FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI
FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 16/07/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 15/07/2016 QS - QuotidianoSanita.it DdL Concorrenza. L'affondo della Fofi: "Danneggia il servizio farmaceutico e i professionisti, ma soprattutto i cittadini" 5 SANITÀ NAZIONALE 16/07/2016 Corriere della Sera - Nazionale La donazione samaritana (con i medici su WhatsApp) 7 16/07/2016 Il Sole 24 Ore Un hub logistico per la sanità «2.0» 9 16/07/2016 Milano Finanza L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI 10 16/07/2016 Il Tempo - Nazionale Le migliori storie di sanità al Premio Zanibelli 12 14/07/2016 Medico e Paziente Uno studio italiano conferma l'importanza dei PUFA n-3 nel post-infarto 13 VITA IN FARMACIA 16/07/2016 La Stampa - Torino Sanità, la Regione chiede al ministero un prestito di 400 milioni 15 16/07/2016 La Stampa - Torino Rapina una farmacia "Mi hanno pagato per farlo" 16 16/07/2016 Il Gazzettino - Pordenone Nuova farmacia sempre più lontana 17 PROFESSIONI Il capitolo non contiene articoli PERSONAGGI 15/07/2016 QS - QuotidianoSanita.it Mandelli (Fi): "Reagire uniti passando da parole a fatti" 19 IN PRIMO PIANO 1 articolo 15/07/2016 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Edizioni regionali DdL Concorrenza. L'affondo della Fofi : "Danneggia il servizio farmaceutico e i professionisti, ma soprattutto i cittadini" La dura presa di posizione in un documento approvato oggi del Consiglio direttivo della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani. Confermata la contrarietà all'ingresso delle società di capitali nella gestione delle farmacie "per l'impatto che questo può avere sulla continuità del servizio offerto fino a oggi ai cittadini dalla rete delle farmacie indipendenti, sull'autonomia professionale e le prospettive occupazionali dei farmacisti ". 15 LUG - Si è tenuta oggi la seduta del Consiglio direttivo della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani con all'ordine del giorno l'esame della situazione che si sta venendo a determinare nell'iter parlamentare del DdL Concorrenza. Al termine della riunione è stato approvato all'unanimità dall'Assemblea dei Delegati regionali un documento che si riporta integralmente di seguito: "La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, alla vigilia dell'approdo nell'Aula del Senato del DDL Concorrenza (S 2085) ribadisce la sua netta opposizione alle misure ivi contenute sul servizio farmaceutico. Come già rappresentato con estrema chiarezza nel corso delle audizioni parlamentari, la FOFI conferma la sua contrarietà all'ingresso delle società di capitali nella gestione delle farmacie per l'impatto che questo può avere sulla continuità del servizio offerto fino a oggi ai cittadini dalla rete delle farmacie indipendenti, sull'autonomia professionale e le prospettive occupazionali dei farmacisti e infine perché controproducente ai fini dello stesso concetto di concorrenza. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/07/2016 5 SANITÀ NAZIONALE 5 articoli 16/07/2016 Pag. 26 diffusione:305863 tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La storia La donazione samaritana (con i medici su WhatsApp) La catena di quattro trapianti di reni grazie a una donna milanese La volontà in vita L'Italia è ai primi posti in Europa grazie al consenso al rilascio della carta di identità Margherita De Bac ROMA L'ultima frontiera dei trapianti samaritani è WhatsApp. I professionisti coinvolti nel puzzle di organi che in questi giorni ha salvato la vita a quattro persone grazie alla donazione di una volontaria anonima, si sono scambiati informazioni tecniche e foto sul più popolare dei social. Hanno chattato attraverso un gruppo chiamato «Samaritano Due». È la seconda volta in Italia che la prodigiosa catena di interventi avviata dal gesto spontaneo di un altruista si conclude con successo dopo la prima volta dello scorso aprile. La più popolare delle applicazioni smartphone ha favorito la celerità di comunicazione. Una donna lombarda di 60 anni ha deciso di mettere a disposizione il suo rene in modo disinteressato, come hanno avuto modo di accertare gli psicologi che ne hanno valutato la sincerità. È una delle forme di donazione da vivente che ha consentito un incrocio di operazioni, modalità chiamata cross over . Il rene è andato a un uomo di Pisa che non poteva riceverlo dalla moglie per motivi di incompatibilità biologica. L'organo della donna pisana è stato assegnato in base alle sue caratteristiche biologiche a un paziente della stessa città. A sua volta il familiare del secondo cittadino pisano ha donato il rene a un ricevente di Siena. La catena si è chiusa a Bergamo dove un quarto malato era iscritto alla lista di attesa «tradizionale» per ricevere un organo da persone decedute in incidenti. Ci sono voluti due mesi per organizzare la staffetta. Oltre 50 operatori coinvolti, tra medici infermieri e rianimatori, 33 ore di lavoro sul campo, fondamentale il contributo della Polizia stradale che con una Lamborghini ha trasportato il prezioso bagaglio da Milano a Pisa nel giro di due ore. In questi casi la rapidità del trasporto è un elemento chiave. I test per stabilire la compatibilità tra i malati sono stati eseguiti dal centro del San Camillo di Roma. «Gli organi samaritani permettono di salvare persone che non possono contare su un donatore vivente adatto in ambito familiare. Abbiamo altri casi in preparazione che richiedono un attento esame delle motivazioni che sostengono questo gesto umanitario», dice Alessandro Nanni Costa, direttore del centro nazionale trapianti del ministero della Salute che spera in nuovi successi. Dietro questa storia c'è un'organizzazione consolidata. L'Italia è ai primi posti del sistema trapiantologico europeo. Per il 2016 si prevede l'aumento di interventi con organi prelevati da persone decedute, 300-350 in più rispetto al 2015, la crescita più significativa degli ultimi 10 anni. Come si spiega la ripresa? Nella maggior parte delle rianimazioni sono presenti medici che si occupano del rapporto con le famiglie dei pazienti. Ma molto ha contato il nuovo strumento per esprimere la propria volontà in vita. Al momento del rilascio della carta di identità, o al rinnovo, il funzionario chiede il consenso o il diniego alla donazione. Il 90% di chi accetta di mettere nero su bianco la propria scelta dichiara il «sì». Nel caso manchi una dichiarazione scritta, sono le famiglie a decidere per il loro caro prossimo alla morte cerebrale. Circa 1.400 Comuni, tra i quali Roma, Milano, Bologna, Perugia e Cagliari, sono già partiti per offrire agli sportelli questa procedura. Oggi l'opinione pubblica è consapevole del problema. I trapianti da vivente lo scorso anno sono stati 306. Confermata la maggiore generosità delle donne rispetto agli uomini. In un caso su tre a privarsi del rene sono la moglie per il marito o la mamma per il figlio. I samaritani sono visti favorevolmente dai comitati di bioetica, anche all'estero. Dove però non sono sempre buoni e disinteressati. Se non viene fatta un'attenta valutazione del singolo offerente di parti del proprio corpo, c'è il rischio di avallare comportamenti di esibizionismo, come è successo in Germania. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 7 16/07/2016 Pag. 26 diffusione:305863 tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Il dossier I donatori utilizzati negli anni Attività di trapianto vivente Numero totale di trapianti Fonte: Crt, ministero della Salute, Centro nazionale trapianti d'Arco *dati al 31 maggio *dati al 31 maggio 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 20052006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 20142015 2016* 329 360 445 576 629 667 707 788 821 911 945 947 1.120 1.118 1.141 1.098 1.094 1.168 1.095 1.113 1.123 1.102 1.174 1.165 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fegato Rene 32 31 28 28 14 15 21 23 306 227 214 152 112 116 142 134 1992 1995 2000 2005 2010 2015 2016* 1.298 1.083 1.888 2.386 3.177 2.876 3.002 3.364 La parola SIT È la sigla di «Sistema informativo dei trapianti». Istituito nell'ambito del Sistema informativo sanitario nel 1999, tra i suoi obiettivi principali c'è l'informatizzazione delle attività della rete nazionale dei trapianti per garantire la tracciabilità e la trasparenza dell'intero processo di «donazione-prelievo-trapianto». Secondo il Sit al 14 luglio 2016 sono 9.256 le persone sono in lista d'attesa © RIPRODUZIONE RISERVATA Il bilancio Secondo i dati - aggiornati al 14 luglio scorso del Sistema informativo trapianti (Sit) sono 1.706.431 i cittadini residenti in Italia che hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi Sulla piattaforma relativa alle donazioni il Sit informa che di questi consensi 144.790 sono stati forniti attraverso la registrazione presso le Aziende sanitarie locali (Asl), 246.580 mediante registrazione presso i Comuni, 1.315.061 attraverso l'iscrizione all'A.I.D.O. (Associazione italiana donatori di organi) Sempre il Sit informa che nel 2015 sono stati segnalati «2.333 donatori», «2.999 trapianti» e «314 trapianti da vivente» SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 8 16/07/2016 Pag. 10 diffusione:155874 tiratura:211650 Un hub logistico per la sanità «2.0» Andrea Biondi Una storia iniziata con il boom legato all'area di Marghera, con un camione l'Italia del miracolo economico.È allora che Settimio Zanardo parte con la sua attività di trasporto di materia prima industriale: alluminioe acciaio. Nel 2001 la vendita di questa parte di un'azienda arrivataa dimensioni di tutto rispetto. Esce dal perimetro una flotta di 550 trailere 100 trattori. Per la Zanardo Servizi Logistici resta una flotta di 120 mezzie una focalizzazione forte sulla logistica. L'azienda, oggi da 41 milioni di euro di ricavie guidata dal figlio di Settimio, Damaso Zanardo, si avviaa una seconda rivoluzione legata alla logistica sanitaria.A fine anno l'azienda veneziana rileva all'asta un'area a Treviso abbandonata da8 anni e trasformata in un polo hi-tech dedicato alla logistica sanitaria. Una seconda vita per l'area "Pagnossin" ma anche il completamento di un progetto: avere un hub logistico per la sanità quantomeno regionale. Già ora lavora con tre Asl regionali. Ci sono voluti investimenti per una decina di milioni per lo sviluppo di software, per la costruzione di una rete in fibra ottica proprietaria, ma l'azienda «è in grado- dice Damaso Zanardo- di poter conoscere la disponibilità di medicinali fino ai singoli carrelli». 41 milioni Il giro d'affari Sulla logistica sanitaria l'azienda ha investito 10 milioni SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 9 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Zanardo Servizi Logistici 16/07/2016 Pag. 1 N.139 - 16 luglio 2016 diffusione:70604 tiratura:130850 L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI Andrea Montanari L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI La sanità è un business. E come tale, con tutte le precauzioni del caso, va interpretato. Perciò, coniugando attività ospedaliera, ricerca scientifica e gestione manageriale, il gruppo ospedaliero San Donato, la prima realtà privata del settore in Italia per giro d'affari, ha deciso di fare il grande passo. Avviando il cantiere dello sviluppo oltreconfine. Il motore di questo processo di internazionalizzazione del polo sanitario è Paolo Rotelli, presidente dal giugno dello scorso anno del gruppo che annovera anche il San Raffaele di Milano (rilevato dal fallimento nel 2012 per 405 milioni) e che con un fatturato consolidato di 1,4 miliardi guarda tutti dall'alto. Il primogenito ed erede (del ruolo) del defunto professor Giuseppe Rotelli di Pavia, ha deciso di dare un colpo di acceleratore ai dossier che da tempo erano sulla sua scrivania. E così Paolo, 26 anni, laureato in management interculturale in Francia, ha iniziato a girare per il mondo e incontrare esponenti politici e possibili partner strategici per riuscire a definire il piano d'azione. Oggi, come lo stesso presidente del gruppo San Donato conferma a MF-Milano Finanza, ci sono dei punti fermi concreti in questo progetto espansionistico. «Abbiamo firmato un memorandum of understanding con il Dubai Medical College», dice Rotelli. «Si tratta di una università privata locale con la quale intendiamo realizzare un training center per i medici locali». Del resto il mercato sanitario privato dell'emirato è in forte espansione, perché la Dubai Health Authority, ossia il ministero della Salute locale, vuole incrementare gli investimenti dei gruppi privati, per raggiungere nei prossimi anni la quota del 70% di prestazioni erogate dai privati. «Impiantare in loco un training center, che nasce da una precisa esigenza di formazione del personale medico, per passare dalla chirurgia tradizionale all'approccio mininvasivo in tutte le specialità», specifica Rotelli, «ci permetterà di incominciare a fare conoscere il brand Italia, distinguendoci dai nostri competitor americani, tedeschi e sudafricani da anni presenti in loco». E oltre alle più classiche lezioni medico-scientifiche per formare personale medico qualificato, in un Paese dove la popolazione (2,5 milioni abitanti) sceglie la struttura ospedaliera in base ai brand (quelli consolidati sono Mediclinic, Saudi German Hospital e Nmc), l'intenzione del polo italiano è quello, in futuro, di poter aprire «un nuovo ospedale, realizzato con capitali locali ma affidato alla nostra gestione con staff (medici e infermieri) europeo». Andando a reclutare personale in particolare in Polonia, Romania, Bulgaria e Lettonia. La data per lo sbarco a Dubai è il marzo 2017. Intanto il presidente del San Donato non sta con le mani in mano. E puntando in particolar modo sulla formula del partneriato pubblico-privato un altro mercato-target è, nonostante l'embargo, quello della Russia. Rotelli è più volte volato a Mosca per valutare la situazione di un Paese certo non facile che però ha disponibilità sia di medici sia di posti letto. E nonostante vi siano eccellenze cliniche non indifferenti, in particolare a Mosca, il sistema è interamente controllato dallo stato. Inoltre, siccome vi sono poche strutture private, tutte piccole cliniche, il governo locale sta cercando di limitare al massimo il fenomeno del turismo sanitario. «Quello russo è un sistema sanitario tutto da riorganizzare, con gli ospedali che non sono gestiti in maniera efficiente, ma con grandi potenzialità», sostiene Rotelli, «mentre i medici non seguono le linee guida della letteratura internazionale». Dagli incontri avuti con l'establishment locale è emerso che lo stato sia pronto in qualche modo a trovare soluzioni, anche in accordi con privati, per migliorare la qualità del servizio sanitario. «Attraverso una forma di partneriato pubblico-privato potremmo esportare la nostra straordinaria esperienza nella gestione di importanti strutture pubbliche anche a vocazione universitaria e scientifica», dice il presidente del San Donato, ricordando anche il risanamento lampo (tre anni) del San Raffaele che perdeva 60 milioni all'anno. Un'altra direttrice di crescita è rappresentato dall'Iran, mercato nel quale il gruppo lombardo sta partecipando a una gara per la costruzione di un ospedale da 1.200 posti. «Qua i medici sono ben preparati e godono di ottima reputazione ma mancano migliaia di posti letto e la situazione economica del Paese richiede un'espansione SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PERSONAGGI 16/07/2016 Pag. 1 N.139 - 16 luglio 2016 diffusione:70604 tiratura:130850 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato del sistema assolutamente efficiente». Insomma, il San Donato è pronto a cogliere la sfida, soprattutto in chiave manageriale. Come lo è per un altro mercato ritenuto interessante: quello dell'Arabia Saudita. Un mercato tutto da esplorare, ma le potenzialità ci sono. «Stiamo prendendo i primi contatti, il vice presidente vuole raggiungere un sistema universalistico e per questo sta creando un fondo ad hoc», conferma Rotelli, «ma con il prezzo del petrolio così basso la parola d'ordine è efficienza». Il polo italiano potrebbe intervenire per «gestire le strutture sanitarie, perché abbiamo dimostrato di saper gestire ospedali che erogano un servizio pubblico». E mentre si lavora a tutti questi dossier esteri, in Italia e in particolare a Milano si punta a un progetto innovativo per la ricerca scientifica. L'obiettivo di Rotelli è dare vita a una «Silicon Valley nazionale dove concentrare il meglio della medicina, della ricerca scientifica e della tecnologia». E quale zona più indicata dell'area dell'Expo? «Vorremmo spostare lì l'Istituto Galeazzi. Per questo a breve presenteremo una richiesta formale alla società che gestisce i terreni», conclude Rotelli che sta anche cercando di attrarre capitali e fondi esteri per la ricerca. (riproduzione riservata) IL BUSINESS DEL GRUPPO SAN DONATO Dati in milioni di euro GRAFICA MF-MILANO FINANZA 2013 2014 1.400 228 85,2 1 323 431,2 49 1.400 233 93,5 38 385 410,2 73 3.909 2,7 mln Ricavi Ebitda Ebit Risultato netto Patrimonio netto Indebitamento bancario Investimenti totali Numero posti letto Numero ricoveri Foto: Paolo Rotelli 16/07/2016 Pag. 22 diffusione:20359 tiratura:37020 Le migliori storie di sanità al Premio Zanibelli La premiazione I vincitori saranno resi noti il prossimo 4 ottobre R. S. Èiniziata la fase di valutazione dei libri iscritti alla IV edizione del Premio Letterario «Leggi in salute - Angelo Zanibelli», primo riconoscimento letterario sui temi della salute e della sanità, istituito da Sanofi nel 2013 in memoria del Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Angelo Zanibelli nato per promuovere e sostenere la narrazione sulla salute come strumento di cura nel percorso della malattia. I libri in concorso questa edizione saranno 63, suddivisi nelle due categorie scrittori «Senior» (59) ed esordienti «Under 35» (4), moltissime le tematiche affrontate che spaziano dall'autismo al cancro, dall'anoressia alla depressione. L'edizione 2015 del Premio - che ha visto Caterina Simonsen vincitrice con «Respiro dopo respiro» (Piemme Edizioni) - aveva già fatto registrare un notevole interesse da parte delle case editrici e degli autori, con un totale di 49 titoli iscritti. Per avviare la fase di lettura e selezione dei testi finalisti, la giuria presieduta da Gianni Letta - si è riunita preliminarmente presso la sede di Sanofi di via Zanardelli a Roma per una prima valutazione dei testi in concorso: «Il premio è cresciuto oltre ogni nostra più rosea previsione - ha detto Gianni Letta - a conferma del vasto interesse che rivestono i temi della salute e l'importanza del narrare i lati nascosti delle malattie, per aiutare medici, pazienti e familiari nella migliore cura di esse. Ognuno di questi libri - ha concluso Letta - contiene un importante messaggio di speranza». Sono parte del Comitato Giudicante: Paola Binetti, Deputato XVII Legislatura, Federico Gelli, Deputato XVII Legislatura, Enrica Giorgetti, Direttore Farmindustria, Maria Latella, Giornalista, Giovanni Malagò, Presidente CONI, Andrea Mandelli, Senatore XVII Legislatura, Andrea Manto, Direttore Centro per la Pastorale Sanitaria Vicariato, Sandra Mori, Neo Presidente Valore D, Stella Pende, Giornalista, Luca Pani, Direttore AIFA, Walter Ricciardi, Presidente ISS, Andrea Zanibelli, Membro di diritto. La giuria, presieduta da Gianni Letta e formata da personalità del giornalismo, dell'imprenditoria, della medicina della cultura italiana, selezionerà i finalisti che parteciperanno alla cerimonia di premiazione del 4 ottobre 2016 che si terrà presso l'Ambasciata di Francia, durante la quale saranno annunciati i vincitori. Foto: Il luogo La cerimonia finale sarà ospitata presso l'Ambasciata di Francia Foto: Sotto i riflettori Sul palco anche Gianni Letta SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Letteratura Al via la fase di valutazione delle sessantatre opere iscritte alla quarta edizione del riconoscimento dedicato ai temi della salute 14/07/2016 Pag. 35 N.3 - GIUGNO 2016 Medico e Paziente diffusione:40400 tiratura:40500 Uno studio italiano conferma l'importanza dei PUFA n-3 nel post-infarto el lontano 1999, lo studio GISSI-Prevenzione aveva già posto l'attenzione sul ruolo protettivo dei PUFA n-3 (esteri etilici degli acidi grassi polinsaturi) nel paziente postinfartuato. E ora è sempre un lavoro italiano a rilanciarne l'importanza. Si tratta di uno studio in real life sui dati di oltre 1 lmila pazienti colpiti da sindrome coronarica acuta (SCA). Oli aveva assunto 1 g/die di PUFA n-3 in associazione alla terapia di riferimento (poco più di 2.400 soggetti) alla dimissione ospedaliera ha manifestato una significativa riduzione del rischio di re-infarto a un anno del 34,7 per cento, e del 24,5 per cento di decesso. Lo studio (Nodari S et al.) ha testato l'efficacia di PUFA n-3 con un contenuto in EPA e DHA non inferiore all'85 per cento (tra i prodotti testati Eskim®). Il trattamento che racchiude queste caratteristiche è rimborsato dal SSN sia per la cura deiripertrigliceridemia (Nota AIFA 13) che per la riduzione del rischio di mortalità nel post-infarto (Nota AIFA 94). SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SIGMA-TAU VITA IN FARMACIA 3 articoli 16/07/2016 Pag. 54 Ed. Torino diffusione:170497 tiratura:245377 Sanità , la Regione chiede al ministero un prestito di 400 milioni ALESSANDRO MONDO Un impegno in prima persona su un fronte che non finisce di riservare sorprese. È quello che vede scendere in campo Sergio Chiamparino, protagonista di una trattativa con il Mef, il ministero dell'Economia e delle Finanze, per disinnescare l'ultima mina sulla strada verso l'uscita dal piano di rientro al quale la Sanità piemontese è sottoposta dal 2011. Obiettivo: recuperare 419 milioni, su richiesta di Roma, per garantire liquidità al sistema sanitario e pagare i fornitori in tempi accettabili. Fornitori in attesa Oggi i versamenti avvengono a 150 giorni: meno dei 300 conteggiati a inizio legislatura, più di quanto è previsto dalle direttive europee. Liquidità compromessa, ha spiegato l'assessore Antonio Saitta pochi giorni fa, al termine dell'ultimo incontro al Mef, «a seguito di prelievi operati dalla Regione fra il 2010 e il 2013 dal fondo sanitario regionale per esigenze di cassa di settori non sanitari». Il che ci poteva anche stare, spiegano dagli uffici dell'assessorato al Bilancio, a patto che poi quelle risorse venissero rimesse al loro posto. Così non è stato. «Questo sta ancora determinando tempi non brevi per il pagamento dei fornitori della Sanità - ha aggiunto Aldo Reschigna, il collega al Bilancio -. Il tavolo di monitoraggio ha chiesto che la Regione ricostituisca quel fondo di cassa, siamo impegnati a trovare le soluzioni». Bilancio risicato Resta da capire quali. Perchè l'«adempimento» ministeriale rimanda ad una cifra incompatibile con lo stato delle finanze regionali. Su questo l'assessore al Bilancio, è tassativo: «Trovare quelle risorse significherebbe sottrarle ad altri comparti, pregiudicando la tempistica dei pagamenti su materie non sanitarie». Chiamparino in campo Da qui il tentativo di un compromesso, nella persona di Chiamparino, basato su una formula già utilizzata in precedenti occasioni: il ministero anticipa le risorse, la Regione si impegna a restituirle entro trent'anni a tasso agevolato. Cosa significa? «Potendo disporre subito dei 400 milioni i tempi di pagamento ai fornitori scenderebbero sotto i 100 giorni», calcola Reschigna. L'ipotesi del prestito La trattativa entrerà nel vivo a settembre, quando Regione e Ministero si riaggiorneranno, ma la richiesta è già partita. Tanto più che, risolto questo nodo, per la Sanità piemontese il peggio dovrebbe essere alle spalle. «Nell'ultima riunione del tavolo che monitora l'impegno della Regione, convocata il 20 aprile, i tecnici del ministero avevano riconosciuto il raggiungimento degli obiettivi di pressoché di tutti i programmi operativi del biennio 2013/2015 - precisa Saitta -. Manca ancora il Sistema unico di prenotazione: la gara è in corso e l'affidamento avverrà a settembre». E naturalmente i 400 milioni: sperando nel prestito. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pagamenti ai fornitori 16/07/2016 Pag. 57 Ed. Torino diffusione:170497 tiratura:245377 Rapina una farmacia "Mi hanno pagato per farlo" È stato "assunto" giusto per il tempo di una rapina nella storica farmacia Caruso, in corso Belgio dal 1958. Antonio Bonura, un disoccupato di 45 anni, giovedì 14, verso le 13, è entrato nel negozio con il volto coperto e ha puntato la pistola alla tempia di una giovane commessa. «Non ti farò del male», ha detto, prima di scappare via con circa 1200 euro, l'incasso della mattinata. L'uomo è poi fuggito a bordo della sua Polo. Un passante è riuscito ad annotare la targa del rapinatore e i carabinieri l'hanno rintracciato in via Chiesa della Salute. Bonura, dopo essere stato arrestato, ha spiegato di aver utilizzato una pistola scacciacani e di essere stato reclutato, per 120 euro, da un certo Antonio. Chi lavora nella farmacia è sotto shock. «Purtroppo non è la prima volta che subiamo una rapina. Era dal 2008, però, che non succedeva più nulla». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato In corso Belgio 16/07/2016 Pag. 50 Ed. Pordenone diffusione:56124 tiratura:73578 Nuova farmacia sempre più lontana Sempre più lontana l'apertura di una nuova farmacia a Corva di Azzano Decimo, la quarta nel territorio comunale, per la quale il Comune nel marzo del 2015 aveva individuato una zona di pertinenza sulla Sr 251. Il Tar del Fvg ha infatti dato per la terza volta ragione al dott. Giuseppe Selva, titolare dell'omonima farmacia in via Corva a Tiezzo. Selva, che teme che l'eventuale nuova farmacia possa sottrargli clientela, ha vinto nuovamente il ricorso, e ancora una volta perché la procedura seguita da Comune e Regione non è stata corretta e non ha rispettato i tempi richiesti, sforando di più di due anni e non tenendo conto che «il numero di sedi farmaceutiche spettanti a ciascun comune è soggetto a revisione biennale», anche in seguito «all'abbassamento del rapporto tra numero di abitanti per Comune e numero di farmacie», si legge nella sentenza. La vicenda è travagliata. Ai tempi del primo ricorso vinto da Selva, l'atto comunale era stato annullato dal Tar, perché la nuova sede avrebbe dovuto essere istituita dal Comune con regolare procedura e non tramite un funzionario, come era stato fatto; il Comune allora aveva presentato quanto richiesto, ma ancora una volta l'atto era stato annullato dal Tar poiché il Comune aveva agito fuori dai limiti temporali, quando già avrebbe dovuto operare la Regione al suo posto. Era dunque intervenuta la Regione, ma Selva nel frattempo aveva di nuovo presentato ricorso, sostenuto dal suo legale Daniela Facca, non soltanto appellandosi a motivi di procedimento, ma anche sostenendo che la nuova farmacia di Corva fosse troppo vicina alla sua (a due chilometri e mezzo) e proponendo come zona alternativa Fagnigola, visto che dovrebbe essere garantita per legge una farmacia ogni 3.300 abitanti. E Selva ha vinto anche stavolta. Ora spetterà al Comune, se lo riterrà opportuno, ricominciare l'iter di assegnazione della zona di pertinenza della nuova farmacia, ma stavolta in un procedimento di «revisione ordinaria biennale della pianta organica». Inoltre nella sentenza si legge che «tenuto conto della peculiarità della questione e della sua parziale novità, il Collegio ritiene di compensare integralmente le spese di giudizio tra le parti». Intanto di spese legali altrui il Comune in due anni ha già dovuto pagare circa 30 mila euro. © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CORVA Il Tar accoglie per la terza volta il ricorso del farmacista di Tiezzo PERSONAGGI 1 articolo 15/07/2016 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it Mandelli (Fi): "Reagire uniti passando da parole a fatti" 15 LUG - "Paura, rabbia e sdegno per l'orribile attentato di Nizza non possono e non devono lasciare il passo alla rassegnazione. Ora è il momento di reagire uniti alla minaccia che incombe su tutti noi in quanto cittadini liberi, passando dalle parole ai fatti". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli, vice presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. "E' indispensabile creare un comune patrimonio di intelligence per consentire un'attenta analisi dei rischi a livello europeo. E non possiamo che ringraziare le nostre Forza dell'Ordine per l'impegno straordinario con cui ogni giorno vigilano sulla nostra sicurezza", conclude. 15 luglio 2016 © Riproduzione riservata PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/07/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Edizioni regionali