Cerca - Comune di Mirandola
Transcript
Cerca - Comune di Mirandola
Periodico di informazione del Comune di Mirandola Anno 18 Numero 1 Gennaio 2013 MIRANDOLESE web L'Indicatore su tablet e smartphone Lunedì 4 febbraio ultimo incontro di un percorso iniziato il 10 settembre 2011 Idee e progetti per il futuro In 150 sono intervenuti agli incontri del Laboratorio di Urbanistica partecipata Il Presepe di Tesero L'Indicatore Mirandolese per tablet e smartphone (www.indicatoreweb.it). A pag. 22 servizio civile Giovani al lavoro nel “cratere” Il Bando straordinario di Servizio Civile sarà pubblicato martedì 15 gennaio 2013 e la sua scadenza saranno le 14 di mercoledì 30 gennaio 2013. In attuazione del Bando straordinario di Servizio Civile Nazionale (Scn per i giovani italiani) e degli Avvisi provinciali di Servizio Civile Regionale (Scr per i giovani di altri Paesi) a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici iniziati nel maggio 2012 nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio-Emilia, si selezioneranno 450 giovani nell’ambito dell’assistenza e promozione culturale di cui: 350 giovani per i posti di Servizio civile nazionale (Scn) e 100 giovani per i posti di Servizio civile regionali (Scr). Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (www.comunimodenesiareanord.it). Lunedì 21 gennaio alle ore 17, presso le Scuole Medie "Montanari" di Mirandola, si svolgerà un incontro informativo. Lunedì 4 febbraio (ore 21) presso le Scuole medie di via Dorando Pietri di Mirandola, si terrà l’ultimo incontro del Laboratorio di Urbanistica partecipata, organizzato dal Comune insieme all’Università di Bologna, grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Mirandola e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Saranno presenti l’architetto Gabriele Giacobazzi, il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, l’Assessore regionale Alfredo Peri, mentre coordinerà la serata l’Assessore del Comune di Mirandola Roberto Ganzerli. Il Laboratorio si è svolto dal 10 settembre 2011 per una dozzina di appuntamenti che hanno visto coinvolte circa 150 persone. Tra queste molti professionisti del settore, esponenti di tutte le associazioni di categoria e dei sindacati, di associazioni di volontariato, forze politiche, commercianti, studenti e semplici cittadini che hanno partecipato ad incontri di confronto costruttivo e critico sulla dimensione comunale di Mirandola. Gli argomenti trattati sono stati il ruolo di Mirandola all’interno dell’Area Nord nel sistema dei nove Comuni dell’Unione; la dimensione comunale territoriale complessiva delle frazioni in un nuovo sistema di relazioni tra la città e la campagna; il centro storico e il suo rilancio. Continua a pag. 5 2 · n. 1 - gennaio 2013 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell’opinione dei Capigruppo sanità Primi vagiti all'ospedale platis - pdl «Una buona notizia e due cattive» «Ecco perché lascio il Pdl» La buona notizia A forza di “rompere le scatole” abbiamo ottenuto un importante risultato: tornano i vigili del fuoco! Da lunedì 14 gennaio per il recupero dei beni e la copertura dei tetti saranno attive ben 14 squadre speciali. 76 i pompieri in più che rimarranno nella zona del cratere fino a fine marzo. Le cattive notizie Mr. President. Al tradizionale discorso di fine anno del Presidente Napolitano non è stata spesa una sola parola per ricordare la tragedia che ci ha colpito. Non è stato citato lo “spirito” emiliano (chiamiamolo così per non dire un'altra parola) che ha permesso al Governo Monti di non stanziare le risorse pari ai danni subiti. È evidente che ci si sia già dimenticati di noi. In fondo quando venne a Mirandola disse che pensava fosse una terra di scampagnate. La cosa che, però, ha dell'incredibile è il totale silenzio dei nostri Sindaci. Possibile che nessuno abbia avuto il coraggio di dire: Presidente, ci siamo anche noi! A R oma con le vost r e 1000 Cari mirandolesi e non bentrovati. Preferisco provare a spiegare con una nota, seppur breve piuttosto che con un semplice post, la decisione di lasciare il Pdl e aderire al nuovo movimento politico Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Sono stata in silenzio per alcuni giorni, leggendo apprezzamenti e critiche, incoraggiamenti e stroncature. Alcuni mi hanno colpito per la durezza e per la cattiveria, altri per la fiducia. Per me, si é trattato di una scelta facile perché di coerenza e di continuità con le posizioni e le idee che sostengo da anni, ma difficile sotto il profilo dei rapporti umani e dell'impegno di un decennio. Volevo un partito più democratico, volevo un rinnovamento della classe dirigente, volevo dirigenti senza ombre giudiziarie, volevo una chiara linea politica. Consideravo e considero sbagliata la sesta candidatura di Berlusconi a Premier. Nel 2008 con molti mal di pancia seguii il percorso di Alleanza Nazionale nel Pdl. Allora pensai che fosse per la destra italiana un suicidio (voluto consapevolmente da Fini). I risultati elettorali mi dimostrarono che il nostro elettorato voleva semplificazione con un partito unitario del centrodestra. Insieme a tanti ci convincemmo che la sfida era tutta nell’orientare il partito verso le nostre posizioni. Tutto questo si è rivelato impossibile. Tra noi e quasi tutti gli ex di Forza Italia c’è una netta differenza antropologica. Il Pdl ha preso i peggiori difetti di Fi e An. È prevalsa la logica del partito di plastica e lideristico. Nessun collante ideale ma per lo più volontà di gestire potere. Correntismo esasperato. Un garantismo estremo trasformato in impunità. Personaggi indegni mandati nelle istituzioni. Inesistente selezione per merito. Mi chiedo: ora che esiste un'alternativa seria al Pdl perché non aderire? Nonostante alcune differenze, riconosco a Giorgia Meloni coraggio e capacità di rappresentare un patrimonio ideale dimenticato dai colonnelli ex An. Sul piano politico è praticamente l’unica a difendere e affermare il primato della politica sulle logiche dei poteri forti bancari cartoline Nelle corsie del reparto di Ostetricia dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola è tornata a farsi sentire la voce di un neonato, dopo un lungo silenzio. Alle ore 22 dello scorso 27 dicembre, nel giorno di riapertura dell’Unità Operativa, dopo i lavori necessari a mettere in sicurezza la struttura, si è fatto sentire in corsia il primo vagito di un neonato. Il piccolo, di origine marocchina, si chiama Adam, pesa 3 chili e 130 grammi, ed è nato da mamma Fatima e papà Nabil El Abdellaoui. Primo fiocco azzurro per l’ospedale, che festeggia un evento importante per tutta la città di Mirandola. A sette mesi dal sisma, infatti, le mamme mirandolesi potranno tornare a partorire al Santa Maria Bianca. Un passo avanti significativo, che restituisce al territorio e alla città un reparto importante. «Sono davvero soddisfatta per la riapertura – sottolinea la dottoressa Maria Cristina Galassi, direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Mirandola – un grazie particolare a tutti i collaboratori per il difficile lavoro svolto in questi mesi e all'ufficio infermieristico che ha supportato i nostri sforzi. In un momento di gioia come questo, il nostro più sentito ringraziamento va anche alla direzione generale dell’Azienda Usl che ha creduto nell'importanza di riaprire quanto prima un punto nascita che servisse questo territorio e l’ospedale. Per ultime, ma non in ordine di importanza, desidero ringraziare le donne e le famiglie che hanno testimoniato il loro affetto e la loro stima continuando a rivolgersi ai nostri servizi anche in condizioni legate ad una situazione d’emergenza non ancora completamene superata; a loro sarà rivolto il nostro impegno nel consolidare e ampliare le attività erogate dall’Unità Operativa» bellodi - fi-cn Quasi mille firme, raccolte in poco de giuli - spm «In ricordo di Vilmo Cappi» In questo articolo di inizio anno, vogliamo ricordare una delle persone più note a Mirandola e non solo, che nei giorni scorsi ci ha abbandonato, lasciando però alla sua comunità un grande bagaglio culturale: il dottor Vilmo Cappi. Nella sua longeva esistenza si è sempre distinto quale grande conoscitore della storia mirandolese, nel corso degli anni ha pubblicato numerosi volumi, in particolare su un altro celebre personaggio di Mirandola: Giovanni Pico, di cui il “Dottore” era uno dei maggiori studiosi. Cappi è stato un concittadino estremamente colto, che ha dedicato la sua vita allo studio e nell’aiutare le persone più bisognose. Già in giovane età aderì alla Resistenza, militando nella Brigata “Giustizia e Libertà” del Partito D’Azione di Bologna e successivamente, all’indomani della Liberazione, svolse un rilevante ruolo all’interno dell’Amministrazione comunale di Mirandola ricevendo dall’allora Sindaco l’incarico di Assessore alla Sanità. Siamo convinti che anche negli anni a venire il dottor Cappi non sarà dimenticato perché ha lasciato dietro di sé un’ importante traccia, divenendo parte integrante della nostra comunità. I suoi libri e le sue pubblicazioni rimarranno un’ importante testimonianza, precisa e puntuale della storia mirandolese; e quando ci verranno dei dubbi su un particolare evento o quando vorremo conoscere con esattezza una data che interessa la nostra città potremo contare su di lui e sfogliando uno dei suoi testi troveremo la risposta ai nostri dubbi. Fabio Degiuli Capogruppo Sinistra per Mirandola più di una settimana, per chiedere a Monti di trattare i cittadini della Bassa come tutti gli altri italiani colpiti da una catastrofe. Il 12 dicembre una nostra delegazione del Pdl ha consegnato le cartoline al sottosegretario Catricalà. Purtroppo ci è stato inizialmente detto che “loro” (Governo Tecnico presieduto dal Prof. Monti) i soldi gli hanno stanziati e pensano pure che siano sufficienti! Con questa premessa è evidente che i margini di manovra erano minimi. A metà dicembre l'emendamento Pdl per ottenere 3miliardi d'euro in più per il sisma è stato bocciato in quanto chiedeva di seguire le indicazioni della Corte Costituzionale che considerava ingiusto il blocco di un vecchio condono edilizio in Campania. Ai Tecnici è stato inoltre chiesto dalla nostra delegazione di sbloccare l'accordo Banche - Cassa depositi e prestiti. Tuttora lo stanziamento di 6miliardi si basa non su una legge dello Stato ma su una circolare del Ministero dell'Economia. Incredibile! Antonio Platis Capogruppo Pdl ceretti - PD «Che tristezza quel teatrino» Comunicare ottimismo e non tristezza, mi dicono. I fatti comunicano ottimismo, non le parole. Le parole che comunicano ottimismo senza i fatti, di fatto comunicano tristezza. I bambini che lanciano in aria i palloncini all’inaugurazione delle loro scuole provvisorie, comunicano decisamente ottimismo. Perché l’avvio dell’anno scolastico non era certo scontato, specie nella testa di noi genitori. Comunicano ottimismo perché è stata data una risposta certa, vera, non scontata, sicura. Invece il teatrino delle tasse, proroghe, fantomatiche “no tax area”, non comunicano ottimismo. Neanche se ne scriviamo bene. Nemmeno se la buttiamo in poesia. Nemmeno con un esercizio virtuoso di scrittura creativa. La propaganda di regime - qualcuno l’ha definita così - non esiste nelle aree terremotate per il semplice fatto che qui più che altrove le persone non hanno nemmeno la forza di ascoltarla. Per non dire la voglia. Guardano i fatti e li giudicano con autonomia. Vedono le cose venute bene e quelle venute meno bene. Sono i fatti che parlano, specie di questi tempi, e ne dovrebbero tener conto anche a Roma nell’avvio di questa campagna elettorale degna della fantasia di Samuel Beckett. Oggi non c’è bisogno di un ottimismo studiato a tavolino da maghi pubblicitari e strateghi della comunicazione. C’è bisogno di verità, della comunicazione delle cose così come stanno nella loro palese manifestazione. Le cose belle e le cose brutte. Guardando con occhi disincantati, una volta per tutte, i pifferai, gli unti del Signore e quelli che aizzano le folle alimentando rabbia senza indicare nessuna soluzione e che dicono: «se la pensi diversamente da me, sei fuori». Abbiamo un gran bisogno di una comunicazione più umile. Senza bugie, senza saccenza e senza ipocrisia. Cristina Ceretti, Capogruppo Pd i mirandolesi «Prefabbricati abitativi senza canone?» Gentilissimi lettori, innanzitutto l’augurio caloroso di un 2013 all’insegna della costante e tenace ripresa sociale della nostra comunità. Nell’ambito degli interventi di ricostruzione post terremoto, è arrivato ora il momento dell’assegnazione delle cosiddette “casette” cioè degli alloggi Prefabbricati Modulari Abitativi Rimovibili (PMAR). La Giunta comunale il 15 dicembre 2012 ha approvato un regolamento per disciplinare sia le modalità di assegnazione, sia le norme di utilizzo. Abbiamo analizzato il documento nel quale, assieme a tante direttive importanti e condivisibili, abbiamo individuato una soluzione san sebastiano Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella; Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola Fotografie: Archivio Indicatore, Antonio Buoli, Oden Fontana, Paola Foschieri, Foto Attualità Marchi, Massimo Secchi. Segretaria di Redazione: Raffaella Girotti Hanno collaborato: Anna Ascari, Giulia Bellodi, Alberto Bergamini, Iolanda Bergamini, Marcella Bertolini, Antonio Bolognesi, Mirta Braghiroli, Raffaella Brandoli, Lucio Carpani, Cristina Ceretti, Fabio Degiuli, Andrea Donati, Andrea Ferramola, Corrado Gatto, Silvano Greco, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Paolo Neri, Maria Peri, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Milena Prandini, Martina Ronchetti, Giampaolo Ziroldi. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Dorando Pietri, 2 Mirandola 41037 tel. 0535/29519, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 12 gennaio 2013. Prossimo numero il 31 gennaio 2013 Un giorno di festa per la Polizia Municipale Nella mattinata di sabato 26 gennaio, il Corpo Unico della Polizia Municipale dell'Area Nord si riunirà per celebrare San Sebastiano, santo protettore dei vigili. Per il calendario il giorno dedicato a San Sebastiano cade il 20 gennaio, ma il Corpo ha deciso di posticipare i festeggiamen- e massonici, la sovranità nazionale, la giustizia sociale in favore di giovani precari e disoccupati, la partecipazione nel partito attraverso il metodo delle primarie a tutti i livelli. Mi sento infatti a casa mia quando leggo che in Fratelli d'Italia non saranno candidati i condannati anche solo in primo grado, quando sento che i parlamentari verranno scelti tramite primarie interne (per superare le logiche del Porcellum). Mi sento a casa quando leggo che Fratelli d'Italia rifiuta categoricamente l'ipotesi di un Monti bis perché rappresenta un attacco alla sovranità nazionale, quando sento che se alleati con altri partiti di centrodestra varrà la logica delle primarie (non celebrate): esprimerà il candidato premier la forza politica della coalizione che prenderà più voti. E mi sento ancora oggi a casa mia nelle Istituzioni che rappresento rispondendo ai miei colleghi che hanno chiesto le mie dimissioni dagli incarichi di Consigliere comunale oltre che dall’Unione. Io non ho tradito i miei elettori, anzi forse sì. Li ho traditi rimanendo fino ad ora in un partito in cui né io né loro ci riconoscevamo più. Il senso di delusione che c'è nell'elettorato di centro destra non può essere giustificato con proclametti. Il Pdl è passato dal 2008 al 2012 dal 34% al 15-20% e un motivo ci sarà pure. O sono forse io la causa di tutto ciò? Il Consigliere Lugli è alla data odierna Consigliere Nazionale Mir (Moderati in Rivoluzione) movimento che sta raccogliendo la firme per le prossime elezioni e prima bertoliniano, onorevole che ora corre pro Monti. Si dimetta anche lui. Il Consigliere Gabrielli, altra corrente, giovanardiana, non si è fatta scrupoli, da quando ritornata sulla scena, di portar acqua al mulino di “Carlo”. Soprattutto sul deposito gas di Rivara. Val tanto una poltrona in Unione? Ma come mi ha suggerito qualcuno ultimamente… «Cara Giulia... non ti curar di loro, ma guarda e passa..». Non so se queste poche righe possano rispondere ad alcune critiche o a molti dubbi, ma di una cosa sono certa, quella di non aver svenduto nulla né di un' idea né di un progetto. Giulia Bellodi Consigliere Comunale di Mirandola e Ucman Fratelli d’ItaliaCentrodestra Nazionale ti a sabato 26. L'incontro si terrà a Concordia sulla Secchia. Saranno presenti i Sindaci dell’Area Nord, il Comandante Stefano Poma insieme a tutto il Corpo dei Vigili dell'Area Nord ed alle autorità. E' prevista anche una messa e la deposizione di una corona d'alloro in memoria dei caduti. da noi disapprovata: la mancanza di un canone d’affitto. I nuclei familiari che usufruiranno della sistemazione provvisoria pagheranno le utenze (gas, acqua, luce e smaltimento rifiuti), l’ordinaria manutenzione, ma niente per la messa a disposizione dell’alloggio. Abbiamo proposto la questione in Consiglio comunale nella seduta del 27 dicembre scorso, ricevendo in risposta diverse considerazioni da parte del Sindaco che non hanno smosso le nostre perplessità e, anzi, ci lasciano ancora convinti che la soluzione adottata dalla Giunta sia sbagliata. Non sono in discussione le modalità di assegnazione che sono ben regolate, così come non si vuole negare la necessaria assistenza sociale a quei nuclei familiari che si trovano nello stato di necessità, ma un conto è assistere chi ha bisogno ed un conto è stabilire d’ufficio la gratuità di chi viene ospitato negli alloggi provvisori. La Giunta ha sostenuto che per vincoli indicati dalla Regione e per maggiore libertà di recesso, la formula della gratuità dell’alloggio è la più idonea. Noi riteniamo invece che per equità e buona gestione delle risorse pubbliche sia diseducativa, e, quindi, da evitare. Chi è in grado di assolvere al pagamento di un canone, seppur modesto, deve contribuire, è una questione di principio. Lista Civica I Mirandolesi n. 1 - gennaio 2013 · ricostruzione In centro storico accantierati 132 interventi Realizzate 300 opere provvisionali Spesi quasi 12 milioni di euro per la messa in sicurezza della città Foto di Antonio Buoli Mirandola sta “riconquistando” il proprio centro. Una delle priorità dell’Amministrazione comunale, dopo il 29 maggio, è stata l’apertura delle strade nel cuore della città, senza ovviamente trascurare le frazioni. Il lavoro di messa in sicurezza degli edifici è iniziato con i vigili del fuoco a cui si sono poi aggiunte le imprese alle quali sono stati appaltati i lavori dal Comune, per accelerare i tempi di recupero. Sono state eseguite complessivamente 295 opere provvisionali (132 solo in centro) per una spesa complessiva di 11 milioni e 839 mila euro (di cui 7 milioni 269 mila finanziati dal Commissario Straordinario e altri 4 milioni 569 mila da finanziare). Grazie agli interventi di messa in sicurezza, praticamente tutte le vie del centro sono percorribili in auto o a piedi, mentre sono rientrate già 83 attività delle quali 78 in ricostruzione/2 Dal 10 gennaio le banche possono erogare i fondi Dal 10 gennaio le banche possono erogare i contributi (fino all'80%) per la ricostruzione di case e imprese con i 6 miliardi stanziati per i danni del terremoto. Oltre 900 le procedure avviate attraverso il Mude (il modello unico digitale per l'edilizia) per ricevere il contributo che riguarda circa 3 mila abitazioni. Di queste, circa settanta richieste sono già state depositate presso gli istituti bancari che attendono solo la fatturazione dei lavori per eseguire i pagamenti. Per due imprese sono già stati approvati contributi per oltre 3,5 milioni di euro. Questi dati sono emersi dall’incontro che si è svolto a Bologna in viale Aldo Moro, tra Regione e istituti bancari finalizzato a fare il punto sui contributi e sugli altri aspetti legati al credito per la ricostruzione. Delle 900 procedure (che riguardano edifici con danni B, C ed E leggere) aperte attraverso il Mude (il modello unico digitale per l'edilizia, ovvero una piattaforma telematica attraverso cui i professionisti, incaricati dai cittadini che abbiano centro storico. Le attività delocalizzate sono, in tutto il Comune di Mirandola 349, 181 delle quali sono uscite dal centro. Complessivamente sono state rimosse da Aimag 25 mila 926 tonnellate di macerie per una spesa complessiva di circa 698 mila euro (Iva esclusa). 3 LUTTO Ciao Gianna, ci mancherai Lo scorso 27 dicembre è scomparsa all’età di 61 anni Gianna Pozzetti. Nel 2010 era andata in pensione dopo anni di attività presso il Comune di Mirandola, svolgendo prevalentemente la propria attività all’interno del servizio cultura. Gianna lavorava con grandissimo impegno e con partecipata passione. Seguiva con attento ed impeccabile scrupolo ogni aspetto e relazione concernente l’organizzazione di un evento o di un’iniziativa culturale, fosse un concerto, una mostra, la fiera o il convegno pichiano. Conosceva con sicurezza il patrimonio culturale cittadino e in particolare identificava con familiare dimestichezza tutte le opere del Museo Civico. Era efficiente nella gestione del lavoro, e di fatto rappresentava un’assoluta sicurezza. Amava e riconosceva ciò con cui aveva a che fare, soffermandosi semmai, dopo aver preparato gli atti e definito puntualmente tutte le questioni, ad apprezzare un quadro o un brano musicale, e soprattutto gradiva condividere libri e letture. Le piaceva lavorare senza mai mettersi in mostra e senza fermarsi, con grandissima lena e travolgente ritmo, a volte sbuffando anche perché il tempo era poco e le cose da fare tante. Ma sorridendo sempre, serena e solare. E certe mattine, arrivando trafelata in ufficio prima di sistemarsi alla scrivania, poteva esclamare raggiante, per una entusiasta personale presa d’atto : «Visto oggi che sole e che giornata?». Gianna ci mancherà. Tanto. Giampaolo Ziroldi mirandola avuto l’abitazione danneggiata dal sisma, possano espletare tutte le pratiche edilizie necessarie per gli interventi e per il contributo ai lavori) 200 sono già state già accettate dai Comuni e di queste 1 su 4 sono in fase di pagamento o di saldo. Per quanto riguarda le imprese le richieste inserite nel sistema Sfinge (il sistema elettronico tramite il quale le aziende debbono presentare le domande di contributo) ad oggi sono oltre 400. Nel frattempo è arrivata la notizia che Il presidente della Regione Vasco Errani ha posto al Governo il tema della copertura al 100%, per la prima casa, dei danni provocati dal sisma. «Su questo – ha annunciato l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli – Regione e Governo stanno facendo le necessarie valutazioni». Promossi a pieni voti i Demografici del Comune Nei giorni scorsi è stato reso noto l’esito del giudizio sui Servizi Demografici del Comune di Mirandola, a seguito dell’ispezione della Prefettura di Modena: “Il giudizio complessivo dell’organizzazione del servizio in una situazione ad elevato grado di criticità a seguito degli eventi sismici del maggio scorso: eccellente. Rileva in particolare la competenza, la professionalità e la disponibilità di tutto il personale dell’ufficio per un possibile e auspicato ritorno alla normalità. Lodevole il pragmatismo di tutto il personale impegnato nella gestione della complessa situazione”. n. 1 - gennaio 2013 · dalla prima Nuove opportunità anche dall'Urban Center di Torino Un Laboratorio per la ricostruzione Il 4 febbraio si parla di idee e progetti per il dopo terremoto Realizzazione grafica di alcune idee per la rinascita di Mirandola e, sotto, per la qualificazione di viale Gramsci e della Stazione dei treni 5 brevi torna l'AGENZIA DELLE ENTRATE Rilascio di partita Iva, codice fi- scale, tessera sanitaria, assistenza su comunicazioni di irregolarità, registrazione di atti e contratti di locazione. Riparte con i servizi più richiesti l’Agenzia delle Entrate di Mirandola, la cui sede è stata resa inagibile dalla scossa di terremoto del 20 maggio 2012. Dal 16 gennaio, in via Bernardi (zona Famila/Aimag), ha aperto al pubblico uno sportello dell’Agenzia delle Entrate allestito nel container messo a disposizione dal Comune di Mirandola. La collaborazione tra i due enti ha così permesso di restituire i servizi essenziali ai cittadini ed alle imprese dei Comuni. Questi gli orari di apertura dell’ufficio, dotato di tre postazioni: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.45 alle ore 13, il giovedì anche in fascia pomeridiana dalle 14 alle 16. Per informazioni: http://emiliaromagna.agenziaentrate. it (Home>Uffici>Direzione Provinciale di Modena> Ufficio territoriale di Mirandola). UN MECCANICO ABUSIVO I terremoti del 20 e del 29 maggio hanno gettato una nuova luce sulla vulnerabilità del territorio. A Mirandola, il danno ha colpito tutta la società: centro storico, impianti produttivi, agricoltura. Il Laboratorio di Urbanistica Partecipata quindi conclude il suo lavoro incrociando in questa ultima fase la necessità di un piano della ricostruzione i cui confini sono dettati dalla nuova legge regionale che sarà propedeutica alla realizzazione del nuovo Piano strutturale comunale (Psc) che verrà adottato entro il 2013. A tutto questo si somma la grande opportunità che si realizzerà con l’Urban Center di Torino che proporrà un concorso di idee che potrà potenzialmente fornire molti spunti per la ricostruzione e per lo stesso Psc. In tutti questi sistemi vi è comunque un unico grande comune denominatore; per quanto a caro prezzo il territorio si ricostruisce: ma la condizione essenziale, punto di forza del sistema locale, è la ricostruzione della comunità. Per questo la partecipazione di tutta la società mirandolese sarà garantita, come fatto fino ad ora, per trovare in questo lavoro di ricostruzione lo stimolo più grande di stare insieme. Nel garage e nel cortile di casa deteneva abusivamente auto destinate ad essere rottamate e riparava vetture di clienti mirandolesi senza avere alcuna autorizzazione. Il continuo andirivieni di mezzi ha però insospettito i carabinieri di Mirandola e la polizia municipale dell'Area Nord, che hanno deciso di andare a controllare cosa stesse effettivamente avvenendo. E così due pattuglie dell'Arma e due della Municipale hanno effettuato a Mirandola nei giorni scorsi il blitz, in un'area agricola adiacente alla Statale 12, nell'edificio preso in affitto da L.F., 49enne, immigrato dal Marocco già in passato al centro di analoghe “attività” abusive. Sono state rinvenute una ventina di vetture, otto delle quali, che avrebbero dovuto essere inviate all'estero come rottami, venivano invece utilizzate per fornire i pezzi di ricambio al meccanico abusivo. Le altre auto trovate nel corso della verifica appartengono alla clientela, per lo più immigrati anche loro provenienti dal nord Africa. Il meccanico è stato sanzionato dalla Polizia municipale, per oltre 5 mila euro, perché ha allestito un’officina senza le prescritte autorizzazioni. L. F. è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria, per un illecito, punibile con l'arresto da 6 mesi a due anni e ammenda da 3 mila a 30 mila euro. L'area è stata sottoposta a sequestro, mentre proseguono i controlli. In un’altra operazione, sempre i carabinieri di Mirandola, hanno denunciato un 29 enne del luogo poiché hanno rinvenuto a bordo della sua auto, nascosto sotto il sedile, un coltello lungo oltre 27 centimetri e quindi illegale. 6 · n. 1 - gennaio 2013 commercio «Il terremoto ha cambiato anche il modo di spendere» Passate le feste si punta ai saldi A sinistra, Marcello Marchesi (Al Gioiello) C'è tanta voglia di ripartire tra i negozianti mirandolesi Da sinistra, Michel Murgia (Ottica Ascari), Antonella Ferraresi (Nati con la camicia) e dipendenti del Bar Galleria La Fenice di Nando Costa Zaccarelli. Sotto, Donatella (Benetton 012) Per chi crede nella cabala, il destino trova una sua spiegazione nei numeri. Il 29 maggio 2012 è la data che i Mirandolesi ricorderanno per sempre ed è, allo stesso tempo, il giorno a cui l’Amministrazione comunale ha deciso di dedicare una strada in memoria delle vittime del sisma. Esattamente quattro mesi dopo, il 29 settembre si è inaugurato in viale Gramsci nell’ex Cantina Molinari il centro commerciale “Al Borgo”. E sono proprio 29 gli esercizi commerciali che, provenienti perlopiù dal centro storico ora in fase di ricostruzione, hanno deciso di trasferirsi qui. Ognuno di loro ha una storia da raccontare, il ricordo del terremoto è ancora molto vivo ma ora l’attenzione è concentrata sui saldi e sulla volontà di recuperare il più possibile quanto si è perso nei mesi di forzata inattività. La famiglia di Marcello Marchesi è tito- lare da tre generazioni di una gioielleria nella città dei Pico. «I saldi li facciamo su tutto tranne sui gioielli di valore perché su questo ci sono offerte e contrattazioni di favore di continuo» ammette il titolare. Lo sconto va dal 20 al 30% per gli “accessori da indosso” e dal 15 al 20% sugli orologi. Prima del 20 maggio il negozio si trovava in via Curtatone 25 («a 50 metri dal Duomo»), lo stabile ha retto all’urto delle scosse ma gli edifici vicini sono da ristrutturare. Qui al Borgo lo spazio a disposizione si è ridotto di due terzi e quindi si è dovuto riposizionare la merce in maniera diversa. Lavorare nella nuova sede di viale Gramsci è un’esperienza particolare: «Il flusso dei clienti è più distribuito, non fanno la fila, preferiscono fare un giro a vedere le altre vetrine e poi tornare» dichiara Marchesi. L’intento è quello di fare rientro appena possibile in centro storico: «Siamo mirandolesi e ci teniamo che piazza Costituente rinasca più bella di prima». Sempre da Via Curtatone ha traslocato al Borgo anche Antonella Ferraresi, titolare di una rivendita di articolo da uomo “ Nati con la camicia”. Lei i capi di abbigliamento non solo li vende ma li confeziona anche su misura, grazie all’apporto di quattro dipendenti part-time. Una parte del negozio è occupata dalle macchine da cucire che Antonella ha messo in salvo, grazie ai Vigili del Fuoco di Bologna, il 27 maggio, due giorni prima del disastro. Per “mantenere il contatto con i clienti”, ha allestito, dopo il 29, un gazebo per smaltire il vestiario rimasto invenduto. «Qui al Borgo mi trovo bene, c’è il valore aggiunto del parcheggio, quanto ai saldi la procedura che impone la richiesta protocollata al Comune per avere l’autorizzazione agli sconti, è stata resa più elastica - sostiene Antonella - certamente potevano aiutarci di più» aggiunge ma si riferisce non alle Amministrazioni locali quanto «a chi sta più in alto». Poco più in là, sempre al Borgo, Michel Murgia gestisce un negozio di ottica con Paola Ascari. Di saldi in questo settore non ne sono previsti ma ci tiene a dire che ha notato un cambiamento di mentalità dopo il terremoto: «C’è chi non può spendere ma c’è anche chi lo fa quasi per sfizio, visto che la vita può cambiare nel giro di 30 secondi». Ritiene giusto allontanarsi dal centro (prima del sisma operava in via Cavallotti) , almeno fino a quando non sarà riportata una certa normalità. è il caso, a questo punto, di andare veramente a dare un’occhiata al centro storico di Mirandola che, in realtà, è molto meno deserto di quello che si potrebbe pensare. Nico Bosi in via Battisti vende capi di abbigliamento sia per uomini che per donne, prima era in una sede vicina al Municipio. «Le file di clienti che fanno vedere in tv a Milano e Torino non sono indicative, la verità è che la corsa ai saldi deve ancora partire - dichiara senza mezzi termini - anche l’anno scorso fu così, nella prima settimana di sconti le vendite languono ma poi si recupera a fine gennaio, ma un altro periodo di stanca si è avuto in coincidenza del pagamento dell’Imu». Poco più in là in via Pico, Donatella ha le vetrine del negozio 012 Benetton tappezzate di cartelli con scritto: “-50, -30”. Ci spiega che il prezzo è dimezzato per cappotti, giacche, sciarpe, guanti etc..e ridotto del 30% per tutto il resto (pantaloni, felpe, tute, pigiami..). Ma la vera sorpresa deve ancora arrivare. Nella vicina Galleria la Fenice spicca un bar, nuovo di zecca, con addetti giovanissimi e luci sfavillanti. Fino a un mese e mezzo fa non c’era, tanto è vero che è entrato in attività il 7 dicembre. Chi può aver avuto la temeraria idea di aprire un locale pubblico in un centro storico terremotato popolato più da impalcature che da persone? La risposta è presto trovata: si tratta dell’imprenditore Nando Costa Zaccarelli. Che è il titolare, assieme alla moglie, della ditta Astarte che «utilizza materiali naturali per fare oggetti e componenti nel mondo della moda», e che, il 20 maggio dopo il crollo della sede in viale Gramsci, è stata delocalizzata a casa sua. Quando però si è prospettata la possibilità di riqualificare un edificio del centro, Nando non si è tirato indietro, vi ha insediato un bar che assicura lavoro a tempo indeterminato a 6 giovani. Sulla parete del locale campeggia una frase tratta dal De Hominis Dignitate (Sulla dignità dell’uomo) di Giovanni Pico della Mirandola che recita: “Ti ho posto al centro del mondo affinché contemplare meglio tu possa ciò che esso contiene”. Miglior esempio per la rinascita di Mirandola non si poteva sinceramente trovare. Giovanni Moi n. 1 - gennaio 2013 · In sensibile diminuzione anche la domanda interna economia Il Pil regionale cala del 2,6% Si è concluso un anno particolarmente difficile per l'Emilia Romagna Un anno particolarmente difficile, all’insegna della recessione e del terremoto che è andato a colpire un’area ad altissima densità di imprese. I numeri che misurano l’andamento del sistema produttivo emiliano-romagnolo nel 2012 sono quasi tutti di segno negativo: calo reale del Pil del 2,6 per cento, leggermente superiore a quanto previsto in Italia (-2,4 per cento), per le conseguenze del sisma ma anche domanda interna in sensibile diminuzione (-3,7 per cento), a causa dei concomitanti cali dei consumi delle famiglie (-3,3 per cento) e, soprattutto, degli investimenti (-7,5 per cento). È questo il quadro che emerge dal Rapporto sull’economia regionale 2012, presentato nei giorni scorsi a Bologna, realizzato da Unioncamere e Regione EmiliaRomagna. Se il 2012 è un anno di arretramento, le prospettive sono di segno negativo anche per il 2013 con ripercussioni su occupazione, tenuta delle imprese, ricchezza delle famiglie, sistema di welfare. Solo nel 2014 si può ipotizzare una moderata ripresa.«Il 2012 sarà ricordato - afferma il presidente Unioncamere Emilia-Romagna Carlo Alberto Roncarati - come un anno di recessione per l’economia della nostra regione, stretta tra la crisi internazionale e il terremoto. Quanto è accaduto in risposta ai drammatici eventi sismici ci ha insegnato però che è possibile rialzarsi, ritrovando la coesione e la solidarietà come valori fondanti». A novembre 2012, la consistenza delle imprese attive è diminuita tendenzialmente dell’1,1 per cento, consolidando la fase negativa in atto da inizio anno. Perdono terreno le società di persone (-1,2 per cento) e le ditte individuali (-1,8 per cento), mentre si rafforzano le società di capitale (+0,7 per cento) e le “altre società” (+3 per cento). Il comparto manifatturiero è entrato in una spirale recessiva: per l’industria in senso stretto nei primi nove mesi male produzione (-4 per cento), fatturato (-3,8 per cento) e ordini (-4,3 per cento). Il settore delle costruzioni in difficoltà da oltre quattro anni, ancora non ne vede l’uscita: il volume d’affari ha subito una diminuzione del 2,2 per cento, mentre la produzione ha visto nettamente prevalere le imprese che hanno dichiarato cali. Le difficoltà maggiori hanno riguardato le imprese più strutturate, più colpite dalla frenata delle ricostruzione Quasi 100 milioni per 212 imprese agricole Sono 212 le imprese agricole e agroindustriali modenesi, colpite dal terremoto, che hanno presentato la domanda per i contributi destinati all’acquisto delle attrezzature distrutte o danneggiate. Il bando della Regione, scaduto il 10 gennaio, metteva a disposizione delle aziende agricole con impianti nei Comuni del cratere sismico 99 milioni 256 mila euro per coprire, attraverso un contributo in conto capitale, l’80 per cento della spesa ammessa. Le domande modenesi prevedono una richiesta complessiva di quasi 16 milioni di euro, mentre a livello regionale il totale dei fondi richiesti sfiora i 25 milioni di euro a fronte di quasi 100 milioni di risorse disponibili. opere pubbliche. Il commercio al dettaglio ha registrato flessioni nelle vendite come mai avvenuto negli ultimi dieci anni, in correlazione con un andamento assai depresso dei consumi e dei redditi. Le situazioni più critiche sono state registrate nella piccola e media distribuzione (rispettivamente - 7,3 e - 6,6 per cento). La grande distribuzione ha evidenziato una relativa maggiore tenuta (-1,5 per cento). L’agricoltura, a sua volta, a causa della siccità estiva accusa una perdita importante, che la ripresa dei prezzi alla produzione non riuscirà quasi certamente a colmare e stenta a mantenere livelli di redditività soddisfacenti. L’Emilia-Romagna si contraddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2012 l’export è ammontato a circa 37 miliardi di euro, superando del 3,6 per cento l’importo dell’analogo periodo del 2011. La crescita dell’export tuttavia è meno elevata rispetto agli andamenti del 2011, ed anzi, è in calo negli ultimi mesi del 2012 a causa dei contraccolpi del rallentamento degli scambi mondiali. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nei primi nove mesi tenuta dell’occupazione (+0,1 per cento). Il calo delle attività industriali in senso stretto (-2,7 per cento) è stato compensato dai miglioramenti degli altri rami di attività. Meglio le donne (+1,3 per cento) rispetto agli uomini (-0,8 per cento). A sostenere l’occupazione ha provveduto anche il largo impiego degli ammortizzatori sociali. Causa recessione e inattività imposta dal sisma, nei primi dieci mesi la cassa integrazione guadagni ha autorizzato circa 73 milioni e 390 mila ore, superando dell’11,4 per cento il quantitativo di un anno prima. È inoltre aumentato, tra gennaio e settembre, il ricorso alla mobilità (+6 per cento) oltre alle domande di disoccupazione (+40,6 per cento). Note negative per la disoccupazione, il cui tasso è previsto al valore record del 7 per cento, con la prospettiva di salire al 7,9 per cento nel prossimo anno. La crescita delle persone in cerca di lavoro, arrivate a circa 142.000, è dipesa dall’entrata nel mercato del lavoro di molti inattivi, cioè studenti, casalinghe e pensionati. 7 la poesia 2012 addio! In memoria di tutte le persone scomparse nei terremoti di maggio, pubblichiamo di seguito un ricordo di Matteo Serra, una delle vittime della scossa del 29. Finalmente ci ha lasciato questo anno disgraziato, che a metà del suo cammino ha cambiato a noi il destino! Maggio è il mese delle rose, ma nascosta molto bene, una spina maledetta ci ha trafitto la casetta. Abbiamo perso proprio tanto, per tornare sul cammino, non ci basta un aiutino. Molti hanno lavorato, qualcun altro approfittato; e questo gesto molto brutto veramente ci ha distrutto. Siamo molto scoraggiati, arrabbiati e amareggiati; un marasma di emozioni ci ha offuscato le intenzioni. Anno nuovo avanti, avanti! Ti aspettiamo tutti quanti, noi lassù abbiamo “Il Rosso” e son certa veglierà sulla sua comunità! Tenendoci per mano la speranza accenderà, augurandoci di sicuro un sereno e buon futuro! Carla aziende Bellco ha premiato gli sforzi dei dipendenti La mirandolese Bellco, azienda leader nei sistemi per emodialisi e della depurazione extra-corporea del sangue, ha deliberato l’erogazione di un contributo una tantum compreso fra 500 e 1.200 euro netti a favore di quei dipendenti (prevalentemente operai) che hanno consentito a Bellco di ripartire al 100 per cento lo scorso 3 settembre, grazie ai tempi record di ricostruzione dello stabilimento di Mirandola completata a soli tre mesi dal sisma. A questo si aggiunge un’integrazione straordinaria fino a 1.600 euro netti deliberata a favore di tutti i dipendenti che, a causa dei due eventi sismici del mese di maggio, hanno dovuto fruire della Cassa Integrazione Guadagni, misura resa obbligatoria nei tre mesi di giugno, luglio e agosto 2012 a causa dell’interruzione dell’attività produttiva. Al fine di supportare in modo speciale chi è stato colpito dal sisma anche a livello familiare, il Consiglio di Amministrazione ha delibera- to infine un’ulteriore erogazione volta alla ricostruzione compresa fra 6 mila e 55 mila euro netti a favore di quei dipendenti che hanno subito danni molto rilevanti alle rispettive abitazioni e che, con grande abnegazione, si sono dedicati alla ripartenza dell’azienda. La capacità di reazione dimostrata a seguito del sisma, che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di premiare su proposta dell’azionista Charme, conferma la validità della decisione iniziale di Bellco e dei suoi azionisti di mantenere una forte presenza aziendale a Mirandola e di continuare ad investire in uno dei più importanti distretti biomedicali del mondo. «In un momento difficile per l'economia del nostro Paese, aggravato nel caso di Mirandola dai recenti eventi sismici, abbiamo comunque deciso di fare la nostra parte nel mettere a disposizione dei nostri dipendenti i contributi straordinari che l’azionista Charme, che ringrazio, ha proposto al Consiglio di Amministrazione - commenta il Presidente Antonio Leone - con questa iniziativa, e nonostante il fatto che il 2012 sia stato un anno non semplice per l’azienda a causa del terremoto, vogliamo dare ai nostri dipendenti un segnale tangibile per ringraziarli del lavoro straordinario che hanno svolto durante l’emergenza del sisma e, per quanto possibile, contribuire a dare una maggiore tranquillità ai dipendenti e alle loro famiglie che sanno di poter contare sulla Bellco anche nei momenti di maggiore difficoltà». mirandola/2 La farmacia Pico riapre in via Tabacchi mirandola/1 Credem torna in piazza Costituente Ritorna nella sua sede storica di piazza Costituente 58, la filiale Credem di Mirandola, al termine dei lavori di ristrutturazione che hanno reso nuovamente agibile l'edificio. La filiale, guidata da Matilde Zerbini Marenzi insieme a otto collaboratori, aveva continuato ad operare all'interno di locali provvisori ed ora prosegue il suo impegno per il territorio, sostenendo già dalle scorse settimane alcuni progetti che rientrano in attività finalizzate alla ricostruzione. Si tratta nello specifico della ristrutturazione dell'Auditorium delle Scuole medie G. Carducci del Comune di Reggiolo (Re) e la costruzione a Cavezzo di una residenza per anziani e disabili, all'interno del progetto promosso da Asp, azienda pubblica che eroga servizi socio assistenziali sanitari. «Siamo felici - afferma Matilde Zerbini Marenzi - di tornare nella nostra sede nel cuore di Mirandola e in un distretto economico e sociale importante come quello della Bassa modenese. Questo è un passo importante verso la normalità e premia il grande impegno e il sostegno della banca verso un territorio che ha dovuto fronteggiare in questi mesi enormi difficoltà a causa del sisma. A Mirandola e negli altri centri colpiti - aggiunge - abbiamo cercato, nonostante le difficoltà, di rimanere sempre un punto di riferimento per i cittadini, continuando ad offrire loro servizi ed assistenza, ascoltando le loro singole esigenze». Con l’anno nuovo si muove un altro passo in direzione della ricostruzione anche del tessuto sociale nelle zone terremotate della provincia modenese. La farmacia Pico di Mirandola, infatti, ha riaperto i battenti nella nuova sede di via Tabacchi 49 lo scorso 9 gennaio. Un ulteriore passo nel lento ma positivo ritorno alla normalità, ancora più significativo perché riguarda proprio il cuore del cratere del sisma che ha sconvolto la provincia di Modena otto mesi fa. Un’altra farmacia che, con la fine dei lavori per il ripristino dei locali e degli impianti,si è riappropriata di una sede stabile, abbandonando il container che l’aveva ospitata negli ultimi mesi. «Entrare in una nuova sede, finalmente stabile, è una grandissima emozione - ha affermato il titolare, Roberto Gallini - la nostra farmacia si trovava nella zona più rossa di tutte, se così si può dire, proprio di fianco al Comune; abbiamo lavorato in condizioni pazzesche, con le casse di medicinali nel piazzale. L’idea di avere di nuovo una sede stabile è quindi una gioia non solo per noi ma anche per i clienti, che hanno tanto bisogno di normalità». Sono 19 le farmacie dei distretti sanitari di Carpi e Mirandola che ad oggi hanno fatto rientro nei locali abituali. Restano per ora nei container la farmacia Puviani di Finale Emilia e la farmacia Cavazza di Concordia.Il ritorno in sede delle farmacie è stato possibile grazie anche a una virtuosa collaborazione che ha visto in prima linea oltre ai farmacisti e ai loro collaboratori, i distributori intermedi, i colleghi di altre province, le associazioni, gli ordini professionali, l’Azienda Usl, le Pubbliche Amministrazioni, la Protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari. Per la situazione aggiornata: www.federfarmamo.it o tel. 059/ 340998. 8 · n. 1 - gennaio 2013 mirandola C'è grande soddisfazione per l'addio ai container Commercianti festeggiano il rientro Samantha, Kaleidos, 1&2 RistoBar e Oltrecopia sono rientrati Samantha Acconciature di Samantha Vanzini; Kaleidos Estetica e Solarium di Valentina Luppi e Vittoria Reggiani; 1&2 RistoBar di Sabrina Calzolari, Daniela Carli, Cinzia Borra; la copisteria Oltrecopia di Luca Fabbri e Mariano Braghiroli hanno festeggiato a Mirandola con centinaia di invitati, la loro riapertura nel blocco commerciale che si trova di fronte all’ingresso di Aimag, all’incrocio tra via Bernardi e via Maestri del Lavoro. La grande festa si è svolta nell’adiacente piazzale lo scorso 5 gennaio. Notevole la soddisfazione degli imprenditori che dopo un lungo periodo nei container hanno ripreso le loro attività in una sede permanente. mirandola/2 La macelleria Gasparini è di nuovo attiva via Pico Riaperta la Taverna Credere nel centro storico dei nostri paesi devastati dal sisma è anche riaprire la propria attività nonostante le mille difficoltà che tutti incontriamo sul cammino della ripresa. Mara e Maurizio del ristorante “La taverna dei Pico” sono rientrati nel loro locale di via Pico il 2 novembre scorso. «Dicembre – spiega Mara – tutto sommato è andato bene. Siamo stati accolti con una grande partecipazione dei mirandolesi e non solo. Vogliamo ringraziare tutti: è stato commovente vedere la nostra comunità stringersi intorno a noi e alla nostra attività». Anche questi sono importanti passi avanti verso una riconquistata normalità. E’ stata riaperta lo scorso 3 gennaio la macelleria equina di Mirandola della famiglia Gasparini, titolare da tre generazioni dell’attività. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato una delegazione di Fiesa Assomacellai Nazionale guidata da Mario Rossoni che ha portato il saluto e l’incoraggiamento della Fiesa Nazionale e del suo Presidente, Gianpaolo Angelotti. La presenza di Fiesa Assomacellai, di una sua delegazione, e il messaggio augurale del Presidente Angelotti, hanno voluto significare la vicinanza dell’Associazione alle attività commerciali, ed alimentari in particolare, nella difficile congiuntura del dopo terremoto, quando a luci spente e nel mare di difficoltà gli abitanti e gli operatori si sono rimboccati le maniche. I titolari dell’esercizio hanno salutato con grande soddisfazione la presenza del sindacato e apprezzato gli auguri e i saluti del Presidente della Fiesa Assomacellai, mostrando con orgoglio il frutto del loro lavoro. Mario Rossoni al termine della visita ha dichiarato «ho potuto provare grande emozione nel partecipare alla gioia dell’inaugurazione del nuovo negozio, non solo per la famiglia, ma per tutte le persone presenti e che, per certi aspetti, sentivano la mancanza di questa attività. Vedere Gasparini commosso per la presenza mia e del sindacato macellai, è stata davvero una forte emozione. Gasparini, nel ringraziare per i consigli ricevuti nei mesi successivi al terremoto, ha spiegato come con le sue forze è riuscito a ricostruire ciò in cui ha sempre creduto ma che in un attimo gli era stato tolto». n. 1 - gennaio 2013 · Per il 2013 non si pagherà il premio assicurativo mirandola Reale Mutua in aiuto ai terremotati Un segnale concreto dalla compagnia a tutti gli associati Marco e Michele Frassoldati. A destra, il loro container Reale Mutua aiuta le popolazioni colpite dal sisma con un’iniziativa diretta e concreta. Ne abbiamo parlato con Marco e Michele Frassoldati, gli agenti di Mirandola, che a loro volta hanno vissuto il terremoto con la loro Agenzia di via Pico. «Dal 29 maggio – spiegano – lavoriamo in un container in zona Famila, ma contiamo di rientrare nei nostri uffici in centro storico già questa primavera». È vero che per le popolazioni colpite dal sisma è arrivato un grande aiuto da parte della Società Reale Mutua di Assicurazioni? «Sì, verissimo. Per il prossimo esercizio, infatti, Reale Mutua concederà, in via straordinaria, benefici di mutualità in favore di coloro che sono stati colpiti nel 2012 dal terremoto in Emilia, Lombardia e Veneto con ciò manifestando sensibilità e un forte senso di solidarietà nei confronti di coloro che vivono una situazione di particolare disagio. Un aiuto concreto e spontaneo ai propri Soci/Assicurati. Tali benefici, che saranno concessi sulle polizze Agrireale, Azienda Reale e Casamia in vigore al 30 novembre 2012, i cui rischi siano ubicati nei Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012, consistono nel mantenimento a carico della Compagnia del pagamento del premio del 2013, lasciando in capo al Socio il solo importo corrispondente alle imposte di assicurazione». Perché la Reale Mutua ha deciso di venire in soccorso alle popolazioni terremotate? «Perché nella Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande Compagnia assicurativa italiana in forma di mutua, colui che stipula una polizza non è un semplice Assicurato, ma diventa Socio. Il legame che si crea tra la mutua assicuratrice e i Soci/ Assicurati è improntato a una forte vicinanza reciproca e la Compagnia, non dovendo utilizzare parte dei suoi profitti per la remunerazione del capitale, può destinare le sue risorse al proprio consolidamento e sviluppo, nonché al continuo miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerti ai Soci/Assicurati stessi». Ci sono altre peculiarità dell’essere assicurato con una compagnia mutua, oltre a quella di diventare Socio alla stipula di una polizza? «Altra caratteristica della mutua è chiamare il risultato di fine anno non “utile” ma “risparmio” e quindi, come in una buona famiglia, il principio mutualistico prevede che una parte del risparmio sia ridistribuito ai Soci sotto forma, appunto, di benefici di mutualità, che si traducono in una riduzione del premio contrattuale per le assicurazioni del comparto Danni e in un miglioramento delle prestazioni per le assicurazioni dei rami Vita». Quanti Soci accederanno ai benefici di mutualità nel 2013 e qual è l’importo totale devoluto? «Anche per 2013, come quasi tutti gli anni da circa due secoli, sono stati riconosciuti benefici di mutualità, per un importo di circa 10,8 milioni di euro, interessando così circa 85.000 Soci. La novità di quest’anno è che, più che in passato, l’obiettivo di Reale Mutua è favorire i propri Soci/Assicurati cercando di dimostrare, con grande pragmaticità, vicinanza e sostegno alle persone, alle famiglie e al territorio». Come è stata vissuta dai soci questa erogazione straordinaria dei benefici di mutualità? «Finita l'emergenza, quando molte aziende hanno riaperto, quando le scuole, pur fra mille difficoltà e disagi, sono ripartite, e quando si è tornati a una sorta di normalità, le popolazioni del dopo sisma stanno ancora facendo i conti con varie voci economiche che al momento sono in grande sofferenza. In una situazione catastrofica come quella in cui tutti si sono trovati nel post-sisma, il fatto che la Reale Mutua, senza alcun obbligo, doni la possibilità di risparmiare anche solo 3 o 4 cento euro a famiglia per alcune polizze è un segnale di speranza oltre che un concreto aiuto immensamente apprezzato». 9 commercio e servizi Terza finestra per i contributi Per le imprese del commercio, servizi ed artigiani di servizio con immobili danneggiati dal sisma si apre una terza finestra, dal 10 al 21 gennaio per presentare la domanda di contributo per il trasferimento dell’attività economica. È possibile scaricare bando e modulistica (la stessa delle due finestre precedenti) dal sito www.economia.provincia. modena.it (link bando “Sostegno alla localizzazione delle imprese”). Possono presentare domanda anche coloro che non sono stati ammessi alle precedenti finestre del bando, una volta sanate le motivazioni di esclusione. Il bando, emesso dalla Regione Emilia Romagna, è rivolto alle pmi, ai loro consorzi e Ati, e liberi professionisti operanti nei Comuni colpiti dal sisma che si siano o intendano trasferirsi in aree o strutture individuate dai Comuni stessi, acquistando o noleggiando container o casette, affittando locali e acquistando attrezzature, arredi e dotazioni informatiche con relative spese impiantistiche e di trasloco. I beneficiari possono ottenere un contributo in conto capitale pari all’80 per cento delle spese, fino ad un massimo di 15 mila euro messi a disposizione dal programma operativo Fesr 2007-2013 della Regione. L’investimento minimo è di cinque mila euro. Sono ammesse spese impiantistiche per l’allestimento delle aree, strutture e opere accessorie; per l’acquisto e la messa in opera di strutture temporanee; per l’affitto o il noleggio delle strutture e degli ambienti adibiti a rilocalizzazione; per allacciamenti di utenze e traslochi. L’attività istruttoria viene effettuata dalla Provincia che, nel termine di 30 giorni dalla scadenza di presentazione delle domande, formerà le graduatorie per l'erogazione dei contributi. 10 · n. 1 - gennaio 2013 mirandola «Un'iniezione di fiducia per chi vive analoghe situazioni» Rientrati gli inquilini di via Curiel 34 è il primo palazzo ristrutturato e migliorato sismicamente Lo scorso 28 novembre i condomini di via Curiel 34 a Mirandola sono rientrati in casa festeggiando quello che viene presentato come il primo intervento di ristrutturazione post sisma di un certo rilievo realizzato da privati a Mirandola. A raggiungere questo traguardo è stato uno staff formato dall'ing. Dario Maratea (progettista e Direttore dei lavori, primo da sinistra nella foto), dall'ing. Alessandro Conti (strutturista progettista e calcolista strutturale), da Angela Aiello (ingegnere civile assistente direzione lavori, computo metrico e contabilità), da Salvatore Lombardo (ditta esecutrice) e da Roberta Pelliciari (Amministratrice del condominio). Ing. Maratea, uno dei timori più diffusi tra i cittadini delle zone terremotate è quello della certezza dei soldi e dei tempi. Almeno sui tempi, il condominio di via Curiel sembra essere un bel segnale. «Sicuramente tra i cittadini colpiti dal sisma vi è molto scetticismo rispetto alla erogazione dei contributi e sulla tempistica della durata dei cantieri. La riconsegna delle abitazioni di via Curiel, in tempi brevi, vuole però essere di buon auspicio e soprattutto può essere un'iniezione di fiducia per tutti coloro che ancora vivono in condizioni disagiate.La celerità con la quale si è provveduto nella fase iniziale, nella progettazione e nella successiva fase esecutiva è dovuta anche all'esperienza maturata dal sottoscritto in situazioni analoghe di ricostruzione post-sismica. Pertanto si consiglia a tutti i cittadini di affidarsi a tecnici qualifcati che li seguono per tutto l'iter burocratico». Che tipo di intervento si è reso necessario? «L'intervento si è svolto sostanzialmente in due fasi:messa in sicurzza e miglioramento sismico di parti strutturali. Infatti dopo il rilievo architettonico e delle strutture si è passato a prove di carico non distruttive, utilizzando tecnologie avanzate per valutare la metodoligia di intervento per il rafforzamento locale delle strutture, vagliando diverse ipotesi che hanno portato così soluzioni tecniche migliorative alla risposta globale della struttura». E sui soldi? Qual è la situazione per chi ha lavorato? Chi ha progettato ed eseguito i lavori è già stato pagato? Lo sarà a breve? «Ad oggi abbiamo presentato tutta la documentazione attraverso il sistema informatico Mude e siamo stati rassicurati che a breve verranno erogati i contributi, previa ordinanza del Sindaco.Quindi tutti gli interventi realizzati sia dalla ditta esecutrice dei lavori e dai progettisti non sono stati pagati, ma questo non ha fermato la macchina dei lavori in quanto obiettivo principale era quello di far rientrare nel pìu breve tempo possibile gli sfollati nelle proprie abitazioni. Il terremoto ci ha insegnato cosa significa solidarietà». commercio Il Box Park di Londra approda a Cavezzo Cavezzo 5.9 ShopBox sarà inaugurato presumibilmente all'inizio di febbraio. Il centro commerciale avrebbe dovuto ricevere il suo battesimo a gennaio, ma il taglio del nastro è stato rimandato a causa dell’eventuale presenza di una personalità per il mese prossimo. Diverse attività del centro commerciale però hanno già aperto i battenti: una pizzeria, un centro estetico, un negozio di abbigliamento: questi ed altri i primi a partire. Tutti i negozianti del Cavezzo 5.9 - nome chiaramente ispirato al terremoto del 29 maggio - sono stati costretti a delocalizzare la propria attività. Con lungimiranza e molta voglia di rimettersi in gioco questi piccoli imprenditori si sono imbarcati nell'avventura di questo particolarissimo centro commerciale. La struttura è infatti una rarità non solo sul territorio italiano, ma in tutto il mondo. A renderla così speciale è il materiale di cui è composta, una serie di container marittimi usati, montati insieme e lavorati in modo da venire incontro alle necessità di negozianti e clienti. L'idea di questo progetto è nata tempo fa, subito dopo il terremoto. Tutto è iniziato quando Antonella Sala del negozio Alligalli ha presentato l'idea a Giovanni Fattori titolare del negozio Ottica Fattori, con alcune fotografie del celebre BoxPark di Londra, proponendo di formare una comitiva di commercianti per costruirne uno analogo. L'idea è piaciuta ed il progetto è andato in porto grazie al Comune che ha concesso gli spazi in piazza Martiri della Libertà ed alla ditta Phoenix di Genova che ha edificato l'opera. 33 i container assemblati, ciascuno per un costo medio di circa 9 mila euro comprensivi di tutte le modifiche e le spese comuni. Ciascun container è lungo circa 12,5 metri per 2,5 metri di larghezza e 2,80 di altezza, ma alcune attività hanno accorpato più container e misurano fino a 60 metri quadri. Il tutto è corredato da elettricità, climatizza- tori, connessioni ad internet ed altri comfort. Centri commerciali simili si trovano solo in altre 3 città in tutto il mondo. Questa sorta di “BoxPark nostrano” ospita anche tre attività di nuova apertura: “Tiriciclo”,”Fiorni & Co” e la spaghetteria “Kariba”. Il centro organizzerà anche eventi di richiamo che saranno visionabili sul sito cavezzo59.it e sulla pagina ufficiale di Facebook. Parliamo di contributi? I commercianti hanno investito quasi tutto per proprio conto. Ad eccezione di alcuni aiuti esterni, come quello dell'Associazione Soroptimist. «Per gli aiuti fino ad ora lo Stato non si è fatto vivo - dice Manuela Zavatti, titolare di “Manu Abbigliamenti” - Abbiamo pagato anche le tasse e l'anticipo per l'Iva del 2013. Il tutto dopo 6 mesi che non lavoravamo. Ma va bene così» conclude sardonicamente. La struttura rimarrà per 5 anni, come concordato con il Comune. «Cavezzo aveva bisogno di una situazione nuova che fosse di richiamo per tutto il territorio - ha detto Sala Volevamo che il mondo ci vedesse mentre ci rimettevamo in piedi con un progetto mai realizzato in Italia». aziende/48 Il maestro del controsoffitto Per vederlo occorre guardare verso l’alto e lo si trova in alcuni locali pubblici (bar, ristoranti, saloni espositivi, negozi di abbigliamento, teatri, chiese, stand fieristici ecc..) ma comincia ad essere utilizzato anche nelle abitazioni private. E’ il soffitto teso “Barrisol”, materiale in Pvc (Polivinile di Cloruro), che si adopera per allestire i controsoffitti in alternativa al cartongesso. Giuseppe Codamo (nella foto a destra) lo conosce bene da quando ha pensato, una decina di anni fa, di puntare decisamente su questo settore ed affiancarlo alla limitata stagionalità di costruttore di piscine interrate, avendo queste attività il Pvc che le accomuna. Nelle piscine è presente con uno spessore di 1,5 mm che si riduce a pochi micron nei controsoffitti, con un peso di soli 180 grammi al mq. Di Barrisol ne possiamo rintracciare anche in giro nelle nostre zone, la Ferrari Auto ha voluto che ne fossero provviste non soltanto tutte le sue nuove concessionarie ma anche la Galleria Ferrari di Maranello. E anche il Museo Casa Natale di Enzo Ferrari a Modena, famoso per la sua copertura in giallo, è tutto rivestito al suo interno in Barrisol. Ma perché il presidente della casa automobilistica modenese ne è così entusiasta? «Il presidente Montezemolo - spiega Codamo - vuole che i visitatori delle sue sale espositive vedano bene le sue vetture senza essere abbagliati dalle lampadine che si rifletterebbero sulle lucide carrozzerie. Con il Pvc modello “translucido” che noi abbiamo a disposizione è possibile rendere luminoso l’intero soffitto, come se fosse una plafoniera unica, ma la fonte della luce rimane nascosta e non si ha né il riflesso né delle zone d’ombra». Ma gli ambienti possono avere anche problemi diversi dalla buona visibilità. Nella Chiesa di Sant’Agnese, molto vicina al centro di Modena, si verificava un riverbero (eco) di 6,5 secondi e ai sacerdoti che officiavano le cerimonie religiose ritornava indietro la voce. Era ancor più imbarazzante il fatto che l’inconveniente si verificasse nei confessionali. Un tecnico olandese chiamato d’urgenza dal Comune e dalla Curia ha proposto l’adozione del Barrisol, istallato il quale l’eco si è ridotto a 2 secondi e il Parroco ha mandato a prendere un organo per ospitare finalmente dei concerti. Forse anche sulla base di tale esperienza, sempre a Modena ma nella zona Est, è prevista la costruzione di una chiesa internamente rivestita con questo materiale sia per un aspetto estetico che acustico. Il Barrisol è molto sottile ma piuttosto resistente ed elastico, sopporta fino a 250 kg al mq e ciò ha permesso ad alcune strutture della Bassa, colpite dal terremoto, di limitare i danni. Sul controsoffitto in Barrisol (“Modello Translucido”) della palestra “Skip Intro-Fitness” di San Felice sono caduti dei calcinacci. E’ bastato sganciare il telo, togliere i rottami e rimontare il tutto con pochissimo spreco di tempo e senza fermare l’attività della palestra. Questo impianto di controsoffitto si può rimuovere in qualsiasi momento ma necessita di poco tempo anche per la prima istallazione. Una volta che Giuseppe Codamo e i suoi collaboratori hanno preso le misure dello spazio che si intende ricoprire, queste ultime vengono inviate alla casa madre che ha sede in Francia. La ditta si ripromette di impiegare un massimo di sei giorni per far pervenire l’occorrente. Che è costituito da un telo di dimensioni più piccole rispetto alla superficie interessata e dai profili in alluminio per l’aggancio sul perimetro dell’ambiente da “vestire”. Essendo il Barrisol un “Termoteso”, è soggetto a dilatarsi con il calore. Riscaldando l’ambiente di lavoro fino a 40/45 gradi con i generatori di calore a gas, il tessuto diventa duttile e malleabile e poi si procede ad agganciare il tessuto al soffitto, tendendolo su tutto il perimetro. Una volta che si è raffreddato, il lavoro può considerarsi concluso. In un giorno di lavoro tre persone montano 100 mq di controsoffitto, senza sporcare e addirittura senza fermare le attività eventualmente svolte nell’ambiente da controsoffittare. In caso di incendio il materiale da controsoffitto non produce fiamma né fumo, si autoestingue e scompare. Dal punto di vista della sicurezza degli edifici il prodotto presenta più di una garanzia decennale contro difetti di fabbricazione oltre che alle certificazioni di legge, “è in classe A+”. Un elemento da non trascurare ora che la ricostruzione nella Bassa entra nella sua fase decisiva. Giovanni Moi n. 1 - gennaio 2013 · mirandola Milva Malavolta: «Non manca entusiasmo e voglia di ripartire» La grande tenacia di Pico Viaggi 11 IN BREVE TOGNI è CAVALIERE Il 19 maggio aveva festeggiato i 25 anni di attività Facciamo un passo indietro al 19 maggio 2012, quando all’Agenzia Pico Viaggi di Mirandola si festeggiavano i 25 anni di attività. Dopo aver rinnovato i locali di via Volturno che Milva Malavolta gestiva e occupava dal 12 giugno 1987, quel sabato pomeriggio parenti, amici e clienti si sono raccolti intorno a lei e alle sue collaboratrici per celebrare l’anniversario. «E’ stata una splendida festa – ricorda Milva a distanza di quasi otto mesi – e nonostante l’andamento economico infelice già da diversi mesi, nel mio gruppo di lavoro non è mai mancato l’entusiasmo, la voglia di fidelizzare il cliente con offerte e servizi sempre più curati e personalizzati». L’attività di direttore tecnico di Milva nasce dalla passione maturata sul campo, dopo che per caso aveva iniziato a lavorare all’Agenzia Apollo di Sassuolo accompagnando gruppi di professionisti del settore ceramico. Qualche anno più tardi a Mirandola l’Agenzia Pico Viaggi ha preso il via proprio grazie al business travel e in particolare, racconta Milva Malavolta, «grazie alla persona che per primo mise piede da noi 25 anni fa, il dottor Mario Veronesi…». La notorietà del distretto biomedicale mirandolese ha sicuramente influito sul carico di lavoro della Pico Viaggi, la quale risente comunque da qualche tempo della scarsa liquidità dei privati che induce a fare piccoli viaggi e vacanze low cost. «La situazione era già difficile anche prima del terremoto; ora ci vorrà ancora più tempo per vedere un cambiamento in positivo nel settore del turismo, soprattutto per i nostri clienti che risiedono in maggioranza nel cratere sismico». Il terremoto del 20 maggio ha infatti costretto l’Agenzia fuori dai proprio locali, La sede di Pico Viaggi al Borgo. Sopra, la festa del 25esimo compleanno, il 19 maggio ma per garantire il servizio ai propri clienti, in particolare quello di disdetta e rimborso dei viaggi prenotati, ha riaperto come molti altri in container, esattamente il 7 giugno. «Per noi era fondamentale esserci, se non altro per dovere nei confronti di quanti ci hanno fatto sentire fin da subito la loro presenza e il loro affetto. Non smetteremo mai di ringraziare tutti i clienti che ci hanno contattato per avere notizie e farci sentire la loro vicinanza. In una situazione in cui praticamente eravamo tutti “sulla stessa barca” è stato davvero importante il senso di appartenenza al territorio e di unione tra le persone e le attività; un esempio è proprio la Galleria Al Borgo, presso la quale ci siamo trasferiti dal 29 settembre, assieme ad altri esercizi, abbandonando finalmente la sistemazione precaria nel container». L’intraprendenza e la voglia di ricominciare di alcuni commercianti del centro storico hanno contagiato anche Milva che si è unita agli altri investendo nel nuovo ufficio. «Ci troviamo bene qui, ci è stata concessa una deroga di due anni che speriamo ci basti per poter rientrare nel nostro ufficio di via Volturno. L’Amministrazione comunale ha fatto il massimo che poteva, mi ha invece molto delusa il comportamento dello Stato riguardo i possibili aiuti a noi cittadini terremotati. Ho fatto molti sacrifici per questa mia passione per il mondo dei viaggi e quindi “non mollo”; voglio lasciare qualcosa di concreto ai miei figli, di conseguenza mi armerò di fiducia e ottimismo nella speranza che il Pese si risollevi dalla crisi e di riprendere a lavorare a pieno ritmo». Raffaella Brandoli Il Vicequestore aggiunto Rolando Togni, dirigente del Commissariato di Mirandola, è stato nominato, con decreto del 2 giugno 2012, Cavaliere al Merito della Repubblica italiana. Togni ha preso parte al tradizionale appuntamento che si è svolto lo scorso 15 dicembre nella Prefettura di Modena per la cerimonia di consegna degli attestati e delle onorificenze. Istituito nel 1951, l’Ordine di Cavaliere è destinato “a ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Il Presidente della Repubblica è Capo dell’Ordine, retto da un Consiglio composto da un Cancelliere e sedici membri. A Rolando Togni vanno le felicitazioni dell’Amministrazione comunale e dell’Indicatore. PROVINCIALE SAN POSSIDONIO Ripristinata a San Possidonio, la circolazione a doppio senso di marcia sulla Provinciale 11, all'altezza della chiesa. La riapertura al traffico ordinario della strada è stata resa possibile dalla messa in sicurezza della parrocchiale, danneggiata dal sisma. 12 · n. 1 - gennaio 2013 esclusiva Il fotografo Giancarlo Polacchini è entrato nell'edificio Viaggio nel Municipio puntellato in breve COI ROBOT NELLE CHIESE Il Palazzo Comunale è stato messo in completa sicurezza Lo scorso 12 dicembre un robot dotato di videocamera (foto) ha effettuato dei rilievi nei duomi di Carpi e Mirandola. Il robot ipertecnologico, messo a punto dalla Regione Umbria, è dello stesso tipo di quelli in dotazione ai Marine americani per l’attività di sminamento in Afghanistan e permette di effettuare i rilievi negli edifici danneggiati dal sisma senza mettere a rischio l’incolumità dei tecnici, m«»a anche di portare all’esterno piccoli oggetti grazie ad un braccio meccanico. La tecnologia utilizzata per i rilievi è stata messa a punto dalla Regione Umbria dopo il tragico sisma che nel 1997 colpì, tra le altre, la basilica superiore di Assisi e dove, a causa del crollo successivo della volta, morirono quattro persone impegnate nei rilievi subito dopo la prima forte scossa. L’attività di monitoraggio è frutto dell’accordo di collaborazione tra Umbria ed Emilia-Romagna per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. In questi giorni i tecnici sono stati all’opera nelle chiese danneggiate della diocesi di Carpi. LA BIBLIOTECA DI CAMPOSANTO La Biblioteca di Camposanto ha riaperto lo scorso dicembre nella sua sede di via Baracca 36, con un nuovo numero di telefono: lo 0535/80936. «UNA FAMIGLIA SPECIALE» Pubblichiamo in esclusiva una serie di foto dell’interno del Municipio di Mirandola realizzate dal fotografo Giancarlo Polacchini di Studio Gi. Gli scatti documentano i lavori di messa in sicurezza del quattrocentesco palazzo municipale che consentiranno il recupero della documentazione presente negli uffici e degli archivi. Il ritorno del Municipio alla sua funzionalità ante terremoto è una delle priorità dell’Amministrazione comunale. Subito dopo il primo sisma del 20 maggio, l’edificio era stato puntellato e proprio quell’opera provvisio- nale ha evitato il crollo in occasione del terremoto del 29 maggio. Prossimamente sarà predisposto un bando di gara per la progettazione del recupero e del ripristino dell’edificio, volto poi a realizzare, con risorse finanziarie da reperire, i necessari lavori. Il terremoto ha attivato una rete di solidarietà che ha lasciato e lascerà tracce durature. Lo testimonia Sergio Baldini, commerciante mirandolese con lo storico negozio accanto al Duomo, che dalle pagine dell’Indicatore vuole ringraziare la famiglia Malaguti per l’ospitalità e l’appoggio di questi mesi. «I Malaguti – spiega Baldini – sono stati molto cortesi e disponibili e voglio ringraziarli pubblicamente attraverso il giornale». Grazie dunque a Silvana, Cesare, Manuela, Giorgio, Roberto ed Alessandra, commercianti di articoli tessili. Baldini con il suo negozio “Sentirsi giovani” ha intanto riaperto in centro storico ma nella nuova sede di via Cesare Battisti 57 (ex Lavanderia Franca, che si era trasferita in viale Italia). n. 1 - gennaio 2013 · Il Sindaco: «Era un punto di riferimento per la cultura» mirandola Addio a Cappi, medico e studioso Maino Benatti: «Una grave perdita per la nostra città» mirandola E le Mogli dei Medici piangono l'amica Renata Da sinistra, l'allora Sindaco Luigi Costi, il Presidente della Fondazione Crm Edmondo Trionfini e Vilmo Cappi, durante la festa dei 90 anni dello studioso P rofondo cordoglio viene espresso dal Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, per la scomparsa di Vilmo Cappi, medico, studioso, letterato, poeta e artista, ma soprattutto profondo conoscitore ed affezionato indagatore della “sua” Mirandola. «A nome dell’Amministrazione comunale – spiega Benatti – desidero esprimere ai familiari la mia vicinanza e quella di tutta la città per questa grave perdita». Il 12 giugno 2008 il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola avevano organizzato per il “dottore” una grande festa in Castello, in occasione dei suoi 90 anni, alla quale avevano partecipato moltissimi amici del medicostudioso. In quella occasione Cappi aveva ringraziato i Mirandolesi con un garbato, brillante ed ironico intervento, che aveva strappato applausi e sorrisi. Cappi era nato il 1° giugno 1918. Ha strettamente legato il suo nome alla vita della nostra comunità, fin da quando ancora giovanissimo aderì alla Resistenza, militando nella I Brigata “Giustizia e Libertà” del Partito d’Azione di Bologna». Cappi svolse per ben 45 anni ininterrotti la professione di medico. Dal 1951 al 1988 è stato medico condotto della zona di Cividale-Mortizzuolo. Impegnato anche nella vita politica e sociale della sua città, nel 1946 ha fondato e diretto il giornale “La Bassa”. Subito dopo la Liberazione venne nominato anche Assessore alla Sanità del Comune. Il nome di Cappi è legato anche alla sua attività di studioso. Dal 1950 al 1985 è stato ispettore onorario ai monumenti e ai beni artistici e ambientali del Comune di Mirandola ed ha pubblicato decine di libri e saggi. «Cappi – prosegue il Sindaco – è stato un essenziale punto di riferimento per la cultura mirandolese. Ci mancherà molto». Vilmo Cappi fu anche socio fondatore del Lions Club di Mirandola e nel 2002 ricevette il prestigioso premio Pico. Impegnato nel mondo associativo, Vilmo Cappi co-fondò, nel 1962, il Circolo Medico Mirandolese intitolato ad un altro grande medico il dottor Mario Merighi, propugnando per primo la Festa di San Luca Evangelista, Patrono dei il lutto Addio a Irene Suffritti Docente del "Galilei" Lo scorso 19 dicembre si è spenta la professoressa mirandolese Irene Suffritti in Panzani. Al marito Ivo, alle figlie Giuditta e Virginia ed ai congiunti vanno le condoglianze dell’Amministrazione comunale e della redazione dell’Indicatore Mirandolese. La ricordano la dirigente scolastica del “Galilei” Milena Prandini e i colleghi docenti. Carissima Prof. Irene, ti giunga il mio caro saluto innanzitutto come genitore, a nome di tutte le famiglie e di tutti gli alunni, che come mia figlia, hanno avuto la fortuna di incontrarti nel loro percorso formativo. Non sei stata solo un'insegnante ma molto di più: hai trasmesso messaggi e valori che restano fondamentali per il loro percorso di vita. Un caro saluto ed un infinito grazie ti porgo, inoltre, come NUOVA SEDE PER IRIDE Iride Formazione ha ripreso in pieno la priorie attività nella nuova sede operativa a Rivara di San Felice, in via Degli Estensi 2220, telefono: 0535/671218. «Siamo pronti a formare competenze utili alla ricostruzione e professionalità per il futuro dell’Area Nord- spiega il direttore Massimo Braida – intanto è in svolgimento il corso di formazione superiore 2012 – 1595/Mo per Tecnici di cantiere con competenze in materia antisimica e di risparmio energetico». ARRESTATO PER spaccio che abbiamo tenuto a casa sua il consiglio della nostra sezione. La sua grande specialità erano le torte salate: ne sapeva cucinare delle squisite, che ci offriva sempre nelle occasioni conviviali. Iscritta alla sezione Ammi dalla sua fondazione, ne divenne segretaria, tesoriere ed infine presidente nel 2007-2010. Ha sempre creduto nella nostra associazione ed ha saputo volgere le proprie funzioni con signorile competenza, mediante pacati interventi anche nel Consiglio nazionale. Il suo carattere forte l’ha sempre sorretta nelle difficoltà della vita, e noi tutte, amiche da tanti anni, la ricordiamo con affetto e tanto rimpianto». Le socie Ammi Sezione di Mirandola Medici, 18 ottobre nella Chiesa di Camurana (Distrutta dal sisma del maggio 2012) dedicata al Patrono dei medici. Ai funerali erano presenti gli amici più stretti del medico studioso. L'Amministrazione comunale era rappresentata dal Presidente del Consiglio comunale Andrea Venturini e dall'Assessore Sauro Prandi. L'orazione funebre è stata tenuta dal dottor Nunzio Borelli, a nome anche del dottor Fernando Cazzuoli. I due colleghi di Cappi hanno parlato di lui «come persona, amico e maestro. Vilmo Cappi ha fatto tanto, sempre con modestia e umiltà; nei nostri convegni si riusciva a fatica a far parlare Vilmo, persona intelligente e riservata, dei suoi studi, ma poi, da signore quale era, condivideva il suo pensiero con gli astanti. Dopo i festeggiamenti del 90° compleanno, raramente è uscito di casa, ma era ancora collegato con i professori Paolo Golinelli, Bruno Andreolli, il maestro Giuseppe Morselli, qualche amico,come Fernando Cazzuoli che gli ha fatto visita il giorno prima della sua morte, ma soprattutto con lo straordinario dott. Sergio Penitenti, a cui va il plauso di tutti noi». Nel periodo aprile - maggio 2013 ci sarà una sessione d’esami per il conseguimento della abilitazione all’impiego dei gas tossici. Gli aspiranti, residenti nel Comune di Mirandola, che abbiano compiuto il 18° anno di età, dovranno presentare all’Ufficio Protocollo del Comune, entro il 7 marzo 2013 domanda di ammissione redatta su carta legale indirizzata al Sindaco. Per maggiori informazioni consultare il sito del Comune (www.comune.mirandola.mo.it). Dirigente dell' Iss “Galilei”: hai saputo essere una perfetta collega, un’ insegnante scrupolosa, attenta alla didattica ed alle relazioni, preziosa maestra di vita. A nome di tutto il “Galilei”, profondamente ferito a causa del recente sisma, ti chiedo di continuare a vegliare dal posto speciale che ti è stato riservato per tutto il bene che hai saputo donare. Grazie Irene! Milena Prandini Ciao Irene, un caro saluto da noi colleghi e da tutto il personale dell'Istituto “Galilei.” Ti ricordiamo con affetto, soprattutto per la tua capacità di trovare in ogni esperienza un risvolto positivo. Ci dicevi che con il passare degli anni avevi imparato a vedere il bene in ogni cosa e questo ti dava e dava a noi serenità. Un caro saluto anche ai familiari, vi siamo vicini e pensiamo che Irene, in questo momento, ci stia guardando e parlando attraverso le parole di Sant’Agostino: «Se cono- scessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo, questi orizzonti senza fine, questa luce che tutto investe e penetra non piangeresti se mi ami. Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio, nella sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole al confronto. Mi è rimasto l'amore per te, accompagno il tuo cammino con una tenerezza dilatata che tu neppure immagini. Vivo in una gioia grandissima. Nelle angustie della vita, pensa a questa casa dove un giorno saremo riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inesauribile della gioia e dell'amore infinito. Non piangere se veramente mi ami». Iolanda Bergamini (a nome di tutti i colleghi) modificati in superficie questi nanovettori si sono rivelati potenziali strumenti abili nel caricare, trasportare e rilasciare farmaci al cervello. Questo tipo di terapia può rappresentare un passo in avanti per il trattamento non invasivo di patologie cerebrali oggi difficilmente curabili». Chi le ha conferito il premio e con quale motivazione? «Ho ricevuto il Premio di Laurea “Aldo La Manna” in memoria dell'omonimo Professore Emerito dell'Università degli Studi di Pavia e Socio Onorario Adritelf. I familiari e l'Associazione hanno bandito questo concorso per la miglior tesi nel campo chimico e tecnologico farmaceutico. All'inaugurazione del nuovo anno accademico il Rettore Aldo Tomasi mi ha consegnato un attestato per essermi distinta nell'ambito della ricerca nazionale e internazionale nell’anno 2012». La sua reazione? «Ho accolto con grande gioia e soddisfazione la notizia di questi riconoscimenti che sì, sono personali, ma che ho diviso con tutto il mio gruppo di lavoro». La sfida più grande che ha affrontato? «La scuola è una continua sfida. Forse quella maggiore arriva quando ti trovi davanti a decisioni importanti da cui dipenderà il resto della tua vita. Prossima alla laurea ho dovuto decidere se iniziare il Dottorato di Ricerca o cercare un lavoro diverso dalla ricerca di base, cioè fuori dall'università. Questa scelta mi ha creato diverse preoccupazioni». Progetti per il futuro? «Sto per terminare il primo anno della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dei prodotti per la salute. Proseguirò su questa strada per i prossimi due anni». Sergio Piccinini Premiata per una tesi di laurea sulle malattie neurodegenerative maceutica. Così ho chiesto subito di partecipare ad un progetto di tesi sperimentale in quest'ambito. Il gruppo di ricerca in cui mi sono inserita "Te. Far.T.I." (Centro di ricerca sulle Tecnologie Farmaceutiche Tradizionali ed Innovative) porta avanti da anni ricerche sulle tecnologie per la cura di malattie neurodegenerative. In questo campo è un centro all'avanguardia». Da qui la sua tesi sperimentale dal titolo “Funzionalizzazione superficiale di nanoparticelle per il direzionamento cerebrale”. Di cosa parla questo saggio? «Parte dal problema che molti farmaci, attivi nel trattamento di patologie cerebrali neurodegenerative, una volta somministrati, non sono efficaci, questo perché non riescono a raggiungere la sede della malattia in concentrazione e per tempi sufficienti alla terapia. Il mio elaborato espone le ricerche condotte allo scopo di sviluppare nuovi nanovettori biocompatibili e biodegradabili. Opportunamente regione Si è spenta all’età di 71 anni Renata Furielli Della Corte, socia della sezione mirandolese dell’Ammi (Associazione Mogli Medici Italiani). Alla famiglia vanno le condoglianze del Comune e della Redazione dell’Indicatore Mirandolese, che si stringe in particolare a Luca Della Corte, contitolare della ditta Ad99, che cura la raccolta pubblicitaria e la stampa del nostro giornale. Le amiche la ricordano così: «La nostra cara socia Renata purtroppo ci ha lasciato quando meno ce l’aspettavamo. Sapevamo che dopo il 29 maggio si era sentita poco bene ed era stata ricoverata a Siena. A settembre al suo ritorno a Mirandola l’avevamo vista in gran forma, tanto medolla Una studentessa della Bassa ha ottenuto un premio dall’Università di Modena e Reggio Emilia per l’originalità della sua tesi di laurea che le ha consentito di distinguersi nell’ambito della ricerca nazionale e internazionale. Si chiama Patrizia Veratti, ha 25 anni ed è originaria di Medolla. Dal 2006 al 2011 Patrizia ha frequentato il corso quinquennale di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, laureandosi con 110 e lode. Ma il percorso che l'ha portata a questo grande risultato è stato lungo ed impegnativo. La sua carriera scolastica è iniziata a Medolla, dove Patrizia ha frequentato le scuole dell'obbligo. In seguito ha proseguito gli studi al Liceo Scientifico “Fanti” di Carpi. Sempre molto impegnata nello studio, Patrizia era incuriosita soprattutto dalle materie scientifiche, in particolare dalle attività di laboratorio. Interesse che si sviluppa all'università. «Ero stimolata dal mondo della ricerca - dice Patrizia - in particolare dalla tecnologia far- 13 Lo scorso 7 gennaio gli agenti del Commissariato di Mirandola hanno arrestato E.D., albanese di 31 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato bloccato dagli agenti mentre era in procinto di fare ingresso all’interno di un appartamento, notoriamente dimora di tossicodipendenti, in compagnia di un cittadino italiano. L’immigrato è stato trovato con 24,2 grammi di “marijuana”. Accompagnato presso gli uffici del locale Commissariato di P.S., al termine degli adempimenti del caso, è stato tradotto nella casa circondariale di Modena, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. abilitazione gas tossici mirandola L'Albero di Moggio Lo scorso 16 dicembre Bruno Gardel, Vice-sindaco di Moggio Udinese (Udine), in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, era a Mirandola in occasione dell’accensione del grande albero di Natale nel giardino della Scuola media di via Pietri. L’abete, di oltre 8 metri di altezza e 30 centimetri di diametro, è stato donato da Moggio in sinergia con la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, al Comune di Mirandola. L'idea di donare l’albero ai terremotati è nata dall’amicizia instauratasi durante le operazioni di soccorso da parte del sistema integrato di Protezione civile. 14 · n. 1 - gennaio 2013 mirandola L'iniziativa del Nido "Il Paese dei Balocchi" Il grande cuore dei bambini solidarietà/1 Radio Bruno tiene botta Il 16 dicembre hanno fatto gli auguri ai commercianti del centro storico solidarietà Maschio-Gaspardo per l'Asilo di Mortizzuolo Domenica 16 dicembre bambini di 2 anni sono arrivati, accompagnati dai genitori, in piazza Costituente a Mirandola per portare dei doni di Natale ai negozianti della piazza che, con coraggio, hanno riaperto le loro attività dopo il terremoto. E’ stata volontà dei genitori e del personale del Nido concludere in questo modo un’ attività, che vede mamme, papà e bambini del Nido ”Il Paese dei Balocchi” di via Poma trovarsi insieme per costruire biglietti e preparare piccoli doni di Natale. E così i “Seminatori di stelline”, questa l’azzeccata definizione dei bambini, in una lunga fila, ben stretti alla corda e con un cappellino di Natale, hanno percorso tutti i negozi della piazza. I commercianti, hanno accolto con stupore e commozione questo gesto ben augurale, che, con l’accompagnamento di una canzoncina di Natale e di un giovanissimo trombettista, è stato rivolto loro dai piccoli. Tanti i commenti entusiasti di genitori, cittadini e commercianti, lasciati in messaggi di speranza che saranno esposti insieme alle foto al Nido. Grande il gesto della signora Diana che, per ringraziare i bambini di aver reso luminosa una giornata grigia, ha portato al Nido i tortelli di marmellata fatti da lei. Domenica pomeriggio c’erano anche dolci e bevande calde, preparate dalla cucina comunale, per riscaldare, insieme agli auguri dei bambini, un freddo pomeriggio invernale In seguito ai terremoti del 20 e 29 maggio che hanno devastato la Bassa, “Maschio-Gaspardo”, azienda che produce macchine agricole ubicata a Campodarsego (Pd), ha deciso di scendere direttamente in campo per raccogliere fondi a favore della ricostruzione dell’asilo di Mortizzuolo di Mirandola. Per ogni macchina venduta nei mesi di luglio, agosto e settembre 2012 e finanziata con un leasing all’esclusivo tasso di interesse del 3 per cento, Maschio – Gaspardo ha devoluto una cifra pari al tasso del 3 per cento per la ricostruzione della scuola materna. «Abbiamo esaminato la situazione critica nella quale versano le popolazioni e le imprese delle zone colpite dal sisma e cercato possibili iniziative per dare un contributo concreto – ha dichiarato il presidente dell’azienda Egidio Maschio – quando il mirandolese Walter Zavatta mi ha parlato dell’asilo di Mortizzuolo e del disagio per le famiglie della zona per aver perso una struttura fondamentale per l’educazione dei bambini, ho capito cosa dovevamo fare. Conosco bene l’Emilia e gli Emiliani, come noi Veneti sono gente forte, sana, gran lavoratori legati alla terra e alle loro tradizioni, non si poteva quindi restare a guardare senza fare niente. Maschio – Gaspardo ha sempre fatto della solidarietà, come per il lavoro e il sacrificio, uno dei valori fondamentali su cui ha costruito la propria storia e questa iniziativa testimonia lo spirito che da oltre 60 anni guida questa azienda e chi ci lavora». L’asilo gestito dalla parrocchia guidata da don Carlo Bellini, si trova in un edificio costruito nei primi anni ’20 e rialzato negli anni ’50, che fino allo scorso maggio ospitava 50 bambini e che ora è del tutto danneggiato. «Ringrazio la Maschio –Gaspardo per questa donazione – ha detto don Carlo Bellini – i bambini di Mortizzuolo avranno tanto bisogno di un luogo sereno dove giocare e stare insieme ed i loro genitori di un posto sicuro in cui lasciare i loro figli durante il giorno». Un ulteriore importante ringraziamento va alle maestranze della Maschio – Gaspardo per la donazione di un’ora di lavoro gratuita devoluta sempre all’asilo di Mortizzuolo. Walter Zavatta spiega che «il mio impegno personale continuerà fino alla soluzione dei problemi. E se qualcuno vuole unirsi a questa bella avventura può contattarmi». Nella foto in alto Walter Zavatta (a destra) ringrazia Egidio Maschio, presidente della Maschio-Gaspardo per la generosità e l’attenzione dimostrate nei confronti di Mortizzuolo. Sotto, don Carlo Bellini. La raccolta fondi” Teniamo Botta” di Radio Bruno continua, consentendo boccate di ossigeno in molte realtà alle prese con pochi fondi disponibili e una burocrazia macchinosa e a volte scoraggiante. Tanto hanno fatto e continuano a fare aziende private e volontari in aiuto alle comunità colpite e un ringraziamento speciale va a tutti quelli che hanno avuto fiducia nella raccolta fondi dell'emittente più ascoltata in regione scegliendo la maglietta, le palle di Natale o anche semplicemente quel conto per le proprie donazioni. «Ci fidiamo di voi», hanno detto gli ascoltatori di Radio Bruno e per tutta risposta sul sito www.radiobruno.it si può ritrovare con la massima trasparenza la rendicontazione dettagliata di tutti gli importi versati fin qui. «Le richieste sono molte fin dai primi giorni - spiega Clarissa Martinelli, ideatrice di Teniamo Botta- e per questo abbiamo scelto di intervenire da subito. L'ammontare complessivo delle donazioni a metà novembre superava i 635. mila euro, ma già a luglio abbiamo investito la prima somma di denaro per noleggiare le tensostrutture di Concordia che sono state utilizzate prima come centro estivo e poi come scuola temporanea; l'ultimo intervento in ordine di tempo è stato fatto a Mirandola finanziando le luminarie del centro storico (20mila euro) e le iniziative natalizie per incentivare il lavoro dei commercianti». Molto è stato fatto per le scuole: oltre a noleggi di tensostrutture in diversi Comuni e all'affitto dell'Hotel di Finale prima che arrivassero moduli e prefabbricati, con “Teniamo Botta” si è intervenuto su messe in sicurezza, tinteggiature, sanificazioni, acquisto di lavagne interattive, materiale didattico, sistemazione di palestre, scuole di musica, abbracciando pressoché tutti i Comuni colpiti dal modenese al reggiano al mantovano al ferrarese. Negli ospedali di Carpi e Mirandola altri importanti contributi per ripristinare le attività dei reparti e per l'acquisto di un ecografo portatile; a gennaio sarà presentato lo screening al fegato gratuito per i malati residenti nei Comuni terremotati. n. 1 - gennaio 2013 · Entro il 2013 partiranno i lavori della nuova sede galilei/1 Barilla aiuta la ricostruzione Protocollo di intesa e significativo contributo all'Istituto superiore GALILEI/2 mirandola Italpizza La Scuola sarà demolita per l'Ospedale Un accordo per sostenere Mirandola e la formazione dei giovani della provincia: lo scorso 12 dicembre a Mirandola, alla presenza di Paolo Barilla, è stato firmato il protocollo d’intesa con cui il Gruppo di Parma si impegna con un contributo significativo per la ricostruzione dell’Istituto di istruzione superiore "Galileo Galilei", gravemente danneggiato durante l’ondata sismica del maggio scorso. La firma dell’accordo e la presentazione del progetto sono avvenute presso la sede dove gli studenti stanno affrontando l’anno scolastico nei moduli temporanei di lunga durata messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna. Resa completamente inagibile dal terremoto, la sede che ospitava l’Istituto di Mirandola dovrà essere parzialmente demolita. Ma già entro il 2013 potranno iniziare i lavori di ricostruzione di uno dei due corpi, che ospiterà circa 2.400 metri quadrati di superficie sviluppati su tre piani. Questo grazie al contributo economico del Gruppo Barilla, che ha deciso di affiancare la Provincia di Modena nel progetto di ricostruzione. I lavori dureranno circa due anni e potranno partire entro il 2013, per consegnare ai circa mille studenti dell’istituto scolastico una scuola che risponde al 100 per cento ai criteri di sicurezza antisismica. «Il terremoto di maggio ha colpito duramente la regione, ma sappiamo che non l’ha piegata, perché conosciamo Barilla - Tuttavia, non si può guardare allo sviluppo se non a partire dall’istruzione in spazi moderni, efficienti e sicuri. Per questa ragione, siamo felici di poter contribuire concretamente al rilancio di questo territorio, che è anche la nostra terra, con il progetto di una scuola all’avanguardia per coltivare il futuro dei ragazzi e di tutti noi in questa comunità». Alla firma del protocollo hanno presenziato il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, Milena Prandini, Preside dell’istituto Galilei, insieme a Isotta Montella e Elena Forapani della Consulta degli studenti. Ospite d’eccezione anche il Sindaco di San Demetrio Ne’ Vestini (Aq) Silvano Cappelli, per testimoniare l’esperienza che ha unito Barilla e il Comune della provincia de L’Aquila colpito dal terremoto del 2009. A San Demetrio, Barilla ha dato un contributo concreto per il ritorno alla normalità e allo sviluppo della comunità attraverso la donazione della Cittadella Scolastica, con la palestra annessa, in funzione già dal settembre 2009. solidarietà/1 Busseto si mobilita per le Scuole di Mirandola Una delegazione della Pubblica Assistenza-Protezione Civile e dell’Amministrazione comunale di Busseto (Parma) si è recata lo scorso 22 dicembre a Mirandola per un incontro concordato con i rappresentanti del Comune pesantemente ferito dalle scosse del terremoto del 20 e 29 maggio. Per la Pubblica Assistenza Croce Bianca era presente il Presi- dente Alessio Burla e i due volontari Marzio Brogi e Maurizio Catagnoli, mentre a rappresentare il Comune di Busseto c’era l’Assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile Angelo Burla. Il Comune di Busseto, aderendo all’iniziativa dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di adottare un Comune terremotato, ha consegnato al Vicesindaco di Mirandola Enrico solidarietà/2 Hpe-Coxa dona Panda ai Vigili del Fuoco Sono stati in prima linea nel momento dell’emergenza. Si sono spesi con abnegazione e sacrificio, e senza sosta hanno offerto aiuto e conforto alle popolazioni della Bassa modenese colpite dal sisma. L’attività dei vigili del fuoco è stata ed è tuttora preziosa. Hpe-Coxa, in occasione delle passate festività natalizie, ha scelto di testimoniare la propria vicinanza ai pompieri attra- verso un atto concreto. L’impresa modenese ha donato al Comando provinciale una Panda. La consegna dell’autovettura è avvenuta nella sede dell’azienda, in via Raimondo Dalla Costa, alla presenza del comandante dei vigili del fuoco di Modena Giovanni Nanni e del presidente di Hpe-Coxa Piero Ferrari. «Io e tutti i dipendenti», ha sottolineato l’ingegnere Piero Ferrari, «abbiamo Il complesso che ospita l’istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei” è quello che ha registrato i danni più seri in seguito alle scosse di terremoto. Composto da più corpi costruiti in epoche diverse, che hanno reagito in maniera differente alla sollecitazione delle scosse sismiche, ha avuto una classificazione del danno da parte della Protezione civile di tipo E, quindi di inagibilità totale. Quella che verrà realizzata grazie anche al finanziamento del gruppo Barilla è una porzione del corpo storico edificato negli anni ’70, che ha riportato i danni più ingenti e dovrà essere interamente demolito. Si procederà alla ricostruzione in due stralci, per un costo complessivo che supera i 10 milioni di euro. Sono già iniziati, invece, i lavori di ripristino e adeguamento sismico del corpo che ospitava laboratori, officine e palestre, grazie anche al contributo del Fondo “Vicenza per Modena”, coordinato dall’Associazione Industriali della provincia di Vicenza. Il cantiere, avviato all’inizio del mese di ottobre, dovrebbe concludersi entro gennaio 2013. Saranno invece realizzati nel corso del 2013 i lavori di ripristino dei danni causati dalle scosse di terremoto all’ampliamento realizzato nel 2004. tratta di interventi entità bene laSisua gente e siamo di certi che contenuta alle ancora strutturepiù secondarie, saprà rialzarsi operosa e realizzabili indiqualche intraprendente prima – mese. ha detto Paolo Gli imprenditori si dimostrano ancora una volta vicini alle esigenze degli ospedali colpiti dal terremoto: Italpizza, la nota azienda modenese che ha sede a San Donnino, ha deciso di contribuire alla ripresa dell’ospedale di Mirandola con una donazione di diecimila euro. La somma è stata destinata all’acquisto di una sonda per l’ecografo e del relativo software che permetterà di eseguire ecografie ostetriche tridimensionali. I professionisti e soprattutto le donne mirandolesi avranno quindi a disposizione uno strumento in grado di eseguire esami ancor più completi e sicuri, evitando spostamenti in altri centri. «A nome degli operatori e delle donne del nostro territorio, desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla direzione di Italpizza per la sensibilità dimostrata -afferma la dottoressa Maria Cristina Galassi, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirandola - la sonda e il software vanno a incrementare notevolmente le capacità dell’ecografo già in dotazione al nostro reparto. La nuova dotazione sarà utilizzata all’interno del nostro ambulatorio di diagnosi prenatale che è riferimento per il distretto mirandolese per consulenze di secondo livello per le donne con gravidanza a rischio. Ciò permetterà di limitare al massimo l’invio delle pazienti presso altri centri, evitando difficili e disagevoli spostamenti». L’ecografia tridimensionale (3D) è l’evoluzione tecnologica dell’ecografia tradizionale bidimensionale (2D) e ne rappresenta un utile completamento, poiché permette di ottenere un’immagine tridimensionale del feto, accurata e molto simile all’originale. Dotti un contributo di 2.800 euro destinato alla ricostruzione della locale scuola elementare. 1.800 euro sono stati donati dall’Amministrazione comunale (la somma è stata raccolta in collaborazione con le associazioni del territorio verdiano), gli altri 1.000 dalla Pubblica Assistenza di Busseto che comprende anche i volontari dei Comuni di Polesine Parmense e Zibello, volontari che hanno rinunciato ai consueti gadget e omaggi natalizi, devolvendo la somma risparmiata a Mirandola. Da notare infine che un gruppo della Pubblica Assistenza di Busseto è stato tra i primi ad arrivare in soccorso di Mirandola, subito dopo la scossa del 20 maggio. Nella foto da sinistra a destra: L'assessore bussetano Angelo Burla, il Presidente della Pubblica Assi- 15 IN BREVE DONATI 52Il MILA EURO Consiglio di Amministrazio- ne della Fondazione torinese della Banca Nazionale del Lavoro ha deliberato, nella riunione del 15 dicembre 2012, un contributo straordinario di 52 mila euro per l’Istituto Superiore “Giuseppe Luosi” di Mirandola. Il contributo è stato destinato alla copertura economica dell’allestimento di un’aula informatica, nell’ambito del progetto “Campus Scientifico e Didattico del Biomedicale”. A informare della donazione è stato, con una lettera, il Presidente della Fondazione Nerio Nesi. Il Comune di Mirandola, dal canto suo, ha espresso il più vivo ringraziamento per la generosità e la solidarietà dimostrate verso la città dalla Fondazione torinese con l’importante contributo elargito al “Luosi”. LOMBROSO va DAI MEDICI “Apocalypse Now? Clima, ambiente, cataclismi. Possiamo salvare il mondo. Ora” (Edizioni Artestampa, Modena) è il titolo del libro del metereologo Luca Lombroso che sarà presentato venerdì 25 gennaio alle 21, presso l’Hotel “La Cantina” di Medolla. Condurrà la serata, alla quale sarà presente anche l’autore, il giornalista Ermes Ferrari. L’iniziativa, aperta a tutti, è organizzata dal Circolo Medico “Merighi” di Mirandola. GLI AMICI DEI MULINI Domenica 20 gennaio a Revere (Aula Magna delle Scuole statali di via Mazzini 2) l’Associazione italiana Amici dei Mulini storici (alla quale aderisce il Comune di Concordia) terrà l’assemblea generale ed il pranzo sociale di Sant’Antonio Abate. Il programma prevede alle 10 la registrazione dei partecipanti ed il tesseramento, alle 10,30 il saluto delle autorità, alle 10,40 la proiezione di un video sulla “giornata europea dei Mulini 2012”, alle 11 consuntivo dell’attività e bilancio 2012 e a seguire presentazione del programma 2013, presentazione del tema dell’anno, eventuali interventi del pubblico. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 12,15. A richiesta, alle 15, si potrà visitare il mulino natante ormeggiato sulle rive del Po. Prenotazioni: tel. 333/6418926-339/6556314. stenza Alessio Burla, il Vicesindaco di Mirandola Enrico Dotti e i due volontari della PA Marzio Brogi e Maurizio Catagnoli. pensato di ringraziare in questo modo uomini sempre in prima linea in tutte le emergenze». La Hpe-Coxa è un'impresa modenese specializzata nella progettazione e produzione in settori di alta tecnologia: automotive e motorsport rappresentano ciascuno circa il 30 per cento dell'attività, il rimanente è diviso tra macchine automatiche, aerospaziale e difesa. Nel 2011 il fatturato ha toccato i 15 milioni di euro. Conta 110 dipendenti, di cui il 45 per cento ingegneri; l'età media dei lavoratori è di 34 anni. La quota export raggiunge il 30 per cento, in particolare verso Germania, Stati Uniti e Svezia 16 · n. 1 - gennaio 2013 di eleggere 12 seggi alla Camera dei deputati e 6 seggi al Senato della Repubblica. SEGGI E TESSERE ELETTORALI-CONSEGUENZE A SEGUITO DEL SISMA A seguito degli eventi sismici del maggio scorso oltre la metà dei seggi elettorali dovranno trovare una collocazione diversa in quanto le loro sedi precedenti, alla data della consultazione, saranno ancora inagibili. Si tratta degli undici seggi (dal n.1 al n.11) situati nella scuola elementare di viale Circonvallazione, del seggio n.21 situato nella sede civica di Gavello e del seggio n.22 collocato nelle scuole elementari di Quarantoli. Nelle prossime settimane l’Amministrazione individuerà delle sedi provvisorie per tali seggi (per i seggi n.21 e 22 saranno rispettate le collocazioni nelle rispettive frazioni di riferimento). Le nuove sedi verranno comunicate agli elettori tramite i consueti strumenti (manifesti, stampa, sito internet). Gli elettori interessati da tali provvedimenti, per poter esercitare il diritto di voto, non dovranno sostituire o modificare la tessera elettorale in loro possesso. Gli eventi sismici hanno avuto conseguenze anche sul principale strumento per esercitate il diritto di voto: la tessera elettorale. Molti cittadini hanno smarrito la tessera e l’Ufficio Elettorale nei mesi successivi al terremoto non è stato in grado, per motivi tecnici, di stampare la tessera elettorale dei nuovi iscritti e le etichette adesive con le variazioni per gli elettori che hanno cambiato indirizzo all’interno del Comune. In tempo utile per il voto saranno comunicate le modalità con cui gli elettori potranno richiedere la tessera, se smarrita o non ancora ricevuta. Gli elettori che hanno compiuto il 18° anno di età nel corso del 2012 e che diventeranno maggiorenni entro il 24 febbraio 2013, riceveranno la tessera elettorale direttamente al loro domicilio. Così come coloro per i quali è sufficiente modificare la tessera in loro possesso tramite l’etichetta adesiva, riceveranno tale etichetta al proprio domicilio. VOTO A DOMICILIO PER GLI ELETTORI IN DIPENDENZA DA APPARATI ELETTROMEDICALI Gli elettori del Comune che siano dipendenti da apparati elettromedicali e che, pertanto, siano impossibilitati a recarsi al seggio elettorale, devono richiedere al Sindaco di esercitare il voto nel proprio domicilio entro il prossimo 4 febbraio 2013. Il modello per richiedere il voto a domicilio è disponibile presso l’Ufficio Elettorale o sul sito del Comune di Mirandola. VOTO ASSISTITO Gli elettori che hanno gravi difficoltà fisiche nell'esprimere il voto possono chiedere di essere accompagnati all'interno della cabina da un altro elettore. Per evitare che per ogni elezione si debba produrre certificati medici, è possibile richiedere che sulla tessera elettorale venga messo un timbro (detto Adv) che attesti l'handicap permanente. Sono considerati elettori affetti da grave infermità i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da gravi impedimenti agli arti superiori che non consentono di esprimere autonomamente il voto. Per votare con l'aiuto di un accompagnatore occorre: - essere in possesso della tessera elettorale con l'annotazione specifica; - oppure essere in possesso di una certificazione rilasciata dall'Ausl, anche in occasione di altre consultazioni; - oppure, per i ciechi, essere in possesso di un libretto con annotati i codici 10/11/15/18/19/05/06/07 (i libretti più recenti non riportano più la dicitura relativa alla cecità). Per richiedere che sulla tessera elettorale venga annotata in modo permanente la necessità di essere accompagnati, occorre rivolgersi all'Ufficio Elettorale e presentare: - una richiesta su un modello predisposto dall'Ufficio Elettorale; - la tessera elettorale dell'interessato; - la documentazione sanitaria che attesta che l'elettore è impossibilitato a votare in modo autonomo. L'interessato deve presentarsi al Servizio Igiene Pubblica dell'Ausl, almeno 20 giorni prima delle elezioni. Nota bene: All'Ufficio Elettorale può recarsi una persona diversa dall'interessato, purché munita di: - delega in carta semplice; - fotocopia di un documento di identità dell'interessato. Le persone impossibilitate a scrivere: - si presentano personalmente all'ufficio, che provvede a compilare il modello; - oppure incaricano un familiare; in questo caso occorre che dalla documentazione medica risulti chiaramente la menomazione fisica. Per gli handicap solo mentali non è previsto l'accompagnamento, nemmeno da parte di un familiare. UFFICIO ELETTORALE L’Ufficio Elettorale si trova presso la sede comunale in via Dorando Pietri n.4 (Scuola media Montanari), piano terra. Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13, giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17,30. Tel. 0535/29505, fax: 0535/29506, e-mail: [email protected]; Pec: comunemirandola@ cert.comune.mirandola.mo.it Sito Internet: www.comune.mirantola.mo.it gonisti. Per questo vorrei fare un tributo non solo all’amico ma anche alla sua dedizione a molteplici attività, proprio perché si raccolgano ora i frutti della sua semina, una semina fatta in maniera molto silenziosa e che qualcuno forse non ha colto appieno. Volenteroso e attivo anche durante gli studi: chi non lo ricorda insieme a tanti giovani a raccogliere la frutta per guadagnarsi qualche soldo in estate? Oppure durante le sagre del paese nella polisportiva? Cresciuto insieme alla Quarantolese, come cameriere, come responsabile della parte informatizzata e gestionale, diventando consigliere e addetto stampa della squadra di calcio. Sempre meticoloso e preciso. Molte volte vediamo, ma non osserviamo con attenzione ciò che ci circonda e altrettanto spesso siamo sfuggenti e superficiali a causa della vita frenetica che conduciamo e non ci fermiamo a ragionare su chi crediamo di conoscere bene. Marcello ci ha dato questa opportunità salutandoci troppo presto, perché sicuramente avrebbe fatto ancora molto per tutti. Ha sempre contribuito e si è sempre reso disponibile in maniera molto semplice, mai sopra le righe, mai un rifiuto. Anche in “Kumpa”, magari non era tra i promotori principali, ma è sempre stato pronto a partecipare. Qualunque proposta era accettata con entusiasmo. E’ questa la caratteristica che magari non tutti hanno potuto apprezzare: l’entusiasmo spesso misurato e composto, ma sempre presente. Durante quest’ultimo anno il suo entusiasmo è diventato esempio di caparbietà per tutti. Non si è mai compatito, ed ha sempre affrontato in maniera positiva quello che stava affrontando, confortando chi andava a fargli visita. Uno spirito e una forza d'animo che rispecchiavano in pieno il suo carattere, ovvero quello di vedere il bicchiere “mezzo pieno”. Pur limitando le attività, ha condotto per quanto possibile una vita “normale” ed ha mantenuto i contatti con tutti coloro che lo amavano. Poche righe non potranno mai rappresentare completamente una persona, però penso potranno darci uno spunto di riflessione per cogliere, dalla vita che ha condotto, un esempio per noi positivo da seguire. Ecco, “caro amico ti scrivo”, come io ho capito pian piano quanto hai dato in vita e quanto continuerai a dare guardandoci da lassù. Roberto Tommasino Tutto quello che si deve sapere per recarsi alle urne politiche 2013 Verso il voto del 24 e 25 febbraio Una guida per il rinnovo di Camera dei Deputati e Senato Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, si terranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre 2012, quattro mesi prima della conclusione naturale della legislatura. Le consultazioni elettorali sono regolamentate in base alla vigente legge n. 270/2005. Per il Senato della Repubblica potranno votare gli elettori che hanno compiuto il 25° anno di età al 24 febbraio 2013. Punti salienti della legge sono: • Abolizione dei collegi uninominali. • Liste bloccate: con l'attuale sistema, l'elettore si limita a votare solo per liste preformate di candidati, senza la possibilità d'indicare preferenze. L'elezione dei parlamentari dipende quindi completamente dalle scelte e dalle graduatorie stabilite dai partiti. • Premio di maggioranza: viene garantito un minimo di 340 seggi alla Camera dei deputati alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa dei voti. Per quanto concerne il Senato, il premio di maggioranza è invece garantito su base regionale, in modo da assicurare alla coalizione vincente in una determinata regione almeno il 55% dei seggi ad essa assegnati. • Programma elettorale e capo della forza politica: la legge prevede l'obbligo, per ciascuna forza politica, di depositare il proprio programma e di indicare il proprio capo contestualmente alla presentazione dei simboli elettorali. • Coalizioni: la legge prevede la possibilità di apparentamento reci- proco fra più liste, raggruppate così in coalizioni. Il programma ed il capo della forza politica, in caso di coalizione, devono essere unici: in questo caso viene assunta la denominazione di Capo della coalizione. Egli tecnicamente non è candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, poiché spetta al Presidente della Repubblica la nomina a quell'incarico. • Soglie di sbarramento: per ottenere seggi alla Camera, ogni coalizione deve ottenere almeno il 10% dei voti nazionali; per quanto concerne le liste non collegate la soglia minima viene ridotta al 4%. La stessa soglia viene applicata alle liste collegate ad una coalizione che non ha superato lo sbarramento. Al Senato le soglie di sbarramento (da superare a livello regionale) sono pari al 20% per le coalizioni, 3% per le liste coalizzate, 8% per le liste non coalizzate e per le liste che si sono presentate in coalizioni che non abbiano conseguito il 20%. La legge ha introdotto la novità delle circoscrizioni estere, che permettono IL RICORDO «Caro Marcello ti scrivo...» Venerdì 14 dicembre in una giornata fredda e uggiosa abbiamo dato l’ultimo saluto ad un caro amico. I pensieri, i ricordi che si sono succeduti in questi giorni sono stati numerosissimi. Ci sarebbero centinaia di cose da raccontare, e anche tante domande da porsi, una su tutte: «Ma quante persone conoscevano veramente Marcello?» . Io credo tante, vista anche la grande partecipazione durante quel pomeriggio difficile, ma forse non tutti conoscono il reale valore della persona. Marcello è sempre stato molto impegnato e non si è mai vantato dei suoi meriti. Un grande lavoratore che è apparso poco tra i titoli dei prota- n. 1 - gennaio 2013 · Stare Bene a Mirandola MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 187 milioni di persone nel mondo ed oltre 4 milioni in Italia «Una famiglia di 1.500 bambini» Paola Cavicchioli guida la Direzione Didattica di Mirandola mento degli alunni. Paola, qual è il tuo Suona troppo formalavoro e quali rele? Per fortuna c'è da dire sponsabilità comche questo è un lavoro porta? che si può interpretare «Lavoro come diportandoci molto della rigente scolastica nelpropria personalità, difenla Direzione Didattica dendo e gestendo i modi Mirandola dal 2007. a cura di desti spazi di autonomia Questa istituzione scoAndrea Ferramola lastica raccoglie tutte 57 anni, laureato in Giu- esistenti ed essendo conle scuole dell'Infanzia risprudenza e Consulente sapevoli che le variabili statali e tutte le scuole del Lavoro, fondatore di in gioco sono quasi tutte Primarie del Comune di MirandolaIN, Ferramola fuori del nostro controllo. Mirandola, per un totale ha esperienza come diri- E’ un lavoro che, a mio di più di 1.500 bambi- gente d’azienda e oggi è parere, richiede un’idea ni, distribuiti in ben 10 coach professionista; ha di leadership partecipata, plessi. Gli insegnanti raccolto la testimonianza che valorizzi e faccia crescere le persone disposte sono circa 140 in tutto di Paola Cavicchioli. a ricoprire incarichi di e il personale Ata (amsistema, cui delegare, con ampi marministrativi e collaboratori scolastici) gini di autonomia, aree fondamentali, è composto da altre 34 persone. I mantenendone un controllo “a maglie compiti istituzionali connessi al ruolo larghe”, in un’ottica di costante messa sono molteplici: il dirigente scolastia punto». co è infatti il rappresentante legale dell’istituto, ne assicura la gestione Quando e come è nata la tua unitaria, è responsabile della gestione decisione di fare questo lavoro? delle risorse finanziarie e umane ed é «Non si può, in effetti, parlare di il garante della qualità del servizio. E’ decisione: ho iniziato molti anni fa, suo compito promuovere interventi per quando ero insegnante di scuola media assicurare una efficace offerta formativa a Medolla, favorita da un clima di relae attivare collaborazioni con le risorse zioni molto positivo e da uno spirito di culturali, professionali, sociali ed ecoservizio che allora era molto comune, a nomiche del territorio. Deve fare sforzi rendermi disponibile per curare aspetti per implementare la ricerca didattica e organizzativi specifici e ricoprire la l’innovazione metodologica e interprefunzione di responsabile di plesso. tare le scelte educative delle famiglie Nel 2001 il Preside della mia scuola è per l'attuazione del diritto all'apprendiandato in pensione e io, quasi fisiolo- a poggio rusco Gli alunni di viale Gramsci di nuovo premiati La sezione 1° A piccoli della Scuola dell’infanzia di viale Gramsci di Mirandola si è classificata prima, nella sezione da 0 a 6 anni, al concorso letterario organizzato dalla Biblioteca comunale “Arnoldo Mondadori” di Poggio Rusco e intitolato “I quattro elementi: l’acqua”. Gli alunni della Scuola, con la collaborazione delle maestre Roberta V., Roberta S. e Chiara, hanno inventato una storia che è stata molto apprezzata dalla giuria e che ha fruttato il primo posto. E così lo scorso 15 dicembre, le docenti e Leo, in rappresentanza di tutta la sezione, hanno ritirato il premio che consisteva in un buono da 100 euro. Paola Cavicchioli vive e lavora a Mirandola Studi: liceo classico Pico, laurea in Scienze Biologiche all'Università di Modena Età: 60 anni Ruolo attuale: Dirigente Scolastica Ruolo precedente (fino al 2001): docente di Scuola Media (Matematica e Scienze) Una passione di Paola (anzi due!): leggere e viaggiare... non saprebbe scegliere... gicamente, ho preso il suo posto come preside incaricata della scuola media di Cavezzo. Mi sono sentita fortunata ad iniziare questo nuovo lavoro tra quegli insegnanti che fino al mese prima erano i miei colleghi e che potevano ben capire le mie incertezze iniziali… dopo due anni di questa esperienza così nuova e ricca di stimoli, sono passata a ricoprire per due anni lo stesso ruolo nell’Istituto Comprensivo di Novi di Modena, e anche lì ho avuto occasione di fare incontri significativi e trovarmi al centro di buone pratiche; è stato lì che ho cominciato a conoscere dal di dentro e ad apprezzare la realtà della scuola dell'infanzia e primaria, che prima non conoscevo proprio. Infine, superato il concorso dirigenziale, sono approdata qui a Mirandola…un cammino iniziato quasi per caso e finito a casa mia!». Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti procurano vera soddisfazione? «Il mio lavoro è molto stimolante perché nella scuola ogni giorno è diverso dal precedente. Le maggiori soddisfazioni le ricavo impegnandomi nel coltivare un clima relazionale favorevole a tutti i livelli: i bambini a scuola devono “stare bene” e per realizzare questo benessere si deve curare la valorizzazione delle figure professionali che lavorano efficacemente con loro e per loro, e un positivo rapporto con le famiglie, improntato ad equità e trasparenza. La relazione con i docenti è caratterizzata, almeno da parte mia, da grande stima e considerazione per il loro ruolo fondamentale, anche se necessa- riamente non manca una certa rispettosa dialettica; ricavo grande soddisfazione quando riesco a rimuovere gli ostacoli comunicativi legati alla grande complessità della nostra organizzazione e ad entrare in una relazione più vicina e informale... a volte accade! Rispetto ai genitori dei nostri alunni, penso sia necessario supportarli nel loro compito educativo, così cruciale in un momento di fragilità di ruoli e indebolimento delle regole. E' importante farlo dimostrando empatia, ma anche sicurezza di sé, e io cerco di dare anche un apporto positivo nell’appianare contrasti o prestarmi a chiarimenti, da cui si esca senza vinti e vincitori... tutti sanno che il mio ufficio è sempre aperto e accessibile. Un'altra fonte di moltissime soddisfazioni l’ho ricavata dall'avviare e coltivare rapporti internazionali attraverso progetti europei: la Direzione Didattica di Mirandola ha organizzato percorsi formativi e visite di studio su tematiche scolastiche cruciali, ha partecipato a progetti multilaterali e ospitato docenti e molti giovani assistenti inglesi negli ultimi anni scolastici. In queste “avventure” devo dire che ho trovato un alleato prezioso nell’Ufficio Pubblica Istruzione del nostro Comune e un interesse che è andato crescendo da parte degli insegnanti della nostra scuola. In sintesi posso affermare che per me è della massima importanza sentire che sto facendo la cosa giusta, che perseguo principi di equità, che mi muovo per dare opportunità, facendo leva sulle risorse di cui disponiamo, piuttosto che porre l’accento su quello che manca (eppure le ragioni per lamentarsi non mancano): sono un'inguaribile ottimista! Il dirigente scolastico non può aspettarsi di essere una figura popolare o avere dimostrazioni di gratitudine, per cui a volte ci si può sentire un po’ isolati e privi di riscontri; è allora utile poter contare sui propri collaboratori più diretti, e io a questo proposito devo ringraziare moltissimo i preziosi “vice” che mi hanno affiancato, appoggiato e stimolato in questi anni: Isabella Folloni, Lorenzo Bergamini, Stefania Bigi e ora Rossella Calzolari, senza dimenticare Silvia Golinelli che mi ha fatto appassionare alle scuole dell’Infanzia». Invece quali aspetti sono per te più gravosi o quali affronti meno volentieri? «Facile dirlo: sono quelli più formali e burocratici. Come amo gli aspetti organizzativi o legati all’innovazione, così non amo (e, se posso, evito o 17 volentieri delego) gli adempimenti più prettamente burocratici, o quelli legati agli aspetti amministrativi, dove ho non poche incertezze! Un altro mio limite è la scarsa passione che provo per gli impegni istituzionali formali, mentre mi piace molto coinvolgermi e presentare iniziative della scuola, come quelle dello scorso anno scolastico, legate al Centenario della nostra scuola elementare, l'ultimo grande progetto collettivo, cui avevamo dato un titolo, “C'era una volta la nostra scuola”, che a tutti noi, dopo il terremoto, è suonato tristemente profetico... Il terremoto in maggio (la foto è stata scattata prima) sembrava aver sconvolto le nostre vite...per fortuna, peró, non è stato così. Giorno per giorno, è sotto i nostri occhi, assistiamo a delle ri-partenze, riaprono vie, negozi, attività...La riapertura delle scuole è stata una delle più attese e gioiose, e si è realizzata in tempi incredibilmente brevi. Ci siamo così lasciati alle spalle un primo mese di scuola molto “alternativo”, per tornare su cattedre, banchi, sedie, non più tavolini da bar, panche da mensa e tende sopra la testa. Questo mese di scuola ci lascerà il ricordo di un’esperienza unica, in cui i muri si sono abbattuti anche metaforicamente, i maestri hanno dovuto e imparato a condividere spazi, si sono osservati lavorare, hanno conosciuto bene anche i bambini delle altre classi… se sapremo sfruttarla, questa nuova idea di comunità scolastica, ci darà tanto. Abbiamo progettato, direi quasi “improvvisato”, percorsi formativi per i bambini in collaborazione con le polisportive, con la Scuola di musica, con le associazioni culturali; abbiamo impiegato volontari per vigilarli meglio, siamo, insomma, usciti dagli schemi, e questo è un bellissimo risultato e prova di una grande vitalità. Sono veramente molto fiera del nostro lavoro di squadra, in cui abbiamo unito la nostra fatica a quella di tutte le famiglie, per tornare insieme ad una diversa e migliore normalità». Quali consigli dai a chi vuole fare un lavoro come il tuo? «Se si vuole fare il dirigente scolastico (ma io preferisco dire “preside”) occorre necessariamente essere un insegnante laureato, immesso in ruolo già da alcuni anni. Questi sono infatti i requisiti indispensabili per accedere alla procedura concorsuale, tutt’altro che semplice, che può sfociare con il conferimento dell’incarico dirigenziale da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale. A livello di attitudini consiglierei di autovalutare in particolare le proprie capacità organizzative e di relazione, oltre a poter contare su molta energia fisica e su di una buona resilienza, dato che occorre dar prova di flessibilità costante e resistenza agli stress. Un carattere positivo non guasta, come pure l'attitudine a non abbattersi né a sentirsi frustrati. A volte non è facile, occorre guardare oltre. Occorre anche, infine, essere pronti all’idea di rinunciare all'insegnamento, e questo può essere un sacrificio grande, dato che la relazione con gli alunni può dare soddisfazioni uniche e del tutto diverse». 18 · n. 1 - gennaio 2013 la curiosita' Una giornata per rievocare i bei tempi andati Prossima fermata... la tavola Gli ex dipendenti Sefta e Atcm si sono ritrovati per il quarto anno Sergio Boschetti, durante la sua performance Seduti, da sinistra, Italo Benatti di Mirandola e Aleandro Pozzetti di Cavezzo brevi la biblioteca di medolla Sabato 26 gennaio riapre al pubblico il Centro culturale- Biblioteca di Medolla, a seguito della messa in sicurezza dei locali e della sostituzione parziale degli arredi, resa possibile grazie anche a donazioni da parte dell'Associazione “Tre ore per ricominciare-Foundraising per l'Emilia” di Lecco e all'ingegner Andrea Dalpozzo e Silvia Valentini che hanno istituito una raccolta fondi tra gli amici del Bridge (areabridge.com). Nell’occasione saranno organizzate alcune iniziative per bimbi e adulti dalle 10 alle 17, con un piccolo rinfresco. Info: www.comune.medolla.mo.it o contattate i seguenti nuovi recapiti telefonici: 0535/53850-836-838. SOLIDARIETà A CAVEZZO Oreste Bernardelli, Lino Malagoli, Emilio Barigazzi e Tino Valenti Lo scorso 6 gennaio si è svolto a Cavezzo, presso la chiesa di via Gavioli, il concerto degli auguri del locale coro polifonico Basso Continuo. Scopo dell’iniziativa la raccolta fondi per la ricostruzione dell’oratorio di Sant’Anna. L’Iban per eventuali è IT 95K 05387 12905 00000 2074710. LA CALZOLARI PER SAN FELICE Una volta all’anno si ritrovano per ricordare i bei tempi in cui scorrazzavano per la provincia su treni e corriere, portando migliaia di pendolari sui luoghi di lavoro e nelle varie sedi scolastiche. Stiamo parlando degli ex dipendenti Sefta-Atcm della Bassa o che facevano servizio nella Bassa. Lo scorso 15 dicembre un centinaio di ex colleghi si sono radunati a Camposanto per l’ormai tradizionale pranzo arricchito da aneddoti, episodi del passato ed anche qualche sfottò. Come non ricordare, ad esempio, i tempi eroici in cui la patente non si negava a nessuno (o quasi) e per guidare un mezzo – come dice maliziosamente qualcuno – bastava saper andare… in bicicletta? Se vale il detto che a tavola non s’invecchia, al ristorante “Da Camillo” si è ritrovata una schiera di ragazzini terribili guidati da Tancredi Veronesi, che insieme a Romolo Morselli coordina ormai da quattro anni questa iniziativa, già attesa alla prossima fermata. Qui sopra, da sinistra, altri partecipanti alla quarta edizione del pranzo dei pensionati Sefta-Atcm, che si è svolto lo scorso 15 dicembre con grande partecipazione a Camposanto: Giorgio Morandi, Enzo Golinelli, Eugenio Bucciarelli, Dino Gozzi, Manlio Gadda, Paolo Bergamini, Irio Canossa e Sergio Merighi. La nostra collaboratrice Simonetta Calzolari ha appena pubblicato il volume “Andar per ville ed oratori nella Bassa modenese”, in cui raccoglie gli articoli delle rubriche pubblicati tra il 2008 e quest’anno dedicati all’argomento. Una parte del ricavato del prezzo di copertina sarà devoluto al ripristino dell’oratorio di Santa Croce in centro storico a San Felice. Per info: 3494642372 o imago_cultura@ yahoo. it o rivolgersi all’ufficio parrocchiale di San Felice. Sempre dell’autrice si può acquistare il libro per ragazzi Babilonia a favore della biblioteca. n. 1 - gennaio 2013 · «Presenti fin dalle prime ore per aiutare la popolazione» l'intervista «L'impegno dei volontari nel sisma» Il Presidente della Consulta Gino Mantovani traccia un bilancio Lo scorso 5 dicembre si è svolta presso Villa Tagliata di Mirandola, la tradizionale cena del volontariato cittadino. Nell’occasione abbiamo incontrato il presidente della Consulta del Volontariato Gino Mantovani. Presidente Mantovani è possibile tracciare un bilancio dell’impegno del volontariato cittadino nel corso dei primi sei mesi seguiti al terremoto? «Il lavoro è iniziato fin dalle prime ore, quando i volontari hanno provveduto a distribuire generi di conforto e si sono impegnati, presso le Scuole materne e medie, nell’assistenza notturna alle persone alloggiate in attesa delle tende della Protezione civile. Il volontariato cittadino si è impegnato nella gestione del magazzino nelle Scuole medie e nel Centro anziani per la raccolta e lo smistamento dei primi aiuti, sostenendo anche i campi autogestiti (Gavello, San Martino Spino, Mortizzuolo). E’ stato inoltre svolto un intenso lavoro nella distribuzione capillare di acqua e alimenti, nel centro come nelle zone più lontane con mezzi delle associazioni o del Il volontariato mirandolese è stato subito in prima linea. Nella foto, cittadini in fila allo stand in piazza della Croce Blu per il pranzo del 20 maggio Comune. I volontari cittadini hanno aiutato le persone sole con visite presso le tende o le sistemazioni provvisorie, collaborando con tutti gli enti in particolare con il Comune di Mirandola per l'accoglienza delle domande di aiuto, per la distribuzione dei vari generi di prima necessità, per la catalogazione delle schede ispettive delle abitazioni e per l'ascolto degli utenti. Costante è stata poi la collaborazione con la Protezione civile per la gestione dei campi di emergenza. Il volontariato Mirandola si stringe alle sue Associazioni Il premio al Comune di Mirandola durante la Festa del Volontariato (foto di Oden Fontana) Erano presenti 309 persone alla cena organizzata dalla Consulta del Volontariato lo scorso 5 dicembre a Villa Tagliata di Mirandola. Oltre ai tanti rappresentanti delle associazioni cittadine, c’erano anche numerosi ospiti speciali: Casa Protetta di Mirandola, Fil, C.S.M., ragazzi del Picchio, Coop Sociale La Zerla, La Nuvola e servizi sociali. Numerose anche le autorità presenti tra cui il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, Assessori, Consiglieri comunali, il Direttore Generale del Comune Alessio Promavera, il Prevosto di Mirandola don Carlo Truzzi, don Aleardo Mantovani, Parroco di San Possidonio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola con il Presidente Edmondo Trionfini, e il Direttore generale Cosimo Quarta, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Dirigenti scolastici, Centro Servizi Volontariato, volontariato mirandolese si è inoltre impegnato nei trasporti delle persone e dei volontari provenienti da altre zone. Diverse associazioni hanno poi messo a disposizione le proprie strutture (spogliatoi per bagni e docce) e attrezzature (mezzi e cucine). Continuo è stato infine l’impegno per la cucina di via Toti, fino a fine agosto e per quella allestita al Palazzetto, così come per i centri estivi da giugno a metà settembre». I volontari hanno lavorato molto anche per le scuole e per far funComitato paritetico di Modena. Un ringraziamento particolare è andato a Rino Franciosi per la disponibilità e l’accoglienza ai tanti commercianti che con le loro offerte hanno contributo a rendere più lieto l’appuntamento animato dalla simpatia di Claudio Della Casa. Sono stati consegnati dei riconoscimenti all’Associazione Demenze e Alzheimer di Mirandola (Asbdam) per 10 anni di attività, all’Ammi Associazione Mogli dei Medici Italianisezione di Mirandola per 20 anni di attività e alla Società Principato di Francia Corta per 150 di attività. Sono stati quindi premiati per l’attività svolta a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 20 e 29 maggio: il Dipartimento di Protezione civile (ha ritirato la targa l’ingegner Fabrizio Curcio Direttore dell’Ufficio Gestione Emergenze del Dipartimento della Protezione Civile), Anpas nazionale (ha ritirato il premio il Presidente Fausto Casini), i Vigili del Fuoco volontari di Mirandola (ha ritirato il premio Graziano Bernardi Bosi), i volontari della cucina di via Toti ( hanno ritirato il premio Tiziano Aleotti e alcune volontarie). È stato inoltre consegnata una targa al Sindaco Maino Benatti, agli amministratori e a tutti i dipendenti del Comune di Mirandola. Premiati anche gli studenti vincitori del concorso di Poesia Giovani Artisti. zionare l’attività didattica… «E’ così. E’ stata attivata una collaborazione con le Scuole, che ha visto la presenza di oltre 40 persone che hanno contribuito al buon funzionamento dell’attività didattica dal 17 settembre al 15 ottobre, quando sono state aperte le strutture definitive. I volontari si sono prodigati, dal 20 agosto al 10 settembre, per il recupero scolastico dei ragazzi delle medie, con l'obiettivo di riprendere lo studio interrotto il 20 maggio in seguito alla chiusura anticipata delle scuole. Un notevole sforzo è stato intrapreso per organizzare iniziative quali animazione nei campi rivolte ai ragazzi sia con scopo ricreativo che per i compiti delle vacanze. Vorrei inoltre ricordare anche la gestione della palestra di via Brunatti e l’organizzazione dei Centri Estivi». Il volontariato si è speso però anche per il graduale ritorno alla normalità «Tutte le associazioni si sono ritrovate lo scorso 30 giugno e hanno deciso di confermare la tradizionale festa del volontariato e tutte le altre iniziative come la cena della solidarietà e il presepio del volontariato, per dare un contributo, per quanto in nostro potere, alla ripresa della vita normale. Il terremoto ha fatto emergere dalle persone il meglio e il peggio. Il meglio da chi si è messo a disposizione degli altri, da chi ha capito la difficile situazione. Ma il meglio portato avanti con il lavoro paziente di tanti ha oscurato quel poco di peggio che c’era. Credo che il lavoro del volontariato associato ma anche del singolo volontario che non aderisce ad associazioni, e sono stati numerosi, abbia rappresentato una bella porzione di quello che responsabilmente la città di Mirandola, con il concorso di tanti, è riuscita in sei mesi a consegnare al futuro». E per il futuro? «Il lavoro delle associazioni di volontariato non si è mai interrotto. Nei giorni scorsi, per esempio, diversi volontari sono impegnati per la consegna dei kit “Bentornati a Casa”. E’ abbastanza facile prevedere che al volontariato sociale, sanitario, culturale e sportivo sarà richiesto un grande sforzo nei prossimi mesi ma anche per gli anni futuri. Credo che ancora una volta l’associazionismo di promozione sociale e tutto il volontariato sarà pronto a collaborare con l’Amministrazione comunale e con tutti i mirandolesi». 19 al palasport I Nomadi incantano Grande successo lo scorso 30 dicembre al Palasport di Mirandola per l’ormai tradizionale concerto dei Nomadi che si è svolto in città, per il terzo anno consecutivo, in occasione delle festività natalizie. La band è tornata a Mirandola, grazie all’impegno di Elvino Castellazzi, organizzatore della manifestazione e storico amico dei Nomadi. L’attesa per il concerto era molto alta, sia per la presenza della nuova voce del gruppo, Cristiano Turato, sia per la targa che il Comune e la Società di Francia Corta hanno donato ai Nomadi come riconoscimento per la loro solidarietà e l’impegno dimostrati in occasione del terremoto, promuovendo importanti iniziative come il concerto del 25 giugno allo stadio di Bologna. Prima dell’inizio dello spettacolo un 13 enne di Rovereto di Carpi, Marco Martinelli, ha letto una commovente lettera a Babbo Natale (che pubblichiamo integralmente). Poi solo musica con la band che vanta anche il record di longevità nel panorama musicale italiano: nel 2013 compie infatti 50 anni. Ciao Babbo Natale, nelle macerie di casa mia sono riuscito a recuperare una penna con poco inchiostro e questo foglio di carta stropicciata e non lo userò per chiederti regali di lusso, futili, sfarzosi o alla moda. Lo userò per chiederti di dimenticare quest’anno, nel quale in pochi attimi di un giorno di primavera per molti tutto è svanito. Vorrei chiederti una macchina del tempo per tornare indietro e fare finta che niente sia successo ma chiederei troppo. Vorrei invece mi regalassi un mattone in modo da poter mettere la prima pietra per ricostruire quello che era il mio paese in modo da poter ritrovare i luoghi dove sono cresciuto. Vorrei mi regalassi una nuvola in modo da poter far arrivare i miei pensieri a tutte le persone che dopo quel giorno da amici, compaesani, conoscenti sono diventati quasi estranei per colpa della distanza che si è creata. Vorrei mi regalassi una canzone che risuoni nel vento in modo da portare felicità, calore, armonia a tutti quelli che come me stanno vivendo questo momento. Infine vorrei mi regalassi una stella con una luce inesauribile che faccia a tutti da guida, per non perdere la speranza, la speranza che ritorni come prima…la speranza di riavere indietro la nostra vita…la speranza di riveder il nostro paese come era prima…e la speranza che chi è distante ritorni.. Ciao e buon Natale. Marco Martinelli 20 · n. 1 - gennaio 2013 solidarietà Nove artisti per aiutare la ricostruzione del Comune Una mostra per San Felice brevi LA VENEZIA DI BERTUZZI Vendute molte delle opere esposte all'ospedale di Sassuolo web radio Su Mtv c'è Radio Emilia 5.9 La voce dei giovani sul sisma Sono trentacinque su cinquantanove le opere d’arte, contenute nella mostra HelpArt-Chiedimi se sono (di San) Felice, vendute finora all'interno dell’ospedale di Sassuolo. Un successo che ha portato gli organizzatori a prorogare l'apertura della mostra sino al 17 febbraio. «Per avere un po’ più di tempo – spiega il curatore dell’iniziativa Luca Bagnoli di ‘VolontariArte’ – perché sono ancora tanti coloro che hanno chiesto di poter visitare l’esposizione» e acquistare alcune opere per contribuire alla ricostruzione delle scuole di San Felice, distrutte dal sisma. Tra i nove artisti che hanno deciso di partecipare all'evento benefico donando sculture, dipinti, chine e fotografie, il palmarès per ora va ad Ernesto Ubertiello, del quale sono state acquistate ben tredici opere. Mentre tra i generi, il più gettonato è stato certamente la ceramica con diciannove opere vendute. «Speriamo che ampliando il periodo di apertura della mostra – sottolinea il direttore generale dell’ospedale Bruno Zanaroli – il nostro contributo per la ricostruzione del polo scolastico di San Felice sul Panaro possa crescere ancora. È per questo che invitiamo a visitare la mostra e partecipare alla raccolta di fondi per questa nobile causa». Un grazie particolare, dall'ospedale di Sassuolo e da VolontariArte, va a tutti gli artisti (Romana Rizzi, Lino Bianco, Gino Venturelli, Luigi Ottani, Marcello De Angelis, Andrea Chiesi, Pier Luigi Lanzillotta, Ernesto Ubertiello e Gian Franco Morini) che hanno dato il loro contributo per l’allestimento della mostra e a quanti hanno partecipato o parteciperanno. all'iniziativa. “La mia vita dopo il terremoto” è il programma di Mtv in onda, per tre settimane, dal 14 gennaio, per raccontare la storia di quattro ragazzi della Bassa che, nel pieno del terremoto, hanno fondato "Radio Emilia 5.9", la web radio che da mesi trasmette su internet la storia e i racconti dei giovani che vivono nel “cratere”. L'esperienza è partita subito dopo il sisma di maggio, grazie all'aiuto di un’ azienda che ha messo a disposizione una casetta di le- gno per ospitare le attrezzature e la sede della radio. Gli speaker sono Eugenio Bignardi (18 anni), Luca Modena (18), Doina Caraus (16) e Matteo “Sippo” Silvestri (22). Sono loro i protagonisti delle puntate televisive che Mtv mette in onda da metà gennaio, mostrando le loro interviste, le loro giornate alla consolle, la vita dei giovani della Bassa filtrata attraverso quella drammatica esperienza. La radio si può ascoltare al link www. Facebook. com /WebRa.dio5.9. mirandola Al via laboratorio teatrale sull'esperienza del sisma Prenderà il via il prossimo 6 febbraio il laboratorio teatrale condotto da Maurizio Cardillo e Anna Amadori, in collaborazione con il Circolo Culturale Aquaragia di Mirandola. L’iniziativa si svolgerà con un incontro settimanale in orario serale presso l’Asilo di Mortizzuolo di via Imperiale 189. Un laboratorio teatrale per elaborare e trasformare l’esperienza del terremoto in evento scenico. Per inventare un terremoto che racconti di noi e delle nostre paure. Ma che sappia anche narrare i terremoti felici, o comici, o semplicemente sorprendenti della nostra vita. Quando tutto è sottosopra – innamoramenti, avventure, improvvise trasformazioni. Il laboratorio è basato sull’elaborazione individuale e collettiva di materiali tratti sia dall’esperienza personale che da testi di letteratura. Alla base del percorso le regole elementari per comprendere e sviluppare l’arte dello stare in scena: spazio, corpo, voce, presenza, invenzione, ascolto e collaborazione. Ai partecipanti – adulti di qualsiasi età ed esperienza – non è richiesta alcuna precedente esperienza scenica. Al laboratorio può partecipare un numero massimo di 15 persone. Per informazioni: 328/9383778331/5950467- 051/7166340. persone Focherini, via alle celebrazioni Lo scorso 10 maggio il Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto per la beatificazione di Odoardo Focherini. Dopo un lungo percorso, dopo gli alti e bassi intrinseci ad un processo così delicato e complesso, siamo giunti a conclusione. O, meglio, ad un nuovo inizio! Ora che anche la Chiesa, dopo lo Stato di Israele (1969) e lo Stato italiano (2007), indica Odoardo come fulgido esempio, da scoprire, da imitare, ci sembra che la sua figura sia ancora più luminosa. Chi ha incontrato Odoardo lo sa da sempre, lo ha sempre detto, ma credo che anche lui aspettasse questo riconoscimento con particolare tensione: la Chiesa per cui ha vissuto e per cui ha dato la vita ha coronato questo suo desiderio e non si può che esserne lieti. Abbiamo davanti alcuni mesi per prepararci alla celebrazione solenne che si terrà il 15 giugno prossimo, tempo che deve essere proficuo. Il Comitato per la beatificazione, costituito tra enti e realtà legata alla vita del beato, sta valutando varie iniziative che possano coinvolgere tutta la diocesi, giovani e adulti, eventi liturgici, ma anche pubblicazioni, manifestazioni aperte a tutti. L’obiettivo sarebbe far capire la bellezza e la ricchezza della figura di Odoardo, ma anche la sua attualità e universalità. Come nipote di Odoardo, come persona che da anni parla di lui in diversi contesti e realtà, devo ammettere che l’emozione è grande. Ho già ricevuto tante manifestazioni di affetto, di gioia e sento che la forza del nonno è già in circolo da tempo e sta già raccogliendo frutti. Questo nonno che mi è capitato, che non ho scelto, mi ricorda che molte delle cose belle che abbiamo arrivano inaspettate, come doni. Io non so perché sono nata nella sua famiglia (come mi domando perché sono nata in Italia e non in un Paese dove è “normale” morire di fame o di guerra), ma sento la necessità di ricambiare questa occasione facendo conoscere come posso la figura di Odoardo e di sua moglie Maria, il loro coraggio di essere coppia e famiglia salda nei principi ma sempre attenta e aperta al prossimo in difficoltà. E visto il periodo che la nostra terra sta attraversando, mi sembra più che mai attuale. Spero quindi che tutte le persone di buona volontà, a prescindere dalle condizioni, origini, religione, vorranno avvicinarsi alla sua figura e al suo messaggio evangelico di amore universale. Maria Peri “Il fascino di Venezia” è il titolo della mostra fotografica di Gino Bertuzzi, allestita presso la galleria “Al Borgo” di Mirandola. L’esposizione, che potrà essere visitata fino a metà febbraio, rappresenta immagini estremamente suggestive di Venezia, d’inverno e sotto la neve. La mostra, in passato, ha fatto tappa a Venezia, Salsomaggiore, Bardolino e Modena. AL BORGO C'è MONTELLA Prosegue per tutto il mese di gennaio presso la Galleria “Al Borgo” di Mirandola la mostra personale del pittore e vignettista mirandolese Pasquale (Lino) Montella, classe 1964. Il tratto ironico e dissacratorio, dona alle opere di Montella un’atmosfera surreale, grazie anche all’uso sempre molto forte e acceso del colore. Non a caso il titolo della mostra è: “I colori del Borgo - Uomini e donne a tinte forti”; un chiaro riferimento alla particolare modalità espressiva dei personaggi raffigurati nei quadri. La mostra può essere visitata nei giorni e negli orari di apertura della Galleria commerciale. si pranza a villafranca Domenica 20 gennaio alle ore 12,30 presso i locali della parrocchia di Villafranca di Medolla si terrà il rituale pranzo di Sant’Antonio Abate, aperto a tutti, in onore dei tanti allevatori che ancora operano nella frazione. Il menù, come vuole la tradizione, sarà a base di specialità locali preparate con cura e amore dai maestri maialai e dalle razdore del luogo.Il ricavato sarà in parte devoluto a progetti di solidarietà in favore delle nuove povertà ed in parte al recupero dei beni artistici della parrocchia. Per prenotazioni: tel. 0535/650067 e 320/ 4238444. 22 · n. 1 - gennaio 2013 amarcord/1 La curiosa vicenda di un raid notturno Quelle patate raccolte al cimitero «Nel dopoguerra ci si arrangiava con il cibo... e con la paura» Eravamo nel dopoguerra e come potete immaginare il problema più grande era il cibo. Mi ricordo che mia madre mi portava con lei quando andava dalla “Pina” Gandolfi che possedeva un chiosco vicino alla Madonnina ed anche un carretto con cui, a volte, andava, assieme alla Bruna Pollastri a vendere verdura, frutta e soprattutto gnocco di farina di castagne. Molte sere, per stare in compagnia, le signore si trovavano in casa della Pina per giocare a briscola. Le giocatrici si sedevano sempre agli stessi posti e la padrona di casa, astutamente, aveva collocato uno specchio dietro alla Pollastri, in modo da controllarne le carte e sapere sempre cosa aveva in mano. Così per diversi mesi, lei e mia madre, tutte le sere vincevano e siccome giocavano piccole somme, era un modo per mettersi in tasca qualche soldo. Un giorno mia madre dice alla Pina: «Mi hanno detto che dietro al cimitero c’è un mucchio di patate. Vuoi che le andiamo a prendere stasera?». La Pina accetta senza esitare e così di sera, prendono due “frodette” di cuscino da utilizzare come contenitori e partono per il cimitero. Arrivano sul posto e cominciano a raccogliere le patate. Dopo un po’ sentono cigolii e rumori strani provenire dal cimitero, vedono le luci delle lapidi e poi ci si mettono anche gli uccelli notturni a spaventarle con i loro canti e se è vero che la paura fa novanta loro allora sono già a cento. «Pina, me a go già la frudeta pina, te cuma set misa?» chiede mia madre che non vede l’ora di andarsene. «Me an glo gnanch meza» le risponde Pina. «Vot can dema a cà? A farem a mez» propone mia madre. «An vdiva l’ora cat gis acsè». Si caricano i sacchi sulle spalle e ritornano a casa. Mio padre le stava aspettando «Era ora che arrivaste a casa» dice loro. La Pina rovescia la fodera da cui escono una ventina di piccole patate. Mia madre guarda il “bottino” della Pina e le dice: «Stasira a dividar ho fat un trist afari. Guarda agh patachi ca go me» e rovescia il contenuto del suo sacco: erano tutti pezzi di terra, ma di patate non c’era l’ombra. Mio padre comincia a ridere: «Agh duvrev gnir di gnoc negar…». Poi si interrompe, annusa l’aria e fa una smorfia: «Che puzza che c’è qui dentro…». Mia mamma e la Pina fanno finta di niente, ma tutte due, con la paura patita al cimitero, se la sono fatta addosso… E questa è un’altra storia: una mattina d’estate, mio padre e il nonno amarcord/2 Rita Amadelli si è trasferita in via Cesare Battisti Guglielmo vanno a rane. Partono decisi e quando tornano a casa, di sera, ne hanno catturato parecchie, stipate nella fodera. «Legala bene, che le puliamo domattina» dice il nonno a mio padre. Verso le 22 andiamo tutti a letto. Dopo un paio d’ore cominciamo a sentire degli strani rumori e poi qualcosa muoversi sul letto. Sono le rane! Ce ne sono dappertutto. La corda si è allentata e gli animali sono usciti spargendosi per la casa. Tutti gridano, mentre io e mia sorella ridiamo. Ci vuole tutta la notte per catturarle quasi tutte, visto che qualcuna riesce a fuggire attraverso la fessura che avevamo nella porta. Ovviamente con tutta quella confusione abbiamo svegliato mezzo piano. Il giorno dopo il nostro vicino di casa Bentivoglio Maini incrocia mio padre e gli dice: «Corneli, gat soquanti rani da darum, acse con queli che ta pers e quelli che tam dà, a magn anca me». «An far minga al caval, cat se già gran a basta» gli risponde mio padre. In effetti Maini era alto un metro e ottanta. Quirino Mantovani Rita Amadelli (nella foto) si è trasferita da via Curtatone a via Cesare Battisti 6, sempre a Mirandola, con il suo negozio di biancheria per la casa. Per una singolare coincidenza, Rita aveva iniziato la sua attività proprio in via Cesare Battisti nel 1966 con un negozio di confezioni per bambini. Rita si è sposata nel 1956 con Renzo Guerzoni. Dal matrimonio sono nate le figlie Angela e Paola. Renzo è una mia vecchia conoscenza, avendo gestito i bagni pubblici che allora erano in via Cesare Battisti. A quel tempo nel Castello Pico, dove vivevano numerose famiglie, c’era solo un gabinetto per piano, senza docce. Fare un bagno quindi era un grande problema. Un giorno Renzo mi ferma e mi dice: «Berlino, se tu e i tuoi fratelli volete fare una doccia con calma, venite pure da me. Ve la faccio fare gratuitamente. L’importante è che non veniate di sabato». Renzo è stato sempre molto generoso con tutti noi “castellani”. Quando vedo Rita, però, mi viene sempre in mente cosa avevamo combinato a suo padre Adolf che vendeva pesce ai mercati e nelle strade di campagna. Possedeva una moto Guzzi con un portapacchi per trasportare tre cassette di pesce: dalla prima L'Indicatore raddoppia e diventa a portata di mano L’Indicatore Mirandolese approda su internet, con un sito nuovo di zecca (www.indicatoreweb.it) in cui trovare notizie sempre aggiornate, fotografie, filmati del nostro territorio e non solo. Dal 17 gennaio, infatti, lo storico periodico mirandolese, fondato nel 1877, è on line, visibile anche da smartphone e tablet. Una versione digitale che integra e completa quella cartacea che state sfogliando. Sarà quindi possibile consultare in ogni momento il giornale anche dal telefonino ed essere informati in tempo reale su quello che accade a Mirandola e nella Bassa. Dalla home page è possibile accedere alle diverse sezioni del sito: cronaca, politica, economia, una di carpe, una di anguille e una di pesce gatto. Quando arrivava a casa lasciava la moto nel cortile e collocava le tre cassette nella cantina che per sua sfortuna confinava con la nostra. Di domenica mio padre andava a lavorare e così io e mio fratello Franco potevamo usare l’unica bici che possedevamo. Ci alzavamo sempre presto, verso le 4 e andavamo a prendere la bici, vicino alla quale avevamo piazzato una piccola ascia di circa 4 centimetri che utilizzavamo per aprire appena la porta di Adolf, giusto per farci passare un pezzo di canna al quale legavamo filo, amo ed esca. Poi appoggiavamo l’esca sulla cassetta delle anguille e zac!, in un attimo ne “pescavamo” una, assicurandoci la cena. Naturalmente ci accontentavamo di prenderne una alla volta. Andammo avanti con la pesca domenicale per alcuni mesi, poi Adolf si accorse della progressiva sparizione delle anguille e cambiò la posizione delle cassette, mettendo quella con le anguille sotto. Così finì la manna…Tornando ai giorni nostri, colgo l’occasione per augurare a Rita un buon lavoro nel suo nuovo negozio. Q. M. cultura e sport. C’è poi una sezione dedicata alle rubriche “storiche” del giornale (Amarcord, libri, cinema, “Parole senza tempo”, Al Barnardon). brevi POETI IN ERBA CHE VINCONO Ecco i vincitori del quarto premio di poesia, organizzato dall’Associazione Giovani Artisti in collaborazione con la Consulta del Volontariato di Mirandola, le cui premiazioni si sono svolte lo scorso 5 dicembre a Villa Tagliata, nel corso della Cena Solidale organizzata dalla Consulta. La partecipazione era riservata a studenti frequentanti gli istituti scolastici mirandolesi. Scuola primaria: 1° posto “La Campagna” di Haiku, 5°E; 2°posto “La filastrocca con l'alfabeto” di Paola Belhadj, 5°D; 3° posto “Tutto è uguale” di Desiree Savino, 5°E. Scuola superiore di primo grado: 1° posto “Terra Acqua Aria Fuoco” di Sofia Rompianesi, 2°H; 2°posto “Io sento” di Sara Bertellini, 3°L; 3° posto “La Terra” di Lucia Battaglia, 2°D. Istituto Superiore “G.Luosi”: 1°posto “Furono creati” di Chiara Tommarelli (“Cattaneo”); 2°posto “Aria”di Stefani Salanitri (“Luosi”); 3° posto “Perdersi in un sogno” di Anna Ascari classe 2° A (Liceo ). MIRANDOLA CLASSICA Domenica 27 gennaio, alle 16,30, presso Villa Tagliata di Mirandola, primo appuntamento della stagione concertistica “Mirandola Classica”, con il duo pianistico formato da Manila Santini e Davide Cavalli. Il duo proporrà un programma che dall’intima suggestione della Fantasia in fa minore F.Schubert si muoverà verso ritmi di danza tipici del folklore spagnolo, con composizioni di N.Rimskij-Korsakov, M.Moszkowski e M.Ravel. Riparte quindi Mirandola Classica, organizzata dall’Associazione Culturale “Amici della Musica” di Mirandola sotto la direzione artistica di Lucio Carpani. La manifestazione è giunta quest’anno alla quarta edizione, proseguendo nell’intenzione da una parte di dare spazio a giovani di grandissimo talento, dall’altra di portare in città concertisti illustri e di fama, nomi come quello del pianista Pier Narciso Masi (7 aprile) o del violinista Paolo Ghidoni (24 marzo). E’ possibile acquistare i biglietti in prevendita presso la sede dell’Associazione alla Fenice sotto la Galleria del Popolo tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12. Per richiedere informazioni telefonare al numero 3391899383, visionare il sito www.amicidellamusicamirandola.it o inviare una mail all’indirizzo [email protected]. n. 1 - gennaio 2013 · Con il libro "La luce oltre le crepe" solidarietà 23 tv «Io, Bonolis e il Bonus...» 50 poeti raccolgono fondi Per la ricostruzione delle biblioteche modenesi colpite dal sisma Più di cinquanta poeti da tutta Italia, riuniti intorno a un progetto editoriale indipendente, finalizzato alla raccolta fondi in favore delle biblioteche modenesi colpite dal sisma del maggio 2012 nell’ambito del progetto della Provincia di Modena “Biblioteche da Salvare”. S’intitola “La luce oltre le crepe” e si tratta un lavoro collettivo che si avvale della prefazione del noto scrittore Giuseppe Pederiali e della collaborazione di due artisti visivi mantovani, la scultrice Natascia Grazioli (anche autrice di una poesia) e il fotografo Stefano Bisognin, autori del suggestivo progetto grafico della copertina. L’antologia, pubblicata dal modenese Bernini Editore, comprende componimenti inerenti al tema del terremoto, raccolti ed editati dai due curatori, il poeta modenese Luca Gilioli e la giornalista e scrittrice concordiese Roberta De Tomi, autori a loro volta di un contributo. All’interno del volume sono presenti anche poemi in sardo, portoghese e albanese, tutti corredati dalla relativa traduzione in lingua italiana. Numerosi sono anche gli emiliani che attraverso la poesia hanno dato voce a eventi, stati d’animo ed emozioni vissuti direttamente sulla propria pelle. Un progetto benefico, ma anche un’operazione volta a far sì che i territori colpiti dall’evento non vengano dimenticati; il tutto unito a un messaggio teso verso un futuro di ricostruzione. «Il titolo – sottolineano i curatori – fa proprio riferimento al messaggio positivo che tutti i componimenti, anche quelli dai toni più cupi, vogliono trasmettere ai lettori. La luce oltre le crepe è la luce del futuro, cui i terremotati vogliono guardare con speranza e fiducia». In quanto progetto indipendente, la distribuzione non sarà effettuata attraverso i canali tradizionali, ma sarà gestita direttamente e nella massima trasparenza, dai curatori. Per informazioni e acquisto si deve scrivere a: [email protected]. Inoltre, per l’acquisto diretto a Modena, è possibile recarsi ai seguenti punti vendita: Unicopia Bernini, via Giardini 456, al Direzionale 70; Eliofoto Bernini, via Badia 18, (in centro storico); Fotocopiefaidate, via Canalino 75, (centro storico). «Vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento –concludono Gilioli e De Tomi – a tutti gli autori, e a Giuseppe Pederiali, Stefano Bisognin e Natascia Grazioli, che hanno accettato di sposare questa iniziativa con entusiasmo e sensibilità». dal 27 gennaio Il Carnevale dei bambini a Finale Emilia Torna il Carnevale dei bambini di Finale Emilia, giunto alla 37° edizione. La manifestazione si svolgerà, come da tradizione, in tre domeniche (27, gennaio, 3 febbraio e 10 febbraio) alle 14,30. Gli organizzatori fanno sapere che non sarà un Carnevale sottodimensionato, ma sarà una festa all’altezza della pluriennale tradizione, con i grandi carri a disposizione dei più piccoli ed il consueto ricco gettito. E poi stand gastronomici, gruppi di mascheroni a piedi e bancarelle per creare allegria per tutti. Come sempre non è previsto un biglietto d’entrata ma la possibilità di una libera offerta per sostenere la manifestazione. In caso di maltempo le sfilate saranno rinviate alle domeniche successive. IL GRAFFIO DEL GATTO Una finestra di vera tempra emiliana... Saldamente al suo posto. Intorno è crollato tutto, il terremoto ha provato a piegarlo a terra. E qui si vede la tempra d’acciaio. Spogliato del suo muro da tre lati, al freddo, provato dal tempo, da solo in mezzo alla campagna non ha ceduto. Con i piedi ben saldi a terra e petto al fronte. La vita continua. Anche di un’inferriata. la poesia Quella brutta notte che non dimenticherò Al sà dasdà malament na bruta nott. Vers 4 ori dal 20 ad magg propria quand tat pol insugnar da tutt, di quèi bei e di quèi brut. Lì clà not, quand è sunà par tutt clà maledetta sveglia, al nanera minga n’insuni, ma la più brutta realtà che al mond a possa capitar. Tutt a balava par cà, tutt a cascava, tutt ciucava e al teror al dominava, al paralisava, tutt cunvint sol che la fin l’era rivada, con cla scunquasada. Finì la bumbardada che inveci ad gnir dad sovar, lè gnùda dad sotta, pien, pien catand sù i rutàm ca ghera in tutt al cà, a pinsavan e speravan che enca quella la fuss pasada, l’era sol la prima ardada. Al 29 infatti è rivà al colp mortàl, quel cà fat murir al speransi la voia ad riprendras prandar aventi. Ma purtropp ha pers la vitta troppi personi, la sarev stada tropp anch una sola. È scuppia cal contenitor in dù agh seran dentar tutt, ognun con al so ragiòn. La nostra Mirandla, al centar storich e non. In poch second un disastar. I prim gioran sucesiv al disastar andar in piassa a gniva al magòn, a ghera la sensasiòn che tutt quel che a sera distrutt al fuss tuo. A dominava un trist silensi pinsand (quei ad la me età) a quand, e se a farem in temp a rivedar Mirandla cum l’era prìma quand par nuentar l’era la più bella sitadina dal mond. Mirandla al destino al tà frì, ma nuentar at farèm guarir e a tavrem sempar ben, cumè quand a seran putèn. Car amigh mirandules stem unì femas incora su al manghi e con orgòi sighem sempar tutt insem viva la nostra mirandla. Silvano Greco la replica Le attività post terremoto del Distretto Lions 108Tb Alla luce degli articoli pubblicati su questa rivista e riguardanti l’attività lionistica del distretto nella fase post terremoto, come Governatore del Distretto 108 Tb, comprendente anche il club di Mirandola, ho chiesto di pubblicare il presente articolo per precisare l’attività del Distretto, in modo da chiarire una realtà che altrimenti potrebbe risultare travisata. Pochi giorni dopo la scossa del 20 maggio l’allora Governatore Francesco Ferraretti costituì un Comitato per gli aiuti alle zone colpite dal sisma; ne facevano parte, oltre ai membri dello Staff Distrettuale, soci residenti in quelle zone, ma scelti in base alla personale competenza e disponibilità e non secondo il Club di appartenenza: a ciascun membro del gruppo è stata affidata una parte del territorio perché di quella facesse da collegamento. Il gruppo così formato ha lavorato bene fin dall’inizio ed io, appena subentrato come governatore il 1° di luglio, l’ho riconfermato al completo. Fin dall’inizio è stata fatta una scelta importante: quella di avere come referenti non i Club, ma le autorità locali, in particolari i Sindaci, nell’intento di avere sempre informazioni certe, aggiornate e ufficiali. In questo modo abbiamo raccolto le richieste di aiuto nella fase dell’emergenza e speso 22.898,41 euro per la fornitura di medicinali ed attrezzature in diverse località, fra cui anche Cavezzo che rientra nel territorio di pertinenza del Club di Mirandola. Non un solo euro è andato ai Club, ma tutti solo per acquistare quanto ci veniva richiesto e fornirlo direttamente ai destinatari. Verso la fine di luglio il Comitato ha iniziato ad esaminare le esigenze per la ricostruzione: abbiamo raccolto circa 250 richieste di intervento, con le rispettive previsioni di costo, che abbiamo analizzato per scegliere quelle su cui intervenire. il Multidistretto, cioè l’organismo che raggruppa i 17 Distretti Italiani (cioè i 1318 Club Lions Italiani) ha deciso di effettuare un intervento di grande impegno come opera di tutti i Lions del nostro Paese: fra alcune proposte che abbiamo presentato ha scelto di ricostruire la Biblioteca scolastica di Finale Emilia perché adeguato come costo e congruente con gli indirizzi generali, che favoriscono gli interventi a favore dei giovani e del loro sviluppo culturale. I 200.000 euro previsti come costo dell’opera ci sono stati in buona parte già versati da altri Distretti e per la restante parte promessi formalmente; neanche un euro è stato ancora speso. Il Distretto ha invece stabilito che quello che stiamo raccogliendo dai nostri Club andrà per la ricostruzione di laboratori scolastici in diverse scuole di tutto il territorio colpito: non saranno “gli spiccioli” e i soldi non sono finiti: anche dei circa 90.000 euro già versati neanche un euro è stato ancora speso! Stiamo analizzando le richieste che ci sono pervenute per decidere come suddividere l’impegno fra le varie scuole e non dubito che quelle di Mirandola avranno la parte che compete loro, come avevo già detto al Club durante l’incontro che abbiamo avuto a metà novembre. Antonio Bolognesi Governatore del Distretto Lions 108Tb La partecipazione al quiz “Avanti un altro!” condotto da Paolo Bonolis, che va in onda su Canale 5 dal lunedì alla domenica alle 18,50, è una di quelle esperienze che non dimenticherò: era la prima volta che venivo scelta per un quiz televisivo e l’emozione era tanta. L’avventura inizia con le selezioni regionali a settembre. Dopo oltre un mese arriva la telefonata della produzione per andare a Roma dove rimarrò due giorni perché non è detto che si partecipi immediatamente al quiz. Ma la permanenza a Roma è stata l’occasione per conoscere gli altri concorrenti e qualche personaggio del cast ospitato nel nostro stesso albergo. Dall’alieno, allo iettatore, al bonus. Tutti gentili e disponibili. La giornata del concorrente inizia con la convocazione, presso gli studi, verso le 11 per la riunione con la produzione, poi scelta degli abiti, trucco eccetera Poco dopo le 15, in fila indiana, in base all’ordine di estrazione si entra in studio per registrare la puntata. Bonolis ci fa l’imbocca al lupo e poi, insieme all’amico e collega Luca Laurenti, dà il benvenuto al pubblico ricordando che l’obiettivo principale è divertirsi. Io sono la sesta concorrente e quando arriva il mio turno non c’è ancora un potenziale vincitore. «Oggi c’è una moria!», ha appena esclamato Bonolis. La mia presentazione inizia spiegando che a causa del mio nome insolito che tutti sbagliano, ovvero Angiolina, mi faccio chiamare Angy. «Ma perché sbagliano - chiede Bonolis -, mentre uno degli autori incalza - nessuno ti ha mai chiamato Angina?». E Bonolis: «Solo i suoi vicini, la famiglia pectoris». Ma quando mi tocca in sorte il bonus (ovvero Daniel che oltre ad essere bellissimo è anche simpatico) che fa raddoppiare la vincita se la risposta è giusta, ma con i suoi massaggi ha il compito di far perdere il lume della ragione alle concorrenti, Bonolis esclama: «Angy, finalmente una boccata d’ossigeno. Risolleviamoci almeno dal punto di vista ormonale». E l’aver risposto correttamente alla domanda fa esclamare a Bonolis: «Ma lo vede Angy che un uomo accanto le fa bene. Lei è una birbona. Brava, brava». E quando prima di pescare il “pidigozzo” chiedo un po’ di fortuna, ovvero di sfiorare il suo lato b, Bonolis non si lascia sfuggire l’occasione. «Capisco il lungo digiuno Angy…e va bene, però faccia piano». E aver pescato 50mila euro, che grazie al bonus raddoppiano, è l’occasione per la standing ovation al lato b di Bonolis. Poi, l’approdo in finale dove bisogna dare 21 risposte sbagliate consecutive. A questo punto l’emozione è forte, anche perché in palio ci sono 200mila euro. Alla fine non riesco a vincere per mancanza di esperienza e un pizzico di sangue freddo, come mi dirà la produzione. Torno a casa da Roma un po’ triste per non aver vinto, ma ricordando le parole di Bonolis quando ha saputo che venivo dalle zone terremotate. «Signorina si vede che ha sofferto, ma ora è tempo di reagire. Mi raccomando». Dopo la messa in onda della puntata, il 9 novembre, oltre alle domande sulla trasmissione, il cast e un po’ di invidia per i massaggi del “bonus” sono arrivati i complimenti nonostante non abbia vinto. Angiolina Gozzi In foto Paolo Bonolis e il 'bonus' Daniel Nilsson con Angiolina Gozzi. 24 · n. 1 - gennaio 2013 In tanti alla presentazione della ricerca sul Duomo iniziative editoriali nuovo volume La Parrocchia riparte dalla sua storia Bambini e salute mentale In un nuovo libro della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Ziroldi, Dirigente del Comune di Mirandola, di don Carlo Truzzi, Parroco di Mirandola e di Bruno Andreolli, dell’Università degli Studi di Bologna. Le conclusioni sono state trattate da Enrico Galavotti, dell’Università di Chieti-Pescara. Numerosa e sentita è stata la partecipazione dei cittadini di Mirandola che, silenziosi, commossi e attenti alle parole e alle immagini che scorrevano, hanno voluto esserci e hanno apprezzato la presentazione e pubblicazione di un volume che aiuta a non dimenticare e a non far dimenticare non solo il patrimonio culturale della città di Mirandola e della sua Parrocchia, ma anche il patrimonio di tradizioni, peculiarità e ricordi che la caratterizzano. Oltre che un bene architettonico, infatti, la Parrocchia rappresenta un bene prezioso anche per le fonti documentali che conserva e che sono ben rappresentate e descritte nella pubblicazione. M.B. Sarà presentato venerdì 25 gennaio alle 18, presso l’atrio della Scuola media “Montanari” di Mirandola il volume: “Oltre l’arcobaleno. Bambini e salute mentale in situazioni di emergenza e disastri naturali” (Edizioni Dehoniane Bologna, 160 pagine, 11,50 euro). Il libro è stato realizzato da Camillian Task Force (Ctf), Caritas Italiana, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e curato da Paolo Feo, Marco Iazzolino e Walter Nanni. Il volume presenta i principali risultati di uno studio sugli effetti del terremoto dell’Aquila (6 aprile 2009) nella psiche dei bambini abruzzesi che hanno vissuto tale evento traumatico. L’indagine, promossa dai Camilliani, con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il sostegno della Caritas Italiana, è stata realizzata in collaborazione coi pediatri abruzzesi che hanno aderito volontariamente alla ricerca, e ha coinvolto circa 2.000 bambini abruzzesi, di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Si tratta della prima indagine scientifica mai condotta nel territorio italiano su questo tema. La presentazione dei risultati dell’indagine offre lo spunto per una serie di capitoli di riflessione teorica, in cui il tema della salute mentale dei bambini in situazioni di emergenza viene affrontato da diversi punti di vista, sotto il piano scientifico, pastorale e organizzativo, con attenzione al ruolo dei diversi attori chiamati in causa: i servizi di sanità pubblica, il volontariato, le famiglie, la Chiesa , gli istituti e i centri di ricerca. se stessi. La sua produzione pittorica è dedicata prevalentemente alla certezza del recupero dei valori che fermano il tempo e ci proiettano in una nuova dimensione, dove oltre la semplice rappresentazione, c’è l’interpretazione di un’opera che “parla”; volendo comunicare il suo status di opera impressa su una tela che improvvisamente si fa “vetrina” per essere osservata da tutti. In definitiva i personaggi ritratti, eseguiti con acuta analisi delle sembianze, sono colti in momenti di mestizia o di riposo. Nonostante il verismo che caratterizza la pittura dell’artista non si lascia tentare da un eccessivo realismo, ma nemmeno in senso opposto con interpretazione sommaria della realtà. In questo equilibrio di tendenze, dimostra un forte temperamento, una personalità aliena dai compromessi stilistici di comodo. Antonio Castellana corsia aderiscono all’Associazione Vip (Vivi in positivo) fondata dalla torinese Maria Luisa Mirabella che propone coi suoi volontari la clown terapia negli ospedali. Nel 2008 l’associazione si è radicata anche a Modena e conta a tutt’oggi un’ottantina di volontari. La medollese Brunella Secchi è una di loro. L’abbiamo incontrata per saperne di più. Brunella è una giovane donna felicemente sposata con un figlio preadolescente e la lavora come impiegata in una ditta della zona. Far ridere non è facile. E tantomeno lo sarà in ospedale. Come ci si prepara a diventare un”naso rosso” che deve far ridere? «E’ una lunga storia. Ci si prepara nella sede di Modena e nelle ore serali per evidenti motivi: siamo gente che lavora. Siamo chiamati a seguire corsi di vario genere tre volte la settimana. Siamo tenuti a due allenamenti mensili e a un anno finale di apprendistato. In questi appuntamenti ci si occupa di invenzioni di storie, di improvvisazione e simulazione, di giochi di fiducia e di conoscenza. Sono previsti incontri con clown professionisti, psicologi, medici, infermieri capo sala. Si studiano e si imparano i regolamenti ospedalieri. Come clown siamo autorizzati ad entrare nei reparti ospedalieri di pe- diatria, lungogedenza, pneumologia e pronto soccorso. Il reparto più complesso che presenta qualche difficoltà è il pronto soccorso. Si è continuamente interrotti e la provvisorietà non aiuta il dialogo e la comunicazione». Com’è l’approccio con il malato? Credo non sia facile trovare la parola e il gesto adatti per tutti... «Per alcuni non esiste neppure l’approccio. Appena ci vedono voltano le spalle. Ma il loro “no” non ci ferisce. Siamo preparati al rifiuto. E’ l’unico no che un ricoverato può permettersi in un luogo, dove il sì, l’accettazione è la regola. Altrimenti è facile. Basta una battuta ben studiata nel momento di entrata e trovi subito, insieme alla sorpresa, il sorriso». Come riuscite a divertire e far sorridere o ridere i malati nella triste situazione in cui si trovano? «Come tutti i clown del mondo. Ognuno di noi ha scelto la propria maschera, un modo personale di divertire, come ad esempio, suonare con aria rapita un violino delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, oppure coinvolgerli in diversi giochi che sorprendano e muovano al riso. Ma può capitare che loro, i malati, ci rubino la scena e sappiano essere più divertenti di noi. E allora diventa una gara all’ultima gag. I malati poi amano raccontarsi e noi abbiamo il dovere di ascoltare. L’ascolto è fondamentale, crea vicinanza e fiducia. Ma la nostra prima regola è quella di non lasciarsi mai coinvolgere. Tutti i clown, poi, scelgono un nome. Io ho scelto Cocciolata. Fra di noi ci sono o ci sono stati una “Carpe Diem”, un “Gigino”, una “Camilla” e potrei continuare con un’ottantina di nomi, tanti quanti sono gli associati di Modena». La sua intensa attività di volontariato sconvolge in qualche modo il ritmo della sua vita in famiglia? «Certamente. Se mi è possibile dividermi in tre lo devo alla comprensione e alla pazienza di mio marito. Per questo gli sono profondamente grata. Quando torno dall’ospedale di Carpi o Mirandola sono serena. Mio figlio mi fa notare che non ho più la solita “riga” sulla fronte. Forse io per prima sento il benefico effetto della mia auto –clown terapia che mi libera davvero dalle ansie e dalle preoccupazioni quotidiane. Questo mio impegno mi ha cambiata. Vedere la sofferenza altrui ti dà l’esatta misura delle cose. Ora credo di sapere, al di là di tutto, cosa è veramente importante nella vita». Mirta Braghiroli Lo scorso 14 dicembre, al Teatro 29, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha presentato l’atteso volume “La Parrocchia di S. Maria Maggiore di Mirandola”. Atteso perché in animo da tempo e perché frutto del lavoro attento di autori che, oltre alla competenza e all’esperienza ci hanno messo il cuore; atteso perché custode della storia di una comunità tra ricordi e tradizioni; atteso perché simbolo di una chiesa le cui mura non ci sono più, ma la cui anima vive e pulsa ancora. Lungimirante la scelta di pubblicare questo volume; una scelta fatta dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione nel “lontano” 2011, in cui, ancora, non si presumeva che un terremoto potesse far crollare quelle mura che sembravano a noi tutti così solide e sicure. Quelle mura che per tanti rappresentavano una “casa”, un luogo dove trovare pace; un luogo conosciuto da quando si era bambini. Da qui, ancora più forte è stata la convinzione di pubblicare questo volume. Il libro, edito nella collana del Centro Pico, e a cura di Bruno Andreolli e di don Carlo Truzzi, racchiude i saggi di Bruno Andreolli, Gabriele Fabbrici, don Riccardo Fangarezzi, Maria Teresa Fattori, Paolo Golinelli, Graziella Martinelli Braglia, Virginia Panzani, Maria Peri, Marcello Pollastri, Cecilia Tamagnini, Paolo Tollari, don Carlo Truzzi e Gian Luca Tusini. La presentazione del volume è iniziata con il saluto delle autorità, del Sindaco Maino Benatti, del Presidente della Fondazione Edmondo Trionfini e del Presidente del Centro Internazionale Pico Cesare Guasti. È poi proseguita con gli interventi di Cosimo Quarta, Segretario Generale della Fondazione, di Giampaolo L'intervento del Presidente della Fondazione Crm, Edmondo Trionfini. Sotto, il numeroso pubblico della presentazione mirandola Almaviva espone alla Caffetteria Busuoli Dal 19 gennaio al 2 febbraio l’artista Almaviva di BevazzanaBibione (VE) esporrà le sue opere presso presso la Caffetteria Busuoli di Mirandola . L’artista, spinta da una forte carica emotiva, propone opere dal temperamento mite, tranquillo pacato esplorando da vicino le condizioni intimistiche dell’umanità. Almaviva presenta una serie di dipinti raffigu- ranti fiori, figure femminili, ritratti, tramonti. Ma sono soprattutto le figure che più di tutte trasmettono emozioni e sensazioni attraverso forme e colori che indicano una propensione alla vita. L’artista, consapevole delle sue doti pittoriche, ci porta a considerare la vita come realmente appare e ci indica la strada per aspirare ad un mondo nuovo e cercare sempre il meglio per medolla «Quando risate e solidarietà riempiono gli ospedali» «E’ carnevale?» chiede qualcuno quando li vede apparire nella stanza d’ospedale in cui si trova. Vestono camici bianchi dalle maniche colorate, hanno posticci nasi rossi e buffi cappelli. Si portano appresso borse da cui estraggono oggetti strani e sorprendenti. Li chiamano clown in corsia. Sono volontari che il sabato e la domenica rubano ore preziose al loro riposo settimanale per dedicarle ai malati in ospedale, nel tentativo di aiutarli a guarire con l’allegria e il riso. Ridere infatti fa bene, influisce in modo positivo sul nostro intero organismo e può aiutare nella terapia di molto malanni, come sostengono alcuni studiosi americani. I clown di n. 1 - gennaio 2013 · novità in libreria 25 Dagli ebrei salvati alle fotografie di Cavezzo Il terremoto non ferma la storia In uscita tanti nuovi volumi sul passato e il folklore della Bassa Bisognava farlo. Il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia è il bel volume di Maria Pia Balboni pubblicato per la casa editrice “Giuntina” di Firenze. Come sottolinea Arrigo Levi nella prefazione, il libro è «spesso drammatico, ma a tratti quasi esaltante». Vi sono narrate le vicende della persecuzione e dell’opera di aiuto nei confronti degli ebrei internati negli anni bui dell’occupazione nazista. Si trattava di ebrei stranieri, che, come osserva l’autrice, «vissero una straordinaria odissea a fianco di sacerdoti, suore, partigiani, funzionari pubblici e persone di ogni classe e ceto sociale, nel quadro dell’immane tragedia in cui precipitò il nostro Paese quando si trovò occupato dai tedeschi e dilaniato dalla guerra civile». Protagonisti assoluti del volume sono soprattutto don Benedetto Richeldi e gli altri salvatori che, come ricorda Maria Pia Balboni, «ci insegnano che solo opponendosi al male con atti di umana fratellanza è possibile ristabilire nel mondo la giustizia, anche quando è stata violentemente rimossa o calpestata». Il volume sarà presentato a Mirandola sabato 26 gennaio. Il pubblico firma il libro di Mattioli e Sgarbanti, al Circolo del Teatro. Sotto, operai delle Fonderie di Modena Bruno Andreolli ha dato alle stampe Acquerelli mirandolesi. Tracce di vita quotidiana nelle terre dei Pico, un volume promosso dall’Associazione Mogli Medici Italiani per festeggiare il ventennale della fondazione della sezione mirandolese. È un modo originale e lodevole di fare cultura, perché avvicina e diffonde la storia locale al pubblico generico di appassionati e cultori locali, mantenendo un elevato livello sotto il profilo scientifico. Andreolli, che qui raccoglie, opportunamente corretti ed integrati alcuni brevi saggi occasionali già pubblicati in varie sedi, con l’aggiunta di spunti estrapolati da lavori di più ampio respiro, è un ottimo divulgatore, oltre che profondo conoscitore della storia del nostro territorio. Docente di Storia Medievale all’Università degli Studi di Bologna, è studioso di paesaggi, campagne, contratti agrari, donne, contadini, animali, condizioni e stili di vita. Questi suoi “acquerelli” sono preziosi perché documentano come la grandezza della Signoria pichense aveva alla base l’impegno quotidiano delle classi lavoratrici, «nel legame profondo e perennemente negoziato tra potere castellano e società rurale, al fine di governare un territorio difficile, ma al contempo fecondo e generoso». È uscito nei giorni scorsi il volume n. 62 dei Quaderni della Bassa Modenese, numero monografico a firma di Fabio Montella, che sotto il titolo di La paura, le macerie, la rinascita ricostruisce il periodo dell’occupazione tedesca, dei bombardamenti alleati e dell’avvio della ricostruzione nella Bassa modenese (1943-1946). «Non voglio stabilire analogie – scrive l’autore – tra quello che ha passato la generazione della guerra e ciò che abbiamo vissuto noi in questi mesi. Sarebbe troppo facile, ma anche fuorviante. La guerra di Mussolini non è stata una calamità naturale, ma il frutto di scelte che, come avevo cercato di evidenziare nel volume sul Ventennio, si basavano su anni di esaltazione del militarismo e del mito dell’uomo guerriero. Dai disastri della guerra, tuttavia, quella generazione ha saputo risollevarsi; ed oggi, come in un gioco di specchi, possiamo guardare quegli uomini (che hanno avuto paura, hanno sofferto, ma che hanno saputo rialzarsi e proiettare la Bassa verso una crescita senza precedenti) e vedere riflessi noi stessi, incamminati su un sentiero altrettanto impervio, alla ricerca di una nuova normalità». In tanti hanno assistito, lo scorso 22 dicembre a Mirandola, alla presentazione del volume Itinerari illustrati e un po’ storici di Mirandola. Partiamo dalla fine: l’iniziativa si è chiusa nel modo più originale, ovvero con il pubblico che firmava il libro agli autori, a testimoniare l’amicizia e l’apprezzamento a Claudio Sgarbanti e Paolo Mattioli, artefici di un libro ricco di immagini che si annuncia come primo volume di una (speriamo lunga) serie. Sgarbanti ha infatti aperto i cassetti e gli armadi della sua enorme collezione per rendere fruibili a tutti foto, cartoline e documenti, in gran parte inediti, relativi alla piazza e dintorni. Con alcune “chicche” da non perdere, come una raccolta di immagini che testimoniano le attività dei tanti fotografi mirandolesi che lavoravano tra fine Ottocento e prima metà del Novecento ed una curiosa cartolina (viaggiata nel 1949) di via Cavallotti con i tavolini all’esterno del bar Cacciatori e lavori di pavimentazione stradale. Di particolare interesse sono poi i calendarietti liberty di inizio Novecento realizzati da tipografi mirandolesi su commissione dell’Unione Sportiva Mirandolese o del Teatro Nuovo. Una serie di sponsor ha contribuito alla realizzazione del volume che ha il patrocinio del Comune di Mirandola ed anche una finalità benefica: gli incassi serviranno infatti ad aiutare la sezione provinciale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Altrettanto ricco di immagini, in gran parte inedite, è anche il nono volume di Cavezzo attraverso le immagini di Arrigo Barbieri, fotografo ed appassionato cultore della nostra terra. «Dopo tutte quelle scosse che hanno mandato in frantumi simboli e testimonianze del passato di Cavezzo – spiega Barbieri – mio malgrado e del tutto sprovvisto della necessaria concentrazione, ho dovuto cedere alle numerose ed insistenti sollecitazioni dei miei assidui ed ormai tradizionali lettori». Il volume è disponibile al solito prezzo di 22 euro. «Quest’anno – conclude Arrigo – ho veramente dovuto raschiare il fondo del barile per mettere insieme le risorse fisiche ed economiche per sostenere il progetto». Un volume come al solito prezioso per la documentazione fotografica che, volutamente, non lascia spazio al terremoto ma dà volto e voce alla Cavezzo d’altri tempi. Nei giorni scorsi si è svolto a Corbola ed Adria un mini convegno in occasione della presentazione del volume di Sergio Poletti sul soggiorno a Corbola di Giovanni Pico. Oltre all’autore hanno parlato il prof. Carlo Pedretti e Claudio Sgarbanti. Nel libro, come ha spiegato Poletti, c’è di tutto: «la cronologia di tutta la sua azione, l’iconografia, le massime, l’individuazione dei numerosi amici e docenti, il rapporto tra lui, Michelangelo, la corte fiorentina, Leonardo, i papi che si trovò contro: Innocenzo VIII e Alessandro VI. Seguono una biografia di Lucrezia Borgia, figura notevole della corte di Ferrara, il lungo elenco dei suoi protettori». In edizione numerata di 300 copie è uscita in ottobre la riproduzione del Diario dell’assedio della Mirandola di Luca Antonio Cervi 1688-1743, un manoscritto che riporta il timbro del collezionista modenese Geminiano Varini. A curare la stampa (in proprio) della cronaca sono Leonardo Piccagliani e Paolo Barnabiti, che nella prefazione scrivono di aver voluto fare un omaggio «scaramantico» ad un popolo, quello mirandolese, «non impreparato alle contrarietà», come quelle del sisma 2012 e dell’assedio delle truppe spagnole. Come dar loro torto? E’ uscito in questi giorni anche il nuovo libro dello storico Lorenzo Bertucelli All'alba della repubblica. Modena 9 gennaio 1950. L'eccidio delle Fonderie Riunite (Edizioni Unicopli 2012). Il volume ricostruisce l'eccidio operaio più grave della storia d'Italia repubblicana, avvenuto a Modena il 9 gennaio 1950, quando sei operai delle Fonderie Riunite furono uccisi dalla polizia durante una manifestazione a difesa del posto di lavoro. La ricerca di Bertucelli, basata su documentazione originale locale e nazionale, utilizza per la prima volta anche le carte del procedimento giudiziario, mettendo in luce una vicenda ancora poco indagata dalla storiografia. Imprese Artigiane - Modenesi da non perdere (Edizioni Artestampa, pp. 186, euro 25) è il titolo del volume del giornalista Beppe Manni uscito nei giorni scorsi nelle librerie. Trasformare in lavoro un'idea o una passione, portare avanti una tradizione di famiglia, inventare nuove soluzioni per rispondere a nuove esigenze, progettare, realizzare, intraprendere: ecco chi sono le Imprese Artigiane, una realtà variegata e sorprendente di vecchi e nuovi volti della piccola impresa di Modena e provincia. Partendo dallo storico quartiere del Villaggio Artigiano, dove si sono forgiate alcune delle eccellenze dell'artigianato e dell'imprenditoria modenese, il giornalista Beppe Manni si incammina fuori dal nucleo cittadino verso la provincia, nelle nostre campagne e nelle montagne dove si coltivano antichi saperi e nuovi sogni. Poi ci sono i giovani, una risorsa che moltiplica il suo valore quando porta nel mercato la freschezza di nuovi contenuti e le competenze di ultima generazione; infine, si guarda alle nuove frontiere dell'impresa, dove non contano i confini di età ma solo la capacità di guardare avanti e immaginare un percorso futuro, per sé e per gli altri. n. 1 - gennaio 2013 · Il sodalizio ospita anche il calcetto e la ginnastica sport Il Tennis Brunatti rialza la testa 27 brevi PIACENZA DONA TRE BICI Lo storico circolo è ripartito con 60 bambini e 90 soci Tennis sul campo in terra rossa della Brunatti (foto d'archivio) Ogni sportivo è legato sentimentalmente ad una partita che ha segnato la svolta nella sua carriera. Spesso quella giornata coincide con una vittoria insperata frutto di bravura, impegno, dedizione, grinta e caparbietà, un mix di valori che uniti ad un perfetto gioco di squadra riescono a sovvertire una sconfitta imminente talvolta inaspettata. Quest’anno il circolo tennis di via Brunatti a Mirandola si apprestava a festeggiare gli ottant’anni dalla sua nascita. Erano ormai maturi i frutti di quell’ incredibile, forse folle, progetto di risanamento e di investimento teso a rivalutare l’area sportiva di via Brunatti. L’estate avrebbe consacrato quel successo insperato che in molti, forse in troppi, avevano ignorato od osteggiato, frutto di un lavoro competente e appassionato che avrebbe portato il circolo verso un nuovo splendore. Poi quella notte del 20 di tennis club «Siamo ripartiti di slancio dopo mesi difficili» In mezzo a tanta incertezza e tanta inquietudine per il nostro futuro, dopo i terribili danni che ha procurato il terremoto, c’è un luogo a Mirandola dove lo sport cerca di dare sollievo e speranza alla cittadinanza mirandolese: quel luogo è il circolo tennis di via Brunatti. Il circolo è ripartito di slancio dopo mesi molto difficili e i risultati sono evidenti. La scuola addestramento tennis per bambini dai 5 ai 16 anni, sotto la nuova guida dell’allenatore federale Riccardo Vitale, ha rag- giunto le 60 unità toccando quasi i livelli dell’anno passato. Il circolo ha deciso di aiutare la polisportiva Pico ospitando al pomeriggio più di cento bambini e bambine della ginnastica artistica che non riuscivano a trovare un luogo per continuare la loro attività. Il Tennis Club Mirandola ha deciso, inoltre, di accettare la richiesta della Provincia di Modena per ospitare al mattino le classi superiori del Galilei e del Luosi per un totale di 32 classi. A tutta questa attività giovanile va aggiunta quella tradizionale riservata maggio con un gran boato, si è presentato alla nostra porta un avversario sconosciuto, forte, senza scrupoli, rapido e spietato. Incredibile! In un attimo abbiamo rischiato che il nostro compleanno coincidesse con il nostro funerale. Ebbene non ci siamo arresi. Abbiamo sofferto, ci siamo sentiti soli e abbandonati, abbiamo avuto paura, tanta paura, poi ci siamo scontrati, allontanati e abbiamo messo a repentaglio la nostra autentica amiai novanta associati del settore tennis che hanno continuato a praticare il loro amato sport. Sono stati organizzati i tradizionali tornei sociali e due tornei federali di quarta categoria per incentivare la pratica di tale disciplina. Le squadre agonistiche saranno regolarmente iscritte ai campionati del 2013 e notevole spazio verrà riservato all’attività dei più piccoli. Grande novità è lo spazio lasciato ai gruppi di calcetto. Sono centinaia gli appassionati che frequentano gli impianti di via Brunatti e sono diverse le partite di campionato federale ed amatoriale che vengono ospitate all’interno della struttura. Sarà un inverno intenso quello del Tennis Club Mirandola, ricco di attività e pieno di sfide. Il Consiglio Direttivo del circolo ha deciso di continuare gli investimen- cizia e il nostro bellissimo progetto. Abbiamo passato quattro mesi duri, in cui tutto sembrava perduto, ma poi d’incanto tutto è cambiato. Non ci siamo arresi, ci siamo ricompattati e siamo ripartiti lavorando molto duramente. Impegno, bravura e solidarietà questi i valori che abbiamo messo in campo contro quell’avversario che ci aveva minacciato. Ora vedo di nuovo una luce in fondo al tunnel, una luce di speranza. Guardo al mio circolo e vedo 60 bambini che hanno ripreso la scuola tennis, 90 soci che calcano i gloriosi campi da tennis di via Brunatti, un numero incredibile di giovani e adulti che giocano a calcetto, 100 bambini e bambine che possono continuare la loro ginnastica artistica e 32 classi di scuola superiore a cui garantiamo di poter fare educazione fisica. Non sta a me dire se abbiamo fatto un miracolo, ma quando, stanco, mi fermo con lo sguardo a fissare le macerie del muro di cinta di via Brunatti e di contro vedo cosi tanta gente frequentare il circolo, mi sento solo di dire un immenso grazie a Giulio, Andrea, Luca, Saverio, Donato, Antonio, Franco, Leonardo e Elisabetta, amici preziosi che mi hanno aiutato a non spezzare un sogno in cui ho sempre creduto. Andrea Donati ti sull’area di via Brunatti. Dopo il rifacimento delle tre superfici di gioco, la realizzazione dell’impianto di recinzione e di illuminazione dell’ex campo di basket, ad ottobre è stata cambiata con l’erba sintetica anche l’ultima vecchia superficie di gioco del campo numero 3. Inoltre a dicembre è stata cambiata la caldaia di uno dei due campi coperti in lamellare per garantire risparmio energetico e un miglioramento nel servizio di riscaldamento per tutti i bambini, ragazzi e adulti che frequentano il circolo. Il prossimo intervento, grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale, sarà l’investimento sul bar, ovvero la creazione di quel luogo capace di diventare punto di aggregazione e ristoro per tutti gli sportivi mirandolesi. Un gruppo di cicloviaggiatori piacentini è partito nel mese di novembre da Piacenza per arrivare a Mirandola con tre carrelli per trasportare tre biciclette, acquistate grazie al contributo dell'associazione Run&Bike di Zibello, La Orsi Bike di San Nicolò, La Misericordia di Piacenza e il circolo Arci Tuxedo di Piacenza. Il gruppo di sette ciclisti, prima di arrivare a Mirandola ha fatto tappa a Zibello e a Guastalla. Le bici sono state consegnate al presidente della Sc Folgore Gino Mantovani alla presenza dell’Assessore Lara Cavicchioli che a nome della città ha ringraziato i cicloviaggiatori per il graditissimo dono. «Un piccolo e umile contributo da parte nostra - spiega l'organizzatore Marco Toscani- Con questa iniziativa non abbiamo certo la pretesa di scuotere le coscienze delle persone, ma per lo meno di proporre una riflessione che non sia banale o scontata. Una riflessione che prenda una strada diversa da quella trafficata dall'individualismo, dall'egoismo, del “tutti contro tutti” o “si salvi chi può”, situazioni ormai quotidiane. E' proprio nelle difficoltà che sarebbe più intelligente unirsi anziché “zappare” solo nel proprio orto». L’associazione, in occasione della Festa del 17 dicembre, che si è svolta al Bowling di via 2 Giugno, ha consegnato le bici a tre ragazzi della scuola calcio. NORDIC walking ancora SOLIDALE sport Anche Leo Turrini scende in campo: «La Stadium? Una bella storia di ripresa» Leo Turrini è un importante giornalista e scrittore e segue da anni i grandi dello sport per “Il Resto del Carlino”. È considerato uno dei maggiori esperti di Formula 1 ed in particolare della Ferrari, ma la sua attività si concentra anche su calcio, ciclismo e soprattutto pallavolo oltre che musica, cinema e costume. Ha scritto le biografie di Enzo Ferrari, di Gino Bartali e di Michael Schumacher, ma anche del grande Lucio Battisti. Amico di grandi campioni dello sport come Alberto Tomba, Ayrton Senna, Lorenzo Bernardi, Fabio Vullo e Julio Velasco, è spesso ospite di trasmissioni sportive sulle reti nazionali. «Come non tutti sanno – ci racconta Leo – ho iniziato a scrivere di sport quando avevo 15 anni, raccontando l’incredibile ascesa in serie A1 della EdilCuoghi di Sassuolo, la mia città. Probabilmente la pallavolo è lo sport che amo di più: non tanto dal punto di vista passionale di tifoso, quanto piuttosto perché ho sempre avuto la sensazione che proprio nella pallavolo ci sia sempre stato terreno fertile per i valori più seri e profondi. Prendiamo ad esempio la Stadium: credo che quella della squadra di Mirandola con la sua voglia di ricominciare sia una delle storie sportive più belle tra quelle che ci ha costretto a scrivere il terremoto». E ancora: «Siccome sappiamo di quel che ha fatto la Nazionale che è venuta a Mirandola prima di partire per le Olimpiadi di Londra, oppure della grande disponibilità di Andrea Anastasi, commissario tecnico della Polonia che è grande amico della squadra: ecco, mi farebbe piacere se anche altri grandi campioni di questo sport dessero il loro sostegno alla bellissima storia che questa società ci sta raccontando. Credo che chi ha il merito, ma anche la fortuna, di fare sport ai massimi livelli, dovrebbe sempre ricordarsi della responsabilità civile che ha, soprattutto nei confronti di chi quello stesso sport lo pratica solo per passione e spesso dopo una giornata di studio o di lavoro. Già qualcosa è stato fatto ma bisogna prendere esempio da Berruto ed Anastasi per fare in modo che ci siano ulteriori manifestazioni di sensibilità per la squadra, la società ed anche la città». Non ci sono dubbi: la Stadium quest’anno ha un grande tifoso in più. Paolo Neri Grazie all’iniziativa della Scuola Italiana Nordic Walking e di tutti i suoi istruttori, sono stati raccolti, nelle varie camminate pro – terremotati dell’Emilia Romana, la bellezza di 12.208 euro, che nei giorni scorsi sono stati consegnati a Raffaele Forapani e Maria Giulia Mora, gli istruttori nella sede di Mirandola, i quali a loro volta li hanno consegnati in beneficienza a varie associazioni del territorio. L’iniziativa della Scuola Italiana che ha coinvolto numerose associazioni da tutta Italia, è stata pronta e rapida nel raccogliere e convogliare fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Grande inoltre è stata la generosità e disponibilità dimostrata in diverse occasioni. La Scuola Italiana Nordic Walking ha aspettato qualche mese per capire, oltre l’emergenza, cosa potesse essere utile al territorio. Ad alcuni mesi di distanza dal sisma sono stati cercati progetti, azioni, idee che potessero generare dei cambiamenti, creare nuove opportunità e costruire una nuova normalità. Sono state individuate alcune strutture/ associazioni, a cui fornire supporto economico: Associazione La Cà di Medolla (www.associazionelacà. it) che offre terapie e aiuti solidali a persone, nuclei familiari, bambini che ancora hanno traumi profondi per il dramma vissuto. Sono state aiutate anche le associazioni dei Comuni dell’Area Nord “Noi per loro”, “la Zerla”, “Arcobaleno” e la “Nuvola” che sostengono le famiglie di ragazzi diversamente abili con attività ricreative e lavorative, oltre alla Scuola Materna di Mirandola “Don Riccardo Adani”. 28 · n. 1 - gennaio 2013 Il Presidente Cavallini: «Non ho parole per ringraziare» sport Anche gli Inter club aiutano Finale Più di 9 mila euro destinati ai giovani calciatori della Junior Con il termine “solidarietà” talvolta ci si riempie vanamente la bocca, spesso però il sostantivo si fa concreto e tangibile. Lo ha potuto verificare direttamente lo Junior Finale che nelle ultime settimane ha ricevuto importanti donazioni. La società finalese, che per la stagione 2012-13 vanta 10 squadre giovanili con oltre 160 ragazzi tesserati dai 5 ai 16 anni e una rosa di 25 elementi per la Terza Categoria, è stata molto colpita dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio, che l’hanno privata dei due campi da gioco di cui disponeva. Lo Junior è stato così costretto a “migrare” su campi di località vicine per poter giocare e allenarsi. E così gli Inter Club della provincia di Varese, per sostenere la società finalese, hanno raccolto, grazie all’iniziativa “Un sorriso per l’Emilia”, che ha coinvolto anche i calciatori e la società nerazzurra, più di 9 mila euro che a gennaio verranno consegnati direttamente nelle mani del presidente del sodalizio finalese Arduino Cavallini. Nei giorni scorsi, poi, una rappresentanza della dirigenza finalese è stata ospite alla cena di Natale del Club Aquile Azzurre, che riunisce i sottufficiali in servizio presso l’aeroporto militare di Piacenza dove è di stanza il 50° stormo dell’Aeronautica Militare. I militari hanno rinunciato al tradizionale regalo natalizio che il Club Aquile Azzurre offriva ai propri soci, devolvendo l’importo, 2 mila euro, allo Junior Finale. Infine il Sassuolo Calcio, grazie all’iniziativa “Un calcio al terremoto” organizzata dalla società neroverde, ha fatto dono al club finalese di un pulmino per il trasporto dei ragazzi , del valore di circa 18 mila euro, che a inizio 2013 sarà a disposizione dello Junior Finale. «Non ho parole – ha dichiarato il presidente Arduino Cavallini – per esprimere il sentimento di gratitudine che nutriamo verso tutti coloro che ci stanno aiutando in modo così concreto in questa difficile stagione sportiva. All’immenso grazie che rivolgiamo agli Inter Club di Varese e provincia, al club Aquile Azzurre e al Sassuolo Calcio, voglio aggiungere anche quello verso Nazionale Italiana Magistrati, ex allievi del 150° corso Montello dell’Accademia Militare di Modena, Alpini dell’Alpago e Asd Tambre, Polisportiva Madignanese, Asd Corte Calcio, Como Calcio, Camp Mitico Villa, Polisportiva San Lorenzo di Riccione, Virtus Entella e suo presidente, Scuola calcio “Giochiamo a Pallone” di Roma e circolo dipendenti Crediop di Roma con il presidente della Dexia Crediop SpA, Csi di Modena, Comitati provinciale e regionale della Figc e Lega Nazionale Dilettanti. Tutti in un modo o in un altro ci hanno dato una mano. Un grande grazie va anche alla Futuri Campioni di Ravenna che ci ha ospitato gratuitamente in alcune manifestazioni, alla Polisportiva Sanmarinese che aveva organizzato un torneo solidale poi rinviato per il maltempo, agli amici del Rivara per il bel torneo di fine estate. Infine grazie a chi ci ha messo a disposizione i campi per allenarci e giocare: Alberonese, Buonacompra, Massese, Nuova Aurora Scortichino e Sanmartinese di San Martino in Spino. Sono davvero tanti, e non ce ne vogliano coloro che possono essere stati dimenticati. Sono comunque nel nostro cuore. Grazie». danza Le allieve di Khorovodarte in visita alla Scala Ci piacerebbe intitolare la cronaca della nostra visita del 22 novembre alla Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano, “Khorovodarte nel cuore della danza”… Cuore perché la Scala rappresenta il punto di arrivo per eccellenza per ogni ballerina classica ma anche per il grande amore e la grande passione che l’arte del balletto ha sviluppato anno dopo anno in noi allieve. Lo staff di questa prestigiosissima accademia ci ha accolto con entusiasmo e aperto le porte delle sale studio che fino ad allora avevamo vi- balletto natalizio, ammirato da un lato l’ottima tecnica dei ragazzi e percepito dall’altro un senso di gioia e perseveranza tutto insieme, definibile a nostro avviso, con la parola armonia che non si identifica in un luogo, o nelle persone fisiche ma nell’animo di coloro che lavorano e studiano in una scuola come quella che abbiamo potuto visitare….e anche in che noi che comunque, nel nostro piccolo, amiamo profondamente la danza. Anna Ascari Martina Ronchetti, (allieve del corso avanzato classico di Khorovodarte) sto solo nei film. Si stava realizzando un sogno remoto: tante ragazze dal corpo perfetto, determinate e capaci, del 7° e 8° corso, studiavano già di primo mattino con dedizione totale e passione. In questo contesto abbiamo percepito grande sinergia tra allievi, docenti, pianisti e collaboratori tutti in fermento per le prove di “Schiaccianoci” in scena a metà dicembre presso il Teatro Strehler di Milano. Grazie all’interessamento del Direttore F.Oliveri e dalla signora Colombini abbiamo potuto assistere alle prove del sport Sconti per sciatori del cratere sulle piste di Corno alle Scale Corno alle Scale, la località sciistica di Lizzano in Belvedere (Bo), è solidale con i terremotati. La società che gestisce gli impianti di risalita, infatti, per l’intera stagione invernale, nelle giornate feriali, praticherà uno sconto ai residenti nei Comuni interessati dal sisma che potranno sciare a metà prezzo, al costo di 11,50 euro anziché 23 euro. Sarà sufficiente ri- volgersi alle biglietterie della stazione mostrando un documento d’identità dal quale risulti la residenza in uno dei Comuni ufficialmente definiti terremotati. «Un piccolo gesto di vicinanza e di attenzione verso tanti nostri corregionali ancora oggi in difficoltà – spiega il Sindaco di Lizzano Alessandro Agostini – che rappresenta anche il sentimento di vicinanza e di comunanza nei loro confronti dell’intera popolazione del nostro Comune». n. 1 - gennaio 2013 · Sugli scudi anche l'Accademia e la Podistica di Finale sport Il "Galilei" mattatore di Francia Corta La Scuola riceve un premio per l'assiduità nella gara podistica Lo scorso 18 novembre si è svolta la 27esima edizione del Trofeo di Francia Corta, organizzata dai Podisti Mirandolesi. Il terremoto ha portato novità rispetto alle edizioni precendenti: è mancata infatti la sessione competitiva, mentre la quota di iscrizione è stata raddoppiata e portata a 2 euro, di cui 1 euro pro terremotati. Questo ha reso possibile un bonifico di 1.136 euro a favore delle popolazioni colpite dal sisma, ai quali si sono aggiunti i 2.500 euro portati da podisti ed alpini di Borgoricco di Padova e consegnati dal Sindaco di Borgoricco Giovanna Novello. La cifra è stata devoluta al Comune di Mirandola per le scuole locali. Novità, ma anche conferme per la 27esima edizione, come per esempio le iscrizioni gratuite per atleti diversamente abili ed accompagnatori e la medaglia del Presidente Giorgio Napolitano alla prima società Onlus col maggior numero di atleti diversamente abili. Le prime quattro società classificate a parimerito per lo stesso numero di iscritti sono risultate Anffas Ostiglia, il “Picchio” di San Felice sul Panaro e “La Zerla” e “Noi per loro” di Mirandola. La medaglia verrà sorteggiata fra queste società e poi consegnata ufficialmente alla Onlus vincitrice. In totale sono stati ben 1.350 i partecipanti. Tra i militari spiccavano gli atleti dell’Accademia Militare di Modena ai quali è stato assegnato il 27esimo Trofeo Francia Corta, gli alpini con le loro penne nere che hanno effettuato il percorso di passo con gli scarponi e il gruppo Interforze presente in forma massiccia. Tra i partecipanti delle scuole, l’ha spuntata l’Iss “Galileo Galilei” di Mirandola, con gli studenti accompagnati dal professore di educazione fisica Paolo Bottecchi che gli organizzatori ringraziano per l’assiduità con cui coinvolge gli alunni nelle manifestazioni dei Podisti e che ha regolato in volata il gruppo delle scuole primarie. Tra le società sportive la prima, che si è aggiudicata il quadro offerto dall’artista Dario Mazzoli, è stata la Podistica di Finale Emilia. L’altro quadro offerto dall’artista Nadia Possidoni è stato vinto dal gruppo “Siamo sempre di corsa” di Mirandola. A seguire sono state premiate tutte le società presenti con ceramiche e coppe abbinate a borse di prodotti in natura offerti dalle aziende locali. Il ristoro, cui hanno contribuito forni e pizzerie di Mirandola, nonché l’ortofrutta di Galavotti, è stato molto apprezzato dai partecipanti. Anche la ditta Modena Funghi di Cavezzo, come sempre, ha contribuito con i funghi che sono stati aggiunti ai premi delle società. «Vorrei 31 brevi l'hockey sorride Dopo la festa di Natale, tenutasi presso il Palazzetto dello Sport di Mirandola, nel quale genitori e giocatori si sono ritrovati per lo scambio degli auguri, è giunto il momento di fare, per l’hockey mirandolese, un piccolo bilancio prima di ricominciare. I ragazzi dell'under 13 devono recuperare due partite per concludere la Coppa Italia e buttarsi a capofitto sul campionato. Con il parziale di 6 punti si apprestano ad affrontare gli “Amatori Modena” in trasferta e, a seguire, l'Uvp in casa. Gli under 10 saranno impegnati nel primo concentramento dell'anno il prossimo 20 gennaio a Suzzara e, sempre a gennaio, vedremo il primo appuntamento in campo per i piccolini del Minihockey impegnati nel concentramento che si terrà il 27 a Correggio. Per gli under 17 di Mirandola, targati “Amatori Modena”, il primo impegno dell'anno è stato il 12 gennaio sulla pista del Correggio per l'inizio del campionato. Dirigenti e allenatore, uniti in unica voce, augurano a tutti i ragazzi di continuare a divertirsi come fatto fino ad oggi. IN VACANZA SULLA NEVE duri, ma che ha voluto essere un segno di continuità in mezzo a tante cose fatte o da fare per ritornare a vedere la nostra Mirandola come tutti vorremmo». Sono tornati il 5 gennaio i cooperatori della Bassa colpiti dal terremoto che sono andati vacanza in Trentino per iniziativa di Insieme, la cooperativa di utenti assicurativi costituita nel 2010 da Confcooperative Modena. Il gruppo, novanta persone (comprese intere famiglie con bambini), si trovava dal 29 dicembre a Candriai, frazione di Trento nei pressi delle piste da sci del Monte Bondone. «Abbiamo organizzato questa vacanza in collaborazione con Itas Mutua, per regalare una settimana di svago ai soci di quattro cooperative danneggiate dal sisma di maggio – spiega Antonio Fierro (foto), responsabile della cooperativa Insieme – Lo scopo, pienamente raggiunto, era fare incontrare persone accomunate dalla cooperazione e creare un gruppo che, nel più autentico spirito cooperativo, potesse condividere non solo il lavoro, ma anche momenti della vita sociale». L'iniziativa è stata rivolta ai soci delle cooperative Car di Rivara di San Felice (macchine agricole per conto terzi), Valcima di San Biagio di San Felice (stoccaggio cereali), Cama di Mirandola (stoccaggio cereali) e Ital-frutta di San Felice, tutte aderenti a Confcooperative Modena. Insieme e Itas hanno offerto il soggiorno a pensione completa in una struttura ricettiva che appartiene alla Provincia Autonoma di Trento ed è gestita da Aerat, una cooperativa trentina. Quello che è tornato il 5 gennaio è il secondo gruppo di cooperatori che trascorre una settimana di vacanza in Trentino, dopo le cinquanta persone che dal 29 settembre al 6 ottobre sono state ospitate a Candriai sempre grazie a Insieme e Itas Mutua. “tosta” in bicicletta che rappresenta un territorio che non molla e che vuole ripartire». Sono sette gli asili su cui si stanno concentrando gli interventi del progetto, la prima trance di donazioni, per un totale di circa 120 mila euro, è stata impiegata per le riparazioni immediate, per il noleggio di strutture provvisorie e per il materiale necessario alla ripresa delle attività didattiche. Ma la raccolta continua e le disponibilità permetteranno di programmare un secondo giro di interventi, contribuendo alle spese di funzionamento a condizione però che gli asili interessati riducano le rette a carico delle famiglie, già enormemente provate dai disagi del sisma. Chiunque volesse supportare il progetto può fare una donazione al seguente conto corrente: Iban: IT41F0565266852CC0110120471 San Felice 1893 Banca Popolare Causale: Bikers per l’Emilia. È inoltre possibile seguire le loro prossime avventure/disavventure sul blog www. bikersperlemilia.com alla pagina Facebook ‘Bikers per l’Emilia’ e su Twitter ‘bikersxlemilia’. Bikers per l’Emilia è un progetto patrocinato dall'Unione Comuni Area Nord, e supportato da Radio Pico e Alessi Bike. Alcuni momenti della Camminata di Francia Corta ringraziare – ha detto il presidente dei Podisti Mirandolesi Paolo Pollastri - tutte le ditte esterne e locali che, nonostante il terremoto, ci hanno voluto sostenere, le forze dell’ordine in servizio, la Protezione civile, il medico, la Croce Blu e tutti i volontari che hanno reso possibile la manifestazione da noi organizzata in questi momenti ancora molto bici e solidarieta' I Bikers consegnano 4 mila euro a Radio Pico Dopo più di 2 mila chilometri pedalati, mezza Italia attraversata e quattro mesi di attività è ora di tirare le somme per i Bikers per l’Emilia. I ciclisti emiliani, che hanno di recente completato il Mirandola – l’Aquila in mountain bike, hanno consegnato a Radio Pico i primi 4 mila euro raccolti durante i loro tour. E lo hanno fatto in una data simbolo, durante l’inaugurazione del nuovo negozio di Alessandro Alessi, di Alessi Bici, in via Lavacchi a San Felice sul Panaro. Lo stabile di Alessi era inagibile dalla prima scossa, dal 20 maggio, e da allora Alessandro ha vissuto e lavorato nel piazzale di fronte al negozio, fornendo inoltre assistenza tecnica gratuita durante tutti i tour dei Bikers. All’inaugurazione era presente anche Alberto Silvestri, Sindaco di San Felice, che ha commentato: «Lo spunto che ci viene dai Bikers, da Radio Pico e da Alessi, è quello di una iniziativa importante, che serve al territorio per trovare quella forza e quella fiducia necessarie a ripartire, per guardare con più serenità al futuro. Siamo tutti convinti che ce la faremo, ma questo è un momento difficile, in cui abbiamo cambiato passo: dalle risposte immediate della fase di emergenza siamo passati alla ricostruzione, che richiede più tempo e meditazione per ripensare al nostro territorio e per, non solo ricostruirlo, ma ricostruirlo meglio». E Alberto Nicolini, presidente e fondatore di Radio Pico, il primo a creare e promuovere il pro-asili terre- motati, continua «L’idea della raccolta fondi ci è venuta a poche settimane dalla scossa, sotto una tenda, davanti allo studio mobile che ci ha permesso in tutti questi mesi di non sospendere mai le trasmissioni, di non mancare mai a una singola diretta. E proprio sotto quella tenda abbiamo incontrato per la prima volta i Bikers che hanno portato un grande messaggio, che noi emiliani siamo gente “tosta” pensiamo di averlo dimostrato mille volte in questi mesi e quindi quale migliore metafora: gente