- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 25 novembre 2007
CORRADO PIZZIOLO È NOSTRO
Il vescovo eletto mons. Corrado Pizziolo
“Fiducia al gioioso
annuncio di Gesù”
T
revigiano di Zero
Branco, docente
allo Studio teologico, monsignor Corrado
Pizziolo, vescovo eletto di
Vittorio Veneto, conosce
già la realtà della diocesi
vittoriese nella quale si appresta ad entrare il prossimo 26 gennaio, contestualmente alla sua consacrazione episcopale. Ne apprezza la vivacità e ne interpreta i problemi, in parte comuni anche alla diocesi di Treviso di cui è vicario generale: dalla necessità di individuare vie
praticabili per trasmettere
la fede alle nuove generazioni, alla capacità della nostra fede di adulti di resistere di fronte a situazioni
e a tendenze culturali che
sembrano smentirla.
Carissimo Vescovo,
lei ha avuto un contatto diretto con la nostra diocesi attraverso
lo Studio teologico
Treviso-Vittorio Veneto in cui ha insegnato
per tanti anni, ha avuto altre occasioni di
conoscenza di questa
nostra Chiesa?
«Devo dire onestamente che conosco direttamente la diocesi di Vittorio
Veneto soltanto per l’esperienza avuta nell’incontro
con i docenti dello Studio
teologico e gli studenti ai
quali ho fatto scuola in questi 22 anni. Tra i docenti,
alcuni sono stati anche
miei insegnanti nel lontano 1974/75: don Giacinto
Padoin e don Michele Ossi. Di entrambi conservo
un ricordo molto buono.
Tanti altri li ho avuti come
colleghi di insegnamento
e l’impressione che ne ho
avuta è sempre stata decisamente positiva. Anche
nei seminaristi incontrati
in questi anni ho generalmente potuto apprezzare
la serietà e l’impegno di acquisire una buona prepa-
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)
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GIAMPIERO MORET
razione teologica in vista
del ministero sacerdotale».
Che immagine ha di
questa nostra Chiesa
che ora è diventata
anche la sua Chiesa?
«Dall’esperienza di cui
ho appena parlato e da
quanto ho potuto raccogliere in questi anni, mi sono fatto l’idea che quella di
Vittorio è una diocesi che
ha una ricca e solida tradizione di fede e
di vita cristiana e, contemporaneamente, una notevole vivacità
di iniziative
pastorali. Magari – secondo la tendenza tipica dei
trevigiani – tali iniziative
non vengono
sbandierate in
piazza, e tuttavia esse esistono e contribuiscono a tener viva l’esperienza di fede delle comunità parrocchiali.
Un segno concreto di
questa vitalità mi pare quello costituito dalla presenza, diminuita certamente,
ma tutt’altro che insignificante, di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata o missionaria».
Le diocesi di Treviso
e di Vittorio Veneto
condividono buona
parte dello stesso territorio provinciale,
“Cercherò
di far
crescere la
carità e
l’unione in
quella
grande
famiglia che
è la diocesi”
Mons. Pizziolo con papa Benedetto. Sullo sfondo il vescovo di Treviso mons. Bruno
Mazzocato
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pensa che questo fatto debba tradursi anche in un maggiore
scambio di quanto
non sia stato fatto in
passato?
«In linea di massima sono convinto che lo scambio e la collaborazione tra
due diocesi, come le nostre, unite dallo stesso territorio provinciale siano
tutt’altro che negativi e
debbano semmai crescere e
qualificarsi
sempre di più.
Ciò può riguardare ad esempio la lettura e l’interpretazione di
molti fenomeni economici,
sociali, culturali e religiosi
che accomunano le due
diocesi. Ma
può riguardare anche alcuni ambiti della
formazione
(da quella delle scuole materne fino alla formazione
teologica) e, ancora, l’azione caritativa. Ovviamente
nel rispetto della storia,
dell’identità e della diversità di ciascuna delle due
Chiese. Non va dimenticato, ad esempio, che nella
diocesi di Treviso più di un
quarto della popolazione
(circa 250 mila persone)
non appartiene alla provincia di Treviso. E allo
stesso modo la diocesi di
Chiuso in redazione
il 21.11.2007 alle ore 18.30
Vittorio comprende territori delle province di Belluno, Pordenone e Venezia».
In questo nostro tempo e in queste nostre
terre venete dalle caratteristiche specifiche, che tono dovrebbe
assumere
l’immutabile missione della Chiesa?
«Credo che il primo appello che ci viene dall’impegno ad essere fedeli alla
missione della Chiesa sia
quello di individuare vie
praticabili per trasmettere
la fede alle nuove generazioni. In passato questo
andava quasi da sé. Oggi
ci sentiamo, tutti – sacerdoti, genitori, catechisti –
in grossa difficoltà.
Non ci si deve illudere
di trovare miracolosamente delle formule magiche.
Occorre invece che ci interroghiamo sulla nostra
fede di adulti e sulla sua
capacità di comunicare la
gioia e la bellezza dell’essere discepoli di Gesù. Ma
anche sulla sua capacità di
“stare in piedi” e di resistere di fronte a situazioni
e a tendenze culturali che
sembrano smentirla. Sono
convinto che l’apparente (o
anche reale) indifferenza
religiosa di tanti giovani potrà essere affrontata seriamente solo se noi adulti riusciamo a non ripiegarci tristemente su noi stessi, ma
continuiamo a dar fiducia
al “gioioso annuncio” di
Gesù, a viverlo con coerenza e, non ultimo, a saperne dire le ragioni.
Questo vale, a mio avviso, anche di fronte alla presenza, in mezzo a noi, di
tanti stranieri che non condividono la nostra fede».
Certamente è fuori
luogo parlare ora di
programmi, ma da
quando ha detto il
suo “sì” avrà meditato molto su questo
suo nuovo servizio. Ci
sono aspetti del suo
ser vizio episcopale
che vorrebbe da subito sottolineare?
«Direi che sono gli aspetti costitutivi del servizio di un vescovo come
successore degli apostoli:
offrire e garantire a tutti
l’incontro con Gesù e il suo
Vangelo; contribuire alla
santificazione del popolo
cristiano attraverso la celebrazione dei sacramenti
e la preghiera; far crescere la carità e l’unione in
quella grande famiglia che
è la diocesi. Certamente
questi aspetti fondamentali dovranno essere attuati
tenendo conto della situazione concreta della diocesi di Vittorio. Ma di questo
potrò farmi un’idea solo conoscendo maggiormente
la realtà locale e, in ogni caso, con il consiglio e la collaborazione delle persone
e degli organismi diocesani».
Abbiamo saputo che
ha scelto di ricevere
la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Vittorio Veneto, cosa che a noi fa
tanto piacere, che cosa lo ha spinto a questa decisione?
«Posso rivelare che mi
ha spinto in questa direzione una persona molto
simpatica, originaria di
questa diocesi: monsignor
Beniamino Stella, di Pieve
di Soligo, da poco tempo
nominato presidente della
Pontificia Accademia Ecclesiastica. Qualche giorno fa mi ha incontrato per
conoscermi e salutarmi e
mi ha prospettato la proposta di unire consacrazione e ingresso. Mi è sembrata una buona idea, significativa in particolare
per la diocesi di Vittorio.
Ne ho parlato con il Nunzio e con il mio Vescovo,
trovandoli entrambi favorevoli. Ed è così che sono
giunto a questa decisione».
Il messa
arissimi fratelli e sorelle della diocesi di
Vittorio Veneto,
con questo messaggio
mi presento per la prima volta a voi come nuovo vescovo eletto per la vostra
Chiesa. Lo faccio animato
da due sentimenti che voglio comunicarvi e di cui desidero farvi partecipi.
C
Anzitutto la riconoscenza.A Dio,per primo,dal quale unicamente proviene la
grazia dell’Ordine Sacro la
cui pienezza sarò chiamato
a ricevere nel giorno della
consacrazione. È soltanto
grazie a questo dono sacramentale che io potrò esercitare l’ufficio dell’episcopato: non per le mie
qualità né per le mie risorse
umane e neppure primariamente per la mia esperienza spirituale.
e
L’AZiON
Primo Piano
O VESCOVO
Il messaggio di saluto
di mons. Magarotto
E
ccellenza Reverendissima,
la diocesi di Vittorio Veneto esulta nel Signore per
il dono del nuovo vescovo,
che ha ricevuto nella sua
persona.
A nome dei sacerdoti e
diaconi, delle persone consacrate, dei seminaristi e
Domenica 25 novembre 2007
di tutti i fedeli laici, le esprimo sinceri sentimenti
di filiale devozione e gratitudine, con i più fervidi auguri per un ministero pastorale sereno e fecondo
al servizio della diocesi vittoriese.
In particolare la ringraziamo per aver scelto di ricevere l’ordinazione episcopale nella nostra chiesa Cattedrale.
3
Nell’attesa di accoglierla come successore degli
apostoli, nella cattedra di
San Tiziano, le assicuriamo la preghiera perché
scenda copiosa su di lei la
grazia dello Spirito Santo.
Ci benedica!
+ Alfredo Magarotto
Vescovo emerito e Amministratore diocesano
Vittorio Veneto, 19 novembre 2007
Benvenuto, vescovo Corrado!
B
envenuto, vescovo Corrado. Ti abbiamo atteso a lungo e ora siamo contenti che tu
sia stato eletto come vescovo della Chiesa di Vittorio Veneto. Ti accogliamo sapendo poco di te.
Ti accogliamo con le capacità e le doti che certamente possiedi. Sappiamo che la scelta dei
vescovi è fatta esaminando attentamente l’idoneità del soggetto. Ti accogliamo anche con i tuoi
difetti e limiti che tu hai
come ogni altro mortale.
Ti accogliamo, soprattutto, con fede, credendo
che qualunque sia stata
la strada seguita per arrivare alla tua persona,
c’è entrata comunque la
mano di Dio e che Dio ti
fornirà di grazia speciale
per svolgere bene questo
compito. Ti accogliamo
tra noi, davanti a noi, con
la fiducia che non vorrai
procedere per conto tuo,
ma insieme, dandoci la
mano per tirarci avanti e
accettando anche di stringere le nostre mani che si
ggio del Vescovo
Vi prego dunque di ringraziare anche voi con me
il Signore per il dono dell’Ordine Sacro e di invocarlo
perché io possa ogni giorno
lasciarmi illuminare e guidare dal suo Spirito nello svolgimento del ministero affidatomi.
La mia riconoscenza va
poi anche a tante persone
da cui ho ricevuto il dono
della vita, della fede, della
formazione cristiana e sacerdotale.Penso ai miei genitori,non più viventi su questa terra, ma che spero preghino per me dal Cielo.Penso a tanti altri: vescovi, sacerdoti,religiosi e laici… che
mi hanno trasmesso l’amore
a Gesù e la gioia di vivere il
suo Vangelo.
Anche voi, fratelli e sorelle, siate riconoscenti verso
tutti costoro: il dono di un
nuovo vescovo viene certo
dal Signore,ma sempre
attraverso l’apporto di
tante persone, che in
modo semplice e spesso nascosto,hanno contribuito al formarsi della
sua persona e della sua
vita spirituale.
Mantenere viva la riconoscenza in queste
circostanze significa
conservare la consapevolezza che la Chiesa
non è nostra proprietà e
neppure risultato delle
nostre bravure: è del Signore ed è frutto del suo
amore fedele che agisce in noi – sempre e soltanto servi – per il bene
del suo popolo.
Ma accanto alla riconoscenza desidero
comunicarvi un secondo sentimento che provo in questo momento
ed è quello del rispetto:
sarò chiamato a guidare una Chiesa che ha una lunga e grande storia di fede e di vita cristiana; una storia luminosa e feconda di santità.Mai io ho “arato”né
“seminato” in questa
storia: molti altri invece
l’hanno fatto nel passato fino al presente. Di
fronte a questa storia io
provo quindi anzitutto
grande rispetto, riconoscendovi con stupore e
gratitudine l’opera del
Signore che sempre ci
precede. È con questo
atteggiamento che io
desidero inserirmi nella
tradizione della vostra
Chiesa, invocando l’intercessione di tutti i santi che hanno contribuito
a plasmarla, perché mi
aiutino a rimanerle fedele.
Ma invito anche voi,
fratelli e sorelle, a fissare
lo sguardo,con lo stesso
rispetto, alla storia di fede e di testimonianza
cristiana vissuta e tra-
offrono per aiutarti.
Noi tutti vogliamo ascoltarti attentamente,
ma anche tu ascoltaci.
Entri proprio mentre la
nostra Chiesa è impegnata nell’ascolto. Valorizza fino in fondo gli
strumenti di ascolto che
la Chiesa si è data con il
Concilio. Va oltre questi
strumenti ufficiali cercando tutti i contatti possibili, soprattutto con la
gente semplice delle nostre comunità. Ascolta e
rifletti prendendo sul serio quello che ti viene detto. Poi decidi con l’aiuto
del Signore. Noi riconosciamo che spetta a te la
decisione e la nostra
Chiesa diocesana ha bisogno anche di decisioni
chiare per conoscere il
cammino da fare. Quando le decisioni sono prese in questo modo allora
si crea quel clima di comunione che deve caratterizzare la via della Chiesa. Che non vuol dire essere tutti d’accordo, ma
sapere di essere stati ascoltati con serietà. La di-
smessa nella vostra terra da innumerevoli generazioni, lungo i secoli,
fino ad oggi.Essa è giunta concretamente a voi
attraverso i vostri genitori,le vostre parrocchie
e in molti altri modi. È una tradizione di fede e di
vita cristiana da portare
sempre nel cuore, perché è la ricchezza più
grande che ci sia.Se tutti avremo questo rispetto, sapremo davvero
apprezzare e, insieme,
ravvivare il dono della
fede che ci è stato trasmesso e saremo in grado di comunicarlo in
modo convinto alle
nuove generazioni e a
quanti ancora non lo
conoscono.
Affidando me e tutti
voi alla protezione della
Vergine,vi saluto di cuore e vi benedico.
Mons. Corrado
Pizziolo
vescovo eletto
di Vittorio Veneto
versità è un dato ormai evidente anche in seno alla
Chiesa. Accettala. È possibile vivere la comunione
anche nella diversità. Anzi, è allora che è più vera,
come quella della vita di
Dio.
Sai che ti diciamo?
Qualche volta (ma solo
qualche volta) prendi pure delle decisioni che vanno contro il parere dei più.
Nella Chiesa non sempre
la voce della maggioranza
è quella giusta. Nella comunità civile è necessario
attenersi ad essa, perché
non ci sono altri canali.
Nella Chiesa, no. Noi crediamo che lo Spirito di Dio
possa soffiare anche in
maniera del tutto nuova e
imprevedibile.
Siccome non puoi essere competente in tutto e
arrivare a tutto, scegli, con
l’aiuto di Dio, molti collaboratori. Che siano persone intelligenti, capaci, e
soprattutto umili. Diffida
di coloro che sgomitano
per farsi avanti.
Tu sei colui che ci aiuta a camminare per le vie
del Signore. Parlaci di lui
senza mai stancarti. Non
lasciarti prendere da altre preoccupazioni. Ma
presentaci un Signore
con i piedi per terra, come lui ha voluto metterli una volta per sempre.
Aiutaci a cresce nella fede che sia sempre unita
ai problemi che ognuno
di noi vive, soprattutto
quelli che i nostri cristiani laici vivono quotidianamente. Aiutaci a vivere una spiritualità che
ci sostenga nel groviglio
della vita di questa nostra terra veneta, ma anche del nostro Paese e
del mondo intero. Non
parole troppo alte che
poi ci lasciano a bocca asciutta, ma la parola di
Dio che ci aiuta a masticare il pane della vita di
ogni giorno.
Tu le sai tutte queste
cose. Ci siamo permessi
di ricordarcele insieme
all’inizio di questo nostro
commino. Non avertela
a male.
Don Giampiero
Moret
CHI È MONS. PIZZIOLO
Nato a Zero Branco
sacerdote dal 1975
M
onsignor Corrado Pizziolo è nato nella parrocchia di Scandolara di Zero Branco (Tv)
il 23 dicembre 1949. Entrato in Seminario di Treviso nel 1960, in prima media, viene ordinato sacerdote il 20 settembre 1975
da monsignor Antonio Mistrorigo e subito inviato come cappellano a San Martino di Lupari ove rimane fino al 1981, quando viene
chiamato come educatore
nel Seminario maggiore
(1981-1997).
Nel 1985 consegue alla
facoltà teologica di Milano
la licenza in Teologia fondamentale con una tesi su
L. Laberthonnière e nello
stesso anno assume l’insegnamento di Teologia sistematica allo Studio teologico interdiocesano di
Treviso-Vittorio Veneto, incarico che ancora detiene.
Dal 1990 al 1999 svolge
l’ufficio di segretario del
Consiglio presbiterale diocesano e, nel 1994, gli viene affidata anche la formazione dei preti giovani.
Nel 1998 monsignor
Paolo Magnani, a conclusione della visita pastorale,
lo nomina vicario episcopale per il Sinodo e l’anno
successivo delegato vescovile, e poi nel 2001, vicario episcopale per la formazione permanente del
clero.
Nello stesso anno viene
anche nominato canonico
effettivo del Capitolo della
Cattedrale.
Nel 2002, sempre monsignor Magnani, lo nomina vicario generale e moderatore della Curia, incarico che gli viene confermato anche dall’attuale vescovo monsignor Andrea
Bruno Mazzocato.
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e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 25 novembre 2007
Lunedì 19 novembre in Curia
L’annuncio
più atteso
S
i è prolungata per
sei mesi e una settimana l’attesa della nomina del nuovo vescovo di Vittorio Veneto.
Precisamente dall’8 maggio, giorno dell’annuncio
del trasferimento di monsignor Zenti alla sede di Verona. L’aspettativa si era
fatta più viva negli ultimi
venti giorni. Da più parti si
andava ripetendo che ormai la nomina era prossima. Finalmente lunedì mattina è giunta la convocazione, per le 12 dello stesso giorno, dei responsabili degli uffici di Curia, dei vicari foranei e del Collegio
dei consultori. Segno inequivocabile che il gran momento era giunto. Anche a
Treviso il vescovo Mazzocato aveva convocato, per
la stessa ora, nel salone dell’Episcopio, sacerdoti, rappresentanti della diocesi,
seminaristi e dipendenti
della Curia vescovile e degli uffici di pastorale.
Come vuole la prassi
l’annuncio è stato dato in
contemporanea dalla sala
stampa del Vaticano e nelle due diocesi interessate
(quella di origine e quella
di destinazione del neo-vescovo).
A Vittorio è stato monsignor Magarotto, nella veste di amministratore diocesano, a informare i molti intervenuti che il Santo
Padre ha scelto come successore di monsignor Zenti il vicario generale di Treviso monsignor Corrado
Pizziolo. Un forte applauso
ha salutato l’annuncio del
nome. Quindi il vescovo Alfredo ha letto l’intervento
(che pubblichiamo nel box a
lato integralmente). A braccio ha aggiunto una battuta finale che ha provocato
un altro caloroso applauso:
«Gli auguro un lungo episcopato, in modo tale che
non ci sarà più pericolo che
il sottoscritto venga ripescato».
Contemporaneamente
nell’Episcopio di Treviso
monsignor Mazzocato, dopo aver annunciato la nomina spiegava che: «Non
possiamo nascondere una
certa sofferenza – e questo
lo dico anche in prima persona – perché ci dobbiamo
privare della sua presenza
e del suo servizio sempre
generoso, intelligente, discreto e affidabile. Siamo
ugualmente contenti perché delle doti che Dio ha
dato a don Corrado, e che
egli ha ben maturato, potrà
godere la Chiesa sorella di
Vittorio Veneto con l’arrivo di un vescovo che saprà
guidarla con fede e sapienza evangelica. Con la nomina di monsignor Pizziolo, potrà continuare un osmosi di carità e di collaborazione tra le diocesi di
Vittorio Veneto e Treviso
che ha una bella tradizione
e che ha avuto le espressioni più significative nei
vescovi di Vittorio Veneto,
provenienti da Treviso.
Questa comunione potrà
rimanere viva sempre nella originalità delle rispettive tradizioni diocesane».
«In questi giorni ho riletto
le parole di sant’Agostino
– ha detto monsignor Pizziolo subito dopo l’intervento del vescovo Mazzocato – quando disse: “La cosa più temibile nell’eserci-
zio di questo incarico è il
pericolo di preferire l’onore proprio alla salvezza altrui”. Per questo chiedo
aiuto al Signore e chiedo
l’intercessione dei vescovi
partiti da questa diocesi e
diventati vescovi di Vittorio Veneto, monsignor Eugenio Beccegato, monsignor Giuseppe Carraro e
monsignor Antonio Cunial,
oltre alla particolare intercessione di monsignor Albino Luciani, pastori amati
e venerati dai fedeli vittoriesi, perché mi donino la
sapienza per svolgere questo incarico. Questo può essere un peso ma anche una grazia, se mi lascerò guidare dallo Spirito Santo».
(FC)
L’annuncio della nomina dato in contemporanea a Vittorio Veneto e (sotto) a Treviso
CONSACRAZIONE
E INGRESSO IL 26 GENNAIO
LA NOMINA ANNUNCIATA
DA MONS.ALFREDO MAGAROTTO
“Gli saremo vicini”
A
dempio, con animo commosso, al
compito di annunciare alla diocesi che il santo padre Benedetto XVI, in
data odierna, 19 novembre 2007, ha nominato
vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado
Pizziolo, vicario generale della diocesi di Treviso.
È una notizia che deve riempirci il cuore di
gioia, di riconoscenza al
Santo Padre e di motivata speranza.
Avevamo tanto pregato per ottenere il dono di
un vescovo “accetto a
Dio per santità di vita e
interamente consacrato
al servizio del suo popolo”.
Siamo stati esauditi.
Ne sia ringraziato
Dio.
È questo un grande
momento di esultanza
per la diocesi, Chiesa
particolare, che, come
insegna il Concilio, ha
nel vescovo, successore
degli apostoli, “il principio visibile e il fondamento della sua unità, in
comunione con il papa e
con le altre chiese particolari, nelle quali e a partire dalle quali sussiste la
sola e unica Chiesa cattolica” (LG 23).
Incomincia così, per la
diocesi vittoriese, un
nuovo cammino, sul solco tracciato da una lunga
tradizione, che ha visto
sulla cattedra di San Ti-
Mons. Magarotto dà l’annuncio
ziano tutti pastori, insigni
per la loro testimonianza di
vita e per zelo pastorale.
Ricordiamo il Servo di
Dio Albino Luciani – Giovanni Paolo I – e monsignor Giuseppe Zenti, al
quale mandiamo un saluto
pieno di affetto e gratitudine.
Da oggi (monsignor Pizziolo) è vescovo eletto di
Vittorio Veneto.
Lo ringraziamo per il sì
che, certamente non senza trepidazione, ha detto al
Santo Padre, che lo chiamava a mettersi a servizio
della nostra diocesi.
Fin da questo momento
vogliamo essergli vicini,
con cuore di figli e il doveroso impegno di obbedienza e collaborazione.
Continueremo a pregare per lui, animati da quel-
lo spirito di fede che vede “nei vescovi, assistiti
dai presbiteri, presente in
mezzo ai credenti, il Signore Gesù Cristo, pontefice sommo” (LG 21).
La data dell’ordinazione è fissata per sabato 26
gennaio alle 10 e ha desiderato che abbia luogo
nella nostra Cattedrale di
Vittorio Veneto.
Lo ringraziamo di questo gesto molto significativo, che esprime la sua
stima per la nostra Chiesa vittoriese e la sua volontà di mettersi subito a
nostra completa disposizione, fin dal momento
della sua ordinazione episcopale, umilmente,
senza attendere il solenne ingresso.
Egli nasce, come vescovo, in mezzo a noi:
non viene da fuori.
Nasce dal grembo materno della nostra Chiesa
vittoriese, per la grazia
dello Spirito Santo, che riceverà con la pienezza
del sacramento dell’Ordine, nella nostra Cattedrale.
Entrerà così a far parte della nostra famiglia
diocesana e speriamo
possa rimanervi per lunghi anni, che gli auguriamo fecondi di bene e di
soddisfazioni pastorali,
nel nome del Signore.
+Alfredo Magarotto
Vescovo emerito e Amministratore diocesano
Vittorio Veneto, 19
novembre 2007
C
omincerà in modo inconsueto l’episcopato vittoriese di monsignor Corrado Pizziolo. A differenza
dei suoi predecessori (e della maggior parte dei vescovi italiani), egli non verrà consacrato vescovo nella Cattedrale della sua diocesi di origine, Treviso, ma in quella di elezione, Vittorio Veneto.
«Lo ringraziamo di questo gesto molto significativo,
che esprime la sua stima per la nostra Chiesa vittoriese e la sua volontà di mettersi subito a nostra completa
disposizione, fin dal momento della sua ordinazione episcopale, umilmente, senza attendere il solenne ingresso – ho detto monsignor Magarotto –. Egli nasce,
come vescovo, in mezzo a noi: non viene da fuori. Nasce dal grembo materno della nostra Chiesa vittoriese,
per la grazia dello Spirito Santo, che riceverà con la pienezza del sacramento dell’Ordine, nella nostra Cattedrale».
Quindi l’ordinazione e l’ingresso verranno “fusi” in
un’unica celebrazione sabato 26 gennaio alle 10. Si conoscono già i nomi dei tre vescovi che lo consacreranno: monsignor Andrea Bruno Mazzocato, vescovo di
Treviso, che presiederà; monsignor Paolo Magnani, vescovo emerito di Treviso; monsignor Alfredo Magarotto, vescovo emerito di Vittorio Veneto. Prenderanno parte alla celebrazione molti altri vescovi del Triveneto.
COMUNICAZIONE PER LA LITURGIA
S
i invitano tutti i presbiteri dal momento
in cui la nostra diocesi ha
ricevuto l’annuncio dell’elezione del nuovo pastore,
ad inserire nella Preghiera
eucaristica il suo nome in
questo modo:
Preghiera eucaristica I
(Canone romano):
… con il tuo servo il nostro papa Benedetto, il vescovo eletto Corrado e con
tutti quelli che custodiscono la fede cattolica…
Preghiera II:
… in unione con il nostro papa Benedetto, tutto
l’ordine sacerdotale e il vescovo eletto Corrado…
Preghiera III:
… il tuo servo e nostro
papa Benedetto, il collegio
episcopale, il vescovo eletto Corrado, tutto il clero e
il popolo…
Preghiera IV:
… del tuo servo e nostro
papa Benedetto, del collegio episcopale, del vescovo
eletto Corrado, di tutto il
clero...
I
noltre l’Amministratore diocesano dispone
che nelle prossime domeniche a tutte le Messe si inserisca nella preghiera universale una intenzione per
il vescovo eletto con queste
parole o altre simili:
Per il vescovo eletto
della nostra diocesi, Corrado: il Signore lo riempia dei doni del suo Spirito, lo rivesta delle virtù
degli apostoli e lo sostenga con il suo amore
perché possa edificare,
con l’esempio e la parola, il popolo che gli è affidato, preghiamo...
e
L’AZiON
Primo Piano
A casa del fratello Guido Pizziolo
“Instancabile
e riservato”
U
na bella cucina
grande e calda,
non solo per la stufa accesa, ma anche per la cura
semplice e ordinata. Al
centro un tavolone grande
e una dozzina di sedie intorno, che lasciano immaginare una bella compagnia per pranzo… E dove,
ad un certo punto, si piazzano due nipotine con quaderni ed astuccio per fare
i compiti.
È la casa di Guido Pizziolo, l’unico fratello del
nuovo vescovo di Vittorio
Veneto. È la sua famiglia
di oggi, poiché il padre Orazio è morto nel lontano
1959 quando Corrado aveva solo 10 anni; mentre
la mamma Fidalma se n’è
andata da pochi mesi, nel
febbraio scorso, all’età di
84 anni, senza poter gustare la grande gioia di vedere il figlio vescovo.
«Anche se lei diceva
sempre – spiega Guido –
che se fosse accaduto le
sarebbe dispiaciuto, perché l’avrebbe visto di meno».
La casa di Guido, 60 anni, è immersa nella campagna di Sant’Alberto, a
pochi chilometri da Treviso, dove ha una piccola azienda floricola: i quattro
figli a curare la produzione
nelle serre intorno; papà
Guido e mamma Palmira
invece ad occuparsi della
vendita diretta dei fiori al
mercato.
Martedì mattina Guido
ha sperimentato il suo primo giorno da “fratello del
vescovo” proprio in diocesi di Vittorio Veneto, a
Mansuè.
«Un uomo mi ha detto
che da vescovo avrà il suo
bel daffare. Invece una signora che l’aveva visto in
televisione mi ha detto:
“Mi piace, assomiglia a Luciani”. Esagerava. Ma è vero che anche lui è schivo,
uno a cui non piace apparire. Piuttosto lui è abituato a darsi da fare, a sbrigar
le cose presto».
Guido e la moglie descrivono il loro don Cor-
MONS. ELIO ALBERTON
a visitare la nuova casa e
dopo il mio recente trasferimento da Asolo si è
tenuto sempre in contatto. Anzi, domenica scorsa
ha voluto andare lui a celebrare a Crespignaga, una delle parrocchie che
aiuto in questo periodo.
Mi capita di andare anche
nel vicariato di Asolo:
messe e confessioni».
Monsignor Elio dal
canto suo, lo ricordano in
molti, non ha mai trascurato i suoi ex collaboratori, ospitandoli spesso in
canonica ad Asolo o mettendoli in contatto con altri due vescovi con cui ha
lavorato intensamente,
monsignor Silvano M.
Tomasi. oggi nunzio apostolico a Ginevra presso le
Nazioni Unite e monsignor Franco Dalla Valle,
vescovo di Juina, recentemente scomparso in Brasile. Così è stato anche
con monsignor Pizziolo,
che ha particolarmente
seguito negli anni in cui
questo prestava ser vizio
nel Seminario di Treviso.
«Mi ha chiamato subito dopo la nomina. Io avevo qualche sospetto nei
giorni precedenti, ma lui
non mi confermava mai
niente. Vittorio Veneto è
una bella realtà e sono sicuro che don Corrado
darà il meglio di sé».
Il vecchio parroco
allenatore di vescovi
O
rmai si può definire allenatore di vescovi. Monsignor Elio Alberton con la nomina di
Corrado Pizziolo a vescovo di Vittorio Veneto può
dire di aver cresciuto gli
ultimi due vescovi trevigiani.
Li aveva entrambi a San
Martino di Lupari negli
anni Settanta come viceparroci. C’era un giovane
don Bruno Mazzocato e il
prete novello Corrado Pizziolo. Assieme a loro don
Arturo Cecchele e don Lucio Bonomo, poi don Paolo Carnio e altri ancora.
Monsignor Elio ha passato quattordici anni come parroco a San Martino
di Lupari.
«Certo che lo ricordo
quando si impegnava in
mezzo ai giovani e nell’attività pastorale nelle frazioni – racconta monsignor Elio –. Lo ricordo per
la sua energia, per il buon
carattere. Lo ricordo per
la capacità di dedicarsi
anche ai piccoli particolari, dai fiori sull’altare al
leggio da sistemare. Aveva un eloquio stringato durante le sue omelie. Prendeva però l’uditorio, riusciva quasi sempre a incidere nel profondo».
In realtà come don Bruno Mazzocato, oggi vescovo di Treviso, non si
sono più persi di vista, anzi in molte occasioni i percorsi si sono di nuovo incrociati. Alla fine è stato
proprio monsignor Pizziolo, come vicario generale, a trovargli, dopo le
sue dimissioni da parroco, una sistemazione, dal
momento che lasciava la
canonica di Asolo occupata da ventuno anni in qualità di prevosto. Scherzosamente monsignor Elio
dice: «Do vescovi e mi su
un canton».
«Ho apprezzato molto
– spiega poi monsignor Alberton – il fatto che Pizziolo mi abbia trovato questa sistemazione a Bessica, nelle adiacenze della
canonica, con un dinamico e bravo giovane parroco. Mi ha accompagnato
IL SALUTO DELL’AC VITTORIESE
L’
Azione cattolica diocesana gioisce per l’elezione di monsignor
Corrado Pizziolo a vescovo di Vittorio Veneto, esprimendo gratitudine a papa Benedetto per questo dono, segno della sollecitudine della Chiesa universale per la
porzione di popolo di Dio che è in Vittorio Veneto.
Al nuovo Pastore la riconoscenza per
aver accettato di diventare vescovo per
noi e in mezzo a noi. Già lo sentiamo gui-
da sicura, autorevole e sapiente, e lo accompagniamo nella preghiera.
Fin da ora lo accogliamo con la disponibilità a collaborare al suo ministero episcopale in fraternità e corresponsabilità, per una nuova stagione di Chiesa, che
nella verità dell’amore del Cristo morto e
risorto sappia offrire ragioni di vita e di
speranza agli uomini e alle donne del nostro tempo.
La Presidenza diocesana di Ac
Domenica 25 novembre 2007
rado in modo semplice, diretto: «Durante le vacanze, quando era in Seminario, veniva volentieri a lavorare con noi. Era instancabile. Lui è di quelli
che si adattano a tutto. Prima di diventare prete, per
circa due anni, ha fatto anche l’esperienza di lavorare in un caseificio. Aveva
anche la passione del calcio; per un periodo giocò
anche in una squadra ufficiale».
In famiglia il piccolo
Corrado ebbe anche un esempio: lo zio Valeriano,
frate francescano, morto
l’anno scorso: «Come lo
zio, anche a Corrado piaceva studiare, con buoni risultati. E anche lui è arrivato a insegnare teologia
in Seminario, proprio come lo zio».
Parlano dell’amicizia
lunga con il vescovo Mazzocato: «Erano amici già
nei primi anni di Seminario. Poi sono capitati a fare i cappellani insieme, a
San Martino di Lupari».
Ma non ve l’aveva detto
che stava per diventare vescovo? «Mai! – racconta la
5
Mons. Pizziolo salutato dagli amici subito dopo l’annuncio della nomina
cognata Palmira –. Neanche domenica (il giorno
prima dell’annuncio, ndr)
quando è venuto al pranzo
per il 35º anniversario del
nostro matrimonio. Gli abbiamo chiesto cosa c’era
di vero delle voci che giravano, ma non gli è scappata nemmeno una mezza
parola».
Ecco lo stile di don Corrado, coerente, fedele fino
in fondo alla consegna del
silenzio e della riservatezza. «Io – spiega il fratello –
ho avuto la conferma lunedì alle 11. Un’ora prima
dell’annuncio ufficiale mi
ha telefonato per darmi la
notizia, in poche parole».
Ed ora facciamo una
bella fotografia tutti insieme per il giornale... «No,
assolutamente no. A noi
non piace farci fotografie.
Stiamo bene lo stesso». Insistere non modifica il risultato. Così del fratello
del nuovo vescovo di Vittorio Veneto restano intanto la netta somiglianza
nei tratti del volto, ma anche nell’indole: entrambi
schivi, portati più per la
sostanza che per l’apparire.
Franco Pozzebon
IL PRIMO NEL 1138
L’ottava volta
di un trevigiano
S
ono passati 869
anni da quando il
primo trevigiano, il patrizio Azzone degli Azzoni, divenne vescovo
di Ceneda. Rimase sulla
cattedra di San Tiziano
per 14 anni, dal 1138 al
1152. Qualche anno più
tardi fu la volta del canonico Prosavio Novello da Camposampiero (1261-1279). Nel 1300
Treviso donò a Ceneda
Francesco Arpone, patrizio dell’ordine domenicano. Governò la nostra diocesi fino al 1310:
in quel periodo ha principio il dominio temporale sulla contea di Tarzo. Fino ad allora la scelta dei vescovi era prerogativa del Patriarca di Aquileia – come spiega
monsignor Rino Bechevolo, preziosa memoria
storica della diocesi –.
Poi ebbe inizio la dominazione veneziana e a
Ceneda si succedettero
vescovi perlopiù di origine veneziana. Prima di
ritrovare un altro presule trevigiano bisogna
attendere il 1822, quando papa Pio VII elevò alla dignità episcopale
monsignor Jacopo Monico di Riese. Dopo cinque anni venne promosso Patriarca di Venezia. Durante il suo episcopato venne consacrata la nuova Cattedrale.
Il Novecento ha visto
tre trevigiani succedersi
sulla cattedra di San Tiziano. Il primo fu monsignor
Eugenio Beccegato, nativo di Fossalta di Trebaseleghe, nominato nostro vescovo nel 1917 a 55 anni. Arrivò alla vigilia dell’invasione e condivise con i sacerdoti e il popolo le sofferenze dell’occupazione e della
guerra. Terminato il conflitto si prodigò per far ripartire l’attività pastorale –
ispirandosi alla scuola di
Pio X, anch’egli trevigiano
– e per la ricostruzione materiale. In particolare monsignor Beccegato spese le
proprie energie per far risorgere il Seminario. La semina diede i suoi frutti: al
suo arrivo la diocesi contava 80 preti, alla sua morte
400. E il Seminario era fiorente, con i suoi 250 seminaristi. Beccegato va ricordato per almeno due eventi: il primo congresso eucaristico (1924) e il Sinodo
diocesano (1929).
Morì nel 1943.
Per un breve periodo –
Mons. Giuseppe Carraro
Mons. Eugenio Beccegato
dal 1956 al 1958 – fu vescovo di Vittorio Veneto
monsignor Giuseppe
Carraro, originario di
Mira. A lui si deve la
creazione dell’Onarmo
e lo sviluppo della Casa
Esercizi. A Verona, dove venne trasferito nel
’58, è stata avviata la causa di beatificazione.
Il 9 marzo 1970, proveniente da LuceraTroia, fece l’ingresso in
diocesi monsignor Antonio Cunial, nato nel
1915 a Possagno. Guidò
la diocesi negli anni difficili del post-Concilio.
Morì a Lourdes nel 1982
e al suo funerale vi fu una straordinaria partecipazione di clero e popolo.
Con monsignor Corrado Pizziolo salgono a
otto i sacerdoti della
diocesi di Treviso nominati vescovi di Ceneda/Vittorio Veneto. Egli
è uno studioso del pensiero di san Pio X, figura che tanto caratterizzò
la Chiesa trevigiana nel
secolo scorso. Così il papa di Riese diviene un anello di congiunzione tra
la serie di nostri vescovi
trevigiani del XX secolo
e il primo del XXI. (FC)
6
Dopo i recenti incidenti negli stadi
Basta poliziotti
per il calcio!
C
ome cittadino italiano, accanto
al dovere di pagare le tasse, credo di avere anche il diritto di rivendicare un utilizzo più
equo delle risorse per la
sicurezza: spostandole
dal calcio alla “periferia”.
Sono un appassionato
di sport, di tutti gli sport,
ma credo che quel che accade in Italia sia ormai inaccettabile da più punti
di vista. E quindi credo sia
giunta l’ora che venga dato a Cesare quel che è di
Cesare. E quindi che vengano attribuite al mondo
del calcio quelle responsabilità che il mondo del
calcio oggettivamente ha.
Nel conto mettiamo la
sfilza di episodi e situazioni avvenuti negli ultimi
anni in Italia. Ma va conteggiata anche la “normale amministrazione”
che viene riser vata alle
partite di campionato,
dandola come un fatto
scontato, quando per me
scontato non è.
Sono per me inaccettabili le immagini che domenicalmente la televisione ci propina di città
sotto scorta: stazioni ferroviarie presidiate da decine o centinaia di agenti
delle forze dell’ordine; altrettanti o anche maggiori disposizioni di uomini e
mezzi fuori e dentro gli
stadi.
E ad aggravare il bilancio economico del calcio violento ci sono anche
i danneggiamenti sistematici a cose pubbliche e
private: treni, autobus, cabine telefoniche, veicoli
delle forze dell’ordine e di
privati cittadini, vetrine di
negozi...
Credo ci sarebbero
sorprese non da poco a
sommare tutti questi co-
sti!
In fin dei conti, stante
la situazione attuale, con
questo utilizzo massiccio
delle forze dell’ordine per
evitare disordini legati agli avvenimenti calcistici,
io e tutti quelli che non si
recano allo stadio o non
sono interessati al calcio,
veniamo “derubati” due
FLORIM ZEQA, OPERAIO KOSOVARO DA 10
ANNI AD ORSAGO CON MOGLIE E 3 FIGLI
“Non siamo tutti uguali”
P
erché Naim Stafa e
Florim Zeqa devono essere trattati allo stesso modo?
L’uno albanese, l’altro
kosovaro. L’uno delinquente, complice dell’assassinio dei Pellicciardi;
l’altro in Italia dal gennaio
1996, da 11 anni operaio
per la stessa ditta di Cordignano, sposato, padre di
Berat, Bledar e Arijana,
proprietario di casa sua,
impegnato dal 2004 nella
rete per l’inserimento degli alunni stranieri nelle
scuole del Vittoriese.
Perché devono essere
considerati allo stesso modo?
Ciò accade in virtù del
loro unico tratto comune.
Sia Naim che Florim sono
immigrati in Italia, nella
Marca. Uno, di passaggio
nell’Opitergino; l’altro, da
un decennio a Orsago.
È per contestare questa
forzata uguaglianza che
Zeqa ha contattato L’Azione.
«La situazione per noi
stranieri negli ultimi tempi è peggiorata», spiega
Zeqa. «Gli stranieri ora sono troppi, e vengono guardati con più diffidenza che
in passato, quando eravamo di meno». Una diffidenza probabilmente ori-
ginata dal percepito aumento della criminalità.
«La colpa è degli stranieri,
ma anche di chi li ha fatti
entrare – dice Zeqa –. Ma
bisogna trovare un modo
di distinguere il bianco dal
nero». Non parla, naturalmente, di razza, ma di qualità morale delle persone.
Ma la sua richiesta di
non fare di tutta l’erba un
capro espiatorio, più che
alla gente è rivolta allo Stato.
«Noi che siamo qua da
anni, che siamo integrati,
che paghiamo le tasse, dovremmo avere la precedenza». Parla di posti di lavoro; parla di case in affitto per le quali non scatti il
pregiudizio antistraniero.
Parla, soprattutto, del nemico numero uno dell’immigrato (e anche dell’ita-
Florim Zeqa
liano). «Le carte». Burocrazia. Esempio: Zeqa ha il
permesso di soggiorno a
tempo indefinito. Ora lui e
sua moglie devono cancellare dal proprio documento la figlia, che acquisisce un permesso di soggiorno proprio. Solo che
con la trafila del kit e del-
L’IDENTITÀ DEI KOSOVARI
Q
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 25 novembre 2007
uanti sono i kosovari nella Marca? «Diverse
migliaia», dice Zeqa. Ma contarli è difficile.
«Vengono catalogati in qualche comune come cittadini jugoslavi (il Kosovo è parte, pur se molto autonoma) della Serbia Montenegro, in qualcuno albanesi
(lo sono per lingua e cultura), in qualcuno kosovari
(il Kosovo aspira a farsi Stato). Noi del Kosovo abbiamo una nostra identità... vorremmo che fosse riconosciuta, e che almeno i comuni ci classifichino
tutti in maniera uguale!».
volte: prima per l’utilizzo
“improprio” di risorse dello Stato per manifestazioni che sono degenerate da
tempo e che nessuno fa
niente per fermare; in secondo luogo facendo
mancare alla “periferia”
quella presenza e quelle
tutele che potremmo avere se ci fosse una più equa distribuzione delle
forze dell’ordine nel territorio nazionale.
Ma potremmo aggiungerci anche una terza ingiustizia: le agevolazioni
e i privilegi che le società
del gran mondo del calcio
hanno avuto finora, assecondando gestioni finanziarie folli e non costringendole invece a darsi una “regolata”, responsabilizzando tutti: calciato-
l’ufficio postale questo significa... carte e due giorni di lavoro e 300 euro spesi; e appuntamento a inizio
2009. E nel frattempo, in
mano ha le ricevute postali anziché la carta di soggiorno. Quindi, ad esempio, non può andare a trovare i parenti in Germania.
E la cittadinanza italiana?
Ha i requisiti, ha fatto richiesta. «Mi hanno detto
che devo avere pazienza,
ci vorranno almeno tre anni».
Perché gli immigrati integrati come lui («sono subito pronto a condannare
se un kosovaro in Italia fa
qualcosa di sbagliato») devono rimanere impigliati
nella macchinosa rete delle regolarizzazioni per i
neo arrivati? Perché due
anni per un appuntamento per un immigrato regolare, e due giorni per rientrare in Italia per un criminale espulso?
Queste sono le domande a cui Zeqa vorrebbe
cambiare la risposta. «E
siccome – spiega – ho deciso di stabilirmi qui in Italia, allora sono deciso a
cercare di migliorare questa situazione in maniera
democratica». Ma già sa
che una voce sola poco
può. Anche la sola rete
scolastica o associazione
immigrati in cui è impegnato non avrebbe ascolto. «Invece vorremmo
creare un’associazione di
tutti gli immigrati, per avanzare uniti le nostre richieste».
Tommaso Bisagno
ri, dirigenti, tifosi... Senza
contare la poco giustificabile “invasione del calcio”
dentro tanta televisione, a
scapito degli altri sport o
di tante altre cose più meritevoli o meno futili.
Come cittadino italiano
credo di poter esprimere
la mia opinione: alle società calcistiche delle
massime categorie devono essere addebitati tutti
i costi “aggiuntivi” per il
mantenimento dell’ordine
prima, durante e dopo le
partite. Oppure, se non
accettano di farsi carico di
tale onere, le partite si
svolgano a porte chiuse.
Negare la copertura
gratuita e automatica degli eventi calcistici da parte dello Stato, potrebbe
portare almeno a due ri-
sultati. Il mondo del calcio si farebbe finalmente
carico di un costo che gli
compete, eventualmente
organizzando
proprie
squadre di sicurezza; inoltre affronterebbe con
più determinazione la
questione degli ultras e
della violenza nel calcio,
provando sul serio a estirpare queste degenerazioni e restituendo al
calcio il suo vero “volto umano”.
Senza “se” e senza
“ma” è necessario che
vengano introdotte nuove
regole per arginare il fenomeno violenza negli
stadi e, parallelamente,
restituire ai cittadini quell’organizzazione della sicurezza che spetta loro.
Perseverare su questa
linea significa invece avvallare una certa cultura
pseudo-sportiva. E, nel
contempo, castigare quella fetta di società – silente ma decisamente maggioritaria – che allo stadio
non ci è mai andata e mai
ci andrà, ma vive quotidianamente la sensazione
di non essere al sicuro:
quando va a fare la spesa
o quando entra in una
banca, quando deve muoversi in orario serale,
quando si chiude in casa
per andare a letto.
Franco Pozzebon
IMMIGRAZIONE: FIRMATO
IL DECRETO FLUSSI 2007
È
stato firmato nei
giorni scorsi dal
presidente del Consiglio
Romano Prodi il “decreto flussi 2007” che regola l’assunzione di lavoratori immigrati. Il decreto
(di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) prevede 170 mila
ingressi a tempo indeterminato e 80 mila a
tempo determinato. Tra
le novità del decreto flussi 2007, il fatto che il datore di lavoro potrà compilare e inviare online la
domanda allo Sportello
unico competente, senza
doversi recare alle Poste.
La procedura del decreto flussi 2007 – è stata prevista una nuova modalità di inoltro delle domande e anche un nuovo
modello di gestione dei
procedimenti di competenza dello Sportello unico per l’immigrazione – è fortemente innovativa e completamente informatizzata e consentirà al singolo datore di lavoro di compilare direttamente
la domanda dal
proprio computer e di inviarla
on-line
allo
Sportello unico
competente.
Le domande in formato digitale dovranno
essere, quindi, inoltrate
telematicamente nei termini indicati dal decreto
e seguendo criteri di scaglionamento che prevedono l’invio: a partire dal
15º giorno successivo la
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per le istanze
relative ai lavoratori delle nazioni che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria; a partire dal 18º giorno successivo la pubblicazione
in Gazzetta ufficiale per
le domande relative a lavoratori domestici e di
assistenza alla persona;
a partire dal 21º giorno
successivo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per le domande relative a tutti i restanti lavori.
e
L’AZiON
Attualità / Economia
Tra Pieve di Soligo e Godega S. Urbano
In sei giorni 4
morti sul lavoro
M
artedì 13 novembre, precipitando dal
solaio di una casa in fase di
ristrutturazione a San Pietro di Feletto, muore Marin Strimbeanu, muratore,
45 anni residente a Torre
di Mosto.
Mercoledì 14, schiacciato da un rimorchio vicino al quale stava lavorando per caricare dei tronchi, muore Andrea De Pizzol, 37 anni, camionista opitergino residente a Fontanelle.
Venerdì 16 novembre,
schiacciato da una delle
pesantissime fascine di
faesite che aveva appena
portato in un mobilificio di
Godega, muore Massimiliano Iemolo, 30 anni, camionista ligure residente
a Cuneo.
Lunedì 19 novembre,
schiacciato dal muletto
con il quale si stava spostando della merce nel magazzino di un centro commerciale di Pieve di Soligo, muore Claudio De Pellegrin, 40 anni di Conegliano.
Un autentico bollettino
di guerra, quattro morti
sul lavoro in sei giorni nel
giro di nemmeno 30 chilometri.
Sicuramente una tristissima coincidenza, ma
anche la conferma della
serietà dell’allarme che il
sindacato, invero, va lanciando da tempo. Un allarme che dunque non è una
semplice “fissazione” dei
sindacalisti, e nemmeno una pura e semplice seccatura per datori di lavoro e
lavoratori. Un allarme che
indica una situazione grave. Se questi incidenti ca-
pitano con dinamiche purtroppo già viste, non si può
nemmeno appellarsi alla
fatalità: bisogna puntare
tutto sulla prevenzione. E
non ci si può nemmeno nascondere – almeno in tre
casi sui quattro citati – dietro un problema di lingua,
con annessa difficoltà a
spiegare/comprendere i
rischi della mansione lavorativa svolta.
E se lo Spisal, il servizio
di prevenzione di competenza dell’Ulss, è sotto organico, e deve destinare
buona parte delle proprie
risorse umane a ricostruire per la magistratura le dinamiche degli incidenti,
invece che a prevenirli, significa che non si è fatto
tutto quel che si poteva e
doveva per evitare questi
incidenti e queste morti.
(AT)
INCONTRI A BRUGNERA
mi dei nostri giovani perché la famiglia, per una
sorta di complicità diffusa,
li sostiene in tal senso.
I genitori chiedono poco, danno troppo e troppo
presto, così che i giovani
considerano la famiglia
d’origine un rifugio sicuro
ove quattro su dieci ritornano, ad esempio, dopo i
fallimenti delle scelte di
partner o di lavoro.
La terapia? «È ora che il
sistema politico, come già
fatto in Francia e Svezia, orienti la spesa pubblica,
che ora privilegia il segmento anziani, verso il ruolo della famiglia attuale e
futura con consistenti politiche fiscali, di assegno al
nucleo familiare, di incentivi per coniugare lavoro e
famiglia» ha spiegato Filippi. Una responsabilità in
capo anche alla stessa società civile, alle cosiddette
formazioni intermedie che
dovrebbero promuovere
esse stesse il bene comune concretizzando «condizioni sociali, economiche, relazionali e culturali che favoriscano lo sviluppo integrale
della persona
giovane e dei
gruppi intermedi in cui
svolge la sua personalità».
Compito primario è dei laici cattolici democratici a
tutti i livelli i quali, alzando
la voce, promuovano azioni coordinate, consci che i
più infelici non sono gli anziani , ma i trentenni!...
specialmente quelli che sono nel “limbo” tra i 25 e i
26 anni.
Goriziano Merotto
I giovani invecchiano
prima di essere adulti
“Q
uale futuro per i
giovani lavoratori e per i giovani imprenditori nel distretto del mobile di Treviso-Pordenone”. Questo il tema affrontato a Maron di Brugnera
da Vittorio Filippi, sociologo nell’Università di Venezia, nella prima delle tre
serate promosse dalle
Commissioni della Pastorale sociale e del lavoro
delle diocesi di Vittorio Veneto e Concordia-Pordenone. La diagnosi della
realtà giovanile e del suo e
– si noti bene – nostro futuro è stata dirompente.
Gravi i dati di fatto: il calo
demografico che non è stato combattuto con opportune politiche; la conseguente carenza, anche nelle nostre zone, della fascia
d’età strategica dai 20 ai 40
anni, che di per sé è proprio quella creativa di famiglia, figli, iniziative imprenditoriali; la conseguente nascita, per la prima volta nella storia, di una “società di anziani”, che
è sì un bene, ma che non
può reggere se è prevalente. D’altro canto si assiste all’aumento delle rotture coniugali, al calo della mobilità dei giovani per
motivi di studio, allo sbilanciamento tra giovani e
anziani che vede proprio il
Friuli in testa.
E i giovani? Invecchiano per strada in attesa di
MERCOLEDÌ
28: C’è Rullani
M
ercoledì 28 novembre, alle
20.30 a Maron di Brugnera, si svolge il terzo
incontro sul futuro del
distretto del mobile, dal
titolo “Quale sviluppo
integrale della persona
umana nell’azienda”. Interviene Enzo Rullani,
docente a Ca’ Foscari.
diventare “adulti”. L’adultità dovrebbe comprendere 5 tappe sincronizzate: la
fine degli studi di base,
l’ingresso nel lavoro stabile, l’uscita di casa, l’inizio
almeno della
convivenza, il
diventare genitore di almeno un figlio.
La
realtà, invece,
è che per un
buon terzo
dai 30 ai 34
anni i giovani non sono ancora adulti. Se monitoriamo l’occupazione si nota
che: abbiamo un sistema
formativo troppo lungo in
relazione all’entrata nel lavoro e non integrato con
esso; il reddito da lavoro
giovanile (anche differito)
è più basso rispetto alla
media dei paesi europei;
sono più alti però i consu-
I più infelici
non sono
gli anziani
ma i trentenni
Domenica 25 novembre 2007
PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO:
“La persona deve essere al centro”
T
utto cambia nel
mondo del lavoro: nuovi lavori, nuove
macchine, nuovi rapporti di lavoro. Un dato
resta costante: l’insicurezza. Una lunga lista
di incidenti, circa un
milione ogni anno, e
molte vite umane cancellate. Nel 2006 i morti sono stati 1.302, quest’anno nei primi sette
mesi 761. Quattro morti sul lavoro nella nostra
diocesi in meno di una
settimana. Non è possibile. C’è qualcosa di
sbagliato nel modo con
cui si lavora nelle fabbriche, nei cantieri e in
tutti gli altri luoghi di
lavoro.
L’amara constatazione è che la persona del
lavoratore non è al centro delle preoccupazioni e dell’attenzione. Ciò
che interessa è produrre sempre di più nel minor tempo possibile e
quindi accelerare i ritmi della produzione e
vincere la concorrenza
abbassando il più pos-
sibile i costi. Mettere in sicurezza il lavoratore vuol
dire spesso rallentare la
produzione e allora “si tira
via” con leggerezza. Il lavoratore stesso a volte rischia, indotto dalle sollecitazioni del capo. Soprattutto la sicurezza costa e
allora si risparmia passando sopra alle norme che
pur ci sono.
I lavoratori più a rischio
di incidenti sono quelli che
hanno il lavoro più precario. C’è un rapporto costante tra lavori brevi, intermittenti, malamente definiti e scarsa sicurezza. Il
massimo si raggiunge con
il lavoro nero, dove non si
sa veramente quello che
succede e anche nel caso
di incidenti gravi o di morte si trova il modo di occultare i fatti.
Tra i lavoratori gli immigrati hanno un indice di
infortuni del 50% in più rispetto ai nostri, sia perché
sono impiegati nei lavori
più rischiosi, sia perché a
causa della lingua sono i
meno informati sugli accorgimenti da assumere.
7
Papa Benedetto è intervenuto più volte su
questo fatto, indicando
che la causa principale
è proprio la tendenza a
non mettere la persona
del lavoratore al centro
dell’attività produttiva.
In questo si inserisce
nella lunga tradizione
della Chiesa, che ha
sempre proclamato che
il lavoro non è una merce perché fa un tutt’uno con la persona del lavoratore e perciò deve
essere trattato come il
bene più prezioso da
non subordinare a nessun altro.
Di fronte a queste
continue tragedie bisogna ribadire con forza
questi elementari principi e poi trovare le misure concrete più adatte per praticarli. Certamente un maggior controllo sull’applicazione
delle norme incrementando gli ispettori è un
provvedimento indispensabile. Costa anche questo, ma la vita
umana non ha prezzo.
Ufficio diocesano
per la pastorale sociale e del lavoro
DOMENICA 25 TORNANO
LE COLAZIONI EQUE E SOLIDALI
T
empo di colazione
equa e solidale!
Domenica 25 novembre
tornano le colazioni, organizzate dai volontari
delle Botteghe, un’occasione per scoprire qualcosa in più sul sud del
mondo, assaggiando le
dolcezze eque. Ecco la
mappa delle colazioni
sparse nella diocesi:
a Conegliano : i volontari dell’Armadillo vi aspetteranno dalle 8 alle
12 al bar della parrocchia di San Pio X con la
specialità della casa:
brioches ripiene di marmellate dal mondo, mango, papaia per ricordarne
alcune, giochi ed animazioni per bambini.
a Oderzo i volontari della cooperativa Pace e Sviluppo vi aspettano dalle
10 alle 12 al Bar Intervallo in Riviera Mons. D. Visintin per una colazione a
base di assaggi: biscotti
al miele e cioccolato, cioccolate, anche in tazze fumanti, te, caffè e naturalmente le irresistibili equotorte preparate dai volontari.
24-25 NOVEMBRE:
IL CIOCCOLATO IN PIAZZA
F
abrizio Galla, medaglia d’oro ai campionati del mondo di Parigi 2005 come miglior pralina e terzo classificato a
squadre a Lione di quest’anno come miglior torta; Cristian Beduschi campione del mondo 1997; Valter Tagliazucchi, medaglia
d’oro al World Chocolate
Italia 2007 di Rimini come
miglior mousse e medaglia d’oro al Gran Prix della Pasticceria di Barcellona 2003; Massimo Albenese componente di spessore dell’Accademia dei
pasticceri italiani: sono alcuni dei referenti della
cioccolateria italiana che
sabato e domenica 24 e 25
novembre prossimo saranno in piazza Giorgione
a Castelfranco Veneto in
occasione della rassegna
Cioccolato puro di Marca,
evento promosso da Confartigianato Marca Trevigiana in collaborazione
con l’Associazione cioccolatieri artigiani italiani, per
far conoscere al grande
pubblico il sapore del cioccolato puro, lavorato secondo le tecniche artigianali, da non confondere
con quello della grande distribuzione.
Per tutte le giornate di
sabato e domenica nell’insolito salotto di Castelfranco si potranno degustare praline, cioccolatini,
tavolette aromatizzate e
speziate in maniera singolare e originale oltre che
secondo i gusti della tradizione. Uno spazio sarà
dedicato all’arte con la
creazione di straordinarie
sculture di cioccolato.
Appuntamento a domenica 1 dicembre a Sa cile nella bottega in
Campo Marzio, con i volontari dell’Altra Metà. A
partire dalle 9.30 si susseguiranno degustazioni ed assaggi dei prodotti. Nella stessa giornata ci sarà anche l’inaugurazione della seconda bottega nella sede di Pordenone, in viale Martelli, con ampi
spazi dedicati ad arredo
casa, tessuti ed alimentari.
Erica Bet
PADOVA:
Convegno
sull’Africa
S
abato 1º dicembre,
nell’aula magna del
palazzo del Bo in Padova,
dalle 9.15 alle 13 si tiene il
convegno “Africa fuori rotta: deriva o inversione?”,
promosso dall’associazione “Medici con l’Africa
Cuamm”. L’evento si celebra in occasione della
Giornata mondiale di lotta
all’Aids.
SANTA LUCIA:
Una guida
per i camperisti
A
lla Fiera di Santa Lucia di Piave è stata
presentata la nuova guida turistica “In camper alla scoperta della Marca trevigiana,
tra tradizione contadina e testimonianze religiose”. I testi sono di Innocente Soligon,
le foto di Francesco Galifi.
e
L’AZiON
GIORNAT
MESSAGGIO DI MONS. MAGAROTTO
L’
annuale Giornata del Seminario ci offre la preziosa opportunità di ripensare all’importanza delle vocazioni sacerdotali nella vita e nella missione della Chiesa e
conseguentemente della insostituibile
funzione del Seminario che le accoglie,
le coltiva con attenta opera di formazione e di discernimento, fino alla loro maturazione, sancita dal sacramento dell’ordine.
Tutta la diocesi, nelle sue varie componenti e articolazioni, è chiamata a partecipare al lavoro che compiono i superiori e professori del Seminario, perché
ricade nella responsabilità di tutti che ci
siano “degni ministri dell’altare, annunciatori forti e miti della parola che ci salva”.
Il Seminario vive della fiducia e collaborazione dell’intero presbiterio diocesano, delle famiglie dei seminaristi e di
quanti sentono il dovere di dare il loro
contributo di preghiera, interessamento
e sostegno economico, perché le vocazioni crescano di numero e di qualità e
nessuna di esse vada perduta a causa della nostra trascuratezza o indifferenza.
Nel mio ministero episcopale, a servizio di questa cara diocesi di Vittorio Veneto, ho trovato gioia e soddisfazione nel
seguire la vita del Seminario, la pastorale vocazionale e nell’imporre le mie mani per consacrare, nei vari anni, 21 novelli
sacerdoti e due vescovi, Ovidio Poletto
di Concordia-Pordenone e Armando
Bucciol di Livramento in Brasile, i quali
ebbero tutti la loro formazione nel nostro Seminario diocesano.
Ne ringrazio il Signore e mi unisco alla preghiera perché il Seminario di Vittorio Veneto continui a preparare numerosi e santi sacerdoti per la diocesi, per
le missioni e per tutta la Chiesa.
+ Alfredo Magarotto Vescovo Emerito
e Amministratore diocesano
IL CLERO IN ITALIA
DIMINUISCE E INVECCHIA
L
a popolazione sacerdotale in Italia,
nonostante l’afflusso regolare di circa 500 nuovi ordinati l’anno, si ridurrà dai
32.900 preti del 2003 a circa 28.300 nel 2013 e a
25.400 nel 2023. Una contrazione imputabile prevalentemente all’elevata mortalità che interesserà le leve anziane, oggi piuttosto
folte. È questo uno degli
scenari futuri ipotizzati dalla ricerca “La parabola del
clero. Uno sguardo sociodemografico sui sacerdoti
diocesani in Italia”, realizzata da Luca Diotallevi e
Stefano Molina.
Un terzo dei sacerdoti
presta servizio nelle regioni più popolose di Lombardia e Triveneto: rispettivamente 5.529 e 5.265. La
Basilicata presenta invece
il numero più esiguo di sacerdoti diocesani (327); in
penultima posizione l’Umbria con 670 preti che però,
con i suoi 841.300 residenti, registra una densità pari a 0,80 sacerdoti per 1.000
abitanti, la più elevata del
Paese. L’indagine rivela un
clero anziano: l’età media è
di 60 anni (dai 64,2 delle
Marche ai 54,5 del Lazio).
Le leve più folte sono quelle che vanno dai 55 agli 81
anni, fascia cui appartiene
oltre il 54% dei sacerdoti.
L’anzianità media di servizio è di 33 anni.
Dallo studio emerge
che sono 1.500 i sacerdoti
nati all’estero, pari al 4,5
del totale, concentrati soprattutto in Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo-Molise, con oltre il 10% del numero complessivo.
Nonostante la riduzione
intervenuta nel corso dell’ultimo secolo, la densità
media del clero in Italia
(0,56 sacerdoti ogni 1.000
abitanti) rimane nettamente più elevata di quella di Belgio e Spagna (0,46)
e di Francia e Austria
(0,31).
Q
ualcuno dice che il
Seminario è “Il
cuore del cuore” della diocesi. È una bellissima espressione che dice quanto il Seminario stia a cuore a tutta la Chiesa diocesana: parrocchie, famiglie, gruppi, preti, religiosi... La Giornata per il Seminario
è
un’occasione
per riscoprire, rinnovare,
intensificare
questo legame fatto di
preghiera, amicizia, collaborazione e
sostegno (anche economico).
È vero che la Chiesa e
ogni comunità cristiana
deve promuovere tutte le
vocazioni. La nostra Chiesa lo sta facendo. Certamente può farlo ancora
meglio. Esiste un centro
diocesano che cura la promozione di tutte le vocazioni. La Giornata per il
Seminario, però, pone l’accento sulla vocazione del
prete e vuole ridestare in
tutti l’impegno di promuovere questa particolare vocazione, indispensabile perché la Chiesa
diocesana possa garantire
il proprio futuro.
Aumentano infatti le comunità cristiane che non
possono più contare sulla
presenza
stabile di
un prete.
Molti lamentano
questo
fatto ed
esprimono frequentemente il desiderio di avere un prete in mezzo a loro. Magari le ragioni per
cui lo desiderano sono, a
volte, discutibili. Qualcuno, con una punta di polemica evidente, ha detto:
“Ci lamentiamo che mancano preti e quelli che abbiamo li critichiamo!”. Sono giuste anche le critiche, ma non tutte e non
sempre!
Resta comunque vero
che il bisogno del prete è
molto sentito dalla nostra
Interroghiamoci
sul nostro
impegno
per le vocazioni
Preti nel 2003 in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32.900
Preti nel 2023 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25.400
Sacerdoti dall’estero. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.500
Preti per 1.000 abitanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,56
Don Bruno Daniel (ultimo a destra) in montagna con i seminaristi
Don Basset ricorda
don Maschio
n salesiano di Vazzola ricorda un altro salesiano vazzolese. Il
primo è don Luigi Basset
(nella foto), il secondo don
Aurelio Maschio. L’occasione è data da una duegiorni che Vazzola dedica
al “don Bosco dell’India”
deceduto 11 anni fa. Sabato 24 alle 20.30 in sala
consiliare don Luigi ricorda la figura di don Aurelio; domenica 25 il Comune intitolerà al missiona-
La vocazione nasce
in parrocchia e famiglia
gente ed è un bisogno autentico e fondamentale
che si traduce spesso in
desiderio genuino di un
prete che sappia stare vicino alla gente con lo stile di Gesù, umile e coraggioso, autorevole e fraterno, meno affannato per i
programmi e più attento
alle persone. Qualche volta, però, non possiamo nascondercelo, il desiderio
scade a sterile lamento
che si sfoga contro “l’istituzione-chiesa” colpevole
di non saper fare il suo dovere fornendo “i funzionari” di cui c’è bisogno per
garantire i “ser vizi religiosi richiesti”. Perché
questo non succeda è necessario che ogni comunità cristiana riveda e ripensi quello che sta facendo per promuovere la
vocazione a diventare preti.
È certamente bello che
la Giornata per il Seminario sia un’occasione per
pregare e dare un generoso aiuto economico al
Seminario. Ma è ancora
più bello se diventa anche
occasione affinché ogni
parrocchia, ogni gruppo e
ogni famiglia si interroghi
su quello che sta facendo
e su quello che potrebbe
fare di più e meglio per favorire la vocazione a diventare preti.
Don Bruno Daniel
PRETI IN ITALIA
ALCUNI DATI
ENTRAMBI SALESIANI VAZZOLESI
U
IL RETTORE / DON DANIEL
rio la via in cui si trova la
casa natale (attualmente
borgo Barbette). Sulla casa, che oggi è di proprietà
della famiglia Adriano Tomasin, verrà scoperta una
targa-ricordo. Il programma prevede alle 10.30 la
celebrazione della messa
nella parrocchiale (presiede don Luigi), il trasferimento in corteo in borgo
Barbette e l’inaugurazione della via.
Ritorneremo sul pros-
simo numero sulla figura
di don Aurelio, alla luce di
una recente biografia e
della relazione proposta
da don Luigi a Vazzola.
Per quanto riguarda quest’ultimo, ricordiamo che
ha ricoperto delicati incarichi nell’ambito della famiglia salesiana. Dal 1988
al 1994 è stato Ispettore di
tutti i salesiani del Pie-
monte e come tale ebbe il
privilegio di accogliere
nella casa di montagna
dell’ordine in Valle d’Aosta papa Giovanni Paolo II
(1990-1993). Dal 1993 al
2004 fu superiore della Casa Madre dei salesiani a
Torino con la carica anche
di Rettore della Basilica di
Maria Ausiliatrice in cui
sono custodite le spoglie
mortali di don Bosco. Dal
2004 è superiore a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, paese natale del Santo. 66 anni, laureato in lingue e letterature straniere, don Basset
venne ordinato sacerdote
nel 1971 a Torino e festeggiò le primizie del sacerdozio con messa nella
chiesa di Vazzola.
AVVIATA UNA RACCOLTA
La Caritas chiede aiuti
per il Bangladesh
S
ono 15 i distretti più
colpiti dal ciclone Sidr che ha già causato migliaia di morti e di senza
tetto, distruggendo anche
case e raccolti in Bangladesh.
La Caritas si è attivata
sin dal primo momento
con il sostegno della rete
internazionale che ha già
messo a disposizione un
milione di euro – di cui 200
mila da parte di Caritas italiana – per i primi interventi.
Da venerdì ha iniziato a
distribuire aiuti alimentari a 400 famiglie a Kalapara, nella regione del Barisal. Ad ogni famiglia vengono dati 10 kg di riso, 2
di lenticchie e 1 di sale.
Grazie all’azione dello staff
e dei volontari sul terreno
si sta anche facendo un
monitoraggio dei bisogni
più urgenti e delle situazioni più gravi.
Caritas italiana resta accanto alla Caritas e alla popolazione locale che so-
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 25 novembre 2007
9
ATA DEL SEMINARIO
L’ANIMATORE / DON DAL CIN
Cammino condiviso
con le famiglie
A
lcuni giorni fa, in una parrocchia, una
coppia di sposi mi ha chiesto come stava andando la
mia esperienza di animatore in Seminario. Ho risposto evidenziando come
dopo un anno mi sentissi
molto più solidale con i genitori che ogni giorno affrontano la responsabilità
e la gioia dell’educazione
di un figlio.
Infatti, in questi mesi
sto ricevendo un regalo inaspettato: un nuovo modo di “condividere” la vita
di una famiglia. Inaspettatamente, perché è facile
pensare come il Seminario sia un’istituzione lontana o che addirittura
prenda il posto delle famiglie dei seminaristi. Ma il
Seminario non si sostituisce alla famiglia e non è una famiglia in senso stretto: è “come” una famiglia.
Condividere il cammino con le famiglie dei se-
minaristi vuol dire innanzitutto pregare insieme: una preghiera condivisa ogni domenica sera, all’inizio di una nuova settimana, e nella celebrazione
dell’Eucaristia in particolari feste, come le due
giornate dei genitori, le ordinazioni diaconali e presbiterali, il conferimento
dei ministeri e le memorie
dei santi patroni.
Naturalmente non mancano poi i momenti di incontro e di dialogo con i
genitori. Ricordo sempre
con gioia l’accoglienza che
mi viene riservata quando
sono invitato nelle case dei
seminaristi o quando sono le famiglie a venire in
Seminario per una semplice cena. Questo dialogo si fa più intenso quando con i genitori condivido gioie e dolori quotidiani della crescita dei loro figli, fino a stabilire una vera e propria alleanza edu-
cativa, come strada imprescindibile per una crescita umana equilibrata e
serena dei ragazzi e dei
giovani che vivono in Seminario.
Non sono meno importanti anche le chiacchierate che ho fatto in corridoio e nei momenti più imprevisti e improvvisati, trovando e cercando di donare sempre schiettezza,
sincerità, passione educativa e ascolto.
In particolare è l’ascolto che mi aiuta di più a
camminare insieme alle famiglie: non posso assolutamente presumere di avere la soluzione di tutti i
problemi di un giovane seminarista, ma ogni giorno
mi sento chiamato con pazienza ed umiltà ad ascoltare la vita di una famiglia
che mi parla e mi aiuta nel
discernimento educativo.
E dopo esserci ascoltati reciprocamente tra genitori ed educatori, ci resta
la cosa più importante: ascoltare insieme la vita di
un giovane che sta camminando verso il dono di
sé a Dio e alla Chiesa.
Don Andrea Dal Cin
Animatore del Seminario
minore
stiene dal 1991 e fa appello alla generosità dei donatori per riuscire ad accompagnare gli sforzi in atto in questa fase di emergenza e poi nel lungo percorso di ricostruzione.
Per quanto riguarda la
nostra diocesi, le offerte a
favore del Bangladesh
possono essere versate nei
seguenti conti correnti:
- Banca della Marca
Credito Cooperativo, Agenzia San Giacomo di Veglia, cin W, abi 07084, cab
«È
necessario che
ogni comunità
cristiana riveda e ripensi
quello che sta facendo per
promuovere la vocazione
a diventare preti», scrive il
rettore del Seminario nel
suo intervento a pagina 8.
Alcune parrocchie già fanno da apripista in questo
senso. È il caso di Mareno
di Piave dove il Seminario... è di casa. Innanzitutto attraverso Fabrizio Casagrande – originario del
paese, classe ’86 – giunto
al terzo anno di Teologia.
Poi attraverso Andrea Forest, anch’egli in terza
Teologia, in “addestramento” pastorale a Mareno. Quindi attraverso il rettore che qui viene a cele-
“MIO FIGLIO È FORTUNATO: È
COME SE AVESSE 2 FAMIGLIE!”
senza settimanale di un seminarista: «Don Andrea,
come prima don Mirco,
collabora nella liturgia e
nell’animazione giovanile.
Osservo che i giovani si legano ai chierici, li stimano. Domenica scorsa sono
andati a Mel per una pizza
insieme a don Mirco».
E
manuele Favaron è
un ragazzo fortunato. Perché, come dice
sua mamma Graziella Trevisan, «ha due famiglie
anziché una». Oltre alla famiglia d’origine, con i genitori e i due fratelli che
vivono a Motta, c’è il Seminario, in cui è entrato
tre anni fa, in prima media.
In Seminario, spiega
mamma Graziella, «ha degli animatori straordinari
e delle persone che lo ascoltano, cosa che non capita a tutti i ragazzi della
sua età». Ma il fatto che
trascorra la sua settimana
a Ceneda non significa affatto che si sia distaccato
dalla famiglia d’origine.
«Da quando è andato in
Seminario il nostro rap-
porto è quasi migliorato.
Non sto affatto delegando
ad altri l’educazione di
mio figlio. Abbiamo accettato la sua partenza
proprio perché abbiamo
visto che potevamo continuare a essergli vicini».
Appunto, la partenza:
che effetto fa sentirsi dire
da un bambino di quinta
elementare: voglio andare in Seminario?
«Inizialmente siamo rimasti un po’ spiazzati, ma
anche contenti. Abbiamo
ascoltato il consiglio del
parroco monsignor Rino
(Bruseghin) e dell’allora
cappellano don Pierpaolo
(Bazzichetto) e abbiamo
lasciato provare Emanuele, partecipando ai mercoledì pomeriggio in Seminario. E ogni volta tor-
PER 20 PRETI A LENTIAI
vangelo di Luca, con grande soddisfazione dei partecipanti e ammirazione
per il Cardinale che alla
sua veneranda
età sapeva maneggiare con disinvoltura
gli
strumenti informatici. Alla fine
c’era tra i partecipanti tutto un
parlare di Power
Point, Windows, dvd, eccetera. Tutti convertiti ai
nuovi media? Beh, non era proprio questo l’obiettivo degli esercizi spirituali, ben altra era la conversione che il Cardinale
intendeva provocare nei
partecipanti con le sue
meditazioni multimediali.
Credo che, insieme allo
stupore per la novità, i sacerdoti abbiano apprezzato soprattutto i contenuti
di fede che il predicatore
ha loro trasmesso
e che questi abbiano prodotto
frutti di conversione di vita. Tuttavia, se grazie a
questa esperienza, i partecipanti
hanno colto l’importanza dei nuovi media
dal punto di vista della trasmissione della fede e se
tra gli altri proposti hanno
fatto anche quello di impegnarsi ad imparare il loro uso, niente male: anche
questo fa parte della conversione pastorale tanto
raccomandata dai nostri
vescovi.
Esercizi multimediali
con Piovanelli
I
brare e confessare ogni
primo sabato del mese. Inoltre quest’anno sono
state colte tre occasioni
per far riflettere la comunità sul dono del sacerdozio: l’ordinazione presbiterale di don Mirco Miotto, che qui prestava servizio come diacono, il 40º del
parroco don Mario Fabbro e il 50º dell’ex parroco
monsignor Rino Bruseghin. «Abbiamo sottolineato questi eventi con una settimana vocazionale
– spiega don Mario – facendo incontrare i bambini e i ragazzi con i seminaristi e promuovendo
momenti di preghiera».
Particolarmente importante, per il parroco, la pre-
nava con un entusiasmo
che ci commuoveva...».
E i familiari, la gente intorno: cosa dicevano? «Agli occhi di qualcuno di loro sembravamo quasi crudeli per aver lasciato andare nostro figlio, e non
pensavano a quante notti
insonni ci era costata la
scelta. Ma ora vedono
quanto è sereno, quando
torna il sabato e la domenica». Naturalmente, questo figlio, per la sua scelta
speciale, è comunque al
centro delle attenzioni.
«Quando mi domandano
di lui, chiedo sempre di
pregare per lui, perché
faccia le sue scelte in maniera corretta. E come catechista ho portato i compagni di classe di Emanuele a trovarlo, in Seminario: abbiamo scoperto
che non è un collegio
chiuso, ma un posto dove
i ragazzi crescono!».
Il gruppo di seminaristi della teologia
62190, conto corrente
0121320740, intestato alla
Caritas diocesana di Vittorio Veneto, piazza San
Francesco 6, Vittorio Veneto;
- Unicredit Banca, Agenzia Vittorio Veneto, cin
X, abi 02008, cab 62195,
conto corrente 4167988,
intestato alla Caritas diocesana di Vittorio Veneto,
piazza San Francesco 6,
Vittorio Veneto.
- conto corrente postale 10255313, intestato alla
Caritas diocesana di Vittorio Veneto, piazza San
Francesco 6, Vittorio Veneto.
Nel versamento bisogna sempre specificare la
causale “pro Bangladesh”.
Le offerte sono fiscalmente deducibili.
“VOCAZIONI, COGLIERE
TUTTE LE OCCASIONI”
circa venti sacerdoti
della nostra diocesi
che hanno partecipato al
corso di esercizi spirituali
nella Casa Stella Maris di
Lentiai erano pronti ad ascoltare le meditazioni del
predicatore – un illustre
predicatore, il cardinale
Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze
– quadernetti e penne alla mano, per raccogliere
appunti su cui poi riflettere. Sorpresa: invece del
solito tavolo con il predicatore, sono state abbassate le serrande alle finestre, si è illuminata la parete ed è stata proiettata
una suggestiva immagine
della colomba dello Spirito Santo con il testo del Veni Creator e poi via via altre immagini e testi. Insomma, una meditazione
multimediale con commenti dal vivo del Cardinale. Così si sono svolti gli
esercizi, tutti impostati sul
10
TROPPE “INVASIONI” INOPPORTUNE
Più rispetto
per il sagrato
S
abato e domenica
scorsi si sono visti in tutta Italia, e
quindi anche qui in Veneto, i “gazebo” del partito
di Forza Italia e, fin qui,
nulla da eccepire, data la
libertà di espressione fortunatamente prevista dalla Costituzione italiana.
Ciò su cui, invece, c’è
qualcosa da dire è stato
l’allestimento di uno di
questi chioschi proprio
sul marciapiede a ridosso
di una delle porte della
Cattedrale di Vittorio Veneto. Ha colpito proprio la
sua collocazione molto inopportuna: in simili circostanze si allestiscono
punti per la raccolta di firme nelle piazze o in altri
spazi pubblici. Vien da
chiedersi inevitabilmente:
perché proprio lì? Perché
non si è allestito il “gazebo” sul marciapiede del
bar prospiciente, o davanti all’edicola, o sulla piazza, oppure sotto la loggia
della piazza stessa? C’era
così poco spazio in tutta la
piazza Giovanni Paolo I da
dover essere costretti a
collocarsi proprio all’ingresso della Cattedrale e,
guardacaso (!), proprio
durante l’orario delle celebrazioni
domenicali
(compreso il sabato sera)
e, ovviamente, togliendo
tutto dopo l’ultima Messa
del mattino quando ormai
era terminato il flusso dei
possibili “clienti”?
A questo punto nessuno può impedire la logica
conclusione: c’è stata una
evidente e sfacciata strumentalizzazione sia nei
confronti della celebrazione più importante della Chiesa, l’Eucaristia domenicale, sia verso il luogo di preghiera del popo-
A VITTORIO IL 2 DICEMBRE
lo di Dio, tanto più che si
tratta, nella fattispecie, addirittura della chiesa Cattedrale. Va inoltre detto a
questo riguardo che questo modo di agire, così come si è verificato presso
la Cattedrale, è possibile
si sia ripetuto anche presso altre chiese della nostra
o di altre diocesi italiane.
Poiché, infine, questo fatto sta diventando un’abitudine da diversi anni a
questa parte, credo sia importante ribadire ancora
una volta alcune verità che
dovrebbero essere chiare
per ogni cristiano e motivo di rispetto da parte dei
non credenti.
La chiesa-edificio, dal
momento in cui è stata
consacrata o benedetta
dal vescovo diventa il luogo “in cui la comunità cristiana si riunisce per ascoltare la Parola di Dio,
pregare insieme, ricevere
i sacramenti e celebrare
l’Eucaristia... È un edificio
destinato in modo esclusivo e permanente a riunire i fedeli e a celebrare
i divini misteri” (Pontificale Romano, Premesse al
rito per la Dedicazione
della Chiesa nn. 27 e 28).
Per antichissima tradizione anche il luogo immediatamente antistante la
chiesa, chiamato tradizionalmente “sagrato”, serve
a preparare i fedeli alle celebrazioni liturgiche e a
sostare fraternamente alla conclusione di esse. La
porta di una chiesa, infine, viene benedetta con
un rito apposito perché è
simbolo di Cristo-porta,
secondo quanto afferma
Giovanni 10, 7.
Pertanto questo Ufficio
disapprova nel modo più
assoluto questa mancanza di rispetto verso i luoghi di culto della Chiesa
cattolica e anche ogni forma di strumentalizzazione politica di essi, da qualunque parte essa provenga. Questa è anche una mancanza di rispetto,
va detto, soprattutto verso la comunità cristiana
che in questi luoghi si riunisce e si identifica.
Uf ficio diocesano per
la pastorale liturgica
DOPPIO CONVEGNO IL 26
Incontro animatori Tradizione e creatività
nella liturgia
percorsi fidanzati
D
L
omenica 2 dicembre, nell’aula di teologia del Seminario di Vittorio Veneto, dalle 15 alle 18, ci sarà
un incontro diocesano con quanti operano con i fidanzati: coppie animatrici degli incontri, sacerdoti, esperti.
L’incontro vuol essere un momento di scambio e comune orientamento per quanti nella nostra diocesi vivono, nella diversità dei modi, un servizio di accompagnamento delle coppie che si preparano a celebrare il sacramento del matrimonio. Si prevede: un momento di
preghiera; una introduzione ai lavori “Ascoltare insieme
le nostre esperienze con soddisfazioni e fatiche; riascoltare la voce della nostra Chiesa che più di 20 anni fa ha
parlato...”; ascolto delle varie foranie; sintesi e rilancio.
unedì 26 novembre, alle 20.15 in Seminario a Vittorio Veneto, si terrà, come ormai da molti anni,
l’annuale incontro di formazione per tutti coloro che operano nella liturgia: organisti, direttori di coro, animatori di assemblea, cantori, lettori, ministri straordinari
della Comunione, gruppi liturgici, eccetera. Tema: “Fedeltà alla tradizione e creatività nell’azione liturgica”. Relatore: monsignor Giuseppe Busani, già direttore dell’Ufficio liturgico nazionale (Cei) e professore di liturgia nella diocesi di Piacenza-Bobbio. La stessa relazione verrà proposta anche al mattino, sempre di lunedì 26,
alle 9, per tutti i presbiteri e diaconi come annuale appuntamento di formazione liturgica.
AC 1: Esercizi
con mons.
Zagonel
SCOUT: Corso
per capi
tirocinanti
D
a venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre a Col Cumano (Casa di spiritualità
Papa Luciani) don Martino Zagonel predica gli esercizi spirituali per giovani e adulti di Azione cattolica (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica). Iscrizioni e informazioni all’ufficio Ac, telefono 0438-940374, e-mail
[email protected].
AC 2: Percorso
con mons.
Padovese
D
omenica 25 novembre secondo
incontro del percorso di
formazione etica per giovani e adulti a Conegliano,
in Casa Toniolo, dalle 9.30
alle 12.15. “Essere giusti la nuova
giustizia di
Gesù” il tema. Guida
la riflessione monsignor Luciano Padovese.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 25 novembre 2007
I
nizierà sabato 24 e
domenica 25 da Corbanese il percorso rivolto
ai capi tirocinanti (al primo anno di servizio educativo) della zona scout di
Vittorio Veneto a cura della pattuglia di Formazione
Capi. Ci si confronterà sull’essere capo come scelta
vocazionale. I prossimi incontri si terranno il 26 gennaio, sul tema dell’appartenenza associativa, e il 5
e 6 aprile, sul Patto Associativo.
RAGAZZE:
Alla scoperta della
vera Bellezza
l Centro diocesano vocazioni propone un incontro per ragazze dalla terza media alla seconda superiore sul tema “Tu sei preziosa ai
miei occhi! - Come crescere nella
via della Bellezza” per i giorni 8-9
dicembre, dalle 16.30 del sabato alle 16.30 della domenica. Sede: Casa Proposta del collegio Immacolata di Conegliano. Portare sacco a
pelo e asciugamano. È necessaria l’iscrizione (fino ad esaurimento dei
posti, una ventina). Per informazioni: Silva 0438-585553, 3394311041, [email protected]
oppure suor Paola 348-3987748.
I
S. VENDEMIANO: Estate in
missione, inizia la preparazione
C
entro missionario, Caritas e Pastorale giovanile propongono, a quanti sono interessati a vivere un’esperienza in terra di missione, “Estate con...”.
La proposta prevede alcuni incontri di formazione e di
confronto, per scoprire che i sentimenti, i sogni, l’impegno,
la visione del mondo e della vita, di cui è carico ogni singolo
cuore, possono essere condivisi con altri e vale la pena di viverli insieme. Il percorso è finalizzato a preparare un gruppo di giovani all’esperienza di viaggi alternativi nella ricerca
di nuovi stili di vita, in solidarietà con coloro che sono più poveri nel mondo. I viaggi avranno come destinazione le missioni diocesane (in Brasile e in Ciad) o dove la diocesi collabora da tempo (Albania).
Il primo incontro si tiene sabato 1º dicembre nella parrocchia di San Vendemiano, dalle 16 alle 18. Sarà l’occasione per la presentazione della proposta, per la reciproca conoscenza e per mettersi d’accordo sul calendario dei prossimi incontri.
Per informazioni: don Adriano Bellotto 349-7294442; Amedeo Fadini 328-2671141.
SETTE: Alberto Laggia a Treviso
per parlare di Scientology
I
da Bellina, del Gris di Vittorio Veneto, Bepi Bisetto, del Gris nazionale, Maria Pia Gardini e Alberto
Laggia, giornalista di Famiglia Cristiana, intervengono
alla Giornata di studio e ricerca sulle sette organizzata
dal Gruppo interdiocesano di Vittorio Veneto e Treviso.
Il tema della Giornata, che si tiene domenica 25 novembre nell’ex-chiesa della Santa Croce (Università San
Leonardo) di Treviso, è “I movimenti religiosi alternativi e i gruppi psicoreligiosi”. I lavori cominciano al mattino intorno alle 9.30 con le relazioni dei responsabili
Gris (Gruppi di ricerca e informazione socio-religiosa);
alle 11.45 esperienze di ex aderenti a sette; alle 12 messa celebrata da don Ernesto Soligo; alle 14.30 conversazione di Alberto Laggia con Maria Pia Gardini e Alberto Laggia sul volume “I miei anni in Scientology”.
Per informazioni 339-3121325.
CONEGLIANO: Il satanismo,
convegno dell’Humanitas al Toniolo
V
enerdì 30 novembre, alle 20.30 all’auditorium Toniolo di Conegliano, Aldo Bonaiuti, coordinatore
nazionale del Servizio anti-sette occulte, proporrà un approfondimento su “Il satanismo: fantasia o realtà?”. Moderatore Giuseppe Bisetto. Introduzione musicale del
mezzo soprano Paola Parato e della pianista Federica
De Marchi. Organizza il Centro culturale Humanitas in
collaborazione con il Gris di Vittorio Veneto.
GIOVANI: In cammino verso Gesù
con l’apostolo Tommaso
“T
ommaso, la fede che vuol vedere” è il titolo del
primo incontro organizzato dal gruppo “Se
vuoi” di cui fanno parte le Piccole apostole della Carità
e padre Bruno Pilati. Si tratta di un sabato pomeriggio
in ascolto della Parola e all’insegna della condivisione con
altri giovani che vogliono e cercano di approfondire e dare un senso alla propria vita. Il ritiro si svolge a La Nostra Famiglia di Conegliano sabato 24 novembre dalle
16 alle 21. Nei mesi successivi verranno presentate le figure di Paolo, Pietro e Maddalena.
APERTURA ANNO LITURGICO:
Il 2 dicembre solenni vespri
D
omenica 2 dicembre, alle 17 in Cattedrale, verranno celebrati i vespri per l’inizio dell’Anno liturgico. Durante i vespri, rito di ingresso in catecumenato dei nuovi catecumeni.
UNITALSI: Festa dell’Adesione
D
omenica 2 dicembre, alle 15 nei locali della parrocchia di Lourdes, è prevista la Festa dell’Adesione all’Unitalsi e l’assemblea di sottosezione.
e
L’AZiON
Chiesa
I
GESÙ E IL BUON LADRONE
Peccato confessato...
è mezzo perdonato
Seconda settimana del Salterio
“I
n verità ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso”
(Lc 23, 43). Con queste
parole si chiude il brano del Vangelo che oggi ascolteremo. Ognuno tornerà a casa alle proprie faccende, ai propri problemi, a pensare a come rendere migliore il suo
domani, a cosa fare per rendersi
meno dura la vita e più felice l’avvenire. Ci sarà, tuttavia, una promessa nel cuore, una certezza: avremo il Paradiso e lo avremo con
Cristo. A quale prezzo? In cambio
di quali sacrifici? Di quali rinunce?
Niente di tutto questo. Se guardiamo con attenzione il Vangelo, quel
ladrone di cui si parla non chiede
scusa, non cerca giustificazioni,
non adduce pretesti... Fa una cosa
ben più semplice, ma molto più faticosa: riconosce lo sbaglio. Nella mia vita a volte è umiliante riconoscere i miei errori e penso lo sia
per tutti: viene messa in discussione, anche se solo per un breve istante, tutta la nostra persona, tutte le nostre buone doti sembrano
venir distrutte da quel misero sbaglio! Sarebbe più facile, invece, riconoscere l’errore come fece quel
ladrone quando disse: “Noi riceviamo le giuste pene per ciò che
abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male” (Lc 23, 41). In
queste parole nasce la grande promessa per quell’uomo: assicura, garantisci, Signore, per me perché
io... non ho niente di buono. Se
comprendessimo una volta tanto
che non ci compreremo il Paradiso, forse saremmo tutti un po’ più
umili, più modesti nelle valutazioni, più costanti nella preghiera, più
solleciti nell’accostarci al sacramento della Riconciliazione. Quel
11
SACILE: Verso Natale con tre
meditazioni di don Maschio
OGGI Domenica
Domenica 25 novembre Cristo Re - anno C
2Sam 5, 1-3; Sal 121; Col
1, 12-20; Lc 23, 35-43
Regna la pace dove regna il
Signore
Domenica 25 novembre 2007
ladrone non meritava il perdono ed
è lui il primo a dirlo, ma lo chiedeva, aveva l’umiltà di domandarlo.
Di fronte al popolo che stava a
guardare e che scherniva Gesù (Lc
23, 35-37), di fronte a quel malfattore che sembrava pretendere come un diritto la salvezza (Lc 23, 39),
quell’uomo passato nella tradizione
come il “buon ladrone” ha l’umiltà
di riconoscere i propri sbagli. A lui,
proprio a lui, viene fatta la grande
promessa del Paradiso. Noi cristiani, tanto convinti delle nostre azioni e tanto sicuri delle nostre idee, ci siamo fatti padroni anche
del Paradiso! Pochi sperano di andarci, di averlo in dono, molti lo
pretendono perché loro, in fondo,
non han fatto nulla di male! Come
valuterà il Re dell’Universo questa
nostra presunzione?! In mezzo a
tante preghiere, c’è un’azione che
ci aprirà la via al Paradiso: riconoscere i propri errori perché il peccato confessato è mezzo perdonato!
Don Federico De Bianchi
l Centro di studi biblici offre a tutti un momento di
ascolto e di meditazione in preparazione al Natale.
Con la guida di don Giorgio Maschio – professore dello Studio teologico interdiocesano di Treviso e Vittorio
Veneto –, i testi della Scrittura, dall’Antico e dal Nuovo Testamento, saranno
letti e interrogati nella loro risonanza spirituale, affinché ciascuno possa farli propri con la comprensione del cuore. Gli incontri si terranno i lunedì
3, 10, 17 dicembre, dalle
20.30 alle 21.30.
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA:
Incontri di Avvento
S
i tengono in questa settimana gli incontri di preparazione all’Avvento promossi dall’Apostolato
della preghiera. Ecco il calendario degli appuntamenti:
domenica 2, alle 15, nella chiesa
di San Vendemiano; martedì 4,
alle 15, nella basilica Madonna
dei Miracoli di Motta di Livenza; mercoledì 5, alle 15, nella
chiesa di San Michele a Sacile; giovedì 6, alle 15, nella chiesa dei Frati a Vittorio Veneto;
venerdì 7, alle 15, nella abbazia
di Follina.
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO:
Il 25 messa ad Asolo
L
“L
a messe è molta”, dice il Signore. E quando dice: “è
molta”, non si riferisce
soltanto a quel momento e a quelle vie della Palestina su cui pellegrinava durante la sua vita
terrena; è parola che vale anche per oggi. Ciò
significa: nei cuori degli
uomini cresce una messe. Ciò significa, ancora
una volta: nel loro intimo c’è l’attesa di Dio;
l’attesa di una direttiva
che sia luce, che indichi
la via. L’attesa di una parola che sia più che una
semplice parola. La speranza, l’attesa dell’amore che, al di là dell’attimo
presente, eternamente
ci sostenga e ci accolga.
La messe è molta e attende operai in tutte le
generazioni. E in tutte le
generazioni, pur se in
modo dif ferente, vale
sempre anche l’altra parola: gli operai sono pochi.
“Pregate il padrone
della messe che mandi
operai!”. Ciò significa: la
messe c’è, ma Dio vuole
ser virsi degli uomini,
perché essa venga portata nel granaio. Dio ha
bisogno di uomini. Ha
bisogno di persone che
dicano: sì, io sono disposto a diventare il tuo
operaio per la messe, sono disposto ad aiutare affinché questa messe che
sta maturando nei cuori
degli uomini possa veramente entrare nei granai
dell’eternità e diventare
IL PAPA AI PRETI B AVARESI
Vocazioni, Cristo non fa
campagne di marketing
perenne comunione divina di gioia e di amore.
“Pregate il padrone della messe!”. Questo vuol
dire anche: non possiamo semplicemente “produrre” vocazioni, esse
devono venire da Dio.
Non possiamo, come
forse in altre professioni, per mezzo di una propaganda ben mirata, mediante, per così dire,
strategie adeguate, semplicemente reclutare
delle persone. La chiamata, partendo dal cuore di Dio, deve sempre
trovare la via al cuore
dell’uomo. E tuttavia,
proprio perché arrivi nei
cuori degli uomini è necessaria anche la nostra
collaborazione. Chiederlo al padrone della
messe significa cer tamente innanzitutto pregare per questo, scuotere il suo cuore e dire:
“Fallo per favore! Risveglia gli uomini! Accendi
in loro l’entusiasmo e la
gioia per il Vangelo! Fa’
loro capire che questo è
il tesoro più prezioso di
ogni altro tesoro e che
colui che l’ha scoperto
deve trasmetterlo!”.
Noi scuotiamo il cuore di Dio. Ma il pregare
Dio non si realizza soltanto mediante parole di
preghiera; comporta anche un mutamento della
parola in azione, af finché dal nostro cuore orante scocchi poi la scintilla della gioia in Dio,
della gioia per il Vangelo, e susciti in altri cuori
la disponibilità a dire un loro “sì”. Come persone di preghiera, colme della
sua luce, raggiungiamo gli altri e,
coinvolgendoli nella nostra preghiera,
li facciamo entrare
nel raggio della
presenza di Dio, il
quale farà poi la sua
par te. In questo senso
vogliamo sempre di nuovo pregare il Padrone
della messe, scuotere il
suo cuore, e con Dio toccare nella nostra preghiera anche i cuori degli uomini, perché Egli,
secondo la sua volontà,
vi faccia maturare il “sì”,
la disponibilità; la costanza, attraverso tutte
le confusioni del tempo,
attraverso il calore della
giornata ed anche attraverso il buio della notte,
di perseverare fedelmente nel ser vizio,
traendo proprio da esso
continuamente la consapevolezza che – anche se
faticoso – questo sforzo
è bello, è utile, perché
conduce all’essenziale,
ad ottenere cioè che gli
uomini ricevano ciò che
attendono: la luce di Dio
e l’amore di Dio.
Estratto dell’intervento pronunciato a braccio
da papa Benedetto durante l’incontro del 14
settembre 2006 a Frisinga con i sacerdoti e i diaconi della Baviera. La
versione integrale sul sito www.vatican.va.
a Giornata del ringraziamento a livello provinciale si terrà, quest’anno, ad Asolo domenica 25 novembre. Il programma prevede alle 10.30 la celebrazione della messa nella chiesa parrocchiale; al termine la
benedizione, nella piazza antistante, dei trattori, delle
macchine agricole e dei mezzi di trasporto e di lavoro.
Per l’occasione, nella piazza antistante la chiesa vengono allestiti una ventina di stand con i prodotti tipici della Marca. Dalle 9.30 saranno in funzione tre bus navetta gratuiti da Casella d’Asolo (parcheggio Ca’ Vescovo).
CASTELLO ROGAN.: Preghiera in
compagnia di Charles de Foucauld
V
enerdì 23 novembre, alle 20.30 nella Comunità
vocazionale di Castello Roganzuolo, primo appuntamento con la Scuola di preghiera in compagnia del
beato Charles de Foucauld.
MINISTRI DELLA COMUNIONE:
Incontro a San Vincenzo di Oderzo
D
omenica 25 novembre, alle 14.30 a San Vincenzo di Oderzo, incontro di formazione per i ministri straordinari della Comunione della bassa diocesi.
OASI SANTA CHIARA: Cominciano
i ritiri mensili aperti a tutti
D
ue ore e mezza mensili di spiritualità all’Oasi di Santa
Chiara in Conegliano a partire da
mercoledì 28 novembre. Il percorso, che sarà tenuto da don Roberto
Battistin, svilupperà il tema “Loderò
per sempre il tuo nome - I salmi, preghiera di Cristo e della Chiesa”. “Preghiamo con i salmi” è l’argomento
del primo appuntamento. Inizio alle
9, conclusione alle 11.30.
ESERCIZI DI STILE IGNAZIANO:
Iscrizioni entro fine novembre
S
i chiudono a fine novembre le iscrizioni agli esercizi spirituali di stile ignaziano guidati da Marina
Stremfelj del Centro Aletti di Roma ed équipe. Dal pomeriggio del 26 alla domenica 30 dicembre 2007 alla Casa Stella Maris di Lentiai (Bl). Per iscrizioni: Silva De Luca telefono 339-4311041, e-mail [email protected].
ACCADEMIA E CARENI
Prosa femminile
più balletto
S
ul palco dell’Accademia di Conegliano uno spettacolo al femminile sabato 24 alle 21: “MenopauseThe musical” con Marisa
Laurito e Fioretta Mari per la
regia di Manuela Metri (nella
foto). Protagoniste quattro
donne over 40 alle prese con
i sintomi classici: fastidiose
vampate, perdita di memoria,
insonnia, abbuffate di cioccolata e un rapporto sbagliato con il sesso. Si raccontano
tra una compera e l’altra, diventando inseparabili amiche. Ventotto parodie di canzoni degli anni Sessanta e Settanta per sfatare tabù, luoghi
comuni e paure. Certo auspichiamo che questo periodo così delicato per molte
donne non sia messo in ridicolo ma alleggerito con garbata ironia, che è spesso la
migliore ricetta per ridimensionare i piccoli grandi drammi al femminile. Biglietti interi: platea 24 euro, prima galleria 24, loggia 18 euro.
Una storia danzata sul palco del teatro Careni di Pieve
mercoledì 28 alle 21: il Balletto “Città di Rovigo” presenta “Histoire du Soldat”, una coreografia di Claudio
Ronda su musica di Igor Stravinskij. Un soldato è sulla via
PIEVE: Musica
da camera
È
entrata nel vivo la
prima edizione del
Concorso internazionale
di violino e musica da camera “Città di Pieve di Soligo” diretto da Giancarlo
De Nadai e Michele Lot.
Dopo l’apertura ufficiale di
giovedì 22, venerdì 23 si
svolgono le prove del concorso nella sala conferenze di villa Brandolini a Solighetto. Domenica 25 alle
16.30, sempre in villa Brandolini, c’è il concerto dei
vincitori. Sono una cinquantina i candidati, provenienti anche da Russia,
Croazia, Repubblica Ceca,
Corea, Francia e Uruguay.
verso casa per una breve licenza. Ha fretta, poco tempo,
e l’euforia di chi è ancora vivo nonostante tutto. E camminando, chissà per dove,
non guarda in faccia le persone che incrocia ed è facile
sbagliarsi quando chi si incontra è un abile trasformista
come il diavolo. La guerra e
la perdita della propria identità sono le due tematiche forti che la musica di Stravinskij
ci suggerisce in questo spettacolo suggestivo. Teatro Careni telefono-fax 0438-82841.
Informazioni: www.teatrispa.it. Biglietti 15 euro intero,
12 ridotto (sotto i 25 anni o
sopra i 65) primo settore, 12
intero e 10 ridotto secondo
settore. Per i teatri del gruppo Teatrispa i ragazzi fino a 19
anni pagano 8 euro.
Marta Raminelli
TEATRI
Gli spettacoli
della
settimana da
Nove a Prata
SACILE Venerdì 23, alle
21 al Ruffo, “Le bugie hanno le gambe corte” del Tarvisium Teatro. Ingresso: interi 8 euro, ridotti 6. Sabato 24, alle 16, “La storia infinita di Fantasia” con lo
Schio Teatro Ottanta. Ingresso: 2 euro.
NOVE Sabato 24, alle
20.45 alla Centrale Enel,
“La fortuna si diverte” con
il Treviso Teatro. Ingresso
libero.
FREGONA Sabato 24, alle 20.30 al centro sociale,
“Semmelweis” di e con Carlo De Poi.
CONEGLIANO Sabato 24,
alle 21 al Dina Orsi, “La locandiera” di C. Goldoni con
la compagnia Tremilioni.
Ingresso: interi 10 euro, ridotti 6.
SAN FIOR Sabato 24, alle 21 alla sala del municipio,
“Terapia di gruppo” di C.
Durang. Ingresso: 5 euro.
CONEGLIANO Domenica
25, alle 16 al Dina Orsi,
“Santi e briganti”, teatro di
figura di A. De Bastiani.
PRATA DI PORDENONE
Domenica 25, al Pileo alle
16, “Il manoscritto nel pollaio. La molto lacrimevole
storia di Giulietta e Romeo”
per bambini. Ingresso: 4 euro.
CONEGLIANO: Emesso
il francobollo natalizio del Cima
È
stato emesso da parte di Poste italiane,
in occasione del Natale, il
francobollo dedicato alla
Madonna con Bambino realizzata dal Cima da Conegliano attorno al 1504. L’iniziativa si deve alla collaborazione della Filatelica
Numismatica di Conegliano, del Comune di Conegliano, della Fondazione Cima. È stata inoltre messa in vendita una borsetta di tela contenente un folder con le
quattro cartoline ricordo e un contenitore con due bottiglie di spumante della Scuola enologica di Conegliano con etichetta e capsula dedicate a Giambattista Cima (totale bottiglie 1.200). Una delle quattro cartoline
ricordo ripropone un disegno realizzato da Elisa Fiorot
(nella foto) vincitrice di un apposito concorso indetto tra
gli studenti.
SACILE: Sabato 24 Glauco Venier interpreta
il rocker Zappa per la rassegna “Il volo del jazz”
A
Sacile, sul palco del teatro Zancanaro, sabato 24 alle 21 per la rassegna
“Il volo del jazz” potremo ascoltare ancora una volta un evento musicale eccezionale:
“Glauco Venier plays Zappa”. Con Glauco Venier piano ed arrangiamenti, Flavio Davanzo tromba, Nevio Zaninotto sax tenore e soprano, Alberto Vianello sax tenore, Marcello Allulli sax tenore ed effetti, Gabriele Rampogna marimba e vibrafono, Riccardo Chiarion chitarra, Yuri Goloubev contrabbasso,
Luca Colussi batteria, Federica Santi voce.
Una band al completo per riascoltare i fuo-
chi d’artificio musicali che fanno di Zappa uno dei rocker più originali e fuori dagli schemi del secolo scorso. La musica di Frank Zappa è fonte di continua ispirazione anche per
i jazzisti, in particolare per quanto riguarda
i primi lavori discografici molto legati alla improvvisazione e alla contaminazione tra stili
diversi. Il gruppo capitanato da Glauco Venier
presenta un progetto legato alla musica del
primo Zappa per fiati e strumenti ritmici incluse le percussioni intonate, vibrafono e marimba, amatissimi da Frank. Biglietti: intero
15 euro, ridotto 13. (MR)
L’esperta
Maria Pia
Marson
Premuda ha
ripercorso la
storia della
diffusione
dell’istruzione
bacologica
L’
associazione
culturale “Il
Filò” di Vittorio Veneto ha di recente organizzato un incontro pubblico sul tema “L’istruzione
bacologica dalla metà dell’Ottocento” coinvolgendo,
in qualità di relatrice, Maria
Pia Marson Premuda, e come presentatore Luciano
Cappellozza, direttore del
Consiglio ricerche in agricoltura dell’Istituto sperimentale zoologia agraria,
sezione specializzata per la
bachicoltura di Padova. La
bachicoltura ha rappresentato su tutto il territorio diocesano un’importante fetta
di economia, impegnando
centinaia di persone. Parecchi sacerdoti, inoltre, in
passato hanno dato impulso con i loro trattati alla bachicoltura. Nell’immaginario collettivo, infine, non è
scomparso il ricordo dei riti legati a questa speciale
branca dell’agricoltura. Per
questa serie di motivi, troviamo interessante la pubblicazione di alcuni stralci
dell’articolo di Maria Pia
Marson Premuda apparso
sulla rivista “La seta” (n.
1/2007) e incentrato sulla
storia della diffusione della
cultura bacologica tramite
vari enti, istituzioni e fondazioni.
“Attesa l’importanza della bachicoltura nell’ambito
della filiera serica, nel 1884
il Congresso nazionale di
bacologia e sericoltura, che
si tenne a Torino, auspicò una maggiore diffusione dell’istruzione bacologica nel
Paese attraverso la rete degli Osservatori bacologici,
delle Scuole di agricoltura,
dei Comizi agrari. Le proposte del Congresso di Torino del 1884 miravano innanzitutto a promuovere tale istruzione per i maestri elementari finalizzata ad introdurre “l’obbligo dell’insegnamento dei principi di
bacologia nella quarta classe elementare”. I voti espressi nel Congresso riguardavano poi l’istituzione
di scuole per adulti, serali e
festive, per la diffusione gratuita di norme pratiche di
bachicoltura nonché l’organizzazione di conferenze nei
centri di maggiore importanza bacologica.
Questa istruzione rientrò tra i compiti istituzionali dell’Imperial Regio Istituto sperimentale di bachicoltura di Gorizia, fondato
nel 1869 dal Governo dell’Impero austro-ungarico
principalmente come ente
di ricerca.
Le competenze di questo
istituto, che fu anche chiamato Stabilimento sperimentale di sericoltura dell’Impero in Gorizia e che
precedette, per anzianità, la
Stazione bacologica sperimentale di Padova, vennero poi estese, con decreto
del 21 aprile 1881 del ministero dell’Agricoltura dell’Impero austro-ungarico,
anche al settore enologico.
Successivamente, con Sovrana Risoluzione del 15 aprile 1891, vennero apportate modificazioni allo statuto a seguito delle quali l’istituto venne ampliato e
convertito in Stazione agraria sperimentale assumendo la denominazione di Imperial Regio Istituto chimico agrario sperimentale di
Gorizia.
La denominazione restò
quindi sostanzialmente immutata allorché, a seguito
della prima guerra mondiale, Gorizia e la sua provincia
(Friuli goriziano) passarono al Regno d’Italia; l’Istituto entrò quindi in un periodo di rapido decadimento e
l’eccezionale prestigio e l’alta risonanza che ebbe in
campo scientifico mondiale
vennero presto dimenticati.
Il Regno d’Italia promosse e diffuse l’istruzione bacologica la quale “rientrava
tra i compiti istituzionali delle Regie Stazioni bacologiche sperimentali di Padova
e di Ascoli Piceno, ai cui corsi erano costantemente presenti anche studiosi provenienti da altre nazioni bachisericole, ed altresì delle
Scuole superiori di agricoltura di Milano, di Portici,
nonché dell’Istituto superiore agrario di Perugia”.
Nel secondo dopoguerra, invece, “presero vigore,
acquisendo consensi, le
Cattedre ambulanti di agricoltura patrocinate non come sede universitaria bensì “pei campi e nei campi”
perché fossero modello aperto a tutti.
Questo nuovo istituto si
estese con rapidità per iniziativa, in generale, delle
amministrazioni provinciali efficacemente appoggiate
da banche locali (...). Il movimento che contribuì al loro diffondersi era comunque già in atto da tempo ed
era finalizzato a promuovere riunioni, dissertazioni,
conferenze e lezioni teorico-pratiche fra gli agricoltori, a volte con l’ausilio di
campi sperimentali e di altre
attività inerenti all’insegnamento e alla propaganda.
Domenica 25 novembre 2007
ITINERARI TIZIANESCHI IN DIOCESI
A
A
Carlo Molinari, poeta di Conegliano, è
stato assegnato il Premio
Neruda organizzato dalla
casa editrice EdiGiò. Il quarantatreenne di talento poliedrico (è anche musicista
e pittore) si è imposto con la
poesia “A te che te ne vai”,
dedicata alla sorella Laila.
Nel 1993 Molinari venne
premiato da Andrea Zanzotto al concorso nazionale “Sci
club Valanghe” di Pieve di
Soligo per la poesia inedita
“Condannati: dialogo tra il
nord e il sud del mondo”.
ODERZO:
Premio design
V
enerdì 23, alle 16 a
palazzo Foscolo, si
inaugura il Premio Oderzo Azienda Design 2007
con apertura della mostra. L’iniziativa, promossa da Fondazione Oderzo
Cultura Onlus, Unindustria Treviso e Ordine
degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori della provincia di
Treviso, prevede ancora
alle 17 la cerimonia di
premiazione e la tavola
rotonda sul tema “Impresa, cultura e design”.
MOSTRE
CONEGLIANO Si inaugura venerdì 23, alle 18.30 alla galleria Leonart, la mostra personale di Pier Toffoletti “Luminescenze”. Orario (fino al 31 dicembre): martedì-sabato 1012 e 15-19, domenica e lunedì su prenotazione.
VERONA Si inaugura sabato 24, alle 11.30
al Museo di Castelvecchio, la mostra “Vinicio
Vianello. Il design del vetro”. Orario (fino al
30 marzo): lunedì 13.30-19.30, martedì-domenica 8.30-19.30.
VITTORIO VENETO Si inaugura sabato
24, alle 17.30 a palazzo Piazzoni Parravicini,
la mostra “Bestiario” di Ion Koman. Orario (fino al 24 dicembre): mercoledì-venerdì 1518.30, sabato-domenica 9.30-12.30 e 15-18.30.
Presenta Livio Sossi.
VENEZIA Chiude domenica 25 a Ca’ Pesa-
LA STAGIONE DEI CONCERTI
cori foraniali
Domenica è previsto alDaigospel
di Sacile
l’intervento di Mazza P
nche domenica 25
novembre ci aspetta l’appuntamento
con “Approfondimenti
vittoriesi”, iniziativa organizzata dalla diocesi di
Vittorio Veneto e che intende offrire interessanti e inconsueti spunti di
conoscenza circa i luoghi che a Vittorio Veneto conservano opere di
Tiziano Vecellio e dei
suoi collaboratori: la
pieve di Sant’Andrea
di Bigonzo, la prepositurale di Santa Maria Nova a Serravalle
e il Museo diocesano
“Albino Luciani” (ultimo piano del Seminario vescovile).
Ogni domenica, fino al 6 gennaio, intervengono a raccontarci questo nostro
patrimonio d’arte sacra esperti che a vario titolo si occupano
nel territorio della
conservazione, della
tutela e della valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.
Domenica è la volta
di un relatore d’eccezione, Marta Mazza, fun-
POESIA: Premio
Neruda a Molinari
13
zionario della Soprintendenza per il patrimonio
storico, artistico ed etnoantropologico delle
Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso,
curatrice del catalogo
“Lungo le vie di Tiziano”
(edizioni Skira) che accompagna i cinque itinerari di visita alla scoperta di Tiziano legati alla
Madonna della Misericordia di Marco Vecellio
SACILE: Tesi
di laurea
P
roseguono a Sacile
gli “Appuntamenti
con la storia”. Giovedì 29,
alle 20.30 in biblioteca, si
presenta la tesi di laurea
“Sacile dalla Repubblica
Cisalpina al terremoto del
1936: da comunità agricola a realtà industriale”.
Presentano l’assessore comunale alla Cultura Daniela Pillon e il correlatore Paolo Tomasella dell’Università di Trieste. È prevista, inoltre, la proiezione
di materiale iconografico
e documentario.
mostra bellunese.
Rispetto al programma, gli appuntamenti si
capovolgono: infatti, alle
14.30 alla pieve di
Sant’Andrea di Bigonzo,
Marta Mazza ci parlerà
delle due opere di Marco Vecellio, ovvero il polittico raffigurante la Madonna con il Bambino in
trono, i santi Andrea e
Pietro, l’Incoronazione
della Vergine e l’Annunciazione, e la pala
della Madonna della
Misericordia. Alle 16
sarà la volta della chiesa prepositurale di
Santa Maria Nova,
che, come sappiamo,
conserva la pregevole
pala del maestro raffigurante la Madonna
con il Bambino in gloria e i santi Andrea e
Pietro.
Parallelamente sarà
aperto anche il Museo
diocesano (14.30-18),
dove alle 16 il direttore, monsignor Rino
Bechevolo, illustrerà la
collezione.
Le visite sono tutte
gratuite e non richiedono la prenotazione.
A
l palazzo La Loggia
e il Centro arti visive “La Castella” di Motta di
Livenza va di scena una interessante mostra personale di Ferruccio Gard. Intitolata “La Venezia dipinta”, propone opere che spaziano dal 1973 fino alle più
recenti produzioni. Attraverso una quarantina di lavori si possono percepire
le varie fasi dell’evoluzione
pittorica dell’artista e carpirne i tratti peculiari: dalle fasi geometriche all’astratto-informale, per arri-
CAMPOMOLINO Fino al 9 dicembre a
villa Altan è aperta la mostra “Aspetti dell’incisione oggi in Italia”. Espongono 39 artisti. Orario: lunedì-venerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 15-18.30, scolaresche su preno-
vare ai lavori dell’ultima fase, definiti “la fissione del
colore”. Opere dai cromatismi intensi, che vogliono
indagare l’assoluto e attraverso l’abbandono totale
dell’oggettività portare oltre i limiti della concezione realistica. Suggestioni
che inducono il fruitore a
riflettere sulle emozioni
più profonde e l’inquietudine, una ricerca che travalica i limiti della tangibilità fisica, per farsi ricognizione intima dell’animo. Una ricerca che, nonostante
sabato-domenica 10-13 e 1519.
tazione (telefono 0434-756538, 0434-758756).
SAN CASSIANO DI LIVENZA Chiude
domenica 25 a villa Varda la mostra “La via
della seta in Cina”. Orario: venerdì 9.30-12.30
e 15-18, sabato e domenica 9-12.30 e 1419.
Lana accompagnerà la
messa celebrata alle 10.30
nella chiesa di Santi Pietro
e Paolo.
A Vittorio Veneto lunedì 26, alle 20.45 nell’aula magna del collegio San
Giuseppe, concerto in onore di santa Cecilia del
Quintetto con fiati del teatro alla Scala. Ingresso 7
euro.
A Sacile mercoledì 28,
al teatro Zancanaro, avrà
luogo un concerto di musica varia con il Venice Gospel Ensemble diretto da
Luca Pitteri. Il ricavato andrà in favore dell’Ail. L’appuntamento è alle 20.45.
A Conegliano giovedì
29, alle 21 al teatro Accademia, Concerto di Natale del Comune in collaborazione con l’Associazione “Prof. G. F. Panizza e
Dott. G. Zamboni”. Il ricavato andrà in favore della lotta contro la leucemia
infantile e la Clinica pediatrica oncoematologica
di Padova.
FERRUCCIO GARD ESPONE A MOTTA
ro-Galleria internazionale d’arte
moderna la mostra collettiva dell’associazione artisti SPA+A. Orario: venerdì-domenica 10-17.
MOTTA DI LIVENZA Chiude domenica
25 alle Vecchie Carceri la mostra di fotografie realizzate con la tecnica del foro stenopeico “Massimo Stefanutti - Un infinito istante”. Ingresso libero. Orario: venerdì 16-19.30,
sabato e domenica 10-12.30 e 16-19.30.
arte con questa settimana la rubrica
dedicata ai concerti corali. L’agenda andrà riempiendosi in maniera sempre più fitta nel mese di
dicembre, quando i tradizionali appuntamenti legati al periodo e alle festività natalizie allieteranno
molte comunità diocesane, dal Bellunese al Veneziano, lungo il Piave e il
Livenza.
A Cordignano venerdì
23 si terrà il Concerto di
santa Cecilia. Alle 20.30
nella chiesa parrocchiale,
infatti, è in programma
l’annuale rassegna dei cori della forania Pedemontana.
A Fossalta Maggiore
venerdì 23 si terrà la rassegna dei cori della forania mottense. Alle 20.30
nella chiesa parrocchiale
si esibirà anche il coro Luca Lucchesi di Motta di
Livenza (nella foto).
A Vittorio Veneto domenica 25 il coro Col di
CONEGLIANO Fino al 9 dicembre nella
sala espositiva L’officina dell’arte è aperta la
multiforme personale “Welcome to my world”
di Dane, fografa, pittrice e scultrice statunitense. Orario: lunedì-venerdì 16-19, sabato e
festivi 10-12 e 16-19.
SARMEDE Fino al 16 dicembre al palazzo municipale è aperta la mostra “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 14-16,
20-21.30, festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.3021.30. Ingresso libero.
MESTRE Fino al 16 dicembre al Centro culturale Candiani è aperta la mostra di fotografie di Giuseppe Dall’Arche “Molo K Marghera.
L’altra Venezia”. Orario: lunedì-venerdì 15-19,
TREVISO Fino al 20 gennaio
alla galleria Polin è aperta la mostra personale di Dania Zanotto “Storia, immaginazione.
verità e leggenda”.
TREVISO Fino al 7 gennaio al Museo di
Santa Caterina è aperta la mostra “Sognare”
di Yoko Ono. Orario: martedì-domenica 9-12.30
e 14.30-18.
FREGONA Fino al 30 gennaio all’Osteria
della Boschera è aperta la mostra del fotografo Luigi De Conti.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 3 febbraio a
Casa Gaia da Camino è aperta la mostra docu-fotografica su Ottavio Bottecchia del collezionista Renato Bulfon. Orario: martedì-venerdì
9-12.30 e 14-18 e sabato e festivi 10-12.30
e 16-19.
non rappresenti direttamente la figura umana,
vuole indagare la coscienza nei suoi lati più profondi. A conclusione ideale
della mostra, in piazzetta
San Marco, è esposta una
scultura in vetro e metallo
dell’artista, concepita in
collaborazione con l’architetto Maurizio Rosa. La
mostra rimarrà aperta fino al 23 dicembre. Orari:
giovedì e venerdì 16-19,
sabato e domenica 10-12 e
16-19.
Carlo Sala
ALTRI
APPUNTAMENTI
VITTORIO VENETO Sabato 24, alle
17.30 in biblioteca civica, Innocente Azzalini
e Giorgio Visentin presentano il loro libro “La
ferrovia austriaca Sacile-S.Andrea di Vittorio Veneto”.
VITTORIO VENETO Domenica 25, alle
17 alla libreria Fenice, Loredana Imperio presenta il suo libro “Parigi 1307. Il venerdì maledetto dei Templari”.
PORDENONE Lunedì 26, alle 20.45 al
Duomo di San Marco, “Journey of the Magi”,
spettacolo musicale sui “Canticles” e “A ceremony of carols” di Benjamin Britten. Ingresso
libero.
SANTA LUCIA DI PIAVE Giovedì 29,
alle 20.30 al centro sociale “G. A. Messina”,
Stefano Coletto relazionerà su “Picasso”.
e
L’AZiON
Curiosando
a cura del
Centro COSPES Onlus
di Mogliano Veneto (TV)
tel. 041 5902318
La famiglia non è un menù
C’
è poco da dire, la famiglia
è fatta oggetto
di attacchi e accuse forti.
Sono ragionevolmente
giustificati o fanno parte
di una strategia per portare acqua a chi vorrebbe
modificarla a proprio uso
e consumo? Molti giovani, avidi di libertà, l’hanno
assimilata ad un fattore alienante, quasi fosse diventata una struttura che
riproduce dei rapporti di
proprietà e/o di dominio
repressivo. Osserviamo
un viraggio di 180 gradi
dal problema dei valori
tradizionali. I desideri dei
figli diventano i doveri dei
genitori. La famiglia mantiene la sua priorità nella
sfera di riferimento solo in
quanto fornisce l’ospitalità
in una casa con tutti gli agi senza poter pretendere
un obbligo minimale riservato ai doveri familiari.
Avvengono anche abusi che i media ci consentono di conoscere; negli
Stati Uniti sono state costituite associazioni dei
genitori che subiscono
violenze fisiche dai figli; in
Norvegia, in Canada, e ancora negli Stati Uniti un
genitore su cinque subisce violenze psicologiche.
È sotto gli occhi di tutti la
precarietà della popolazione anziana che, in buona parte, va ad attendere
la morte nelle case di riposo, come nel film di Dino Risi “I nuovi mostri” o
viene affidata alla badante
di turno. Mi sono chiesto
spesso chi accudisce gli
anziani moldavi, ma è una
domanda senza risposta
in un’economia globalizzata che compensa solamente gli interessi economici.
Come si può guidare la
barca sulla rotta giusta?
Il primo impegno con-
Lo psicologo Paolino Causin
sigliato è quello di ristabilire il primato dei doveri
obbligatori dei figli verso
i genitori. Le istanze di benessere, libertà, autonomia possono occupare il
giusto spazio all’interno
della famiglia.
Il quinto comandamento, “Onora il padre e la madre”, beneficia sempre di
una larga autorità. Nei
sondaggi europei più di 6
giovani su 10 pensano che
i figli devono amore e rispetto ai loro genitori,
quali che siano le loro qualità e difetti, ma lo scarto
con la realtà effettiva è
molto significativo. Il comportamento smentisce i
principi e continua ad assoggettare ogni azione al
desiderio individuale di
ciascuno alimentando la
confusione.
La comunicazione aperta, le relazioni intrafamiliari intense sono state
indicate come gli strumenti migliori nella costruzione di gruppi familiari uniti. La prova più vera che conferma il benessere è la naturale conseguenza della condivisione
delle gioie della vita ma
anche del superamento
delle immancabili difficoltà in una unione di forze.
Dott. Paolino Causin
psicologo
[email protected]
L’atlante dei sapori
ANTICA FIERA DI S. LUCIA
UTILE MOTORE DI RICERCA
La minestra di farro
con rape e ceci
Scarpis, inventore
de IlTrovaModa
I
lTrovaModa
(www.iltrovamoda.com) è un nuovo
motore di ricerca, probabilmente il primo in Italia, ideato da un giovane studente vittoriese,
Massimo Scarpis. «IlTrovaModa aiuterà il
consumatore che vuole
sapere dove determinati prodotti vengono venduti nei negozi al dettaglio più vicini a lui, ma
non solo – spiega Scarpis –. Sarà possibile conoscere le promozioni o
gli sconti particolari del
negozio scelto».
Questo sito non coinvolge solo i consumatori: «Mia mamma, titolare di un negozio – continua Scarpis – mi chiese se esistesse un por-
tale in internet dove inserire il suo punto vendita per
promuoverlo. Capii così
che questo servizio sarebbe stato utile anche ai commercianti e ai titolari dei
punti vendita».
Il funzionamento del sito è molto semplice e intuitivo, specifica Scarpis:
«Basta indicare la marca,
la provincia e il prodotto
desiderato, che immediatamente risulteranno i negozi corrispondenti ai criteri di ricerca. Se invece
questo servizio interessa al
venditore, non dovrà far altro che cliccare l’area affiliati e compilare il modulo
presente. Sarà immediatamente contattato dal nostro staff per un incontro».
Alla domanda se sia possibile che un’idea come il-
È
TrovaModa possa attecchire per le piccole
realtà come quella di Vittorio Veneto, Massimo
non ha dubbi: «Conosco
bene questi luoghi, anche perché sono le
realtà con le quali ho iniziato a confrontarmi
personalmente nella distribuzione del servizio.
Di sicuro un prodotto
pubblicitario in internet
è più difficile da vendere in queste realtà, però
ilTrovaModa saprà ripagare adeguatamente anche la fiducia di commercianti con punti vendita in piccole cittadine».
Silvia Albrizio
di moda e fa moda,
almeno in questi ultimi anni, cenare nel Medioevo e con il Medioevo.
È affascinante fare un salto indietro di molti secoli e
sedersi a banchettare con
i potenti. È moda, si diceva, ma attenti alle truffe,
giacché certe saporite
zuppe di fagioli, o quelle
polentine di granoturco,
portate a volte in tavola,
fanno a pugni con la storia.
Tanto per richiamare al-
I consigli del pediatra
a cura della dottoressa Nadia Padoin
PREFERIAMO IL GUSTO DEL “FATTO IN CASA”
È scattato l’allarme obesità
L’
obesità rappresenta oggi uno dei più
diffusi disturbi della nutrizione dell’età pediatrica e
adolescenziale nei Paesi economicamente sviluppati.
È definita come condizione
in cui il peso del bambino
supera del 20% il peso ideale di quel soggetto e
comporta aumento della
morbilità (ipertensione, aterosclerosi, diabete e cancro), riduzione dell’aspet-
tativa di vita e peggioramento della qualità della vita stessa. In America oltre
il 60% della popolazione è in
sovrappeso, mentre il 20%
degli adulti e il 15% dei bambini soffre di obesità. L’Organizzazione mondiale della sanità la definisce “una
vera e propria epidemia”.
Non va meglio nel Vecchio
Continente, dove l’obesità
è in aumento soprattutto tra
i bambini. In Italia 9 perso-
ne su 100 sono obese, dato
in aumento fra anziani e giovani adulti. Il 20% dei bambini e adolescenti sono in
sovrappeso e il 4% sono obesi. Il problema interessa
soprattutto la fascia di età
compresa fra 6 e 13 anni e
predilige i maschi. Tra le
cattive abitudini la sedentarietà e stili di vita sbagliati. Guardiamoci un attimo
allo specchio: sempre più
spesso mangiamo male e di
corsa, dove capita e la vita
di tutti i giorni costringe
spesso a ritmi frenetici, anche a tavola. Nelle nostre
cucine super accessoriate
riempiamo il frigo di tanti,
troppi alimenti già pronti,
basta che siano veloci da
cucinare, spesso solo da
scaldare, e gustosi, sempre
ipercalorici. Un altro errore è non mangiare al mattino. Sembrerà strano, ma i
bambini che saltano la colazione rischiano di ingrassare quattro volte più dei
coetanei che, invece, fanno
una sana colazione mattutina. Tra gli errori più comuni mangiare poca frutta
e verdura e consumare pe-
l’ordine cronologico, granoturco e fagioli li trasportò Colombo dall’America e in Europa, prima del
viaggio delle tre caravelle,
la polenta era di grano saraceno. Tal quale quella
servita con il cervo dal Comitato Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, rievocando, lo scorso 9 novembre, un banchetto di Schinella VI, conte di Collalto.
Oltre al cervo, è stata servita anche, fra l’altro, una
sce e legumi solo saltuariamente. Sotto accusa la pubblicità con gli spot di cibi ipercalorici e di troppo facile consumo mentre sarebbe importante abituare i
bambini ad apprezzare ogni sorta di alimento. Insegnare a cogliere ed apprezzare le diverse sfumature dei sapori è considerato un elemento di prevenzione. Il gusto, infatti,
condizionerà la possibilità
di seguire nel tempo, con
tranquillità e piacere, una
nutrizione varia, completa
ed equilibrata. Il ministero
della Salute ha stilato per
tutti il decalogo degli esperti:
- Bevi ogni giorno acqua
in abbondanza.
- A tavola varia le tue
scelte e fraziona il numero
bella e gustosa “minestra
di farro con rape e ceci”,
di cui riferiamo l’antica ricetta (per quattro commensali). Intanto 7-8 belle
rape, di almeno mezzo etto l’una, poi mezzo chilo di
ceci e infine 2 etti e mezzo
di farro. «I ceci vanno in
ammollo per una sera –
spiega Mirco De Luca, che
ha cucinato – e in acqua
calda, come del resto il farro». Quindi in due pentole
d’acqua bollente, si fanno
bollire da una parte le rape, finché non si spappolano, e dall’altra i ceci per 1
ora e mezzo (essi debbono risultare stracotti). Si
passano poi tutte e due le
pignatte al frullatore ad immersione (mixer) finché
scaturisce una crema. Si uniscono quindi le due creme, si aggiunge il farro e
si rimette sul fuoco ancora
per 1 ora e mezza. Se la
minestra risultasse densa
oltre misura, si allunga con
acqua, e si aggiusta il gusto solo con il sale. «A piacere – dice ancora Mirco
De Luca – solo una goccia
d’olio d’oliva».
Mario Sanson
dei pasti (5 volte).
- Fai sempre una sana
prima colazione ed evita di
saltare i pasti.
- Consuma almeno due
porzioni di frutta e due di
verdura al giorno.
- Mangia pesce almeno
due volte la settimana.
- Ricordati che i legumi
forniscono proteine di buona qualità e inoltre un’ottima quantità di fibre.
- Limita il consumo di
grassi soprattutto di origine
animale, privilegiando l’olio extravergine d’oliva.
- Non eccedere nel consumo del sale.
- Limita i dolci e le bevande gassate.
- Cambia lo stile di vita attraverso il potenziamento
dell’attività motoria quotidiana.
Domenica 25 novembre 2007
TELE
comando
IL MUSICAL CON IL CELEBRE TOPO A SANTA LUCIA DI PIAVE, A
CONEGLIANO RITORNANO I NOMADI, A SACILE I NERI PER CASO
È show con Geronimo Stilton
È
una settimana insolitamente ricca
di appuntamenti
musicali. Sul territorio diocesano, infatti, calano i Nomadi, i Neri per caso e, per
la gioia di tutti i bambini, il
musical con Geronimo Stilton.
Neri per caso. Sabato 24,
alle 16 sotto la loggia municipale di Sacile, i Neri per caso inaugurano il tabellone
delle manifestazioni “A Sacile aspettando il Natale”. Il
salernitano conobbe un significativo successo a metà
degli anni Novanta. Nel
1995, infatti, vinsero fra le
Nuove Proposte il festival di
Sanremo con la canzone “Le
ragazze” eseguita a cappella. Di seguito il primo disco,
intitolato “Le ragazze”, contenente soprattutto cover, ottenne sei dischi di platino. I
Neri per caso stanno preparando un nuovo album che
uscirà nel 2008.
Nomadi. Mercoledì 28
novembre, alle 21 al teatro
Accademia di Conegliano,
ritornano in diocesi i Nomadi. È la terza volta che l’inossidabile band emiliana fa
sosta da noi quest’anno dopo i concerti di Colle Umberto e di Mel. Stavolta,
però, c’è una ghiotta novità:
i Nomadi si esibiranno con
l’accompagnamento dell’Omnia Symphony Orche-
stra. Nel frattempo, infatti, è
uscito il nuovo disco, che sta
scalando le classifiche di
vendita, registrato assieme
ad un’orchestra sinfonica.
Biglietti: platea 35 euro, loggia 25. Prevendite: a Conegliano, Jungle Records
(0438-410746); a Oderzo, Lp
Dischi (0422-710211); a Sacile, Music Box (043472693); a Treviso, Compact
Disk (0422-544735). Nomadi non significa soltanto buo-
na musica e ottimi testi ma
anche tanta solidarietà. Ricordiamo, allora, i viaggi benefici effettuati in Cile
(1993), Cuba (1994 e 1996),
Palestina e Tibet (1995),
Messico (1997), Stati Uniti e
Perù (1998), Albania (1999),
Amazzonia e Cuba (2000),
Cambogia (2001 e 2002),
Vietnam (2003), Laos (2004
e 2005), Madagascar e Sumatra (2006).
Geronimo Stilton. Si
chiama “Geronimo Stilton
Supershow” lo spettacolo
che ha per protagonista il
topo giornalista Geronimo
Stilton, popolarissimo fra i
ragazzi. Protagonista di libri
che in Italia hanno venduto
qualcosa come 12 milioni di
copie e sono stati tradotti in
oltre trenta lingue e distribuiti in cento Paesi, Geronimo Stilton, dopo il clamoroso successo riscosso la scorsa stagione (oltre 100 mila
le presenze), riprende il suo
17
di Gianfranco Da Re
SABATO 24
Raiuno, 10.30, Concistoro per la creazione
dei nuovi cardinali. Ditour di successo arrivando
all’ex Filanda di Santa Lucia
di Piave, in anteprima veneta, sabato 1º dicembre alle
17. Lo spettacolo vede protagonista un attore completo che recita, canta e balla
con la collaborazione di Fabrizio Celestini, Andrea
Maia e Pino Perris e la regia
di Gino Landi. In 70 minuti
il musical presenta gli amici, familiari e collaboratori
nel giorno del compleanno
di Geronimo Stilton. Biglietti: 19 euro interi primo
settore numerato, 13 euro ridotti under 14, 16 euro interi secondo settore numerato, 10 euro ridotti under 15.
Prevendite: Santa Lucia di
Piave, Cartoleria Marcon
(0438-460260); Conegliano,
Jungle Records (0438410746); Oderzo, Ellepì Dischi (0422-710211); Sacile,
Musical Box (0434-72693).
Giacinto Bevilacqua
retta.
Raidue, 15.30, Chi ha
incastrato Roger Rabbit. Film fantastico di
Robert Zemeckis.
La 7, 20.30, L’ispettore Barnaby. “Compagni
di scuola”. Telefilm.
DOMENICA 25
Radiouno Rai, 11.10,
Oggi 2000. Attualità di
Filippo Inastasi e Paolo
Cremonesi.
Raitre, 13.20, Passepartout. “L’arte che ci
crede”. Con Philippe
Daverio.
Raiuno, 21.30, Donna
detective. Film poliziesco di Cinzia Th Torrini.
Raitre, 21.30, Report.
“Gli appalti”. Di Michele
Buono e Pietro Riccardi.
LUNEDÌ 26
Radiotre Rai, 20, Un
secolo con Moravia. Attualità di Lorenzo Pavolini e Ornella Bellucci.
Raiuno, 21.10, Celentano Show. Serata speciale.
Raitre, 23.45, Blind
IL DELITTO DI GORGO
E DUE ANTEPRIME NAZIONALI
AD ANTENNACINEMA
T
re gli eventi di Antennacinema
2007. Lunedì 26 (alle
20.45, sede Dama Castellana a Conegliano) tavola
rotonda sul tema “Dall’attentato al treno al delitto di
Gorgo al Monticano” con il
sociologo Gianfranco Bettin, i giornalisti Nicola Endimioni, Danilo Guerretta
e Marco Neirotti e il sostituto procuratore Francesco Saverio Pavone. Giovedì 29 (20.45, cinema Melies) si proiettano in anteprima nazionale due documentari: “Un popolo di ambasciatori. I veneti nel
mondo” (30’) di Enrico
Lando e “La memoria negata” (56’) di Nicolò Bongiorno sull’esodo giulianodalmata. “Lavoro a NordEst” sarà invece il tema
dell’evento di venerdì 30
(20.45, cinema Melies) incentrato sulla proiezione di
“Apnea” di Roberto Dor-
dit.
Gli altri spettacoli
Vittorio Veneto: venerdì 23, alle 18.30 in biblioteca civica, “La vita degli altri”. Ingresso libero.
Oderzo: venerdì 23, alle 21 al Turroni, “Gli innocenti”. Ingresso: 4,50 euro.
Vittorio Veneto: venerdì 23, alle 21 allo Spazio
Mavv, “Il genio&l’idiota.
Norman McLaren e Gustavo”.
Pieve di Soligo: venerdì
23 alle 21, sabato 24 alle 18
e alle 21, domenica 25 alle
15 e alle 18 al Careni “Elizabeth: the golden age”.
Sernaglia della Battaglia: mercoledì 28, alle
20.30 nella sala polifunzionale, “Babel”. Ingresso
5,50 euro.
Oderzo: mercoledì 28 e
giovedì 29 alle 20 e alle 22
al Cristallo “La ragazza del
lago”. Ingresso: 4,50 euro,
ridotto 3,50.
NON FANNO PIÙ
SORRIDERE GLI SPOT
CON I RELIGIOSI
C
hissà perché nella pubblicità le
persone consacrate richiamano
la trasgressione e il peccato, forse per
contrasto. Di solito si tratta di peccati
di gola o, meglio, i pubblicitari ci vogliono convincere che, anche se certe
specialità e dolci sono squisiti, non è
peccato gustarli, dato che lo fanno anche i religiosi.
Altre volte si è fatto riferimento al
presunto piacere della comodità nelle
comunità religiose. Per anni mi è sembrato che fossero spot innocui e divertenti a modo loro. Adesso però mi
pare che si esageri e confesso che negli ultimi tempi sono diventato particolarmente insofferente nei confronti
di questa pubblicità.
Non sopporto più la finta suora petulante che strilla come un pappagallo,
“le acque della salute”, fra Del Piero e
Cristina Chiabotto, e non mi piacciono
i frati che “investono” le offerte della
questua in tagli di formaggio gorgonzola con la goccia.
Mi pare che la soglia del buon gusto sia stata superata da un po’ e si usino con troppa disinvoltura questi stereotipi negativi.
Gianfranco Da Re
MONS. CORRADO
PIZZIOLO
A “SETTIMANA RPC”
Settimana Rpc
Sabato 24 alle 10.30 e domenica 25 alle
9.30, a cura di Francesco Dal Mas e Antonio Rizzello, si potranno ascoltare i due annunci, dati a Treviso e a Vittorio Veneto, circa la nomina del nuovo vescovo monsignor
Corrado Pizziolo. A seguire un’intervista
con il patriarca di Venezia, Angelo Scola,
sulle tematiche del lavoro e del riposo domenicale.
Linea azzurra Spazio scuola
Ogni martedì alle 17.30 e sabato alle
19.45 Titti Burigana conduce questo programma dedicato alla realtà della scuola
con interventi in studio di docenti e allievi.
Una barca di nome Erika
Ogni giovedì alle 21 va in onda questa
trasmissione nata da persone che si mettono al servizio degli altri senza riserve e
interessi, con tutti i mezzi possibili: con la
parola, con la musica, con la poesia e con
qualsiasi forma artistico-creativa che possa giovare al prossimo.
La ragione e la fede
Il tema di venerdì 30 alle 14.30 sarà “Il
male, la volontà, la libertà, la grazia”. Conduce Rudy Milanese.
Justice - Gli occhi della legge. Telefilm.
MARTEDÌ 27
Radiodue Rai, 17, 610
Sei uno zero. Varietà
con Lillo e Greg.
Raidue, 21.05, Criminal Minds. Telefilm 2ª
serie.
La 7, 21.30, Nuovo cinema Paradiso. Film
drammatico di Giuseppe Tornatore.
MERCOLEDÌ 28
Radiotre Rai, 18, Damasco. A spasso per le
strade della letteratura. Di Cettina Fiaccavento.
Retequattro, 21.10, Il
commissario Cordier.
“Granello di sale”. Serie
Tv poliziesco.
Raitre, 23.35, C’era
una volta. “Bambole”.
Documentario.
GIOVEDÌ 29
Radiodue Rai, 13.35,
Giocando. Con Anna
Cinque.
Raiuno,
21.10, Il
Quinto dell’Inferno. La
Divina Commedia secondo Roberto Benigni.
VENERDÌ 30
DA NON PERDERE SU TELECHIARA
T
re appuntamenti da non perdere.
Blister-La salute in pillole. La
trasmissione ogni settimana affronta in diretta insieme a specialisti ed esperti due distinti argomenti di carattere medico. Va in
onda martedì alle 18.15. In famiglia. Con-
dotta da Micaela Faggiani, la trasmissione
parla di educazione, di legami tra genitori
e figli, di rapporti di coppia. Va in onda giovedì alle 18.15. Insieme a teatro. La puntata di giovedì 29 alle 21 è dedicata alla commedia di Carlo Goldoni “La casa nova”.
Radio 24, 19, La zanzara. Attualità con Giuseppe Cruciani.
Raiuno, 21.10,
50
Canzonissime Fenomeni. Musicale con Carlo
Conti.
Raidue, 0.10, Premio
Tenco. Da Sanremo.
18
L’Azione
Domenica 25 novembre 2007
In occasione del lancio della nuova veste grafica
L’Azione organizza un convegno sulla stampa
“L’interesse dei media
a dividere i cattolici”
N
on passa giorno
senza un articolo di giornale o
una trasmissione televisiva che se la prende con la
Chiesa e i suoi rappresentanti. A fronteggiare il fuoco di fila è soprattutto il
quotidiano della Cei Avvenire e, in particolare, il suo
direttore Dino Boffo. Trevigiano di Onè di Fonte, 57
anni, Boffo ha cominciato
a scrivere alla Vita del popolo. Ancor giovane è diventato prima vice-direttore e poi direttore dello storico settimanale diocesano
di Treviso. Nel gennaio del
1994 il cardinale Camillo
Ruini lo ha chiamato alla
guida di Avvenire. Sotto la
sua direzione il giornale ha
acquistato smalto e autorevolezza.
L’Azione, che con Avvenire condivide l’impegno a
far sentire la voce dei cattolici nel dibattito politico
e culturale, ha invitato Dino Boffo a tenere un incontro sabato 1º dicembre
al Toniolo di Conegliano.
Tema della serata: “La
Chiesa contestata dai
mass media. Perché?”.
Nell’occasione verrà presentata la nuova veste grafica del giornale.
Quali sono le posizioni e i valori della
Chiesa oggi maggiormente messi in discussione dai mass
media?
«Le critiche puntano
molto in alto. Nell’ultimo
anno e mezzo una serie di
autori, soprattutto dell’area anglo-americana, hanno puntato al fondatore e al
fondamento della Chiesa
che è Gesù Cristo, in qualche caso mettendo in dubbio la sua autenticità storica, ma soprattutto irridendo alla sua divinità. Non
dobbiamo perdere di vista
le proporzioni: questi sono gli attacchi che più fanno male alla Chiesa, fanno
più male questi che gli attacchi rivolti alla Chiesa
stessa. Poi, certo, la Chiesa cattolica è a livello internazionale irrisa per le
sue posizioni nel campo
dell’antropologia, ossia
sull’aborto, sull’eutanasia,
sulla sua idea di famiglia e
di educazione, sull’identità
sessuale, eccetera. C’è forse anche un attacco specifico alla Chiesa italiana,
che volentieri viene rappresentata come famelica
di soldi, ingorda e anche
un tantino imbrogliona. Si
stanno facendo passare
sulla grande stampa, ma
anche nelle trasmissioni
radiofoniche popolari, delle vere e proprie panzane
quasi fossero verità documentate».
Cosa sta dietro all’azione di denigrazione
della Chiesa portata
avanti da alcuni mass
media?
«Difficile questo tipo di
investigazione. E forse non
siamo neppure troppo attrezzati per farle. Mi interessa di più dire una parola sull’atteggiamento nostro di fronte a queste accuse. Dobbiamo essere
sereni, non lasciarci turbare più di tanto, reagire
sempre col sorriso e con
pacatezza. Nello stesso
tempo, dobbiamo tenere il
punto, non indietreggiare,
non spaventarci. È probabile che se un ripensamento dall’altra parte ci
parte. Ecco, su questo
credo che dobbiamo fare,
anche in casa nostra, qualche esame di coscienza».
Paolo VI invitava i
giornalisti a dare dignità di notizie alle
cose positive che accadono nella vita. Secondo te, i mass media cattolici riescono
a farlo?
«Sì, riescono a farlo. I
settimanali diocesani, in
particolare, hanno qui la
loro storica specialità. E insieme ad Avvenire sono i
giornali che abitualmente
danno molto rilievo alla società civile, al mondo delle associazioni, al protagonismo popolare. Peccato
che questa abilità venga
spesso fraintesa dai media
blasonati come si trattasse
di buonismo di maniera,
che non può incidere perché manca di una visione
Dino Boffo nella sede della televisione satellitare della Cei Sat2000
sarà, questo avverrà
quando ci vedranno tranquilli e fermi».
La Chiesa – a livello
universale, nazionale
e locale – può contare su diversi mezzi di
comunicazione. Perché allora fatica a far
sentire la sua voce?
È un problema di
messaggio troppo impopolare da trasmettere o di una incapacità a utilizzare a pieno le risorse a disposizione?
«Non escludo che da
parte dei media di ispirazione cristiana si debbano
affilare meglio alcune strategie, quanto meno imparare ad agire di più in sinergia, superando ogni divaricazione tra chi parte
lancia in resta e chi invece
sta a guardare. Credo tuttavia che sullo sfondo domini ancora un equivoco.
Che la stampa laica sia per
natura propria indipendente e dunque più credibile mentre la stampa cattolica sia per definizione di
storico-politica. È il caso di
ricordare, invece, che una
stampa completamente riversa sulle patologie sociali riuscirà forse a vendere qualche copia in più
in edicola ma certo non
cambia la realtà, la depotenzia soltanto».
Vedi in qualche media “laico” spazi in
cui si sviluppa un sereno e costruttivo
dialogo tra credenti e
non credenti? Ci sono giornali, trasmissioni, siti internet che
trovi equilibrati e anche piacevoli da leggere/ascoltare?
«Fino al 2004, cioè fino
al referendum sulla fecondazione assistita, la mia risposta a questa domanda
sarebbe stata più speranzosa. Da allora invece qualcosa è cambiato, e mi dispiace molto dover dire
che attualmente tra le testate nazionali c’è solo un
giornale che risponde ai
requisiti che tu ponevi, il
Foglio. Altrove mi pare che
ci sia oggi più interesse a
dividere tra loro i cattolici
e soprattutto a dividere i
cattolici dalla gerarchia,
un’operazione – è il caso di
dirlo – storicamente destinata a poca fortuna. Auguriamoci che qualcosa presto cambi, e che si ritorni
a rapporti più dialogici e
costruttivi. Noi, da parte
nostra, siamo pronti».
Federico Citron
e
L’AZiON
dai
Nostri Paesi
Vittorio V.
S. ANDREA / SUOR BEATRICE DEL COLLEGIO S. GIUSEPPE
PRESENTA SPERANZE E PAURE DEI RAGAZZI DI OGGI
S. ANDREA: Omaggio a Maria
con Sottoselva e Cantate Domino
I giovani chiedono ascolto
A
scolto. Questo il
tema dell’anno
pastorale per la
diocesi di Vittorio Veneto,
e questa anche la parola
chiave del ciclo di incontri “Da Gerusalemme a
Emmaus: sette miglia di
strada per ascoltare insieme” organizzato dalla parrocchia di Sant’Andrea.
Obbiettivo della prima serata, lo scorso 13 novembre, era ascoltare “Voci di
uomini adulti, giovani e anziani di Vittorio Veneto”:
la preside della scuola
Santa Giovanna D’Arco
suor Beatrice e l’assessore ai Ser vizi sociali Giuseppe Maso, i
relatori da ascoltare.
«Per prepararmi a questa
serata – ha esordito suor
Beatrice,
trent’anni di esperienza nel
mondo della
scuola – ho sottoposto un questionario ai nostri ragazzi del
liceo fino alla
quarta superiore. Le domande erano tre: cosa
pensi della realtà in cui vivi? Quali sono le tue attese riguardo il futuro e qua-
li le tue preoccupazioni? Il
questionario era totalmente anonimo, per dare
maggiore libertà nelle risposte. Che hanno disegnato un quadro molto interessante sui giovani
d’oggi».
Suor Beatrice ha così
riassunto il pensiero dei
ragazzi: «Si sentono colpevolizzati, vittime della
società e dei mass media
più di qualsiasi altra generazione prima d’ora. Sono inoltre sensibili al problema dell’ambiente e vogliono migliorarlo. Qualcuno ha scritto: “siamo
persone normali ma con
un solo difetto:
siamo ancora
giovani”. Credo
che questa frase sia emblematica. I nostri
giovani soffrono la solitudine, anche se sono pieni di amici. Da queste risposte emerge
il loro bisogno
di essere ascoltati». A questo
proposito
la
preside ha ricordato l’importanza che ha avuto l’inserimento della figura del
tutor nella sua scuola, un
professore scelto da ogni
E gli adulti?
Secondo
l’ass. Maso
la fascia più
a rischio
sono i 4050enni
I GIOVANI D’OGGI
...raccontati da suor Beatrice
*I BISOGNI: ascolto, regole
*Le PAURE: il fallimento professionale, la morte
*Si sentono VITTIME: colpevolizzati dalla società e dai
mass media
ragazzo a cui può rivolgersi per parlare dei suoi
dubbi e problemi. Un ruolo che ha riscosso molto
successo: i professori tutor sono sempre molto richiesti, il che dimostra
«l’esigenza di comunicare
che provano i giovani»,
spiega suor Beatrice. «Un
altro bisogno che dimostrano è quello di avere
delle regole, paradossale
viste le loro continue trasgressioni. Ad esempio,
un segnale che abbiamo
colto quest’anno riguarda
il regolamento scolastico:
l’anno scorso lo abbiamo
stilato noi insegnanti, quest’anno abbiamo coinvolto
gli studenti. Ebbene, sono
stati più severi di noi!
Tant’è che ci siamo ritrovati a mitigare le loro richieste». Le aspirazioni
dei giovani? «Hanno grandi desideri. Vogliono realizzarsi, cambiare il mondo, vogliono crearsi una
famiglia, anche seguendo
la strada dell’adozione».
Per quanto riguarda le
ASCOLTARE... IL SILENZIO
SEMPRE PIU' ANZIANI A VITTORIO
Dal 1996 al 2006
*cittadini con più di 60 anni: aumento del 26%
*cittadini con più di 100 anni: aumento del 500%
* anziani che vivono soli: aumento del 29%
Percentuale di anziani nella popolazione
Classifica dei comuni della zona di Vittorio
1.Vittorio Veneto 2. Fregona
3. Cison
loro paure, «oltre alla paura di fallire e di non trovare il lavoro che cercano,
hanno molta paura della
morte. Il che stupisce, vista la loro età».
Successivamente è intervenuto l’assessore Maso: «Per quanto riguarda
gli adulti, coloro che hanno dai 40 ai 50 anni sono i
più bisognosi di attenzioni, perché possono avere
difficoltà sul lavoro. Sebbene infatti il nostro tasso
di disoccupazione sia molto basso, le cause per cui
le famiglie non riescono
ad arrivare a fine mese riguardano in primis proprio la perdita del lavoro.
Ma anche una malattia
improvvisa o la disgregazione del nucleo familiare.
Per quanto riguarda gli ultrasessantenni invece, Vittorio Veneto ha un primato: è la città della Pedemontana con la più alta
percentuale di anziani. Sono anziani attivi, soprattutto nel volontariato».
Silvia Albrizio
S
econdo appuntamento con
l’iniziativa “Da Gerusalemme a Emmaus: sette miglia di
strada per ascoltare insieme”
proposta dalla parrocchia di
Sant’Andrea. Lunedì 26, alle 20.30
in oratorio, don Chino Biscontin
tratterà “La presenza e il silenzio
di Dio oggi”.
Popolo, concerto live dei The Dunsk - tributo ai Genesis.
VENERDÌ 23
Alle 18.30, in biblioteca, per la
rassegna di cinema e psicoanalisi proiezione de “Le vite degli altri”. Partecipano alla discussione
Sergio Fava, psichiatra psicoterapeuta, Rodolfo Picciulin, psicologo psicoterapeuta, e Diego
Cillo, esperto di cinema.
Alle 20.30, al collegio San Giuseppe, prosegue il ciclo “Educarsi a educare”. Silvana Tiani Brunelli parlerà di “Creare autostima. Diventare consapevoli del
proprio valore e dei propri talenti”.
Alle 21, allo spazio Mavv in via
del Gelsolino, per la rassegna del
cinema d’animazione e astratto
DOMENICA 25
Alle 17, alla libreria Fenice, Loredana Imperio presenta
il suo libro “Parigi 1307 - Il venerdì maledetto dei Templari. Le
inquisizioni parigine contro l’Ordine del Tempio”.
KinoRadar 3, “Il genio e l’idiota”.
Alle 21.30, al GandS di piazza del
Popolo, concerto dei Cindy’s
Project.
SABATO 24
Dalle 14.45 alle 18.30, nell’aula
magna della scuola Santa Giovanna D’Arco, per il ciclo “Genitori con la patente”, “Le radici
curando i rapporti con i figli”.
Relatrice Maria Rita Parsi.
Alle 16, a palazzo Piazzoni, si inaugura una mostra di Ion
Koman. Orari: da mercoledì a
venerdì dalle 15 alle 19, sabato
e domenica dalle 9.30 alle 12 e
dalle 15 alle 19; organizza l’as-
sociazione Il Filò.
Alle 17.30, in biblioteca, presentazione del libro “La ferrovia austriaca Sacile-Sant’Andrea di Vittorio Veneto” di Innocente
Azzalini e Giorgio Visentin.
Alle 20.45, alla centrale di Nove,
per la rassegna “I borghi a teatro 2007” spettacolo “La fortuna
si diverte” di Athos Setti, con la
compagnia Trevisoteatro di
Treviso.
Alle 21.30, al GandS di piazza del
GIOVEDÌ 29
Alle 16 l’Università degli anziani
Ippolito Pinto organizza nella sua
sede all’Itis la lezione aperta alla cittadinanza “Origini e diffusione dell’olivo e dei suoi frutti”.
Farmacia di turno: Comunale 3, via Forlanini 2, Costa, telefono
0438-556628.
L
audi mariane e arie sacre risuoneranno domenica 25 nella chiesa di Sant’Andrea, dove maggiore
suggestione acquisiranno dall’ambiente carico d’arte. È
il concerto “Lodate Maria” che verrà proposto dal coro
Sotto Selva diretto da Camillo De Biasi (a sinistra nella
foto) e dal gruppo corale Cantate Domino diretto da Bruno Zanette. Maestri accompagnatori: Bruno Bit e Giorgio Susana (a destra). Solisti: Anese Breda, Chiara Zilio,
Marika Battaglini, Angelo Dal Moro, Liana Dal Mas. Il
coro Sotto Selva proporrà brani medievali e rinascimentali, il Cantate Domino a seguire presenterà brani
di Vivaldi, Mozart, Schubert e altri.
COLLEGIO S. GIUSEPPE: Quintetto
della Scala per Santa Cecilia
C
oncerto di Santa Cecilia lunedì 26, alle 20.45, nell’aula magna del collegio San Giuseppe a Ceneda. Si esibirà il quintetto del teatro alla Scala composto
da Augusto Mianiti, Mauro Ferrando, Roberto Miele, Gabriele Scarpis e Roberto Bolla, con brani di Mozart e
Beethoven. Ingresso 7 euro, gratis per studenti di musica.
MADONNA DELLA SALUTE: Messa
del 50º per mons. Bruseghin
U
ltimi giorni per i festeggiamenti della Madonna della
Salute a Costa. Venerdì 23 alle 15
si tiene il pellegrinaggio del Seminario; sabato 24 alle 10 monsignor
Rino Bruseghin, parroco di Motta,
celebra la messa per i suoi 50 anni di sacerdozio; alle 11 la messa
di San Giacomo di Veglia; alle 15
quella per le parrocchie vittoriesi
di San Lorenzo e Formeniga. Infine, domenica 25, quattro messe: alle 8.30 celebrano i missionari della Consolata; alle 9.30 la parrocchia di Costa; alle 10.30 anima il
coro di San Vendemiano; alle 15 le parrocchie di Carpesica e Cozzuolo. Dalle 14.30 sarà presente il Ludobus
per un ultimo pomeriggio di giochi.
ASSOCIAZIONE FLAMINIO:
Incontro con Palatini, Zanon,
Santonastaso
R
iprendono gli appuntamenti culturali dell’associazione
Flaminio, composta da ex a vario
titolo del liceo e itis cittadino. Come sempre, protagonisti dell’incontro sono ex flaminiani che hanno fatto strada. Per venerdì 30, alle 20.30 nell’aula magna dell’Itis,
sono attesi tre medici: Massimo
Santonastaso (nella foto), primario di medicina interna
all’ospedale di Vittorio Veneto, che tratterà “L’epatite
cronica C, la cirrosi, l’epatocarcinoma: una storia senza
soluzione?”; Paolo Palatini, specialista di cardiologia dell’Università di Padova, che tratterà “Prevenzione e trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare”; e Gianfranco Zanon, chirurgo pediatra all’Università di Padova, che tratterà “Donazione e trapianti d’organo: attualità e prospettive”. Moderatore sarà il direttore generale dell’Ulss 7 Angelo Lino Del Favero.
Come preludio alla conferenza, piccolo concerto d’arpa delle alunne del liceo classico Beatrice Zaia e Margherita Azzalini. Al termine della serata è prevista anche
l’elezione del primo consiglio direttivo dell’associazione
Flaminio.
24
ORGOGLIO DELLE RADICI VENETE
La sagra di Sant’Augusta
sarà riprodotta in Brasile
Discendenti
di Santo De
Nardi,partito
da S.Floriano
S
e volete sapere
cos’è l’amore per
la propria terra,
chiedetelo a chi ci vive lontano.
Chiedetelo, ad esempio, a Claudir De Nardi, di
Videira, stato di Santa Catarina, sud del Brasile. Un
affermato imprenditore discendente di Santo Fioravante De Nardi, che povertà lasciò e povertà trovo quando nel 1876 lasciò
San Floriano per il Brasile.
Ma con sè portò i ricordi,
come quello della Sagra di
Sant’Augusta.
Sulla scia di questi ricordi Claudir De Nardi è
tornato a Vittorio Veneto,
ritrovando anche i suoi
lontani parenti Giuseppe
De Nardi e Jole Betto, residenti in via Gaiada a Meschio. Intendendosi in dialetto veneto, i vittoriesi
hanno portato il brasiliano
alla riscoperta delle sue origini. Ma di riscoperta si
è trattato per tutti, dato
che, racconta Jole, «Claudir conosceva, grazie ai
racconti familiari, alcune
tradizioni di Sant’Augusta
nell’Ottocento che noi non
ricordavamo». Dal primo
viaggio in Italia del 1994, si
è arrivati nel 2005 alla benedizione a casa De Nardi
a Videira di una cappella
dedicata a Sant’Augusta.
“N
ote per Cernobyl” s’ascolteranno domenica 25
a Castelbrando alle 17.30, per un concerto di
beneficenza il cui ricavato andrà tutto al comitato Cernobyl di Vittorio Veneto, che lo impiegherà per l’accoglienza estiva
dei bambini
bielorussi
(nella foto).
Musiche contemporanee,
dal jazz alla
musica leggera, saranno proposte dagli allievi della classe di canto diretta da Enrica Bacchia della scuola di musica Corelli di Vittorio Veneto. Assieme a loro si esibiranno la
stessa Bacchia alla voce, più Massimo Zemolin alla chitarra, Elisa Corti al violoncello, Simone Saviane al sax,
Gerardo Pozzi alle percussioni, Loris Collodel e Luca
Foda alle chitarre. Ingresso 8 euro.
Da sinistra: Giuseppe De Nardi, Jole Betto, Maristela Danieli e Claudir De Nardi
Poco tempo fa Claudir, con
la moglie Maristela Danieli (perchè gli italiani si
sposano con gli italiani...)
è tornato a Vittorio. E i due
De Nardi d’oltre oceano
sono tornati in cima alla
scalinata, lassù a Sant’Augusta. A documentarsi in
vista di un obbiettivo ambizioso: riprodurre in Brasile l’intera sagra di
Sant’Augusta, “foghi” compresi. E vogliono anche arricchire la loro cappella di
Sant’Augusta di particolari che la rendano simile all’originale. Per la gioia dei
tanti Piccoli, Longo, Martorel e altri vittoriesi e veneti di Santa Catarina che
già si ritrovano una volta
all’anno per la festa curata
dall’“Istituto Veneto”: ottocento persone, racconta
Superare il disagio
psichico con le “Ali”
li “Stra-Vaganti”
tornano a calcare
le scene. Dopo il fortunato esordio lo scorso anno
con “Strambibar”, ora per
la compagnia, composta
da utenti dei centri di salute mentale della Ulss 7
e amici volontari, è la volta di “Ali, sogno di spettacolo”. Frutto della collaborazione dell’associazione Psiche 2000, dell’Ulss7, del Coordinamento delle Associazioni
Sinistra Piave e del Centro Servizi del Volontariato di Treviso, ha come o-
CORELLI: Concerto a Castelbrando
per aiutare il Comitato Chernobyl
SCUOLA APERTA: Domenica
di visite alle superiori cittadine
TEATRO/ GLI STRA-VAGANTI
G
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 25 novembre 2007
biettivo la lotta alla stigmatizzazione nei confronti delle persone con disagio psichico. Un progetto
che ha assunto anche una
valenza educativa e formativa grazie alla collaborazione con Laboratorio Scuola Volontariato.
La rappresentazione
che sarà in scena al teatro
Da Ponte a Serravalle promette divertimento assicurato, anche se le bocche sono cucite per quanto riguarda la trama. Ballo, musiche, poesie sono il
frutto di un anno di labo-
La compagnia degli Stra-Vaganti sul palco del precedente spettacolo “Strambibar”
Claudir, e 7-8 paioloni di
polenta.
Ma a dimostrare con
ancora maggior efficacia il
legame di sangue e di cuore che Claudir ha con l’Italia e Vittorio più che le
feste munifiche basta un
piccolo particolare sul suo
biglietto da visita. Fino a
pochi anni si leggeva Denardi, tutto attaccato, tipica deformazione da anagrafe sbadata. Così suo
nonno e suo padre. Ma lui
ha cercato i documenti originali e si è sobbarcato
burocrazie e spese per poter piazzare sul suo biglietto da visita uno spazio.
Per poter scrivere De Nardi. De Nardi come Santo
Fioravante.
Tommaso Bisagno
Venerdì 23
al Da Ponte
“A
li, sogno di
spettacolo”
esordisce venerdì 23
alle 20.30 al teatro
Da Ponte. Prima della rappresentazione ci
sarà la presentazione
da parte del dottor Nicola Michieletto del
dipartimento di salute mentale della Ulss
7; al termine previsto
rinfresco e incontro
con gli attori.
ratorio teatrale con gli oltre 30 ragazzi che ormai
fanno parte della compagnia teatrale. La regia
sarà curata da Francesca
Bornello che tradurrà in
manifestazione artistica i
sogni e le emozioni del
gruppo mentre al fianco
dei ragazzi sul palco ci
sarà anche la presidente
Maria De Nardi che assicura che un’esperienza
come questa porta nel
gruppo un arricchimento,
aumento dell’autostima,
acquisizione della consapevolezza delle proprie
capacità artistiche, espressive e comunicative.
Erica Bet
Alunna disabile
chiede aiuto
U
na studentessa disabile dell’istituto
alberghiero cerca volontari disponibili a spingere
la sua carrozzina da scuola a piazza Medaglie d’Oro al termine delle lezioni,
cioè verso le 12.30-13. Per
informazioni rivolgersi al
parroco di Sant’Andrea
don Roberto Camilotti allo 0438-53396 o 0438-9481.
P
er “Le voci della scuola” domenica 25 dalle 9 alle
12.30 e dalle 15 alle 18 porte aperte nelle scuole
superiori di Vittorio Veneto per la visita dei ragazzi di
terza media e dei loro genitori. L’istituto Santa Giovanna d’Arco, in particolare, organizza per martedì 27 alle
18.30 un incontro di approfondimento sulla propria proposta scolastica.
Legami di coppia e violenza
C
omune di Vittorio Veneto e sportello donna organizzano gli incontri “Guardare oltre - Legame
tra uomini e donne e ricerca di sicurezza attraverso la
legge”. Giovedì 29 alle 20.30 le psicoterapeute Ancilla Dal
Medico e Paola Gasparini tratteranno “Legami di coppia e dipendenza affettiva - La violenza come linguaggio
relazionale: alcuni fattori di rischio”.
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 25 novembre 2007
25
LE FIERE DEL TEATRO
PERICOLOSO ATTRAVERSARE L’ALEMAGNA
Menarè non vuole più essere Cento spettacoli
una parrocchia tagliata in due colorano Sarmede
N
U
na strada statale
sempre più trafficata, una comunità parrocchiale letteralmente tagliata in due e
un incrocio che necessita
di una soluzione diversa
dall’attuale. Si presenta così, oggi, il Menarè, l’arteria su cui si affaccia parte
della popolazione collumbertese e coneglianese.
Il domani è affidato alla lungimiranza delle amministrazioni comunali.
Da un lato Conegliano che
ha presentato una bozza
di progetto, dall’altro Colle Umberto che ha pensato a delle contro proposte.
Si è parlato di incrocio semaforico a più corsie e di
rotatoria.
Ma di che cosa è necessario tener conto per
risolvere i problemi reali
del posto?
«Le persone – spiega il
parroco del Menarè, don
Evaristo Colmagro – hanno estremo bisogno di
passare da una parte all’altra della strada. Parlo
soprattutto dei pedoni e
dei ciclisti. C’è chi deve attraversare per venire in
parrocchia, ma anche i
servizi e gli esercizi commerciali sono collocati su
entrambi i lati della statale. La mia opinione è che
il semaforo dia maggiore
tranquillità in questo sen-
Pedoni e ciclisti all’incrocio del Menarè
so rispetto alla rotatoria,
che può essere utile per
sveltire il traffico ma non
certo per permettere un
attraversamento in sicurezza ai pedoni».
Per garantire un futuro
sereno al Menarè, ne è sicuro don Evaristo, non bisogna però fermarsi unicamente al semaforo. Il
domani è legato soprattutto ad una progettazione a lungo termine.
«Le strade che abbiamo
sono attualmente insufficienti, ma prima di fare
nuove arterie ritengo sia
indispensabile potenziare
i ser vizi pubblici. Qui a
due passi c’è la ferrovia.
Prevedendo la fermata dei
treni e l’attivazione di bus
di linea si potrebbe offrire
un ser vizio a costi con-
correnziali a chi ad esempio deve recarsi a lavorare in zona industriale. Così si scoraggerebbe l’utilizzo dell’auto. Sono prospettive queste da non
mettere nel cassetto ma
da ragionarci su, anche
per non danneggiare ulteriormente l’habitat. Nelle
grandi città si pongono già
questi problemi, ma tra una ventina d’anni diventeranno urgenti anche qui
da noi».
A questo si aggiunge
anche il notevole numero
di incidenti che si verifica
lungo il Menarè: non solo
all’incrocio delle due osterie (quello cioè a due
passi dalla parrocchia),
ma anche in prossimità di
altre confluenze.
Gerda De Nardi
COME MIGLIORARE VIABILITÀ E SICUREZZA?
S
emaforo o rotatoria?
Corsia di svolta a sinistra o divieto di accesso?
Sono queste le domande con le quali si sta confrontando chi ragiona su
come potrebbe diventare
l’incrocio semaforico del
Menarè.
La proposta di Conegliano
L’amministrazione comunale di Conegliano ha
avanzato l’ipotesi di creare, allargando la strada, una terza corsia per la svolta a sinistra per i mezzi che
da Conegliano procedono
verso Vittorio Veneto e si
trovano al semaforo a dover proseguire per Scomigo. Per quanti invece arrivano dal senso opposto,
ovvero da San Giacomo,
LE PROPOSTE PER L’INCROCIO
Comune di Conegliano: terza corsia sul lato ovest
Comune di Colle Umberto: rotatoria e non semaforo
Mario Gava: semaforo e terza corsia su entrambi i lati
verrebbe vietata la svolta
a sinistra verso Colle Umberto, non essendoci la
possibilità di realizzare
l’allargamento.
A questa soluzione si
sono dimostrati contrari il
comune di Colle Umberto
e i cittadini dallo stesso invitati ad una riunione.
La proposta di Colle
Umberto
Realizzare al posto del
semaforo una rotatoria.
Calcoli alla mano, anche
seguendo le indicazioni
dell’Anas in merito alle misure prescritte, il rondò
verrebbe collocato al centro dell’incrocio. Ma
trovandosi
a ridosso
degli edifici esistenti.
L’amministrazione
comunale
pensa sia
fattibile
chiedere u-
na deroga ed effettuare una rotatoria funzionale ma
con un diametro minore
rispetto ai parametri previsti per una statale.
La proposta che piace
ai cittadini
Nell’ambito dell’incontro il cittadino collumbertese e ingegner Mario Gava ha fatto una proposta
che ha ottenuto la maggioranza dei consensi. Lasciare il semaforo e crea-
Il parroco di Menarè don Evaristo Colmagro
Don Evaristo:
per la
sicurezza dei
pedoni meglio
il semaforo
della rotatoria
re le tre corsie da entrambi i lati, così da permettere la svolta a sinistra a chi
deve andare a Colle Umberto. Va studiata quindi
la possibilità di allargare
la strada dalla parte dell’ex panificio, spostando
l’area che ser ve da parcheggio davanti agli esercizi commerciali nel lato a
nord degli stessi, riempiendo l’avvallamento del
terreno demaniale esistente.
Il tutto verrà ora posto
all’attenzione dell’amministrazione comunale di
Conegliano dal momento
che l’incrocio insiste per il
75 per cento nel suo territorio. (GDN)
SAN MARTINO: Si inaugurano
i lavori alla scuola materna
G
rande festa domenica 25 novembre
a San Martino di Colle
Umberto per l’inaugurazione dei lavori della
scuola dell’infanzia parrocchiale. Alle 10 si terrà
la messa solenne alla presenza di tutti i bambini
dell’asilo insieme alle loro insegnanti e famiglie. Seguirà il trasferimento alla
struttura rinnovata, dove si terranno i discorsi di rito e
la benedizione.
elle domeniche del
25 novembre e del
2 dicembre a Sarmede si
svolgeranno “Le fiere del
teatro”. L’atteso appuntamento, giunto
alla ventesima
edizione ed organizzato dalla
Pro loco, è una
delle manifestazioni collaterali
della Mostra internazionale di
illustrazione per
l’infanzia. «Quest’anno – dichiara Danny
Masutti, direttore artistico
delle Fiere – ci
saranno più di un centinaio di spettacoli di teatro
di strada, che insieme ai
mangiafuochi, ai burattinai, ai trampolieri, ai musicanti ed ai cantastorie
creeranno uno scenario da
favola per bambini e famiglie. Fra i protagonisti domenica 25 segnaliamo il laboratorio “I suoni della foresta” dell’istituto d’arte di
Vittorio Veneto, le prove
di arrampicata libera a misura di bambino proposte
dalla sezione Cai di Vittorio Veneto, i Giochi d’un
tempo con Nardari&Tomasi, l’osservazione de “Il
mondo in una goccia”, con
l’acqua presa dal vicino
torrente Ruio di cui il geologo Vladimiro Toniello ci
farà scoprire la bellezza. E
infine il Mercatino solidale a cura dei bambini di
Sarmede, mentre per le
vie del paese esporranno
decine e decine di artigiani, artisti, hobbisti.
Ventiquattro laboratori
sono proposti ai piccoli vi-
sitatori per entrambe le
domeniche delle Fiere: sono tutti all’insegna dell’Oriente, tema di quest’anno
della mostra dell’illustrazione. Ne citiamo alcuni:
“Kirikami e
shangai” con
la scuola elementare
di
Sarmede,
“Piega e cuci”
con la scuola
materna di Rugolo, “Dragoni
per l’anno nuovo” con l’associazione ArteDanny Masutti storia, “Tangram” con i
pievigini di Gioca e Crea e
infine prove di xilografia e
calcografia con l’istituto
d’arte Munari di Vittorio
Veneto.
Inoltre si potrà visitare
anche il laboratorio “Il gioco e la scienza”, nella sede
della Pro loco.
Le Fiere durano dalle
10 alle 18.30; ingresso 8
euro, bambini fino a 10 anni gratis. La Mostra dell’illustrazione è aperta la
domenica dalle 10 alle
12.30 e dalle 14.30 alle
21.30. Dalle 10 alle 12.30 e
dalle 14.30 alle 19, sopra la
banca Unicredit, è aperto
anche il museo Stepan Zavrel, poco conosciuto scrigno di una selezione di tavole del grande artista
boemo, meritevole di visita tanto quanto la mostra.
Per informazioni il sito
della Pro loco è www.sarmede.org, quello della
mostra www.sarmedemostra.it.
Rossella Pagotto
Tommaso Bisagno
PONTE DELLA MUDA: Madonna
della Salute, Palù in festa
F
esta della Madonna della Salute domenica 15 al
Palù di Ponte della Muda. Alle 14.30 messa con la
corale di Pinidello, al termine benedizione dei mezzi agricoli. Partecipano gli Alpini e la Banda di Cordignano.
FREGONA: Consiglio comunale
M
artedì 27, alle 20.30, si riunisce il consiglio comunale di Fregona. Tra i sette punti all’ordine del
giorno spiccano un assestamento al bilancio di previsione
del 2007 e l’approvazione del progetto definitivo della struttura sportiva polivalente da realizzare presso gli impianti
sportivi, e della necessaria variante al piano regolatore.
PIZZOC: La Provincia di Belluno
contro ogni privatizzazione
L
a Provincia di Belluno fa sentire la sua voce sul
futuro del Pizzoc, che il comune di Fregona, nel
cui territorio insiste, mira a rendere più accessibile e
più accogliente (più turistico o cementato, è il timore di
alcuni ambientalisti). In una delibera, la giunta bellunese chiede che la Regione Veneto “si adoperi affinché la
cima del monte Pizzoc (ex Italcementi) venga acquisita
al demanio pubblico”, chiede che “il rifugio Città di Vittorio Veneto venga destinato al turismo sociale ” e che
“la viabilità di accesso al rifugio venga regolamentata e
messa in sicurezza”.
26
MEL / LAVORI A INIZIO 2008
Restauri, tocca
alla canonica
D
opo il restauro
della settecentesca chiesa
parrocchiale di Mel e il recente recupero delle “celle” dove ora è stato sistemato l’archivio parrocchiale, con l’inizio del prossimo anno verrà finalmente restaurata la canonica.
Finalmente, perché l’edificio – che si presenta attualmente piuttosto degradato anche a seguito di
recenti crolli di porzioni
delle soffittature al piano
terra – urge da tempo di
un intervento di recupero
e risanamento e conseguente adeguamento alle
norme vigenti.
Il progetto, che comporterà il restauro conservativo dell’intero edificio,
avrà un costo preventivato di 750 mila euro. «L’obiettivo – spiega il parroco
don Egidio Lot – è quello
di riorganizzare la canonica da un punto di vista funzionale, mantenendo la di-
MEL: La canonica
stribuzione dei vani esistenti e predisponendo l’edificio ad accogliere la residenza di almeno tre-quattro sacerdoti».
Il piano terra verrà organizzato per i rapporti tra
i sacerdoti e la comunità.
Il primo piano sarà destinato a zona giorno e di incontro tra i sacerdoti, mentre nel sottotetto verrà ricavata la zona notte. Un intervento rilevante sarà la
rimozione di un corpo aggiunto sul prospetto est,
costruito qualche decen-
FOLLINA: LECTIO DIVINA
IN AVVENTO PER LA FORANIA
L
a forania della Vallata ripropone la lectio divina
nei giovedì di Avvento “Incontro alla luce di Cristo in ascolto della sua Parola”.
Primo appuntamento il 29 novembre. Da quest’anno le occasioni di riflessione raddoppiano: una al pomeriggio (alle
15.30) e una alla sera (alle
20.30). Le lectio vengono tenute dai sacerdoti della Vallata nella sala del chiostro dell’Abbazia di Follina.
FOLLINA: MERCATINI
IN STILE AUSTRIACO
C
asette di legno nelle vie e nelle piazzette, profumo di vin
brulè e di frutta candita,
assaggi di mandorle, musiche natalizie. Così il
centro storico di Follina
accoglierà i visitatori del
“Mercatino di Natale”
che si terrà l’1 e il 2 dicembre prossimi. Un centinaio gli espositori che propongono prodotti tipici dell’artigianato e dell’agricoltura locali. Ci sarà anche Mario Tasca con la sua collezione di santini. Organizzano
la Pro loco e il Comune.
TARZO: COME L’AMBIENTE
INFLUENZA L’EDUCAZIONE
“V
ivaci o iperattivi, ansiosi o sensibili. Il ruolo dell’ambiente come fattore di rischio e fattore di
protezione” è il titolo dell’interessante approfondimento che il neuropsichiatra Luca Milantoni proporrà ai genitori dei bambini e ragazzi di Tarzo e Revine il 29 novembre dalle 18 alle 20 nella scuola materna di Tarzo.
e
L’AZiON
Bellunese / Vallata
Domenica 25 novembre 2007
nio fa per mettervi i servizi igienici. Al suo posto
verrà realizzato un ascensore, che sarà completamente indipendente dalle
murature dell’edificio e
sarà realizzato in vetro e
acciaio.
I lavori inizieranno a
metà gennaio 2008 e si
concluderanno per la Pasqua del 2009. Durante i
lavori i sacerdoti di Mel si
trasferiranno nella canonica della parrocchia di Carve.
La canonica di Mel è u-
TARZO:
Mercatino
di San Nicolò
S
abato 24, dalle 14.30
alle 20, e domenica
25, dalle 10.30 alle 20, mercatino di San Nicolò e di
Natale in centro a Tarzo
con prodotti artigianali natalizi ed enogastronomici
locali. Al sabato sera sarà
possibile degustare kastegne mazhaoanade de Colmajor, pinza col figo longhet de Tarz e vin brulè.
Domenica i bambini potranno salire sulla magica
carrozza trainata da Pallino.
REVINE: Messa
in memoria
di don Chiarel
A
distanza di 10 anni
dalla scomparsa di
don Luigi Chiarel, nella
chiesa parrocchiale di Revine si tiene domenica 25
novembre una messa in
suo ricordo. La celebrazione è fissata per le 9.30,
vi prenderanno parte i fedeli della parrocchia e i
membri dell’Associazione
radiantistica italiana, Radio
Italia Alfa Tango di Santa
Lucia di Piave, con il quale il sacerdote aveva instaurato
un rapporto di
amicizia
e collaborazione.
na costruzione la cui struttura-base attuale pare risalire alla seconda metà
del Cinquecento. Nel tempo sono state apportate
modifiche e aggiunte, come il corpo cucina al piano
terra, forse frutto della
modifica di un caminetto
o “larìn” che viene indicato nel catasto napoleonico
del 1805. Anche il vano delle scale, che non trova riscontro nel grafico del catasto Austro-Italiano 18561913, sembra essere una
modifica al primitivo edificio.
A seguito di accurate ricerche – eseguite dagli
storici locali A. Sartori e F.
Chiarelli su antichi documenti dell’archivio comunale, di quello parrocchiale e di alcuni incartamenti
privati delle nobili famiglie
dei Maccarini, dei Tonetti
e dei Migliorini, vissute tra
il 1700 e il 1800 – si è potuto stabilire che l’edificio
fu lasciato in eredità alla
chiesa di Mel dal reverendo monsignor Gio.Battista
Gajo, nato nel 1540 e morto nel 1610. Egli fu rettore
della chiesa di Mel per 45
anni e fu anche vicario della diocesi di Ceneda. Fu lui
a costruire la canonica:
sull’architrave del caminetto fece incidere lo stemma della sua famiglia, contraddistinto da una torre.
Sergio Cugnach
ZUMELLESE: Libro di Miriam Curti
sulle chiesette scomparse
S
abato 24 novembre, alle 18
al palazzo delle Contesse
di Mel, viene presentato il libro
di Miriam Curti “Chiese scomparse nelle pievi di Mel, Trichiana e Lentiai”. Insieme all’autrice partecipa Sergio Sacco,
direttore dell’Istituto bellunese
di ricerche sociali e culturali. Il
libro è frutto di una lunga ricerca nell’Archivio diocesano.
MEL: Il paese e la sua storia,
serata con Giovanni Sartori
V
enerdi 23 novembre, alle 18.30 nella sala degli affreschi del municipio di Mel, Giovanni Sartori
presenta “Mel e la sua storia; testimonianze e racconti”.
Nel corso della serata verranno lette pagine del diario della maestra Luigia Sartori. Organizzazione: Circolo Cultura e Stampa Bellunese.
S. ANTONIO TORTAL: Messa
di santa Cecilia per la forania
S
abato 24 la forania Zumellese festeggia la festa
di santa Cecilia con una messa alle 19 nella chiesa di Sant’Antonio Tortal, che vedrà la partecipazione
di tutti i cori parrocchiali della forania. Celebra la messa don Adriano Dall’Asta.
TARZO: Il dottor Marin illustra
le allergie respiratorie
M
ercoledì 28 novembre, alle 20.45 nelle ex scuole elementari di Tarzo, il dottor Alvaro Marin,
pneumologo all’ospedale di Vittorio Veneto, parlerà di
allergie respiratorie. Organizza l’Aido.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
FARRA / SANTA MARIA DEI BROLI
Il recupero
si fa più vicino
A
qualche anno di
distanza dai primi appelli lanciati da alcuni cittadini più o
meno illustri per il recupero della secolare chiesetta
di Santa Maria dei Broli,
sembra finalmente che
qualcosa si stia muovendo.
Da tempo, infatti, questo
caratteristico complesso
campestre di epoca medioevale dedicato alla Madonna della Neve, a metà
strada sulla via che dalla
chiesa parrocchiale conduce al cimitero di Farra di
Soligo, versa in condizioni
di degrado piuttosto critiche, per non dire gravi. Se
la situazione del campanile e dell’area verde circostante non sembra poi così allarmante, il tempo e le
infiltrazioni
d’acqua stanno
invece
mettendo a
dura prova il
tetto e i quattro muri portanti
della
chiesa, con il
rischio,
in
particolare, di perdere
l’opportunità di recuperare gli affreschi interni ed
esterni, verificando peraltro cosa si celi sotto gli intonaci. Così lo stimolo pro-
FARRA: La chiesetta di Santa Maria dei Broli
pulsivo all’intera comunità
per avviare l’attesa “operazione-recupero” sembra
definitivamente arrivato
con il recente appello pubblico del maestro Mario
Burtet, 88 anni, trenta dei
quali spesi nelle scuole elementari di Pieve, Collalto, Mosnigo,
Col San Martino e Farra, e
oggi residente
in via Patrioti.
«Come già segnalato
da
tempo – conferma lucidamente l’insegnante, seppure affaticato
dal cancro, dal diabete e da
una grave insufficienza epatica – io resto a disposizione della parrocchia per
sostenere economicamen-
te la completa ristrutturazione del campanile della
chiesa di Santa Maria dei
Broli, costi quel che costi.
È un’opera di carità, un segno di riconoscenza e di
devozione alla Madonna
della Neve che ho maturato da anni. Ricordando in
particolare quando, negli
anni Venti, il parroco ci portava lì a fare dottrina e, al
termine, noi bambini potevamo giocare e correre
spensierati sui prati circostanti».
Un luogo della memoria
storica, un patrimonio religioso e sociale assolutamente da recuperare anche per don Egidio Dal Magro, parroco di Farra di Soligo dal 2000, che ricorda,
ad esempio, di come nel
1918, in piena invasione
MUSICA
nella chiesa parrocchiale di Barbisano, il 25 novembre alle 17, oltre alla Corale Barbisano,
prevede l’esibizione del
Coro S. Giovanni Battista di Pagnano d’Asolo e
il coro Numeri Atque
Voces di Lamon.
I cori propor ranno
ciascuno un programma
di canti, presi dal reper torio liturgico antico, italiano e internazionale. L’ingresso è libero. (CC)
Il maestro
Burtet
annuncia una
donazione
R
ipar te dal “Concer to di santa Caterina” il nuovo corso
per la Corale Barbisano.
Dopo i festeggiamenti
per il 25º anniversario e
l’incisione del cd “Sulle
ali del sacro”, ripar te
l’attività della corale con
rinnovato entusiasmo e
qualche novità.
Da pochi mesi, infatti, il coro è diretto dal
maestro Rinaldo Padoin, musicista conosciuto per le precedenti
A Barbisano
tre cori
per santa
Caterina
esperienze di direttore
e per le sue esibizioni
concer tistiche.
La rassegna di quest’anno, che si svolge
come di consuetudine
austro-tedesca, le campane furono asportate per
fabbricare cannoni. «In
questi ultimi anni l’attenzione della nostra comunità si è concentrata inevitabilmente sull’impegnativo recupero della canonica
e dell’oratorio oggi dedicato a papa Albino Luciani –
afferma il sacerdote originario di Sant’Antonio Tortal –. Credo anch’io sia
giunto il tempo, insieme all’amministrazione comunale e all’Ufficio diocesano
arte sacra di prendere in
mano la questione, unendo, in particolare, le disponibilità dei vari professionisti, studiosi e cittadini emerse in questi anni. Con
una premessa: gli interventi di recupero, ovviamente, non potranno gravare sul bilancio parrocchiale». In tal senso, oltre
alla promessa del maestro
Burtet, la parrocchia può
già contare su un contributo di 20 mila euro da parte della famiglia Pederiva
di Col San Martino, donati
per la chiesetta di Santa
Maria dei Broli all’atto dell’acquisto dello stabile “Vedovati” che ospitava l’asilo
parrocchiale.
Pronto a collaborare si
dichiara subito anche il
sindaco Domenico Citron,
forte dell’esperienza personale maturata in passato
a Soligo con il recupero
della chiesuola di Santa
Maria Nova. «Offro la piena disponibilità dell’amministrazione comunale – dichiara il primo cittadino –
a coordinare questo progetto, specie nel reperimento di contributi pubblici e privati».
Glauco Zuan
FONTIGO:
Concerto S. Nicolò
S
abato 1º dicembre,
alle 20.45 nella chiesa di Fontigo, si terrà il 13º
Concerto di san Nicolò.
Tre i cori che interverranno: i Piccoli Cantori “Vittorino da Feltre” di Sacile;
il coro “Nuova Vita” di Vallà; il coro “San Nicola” di
Fontigo. In programma
pezzi di Haendel, Marcello, Mozart, Pergolesi,
Monteverdi, Schubert.
FARRA: SPOSTATI I CAPANNONI DELLA PRO LOCO
S
i è chiusa un’epoca
per la Pro loco di
Farra: nelle scorse settimane soci e volontari hanno definitivamente smantellato il vecchio capannone di lamiere che, sin
dagli anni Settanta, ha ospitato le principali manifestazioni locali, dalla festa dell’asparago e della
fragola alla sfilata dei carri d’uva. Una smobilitazione che, così come lo
spostamento della pesa
pubblica al magazzino comunale di Cal della Madonna, affianca l’oramai
imminente conclusione
dei lavori di ristrutturazione dell’ex chiesa di
Santo Stefano. Dando, di
fatto, anche il via ai successivi lavori di pavimentazione che trasformeranno quest’area parrocchiale tra la chiesa e il municipio nel nuovo punto
d’incontro cittadino. «Con
questo capannone se ne
vanno decenni di Pro loco
di Farra – sottolinea con
una vena malinconica la
presidente Rita Bet –;
però dobbiamo guardare
avanti». E il futuro, almeno nell’immediato, sarà
rappresentato dai nuovi
spazi di piazza Caduti nei
Lager, con la prospettiva,
condivisa dalla giunta Citron, di trovare casa alla
Pro loco negli edifici in
prossimità dell’attuale panificio e di proprietà della Cooperativa policulturale (ex cooperativa per il
forno economico). (GZ)
Domenica 25 novembre 2007
27
PIEVE: Il Comune ripropone il
doposcuola per elementari e medie
L
o scorso 5 novembre è ripreso il doposcuola “Destinazione Pieve” rivolto agli alunni delle scuole
primarie e delle scuole medie del comune di Pieve, senza alcun onere a carico delle famiglie. Per i più piccoli il
servizio è attivo il lunedì, martedì e giovedì dalle 15.30
alle 17.30 nella scuola del Contà. Per i ragazzi delle medie l’appuntamento è ogni lunedì, mercoledì e venerdì
dalle 14.30 alle 16.30 nella scuola Toniolo. Il servizio,
che prevede attività scolastiche, ricreative e di animazione, è finanziato dal comune di Pieve.
PIEVE-BAMBUÌ: Le ultime notizie
da suor Carmela Lombardi
D
a Bambuì suor Maria Carmela Lombardi fa sapere, a tutti gli amici di don Mario Gerlin, che
«la scuola va bene e continua a dare soddisfazioni». Ma
c’è qualche problema con il Comune che, per scarsità di
fondi, non riesce a mantenere le promesse fatte. Per cui
da tre mesi il Centro sociale, fondato da don Mario, deve provvedere a fornire il pane (e ogni giorno sono 250
panini!) quando non anche il riso e i fagioli.
Nella regione la memoria di don Mario è sempre viva: lo scorso 8 settembre a Tapirai è stata inaugurata una biblioteca intitolata al sacerdote pievigino.
SOLIGHETTO: Messa animata
da due cori per santa Cecilia
S
abato 24 novembre la messa delle 18.30 nella parrocchiale di Solighetto viene animata dal Piccolo
coro Voci bianche dell’associazione musicale Toti Dal
Monte e dalla corale Santa Libera di Fontigo. Questo in
onore di santa Cecilia, patrona della musica sacra.
PIEVE: “Come comunicare
la malattia” a cura della Fiorot
“L
a comunicazione della diagnosi: cosa dire, come dirlo” è il tema che verrà trattato martedì
27 novembre da Antonio Sacchetta, primario all’ospedale De Gironcoli, nella seconda lezione del corso di assistenza ai malati oncologici organizzato dall’associazione Fiorot. Alle 20.30 all’auditorium della biblioteca
comunale di Pieve di Soligo.
MORIAGO: Alessandra Spader
sindaco dei ragazzi
È
stato rinnovato il consiglio comunale dei ragazzi di Moriago. I 62 alunni votanti, su 63 aventi diritto, hanno scelto la lista “La strana gang” capeggiata
da Alessandra Spader (44 voti) mentre al concorrente
Marco Silvestri sono andati 16 voti. Gli impegni presi
in campagna elettorale dal gruppo
vincitore consistono nella promozione di: serate culturali (cineforum,
musica, teatro);
mercatino natalizio; corso di teatro;
incontro con gli
studenti delle scuole superiori.
VILLANOVA: Messa e processione
in onore della Madonna
F
esteggiamenti in onore della Madonna della Salute a Villanova di Sernaglia. Sabato 24 c’è la cena del radicchio (alle 20). Domenica 25 la giornata comincia con la messa, cui partecipano anche i gruppi Avis e Aido di Falzè; alle 14.30 vespro e processione con
la statua della beata Vergine lungo la via principale del
paese, con l’accompagnamento della banda di Moriago;
alle 15.45 mercatino di pane e dolci per i bambini di
Bahia (Brasile) e giochi popolari per i bambini; alle 19
messa; alle 19.30 cena nel chiosco riscaldato.
28
NEL CENTRO STORICO
minazione che però trova
consenso tra gli esercenti
della strada (è meno buio,
si sentono più sicuri). Bocciatura unanime dei “funghi” di ghisa, spuntati con
le piogge autunnali. Trattasi di dissuasori illuminati di notte. Non piacciono quasi a nessuno. Pare
neanche all’assessore alla
valorizzazione del centro
storico, Pietro Basciano,
che però non può dirlo. E
che ha deciso di passare
al contrattacco per far diventare Contrada Granda
un centro storico davvero
con i fiocchi. Complice anche il periodo natalizio.
«Il passaggio di veicoli
non autorizzati è ormai insostenibile – ammette l’assessore –. Ma è un problema che si risolverà con
l’installazione di telecamere ai varchi, che registreranno il transito di tutte le auto e a quelle non
autorizzate arriverà a casa la multa. Contiamo che
il nuovo apparecchio arrivi per i primi di gennaio».
Il 2008 inizierà dunque all’insegna della tolleranza
zero contro gli automobilisti che, in barba al divieto, entrano a piacimento
in via XX Settembre, di
giorno ma, soprattutto, di
notte, contando sul fatto
che la polizia municipale
non può dedicarsi 24 ore
su 24 alla centralissima
via.
Ma l’assessore Basciano estrae dal cappello un
altro coniglio: un programma natalizio speciale
per animare Contrada
Granda. Innanzitutto verranno ripristinate le tradizionali luminarie a filo, che
scendono a cascata dai palazzi (e più di qualcuno tirerà un sospiro di sollievo, tanto più che l’anno
scorso la via era rimasta al
buio). Poi in piazza Cima
arriverà un bell’albero di
Natale gigante, regalo del
Comune di Auronzo, che
verrà addobbato a spese
di alcuni generosi residenti. L’abete verrà acceso dai bambini delle scuole cittadine, il 2 dicembre,
con una piccola festicciola in cui suonerà anche la
banda inviata dal Comune
cadorino. Dal 6 dicembre
al 6 gennaio, quindi, troverà ospitalità nel cuore
della piazza un mercatino,
con una quindicina di casette di legno che rimarranno aperte tutti i giorni
per vendere oggettistica
natalizia. Addobberà la
piazza anche un presepe
di statue in legno naturale realizzato dai ragazzi de
La Nostra Famiglia.
In questa battaglia per
la valorizzazione del centro storico l’amministrazione comunale non è sola. L’Ascom ha incaricato
un professionista di redigere un piano di marketing urbano per studiare
un nuovo modello ricreativo e commerciale per tutto il centro storico (non solo per via XX Settembre).
A fine febbraio, i primi risultati.
Francesca Nicastro
gio Genoria; infine la festa,
che tra gli aclisti non manca mai. Allieterà
il momento conviviale la corale
“Insieme vocale
città di Conegliano” diretta da
Laura Fabbro.
Saranno presenti per condividere l’importante
traguardo il responsabile
diocesano per la Pastorale
del lavoro don
Giampiero Moret, il presidente provinciale
delle Acli Tiziano Mazzer e il
sindaco Alberto
Maniero. La cittadinanza è invitata.
Ma che brutti
quegli arredi!
V
ia XX Settembre
non è ancora
(ri)diventata il
salotto buono della città.
A denunciarlo sono Italia
Nostra e le opposizioni.
Sotto accusa il continuo
passaggio di auto non autorizzate e il posteggio abusivo, messi sotto accusa dal consigliere Mario
Botteon con un’interrogazione. Ma anche l’arredo
urbano considerato «povero e da rivedere» da
Francesco Scarpis, presidente dell’associazione
culturale firmataria, assieme ad Ascom, Confesercenti e Rotary Club, del
protocollo di intesa per la
valorizzazione del centro
storico nel gennaio 2006.
Arredo definito un «buco
nell’acqua» pure dal direttore dell’Ascom Gigino
Longo, che si dichiara
«per niente soddisfatto».
A Carlo Feltre, consigliere dell’Ulivo, non piace invece la nuova illuminazione, giudicata «per nulla in
sintonia con la tipologia
medievale della via», illu-
A destra: i “funghi” collocati in via XX Settembre; a sinistra: i nuovi lampioni della scalinata degli
Alpini.
CAMPOLONGO: LE ACLI
COMPIONO 60 ANNI
V
enerdì 30, le Acli di
Campolongo festeggeranno i loro (primi)
60 anni. Il programma della celebrazione, che si
terrà alle 20 nel centro sociale di via Vital, è articolato in tre momenti: il ri-
SABATO 24
Oggi e domani dalle 9 alle 20,
in via XX Settembre, “Dolce e
salato” mostra mercato dei prodotti enogastronomici italiani e
veneti.
Oggi e domani, all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima, esposizione e vendita di fantasie natalizie: angeli di
stoffa, ghirlande, presepi, addobbi natalizi, decoupage. Orari: 10-12.30 e 14.30-19.30.
Alle 10, nella sala S. Francesco
del convento dei frati Cappuccini, per il terzo corso di preparazione per neomamme incontro sul tema “Bellezza del-
cordo del lavoro svolto e
di tutti coloro che vi hanno contribuito; la riconferma dell’impegno a proseguire, nella triplice fedeltà
alla Chiesa, al lavoro e alla democrazia, con la relazione del presidente Gior-
la mamma e benessere del
bambino”. Informazioni e iscrizioni: 0438-31021, 0438941002. Partecipazione gratuita.
Alle 21, al teatro Accademia, per
la stagione teatrale 2007-2008
“Divertiamoci a teatro” va in scena “Menopause
- The musical” di Jeanie Linders con Marisa Laurito, Fioretta Mari, Marina Fiordaliso e
Crystal White. Informazioni:
0438-22880. Abbonamenti alla
biglietteria del teatro Accademia con orario continuato 920.
Alle 21, all’auditorium Dina Or-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 25 novembre 2007
si, per la decima rassegna teatrale “Tremilioni a teatro” la
compagnia teatrale Tremilioni
porta in scena La locandiera di Carlo Goldoni per la
regia di Antonio Sartor. Ingresso: 10 euro interi, 6 ridotti (fino ai 14 anni). Prevendita: calzoleria Cancian, salita Marconi,
telefono 0438-411413.
DOMENICA 25
Alle 11.15, al ridotto del teatro Accademia, Concerti aperitivo 2007. Ingresso: 7
euro interi, 5 ridotti.
Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna del teatro di figura per famiglie “Il teatro che non
c’è”, Alberto De Bastiani in
“Santi e briganti”. Ingresso u-
nico 4 euro.
MERCOLEDÌ 28
Alle 18, nella sala Capitolare
dell’ex convento di San Francesco, conferenza “A mensa con
i francescani - giro turistico nella Conegliano
del Settecento - Quasi
un film”. Soggetto di Luciano
Caniato. Fotografie di Arcangelo Piai. Alle 17, previa prenotazione all’Ufficio informazioni
turistiche (0438-21230) ci sarà
la possibilità di una visita guidata al convento e al brolo. Ingresso libero.
Farmacia di turno:
Costacurta, via XX
Settembre 64, telefono 0438-22814.
LOTTA ALL’INQUINAMENTO:
Riprendono le domeniche a piedi
M
isure di limitazione del traffico domenicale nel
periodo invernale per migliorare la qualità dell’aria cittadina sono state adottate con ordinanza del sindaco di Conegliano Alberto Maniero nelle domeniche
dal 18 novembre al 17 dicembre 2007 e dal 13 gennaio
2008 al 16 marzo 2008. La viabilità è stata studiata per limitare, nelle stesse domeniche, ingorghi nel centro cittadino. L’obiettivo è di scoraggiare la circolazione di attraversamento, al fine di non intasare via Colombo e via
Pittoni. Viene vietata la circolazione di tutti i veicoli a esclusione dei residenti, dei veicoli al servizio delle persone invalide munite di apposito contrassegno, dei taxi
dalle 10 alle 18 nelle vie Marcatelli, corso Mazzini, corso Vittorio Emanuele II, via Cavour, piazza Duca D’Aosta, via Garibaldi, via Marconi, via Caronelli, via Verdi,
via 21 Aprile e piazzale A. Moro.
COMUNE: Giovanni Tel nuovo
dirigente del settore Urbanistica
È
stato scelto il nuovo dirigente dell’area servizi al
territorio del Comune di Conegliano. È l’architetto Giovanni Tel,
45 anni, per 16 in servizio all’ufficio urbanistica del Comune di
Paese. Ha seguito qualificanti interventi urbanistici e da ultimo la
redazione del Pat.
ULSS 7: Inaugurati l’auto-medica
e il reparto di Neurologia
M
ercoledì 21 novembre all’ospedale civile di Conegliano sono stati inaugurati il servizio di auto-medica 118 e il reparto di Neurologia. L’auto-medica,
il cui equipaggio sarà costituito da medici e infermieri
di Pronto soccorso, opererà di concerto con il servizio
ambulanza e interverrà a favore di pazienti critici con parametri vitali alterati (codici rossi).
I quattro medici e i sei operatori sanitari del reparto
di Neurologia avranno una
nuova sede dotata, tra l’altro,
di due posti-letto di day hospital. Nel 2006 il team ha garantito oltre 13.500 prestazioni ambulatoriali tra cui
5.800 visite, 5.200 elettromiografie e 2.300 encefalogrammi.
CROCE ROSSA CONEGLIANO:
Per Adisa raccolti 12.900 euro!
H
a avuto un grande successo di pubblico il “Concerto per Adisa” tenutosi domenica 11 novembre al teatro Accademia di Conegliano. L’evento è stato organizzato
per raccogliere fondi per salvare la vita di una bambina albanese di cinque anni, la piccola Adisa, affetta da una grave malattia oncologica ed arrivata in Italia nel luglio di quest’anno per interessamento della Croce Rossa di Conegliano. In teatro erano presenti 550 persone. Il ricavato della serata, tra vendita biglietti e donazioni private, è stato di 12.900
euro. Sul sito internet della Croce Rossa di Conegliano, di
prossima realizzazione, verranno dati dettagli relativi alla manifestazione e all’incasso. Per ulteriori donazioni: Cri Banca Unicredit, abi 02008, cab 61624, n. 40066800.
INFORMAGIOVANI: Kossi Komla
Ebri presenta il suo libro
V
enerdì 30 novembre, alle 21 nella sala dell’Informagiovani di piazzale San Martino, lo scrittore Kossi
Komla Ebri presenta il suo libro “Imbarazzismi - Quotidiani
imbarazzi in bianco e nero”. Si tratta dell’ultimo incontro con
l’autore promosso dalla Bottega del mondo “Armadillo”.
CONCERTO DI NATALE:
Per i piccoli malati di leucemia
G
iovedì 29 novembre, alle 21 al teatro Accademia,
è in programma il Concerto di Natale. La serata
tradizionalmente voluta dal Comune di Conegliano in
collaborazione con l’associazione “Prof. G. F. Panizza e
Dott. G. Zamboni”, si propone di raccogliere fondi a favore della 2ª Clinica pediatrica oncoematologica di Padova. Ingresso a pagamento.
e
L’AZiON
Coneglianese
MONS. CANCIAN A BOCCA DI STRADA
“Qui è iniziata la mia
vita umana e cristiana”
I
l solenne ingresso
in chiesa e la preghiera davanti alla
statua della Madonna della Salute ha caratterizzato, domenica scorsa, l’inizio della grande festa per
la prima messa da vescovo di mons. Domenico
Cancian nel suo paese di
origine, Bocca di Strada.
È stata una giornata memorabile per gli abitanti
della parrocchia e di tutto
il comune di Mareno di
Piave. Con gioia ed emozione, insieme ad alcuni
sacerdoti che hanno concelebrato la messa, i fedeli
hanno accolto il primo vescovo nato tra loro. «Oggi
- ha detto il parroco mons.
Giacomo Da Frè - è una
festa grande di famiglia
per la prima messa da vescovo di padre Domenico
in questa chiesa in cui ha
tante volto celebrato. Anche se umbro di adozione
è sempre rimasto molto
legato alla terra di origine». «È grande - ha risposto il vescovo - la mia emozione nel vedervi così
numerosi. La vostra presenza mi fa sentire la bellezza di essere qui nel luogo in cui è iniziata le mia
vita umana e cristiana».
Nelle parole di padre Domenico è seguito poi il richiamo ai testimoni autentici, da madre Speran-
BOCCA DI STRADA: Mons. Cancian mentre benedice i fedeli
za a cui è profondamente
legato per esserle rimasto
accanto per molti anni a
Collevalenza, al beato
Claudio di Santa Lucia di
Piave. «Solo i santi rimangono - ha affermato - tutti
gli altri che appaiono
grandi vengono spazzati
via dalla storia. Anche noi,
come loro, siamo chiamati a vivere con la fiducia
che Dio conduce la nostra
storia».
Nel giorno del suo rientro a casa il vescovo Domenico ha indossato la casula regalatagli dalla parrocchia in occasione della
sua ordinazione episcopale. La comunità ha inoltre
fatto dono al successore
degli apostoli di una statua scolpita nel legno e
raffigurante l’immagine
della Madonna della Salute di Bocca di Strada. A ricordo del giorno della
consacrazione e della presenza alla cerimonia di oltre 400 fedeli del paese di
origine, i partecipanti hanno inoltre realizzato un album con foto e testimonianze.
Il fratello del vescovo,
Antonio, ha portato i ringraziamenti di tutta la famiglia Cancian alle persone presenti e a chi, nei vari momenti seguiti alla nomina di padre Domenico
a vescovo ha manifestato
vicinanza e stima. Anche
i sindaci di Mareno e di
Santa Lucia hanno rivolto
il proprio saluto e augurio
al neo vescovo.
La concelebrazione si è
conclusa con la processione con la statua della
Madonna della Salute e la
benedizione solenne. Le
campane di Bocca di Strada hanno così suonato ancora una volta a festa, come era avvenuto il 16 giugno, giorno dell’annuncio
della sua elezione a pastore della diocesi di Città
di Castello.
Gerda De Nardi
V
enerdì 30 novembre, alle 20.30,
nella chiesa parrocchiale
di Zoppè si terrà la presentazione del libro “La
parrocchiale di San Pietro in Vincoli a Zoppè.
Tracce di religiosità tra
ar te e storia” (Kellermann editore, Vittorio
Veneto) scritto da Cristina Falsarella e Silvia Bevilacqua con la collaborazione di don Adriano
Dall’Asta, direttore dell’Uf ficio Liturgico della
Diocesi di Vittorio Veneto. L’opera, nasce dal desiderio del parroco don
Francesco Gardenal e
dal suo consiglio per gli
Affari economici di concludere con un’opera a
stampa la lunga avventura che li ha visti coinvolti in modo responsabile
ed appassionato nel restauro conser vativo della chiesa parrocchiale. Si
Domenica 25 novembre 2007
ZOPPÈ
Presentazione
del libro
dedicato alla
parrocchiale
tratta di un approfondimento circa la storia dell’edificio sacro, delle sue
trasformazioni e delle opere d’arte in esso contenute, svolto mediante
una lettura inedita, che
mira alla contestualizzazione dei manufatti all’interno dello
spazio sacro, chiarendo di volta in volta, oltre agli aspetti
formali, la loro precisa funzione liturgica.
All’iniziativa editoriale hanno contribuito
anche la Banca della
Marca e il Comune di
29
San Vendemiano.
Saranno presenti i familiari di Giovanni Zanzotto, padre del poeta
Andrea e autore nel 1944
dei dipinto murali del
presbiterio.
La serata comprende
il concerto d’organo del
maestro Silvio Celeghin,
musicista e compositore
di fama internazionale,
docente al Conservatorio
“B. Marcello” di Venezia,
che eseguirà brani di J.S.
Bach, A. Vivaldi, M.E.
Bossi e F. Mendelssohn.
MARENO: DICEMBRE EQUO E SOLIDALE
C’
è una stanza piena
di colori nelle
strutture parrocchiali di
Mareno. Tovaglie colorate,
tè in scatole viola, cioccolato in brillante carta marrone, libri dalle copertine
sgargianti. È la stanza in cui
ogni terza fine di settimana
di ogni mese i volontari del
Gruppo Caritas allestiscono il mercato equo e solidale. Da sei anni propongono un trionfo di colori di alimenti, artigianato e libri
tutti “ad alta dignità”: prodotti non frutto di sfruttamento ma di valorizzazione
dell’onesto lavoro di contadini, libri che spiegano che
un altro mondo è possibile,
e un altro c’è già, lontani dall’Europa e dai mass media.
Tutto arriva dalla cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso. «È stato il nostro parroco don Mario Fabbro spiegano dalla Caritas- a
lanciare l’idea del mercato
equo e solidale; si è sempre
dimostrato molto sensibile
a questo tema». Nel mese
di dicembre il mercatino
sarà aperto per tutti i
weekend con il consueto orario: sabato dalle 16 alle 20
circa e domenica dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 20.
32
INAUGURATA A GAIARINE
Cittadella
della sicurezza
A
Gaiarine si è
concretizzata la
Cittadella della
Sicurezza. Una struttura,
un luogo, un punto di riferimento per i volontari e la
popolazione per coordinare situazioni di emergenza ma anche per far vivere
importanti realtà poste a
servizio della cittadinanza,
quali i Vigili del Fuoco Volontari, la Protezione Civile e la Croce Rossa.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Loris Sonego, ha avviato il progetto un paio d’anni fa. La necessità di spostare il magazzino comunale e di dare una sede a
tre associazioni che operano nel campo del soccorso e della tutela del territorio ha portato alla realizzazione di una nuova
struttura posta in un punto strategico della zona.
L’edificio, di 1.250 metri
quadrati, si trova infatti vicino alla nuova bretella
che verrà costruita nel
2008 dando completamen-
lle Fiere di Santa
Lucia torna sabato
24 e domenica 25 “Aromatica”, la Rassegna italiana della Bontà giunta
all’undicesima edizione,
che anche quest’anno ospiterà i prodotti delle più
Godega di Sant’Urbano,
Codognè, Vazzola, Mansuè, Fontanelle e Portobuffolè. Le rispettive amministrazioni contribuiscono con una quota alle
spese di gestione della
nuova sede. Sono 22 i volontari attuali mentre altre
20 persone si stanno formando per diventarlo. Le
persone, prevalentemente
giovani, che hanno dato la
loro disponibilità a diventare vigili del fuoco risiedono in diversi paesi.
Venti i volontari della
Protezione civile
I Vigili del Fuoco Volontari raggruppano diversi comuni limitrofi tra
cui Orsago, Cordignano,
L’Associazione volontari di Protezione Civile di
Gaiarine ha una storia lunga oltre vent’anni. Una
ventina sono i volontari e
la loro presenza è richiesta per esercitazioni a livello interregionale. Recentemente sono stati a
Padola di Comelico Superiore e a Taglio di Po’ a
Rovigo. In casi di calamità
il gruppo è sempre pronto
a partire. Una squadra ha
ad esempio preso parte all’emergenza maltempo del
28 settembre scorso a Mestre prestando il proprio
aiuto e soccorso per l’intera notte.
La Croce Rossa, altra
presenza significativa a
Gaiarine, offre un fondamentale servizio in occasione di manifestazioni o
per il trasporto in ambulanza di pazienti.
Gerda De Nardi
rali legati alla fiera: entrambi i giorni dalle 16.30
“Noci, Grazie di Cuore”,
presentazione a cura della Cooperativa Il Noceto,
e dalle 18.30 “Le Salsicce
della Marca Trevigiana:
Luganega da riso, Figalet, Salsiccia e Salsiccia al
Radicchio”, degustazione
a cura del Consorzio per
la Tutela e la Valorizzazione dei Salumi Trevigiani; domenica 25 dalle
17.30 “Grappe e Pasticceria”, degustazione
guidata di grappe e pasticceria artigianale a
cura dell’Istituto Grappa
Veneta.
GAIARINE: La sede di Vigili volontari, Protezione civile e Cri
to alla rete viaria.
Complessivamente il
costo dell’operazione ha
raggiunto i 500 mila euro
di cui 160 mila coperti con
un contributo Regionale.
Qui hanno trovato casa
i Vigili del Fuoco volontari, l’Associazione volontari di Protezione Civile e la
Croce Rossa di Gaiarine.
«Abbiamo optato per questa soluzione - spiega il primo cittadino Loris Sonego
- vista l’importanza di unire le tre realtà di volontariato in un’unica struttura.
Nel momento in cui dovesse verificarsi un’emergenza si può studiare, in
sinergia con il Comune, gli
interventi in maniera coordinata così da portare
FIERE DI S.LUCIA: 11ª Aromatica
A
rinomate aziende venete
e nazionali di cioccolato,
grappe, distillati, caffè, vini da dessert, salumi, formaggi, dolci e liquori.
Gli stand saranno aperti dalle 14.30 alle 20.
Tre gli eventi collate-
maggior beneficio al territorio. Ecco quindi la cittadella della sicurezza che
dà una soluzione definitiva
a quelle che prima, per Vigili del Fuoco, Protezione
Civile e Croce Rossa erano soluzioni precarie». Vista l’importanza dell’evento, all’inaugurazione hanno preso parte numerose
autorità a partire dal sottosegretario Ettore Rosato, al Comandante Provinciale dei Vigili del Foco di
Treviso, Silvano Barberi.
I Vigili al servizio di 9
Comuni
FRANCENIGO: PIERO E GISA INSIEME DA 75 ANNI!
S
ono stati Piero e Adalgisa Piovesana i protagonisti della partecipatissima festa degli anniversari di matrimonio tenutasi qualche settimana fa a
Francenigo. Piero e Gisa, infatti, sono uniti in matrimonio da 75 anni. Precisamente da 75 anni e 10 mesi. Dissero il loro “sì” davanti al Signore nella chiesa di
Francenigo il 30 gennaio 1932. Al tempo
lui aveva 24 anni e lei 20. Oggi Piero di
anni ne ha 99 (mai nessun maschio nel
Comune di Gaiarine è arrivato a questa
veneranda età!) e Gisa 95. Vivono ancora nella loro casa di via San Pio X. Fino
a due anni fa erano soli. Poi gli acciacchi sono aumentati e allora sono ricorsi all’aiuto
della premurosa badante Antonia. Piero è
più in forma, gira ancora con il bastone (fino allo scorso anno andava in paese in bicicletta!) mentre la moglie si muove con difficoltà. Tolto qualche problemuccio di udito, ragionano ancora lucidamente.
Dal loro matrimonio sono nati tre figli Fiorella, Eugenio e Oliviero -. La discendenza è poi continuata con 7 nipoti e 10 pronipoti.
Nella foto di due inossidabili sposi con il
parroco di Francengo e alcuni parenti.
LA NOSTRA FAMIGLIA
A “REGALO’ 2007”
A
nche l’associazione “La Nostra Famiglia” partecipa a “Regalò 2007”,
la mostra-mercato dedicata al regalo che
si tiene sabato 24 e domenica 25 novembre in area Fiera a Godega di Sant’Urbano. Lo stand dell’associazione propone
gli oggetti originali creati nel Centro di Lavoro Guidato “Angelo e Teresa Vendrame” di Mareno di Piave e a cura del Presidio di Riabilitazione di Oderzo.
L’apertura è prevista dalle 10 alle 20
con ingresso libero.
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 25 novembre 2007
SABATO 24
Oggi e domani alla Fiera
di Godega “Regalò”
proposte e suggerimenti
di regali per le feste natalizie. Orario continuato
dalle 10 alle 20. Ingresso gratuito.
Ultimi due giorni della
festa della Madonna della Salute a Cosniga di
San Vendemiano. Oggi
stand enogastronomico e
musica dal vivo. Domani
pranzo comunitario alle
12.30, serata di varietà
alle 20, fuochi d’artificio
alle 22.
Alle 21 nella sala polifunzionale del municipio
di San Fior la compagnia teatrale “Colonna
SAN PIETRO DI FELETTO: Messa,
giochi e dibattito per famiglie
F
esta della famiglia a San Pietro di Feletto domenica 25 novembre. Alle 10 messa nella Pieve, alle
11 caffè, strudel e vin brulè in oratorio, e poi festa, musica e giochi per tutti (gimkana alle 11.15, calcio 5 alle
12, basket, fazzoletto, palla avvelenata). La manifestazione si tiene anche in caso di pioggia ed avrà un proseguo sabato 1° dicembre con una incontro con il giornalista dell’Azione Federico Citron che proporrà una riflessione sul tema: “La famiglia e i mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione”. In oratorio dalle 15
alle 16.
S. PIETRO DI FELETTO: Cittadinanza
onoraria a mons. Nilo Faldon
S
abato 1° dicembre
il Comune di San
Pietro di Feletto conferisce la cittadinanza onoraria a monsignor Nilo
Faldon. La cerimonia si
terrà nella sede municipale, a Rua di Feletto, alle 10.30.
RAI: Benedizione del nuovo impianto
di illuminazione della chiesa
S
abato 24 novembre alle 18 solenne liturgia di ringraziamento per i 50 anni della consacrazione della chiesa arcipretale di Rai. Durante la celebrazione viene amministrata la cresima ad alcuni ragazzi della parrocchia. Al termine è prevista la benedizione del nuovo
impianto di illuminazione.
MARENO: Inaugurazione
del secondo Palazzetto dello sport
D
omenica 25 novembre alle 15 si tiene la cerimonia
di inaugurazione del secondo Palazzetto dello sport
di Mareno
realizzato
dal Comune
in via Conti
Agosti, in
prossimità
di quello già
esistente.
La struttura, costata 1.300.000 euro interamente a carico
del Comune, ha una superficie di 1.650 mq.
MARENO: Come comportarsi
con un traumatizzato?
“L
a gestione del politrauma, dalla chiamata 118
alla gestione ospedaliera” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 29 novembre, alle 20, all’Oasi
Campagnola di Mareno di Piave. Interverranno tre primari (Pronto Soccorso, Suem, Anestesia-Rianimazione)
e un dirigente del Comando della Polizia stradale di Treviso. Organizza l’Avis, in collaborazione con il Comune
di Mareno e l’associazione “Vivi Mareno”.
SAN FIOR: Iosa rilegge
“Lettera ad una professoressa”
“L
Infame” presenta lo spettacolo “Terapia
di gruppo”. Ingresso: 5
euro, gratuito per i ragazzi fino a 16 anni. Ultimo appuntamento della
rassegna “San Fior a teatro”.
Farmacie di turno: Beninato e
Sartor (San Vendemiano).
ettera a una professoressa” viene riletto da Raffaele Iosa, ispettore ministeriale della Pubblica istruzione, a 40 anni dalla morte di don Lorenzo Milani. Iosa è autore del libro “L’educazione
contro il declino. Frammenti di ottimismo sulla scuola e dintorni”. L’incontro si tiene mercoledì 28 novembre alle 20.45 nella sala polifunzionale del municipio di San Fior.
Organizza il Comune di San Fior.
SUSEGANA: Presentazione del
libro di don Omar Giorgio Dal Pos
G
iovedì 29 novembre alle 20.30 nella sala consiliare
di Susegana don Omar Giorgio Dal Pos presenterà il suo libro: “Foglie staccate dal vento della mia vita”. Nell’ambito della rassegna “Un libro in cantina”.
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 25 novembre 2007
33
Dalla Piazza a Topaligo, ambizioso programma di opere pubbliche
Coi fondi della Regione
Sacile cambierà volto
T
ra qualche anno
Sacile cambierà
volto? Sembra
essere questo il destino
del giardino della Serenissima, almeno stando alla
pioggia di interventi e di
contributi in arrivo per la
città dalla Regione Friuli
Venezia Giulia.
In centro. Ad aprire le
danze i progetti per un milione di euro destinati al
centro storico e in particolare a piazze, tra cui
piazza del Popolo, porticati, percorsi perdonali e al
completamento delle opere di illuminazione lungo
via Garibaldi. A questo si
aggiungono 430 mila euro
di finanziamenti destinati
al ponte di via della Pietà
che sarà oggetto di un intervento di messa in sicurezza e valorizzazione e
continuerà ad essere chiuso al traffico. Un altro milione di euro andrà per il
secondo lotto di ristrutturazioni su palazzo Biglia,
per il restauro di loggia,
cappella e colombaia. Il fi-
Il centro di Cavolano
ti per realizzare piste ciclabili- spiega Cazorzi-. Il
che non vuol dire dipingere una riga per terra, ma
realizzare una pista in sicurezza separata dalla carreggiata. Abbiamo in progetto una pista ciclabile da
“FAREMO COME IN STAZIONE"
L
nanziamento non sarà sufficiente per completare i
lavori al palazzo, tra cui il
recupero degli affreschi
nel salone degli imperatori: serviranno almeno altrettanti euro.
Nelle frazioni. Due milioni e mezzo di euro sono
destinati alle cinque frazioni, per lavori che quasi
sicuramente, a detta dell’assessore ai lavori pubblici Federico Cazorzi, partiranno nel corso del 2008.
Per la piazza di San Odo-
rico e Topaligo siamo già
al progetto esecutivo dei
lavori, a Camolli per il momento il progetto è sospeso in attesa di un’armonizzazione con le necessità
della parrocchia, ma anche Cavolano e Villorba
sono nei progetti dell’amministrazione. A Cavolano,
in particolare, è previsto
anche un nuovo sagrato
per la chiesa, mentre la
piastra polifunzionale diverrà parcheggio. Parola
chiave e denominatore co-
mune di tutte le opere: “vita più semplice per i pedoni e i ciclisti”. Lo conferma
l’assessore Cazorzi: «Il nostro punto di riferimento
sono le opere effettuate
nell’area della stazione, dove stiamo completando alcuni lavori di riassetto della viabilità. Finalmente abbiamo la possibilità di far
vedere come noi intendiamo intervenire».
Piste ciclabili. «Abbiamo reiterato la domanda
per ottenere finanziamen-
COINVOLTE LE ELEMENTARI
della strada e i loro genitori hanno segnalato all’amministrazione che sono state definite le opere
in previsione per il centro
e il quartiere di San Giovanni del Tempio. Un intervento che rientra nel
piano per la sicurezza stradale attivo a livello regionale e che coinvolge tre
città campione: Udine,
Cormons e Sacile.
Un piano importante
perché «la mortalità stra-
dale è sempre più elevataspiegava l’assessore alla
continuità assistenziale
Giorgio Siro Carniello - ed
è la fascia tra i 21 e i 29 anni a pagare il tributo più alto in termini di vite spezzate. Per il 2013 vorremmo decurtare la mortalità
del 50%».
Presentiamo qui sotto
nel dettaglio gli interventi
promessi per quanto segnalato dai ragazzi in centro e a San Giovanni.
I lavori pubblici
proposti dai ragazzi
L
a riorganizzazione della viabilità
di pedoni e ciclisti di Sacile parte dalle segnalazioni dei ragazzi. In
particolare dai ragazzi del-
le scuole elementari che
hanno aderito al progetto
Scarpe Blu e Pedibus. È
proprio grazie alla collaborazione e alle informazioni che i piccoli utenti
IN CENTRO: Marciapiedi più ampi
e isole spartitraffico
Viale Zancanaro: opere
che permettano la tutela
delle vetture dell’area d’ingresso alla scuola media unica, riorganizzazione della sosta e allargamento del
marciapiede, blocco del
traffico di attraversamento del cortile. All’incrocio
con viale Trieste verrà
creata un’isola spartitraffico con un salvagente per
regolarizzare le traiettorie
dei veicoli. Lungo tutto il
viale è previsto l’allargamento dei marciapiedi e
verranno evidenziati gli attraversamenti.
Viale Trieste (nella foto): allargamenti di marciapiedi e pista ciclabile
per assicurare continuità a
servizi a cura di
Erica Bet
viale della Repubblica fino
alla stazione, ma ne arriveranno altre a San Giovanni del Livenza, piccoli
tratti a Schiavoi e Cavolano, in prossimità delle
chiesette. Ma ne servono
molte di più».
pedoni e bici, gli attraversamenti verranno evidenziati. Creazione di un’isola
spartitraffico al passaggio
con via San Liberale.
Via Ettoreo: realizzazione di una sede pedonale allargata per il terminal
dello scuolabus e miglior
accesso alla scuola.
Via Meneghini: crea-
Come a Sacile, così a Roma
M
entre si assommano progetti e si ricevono contributi, la giunta di Sacile sente però sinistri scricchiolii al suo interno. Dalla tormentata redazione di un
“documento politico di metà legislatura” si è passati agli
aspri confronti a mezzo stampa tra assessori e sindaco, con
Cappuzzo che annuncia di voler cambiare due assessori
(sostituire Manfè e Pignat) ; ma il rimpasto è sbandierato, poi discusso e poi, apparentemente rimandato.
Il tutto, naturalmente, non può che indebolire l’azione
amministrativa.
E il tutto, inoltre, fa assomigliare assai il clima del centrosinistra sacilese a quello del centrosinistra che governa a Roma. (TB)
SAN GIOVANNI: Il problema
è sempre la Pontebbana
Strada delle Valli: realizzazione di un percorso ci-
zione di un’isola spartitraffico per agevolare l’attraversamento e allargamento dei marciapiedi.
SAN GIOVANNI, RICHIESTE
ESAUDITE GIÀ NEL 2008?
T
a zona della stazione è l’ esempio dello stile degli interventi pubblici della giunta Cappuzzo,
spiega l’assessore Cazorzi. Vediamo allora nel dettaglio
come cambia la zona in questione. Lungo via Carli e via
Girolamo da Sacile, la priorità numero uno è stata l’eliminazione delle barriere per disabili e carrozzine, mettendo i pedoni al centro del sistema. L’area della stazione
è particolarmente delicata e un ottimo esempio perchè
chi scende dal treno lo fa a piedi. È stata effettuata la
pavimentazione delle aiuole spartitraffico con materiale antiscivolo ed è stata eliminata una fontana che si era trasformata in allevamento di zanzare ricavando così un altro spazio pedonale protetto. Sono stati realizzati i marciapiedi in via Girolamo da Sacile e tutti i passaggi pedonali sono a schiena d’asino. Le strutture costringono il traffico ad una velocità estremamente bassa, ma è quanto si voleva ottenere. A questo modello si
ispireranno le opere di viabilità del centro.
ra le opere relative alla viabilità, 170 mila euro saranno destinati dalla Regione agli interventi individuati da genitori e alunni nel tragitto casa-scuola con
il progetto Sacile città sana a San Giovanni del Tempio.
Le opere partiranno per il 2008, in attesa della nuova
scuola che verrà realizzata a San Giovanni del Tempio
in via del Molino e per la quale si stanno predisponendo i bandi. Per i lavori individuati tra viale Zancanaro e
Trieste sarà necessario attendere il secondo stralcio di
finanziamenti che arriverà nel 2008.
clopedonale tra la Pontebbana e l’ingresso della scuola
De Amicis, protezione dell’area di arrivo, riorganizzazione della sosta e creazione di un marciapiede per gli
alunni accompagnati in auto.
Via Molino: canalizzazione dell’immissione di pedoni e biciclette nell’ultimo tratto della via, realizzazione di
un’isola spartitraffico in corrispondenza dell’innesto sulla Pontebbana e di un attraversamento protetto in posizione visibile per l’immissione in sicurezza al tracciato
che conduce alla scuola.
Via dei Masi: realizzazione di un imbocco protetto sulla Pontebbana, all’incrocio con
via Valli,
spostando
l’attraversamento semaforizzato
(nella foto).
Realizzazione di una
banchina
per la messa in sicurezza dei pedoni riducendo la sede
stradale di circa 6 metri.
SACILE
Più di un mese
col Mercatino
di Natale
A
l via da venerdì 23
novembre il Mercatino di Natale a Sacile: per le
vie del centro una cinquantina di banchetti aperti da
lunedì a venerdì dalle 15.30
alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 20, e fino alle 22 gli
stand
gastronomici. Sabato 24
alle 16
in biblioteca laboratorio per
bambini di 4-5 anni “Caro
San Nicolò ti scrivo” a cura
di Raffaella Marrone e Maria Balliana (nella foto)
34
LAVORI PUBBLICI A TORRE DI MOSTO
S.GIORGIO
Tangenziale quasi pronta,
meno rischi al “5 strade”
Bambini attori
con Martina
Prevarin
P
rocedono e si avviano alla conclusione i lavori per
la realizzazione di una
strada che unisca in modo
diretto la zona industriale
di Ponte Tezze e quella di
via Confin a Torre di Mosto. Il cantiere, aperto a
settembre,
dovrebbe
chiudersi a gennaio 2008.
«Alcuni la chiamano tangenziale, altri circonvallazione - afferma l’assessore
Alberto Minato - in ogni
caso direi che possiamo
parlare di una strada che
rappresenta un ulteriore e
importante collegamento
e fa da raccordo tra le due
zone industriali smaltendo il traffico».
Infatti l’attuale sbocco
a Torre della zona industriale Ponte Tezze è l’incrocio “cinque strade”,
che funge da sbocco alle
vie Confin, Donatori di
Sangue, Aido e Manin oltre ad essere attraversato
da via Roma e Xola. La
possibilità di deviare una
parte dei mezzi ridurreb-
L’incrocio delle cinque strade
be anche la pericolosità di
tale incrocio. «Si tratta di
creare continuità con alcuni tratti già realizzati»,
continua Minato. Proprio
per i rischi che comporta
l’incrocio “cinque strade”,
più volte teatro di incidenti, si è progettata una
rotatoria che permette di
snellire il traffico garantendo maggiore sicurezza.
La Provincia ha dimostrato interesse per questo
progetto stanziando 200
“M
aria si mise in
viaggio...”
Sì, la Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza
ha lasciato il santuario
per visitare le parrocchie
della nostra diocesi.
La nostra parrocchia di
San Nicolò di Sacile l’ha
accolta domenica 11 novembre. Dopo aver sostato presso gli anziani
della casa di riposo-ospedale, processionalmente
l’abbiamo portata in Duomo.
Che era pronto per ospitarLa: un’esplosione di
fiori bianchi, l’organo che
suonava, le luci che illuminavano a giorno ogni
particolare e le voci che
ripetevano: Mira il tuo popolo...
Dopo il saluto - preghiera del parroco don
Graziano, sono iniziate le
celebrazioni solenni dei
Vespri e dell’Eucarestia.
Fino alle 22 Maria ha goduto della presenza di
tanti suoi figli che hanno
sostato in preghiera ed in
contemplazione.
Nei giorni della sua
permanenza hanno sostato in preghiera i giovani della nostra Unità pastorale raccolti in una veglia; gli anziani per una
catechesi e per la celebrazione del sacramento
dell’Unzione degli infermi; le mamme, che con i
loro figli hanno ricevuto
la Benedizione; i bimbi
dell’asilo nido, della scuola dell’infanzia ed i bambini e ragazzi della catechesi; la comunità che in
mila euro per la realizzazione su un costo totale di
450 mila euro.
Infine in cantiere la realizzazione di una pista ciclabile che colleghi Torre
con Staffolo, seguendo il
percorso dell’attuale canaletta consorziale d’irrigazione. I lavori saranno
interamente sovvenzionati dalla Provincia di Venezia per un ammontare di
700 mila euro.
Chiara Basei
A SACILE STATUA DELLA
MADONNA DI MOTTA
“Lei ci ama”
La statua della Madonna di Motta nel Duomo di Sacile
PEREGRINATIO : Tappe nella
forania di Brugnera e Francenigo
U
e
L’AZiON
Friuli / Veneziano
Domenica 25 novembre 2007
ltima settimana della Madonna di Motta lungo
le strade delle parrocchie dell’unità pastorale di
Brugnera e Francenigo. Le tappe di questa settimana:
venerdì 23, ultimo giorno di permanenza a Ghirano, alle 15 vespri, rosario e atto di consacrazione di famiglie
e parrocchia, poi alle 16.30 partenza per Villanova accompagnata da lancio di palloncini. A Villanova la statua della Madonna si ferma fino a domenica: venerdì alle 20.30 si tiene l’incontro di preghiera e catechesi “Maria e i giovani”. Dalle 10.30 di domenica 25 al primo mattino di martedì tappa a San Cassiano dove, domenica
alle 14.30 si parlerà di “Maria e la famiglia”. Da martedì
27 al pomeriggio del 29 tappa a Brugnera, dove per martedì alle 20.30 è previsto l’incontro sul tema "Maria donna del servizio". Il 29 breve tappa a San Giovanni di Livenza. La Peregrinatio, poi, chiuderà il giro della forania sacilese con la parrocchia di Francenigo, dove per
venerdì alle 20.30 è previsto l’atto penitenziale. Chiusura
solenne domenica 2 alle 15 con i vespri di saluto.
Marco Guerrato
A
S. Giorgio di Livenza è cominciata
in questi giorni la scuola
di teatro per i bambini di
quarta e
di quinta
elementare. L’insegnante
è Martina Prevarin (nella
foto), insegnante elementarem residente a La Salute di Livenza, da sempre
impegnata in attività parrocchiali: «Per anni- spiega- ho anche recitato in
compagnie della zona, ma
in questi ultimi anni mi
dedico solo all’attività con
i ragazzi». Ma a cosa è finalizzata la scuola di teatro? «Stiamo preparando spiega Pevarin- un musical
per domenica 16 dicembre
con circa 20 ragazzi di
quarta e di quinta elementare. È sicuramente
un’esperienza che richiede molto impegno ma che
da anche molte soddisfazioni».
Tamara De Lazzari
una veglia a carattere battesimale ha pronunciato
l’Atto di Af fidamento a
Maria. Per tutti noi sono
stati giorni di Peregrinatio verso Colei che ci indica il Cammino per seguire il Figlio Suo Gesù.
Da lei ci siamo sentiti
amati, oltre che visitati; ci
siamo scoperti figli, abbiamo compreso il dono inestimabile del Battesimo, del Sacramento della
Riconciliazione al quale
tanti si sono accostati ed
ancora una volta ci siamo
sentiti portare a Gesù,
quel Gesù che Maria tiene sulle ginocchia e che
ci invita a guardare e ad
ascoltare.
Quanti rosari sono stati recitati; quante meditazioni, proposte da Padre
Mario, francescano, hanno toccato il nostro cuore;
quante richieste di grazie,
di conforto sono giunte a
Maria; quante lacrime Ella ha visto scendere dagli
occhi dei suoi figli; quanti lumini ha visto ardere;
quante mani ha sentito
che sfioravano i suoi piedi. E tutto espresso con
una fede sincera, un affetto filiale ed un grande
desiderio di vita nuova.
Mercoledì pomeriggio, a salutare la Madonna dei Miracoli c’erano
tante persone che nascondevano un po’ di
commozione e di nostalgia ma non potevamo
trattenerla: altri figli l’attendevano.
Una parrocchiana di
Sacile
CEGGIA: Conferenza della
cardiologa Loredana Milani
C
osa possiamo fare per noi stessi? Loredana Milani, direttore del Dipartimento di Medicina Primaria dell’Unità Operativa di Cardiologia all’Asl 10 di
San Donà di Piave aiuterà a rispondere a questa domanda, venerdì 23 novembre, alle 20.30, all’auditorium
della Biblioteca di Ceggia.
CEGGIA: Corso di addobbi natalizi
con l’associazione Casa Aperta
L’
associazione Casa aperta organizza un Corso di
decoupage e addobbi natalizi. Tre incontri, il 29
novembre, 6 dicembre e 13 dicembre, presso l’ex sede
in Piazzetta Carrer a Ceggia, dalle 20 alle 23. L’iscrizione costa 25 euro e comprende il costo del materiale per
il primo incontro. Per informazioni 0421-329658.
PRATA: Teatro, musica e libri
proposti da Avis, Aido e Admo
C’
è un modo nuovo per promuovere la cultura del
dono e della solidarietà. A Prata Avis, Aido e
Admo, in collaborazione con altre associazioni , hanno
deciso di puntare su tre appuntamenti culturali-ricreativi ad ingresso libero per allargare la cerchia dei donatori e avvicinare nuove fasce di popolazione. Il primo evento è giovedì 29 novembre: al teatro Pileo i Papu daranno uno spettacolo di cabaret con inizio alle 20.30. Domenica 2 dicembre alle 11.15 in Villa Morosini si terrà
il concerto-aperitivo di musica classica del Trio Diapason. Giovedì 6 alle 20.30, infine, alle opere parrocchiali
di Prata, don Antonio Zanette, parroco di Porcia, presenterà il suo libro “Un prete di campagna”.
VILLANOVA: Nuovi automezzi
per la Fondazione Biasotto
S
i rinnova il parco macchine della Fondazione Biasotto di Ghirano. Dopo quasi cinque anni di servizio sono stati dismessi i vecchi automezzi che hanno
trasportato i malati oncologici ai luoghi di cura, sostituiti
da altri all’avanguardia. La cerimonia ufficiale avrà luogo domenica 25 a Villanova. Alle 10.30 sarà celebrata
messa; alle 11.30 nella sede della pro loco di Villanova
avrà luogo il cerimoniale cui seguirà il brindisi con i 55
“angeli della strada” ovvero gli autisti volontari della Fondazione Biasotto.
VENERDÌ 23
A Sacile ha inizio Sacile
Quack, il 2° corso residenziale di fumetto, con Massimo
Bonfatti.
SABATO 24
A Sacile alle 21 al teatro Zancanaro per “Il volo del jazz”
Glauco Venier plays Zappa.
DOMENICA 25
Al teatro Zancanaro di Sacile,
spettacolo fra musica danza e
recitazione: “La diavolessa l’Arcadia in Brenta” di Galuppi Goldoni, con la partecipazione
del Piccolo Teatro Città di Sacile, coreografie di Gloria Giordano, orchestra e gruppo danza dei seminari di Musica Barocca. Per info, www.barocco-europeo.org, tel.
0434-734810.
Al teatro Pileo di Prata, nell’ambito dei “Teatri della fiabe”, alle 16 spettacolo per ragazzi con attori e pupazzi "Il
manoscritto nel pollaio - La
molto lacrimevole storia di
Giulietta e Romeo”, in
scena la compagnia “Teatri Possibili” di Milano.
MERCOLEDÌ 28
Alle 19 in municipio a Ca-
neva si riunisce il consiglio
comunale.
Alle 20.45 al teatro Zancanaro di Sacile concerto gospel e
non solo con il Venice Gospel
Ensemble diretto da Luca
Pitteri. Tutto il ricavato andrà all’associazione italiana
per la lotta contro le leucemie. Per informazioni: 0434
780623.
GIOVEDÌ 29
Alle 16.15 a palazzo Ettore assemblea annuale dell’associazione Università della
Terza Età con rinnovo della cariche sociali.
A Sacile presso la biblioteca
civica alle 20.30, presentazione della tesi di laurea "Sacile
dalla Repubblica Cisalpina al
terremoto del 1936: da comunità agricola a realtà industriale", di Chiara Martorel.
A Sacile alle 21, presso la sede del Cai a San Giovanni “I
sentieri dei garibaldini, sulle
orme degli insorti friulani del
1864”, incontro con lo scrittore Giorgio Madinelli.
Farmacia di turno:
Sacile, Gasparinetti,
Via Bertolissi 9, tel.
0434-780610.
e
L’AZiON
o
Mottense / Opitergin
FANTUZZO RACCONTA I PREPARATIVI
PER L’EDIZIONE DI LUGLIO 2008 A CAVALIER
ODERZO
Tre incontri
vocazionali
per ragazzi
Ritorna eVocation!
I
giovani di eVocation sono già
al lavoro per
preparare la quinta edizione di eVocation
che si terrà l’estate
prossima a Cavalier.
«Il tema di quest’anno è stato suggerito direttamente da
papa Benedetto – racconta Paolo Fantuzzo,
parole e musica del
gruppo dei giovani –
“Sarete miei testimoUn momento del musical “Da più grande mano” proposto dalla compagnia del Cappello Rosso
ni”: ecco la tematica
non semplice che sarà af- della gioventù in Austra- mavera». Attorno a queste
frontata nel corso delle lia».
iniziative ruotano e lavogiornate di eVocation. In
Intanto i giovani della rano oltre 100 ragazzi di
questi giorni stiamo lavo- compagnia del Cappello tutta la diocesi di Vittorio
rando per accorRosso, molti di Veneto, soprattutto dell’Odarci sulle queFossalta Maggiore pitergino-Mottense. La
stioni pratiche con
e di Cavalier ma compagnia del Cappello
la Pastorale giovaanche con signifi- Rosso è animata da 40 ranile della diocesi:
cativi apporti di ra- gazzi: cantano, ballano,
per luglio 2008 sagazzi di tutta la dio- scrivono testi, sanno coinremo pronti. L’ecesi, stanno lavo- volgere gli spettatori; si resperienza maturarando ad allestire galano esperienze formata nelle quattro eun nuovo musical. tive e regalano momenti di
dizioni precedenti
divertimento intelligente
Paolo Fantuzzo «Tratterà di un ciarci dà una buona balatano che vendeva alle migliaia di spettatori
se di partenza. L’evento si pozioni – spiega Paolo –. Il che da anni ormai li sesvolgerà in concomitanza musical sarà pronto per il guono con passione.
con la Giornata mondiale debutto nella prossima priGiuseppina Piovesana
D
omenica 25 in
patronato a Oderzo dalle 9 alle 16 si
terrà il primo incontro
vocazionale per ragazzi
e ragazze dalla quarta
elementare alla seconda media, dal titolo “Lasciati accendere dal Dio
che ti ama - Metti in fuga la tristezza e la malinconia”. La messa si
celebrerà alle 15 nella
chiesa della Maddalena, possono partecipare genitori e accompagnatori. Organizza il
Centro diocesano vocazioni che per la prima
volta propone a Oderzo
un’esperienza da anni
collaudata in Seminario, con la partecipazione di circa un centinaio
di ragazzi e ragazze. I
prossimi incontri vocazionali opitergini si terranno il 16 dicembre e
il 20 gennaio 2008. Per
informazioni chiamare
don Andrea e don Alessandro al 0438-948411,
o Silva De Luca al 3394311041.
ODERZO / LA PROPOSTA
DELLO SCOUTISMO PER I GIOVANI DEL 2007
cout per sempre:
e oggi?”. È questo
il titolo di una conferenza
pubblica che si terrà giovedì 29 novembre alle
20.30 nella sala del campanile del Duomo di Oderzo
organizzata dalla comunità
capi del gruppo Agesci Oderzo 1. Adriano Bordignon, coordinatore delle
associazioni familiari della
provincia di Treviso, pro-
DOMENICA 25
In Bottega del Mondo a Oderzo,
colazione equa e solidale.
Alle 14.30: calcio, FontanelleGruaro.
Alle 17.30, al palasport: pallavolo,
Lae Oderzo-Brescia.
LUNEDÌ 26
Dalle 20.30 alle 22.30, al centro
parrocchiale del Duomo, ottavo incontro della Scuola di formazione
sociale diocesana. Tema: “II movi-
porrà un affresco sulla
realtà dei giovani e delle famiglie, mentre Alberto
Fantuzzo, capo scout, presenterà i contenuti dell’esperienza scout dal punto
di vista di un capo impegnato a più livelli. L’obiettivo è quello di chiedersi
che senso ha oggi fare
scoutismo dal punto di vista dei ragazzi e delle famiglie. Questo incontro
mento operaio: storia, conquiste,
conflitti interni”. Relatore: Maurizio Cecchetto, segretario
generale della Cisl di Treviso.
MERCOLEDÌ 28
Alle 20 e alle 22, oggi e domani,
termina la rassegna di film d’autore proposta dal cinema Cristallo con la proiezione del film La
ragazza del lago di Andrea
Molaioli. Ingresso: intero 4,50 euro; ridotto 3,50.
VENERDÌ 30
Alle 18.30, a palazzo Foscolo, incontro con lo scrittore Paolo
Colagrande, vincitrice del
Premio Campiello Prima Opera.
Alle 20.30, in patronato Turroni,
riunione interbranca per gli
scout sul tema “La progressione personale unitaria”.
Alle 21, al cinema Turroni,
continua il primo ciclo di proiezioni del cineforum con “Gli amori di Astrea e Celadon” di Eric
Rohmer.
Farmacia di turno: Scotto, via Umberto I 28, telefono 0422-712221.
FRATTA: Don Pierino racconta
la sua settimana a Bose
V
enerdì 23, alle 20.30 in canonica a Fratta, il parroco don Pierino Bortolini racconta la sua esperienza di una settimana al monastero di Bose (nella foto).
CENTRO ITALIANO FEMMINILE:
Incontro con don Angelo Pavan
L
a sezione di Oderzo del Centro italiano femminile prosegue le sue iniziative. Mercoledì 28 alle
16.30, in sede, incontro di formazione sul tema “La società davanti alla morte”: relatore don Angelo Pavan.
Domenica 2 dicembre il Cif parteciperà al Mercatino di
Natale con la sua bancarella.
GORGO: cena pro Casa del
Sorriso
S
abato 24, alle 20 agli impianti sportivi di Gorgo, si
terrà la consueta cena di solidarietà a favore della Casa del Sorriso di Navolè. Prezzo: 18 euro adulti, 10
euro bambini fino a 12 anni. Iscrizioni da: Carmen Paulon (338-2479191), Monica Franzin (347-9336937), edicola Lucia Narder (0422-741565), salone Buttignol (0422850026), centro carni Brugnera (0422-757321).
MOTTA: Scoutismo in mostra
D
al 15 al 22 novembre Motta di Livenza, unica sede in tutto il Veneto, ha ospitato, all’isiss Scarpa,
la mostra fotografica itinerante “Scoutismo: cent’anni di
crescita - dai semi ai frutti”, una delle iniziative promosse
dal ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l’Agesci per ricordare i cento anni di scoutismo
e per promuovere il metodo educativo scout, creando sinergie con le scuole. A curare l’allestimento della mostra sono stati i capi e ragazzi dei gruppi Agesci di Oderzo, Motta e Meduna di Livenza.
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Janna/Pn
Il logo dell’incontro, disegnato da Mara Cattai
sarà un primo momento di
un percorso di formazione
e di coinvolgimento, che ha
il fine di sensibilizzare alla
necessità di impegnarsi
nell’educazione dei giovani attraverso lo scoutismo
e di riflettere sulla corresponsabilità educativa della famiglia nella comunità
parrocchiale e cittadina.
Temi degli incontri successivi saranno, infatti,
perché educare (21 gennaio), la comunità che educa (18 febbraio), i principi pedagogici dello scoutismo (7 aprile), il metodo
scout: improvvisazione o
metodo? (12 maggio). L’invito è rivolto a tutti gli ex capi ed ex scout, ai genitori di
scout e a tutti coloro che
siano interessati e incuriositi dalla proposta scout.
Gaetano de Biase
Domenica 25 novembre 2007
Castello Roganzuolo
Cimavilla
Conegliano
Cordignano
Crocetta del Montello
Falzé di Piave
Fontanelle
Francenigo
Maron di Brugnera
Nervesa della Battaglia
Orsago
Paré di Conegliano
Pianzano
Pieve di Soligo
Ponte della Priula
Povegliano
Sacile
San Giacomo di Veglia
San Vendemiano
Santa Lucia di Piave
Selva del Montello
Soligo
Spresiano
Tezze di Piave
Treviso
Valdobbiadene
Vidor
Villorba
Vittorio Veneto
36
Consiglio comunale congiunto di 14 comuni lunedì 26
Sicurezza dei cittadini
ora è tempo di agire
S
i svolge lunedì 26
alle 20.30 al cinema Cristallo il
consiglio comunale allargato dei 14 comuni dell’Opitergino-Mottense – cioè
Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Fontanelle, Gorgo
al Monticano, Mansuè,
Meduna di Livenza, Motta
di Livenza, Oderzo, Or-
melle, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda e San
Polo di Piave – per dibattere sul tema della sicurezza. Nel corso delle settimane che sono appena
trascorse, ciascun consiglio comunale si è riunito
nel proprio municipio per
approvare l’ordine del
giorno che poi verrà por-
i sono degli episodi che fanno pensare. Si ha l’impressione
dell’aumento della criminalità, ma non bisogna affidarsi solo alle reazioni emotive. È il pensiero di
don Piersante Dametto,
l’abate-parroco di Oderzo.
«È vero – conviene don
Piersante – si ha l’impressione di un crescendo e le reazioni emotive
sono comprensibili, ma alla fine sono quelle
che si rivelano
le meno efficaci.
Perché non leggono la situazione in tutta la sua
complessità. Ci
sono due aspetti che emergono sul piano emotivo. Primo, si rischia di dare la colpa di tutto solo agli stranieri; secondo, di
implorare solo misure drastiche nei
loro confronti.
Mentre a mio avviso è indispensabile una riflessione da parte di tutti». Il consiglio comunale di tutti i 14
comuni dell’Opitergino-Mottense
può essere
un modo per
affrontare in
tal senso il
problema?
«Credo di
sì – risponde
don Piersante – ma bisogna andare
oltre, la riflessione deve coinvolgere tutti i cittadini. Si avverte il bisogno
di maggiore responsabilità, dell’avere coscienza
del bene comune. Il man-
“Non
dobbiamo
fermarci alle
reazioni
emotive”
“DA ROMA NEPPURE DUE
RIGHE DI RAMMARICO”
ORDINE DEL GIORNO
DISCUSSO DA TUTTI I COMUNI
«V
chiusura tout-court. Sono
necessarie misure programmate che tengano
conto della nostra realtà.
Ma al di là degli interventi specifici, sottolineo la
necessità di un maggiore
senso di responsabilità, di
legalità, di civismo. Sono
dimensioni da riscoprire,
indispensabili nell’educazione delle giovani generazioni».
ogliamo parlare
di sicurezza su
un piano istituzionale – annuncia Pietro Dalla Libera,
sindaco di Oderzo –. L’ordine del giorno che andremo a proporre è stato dapprima inviato a ciascun sindaco, in modo che ciascuno
potesse fare le
sue osservazioni
e proposte. L’obiettivo è di approvare un documento unitario
condiviso da tutti». Per dimostrare al Governo di
Roma che il territorio è unito, che la sicurezza è un’esigenza reale
della popolazione. Per dire
che, una volta tanto, i colori politici passano in secondo piano, a parlare sono i
sindaci eletti dalla popolazione, espressione a loro
volta di diverse linee politiche. Ci sono le amministrazioni dove la maggioranza è della Lega Nord ma
anche quelle del centro sinistra, per non parlare dei
comuni retti dalle liste civiche. «Tutto serve – concorda Firmino Vettori, primo cittadino di Gorgo al
Monticano, realtà che si è
trovata nell’occhio del ci-
clone dopo l’omicidio dei
coniugi Pelliciardi –; da
sempre l’unione fa la forza.
Ben venga tutto quello che
riusciamo a fare. Anche
perché, dati alla mano, non
è che ad oggi si sia ottenuto qualche risultato». «Discutere insieme – aggiunge Giampaolo Vallardi, sindaco di Chiarano nonché consigliere provinciale – è
sempre positivo. Anche se, temo, ci ritroveremo a dire le stesse cose che
abbiamo detto la sera del
blocco stradale della Postumia. Stiamo esprimendo
necessità reali del nostro
territorio. Voglio proprio vedere se la prossima legge
Finanziaria ne terrà conto».
«L’aspetto fondamentale –
è il pensiero di Mario Vendrame e di Giovanni Artico, sindaci rispettivamente
di San Polo di Piave e di
Cessalto – è coinvolgere i
nostri parlamentari, i trevigiani che ci rappresentano
al Governo, affinché raccolgano le nostre istanze
sulla sicurezza». (AF)
BOCCA DI STRADA
PIEVE DI SOLIGO
S. MARTINO DI COLLE
ENZO GANDIN
n. 9.5.1918 - m. 24.11.2001
PIETRO BERNARDI
n. 17.12.1934 - m. 1.12.1982
ANGELA TOMÈ ved. COLOMBERA
m. 29.11.2004
Il tempo passa ma il ricordo di
te è sempre presente nei nostri
cuori.
Nel sesto anniversario, i tuoi
cari con affetto.
Venticinque anni sono trascorsi dalla tua scomparsa e il
ricordo è vivo in noi. Ti sentiamo sempre vicino.
Margherita, le figlie, i nipoti e
le persone care.
“Voglio ricordarti com’eri,
pensare che ancora vivi, che
ancora mi ascolti e che come
allora sorridi”.
Rita, Giacomo, Sandro, Dino,
Michela.
VISTORTA
VAZZOLA
CASTELLO ROGANZUOLO
PIANZANO
GENOVEFFA CARLET
in SACILOTTO
m. 27.11.1995
ANGELO BASEI
n. 4.9.1920 - m. 7.11.2007
FERRUCCIO DAL POS
n. 10.3.1915 - m. 30.11.1989
Sei sempre nei nostri cuori. Da
lassù proteggici e illuminaci.
I tuoi cari.
Uomo mite, umile, uomo di pace, una vita da cristiano esemplare dedita alla famiglia e al
lavoro. Il suo ricordo sarà una benedizione per i suoi cari
e per quanti l’hanno conosciuto.
CATERINA BALDASSAR
in ZANETTE
n. 13.12.1927 - m. 26.11.2004
Ti ricordiamo con immutato affetto.
Tuo marito, i tuoi figli, i tuoi
nipoti e familiari tutti.
tato all’attenzione di tutti
lunedì sera e che verrà approvato congiuntamente.
L’obiettivo è di trasmettere questo ordine del giorno al ministro per la Giustizia e alle autorità competenti affinché vengano
prese delle misure per sostenere e assicurare la sicurezza dei cittadini. Mi-
sure che vanno dalla lotta
alla clandestinità degli
stranieri, un serbatoio al
quale purtroppo la malavita attinge, alla maggiore
presenza di forze dell’ordine sul territorio.
servizi a cura di
Annalisa Fregonese
MONS. DAMETTO: SERVE PIÙ SENSO DI RESPONSABILITÀ
C
e
L’AZiON
Opitergino / Memorie
Domenica 25 novembre 2007
cato rispetto
delle leggi è
trasversale,
coinvolge tutti. Da chi non
osserva il Codice
della
strada, mettendosi ubriaco al volante a
chi, attraverso la corruzione, cerca di
ottenere benefici per sé.
Tutto questo è frutto di una mentalità di permissivismo della quale si stanno
avvertendo tutti i limiti.
Anche i nuovi metodi
scientifici vengono usati
per giustificare tutto. L’ha
detto bene papa Benedetto XVI: c’è un senso di disagio profondo, se viene a
mancare la certezza della
verità si finisce per non distinguere più ciò che è bene e ciò che è male».
L’invito di don Piersante è a riflettere su quella
cultura dilagante che mette al primo posto l’interesse economico ad ogni costo. «È certo che la questione dell’immigrazione
va affrontata – dice don
Piersante – senza gli estremismi dell’accoglienza indiscriminata né della
“Dobbiamo
coinvolgere
i parlamentari
trevigiani”
Daniele Pelliciardi e la moglie Lucia
N
on ci sono parole per descrivere ciò che sta provando Daniele Pelliciardi, 42 anni di Oderzo. Figlio unico, ha perso in una notte i suoi genitori a causa
della follia delinquenziale. Sua madre e suo padre sono
morti fra orribili sofferenze, seviziati da banditi strafatti di cocaina.
Daniele, che lavorava come guardia giurata all’Istituto di vigilanza Carniel di Oderzo, sta ora cercando di elaborare questo dolore. Perché la sua vicenda ha suscitato così tanto scalpore e nel contempo la solidarietà di
tanti? Perché Daniele è uno di noi. Una persona semplice,
tranquilla. «Continuo a pensare – dice – che se uno di
quei delinquenti non fosse stato fuori dal carcere grazie
all’indulto, i miei genitori oggi sarebbero ancora vivi.
Ciò che mi fa più male è che da parte di coloro che ci
governano, da parte di chi ha firmato l’indulto, non mi
è arrivato nulla. Né due righe di solidarietà, di rammarico per quello che è successo, niente».
Ti sei spento serenamente lasciando la pace, ora prega dal
cielo per le nostre famiglie.
Moglie, figli, genero, nuora e
nipoti.
LA NAZIONALE CON JENNY BARAZZA SI È QUALIFICATA PER
LE OLIMPIADI 2008 E LA SPES CONEGLIANO VA FORTE IN A/2
Il volley di qualità è rosa
È
un momento magico per la pallavolo femminile
diocesana. La Spes Zoppas
Conegliano è ai vertici del
campionato di serie A/2,
Jenny Barazza ha trascinato la Nazionale alla vittoria
della World League e alla
qualificazione alle Olimpiadi 2008. Riviviamo assieme
queste soddisfazioni sportive.
Spes Zoppas Conegliano Dodici punti in quattro
partite, ovvero nessuna
sconfitta. Questo il riassunto della prima parte del campionato di A/2, che vede la
Spes guidare in solitaria la
classifica. Un ruolino di
marcia che non può lasciare indifferenti, anche perché parzialmente continuato in Coppa Italia, dove però
la Spes non è riuscita a superare le eliminatorie, dimostrando alcune incertezze in fase di finalizzazione
del gioco. In luce, in questa
prima parte della stagione,
i nuovi acquisti di Conegliano, soprattutto la centrale Elisa Manzano e l’op-
posto serbo Jovana Brakocevic. Se la giocatrice della
Serbia era una promessa attesa, visti gli ottimi risultati
che ha già raccolto in campo internazionale, a dispetto dei soli diciannove anni,
Manzano è una scommessa vinta dal presidente Giovanni Lucchetta e dall’allenatore Mario Martinez che
hanno fortemente voluto a
Conegliano la giocatrice
friulana. Buone le prestazioni anche di Francesca
“Cisky” Marcon, che si sta
sempre più rivelando una
giocatrice versatile, che fa
da sponda tra attacco e difesa, un modo innovativo di
interpretare la pallavolo. Elemento in più di questa
Spes è la forza del gruppo
che, rispetto alla passata stagione, ha acquistato maggiore fiducia nei propri mezzi e sta dimostrando la giusta determinazione, soprattutto nei momenti di gioco
più delicati. Il neo si può
trovare nella panchina davvero corta, che deve ancora affidarsi alla squadra giovanile trasferita a Belluno.
PODISMO: A Barbisano domenica
si corre la Marcia di Santa Caterina
D
omenica 25 il popolo delle non competitive si raduna a Barbisano. È in programma, infatti, la 17ª
edizione della Marcia di Santa Caterina, valida per i concorsi Trevisando e Gamba d’argento e organizzata dal
Gruppo marciatori Allegria. I percorsi proposti sono tre:
6, 12 e 19 chilometri, tutti misti collinari nella caratteristica zona di Barbisano, Barbisanello e Collalto. La partenza è alle 9 agli impianti sportivi di Barbisano. Per
informazioni: Gruppo marciatori Allegria (telefono 0438841508, 980083).
PATTINAGGIO: Andrea Barbieri
argento mondiale nel singolo
D
Le azzurre festeggiano la qualificazione per le Olimpiadi di Pechino 2008
Dopo la pausa per la Coppa
Italia e la Coppa del Mondo, mercoledì 21 è ripreso il
Campionato che proseguirà
senza soste fino a fine anno.
Jenny Barazza Dopo la
Coppa dei campioni con la
Foppapedretti Bergamo e il
Campionato europeo con la
Nazionale (dove è stata eletta miglior muro d’Europa), la Jenny da Codognè si
è qualificata per la seconda
Olimpiade della sua carriera. A Pechino 2008 Barazza
non dovrebbe proprio mancare, anche per fare meglio
di come è andata ad Atene
2004. L’Italia in rosa ha sta-
bilito un record fenomenale: 21 vittorie consecutive.
L’obiettivo di salire almeno
sul podio alle prossime Olimpiadi non sembra irraggiungibile. Jenny, diventata
l’insostituibile perno dell’Italia di coach Barbolini, intanto, è osannata e reclamata dalla stampa e dalle
autorità. A Codognè la casa
dei genitori, fuori della quale sono esposti il tricolore e
la maglia azzurra, è diventata meta di pellegrinaggi
da parte dei compaesani e
degli sportivi.
Giacinto Bevilacqua
Alberto Rosa
opo l’oro di Silvia Marangoni nell’in-line, il pattinaggio azzurro e lo Skating club Oderzo hanno festeggiato la medaglia d’argento conquistata da
Andrea Barbieri ai campionati mondiali. L’asso opitergino alla rassegna iridata svoltasi in Australia si è fermato sul secondo gradino del podio nella specialità singolo seniores, al termine di due spettacolari
manche (short e lungo) nelle quali è stato preceduto soltanto dall’azzurro Riva.
CICLISMO: Domenica 25 è in
programma la Pedalata della Brosa
D
omenica 25 è in programma una pedalata ecologica targata Federciclismo. A Campea di Miane,
infatti, il Miane Bike Team organizza la 18ª edizione della Pedalata ecologica della Brosa. Il percorso, misto collinare lungo strade asfaltate, sterrate e sentieri, misura
circa 20 chilometri. Iscrizioni: Asd Miane Bike Team (telefono 0438-893222, 333-3524685, fax 0438-893222 entro
domenica 25 novembre alle 9.45). Il ritrovo è presso la
sala polivalente di Campea alle 8. La partenza è alle 10.
AMICHEVOLI CON L’UCRAINA
UN CENTINAIO DI CESTISTI
L’Italia under 17
di calcio a Ghirano
La Virtus Mansuè
rischia di chiudere
A
rriva la nazionale
di calcio. Anche se
si tratta soltanto dell’under 17 desta fascino il doppio appuntamento internazionale ideato dall’associazione Eventi nella zona del mobile pordenonese. Si disputa in settimana,
infatti, il Trofeo del Distretto del Mobile, che
presenta la doppia sfida
fra l’Italia e l’Ucraina. Le
due nazionali giovanili
proprio nel Pordenonese
lo scorso marzo hanno
partecipato al girone di
qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2007
che qualificò l’Ucraina
(foto sotto). Il programma
prevede un primo incontro martedì 27 alle 14.30 al
nuovo stadio comunale di
Prata, che verrà inaugurato nell’occasione. Due
giorni dopo, giovedì 29, la
sfida sarà ripetuta al comunale di Tamai di Brugnera, sempre alle 14.30.
Le due nazionali e i rispettivi staff giungeranno
in territorio diocesano già
lunedì 26. L’Italia, accompagnata da Giancarlo Antognoni (il popolare regista della Fiorentina e della Nazionale che vinse il
Mundial di Spagna nel
1982, nella foto in alto),
soggiornerà all’hotel Dall’Ongaro di Ghirano e si
allenerà a Visinale, mentre l’Ucraina risiederà al
Ca’ Brugnera e si preparerà al campo comunale
di Brugnera. L’evento
sportivo sottintende anche un’altra proficua occasione, ovvero la messa
in mostra su scala internazionale del Distretto del
Mobile Livenza e nuove
sinergie con le realtà produttive dell’Ucraina. (GB)
G
L
a migliore stagione
della sua storia rischia di diventare anche
l’ultima per la Virtus Mansuè. La società di basket
presieduta da Pasquali,
che conta un centinaio di
tesserati e una prima squadra che per la prima volta
in assoluto milita nel campionato di serie D, sta per
chiudere i battenti. Senza
sponsor principale anche
il campionato regionale,
li amici del Cai di Conegliano
sono invitati domenica 25 al
pranzo sociale alla “Casa degli alpini”
in Passo San Boldo (nella foto). La quota di partecipazione per gli adulti è di
22 euro e per i bambini di 15. Dopo il
pranzo si terranno vari giochi. I soci
che compiono i 25 anni e i 50 anni di
servizio riceveranno il distintivo in occasione del pranzo sociale. Venerdì 30,
inoltre, continueranno le serate sulla
montagna all’auditorium Dina Orsi, alle 21, con “Suggestioni”, proiezioni in
multivisione di Roberto Valenti, alpinista accademico del Cai, ambientalista
e fotografo naturalista. Ci porterà alla
scoperta di oasi di wilderness della terra, dalle Ande peruviane alla Patagonia, dall’Himalaya all’Africa australe.
raggiunto dopo la splendida promozione della scorsa stagione, rappresenta
un impegno finanziario impossibile. Se così continuerà, sei squadre (D, under 17, under 14, under 13,
Aquilotti e minibasket)
verranno sciolte in barba
ai bei discorsi sulla prevenzione del disagio giovanile, eccetera. Ma è possibile che nella ricca Mansuè, meta privilegiata del-
CAI
Domenica 25 il Gruppo Amici della montagna- Nino Lot di Cordignano propone un’escursione con meta Molinetto della Croda e Mondare-
l’immigrazione, non si riesca a convincere un industriale a sostenere le irrisorie spese richieste dal
mantenimento di una
realtà cestistica provinciale? «Siamo una piccola società, ci serve solo il minimo necessario per continuare a svolgere un importante ruolo sociale» è
l’appello del coach della
prima squadra, Morris
Ceron (nella foto). (GB)
sca. La partenza è alle 8.30 da Cordignano. Giovedì 29, nella sede sociale
del Cai Sacile a San Giovanni del Tempio, è previsto l’incontro con Giorgio
Madinelli sul tema “I sentieri dei Garibaldini. Sulle orme degli insorti friulani del 1864”. Domenica 25 è prevista l’escursione tra i boschi del Cansiglio seguendo il “sentiero degli Slipari”. La
partenza è prevista alle 8 presso il ponte Lacchin a Sacile, alle 8.45 comincia
l’escursione, alle 11.30 ci sarà il pranzo a casera Ceresera e alle 15 è previsto il rientro. Al patronato Don Bosco
di Motta di Livenza sabato 24, alle 21,
verrà proiettato il film “Dersu Uzala”,
presentato da Manlio Piva docente del
Dams dell’Università di Padova.
Mara Campaner
38
Domenica 25 novembre 2007
Lettere
& interventi
LE REGOLE DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Convivenza e sessualità
prove che non sono prove
H
o letto sul numero de
L’Azione dell’11 novembre scorso la lettera di
Laura, che ha fatto una breve esperienza di volontariato all’Opsa di
Sarmeola. Conosco bene l’Opera,
in quanto uno degli ospiti, un disabile grave, è mio cugino e io sono
rimasta la sola parente ad andarlo
periodicamente a trovare. La distanza e il dovere di assistere mia
madre a casa con una seria insufficienza respiratoria mi impediscono
di fare di più, cosa che mi darebbe
una grande gioia interiore. Sono
d’accordo con Laura che la presenza di Dio la si sente viva in quell’ambiente e ci interroga attraverso
gli ospiti, i più piccoli, che sono i
preferiti da Cristo.
Mi ha lasciato perplessa invece
la conclusione della lettera. Se si abbraccia la fede si deve cercare di essere coerenti in tutto. Forse la Chiesa a volte trascura il sociale, non fa
abbastanza il suo dovere di denuncia contro le ingiustizie della società, ma punta più sugli aspetti morali. Mi pare che Laura al contrario
prenda questo aspetto con troppa
leggerezza. Non deve passare ai
giovani il messaggio che i rapporti
prematrimoniali e la convivenza sono leciti per un credente. E programmare il matrimonio più in là,
ad una data comoda, quando sarà
nato il figlio e così si potrà fare tutto insieme, matrimonio e battesimo, per risparmiare sui costi, non
mi pare una gran testimonianza.
Il vescovo Giuseppe Zenti era
chiaro su questo punto: alla Veglia
di Pentecoste dell’anno scorso disse che i conviventi sono degli immorali. La religione cattolica ha delle regole e anche se non fanno comodo, e ognuno può addurre le proprie motivazioni a giustificare certi
comportamenti, però ci sono e il
credente se non le rispetta ne è responsabile. Davanti a Dio.
Fiorella Vazzoler
Confesso che eravamo incerti anche noi sulla pubblicazione delle riflessioni di Laura e per gli stessi motivi espressi nella lettera. Ricordo che
si trattava dell’esperienza di una coppia di conviventi, che dopo aver fatto una settimana di servizio all’O-
DAL CARCERE:“DITE AI GIOVANI
CHE LA DROGA È UN DIAVOLO”
Un vittoriese, che sta finendo di
scontare in un carcere italiano errori commessi, intrattiene corrispondenza con un parroco della
città. Pubblichiamo qui alcuni estratti significativi della sua lettera.
“C
aro padre don (omissis),
le scrivo questa lettera
sperando di trovare un po’ di tranquillità in questo momento. Ma c’è
sempre il mio passato... e quando
ci penso mi verrebbe voglia di farla finita.
Anch’io ho fatto cose di cui vergognarsi: ho rubato, ho spacciato.
E tutto per una piccola illusione.
All’inizio ti sembra il paradiso, ma
è come una medaglia, che quando
la giri... ti accorgi di essere entra-
to in una specie di inferno da cui pochi trovano la via del ritorno.
Le scrivo tutto questo perché
vorrei che lei spiegasse ai ragazzi
che la droga non è altro che un diavolo che piano piano ti entra dentro. Non ha senso dire: provo una
volta e basta, perché è così che si
incomincia, e quando te ne rendi
conto... è troppo tardi.
Caro padre, non voglio chiederle di trovare la soluzione ai miei
problemi e alle mie angosce, ma mi
auguro almeno che questa lettera,
che certamente testimonia cosa
succede alle persone che entrano
nella spirale della droga, possa
convincere i ragazzi a non fare questo grande sbaglio: capiscano che
è solo una grande illusione!”.
Lettera firmata
ANDATE A TROVARE
I SACERDOTI ANZIANI!
L
a parrocchia è famiglia, luogo d’incontro dei vissuti più diversi, tenuti insieme dal
senso di fratellanza spirituale che avvicina le persone tra loro, attutendo
spesso la pena della solitudine e dell’abbandono.
Provo questo sentimento d’appar tenenza
“familiare” quando vado
a far visita al mite e umile sacerdote, don Albano
Damo, già nostro parroco a Fratta di Oderzo e ora ospite, con la sorella
Genoveffa, della casa di
riposo Immacolata di
Lourdes a Conegliano.
Quando si trova in
quelle condizioni, un uomo anela alle visite e alle
attenzioni dei familiari.
Tutto ciò che gli fa percepire aria di casa, anche
solo un sorriso o un dolcetto di sapore domestico, lo rianima.
Nel caso di un sacerdote, “padre” non di un
ristretto nucleo familiare,
ma di una comunità parrocchiale, le aspettative
del cuore sono le stesse.
Don Albano ha dato
tutto, senza riser ve, facendo suoi i dolori e le
gioie di ciascuna famiglia. Il logorio degli anni,
però, l’ha reso “bambino”
come tutti i nonni.
Io sento fortemente la
sua paternità spirituale e
cerco di fargli comprendere che noi di Fratta non
e
L’AZiON
pera della Provvidenza di Sarmeola, a contatto con il dolore e con la
dedizione amorosa di tante persone,
hanno anche maturato la decisione
di celebrare il matrimonio e di battezzare il loro bambino. È stata proprio questa conclusione felice della vicenda che ci ha deciso per la pubblicazione. Tuttavia, è vero quello che
scrive: potrebbe passare il messaggio
che la convivenza è un fatto normale. Si prova, e se tutto va bene allora dopo un certo di tempo ci si sposa. E se va male ci si lascia e la vita continua per altra direzione. Ma
questo comportamento non è secondo il senso cristiano del matrimonio
e della famiglia. Le prove non sono
ammesse perché non sono prove, sono piuttosto azzardi che possono provocare drammi irreparabili. Come
nel caso della nascita, durante la
prova, di un bambino: per lui non si
è trattato di una prova della vita.
Ha incominciato ad esistere e basta.
Ma anche per i due: una convivenza prolungata e poi disciolta, è sempre una ferita che ha delle conseguenze indelebili. Dunque è saggio,
è umano e quindi morale non avventurarsi in queste prove che non sono prove. La prova vera è un amore
genuino sulla base di una profonda
conoscenza reciproca. È proprio quell’amore gratuito ed esigente che i due
hanno sperimentato nel servizio all’Opera, che dovrebbe indurre anche
di non rischiare con la sessualità nella quale sono in gioco, più che in ogni altro campo, le persone.
SPUNTI
DI SPIRITUALITÀ
T
ante volte, quando leggiamo
Famiglia Cristiana o L’Azione
sfogliamo le pagine soffermandoci su
argomenti che trattano problematiche del quotidiano, invece passiamo
oltre quando vediamo il titolo di una
riflessione di questo o quel sacerdote. Una volta di tanto in tanto, però, fermiamoci e leggiamole, può darsi che
tra le righe si possano trovare delle
frasi interessanti che danno un significato alla vita e dei piccoli insegnamenti per il nostro vivere quotidiano.
Dopo questa premessa, affermo una cosa: nel momento in cui mi soffermo nelle riflessioni sento una forza interiore che mi fa vedere la vita sotto un altro aspetto, aiutandomi a dare
importanza anche alle cose più banali.
Armando Ros
l’abbiamo dimenticato e
che i semi di luce, da lui
sparsi nel nostro cuore,
fruttificano ancora.
Gli altri sacerdoti anziani mi guardano, ogni
volta, con la tenerezza di
persone vissute per il bene dei fratelli e mi fanno
capire che un gesto d’affetto, anche per loro, è la
medicina più vera.
In questo scambio d’amicizia, ci si accorge di
ricevere più di quanto si
dà.
Mi auguro che altri
parrocchiani scoprano,
magari con l’avvicinarsi
del Natale, la gioia della
comunione con i sacerdoti anziani, che continuano a volerci bene anche quando il loro ruolo
pastorale si è concluso.
Francesca Battistin
Fratta di Oderzo
UNA MAMMA CI SCRIVE
Attenti all’uso
di Internet
G
ent.mo Sindaco,
sono la mamma di due ragazzi che
frequentano le medie e,
pur possedendo il computer, non abbiamo, come genitori, ritenuto ancora opportuno collegarci a Internet.
Succede quindi che
per qualche ricerca scolastica si debba ricorrere
a tale mezzo. Sono quindi andata alla biblioteca
pubblica comunale, dove per accedere a Internet è obbligatoria la firma di un genitore.
In mia presenza è iniziato il collegamento di
carattere scientifico-botanico; nel mezzo di tale
ricerca improvvisamente si presenta una schermata con foto pornografiche di breve durata,
tanto però da rimanere
senza fiato e senza parole davanti a tale spettacolo e in presenza di un
figlio.
La ricerca si ripresenta e dopo pochi istanti
nuovamente una schermata uguale alla prima.
Dopodiché il collegamento, per fortuna, si
blocca definitivamente.
Mi rivolgo alla responsabile, facendo presente che la ricerca si è
interrotta, e ricevendo
da lei una risposta precisa, dicendo che succede
spesso e che escono anche “porcherie”.
Per evitare una mia
sfuriata in presenza del
l 28 ottobre la parrocchia di Faè ha organizzato la “Festa della terza
età”, che ha raccolto ben un
centinaio partecipanti, che
hanno presenziato alle
10.30 alla messa di ringraziamento e si sono poi riuniti per il pranzo nella chiesa vecchia adiacente. Di seguito una preghiera scritta
da nonna Elda, una delle
partecipanti, e da lei letta al
termine della funzione religiosa, per la commozione
di tutta la platea. S’intitola
“Viviamo nella gioia”.
«Abbiamo sempre qualcuno da amare, qualcosa da
fare: è il segreto di una vecchiaia sempre giovane.
Quando si ama non si è
mai vecchi.
Internet rappresenta
una straordinaria finestra sul mondo, a portata di tutti. Ma al contempo nasconde anche
molti rischi e insidie, che
si insinuano spesso anche
senza la volontà di chi
“naviga”. Per questo esistono appositi programmi “filtro”, ma è sempre
consigliabile non lasciare i figli piccoli soli davanti al computer.
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437
LA POESIA DI NONNA ELDA
ALLA FESTA DELLA TERZA ETÀ
I
figlio e capendo che questo fatto increscioso di
foto pornografiche non è
la prima volta che succede, esco con una pesantezza d’animo, un
senso di colpa e una rabbia per non essere stata
informata di ciò che può
succedere; lontana dal
pensare che in un servizio pubblico, dove accedono tanti minorenni, accadano questi fatti.
Mi sento in dovere di
scrivere questa lettera,
affinché lei, come sindaco, si attivi immediatamente per evitare che casi analoghi possano succedere ancora a dei minorenni.
Lascio a lei interpretare il mio stato d’animo
e mi appello alla sua autorità affinché vengano
evitati questi fatti incresciosi in un luogo dove
si pensa di accedere alla
cultura e non di entrare
in un “Internet center”.
Un genitore
di San Vendemiano
Non trascuriamoci: mantenerci in forma fisicamente e spiritualmente ci aiuterà ad avere meno miserie
e non saremo di peso.
Sopportiamo coraggiosamente senza lagnarsi le
sofferenze che non possiamo,
né sopprimere né evitare,
meglio, offriamole a Dio generosamente affinché esse
siano pienamente utili poiché valgono molto.
Pensiamo a chi è più infelice di noi, e che il mezzo
migliore di sollevare la nostra sofferenza è quello di
consolare gli altri.
Trasformiamo le piccole
inerzie di ogni giorno in tanti raggi di sole, allontaniamo da noi ciò che fa invecchiare male: l’ozio, l’egoi-
smo, i rancori, la gelosia,
l’invidia.
Amiamo i giovani, interessiamoci del loro avvenire,
lasciamo che espongano le
loro idee, partecipiamo alle
loro gioie, ricordando le
gioie della nostra giovinezza.
Doniamo il nostro aiuto
per quanto è possibile, a tutto ciò che si fa per gli anziani, associazioni e attività
diverse.
Conserviamo in noi la
convinzione che invecchiare è una grande grazia.
Attendiamo con fiducia
la nostra partenza per un
mondo migliore ed eterno:
un Padre ci attende, suo Figlio ci ha meritato un posto,
la nostra Mamma celeste ci
accoglierà tra tutti i nostri
cari morti prima di noi, e
che vivono lì in Paradiso».
Marta Barattin
Faè
CMYK
e
L’AZiON
Domenica 25 novembre 2007
39
LA FAMIGLIA DE L’AZIONE
D
all’anno 1 del
piccolo Matteo
Citron agli oltre
90 di qualche promotore:
gente di tutte le età riunita nel nome del proprio
settimanale diocesano.
Questo è stato la Festa de
L’Azione svoltasi a Mareno
di Piave domenica 18 . Erano presenti
il direttore
don Gianpietro
Moret,
giornalisti della redazione,
l’amministratore Stefano
Sonego e la segretaria
Manuela De
Nadai (quest’ultima ha
anche fruito
dell’apprezzata collaborazione della
sua amica Gabriella) qualcuno dei collaboratori, e soprattutto, tantissimi promotori, compresi anche due nuovi arrivi, scesi a Mareno dalla
lontana Trichiana. Cento
degli oltre 200
promotori de
L’Azione: volontari che offrono tempo e
impegno per
cercare
di
diffondere
sempre più il
giornale nelle
parrocchie,
nelle famiglie,
nelle comunità. La loro
presenza ci conforta, perché abbiamo visto quanto
affetto c’è intorno a L’Azione; a loro va, ancora una
volta, il nostro ringraziamento.
La festa si è aperta con
la messa delle 10.30: la parrocchia di Mareno ha ospitato gli amici de L’Azione nella sua principale eucaristia domenicale, assai
affollata e partecipata.
Poi la famiglia de L’Azione si è spostata in patronato, dove il nostro giornalista e grafico
Alessandro
Toffoli ha presentato in anteprima, sul maxischermo, la nuova veste grafica,
cioè l’aspetto che il giornale avrà dal
prossimo numero. Dopo la
consegna degli Oscar de
L’Azione (vedi
sotto) ci sono
state le riunioni dei giornalisti, per un
confronto su come arricchire il giornale, e dei promotori a cui Laura e Manuela hanno presentato e
consegnato il
necessario per
la campagna abbonamenti.
Poi il delizioso pranzo: preparato da una
ditta di catering, e impreziosito dal sorridente servizio
in tavola di alcune volontarie
di Mareno, dal
finale con torte
preparate dai
parrocchiani, e dal vino
messo a disposizione dal
parroco don Mario Fabbro, a cui va il grande ringraziamento de L’Azione
per l’eccellente ospitalità.
Domenica
18 a Mareno
la Festa de
L’Azione
I partecipanti alla festa in posa sotto l’albero a fianco della chiesa di Mareno
Presenti 100
promotori:
sono la
nostra forza!
Grande
ospitalità
di don Mario
Fabbro
e della
parrocchia
tutta
La riunione dei giornalisti e collaboratori de L’Azione. A destra, lo staff
di cuochi e camerieri che ha preparato l’ottimo pranzo. Servito su
tavole abbellite dai fiori donati dalla floricoltura Bet di Vittorio Veneto
Alcuni promotori
Chiesa e strutture parrocchiali di Mareno. Alla
parrocchia, e in particolare al parroco don Mario
Fabbro, va il ringraziamento de L’Azione per l’ospitalità
e l’accoglienza.
OSCAR / IL MIGLIOR ARTICOLO È DI “PIZZI” OSCAR / GERDA, GRANDE AMICA DE L’AZIONE
L’
Oscar per la miglior produzione
giornalistica del 2007 è stato consegnato ad Andrea Pizzinat, ventiquattrenne di Camino, da 5 anni penna de
L’Azione.
Questa la motivazione del premio:
“Per aver dedicato molto tempo, brillante spirito di osser vazione e prosa
chiara a un servizio interessante per i
lettori e fondamentale per un Primo Piano de L’Azione, ma anche come riconoscimento al suo costante impegno e al
suo provato affetto per il nostro giornale”.
A valergli la vittoria è stato l’articolo
“In viaggio con la Madonna”, reportage
sull’inizio della Peregrinatio Mariae,
pubblicato il 18 marzo 2007.
Tempo poche ore, e l’informatico
“Pizzi” già raccontava dell’oscar ricevuto nel suo blog ctrlaltcanc.splinder.com:
“Ringrazio vivamente – scrive – coloro
che mi hanno voluto fregiare di tale onorificenza...”.
L’
Oscar “Amico de L’Azione” del
2007 è stato consegnato a Gerda
De Nardi, di Colle Umberto, storica collaboratrice de L’Azione: ha iniziato quando aveva 15 anni.
Questa la motivazione del premio consegnato dal direttore de L’Azione don
Gianpietro Moret: “Per la generosa disponibilità a coprire eventi sia di carattere ecclesiale che civile; per la puntualità
con cui invia le corrispondenze; per la
completezza dell’informazione determi-
nata da una prolungata conoscenza dei
luoghi e delle persone; per l’apporto prezioso alle pagine ecclesiali che si deve al
suo coinvolgimento in diverse attività diocesane”.
Dal palco degli Oscar, De Nardi ha voluto ringraziare in particolare due persone: “don Giovanni Dan (già direttore di
questo giornale), che veniva a trovarmi in
bicicletta a Colle per portarmi le comunicazioni de L’Azione; e don Giacomo Ferrighetto”.