materia, compare
nelle fonti letterarie ed epigrafiche latine e quanto è riportato negli scritti dei
due storici in oggetto; ma anche di fornire elementi di novità per quanto
attiene ad alcuni aspetti dell’attività di governo dei Severi in Africa.
Aspetti di originalità e di innovazione: Sono dati sostanzialmente dall’utilizzo primario di fonti greche per lo studio di un momento storico caratterizzato dal dominio dell’impero romano, laddove le fonti latine (letterarie ed
epigrafiche) rappresentano invece il corollario, ancorché fondamentale, per la
completezza della ricerca.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Ottobre 2000: soggiorno di studio
in Tunisia, presso il sito archeologico di Uchi Maius. Febbraio.2001: soggiorno
di studio e ricerche bibliografiche a Cagliari presso la Biblioteca della Facoltà
di Lettere e Filosofia dell’Università. Marzo 2001: soggiorno di studio a Roma
per ricerche bibliografiche presso l’Ecole française ed il Deutsches
Archäologisches institut. Giugno.2001: viaggio di studio nella Sicilia occidentale, organizzato dalle cattedre di Storia romana, Epigrafia latina, Antichità
romane, Archeologia fenicio-punica e Archeologia e Storia dell’arte greca e
romana.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo “Giovani ricercatori” anno 2000/2001
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, scanner, fotocopiatrice
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario di Letteratura greca con il prof. Guido Avezzù su Lo spazio scenico ed extrascenico nella
tragedia attica (21 novembre 2000); seminario del prof Mario Torelli su La
megalografia dell’ oecus di Bosco reale. Programma iconografico e programma politico;
seminario del prof. Luigi Todisco dedicato ai Promachoi. Seminario della dott.ssa
Concetta Masseria su L’ aristeia del Banausos: un dono per la dea (febbraio 2001).
Seminario di verifica con la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi
del XV e XVI ciclo (6 aprile 2001).
Attività didattica svolta dal dottorando: Maggio 2001: seminario avente
per oggetto L’evoluzione della storiografia greca da Tucidide a Cassio Dione tenuto
nell’ambito del corso monografico di Storia greca presso la Facoltà di Lettere
dell’Università di Sassari di Sassari.
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DOLORES TOMEI
Area scientifica: Archeologia classica – L ANT 07
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Tomei Dolores
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia
Area scientifica: Archeologia classica - L-ANT 07
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica, storia e culture
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: I luoghi di culto della Sardegna romana: gli aspetti
architettonici
Tutor: Prof. G. Pianu
Breve curriculum vitae: 5.11.1999: laurea in Lettere, indirizzo classico, presso l’Università degli Studi di Perugia con una tesi in Archeologia e Storia dell’arte greca e romana (Prof. Mario Torelli) dal titolo “Le saghe troiana e romana nella pittura pompeiana” (votazione di 110/110 e lode). Febbraio - maggio
1997: servizio di guida presso il Museo Archeologico Nazionale di Perugia.
1999-2000 frequenza del primo anno della Scuola di Specializzazione di Archeologia dell’Università degli Studi di Padova, indirizzo classico (votazione
finale di 50/50 e lode). Luglio 1996: campagna di scavo ad Altilia nel sito
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archeologico di Sepino (CB) sotto la direzione del Prof. M. Matteini Chiari
dell’Università degli Studi di Perugia. Luglio 1998, 2000 (responsabile di un
saggio) e 2001 (vicedirettrice): tre campagne di scavo a Villa Speciosa nel sito
archeologico di San Cromazio (CA), sotto la direzione del Prof. G. Pianu,
docente di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso l’Università
degli Studi di Sassari. 7-10 dicembre 2000: XIV Convegno internazionale di
studi su L’Africa Romana svoltosi a Sassari sul tema “Lo spazio marittimo del
Mediterraneo occidentale: geografia storica ed economia”.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto consiste nell’analisi delle strutture
monumentali attraverso le quali il sacro si manifesta all’indomani della conquista romana della Sardegna, fino all’età costantiniana, quando la presenza cristiana acquista progressivamente una maggiore consistenza. Verranno individuati dei siti, di ciascuno dei quali si daranno delle informazioni di carattere
generale. Successivamente si schederanno i complessi religiosi di età romana,
sia quelli sorti ex novo sia quelli che sopravvivono ad una situazione precedente
di carattere ugualmente religioso o di diversa funzione, con una successiva
analisi comparata delle emergenze considerate e dei confronti con esse rilevabili.
Aspetti di originalità e di innovazione: il lavoro qui presentato è il primo
studio complessivo ed analitico delle strutture sacre della Sardegna di età romana, ponendo in risalto la correlazione fra l’intervento di Roma nell’isola e la
risposta data dai vari centri considerati attraverso la sfera religiosa, valutando
in questo senso determinate scelte architettoniche e cultuali.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 03/05.01.2001: viaggio-studio a Roma
per la raccolta di materiale bibliografico all’École française. 26.02 – 05.03. 2001:
viaggio –studio nel Lazio, Toscana e Campania, organizzato dalla cattedra di
Archeologia e Storia dell’arte greca e romana. 12/19/26.05.2001: viaggi a
Tharros per il rilievo di alcune strutture religiose. 03/10.06.2001: viaggio –
studio nella Sicilia occidentale organizzato dalle cattedre di Storia romana,
Epigrafia latina, Antichità romane, Archeologia fenicio-punica e Archeologia
- 462 -
e Storia dell’arte greca e romana. 12/22.06.2001: viaggio – studio a Roma al
Deutsches Archäologisches Institut. Luglio 2001: campagna di scavo a Villa
Speciosa, nel sito archeologico di San Cromazio (CA), sotto la direzione del
Prof. Giampiero Pianu e con l’incarico di vicedirettrice.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi “giovani ricercatori” anno 2000/2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: computer, stampante,
macchine fotografiche, fotocopiatrice.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 23.01.2001: seminario del Dott. Gian Franco Chiai (Roma) dal titolo “Popoli, lingue e culture
nella Troade e nelle regioni del nord Egeo”. 07.02.2001: seminario del Prof.
Luigi Todisco (Bari) dal titolo “Promachoi”. 07.02.2001: seminario del Prof.
Mario Torelli (Perugia) dal titolo “La megalografia dell’oecus di Boscoreale.
Programma iconografico e programma politico”. 08.02.2001: seminario della
Dott. ssa Concetta Masseria (Perugia) dal titolo “L’aristeia del banausos: un
dono per la dea”. 07.02.2001: seminario del Dott. Rubens D’Oriano (Soprintendenza archeologica per le province di Sassari e Nuoro) dal titolo “I relitti
del porto di Olbia”. 06.04.2001: seminario di verifica con la partecipazione dei
docenti e di tutti i dottorandi del XV e XVI ciclo. 11.05.2001: seminario del
Dott. Carlo Tronchetti (Soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano) dal titolo “Ricerche recenti su Nora”. 16.05.2001: presentazione degli scavi dell’Università di Sassari a Uchi Maius a cura dei Proff. Attilio
Mastino, Giampiero Pianu e Alessandro Teatini. 16.06. 2001: seminario del
Prof. John Clarke dal titolo “Minding your manners: banquettes, behaviour
and class in three Pompeian dining room”, nella biblioteca Platneriana del
Deutsches Archäologisches Institut.
Attività didattica svolta dal dottorando: 18 ore di lezione nel corso di
Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana sull’archeologia del I sec. d.C. da
Augusto ai Flavi.
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ESMERALDA UGHI
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Ughi Esmeralda
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Storia, Università degli Studi di
Sassari
Area scientifica: Storia romana - L ANT 03
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica, storia e culture
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari sede amministrativa - Cassino sede consorziata
Titolo della Ricerca: Il fenomeno dell’evergetismo nell’Africa proconsolare
Tutor: Prof.ssa C. Vismara (Cassino)
Breve curriculum vitae: 1992: borsa di studio ERASMUS, Progetto Pic N°
1315/08, quale contributo per un periodo di studio di tre mesi, dal gennaio al
marzo 1992, presso il Centro Pierre Paris dell’Università di Bordeaux III “Michel
de Montaigne”. 12.07.1995: laurea in Materie Letterarie presso la Facoltà di
Magistero dell’Università di Sassari con tesi in Storia romana dal titolo La
Sardegna romana nelle fonti classiche alla fine dell’età repubblicana (votazione 110/
110). 1996: borsa di studio post-lauream conferita dalla Provincia di Sassari -
- 464 -
Università degli Studi di Sassari - Fondi Programmi Comunitario Interreg I Deliberazione della Giunta provinciale n. 164 del 14.03.1996 - Settore Storia Lingua - Cultura, con un progetto di ricerca dal titolo Sardinia et Corsica.
Storia della dominazione romana attraverso l’analisi delle fonti letterarie e la catalogazione
informatica delle iscrizioni latine con programma PETRAE. 1997/1999: contratto di
ricerca biennale (20.11.96, a norma dell’art. 37 della Legge Regionale 20.01.1994,
n. 2 e dell’art. 36 del Decreto Legislativo 03.02.1993, n. 29) per l’attuazione di
un progetto di ricerca, Area n. 7, Scienze storiche, filosofiche e filologiche,
cod. n. 160, dal titolo Salvaguardia dei beni culturali in Sardegna: censimento degli
insediamenti agricoli di età romana nel territorio di Turris Libisonis (Porto Torres).
1999/2000: frequenza del “Corso di Perfezionamento per l’indagine storica
antica e medioevale del territorio della curatoria di Dore” (ammissione al corso
tramite concorso pubblico con vincita di borsa di studio conferita dalla Provincia
di Nuoro - Università degli Studi di Sassari (Deliberazione della Giunta
provinciale n. 515 del 29.12.1998, modificata dalla deliberazione n. 154 del
18.05.1999).
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca è finalizzato allo studio
e alla comprensione del fenomeno dell’evergetismo nell’Africa proconsolare.
Si intende realizzare un catalogo completo ed aggiornato delle iscrizioni latine,
che testimoniano tale fenomeno. Attualmente è in fase di realizzazione la
schedatura del materiale epigrafico diviso per siti ed entità territoriale di
provenienza. Tale sistema di catalogazione permetterà di seguire l’evoluzione
di questo fenomeno nei suoi diversi aspetti: la munificenza “libera”, il concetto
di munus e l’evergetismo ob honorem, i lasciti testamentari, la tipologia delle
donazioni, le motivazioni socio-politiche e la posizione sociale dei donatori, le
associazioni di benefattori, la munificenza femminile e il ruolo delle donne
nella comunità cittadina. Consentirà inoltre di cogliere gli aspetti comuni alle
altre province e quelli invece più spiccatamente “locali” e di osservare le variabili
cronologiche del fenomeno.
Aspetti di originalità e di innovazione: Nonostante le tematiche relative
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all’evergetismo siano da molti anni al centro degli interessi degli specialisti
dell’antichità romana, gli studi hanno tuttavia privilegiato aspetti particolari o
hanno affrontato l’argomento nelle sue linee generali. L’obiettivo della ricerca
è quello di riunire, attraverso la realizzazione di un catalogo informatico
aggiornato, i documenti epigrafici, fonte primaria per lo studio del fenomeno,
al fine di seguirne gli sviluppi in una singola provincia, l’Africa proconsolare.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 8/15.01.2001: soggiorno di studio e
ricerche bibliografiche a Roma presso la Biblioteca dell’Ecole française e presso
la Biblioteca dell’Institutum Archaeologicum Germanicum. 21/23.02.2001:
soggiorno di studio e ricerche bibliografiche a Cagliari presso la Biblioteca
della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. 4/25.03.2001: soggiorno di
studio e ricerche bibliografiche a Roma presso la Biblioteca dell’Ecole française
e presso la Biblioteca dell’Institutum Archaeologicum Germanicum. 3/
10.06.2001: viaggio di studio nella Sicilia occidentale, organizzato dalle cattedre
di Storia romana, Epigrafia latina, Antichità romane, Archeologia fenicio-punica
e Archeologia e Storia dell’arte greca e romana.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Facoltà di Lettere e Filosofia e
Dipartimento di Filologia e Storia dell’Università degli Studi di Cassino, Facoltà
di Lettere e Filosofia e Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico
Artistiche dell’Università degli Studi di Cagliari, Centre AUSONIUS
dell’Università di Bordeaux III, Institut Nationale du Patrimoine (Tunisia).
Risorse finanziarie disponibili: Fondi 40% (prof. A. Mastino).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, scanner,
masterizzatore, fotocopiatrice, macchina fotografica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 7.02.2001: seminario
del prof. Mario Torelli sul tema “La megalografia dell’oecus di Boscoreale. Programma iconografico e programma politico”; seminario del prof. Luigi Todisco
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sul tema “Promachoi”, svoltisi presso Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
degli Studi di Sassari. 8.02.2001: seminario della dott.ssa Concetta Masseria sul
tema “L’Aristeia del Banausos: un dono per la dea”, svoltosi presso Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari. 6/14.03.2001: corso
speciale sull’Instrumentum domesticum della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo
- anno IV, a.a 2000/2001, tenutosi presso il Pontificio Istituto di Archeologia
Cristiana di Roma. 17.03.2001: seminario di studio nell’ambito del Dottorato
di ricerca in Archeologia Medievale, dal titolo La transazione fra tardo antico ed
alto Medioevo nelle città dell’Africa del Nord, svoltosi a Siena presso il Dipartimento
di Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Siena. 6.04.2001:
seminario di verifica del corso di dottorato “Il Mediterraneo in età classica,
storia e culture” con la partecipazione dei docenti e di tutti i dottorandi del XV
e XVI ciclo. 4.04.2001/3.05.2001: seminario di Epigrafia latina sull’Instrumentum
domesticum, tenuto dalla prof.ssa Giovanna Sotgiu e svoltosi presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari. 4/6.07.2001: seminario
internazionale di studi, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e
dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, su Tradizioni religiose
e istituzioni giuridiche del popolo sardo: il culto di S. Costantino imperatore tra Oriente e
Occidente (Sassari – Sedilo).
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario dal titolo L’evergetismo
nell’Africa romana e le testimonianze epigrafiche del fenomeno a Cartagine e a Thugga, per
un totale di 10 ore, tenuto nell’ambito del corso monografico di Archeologia
delle Province romane (a.a. 2000/2001).
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MARIA GAVINA VALLEBELLA
Area scientifica: Letteratura greca
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Vallebella Maria Gavina
Dipartimento o Istituto: Scienze umanistiche e dell’Antichità
Area scientifica: Letteratura greca
Denominazione del Dottorato: Il Mediterraneo in età classica: storia e culture
Ciclo: XV
Borsa : Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Dall’epica alla genealogia: ricerche sulle eroine del
catalogo omerico
Tutor: Prof. R. Nicolai
Breve curriculum vitae: Laurea in lettere con indirizzo filologico classico,
conseguita nell’anno 1995. Vincita borsa di studio della Regione Autonoma
della Sardegna, area “Filologia e Linguistica”, nell’anno 1995-1996. Corso di
perfezionamento annuale in Filologia e cultura sarda presso l’Università degli
Studi di Sassari, a.a. 1995-1996. Corso di perfezionamento annuale in Tecnologie
per l’insegnamento presso l’Università degli Studi di Roma Tre, a.a. 1996-97.
Svolgimento di un seminario presso la cattedra di Storia Romana per il
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Diploma universitario in Operatori dei Beni culturali, Università di Sassari, a.a.
1997-98. Pubblicazione di una recensione sulla rivista Maia (fasc. II, anno
XLVIII, maggio-agosto 1996, pp.225-232); pubblicazione di un articolo negli
Studi in memoria di Enzo Cadoni, a cura dell’Università degli Studi di Sassari,
Sassari 2000.
Sintesi del progetto di ricerca: Il percorso di indagine muove dal catalogo
omerico delle eroine per concludersi con l’esame della produzione tragica e si
articola in diverse fasi: analisi dei versi dell’Odissea XI 235-327; ricostruzione e
esame delle genealogie delle eroine in questione; individuazione di possibili
riferimenti e percorsi interpretativi, secondo la tesi che la compilazione del
catalogo sia guidata da un preciso criterio compositivo; stesura di un commento.
Esame dell’elaborazione, da parte dei mitografi del VI-IV secolo, dei miti
riguardanti tali figure femminili. Analisi delle modalità di utilizzo e di
interpretazione di tali miti da parte degli autori tragici, allo scopo di verificare
se essi abbiano rielaborato le informazioni fornite dai mitografi.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca si propone di pervenire a
una nuova chiave interpretativa del “catalogo delle eroine”, nel tentativo di
giungere a individuarne i criteri compositivi; inoltre, si vuole provare la presenza
di attività di esegesi omerica nella produzione dei mitografi; ci si propone
anche di verificare se -e in quali termini e con quali limiti- i tragici abbiano
attinto alla letteratura mitografica stessa.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Soggiorno semestrale in Inghilterra
nel 2001; studi e ricerche presso l’Università di Bristol sotto la guida del Prof.
Robert Louis Fowler, H.O. Wills Professor of Greek, Department of Classics
and Ancient History, Università di Bristol; attività di ricerca presso la biblioteca
dell’Università di Reading.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Attività di collaborazione alle
ricerche che il Prof. Fowler va svolgendo in funzione della preparazione del
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secondo volume dell’opera Early Greek Mythography, volume che costituirà il
lavoro di commento ai frammenti dei mitografi del VI-IV sec. a.C., già pubblicati
in Early Greek Mythography, 1: Text and Introduction, Oxford University Press,
Oxford 2000.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca: E’ al momento in corso la stesura di alcuni articoli
che hanno ad oggetto aspetti attinenti la ricerca. Se ne può qui segnalare
l’argomento: 1. Personaggi femminili in Ferecide di Atene; 2. Genealogie
femminili nella letteratura mitografica; 3. Riflessioni sul rituale dello Hieros
Gamos e indagine su alcuni aspetti delle unioni tra umano e divino; 4. La figura
di Sisifo.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Beni librari delle biblioteche
di Sassari, Reading, Bristol.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corso di Filologia
greca tenuto dal prof. R. Nicolai nell’a.a. 2000-2001 presso la facoltà di Lettere
dell’Università degli Studi di Sassari; seminario collettivo tenuto presso
l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Scienze Umanistiche e
dell’Antichità, dal Prof. R. Di Donato, in data 30 marzo 2000; seminari collettivi
tenuti dal prof. G. Avezzù, presso l’Università degli Studi di Sassari,
Dipartimento di Scienze Umanistiche e dell’Antichità, in data 21 e 22 novembre
2000.
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INDIVIDUAZIONE, VALORIZZAZIONE E GESTIONE
DI
SPECIE VEGETALI PER L’AMBIENTE MEDITERRANEO
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Denominazione del Dottorato: Individuazione, valorizzazione e gestione di
specie vegetali per l’ambiente mediterraneo.
Dipartimento e/o Dipartimenti oppure Istituti concorrenti: Dipartimento
di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria dell’Università di Sassari.
Area scientifica: G02A
Docente coordinatore: Pietro Bullitta
Area scientifica di riferimento del corso: Le tematiche affrontate dal dottorato includono una serie di problematiche attuali e strategiche legate alla
valorizzazione del territorio, all’individuazione e gestione di sistemi colturali
sostenibili, alla valorizzazione di risorse paesaggistiche ed ambientali, al
reperimento di nuove risorse, alla tutela e difesa del territorio, al recupero di
zone marginali.
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Pietro Bullitta (coordinatore), Salvatore Caredda, GianFranco Marras, Marco Milia, Antonio
Murtas, Giuseppe Rivoira, Giovanna Attene, Giovanni Pruneddu.
Tutori: Simonetta Bullitta, Leonardo Sulas, Grazia Maria Scarpa.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 2 con borsa.
Sedi consorziate: nessuna.
Anno di prima istituzione: anno 2000; in sostituzione del dottorato di ricerca in “Produttività delle piante coltivate”, attivo dal V ciclo.
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Curricula:
1) Tecniche di restauro ambientale in ambiente mediterraneo.
2) Valorizzazione di specie spontanee foraggere, officinali, aromatiche e per
uso tintorio.
3) Individuazione e valutazione di specie idonee alla fitodepurazione.
4) Nuovi modelli di gestione sostenibile per aree agrosilvopastorali.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo: Giovanni Antonio Re, Giovanni Lei
Tipologia e quantità di risorse finanziarie: fondi messi a disposizione del
dottorato dal Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria nel 2001, 25 milioni; nel triennio 2001/2003, 80 milioni di lire.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica:Il Dipartimento
dispone di un laboratorio dotato di apparecchiature per analisi chimiche di
terreni e piante, un laboratorio di biologia molecolare con relative
apparecchiature per analisi di DNA e proteine, una cella climatica per la
conduzione di prove in ambiente controllato, un’azienda sperimentale dotata
di macchine agricole per la conduzione di prove sperimentali in campo, una
biblioteca specializzata nel settore dell’agronomia e delle coltivazioni erbacee,
computer e connessioni in rete riservati ai dottorandi. Inoltre esiste una convenzione tra il Dipartimento ed il Centro Studio sui Pascoli Mediterranei del
Consiglio Nazionale delle Ricerche per cui tutte le apparecchiature scientifiche e la biblioteca del Centro Studio CNR sono a disposizione dei dottorandi.
Didattica strutturata svolta: vengono svolte lezioni ed esercitazioni pratiche
in campo ed in laboratorio, sono anche stati svolti seminari ed esercitazioni in
laboratorio da ricercatori dell’ARRIAM di S. Pietroburgo-Russia, inoltre, personale CNR integra l’attività didattica svolta in campo ed in laboratorio.
Didattica svolta all’estero: il XV ciclo del dottorato è iniziato nell’ottobre
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2000 e durante il primo anno sono state avviate le prove in sede, gli eventuali
stage all’estero verranno svolti negli anni successivi.
Convegni: FAO Legumed 2000 (Sassari); Il Futuro del mediterraneo Verde I
Conferenza Internazionale (Alghero, 2001)
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative: Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centro Studio sui PascoliMmediterranei, Sassari. Istituto Sperimentale
per le Colture Foraggere MiPAF-Lodi. Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura
e Gestione del Territorio, Univ. di Torino. Centro di Studio per l’Alimentazione degli Animali in Produzione Zootecnica, CNR, Torino. All Russia Research
Institute for Agricultural Microbiology, San Pietroburgo-Russia.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso): Il percorso formativo prevede inizialmente un approccio interdisciplinare alle tematiche proprie del dottorato,
l’acquisizione delle metodologie di ricerca e delle tecniche per l’uso delle
strumentazioni scientifiche e successivamente lo sviluppo della ricerca individuale e l’elaborazione della relativa dissertazione finale. Le attività sono sinora
state svolte a Sassari presso il Dipartimento ed il Centro Studio CNR.
Viaggi e missioni: il dottorato ha avuto inizio nell’ottobre 2000, sinora sono
state svolte solo missioni in Sardegna per la collezione di germoplasma locale
delle specie oggetto di studio nell’ambito del dottorato.
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Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede: Gli
obiettivi formativi dei corsi di dottorato sono stati perfettamente perseguiti e
raggiunti nei cicli precedenti in quanto i dottorandi hanno trovato collocazione nel mondo del lavoro, e molti di loro hanno trovato adeguati sbocchi
professionali in istituzioni di ricerca e sperimentazione anche durante il corso
del dottorato che è stato ugualmente completato con la rinunzia alla borsa, ciò
supporta anche al presente la corrispondenza del corso agli obiettivi formativi.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Le tematiche sviluppate nel corso del
dottorato sono attinenti alle esigenze ed alle problematiche prioritarie in campo
agricolo, sia per quanto concerne l’attività di ricerca che le relative applicazioni
pratiche e ciò è confermato dagli effettivi sbocchi occupazionali raggiunti da
chi ha completato i cicli precedenti di dottorato.
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GIOVANNI LEI
Area scientifica: G02A
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Lei Giovanni
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica
Vegetale Agraria
Area scientifica: G02A
Denominazione del Dottorato: Individuazione, valorizzazione e gestione di
specie vegetali per l’ambiente mediterraneo.
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Individuazione e valutazione agronomica di ecotipi locali di Trifolium pratense L. isolati dalla flora spontanea della Sardegna.
Tutor: Prof. P. Bullitta, Dott.ssa S. Bullitta
Breve curriculum vitae: Diploma di maturità classica conseguito presso il
Liceo Ginnasio “D. A. Azuni” di Sassari; Diploma di maturità professionale
per Agrotecnico conseguito presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura
“F. Sisini” di Sassari; Diploma di laurea in Scienze Agrarie conseguito presso
la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari; abilitazione professionale all’esercizio della professione di Dottore Agronomo conseguita alla I^
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sessione relativa all’anno 1995; ha operato per conto dell’A.I.M.A. per i controlli relativi alle domande di compensazione al reddito – P.A.C. settore seminativi – per l’annata 1997; ha lavorato per conto della Federazione Regionale
degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Sardegna, nell’ambito di diverse indagini I.S.T.A.T. con l’incarico di Coordinatore Regionale; ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto di Economia e Politica Agraria
della Facoltà di Agraria di Sassari in qualità di collaboratore esterno.
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo principale è lo studio delle caratteristiche peculiari delle accessioni di Trifolium pratense L. presenti nella flora spontanea sarda, derivanti essenzialmente dal lungo processo di adattamento alle
condizioni proprie dell’ambiente mediterraneo. La prima fase del progetto di
ricerca è consistita in un lavoro di individuazione e di raccolta delle accessioni
in vari siti distribuiti sul territorio isolano. Le piantine raccolte sono state trapiantate nel campo sperimentale di Ottava, dove sono in corso i rilievi
morfologici, fenologici e produttivi. Contemporaneamente sono stati isolati i
rizobi simbionti specifici, che verranno caratterizzati e valutati.
Aspetti di originalità e di innovazione: La conoscenza delle accessioni locali è un passo fondamentale per la valorizzazione e la conservazione di un
patrimonio genetico che rischia di essere perso irrevocabilmente a causa dell’eccessivo depauperamento del germoplasma locale (erosione genetica), sostituito con materiali di provenienza esogena, spesso di qualità inferiore (anche perché non adattati all’ambiente mediterraneo).
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Prospezioni in Sardegna per la raccolta di germoplasma locale da utilizzare nel corso del dottorato.
Collaborazioni nazionali e internazionali: La ricerca viene condotta in
collaborazione con il personale del Centro Studio sui Pascoli Mediterranei del
CNR e dell’Istituto Sperimentale per le Colture Foraggere del MIPAF di Lodi.
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Risorse finanziarie disponibili: Il Dipartimento di Scienze Agronomiche e
Genetica Vegetale Agraria mette a disposizione i fondi per ogni necessità di
ricerca in campo ed in laboratorio.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Vengono utilizzate le attrezzature (biblioteca, laboratorio, etc.) del Dipartimento di Scienze
Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria, sia quelle presenti nella sede della
Facoltà di Agraria, sia quelle nella sede staccata di Ottava, dove è stato realizzato il campo sperimentale. Si ha inoltre la piena disponibilità del Centro Studio sui Pascoli Mediterranei per l’utilizzo delle attrezzature di campo e di laboratorio di proprietà del CNR.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: L’attività didattica
viene svolta in prevalenza con dimostrazioni e lezioni pratiche in campo ed in
laboratorio.
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GIOVANNI ANTONIO RE
Area Scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee
Cognome e Nome: Re Giovanni Antonio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica
Vegetale Agraria
Area Scientifica: AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee
Denominazione del Dottorato: Individuazione, valorizzazione e gestione di
specie vegetali per l’ambiente mediterraneo
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Influenza del tipo di gestione sulla produzione foraggera,
sul contenuto di tannini condensati, sulla persistenza e studio del potenziale
di azotofissazione in sulla (Hedysarum coronarium L.) e in lupinella (Onobrychis
viciifolia Scop.).
Tutor: Prof. S. Caredda
Breve curriculum vitae: 1994: Laurea in Scienze Agrarie, indirizzo TecnicioEconomico presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari,
discutendo la tesi dal titolo: Produzione di seme di trifoglio bianco, integrata
con l’allevamento ovino da latte nelle aree irrigue mediterranee. 1995: Abilitazione
alla professione di Dottore Agronomo. 1996-1998: Contratto di formazione in
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attività di ricerca ex art. 37 L.R. n° 2/94 su “Biologia della Ferula e metodi di
controllo” presso il Dipartimento di Scienze Agronomiche e
Genetica
Vegetale Agraria già Istituto di Agronomia e Coltivazioni Erbacee. 1998-2000:
Insegnamento presso due scuole medie su incarico del Provveditore di Sassari,
impartendo lezioni di Educazione Tecnica.
Sintesi del progetto di ricerca: La sulla (Hedysarum coronarium L.) e la lupinella
(Onobrychis viciifolia Scop.), sono due leguminose foraggere poliennali importanti per gli ambienti meridionali asciutti e semi-aridi con suoli calcareo-argillosi,
inseribili validamente nei sistemi colturali a basso input ed in biologico. Precedenti ricerche hanno messo in evidenza dei limiti che si potrebbero verificare
nelle condizioni di pieno campo, come la ridotta persistenza mostrata talvolta
già alla fine del primo anno. Con queste premesse, gli obiettivi generali della
presente ricerca sono i seguenti: influenza del tipo di gestione delle colture
sulla persistenza e sul contenuto di tannini condensati, influenza degli stress
idrici sulla persistenza e determinazione dell’azotofissazione.
Aspetti di originalità e di innovazione: La presenza dei tannini condensati
in sulla determina migliori perfomance negli animali, con la possibilità di ridurre i trattamenti sanitari e quindi i residui chimici sulla carne. La tendenza ad
una agricoltura ecocompatibile impone approfondimenti sullo studio dei meccanismi e del potenziale di azotofissazione delle due specie in pieno campo.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Centro di Studio sui Pascoli
Mediterranei, CNR Sassari; Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio, Grugliasco Torino; Centro di Studio per l’Alimentazione
degli Animali in Produzione Zootecnica, CNR Torino.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Sulas L., Re G.A., Stangoni A.P., Ledda L., 2000. Growing cycle of Hedysarum
coronarium L., (sulla) relationship between plant density, stem lenght, forage yield and
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phytomass partitioning. Proceeding of the 10th meeting of the mediterranean
sub-network of the FAO-CIHEAM;
- Borreani G., Cavallarin L., Peiretti P.G., Re G.A., Roggero P.P., Sargenti P.,
Sulas L., Tabacco E., 2000. Quantifyng morphological stage to improve crop management and enhance yield and quality of sulla and lucerne. Proceeding of the 10th
meeting of the mediterranean sub-network of the FAO-CIHEAM.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Bilance da campo e di
precisione, Stufa termoventilata, laboratorio chimico per la quantificazione
dei tannini condensati e dell’azotofissazione.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: L’attività didattica
viene svolta in prevalenza con dimostrazioni e lezioni pratiche in campo ed in
laboratorio.
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LA CIVILTÀ SLAVA
TRA OCCIDENTE ED ORIENTE
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Denominazione del Dottorato: La civiltà slava tra Occidente ed Oriente
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Lingue e
Letterature Straniere
Area scientifica: L-LIN/21
Docente coordinatore: Prof. Lena Szilard
Area scientifica di riferimento del corso: Slavistica
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Prof. L. Szilard,
Prof. S. Sanna, Prof. G. Pissarello, Prof. M. Botto, Prof. G. Pallotti, Prof. L.
Sole, Prof. I. Delogu.
Tutor: Prof. Lena Szilard
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 3 allievi per il XV ciclo, di cui 2 con borsa
Sedi consorziate: nessuna
Anno di prima istituzione: 1999/2000
Curricula: sono stati attivati 3 curricula dai seguenti titoli: “Il concetto del
male nella letteratura russa; Zamjatin, tra profezia e distopia; La prosa di
V.Nabokov e il simbolismo russo:la parola poetica
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: Dott.ssa Cecila Pilo Boyl, Dott.ssa
Alessandra Cattani, Dott.ssa Milena Tocco. Tutti i dottorandi appartengono al
XV ciclo
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Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.):
Per l’attività del corso si dispone al momento dei fondi annuali della Facoltà di
Lingue e Letterature Straniere e di un fondo elargito dalla Regione Autonoma
della Sardegna per il progetto di ricerca CIRIM (Centro Internazionale di Ricerca per le Interazioni Multiculturali) nato e sviluppatosi all’interno del Corso
di Dottorato.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): Il corso dispone di due computer della cattedra di russo
entrambi molto vecchi, un Macintosh ed un Acer con Windows ’95 edun
processore lento. I mezzi sono assolutamente insufficienti ed inadeguati, è
sempre problematico collegarsi in rete epraticamente impossibile ricevere ed
inviare posta e file in cirillico. Considerata la materia, è evidente che questo
rappresenta un grosso handicap per un sereno svolgimento del lavoro di ricerca. Tuttavia, la Facoltà dispone di una biblioteca abbastanza fornita e si è fatta
richiesta di acquisto per riviste specialistiche e per alcuni libri indispensabili.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: seminario dal titolo “Ermeneutica”, tenuto dalla Prof. Szilard, svoltosi dal 02 al 09/05/2000. Seminario dal titolo
“Comparativistica”, tenuto dalla Prof. Szilard, svoltosi dal 05 al 12/06/2000
seminario dal titolo “Semiotica”, tenuto dalla Prof. Szilard, tenutosi dal 02/ al
09/10/2000.
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Ciclo di lezioni dal 20 al 30 Novembre 2001 tenuto dal Prof. B.V.Averin, docente di letteratura russa dell’Università di san Pietroburgo e dall’insigne studiosa dell’Accademia delle Scienze Russa (RAN) M.Ja.Virolainen: a) La città
come simbolo di un mito storico-culturale (il mito di Pietroburgo sullo sfondo
della tradizione antico-russa). b) Il mito di Pietroburgo nei secoli XVIII-inizio
XIX. c) Il mito di Pietroburgo ne “Il cavaliere di bronzo” di Puskin. d) Le
città-mito nell’opera di Gogol’. e) Pietroburgo e Roma. Paralleli storico-culturali. f) La Pietroburgo di Nabokov. La Prof.ssa L. Zubova del’Università di San
Pietroburgo ha tenuto una lezione dal titolo “La lingua della poesia” in data 12
Maggio 2001. D.Prigov dall’Università di Mosca (RGGU) ha tenuto in data 11
maggio 2001 una lezione dal titolo “Multicultoglobalismo”.
La Dott.ssa Alessandra Cattani e la Dott.ssa Cecilia Pilo Boyl hanno inoltre
svolto attività didattica nel primo anno di dottorato, tenendo rispettivamente
un corso di 40 ore sulla letteratura russa della seconda metà del XIX sec. e 40
ore sulla letteratura russa dalle origini alla prima metà del XIX secolo.
Didattica svolta all’estero: Convegni: Dott.ssa Alessandra Cattani
:Partecipazione nel maggio 2001 alla conferenza dei Dottorandi di Slavistica tenutasi
a Trieste presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori;
21-22 Novembre 2000 “I Conferenza internazionale di letteratura russa. Il mito
della città” Università degli Studi di Sassari; 8-9 maggio 2001 “Il dialogo fra le
culture. Il problema del multiculturalismo” Università degli Studi di Sassari.
Dott.ssa Cecilia Pilo Boyl: 21-23 Aprile 2000 “Letture nabokoviane” San
Pietroburgo, 21-22 Novembre 2000 “I Conferenzainternazionale di letteratura
russa. Il mito della città” Università degli Studi di Sassari; 8-9 maggio 2001 “Il
dialogo fra leculture. Il problema del multiculturalismo” Università degli Studi
di Sassari; giugno-ottobre 2001 missione di studio e ricerca in Russia presso
l’Università Statale di San Pietroburgo.
Dott.ssa Milena Tocco: 21-22 Novembre 2000 “I Conferenza internazionale
di letteratura russa. Il mito della città” Università degli Studi di Sassari; 8-9
maggio 2001 “Il dialogo fra le culture. Il problema del multiculturalismo”
Università degli Studi di Sassari.
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Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Il corso di Dottorato di
ricerca ha creato numerosi contatti di fondamentale importanza per l’attività
formativa. Forti sono gli attuali contatti con le Università di San Pietroburgo
(Statale ed Europea) e con l’ RGGU di Mosca. I dottorandi hanno potuto
personalmente conoscere e frequentare professori delle suddette Università che la
cattedra di russo ha invitato per tenere conferenze e lezioni. Durante quest’ultimo
anno i dottorandi hanno approfondito i contatti anche con gli slavisti delle
altre Università d’Italia con i quali sussiste una fitta corrispondenza via e-mail.
Inoltre il dottorato si avvale del supporto finanziario della Regione Autonoma
della Sardegna che ha appoggiato l’idea della nascita e della fondazione del
CIRIM (Centro Internazionale di Ricerca per le Interazioni Multiculturali).
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): Il percorso formativo dei dottorandi parte
dal principio che lo scopo finale sia quello di creare dei professionisti della
ricerca di ampio profilo e di alto livello. Durante lo svolgimento del corso essi
dovranno impadronirsi delle più recenti metodologie di ricerca letteraria,
appropriarsi delle tecniche di applicazione di tali metodologie e dei risultati
delle più recenti ricerche letterarie all’attività didattica, contribuire all’estensione
ed allo sviluppo del concetto di civiltà slava. Il programma si basa sulla
comparativistica, cioè sull’ermeneutica storica della cultura quale base per la
compilazione dei modelli nazionali delle civiltà e delle culture. Nel raffronto
con le altre culture dell’Occidente e dell’Oriente, l’analisi di quella slava rivela
un cammino storico e culturale di profonde affinità, corrispondenze, influenze
e paralleli tipologici. Per tanto i dottorandi stanno perfezionando le loro basi
teoriche, stanno approfondendo le conoscenze linguistiche, tentano di
sviluppare gli obiettivi della ricerca, abbinando quest’ultima alla didattica.
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Viaggi e missioni: Vedi sopra alla voce Convegni
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Il collegio dei docenti del Dottorato di
ricerca in “La civiltà slava tra Occidente ed Oriente” ha ritenuto idonei i requisiti
necessari allo svolgimento della ricerca per quanto riguarda sia la sede che i
candidati. Con la riunione tenutasi il 15 giugno 2000 si sono prese in
considerazione le attività svolte e quelle in preparazione e si è ritenuto che esse
costituiscano una solida base per la prosecuzione del corso. I dottorandi sono
in continuo contatto col coordinatore del corso, Prof. Lena Szilard, che tramite
colloqui valutativi (che possono essere mensili, quindicinali o persino
settimanali) controlla e indirizza l’attività di ricerca. Secondo quanto riportato
sopra, risulta evidente che i dottorandi stanno partecipando attivamente al
lavoro con presenze a seminari, organizzazione e partecipazione a conferenze
internazionali, pubblicazioni, viaggi all’estero e didattica all’interno
dell’Università. La creazione stessa del CIRIM (Vedi sopra) è indice di un futuro di grande prestigio non solo per i dottorandi ma per l’Università stessa in
quanto unico centro del genere in Italia. L’adesione come Presidente Onorario
dello scrittore di fama mondiale D. Prigov ne è evidente dimostrazione. Inoltre
i dottorandi e la cattedra di russo della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere,
nella persona della Prof.ssa Lena Szilard, stanno attuando una collaborazione
internazionale con due tra le più importanti Università di Mosca e San
Pietroburgo, oltre ai contatti ormai già stabili con l’Università ELTE di Budapest, con alcune personalità dell’Università di Tartu, dell’Università di Princeton
e dell’Università di Helsinki.
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ALESSANDRA CATTANI
Area scientifica: Lingue e Letterature Straniere L-LIN/21
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Cattani Alessandra
Dipartimento o Istituto: Lingue e Letterature Straniere
Area scientifica: L-LIN/21
Denominazione del Dottorato: La civiltà slava tra Oriente ed Occidente
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Il concetto del male nella letteratura russa (con
approfondimenti su autori quali Dostoevskij, Gogol’, Brjusov)
Tutor: Prof.ssa L. Szilard
Breve curriculum vitae:Diploma di maturità classica, Diploma di laurea in
Lingua e letteratura russa conseguita presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Firenze, Diploma di frequenza rilasciato
dall’Associazione Italia-Urss di Firenze. Soggiorno a Mosca e San Pietroburgo
dove ha frequentato un corso di lingua. La sottoscritta è stata nominata cultore
della materia per la cattedra di Lingua e Letteratura russa della Facoltà di Lingue
e Letterature straniere dell’Università di Sassari ed ha collaborato attivamente
all’attività della cattedra. Nel marzo 2000 ha vinto il concorso per la frequenza
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al corso di Dottorato di Ricerca in “La civiltà slava tra Oriente ed Occidente”,
XV ciclo. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni in corso di stampa su riviste
italiane e straniere. Materiale di stampa costituiranno anche gli interventi svolti
dalla sottoscritta nelle due conferenze internazionali organizzate dalla cattedra
di Lingua e Letteratura russa.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto della ricerca è volto ad un
approfondimento del tema centrale del corso di dottorato, ovvero i rapporti
tra le culture orientale ed occidentale, dal punto di vista culturologico. Si tenterà
di individuare all’interno del “concetto del male” le linee di contatto e di scontro,
introducendo spunti per discussioni di carattere filosofico, religioso,
antropologico. Il tutto seguirà l’indirizzo critico della scuola della Prof.ssa Szilard
ovvero l’ermeneutica che costituirà solida base per un’analisi quanto mai
completa. Attraverso l’utilizzo dei mezzi forniti dalla scuola ermeneutica, dalla
semiotica, dalla comparativistica, l’intento della ricerca sarà quello di dimostrare
l’universalità dei miti che stanno alla base di molti aspetti del “male” o della
“demonologia”,in particolare di quella russa attraverso lo studio di alcune opere
tra le più famose del panorama che la suddetta letteratura offre.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il tema del “concetto del male” non
è certo nuovo nel panorama della critica letteraria ma l’aspetto originale della
ricerca consiste proprio nel tentativo di dimostrare, come s’è detto sopra, la
familiarità delle basi antropologiche, mitiche, filosofiche che reggono l’impianto
del concetto del male nelle culture russa con quelle della cultura occidentale.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione nel maggio 2001 alla
conferenza dei Dottorandi di Slavistica tenutasi a Trieste presso la Scuola
Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori; 21/22 novembre
2000 “I Conferenza Internazionale di Letteratura russa: Mitologia della città”,
Università di Sassari; 8/9 maggio 2001 “Il dialogo fra le culture. Il problema
del multiculturalismo”. Università di Sassari.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: La sottoscritta fa parte del
progetto CIRIM (Centro Internazionale di Ricerca per le Interazioni
Multiculturali) creato dalla Prof.Szilard e sovvenzionato dalla Regione
Autonoma della Sardegna
Risorse finanziarie disponibili: Fondi della Facoltà di Lingue per il Dottorato
di Ricerca; Fondo CIRIM (Reg. Aut. Sard.).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Portret N. Gogolja, evolucija demonologija, in “Studia Slavica”, Budapest, 2000;
- Il Ritratto di N. Gogol’: evoluzione della demonologia, in “Annali”, Univ. Degli
Studi Sassari, (in corso di stampa)
- L. Szilard, La poesia di russa del XX sec., a cura di Alessandra Cattani, Univ.
Degli Studi Sassari (in corso di stampa);
- Pietroburgo e l’acqua: l’ultima notte di Svidrigajlov , Univ. Degli Studi Sassari (in
corso di stampa);
- Piterburg i voda: poslednaja noc’ Svidrigajlova, Univ. Degli Studi Sassari (in corso
di stampa); - L’Angelo di fuoco: analisi di un testo interculturale, Univ. Degli Studi Sassari (in
corso di stampa);
- Ognennyj Angel: analiz interkul’turalnogo teksta, Univ. Degli Studi Sassari (in
corso di stampa)
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Le attrezzature didattiche
sono in realtà molto scarse: un computer Acer della Facoltà e un Macintosh
(entrambi molto vecchi, Windows 95 e innumerevoli problematiche per
l’accesso Internet). La sottoscritta si serve quasi esclusivamente del computer
di casa e di uno portatile (processore più veloce e possibilità di ricevere ed
inviare testi in cirillico, cosa praticamente impossibile per il computer della
Facoltà).
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: seminario dal titolo
“Ermeneutica”, tenuto dalla Prof. Szilard, svoltosi dal 02 al 09/05/2000;
seminario dal titolo “Comparativistica”, tenuto dalla Prof. Szilard, svoltosi dal
05 al 12/06/2000; seminario dal titolo “Semiotica”, tenuto dalla Prof. Szilard,
tenutosi dal 02/ al 09/10/2000.
Attività didattica svolta dal dottorando: La sottoscritta ha svolto un’attività
didattica presso la Cattedra di Lingua e Letteratura russa, nel primo anno di
corso di dottorato, per un totale di 40 ore, tenendo un ciclo di lezioni sulla
letteratura russa della seconda metà del XIX sec.
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CECILIA PILO BOYL DI PUTIFIGARI
Area scientifica: L-LIN/21
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Pilo Boyl di Putifigari Cecilia
Dipartimento o Istituto: Lingue e Letterature Straniere
Area scientifica: L-LIN/21
Denominazione del Dottorato: La civiltà slava tra Oriente ed Occidente
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: La prosa di Vladimir Nabokov e il simbolismo russo: la
parola poetica
Tutor: Prof.ssa L. Szilard
Breve curriculum vitae: Ha conseguito nel 1991 il diploma di Maturità classica,
nel 1992 il diploma di VIII anno in pianoforte principale, nel 1997 il diploma
di laurea in Lingue e Letterature straniere moderne presso l’Università di Roma
“La Sapienza” (lingue principali: russo, ungherese, francese) con tesi “La figura
dell’artista nel trittico di Nabokov: Zascita Luzina, Otcajanie, Dar”, nel 1999 il
diploma di laurea in lingua e letteratura russa presso l’Università Statale di San
Pietroburgo. Durante gli studi ha trascorso periodi di studio all’estero (Russia,
Ungheria). Negli anni 1997-2000 ha approfondito la conoscenza della lingua
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russa (Univ. Di San Pietroburgo) e polacca (Istituto “Polonicum” di Varsavia,
e partecipato a diverse conferenze su temi di letteratura russa, ungherese e di
comparativistica. Nel marzo 2000 ha vinto il concorso per dottorato di ricerca
presso la cattedra di Lingua e Letteratura russa dell’Univ. Di Sassari. Da allora
collabora attivamente alle iniziative della cattedra (attività didattica, conferenze,
raccolta materiale librario).
Sintesi del progetto di ricerca: il progetto consiste in uno studio dei significati,
valenze e funzioni attribuite alla parola poetica nell’ambito filosofico-intellettuale
del simbolismo letterario russo e i loro riflessi sulla prosa di Vladimir Nabokov.
L’obbiettivo della ricerca è far luce sugli aspetti di evoluzione e continuità che
caratterizzano il concetto e l’uso della parola poetica tra simbolismo e postsimbolismo. Oggetto privilegiato di studio: le teorie linguistiche e le
sperimentazioni di Potebnja, Vjaþeslav Ivanov, Andrej belyj, Pavel Florenskij
a confronto con la pratica letteraria di V.Nabokov. La ricerca si basa su un’attenta
analisi dei testi e si serve dei metodi interpretativi dell’ermeneutica e della
comparativistica.
Aspetti di originalità e innovazione: Originalità e innovazione sono contenuti
nel tema stesso, che coinvolge due universi culturali e campi di ricerca (quello
simbolista e quello modernista) finora tenuti separati e considerati privi di contatto.
La ricerca tende a porre in rilievo la ricchezza di novità sperimentali contenute nel
nucleo poetico del simbolismo e la profondità del suo messaggio poetico.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 21-23 aprile, partecipazione alla
conferenza “Letture nabokoviane” (San Pietroburgo) con il testo “Nabokov e
il simbolismo russo: per un’impostazione del problema”; 21-22 novembre 2000:
“I Conferenza Internazionale di letteratura russa: Mitologia della città” (Univ.
Degli Studi di Sassari); 7-9 maggio 2001: “II Conferenza Internazionale di
letteratura russa: Il dialogo fra le culture. Il problema del multiculturalismo”
(univ. Di Sassari) giugno-ottobre 2001: missione di studio e ricerca in Russia
presso l’Università Statale di San Pietroburgo.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: La sottoscritta collabora al
progetto CIRIM (Centro Internazionale di Ricerca per le Interazioni
Multiculturali) creato dalla Prof. Szilard e sovvenzionato dalla Regione
Autonoma della Sardegna.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi della Facoltà di Lingue per il Dottorato
di Ricerca (quasi nulli); Fondo CIRIM (Reg. Aut. Sard.)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Zascita Luzina, Otcajanie i Dar, in Russkaja literatura mezdu Vostokom i
Zapadom, N. 4 (1999), Budapest, Magyar ruszisztikai intézet;
- Vladimir Nabokov i russkij simvolizm v russkoj i zarubeznoj kritike, in Nabokov:
Pro et Contra, vol. II, Sankt-Peterburg, Russkij Christjanskij Gumanitarnyj
Institut (in corso di stampa);
- La Berlino di Nabokov, in Atti della I Conferenza Internazionale di letteratura
russa. Univ. degli Studi di Sassari (in corso di stampa);
- Berlin V. Nabokova, in Atti della I Conferenza Internazionale di letteratura
russa. Univ. degli Studi di Sassari (in corso di stampa);
- Il concetto della trasparenza nell’opera di V. Nabokov, in Atti della II Conferenza
Internazionale di letteratura russa. Univ. degli Studi di Sassari (in corso di stampa);
- Kategorija prozracnosti v tvorcestve V.V. Nabokova, in Atti della II Conferenza
Internazionale di letteratura russa. Univ. degli Studi di Sassari (in corso di
stampa).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer portatile di mia
proprietà con Windows ’98 versione russa multilingue. Biblioteche delle
Università di Sassari e Roma (La Sapienza); Biblioteche e Archivi di San
Pietroburgo.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 2-9 maggio 2000:
Seminario sull’“Ermeneutica” tenuto dalla Prof. Lena Szilard; 5-12 giugno 2000:
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Seminario sulla “Comparativistica” tenuto dalla Prof. Szilard; 2-9 ottobre 2000:
Seminario sulla “Semiotica” tenuto dalla Prof. Szilard
Attività didattica svolta dal dottorando: La sottoscritta ha svolto un’attività
didattica presso la Cattedra di Lingua e Letteratura russa; nel I anno di corso
del dottorato, per un totale di 40 ore, tenendo un ciclo di lezioni sulla letteratura
russa dalle origini alla metà del XIX secolo.
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MILENA TOCCO
Area scientifica: L-Lin/21
Cognome e Nome: Tocco Milena
Diparimento o Istituto: Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Area scientifica: L-Lin/21
Denominazione del Dottorato: La civiltà slava tra Oriente e Occidente
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Zamjatin, dalla profezia all’apocalisse
Tutor: Prof.ssa L. Szilard
Breve curriculum vitae: Diploma di maturità scientifica presso il Liceo
Scientifico A. Pacinotti, conseguita in data 07/07/1987. Laurea in Lingue e
Letterature Straniere conseguita presso la Facoltà di Lingue dell’Università di
Cagliari in data 08/07/1999 con votazione 110/110. Relatrice con la tesi “ La
città utopica in NOI di Zamjatin, durante la conferenza sulla Mitologia russa
presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Sassari, in data 21
Novembre 2000. Relatrice con la tesi “ Distopia della globalizzazione: Orwell
e Zamjatin, due distopici a confronto” durante la conferenza sul multiglobalismo
presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Sassari tenutasi in data
08/05/2001 International Language Centres Certificate in English as a
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Foreign Language rilasciato in dta 27/08/1990. ( LEVEL 4 ) South Ealing.
Due attestati di freqenza e profitto di Lingua Russa, rilasciati dall’Università
degli Studi Di Cagliari, in data 24/11/2000. Diploma di Corso di Lingua Russa
rilasciato dalla Scuola Stati Uniti d’Europa in data 11/06/2001.Esperienze
Professionali: Collaborazioni con riviste e giornali Locali. Collaborazioni con
Università di Cagliari e Sassari. Esperienze didattiche presso privati.
Sintesi del progetto di ricerca: La tesi verte sull’analisi in toto del romanzo
distopico di Zamjatin NOI, (1920) con uno sguardo comparativo che investe
soprattutto la letteratura inglese (in particolare l’opera orwelliana), e che mira a
sottolineare ed inquadrare il background storico e artistico dell’autore, in antitesi
e/o continuità con i grandi romanzieri russi, che lo precedettero. Uno sguardo
particolare sarà dedicato alle opere precedenti dell’autori in cui già si
intravedevano in nuce gli elementi che rendono peculiare il romanzo NOI. La
storia della letteratura distopica sarà trattata separatamente in un intero capitolo,
mirato a sottolineare la sua evoluzione storica e involuzione attuale.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’opera zamjatina è stata vittima di
un ostracismo politico nell’arco del decennio compreso tra il 1920 e il 1930. Il
suddetto studio mira a portare alla luce quelle verità critiche e criptiche che
l’autore non potè rivelare chiaramente a causa dellla censura. La mia tesi mira
a sviscerare dalla struttura profonda del testo codici, messaggi, simboli che
non sono stati sottolineati finora.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca: Due relazioni lette durante le conferenze tenutesi a
Sassari in data 10 Novembre 2000 e 8 Maggio 2001: La città dell’utopia in “Noi”
di Zamjatin; Distopia della globalizzazione.
Due articoli attualmente in stampa, di futura pubblicazione:
- Utopii Gorod v Zamjatinogo MY;
- Orwell i Zamjatin, dva satirika.
- 499 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: La Biblioteca della Facoltà
di Lingue di Sassari, Biblioteca Provinciale di Cagliari e di Quartu S.Elena; un
modernissimo portatile di mia proprietà, con accesso ad Internet; le strutture
didattiche a disposizione dei dottorandi.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario dal titolo
“Ermeneutica”, tenuto dalla Prof. Lena Szilard, dal 02 al 09/05 2000. Seminario
dal titolo “ Comparativistica”, tenuto dalla Prof. Lena Szilard, dal 05 al 12/06/
2000. Seminario dal titolo “Semiotica”, tenuto dalla Prof. Lena Szilard, dal 02/
al 09/10/2000.
- 500 -
NEUROSCIENZE
- 502 -
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia, Istituto di Clinica Neurologica
Area scientifica:B10/14 farmacologia ; MED/26 neurologia
Docente coordinatore: Prof. Egidio Miele
Area scientifica di riferimento del corso: B10/14 farmacologia
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Miele Egidio, Serra
Gino, Ajello Isidoro, Baggio Giovannella, Demontis Maria Graziella, Agnetti
Virgilio, Desole Maria Speranza, Marchetti Bianca, Diana Marco, Piras M.Rita,
Sechi Giampietro, , D’Aquila Paolo, Miele Maddalena , Enrico Paolo, Fresu
Gina, Sau Gian Franco,
Tutori: Prof.ssa Desole Maria Speranza, Prof. Isidoro Ajello
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XV ciclo due allievi con borsa e uno senza borsa. XVI
ciclo tre allievi di cui uno con borsa
Sedi consorziate: nessuna
Anno di prima istituzione:1999-2000
Curricula: Neuropsicofarmacologia e Neurotossicologia; Neurofisiopatologia,
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: XV ciclo: Paulus Kai Stephan,
Magnano Immacolata, Rocchitta Gaia.
XVI ciclo: Taras Maria Grazia, Migheli Rossana, Delogu Maria Rosaria
- 503 -
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Fondi ex 60%
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): Ogni dottorando ha la sua postazione di lavoro, possibilità
di uso di computer, accesso ad Internet, biblioteca del Dipartimento, accesso
a periodici on-line, uso di tutti i laboratori ( Microdialisi; Cromatografia; Colture cellulari; Incubatore; Cappa a flusso laminare; Microscopi;
Spettrofotometro; Spettrofluorimetro; HPLC; Nicolet Viking II; Neuroscan
Inc,Synamps; Bio-Logic system corp explorer everex step), possibilità di uso
dell’aula ubicata nella sezione di farmacologia.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro:Nell’ambito del dottorato sono previsti seminari
interni con cadenza quindicinale svolte sia dai docenti del corso che dagli stessi dottorandi. Sono inoltre previsti seminari tenuti da docenti esterni sia italiani che stranieri. Nell’anno 2000 sono stati tenuti tre seminari da docenti esterni: Prof Giovanni Biggio del Dipartimento di Biologia sperimentale di Cagliari; Prof. Maurizio Memo dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Brescia e Il Prof. Lucio Annunziato dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di
Napoli
Didattica svolta all’estero:
Convegni: XII Congresso della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia
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Cagliari, 7-10 giugno 2000; Congresso della Società Italiana di Psicofisiologia
Genova 3-5 dicembre 2000; Congresso della Società Italiana di Neurofisiologia
Clinica, Taormina 23-25 maggio 2001; XXX Congresso della Società Italiana
di Farmacologia, Genova 30 maggio 2 giugno 2001
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi stanno maturando delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di
attività lavorative: Dipartimento di Biologia Sperimentale dell’Unversità degli studi di Cagliari diretto dal Prof. Giovanni Biggio.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso): La collaborazione con prestigiosi
Istituti Universitari stranieri, documentata dalle numerose pubblicazioni scientifiche in collaborazione, dei componenti il collegio dei docenti, assicurerà ai
dottorandi lo svolgimento di esperienze altamente qualificanti in un contesto
di attività lavorative. In particolare, i dottorandi potranno soggiornare, per il
periodo previsto ed in conformità alla vigente normativa, nei seguenti Istituti
Universitari stranieri e Centri di ricerca italiani (IRCCS): Department of
Pharmacology, State University of New York at Buffalo, School of Medicine,
Buffalo, USA; Montreal Neurological Institute, McGill University, Montreal,
Quebec, Canada. Neuroscience Research Section, Le Centre Hospitalier de
l’Université Laval, Quebec, Canada, Universitarire Centrum voor Pharmacie,
Groningen, Olanda, Department of Pharmacology, University of Cambridge,
Inghilterra, Department of Neurodegenerative Diseases, Medical School,
London University, UK, Department of Cell Biology and Immunology, medical
Faculty, Vrje University, Amsterdam, Department of Cell Biology, Biological
Sciences, Complutense University, Madrid, Spain, Institute for Research on
Mental Retardation and Brain Aging,(IRCCS), Troina , Ital, Department of
Medical Genetics and Medicine, University of British Columbia, Vancouver,
- 505 -
Canada. - Department of Neuroimmunology, Max-Planck-Institute of
Neurobiology, Martinsried, Munich Germany, Molecular Research Cambridge
Center, Cambridge, UK. Oltre ad altri eventuali Istituti Universitari italiani e
stranieri in cui si riterrà opportuno che il dottorando svolga la sua esperienza.
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MARIA ROSARIA DELOGU
Area scientifica: BIO 14
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Delogu Maria Rosaria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia Sezione di Farmacologia
Area scientifica: BIO 14
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Modulazione da parte dei neurosteroidi della espressione genica dei recettori del GABA negli astrociti del ratto.
Tutor: Prof.ssa M. S. Desole
Breve curriculum vitae: Nel 1986 si laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli studi di Sassari con votazione 110/110 discute una tesi sperimentale dal titolo: “Livelli di nucleotidi adenilici in epatociti di ratto”. Nel 1988 si
abilita all’esercizio della professione di biologo. Dal 1988 al 1990 frequenta un
corso di Maricoltura finanziato dal Formez. Dal 1990 al 1995 è assunta in
qualità di ricercatore presso il Consorzio Ricerche Sardegna, si occupa di indagini ambientali ed in particolare di analisi quali-quantitative del fitoplancton
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marino e lagunare e di analisi microbiologiche delle acque. Nel 1995 è ammessa al Dottorato di ricerca in Farmacologia e Tossicologia presso l’Università
degli studi di Sassari. Nel 1998 consegue il titolo di Dottore di Ricerca presentando una dissertazione finale dal titolo: “Lo stress ossidativo come mediatore
dell’apoptosi”. Dal 1999 al 2000 collabora alla ricerca:” Ormoni e patologie
neurodegenerative” finanziata con fondi dell’Associazione OASI Maria SS di
Troina.
Sintesi del progetto di ricerca: Il cervello è un organo steroidogenico. I
neurosteroidi prodotti dal cervello hanno diverse funzioni, ma in generale la
loro azione si esplica attraverso il legame con i recettori per i neurotrasmettitori
a canale ionico. Esistono specifici neurosteroidi capaci di modulare le funzioni
del recettore GABAA, inoltre e’ già stato dimostrato in cellule granulari del
cervelletto, che le fluttuazioni di allopregnenolone, un metabolita del
progesterone, modulano l’espressione di particolari subunità di questo recettore
e di conseguenza il suo comportamento. Sulla base di questi dati ci proponiamo di studiare la sintesi di ormoni steroidei da parte della componente gliale
del cervello del ratto e di valutare le variazioni delle subunità del recettore del
GABA in seguito a trattamento cronico e/o astinenza da progesterone.
Aspetti di originalità e di innovazione: Nonostante vi siano molte informazioni riguardo la capacità steroidogenica del cervello si conosce poco riguardo alle vie biosintetiche e al relativo contributo di astrociti, oligodendrociti
e neuroni alla neurosteroidogenesi, ma la presenza degli enzimi della
steroidogenesi sia nei neuroni che nella glia suggerisce che questi due tipi di
cellule possano lavorare di concerto per produrre appropriati neurosteroidi
attivi.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Biggio del Dipartimento
di Biologia Sperimentale dell’Università degli Studi di Cagliari.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi ex 60%
- 508 -
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrofotometro,
spettrofluorimetro apparecchiature per il laboratorio di colture cellulari, microscopio ottico HPLC.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni, esercitazioni teorico pratiche seminari
Attività didattica svolta dal dottorando: Attività integrativa tecnico pratica
per la disciplina Farmacologia del corso “Principi di Farmacologia e
Anestesiologia” del Diploma Universitario in Igienista Dentale.
- 509 -
IMMACOLATA MAGNANO
Area scientifica: Neuroscienze
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Magnano Immacolata
Dipartimento o Istituto: Clinica Neurologica
Area scientifica: Neuroscienze
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze (Curriculum: Neurofisiopatologia)
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Pattern neurofisiologici dei disturbi cognitivi
Tutor: Prof. I. Aiello
Breve curriculum vitae: Laurea in Scienze Biologiche il 12/3/1990 con tesi
in Anatomia Umana (“L’anencefalia umana, considerazioni sui fattori eziologici”
Relatore Prof. FM. Marcello). Abilitazione alla professione nel novembre 1991.
Iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi (oggi all’Elenco Speciale) nell’aprile 1992. Dottore di ricerca in Sanità Pubblica e Medicina di Comunità (VII
Ciclo) nel dicembre 1995. Dal dicembre 1993, in servizio presso l’Istituto di
Clinica Neurologica in qualità di tecnico (categoria C2). Incarichi di insegnamento di Tirocinio Pratico nel corso di formazione professionale per Tecnici
- 510 -
di Neurofisiopatologia istituito dalla Azienda ASL n.1 di Sassari negli anni
1994/95 e 1995/96. Correlatrice di tesi di laurea. Collaborazioni a gruppi di
ricerca MURST 60%, RAS. Partecipazione a corsi di aggiornamento, perfezionamento e congressi nazionali ed internazionali. Autore di numerose pubblicazioni.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto consiste nello studio dei disturbi
cognitivi mediante tecniche neurofisiologiche che comprendono essenzialmente
la registrazione dei potenziali evento-correlati. L’elicitazione di specifiche componenti cerebrali (in particolare l’onda P300), durante l’esecuzione di un compito cognitivo, costituisce il correlato elettrofisiologico di specifiche funzioni
cognitive (soprattutto attenzione e memoria) che possono quindi essere studiate in pazienti affetti da diverse patologie neurologiche quali sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, malattia di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica.
L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di costituire un profilo
elettrofisiologico caratteristico del deficit cognitivo riscontrato nell’ambito delle
suddette patologie.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’approccio neurofisiologico allo
studio dei disturbi cognitivi rappresenta una metodica complementare ai convenzionali metodi neuropsicologici. L’identificazione di pattern neurofisiologici
peculiari del deficit cognitivo può rappresentare: a) un valido strumento nella
valutazione di pazienti con importante disabilità fisica; b) la possibilità di identificare precocemente tali deficit; c) una metodica rapida ed obiettiva.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Congresso Nazionale della Società
Italiana di Neurofisiologia Clinica, Taormna 23-25 maggio 2001 (MURST 60%
Coordinatore Prof. I.Aiello).
Risorse finanziarie disponibili: Finanziamento MURST quota 60% anno
2000 - Valutazione della memoria semantica mediante registrazione dei potenziali evento-correlati (N400) in soggetti affetti da malattia di Alzheimer
- 511 -
possibile. Coordinatore Responsabile: Prof. Isidoro Aiello Finanziamento
MURST quota 60% anno 2001 - Potenziali evento-correlati (ERPs) in Sclerosi
Multipla (SM) in trattamento con Interferon _-1a (IFN-1a). Coordinatore Responsabile: Prof. Isidoro Aiello
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Apparecchiature dedicate
alla registrazione multicanale dei potenziali evento-correlati e mappe cerebrali.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni e seminari
nell’ambito delle discipline Neurologia, Neurofisiologia Clinica, Neurofisiopatologia, Neurofarmacologia, Psicofisiologia.
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ROSSANA MIGHELI
Area scientifica: BIO 14
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Migheli Rossana
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia Sezione di Farmacologia
Area scientifica: BIO 14
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Valutazione degli effetti neuronali di antiossidanti naturali presenti nei vini rossi
Tutor: Prof.ssa M. S. Desole
Breve curriculum vita: Nel 1992 si Laurea in Farmacia presso l’Università
degli Studi di Sassari. Presenta una tesi sperimentale svolta presso il Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica della Facoltà di Farmacia di
Sassari. Nel 1992 è ammessa a frequentare il Dottorato di Ricerca in
Farmacologia e Tossicologia. Consegue il titolo nel 1995 presentando una dissertazione finale dal titolo: “Effetti dell’invecchiamento sulla neurotossicità
dell’1-metil-4-fenil-1,2,3,6-tetraidropiridina (MPTP) e del Manganese sullo
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striato e sul tronco cerebrale del ratto.” Nel 1997 è vincitrice di una borsa
post-dottorato presso il Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia. Nel 1999 le viene finanziato un progetto di ricerca nell’ambito dei fondi
per i giovani ricercatori.
Sintesi del progetto di ricerca: Lo stress ossidativo è il principale indiziato
nell’eziologia del morbo di Parkinson. Scopo della ricerca sarà di valutare l’azione
antiossidante del resveratrolo su modelli cellulari neuronali. In particolare verranno utilizzate cellule catecolaminergiche PC12 e cellule gliali che verranno sottoposte a trattamenti con sostanze neurotossiche che provocano condizioni di stress
ossidativo. Inoltre le cellule saranno trattate con resveratrolo e/o altri antiossidanti
provenienti dal vino rosso, per valutarne l’azione protettiva sulla vitalità cellulare,
sulla produzione di radicali liberi e sul fenomeno dell’apoptosi.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’ipotesi che gli stilbeni possano
avere proprietà protettive verso il danno neuronale è di particolare interesse
nella ricerca di terapie adeguate per la prevenzione e la cura delle malattie
neurodegenerative.
Risorse finanziarie disponibili: MURST ex 60 %
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrofotometro,
spettrofluorimetro apparecchiature per il laboratorio di colture cellulari, microscopio ottico HPLC.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Attività teorico-pratiche.
Attività didattica svolta dal dottorando: Attività integrativa tecnico pratica
per la disciplina Saggi e dosaggi Farmacognostici del corso integrato di “Farmaco Tossicologia e Galenica Farmaceutica” del Diploma Universitario in
tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico.
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KAI STEPHAN PAULUS
Area scientifica: Neuroscienze
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Paulus Kai Stephan
Dipartimento o Istituto: Clinica Neurologica / Dipartimento di Farmacologia,
Ginecologia ed Ostetricia
Area scientifica: Neuroscienze
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze/Neurofisiopatologia
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio elettrofisiologico della comprensione del linguaggio
Tutor: Prof. I. Aiello
Breve curriculum vitae: diplomato nel mese di giugno 1982 al liceo
‘Städtisches Görres-Gymnasium’ di Düsseldorf (Germania). Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita all’Università degli Studi di Sassari nel novembre
1996 con tesi di laurea in Neurologia (Titolo: “Mappe cerebrali dei potenziali
evento-correlati da stimolazione visiva ed acustica: standardizzazione di una
metodica.” Relatore: Prof. I. Aiello). Specializzazione in Neurologia all’Istituto di Clinica Neurologica dell’Università degli Studi di Sassari (Titolo della tesi
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di specializzazione: “Studio neurofisiologico dei disturbi cognitivi nella Sclerosi Laterale Amiotrofica.” Relatore: Prof. I. Aiello). Socio della Società Italiana di Neurologia (SIN) e della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC),
Membro del Direttivo Nazionale della Società Nazionale di Psicofisiologia
(SIPF). Correlatore di due tesi di laurea in Medicina e Chirurgia (“Studio
neurofisiologico della comprensione del linguaggio: standardizzazione di una
metodica”, e “Approccio neurofisiologico allo studio della memoria semantica”).
Sintesi del progetto di ricerca: Per lo studio dello stato cognitivo in generale
e di alcuni domini mentali in particolare (per es., memoria, attenzione, linguaggio) la neurofisiologia si avvale dell’utilizzo dei potenziali evento-correlati (eventrelated potentials, ERP) che sono delle modulazioni dell’attività bioelettrica
cerebrale in risposta a degli eventi cognitivi e registrabile mediante il metodo
elettroencefalografico. L’alta risoluzione temporale rappresenta una delle principali caratteristiche degli ERP e consente quindi la registrazione “on-line” dei
processi cognitivi. Dopo l’individuazione negli anni ’70 ed ’80 della P300, riconosciuta quale marker elettrofisiologico dello stato cognitivo globale, e di altri
ERP, che oggi trovano ampie applicazioni cliniche, recentemente si è incominciato con gli ERP linguistici a studiare delle funzioni cognitive ben specifiche,
e cioè quelle dell’integrazione postlessicale semantica e sintattica. Non si conoscono studi di ERP linguistici in lingua italiana, per cui il primo obiettivo di
questa ricerca è la standardizzazione di un paradigma in lingua italiana per
l’elicitazione dei due principali componenti ERP linguistici, N400 e P600. L’onda N400 è elicitata da incongruenze nell’input semantico (“In autunno dagli
alberi cadono le…macchine”), mentre la P600 riflette l’attività cerebrale in risposta ad una discordanza grammaticale (“La mamma preparano una torta”).
Ogni seduta di registrazione impiega comunemente 2 ore di tempo. In prospettiva, quindi, di una futura applicazione in campo clinico, il secondo obiettivo è la compattazione delle sedute di registrazione. In un’unica seduta verrano
somministrati ai soggetti tre paradigmi differenti che permetteranno la registrazione degli ERP P300, N400 e P600. In tal modo si otterranno delle informazioni sia sullo stato cognitivo globale che sulla capacità di elaborazione
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dell’informazione linguistica. Il tempo complessivo di tale seduta non dovrebbe risultare superiore alle due ore per consentire ai soggetti un buon livello di
attenzione per tutta la durata della registrazione. L’obiettivo finale sarà quello
di ottenere uno strumento elettrofisiologico per lo studio della comprensione
del linguaggio e della sua alterazione come si può riscontrare in pazienti affetti
da morbo di Alzheimer precoce, afasia da lesione ischemica dell’emisfero sinistro e destro, schizofrenia e dislessia.
Aspetti di originalità e di innovazione: 1) La standardizziazione di una
metodica elettrofisiologica per lo studio della comprensione del linguaggio
adattata alla lingua italiana. 2) L’esecuzione di tre indagini elettrofisiologiche
(P300, N400, P600) in un’unica seduta con durata complessiva non superiore
a 120 min. per diminuire i disagi per pazienti ed operatori provocati da sedute
multiple, e per consentire lo studio di un maggior numero di soggetti in minor
tempo.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Congresso Nazionale della Società
Italiana di Psicofisiologia, Genova 3-5 dicembre 2000, Congresso Nazionale
della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, Taormina 22-26 maggio 2001.
Risorse finanziarie disponibili: Finanziamento MURST quota 60% anno
2000. Titolo della ricerca: Valutazione della memoria semantica mediante registrazione dei potenziali evento-correlati (N400) in soggetti affetti da malattia
di Alzheimer possibile. Coordinatore responsabile: Prof. Isidoro Aiello.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Apparecchio
NEUROSCAN Inc. Vers. 3.0 comprendente i moduli Acquire A Neurosoft
Inc. 32 channels, e Stim A Neurosoft Inc. Vers. 2.0.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni e seminari
nelle discipline Neurologia, Neurofisologia Clinica, Neurofisiopatologia,
Neurofarmacologia e Neuropsicologia.
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GAIA ROCCHITTA
Area Scientifica: BIO 14
e-mail: [email protected]
Cognome e Nome: Rocchitta Gaia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia Sezione di Farmacologia
Area Scientifica: BIO 14
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo Della Ricerca: Il ruolo del Calcio e del Ferro nel rilascio della Dopamina
indotto da donatori di Nitrossido nello striato di ratti freely moving
Tutor: Prof.ssa M. S. Desole
Breve Curriculum Vitae: Nel 1999 si laurea in Chimica presso l’Università
degli studi di Sassari con votazione 108/110 discute una tesi sperimentale dal
titolo: “Determinazione del contenuto di resveratrolo (3,5,4’ triidrossistilbene)
e sue forme monomere nel vino”. Nel 1999 si abilita all’esercizio della professione di chimico. Dal Settembre 1999 frequenta come volontaria l’istituto di
Farmacologia del Dipartimento di Farmacologia, Ginecologia ed Ostetricia
presso il quale comincia nel Novembre 2000 il Dottorato in Neuroscienze.
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Sintesi del progetto di ricerca: Dal nostro gruppo di ricerca è già stato dimostrato che la somministrazione di farmaci donatori di NO nello striato di
ratti freely moving influisca sul relase di dopamina. Sono attualmente al vaglio
i meccanismi che regolano questo release, e in particolare, in seguito a nostre
evidenze sperimentali, quale possa essere il ruolo che Ferro e Calcio svolgono
in questo meccanismo. Le strategie di studio, che utilizzano un’originale tecnica microdialitica, sono numerose: formazione di complessi Fe-NO,
somministrazione di Fe esogeno e chelazione di quello endogeno, blocco dei
canali del Calcio e sua chelazione.
Aspetti di originalità e di innovazione: Lo studio di specie radicaliche in
vivo è piuttosto complesso. Il nostro gruppo di lavoro ha perciò sviluppato
degli originali strumenti microdialitici in grado di permettere lo studio delle
complesse interazioni che queste specie radicaliche esplicano in relazione ai
pattern biochimici neuronali.
Risorse Finanziarie Disponibili: MURST 60 %
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Miele M., Serra P.A., Esposito G., Delogu M. R, Migheli R., Rocchitta G.,
and Desole M.S Glutamate and catabolites of high-energy phosphates in the striatum
and in the brainstem of young and aged rats subchronically exposed to manganes. Aging
Clin.Exp. Res. 12: 393-397, 2000;
- Serra P.A., Esposito G., Delogu M.R., Migheli R, Rocchitta G., Grella G.,
Miele E. Miele M and Desole M.S., Analysis of 3-morpholinosydnonimine and
sodium nitroprusside effects on dopamine release and metabolism in the striatum of
freely moving rats: role of nitric oxide and iron Br. J. Pharmacol. 131:836-842, 2000;
- Desole M.S., Serra P.A., Esposito G., Delogu M. R, Migheli R., Fresu
L.,Rocchitta G., and Miele M., Glutathione deficiency potentiates manganese-induced
increase in5 compouns associated with high-energy phosphate in discrete brain areas of
young and aged rats. Aging Clin.Exp. Res. 12: 470-477, 2000;
- 519 -
- Serra P.A., Esposito G., Delogu M.R., Migheli R, Rocchitta G., Miele E.,
Desole M.S and Miele M., Analysis of S-nitroso-N-acetylpenicillamine effects on
dopamine release in the striatum of freely moving rats: role of endogenous ascorbic acid
and oxidative stress Br. J. Pharmacol. 132:941-949, 2001,
- Miele M,. Serra P.A., Esposito G., Delogu M.R., Migheli R., Rocchitta G.,
Miele E. and Desole M. S., Interaction between nitric oxide and iron in nitric oxide
donors-induced changes in dopamine release and metabolism in the striatum of freely
moving rats J. Neurochem. 2000, submitted;
- Serra P.A., Esposito G., Delogu M.R., Migheli R., Rocchitta G.,Desole M.
S. and Miele E., Analysis of 3-morpholinosydnonimine an sodium nitroprusside
effects on dopamine release and metabolism in the striatum of freely movingrats: role of
nitric oxide, iron and endogenous ascorbic acid. XII congresso della società italiana di Neuropsicofarmacologia 7-10 Giugno 2000;
- Migheli R. et al., Effects of Hydroxilamine on dopamine metabolism in the striatum
of freely moving rats and in PC12 cells. Congresso Nazionale di Farmacologia
Genova -Giugno 2001;
- Serra P.A. et al. Role of iron and ascorbic acid in NO-donor- induced release of
striatal dopamine in freely moving rats. Congresso Nazionale di Farmacologia
Genova -Giugno 2001;
- Serra P.A., Rocchitta G., Esposito G., Delogu M.R., Migheli R., Miele E.,
Desole M. S. and. Miele M., A study on the role of nitric oxide and iron in 3morpholinosydnonimine-induced release in the striatum of freely moving rats. Br. J.
Pharmacol. (In press.).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: HPLC ec, Spetterofluorimetro
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni, esercitazioni teorico pratiche seminari.
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MARIA GRAZIA TARAS
Area scientifica: BIO/14
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Taras Maria Grazia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Farmacologia Ginecologia e Ostetricia Sezione di Farmacologia
Area scientifica: BIO/14
Denominazione del Dottorato: Neuroscienze
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Meccanismi dell’apoptosi indotta da donatori di
nitrossido in colture di cellule PC12
Tutor: Prof.ssa M. S. Desole
Breve curriculum vitae: Nel 2000 si Laurea in Scienze biologiche presso
l’Università degli studi di Sassari con votazione 110/110 e lode. Presenta una
tesi sperimentale dal titolo: “Comparazione del cadmio e del nickel come possibili induttori di effetti genotossici su amniociti umani coltivati”, svolta presso il Centro di Genetica Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel
2000 è ammessa a frequentare il Dottorato di Ricerca in Neuroscienze.
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Sintesi del progetto di ricerca: L’eziologia del morbo di Parkinson è ancora
sconosciuta ma lo stress ossidativo sembra svolgere un ruolo molto importante nella degenerazione della substantia nigra. L’NO sintetizzato dalle sintetasi
neuronali (nNOS) è un radicale libero diffusibile che può reagire con l’ossigeno e con gli intermedi reattivi dell’ossigeno producendo degli intermedi reattivi
dell’azoto (RNI) che possono danneggiare le biomolecole portando in ultima
analisi alla morte dei neuroni dopaminergici probabilmente mediante apoptosi.
Obiettivo di questa ricerca è quello di indagare i meccanismi di morte cellulare
in una linea di cellule di feocromocitoma di ratto in seguito a somministrazione
di donatori di nitrossido.
Aspetti di originalità e di innovazione: Malgrado sia di notevole interesse il
coinvolgimento del NO e dei suoi derivati nel metabolismo della dopamina e
nella melanogenesi sono ancora pochi gli studi sugli effetti di NO
sull’autossidazione e sull’ossidazione mediata da enzimi, di dopamina ed LDOPA e sul ruolo svolto dal nitrossido nella morte delle cellule dopaminergiche.
Risorse finanziarie disponibili: Finanziamento MURST quota 60 %.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrofotometro,
spettrofluorimetro, apparecchiature per il laboratorio di colture cellulari, microscopio ottico, HPLC.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Lezioni e seminari
in Neurofarmacologia Neurologia, Neurofisiologia e Neurofisiopatologia.
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ODONTOSTOMATOLOGIA PREVENTIVA
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Denominazione del Dottorato: Odontostomatologia Preventiva
Dipartimento e/o Dipartimenti concorrenti: (Clinica Odontoiatrica) Struttura Specialità Microchirurgiche, Clinica Pediatrica, Anatomia Patologica
Area scientifica: Med 28 Malattie Odontostomatologiche
Docente Coordinatore: Prof. Francesco Tanda
Area scientifica di riferimento del corso: Med 28 Malattie Odontostomatologiche
Componenti del collegio dei docenti e Coordinatore:
Prof. Francesco Tanda
Prof. Ordinario anatomia patologia
Prof. Edoardo Baldoni
Prof. Domenico Gallisai
Prof. Pierfranca Luglié
Prof. Associato Materiali dentari
Prof. Associato Pediatria
Prof. Associato Conservativa
Prof. Egle Milia
Dott. Giacomo Chessa
Prof. Associato Endodonzia
Ric. confermato
Dott. Guglielmo Campus
Dott. Aurea Lumbau
Ric. confermato
Ric. confermato
Numero di allievi: 6
Sedi consorziate: nessuna
Anno di prima istituzione: 1992
Curricula: 1- prevenzione della patologia cariosa nel bambino
2- prevenzione delle anomalie di sviluppo cranio maxillo-facciale
3- prevenzione della patologia tumorale
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Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XIV ciclo tre dottorandi
XVI ciclo tre dottorandi: Dott.ssa Giulia Fadda, Dott.ssa Bruna Maria Della
Grisa, Dott. Carmelo Maida
Tipologia e quantità di risorse finanziare: a.a. 2000 £ 4.000.000
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: ndicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi , laboratori , strumentazioni,
bibloteche ecc.: I dottorandi utilizzano le strutture scientifico-didattiche e
assistenziali della Facoltà di Medicina e Chirurgica dell’Università degli Studi
di Sassari, naturalmente in primo luogo quelle dell’Istituto di Clinica
Odontoiatrica, alla quale i dottorandi afferiscono. Queste strutture comprendono i riuniti odontoiatrici, la sala manichini e il laboratorio odontotecnico.
Per quanto concerne le strutture più legate alla ricerca individuale di ciascun
dottorando sono stati utilizzati i laboratori dell’Istituto di Igiene e Medicina
Preventiva, di Anatomia Patologica, di Biochimica e Microbiologia, e il Centro
Multidisciplinare di Microscopia Elettronica.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero di lezioni frontali, numero di seminari interni, seminari tanuti da docenti
esterni, lezioni in laboratoro, altro:
Le attività formative sono organizzate su tre livelli:
- generale, allo scopo di offrire alla formazione di base tecnico-sperimentale e
metodologica di grado superiore nell’ambito di tematiche di interesse generale in Odontostomatologia preventiva;
- individuale, articolato in esperienze teorico-pratiche nell’ambito dello specifico indirizzo;
- interattivo con scambio di esperienze di comune interesse da ciascun
dottorando maturate nello svolgimento delle proprie specifiche attività di
apprendimento.
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Didattica teorico pratica svolta all’estero: dott.ssa Bruna della Grisa Kanagawa Dental College Yokosuka (prefett. di Kanagawa, Giappone) dal
23/12/00 al 03/06/01
Convegni all’estero: Durante il corrente anno accademico ci sono state svariate partecipazione dei dottorandi a congressi internazionali tra i quali:
- 11° ECCMD Congress Istambul 1-4 Aprile 2001
- Congresso annuale dell’ORCA Graz 1-4 Luglio 2001
Viaggi e Missioni:
- Roma Marzo 2001 - Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di
Odontoiatria
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
I dottorandi vengono valutati periodicamente sulla base del’attività svolta nell’elaborazione della loro ricerca che li vede impegnati sia in un’attività clinica
che di laboratorio.
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BRUNA MARIA DELLA GRISA
Area scientifica: Odontostomatologia Preventiva
Cognome e nome: Della Grisa Bruna Maria
Dipartimento o Istituto: Istituto di Clinica Odontoiatrica
Area scientifica: Odontostomatologia Preventiva
Denominazione del Dottorato: Odontostomatologia Preventiva
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Fluoro e rimineralizzazione. Valutazione di materiali a
rilascio di fluoro nella prevenzione della carie e concentrazione e distribuzione
salivare di fluoro. Studio in vivo e in vitro.
Tutor: Prof G. Falcolini
Breve curriculum vitae: Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria conseguita il 13/07/1993 presso l’Università degli Studi di Sassari con votazione finale
110/110. Tesi di laurea sperimentale dal titolo “Rapporti psicologici nel rapporto medico-paziente”, relatore Prof. Francesco Monaco e con la gentile
collaborazione del Dott. Francesco Cattari (psicologo). Abilitazione alla professione acquisita nel Novembre del medesimo anno. Da allora la Dott.ssa
Bruna Della Grisa ha svolto attività di libero professionista collaborando con
diversi studi dentistici privati (tra cui quello del Dott. Giacomo Chessa,
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ricercatore presso la Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Sassari) e realizzando una discreta esperienza professionale nei seguenti campi: Conservativa,
Endodonzia, Pedodonzia, Protesi fissa e mobile, Studio diagnosi e trattamento delle patologie a carico della articolazione temporo-mandibolare. Vincitrice
nel 2000 del I posto del Dottorato di Ricerca in Odontostomatologia Preventiva XVI ciclo con piena votazione. Ottima conoscenza della lingua inglese
parlata e scritta e della terminologia scientifica, ed in grado di utilizzare i principali programmi informatici.
Sintesi del progetto di ricerca: La scoperta che il fluoro presente in soluzione nell’ambiente orale, piuttosto che quello incorporato all’interno della matrice minerale del dente, è in grado di ridurre la demineralizzazione indotta
dalla carie ha segnato una svolta nella strategia del trattamento preventivo al
fluoro. A seguito di questa fondamentale scoperta sia l’ambiente scientifico
che le case produttrici di materiali ad uso dentale si sono adoperate nella ricerca della ottimizzazione di metodi e materiali in grado di fornire un costante
approvvigionamento di fluoro nel cavo orale. Scopo della ricerca è quello di
esaminare la capacità di rilascio di fluoro nel tempo da parte di materiali dentari che lo contengono e di valutarne la capacità di prevenzione nei confronti
della carie mediante indagini condotte sia in vivo che in vitro con particolare
riguardo alla concentrazione ed alla distribuzione di ioni fluoro nella saliva.
Aspetti di originalità e di innovazione: Uno degli scopi che la presente
ricerca si prefigge è quello di investigare la concentrazione minima efficace di
fluoro nella saliva e nella placca in grado di intensificare il processo di
rimineralizzazione, argomento sul quale non esistono, a tutt’oggi, studi in vivo.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Giappone (Kanagawa Dental
College, Yokosuka)
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio analisi ed attrezzature messe a disposizione dal Kanagawa Dental College, Giappone.
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GIULIA FADDA
Area scientifica: Odontostomatologia preventiva
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Fadda Giulia
Dipartimento o Istituto: Istituto di Clinica Odontoiatrica
Area scientifica: Odontostomatologia preventiva
Denominazione del Dottorato: Odontostomatologia preventiva
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Implicanze in campo stomatologico delle patologie e
delle terapie di carattere generale, in età pediatrica.
Tutor: Dott. G. Campus
Breve curriculum vitae: Ha conseguito la maturità scientifica presso il liceo
scientifico “Giovanni Spano” di Sassari nell’anno 1994-’95, riportando la votazione di 56/60. Nel 1995 si è iscritta al corso di laurea di Odontoiatria e
Protesi dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Sassari. Tra il 1997 e il 2000 ha frequentato i reparti di Pedodonzia,
Conservativa, Protesi dentaria e Gnatologia, Ortodonzia, Chirurgia orale e
Parodontologia della Clinica odontostomatologica. A partire dall’anno 2000
ha inoltre frequentato l’istituto di Anatomia e Istologia Patologica della stessa
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Università, dove ha svolto la tesi dal titolo “ Virus di Epstein-Barr e Papilloma
virus nei carcinomi delle vie aeree superiori”. Si è laureata in Odontoiatria e
Protesi dentaria il 21 Luglio 2000 riportando la votazione di 110/110 e lode
con dignità di stampa della propria tesi. Conosce sia la lingua inglese che la
lingua francese. Ha la capacità di utilizzare i principali programmi d’informatica. Ha partecipato a diversi congressi, simposi e corsi d’aggiornamento sia
nazionali che internazionali.
Sintesi del progetto di ricerca: È da tempo nota la correlazione esistente tra
gli effetti della radioterapia e della chemioterapia con diverse patologie che
interessano la mucosa orale. Come avviene in tutte le cure, anche nel caso della
chemioterapia e radioterapia, all’efficacia dei farmaci e delle radiazioni nel contrastare la malattia si possono accompagnare degli effetti indesiderati. Tali disturbi sono nella maggior parte dei casi transitori. Gli effetti collaterali si attenuano e
scompaiono con la riduzione e la sospensione della terapia, ed è proprio per questo motivo che entrambi i trattamenti vengono realizzati in maniera ciclica. Tra le
manifestazioni interessanti la cavità orale, quale effetto collaterale della
somministrazione dei farmaci antiproliferativi e dei raggi X, ricordiamo
l’arrossamento ed il bruciore delle mucose, la formazione di ulcerazioni estremamente dolenti, il decremento della produzione salivare (xerostomia) che
interessa in maggior misura le ghiandole a secrezione sierosa, il sopravvento
nei pazienti immunodepressi di infezioni opportunistiche (fungine). Tale studio si servirà di un campione adeguatamente selezionato e di un gruppo di
controllo, tramite utilizzazione delle comuni metodiche cliniche e strumentali.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’originalità di tale ricerca consiste
nello studiare l’influenza delle terapie generali sul distretto stomatognatico negli
individui di età infantile.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Roma (14-17 Marzo 2001) VIII
Congresso del Collegio dei docenti; Roma (26-28 Aprile 2001) Corso di
aggiornamento in Ortodonzia pre-chirurgica; Alghero (11 Maggio 2001)
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Seminario di Posturologia Clinica; Cagliari (15 Giugno 2001) Corso di aggiornamento sulla “Gestione dei tessuti nell’impronta di precisione” Dott.
Domenico Massironi.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Francia.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi “Giovani ricercatori”.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: fornite dagli Ospedali francesi.
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CARMELO MAIDA
Area scientifica: Odontostomatologia preventiva
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Maida Carmelo
Dipartimento o Istituto: Istituto di Clinica Odontoiatrica
Area scientifica: Odontostomatologia preventiva
Denominazione del Dottorato: Odontostomatologia Preventiva
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La prevenzione della Malattia Parodontale e correlazioni
con patologie sistemiche.
Tutor: Prof. G. Campus
Breve curriculum vitae: Ha conseguito la Laurea in Odontoiatria e Protesi
Dentariapresso L’Università degli Studi di Sassari il 21 Luglio 2000 discutendo
una tesi sperimentale daltitolo: “Aspetti clinico-epidemiologici della Malattia
Parodontale in soggetti in età giovanileadulta”, riportando la votazione di 110
su 110 e lode. Ammesso al corso di Dottorato di Ricercain Odontostomatologia
Preventiva (XVI ciclo) con sede Amministriva presso l’Università di Sassari.
Nel corso dell’ultimo anno ha partecipato a congressi nazionali ed internazionali.
- 533 -
Sintesi del progetto di ricerca: La complessa etiopatogenesi della Malattia
Parodontale (MP) verrà indagata sia sotto l’aspettoclinico-epidemiologico che
microbiologico. I dati clinici saranno correlati con problematiche dinatura
sistemica. Obiettivo principale dello studio è quello di valutare le condizioni
gengivo parodontali, il grado di riassorbimento dell’osso alveolare e di raffrontarlo con parametri sistemici (ad esempio il grado di osteoporosi nelle
donne in menopausa, il controllo metabolico in soggetti diabetici, etc.). Inoltre il piano di trattamento seguito da questi pazienti sarà monitorato per tutta
la durata del Corso di Dottorato.
Aspetti di originalità e di innovazione: In campo nazionale non esistono
ancora dati completi sull’epidemiologia della Malattia Parodontale, inoltre le
relazioni tra questa patologia (che negli altri paesi europei ha una prevalenza
intorno al 60% per i soggetti sopra i 40 anni) e le patologie sistemiche non
sono ancora stati indagati a fondo.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione al 39° Congresso
Nazionale Società Nazionale di Igiene (Ferrara 24-27 Settembre 2000). Partecipazione al 11th Congress of European Society of Clinical Microbiology and
Infectious Diseases (Istambul 1-5 Aprile 2001) Partecipazione al 1° Congresso Internazione di Thalassoterapia (Alghero Maggio 2001).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Castiglia P., Campus G., Maida C., Sotgiu G., Campo P., Gusinu R., Scanu
R. Il rischio infettivo negli ambulatori pubblici. Valutazione della contaminazione
microbica. Atti 39° Congresso Nazionale Società Nazionale di Igiene (Ferrara)
2000;1:512-513;
- Castiglia P., Campus G., Maida C., Sotgiu G., Piana A., Solinas G., Mura I.
Aspetti clinico epidemiologici della Malattia Parodontale in giovani adulti. Atti 39°
Congresso Nazionale Società Nazionale di Igiene (Ferrara) 2000;1:374-376;
- Maida C., Campus G., Piana A., Orrù M., Santoni A., Solinas G., Castiglia
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P. Periodontal status in Sardinian young adult population. prevalence and association
with parodontopathic bacteria. 11th European Congress of Clinical Microbiology
and Infectious Diseases Istambul 2001;1: 206.
Attività didattica svolta dal dottorando: Svolge funzione di tutorato per il
tirocinio pratico degli studenti del corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi
Dentaria presso i reparti di Odontoiatria Restaurativa e Parodontologia.
- 535 -
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ONCOLOGIA ANIMALE
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Denominazione del Dottorato: Oncologia Animale
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria, Department of Medical Microbiology and Parasitology, College of
Veterinary Medicine, University of Georgia, Athens (USA), Departamento de
Patologia Animal, Universidad de Zaragoza, Zaragoza (Spagna).
Area scientifica: Scienze Agrarie e Veterinarie
Docente coordinatore: Antonio Leoni
Area scientifica di riferimento del corso: VET 03/VET 09 (V31A/V34A)
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Prof. Leoni Antonio, Ordinario, V31a, Facoltà di Veterinaria Sassari – Coordinatore; Prof. Nieddu
A.M., Ordinario, V31a, Facoltà di Veterinaria Sassari; Prof. Sanna Ennio, Associato, V31a, Facoltà di Veterinaria Sassari; Prof. Sanna Luciano A.S., Associato, V30a, Facoltà di Veterinaria Sassari; Prof. Sanna Passino Eraldo, Associato, V34a, Facoltà di Veterinaria Sassari; Dr. Pirino Salvatore, Ricercatore,
V31a, Facoltà di Veterinaria Sassari; Dr. Careddu G.M., Ricercatore, V34a,
Facoltà di Veterinaria Sassari; Prof. De Las Heras M., Profesor Titular, Fac.
De Veterinaria - Zaragoza (Sp); Prof. Palmarini M., Associated Professor,
Georgia University, Athens (Ga, Usa)
Tutori: Prof. Ennio Sanna (Sassari); Prof. Eraldo Sanna Passino (Sassari); Prof.
Massimo Palmarini (Athens - USA); Prof. Marcelo De Las Heras (Zaragoza Spagna)
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 2 con borsa; 2 senza borsa
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Altre Università coinvolte: Georgia University, Athens (USA); Universidad
de Zaragoza, Zaragoza (Spagna).
Anno di prima istituzione: 2000-2001
Curricula:
A - Curriculum Patomolecolare e Diagnostico
Il Curriculum comprende due obiettivi formativi in articolazione
sottocurriculare, finalizzati all’acquisizione di autonome capacità di
impostazione e conduzione della ricerca nonchè della produzione di originali
e innovativi contributi scientifici:
I Dottorandi apprendono, oltre alle nozioni sulle basi molecolari della trasformazione neoplastica, le più importanti applicazioni delle biotecnologie avanzate allo studio e alla terapia dei tumori. Il corso verte sullo studio del controllo di proliferazione, degli oncogeni e proto-oncogeni, dei geni onco-soppressori
e omeotici; i Dottorandi sperimentano, presso il Laboratorio di Patologia
Molecolare annesso all’Istituto proponente e presso le sedi straniere convenzionate, l’impiego delle biotecnologie oncologiche sia nel campo diagnostico
che terapeutico (anticorpi monoclonali, sonde geniche, antisenso, interferoni,
interleuchine, inibitori di proliferazione). Il Corso di Dottorato fornisce, attraverso opportuni seminari e cicli di lezioni teorico-pratiche, trasferimenti di
conoscenze nel campo della diagnostica oncologica istologica e citologica; essi
sono finalizzati allo studio dell’epidemiologia delle neoplasie animali nel territorio della Sardegna e, in particolare, alla realizzazione di modellizzazioni
precognitivo-evolutive e predittive. Sono previsti periodi di studio presso le
strutture collegate.
B - Curriculum Terapeutico
I Dottorandi approfondiscono le tecniche diagnostiche (biopsia, endoscopia,
ultrasonografia) e valutano, attraverso osservazioni obiettive dei casi individuali (conoscenza del tipo di tumore, stadio della malattia, effetti locali e sistemici
della neoplasia) le diverse applicazioni della chirurgia (chirurgia diagnostica,
palliativa, curativa, riduttiva, preventiva), le terapie combinate (chirurgia e
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chemioterapia; chirurgia e radioterapia) nonché la possibilità di utilizzare terapie alternative, confrontando trattamenti consolidati con cure innovative. Il fine
ultimo è quello di creare figure professionali che possano aiutare a definire l’approccio terapeutico più efficace nei casi complicati. Nell’ambito del curriculum
terapeutico, sono previsti soggiorni di studio presso le strutture collegate.
Elenco dei dottorandi: Giua Stefano, Manconi Maria, Mulas Daniela, Mura
Manuela
Risorse finanziarie messe a disposizione: Fondi assegnati a Docenti del
Corso su argomenti di Oncologia animale, Fondi del Dottorato.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica, indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.):
- Laboratorio di Patologia Molecolare del comparto di Patologia generale e
Anatomia Patologica, attrezzato per svolgere indagini patomolecolari che
comportano l’impiego di PCR e RT-PCR in fase liquida, elettroforesi,
ibridazione in situ, amplificazione genica in situ (PCR e RT-PCR in situ),
immunoistochimica. n. postazioni per dottorandi: 4.
- Laboratorio di istologia Patologica attrezzato per l’allestimento di campioni routinari previa congelamento o inclusione in paraffina. n. postazioni
per dottorandi: 4
- Sale di autopsie. n. postazioni per dottorandi: 4
- Sale operatorie e ambulatori del comparto di Clinica chirurgica. n. postazioni
per dottorandi: 4
- Laboratori di ricerca del Department of Medical Microbiology and
Parasitology (College of Veterinary Medicine, University of Georgia,
Athens, USA) e del Departamiento de Patologia Animal, Universidad de
Zaragoza (E). n. postazioni per dottorandi: 2.
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Didattica strutturata svolta: La didattica del Dottorato è imperniata su seminari, lezioni e attività pratiche in laboratorio, ricerche bibliografiche mirate,
stages all’estero. In particolare:E’ stato impartito ai Dottorandi in servizio un
corso completo di biologia molecolare delle neoplasie tenuto dal Prof. Ennio
Sanna. I Dottorandi frequentano regolarmente gli ambulatori e le sale operatorie del comparto chirurgico, nonché i laboratori di istologia patologica e
patologia molecolare del comparto patologico, dove vengono addestrati dai
Docenti del Dottorato alle tecniche relative ai due diversi curricula. Nell’ambito delle varie strutture, i Dottorandi collaborano inoltre attivamente
all’espletamento delle ricerche in corso. Sotto la guida di Docenti del Dottorato, è stato istituito un “Journal Club”, in cui i Dottorandi hanno curato e curano l’allestimento di presentazioni relative ad argomenti di particolare rilevanza
oncologica. E’ stato attivato ed è in corso di svolgimento il primo stage all’estero.
Didattica svolta all’estero: Stage formativo semestrale, iniziato ad aprile,
presso il Department of Medical Microbiology and Parasitology del College
of Veterinary Medicine della Georgia University, Athens, Georgia (USA), attualmente frequentato dalla Dott.ssa Mura, cui seguiranno a rotazione gli altri
Dottorandi. E’ imminente attivazione dello stage semestrale presso l’Università di Zaragoza.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione: Qualificazione acquisita anche presso
strutture internazionali di elevato profilo scientifico (v. sopra).
Internazionalizzazione del Dottorato sia nella fase curricolare che nell’esame
finale (verrà proposta la presenza di esperti stranieri nella Commissione giudicatrice).
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STEFANO GIUA
Area scientifica: VET/09-VET/03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Giua Stefano
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria.
Area scientifica: VET/09-VET/03
Denominazione del Dottorato: Oncologia Animale
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio sulle neoplasie mammarie dei carnivori domestici: aspetti eziopatogenetici
Tutor: Prof. E. Sanna Passino
Breve curriculum vitae: Dopo la maturità scientifica si è iscritto alla Facoltà
di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari nell’anno accademico 1993/
1994. Dal 1997 ha frequentato l’Istituto di Clinica Chirurgica, in qualità di
studente interno. Ha conseguito la laurea in Medicina Veterinaria il 5-11-1999,
discutendo la tesi di laurea: “Protocolli terapeutici del mastocitoma nel cane”,
relatore Prof. Careddu, riportando la votazione di 105/110. Il 17/10/2000
vince il concorso pubblico per dottore di ricerca dell’Università degli Studi di
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Sassari in “Oncologia animale” (XVI ciclo) presso l’Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria e viene
assegnato alla sezione di Clinica Chirurgica dello stesso Istituto dove svolge la
sua attività di ricerca.
Sintesi del progetto di ricerca: I tumori mammari si collocano al primo
posto come frequenza nel cane, e al terzo posto nel gatto dopo i tumori cutanei
e i tumori del sistema emopoietico. I fattori di rischio collegati all’insorgenza
di queste neoplasie riguardano soprattutto l’età e l’origine ormonale: l’ormone
della crescita (GH), l’Epidermal Growth Factor (EGF) ed il Trasforming
Growth Factor (TGFs) potrebbero influenzare lo sviluppo dei tumori mammari, giocando un ruolo nella genesi di tali neoplasie. Sono state identificate
anche particelle retrovirali: la capacità dei retrovirus di integrarsi nel menoma
della cellula ospite, fa di loro un prezioso modello per lo studio dei meccanismi della carcinogenesi. Il presente progetto si propone di - raccogliere una
sufficiente casistica di adenocarcinomi mammari di cagna e gatta - inquadrarne correttamente le caratteristiche istopatomorfologiche - studiarne gli aspetti
eziopatogenetici.
Aspetti di originalità e di innovazione: Definire il ruolo svolto dai fattori di
rischio nell’insorgenza delle neoplasie mammarie canine e feline.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Sassari, 4 Novembre 2000 Giornata
di Chirurgia generale (relatore: prof. F. Addis – Università di Milano); Sassari,
Febbraio-Marzo 2001 Lezioni di oncologia nell’ambito del Master in
Biotecnologie dell’Università di Sassari (relatore: prof. E. Sanna ); Cagliari, 56 Maggio 2001 Aggiornamenti in Chirurgia toracica ed addominale (relatori:
prof. P. Buracco – Università di Torino; dott. M. Olivieri); Olbia, 20-23 Giugno 2001 8° Congresso Nazionale S.I.C.V. XX Meeting Internazionale E.S.V.S.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: la ricerca verrà effettuata
nei locali e con le attrezzature dell’Istituto di Patologia Animale, Anatomia
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Patologica e Clinica Ostetrico-Chirugica Veterinaria e nei Centri Interdisciplinari
dell’Università di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: lezioni frontali; seminari interni; lezioni in sala operatoria.
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MARIA MANCONI
Area Scientifica: VET 09 – VET 03
Cognome e Nome: Manconi Maria
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia generale, Anatomia patologica
Clinica ostetrico-chirurgica veterinaria
Area Scientifica: VET 09 – VET 03
Denominazione del Dottorato: Oncologia animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Il carcinoma squamocellulare del gatto: opzioni
terapeutiche.
Tutor: Prof. E. Sanna Passino
Breve curriculum vitae: Nell’anno accademico 1993-94, si iscrive alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari, dove frequenta dal 1996, come studente
interno, l’Istituto di Clinica Chirurgica. Il 31/03/1999 consegue la laurea riportando la votazione di 110/110 e lode discutendo una tesi dal titolo “Studio
propedeutico alla ricostruzione del legamento crociato posteriore (LCP) mediante omotrapianti congelati di LCP su ovino”. Il 17/10/2000 vince il concorso pubblico per dottore di ricerca dell’Università degli Studi di Sassari in
“Oncologia Animale” (XVI ciclo) presso l’Istituto di Patologia Generale,
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Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria e viene assegnata alla sezione di Clinica Chirurgica dello stesso Istituto dove svolge la sua
attività di ricerca.
Sintesi del progetto di ricerca: Lo scopo di questo progetto è quello di
verificare l’efficacia di differenti protocolli terapeutici (terapia chirurgica,
chemioterapia intralesionale e sistemica) nel controllo del carcinoma
squamocellulare del gatto.
Aspetti di originalità e di innovazione: Individuare il protocollo terapeutico
migliore per trattare il carcinoma squamocellulare nel gatto a diversi stadi e
verificare il follow up a seguito dell’applicazione dei diversi protocolli in relazione con lo stadio della neoplasia.
Viaggi e missioni in Italia ed all’estero: Sassari, 4 Novembre 2000 Giornata di Chirurgia generale (relatore: prof. F. Addis – Università di Milano); Olbia,
9-10 Dicembre 2000 Giornate di Chirurgia plastica ricostruttiva e chirurgia
toracica (relatori: dott. M. Tomassini Degna dipl. ECVS; dott. G. Romanelli,
dipl. ECVS); Sassari, Febbraio-Marzo 2001 Lezioni di oncologia nell’ambito
del Master in Biotecnologie dell’Università di Sassari (relatore: prof. E. Sanna
); Milano, 1-4 Marzo 2001 Congresso nazionale SCIVAC; Cagliari, 5-6 Maggio
2001 Aggiornamenti in Chirurgia toracica ed addominale (relatori: prof. P.
Buracco – Università di Torino; dott. M. Olivieri); Olbia, 20-23 Giugno 2001
8° Congresso Nazionale S.I.C.V. XX Meeting Internazionale E.S.V.S.; Sassari,
23-24 Giugno 2001 Corso teorico-pratico di fissazione esterna (relatore: prof.
F. Addis – Università di Milano).
Collaborazioni nazionali ed internazionali: settore di Chirurgia del Dipartimento di Patologia Animale dell’Università degli Studi di Torino.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: la ricerca verrà effettuata
nei locali e con le attrezzature afferenti all’Istituto di Patologia Generale,
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Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria e nei Centri di
Ricerca Interdisciplinari dell’Università degli Studi di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: lezioni frontali; seminari interni; lezioni in sala operatoria.
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DANIELA MULAS
Area Scientifica: VET 09 – VET 03
Cognome e Nome: Mulas Daniela
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia generale, Anatomia patologica
e Clinica ostetrico-chirurgica veterinaria
Area Scientifica: VET 09 – VET 03
Denominazione del Dottorato: Oncologia animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Trapianti ossei corticali omologhi: comparazione tra diverse modalità di conservazione e di applicazione chirurgica degli innesti.
Tutor: prof. E. Sanna Passino
Breve curriculum vitae: Nell’a.a. 1994-95, si iscrive alla Facoltà di Medicina
Veterinaria di Sassari, dove frequenta dal 1997, come studente interno, l’Istituto di Clinica Chirurgica. Il 14/07/2000 consegue la laurea riportando la votazione di 110/110 e lode discutendo una tesi dal titolo “Neoplasie dei piccoli
animali: osservazioni su 101 casi di tumore”. Il 17/10/2000 vince il concorso
pubblico per dottore di ricerca dell’Università degli Studi di Sassari in
“Oncologia Animale” (XVI ciclo) presso l’Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria e viene assegnata
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alla sezione di Clinica Chirurgica dello stesso Istituto dove svolge la sua attività di ricerca.
Sintesi del progetto di ricerca: Lo scopo di questo progetto è quello di
verificare l’efficacia del bagno ad ultrasuoni rispetto al congelamento a -20°C
nella conservazione di innesti ossei corticali ovini. Si propone, inoltre, di confrontare il sistema di fissazione esterna per la stabilizzazione complementare
del sistema innesto più placca con l’uso della sola placca e con l’uso della
placca più il polimetilmetacrilato. Lo studio sarà completato documentando la
biologia dell’incorporamento e i tempi di guarigione dell’innesto mediante
periodiche valutazioni cliniche, radiologiche, ematologiche ed istologiche.
Aspetti di originalità e di innovazione: Nell’utilizzo degli innesti ossei, le
tecniche di sterilizzazione, stoccaggio e trapianto presentano numerose
problematiche non ancora risolte rendendo difficoltosa l’istituzione di una
“banca dell’osso” che rappresenta una insostituibile risorsa biologica a disposizione della chirurgia ortopedica.
Viaggi e missioni in Italia ed all’estero: Sassari, 4 Novembre 2000 Giornata di Chirurgia generale (relatore: prof. F. Addis – Università di Milano); Olbia,
9-10 Dicembre 2000 Giornate di Chirurgia plastica ricostruttiva e chirurgia
toracica (relatori: dott. M. Tomassini Degna dipl. ECVS; dott. G. Romanelli,
dipl. ECVS); Sassari, Febbraio-Marzo 2001 Lezioni di oncologia nell’ambito
del Master in Biotecnologie dell’Università di Sassari (relatore: prof. E. Sanna
); Cagliari, 5-6 Maggio 2001 Aggiornamenti in Chirurgia toracica ed addominale
(relatori: prof. P. Buracco – Università di Torino; dott. M. Olivieri); Olbia, 2023 Giugno 2001 8° Congresso Nazionale S.I.C.V. XX Meeting Internazionale
E.S.V.S.; Sassari 23-24 Giugno 2001 Corso teorico-pratico di fissazione esterna (relatore: prof. F. Addis – Università di Milano).
Collaborazioni nazionali ed internazionali: settore di Chirurgia del Dipartimento di Patologia Animale dell’Università degli Studi di Torino.
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Risorse finanziarie disponibili: richiesto finanziamento per progetto di ricerca Giovani Ricercatori 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: la ricerca verrà effettuata
nei locali e con le attrezzature afferenti all’Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria e nei Centri di Ricerca Interdisciplinari dell’Università degli Studi di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: lezioni frontali; seminari interni; lezioni in sala operatoria.
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MANUELA MURA
Area scientifica: Scienze Agrarie e Veterinarie
Cognome e nome: Mura Manuela
Dipartimento o Istituto: Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria
Area scientifica: Scienze Agrarie e Veterinarie
Denominazione del Dottorato: Oncologia Animale
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Migliore comprensione del ruolo delle controparti
retrovirali endogene nella carcinogenesi da retrovirus
Tutor: Prof. E. Sanna
Breve curriculum vitae: Laurea: Medicina Veterinaria (110/110 lode, Sassari
ottobre 2000).
Sintesi del progetto di ricerca: Nel corso del I anno di Dottorato, non ancora completato, la Dott.ssa Mura ha partecipato all’espletamento delle ricerche
in corso presso i laboratori di afferenza in Italia e in America. In particolare, la
Dott.ssa Mura si occupa dello studio della patogenesi delle neoplasie da
retrovirus oncogeni. In tale quadro, si sta occupando di definire i meccanismi
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di interazione fra controparti retrovirali esogene ed endogene. Attualmente
sta seguendo, presso il laboratorio del Prof. Palmarini, un ciclo di esperimenti
relativi alla protezione dall’infezione causata da Jaagsiekte Sheep Retrovirus,
un retrovirus oncogeno tipo-D responsabile del Carcinoma polmonare ovino; tali
ricerche comportano la creazione di geni chimerici privi di proprietà trasformanti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Migliore comprensione del ruolo
delle controparti retrovirali endogene nella carcinogenesi da retrovirus.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: stage (in corso) presso il College of
Veterinary Medicine, University of Georgia, Athens (USA).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Massimo Palmarini,
Department of Medical Microbiology and Parasitology, College of Veterinary
Medicine, University of Georgia, Athens (USA).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Sanna M.P., Sanna E., Loddo C., Mura M., Leoni A., Nieddu A.M. Rivelazione di retrovirus endogeni Jsrv-Like mediante in situ reverse rranscriptase PCR. Atti
del Conv. APIV “Il Ruolo della Patologia Comparata in Medicina”. Messina, 27-28 maggio 2001, pag. 29.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di Patologia
Molecolare del comparto di Patologia generale e Anatomia Patologica, attrezzato per svolgere indagini patomolecolari che comportano l’impiego di PCR e
RT-PCR in fase liquida, elettroforesi, ibridazione in situ, amplificazione genica
in situ (PCR e RT-PCR in situ), immunoistochimica. Laboratorio di istologia
Patologica attrezzato per l’allestimento di campioni routinari previa
congelamento o inclusione in paraffina. Laboratori di ricerca del Department
of Medical Microbiology and Parasitology (College of Veterinary Medicine,
University of Georgia, Athens, USA).
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Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corso di biologia
molecolare delle neoplasie (tenuto dal Prof. Ennio Sanna). Addestramento
presso il laboratorio di istologia patologica e patologia molecolare del comparto
patologico (supervisione dei Proff. Salvatore Pirino ed Ennio Sanna). Collaborazione all’espletamento delle ricerche in corso. Addestramento alle principali tecniche di patologia molecolare applicate allo studio dei retrovirus oncogeni
presso il Department of Medical Microbiology and Parasitology (College of
Veterinary Medicine, University of Georgia, Athens, USA) sotto la supervisione
del Prof. Massimo Palmarini. Partecipazione al “Journal Club” attivato con gli
altri Dottorandi.
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PRODUZIONE E IGIENE DEGLI ALIMENTI
DI ORIGINE ANIMALE
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Denominazione del Dottorato: XV ciclo: Produzione e Igiene degli Alimenti di Origine Animale - XVI ciclo: Produzione, Igiene e Qualità degli Alimenti di Origine Animale
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: XV ciclo:
Dipartimento di Biologia Animale, Dipartimento di Chimica ; Sede consorziata:
Istituto di Zootecnia Generale della Facoltà di Medicina Veterinaria –Messina;
XVI ciclo: Dipartimento di Biologia Animale, Dipartimento di Chimica
Area scientifica: XV e XVI ciclo: “Ispezione degli Alimenti di Origine Animale”; “Produzioni Animali”
Docente coordinatore: XV e XVI ciclo: Prof. A. M. Cosseddu, Ordinario in
Ispezione degli Alimenti di Origine Animale presso l’Università degli Studi di
Sassari.
Area scientifica di riferimento del corso: XV e XVI ciclo: “Ispezione degli
Alimenti di Origine Animale”; “Produzioni Animali”
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
XV e XVI ciclo: Prof. A. M. Cosseddu, Professore a tempo pieno, Ordinario
in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale presso l’Università degli Studi
di Sassari (Coordinatore); Pisanu Salvatore, Professore a tempo pieno, Ordinario in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale presso l’Università degli
Studi di Sassari; Franco Mario Andrea, Professore a tempo pieno, Straordinario in Merceologia presso la Facoltà di Economia dell’Università di Sassari;
Pinna Walter, Professore a tempo pieno, Associato in Nutrizione e Alimentazione Animale presso l’Università degli Studi di Sassari; Tarantini Sebastiano,
Professore a tempo pieno, Associato in Ispezione degli Alimenti di Origine
Animale, Università degli Studi di Sassari; De Santis Enrico Pietro Luigi,
Professore a tempo pieno, Associato, in Ispezione degli Alimenti di Origine
Animale, Università degli Studi di Sassari; Mazzette Rina, Professore a tempo
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pieno, Associato in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale, Università
degli Studi di Sassari; Moniello Giuseppe, Ricercatore confermato a tempo
pieno, gruppo disciplinare Produzioni Animali, Università degli Studi di Sassari.
Tutori: XV ciclo: Prof. A. M. Cosseddu, Prof. De Santis Enrico Pietro Luigi.
XVI ciclo: Prof. A. M. Cosseddu, Prof. De Santis Enrico Pietro Luigi, Prof.ssa
Mazzette Rina, Prof. Pisanu Salvatore, Prof. Pinna Walter, Dott. Moniello Giuseppe.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XV ciclo: n. 4 (di cui 2 con borsa); XVI ciclo: n. 5 (con
borsa)
Sedi consorziate: Istituto di Zootecnia Generale della Facoltà di Medicina
Veterinaria – Messina XV ciclo
Anno di prima istituzione: VI ciclo: 1990-1991
Borse a carico delle sedi consorziate: n.1
Curricula:
Aspetti produttivi ed igienico sanitari degli allevamenti
Igiene e qualità degli Alimenti di Origine Animale
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo: Corona Antonio, Ielo Francesca, Signorino Donatella1, Fois Maria
Paola2
1
2
dimissioni dal 1 novembre 2001 in quanto vincitrice di concorso
dimissioni dal 1 marzo 2001 in quanto vincitrice di concorso per Scuola di Specializzazione
XVI ciclo: Camboni Giuseppina, Cappai Maria Grazia, Greco Marco, Mureddu
Anna, Soru Antonio
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Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Fondi Dottorato, Fondi per la ricerca scientifica (quota ex – 60%), PIC PMI Sardegna, POM
BO5, MURST Programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): laboratori: microbiologia degli alimenti n.3; chimica degli
alimenti n.1; chimica degli alimenti per uso zootecnico n.1; biologia molecolare
n.1; postazioni informatiche 13, di cui con collegamento in rete 11; n.2 biblioteche
di sezione con abbonamenti a riviste scientifiche internazionali e nazionali
strumentazioni disponibili: microbiologia degli alimenti: cappa a flusso laminare
livello II (n°3), sistemi di identificazione batterica(Vitek, MiniVidas, ApiLab),
autoclavi (n° 3), incubatori termostatati (n°5), bagnetti termostatati (n°5),
stomacher (n°3), pH-metro (n°2), frigotermostati (n°4), bilance tecniche (n°3),
gas-analyzer Dansensor, Aqualab, datalogger e software (n°12), frigoriferi per
trasporto (n°2), congelatori –20 (n°2), microscopi, fotocamera e videocamera
digitali, pipettatrici e micropipettatrici elettroniche e manuali (n°12) chimica
degli alimenti: Soxtech, HPLC con rivelatore DAD, mineralizzatore, spettrofotocolorimetro, muffola, stufa a secco (n°2), rotavapor, frigocongelatore, frigoriferi (n°2), cappe aspiranti (n°2), pH-metro biologia molecolare: congelatore 80 °C, cappa a flusso laminare livello II, termocycler, elettroforesi orizzontale,
transilluminatore UV, produttore di acqua pura). chimica degli alimenti per uso
zootecnico: microscopio con testata trioculare con obiettivo 10x, 20x, 40x, 100x,
bilancia analitica Scaltek, essiccatore in vetro, mineralizzatore buchi K424,
distillatore in corrente di vapore buchi 314, Ekctachem 250 analyzer.
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Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: Le attività didattiche si svolgono attraverso lezioni frontali tenute da docenti interni ed esterni, partecipazione a convegni e
seminari, stage e visite presso laboratori di ricerca, aziende zootecniche e di
trasformazione dei prodotti alimentari.
- Curriculum: Igiene e qualità degli Alimenti di Origine Animale
Attività svolte nel 2000 (XV e XVI ciclo)
Lezioni frontali (suddivise per macroargomenti):
- Qualità e composizione degli alimenti di origine animale (n.30 ore): (docenti interni: Cosseddu A.M., Pisanu S., Mazzette R. , De Santis E.P.L. )
- Microbiologia e aspetti igienico-sanitari degli alimenti di origine animale
(n.26 ore): (docenti interni: Cosseddu A.M., Pisanu S., Mazzette R., De
Santis E.P.L.)
- Normativa (n.13 ore): (docenti interni: Cosseddu A.M., Pisanu S., Mazzette
R., De Santis E.P.L.)
- Tecnologia degli alimenti di origine animale (n.8 ore): (docenti interni:
Cosseddu A.M., Pisanu S., De Santis E.P.L.)
- Produzione e igiene degli allevamenti (n.3 ore): (docenti interni: Cosseddu
A.M., Pisanu S.)
- Seminari tenuti da docenti esterni: “Elementi di morfo-fisiologia e
sistematica degli organismi acquatici commestibili” (Dott. P. Piras, Servizio
Veterinario della ASL n.8 di Cagliari), “Patologia degli animali da macello e
metodologie ispettive”(Prof. F. Ceretto, Scuola di Specializzazione in
Ispezione degli Alimenti di Origine Animale – Torino), “Controlli ufficiali:
attività dei Nuclei Antisofisticazione dei Carabinieri” (a cura del NAS-Sassari)
- Corsi frequentati: “Corso introduttivo sui sistemi qualità secondo le norme
ISO 9000/94 e ISO 9000/2000” (Sassari, 14-15/09/2000), “Corso per
valutatori di sistemi qualità nel settore agroalimentare” (Sassari, 02-07/10/
2000), Corso su “Prospettive di analisi molecolare nel controllo degli
alimenti”, (BioIndustry Park del Canavese, Collereto Giocosa (To), 25-27
settembre 2000)
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Convegni: “Sicurezza alimentare” (Sassari, 02/05/2000), “Aspetti di
legislazione sanitaria in materia di alimenti” (Olbia, 15/06/2000), “Contenuto
delle cellule somatiche nel latte ovino in Sardegna” (Arborea, 23/06/2000),
“Produzioni alimentari e qualità della vita” (Convegno Internazionale - Sassari
4-8/09/2000).
- Curriculum: Igiene e qualità degli Alimenti di Origine Animale
Attività svolte nel 2001 (XV e XVI ciclo)
Lezioni frontali (suddivise per macroargomenti):
- Sistemi di Qualità (n.20 ore) (docenti esterni: Tramontin S., Todini G.)
- Microbiologia e tecnologia dei prodotti lattiero caseari (n.24 ore): (docenti
interni: Cosseddu A.M., Pisanu S., De Santis E.P.L., Mazzette R.; docenti
esterni: Pirisi A., Scintu F., Mannu M.L.) (n.13 ore)
- Produzione e igiene degli allevamenti (n.12 ore): (docenti interni: Cosseddu
A.M., Pisanu S., De Santis E.P.L., Mazzette R.)
- Seminari tenuti da docenti esterni: “Applicazione di metodiche biomolecolari
per la ricerca dei patogeni negli alimenti” Luca Coccolin (20 ore) 12-16
marzo 2001; Workshop Internazionale Biotecnologie nei settori agrario e
veterinario 10-11 maggio 2001, Sassari “Contaminazioni delle carni da
Diossina” Prof. Dr. Bayarri Fernández, Susana, Università di Saragozza;
Tavola rotonda su Applicazione delle normative nel settore degli Alimenti
di Origine Animale” Sassari 17 maggio 2001; “Microrganismi patogeni
trasmissibili con gli alimenti” 15/06/2001;
- Curriculum: Aspetti produttivi ed igienico sanitari degli allevamenti
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Alimentazione,
Allevamento Biologico e tradizionale (Monello, 8 ore). Applicazione delle normative nella zootecnia (Pinna, 4 ore) Valutazione impatto ambientale degli
allevamenti zootecnici (Pinna, 4 ore)
Convegni:
- Convegno “Blu tongue” Alghero, marzo 2001; Convegno “Quali strategie
per mantenere l’ambiente e alimentare l’ umanità”, Sassari 5 aprile 2001.
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Workshop Internazionale “ Biotecnologie nei settori agrario e veterinario”,
Sassari 10-11 maggio 2001. Convegno”Applicazione delle normative nel
settore degli Alimenti di Origine Animale”, Sassari 17 maggio 2001. VI
Corso teorico pratico accertamento dei danni causati da predatori sulla
fauna selvatica e gli animali domestici, Teramo 27-29 giugno 2001.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Associazione Regionale
Allevatori (A.R.A); Ente Regionale di Sviluppo e Assistenza Tecnica in
Agricoltura (ERSAT); Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna; Istituto
Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”. Aziende di
produzione e di trasformazione di prodotti di origine animale: Cooperativa
Allevatori Assegnatari Arborea; Cooperativa Allevatori e Produttori Latte s.r.l.
(COAPLA); Caseificio F.lli Cannoni; Cooperativa Pescatori e Molluschicoltori
(Cabras, OR); Aziende ovine e caprine
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): Il percorso formativo ha per obiettivo
l’acquisizione di metodologie e tecniche applicabili nelle Aziende e negli Enti
che operano nel settore degli alimenti di origine animale, con particolare
riferimento alla diagnostica, all’innovazione e sviluppo tecnologico, alla gestione
e certificazione dei processi e dei prodotti. Il percorso prevede diversi periodi
di formazione: a) il primo periodo è dedicato all’acquisizione delle metodologie
e tecniche di ricerca. In questa fase è previsto lo svolgimento di lezioni teoriche
e pratiche e di attività seminariali; b) nel secondo periodo il dottorando
finalizzerà la propria attività prevalentemente verso l’individuazione e sviluppo
di una programma di ricerca con specifico approfondimento delle metodologie
e tecniche di laboratorio. Saranno favorite le tematiche che potranno essere
- 562 -
sviluppate in collaborazione con altri Enti di Ricerca o Imprese operanti in
Italia e all’estero; c) nel corso del terzo periodo sarà completato il programma
di ricerca incentivando l’autonomia operativa dei Dottorandi. Ulteriori apporti
di conoscenze e competenze deriveranno dai rapporti e dagli stage attivati
presso Enti e Imprese. I risultati delle attività di ricerca verranno utilizzati per
l’elaborazione della tesi conclusiva. I soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso sono riportati in elenco nella voce collaborazioni.
Viaggi e missioni: missioni presso: allevamenti di produzione e aziende di
trasformazione di latte ovi-caprino, l’istituto zootecnico e caseario della
Sardegna, aree di pesca e laboratori di produzione e trasformazione di prodotti
ittici.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: La sussistenza dei requisiti viene valutata
rispettivamente: partecipazione nel collegio dei docenti di non meno di 7
docenti: docenti del collegio devono garantire, con il loro costante impegno, il
regolare stabile funzionamento del dottorato in tutte le sue attività organizzative
e formative.
Indicatori: dati su attività didattica teorica, pratica e seminari (vedi rendicontazione
per cofinanziamento) dimensione e le caratteristiche operative e scientifiche
del dipartimento.
Indicatori: disponibilità di risorse economiche per dottorando (misurabili in base
alla rendicontazione per cofinanziamento) strumentazione scientifica
disponibile, n. laboratori e posti di lavoro. Il collegio dei docenti può essere
integrato e da tutori, in un numero proporzionato ai dottorandi, con
documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di
riferimento del corso.
- 563 -
Indicatori: disponibilità e nomina dei tutor per i dottorandi. La eventuale,
documentata, collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri
che consenta ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività
lavorative.
Indicatori: n. convenzioni di collaborazione per attività di ricerca, attivazione di
percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione
presso università, enti pubblici o soggetti privati.
Indicatori: coerenza del percorso formativo per la formazione di dottori di ricerca
con competenze applicabili nei settori della ricerca o dell’industria.
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GIUSEPPINA CAMBONI
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Camboni Giuseppina
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Anomale, sezione di
Produzioni Animali
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione Dottorato: Produzione, Igiene e Qualità degli Alimenti di
Origine Animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Alimentazione, profilo metabolico e produzioni nella
capra
Tutor: Dott. G. Moniello
Curriculum vitae: Si è laureata in Medicina Veterinaria, con la votazione di
98 su 110 presso l’ Università degli Studi di Sassari il 03-04-00, discutendo una
tesi sperimentale dal titolo: “Dinamica e Caratterizzazione Biochimica di
lattobacilli isolati nel corso delle stagionatura della salsiccia “ Sarda”; dal 1997
al 2000 ha frequentato in qualità di “allieva interna “ e di tesista la Sezione di
Ispezione degli Alimenti di Origine Animale del Dipartimento di Biologia
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dell’ Università di Sassari, già Istituto di Ispezioni; nel settembre 2000 è risultata
vincitrice del concorso per l’ammissione alla frequenza del Dottorato di Ricerca
in ” Produzione, Igiene e Qualità degli Alimenti di Origine Animale” XVI°
Ciclo, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari ; frequenta
regolarmente in qualità di dottoranda la Sezione di Produzioni Animali del
Dipartimento di Biologia Animale della facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari;
nel novembre 2000, ha superato l’ Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio
della professione di Medico Veterinario; nell’a.a. 1994-1995 ha frequentato il
“2° Corso Multidisciplinare Universitario di Educazione allo Sviluppo”, dal
29-11-1994 al 15-05-1995 organizzato dall’UNICEF e dall’Università di Sassari;
nell’a.a. 1999-2000 ha frequentato il “Corso Multidisciplinare Universitario di
Educazione allo Sviluppo”, dal 30-11-1999 al 08-05-2000organizzato
dall’UNICEF e dall’Università di Sassari; nell’a.a. 1998-1999 ha frequentato il
corso di aggiornamento annuale “Il Ruolo del Veterinario nelle Produzioni
Animali”, Tramatza- ORISTANO dal 17-10-1998 al 16-10-1999. E’ socio
A.S.V.A.C / SCIVAC dal 29/04/2001. Ha partecipato a diversi congressi e
convegni del settore: Convegno: “Applicazione delle normative nel settore
dell’Ispezione degli Alimenti di origine Animale ,Sassari 2 giugno 2000;
Convegno “ 2° sagra dello struzzo: evoluzione dopo un anno “, Ortacesus 21
ottobre 2000; Convegno “Blu tongue” Alghero, marzo 2001; Convegno “Quali
strategie per mantenere l’ambiente e alimentare l’umanità”, Sassari 5 aprile
2001; Workshop Internazionale “ Biotecnologie nei settori agrario e veterinario”,
Sassari 10-11 maggio 2001; Convegno”Applicazione delle normative nel settore
degli Alimenti di Origine Animale”, Sassari 17 maggio 2001; VI Corso teorico
pratico accertamento dei danni causati da predatori sulla fauna selvatica e gli
animali domestici , Teramo 27-29 giugno 2001.
Sintesi del progetto di ricerca: Verranno studiati alcuni aspetti relativi ai
rapporti fra alimentazione e profilo metabolico in diverse tipologie di
allevamento, legati al tipo di pascolo ed allo sfruttamento delle risorse foraggiere
nelle diverse aree dell’ambiente mediterraneo.
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Viaggi e missioni in Italia o all’estero: Missioni in allevamenti ovini Regionali
per prelievo campioni ed rilievo dati.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo dottorato
Attrezzature didattiche utilizzate: Microscopio con testata trioculare con
obiettivo 10X-20X-40X-100X, bilancia analitica Scaltek (DEPECO), essiccatore
in vetro (DEPECO), mineralizzatore Buchi k 424 (DEPECO), distillatore in
corrente di vapore Buchi 314, Ektachem 250 analyzer(kodak).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Alimentazione,
Allevamento Biologico e tradizionale (Monello, 8 ore); Applicazione delle normative nella zootecnia (Pinna, 4 ore); Valutazione impatto ambientale degli
allevamenti zootecnici (Pinna, 4 ore).
Aspetti di originalità e innovazione: Perché vengono considerati alcuni
aspetti delle interazioni fra profilo metabolico e produzioni.
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MARIA GRAZIA CAPPAI
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Cappai Maria Grazia
Dipartimento o istituto: Dipartimento di Biologia Animale, sezione di
Ispezione degli Alimenti di origine animale.
Area Scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione del dottorato: Produzione, igiene e qualità degli alimenti di
origine animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Interventi per il miglioramento della qualità del latte
ovino: riduzione del contenuto in cellule somatiche mediante la terapia
antibiotica in asciutta.
Tutor: Prof. A.M Cosseddu. e Prof. E. P.L. De Santis
Breve curriculum vitae: La dott.ssa Maria Grazia Cappai si è laureata con
lode in Medicina Veterinaria, il 14 Luglio 2000, presso l’Università degli Studi
di Sassari, discutendo la tesi dal titolo: “Sui dispositivi di blocco ed anastomosi
artero-venose nel distretto vascolare della base cranica”. Nel periodo postlaurea, è vincitrice del concorso per l’ammissione al Dottorato di ricerca in
“Produzione, igiene e qualità degli Alimenti di Origine Animale” (XVI).
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Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca ha per obiettivo di verificare
l’applicazione in allevamento di interventi finalizzati a ridurre il contenuto in
cellule somatiche (CCS) nel latte ovino. Le metodologie ed i protocolli
diagnostici e di intervento, derivanti da acquisizioni del progetto “Strategies de
controle en ferme des CCS du lait de brebis et de chevre” (Fair-CT95-0881),
vengono applicati in 16 allevamenti ovini della Sardegna (4 per provincia). Gli
interventi diagnostici si propongono di valutare lo stato sanitario di ciascuna
emimammella, mediante visita clinica ed esecuzione del CMT con il supporto
dell’analisi microbiologica. Gli interventi per ridurre il CCS sono rappresentati
da misure a carattere generale (misure di profilassi indiretta) e specifico (terapia
in asciutta, riforma).
Aspetti di originalità e di innovazione: Trasferimento applicativo delle
conoscenze scientifiche per l’attuazione di strategie di controllo volte alla
riduzione del CCS. La metodologia di attuazione prevede il coinvolgimento
diretto e la formazione di Veterinari e Allevatori.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: L’attività di ricerca prevede missioni
in 16 allevamenti ovini della regione Sardegna per poter eseguire gli interventi
su campo ed il prelievo dei campioni di latte.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione con l’A.R.A.
(Associazione Regionale Allevatori) ed aziende e allevamenti di produzione e
trasformazione
Risorse finanziarie disponibili: Fondi del MURST
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature per laboratorio
di microbiologia (Sistema di identificazione Mini API, Vidas e Vitek, incubatori,
bagni termostatati, cappa a flusso laminare di classe II, autoclavi); supporto
bibliografico cartaceo (riviste e testi della sezione) e informatico; sistema di
videoproiezione e videocamera digitale.
- 569 -
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nell’ambito del
dottorato sono stati svolti cicli di lezioni e seminari relativi a: igiene e tecnologia
dei prodotti a base di latte; applicazione delle norme per la assicurazione della
qualità (ISO 9000) nell’industria alimentare; laboratorio di microbiologia e
tecniche di analisi ed elaborazione dei dati; produzione e igiene degli allevamenti.
Attività didattica svolta dal dottorando: Nell’anno Accademico 2000/01,
ha svolto ed allestito esercitazioni pratiche di laboratorio curando l’aspetto
microbiologico, nell’ambito dei programmi di “Igiene e tecnologie alimentari”
e “Industrie ed ispezione degli Alimenti di origine Animale”.
- 570 -
ANTONIO CORONA
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Corona Antonio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale, sezione di
Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione del Dottorato: Produzione e Igiene degli alimenti di origine
animale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Applicazione di tecniche di biologia molecolare per la
caratterizzazione di ceppi di Bacillus spp. isolati da prodotti a base di siero ovino.
Tutor: Prof. A.M.Cosseddu, Prof. E.P.L. De Santis
Breve curriculum vitae: Laureato in Medicina Veterinaria nell’Anno
Accademico 1998/99 presso la Facoltà di Veterinaria di Sassari con la votazione
di 105/110, discutendo la tesi dal titolo: “Relazioni fra contenuto in cellule
somatiche nel latte ovino, C.M.T. ed esame batteriologico nell’ultima fase della
lattazione”; abilitazione all’esercizio della libera professione di medico
veterinario. In possesso del certificato KET, attestante la conoscenza della
- 571 -
lingua inglese e del certificato DELE per la lingua spagnola. Da settembre
1999 a dicembre 1999: stage formativo in biologia molecolare presso “Istituto
Zootecnico e Caseario per la Sardegna”. Anno Accademico 1999/00: vincitore
del corso di Dottorato di ricerca in “Produzione ed Igiene degli Alimenti di
Origine Animale” presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari, sotto la
guida del prof. A. M. Cosseddu. Pubblicazioni scientifiche: n° 4.
Sintesi del progetto di ricerca: La caratterizzazione di ceppi riferibili a Bacillus
cereus, isolati da ricotte ovine salate, necessita di un approfondimento attraverso
l’utilizzo di metodiche molecolari. Infatti le similitudini fenotipiche rilevate
con le metodiche classiche in microrganismi del genere Bacillus determinano
notevoli difficoltà interpretative. Gli obiettivi della ricerca mirano alla messa a
punto di protocolli per l’estrazione del DNA da ceppi di Bacillus spp. e al suo
successivo utilizzo per la tipizzazione bio-molecolare basata sulla reazione a
catena della polimerasi (PCR). Tale caratterizzazione sarà condotta
principalmente mediante primers per i geni codificanti i cosiddetti fattori di
patogenicità (produzione di enterotossine, lecitinasi).
Aspetti di originalità e di innovazione: L’impiego di metodiche di biologia
molecolare per la ricerca negli alimenti di germi potenzialmente pericolosi per
la salute dell’umana. I risultati acquisiti consentiranno l’effettuazione degli
ulteriori studi epidemiologici, finalizzati all’individuazione dei punti di
contaminazione nel caseificio ovino.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: BioIndustry Park del Canavese,
Colleretto Giocosa (TO) “Prospettive di analisi molecolare nel controllo degli
alimenti”, 25-27 Settembre 2000.
Risorse finanziarie disponibili: Dottorato di ricerca, MURST Programmi
di ricerca di rilevante interesse nazionale (1998)
- 572 -
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Mazzette R., De Santis E.P.L., Fois M.P., Muscas R., Corona A., Coppa G.:
Caratterizzazione di B. cereus isolati in caseifici ovini. Atti della Società Italiana
delle Scienze Veterinarie, volume LIV, Riva del Garda (TN), Palazzo dei
Congressi, 28-30 settembre 2000.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: PC e sistema di
videoproiezione, fotocamera digitale, supporti bibliografici cartacei e
informatizzati. Attrezzature e materiale di consumo per laboratorio di
microbiologia (cappa classe II a flusso laminare; sistemi di identificazione
MiniApi, Vidas e Vitek) e per biologia molecolare (termocycler, elettroforesi
orizzontale, transilluminatore UV, produttore di acqua pura).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nell’ambito del
dottorato sono stati svolti cicli di lezioni e seminari relativi a: igiene e tecnologia
dei prodotti a base di latte; applicazione delle norme per la assicurazione della
qualità (ISO 9000) nell’industria alimentare; tecniche di analisi di laboratorio
di microbiologia; tecniche di analisi ed elaborazione dei dati.
Attività didattica svolta dal dottorando: Anno Accademico 2000/01:
allestimento e svolgimento delle esercitazioni pratiche di laboratorio relative
agli insegnamenti di “Igiene e tecnologia alimentare” e “Industrie ed ispezione
degli alimenti di origine animale”; visite guidate con gli studenti dei corsi presso
gli stabilimenti di produzione e trasformazione di latte vaccino ed ovino.
- 573 -
MARCO GRECO
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Greco Marco
Dipartimento o Istituto: Dip. di Biologia Animale – sez. di Ispezione degli
Alimenti di Origine Animale
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione del Dottorato: Produzione, Igiene e Qualità degli Alimenti
di Origine Animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Caratterizzazione della bottarga di muggine e innovazione
delle tecnologie di conservazione e confezionamento
Tutor: Prof. S. Pisanu, Prof.ssa R. Mazzette
Breve curriculum vitae: 1993: Laurea con lode in Medicina Veterinaria c/o
l’Università di Sassari con tesi dal titolo “Indagine sulle macellazioni in
Sardegna” e abilitazione all’esercizio della professione; 1994-95: 109° Corso
Ufficiali Veterinari di Cpl (Pinerolo – TO) e servizio c/o il II° Reparto
(Microbiologia alimentare) del Centro Studi del Corpo Veterinario Militare
(Roma); 1996-1998: Contratto di formazione in attività di ricerca dal titolo:
- 574 -
“Studio ed attuazione di sistemi di controllo di qualità e di autocontrollo
nell’industria di trasformazione delle carni” c/o l’Istituto di Ispezione degli
Alimenti di O.A. (Sassari); 1996-97: Corso di perfezionamento annuale in
“Ispezione degli Alimenti di O. A.” (Sassari) e in “Acquacoltura, ittiopatologia
e controllo sanitario dei prodotti della pesca freschi e conservati” (Cagliari);
2000: Specializzazione con lode in Ispezione degli Alimenti di O.A. c/o
l’Università di Sassari. Pubblicazioni scientifiche n.10.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca si propone preliminarmente di
caratterizzare il profilo microbiologico delle materie prime e del prodotto nelle
diverse fasi del processo e durante la conservazione. Nella seconda fase vengono
adottate soluzioni innovative di confezionamento e di conservazione della
bottarga di muggine, in baffe e grattugiata, applicabili su scala industriale.
L’obiettivo è di verificare l’efficacia delle innovazioni adottate (controllo delle
temperature di stoccaggio; utilizzazione di pellicole ad alta barriera e
semipermeabili, dell’atmosfera protettiva, degli antiossidanti naturali) nel
prolungare la shelf-life del prodotto e garantire il mantenimento di adeguate
caratteristiche qualitative e di sicurezza.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca intende contribuire alla
caratterizzazione delle materie prime e del prodotto e alla definizione delle
tecnologie di produzione attraverso la raccolta di dati scientifici attualmente
non disponibili in letteratura. Gli interventi di innovazione proposti hanno
per obiettivo l’adeguamento del prodotto alle esigenze dei mercati nazionali e
internazionali.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Missioni presso aree di pesca e
laboratori di produzione regionali.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Imprese del settore ittico e della
trasformazione dei prodotti della pesca. Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sardegna “G. Pegreffi”.
- 575 -
Risorse finanziarie disponibili: Consorzio 21- PIC PMI Sardegna1 (1999) –
Intervento 7.5.1 “Innovazione delle tecnologie di conservazione della bottarga
di muggine”.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Greco M., De Santis E.P.L., Mazzette R., Santercole V., Virdis S., Pisanu S.,
Caratterizzazione microbiologica della bottarga di muggine, in “Atti XI Convegno
AIVI – Alghero 2001”, in press
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature e materiali
di consumo per laboratorio di microbiologia (in particolare: terreni di coltura
e reagenti, bagni termostatati, autoclavi, cappa classe II a flusso laminare, sistema
di identificazione MiniApi, Vidas e Vitek), pHmetro, Aqualab, Datalogger, PC
e sistema di videoproiezione, fotocamera e video camera digitali, software per
analisi statistica, supporti bibliografici cartacei e informatizzati a disposizione
presso la biblioteca della Sezione.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nell’ambito del
dottorato sono stati svolti cicli di lezioni e seminari relativi a: igiene e tecnologia
dei prodotti a base di latte; applicazione delle norme per la assicurazione della
qualità (ISO 9000) nell’industria alimentare; tecniche di analisi di laboratorio
di microbiologia; tecniche di analisi ed elaborazione dei dati.
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FRANCESCA IELO
Area scientifica: Sezione di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Ielo Francesca
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale, sezione Ispezione
degli Alimenti di Origine Animale
Area scientifica: Sezione di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione del Dottorato: Produzione e Igiene degli Alimenti di Origine
Animale
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Utilizzazione del siero del latte di pecora: miglioramento
e valorizzazione dei prodotti tradizionali e studio di prodotti alternativi
Tutor: Prof. A. M. Cosseddu, Prof. E.P.L. De Santis
Breve curriculum vitae: Ha conseguito il diploma di laurea in Medicina
Veterinaria presso l’Università degli Studi di Sassari il 30.9.1999, riportando la
votazione di 110/110 e lode, con tesi dal titolo: “Allevamento e profilo
metabolico dello struzzo (Struthio camelus)”. Febbraio 2000: contratto di
collaborazione coordinata e continuativa presso la Sezione di Ispezione degli
Alimenti di O. A., Dipartimento di Biologia Animale, Università di Sassari,
- 577 -
svolgendo attività di campionamento, analisi microbiologiche ed elaborazione
dei dati. Vincitrice del concorso per l’ammissione alla frequenza del Dottorato
di Ricerca, senza borsa, in “Produzione ed Igiene degli Alimenti di Origine
Animale” XV° Ciclo, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di
Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto, inserito in un ambito di ricerca
nazionale, mira al miglioramento e alla valorizzazione dell’utilizzazione del
siero di latte ovino. In una fase preliminare, in ricotte fresche e stagionate, si è
proceduto a definire il profilo microbiologico e verificare la shelf-life. Viene
inoltre condotta una indagine in stabilimento per valutare la conduzione
igienico-sanitaria attraverso: a) il monitoraggio delle temperature nelle fasi di
raffreddamento e conservazione; b) l’analisi dei piani di gestione del processo.
In una seconda fase è prevista la valutazione della studio delle caratteristiche
microbiologiche e della shelf-life di prodotti realizzati mediante tecnologie
innovative di trasformazione del siero di latte ovino.
Aspetti di originalità e di innovazione: I risultati del progetto si propongono
di contribuire alla definizione di norme per i prodotti tradizionali da siero.
L’analisi della conduzione dei processi evidenzia i punti deboli della gestione
igienica e sanitaria e rappresenta una base di conoscenze utile per migliorare la
qualità e sicurezza delle ricotte ovine.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Missioni presso l’Istituto Zootecnico
e Caseario per la Sardegna.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto Zootecnico e Caseario
per la Sardegna, ERSAT.
Risorse finanziarie disponibili: POM BO5.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature e materiale
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di consumo per laboratorio di microbiologia (autoclave, termostati, Stomacher,
cappa classe II a flusso laminare; sistemi di identificazione MiniApi, Vidas e
Vitek), data logger e software, PC, fotocamera digitale, supporti bibliografici
cartacei e informatizzati.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nell’ambito del
dottorato sono stati svolti cicli di lezioni e seminari relativi a: qualità e
composizione degli alimenti; normativa; produzione e igiene degli
allevamenti;igiene e tecnologia dei prodotti a base di latte; applicazione delle
norme per la assicurazione della qualità (ISO 9000) nell’industria alimentare;
laboratorio di microbiologia e tecniche di analisi ed elaborazione dei dati.
- 579 -
ANNA MUREDDU
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale.
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Mureddu Anna
Dipartimento: Dip. di Biologia Animale - sezione di Ispezione degli Alimenti
di Origine Animale.
Area scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale.
Denominazione del Dottorato: Produzione, igiene e qualità degli alimenti
di origine animale.
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Identificazione e tipizzazione di microrganismi
responsabili di mastiti sub-cliniche ovine e caprine.
Tutor: Prof. A. M. Cosseddu, Prof. E.P.L De Santis.
Breve curriculum vitae: A.A. 98/99, Laurea in Scienze Biologiche con
indirizzo fisio-patologico conseguita presso l’Università degli Studi di Sassari,
Dipartimento di Scienze Biomediche - Sezione di Anatomia Umana-, con
votazione di 108/110 e tesi dal titolo „Organogenesi dell’apparato uro-genitale: interazioni e interferenze“. 15/03/00 -15/03/01, tirocinio presso il
Laboratorio di Patologia Clinica dell’Ospedale Civile di Alghero (SS) nei settori
- 580 -
di Ematologia e Microbiologia. 2001. Vincitrice di concorso di ammissione
alla Scuola di Specializzazione in “Patologia Clinica” ed in “Microbiologia e
Virologia” e al Dottorato di Ricerca in “Produzione, igiene e qualità degli
alimenti di origine animale”.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca si propone di caratterizzare n.200
ceppi di Stafilococchi Coagulasi Negativi agenti di mastite subclinica dei piccoli
ruminanti, di saggiare la loro attitudine a produrre le enterotossine
stafilococciche e evidenziare eventuali fenomeni di antibiotico-resistenza. Gli
SCN, isolati in campioni di latte ovino e caprino con elevato contenuto in
cellule somatiche, vengono identificati e tipizzati mediante test biochimici e
metabolici. Su ciascun microrganismo viene determinata la capacità di produrre
le enterotossine con metodi RPLA e ELISA. E’ stata inoltre determinata la
Minima Concentrazione Inibente (MIC) nei confronti di n. 10 principi attivi
appartenenti a differenti famiglie di antimicrobici mediante test di
microdiluizione secondo i protocolli NCCLS.
Aspetti di originalità e di innovazione: I risultati sono utili per le valutazioni
inerenti la sicurezza del latte proveniente da ovini e caprini con mastite subclinica
sostenuta da SCN. La determinazione della MIC è utile per valutare la prevalenza
dei microrganismi resistenti in allevamenti dove è limitata l’utilizzazione degli
antibiotici per la terapia delle mastiti subcliniche.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Associazione Regionale
Allevatori.
Risorse finanziarie disponibili: Dottorato, Fondi per la ricerca scientifica
(Quota ex-60%).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature per laboratorio
di microbiologia (Sistema di identificazione Mini API, Vidas e Vitek, incubatori,
bagni termostatati, cappa a flusso laminare di classe II, autoclavi); supporto
- 581 -
bibliografico cartaceo (riviste e testi della sezione) e informatico; sistema di
videoproiezione e videocamera digitale.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nell’ambito del
dottorato sono stati svolti cicli di lezioni e seminari relativi a: igiene e tecnologia
dei prodotti a base di latte; applicazione delle norme per la assicurazione della
qualità (ISO 9000) nell’industria alimentare; laboratorio di microbiologia e
tecniche di analisi ed elaborazione dei dati, tecnologia dei prodotti lattierocaseari; produzione e igiene degli allevamenti.
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ANTONIO SORU
Area Scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Soru Antonio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale, , sezione di
Ispezione degli Alimenti di origine animale.
Area Scientifica: Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Denominazione Dottorato: Produzione, igiene e qualità degli alimenti di
origine animale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Indagine sulla presenza di farine di carne negli alimenti
destinati ai ruminanti in Sardegna
Tutor: Prof. W. Pinna
Breve curriculum vitae: Si è laureato in Medicina Veterinaria con il voto di
107/110 presso l’Università degli Studi di Sassari il 5.11.1999, discutendo la
tesi dal titolo: Aspetti clinici ed istopatologici della cheratopatia lipidica del
cane; dal 1997 al 1999 ha frequentato in qualità di allievo interno e di tesista la
clinica radiologica della Facoltà di Med. Vet. presieduta dal prof. V. Petruzzi;
una volta laureato ha effettuato sei mesi di tirocinio pratico obbligatorio tre
dei quali eseguiti presso le strutture del Universitat Autonoma de Barcelona
UAB occupandosi di clinica medica, chirurgica, ostetrica e di patologia aviare,
- 583 -
ed i restanti tre presso le strutture della ASL n. 1, della Coapla e presso un
ambulatorio veterinario ubicato in Porto Torres. L’esperienza spagnola è stata
possibile in quanto il sottoscritto è risultato vincitore nell’aprile 1999 di una
borsa di studio nell’ambito del programma ERASMUS/SOCRATES per la
Spagna; il 21.11.2000 ha superato l’Esame di Stato per l abilitazione all esercizio
della professione di Medico Veterinario; risulta ora regolarmente iscritto all’’
ordine provinciale dei Medici Veterinari di Sassari; buona conoscenza della
lingua spagnola e inglese; per esigenze di sintesi espositiva, non vengono
riportati i congressi, le sedute di studio e i campus universitari frequentati dal
sottoscritto durante la carriera universitaria e post-universitaria.
Sintesi del progetto di Ricerca: Acquisizione di informazioni sulla diffusione,
distribuzione e impiego di farine di carne in Sardegna ai fini della prevenzione
del rischio e della qualità e tutela delle produzioni garantite
Aspetti di originalità e innovazione: È un problema emergente riguardante
la tutela e sicurezza delle produzioni zootecniche, nel rispetto delle nuove normative a tutela dei diritti del consumatore.
Viaggi e missioni in Italia o all’estero: Missioni in allevamenti ovini Regionali
per prelievo campioni ed rilievo dati
Risorse finanziarie disponibili: Fondo dottorato
Attrezzature didattiche utilizzate: Microscopio con testata trioculare con
obiettivo 10X-20X-40X-100X, bilancia analitica Scaltek (DEPECO); essiccatore
in vetro (DEPECO), mineralizzatore Buchi k 424 (DEPECO), distillatore in
corrente di vapore Buchi 314; Ektachem 250 analyzer(kodak).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Alimentazione,
Allevamento Biologico e tradizionale (Monello, 8 ore); Applicazione delle normative nella zootecnia (Pinna, 4 ore); Valutazione impatto ambientale degli
allevamenti zootecnici (Pinna, 4 ore).
- 584 -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MINERALI
E DELLE ROCCE INDUSTRIALI
- 586 -
Denominazione del Dottorato: Scienza e tecnologia dei minerali e delle rocce
di interesse industriale
Dipartimento e/o Dipartimenti concorrenti: Istituto di Scienze GeologicoMineralogiche, Dip. Chimica , DISAABA
Area scientifica: Scienze della Terra
Docente coordinatore: Giacomo Oggiano
Area scientifica di riferimento del corso: GEO/09, GEO/03, GE/06,
GEO/05
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Oggiano Giacomo,
PS Geologia strutturale D01C Sassari; dé Gennaro Maurizio,PO Mineralogia
D03A Napoli; Giorcelli Augusto, PA Geologia applicata, D01B Sassari,; Deiana
Salvatore PO, Chimica agraria G07A Sassari; Di Pisa Anselmo RC, Petrografia
D Sassari 03B; Premoli Alessandra RC Chimica agraria G07A Sassari; Pozzuoli
Antonio PA, Mineralogia D03A Napoli; Cappelletti Piergiulio, RC Mineralogia
D03A Napoli; Pece Raimondo, PA Mineralogia D03A Napoli.
Tutori: Oggiano G.; dé Gennaro M.; Di Pisa A;
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 4 allievi con 2 borse Università di Sassari; 1 borsa UE;
1 borsa sede consorziata
Sedi consorziate: Napoli
Anno di prima istituzione: 2000. (Questo dottorato si configura come
continuazione del dottorato in scienza e tecnologia dei minerali e sottoprodotti
industriali istituito nel 1996, con sede amministrativa a Sassari nell’Istituto di
- 587 -
Scienze geologico-Mineralogiche, del quale furono attivati il XIII e XIV ciclo
con fondi sociali UE; Coordinatore Maurizio de’ Gennaro).
Borse a carico delle sedi consorziate: 1
Curricula:
- Reperimento di risorse minerali e loro applicazioni industriali, civili ed
ambientali.: A partire dall’inizio degli anni ’80, in Europa ed in particolare in
una regione mineraria come la Sardegna si sono verificate condizioni di crisi
nell’industria estrattiva dei minerali metallici. I motivi di tale crisi vanno ricercati
sia nell’esaurimento dei giacimenti, sia nella scarsa remuneratività dei minerali
metallici tradizionali dovuta a fattori di stasi nel mercato e, sopratutto, agli
elevati costi di estrazione e ai costi aggiuntivi di bonifica delle discariche imposti
dalle normative europee in campo di salvaguardia ambientale. Per converso si
è sviluppata la domanda dei cosiddetti minerali industriali. Col termine di
minerali industriali si intende un vasto gruppo di materie prime di origine
minerale, nel quale si possono includere i lapidei, e del quale non fanno parte
le rocce combustibili e i minerali dei metalli di uso comune; tale gruppo di
materie prime è, quindi, estraneo al settore energetico e a quello metallurgico..
Si tratta di materie prime facilmente reperibili in quantità considerevoli e con
costi di estrazione decisamente bassi. La flessione produttiva del comparto
minerario internazionale non ha interessato queste materie prime che, nel loro
complesso, hanno mantenuto inalterati i livelli produttivi, anche se alcuni settori
tradizionali come quello della barite, della fluorite, del talco e dei refrattari
basici (ossido di magnesio) hanno dato segni di crisi e altri come quello delle
argille bentonitiche, delle sabbie silicee, dei refrattari acidi e di altri nuovi materiali
legati alle necessità di salvaguardia ambientale, come la depurazione dei reflui
(zeoliti naturali), mostrano segni di continuo sviluppo. In Sardegna questi
minerali sono dislocati nella parte settentrionale dell’Isola; si sono verificate in
questo modo le condizioni per un trasferimento geografico -di portata
eccezionale- degli interessi legati all’attività estrattiva: dalle vecchie zone
minerarie alla provincia di Sassari. In pratica ha cessato ogni attività il polo
- 588 -
piombo -zincifero del sud-ovest ma, contestualmente, si sono sviluppate le
attività estrattive essenzialmente in cava dei lapidei e dei minerali industriali
nel nord dell’Isola. Sebbene le autorità e gli enti regionali preposti abbiano
preso atto con un certo ritardo di tale trasferimento, ormai, la Provincia di
Sassari ospita una serie di iniziative economiche in alcuni settori estrattivi che
riguardano sia minerali da cava (II categoria) che di miniera (I categoria).
Negli ultimi anni si verificata una significativa crescita delle attività produttive
riguardanti questo tipo di materie prime. Temi possibili del dottorato di ricerca,
inquadrati in questo contesto, saranno quelli finalizzati all’individuazione di
nuove risorse e alla loro valorizzazione, attraverso il miglioramento sia dei
processi di estrazione e/o preparazione dei minerali, sia eventualmente di quelli
di utilizzazione industriale. Fra le materie prime di largo consumo, degne di
interesse per temi di ricerca nell’ambito del dottorato proposto, vi sono quelle
destinate alla industria ceramica e del vetro, quali le argille plastiche a composizione illitico-caolinitica, i caolini litoidi ad elevato tenore in silice e le miscele
naturali quarzo-feldspatiche impiegate, negli impasti come greificanti e fondenti.
Queste ultime sono ben rappresentate da radunamenti pegmatitici o
micropegmatitici, come le euriti dell’isola d’Elba che da tempo alimentano il
settore ceramico. Più di recente l’industria ceramica italiana si è rivolta verso
l’utilizzo di sabbie silicee a composizione arcosica, come ad esempio quelle del
Logudoro in Sardegna, con basso tenore di inquinanti, composte da quarzo,
K-feldspato e subordinatamente da caolinite. Tale assemblaggio rende necessari
trattamenti di concentrazione, sia attraverso flottazione che con tecniche
idrodinamiche, le quali forniscono una componente quarzosa ottima per la
produzione di vetri bianchi, e danno luogo a scarti di lavorazione che, essendo
costituiti nella gran parte da caolinite, risultano suscettibili di ulteriore interesse industriale. Questi materiali a basso costo potrebbero infatti costituire la
materia prima per processi di sintesi di tectosilicati a struttura microporosa
(zeoliti), utilizzabili in quei settori tecnologici, che ne sfruttano le proprietà
peculiari di scambiatori di ioni e adsorbenti specifici. Fra le materie prime
ormai tradizionalmente sfruttate nella Sardegna settentrionale non vanno
dimenticate le argille smettiche (bentoniti) che trovano impiego in svariati settori
- 589 -
produttivi agricoli, civili ed industriali; vale la pena ricordare i fanghi di
perforazione nella ricerca e sfruttamento dei campi petroliferi, gli
impermeabilizzanti nelle grandi opere di edilizia civile, le terre da sbianca
nell’industria agro-alimentare, le lettiere per animali sia domestici che di
allevamento ed infine, per le bentoniti più pregiate, l’utilizzo nell’industria
cosmetica e farmaceutica.. Altro settore meritevole di attenzione è quello che
riguarda i costituenti fondamentali per la produzione di refrattari. Tra i minerali
maggiormente utilizzati per la produzione dei refrattari acidi sono i tre polimorfi
di SiAl2O5, in particolare l’andalusite, caratterizzata dalla più bassa temperatura
di trasformazione in mullite (1350°C contro i 1530°C della sillimanite ed i
circa 1600°C della cianite). In Italia si conoscono interessanti adunamenti di
andalusite in Sardegna, la cui utilizzazione dovrebbe però presupporre la messa
a punto di un idoneo processo di concentrazione del tout venant. Materie
prime naturali che focalizzano l’interesse di molti ricercatori e che potranno
essere oggetto di approfondite ricerche da parte dei dottorandi sono quelle di
origine vulcanica ad elevato tenore di zeoliti. . Questi prodotti vulcanosedimentari sono diffusamente presenti sul nostro territorio. I maggiori
adunamenti si rinvengono nelle aree del versante Tirrenico interessate dal
vulcanismo quaternario e sono costituiti da tufi a phillipsite e/o cabasite. In
Sardegna settentrionale nei settori interessati dal vulcanismo terziario si stanno
rinvenendo invece interessanti depositi di tufi a clinoptilolite. Allo stato attuale
non esiste una utilizzazione di questi materiali in alcun settore tecnologico,
anche se essi sono interessati da una intensa attività estrattiva, finalizzata quasi
esclusivamente al settore edile. A tal proposito basti ricordare che dei circa due
milioni di tonnellate di tufo prodotte in Campania nel 1994 solo duecentomila
sono state utilizzate in settori non collegati all’edilizia. In questo settore esiste
però la possibiltà di avviare indagini che, partendo dalla individuazione e
valutazione del deposito in termini di concentrazione di minerali utili, giungano
fino alla valutazione delle caratteristiche tecnologiche degli stessi per possibili
impieghi come scambiatori di ioni nel trattamento di reflui civili o industriali..
Un settore di rilevante interesse tecnologico ancora quello delle opere civili
che assorbono annualmente svariati milioni di tonnellate di materie prime,
- 590 -
destinate sia alla preparazione di leganti di varia natura, sia alla produzione di
materiali lapidei con impieghi di carattere puramente strutturale e/o ornamentale. Il territorio italiano è ricco di depositi di rocce che costituiscono la
materia prima per questo settore pluridecennale e notevole è la tradizione
culturale e scientifica delle ricerche inerenti alla loro applicazione. Lo
svolgimento del dottorato in questo settore consentirebbe al dottorando di
acquisire competenze specifiche nella risoluzione di problemi connessi alla
ricerca di questi materiali, ma anche di affrontare quelli derivanti dalla loro
interazione con gli ambienti con i quali si troveranno successivamente a
convivere.
- Materiali Lapidei.: La ricerca dei giacimenti di lapidei e la caratterizzazione,
sia petrologica che fisico-meccanica, riveste una duplice importanza infatti
accanto all’impiego di lapidei nell’edilizia residenziale e negli arredi urbani che
coinvolge produzioni e lavorazioni di notevole rilevanza economica, è sempre
più crescente l’esigenza di studiare e reperire lapidei di provenienza locale
utilizzati nell’architettura monumentale e civile di molte regioni Italiane ed in
particolare di quelle dell’Italia meridionale (p.e. Campania, Sardegna) per il
restauro sia conservativo che sostitutivo. L’impiego di materiali di pregio fa
registrare una continua crescita sia nella realizzazione di particolari architettonici
che nel rivestimento delle facciate degli edifici. Accanto all’impiego di lapidei
di pregio, in gran parte importati, anche la domanda di lapidei considerati
meno pregiati sta registrando un’importante crescita per il crescente utilizzo
nella costruzione di basolati e selciati stradali, pavimentazione di piazze recuperi
di centri storici. La produzione di tali lapidei ha una radicata tradizione nell’Italia
settentrionale, tra i più pregiati che hanno vasta diffusione in tutto il Paese e
anche all’estero, ricordiamo i marmi apuani, il Rosso Verona, il Rosso Levanto,
tutte le varietà di oficalci provenienti dalle Alpi e dalla Liguria, le sieniti del
Novarese o anche alla beola, e i porfidi atesini che pur essendo meno pregiati
trovano ampio utilizzo in tutto il paese nella pavimentazione stradale e negli
arredi urbani. La produzione di tali lapidei tuttavia sta registrando una netta
flessione per via dell’esaurimento dei giacimenti. Per converso negli ultimi anni
è cresciuta considerevolmente la produzione di lapidei granitici nel distretto
- 591 -
produttivo della Gallura ed è aumentata la produzione di lapidei di natura
vulcanica provenienti dal Lazio (Peperino). I lapidei di natura vulcanica in
passato hanno trovato largo impiego anche in Sardegna sia nell’edilizia
monumentale che in quella civile. Sebbene per alcuni di questi litotipi, di recente, si sia verificato un incremento degli utilizzi, non esistono ancora un
razionale censimento delle risorse derivato da rilevamenti geo-litologici di
dettaglio, una caratterizzazione petrologica, tessiturale e fisico-meccanica dei
lapidei più pregiati ed infine l’individuazione dei siti idonei all’apertura di cave.
Accanto a questi lapidei dei quali non sono ben note le potenzialità estrattive,
esiste in Sardegna il comparto estrattivo dei graniti che ha generato con le
seconde e terze lavorazioni un importante distretto produttivo localizzato in
Gallura. Sebbene le produzioni siano rilevanti, ancora poco è stato fatto per
l’ottimizzazione della produzione in cava. Quasi mai i siti e i fronti di cava
tengono conto dell’orientazione delle anisotropie, della fratturazione e delle
“diffettività” presenti nella roccia. Ciò notoriamente comporta una larga
produzione di scarti di difficile riutilizzo e che costituiscono il maggiore fattore
di impatto ambientale nell’attività estrattiva dei graniti. Per questi motivi si
intende trasferire le conoscenze scientifiche di base in campo geologicostrutturale e della geologia del cristallino, con particolare riguardo allo studio
dei fabrics, alla coltivazione del granito. Trasferire questo tipo di conoscenze a
indagini di tipo applicativo non sempre è ovvio, anche se richieste in tal senso
ci sono pervenute non solo dal distretto estrattivo del granito, per ciò che
concerne problemi inerenti la coltivazione, ma anche da soggetti pubblici e
privati per ciò che concerne l’individuazione e la caratterizzazione di nuove
pietre ornamentali. Infatti se è di immediato utilizzo una carta geologicostrutturale ai fini inerenti la delimitazione geometrica di un giacimento di lapidei,
meno ovvie sono le informazioni che la ricerca geologica e petrografica può e
deve fornire, sia in sede di coltivazione che di caratterizzazione e utilizzo di
una pietra ornamental. La nostra esperienza, ad esempio, ha dimostrato come
sia importante ai fini di una corretta localizzazione e impostazione di una cava,
lo studio dell’andamento spaziale delle anisotropie planari e lineari derivanti
sia da flusso magmatico (granitoidi e trachiti) che da metamorfismo (ardesie,
- 592 -
gneiss, marmi e metacalcari). Non solo, anche le variazioni di cromatismo in
un giacimento seguono guide strutturali come, ad esempio, le discontinuità
meccaniche che controllano la circolazione di fluidi. Oltre che nei problemi
inerenti la coltivazione, i dati relativi alle tessiture, opportunamente interpretati,
hanno un riscontro sulle caratteristiche tecnologiche del lapideo come ad
esempio la lucidabilità, la resistenza a compressione, ecc.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: XVI Allocca Francesco ( Borsa
sede consorziata), Aversano Antonello, Carta Luisa ( Borsa U.E.), Langiu Maria
Rita
Quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai dottorandi)
effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per l’anno e
per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e di ricerca
dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione dall’Ateneo per
l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari, fondi messi a
disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Da sedi consorziate £
24.000.000; da rendicontazioni UE £ 11.000.000; da convenzioni di cui il
Coordinatore è titolare £ 8.500.000; da convenzioni della sede consorziata £
6.000.000. Somme messe a disposizione dall’Ateneo (finanziamenti fondo
dottorandi £ 3.000.000 annui per dottorando).
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): n° 2 Postazioni di lavoro.
Laboratorio sezioni sottili e preparazione campioni. Laboratorio per prove
fisico-meccaniche su roccia (sede gemmata di Nuoro). Biblioteca Istituto.
1 Workstation (GB HD; 500 Mhz , 128 RAM, software per geologia.) Microscopi
polarizzatori con apparato per analisi digitale di immagini. Microscopio Elettronico
a scansione e microanalisi EDX (Centro microscopia elettonica)
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Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro; Summer schools : Summer school su Engineering. Mineralogy of Ceramic Materials. Siena Pontignano 01.06. - 05.06. 2001
per complessive 40 ore. Stage S.Miniato Alto (Pi) 22.01 - 26.01 2001 per
complessive 40 ore Le Cave: Materiali, ricerca, progettazione e recupero.
Stage di rilevamento su rocce intrusive precambriane nella suite plutonica di
Mysen (Norvegia) 20 gg. ( dal 5.8 .01 al 25-8-01) Seminari tenuti da docenti
esterni 2 (per complessive ore 20) previsti entro l’anno in corso. Esercitazioni
di microscopia in luce polarizzata 20 ore.. Esercitazioni di rilevamento
geologico-strutturale sul terreno previste 100 ore. . Esercitazioni di Microscopia
elettronica e utilizzo di microanalisi EDX 5 ore.. Lezioni Frontali previste 60 ore.
Convegni: previsti entro l’anno: Chieti Convegno Fist-Geoitalia (4-9
settembre)
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Rilevamenti Geologici
in aree granitiche della Sardegna e della Corsica in collaborazione con:
PROGEMISA SPA Cagliari: Società di ricerca pubblica a totale partecipazione
Regione Sardegna;
BRGM Orleans: Bureau de la recherche geologique et miniere de la France;
SGN Roma: Servizio Geologico Nazionale (c/o Servizi tecnici della Presidenza
del Consiglio);
WIEBESTONES SPA Vaduz. Società per la valorizzazione e valutazione di
giacimenti di lapidei ornamentali;
Università di Siena: Cattedre di Geologia Applicata e Analisi strutturale.
Università Federico II di Napoli: Cattedre di Mineralogia e di Applicazioni
minero-petrografiche alla valorizzazione di georisorse e beni ambientali e
culturali.
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Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): I dottorandi sono coinvolti in lavori di
collaborazione con La Progemisa SPA con la quale collaborano alle metodologie
di prospezione e valutazione dei giacimenti di minerali industriali. In particolare presso questa Società è previsto un tirocinio con scambi bilaterali per
l’apprendimento delle tecniche di esplorazione del sottosuolo. Col Servizio
Geologico Nazionale le collaborazioni riguardano il rilevamento della nuova
Carta Geologica d’Italia. Il percorso formativo si articola attraverso seminari
che saranno tenuti presso il Servizio e attraverso prolungate esperienze sul
terreno per apprendere le metodologie e le norme per il di rilevamento
geologico di carte geologiche . Con il BRGM francese sono state effettuate
diverse riunioni scientifiche ed escursioni sul terreno in Corsica e Sardegna
finalizzate allo studio delle deformazioni in rocce ed affioramenti di natura
plutonica a scala regionale e del singolo affiramento. Con l’Università Federico
II di Napoli è da anni in corso una proficua collaborazione sulla prospezione
e utilizzo in vari campi tecnologici di alcuni minerali industriali, principalmente
zeoliti, e sulle metodologie di restauro di materiali lapidei in centri storici e
monumenti. I dottorandi partecipano e parteciperanno a tutte le attività formative di questa sede consorziata. Sono previsti lunghi stages, ed in particolare la
permanenza a Napoli, sotto il tutorato del Prof. de’ Gennaro, di uno dei dottorandi
per la messa a punto di una metodologia di restauro conservativo finalizzata al
recupero di edifici costruiti con la Pietra Cantone nel centro storico di Sassari.
Viaggi e missioni: S. Miniato per Stage ; Siena Pontignano per Summer School.
Napoli.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
L’idoneità della sede deriva dalle seguenti considerazioni:
a) La collocazione geografica della sede in posizione privilegiata al centro di
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un bacino estrattivo, che investe sia i minerali industriali che i lapidei di interesse industriale e civile, in continua espansione. Ad esempio le sabbie silicee
nel Sassarese contano già 8 unità estrattive e due impianti per le seconde
lavorazioni (arrichimento e separazione dei minerali componenti) con un
impiego di forza lavoro anche qualificata in continuo aumento (Vedi curricula).
b) L’esperienza maturata nel settore da alcuni ricercatori di Sassari e della sede
consorziata di Napoli.
c) Le richieste, da parte di imprenditori pubblici e privati del settore, di
consulenze ad elevato contenuto di qualificazione tecnico-scientifica,
documentate da convenzioni con L’Istituto di Scienze Geologico-Mineralogiche
(Italiana zeoliti, SMIT, Progemisa, Svimisa ecc.).
d) L’elevato grado di qualificazione dei dottorati nel XIII e XIV ciclo del
dottorato consimile. Su sei di essi cinque hanno già trovato una collocazione:
due quali impiegati nell’industria e tre in strutture di ricerca (due assegnisti
universitari a Napoli e Sassari e un ricercatore CNR a Potenza). Tale ottimo
livello di qualificazione continuerà a caratterizzare il dottorato di nuova
attivazione ed è verificabile fin dal primo semestre di funzionamento.
Infatti il Dott. Aversano oltre ad aver collaborato col Servizio Geologico
Nazionale per la redazione della Carta Geologica d’Italia col rilevamento
strutturale di aree granitiche in Gallura, parteciperà ad uno stage di lavoro di
20 giorni in Norvegia su problematiche inerenti il rilevamento geologico
strutturale in aree interessate da ll’affioramento di anortositi utilizzate come
lapidei ornamentali..
La dott.ssa Langiu ha iniziato il rilevamento delle aree del Logudoro dove
affiora “La trachite Rossa di Banari” delimitandone l’areale d’affioramento ed
individuando aree idonee alla coltivazione di tale lapideo di pregio. A tal fine
ha seguito uno stage in Toscana sulle problematiche inerenti la coltivazione di
lapidei in cava, inclusi gli aspetti relativi agli impatti ambientali. Sempre entro
il primo anno la suddetta dottoranda si recherà presso l’Università di Siena
per l’apprendimento di nuove metodologie, colà in fase di sperimentazione,
finalizzate alla produzione di lastre di pietre ornamentali in giacimenti fratturati.
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La dott.ssa Carta, pur avendo iniziato il dottorato in aprile con borsa UE, ha
già svolto un periodo di permanenza a Napoli, dove opera il suo tutore Prof.
de’ Gennaro, apprendendo tutte le metodologie di laboratorio per la
caratterizzazione dei lapidei compromessi da alterazione superficiale e per la
caratterizzazione di tali processi in rocce calcaree.
Il Dott. Allocca ha seguito corsi specifici di mineralogia e petrografia applicate
alla conservazione dei lapidei e ha partecipato allo stage tenutosi a Napoli in
Aprile sul rilevamento e la rappresentazione dello stato di conservazione dei
lapidei in beni architettonici di interesse storico e culturale.
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi:
Per questa valutazione si veda al punto precedente.
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FRANCESCO ALLOCCA
Area scientifica: Scienze della Terra applicate ai Beni Culturali
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Allocca Francesco
Dipartimento o Istituto: Istituto Policattedra di Scienze geologiche e
mineralogiche (SS); Dipartimento di Scienze della Terra (NA)
Area scientifica: Scienze della Terra applicate ai Beni Culturali
Denominazione del Dottorato: Scienza e tecnologia dei minerali e delle rocce
d’interesse industriale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari sede amministrativa - Napoli sede consorziata
Titolo della Ricerca: Recupero, salvaguardia e valorizzazione degli antichi
siti di estrazione e delle pietre ornamentali utilizzate nell’architettura storica
della Campania
Tutor: Prof. M. de’ Gennaro
Breve curriculum vitae: Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università
degli studi di Napoli “Federico II”, il 18/12/1996 col massimo dei voti, con
una tesi sulle evidenze geologiche di variazioni climatico-ambientali del tardo
Pleistocene ed Olocene nella Campania occidentale. Collaborazione con il
Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Napoli
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“Federico II” per svolgere attività di ricerca sulla ricostruzione paleoambientale
olocenica dell’area urbana di Napoli e delle zone circostanti (1998).
Collaborazione con il Dipartimento di Pianificazione e Scienze del Territorio
dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, per svolgere attività di ricerca
sulle variazioni climatico-ambientali oloceniche nell’area mediterranea (1999).
Diploma della Scuola di Formazione Avanzata di Fisica dei Processi Sedimentari
sulla “Dinamica Costiera delle Pocket Beach e Gestione dell’Arenile” (1998).
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca prevede lo studio dei principali
materiali lapidei ad uso ornamentale, provenienti da siti estrattivi, abbandonati
o attivi, della regione Campania, utilizzati nell’architettura storica e moderna.
In particolare si mira ad identificare il materiale utilizzato nelle opere architettoniche
e le aree di estrazione, ed a caratterizzarlo dal punto di vista mineralogico,
petrografico e fisico-meccanico. L’obiettivo è quello di acquisire conoscenze che
consentano di interpretarne i processi di alterazione e degrado, anche in funzione
del microambiente con il quale la pietra interagisce. La ricerca consentirà inoltre di
individuare quei siti di antica estrazione da considerare patrimonio culturale, e
quindi da sottoporre a vincolo per una conservazione futura.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’esatta individuazione dei siti di
estrazione e le potenzialità estrattive, al fine di utilizzare i materiali originali per
il restauro ed il recupero delle principali opere monumentali della regione, ed
una caratterizzazione dei materiali finalizzata alla valutazione della durabilità.
Collaborazioni nazionali e internazionali: CNR Centro di studio sulle cause
del deperimento e metodi di conservazione delle opere d’arte – Firenze
Risorse finanziarie disponibili: Fondi MURST e CNR (Prof. Maurizio de’
Gennaro)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca: in preparazione la prima pubblicazione scientifica
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: microscopio ottico Leitz
Laborlux Pol 40; microscopio elettronico a scansione (S.E.M.) Cambridge
Stereoscan TP250 e Jeol JSM 5310; diffrattometro automatico Philips PW1730/
3710; termoanalizzatore multiplo Netzsch STA 409.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: corso di Mineralogia
Applicata, corso di Petrografia Applicata.
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AVERSANO ANTONELLO
Area scientifica: Scienze della terra GEO/03
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Aversano Antonello
Dipartimento o Istituto: Istituto di Scienze Geologico - Mineralogiche
Area scientifica: Scienze della terra GEO/03
Denominazione del Dottorato: Scienza e Tecnologia dei minerali e delle
rocce industriali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Prospezione caratterizzazione ed ottimizzazione del
processo estrattivo di rocce granitoidi ad uso ornamentale nella bassa Gallura
(Sardegna settentrionale)
Tutor: Prof. G. Oggiano
Breve curriculum vitae: Ha conseguito la laurea in Scienze Geologiche c/o
l’Univ. di Cagliari il 28.10.93 discutendo una tesi dal titolo: “Caratteristiche
petrografiche e vulcanologiche delle serie eruttive cenozoiche nel settore di
Bortigali-Mulargia (Sardegna Centrale), relatore prof. G. Macciotta. Ha svolto
e svolge ricerche a carattere geologico-strutturale e petrografico su vaste aree
della Sardegna (in particolare nelle aree settentrionali). Negli anni ’94 ‘95’ 96
- 601 -
ha collaborato con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Univ. di Cagliari
ad attività di ricerca su problematiche inerenti le successioni vulcaniche
cenozoiche ed i loro rapporti con le formazioni sedimentarie terziarie della
Sardegna. Ha frequentato nel ’96 c/o il Dip. di Geoingegneria di Cagliari il
corso di Tecnica degli esplosivi nella coltivazione di cave e miniere, e nel ’98 c/
o l’Univ. di Milano uno stage di specializzazione su Microstructures of metamorphic and igneous rocks. L’esperienza maturata nella ricerca è stata trasferita
in un programma di ricerca EMSA consistito nell’esplorazione , prospezione e
valutazione di giacimenti per minerali industriali e ceramici, e nel progetto
CARG finalizzato alla stesura della carta geologica d’Italia a scala 1:50.000.
Iscritto all’Ord. Naz. dei Geologi ha svolto lavori professionali nel campo
della geologia applicata dell’idrogeologia e della geologia ambientale, ed ha
condotto ricerche sia nel campo della geologia e geomorfologia nello studio di
compatibilità ambientale collaborando con il Comune di Carloforte nella
redazione del PUC. Nell’ambito della formazione tiene annualmente seminari
ed escursioni didattiche c/o gli istituti superiori per la divulgazione scientifica
della geologia.
Sintesi del progetto di ricerca: Individuazione di contesti geologici idonei
alla produzione di lapidei ornamentali da rocce granitoidi nella bassa Gallura;
caratterizzazione mineropetrografica e tecnica dei litotipi individuati ai fini di
impieghi in edilizia e nel restauro sostitutivo di edifici storici e guide per
l’ottimizzazione della lavorazione in fase di coltivazione. La ricerca si articolerà
in due fasi: la prima dedicata alla prospezione dei giacimenti ancora valorizzabili,
la seconda dedicata alla caratterizzazione dei litotipi in base alle strutture planari,
al fine di individuare sia i siti di provenienza che, eventualmente proporre delle
guide per l’ottimizzazione dei tagli della roccia in fase di coltivazione attraverso
il rilevamento degli elementi strutturali planolineari dei sistemi di fratturazione
degli ammassi rocciosi con l’utilizzo di softwares adeguati. In particolare poiché
il numero di fattori che condiziona le caratteristiche qualitative dei lapidei
ornamentali è molto vario, durante la seconda fase si intende approfondire la
conoscenza di tali caratteristiche. Perciò alla fase di rilevamento seguirà una
- 602 -
fase dedicata alle analisi petrochimiche dei litotipi, al loro studio tessiturale in
sezione sottile, sia al microscopio polarizzatore che al SEM ed alla loro
caratterizzazione fisico-meccanica.
Aspetti di originalità e di innovazione: Lo studio contestuale delle
caratteristiche composizionali e tessiturali, con l’utilizzo del microscopio
elettronico a scansione con l’ausilio delle microanalisi, delle caratteristiche fisicomeccaniche funzione della fluidalità magmatica e lo studio dei sistemi di
fratturazione con l’ausilio di softwares adeguati, costituisce una metodologia
originale non solo in ambito locale. Infatti, al di là della caratterizzazione dei
singoli litotipi che consentirà di individuare le aree di provenienza dei lapidei
utilizzati, permetterà di stabilire relazioni tra caratteristiche tessiturali e tecniche,
dipendenti dagli elementi strutturali e la lavorabilità abbattendo gli sfridi.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Siena-Pontignano.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Microscopio polarizzatore,
SEM, Pressa meccanica.
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LUISA ASSUNTA CARTA
Area scientifica: Scienze della Terra Applicate ai Beni Culturali
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Carta Luisa Assunta
Dipartimento o Istituto: Istituto di Scienze Geologico-Mineralogiche (SS);
Dipartimento di Scienze della Terra (NA)
Area scientifica: Scienze della Terra Applicate ai Beni Culturali
Denominazione del Dottorato: Scienza e Tecnologia dei minerali e rocce
d’interesse industriale.
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari sede amministrativa - Napoli sede consorziata
Titolo della Ricerca: Materiali lapidei utilizzati nell’architettura dei centri
antichi della Sardegna settentrionale: caratterizzazione mineralogica e petrofisica,
analisi dei processi di degrado e individuazione delle provenienze.
Tutor: Prof. M. de’ Gennaro
Breve curriculum vitae: Si è laureata in Scienze Naturali nel 1993 con il
massimo dei voti. In sede di laurea ha discusso una tesi sperimentale dal titolo:
“Studio idrogeologico della piana costiera del fiume Coghinas”. Viene nominata “Cultore
della materia” per le discipline di Geologia Applicata, Idrogeologia e Fisica
Terrestre nell’Anno Accademico 1995/96, quando svolge esercitazioni di
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cartografia per l’insegnamento di Fisica Terrestre nel corso di laurea in Scienze
Ambientali (Nuoro). Nel biennio 1999/2000 lavora, presso l’Università di
Sassari (Istituto di Scienze geologico-mineralogiche) e in collaborazione con
l’Università di Napoli (Dipartimento di Scienze della Terra), ad un progetto di
ricerca dal titolo: “Caratterizzazione delle forme di degrado che interessano i materiali
lapidei macroporosi di origine sedimentaria utilizzati nell’edilizia monumentale della città
di Sassari” inserito tra i contratti di formazione in attività di ricerca (ex artt. 37
L.R. 29/01/94, n.2 e 36 del D.L. 03/02/1993, n.29). Attualmente sta
frequentando il I° anno del corso di dottorato di ricerca in “Scienza e Tecnologia
dei minerali e rocce d’interesse industriale”.
Sintesi del progetto di ricerca: La caratterizzazione mineralogico-petrografica
e fisico-meccanica dei materiali lapidei utilizzati nell’edificazione di edifici di
rilevanza storico architettonica e la conoscenza dei processi di degrado da cui
sono interessati costituiscono un fondamentale strumento diagnostico sul quale
impostare interventi di conservazione e restauro. Di recente tali studi hanno
interessato il centro antico della città di Sassari, edificato con diverse facies di
calcareniti Mioceniche. La ricerca consentirà di completare: il lavoro di
rilevamento delle litologie impiegate, la caratterizzazione delle forme di degrado,
la determinazione di provenienza dei materiali, il perfezionamento di un database appositamente realizzato. Ci si propone, inoltre, di estendere tali studi ad
altri centri storici e ad alcuni edifici di culto del nord Sardegna.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il nostro studio vuole offrire un
contributo alla conoscenza dei fenomeni di degrado che interessano i materiali
lapidei con cui sono stati costruiti edifici di rilevanza storico-architettonica , in
maniera tale da poter valutare l’efficacia dei metodi di pulitura e dei trattamenti
consolidanti e protettivi più idonei. Per la prima volta uno studio di questo
tipo viene affrontato, nella città di Sassari, in maniera così articolata e sistematica.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Nel primo periodo di studio a Napoli.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Scienze della Terra
– settori di mineralogia e petrografia – dell’Università di Napoli “Federico II”.
Risorse finanziarie disponibili: Quelle messe a disposizione dalla sede
amministrativa.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Calcaterra D., Cappelletti P., Carta L., de’ Gennaro M., Langella A., Morra
V. (2000a). Use of local building stones in the architecture of historical towns: some
case histories from southern Italy. Proc. 2nd Int. Congress on Science and
Tecnology for the safeguard of cultural heritage in the Mediterranean basin. Elsevier, France, 741-744;
- Langella A., Calcaterra D., Cappelletti P., de’ Gennaro M., Morra V., Carta
L., Colella A., de’ Gennaro R. The geological survey of building stones used in the
historical urban centres: geological characterization of local provenance materials for the
evaluation of weathering susceptibility of cultural heritage. 3rd International Congress on Science and Tecnology for the safeguard of cultural heritage in
the Mediterranean basin, Alcalà de Henares (Spain). 9-14 July 2001; CNR,
Italia – Università di Alcalà, Spagna.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Nel primo anno Computer, microscopio ottico, microscopio elettronico.
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MARIA RITA LANGIU
Area scientifica: Scienze della Terra applicate ai Beni Culturali
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Langiu Maria Rita
Dipartimento o Istituto: Istituto Policattedra di Scienze geologiche e
mineralogiche
Area scientifica: Scienze della Terra applicate ai Beni Culturali
Denominazione del Dottorato: Scienza e tecnologia dei minerali e delle rocce
d’interesse industriale
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Prospezione e caratterizzazione di lapidei di origine
vulcanica del Logudoro
Tutor: Prof. G. Oggiano
Breve curriculum vitae: ha conseguito la laurea in scienze geologiche presso
l’Università di Cagliari nell’A.A. 1993-94 con votazione di 110/110 e lode.
Nell’A.A. 1994-95 ha frequentato con profitto il corso di perfezionamento
“Urbanistica: Ambiente e Territorio” presso la facoltà di Ingegneria
dell’Università di Cagliari. In qualità di geologo ha svolto un periodo di
formazione di due anni (1998-00) presso l’Amministrazione provinciale di
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Sassari, nell’ambito delle attività tecnico-progettuali dell’Ente. Pubblicazioni:
1) Di Gregorio F. & Langiu M.R. (1996)-Studio geo-ambientale dei dissesti
nell’abitato di Perfugas (SS). Geologia Tecnica ed Ambientale, 3/96, pp.77-86.
2) Perra M., Tommasi D., Langiu M.R. & Serpau S. (1996)-Land Evaluation.
Lo studio della risorsa suolo per una gestione compatibile del territorio. In:
PIANO, CITTA, TERRITORIO. Università di Cagliari, Dip. di Ingegneria del Territorio,
CUEC editrice, Cagliari.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto ha l’obiettivo di individuare e
caratterizzare litotipi di origine vulcanica suscettibili di sfruttamento come
lapidei ornamentali, nel territorio del Logudoro. L’individuazione avviene
attraverso un rilevamento geologico di dettaglio di alcune aree già indiziate
sulla base di studi precedenti di più ampia scala; attualmente è in corso il
rilevamento di un’area compresa tra Banari e Ittiri. La caratterizzazione verterà
inizialmente sull’analisi delle caratteristiche petrografiche e strutturali e
successivamente sulla determinazione delle proprietà fisico-meccaniche dei
litotipi potenzialmente sfruttabili, alla luce delle norme europee sui lapidei che
entreranno in vigore prossimamente.
Aspetti di originalità e di innovazione: Contributo ad una più dettagliata
conoscenza della geologia di alcune aree del Sassarese. Valutazione della qualità
dei materiali sulla base delle norme europee, che consentirà di stabilirne l’utilizzo
più idoneo e, di conseguenza, il valore economico.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: San Miniato Alto (Pi) per corso sulle
attività estrattive (22-26 Gennaio 2001).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Università di Siena, Cattedra di
Geologia Applicata.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo annuale dottorandi.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Microscopio polarizzatore
in luce trasmessa; microscopio elettronico a scansione con microanalisi EDS;
stereovisore e foto aeree; computer.
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SCIENZE CHIMICHE
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Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: 03
Docente coordinatore: Stefano Enzo
Area scientifica di riferimento del corso: Chimica
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Professori ordinari:
Enzo Stefano C02X UNISS Coordinatore; Giacomelli Giampaolo C05X UNISS;
Melloni Giovanni CO5X UNISS; Micera Giovanni C03X UNISS; Suffritti
Baldovino C02X UNISS.
Professori associati: Conti Leonetto C04X UNISS; Saba Antonio C05X
UNISS; Demontis Pierfranco; Azzena Ugo.
Ricercatori: Cinellu Maria A: C03X UNISS; Sanna Gavino
Tutori: Stefano Enzo; Serafino Gladiali; Leonetto Conti; N. Pirastru (CNR
Tramariglio); Andrea Tapparo; Giovanni Melloni;Luigi Pinna; Giuseppe
Suffritti; Gianni Micera; Giampaolo Giacomelli
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XIV ciclo: 2; XV ciclo: 4 ; XVI ciclo: 5
Anno di prima istituzione: 1984
Curricula: Organica, Biorganica, Bioinorganica, Materiali, Computazionale,
Analitica, Energie rinnovabili, Agroalimentare
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Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: XIV Ciclo: Eugenio Garribba,
(Stefania Doppiu); XV Ciclo: Stefano Mascia, Lidia De Luca, Giovanna Stara,
Nadia Spano; XVI Ciclo: Claudio Deidda, Francesca Dessanti, Rossana Taras,
Vincenzo Zambrano, Cinzia Loddo.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): ca 60 M£it
ovvero 31.000.00 Euro
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
biblioteche ecc.): Strumentazione: Analizzatore CHNO-S (FISONS); High
Performance Liquid Chromatography, Polarografo, Potenziometri e
Potenziostati , Sistema per misure di corrosione, Spettrofotometro FT-Raman,
Spettrofotometro U.V. NIR, Spettrofotometro U.V. VISIBILE, Spettrometro
a Plasma, Spettrometro FT IR, Diffrattometri a raggi X, Spettrometri NMR,
Microscopio Ottico, Gas-Massa, TDP-Massa, DSC, Calorimetri, GasCromatografi, Spettrofotometri IR ed UV-Visibile, HPLC, Stazioni grafiche.
Biblioteche: E’ a disposizione dei dottorandi una biblioteca scientifica di Dipartimento con abbonamenti in corso delle riviste scientifiche internazionali
di Chimica per 110 M£ annui – 55.000,00 Euro (valore inventariato ca 1 G£ 500.000,00 Euro) e l’abbonamento on-line agli archivi dati più significativi in
campo chimico (BEILSTEIN e GMELIN) il cui valore di abbonamento annuo è di ca 10 M£ - 5.000,00 Euro.
Laboratori: Ogni singolo dottorando accede in genere allo spazio (incluse
facilities) messo a disposizione dal gruppo di ricerca a cui afferisce il tutore.
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Tale spazio equivale a ca 50 mq/docente. Ovviamente, maggiore la consistenza del gruppo del tutore, maggiore la disponibilità di supporto per la ricerca.
In più, il Centro di Spettroscopia e il CNR gestiscono una serie di strumenti ad
accesso consorziato, soggetto a contributi proporzionali alla quota d’uso. Infine il Dipartimento mette a disposizione servizi di segreteria, fotocopiatura,
riproduzione, accesso a internet e posta elettronica.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: Gli standard elaborati dal Collegio dei docenti
prevedono che alla fine del percorso formativo il Dottore in Scienze Chimiche
sia in grado di entrare nel merito della linea di ricerca da lui curata durante i tre
anni di dottorato ad un livello di competizione tale da poter sostenere una
relazione orale di 20 min. in inglese davanti ad un consesso internazionale specialista nel campo. Per questo scopo, i candidati selezionati devono partecipare (preferibilmente nel primo semestre della loro attività) ad un corso di comunicazione
(appositamente organizzato in Dipartimento e tenuto da un docente in italiano).
In questo corso rapido i dottorandi apprendono le basi per una corretta presentazione di se stessi, del loro ambiente di provenienza e del loro modo di condurre motivata sperimentazione in laboratorio. Simultaneamente a questo o in successione, i dottorandi seguono un corso di inglese a partire dall’”intermediate”,
che è tenuto da un docente del Centro Linguistico appositamente convenzionato.
L’ambiente frequentato dai tutori produce nell’ambito dei curricula attivati una
serie di lezioni frontali e tutoriali su un numero da 6 a 8 corsi specifici strettamente pertinenti con le problematiche di ricerca che necessitano approfondimento. La partecipazione a scuole di carattere nazionale e/o internazionale è fortemente auspicata nel corso dei tre anni di studio. Infine, ma non ultimo, i
dottorandi sono chiamati a svolgere a turno seminari pubblici dove espongono il progresso della loro attività svolta a partire dallo stato dell’arte.
Didattica svolta all’estero: Non esistono obblighi in tal senso, ma una tale
esperienza e fortemente sostenuta e consigliata dal Collegio
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Convegni: La partecipazione attiva a convegni nazionali e internazionali (in
forma di poster e/o di relazione orale) è fortemente incoraggiata e obbligatoria per quanto concerne il risultato minimo (relazione orale di 20 min. in inglese ad un Convegno Internazionale selezionato dal tutore).
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative: Vedi relazioni dei singoli candidati
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso):
- Chimica Organica ed Organometallica. Sintesi, Reattività e Stereochimica.
Settori Disciplinari: CO5X (Chimica Organica) – C04X (Chimica Industriale)
Obiettivo formativo: La comprensione dei fattori che regolano la reattività e la
stereochimica delle reazioni organiche e lo sviluppo di nuove metodologie
sintetiche metallo-assistite ad alta selettività sono argomenti di estrema rilevanza
nella chimica organica ed organometallica contemporanea. Tale affermazione
è ampiamente dimostrata dal numero sempre crescente di pubblicazioni nel
settore e dalla grande quantità di brevetti e processi industriali riguardanti l’applicazione di tali reazioni nella sintesi di prodotti ad elevato valore aggiunto
come, ad esempio, prodotti farmaceutici, aromi, prodotti per l’agricoltura. Il
campo di formazione proposto prevede quindi un percorso adatto a preparare
ricercatori qualificati da inserire in uno dei settori più attivi e dinamici dell’industria chimica italiana. Elementi caratterizzanti di questo percorso formativo
sono: a) lo sviluppo di nuove metodologie sintetiche metallo-assistite utili per
operare trasformazioni di sostanze organiche con alta chemo-, regio-, enantioe diastereo-selettività; b) lo studio dei meccanismi di reazioni organiche promosse
da metalli con l’impiego delle tecniche spettroscopiche, cinetiche e modellistiche a
disposizione del chimico organico moderno. Verranno proposti studi: a) sulla
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possibilità di impiegare metalli come reagenti stechiometrici per ottenere inversione di reattività di molecole organiche, ad es. in reazioni di riduzione di
molecole insature per trasferimento monoelettronico; b) su reazioni di rimozione di gruppi funzionali tramite scissione di legami covalenti “forti” (ad es.
carbonio-eteroatomo o carbonio-carbonio) con metalli elettropositivi o al
catodo; c) sulle reazioni di metallazione eteroatomo-orientate; d) sulla preparazione di complessi chirali di metalli di transizione e sul loro impiego come
catalizzatori in reazioni asimmetriche. Parte integrante di questi studi sarà l’approfondimento delle tecniche che consentono: a) di studiare il decorso di una
reazione organica (tecniche di marcatura isotopica, spettroscopiche,
computazionali); b) di progettare ed eseguire sintesi organiche in più passaggi;
c) di individuare razionalmente i rapporti struttura-attività nella progettazione
di leganti chirali per la catalisi asimmetrica; d) di determinare la composizione
isomerica di miscele di reazione con moderne tecniche cromatografiche,
spettroscopiche e spettrometriche anche chirali.
Ricercatori coinvolti e tutori: U. Azzena, G. Melloni, L. Pinna e quelli del settore disciplinare C05X
Moduli formativi: Chimica Organica Sintetica; Chimica Fisica Organica;
Metodologie avanzate di sintesi; Modellistica; Sintesi asimmetriche promosse
da metalli; Catalisi enantioselettiva.
- Chimica Organica Biorganica e Biotecnologie Chimiche
Settore Disciplinare: CO5X (Chimica Organica)
Obiettivo formativo: La chimica Bioorganica si occupa dello studio delle molecole organiche implicate in tutti i processi biologici. E’ quindi la branca della
chimica che più si avvicina ai campi della biologia molecolare e delle
biotecnologie. Un percorso formativo in questa area comporta l’acquisizione
di concetti , tecniche e metodologie che permettono al dottore in ricerca di
poter lavorare e produrre in strutture che si occupano di biotecnologie. Tenendo conto che uno degli obiettivi strategici primari per lo sviluppo del NordSardegna é proprio l’incentivazione a creare nuove imprese nell’ambito delle
biotecnologie, risulta indispensabile formare nuovi ricercatori che possano
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operare e produrre correttamente in questo settore. L’elemento caratterizzante di
questo percorso formativo riguarda la chimica delle principali biomolecole,
proteine, peptidi ed acidi nucleici. Per quanto rigurad i peptidi, verranno progettati e preparati piccoli peptidomimetici modellati strutturalmente sul modello di ormoni naturali. La progettazione terrà conto delle richieste
stereochimiche del substrato naturale e le modifiche dei gruppi funzionali verranno effettuate considerando l’obiettivo biochimico finale. In questo stadio
verranno quindi sviluppate competenze di sintesi chimica, modellistica
molecolare e di chimica farmaceutica. Una volta sviluppata completamente la
parte sintetica si provvederà anche ad un primo studio “in vitro” delle proprietà biologiche con un modello formativo di cinetica enzimatica. Verrà dato
grande risalto alla parte di chimica combinatoriale e chimica supportata su
fase solida che sono le più moderne tecniche utilizzate per questo tipo di approccio a livello industriale. Verranno privilegiati i campi di maggior interesse
biomedico per il territorio come la b-talassemia e la sclerosi multipla oltre ai
campi del cardiovascolare e degli antitumorali. Per quanto riguarda lo studio
delle proteine verranno proposti dei moduli formativi volti allo studio strutturale
ed alla modifica programmata di proteine naturali di interesse applicativo legate
principalmente a problematiche del territorio. Verranno proposti studi su trasformazioni di materiali proteici di scarto (lana, carnicci di conceria, sottoprodotti
della macellazione) in prodotti ad alto valore aggiunto, studi su proteine lattiche legate al grado di maturazione di formaggi molli, studi su proteine di membrana legate a patologie zootecniche (Agalassia contagiosa). Infine lo studio
sugli acidi nucleici prevederà un percorso formativo incentrato sulla sintesi e
l’utilizzazione in medicina e biologia molecolare di oligonucleotidi modificati.
Verrà anche in questo caso progettata la struttura di sistemi nucleici capaci di
funzionare da molecole antisense, da nuove sonde per la biologia molecolare o
semplicemente come nuovi sistemi antivirali. Anche in questo caso verrà sviluppato un modulo formativo dedicato alla chimcia supportata, alla sintesi
automatizzata ed a tutte le tecniche più moderne che si usano in questo campo.
Ricercatori coinvolti e tutori: G. Giacomelli, M. Taddei, F. Soccolini e quelli
del settore disciplinare C05X.
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Moduli formativi: Chimica Organica Sintetica; Sintesi Peptidica; Sintesi di
Oligonucleotidi, Modellistica Molecolare Semi-empirica, Chimica
Combinatoriale, Sintesi Chimica Supportata, Tecniche di Amplificazione del
Genoma, Cinetica Enzimatica
Ricercatori coinvolti e tutori: G.Micera, MA Cinellu, S.Stoccoro e quelli del
settore C03X
Moduli Formativi: Chimica bioinorganica; Chimica dei composti di coordinazione; Chimica dei materiali; Chimica dello stato solido; Chimica inorganica;
Chimica metallorganica; Metodi fisici in chimica inorganica; Sintesi e tecniche
speciali inorganiche
- Composti di Coordinazione, Chimica Bioinorganica, Derivati Metallorganici
e Loro Applicazioni
Settori Disciplinari: C03X (Chimica Generale ed Inorganica)
Obiettivo formativo: L’obiettivo fondamentale del percorso formativo riguarderà la sintesi, la caratterizzazione e lo studio dell’attività di sistemi contenenti
ioni metallici, in particolare di metalli di transizione. Argomenti caratterizzanti
saranno: a) la progettazione e lo sviluppo di metodologie di sintesi e di caratterizzazione di complessi metallici e di composti metallo-organici; b) lo studio
di sistemi bioinorganici di differente complessità; c) l’elucidazione di meccanismi di reazione, e lo studio della reattività di nuove specie e delle relazioni
struttura-proprietà; d) la progettazione e lo sviluppo di metodologie di
autoassemblaggio di sistemi inorganici innovativi. Le nuove specie investono
diversi campi di applicazione, anche molto diversi tra di loro, come i nuovi
materiali con proprietà particolari (conducibilità, proprietà ottiche e magnetiche, ecc.), catalizzatori in processi di sintesi organica di interesse industriale, la
chimica bionorganica, la tossicologia e la farmacologia. In particolare, presso
la sede di Sassari sono attive ricerche nei settori della chimica metallorganica
(sintesi di composti di coordinazione di metalli dei gruppi 10 e 11 e loro reattività
nei confronti di molecole organiche), della chimica bioinorganica (complessi
metallici di V e Cu e loro attività biologica e farmacologica; tossicologia di ioni
metallici; sistemi enzimatici e proteici contenenti ioni metallici), e della chimica
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dei materiali (crystal engineering). Questi studi richiedono una profonda comprensione della teoria del legame chimico e l’impiego di una varietà di tecniche
strumentali e spettroscopiche. Conseguentemente, l’approfondimento degli
aspetti pratici e teorici ad esse inerenti costituirà un aspetto chiave e caratterizzante del curriculum.
Ricercatori coinvolti e tutori: G.Micera, MA Cinellu, S.Stoccoro e quelli del
settore C03X
Moduli Formativi; Chimica bioinorganica; Chimica dei composti di coordinazione; Chimica dei materiali; Chimica dello stato solido; Chimica inorganica
metallorganica; Metodi fisici in chimica inorganica; Sintesi e tecniche speciali
inorganiche
- Progettazione, Sintesi e Proprieta’ di Nuovi Materiali Per Applicazioni Tecnologiche
Settori Disciplinari: C02X (Chimica Fisica) C04X (Chimica Industriale)
Obiettivo formativo: Il termine “materiali avanzati” è quanto mai ricorrente
nei programmi di ricerca più attuali e trova diverse eccezioni nella terminologia recente come ad esempio “materiali innovativi”, “materiali speciali”, “materiali non convenzionali”, “materiali per tecnologie emergenti”. Tale incertezza semantica riflette la difficoltà obiettiva di definire e comprendere una
gamma estremamente ampia di prodotti, diversi per tipologia chimica, per processi produttivi, per tecnologie di trasformazione e settore applicativo, nuovi
o già noti, ma con usi diversi da quelli tradizionali. Si tratta, per citarne alcuni,
di compositi nanostrutturati a matrice metallica, ceramica od organica associata ad agenti rinforzanti. Materiali avanzati possono essere, superleghe, fasi
metastabili, vetri metallici e leghe amorfe, catalizzatori eterogenei, ossidi
biocompatibili, ceramici monolitici ad alta prestazione, polimeri
ellettroconduttori. Altrettanto numerosi sono i settori di utilizzazione ed una
visione completa può aversi dalle tematiche di ricerca suggerite dal “Programma Nazionale di Ricerca e Formazione sui Materiali Innovativi Avanzati” del
MURST o dall più recente “Progetto Finalizzato sui Nuovi Materiali II” del
CNR. La progettazione, caratterizzazione e qualificazione di nuovi materiali
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sono il risultato di uno sforzo tipicamente interdisciplinare che tuttavia non
limita né ridimensiona le tecniche ed i metodi chimici. Piuttosto, il grande
contenuto innovativo di questi materiali determina l’esigenza di un nuovo approccio metodologico incentrato su una molteplicità di conoscenze.. Questa
esigenza costituisce il quadro di riferimento per le attività formative del
curriculum proposto e che saranno fortemente orientate in senso applicativo.
E’ da premettere che in un’area in così rapida e coinvolgente evoluzione come
quella dei materiali, non è evidentemente possibile, neanche a livello di informazione, tenere aperta una pluralità di tematiche come quelle esemplificate.
Pertanto gli indirizzi formativi previsti sono essenzialmente determinati dalle
specifiche competenze esistenti presso il Dipartimento di Chimica e dalle collaborazioni in atto con centri di ricerca anche internazionali così come dall’interesse mostrato dal comparto industriale. Ciò premesso, l’elemento unificante delle attività di ricerca e caratterizzante dell’intero percorso formativo riguarderà la metodica di progettazione e la sintesi sperimentale intese a modellare la microstruttura per una specifica funzione applicativa. I moduli formativi riguarderanno per la parte teorica l’utilizzo di tecniche di simulazione dell’ordine strutturale a corto e medio raggio e dei principi termodinamici e cinetici delle transizioni di fasi metastabili, e, per quella sperimentale, l’impiego di
tecniche complementari di caratterizzazione chimico-fisica. Il momento di
verifica finale sarà la correlazione tra microstruttura, morfologia e proprietà
applicative.
Ricercatori coinvolti e tutori: G. Cocco, S. Enzo, L. Conti, L. Schiffini, A.
Mariani, G. Mulas, M. Rustici.
Moduli formativi: Chimica fisica dei materiali; Termodinamica e metastabilità;
Tecniche speciali di preparazione in fase solida di sistemi multifasici; Tecniche
chimico fisiche di caratterizzazione di solidi difettivi ed amorfi. Proprietà superficiali di fasi nanostrutturate ed attività chimica; Reazioni ultraveloci in fase solida.
- Chimica Fisica e Computazionale
Settore Disciplinare: C02X (Chimica Fisica)
Obiettivo formativo: La comprensione dei fenomeni fisici e chimici a livello
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microscopico è uno degli obiettivi della scienza moderna. Fin dall’inizio del
secolo sono state sviluppate teorie più o meno complesse e di interpretazione
ed applicazione a volta problematica che hanno tentato di dare una descrizione completa del “mondo microscopico” e cioè dei fenomeni che avvengono
alla scala degli atomi e delle molecole, sia per quanto riguarda i dettagli delle
interazioni tra particelle e del loro comportamento dinamico (teorie
quantistiche) sia la possibilità di derivare, da tali fenomeni microscopici, il comportamento su scala macroscopica di sistemi contenenti un grandissimo numero di particelle (meccanica statistica dell’equilibrio e del non equilibrio,
termodinamica chimica, studio dei fenomeni non lineari). Negli ultimi decenni sono stati anche sviluppati metodi di calcolo numerico che, con l’ausilio di
calcolatori elettronici sempre più potenti, consentono di applicare teorie, con
opportune approssimazioni, a sistemi reali anche molto complessi e, oltre a
verificarne la validità, sono uno strumento prezioso per la comprensione di
fenomeni come la struttura delle molecole e le loro interazioni con radiazioni
e campi, i meccanismi delle reazioni chimiche, il comportamento dei solidi dei
liquidi, dei gas e di altri sistemi come superfici solide o materiali microporosi
che sono interessanti per le applicazioni chimiche (adsorbimento, catalisi, separazione di composti ecc.). Ai metodi di calcolo numerico fanno riscontro
tecniche sperimentali sempre più sofisticate che consentono lo studio dei
sistemi sopra ricordati con una risoluzione energetica, temporale e spaziale
che ha oramai raggiunto, in diversi ambiti, la possibilità di studiare singoli atomi o aggregati di pochi atomi, o differenze di energia estremamente piccole
(si pensi ad esempio alle tecniche di risonanza magnetica). Quanto sopra esposto sarà proposto come oggetto di studio, di sperimentazione e di ricerca per il
percorso formativo del dottorando. In particolare verranno approfonditi gli
aspetti teorici negli ambiti della chimica teorica, della meccanica statistica, delle teorie non lineari e della cinetica chimica avanzata e del calcolo numerico;
verranno acquisite le tecniche di calcolo di chimica quantistica e di simulazione numerica di sistemi complessi (dinamica molecolare, meccanica, non lineare)
e le tecniche sperimentali più avanzate con particolare riguardo alle risonanze
magnetiche.
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Ricercatori coinvolti e tutori: M. Branca, A. Brunetti, P. Demontis, M. Rustici,
B. Suffritti
Moduli formativi: Cinetica Chimica; Spettroscopia Molecolare e Fotochimica;
Meccanica Statistica; Simulazione Numerica di Sistemi complessi; Chimica
Teorica e Computazionale
- Applicazione di Metodologie Chimiche Analitiche a Sistemi Macrobiologici
ed Ambientali.
Settore Disciplinare: C01A (Chimica Analitica)
Obiettivo formativo: Acquisizione competenze nei seguenti ambiti disciplinari: elettrochimica molecolare, metodi elettroanalitici a potenziale controllato,
applicazione di metodi spettroscopici e cromatografici a problematiche ambientali e tossicologiche, chimica bioinorganica, studio degli equilibri in soluzione. La Chimica Analitica ha confini che sono tra i più ampi tra le discipline
d’interesse tecnologico. Un analista deve essere in grado di progettare ed effettuare le sue misurazioni, nonché interpretarne i risultati nel contesto del problema tecnologico principale che sta trattando. La scelta e l’impiego di procedure chimiche idonee richiede un’ampia conoscenza della Chimica e, nel
contempo, risulta essenziale la conoscenza e la capacità di utilizzare un’ampia
gamma di strumenti. Infine, un analista deve essere in grado di valutare
compiutamente il significato e l’attendibilità dei risultai che esso ottiene. L’importanza della Chimica Analitica è sempre assai rilevante, sia nell’ambito della
ricerca di base (identificazione dei costituenti di un sistema ignoto), che in altri
a più spiccato carattere applicativo (ad esempio: sviluppo e controllo di qualità
di prodotti, monitoraggio e controllo di inquinanti, studi medici e clinici). Negli
ultimi anni si è assistito inoltre ad un costante sviluppo ed evoluzione nelle
tecniche e nei metodi impiegati in Chimica Analitica. Il parallelo progredire
della strumentazione ed una sempre migliore comprensione dei meccanismi
dei processi analitici fanno in modo che si ottengano continui miglioramenti a
livello di sensibilità, precisione ed accuratezza. Questi stessi cambiamenti contribuiscono a rendere l’analisi più economica e preparano il terreno verso la
realizzazione dell’obbiettivo ultimo dell’analisi chimica: mettere a punto dei
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metodi che, oltre ad essere veloci, precisi ed economici, lascino inalterato il
campione in maniera tale che esso possa essere ulteriormente sottoposto ad
altre indagini.
Ricercatori coinvolti e tutori: A. Panzanelli, P. Piu, A. Tapparo, G. Sanna, M.I.
Pilo
Moduli formativi: Analisi Chimica Strumentale, Chimica Elettroanalitica,
Spettroscopia, Chimica dei Composti di Coordinazione; Analisi Cromatografica;
Metodi di studio degli equilibri in soluzione
- Processi a Basso Impatto ambientale ed Energie Rinnovabili
Settori Disciplinari: C04X (Chimica Industriale), C02X (Chimica Fisica)
Obiettivo formativo: Nel quadro della crescita economica, dell’occupazione e
della protezione dell’ambiente, le fonti di energia rinnovabile giocheranno un
ruolo importante nell’economia energetica del prossimo secolo. Durante una
conferenza tenutasi a Madrid nel 1994, fu dichiarato che le fonti di energia
rinnovabile sono una risorsa vitale capace di fornire un significativo contributo alla sicurezza e sostenibilità degli approvvigionamenti energetici futuri. Questi
temi sono stati ribaditi nella Conferenza di Kyoto dell’anno scorso a livello
internazionale e nella Conferenza Nazionale Energia ed Ambiente sempre nello
scorso anno a livellonazionale. L’espansione delle energie rinnovabili avrà benefici effetti sull’impatto ambientale così come sulla creazione
dipostidilavoroesullosviluppoeconomico. Alcune tecnologie sono già commercialmente e tecnologicamente mature e già al giorno d’oggi sono in via di
introduzione, altre richiedono ulteriori ricerche e sviluppi per poterle introdurre sul mercato nel medio e lungo termine (vedi la produzione di combustibili ecologicamente puliti prodotti con processi a basso impatto ambientale).
Queste ultime sono basate su principi innovativi applicabili non solo nel campo
energetico ma ancheneiprocessiindustrialiperla produzione di materie prime e beni
destinati al mercatofinale. Nello sviluppo di queste tematiche che coinvolgono
diverse branche del sapere, la chimica ha un grosso grado di coinvolgimento
soprattutto nello sviluppo di processi innovativi che forniscano i combustibili
e le materie primesummenzionate. Questa esigenza è la base del programma
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di formazione che caratterizza il curriculum proposto che sarà a carattere squisitamente applicativo, anche se non mancherà una solida formazione teorica
di base. I moduli formativi di base comprenderanno tra l’altro le problematiche
energetiche e di approvvigionamento delle materie prime, la applicazione dei
concetti termodinamici e cinetici alla chimica dei reattori, la chimica delle superfici e la catalisi eterogenea. Questi concetti troveranno la loro applicazione
nella sperimentazione di tecniche innovative nel quadro delle competenze presenti nel Dipartimento di Chimica e delle attuali collaborazioni con centri di
ricerca, associazioni e mondo industriale.
Ricercatori coinvolti e tutori: L. Conti, G. Cocco, M. Branca, P. Demontis, A.
Mariani, G. Mulas
Moduli Formativi: Termodinamica e cinetica di processo; Reattoristica; Proprietà delle superfici e catalisi eterogenea; Bilanci di materia ed energia; Tecniche di conversione termochimica e biochimica di biomasse Tecniche di produzione di energia rinnovabile
- Metodologie Chimiche per la Qualificazione di Prodotti Agroalimentari
Settori Disciplinari: C01A (Chimica Analitica) C01B (Merceologia)
Obiettivo formativo: La crescente richiesta proveniente dal mondo della produzione alimentare di dare una certificazione in grado di valorizzare e garantire il consumatore sulle reale provenienza geografica e sulle caratteristiche salutari e nutrizionali dei prodotti alimentari pone il problema di preparare specifiche professionalità in grado di dare risposte oggettive. Questo problema è
oggi particolarmente sentito a causa sia della crescente presenza sul mercato
di prodotti aventi caratteristiche spesso non confacenti alle richieste del consumatore, sia perché le direttive CE danno sempre maggior risalto alla
valorizzazione delle produzioni tipiche ( Denominazione d’Origine Protetta
DOP, Indicazione Geografica Protetta IGP, Attestazione di Specificità AS)
che prevedono rigidi disciplinari di produzione. Le moderne tecnologie di analisi
chimiche legate alla possibilità di elaborare i dati mediante tecniche statistiche
multivariate fanno parte sicuramente di quel mondo analitico in grado di dare
un contributo significativo per la qualificazione dei prodotti alimentari. La
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recente letteratura evidenzia soprattutto i microcostituenti sia della frazione
minerale che di quella organica tra le variabili maggiormente adatte alla correlazione con l’origine geografica e alle tecnologie di produzione: in particolare
il rapporto isotopico del carbonio, azoto, ossigeno e fosforo sono attualmente
utilizzati a tale scopo, con l’ausilio spesso di parametri relativi a composti organici quali i derivati fenolici, aminoacidici ecc. Quanto esposto pone in evidenza la necessità per il futuro dottorato di acquisire conoscenze formative
riguardanti il mondo della produzione, della statistica di base, oltre naturalmente delle principali tecniche chimico analitiche. I campi di maggior applicazione per quanto riguarda la sua formazione saranno quelli maggiormente
caratterizzanti il mondo della produzione agro-pastorale della Sardegna con
particolare attenzione alle produzioni tipiche attualmente riconosciute dalla
CE o in via di riconoscimento.
Ricercatori coinvolti e tutori: M.A. Franco, G. Manca, A. Tapparo, G. Sanna.
Moduli formativi: Analisi chimica strumentale, Chemiometria, Merceologia,
Merceologia dei prodotti alimentari, Teoria e tecnica della qualità, Statistica di
base, Industrie agrarie
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Il complesso processo di aggiornamento
tecnologico e l’integrazione tra componente scientifica ed industriale ha trovato
ritardi e difficoltà nel nostro paese che appaiono con evidente drammaticità
nell’attuale contesto sardo. Il progresso tecnico scientifico è infatti una variabile
endogena di un sistema tecnologicamente avanzato e la crisi dell’industria
chimica nazionale è stata particolarmente aggravata in Sardegna da un ambiente
tradizionalmente povero di cultura tecnologica e quindi privo di un’adeguata
capacità innovativa. La chimica, d’altra parte, per le sue caratteristiche di
flessibilità nel ricorso a materie prime diverse, per il suo ruolo nella soluzione
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di problemi legati alla sicurezza, alla protezione dell’ambiente e della salute
dell’uomo, proposti all’attenzione generale da una nuove sensibilità sociale in
materia ecologica, per la sua capacità a soddisfare la domanda di materiali ad
elevate prestazioni, per la sua unicità nella progettazione di nuove molecole
funzionali, ha conservato una rilevanza strategica rispetto ad altri settori
produttivi e a più elevato tasso di crescita. Non esiste, in pratica, attività o
servizio che non dipenda dall’utilizzo di prodotti o processi chimici: dalla salute all’agricoltura, dall’industria manifatturiera all’alimentare ed al tempo libero.
E tuttavia, l’eccezionale sviluppo dei comparti industriali più avanzati, ed i
fenomeni di globalizzazione dell’innovazione tecnologica e dei mercati, hanno
richiesto nuovi tipi di processi, di tecniche, di prodotti e di materiali atti a
rispondere ad esigenze sempre più stringenti in termini di caratteristiche
funzionali ed applicative. Da un lato ciò ha portato all’accentuazione di una
chimica funzionale, o delle specialities, che prioritariamente individua le richieste
del mondo produttivo e le soddisfa attraverso una gamma di servizi e prodotti
in una visione sistematica ed integrata. Dall’altro lato si è verificata un’evoluzione
scientifica delle discipline d’interesse per il campo chimico che ha visto sempre
più l’affermarsi di nuovi ambiti scientifici inter- e trans-disciplinari. Tutto ciò
ha avuto ed ha un profondo impatto sul processo formativo che l’Università e
la stessa industria devono fornire e sul loro impegno per lo sviluppo e
l’arricchimento delle risorse umane. La rapidità delle trasformazioni
tecnologiche ha portato infatti a profondi cambiamenti nelle caratteristiche
delle carriere professionali. Gli attuali studenti universitari in chimica, ad
esempio, devono prevedere di dover cambiare almeno due-tre volte il proprio
“mestiere” nel corso della propria vita lavorativa in un mercato del lavoro
sempre più internazionalizzato. Queste esigenze hanno indotto ile Dipartimento
di Chimica dell’Università di Sassari a riformulare e riorganizzare la propria
Scuola di Dottorato in Chimica che nasce sulla base dei tre precedentemente
attivati in consorzio con Pisa e Cagliari (sede Amministrativa SS), con Milano
e Siena (Sede Amministrativa SI) e Cagliari (Sede Amministrativa CA). I
contenuti formativi di seguito elencati emergono dall’analisi precedente e mirano
a formare studiosi e tecnici altamente qualificati, flessibili ed abituati al dialogo
- 627 -
multidisciplinare, capaci di una visione d’insieme dei problemi, che è una abilità
essenziale per la valorizzazione delle specializzazioni. Larga parte delle attività
previste sono riconducibili alle tematiche individuate dal V Programma Quadro
della Comunità Europea e trovano una piena corrispondenza nelle principali
linee di ricerca in atto presso il Dipartimento di Chimica. Ad esse partecipano
complessivamente 37 ricercatori afferenti ai gruppi disciplinari C01A (Chimica
Analitica), C01B (Merceologia), C02X (Chimica Fisica), C03X (Chimica
Generale ed Inorganica), C04X (Chimica Industriale), C05X (Chimico
Organica). Molti dei progetti di ricerca si avvalgono di collaborazioni scientifiche
che coinvolgono colleghi di 22 Università e 14 Centri di Ricerca italiani e di
ben 34 Istituzioni straniere. Tali colleghi hanno espresso la propria disponibilità
sia per una partecipazione diretta alle attività della Scuola di Dottorato sia per
l’attivazione, nelle proprie sedi, di stages formativi per gli studenti.
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CLAUDIO DEIDDA
Area scientifica: Chimica Fisica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Deidda Claudio
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Chimica Fisica
Denominazione del Dottorato: Progettazione, sintesi e proprietà di nuovi
materiali per applicazioni tecnologiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Attivazione meccanochimica di processi SHS (Self-propagating High-temperature Synthesis). Metodi diagnostici di controllo e
determinazione dei parametri di processo
Tutor: Prof. S. Enzo
Breve curriculum vitae: Luglio 2000. Laurea in Chimica (indirizzo Inorganico
Chimico Fisico) presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi
di Sassari con votazione di 110/110 discutendo la tesi dal titolo
“Caratterizzazione del comportamento reattivo di miscele binarie di Ti con
grafite in condizioni di trattamento meccanico. Modellizzazione del processo
e confronto con i risultati sperimentali”, relatore Prof. Giorgio Cocco,
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correlatore Dr. Francesco Delogu. Agosto e Novembre 2000. Misure di
diffrazione neutronica ad ISIS presso il “Rutherford Appleton Laboratory”,
Didcot (G.B.) nell’ambito dell’European Union Large Scale Facilities Programme. Ottobre 2000. Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche, 16° ciclo.
Aprile 2001. Workshop On Mechanochemical Methods: Research Project on
Solid Phase High Temperature Self-Propagating Reactions.
Sintesi del progetto di ricerca: I processi che utilizzano il trasferimento di
energia cinetica e meccanica per indurre reazioni in fase solida si inquadrano
in un settore della chimica noto come “Meccanochimica”. Le tecniche più
impiegate si basano sulla macinazione di polveri in reattori di acciaio, mediante
mulini a sfere ad alta energia d’impatto. In sistemi caratterizzati da elevata
esotermicità, le modificazioni indotte sulle polveri dall’azione dei corpi molitori
possono portare all’innesco di una trasformazione chimica di natura combustiva.
Tale processo prende il nome di MASHS (Mechanically Activated Self-sustaining High-temperature Syntesis). Lo studio dei meccanismi di ignizione e di
propagazione del fenomeno combustivo è l’argomento di questo progetto di
ricerca.
Aspetti di originalità e di innovazione: Determinazione sperimentale dei
parametri di processo quali energia d’impatto, intensità di macinazione e dose
energetica. Studio dei meccanismi di ignizione e propagazione del fenomeno
combustivo mediante metodologie sperimentali di osservazione diretta basate
sull’utilizzo di reattori di macinazione trasparenti e appositi apparati di
acquisizione dati.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 15/8/2000 e 10/11/2000. Misure di
diffrazione neutronica ad ISIS presso il “Rutherford Appleton Laboratory”,
Didcot (G.B.) nell’ambito dell’European Union Large Scale Facilities Programme. 4/2/2001 Misure di temperature di combustione in reazioni MASHS
presso il TEMPE (Istituto per la Tecnologia dei Materiali e dei Processi
Energetici), Milano.
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Collaborazioni nazionali e internazionali: Prof. Umberto AnselmiTamburini, Dipartimento di Chimica Fisica, Università di Pavia; Prof. Giacomo
Cao, Dipartimento di Ingegneria Chimica e Materiali, Università di Cagliari;
Ing. Claudio Zanotti, TeMPE – CNR (Istituto per la Tecnologia dei Materiali
e dei Processi Energetici); Prof. P. Butyagin, Non-equilibrium Metallic System
Laboratory of Physical-Technical Institute UrB Russian Accademic Science;
Prof. Em. Gutman, Ben-Gurion University of the Negev, Israel.
Risorse finanziarie disponibili: MIUR 40% e CNR (Prof. Cocco), MIUR
60% (Prof.ssa Schiffini), Fondi Dottorato
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- The self-combustion of structurally co-deformed powder mixtures: a direct view, M.
Monagheddu, S. Doppiu, C. Deidda and G. Cocco. Inviato per la
pubblicazione.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Mulini Spex Mill mod.
8000, Vibro Mill; Difrattometri Rigaku Dmax, Siemens D500, Philips PW1130;
Reattore SHS, Sistema di Acquisizione dati National Instruments SCXI;
Telecamera ad alta velocità Speedcam 500 e 2000; DSC Perkin Elmer mod. 7;
TGA Setaram; BET Fisons Sorptomatic 1990; Gascromatografi Fisons GC
8000 e Perkin Elmer 8600.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Chimica Fisica dei
Materiali; Termodinamica e Metastabilità; “Non-Equilibrium Thermodynamics and Kinetics of Mechanochemical Phenomena, Prof. Em. Gutman, BenGurion University of the Negev, Israel.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario dal titolo “Protocolli
Sperimentali in Cinetiche non convenzionali” nell’ambito del programma di
formazione della Scuola di Dottorato in Scienze Chimiche; Seminario dal titolo
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“The MA and MASHS parameters: Definition and Experimental evaluation”
nell’ambito del Workshop On Mechanochemical Methods: Research Project
on Solid Phase High Temperature Self-Propagating Reactions. Alghero, aprile
2001. Attività di sostegno e tutoring nei confronti dei laureandi.
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LIDIA VERA GIOVANNA DE LUCA
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: De Luca Lidia Vera Giovanna
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Nuove metodologie di sintesi organiche in condizioni
blande
Tutor: Prof. G. Giacomelli
Breve curriculum vitae: 8 Luglio 1999: Laurea in Chimica presso la Facoltà
di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Sassari con la votazione 110/110 e
lode; 1999: Ha conseguito l’abilitazione alla professione di Chimico; 2000:
Vincitrice di una borsa di Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche presso il
Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Sassari; E’ coautrice di
6 lavori su riviste internazionali e di 2 comunicazioni a congressi.
Sintesi del progetto di ricerca: Sintesi in fase omogenea e su supporti
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polimerici di amminoacidi non naturali e di peptidomimetici contenenti sistemi
eterociclici a cinque termini (pirazoli, isossazoli, isossazolidine). Nuove
metodologie per la sintesi e la trasformazione di composti in condizioni blande.
Aspetti di originalità e di innovazione: Messa a punto di metodologie di
sintesi di composti mediante cosiddette “friendly reactions”. Tali metodologie
comportano l’uso di prodotti a bassa tossicità e condizioni di reazione più
blande possibili quali per esempio temperatura ambiente, assenza di pressioni
di gas, reazioni in soluzione o supportate, ecc.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: XXVII Convegno Nazionale della
Divisione di Chimica Organica, Trieste, 3-7 Settembre 2001.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo Dottorato, Fondi ex 60%.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- De Luca L.; Falorni M.; Giacomelli G.; Porcheddu A. New pyrazole containing bicarboxylic a-aminoacids: mimics of the cis amide bond, Tetrahedron Lett. 1999,
40, 8701;
- De Luca L.; Giacomelli G.; Porcheddu A.; Spanedda A. M.; Falorni M.
”Synthesis of optically active a-aminoacids containing pyrazolyl ring as
substituent” Synthesis 2000, 1295;
- De Luca L.; Giacomelli G.; Porcu G.; Taddei M. A new supported reagent for
photochemical generation of radicals in solution , Org. Lett. 2001, 3, 855;
- De Luca L.; Giacomelli G.; Taddei M., An easy and convenient synthesis of
Weinreb amides and hydroxamates, J. Org. Chem. 2001, 66. 5);
- De Luca L.; Giacomelli G.; Porcheddu A. A simple preparation of ketones and
N-Protected a-amino ketones from a-amino acids, Org. Lett. 2001, 10, 1519. 6);
- De Luca L.; Giacomelli G.; Riu A. Solid-phase synthesis of isoxazole-based amino
acids: a new scaffold for molecular diversity, Joc, in corso di stampa.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca del
Dipartimento, spettrofotometro FT IR, spettrometro NMR.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario: Sintesi
chimica supportata tenuto dal Prof. G. Giacomelli
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario dal titolo: Sintesi organiche
supportate: stato dell’arte.
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FRANCESCA DESSANTI
Area scientifica: Chimica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Dessanti Francesca
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Chimica
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Scissione di legami covalenti forti in substrati aromatici
per trasferimento elettronico riduttivo: studio del meccanismo e delle sue
applicazioni sintetiche.
Tutor: Prof. G. Melloni
Breve curriculum vitae: nel 1994 consegue il diploma di maturità scientifica;
nel Luglio 1999 consegue la Laurea in Chimica con la votazione di 110/110 e
lode discutendo una Tesi in Chimica Organica dal titolo “Reazioni di trasferimento
elettronico: scissione riduttiva di legami C-O e C-N in substrati aromatici”, relatore Prof.
Giovanni Melloni. Dopo la Laurea continua l’attività di ricerca nel laboratorio
di Tesi per un periodo di circa sei mesi, durante i quali si è anche recata a
Barcellona (Spagna) presso l’Università Autonoma per effettuare alcuni
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esperimenti. Nel periodo dal Gennaio-Novembre 2000 ha esercitato la libera
professione come consulente ambientale presso uno studio associato di Brescia,
fornendo consulenze tecniche di tipo ambientali ad aziende, comuni e privati.
Dal Novembre 2000 frequenta il corso di Dottorato di Ricerca in Scienze
Chimiche presso il Dipartimento di Chimica di Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto si propone di studiare le modalità
di scissione riduttiva di legami covalenti arile–ossigeno e arile-azoto in eteri
misti alifatico aromatici e in aniline sostituite. La scissione verrà effettuata
mediante trasferimento elettronico da metalli alcalini in solventi mediamente
polari e in varie condizioni di reazione. Lo studio delle variabili di reazione
permetterà di delucidare il meccanismo e di trovare applicazioni sintetiche
della riduzione in studio.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il trasferimento elettronico riduttivo
su molecole organiche elettronricche (specialmente le ammine aromatiche) è
un campo poco studiato che presenta aspetti promettenti, in quanto comporta
un’inversione della loro usuale reattività.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: partecipazione al convegno “La Parola
ai Giovani II”, tenutosi a Cagliari dal 23 al 24 Aprile 2001 dove ha effettuato
una comunicazione orale; partecipazione al Convegno COFEM 2001 (Giornate
di Chimica Organica Fisica e Meccanicistica), tenutosi a Ponte di Legno (BS)
dal 30 al 2 Giugno 2001 dove ha effettuato una comunicazione orale;
partecipazione al “XXVI Corso Estivo “A. Corbella” tenutosi a Gargnano
(BS) dal 18 al 22 Giugno 2001; partecipazione al Convegno COST Chemistry
Action D12, tenutosi a Porto Conte (SS) dal 7 al 10 Giugno 2001.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione scientifica con il
gruppo del Prof. Jordi Marquet, Università Autonoma di Barcellona (Spagna).
Risorse finanziarie disponibili: Fondi Dottorato di Ricerca dell’Università
di Sassari, Fondi 60%, Fondi Giovani Ricercatori.
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Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrometro NMR Varian
VXR 300, Polarografo.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: corso di inglese della
durata di 7 – 8 mesi tenuto dalla Prof.ssa Gun; corso “Aspetti metodologici
della comunicazione efficace” tenuto dal Prof. Bernardo De Muro;
partecipazione al convegno “La Parola ai Giovani II”, tenutosi a Cagliari dal
23 al 24 Aprile 2001; partecipazione al Convegno COFEM 2001 (Giornate di
Chimica Organica Fisica e Meccanicistica), tenutosi a Ponte di Legno (BS) dal
30 al 2 Giugno 2001; partecipazione al “XXVI Corso Estivo “A. Corbella”
tenutosi a Gargnano (BS) dal 18 al 22 Giugno 2001; partecipazione al Convegno
COST Chemistry Action D12, tenutosi a Porto Conte (SS) dal 7 al 10 Giugno
2001; partecipazione a diverse conferenze tenute da ospiti stranieri, tenutesi
nel Dipartimento di Chimica.
Attività didattica svolta dal dottorando: ha tenuto un seminario dal titolo:
La Chimica Computazionale svoltosi presso il Dipartimento di Chimica di Sassari
il 15 Giugno 2001; ha tenuto una comunicazione orale al convegno La Parola
ai Giovani II, tenutosi a Cagliari dal 23 al 24 Aprile 2001; ha tenuto una
comunicazione orale al convegno al Convegno COFEM 2001 (Giornate di
Chimica Organica Fisica e Meccanicistica), tenutosi a Ponte di Legno (BS) dal
30 al 2 Giugno 2001.
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CINZIA LODDO
Area scientifica: Chimica organica, biorganica e biotecnologie
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Loddo Cinzia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica (Istituto di Genetica
Molecolare)
Area scientifica: Chimica organica, biorganica e biotecnologie
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Studio dell’espressione genica mediante RT-PCR in situ
Tutor: Dr. M. Pirastu
Breve curriculum vitae: Laurea in Chimica conseguita il 15/07/99 presso la
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Sassari discutendo una
tesi sperimentale su “Coordinazione di Cu(II) a oligopeptidi: fosfono-e fosfinoderivati e sistemi contenenti istidina”. Abilitazione alla professione di chimico
conseguita nel Novembre 1999. Collaborazione al progetto di ricerca “Rivelazione
in situ di sequenze retrovirali tipo-D endogene su tessuti fetali e placentari ovini” presso l’Istituto
di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica della
Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari dal 1
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Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2000. Due comunicazioni al “18 th meeting of the
European Society of Veterinary Pathology”, Amsterdam 19-22 Settembre 2000.
Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto è volto alla messa a punto di
nuovi protocolli, con particolare riguardo alle problematiche di natura chimica,
per lo studio dell’espressione di mRNA di oncogeni e oncosoppressori,
mediante Reverse Transcriptase-Polymerase Chain Reaction (RT-PCR) in situ,
su sezioni di tessuti tumorali fissati in formalina e inclusi in paraffina. La
messa a punto della metodica potrà essere estesa allo studio di altri geni canditati
in differenti situazioni patologiche.
Aspetti di originalità e di innovazione: La definizione della sequenza
nucleotidica dell’intero genoma umano ha aperto la strada alla ricerca sistematica
di tutti i geni coinvolti nella patogenesi delle malattie. Lo svilupppo di metodiche
di analisi di espressione genica quali la RT-PCR in situ permetterà di studiare
nei dettagli la funzione di ogni singolo gene a livello cellulare e tessutale e
rappresenterà l’anello di congiunzione tra l’analisi del genotipo e quella del proteoma.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi Dottorato di Ricerca
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer; Riviste
scientifiche; Termociclatori per PCR e PCR in situ; Spettrofotometro UVVIS; Celle per elettroforesi; Transilluminatore; Microscopio a fluorescenza;
Centrifughe (anche refrigerate); Cappa chimica e biologica.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario “I
Radionuclidi” organizzato dalla Amersham Pharmacia Biotech e tenutosi a Sassari
in data 28/06/01. Seminario teorico-pratico “La Real Time PCR in tempo reale”
organizzato dalla Bio-Rad e tenutosi a Tramariglio (Alghero) in data 11/07/01.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario dal titolo “Studio
dell’espressione genica mediante RT-PCR in situ” in data 29/06/01 presso il
Dipartimento di Chimica di Sassari.
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GIUSEPPE STEFANO MASCIA
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Mascia Stefano Giuseppe
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Processi a basso impatto ambientale ed energie
rinnovabili
Tutor: Prof. L. Conti
Breve curriculum vitae:1995: Laurea in Chimica, “Conversione termochimica
di biomasse in oli combustibili. Sviluppo di un processo di idrogenazione di
un olio da flash-pirolisi”. 1998: V Seminario Nazionale di Catalisi. Contratti di
collaborazione con l’Università di Sassari:1996: Sviluppo di un progetto per
un impianto pilota di gassificazione di biomasse basato sulla tecnologia a letto
trascinato pressurizzato. 1997: Definizione delle caratteristiche di un processo
di upgrading di bio-oli da flash-pirolisi. 1998: Definizione delle caratteristiche di
un processo di termodistruzione via pirolisi di RSU miscelato con cippato
- 641 -
legnoso. 1999: Adeguamento di un impianto pilota per l’idrogenazione del
bio-olio ottenuto dalla pirolisi di biomasse. 2000: Analisi dei prodotti in ingresso
ed in uscita da un gassificatore e nella redazione del bilancio di massa ed energia.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca si svolge lungo tre filiere:
Produzione, caratterizzazione e valorizzazione di combustibili derivati da oli
da flash-pirolisi, per l’ottenimento di combustibili liquidi, possibili sostituti
degli analoghi prodotti di origine petrolifera., a partire dalle biomasse; Upgrading di bitumi naturali via hydrotreating, per la trasformazione tramite un
processo di idrogenazione catalitica, di bitumi naturali, economici e abbondanti,
in prodotti di pregio per l’industria, Gassificazione di biomasse, con particolare
interesse alla messa a punto di gassificatori fissi per l’alimentazione di motori
endotermici.
Aspetti di originalità e di innovazione: Riguardo all’ottenimento di
idrocarburi liquidi da biomasse è stato messo a punto l’intera serie di processi
per l’ottenimento dei prodotti a partire dalle biomasse grezze. E’ stato ideato
un nuovo schema di gassificatore tar free adatto all’accoppiamento con motori
endotermici.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero:Collaborazioni nazionali e
internazionali: Université de Corse, Equipe Chimie et Biomasse.
Risorse finanziarie disponibili: Fondo Dottorato, Fondi ex 60%, Contratti
con privati.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- V. Castola, A.Bighelli, L.Conti, G.Scano, S.Mascia, J.Casanova: Identification
and Quantitation of Anhydrosugars in Biomass Pyrolytic Oils Using Carbon-13 NMR
Spectroscopy, Canadian Journal of Analytical Science and Spectroscopy;
- L.Conti, G.Scano, S.Mascia, M.Ciasca, M.Spegni, E. Maggioni: An Innova-
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tive Full Engine Compatible Fixed Bed Gasifier; Proceedings of the 1st World
Conference on Biomass for Energy and Industry, James & James Ltd, 2001,
vol.1 pp. 945-947.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Impianto pilota di
idrogenazione in continuo; Gassificatore da laboratorio; Gascromatografo
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Chimica fisica della
catalisi (Dott. G. Mulas); Spettroscopia di massa (Prof. A. Tapparo).
Attività didattica svolta dal dottorando: Correlatore della tesi del Dott. Luca
Sirigu, “Valorizzazione di bitumi attraverso un processo di upgrading via
hydrotreating”. Seminari: Analisi e valorizzazione di biocombustibili non
inquinanti (Cagliari, 23/4/2001). Combustibili rinnovabili per motori
endotermici (Sassari, 15/6/2001); Combustibili rinnovabili per motori
endotermici (Scuola di specializzazione in Metodologie Chimiche di Controllo
ed Analis).
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NADIA SPANO
Area scientifica: Scienze Chimiche
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Spano Nadia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Scienze Chimiche
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Sviluppo di metodologie analitiche per il controllo della
qualità nel settore alimentare: il miele.
Tutor: Prof A. Tapparo
Breve curriculum vitae: Marzo 1997: Laurea in Chimica presso la Facoltà di
Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli Studi di Sassari, con Tesi dal titolo:
“Studio elettrochimico di addotti e ciclometallati di ioni di metalli di transizione
in configurazione d8”, con votazione 110/110 e Lode. 1997: Abilitazione alla
professione di chimico. Anno Accademico 1997/1998: Libera collaborazione
nell’ambito del lavoro di ricerca svolto durante la tesi. Dal 3 gennaio 2000 al
30 giugno 2000: Collaborazione coordinata e continuativa, nell’ambito del
Progetto INTERREG II “Riutilizzo della Posidonia Oceanica in agricoltura
- 644 -
attraverso il compostaggio”, con il Parco Scientifico e Tecnologico della
Sardegna, Porto Conte Ricerche. Anno Accademico 1999/2000 a oggi: Scuola
di Dottorato in Scienze Chimiche. È coautrice di 2 pubblicazioni e 3
comunicazioni scientifiche, ha partecipato a Congressi e Scuole nazionali.
Sintesi del progetto di ricerca: il progetto di ricerca ha come obiettivo quello
di definire la “tipicità” di un prodotto alimentare caratteristico della produzione
sarda, come il miele, tramite la determinazione analitica di alcuni dei suoi
microcomponenti. Tale lavoro presuppone la messa a punto e l’applicazione di
metodologie analitiche originali e di semplice impiego che consentano la
determinazione dei componenti minori, tra quelli indicati come strettamente legati
all’origine e alla tipicità dell’alimento, al fine di valutarne la qualità, la genuinità e
l’origine botanica e geografica. Raggiunto l’obiettivo della messa a punto del metodo
di analisi più adatto alla determinazione dei vari microcomponenti e della sua
applicazione, seguirà l’individuazione di opportuni strumenti chemiometrici idonei
a consentire un’accurata valutazione della qualità dei prodotti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il progetto di ricerca presuppone la
messa a punto di metodologie analitiche per l’analisi di diverse classi di composti
chimici, al fine di ottenere una caratterizzazione originale di un prodotto
alimentare quale il miele.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 23-24 Aprile 2001, Cagliari,
partecipazione a “La parola ai giovani. Seconda edizione”, con la comunicazione
orale: “Voltammetria di stripping anodico applicata alla determinazione del
tallio in campioni ambientali”, N. Spano, M. I. Pilo, P. Piu, G. Sanna, A. Tapparo,
P. Melis. 5 Luglio 2001, Parma, partecipazione alla Scuola per Dottorandi
“Valutazione della Qualità del Dato Analitico”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Dipartimento di Chimica
Inorganica Metallorganica ed Analitica, Università degli Studi di Padova;
Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Modena.
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Risorse finanziarie disponibili: Fondi del Dottorato; fondi ex 60%.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca: nell’ambito degli studi di tipo elettrochimico che
vengono tuttora svolti in concomitanza con la linea di ricerca attinente la Tesi
di Dottorato:
- G. Sanna, M. I. Pilo, G. Minghetti, M. A. Cinellu, N. Spano, R. Seeber,
Electrochemical Properties of Gold(III)Complexes with 2,2’-Bipyridine and Oxigen
Ligands. Inorg. Chim. Acta, 310(1-2) (2000) 34;
- G. Sanna, M. I. Pilo, N. Spano, G. Minghetti, M. A. Cinellu, A. Zucca, R.
Seeber, Electrochemical Behaviour of Cyclometallated Gold(III) Complexes. Evidence of Transcyclometallation in the Fate of Electroreduced Species., J. Organomet.
Chem., 622 (2001) 47;
- N. Spano, M. I. Pilo, G. Sanna, P. Piu, A. Tapparo, P. Melis, Determinazione
del tallio in campioni ambientali mediante voltammetria di stripping anodico. II
Conferenza Nazionale “I metalli pesanti nell’ambiente”, Sassari, 4-5 maggio
2000.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: sistemi elettrochimici
computerizzati AMEL e CH Instruments; sistema HPLC computerizzato
PerkinElmer Series 200; biblioteca del dipartimento.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminario “Aspetti
metodologici nella comunicazione efficace” a cura del Prof. De Muro; Corso
di lingua inglese istituito per i dottorandi in Scienze Chimiche, con insegnante
madrelingua; Corso di Analisi Chimica Strumentale a cura del Prof. Andrea
Tapparo; Giornata di studio su Assorbimento Atomico, ICP, ICP/MS.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario dal titolo: Controlli di
qualità nel settore alimentare. Il miele.
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GIOVANNA STARA
Area scientifica: Scienze Chimiche
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Stara Giovanna
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Scienze Chimiche
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche (indirizzo Chimico Fisico
e Computazionale)
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Simulazione di specie adsorbite in materiali microporosi
coinvolte in processi dinamici di interesse tecnologico.
Tutor: Prof G. B. Suffritti
Breve curriculum vitae: Marzo1999: Laurea in Chimica, indirizzo inorganicochimico-fisico, presso Università degli Studi di Sassari con votazione di 110/
110 e lode (titolo della tesi: Applicazioni della fluorescenza x dispersiva in
energia allo studio del degrado di monumenti e affreschi: analisi di zolfo e
cloro). Maggio1999: Periodo di formazione presso l’Istituto Centrale del
Restauro. Dicembre 1999: Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di
chimico. Marzo 2000 Vincitrice del concorso di dottorato in Scienze Chimiche
Maggio 2001: Abilitazione all’insegnamento in scuole superiori nella classe di
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concorso “Chimica e Tecnologie Chimiche”. E’ coautrice di 2 pubblicazioni
in riviste internazionali e di 4 comunicazioni scientifiche in congressi e ha
partecipato a congressi e scuole nazionali e internazionali.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca è finalizzata allo studio, mediante la
tecnica di simulazione della Dinamica Molecolare, di processi dinamici che
coinvolgono acqua, ioni e radicali adsorbiti in materiali microporosi e che stanno
alla base di applicazioni di rilevante interesse tecnologico. In partico-lare lo studio
della diffusione di cationi e ioni idrati in materiali microporosi mira alla comprensione a livello microscopico del meccanismo dello scambio ionico sfruttato
nell’addolcimento delle acque, nella detergenza e nelle decontaminazioni da materiali
radioattivi, mentre lo studio del comportamento di specie quali NOx si propone di
chiarire alcuni aspetti del funzionamento di convertitori catalitici di tipo zeolitico
che si stanno dimostrando particolarmente promettenti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Per quanto sperimentalmente noti
da tempo, i processi diffusivi e di interesse chimico che avvengono all’interno
dei materiali microporosi, non sono stati ancora compresi nei loro dettagli su
scala microscopica, che invece sarebbe importante chiarire per una più efficace
applicazione. La letteratura recente non riporta simulazioni dei fenomeni
oggetto della ricerca.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Summer School “Methods in Molecular Simulation”; UMIST, Manchester (Gran Bretagna) 18-27 Giugno 2000.
Corso Introduzione a Unix presso il CINECA Casalecchio di Reno (Bologna), 12-14 dicembre 2000; 13th International Zeolite Conference; Montpellier
(Francia), 8-13 luglio 2001.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Departamento de Fisica
dell’Instituto Superior Politecnico Jose A. Echevarria (La Habana Cuba);
Dipartimento di Scienze della Terra (Università di Modena e Reggio Emilia);
Dipartimento di Scienze della Terra (Università di Messina).
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Risorse finanziarie disponibili: Fondi dottorato , fondi ex 40% Prof Suffritti
e fondi ex 60% prof Demontis.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- E. Garribba, G. Micera, A. Panzanelli, L. Strinna Erre and G. Stara,
Distinguishing Calcium Carbonate from Calcium Sulfate Dihydrate by use of Instrumental Methods. Journ. Chem. Ed.,78 8 (2001);
- P. Demontis G. Stara and G.B.Suffritti, Molecular Dynamics Simulations of
One-Dimensional Water Molecule Chain in Zeolites, 1II Convegno Nazionale
sulla Scienza e Tecnologia dei Materiali Trento, 18-20 giugno 2001;
- P. Demontis, G. Stara and G.B.Suffritti, Molecular Dynamics Simulation of
One-Dimensional Water Molecule Chain in Zeolites:the case of Bikitaite., 13th International Zeolite Conference Montpellier (Francia), 8-13 luglio 2001;
- P. Demontis G. Stara and G.B.Suffritti, Molecular Dynamics Simulations of
Water Confined in Nanopores, SIMU Conference “Bridging the Time-Scale
Gap”Konstanz (Germania), 10-13 settembre 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Workstation Alpha Server
DS20, Compaq, sistema operativo Compaq Unix Tru64, 1GB di RAM, a due
processori Alpha 21264, computer scientifico HP9000 K460 con 4 processori
PA5000 nonché diversi PC per elaborazioni grafiche.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Corso di spettroscopia
Corso di Chimica Fisica dello Stato Solido
Attività didattica supplementare: Summer School “Methods in Molecular
Simulation”UMIST, Manchester (Gran Bretagna). Corso Introduzione a Unix
presso il CINECA Casalecchio di Reno (Bologna). Corso di lingua inglese
organizzato dalla scuola di dottorato tenuto da insegnante madrelingua.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario: “Le zeoliti: proprietà e
applicazioni”.
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ROSSANA MARIA TARAS
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Taras Rossana Maria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Scienze Chimiche CO3X
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Leganti chirali per reazioni bioselettive.
Tutor: Prof. S. Gladiali
Breve curriculum vitae: Marzo 2000: ha conseguito la Laurea in Chimica
presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’ Università degli Studi di Sassari,
discutendo una tesi dal titolo: “Leganti binaftilici. Sintesi ed applicazioni in
Catalisi Asimmetrica”. Da Aprile a Luglio del 2000 ha lavorato come ricercatore
volontario presso il Dipartimento di Chimica dell’ Università di Sassari,
portando avanti il lavoro di ricerca della tesi. Nel Maggio del 2000 ha sostenuto
e superato l’esame di Stato per l’ abilitazione all’ esercizio della professione di
chimico. Dal 1° Novembre del 2000 sta svolgendo il Dottorato di Ricerca in
Scienze Chimiche presso il Dipartimento di Chimica dell’ Università di Sassari.
Ha pubblicato al momento 5 Comunicazioni in congressi.
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Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto di ricerca é mirato verso lo studio
del comportamento, in reazioni asimmetriche catalizzate da metalli di transizione
dell’ VIII gruppo, di alcuni composti binaftilici eterobidentati a simmetria C2.
Il lavoro é articolato su tre livelli: 1) progettazione e sintesi di nuovi leganti
chirali; 2) studio della reattività dei nuovi leganti verso accettori costituiti da
ioni metallici di transizione in configurazione d8, quali rodio, palladio, platino.
In questo ambito ci si propone di isolare nuove specie e di procedere alla loro
caratterizzazione sia nello stato solido che in soluzione; 3) studio del
comportamento di questi complessi in reazioni catalitiche enantioselettive.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca di nuovi ausiliari chirali
facilmente accessibili e dotati di elevata capacità di stereoricognizione costituisce
un tema di grande attualità nel vasto panorama della sintesi asimmetrica, anche
in coseguenza alla forte domanda dell’ industria di trasformazione che fa
affidamento sul miglioramento della selettività per ridurre l’ impatto ambientale
delle produzioni di massa.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Cagliari (23-24 Aprile 2001), “La
parola ai giovani”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Università di Barcellona e
Università di Utrecht.
Risorse finanziarie disponibili: fondi del dottorato di ricerca, ex 60%.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- R. Taras, S. Gladiali, S. Medici. Syntesis of a novel axially chiral oxazoline-phosphite ligand and its application in asymmetric catalysis. Strasbourg, November 2425, 2000;
- R. Taras, S. Gladiali, G. Loriga. Alchilazione allilica asimmetrica catalizzata da complessi
di Palladio con leganti eterobidentati a chiralità assiale. Cagliari,23-24 Aprile 2001;
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- Asymmetric allylic alkylation by Pd(II)-complexes with (S)-Binapo, a P,O-heterodonor
axially chiral inducer. Praga, Giugno 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: NMR multinucleare
300MHz, Gascromatografo, IR, polarografo.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: corso di lingua inglese
organizzato nell’ ambito del Dottorato; conferenze presentate dai vari
ricercatori che sono transitati in questo Dipartimento; corso intensivo di
formazione “Aspetti metodologici della comunicazione efficace” svolto dal
dr. De muro nei giorni 19-20 Gennaio2001; modulo formativo “Sintesi
asimmetriche promosse da metalli” svoltasi tra Sassari e Alghero sotto forma
di una serie di seminari presentati da docenti italiani e stranieri altamente
qualificati (giugno); corso di dicroismo circolare tenutosi nel mese di Giugno a
Sassari; partecipazione al Congresso ‘La parola ai giovani’, in cui ho effettuato
una breve comunicazione orale (Cagliari, Aprile 2001).
Attività didattica svolta dal dottorando: seminario di ricerca dal titolo
“Reazione di Heck asimmetrica”, presentato al collegio dei docenti (Giugno).
Correlatore della Tesi di Laurea di Caterina Murruzzu dal titolo: ‘Modificatori
chirali a struttura binaftilica con donatori fosforati.
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VINCENZO ZAMBRANO
Area scientifica: Chimica Organica e Biorganica.
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Zambrano Vincenzo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Chimica
Area scientifica: Chimica Organica e Biorganica
Denominazione del Dottorato: Scienze Chimiche
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Nuove metodologie per l’accesso a collezioni di
biomimetici glicosidici mono e oligomerici come potenziali inibitori enzimatici
Tutor: Dott. L. Pinna
Breve curriculum vitae: Ha conseguito la maturità scientifica nel 1991. Il
10/11/1997 ha conseguito la laurea in scienze chimiche presso l’Università di
Sassari con la votazione di 110/110 e lode. Ha conseguito l’abilitazione
professionale nel novembre 1997. Ha frequentato un corso di perfezionamento
post lauream di complessive 700 ore sulla gestione della qualità nel settore
agroalimentare organizzato dalla facoltà di Economia e Commercio di Sassari.
Dal dicembre 1998 al febbraio 2001 ha svolto un contratto di ricerca biennale
dal titolo ‘Metodi sperimentali e numerici per l’analisi di sistemi complessi’
presso il Dipartimento di Chimica di Sassari.
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Sintesi del progetto di ricerca: Scopo di questo progetto di ricerca è mettere
a punto una strategia sintetica che consenta di accedere a collezioni di
biomimetici come potenziali inibitori enzimatici. In modo particolare, si
pianificherà e si ottimizzerà la sintesi di ciclitoli (carbazuccheri) variamente
sostituiti (con funzionalità ossidriliche, amminiche e carbossiliche) recanti centri
stereogenici che possano creare un ulteriore variabilità stereochimica.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’originalità e l’innovazione insite
nel presente progetto risiedono nella assoluta flessibilità dello schema sintetico,
che consente di scegliere le dimensioni del nucleo ciclitolico, il tipo di
funzionalità inseribili e lascia il completo controllo della configurazione ai centri
stereogenici creati.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto per l’Applicazione delle
Tecniche Chimiche Avanzate ai Problemi Agrobiologici C.N.R. Area della
Ricerca di Sassari. Dipartimento Farmaceutico Università degli Studi di Parma.
Risorse finanziarie disponibili: Fondi per il Dottorato; Fondi ex 60% (Dott.
Luigi Pinna)
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Variable Strategy toward Carbasugars and Relatives. 2. Diversity-Based Synthesis of
b-D-Xylo, b-D-Ribo, b-L_Arabino, and b-L-Lyxo 4a-Carbafuranoses, and (4aCarbafuranosyl)thiols. Rassu G., Auzzas L., Pinna L., Zambrano V., Battistini
L., Zanardi F., Marzocchi L., Marchi P., Acquotti D., and Casiraghi G. Journal of Organic Chemistry 2001 In stampa;
- Strategy and methodology towards cyclitol–based g-amino acids. Marzocchi L., Auzzas
L., Rassu G., Zambrano V. and Casiraghi G.; 11th. European Carbohydrate
Symposium – Eurocarb XI. September 2-7, 2001, Lisboa Portugal.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Spettrometro di Risonanza
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Magnetica Nucleare, Polarimetro, Spettroscopio UV-visibile e Infrarosso,
Computer.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Il dott. Vincenzo
Zambrano ha seguito una serie di lezioni svolte dal suo tutor sui seguenti
argomenti, Metodi di ricerca Bobliografica on-line CAS e Beilstein, Applicazioni
di tecniche NMR per il riconoscimento delle strutture molecolari. Ha seguito
il corso di “Sintesi asimmetriche promosse da metalli” previsto nel suo curriculum del corso di dottorato in scienze chimiche; Ha seguito un corso di lingua
inglese organizzato dalla scuola di dottorato di ricerca in scienze chimiche
della durata di 7 mesi (novembre 2000-maggio 2001). Sempre nell’ambito del
corso di dottorato ha seguito un corso sugli aspetti metodologici nella
comunicazione efficace; Ha partecipato a diversi seminari, tenuti da docenti
italiani e internazionali, organizzati dal dipartimento di chimica di Sassari.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario svolto il 29/6/2001 presso
il Dipartimento di chimica dell’Università di Sassari dal titolo: “Strategie variabili
per l’accesso a molecole bioattive e loro analoghi”.
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STRUTTURE METODI E FONDAMENTI
DELLE SCIENZE SOCIALI
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Denominazione del Dottorato: Strutture, Metodi e Fondamenti delle Scienze Sociali.
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento di Economia, istituzioni e Società.
Area scientifica: Interdisciplinare (a) antropo-sociologico; b) economico; c)
politico-giuridico; d) psico-pedagogico).
Docente coordinatore: Alberto Merler.
Area scientifica di riferimento del corso: Interdisciplinare (antroposociologico; economico; politico-giuridico; psico-pedagogico).
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Paolo Calidoni, Luisa
Coda, Antonio Fadda, Paolo Fois, Alberto Merler, Gabriella Mondardini, Virgilio Mura, Antonello Paba, Patrizia Patrizi.
Tutori: Paolo Calidoni, Antonio Fadda, Paolo Fois, Alberto Merler, Gabriella
Mondardini, Virgilio Mura, Gianfranco Nuvoli, Antonello Paba.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 4 (2 con borsa, 2 senza).
Anno di prima istituzione: 1995-96
Curricula:
Antropo-sociologico: il programma formativo è focalizzato sul problema della collocazione critica delle discipline sociologiche e antropologiche nel campo delle scienze sociali, con particolare attenzione alla ricerca critica, alla comparazione fa approcci diversi, agli aspetti epistemologico-metodologici.
Economico: il programma formativo riguarda, da un lato, le questioni relative
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al comportamento ottimizzante degli agenti e alla razionalità delle scelte, e
dall’altro, le questioni metodologiche relative al superamento dell’approccio
naturalistico e meccanicistico.
Politico-giuridico: il programma formativo comprende: 1) il chiarimento dei
termini generali del problema della distinzione fra filosofia politica, scienza
politica e teoria politica; 2) il tema dirimente del cognitivismo o non cognitivismo
etico e la questione dell’avalutatività; 3) il rapporto tra modelli e teorie; 4)
l’esame comparativo fra l’approccio sistemico e l’approccio legato alla spiegazione intenzionale.
Psico-pedagogico: il programma formativo verte sull’approfondimento dei
principali indirizzi metodologici della psicologia e sull’individuazione dei principali nodi interdisciplinari che rappresentano i punti di connessione con la
politologia, la sociologia, l’antropologia, il diritto e l’economia, in ordine ai
problemi dell’educazione individuale, familiare, scolastica, sociale e culturale.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo: Elena Scanu Ballona; Stefano Chessa; Rinaldo Satta.
XVI ciclo: Monica Vidili; Maria Grazia Nieddu; Filippo Dettori.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Quelle messe a disposizione dal Consiglio di Amministrazione in base al numero di studenti.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi per
lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori, strumentazioni,
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biblioteche ecc.): i dottorandi hanno a disposizione le strutture didatticoscientifiche del Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società e possono
utilizzare il patrimonio libraio delle Biblioteche delle Facoltà di Economia,
Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, nonché quello disponibile presso i Centri di ricerca e i Laboratori presenti in Dipartimento.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro:
Cicli di lezioni sui fondamenti epistemologici delle scienze sociali;
Cicli di lezioni e seminari sulla metodologia;
Cicli di lezioni specifiche dei diversi ambiti disciplinari;
Corsi, convegni, seminari e scuole estive in sede e fuori sede svolti dal Coordinamento Nazionale dei Dottorati in Sociologia;
Corsi, convegni, seminari e scuole estive svolti all’estero.
Didattica svolta all’estero: Stage, corsi, viaggi e soggiorni di studio in Senegal,
Francia, Gran Bretagna, Germania, Brasile, Portogallo, Ungheria, Svezia.
Convegni: Organizzazione della “Seconda scuola estiva di teoria e
metodologia” promossa dall’Associazione Italiana Sociologia e dal Coordinamento Nazionale dei Dottorati in Sociologia e dall’Università di Sassari,
Cannigione, (Sassari), settembre 2000.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque esperienze in un contesto di attività lavorative: Consorzio SIS – Sviluppo Impresa Sociale; AFR - SP – Associazione Famiglie Rurali - Sinistra Piave; AES –
CCC – Associazione Amici dello Stato Brasiliano dell’Espirito Santo – Centro
di collaborazione comunitario (ONG)
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Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi
stanno portando avanti tale percorso): École des Hautes Études en Sciences
Sociales (Francia): ricerca in vari settori delle scienze sociali; University of
Reading (Regno Unito): corso in economia; Université de Dakar (Sénegal):
studi sulle migrazioni; Univesidade de São Paulo (Brasile): collaborazione in
ricerche comparative.
Viaggi e missioni: XV ciclo: Stefano Chessa; Rinaldo Satta (non ancora effettuato).; XVI ciclo: Monica Vidili; Maria Grazia Nieddu; Filippo Dettori (non
ancora effettuato).
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Colloqui individuali; relazioni periodiche
individuali; esposizione al collegio dei docenti; lavoro con i tutori.
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STEFANO CHESSA
Area scientifica: Socio-antropologica
e-mail: [email protected]
Cognome e Nome: Chessa Stefano
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
Area scientifica: Socio-antropologica
Denominazione del Dottorato: Strutture, Metodi e Fondamenti delle Scienze
Sociali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Il confine incerto. Pianificazione e libera concorrenza
in alcuni sistemi sanitari europei
Tutor: Prof. A. Merler
Breve curriculum vitae: Accesso al dottorato nell’aprile 1999. Contratto di
collaborazione annuale (1999) nell’area Ricerca e Sviluppo del Consorzio SIS
(Sviluppo Impresa Sociale). Laurea in Pedagogia conseguita nel 1998 presso
l’Università degli Studi di Sassari con tesi in Sociologia dal titolo: Insularità,
confini, processi formativi. Vent’anni di Laboratorio FOIST (Relatore: Prof.
A. Merler; correlatore: Dr. ssa M. L. Piga). Semestre di studi in scienze sociali
presso la Mitthögskolan di Östersund (Svezia) con la Prof. ssa B. Bruks (borsa
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di studio Erasmus) e successivo Diploma Erasmus-Euromir nel 1996.
Collaborazione a vario titolo – a partire dal 1994 - a ricerche del Dipartimento
di Economia, Istituzioni e Società dell’Università di Sassari (InterReg, Enea,
MURST, Dyn-Med, Consorzio SIS). Collaborazione alle attività del Programma
Socrates-Erasmus a partire dal 1995, del Laboratorio FOIST a partire dal 1994.
8 pubblicazioni (2 in corso di stampa). Conoscenze linguistiche: inglese,
francese, spagnolo, svedese, norvegese.
Sintesi del progetto di ricerca: All’interno di un processo di rafforzamento
dei sistemi sanitari europei a partire dal secondo dopoguerra – sia per quanto
riguarda i sistemi basati sul modello dell’assicurazione sociale obbligatoria, sia
per quanto riguarda i sistemi basati sul modello del servizio sanitario nazionale
finanziato attraverso la tassazione generale – si assiste oggi ad un movimento
di diversi sistemi sanitari europei nella stessa direzione lungo un continuum
che oscilla tra due poli opposti: pianificazione e libera concorrenza (in altre
parole, tra Stato e Mercato). L’emergere del Terzo Settore introduce un ulteriore
elemento di confusione nell’organizzazione dei sistemi sanitari: la ricerca intende
comprendere in quale modo le politiche sociali rivolte alla tutela della salute si
muovano lungo il confine incerto tra pianificazione e libera concorrenza.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca vuole mettere in rilievo la
significatività del concetto di confine per l’analisi delle politiche sociali. Il gioco
delle parti che ha luogo nel momento in cui le istituzioni elaborano delle risposte
a bisogni sotto forma di politiche sociali, può trovare nel concetto/metafora
del confine (molto usato ma poco studiato in sociologia) un possibile strumento
per la comprensione.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero:
Cannigione (4-9 settembre 2000) IIa Scuola Estiva di Teoria e Metodologia delle
Scienze Sociali
Roma (15-20 gennaio 2001) corso su Fondamenti di analisi dei dati nelle scienze
sociali
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Collaborazioni nazionali e internazionali: Dr.ssa Hajnalka Tóth e Prof.
Ferenc Cseresnyés (Università di Pécs, Ungheria) sul tema Minoranze in Europa;
Dr. Günther Sander (Università di Mainz, Germania) sul tema Politiche sociali
europee comparate
Risorse finanziarie disponibili: fondi del dottorato di ricerca
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Valori socio-politici e Valori socio-politici e appartenenze territoriali in R. Gubert (a
cura di) Valori, identità regionali, appartenenza nazionale, FrancoAngeli, Milano
(in corso di stampa);
-
Prima ancora dell’uso della dizione “terzo settore”: aspetti formativi del Laboratorio
FOIST, in A. Merler (a cura di), Dentro il Terzo Settore, FrancoAngeli, Milano
(in corso di stampa).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: personal computer e
software vari, telefono, fax, lavagna luminosa, fotocopiatore, scanner (proprie
e del Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società).
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 25/30.04.2000:
seminario Socrates-Erasmus Minoranze in Europa 2000, Pécs (Ungheria); 19/
20.05.2000: convegno Ricerca sociologica, formazione e professionalità – Convegno di
studio in ricordo di Marcello Lelli, Sassari; 22.05.2000: conferenza Terra-Brasil, 500
anni dopo, Sassari; 24.05.2000: lezione del Prof. José Gabriel Pereira Bastos
(Universidade Nova de Lisboa) su Análise dos processos identitários nas ciências
sociais. A questão teórica e epistemológica, Sassari; 26.05.2000: lezione del Prof. José
Gabriel Pereira Bastos (Universidade Nova de Lisboa) su Análise dos processos
identitários nas ciências sociais. Da criatividade metodológica à pràtica da investigação,
Sassari; 15.06.2000: lezione del Dott. Franco Lai (Università di Sassari) su Il
problema dell’ambiente nella ricerca antropologica contemporanea, Sassari; 19.06.2000:
lezione della Dott. Ssa Maria Lucia Piga (Università di Sassari) su Imprenditori
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per profitto e imprenditori per solidarietà. Un’impostazione metodologico-comparativa, Sassari; 26.06.2000: lezione dei Proff. Cesare Scurati (Università Cattolica di Milano)
e Giampaolo Cappellari (Università di Trieste) su Epistemologia delle scienze sociali,
Sassari; 27.06.2000: lezione del Dott. Andrea Vargiu (Università di Sassari) su
Premesse metodologiche alla ricerca sociale, Sassari; 04/09.09.2000: IIa Scuola Estiva di
Teoria e Metodologia delle Scienze Sociali, Cannigione (Sassari); 7.12.2000: lezione
del Prof. A. Merler (Università di Sassari) su Le scienze sociali lette attraverso la
comparazione; 19.12.2000: lezione dei Proff. Michiteru Nagamine e Michinobu
Niihara (Università di Yokohama) e del Prof. Tomoji Onozuka (Università di
Tokyo) su Il metodo storico applicato alle scienze sociali; 11.01.2001: lezione del Dott.
A. Vargiu (Università di Sassari) su Fondamenti metodologici della ricerca empirica
nelle scienze sociali; 23.01.2001: lezione del Prof. P. Calidoni (Università di Sassari) su Ricerca (e/o) on line; 31.01.2001: seconda lezione del Dott. A. Vargiu
(Università di Sassari) sul tema Fondamenti metodologici della ricerca empirica nelle
scienze sociali. 01.02.2001: lezione della Dott. ssa P. Patrizi (Università di Sassari)
su La psicologia giuridica: confini disciplinari e ambiti di ricerca: 07.02.2001: lezione
della Prof. ssa M. L. Piga (Università di Sassari) su Stato, mercato, terzo settore;
08.02.2001: lezione del Dott. Mikhail Kabitski (Accademia delle Scienze, Mosca,
Russia) su Il processo di transizione e le scienze sociali in Russia; 17.02.2001: lezione
del Prof. Giuliano Giorio (Università di Trieste) su Il concetto di comunità nelle
scienze sociali; 26.02.2001: lezione della Prof. ssa Ana Loforte e del Prof. Rafael
da Conceição (Universidade Eduardo Mondlane, Maputo, Mozambico) su
Genere e potere; 07.03.2001: secondo lezione della Prof. ssa M. L. Piga (Università
di Sassari) su Stato, mercato, terzo settore; 12-13.03.2001: lezioni del Prof. Guido
Masè (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) su Coordinate per la lettura
del territorio; 16.03.2001: lezione del Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari)
su Possibili alternative al paradigma scientifico della razionalità; 21.03.2001: lezione
del Prof. Franco Sbarberi (Università di Sassari) su Tipologie del pensiero politico
del ‘900; 22.03.2001: lezione dei Proff. Paolo Fois e Alberto Merler (Università
di Sassari) su Rapporti internazionali: forme di comunicazione culturale interinsulare;
06.04.2001: lezione del Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari) su Identità
locali e impatto turistico;10.04.2001: lezione del Prof. Joaquim Carrasco (Università
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di Salamanca) su Ricerca (e/o) on line; 19-20.04.2001: lezioni della Prof.ssa Agnes
Borgulya (Università di Pécs) su Cross-cultural business communication, Business culture in Hungary e The changes in the business communication in Hungary.
Attività didattica svolta dal dottorando: Ciclo di lezioni seminariali su
Università, territorio e operatività sociale all’interno del corso di Sociologia
dell’Educazione (Prof. Alberto Merler) nella Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Sassari, a.a. 1999/2000; ciclo di incontri seminariali su
Interculturalità nel progetto Socrates-Erasmus all’interno delle attività del Programma
Socrates-Erasmus “Euromir” (coordinato dal Prof. Alberto Merler) nella
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari, a.a. 1999/2000; ciclo di
lezioni seminariali su Istituzioni scolastiche e stratificazione sociale all’interno del
corso di Sociologia dell’Educazione (Prof. Alberto Merler) nella Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari, a.a. 2000/2001; ciclo di lezioni su
Sistemi scolastici europei: un approccio comparativo all’interno del corso di Sociologia
per la Scuola di Specializzazione per Insegnanti di Scuola Superiore
dell’Università di Sassari, a.a. 2000/2001; ciclo di lezioni di Lingua svedese
all’interno del Programma Socrates-Erasmus (area delle Scienze Sociali,
coordinato dal Prof. A. Merler), Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di
Sassari, a.a. 2000/2001.
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GIUSEPPE FILIPPO DETTORI
Area scientifica: Pedagogico-didattica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Dettori Giuseppe Filippo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Economia Istituzioni e Società
Area scientifica: Pedagogico-didattica
Denominazione del Dottorato: Strutture metodi e fondamenti delle Scienze
Sociali
Ciclo: XVI
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: Idee e pratiche della formazione di base per tutti (scuola
di base) nella società della conoscenza.
Tutor: Prof. P. Calidoni
Breve curriculum vitae: 1) Titoli culturali e professionali Laurea in Pedagogia
conseguita il 16.03.1994 presso l’Università degli studi di Sassari; Abilitazione
all’insegnamento nelle scuole Elementari, Medie e Superiori, Abilitazione a
svolgere il ruolo di Istitutore presso i Convitti dello Stato. 2) Corsi e seminari:
Corso aggiornamento-seminario “Il miglioramento della qualità del servizio
pedagogico scolastico” organizzato dall’IRRSAE Sardegna nell’anno scolastico
1999/2000, Master in Pedagogia Clinica, organizzato dall’ISFAR di Firenze
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nell’anno 1998 Corso Multidisciplinare di “Educazione allo sviluppo” promosso
dall’Università degli Studi di Sassari e dal comitato Italiano per l’UNICEF
nell’anno 1999. 3) Attività educativa e didattica: Insegnante presso la Scuola
Elementare Statale dall’anno scolastico 1992-93 a tutt’oggi; Attività di
educazione e sostegno a preadolescenti e adolescenti a disagio, presso il Centro
Salesiano Di Sassari (Servizio Civile).
Sintesi del progetto di ricerca: Attraverso un’analisi della letteratura e della
pubblicistica sulle problematiche pedagogico didattiche degli ultimi anni, si
cercherà di comprendere in che modo sia cambiata l’idea di educazione e di
formazione per tutti (scuola di base). Mediante l’esame dei risultati delle ricerche
più recenti (italiane e straniere) si cercherà di stabilire quali forze abbiano
determinato un cambiamento di prospettiva nell’ideale educativo. Si procederà
successivamente ad una serie di interviste a testimoni privilegiati del dibattito
culturale (es. Tagliagambe, Scurati, ecc.), dalle quali sarà possibile ricavare
indicazioni sulle prospettive di mutamento della concezione dell’educazione
per tutti.
Aspetti di originalità e di innovazione: la rivisitazione e l’analisi delle
prospettive teoriche permetterà di mettere a fuoco i riferimenti di fondo che
maggiormente alimentano il dibattito di attualità in corso sulla riforma della
scuola, ben al di là del confronto tra modelli organizzativi e scelte politiche.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: sarà opportuno partecipare alle
manifestazioni e ai dibattiti sull’argomento della ricerca, per avere un’idea sempre
più precisa sulle problematiche epistemologiche e i risultati della ricerca
scientifica sulle problematiche oggetto del presente lavoro. Nei giorni 29 e 30
agosto 2001 è prevista la partecipazione ad un incontro-formazione sul tema
“Riflessione pedagogica, passioni educative, produttività formative”, Brescia, Rivista Scuola
e Didattica.
Collaborazioni nazionali e internazionali: attraverso la ricerca in rete sarà
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possibile venire a contatto con realtà educative e con studi sull’argomento.
Mediante contatti via Internet si cercherà di interagire con altre persone che
lavorano sull’argomento in contesto nazionale e internazionale.
Risorse finanziare disponibili:
Progetti di ricerca ( MURST 60%) dei quali il sottoscritto fa parte: Indagine
su rapporti, regole e devianze tra individui e gruppi nella comunicazione virtuale. Abuso
sessuale all’infanzia: modelli di intervento e strumenti per la valutazione.
Titoli di volumi e articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato:
- Dal modello meccanico al modello dinamico dell’apprendimento, pubblicato presso la
rivista Scuola Italiana Moderna N° 8, Ed. La Scuola, Brescia, Anno scolastico
2000/2001;
- Quando il computer aiuta a imparare, pubblicato presso la rivista Scuola Italiana
Moderna N° 16, Ed. La Scuola, Brescia, Anno scolastico 2000/2001;
- Il ruolo sociale dei centri di ascolto Telefono Amico: riflessioni Psicopedagogiche,
pubblicato presso la rivista Affari Sociali Internazionali, N° 1, Ed. Franco
Angeli Riviste, Milano, anno 2001.
Attrezzatura didattica e scientifica utilizzata: computer, testi, monografie,
saggi, riviste scientifiche,materiali sull’argomento ricercati su diversi siti Internet.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: vedasi relazione
annuale del coordinatore del dottorato Prof. Alberto Merler.
Attività didattica svolta dal dottorando: seminario di approfondimento
sull’argomento: La scuola come ambiente educativo e di apprendimento, durante il corso
di Pedagogia Generale tenutosi presso la Scuola di Specializzazione per
Insegnanti di sostegno agli alunni portatori di handicap.
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MARIA GRAZIA NIEDDU
Area scientifica: Q01A
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Nieddu Maria Grazia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia Istituzioni e Società
Area scientifica: Q01A
Denominazione del Dottorato: Strutture, Metodi e Fondamenti delle Scienze
Sociali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: La sovranità: una parola inutile?
Tutor: Prof. V. Mura
Breve curriculum vitae: Diploma di Ragioniere e perito commerciale
conseguito nell’anno 1989 con il voto di 52/60; Laurea in Scienze Politiche,
indirizzo politico-amministrativo, conseguita l’Università degli Studi di Sassari
nell’anno accademico 1995/1996 con il voto finale di 110/110 e Lode, tesi di
Laurea in Filosofia Politica dal titolo “Il concetto di autorità”. Dal 1998 al
2000, contrattista di ricerca, ex art. 37/’94, presso il Dipartimento di Economia,
Istituzioni e Società dell’Università di Sassari.
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Sintesi del progetto di ricerca: In particolare s’intende focalizzare la ricerca
sul concetto di sovranità e le tematiche ad essa collegate come cittadinanza,
nazione, autonomia e le relative problematiche, per cercare di capire cosa è
rimasto del suo significato originario e della sua funzione unificante nell’epoca
dei costituzionalismi, pluralismi, globalismi e nuovi federalismi, o se, come da
più parti si sostiene, la parola sovranità sia ormai da eliminare come un inutile
retaggio del passato inadatto a spiegare le dinamiche politiche del mondo
contemporaneo.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: partecipazione a due delle lezione
del seminario organizzato dall’Università di Padova su “Oltre lo Stato?
Costituzione, cittadinanza e unificazione europea”. Il 19 aprile (lezione di Carlo
Galli) ed il 3 maggio (lezione di Giuseppe Duso).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Quelle presenti nel
Dipartimento.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Proff. Michiteru
Nagamine, Michinobu Niihara e Tomoji Anozuka, “Il metodo storico applicato
alle scienze sociali”. 11 gennaio 2001 - Dott. A. Vargiu (Università di Sassari),
“Fondamenti metodologici della ricerca empirica nelle scienze sociali”. 23
gennaio 2001 - Prof. P. Calidoni (Università di Sassari), “Ricerca (e/o) on line”
31 gennaio 2001 - Dott. A. Vargiu (Università di Sassari), “Fondamenti
metodologici della ricerca empirica nelle scienze sociali”. 1° febbraio 2001.Dott. ssa P. Patrizi (Università di Sassari), “La psicologia giuridica: confini
disciplinari e ambiti di ricerca”. 7 febbraio 2001 - Prof. ssa M. L. Piga (Università
di Sassari), “Stato, mercato, terzo settore”. 8 febbraio 2001 - Dott. Mikhail
Kabitski (Accademia delle Scienze, Mosca, Russia), “Il processo di transizione
e le scienze sociali in Russia”. 17 febbraio 2001 - Prof. Giuliano Giorio
(Università di Trieste), “Il concetto di comunità nelle scienze sociali”. 7 marzo
2001 Prof. ssa Maria Lucia Piga (Università di Sassari), “Stato, mercato, terzo
settore”. 12 e 13 marzo 2001 - Prof. Guido Masè (Istituto Universitario di
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Architettura di Venezia) sul tema “Coordinate per la lettura del territorio”. 16
marzo 2001 - Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari), “Possibili alternative al paradigma scientifico della razionalità”. 21 marzo 2001 - Prof. Franco
Sbarberi (Università di Sassari), “Tipologie del pensiero politico del ‘900”. 22
marzo 2001 - Proff. Paolo Fois e Alberto Merler (Università di Sassari),
“Rapporti internazionali: forme di comunicazione culturale interinsulare”. 6
aprile 2001 - Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari), “Identità locali e
impatto turistico”.
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RINALDO SATTA
Area scientifica: Psico- Pedagogica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Satta Rinaldo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
Area scientifica: Psico- Pedagogica
Denominazione del Dottorato: Strutture, Metodi e Fondamenti delle Scienze
Sociali
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: L’utilizzo in didattica delle nuove tecnologie: la
formazione a distanza di quarta generazione.
Tutor: Prof. P. Calidoni
Breve curriculum vitae: Accesso al dottorato nell’aprile 1999. Laureato a
Sassari nel 1999 con votazione di 110/110 e lode. Partecipazione, fra il 1995
ed il 1999, per conto dell’Università di Sassari e sotto la direzione del Prof.
Alberto Merler, a ricerche MURST, ENEA, INTERREG, Consorzio SIS.
Partecipazione alle attività del Laboratorio FOIST dal 1994 ed a quelle del
Programma ERASMUS – Euromir dal 1995. Semestre di studi in Germania
presso la Johannes Gutenberg Universität di Mainz con ottenimento del diploma
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internazionale ERASMUS- Euromir nel 1996. Partecipazione al Seminario
internazionale “Ai sociedadas insulares”, San Paolo (Brasile), 1996. Collaborazione
con il Consorzio Impresa Sociale SIS per la creazione dell’Almanacco del Terzo
Settore in Sardegna. Organizzazione di numerosi convegni e creazione del sito
sulla Didattica on-line. Lingue conosciute, a vari livelli d’approfondimento:
francese, inglese, tedesco, portoghese, spagnolo.
Sintesi del progetto di ricerca: Dato lo sviluppo e l’applicazione dei nuovi
media e la loro sempre più marcata presenza, si propone di effettuare una
ricerca ed analisi dei principali media di comunicazione telematica, con
particolare riferimento ai più recenti strumenti informatici per l’insegnamento
a distanza, alla loro influenza sulla didattica e sulla formazione formale ed
informale. S’intende indagare i processi psico-sociali che si sviluppano in
ambiente virtuale e la possibilità, con i relativi vantaggi e/o svantaggi, del loro
utilizzo in età scolare e per la formazione continua degli adulti.
Aspetti di originalità e di innovazione: Creazione di un sito per proporre
un ambiente virtuale per l’applicazione della didattica multimediale di quarta
generazione.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Partecipazione al Seminario della
SIPed (Società Italiana di Pedagogia). Bologna – Luglio 2000; Partecipazione
al seminario sulla “Fondamenti di analisi dei dai nelle scienze sociali”. Roma – Gennaio
2001. In procinto di partire per un soggiorno di studi a Salamanca, Valencia e
Barcellona (Spagna).
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione con la SIPed per
la organizzazione del Seminario sui “Orientamenti, problemi e prospettive d’attuazione
dei Decreti d’area per le Scienze dell’educazione”, Sassari, 31 marzo –1 aprile 2000.
Risorse finanziarie disponibili: Partecipazione al progetto di ricerca di tipo
interuniversitario (modello B) dal titolo “Socializzazione e processi formativi. Le
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funzioni della realtà virtuale nell’infanzia e in adolescenza” per l’anno 2001. (In attesa
di autorizzazione).
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Aule, computer, lavagna
luminosa, video proiettore, fotocopiatore, scanner.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 25/30.04.2000:
seminario Socrates-Erasmus Minoranze in Europa 2000, Pécs (Ungheria); 19/
20.05.2000: convegno Ricerca sociologica, formazione e professionalità – Convegno di
studio in ricordo di Marcello Lelli, Sassari; 22.05.2000: conferenza Terra-Brasil, 500
anni dopo, Sassari; 24.05.2000: lezione del Prof. José Gabriel Pereira Bastos
(Universidade Nova de Lisboa) su Análise dos processos identitários nas ciências
sociais. A questão teórica e epistemológica, Sassari; 26.05.2000: lezione del Prof. José
Gabriel Pereira Bastos (Universidade Nova de Lisboa) su Análise dos processos
identitários nas ciências sociais. Da criatividade metodológica à pràtica da investigação,
Sassari; 5.06.2000: lezione del Dott. Franco Lai (Università di Sassari) su Il
problema dell’ambiente nella ricerca antropologica contemporanea, Sassari; 19.06.2000:
lezione della Dott. Ssa Maria Lucia Piga (Università di Sassari) su Imprenditori
per profitto e imprenditori per solidarietà. Un’impostazione metodologico-comparativa,
Sassari; 26.06.2000: lezione dei Proff. Cesare Scurati (Università Cattolica di
Milano) e Giampaolo Cappellari (Università di Trieste) su Epistemologia delle
scienze sociali, Sassari; 27.06.2000: lezione del Dott. Andrea Vargiu (Università
di Sassari) su Premesse metodologiche alla ricerca sociale, Sassari; 04/09.09.2000: IIa
Scuola Estiva di Teoria e Metodologia delle Scienze Sociali, Cannigione (Sassari);
7.12.2000: lezione del Prof. A. Merler (Università di Sassari) su Le scienze sociali
lette attraverso la comparazione; 19.12.2000: lezione dei Proff. Michiteru Nagamine
e Michinobu Niihara (Università di Yokohama) e del Prof. Tomoji Onozuka
(Università di Tokyo) su Il metodo storico applicato alle scienze sociali; 11.01.2001:
lezione del Dott. A. Vargiu (Università di Sassari) su Fondamenti metodologici della
ricerca empirica nelle scienze sociali; 23.01.2001: lezione del Prof. P. Calidoni
(Università di Sassari) su Ricerca (e/o) on line; 31.01.2001: seconda lezione del
Dott. A. Vargiu (Università di Sassari) sul tema Fondamenti metodologici della ricerca
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empirica nelle scienze sociali. 01.02.2001: lezione della Dott. ssa P. Patrizi (Università
di Sassari) su La psicologia giuridica: confini disciplinari e ambiti di ricerca; 07.02.2001:
lezione della Prof. ssa M. L. Piga (Università di Sassari) su Stato, mercato, terzo
settore; 08.02.2001: lezione del Dott. Mikhail Kabitski (Accademia delle Scienze,
Mosca, Russia) su Il processo di transizione e le scienze sociali in Russia; 17.02.2001:
lezione del Prof. Giuliano Giorio (Università di Trieste) su Il concetto di comunità
nelle scienze sociali; 26.02.2001: lezione della Prof. ssa Ana Loforte e del Prof.
Rafael da Conceição (Universidade Eduardo Mondlane, Maputo, Mozambico)
su Genere e potere; 07.03.2001: secondo lezione della Prof. ssa M. L. Piga
(Università di Sassari) su Stato, mercato, terzo settore; 12-13.03.2001: lezioni del
Prof. Guido Masè (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) su Coordinate per la lettura del territorio; 16.03.2001: lezione del Prof. Antonio Fadda
(Università di Sassari) su Possibili alternative al paradigma scientifico della razionalità;
21.03.2001: lezione del Prof. Franco Sbarberi (Università di Sassari) su Tipologie
del pensiero politico del ‘900; 22.03.2001: lezione dei Proff. Paolo Fois e Alberto
Merler (Università di Sassari) su Rapporti internazionali: forme di comunicazione
culturale interinsulare; 06.04.2001: lezione del Prof. Antonio Fadda (Università di
Sassari) su Identità locali e impatto turistico; 10.04.2001: lezione del Prof. Joaquim
Carrasco (Università di Salamanca) su Ricerca (e/o) on line; 19-20.04.2001, lezioni
della Prof.ssa Agnes Borgulya (Università di Pécs) su Cross-cultural business communication, Business culture in Hungary e The changes in the business communication in
Hungary.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario di approfondimento sul
tema Interculturalità nella scuola per il corso di Sociologia dell’educazione del
Prof. Alberto Merler, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1999-2000. Seminario
sulla didattica on-line per il corso di Didattica Generale del Prof. Paolo Calidoni,
Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2000-2001.
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ELENA FRANCESCA SCANU BALLONA
Area scientifica: Politico Giuridica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Scanu Ballona Elena Francesca
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
Area scientifica: Politico Giuridica
Denominazione del Dottorato: Strutture, metodi e fondamenti delle Scienze
sociali
Ciclo: XV
Borsa: No
Sede: Sassari
Titolo della Ricerca: Il partenariato euromediterraneo
Tutor: Prof. P. Fois
Breve curriculum vitae: Novembre 1996: laurea in Giurisprudenza, Università
di Sassari. Voto finale: 108/110; Febbraio – aprile 1997: corso di inglese, King’s
School of English, Oxford, UK; 1997-1998: Master “Diritto, Economia e
Politica delle Comunità europee”, Collegio Europeo di Parma; Agosto 1998:
Université Européenne d’été, corso sull’integrazione europea, Parigi – Lione;
Ottobre 1998 – aprile 1999: Parlamento europeo, stage presso la Commissione
Affari Esteri, Sicurezza e Politica della Difesa (borsa Robert Schuman),
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Bruxelles; Gennaio 1999: nomina a cultrice della materia, cattedra di Diritto
Internazionale, Università di Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: La ricerca si struttura fondamentalmente in
tre parti: si ripercorrono le tappe storiche ed i passaggi politici che hanno
segnato le relazioni tra i paesi europei e quelli della sponda sud del Mediterraneo;
si studia il nuovo approccio alla cooperazione euromediterranea; si focalizza
l’attenzione sulla cooperazione finanziaria e tecnica, in particolare la futura
zona di libero scambio euromediterranea, che nel 2010 dovrebbe portare alla
più vasta area di libero scambio mondiale.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca si propone di approfondire
lo studio della politica euromediterranea dell’Ue, che sta avendo una sempre
maggiore incidenza nel contesto della politica estera dell’Unione, e delle sue
implicazioni economiche e finanziarie, sia per i paesi europei che per i partner
mediterranei.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 10. 7. 2000: Convegno: “Valutazione
dell’impatto della futura zona di libero scambio euromediterranea sulle
economie insulari”, Ajaccio; 4 – 9. 9. 2000: Scuola estiva di dottorato: “Teoria
e metodologia delle scienze sociali”, Arzachena; 24. 10. 2000: Convegno: “Il
finanziamento dell’Unione europea ai paesi terzi: i programmi Phare, Tacis e
Meda”, Politecnico di Torino; 24. 2. 2001: Convegno: “Le isole dell’Unione
europea dopo Nizza”, Cagliari.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteche; computer.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Vedasi relazione
annuale svolta dal coordinatore del dottorato, prof. Merler.
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MONICA VIDILI
Area Scientifica: Antropo-sociologica
e-mail: [email protected]
Cognome e nome: Vidili Monica
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società
Area Scientifica: Antropo-sociologica
Titolo della Ricerca: Metodi, Strutture e Fondamenti delle Scienze Sociali
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Sassari
Titolo della ricerca: La dimensione sociale e la rappresentazione culturale
della malattia. Il caso del malato talassemico nella realtà di Sassari.
Tutor: Prof.ssa G. Mondardini
Breve curriculum vitae: Settembre 1999 - Settembre 2000: Master in
Antropologia Sociale presso la SOAS (School of Oriental and African Studies),
University of London. Marzo 1999: Laurea in Filosofia con tesi in Antropologia
Culturale. Junior Fellow della Royal Anthropological Institute, Londra. Fondatrice
e Co-direttrice della Rivista Internazionale Local Voices sui temi
dell’Antropologia, dello Sviluppo e della Società Civile (www.localvoices.org.uk).
Collaborazione alla ricerca del Programma dell’Unione Europea UE SERF
“Social Economic Research of Fusion. 1999: Partecipazione allo studio
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preliminare del Progetto sull’istituenda area marina protetta “Capo Testa Punta Falcone”, Dipartimento di Scienze Zootecniche, Facoltà di Agraria
dell’Università di Sassari. Maggio 2000 - Febbraio 2001: Partecipazione al Programma per la Cooperazione allo Sviluppo “Formazione in Antropologia
Medica in Mozambico”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna e
dall’Università di Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: L’obiettivo di questa ricerca è quello di
conseguire una conoscenza profonda del comportamento del paziente nei
luoghi di cura, il livello di consapevolezza della malattia, la sua percezione della
qualità della vita e dei servizi offerti dalle strutture, la fiducia nella possibilità di
guarigione e nella ricerca scientifica. Più precisamente costituiscono i nodi
cruciali della ricerca le rappresentazioni culturali e sociali condivise
collettivamente dai soggetti e dalla comunità di appartenenza sulla malattia (ad
esempio per la cura della talassemia è indispensabile la trasfusione di sangue,
un liquido corporeo a forte valenza simbolica e relazionale). Il progetto mira
inoltre a mettere in luce le dinamiche socio-culturali tra staff medico e pazienti,
la funzionalità e qualità logistica delle strutture disponibili, le forme di coesione
sociali, familiari e comunitarie, presenti sul territorio e il sussidio fornito da
enti e istituzioni ai malati e alle famiglie.
Aspetti di originalità e di innovazione: Mentre la malattia è stata spesso
oggetto di studi scientifici da un punto di vista biologico e clinico, la dimensione
sociale e culturale della malattia è un aspetto assai poco studiato se non
trascurato del tutto. La descrizione esclusivamente medica della malattia (disease), quindi, costituisce una visione parziale del fenomeno. In questo progetto
si propone una visione più ampia della malattia, che includa la percezione
soggettiva del paziente (illness) insieme alle cause e agli effetti della malattia sul
piano sociale (sickness).
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Missione a Maputo (Mozambico)
per il progetto di formazione in Antropologia Medica in Mozambico, finanziato
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dalla Regione Sardegna e dall’Università di Sassari. Sono previsti dei viaggi di
studio presso istituti e biblioteche specializzati nell’Antropologia Medica.
Qualora si presentasse la possibilità, sarebbe interessante svolgere una ricerca
in una struttura ospedaliera estera, al fine di ottenere un termine di paragone
con l’assistenza ai talassemici di Sassari.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Collaborazione alla rivista
internazionale Local Voices
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Paradisi Incontaminati. Metafore del puro e dell’esotico nella rappresentazione dei parchi
marini in Sardegna, in Gabriella Mondardini, Miti della Natura. Mondi della
Cultura, EDES, 2000;
- Deconstructing Knowledge of Mozambique: Children’s Representation on The Internet,
“Local Voices”, www.localvoices.org.uk, 2000;
- La nostra Africa. Linguaggi, metafore e preconcetti sullo sviluppo e l’aiuto umanitario
in Mozambico, in Gabriella Mondardini, Antropologia della salute in Mozambico,
in stampa.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computer, scanner,
macchina fotografica, registratore audio, fotocopiatrice.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: due lezioni del Dott.
Andrea Vargiu (Università di Sassari); la prima lezione del Prof. Paolo Calidoni
(Università di Sassari); la prima lezione della Dott. ssa Patrizia Patrizi (Università
di Sassari); la prima lezione della Prof. ssa Maria Lucia Piga (Università di
Sassari); la lezione del Dott. Mikhail Kabitski (Accademia delle Scienze, Mosca,
Russia); la lezione del Prof. Giuliano Giorio (Università di Trieste); la lezione
della Prof. ssa Ana Loforte e del Prof. Rafael da Conceição (Universidade
Eduardo Mondlane, Maputo, Mozambico); mercoledì 7 marzo 2001, secondo
incontro con la Prof. ssa Maria Lucia Piga (Università di Sassari) sul tema
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“Stato, mercato, terzo settore”; lunedì 12 e martedì 13 marzo 2001, incontro
con il Prof. Guido Masè (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) sul
tema “Coordinate per la lettura del territorio”; venerdì 16 marzo 2001, incontro
con il Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari) sul tema “Possibili alternative al paradigma scientifico della razionalità”; mercoledì 21 marzo 2001,: primo
incontro con il Prof. Franco Sbarberi (Università di Sassari) sul tema “Tipologie
del pensiero politico del ‘900”; giovedì 22 marzo 2001: incontro con i Proff.
Paolo Fois e Alberto Merler (Università di Sassari) sul tema “Rapporti
internazionali: forme di comunicazione culturale interinsulare”; venerdì 6 aprile
2001, incontro con il Prof. Antonio Fadda (Università di Sassari) sul tema
“Identità locali e impatto turistico”; il Dott. Günther Sander (Università di
Mainz) sul tema “Nascita delle politiche sociali nella Germania tra ‘800 e ‘900”
(probabilmente nei giorni 26 e 27 marzo 2001); il Prof. Paolo Calidoni
(Università di Sassari) o con il Prof. Joaquim Carrasco (Università di Salamanca) sul tema “Ricerca (e/o) on line”.
Attività didattica svolta dal dottorando: Dal 1995 ad oggi collaborazione
con la cattedra di Antropologia Culturale e la cattedra di Antropologia Sociale
presso la Facoltà di Lettere. Nel 1999 collaborazione con la cattedra di
Antropologia Culturale presso il corso di laurea in Scienze Infermieristiche,
Facoltà di Medicina. Nell’A.A. 2000-2001: lezione al Corso Unicef per
l’Educazione allo Sviluppo sul tema: “Bambini del Mozambico: la guerra e
l’alluvione”. Per l’A.A. 2001-2002 è prevista la docenza all’interno del modulo
di Antropologia Medica presso il corso di “Perfezionamento in Medicina della
Cooperazione per Paesi Terzi”, Facoltà di Medicina, Università di Sassari.
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DOTTORATI DI RICERCA
CON ALTRA SEDE AMMINISTRATIVA
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BIOINGEGNERIA
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Denominazione del Dottorato: Bioingegneria
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: DEIS Univ.
Bologna
Docente coordinatore: Prof. Guido Avanzolini
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
Avanzolini Guido, Coordinatore, Elettronica Informatica e Sistemistica, Bologna,
Bracale Marcello, Membro, Ingegneria Elettronica, Napoli; Burattini Roberto,
Membro, Elettronica e Automatica, Ancona; Cappello Angelo, Membro, Elettronica Informatica e Sistemistica, Bologna; Cesarelli Mario, Membro, Ingegneria
Elettronica, Napoli; Gnudi Gianni, Membro, Elettronica Informatica e Sistemistica,
Bologna; Marchesi Carlo, Membro, Sistemi ed Informazione, Firenze; Salinari
Serenella, Membro, Informatica e Sistemistica, Roma I; Valli Guido, Membro,
Ingegneria Elettronica, Firenze; Barbini Paolo, Titolo pers., Medicina e Chirurgia,
Siena; Cappozzo Aurelio, Titolo pers., Medicina e Chirurgia, Sassari; D’alessio
Tommaso Titolo pers., Ingegneria Meccanica, Roma III.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: 5+5
Sedi consorziate: Roma I, Firenze, Ancona, Napoli, Sassari
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MOUNIR ZOK
Area scientifica: Bioingegneria
Cognome e nome: Zok Mounir
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Scienze biomediche
Area scientifica: Bioingegneria
Denominazione del Dottorato: Bioingegneria
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Bologna
Titolo della Ricerca: Analisi dello stato funzionale durante la salita del gradino mediante modello ad ingresso misurato minimo
Tutor: Prof. A. Cappozzo
Breve curriculum vitae: Laurea in Fisica, American University of Beirut,
Libano, 1997. Master in Ingegneria Biomedica, University of Surrey, Ingilterra,
1999; titolo della tesi: “Ricostruzione 3D del cervello e delle sue lesioni causate da incidente motociclistico”. Studente del Dottorato in Bioingegneria XV
ciclo, Università degli studi di Sassari, sede amministrativa Università degli studi di Bologna. Conoscenze Informatiche: Windows NT/2000 (Sistemi Operativi), Microsoft Office (Applicativi), Pascal e LabView (Linguaggi di Programmazione). Lingue: Arabo, Inglese, e Italiano, scritto e parlato. Interesse:
Biomeccanica, analisi del cammino, riabilitazione.
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Sintesi del progetto di ricerca: Il progetto prevede lo sviluppo di un protocollo biomeccanico e di un modello meccanico per l’analisi della salita di un
gradino, che minimizzi il numero di misure da effettuare. Il progetto è inserito
in un più vasto programma di analisi di atti motori transitori, fisicamente impegnativi ma frequenti nell’attività quotidiana che possano evidenziare potenziali limitazioni dell’abilità motoria del soggetto. L’obiettivo è di descrivere il
gesto e caratterizzarne le specificità mediante l’uso di misure della sola piattaforma di forza e di un modello meccanico che faccia proprie le peculiarità del
soggetto e del gesto che esso è tenuto a compiere. E’ prevista infine una campagna di misure su campioni di popolazioni per la validazione del modello.
Aspetti di originalità e di innovazione: Il progetto consentirà per la prima
volta di fornire risposte oggettive sulle limitazioni dell’abilità motoria mediante un protocollo che prevede un sistema di misura a basso costo e che opera in
modo da non imporre alcun limite funzionale al soggetto.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: INRCA Firenze, Centro Bioingegneria
Milano, Istituti Ortopedici Rizzoli Bologna, IUSM Roma, Terza Università Roma
Collaborazioni nazionali e internazionali: Boston University, Harvard
Medical School, Università di Bologna, IUSM Roma
Risorse finanziarie disponibili: Fondi progetti ricerca finanziati da Istituto
Superiore Sanità, Comunità Europea, MURST 40% e 60%
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Femur anatomical frame precision: a survey of different definitions, II congresso
SIAMOC, Roma Ottobre 2001.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Piattaforma dinamometrica
del Laboratorio di Bioingegneria, Università di Sassari
- 691 -
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazione nel corso di
Biomeccanica del Movimento Umano del Diploma per Fisioterapisti
dell’Università di Sassari.
- 692 -
CHIMICA AGRARIA
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PAOLA CASTALDI
Area scientifica: G07A (Chimica Agraria)
Cognome e nome: Paola Castaldi
Dipartimento o Istituto: Di.S.A.A.B.A., Istituto di Chimica Agraria
Area scientifica: G07A
Denominazione del Dottorato: Chimica Agraria
Ciclo: XV Ciclo
Borsa: No
Sede: Torino
Titolo della Ricerca: Studio dell’evoluzione della sostanza organica durante
il processo di compostaggio attraverso tecniche analitiche differenti.
Tutor: Prof. P. Melis
Breve curriculum vitae: Nel 1998 ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie
presso l’Università degli Studi di Sassari, riportando la votazione di 110 e lode
e discutendo la tesi dal titolo “Coltivazione di specie vegetali da fiore utilizzando
un compost derivato da attività agro – industriali, caratteristiche chimico –
fisiche ed effetti sulle specie coltivate”. Nell’anno accademico 1999/2000 ha
lavorato al programma di ricerca dal titolo: “Riutilizzo in agricoltura della
Posidonia oceanica spiaggiata attraverso il compostaggio”. Nei due anni della
ricerca ha seguito l’evoluzione di rifiuti organici (fanghi di depurazione, foglie
di Posidonia oceanica e residui lignocellulosici) sottoposti al processo di
- 695 -
compostaggio con l’ausilio di tecniche strumentali quali la spettrofotometria
UV-VIS, e spettroscopia al plasma. Attualmente sta frequentando il secondo
anno di dottorato di ricerca presso la sezione di Chimica Agraria del
Di.S.A.A.B.A. coordinato dal tutore prof. Pietro Melis.
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo del dottorato è lo studio della
trasformazione che i rifiuti organici subiscono durante il processo di compostaggio,
attraverso l’impiego di tecniche analitiche differenti (chimico - fisiche,
termogravimetriche, cromatografiche, spettroscopiche), che siano in grado di
individuare le fasi in cui la sostanza organica sottoposta al processo diviene stabile,
matura ed umificata. Infatti non è possibile l’applicazione di rifiuti organici
direttamente nel suolo, per evitare possibili problemi di inquinamento e di
fitotossicità, ma è necessario, attraverso opportuni processi di compostaggio,
trasformare tali biomasse in modo che rispondano a certi requisiti (stabilizzazione
della sostanza organica, assenza di fattori fitotossici, assenza di patogeni per l’uomo
e per le piante) che ne consentano un sicuro impiego in agricoltura.
Aspetti di originalità e di innovazione: I problemi connessi con la
conservazione delle risorse e la salvaguardia dell’ambiente evidenziano la
necessità del riciclo dei rifiuti organici. Pertanto la possibilità di riciclare biomasse
di scarto, attraverso il processo di compostaggio per l’ottenimento di compost
di qualità rappresenta una innovazione nel nostro territorio, dal momento che
solo il 3,04% di rifiuti viene recuperato attraverso il compostaggio.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Giugno 2000, Rimini: partecipazione al
“XX Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana”. Ottobre 2000, Innsbruck: partecipazione al Meeting Internazionale “Microbiology of Composting”.
Ottobre 2000, Torino: partecipazione alla “IV Scuola di Cromatografia Ionica”.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- Castaldi P., Melis P., Possibile soluzione al problema dei rifiuti organici: il Compostaggio.
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Sardegna Agricoltura anno XXX, 4, 1999, p 41 - 42.
- Mulè P., Castaldi P., Melis P. Possibilità di impiego del compost nel risanamento delle
discariche. Atti Convegno Nazionale SISS “La scienza del suolo in Italia.
Bilancio di fine secolo”, 1999, p. 60.
- P. Melis, P. Mulè, C. Senette and P. Castaldi. The Use of Quality Compost from
Olive Milling Waste in the Preparation of Growing Media in floriculture. Proceedings of the International Composting Symposium, 1999, p 905 – 916.
- P. Melis, P. Castaldi, A. Melis. Caratteristiche fisiche e chimiche di substrati di
coltivazione a base di compost derivato dai rifiuti dell’attività agroindustriale e civile ed
effetti sulle specie coltivate. RICICLA ’99, 1999, p. 476 – 481.
- P. Castaldi, P. Melis. Produzione e Caratterizzazione Fisica e Chimica di un
Ammendante Organico a Base di Posidonia oceanica. SCI 2000 XX Congresso
Nazionale della Società Chimica Italiana, 2000, p 24.
- P. Castaldi, P. Mulè, P. Melis. Heavy Metals Contents in Organic matter amendments
based on Beached Posidonia oceanica. Annali di Chimica 90, 2000, pp741 – 746.
- Castaldi P., Melis P. Composting of Posidonia oceanica and its use in agriculture. In
pubblicazione su Proceedings book by Springer Verlag.
- Melis P., Castaldi P., 2001. Un divieto ingiustificato. In pubblicazione su
Fertilizzanti, 4.
- Castaldi P., Melis P., 2001. Growth and yield characteristics and heavy metals content on tomato grown in compost. In pubblicazione su Compost Science & Utilization.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Computers per elaborare,
classificare ed archiviare i dati; Spettrometro al plasma; Apparecchiature per
analisi termiche (DSC e TG); Forno a microonde; Spettrofotometro UV – IR;
Spettrofotometro IR; Titolatori potenziometrici e conduttometrici.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Pietro Melis, prof.
Associato titolare di Chimica del Suolo e prof. supplente dell’insegnamento di
Inquinamento dell’Ambiente Agrario presso la Facoltà di Agraria dell’Università
degli Studi di Sassari.
- 697 -
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DERMATOLOGIA ONCOLOGICA
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Denominazione del Dottorato: Dermatologia Oncologica
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Istituto di
Dermatologia Università di Sassari; Istituto di Dermatologia U.C.S.C. Roma
Area scientifica: Biomedicina
Docente coordinatore: Decio Cerimele
Area scientifica di riferimento del corso: Biomedicina
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Prof. Decio Cerimele
Univ. Sassari Coordinatore; Prof. Pierluigi Amerio Univ. Cattolica Roma; Prof.
Luigi Rusciani, Univ. Cattolica Roma, Prof. Antonio Venier, Univ. Cattolica
Roma, Prof. Giuseppe Fabrizi, Univ. Cattolica Roma, Prof. Francesca Cottoni,
Univ. Sassari, Dott.ssa M.A.Montesu, Univ. Sassari.
Tutori: tutti i docenti
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: XV ciclo, 2 con borsa, uno senza; XVI ciclo, 2 con
borsa, due senza
Sedi consorziate: Sassari, Chieti
Anno di prima istituzione: 1995
Borse a carico delle sedi consorziate: XV ciclo 1 borsa Università di Sassari
Curricula: Epidemiologia e clinica delle neoplasie cutanee, Fotobiologia e
fototerapia dei tumori cutanei, Terapie chirurgiche ed immunologiche delle
neoplasie cutanee
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Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XV ciclo: Cuccuru M.Antonietta, Diociaiuti Andrea, Amerio Paolo
XVI Ciclo: Fossati Barbara, Guidi Beatrice, Toto Paola, Sbordoni Gregoriana
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Nessuna
risorsa specifica, solo le risorse degli Istituti che concorrono al Dottorato
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): 4 postazioni di lavoro: 2 Università
Cattolica Roma,1 Università di Sassari,1 Università di Chieti. Biblioteca Facoltà
di Medicina Università Cattolica di Roma.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: Seminari settimanali,tenuti in congiunzione con
le scuole di specializzazione dell’Università Cattolica e dell’Università di Sassari
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Istituto Dermopatico
dell’Immacolata,IRCCS,Roma Dipartimento di Medicina Sperimentale,
Università La Sapienza, Roma
- 702 -
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso): I dottorandi hanno frequentato per periodi
variabili le strutture dell’IDI e del Dipartimento di Medicina Sperimentale
dell’Università La Sapienza
Viaggi e missioni: La dott.ssa Cuccuru è stata più volte in 4 comuni del
Nord-Sardegna, sede dell’indagine epidemiologica sull’infezione da HHV-8
allo scopo di organizzare la raccolta dei campioni di sangue:ed è stata più volte
a Roma nei laboratori del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università
La Sapienza.
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MARIA ANTONIETTA CUCCURU
Area scientifica: Biomedica
Cognome e nome: Cuccuru Maria Antonietta
Dipartimento o Istituto: Istituto di Dermatologia
Area scientifica: Biomedica
Denominazione del Dottorato: Dermatologia Oncologica
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Roma
Titolo della Ricerca: Sieroepidemiologia nel Sarcoma di Kaposi nella
popolazione del Nord Sardegna.
Tutor: Prof. D. Cerimele
Breve curriculum vitae: ha conseguito il diploma di Maturità Magistrale con
il seguente voto: 58/60; ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche nell’anno
accademico 98/99 presso l’Università di Sassari (relatore prof. Pier Luigi Fiori),
riportando la votazione di punti 110/110 lode. La sottoscritta ha frequentato
il tirocinio pratico per laureati in Scienze Biologiche presso l’istituto di
microbiologia; attualmente frequenta il 2° anno di corso del Dottorato di
Ricerca in Dermatologia Oncologica, presso la Clinica Dermatologica
dell’Università di Sassari, sede consorziata dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Roma.
- 704 -
Sintesi del progetto di ricerca: Il rilievo di anticorpi anti-HHV8 e la dimostrazione
della presenza dell’Herpes virus 8 nei pazienti affetti da Sarcoma di Kaposi, ha
alimentato, in questi anni, numerosi studi sieroepidemiologici, indirizzati appunto
alla valutazione della sieropositività per tale virus nei pazienti affetti da Sarcoma di
Kaposi. Recenti studi nel Nord Sardegna hanno evidenziato che il 100% dei pazienti
affetti da Sarcoma di Kaposi sono positivi per gli anticorpi anti-HHV8. Sulla base
delle informazioni raccolte mediante la ricerca bibliografica, la sottoscritta ha iniziato
una valutazione sieroepidemiologica di tale virus nell’ambito della popolazione
generale del Nord Sardegna.
Aspetti di originalità e di innovazione: Studio della diffusione dell’infezione
da HHV-8 in quattro comuni separati del Nord Sardegna, su un numero
programmato di soggetti senza legami parentali.
Collaborazioni nazionali e internazionali: Cattedra di Anatomia Patologica
e Cattedra di Patologia Generale del Dipartimento di Medicina Sperimentale
dell’Università la Sapienza di Roma.
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del dottorato
e pertinenti alla ricerca:
- F. Cottoni, R. Satta, M.A. Cuccuru, A. Lissia, V. Porcella, D. Cerimele:
Vasculite necrotizzante in corso di encefalopatia subacuta. 26° incontro di
istopatologia dermatologica, 29-30 Marzo 2001 Torino.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Laboratorio di sierologia
della Clinica Dermatologica dell’Università di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Seminari settimanali
di studio del Dottorato di Ricerca.
Attività didattica svolta dal dottorando: Seminario di approfondimento
destinato agli specializzandi e ai medici strutturati della Clinica Dermatologica.
- 705 -
- 706 -
DIRITTO AGRARIO ITALIANO
E COMPARATO
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Denominazione del Dottorato: Diritto Agrario Italiano e Comparato
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Diritto Privato “U. Natoli”, Università di Pisa
Area scientifica: N03X
Docente coordinatore: Prof. M. Goldoni
Area scientifica di riferimento del corso: N03X
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Marco Goldoni
(coordinatore); Eva Rook Basile; Ettore Casadei; Eloisa Cristiani; Nicoletta
Ferrucci; Alberto Germanò; Giovanni Galloni; Antonio Jannarelli; Alfredo
Massart; Mario Parizzi; Fernando Salaris; Giulio Sgarbanti; Eleonora Sirsi.
Tutori: G.G. Casarotto ; M. Goldoni; A. Massart; F. Salaris
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: n. 4 con borsa
Sedi consorziate: Pisa; Scuola Superiore di Studi Universitari e
perfezionamento S. Anna di Pisa; Ferrara, Sassari
Borse a carico delle sedi consorziate: n. 4
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo: XVI ciclo: Egidia Flore; Simone
Matteoli; Martina Mazzo; Giuliana Strambi
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
- 709 -
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): Biblioteche dei Dipartimenti delle
Univesità consorziate e dell’Istituto di Diritto Agrario Italiano e Comparato di
Firenze, (I.D.A.I.C.).
Didattica strutturata svolta: Convegni, Seminari c/o le sedi consorziate.
Didattica svolta all’estero: Convegni: Immagini contemporanee delle fonti
del diritto tra memorie storiche e scenari futuri (Pisa, 1–2–3 marzo 2001); Le
imprese collettive in agricoltura: in particolare, le società di persone (Pavia 25
maggio 2001); La comunità europea e l’organizzazione mondiale del commercio
(Siena 22–23 giugno 2001).
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EGIDIA FLORE
Area scientifica: Diritto agrario
Cognome e nome: Flore Egidia
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Diritto Privato “U. Natoli”
Università di Pisa
Area scientifica: N03X (Diritto agrario)
Denominazione del Dottorato: Diritto Agrario Italiano e Comparato
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Pisa
Titolo della Ricerca: La pesca nel diritto comunitario e nazionale
Tutor: Prof. F. Salaris
Breve curriculum vitae: Laureata in giurisprudenza anno 1994; cultrice di
Diritto agrario dal 1995; iscritta all’albo degli avvocati di Sassari dal 1998.
Sintesi del progetto di ricerca: Studio del quadro giuridico dell’attività ittica
alla luce della normativa comunitaria e di quella nazionale, in particolare ex
dlgs 18 maggio 2001, n. 226, in materia di orientamento e modernizzazione
del settore della pesca e dell’acquacoltura, a norma dell’art. 7 della legge 5
marzo 2001, n. 57.
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Aspetti di originalità e di innovazione: Evidenziabili nelle fasi successive
della ricerca.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: Pisa, Siena, Pavia, Firenze.
Risorse finanziarie disponibili: Borsa del dottorato
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Biblioteca del Dipartimento
U. Natoli di Pisa, dell’I.D.A.C. di Firenze, del Dipartimento Scienze giuridiche
dell’Università di Sassari.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Convegni, Seminari
c/o sedi consorziate.
Attività didattica svolta dal dottorando: Esercitazioni e assistenza laureandi.
Partecipazione commissione esami di profitto.
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DIRITTO EUROPEO DEI CONTRATTI CIVILI
E COMMERCIALE
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Denominazione del Dottorato: Il diritto europeo dei contratti civili e
commerciali
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Scienze Giuridiche Università Cà Foscari Venezia (sede
amministrativa), Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Sassari,
Dipartimento di Diritto dell’Economia Università di Firenze.
Area scientifica: Giuridico economica NOXI-NOX4-NOX5.
Docente coordinatore: Prof. ssa Carmela Maria Rita Camardi.
Area scientifica di riferimento del corso: Giuridico economica NOXINOX4-NOX5.
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore:
Coordinatore: Prof. C. Camardi, po Istituzioni di diritto privato Facoltà di
Economia, Università di Venezia Cà Foscari
Collegio dei docenti: Prof. G. Sicchiero, pa Istituzioni di diritto privato, Facoltà
di Economia Università Venezia Cà Foscari; Prof. Mario Segni po Diritto Civile, Facoltà di Giurisprudenza Università di Sassari; Prof.V. Cuffaro pa Istituzioni
di diritto Privato, Facoltà di Economia Università di Firenze; Prof. R. Alessi
po Diritto commerciale, Facoltà di Economia Università di Firenze; Prof.G.
Partesotti po Diritto commerciale, Facoltà di Economia Università di Venezia
Cà Foscari; Prof. A. Gentili po Istituzioni di diritto privato, Facoltà di Economia
Università di Venezia Cà Foscari; Prof. D. Sarti pa Diritto commerciale, Facoltà
di Economia Università di Venezia Cà Foscari; dott. M. Maggiolo Facoltà di
Giurisprudenza, Università di Padova; dott. A. Urbani Facoltà di Economia,
Università di Venezia Cà Foscari
Tutori: dott Stefania Maria Meloni, tutor Prof. C. Camardi; dott. Raimondo
Motroni tutor Prof. A. Gentili, dott. Roberto Senigallia tutor Prof. C. Camardi;
- 715 -
dott. Luisa Lizio tutor Prof. C. Camardi; dott. Roberta Viero tutor Prof. G.
Sicchiero; dott. Arturo Maniaci tutor dott. Laura Valle; dott. Mario Ermini tutor
Prof. V. Cuffaro; dott.Ezio Guerinoni tutor Prof. G. Sicchiero; dott. C. Barbieri
tutor Prof. V. Cuffaro; dott. Federica Pantaleoni tutor Dott. G. Martina.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa:
Per il 1° ciclo nuova serie sono stati ammessi tre dottorandi con borsa e tre
senza borsa.
Per il 2° ciclo nuova serie sono stati ammessi tre dottorandi con borsa e tre
senza borsa.
Sedi consorziate: Sassari, Firenze.
Anno di prima istituzione: A.A.1999/2000
Borse a carico delle sedi consorziate: una.
Curricula:
- Diritto europeo dei contratti
- Disciplina Comunitaria
- Tutela del consumatore
L’evolversi della disciplina comunitaria e la sua sempre maggiore incidenza
nell’ambito del diritto interno hanno portato gli studiosi del diritto e le altre
parti interessate (imprese, operatori economici, consumatori) a dover affrontare
nuove tematiche ed individuare nuovi strumenti di studio e di approfondimento.
Ci si è resi conto che la sola disciplina interna non è più sufficiente a
regolamentare il mercato economico e la disciplina contrattualistica, civile e
commerciale, sulla considerazione che le sempre più numerose direttive in
materia di contratti evidenziano ed, anzi sottolineano, la necessità di giungere
ad una armonizzazione tra Stati membri, allo scopo di raggiungere un’uniformità
di regole che disciplini il mercato europeo. Come si legge nei Considerando
- 716 -
contenuti nelle stesse direttive, le disposizioni comunitarie vincolano nel
risultato, ma lasciano liberi gli Stati membri nella scelta dei mezzi per raggiungere
il risultato medesimo. Per tale ragione gli Stati europei provvedono a recepire
quanto contenuto nelle direttive, attraverso gli strumenti legislativi posti a
disposizione, al fine di adeguarsi alle disposizioni comunitarie medesime. Tale
premessa va letta alla luce del fatto che oramai non si può prescindere da un
dato ormai certo, ovvero che la regolamentazione del mercato e lo studio dei
sistemi economici va realizzato attraverso un ottica di più ampio respiro, che
superi le barriere nazionali e si confronti con realtà nuove e diverse. E’ certo
che è ormai superato il concetto di mercato, così come inteso da una ormai
risalente dottrina, sostituito da una nuova definizione che è quella di Mercato
Unico, ove i beni e i soggetti si muovono liberamente, superando le frontiere
geografiche, con nuove regole e nuovi interessi economici. Di fronte alla nuova
dinamica degli scambi internazionali, l’Unione europea ha dovuto sviluppare
rapidamente i propri strumenti commerciali al fine di poter mantenere il suo
primato nelle relazioni commerciali mondiali ed estendere le disposizioni relative alla politica commerciale comune anche a nuovi interessi, come i servizi o
i diritti di proprietà intellettuale. La poderosa espansione del commercio
internazionale ha fatto gradualmente della politica commerciale comune una
delle politiche più importanti della Comunità. Nello stesso tempo, i successivi
ampliamenti della Comunità e il consolidamento del mercato comune hanno
rafforzato la posizione della Comunità in quanto polo d’attrazione e di influenza nei negoziati commerciali condotti sia a livello bilaterale sia a livello
multilaterale con paesi terzi. In tal modo l’Unione europea ha progressivamente
sviluppato una densa rete di relazioni commerciali su scala mondiale, anche
attraverso accordi commerciali, allo scopo di disciplinarne gli scambi con Stati
terzi. Lo stesso Trattato di Roma si propone di dar vita a un mercato comune
tra gli Stati membri della Comunità, all’interno del quale è garantita la libera
circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Allorché fu
firmato il Trattato di Roma, l’economia della Comunità e il suo commercio
con l’estero erano imperniati essenzialmente sulla produzione e sullo scambio
di prodotti industriali. La situazione è oggi radicalmente cambiata dato che il
- 717 -
settore dei servizi rappresenta non solo la principale fonte d’occupazione
nell’Unione europea, ma anche una quota elevatissima dei suoi scambi
commerciali col resto del mondo. Questa evoluzione si spiega soprattutto con
la fortissima concorrenza nei settori tradizionali da parte dei nuovi paesi
industrializzati e con le trasformazioni provocate dalle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione nell’economia mondiale.
La preoccupazione principale dell’Unione europea è porre gli individui e i loro
interessi al centro del processo di integrazione europea. Uno dei principi generali
del diritto europeo è, infatti, il rispetto dei diritti fondamentali dei singoli
individui ed, in tal senso, le istituzioni europee hanno creato una serie di diritti
relativi alla libera circolazione all’interno dell’Unione europea. In particolare è
evidente l’interesse verso una nuova tipologia contrattuale, quella con i
consumatori. Sebbene il trattato istitutivo della Comunità europea non
contemplasse alcuna specifica disposizione in materia, è opinione corrente
che essa abbia ricevuto notevole impulso ad opera dell’ordinamento
comunitario. Affinché alla politica dei consumatori fosse conferito uno specifico
fondamento giuridico, fu necessario attendere l’approvazione dell’Atto unico
europeo, il quale dava mandato alla Commissione di definire le proprie proposte
di legislazione per la realizzazione del mercato unico in relazione a rigorosi
criteri di tutela nei settori della salute, della sicurezza, dell’ambiente e della
protezione dei consumatori. Ma è solo con il Trattato di Maastricht che viene
segnata una tappa fondamentale per questo settore. Con questo atto, infatti, è
stato introdotto un apposito titolo dedicato alla tutela dei consumatori nel
quale esplicitamente si affermava l’obiettivo di garantire un “elevato livello di
protezione dei consumatori”. Nello stesso titolo si precisava che le iniziative
dell’Unione europea, a protezione dei consumatori, dovevano tendere ad
integrare e a non sostituire le attività delle autorità nazionali regionali e locali,
limitandosi a definire un livello comune di tutela dei consumatori valevole per
il mercato unico. L’art. 129A (ora 153) del Trattato CE è stato successivamente
riformulato con il Trattato di Amsterdam. Dopo aver sottolineato l’esigenza
di garantire una più adeguata promozione degli interessi economici dei
consumatori, del loro diritto all’infor mazione, all’educazione e
- 718 -
all’organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi, l’art. 153 sottolinea
che la Comunità provvederà a garantire un alto livello di protezione dei
consumatori nella definizione e nell’attuazione di ogni sua politica. In attuazione
degli obiettivi comunitari in materia di difesa dei consumatori sono state emanate una serie di direttive riguardanti la sicurezza dei prodotti, la pubblicità
ingannevole, i diritti dei consumatori nelle vendite a domicilio. In particolare si
ricorda, tra le altre, la Dir. 93/13 sulle clausole vessatorie, a cui ha fatto seguito
la novellazione del codice civile agli artt.1469 bis ss; la Dir 94/47 concernente
la tutela dell’acquirente per taluni aspetti dei contratti relativi all’acquisizione
di un diritto di godimento a tempo parziale di beni immobili (multiproprietà),
la Dir. 85/577 riguardante la protezione dei consumatori in caso di contratti
negoziati fuori dai locali commerciali, o ancora la Dir. 97/7 riguardante la
protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza. La numerosa
attività legislativa che coinvolge principalmente il diritto dei contratti a livello
europeo mostra un allargamento verso un numero sempre maggiore di
tematiche. Il legislatore europeo ha seguito un approccio selettivo adottando
direttive riguardanti contratti specifici o tecniche di commercializzazione
particolare, laddove ne ravvisasse la necessità. Ciò è evidente soprattutto nelle
tematica dei contratti con i consumatori in una politica di tutela e di protezione
degli stessi. Le direttive si imperniano costantemente su strategie di
informazione e trasparenza, anche attraverso la previsione del diritto di recesso
a favore del contraente più debole, al fine di poter rendere effettivo il consenso
del consumatore. O ancora sulla ricerca di un equilibrio contrattuale attraverso
il rafforzamento delle obbligazioni del professionista. In tale ottica, si pone lo
studio della nuova disciplina dei contratti civili e commerciali, quale risulta
delle fonti del diritto comunitario e dalla prassi commerciale (lex mercatoria),
in un’ottica di incidenza sul sistema del diritto italiano. Lo scopo del dottorato,
alla luce di tali considerazioni, è quello di formare un giusprivatista “europeo”
dotato di conoscenze comunitaristiche e comparatistiche. Tale risultato verrà
raggiunto attraverso una rigorosa selezione degli argomenti in materia di
contratti, alla presenza dei docenti del Collegio, che svolgeranno lezioni
approfondite in tale materia, e con la partecipazione, attraverso seminari ed
- 719 -
esercitazioni, di Professori appartenenti ad altre Facoltà e di professionisti
(provenienti dal settore pubblico e privato) che metteranno a disposizione dei
dottorandi la loro esperienza nell’ambito nazionale e comunitario.
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
1° ciclo nuova serie dott. Raimondo Motroni, dott. Federica Pantaleoni, dott.
Roberto Senigallia, dott. Arturo Maniaci, dott. Carmelo Barbieri.
2° ciclo nuova serie dott. Stefania Maria Meloni, dott. Luisa Lizio, dott.Ezio
Guerinoni, dott. Isabella Ferri, dott.Mario Ermini, dott. Roberta Viero.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc): Attualmente,
oltre alle borse di studio per i dottorandi, sono previsti finanziamenti per un
minimo di 4 milioni l’anno, fino ad un massimo di 8 milioni l’anno da parte
dell’Università.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): L‘attività di studio e di ricerca si svolge
utilizzando le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche disponibili presso
l’Università degli Studi di Sassari, nonché presso il Dipartimento di Scienze giuridiche
Università Cà Foscari Venezia che pongono a disposizione locali ed attrezzature
quali aule per la didattica e la ricerca, ed ancora le biblioteche di Dipartimento.
Con il coinvolgimento del personale del Dipartimento come supporto per
l’organizzazione di attività didattiche.
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Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: Il dottorato ha organizzato sin dal mese di
novembre una serie di incontri con cadenza bimestrale.
Nel mese di febbraio (12-17 febbraio 2001) presso il Dipartimento di Scienze
Giuridiche Università Cà Foscari Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e
seminari:
- Prof. C. Camardi “Diritto europeo dei contratti tra norme e prassi”.
- Prof. D. Sarti “Mercati e disciplina della concorrenza. Interrelazioni con la materia
dei contratti”.
- Avv. M. Pipitone, Dott. A.Urbani e Prof. F. Capriglione seminario sulla
tematica dei “Contratti bancari e trasparenza nella prospettiva europea”.
Nel mese di aprile (2-7 aprile 2001) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche
Università Cà Foscari Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e seminari:
- Prof. G. Sicchiero “Nozioni di professionista e impresa nel confronto tra diritto
interno e diritto comunitario”.
- Prof. M.L. Forlati “Legge applicabile, normative di applicazione necessaria, ordine
pubblico tra diritto interno e diritto comunitario”.
- Prof. A. Perulli “Il contratto di lavoro: subordinato, coordinato e autonomo”.
- Prof. F. Galgano, sulla “Lex mercatoria e le prospettive di diritto europeo”.
- Prof. G. Partesotti, sui “Contratti di assicurazione”, Avv. Mosca sulla “Tutela
collettiva del consumatori”.
Nel mese di giugno 2001 (4-9 giugno 2001) è stata realizzata, presso l’Università
di Sassari, una settimana di lezioni e seminari:
- Avv. Leone “Il Project Financing”.
- Prof. C. Ibba “La disciplina delle società nel diritto europeo Le società tra avvocati”.
- Prof. V. Ricciuto “Il Project Financing”.
- Prof. M.Riguzzi “L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi nell’ottica della
liberalizzazione”.
- Prof. A.Serra “La società per azioni europea”.
- Prof. A.Gentili “L’equilibrio contrattuale”
- 721 -
E’ prevista una settimana di incontri nel mese di settembre tenuti dal Prof. V.
Cuffaro su “Tipi contrattuali e nuovi modelli di derivazione comunitaria. La
regolamentazione delle obbligazioni pecuniari”, dal Prof. R. Alessi su “Imprese dominanti
e contratti commerciali”, e seminari tenuti dalla Prof.ssa N. Zorzi, dagli Avv ti E.
Barcellona, A. Gandini e M. Tartenese (Studio Grande Stivens di Torino) sui
“Modelli contrattuali diffusi a livello comunitario”, dal Prof. G. Alpa sull “Accesso dei
consumatori alla giustizia” e del Prof. P. Barcellona sull’ “Integrazione europea tra
diritti umani e sovranità”
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Al fine di verificare quanto previsto
dalla normativa richiamata sono previsti incontri periodici ogni sei mesi con i
dottorandi e relazioni periodiche del Tutor ogni sei mesi.
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STEFANIA MELONI
Area scientifica: Giuridico economica
Cognome e nome: Meloni Stefania Maria
Dipartimento o Istituto: Dipartimento Scienze giuridiche Università di Sassari;
Dipartimento Scienze giuridiche Università Cà Foscari Venezia, Dipartimento
di Diritto dell’Economia Università di Firenze.
Area scientifica: Giuridico economica NOXI-NOX4-NOX5.
Denominazione del Dottorato: Il Diritto Europeo dei contratti civili e
commerciali
Ciclo: 2° ciclo nuova serie
Borsa: Si
Sede: Venezia
Titolo della Ricerca: I contratti per la circolazione dei dati personali
Tutor: Prof. C. Camardi
Breve curriculum vitae: Laurea in Giurisprudenza nell’a.a. 1991/1992 presso
l’Università degli Studi di Sassari. Dal 1997 collabora con le Cattedre di
Istituzioni di diritto privato e Diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Sassari. Nel 1997 ha fatto parte della segreteria
organizzativa del Convegno “Il trattamento dei dati personali nella vicenda dei
diritti della persona”, Alghero 19/20 settembre 1997. Nell’anno accademico
1998/1999
ha svolto attività di collaborazione didattica in seguito alla
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assegnazione di un contratto di collaborazione presso la cattedra di Istituzioni
di diritto privato, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Sassari.
Tale contratto è stato rinnovato per l’a. a. 1999/2000. Nel 2000 ha fatto parte
della segreteria organizzativa del Convegno “La disciplina dell’operazione
economica nelle reti telematiche”, Alghero 16/17 giugno 2000. Dal 1 novembre
2000 è vincitore di concorso di dottorato di ricerca in “Il diritto europeo dei
contratti civili e commerciali”, presso l’Università degli Studi di Venezia, Cà
Foscari. Pubblicazioni: “Trattamento dei dati e tutela della persona”, in “Nuovi
temi di diritto privato.Casi e materiali” ( a cura di Vincenzo Ricciuto) ESI
1999. Intervento alla tavola rotonda “Cittadini partecipati alla politica e alle
amministrazioni” svoltasi presso il palazzo della Provincia di Sassari : dal titolo
“I principi ispiratori della legge di base sulla privacy (L.675/96) e la sua
applicazione pratica” .Ha partecipato al commento delle sentenze della Corte
d’Appello di Cagliari, sez. distaccata di Sassari, raccolte in un volume dal titolo
“La Corte d’Appello di Sassari. Rassegna di sentenze della sezione civile”,
CEDAM, 2000. Aggiornamento voci “Capacità giuridica” e “Capacità d’agire”,
per il “Digesto Ipertestuale”, UTET 2001.
Sintesi del progetto di ricerca: Il tema della circolazione dei dati personali
offre importanti spunti di ricerca. La circolazione, lo scambio e il trasferimento
di informazioni, avviene attraverso meccanismi negoziali da cui scaturiscono
rapporti di tipo patrimoniale, ove il dato personale assume il valore di strumento
necessario per lo svolgimento delle operazioni economiche, nonché oggetto
della stessa all’interno di un sistema di mercato che contiene nuovi modelli
contrattuali, accompagnati dall’esigenza di nuove garanzie di tutela e dalla nascita
di nuove forme di responsabilità. Ne deriva, pertanto, la necessità di dettare
regole precise dirette a disciplinare tali sistemi e nel contempo garantire il
progresso economico, lo sviluppo degli scambi ed il corretto funzionamento
del mercato, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo.
In tale fenomeno particolarmente sentita è l’esigenza di garantire, nell’ambito
telematico, una protezione efficace di tali dati, posta a tutela del contraente più
debole, da intendersi come il soggetto privo di capacità professionali specifiche.
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Aspetti di originalità e di innovazione: Le trasformazioni sociali ed
economiche avvenute nel mercato, dovute, tra le altre cose, ad un costante
sviluppo tecnologico ed informatico, (es. contratti on line ) hanno portato alla
creazione di nuove figure negoziali e alla necessità di individuare diverse forme
di tutela e di responsabilità. Da ciò scaturiscono due nuovi ordini di problemi:
tutelare, da un lato l’interesse del singolo ad impedire che altri venga a
conoscenza di informazioni legate alla propria vita privata ed a controllare che
la circolazione dei dati avvenga in maniera corretta e veritiera e dall’altro, relativo
agli operatori del mercato, garantire che tali dati possano circolare in maniera
ampia, rapida e sicura, nel rispetto della correttezza e della trasparenza.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: L ‘attività di studio e di
ricerca si svolge utilizzando le strutture didattiche e le attrezzature scientifiche
disponibili presso l’Università degli Studi di Sassari, nonché presso il
Dipartimento di Scienze giuridiche Università Cà Foscari Venezia che pongono
a disposizione locali ed attrezzature quali aule per la didattica e la ricerca, ed
ancora le biblioteche di Dipartimento.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nel mese di febbraio
(12-17 febbraio 2001) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche Università
Cà Foscari Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e seminari tenute sia da
Professori facenti parte del Collegio che da Professori e professionisti esterni:
Prof.C. Camardi “Diritto europeo dei contratti tra norme e prassi”. Prof. D. Sarti
“Mercati e disciplina della concorrenza. Interrelazioni con la materia dei contratti”. Avv.
M. Pipitone, Dott. A.Urbani e Prof. F. Capriglione seminario sulla tematica dei
“Contratti bancari e trasparenza nella prospettiva europea”. Nel mese di aprile (27 aprile 2001) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche Università Cà Foscari
Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e seminari: Prof. G. Sicchiero “Nozioni
di professionista e impresa nel confronto tra diritto interno e diritto comunitario”. Porf.
M.L. Forlati “Legge applicabile, normative di applicazione necessaria, ordine pubblico tra
diritto interno e diritto comunitario”. Prof. A. Perulli “Il contratto di lavoro: subordinato,
coordinato e autonomo”. Per i seminari: Prof. F. Galgano, sulla “Lex mercatoria e le
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prospettive di diritto europeo”, Prof. G. Partesotti sui “Contratti di assicurazione”,
Avv. Mosca sulla “Tutela collettiva del consumatori” Nel mese di giugno 2001 (4-9
giugno 2001) è stata realizzata, presso l’Università di Sassari, una settimana di
studi e lezioni, tenute dal Prof. C.Ibba “La disciplina delle società nel diritto europeo
Le società tra avvocati”. Prof. M.Riguzzi “L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi
nell’ottica della liberalizzazione”. Prof. A.Serra “La società per azioni europea”. Prof.
A.Gentili “L’equilibrio contrattuale”. I seminari sono stati tenuti dall’Avv. Leone
sul “Il Project Financing e dal Prof. V.Ricciuto “Il Project Financing”. E’ prevista
una settimana di incontri nel mese di settembre tenuti dal Prof. V. Cuffaro su
“Tipi contrattuali e nuovi modelli di derivazione comunitaria. La regolamentazione delle
obbligazioni pecuniari”, dal Prof. R. Alessi su “Imprese dominanti e contratti commerciali”,
e seminari tenuti dalla Prof.ssa N. Zorzi, dagli Avv ti E. Barcellona, A. Gandini
e M. Tartenese (Studio Grande Stivens di Torino) sui “Modelli contrattuali diffusi
a livello comunitario”, dal Prof. G. Alpa sull “Accesso dei consumatori alla giustizia” e
del Prof. P. Barcellona sull’ “Integrazione europea tra diritti umani e sovranità”.
Attività didattica svolta dal dottorando: Il dottorando ha svolto durante il
primo anno di dottorato attività di assistenza studenti e ha seguito alcune tesi
in materia di Istituzioni di diritto privato. Durante l’anno accademico 2000/
2001 ha tenuto un seminario in materia di “Trattamento dei dati e tutela della
persona”. Ha partecipato inoltre in qualità di componente la commissione
esaminatrice, alle sessioni di laurea (sessione estiva anno 2001). Ha fatto parte
delle Commissioni d’esame in materia di Istituzioni di diritto privato.
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RAIMONDO MOTRONI
Area scientifica: Giuridico economica NOIX-NO4X-NO5X
Cognome e nome: Motroni Raimondo
Dipartimento: Dipartimento Scienze Giuridiche
Area scientifica: Giuridico economica NOIX-NO4X-NO5X
Denominazione del Dottorato: Il Diritto Europeo dei contratti civili e
commerciali
Ciclo: I ciclo Nuova serie
Borsa: Si
Sede: Venezia
Titolo della Ricerca: Il Project Financing nella prospettiva del diritto europeo
Tutor: Prof. A. Gentili (Venezia “Cà Foscari”)
Breve curriculum vitae: A.A. 1997/1998 Corso di perfezionamento in
informatica giuridica (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”); -A.A.
1998/1999 Corso di perfezionamento in diritto dei consumi e della
responsabilità civile (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”); -1999
Corso estivo di specializzazione in diritto bancario e dei mercati finanziari
(Università di Malta); -A.A. 1999/2000 III° anno di Scuola di Specializzazione
in Diritto Civile (l’Università degli Studi di Camerino); -2000 Corso di
aggiornamento in Diritto comunitario “Azione Robert Schuman” (Università
degli Studi di Sassari).
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Sintesi del progetto di ricerca: L’attività di ricerca avrà ad oggetto il Project
financing. Si tratta di un istituto di origine anglosassone che si sostanzia in una
operazione economica complessa finalizzata al finanziamento di progetti di
opere infrastrutturali in ragione della loro attitudine a produrre reddito. In
quest’ambito si procederà ad una analitica e sistematica ricognizione delle
esperienze dei paesi dell’Europa continentale e, in particolare dei paesi
anglosassoni muovendo, ovviamente, dal nostro ordinamento. L’indagine
riguarderà, accanto al tema del ruolo della Pubblica Amministrazione come
soggetto giuridico del mercato (alla luce della normativa introdotta dalla legge
Merloni ter.), gli aspetti più strettamente privatistici e in particolare i profili
contrattuali del P.F.
Aspetti di originalità e di innovazione: La ricerca sarà orientata a formulare
soluzioni interpretative e applicative in ordine a problematiche attinenti alla
normativa attualmente esistente in materia di P.F., le quali sono fonte -allo
stato attuale- di numerosi interrogativi. Necessita di adeguato approfondimento,
inoltre, il dibattito concernente il tipo di tecnica normativa da adottare al fine
di regolare tale nuove fattispecie e, segnatamente, l’individuazione di una
soluzione flessibile e uniforme ma, al contempo, capace di porsi come alternativa
ad una pericolosa “deregulation”.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 2000, Università di Trento,
partecipazione al convegno dal titolo: “La tutela delle persona di fronte alle reti
telematiche”. 2000, Cambridge (UK), ricerca dal titolo: “I negozi gratuiti nelle reti
telematiche”. 2001, Università di Roma III, partecipazione al convegno dal titolo:
“Il contratto e le tutele, prospettive di diritto europeo”. 2001, Oxford (UK), ricerca dal
titolo: “Il project financing”.
Collaborazioni nazionali e internazionali: 1999, componente dell’Unità di
ricerca (sede di Sassari) nel progetto nazionale di ricerca, finanziato dal Ministero
dell’Università e della Ricerca scientifica con i fondi ex 40%, dal titolo: “Il
diritto delle informazioni e delle telecomunicazioni”.
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Risorse finanziarie disponibili: Fondi giovani ricercatori.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: L’attività di studio e di
ricerca si svolge utilizzando le strutture didattiche, le biblioteche e le attrezzature
scientifiche disponibili presso l’Università degli Studi di Sassari e presso il
Dipartimento di Scienze Giuridiche Università Venezia.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: Nel mese di febbraio
(12-17 febbraio 2001) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche Università
Cà Foscari Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e seminari tenute sia da
Professori facenti parte del Collegio che da Professori e professionisti esterni:
Prof.C. Camardi “Diritto europeo dei contratti tra norme e prassi”; Prof. D. Sarti
“Mercati e disciplina della concorrenza. Interrelazioni con la materia dei contratti”; Avv.
M. Pipitone, Dott. A.Urbani e Prof. F. Capriglione seminario sulla tematica dei
“Contratti bancari e trasparenza nella prospettiva europea”. Nel mese di aprile (2-7
aprile 2001) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche Università Cà Foscari
Venezia si sono svolte le seguenti lezioni e seminari: Prof. G. Sicchiero “Nozioni
di professionista e impresa nel confronto tra diritto interno e diritto comunitario”; Prf. M.L.
Forlati “Legge applicabile, normative di applicazione necessaria, ordine pubblico tra diritto
interno e diritto comunitario”; Prof. A. Perulli “Il contratto di lavoro: subordinato,
coordinato e autonomo”. Per i seminari: Prof. F. Galgano, sulla “Lex mercatoria e le
prospettive di diritto europeo”, Prof. G. Partesotti, sui “Contratti di assicurazione”,
Avv. Mosca sulla “Tutela collettiva del consumatori”. Nel mese di giugno 2001 (4-9
giugno 2001) è stata realizzata, presso l’Università di Sassari una settimana di
studi e lezioni, tenute dall’Avv. V.Leone “Il Project Financing”. Prof. C.Ibba “La
disciplina delle società nel diritto europeo Le società tra avvocati”. Prof. V.Ricciuto “Il
Project Financing”. Prof. M.Riguzzi “L’impresa aeroportuale e i contratti di servizi
nell’ottica della liberalizzazione”. Prof. A. Serra “La società per azioni europea”. Prof.
A. Gentili “L’equilibrio contrattuale”. E’ prevista una settimana di incontri nel
mese di settembre tenuti dal Prof. V. Cuffaro su “Tipi contrattuali e nuovi modelli
di derivazione comunitaria. La regolamentazione delle obbligazioni pecuniari”, dal Prof.
R. Alessi su “Imprese dominanti e contratti commerciali”, e seminari tenuti dalla
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Prof.ssa N. Zorzi, dagli Avv ti E. Barcellona, A. Gandini e M. Tartenese (Studio Grande Stivens di Torino) sui “Modelli contrattuali diffusi a livello comunitario”,
dal Prof. G. Alpa sull “Accesso dei consumatori alla giustizia” e del Prof. P. Barcellona
sull’ “Integrazione europea tra diritti umani e sovranità”
Attività didattica svolta dal dottorando: Il dottorando, oltre all’attività di
ricerca relativa al tema della tesi, ha partecipato a tutte le attività didattiche
(lezioni seminari, convegni ecc.) organizzate nell’ambito del dottorato, inoltre,
ha svolto attività di assistenza studenti, ha seguito alcune tesi e ha partecipato
alle Commissioni d’esame in materia di Istituzioni di diritto privato.
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ECONOMIA AZIENDALE
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Denominazione del Dottorato: Economia Aziendale
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti: Dipartimento
di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Brescia; Dipartimento di
Ricerche Aziendali, Economia, Diritto, Comunicazione dell’Università degli Studi
di Cagliari; Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Sassari.
Area scientifica: SECS PO7
Docente coordinatore: Prof. Arnaldo Canziani, Ordinario di Economia
Aziendale presso l’Università degli Studi di Brescia.
Area scientifica di riferimento del corso: Economia Aziendale.
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Prof. Canziani
Arnaldo (coordinatore); Buccellato Arnaldo, Straordinario di Programmazione
e Controllo nell’Università degli Studi di Cagliari; Giovanelli Lucia, Associato
di Economia Aziendale nell’Università degli Studi di Sassari; Melis Giovanni,
Ordinario di Ragioneria Generale nell’Università degli Studi di Cagliari; Negri
Roberto, Associato di Economia Aziendale nell’Università degli Studi di Brescia;
Pavan Aldo, Associato di Economia Aziendale nell’Università degli Studi di
Cagliari; Poddighe Francesco, Ordinario di Ragioneria Generale nell’Università
degli Studi di Pisa; Sordini Maurizio, Associato di Revisione Aziendale
nell’Università degli Studi di Brescia; Zanda Gianfranco, Ordinario di Ragioneria
nell’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e senza borsa: tre dottorandi con borse; uno senza borsa; uno in
soprannumero (studenti extracomunitari).
Sedi consorziate: Brescia, Cagliari, Sassari.
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Anno di prima istituzione: A.A.1997/1998.
Borse a carico delle sedi consorziate: numero un posto.
Curricula: è previsto un curriculum articolato come segue:
a) formazione economico aziendale di base e metodologia della ricerca;
b) formazione economico aziendale specifica e addestramento alla ricerca
scientifcia (anche con analisi sul campo);
c) specializzazione in uno dei quattro grandi campi disciplinari su cui si articola
l’Economia Aziendale e per conseguenza il raggruppamento SECS PO7
(Istituzioni di Economia Aziendale, Ragioneria Generale, Analisi dei costi
e altre ragionerie speciali, Politica Aziendale).
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
A) XIII ciclo: Dott.ssa Solinas Silvia, Dott. Mazzoleni Alberto;
B) XIV ciclo: Dott. Deidda Enrico, Dott.ssa Franzoni Simoni;
C) XV ciclo: Dott.ssa Grezzini Ilaria, Dott. Lai Gian Luca.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio e
di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): Fondo giovani
ricercatori, Fondi per la partecipazione a convegni, seminari e corsi di
specializzazione fuori sede, messi a disposizione dalla sede amministrativa
(Facoltà di Economia, Università degli Studi di Brescia).
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
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strumentazioni, biblioteche ecc.): Attrezzature informatiche e pubblicazioni
disponibili presso le Facoltà e gli Istituti consorziati.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: l’attività didattica si svolge con lezioni frontali
effettuate sia da docenti del dottorato che da docenti esterni presso la Facoltà
di Economia di Brescia; in particolare nell’A.A. 1999 /2000 sono state svolte 4
lezioni frontali. L’attività didattica si è basata, inoltre, sulla partecipazione al
Seminario di Storia della Ragioneria, alla Scuola di metodologia della Didattica
e a quella di Metodologia della Ricerca.
Didattica svolta all’estero: Convegni: 28/29 ottobre 2000, Convegno
Nazionale AIDEA presso l’Università degli Studi di Genova.
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GIAN LUCA LAI
Area scientifica: Economia
Cognome e nome: Lai Gian Luca
Dipartimento o Istituto: Istituto Economico ed Aziendale (Università degli
Studi di Sassari)
Area scientifica: SECS PO7;
Denominazione del Dottorato: Economia Aziendale
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Brescia
Titolo della Ricerca: Le Camere di Commercio nella prospettiva aziendale
Tutor: Prof.ssa L. Giovanelli
Breve curriculum vitae: - 10 Luglio 1991 - Diploma di Maturità Classica
conseguito presso il Liceo Classico “Canopoleno” di Sassari con la votazione
di 56/60; -12/12/1997 - Diploma di laurea in Economia Aziendale conseguito
presso l’Università “Luigi Bocconi” (Milano) con la votazione di 108/110; Settembre 1998/Aprile 1999 - Corso di perfezionamento in Amministrazione
Aziendale; Cultore di Ragioneria generale ed Applicata I e di Programmazione
e Controllo presso la Facolta di Economia di Sassari. Contratto di collaborazione
didattica al corso di Ragioneria Generale ed Applicata I per l’A.A. 1999/2000
e 2000/2001 presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Sassari.
- 736 -
Sintesi del progetto di ricerca: Scopo dell’attività di ricerca è quello di
verificare il grado di applicazione dei nuovi sistemi informativo-contabili ed i
risultati eventualmente conseguiti nel campo delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Si tratta, infatti, di un Ente molto importante
per lo sviluppo economico ed imprenditoriale del territorio di riferimento. In
particolare verranno esaminate le innovazioni introdotte con la Legge 29
dicembre 1993, n.580, e con il D.M. 23 luglio 1997, n.287. Si esaminerà la
gamma di servizi per le aziende e la capacità dell’ente di operare secondo
economicità.
Aspetti di originalità e di innovazione: L’argomento al momento attuale
non è stato esaminato dal punto di vista economico-aziendale. Verrà analizzato
il sistema contabile delle Camere di Commercio con particolare attenzione alle
diversità metodologiche esistenti tra la contabilità finanziaria e la contabilità
economico-patrimoniale. Si valuterà la capacità dell’ente di raggiungere
l’equilibrio economico e finanziario.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 25, 26, 27 maggio 2000: 3° Seminario
di Storia della Ragioneria presso la Certosa di Pontignano (Università degli
Studi di Siena); 3/12 settembre 2000: Scuola estiva per la metodologia della
didattica dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale; 28, 29 ottobre 2000:
Convegno nazionale di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di
Genova; 15/20 luglio 2001: Scuola estiva di metodologia della ricerca
dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: Attrezzature informatiche
e pubblicazioni disponibili presso l’Istituto Economico ed Aziendale.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: 09 maggio 2000:
lezione del Prof. Takemori presso l’Istituto Economico Aziendale – Università
degli studi di Brescia; argomento della lezione: japanese economy; tematiche
sviluppate: japanese international business; public sector; mergers and
- 737 -
acquisitions. 10 maggio 2000: lezione del Prof. Canziani presso l’Istituto
Economico Aziendale – Università degli Studi di Brescia; argomento della
lezione: metodologia della ricerca; tematiche sviluppate: gli studi di dottorato
in Italia e all’estero; la struttura e le finalità del dottorato; la metodologia della
ricerca. Materiale didattico: Canziani A., La ricerca nelle scienze sociali - Note
metodologiche e premetodologiche, Paper n.1, Dipartimento Economico
Aziendale- Università degli Studi di Brescia, Febbraio 1999. Glymour C.,
Dimostrare, Credere, Pensare – Introduzione all’epistemologia, Raffaello
Cortina Editore, Milano, 1999. 25,26,27 maggio 2000: 3° Seminario di Storia
della Ragioneria presso la Certosa di Pontignano – Università degli Studi di
Siena; argomento: gli studi di Storia della Ragioneria; tematiche sviluppate: la
missione della Società Italiana di Storia della Ragioneria (Prof. G. Catturi); le
fonti della storia della ragioneria (Prof. A. Amaduzzi); la metodologia della
ricerca storica (Prof.ssa A. Ferraris Franceschi); la ricognizione dei siti rilevanti
per le ricerche di storia della ragioneria (Prof. G. Cavazzoni e M. De Sarno);
introduzione allo studio di storia della ragioneria (Prof. C. Antinori e E.
Hernandez); le principali scuole di pensiero nella letteratura internazionale
(Prof. G. Galassi); la visione economico aziendale di Senofonte (Prof. C. Sorci);
ritratto di un maestro: Alberto Ceccherelli (Prof. S.Terzani); la dimensione
storica nella Pubblica Amministrazione (Prof. E. Borgonovi); economia
neoclassica, macro-economia, economia aziendale fra conflitto, usurpazione,
e mutuo disinteresse (Prof. A.Canziani); come avvicinarsi ad un archivio (Prof.
G. Catoni); primi rudimenti della lettura paleografica (Prof. S. Moscadelli);
riflessioni sullo sviluppo storico della professione del ragioniere/dottore
commercialista (Prof. E. Kunz). 28 e 29 giugno 2000: lezione del Prof. C.
Teodori presso l’Istituto Economico Aziendale – Università degli Studi di
Brescia; argomento: i gruppi d’impresa ed il bilancio consolidato; tematiche
sviluppate: le tipologie di gruppi d’impresa; il ruolo informativo del bilancio
consolidato; i limiti del bilancio d’esercizio della singola impresa; le scelte
rilevanti nella predisposizione del bilancio consolidato; la definizione dell’area
di consolidamento; l’omogeneità dei singoli bilanci; la determinazione e
l’interpretazione della differenza di consolidamento; le operazioni intragruppo;
- 738 -
la lettura del bilancio consolidato; l’interpretazione del bilancio consolidato.
Materiale didattico:Teodori C., Considerazioni preliminari sull’analisi del bilancio
consolidato, Scritti di Economia Aziendale, CEDAM, 1997. Teodori C., I gruppi
d’impresa ed il bilancio consolidato – la fase di interpretazione, Brescia, 28 e
29 giugno 2000. Teodori C., I gruppi d’impresa ed il bilancio consolidato – la
fase di costruzione, Brescia, 28 e 29 giugno 2000. Il bilancio consolidato del
Gruppo Pirelli. 3-12 settembre 2000: scuola estiva per la metodologia della
didattica dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (III Edizione) presso
la Scuola Estiva di Managment d’Impresa di Pinerolo;obiettivo del corso:
l’apprendimento delle tecniche della didattica. Tematiche sviluppate: gli elementi
e i processi di apprendimento (Prof. F. Ranalli); le tecniche di comunicazione e
gli approcci gestuali, e non, di comunicazione (Prof. A. Magnanensi); distance
learning (Dott.ssa Elena Crispino); la lezione partecipata (Prof. C.A. Pratesi);
il caso: obiettivi, modalità ed analisi (Prof. L. E. Golzio); le tecniche di dizione
(Dott.ssa E. Monforte); le videolezioni (Prof. U. Bocchino); la lezione
tradizionale (Prof. D. Velo). 20 marzo 2001 lezione del Prof. Takemori presso
l’Istituto Economico Aziendale – Università degli studi di Brescia.Argomento
della lezione: sistemi economici a confronto; tematiche sviluppate: il sistema
economico giapponese; il sistema economico coreano; il sistema economico
statunitense.
Attività didattica svolta dal dottorando: Collaborazione didattica al corso
di Ragioneria Generale ed Applicata I, Ragioneria Generale ed Applicata II e
al corso di Programmazione e Controllo presso la Facoltà di Economia di
Sassari.
- 739 -
- 740 -
EPIZOOLOGIA, EPIDEMIOLOGIA E CHEMIOTERAPIA
DELLE MALATTIA PARASSITARIE
- 742 -
Denominazione del Dottorato: Epizoologia Epidemiologia e Chemioterapia
delle Malattie Parassitarie
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemilogia ed Ecologia, Università di
Torino; Dipartimento di Biologia Animale, Università di Sassari; Dipartimento
di Scienze Applicate ai Biosistemi, Sez. Parassitologia Fac. Medicina e Chirurgia,
Università di Cagliari; Dip. Sanità Pubblica e Biologia Cellulare, Fac. Medicina
e Chirurgia, Roma Tor Vergata
Area scientifica: 15 Scienze Veterinarie
Docente coordinatore: Prof. Luca Rossi
Area scientifica di riferimento del corso: SSD V32B (Vet/06) Parassitologia
e Malattie Parassitarie degli Animali
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Rossi Luca (PO),
Coordinatore, Università Torino; Balbo Teresio (PO), Università Torino,
Meneguz Piergiuseppe (PA), Università Torino; Garippa Giovanni (PO),
Università di Sassari; Orecchia Paola (PO), Università Tor Vergata
Roma;Bortoletti Gianfranco (PO) Università di Cagliari; Gabriele Flavio (PO),
Università di Cagliari.
Tutori: Prof. Giovanni Garippa ( Sassari)
Numero di allievi ammessi al dottorato per il XV Ciclo, di cui con borsa
e senza borsa: n° 5 di cui n°3 con borsa e n° 2 senza
Sedi consorziate: Sassari, Cagliari, Roma Torvergata
Anno di prima istituzione:1988
- 743 -
Borse a carico delle sedi consorziate:1 (SASSARI)
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo (XV): Francesco Cardia; Arianna
Menzano; Paolo Merella; Paolo Pagani; Andrea Peano.
Tipologia e quantità di risorse finanziarie: Fondi ex 40%, ex 60%,
Prestazioni a pagamento, Dotazione
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): Studio con telefono dedicato, Personal
computer multimediale (collegamento ad Internet, scanner, stampante ecc.),
Biblioteca sezione Parassitologa e Malattie Parassitarie del Dip. di Biologia
Animale, collezioni parassiti e diateca, aula dotata di proiettore e apparecchiature
audiovisive collegate a microscopio ottico e stereomicroscopio; N° 4 postazioni
di lavoro fornite di stereomicroscopi e microscopi ottici dotati di camera lucida, microscopio ottico con telecamera collegata a computer per la gestione
delle immagini (identificazione morfometrica, acquisizione e archiviazione delle
stesse); Postazione per necroscopie; postazione presso il laboratorio di
istopatologia; Stereomicroscopi e microscopi ottici dotati di camera lucida e
macchine fotografiche reflex e digitali, videocamere; Apparecchiature e
strumentazione per la processazione di campioni istologici.
Convegni: XXI Congresso SOIPA Padova-Legnaro, 20-24 giugno 2000
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
esperienze in un contesto di attività lavorative: Istituto di Parassitologia,
Facoltà di Medicina, Università degli Studi “La Sapienza” (Roma); Cattedra di
- 744 -
Parassitologia, Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare, Università
di Roma “Tor Vergata” (Roma); Instituto Español de Oceanografia (Palma de
Mallorca - España); Institute of Parasitology ASCR (Ceske Budejovice –
Repubblica Ceca).
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti
privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i dottorandi stanno
portando avanti tale percorso: Il Dottorato ha l’obiettivo di formare soggetti
in grado di condurre attività autonoma di ricerca nel campo delle parassitosi
ittiche, con particolare riferimento a quelle delle specie di interesse commerciale.
Il programma formativo p.d. si articola in attività finalizzate alla formazione
teorico-pratica e culturale del dottorando attraverso corsi teorico-pratici per
l’apprendimento di metodologie e tecniche di ricerca funzionali allo svolgimento
del programma di tesi. I corsi, organizzati dal tutor, si svolgono in parte presso
i laboratori della Sezione Parassitologia e Malattie Parassitarie del Dip. di Biologia
Animale, in parte presso altri centri di ricerca nazionali (Istituto di Parassitologia,
Facoltà di Medicina, Università degli Studi “La Sapienza” (Roma); Cattedra di
Parassitologia, Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare, Università
di Roma “Tor Vergata” (Roma); Attività di ricerca viene inoltre svolta presso
l’Instituto Español de Oceanografia (Palma de Mallorca - España), l’Institute
of Parasitology ASCR (Ceske Budejovice – Repubblica Ceca), l’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. L’apprendimento e la capacità di
elaborare e utilizzare le nozioni acquisite partecipando alle attività in cui si
articola il programma formativo p.d. è oggetto di valutazione periodica, tramite
colloqui atti a valutare da parte del tutor le acquisizioni e le problematiche
derivanti e connesse all’attività di ricerca. Al termine di ogni anno di corso, il
Collegio dei Docenti valuta l’attività di ricerca del dottorando in base ad una
sua relazione scritta. Sempre al termine di ogni anno di corso, il Collegio dei
Docenti esprime, per iscritto, la propria valutazione sull’attività di ricerca del
dottorando quali essi risultano, rispettivamente, dalla relazione scritta e dai
colloqui di cui sopra. Su questa base il dottorando potrà essere ammesso, o
- 745 -
meno, a frequentare gli anni di corso successivi o a sostenere la discussione
finale della tesi.
Viaggi e missioni: Istituto di Parassitologia dell’Università degli Studi “La
Sapienza” La Cattedra di Parassitologia dell’Università di Roma “Tor Vergata;
Instituto Español de Oceanografia (Palma de Mallorca-España).
- 746 -
PAOLO MERELLA
Area scientifica: Scienze veterinarie
Cognome e nome: Merella Paolo
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Biologia Animale
Area scientifica: 15 - Scienze veterinarie
Denominazione del Dottorato: Epizoologia Epidemiologia e Chemioterapia
delle Malattie Parassitarie
Ciclo: XV
Borsa: Si
Sede: Torino
Titolo della Ricerca: Parassitosi di specie ittiche di interesse commerciale in
Sardegna
Tutor: Prof. G. Garippa
Breve curriculum vitae: Diploma Informatica 60/60; Laurea Scienze Naturali
110 e lode; Certificato I.S.P.A. Ministère de l’Agriculture Française; lingue
conosciute: inglese, francese, spagnolo, catalano; conoscenze informatiche: di
base, nozioni di programmazione, Windows, Office; brevetto Advanced Open
Water Diver PADI; patente nautica senza alcun limite dalla costa; esperienze
di lavoro (ordine inverso): 10.07.1997-20.09.99: contratto regionale di ricerca
art. 37 Università degli studi di Sassari presso Dipartimento di Biologia Animale
Università di Sassari; 15.03.1994-15.03.1997: Borsa di studio Regione Autonoma
- 747 -
della Sardegna presso Instituto Español de Oceanografia, Palma de Mallorca
(España); 15.10.1991-14.10.1993: Borsa di studio CO.RI.SA. Maricoltura II;
02.03.1987-21.01.1988: Borsa di studio CO.RI.SA. Maricoltura.
Sintesi del progetto di ricerca : Studio delle parassitosi di specie ittiche di
interesse commerciale, al fine di conoscere l’ecologia e la dinamica delle
popolazioni parassitarie e valutarne l’impatto sulle popolazioni ittiche.
Aspetti di originalità e di innovazione : Le ricerche effettuate permetteranno
di colmare le gravi lacune relative alla parassitofauna delle diverse specie ittiche,
che rivestono un notevole interesse a fini produttivi ed igenico-sanitari.
Viaggi e missioni in Italia e all’estero: 20-24 giugno 2000, XXI Congresso
SOIPA Padova-Legnaro; 13-17 dicembre 2000, stage presso l’Istituto di
Parassitologia dell’Università degli Studi “La Sapienza” e la Cattedra di
Parassitologia dell’Università di Roma “Tor Vergata”; 7 luglio - 7 agosto 2000,
Instituto Español de Oceanografia (Palma de Mallorca-España)
Collaborazioni nazionali e internazionali: Istituto di Parassitologia, Facoltà di
Medicina, Università degli Studi “La Sapienza” (Roma); Cattedra di Parassitologia,
Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare, Università di Roma “Tor
Vergata” (Roma); Instituto Español de Oceanografia (Palma de Mallorca - España);
Institute of Parasitology ASCR (Ceske Budejovice – Repubblica Ceca).
Titoli di volumi ed articoli pubblicati negli anni di frequenza del
dottorato e pertinenti alla ricerca:
- Merella P., Garippa G., 1998. Parasites of grey mullets from the Oristano lagoons
(Sardinia). Parassitologia, 40(Suppl. 1):106;
- Quetglas A., Alemany F., Carbonell A., Merella P., Sánchez P., 1998. Some
aspects of the biology of Todarodes sagittatus (Cephalopoda: Omastrephidae) from the
Balearic Sea (Western Mediterranean). Sci. Mar., 62(1-2):73-82;
- Quetglas A., Alemany F., Carbonell A., Merella P., Sánchez P., 1998. Biology
- 748 -
and fishery of Octopus vulgaris Cuvier, 1797, caugth by trawlers in Mallorca (Balearic
Sea, Western Mediterranean). Fish. Res., 36: 237-249;
- Quetglas A., Alemany F., Carbonell A., Merella P., Sánchez P., 1999. Diet of
the European flying squid Todarodes sagittatus (Cephalopoda: Ommastrephidae) in
the Balearic Sea (western Mediterranean). J. Mar. Biol. Ass. U.K., 79: 479-486;
- Merella P., 1999. A bordo dei pescherecci a strascico del Mediterraneo. Civiltà del
Mare, 10(1):5-7;
- Arru E., Merella P., 1999. Il Tonno Rosso Mediterraneo, tra storia e mito. Civiltà
del Mare, 10(2):4-6;
- Deudero S., Merella P., Morales-Nin B., Massutí E., Alemany F., 2000. Fish
communities associated to fads in the western Mediterranean. Sci. Mar., 63(3-4):199-207;
- Merella P., 2000. Per le peschiere degli Stagni del Sinis. Civiltà del Mare, 11(1):4-6;
- Garippa G., Merella P., Arru E., 2000. I parassiti di Thunnus thynnus come
marche biologiche. Civiltà del Mare, 11(1):47-48;
- Merella P., Garippa G., 2000. Parasite fauna of mugilids (Osteichthyes: Mugilidae)
from the Mistras Lagoon (Sardinia - western Mediterranean). Parassitologia, 42
(Suppl. 1):177;
- Merella P., Garippa G., 2001. Metazoan parasites of grey mullets (Teleostea: Mugilidae)
from the Mistras Lagoon (Sardinia, western Mediterranean). Sci. Mar., 65(3): in press.
Attrezzature didattiche e scientifiche utilizzate: microscopi ottici e stereomicroscopi con camera lucida; videocamera per microscopio ottico; laboratorio
istologia; macchine fotografiche analogiche e digitali; personal computer.
Attività didattica effettuata dai docenti del dottorato: didattica teorico
pratica finalizzata allo studio morfometrico ed ecologico dei parassiti.
Attività didattica svolta dal dottorando: correlatore delle tesi: Perra, P., 1999.
Parassitofauna dei Mugilidi dello Stagno di Mistras (OR): Ectoparassiti. Tesi di Laurea
Università degli Studi di Sassari - Cattedra di Malattie Parassitarie. Sassari. Viglietti,
A., 1999. Parassitofauna dei Mugilidi dello Stagno di Mistras (OR): Endoparassiti. Tesi di
Laurea Università degli Studi di Sassari - Cattedra di Malattie Parassitarie. Sassari.
- 749 -
- 750 -
FISICA
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Denominazione del Dottorato: Dottorato di Ricerca in Fisica
Dipartimento e/o Dipartimenti (oppure Istituti) concorrenti:
Dipartimento di Fisica, Universita’ di Cagliari
Area scientifica: Fisica
Docente coordinatore: Prof. Sandro Massidda
Area scientifica di riferimento del corso: Fisica
Componenti del Collegio dei docenti e Coordinatore: Alberto Anedda,
Alberto Devoto, Alessandra Geddo Lehmann, Biagio Saitta, Piero Brovetto,
Mariano Cadoni, Francesco Casula, Franco Meloni, Gianni Mula, Giovanna
Puddu, Giovanni Bongiovanni, Giuseppe Mezzorani, Luciano Colombo, Carlo
Muntoni, Francesco Raga, Sandro Massidda, Sergio Serci, Vincenzo Fiorentini,
Ubaldo Bottigli, Paolo Randaccio.
Numero di allievi ammessi al dottorato per ciascun ciclo, di cui con
borsa e
senza borsa: XIV ciclo, 4 con borsa
XV ciclo, 5 con borsa
XVI ciclo, 5 con borsa + 1 senza
Anno di prima istituzione: 1989
Curricula: Fisica della materia condensata, Fisica nucleare e subnucleare
Elenco dei dottorandi suddivisi per ciclo:
XIV Ciclo: Brogioli Doriano, Ricci Carlo, Sanna Samuele, Siddi Elisabetta.
XV Ciclo: Clemente Francesca, Mallocci G. Maxia Carla, Tocco Luisanna,
Zoppi Laura.
- 753 -
XVI Ciclo: Mahmoud Aburish, Casu Silvia, Chibbaro Sergio, Cogoni Marco,
Floris Andrea, Golosio Bruno
Tipologia e quantità di risorse finanziarie (oltre alle borse concesse ai
dottorandi) effettivamente messe a disposizione dalla/e struttura/e (per
l’anno e per il triennio) per le attività del corso e per l’attività di studio
e di ricerca dei dottorandi; eventuali somme messe a disposizione
dall’Ateneo per l’attività del corso (fondi di bilancio, fondi comunitari,
fondi messi a disposizione dalle strutture consorziate, ecc.): circa 12
milioni.
Strutture, logistica, attrezzature, supporti alla didattica: indicare le
strutture didattiche e scientifiche che sono a disposizione dei dottorandi
per lo svolgimento della loro attività di studio e ricerca (considerare
numero di postazioni di lavoro per i dottorandi, laboratori,
strumentazioni, biblioteche ecc.): I laboratori (informatici e sperimentali)
e la biblioteca del Dipartimento di Fisica sono a disposizione dei dottorandi
per la loro attività di studio e ricerca.
Didattica strutturata svolta: come si svolge la didattica, numero lezioni
frontali, numero seminari interni, seminari tenuti da docenti esterni,
lezioni in laboratorio, altro: La didattica si svolge principalmente al primo
anno, e consiste in un certo numero di corsi, di cui 4 obbligatori, di circa 30
ore di lezione frontale ciascuno. Inoltre cicli di seminari vengono occasionalmente
svolti da docenti esterni al Dipartimento (circa 10 ore all’ anno).
Didattica svolta all’estero: Dietro indicazione dei Relatori di tesi i dottorandi
seguono scuole internazionali focalizzate su argomenti affini alla tesi.
Collaborazioni instaurate con soggetti pubblici o privati, italiani o
stranieri, nell’ambito delle quali i dottorandi hanno maturato (o stanno
maturando) delle esperienze di stage o di altro tipo, comunque
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esperienze in un contesto di attività lavorative: Dietro indicazione dei
Relatori di tesi i dottorandi trascorrono periodi all’estero presso centri di ricerca
internazionalmente qualificati (esempio al CERN). Tali collaborazioni
corrispondono a collaborazioni scientifiche dei Relatori.
Breve descrizione del percorso formativo orientato all’esercizio di attività
di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o
soggetti privati (con indicazione dei soggetti presso i quali i
dottorandistanno portando avanti tale percorso): Il percorso formativo
prevede l’ apprendimento degli aspetti piu’ innovativi nel campo di attivita’ del
dottorando, e la redazione di un lavoro di tesi che comporti la pubblicazione
di uno o piu’ articoli scientifici su riviste internazionali di fisica. Questo percorso
corrisponde alla formazione di un ricercatore, che potra’ svolgere con una
certa autonomia il lavoro presso Universita’ o centri di ricerca industriale.
Viaggi e missioni: I viaggi e le missioni sono favorite, anche con un supporto
economico, all’ interno del lavoro di tesi.
Indicazione di eventuale sistema di valutazione adottato dal dottorato:
a) per valutare la permanenza dei requisiti di idoneità della sede:
b) per valutare la rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui
all’art. 4 del decreto ministeriale 224/99 (Regolamento in materia di
dottorato di ricerca), anche in relazione agli sbocchi professionali e al
livello di formazione dei dottorandi: Annualmente le ragioni d’ essere del
dottorato vengono valutate, e ne viene richiesta l’ attivazione. Motivi per l’
attivazione del dottorato sono l’ esistenza di un corpo docente (giudicabile
dalle pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di fisica) in grado di
assicurare un buon livello di studio e di ricerca per i dottorandi.
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BRUNO GOLOSIO
Area scientifica: Fisica
Cognome e nome: Golosio Bruno
Dipartimento o Istituto: Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari,
Istituto di Matematica e Fisica dell’Università di Sassari
Area scientifica: Fisica
Denominazione del Dottorato: Fisica
Ciclo: XVI
Borsa: Si
Sede: Cagliari
Titolo della Ricerca: Tecniche di Tomografia in Diffusione
Tutor: Prof. P. Randaccio (Cagliari)
Breve curriculum vitae: si è laureato in Fisica presso l’Università di Pisa il
18/03/1998 con la votazione di 110/110, con un lavoro di tesi riguardante un
esperimento di Fisica delle Particelle Elementari condotto presso i Laboratori
dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. In seguito egli è risultato vincitore di
un concorso per un contratto di ricerca biennale (ex. Art. 37 L.R. 2/94) presso
il Dip. di Mat. e Fis. dell’Università di Sassari. Il lavoro di ricerca è stato articolato
in due progetti principali, uno di sviluppo di un sistema di diagnosi delle
patologie talassemiche basato su reti neurali, l’altro di tecniche di ricostruzione
e visualizzazione di dati da TAC (Tomografia Assiale Computerizzata). Al
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termine del contratto, il Dott. Golosio ha partecipato ed è risultato vincitore
del concorso di Dottorato in Fisica dell’Università di Cagliari, per il quale sta
attualmente svolgendo la propria attività di ricerca presso il Dip. di Mat. e Fis.
dell’Università di Sassari.
Sintesi del progetto di ricerca: Si intende sviluppare tecniche innovative di
tomografia a raggi X, sia attraverso la progettazione e la realizzazione di
opportuni apparati sperimentali, che mediante lo sviluppo di metodi di calcolo
adatti all’analisi dei dati, implementati in forma di programmi per computer.
Aspetti di originalità e di innovazione: Mentre la tomografia convenzionale
(TAC) fornisce soltanto informazioni sulla distribuzione spaziale della densità
del soggetto/campione, le tecniche studiate dal Dott. Golosio consentirebbero
di ottenere anche informazioni circa la