L`agricoltura ha bisogno di risposte. Intervista a: Emanuele
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L`agricoltura ha bisogno di risposte. Intervista a: Emanuele
Maggio 2013 Anno XVII n°3 Contiene inserto redazionale ORA I FATTI L’agricoltura ha bisogno di risposte. Intervista a: Emanuele Prataviera – Lega Nord Michele Mognato – PD Mario Dalla Tor – PDL LA CIA CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE PER IL VENETO. Nel veneziano danni alle colture di mais, soia, barbabietole e frutta PATENTINO PER AGROMEZZI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70%- VE - PERIODICO BIMESTRALE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DI VENEZIA: Nuova Agricoltura Editore proprietario: Confederazione Italiana Agricoltori di Venezia Direttore responsabile: Damiano Rech Direzione, redazione, amministrazione: Via Durando, 14/a 30175 Marghera (VE) Tel. 041 5381999 – Fax 041 5381819 Stampa: Tipolito Moderna – Due Carrare (PD) Autorizzazione Tribunale Venezia n. 1194 del 06/06/1995 Testi: Giuliano Gargano. Progetto grafico: Intermezzo Marketing www.ciavenezia.it SOMMARIO EDITORIALE a cura di Paolo Quaggio – Presidente Cia Venezia 1 ADESSO È L’ORA DEL FARE 2 sintesi tratta dal documento elaborato da Agrinsieme A COLLOQUIO CON I NUOVI PARLAMENTARI: 3 - Emanuele Prataviera – Lega Nord; - Michele Mognato - PD; - Mario Dalla Tor - PDL DAL MONDO PRODUTTIVO 9 -Pagina sindacale; -Il cambiamento climatico; -Pac 2013; -Destinazione biodigestori per il mais colpito da aflatossine; -Campagna grano 2013; -Patentino per agromezzi -Chiusura campagna assicurativa 2013 DAL FISCALE Finalmente il nuovo governo è pronto ad operare, dico finalmente perché a tutt’oggi nulla si è mosso e l’agricoltura ancora una volta rischia di essere, al di là dei proclami di attenzione e delle dichiarazioni di volontà di soluzione dei suoi problemi, lasciata all’angolo a leccarsi le ferite che diventano sempre più mortali. 17 -Responsabilità solidale negli appalti: chiarimenti dell’agenzia delle entrate DAL SOCIALE 22 -Inac in Piazza per te -Pensione: miraggio o realtà -Non perdere tempo, vieni all’Inac, il diritto agli arretrati ha termini di prescrizione molto ridotti DAL TERRITORIO Un paio di mesi fa la CIA provinciale ha avuto una serie di incontri con alcuni candidati alle elezioni politiche nazionali. In quella occasione avevamo presentato alcune osservazioni su quelle che erano le problematiche più pressanti del momento, prima fra tutte l’MU ed in particolare il ricalcolo del maggior gettito ed eventuale restituzione delle eccedenze pagate. Altro problema impellente, la semplificazione e la sburocratizzazione, a seguire i costi di produzione e l’accesso al credito rivolto in particolare all’inserimento dei giovani in agricoltura. 26 -Donne in Campo -Festa dei fiori a Mestre -Fattorie in Piazza a Jesolo -Importante ruolo di Ases/Cia Cia Venezia azienda con sistema di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001:2008 CERTIFICATO CSQA N. 6287 Bisogna, è vero, dar tempo alla neo ministro di prendere in mano la situazione; l’agricoltura però di tempo ormai non ne ha quasi più, vista anche la situazione meteorologica degli ultimi mesi che la sta letteralmente mettendo in ginocchio. È finita l’ora dei proclami pre elettorali è ora di fare. L’agricoltura italiana non può più attendere. D’altro canto penso che anche il mondo agricolo debba fare la sua parte, credo non sia più possibile pensare di risolvere i nostri problemi rimanendo così divisi. Sotto questo punto di vista vi segnalo l’importante iniziativa che si è svolta venerdì 24 maggio a Padova dove Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno presentato agli agricoltori e alla politica Agrinsieme Veneto che si pone come obiettivo un progetto ambizioso: definire nuove strategie di sviluppo in difesa del settore agricolo e agroalimentare valorizzandone le risorse imprenditoriali. Un segnale forte, e mi auguro sinceramente che in un prossimo futuro il nostro mondo si possa presentare ai vari interlocutori con una sola voce, alcuni passi significativi si sono fatti e si stanno facendo bisogna sicuramente proseguire su questa strada, affinché pur mantenendo ognuno le proprie identità si possa parlare fortemente di agricoltura italiana. Un caro saluto a tutti. ADESSO È L’ORA DEL FARE Questo è ciò che abbiamo chiesto alle forze politiche durante la campagna elettorale. A COLLOQUIO CON I NUOVI PARLAMENTARI EMANUELE PRATAVIERA, LEGA NORD Sintesi tratta dal documento elaborato da Agrinsieme L’AZIONE DEL GOVERNO IN EUROPA Il Governo italiano deve farsi carico di una presenza costante e di alto profilo professionale nelle istituzioni comunitarie. L’Italia deve saper costruire le giuste alleanze con gli altri paesi dell’Unione al fine di essere protagonista nelle decisioni che l’Europa prenderà. In questo anno e nei prossimi saremo chiamati a fare scelte epocali che cambieranno irreversibilmente la politica agricola (e non solo) dell’Europa. L’Italia dovrà avere un ruolo di rilievo. Nativo di San Stino di Livenza, impegnato fin da giovanissimo in politica, a soli 24 anni assessore in Provincia a Venezia, e da pochi mesi il salto in Parlamento, alla Camera dei Deputati. Emanuele Prataviera, Lega Nord, ci illustra qui il suo impegno per il territorio e per l’agricoltura. RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO È indispensabile che la politica metta al centro della propria agenda il tema dell’aggregazione in agricoltura. Dovrà essere introdotta un’incisiva modifica della legislazione in materia, per favorire l’aggregazione delle imprese agricole in strutture economiche fortemente orientate al mercato interno e, sempre più, a quello internazionale. L’Italia ha bisogno di una filiera agricola ed agroalimentare più competitiva, più organizzata, dove la governance rimanga in capo ai produttori. Lei è nato a San Stino di Livenza, in un territorio in cui l’agricoltura è sempre stata protagonista (basti pensare al vino Lison Pramaggiore). Qual è la sua percezione del ruolo dell’agricoltura nell’economia della provincia veneziana? L’agricoltura deve ritornare a essere il caposaldo della nostra società. E la politica deve aiutarla, ponendola al primo posto nei dibattiti e confronti nazionali e internazionali. Sono nato in mezzo ai campi, mio nonno faceva il contadino. Anche se poi mio padre e, successivamente io, abbiamo intrapreso un’altra strada, ho comunque respirato l’aria dei campi, il valore della terra e dei suoi prodotti. Ad un certo punto la società ha pensato di farcela senza l’agricoltura, ha preso un’altra strada, ma oggi si è tornati a capire quanto importante è il mondo rurale e quanto è in grado di darci. Non a caso, molti miei coetanei (ho 28 anni) cominciano a intravvedere nel lavoro della terra uno spiraglio per il proprio futuro. Certo, non è pensabile credere di lavorare la terra come una volta con buoi e aratro, ma proprio per questo dobbiamo capire che può essere una risorsa valida per molte professionalità. FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE • favorire l’accesso al fattore terra, l’introduzione, nel nostro ordinamento, di maggiori vincoli per la salvaguardia della destinazione agricola e forestale dei terreni e per garantire l’integrità aziendale in caso di successione; • favorire l’accesso al credito ed estendere l’utilizzo delle risorse pubbliche ; • sostenere le attività delle imprese giovani con una fiscalità di vantaggio. UNA SISTEMATICA AZIONE DI SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA Per il rafforzamento della competitività delle imprese è strategica l’attuazione di una semplificazione amministrativa, favorendo la completa informatizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese e rafforzando gli strumenti della sussidiarietà. UNA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI • contenere il consumo di suolo attraverso una programmazione territoriale che dia priorità all’utilizzo dei siti e degli immobili dismessi. • Operare per il riassetto territoriale e la salvaguardia del paesaggio agrario, coniugando produttività e sostenibilità e valorizzando il ruolo delle aziende agricole anche nel campo dei servizi eco-ambientali. • Gestire in modo efficace le risorse idriche. È necessario un piano di gestione delle acque che riorganizzi l’assetto idrico del Paese e ci permetta di uscire dalla logica dell’emergenza. • Sviluppare le “agroenergie rinnovabili”, principalmente da biomasse agricole e forestali 2 Questo territorio è famoso per diverse produzioni d’eccellenza (dal radicchio, al vino, al formaggio), ma poi il terreno agricolo è messo in pericolo da infrastrutture come la TAV, o il Passante. Come si possono conciliare le irrinunciabili esigenze di ammodernamento infrastrutturale con il rispetto dell’agricoltura? Conciliando le tematiche, cercando di raggiungere un equilibrio coi diversi attori coinvolti. Mi spiego meglio: quando si è cominciato a parlare della TAV io sono stato uno tra i primi che ha alzato la voce contro. Questo perché sono convinto che si debba fare il possibile per preservare la terra vergine rimasta. Ma non si può fare come i talebani, credere di rimanere in un mondo antico che non guarda avanti nemmeno dal punto di 3 vista delle tecnologie e delle nuove infrastrutture. Ecco perché parlo di equilibrio. Ho chiesto che venisse valutata un’alternativa al tracciato proposto e i tecnici ci stanno studiando su. Inoltre, sono convinto che per noi veneti sia importante sfruttare il corridoio Napoli-Berlino. La CIA, insieme ad altre associazioni di categoria (Confagricoltura e l’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare - Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) ha dato vita ad un Coordinamento Associativo denominato “Agrinsieme” – Coordinamento per lo sviluppo agricolo agroalimentare, per definire comuni strategie di sviluppo agricolo ed agroalimentare tali da garantire redditività alle imprese ed alle cooperative agricole. Agrinsieme ha chiesto al nuovo Parlamento una serie di impegni a favore dell’imprenditoria giovanile, dell’accesso al credito, della sburocratizzazione del settore agricolo. Lei cosa pensa di queste richieste? Penso che in un Paese “normale” certe richieste non dovrebbero nemmeno essere fatte. Ma tutto ciò accade purtroppo perché lo Stato per decenni ha assunto troppa gente e ad un certo punto deve fargli fare qualcosa: ad esempio far perdere tempo con carte e cartine da compilare agli utenti... Un’altra richiesta è quella di impegnarsi contro la cementificazione del territorio. È perseguibile questo obiettivo? Sicuramente, ma con quella logica di equilibrio di cui parlavo prima. Primo: preservare la terra incontaminata. Secondo: c’è tanto invenduto (edifici, capannoni, case) sia nel pubblico che nel privato. Sfruttiamolo. Terzo: non dimentichiamoci che ci sono persone che hanno avuto la possibilità di fabbricare sul proprio terreno. Questo è un loro diritto che va tutelato. A COLLOQUIO CON I NUOVI PARLAMENTARI MICHELE MOGNATO, PARTITO DEMOCRATICO Michele Mognato, mestrino, classe 1961, segretario provinciale del Partito Democratico, due volte vicesindaco di Venezia (con Paolo Costa e con Massimo Cacciari) è alla sua prima esperienza da parlamentare. A lui, come ad altri candidati, era stato illustrato prima delle elezioni il documento predisposto dalla CIA insieme ad altre associazioni di categoria (Confagricoltura e l’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare (Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) con cui venivano chiesti al nuovo Parlamento una serie di impegni a favore dell’imprenditoria giovanile, dell’accesso al credito, della sburocratizzazione del settore agricolo. Cosa pensa di questi impegni? Sono richieste assolutamente condivisibili. Esse sono valide per l’agricoltura, ma anche per il sistema Italia nel suo complesso, e a tutti i livelli. Dall’accesso al credito alla sburocratizzazione, è necessario semplificare le procedure. Se riusciamo ad essere virtuosi e a mettere in campo azioni positive, ma poi la burocrazia diventa sinonimo di “ufficio complicazioni”, rischiamo di vanificare quello di buono che potremmo creare. Occorre dunque ripensare al sistema Paese, dall’amministrazione centrale fino a quelle periferiche: anche da un processo di semplificazione passa la strada per lo sviluppo. Nel documento di CIA e delle altre associazioni, particolare accento viene posto alla situazione dei giovani. I giovani agricoltori con meno di 40 anni sono il 9,9% del totale, e solo la metà di essi ha meno di 35 anni. Il rapporto tra giovani e imprenditori over 55 è pari a 0,08 ovvero un giovane ogni otto imprenditori con più di 55 anni. Il governo è in carica da pochi giorni, ma il presidente Letta, già a partire dal suo discorso programmatico, ha focalizzato molto l’attenzione sul problema dell’accesso dei giovani nel mondo del lavoro. Ancora una volta, è una questione trasversale a 5 A COLLOQUIO CON I NUOVI PARLAMENTARI MARIO DALLA TOR, POPOLO DELLE LIBERTÀ Mario Dalla Tor, di Marcon, classe 1956, dal 2009 vicepresidente della Provincia di Venezia con delega all’urbanistica e pianificazione territoriale, è stato eletto in Senato nelle file dal Popolo delle Libertà. È l’unico parlamentare veneziano ad essere stato nominato nella Commissione Agricoltura. Poco prima delle elezioni dello scorso febbraio, aveva partecipato ad un incontro della CIA, durante il quale gli era stato illustrato il documento di Agrinsieme (CIA, Confagricoltura e l’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare - Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) con cui venivano chiesti al nuovo Parlamento una serie di impegni a favore dell’imprenditoria giovanile, dell’accesso al credito, della sburocratizzazione del settore agricolo. tutti i settori, non solo quello agricolo. Certo che però se un giovane decide di impegnarsi in un lavoro così importante, deve essere messo in condizioni di farlo. Bisogna studiare senz’altro delle formule di detassazione per chi assume giovani o per giovani che decidono di intraprendere un’iniziativa imprenditoriale nel settore agricolo. Un cenno però va anche ai 45-50enni che, a causa della crisi, hanno perso il lavoro, e non hanno ancora maturato i requisiti per andare in pensione. Non possiamo dimenticarci di loro, ci vuole una solidarietà tra le generazioni. Lei parlava dell’importanza del lavoro agricolo… Sì, è cresciuta la consapevolezza sull’importanza di questo settore. Che è essenziale non solo per ciò che produce, e cioè la nostra alimentazione, ma anche come forma di tutela del paesaggio. Dico sempre che i campi agricoli non sono spazi vuoti da riempire, con infrastrutture o capannoni. Lo sviluppo e il progresso sono importanti, a patto di non massacrare il territorio. Devo dire che gli strumenti urbanistici degli ultimi anni vanno in questa direzione. Sta a noi ricordare che la distinzione tra settori (primario, secondario, terziario, agricoltura, industria, servizi) è ormai superata. L’agricoltura è un pezzo straordinariamente importante della nostra economia, è quella che può garantire futuro, crescita, occupazione, e tutto in modo sostenibile. Lei è entrato nella Commissione Trasporti. Sì, quindi non è direttamente legata alle istanze del mondo agricolo. Ma posso assicurare fin da ora la mia disponibilità, e sicuramente quella dei miei colleghi del PD, ad accogliere le istanze del territorio veneziano e a dare una mano ogni volta che sia necessario. 6 Si tratta di impegni condivisibili? Non solo sono assolutamente condivisibili, ma fanno anche parte del programma con cui si era presentato alle elezioni il mio partito. La sburocratizzazione delle procedure amministrative, il sostegno all’imprenditoria giovanile e l’accesso al credito sono misure necessarie per fare ripartire l’economia. In particolare credo sia importantissimo considerare l’ipotesi di annullare l’IMU sui terreni agricoli, che grava in modo insopportabile sugli agricoltori. Il fatto che sia stato nominato nella Commissione Agricoltura mi darà certo modo di portare avanti queste istanze. Vorrei anche ricordare che è forte ed importante il connubio tra agricoltura e pesca, un altro settore che necessita di attenzione. Da assessore all’urbanistica, ha potuto confrontarsi con gli strumenti di programmazione del territorio. Ha notato un cambio di mentalità rispetto all’uso del terreno agricolo? Guardi, in questi tre anni e mezzo da assessore, il mio imperativo (e quello della Giunta Zaccariotto) è stato quello di non sprecare un solo metro quadrato di terreno agricolo. Abbiamo dato come criterio quello di abbattere e ricostruire. Dal punto di vista abitativo, è impressionante sapere che solo 7 in provincia di Venezia ci sono più di centomila abitazioni vuote: sfitte, invendute, disabitate. Per non parlare dei capannoni nelle aree industriali o artigianali. Il terreno agricolo è una risorsa, non uno spazio da riempire. Ma come la mettiamo con le infrastrutture? La CIA è fra i promotori del comitato “L’altra TAV”, per un percorso che ferisse il meno possibile il territorio... Le infrastrutture viarie sono fatte. La prossima dovrebbe essere la Treviso Mare, ma correrà sullo stesso sedime di quella attuale: questo perché appunto il criterio è quello del minor consumo di suolo possibile. Qualche problema, nella parte sud, potrebbe darlo il tracciato della Romea Commerciale, ma il territorio dovrà essere ascoltato e consultato. Sulla TAV credo che il commissario stia facendo un buon lavoro per arrivare alla soluzione migliore e meno impattante. Il nostro è un territorio di eccellenze agro-alimentari. Cosa si può fare per valorizzarle? Credo sia importantissimo il binomio con il turismo. Fare conoscere la nostra cucina, i luoghi in cui vengono coltivate le nostre specialità, è il miglior servizio che possiamo fare all’economia veneta. Quando raccontavo dei piani di assetto del territorio che mi è capitato di approvare, non ho detto che abbiamo cercato di dare ad essi un nome che li identificasse. Ecco che allora, per esempio, quello di Pramaggiore l’abbiamo chiamato Pat del vino. L’etichetta è legata quasi sempre alla produzione agricola. Un’altra leva da muovere è quella dell’esportazione. Abbiamo eccellenze non solo a livello provinciale, ma direi anche nazionale ed europeo. Dobbiamo coniugare la qualità con la quantità, perché secondo me esistono mercati pronti a ricevere i nostri prodotti. Quali saranno le sue priorità in Commissione Agricoltura? L’attività è appena iniziata, dovremo incontrarci con i colleghi della Camera e con il Ministro. Ma sarà mia cura prendere contatto con i rappresentanti delle associazioni di categoria a livello provinciale e regionale per mantenere un contatto, scambiar di osservazioni e consigli. DAL MONDO PRODUTTIVO PAGINA SINDACALE “LIQUIDATA” L’A.P.A. DI VENEZIA Il 15 maggio u.s. si è svolta a Mestre l’ assemblea dei soci di APA, poco più di trenta unità con altrettante deleghe su 75 iscritti a libro soci in regola con il pagamento della quota associativa, numero veramente ai minimi storici (?) , i quali hanno votato la messa in liquidazione dell’associazione provinciale nominando commissario l’attuale presidente Andrea Frasson. La decisione è avvenuta dopo che l’assemblea ha approvato i bilanci dell’ anno 2011 con una pesante perdita di circa 263.000 euro e del 2012 con una ulteriore perdita di circa 35.170 euro. Non è stata certo una bella giornata per il mondo zootecnico veneziano ed ora il neo commissario liquidatore dovrà affrontare molti dei nodi che per troppo tempo sono stati ignorati dagli amministratori, nonostante le sollecitazioni più volte pervenute dall’intero collegio sindacale. È pur vero che le APA sono state oggetto di un piano di ristrutturazione che ha visto il passaggio dei soci in ARA, la struttura regionale, ma tale operazione fortemente voluta e sostenuta da Coldiretti in una volata solitaria , nonostante più volte sia stata chiesta la disponibilità a percorrere una strada concordata e unitaria, rischia di lasciare strascichi e conti da pagare agli allevatori. Abbiamo più volte suggerito che tale riorganizzazione del sistema dei controlli funzionali delegati al territorio doveva essere sviluppata con la fusione delle APA provinciali per incorporazione, mentre il metodo adottato e sostenuto dal Consiglio di Amministrazione dell’associazione regionale è stato quello di far cedere l’attività caratteristica dell’associazione provinciale privando la stessa della responsabilità di essere economicamente sostenibile. Tali responsabilità pertanto devono essere scritte da chi ha preso queste decisioni rivelatesi un peso che rischia di riversarsi sui soci. Cia e Confagricoltura alcuni giorni fa hanno risposto unitariamente anche ad una lettera dei sindacati CGIL, CISL, UIL che metteva in rilievo i possibili rischi per i lavoratori del sistema ARA, ribadendo loro che tali scelte non sono state mai condivise né tantomeno concordate e quindi gli opportuni chiarimenti devono essere inviati alla associazione che ha guidato tali scelte. PAGINA SINDACALE LA CIA CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE PER IL VENETO. Nel veneziano danni alle colture di mais, soia, barbabietole, frutta e ortaggi. Stato di calamità naturale per il Veneto. È la richiesta che la Confederazione Italiana Agricoltori del Veneto, sentite le sedi provinciali, ha fatto ieri alla Regione, al Tavolo Verde. Il presidente di Cia Veneto Flavio Furlani ha chiesto all’assessore Manzato che venga avanzata al Governo la richiesta, stante la grave situazione: le abbondanti piogge degli ultimi giorni e la perdurante instabilità climatica stanno infatti mettendo a dura prova le aziende agricole e zootecniche del territorio. «Continuano le piogge con violenti temporali – spiega il presidente di Cia Venezia Paolo Quaggio - che causano allagamenti dei campi in vaste aree della nostra regione e della nostra provincia, compromettendo le semine e la raccolta dei foraggi che iniziano a marcire nei campi. I danni maggiori sono nell’area centrale (Riviera e Miranese) e nella parte meridionale della provincia. Rispetto al 2012, anno della grande siccità che gravi danni aveva provocato, ad oggi nel Veneto è piovuto quasi il 50% in più rispetto ai primi 6 mesi dell’anno scorso, provocando gravi danni alle colture orticole a pieno campo, una riduzione della semina della barbabietola, una drastica diminuzione della semina del mais, un grave ritardo per la semina della soia. Ultima considerazione è che tali accelerazioni e forzature ad oggi fanno registrare una rappresentatività di ARA al di sotto del 50% del latte prodotto in Veneto e visto che molti agricoltori non hanno condiviso tali scelte. Per quanto riguarda il settore frutticolo, gravi ripercussioni per pesche e pere: questa continua altalena di temperatura e le abbondanti piogge (che in parte hanno vanificato anche i trattamenti di cura delle piante) avranno gravi ripercussioni sui raccolti». Ad avviso della CIA diventa improrogabile che la Regione Veneto e gli Enti preposti intervengano strutturalmente in modo tale da ridisegnare il deflusso delle acque partendo dalle foci risalendo a monte. Non bastano gli interventi che prevedono la costruzione dei Bacini di laminazione, seppure importanti e necessari, ma vanno previsti comunque interventi strutturali quali lo scavo dei fiumi ed il rafforzamento delle arginature. SETTORE PRODUTTIVI SETTORE PRODUTTIVI IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Ci risiamo. Dopo la tremenda siccità del 2012 è arrivata una primavera ad alta e continua piovosità che non lascia spazio alle semine e ai trapianti. Buona parte delle semine di barbabietola non si sono potute effettuare, calo drastico per il mais, rimane la soia per il mese di maggio. Le colture orticole a pieno campo stanno subendo danni ingenti e gravi ritardi colpiscono tutte le coltivazioni. Piogge intense e siccità sono le due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico. L’attività agricola è la prima vittima di tale cambiamento e subisce danni maggiori rispetto a tutti gli altri comparti economici. L’agricoltura è chiamata dalla Comunità Europea a contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici tramite misure agroambientali, controllo delle emissioni in atmosfera, corretto uso dell’ acqua, tutela dell’ inquinamento da nitrati. Ma agli altri settori produttivi viene richiesto analogo impegno? Sappiamo che l’anidride carbonica emessa in atmosfera è la principale causa dell’effetto serra e del surriscaldamento del pianeta, surriscaldamento che provoca il cambiamento del clima sotto gli occhi di tutti. Ma sono proprio le produzioni agroforestali che catturano l’anidride carbonica tramite la fotosintesi clorofilliana. Solo l’ agricoltura è dunque in grado di contribuire al riequilibrio fra emissioni e cattura dell’ anidride carbonica e questo va sempre tenuto presente. - Domande Uniche n. 5.100 per un valore dei titoli pari a 12 milioni di € - Traferimento Titoli n. 215 - Assicurazione Vite n. 90 - Domande Agroambiente n. 250 A questi si aggiungono circa 300 domande di Autorizzazione Vitivinicola, 1.200 Richieste di Carburante ( attenzione il 30 giugno scade la chiusura dei libretti UMA), 20 notifiche del 12 Finalmente lo scorso 15 marzo la Regione Veneto assieme a Lombardia ed Emilia ha emanato disposizioni per l’ impiego di mais danneggiato da aflatossine nei biodigestori per la produzione di biogas. Dunque nessuna deroga ai limiti nell’alimentazione di alcune specie da carne. I produttori di mais escono con le ossa rotte da questa vicenda: tagli sui quantitativi di mais consegnati, acconti, prezzi stracciati o pagamenti ancora fermi. Il 2013 vedrà una notevole riduzione delle semine di mais ma sin da ora vanno previste tutte le misure necessarie per evitare il ripetersi di questa calamità. In particolare consorzi, cooperative e centri di raccolta devono organizzarsi per analizzare il prodotto in ingresso ed effettuare lo stoccaggio differenziato. Agli istituti di ricerca e università il compito di monitorare il fenomeno ed indicare, in caso di allarme, gli interventi a carico degli agricoltori in particolare epoca e modalità di raccolta. CAMPAGNA GRANO 2013 PAC 2013 Con il 15 maggio si è conclusa la presentazione delle domande PAC 2013. Questi i dati delle domande presentate dai 9 sportelli del Caa delle Venezie gestititi dalla Cia di Venezia: DESTINAZIONE BIODIGESTORI PER IL MAIS COLPITO DA AFLATOSSINE biologico, 15 certificazioni IAP, altre 60 domande PSR, piani aziendali per edificare in area agricola, comunicazioni nitrati, piani agrituristici e purtroppo 415 domande di danni da siccità. Alla base di questa attività sta la gestione di circa 6.400 fascicoli aziendali da noi custoditi e aggiornati e controllati da Avepa. Infine per quanto riguarda la prossima PAC è oramai certo che resterà in vigore, con piccole modifiche, anche per il 2014 l’ attuale sistema di aiuti, in attesa che in questi mesi venga definitivamente approvata la riforma Pac valevole sino al 2020. Con l’approssimarsi dell’epoca di raccolta del grano tenero e duro, visto anche l’andamento stagionale, è indispensabile provvedere alla difesa delle colture dagli attacchi di parassiti fungini in funzione sia di maggiori rese quantitative ma soprattutto nell’ottica di ottenere prodotto qualitativamente rispondente alle richieste di mercato. A questo proposito va ricordato che questa fase del ciclo della coltura (spigatura e fioritura) è particolarmente suscettibile ad attacchi di fusariosi della spiga che è il principale veicolo di contaminazione da micotossine e più precisamente di DON (deossinivalenolo). Tenendo conto che il prodotto con tenore di DON oltre i limiti previsti dalla Comunità Europea non è commercializzabile, richiamiamo l’attenzione di tutti i coltivatori di grano tenero e duro affinché venga effettuato il necessario trattamento nel periodo della sfioritura. 13 SETTORE PRODUTTIVI SETTORE PRODUTTIVI PATENTINO PER AGROMEZZI (fac simile) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ (art.47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445) Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare con la quale fornisce chiarimenti in merito all’applicazione dell’accordo del febbraio 2012, sull’individuazione delle attrezzature di lavoro agricolo per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori. I chiarimenti, sollecitati da CIA e dalle altre organizzazioni aderenti ad Agrinsieme, accolgono le richieste della Confederazione in ordine ai criteri della dichiarazione di attestazione dell’esperienza pregressa dei lavoratori agricoli/operatori. Si ricorda, infatti, che i lavoratori del settore agricolo che, al 12 marzo 2013, siano in possesso di esperienza documentata pari ad almeno 2 anni, possono frequentare esclusivamente i corsi di aggiornamento di 4 ore entro il 12 marzo 2017 (e, dunque, non il corso base di 8 ore che prevede anche la parte pratica). Tale deroga si applica a tutti gli operatori del settore agricolo o forestale che utilizzano le attrezzature individuate nell’accordo. La circolare in merito all’esperienza pregressa prevede la possibilità di autocertificare l’esperienza biennale, che deve riferirsi ad un periodo di tempo non antecedente a dieci anni, attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Oggetto: Abilitazione all’uso delle attrezzature ai sensi del punto 9.4 dell’Accordo Stato Regioni n. 53/ CSR del 22 febbraio 2012 in relazione all’esperienza biennale acquisita . Il/la sottoscritto/a_____________________in qualità di lavoratore autonomo /datore di lavoro utilizzatore della Ditta / Società ____________________________ con sede in_____________________Prov_________________ consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 per le ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci ed a conoscenza del fatto che potranno essere effettuati controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese, agli effetti dell’applicazione delle disposizioni previste dal Dlgs 81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni n. 53/ CSR del 22 febbraio 2012 DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ di aver maturato negli ultimi 10 anni, presso la propria azienda, nell’ambito del normale ciclo produttivo aziendale, oltre n°2 anni di esperienza nell’utilizzo delle seguenti attrezzature/macchine agricole disponibili in azienda: - Trattori agricoli e forestali (eventualmente indicare se a cingoli) - Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo - Escavatori, pale caricatrici frontali, terne - Altre attrezzature individuate dall’Accordo Stato Regioni n. 53/ CSR del 22 febbraio 2012 I CORSI DI AGGIORNAMENTO SARANNO ORGANIZZATI DA CIA VENEZIA TRAMITE IL PROPRIO CENTRO DI FORMAZIONE CIPAT. In relazione all’esperienza biennale acquisita, ai sensi del punto 9.4 dell’Accordo Stato Regioni n. 53/ CSR del 22 febbraio 2012, il sottoscritto è abilitato all’uso delle suddette macchine e, ai sensi del punto 6 dello stesso Accordo, procederà ad effettuare l’aggiornamento quinquennale, tramite apposito corso di formazione, entro il 12 marzo 2017. Riportiamo di seguito uno schema che riassume gli obblighi e il testo delle DICHIARAZIONI. Luogo e data LE DICHIARAZIONI VANNO SOTTOSCRITTE PRESSO GLI UFFICI CIA DI VENEZIA E CONSERVATE IN AZIENDA. SOGGETTO ESPERIENZA DI 2 ANNI GIÀ MATURATA OBBLIGO CORSO AGGIORNAMENTO Lavoratore autonomo/datore di lavoro Dichiarazione dello stesso entro 12 marzo 2017 Collaboratore famigliare Dichiarazione del titolare ditta entro 12 marzo 2017 Lavoratore subordinato Dichiarazione del lavoratore subordinato entro 12 marzo 2017 SOGGETTO ESPERIENZA INFERIORE 2 ANNI OBBLIGO CORSO AGGIORNAMENTO CHIUSURA CAMPAGNA ASSICURATIVA 2013 Dopo un avvio alquanto insolito dovuto alle avverse condizioni atmosferiche che con forti e continuative piogge ha creato problemi alle semine dei prodotti erbacei primaverili, in queste settimane è in pieno svolgimento la campagna assicurativa/assuntiva contro le avversità atmosferiche, le Aziende agricole stanno sottoscrivendo coperture assicurative per tutte le tipologie di produzioni vegetali e con un ventaglio che spazia dalla copertura minima con 2 avversità (solitamente grandine e vento) alle multirischio sulle rese contro tutte le avversità atmosferiche agevolate. Questo conferma come ormai la protezione delle proprie produzioni vegetali attraverso forme assicurative e mutualistiche (Fondi), sia considerata il «salvagente» in grado di dare una risposta sicura e veloce nel risarcire i danni causati da eventi atmosferici ormai imprevedibili, variegati e sempre più violenti. Le novità normative introdotte dal Piano assicurativo agricolo nazionale 2013 massimizzano le risorse pubbliche per i nuovi assicurati e le polizze multirischio con l’obbiettivo di facilitare l’accesso all’assicurazione per le aziende agricole. Lavoratore autonomo/datore di lavoro entro 12 marzo 2015 Pertanto visto l’inizio di quest’annata produttiva con un clima particolarmente variabile ed imprevedibile, invitiamo chi volesse attivare una copertura assicurativa a non indugiare e per qualsiasi informazione a rivolgersi al consorzio per informazioni sulle proposte del mercato assicurativo 2013. Collaboratore famigliare entro 12 marzo 2015 Ricordiamo che la campagna assuntiva chiuderà 21 giugno 2013 per tutti i prodotti tranne che per l’uva. Proteggete le vostre produzioni, se non l’avete già fatto correte ad assicurarvi!! Lavoratore subordinato entro 12 marzo 2015 SOGGETTO 14 Lavoratore autonomo/datore di lavoro utilizzatore NESSUNA ESPERIENZA CORSO BASE PRIMA DI OPERARE CONDIFESA VENEZIA CONSORZIO PROVINCIALE DI VENEZIA PER LA DIFESA DELLE COLTURE AGRARIE DALLE AVVERSITÀ 30172 MESTRE-VENEZIA - VIA G. PEPE N. 142 tel. 041/971322 - fax 041/971952 / [email protected] www.condifesaVE.it / Skype: codivenezia 15 DAL FISCALE SETTORE FISCALE SETTORE FISCALE RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI: CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE Con l’articolo 13-ter del DL 83/2012 è stato modificato nuovamente il regime di responsabilità solidale fiscale introdotto originariamente dal decreto Visco-Bersani ossia dal comma 28 del DL 223/2006. Il suddetto comma era infatti già stato oggetto di una profonda modifica ad opera del comma 5bis dell’art 2 del Dl 16/2012. L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con due documenti di prassi, la circolare n 40/E dell’8/10/2012 e la circolare 2/E del 1/03/2013 per fornire importanti chiarimenti in merito ad alcune criticità: in particolare la circolare 2/E, offrendo un’interpretazione estensiva dell’ambito di applicazione di tale normativa, ha asserito che la disciplina si rende applicabile a tutti i settori economici e non solo a quello edile. La conferma di tale estensione comporta notevoli ripercussioni nell’ambito del settore agricolo stante il frequente ricorso alla tipologia contrattuale dell’appalto di servizi e manodopera motivata dall’esigenza di flessibilità che il carattere di stagionalità dell’attività impone alle aziende agricole. Particolarmente colpite dalla nuova disposizione le piccole e micro aziende agricole (si pensi agli agricoltori esonerati che si avvalgono di conto terzisti per le lavorazioni agricole, comunque sottoposte a tale obbligo). La Confederazione Italiana Agricoltori ha preso immediatamente posizione contro l’estensione indifferenziata di questo adempimento che trasferisce sulle imprese agricole la responsabilità della verifica della regolarità contributiva e tributaria che “dovrebbe” invece ricadere sulla Pubblica Amministrazione. Le conseguenze di natura pratica (aumento degli adempimenti burocratici) e sanzionatoria (la sanzione minima per il committente inadempiente è stabilita in euro 5000 a prescindere dall’entità dell’appalto) sono gravi per il settore agricolo e per questo rappresentate al Governo affinché operi per una sostanziale modifica della condizione normativa. A seguito delle suddette modifiche: • l’appaltatore risponde in solido con il subappaltatore, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto, per i versamenti dovuti all’Erario a titolo di ritenute fiscale sui redditi di lavoro dipendente e a titolo di IVA dovuta in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del contrato di subappalto; • il committente (agricoltore che si avvale di contoterzisti per le lavorazioni agricole) è obbligato a verificare la regolarità dei versamenti fiscali (ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e iva) dovuti dall’appaltatore (contoterzista) e da eventuali subappaltatori in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del contratto di appalto/subappalto. Tale controllo deve essere effettuato prima di effettuare i pagamenti all’appaltatore, l’inosservanza di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 ad euro 200.000. La responsabilità solidale in ambito fiscale dell’appaltatore ed il rischio di sanzione a carico del committente vengono meno se l’appaltatore/committente verifica che i suddetti versamenti siano stati correttamente eseguiti dall’appaltatore/subappaltatore acquisendo la relativa documentazione: asseverazione (rilasciata da un professionista abilitato o da un CAF imprese) oppure dichiarazione sostitutiva rilasciata direttamente all’appaltatore/subappaltatore ai sensi del DPR 445/2000 (vedi fac-simile) L’istituto della responsabilità solidale tra le parti contraenti il contratto di appalto è stato introdotto per rispondere all’esigenza di rafforzare la tutela patrimoniale dei lavoratori. 18 Obblighi del committente Ai sensi del comma 28 bis il committente (agricoltore) provvede al pagamento di quanto dovuto all’appaltatore previa esibizione da parte di quest’ultimo della documentazione attestante che gli adempimenti fiscali, scaduti alla data del pagamento del corrispettivo, sono stati correttamente eseguiti. Il committente può sospendere il pagamento del corrispettivo fino a quando l’appaltatore (contoterzista) non fornisce la suddetta documentazione. L’appaltatore inadempiente risponderà in solido con il subappaltatore, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto, del versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e del versamento dell’Iva dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto, mentre il committente sarà passibile di sanzione amministrativa pecuniaria. SETTORE FISCALE SETTORE FISCALE Facsimile dichiarazione appaltatore verso committente in carta libera senza autentica di firma DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445) AI FINI DELLE RITENUTE SUI REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE Il/La sottoscritto/a.....................................................................nato/a a.......................................(...............) il.............................................................................. residente a.............................................................(.............) in via ...........................................................................................................................n....................... Codice fiscale......................................................................................................................................................................................................................................... in qualità di di aver correttamente effettuato e versato le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente , in relazione ai soggetti lavoratori impiegati nell’esecuzione del suddetto contratto di appalto, come esposto nel seguente prospetto: PERIODO EFFETTUAZIONE RITENUTE FISCALI (mese/anno) IMPORTO RITENUTE OPERATE IMPORTO RITENUTE VERSATE(*) ESTREMI VERSAMENTO F24 ( n° prot. telematico) a) titolare della ditta individuale................................................................................................................................................................................................... con sede in....................................................................................................................................Partita IVA..................................................................................... oppure b) rappresentante legale della società....................................................................................................................................................................................... con sede in....................................................................................................................................Partita IVA..................................................................................... in riferimento al contratto di appalto stipulato in data...............................................................tra la suddetta impresa in qualità di appaltatore e l’impresa....................................................................................................................................in qualità di committente, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, ed in osservanza delle disposizioni contenute nei commi da 28 a 28-ter dell’art. 35 del D.L. n. 223/2006, come modificato dalla Legge 7/8/2012 n. 134. DICHIARA (*)indicare l’importo soggetto ad obbligo di versamento, ossia al netto dell’importo da non versare per effetto dello scomputo parziale o totale con eccedenze a credito di ritenute; si deve indicare il predetto importo netto, anche se poi non effettivamente versato in quanto oggetto di compensazione “orizzontale”. oppure di non aver corrisposto redditi di lavoro dipendente in relazione alle prestazioni svolte nell’ambito del contratto di appalto, oppure di averne corrisposti, ma il versamento delle ritenute operate alla fonte sugli stessi non è ancora scaduto; • Che gli importi dell’IVA e delle ritenute versati includono l’IVA (ove dovuta) e le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente riferibili ai contratti di appalto per il quale la dichiarazione viene resa che alla data del.............................................................................................................................................( antecedente al pagamento del corrispettivo) Ai fini degli adempimenti IVA • Il sottoscritto in qualità di appaltatore dichiara, inoltre, di aver correttamente registrato le fatture inerenti i lavori eseguiti nell’ambito del rapporto di appalto e di aver proceduto all’eventuale versamento dell’iva relativa, come esposto nel seguente prospetto: ESTREMI FATTURE EMESSE (n° e data) TIPOLOGIA (vedi didascalia sottostante) IMPORTO IVA LIQUIDAZIONE PERIODICA a) b) c) d) 1) ................................ 2) a) b) c) d) 1) ................................ 2) a) b) c) d) 1) ................................ 2) a) b) c) d) 1) ................................ 2) ESTREMI VERSAMENTO F24 ( n° prot. telematico) TIPOLOGIA barrare: a) in caso di fattura ad esigibilità IVA immediata ( da cui è scaturito un obbligo di versamento dell’IVA a debito, anche se il versamento non è stato effettivamente eseguito, in quanto il risultato della liquidazione periodica ha naturalmente tenuto conto dell’IVA a debito ed a credito di tutte le operazioni del periodo ovvero in quanto tale risultato è stato oggetto di compensazione verticale o orizzontale nel mod F24; b) ) in caso di fattura ad esigibilità IVA differita (regime IVA di cassa ex art 7 DL 185/2008, oppure ex art 32 bis DL83/2012 oppure ex art 6, ultimo comma DPR 633/72); c)in caso di fattura emessa in regime di “reverse charge” ex art 17, comma........., DPR 633/72 e DM............( specificare i riferimenti normativi applicabili al caso di specie); d) in caso di fattura emessa in regime dei minimi ex art 27 D.L. 98/2011; LIQUIDAZIONE PERIODICA barrare: 1)...........................( indicando giorno 16 del mese /trimestre nel quale è stata effettuata la liquidazione IVA); 2) IVA non ancora liquidata in quanto non ancora scaduti i termini di legge per eseguire la liquidazione periodica/annuale IVA in cui debbono essere comprese le fatture relative ai lavori eseguiti; 20 di non aver stipulato contratti di subappalto, in riferimento alle prestazioni oggetto del contratto di appalto sopra citato oppure di essersi avvalso dei seguenti subappaltatori, con riferimento ai quali si allega relativa autocertificazione rilasciata dai medesimi: − DENOMINAZIONE.............................................; P.IVA/CF.............................................(All........) − DENOMINAZIONE.............................................; P.IVA/CF.............................................(All........) .............................., li.................................... Firma appaltatore dichiarante ………………………………............... Firma committente per accettazione ........................................................ Allegati • documento identità del dichiarante • autocertificazione/i rilasciate dai subappaltatori Informativa sul trattamento dei dati personali In relazione agli obblighi previsti dall’art 13, D.Lgs,196/2003, i dati raccolti sono previsti dalla vigenti disposizioni ai fini del procedimento per il quale sono soggetti e saranno oggetto di trattamento, sia in forma cartacea che mediante strumenti informatici, in relazione agli obblighi legali e contrattuali derivanti dal contratto di appalto in oggetto. 21 SETTORE SOCIALE “INAC IN PIAZZA PER TE” Confermato il successo della manifestazione Durante la giornata avviata la petizione popolare per abrogare l’aggancio dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. L’11 maggio scorso si è svolta la settima edizione della manifestazione “Inac in piazza per Te”, appuntamento che il patronato INAC dedica ogni anno per incontrare i cittadini nelle piazze di tutte le provincie italiane, per fornire informazioni, chiarimenti e sostegno concreto sui complessi temi previdenziali ed assistenziali. Il tema ricorrente è quello relativo al sistema pensionistico, che negli ultimi venti anni ha visto frequenti interventi volti ad allontanare sempre di più l’età pensionabile. La forte crisi economico-finanziaria e l’andamento demografico che classifica l’Italia tra i paesi a più forte invecchiamento della popolazione, ha indotto il legislatore ad intervenire nuovamente ed in modo radicale, mettendo a punto la riforma più severa d’Europa, e che ha proiettato ancora più in avanti l’età pensionabile. Tutto ciò senza abrogare le precedenti disposizioni che avevano previsto l’aggancio del requisito anagrafico all’accresciuta aspettativa di vita, introdotte con lo scopo di elevare gradualmente l’età pensionabile. Dopo l’ultima riforma Monti-Fornero ed il drastico aumento del requisito anagrafico, l’INAC ha ritenuto che un simile meccanismo, non abbia più ragione di esistere. Il suo mantenimento continua a spostare senza alcun limite, il momento del pensionamento, creando ingiustizia ed incertezza negli aventi diritto. Se l’aspettativa di vita dovesse andare oltre i 90 anni, l’età pensionabile potrebbe andare oltre i 75 anni, con ricadute negative sia in ambito sociale che lavorativo. DAL SOCIALE Alla luce di queste considerazioni l’INAC, che da oltre 40 anni è vicino ai cittadini per la tutela dei Diritti sociali, ha ritenuto di dover promuovere una “petizione popolare” per chiedere l’abrogazione di questo meccanismo, inaccettabile ed iniquo. Prima di avviare la raccolta di firme, l’iniziativa è stata divulgata tra i parlamentari italiani, che il 9 maggio scorso, hanno potuto confrontarsi con i dirigenti dell’INAC e della Confederazione Italiana Agricoltori, quale organizzazione promotrice, presenti con un gazebo davanti alla Camera dei Deputati. La raccolta di firme, avviata l’11 maggio con lo slogan: “La riforma allontana la pensione, NO all’aggancio all’aspettativa di vita”, ha ricevuto l’adesione di numerosi cittadini. Nella nostra provincia la manifestazione si è svolta in Piazza Mercato a Marghera e sono state raccolte più di 500 firme. Le sottoscrizioni, sempre più numerose, continuano ad essere raccolte presso le sedi INAC dislocate sul territorio. Chiediamo la tua firma affinché la proposta, che sarà presentata al Consiglio dei Ministri, sia sostenuta dalla più ampia volontà popolare. 23 SETTORE SOCIALE LA PENSIONE: MIRAGGIO O REALTÀ? Finestre d’uscita, deroghe, aspettativa di vita, esodati, salvaguardati…! Capire se e quando si va in pensione e con quale importo, è un rompicapo! Un tempo esaminare l’estratto contributivo del lavoratore, stabilire quando sarebbe andato in pensione e quanto avrebbe riscosso, era “relativamente” semplice. Per far quadrare i conti dello Stato, negli ultimi venti anni il legislatore si è inventato di tutto e di più. Oggi, per fare una consulenza sulla SETTORE SOCIALE NON PERDERE TEMPO, VIENI ALL’INAC, IL DIRITTO AGLI ARRETRATI HA TERMINI DI PRESCRIZIONE MOLTO RIDOTTI. pensione si deve essere più che competenti, avere adeguati strumenti informatici, e comunque si deve evidenziare al lavoratore che si tratta Richiedi il modello CUD ed il certificato di pensione tramite il patronato INAC, potremo valutare se la pensione è stata liquidata correttamente! di ipotesi, che è indispensabile far certificare dagli enti previdenziali. Se occorre potremo estrarre dagli archivi previdenziali l’estratto contributivo e valuteremo insieme a te se è possibile beneficiare di una delle Il caos normativo è iniziato nel 1992: il Governo Amato si inventò maggiorazioni sociali o integrazioni della pensione di cui qui sotto facciamo un breve resoconto. Ed è tutto GRATUITO. il blocco delle pensioni di anzianità. Poi sono arrivate le “finestre d’uscita” e “l’aggancio all’età” anche per la pensione di anzianità. La Riforma Dini, che ha introdotto il sistema contributivo, i vari “scaloni, scalini e deroghe”, e l’aspettativa di vita, complicò ancora di più il quadro normativo. Da ultimo la Riforma Fornero: umida delle lacrime (?!) della Ministro, fradicia delle lacrime dei lavoratori! Abbiamo imparato il termine “esodati”, una parte dei lavoratori compromessi dalla Riforma. Chi sono gli esodati? Sono ex lavoratori che si sono licenziati contando di avere la pensione in termini precisi, ritrovandosi la certezza di non avere più il lavoro e l’incertezza su quando andranno in pensione. Quanti sono? 30mila? 300mila?! un milione?!!! Questo il poco edificante rimpallo tra Ministero, Inps e Sindacati. Il problema vero è sempre lo stesso: quanti soldi servono, e soprattutto dove si trovano. Non possiamo più limitarci alla consulenza, dobbiamo fare proposte. Grazie al supporto della Cia, l’organizzazione promotrice del patronato Inac, e sfruttando l’occasione di “Inac in piazza per te”, nell’edizione dello scorso anno abbiamo proposto un “patto generazionale”: l’affiancamento fra lavoratore anziano e giovane apprendista per risolvere anche una parte della crescente disoccupazione. Quest’anno abbiamo proposto la petizione per l’abolizione dell’aggancio dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita, non più motivato dai vigenti requisiti di età, di per sé già molto rigidi. Venite a firmare la petizione presso i nostri uffici: la pensione si allontana, facciamo qualcosa perché non diventi un miraggio!!! Vedove e vedovi inabili Sulla pensione di reversibilità derivante da quella liquidata al defunto coniuge, se ex dipendente privato o pubblico, possono spettare gli assegni familiari anche se il componente la famiglia è la sola vedova/vedovo. Il diritto alla prestazione è legato a precisi limiti di reddito. L’inabilità deve essere certificata dall’ASL se l’interessato è gestito dall’Inps, mentre se è gestito dall’Inpdap deve essere riconosciuta dall’apposita Commissione e comprensiva di diritto all’accompagnamento. Gli assegni familiari vengono concessi su richiesta dell’interessato dalla data di riconoscimento dell’inabilità, e comunque nella prescrizione quinquennale. Spetta anche agli eredi del pensionato deceduto. Ex lavoratori dipendenti Se negli ultimi anni precedenti alla pensione e fino a tutto il 2004, il lavoratore ha avuto periodi di infortunio, malattia o disoccupazione, è possibile che l’Istituto previdenziale erogatore della pensione non l’abbia liquidata correttamente. Più lunghi sono i periodi, maggiore è il danno per il pensionato. Se il pensionato ha avuto periodi di malattia o di cassa integrazione ad integrazione, ed al momento della richiesta di pensione non ha chiesto all’Inps di tenerne di conto, l’Istituto non l’ha considerata nelle retribuzioni prese a base per il calcolo della pensione. Per i periodi di “non lavoro” (disoccupazione, malattia, infortunio) l’Inps in genere considera le sole retribuzioni ordinarie, senza considerare le gratifiche o le indennità previste dai contratti(tredicesima, e/o la quattordicesima, indennità per ferie non godute, ecc.). Per i periodi di mobilità invece, l’Istituto non ha tenuto conto degli scatti e degli adeguamenti retributivi contrattualmente previsti. Dal ricalcolo, riliquidazione e conseguente aumento della pensione, potranno spettare anche gli arretrati. Pensionati e servizio militare Il periodo di servizio militare deve essere valutato ai fini pensionistici secondo il trattamento più favorevole al contribuente. In certi casi l’Inps, liquidando la pensione, non ha attribuito correttamente il periodo. La rideterminazione dell’importo pensionistico interessa i pensionati, o i loro eredi, che hanno contributi accreditati in gestioni contributive diverse, ad esempio, hanno svolto inizialmente l’attività di lavoro dipendente e successivamente autonomo, oppure commerciante e poi artigiano, o artigiano e poi coltivatore diretto, e viceversa. E’ possibile richiedere la riliquidazione della pensione anche dai titolari della reversibilità del lavoratore che rispondeva ai requisiti di cui sopra. Il beneficio economico scatta con gli arretrati. Lavoro dopo la pensione I contributi accreditati dopo la pensione possono essere utilizzati per aumentare la pensione stessa o per ottenerne una nuova. Il supplemento è un aumento della pensione già liquidata, calcolato in base ai contributi che sono stati versati dopo il pensionamento. Talvolta bastano poche settimane di contributi per avere qualche euro in più al mese. La pensione supplementare, invece, è una pensione, che può essere liquidata ad un pensionato che ha accreditato contributi in una gestione previdenziale diversa da quella che ha originato la prima pensione. In entrambi i casi si tratta di un nuovo trattamento economico nelle tasche del pensionato, e decorre dal mese successivo alla presentazione della richiesta. 24 25 DAL TERRITORIO DONNE IN CAMPO In occasione della festa della donna, l’Associazione Donne in Campo della Confederazione Italiana Agricoltori ha organizzato due momenti importanti a Venezia in collaborazione con l’Assessorato alle attività Culturali e al Commercio del comune di Venezia. Nel pomeriggio del 7 marzo si è svolto un convegno sul ruolo delle imprenditrici agricole “Da Argentina Altobelli alle imprenditrici di oggi”. La ricerca è stata curata dalla Fondazione Humus e dalla Fondazione Di Vittorio, per conto dell’Associazione Donne In Campo e della Confederazione Italiana Agricoltori. Argentina Altobelli è una donna importante, impegnata sindacalmente e politicamente in agricoltura per l’affermazione dei diritti delle persone, in modo specifico delle donne. In quell’occasione è emerso che le donne in agricoltura crescono sempre di più e sono impegnate nei diversi livelli: lavoratrici e imprenditrici. Molte di loro hanno dedicato e dedicano energie ed impegno personale straordinari. Nella giornata dell’8 marzo, invece, si è organizzata una mostra mercato nazionale di prodotti agricoli a Rio Terà dei Pensieri. Protagoniste erano le imprenditrici del Veneto, Trentino, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Abruzzo con i loro prodotti di alta qualità…vino, miele, formaggi, salumi, aceto balsamico di Modena, olio,marmellate, ecc.... Nella stessa giornata si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa con la presenza dell’Assessora al Commercio del Comune Carla Rey, l’Assessore alle attività Culturali Tiziana Agostini, la Presidente di Donne in Campo nazionale Mara Longhin, il Presidente Cia nazionale Giuseppe Politi, il Presidente Cia Regionale Flavio Furlani e il Presidente Cia Provinciale Paolo Quaggio. DAL TERRITORIO 27 DAL TERRITORIO DAL TERRITORIO FESTA DEI FIORI A MESTRE IMPORTANTE RUOLO DI ASES/CIA Domenica 21 aprile si è svolta la seconda edizione di “Vesti di fiori la Il 21 aprile si sono svolte in Paraguay le elezioni generali per il anche ai loro figli e alle loro figlie per la gestione delle piccole tua città” a Mestre organizzata dall’associazione culturale immagina Presidente della Repubblica, i senatori, deputati e governatori. aziende agricole familiari. Negli anni ’90, ancora nel periodo della Mestre e dall’assessorato al commercio del comune di Venezia. Ha L’organismo incaricato del corretto svolgimento delle elezioni era dittatura, la Pastorale Sociale di Mons. Mario Medina ha iniziato visto coinvolte diverse aziende florovivaistiche tra Cia e Coldiretti il Tribunale Superiore di Giustizia Elettorale (TSJE) che ha invitato un processo di organizzazione e promozione delle famiglie di che hanno colorato Piazza Ferretto con centinaia di piante. come Osservatori Internazionali rappresentanti di varie istituzioni contadini. Dopo una prima tappa si scelse di fortificare la parte Le aziende agricole Cia partecipanti all’evento sono state: (Organizzazione Stati Americani, Unione Europea ecc.). Anche organizzativa su criteri di agricoltura sostenibile tenendo conto ASES/CIA, per l’impegno che sta svolgendo da circa vent’anni per del deterioramento delle risorse naturali e dell’eredità di paura • Az. Agricola Hedera Florovivaismo la promozione agricola del Paraguay è stata invitata a partecipare conseguenza del sistema di repressione della dittatura. I contadini • Az. Agricol Chinellato Roberto con propri osservatori. Compito di ASES/CIA è stato di verificare appoggiati dal Vescovo Medina diedero vita a una azienda agricola • Az. Agricola Bonivento Pierangela il corretto svolgimento delle elezioni nella Regione di Misiones chiamata San Isidro Labrador CEASIL destinandola alla formazione • Az. Agricola Checchin Sandra dove, dal 2004, si sta portando avanti il progetto denominato tecnica di piccoli produttori e dei loro figli. Oggi la scuola dispone • Az. Agricola Pelizza Raffaele “Misiones menos pobreza”. La missione di ASES/CIA si è svolta di 21 ettari ed è situata nella frazione del Comune di San Ignacio • Az. Agricola Masiero Michela presso i seggi dei Comuni di Santa Rosa, San Ignacio, San Juan chiamata Potrero San Antonio. Attualmente dispone di 60 posti • Az. Agricola Cavasin Giuseppe Bautista e San Miguel località a cui appartengono i dodici comitati per ospitare in forma residenziale gli allievi che provengono da • Az. Agricola Pillon Elisa di agricoltori dell’ Associazione produttori di passiflora e menta località lontane. La scuola si mantiene grazie a contributi esterni e creata da ASE/CIA e dove è stato realizzato il progetto di riforma dispone di alcune istallazioni anche se ancora precarie e necessita L’evento ha riscosso molto successo nonostante il tempo, creando agraria nell’insediamento rurale Martìn Rolòn. di strumenti agricoli per i giovani (maschi e femmine) che la così una manifestazione che si riproporrà anche l’anno prossimo. Nonostante alcune irregolarità riscontrate nei giorni precedenti frequentano. Il nuovo progetto di ASES/CIA vuole appoggiare la alla elezione, questa si è svolta regolarmente e gli agricoltori scuola migliorando le infrastrutture per allevamento di animali e hanno dimostrato una maturità politica e civica che preannuncia ampliando le colture. Questo permetterà di rendere autosufficiente una speranza per il Paraguay. Terminata l’elezione ASES/CIA la scuola e formerà i giovani alla conoscenza di nuove tecnologie si è dedicata a incontrare i comitati impegnati nel progetto e a preparando così il ricambio generazionale nelle aziende familiari. FATTORIE IN PIAZZA A JESOLO visitare le colture di passiflora e menta. Finalmente gli agricoltori hanno un reddito sicuro e le prospettive sono più che positive, infatti alla fine della campagna di raccolta saranno duecento Domenica 12 maggio 2013 si è svolta la seconda edizione Az. Agr. Il Doge di Tamai Tiziana, Az. Agr. Bonivento Pierangela, le tonnellate di passiflora consegnate all’agroindustria oltre delle Fattorie in Piazza “Cultura e tradizioni del Mondo Rurale”, Az. Agr. Celeghin Mauro, Az. Agr. De Faveri Mattia, Az. Agr. La alla menta. Significativo è stato il fatto che in una riunione un manifestazione organizzata dal Comune di Jesolo con la Crisopa di Scarpi Mauro, Az. Agr. F.lli Bidoggia ss, Az. Agr. Il Forno agricoltore chiedendo la parola ha detto: “ho 65 anni ed è la prima collaborazione della CIA di San Donà di Piave. Dalle 9 alle 19 dell’Avvenire di Guerra Guido. volta, grazie ad ASES/CIA, che riesco ad avere una entrata per la piazza I Maggio a Jesolo Paese si è trasformata nell’aia di una mia famiglia”. Il guadagno viene reinvestito sia per aumentare casa rurale. Dagli gli animali della fattoria si accedeva alla stalla le colture che per migliorare le abitazioni. Insieme al Vescovo con il mondo che ruota attorno alla produzione del latte e alla di Misiones, Mons. Mario Medina che è stato anche ospite della sua trasformazione in formaggio, agli spazi dove si allevano le CIA provinciale di Venezia, abbiamo visitato i dodici comitati api e si produce il miele, alla cucina dove si utilizzano i prodotti di agricoltori. L’eco del progetto si è sparso per tutta la Regione della fattoria per cucinare ottimi piatti tradizionali. Presenti anche di Misiones. Stanno sorgendo nuovi comitati di agricoltori che laboratori didattici aperti a tutti tra i quali “Quea del formajo” vogliono aderire all’Associazione. In questi giorni sarà accolto il organizzato dall’azienda agricola Il Giogo di Orlando Diana che nuovo comitato dell’insediamento rurale Guayakì. Per far fronte ha presentato la lavorazione del latte e la sua trasformazione in a queste richieste si stanno preparando tre nuovi vivai previsti formaggio, seguendo le antiche regole della cultura casearia e i all’interno del progetto. Prima di lasciare la Regione di Misiones moderni aiuti della tecnologia. ASES/CIA ha avuto un incontro alla scuola agricola agroecoolica Inoltre era presente il Mercato Agricolo lungo le vie della città al CEASIL dove da giugno inizierà un progetto di sostegno e per quale hanno partecipato le seguenti aziende CIA: formare i giovani figli di umili agricoltori. È infatti importante non solo formare e assistere i piccoli agricoltori ma dare una formazione 28 www.intermezzomarketing.it Ogni primo martedì del mese alle ore 13.00 su Antenna3 segui il talk show televisivo “Dalla terra alla tavola: sapori e saperi veneziani”. La Cia di Venezia vi aspetta per parlare di agricoltura, prodotti della terra ed enogastronomia del nostro territorio. SEDE PROVINCIALE MARGHERA (VE) - Via Durando 14/A t. 041 5381999 - f. 041 5381819 [email protected] Giorni feriali escluso il sabato 9:00 - 12:30 lunedì e giovedì 14:00 - 18:30 Visita il nostro sito www.ciavenezia.it UFFICIO ZONA CAMPONOGARA (VE) - P.za Castellaro 23/24 t. 041 463666 /041 5150900 - f. 041 5159658 [email protected] Lunedì - martedì - mercoledì - venerdì 8:30 - 12:00 Giovedì 16:30 - 18:30 SAN DONÀ (VE) Galleria Leon Bianco 10, Corso Silvio Trentin t. 0421 55263 - f. 0421 332121 [email protected] Giorni feriali escluso il sabato 8:30 - 12:30 Lunedì e giovedì 16:00 - 19:00 MIRANO (VE) - Via C. Battisti 81 PORTOGRUARO (VE) - Via Liguria 39/E t. 041 431039 - f. 041 5702265 t. 0421 394519 - f. 0421 394518 [email protected] [email protected] Giorni feriali escluso il sabato dalle 9:00 alle 12:00 Giorni feriali escluso il sabato 8:30 - 12:30 Lunedì e giovedì 15:00 - 18:30 Lunedì 16:00 - 19:00 SOTTOMARINA (VE) - Via Vespucci 29 MARGHERA (VE) - Via Durando 14 t. 041 5540469 - f. 041 5542398 t. 041 5384738 - f. 041 5090341 [email protected] Giorni feriali escluso il sabato 9:00 - 12:30 Lunedì - martedì - giovedì - venerdì 8:30 - 12:30 Lunedì e giovedì 14:00 - 18:30 Giovedì 16:00 - 19:00