1 Orgogliosi di essere marchigiani
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1 Orgogliosi di essere marchigiani
Orgogliosi di essere marchigiani Il presente Report, che comprende l’attività svolta dal Consiglio Regionale (oggi Assemblea Legislativa delle Marche), vuole essere non soltanto uno strumento informativo sul lavoro del Consiglio, dell’Ufficio di Presidenza e del Presidente, ma anche un momento di riflessione sul rapporto tra le Marche attuali ed il lavoro della politica regionale. Politica, è bene non dimenticarlo, che è tra le più parsimoniose d’Italia. Il lavoro svolto è notevole e credo di poter affermare che i cittadini marchigiani possano esserne soddisfatti, perché se il nostro territorio, rispetto a tanti altri, risente meno della crisi globale, un po’ lo si deve anche alle misure adottate dalla Regione. Sensibilità verso i più deboli, salvaguardia del territorio, politiche per il lavoro, la sanità, educazione alla pace, alla multiculturalità, sono stati tra i principali temi verso i quali il Consiglio regionale ha posto la sua attenzione. La qualità delle condizioni di vita dei marchigiani e di coloro che hanno scelto di vivere in questa terra, non solo è stata difesa, ma migliorata. Il Consiglio regionale, attraverso il suo Presidente e l’Ufficio di Presidenza, si è aperto al territorio ed ai suoi rappresentati. Tantissimi sono stati gli incontri nel “Palazzo delle Marche” e in Aula Consiliare e molte anche le presenze del Presidente presso città, Comuni, Comunità montane e Province della regione a dimostrazione dell’attività politicoistituzionale intesa come servizio, vicino a cittadini ed istituzioni. Questa è stata un po’ una novità che ha avvicinato il Consiglio regionale ai nostri cittadini e permesso di consolidare la fiducia di Enti, Associazioni, Istituzioni nei confronti dei legislatori. Questa vicinanza è uno degli elementi che ci permettono di dire che oggi la 1 nostra Regione è più capace di presentarsi come un insieme, come il “sistema Marche”. La nostra piccola regione gode di un indiscusso prestigio in tanti paesi del mondo ove è presente, sia con progetti di cooperazione decentrata, sia con i suoi moderni “desk” che sono i punti di riferimento delle nostre dinamiche imprese. Dobbiamo sentirci orgogliosi di essere marchigiani anche per questo: le Marche sono molto stimate nel mondo. Ciò che contiene questo Report rende un po’ l’idea di come il Consiglio Regionale in questi anni ha contribuito ad accompagnare la Giunta nell’opera di buon governo esercitata, affinchè le Marche restino sempre una piccola grande regione, con alla base il lavoro, l’onestà e la solidarietà. Per quanto mi riguarda sono orgoglioso di avere dato il mio certamente modesto, ma deciso e convinto contributo. Raffaele Bucciarelli Presidente Assemblea Legislativa delle Marche “Impegno e attenzione per i marchigiani” Nel gennaio 2009 sono stato nominato Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, ruolo che ho cercato di svolgere con la massima responsabilità istituzionale. Giunti al termine di questo mandato è tempo quindi di fare qualche bilancio. Per quanto riguarda l’attività dell’Assemblea credo meriti di essere sottolineato soprattutto il nostro sforzo di ridurre e razionalizzare quanto più possibile i costi, come si evince dall’ottimo stato di salute testimoniato dal bilancio del 2009. La Regione Marche, in un quadro di contenimento dei costi (spesa burocratica pro-capite ridotta da 105 a 90 euro), ha saputo ridurre le tasse regionali del 47% pari a 76 milioni di euro e diminuire, in netta controtendenza nazionale, il debito del 30% pari a circa 300 milioni di euro. La politica fiscale delle Marche si dimostra equa e solidale facendo sì che 2 cittadini su 3 non paghino l’addizionale IRPEF e che le imprese che assumono siano esonerate dall’addizionale IRAP. A fronte di questi sforzi finanziari, abbiamo saputo comunque adottare una politica attenta alla tutela del lavoro, aiutando con ammortizzatori sociali coloro che hanno perso il posto di lavoro e agevolando l’accesso al credito per le imprese. Mentre il governo nazionale ha ridotto le risorse per il sociale, la nostra Regione ha puntato al consolidamento del modello di welfare socio-sanitario regionale aumentando la spesa per ogni cittadino da 1795 a 1998 euro. 4 Senza dimenticare l’attenzione prestata allo sviluppo infrastrutturale stradale, dove si sono investiti 4,8 miliardi di euro, e informatico, con l’investimento di 75 milioni di euro per attivare la banda larga di nuova generazione su tutti i Comuni (prima Regione italiana). Abbiamo poi ridotto il deficit energetico regionale dall’80% al 50%, incentivando con ingenti finanziamenti la produzione di energia da fonti rinnovabili. In tutto ciò, tutti i consiglieri hanno dato un contributo. Per quanto mi riguarda ho cercato di impegnarmi con serietà e costanza, come dimostrano i dati relativi alle presenze in Assemblea e in Commissione (sopra al 95%) e la partecipazione diretta in veste di relatore o proponente di circa 48 atti in questa legislatura (26 proposte di legge, 22 atti amministrativi), oltre a interrogazioni, mozioni e risoluzioni. La Regione in questi anni ha saputo affrontare la crisi economica che ha investito l’economia globale cercando di tenere insieme sviluppo e coesione sociale. Ora ci aspetta una sfida importante nel nuovo anno, quella di intercettare la ripresa economica evitando che a pagare i costi della crisi siano i lavoratori e le famiglie. Sono sicuro che con l’impegno di tutti possiamo vincere questa sfida. Francesco Comi Vicepresidente “La situazione è andata peggiorando” Rispetto al 2005 la situazione generale del nostro territorio e dei cittadini è andata peggiorando di anno in anno. L’incapacità dell’Assemblea legislativa di guidare con atti di indirizzo e con programmi di investimento la Giunta Regionale per il rilancio delle Marche ed il riequilibrio dei servizi nel territorio nota a tutti. Parimenti deludente è stata la capacità di attrarre le risorse europee a vantaggio delle nostre imprese. Il fallimento del progetto Jeremie e la tardiva attivazione del progetto Jessica sono la prova evidente dell’assenza della Regione nel sostegno alle piccole e medie imprese. Nessuno ha lavorata per realizzare un sistema atto a garantire l’autosufficienza energetica del territorio raggiungibile soltanto attraverso gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti. Le divergenze puramente ideologiche in seno alla Giunta hanno indotto l’Amministrazione a favorire il settore dell’energia solare: pribitivo per i costi accollati alla collettività (100% del costo dell’impianto e 30% annuo per le spese di manutenzione) a fronte di una produzione di ener- gia che raggiunga appena li 15% del fabbisogno. Intanto le nostre imprese hanno pagato e continueranno a pagare costi salatissimi per l’energia impiegata nella produzione ed i cittadini bollette assurde per i consumi familiari. L’ impegno assunto per la lotta alla burocrazia è rimasta una semplice promessa elettorale così come quello per la sicurezza: la legge di riordino della polizia provinciale è ferma da sei anni !! In materia di nomine ed incarichi la Regione Marche ha disatteso palesemente il proprio indirizzo più volte pronunciato e scritto in favore delle pari opportunità tra uomo e donna. (Vedasi in proposito le nomine dei direttori delle Zone Territoriali sanitarie tutti rigorosamente uomini). Ben 19 istituti scolastici hanno necessità di interventi strutturali e l’80% degli istituti secondari superiori non sono a norma per mancato adeguamento degli impianti nei termini di legge. L’amministrazione Spacca ha investito i soldi dei contribuenti per acquistare prodotti finanziari derivati per circa 400 milioni di Euro di cui 53 milioni risultano già compromessi dal fallimento della Lehman Brothers, mentre ai cittadini vengono negati servizi sanitari essenziali nel territorio! Il piano sanitario si è mostrato un fallimento totale. Le liste di attesa anziché ridursi sono aumentate. Nessuna autonomia hanno le zone territoriali nel gestire la spesa per investimenti, essendo tutto rigorosamente accentrato nell’ASUR Unica Regionale, in palese violazione anche del principio policentrico contenuto nell’ art. 2 comma 3 dello Statuto Regionale. La politica di riduzione dei centri di servizio esistenti e la penalizzazione delle cliniche private e dei laboratori di analisi nelle con- 5 venzioni stipulate anche con notevole ritardo, non è stata compensata con il potenziamento dei servizi resi nelle strutture ospedaliere. Al cittadino specie nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno non è ad oggi garantita la sopravvivenza per l’inesistenza di POTES nei territori interni, gravi carenze del parco macchine del 118, inesistenza di guardia neurologica attiva 24 ore su 24. L’ingerenza della politica nel sistema sanitario ha ritardato l’insediamento di specializzazioni necessarie nei nostri ospedali lasciando che la mobilità passiva raggiunga limiti intollerabili. L’assunzione in massa di 1300 lavoratori precari nella sanità deliberata dal Consiglio Regionale senza concorso e senza un attenta verifica delle effettive necessità di tali figure all’intento delle strutture sanitarie, è sufficiente elemento chiarificatore della politica clientelare di questa maggioranza che considera le strutture sanitarie come stipendificio a vantaggio di alcuni. Nessuna idea su come poter affrontare la grave carenza infrastrutturale del Sud delle Marche. Nessuna speranza di un futuro migliore può essere compatibile con il perdurare di una amministrazione regionale di sinistra. Le fuga dei cittadini, iniziata con i sette comuni della Val Marecchia, continuerà sicuramente con i 33 comuni della Provincia di Ascoli Piceno che passeranno con la Regione Abruzzo a meno che gli elettori, pensando ai loro interessi veri ed al loro futuro, decidano di affidare la gestione del territorio regionale agli uomini del fare e del costruire. Vittorio Santori Vicepresidente “Serve coraggio per essere protagonisti” In questi giorni si chiude l’ottava legislatura delle Marche. Sono stati cinque anni importanti, in cui la nostra regione ha attraversato profondi cambiamenti nel tessuto sociale e produttivo. La crisi che stiamo vivendo non è una semplice congiuntura economica, ma un passaggio cruciale di sistema. Una crisi come questa, oltre a richiedere interventi urgenti e mirati per affrontare l’emergenza, rappresenta una sfida da cogliere. Infatti, al termine di questo ciclo, il mondo non sarà più lo stesso rispetto a pochi anni fa, e solo chi avrà saputo anticipare le tendenze e precorrere i tempi si troverà a giocare un ruolo da protagonista. Una delle sfide riguardano il modello economico. Il capitalismo neoliberista diventato egemone nel corso degli anni Ottanta è ormai al tramonto. La sua ideologia che ci ha accompagnato come una vera e propria religione negli ultimi decenni è stantia e impresentabile. Nel frattempo, nelle pieghe di un capitalismo che ha esasperato il divario tra nord e sud del mondo e ha condotto il pianeta sull’orlo della catastrofe ecologica, sono nate esperienze di un’economia diversa, basata sulla cooperazione invece che sulla competizione, sulla sostenibilità ambientale anziché sul suo sfruttamento, sulla qualità della vita delle persone anziché sullo sfruttamento. Nel pieno della crisi continuano a diffondersi esperienze come il commercio equo e solidale, la finanza etica, le tecnologie ecologiche, l’agricoltura biologica, i gruppi di acquisto solidale. In questo settore, nei principi che animano queste esperienze, sta la chiave per costruire un nuovo modello economico che veda al 6 centro l’essere umano e il suo benessere anziché la merce e il denaro. L’altra sfida è quella della convivenza. Nei periodi di crisi l’essere umano si fa condizionare dalla paura, tende a chiudersi in sé stesso e a vedere ovunque nemici e minacce. Scatta la dinamica della guerra tra poveri che porta con sé il senso di insicurezza, la rabbia e il razzismo. Eppure è proprio nell’incontro e nel confronto delle culture che l’umanità ha trovato la linfa per il suo progresso. Quando cadono le barriere i popoli si incontrano e cooperano in pace inizia l’età dell’oro e la civiltà evolve. Anche qui, nonostante il terrorismo promosso da molti mezzi di informazione e da buona parte delle classe politica, c’è un mondo che dialoga e getta le basi di un futuro comune. Le Marche hanno le carte in regola per anticipare i tempi e giocare un ruolo da protagoniste nel prossimo futuro. Serve però più coraggio, da parte della classe politica, ma non solo. Anche da parte degli imprenditori e dei cittadini stessi. Occorre che tutti assieme ci si liberi il prima possibile delle vestigia di un’ideologia morente e si investano le migliori energie guardando al futuro. Se non lo faremo noi in questa Regione nel corso dei prossimi anni, lo faranno altri, lasciandoci indietro e costringendoci ad inseguire. Michele Altomeni Consigliere Segretario “L’anno delle riforme” Il 2010 in considerazione dell’eredità che l’anno passato lascia all’Italia e più in generale a tutto l’Occidente si configura come un momento determinante per il futuro della nostra comunità. Le scelte che i governi tutti, quindi in ogni livello istituzionale, opereranno saranno cruciali per rimettere in moto l’economia e ridare fiducia ai mercati e sicurezza alle famiglie. La grave crisi finanziaria generata dal sistema finanziario che ha poi travolto anche quello industriale e produttivo ha di molto rallentato la sua portata anche grazie all’intervento ed alle decisioni scaturite dai summit del G8 e G20 e ai relativi interventi. L’OCSE, l’osservatorio internazionale che giudica le economie dei 30 paesi maggiormente sviluppati, afferma che l’Italia nel contesto Europeo è quella che sta reagendo meglio alla crisi e che per prima ne uscirà. Ciò è dovuto essenzialmente a 2 questioni: la grande capacità di risparmio degli italiani che determina in questo senso un primato internazionale; il saggio intervento del Governo Berlusconi di tamponare la crisi economica garantendo l’occupazione tramite un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali anche in deroga che hanno garantito la coesione sociale e attente politiche che nonostante il momento di contrazione del PIL hanno fatto aumentare il gettito fiscale consentendo il finanziamento degli ammortizzatori sociali e di tutte quelle iniziative (Tremonti Bond, fondi di garanzia) indispensabili a sostenere il sistema economico produttivo. Nel 2009 l’economia nazionale ed anche quella regionale hanno perso quasi il 6% del PIL ma si stima che nel 2010 7 tale indicatore si invertirà riportando un segno positivo stimato attorno all’1%. In questo quadro si innesta la necessità di attuare profonde riforme di modernizzazione dello Stato a partire dall’impianto istituzionale previsto dalla Costituzione, giudicato pletorico, costoso e non in grado di muoversi agilmente ed in linea con i bisogni della società Si deve avere il coraggio, senza toccare i principi generali, di rivedere l’assetto costituzionale perché non ci si può lamentare da una parte che questo è divenuto di stampo borbonico e allo stesso tempo, come fa certa parte della sinistra, dichiarare la Costituzione un testo da salvaguardare e da non toccare: delle due, l’una. Noi siamo per una politica più agile, profondamente democratica e partecipata ma che non impedisca però di essere anche economicamente e civilmente accettabile nei suoi costi e nelle sue rappresentazioni. Per questo il 2010 deve essere l’anno delle riforme, della lotta agli sprechi, dell’eliminazione dei tanti privilegi che hanno sclerotizzato e ingessato tanta parte della nostra società, impedendo ai giovani e all’intero Paese di esaltare in maniera meritocratica le proprie risorse e di destinare le giuste attenzioni a chi è in condizioni di difficoltà. Questa è la sfida che ognuno di noi è chiamato ad affrontare anche da semplice cittadino perché un’Italia migliore ed una Regione più forte si costruiscono con il contribuito di tutti coloro che hanno buonsenso, amore per la propria terra e la voglia di lasciare ai nostri figli un mondo migliore in cui vivere. Giacomo Bugaro Consigliere segretario Gli avvicendamenti in Consiglio dal 2005 al 2010 Il Consiglio regionale, uscito dalle elezioni del 2005, già fortemente rinnovato nella sua rappresentanza, ha visto nel corso di questa ottava Legislatura, l’ingresso di sei nuovi consiglieri, subentrati a colleghi di partito, approdati in Parlamento o ai vertici di Amministrazioni Locali. Nel 2006 Graziella Ciriaci (Fi) e Daniele Silvetti (An), delle circoscrizioni di Fermo e di Ancona, hanno sostituito i consiglieri Remigio Ceroni e Carlo Ciccioli, eletti alla Camera dei deputati. Nel 2008, l’ascolano Antonio D’Isidoro, di Uniti per l’Ulivo e l’anconetano Franco Sordoni (Idv) sono subentrati a Luciano Agostini (Pd) e David Favia (Idv), promossi anch’essi, nelle elezioni anticipate, alla Camera dei Deputati. Infine nel 2009 hanno fatto il loro ingresso in Consiglio regionale Giulio Natali (An-Pdl) a seguito delle dimissioni Guido Castelli, diventato Sindaco di Ascoli Piceno e Pietro Enrico Parrucci (FI-PdL) che, dopo la rinuncia del senatore Salvatore Piscitelli, ha occupato il seggio di Franco Capponi, eletto Presidente della provincia di Macerata. Gli avvicendamenti intervenuti non hanno mutato i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione: Fi e An hanno visto riconfermata la loro rappresentanza; il socialista D’Isidoro si è iscritto al gruppo Misto, come pure Sordoni (Italia centro), dopo un’iniziale adesione all’Idv. A livello istituzionale, la Ciriaci è stata componente della III Commissione (attività produttive), Silvetti e Parrucci della IV (ambiente e territorio), D’Isidoro della I (affari istituzionali e cultura) e della III (attività produttive), Natali e Sordoni della V Commissione (sanità e servizi sociali). I CONSIGLIERI Michele Altomeni Marco Amagliani Fabio Badiali Stefania Benatti Massimo Binci Giuliano Brandoni Ottavio Brini Raffaele Bucciarelli Giacomo Bugaro Enrico Cesaroni Graziella Ciriaci Francesco Comi Giancarlo D’Anna Antonio D’Isidoro Sandro Donati Sara Giannini Roberto Giannotti Leonardo Lippi Marco Luchetti Katia Mammoli Francesco Massi Gentiloni Silveri Almerino Mezzolani Luigi Minardi Adriana Mollaroli Giulio Natali Rosalba Ortenzi Pietro Enrico Parrucci Paolo Petrini Fabio Pistarelli Cesare Procaccini Mirco Ricci Lidio Rocchi Franca Romagnoli Vittorio Santori Daniele Silvetti Vittoriano Solazzi Franco Sordoni Gian Mario Spacca Oriano Tiberi Luigi Viventi 10 L’Ufficio di Presidenza dal 2005 al 2010 Diversi avvicendamenti anche per l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa. Nella prima composizione, con il presidente Luigi Minardi (già al vertice nella precedente legislatura), i vice Roberto Giannotti (Fi - Pdl) e David Favia (Italia dei Valori) ed i consiglieri segretari Michele Altomeni (Rifondazione comunista) e Guido Castelli (Alleanza Nazionale - Pdl). Nel 2006 primo avvicendamento con il passaggio di Minardi (Pd) alla guida dell’assessorato regionale alla cultura e l’elezione di Raffaele Bucciarelli (Comunisti Italiani) alla presidenza. Il secondo, invece, alla luce dei risultati delle elezioni politiche 2008: con l’elezione di Favia alla Camera dei Deputati, si rinnova anche parte dell’Ufficio di Presidenza: al suo posto subentra Stefania Benatti (Pd), mentre per l’opposizione la vicepresidenza va a Vittorio Santori (Fi - Pdl). Altri due cambiamenti nell’ultimo periodo della legislatura: chiamata ad entrare in Giunta, la Benatti viene sostituita da Francesco Comi (Pd), mentre nel 2009 il responso delle urne per le elezioni amministrative decreta la vittoria di Guido Castelli come sindaco di Ascoli Piceno e si rende, quindi, necessaria la sua sostituzione. La carica di consigliere segretario viene affidata a Giacomo Bugaro (Fi - Pdl). TAVOLA ROTONDA Cinque anni, una legislatura. E con le elezioni di marzo è arrivato il tempo dei bilanci e delle prospettive per il futuro. Sul tappeto, le grandi emergenze delle Marche, le risorse disponibili per mettere in atto un’adeguata ripresa, le possibili convergenze degli schieramenti politici, la produzione legislativa, i diversi ruoli dei livelli istituzionali, il primo passo da compiere all’inizio della prossima legislatura. Tutto questo riassunto in undici domande, nell’ambito di una tavola rotonda virtuale a cui hanno partecipato i presidenti dei gruppi dell’Assemblea Mirco Ricci (Pd), Fabio Pistarelli (An - Pdl), Massimo Binci (Sd - Sinistra Ecologica Libertà), Luigi Viventi (Udc), Giuliano Brandoni (Rc - Sinistra Europea), Antonio D’Isidoro (Misto) e Ottavio Brini (Fi-Pdl) e Cesare Procaccini (Gruppo Comunista). Al centro del dibattito soprattutto la crisi economica che ha investito anche le Marche, le inevitabili ricadute sui livelli occupazionali, la ricerca di soluzioni in grado di favorire il rilancio della stessa economia regionale. E gli impegni per rimettersi subito al lavoro, dopo che il responso delle urne avrà delineato la nuova fisionomia dell’Assemblea legislativa marchigiana. che ci ha impegnati nell’ultima parte di legislatura. La stiamo superando e le Marche, più di altre regioni, hanno retto all’impatto grazie agli aiuti della Regione. PISTARELLI - In realtà sono almeno due: la situazione economica marchigiana e la sanità. La crisi economica marchigiana BINCI - La crisi finanziaria globale e la crisi economica drammatica. La vera, grande emergenza di questa legislatura? VIVENTI - La crisi economica che ha causato una vera emergenza sul versante del lavoro e dell’occupazione. RICCI - Sicuramente la crisi economica 11 BRANDONI - Non occorre, purtroppo, grande fantasia per individuarla, è quella del lavoro e in tutte le sue forme. La crisi economica del modello neoliberista ha deflagrato nella nostra regione, mettendo a soqquadro l’intero sistema e amplificando quelle difficoltà già emergenti, che si manifestavano nelle forme di un lavoro sempre più precario e dequalificato. D’ISIDORO - La crisi dell’economia reale. BRINI - In primo piano certamente la grave crisi economica che ha avuto pesantissime ripercussioni sui livelli occupazionali e, di conseguenza, sul benessere e sulla qualità della vita delle famiglie marchigiane. Una crisi che ha riversato effetti negativi su quasi tutti gli altri settori, impoveriti nelle risorse su cui, in anni passati, potevano far conto. È altrettanto vero che la Giunta regionale poteva fare di più e meglio per contrastare il fenomeno congiunturale, anche attraverso una maggiore capacità di ascolto delle tante e valide proposte dell’opposizione. PROCACCINI - È stata la crisi economica che ha sconvolto anche il cosi detto modello Marche. Colossi come la Antonio Merloni sono falliti mettendo sul lastrico migliaia di famiglie. È stata affrontata con la dovuta determinazione e con effetti, se non risolutivi, almeno che lasciano ben sperare per il futuro? RICCI - Siamo riusciti a prendere provvedimenti ad hoc per uscire dall’empasse, guardando ai temi dell’occupazione, dei servizi. Abbiamo stanziato in prima battuta 20 milioni di euro proprio per proteggere i lavoratori marchigiani e porre le basi per agganciare la ripresa. Poi grazie ai fondi della banca europea, altri 100 milioni per l’occupazione e lo sviluppo. Ora ci aspetterà una lenta ripresa con ancora ricadute nel mondo del lavoro, ma come Regione non abbandoneremo nessuno. E gli indicatori infondono speranza perché parlano di un rilancio. PISTARELLI - Direi di no. Sulla sanità il modello di Azienda Sanitaria unica regionale è fallito, e senza una modificazione di questo assetto si sono effettuati interventi squilibrati tra territori proprio poiché privi di una nuova visione di insieme. Ci sono zone che hanno avuto di più ed altre che, già penalizzate 12 in passato, sono state ulteriormente marginalizzate. Sulla crisi economica ed occupazionale gli interventi non sono andati oltre i cosiddetti ammortizzatori sociali, peraltro messi in campo grazie a risorse per gran parte statali. Ci si è solo limitati a questa impostazione difensiva, dovuta, ma senza manovre strutturali e virtuose che pur potevano essere attivate per fungere da stimolo alla ripresa. Si pensi a quanto poteva essere fatto rivedendo le misure dei Por dei diversi fondi strutturali, da ricalibrare rispetto ad uno scenario del tutto mutato rispetto a quando erano stati varati. BINCI - A livello regionale è stata affrontata con tutte le risorse regionali nazionali ed europee a disposizione in difesa del reddito dei lavoratori e per favorire l’accesso al credito delle PMI. C’è da rafforzare l’aspetto della riconversione dei settori in crisi, soprattutto verso la Green Economy, rafforzando la filiera corta in agricoltura, mantenendo salde le relazioni sociali e la solidarietà favorendo la multiculturalità. VIVENTI - Nella parte riguardante il sostegno al reddito e alle persone in difficoltà per la perdita del lavoro, si è agito abbastanza bene. Èmancato un po’ più di coraggio per operare delle economie di bilancio, eliminando le spese inutili, per poter operare una riduzione del carico fiscale su famiglie ed imprese. BRANDONI - Direi con grinta e anche tempestività, anche se forse un po’ meno con coraggio e fantasia, visto che si sono attivati subito e bene tutti i meccanismi tradizionali di protezione del lavoro, mancando però l’occasione di un nuovo protagonismo del pubblico nella progettualità economica e l’istituzione di strumenti, come il salario sociale, che definiscono di per sé un nuovo modello di convivenza civile. D’ISIDORO - È stata affrontata con un’adeguata”strategia di resistenza” e con alcuni provvedimenti propri e una “strategia di attacco”. BRINI - Ripeto, si poteva fare di più. Gli effetti, se positivi e, soprattutto, se risolutivi, si vedranno soltanto alla fine di quest’anno appena iniziato. La speranza che il trend negativo possa invertire la sua direzione resta. Non sarà, però, soltanto merito del fato. La Giunta regionale che subentrerà a questa (fallimentare) dovrà essere capace accompagnare efficacemente la ripresa. PROCACCINI - La risposte della Regione è stata positiva, per un sostegno attivo alle lotte dei lavoratori e per le scelte economiche nei confronti del lavoro: finanziamenti per la cassa integrazione ai lavoratori delle piccole imprese (indotto) che non ne avrebbero avuto diritto. Inoltre sostegni alle imprese che mantengono i livelli occupazionali. La Regione si è sostituita allo Stato. Il futuro deve essere in continuità, ma il federalismo lascia molte incognite. Confronto sulle proposte concrete Si ritiene possibile una convergenza dei diversi schieramenti rispetto ai grandi temi attualmente sul tappeto? RICCI - La politica dovrebbe essere più spesso chiamata a risolvere le questioni con intese sopra le parti. Sui grandi temi ci si trova spesso insieme: penso alla sicurezza, alla sanità, al lavoro, all’occupazione, ai servizi. A volte c’è il rischio 13 di uno sfilacciamento e di posizioni contrapposte, ma su certi argomenti che interessano tutti i cittadini marchigiani le istituzioni devono far trasparire un senso di responsabilità. PISTARELLI - Sui temi centrali per i cittadini dal sostegno all´economia e alle famiglie, compresi i temi appena citati sopra, è sempre possibile un confronto su proposte serie e non demagogiche ma nei fatti i timidi tentativi varati dall’esecutivo ( ricordo un incontro sulla crisi tra il governatore e i capigruppo dell’opposizione) sono stati bloccati da una impostazione fondamentalmente autoreferenziale del centro sinistra, o per meglio dire della sinistra centro. BINCI - Sarebbe auspicabile soprattutto nel rispetto dei valori costituzionali: la destra non riesce ad accettare la nostra Costituzione. Noi di Sinistra Ecologia e Libertà siamo per un uso sostenibile delle risorse. Per una riduzione del consumo di suolo, per nuove costruzioni. Per uno sviluppo della economia verde legata alle energie rinnovabili, agricoltura, turismo. Il centrodestra è per un liberalismo fuori da ogni programmazione e senza nessuna tutela per i beni ambientali e paesaggistici, una politica miope anche dal punto di vista economico, perchè il futuro può nascere solo dalle produzioni di qualità e dal turismo. Noi siamo per una scuola e una sanità pubblica, la destra vuole privatizzare senza qualità. VIVENTI - Si, se si affrontano i problemi in modo serio e senza preclusioni politiche qualunque convergenza è senz’altro possibile. BRANDONI - La politica non deve essere la “notte di Schelling”, quella in cui tutte le vacche sono grigie come Hegel sarcasticamente annotava, bensì deve essere scelta e gli schieramenti diversi rappresentano pezzi di società, valori, progetti dialettici e quindi diversi tra loro. Più è vera la differenza più è viva la democrazia. D’ISIDORO - Sì, se prevale il senso di responsabilità. BRINI - È auspicabile e necessaria una convergenza. Al di là delle questioni etiche ed ideologiche, su temi quali la Sanità e le Infrastrutture serve unità di intenti altrimenti non avremo la forza di ottenere risultati in termini migliorativi e di apertura dei rubinetti dei finanziamenti da parte del Governo nazionale e dell’Europa, ma anche da parte dei finanziatori privati. PROCACCINI - È difficile perché il centro destra ha un modello Istituzionale che è contro la Costituzione nata dalla Resistenza. Una regione ricca di risorse È possibile stilare una classifica delle risorse disponibili sul territorio, attraverso le quali le Marche possano sperare in una definitiva e qualificata ripresa? RICCI - Certo. Rispetto uno scenario europeo le regioni sono viste come comparti economici. Su oltre 260 regioni, una recente indagine ci vede al 16° posto come territorio capace di garantire un livello alto della qualità del tessuto sociale 14 e dello sviluppo economico. Da qui bisogna ripartire per un rilancio definitivo. PISTARELLI - Credo che poco sia stato fatto sui settori in cui abbiamo la possibilità, come marchigiani, di incrementare la nostra quota sul mercato: l´innovazione e la ricerca, che non sono state valorizzate da politiche attive, ed il turismo che è stato un settore totalmente sottovalutato, con politiche di marketing e promozione insufficienti a garantirci un posto di rilievo nel panorama almeno nazionale. Non basta certo uno spot di fine legislatura ad assolvere l’operato di un esecutivo che peraltro ha cambiato in corsa assessori ed impostazione almeno, se non vado errato, tre volte nel corso della legislatura, mai trovando un bandolo alla matassa. BINCI - Al primo posto metterei paesaggio - cultura e storia, ambienti naturali, agricoltura di qualità, biologica e prodotti tipici enogastronomici. Il turismo, che valorizzi paesaggio e agricoltura. Il tessuto produttivo PMI, che ha la competenza per rinnovarsi nei settori strategici della filiera delle energie rinnovabili e delle produzioni di qualità, sfruttando innovazione e ricerca in collaborazione con le Università, favorendo l’autoimprenditorialità. VIVENTI - Non essendo presenti nel nostro territorio grandi disponibilità di materie prime, occorre innanzi tutto mettere in campo tutta la laboriosità e parsimonia possibile insieme alla capacità di innovarsi e di formarsi. è riuscito a trasmettere, ma che è dovere della Giunta regionale tornare a promuovere adeguatamente, con strumenti e modalità più incisivi ed efficaci. PROCACCINI - In primo luogo un utilizzo uniforme delle risorse dell’Unione Europea. I fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) non possono essere destinati come compensazione in territori già sviluppati. In più occorre andare a liberare risorse sopprimendo strutture come l’Azienda Sanitaria Unica (ASUR) e facendo coincidere gli ambiti del sociale, che sono 24, con le zone sanitarie, che sono 13. Il “modello” che resiste BRANDONI - Le Marche hanno straordinarie risorse, prima tra queste il lavoro e il saper fare e fortunatamente un patrimonio territoriale, non solo paesaggistico ma in primo luogo culturale: basterebbe ricordare la densità dei teatri, e sociale, si pensi alla rete fitta delle associazioni di volontariato veramente straordinario. Da qui è possibile guardare alla ripresa con una attenzione autocentrata e insieme globale, sapendo che questo globale significa anche accoglienza e reti di solidarietà. Ma il modello marchigiano regge ancora? D’ISIDORO - Una strategia d’attacco sarebbe impossibile senza “una classifica delle risorse disponibili”. PISTARELLI - Regge malgrado l’insufficenza delle politiche regionali, e potrebbe certo reggere di più se venissero attuate quelle misure, e faccio riferimento in special modo alle piccole e medie imprese e alle nuove attività, veramente incentivanti e vicine a queste realtà vere della nostra economia, rispetto a quelle politiche che hanno invece favorito solo le logiche di cartello. Comunque il “modello marchigiano” certo non è stato né difeso né valorizzato. BRINI - Risponderò come penso risponderebbe la stragrande maggioranza dei marchigiani. La risorsa più grande che abbiamo è la bellezza del nostro territorio e l’enorme patrimonio paesaggistico, ambientale, storico e architettonico. La multiformità di un paesaggio che uno spot, pagato a caro prezzo, non RICCI - Sì. Il welfare, le piccole e medie imprese, il manifatturiero rappresentano un modello positivo. Ora la sfida è quella di avviare una verifica sull’internazionalizzazione. Dobbiamo misurare le nostre imprese con il modello globale e la Regione può aiutarle a investire, ricercare nuovi mercati, prodotti, innovazioni tecnologiche. È un nostro obiettivo e credo che il modello marchigiano potrà dare risposte molto positive. 15 BINCI - Sì ed a testimoniarlo è il livello della qualità della vita nelle province marchigiane che sono tra le prime dieci in Italia. Siamo in una fase delicata per il sistema economico che necessita di accesso al credito e di coraggio per investire in innovazioni produttive. Ma parlerei piuttosto di un tessuto economico sociale marchigiano che è vivace e va aiutato. VIVENTI - Secondo me sì, in quanto il tessuto imprenditoriale delle Marche è composto, per la massima parte, di piccole imprese che operano in settori di nicchia, abituate da sempre a misurarsi con i problemi del mercato. BRANDONI - Il “marchingegno” non è un mito da rimpiangere, ma da guardare con criticità e senza nostalgia, avendo nella sua struttura genetica tutti gli stigmi delle nostre difficoltà, da un manifatturiero per così dire di prima generazione, con aree vaste di lavoro dequalificato e bassi salari, ad una managerialità tutta familiare che oggi mostra più che ieri l’usura intellettuale delle aristocrazie chiuse. Siamo nel momento in cui le difficoltà possono produrre occasioni. Per le Marche quello di introdurre nuovi paradigmi di civiltà. D’ISIDORO - Ritengo di sì, sebbene siano necessari dei correttivi, una riflessione sulle dimensioni d’impresa, investimenti più significativi in innovazione e ricerca. Scommetterei anche su una nuova attività formativa dei lavoratori. BRINI - È anch’esso in piena crisi, ma può rappresentare una forza. Alle volte occorre puntare sull’efficacia e sulla bontà di un modello che ha retto per decenni e che, con opportuni correttivi, potrebbe fungere da impulso per la ripresa. Le politiche regionali devono sostenerne le basi, incentivando l’innovazione e la ricerca. PROCACCINI - Il modello Marche è in crisi, il monoprodotto non ha più sbocchi occorre investire sulle nuove tecnologie ma anche un grande piano pubblico di manutenzione del territorio, boschi, fiumi, costa, serve valorizzare di più l’agricoltura e dare piena attuazione al piano energetico. I diversi ruoli dei livelli istituzionali Si è molto discusso in questi anni sui diversi ruoli dei livelli istituzionali. Secondo lei in quale modo e quale misura è mutato il ruolo dell’Assemblea rispetto a quello dell’Esecutivo? RICCI - È un dibattito ancora aperto quello dell’equilibrio fra Giunta e Consiglio. Ci sono leggi che regolano i due livelli e sono sufficienti a garantire l’autonomia di entrambi gli organi. Poi il Consiglio è chiamato a una verifica degli atti anche tramite le commissioni. In più ci sono due organi come il Cal e il Crel che garantiscono ulteriore equilibrio. PISTARELLI - Ritengo che l’Assemblea sia stata sottovalutata, soprattutto nella fase di controllo sull’operatività dell’Esecutivo. La maggior parte delle leggi di settore sono state impostate su deleghe pressoché in bianco all’Esecutivo, e qui la maggioranza consiliare uscente è stata purtroppo accondiscendente. Il controllo sull’attuazione dei programmi e delle linee guida è stato pertanto inesistente, così come è mancata totalmente la rendicontazione sull’operato. In questo modo l’Assem- blea viene depauperata del suo ruolo. BINCI - Come Presidente della sesta commissione ho sempre valorizzato il ruolo di programmazione del Consiglio regionale. VIVENTI - In tutto il Paese il potere degli organi esecutivi si è rafforzato a danno di quelli legislativi-programmatori. BRANDONI - Da tempo la controriforma istituzionale, purtroppo ancor oggi in piena azione, lavora per ridurre le assemblee elettive a ornamento di un sistema che sull’altare di una ipotetica efficacia sacrifica pluralità e democrazia, quella vera, sfigurando per questa via lo stesso ruolo degli esecutivi che dovrebbero essere invece strumenti dialettici della progettualità delle assemblee elettive. D’ISIDORO - Nella mie breve esperienza di Consigliere ho potuto constatare l’attività di proposta, di stimolo e di critica costruttiva di gran parte dell’Assemblea. BRINI - In questo caso il giudizio è piuttosto critico. Sforzi per elevare il ruolo dell’Assemblea ci sono stati, ma i risultati non ritengo siano stati soddisfacenti. Una produzione normativa al ribasso, sia in qualità che in numero, ed un ruolo troppo forte dell’Esecutivo sono i segnali di obiettivi “non raggiunti”. Grave, poi, non aver garantito alle opposizioni che le numerose proposte di legge giungessero all’esame dell’Aula. PROCACCINI - Il Consiglio Regionale (l’Assemblea), grazie anche all’impegno del compagno Raffaele Bucciarelli, ha recuperato la sua centralità sulle scelte principali con sedute monotematiche, 16 ad esempio sulla crisi dell’agricoltura e sulle grandi questioni come la pace e la solidarietà internazionale. Qualche volta c’è stata prevaricazione da parte dello stesso esecutivo? RICCI - L’esecutivo, per sua natura, tende a farsi carico delle proposte di legge. Non penso a una prevaricazione, ma uno spirito di iniziativa importante per velocizzare alcune procedure. Poi c’è il Consiglio, le commissioni e i tavoli con le parti sociali a dare garanzie sull’equità delle manovre. PISTARELLI - Se la Giunta agisce senza momenti di confronto sui punti sopra richiamati (stato di attuazione dei programmi, controllo e rendicontazione dei risultati) certo prevarica il ruolo istituzionale dell’Assemblea. Sarebbe auspicabile una riflessione seria su questo tema molto delicato dei rapporti e delle funzioni istituzionali degli organi regionali. BINCI - Qualche volta per la necessità di essere operativi, in situazioni di emergenza. VIVENTI - Toglierei il ma. BRANDONI - Prevaricazione? Non direi. Disattenzione, invece, a volte si. Superficiale tuttavia, un ascolto diverso, un’interlocuzione più intensa, avrebbero giovato in primo luogo all’esecutivo, soprattutto in momenti in cui ha mostrato un deficit di immaginazione e coraggio. D’ISIDORO - Più che di prevaricazione, parlerei di colpevole autoreferenzialità di alcuni Assessori. BRINI - C’è stata eccome. Tutte le volte che ha voluto far passare una proposta ha fatto pesare i suoi numeri. PROCACCINI - Siamo in una fase in cui il presidenzialismo strisciante prova fastidio per le assemblee, tuttavia nelle Marche non mi sembra che ci siano stati fatti eclatanti di prevaricazione. Le Regioni e la riforma costituzionale Qual è il ruolo che dovrebbero avere le Regioni in futuro, anche alla luce di una possibile riforma costituzionale? RICCI - Le Regioni devono mantenere la funzione di programmazione e continuare a esercitare il ruolo di ente legislatore. Poi vanno trasferiti gli aspetti gestionali agli enti locali. Le Marche in questo senso sarebbero pronte anche a ricevere una delega rispetto al federalismo fiscale, anche se lo ritengo un sistema fasullo, così come sta prendendo forma. VIVENTI - Con la riforma federalista le Regioni diventeranno dei piccoli Stati, deve quindi crescere decisamente la capacità di Governo di quest’ultime. Inoltre le Regioni devono recuperare appieno le proprie funzioni: legislative e programmatiche. BRANDONI - Il ruolo che la Costituzione ora le assegna. Sul bisogno di partecipazione, di vicinanza ai problemi ha lucrato il cavallo ruffiano del federalismo che produce oggi un dibattito istituzionale che guarda al suo contrario, cioè il presidenzialismo forte. C’è appunto il rischio della cancellazione di principi importanti della Costituzione che danno e davano alle Regioni un ruolo legislatore dentro un contesto statuale dove la democrazia è nel Parlamento e non del premier. D’ISIDORO - Lo stesso esercitato oggi dalle Regioni a statuto speciale. BRINI - Un ruolo ed una valenza sempre più marcati. Un ruolo di centralità PISTARELLI - Le Regioni saranno sempre più importanti in futuro, sia come gestione amministrativa ed economica sia come politiche d´indirizzo. La centralità strategica delle Regioni impone un ripensamento dell´effettiva e complessiva attività istituzionale e dei suoi equilibri, che oggi più che mai sembrano molto fragili rispetto ad un aumento della importanza della istituzione regionale. BINCI - Quello di programmare i bisogni e le risorse dei territori e garantire uno sviluppo armonico della società regionale nell’interesse del bene comune. 17 nelle linee di indirizzo e, soprattutto, sotto il profilo della raccolta e dell’utilizzo delle risorse finanziarie. PROCACCINI - Le Regioni devono essere il livello istituzionale, insieme ai Comuni, per attuare la Repubblica delle autonomie prevista dalla Costituzione in un quadro di unità dello Stato. Purtroppo con la “sbornia” federalista imposta dalla “Lega Nord” con capacità impositive degli Enti Locali, le Regioni si stanno atteggiando come piccoli statarelli in competizione tra loro e con sempre meno risorse per i principali servizi pubblici: sanità, scuola, trasporti. La qualità della produzione legislativa Ritiene che la produzione legislativa di questi anni abbia fornito risposte soddisfacenti alle reali esigenze della società marchigiana? RICCI - La produzione legislativa è va- sta e forse a volte eccessiva quando tende a dare risposte immediate a problemi contingenti. Però le Marche hanno dato vita a leggi importanti rivolte ad aiutare e dare risposte ai marchigiani sui grandi temi come la sanità, l’occupazione, i servizi. PISTARELLI - No, ritengo che sia sia voluto iper-regolamentare settori che non servono e non regolamentare settori che producono sviluppo e sono orientati al futuro. E’ stata una produzione monca, perchè non ha fatto interventi nei settori vitali per la famiglia e le imprese piccole e medie, o se li ha messi in campo, essi si sono rivelati errati. L’esempio del sistema sanitario è in questo caso emblematico. BINCI - Quello che serve è delegificare, cioè semplificare e sburocratizzare le leggi. VIVENTI - Solo in parte. Se si fosse guardato più al contenuto delle proposte e non al colore politico di chi le ha avanzate, si sarebbe potuto fare senza dubbio un lavoro migliore. BRANDONI - In molti casi certo e anche grazie alla iniziativa dei consiglieri e dei gruppi consiliari. Basterebbe ricordare la legislazione in campo sociale o l’attenzione a fenomeni nuovi come quello della delocalizzazione produttiva. Certo è mancato e manca uno stimolo istituzionale nei confronti di istituti di partecipazione quali le leggi di iniziativa popolare e i referendum che sono strumenti “just time” con i quali la società potrebbe meglio interagire col sistema politico e istituzionale, dando per questa via risposte immediate a bisogni urgenti. D’ISIDORO - La risposta è complessivamente positiva, soprattutto in virtù dell’approvazione di alcune proposte di leggi qualificate e qualificanti. BRINI - Come accennavo, non mi pare vi sia stata una produzione normativa corrispondente alle aspettative della comunità dei marchigiani. E dove si è normato di più, si sono fatti errori grossolani. Gli errori sono sotto gli occhi di tutti…la Sanità lamenta carenze molto gravi, così come il sistema infrastrutturale e quello delle piccole e medie imprese. PROCACCINI - Penso di sì. Basti guardare alla legge sul terremoto. È stata di esempio per efficienza e trasparenza. Poi nell’ulitma fase ci sono state leggi presentate dal PRC e dal PdCI importantissime contro la delocalizzazione per favorire il lavoro. Avvicendamenti e continuità del lavoro Elezioni politiche, provinciali, comunali… In questi cinque anni sono stati registrati diversi avvicendamenti sugli scranni dell’Assembla ed anche in Ufficio di Presidenza, mentre sono scomparsi alcuni gruppi e se ne sono formati altri. Ne ha risentito la continuità del lavoro da portare avanti? RICCI - In ogni legislatura capita. L’importante è che ci sia una continuità garantita dagli uffici e dai dirigenti. E soprattutto avere lo stesso presidente della Regione per dieci anni permette di portare a termine i progetti individuati realizzando gli obiettivi prefissati. 18 PISTARELLI - Senz’altro, con un aspetto positivo e uno negativo: da un lato (il negativo) ha impedito una continuità e una stabilità, e ciò è stato dovuto alle difficoltà evidenti della maggioranza politica di sinistra. Dall’altro lato (in parte positivo) la mobilità ha permesso di allargare la sfera di esperienza e conoscenza a più soggetti, trasfusa in molti di questi casi in altri livelli istituzionali. BINCI - No. VIVENTI - Non mi sembra che ci siano stati cambiamenti significativi. A parte la nascita del Partito Democratico ed il tentativo di fare un bipartitismo, di fatto nulla è cambiato, anche perché, per quanto riguarda il Pdl, non sono riusciti a fare un gruppo regionale unico. BRANDONI - Il ricambio fa bene all’organismo e in questo senso il fisiologico avvicendamento di consiglieri e la riorganizzazione dei gruppi, quando non sono trasformismo possono rappresentare uno stimolo positivo. In questo senso l’assemblea legislativa ha saputo metabolizzare nel complesso questi cambiamenti e questi passaggi. D’ISIDORO - Qualche rallentamento c’è stato ma non tanto da inficiare il lavoro programmato. BRINI - Occorre riconoscere l’impegno di tutti coloro che hanno partecipato alla vita consiliare. Certamente ogni avvicendamento inficia sempre la continuità del lavoro, in Commissione così come in Aula. PROCACCINI - Per semplificare direi: la situazione è peggiorata dopo lo scioglimento del PCI e si è ulteriormente aggravata con la scomparsa dal Parlamento della sinistra, in particolare dei comunisti. Tutto ciò ha indebolito un essenziale punto di vista anche nelle Marche, penso che il ruolo dei comunisti sia stato puntuale nel merito dei problemi, serio e di grande presenza. L’impegno per il prossimo futuro La prima cosa irrinunciabile da fare all’inizio della prossima legislatura? RICCI - Bisogna continuare a mantenere il bilancio in equilibrio. Abbiamo una sanità con i conti in regola e senza debiti. Questo ci permette di avere un bilancio sano con cui si possono finanziare nuovi progetti e nuove leggi. Ma la leva principale è quella della coesione sociale per cui dobbiamo puntare sul mantenimento dell’occupazione e sul rilancio delle imprese. Con un bilancio in equilibrio è possibile dare una risposta complessiva alle molteplici esigenze della società marchigiana. PISTARELLI - Una due-diligence sulla gestione economico finanziaria regionale, sempre e colpevolmente negata dall’esecutivo uscente, ma anche una urgente riforma sanitaria regionale che renda giustizia a territori penalizzati da servizi e strutture insufficienti, e liberi attraverso una gestione più corretta (basterebbe questo: si veda l’andamento dei bilanci di certe zone o aziende del sistema sanitario regionale) risorse per le imprese e per le famiglie marchigiane. BINCI - Il piano del lavoro per puntare all’uscita dalla crisi economica e occupazionale. Le misure efficaci contro la crisi praticate nel 2009 dalla Regione Marche non potranno essere sostenute a lungo. Occorre un progetto di legislatura per avviare un nuovo modello di sviluppo che abbia al centro il reddito sociale come misura stabile per chi non ha reddito. VIVENTI - Affrontare una serie di tagli agli Enti inutili per poter ridurre la pressione fiscale su famiglie ed imprese e dare sostegno al reddito ai lavoratori in mobilità e in CIGS. BRANDONI - Oltre a continuare l’attività legislativa a tutela del lavoro penso sarebbe indispensabile quanto urgente una produzione legislativa per la salvaguardia dei cosiddetti beni comuni, partendo in primo luogo dall’acqua, visto che l’attuale fase economica, che potremmo definire di biocapitalismo, guarda alla mercificazione di questi beni ed alla loro sottrazione alla fruibilità collettiva come terreno di valorizzazione e di profitto. 19 D’ISIDORO - Dare corso con determinazione alla “strategia d’attacco” summenzionata e allo sviluppo del cosiddetto secondo motore unico di sviluppo. BRINi - Potersi sedere ai tavoli del comando, da parte dei rappresentanti dell’opposizione, potrebbe dar loro la possibilità di dimostrarne il valore e le buone capacità amministrative… questo è l’auspicio per questa regione, affinché possa finalmente svegliarsi da un pericoloso torpore che la affligge ormai da troppo tempo. PROCACCINI - Accentuare il ruolo pubblico in tutti i settori e bloccare tutte le spinte tese alla privatizzazione in particolare per la sanità, la scuola e l’acqua. LE COMMISSIONI I Commissione Affari istituzionali; Affari generali; Circoscrizioni comunali; Polizia locale, urbana, e rurale; Enti locali; Ordinamento di Enti, Aziende e Società collegate alla Regione; Informazione; Scuola e cultura; Musei; Biblioteche; Diritto allo studio; Sport e tempo libero. Presidente: Adriana Mollaroli (PD) Vice Presidente: Franca Romagnoli (AN) Componenti: Antonio D’Isidoro (Misto) Sara Giannini (PD) Roberto Giannotti (FI) Katia Mammoli (PD) Francesco Massi Gentiloni Silveri (Per le Marche) II Commissione Schema e programma regionale di sviluppo; Bilancio e Finanze; Demanio e Patrimonio; Ordinamento degli uffici; Personale della Regione. Presidente: Giuliano Brandoni (RCSinistra Europea) Vice Presidente: Fabio Pistarelli (AN) Componenti: Sara Giannini (PD) Marco Luchetti (PD) Luigi Minardi (PD) Vittorio Santori (FI) III Commissione Attività produttive; Problemi del lavoro; Emigrazione; Agricoltura e foreste; Cooperazione; Industria; Artigianato; Commercio; Turismo e Industria Alberghiera; Acque minerali e termali; Formazione professionale; Caccia e pesca. Presidente: Katia Mammoli (PD) Vice Presidente: Enrico Cesaroni (FI) Componenti: Massimo Binci (Sinistra Democratica) Ottavio Brini (FI) Graziella Ciriaci (FI) Antonio D’Isidoro (Misto) Rosalba Ortenzi (PD) Cesare Procaccini (Gruppo Comunista) Mirco Ricci (PD) Luigi Viventi (U.D.C.) IV Commissione Assetto territoriale e ambientale; Urbanistica; Ecologia; Acquedotti; Lavori pubblici; Viabilità e trasporti; Cave e torbiere. Presidente: Rosalba Ortenzi (PD) Vice Presidente: Leonardo Lippi (U.D.C.) Componenti: Michele Altomeni (RC-Sinistra Europea) Francesco Comi (PD) Pietro Enrico Parrucci (FI) Mirco Ricci (PD) Daniele Silvetti (AN) V Commissione Sicurezza sociale (Servizi sociali; Assistenza sanitaria e ospedaliera; Assistenza sociale). Presidente: Marco Luchetti (PD) Vice Presidente: Oriano Tiberi (Misto) Componenti: Michele Altomeni (RC-Sinistra Europea) Giacomo Bugaro (FI) Adriana Mollaroli (PD) Giulio Natali (AN) Cesare Procaccini (Gruppo Comunista) Franco Sordoni (Misto) 20 VI Commissione Politiche Comunitarie; Cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale. Presidente: Massimo Binci (Sinistra Democratica) Componenti: Francesco Comi (PD) Giancarlo D’Anna (AN) Il Consiglio delle Autonomie locali Il Cal (Consiglio delle Autonomie Locali ) è l’organo permanente di consultazione e di raccordo fra la Regione e gli Enti locali ed è stato istituito con legge regionale 10 aprile 2007, n. 4 , attuata con regolamento interno approvato nella seduta del 7 marzo 2008. Primo presidente eletto il 19 ottobre 2007, Luana Angeloni (vice Massimo Rossi ed Alighiero Omiccioli) a cui è subentrata, nel novembre del 2009, Patrizia Casagrande Esposto (vice Saturnino Di Ruscio e Luigi Gentilucci). Attuale composizione del Cal Presidente Patrizia Casagrande Patrizia Esposto (presidente Provincia di Ancona) Vicepresidenti Saturnino Di Ruscio (sindaco Fermo), Luigi Gentilucci (presidente Comunità Montana di Camerino) Segretari Stefano Aguzzi (sindaco Fano), Augusto Curti (sindaco Force) Componenti Piero Celani (presidente Provincia di Ascoli Piceno), Fabrizio Cesetti (presidente Provincia di Fermo), Franco Capponi (presidente Provincia di Macerata), Matteo Ricci (presidente Provincia di Pesaro), Fiorello Gramillano (sindaco Ancona), Guido Castelli (sindaco Ascoli Piceno), Giorgio Meschini (sindaco Macerata), Luca Ceriscioli (sindaco Pesaro), Daniela Montali (sindaco Chiaravalle), Fabiano Belcecchi (sindaco Jesi), Luana Angeloni (sindaco Senigallia), Angelo Canala (sindaco Spinetoli), Francesco Giacinti (sindaco Monte Urano), Nelia Calvignoni (sindaco Corridonia), Stefano Cardinali (sindaco Montecosaro), Franco Corbucci (sindaco Urbino), Sauro Lombardi (sindaco Agugliano), Giuseppe Medardoni (sindaco Genga), Maura Antonella Malaspina (sindaco Ortezzano), Giuseppe Ripani, Roberto Broccolo (sindaco Urbisaglia), Giovanni Pistola (sindaco Mercatello sul Metauro), Mollaroli Nadia (sindaco Serra Sant’Abbondio), Fabrizio Giuliani (presidente Comunità Comunità Montana Esino-Frasassi) Omicioli Alighiero (presidente Comunità Montana del Metauro). Legge Regionale 10 aprile 2007, n. 4 “Disciplina del Consiglio delle autonomie locali” Art. 11 (Funzioni) 1. Il Consiglio delle autonomie locali esercita ai sensi dell’articolo 30 dello Statuto regionale l’iniziativa delle leggi regionali. 2. Il Consiglio delle autonomie locali esprime pareri al Consiglio regionale sulle proposte concernenti: a) il bilancio di previsione e gli altri atti di programmazione economicofinanziaria; b) il conferimento di funzioni o la modifica del riparto delle competenze tra enti locali e tra questi e la Regione; c) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli relativi ai finanziamenti dell’Unione Europea. 3. Il Consiglio delle autonomie locali esprime parere alla Giunta regionale nei casi di esercizio del potere sostitutivo nei confronti degli enti locali per il compimento di atti obbligatori relativi all’esercizio delle funzioni conferite dal- la Regione, nonché sui seguenti atti: a) accordi di programma quadro e intese istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale locale; b) regolamenti di interesse degli enti locali; c) criteri di riparto delle risorse agli enti locali; d) atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli enti locali. 4. Il Consiglio e la Giunta regionale possono richiedere al Consiglio delle autonomie locali pareri anche su atti diversi da quelli di cui ai commi 2 e 3. 5. Il Consiglio delle autonomie locali può altresì far pervenire alla Giunta regionale e al Consiglio regionale proprie osservazioni in merito agli atti di competenza. 6. Il Consiglio delle autonomie locali elabora un rapporto annuale che presenta al Consiglio regionale concernente la propria attività e gli effetti prodotti dalle politiche regionali d’interesse degli enti locali. 7. Il Consiglio delle autonomie locali può segnalare al Presidente della Giunta regionale eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e provvedimenti statali, anche ai fini della promozione di questioni di legittimità o di conflitti di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 134 della Costituzione. Il Crel Il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro (Crel) è un organismo regionale di consultazione e confronto delle rappresentanze più significative del mondo dell’economia e del lavoro, in ordine agli atti normativi e di programmazione ed alle questioni di maggiore rilevanza per l’assetto economico marchigiano (legge regionale 26 giugno 2008, n.15) Nel marzo del 2009 lo stesso Crel è entrato nella sua piena operatività, nominando Silvano Gattari (segretario regionale della Cna) presidente e Graziano Fioretti (segretario regionale Uil) vicepresidente. Attuale composizione del Crel Presidente Silvano Gattari (segretario regionale Cna) Vicepresidente Graziano Fioretti (segretario regionale Uil) Componenti Rappresentanti lavoratori dipendenti: Gianni Venturi (segretario generale Cgil), Giuliano Giampaoli (segretario regionale Cgil), Aurora Ferraro (segretario regionale Cgil ), Stefano Mastrovincenzo (segretario regionale Cisl), Selena Soleggiati (rappresentante Cisl), Antonio Bori (opera politico Cisl), Graziano Fioretti (segretario generale Uil), Riccardo Morbidelli (segretario generale aggiunto Uil). Rappresentanti delle imprese industriali: Federico Vitali (presidente Confindustria Marche), Giuseppe Fioroni (presidente Confindustria Ancona), Giovanni Muratori (presidente Confapi). Rappresentanti delle imprese agricole: Nevio Lavagnoli (presidente Cia), Gianalberto Luzi (presidente Coldiretti). Rappresentanti delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi: Mario Volpini (presidente Confcommercio), Claudio Albonetti (presidente Confesercenti). Rappresentanti delle imprese artigiane: Giorgio Cippitelli (segretario regionale Confartigianato), Silvano Gattari (segretario regionale Cna), Claudio Massa (presidente regionale Casartigiani). Rappresentanti delle imprese cooperative: Massimo Stronati (presidente Confcooperative), Simone Mattioli (presidente Legacoop). Rappresentanti del terzo settore e dell’economia solidale: Gabriele darpetti (portavoce regionale Forum Terzo settore Marche). Rappresentanti delle associazioni dei consumatori: Silvana Santinelli (segretario regionale Adiconsum), Carlo Cardarelli (Presidente Acu) Rappresentanti dell’Associazione bancaria italiana: Massimo Bianconi (Presidente commissione regionale Abi e direttore generale Banca delle Marche). Rappresentanti dell’Unione delle Camere di Commercio delle Marche: Giuliano Bianchi (Presidente Unioncamere Marche) Legge regionale 26 giugno 2008, n.15 “Disciplina del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro” Art. 4 (Funzioni) 1. Il CREL svolge le seguenti funzioni: a) esercita l’iniziativa delle leggi regionali; b) esprime pareri obbligatori all’Assemblea legislativa regionale sulle proposte concernenti: 1) il bilancio di previsione e gli altri atti di programmazione economico- finanziaria compresi quelli in materia di tributi e tariffe regionali; 2) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale; 3) gli atti di indirizzo alla Giunta regionale nella materie economiche e del lavoro; c) esprime i pareri richiesti dall’Assemblea e dalla Giunta regionale sugli atti di rispettiva competenza di particolare rilevanza economico-sociale, diversi da quelli di cui alla lettera b). Fra questi pareri sono ricompresi anche quelli riguardanti gli atti di programmazione, di piano e di programma operativo regionale concernenti l’attuazione delle politiche comunitarie. 2. Il CREL può richiedere di essere sentito in merito alle proposte di legge e agli atti diversi da quelli indicati al comma 1, lettere b) e c). 3. Il CREL di propria iniziativa o su richiesta dell’Assemblea e della Giunta può compiere indagini e studi nelle materie di competenza. 4. Il CREL partecipa, su richiesta delle commissioni assembleari, alla valutazione degli effetti prodotti dalle politiche regionali secondo le modalità indicate dal Regolamento interno dell’Assemblea. 5. Il CREL presenta all’Assemblea legislativa regionale un rapporto annuale sulla propria attività. 200 5 2 maggio 2005 Luigi Minardi eletto presidente Nella seduta del 2 maggio, presieduta di norma dal consigliere più anziano, Lidio Rocchi, la prima dell’ottava legislatura, si è proceduto alle votazioni per il presidente e per i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche. Eletto Presidente, a larga maggioranza, Luigi Minardi, al suo secondo mandato. I voti a favore di Minardi sono stati 24. Prendendo la parola dopo la sua elezione, il presidente Minardi ha auspicato collaborazione, impegno comune e lavoro costruttivo sui progetti, spirito innovativo per riempire di nuovi contenuti il ruolo del Consiglio ed avviare una stagione di rinnovata cooperazione tra Assemblea ed Esecutivo. Tra le priorità Minardi ha rimarcato l’esigenza di completare il processo delle riforme avviato con il nuovo Statuto regionale, con particolare riferimento agli strumenti della partecipazione, migliorare il sistema della comunicazione ai cittadini e colmare la distanza tra istituzioni e giovani generazioni. Giovani, innovazione e lavoro al centro del programma di riforme del Consiglio regionale Carta Canta, la manifestazione che da sette anni si svolge a Civitanova Marche sul vasto mondo dell’editoria e dei prodotti cartacei di informazione, è stata teatro del Convegno “Lavoro, alla carta, sulla carta. Giovani quale futuro?”, che si è tenuto nella giornata del 7 ottobre. Alla presenza di moltissimi giovani, il presidente Minardi ha fissato gli obiettivi dell’azione del Consiglio regionale, quali l’innovazione, l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, la formazione scolastica e professionale e le opportunità e servizi messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni per aiutare i ragazzi ad affrontare il loro futuro lavorativo. “La Regione - ha sostenuto Minardi - mette a disposizione strumenti per formare, per sostenere chi intende seguire la strada dell’imprenditoria e per chi investe nell’innovazione e nella ricerca, nel settore economico e produttivo, senza timore dei cambiamenti”. Ma, l’innovazione deve e dovrà essere l’obiettivo della Pubblica amministrazione. Per tale motivo, tre Comuni marchigiani ( Jesi, Pesaro e Grottammare) sono stati premiati, nell’ambito delle iniziative per la “Giornata delle Marche”, quali Comuni che maggiormente si sono distinti per l’innovazione in funzione del miglioramento dei servizi ai cittadini. Il Comune di Jesi, in particolare, ha ricevuto il premio “Innovazione nell’informazione e nella comunicazione verso i cittadini” per un progetto volto all’estensione del parere consultivo ai cittadini tramite la Rete Civica Internet/Aesinet. 24 La prima Giornata delle Marche Luigi Minardi, Presidente del Consiglio regionale, assieme al Presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, hanno tenuto a battesimo le celebrazioni per la prima “Giornata delle Marche”. Anteprima assoluta è stato il convegno “Le Marche una Regione nel Mondo”, che ha rappresentato l’occasione per descrivere il senso dell’istituzione della ricorrenza e sottolineare il significato di appartenenza. La prima iniziativa si è tenuta ad Ancona, al Teatro delle Muse, e ha segnato il via a quella che, da lì in avanti, è e sarà tra le più importanti e significative ricorrenze del Consiglio regionale, delle Marche e dei marchigiani. Un momento dedicato alla società marchigiana e alla sua cultura. Un momento per conoscersi e farsi conoscere. Attraverso questa manifestazione l’Assemblea legislativa delle Marche intende combinare insieme fattori identitari e finalità civili e sociali per contribuire a mantenere viva la ricchezza che scaturisce dal confronto con le varie culture del mondo. “La cultura marchigiana - ebbe a dire Minardi - vuole essere portatrice di un patrimonio che non può essere solo locale, ma anche e soprattutto universale”. La scelta del 10 dicembre non è stata casuale in quanto è l’anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” individuata dal Consiglio Regionale come la “Giornata per la pace nelle Marche”. E ancora, il 10 dicembre è il giorno della Madonna di Loreto, una Madonna migrante. Le leggi LEGGE REGIONALE 1 dicembre 2005, n. 26 Istituzione della “Giornata delle Marche” La legge istituisce la “Giornata delle Marche” (che sarà celebrata il 10 dicembre di ogni anno) quale solenne ricorrenza per riflettere e sottolineare la storia, la cultura, le tradizioni e le testimonianze della comunità marchigiana e rafforzarne la conoscenza e l’appartenenza. A tal fine la Regione promuove e attua: a) l’organizzazione di convegni, manifestazioni e seminari; b) iniziative culturali, editoriali e di carattere didattico; c) ogni altra iniziativa ritenuta idonea per il conseguimento delle finalità di cui alla presente legge. L’intervento regionale è prioritariamente rivolto al mondo scolastico e giovanile. Nell’ambito della celebrazione è istituita l’onorificenza denominata “Picchio d’oro” al fine di dare adeguato riconoscimento ad istituzioni e cittadini che si sono particolarmente distinti in attività culturali, sociali, politiche, economiche, scientifiche e sportive. La relazione annuale del Garante regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Settantasei i casi legati all’affido familiare e trentacinque le separazioni conflittuali, quaranta di disagio in ambito scolastico ed extrascolastico, con tre situazioni di bullismo. Quindici le violazioni dei diritti dei disabili, soprattutto a causa della riduzione dell’orario dell’insegnante di sostegno, e dodici di maltrattamento, compresi quelli di abuso sessuale. Di queste solo tre sono state effettuate direttamente dai ragazzi. Un terzo sono arrivate da familiari, un quarto da autorità giudiziarie ed il resto da servizi sociali, insegnanti e rappresentanti di altre categorie. Più della metà dei casi segnalati erano già noti alle autorità giudiziarie competenti. Questi i dati più significativi che emergono dalle duecentoquarantadue segnalazioni riportate nella relazione annuale 2005 presentata dal Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Mery Mengarelli. Da una ricerca effettuata, è stato poi rilevato, emerge che le problematiche del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza non trovano adeguato riscontro e la necessaria visibilità sulle pagine dei giornali. Nella relazione la Mengarelli sottolinea inoltre “l’importanza di ascoltare i ragazzi direttamente per poter vedere le cose con i loro occhi”. Nel documento dal titolo “Il Diritto alla Famiglia”, che segue le relazioni “Il Diritto di essere minore” e “Il Diritto all’ascolto” degli anni scorsi, la Garante riconferma la validità di un percorso in cui si sottolineano con chiarezza le enormi responsabilità degli adulti rispetto ai minori. 26 Le leggi LEGGE REGIONALE 16 dicembre 2005, n. 35 Riordino o soppressione di Enti e Agenzie operanti in materia di competenza regionale. La legge detta norme per il riordino o la soppressione dei seguenti enti dipendenti dalla Regione: - Agenzia regionale sanitaria (ARS), di cui alla l.r. 17 luglio 1996, n. 26 (Riordino del servizio sanitario regionale); - Agenzia regionale Marche lavoro (ARMAL) di cui all’articolo 8 della l.r. 9 novembre 1998, n. 38 (Assetto delle funzioni in tema di collocamento, servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro); - Azienda di promozione turistica regionale (APTR), di cui all’articolo 8 della l.r. 6 agosto 1997, n. 53 (Ordinamento dell’organizzazione turistica delle Marche). 200 6 Raffaele Bucciarelli eletto presidente del Consiglio regionale Con 21 voti a favore e 18 astenuti, Raffaele Bucciarelli (PdCI) è stato eletto, nella seduta del 24 luglio 2006, presidente del Consiglio regionale delle Marche in sostituzione del dimissionario Luigi Minardi che ha assunto l’incarico di assessore regionale alla cultura, alle politiche giovanili e agli enti locali. Il neopresidente, rivolgendosi all’Aula in un breve indirizzo di saluto, ha tra l’altro sottolineato la centralità del Consiglio, come luogo della democrazia, dove - ha detto - i vari bisogni e le tante esigenze della società devono trovare la loro sintesi in leggi ed atti che non possono che essere frutto di un confronto anche serrato, franco e, soprattutto, leale, ove tutte le idee trovano eguale rispetto da chiunque esse siano portate. Il presidente Bucciarelli ha anche affermato come non ci può essere alcuna competizione e antagonismo tra l’organo legislativo e quello esecutivo. “Non avrebbe senso ha detto - sarebbe solo dannoso rispetto agli obiettivi che abbiamo in comune”. Verso la costituzione del Cal Una serie di incontri, organizzati in tutta la regione, in vista dell’istituzione del CAL, il Consiglio delle Autonomie Locali. L’ultimo di questi incontri, dedicato alla proposta di legge n. 31, si è svolto nella Sala del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno. Un nuovo ed ambizioso obiettivo che si è posto il Consiglio regionale, dopo essere stato uno dei primi Consigli d’Italia ad approvare, nella precedente legislatura, il nuovo Statuto e la nuova legge elettorale. Il CAL contribuirà ad aumentare i modi di cooperazione tra le parti, seguirà i lavori delle Commissioni, rafforzerà il Consiglio con l’attività di soggetti fondamentali ed esprimerà un parere che avrà il suo peso, così come stabilito dalla pdl, ma senza creare confusione di ruoli perché le decisioni appartengono alle funzioni del Consiglio regionale. Pareri che comunque contribuiranno a fare scelte ancor più legate alle realtà locali. Il CAL è stato, successivamente, istituito in data 10 aprile 2007. La prima riunione operativa si è svolta il 19 ottobre, in Ancona, quando sono stati eletti Luana Angeloni, presidente, e Massimo Rossi e Alighiero Omiccioli, vicepresidenti. 28 La Giornata della Pace Il Consiglio regionale ha tenuto l’ormai tradizionale Giornata per la pace nelle Marche di fronte ad una affollatissima platea di giovani. Centinaia di studenti provenienti dalle scuole di tutte le province hanno contribuito a creare un clima di grande serenità e attenzione per una ricorrenza che la Regione con legge del 2002 ha significativamente collocato il 10 dicembre di ogni anno (in coincidenza con la Giornata delle Marche), anniversario della approvazione della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Il presidente del Consiglio Bucciarelli ha richiamato i principi sanciti anche dalla legge regionale: “dobbiamo far crescere e rafforzare una cultura della pace che prevenga i motivi dei conflitti, fermare i potenti che non riescono a confrontarsi e vogliono prevalere con lo strumento della guerra. Appena pochi anni fa - ha ricordato il presidente - non ci siamo accorti di quanto stava accadendo vicino a noi, sull’altra sponda dell’Adriatico, nonostante Srebrenica fosse più vicina di noi”. Bucciarelli si è soffermato sull’esperienza, che non ha riscontri in altre parti del mondo, del coordinamento degli enti locali per la pace, del quale fanno parte anche molti comuni marchigiani. Infine ha invitato i giovani ad accogliere con fraternità chi ha i nostri stessi diritti e i nostri desideri. E, a commento conclusivo della giornata, ha voluto citare ancora una volta la legge regionale nella parte in cui afferma che “la Regione, contribuisce alla salvaguardia della vita umana, al soddisfacimento dei bisogni primari, all’autosufficienza alimentare, all’eliminazione della povertà, alla lotta all’emarginazione sociale, alla promozione ed alla difesa della democrazia e dei diritti civili”. Gli amici della montagna Testo unico per il turismo “Una giornata per conoscere meglio il territorio dell’alto maceratese ma anche un’occasione di confronto e di dibattito sulle tematiche dell’entroterra marchigiano.” Con queste motivazioni, è ripreso il lavoro dell’Associazione dei consiglieri regionali delle Marche - “Amici della Montagna” con un fitto programma di iniziative dedicate alle politiche dell’entroterra marchigiano. Nel progetto, tra gli appuntamenti più importanti, una serie di incontri in ognuna delle Comunità montane delle Marche. L’associazione, presieduta dai consiglieri Francesco Comi, vicepresidenti Capponi, Lippi, Ortenzi, Tiberi, ha promosso, come primo evento del programma, una giornata dedicata ai problemi della montagna nell’area della Comunità montana di Camerino. Nella stessa occasione, è stata dibattuta “La riforma regionale dell’ordinamento delle Comunità Montane”, che è poi entrata in vigore nel luglio del 2008, subendo anche successive modifiche. Resta il dato oggettivo di un territorio montano che rappresenta per la nostra regione un’eccellenza sotto il profilo paesaggistico, ambientale, culturale, turistico ed economico. “Una legge che ha lo scopo di riunire in un unico testo le varie normative regionali che attualmente disciplinano l’attività turistica, che sarà in grado di dare nuovo slancio ad un settore che è fondamentale per l’economia marchigiana”. Con queste parole il relatore di maggioranza e presidente della III Commissione consiliare, Lidio Rocchi, ha presentato la proposta di legge n.81, ad iniziativa della Giunta regionale concernente “Testo unico delle norme regionali in materia di Turismo”, divenuta poi legge (n.9/2006) con una votazione espressa a maggioranza. Si tratta della prima vera grande riforma che la Regione fa - ha sostenuto l’assessore Agostini - dopo l’inizio della legislatura in un settore strategico e molto importante per l’economia marchigiana. Ora con questa legge il turismo potrà avere un respiro unico in tutte le Marche. 30 Le leggi LEGGE REGIONALE 21 dicembre 2006, n. 21 Disposizioni in materia di riordino della disciplina dell’Istituto ricovero e cura a carattere scientifico “INRCA” di Ancona L’Istituto di ricovero e cura per anziani “INRCA” ( Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a rilevanza nazionale non trasformato in fondazione), è dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, tecnica, patrimoniale e contabile, ai sensi del decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 (Riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, a norma dell’articolo 42, comma 1, della legge 16 gennaio 2003, n. 3). L’INRCA -che ha sede legale ad Ancona e sedi periferiche nelle regioni Lombardia, Lazio, Calabria e Marche- svolge le seguenti attività: -opera nell’area della tutela della salute degli anziani intervenendo nella prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie e polipatologie disabilitanti. L’Istituto coniuga la pratica clinica con la ricerca scientifica, la formazione e l’aggiornamento professionale avanzato degli operatori sanitari e dei ricercatori. -svolge attività di ricerca ed assistenza nei confronti della popolazione anziana nell’ambito della programmazione e della normativa sanitaria regionale, garantendo la coerenza tra le attività medesime e privilegiando progetti di ricerca in sinergia con strutture analoghe pubbliche. Sicurezza e prevenzione sul lavoro Il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, alla presentazione del VI Rapporto annuale regionale INAIL sugli infortuni sul lavoro nelle Marche, ha parlato di sicurezza e prevenzione. “Finché ci sarà un solo morto nei luoghi di lavoro - ha detto Bucciarelli - una società non può definirsi sana”. Nel rappresentare la Regione Marche alla presentazione del Rapporto INAIL il Presidente del Consiglio ha dichiarato che prevenire significa anche informare. Significa risparmiare in termini economici, perché curare è sempre più costoso che prevenire, ma soprattutto elevare l’indice di civiltà della regione. Bucciarelli parlando ai presenti e ai Dirigenti dell’INAIL ha manifestato soddisfazione nell’apprendere che il trend degli infortuni nelle Marche sta calando. Frutto di un lavoro che si sta sviluppando sul territorio regionale.La prevenzione degli infortuni sul lavoro deve essere una preoccupazione di tutti a partire dalle imprese perché rappresenta un elemento culturale da acquisire. Per questo ben vengano interventi mirati di informazione e formazione, studi specifici di settore per comparto e rischio lavorativo. Il lavoro deve essere lo strumento di realizzazione dell’uomo e non il luogo dove si incontra la morte. “Informazione e cultura della prevenzione – ha concluso il Presidente Buciarelli - sono gli elementi che caratterizzano il sentiero che dobbiamo percorrere insieme perchè la qualità della vita, come quella dei prodotti, non possono convivere con gli incidenti sul lavoro che sono spesso mortali”. Riassetto dell’Aerdorica Il 9 novembre, l’assessore ai Porti ed Aeroporti della Regione Marche, Loredana Pistelli, presenta, alla II Commissione del Consiglio (Bilancio, finanze), il Piano Industriale ed il riassetto organizzativo della Società Aerdorica. In una successiva riunione, in Consiglio regionale, si sono analizzati e chiariti molti elementi tra i quali quelli relativi al recupero della Compagnia Evolavia e alla costituzione della compagnia di volo Aerdorica, che, come ha detto l’Amministratore delegato, altro non è che una società di scopo per la cui realizzazione vera e propria dovranno poi essere sentiti tutti i soci. La riunione si è conclusa con la decisione di tenere incontri di approfondimento ed esame delle tematiche legate alla Aerdorica al fine di consentire al Consiglio regionale di avere sempre informazioni aggiornate sulla Società che gestisce l’Aeroporto di Ancona-Falconara che per la sua funzione strategica è di fondamentale importanza per l’economia, lo sviluppo e la comunità di tutta la regione. 31 I problemi della salute mentale “Sensibilizzare la politica per affrontare i problemi legati alla salute mentale” Il Presidente del Consiglio regionale Bucciarelli ha ricevuto i rappresentati del Tavolo regionale per la salute mentale, facendosi garante di portare nelle sedi opportune i numerosi problemi legati al settore. Sono trentamila le persone che nelle Marche soffrono di problemi legati alla salute mentale. Un dato ufficiale al quale vanno aggiunti moltissimi di quei casi che non vengono seguiti dalle strutture pubbliche o che sono seguiti in altre regioni o all’estero. Accanto a queste persone ci sono 30 mila famiglie che vivono il disagio e la sofferenza di una società in cui il malato è da coprire e in molti casi da nascondere. Dati sorprendenti che sono stati evidenziati nel corso di un incontro tra il Presidente del Consilio regionale Raffaele Bucciarelli ed il Tavolo regionale di tutte le associazioni che si occupano di salute mentale, 24 tra Onlus e gruppi famigliari, che sono il riflesso di tutta la regione. “Insieme si cresce più forti” Libri (e biblioteche) per l’identità marchigiana “Insieme si cresce e si è più forti”. Questo è lo slogan ideale che ha animato il secondo incontro, dell’attuale legislatura, organizzato dal Consiglio regionale con gli enti e gli amministratori locali delle Marche. Dopo il precedente, dedicato a Consiglio delle Autonomie e al Consiglio regionale dell’economia e del lavoro, (CAL e CREL) questo nuovo incontro è stato un confronto sui temi della partecipazione della cittadinanza alle scelte delle pubbliche amministrazioni. “ A cuore della nostra azione c’è una nuova idea di Regione. Una istituzione sempre più vicina alla comunità. Tutti i cittadini, le associazioni – ha sostenuto il presidente Minardi - e soprattutto i giovani, la risorsa più preziosa che abbiamo, debbono poter contribuire concretamente alle scelte che per loro fa la Pubblica amministrazione”. La democrazia partecipativa è stata motivo ispiratore di un’altra iniziativa, realizzata in collaborazione con il Consiglio regionale delle Marche. Gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore Filelfo di Tolentino hanno realizzato un giornalino “Jang Politic” interamente curato dagli studenti, con il supporto della Struttura Informazione e Comunicazione del Consiglio regionale, con i loro interventi e gli atti del Consiglio dei ragazzi. La pubblicazione è stata distribuita a molti giovani e a tutte le scuole della Regione. Lo scopo è quello di invitare altri ragazzi ad avvicinarsi alla politica. A chi ha chiesto cosa significa fare politica Minardi ha infatti risposto “che vuol dire vivere meglio nella propria città” impegnarsi per essa e per i suoi cittadini. Il successo del corso-progetto sulla gestione delle raccolte delle biblioteche organizzato, in Ancona, dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche ha testimoniato quanto vasto, prezioso ed importante sia il patrimonio bibliotecario della nostra regione. Fondamentale per l’AIB resta il proficuo rapporto di collaborazione con la Regione Marche, Consiglio e Giunta regionale, che ha come obiettivo quello di evitare l’isolamento e permettere il costante confronto tra tutte le biblioteche delle Marche che rappresentano un patrimonio inestimabile della nostra cultura e valido strumento identitario per tutti i marchigiani. Non a caso, sono sempre numerose le pubblicazioni ed i volumi che le Marche presentano, ogni anno, al Lingotto di Torino, in occasione della Fiera nazionale del libro. 32 Difensore civico e Commissione Pari Opportunità Si insediano le presidenze di due importanti Autorità dell’Assemblea legislativa delle Marche. L’avvocato Samuele Animali è il nuovo Difensore civico delle Marche, mentre Adriana Celestini è la nuova presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna. Entrambi hanno ricevuto il messaggio augurale del presidente del Consiglio regionale, Luigi Minardi, il quale li ha salutati, congratulandosi per l’incarico assegnato e soffermandosi sull’importanza di una funzione che deve contribuire ad aumentare la fiducia nelle istituzioni. Come noto, successivamente (nel 2008) la figura del Difensore civico è confluita in quella nuova Autorità di garanzia, l’Ombudsman, che va a tutelare anche i diritti dei bambini e degli adolescenti (sostituendo così il Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza) e quelli dei detenuti. L’Ombudsman (termine svedese che letteralmente significa “uomo che fa da tramite”) è una figura di raccordo tra la cittadinanza e la pubblica amministrazione in tutti quei casi in cui occorre riesaminare o dare impulso all’operato delle istituzioni. Cibo e vino: veicolo di promozione delle Marche all’estero “Essere qui non costituisce solamente un piacere personale ma rappresenta anche un dovere istituzionale nei confronti di una assoluta eccellenza, la produzione di verdicchio, che contribuisce a rendere unica la nostra regione nel panorama internazionale. La giornata di oggi sta a significare che qualcosa sta cambiando e che la nostra regione oltre a produrre sa anche proporsi nel migliore dei modi.” Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, ha accolto 18 giornalisti, di altrettante testate nazionali, che si sono recati in visita nelle colline dello jesino per assistere alla presentazione del Verdicchio dei castelli di Jesi, classico superiore annata 2005. Bucciarelli ha sottolineato l’importanza di fare sistema. L’importanza cioè di unire alla grande capacità che hanno i marchigiani di saper creare ottimi prodotti, ed in tanti settori, l’esigenza di far vincere la nostra qualità nel complesso mercato nazionale ed internazionale. Un mercato che deve vedere tra i primi acquirenti dei prodotti delle Marche anche i marchigiani. “La nostra è una regione – ha detto Bucciarelli dove l’artigianato, l’industria, l’agricoltura sono capaci di dar vita a prodotti che sono famosi nel mondo. Prodotti che nascono dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura dalla nostra operosità. Valorizzarli attraverso queste iniziative è fondamentale per farli conoscere, per farli differenziare, per farli apprezzare”. E oltre al vino, anche l’olio è protagonista della nostra tavola ed eccellenza da esportare. Il presidente Bucciarelli ha confermato in più occasioni l’impegno del Consiglio regionale a sostenere l’attività degli operatori agricoli marchigiani ed, al tempo stesso, appoggiare la campagna della Coldiretti per la salvaguardia e la promozione del prodotto. In modo particolare, affinché venga data attuazione alla legge 204/04, (che renderebbe obbligatoria l’indicazione, nelle etichette, del luogo di coltivazione e di molitura delle olive) Le leggi LEGGE REGIONALE 11 luglio 2006, n. 9 Testo unico delle norme regionali in materia di turismo La legge è finalizzata al riordino complessivo della legislazione regionale del settore turistico, definendo i diversi livelli istituzionali di intervento, le strutture organizzative, le attività di promozione e le misure di sostegno. Ha lo scopo di riunire in un unico testo le varie leggi regionali che attualmente disciplinano il settore, ritenuto fondamentale per l’economia marchigiana. 34 A difesa delle carni e dei vini marchigiani “Un patrimonio che ha caratterizzato la nostra cultura contadina. Una carne dall’elevata qualità, la cui ripresa del consumo potrebbe rilanciare un mercato perso e facilitare la ripresa dell’attività di allevamento a cui al momento gli operatori del settore credono poco”. Sono le parole del presidente Bucciarelli intervenuto all’iniziativa di Slow Food a tutela delle carni nostrane. E che cosa c’è di meglio di un buon vino marchigiano per accompagnare il nostro pasto? I vini marchigiani sono, per l’appunto, tra i più apprezzati alla Fiera Vinitaly di Verona. Anche nel 2007 centinaia e centinaia di persone sono passate, si sono fermate, hanno assaggiato e prenotato i nostri vini presso gli stand Vinitaly, a testimonianza della grande vivacità ed importanza di questo settore per l’economia regionale. “I nostri vini e i nostri oli, anche questi esposti a Verona - ha rilevato il presidente Bucciarelli - non hanno nulla da invidiare a nessun altro prodotto del nostro Paese. Senza ombra di dubbio siamo tra i primi in Italia”. 200 7 Varato il Piano sanitario Il nuovo Piano sanitario regionale 2007/2009 si articola nella Proposta di Atto Amministrativo n.48/07, che riguarda il governo, la sostenibilità, l’innovazione e lo sviluppo del servizio sanitario regionale per la salute del cittadino marchigiano, e la Proposta di atto Amministrativo n.59/07, che riguarda le linee di intervento. Un Piano che ha come premessa il garantire servizi e prestazioni sanitarie a tutti, senza distinzioni di genere, residenza, età e reddito, corrispondenti alle effettive necessità espresse. Esso si fonda su quattro opzioni principali di metodo e merito: - il superamento degli squilibri di sistema; - la programmazione in continuità e coerenza con il nuovo assetto istituzionale del Servizio Sanitario Regionale; - l’individuazione di linee di sviluppo; - la predisposizione di linee di intervento. Gli obiettivi generali che il nuovo Piano si pone hanno caratteristiche trasversali e sono: - orientamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che definiscono prestazioni e servizi che devono essere garantiti a tutti i cittadini in modo uniforme in tutti i territori; - riduzione dei tempi di attesa con azioni coerenti con un piano complessivo di medio periodo; - appropriatezza clinico/prescrittiva e nell’ambito di cura e regime assistenziale mirandoli alla promozione dell’efficacia e dell’appropriatezza clinica; - promozione della salute, consolidando il lavoro del triennio precedente e impostando nuove iniziative là dove si sono individuati margini di sviluppo ulteriore; - medicina di genere, per assicurare che i servizi e la ricerca rivolti alle donne non si occupino esclusivamente della sessualità e della riproduzione, ma sviluppino una visione complessiva della salute delle donne che sia paritaria; - prevenzione e sicurezza, consolidando e potenziando in tutto il territorio regionale la rete per la prevenzione collettiva rappresentata dai Dipartimenti di Prevenzione; - governo clinico, quale integrazione sistemica di strumenti clinici e gestionali, per migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità dei processi clinici diagnosticoterapeutici e dei profili di cura; - integrazione socio-sanitaria volta a ribadire l’importanza dell’approccio integrato sociale e sanitario alle problematiche della salute, assicurando l’allineamento e la coerenza degli atti di programmazione, dal livello centrale ai vari ambiti territoriali; - ricerca e innovazione, attraverso la valutazione delle tecnologie e la sperimentazione di nuovi percorsi nei processi di cura; - sanità elettronica, con principi e azioni che si fondano su una miriade di interventi centrali o distribuiti con infrastrutture e procedure di notevole complessità. 36 Iniziativa sui trasporti con il ministro Bianchi Il ministro dei trasporti Bianchi ad Ancona per un Convegno sulle Marche e il Mediterraneo. Dall’incontro con il presidente Bucciarelli giungono garanzie per l’inserimento dello scalo dorico nel decreto ministeriale per gli incentivi al trasporto mercantile. “È stato un incontro cordiale, concreto e proficuo - ha rilevato il presidente Bucciarelli - nel corso del quale sono stati trattati diversi argomenti riguardanti il ruolo delle Marche nel complesso sistema dei trasporti e delle opportunità ad esso collegate”. Primo ed urgente argomento all’ordine del giorno, l’esclusione del porto di Ancona dal decreto ministeriale riguardante gli incentivi agli scali italiani per il trasporto merci, meglio conosciuto come Eco-bonus. Erano state individuate dal Ministero le tratte Catania-Ravenna e Catania-Venezia, mentre Ancona veniva esclusa. Il Ministro Bianchi ha, però, fatto marcia indietro, assicurando che il provvedimento verrà rivisto e lo scalo dorico sarà considerato alla stessa stregua di Venezia e Ravenna, riacquistando così la concreta opportunità di usufruire dell’Eco-bonus. Un ottimo risultato, non soltanto per il porto e la città. Nel corso del confronto con il Ministro, infatti, il presidente Bucciarelli ha sottolineato anche l’importanza del riposizionamento delle Marche nell’area del centro Italia, grazie alla sinergia tra porto, aeroporto ed interporto. Ruolo forte e strategico della regione come corridoio ideale che unisce la Spagna al Mar Nero, corridoio che può contare sul finanziamento europeo del Progetto “Marco Polo”, nel quale le Marche possono rappresentare l’anello di congiunzione tra ovest ed est. Nelle Marche il Segretariato Adriatico-Jonico Soddisfazione per l’assegnazione, a fine 2007, del Segretariato dell’iniziativa Adriatico-Ionica alla Regione Marche. Il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha commentato positivamente la notizia: “La comunità marchigiana tutta deve essere orgogliosa di questo risultato che corona il lavoro di anni della Regione, del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, delle Università e di tante istituzioni pubbliche e private delle Marche”. “È un importantissimo riconoscimento che conferma un ruolo antico di relazioni economiche e sociali che Ancona e le Marche hanno da sempre, ma che deve soprattutto essere da stimolo a pensare ancora più in grande”. Fondamentale sarà ora riaffermare quella cultura mediterannea basata sull’incontro sociale, sugli scambi commerciali, sulle vie del mare per le persone e le cose, sulla sicurezza di tutti i popoli che nel Mediterraneo si specchiano. “Nessuno si può sentire escluso - ha aggiunto Bucciarelli - da un progetto regionale in cui tutti devono potersi sentire partecipi nel raggiungere obiettivi di sicurezza, di cooperazione, di sviluppo economico e sociale, di solidarietà internazionale. Elementi fondamentali per ottenere stabilità e Pace in questo importante angolo del mondo ”. Uniti dal mare per elaborare un bisogno comune Bucciarelli incontra agricoltori di Cile e Bolivia “Cooperare e collaborare insieme per rendere operativo il ruolo strategico che questa parte d’Europa può e deve svolgere in uno scenario internazionale più ampio”. Il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli sintetizza con poche ma incisive parole il senso del VII Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, organizzato a Portonovo dalla Camera di Commercio di Ancona con il patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo (28 maggio). Nel suo intervento, il Presidente Bucciarelli, ha voluto anche ricordare i preziosi spunti emersi dal seminario organizzato dal Consiglio sul ruolo delle Marche nel Mediterraneo, “bacino nel quale la nostra regione deve svolgere un ruolo da protagonista in vista anche della futura costituzione della Regione Euroadriatica, del suo Segretariato e del previsto aumento del traffico marittimo su scala mondiale”. “Uniti dal mare - ha proseguito il Presidente del Consiglio regionale - per elaborare ed approfondire un bisogno comune: è questa l’immagine che dobbiamo portarci dietro dal Forum, dandoci tutti l’obiettivo di rafforzare gli storici rapporti e le rispettive collaborazioni che abbiamo con i paesi bagnati dall’Adriatico e dallo Ionio, al fine di essere presenti e protagonisti nelle scelte future che l’Europa farà. Il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha incontrato le rappresentanti del mondo agricolo di Cile e Bolivia in visita nelle Marche per illustrare progetti di risanamento e recupero ambientali, sovvenzionati dallo Stato italiano, ed avviati nelle Marche. “Le Marche sono da sempre una regione che ha una forte ispirazione solidale ed aperta all’integrazione. Il sostegno a politiche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi argomenti, i temi del rapporto tra nord e sud ed il supporto a progetti di collaborazione internazionale rappresentano un impegno per le istituzioni.” Raffaele Bucciarelli con queste parole ha accolto la delegazione che, il 2 marzo, si è recata in visita al Consiglio regionale delle Marche per presentare il progetto di risanamento agro-forestale nel bacino del fiume Salo in Bolivia. Il progetto è stato illustrato da Alcira Lo Zano Vargas, presidentessa della Associazione Donne produttrici boliviane nonché Presidente della CEDAP, una organizzazione non governativa specializzata nella prestazione dei servizi di promozione sociale alla popolazione rurale e da Gloria Paredes Valdes, cilena, tecnica agricola della Associazione del valle central, che raggruppa produttori di ortaggi, mais e riso, e rappresentante del Ministero dell’Agricoltura del suo Paese. Il piano è finanziato dal Ministero degli Esteri italiano ed è stato ideato dal CESTAS, Organizzazione non governativa riconosciuta dalla Regione Marche come Ente di formazione superiore sui temi della solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo. 37 Primo Forum sulle Pari Opportunità Operativo il Consiglio delle Autonomie locali Un evento unico per le Marche e per il territorio nazionale quello che si è tenuto sabato 24 febbraio a Porto Sant’Elpidio e che ha visto, per la prima volta, nella nostra regione, gli Stati generali sulle Pari opportunità. Un Forum che - come ha avuto modo di affermare la presidente della Commissione regionale per le P.O. Adriana Celestini, - “è servito a segnare il punto della situazione degli organismi di parità delle Marche, verificare il loro sviluppo nella regione e costruire una rete di collaborazioni per uno scambio di informazioni ed esperienze che siano imput di crescita per l’uguaglianza di genere”. Al Forum di Porto Sant’Elpidio sono state presentate anche altre iniziative “di parità” programmate nelle varie province marchigiane ed è stata illustrata la Carta Europea per l’eguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Un documento che invita gli enti territoriali ad utilizzare i loro poteri e i loro partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini. Nella prima riunione, eletta presidente Luana Angeloni. Massimo Rossi e Alighiero Omiccioli sono i due vicepresidenti Il Consiglio delle Autonomie locali delle Marche, istituito con legge regionale n.4 del 10 aprile 2007, si è riunito per la prima volta, il 19 ottobre ad Ancona, per eleggere il presidente ed i due vicepresidenti. Alla riunione erano presenti i Presidenti delle quattro Province marchigiane, i Sindaci dei Capoluoghi di provincia, diciassette Sindaci della regione, e i tre Presidenti delle Comunità montane. Luana Angeloni, sindaco di Senigallia, è stata eletta presidente mentre Massimo Rossi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno e Alighiero Omiciolli, presidente della Comunità Montana del Metauro, sono stati eletti vicepresidenti. La prima riunione operativa del CAL si è invece svolta il 12 dicembre, quando il Consiglio è stato chiamato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di Finanziaria regionale e Bilancio 2008. Le funzioni del Cal, così come indicate all’art.11 della l.r. n.4 del 2007 1. Il Consiglio delle autonomie locali esercita ai sensi dell’articolo 30 dello Statuto regionale l’iniziativa delle leggi regionali. 2. Il Consiglio delle autonomie locali esprime pareri al Consiglio regionale sulle proposte concernenti: a) il bilancio di previsione e gli altri atti di programmazione economicofinanziaria; b) il conferimento di funzioni o la modifica del riparto delle competenze tra enti locali e tra questi e la Regione; 38 c) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli relativi ai finanziamenti dell’Unione Europea. 3. Il Consiglio delle autonomie locali esprime parere alla Giunta regionale nei casi di esercizio del potere sostitutivo nei confronti degli enti locali per il compimento di atti obbligatori relativi all’esercizio delle funzioni conferite dalla Regione, nonché sui seguenti atti: a) accordi di programma quadro e intese istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale locale; b) regolamenti di interesse degli enti locali; c) criteri di riparto delle risorse agli enti locali; d) atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli enti locali. 4. Il Consiglio e la Giunta regionale possono richiedere al Consiglio delle autonomie locali pareri anche su atti diversi da quelli di cui ai commi 2 e 3. 5. Il Consiglio delle autonomie locali può altresì far pervenire alla Giunta regionale e al Consiglio regionale proprie osservazioni in merito agli atti di competenza. 6. Il Consiglio delle autonomie locali elabora un rapporto annuale che presenta al Consiglio regionale concernente la propria attività e gli effetti prodotti dalle politiche regionali d’interesse degli enti locali. 7. Il Consiglio delle autonomie locali può segnalare al Presidente della Giunta regionale eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e provvedimenti statali, anche ai fini della promozione di questioni di legittimità o di conflitti di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 134 della Costituzione. Commissione d’inchiesta per i rifiuti nella provincia di Pesaro e Urbino Prima riunione esecutiva, in data 16 luglio, per la Commissione speciale di inchiesta del Consiglio regionale delle Marche per i rifiuti nella provincia di Pesaro e Urbino. La Commissione era stata costituita, come da Regolamento, per verificare la correttezza delle procedure autorizzative e la regolarità dei controlli sull’iter di smaltimento dei rifiuti in alcune discariche della provincia di Pesaro e Urbino, dopo lo scandalo scaturito a seguito dell’operazione “Arcobaleno”. La Commissione ha deciso di porre l’attenzione su quattro realtà che riguardano le discariche nelle località di Montecalvo in Foglia, Monteschiantello di Fano, Ca Lucio di Urbino e l’ex cava Solazzi di Fano. Disposta l’acquisizione dei documenti, valutata la documentazione nel suo insieme, definito il calendario delle audizioni e previsti sopraluoghi nelle aree interessate. La Commissione di inchiesta è stata presieduta dal consigliere Giancarlo D’Anna, vicepresidente Michele Altomeni, composta, in questa prima fase, dai consiglieri Massimo Binci, Roberto Giannotti, Adriana Mollaroli, Leonardo Lippi, Francesco Massi, Cesare Procaccini, David Favia, Vittoriano Solazzi e Katia Mammoli. Dopo una prima proroga, la Commissione ha concluso i suoi lavori e consegnato i risultati all’Assemblea nel luglio del 2008. Il vicepresidente del Consiglio David Favia alla Conferenza sulle politiche integrate della sicurezza Portando il saluto del Consiglio regionale nell’ambito della terza Conferenza sulle politiche integrate della sicurezza, il vicepresidente David Favia ha evidenziato come in questi anni si sia concretizzato un mutamento economico, sociale e culturale che ha visto le città diventare il referente principale su cui misurarsi: “grandi dimensioni urbane e piccoli Comuni che hanno affrontato e stanno affrontando innumerevoli problemi legati alla loro stessa sopravvivenza, che hanno dato vita alla cittàterritorio, hanno fornito una precisa identità al concetto di collaborazione, hanno saputo creare un loro modello di accoglienza ed integrazione”. “Ora - ha proseguito Favia - è nostro preciso compito fare in modo che queste trasformazioni possano procedere nella direzione giusta, consolidando e sviluppando, attraverso una convergenza strategica di tutte le potenzialità disponibili, la massima sicurezza nel tessuto civile e democratico delle Marche. In tal senso, un primo importante passo è stato compiuto nel 2002 con l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge sul “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità” - e con il successivo insediamento del previsto Osservatorio - che ha reso operativa la collaborazione su tutti i fronti, con un interscambio di progettualità ed interventi nei vari settori di competenza”. 39 Una targa per i 50 anni della Marina “Ancona e le Marche hanno con la Marina militare un legame antichissimo ed è per me un grande onore scoprire questa targa che auspico sia un punto di riferimento per la città e per tutta la regione”. Queste le parole del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli che venerdì 8 giugno ha sollevato il drappo dalla targa in bronzo all’ingresso dell’Ammiragliato di Ancona. Una cerimonia semplice ed austera quella che ha aperto le celebrazioni del 50 anniversario dell’istituzione del Dipartimento marittimo dell’Adriatico e ha dato il via alla Festa Marina militare. L’Ammiraglio Marcantonio Trevisani, Comandante in capo di Maridipar ed il Presidente Bucciarelli hanno scoperto la targa dove, sotto i cinque fogli, logo del Consiglio regionale, sono impresse le parole che ricordano l’anniversario del trasferimento del Dipartimento da Venezia ad Ancona avvenuto nel 1957. Agorà dei giovani: dalle Marche un messaggio di pace e fratellanza Verso il Piano di Sviluppo rurale “Il confronto di oggi è l’esempio di come il Consiglio regionale possa affrontare le problematiche economiche e sociali della nostra Regione. Sono particolarmente soddisfatto del confronto propositivo avvenuto oggi tra operatori del settore, istituzioni, associazioni di categoria che hanno affrontato insieme le linee guida del nuovo programma di sviluppo rurale 2007/2013”. Il presidente Raffaele Bucciarelli così si è espresso al termine del Convegno che si è svolto il 2 marzo presso l’Auditorium della Fiera della Pesca di Ancona sul Programma di Sviluppo rurale della Regione Marche. Soddisfatto per lo spirito propositivo ed i vari punti di vista espressi nel dibattito sul tema dell’agricoltura che rappresenta un punto fermo per lo sviluppo dell’intera regione. Il Convegno ha anticipato di circa un mese l’approvazione del Piano 2007/2013 “Mi unisco con grande ammirazione ed entusiasmo al saluto che tutte le Marche porteranno al Santo Padre Benedetto XVI: pur trattenuto mio malgrado lontano dal grande evento di Loreto, sono felice di potermi affiancare idealmente a questo intenso momento di comunione, che ancora una volta ribadisce la vocazione alla pace e alla fratellanza della nostra regione”. Questo quanto affermato dal presidente del Consiglio Regionale Raffaele Bucciarelli nel suo messaggio di benvenuto al Pontefice in visita nella regione nelle giornate dell’1 e 2 settembre. “Per la prima volta - ha avuto a dire Bucciarelli - Papa Benedetto XVI arriva nelle Marche e arriva per partecipare ad un evento che vede uniti, a mio avviso, due fattori significativi: i giovani, che sono il nostro futuro, e il nome Agorà dato al progetto triennale che vede nell’evento di Loreto uno dei suoi punti nodali”. 40 Il presidente della Camera Bertinotti ad Ancona per parlare di lavoro e democrazia Lavoro da declinare in tutti i modi. Diritti, sicurezza, precariato, pensioni, stato sociale, immigrazione. Lavoro nucleo di ogni attività dell’uomo. Lavoro al centro dell’essere umano e delle sue aspirazioni. Mezzo indispensabile di progresso e civiltà. Sono stati questi i punti nevralgici dell’importante Convegno, organizzato il 13 luglio in Ancona, dal Consiglio regionale, sul delicato tema del lavoro. Al Convegno, un ospite illustre, quale l’allora presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti. E’ stato più un imperativo, che un invito quello che il presidente Bertinotti ha pronunciato a conclusione dei lavori: “Serve un’inversione di tendenza per superare l’oscuramento che il tema del lavoro ha subito nel mondo della politica, della cultura e persino a livello di espressione artistica. Un atteggiamento di passività che ha portato a considerare questo elemento come un accidente o una necessità fisiologica dell’economia, un dato assolutamente non modificabile che ha reso invisibili migliaia e migliaia di lavoratori. “Nella attuale economia della conoscenza - ha sottolineato il presidente rivolgendosi idealmente alle giovani generazioni - serve anche una rivalutazione del lavoro manuale che non deve essere considerato una condanna ma una opportunità di valorizzazione delle capacità individuali”. Emersi, durante i vari interventi, anche i fattori rischio legati al lavoro, tra i quali quelli della instabilità della finanza, quella, crescente, dei rapporti contrattuali flessibili e la condizione dei luoghi di lavoro. Un problema sociale che secondo 42 il presidente della Camera ha prima di tutto una origine politica e nasce dalla tendenza a considerare le merci più importanti della vita dell’uomo. Su questo problema occorre uno sforzo eccezionale, non solo da parte della istituzioni. 43 “Non dobbiamo deludere le aspettative dei popoli africani” Le riflessioni del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, di ritorno dal Forum Sociale Mondiale di Nairobi. Il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, appena rientrato (24 gennaio) da Nairobi dove ha partecipato al 7° Forum Sociale Mondiale sulla globalizzazione dei diritti umani, riafferma con decisione la necessità di accrescere la cultura e la sensibilità rispetto alle disuguaglianze mondiali. “La massiccia presenza della delegazione marchigiana è stato un segnale molto importante, a testimonianza che pur lavorando nel locale, non si deve perdere di vista il contesto generale in cui si opera. Le popolazioni africane presenti a Nairobi hanno ribadito l’importanza del ruolo strategico della cooperazione decentrata: settore questo che vede le Marche impegnate in prima fila, con risultati straordinari che ne hanno accresciuto in ogni parte del mondo il rispetto per correttezza e serietà. Un laboratorio per costruire La Costituzione l’identità marchigiana multilingue Il Presidente del Consiglio Raffaele Bucciarelli ha presentato a Fermo il progetto per lo sviluppo della Identità marchigiana. Relatori al convegno Giorgio Mangani e Roberto Novelli. “La nostra è una regione al plurale non solo nel nome ma anche perché affonda le sue radici culturali nella ricchezza delle sue diversità, nei suoi molti campanili, nelle sue tipicità”. Raffaele Bucciarelli con queste parole ha presentato a Fermo, nell’ambito della rassegna “Tipicità”, il progetto Laboratorio Marche: Sviluppo delle identità per una terra più accogliente in Europa. Il Consiglio regionale deve essere in condizione di programmare un futuro che sappia unire le risorse di cui la regione dispone e realizzare un progetto che abbia alla base tutte le politiche legate alle stessa identità regionale. Un “laboratorio” quindi che sia in grado di offrire un supporto alla ricerca e proposta al servizio dell’attività dell’Assemblea regionale delle Marche nei seguenti campi: superamento dei distretti industriali territoriali e trasformazioni della cultura industriale; integrazione e inclusione sociale entro i processi di globalizzazione; nuovi consumi, nuove forme di agricoltura e di produzioni tipiche; distretti rurali, paesaggio e sviluppo di nuove forme di turismo; cultura regionale/locale in rapporto alle tendenze culturali globali (arte, beni culturali, eventi). 44 Presentato, a CartaCanta, il volume edito dal Consiglio con la Costituzione italiana tradotta in più lingue. Albanese, arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, rumeno e russo sono le lingue in cui è stata tradotta la Costituzione Italiana, presentata dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, alla X edizione di Carta Canta che si è conclusa il ottobre a Civitanova Marche. Il volume, curato e pubblicato dal Consiglio regionale delle Marche, è stato presentato dal Presidente Bucciarelli nell’Auditorium della Fiera, alla presenza di moltissimi studenti con i loro insegnanti, amministratori, immigrati e cittadini. Il Presidente ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla pubblicazione del volume, attuata dietro la proposta del Presidente del Consiglio comunale di Ancona di stampare il testo della nostra carta fondamentale, oltre che in italiano, nelle lingue straniere più parlate nelle Marche. Un determinato numero di copie contengono anche gli Statuti del Comune di Ancona, Macerata e Pesaro che hanno aderito alla richiesta del Consiglio regionale di pubblicare, accanto alla Costituzione italiana, anche la carta fondamentale del Comune. Nell’occasione il Presidente ha chiamato tutti gli altri Comuni delle Marche, già invitati e che ancora non hanno aderito, ad essere uniti in questa iniziativa che rappresenta un segno di civiltà. Una civiltà di accoglienza che può essere capace di eliminare i problemi di integrazione. Un futuro di speranza per il continente sudamericano Incontro con Estella Carlotto, presidente delle Nonne di Plaza de Mayo. Solidarietà e vicinanza: sono i sentimenti della popolazione marchigiana che il presidente del Consiglio Bucciarelli ha espresso a Estella Carlotto presidente della associazione Abuelas, le nonne di Plaza de Mayo, testimonianza di una ferita ancora tragicamente aperta nel corpo della società argentina. Estella è stata una delle protagoniste del processo che nel 2000 a Roma ha portato alla condanna di sette militari argentini. L’associazione non governativa che presiede cerca oggi di localizzare e restituire alle legittime famiglie i bambini figli di desaparecidos che, al tempo della repressione, furono strappati ai genitori e affidati a famiglie di militari e loro amici. Estella parla di un piano sistematico e strategico messo in atto negli anni della dittatura dal regime argentino: l’appropriazione dei bambini puntava ad annullare l’esistenza delle piccole vittime e delle loro famiglie. Le nonne di Plaza de mayo hanno costituito una equipe composta da medici legali, psicologi, genetisti, che ha creato una banca dati genetici delle famiglie con bambini scomparsi. Questo lavoro paziente, tenace e, in molti casi, doloroso e lacerante ha già portato alla localizzazione di 77 bambini desaparecidos. Le leggi Legge Regionale 10 Aprile 2007, n.4 (Disciplina del Consiglio delle autonomie locali) Istituito ai sensi dell’art.30 dello Statuto regionale, il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) è l’organo permanente di consultazione e di raccordo fra la Regione e gli Enti locali. Il CAL esercita ai sensi dell’art.30 l’iniziativa delle leggi regionali, ed esprime pareri obbligatori sulle proposte di legge ed i seguenti atti all’esame dell’Assemblea legislativa concernenti : a. bilancio di previsione ed altri atti di programmazione economico-finanziaria; b. conferimento di funzioni o modifica del riparto delle competenze tra Enti locali e tra questi e la Regione; c. atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli relativi ai finanziamenti dell’Unione Europea. Il CAL esprime pareri obbligatori alla Giunta Regionale nei casi di esercizio del potere sostitutivo nei confronti degli enti locali per il compimento di atti obbligatori relativi all’esercizio delle funzioni conferite dalla Regione, nonché sui seguenti atti: a. accordi di programma quadro e intese istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale locale; b. regolamenti di interesse degli Enti locali; c. criteri di riparto delle risorse agli enti locali; d. atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli enti locali. Il CAL è composto da 30 membri : 5 Presidenti delle Provincie (per la Provincia di Fermo recentemente istituita è stato nominato un rappresentate ……………….); 5 Sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia; 17 Sindaci in rappresentanza dei Comuni diversi da quelli indicati al punto precedente; 3 Presidenti di Comunità Montane. 46 Fumo nero Giornata delle Marche 2007 Un libro per far conoscere la dura storia dei nostri connazionali, al lavoro nelle miniere belghe. “Giovani, cittadini delle Marche, cittadini del mondo”. Questo il tema della Giornata delle Marche 2007. I soggetti coinvolti nell’organizzazione sono state le associazioni dei marchigiani nel mondo (in particolare l’ALMA Canada e la Famiglia Marchigiana di Montreal), i marchigiani residenti nella regione ed in Italia, le istituzioni pubbliche, scolastiche, universitarie e culturali delle Marche. Le iniziative si sono svolte sia a Montreal (6-7-8 luglio e 1-2 dicembre 2007) che ad Ascoli Piceno, la città designata per le rappresentazioni, dove sono andate in scena, tra le altre, un incontro con gli studenti dal titolo “Costituzione: pagine per il futuro” (8 dicembre); la rassegna di arte e spettacoli nel centro storico cittadino “Segnali all’orizzonte” (8-9 dicembre), il Consiglio dei Marchigiani all’estero presso il Palazzo dei Capitani (9-10 dicembre); la cerimonia ufficiale della Giornata delle Marche 2007 presso il Teatro “Ventidio Basso” (10 dicembre). Il 20 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia, si è tenuta, presso il Teatro delle Muse di Ancona, una seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata ai Consigli comunali dei ragazzi delle Marche, con la conduzione di Neri Marcoré. “Fino a 450 metri si poteva ancora stare bene, ma una volta oltrepassati i 500 si iniziavano ad avere 40, 42, 46 gradi di temperatura e ti sentivi soffocare. Si lavorava nudi, ma anche a stare nudi si sudava da impazzire… quando il caldo era infernale, ci sfilavamo le mutande, le strizzavamo e le indossavamo nuovamente… Gli amici belgi di quel tempo ripetevano spesso: Preferisco vedere mio figlio morire sotto il treno piuttosto che vederlo in miniera”. E’ una delle testimonianze riportate nel libro Fumo nero-Marcinelle 1956-2006, edito dalla Regione Marche e scritto dalla giornalista Paola Cecchini. Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero degli Italiani nel Mondo, il libro racconta - attraverso interviste, testimonianze, documenti e statistiche - la storia dei nostri connazionali nelle miniere belghe dell’ultimo dopoguerra, fino alla tragedia mineraria del Bois du Cazier a Marcinelle. Il libro-dossier continua ad essere presentato in numerose e prestigiose sedi italiane ed estere (tra queste, anche il Parlamento europeo). Ulteriori informazioni al sito www.lemarchenelmondo.info. LA GIORNATA DELLA PACE E LA GIORNATA DELLE MARCHE Alla Fiera di Ancona più di 300 ragazzi hanno preso parte all’appuntamento con i valori della pace e della comunità marchigiana. “Verità, giustizia, amore e libertà”. Sono questi gli ingredienti della pace, secondo Lion, 12 anni, portavoce della scuola media Enrico Mattei di Castel di Lama. 48 E’ uno dei rappresentanti dei Consigli Comunali dei ragazzi, intervenuti alla Giornata per la Pace promossa dal Consiglio Regionale e celebrata (30 novembre) all’Auditorium della Fiera della Pesca di Ancona. Un appuntamento importante, al quale hanno preso parte numerosi consiglieri regionali, autorità civili e militari, amministratori, che ha aperto le celebrazioni della Giornata delle Marche (10 dicembre). Per esaltare il tema della pace, le numerose classi elementari, medie e superiori provenienti da tutte le province, hanno portato progetti, riflessioni, decaloghi, ma anche richieste precise da rivolgere agli amministratori. “In Italia ci sono circa 400 mila bambini costretti a lavorare - ha detto Gianluca, 10 anni, Consiglio comunale di Fano - , chiediamo al Consiglio regionale un impegno per far sì che nelle Marche non ci siano bambini sfruttati”. I saluti del 2007 dalle Grotte di Frasassi Un augurio e un brindisi in un luogo insolito e affascinante. E’ quello che il presidente del Consiglio regionale delle Marche Raffaele Bucciarelli ha rivolto ai marchigiani dalle “volte dell’abisso”, all’interno delle grotte di Frasassi. Un’occasione di festa, ma anche un invito a prendere coscienza dell’eccezionale patrimonio che la nostra regione racchiude sia in termini di bellezze naturali e monumentali sia per la grande qualità dei prodotti tipici che caratterizzano le Marche. Produzioni di alto valore che vanno promosse in ogni occasione e “Frasassi” è sicuramente tra le più importanti. “Il lavoro dei nostri agricoltori - ha detto Bucciarelli - va valorizzato in sinergia con le straordinarie bellezze naturali che sono il biglietto da visita del nostro territorio”. L’evento è stato promosso dal consorzio che gestisce le grotte per presentare alcune nuove iniziative. Fra queste, la realizzazione di un book per i tour operator, il restyling dell’ingresso del complesso ipogeo, l’apertura del terzo piano della cavità. Tappe di un percorso di crescita che ha portato le grotte di Frasassi ad essere uno dei luoghi turistici più visitati d’Italia (fra i primi posti, appena dopo gli Uffizi, per fatturato) e che può fare di questo luogo uno straordinario volano per l’intero sistema turistico regionale. A breve partirà anche un progetto comune del consorzio e del Consiglio regionale per un corso di comunicazione istituzionale rivolto alle guide che accompagnano i turisti nella visita alle grotte. “Frasassi un’eccellenza 49 della regione per la regione” è lo slogan scelto per promuovere questa iniziativa che lega in una grande visione identitaria regionale le bellezze ambientali con i prodotti della creatività e del lavoro umano. 200 8 Le Marche terra di diritto e di democrazia “Adulti più informati, bambini più sicuri” Alla scoperta della propria terra d’origine Presentazione del secondo volume, curato dalla Deputazione di Storia Patria per le Marche e pubblicato dall’Assemblea legislativa, sull’evoluzione dell’ordinamento statutario dei comuni marchigiani nei secoli XII-XIV. Un quadro affascinante della società marchigiana di quei tempi. “Statutum fu il termine che prevalse nel Medioevo per designare tecnicamente le norme deliberate dagli organi costituzionali di ordinamenti particolari sottoposti ad una autorità superiore” e di “statutum” dei Comuni marchigiani si parla nel volume presentato venerdì 14 novembre in Ancona, presso la sede dell’Assemblea legislativa. L’opera conclude la ricerca sull’origine degli statuti comunali, curata dalla Deputazione di Storia Patria per le Marche e riguarda il periodo che va dall’anno 1000 al 1300. Da Ascoli Piceno a Pesaro emergono nello studio, i tratti di un comportamento attento al diritto ed alla democrazia molto forte. Un affresco storico che illustra non solo le regole che la società marchigiana si dava a quei tempi , ma anche l’organizzazione sociale, la cultura, le tecniche agricole, il rapporto tra città e campagna. Il volume curato da Virginio Villani porta a compimento la volontà che l’Assemblea legislativa espresse durante il lavoro in Commissione preposta alla stesura del nuovo statuto regionale, di affrontare una ricerca storica sulle origini e le trasformazioni subite nei secoli dalle autonomie locali marchigiane e delle normative statutarie che ne hanno regolato la loro attività. Un volume che non è solo per gli addetti ai lavori ma anche e soprattutto per tutti quei marchigiani che intendono conoscere aspetti importanti sulle origini democratiche della loro attuale comunità. Una serie di incontri con i genitori nelle scuole della regione, promossi dal Corecom Marche e dalla Polizia delle Comunicazioni, per informare e prevenire i rischi derivanti da una “navigazione incontrollata”. Trenta giovani discendenti di emigrati marchigiani hanno incontrato il presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli, nella prima tappa di un tour per conoscere meglio la nostra regione Internet e minori: il Corecom Marche, il Comitato regionale per le comunicazioni, incontra i genitori nelle scuole della regione, perché adulti più informati significa bambini più sicuri. I dati dimostrano infatti che ormai sempre più minori navigano in Internet e fanno uso delle nuove tecnologie legate alla rete, spesso senza la consapevolezza dei rischi e delle insidie a cui i più piccoli possono essere esposti in questo mondo virtuale, nel quale troppo spesso vengono lasciati da soli. Pericoli di cui, molte volte, anche i genitori sono ignari, a causa di una scarsa conoscenza di Internet in generale, ma anche dell’uso stesso che i propri figli ne fanno. Il Corecom Marche così, nell’ambito delle sue competenze in materia di tutela di minori, ha deciso di dare vita ad un progetto, nato in collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni - Compartimento delle Marche, volto ad informare i genitori dei rischi che, spesso a loro insaputa, i bambini corrono navigando in Internet, attraverso una serie di incontri con i genitori nelle scuole della regione. 52 Alcuni di loro non erano mai stati nelle Marche. Altri avevano già visitato la propria terra d’origine, ma hanno scelto di tornarci, per conoscerla ancora meglio e continuare a mantenere vivo il legame con le proprie radici culturali. Sono i trenta giovani discendenti di emigrati marchigiani, provenienti principalmente dal Sud America, che il 3 ottobre hanno incontrato il presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli, nella prima tappa di un “Educational Tour” che li ha poi portati alla scoperta dei luoghi e delle città più suggestive della nostra regione. Al termine dell’incontro Bucciarelli ha donato ai trenta giovani - provenienti da Argentina, Venezuela, Brasile, Uruguay, Australia, Canada Lussemburgo e Belgio - un volume con lo Statuto della Regione Marche e la Costituzione Italiana. Il Presidente della Repubblica nelle Marche “L’arrivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (marzo) ha rappresentato un momento di gioia per tutti i marchigiani che lo hanno accolto come uno di loro. La moglie Clio, peraltro, è marchigiana e lui è per noi marchigiano d’adozione”. Queste le parole di soddisfazione espresse in occasione della visita del Presidente Napolitano nelle Marche dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli. Il Presidente della Repubblica, al suo rientro nella Capitale, ha scritto una lettera a Bucciarelli per ringraziarlo dell’affettuosa accoglienza, che gli è stata riservata nelle Marche e per il dono ricevuto durante la sua visita istituzionale nella nostra regione. Nell’occasione infatti Bucciarelli ha donato al Presidente Napolitano un’opera del maestro Valeriano Trubbiani che, come è scritto nella lettera è stata particolarmente gradita dal Quirinale. Rigoberta Menchù nelle Marche Il 27 maggio Bucciarelli si è incontrato con la delegazione della provincia del Limpopo, giunta nelle Marche per siglare una serie di accordi di collaborazione. “Ci sentiamo tutti impegnati affinché nascano iniziative concrete ed importanti per lo sviluppo reciproco della provincia sudafricana e della nostra regione”. Sempre a fine maggio, nuovo incontro di Bucciarelli con il rappresentante dell’Alto Commissariato dell’ONU, Homayoun Alizadeh, per parlare del ruolo delle istituzioni nell’importante e delicato campo dei diritti umani. E’ necessario elevare l’impegno sul problema dei diritti umani nel mondo e soprattutto prestare una grande attenzione a quelli dei bambini, troppo spesso calpestati. I bambini sono tra i primi a divenire vittime innocenti della guerra, come i bambini soldato, e del mercato del sesso, bambini rapiti, violentati e avviati alla prostituzione. Diritto all’autodeterminazione del popolo del Saharawi, costituzione di uno stato democratico e libero per non parlare più di guerra ma solo di pace. Questi alcuni degli argomenti affrontati nel corso della visita che Salem Lebsir, Governatore della provincia sahariana del Dakla, ha fatto (7 luglio) al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Raffaele Bucciarelli. “Le Marche - ha detto il Governatore africano - sono una regione che ama la democrazia e la libertà”. Bucciarelli si è poi recato nel Saharawi a dicembre in occasione dell’inaugurazione della sede del Ministero per lo stato sociale e la promozione della donna. “Il Nobel a Ingrid Betancourt sarebbe un riconoscimento a tutti coloro che hanno saputo 54 interpretare la voce dei più deboli, un segnale importante per ribadire i diritti umani contro lo sfruttamento, la libertà contro ogni forma di dittatura, l’emancipazione femminile contro la violenza”. Con queste parole il presidente Bucciarelli ha confermato il sostegno alla candidatura di Ingrid Betancourt al Nobel per la Pace, durante la cerimonia che si è tenuta a Firenze il 3 settembre. Il presidente è stato invitato a incontrare Ingrid Betancourt dal sindaco del capoluogo toscano Leonardo Domenici, insieme ai tutti i rappresentanti delle istituzioni. Il presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli, ha accolto nella mattina dell’8 settembre, nella sede istituzionale di “Palazzo delle Marche”, una delegazione di studenti universitari palestinesi e israeliani in visita in Italia nell’ambito di un progetto di educazione alla Pace promosso dall’organizzazione internazionale e interreligiosa Universal peace federation. “Rigoberta Menchu è una donna straordinaria, emblema dei cinque secoli di oppressione subiti da tutte le popolazioni native del mondo, in particolare dalle donne” - sostiene il presidente dell’Assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli. L’attivista guatemalteca è stata nelle Marche, unica tappa del suo viaggio in Italia, per prendere parte ad una serie di incontri dedicati al suo Paese e al rispetto dei diritti delle popolazioni indigene. “Incontrarla significa scoprire un mondo sconosciuto e una cultura immensa, siamo orgogliosi del legame che ha stabilito con la nostra terra ” - riconosce il presidente Bucciarelli. Il Premio Nobel è stata ospite nella nostra regione dal 4 al 9 ottobre. L’Assemblea legislativa delle Marche, tra gli enti che hanno patrocinato la visita, ha incontrato l’ambasciatrice dell’Onu martedì 7 ottobre presso l’Aula consiliare. Bucciarelli a Lecce per il Forum mediterraneo della pace Il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha rappresentato la nostra regione al Forum del Mediterraneo della Pace che si è svolto il primo maggio a Lecce nella splendida cornice del Castello di Acaya. Alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, dei rappresentanti dell’Unesco, l’Ambasciatore Omar Massalha, segretario generale del Forum, Giulio Cesare Giordano, delegato del Forum per l’Italia, di alcuni eminenti rappresentanti del consiglio direttivo di Eurovisioni e del premio nobel per la pace Rigoberta Menchù, è stata inaugurata questa prima edizione del Forum, mentre le successive si terranno in Egitto, in Palestina e in altri paesi del Mediterraneo. “Essere presenti a questo evento - ha detto Bucciarelli - significa aderire a un progetto che vede la nostra regione essere riconosciuta come punto di riferimento nel mare Mediterraneo non solo nei rapporti economici e culturali ma anche nel tema dei diritti umani e della pace. Il vicepresidente Giannotti incontra la Commissione Lavori Pubblici della Camera I problemi legati alla carenza delle infrastrutture viarie, ferroviarie e aeroportuali delle Marche sono stati affrontati nel corso di un incontro, avvenuto a Roma, che il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Giannotti, ha avuto con i componenti della Commissione Lavori Pubblici della Camera. In particolare, nel corso del summit romano, è stata sottolineata l’urgenza di dare risposte concrete a problemi annosi riguardanti l’intero sistema dei trasporti che presenta negatività accentuate lungo la costa e nelle zone dell’entroterra. Le Marche - ha affermato Giannotti di ritorno da Roma - scontano ritardi e inadempienze non soltanto sul fronte della grande viabilità, ma “piangono” anche riguardo i collegamenti stradali interni, una rete ferroviaria obsoleta e insufficiente, soggetta, peraltro, alla continua soppressione di treni e fermate, e un aeroporto regionale, quello di Falconara, che, invece di crescere, subisce uno stillicidio di tagli di rotte di collegamento con scali nazionali e esteri. Sull’insieme di questi problemi si è registrata la unanime volontà di sostenere le sacrosante rivendicazioni di una regione e dei suoi cittadini che non vogliono vedere precluse le condizioni del suo sviluppo. “Non possiamo che registrare con soddisfazione - ha aggiunto il vicepresidente - il fatto che, finalmente, questi temi vengono indicati come “prioritari” per il definitivo superamento del deficit infrastrutturale e dei trasporti della nostra regione”. 56 Le leggi LEGGE REGIONALE 28 luglio 2008, n. 23 Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti di adulti e bambini - Ombudsman regionale La legge istituisce l’Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti di adulti e bambini - Ombudsman regionale. L’Autorità -che ha sede presso l’Assemblea legislativa regionale- svolge in autonomia ed indipendenza, i compiti inerenti l’ufficio del Difensore civico, l’ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’ufficio del Garante dei diritti dei detenuti. Svolge altresì ogni altra funzione ad essa attribuita dalla legislazione regionale o conferita agli uffici di cui al comma 3 dalla normativa comunitaria e statale. E’ eletta dall’Assemblea legislativa regionale all’inizio di ogni legislatura, tra le persone in possesso di laurea attinente agli uffici da svolgere e dei requisiti idonei. A Moie la festa dell’intercultura per promuovere la conoscenza fra i popoli Più di cinquecento tra ragazzi e bambini si sono ritrovati a Moie di Maiolati, sabato 31 maggio, per la prima festa dell’intercultura, organizzata dall’Istituto Comprensivo Carlo Urbani di Castelbellino, Maiolati, Poggio San Marcello, con il patrocinio del Comune di Maiolati Spontini e della locale sezione AVIS. A tagliare il nastro della manifestazione il sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi di Maiolati, Sebastiano Mazzarini. Accanto al giovane sindaco il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Raffaele Bucciarelli, che ha voluto sottolineare come “le attività dei bambini di scuole come queste, dovrebbero essere prese ad esempio dagli adulti affinché cadano tutte le barrire culturali che dividono i Popoli”. Ed i Popoli presenti alla festa interculturale sono stati molti: Albania, Tunisia, Marocco, Nigeria, India, Romania, Siria, Argentina, Cina, Congo, Bangladesh, Polonia, Macedonia, Angola, Filippine, Zaire, Ucraina, Bosnia Erzegovina, Messico. La quinta edizione della Marcia della Memoria Marche in prima linea per la Betancourt L’Assemblea legislativa delle Marche è stata tra i promotori della Marcia della Memoria, giunta, nel 2008, alla sua quinta edizione. Una marcia di circa 8,5 chilometri, tra Caldarola e Montalto di Cessapalombo, per riflettere sui valori della Resistenza e, soprattutto, non dimenticare una drammatica pagina di storia: l’eccidio di Montalto. La “Marcia della memoria” ripercorre i luoghi dove, il 22 marzo del ’44, persero la vita, uccisi dalla ferocia nazifascista, 35 giovani partigiani. Un appuntamento organizzato dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche. Una mozione in favore del Nobel per la pace alla senatrice colombiana, il Presidente Raffaele Bucciarelli apre la lista dei firmatari del provvedimento. L’Assemblea legislativa delle Marche in prima linea per assegnare il Premio Nobel per la pace a Ingrid Betancourt, militante per la difesa dei diritti umani, prigioniera delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC). Nel documento ci si impegna “a contattare i Presidenti delle altre Assemblee legislative affinché dalle Marche inizi un’azione comune delle regioni Italiane per contribuire alla liberazione”. La Betancourt è stata, poi, liberata nel mese di luglio. Candidata alle elezioni presidenziali in Colombia, la giovane senatrice - nata a Bogotà nel 1961 - è stata sequestrata nel febbraio del 2002 dalle FARC. “Ingrid Betancourt - si legge nella mozione - è un simbolo non solo per i colombiani, ma per tutti coloro che lottano contro la corruzione, la violenza, l’ipocrisia per il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo” e rappresenta tutte le donne che hanno subito violenze “non tollerabili, né compatibili con la libertà e la democrazia”. I consigli comunali dei ragazzi per l’educazione alla legalità Il tema dell’educazione alla legalità ha fatto da filo conduttore alla II Assemblea nazionale dei sindaci e assessori junior dei consigli comunali dei ragazzi, a maggio, a San Severino Marche. Ad aprire la seconda giornata di lavori, è stato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli che ha voluto sottolineare l’importante ruolo svolto dalla scuola e dalle famiglie nella formazione dei giovani. Parlando all’affollata platea di ragazzi e insegnanti provenienti da tutt’Italia il presidente ha rimarcato come “la legalità debba essere una condizione da cui partire per vivere meglio” e quanto “ancora poco si faccia per prevenire le condizioni di disagio e di devianza”. “I diritti dei minori debbono essere rispettati per garantire una crescita sana”. 57 La legge per il commercio equo e solidale L’orchestra internazionale d’Italia ambasciatrice delle Marche in Canada Con tale atto la Regione si propone di promuovere e sostenere il commercio equo e solidale, di darne una definizione chiara e di riconoscerne l’importanza del ruolo nella società, sia come importante realtà associativa e di volontariato, sia in quanto forma di cooperazione internazionale a favore dei paesi del sud del mondo. A tal fine la Regione promuove e sostiene: 1) sviluppo di una rete del commercio equo e solidale per favorire l’accesso al mercato da parte dei produttori svantaggiati appartenenti ai Paesi in via di sviluppo; 2) forme di microcredito e di finanza etica; 3) diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale anche fra gli enti locali e gli enti pubblici; 4) attività educative, di informazione e di sensibilizzazione sul tema. Al fine di individuare i soggetti del commercio equo e solidale la Regione istituisce il registro regionale al quale possono iscriversi i soggetti senza scopo di lucro che svolgono attività stabilmente sul territorio regionale da almeno un anno ed il cui fatturato provenga per più del 50 per cento dalla vendita dei prodotti provenienti da tale attività. Per i soggetti che ne effettuano la vendita al dettaglio per almeno l’80 per cento del fatturato, inoltre, è riconosciuta la denominazione di “bottega del mondo”. La Regione promuove e sostiene infine: 1) iniziative divulgative e di sensibilizzazione mirate a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo; Prima di partire per il Canada l’Orchestra marchigiana inaugurerà le stagioni teatrali dei principali teatri della regione L’orchestra internazionale d’Italia ha portato le Marche in Canada nel corso di una tournee che dal primo al dieci novembre ha toccato le principali città del Paese americano. Diretta dal maestro canadese Kerry Stratton l’Orchestra, che ha sede a Fermo, ha tenuto i suoi concerti nei più importanti teatri delle città di Port Hope, Toronto, Welland, Orillia, Markham, Milton, Barrie, Richmond Hill e Montreal con un repertorio aperto dalle musiche di Gioacchino Rossini, “L’italiana in Algeri” in omaggio al compositore marchigiano nel 150° anniversario della nascita. Sandra Pirruccio è il nuovo Direttore artistico dell’Orchestra che è tornata nelle Marche, sua terra natale, dopo l’esperienza alla Fenice di Venezia e al Maggio musicale fiorentino, ed è responsabile per i progetti speciali, come quello canadese che si sta realizzando. La Tournee canadese dell’Orchestra Internazionale ha avuto il patrocinio dell’Assemblea legislativa che ha inteso così sottolineare l’importanza di comunicare la regione anche attraverso la musica. L’Orchestra, costituita nel 1986, ha tenuto più di mille concerti sinfonici e rappresentazioni liriche in tutto il territorio nazionale e nella maggior parte dei paesi del mondo. Dal 2003 è Orchestra residente del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. 60 Istituito l’Ombudsman regionale Ha sede in Ancona, nei locali dell’Assemblea legislativa, in via Oberdan 1, l’Ufficio dell’Ombudsman regionale, la nuova figura dell’Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti degli adulti e dei bambini istituita con legge regionale nel luglio 2008. Alla nuova istituzione, che è stata presentata il 17 novembre, sono ricondotte le attribuzioni del Difensore civico, del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza e del Garante dei detenuti. All’Ufficio dell’Ombudsman è possibile proporre istanze senza alcuna formalità, oralmente o per iscritto, per posta tradizionale o posta elettronica, fax o telefono. “Ombudsman regionale” è il modo più corretto e più comune, specie a livello internazionale, per designare istituzioni di questo tipo. Il termine viene dalla Svezia, dove è stato inventato il difensore civico (nel 1809) e letteralmente significa “uomo che fa da tramite” ma ormai è un vocabolo comune a tutte le lingue. Si tratta in effetti di una figura di raccordo tra la cittadinanza e la pubblica amministrazione in tutti quei casi in cui occorre riesaminare o dare impulso all’operato delle istituzioni. L’introduzione di questo termine è stata obbligata perché essendo questo utilizzato nelle norme internazionali è indispensabile averlo presente nel momento in cui la legislazione regionale si adegua e recepisce quella europea. Samuele Animali, primo Ombudsman delle Marche, prima di ricoprire tale Ufficio, ha svolto le attività di avvocato, di giornalista e di ricercatore e docente universitario, oltre che nelle scuole superiori. È stato anche difensore civico di Jesi. L’Assemblea a fianco dei pescatori L’Assemblea legislativa delle Marche si schiera a fianco dei pescatori, impegnati in una dura vertenza con le massime istituzioni nazionali e comunitarie sui problemi che affliggono la categoria, primo tra tutti il caro-carburante. I rappresentanti dei pescatori si sono incontrati con i presidenti dei vari gruppi consiliari che hanno espresso solidarietà e intenzione a contribuire alla soluzione dei problemi esposti dalla delegazione composta dai membri di Lega Pesca, della Cooperativa Pescatori Ancona, della Federazione nazionale dei produttori della pesca e di Federpesca. Approvata, poi, in Aula, una specifica mozione attraverso la quale è stata chiesta la riduzione della pressione fiscale ed interventi specifici per il settore. Problemi legati all’aumento del prezzo dei carburanti sono stati affrontati anche in occasione della mobilitazione degli autotrasportatori, in agitazione così come altre categorie economiche i cui costi di gestione aziendale si sono impennati in seguito all’aumento del prezzo del petrolio. Approvata la legge contro la violenza sulle donne Una importante legge regionale a tutela delle donne. È la n.32, 11 novembre 2008 approvata dall’Assemblea legislativa delle Marche. Con tale atto la Regione riconosce che ogni forma o grado di violenza contro le donne costituisce una violenza di genere e una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Intende inoltre assicurare alle vittime della violenza ed ai loro figli minori un sostegno per consentire loro di recuperare la propria autonoma individualità e di riconquistare la propria libertà nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato. A tale scopo la Regione definisce nell’atto le seguenti azioni: a) promuove iniziative di prevenzione della violenza sulle donne, anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la diffusione della cultura della legalità e del rispetto dei diritti nella relazione tra i sessi; b) assicura alle donne che subiscono atti di violenza, ivi compresa la minaccia di tali atti e le molestie, il diritto ad un sostegno per consentire loro di recuperare e rafforzare la propria autonomia, materiale e psicologica, la propria integrità fisica e dignità; c) garantisce adeguata accoglienza, protezione, solidarietà, sostegno e soccorso alle persone vittime di violenze fisiche, sessuali e psicologiche, di persecuzioni o vittime di minaccia di tali atti, indipendentemente dalla loro cittadinanza; d) promuove e sostiene l’attività di centri antiviolenza e di case di accoglienza; e) promuove la formazione specifica di operatori. 61 La pace dei diritti umani Alla Fiera di Ancona quattrocento studenti hanno celebrato la giornata della pace e il 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani Sono arrivati da tutte le province marchigiane i quattrocento ragazzi che hanno preso parte alla giornata della Pace all’Auditorium della Fiera di Ancona, promossa dall’Assemblea legislativa delle Marche, d’intesa con la Giunta regionale, e dedicata al 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani. Nell’auditorium anche molte fasce tricolori indossate dai sindaci dei consigli comunali dei ragazzi. A loro è andato il saluto e il ringraziamento del presidente Raffaele Bucciarelli che ha sottolineato quanto i diritti umani e la pace siano profondamente legati. Il Presidente ha annunciato l’attivazione della prima Università della Pace in Italia, un’iniziativa che sarà gestita dall’Assemblea legislativa, su delega del presidente della Regione. Tolentino: a fuoco il teatro Vaccaj Il riordino delle Comunità montane Una vera tragedia, quella che ha visto scomparire, nella notte del 29 luglio, lo storico Teatro Vaccaj di Tolentino, un gioiello per le Marche. L’Assemblea legislativa si è da subito adoperata per cercare risorse e strumenti capaci di sanare la difficile situazione che si è venuta a creare con il terribile rogo. Risorse che si sono concretizzate qualche settimana dopo, quando in Aula è stata approvata la “concessione di un finanziamento al Comune di Tolentino destinato agli interventi di ricostruzione del Teatro Nicola Vaccaj”, compreso nel Piano di ricostruzione degli edifici pubblici della legge 61. L’atto, attraverso il quale si sono destinate circa 800 mila euro al Comune di Tolentino per la ricostruzione dello storico Teatro, dimostra l’unità degli intenti da parte di tutte le forze politiche. Il forte spirito unitario di tutta l’Assemblea legislativa per restituire alla città di Tolentino un patrimonio di grande valore storico ha già garantito l’avvio della ricostruzione che dovrebbe essere completata al massimo in tre anni. Il 2008 è anche l’anno della legge di riordino delle Comunità montane, alcune delle quali già al centro del complesso processo di distacco dal controllo amministrativo della Regione Marche. La legge (n.18, 1 luglio 2008) in materia di Comunità montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali ridisegna il quadro delle Comunità montane attualmente presenti nelle Marche, riducendone il numero e riorganizzando gli organi di governo, in funzione degli obiettivi di razionalizzazione e riduzione dei costi, così come previsto dalla Finanziaria, cercando, altresì, di mantenere un equilibrio tra i territori e perseguendo percorsi di sviluppo economico e delle condizioni di vita nelle aree montane o svantaggiate. Una legge che consente alla Regione di ridurre i costi, ridefinisce gli ambiti territoriali delle CM, senza stravolgerne i precedenti assetti territoriali, ipotizzando, inoltre, laddove sia prevista la soppressione di una Comunità montana, la istituzione di unioni o aggregazioni di Comuni, la cui nascita sarà accompagnata, a livello politico-istituzionale, anche attraverso la messa a disposizione di risorse specifiche. 62 Nei “Quaderni del Consiglio” il ricordo del giudice Borsellino È stato presentato, a Porto S. Giorgio, presso la Rocca Tiepolo, il libro “Giustizia e Verità, gli scritti inediti del giudice Paolo Borsellino”. Il testo curato dal direttore di ANTIMAFIA Duemila, Giorgio Bongiovanni è alla sua seconda edizione, resa possibile dall’Assemblea legislativa delle Marche che ha incluso l’opera nella sua collana “I Quaderni”. Sono intervenuti, oltre all’autore, il fratello del giudice, Salvatore Borsellino, il sostituto procuratore di Palermo Antonio Ingroia, già allievo di Borsellino nei suoi anni di Marsala. Presente anche Manfredi Borsellino, figlio del giudice, che ha permesso l’intera realizzazione del progetto consegnando a Bongiovanni gli scritti inediti lasciati dal padre, pubblicati per questo in maniera assolutamente integrale, rispettando persino le notazioni. Varata la legge comunitaria Interventi per minorenni ed ex detenuti Valorizzazione degli oratori Approvata all’unanimità (prima Regione in Italia) la proposta di legge Comunitaria regionale 2008. Un atto con il quale la Giunta regionale ha raccolto la sollecitazione condivisa unanimemente dall’Assemblea legislativa nel corso della sessione comunitaria 2007. Uno strumento con il quale l’ordinamento regionale entra in più stretto contatto con quello comunitario contribuendo a ridurre le distanze tra Bruxelles e la comunità dei marchigiani. Nel merito la proposta dispone l’attuazione nel territorio regionale delle seguenti direttive CEE: sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale; sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; sul coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi; sull’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego; sui servizi del mercato interno; - sulle deroghe per l’ammissione di ecotipi e varietà agricole naturalmente adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate di erosione genetica, nonché per la commercializzazione di sementi e di tuberi di patata a semina di tali ecotipi. Con tale proposta, inoltre, si va a modificare la legge regionale sulla produzione biologica prevedendo l’iscrizione nel registro degli agricoltori biologici di quei produttori zootecnici che rispettano le norme di produzione previste dal regolamento CEE. L’Assemblea legislativa ha approvato la legge regionale sul “Sistema regionale integrato degli interventi a favore dei soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria ed a favore degli ex detenuti” (LEGGE REGIONALE 13 ottobre 2008, n. 28). Con tale legge, la Regione promuove interventi a favore delle persone ristrette negli istituti penitenziari o in esecuzione penale esterna, nonché dei minorenni sottoposti a procedimento penale, allo scopo, in particolare, di favorire il minor ricorso possibile alle misure privative della libertà. Sono previsti interventi per il recupero ed il reinserimento sociale di tali soggetti. Gli interventi sono attuati nel rispetto delle competenze dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile, con cui la Regione si coordina anche promuovendo gli opportuni atti d’intesa. Approvata la legge per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa degli oratori (11 Novembre 2008, n.31). Con tale atto la Regione si propone di riconoscere, sostenere ed agevolare il ruolo delle parrocchie e degli altri enti di culto nel perseguire la promozione, l’integrazione, l’interculturalità, lo sviluppo e la crescita armonica dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani e nel prevenire, eliminare o ridurre situazioni di bisogno e di esclusione individuale e familiare. In particolare la norma prevede la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa con la Conferenza episcopale marchigiana e con i rappresentanti regionali degli enti delle altre confessioni religiose che svolgono attività nel territorio regionale ed il sostegno alla loro attività mediante la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di specifici progetti. 65 66 Commercio estero e promozione economica A Bilbao accordo per il parlamentarismo Bucciarelli in Brasile L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge regionale: “ Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica ed internazionalizzazione delle imprese e del sistema territoriale”, divenuta poi l.r. n.30 del 30 ottobre 2008. La legge disciplina il Sistema regionale del settore che è composto dalla stessa Regione, dalle Camere di Commercio, dagli Enti fieristici, dalle Associazioni di categoria, dai centri per l’innovazione tecnologica, dalla Svim. La legge mette in relazione specifici strumenti e strutture che faranno parte del Comitato di coordinamento che sarà di supporto all’azione della Giunta per definire il programma triennale di intervento. Dalla legge sono inoltre previste forti attenzioni verso la concertazione con il Forum per l’internazionalizzazione e la formazione degli operatori. La Vice Presidente Stefania Benatti, e Guido Castelli Consigliere Segretario hanno sottoscritto, in rappresentanza dell’Assemblea legislativa delle Marche, la dichiarazione d’Euskadi per il rafforzamento del parlamentarismo a livello regionale, statale ed europeo. La firma ha concluso i lavori della Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali che si è tenuta , in Spagna, a Bilbao, in Euskadi (Paesi Baschi) il 3 e 4 Novembre. La Conferenza ha incentrato il suo impegno attorno al tema del ruolo delle Regioni nell’Europa a 27 membri e sul futuro della politica di coesione. Ospite dell’assemblea è stata, tra gli altri, il Commissario agli Affari Regionali della UE, Danuta Hubner, che ha incentrato la sua relazione sui tre principi che informano proprio la politica di coesione comunitaria: concentrazione, connessione e cooperazione. Il Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche ha guidato la delegazione marchigiana in Brasile per consolidare i rapporti di collaborazione economica 68 Consolidare i rapporti di collaborazione economico - istituzionali con il Brasile per rafforzare gli accordi di collaborazione interistituzionali ed industriali nel settore del legno arredo e in quei settori dove sarà possibile sviluppare progetti di cooperazione internazionale. Questi in sostanza gli scopi della missione economico - istituzionale che ha visto una delegazione marchigiana, guidata dal presidente Bucciarelli, impegnata in Brasile in una serie di incontri con amministratori ed operatori economici e finanziari sud americani per rafforzare i rapporti di collaborazione con lo stato americano. Da ricordare il progetto avviato per integrare le diverse politiche di settore ed avere una ricaduta positiva sullo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra imprese marchigiane e quelle del Brasile. Nell’ambito del programma di riferimento della Misura 1.5 “Marketing di area, promozione del territorio e internazionalizzazione” è previsto il progetto “Paese Argentina e Brasile”. Un progetto che ha lo scopo di integrare politiche di internazionalizzazione del sistema delle Piccole e medie imprese con politiche di promozione del Made in Marche. Piano sociale 2008-2010 Il FAS Secessione Valmarecchia Approvato il “Piano Sociale 20082010 Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, stabilizzazione e integrazione delle politiche di welfare”. L’atto si propone come strumento di programmazione di continuità e di innovazione, per dare garanzie e sviluppo al sistema dei servizi sociali della regione. L’obiettivo è la costruzione di un sistema dei servizi sociali impegnato nel miglioramento della qualità della vita di tutti e che privilegia la prossimità con i cittadini. Individua obiettivi di sostanziale rafforzamento del sistema in tutte le sue componenti in continuità con i percorsi strategici avviati in questi anni. Il documento si articola in una prima parte dedicata ad un riepilogo analitico delle strategie seguite in questi primi sei anni di attività ed alla illustrazione dei principali risultati raggiunti assieme alle criticità rilevate; una seconda parte, dedicata, invece, alla definizione delle strategie per gli anni 2008-2010 finalizzate a dare stabilità al sistema integrato di interventi e servizi sociali e ad individuare elementi innovativi sia nell’assetto istituzionale che in quello operativo; una terza parte dedicata alla programmazione sociale di settore nella quale verranno individuati gli obiettivi da raggiungere nel corso del triennio finalizzati ad unitarietà di approccio ed attenzione alle specificità. Approvato, in una delle ultime sedute assembleari dell’anno, l’atto amministrativo riguardante le linee di indirizzo per la predisposizione del programma attuativo regionale del Fondo per le aree sotto utilizzate (FAS 2007-2013). Il provvedimento, che ha una dotazione finanziaria di 240milioni di euro, attiva, in sei anni, circa 613 milioni di investimenti, considerato il cofinanziamento dello Stato, della Regione, degli Enti locali e dei privati. Gli interventi riguardano sei assi strategici: economia della conoscenza e qualità del lavoro, competitività del sistema economico marchigiano; tutela e uso sostenibile delle risorse ambientali; infrastrutture per mobilità e logistica, valorizzazione e promozione del patrimonio, dei beni e delle attività culturali, qualificazione dei servizi socio-sanitario e assistenza tecnica. In particolare alle infrastrutture andranno 97 milioni di euro, alla competitività del sistema produttivo 25 milioni ed ai progetti indicati dalle Province 75 milioni. 69 Il 2008 è l’anno della secessione. Il territorio a nord delle Marche subisce la grave lacerazione derivante dalla scelta degli abitanti dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novefeltria, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, San Leo e Talamello, formalizzata attraverso l’esito plebiscitario del referendum, di passare dal controllo amministrativo della Regione Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino a quello dell’Emilia-Romagna e di Rimini. Il primo atto spettante al Consiglio regionale è stato quello di esprimere il parere della Commissione competente, cioè la prima, “Affari istituzionali”. Parere che è stato negativo, pur prendendo atto della particolarissima situazione territoriale . La marcia di Montalto L’Assemblea legislativa delle Marche è stata tra i promotori della Marcia della Memoria, giunta, nel 2008, alla sua quinta edizione. Una marcia di circa 8,5 chilometri, tra Caldarola e Montalto di Cessapalombo, per riflettere sui valori della Resistenza e, soprattutto, non dimenticare una drammatica pagina di storia: l’eccidio di Montalto. La “Marcia della memoria” ripercorre i luoghi dove, il 22 marzo del ’44, persero la vita, uccisi dalla ferocia nazifascista, 35 giovani partigiani. Un appuntamento organizzato dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche. Le Marche in Sudafrica Positivo il bilancio della missione istituzionale in Sud Africa organizzata dalla Regione Marche in collaborazione con la sezione internazionalizzazione Unioncamere e le aziende speciali delle Camere di Commercio. Cinque giorni, dall’11 al 15 febbraio, dedicati alla promozione delle eccellenze made in Marche. Il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, componente della delegazione che ha fatto tappa a Johannesburg e a Cape Town, ha presentato nella sede del Consiglio in piazza Cavour, i risultati di questo viaggio esplorativo-istituzionale. “Una missione - ha sottolineato Bucciarelli - che ha permesso di riaffermare un costume che sembra essere una carta vincente, quello di presentarci insieme, istituzioni e imprese. Ci siamo trovati in un Paese che rappresenta la porta dell’Africa subsahariana, un paese chiave, ricchissimo di materie prime che non ha però competenze nella trasformazione. In Aula la relazione conclusiva sui rifiuti Sono quaranta le pagine della Relazione finale della Commissione di inchiesta per la verifica della correttezza la regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella Provincia di Pesaro e Urbino, approvate all’unanimità e licenziate dalla stessa Commissione nella seduta del 21 maggio. La relazione conclusiva è stata svolta in Aula dal presidente della Commissione, Giancarlo D’Anna, il quale, peraltro, ha voluto rimarcare il grande impegno di tutti gli undici commissari nell’anno di lavoro, fatto di numerose audizioni e studio degli atti. La Commissione speciale d’inchiesta sui rifiuti fu istituita il 5 giugno 2007 (ai sensi dell’art.99 del Regolamento) a seguito della richiesta presentata dai consiglieri D’Anna, Silvetti, Pistarelli, Lippi, Ciriaci, Romagnoli, Castelli, Brini, Giannotti, Capponi, Santori, Massi, Viventi, Cesaroni, Tiberi per “verificare la correttezza e la regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori di alcuni impianti di smaltimento rifiuti ubicati nella provincia di Pesaro Urbino ed individuare gli effetti dell’impatto della gestione dei rifiuti da parte degli impianti medesimi sulla salute, sull’ambiente e sull’economia”. Il presidente D’Anna, svolgendo la relazione finale in Aula, ha indicato gli obiettivi sui quali la Commissione è convenuta rispetto all’esigenza di evitare per il futuro il ripetersi di episodi simili: 1) limitare il più possibile nel territorio regionale o addirittura evitare operazioni di recupero ambientale di “ex cave” con rifiuti in quanto esse possono facilmente “mascherare” una vera e propria attività di smaltimento non autorizzata; 2) po- 70 tenziare nella nostra regione il sistema di raccolta differenziata; 3) aumentare l’importo delle polizze fideiussorie previste a garanzia di eventuali danni ambientali; 4) sollecitare gli organi tecnici chiamati ad esprimere pareri nella fase istruttoria preliminare al rilascio delle autorizzazioni in materia di “ rifiuti”, a svolgere tale funzione non mediante semplici suggerimenti, ma dettando indicazioni prescrittive e rigorose, nonché, quando necessario, esprimendo pareri contrari; 5) aumentare gli strumenti e le risorse destinati al miglior esercizio della funzione di controllo degli impianti di smaltimento rifiuti da parte degli organi a ciò deputati 6) contrastare efficacemente l’afflusso dei rifiuti provenienti da altre regioni, facendo leva sulla modulazione del tributo per il deposito in discarica. Studenti cinesi in Aula Una delegazione di Nanchino arrivata in Ancona grazie ad un progetto del Liceo Rinaldini. Una delegazione di studenti e insegnanti di una scuola superiore di Nanchino, in visita nelle Marche grazie ad un progetto di scambio culturale con il liceo classico Rinaldini di Ancona, hanno visitato l’Aula del Consiglio regionale. “Sul piano economico i rapporti tra la nostra regione e la Cina sono stretti e importanti – ha affermato il presidente Bucciarelli nel fare gli onori di casa – ma credo che non siano sufficienti, perché la storia degli uomini e delle donne deve essere scritta soprattutto da voi giovani che siete la parte più viva e sana della società”. Il progetto di scambio è stato ideato dalle due presidi delle scuole, durante un primo incontro avvenuto a Nanchino nel 2006. Convegno sulla tutela giudiziaria dei minori Incontri per l’edilizia pubblica Un invito al dialogo tra le istituzioni per insegnare ai ragazzi il valore della vita. Questo il senso del Convegno “La tutela giudiziaria dei minori”, promosso dal Consiglio regionale, tenutosi in Ancona, il 16 maggio. “Insegniamo a questi ragazzi il valore della vita e facciamolo con dolcezza e armonia - ha affermato il presidente Bucciarelli, rinnovando l’invito a proseguire il cammino di ascolto e collaborazione promosso dal Consiglio regionale e iniziato nel novembre 2006 con la prima conferenza regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Prevenzione, dialogo, confronto, sono queste le parole che ricorrono più spesso nei tanti interventi che si sono succeduti nel corso di una giornata, alla quale non sono voluti mancare decine e decine di operatori ed educatori. Cinque incontri per illustrare la nuova legge sul riordino del sistema di edilizia residenziale pubblica. Cinque appuntamenti, nelle altrettante province marchigiane, per illustrare la legge sul riordino del sistema di edilizia residenziale pubblica. “La volontà di spalmare la Regione sul territorio per essere più vicini e per sensibilizzare i Comuni che si trovano ad operare con estrema difficoltà nell’ambito del settore”, come ha inteso sottolineare il Presidente del Consiglio, Raffaele Bucciarelli, aprendo il ciclo di incontri. “La legge di riordino delle politiche abitative - ha evidenziato la presidente della stessa Commissione, Rosalba Ortenzi - contempla linee d’intervento innovative, che intendono fornire delle risposte concrete sul fronte dei problemi legati alla necessità di un alloggio, soprattutto nelle situazioni più disagiate. Le singole amministrazioni, vere protagoniste delle politiche abitative, vanno sollecitate per quanto concerne la concessione delle aree e l’attivazione di processi che siano sempre più al passo con i tempi. Mi piace sottolineare che i nuovi Erap fanno capo a tutte la province marchigiane, compresa quella di Fermo”. Una legge che si è resa necessaria a fronte di una vera e propria emergenza abitativa. Basti ricordare che nelle Marche, di fronte ad una richiesta annuale di 6.500 abitazioni, l’attuale sistema riesce a soddisfare solo 500 domande. Gli incontri si sono svolti: a Fermo venerdì 9 maggio, il 15 ad Ancona, il 17 di Ascoli Piceno, il 29 a Pesaro. 71 Vivere il territorio valorizzando il paesaggio Riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità. Questo è uno dei concetti fondamentali che sono alla base della Convenzione europea del Paesaggio sottoscritta dai paesi dell’Unione Europea il 20 ottobre 2000. Un impegno che si è concretizzato, in prima istanza, in un Convegno organizzato il 9 marzo a Fermo in occasione di Tipicità, una delle più importanti vetrine per il territorio marchigiano. “Vivere il territorio valorizzando il paesaggio” è stato il titolo dell’incontro in cui si è parlato principalmente della revisione del Piano paesaggistico regionale (divenuto LEGGE REGIONALE 27 novembre 2008, n. 34). Il territorio agricolo, in particolare, sta subendo una serie di trasformazioni che non lo vedono più solo come luogo di produzione, ma anche di interesse turistico e ricreativo. Questo richiede un esame attento e minuzioso affinché nella salvaguardia del paesaggio e della sua cultura si tengano ben presenti l’importanza della forza produttiva e quindi della vita e dell’economia delle popolazioni che vivono il territorio. La pianificazione del territorio, l’attuazione delle politiche urbanistiche sono parte essenziale della vita e della cultura di una comunità dove ambiente urbano ed agricolo, sociale ed economico debbono essere parte di un’unica filosofia di gestione integrata. Gestione che la Regione deve portare avanti attraverso l’attuazione di norme Le leggi LEGGE REGIONALE 18 novembre 2008, n. 33 Norme in materia di costi per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute nei cantieri temporanei o mobili Nel rispetto dei principi contenuti nel decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), la legge disciplina le modalità di stima, contabilità, liquidazione e pagamento dei costi per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute nei cantieri temporanei o mobili per la realizzazione di lavori pubblici o opere pubbliche di interesse regionale da parte dei seguenti soggetti: a) Regione, enti, aziende ed agenzie da essa dipendenti, nonché le società partecipate dalla medesima; b) enti pubblici territoriali ed organismi di diritto pubblico ad essi collegati; c) soggetti che usufruiscono, per la realizzazione dei lavori o delle opere, di un qualsiasi contributo finanziario da parte dei soggetti di cui alle lettere a) e b); d) associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti dai soggetti di cui alle lettere a), b) e c). La storia del sindacato per riprendere in mano il futuro Auditorium pieno alla Fiera di Ancona per la presentazione del libro sul sindacalista Cisl Luigi De Minicis, sul palco anche il senatore Franco Marini che fa un appello all’unità sindacale. La presentazione del libro “Una vita per il sindacato” sulla storia di Luigi De Minicis alla Fiera di Ancona è stata l’occasione per riflettere sul ruolo del sindacato oggi e su quanto la generazione dei sindacalisti del secondo dopoguerra abbia contribuito alla costruzione della partecipazione democratica in Italia. Il volume, edito dall’Assemblea legislativa delle Marche nella collana “Quaderni del Consiglio”, propone il racconto di vita del sindacalista della Cisl, originario di Falerone, che, dopo la guerra, ha deciso di dedicarsi totalmente alla difesa dei diritti dei contadini. Il senatore Franco Marini, ex Presidente del Senato e segretario nazionale della Cisl dal 1985 al 1991, ha preso parte alla presentazione ricordando il comune percorso con il sindacalista marchigiano nella difesa dei mezzadri e auspicando che l’attuale crisi del liberismo “senza limiti e senza regole”, faccia riscoprire l’importanza dei diritti sociali. 72 Bucciarelli nominato accademico dei Georgofili La cerimonia a Firenze nella sede dell’Accademia in occasione dell’inaugurazione del 256° anno accademico Il presidente dell’Assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli ha ricevuto il 21 marzo nella sede dell’Accademia dei Georgofili di Firenze il diploma di Accademico Aggregato. La cerimonia si è svolta nella sala dell’antica Torre de’ Pulci, sede dell’autorevole Accademia, fondata nel 1753 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della scienze agrarie. Il Presidente Bucciarelli al momento della consegna del prestigioso riconoscimento ha voluto sottolineare quanto il suo impegno per l’agricoltura sia stato da sempre “tutto all’interno alle istituzioni pubbliche, prima come sindaco, poi come assessore provinciale e oggi come Presidente del Consiglio regionale”. 94 milioni per il post terremoto Più di 94 milioni di euro sono stati destinati dalla Regione Marche per la ricostruzione nelle zone terremotate colpite dagli eventi sismici del 1997. L’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato (10 giugno) l’atto amministrativo che consente di realizzare una serie di interventi di recupero che saranno finanziati con gli stanziamenti previsti nella Finanziaria 2008. Si è ritenuto fondamentale privilegiare il completamento della ricostruzione nei territori maggiormente colpiti dal sisma e destinare le risorse principalmente alla ricostruzione degli edifici privati e delle attività produttive. I vini delle Marche sono vincenti Grande successo a Verona per i vini Marchigiani. Migliaia i visitatori degli stand dei vini delle Marche che attestano la vivacità di un settore e la qualità di un prodotto, quello marchigiano, definito eccellente. Soddisfazione del Presidente del Consiglio Raffaele Bucciarelli: “Ringraziamo i nostri produttori che al Vinitaly presentano i loro vini e attraverso essi fanno conoscere la nostra regione.” Le Marche possono vantare di essere presenti non solo in massa ma di ricevere anche prestigiosi riconoscimenti. Questo è il frutto delle grandi capacità dei nostri produttori che non solo sono bravi a produrre un vino eccellente, ma che attraverso esso propongono anche un intero territorio, i suoi paesaggi, la sua cultura, la sua gente. Questa preziosa attività, per l’economia di tutte le Marche, rappresenta uno stimolo in più a proseguire nella politica che la Regione fa da anni nella sfida globale e dove i nostri vini affermano il principio che la globalizzazione non può e non deve essere appiattimento. Ma non si ferma a Verona il successo dei vini marchigiani. Sono stati, infatti, celebrati a Monte Roberto (4 maggio) i quarant’anni della assegnazione della Denominazione d’origine controllata del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Un vino pregiato, apprezzato a livello internazionale, simbolo della tradizione mezzadra marchigiana che ha mantenuto la sua forza nonostante la trasformazione delle aziende in imprese vitivinicole che oggi sono marchi ed etichette conosciute in tutto il mondo. Salutata, infine, con soddisfazione, sul finire dell’anno, la nascita della nuova guida che l’Associazione regionale Sommelier ha voluto realizzare, con il Le leggi patrocinio della Regione, quale primo e certamente unico accompagnatore luglio ai LEGGE vini delleREGIONALE Marche. Le 1731 cantine 2008, n. 18 “Norme in materia di marchigiane sono presentate, assieme Comunità montanenella e di preziosa eserciziopuballe loro produzioni, associato di funzioni e servizi blicazione AIS che, per la primacovolta, munali” accoglie e promuove i vini marchigiani. La legge disciplina il riordino territoriale ed organizzativo delle Comunità montane quali “enti locali costituiti fra Comuni per la valorizzazione e lo sviluppo delle zone montane e per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”, dotandole di autonomia statutaria, organizzativa, regolamentare e contabile. L’atto ridisegna il quadro delle comunità montane attualmente presenti nelle Marche, riducendone il numero da 13 a 9 sulla base degli indicatori fisico-geografici, demografici e socio-economici previsti nell’articolo 2, comma 18, lettera a), della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge finanziaria 2008). Gli ambiti territoriali sono formati da almeno quattro Comuni aventi almeno il 30 per cento della superficie territoriale al di sopra dei 400 metri di altitudine sul livello del mare e sono individuati in modo da consentire sia la realizzazione degli interventi a favore della montagna, sia l’efficiente esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Gli ambiti sono formati altresì dai Comuni confinanti classificati montani o parzialmente montani ai sensi della normativa statale, che siano parte integrante del sistema geografico e socio-economico degli ambiti stessi. 73 Solidarietà con l’Abruzzo In seguito al terribile terremoto che ha messo in ginocchio l’Abruzzo, anche l’Assemblea legislativa delle Marche ha voluto significare in ogni modo la vicinanza alle Istituzioni e ai cittadini colpiti dal sisma. Dall’Assemblea legislativa è giunta la la disponibilità a tutte quelle forme di collaborazione e solidarietà, ritenute più opportune, considerato che Protezione civile e iniziative di volontariato e private già tanto hanno fatto per alleviare le sofferenze del popolo abruzzese. Il presidente Bucciarelli ha inviato un messaggio di solidarietà al suo omologo abruzzese, Nazario Pagano, ed il vicepresidente Francesco Comi si è recato, insieme ad una delegazione di consiglieri regionali, ai funerali di Stato delle vittime del terremoto. Inoltre, sono state attivate inziative che prevedono l’autoriduzione degli emolumenti dei consiglieri regionali, a favore delle popolazioni abruzzesi. Via libera Adolfo De Carolis e la democrazia del bello alla banda larga Ricordato il grande interprete dell’arte italiana del ‘900 con una mostra-evento nel Polo museale di San Francesco patrocinata dall’Assemblea legislativa A ottant’anni dalla sua morte, Montefiore dell’Aso ha celebrato il suo cittadino più illustre con una mostra-evento nel Polo museale di San Francesco. “Adolfo De Carolis e la Democrazia del bello: vivere con l’arte vivere nell’arte”, frutto dell’impegno dell’amministrazione comunale nella valorizzazione dell’artista marchigiano e patrocinata dall’Assemblea legislativa delle Marche, ha voluto essere un ulteriore contributo a far conoscere meglio uno dei più noti e apprezzati protagonisti dell’arte italiana del ‘900. In un libro la vita di Joyce Lussu Pubblicato un volume a dieci anni dalla scomparsa della scrittrice. A dieci anni dalla scomparsa di Joyce Lussu, una biografia e una bibliografia ragionate sulle sue opere aiutano a conoscere meglio una delle protagoniste culturali del ‘900. Il libro, edito nella collana dei “Quaderni del Consiglio” dell’Assemblea legislativa delle Marche, è stato presentato il 15 Novembre presso la Biblioteca “La Fornace” di Moie di Maiolati Spontini. Nella pubblicazione, la fotografia dettagliata delle opere di Joyce Lussu, contraddistinta da una sorprendente diversificazione e complessità, è preceduta da una minuziosa biografia che conferma la vivacità intellettuale del personaggio. Il “Piano telematico regionale per lo sviluppo della banda larga e il superamento del digital divide” può contare su finanziamenti per 24,2 milioni di euro, provenienti dal Programma operativo Marche (Fesr), e si sviluppa in due fasi. La prima consiste nel superare il “divario digitale” estendendo l’accesso alla banda larga con un livello di servizio base (almeno 4Mbps) a tutti i cittadini e le imprese marchigiane entro il 2010. La seconda fase del piano è finalizzata ad accelerare la diffusione della banda larga di seconda generazione abilitando il 100% dei cittadini e delle imprese delle Marche a un livello di servizio di almeno 20 Mbps entro il 2012. In particolare, per superare su tutto il territorio regionale il divario digitale sono previsti tre tipi di intervento: la costituzione di una dorsale in fibra ottica per ridurre il digital divide di lungo periodo; l’interconnessione in fibra e potenziamento delle centrali telefoniche degli operatori di telecomunicazione non ancora connesse per ridurre il digital divide di medio e lungo periodo; la creazione di un sistema di accesso di tipo wireless nelle aree marginali del territorio regionale per ridurre il divario tecnologico di breve periodo. Il programma di interventi prevede che nella quasi totalità dei casi le infrastrutture di rete previste rimarranno di proprietà della pubblica amministrazione che le ha realizzate, mentre la gestione sarà affidata attraverso selezione pubblica. 75 Le leggi LEGGE REGIONALE 7 luglio 2009, n. 16 Norme a sostegno del consumo dei prodotti agricoli di origine regionale La Regione promuove la valorizzazione della filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani, favorendone consumo e commercializzazione ed assicurando un’adeguata informazione ai consumatori sull’origine e le specificità di tali prodotti. A tal fine - favorisce l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali nei servizi di ristorazione collettiva pubblica; - promuove il loro utilizzo nella somministrazione e vendita al pubblico di alimenti e bevande; - favorisce la loro valorizzazione e promuove una migliore conoscenza della qualità e delle tradizioni alimentari regionali da parte dei consumatori. -concede contributi ai gestori pubblici ed ai soggetti privati convenzionati dei servizi di ristorazione collettiva che garantiscono, nell’ambito della preparazione dei pasti, l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali “in misura non inferiore al 50% in termini di valore. Possono beneficiare dei contributi i Comuni, l’Azienda sanitaria unica regionale (Asur), le aziende ospedaliere, le strutture sanitarie socio-assistenziali ed i privati convenzionati con esse. Il Vaccai risorge alla Fiera di Torino Il vicepresidente dell’Assemblea Francesco Comi, ha presentato al Salone del libro il volume che ricostruisce la storia del teatro di Tolentino distrutto in un incendio il 29 luglio 2008. La storia del teatro Nicola Vaccaj, dalla costruzione fino al tragico incendio, racchiuse in un volume realizzato dall’Accademia Filelfica e dal Comune di Tolentino. L’opera è stata presentata nello stand allestito da Assemblea legislativa e Giunta regionale alla fiera del libro di Torino, dal vice presidente dell’Assemblea legislativa, Francesco Comi: “Il teatro di Tolentino dal 1795 è simbolicamente il cuore pulsante - ha spiegato nell’introdurre il volume all’affollata platea riunita nel caffè letterario dello spazio espositivo della vita sociale culturale e artistica della comunità tolentinate. Il 29 luglio del 2008 un incendio ne ha distrutto parte della struttura e degli affreschi. Abbiamo visto andare in fumo un patrimonio storico e architettonico inestimabile”. E ancora: “Questo volume tratteggia - ha proseguito il vice presidente dell’Assemblea legislativa - attraverso un’attenta ricostruzione storica, la speranza dell’intera comunità regionale di ritrovarsi tra le suggestive arcate del Lucatelli e gli affreschi del Fontana. Il volume “Il teatro Nicola Vaccai” curato da Giorgio Semmoloni, raccoglie moltissimi e svariati contributi originali. “L’idea di realizzare quest’opera - ha ricordato Luca Cristini, coautore del libro - è nata subito dopo l’incendio. Il libro racconta la storia architettonica del teatro, ma anche le sue vicissitudini”. Nel volume inoltre sono catalogati, con particolare cura, tutti gli spettacoli e le rappresentazioni che si sono tenuti a partire dall’inaugurazione. Le leggi LEGGE REGIONALE 26 maggio 2009, n. 13 Disposizioni a sostegno dei diritti e dell’integrazione dei cittadini stranieri immigrati Nel rispetto della normativa statale e comunitaria, la Regione promuove iniziative rivolte a garantire agli immigrati ed alle loro famiglie, condizioni di uguaglianza con i cittadini italiani nel godimento dei diritti civili, nonché a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono il pieno inserimento degli stessi nel territorio marchigiano. In particolare attua e sostiene iniziative volte a: - acquisire la conoscenza sul fenomeno migratorio proveniente da Stati non appartenenti all’Unione europea, anche ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro; - promuovere la conoscenza della cultura italiana e delle culture di provenienza degli immigrati, al fine di attuare pienamente forme di reciproca integrazione culturale; - sostenere iniziative volte a conservare i legami degli immigrati con le proprie culture d’origine; - individuare e rimuovere, anche ponendo in essere attività di mediazione interculturale, gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale, allo scopo di garantire pari opportunità di accesso all’abitazione, al lavoro, all’istruzione, alla formazione professionale, alle agevolazioni connesse all’avvio di attività autonome ed imprenditoriali, alle prestazioni sanitarie ed assistenziali; - garantire adeguate forme di tutela dei diritti e di conoscenza dei doveri previsti dalle Convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo, dall’ordinamento europeo ed italiano; - agevolare progetti per il rientro nei Paesi d’origine, nel rispetto delle competenze della Regione in materia; - contrastare i fenomeni che comportano situazioni di violenza o di grave sfruttamento; - promuovere la partecipazione degli immigrati alla vita pubblica locale; - promuovere l’integrazione sociale, con particolare attenzione ai processi di inserimento rivolti agli immigrati socialmente vulnerabili ed in primo luogo a donne e minori; - garantire condizioni favorevoli allo sviluppo dell’associazionismo, quale soggetto attivo nei processi di integrazione sociale degli immigrati; - garantire, nell’ambito delle proprie competenze, percorsi di assistenza e tutela rivolti a minori stranieri non accompagnati; - promuovere iniziative volte ad individuare e contrastare forme di razzismo o di discriminazione a causa dell’origine etnica, geografica o religiosa. 76 200 9 Da Consiglio informa ad Aula aperta: il magazine tv si rinnova Il format è stato rinnovato completamente nel 2009, ma l’obiettivo è rimasto lo stesso: far conoscere con linguaggio semplice e immediato quanto succede tra le mura di Palazzo delle Marche. Aula aperta è il magazine Tv realizzato in collaborazione con la redazione multimediale dell’Assemblea legislativa e in onda su Tvrs e Tv Centro Marche. Proseguimento dell’esperienza “Consiglio informa” (un ciclo di 20 trasmissioni a cavallo tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2009 registrate negli studi di E’Tv) lo spazio informativo ha accompagnato, durante l’anno che si è appena concluso, per 15 puntate, i marchigiani dentro la sala consiliare di Palazzo Leopardi. In primo piano, ancora una volta, l’intensa attività dell’Assemblea senza mai perdere di vista l’attualità e le tematiche più legate al territorio (dall’economia, all’ambiente, dalla salute alla scuola). In ogni edizione di circa 15 minuti, due ospiti scelti tra consiglieri regionali animavano il dibattito in studio commentando servizi e rubriche tra le quali “Microfono al cittadino”, le opinioni dei marchigiani raccolte per le strade delle nostre città. Aula informa, le news del Consiglio anche per radio Novanta secondi di news in onda su otto emittenti radiofoniche marchigiane del circuito Areakronos. Aula informa è lo spazio-radio di approfondimento giornalistico sull’attività dell’Assemblea. Il magazine è interamente realizzato dalla redazione multimediale dell’Assemblea legislativa e trasmesso con cadenza quindicinale coprendo tutto il territorio regionale. La trasmissione, con un linguaggio semplice e sintetico, senza perdere mai d’occhio l’attualità, apre una finestra sulla complessa attività di legiferazione. Arricchita da brevi interviste ai protagonisti in Aula, ma anche ai personaggi del mondo dell’economia, della cultura, dell’università e dell’associazionismo, il magazine radiofonico dopo l’esordio nel 2008 è proseguito, immutato nel format, con un nuovo ciclo di puntate a partire dal settembre del 2009. Il testo unico per il commercio L’Assemblea legislativa delle Marche approva con 19 voti favorevoli ed 11 astenuti (i consiglieri del Pdl) il Testo Unico sul commercio (legge n.27). Il provvedimento ricomprende in un unico quadro normativo organico la materia nel suo complesso, attualmente disciplinata da numerose leggi statali, regionali (ne vengono abrogate 18 più un Regolamento) e disposizioni comunitarie. Approvati anche due ordini del giorno. Il primo, a firma di Rosalba Ortenzi, impegna la Giunta ad istituire un fondo per sostenere e valorizzare l’insediamento commerciale urbano, soprattutto nei centri storici, con il coinvolgimento dei giovani; il secondo, di Massimo Binci, introduce il principio dell’autosufficienza energetica per le medie e grandi strutture di vendita. La Regione Marche è la prima che legifera in questa materia con un testo unico. 78 Il piano casa L’Assemblea vara il Piano casa (LEGGE REGIONALE 08 ottobre 2009, n. 22) “Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile”. Si tratta di una legge che ha il carattere dell’eccezionalità, senza modifiche strutturali sul tessuto urbanistico, ma che può comunque dare risposte ad numero consistente di soggetti per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile. La legge consente l’ampliamento degli edifici residenziali, anche ubicati in zona agricola, con una volumetria superiore a 1.500 metri cubi, nei limiti del 20% della volumetria esistente per un incremento complessivo massimo non superiore a 200 metri cubi. Prevede l’ampliamento di edifici non residenziali ubicati in zone industriali, artigianali, direzionali commerciali es. agricole, se motivato da esigenze produttive, nel rispetto delle norme sulla sicurezza e nei limiti del 20% della superficie utile lorda, comunque in misura non superiore a 400 metri quadrati. L’ampliamento è consentito anche per gli edifici in zone agricole, costruiti prima del 1950 (a patto che non vengano alterati il tipo edilizio e le caratteristiche architettoniche) con l’obiettivo di ottenere un miglioramento energetico. “E’ prevista inoltre la possibilità di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e che non necessitano di rinnovi sotto il profilo della qualità architettonica o della sicurezza antisismica. Nessun intervento invece nei centri storici, . Le leggi LEGGE REGIONALE 22 settembre 2009, n. 21 Istituzione dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” La legge prevede che la nuova Azienda incorpori l’Azienda “Ospedale San Salvatore” di Pesaro e l’Ospedale Santa Croce di Fano, della zona territoriale n.3 dell’ASUR. Un atto aziendale, predisposto sulla base di indirizzi della Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente e gli Enti locali interessati, ne disciplinerà l’organizzazione e il funzionamento, assicurando in particolare l’esercizio unitario delle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, nonché il coordinamento e l’integrazione dell’attività dei servizi territoriali delle Zone. L’atto aziendale individuerà inoltre le caratteristiche delle due strutture, diversificate ed integrate, che costituiscono le articolazioni organizzative della nuova Azienda, definendo la loro autonomia operativa. L’Assemblea legislativa contro la crisi Dopo la marcia per il lavoro e contro la crisi, che si è svolta ad Ascoli Piceno, il 19 settembre, una seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema della crisi economica, al termine delle comunicazioni del presidente Spacca. L’Assemblea ha approvato con i voti del centrosinistra e dell’UDC una risoluzione che impegna il presidente Spacca a “mettere in atto tutte le misure necessarie affinché il Governo nazionale sottoscriva accordi di programma finalizzati al rilancio della Valle del Tronto, dell’Alta Vallesina e delle aree maggiormente in crisi del pesarese, unitamente al polo tecnologico regionale della domotica”. Il documento, sottoscritto dall’assessore alle attività produttive Fabio Badiali e dai consiglieri Viventi, D’Isidoro, Procaccini, Mammoli, Brandoni e Giannini, dando atto che le misure prese si sono rivelate efficaci per far fronte all’emergenza, sottolinea altresì l’esigenza di guardare al futuro mettendo in opera azioni di politica industriale rivolte a “migliorare le condizioni di lavoro e la competitività delle imprese marchigiane, nonché capaci di proporre nuovi investimenti, finalizzati a garantire qualità di produzione, di prodotto ed a mantenere e valorizzare l’occupazione”. 79 Le leggi LEGGE REGIONALE 08 ottobre 2009, n. 22 Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile E’ una legge straordinaria, che seppur valida soltanto 18 mesi, si propone di contrastare la crisi economica in atto mediante il sostegno ed il riavvio dell’attività edilizia (diretta all’ampliamento, demolizione e ricostruzione di immobili) ed il miglioramento della qualità degli edifici esistenti per quanto concerne il profilo della sicurezza sismica e dell’efficienza energetica. La legge si inserisce nell’ambito di un accordo in conferenza StatoRegioni, arrivato in aula dopo un intenso lavoro in seno alla IV Commissione: consente l’ampliamento degli edifici residenziali, anche ubicati in zona agricola, con una volumetria superiore a 1.500 metri cubi, nei limiti del 20% della volumetria esistente per un incremento complessivo massimo non superiore a 200 metri cubi. L’atto prevede altresì l’ampliamento di edifici non residenziali ubicati in zone industriali, artigianali, direzionali, commerciali e agricole, se motivato da esigenze produttive, nel rispetto delle norme sulla sicurezza e nei limiti del 20% della superficie utile lorda, comunque in misura Le leggi LEGGE REGIONALE 03 aprile 2009, n. 11 Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo In attuazione dell’articolo 5, comma 3, dello Statuto e nel rispetto delle disposizioni statali di principio, la Regione riconosce nello spettacolo dal vivo, uno strumento fondamentale per la crescita culturale, l’aggregazione, l’integrazione sociale, lo sviluppo economico. In particolare, orienta gli interventi in materia salvaguardando le diverse attività di spettacolo, sostenendo la produzione, la promozione, la formazione del pubblico e l’innovazione gestionale, perseguendo la più ampia partecipazione dei cittadini e una equilibrata distribuzione dell’offerta culturale nel territorio regionale. Anche di concerto con gli enti locali e altri soggetti pubblici e privati, la regione sostiene lo sviluppo delle diverse tradizioni, generi e forme del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli di strada e circensi ponendone a fondamento la qualità artistica e il valore culturale. In particolare: a) cura la diffusione dello spettacolo e ne favorisce la fruizione in tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle nuove generazioni, alle persone diversamente abili e a quelle socialmente svantaggiate; b) assicura la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, anche mediante attività di spettacolo; c) promuove il rinnovamento dei linguaggi, Manteniamo la biodiversità delle Marche Raffaele Bucciarelli alla VII Conferenza regionale di Urbino sugli OGM ribadisce l’istanza di costituire un unico distretto regionale libero da organismi geneticamente modificati Si è tenuta ad Urbino la settima conferenza regionale europea sugli OGM free. Raffaele Bucciarelli, presidente Assemblea legislativa delle Marche, ha partecipato ai lavori politici che di fatto hanno chiuso le sessioni tecniche che nella giornata di ieri hanno affrontato gli aspetti scientifici, sociali ed economici legati agli OGM. Bucciarelli nel suo intervento ha ribadito che la “valorizzazione dei territori, che comprende anche quella dei prodotti di qualità e quindi dell’agricoltura, può essere importante per uscire dalla crisi. Quindi mantenere la biodivesrità in una regione come le Marche, dove la coesistenza con gli OGM è pressoché impossibile, sarà determinante per mantenere alta la qualità della vita e la bellezza del nostro paesaggio. Il fine è quello di arrivare ad accordi volontari che coinvolgano tutti i Comuni delle Marche per costituire un unico distretto regionale libero da OGM. Questo significa salvaguardare cultura, territorio, paesaggio e possibilità di sviluppo nella sicurezza alimentare e in armonia con la terra”. 80 Giornata della Memoria a Servigliano “Sono molte le domande che dobbiamo porci. Com’è possibile che qualcuno abbia potuto pensare di sterminare un’intera razza? Com’è possibile che non ci si sia resi conto di quanto stava accadendo? Com’ è possibile che tanta violenza ed altrettanto odio non abbiano incontrato ostacoli?” Quesiti che il Presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli lascia rimbalzare nella sala del cinema “Moderno” di Servigliano, chiamata ad ospitare le manifestazioni per la “Giornata della memoria”. Una presenza significativa quella di circa 300 ragazzi delle scuole medie; il Consiglio comunale riunito in seduta aperta; il Presidente della Giunta, Gian Mario Spacca; gli assessori Benatti e Petrini; i Vice Presidenti ed il Segretario dell’Assemblea, Comi, Santori ed Altomeni; il Presidente del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno, Giulio Saccuti; numerosi consiglieri regionali e provinciali; amministratori locali, autorità militari e rappresentanti dell’Associazione Combattenti e Reduci. Alle domande iniziali Bucciarelli risponde con un richiamo forte alla coscienza di tutti, affinché anche attraverso i piccoli gesti quotidiani - si ponga un freno alla violenza, alla discriminazione, alla cultura dell’odio: “Senza alcuna retorica, ricordiamo il passato per affrontare il futuro nel migliore dei modi”. Per la cultura un impegno lungo cinque anni Questa legislatura, giunta ormai al termine, ha rappresentato per il Consiglio regionale un periodo di costante attenzione al mondo della cultura intesa come bene economico e sociale di tutta la comunità regionale. In questi anni si è soprattutto cercato di vedere la cultura come bene da tutelare, da conservare, da promuovere. Una delle tante eccellenze che caratterizzano le Marche e che possono essere quindi elemento di distinzione in un mondo sempre più globalizzato. Per questo molti sono stati i convegni organizzati e le manifestazioni a cui l’Assemblea ha preso parte. Tra queste ultime sicuramente le più importanti sono state la “Fiera internazionale del libro di Torino” e “Cartacanta”. Appuntamenti ai quali l’Assemblea ha partecipato con un proprio stand con il quale ha promosso innanzitutto la sua fiorente attività editoriale legata alla collana i “Quaderni del Consiglio”. Giunta al volume la collana affronta temi riguardanti la vita, la società, l’economia e la cultura delle Marche. La Fiera di Torino ha inoltre rappresentato il modo migliore per presentare gli editori della regione che con la loro attività riproducono un settore importante dell’economia locale. In tutti i cinque anni lo stand delle Marche è stato un luogo di appuntamento per presentare i volumi editi nella regione, una vetrina che ha saputo dare un quadro esaustivo di una luogo affascinante da scoprire e quindi sempre più interessante per il grande pubblico. In ogni occasione sono stati utilizzate immagini dei luoghi e dei beni culturali delle Marche. Un modo esplicito di promuovere anche il turismo regionale con tesori ambientali, artistici e architettonici di grande rilievo. Promuovere cultura quindi ma anche economia in momento particolarmente difficile che deve saper mettere in campo strategie e interventi nuovi. Gli eventi sono stati sempre seguiti con attenzione dalla stampa locale e nazionale e hanno perciò portato l’Assemblea ad essere identificata come una istituzione vivace e produttiva. La web tv del Consiglio ha seguito gli eventi con interviste e dirette che hanno consentito a tutti di partecipare, via internet, alle fiere che sono così divenute luogo di incontro non solo per gli addetti ai lavori ma anche per tutti i marchigiani che, pur restando a casa, hanno virtualmente visitato le esposizioni e seguito la loro attività. Un impegno consistente e continuo che conferma la volontà dell’Ufficio di Presidenza di fare dell’Assemblea regionale la Casa dei marchigiani, aperta a raccogliere istanze, a proporre uno stile di vita, a promuovere un territorio e la sua cultura. Una mozione per i giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo Dopo che già erano state messe in atto numerose iniziative, è stata approvata alla unanimità dall’Assemblea legislativa delle Marche, la mozione sulla cancellazione del segreto di stato sui fatti che hanno portato alla scomparsa dei due giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo. Presentata dal Presidente Bucciarelli e dagli altri membri dell’Ufficio di Presidenza, Vittorio Santori, Francesco Comi, Guido Castelli e Michele Altomeni, l’atto chiedeva al Governo nazionale di togliere sulla vicenda il segreto di stato al fine di giungere all’accertamento dei fatti. 82 Salviamo la memoria dei partiti e dei sindacati Una legge regionale per la conservazione e la valorizzazione di un grande patrimonio archivistico Un patrimonio di documenti e testimonianze fondamentale per conoscere la genesi e la storia della nostra democrazia repubblicana. E’ quello contenuto negli archivi dei partiti e dei sindacati che rischia la dispersione anche perché dagli anni ‘90 del secolo scorso non esistono più le forze politiche che hanno dato vita alla Costituzione. Per evitare la perdita di questa rilevante memoria storica è stata approvata una proposta di legge regionale, presentata dalla consigliera Adriana Mollaroli, sottoscritta anche dai consiglieri Giuliano Brandoni, Francesco Massi e Leonardo Lippi. Gli archivi dei partiti e dei sindacati racchiudono una grande quantità di documenti che testimoniano decenni di attività a tutti i livelli. Relazioni, materiali congressuali, manifesti, fotografie, che rappresentano una straordinaria fonte di ricerca per storici e studiosi e che rischiano la dispersione o la caduta nell’oblio anche perché non esistono più i partiti che hanno dato vita alla Costituzione e hanno prodotto quei documenti. L’obiettivo della legge è quello di favorire la riappropriazione di questa memoria storica favorendo un circolo virtuoso che garantisca la conservazione e l’accesso agli archivi. Una legge per il cinema Una specifica legge per la diffusione dell’esercizio cinematografico nelle Marche. È stata approvata, a maggioranza, dall’Assemblea legislativa, nella seduta del 24 marzo, dopo che, in Commissione, si era deciso di stralciare, dalla articolata proposta di legge sullo spettacolo dal vivo, proprio la parte (nove articoli) relativa al settore cinematografico. Questo - è stato ribadito anche nel corso del dibattito di Aula - perché le finalità e le competenze delle due proposte di legge erano e restano diverse. La legge regionale sul cinema non si pone in contrapposizione con l’esistente normativa statale, ma intende inquadrare le necessità di settore e di “territorio” dopo il dirompente avvento delle Sale Multiplex. La salvaguardia del valore sociale e del patrimonio degli operatori cinematografici e delle sale, special modo quelle minori, è una delle finalità della legge. Con essa, promuovere una migliore distribuzione nel territorio regionale delle sale, favorendone il mantenimento soprattutto nei centri storici; consentire una pluralità di proiezioni culturali; consentire una maggiore e più variegata presenza di spettatori (anziani e adolescenti che non guidano l’auto, difficilmente possono usufruire delle sale Multiplex, spesso ubicate in zone periferiche); aiutare le sale cinematografiche nei loro rinnovamento tecnologico e nei loro arredi. 84 Le leggi LEGGE REGIONALE 31 marzo 2009, n. 7, Sostegno del cinema e dell’audiovisivo In attuazione delle proprie finalità statutarie e nel rispetto dei principi stabiliti dalla normativa statale, la Regione sostiene le attività cinematografiche, audiovisive e multimediali, e in particolare: a) incentiva l’attività di associazioni e circoli del cinema, per la promozione della cultura cinematografica nonché la conoscenza e la diffusione dell’audiovisivo e dei nuovi linguaggi della multimedialità; b) sostiene l’esercizio cinematografico e la circuitazione del cinema di qualità; c) favorisce l’incremento degli spazi idonei alla fruizione in tutto il territorio regionale; d) promuove la valorizzazione e conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo di interesse regionale; e) incentiva la produzione di opere cinematografiche nelle Marche al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza del territorio; f ) sostiene la distribuzione di opere cinematografiche riguardanti le Marche, anche mediante iniziative rivolte alla promozione e alla diffusione; g) favorisce la formazione alle professioni del cinema e l’educazione all’immagine. Chi è l’Ombudsman Regionale? È presente nella maggioranza delle Regioni italiane ed in molte Province e Comuni con il nome e le funzioni di difensore civico. Nelle Marche l’Ombudsman si articola in tre uffici distinti e svolge, oltre alle funzioni di difensore civico, anche quelle di Garante per l’infanzia e l’adolescenza e di Garante dei diritti dei detenuti. Il Difensore civico tutela diritti e interessi dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, per esempio al fine di ottenere la conclusione dei procedimenti amministrativi in tempi rapidi da parte di uffici o servizi dell’ amministrazione pubblica. Interviene anche nei confronti delle amministrazioni periferiche dello Stato (escluse quelle competenti in materia di sicurezza pubblica, difesa, giustizia) e talvolta nei riguardi degli enti locali (specie quando non abbiano un proprio difensore civico). Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha compiti di promozione e vigilanza sull’operato delle autorità amministrative chiamate ad attuare i diritti e gli interessi dei minori, come sanciti in particolare dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989 e dalla Carta europea dei diritti del fanciullo adottata Strasburgo nel 1996. Il Garante dei diritti dei detenuti verifica che nell’esecuzione di provvedimenti che limitano la libertà personale siano comunque rispettati i diritti delle persone sottoposte a trattamento, in particolare per ciò che concerne i servizi che debbono essere apprestati dalla Regione, dagli Enti locali e dalle aziende sanitarie. 85 Istituita l’università della pace L’istituzione dell’Università per la Pace, la prima in Italia, al centro dell’iniziativa organizzata nel dicembre 2009, da Assemblea legislativa e Giunta regionale. Tra gli ospiti il premio Nobel Rigoberta Menchù. Oltre 200 ragazzi, provenienti da tutte le Marche, hanno partecipato all’evento all’Auditorium Fiera di Ancona, nell’ambito della Giornata per la Pace 2009. “Oggi è una grande giornata per le Marche - ha detto il presidente dell’Assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli rivolgendosi all’affollata platea di giovani, insegnanti, autorità civili e militari - perché inaugureremo la prima esperienza nazionale e, forse, anche europea, di Università per la Pace”. Il presidente ha sottolineato come questa istituzione rappresenti “una grande sfida” per una regione come le Marche “piccola ma presente in oltre 55 paesi nel mondo con progetti di cooperazione e solidarietà”. Bucciarelli ha poi esortato i tanti giovani studenti delle scuole medie e superiori a dare il proprio contributo per costruire un modo più pacifico e giusto. “La pace non è - ha spiegato - il contrario di guerra, non è silenzio. È un valore più concreto. Quando donne e uomini di ogni razza e credo religioso possono vivere liberi e in mo do dignitoso, allora veramente possiamo parlare di Pace”. mato a dare il suo contributo per costruire la pace. Pace e sviluppo ha rimarcato Spacca - sono le due facce della stessa medaglia”. L’università avrà sede legale ad Ascoli Piceno con sedi operative in tutte le Marche. Il Corecom Presidente: Marco Moruzzi Vice Presidente: Mauro Giustozzi Componenti: Claudio Cardinali, Fabrizio Cipollini, Roberto Giungi, Daniele Melacotte, Francesco Rocchetti. “Produrre televisione in classe” Alunni e insegnanti a lezione di tg. È partita la terza edizione del Progetto Corecom Marche - Rai “Produrre televisione in classe”. Anche per il 2010, il Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche ha scelto di finanziare interamente l’iniziativa che consente agli alunni di alcune scuole marchigiane di trasformare la propria classe in una vera redazione giornalistica e di realizzare un telegiornale a “misura di bambino”. In gioco c’è un obiettivo importante: sviluppare la coscienza critica dei ragazzi di fronte ai messaggi e ai prodotti televisivi. Un passo fondamentale nel processo evolutivo e formativo dei più giovani, circondati da un mondo mediatico in cui dilaga la tv spazzatura. “Adulti più informati, bambini più sicuri” Terza edizione anche per “Adulti più informati, bambini più sicuri”, l’attività di prevenzione e informazione che si svolge nelle scuole delle Marche A fronte dell’intesa siglata nel 2007 da Corecom , Polizia delle Comunicazioni ed Ufficio Scolastico Regionale, sono diverse le iniziative di media education rivolte a genitori, insegnanti e studenti. Nell’anno scolastico 2008-2009 oltre 40 scuole della regione c hanno aderito ed oltre 2000 le famiglie coinvolte. “L’elenco delle richieste si allunga di giorno in giorno - sottolinea Marco Moruzzi Presidente del Corecom - perché la famiglia e la scuola constatano quotidianamente quanto i mass media siano modellizzanti nei confronti delle ultime generazioni, con effetti che talvolta pregiudicano e vanificano il faticoso impegno educativo della famiglia e della scuola”. Attività di conciliazione nelle controversie tra operatori di comunicazione ed utenti. 86 La Commissione Pari Opportunità Presidente Adriana Celestini Commissione: Stefania Antonelli, Maria Luisa Carobbio, Patrizia Casagrande Esposto, Gabriella Ceneri, Paola falleroni, Aurora Ferraro, Myriam Fugaro, Mirella Giambartolomei, Cinzia Gismondi, Margherita Mencoboni, Franca Nardi, Melissa Parenti, Gabriella Pierantoni Rossignoli, Germana Pietrani Sgalla, Antonella Pompilio, Serenella Randelli, Milena Sebastiani, Elena Tanzarella, Cristina Ugolini. La Commissione Pari opportunità è un organismo istituito nel 1986 e che ha come compito quello della rimozione delle discriminazioni nei confronti delle donne in ogni ambito della vita sociale. Attua la sua azione attraverso un doppio percorso: da un lato vigila affinchè uomini e donne abbiano le stesse opportunità nel lavoro e nel sociale; dall’altro sostiene e crea progetti, che possano migliorare la condizione femminile, aumentando nelle donne la consapevolezza del proprio valore ed accrescendo la loro partecipazione alla vita democratica. Nel campo della comunicazione, la stessa Commissione ha cercato di attuare un’informazione capillare, anche attraverso una serie di trasmissioni radiofoniche, trattando tempi come la violenza di genere, la salute, la scuola, il lavoro, la medicina complementare, l’ingresso delle donne in politica. E’ stato creato un sito web e sono state sostenute numerose iniziative culturali, con l’obiettivo di promuovere la figura femminile ed il suo valore sociale. In questa direzione, nel 2007 la Commissione ha patrocinato il festival “Perle” di Pesaro, dedicato al pensiero ed alla creatività femminile; è stata vicina agli studenti ed alle insegnanti dell’Istituto “Mestica” di Macerata, per la realizzazione di un calendario dedicato alle donne marchigiane e realizzato con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza di genere; ha contribuito alla pubblicazione del libro “Sulle ali della memoria”, scritto da Frida Di Segni Russi; ha concretizzato un “Glossario delle parità”, curato dalla dottoressa Ginevra Gavazzi. La Commissione si è preoccupata di mantenere alta l’attenzione sulle difficoltà incontrate dalle donne nel mondo del lavoro e, d’intesa con la presidenza dell’Assemblea Legislativa marchigiana, ha organizzato corsi propedeutici all’occupazione nel settore turisticoalberghiero per donne che, vivendo situazioni di disagio, hanno difficoltà sul fronte occupazionale: quasi tutte le partecipanti hanno trovato lavoro, grazie anche alla collaborazione dei comitati d’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio delle province di Ancona, Pesaro ed Ascoli Piceno. E sempre con l’appoggio della presidenza dell’Assemblea sono stati organizzati corsi di formazione per la leadership nel pubblico impiego. Lavorando a tutto campo e volendo aprire uno spaccato conoscitivo sul mondo della cooperazione, la Commissione ha concretizzato un’indagine sulla presenza femminile nelle imprese sociali e nei servizi alla persona, rilevando come, in molti ambiti, le donne occupino i livelli più bassi nelle gerarchie delle cooperative ed in poche riescano ad arrivare alla dirigenza. Altro tema affrontato quello della medicina di genere, con la richiesta di un 88 specifica legge regionale, ed un’ indagine sulla funzionalità dei consultori. Avendo riscontrato che spesso la funzionalità di quest’ultimi risulta deficitaria per mancanza di fondi e personale, è stato richiesto all’assessorato regionale competente un riordino generalizzato e rispondente alle reali esigenze delle donne marchigiane. Grandi energie, infine, sono state spese nella battaglia alla violenza di genere e contro la discriminazione per l’orientamento sessuale. Si è partiti con la diffusione della “Carta europea dei diritti e delle pari opportunità”; è stato elaborato il progetto “Teatri dell’anima”, destinato ai ragazzi delle scuole superiori ed organizzato con il sostegno della dottoressa Marvi Maroni dell’Irre regionale; la Commissione si è attivata, a fianco degli altri organismi regionali di parità, per la presentazione della legge regionale n.32 contro la violenza alle donne, approvata successivamente dall’Assemblea legislativa. Tanto lavoro, insomma, prodotto per aiutare e sostenere le donne! Una sola cosa si richiede a chi vuole entrare far parte della Commissione regionale per le Pari Opportunità: voglia di lavorare e condivisione del principio che ogni donna ha un suo specifico valore, mai inferiore a quello degli altri. Ex consiglieri: una risorsa della Repubblica Presidente Luigi Micci Vice Mario Umberto Fabbri Consiglieri: Amadei Malgari, Franco Costanzo, Paolo Polenta, Gaetano Recchi, Giuseppe Righetti, Mario Carassai (tesoriere) Collegio sindacale: Giuseppe Marucci (presidente), Alberto Astolfi, Mauro Magagnini Presidente onorario: Giacomo Mombello Iscritti: 117 iscritti Statuto e legge regionale Nel corso della legislatura, due importanti novità istituzionali: le legge regionale di riconoscimento dell’associazione ex consiglieri ed il nuovo statuto, approvato dall’assemblea dei soci il 19 settembre 2009. Ruolo del Coordinamento nazionale La collaborazione con le Associazioni di altre Regioni si è consolidata anche grazie al coordinamento nazionale, che si pone come momento di raccordo nei rapporti con le Conferenze dei Presidenti di Giunta e Consiglio, con l’Associazione degli ex parlamentari, con il Governo ed i Gruppi. L’organismo è composta da Stefano Arturo Priolo (presidente - Calabria), Giancarlo Morandi (vice - Lombardia), Aldo Bottini (vice - Veneto), Maria Rosaria Cardia (segretaria - Sardegna), Luigi Micci (segretario - Marche). Rapporti con il Coordinamento Associazione ex parlamentari delle Marche Nel gennaio del 2009 viene eletto a capo del Coordinamento Associazione ex parlamentari l’on. Paolo Menzietti. Il primo progetto messo in atto fra le due Associazioni è quello di creare un sito web, in grado di raccogliere tutte le informazioni utili. Pubblicazione delle biografie dei parlamentari e dei consiglieri dal 1945 al 2005 Nel 2005, dopo due anni di lavoro, ha visto la luce una pubblicazione di tutte le biografie, comprese quelle di di chi ha partecipato all’Assemblea Costituente. Un lavoro che si inserisce nell’impegno di conservare la memoria di uomini e donne, che dal dopoguerra hanno servito fedelmente il Paese nelle istituzioni democratiche. Convegni ed assemblee Nel 2005 ad Offida si parla di terrorismo e viene espressa una condanna senza appello nei confronti di chi colpisce, in modo cieco e barbaro, le popolazioni inermi. Commentando in un incontro a Jesi i risultati delle elezioni politiche 2006, il presidente Micci sottolinea come sia necessario “ripartire dalla Co- 89 stituzione per coniugare in modo nuovo i diritti inviolabili della persona alla vita, alla famiglia, al lavoro, alla libertà, alla salute, alla formazione. Per dar vita ad un federalismo solidale, fondato sulla sussidiarietà responsabile delle autonomie locali, nel rispetto dell’unità nazionale. Altri importanti interventi a nel 2007 a Gradara, dove si fa il punto della crisi politica, nel 2008 in diversi incontri per il 60° della Costituzione, nel 2009 a Corinaldo, dove si discute sulla centralità del Parlamento. Particolarmente seguite le tematiche del federalismo. Premi di laurea per le università marchigiane Una particolare attenzione è stata rivolta dall’associazione alle università delle Marche, istituendo premi di laurea in favore di studenti meritevoli, chiamati ad affrontare temi suggeriti, di anno in anno, dalla stessa associazione. Argomenti prescelti per l’anno accademico 2009/2010: “Immigrazione ed integrazione nelle Marche”, “Federalismo fiscale o istituzionale”, “La legalità in Italia”. “Marca parnasiana” Il quadro di Bruno 90 o d’Arcevia per l’Assemblea legislativa 91 Il Consiglio in web Nel processo di rinnovamento del settore della comunicazione avviato oramai da diversi anni dall’Assemblea legislativa un ruolo di primissimo piano spetta alla web tv che, concluso un periodo di sperimentazione tra il 2005 e il 2007, negli ultimi due anni si è consolidata e perfezionata. Attualmente fornisce un’informazione completa sull’attività istituzionale senza tralasciare anche i temi più legati al territorio e all’attualità che vengono approfonditi attraverso le sue principali finestre informative: il web tg, le interviste e gli speciali. Tra quest’ultimi da segnalare quello realizzato in occasione delle elezioni politiche 2008. Sette ore di diretta web, dal nuovo portale del Consiglio, per l’occasione completamente rinnovato. Una maratona elettorale, trasmessa dall’aula consiliare, che ha permesso di conoscere in tempo reale i primi risultati del voto commentati a caldo da consiglieri regionali, candidati alla Camera e al Senato, rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali, del mondo universitario e imprenditoriale. La diretta ha catalizzo l’attenzione di migliaia di utenti dall’Italia e dall’estero con una media di oltre cento “clic” al secondo al portale dell’Assemblea legislativa. Un successo replicato a Torino, in occasione delle ultime due edizioni del Salone internazionale del libro, con 30 ore di diretta web che hanno permesso di seguire, anche da casa, il ricco calendario di presentazioni editoriali organizzate all’interno dello stand marchigiano al Lingotto. Ma è sicuramente il web tg - primo premio al Compa di Milano 2008 nella sezione notiziari istituzionali del concorso “La Pa che si vede” - il fiore all’occhiello dei prodotti realizzati dalla redazione multimediale dell’Assemblea legislativa. Lo spazio informativo settimanale fornisce circa sei minuti di notizie a approfondimenti sull’attività dell’Aula con brevi interviste, schede e servizi. Tutti i prodotti multimediali, terminata la fase di sperimentazione e affiancamento con una struttura esterna specializzata, dal 2009 vengono realizzati in autonomia. E’, inoltre, in corso l’allestimento di uno studio all’interno della struttura Informazione e Comunicazione per registrare il web tg, che attualmente va in onda dall’aula consiliare, ed eventuali speciali di approfondimento. Un ulteriore passo avanti verso la produzione interna anche di magazine di attualità e speciali televisivi da diffondere attraverso le emittenti locali. Negli ultimi due anni, infatti, quanto avviene nell’aula consiliare è stato anche discusso e approfondito in un magazine televisivo in onda sulle principale televisioni private marchigiane e, via radio, in un spazio informativo trasmesso ogni quindici giorni da 8 emittenti locali del circuito Area. istituzionale, servizi su iniziative (convegni, seminari, eventi, presentazioni) che vedono coinvolti il Presidente dell’Assemblea legislativa, i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i consiglieri regionali. Punto di forza del notiziario è quello di far convivere news di carattere strettamente istituzionale con l’attualità nazionale e internazionale, ospitando interventi che spaziano dall’emigrazione all’ambiente, dall’economia al lavoro e coinvolgendo anche testimonianze esterne (docenti universitari, studenti, amministratori locali). Il linguaggio semplice e immediato, nel rispetto del processo di semplificazione espressiva richiesto dalla Direttiva dell’ottobre 2005 (Dipartimento funzione pubblica 24 ottobre 2005) contribuisce ad avvicinare I cittadini alle istituzioni in un’ottica anche di partecipazione democratica. La Pa che si vede: primo premio per il web tg La legge mira a contrastare i rischi, sempre più presenti, di delocalizzazioni di imprese, ed a salvaguardare i livelli occupazionali in un ambito territoriale scosso da profondi sconvolgimenti economici e sociali, prodotti dalla crisi in corso. Rappresenta un passo importante verso una riflessione più articolata sulle politiche industriali della Regione, soprattutto in materia di interventi per l’internazionalizzazione, al fine di evitare che le risorse regionali possano essere utilizzate in maniera distorta per operazioni deleterie per il territorio ed i lavoratori. È stato giudicato il migliore su oltre 90 format in gara. Il web tg dell’Assemblea legislativa delle Marche ha vinto al Compa 2008 di Milano il primo premio al concorso “La Pa che si vede” nella categoria riservata ai notiziari istituzionali online delle Pubbliche amministrazioni. Un riconoscimento prestigioso per un prodotto multimediale che è risultato il più efficace nella comunicazione al cittadino. Lo spazio informativo settimanale propone accanto alle notizie sull’attività 92 Le leggi LEGGE REGIONALE 07 luglio 2009, n. 15 Norme in materia di delocalizzazioni e incentivi alle imprese Le leggi LEGGE REGIONALE 12 ottobre 2009, n. 24 Disciplina regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati In attuazione delle disposizioni del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), ed in armonia con i principi e le norme comunitarie, la legge disciplina la gestione integrata dei rifiuti nel territorio regionale, nonché la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, al fine di assicurare la salvaguardia e la tutela della salute pubblica, dei valori naturali, ambientali e paesaggistici, In particolare si propone di: a) prevenire la produzione di rifiuti e ridurne la pericolosità; b) potenziare ed agevolare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, di quelli assimilati adottando in via preferenziale il sistema di raccolta porta a porta e dei quelli speciali; c) promuovere e sostenere le attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti urbani e speciali, nonché ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia prima secondaria; d) favorire lo sviluppo dell’applicazione di nuove tecnologie impiantistiche, a basso impatto ambientale, che permettano un risparmio di risorse naturali; e) ridurre la movimentazione dei rifiuti attraverso lo smaltimento in impianti appropriati, prossimi al luogo di produzione, che utilizzino metodi e tecnologie idonei a garantire un alto grado di tutela e protezione della salute e dell’ambiente; f ) favorire la riduzione dello smaltimento indifferenziato; g) favorire l’informazione e la partecipazione dei cittadini, attraverso adeguate forme di comunicazione; h) favorire l’eliminazione delle sorgenti d’inquinamento e la riduzione delle concentrazioni delle sostanze inquinanti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee; i) promuovere presso le imprese le forme di progettazione di prodotti ed imballaggi tali da ridurre all’origine la creazione di rifiuti non riciclabili, intervenendo attraverso idonee forme di incentivazione economica e/o fiscale. Ai fini di quanto previsto alla lettera e), la Regione assicura lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi all’interno del territorio regionale, con una progressiva autosufficienza all’interno degli Ambiti territoriali ottimali (ATO) di cui all’articolo 200 del d.lgs. 152/2006 (il cosiddetto Codice ambientale) Per le restanti tipologie di rifiuto si applica il principio della vicinanza del luogo di produzione a quello di smaltimento, tenendo conto del contesto geografico, delle eventuali condizioni di crisi ambientale o della necessità di impianti specializzati 94 Con norme in rete... la legge non ammette ignoranza Le Marche sono tra le poche Regioni in Italia a fornire al cittadino, attraverso il web, una consultazione delle proprie leggi regionali e delle altre regioni più agile e veloce. “http://www.consiglio.marche. it/”www.assemblea.marche.it il sito web dell’Assemblea legislativa delle Marche è un laboratorio in continua evoluzione. A poco più di un anno dalla sua ristrutturazione, che l’ha portato ad essere uno dei siti più consultati della regione, propone ora un servizio di estremo interesse per la comunità marchigiana e nazionale, il progetto “Norme in rete”. Si tratta dell’archivio online della normativa regionale che è stato recentemente riorganizzato mediante la predisposizione di un nuovo programma che permette a tutti gli utenti di consultare, attraverso il sito del Consiglio regionale (“http:// www.consiglio.marche.it/”www.assemblea.marche.it, link “Leggi e regolamenti”), in modo rapido e veloce i testi delle leggi e dei regolamenti regionali. Le immagini che illustrano questi report sono in gran parte riferibili a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati in occasione di manifestazioni e iniziative organizzati dall’Assemblea legislativa delle Marche Le leggi LEGGE REGIONALE 23 giugno 2009, n. 14 Norme in materia di tutela dei consumatori e degli utenti In conformità con la normativa comunitaria e statale e nell’esercizio delle funzioni di competenza, la legge persegue i seguenti obiettivi: -tutela della salute e della sicurezza dei consumatori; - tutela e promozione della sicurezza, igienicità e qualità dei prodotti, della sicurezza e qualificazione dei processi produttivi, della salvaguardia dell’ambiente, della valorizzazione del paesaggio; - tutela degli interessi economici e giuridici dei consumatori, favorendo correttezza ed equità nei rapporti contrattuali; - promozione, sviluppo e riconoscimento dell’associazionismo libero, volontario e democratico fra consumatori ed utenti; dell’aggregazione e del coordinamento delle associazioni tra loro e con organismi analoghi interregionali, nazionali ed europei, anche ai fini dell’adozione di iniziative e progetti coordinati o comuni. Nuovo Regolamento per la pesca delle vongole Il settimo rapporto sulla legislazione Una proposta di Regolamento regionale portata in Aula l’8 ottobre scorso e votata a maggioranza, con 17 favorevoli, 9 astenuti e 2 contrari. La nuova regolamentazione su Gestione e tutela dei molluschi bivalvi (19 ottobre 2009, n. 6) è stata approvata dopo settimane di vertenze e manifestazioni da parte degli operatori della pesca e articolati dibattiti nelle sedi istituzionali e sui media regionali. Il provvedimento finale è stato approvato nel testo licenziato dalla III Commissione Attività Produttive. Nello specifico il Regolamento disciplina il riconoscimento e i compiti dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi; individua le aree di pesca, le imbarcazioni autorizzate e i criteri per la mobilità, e prevede l’istituzione del Comitato di Coordinamento e il sistema di vigilanza. In particolare, l’art. 9 (votato il testo originario della Giunta) definisce le aree di pesca: a) area A, coincidente con il Dipartimento di Pesaro e Urbino che va da Gabicce al fiume Cesano; b) area B, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va dal fiume Cesano fino a Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a km 1,1 a nord, del punto mediano della diga foranea della foce del fiume Potenza; c) area C, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va da Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a 1,1 km a nord del punto mediano della diga foranea della foce del fiume Potenza al fiume Chienti; d) area D, coincidente con il compartimento di San Benedetto del Tronto che va dal fiume Chienti al fiume Tronto. È stato presentato il settimo rapporto annuale sullo stato della legislazione della Regione Marche. La raccolta della produzione normativa, l’analisi della stessa, un compendio aggiornato di oltre 150 pagine di dati e grafici, unitamente ad un approfondimento sull’intera attività svolta nel corso del 2008, sono stati illustrati dalle massime cariche istituzionali e dirigenziali dell’Assemblea. In quello che è stato, nei fatti, il penultimo anno dell’VIII legislatura, trentotto sono state le leggi approvate, più la legge statutaria, valore quasi doppio rispetto a quelle dei due anni precedenti (21 di iniziativa di Giunta, 10 dei consiglieri di maggioranza, 2 di iniziativa mista, 4 dell’Ufficio di Presidenza, 2 frutto dell’abbinamento tra più proposte di legge di consiglieri di minoranza, della Giunta e, in un caso, di pdl di Comunità montane). Settantaquattro le proposte di legge, con un lieve aumento rispetto al 2006 ed al 2007, un altrettanto lieve decremento in rapporto al 2005, ed un tasso di successo complessivo (proposte divenute leggi) che si attesta attorno al 67%. Delle proposte di legge ad iniziativa della minoranza, soltanto il 7% è giunto al voto dell’Aula. Esaminati, inoltre, gli atti di sindacato ispettivo, interrogazioni ed interpellanze, che rappresentano tradizionalmente un importante strumento per lo svolgimento dell’attività di controllo politico dell’Assemblea nei confronti dell’Esecutivo. In questo caso si è registrata una riduzione degli atti presentati, 274 nel 2008, rispetto ai 328 del 2007 e i 405 del 2006. 95 Le immagini che illustrano questi report sono in gran parte riferibili a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati in occasione di manifestazioni e iniziative organizzati dall’Assemblea legislativa delle Marche Le immagini che illustrano questo report sono in gran parte riferibili a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati in occasione di manifestazioni e iniziative organizzate nel corso della legislatura dall’Assemblea legislativa delle Marche. 96