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a le vittime
i bambini— Tele-sala d aspetto il punto dello scoppio
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. c ^ ; j ^ ; 'Dalla;' nostra r e d a z l o n a ,;
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BOLOGNA \— E' sfato quasi certamente on atroce attentato fascista. Par. era a ora, o^>o la/tramanda asplosiona che ha
seminato marte è distruzione alla stazione ferroviaria di Bologna, l'ipotesi ao^hlaccianta M mostruoso gesto criminale aveva
affiancata quella della sciagura. Come se la ragion* non volesse accertare l'idea che non potesse essere altro che ti case.'
Invece, a tarda sera, sotto le maceria è stato localizzato tt punto : ò ! e U ^
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Una terriftcanle immafiNa déHa-stazi*
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Parla il vigile in
o nella piazza - n a nube di
e la gente orla e fagge i - Tutti gli
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a dello scoppio o il traffico
minati i
Dilla nostra redattone
A "' — « E*. sUto un
boato terribile.
i sono voltato e ho visto quella parte
della stazione saltare in aria.
pòi levarsi un, fumo scuro, come un fungo, poi non ho visto più niente, la piazza è stata, invada dalla polvere e .in
meno alla polvere cera la
gente che scappava in. tutte
le. direzioni, gente che scappava. gente che cadeva e tonti urlavano, mólti eranp feriti: Non so perché, ma ho guardato roroiog», erano le 10.25
esatte: vede? tutti gli orologi
deìU sùuioBe si sono fermati su quell'ora, l'ora dsflo
» >.-
Fanti era l*nnfco vigile urbano in servizio davanti alla stazione, in piana
daglie d'Oro, quando, nella sav
la d'aapatto di seconda classe.
è avvenuto l'esplosione. Parla.
il vìgile Guido Fanti, mentre
con gli altri colleghi dirige il
traffico dei mezzi di soccorso. il centro di Bologna è
straziato dagli uhdati dette sirene. la piazza della stazione
offre una visione indescrivibile. ancora invasa com'è, dalla
, polvere, gru a ruspe scavano
febbramente'nelle macerie.
pochi metri dalle macerie che
lettichieri vanno e vengono guarda,fissa.davanti a sé. la
dalle .ambulanze, soldati, po- polvere. gli è penetraU nella
liziotti.' carabinieri. = semplici pelle, sembra una: statua di
volontari scavano aacbe loro. sale, ripete mcessanfeeoente
le pale e le mani affondate j con voce non alta, anzi moin - quell'orribile mucchio di -' nocorde: «
!
! ».
pietre, travi e morti. E morti inutilmente cercano di portarce ne sono dappertutto, but-_ lo via, sembra piantato in tertati li Ì come inutili -fagotti' ra e ripete'quei due nomi.
bianchi'di polvere intrìsa di
E' passato un quarto d'ora
sangue, inutili fagotti che ma- appena dall'esplosione. a pani pietose ora cercano di co- lazzina. a fianco del corpo
prire in qualche modo.
centrale della stazione, dove
- T fragore è assordante, uo- c'erano le sale d'aspetto di
mini in divisa che lanciano prima e seconda classe e l'enordini concitati, uomini in di- trata ai sottopassaggi, è ora
visa o con una semplice ma- un
, attraverso n quane
glietta che lavorano sema so- si vedono i tieni fermi sui bi
sta. ubbidendo, certo agii or- nari. Si vede la tettoia éa ferdini. ma ubbiéuiue di più al- ro del primo binario
l'istinto di saWarietà umana temente ° suuarciata e
che lì spìnge a fare. tan- queSa tettoia le carreoe i l i
ghi. tremendi inomenti del e SU di prima daaee dot'* Adria ttqVreaa». a
terminati, d sono ancora fe- sttaoroxnario n. 1JU4 che
riti che si lamentano e d se- m partenza e che la denagrana uomini e doane che corro- .zione ha investito, in pieno;
na. piangendo e urlando un no- sul. marciapiede.. proprio sotme. alla ricerca disperato del to la scaletta deBa carrozza
parente, dell'amico che era C12. d sono ejuettre cadavevicina a loro e che è scom- ri. Altjrt corpi1 sono riniti tra
parso. farse fuggito; forse
travolto dal crollo; donne che
Gfanfkfiro Tosti
svengono, uomini
o sguar(Segue a pagina 2)
do inebetito. C i un signore a
o pochi
o
o di Berlinguer
al sindaco Z*uigheri
Qvosta mattina
n compagno
tizia deBa
Bologna Zangaaari«Esprìmo..a te. «
rendertene
di dolore e di
ai tanti corpi
mero cosi
Butofaa,
Gom Carfo Pajaita
appena ai
ha inviato al
strafori
filari., i
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e f i prepo di
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fl lare spiralo di
aapnpaa} . a^ampsaa;
dei f€TiOÌ&m citte m
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conosciamo
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ancora le cause deU esplo$ioiie>
«1 ^ triieto è aiata fatta
davanti a
a cut credere? A cui. non
ì? i sicuro c'è che
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H tampagiio GtonXarto Pajeam,
ria,
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defle «br» a Genova
un truca e
fletto
JaaTa^g^P'VvaaT^janBF
** KJ.
la nodi
di pietrìni bianchi — con il diametro di circa un nieb^o e mezzo ed^ùna^
statai'
una scoperta
che
ha
dato
credito
alle
telefonate
che,
prima,
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a
Tari
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nuclei;
armati;rivoluzionari>fascisti/
la responsabilità del -crimine.
Ì magistrato
i Persico ha
detto: «E* una traccia decisivÉ. Stàjnatttni si poteva par.Un* di caldaie e^gas^diitutlov
ì:s*L
v.^^,^,,'-,V.
AoWsà
. ,':s^-:-:'^X';Alki stazione di Bologna le
JSiie^^^ojfXp^e
U numerò dette vìttima, \
lancette degli orologi elettrici
tcérìtérii' .repentino diti* mòrto
qualche
sia
si ; sono bleccato ^ sulle 10,25.
9^di^ocemw*àU^
stane non muterebbe, la tragedia uma~
Un'intera ala dell'edificip.
pegeipitu ]iàUo:tgom*»tà. Ne~i colpita na\ consumatasi in quella stazione man- ;
quella^dove ai trovavano le saneil^^fonà^ ìm noetra umanità: Ce an- ; terrebbe .in ogni:caso la stia dimensiole di aspetto di prmto e seconót&ttè Vpàmèusa parta pervie vittime,. ne. ti fatto è :e^^ pensiero di ciascuda dasse.flristorante^tavola
per-iNstto qiteito peiste tn^réparoto ad;. no è corso al futuro.
abbiamo espres- fredda, l'acceaso al sottopas;.- b% destino amtró^ « atroce
' so quella speranza, che è comunque una
saggio, gli uffid dell'archivio
d'inaio di qwl^ che doveva e$aere lina , . speranza. drammatica perché sta a si- :.
d^'afnmmistrazione ferrovià-parentesi "di:; emula -«^ di rtrtoro, - per gnifkàrè che ci sentiamo insicuri, eh* '
ria e queffi della società Ciga
; tutti quei ragitò
' intuiamo:la possibilità — anzi la
che ha in gestione i servizi
stare un nuovo
episodioló^gviufde^af-i tiamo — the la tragèdia possa non esdi.ristoro,è crollata. E' scom' fascinante giucco della vita. Tutto d«- ; sere stata fortùita è che domani, altroparsa in una nube nera di
strùtto. Vorremmo distanziare quelle ve, possa ripetersi.
fumo e polvere dopo un tretremende, non sentircene r&^un sentimento terribile.
; immagini
le ore
mendo, cupo boato che ha accoinvolti, non. sentirci dei topruwissu- n^hanno recato conforto.
attesa
de- '.
compagnato una fiammata —
t t Non^è possibile. ^
gli accetlamenti tecnici a Bologna, U
hanno detto alcuni- testimoni
Questi sono sentimenti antichi, come pensiero è andato alla strage
superstiti — rossa e giaBa. Al-mitica i l'angoscia della morìe.
Ucus»,alséa
immmeiite anniversarie, \
le lf.30 i morti erano settamairò di essi c'è quafeosa che antico non \alfattoche:i.suoi
autori sono stati riaw
seì. i feiiti óltre duecento di
\è* che appartiene per intero a ^questa viaH aìgiudizio. Abbiamo ripeiìsate af
cui una quarantina gravissim
epoca e a questo paese. lltuvhamemXò p e ^ c ^ Bc>tofma occupa netta storia -e .
a sonocu^.òVstinatead auistantaneo -deVk-'-geitìbe-si'-.:iibe^ " presto.;.nel présente detta nostra democrazia -* ;
memawe.
m sono sparsi
condensato"in una ammenda concrèta,': aWodio.che essai attira-in ogni versante'
in tutti gli- ospedali della citdei lcórifmi della pietà: ai' è eversivo.
àl:di\là
.
:sono giunte.le.rivendicotà e della provincia, altri sotrattato di uri accidente, di una sciagu- ziohi; le voci su sospettabili circostante
no stati trasferiti fino a Para fortuita o di una strage voluta? E* tecniche della deftogra&one. ^ ^
dova. l disastro, la tragedjà.
esplosa-una-caldaia- o è esplosa- una:
notte ogni.indizio mdnceva ver-il massacro e tremendo! É*
bomba?
ore di questo giorno d'infer- so Nella
la^
terribile
un incubo senza senso che pedel dubbio.*
no sono trascorse, nella duplice attesa - quella buca nettaconferma
rò. non si. dissolve. Passano
-;sala
d'aspetto
della ultime della' , seconda classe ha ^decisamente rndtricdtconoscere le
i secondi; i'minuti ;e. 3 mo7
tragedia è di avere una risposta a que- '' zati sulle orme dei deUUo fèscìstat *T -:
stro prende sempre più corsta domanda.
po. Vorresti esaereo^ppértutpiù orribile, il.p#.aamcrpTp. "f ~ ^
di
accertamenti:
più esatNell'attesa
:
to. ma non B sul piazzale delSe anche
UÙWH messaggi
ti, mentre si_ dipanava VaUolena delle
la stazione. Una bolgia infer.macene..
di
Bologna
non.
fossero
andati
"
.
ipotesi, si i riacceso «ella mostra-menale: uria, grida^ invocazionella'
oHrezkme
detta
conferma,
la
giormoria
un
decennio
di
tangue,
di
bar-.
t
ni, piami, sibili di-sirene. Si che nata.vissuta
borie politica e-moraleincrociano rumori meccanici
quella
tremenda
fase
detta
nostra
sto- di. per sé, la prova di
e suoni deOa disperazione
ria
non
sm
mucora
comctmsu,
che
e
*V.- '".i-;~-i- -'"Si.; ri,
umana.
Zòaiia
xiè
staio
dato
£*wunmio
dà
un'ut-.
nettincertesxa fiuanco ditte:.
Una dùperaafco
1
die; la prova'di' un'emergenti
tenore
stagione'di
fottio,?
Al
termine
e montagne di
ora.si è oltre il sospetto: Xfn
detta
mattinata.
U
prefetto
dì
Bologna
spuntai» enormi travi di ledramma collettteo si -sta apafae>ha.ò>tto: «Speriamo etto BOB ai"trattigno e ferro.
di una beao>s
o su. queste _ cendb dtaosui'af paese. Avreino bisogna
E* stato, un crtaine orribiparole the, poi, erano le parole che ci*-. di tuttala n«^a for^ di tutta la nasenno chi nói si diceva.
stra vigHansaJ
al seste anniversario deOa
"* -:" - -- _-.';
~.:.
* - /.."' V: "
; :'.' ' ;
strago deflltalicus, che cade
doaaem. Quel treno, il 4 ago*
sto. del
. avrebbe dovuto
aBa^
frale di Bologna. Sconpao invece ano sbocco deBa galleria defl'Appeimino. a San
Benedetto vai di Sambro perchè era m ritardo. Quei che
non riusd aBora. è successo
;ieri mattina?
i mattina.
cioè pache ore-dopo che i
cotoeveti ndl'orgamzzazinne
fascista « Fronte nazionale ri-" D a u n o d « i nostri I n v i a t i ? te a i una ceéek^toM: si *
vohuàonario ». i cui . rappretrattai* dì an attentate.
A — a è an atteaparlare «et cemaaiìrati
sentanti prù noti.
o Tuti.
,
aV< Nar e delle Brigale
o Frana. Piero
- Urte?
v .ai
tacchi, come riferiamo m altra parte, sono stati rinviati le, che ri è
a giudizio per strage ed altro.
a strage, il massacro fi
'hanno riveodfcati più tordi i
» a
a e a Torino.
Un'altra telefonato le ha
è
a
le ». è:
Angolo Sco^lioriiii
(Seguo t pagirtt 2);
Ieri
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leafa"!-»^© VQqTTWVMCfal ffTWf*
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è sanala' la
di etologa*. Che
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