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Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:33 Page 10 COME MAPPARE I RISCHI E L'EVOLUZIONE COSTIERA: SELEZIONARE UN'AREA DI STUDIO REGIONALE Si prega di visionare il filmato, della durata di 15 minuti, contenuto nel DVD del Progetto RESPONSE. Il filmato illustra brevemente i rischi costieri nel contesto del cambiamento climatico e introduce le tecniche cartografiche descritte nel presente Pacchetto di Formazione. I partner del Progetto RESPONSE hanno sviluppato un'esclusiva metodologia su scala regionale per lo studio dell'evoluzione costiera e la cartografia dei rischi, una metodologia che tiene in considerazione i probabili effetti del cambiamento climatico. Tale metodo si basa su un processo cartografico (che si concretizza nell'elaborazione di una sequenza di nove carte) mediante il quale le autorità locali e regionali possono identificare l'ubicazione e la natura dei rischi e delle pericolosità attuali e future che interessano le aree costiere. La prima fase del processo di valutazione dei rischi e dell'evoluzione costiera consiste nell'individuare un'area oggetto di studio. La metodologia del Progetto RESPONSE è stata sperimentata su cinque aree di studio regionali europee, che rappresentano la gamma di caratteristiche morfologiche che si possono riscontrare lungo le coste del nostro continente. Per selezionare un'area di studio occorre tenere in considerazione una serie di fattori, tra i quali: w w w le conformazioni geomorfologiche; ad esempio, per circoscrivere l'area di studio potrebbe essere opportuno utilizzare celle sedimentarie più vaste delimitate da promontori; disponibilità e quantità di dati esistenti; confini politici e amministrativi. L'obiettivo delle carte consiste nel fornire una panoramica dei modelli di attività delle varie pericolosità che interessano un determinato tratto di costa. Per quanto concerne la scala delle carte, è consigliabile basarsi sulla scala dei dati cartografici già esistenti. In questa fase iniziale del processo, inoltre, è importante considerare i destinatari del lavoro di mappatura, affinché le carte vengano elaborate in una scala che possa essere concretamente utilizzata dagli utenti finali. È importante sottolineare che le carte prodotte si basano su una tecnica di valutazione dei rischi relativi a livello regionale, e non sono quindi concepite per valutare i rischi e le pericolosità a livello locale (ad esempio, per valutare l'adeguatezza o meno di siti specifici a fini urbanistici). Nella pagina a fronte viene sintetizzata l'innovativa metodologia di elaborazione di carte a livello regionale. Tavola 8: L'abitato di Lyme Regis, nel Dorset, Regno Unito, sorge su un complesso franoso 10 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:33 Page 11 IN BREVE: LA METODOLOGIA CARTOGRAFICA DEL PROGETTO RESPONSE La metodologia di elaborazione delle carte dei rischi e dell'evoluzione costiera si basa sullo studio degli aspetti geomorfologici di un tratto di costa regionale. L'approccio adottato prevede la suddivisione del litorale in sezioni classificate sulla base dei seguenti elementi: caratteristiche geomorfologiche, vulnerabilità degli insediamenti costieri e sensibilità ai fattori di pressione. Conoscere il grado di sensibilità di un litorale ai cambiamenti costieri e climatici consente agli ingegneri, ai soggetti preposti alla pianificazione del territorio e ai responsabili politici di prevedere gli effetti che potrebbero insorgere in futuro, ed attribuire la giusta priorità nell'utilizzo delle risorse e dei provvedimenti di gestione necessari per minimizzare i rischi o mitigare le possibili conseguenze. La metodologia cartografica del progetto RESPONSE prevede la creazione di carte del rischio attraverso una sequenza di nove carte, che possono essere elaborate in forma cartacea oppure utilizzando un sistema GIS, a seconda delle risorse disponibili. CARTA 9 Supporto alla pianificazione CARTA 8 Il diagramma riportato sulla sinistra illustra una sequenza di nove carte, relative a tre fasi di lavoro: w Carta riassuntiva della pericolosità w w CARTA 7 Rischio costiero potenziale (2100) CARTA 6 Pericolosità costiera potenziale (2100) CARTA 5 Sistemi di comportamento costiero CARTA 4 Popolazione e complessi costieri CARTA 3 Pericolosità storica della costa CARTA 2 Pratiche e tipologie di difesa costiera CARTA 1 Forme costiere e geomorfologia Raccolta delle informazioni Carte 1-4; Interpretazione Carte 5-6; Risultati per i responsabili politici Carte 7-9. Nelle pagine seguenti verrà descritta in dettaglio la metodologia adottata per la cartografia dei rischi e dell'evoluzione costiera, con esempi tratti dagli studi analitici ed estratti delle carte elaborate per le aree oggetto di studio del progetto RESPONSE. Sul CD-Rom è possibile reperire ulteriori informazioni, ivi comprese le sequenze complete delle carte elaborate per ciascuna area di studio e una serie di esempi che illustrano come ciascuna area ha implementato la metodologia del Progetto. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE DELLE CARTE DEI RISCHI E DELL'EVOLUZIONE COSTIERA, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 11 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:33 Page 12 CARTA 1: MORFOLOGIA DEL LITORALE E PROCESSI COSTIERI SCOPO DELLA CARTA La Carta 1 illustra il sistema naturale in cui è inserito un determinato tratto di costa. Gli elementi chiave di tale sistema sono i fattori di pressione (ad esempio le forze idrodinamiche) e lo stato del sistema (ad esempio le caratteristiche e la conformazione del litorale). Se all'interno di un modello di sistema vengono modificati i fattori di pressione, il litorale reagirà trasformandosi, ed in questo modo è possibile studiare gli effetti del cambiamento climatico. Questo tipo di modello offre un contesto spaziale per comprendere e rappresentare la relazione che si instaura tra le diverse componenti del sistema, e costituisce la base per la classificazione dei diversi Sistemi di Comportamento Costiero. La natura esatta dei futuri cambiamenti climatici non è ancora ben chiara, perciò i comportamenti del sistema presentano un margine di incertezza. COME ELABORARE LA CARTA La Carta 1 contiene una grande quantità di dati reali. Nel dettaglio, le informazioni riportate in questa carta possono variare a seconda della complessità dell'area oggetto di studio e della disponibilità di dati. Per maggiore chiarezza, la Carta 1 può essere ulteriormente divisa in due carte; la Carta 1a che illustra la morfologia del litorale e la Carta 1b che mostra i processi costieri. ESTRATTO DELLA CARTA 1A: MORFOLOGIA COSTIERA PYRÉNÉES-ATLANTIQUES, COSTA DELL'AQUITANIA, FRANCIA CARTA 1A: MORFOLOGIA COSTIERA La Carta 1a mostra la distribuzione spaziale delle conformazioni costiere e la natura dei sistemi spiaggia, entroterra e retrospiaggia. Gli elementi fondamentali della conformazione morfodinamica di un litorale sono classificati, a seconda delle loro caratteristiche fisiche, in: w w w 12 spiaggia sommersa: determina la capacità di dissipazione dell'energia del moto ondoso e di scambio di sedimenti in direzione trasversale, ed è classificata a seconda del profilo della fascia sottocosta; linea di riva: la zona compresa tra il livello medio di bassa marea e il punto di massima risalita della lama d'acqua o delle acque di marea sulla battigia. I sedimenti depositati sotto forma di spiagge, piane tidali, paludi salmastre o delta di marea svolgono un'importante funzione protettiva del retrospiaggia dall'erosione o dalle inondazioni dovute alle maree; retrospiaggia o entroterra: rappresenta una sorta di cuscinetto contro l'erosione ed apporta sedimenti in direzione della linea di riva. È classificato a seconda del rilievo e della resistenza all'erosione, e comprende le eventuali falesie. Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:33 Page 13 ESEMPIO DI LEGENDA PER LA CARTA 1A Linea di riva Linea di riva e composizione della spiaggia Elementi della spiaggia sommersa Area dunale Area dunale Barre Spiaggia, composita Spiaggia, mista Spiaggia, sabbia Fronti urbani Insenatura Livello alta marea + 5m Sostrato roccioso Livello alta marea + 5m Entroterra Scogliera Comunicazioni Strada statale Roccia dura Autostrada Roccia friabile Piana tidale Morfologia della spiaggia Non limitata Limitata da scogliere Limitata da dune Ferrovia Litologia dell'entroterra Consolidata Materiale clastico non consolidato Sconosciuta Ellissoide WGS84 ProiezioneCilindrica Equirettangolare (GCS_WGS_84 in ArcGIS) Sources Progetto Eurosion, elaborazione BRGM, IPLI DataBase, BRGM, IFREMER, SHOM BRGM, marzo 2006 Editore CARTA 1B: PROCESSI COSTIERI La Carta 1b contiene informazioni sui processi di marea che interessano il litorale e sulla struttura del sistema sedimentario, includendo le celle sedimentarie, i principali depositi di sedimenti e i processi di erosione e deposizione. I processi costieri sono classificati sulla base dei seguenti fattori: w w w trasporto di sedimenti: il movimento dei sedimenti lungo la costa ha un'influenza fondamentale sui processi costieri di erosione e deposizione; erosione marina: la perdita di terra o l'ingressione marina grazie alla combinazione del moto ondoso e dei processi di versante; clima ondoso: i movimenti e l'ampiezza delle maree influenzano il trasporto dei sedimenti e la conformazione della costa. ESTRATTO DELLA CARTA 1B: PROCESSI COSTIERI COSTA DELL'AQUITANIA, FRANCIA ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: COSTA DELL'AQUITANIA, FRANCIA La Carta 1a (nella pagina a fronte) mostra la conformazione di un tratto di costa dell'Aquitania, in Francia. Sono visibili elementi morfologici quali spiagge, falesie e sistemi dunali. La Carta 1b (a sinistra) mostra i processi costieri che interessano un tratto di costa dell'Aquitania, in Francia. Tra gli elementi principali di questa carta appaiono: w w w la direzione di trasporto netto dei sedimenti lungo la linea di costa, indicata dalle frecce nere; un elevato livello di energia del moto ondoso, rappresentato dalla linea rossa parallela alla costa; i tratti di costa soggetti a continua erosione, indicati dai simboli #. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 1 E SUL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 13 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:33 Page 14 CARTA 2: TIPOLOGIE DI SISTEMI DI DIFESA COSTIERA E PRATICHE GESTIONALI SCOPO DELLA CARTA Su gran parte dei litorali europei, i processi costieri non avvengono in maniera "naturale" a causa della presenza di opere di difesa. È importante studiare l'ubicazione e le caratteristiche dei sistemi di difesa costiera, poiché tali strutture comportano ripercussioni sulla morfologia del litorale e alterano l'impatto dei fattori di pressione. Il valore delle opere di difesa si misura in termini di protezione offerta agli abitati o ai terreni agricoli, ma anche di costi economici a fronte della loro realizzazione e manutenzione. Questi elementi sono importanti quando si tratta di valutare i rischi potenziali a cui sarebbe esposto un tratto di costa se e quando un'opera di difesa dovesse cedere a causa della mancata manutenzione o dell'assenza di interventi di ristrutturazione. CARTA 2: TIPOLOGIE DI SISTEMI DI DIFESA COSTIERA E PRATICHE GESTIONALI INGHILTERRA CENTROMERIDIONALE, REGNO UNITO COME ELABORARE LA CARTA La Carta 2 contiene informazioni sull'ubicazione specifica e sulla tipologia delle strutture di difesa, così come sulla natura delle pratiche gestionali poste in essere in un determinato tratto di costa. La maggior parte degli interventi di gestione si concentra sulla linea di riva e le scogliere, con l'obiettivo di ridurre le inondazioni, l'erosione e i rischi di instabilità geomorfologica. Solitamente, tali obiettivi si ottengono mediante la stabilizzazione della costa o della falesia attraverso misure di controllo strutturale (le cosiddette opere rigide) o potenziando i processi naturali (opere morbide). L'approccio adottato per la gestione del litorale può alterare il comportamento delle conformazioni costiere e dei sistemi in diversi modi, ad esempio: w w w w w 14 riducendo o potenziando la capacità degli elementi morfologici di reagire ai fattori di pressione "in loco"; riducendo la capacità degli elementi morfologici di migrare verso terra; riducendo la capacità degli elementi morfologici di apportare sedimenti alle conformazioni adiacenti o ai tratti di costa in deriva discendente; comportando una tendenza all'instabilità nelle aree intermedie tra i fronti stabilizzati e quelli liberi; aumentando la dinamicità di determinati tratti di costa o falesie a seguito della rimozione di strutture di controllo o di una minore intensità di applicazione delle pratiche gestionali. Ciò è dovuto al riassetto potenzialmente rapido degli elementi geomorfologici nel tentativo di ritrovare una forma di equilibrio. Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:34 Page 15 Tavola 9: Lyme Regis, Regno Unito Tavola 10: Beni a rischio a causa dell'instabilità del suolo a Fairlight, East Sussex, Regno Unito Tipologia di gestione costiera Continua Discontinua A - Gestione dei sedimenti B - Strutture di controllo C - Strutture di contenimento statico D - Stabilizzazione completa della falesia E - Recupero della falesia (riduzione ma non impedimento della regressione) F - Opere di difesa abbandonate o dismesse (i cui effetti sui processi persistono) Dighe marittime Scogliere aderenti Opere di difesa delle scogliere Moli frangiflutti in zone portuali Pennelli Argini Siti di ripascimento Tavola 11: Tratto del complesso franoso di Ventnor Undercliff, Isola di Wight, Regno Unito ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: INGHILTERRA CENTRO-MERIDIONALE, REGNO UNITO L'area costiera oggetto di studio lungo il litorale centro-meridionale dell'Inghilterra si estende da Lyme Regis a ovest fino a Shoreham-By-Sea ad est. Si tratta di una regione densamente popolata, caratterizzata da opere di difesa quali dighe marittime, scogliere aderenti, argini, pennelli, opere di stabilizzazione delle falesie e di ripascimento delle spiagge. Si tratta di un litorale estremamente vario dal punto di vista geomorfologico e geologico, che comprende tratti di costa naturale ma anche tratti in cui sono stati posti in essere numerosi sistemi di difesa. La tipologia dei sistemi di difesa adottati ed il loro stato di conservazione dipendono dall'ambiente fisico e dal valore economico delle proprietà a rischio. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 2, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 15 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:34 Page 16 CARTA 3: PERICOLOSITÀ NATURALI ATTUALI E STORICHE A CUI SONO SOGGETTE LE ZONE COSTIERE SCOPO DELLA CARTA Il processo di mappatura delle pericolosità adottato dal progetto RESPONSE mira a valutare i rischi e le pericolosità presenti e future a cui sono soggetti i litorali. Nell'elaborare una proiezione delle pericolosità future, è importante considerare se storicamente si sono verificati pericoli naturali, ed analizzare la maniera in cui il litorale ha reagito ai fattori di pressione in passato. I dati relativi alle pericolosità storiche e contemporanee possono mettere in evidenza i punti di maggiore attività, e sono un ottimo indicatore di potenziali pericolosità future. Tavola 12: La città di Grottammare, Italia, è interessata da frane profonde, con conseguenti rischi per le infrastrutture principali e lo sviluppo urbano. Tavola 13: L'abitato di Sirolo e la falesia del Monte Conero, Regione Marche, Italia COME ELABORARE LA CARTA La Carta 3 contiene testimonianze dirette e indirette relative al comportamento della costa in passato, mostrando i crolli avvenuti storicamente ed in tempi più recenti, le frane, le inondazioni e le zone di erosione attiva. I punti sulla carta indicano le zone in cui si sono verificati gli eventi storici e quelli contemporanei; tali punti possono essere incrociati con un inventario di pericolosità naturali che riporta una serie di informazioni dettagliate su ciascun evento. I dati raccolti nell'inventario dovrebbero includere, se possibile, informazioni relative alla data in cui si è verificato ciascun evento, le sue dimensioni, la sua portata, i costi economici e sociali che ha comportato (ad esempio le vittime, o gli incidenti che hanno provocato lesioni). Inoltre, è utile riportare i dati relativi alla velocità di regressione costiera registrati in passato e al giorno d'oggi, se si dispone di tali informazioni. La quantità di dati raccolti varia a seconda degli eventi e delle aree oggetto di studio, ma è fondamentale che l'inventario contenga il maggior numero possibile di informazioni. Tavola 14: Marina di Montemarciano, a nord di Ancona, Italia 16 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:34 Page 17 ESTRATTO DELLA CARTA 3: PERICOLOSITÀ NATURALI ATTUALI E STORICHE A CUI SONO SOGGETTE LE ZONE COSTIERE, REGIONE MARCHE, ITALIA LEGENDA CARTA A Area attualmente soggetta a inondazioni Erosione attiva CARTA B Frana attiva (numero di inventario delle frane quiescenti) Area attualmente soggetta a crolli (numero di inventario dei crolli avvenuti in passato) ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: REGIONE MARCHE, ITALIA Le falesie lungo la costa marchigiana sono dal fenomeno della caratterizzate regressione, che si concretizza in frane e crolli rocciosi periodici. Sono presenti vasti complessi franosi nel territorio di Ancona (l'ultimo evento si è riattivato nel 1982) e di Sirolo, il cui lento scivolamento verso il mare comporta ripercussioni sull'abitato. Nella parte più meridionale della Regione Marche, il versante costiero è interessato Esempio di database delle pericolosità, da diversi scivolamenti quiescenti a Regione Marche cinematismo rototraslazionale, con diversi piani di frana che degradano verso il mare. Questa zona è densamente popolata ed attraversata da importanti vie di comunicazione. La riattivazione dei movimenti profondi, con arretramento della corona di frana, sono fenomeni storicamente documentati lungo la costa a nord di Grottammare (1843, 1928). Durante la frana del Colle delle Quaglie (9 maggio 1928) il materiale di frana investì un treno passeggeri, causando numerose vittime. La consapevolezza che queste aree sono state soggette ad un'intensa attività geomorfologica in passato consente agli enti regionali di prepararsi alla possibilità che, anche in futuro, si verifichino eventi simili in queste zone. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 3, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 17 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:34 Page 18 CARTA 4: BENI COSTIERI E POPOLAZIONE SCOPO DELLA CARTA L'obiettivo della Carta 4 è raffigurare i beni ubicati nella zona costiera, includendo nella definizione di "beni" gli insediamenti costieri, i modelli di sviluppo, ma anche la qualità dell'ambiente naturale. Tutti i beni che si trovano in un'area soggetta agli effetti dannosi di una determinata pericolosità sono definiti elementi a rischio. Tali elementi comprendono popolazioni, infrastrutture, proprietà immobiliari, attività e ambienti naturali. La Carta 4 si propone di illustrare il valore economico e ambientale del litorale e l'importanza dei piani di gestione territoriale a lungo termine nel contesto delle conseguenze del cambiamento climatico. ESTRATTO DELLA CARTA 4: BENI COSTIERI E POPOLAZIONE SÈTE, COSTA DELLA REGIONE LINGUADOCA-ROSSIGLIONE, FRANCIA Carta 4: Beni Costieri e Sviluppo Popolazione paesi/città Proprietà Umane Spiagge turistiche Terreni Agricoli Livello Alta Marea + 5m Industria, Commercio Livello Alta Marea + 5m Turismo Area Urbana Palude Habitat Comunicazioni Strada statale Autostrade Ferrovia Direttiva Habitat Strada Riserva Naturale Regionale Riserva Naturale Nazionale Znieff tipo 1 Znieff tipo 2 Ellissoide - WGS84 Proiezione - Cilindrica Equirettangolare (GCS_WGS_84 in ArcGIS) Fonti - Corine Land Cover, elaborazione BRGM, BRGM, SHOM, IFREMER, DIREN Editore - BRGM, marzo 2006 COME ELABORARE LA CARTA La Carta 4 contiene una grande quantità di informazioni. Le proprietà e i beni naturali possono essere riuniti in una sola carta, oppure rappresentati separatamente in due carte diverse, a seconda del quantitativo di dati da inserire. Se disponibili, la Carta 4 dovrebbe riportare le seguenti informazioni: w w w w w w w w w 18 cartografia di base: un'indicazione dei modelli di sviluppo urbano, la topografia e i collegamenti (ad esempio, i dati cartografici forniti dalla Ordnance Survey o da enti analoghi); aree urbane: i nomi degli insediamenti (città/paesi/villaggi) e i dati relativi alla popolazione, alla densità abitativa e all'importanza relativa degli insediamenti, come in una rappresentazione in scala; principali collegamenti / infrastrutture di trasporto: principali strade/ferrovie ubicate nell'area costiera (differenziando i tipi di strade e ferrovie: autostrade, strade statali, linee ferroviarie principali, ecc.); confini regionali e autorità competenti: ad esempio, governi locali o regionali; classificazione delle aree protette: a livello internazionale (ad esempio in siti SAC, SPA, cSAC, cSPA, Ramsar) o nazionale (ad esempio, nel Regno Unito, in SSSI, NNR, GCR); classificazioni paesaggistiche: a livello nazionale (ad esempio, nel Regno Unito, in siti AONB o Heritage Coast); patrimoni dell'umanità: classificazioni riferite a siti storico-archeologici di grande interesse (ad esempio, nel Regno Unito, "Scheduled Ancient Monuments" per i monumenti, o "designated Wreck Sites" per i siti di relitti sottomarini); spiagge turistiche/ricreative e accessi: luoghi di rilievo, ad esempio località balneari che hanno ricevuto la "Bandiera blu" europea; industrie importanti: principali porti naturali o artificiali, stabilimenti di lavorazione del pesce, attività agricole, ecc., presenti nella zona costiera. Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:34 Page 19 Tavola 15: La città di Sète ed il suo cordone litorale, Linguadoca-Rossiglione, Francia ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: COSTA DELLA REGIONE LINGUADOCAROSSIGLIONE, FRANCIA Negli ultimi dieci anni, l'area costiera della Linguadoca-Rossiglione è stata soggetta allo sviluppo urbano più intenso registrato in Francia, se si esclude la zona più orientale della regione, tra Marsiglia e Mentone. La pianificazione urbana del litorale della regione (Mission Racine, 19631983) ha cercato di limitare lo sviluppo delle aree urbane esistenti e di promuovere nuove località balneari quali La Grande Motte, preservando, nel contempo, determinate zone naturali come ad esempio i laghi del retrospiaggia. Tuttavia, questo processo di pianificazione è stato realizzato senza tenere in considerazione i rischi costieri. Nella parte più settentrionale della Linguadoca-Rossiglione la costa sabbiosa è estremamente bassa e caratterizzata da una configurazione a "lido" (lagunare), con spiagge strette e dune a protezione dei territori alle loro spalle, posti a quote più basse. Le strutture antropiche principali, realizzate nella seconda metà del secolo scorso, sono collocate in maniera pressoché continua lungo la costa e le lagune di acqua salmastra, e, all'interno del sistema dunale costiero sono state edificate aree urbane, abitazioni e grandi vie di comunicazione. La parte meridionale della regione, invece, presenta un litorale roccioso caratterizzato da falesie di roccia dura fratturata. La maggior parte dei terreni che costeggiano questo tratto di costa sono agricoli, e le principali aree urbanizzate si trovano nei pressi delle baie sabbiose (Collioure, Port Vendres, Cerbére). Tavola 17: La Grande Motte, Linguadoca-Rossiglione, Francia Tavola 16: Recente sviluppo urbano sul cordone dell'Étang de Leucate, Linguadoca-Rossiglione, Francia PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 4, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 19 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:35 Page 20 CARTA 5: SISTEMI DI COMPORTAMENTO COSTIERO SCOPO DELLA CARTA Un tratto di costa regionale può essere suddiviso in diverse unità a seconda del potenziale di reazione ai fattori di pressione. Tali unità sono definite "Sistemi di Comportamento Costiero". Ciascun Sistema di Comportamento Costiero è composto da diverse conformazioni, quali spiagge, scogliere, dune, ecc., collegate tra loro grazie a una serie di processi come ad esempio il trasporto di sedimenti. Il comportamento generale di un Sistema di Comportamento Costiero dipende dall'effetto combinato dei processi, dalle reazioni da parte degli elementi morfologici e dai sistemi di risposta che si instaurano tra essi, così come dalle zone di collegamento con i sistemi attigui. La classificazione dei Sistemi di Comportamento Costiero è fondamentale per il processo di mappatura, in quanto consente di analizzare il litorale su scala regionale sulla base della probabile reazione di ciascuna tipologia generica di costa agli effetti del cambiamento climatico. L'obiettivo della carta è fornire una visione d'insieme del comportamento della zona costiera su scala regionale. COME ELABORARE LA CARTA Sulla base degli elementi morfologici presenti (Carta 1a) e delle loro interazioni (Carta 1b) è possibile definire i diversi Sistemi di Comportamento Costiero. Sono stati identificati sei Sistemi generici, i quali possono essere utilizzati per classificare la maggior parte delle tipologie di litorale presenti in Europa e descriverne il comportamento. I sei Sistemi di Comportamento Costiero sono: w w w w w w falesia di roccia dura; falesia di roccia friabile; pianure, cordoni litorali e dune; promontori, insenature e delta di marea; estuari e fiumi di marea; costa in fase di sollevamento. Per classificare correttamente un tratto di costa inserendolo in uno dei sei Sistemi di Comportamento Costiero è necessario analizzare gli elementi morfologici presenti; inoltre, potrebbe essere opportuno identificare sistemi aggiuntivi o differenti, sulla base delle diverse conformazioni del litorale e della loro sensibilità rispetto ai processi di trasformazione del litorale. Tavola 18: Robin Hoods Bay, North Yorkshire, Regno Unito CARTA 5 - SISTEMI DI COMPORTAMENTO COSTIERO, NORTH YORKSHIRE, REGNO UNITO Elemento geomorfologico 20 Scogliera dura Scogliera friabile Scogliera friabile Scogliera friabile Scogliera friabile Spiaggia sommersa Alta pendenza Bassa pendenza Alta pendenza Bassa pendenza Alta pendenza Linea di riva Spiaggia sassosa presso il piede della scogliera, e/o piattaforma costiera Piattaforma di abrasione Piattaforma di abrasione Spiaggia sabbiosa, ciottolosa o mista presso il piede della scogliera Spiaggia sabbiosa, ciottolosa o mista presso il piede della scogliera Retrospiaggia Scogliera dura Scogliera friabile Scogliera friabile Scogliera friabile Scogliera friabile Gestione Assente Strutture di controllo; strutture di contenimento statico, stabilizzazione completa della scogliera; recupero della scogliera (riduzione della regressione); opera di difesa abbandonate Strutture di controllo; strutture di contenimento statico, stabilizzazione completa della scogliera; recupero della scogliera (riduzione della regressione); opera di difesa abbandonate Strutture di controllo; strutture di contenimento statico, stabilizzazione completa della scogliera; recupero della scogliera (riduzione della regressione); opera di difesa abbandonate Strutture di controllo; strutture di contenimento statico, stabilizzazione completa della scogliera; recupero della scogliera (riduzione della regressione); opera di difesa abbandonate Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:35 Tavola 19: La frana di Holbeck Hall, 1993, Scarborough, North Yorkshire, Regno Unito. Questa parte del sistema franoso è attualmente stabilizzata. Page 21 ESEMPIO: SISTEMA DI COMPORTAMENTO COSTIERO "FALESIA IN ROCCIA FRIABILE" Questi Sistemi di Comportamento Costiero sono caratterizzati da una spiaggia sommersa a bassa pendenza, un margine sabbioso, una spiaggia di ciottoli o mista e una falesia di roccia tenera sul retrospiaggia. Spesso si riscontrano opere di difesa costiera di diverse tipologie. La combinazione dell'azione erosiva del mare sul piede della falesia e della presenza di sedimenti scarsamente consolidati nella zona del retrospiaggia rende questo Sistema di Comportamento Costiero particolarmente esposto a movimenti di frana di tipo stagionale. ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: NORTH YORKSHIRE, REGNO UNITO L'area di studio del North Yorkshire si estende per 91 km di costa, 15 dei quali attualmente protetti da opere di difesa. Tali opere sono discontinue e concentrate nei pressi di località balneari quali Whitby, Scarborough e Filey. La velocità dei fenomeni erosivi lungo i tratti di costa non protetti dipende dalla geologia, dall'aspetto del litorale e dalla presenza o meno di piattaforme rocciose protettive. La regressione delle falesie e le frane costiere sono problemi storicamente documentati su questo tratto di costa. L'esempio più recente è la frana che, nel 1993, ha distrutto l'Hotel Holbeck Hall a Scarborough. Si stima che solo in quell'occasione siano state coinvolte oltre un milione di tonnellate di materiale, che si sono depositate in un raggio di 100 metri sulla zona intertidale, e che in una sola notte si siano staccati oltre 60 metri di fronte della falesia. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 5 E SULLA CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI COMPORTAMENTO COSTIERO, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 21 Training Pack Part One Final.qxp 08/12/2006 11:35 Page 22 CARTA 6: POTENZIALI PERICOLOSITÀ COSTIERE SCOPO DELLA CARTA La Carta 6 mostra il potenziale di cambiamento per ciascuna zona del fronte costiero. Il comportamento passato (negli ultimi 100 - 1000 anni), attuale (ultimi 10 anni) e futuro (previsioni riferite ai prossimi 80 anni e oltre) di ciascun Sistema di Comportamento Costiero può essere descritto sulla base dell'integrità e dell'ubicazione del Sistema in questione, e degli elementi che lo compongono. L'obiettivo consiste nell'identificare le variazioni di categoria comportamentale nel corso del tempo, variazioni che indicano chiaramente l'evoluzione qualitativa e quantitativa delle pericolosità che potrebbero verificarsi in futuro. ESTRATTO DELLA CARTA 6: POTENZIALI PERICOLOSITÀ COSTIERE PYRÉNÉESATLANTIQUES, AQUITANIA, FRANCIA COME ELABORARE LA CARTA I cambiamenti del clima si ripercuotono direttamente sulla velocità e la natura dei processi costieri, con conseguente variazione della pericolosità costiera futura. Il Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) ha pubblicato alcune proiezioni riferite al cambiamento climatico globale per i prossimi 100 anni (IPCC, 2001). Tali scenari possono essere inglobati nell'analisi delle pericolosità che potrebbero interessare le aree costiere in futuro. Vi sono poi diversi istituti nazionali (come il programma britannico United Kingdom Climate Impacts Programme) che hanno elaborato scenari più dettagliati per i singoli paesi. Per indicare le potenziali conseguenze del cambiamento del clima sulle pericolosità costiere si utilizzano cinque categorie di "variazione della pericolosità": diminuzione drastica, diminuzione significativa, nessun cambiamento di rilievo, aumento significativo e aumento drastico. Inoltre, la carta indica il tipo di pericolosità in questione, ad esempio inondazioni, erosione o instabilità del suolo. Sovrapponendo la Carta 5 (Sistemi di Comportamento Costiero), la Carta 2 (Difese Costiere) e la Carta 3 (Pericolosità Naturali Attuali e Storiche) è possibile attribuire a ciascun tratto di costa e a ciascun Sistema di Comportamento Costiero una categoria di "variazione futura della pericolosità". L'erosione costiera viene classificata, a seconda della prevista velocità di regressione del litorale, da "progressiva" a "episodica". 22 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Carta 6: Variazione delle Pericolosità Costiere Erosione Attuale Variazione della morfologia Page 23 ESEMPIO DI LEGENDA PER LA CARTA 6 Erosione Perdita di spiaggia Nessuna variazione significativa Perdita di barre Aggradazione Sconosciuta Perdita di barre e spiaggia Variazione della Pericolosità Area Potenzialmente Soggetta a di Inondazioni Inondazioni Marine 2100 Baia di Arcachon Area Potenzialmente Soggetta a Inondazioni Marine (non gestita) Livello Alta Marea + 5m Nessuna variazione significativa Livello Alta Marea + 5m Comunicazioni Aumento significativo Strada statale Autostrada Ferrovia Aumento drastico Variazione della Pericolosità di Erosione Baia di Arcachon Area non soggetta al fenomeno Nessuna variazione significativa Aumento significativo Variazione della Pericolosità di Inondazioni Variazione della Pericolosità di Erosione Erosione Attuale Variazione della morfologia Aumento drastico Ellissoide - WGS84 Proiezione - Cilindrica Equirettangolare (GCS_WGS_84 in ArcGIS) Fonti - Eurosion e IGN, elaborazione BRGM, SHOM, IFREMER Editore - BRGM, marzo 2006 ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: COSTA DELL'AQUITANIA, FRANCIA Il litorale dell'Aquitania comprende due tipologie costiere diverse. Nella parte settentrionale della regione la costa è sabbiosa e bassa, mentre a sud, da Biarritz a St-Jean-de-Luz (vedere la cartina nella pagina a fronte) la costa è caratterizzata da un alternarsi di scogliere e insenature. A Biarritz e nei dintorni della città si è verificato uno sviluppo urbano di grande valore nei pressi del ciglio della falesia, in un'area a rischio per frana. Questo tratto di costa è protetto da numerose opere di difesa rigide per consolidare le falesie ed i versanti costieri. Nella regione dell'Aquitania, la carta delle Pericolosità Costiere Potenziali indica che in nessun caso il cambiamento climatico potrebbe comportare l'attenuazione dell'erosione e delle inondazioni. La costa sabbiosa della parte settentrionale della regione, nonostante le capacità di adattamento che presenta grazie ai sedimenti depositati sulle dune e le barre sommerse, sarà soggetta a fenomeni erosivi più intensi rispetto a quanto avviene oggi; le falesie della parte meridionale della regione saranno esposte a precipitazioni e tempeste più intense, con conseguente aumento dell'erosione e possibile intensificazione dei movimenti del terreno, in particolare sulle falesie friabili, mentre probabilmente scompariranno le piccole spiagge "a tasca" con scarso apporto di sedimenti. Tavola 20: Biarritz, Aquitania, Francia PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 6, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 23 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Page 24 CARTA 7: POTENZIALI RISCHI COSTIERI SCOPO DELLA CARTA La Carta 7 rappresenta un valido aiuto per i responsabili politici e coloro che si occupano di pianificazione del territorio perché illustra i potenziali rischi a cui le zone costiere saranno esposte in futuro. La Carta 7 si pone l'obiettivo di porre in relazione la valutazione delle pericolosità (Carta 6) con i modelli di sviluppo urbano dei litorali e la distribuzione delle proprietà (Carta 4) per rappresentare a colpo d'occhio le variazioni macroscopiche dei livelli di rischio e mettere in evidenza le trasformazioni a cui sono soggette le aree vulnerabili, nelle quali si avranno ripercussioni negative per le comunità costiere e per la sostenibilità futura. ESTRATTO DELLA CARTA 7: POTENZIALI RISCHI COSTIERI, REGIONE MARCHE, ITALIA LEGENDA Edifici / Aree Urbane Aumento del Livello di Rischio Costi di Gestione / per Opere di Difesa Aumento dei Costi Spiagge Aumento delle Perdite Infrastrutture Importanti Aumento del Livello di Rischio COME ELABORARE LA CARTA La valutazione delle pericolosità potenziali è piuttosto generica, ed è basata sui Sistemi di Comportamento Costiero (Carta 5). Per analizzare i rischi derivanti da tali pericolosità è necessario considerare la posizione dei diversi Sistemi di Comportamento Costiero insieme con le opere di difesa del litorale e gli insediamenti urbani già esistenti. A questo punto è possibile rilevare una variazione dei livelli di rischio ogni volta che una variazione della pericolosità comporta una modificazione della vulnerabilità di un bene ad un evento potenzialmente dannoso. Per una definizione dei termini "pericolosità" e "rischio", cfr. pag. 6. Con il cambiamento climatico, gran parte delle conformazioni costiere potrebbe essere soggetta ad un aumento significativo della pericolosità, con conseguente aumento dei rischi per le proprietà, a causa del cedimento delle difese o di una più intensa attività delle coste "naturali". Non esistono parametri di riferimento quantitativi dei rischi da utilizzarsi come termine di paragone per le variazioni; pertanto, è stato sviluppato un approccio descrittivo utilizzando una matrice di valutazione dei rischi relativi. Tale metodo di valutazione propone una stima dei rischi ottenuta confrontando le conseguenze economiche di fenomeni quali inondazioni, erosione o riattivazione di frane costiere con la probabilità con cui potrebbero verificarsi eventi di diversa gravità. I rischi sono valutati sulla base del giudizio di esperti, preferibilmente di un panel di esperti. Occorre ribadire che i potenziali livelli di rischio relativi alle diverse pericolosità (erosione costiera, inondazioni e instabilità del suolo) sono soggettivi e non direttamente comparabili. In precedenza è stata presentata un'interpretazione elaborata dalla Regione Marche, Italia. Sul CD-Rom è possibile reperire ulteriori informazioni sulle matrici di rischio ed esempi riferiti ad altre aree oggetto di studio. 24 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Page 25 Tavola 21: La popolosa città costiera di Ancona, Italia ESEMPIO TRATTO DA UNO STUDIO ANALITICO: REGIONE MARCHE, ITALIA La zona costiera della Regione Marche presenta un elevato valore economico e ambientale. Nel corso dell'ultimo secolo, la zona è stata caratterizzata da una forte urbanizzazione per far fronte all'aumento della popolazione, alla pressione turistica, allo sviluppo industriale e commerciale e alla nascita di nuove infrastrutture. Questo rapido sviluppo dell'area costiera non ha tenuto conto dell'ambiente naturale né delle pericolosità costiere che interessano la regione, come ad esempio l'erosione, le alluvioni, le frane e la sismicità dell'area. In questa regione, nel settembre 2006, due prolungati periodi di piogge torrenziali hanno provocato allagamenti che, a loro volta, hanno causato ingenti danni alle principali linee stradali e ferroviarie, alle infrastrutture pubbliche e alle proprietà private. Il 22 settembre il governo ha dichiarato lo stato di calamità naturale per i danni causati dai nubifragi del 14-17 settembre; una seconda ondata di piogge intense, iniziata il 26 settembre, ha esacerbato la situazione, causando l'allagamento di diverse infrastrutture principali e rendendo necessaria l'evacuazione degli abitanti delle aree più intensamente colpite. I danni nella regione sono stati superiori ai 300 milioni di euro. Nella Regione Marche, a causa del cambiamento climatico, si prevede un aumento del rischio di inondazione, erosione e instabilità del terreno. La popolazione delle aree urbane già vulnerabili, come ad esempio la città di Ancona, sarà esposta a rischi sempre maggiori derivanti dalle pericolosità costiere naturali. Tavola 22: Danni alle infrastrutture viarie a causa di allagamenti in Italia, settembre 2006 Tavola 23: Recenti allagamenti a Falconara, Italia, settembre 2006 PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 7, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 25 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Page 26 CARTA 8: SINTESI DELLE PERICOLOSITÀ COSTIERE POTENZIALI SCOPO DELLA CARTA Le carte 8 e 9 costituiscono due sintesi non tecniche contenenti informazioni aggiuntive e suggerimenti, e sono state redatte per dimostrare le potenziali applicazioni pratiche dei data set del progetto RESPONSE. Sono pochi i responsabili della pianificazione del territorio che hanno compiuto studi di geologia, così come scarseggiano i geologi in grado di occuparsi di pianificazione; per questo motivo si riscontra spesso una disomogeneità di competenze e una carenza di comunicazione tra questi due gruppi. Tuttavia, tanto i geologi, come i responsabili della pianificazione del territorio, sono avvezzi all'utilizzo quotidiano di carte geografiche, che rappresentano un ottimo supporto per veicolare informazioni di natura tecnica in un formato accessibile ai responsabili della pianificazione territoriale. È importante sottolineare che queste carte devono essere corredate da una breve relazione scritta destinata a coloro che non hanno familiarità con le scienze della terra, per spiegare le implicazioni della valutazione dei rischi e delle pericolosità e l'importanza delle aree mappate per i processi di pianificazione e sviluppo. Tavola 24: Erosione di falesie in rocce friabili a Barton-on-Sea, Hampshire, Regno Unito COME ELABORARE LA CARTA Gli esempi delle carte 8 e 9 qui riportati sono concepiti per l'utilizzo nel Regno Unito, dove la normativa inerente la pianificazione del territorio attribuisce al promotore immobiliare l'onere della responsabilità, perciò gli Enti Locali necessitano solo di indicazioni generali. In altri paesi membri dell'UE la normativa sulla pianificazione del territorio potrebbe essere diversa, pertanto potrebbe essere necessario adeguare di conseguenza i contenuti delle carte aggiuntive di carattere non tecnico. La carta 8 è un riepilogo delle pericolosità geomorfologiche e si pone l'obiettivo di individuare i punti che in futuro saranno maggiormente esposti a pericolosità costiere lungo il litorale centromeridionale dell'Inghilterra. È concepita per l'utilizzo da parte di personale non esperto; le informazioni che contiene forniscono una panoramica dei processi che interessano la regione e potrebbero essere utili per promuovere studi più approfonditi su determinati tratti di costa. Questa carta è un'evoluzione della carta delle pericolosità attuali e future (Carta 6), ma riporta soltanto i pericoli più significativi. Per questo motivo non appaiono le aree a basso rischio o a rischio moderato di erosione, mentre vengono evidenziati i tratti di costa soggetti a fenomeni di erosione più intensi, i versanti costieri instabili e le pianure soggette ad alluvioni. Le potenziali pericolosità future sono rappresentate in blu. La legenda fornisce informazioni aggiuntive quali i potenziali fattori scatenanti e le probabili conseguenze dell'aumento della pericolosità sulle opere di difesa del litorale. 26 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Page 27 ESTRATTO DELLA CARTA 8: SINTESI DELLE PERICOLOSITÀ COSTIERE POTENZIALI, INGHILTERRA CENTRO-MERIDIONALE, REGNO UNITO LEGENDA PER LA CARTA 8: SINTESI DELLE PERICOLOSITÀ COSTIERE POTENZIALI Pericolosità potenziali presenti e future e loro possibili implicazioni Pericolosità attuale: scarpata costiera instabile. Sono probabili movimenti del terreno localizzati e assestamenti in corso, con possibilità di dilavamento di detrito verso la spiaggia. Bassa probabilità di riattivazione di frane a larga scala con movimenti del terreno estesi ed a larga scala. L'attività è generalmente associata a periodi di piogge intense e sostenute. Pericolosità attuale: erosione costiera > 1 m/anno. Costa rapidamente erosa, con perdite annuali da erosione moderata o attività episodica associata a perdite irregolari ma a più ampia scala. I pericoli includono il crollo in roccia, il dilavamento di detrito verso la spiaggia e il collasso della sommità delle falesie Pericolosità attuale: inondazione. Area su pianura alluvionale che può essere inondata con tempo di ritorno 10 anni, da acque fluviali o di marea Pericolosità attuale: barre e cordoni costieri. Risposta al cambiamento climatico incerta, che dipenderà dal livello marino, dal sistema fiume/estuario e dalla disponibilità locale di sedimenti. I pericoli possono includere l'erosione e rotture nelle barre, che portano a inondazione, a sormonto delle barre e perdita degli habitat di marea. Pericolosità potenziale: scarpata costiera instabile. Sono probabili movimenti localizzati del terreno e assestamenti in corso, nonostante la presenza di difese. Ancora possibile il dilavamento di detriti verso la spiaggia. Possibilità di riattivazione a larga scala di frane con movimenti del terreno estesi. L'attività è generalmente associata con periodi di pioggia intensa e sostenuta. Pericolosità potenziale: erosione costiera da 0,5 a 1 m/anno. Le coste protette sono a potenziale rapida erosione se le difese vengono meno. La probabilità di rottura delle difese può aumentare nel tempo a causa di usura, abbassamento della spiaggia e scalzamento al piede delle strutture e/o sormonto dovuto a livelli del mare più alti e maggiore possibilità di tempeste. Pericolosità potenziale: inondazione. Area su piana alluvionale protetta fino ad eventi di allagamento fluviale o di marea con tempo di ritorno di 1000 anni. L'area verrà inondata da eventi con tempo di ritorno più elevato. La probabilità di rottura delle difese può aumentare a causa di usura, scalzamento al piede delle strutture da parte del fiume, o sormonto dovuto a livelli delle piene più elevati e maggiori piogge invernali Pericolosità potenziale: barre e cordoni costieri. Risposta al cambiamento climatico incerta, che dipende dal livello del mare, dal sistema fiume/estuario e dalla disponibilità locale di sedimenti. I pericoli possono includere l'erosione e rotture nelle barre, che portano a inondazione, a sormonto delle barre e perdita degli habitat di marea. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 8, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 27 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:24 Page 28 CARTA 9: INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SCOPO DELLA CARTA Le carte e le relazioni del progetto RESPONSE possono essere un utile strumento per raccogliere e presentare informazioni generiche a supporto dei processi di pianificazione strategica; possono fornire indicazioni sulle aree potenzialmente soggette a problemi, e indicare quali aree siano maggiormente adatte o particolarmente sconsigliate per un determinato tipo di sviluppo urbano. In generale, le carte sintetiche e quelle derivate sono concepite per i responsabili della pianificazione, mentre per i consulenti tecnici è necessario il massimo grado di specificità. Come nel caso della Carta 8, anche questa carta deve essere corredata da una breve relazione scritta destinata a coloro che non hanno familiarità con le scienze della terra, per spiegare le implicazioni della valutazione dei rischi e delle pericolosità e l'importanza delle aree mappate per i processi di pianificazione e sviluppo. CARTA 9: INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE INGHILTERRA CENTRO-MERIDIONALE, REGNO UNITO Tavola 25: L'Isola di Portland e la spiaggia di Chesil, UK 28 training pack part two final.qxp 08/12/2006 11:25 Page 29 COME ELABORARE LA CARTA Le informazioni contenute nella Carta 9 si riferiscono alla cartografia dei rischi e intendono fornire indicazioni utili ai responsabili politici e a coloro che si occupano di pianificazione territoriale. La carta evidenzia i tratti di costa in cui è più probabile un aumento dei livelli di rischio relativo a causa delle conseguenze del cambiamento climatico e/o alla progressiva perdita di difese. Queste sezioni sono contrassegnate con una linea di asterischi (**) parallela alla costa. La carta riportata qui di seguito, in cui vengono messe in evidenza numerose aree soggette all'aumento dei livelli di rischio, lancia un messaggio inequivocabile: a causa degli effetti del cambiamento climatico, il livello di rischio è in aumento. La Carta 9 indica le aree che in futuro potrebbero essere maggiormente soggette a vincoli edilizi, come ad esempio le zone fortemente soggette a fenomeni di arretramento della costa, a frequenti inondazioni causate dalle maree o dallo straripamento di corsi d'acqua, all'instabilità e/o alla perdita di terreni a causa delle frane. La pianificazione territoriale di queste aree non può prescindere da un'attenta considerazione. Vincoli all’urbanizzazione Costa attualmente in erosione. Possibile perdita di più di 100 m di territorio interno nei prossimi 100 anni. Area costiera depressa attualmente soggetta a inondazioni fluviali e di marea regolari. E' richiesta una stima dettagliata delle inondazioni prima di urbanizzare. Area di costa ed interna attualmente formata da una scarpata costiera instabile e non protetta. Sono attualmente probabili piccole frane occasionali ed assestamenti localizzati. Completa riattivazione di complessi di frana e possibile perdita di più di 500 m di territorio interno in uno scenario di cambiamento climatico. E' richiesta una dettagliata indagine del terreno prima di urbanizzare. Area costiera attualmente soggetta a pericolo di inondazione ed erosione, per la quale è richiesta una dettagliata indagine del terreno prima di urbanizzare. Costa attualmente protetta da difese, ma con possibili perdite di territorio interno a causa di erosione costiera, fino a 100 m nei prossimi 100 anni, se le difese non sono mantenute. Area costiera depressa, attualmente protetta da difese dalle inondazioni regolari. Inondazioni potenziali nei prossimi 100 anni, a causa del cambiamento climatico e della perdita delle difese. E' richiesta una valutazione dettagliata delle inondazioni prima di urbanizzare. Area di costa e territorio interno attualmente formata da una scarpata costiera instabile che presenta alcune difese e misure di protezione. Piccole frane occasionali e possibilità di localizzati assestamenti, con completa riattivazione di complessi di frane e possibile perdita di più di 500 m di territorio interno in uno scenario di cambiamento climatico. E' richiesta una dettagliata indagine del terreno prima di urbanizzare. Area a pericolosità potenziale per inondazione ed erosione che richiede una dettagliata indagine del terreno prima di qualsiasi intervento di urbanizzazione. Bacino di sedimenti costiero o di mare aperto. L'escavazione o il dragaggio di questi sedimenti può avere un impatto sul bilancio sedimentario costiero e non dovrebbe avvenire senza prima eseguire studi più dettagliati. Sezioni di costa con incremento del rischio relativo dovuto all'impatto del cambiamento climatico o della perdita di difese. In queste aree è richiesta una attenta valutazione delle proposte di urbanizzazione . Tavola 26: Imponente frana a Blackgang, Isola di Wight, Regno Unito PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA CARTA 9, CONSULTARE LA SEZIONE 2 DEL CD-ROM 29