Progetto verticale in rete di Cittadinanza ISTITUTO
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Progetto verticale in rete di Cittadinanza ISTITUTO
*ISTITUTO COMPRENSIVO CARIATI * Scuola primaria di Via Matteotti - Classe Quarta * Anno Scolastico 2013/14 * Dirigente Scolastico: Gerardo Aiello * Referente Progetto: ins. Maria Scorpiniti * Progetto verticale in rete di Cittadinanza * ALUNNI COINVOLTI: 15 (7 femmine, 8 maschi) frequentanti la classe quarta di scuola primaria * di cui 2 diversamente abili e 2 stranieri (1 di nazionalità romena e 1 italo-marocchina) SCOPO: Realizzare la sperimentazione di un curricolo verticale biennale che privilegi una didattica per competenze e che formi i ragazzi alla vita. OBIETTIVI GENERALI: - Utilizzare le nuove tecnologie come strumento di inclusione e valorizzazione delle diversità attraverso una prospettiva storica - Rendere competenti gli insegnanti in ordine ai contenuti strategici per pervenire alle competenze che formano alla vita * OBIETTIVI SPECIFICI (1° anno): Formulare insieme, condividendole, le regole basilari della convivenza civile Comprendere la necessità di stabilire, condividere e rispettare le regole a scuola, in famiglia, nella società Conoscere i diritti del fanciullo e i principi fondamentali della Costituzione Acquisire l’identità di cittadino del mondo Conoscere, nella storia, le forme di discriminazione razziale per evitare gli errori del passato Accettare e rispettare i “diversi” da sé Scoprire che la Calabria è una terra multietnica Comunicare idee, considerazioni e riflessioni sulla convivenza tra gli uomini con produzioni originali e di vario tipo, anche utilizzando il programma di videoscrittura Ricercare immagini e dati, anche utilizzando la rete internet, relativi ai contenuti trattati *IL PROGETTO SI COLLEGA AL CURRICOLO TRAMITE: Il progetto curriculare d’Istituto di Cittadinanza e Costituzione “Per non dimenticare” Il progetto promosso dall’Istituto Comprensivo e patrocinato dalla Provincia di Cosenza dal titolo “Educazione alla Legalità e alla Convivenza Civile” Le attività di Italiano, Storia e quelle svolte nel laboratorio d’informatica *CONTENUTI: Le regole: perché sono necessarie a scuola, in famiglia, nella società Il rispetto di sé e il rapporto con gli altri Il rispetto dell’ambiente scolastico Il rispetto dell’attività didattica Le regole del vivere civile Il lavoro della Polizia Municipale I diritti del Fanciullo La Costituzione Italiana “La Costituzione spiegata ai bambini” di Anna Sarfatti I compagni “diversi” La Giornata della Memoria Gli articoli 3 e 10 della Costituzione I fatti di Rosarno L’immigrazione in Calabria Gli sbarchi a Cariati L’accoglienza degli immigrati Il diritto al lavoro *METODOLOGIA Didattica laboratoriale Scrittura creativa Visione di filmati, immagini, articoli Cooperative learning *Risultati attesi Accettare, rispettare gli altri diversi da sé Mettere in pratica i valori della convivenza umana a scuola, in famiglia, nella sociale Rispetta le regole perché ne comprende la necessità Manifesta il suo punto di vista e rispetta quello degli altri società Utilizzare *Risultati ottenuti *L’alunno: Sa vivere in un contesto le tecnologie dell’informazione per l’attività di studio Accetta i “diversi” da sé Interpreta il presente alla luce del passato Utilizza in modo corretto le nuove tecnologie * Attività svolte Periodo ottobre/novembre 2013 - Conversazioni in classe sulla necessità delle regole per il vivere civile - Redazione delle regole adatte alla classe quarta di Via Matteotti - Lettura e commento dei diritti del fanciullo e dei principi che hanno portato a redigere la Costituzione Repubblicana - Ricerca storica - Visione, con l’ausilio della LIM, e commento del video “La Costituzione raccontata ai bambini” della scrittrice Anna Sarfatti *A scuola sono scolaro *Con i compagni sono amico *A casa sono figlio o figlia ECCO IL REGOLAMENTO CONDIVISO DALLA CLASSE QUARTA Per vivere bene abbiamo bisogno di regole. Senza regole c’è confusione * Rispetto di sé e rapporto con gli altri * - Usare sempre un linguaggio corretto * - Mantenere un atteggiamento rispettoso con i compagni e tutto il personale della scuola * - Non assumere atteggiamenti violenti * - Non portare da casa il cellulare * - Non portare oggetti di valore * - Non masticare cicche * - Non bere né mangiare durante la * Ambiente Scolastico * Conservare il decoro dell’aula mantenendola pulita e in ordine * - Non danneggiare locali, arredi e attrezzature scolastiche * - Spostarsi nell’ambito scolastico, nei corridoi con ordine e senza disturbare il lavoro delle altre classi lezione * - Vestire con decoro Rispetto dell’attività didattica - Rispettare gli orari scolastici - Chiedere il permesso prima di uscire dall’aula - Ascoltare in silenzio l’insegnante - Avere il proprio materiale scolastico - Usare il materiale scolastico in modo appropriato Cooperative learning * LE NOSTRE RIFLESSIONI SULL’AMICIZIA E SUL RISPETTO DELLE REGOLE A SCUOLA, IN FAMIGLIA, NELLA SOCIETÀ * (Scrittura in Word) * Io penso che le regole siano importanti per la nostra vita. Ci servono, altrimenti non andiamo avanti e diventiamo delle persone incivili. (Annalisa Lettieri) * Sono una bambina allegra e non mi piacciono le persone dispettose. La scuola mi piace, ma la mattina faccio fatica ad alzarmi. La mia materia preferita è informatica. Da grande vorrei fare la vigilessa, come la mia mamma, per fare attraversare la strada alle persone, dirigere il traffico e fare le multe. (Chiara Cariglino) * Nel mese di dicembre per motivi di famiglia mi sono trasferita a Cariati dall’Emilia Romagna, dove ho cominciato una nuova scuola. Qui ho conosciuto dei bambini e una di questi è mia cugina Giada. Mi diverto molto a scuola qui, i miei compagni sono molto simpatici e le maestre sono tutte molto carine e simpatiche. Mi piace questa scuola, anche vivere a Cariati mi piace, ma preferirei tornare a Pavullo. (Maryam Kassam) * Eleonora, ti voglio tantissimo bene e non ti lascerò mai. (Miriam Cariglino) * Mamma, scusa per quello che ti ho fatto tutte le mattine. Mi perdoni? Grazie (Giannantonio Alterino) * La mia mamma è bravissima. A volte mi sgrida quando non rispetto le regole, ma io le voglio molto bene. (Giuseppe Parrilla) *NOI BAMBINI ABBIAMO IL DIRITTO DI: STUDIARE GIOCARE AVERE UN NOME E UNA FAMIGLIA ESSERE ASCOLTATI STARE CON GLI AMICI ESSERE VALORIZZATI E INCORAGGIATI ESSERE GUIDATI IESSERE NUTRITI ESSERE CURATI ESSERE RISPETTATI * 20 novembre 2013: Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia LA CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 La Convenzione è come uno scudo Ti difende da: Comportamenti prepotenti (fatti anche da altri bambini) Lo sfruttamento sul lavoro Il rapimento e la vendita I maltrattamenti L’abuso e lo sfruttamento sessuale La droga La tortura La guerra * «LA COSTITUZIONE SPIEGATA AI BAMBINI» Visione e commento del video di Anna Sarfatti (13 novembre 2013) Didattica laboratoriale Giuseppe Parrilla In primo piano, Eleonora Crescente e Vincenzo Martino * LA COSTITUZIONE IN UN VIDEO * L’altro giorno con la maestra e i miei amici siamo andati sopra e abbiamo visto tutto il video della Costituzione. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Essa indica, infatti, i principi fondamentali che tutte le altre leggi devono rispettare. Definisce i valori su cui lo Stato si fonda e stabilisce la sua organizzazione, le regole di vita comune, stabilendo i diritti e i doveri dei cittadini. Per esempio, il diritto a un lavoro che permetta di vivere, il diritto a muoversi liberamente, a essere assistito nella malattia, il diritto di esprimere le proprie idee, diritto a essere trattato con giustizia e senza differenze rispetto agli altri cittadini. * Miriam Cariglino * Un mare d’amore @@@@ * Sulla spiaggia c’è una conchiglia * e dentro immagino la mia famiglia. * La mia famiglia mi fa battere il cuore * e in questo momento l’ho pieno d’amore. * Sento le onde del mio mare, * ci vorrei dentro nuotare. * Ci vedo dentro mille pesciolini , * che nuotano insieme vicini vicini. * Sopra questo mare, vedo anche una barchetta, * e da lontano si sente una musichetta. * Sul mio mare galleggia un chiuso fiore, * e, se sboccia, il mondo sarà pieno d’amore. Eleonora Crescente *IN QUESTO PERIODO A IMPARATO CHE … SCUOLA ABBIAMO GLI UOMINI SONO TUTTI UGUALI NON CI SONO DIFFERENZE TUTTI DOBBIAMO RISPETTARCI IL MIGLIOR MODO PER FAR QUESTO È IL RISPETTO DELLE REGOLE È PER QUESTO CHE VOGLIAMO CONOSCERE E RISPETTARE I PRINCIPI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE È PER QUESTO CHE NOI VOGLIAMO COSTRUIRE LA PACE Periodo dicembre 2013 Discussione sul perché è nata la Costituzione Conoscenza dei principi fondamentali Preparazione all’incontro con il Comandante della Polizia Municipale di Cariati Incontro a scuola con il comandante P.M. Pietro De Luca La Costituzione: la legge fondamentale dello Stato Italiano Nascita: 1 gennaio 1948 Articoli: 139 ( i primi 12 i principi fondamentali) Il presidente dell’Assemblea Costituente Enrico De Nicola firma la Costituzione Parole chiave: - Diritti e doveri - Libertà - Uguaglianza - Pace - Repubblica - Lavoro Oggi abbiamo parlato della Costituzione Italiana. Abbiamo detto che ha quasi 70 anni e che è nata il primo gennaio 1948. La nostra Costituzione ha 139 articoli, i più importanti sono i primi 12. Secondo me, la Costituzione si deve rispettare ogni giorno. Certe volte non viene rispettata per questo ci sono crimini, rapine e altre cose brutte. Io spero che in futuro le cose cambieranno. Domenico Tranquillo Sabrina Bovino e, dietro, Annalisa Lettieri e Maryam Kassam Giannantonio Alterino La maestra ha letto un brano che parlava della Signora Costituzione. Ha ben 139 articoli e 70 anni, ma quella Americana ne ha 200 di anni! La Costituzione può essere solo modificata, ma per cambiare una sola virgola, tutti i senatori e i deputati devono essere d’accordo. È stata scritta dopo la seconda guerra mondiale e da allora non è stata mai modificata. Nella Costituzione ci sono tutti i diritti e i doveri dei cittadini italiani. Eleonora Crescente Filastrocca della Costituzione Dalla Costituzione Italiana escono parole come una fontana. La Costituzione è molto bella come una caramella. La Costituzione ha molti articoli che sono molto giusti e ce ne sono per tutti i gusti. La Costituzione si deve rispettare e chi non la rispetta lo faccio arrestare! Domenico Tranquillo Domenico Tranquillo e, alle sue spalle, Miriam Cariglino e Daniel Dolis * FILASTROCCA DIVERTENTE * (Nonsense con la rima baciata) * La Costituzione è bella * ed è come una mortadella. * La Costituzione ha un maglione * e gioca sempre a pallone * La Costituzione ha una mitragliatrice * e fa anche l’attrice. * I suoi articoli sono gioiosi * e anche un po’ famosi. * La Costituzione si comporta bene, * ma ti può creare delle pene. * Vincenzo Martino Vincenzo Gentile Didattica laboratoriale *Dall’articolo 3 della Costituzione Italiana IL NOSTRO COMMENTO: In questo articolo si usa per la prima volta la parola “cittadino”, che deriva da “civis”, dalla quale, a sua volta, deriva “città” o “Stato”. Il cittadino è, quindi, chi fa parte dello Stato e partecipa alla costituzione della società. Puoi avere tutte le differenze che vuoi, ma per la legge siamo uguali. NELL’ANNO EUROPEO DEI CITTADINI…BENVENUTI IN ITALIA! di Daniel Dolis Il 2013 è stato proclamato l’anno europeo dei cittadini. Per questo la maestra Maria ci sta parlando della Costituzione Italiana. Abbiamo discusso sugli articoli 3 e 10. L’articolo 3 dice che siamo tutti uguali, non importa se uno è francese, greco o romeno. Io sono uno straniero, i miei genitori vengono dalla Romania, anche se sono nato a Cariati. A scuola mi trovo bene, i miei compagni mi trattano bene, gioco spesso con loro. Qualcuno, però, invece di aiutarmi mi prende in giro e mi incolpa. Io vorrei che queste persone fossero educate verso di me. L’articolo 10, infatti, dice che uno straniero in Italia è il benvenuto! Tutti gli stranieri devono essere accolti. Tanto tempo fa, c’era il razzismo e le persone non potevano esprimere le proprie opinioni. Nella storia tantissime persone lo hanno combattuto, come Martin Luther King, premio Nobel per la pace, che ha dato la sua vita per una ragione valida: liberare i negri dalla schiavitù. Se nel mondo ci fosse più amore, al telegiornale non sentiremmo più parlare di guerre, ma solo di pace. Disegno realizzato nel laboratorio d’informatica da Daniel Dolis Gli alunni si sono preparati all’incontro con il Comandante della Polizia Municipale di Cariati Pietro De Luca. Tante le domande da fare: dal compito dei vigili urbani al rispetto delle regole del Codice della Strada e alle varie problematiche attuali, quali la gestione dei rifiuti, la differenziata che stenta a partire, la pulizia delle strade e le buche, la necessità delle multe, il problema estivo dei parcheggi per andare a passeggiare sul lungomare. Alla fine ognuno ha redatto una cronaca dell’evento. Giada Cannas prepara le domande SCUOLA PRIMARIA VIA MATTEOTTI - Il comandante della Polizia Municipale Pietro De Luca a scuola mentre spiega ai bambini i compiti dei vigili urbani (5 dicembre 2013) Da sinistra in alto, l’intervento di Annalisa Lettieri, sotto quello di Domenico Tranquillo, sopra Chiara Cariglino. La notizia dell’incontro è stata pubblicata nella prima pagina del numero di dicembre 2013 giornalino dell’Istituto Comprensivo di Cariati “CARIATINEWS.COM”, consultabile anche on-line sul sito della scuola (www.iccariati.gov.it) *Attività svolte Periodo gennaio/febbraio 2014 * Nel laboratorio d’informatica, gli alunni hanno prodotto del materiale di vario tipo (testi, filastrocche…), relativo a quanto trattato nei mesi precedenti e alla Giornata della Memoria (27 gennaio) con riferimento all’attualità del fenomeno dell’immigrazione e al nuovo razzismo. * In particolare, è stato trattato il fenomeno dell’immigrazione clandestina, che tocca molto la Calabria e, nell’ultimo periodo, anche Cariati con due sbarchi di profughi sulle spiagge. IL 27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA RICORDANDO FERRAMONTI * Il 27 gennaio è la giornata della memoria. Si ricordano le persone uccise durante la seconda guerra mondiale, tra cui la piccola Anna Frank, morta a Bergen Belsen a 16 anni per la malattia del tifo. Il diario di Anna l’hanno poi trovato nel suo nascondiglio, l’hanno consegnato al padre che lo ha pubblicato in tutto il mondo e in tutte le lingue. In questo giorno, a scuola, abbiamo visto un video sul campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, vicino Cosenza. Io penso che è meglio vivere adesso che anticamente, perché non c’è la guerra. Vincenzo Martino La giornata della memoria è il giorno in cui si ricordano tutti gli Ebrei uccisi nell’ultima guerra. I tedeschi pensavano di essere migliori degli Ebrei. Li facevano salire sui treni e li conducevano ad Auschwitz,le persone che entravano lì non avevano nessuna speranza. Il campo era circondato da un filo spinato che emanava corrente e non si poteva scavalcare. Le famiglie le dividevano: bambini , donne e uomini. I fratelli maggiori, per non fare pensare ai bambini questa brutta cosa, a Terezin li facevano disegnare . Tutte le persone venivano uccise nelle camere a gas e le ossa bruciate nei forni crematori, facevano scavare buche e poi ce le buttavano dentro. Anna Frank era una ragazza che con la sua famiglia si era nascosta in un nascondiglio, ma a causa di una spia vennero condotti in un lager e lì morì. Chiara Cariglino ANNA FRANK, UNA RAGAZZA COME NOI * Annalies Marie Frank per due anni rimase chiusa con la sua famiglia e con alcuni amici in un appartamento segreto. Dovevano rimanere seduti senza fare rumori perché sotto quell’appartamento c’era un ufficio dove di giorno ci lavoravano e, se avessero fatto dei rumori, le persone avrebbero potuto informare i tedeschi. Un giorno, però, qualcuno fece la spia e vennero portati tutti nei campi di concentramento dove divisero il padre dalle figlie e dalla moglie, che morì di crepacuore, mentre le figlie di tifo. * Tre settimane dopo si aprirono i cancelli dei campi di concentramento perché la guerra era finita .Io penso che la guerra non sarebbe mai dovuta esistere. Miriam Kassam Eleonora Crescente L’articolo 10 della Costituzione Italiana IL NOSTRO COMMENTO: Ognuno ha diritto alla cittadinanza. Questo significa che non in tutti i Paesi vengono rispettati i diritti fondamentali, e cioè la libertà di pensiero, si parola, di stampa, di professare la propria fede religiosa. Anche il lavoro è un diritto inviolabile. …ANCORA DALL’ARTICOLO 10 “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”. L’articolo 10 della Costituzione Italiana GLI IMMIGRATI ARRIVANO DA NOI PER LAVORARE Questo articolo dice che il lavoro è un diritto inviolabile. A Cariati tanti stranieri sono arrivati per cercare lavoro. Arrivano dalla Romania, come il nostro compagno Daniel, dal Marocco, come il papà di Maryam, dall’Ucraina, dalla Polonia, dall’Albania e dalla Cina. A destra, il primo sbarco del 23 marzo 2011. I 29 profughi sono stati accolti dalla Caritas della Parrocchia Cristo Re ANCHE A CARIATI DUE SBARCHI Da sempre la Calabria è terra di sbarchi. Dal mare, sulla costa di Cariati, per ben due volte sono arrivati i profughi, giunti a bordo delle “carrette del mare”, cioè grandi barconi di legno. Altre immagini del primo sbarco di clandestini a Cariati (23 marzo 2011) Il secondo sbarco il 6 maggio 2013: 75 profughi provenienti dall’Egitto, dal Pakistan e dalla Siria giunti su una “carretta del mare” con scritta araba nel porto di Cariati * Lampedusa: centinaia le vittime. Tante donne e bambini * In classe abbiamo osservato un minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Lampedusa. La maestra ci ha detto che queste persone fuggono dai loro Paesi in cerca di una vita migliore in un’altra nazione dove non c’è la guerra. * (Tutti noi) A ROSARNO LA RIVOLTA DEI BRACCIATI AFRICANI Nella piana di Gioia Tauro, a Rosarno, nel gennaio 2010, i braccianti africani si sono ribellati al fatto di essere sfruttati dai “caporali” e non volevano continuare a vivere in baracche indegne di un essere umano. Hanno reagito d’istinto, rompendo le vetrine dei negozi e le automobili parcheggiate dei rosarnesi. Erano stufi di essere trattati come bestie, stufi della miseria in cui li tiene chi sfrutta il loro lavoro, pagato poco, resi disperati dall’aggravarsi della crisi. La rivolta è durata poco. L’intervento della polizia ha indotto gli immigrati a far ritorno ai propri rifugi. Alla fine anche i rosarnesi si sono ribellati, insultandoli. La polizia li ha dovuti mettere su un treno e mandarli in altri posti. (Tutti noi) *Dalla discriminazione all’integrazione * ROSARNO: ISCRITTA AL CAMPIONATO LA SQUADRA KA BOSCO, FORMATA SOLO DA MIGRANTI I FATTI A Rosarno c’erano gli immigrati che lavoravano la terra e venivano sfruttati. Allora cominciarono a chiedere un po’ di rispetto e si ribellarono. Anche i rosarnesi si presentarono con armi e bastoni e non volevano più che stessero nel loro paese. Così furono mandati via e, mentre la polizia li caricava sui treni, i cittadini di Rosarno battevano le mani. di Giuseppe Parrilla OGGI Nel campionato 2013/14 si è iscritta la squadra di calcio “Ka Bosco” di Rosarno, formata solo da migranti africani. Andavano agli allenamenti con pigiama e ciabatte, perché non possedevano una tuta, e non avevano una capo perché venivano rifiutati. La chiesa, allora, li ha aiutati in tutto. Per andare a giocare in trasferta, la prima volta, andarono con il treno e un venditore di baccalà pagò i loro biglietti. Persero la partita per 2 a 1, però in campo furono accolti con dolci, applausi, e tante cose belle. LA SQUADRA KA BOSCO DI ROSARNO Cooperative learning Noi siamo alunni-cittadini. Apparteniamo alla comunità cariatese, cosentina e alla più grande comunità italiana, europea, mondiale. Vogliamo formarci come cittadini e dare il nostro contributo attivo per la costruzione di una società e di un mondo migliore. E, sempre, nel rispetto delle regole della democrazia. ARRIVEDERCI ALL’ANNO PROSSIMO PER LA SECONDA PARTE DEL PROGETTO RETE!