Il discorso del prefetto
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Il discorso del prefetto
Discorso del prefetto Luigi Varratta in occasione della Celebrazione dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate e del Decorato al Valore Militare 94° Anniversario della fine della Grande Guerra 4 novembre 2012 Festeggiamo oggi, 4 novembre, la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. E’ una ricorrenza che non può non richiamare alla nostra memoria avvenimenti che, per quanto lontani nel tempo, conservano intatti il loro significato, invitandoci a ricordare che la grandezza di una Nazione poggia sulla coesione del suo popolo e sulla piena affermazione degli ideali di libertà, giustizia e pace. Il percorso che ha portato all’Unità del Paese è stato caratterizzato da numerose perdite umane, dal sacrificio di molte vite. In particolare nel primo conflitto mondiale - dalla fine del quale ricorrono oggi 94 anni – pesante è stato il tributo di sangue per i tantissimi Caduti, che poco fa abbiamo onorato con la deposizione di una corona al Monumento che si trova nella piazza dedicata appunto all’Unità Italiana. Ma proprio quel conflitto ha rappresentato il primo momento in cui si è vista una forte partecipazione collettiva di tutti gli Italiani per difendere la propria Patria: al fronte erano presenti settentrionali e meridionali, piemontesi e toscani come calabresi e siciliani, di ogni estrazione e contesto sociale. Tutti si trovarono ad essere parte di una collettività nazionale e a riconoscersi nel valore dell’Unità Nazionale. L’intera Nazione fu chiamata a raccolta per difendere i valori di libertà, democrazia, solidarietà e pace. Valori accolti e consacrati nella lettera e nello spirito della nostra Costituzione, che vanno sempre coltivati con la massima intensità per rafforzare l’Unità Nazionale, nell’interesse sia del nostro Paese che dell’Unione Europea. Solo uno Stato coeso e stabile sul piano istituzionale ed economico può fornire un apporto importante al completamento del processo di integrazione europea, rafforzandone di conseguenza l’unione. Per l’unificazione del nostro Paese sono caduti anche molti Militari ed è proprio per questo che la festa delle Forze Armate coincide con la celebrazione dell’Unità Nazionale ed è la festa di tutti noi, di tutto il popolo italiano. E’ l’occasione, nel giorno ad esse dedicato, per testimoniare loro i nostri sentimenti di gratitudine, affetto, sincero apprezzamento e riconoscenza per ciò che hanno fatto allora, anche con il sacrificio della vita, e per quello che continuano a fare, con professionalità, dedizione e lealtà, al servizio della Nazione e in teatri di crisi all’Estero. 1 Le Forze Armate sono, infatti, oggi impegnate in più aree del mondo per difendere i valori universali di libertà e democrazia e garantire condizioni di sicurezza e pacifica convivenza delle popolazioni civili. E questo inestimabile patrimonio che, ogni anno, in occasione del 4 novembre, rievochiamo, abbiamo il dovere di trasmetterlo alle generazioni più giovani, perché possano comprendere che nei momenti di maggiore difficoltà la pace e l’unità sono le fondamenta su cui costruire nuove prospettive. E’ soprattutto nei momenti difficili, quale quello che attualmente stanno vivendo molti Paesi, anche Europei, compreso il nostro, che la coesione istituzionale e sociale rappresentano il valore da perseguire prioritariamente per affrontare e superare una delle fasi più critiche e delicate della storia della nostra Repubblica. Sono questi i momenti in cui occorre moltiplicare gli sforzi e dare fondo a tutte le energie per mantenere il Paese unito. E’ necessario che tutti si faccia sistema e insieme si operi nell’individuare e porre in essere le strategie vincenti per uscire, al più presto, da questa fase drammatica e assicurare al Paese condizioni di vita migliori. Concludendo, oggi siamo qui per ricordare e rendere omaggio a quanti, civili e militari, hanno sacrificato la vita per la Patria e per difendere alti ideali di pace, libertà e sicurezza, anche in missioni estere. (Un pensiero commosso va al Caporale Tiziano Chierotti rimasto ucciso, pochi giorni addietro, durante un conflitto a fuoco in Afghanistan). Oggi siamo qui per riaffermare e consolidare i valori fondanti dello Stato, sanciti dalla nostra Costituzione, che devono ispirare la nostra condotta per il perseguimento del bene comune. Firenze, 4 novembre 2012 2