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Pubblicare o brevettare: il modello italiano e quello
europeo
Una esperienza di collaborazione e di trasferimento
tecnologico tra Università ed industria nel campo dei
materiali polimerici
G. Di Silvestro
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Chimica,
Centro di Ricerca Coordinata (CRC) sui polimeri ”LaMPo”,
Via Golgi 19, Milano
[email protected]
10° Workshop di R&S "La Proprietà Intellettuale
LIMITI E SPECIFICITA’ DELL’ ESPERIENZA
- L’attività di ricerca del prof. Di Silvestro è stata, per oltre 40 anni, nel campo della
scienza dei polimeri e dei materiali polimerici.
- In questo campo il trasferimento conoscitivo e tecnologico impone un rapporto
stretto tra ricerca accademica ed aziende.
- La formazione scientifica è stata influenzata dall’aver conosciuto e collaborato con
la maggior parte degli allievi del prof. Giulio Natta (Farina, Porri, Corradini, Pino,
Zambelli, ecc.) e dei loro allievi:
La scuola di Natta fu artefice della rivoluzione industriale del secolo scorso e si
caratterizzò per:
1) Ricerca scientifica ad altissimo livello
2) Collaborazione di lungo termine con le aziende
3) Formazione rigorosa dei giovani ricercatori accademici ed
industriali.
Contributi nel campo delle poliammidi
-Thermoplastic copolyamides and compositions based on them G. Di Silvestro; C. Guaita; F. Speroni;
C.M.Yuan; H. Zhang. PCT Int. Appl. (1999), WO 9903909 A1 19990128
Polyamides with high fluidity, their preparation and compositions G. Di Silvestro; F. Speroni; C.M. Yuan; H.
Zhang. PCT Int. Appl. (1999), WO 9964496 A1 19991216
Polyamide-based concentrated additive solutions and their production G. Di Silvestro; F. Speroni; C.M.
Yuan; H. Zhang. PCT Int. Appl. (2001), WO 2001096456 A1 20011220,
- Copolyamides and molding compositions based on same G. Di Silvestro; F. Speroni; C.M. Yuan; H. Zhang
PCT Int. Appl. (2002), WO 2002012371 A1 20020214
- High-melt-flow polyamides C. Guaita; N. Peduto; G. Di Silvestro PCT Int. Appl. (2007), WO 2007113262
A1 20071011,
-High-melt-flow polyamides C. Guaita; N. Peduto; G. Di Silvestro Fr. Demande (2007), FR 2899232 A1
20071005,
Process to produce a nanocomposite material, G. Di Silvestro; M.A. Ortenzi; M. Fontanella Eur. Pat. Appl.
(2008), EP 1884532 A1 20080206,
-C.M. Yuan; G. Di Silvestro; F. Speroni; C. Guaita; H. Zhang. Control of macromolecular architecture of
polyamides by poly-functional agents, 1: theoretic and experimental approaches to star-branched polyamides
Macromolecular Chemistry and Physics (2001), 202(10), 2086-2092
-C.M. Yuan; G. Di Silvestro; F. Speroni; C. Guaita; H. Zhang. Control of macromolecular architecture of
polyamides by poly-functional agents. 2. Use of oligomerization in polycondensation study Macromolecular
Symposia (2003), 199(Polycondensation 2002), 109-124
-H. Farina; C.M. Yuan; M. Ortenzi; G. Di Silvestro. Synthesis and characterization of star-branched nylon 12
. Macromolecular Symposia (2004), 218(Current Topics in Polymer Science and Technology), 51-60L. Martino,
-- L. Basilissi, H. Farina, M.A. Ortenzi, E. Zini, G. Di Silvestro, M. Scandola
Bio-based polyamide 11: Synthesis, rheology and solid-state properties of star structures
European Polymer Journal (2014), 59, 69-77
Risultati più recenti nel campo delle poliammidi e poliesteri
da fonte rinnovabile e/o più eco-compatibili
a) Nylons intrinsecamente antifiamma
b) Nylons
UV sensibili per una degradazione controllata
.
c) PET UV ed idro-sensibile per una degradazione controllata
d) PLA ad alte prestazioni
Star- and tree-shaped branched polymers having flame retardant properties. . G. Di Silvestro; C.M. Yuan; M.
Ortenzi; H. Farina; T. Lugato; L. Basilissi. PCT Int. Appl. (2012) WO 2012080304 A1 20120621
Branched lactic acid polymers with high viscosity in the molten state and high shear sensitivity, and
nanocomposites. G. Di Silvestro; C.M. Yuan; M. Ortenzi; H. Farina; T. Lugato; L. Basilissi. PCT Int. Appl.
(2013), WO 2013008156 A1 20130117,
Polymers with complex macromolecular architecture having flame retardant properties. G. Di Silvestro, M.A.
Ortenzi, H. Farina, L. Basilissi, PCT Int. Appl. (2015) WO 2015000995 A1 20150108
Pubblicazioni inerenti il PLA
-Advantages of Surface-Initiated ATRP (SI-ATRP) for the Functionalization of Electrospun
Materials. C. Gualandi; C.D. Vo; M.L. Focarete; M. Scandola; A. Pollicino; G. Di Silvestro; N.
Tirelli. Macromolecular Rapid Communications (2013), 34(1), 51-56
-Synthesis and characterization of PLA nanocomposites containing nanosilica modified with
different organosilanes I. Effect of the organosilanes on the properties of nanocomposites:
Macromolecular, morphological, and rheologic characterization. L. Basilissi; G. Di Silvestro; H.
Farina; M.A. Ortenzi Journal of Applied Polymer Science (2013), 128(3), 1575-1582
-Synthesis and characterization of PLA nanocomposites containing nanosilica modified with
different organosilanes II: Effect of the organosilanes on the properties of nanocomposites:
Thermal characterization L. Basilissi; G. Di Silvestro; H. Farina; M.A. Ortenzi
Journal of Applied Polymer Science (2013), 128(5), 3057-3063
-Evaluation of crystallinity and gas barrier properties of films obtained from PLA
nanocomposites synthesized via "in situ" polymerization of L-lactide with silane-modified
nanosilica and montmorillonite M.A. Ortenzi; L. Basilissi; H. Farina; G. Di Silvestro; L.
Piergiovanni; E. Mascheroni. European Polymer Journal (2015), 66, 478-491
"The use of epoxy silanes on montmorillonite: an effective way to improve thermal and
rheological properties of PLA/MMT nanocomposites obtained via “in situ” polymerization," V.
Sabatini, H. Farina, L. Basilissi, G. Di Silvestro and M. A. Ortenzi
Ricerche su polimeri per celle combustibuli:
«Sulfonated PES (S-PES) for Fuel Cell»
Non Fluorinated polymeric membranes and platinum-free catalytic systems for Fuel-Cells (PEMFCs)
with low cost and high efficiency” progetto finanziato da FONDAZIONE CARIPLO 2010
Un punto preliminare:
L’Università è (o sarà) ancora nelle condizioni
di fare innovazione?
Sono tre gli operatori per la ricerca e l’innovazione:
Governo, Università e Industria
Il governo fa le regole e le condizioni economiche in cui il ricercatore
universitario «DEVE» operare nonché le regole di selezione e di carriera
del personale.
Le regole vengono fatte sempre sotto l’azione di lobbing di «Sinedri di
varia natura » che ne influenzano tempi e contenuti.
La laurea triennale, ora ritenuta dalle aziende un fallimento, fu fortemente
voluta dalle mondo produttivo e dalle loro associazioni (ad es.
Federchimica) per risparmiare sui costi del personale tennico.
LE REGOLE DELLA SELEZIONE E DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI
- Fare pubblicazioni che, per il mondo industriale inutili o dispregiativamente
considerate «Carta sporca»
- Ricerca del gradimento degli studenti
Conseguenze per il docente:
Scarso incentivo a sperimentare idee nuove ed a rischio di risultati negativi e non
pubblicabili per non perdere risorse umane ed economiche per la ricerca e per la
formazione.
Conseguenze a livello più generale
Abbassamento del livello culturale dei nuovi laureati
Incremento del costo della formazione in azienda
Perdita di prestigio internazionale del sistema formativo italiano
COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ ED INDUSTRIA
UN ESEMPIO VIRTUOSO
Brevettazione e produzione del Tecnylstar™ della Rhodia
- Metà anni ’70
- La Snia Tecnopolimeri chiese al prof. Mario Farina idee
progettuali per migliorare le proprietà del Nylon
- La Snia era leader assoluta in Italia
- Il prof Mario Farina propose due linee di ricerca
- Si lavorò per anni su queste linee
- I risultati non furono mai pubblicati
- Furono formati giovani ricercatori che entrarono in azienda
COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ ED INDUSTRIA
UN ESEMPIO VIRTUOSO
-
- Metà anni 90
Il mercato era già europeo e si avviava ad essere globale
-
La Rhodia chiese di brevettare i risultati più interessanti.
-
In cinque mesi si fecero gli esperimenti necessari a scrivere la domanda di
brevetto (dicembre 1995)
-
In cinque anni si fece lo sviluppo industriale e la commercializzazione del prodotto
-
Insieme si fece la difesa brevettuale
-
Solo nel 2001 si pubblicò insieme il modello teorico.
-
Nel 2002 il processo Tecnylstar fu premiata per l’innovazione tecnologica
-
La collaborazione con Rhodia portò ad altri brevetti e processi inustriali ed è
considerato un «modello» di collaborazione tra Università ed Industria.
COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ ED INDUSTRIA
Aspetti negativi e positivi riscontrati negli anni
- Emissari hanno cercato «risultati» da passare alle aziende senza che esse
finanziassero la ricerca di base necessaria.
- Le aziende più piccole spesso mostrano più coraggio a riguardo.
- Le aziende cercano di fare «ricerca» in collaborazione con l’Università
presenza di finanziamenti pubblici
solo in
- Inadeguatezza dello staff tecnico per mancato aggiornamento culturale e
scarso ricambio umano per mancata immissione di giovani aventi conoscenze
più aggiornate e di più ampio respiro.
- Scarsa attenzione alla formazione di alto livello che richiede un lungo periodo
di studio e questo anche in presenza di finanziamenti pubblici.
- Differenze di comportamento significative, ed a discapito di quelle italiane, tra
aziende italiane ed estere nel rispetto delle regole contrattuali e della ricerca di
base indispensabile per arrivare ad innovazioni.
COME CAMBIA L’UNIVERSITA’ DI MILANO
IL SUO RAPPORTO CON L’INDUSTRIA
Trattamento della Proprietà Intellettuale
Le invenzioni, brevettabili e non, ovvero qualsiasi risultato innovativo
conseguiti nell’esecuzione del presente contratto resteranno di proprietà
delle Parti …..
L’Università concede irrevocabilmente al Contraente il diritto di opzione
all’acquisizione in licenza esclusiva (o mediante altra tipologia di
trasferimento) e per tutti i territori del mondo, di qualsiasi diritto
trasmissibile a contenuto economico relativo alle invenzioni ….
…………………………………………………………………..
.. Qualora il Contraente eserciti l’opzione, le Parti negozieranno in
buona fede i termini e le condizioni economiche dell’accordo di
trasferimento delle invenzioni relative alla presente ricerca.
L’Università di Milano nei contratti chiede e riconosce pari dignità nel
contributo alla ricerca ed è flessibile nelle modalità e nelle
condizioni economiche relative al trasferimento tecnologico
Nuove modalità organizzative per i gruppi di ricerca dell’Università
degli Studi di Milano.
OBIETTIVI
Migliorare le capacità di coordinamento delle attività di ricerca dei diversi
gruppi dell’Ateneo.
Rafforzare la visibilità delle attività di ricerca verso l’esterno, contribuendo ad
aumentare le potenzialità di ottenere finanziamenti.
Limitare al massimo i problemi gestionali delle risorse.
Centri di Ricerca Coordinata (CRC)
Cosa sono:
I Centri di Ricerca Coordinata definiscono una modalità di aggregazione
mirata al coordinamento delle attività di ricerca nell’ambito di una tematica
di ricerca specifica, anche con valenza interdisciplinare. Uniscono
attività di ricerca condotte in uno o più Dipartimenti.
Obiettivi:
Coordinamento sinergico tra gruppi di ricerca di uno o più Dipartimenti.
Creazione di un “marchio” che contribuisca a identificare precise attività di
ricerca anche nei confronti di possibili interlocutori/finanziatori esterni.
CENTRO DI RICERCA SUI POLIMERI (CRC)
Il CRC sui polimeri nasce con l’intento di costituire una rete
di competenze interdisciplinare nel settore dei materiali
polimerici con massa critica di conoscenze, mezzi
strumentali ed umani sufficienti per valorizzare le
competenze presenti, in modo da strutturare l’offerta
formativa e di ricerca nel settore dei polimeri e dei materiali
sia verso l’interno che verso l’esterno.
Il Centro si propone di operare ad ampio spettro nel
campo dei materiali e dei polimeri, coinvolgendo molti
settori applicativi sia a livello di ricerca di base che di
ricerca avanzata.
Al “Centro di Ricerca Coordinato Materiali Polimerici” (‘’LaMPo’’ Laboratory of
Materials and Polymers) aderiscono circa 50 ricercatori di quattro dipartimenti:
- Dipartimento di Chimica (PROMOTORE)
- Dipartimento di Scienze della Terra
- Dipartimento di Scienze Farmaceutiche
- Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente
Aree di interesse:
- Polimeri e materiali polimerici: sintesi e caratterizzazione molecolare, termica, reologica e
proprietà allo stato solido
- Polymer processing
- Polimeri per la protezione dei metalli
- Uso di cariche minerali in materiali compositi
- Compositi ibridi e nanostrutturati
- Monomeri ed additivi da fonti rinnovabili per il packaging avanzato
- Polimeri nelle tecnologie farmaceutiche
- Polimeri per la protezione dei beni culturali
Contatti: Giuseppe Di Silvestro, Marco Ortenzi ed Hermes Farina al sito dell’Università
degli Studi di Milano
CONCLUSIONI
- l’innovazione richiede un elevato livello di conoscenza di base che solo
l’Università può essere in grado di fornire.
- L’apporto delle aziende è indispensabile non solo nella fase di sviluppo del
risultato di laboratorio ma anche per individuare e suggerire linee di ricerca
derivanti dalla conoscenza del mercato attuale e futuro.
- La collaborazione tra Università e mondo produttivo deve essere di lungo
periodo e riguardare anche la formazione dei giovani ricercatori accademici
ed industriali.
- E’ necessaria una forte e congiunta pressione sul sistema politico per
arrestare il processo di dequalificazione della formazione universitaria.