Articolo GARDENIA - giardini senza polline
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Articolo GARDENIA - giardini senza polline
piante e salute S amantha G aiara Verde senza polline? Si può Si forma nelle antere, gli organi maschili dei fiori, e il suo compito è quello di raggiungere l’ovario e fecondarlo. Ma se sbaglia destinazione, può provocare allergie. Ecco come difendersi L’ arrivo della bella stagione non è per tutti motivo di gioia. Negli ultimi anni infatti sono sempre di più le persone che soffrono alla sola idea di trascorrere alcune ore all’aperto, a contatto con la natura. «Le allergie da polline, legate principalmente a una predisposizione genetica, sono aumentate ultimamente », dice Francesco Zangari, agronomo specializzato in tecniche di gestione degli spazi verdi, e autore del libro “Giardini senza polline” di prossima pubblicazione, «e le cause sono molteplici». Prima di tutto è importante rilevare che 82 gard en ia la quantità di pollini nell’aria è ultimamente cresciuta. L’abbandono dei boschi e dei terreni agricoli e da pascolo, i primi non più tagliati per ottenere legna da ardere e i secondi restituiti alla vegetazione spontanea per assenza di coltivazioni e di allevamenti, sono alla base di questo fenomeno. L’aumento delle temperature e della quantità di CO2 nell’atmosfera ha poi favorito lo sviluppo di molte specie vegetali, che hanno anche allungato il periodo di fioritura. L’inquinamento dell’aria infine ha sicuramente una certa rilevanza: infatti le molecole chimiche immesse nell’atmosfera pos- In questa pagina: il minuscolo polline (10 micron circa) di Carex pendula è considerato allergico. Quando è maturo, basta un alito di vento affinché si liberi nell’aria in grandi quatità. sono irritare le mucose che divengono così più sensibili. Come difendersi Sicuramente per un soggetto allergico l’ideale sarebbe vivere vicino al mare o a un lago: la presenza di grandi bacini d’acqua infatti abbatte drasticamente la concentrazione di pollini nell’aria. Anche la pioggia è una valida alleata poiché, soprattutto se fine e persistente, fa precipitare a terra il granuli pollinici. «Ci sono poi cure omeopatiche e farmaci, come il sodiocromoglicato e gli antistaminici, che possono aiutare a ga rde ni a 83 superare i momenti critici», spiega Francesco Zangari, «ed esiste anche la possibilità di fare prevenzione vaccinandosi. Ma la soluzione migliore rimane quella di evitare il contatto con il polline». Ma allora tra febbraio e maggio — periodo in cui avviene la maggior parte delle fioriture— è meglio stare chiusi in casa ? «Direi proprio di no», tranquillizza Zangari, «è bene però sapere a che cosa si è allergici, imparando a riconoscere le piante che ci creano problemi e il periodo in cui fioriscono. A volte però questo non è un compito facile». Molti pollini infatti non sono ancora stati studiati da un punto di vista allergenico, perché la ricerca si è concentrata soprattutto su quelli che hanno creato più problemi e su quelli anemofili (cioè che affidano la loro diffusione al vento). Rimane dunque ancora molto lavoro da fare. un esempio pratico Per realizzare un giardino “senza” polline Sembra un giardino come tanti altri: colorato, allegro e fiorito. Ma le specie piantate qui sono state scelte con cura da Dana Frigerio, per regalare un’oasi verde anche a chi è allergico. 1. Osmanthus heterophyllus ‘Rotundifolius’. 2. Euonymus europaeus. 3. Chionanthus retusus. 4. Cotinus ‘Royal Purple’. 5. Lagestroemia indica. 6. Hamamelis ‘Goldcrest’. 7. Cercidiphyllum japonicum. 8. Catalpa bignonioides. 8. Laurus nobilis. 10. Tetto verde con Sedum. 11. Prunus ‘Otto Luyken’. 12. Rhus typhina. 13. Punica granatum. 14. Bordura mista con: Prunella vulgaris, Silene latifolia, Echium vulgare, Gypsophila repens, Hyssopus officinalis, Origanum vulgare, Scabiosa atropurpurea, Thymus serpyllum,Thymus vulgaris. N 1 2 Origanum vulgare ‘Compactum’ 3 4 5 6 7 11 9 10 11 8 12 12 13 12 Come progettare un giardino pollen-free Poiché le reazioni allergiche si scatenano solo quando si raggiungono determinate concentrazioni di polline nell’aria chi è in fase di progettazione di un giardino (ma anche chi si occupa di verde pubblico cittadino) dovrebbe seguire alcuni semplici accorgimenti: prima di tutto diversificare la scelta, evitando di utilizzare tanti esemplari di una stessa specie, proprio come ha fatto la garden designer Dana Frigerio nella realizzazione del giardino pollen-free illustrato a pag. xx, seguendo i consigli di Zangari. «Occuparmi di questo progetto è stata una sfida», racconta Dana, «inizialmente credevo di dover rinunciare, almeno in parte, alla sua bellezza per poter soddisfare le esigenze del proprietario poliallergico ma, studiando l’argomento, mi sono accorta del contrario». La scelta delle specie infatti non è limitata, richiede solo un po’ di attenzione. «Per vivacizzare il giardino consiglio di puntare su specie dai fogliami interessanti», dice Zangari, «che generalmente hanno fioriture brevi e insignificanti; oppure su specie che schiudono le corolle in inverno, Scabiosa atropurpurea ‘Chile Black’ il polline Come, dove e quando agisce 8 14 La garden designer Dana Frigerio è l’autrice di questo progetto. http:// dana-gardendesign.blogspot.it bassa Silene latifolia ‘White Campion’ Una volta raggiunte le mucose nasali o oculari, il polline, le cui dimensioni possono variare da 5 a 200 micron, si attiva assorbendo acqua e gonfiandosi, quindi si apre liberando proteine. L’individuo allergico riconosce queste sostanze come patogene e reagisce per autodifesa producendo anticorpi e fastidiose secrezioni (istamine). Si attiva così un inutile sforzo che a lungo andare indebolisce il fisico. I sintomi più comuni sono le riniti e le congiuntiviti, ma in alcuni casi si può manifestare anche l’asma. Secondo alcuni studi in corso poi, gli inquinanti atmosferici, legandosi ai granuli pollinici, sarebbero in grado di attivare il polline ancora prima che esso giunga sulle mucose e ne aumenterebbero il potere irritante. Nella foto in basso, scattata all’Università di Monaco, un granulo pollinico “pulito” (a sinistra) e uno con inquinanti. Thymus serpyllum ‘Snowdrift’ Schinus mollis ga rde ni a 85 Classifica di alcune delle specie più diffuse Il polline delle specie seguenti è riconosciuto come molto allergenico. Tuttavia quelle contrassegnate con l’asterisco sono dioiche: hanno cioè piante maschili che emettono polline e piante femminili che non ne emettono. Quest’ultime possiamo quindi utilizzarle ugualmente senza problemi. Graminacee ambrosia Parietaria Betulla Nocciolo Cipresso Olivo Ontano Carpino Cryptomeria Thuja Chamaecyparis Cupressocyparis ● Frassino maggiore ● Tasso ● Ginepro ........................................................ Il polline di queste piante è ritenuto poco o niente allergenico. E’ più grossolano, appiccicoso e pesante e viene prodotto in quantità minori rispetto alle piante anemofile. Tuttavia in alcuni di questi pollini sono stati individuati allergeni, altre poi hanno fioriture abbondanti e sono molto utilizzate per cui è possibile che nell’aria si raggiungano concentrazioni di polline tali da creare fastidi. Le piante elencate di seguito sono tra queste e vanno utilizzate con moderazione. Orniello Mimosa Ligustro Eucalipto Tiglio Robinia Glicine Gelsomino Forsizia Lillà Mirto ........................................................ Anche nel polline delle piante seguenti sono state individuate alcune proteine capaci di provocare reazioni allergiche. Sono quindi da considerare potenzialmente allergeniche e vanno messe a dimora con moderazione. Anche in questo caso le specie contrassegnate con l’asterisco sono dioiche. Utilizzando le piante femminili non si ha emissione di polline Leccio Farnia Castagno Faggio Platano ● Acero americano ● Maclura ● Broussonezia ● Gelso ● Pioppo ● Palma da datteri ........................................................ Il polline degli alberi seguenti è considerato al momento scarsamente allergenico. Abete Gingko Bagolaro Eucommia Olmo Acero montano Cedro 86 gard en ia Sono tutte quelle che affidano l’impollinazione esclusivamente o prevalentemente dagli insetti. Le specie seguenti invece non sembrano al momento creare problemi. Anche in questo caso quelle con l’asterisco sono dioiche e le piante femminili danno assoluta garanzia di assenza di polline. Acero riccio Canforo Nespolo Koelreuteria paniculata Ciliegio Melo Pero Albicocco Susino Albizia Cercis siliquastrum Pauolwnia Sofora Magnolia grandiflora Ficus retusa Catalpa Liriodendron tulipifera ● Alloro ● Acero rosso ● Acero zuccherino ● Carrubo ● Fitolacca ● Gledizia ● Diospiro della virginia ● Diospiro loto ● Diospiro kaki ● Gymnocladus ● Idesia ● Nissa ● Salice quando piove più spesso e si sta più a lungo in casa; e prediligere tutte le piante che vengono impollinate dagli insetti, soprattutto farfalle e ditteri. è importante poi conoscere bene il “nemico” per annientarlo», conclude Zangari, «le piante, infatti, hanno numerose e complicate modalità riproduttive che possiamo sfruttare a nostro favore». In pochi sanno che le specie dioiche, che hanno su ciascuna pianta fiori solo femminili o solo maschili, possono essere utilizzate in giardino, scegliendo però solo individui femminili, riconoscibili dalla presenza di frutti o di fiori, e pertanto prive di organi (le antere) produttrici di polline. Chi un giardino ce l’ha già, come può migliorarlo? «Anche in questo caso si può fare molto», dice Zangari, «occorre tagliare spesso il prato, prima che fiorisca, o riseminarlo evitando di utilizzare le graminacee, al primo posto tra le piante allergizzanti, e prediligendo specie come la dicondra. In casi estremi si può anche pensare di sostituirlo tutto o in parte con la ghiaia». Se sono presenti scarpate o dislivelli difficili da mantenere tagliati, meglio sostituire il prato con piante femminili di ginepro, tappezzante dioica a bassa manutenzione dall’effetto gradevole. Anche le siepi vanno potate appena prima della fioritura. «Per gli alberi il discorso è più complesso», dice Zangari, «è bene sapere che se nel prorio giardino è presente una specie a cui si è allergici, è possibile chiedere in Comune di poterla sostituire con un’altra. In alternativa bisogna ridurre la chioma». Zangari spiega che l’ideale è, quando la specie lo permette, effettuare il taglio “a testa di salice”, un tipo di potatura in cui l’albero, impostato a candelabro, viene stimolato a produrre giovani ricacci con molte foglie e nessun fiore. «Un ultimo suggerimento», conclude Zangari, «tenete sotto controllo le erbacce!». Parietaria, ambrosia, piantaggine e gramigna, comunissime nei giardini, sono anche tra le specie più “pericolose”. ❃ Cotinus coggygria ‘Young Lady’ Geranium sylvaticum ‘Hilary’ Dichondra repens ‘Emerald Falls’ Euonymus europaeus ‘Red Cascade’ Francesco Zangari La vegetazione apporta all’ambiente urbano innegabili benefici ma può essere anche causa di allergie che sono tanto più fastidiose quanto maggiore è la quantità di pollini nell’atmosfera. Inoltre quando le concentrazioni sono alte, persone sane possono sensibilizzarsi. È importante quindi ridurre il livello di polline nell’aria. Questa pubblicazione composta da due volumi, offre ai tecnici e a tutti coloro che amano il verde, utili informazioni per ridurre al minimo questo effetto collaterale e contiene le schede di oltre 200 piante che non emettono polline. “Ho visto la presentazione powerpoint sul vostro Web site ed ho trovato il vostro suggerimento di piantare specie dioiche femminili semplice e brillante. Spero che molte persone apprezzino questa idea”. Dr. Paul Busselen, prof. emeritus Kuleuven-Kortrijk Francesco Zangari è nato a Borgia in provincia di Catanzaro e risiede a Bagno a Ripoli, comune dell’area metropolitana fiorentina. È laureato in Scienze Agrarie e specializzato in Tecniche di gestione degli spazi verdi. Dal 1997 al 2001 ha collaborato, nell’ambito del Progetto POLIS presso la Direzione Ambiente del Comune di Firenze, alla redazione della pubblicazione “Il Piano Regolatore del Verde” proponendo tra l’altro l’impiego di specie ipoallergeniche nei nuovi impianti cittadini. Iscritto all’ordine degli agronomi, insegna giardinaggio. Oltre che della progettazione di giardini “ipoallergenici”, si occupa del controllo della stabilità delle alberature e della gestione di parchi e giardini. ISBN 978-88-908173-0-4 www.giardinisenzapolline.com - [email protected] 12,00 € Rhus typhina Thymus vulgaris 9 788890 817304 FRANCESCO ZANGARI PIANTE ENTOMOFILE Sono tutte quelle che affidano l’impollinazione esclusivamente o prevalentemente al vento. volume primo GIARDINI SENZA POLLINE PIANTE ANEMOFILE: 1 per saperne di più Un manuale dedicato agli esperti ma non solo. Fornisce informazioni sul polline e suna serie di dettagliate schede con foto e descrizioni delle specie che non provocano allergie. Il libro costa 30 euro ma i lettori di Gardenia possono averlo con uno sconto del 30 percento prenotandolo a [email protected]