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ART&
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Speciale nails
poste italiane Spa - spedizione abb. post. D.L. 353/2003 (CONV. IN. L. 27/02/2004 n. 46) - ART. 1 COMMA 1 DCB Milano
ISSN 1973-5537
n.4agosto-settembre 2013
intervista
a cura di Giovanni Bernuzzi
Abbiamo intervistato Morena Mazzaron Brena, autrice del libro
“Manuale di ricostruzione delle unghie. L’onicotecnica professionale”.
Uno strumento di facile fruizione che offre tutte le conoscenze
tecniche e le nozioni di base per poter operare al meglio.
Professione
ONICOTECNICA
Morena Mazzaron Brena è estetista, specializzata in ricostruzione
delle unghie. Insegna onicotecnica nella scuola da lei fondata,
ManiMo Nail Tech, e collabora con le più note riviste di settore.
È vicepresidente di Confartigianato Alto Milanese settore estetica.
Qual è il percorso che l’ha portata a scrivere questo
‘Manuale di ricostruzione delle unghie’?
La ricostruzione delle unghie è la mia passione da quasi vent’anni e il
mio lavoro da più di dieci. Avevo una mia azienda in tutt’altro settore, la
meccanica, e mi sono accostata a questo mondo dapprima come fruitrice,
appassionandomi sempre di più e iniziando poi a seguire corsi di diverse
case e con differenti tecniche, sino ad acquisire una competenza che mi ha
permesso di farne la mia professione.
Ho così ceduto le quote della mia impresa e aperto nel 2001 un centro di
ricostruzione unghie, ManiMo, che si distingueva nel panorama italiano di
allora per il fatto di occuparsi solo ed esclusivamente di ricostruzione delle
unghie. Nel 2004 ho aperto una scuola di onicotecnica, ManiMo Nail Tech,
per formare professionisti in grado di rispondere con competenza e solide
basi tecniche alla crescente domanda da parte del mercato.
Questo manuale nasce dunque come ideale libro di testo per le scuole
professionali di estetica (infatti comprende anche due capitoli finali dedicati
alla manicure e alla pedicure), ma si rivolge anche e soprattutto a quelle
persone che, come me, si sono appassionate al mondo “nail” e intendono
acquisire tutte le conoscenze tecniche e le nozioni di base per poter operare
al meglio. Per questo ho cercato di realizzare un manuale di facile fruizione e
consultazione, che consentisse un accesso immediato a tutte le informazioni
che servono durante ogni fase del lavoro.
L’obiettivo prioritario è infatti quello di mettere l’operatrice onicotecnica in
condizione di togliersi ogni dubbio e di lavorare con serenità, concentrandosi
in primo luogo sulle cose da non fare, sulle cognizioni base e le regole
fondamentali per non sbagliare.
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Com’è strutturato il contenuto del libro?
Il testo si articola in nove capitoli, dal primo di carattere generale dedicato
ad Anatomia, fisiologia e cenni di dermatologia, per meglio comprendere le
meccaniche della crescita e dello sviluppo ungueale, agli ultimi due, cui ho
già accennato poco sopra, che trattano La manicure estetica e La pedicure
estetica. Il secondo capitolo espone le origini storiche della ricostruzione
delle unghie e dei vari trattamenti sino agli sviluppi più recenti della Nail Art.
Di fondamentale importanza è il terzo capitolo, interamente dedicato alle
essenziali e imprescindibili norme di igiene.
Perché l’igiene è fondamentale?
Lo è per vari e importanti motivi sotto diversi aspetti: perché è un requisito
fondamentale dell’onicotecnica preparata e professionale; perché è un
fattore d’impatto sulla cliente, un “biglietto da visita” nelle sue mani;
perché permette di lavorare con la massima tranquillità e sicurezza in
ogni situazione. Al di là dei necessari adempimenti normativi, le norme di
igiene devono essere acquisite soprattutto per il benessere di chi opera
nel centro e di chi riceve il trattamento, poiché molteplici fattori possono
minare il nostro lavoro e divenire pericolosi per la salute sia degli operatori
sia della clientela. Nel capitolo successivo a questo sull’igiene, il quarto,
vengono poi esposte le Premesse alla ricostruzione delle unghie. Esistono
regole ben precise per realizzare una ricostruzione perfetta, a partire da un
attento esame delle mani della cliente per valutare in che modo le utilizza
e poter effettuare, così, un trattamento che le si adatti perfettamente:
perché ogni ricostruzione è unica come uniche sono le mani sulle quali verrà
effettuata. Dopo aver esposto tutto ciò che va fatto, prima di procedere alla
ricostruzione si passa quindi, nel quinto capitolo, a illustrare in dettaglio Il
metodo di ricostruzione delle unghie in gel.
Vogliamo entrare più nel merito di questo capitolo, quello centrale
e più corposo del libro?
È il capitolo basilare a livello tecnico, che contiene l’esposizione passo
passo, con numerose e precise illustrazioni, dei metodi e dei passaggi per
eseguire ricostruzioni perfette e durature. Il modo migliore per esporne in
sintesi il contenuto è citare i titoli delle diverse parti che lo compongono: La
preparazione del tavolo da lavoro e della cliente. La preparazione del letto
ungueale. Tip o scultura in libera? L’applicazione della tip. L’applicazione
del gel sulla tip. Formatura mediante limatura e finitura. La ricostruzione (o
scultura) in libera. La moderna applicazione di alcune tecniche del passato:
la riparazione in seta. L’analisi finale della ricostruzione. Nell’ultima decina
di pagine del capitolo viene proposta un’ulteriore carrellata di immagini
(oltre alle numerose che illustrano l’esposizione passo passo) molto utili
per visualizzare e comprendere alcuni passaggi, così come per individuare
certi errori di esecuzione e capire come correggerli. Per l’onicotecnica
professionista è estremamente importante osservare e valutare
esattamente l’unghia allo stato iniziale, per poi ragionare sulla realizzazione
della ricostruzione. Il risultato finale deve essere naturale, elegante, deve
abbellire la mano della cliente ed essere tecnicamente perfetto.
La ricostruzione unghie e più in generale il mondo “nail” ha conosciuto
nell’ultimo decennio un grande sviluppo e una notevole evoluzione. Questo
fenomeno largamente positivo ha però fatto sì che si accostassero a tale
attività, trendy e di successo, anche persone non adeguatamente preparate
e qualificate, creando problemi di vario genere alle loro clienti. A tale
esigenza di formazione e informazione risponde pienamente questo agile
ma esaustivo manuale di Morena Mazzaron Brena, edito da Tecniche Nuove.
L’ultimo aspetto della ricostruzione è... la sua rimozione.
Quali ne sono le criticità?
Si tratta di un altro aspetto importantissimo, dove si evidenzia la differenza
tra un lavoro ben fatto e uno no. Il grande rischio che si può correre con
l’inesperienza e la fretta (che non sono mai buone consigliere) è quello di
danneggiare l’unghia, con il risultato di dare argomenti alla falsa opinione
che “la ricostruzione rovina le unghie”. Eseguire male una rimozione è
dunque grave quanto eseguire male una ricostruzione, per cui il capitolo
settimo presenta accuratamente le tecniche per eseguire la rimozione
parziale o totale in piena sicurezza, senza danneggiare in alcun modo il letto
ungueale. Per concludere, accenno brevemente anche al sintetico capitolo
sesto, Pronto soccorso e mantenimento per la cliente, con alcuni semplici e
pratici consigli per la cura e l’igiene delle mani: non manipolare la cuticola,
indossare i guanti quando possibile per proteggere la lamina, non mordersi
le unghie, applicare un idratante per unghie tutte le volte che si usa una
crema idratante per le mani, tagliare le unghie di frequente quando sono
danneggiate oppure rivolgersi a un’onicotecnica per la riparazione in seta,
limitare l’utilizzo di solventi per togliere lo smalto, applicare alcol o acido
acetico sulle aree di onicolisi.