- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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2 e L’AZiON Primo Piano Domenica 25 novembre 2007 CORRADO PIZZIOLO È NOSTRO Il vescovo eletto mons. Corrado Pizziolo “Fiducia al gioioso annuncio di Gesù” T revigiano di Zero Branco, docente allo Studio teologico, monsignor Corrado Pizziolo, vescovo eletto di Vittorio Veneto, conosce già la realtà della diocesi vittoriese nella quale si appresta ad entrare il prossimo 26 gennaio, contestualmente alla sua consacrazione episcopale. Ne apprezza la vivacità e ne interpreta i problemi, in parte comuni anche alla diocesi di Treviso di cui è vicario generale: dalla necessità di individuare vie praticabili per trasmettere la fede alle nuove generazioni, alla capacità della nostra fede di adulti di resistere di fronte a situazioni e a tendenze culturali che sembrano smentirla. Carissimo Vescovo, lei ha avuto un contatto diretto con la nostra diocesi attraverso lo Studio teologico Treviso-Vittorio Veneto in cui ha insegnato per tanti anni, ha avuto altre occasioni di conoscenza di questa nostra Chiesa? «Devo dire onestamente che conosco direttamente la diocesi di Vittorio Veneto soltanto per l’esperienza avuta nell’incontro con i docenti dello Studio teologico e gli studenti ai quali ho fatto scuola in questi 22 anni. Tra i docenti, alcuni sono stati anche miei insegnanti nel lontano 1974/75: don Giacinto Padoin e don Michele Ossi. Di entrambi conservo un ricordo molto buono. Tanti altri li ho avuti come colleghi di insegnamento e l’impressione che ne ho avuta è sempre stata decisamente positiva. Anche nei seminaristi incontrati in questi anni ho generalmente potuto apprezzare la serietà e l’impegno di acquisire una buona prepa- e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET razione teologica in vista del ministero sacerdotale». Che immagine ha di questa nostra Chiesa che ora è diventata anche la sua Chiesa? «Dall’esperienza di cui ho appena parlato e da quanto ho potuto raccogliere in questi anni, mi sono fatto l’idea che quella di Vittorio è una diocesi che ha una ricca e solida tradizione di fede e di vita cristiana e, contemporaneamente, una notevole vivacità di iniziative pastorali. Magari – secondo la tendenza tipica dei trevigiani – tali iniziative non vengono sbandierate in piazza, e tuttavia esse esistono e contribuiscono a tener viva l’esperienza di fede delle comunità parrocchiali. Un segno concreto di questa vitalità mi pare quello costituito dalla presenza, diminuita certamente, ma tutt’altro che insignificante, di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata o missionaria». Le diocesi di Treviso e di Vittorio Veneto condividono buona parte dello stesso territorio provinciale, “Cercherò di far crescere la carità e l’unione in quella grande famiglia che è la diocesi” Mons. Pizziolo con papa Benedetto. Sullo sfondo il vescovo di Treviso mons. Bruno Mazzocato ABBONAMENTI 2008: Annuale (50 numeri) 43 euro Semestrale 22 e. - Sostenitore 80 e. Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Conto corrente postale n. 130310 e-mail: [email protected] www.lazione.it “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, .250". Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 pensa che questo fatto debba tradursi anche in un maggiore scambio di quanto non sia stato fatto in passato? «In linea di massima sono convinto che lo scambio e la collaborazione tra due diocesi, come le nostre, unite dallo stesso territorio provinciale siano tutt’altro che negativi e debbano semmai crescere e qualificarsi sempre di più. Ciò può riguardare ad esempio la lettura e l’interpretazione di molti fenomeni economici, sociali, culturali e religiosi che accomunano le due diocesi. Ma può riguardare anche alcuni ambiti della formazione (da quella delle scuole materne fino alla formazione teologica) e, ancora, l’azione caritativa. Ovviamente nel rispetto della storia, dell’identità e della diversità di ciascuna delle due Chiese. Non va dimenticato, ad esempio, che nella diocesi di Treviso più di un quarto della popolazione (circa 250 mila persone) non appartiene alla provincia di Treviso. E allo stesso modo la diocesi di Chiuso in redazione il 21.11.2007 alle ore 18.30 Vittorio comprende territori delle province di Belluno, Pordenone e Venezia». In questo nostro tempo e in queste nostre terre venete dalle caratteristiche specifiche, che tono dovrebbe assumere l’immutabile missione della Chiesa? «Credo che il primo appello che ci viene dall’impegno ad essere fedeli alla missione della Chiesa sia quello di individuare vie praticabili per trasmettere la fede alle nuove generazioni. In passato questo andava quasi da sé. Oggi ci sentiamo, tutti – sacerdoti, genitori, catechisti – in grossa difficoltà. Non ci si deve illudere di trovare miracolosamente delle formule magiche. Occorre invece che ci interroghiamo sulla nostra fede di adulti e sulla sua capacità di comunicare la gioia e la bellezza dell’essere discepoli di Gesù. Ma anche sulla sua capacità di “stare in piedi” e di resistere di fronte a situazioni e a tendenze culturali che sembrano smentirla. Sono convinto che l’apparente (o anche reale) indifferenza religiosa di tanti giovani potrà essere affrontata seriamente solo se noi adulti riusciamo a non ripiegarci tristemente su noi stessi, ma continuiamo a dar fiducia al “gioioso annuncio” di Gesù, a viverlo con coerenza e, non ultimo, a saperne dire le ragioni. Questo vale, a mio avviso, anche di fronte alla presenza, in mezzo a noi, di tanti stranieri che non condividono la nostra fede». Certamente è fuori luogo parlare ora di programmi, ma da quando ha detto il suo “sì” avrà meditato molto su questo suo nuovo servizio. Ci sono aspetti del suo ser vizio episcopale che vorrebbe da subito sottolineare? «Direi che sono gli aspetti costitutivi del servizio di un vescovo come successore degli apostoli: offrire e garantire a tutti l’incontro con Gesù e il suo Vangelo; contribuire alla santificazione del popolo cristiano attraverso la celebrazione dei sacramenti e la preghiera; far crescere la carità e l’unione in quella grande famiglia che è la diocesi. Certamente questi aspetti fondamentali dovranno essere attuati tenendo conto della situazione concreta della diocesi di Vittorio. Ma di questo potrò farmi un’idea solo conoscendo maggiormente la realtà locale e, in ogni caso, con il consiglio e la collaborazione delle persone e degli organismi diocesani». Abbiamo saputo che ha scelto di ricevere la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Vittorio Veneto, cosa che a noi fa tanto piacere, che cosa lo ha spinto a questa decisione? «Posso rivelare che mi ha spinto in questa direzione una persona molto simpatica, originaria di questa diocesi: monsignor Beniamino Stella, di Pieve di Soligo, da poco tempo nominato presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Qualche giorno fa mi ha incontrato per conoscermi e salutarmi e mi ha prospettato la proposta di unire consacrazione e ingresso. Mi è sembrata una buona idea, significativa in particolare per la diocesi di Vittorio. Ne ho parlato con il Nunzio e con il mio Vescovo, trovandoli entrambi favorevoli. Ed è così che sono giunto a questa decisione». Il messa arissimi fratelli e sorelle della diocesi di Vittorio Veneto, con questo messaggio mi presento per la prima volta a voi come nuovo vescovo eletto per la vostra Chiesa. Lo faccio animato da due sentimenti che voglio comunicarvi e di cui desidero farvi partecipi. C Anzitutto la riconoscenza.A Dio,per primo,dal quale unicamente proviene la grazia dell’Ordine Sacro la cui pienezza sarò chiamato a ricevere nel giorno della consacrazione. È soltanto grazie a questo dono sacramentale che io potrò esercitare l’ufficio dell’episcopato: non per le mie qualità né per le mie risorse umane e neppure primariamente per la mia esperienza spirituale. e L’AZiON Primo Piano O VESCOVO Il messaggio di saluto di mons. Magarotto E ccellenza Reverendissima, la diocesi di Vittorio Veneto esulta nel Signore per il dono del nuovo vescovo, che ha ricevuto nella sua persona. A nome dei sacerdoti e diaconi, delle persone consacrate, dei seminaristi e Domenica 25 novembre 2007 di tutti i fedeli laici, le esprimo sinceri sentimenti di filiale devozione e gratitudine, con i più fervidi auguri per un ministero pastorale sereno e fecondo al servizio della diocesi vittoriese. In particolare la ringraziamo per aver scelto di ricevere l’ordinazione episcopale nella nostra chiesa Cattedrale. 3 Nell’attesa di accoglierla come successore degli apostoli, nella cattedra di San Tiziano, le assicuriamo la preghiera perché scenda copiosa su di lei la grazia dello Spirito Santo. Ci benedica! + Alfredo Magarotto Vescovo emerito e Amministratore diocesano Vittorio Veneto, 19 novembre 2007 Benvenuto, vescovo Corrado! B envenuto, vescovo Corrado. Ti abbiamo atteso a lungo e ora siamo contenti che tu sia stato eletto come vescovo della Chiesa di Vittorio Veneto. Ti accogliamo sapendo poco di te. Ti accogliamo con le capacità e le doti che certamente possiedi. Sappiamo che la scelta dei vescovi è fatta esaminando attentamente l’idoneità del soggetto. Ti accogliamo anche con i tuoi difetti e limiti che tu hai come ogni altro mortale. Ti accogliamo, soprattutto, con fede, credendo che qualunque sia stata la strada seguita per arrivare alla tua persona, c’è entrata comunque la mano di Dio e che Dio ti fornirà di grazia speciale per svolgere bene questo compito. Ti accogliamo tra noi, davanti a noi, con la fiducia che non vorrai procedere per conto tuo, ma insieme, dandoci la mano per tirarci avanti e accettando anche di stringere le nostre mani che si ggio del Vescovo Vi prego dunque di ringraziare anche voi con me il Signore per il dono dell’Ordine Sacro e di invocarlo perché io possa ogni giorno lasciarmi illuminare e guidare dal suo Spirito nello svolgimento del ministero affidatomi. La mia riconoscenza va poi anche a tante persone da cui ho ricevuto il dono della vita, della fede, della formazione cristiana e sacerdotale.Penso ai miei genitori,non più viventi su questa terra, ma che spero preghino per me dal Cielo.Penso a tanti altri: vescovi, sacerdoti,religiosi e laici… che mi hanno trasmesso l’amore a Gesù e la gioia di vivere il suo Vangelo. Anche voi, fratelli e sorelle, siate riconoscenti verso tutti costoro: il dono di un nuovo vescovo viene certo dal Signore,ma sempre attraverso l’apporto di tante persone, che in modo semplice e spesso nascosto,hanno contribuito al formarsi della sua persona e della sua vita spirituale. Mantenere viva la riconoscenza in queste circostanze significa conservare la consapevolezza che la Chiesa non è nostra proprietà e neppure risultato delle nostre bravure: è del Signore ed è frutto del suo amore fedele che agisce in noi – sempre e soltanto servi – per il bene del suo popolo. Ma accanto alla riconoscenza desidero comunicarvi un secondo sentimento che provo in questo momento ed è quello del rispetto: sarò chiamato a guidare una Chiesa che ha una lunga e grande storia di fede e di vita cristiana; una storia luminosa e feconda di santità.Mai io ho “arato”né “seminato” in questa storia: molti altri invece l’hanno fatto nel passato fino al presente. Di fronte a questa storia io provo quindi anzitutto grande rispetto, riconoscendovi con stupore e gratitudine l’opera del Signore che sempre ci precede. È con questo atteggiamento che io desidero inserirmi nella tradizione della vostra Chiesa, invocando l’intercessione di tutti i santi che hanno contribuito a plasmarla, perché mi aiutino a rimanerle fedele. Ma invito anche voi, fratelli e sorelle, a fissare lo sguardo,con lo stesso rispetto, alla storia di fede e di testimonianza cristiana vissuta e tra- offrono per aiutarti. Noi tutti vogliamo ascoltarti attentamente, ma anche tu ascoltaci. Entri proprio mentre la nostra Chiesa è impegnata nell’ascolto. Valorizza fino in fondo gli strumenti di ascolto che la Chiesa si è data con il Concilio. Va oltre questi strumenti ufficiali cercando tutti i contatti possibili, soprattutto con la gente semplice delle nostre comunità. Ascolta e rifletti prendendo sul serio quello che ti viene detto. Poi decidi con l’aiuto del Signore. Noi riconosciamo che spetta a te la decisione e la nostra Chiesa diocesana ha bisogno anche di decisioni chiare per conoscere il cammino da fare. Quando le decisioni sono prese in questo modo allora si crea quel clima di comunione che deve caratterizzare la via della Chiesa. Che non vuol dire essere tutti d’accordo, ma sapere di essere stati ascoltati con serietà. La di- smessa nella vostra terra da innumerevoli generazioni, lungo i secoli, fino ad oggi.Essa è giunta concretamente a voi attraverso i vostri genitori,le vostre parrocchie e in molti altri modi. È una tradizione di fede e di vita cristiana da portare sempre nel cuore, perché è la ricchezza più grande che ci sia.Se tutti avremo questo rispetto, sapremo davvero apprezzare e, insieme, ravvivare il dono della fede che ci è stato trasmesso e saremo in grado di comunicarlo in modo convinto alle nuove generazioni e a quanti ancora non lo conoscono. Affidando me e tutti voi alla protezione della Vergine,vi saluto di cuore e vi benedico. Mons. Corrado Pizziolo vescovo eletto di Vittorio Veneto versità è un dato ormai evidente anche in seno alla Chiesa. Accettala. È possibile vivere la comunione anche nella diversità. Anzi, è allora che è più vera, come quella della vita di Dio. Sai che ti diciamo? Qualche volta (ma solo qualche volta) prendi pure delle decisioni che vanno contro il parere dei più. Nella Chiesa non sempre la voce della maggioranza è quella giusta. Nella comunità civile è necessario attenersi ad essa, perché non ci sono altri canali. Nella Chiesa, no. Noi crediamo che lo Spirito di Dio possa soffiare anche in maniera del tutto nuova e imprevedibile. Siccome non puoi essere competente in tutto e arrivare a tutto, scegli, con l’aiuto di Dio, molti collaboratori. Che siano persone intelligenti, capaci, e soprattutto umili. Diffida di coloro che sgomitano per farsi avanti. Tu sei colui che ci aiuta a camminare per le vie del Signore. Parlaci di lui senza mai stancarti. Non lasciarti prendere da altre preoccupazioni. Ma presentaci un Signore con i piedi per terra, come lui ha voluto metterli una volta per sempre. Aiutaci a cresce nella fede che sia sempre unita ai problemi che ognuno di noi vive, soprattutto quelli che i nostri cristiani laici vivono quotidianamente. Aiutaci a vivere una spiritualità che ci sostenga nel groviglio della vita di questa nostra terra veneta, ma anche del nostro Paese e del mondo intero. Non parole troppo alte che poi ci lasciano a bocca asciutta, ma la parola di Dio che ci aiuta a masticare il pane della vita di ogni giorno. Tu le sai tutte queste cose. Ci siamo permessi di ricordarcele insieme all’inizio di questo nostro commino. Non avertela a male. Don Giampiero Moret CHI È MONS. PIZZIOLO Nato a Zero Branco sacerdote dal 1975 M onsignor Corrado Pizziolo è nato nella parrocchia di Scandolara di Zero Branco (Tv) il 23 dicembre 1949. Entrato in Seminario di Treviso nel 1960, in prima media, viene ordinato sacerdote il 20 settembre 1975 da monsignor Antonio Mistrorigo e subito inviato come cappellano a San Martino di Lupari ove rimane fino al 1981, quando viene chiamato come educatore nel Seminario maggiore (1981-1997). Nel 1985 consegue alla facoltà teologica di Milano la licenza in Teologia fondamentale con una tesi su L. Laberthonnière e nello stesso anno assume l’insegnamento di Teologia sistematica allo Studio teologico interdiocesano di Treviso-Vittorio Veneto, incarico che ancora detiene. Dal 1990 al 1999 svolge l’ufficio di segretario del Consiglio presbiterale diocesano e, nel 1994, gli viene affidata anche la formazione dei preti giovani. Nel 1998 monsignor Paolo Magnani, a conclusione della visita pastorale, lo nomina vicario episcopale per il Sinodo e l’anno successivo delegato vescovile, e poi nel 2001, vicario episcopale per la formazione permanente del clero. Nello stesso anno viene anche nominato canonico effettivo del Capitolo della Cattedrale. Nel 2002, sempre monsignor Magnani, lo nomina vicario generale e moderatore della Curia, incarico che gli viene confermato anche dall’attuale vescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato. 4 e L’AZiON Primo Piano Domenica 25 novembre 2007 Lunedì 19 novembre in Curia L’annuncio più atteso S i è prolungata per sei mesi e una settimana l’attesa della nomina del nuovo vescovo di Vittorio Veneto. Precisamente dall’8 maggio, giorno dell’annuncio del trasferimento di monsignor Zenti alla sede di Verona. L’aspettativa si era fatta più viva negli ultimi venti giorni. Da più parti si andava ripetendo che ormai la nomina era prossima. Finalmente lunedì mattina è giunta la convocazione, per le 12 dello stesso giorno, dei responsabili degli uffici di Curia, dei vicari foranei e del Collegio dei consultori. Segno inequivocabile che il gran momento era giunto. Anche a Treviso il vescovo Mazzocato aveva convocato, per la stessa ora, nel salone dell’Episcopio, sacerdoti, rappresentanti della diocesi, seminaristi e dipendenti della Curia vescovile e degli uffici di pastorale. Come vuole la prassi l’annuncio è stato dato in contemporanea dalla sala stampa del Vaticano e nelle due diocesi interessate (quella di origine e quella di destinazione del neo-vescovo). A Vittorio è stato monsignor Magarotto, nella veste di amministratore diocesano, a informare i molti intervenuti che il Santo Padre ha scelto come successore di monsignor Zenti il vicario generale di Treviso monsignor Corrado Pizziolo. Un forte applauso ha salutato l’annuncio del nome. Quindi il vescovo Alfredo ha letto l’intervento (che pubblichiamo nel box a lato integralmente). A braccio ha aggiunto una battuta finale che ha provocato un altro caloroso applauso: «Gli auguro un lungo episcopato, in modo tale che non ci sarà più pericolo che il sottoscritto venga ripescato». Contemporaneamente nell’Episcopio di Treviso monsignor Mazzocato, dopo aver annunciato la nomina spiegava che: «Non possiamo nascondere una certa sofferenza – e questo lo dico anche in prima persona – perché ci dobbiamo privare della sua presenza e del suo servizio sempre generoso, intelligente, discreto e affidabile. Siamo ugualmente contenti perché delle doti che Dio ha dato a don Corrado, e che egli ha ben maturato, potrà godere la Chiesa sorella di Vittorio Veneto con l’arrivo di un vescovo che saprà guidarla con fede e sapienza evangelica. Con la nomina di monsignor Pizziolo, potrà continuare un osmosi di carità e di collaborazione tra le diocesi di Vittorio Veneto e Treviso che ha una bella tradizione e che ha avuto le espressioni più significative nei vescovi di Vittorio Veneto, provenienti da Treviso. Questa comunione potrà rimanere viva sempre nella originalità delle rispettive tradizioni diocesane». «In questi giorni ho riletto le parole di sant’Agostino – ha detto monsignor Pizziolo subito dopo l’intervento del vescovo Mazzocato – quando disse: “La cosa più temibile nell’eserci- zio di questo incarico è il pericolo di preferire l’onore proprio alla salvezza altrui”. Per questo chiedo aiuto al Signore e chiedo l’intercessione dei vescovi partiti da questa diocesi e diventati vescovi di Vittorio Veneto, monsignor Eugenio Beccegato, monsignor Giuseppe Carraro e monsignor Antonio Cunial, oltre alla particolare intercessione di monsignor Albino Luciani, pastori amati e venerati dai fedeli vittoriesi, perché mi donino la sapienza per svolgere questo incarico. Questo può essere un peso ma anche una grazia, se mi lascerò guidare dallo Spirito Santo». (FC) L’annuncio della nomina dato in contemporanea a Vittorio Veneto e (sotto) a Treviso CONSACRAZIONE E INGRESSO IL 26 GENNAIO LA NOMINA ANNUNCIATA DA MONS.ALFREDO MAGAROTTO “Gli saremo vicini” A dempio, con animo commosso, al compito di annunciare alla diocesi che il santo padre Benedetto XVI, in data odierna, 19 novembre 2007, ha nominato vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo, vicario generale della diocesi di Treviso. È una notizia che deve riempirci il cuore di gioia, di riconoscenza al Santo Padre e di motivata speranza. Avevamo tanto pregato per ottenere il dono di un vescovo “accetto a Dio per santità di vita e interamente consacrato al servizio del suo popolo”. Siamo stati esauditi. Ne sia ringraziato Dio. È questo un grande momento di esultanza per la diocesi, Chiesa particolare, che, come insegna il Concilio, ha nel vescovo, successore degli apostoli, “il principio visibile e il fondamento della sua unità, in comunione con il papa e con le altre chiese particolari, nelle quali e a partire dalle quali sussiste la sola e unica Chiesa cattolica” (LG 23). Incomincia così, per la diocesi vittoriese, un nuovo cammino, sul solco tracciato da una lunga tradizione, che ha visto sulla cattedra di San Ti- Mons. Magarotto dà l’annuncio ziano tutti pastori, insigni per la loro testimonianza di vita e per zelo pastorale. Ricordiamo il Servo di Dio Albino Luciani – Giovanni Paolo I – e monsignor Giuseppe Zenti, al quale mandiamo un saluto pieno di affetto e gratitudine. Da oggi (monsignor Pizziolo) è vescovo eletto di Vittorio Veneto. Lo ringraziamo per il sì che, certamente non senza trepidazione, ha detto al Santo Padre, che lo chiamava a mettersi a servizio della nostra diocesi. Fin da questo momento vogliamo essergli vicini, con cuore di figli e il doveroso impegno di obbedienza e collaborazione. Continueremo a pregare per lui, animati da quel- lo spirito di fede che vede “nei vescovi, assistiti dai presbiteri, presente in mezzo ai credenti, il Signore Gesù Cristo, pontefice sommo” (LG 21). La data dell’ordinazione è fissata per sabato 26 gennaio alle 10 e ha desiderato che abbia luogo nella nostra Cattedrale di Vittorio Veneto. Lo ringraziamo di questo gesto molto significativo, che esprime la sua stima per la nostra Chiesa vittoriese e la sua volontà di mettersi subito a nostra completa disposizione, fin dal momento della sua ordinazione episcopale, umilmente, senza attendere il solenne ingresso. Egli nasce, come vescovo, in mezzo a noi: non viene da fuori. Nasce dal grembo materno della nostra Chiesa vittoriese, per la grazia dello Spirito Santo, che riceverà con la pienezza del sacramento dell’Ordine, nella nostra Cattedrale. Entrerà così a far parte della nostra famiglia diocesana e speriamo possa rimanervi per lunghi anni, che gli auguriamo fecondi di bene e di soddisfazioni pastorali, nel nome del Signore. +Alfredo Magarotto Vescovo emerito e Amministratore diocesano Vittorio Veneto, 19 novembre 2007 C omincerà in modo inconsueto l’episcopato vittoriese di monsignor Corrado Pizziolo. A differenza dei suoi predecessori (e della maggior parte dei vescovi italiani), egli non verrà consacrato vescovo nella Cattedrale della sua diocesi di origine, Treviso, ma in quella di elezione, Vittorio Veneto. «Lo ringraziamo di questo gesto molto significativo, che esprime la sua stima per la nostra Chiesa vittoriese e la sua volontà di mettersi subito a nostra completa disposizione, fin dal momento della sua ordinazione episcopale, umilmente, senza attendere il solenne ingresso – ho detto monsignor Magarotto –. Egli nasce, come vescovo, in mezzo a noi: non viene da fuori. Nasce dal grembo materno della nostra Chiesa vittoriese, per la grazia dello Spirito Santo, che riceverà con la pienezza del sacramento dell’Ordine, nella nostra Cattedrale». Quindi l’ordinazione e l’ingresso verranno “fusi” in un’unica celebrazione sabato 26 gennaio alle 10. Si conoscono già i nomi dei tre vescovi che lo consacreranno: monsignor Andrea Bruno Mazzocato, vescovo di Treviso, che presiederà; monsignor Paolo Magnani, vescovo emerito di Treviso; monsignor Alfredo Magarotto, vescovo emerito di Vittorio Veneto. Prenderanno parte alla celebrazione molti altri vescovi del Triveneto. COMUNICAZIONE PER LA LITURGIA S i invitano tutti i presbiteri dal momento in cui la nostra diocesi ha ricevuto l’annuncio dell’elezione del nuovo pastore, ad inserire nella Preghiera eucaristica il suo nome in questo modo: Preghiera eucaristica I (Canone romano): … con il tuo servo il nostro papa Benedetto, il vescovo eletto Corrado e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica… Preghiera II: … in unione con il nostro papa Benedetto, tutto l’ordine sacerdotale e il vescovo eletto Corrado… Preghiera III: … il tuo servo e nostro papa Benedetto, il collegio episcopale, il vescovo eletto Corrado, tutto il clero e il popolo… Preghiera IV: … del tuo servo e nostro papa Benedetto, del collegio episcopale, del vescovo eletto Corrado, di tutto il clero... I noltre l’Amministratore diocesano dispone che nelle prossime domeniche a tutte le Messe si inserisca nella preghiera universale una intenzione per il vescovo eletto con queste parole o altre simili: Per il vescovo eletto della nostra diocesi, Corrado: il Signore lo riempia dei doni del suo Spirito, lo rivesta delle virtù degli apostoli e lo sostenga con il suo amore perché possa edificare, con l’esempio e la parola, il popolo che gli è affidato, preghiamo... e L’AZiON Primo Piano A casa del fratello Guido Pizziolo “Instancabile e riservato” U na bella cucina grande e calda, non solo per la stufa accesa, ma anche per la cura semplice e ordinata. Al centro un tavolone grande e una dozzina di sedie intorno, che lasciano immaginare una bella compagnia per pranzo… E dove, ad un certo punto, si piazzano due nipotine con quaderni ed astuccio per fare i compiti. È la casa di Guido Pizziolo, l’unico fratello del nuovo vescovo di Vittorio Veneto. È la sua famiglia di oggi, poiché il padre Orazio è morto nel lontano 1959 quando Corrado aveva solo 10 anni; mentre la mamma Fidalma se n’è andata da pochi mesi, nel febbraio scorso, all’età di 84 anni, senza poter gustare la grande gioia di vedere il figlio vescovo. «Anche se lei diceva sempre – spiega Guido – che se fosse accaduto le sarebbe dispiaciuto, perché l’avrebbe visto di meno». La casa di Guido, 60 anni, è immersa nella campagna di Sant’Alberto, a pochi chilometri da Treviso, dove ha una piccola azienda floricola: i quattro figli a curare la produzione nelle serre intorno; papà Guido e mamma Palmira invece ad occuparsi della vendita diretta dei fiori al mercato. Martedì mattina Guido ha sperimentato il suo primo giorno da “fratello del vescovo” proprio in diocesi di Vittorio Veneto, a Mansuè. «Un uomo mi ha detto che da vescovo avrà il suo bel daffare. Invece una signora che l’aveva visto in televisione mi ha detto: “Mi piace, assomiglia a Luciani”. Esagerava. Ma è vero che anche lui è schivo, uno a cui non piace apparire. Piuttosto lui è abituato a darsi da fare, a sbrigar le cose presto». Guido e la moglie descrivono il loro don Cor- MONS. ELIO ALBERTON a visitare la nuova casa e dopo il mio recente trasferimento da Asolo si è tenuto sempre in contatto. Anzi, domenica scorsa ha voluto andare lui a celebrare a Crespignaga, una delle parrocchie che aiuto in questo periodo. Mi capita di andare anche nel vicariato di Asolo: messe e confessioni». Monsignor Elio dal canto suo, lo ricordano in molti, non ha mai trascurato i suoi ex collaboratori, ospitandoli spesso in canonica ad Asolo o mettendoli in contatto con altri due vescovi con cui ha lavorato intensamente, monsignor Silvano M. Tomasi. oggi nunzio apostolico a Ginevra presso le Nazioni Unite e monsignor Franco Dalla Valle, vescovo di Juina, recentemente scomparso in Brasile. Così è stato anche con monsignor Pizziolo, che ha particolarmente seguito negli anni in cui questo prestava ser vizio nel Seminario di Treviso. «Mi ha chiamato subito dopo la nomina. Io avevo qualche sospetto nei giorni precedenti, ma lui non mi confermava mai niente. Vittorio Veneto è una bella realtà e sono sicuro che don Corrado darà il meglio di sé». Il vecchio parroco allenatore di vescovi O rmai si può definire allenatore di vescovi. Monsignor Elio Alberton con la nomina di Corrado Pizziolo a vescovo di Vittorio Veneto può dire di aver cresciuto gli ultimi due vescovi trevigiani. Li aveva entrambi a San Martino di Lupari negli anni Settanta come viceparroci. C’era un giovane don Bruno Mazzocato e il prete novello Corrado Pizziolo. Assieme a loro don Arturo Cecchele e don Lucio Bonomo, poi don Paolo Carnio e altri ancora. Monsignor Elio ha passato quattordici anni come parroco a San Martino di Lupari. «Certo che lo ricordo quando si impegnava in mezzo ai giovani e nell’attività pastorale nelle frazioni – racconta monsignor Elio –. Lo ricordo per la sua energia, per il buon carattere. Lo ricordo per la capacità di dedicarsi anche ai piccoli particolari, dai fiori sull’altare al leggio da sistemare. Aveva un eloquio stringato durante le sue omelie. Prendeva però l’uditorio, riusciva quasi sempre a incidere nel profondo». In realtà come don Bruno Mazzocato, oggi vescovo di Treviso, non si sono più persi di vista, anzi in molte occasioni i percorsi si sono di nuovo incrociati. Alla fine è stato proprio monsignor Pizziolo, come vicario generale, a trovargli, dopo le sue dimissioni da parroco, una sistemazione, dal momento che lasciava la canonica di Asolo occupata da ventuno anni in qualità di prevosto. Scherzosamente monsignor Elio dice: «Do vescovi e mi su un canton». «Ho apprezzato molto – spiega poi monsignor Alberton – il fatto che Pizziolo mi abbia trovato questa sistemazione a Bessica, nelle adiacenze della canonica, con un dinamico e bravo giovane parroco. Mi ha accompagnato IL SALUTO DELL’AC VITTORIESE L’ Azione cattolica diocesana gioisce per l’elezione di monsignor Corrado Pizziolo a vescovo di Vittorio Veneto, esprimendo gratitudine a papa Benedetto per questo dono, segno della sollecitudine della Chiesa universale per la porzione di popolo di Dio che è in Vittorio Veneto. Al nuovo Pastore la riconoscenza per aver accettato di diventare vescovo per noi e in mezzo a noi. Già lo sentiamo gui- da sicura, autorevole e sapiente, e lo accompagniamo nella preghiera. Fin da ora lo accogliamo con la disponibilità a collaborare al suo ministero episcopale in fraternità e corresponsabilità, per una nuova stagione di Chiesa, che nella verità dell’amore del Cristo morto e risorto sappia offrire ragioni di vita e di speranza agli uomini e alle donne del nostro tempo. La Presidenza diocesana di Ac Domenica 25 novembre 2007 rado in modo semplice, diretto: «Durante le vacanze, quando era in Seminario, veniva volentieri a lavorare con noi. Era instancabile. Lui è di quelli che si adattano a tutto. Prima di diventare prete, per circa due anni, ha fatto anche l’esperienza di lavorare in un caseificio. Aveva anche la passione del calcio; per un periodo giocò anche in una squadra ufficiale». In famiglia il piccolo Corrado ebbe anche un esempio: lo zio Valeriano, frate francescano, morto l’anno scorso: «Come lo zio, anche a Corrado piaceva studiare, con buoni risultati. E anche lui è arrivato a insegnare teologia in Seminario, proprio come lo zio». Parlano dell’amicizia lunga con il vescovo Mazzocato: «Erano amici già nei primi anni di Seminario. Poi sono capitati a fare i cappellani insieme, a San Martino di Lupari». Ma non ve l’aveva detto che stava per diventare vescovo? «Mai! – racconta la 5 Mons. Pizziolo salutato dagli amici subito dopo l’annuncio della nomina cognata Palmira –. Neanche domenica (il giorno prima dell’annuncio, ndr) quando è venuto al pranzo per il 35º anniversario del nostro matrimonio. Gli abbiamo chiesto cosa c’era di vero delle voci che giravano, ma non gli è scappata nemmeno una mezza parola». Ecco lo stile di don Corrado, coerente, fedele fino in fondo alla consegna del silenzio e della riservatezza. «Io – spiega il fratello – ho avuto la conferma lunedì alle 11. Un’ora prima dell’annuncio ufficiale mi ha telefonato per darmi la notizia, in poche parole». Ed ora facciamo una bella fotografia tutti insieme per il giornale... «No, assolutamente no. A noi non piace farci fotografie. Stiamo bene lo stesso». Insistere non modifica il risultato. Così del fratello del nuovo vescovo di Vittorio Veneto restano intanto la netta somiglianza nei tratti del volto, ma anche nell’indole: entrambi schivi, portati più per la sostanza che per l’apparire. Franco Pozzebon IL PRIMO NEL 1138 L’ottava volta di un trevigiano S ono passati 869 anni da quando il primo trevigiano, il patrizio Azzone degli Azzoni, divenne vescovo di Ceneda. Rimase sulla cattedra di San Tiziano per 14 anni, dal 1138 al 1152. Qualche anno più tardi fu la volta del canonico Prosavio Novello da Camposampiero (1261-1279). Nel 1300 Treviso donò a Ceneda Francesco Arpone, patrizio dell’ordine domenicano. Governò la nostra diocesi fino al 1310: in quel periodo ha principio il dominio temporale sulla contea di Tarzo. Fino ad allora la scelta dei vescovi era prerogativa del Patriarca di Aquileia – come spiega monsignor Rino Bechevolo, preziosa memoria storica della diocesi –. Poi ebbe inizio la dominazione veneziana e a Ceneda si succedettero vescovi perlopiù di origine veneziana. Prima di ritrovare un altro presule trevigiano bisogna attendere il 1822, quando papa Pio VII elevò alla dignità episcopale monsignor Jacopo Monico di Riese. Dopo cinque anni venne promosso Patriarca di Venezia. Durante il suo episcopato venne consacrata la nuova Cattedrale. Il Novecento ha visto tre trevigiani succedersi sulla cattedra di San Tiziano. Il primo fu monsignor Eugenio Beccegato, nativo di Fossalta di Trebaseleghe, nominato nostro vescovo nel 1917 a 55 anni. Arrivò alla vigilia dell’invasione e condivise con i sacerdoti e il popolo le sofferenze dell’occupazione e della guerra. Terminato il conflitto si prodigò per far ripartire l’attività pastorale – ispirandosi alla scuola di Pio X, anch’egli trevigiano – e per la ricostruzione materiale. In particolare monsignor Beccegato spese le proprie energie per far risorgere il Seminario. La semina diede i suoi frutti: al suo arrivo la diocesi contava 80 preti, alla sua morte 400. E il Seminario era fiorente, con i suoi 250 seminaristi. Beccegato va ricordato per almeno due eventi: il primo congresso eucaristico (1924) e il Sinodo diocesano (1929). Morì nel 1943. Per un breve periodo – Mons. Giuseppe Carraro Mons. Eugenio Beccegato dal 1956 al 1958 – fu vescovo di Vittorio Veneto monsignor Giuseppe Carraro, originario di Mira. A lui si deve la creazione dell’Onarmo e lo sviluppo della Casa Esercizi. A Verona, dove venne trasferito nel ’58, è stata avviata la causa di beatificazione. Il 9 marzo 1970, proveniente da LuceraTroia, fece l’ingresso in diocesi monsignor Antonio Cunial, nato nel 1915 a Possagno. Guidò la diocesi negli anni difficili del post-Concilio. Morì a Lourdes nel 1982 e al suo funerale vi fu una straordinaria partecipazione di clero e popolo. Con monsignor Corrado Pizziolo salgono a otto i sacerdoti della diocesi di Treviso nominati vescovi di Ceneda/Vittorio Veneto. Egli è uno studioso del pensiero di san Pio X, figura che tanto caratterizzò la Chiesa trevigiana nel secolo scorso. Così il papa di Riese diviene un anello di congiunzione tra la serie di nostri vescovi trevigiani del XX secolo e il primo del XXI. (FC) 6 Dopo i recenti incidenti negli stadi Basta poliziotti per il calcio! C ome cittadino italiano, accanto al dovere di pagare le tasse, credo di avere anche il diritto di rivendicare un utilizzo più equo delle risorse per la sicurezza: spostandole dal calcio alla “periferia”. Sono un appassionato di sport, di tutti gli sport, ma credo che quel che accade in Italia sia ormai inaccettabile da più punti di vista. E quindi credo sia giunta l’ora che venga dato a Cesare quel che è di Cesare. E quindi che vengano attribuite al mondo del calcio quelle responsabilità che il mondo del calcio oggettivamente ha. Nel conto mettiamo la sfilza di episodi e situazioni avvenuti negli ultimi anni in Italia. Ma va conteggiata anche la “normale amministrazione” che viene riser vata alle partite di campionato, dandola come un fatto scontato, quando per me scontato non è. Sono per me inaccettabili le immagini che domenicalmente la televisione ci propina di città sotto scorta: stazioni ferroviarie presidiate da decine o centinaia di agenti delle forze dell’ordine; altrettanti o anche maggiori disposizioni di uomini e mezzi fuori e dentro gli stadi. E ad aggravare il bilancio economico del calcio violento ci sono anche i danneggiamenti sistematici a cose pubbliche e private: treni, autobus, cabine telefoniche, veicoli delle forze dell’ordine e di privati cittadini, vetrine di negozi... Credo ci sarebbero sorprese non da poco a sommare tutti questi co- sti! In fin dei conti, stante la situazione attuale, con questo utilizzo massiccio delle forze dell’ordine per evitare disordini legati agli avvenimenti calcistici, io e tutti quelli che non si recano allo stadio o non sono interessati al calcio, veniamo “derubati” due FLORIM ZEQA, OPERAIO KOSOVARO DA 10 ANNI AD ORSAGO CON MOGLIE E 3 FIGLI “Non siamo tutti uguali” P erché Naim Stafa e Florim Zeqa devono essere trattati allo stesso modo? L’uno albanese, l’altro kosovaro. L’uno delinquente, complice dell’assassinio dei Pellicciardi; l’altro in Italia dal gennaio 1996, da 11 anni operaio per la stessa ditta di Cordignano, sposato, padre di Berat, Bledar e Arijana, proprietario di casa sua, impegnato dal 2004 nella rete per l’inserimento degli alunni stranieri nelle scuole del Vittoriese. Perché devono essere considerati allo stesso modo? Ciò accade in virtù del loro unico tratto comune. Sia Naim che Florim sono immigrati in Italia, nella Marca. Uno, di passaggio nell’Opitergino; l’altro, da un decennio a Orsago. È per contestare questa forzata uguaglianza che Zeqa ha contattato L’Azione. «La situazione per noi stranieri negli ultimi tempi è peggiorata», spiega Zeqa. «Gli stranieri ora sono troppi, e vengono guardati con più diffidenza che in passato, quando eravamo di meno». Una diffidenza probabilmente ori- ginata dal percepito aumento della criminalità. «La colpa è degli stranieri, ma anche di chi li ha fatti entrare – dice Zeqa –. Ma bisogna trovare un modo di distinguere il bianco dal nero». Non parla, naturalmente, di razza, ma di qualità morale delle persone. Ma la sua richiesta di non fare di tutta l’erba un capro espiatorio, più che alla gente è rivolta allo Stato. «Noi che siamo qua da anni, che siamo integrati, che paghiamo le tasse, dovremmo avere la precedenza». Parla di posti di lavoro; parla di case in affitto per le quali non scatti il pregiudizio antistraniero. Parla, soprattutto, del nemico numero uno dell’immigrato (e anche dell’ita- Florim Zeqa liano). «Le carte». Burocrazia. Esempio: Zeqa ha il permesso di soggiorno a tempo indefinito. Ora lui e sua moglie devono cancellare dal proprio documento la figlia, che acquisisce un permesso di soggiorno proprio. Solo che con la trafila del kit e del- L’IDENTITÀ DEI KOSOVARI Q e L’AZiON Attualità Domenica 25 novembre 2007 uanti sono i kosovari nella Marca? «Diverse migliaia», dice Zeqa. Ma contarli è difficile. «Vengono catalogati in qualche comune come cittadini jugoslavi (il Kosovo è parte, pur se molto autonoma) della Serbia Montenegro, in qualcuno albanesi (lo sono per lingua e cultura), in qualcuno kosovari (il Kosovo aspira a farsi Stato). Noi del Kosovo abbiamo una nostra identità... vorremmo che fosse riconosciuta, e che almeno i comuni ci classifichino tutti in maniera uguale!». volte: prima per l’utilizzo “improprio” di risorse dello Stato per manifestazioni che sono degenerate da tempo e che nessuno fa niente per fermare; in secondo luogo facendo mancare alla “periferia” quella presenza e quelle tutele che potremmo avere se ci fosse una più equa distribuzione delle forze dell’ordine nel territorio nazionale. Ma potremmo aggiungerci anche una terza ingiustizia: le agevolazioni e i privilegi che le società del gran mondo del calcio hanno avuto finora, assecondando gestioni finanziarie folli e non costringendole invece a darsi una “regolata”, responsabilizzando tutti: calciato- l’ufficio postale questo significa... carte e due giorni di lavoro e 300 euro spesi; e appuntamento a inizio 2009. E nel frattempo, in mano ha le ricevute postali anziché la carta di soggiorno. Quindi, ad esempio, non può andare a trovare i parenti in Germania. E la cittadinanza italiana? Ha i requisiti, ha fatto richiesta. «Mi hanno detto che devo avere pazienza, ci vorranno almeno tre anni». Perché gli immigrati integrati come lui («sono subito pronto a condannare se un kosovaro in Italia fa qualcosa di sbagliato») devono rimanere impigliati nella macchinosa rete delle regolarizzazioni per i neo arrivati? Perché due anni per un appuntamento per un immigrato regolare, e due giorni per rientrare in Italia per un criminale espulso? Queste sono le domande a cui Zeqa vorrebbe cambiare la risposta. «E siccome – spiega – ho deciso di stabilirmi qui in Italia, allora sono deciso a cercare di migliorare questa situazione in maniera democratica». Ma già sa che una voce sola poco può. Anche la sola rete scolastica o associazione immigrati in cui è impegnato non avrebbe ascolto. «Invece vorremmo creare un’associazione di tutti gli immigrati, per avanzare uniti le nostre richieste». Tommaso Bisagno ri, dirigenti, tifosi... Senza contare la poco giustificabile “invasione del calcio” dentro tanta televisione, a scapito degli altri sport o di tante altre cose più meritevoli o meno futili. Come cittadino italiano credo di poter esprimere la mia opinione: alle società calcistiche delle massime categorie devono essere addebitati tutti i costi “aggiuntivi” per il mantenimento dell’ordine prima, durante e dopo le partite. Oppure, se non accettano di farsi carico di tale onere, le partite si svolgano a porte chiuse. Negare la copertura gratuita e automatica degli eventi calcistici da parte dello Stato, potrebbe portare almeno a due ri- sultati. Il mondo del calcio si farebbe finalmente carico di un costo che gli compete, eventualmente organizzando proprie squadre di sicurezza; inoltre affronterebbe con più determinazione la questione degli ultras e della violenza nel calcio, provando sul serio a estirpare queste degenerazioni e restituendo al calcio il suo vero “volto umano”. Senza “se” e senza “ma” è necessario che vengano introdotte nuove regole per arginare il fenomeno violenza negli stadi e, parallelamente, restituire ai cittadini quell’organizzazione della sicurezza che spetta loro. Perseverare su questa linea significa invece avvallare una certa cultura pseudo-sportiva. E, nel contempo, castigare quella fetta di società – silente ma decisamente maggioritaria – che allo stadio non ci è mai andata e mai ci andrà, ma vive quotidianamente la sensazione di non essere al sicuro: quando va a fare la spesa o quando entra in una banca, quando deve muoversi in orario serale, quando si chiude in casa per andare a letto. Franco Pozzebon IMMIGRAZIONE: FIRMATO IL DECRETO FLUSSI 2007 È stato firmato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Romano Prodi il “decreto flussi 2007” che regola l’assunzione di lavoratori immigrati. Il decreto (di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) prevede 170 mila ingressi a tempo indeterminato e 80 mila a tempo determinato. Tra le novità del decreto flussi 2007, il fatto che il datore di lavoro potrà compilare e inviare online la domanda allo Sportello unico competente, senza doversi recare alle Poste. La procedura del decreto flussi 2007 – è stata prevista una nuova modalità di inoltro delle domande e anche un nuovo modello di gestione dei procedimenti di competenza dello Sportello unico per l’immigrazione – è fortemente innovativa e completamente informatizzata e consentirà al singolo datore di lavoro di compilare direttamente la domanda dal proprio computer e di inviarla on-line allo Sportello unico competente. Le domande in formato digitale dovranno essere, quindi, inoltrate telematicamente nei termini indicati dal decreto e seguendo criteri di scaglionamento che prevedono l’invio: a partire dal 15º giorno successivo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per le istanze relative ai lavoratori delle nazioni che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria; a partire dal 18º giorno successivo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per le domande relative a lavoratori domestici e di assistenza alla persona; a partire dal 21º giorno successivo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per le domande relative a tutti i restanti lavori. e L’AZiON Attualità / Economia Tra Pieve di Soligo e Godega S. Urbano In sei giorni 4 morti sul lavoro M artedì 13 novembre, precipitando dal solaio di una casa in fase di ristrutturazione a San Pietro di Feletto, muore Marin Strimbeanu, muratore, 45 anni residente a Torre di Mosto. Mercoledì 14, schiacciato da un rimorchio vicino al quale stava lavorando per caricare dei tronchi, muore Andrea De Pizzol, 37 anni, camionista opitergino residente a Fontanelle. Venerdì 16 novembre, schiacciato da una delle pesantissime fascine di faesite che aveva appena portato in un mobilificio di Godega, muore Massimiliano Iemolo, 30 anni, camionista ligure residente a Cuneo. Lunedì 19 novembre, schiacciato dal muletto con il quale si stava spostando della merce nel magazzino di un centro commerciale di Pieve di Soligo, muore Claudio De Pellegrin, 40 anni di Conegliano. Un autentico bollettino di guerra, quattro morti sul lavoro in sei giorni nel giro di nemmeno 30 chilometri. Sicuramente una tristissima coincidenza, ma anche la conferma della serietà dell’allarme che il sindacato, invero, va lanciando da tempo. Un allarme che dunque non è una semplice “fissazione” dei sindacalisti, e nemmeno una pura e semplice seccatura per datori di lavoro e lavoratori. Un allarme che indica una situazione grave. Se questi incidenti ca- pitano con dinamiche purtroppo già viste, non si può nemmeno appellarsi alla fatalità: bisogna puntare tutto sulla prevenzione. E non ci si può nemmeno nascondere – almeno in tre casi sui quattro citati – dietro un problema di lingua, con annessa difficoltà a spiegare/comprendere i rischi della mansione lavorativa svolta. E se lo Spisal, il servizio di prevenzione di competenza dell’Ulss, è sotto organico, e deve destinare buona parte delle proprie risorse umane a ricostruire per la magistratura le dinamiche degli incidenti, invece che a prevenirli, significa che non si è fatto tutto quel che si poteva e doveva per evitare questi incidenti e queste morti. (AT) INCONTRI A BRUGNERA mi dei nostri giovani perché la famiglia, per una sorta di complicità diffusa, li sostiene in tal senso. I genitori chiedono poco, danno troppo e troppo presto, così che i giovani considerano la famiglia d’origine un rifugio sicuro ove quattro su dieci ritornano, ad esempio, dopo i fallimenti delle scelte di partner o di lavoro. La terapia? «È ora che il sistema politico, come già fatto in Francia e Svezia, orienti la spesa pubblica, che ora privilegia il segmento anziani, verso il ruolo della famiglia attuale e futura con consistenti politiche fiscali, di assegno al nucleo familiare, di incentivi per coniugare lavoro e famiglia» ha spiegato Filippi. Una responsabilità in capo anche alla stessa società civile, alle cosiddette formazioni intermedie che dovrebbero promuovere esse stesse il bene comune concretizzando «condizioni sociali, economiche, relazionali e culturali che favoriscano lo sviluppo integrale della persona giovane e dei gruppi intermedi in cui svolge la sua personalità». Compito primario è dei laici cattolici democratici a tutti i livelli i quali, alzando la voce, promuovano azioni coordinate, consci che i più infelici non sono gli anziani , ma i trentenni!... specialmente quelli che sono nel “limbo” tra i 25 e i 26 anni. Goriziano Merotto I giovani invecchiano prima di essere adulti “Q uale futuro per i giovani lavoratori e per i giovani imprenditori nel distretto del mobile di Treviso-Pordenone”. Questo il tema affrontato a Maron di Brugnera da Vittorio Filippi, sociologo nell’Università di Venezia, nella prima delle tre serate promosse dalle Commissioni della Pastorale sociale e del lavoro delle diocesi di Vittorio Veneto e Concordia-Pordenone. La diagnosi della realtà giovanile e del suo e – si noti bene – nostro futuro è stata dirompente. Gravi i dati di fatto: il calo demografico che non è stato combattuto con opportune politiche; la conseguente carenza, anche nelle nostre zone, della fascia d’età strategica dai 20 ai 40 anni, che di per sé è proprio quella creativa di famiglia, figli, iniziative imprenditoriali; la conseguente nascita, per la prima volta nella storia, di una “società di anziani”, che è sì un bene, ma che non può reggere se è prevalente. D’altro canto si assiste all’aumento delle rotture coniugali, al calo della mobilità dei giovani per motivi di studio, allo sbilanciamento tra giovani e anziani che vede proprio il Friuli in testa. E i giovani? Invecchiano per strada in attesa di MERCOLEDÌ 28: C’è Rullani M ercoledì 28 novembre, alle 20.30 a Maron di Brugnera, si svolge il terzo incontro sul futuro del distretto del mobile, dal titolo “Quale sviluppo integrale della persona umana nell’azienda”. Interviene Enzo Rullani, docente a Ca’ Foscari. diventare “adulti”. L’adultità dovrebbe comprendere 5 tappe sincronizzate: la fine degli studi di base, l’ingresso nel lavoro stabile, l’uscita di casa, l’inizio almeno della convivenza, il diventare genitore di almeno un figlio. La realtà, invece, è che per un buon terzo dai 30 ai 34 anni i giovani non sono ancora adulti. Se monitoriamo l’occupazione si nota che: abbiamo un sistema formativo troppo lungo in relazione all’entrata nel lavoro e non integrato con esso; il reddito da lavoro giovanile (anche differito) è più basso rispetto alla media dei paesi europei; sono più alti però i consu- I più infelici non sono gli anziani ma i trentenni Domenica 25 novembre 2007 PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO: “La persona deve essere al centro” T utto cambia nel mondo del lavoro: nuovi lavori, nuove macchine, nuovi rapporti di lavoro. Un dato resta costante: l’insicurezza. Una lunga lista di incidenti, circa un milione ogni anno, e molte vite umane cancellate. Nel 2006 i morti sono stati 1.302, quest’anno nei primi sette mesi 761. Quattro morti sul lavoro nella nostra diocesi in meno di una settimana. Non è possibile. C’è qualcosa di sbagliato nel modo con cui si lavora nelle fabbriche, nei cantieri e in tutti gli altri luoghi di lavoro. L’amara constatazione è che la persona del lavoratore non è al centro delle preoccupazioni e dell’attenzione. Ciò che interessa è produrre sempre di più nel minor tempo possibile e quindi accelerare i ritmi della produzione e vincere la concorrenza abbassando il più pos- sibile i costi. Mettere in sicurezza il lavoratore vuol dire spesso rallentare la produzione e allora “si tira via” con leggerezza. Il lavoratore stesso a volte rischia, indotto dalle sollecitazioni del capo. Soprattutto la sicurezza costa e allora si risparmia passando sopra alle norme che pur ci sono. I lavoratori più a rischio di incidenti sono quelli che hanno il lavoro più precario. C’è un rapporto costante tra lavori brevi, intermittenti, malamente definiti e scarsa sicurezza. Il massimo si raggiunge con il lavoro nero, dove non si sa veramente quello che succede e anche nel caso di incidenti gravi o di morte si trova il modo di occultare i fatti. Tra i lavoratori gli immigrati hanno un indice di infortuni del 50% in più rispetto ai nostri, sia perché sono impiegati nei lavori più rischiosi, sia perché a causa della lingua sono i meno informati sugli accorgimenti da assumere. 7 Papa Benedetto è intervenuto più volte su questo fatto, indicando che la causa principale è proprio la tendenza a non mettere la persona del lavoratore al centro dell’attività produttiva. In questo si inserisce nella lunga tradizione della Chiesa, che ha sempre proclamato che il lavoro non è una merce perché fa un tutt’uno con la persona del lavoratore e perciò deve essere trattato come il bene più prezioso da non subordinare a nessun altro. Di fronte a queste continue tragedie bisogna ribadire con forza questi elementari principi e poi trovare le misure concrete più adatte per praticarli. Certamente un maggior controllo sull’applicazione delle norme incrementando gli ispettori è un provvedimento indispensabile. Costa anche questo, ma la vita umana non ha prezzo. Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro DOMENICA 25 TORNANO LE COLAZIONI EQUE E SOLIDALI T empo di colazione equa e solidale! Domenica 25 novembre tornano le colazioni, organizzate dai volontari delle Botteghe, un’occasione per scoprire qualcosa in più sul sud del mondo, assaggiando le dolcezze eque. Ecco la mappa delle colazioni sparse nella diocesi: a Conegliano : i volontari dell’Armadillo vi aspetteranno dalle 8 alle 12 al bar della parrocchia di San Pio X con la specialità della casa: brioches ripiene di marmellate dal mondo, mango, papaia per ricordarne alcune, giochi ed animazioni per bambini. a Oderzo i volontari della cooperativa Pace e Sviluppo vi aspettano dalle 10 alle 12 al Bar Intervallo in Riviera Mons. D. Visintin per una colazione a base di assaggi: biscotti al miele e cioccolato, cioccolate, anche in tazze fumanti, te, caffè e naturalmente le irresistibili equotorte preparate dai volontari. 24-25 NOVEMBRE: IL CIOCCOLATO IN PIAZZA F abrizio Galla, medaglia d’oro ai campionati del mondo di Parigi 2005 come miglior pralina e terzo classificato a squadre a Lione di quest’anno come miglior torta; Cristian Beduschi campione del mondo 1997; Valter Tagliazucchi, medaglia d’oro al World Chocolate Italia 2007 di Rimini come miglior mousse e medaglia d’oro al Gran Prix della Pasticceria di Barcellona 2003; Massimo Albenese componente di spessore dell’Accademia dei pasticceri italiani: sono alcuni dei referenti della cioccolateria italiana che sabato e domenica 24 e 25 novembre prossimo saranno in piazza Giorgione a Castelfranco Veneto in occasione della rassegna Cioccolato puro di Marca, evento promosso da Confartigianato Marca Trevigiana in collaborazione con l’Associazione cioccolatieri artigiani italiani, per far conoscere al grande pubblico il sapore del cioccolato puro, lavorato secondo le tecniche artigianali, da non confondere con quello della grande distribuzione. Per tutte le giornate di sabato e domenica nell’insolito salotto di Castelfranco si potranno degustare praline, cioccolatini, tavolette aromatizzate e speziate in maniera singolare e originale oltre che secondo i gusti della tradizione. Uno spazio sarà dedicato all’arte con la creazione di straordinarie sculture di cioccolato. Appuntamento a domenica 1 dicembre a Sa cile nella bottega in Campo Marzio, con i volontari dell’Altra Metà. A partire dalle 9.30 si susseguiranno degustazioni ed assaggi dei prodotti. Nella stessa giornata ci sarà anche l’inaugurazione della seconda bottega nella sede di Pordenone, in viale Martelli, con ampi spazi dedicati ad arredo casa, tessuti ed alimentari. Erica Bet PADOVA: Convegno sull’Africa S abato 1º dicembre, nell’aula magna del palazzo del Bo in Padova, dalle 9.15 alle 13 si tiene il convegno “Africa fuori rotta: deriva o inversione?”, promosso dall’associazione “Medici con l’Africa Cuamm”. L’evento si celebra in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids. SANTA LUCIA: Una guida per i camperisti A lla Fiera di Santa Lucia di Piave è stata presentata la nuova guida turistica “In camper alla scoperta della Marca trevigiana, tra tradizione contadina e testimonianze religiose”. I testi sono di Innocente Soligon, le foto di Francesco Galifi. e L’AZiON GIORNAT MESSAGGIO DI MONS. MAGAROTTO L’ annuale Giornata del Seminario ci offre la preziosa opportunità di ripensare all’importanza delle vocazioni sacerdotali nella vita e nella missione della Chiesa e conseguentemente della insostituibile funzione del Seminario che le accoglie, le coltiva con attenta opera di formazione e di discernimento, fino alla loro maturazione, sancita dal sacramento dell’ordine. Tutta la diocesi, nelle sue varie componenti e articolazioni, è chiamata a partecipare al lavoro che compiono i superiori e professori del Seminario, perché ricade nella responsabilità di tutti che ci siano “degni ministri dell’altare, annunciatori forti e miti della parola che ci salva”. Il Seminario vive della fiducia e collaborazione dell’intero presbiterio diocesano, delle famiglie dei seminaristi e di quanti sentono il dovere di dare il loro contributo di preghiera, interessamento e sostegno economico, perché le vocazioni crescano di numero e di qualità e nessuna di esse vada perduta a causa della nostra trascuratezza o indifferenza. Nel mio ministero episcopale, a servizio di questa cara diocesi di Vittorio Veneto, ho trovato gioia e soddisfazione nel seguire la vita del Seminario, la pastorale vocazionale e nell’imporre le mie mani per consacrare, nei vari anni, 21 novelli sacerdoti e due vescovi, Ovidio Poletto di Concordia-Pordenone e Armando Bucciol di Livramento in Brasile, i quali ebbero tutti la loro formazione nel nostro Seminario diocesano. Ne ringrazio il Signore e mi unisco alla preghiera perché il Seminario di Vittorio Veneto continui a preparare numerosi e santi sacerdoti per la diocesi, per le missioni e per tutta la Chiesa. + Alfredo Magarotto Vescovo Emerito e Amministratore diocesano IL CLERO IN ITALIA DIMINUISCE E INVECCHIA L a popolazione sacerdotale in Italia, nonostante l’afflusso regolare di circa 500 nuovi ordinati l’anno, si ridurrà dai 32.900 preti del 2003 a circa 28.300 nel 2013 e a 25.400 nel 2023. Una contrazione imputabile prevalentemente all’elevata mortalità che interesserà le leve anziane, oggi piuttosto folte. È questo uno degli scenari futuri ipotizzati dalla ricerca “La parabola del clero. Uno sguardo sociodemografico sui sacerdoti diocesani in Italia”, realizzata da Luca Diotallevi e Stefano Molina. Un terzo dei sacerdoti presta servizio nelle regioni più popolose di Lombardia e Triveneto: rispettivamente 5.529 e 5.265. La Basilicata presenta invece il numero più esiguo di sacerdoti diocesani (327); in penultima posizione l’Umbria con 670 preti che però, con i suoi 841.300 residenti, registra una densità pari a 0,80 sacerdoti per 1.000 abitanti, la più elevata del Paese. L’indagine rivela un clero anziano: l’età media è di 60 anni (dai 64,2 delle Marche ai 54,5 del Lazio). Le leve più folte sono quelle che vanno dai 55 agli 81 anni, fascia cui appartiene oltre il 54% dei sacerdoti. L’anzianità media di servizio è di 33 anni. Dallo studio emerge che sono 1.500 i sacerdoti nati all’estero, pari al 4,5 del totale, concentrati soprattutto in Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo-Molise, con oltre il 10% del numero complessivo. Nonostante la riduzione intervenuta nel corso dell’ultimo secolo, la densità media del clero in Italia (0,56 sacerdoti ogni 1.000 abitanti) rimane nettamente più elevata di quella di Belgio e Spagna (0,46) e di Francia e Austria (0,31). Q ualcuno dice che il Seminario è “Il cuore del cuore” della diocesi. È una bellissima espressione che dice quanto il Seminario stia a cuore a tutta la Chiesa diocesana: parrocchie, famiglie, gruppi, preti, religiosi... La Giornata per il Seminario è un’occasione per riscoprire, rinnovare, intensificare questo legame fatto di preghiera, amicizia, collaborazione e sostegno (anche economico). È vero che la Chiesa e ogni comunità cristiana deve promuovere tutte le vocazioni. La nostra Chiesa lo sta facendo. Certamente può farlo ancora meglio. Esiste un centro diocesano che cura la promozione di tutte le vocazioni. La Giornata per il Seminario, però, pone l’accento sulla vocazione del prete e vuole ridestare in tutti l’impegno di promuovere questa particolare vocazione, indispensabile perché la Chiesa diocesana possa garantire il proprio futuro. Aumentano infatti le comunità cristiane che non possono più contare sulla presenza stabile di un prete. Molti lamentano questo fatto ed esprimono frequentemente il desiderio di avere un prete in mezzo a loro. Magari le ragioni per cui lo desiderano sono, a volte, discutibili. Qualcuno, con una punta di polemica evidente, ha detto: “Ci lamentiamo che mancano preti e quelli che abbiamo li critichiamo!”. Sono giuste anche le critiche, ma non tutte e non sempre! Resta comunque vero che il bisogno del prete è molto sentito dalla nostra Interroghiamoci sul nostro impegno per le vocazioni Preti nel 2003 in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32.900 Preti nel 2023 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25.400 Sacerdoti dall’estero. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.500 Preti per 1.000 abitanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,56 Don Bruno Daniel (ultimo a destra) in montagna con i seminaristi Don Basset ricorda don Maschio n salesiano di Vazzola ricorda un altro salesiano vazzolese. Il primo è don Luigi Basset (nella foto), il secondo don Aurelio Maschio. L’occasione è data da una duegiorni che Vazzola dedica al “don Bosco dell’India” deceduto 11 anni fa. Sabato 24 alle 20.30 in sala consiliare don Luigi ricorda la figura di don Aurelio; domenica 25 il Comune intitolerà al missiona- La vocazione nasce in parrocchia e famiglia gente ed è un bisogno autentico e fondamentale che si traduce spesso in desiderio genuino di un prete che sappia stare vicino alla gente con lo stile di Gesù, umile e coraggioso, autorevole e fraterno, meno affannato per i programmi e più attento alle persone. Qualche volta, però, non possiamo nascondercelo, il desiderio scade a sterile lamento che si sfoga contro “l’istituzione-chiesa” colpevole di non saper fare il suo dovere fornendo “i funzionari” di cui c’è bisogno per garantire i “ser vizi religiosi richiesti”. Perché questo non succeda è necessario che ogni comunità cristiana riveda e ripensi quello che sta facendo per promuovere la vocazione a diventare preti. È certamente bello che la Giornata per il Seminario sia un’occasione per pregare e dare un generoso aiuto economico al Seminario. Ma è ancora più bello se diventa anche occasione affinché ogni parrocchia, ogni gruppo e ogni famiglia si interroghi su quello che sta facendo e su quello che potrebbe fare di più e meglio per favorire la vocazione a diventare preti. Don Bruno Daniel PRETI IN ITALIA ALCUNI DATI ENTRAMBI SALESIANI VAZZOLESI U IL RETTORE / DON DANIEL rio la via in cui si trova la casa natale (attualmente borgo Barbette). Sulla casa, che oggi è di proprietà della famiglia Adriano Tomasin, verrà scoperta una targa-ricordo. Il programma prevede alle 10.30 la celebrazione della messa nella parrocchiale (presiede don Luigi), il trasferimento in corteo in borgo Barbette e l’inaugurazione della via. Ritorneremo sul pros- simo numero sulla figura di don Aurelio, alla luce di una recente biografia e della relazione proposta da don Luigi a Vazzola. Per quanto riguarda quest’ultimo, ricordiamo che ha ricoperto delicati incarichi nell’ambito della famiglia salesiana. Dal 1988 al 1994 è stato Ispettore di tutti i salesiani del Pie- monte e come tale ebbe il privilegio di accogliere nella casa di montagna dell’ordine in Valle d’Aosta papa Giovanni Paolo II (1990-1993). Dal 1993 al 2004 fu superiore della Casa Madre dei salesiani a Torino con la carica anche di Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice in cui sono custodite le spoglie mortali di don Bosco. Dal 2004 è superiore a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, paese natale del Santo. 66 anni, laureato in lingue e letterature straniere, don Basset venne ordinato sacerdote nel 1971 a Torino e festeggiò le primizie del sacerdozio con messa nella chiesa di Vazzola. AVVIATA UNA RACCOLTA La Caritas chiede aiuti per il Bangladesh S ono 15 i distretti più colpiti dal ciclone Sidr che ha già causato migliaia di morti e di senza tetto, distruggendo anche case e raccolti in Bangladesh. La Caritas si è attivata sin dal primo momento con il sostegno della rete internazionale che ha già messo a disposizione un milione di euro – di cui 200 mila da parte di Caritas italiana – per i primi interventi. Da venerdì ha iniziato a distribuire aiuti alimentari a 400 famiglie a Kalapara, nella regione del Barisal. Ad ogni famiglia vengono dati 10 kg di riso, 2 di lenticchie e 1 di sale. Grazie all’azione dello staff e dei volontari sul terreno si sta anche facendo un monitoraggio dei bisogni più urgenti e delle situazioni più gravi. Caritas italiana resta accanto alla Caritas e alla popolazione locale che so- e L’AZiON Chiesa Domenica 25 novembre 2007 9 ATA DEL SEMINARIO L’ANIMATORE / DON DAL CIN Cammino condiviso con le famiglie A lcuni giorni fa, in una parrocchia, una coppia di sposi mi ha chiesto come stava andando la mia esperienza di animatore in Seminario. Ho risposto evidenziando come dopo un anno mi sentissi molto più solidale con i genitori che ogni giorno affrontano la responsabilità e la gioia dell’educazione di un figlio. Infatti, in questi mesi sto ricevendo un regalo inaspettato: un nuovo modo di “condividere” la vita di una famiglia. Inaspettatamente, perché è facile pensare come il Seminario sia un’istituzione lontana o che addirittura prenda il posto delle famiglie dei seminaristi. Ma il Seminario non si sostituisce alla famiglia e non è una famiglia in senso stretto: è “come” una famiglia. Condividere il cammino con le famiglie dei se- minaristi vuol dire innanzitutto pregare insieme: una preghiera condivisa ogni domenica sera, all’inizio di una nuova settimana, e nella celebrazione dell’Eucaristia in particolari feste, come le due giornate dei genitori, le ordinazioni diaconali e presbiterali, il conferimento dei ministeri e le memorie dei santi patroni. Naturalmente non mancano poi i momenti di incontro e di dialogo con i genitori. Ricordo sempre con gioia l’accoglienza che mi viene riservata quando sono invitato nelle case dei seminaristi o quando sono le famiglie a venire in Seminario per una semplice cena. Questo dialogo si fa più intenso quando con i genitori condivido gioie e dolori quotidiani della crescita dei loro figli, fino a stabilire una vera e propria alleanza edu- cativa, come strada imprescindibile per una crescita umana equilibrata e serena dei ragazzi e dei giovani che vivono in Seminario. Non sono meno importanti anche le chiacchierate che ho fatto in corridoio e nei momenti più imprevisti e improvvisati, trovando e cercando di donare sempre schiettezza, sincerità, passione educativa e ascolto. In particolare è l’ascolto che mi aiuta di più a camminare insieme alle famiglie: non posso assolutamente presumere di avere la soluzione di tutti i problemi di un giovane seminarista, ma ogni giorno mi sento chiamato con pazienza ed umiltà ad ascoltare la vita di una famiglia che mi parla e mi aiuta nel discernimento educativo. E dopo esserci ascoltati reciprocamente tra genitori ed educatori, ci resta la cosa più importante: ascoltare insieme la vita di un giovane che sta camminando verso il dono di sé a Dio e alla Chiesa. Don Andrea Dal Cin Animatore del Seminario minore stiene dal 1991 e fa appello alla generosità dei donatori per riuscire ad accompagnare gli sforzi in atto in questa fase di emergenza e poi nel lungo percorso di ricostruzione. Per quanto riguarda la nostra diocesi, le offerte a favore del Bangladesh possono essere versate nei seguenti conti correnti: - Banca della Marca Credito Cooperativo, Agenzia San Giacomo di Veglia, cin W, abi 07084, cab «È necessario che ogni comunità cristiana riveda e ripensi quello che sta facendo per promuovere la vocazione a diventare preti», scrive il rettore del Seminario nel suo intervento a pagina 8. Alcune parrocchie già fanno da apripista in questo senso. È il caso di Mareno di Piave dove il Seminario... è di casa. Innanzitutto attraverso Fabrizio Casagrande – originario del paese, classe ’86 – giunto al terzo anno di Teologia. Poi attraverso Andrea Forest, anch’egli in terza Teologia, in “addestramento” pastorale a Mareno. Quindi attraverso il rettore che qui viene a cele- “MIO FIGLIO È FORTUNATO: È COME SE AVESSE 2 FAMIGLIE!” senza settimanale di un seminarista: «Don Andrea, come prima don Mirco, collabora nella liturgia e nell’animazione giovanile. Osservo che i giovani si legano ai chierici, li stimano. Domenica scorsa sono andati a Mel per una pizza insieme a don Mirco». E manuele Favaron è un ragazzo fortunato. Perché, come dice sua mamma Graziella Trevisan, «ha due famiglie anziché una». Oltre alla famiglia d’origine, con i genitori e i due fratelli che vivono a Motta, c’è il Seminario, in cui è entrato tre anni fa, in prima media. In Seminario, spiega mamma Graziella, «ha degli animatori straordinari e delle persone che lo ascoltano, cosa che non capita a tutti i ragazzi della sua età». Ma il fatto che trascorra la sua settimana a Ceneda non significa affatto che si sia distaccato dalla famiglia d’origine. «Da quando è andato in Seminario il nostro rap- porto è quasi migliorato. Non sto affatto delegando ad altri l’educazione di mio figlio. Abbiamo accettato la sua partenza proprio perché abbiamo visto che potevamo continuare a essergli vicini». Appunto, la partenza: che effetto fa sentirsi dire da un bambino di quinta elementare: voglio andare in Seminario? «Inizialmente siamo rimasti un po’ spiazzati, ma anche contenti. Abbiamo ascoltato il consiglio del parroco monsignor Rino (Bruseghin) e dell’allora cappellano don Pierpaolo (Bazzichetto) e abbiamo lasciato provare Emanuele, partecipando ai mercoledì pomeriggio in Seminario. E ogni volta tor- PER 20 PRETI A LENTIAI vangelo di Luca, con grande soddisfazione dei partecipanti e ammirazione per il Cardinale che alla sua veneranda età sapeva maneggiare con disinvoltura gli strumenti informatici. Alla fine c’era tra i partecipanti tutto un parlare di Power Point, Windows, dvd, eccetera. Tutti convertiti ai nuovi media? Beh, non era proprio questo l’obiettivo degli esercizi spirituali, ben altra era la conversione che il Cardinale intendeva provocare nei partecipanti con le sue meditazioni multimediali. Credo che, insieme allo stupore per la novità, i sacerdoti abbiano apprezzato soprattutto i contenuti di fede che il predicatore ha loro trasmesso e che questi abbiano prodotto frutti di conversione di vita. Tuttavia, se grazie a questa esperienza, i partecipanti hanno colto l’importanza dei nuovi media dal punto di vista della trasmissione della fede e se tra gli altri proposti hanno fatto anche quello di impegnarsi ad imparare il loro uso, niente male: anche questo fa parte della conversione pastorale tanto raccomandata dai nostri vescovi. Esercizi multimediali con Piovanelli I brare e confessare ogni primo sabato del mese. Inoltre quest’anno sono state colte tre occasioni per far riflettere la comunità sul dono del sacerdozio: l’ordinazione presbiterale di don Mirco Miotto, che qui prestava servizio come diacono, il 40º del parroco don Mario Fabbro e il 50º dell’ex parroco monsignor Rino Bruseghin. «Abbiamo sottolineato questi eventi con una settimana vocazionale – spiega don Mario – facendo incontrare i bambini e i ragazzi con i seminaristi e promuovendo momenti di preghiera». Particolarmente importante, per il parroco, la pre- nava con un entusiasmo che ci commuoveva...». E i familiari, la gente intorno: cosa dicevano? «Agli occhi di qualcuno di loro sembravamo quasi crudeli per aver lasciato andare nostro figlio, e non pensavano a quante notti insonni ci era costata la scelta. Ma ora vedono quanto è sereno, quando torna il sabato e la domenica». Naturalmente, questo figlio, per la sua scelta speciale, è comunque al centro delle attenzioni. «Quando mi domandano di lui, chiedo sempre di pregare per lui, perché faccia le sue scelte in maniera corretta. E come catechista ho portato i compagni di classe di Emanuele a trovarlo, in Seminario: abbiamo scoperto che non è un collegio chiuso, ma un posto dove i ragazzi crescono!». Il gruppo di seminaristi della teologia 62190, conto corrente 0121320740, intestato alla Caritas diocesana di Vittorio Veneto, piazza San Francesco 6, Vittorio Veneto; - Unicredit Banca, Agenzia Vittorio Veneto, cin X, abi 02008, cab 62195, conto corrente 4167988, intestato alla Caritas diocesana di Vittorio Veneto, piazza San Francesco 6, Vittorio Veneto. - conto corrente postale 10255313, intestato alla Caritas diocesana di Vittorio Veneto, piazza San Francesco 6, Vittorio Veneto. Nel versamento bisogna sempre specificare la causale “pro Bangladesh”. Le offerte sono fiscalmente deducibili. “VOCAZIONI, COGLIERE TUTTE LE OCCASIONI” circa venti sacerdoti della nostra diocesi che hanno partecipato al corso di esercizi spirituali nella Casa Stella Maris di Lentiai erano pronti ad ascoltare le meditazioni del predicatore – un illustre predicatore, il cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze – quadernetti e penne alla mano, per raccogliere appunti su cui poi riflettere. Sorpresa: invece del solito tavolo con il predicatore, sono state abbassate le serrande alle finestre, si è illuminata la parete ed è stata proiettata una suggestiva immagine della colomba dello Spirito Santo con il testo del Veni Creator e poi via via altre immagini e testi. Insomma, una meditazione multimediale con commenti dal vivo del Cardinale. Così si sono svolti gli esercizi, tutti impostati sul 10 TROPPE “INVASIONI” INOPPORTUNE Più rispetto per il sagrato S abato e domenica scorsi si sono visti in tutta Italia, e quindi anche qui in Veneto, i “gazebo” del partito di Forza Italia e, fin qui, nulla da eccepire, data la libertà di espressione fortunatamente prevista dalla Costituzione italiana. Ciò su cui, invece, c’è qualcosa da dire è stato l’allestimento di uno di questi chioschi proprio sul marciapiede a ridosso di una delle porte della Cattedrale di Vittorio Veneto. Ha colpito proprio la sua collocazione molto inopportuna: in simili circostanze si allestiscono punti per la raccolta di firme nelle piazze o in altri spazi pubblici. Vien da chiedersi inevitabilmente: perché proprio lì? Perché non si è allestito il “gazebo” sul marciapiede del bar prospiciente, o davanti all’edicola, o sulla piazza, oppure sotto la loggia della piazza stessa? C’era così poco spazio in tutta la piazza Giovanni Paolo I da dover essere costretti a collocarsi proprio all’ingresso della Cattedrale e, guardacaso (!), proprio durante l’orario delle celebrazioni domenicali (compreso il sabato sera) e, ovviamente, togliendo tutto dopo l’ultima Messa del mattino quando ormai era terminato il flusso dei possibili “clienti”? A questo punto nessuno può impedire la logica conclusione: c’è stata una evidente e sfacciata strumentalizzazione sia nei confronti della celebrazione più importante della Chiesa, l’Eucaristia domenicale, sia verso il luogo di preghiera del popo- A VITTORIO IL 2 DICEMBRE lo di Dio, tanto più che si tratta, nella fattispecie, addirittura della chiesa Cattedrale. Va inoltre detto a questo riguardo che questo modo di agire, così come si è verificato presso la Cattedrale, è possibile si sia ripetuto anche presso altre chiese della nostra o di altre diocesi italiane. Poiché, infine, questo fatto sta diventando un’abitudine da diversi anni a questa parte, credo sia importante ribadire ancora una volta alcune verità che dovrebbero essere chiare per ogni cristiano e motivo di rispetto da parte dei non credenti. La chiesa-edificio, dal momento in cui è stata consacrata o benedetta dal vescovo diventa il luogo “in cui la comunità cristiana si riunisce per ascoltare la Parola di Dio, pregare insieme, ricevere i sacramenti e celebrare l’Eucaristia... È un edificio destinato in modo esclusivo e permanente a riunire i fedeli e a celebrare i divini misteri” (Pontificale Romano, Premesse al rito per la Dedicazione della Chiesa nn. 27 e 28). Per antichissima tradizione anche il luogo immediatamente antistante la chiesa, chiamato tradizionalmente “sagrato”, serve a preparare i fedeli alle celebrazioni liturgiche e a sostare fraternamente alla conclusione di esse. La porta di una chiesa, infine, viene benedetta con un rito apposito perché è simbolo di Cristo-porta, secondo quanto afferma Giovanni 10, 7. Pertanto questo Ufficio disapprova nel modo più assoluto questa mancanza di rispetto verso i luoghi di culto della Chiesa cattolica e anche ogni forma di strumentalizzazione politica di essi, da qualunque parte essa provenga. Questa è anche una mancanza di rispetto, va detto, soprattutto verso la comunità cristiana che in questi luoghi si riunisce e si identifica. Uf ficio diocesano per la pastorale liturgica DOPPIO CONVEGNO IL 26 Incontro animatori Tradizione e creatività nella liturgia percorsi fidanzati D L omenica 2 dicembre, nell’aula di teologia del Seminario di Vittorio Veneto, dalle 15 alle 18, ci sarà un incontro diocesano con quanti operano con i fidanzati: coppie animatrici degli incontri, sacerdoti, esperti. L’incontro vuol essere un momento di scambio e comune orientamento per quanti nella nostra diocesi vivono, nella diversità dei modi, un servizio di accompagnamento delle coppie che si preparano a celebrare il sacramento del matrimonio. Si prevede: un momento di preghiera; una introduzione ai lavori “Ascoltare insieme le nostre esperienze con soddisfazioni e fatiche; riascoltare la voce della nostra Chiesa che più di 20 anni fa ha parlato...”; ascolto delle varie foranie; sintesi e rilancio. unedì 26 novembre, alle 20.15 in Seminario a Vittorio Veneto, si terrà, come ormai da molti anni, l’annuale incontro di formazione per tutti coloro che operano nella liturgia: organisti, direttori di coro, animatori di assemblea, cantori, lettori, ministri straordinari della Comunione, gruppi liturgici, eccetera. Tema: “Fedeltà alla tradizione e creatività nell’azione liturgica”. Relatore: monsignor Giuseppe Busani, già direttore dell’Ufficio liturgico nazionale (Cei) e professore di liturgia nella diocesi di Piacenza-Bobbio. La stessa relazione verrà proposta anche al mattino, sempre di lunedì 26, alle 9, per tutti i presbiteri e diaconi come annuale appuntamento di formazione liturgica. AC 1: Esercizi con mons. Zagonel SCOUT: Corso per capi tirocinanti D a venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre a Col Cumano (Casa di spiritualità Papa Luciani) don Martino Zagonel predica gli esercizi spirituali per giovani e adulti di Azione cattolica (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica). Iscrizioni e informazioni all’ufficio Ac, telefono 0438-940374, e-mail [email protected]. AC 2: Percorso con mons. Padovese D omenica 25 novembre secondo incontro del percorso di formazione etica per giovani e adulti a Conegliano, in Casa Toniolo, dalle 9.30 alle 12.15. “Essere giusti la nuova giustizia di Gesù” il tema. Guida la riflessione monsignor Luciano Padovese. e L’AZiON Chiesa Domenica 25 novembre 2007 I nizierà sabato 24 e domenica 25 da Corbanese il percorso rivolto ai capi tirocinanti (al primo anno di servizio educativo) della zona scout di Vittorio Veneto a cura della pattuglia di Formazione Capi. Ci si confronterà sull’essere capo come scelta vocazionale. I prossimi incontri si terranno il 26 gennaio, sul tema dell’appartenenza associativa, e il 5 e 6 aprile, sul Patto Associativo. RAGAZZE: Alla scoperta della vera Bellezza l Centro diocesano vocazioni propone un incontro per ragazze dalla terza media alla seconda superiore sul tema “Tu sei preziosa ai miei occhi! - Come crescere nella via della Bellezza” per i giorni 8-9 dicembre, dalle 16.30 del sabato alle 16.30 della domenica. Sede: Casa Proposta del collegio Immacolata di Conegliano. Portare sacco a pelo e asciugamano. È necessaria l’iscrizione (fino ad esaurimento dei posti, una ventina). Per informazioni: Silva 0438-585553, 3394311041, [email protected] oppure suor Paola 348-3987748. I S. VENDEMIANO: Estate in missione, inizia la preparazione C entro missionario, Caritas e Pastorale giovanile propongono, a quanti sono interessati a vivere un’esperienza in terra di missione, “Estate con...”. La proposta prevede alcuni incontri di formazione e di confronto, per scoprire che i sentimenti, i sogni, l’impegno, la visione del mondo e della vita, di cui è carico ogni singolo cuore, possono essere condivisi con altri e vale la pena di viverli insieme. Il percorso è finalizzato a preparare un gruppo di giovani all’esperienza di viaggi alternativi nella ricerca di nuovi stili di vita, in solidarietà con coloro che sono più poveri nel mondo. I viaggi avranno come destinazione le missioni diocesane (in Brasile e in Ciad) o dove la diocesi collabora da tempo (Albania). Il primo incontro si tiene sabato 1º dicembre nella parrocchia di San Vendemiano, dalle 16 alle 18. Sarà l’occasione per la presentazione della proposta, per la reciproca conoscenza e per mettersi d’accordo sul calendario dei prossimi incontri. Per informazioni: don Adriano Bellotto 349-7294442; Amedeo Fadini 328-2671141. SETTE: Alberto Laggia a Treviso per parlare di Scientology I da Bellina, del Gris di Vittorio Veneto, Bepi Bisetto, del Gris nazionale, Maria Pia Gardini e Alberto Laggia, giornalista di Famiglia Cristiana, intervengono alla Giornata di studio e ricerca sulle sette organizzata dal Gruppo interdiocesano di Vittorio Veneto e Treviso. Il tema della Giornata, che si tiene domenica 25 novembre nell’ex-chiesa della Santa Croce (Università San Leonardo) di Treviso, è “I movimenti religiosi alternativi e i gruppi psicoreligiosi”. I lavori cominciano al mattino intorno alle 9.30 con le relazioni dei responsabili Gris (Gruppi di ricerca e informazione socio-religiosa); alle 11.45 esperienze di ex aderenti a sette; alle 12 messa celebrata da don Ernesto Soligo; alle 14.30 conversazione di Alberto Laggia con Maria Pia Gardini e Alberto Laggia sul volume “I miei anni in Scientology”. Per informazioni 339-3121325. CONEGLIANO: Il satanismo, convegno dell’Humanitas al Toniolo V enerdì 30 novembre, alle 20.30 all’auditorium Toniolo di Conegliano, Aldo Bonaiuti, coordinatore nazionale del Servizio anti-sette occulte, proporrà un approfondimento su “Il satanismo: fantasia o realtà?”. Moderatore Giuseppe Bisetto. Introduzione musicale del mezzo soprano Paola Parato e della pianista Federica De Marchi. Organizza il Centro culturale Humanitas in collaborazione con il Gris di Vittorio Veneto. GIOVANI: In cammino verso Gesù con l’apostolo Tommaso “T ommaso, la fede che vuol vedere” è il titolo del primo incontro organizzato dal gruppo “Se vuoi” di cui fanno parte le Piccole apostole della Carità e padre Bruno Pilati. Si tratta di un sabato pomeriggio in ascolto della Parola e all’insegna della condivisione con altri giovani che vogliono e cercano di approfondire e dare un senso alla propria vita. Il ritiro si svolge a La Nostra Famiglia di Conegliano sabato 24 novembre dalle 16 alle 21. Nei mesi successivi verranno presentate le figure di Paolo, Pietro e Maddalena. APERTURA ANNO LITURGICO: Il 2 dicembre solenni vespri D omenica 2 dicembre, alle 17 in Cattedrale, verranno celebrati i vespri per l’inizio dell’Anno liturgico. Durante i vespri, rito di ingresso in catecumenato dei nuovi catecumeni. UNITALSI: Festa dell’Adesione D omenica 2 dicembre, alle 15 nei locali della parrocchia di Lourdes, è prevista la Festa dell’Adesione all’Unitalsi e l’assemblea di sottosezione. e L’AZiON Chiesa I GESÙ E IL BUON LADRONE Peccato confessato... è mezzo perdonato Seconda settimana del Salterio “I n verità ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso” (Lc 23, 43). Con queste parole si chiude il brano del Vangelo che oggi ascolteremo. Ognuno tornerà a casa alle proprie faccende, ai propri problemi, a pensare a come rendere migliore il suo domani, a cosa fare per rendersi meno dura la vita e più felice l’avvenire. Ci sarà, tuttavia, una promessa nel cuore, una certezza: avremo il Paradiso e lo avremo con Cristo. A quale prezzo? In cambio di quali sacrifici? Di quali rinunce? Niente di tutto questo. Se guardiamo con attenzione il Vangelo, quel ladrone di cui si parla non chiede scusa, non cerca giustificazioni, non adduce pretesti... Fa una cosa ben più semplice, ma molto più faticosa: riconosce lo sbaglio. Nella mia vita a volte è umiliante riconoscere i miei errori e penso lo sia per tutti: viene messa in discussione, anche se solo per un breve istante, tutta la nostra persona, tutte le nostre buone doti sembrano venir distrutte da quel misero sbaglio! Sarebbe più facile, invece, riconoscere l’errore come fece quel ladrone quando disse: “Noi riceviamo le giuste pene per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male” (Lc 23, 41). In queste parole nasce la grande promessa per quell’uomo: assicura, garantisci, Signore, per me perché io... non ho niente di buono. Se comprendessimo una volta tanto che non ci compreremo il Paradiso, forse saremmo tutti un po’ più umili, più modesti nelle valutazioni, più costanti nella preghiera, più solleciti nell’accostarci al sacramento della Riconciliazione. Quel 11 SACILE: Verso Natale con tre meditazioni di don Maschio OGGI Domenica Domenica 25 novembre Cristo Re - anno C 2Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43 Regna la pace dove regna il Signore Domenica 25 novembre 2007 ladrone non meritava il perdono ed è lui il primo a dirlo, ma lo chiedeva, aveva l’umiltà di domandarlo. Di fronte al popolo che stava a guardare e che scherniva Gesù (Lc 23, 35-37), di fronte a quel malfattore che sembrava pretendere come un diritto la salvezza (Lc 23, 39), quell’uomo passato nella tradizione come il “buon ladrone” ha l’umiltà di riconoscere i propri sbagli. A lui, proprio a lui, viene fatta la grande promessa del Paradiso. Noi cristiani, tanto convinti delle nostre azioni e tanto sicuri delle nostre idee, ci siamo fatti padroni anche del Paradiso! Pochi sperano di andarci, di averlo in dono, molti lo pretendono perché loro, in fondo, non han fatto nulla di male! Come valuterà il Re dell’Universo questa nostra presunzione?! In mezzo a tante preghiere, c’è un’azione che ci aprirà la via al Paradiso: riconoscere i propri errori perché il peccato confessato è mezzo perdonato! Don Federico De Bianchi l Centro di studi biblici offre a tutti un momento di ascolto e di meditazione in preparazione al Natale. Con la guida di don Giorgio Maschio – professore dello Studio teologico interdiocesano di Treviso e Vittorio Veneto –, i testi della Scrittura, dall’Antico e dal Nuovo Testamento, saranno letti e interrogati nella loro risonanza spirituale, affinché ciascuno possa farli propri con la comprensione del cuore. Gli incontri si terranno i lunedì 3, 10, 17 dicembre, dalle 20.30 alle 21.30. APOSTOLATO DELLA PREGHIERA: Incontri di Avvento S i tengono in questa settimana gli incontri di preparazione all’Avvento promossi dall’Apostolato della preghiera. Ecco il calendario degli appuntamenti: domenica 2, alle 15, nella chiesa di San Vendemiano; martedì 4, alle 15, nella basilica Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza; mercoledì 5, alle 15, nella chiesa di San Michele a Sacile; giovedì 6, alle 15, nella chiesa dei Frati a Vittorio Veneto; venerdì 7, alle 15, nella abbazia di Follina. FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: Il 25 messa ad Asolo L “L a messe è molta”, dice il Signore. E quando dice: “è molta”, non si riferisce soltanto a quel momento e a quelle vie della Palestina su cui pellegrinava durante la sua vita terrena; è parola che vale anche per oggi. Ciò significa: nei cuori degli uomini cresce una messe. Ciò significa, ancora una volta: nel loro intimo c’è l’attesa di Dio; l’attesa di una direttiva che sia luce, che indichi la via. L’attesa di una parola che sia più che una semplice parola. La speranza, l’attesa dell’amore che, al di là dell’attimo presente, eternamente ci sostenga e ci accolga. La messe è molta e attende operai in tutte le generazioni. E in tutte le generazioni, pur se in modo dif ferente, vale sempre anche l’altra parola: gli operai sono pochi. “Pregate il padrone della messe che mandi operai!”. Ciò significa: la messe c’è, ma Dio vuole ser virsi degli uomini, perché essa venga portata nel granaio. Dio ha bisogno di uomini. Ha bisogno di persone che dicano: sì, io sono disposto a diventare il tuo operaio per la messe, sono disposto ad aiutare affinché questa messe che sta maturando nei cuori degli uomini possa veramente entrare nei granai dell’eternità e diventare IL PAPA AI PRETI B AVARESI Vocazioni, Cristo non fa campagne di marketing perenne comunione divina di gioia e di amore. “Pregate il padrone della messe!”. Questo vuol dire anche: non possiamo semplicemente “produrre” vocazioni, esse devono venire da Dio. Non possiamo, come forse in altre professioni, per mezzo di una propaganda ben mirata, mediante, per così dire, strategie adeguate, semplicemente reclutare delle persone. La chiamata, partendo dal cuore di Dio, deve sempre trovare la via al cuore dell’uomo. E tuttavia, proprio perché arrivi nei cuori degli uomini è necessaria anche la nostra collaborazione. Chiederlo al padrone della messe significa cer tamente innanzitutto pregare per questo, scuotere il suo cuore e dire: “Fallo per favore! Risveglia gli uomini! Accendi in loro l’entusiasmo e la gioia per il Vangelo! Fa’ loro capire che questo è il tesoro più prezioso di ogni altro tesoro e che colui che l’ha scoperto deve trasmetterlo!”. Noi scuotiamo il cuore di Dio. Ma il pregare Dio non si realizza soltanto mediante parole di preghiera; comporta anche un mutamento della parola in azione, af finché dal nostro cuore orante scocchi poi la scintilla della gioia in Dio, della gioia per il Vangelo, e susciti in altri cuori la disponibilità a dire un loro “sì”. Come persone di preghiera, colme della sua luce, raggiungiamo gli altri e, coinvolgendoli nella nostra preghiera, li facciamo entrare nel raggio della presenza di Dio, il quale farà poi la sua par te. In questo senso vogliamo sempre di nuovo pregare il Padrone della messe, scuotere il suo cuore, e con Dio toccare nella nostra preghiera anche i cuori degli uomini, perché Egli, secondo la sua volontà, vi faccia maturare il “sì”, la disponibilità; la costanza, attraverso tutte le confusioni del tempo, attraverso il calore della giornata ed anche attraverso il buio della notte, di perseverare fedelmente nel ser vizio, traendo proprio da esso continuamente la consapevolezza che – anche se faticoso – questo sforzo è bello, è utile, perché conduce all’essenziale, ad ottenere cioè che gli uomini ricevano ciò che attendono: la luce di Dio e l’amore di Dio. Estratto dell’intervento pronunciato a braccio da papa Benedetto durante l’incontro del 14 settembre 2006 a Frisinga con i sacerdoti e i diaconi della Baviera. La versione integrale sul sito www.vatican.va. a Giornata del ringraziamento a livello provinciale si terrà, quest’anno, ad Asolo domenica 25 novembre. Il programma prevede alle 10.30 la celebrazione della messa nella chiesa parrocchiale; al termine la benedizione, nella piazza antistante, dei trattori, delle macchine agricole e dei mezzi di trasporto e di lavoro. Per l’occasione, nella piazza antistante la chiesa vengono allestiti una ventina di stand con i prodotti tipici della Marca. Dalle 9.30 saranno in funzione tre bus navetta gratuiti da Casella d’Asolo (parcheggio Ca’ Vescovo). CASTELLO ROGAN.: Preghiera in compagnia di Charles de Foucauld V enerdì 23 novembre, alle 20.30 nella Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo, primo appuntamento con la Scuola di preghiera in compagnia del beato Charles de Foucauld. MINISTRI DELLA COMUNIONE: Incontro a San Vincenzo di Oderzo D omenica 25 novembre, alle 14.30 a San Vincenzo di Oderzo, incontro di formazione per i ministri straordinari della Comunione della bassa diocesi. OASI SANTA CHIARA: Cominciano i ritiri mensili aperti a tutti D ue ore e mezza mensili di spiritualità all’Oasi di Santa Chiara in Conegliano a partire da mercoledì 28 novembre. Il percorso, che sarà tenuto da don Roberto Battistin, svilupperà il tema “Loderò per sempre il tuo nome - I salmi, preghiera di Cristo e della Chiesa”. “Preghiamo con i salmi” è l’argomento del primo appuntamento. Inizio alle 9, conclusione alle 11.30. ESERCIZI DI STILE IGNAZIANO: Iscrizioni entro fine novembre S i chiudono a fine novembre le iscrizioni agli esercizi spirituali di stile ignaziano guidati da Marina Stremfelj del Centro Aletti di Roma ed équipe. Dal pomeriggio del 26 alla domenica 30 dicembre 2007 alla Casa Stella Maris di Lentiai (Bl). Per iscrizioni: Silva De Luca telefono 339-4311041, e-mail [email protected]. ACCADEMIA E CARENI Prosa femminile più balletto S ul palco dell’Accademia di Conegliano uno spettacolo al femminile sabato 24 alle 21: “MenopauseThe musical” con Marisa Laurito e Fioretta Mari per la regia di Manuela Metri (nella foto). Protagoniste quattro donne over 40 alle prese con i sintomi classici: fastidiose vampate, perdita di memoria, insonnia, abbuffate di cioccolata e un rapporto sbagliato con il sesso. Si raccontano tra una compera e l’altra, diventando inseparabili amiche. Ventotto parodie di canzoni degli anni Sessanta e Settanta per sfatare tabù, luoghi comuni e paure. Certo auspichiamo che questo periodo così delicato per molte donne non sia messo in ridicolo ma alleggerito con garbata ironia, che è spesso la migliore ricetta per ridimensionare i piccoli grandi drammi al femminile. Biglietti interi: platea 24 euro, prima galleria 24, loggia 18 euro. Una storia danzata sul palco del teatro Careni di Pieve mercoledì 28 alle 21: il Balletto “Città di Rovigo” presenta “Histoire du Soldat”, una coreografia di Claudio Ronda su musica di Igor Stravinskij. Un soldato è sulla via PIEVE: Musica da camera È entrata nel vivo la prima edizione del Concorso internazionale di violino e musica da camera “Città di Pieve di Soligo” diretto da Giancarlo De Nadai e Michele Lot. Dopo l’apertura ufficiale di giovedì 22, venerdì 23 si svolgono le prove del concorso nella sala conferenze di villa Brandolini a Solighetto. Domenica 25 alle 16.30, sempre in villa Brandolini, c’è il concerto dei vincitori. Sono una cinquantina i candidati, provenienti anche da Russia, Croazia, Repubblica Ceca, Corea, Francia e Uruguay. verso casa per una breve licenza. Ha fretta, poco tempo, e l’euforia di chi è ancora vivo nonostante tutto. E camminando, chissà per dove, non guarda in faccia le persone che incrocia ed è facile sbagliarsi quando chi si incontra è un abile trasformista come il diavolo. La guerra e la perdita della propria identità sono le due tematiche forti che la musica di Stravinskij ci suggerisce in questo spettacolo suggestivo. Teatro Careni telefono-fax 0438-82841. Informazioni: www.teatrispa.it. Biglietti 15 euro intero, 12 ridotto (sotto i 25 anni o sopra i 65) primo settore, 12 intero e 10 ridotto secondo settore. Per i teatri del gruppo Teatrispa i ragazzi fino a 19 anni pagano 8 euro. Marta Raminelli TEATRI Gli spettacoli della settimana da Nove a Prata SACILE Venerdì 23, alle 21 al Ruffo, “Le bugie hanno le gambe corte” del Tarvisium Teatro. Ingresso: interi 8 euro, ridotti 6. Sabato 24, alle 16, “La storia infinita di Fantasia” con lo Schio Teatro Ottanta. Ingresso: 2 euro. NOVE Sabato 24, alle 20.45 alla Centrale Enel, “La fortuna si diverte” con il Treviso Teatro. Ingresso libero. FREGONA Sabato 24, alle 20.30 al centro sociale, “Semmelweis” di e con Carlo De Poi. CONEGLIANO Sabato 24, alle 21 al Dina Orsi, “La locandiera” di C. Goldoni con la compagnia Tremilioni. Ingresso: interi 10 euro, ridotti 6. SAN FIOR Sabato 24, alle 21 alla sala del municipio, “Terapia di gruppo” di C. Durang. Ingresso: 5 euro. CONEGLIANO Domenica 25, alle 16 al Dina Orsi, “Santi e briganti”, teatro di figura di A. De Bastiani. PRATA DI PORDENONE Domenica 25, al Pileo alle 16, “Il manoscritto nel pollaio. La molto lacrimevole storia di Giulietta e Romeo” per bambini. Ingresso: 4 euro. CONEGLIANO: Emesso il francobollo natalizio del Cima È stato emesso da parte di Poste italiane, in occasione del Natale, il francobollo dedicato alla Madonna con Bambino realizzata dal Cima da Conegliano attorno al 1504. L’iniziativa si deve alla collaborazione della Filatelica Numismatica di Conegliano, del Comune di Conegliano, della Fondazione Cima. È stata inoltre messa in vendita una borsetta di tela contenente un folder con le quattro cartoline ricordo e un contenitore con due bottiglie di spumante della Scuola enologica di Conegliano con etichetta e capsula dedicate a Giambattista Cima (totale bottiglie 1.200). Una delle quattro cartoline ricordo ripropone un disegno realizzato da Elisa Fiorot (nella foto) vincitrice di un apposito concorso indetto tra gli studenti. SACILE: Sabato 24 Glauco Venier interpreta il rocker Zappa per la rassegna “Il volo del jazz” A Sacile, sul palco del teatro Zancanaro, sabato 24 alle 21 per la rassegna “Il volo del jazz” potremo ascoltare ancora una volta un evento musicale eccezionale: “Glauco Venier plays Zappa”. Con Glauco Venier piano ed arrangiamenti, Flavio Davanzo tromba, Nevio Zaninotto sax tenore e soprano, Alberto Vianello sax tenore, Marcello Allulli sax tenore ed effetti, Gabriele Rampogna marimba e vibrafono, Riccardo Chiarion chitarra, Yuri Goloubev contrabbasso, Luca Colussi batteria, Federica Santi voce. Una band al completo per riascoltare i fuo- chi d’artificio musicali che fanno di Zappa uno dei rocker più originali e fuori dagli schemi del secolo scorso. La musica di Frank Zappa è fonte di continua ispirazione anche per i jazzisti, in particolare per quanto riguarda i primi lavori discografici molto legati alla improvvisazione e alla contaminazione tra stili diversi. Il gruppo capitanato da Glauco Venier presenta un progetto legato alla musica del primo Zappa per fiati e strumenti ritmici incluse le percussioni intonate, vibrafono e marimba, amatissimi da Frank. Biglietti: intero 15 euro, ridotto 13. (MR) L’esperta Maria Pia Marson Premuda ha ripercorso la storia della diffusione dell’istruzione bacologica L’ associazione culturale “Il Filò” di Vittorio Veneto ha di recente organizzato un incontro pubblico sul tema “L’istruzione bacologica dalla metà dell’Ottocento” coinvolgendo, in qualità di relatrice, Maria Pia Marson Premuda, e come presentatore Luciano Cappellozza, direttore del Consiglio ricerche in agricoltura dell’Istituto sperimentale zoologia agraria, sezione specializzata per la bachicoltura di Padova. La bachicoltura ha rappresentato su tutto il territorio diocesano un’importante fetta di economia, impegnando centinaia di persone. Parecchi sacerdoti, inoltre, in passato hanno dato impulso con i loro trattati alla bachicoltura. Nell’immaginario collettivo, infine, non è scomparso il ricordo dei riti legati a questa speciale branca dell’agricoltura. Per questa serie di motivi, troviamo interessante la pubblicazione di alcuni stralci dell’articolo di Maria Pia Marson Premuda apparso sulla rivista “La seta” (n. 1/2007) e incentrato sulla storia della diffusione della cultura bacologica tramite vari enti, istituzioni e fondazioni. “Attesa l’importanza della bachicoltura nell’ambito della filiera serica, nel 1884 il Congresso nazionale di bacologia e sericoltura, che si tenne a Torino, auspicò una maggiore diffusione dell’istruzione bacologica nel Paese attraverso la rete degli Osservatori bacologici, delle Scuole di agricoltura, dei Comizi agrari. Le proposte del Congresso di Torino del 1884 miravano innanzitutto a promuovere tale istruzione per i maestri elementari finalizzata ad introdurre “l’obbligo dell’insegnamento dei principi di bacologia nella quarta classe elementare”. I voti espressi nel Congresso riguardavano poi l’istituzione di scuole per adulti, serali e festive, per la diffusione gratuita di norme pratiche di bachicoltura nonché l’organizzazione di conferenze nei centri di maggiore importanza bacologica. Questa istruzione rientrò tra i compiti istituzionali dell’Imperial Regio Istituto sperimentale di bachicoltura di Gorizia, fondato nel 1869 dal Governo dell’Impero austro-ungarico principalmente come ente di ricerca. Le competenze di questo istituto, che fu anche chiamato Stabilimento sperimentale di sericoltura dell’Impero in Gorizia e che precedette, per anzianità, la Stazione bacologica sperimentale di Padova, vennero poi estese, con decreto del 21 aprile 1881 del ministero dell’Agricoltura dell’Impero austro-ungarico, anche al settore enologico. Successivamente, con Sovrana Risoluzione del 15 aprile 1891, vennero apportate modificazioni allo statuto a seguito delle quali l’istituto venne ampliato e convertito in Stazione agraria sperimentale assumendo la denominazione di Imperial Regio Istituto chimico agrario sperimentale di Gorizia. La denominazione restò quindi sostanzialmente immutata allorché, a seguito della prima guerra mondiale, Gorizia e la sua provincia (Friuli goriziano) passarono al Regno d’Italia; l’Istituto entrò quindi in un periodo di rapido decadimento e l’eccezionale prestigio e l’alta risonanza che ebbe in campo scientifico mondiale vennero presto dimenticati. Il Regno d’Italia promosse e diffuse l’istruzione bacologica la quale “rientrava tra i compiti istituzionali delle Regie Stazioni bacologiche sperimentali di Padova e di Ascoli Piceno, ai cui corsi erano costantemente presenti anche studiosi provenienti da altre nazioni bachisericole, ed altresì delle Scuole superiori di agricoltura di Milano, di Portici, nonché dell’Istituto superiore agrario di Perugia”. Nel secondo dopoguerra, invece, “presero vigore, acquisendo consensi, le Cattedre ambulanti di agricoltura patrocinate non come sede universitaria bensì “pei campi e nei campi” perché fossero modello aperto a tutti. Questo nuovo istituto si estese con rapidità per iniziativa, in generale, delle amministrazioni provinciali efficacemente appoggiate da banche locali (...). Il movimento che contribuì al loro diffondersi era comunque già in atto da tempo ed era finalizzato a promuovere riunioni, dissertazioni, conferenze e lezioni teorico-pratiche fra gli agricoltori, a volte con l’ausilio di campi sperimentali e di altre attività inerenti all’insegnamento e alla propaganda. Domenica 25 novembre 2007 ITINERARI TIZIANESCHI IN DIOCESI A A Carlo Molinari, poeta di Conegliano, è stato assegnato il Premio Neruda organizzato dalla casa editrice EdiGiò. Il quarantatreenne di talento poliedrico (è anche musicista e pittore) si è imposto con la poesia “A te che te ne vai”, dedicata alla sorella Laila. Nel 1993 Molinari venne premiato da Andrea Zanzotto al concorso nazionale “Sci club Valanghe” di Pieve di Soligo per la poesia inedita “Condannati: dialogo tra il nord e il sud del mondo”. ODERZO: Premio design V enerdì 23, alle 16 a palazzo Foscolo, si inaugura il Premio Oderzo Azienda Design 2007 con apertura della mostra. L’iniziativa, promossa da Fondazione Oderzo Cultura Onlus, Unindustria Treviso e Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori della provincia di Treviso, prevede ancora alle 17 la cerimonia di premiazione e la tavola rotonda sul tema “Impresa, cultura e design”. MOSTRE CONEGLIANO Si inaugura venerdì 23, alle 18.30 alla galleria Leonart, la mostra personale di Pier Toffoletti “Luminescenze”. Orario (fino al 31 dicembre): martedì-sabato 1012 e 15-19, domenica e lunedì su prenotazione. VERONA Si inaugura sabato 24, alle 11.30 al Museo di Castelvecchio, la mostra “Vinicio Vianello. Il design del vetro”. Orario (fino al 30 marzo): lunedì 13.30-19.30, martedì-domenica 8.30-19.30. VITTORIO VENETO Si inaugura sabato 24, alle 17.30 a palazzo Piazzoni Parravicini, la mostra “Bestiario” di Ion Koman. Orario (fino al 24 dicembre): mercoledì-venerdì 1518.30, sabato-domenica 9.30-12.30 e 15-18.30. Presenta Livio Sossi. VENEZIA Chiude domenica 25 a Ca’ Pesa- LA STAGIONE DEI CONCERTI cori foraniali Domenica è previsto alDaigospel di Sacile l’intervento di Mazza P nche domenica 25 novembre ci aspetta l’appuntamento con “Approfondimenti vittoriesi”, iniziativa organizzata dalla diocesi di Vittorio Veneto e che intende offrire interessanti e inconsueti spunti di conoscenza circa i luoghi che a Vittorio Veneto conservano opere di Tiziano Vecellio e dei suoi collaboratori: la pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, la prepositurale di Santa Maria Nova a Serravalle e il Museo diocesano “Albino Luciani” (ultimo piano del Seminario vescovile). Ogni domenica, fino al 6 gennaio, intervengono a raccontarci questo nostro patrimonio d’arte sacra esperti che a vario titolo si occupano nel territorio della conservazione, della tutela e della valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. Domenica è la volta di un relatore d’eccezione, Marta Mazza, fun- POESIA: Premio Neruda a Molinari 13 zionario della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, curatrice del catalogo “Lungo le vie di Tiziano” (edizioni Skira) che accompagna i cinque itinerari di visita alla scoperta di Tiziano legati alla Madonna della Misericordia di Marco Vecellio SACILE: Tesi di laurea P roseguono a Sacile gli “Appuntamenti con la storia”. Giovedì 29, alle 20.30 in biblioteca, si presenta la tesi di laurea “Sacile dalla Repubblica Cisalpina al terremoto del 1936: da comunità agricola a realtà industriale”. Presentano l’assessore comunale alla Cultura Daniela Pillon e il correlatore Paolo Tomasella dell’Università di Trieste. È prevista, inoltre, la proiezione di materiale iconografico e documentario. mostra bellunese. Rispetto al programma, gli appuntamenti si capovolgono: infatti, alle 14.30 alla pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, Marta Mazza ci parlerà delle due opere di Marco Vecellio, ovvero il polittico raffigurante la Madonna con il Bambino in trono, i santi Andrea e Pietro, l’Incoronazione della Vergine e l’Annunciazione, e la pala della Madonna della Misericordia. Alle 16 sarà la volta della chiesa prepositurale di Santa Maria Nova, che, come sappiamo, conserva la pregevole pala del maestro raffigurante la Madonna con il Bambino in gloria e i santi Andrea e Pietro. Parallelamente sarà aperto anche il Museo diocesano (14.30-18), dove alle 16 il direttore, monsignor Rino Bechevolo, illustrerà la collezione. Le visite sono tutte gratuite e non richiedono la prenotazione. A l palazzo La Loggia e il Centro arti visive “La Castella” di Motta di Livenza va di scena una interessante mostra personale di Ferruccio Gard. Intitolata “La Venezia dipinta”, propone opere che spaziano dal 1973 fino alle più recenti produzioni. Attraverso una quarantina di lavori si possono percepire le varie fasi dell’evoluzione pittorica dell’artista e carpirne i tratti peculiari: dalle fasi geometriche all’astratto-informale, per arri- CAMPOMOLINO Fino al 9 dicembre a villa Altan è aperta la mostra “Aspetti dell’incisione oggi in Italia”. Espongono 39 artisti. Orario: lunedì-venerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 15-18.30, scolaresche su preno- vare ai lavori dell’ultima fase, definiti “la fissione del colore”. Opere dai cromatismi intensi, che vogliono indagare l’assoluto e attraverso l’abbandono totale dell’oggettività portare oltre i limiti della concezione realistica. Suggestioni che inducono il fruitore a riflettere sulle emozioni più profonde e l’inquietudine, una ricerca che travalica i limiti della tangibilità fisica, per farsi ricognizione intima dell’animo. Una ricerca che, nonostante sabato-domenica 10-13 e 1519. tazione (telefono 0434-756538, 0434-758756). SAN CASSIANO DI LIVENZA Chiude domenica 25 a villa Varda la mostra “La via della seta in Cina”. Orario: venerdì 9.30-12.30 e 15-18, sabato e domenica 9-12.30 e 1419. Lana accompagnerà la messa celebrata alle 10.30 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo. A Vittorio Veneto lunedì 26, alle 20.45 nell’aula magna del collegio San Giuseppe, concerto in onore di santa Cecilia del Quintetto con fiati del teatro alla Scala. Ingresso 7 euro. A Sacile mercoledì 28, al teatro Zancanaro, avrà luogo un concerto di musica varia con il Venice Gospel Ensemble diretto da Luca Pitteri. Il ricavato andrà in favore dell’Ail. L’appuntamento è alle 20.45. A Conegliano giovedì 29, alle 21 al teatro Accademia, Concerto di Natale del Comune in collaborazione con l’Associazione “Prof. G. F. Panizza e Dott. G. Zamboni”. Il ricavato andrà in favore della lotta contro la leucemia infantile e la Clinica pediatrica oncoematologica di Padova. FERRUCCIO GARD ESPONE A MOTTA ro-Galleria internazionale d’arte moderna la mostra collettiva dell’associazione artisti SPA+A. Orario: venerdì-domenica 10-17. MOTTA DI LIVENZA Chiude domenica 25 alle Vecchie Carceri la mostra di fotografie realizzate con la tecnica del foro stenopeico “Massimo Stefanutti - Un infinito istante”. Ingresso libero. Orario: venerdì 16-19.30, sabato e domenica 10-12.30 e 16-19.30. arte con questa settimana la rubrica dedicata ai concerti corali. L’agenda andrà riempiendosi in maniera sempre più fitta nel mese di dicembre, quando i tradizionali appuntamenti legati al periodo e alle festività natalizie allieteranno molte comunità diocesane, dal Bellunese al Veneziano, lungo il Piave e il Livenza. A Cordignano venerdì 23 si terrà il Concerto di santa Cecilia. Alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, infatti, è in programma l’annuale rassegna dei cori della forania Pedemontana. A Fossalta Maggiore venerdì 23 si terrà la rassegna dei cori della forania mottense. Alle 20.30 nella chiesa parrocchiale si esibirà anche il coro Luca Lucchesi di Motta di Livenza (nella foto). A Vittorio Veneto domenica 25 il coro Col di CONEGLIANO Fino al 9 dicembre nella sala espositiva L’officina dell’arte è aperta la multiforme personale “Welcome to my world” di Dane, fografa, pittrice e scultrice statunitense. Orario: lunedì-venerdì 16-19, sabato e festivi 10-12 e 16-19. SARMEDE Fino al 16 dicembre al palazzo municipale è aperta la mostra “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 14-16, 20-21.30, festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.3021.30. Ingresso libero. MESTRE Fino al 16 dicembre al Centro culturale Candiani è aperta la mostra di fotografie di Giuseppe Dall’Arche “Molo K Marghera. L’altra Venezia”. Orario: lunedì-venerdì 15-19, TREVISO Fino al 20 gennaio alla galleria Polin è aperta la mostra personale di Dania Zanotto “Storia, immaginazione. verità e leggenda”. TREVISO Fino al 7 gennaio al Museo di Santa Caterina è aperta la mostra “Sognare” di Yoko Ono. Orario: martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. FREGONA Fino al 30 gennaio all’Osteria della Boschera è aperta la mostra del fotografo Luigi De Conti. PORTOBUFFOLÈ Fino al 3 febbraio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra docu-fotografica su Ottavio Bottecchia del collezionista Renato Bulfon. Orario: martedì-venerdì 9-12.30 e 14-18 e sabato e festivi 10-12.30 e 16-19. non rappresenti direttamente la figura umana, vuole indagare la coscienza nei suoi lati più profondi. A conclusione ideale della mostra, in piazzetta San Marco, è esposta una scultura in vetro e metallo dell’artista, concepita in collaborazione con l’architetto Maurizio Rosa. La mostra rimarrà aperta fino al 23 dicembre. Orari: giovedì e venerdì 16-19, sabato e domenica 10-12 e 16-19. Carlo Sala ALTRI APPUNTAMENTI VITTORIO VENETO Sabato 24, alle 17.30 in biblioteca civica, Innocente Azzalini e Giorgio Visentin presentano il loro libro “La ferrovia austriaca Sacile-S.Andrea di Vittorio Veneto”. VITTORIO VENETO Domenica 25, alle 17 alla libreria Fenice, Loredana Imperio presenta il suo libro “Parigi 1307. Il venerdì maledetto dei Templari”. PORDENONE Lunedì 26, alle 20.45 al Duomo di San Marco, “Journey of the Magi”, spettacolo musicale sui “Canticles” e “A ceremony of carols” di Benjamin Britten. Ingresso libero. SANTA LUCIA DI PIAVE Giovedì 29, alle 20.30 al centro sociale “G. A. Messina”, Stefano Coletto relazionerà su “Picasso”. e L’AZiON Curiosando a cura del Centro COSPES Onlus di Mogliano Veneto (TV) tel. 041 5902318 La famiglia non è un menù C’ è poco da dire, la famiglia è fatta oggetto di attacchi e accuse forti. Sono ragionevolmente giustificati o fanno parte di una strategia per portare acqua a chi vorrebbe modificarla a proprio uso e consumo? Molti giovani, avidi di libertà, l’hanno assimilata ad un fattore alienante, quasi fosse diventata una struttura che riproduce dei rapporti di proprietà e/o di dominio repressivo. Osserviamo un viraggio di 180 gradi dal problema dei valori tradizionali. I desideri dei figli diventano i doveri dei genitori. La famiglia mantiene la sua priorità nella sfera di riferimento solo in quanto fornisce l’ospitalità in una casa con tutti gli agi senza poter pretendere un obbligo minimale riservato ai doveri familiari. Avvengono anche abusi che i media ci consentono di conoscere; negli Stati Uniti sono state costituite associazioni dei genitori che subiscono violenze fisiche dai figli; in Norvegia, in Canada, e ancora negli Stati Uniti un genitore su cinque subisce violenze psicologiche. È sotto gli occhi di tutti la precarietà della popolazione anziana che, in buona parte, va ad attendere la morte nelle case di riposo, come nel film di Dino Risi “I nuovi mostri” o viene affidata alla badante di turno. Mi sono chiesto spesso chi accudisce gli anziani moldavi, ma è una domanda senza risposta in un’economia globalizzata che compensa solamente gli interessi economici. Come si può guidare la barca sulla rotta giusta? Il primo impegno con- Lo psicologo Paolino Causin sigliato è quello di ristabilire il primato dei doveri obbligatori dei figli verso i genitori. Le istanze di benessere, libertà, autonomia possono occupare il giusto spazio all’interno della famiglia. Il quinto comandamento, “Onora il padre e la madre”, beneficia sempre di una larga autorità. Nei sondaggi europei più di 6 giovani su 10 pensano che i figli devono amore e rispetto ai loro genitori, quali che siano le loro qualità e difetti, ma lo scarto con la realtà effettiva è molto significativo. Il comportamento smentisce i principi e continua ad assoggettare ogni azione al desiderio individuale di ciascuno alimentando la confusione. La comunicazione aperta, le relazioni intrafamiliari intense sono state indicate come gli strumenti migliori nella costruzione di gruppi familiari uniti. La prova più vera che conferma il benessere è la naturale conseguenza della condivisione delle gioie della vita ma anche del superamento delle immancabili difficoltà in una unione di forze. Dott. Paolino Causin psicologo [email protected] L’atlante dei sapori ANTICA FIERA DI S. LUCIA UTILE MOTORE DI RICERCA La minestra di farro con rape e ceci Scarpis, inventore de IlTrovaModa I lTrovaModa (www.iltrovamoda.com) è un nuovo motore di ricerca, probabilmente il primo in Italia, ideato da un giovane studente vittoriese, Massimo Scarpis. «IlTrovaModa aiuterà il consumatore che vuole sapere dove determinati prodotti vengono venduti nei negozi al dettaglio più vicini a lui, ma non solo – spiega Scarpis –. Sarà possibile conoscere le promozioni o gli sconti particolari del negozio scelto». Questo sito non coinvolge solo i consumatori: «Mia mamma, titolare di un negozio – continua Scarpis – mi chiese se esistesse un por- tale in internet dove inserire il suo punto vendita per promuoverlo. Capii così che questo servizio sarebbe stato utile anche ai commercianti e ai titolari dei punti vendita». Il funzionamento del sito è molto semplice e intuitivo, specifica Scarpis: «Basta indicare la marca, la provincia e il prodotto desiderato, che immediatamente risulteranno i negozi corrispondenti ai criteri di ricerca. Se invece questo servizio interessa al venditore, non dovrà far altro che cliccare l’area affiliati e compilare il modulo presente. Sarà immediatamente contattato dal nostro staff per un incontro». Alla domanda se sia possibile che un’idea come il- È TrovaModa possa attecchire per le piccole realtà come quella di Vittorio Veneto, Massimo non ha dubbi: «Conosco bene questi luoghi, anche perché sono le realtà con le quali ho iniziato a confrontarmi personalmente nella distribuzione del servizio. Di sicuro un prodotto pubblicitario in internet è più difficile da vendere in queste realtà, però ilTrovaModa saprà ripagare adeguatamente anche la fiducia di commercianti con punti vendita in piccole cittadine». Silvia Albrizio di moda e fa moda, almeno in questi ultimi anni, cenare nel Medioevo e con il Medioevo. È affascinante fare un salto indietro di molti secoli e sedersi a banchettare con i potenti. È moda, si diceva, ma attenti alle truffe, giacché certe saporite zuppe di fagioli, o quelle polentine di granoturco, portate a volte in tavola, fanno a pugni con la storia. Tanto per richiamare al- I consigli del pediatra a cura della dottoressa Nadia Padoin PREFERIAMO IL GUSTO DEL “FATTO IN CASA” È scattato l’allarme obesità L’ obesità rappresenta oggi uno dei più diffusi disturbi della nutrizione dell’età pediatrica e adolescenziale nei Paesi economicamente sviluppati. È definita come condizione in cui il peso del bambino supera del 20% il peso ideale di quel soggetto e comporta aumento della morbilità (ipertensione, aterosclerosi, diabete e cancro), riduzione dell’aspet- tativa di vita e peggioramento della qualità della vita stessa. In America oltre il 60% della popolazione è in sovrappeso, mentre il 20% degli adulti e il 15% dei bambini soffre di obesità. L’Organizzazione mondiale della sanità la definisce “una vera e propria epidemia”. Non va meglio nel Vecchio Continente, dove l’obesità è in aumento soprattutto tra i bambini. In Italia 9 perso- ne su 100 sono obese, dato in aumento fra anziani e giovani adulti. Il 20% dei bambini e adolescenti sono in sovrappeso e il 4% sono obesi. Il problema interessa soprattutto la fascia di età compresa fra 6 e 13 anni e predilige i maschi. Tra le cattive abitudini la sedentarietà e stili di vita sbagliati. Guardiamoci un attimo allo specchio: sempre più spesso mangiamo male e di corsa, dove capita e la vita di tutti i giorni costringe spesso a ritmi frenetici, anche a tavola. Nelle nostre cucine super accessoriate riempiamo il frigo di tanti, troppi alimenti già pronti, basta che siano veloci da cucinare, spesso solo da scaldare, e gustosi, sempre ipercalorici. Un altro errore è non mangiare al mattino. Sembrerà strano, ma i bambini che saltano la colazione rischiano di ingrassare quattro volte più dei coetanei che, invece, fanno una sana colazione mattutina. Tra gli errori più comuni mangiare poca frutta e verdura e consumare pe- l’ordine cronologico, granoturco e fagioli li trasportò Colombo dall’America e in Europa, prima del viaggio delle tre caravelle, la polenta era di grano saraceno. Tal quale quella servita con il cervo dal Comitato Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, rievocando, lo scorso 9 novembre, un banchetto di Schinella VI, conte di Collalto. Oltre al cervo, è stata servita anche, fra l’altro, una sce e legumi solo saltuariamente. Sotto accusa la pubblicità con gli spot di cibi ipercalorici e di troppo facile consumo mentre sarebbe importante abituare i bambini ad apprezzare ogni sorta di alimento. Insegnare a cogliere ed apprezzare le diverse sfumature dei sapori è considerato un elemento di prevenzione. Il gusto, infatti, condizionerà la possibilità di seguire nel tempo, con tranquillità e piacere, una nutrizione varia, completa ed equilibrata. Il ministero della Salute ha stilato per tutti il decalogo degli esperti: - Bevi ogni giorno acqua in abbondanza. - A tavola varia le tue scelte e fraziona il numero bella e gustosa “minestra di farro con rape e ceci”, di cui riferiamo l’antica ricetta (per quattro commensali). Intanto 7-8 belle rape, di almeno mezzo etto l’una, poi mezzo chilo di ceci e infine 2 etti e mezzo di farro. «I ceci vanno in ammollo per una sera – spiega Mirco De Luca, che ha cucinato – e in acqua calda, come del resto il farro». Quindi in due pentole d’acqua bollente, si fanno bollire da una parte le rape, finché non si spappolano, e dall’altra i ceci per 1 ora e mezzo (essi debbono risultare stracotti). Si passano poi tutte e due le pignatte al frullatore ad immersione (mixer) finché scaturisce una crema. Si uniscono quindi le due creme, si aggiunge il farro e si rimette sul fuoco ancora per 1 ora e mezza. Se la minestra risultasse densa oltre misura, si allunga con acqua, e si aggiusta il gusto solo con il sale. «A piacere – dice ancora Mirco De Luca – solo una goccia d’olio d’oliva». Mario Sanson dei pasti (5 volte). - Fai sempre una sana prima colazione ed evita di saltare i pasti. - Consuma almeno due porzioni di frutta e due di verdura al giorno. - Mangia pesce almeno due volte la settimana. - Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e inoltre un’ottima quantità di fibre. - Limita il consumo di grassi soprattutto di origine animale, privilegiando l’olio extravergine d’oliva. - Non eccedere nel consumo del sale. - Limita i dolci e le bevande gassate. - Cambia lo stile di vita attraverso il potenziamento dell’attività motoria quotidiana. Domenica 25 novembre 2007 TELE comando IL MUSICAL CON IL CELEBRE TOPO A SANTA LUCIA DI PIAVE, A CONEGLIANO RITORNANO I NOMADI, A SACILE I NERI PER CASO È show con Geronimo Stilton È una settimana insolitamente ricca di appuntamenti musicali. Sul territorio diocesano, infatti, calano i Nomadi, i Neri per caso e, per la gioia di tutti i bambini, il musical con Geronimo Stilton. Neri per caso. Sabato 24, alle 16 sotto la loggia municipale di Sacile, i Neri per caso inaugurano il tabellone delle manifestazioni “A Sacile aspettando il Natale”. Il salernitano conobbe un significativo successo a metà degli anni Novanta. Nel 1995, infatti, vinsero fra le Nuove Proposte il festival di Sanremo con la canzone “Le ragazze” eseguita a cappella. Di seguito il primo disco, intitolato “Le ragazze”, contenente soprattutto cover, ottenne sei dischi di platino. I Neri per caso stanno preparando un nuovo album che uscirà nel 2008. Nomadi. Mercoledì 28 novembre, alle 21 al teatro Accademia di Conegliano, ritornano in diocesi i Nomadi. È la terza volta che l’inossidabile band emiliana fa sosta da noi quest’anno dopo i concerti di Colle Umberto e di Mel. Stavolta, però, c’è una ghiotta novità: i Nomadi si esibiranno con l’accompagnamento dell’Omnia Symphony Orche- stra. Nel frattempo, infatti, è uscito il nuovo disco, che sta scalando le classifiche di vendita, registrato assieme ad un’orchestra sinfonica. Biglietti: platea 35 euro, loggia 25. Prevendite: a Conegliano, Jungle Records (0438-410746); a Oderzo, Lp Dischi (0422-710211); a Sacile, Music Box (043472693); a Treviso, Compact Disk (0422-544735). Nomadi non significa soltanto buo- na musica e ottimi testi ma anche tanta solidarietà. Ricordiamo, allora, i viaggi benefici effettuati in Cile (1993), Cuba (1994 e 1996), Palestina e Tibet (1995), Messico (1997), Stati Uniti e Perù (1998), Albania (1999), Amazzonia e Cuba (2000), Cambogia (2001 e 2002), Vietnam (2003), Laos (2004 e 2005), Madagascar e Sumatra (2006). Geronimo Stilton. Si chiama “Geronimo Stilton Supershow” lo spettacolo che ha per protagonista il topo giornalista Geronimo Stilton, popolarissimo fra i ragazzi. Protagonista di libri che in Italia hanno venduto qualcosa come 12 milioni di copie e sono stati tradotti in oltre trenta lingue e distribuiti in cento Paesi, Geronimo Stilton, dopo il clamoroso successo riscosso la scorsa stagione (oltre 100 mila le presenze), riprende il suo 17 di Gianfranco Da Re SABATO 24 Raiuno, 10.30, Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali. Ditour di successo arrivando all’ex Filanda di Santa Lucia di Piave, in anteprima veneta, sabato 1º dicembre alle 17. Lo spettacolo vede protagonista un attore completo che recita, canta e balla con la collaborazione di Fabrizio Celestini, Andrea Maia e Pino Perris e la regia di Gino Landi. In 70 minuti il musical presenta gli amici, familiari e collaboratori nel giorno del compleanno di Geronimo Stilton. Biglietti: 19 euro interi primo settore numerato, 13 euro ridotti under 14, 16 euro interi secondo settore numerato, 10 euro ridotti under 15. Prevendite: Santa Lucia di Piave, Cartoleria Marcon (0438-460260); Conegliano, Jungle Records (0438410746); Oderzo, Ellepì Dischi (0422-710211); Sacile, Musical Box (0434-72693). Giacinto Bevilacqua retta. Raidue, 15.30, Chi ha incastrato Roger Rabbit. Film fantastico di Robert Zemeckis. La 7, 20.30, L’ispettore Barnaby. “Compagni di scuola”. Telefilm. DOMENICA 25 Radiouno Rai, 11.10, Oggi 2000. Attualità di Filippo Inastasi e Paolo Cremonesi. Raitre, 13.20, Passepartout. “L’arte che ci crede”. Con Philippe Daverio. Raiuno, 21.30, Donna detective. Film poliziesco di Cinzia Th Torrini. Raitre, 21.30, Report. “Gli appalti”. Di Michele Buono e Pietro Riccardi. LUNEDÌ 26 Radiotre Rai, 20, Un secolo con Moravia. Attualità di Lorenzo Pavolini e Ornella Bellucci. Raiuno, 21.10, Celentano Show. Serata speciale. Raitre, 23.45, Blind IL DELITTO DI GORGO E DUE ANTEPRIME NAZIONALI AD ANTENNACINEMA T re gli eventi di Antennacinema 2007. Lunedì 26 (alle 20.45, sede Dama Castellana a Conegliano) tavola rotonda sul tema “Dall’attentato al treno al delitto di Gorgo al Monticano” con il sociologo Gianfranco Bettin, i giornalisti Nicola Endimioni, Danilo Guerretta e Marco Neirotti e il sostituto procuratore Francesco Saverio Pavone. Giovedì 29 (20.45, cinema Melies) si proiettano in anteprima nazionale due documentari: “Un popolo di ambasciatori. I veneti nel mondo” (30’) di Enrico Lando e “La memoria negata” (56’) di Nicolò Bongiorno sull’esodo giulianodalmata. “Lavoro a NordEst” sarà invece il tema dell’evento di venerdì 30 (20.45, cinema Melies) incentrato sulla proiezione di “Apnea” di Roberto Dor- dit. Gli altri spettacoli Vittorio Veneto: venerdì 23, alle 18.30 in biblioteca civica, “La vita degli altri”. Ingresso libero. Oderzo: venerdì 23, alle 21 al Turroni, “Gli innocenti”. Ingresso: 4,50 euro. Vittorio Veneto: venerdì 23, alle 21 allo Spazio Mavv, “Il genio&l’idiota. Norman McLaren e Gustavo”. Pieve di Soligo: venerdì 23 alle 21, sabato 24 alle 18 e alle 21, domenica 25 alle 15 e alle 18 al Careni “Elizabeth: the golden age”. Sernaglia della Battaglia: mercoledì 28, alle 20.30 nella sala polifunzionale, “Babel”. Ingresso 5,50 euro. Oderzo: mercoledì 28 e giovedì 29 alle 20 e alle 22 al Cristallo “La ragazza del lago”. Ingresso: 4,50 euro, ridotto 3,50. NON FANNO PIÙ SORRIDERE GLI SPOT CON I RELIGIOSI C hissà perché nella pubblicità le persone consacrate richiamano la trasgressione e il peccato, forse per contrasto. Di solito si tratta di peccati di gola o, meglio, i pubblicitari ci vogliono convincere che, anche se certe specialità e dolci sono squisiti, non è peccato gustarli, dato che lo fanno anche i religiosi. Altre volte si è fatto riferimento al presunto piacere della comodità nelle comunità religiose. Per anni mi è sembrato che fossero spot innocui e divertenti a modo loro. Adesso però mi pare che si esageri e confesso che negli ultimi tempi sono diventato particolarmente insofferente nei confronti di questa pubblicità. Non sopporto più la finta suora petulante che strilla come un pappagallo, “le acque della salute”, fra Del Piero e Cristina Chiabotto, e non mi piacciono i frati che “investono” le offerte della questua in tagli di formaggio gorgonzola con la goccia. Mi pare che la soglia del buon gusto sia stata superata da un po’ e si usino con troppa disinvoltura questi stereotipi negativi. Gianfranco Da Re MONS. CORRADO PIZZIOLO A “SETTIMANA RPC” Settimana Rpc Sabato 24 alle 10.30 e domenica 25 alle 9.30, a cura di Francesco Dal Mas e Antonio Rizzello, si potranno ascoltare i due annunci, dati a Treviso e a Vittorio Veneto, circa la nomina del nuovo vescovo monsignor Corrado Pizziolo. A seguire un’intervista con il patriarca di Venezia, Angelo Scola, sulle tematiche del lavoro e del riposo domenicale. Linea azzurra Spazio scuola Ogni martedì alle 17.30 e sabato alle 19.45 Titti Burigana conduce questo programma dedicato alla realtà della scuola con interventi in studio di docenti e allievi. Una barca di nome Erika Ogni giovedì alle 21 va in onda questa trasmissione nata da persone che si mettono al servizio degli altri senza riserve e interessi, con tutti i mezzi possibili: con la parola, con la musica, con la poesia e con qualsiasi forma artistico-creativa che possa giovare al prossimo. La ragione e la fede Il tema di venerdì 30 alle 14.30 sarà “Il male, la volontà, la libertà, la grazia”. Conduce Rudy Milanese. Justice - Gli occhi della legge. Telefilm. MARTEDÌ 27 Radiodue Rai, 17, 610 Sei uno zero. Varietà con Lillo e Greg. Raidue, 21.05, Criminal Minds. Telefilm 2ª serie. La 7, 21.30, Nuovo cinema Paradiso. Film drammatico di Giuseppe Tornatore. MERCOLEDÌ 28 Radiotre Rai, 18, Damasco. A spasso per le strade della letteratura. Di Cettina Fiaccavento. Retequattro, 21.10, Il commissario Cordier. “Granello di sale”. Serie Tv poliziesco. Raitre, 23.35, C’era una volta. “Bambole”. Documentario. GIOVEDÌ 29 Radiodue Rai, 13.35, Giocando. Con Anna Cinque. Raiuno, 21.10, Il Quinto dell’Inferno. La Divina Commedia secondo Roberto Benigni. VENERDÌ 30 DA NON PERDERE SU TELECHIARA T re appuntamenti da non perdere. Blister-La salute in pillole. La trasmissione ogni settimana affronta in diretta insieme a specialisti ed esperti due distinti argomenti di carattere medico. Va in onda martedì alle 18.15. In famiglia. Con- dotta da Micaela Faggiani, la trasmissione parla di educazione, di legami tra genitori e figli, di rapporti di coppia. Va in onda giovedì alle 18.15. Insieme a teatro. La puntata di giovedì 29 alle 21 è dedicata alla commedia di Carlo Goldoni “La casa nova”. Radio 24, 19, La zanzara. Attualità con Giuseppe Cruciani. Raiuno, 21.10, 50 Canzonissime Fenomeni. Musicale con Carlo Conti. Raidue, 0.10, Premio Tenco. Da Sanremo. 18 L’Azione Domenica 25 novembre 2007 In occasione del lancio della nuova veste grafica L’Azione organizza un convegno sulla stampa “L’interesse dei media a dividere i cattolici” N on passa giorno senza un articolo di giornale o una trasmissione televisiva che se la prende con la Chiesa e i suoi rappresentanti. A fronteggiare il fuoco di fila è soprattutto il quotidiano della Cei Avvenire e, in particolare, il suo direttore Dino Boffo. Trevigiano di Onè di Fonte, 57 anni, Boffo ha cominciato a scrivere alla Vita del popolo. Ancor giovane è diventato prima vice-direttore e poi direttore dello storico settimanale diocesano di Treviso. Nel gennaio del 1994 il cardinale Camillo Ruini lo ha chiamato alla guida di Avvenire. Sotto la sua direzione il giornale ha acquistato smalto e autorevolezza. L’Azione, che con Avvenire condivide l’impegno a far sentire la voce dei cattolici nel dibattito politico e culturale, ha invitato Dino Boffo a tenere un incontro sabato 1º dicembre al Toniolo di Conegliano. Tema della serata: “La Chiesa contestata dai mass media. Perché?”. Nell’occasione verrà presentata la nuova veste grafica del giornale. Quali sono le posizioni e i valori della Chiesa oggi maggiormente messi in discussione dai mass media? «Le critiche puntano molto in alto. Nell’ultimo anno e mezzo una serie di autori, soprattutto dell’area anglo-americana, hanno puntato al fondatore e al fondamento della Chiesa che è Gesù Cristo, in qualche caso mettendo in dubbio la sua autenticità storica, ma soprattutto irridendo alla sua divinità. Non dobbiamo perdere di vista le proporzioni: questi sono gli attacchi che più fanno male alla Chiesa, fanno più male questi che gli attacchi rivolti alla Chiesa stessa. Poi, certo, la Chiesa cattolica è a livello internazionale irrisa per le sue posizioni nel campo dell’antropologia, ossia sull’aborto, sull’eutanasia, sulla sua idea di famiglia e di educazione, sull’identità sessuale, eccetera. C’è forse anche un attacco specifico alla Chiesa italiana, che volentieri viene rappresentata come famelica di soldi, ingorda e anche un tantino imbrogliona. Si stanno facendo passare sulla grande stampa, ma anche nelle trasmissioni radiofoniche popolari, delle vere e proprie panzane quasi fossero verità documentate». Cosa sta dietro all’azione di denigrazione della Chiesa portata avanti da alcuni mass media? «Difficile questo tipo di investigazione. E forse non siamo neppure troppo attrezzati per farle. Mi interessa di più dire una parola sull’atteggiamento nostro di fronte a queste accuse. Dobbiamo essere sereni, non lasciarci turbare più di tanto, reagire sempre col sorriso e con pacatezza. Nello stesso tempo, dobbiamo tenere il punto, non indietreggiare, non spaventarci. È probabile che se un ripensamento dall’altra parte ci parte. Ecco, su questo credo che dobbiamo fare, anche in casa nostra, qualche esame di coscienza». Paolo VI invitava i giornalisti a dare dignità di notizie alle cose positive che accadono nella vita. Secondo te, i mass media cattolici riescono a farlo? «Sì, riescono a farlo. I settimanali diocesani, in particolare, hanno qui la loro storica specialità. E insieme ad Avvenire sono i giornali che abitualmente danno molto rilievo alla società civile, al mondo delle associazioni, al protagonismo popolare. Peccato che questa abilità venga spesso fraintesa dai media blasonati come si trattasse di buonismo di maniera, che non può incidere perché manca di una visione Dino Boffo nella sede della televisione satellitare della Cei Sat2000 sarà, questo avverrà quando ci vedranno tranquilli e fermi». La Chiesa – a livello universale, nazionale e locale – può contare su diversi mezzi di comunicazione. Perché allora fatica a far sentire la sua voce? È un problema di messaggio troppo impopolare da trasmettere o di una incapacità a utilizzare a pieno le risorse a disposizione? «Non escludo che da parte dei media di ispirazione cristiana si debbano affilare meglio alcune strategie, quanto meno imparare ad agire di più in sinergia, superando ogni divaricazione tra chi parte lancia in resta e chi invece sta a guardare. Credo tuttavia che sullo sfondo domini ancora un equivoco. Che la stampa laica sia per natura propria indipendente e dunque più credibile mentre la stampa cattolica sia per definizione di storico-politica. È il caso di ricordare, invece, che una stampa completamente riversa sulle patologie sociali riuscirà forse a vendere qualche copia in più in edicola ma certo non cambia la realtà, la depotenzia soltanto». Vedi in qualche media “laico” spazi in cui si sviluppa un sereno e costruttivo dialogo tra credenti e non credenti? Ci sono giornali, trasmissioni, siti internet che trovi equilibrati e anche piacevoli da leggere/ascoltare? «Fino al 2004, cioè fino al referendum sulla fecondazione assistita, la mia risposta a questa domanda sarebbe stata più speranzosa. Da allora invece qualcosa è cambiato, e mi dispiace molto dover dire che attualmente tra le testate nazionali c’è solo un giornale che risponde ai requisiti che tu ponevi, il Foglio. Altrove mi pare che ci sia oggi più interesse a dividere tra loro i cattolici e soprattutto a dividere i cattolici dalla gerarchia, un’operazione – è il caso di dirlo – storicamente destinata a poca fortuna. Auguriamoci che qualcosa presto cambi, e che si ritorni a rapporti più dialogici e costruttivi. Noi, da parte nostra, siamo pronti». Federico Citron e L’AZiON dai Nostri Paesi Vittorio V. S. ANDREA / SUOR BEATRICE DEL COLLEGIO S. GIUSEPPE PRESENTA SPERANZE E PAURE DEI RAGAZZI DI OGGI S. ANDREA: Omaggio a Maria con Sottoselva e Cantate Domino I giovani chiedono ascolto A scolto. Questo il tema dell’anno pastorale per la diocesi di Vittorio Veneto, e questa anche la parola chiave del ciclo di incontri “Da Gerusalemme a Emmaus: sette miglia di strada per ascoltare insieme” organizzato dalla parrocchia di Sant’Andrea. Obbiettivo della prima serata, lo scorso 13 novembre, era ascoltare “Voci di uomini adulti, giovani e anziani di Vittorio Veneto”: la preside della scuola Santa Giovanna D’Arco suor Beatrice e l’assessore ai Ser vizi sociali Giuseppe Maso, i relatori da ascoltare. «Per prepararmi a questa serata – ha esordito suor Beatrice, trent’anni di esperienza nel mondo della scuola – ho sottoposto un questionario ai nostri ragazzi del liceo fino alla quarta superiore. Le domande erano tre: cosa pensi della realtà in cui vivi? Quali sono le tue attese riguardo il futuro e qua- li le tue preoccupazioni? Il questionario era totalmente anonimo, per dare maggiore libertà nelle risposte. Che hanno disegnato un quadro molto interessante sui giovani d’oggi». Suor Beatrice ha così riassunto il pensiero dei ragazzi: «Si sentono colpevolizzati, vittime della società e dei mass media più di qualsiasi altra generazione prima d’ora. Sono inoltre sensibili al problema dell’ambiente e vogliono migliorarlo. Qualcuno ha scritto: “siamo persone normali ma con un solo difetto: siamo ancora giovani”. Credo che questa frase sia emblematica. I nostri giovani soffrono la solitudine, anche se sono pieni di amici. Da queste risposte emerge il loro bisogno di essere ascoltati». A questo proposito la preside ha ricordato l’importanza che ha avuto l’inserimento della figura del tutor nella sua scuola, un professore scelto da ogni E gli adulti? Secondo l’ass. Maso la fascia più a rischio sono i 4050enni I GIOVANI D’OGGI ...raccontati da suor Beatrice *I BISOGNI: ascolto, regole *Le PAURE: il fallimento professionale, la morte *Si sentono VITTIME: colpevolizzati dalla società e dai mass media ragazzo a cui può rivolgersi per parlare dei suoi dubbi e problemi. Un ruolo che ha riscosso molto successo: i professori tutor sono sempre molto richiesti, il che dimostra «l’esigenza di comunicare che provano i giovani», spiega suor Beatrice. «Un altro bisogno che dimostrano è quello di avere delle regole, paradossale viste le loro continue trasgressioni. Ad esempio, un segnale che abbiamo colto quest’anno riguarda il regolamento scolastico: l’anno scorso lo abbiamo stilato noi insegnanti, quest’anno abbiamo coinvolto gli studenti. Ebbene, sono stati più severi di noi! Tant’è che ci siamo ritrovati a mitigare le loro richieste». Le aspirazioni dei giovani? «Hanno grandi desideri. Vogliono realizzarsi, cambiare il mondo, vogliono crearsi una famiglia, anche seguendo la strada dell’adozione». Per quanto riguarda le ASCOLTARE... IL SILENZIO SEMPRE PIU' ANZIANI A VITTORIO Dal 1996 al 2006 *cittadini con più di 60 anni: aumento del 26% *cittadini con più di 100 anni: aumento del 500% * anziani che vivono soli: aumento del 29% Percentuale di anziani nella popolazione Classifica dei comuni della zona di Vittorio 1.Vittorio Veneto 2. Fregona 3. Cison loro paure, «oltre alla paura di fallire e di non trovare il lavoro che cercano, hanno molta paura della morte. Il che stupisce, vista la loro età». Successivamente è intervenuto l’assessore Maso: «Per quanto riguarda gli adulti, coloro che hanno dai 40 ai 50 anni sono i più bisognosi di attenzioni, perché possono avere difficoltà sul lavoro. Sebbene infatti il nostro tasso di disoccupazione sia molto basso, le cause per cui le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese riguardano in primis proprio la perdita del lavoro. Ma anche una malattia improvvisa o la disgregazione del nucleo familiare. Per quanto riguarda gli ultrasessantenni invece, Vittorio Veneto ha un primato: è la città della Pedemontana con la più alta percentuale di anziani. Sono anziani attivi, soprattutto nel volontariato». Silvia Albrizio S econdo appuntamento con l’iniziativa “Da Gerusalemme a Emmaus: sette miglia di strada per ascoltare insieme” proposta dalla parrocchia di Sant’Andrea. Lunedì 26, alle 20.30 in oratorio, don Chino Biscontin tratterà “La presenza e il silenzio di Dio oggi”. Popolo, concerto live dei The Dunsk - tributo ai Genesis. VENERDÌ 23 Alle 18.30, in biblioteca, per la rassegna di cinema e psicoanalisi proiezione de “Le vite degli altri”. Partecipano alla discussione Sergio Fava, psichiatra psicoterapeuta, Rodolfo Picciulin, psicologo psicoterapeuta, e Diego Cillo, esperto di cinema. Alle 20.30, al collegio San Giuseppe, prosegue il ciclo “Educarsi a educare”. Silvana Tiani Brunelli parlerà di “Creare autostima. Diventare consapevoli del proprio valore e dei propri talenti”. Alle 21, allo spazio Mavv in via del Gelsolino, per la rassegna del cinema d’animazione e astratto DOMENICA 25 Alle 17, alla libreria Fenice, Loredana Imperio presenta il suo libro “Parigi 1307 - Il venerdì maledetto dei Templari. Le inquisizioni parigine contro l’Ordine del Tempio”. KinoRadar 3, “Il genio e l’idiota”. Alle 21.30, al GandS di piazza del Popolo, concerto dei Cindy’s Project. SABATO 24 Dalle 14.45 alle 18.30, nell’aula magna della scuola Santa Giovanna D’Arco, per il ciclo “Genitori con la patente”, “Le radici curando i rapporti con i figli”. Relatrice Maria Rita Parsi. Alle 16, a palazzo Piazzoni, si inaugura una mostra di Ion Koman. Orari: da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19; organizza l’as- sociazione Il Filò. Alle 17.30, in biblioteca, presentazione del libro “La ferrovia austriaca Sacile-Sant’Andrea di Vittorio Veneto” di Innocente Azzalini e Giorgio Visentin. Alle 20.45, alla centrale di Nove, per la rassegna “I borghi a teatro 2007” spettacolo “La fortuna si diverte” di Athos Setti, con la compagnia Trevisoteatro di Treviso. Alle 21.30, al GandS di piazza del GIOVEDÌ 29 Alle 16 l’Università degli anziani Ippolito Pinto organizza nella sua sede all’Itis la lezione aperta alla cittadinanza “Origini e diffusione dell’olivo e dei suoi frutti”. Farmacia di turno: Comunale 3, via Forlanini 2, Costa, telefono 0438-556628. L audi mariane e arie sacre risuoneranno domenica 25 nella chiesa di Sant’Andrea, dove maggiore suggestione acquisiranno dall’ambiente carico d’arte. È il concerto “Lodate Maria” che verrà proposto dal coro Sotto Selva diretto da Camillo De Biasi (a sinistra nella foto) e dal gruppo corale Cantate Domino diretto da Bruno Zanette. Maestri accompagnatori: Bruno Bit e Giorgio Susana (a destra). Solisti: Anese Breda, Chiara Zilio, Marika Battaglini, Angelo Dal Moro, Liana Dal Mas. Il coro Sotto Selva proporrà brani medievali e rinascimentali, il Cantate Domino a seguire presenterà brani di Vivaldi, Mozart, Schubert e altri. COLLEGIO S. GIUSEPPE: Quintetto della Scala per Santa Cecilia C oncerto di Santa Cecilia lunedì 26, alle 20.45, nell’aula magna del collegio San Giuseppe a Ceneda. Si esibirà il quintetto del teatro alla Scala composto da Augusto Mianiti, Mauro Ferrando, Roberto Miele, Gabriele Scarpis e Roberto Bolla, con brani di Mozart e Beethoven. Ingresso 7 euro, gratis per studenti di musica. MADONNA DELLA SALUTE: Messa del 50º per mons. Bruseghin U ltimi giorni per i festeggiamenti della Madonna della Salute a Costa. Venerdì 23 alle 15 si tiene il pellegrinaggio del Seminario; sabato 24 alle 10 monsignor Rino Bruseghin, parroco di Motta, celebra la messa per i suoi 50 anni di sacerdozio; alle 11 la messa di San Giacomo di Veglia; alle 15 quella per le parrocchie vittoriesi di San Lorenzo e Formeniga. Infine, domenica 25, quattro messe: alle 8.30 celebrano i missionari della Consolata; alle 9.30 la parrocchia di Costa; alle 10.30 anima il coro di San Vendemiano; alle 15 le parrocchie di Carpesica e Cozzuolo. Dalle 14.30 sarà presente il Ludobus per un ultimo pomeriggio di giochi. ASSOCIAZIONE FLAMINIO: Incontro con Palatini, Zanon, Santonastaso R iprendono gli appuntamenti culturali dell’associazione Flaminio, composta da ex a vario titolo del liceo e itis cittadino. Come sempre, protagonisti dell’incontro sono ex flaminiani che hanno fatto strada. Per venerdì 30, alle 20.30 nell’aula magna dell’Itis, sono attesi tre medici: Massimo Santonastaso (nella foto), primario di medicina interna all’ospedale di Vittorio Veneto, che tratterà “L’epatite cronica C, la cirrosi, l’epatocarcinoma: una storia senza soluzione?”; Paolo Palatini, specialista di cardiologia dell’Università di Padova, che tratterà “Prevenzione e trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare”; e Gianfranco Zanon, chirurgo pediatra all’Università di Padova, che tratterà “Donazione e trapianti d’organo: attualità e prospettive”. Moderatore sarà il direttore generale dell’Ulss 7 Angelo Lino Del Favero. Come preludio alla conferenza, piccolo concerto d’arpa delle alunne del liceo classico Beatrice Zaia e Margherita Azzalini. Al termine della serata è prevista anche l’elezione del primo consiglio direttivo dell’associazione Flaminio. 24 ORGOGLIO DELLE RADICI VENETE La sagra di Sant’Augusta sarà riprodotta in Brasile Discendenti di Santo De Nardi,partito da S.Floriano S e volete sapere cos’è l’amore per la propria terra, chiedetelo a chi ci vive lontano. Chiedetelo, ad esempio, a Claudir De Nardi, di Videira, stato di Santa Catarina, sud del Brasile. Un affermato imprenditore discendente di Santo Fioravante De Nardi, che povertà lasciò e povertà trovo quando nel 1876 lasciò San Floriano per il Brasile. Ma con sè portò i ricordi, come quello della Sagra di Sant’Augusta. Sulla scia di questi ricordi Claudir De Nardi è tornato a Vittorio Veneto, ritrovando anche i suoi lontani parenti Giuseppe De Nardi e Jole Betto, residenti in via Gaiada a Meschio. Intendendosi in dialetto veneto, i vittoriesi hanno portato il brasiliano alla riscoperta delle sue origini. Ma di riscoperta si è trattato per tutti, dato che, racconta Jole, «Claudir conosceva, grazie ai racconti familiari, alcune tradizioni di Sant’Augusta nell’Ottocento che noi non ricordavamo». Dal primo viaggio in Italia del 1994, si è arrivati nel 2005 alla benedizione a casa De Nardi a Videira di una cappella dedicata a Sant’Augusta. “N ote per Cernobyl” s’ascolteranno domenica 25 a Castelbrando alle 17.30, per un concerto di beneficenza il cui ricavato andrà tutto al comitato Cernobyl di Vittorio Veneto, che lo impiegherà per l’accoglienza estiva dei bambini bielorussi (nella foto). Musiche contemporanee, dal jazz alla musica leggera, saranno proposte dagli allievi della classe di canto diretta da Enrica Bacchia della scuola di musica Corelli di Vittorio Veneto. Assieme a loro si esibiranno la stessa Bacchia alla voce, più Massimo Zemolin alla chitarra, Elisa Corti al violoncello, Simone Saviane al sax, Gerardo Pozzi alle percussioni, Loris Collodel e Luca Foda alle chitarre. Ingresso 8 euro. Da sinistra: Giuseppe De Nardi, Jole Betto, Maristela Danieli e Claudir De Nardi Poco tempo fa Claudir, con la moglie Maristela Danieli (perchè gli italiani si sposano con gli italiani...) è tornato a Vittorio. E i due De Nardi d’oltre oceano sono tornati in cima alla scalinata, lassù a Sant’Augusta. A documentarsi in vista di un obbiettivo ambizioso: riprodurre in Brasile l’intera sagra di Sant’Augusta, “foghi” compresi. E vogliono anche arricchire la loro cappella di Sant’Augusta di particolari che la rendano simile all’originale. Per la gioia dei tanti Piccoli, Longo, Martorel e altri vittoriesi e veneti di Santa Catarina che già si ritrovano una volta all’anno per la festa curata dall’“Istituto Veneto”: ottocento persone, racconta Superare il disagio psichico con le “Ali” li “Stra-Vaganti” tornano a calcare le scene. Dopo il fortunato esordio lo scorso anno con “Strambibar”, ora per la compagnia, composta da utenti dei centri di salute mentale della Ulss 7 e amici volontari, è la volta di “Ali, sogno di spettacolo”. Frutto della collaborazione dell’associazione Psiche 2000, dell’Ulss7, del Coordinamento delle Associazioni Sinistra Piave e del Centro Servizi del Volontariato di Treviso, ha come o- CORELLI: Concerto a Castelbrando per aiutare il Comitato Chernobyl SCUOLA APERTA: Domenica di visite alle superiori cittadine TEATRO/ GLI STRA-VAGANTI G e L’AZiON Vittorio Veneto Domenica 25 novembre 2007 biettivo la lotta alla stigmatizzazione nei confronti delle persone con disagio psichico. Un progetto che ha assunto anche una valenza educativa e formativa grazie alla collaborazione con Laboratorio Scuola Volontariato. La rappresentazione che sarà in scena al teatro Da Ponte a Serravalle promette divertimento assicurato, anche se le bocche sono cucite per quanto riguarda la trama. Ballo, musiche, poesie sono il frutto di un anno di labo- La compagnia degli Stra-Vaganti sul palco del precedente spettacolo “Strambibar” Claudir, e 7-8 paioloni di polenta. Ma a dimostrare con ancora maggior efficacia il legame di sangue e di cuore che Claudir ha con l’Italia e Vittorio più che le feste munifiche basta un piccolo particolare sul suo biglietto da visita. Fino a pochi anni si leggeva Denardi, tutto attaccato, tipica deformazione da anagrafe sbadata. Così suo nonno e suo padre. Ma lui ha cercato i documenti originali e si è sobbarcato burocrazie e spese per poter piazzare sul suo biglietto da visita uno spazio. Per poter scrivere De Nardi. De Nardi come Santo Fioravante. Tommaso Bisagno Venerdì 23 al Da Ponte “A li, sogno di spettacolo” esordisce venerdì 23 alle 20.30 al teatro Da Ponte. Prima della rappresentazione ci sarà la presentazione da parte del dottor Nicola Michieletto del dipartimento di salute mentale della Ulss 7; al termine previsto rinfresco e incontro con gli attori. ratorio teatrale con gli oltre 30 ragazzi che ormai fanno parte della compagnia teatrale. La regia sarà curata da Francesca Bornello che tradurrà in manifestazione artistica i sogni e le emozioni del gruppo mentre al fianco dei ragazzi sul palco ci sarà anche la presidente Maria De Nardi che assicura che un’esperienza come questa porta nel gruppo un arricchimento, aumento dell’autostima, acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità artistiche, espressive e comunicative. Erica Bet Alunna disabile chiede aiuto U na studentessa disabile dell’istituto alberghiero cerca volontari disponibili a spingere la sua carrozzina da scuola a piazza Medaglie d’Oro al termine delle lezioni, cioè verso le 12.30-13. Per informazioni rivolgersi al parroco di Sant’Andrea don Roberto Camilotti allo 0438-53396 o 0438-9481. P er “Le voci della scuola” domenica 25 dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 porte aperte nelle scuole superiori di Vittorio Veneto per la visita dei ragazzi di terza media e dei loro genitori. L’istituto Santa Giovanna d’Arco, in particolare, organizza per martedì 27 alle 18.30 un incontro di approfondimento sulla propria proposta scolastica. Legami di coppia e violenza C omune di Vittorio Veneto e sportello donna organizzano gli incontri “Guardare oltre - Legame tra uomini e donne e ricerca di sicurezza attraverso la legge”. Giovedì 29 alle 20.30 le psicoterapeute Ancilla Dal Medico e Paola Gasparini tratteranno “Legami di coppia e dipendenza affettiva - La violenza come linguaggio relazionale: alcuni fattori di rischio”. e L’AZiON Vittoriese Domenica 25 novembre 2007 25 LE FIERE DEL TEATRO PERICOLOSO ATTRAVERSARE L’ALEMAGNA Menarè non vuole più essere Cento spettacoli una parrocchia tagliata in due colorano Sarmede N U na strada statale sempre più trafficata, una comunità parrocchiale letteralmente tagliata in due e un incrocio che necessita di una soluzione diversa dall’attuale. Si presenta così, oggi, il Menarè, l’arteria su cui si affaccia parte della popolazione collumbertese e coneglianese. Il domani è affidato alla lungimiranza delle amministrazioni comunali. Da un lato Conegliano che ha presentato una bozza di progetto, dall’altro Colle Umberto che ha pensato a delle contro proposte. Si è parlato di incrocio semaforico a più corsie e di rotatoria. Ma di che cosa è necessario tener conto per risolvere i problemi reali del posto? «Le persone – spiega il parroco del Menarè, don Evaristo Colmagro – hanno estremo bisogno di passare da una parte all’altra della strada. Parlo soprattutto dei pedoni e dei ciclisti. C’è chi deve attraversare per venire in parrocchia, ma anche i servizi e gli esercizi commerciali sono collocati su entrambi i lati della statale. La mia opinione è che il semaforo dia maggiore tranquillità in questo sen- Pedoni e ciclisti all’incrocio del Menarè so rispetto alla rotatoria, che può essere utile per sveltire il traffico ma non certo per permettere un attraversamento in sicurezza ai pedoni». Per garantire un futuro sereno al Menarè, ne è sicuro don Evaristo, non bisogna però fermarsi unicamente al semaforo. Il domani è legato soprattutto ad una progettazione a lungo termine. «Le strade che abbiamo sono attualmente insufficienti, ma prima di fare nuove arterie ritengo sia indispensabile potenziare i ser vizi pubblici. Qui a due passi c’è la ferrovia. Prevedendo la fermata dei treni e l’attivazione di bus di linea si potrebbe offrire un ser vizio a costi con- correnziali a chi ad esempio deve recarsi a lavorare in zona industriale. Così si scoraggerebbe l’utilizzo dell’auto. Sono prospettive queste da non mettere nel cassetto ma da ragionarci su, anche per non danneggiare ulteriormente l’habitat. Nelle grandi città si pongono già questi problemi, ma tra una ventina d’anni diventeranno urgenti anche qui da noi». A questo si aggiunge anche il notevole numero di incidenti che si verifica lungo il Menarè: non solo all’incrocio delle due osterie (quello cioè a due passi dalla parrocchia), ma anche in prossimità di altre confluenze. Gerda De Nardi COME MIGLIORARE VIABILITÀ E SICUREZZA? S emaforo o rotatoria? Corsia di svolta a sinistra o divieto di accesso? Sono queste le domande con le quali si sta confrontando chi ragiona su come potrebbe diventare l’incrocio semaforico del Menarè. La proposta di Conegliano L’amministrazione comunale di Conegliano ha avanzato l’ipotesi di creare, allargando la strada, una terza corsia per la svolta a sinistra per i mezzi che da Conegliano procedono verso Vittorio Veneto e si trovano al semaforo a dover proseguire per Scomigo. Per quanti invece arrivano dal senso opposto, ovvero da San Giacomo, LE PROPOSTE PER L’INCROCIO Comune di Conegliano: terza corsia sul lato ovest Comune di Colle Umberto: rotatoria e non semaforo Mario Gava: semaforo e terza corsia su entrambi i lati verrebbe vietata la svolta a sinistra verso Colle Umberto, non essendoci la possibilità di realizzare l’allargamento. A questa soluzione si sono dimostrati contrari il comune di Colle Umberto e i cittadini dallo stesso invitati ad una riunione. La proposta di Colle Umberto Realizzare al posto del semaforo una rotatoria. Calcoli alla mano, anche seguendo le indicazioni dell’Anas in merito alle misure prescritte, il rondò verrebbe collocato al centro dell’incrocio. Ma trovandosi a ridosso degli edifici esistenti. L’amministrazione comunale pensa sia fattibile chiedere u- na deroga ed effettuare una rotatoria funzionale ma con un diametro minore rispetto ai parametri previsti per una statale. La proposta che piace ai cittadini Nell’ambito dell’incontro il cittadino collumbertese e ingegner Mario Gava ha fatto una proposta che ha ottenuto la maggioranza dei consensi. Lasciare il semaforo e crea- Il parroco di Menarè don Evaristo Colmagro Don Evaristo: per la sicurezza dei pedoni meglio il semaforo della rotatoria re le tre corsie da entrambi i lati, così da permettere la svolta a sinistra a chi deve andare a Colle Umberto. Va studiata quindi la possibilità di allargare la strada dalla parte dell’ex panificio, spostando l’area che ser ve da parcheggio davanti agli esercizi commerciali nel lato a nord degli stessi, riempiendo l’avvallamento del terreno demaniale esistente. Il tutto verrà ora posto all’attenzione dell’amministrazione comunale di Conegliano dal momento che l’incrocio insiste per il 75 per cento nel suo territorio. (GDN) SAN MARTINO: Si inaugurano i lavori alla scuola materna G rande festa domenica 25 novembre a San Martino di Colle Umberto per l’inaugurazione dei lavori della scuola dell’infanzia parrocchiale. Alle 10 si terrà la messa solenne alla presenza di tutti i bambini dell’asilo insieme alle loro insegnanti e famiglie. Seguirà il trasferimento alla struttura rinnovata, dove si terranno i discorsi di rito e la benedizione. elle domeniche del 25 novembre e del 2 dicembre a Sarmede si svolgeranno “Le fiere del teatro”. L’atteso appuntamento, giunto alla ventesima edizione ed organizzato dalla Pro loco, è una delle manifestazioni collaterali della Mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia. «Quest’anno – dichiara Danny Masutti, direttore artistico delle Fiere – ci saranno più di un centinaio di spettacoli di teatro di strada, che insieme ai mangiafuochi, ai burattinai, ai trampolieri, ai musicanti ed ai cantastorie creeranno uno scenario da favola per bambini e famiglie. Fra i protagonisti domenica 25 segnaliamo il laboratorio “I suoni della foresta” dell’istituto d’arte di Vittorio Veneto, le prove di arrampicata libera a misura di bambino proposte dalla sezione Cai di Vittorio Veneto, i Giochi d’un tempo con Nardari&Tomasi, l’osservazione de “Il mondo in una goccia”, con l’acqua presa dal vicino torrente Ruio di cui il geologo Vladimiro Toniello ci farà scoprire la bellezza. E infine il Mercatino solidale a cura dei bambini di Sarmede, mentre per le vie del paese esporranno decine e decine di artigiani, artisti, hobbisti. Ventiquattro laboratori sono proposti ai piccoli vi- sitatori per entrambe le domeniche delle Fiere: sono tutti all’insegna dell’Oriente, tema di quest’anno della mostra dell’illustrazione. Ne citiamo alcuni: “Kirikami e shangai” con la scuola elementare di Sarmede, “Piega e cuci” con la scuola materna di Rugolo, “Dragoni per l’anno nuovo” con l’associazione ArteDanny Masutti storia, “Tangram” con i pievigini di Gioca e Crea e infine prove di xilografia e calcografia con l’istituto d’arte Munari di Vittorio Veneto. Inoltre si potrà visitare anche il laboratorio “Il gioco e la scienza”, nella sede della Pro loco. Le Fiere durano dalle 10 alle 18.30; ingresso 8 euro, bambini fino a 10 anni gratis. La Mostra dell’illustrazione è aperta la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30. Dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19, sopra la banca Unicredit, è aperto anche il museo Stepan Zavrel, poco conosciuto scrigno di una selezione di tavole del grande artista boemo, meritevole di visita tanto quanto la mostra. Per informazioni il sito della Pro loco è www.sarmede.org, quello della mostra www.sarmedemostra.it. Rossella Pagotto Tommaso Bisagno PONTE DELLA MUDA: Madonna della Salute, Palù in festa F esta della Madonna della Salute domenica 15 al Palù di Ponte della Muda. Alle 14.30 messa con la corale di Pinidello, al termine benedizione dei mezzi agricoli. Partecipano gli Alpini e la Banda di Cordignano. FREGONA: Consiglio comunale M artedì 27, alle 20.30, si riunisce il consiglio comunale di Fregona. Tra i sette punti all’ordine del giorno spiccano un assestamento al bilancio di previsione del 2007 e l’approvazione del progetto definitivo della struttura sportiva polivalente da realizzare presso gli impianti sportivi, e della necessaria variante al piano regolatore. PIZZOC: La Provincia di Belluno contro ogni privatizzazione L a Provincia di Belluno fa sentire la sua voce sul futuro del Pizzoc, che il comune di Fregona, nel cui territorio insiste, mira a rendere più accessibile e più accogliente (più turistico o cementato, è il timore di alcuni ambientalisti). In una delibera, la giunta bellunese chiede che la Regione Veneto “si adoperi affinché la cima del monte Pizzoc (ex Italcementi) venga acquisita al demanio pubblico”, chiede che “il rifugio Città di Vittorio Veneto venga destinato al turismo sociale ” e che “la viabilità di accesso al rifugio venga regolamentata e messa in sicurezza”. 26 MEL / LAVORI A INIZIO 2008 Restauri, tocca alla canonica D opo il restauro della settecentesca chiesa parrocchiale di Mel e il recente recupero delle “celle” dove ora è stato sistemato l’archivio parrocchiale, con l’inizio del prossimo anno verrà finalmente restaurata la canonica. Finalmente, perché l’edificio – che si presenta attualmente piuttosto degradato anche a seguito di recenti crolli di porzioni delle soffittature al piano terra – urge da tempo di un intervento di recupero e risanamento e conseguente adeguamento alle norme vigenti. Il progetto, che comporterà il restauro conservativo dell’intero edificio, avrà un costo preventivato di 750 mila euro. «L’obiettivo – spiega il parroco don Egidio Lot – è quello di riorganizzare la canonica da un punto di vista funzionale, mantenendo la di- MEL: La canonica stribuzione dei vani esistenti e predisponendo l’edificio ad accogliere la residenza di almeno tre-quattro sacerdoti». Il piano terra verrà organizzato per i rapporti tra i sacerdoti e la comunità. Il primo piano sarà destinato a zona giorno e di incontro tra i sacerdoti, mentre nel sottotetto verrà ricavata la zona notte. Un intervento rilevante sarà la rimozione di un corpo aggiunto sul prospetto est, costruito qualche decen- FOLLINA: LECTIO DIVINA IN AVVENTO PER LA FORANIA L a forania della Vallata ripropone la lectio divina nei giovedì di Avvento “Incontro alla luce di Cristo in ascolto della sua Parola”. Primo appuntamento il 29 novembre. Da quest’anno le occasioni di riflessione raddoppiano: una al pomeriggio (alle 15.30) e una alla sera (alle 20.30). Le lectio vengono tenute dai sacerdoti della Vallata nella sala del chiostro dell’Abbazia di Follina. FOLLINA: MERCATINI IN STILE AUSTRIACO C asette di legno nelle vie e nelle piazzette, profumo di vin brulè e di frutta candita, assaggi di mandorle, musiche natalizie. Così il centro storico di Follina accoglierà i visitatori del “Mercatino di Natale” che si terrà l’1 e il 2 dicembre prossimi. Un centinaio gli espositori che propongono prodotti tipici dell’artigianato e dell’agricoltura locali. Ci sarà anche Mario Tasca con la sua collezione di santini. Organizzano la Pro loco e il Comune. TARZO: COME L’AMBIENTE INFLUENZA L’EDUCAZIONE “V ivaci o iperattivi, ansiosi o sensibili. Il ruolo dell’ambiente come fattore di rischio e fattore di protezione” è il titolo dell’interessante approfondimento che il neuropsichiatra Luca Milantoni proporrà ai genitori dei bambini e ragazzi di Tarzo e Revine il 29 novembre dalle 18 alle 20 nella scuola materna di Tarzo. e L’AZiON Bellunese / Vallata Domenica 25 novembre 2007 nio fa per mettervi i servizi igienici. Al suo posto verrà realizzato un ascensore, che sarà completamente indipendente dalle murature dell’edificio e sarà realizzato in vetro e acciaio. I lavori inizieranno a metà gennaio 2008 e si concluderanno per la Pasqua del 2009. Durante i lavori i sacerdoti di Mel si trasferiranno nella canonica della parrocchia di Carve. La canonica di Mel è u- TARZO: Mercatino di San Nicolò S abato 24, dalle 14.30 alle 20, e domenica 25, dalle 10.30 alle 20, mercatino di San Nicolò e di Natale in centro a Tarzo con prodotti artigianali natalizi ed enogastronomici locali. Al sabato sera sarà possibile degustare kastegne mazhaoanade de Colmajor, pinza col figo longhet de Tarz e vin brulè. Domenica i bambini potranno salire sulla magica carrozza trainata da Pallino. REVINE: Messa in memoria di don Chiarel A distanza di 10 anni dalla scomparsa di don Luigi Chiarel, nella chiesa parrocchiale di Revine si tiene domenica 25 novembre una messa in suo ricordo. La celebrazione è fissata per le 9.30, vi prenderanno parte i fedeli della parrocchia e i membri dell’Associazione radiantistica italiana, Radio Italia Alfa Tango di Santa Lucia di Piave, con il quale il sacerdote aveva instaurato un rapporto di amicizia e collaborazione. na costruzione la cui struttura-base attuale pare risalire alla seconda metà del Cinquecento. Nel tempo sono state apportate modifiche e aggiunte, come il corpo cucina al piano terra, forse frutto della modifica di un caminetto o “larìn” che viene indicato nel catasto napoleonico del 1805. Anche il vano delle scale, che non trova riscontro nel grafico del catasto Austro-Italiano 18561913, sembra essere una modifica al primitivo edificio. A seguito di accurate ricerche – eseguite dagli storici locali A. Sartori e F. Chiarelli su antichi documenti dell’archivio comunale, di quello parrocchiale e di alcuni incartamenti privati delle nobili famiglie dei Maccarini, dei Tonetti e dei Migliorini, vissute tra il 1700 e il 1800 – si è potuto stabilire che l’edificio fu lasciato in eredità alla chiesa di Mel dal reverendo monsignor Gio.Battista Gajo, nato nel 1540 e morto nel 1610. Egli fu rettore della chiesa di Mel per 45 anni e fu anche vicario della diocesi di Ceneda. Fu lui a costruire la canonica: sull’architrave del caminetto fece incidere lo stemma della sua famiglia, contraddistinto da una torre. Sergio Cugnach ZUMELLESE: Libro di Miriam Curti sulle chiesette scomparse S abato 24 novembre, alle 18 al palazzo delle Contesse di Mel, viene presentato il libro di Miriam Curti “Chiese scomparse nelle pievi di Mel, Trichiana e Lentiai”. Insieme all’autrice partecipa Sergio Sacco, direttore dell’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali. Il libro è frutto di una lunga ricerca nell’Archivio diocesano. MEL: Il paese e la sua storia, serata con Giovanni Sartori V enerdi 23 novembre, alle 18.30 nella sala degli affreschi del municipio di Mel, Giovanni Sartori presenta “Mel e la sua storia; testimonianze e racconti”. Nel corso della serata verranno lette pagine del diario della maestra Luigia Sartori. Organizzazione: Circolo Cultura e Stampa Bellunese. S. ANTONIO TORTAL: Messa di santa Cecilia per la forania S abato 24 la forania Zumellese festeggia la festa di santa Cecilia con una messa alle 19 nella chiesa di Sant’Antonio Tortal, che vedrà la partecipazione di tutti i cori parrocchiali della forania. Celebra la messa don Adriano Dall’Asta. TARZO: Il dottor Marin illustra le allergie respiratorie M ercoledì 28 novembre, alle 20.45 nelle ex scuole elementari di Tarzo, il dottor Alvaro Marin, pneumologo all’ospedale di Vittorio Veneto, parlerà di allergie respiratorie. Organizza l’Aido. e L’AZiON Quartier del Piave FARRA / SANTA MARIA DEI BROLI Il recupero si fa più vicino A qualche anno di distanza dai primi appelli lanciati da alcuni cittadini più o meno illustri per il recupero della secolare chiesetta di Santa Maria dei Broli, sembra finalmente che qualcosa si stia muovendo. Da tempo, infatti, questo caratteristico complesso campestre di epoca medioevale dedicato alla Madonna della Neve, a metà strada sulla via che dalla chiesa parrocchiale conduce al cimitero di Farra di Soligo, versa in condizioni di degrado piuttosto critiche, per non dire gravi. Se la situazione del campanile e dell’area verde circostante non sembra poi così allarmante, il tempo e le infiltrazioni d’acqua stanno invece mettendo a dura prova il tetto e i quattro muri portanti della chiesa, con il rischio, in particolare, di perdere l’opportunità di recuperare gli affreschi interni ed esterni, verificando peraltro cosa si celi sotto gli intonaci. Così lo stimolo pro- FARRA: La chiesetta di Santa Maria dei Broli pulsivo all’intera comunità per avviare l’attesa “operazione-recupero” sembra definitivamente arrivato con il recente appello pubblico del maestro Mario Burtet, 88 anni, trenta dei quali spesi nelle scuole elementari di Pieve, Collalto, Mosnigo, Col San Martino e Farra, e oggi residente in via Patrioti. «Come già segnalato da tempo – conferma lucidamente l’insegnante, seppure affaticato dal cancro, dal diabete e da una grave insufficienza epatica – io resto a disposizione della parrocchia per sostenere economicamen- te la completa ristrutturazione del campanile della chiesa di Santa Maria dei Broli, costi quel che costi. È un’opera di carità, un segno di riconoscenza e di devozione alla Madonna della Neve che ho maturato da anni. Ricordando in particolare quando, negli anni Venti, il parroco ci portava lì a fare dottrina e, al termine, noi bambini potevamo giocare e correre spensierati sui prati circostanti». Un luogo della memoria storica, un patrimonio religioso e sociale assolutamente da recuperare anche per don Egidio Dal Magro, parroco di Farra di Soligo dal 2000, che ricorda, ad esempio, di come nel 1918, in piena invasione MUSICA nella chiesa parrocchiale di Barbisano, il 25 novembre alle 17, oltre alla Corale Barbisano, prevede l’esibizione del Coro S. Giovanni Battista di Pagnano d’Asolo e il coro Numeri Atque Voces di Lamon. I cori propor ranno ciascuno un programma di canti, presi dal reper torio liturgico antico, italiano e internazionale. L’ingresso è libero. (CC) Il maestro Burtet annuncia una donazione R ipar te dal “Concer to di santa Caterina” il nuovo corso per la Corale Barbisano. Dopo i festeggiamenti per il 25º anniversario e l’incisione del cd “Sulle ali del sacro”, ripar te l’attività della corale con rinnovato entusiasmo e qualche novità. Da pochi mesi, infatti, il coro è diretto dal maestro Rinaldo Padoin, musicista conosciuto per le precedenti A Barbisano tre cori per santa Caterina esperienze di direttore e per le sue esibizioni concer tistiche. La rassegna di quest’anno, che si svolge come di consuetudine austro-tedesca, le campane furono asportate per fabbricare cannoni. «In questi ultimi anni l’attenzione della nostra comunità si è concentrata inevitabilmente sull’impegnativo recupero della canonica e dell’oratorio oggi dedicato a papa Albino Luciani – afferma il sacerdote originario di Sant’Antonio Tortal –. Credo anch’io sia giunto il tempo, insieme all’amministrazione comunale e all’Ufficio diocesano arte sacra di prendere in mano la questione, unendo, in particolare, le disponibilità dei vari professionisti, studiosi e cittadini emerse in questi anni. Con una premessa: gli interventi di recupero, ovviamente, non potranno gravare sul bilancio parrocchiale». In tal senso, oltre alla promessa del maestro Burtet, la parrocchia può già contare su un contributo di 20 mila euro da parte della famiglia Pederiva di Col San Martino, donati per la chiesetta di Santa Maria dei Broli all’atto dell’acquisto dello stabile “Vedovati” che ospitava l’asilo parrocchiale. Pronto a collaborare si dichiara subito anche il sindaco Domenico Citron, forte dell’esperienza personale maturata in passato a Soligo con il recupero della chiesuola di Santa Maria Nova. «Offro la piena disponibilità dell’amministrazione comunale – dichiara il primo cittadino – a coordinare questo progetto, specie nel reperimento di contributi pubblici e privati». Glauco Zuan FONTIGO: Concerto S. Nicolò S abato 1º dicembre, alle 20.45 nella chiesa di Fontigo, si terrà il 13º Concerto di san Nicolò. Tre i cori che interverranno: i Piccoli Cantori “Vittorino da Feltre” di Sacile; il coro “Nuova Vita” di Vallà; il coro “San Nicola” di Fontigo. In programma pezzi di Haendel, Marcello, Mozart, Pergolesi, Monteverdi, Schubert. FARRA: SPOSTATI I CAPANNONI DELLA PRO LOCO S i è chiusa un’epoca per la Pro loco di Farra: nelle scorse settimane soci e volontari hanno definitivamente smantellato il vecchio capannone di lamiere che, sin dagli anni Settanta, ha ospitato le principali manifestazioni locali, dalla festa dell’asparago e della fragola alla sfilata dei carri d’uva. Una smobilitazione che, così come lo spostamento della pesa pubblica al magazzino comunale di Cal della Madonna, affianca l’oramai imminente conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’ex chiesa di Santo Stefano. Dando, di fatto, anche il via ai successivi lavori di pavimentazione che trasformeranno quest’area parrocchiale tra la chiesa e il municipio nel nuovo punto d’incontro cittadino. «Con questo capannone se ne vanno decenni di Pro loco di Farra – sottolinea con una vena malinconica la presidente Rita Bet –; però dobbiamo guardare avanti». E il futuro, almeno nell’immediato, sarà rappresentato dai nuovi spazi di piazza Caduti nei Lager, con la prospettiva, condivisa dalla giunta Citron, di trovare casa alla Pro loco negli edifici in prossimità dell’attuale panificio e di proprietà della Cooperativa policulturale (ex cooperativa per il forno economico). (GZ) Domenica 25 novembre 2007 27 PIEVE: Il Comune ripropone il doposcuola per elementari e medie L o scorso 5 novembre è ripreso il doposcuola “Destinazione Pieve” rivolto agli alunni delle scuole primarie e delle scuole medie del comune di Pieve, senza alcun onere a carico delle famiglie. Per i più piccoli il servizio è attivo il lunedì, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30 nella scuola del Contà. Per i ragazzi delle medie l’appuntamento è ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30 nella scuola Toniolo. Il servizio, che prevede attività scolastiche, ricreative e di animazione, è finanziato dal comune di Pieve. PIEVE-BAMBUÌ: Le ultime notizie da suor Carmela Lombardi D a Bambuì suor Maria Carmela Lombardi fa sapere, a tutti gli amici di don Mario Gerlin, che «la scuola va bene e continua a dare soddisfazioni». Ma c’è qualche problema con il Comune che, per scarsità di fondi, non riesce a mantenere le promesse fatte. Per cui da tre mesi il Centro sociale, fondato da don Mario, deve provvedere a fornire il pane (e ogni giorno sono 250 panini!) quando non anche il riso e i fagioli. Nella regione la memoria di don Mario è sempre viva: lo scorso 8 settembre a Tapirai è stata inaugurata una biblioteca intitolata al sacerdote pievigino. SOLIGHETTO: Messa animata da due cori per santa Cecilia S abato 24 novembre la messa delle 18.30 nella parrocchiale di Solighetto viene animata dal Piccolo coro Voci bianche dell’associazione musicale Toti Dal Monte e dalla corale Santa Libera di Fontigo. Questo in onore di santa Cecilia, patrona della musica sacra. PIEVE: “Come comunicare la malattia” a cura della Fiorot “L a comunicazione della diagnosi: cosa dire, come dirlo” è il tema che verrà trattato martedì 27 novembre da Antonio Sacchetta, primario all’ospedale De Gironcoli, nella seconda lezione del corso di assistenza ai malati oncologici organizzato dall’associazione Fiorot. Alle 20.30 all’auditorium della biblioteca comunale di Pieve di Soligo. MORIAGO: Alessandra Spader sindaco dei ragazzi È stato rinnovato il consiglio comunale dei ragazzi di Moriago. I 62 alunni votanti, su 63 aventi diritto, hanno scelto la lista “La strana gang” capeggiata da Alessandra Spader (44 voti) mentre al concorrente Marco Silvestri sono andati 16 voti. Gli impegni presi in campagna elettorale dal gruppo vincitore consistono nella promozione di: serate culturali (cineforum, musica, teatro); mercatino natalizio; corso di teatro; incontro con gli studenti delle scuole superiori. VILLANOVA: Messa e processione in onore della Madonna F esteggiamenti in onore della Madonna della Salute a Villanova di Sernaglia. Sabato 24 c’è la cena del radicchio (alle 20). Domenica 25 la giornata comincia con la messa, cui partecipano anche i gruppi Avis e Aido di Falzè; alle 14.30 vespro e processione con la statua della beata Vergine lungo la via principale del paese, con l’accompagnamento della banda di Moriago; alle 15.45 mercatino di pane e dolci per i bambini di Bahia (Brasile) e giochi popolari per i bambini; alle 19 messa; alle 19.30 cena nel chiosco riscaldato. 28 NEL CENTRO STORICO minazione che però trova consenso tra gli esercenti della strada (è meno buio, si sentono più sicuri). Bocciatura unanime dei “funghi” di ghisa, spuntati con le piogge autunnali. Trattasi di dissuasori illuminati di notte. Non piacciono quasi a nessuno. Pare neanche all’assessore alla valorizzazione del centro storico, Pietro Basciano, che però non può dirlo. E che ha deciso di passare al contrattacco per far diventare Contrada Granda un centro storico davvero con i fiocchi. Complice anche il periodo natalizio. «Il passaggio di veicoli non autorizzati è ormai insostenibile – ammette l’assessore –. Ma è un problema che si risolverà con l’installazione di telecamere ai varchi, che registreranno il transito di tutte le auto e a quelle non autorizzate arriverà a casa la multa. Contiamo che il nuovo apparecchio arrivi per i primi di gennaio». Il 2008 inizierà dunque all’insegna della tolleranza zero contro gli automobilisti che, in barba al divieto, entrano a piacimento in via XX Settembre, di giorno ma, soprattutto, di notte, contando sul fatto che la polizia municipale non può dedicarsi 24 ore su 24 alla centralissima via. Ma l’assessore Basciano estrae dal cappello un altro coniglio: un programma natalizio speciale per animare Contrada Granda. Innanzitutto verranno ripristinate le tradizionali luminarie a filo, che scendono a cascata dai palazzi (e più di qualcuno tirerà un sospiro di sollievo, tanto più che l’anno scorso la via era rimasta al buio). Poi in piazza Cima arriverà un bell’albero di Natale gigante, regalo del Comune di Auronzo, che verrà addobbato a spese di alcuni generosi residenti. L’abete verrà acceso dai bambini delle scuole cittadine, il 2 dicembre, con una piccola festicciola in cui suonerà anche la banda inviata dal Comune cadorino. Dal 6 dicembre al 6 gennaio, quindi, troverà ospitalità nel cuore della piazza un mercatino, con una quindicina di casette di legno che rimarranno aperte tutti i giorni per vendere oggettistica natalizia. Addobberà la piazza anche un presepe di statue in legno naturale realizzato dai ragazzi de La Nostra Famiglia. In questa battaglia per la valorizzazione del centro storico l’amministrazione comunale non è sola. L’Ascom ha incaricato un professionista di redigere un piano di marketing urbano per studiare un nuovo modello ricreativo e commerciale per tutto il centro storico (non solo per via XX Settembre). A fine febbraio, i primi risultati. Francesca Nicastro gio Genoria; infine la festa, che tra gli aclisti non manca mai. Allieterà il momento conviviale la corale “Insieme vocale città di Conegliano” diretta da Laura Fabbro. Saranno presenti per condividere l’importante traguardo il responsabile diocesano per la Pastorale del lavoro don Giampiero Moret, il presidente provinciale delle Acli Tiziano Mazzer e il sindaco Alberto Maniero. La cittadinanza è invitata. Ma che brutti quegli arredi! V ia XX Settembre non è ancora (ri)diventata il salotto buono della città. A denunciarlo sono Italia Nostra e le opposizioni. Sotto accusa il continuo passaggio di auto non autorizzate e il posteggio abusivo, messi sotto accusa dal consigliere Mario Botteon con un’interrogazione. Ma anche l’arredo urbano considerato «povero e da rivedere» da Francesco Scarpis, presidente dell’associazione culturale firmataria, assieme ad Ascom, Confesercenti e Rotary Club, del protocollo di intesa per la valorizzazione del centro storico nel gennaio 2006. Arredo definito un «buco nell’acqua» pure dal direttore dell’Ascom Gigino Longo, che si dichiara «per niente soddisfatto». A Carlo Feltre, consigliere dell’Ulivo, non piace invece la nuova illuminazione, giudicata «per nulla in sintonia con la tipologia medievale della via», illu- A destra: i “funghi” collocati in via XX Settembre; a sinistra: i nuovi lampioni della scalinata degli Alpini. CAMPOLONGO: LE ACLI COMPIONO 60 ANNI V enerdì 30, le Acli di Campolongo festeggeranno i loro (primi) 60 anni. Il programma della celebrazione, che si terrà alle 20 nel centro sociale di via Vital, è articolato in tre momenti: il ri- SABATO 24 Oggi e domani dalle 9 alle 20, in via XX Settembre, “Dolce e salato” mostra mercato dei prodotti enogastronomici italiani e veneti. Oggi e domani, all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima, esposizione e vendita di fantasie natalizie: angeli di stoffa, ghirlande, presepi, addobbi natalizi, decoupage. Orari: 10-12.30 e 14.30-19.30. Alle 10, nella sala S. Francesco del convento dei frati Cappuccini, per il terzo corso di preparazione per neomamme incontro sul tema “Bellezza del- cordo del lavoro svolto e di tutti coloro che vi hanno contribuito; la riconferma dell’impegno a proseguire, nella triplice fedeltà alla Chiesa, al lavoro e alla democrazia, con la relazione del presidente Gior- la mamma e benessere del bambino”. Informazioni e iscrizioni: 0438-31021, 0438941002. Partecipazione gratuita. Alle 21, al teatro Accademia, per la stagione teatrale 2007-2008 “Divertiamoci a teatro” va in scena “Menopause - The musical” di Jeanie Linders con Marisa Laurito, Fioretta Mari, Marina Fiordaliso e Crystal White. Informazioni: 0438-22880. Abbonamenti alla biglietteria del teatro Accademia con orario continuato 920. Alle 21, all’auditorium Dina Or- e L’AZiON Conegliano Domenica 25 novembre 2007 si, per la decima rassegna teatrale “Tremilioni a teatro” la compagnia teatrale Tremilioni porta in scena La locandiera di Carlo Goldoni per la regia di Antonio Sartor. Ingresso: 10 euro interi, 6 ridotti (fino ai 14 anni). Prevendita: calzoleria Cancian, salita Marconi, telefono 0438-411413. DOMENICA 25 Alle 11.15, al ridotto del teatro Accademia, Concerti aperitivo 2007. Ingresso: 7 euro interi, 5 ridotti. Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna del teatro di figura per famiglie “Il teatro che non c’è”, Alberto De Bastiani in “Santi e briganti”. Ingresso u- nico 4 euro. MERCOLEDÌ 28 Alle 18, nella sala Capitolare dell’ex convento di San Francesco, conferenza “A mensa con i francescani - giro turistico nella Conegliano del Settecento - Quasi un film”. Soggetto di Luciano Caniato. Fotografie di Arcangelo Piai. Alle 17, previa prenotazione all’Ufficio informazioni turistiche (0438-21230) ci sarà la possibilità di una visita guidata al convento e al brolo. Ingresso libero. Farmacia di turno: Costacurta, via XX Settembre 64, telefono 0438-22814. LOTTA ALL’INQUINAMENTO: Riprendono le domeniche a piedi M isure di limitazione del traffico domenicale nel periodo invernale per migliorare la qualità dell’aria cittadina sono state adottate con ordinanza del sindaco di Conegliano Alberto Maniero nelle domeniche dal 18 novembre al 17 dicembre 2007 e dal 13 gennaio 2008 al 16 marzo 2008. La viabilità è stata studiata per limitare, nelle stesse domeniche, ingorghi nel centro cittadino. L’obiettivo è di scoraggiare la circolazione di attraversamento, al fine di non intasare via Colombo e via Pittoni. Viene vietata la circolazione di tutti i veicoli a esclusione dei residenti, dei veicoli al servizio delle persone invalide munite di apposito contrassegno, dei taxi dalle 10 alle 18 nelle vie Marcatelli, corso Mazzini, corso Vittorio Emanuele II, via Cavour, piazza Duca D’Aosta, via Garibaldi, via Marconi, via Caronelli, via Verdi, via 21 Aprile e piazzale A. Moro. COMUNE: Giovanni Tel nuovo dirigente del settore Urbanistica È stato scelto il nuovo dirigente dell’area servizi al territorio del Comune di Conegliano. È l’architetto Giovanni Tel, 45 anni, per 16 in servizio all’ufficio urbanistica del Comune di Paese. Ha seguito qualificanti interventi urbanistici e da ultimo la redazione del Pat. ULSS 7: Inaugurati l’auto-medica e il reparto di Neurologia M ercoledì 21 novembre all’ospedale civile di Conegliano sono stati inaugurati il servizio di auto-medica 118 e il reparto di Neurologia. L’auto-medica, il cui equipaggio sarà costituito da medici e infermieri di Pronto soccorso, opererà di concerto con il servizio ambulanza e interverrà a favore di pazienti critici con parametri vitali alterati (codici rossi). I quattro medici e i sei operatori sanitari del reparto di Neurologia avranno una nuova sede dotata, tra l’altro, di due posti-letto di day hospital. Nel 2006 il team ha garantito oltre 13.500 prestazioni ambulatoriali tra cui 5.800 visite, 5.200 elettromiografie e 2.300 encefalogrammi. CROCE ROSSA CONEGLIANO: Per Adisa raccolti 12.900 euro! H a avuto un grande successo di pubblico il “Concerto per Adisa” tenutosi domenica 11 novembre al teatro Accademia di Conegliano. L’evento è stato organizzato per raccogliere fondi per salvare la vita di una bambina albanese di cinque anni, la piccola Adisa, affetta da una grave malattia oncologica ed arrivata in Italia nel luglio di quest’anno per interessamento della Croce Rossa di Conegliano. In teatro erano presenti 550 persone. Il ricavato della serata, tra vendita biglietti e donazioni private, è stato di 12.900 euro. Sul sito internet della Croce Rossa di Conegliano, di prossima realizzazione, verranno dati dettagli relativi alla manifestazione e all’incasso. Per ulteriori donazioni: Cri Banca Unicredit, abi 02008, cab 61624, n. 40066800. INFORMAGIOVANI: Kossi Komla Ebri presenta il suo libro V enerdì 30 novembre, alle 21 nella sala dell’Informagiovani di piazzale San Martino, lo scrittore Kossi Komla Ebri presenta il suo libro “Imbarazzismi - Quotidiani imbarazzi in bianco e nero”. Si tratta dell’ultimo incontro con l’autore promosso dalla Bottega del mondo “Armadillo”. CONCERTO DI NATALE: Per i piccoli malati di leucemia G iovedì 29 novembre, alle 21 al teatro Accademia, è in programma il Concerto di Natale. La serata tradizionalmente voluta dal Comune di Conegliano in collaborazione con l’associazione “Prof. G. F. Panizza e Dott. G. Zamboni”, si propone di raccogliere fondi a favore della 2ª Clinica pediatrica oncoematologica di Padova. Ingresso a pagamento. e L’AZiON Coneglianese MONS. CANCIAN A BOCCA DI STRADA “Qui è iniziata la mia vita umana e cristiana” I l solenne ingresso in chiesa e la preghiera davanti alla statua della Madonna della Salute ha caratterizzato, domenica scorsa, l’inizio della grande festa per la prima messa da vescovo di mons. Domenico Cancian nel suo paese di origine, Bocca di Strada. È stata una giornata memorabile per gli abitanti della parrocchia e di tutto il comune di Mareno di Piave. Con gioia ed emozione, insieme ad alcuni sacerdoti che hanno concelebrato la messa, i fedeli hanno accolto il primo vescovo nato tra loro. «Oggi - ha detto il parroco mons. Giacomo Da Frè - è una festa grande di famiglia per la prima messa da vescovo di padre Domenico in questa chiesa in cui ha tante volto celebrato. Anche se umbro di adozione è sempre rimasto molto legato alla terra di origine». «È grande - ha risposto il vescovo - la mia emozione nel vedervi così numerosi. La vostra presenza mi fa sentire la bellezza di essere qui nel luogo in cui è iniziata le mia vita umana e cristiana». Nelle parole di padre Domenico è seguito poi il richiamo ai testimoni autentici, da madre Speran- BOCCA DI STRADA: Mons. Cancian mentre benedice i fedeli za a cui è profondamente legato per esserle rimasto accanto per molti anni a Collevalenza, al beato Claudio di Santa Lucia di Piave. «Solo i santi rimangono - ha affermato - tutti gli altri che appaiono grandi vengono spazzati via dalla storia. Anche noi, come loro, siamo chiamati a vivere con la fiducia che Dio conduce la nostra storia». Nel giorno del suo rientro a casa il vescovo Domenico ha indossato la casula regalatagli dalla parrocchia in occasione della sua ordinazione episcopale. La comunità ha inoltre fatto dono al successore degli apostoli di una statua scolpita nel legno e raffigurante l’immagine della Madonna della Salute di Bocca di Strada. A ricordo del giorno della consacrazione e della presenza alla cerimonia di oltre 400 fedeli del paese di origine, i partecipanti hanno inoltre realizzato un album con foto e testimonianze. Il fratello del vescovo, Antonio, ha portato i ringraziamenti di tutta la famiglia Cancian alle persone presenti e a chi, nei vari momenti seguiti alla nomina di padre Domenico a vescovo ha manifestato vicinanza e stima. Anche i sindaci di Mareno e di Santa Lucia hanno rivolto il proprio saluto e augurio al neo vescovo. La concelebrazione si è conclusa con la processione con la statua della Madonna della Salute e la benedizione solenne. Le campane di Bocca di Strada hanno così suonato ancora una volta a festa, come era avvenuto il 16 giugno, giorno dell’annuncio della sua elezione a pastore della diocesi di Città di Castello. Gerda De Nardi V enerdì 30 novembre, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Zoppè si terrà la presentazione del libro “La parrocchiale di San Pietro in Vincoli a Zoppè. Tracce di religiosità tra ar te e storia” (Kellermann editore, Vittorio Veneto) scritto da Cristina Falsarella e Silvia Bevilacqua con la collaborazione di don Adriano Dall’Asta, direttore dell’Uf ficio Liturgico della Diocesi di Vittorio Veneto. L’opera, nasce dal desiderio del parroco don Francesco Gardenal e dal suo consiglio per gli Affari economici di concludere con un’opera a stampa la lunga avventura che li ha visti coinvolti in modo responsabile ed appassionato nel restauro conser vativo della chiesa parrocchiale. Si Domenica 25 novembre 2007 ZOPPÈ Presentazione del libro dedicato alla parrocchiale tratta di un approfondimento circa la storia dell’edificio sacro, delle sue trasformazioni e delle opere d’arte in esso contenute, svolto mediante una lettura inedita, che mira alla contestualizzazione dei manufatti all’interno dello spazio sacro, chiarendo di volta in volta, oltre agli aspetti formali, la loro precisa funzione liturgica. All’iniziativa editoriale hanno contribuito anche la Banca della Marca e il Comune di 29 San Vendemiano. Saranno presenti i familiari di Giovanni Zanzotto, padre del poeta Andrea e autore nel 1944 dei dipinto murali del presbiterio. La serata comprende il concerto d’organo del maestro Silvio Celeghin, musicista e compositore di fama internazionale, docente al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, che eseguirà brani di J.S. Bach, A. Vivaldi, M.E. Bossi e F. Mendelssohn. MARENO: DICEMBRE EQUO E SOLIDALE C’ è una stanza piena di colori nelle strutture parrocchiali di Mareno. Tovaglie colorate, tè in scatole viola, cioccolato in brillante carta marrone, libri dalle copertine sgargianti. È la stanza in cui ogni terza fine di settimana di ogni mese i volontari del Gruppo Caritas allestiscono il mercato equo e solidale. Da sei anni propongono un trionfo di colori di alimenti, artigianato e libri tutti “ad alta dignità”: prodotti non frutto di sfruttamento ma di valorizzazione dell’onesto lavoro di contadini, libri che spiegano che un altro mondo è possibile, e un altro c’è già, lontani dall’Europa e dai mass media. Tutto arriva dalla cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso. «È stato il nostro parroco don Mario Fabbro spiegano dalla Caritas- a lanciare l’idea del mercato equo e solidale; si è sempre dimostrato molto sensibile a questo tema». Nel mese di dicembre il mercatino sarà aperto per tutti i weekend con il consueto orario: sabato dalle 16 alle 20 circa e domenica dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 20. 32 INAUGURATA A GAIARINE Cittadella della sicurezza A Gaiarine si è concretizzata la Cittadella della Sicurezza. Una struttura, un luogo, un punto di riferimento per i volontari e la popolazione per coordinare situazioni di emergenza ma anche per far vivere importanti realtà poste a servizio della cittadinanza, quali i Vigili del Fuoco Volontari, la Protezione Civile e la Croce Rossa. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Loris Sonego, ha avviato il progetto un paio d’anni fa. La necessità di spostare il magazzino comunale e di dare una sede a tre associazioni che operano nel campo del soccorso e della tutela del territorio ha portato alla realizzazione di una nuova struttura posta in un punto strategico della zona. L’edificio, di 1.250 metri quadrati, si trova infatti vicino alla nuova bretella che verrà costruita nel 2008 dando completamen- lle Fiere di Santa Lucia torna sabato 24 e domenica 25 “Aromatica”, la Rassegna italiana della Bontà giunta all’undicesima edizione, che anche quest’anno ospiterà i prodotti delle più Godega di Sant’Urbano, Codognè, Vazzola, Mansuè, Fontanelle e Portobuffolè. Le rispettive amministrazioni contribuiscono con una quota alle spese di gestione della nuova sede. Sono 22 i volontari attuali mentre altre 20 persone si stanno formando per diventarlo. Le persone, prevalentemente giovani, che hanno dato la loro disponibilità a diventare vigili del fuoco risiedono in diversi paesi. Venti i volontari della Protezione civile I Vigili del Fuoco Volontari raggruppano diversi comuni limitrofi tra cui Orsago, Cordignano, L’Associazione volontari di Protezione Civile di Gaiarine ha una storia lunga oltre vent’anni. Una ventina sono i volontari e la loro presenza è richiesta per esercitazioni a livello interregionale. Recentemente sono stati a Padola di Comelico Superiore e a Taglio di Po’ a Rovigo. In casi di calamità il gruppo è sempre pronto a partire. Una squadra ha ad esempio preso parte all’emergenza maltempo del 28 settembre scorso a Mestre prestando il proprio aiuto e soccorso per l’intera notte. La Croce Rossa, altra presenza significativa a Gaiarine, offre un fondamentale servizio in occasione di manifestazioni o per il trasporto in ambulanza di pazienti. Gerda De Nardi rali legati alla fiera: entrambi i giorni dalle 16.30 “Noci, Grazie di Cuore”, presentazione a cura della Cooperativa Il Noceto, e dalle 18.30 “Le Salsicce della Marca Trevigiana: Luganega da riso, Figalet, Salsiccia e Salsiccia al Radicchio”, degustazione a cura del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei Salumi Trevigiani; domenica 25 dalle 17.30 “Grappe e Pasticceria”, degustazione guidata di grappe e pasticceria artigianale a cura dell’Istituto Grappa Veneta. GAIARINE: La sede di Vigili volontari, Protezione civile e Cri to alla rete viaria. Complessivamente il costo dell’operazione ha raggiunto i 500 mila euro di cui 160 mila coperti con un contributo Regionale. Qui hanno trovato casa i Vigili del Fuoco volontari, l’Associazione volontari di Protezione Civile e la Croce Rossa di Gaiarine. «Abbiamo optato per questa soluzione - spiega il primo cittadino Loris Sonego - vista l’importanza di unire le tre realtà di volontariato in un’unica struttura. Nel momento in cui dovesse verificarsi un’emergenza si può studiare, in sinergia con il Comune, gli interventi in maniera coordinata così da portare FIERE DI S.LUCIA: 11ª Aromatica A rinomate aziende venete e nazionali di cioccolato, grappe, distillati, caffè, vini da dessert, salumi, formaggi, dolci e liquori. Gli stand saranno aperti dalle 14.30 alle 20. Tre gli eventi collate- maggior beneficio al territorio. Ecco quindi la cittadella della sicurezza che dà una soluzione definitiva a quelle che prima, per Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Croce Rossa erano soluzioni precarie». Vista l’importanza dell’evento, all’inaugurazione hanno preso parte numerose autorità a partire dal sottosegretario Ettore Rosato, al Comandante Provinciale dei Vigili del Foco di Treviso, Silvano Barberi. I Vigili al servizio di 9 Comuni FRANCENIGO: PIERO E GISA INSIEME DA 75 ANNI! S ono stati Piero e Adalgisa Piovesana i protagonisti della partecipatissima festa degli anniversari di matrimonio tenutasi qualche settimana fa a Francenigo. Piero e Gisa, infatti, sono uniti in matrimonio da 75 anni. Precisamente da 75 anni e 10 mesi. Dissero il loro “sì” davanti al Signore nella chiesa di Francenigo il 30 gennaio 1932. Al tempo lui aveva 24 anni e lei 20. Oggi Piero di anni ne ha 99 (mai nessun maschio nel Comune di Gaiarine è arrivato a questa veneranda età!) e Gisa 95. Vivono ancora nella loro casa di via San Pio X. Fino a due anni fa erano soli. Poi gli acciacchi sono aumentati e allora sono ricorsi all’aiuto della premurosa badante Antonia. Piero è più in forma, gira ancora con il bastone (fino allo scorso anno andava in paese in bicicletta!) mentre la moglie si muove con difficoltà. Tolto qualche problemuccio di udito, ragionano ancora lucidamente. Dal loro matrimonio sono nati tre figli Fiorella, Eugenio e Oliviero -. La discendenza è poi continuata con 7 nipoti e 10 pronipoti. Nella foto di due inossidabili sposi con il parroco di Francengo e alcuni parenti. LA NOSTRA FAMIGLIA A “REGALO’ 2007” A nche l’associazione “La Nostra Famiglia” partecipa a “Regalò 2007”, la mostra-mercato dedicata al regalo che si tiene sabato 24 e domenica 25 novembre in area Fiera a Godega di Sant’Urbano. Lo stand dell’associazione propone gli oggetti originali creati nel Centro di Lavoro Guidato “Angelo e Teresa Vendrame” di Mareno di Piave e a cura del Presidio di Riabilitazione di Oderzo. L’apertura è prevista dalle 10 alle 20 con ingresso libero. e L’AZiON Coneglianese Domenica 25 novembre 2007 SABATO 24 Oggi e domani alla Fiera di Godega “Regalò” proposte e suggerimenti di regali per le feste natalizie. Orario continuato dalle 10 alle 20. Ingresso gratuito. Ultimi due giorni della festa della Madonna della Salute a Cosniga di San Vendemiano. Oggi stand enogastronomico e musica dal vivo. Domani pranzo comunitario alle 12.30, serata di varietà alle 20, fuochi d’artificio alle 22. Alle 21 nella sala polifunzionale del municipio di San Fior la compagnia teatrale “Colonna SAN PIETRO DI FELETTO: Messa, giochi e dibattito per famiglie F esta della famiglia a San Pietro di Feletto domenica 25 novembre. Alle 10 messa nella Pieve, alle 11 caffè, strudel e vin brulè in oratorio, e poi festa, musica e giochi per tutti (gimkana alle 11.15, calcio 5 alle 12, basket, fazzoletto, palla avvelenata). La manifestazione si tiene anche in caso di pioggia ed avrà un proseguo sabato 1° dicembre con una incontro con il giornalista dell’Azione Federico Citron che proporrà una riflessione sul tema: “La famiglia e i mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione”. In oratorio dalle 15 alle 16. S. PIETRO DI FELETTO: Cittadinanza onoraria a mons. Nilo Faldon S abato 1° dicembre il Comune di San Pietro di Feletto conferisce la cittadinanza onoraria a monsignor Nilo Faldon. La cerimonia si terrà nella sede municipale, a Rua di Feletto, alle 10.30. RAI: Benedizione del nuovo impianto di illuminazione della chiesa S abato 24 novembre alle 18 solenne liturgia di ringraziamento per i 50 anni della consacrazione della chiesa arcipretale di Rai. Durante la celebrazione viene amministrata la cresima ad alcuni ragazzi della parrocchia. Al termine è prevista la benedizione del nuovo impianto di illuminazione. MARENO: Inaugurazione del secondo Palazzetto dello sport D omenica 25 novembre alle 15 si tiene la cerimonia di inaugurazione del secondo Palazzetto dello sport di Mareno realizzato dal Comune in via Conti Agosti, in prossimità di quello già esistente. La struttura, costata 1.300.000 euro interamente a carico del Comune, ha una superficie di 1.650 mq. MARENO: Come comportarsi con un traumatizzato? “L a gestione del politrauma, dalla chiamata 118 alla gestione ospedaliera” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 29 novembre, alle 20, all’Oasi Campagnola di Mareno di Piave. Interverranno tre primari (Pronto Soccorso, Suem, Anestesia-Rianimazione) e un dirigente del Comando della Polizia stradale di Treviso. Organizza l’Avis, in collaborazione con il Comune di Mareno e l’associazione “Vivi Mareno”. SAN FIOR: Iosa rilegge “Lettera ad una professoressa” “L Infame” presenta lo spettacolo “Terapia di gruppo”. Ingresso: 5 euro, gratuito per i ragazzi fino a 16 anni. Ultimo appuntamento della rassegna “San Fior a teatro”. Farmacie di turno: Beninato e Sartor (San Vendemiano). ettera a una professoressa” viene riletto da Raffaele Iosa, ispettore ministeriale della Pubblica istruzione, a 40 anni dalla morte di don Lorenzo Milani. Iosa è autore del libro “L’educazione contro il declino. Frammenti di ottimismo sulla scuola e dintorni”. L’incontro si tiene mercoledì 28 novembre alle 20.45 nella sala polifunzionale del municipio di San Fior. Organizza il Comune di San Fior. SUSEGANA: Presentazione del libro di don Omar Giorgio Dal Pos G iovedì 29 novembre alle 20.30 nella sala consiliare di Susegana don Omar Giorgio Dal Pos presenterà il suo libro: “Foglie staccate dal vento della mia vita”. Nell’ambito della rassegna “Un libro in cantina”. e L’AZiON Friuli Domenica 25 novembre 2007 33 Dalla Piazza a Topaligo, ambizioso programma di opere pubbliche Coi fondi della Regione Sacile cambierà volto T ra qualche anno Sacile cambierà volto? Sembra essere questo il destino del giardino della Serenissima, almeno stando alla pioggia di interventi e di contributi in arrivo per la città dalla Regione Friuli Venezia Giulia. In centro. Ad aprire le danze i progetti per un milione di euro destinati al centro storico e in particolare a piazze, tra cui piazza del Popolo, porticati, percorsi perdonali e al completamento delle opere di illuminazione lungo via Garibaldi. A questo si aggiungono 430 mila euro di finanziamenti destinati al ponte di via della Pietà che sarà oggetto di un intervento di messa in sicurezza e valorizzazione e continuerà ad essere chiuso al traffico. Un altro milione di euro andrà per il secondo lotto di ristrutturazioni su palazzo Biglia, per il restauro di loggia, cappella e colombaia. Il fi- Il centro di Cavolano ti per realizzare piste ciclabili- spiega Cazorzi-. Il che non vuol dire dipingere una riga per terra, ma realizzare una pista in sicurezza separata dalla carreggiata. Abbiamo in progetto una pista ciclabile da “FAREMO COME IN STAZIONE" L nanziamento non sarà sufficiente per completare i lavori al palazzo, tra cui il recupero degli affreschi nel salone degli imperatori: serviranno almeno altrettanti euro. Nelle frazioni. Due milioni e mezzo di euro sono destinati alle cinque frazioni, per lavori che quasi sicuramente, a detta dell’assessore ai lavori pubblici Federico Cazorzi, partiranno nel corso del 2008. Per la piazza di San Odo- rico e Topaligo siamo già al progetto esecutivo dei lavori, a Camolli per il momento il progetto è sospeso in attesa di un’armonizzazione con le necessità della parrocchia, ma anche Cavolano e Villorba sono nei progetti dell’amministrazione. A Cavolano, in particolare, è previsto anche un nuovo sagrato per la chiesa, mentre la piastra polifunzionale diverrà parcheggio. Parola chiave e denominatore co- mune di tutte le opere: “vita più semplice per i pedoni e i ciclisti”. Lo conferma l’assessore Cazorzi: «Il nostro punto di riferimento sono le opere effettuate nell’area della stazione, dove stiamo completando alcuni lavori di riassetto della viabilità. Finalmente abbiamo la possibilità di far vedere come noi intendiamo intervenire». Piste ciclabili. «Abbiamo reiterato la domanda per ottenere finanziamen- COINVOLTE LE ELEMENTARI della strada e i loro genitori hanno segnalato all’amministrazione che sono state definite le opere in previsione per il centro e il quartiere di San Giovanni del Tempio. Un intervento che rientra nel piano per la sicurezza stradale attivo a livello regionale e che coinvolge tre città campione: Udine, Cormons e Sacile. Un piano importante perché «la mortalità stra- dale è sempre più elevataspiegava l’assessore alla continuità assistenziale Giorgio Siro Carniello - ed è la fascia tra i 21 e i 29 anni a pagare il tributo più alto in termini di vite spezzate. Per il 2013 vorremmo decurtare la mortalità del 50%». Presentiamo qui sotto nel dettaglio gli interventi promessi per quanto segnalato dai ragazzi in centro e a San Giovanni. I lavori pubblici proposti dai ragazzi L a riorganizzazione della viabilità di pedoni e ciclisti di Sacile parte dalle segnalazioni dei ragazzi. In particolare dai ragazzi del- le scuole elementari che hanno aderito al progetto Scarpe Blu e Pedibus. È proprio grazie alla collaborazione e alle informazioni che i piccoli utenti IN CENTRO: Marciapiedi più ampi e isole spartitraffico Viale Zancanaro: opere che permettano la tutela delle vetture dell’area d’ingresso alla scuola media unica, riorganizzazione della sosta e allargamento del marciapiede, blocco del traffico di attraversamento del cortile. All’incrocio con viale Trieste verrà creata un’isola spartitraffico con un salvagente per regolarizzare le traiettorie dei veicoli. Lungo tutto il viale è previsto l’allargamento dei marciapiedi e verranno evidenziati gli attraversamenti. Viale Trieste (nella foto): allargamenti di marciapiedi e pista ciclabile per assicurare continuità a servizi a cura di Erica Bet viale della Repubblica fino alla stazione, ma ne arriveranno altre a San Giovanni del Livenza, piccoli tratti a Schiavoi e Cavolano, in prossimità delle chiesette. Ma ne servono molte di più». pedoni e bici, gli attraversamenti verranno evidenziati. Creazione di un’isola spartitraffico al passaggio con via San Liberale. Via Ettoreo: realizzazione di una sede pedonale allargata per il terminal dello scuolabus e miglior accesso alla scuola. Via Meneghini: crea- Come a Sacile, così a Roma M entre si assommano progetti e si ricevono contributi, la giunta di Sacile sente però sinistri scricchiolii al suo interno. Dalla tormentata redazione di un “documento politico di metà legislatura” si è passati agli aspri confronti a mezzo stampa tra assessori e sindaco, con Cappuzzo che annuncia di voler cambiare due assessori (sostituire Manfè e Pignat) ; ma il rimpasto è sbandierato, poi discusso e poi, apparentemente rimandato. Il tutto, naturalmente, non può che indebolire l’azione amministrativa. E il tutto, inoltre, fa assomigliare assai il clima del centrosinistra sacilese a quello del centrosinistra che governa a Roma. (TB) SAN GIOVANNI: Il problema è sempre la Pontebbana Strada delle Valli: realizzazione di un percorso ci- zione di un’isola spartitraffico per agevolare l’attraversamento e allargamento dei marciapiedi. SAN GIOVANNI, RICHIESTE ESAUDITE GIÀ NEL 2008? T a zona della stazione è l’ esempio dello stile degli interventi pubblici della giunta Cappuzzo, spiega l’assessore Cazorzi. Vediamo allora nel dettaglio come cambia la zona in questione. Lungo via Carli e via Girolamo da Sacile, la priorità numero uno è stata l’eliminazione delle barriere per disabili e carrozzine, mettendo i pedoni al centro del sistema. L’area della stazione è particolarmente delicata e un ottimo esempio perchè chi scende dal treno lo fa a piedi. È stata effettuata la pavimentazione delle aiuole spartitraffico con materiale antiscivolo ed è stata eliminata una fontana che si era trasformata in allevamento di zanzare ricavando così un altro spazio pedonale protetto. Sono stati realizzati i marciapiedi in via Girolamo da Sacile e tutti i passaggi pedonali sono a schiena d’asino. Le strutture costringono il traffico ad una velocità estremamente bassa, ma è quanto si voleva ottenere. A questo modello si ispireranno le opere di viabilità del centro. ra le opere relative alla viabilità, 170 mila euro saranno destinati dalla Regione agli interventi individuati da genitori e alunni nel tragitto casa-scuola con il progetto Sacile città sana a San Giovanni del Tempio. Le opere partiranno per il 2008, in attesa della nuova scuola che verrà realizzata a San Giovanni del Tempio in via del Molino e per la quale si stanno predisponendo i bandi. Per i lavori individuati tra viale Zancanaro e Trieste sarà necessario attendere il secondo stralcio di finanziamenti che arriverà nel 2008. clopedonale tra la Pontebbana e l’ingresso della scuola De Amicis, protezione dell’area di arrivo, riorganizzazione della sosta e creazione di un marciapiede per gli alunni accompagnati in auto. Via Molino: canalizzazione dell’immissione di pedoni e biciclette nell’ultimo tratto della via, realizzazione di un’isola spartitraffico in corrispondenza dell’innesto sulla Pontebbana e di un attraversamento protetto in posizione visibile per l’immissione in sicurezza al tracciato che conduce alla scuola. Via dei Masi: realizzazione di un imbocco protetto sulla Pontebbana, all’incrocio con via Valli, spostando l’attraversamento semaforizzato (nella foto). Realizzazione di una banchina per la messa in sicurezza dei pedoni riducendo la sede stradale di circa 6 metri. SACILE Più di un mese col Mercatino di Natale A l via da venerdì 23 novembre il Mercatino di Natale a Sacile: per le vie del centro una cinquantina di banchetti aperti da lunedì a venerdì dalle 15.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 20, e fino alle 22 gli stand gastronomici. Sabato 24 alle 16 in biblioteca laboratorio per bambini di 4-5 anni “Caro San Nicolò ti scrivo” a cura di Raffaella Marrone e Maria Balliana (nella foto) 34 LAVORI PUBBLICI A TORRE DI MOSTO S.GIORGIO Tangenziale quasi pronta, meno rischi al “5 strade” Bambini attori con Martina Prevarin P rocedono e si avviano alla conclusione i lavori per la realizzazione di una strada che unisca in modo diretto la zona industriale di Ponte Tezze e quella di via Confin a Torre di Mosto. Il cantiere, aperto a settembre, dovrebbe chiudersi a gennaio 2008. «Alcuni la chiamano tangenziale, altri circonvallazione - afferma l’assessore Alberto Minato - in ogni caso direi che possiamo parlare di una strada che rappresenta un ulteriore e importante collegamento e fa da raccordo tra le due zone industriali smaltendo il traffico». Infatti l’attuale sbocco a Torre della zona industriale Ponte Tezze è l’incrocio “cinque strade”, che funge da sbocco alle vie Confin, Donatori di Sangue, Aido e Manin oltre ad essere attraversato da via Roma e Xola. La possibilità di deviare una parte dei mezzi ridurreb- L’incrocio delle cinque strade be anche la pericolosità di tale incrocio. «Si tratta di creare continuità con alcuni tratti già realizzati», continua Minato. Proprio per i rischi che comporta l’incrocio “cinque strade”, più volte teatro di incidenti, si è progettata una rotatoria che permette di snellire il traffico garantendo maggiore sicurezza. La Provincia ha dimostrato interesse per questo progetto stanziando 200 “M aria si mise in viaggio...” Sì, la Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza ha lasciato il santuario per visitare le parrocchie della nostra diocesi. La nostra parrocchia di San Nicolò di Sacile l’ha accolta domenica 11 novembre. Dopo aver sostato presso gli anziani della casa di riposo-ospedale, processionalmente l’abbiamo portata in Duomo. Che era pronto per ospitarLa: un’esplosione di fiori bianchi, l’organo che suonava, le luci che illuminavano a giorno ogni particolare e le voci che ripetevano: Mira il tuo popolo... Dopo il saluto - preghiera del parroco don Graziano, sono iniziate le celebrazioni solenni dei Vespri e dell’Eucarestia. Fino alle 22 Maria ha goduto della presenza di tanti suoi figli che hanno sostato in preghiera ed in contemplazione. Nei giorni della sua permanenza hanno sostato in preghiera i giovani della nostra Unità pastorale raccolti in una veglia; gli anziani per una catechesi e per la celebrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi; le mamme, che con i loro figli hanno ricevuto la Benedizione; i bimbi dell’asilo nido, della scuola dell’infanzia ed i bambini e ragazzi della catechesi; la comunità che in mila euro per la realizzazione su un costo totale di 450 mila euro. Infine in cantiere la realizzazione di una pista ciclabile che colleghi Torre con Staffolo, seguendo il percorso dell’attuale canaletta consorziale d’irrigazione. I lavori saranno interamente sovvenzionati dalla Provincia di Venezia per un ammontare di 700 mila euro. Chiara Basei A SACILE STATUA DELLA MADONNA DI MOTTA “Lei ci ama” La statua della Madonna di Motta nel Duomo di Sacile PEREGRINATIO : Tappe nella forania di Brugnera e Francenigo U e L’AZiON Friuli / Veneziano Domenica 25 novembre 2007 ltima settimana della Madonna di Motta lungo le strade delle parrocchie dell’unità pastorale di Brugnera e Francenigo. Le tappe di questa settimana: venerdì 23, ultimo giorno di permanenza a Ghirano, alle 15 vespri, rosario e atto di consacrazione di famiglie e parrocchia, poi alle 16.30 partenza per Villanova accompagnata da lancio di palloncini. A Villanova la statua della Madonna si ferma fino a domenica: venerdì alle 20.30 si tiene l’incontro di preghiera e catechesi “Maria e i giovani”. Dalle 10.30 di domenica 25 al primo mattino di martedì tappa a San Cassiano dove, domenica alle 14.30 si parlerà di “Maria e la famiglia”. Da martedì 27 al pomeriggio del 29 tappa a Brugnera, dove per martedì alle 20.30 è previsto l’incontro sul tema "Maria donna del servizio". Il 29 breve tappa a San Giovanni di Livenza. La Peregrinatio, poi, chiuderà il giro della forania sacilese con la parrocchia di Francenigo, dove per venerdì alle 20.30 è previsto l’atto penitenziale. Chiusura solenne domenica 2 alle 15 con i vespri di saluto. Marco Guerrato A S. Giorgio di Livenza è cominciata in questi giorni la scuola di teatro per i bambini di quarta e di quinta elementare. L’insegnante è Martina Prevarin (nella foto), insegnante elementarem residente a La Salute di Livenza, da sempre impegnata in attività parrocchiali: «Per anni- spiega- ho anche recitato in compagnie della zona, ma in questi ultimi anni mi dedico solo all’attività con i ragazzi». Ma a cosa è finalizzata la scuola di teatro? «Stiamo preparando spiega Pevarin- un musical per domenica 16 dicembre con circa 20 ragazzi di quarta e di quinta elementare. È sicuramente un’esperienza che richiede molto impegno ma che da anche molte soddisfazioni». Tamara De Lazzari una veglia a carattere battesimale ha pronunciato l’Atto di Af fidamento a Maria. Per tutti noi sono stati giorni di Peregrinatio verso Colei che ci indica il Cammino per seguire il Figlio Suo Gesù. Da lei ci siamo sentiti amati, oltre che visitati; ci siamo scoperti figli, abbiamo compreso il dono inestimabile del Battesimo, del Sacramento della Riconciliazione al quale tanti si sono accostati ed ancora una volta ci siamo sentiti portare a Gesù, quel Gesù che Maria tiene sulle ginocchia e che ci invita a guardare e ad ascoltare. Quanti rosari sono stati recitati; quante meditazioni, proposte da Padre Mario, francescano, hanno toccato il nostro cuore; quante richieste di grazie, di conforto sono giunte a Maria; quante lacrime Ella ha visto scendere dagli occhi dei suoi figli; quanti lumini ha visto ardere; quante mani ha sentito che sfioravano i suoi piedi. E tutto espresso con una fede sincera, un affetto filiale ed un grande desiderio di vita nuova. Mercoledì pomeriggio, a salutare la Madonna dei Miracoli c’erano tante persone che nascondevano un po’ di commozione e di nostalgia ma non potevamo trattenerla: altri figli l’attendevano. Una parrocchiana di Sacile CEGGIA: Conferenza della cardiologa Loredana Milani C osa possiamo fare per noi stessi? Loredana Milani, direttore del Dipartimento di Medicina Primaria dell’Unità Operativa di Cardiologia all’Asl 10 di San Donà di Piave aiuterà a rispondere a questa domanda, venerdì 23 novembre, alle 20.30, all’auditorium della Biblioteca di Ceggia. CEGGIA: Corso di addobbi natalizi con l’associazione Casa Aperta L’ associazione Casa aperta organizza un Corso di decoupage e addobbi natalizi. Tre incontri, il 29 novembre, 6 dicembre e 13 dicembre, presso l’ex sede in Piazzetta Carrer a Ceggia, dalle 20 alle 23. L’iscrizione costa 25 euro e comprende il costo del materiale per il primo incontro. Per informazioni 0421-329658. PRATA: Teatro, musica e libri proposti da Avis, Aido e Admo C’ è un modo nuovo per promuovere la cultura del dono e della solidarietà. A Prata Avis, Aido e Admo, in collaborazione con altre associazioni , hanno deciso di puntare su tre appuntamenti culturali-ricreativi ad ingresso libero per allargare la cerchia dei donatori e avvicinare nuove fasce di popolazione. Il primo evento è giovedì 29 novembre: al teatro Pileo i Papu daranno uno spettacolo di cabaret con inizio alle 20.30. Domenica 2 dicembre alle 11.15 in Villa Morosini si terrà il concerto-aperitivo di musica classica del Trio Diapason. Giovedì 6 alle 20.30, infine, alle opere parrocchiali di Prata, don Antonio Zanette, parroco di Porcia, presenterà il suo libro “Un prete di campagna”. VILLANOVA: Nuovi automezzi per la Fondazione Biasotto S i rinnova il parco macchine della Fondazione Biasotto di Ghirano. Dopo quasi cinque anni di servizio sono stati dismessi i vecchi automezzi che hanno trasportato i malati oncologici ai luoghi di cura, sostituiti da altri all’avanguardia. La cerimonia ufficiale avrà luogo domenica 25 a Villanova. Alle 10.30 sarà celebrata messa; alle 11.30 nella sede della pro loco di Villanova avrà luogo il cerimoniale cui seguirà il brindisi con i 55 “angeli della strada” ovvero gli autisti volontari della Fondazione Biasotto. VENERDÌ 23 A Sacile ha inizio Sacile Quack, il 2° corso residenziale di fumetto, con Massimo Bonfatti. SABATO 24 A Sacile alle 21 al teatro Zancanaro per “Il volo del jazz” Glauco Venier plays Zappa. DOMENICA 25 Al teatro Zancanaro di Sacile, spettacolo fra musica danza e recitazione: “La diavolessa l’Arcadia in Brenta” di Galuppi Goldoni, con la partecipazione del Piccolo Teatro Città di Sacile, coreografie di Gloria Giordano, orchestra e gruppo danza dei seminari di Musica Barocca. Per info, www.barocco-europeo.org, tel. 0434-734810. Al teatro Pileo di Prata, nell’ambito dei “Teatri della fiabe”, alle 16 spettacolo per ragazzi con attori e pupazzi "Il manoscritto nel pollaio - La molto lacrimevole storia di Giulietta e Romeo”, in scena la compagnia “Teatri Possibili” di Milano. MERCOLEDÌ 28 Alle 19 in municipio a Ca- neva si riunisce il consiglio comunale. Alle 20.45 al teatro Zancanaro di Sacile concerto gospel e non solo con il Venice Gospel Ensemble diretto da Luca Pitteri. Tutto il ricavato andrà all’associazione italiana per la lotta contro le leucemie. Per informazioni: 0434 780623. GIOVEDÌ 29 Alle 16.15 a palazzo Ettore assemblea annuale dell’associazione Università della Terza Età con rinnovo della cariche sociali. A Sacile presso la biblioteca civica alle 20.30, presentazione della tesi di laurea "Sacile dalla Repubblica Cisalpina al terremoto del 1936: da comunità agricola a realtà industriale", di Chiara Martorel. A Sacile alle 21, presso la sede del Cai a San Giovanni “I sentieri dei garibaldini, sulle orme degli insorti friulani del 1864”, incontro con lo scrittore Giorgio Madinelli. Farmacia di turno: Sacile, Gasparinetti, Via Bertolissi 9, tel. 0434-780610. e L’AZiON o Mottense / Opitergin FANTUZZO RACCONTA I PREPARATIVI PER L’EDIZIONE DI LUGLIO 2008 A CAVALIER ODERZO Tre incontri vocazionali per ragazzi Ritorna eVocation! I giovani di eVocation sono già al lavoro per preparare la quinta edizione di eVocation che si terrà l’estate prossima a Cavalier. «Il tema di quest’anno è stato suggerito direttamente da papa Benedetto – racconta Paolo Fantuzzo, parole e musica del gruppo dei giovani – “Sarete miei testimoUn momento del musical “Da più grande mano” proposto dalla compagnia del Cappello Rosso ni”: ecco la tematica non semplice che sarà af- della gioventù in Austra- mavera». Attorno a queste frontata nel corso delle lia». iniziative ruotano e lavogiornate di eVocation. In Intanto i giovani della rano oltre 100 ragazzi di questi giorni stiamo lavo- compagnia del Cappello tutta la diocesi di Vittorio rando per accorRosso, molti di Veneto, soprattutto dell’Odarci sulle queFossalta Maggiore pitergino-Mottense. La stioni pratiche con e di Cavalier ma compagnia del Cappello la Pastorale giovaanche con signifi- Rosso è animata da 40 ranile della diocesi: cativi apporti di ra- gazzi: cantano, ballano, per luglio 2008 sagazzi di tutta la dio- scrivono testi, sanno coinremo pronti. L’ecesi, stanno lavo- volgere gli spettatori; si resperienza maturarando ad allestire galano esperienze formata nelle quattro eun nuovo musical. tive e regalano momenti di dizioni precedenti divertimento intelligente Paolo Fantuzzo «Tratterà di un ciarci dà una buona balatano che vendeva alle migliaia di spettatori se di partenza. L’evento si pozioni – spiega Paolo –. Il che da anni ormai li sesvolgerà in concomitanza musical sarà pronto per il guono con passione. con la Giornata mondiale debutto nella prossima priGiuseppina Piovesana D omenica 25 in patronato a Oderzo dalle 9 alle 16 si terrà il primo incontro vocazionale per ragazzi e ragazze dalla quarta elementare alla seconda media, dal titolo “Lasciati accendere dal Dio che ti ama - Metti in fuga la tristezza e la malinconia”. La messa si celebrerà alle 15 nella chiesa della Maddalena, possono partecipare genitori e accompagnatori. Organizza il Centro diocesano vocazioni che per la prima volta propone a Oderzo un’esperienza da anni collaudata in Seminario, con la partecipazione di circa un centinaio di ragazzi e ragazze. I prossimi incontri vocazionali opitergini si terranno il 16 dicembre e il 20 gennaio 2008. Per informazioni chiamare don Andrea e don Alessandro al 0438-948411, o Silva De Luca al 3394311041. ODERZO / LA PROPOSTA DELLO SCOUTISMO PER I GIOVANI DEL 2007 cout per sempre: e oggi?”. È questo il titolo di una conferenza pubblica che si terrà giovedì 29 novembre alle 20.30 nella sala del campanile del Duomo di Oderzo organizzata dalla comunità capi del gruppo Agesci Oderzo 1. Adriano Bordignon, coordinatore delle associazioni familiari della provincia di Treviso, pro- DOMENICA 25 In Bottega del Mondo a Oderzo, colazione equa e solidale. Alle 14.30: calcio, FontanelleGruaro. Alle 17.30, al palasport: pallavolo, Lae Oderzo-Brescia. LUNEDÌ 26 Dalle 20.30 alle 22.30, al centro parrocchiale del Duomo, ottavo incontro della Scuola di formazione sociale diocesana. Tema: “II movi- porrà un affresco sulla realtà dei giovani e delle famiglie, mentre Alberto Fantuzzo, capo scout, presenterà i contenuti dell’esperienza scout dal punto di vista di un capo impegnato a più livelli. L’obiettivo è quello di chiedersi che senso ha oggi fare scoutismo dal punto di vista dei ragazzi e delle famiglie. Questo incontro mento operaio: storia, conquiste, conflitti interni”. Relatore: Maurizio Cecchetto, segretario generale della Cisl di Treviso. MERCOLEDÌ 28 Alle 20 e alle 22, oggi e domani, termina la rassegna di film d’autore proposta dal cinema Cristallo con la proiezione del film La ragazza del lago di Andrea Molaioli. Ingresso: intero 4,50 euro; ridotto 3,50. VENERDÌ 30 Alle 18.30, a palazzo Foscolo, incontro con lo scrittore Paolo Colagrande, vincitrice del Premio Campiello Prima Opera. Alle 20.30, in patronato Turroni, riunione interbranca per gli scout sul tema “La progressione personale unitaria”. Alle 21, al cinema Turroni, continua il primo ciclo di proiezioni del cineforum con “Gli amori di Astrea e Celadon” di Eric Rohmer. Farmacia di turno: Scotto, via Umberto I 28, telefono 0422-712221. FRATTA: Don Pierino racconta la sua settimana a Bose V enerdì 23, alle 20.30 in canonica a Fratta, il parroco don Pierino Bortolini racconta la sua esperienza di una settimana al monastero di Bose (nella foto). CENTRO ITALIANO FEMMINILE: Incontro con don Angelo Pavan L a sezione di Oderzo del Centro italiano femminile prosegue le sue iniziative. Mercoledì 28 alle 16.30, in sede, incontro di formazione sul tema “La società davanti alla morte”: relatore don Angelo Pavan. Domenica 2 dicembre il Cif parteciperà al Mercatino di Natale con la sua bancarella. GORGO: cena pro Casa del Sorriso S abato 24, alle 20 agli impianti sportivi di Gorgo, si terrà la consueta cena di solidarietà a favore della Casa del Sorriso di Navolè. Prezzo: 18 euro adulti, 10 euro bambini fino a 12 anni. Iscrizioni da: Carmen Paulon (338-2479191), Monica Franzin (347-9336937), edicola Lucia Narder (0422-741565), salone Buttignol (0422850026), centro carni Brugnera (0422-757321). MOTTA: Scoutismo in mostra D al 15 al 22 novembre Motta di Livenza, unica sede in tutto il Veneto, ha ospitato, all’isiss Scarpa, la mostra fotografica itinerante “Scoutismo: cent’anni di crescita - dai semi ai frutti”, una delle iniziative promosse dal ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l’Agesci per ricordare i cento anni di scoutismo e per promuovere il metodo educativo scout, creando sinergie con le scuole. A curare l’allestimento della mostra sono stati i capi e ragazzi dei gruppi Agesci di Oderzo, Motta e Meduna di Livenza. Fai una scelta di marca! Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. I «Fogli informativi» sono a disposizione del pubblico presso tutte le filiali. “S 35 1 il nuovo conto corrente senza costi, via internet o direttamente allo sportello. TASSO 4% + PREVIDENZA 2 il conto corrente senza costi, che ti garantisce il 4% fino a fine anno sottoscrivendo un fondo pensione personalizzato secondo le tue esigenze. Il nostro personale ti aspetta! Janna/Pn Il logo dell’incontro, disegnato da Mara Cattai sarà un primo momento di un percorso di formazione e di coinvolgimento, che ha il fine di sensibilizzare alla necessità di impegnarsi nell’educazione dei giovani attraverso lo scoutismo e di riflettere sulla corresponsabilità educativa della famiglia nella comunità parrocchiale e cittadina. Temi degli incontri successivi saranno, infatti, perché educare (21 gennaio), la comunità che educa (18 febbraio), i principi pedagogici dello scoutismo (7 aprile), il metodo scout: improvvisazione o metodo? (12 maggio). L’invito è rivolto a tutti gli ex capi ed ex scout, ai genitori di scout e a tutti coloro che siano interessati e incuriositi dalla proposta scout. Gaetano de Biase Domenica 25 novembre 2007 Castello Roganzuolo Cimavilla Conegliano Cordignano Crocetta del Montello Falzé di Piave Fontanelle Francenigo Maron di Brugnera Nervesa della Battaglia Orsago Paré di Conegliano Pianzano Pieve di Soligo Ponte della Priula Povegliano Sacile San Giacomo di Veglia San Vendemiano Santa Lucia di Piave Selva del Montello Soligo Spresiano Tezze di Piave Treviso Valdobbiadene Vidor Villorba Vittorio Veneto 36 Consiglio comunale congiunto di 14 comuni lunedì 26 Sicurezza dei cittadini ora è tempo di agire S i svolge lunedì 26 alle 20.30 al cinema Cristallo il consiglio comunale allargato dei 14 comuni dell’Opitergino-Mottense – cioè Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Oderzo, Or- melle, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda e San Polo di Piave – per dibattere sul tema della sicurezza. Nel corso delle settimane che sono appena trascorse, ciascun consiglio comunale si è riunito nel proprio municipio per approvare l’ordine del giorno che poi verrà por- i sono degli episodi che fanno pensare. Si ha l’impressione dell’aumento della criminalità, ma non bisogna affidarsi solo alle reazioni emotive. È il pensiero di don Piersante Dametto, l’abate-parroco di Oderzo. «È vero – conviene don Piersante – si ha l’impressione di un crescendo e le reazioni emotive sono comprensibili, ma alla fine sono quelle che si rivelano le meno efficaci. Perché non leggono la situazione in tutta la sua complessità. Ci sono due aspetti che emergono sul piano emotivo. Primo, si rischia di dare la colpa di tutto solo agli stranieri; secondo, di implorare solo misure drastiche nei loro confronti. Mentre a mio avviso è indispensabile una riflessione da parte di tutti». Il consiglio comunale di tutti i 14 comuni dell’Opitergino-Mottense può essere un modo per affrontare in tal senso il problema? «Credo di sì – risponde don Piersante – ma bisogna andare oltre, la riflessione deve coinvolgere tutti i cittadini. Si avverte il bisogno di maggiore responsabilità, dell’avere coscienza del bene comune. Il man- “Non dobbiamo fermarci alle reazioni emotive” “DA ROMA NEPPURE DUE RIGHE DI RAMMARICO” ORDINE DEL GIORNO DISCUSSO DA TUTTI I COMUNI «V chiusura tout-court. Sono necessarie misure programmate che tengano conto della nostra realtà. Ma al di là degli interventi specifici, sottolineo la necessità di un maggiore senso di responsabilità, di legalità, di civismo. Sono dimensioni da riscoprire, indispensabili nell’educazione delle giovani generazioni». ogliamo parlare di sicurezza su un piano istituzionale – annuncia Pietro Dalla Libera, sindaco di Oderzo –. L’ordine del giorno che andremo a proporre è stato dapprima inviato a ciascun sindaco, in modo che ciascuno potesse fare le sue osservazioni e proposte. L’obiettivo è di approvare un documento unitario condiviso da tutti». Per dimostrare al Governo di Roma che il territorio è unito, che la sicurezza è un’esigenza reale della popolazione. Per dire che, una volta tanto, i colori politici passano in secondo piano, a parlare sono i sindaci eletti dalla popolazione, espressione a loro volta di diverse linee politiche. Ci sono le amministrazioni dove la maggioranza è della Lega Nord ma anche quelle del centro sinistra, per non parlare dei comuni retti dalle liste civiche. «Tutto serve – concorda Firmino Vettori, primo cittadino di Gorgo al Monticano, realtà che si è trovata nell’occhio del ci- clone dopo l’omicidio dei coniugi Pelliciardi –; da sempre l’unione fa la forza. Ben venga tutto quello che riusciamo a fare. Anche perché, dati alla mano, non è che ad oggi si sia ottenuto qualche risultato». «Discutere insieme – aggiunge Giampaolo Vallardi, sindaco di Chiarano nonché consigliere provinciale – è sempre positivo. Anche se, temo, ci ritroveremo a dire le stesse cose che abbiamo detto la sera del blocco stradale della Postumia. Stiamo esprimendo necessità reali del nostro territorio. Voglio proprio vedere se la prossima legge Finanziaria ne terrà conto». «L’aspetto fondamentale – è il pensiero di Mario Vendrame e di Giovanni Artico, sindaci rispettivamente di San Polo di Piave e di Cessalto – è coinvolgere i nostri parlamentari, i trevigiani che ci rappresentano al Governo, affinché raccolgano le nostre istanze sulla sicurezza». (AF) BOCCA DI STRADA PIEVE DI SOLIGO S. MARTINO DI COLLE ENZO GANDIN n. 9.5.1918 - m. 24.11.2001 PIETRO BERNARDI n. 17.12.1934 - m. 1.12.1982 ANGELA TOMÈ ved. COLOMBERA m. 29.11.2004 Il tempo passa ma il ricordo di te è sempre presente nei nostri cuori. Nel sesto anniversario, i tuoi cari con affetto. Venticinque anni sono trascorsi dalla tua scomparsa e il ricordo è vivo in noi. Ti sentiamo sempre vicino. Margherita, le figlie, i nipoti e le persone care. “Voglio ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, che ancora mi ascolti e che come allora sorridi”. Rita, Giacomo, Sandro, Dino, Michela. VISTORTA VAZZOLA CASTELLO ROGANZUOLO PIANZANO GENOVEFFA CARLET in SACILOTTO m. 27.11.1995 ANGELO BASEI n. 4.9.1920 - m. 7.11.2007 FERRUCCIO DAL POS n. 10.3.1915 - m. 30.11.1989 Sei sempre nei nostri cuori. Da lassù proteggici e illuminaci. I tuoi cari. Uomo mite, umile, uomo di pace, una vita da cristiano esemplare dedita alla famiglia e al lavoro. Il suo ricordo sarà una benedizione per i suoi cari e per quanti l’hanno conosciuto. CATERINA BALDASSAR in ZANETTE n. 13.12.1927 - m. 26.11.2004 Ti ricordiamo con immutato affetto. Tuo marito, i tuoi figli, i tuoi nipoti e familiari tutti. tato all’attenzione di tutti lunedì sera e che verrà approvato congiuntamente. L’obiettivo è di trasmettere questo ordine del giorno al ministro per la Giustizia e alle autorità competenti affinché vengano prese delle misure per sostenere e assicurare la sicurezza dei cittadini. Mi- sure che vanno dalla lotta alla clandestinità degli stranieri, un serbatoio al quale purtroppo la malavita attinge, alla maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio. servizi a cura di Annalisa Fregonese MONS. DAMETTO: SERVE PIÙ SENSO DI RESPONSABILITÀ C e L’AZiON Opitergino / Memorie Domenica 25 novembre 2007 cato rispetto delle leggi è trasversale, coinvolge tutti. Da chi non osserva il Codice della strada, mettendosi ubriaco al volante a chi, attraverso la corruzione, cerca di ottenere benefici per sé. Tutto questo è frutto di una mentalità di permissivismo della quale si stanno avvertendo tutti i limiti. Anche i nuovi metodi scientifici vengono usati per giustificare tutto. L’ha detto bene papa Benedetto XVI: c’è un senso di disagio profondo, se viene a mancare la certezza della verità si finisce per non distinguere più ciò che è bene e ciò che è male». L’invito di don Piersante è a riflettere su quella cultura dilagante che mette al primo posto l’interesse economico ad ogni costo. «È certo che la questione dell’immigrazione va affrontata – dice don Piersante – senza gli estremismi dell’accoglienza indiscriminata né della “Dobbiamo coinvolgere i parlamentari trevigiani” Daniele Pelliciardi e la moglie Lucia N on ci sono parole per descrivere ciò che sta provando Daniele Pelliciardi, 42 anni di Oderzo. Figlio unico, ha perso in una notte i suoi genitori a causa della follia delinquenziale. Sua madre e suo padre sono morti fra orribili sofferenze, seviziati da banditi strafatti di cocaina. Daniele, che lavorava come guardia giurata all’Istituto di vigilanza Carniel di Oderzo, sta ora cercando di elaborare questo dolore. Perché la sua vicenda ha suscitato così tanto scalpore e nel contempo la solidarietà di tanti? Perché Daniele è uno di noi. Una persona semplice, tranquilla. «Continuo a pensare – dice – che se uno di quei delinquenti non fosse stato fuori dal carcere grazie all’indulto, i miei genitori oggi sarebbero ancora vivi. Ciò che mi fa più male è che da parte di coloro che ci governano, da parte di chi ha firmato l’indulto, non mi è arrivato nulla. Né due righe di solidarietà, di rammarico per quello che è successo, niente». Ti sei spento serenamente lasciando la pace, ora prega dal cielo per le nostre famiglie. Moglie, figli, genero, nuora e nipoti. LA NAZIONALE CON JENNY BARAZZA SI È QUALIFICATA PER LE OLIMPIADI 2008 E LA SPES CONEGLIANO VA FORTE IN A/2 Il volley di qualità è rosa È un momento magico per la pallavolo femminile diocesana. La Spes Zoppas Conegliano è ai vertici del campionato di serie A/2, Jenny Barazza ha trascinato la Nazionale alla vittoria della World League e alla qualificazione alle Olimpiadi 2008. Riviviamo assieme queste soddisfazioni sportive. Spes Zoppas Conegliano Dodici punti in quattro partite, ovvero nessuna sconfitta. Questo il riassunto della prima parte del campionato di A/2, che vede la Spes guidare in solitaria la classifica. Un ruolino di marcia che non può lasciare indifferenti, anche perché parzialmente continuato in Coppa Italia, dove però la Spes non è riuscita a superare le eliminatorie, dimostrando alcune incertezze in fase di finalizzazione del gioco. In luce, in questa prima parte della stagione, i nuovi acquisti di Conegliano, soprattutto la centrale Elisa Manzano e l’op- posto serbo Jovana Brakocevic. Se la giocatrice della Serbia era una promessa attesa, visti gli ottimi risultati che ha già raccolto in campo internazionale, a dispetto dei soli diciannove anni, Manzano è una scommessa vinta dal presidente Giovanni Lucchetta e dall’allenatore Mario Martinez che hanno fortemente voluto a Conegliano la giocatrice friulana. Buone le prestazioni anche di Francesca “Cisky” Marcon, che si sta sempre più rivelando una giocatrice versatile, che fa da sponda tra attacco e difesa, un modo innovativo di interpretare la pallavolo. Elemento in più di questa Spes è la forza del gruppo che, rispetto alla passata stagione, ha acquistato maggiore fiducia nei propri mezzi e sta dimostrando la giusta determinazione, soprattutto nei momenti di gioco più delicati. Il neo si può trovare nella panchina davvero corta, che deve ancora affidarsi alla squadra giovanile trasferita a Belluno. PODISMO: A Barbisano domenica si corre la Marcia di Santa Caterina D omenica 25 il popolo delle non competitive si raduna a Barbisano. È in programma, infatti, la 17ª edizione della Marcia di Santa Caterina, valida per i concorsi Trevisando e Gamba d’argento e organizzata dal Gruppo marciatori Allegria. I percorsi proposti sono tre: 6, 12 e 19 chilometri, tutti misti collinari nella caratteristica zona di Barbisano, Barbisanello e Collalto. La partenza è alle 9 agli impianti sportivi di Barbisano. Per informazioni: Gruppo marciatori Allegria (telefono 0438841508, 980083). PATTINAGGIO: Andrea Barbieri argento mondiale nel singolo D Le azzurre festeggiano la qualificazione per le Olimpiadi di Pechino 2008 Dopo la pausa per la Coppa Italia e la Coppa del Mondo, mercoledì 21 è ripreso il Campionato che proseguirà senza soste fino a fine anno. Jenny Barazza Dopo la Coppa dei campioni con la Foppapedretti Bergamo e il Campionato europeo con la Nazionale (dove è stata eletta miglior muro d’Europa), la Jenny da Codognè si è qualificata per la seconda Olimpiade della sua carriera. A Pechino 2008 Barazza non dovrebbe proprio mancare, anche per fare meglio di come è andata ad Atene 2004. L’Italia in rosa ha sta- bilito un record fenomenale: 21 vittorie consecutive. L’obiettivo di salire almeno sul podio alle prossime Olimpiadi non sembra irraggiungibile. Jenny, diventata l’insostituibile perno dell’Italia di coach Barbolini, intanto, è osannata e reclamata dalla stampa e dalle autorità. A Codognè la casa dei genitori, fuori della quale sono esposti il tricolore e la maglia azzurra, è diventata meta di pellegrinaggi da parte dei compaesani e degli sportivi. Giacinto Bevilacqua Alberto Rosa opo l’oro di Silvia Marangoni nell’in-line, il pattinaggio azzurro e lo Skating club Oderzo hanno festeggiato la medaglia d’argento conquistata da Andrea Barbieri ai campionati mondiali. L’asso opitergino alla rassegna iridata svoltasi in Australia si è fermato sul secondo gradino del podio nella specialità singolo seniores, al termine di due spettacolari manche (short e lungo) nelle quali è stato preceduto soltanto dall’azzurro Riva. CICLISMO: Domenica 25 è in programma la Pedalata della Brosa D omenica 25 è in programma una pedalata ecologica targata Federciclismo. A Campea di Miane, infatti, il Miane Bike Team organizza la 18ª edizione della Pedalata ecologica della Brosa. Il percorso, misto collinare lungo strade asfaltate, sterrate e sentieri, misura circa 20 chilometri. Iscrizioni: Asd Miane Bike Team (telefono 0438-893222, 333-3524685, fax 0438-893222 entro domenica 25 novembre alle 9.45). Il ritrovo è presso la sala polivalente di Campea alle 8. La partenza è alle 10. AMICHEVOLI CON L’UCRAINA UN CENTINAIO DI CESTISTI L’Italia under 17 di calcio a Ghirano La Virtus Mansuè rischia di chiudere A rriva la nazionale di calcio. Anche se si tratta soltanto dell’under 17 desta fascino il doppio appuntamento internazionale ideato dall’associazione Eventi nella zona del mobile pordenonese. Si disputa in settimana, infatti, il Trofeo del Distretto del Mobile, che presenta la doppia sfida fra l’Italia e l’Ucraina. Le due nazionali giovanili proprio nel Pordenonese lo scorso marzo hanno partecipato al girone di qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2007 che qualificò l’Ucraina (foto sotto). Il programma prevede un primo incontro martedì 27 alle 14.30 al nuovo stadio comunale di Prata, che verrà inaugurato nell’occasione. Due giorni dopo, giovedì 29, la sfida sarà ripetuta al comunale di Tamai di Brugnera, sempre alle 14.30. Le due nazionali e i rispettivi staff giungeranno in territorio diocesano già lunedì 26. L’Italia, accompagnata da Giancarlo Antognoni (il popolare regista della Fiorentina e della Nazionale che vinse il Mundial di Spagna nel 1982, nella foto in alto), soggiornerà all’hotel Dall’Ongaro di Ghirano e si allenerà a Visinale, mentre l’Ucraina risiederà al Ca’ Brugnera e si preparerà al campo comunale di Brugnera. L’evento sportivo sottintende anche un’altra proficua occasione, ovvero la messa in mostra su scala internazionale del Distretto del Mobile Livenza e nuove sinergie con le realtà produttive dell’Ucraina. (GB) G L a migliore stagione della sua storia rischia di diventare anche l’ultima per la Virtus Mansuè. La società di basket presieduta da Pasquali, che conta un centinaio di tesserati e una prima squadra che per la prima volta in assoluto milita nel campionato di serie D, sta per chiudere i battenti. Senza sponsor principale anche il campionato regionale, li amici del Cai di Conegliano sono invitati domenica 25 al pranzo sociale alla “Casa degli alpini” in Passo San Boldo (nella foto). La quota di partecipazione per gli adulti è di 22 euro e per i bambini di 15. Dopo il pranzo si terranno vari giochi. I soci che compiono i 25 anni e i 50 anni di servizio riceveranno il distintivo in occasione del pranzo sociale. Venerdì 30, inoltre, continueranno le serate sulla montagna all’auditorium Dina Orsi, alle 21, con “Suggestioni”, proiezioni in multivisione di Roberto Valenti, alpinista accademico del Cai, ambientalista e fotografo naturalista. Ci porterà alla scoperta di oasi di wilderness della terra, dalle Ande peruviane alla Patagonia, dall’Himalaya all’Africa australe. raggiunto dopo la splendida promozione della scorsa stagione, rappresenta un impegno finanziario impossibile. Se così continuerà, sei squadre (D, under 17, under 14, under 13, Aquilotti e minibasket) verranno sciolte in barba ai bei discorsi sulla prevenzione del disagio giovanile, eccetera. Ma è possibile che nella ricca Mansuè, meta privilegiata del- CAI Domenica 25 il Gruppo Amici della montagna- Nino Lot di Cordignano propone un’escursione con meta Molinetto della Croda e Mondare- l’immigrazione, non si riesca a convincere un industriale a sostenere le irrisorie spese richieste dal mantenimento di una realtà cestistica provinciale? «Siamo una piccola società, ci serve solo il minimo necessario per continuare a svolgere un importante ruolo sociale» è l’appello del coach della prima squadra, Morris Ceron (nella foto). (GB) sca. La partenza è alle 8.30 da Cordignano. Giovedì 29, nella sede sociale del Cai Sacile a San Giovanni del Tempio, è previsto l’incontro con Giorgio Madinelli sul tema “I sentieri dei Garibaldini. Sulle orme degli insorti friulani del 1864”. Domenica 25 è prevista l’escursione tra i boschi del Cansiglio seguendo il “sentiero degli Slipari”. La partenza è prevista alle 8 presso il ponte Lacchin a Sacile, alle 8.45 comincia l’escursione, alle 11.30 ci sarà il pranzo a casera Ceresera e alle 15 è previsto il rientro. Al patronato Don Bosco di Motta di Livenza sabato 24, alle 21, verrà proiettato il film “Dersu Uzala”, presentato da Manlio Piva docente del Dams dell’Università di Padova. Mara Campaner 38 Domenica 25 novembre 2007 Lettere & interventi LE REGOLE DELLA RELIGIONE CATTOLICA Convivenza e sessualità prove che non sono prove H o letto sul numero de L’Azione dell’11 novembre scorso la lettera di Laura, che ha fatto una breve esperienza di volontariato all’Opsa di Sarmeola. Conosco bene l’Opera, in quanto uno degli ospiti, un disabile grave, è mio cugino e io sono rimasta la sola parente ad andarlo periodicamente a trovare. La distanza e il dovere di assistere mia madre a casa con una seria insufficienza respiratoria mi impediscono di fare di più, cosa che mi darebbe una grande gioia interiore. Sono d’accordo con Laura che la presenza di Dio la si sente viva in quell’ambiente e ci interroga attraverso gli ospiti, i più piccoli, che sono i preferiti da Cristo. Mi ha lasciato perplessa invece la conclusione della lettera. Se si abbraccia la fede si deve cercare di essere coerenti in tutto. Forse la Chiesa a volte trascura il sociale, non fa abbastanza il suo dovere di denuncia contro le ingiustizie della società, ma punta più sugli aspetti morali. Mi pare che Laura al contrario prenda questo aspetto con troppa leggerezza. Non deve passare ai giovani il messaggio che i rapporti prematrimoniali e la convivenza sono leciti per un credente. E programmare il matrimonio più in là, ad una data comoda, quando sarà nato il figlio e così si potrà fare tutto insieme, matrimonio e battesimo, per risparmiare sui costi, non mi pare una gran testimonianza. Il vescovo Giuseppe Zenti era chiaro su questo punto: alla Veglia di Pentecoste dell’anno scorso disse che i conviventi sono degli immorali. La religione cattolica ha delle regole e anche se non fanno comodo, e ognuno può addurre le proprie motivazioni a giustificare certi comportamenti, però ci sono e il credente se non le rispetta ne è responsabile. Davanti a Dio. Fiorella Vazzoler Confesso che eravamo incerti anche noi sulla pubblicazione delle riflessioni di Laura e per gli stessi motivi espressi nella lettera. Ricordo che si trattava dell’esperienza di una coppia di conviventi, che dopo aver fatto una settimana di servizio all’O- DAL CARCERE:“DITE AI GIOVANI CHE LA DROGA È UN DIAVOLO” Un vittoriese, che sta finendo di scontare in un carcere italiano errori commessi, intrattiene corrispondenza con un parroco della città. Pubblichiamo qui alcuni estratti significativi della sua lettera. “C aro padre don (omissis), le scrivo questa lettera sperando di trovare un po’ di tranquillità in questo momento. Ma c’è sempre il mio passato... e quando ci penso mi verrebbe voglia di farla finita. Anch’io ho fatto cose di cui vergognarsi: ho rubato, ho spacciato. E tutto per una piccola illusione. All’inizio ti sembra il paradiso, ma è come una medaglia, che quando la giri... ti accorgi di essere entra- to in una specie di inferno da cui pochi trovano la via del ritorno. Le scrivo tutto questo perché vorrei che lei spiegasse ai ragazzi che la droga non è altro che un diavolo che piano piano ti entra dentro. Non ha senso dire: provo una volta e basta, perché è così che si incomincia, e quando te ne rendi conto... è troppo tardi. Caro padre, non voglio chiederle di trovare la soluzione ai miei problemi e alle mie angosce, ma mi auguro almeno che questa lettera, che certamente testimonia cosa succede alle persone che entrano nella spirale della droga, possa convincere i ragazzi a non fare questo grande sbaglio: capiscano che è solo una grande illusione!”. Lettera firmata ANDATE A TROVARE I SACERDOTI ANZIANI! L a parrocchia è famiglia, luogo d’incontro dei vissuti più diversi, tenuti insieme dal senso di fratellanza spirituale che avvicina le persone tra loro, attutendo spesso la pena della solitudine e dell’abbandono. Provo questo sentimento d’appar tenenza “familiare” quando vado a far visita al mite e umile sacerdote, don Albano Damo, già nostro parroco a Fratta di Oderzo e ora ospite, con la sorella Genoveffa, della casa di riposo Immacolata di Lourdes a Conegliano. Quando si trova in quelle condizioni, un uomo anela alle visite e alle attenzioni dei familiari. Tutto ciò che gli fa percepire aria di casa, anche solo un sorriso o un dolcetto di sapore domestico, lo rianima. Nel caso di un sacerdote, “padre” non di un ristretto nucleo familiare, ma di una comunità parrocchiale, le aspettative del cuore sono le stesse. Don Albano ha dato tutto, senza riser ve, facendo suoi i dolori e le gioie di ciascuna famiglia. Il logorio degli anni, però, l’ha reso “bambino” come tutti i nonni. Io sento fortemente la sua paternità spirituale e cerco di fargli comprendere che noi di Fratta non e L’AZiON pera della Provvidenza di Sarmeola, a contatto con il dolore e con la dedizione amorosa di tante persone, hanno anche maturato la decisione di celebrare il matrimonio e di battezzare il loro bambino. È stata proprio questa conclusione felice della vicenda che ci ha deciso per la pubblicazione. Tuttavia, è vero quello che scrive: potrebbe passare il messaggio che la convivenza è un fatto normale. Si prova, e se tutto va bene allora dopo un certo di tempo ci si sposa. E se va male ci si lascia e la vita continua per altra direzione. Ma questo comportamento non è secondo il senso cristiano del matrimonio e della famiglia. Le prove non sono ammesse perché non sono prove, sono piuttosto azzardi che possono provocare drammi irreparabili. Come nel caso della nascita, durante la prova, di un bambino: per lui non si è trattato di una prova della vita. Ha incominciato ad esistere e basta. Ma anche per i due: una convivenza prolungata e poi disciolta, è sempre una ferita che ha delle conseguenze indelebili. Dunque è saggio, è umano e quindi morale non avventurarsi in queste prove che non sono prove. La prova vera è un amore genuino sulla base di una profonda conoscenza reciproca. È proprio quell’amore gratuito ed esigente che i due hanno sperimentato nel servizio all’Opera, che dovrebbe indurre anche di non rischiare con la sessualità nella quale sono in gioco, più che in ogni altro campo, le persone. SPUNTI DI SPIRITUALITÀ T ante volte, quando leggiamo Famiglia Cristiana o L’Azione sfogliamo le pagine soffermandoci su argomenti che trattano problematiche del quotidiano, invece passiamo oltre quando vediamo il titolo di una riflessione di questo o quel sacerdote. Una volta di tanto in tanto, però, fermiamoci e leggiamole, può darsi che tra le righe si possano trovare delle frasi interessanti che danno un significato alla vita e dei piccoli insegnamenti per il nostro vivere quotidiano. Dopo questa premessa, affermo una cosa: nel momento in cui mi soffermo nelle riflessioni sento una forza interiore che mi fa vedere la vita sotto un altro aspetto, aiutandomi a dare importanza anche alle cose più banali. Armando Ros l’abbiamo dimenticato e che i semi di luce, da lui sparsi nel nostro cuore, fruttificano ancora. Gli altri sacerdoti anziani mi guardano, ogni volta, con la tenerezza di persone vissute per il bene dei fratelli e mi fanno capire che un gesto d’affetto, anche per loro, è la medicina più vera. In questo scambio d’amicizia, ci si accorge di ricevere più di quanto si dà. Mi auguro che altri parrocchiani scoprano, magari con l’avvicinarsi del Natale, la gioia della comunione con i sacerdoti anziani, che continuano a volerci bene anche quando il loro ruolo pastorale si è concluso. Francesca Battistin Fratta di Oderzo UNA MAMMA CI SCRIVE Attenti all’uso di Internet G ent.mo Sindaco, sono la mamma di due ragazzi che frequentano le medie e, pur possedendo il computer, non abbiamo, come genitori, ritenuto ancora opportuno collegarci a Internet. Succede quindi che per qualche ricerca scolastica si debba ricorrere a tale mezzo. Sono quindi andata alla biblioteca pubblica comunale, dove per accedere a Internet è obbligatoria la firma di un genitore. In mia presenza è iniziato il collegamento di carattere scientifico-botanico; nel mezzo di tale ricerca improvvisamente si presenta una schermata con foto pornografiche di breve durata, tanto però da rimanere senza fiato e senza parole davanti a tale spettacolo e in presenza di un figlio. La ricerca si ripresenta e dopo pochi istanti nuovamente una schermata uguale alla prima. Dopodiché il collegamento, per fortuna, si blocca definitivamente. Mi rivolgo alla responsabile, facendo presente che la ricerca si è interrotta, e ricevendo da lei una risposta precisa, dicendo che succede spesso e che escono anche “porcherie”. Per evitare una mia sfuriata in presenza del l 28 ottobre la parrocchia di Faè ha organizzato la “Festa della terza età”, che ha raccolto ben un centinaio partecipanti, che hanno presenziato alle 10.30 alla messa di ringraziamento e si sono poi riuniti per il pranzo nella chiesa vecchia adiacente. Di seguito una preghiera scritta da nonna Elda, una delle partecipanti, e da lei letta al termine della funzione religiosa, per la commozione di tutta la platea. S’intitola “Viviamo nella gioia”. «Abbiamo sempre qualcuno da amare, qualcosa da fare: è il segreto di una vecchiaia sempre giovane. Quando si ama non si è mai vecchi. Internet rappresenta una straordinaria finestra sul mondo, a portata di tutti. Ma al contempo nasconde anche molti rischi e insidie, che si insinuano spesso anche senza la volontà di chi “naviga”. Per questo esistono appositi programmi “filtro”, ma è sempre consigliabile non lasciare i figli piccoli soli davanti al computer. Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 LA POESIA DI NONNA ELDA ALLA FESTA DELLA TERZA ETÀ I figlio e capendo che questo fatto increscioso di foto pornografiche non è la prima volta che succede, esco con una pesantezza d’animo, un senso di colpa e una rabbia per non essere stata informata di ciò che può succedere; lontana dal pensare che in un servizio pubblico, dove accedono tanti minorenni, accadano questi fatti. Mi sento in dovere di scrivere questa lettera, affinché lei, come sindaco, si attivi immediatamente per evitare che casi analoghi possano succedere ancora a dei minorenni. Lascio a lei interpretare il mio stato d’animo e mi appello alla sua autorità affinché vengano evitati questi fatti incresciosi in un luogo dove si pensa di accedere alla cultura e non di entrare in un “Internet center”. Un genitore di San Vendemiano Non trascuriamoci: mantenerci in forma fisicamente e spiritualmente ci aiuterà ad avere meno miserie e non saremo di peso. Sopportiamo coraggiosamente senza lagnarsi le sofferenze che non possiamo, né sopprimere né evitare, meglio, offriamole a Dio generosamente affinché esse siano pienamente utili poiché valgono molto. Pensiamo a chi è più infelice di noi, e che il mezzo migliore di sollevare la nostra sofferenza è quello di consolare gli altri. Trasformiamo le piccole inerzie di ogni giorno in tanti raggi di sole, allontaniamo da noi ciò che fa invecchiare male: l’ozio, l’egoi- smo, i rancori, la gelosia, l’invidia. Amiamo i giovani, interessiamoci del loro avvenire, lasciamo che espongano le loro idee, partecipiamo alle loro gioie, ricordando le gioie della nostra giovinezza. Doniamo il nostro aiuto per quanto è possibile, a tutto ciò che si fa per gli anziani, associazioni e attività diverse. Conserviamo in noi la convinzione che invecchiare è una grande grazia. Attendiamo con fiducia la nostra partenza per un mondo migliore ed eterno: un Padre ci attende, suo Figlio ci ha meritato un posto, la nostra Mamma celeste ci accoglierà tra tutti i nostri cari morti prima di noi, e che vivono lì in Paradiso». Marta Barattin Faè CMYK e L’AZiON Domenica 25 novembre 2007 39 LA FAMIGLIA DE L’AZIONE D all’anno 1 del piccolo Matteo Citron agli oltre 90 di qualche promotore: gente di tutte le età riunita nel nome del proprio settimanale diocesano. Questo è stato la Festa de L’Azione svoltasi a Mareno di Piave domenica 18 . Erano presenti il direttore don Gianpietro Moret, giornalisti della redazione, l’amministratore Stefano Sonego e la segretaria Manuela De Nadai (quest’ultima ha anche fruito dell’apprezzata collaborazione della sua amica Gabriella) qualcuno dei collaboratori, e soprattutto, tantissimi promotori, compresi anche due nuovi arrivi, scesi a Mareno dalla lontana Trichiana. Cento degli oltre 200 promotori de L’Azione: volontari che offrono tempo e impegno per cercare di diffondere sempre più il giornale nelle parrocchie, nelle famiglie, nelle comunità. La loro presenza ci conforta, perché abbiamo visto quanto affetto c’è intorno a L’Azione; a loro va, ancora una volta, il nostro ringraziamento. La festa si è aperta con la messa delle 10.30: la parrocchia di Mareno ha ospitato gli amici de L’Azione nella sua principale eucaristia domenicale, assai affollata e partecipata. Poi la famiglia de L’Azione si è spostata in patronato, dove il nostro giornalista e grafico Alessandro Toffoli ha presentato in anteprima, sul maxischermo, la nuova veste grafica, cioè l’aspetto che il giornale avrà dal prossimo numero. Dopo la consegna degli Oscar de L’Azione (vedi sotto) ci sono state le riunioni dei giornalisti, per un confronto su come arricchire il giornale, e dei promotori a cui Laura e Manuela hanno presentato e consegnato il necessario per la campagna abbonamenti. Poi il delizioso pranzo: preparato da una ditta di catering, e impreziosito dal sorridente servizio in tavola di alcune volontarie di Mareno, dal finale con torte preparate dai parrocchiani, e dal vino messo a disposizione dal parroco don Mario Fabbro, a cui va il grande ringraziamento de L’Azione per l’eccellente ospitalità. Domenica 18 a Mareno la Festa de L’Azione I partecipanti alla festa in posa sotto l’albero a fianco della chiesa di Mareno Presenti 100 promotori: sono la nostra forza! Grande ospitalità di don Mario Fabbro e della parrocchia tutta La riunione dei giornalisti e collaboratori de L’Azione. A destra, lo staff di cuochi e camerieri che ha preparato l’ottimo pranzo. Servito su tavole abbellite dai fiori donati dalla floricoltura Bet di Vittorio Veneto Alcuni promotori Chiesa e strutture parrocchiali di Mareno. Alla parrocchia, e in particolare al parroco don Mario Fabbro, va il ringraziamento de L’Azione per l’ospitalità e l’accoglienza. OSCAR / IL MIGLIOR ARTICOLO È DI “PIZZI” OSCAR / GERDA, GRANDE AMICA DE L’AZIONE L’ Oscar per la miglior produzione giornalistica del 2007 è stato consegnato ad Andrea Pizzinat, ventiquattrenne di Camino, da 5 anni penna de L’Azione. Questa la motivazione del premio: “Per aver dedicato molto tempo, brillante spirito di osser vazione e prosa chiara a un servizio interessante per i lettori e fondamentale per un Primo Piano de L’Azione, ma anche come riconoscimento al suo costante impegno e al suo provato affetto per il nostro giornale”. A valergli la vittoria è stato l’articolo “In viaggio con la Madonna”, reportage sull’inizio della Peregrinatio Mariae, pubblicato il 18 marzo 2007. Tempo poche ore, e l’informatico “Pizzi” già raccontava dell’oscar ricevuto nel suo blog ctrlaltcanc.splinder.com: “Ringrazio vivamente – scrive – coloro che mi hanno voluto fregiare di tale onorificenza...”. L’ Oscar “Amico de L’Azione” del 2007 è stato consegnato a Gerda De Nardi, di Colle Umberto, storica collaboratrice de L’Azione: ha iniziato quando aveva 15 anni. Questa la motivazione del premio consegnato dal direttore de L’Azione don Gianpietro Moret: “Per la generosa disponibilità a coprire eventi sia di carattere ecclesiale che civile; per la puntualità con cui invia le corrispondenze; per la completezza dell’informazione determi- nata da una prolungata conoscenza dei luoghi e delle persone; per l’apporto prezioso alle pagine ecclesiali che si deve al suo coinvolgimento in diverse attività diocesane”. Dal palco degli Oscar, De Nardi ha voluto ringraziare in particolare due persone: “don Giovanni Dan (già direttore di questo giornale), che veniva a trovarmi in bicicletta a Colle per portarmi le comunicazioni de L’Azione; e don Giacomo Ferrighetto”.