lapalestra coderdojo - Comune di Buccinasco
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lapalestra coderdojo - Comune di Buccinasco
LAPALESTRA (per imparare a programmare) CODERDOJO 1 nome è a metà tra l'inglese e il giappon ese: Coderd. o.jo. Dalla Gran Bretagna prende coder,,programmatore. Dal paese del Sol levante dojo, palestra per arti marziali. Uno spazio gratuito per esercitarsi a programmarl'à1 computer, fin da piccoli. :..·idea viene dall'Irlanda, ma ad importarla e impiantarla a Milano ci ha pensato un papà. «Cn giorno - racconta Angelo Sala - mio figlio mi ha chiesto: Mi aiuti a realizzare un videogioco? Mi occupavo di programmi gestionali, ma di videogame non sapevo molto. Un amico =:i a,-eva parlato di questa iniziativa per insegnare ai bambini a programmare, così mi sono informato e da li è iniziato tutto». La partenza del progetto è a febbraio 2013. Angelo con un gruppo di amici trova il posto (gli spazi di coworking di Talent garden), i computer, le idee e accoglie i primi bambini che vogliono imparare a creare un videogame. Il successo è rapido: da tre anni Coderdojo Milano si tiene almeno una volta al mese e registra sempre il tutto esaurito. «Sono passati da noi tra i 2_500 e i tremila ragazzi>> calcola con orgoglio Angelo. Il dojo è apertò a bambini e adolescenti dai sette ai 17 anni. Cosa si fa concretamente? I piccoli, dai 45 ai 50 per incontro (gratuito), imparano le basi del coding, aiutati da alcuni menror (istruttori) che seguono le sette regole d'oro (rra queste, «gli errori ci piacciono», «non dite non»). In particolare i bambini utilizzano ScraA Milano i coderdojo sono molti. C'è infatti rch, un software basato su un linguaggio di pro- anche Mio Coderdojo, a Primaticcio, negli spagrammazione a blocchi che permette di creare zi della scuola media. Mio sta infatti a indicare animazioni, videogame e fumetti. «Non è mai la zona di competenza (Milano Ovest). «Siamo una lezione. Gli adulti intervengono solo quan- nati due anni fa_- racconta Michele D'Amico do i più piccoli non riescono a proseguire». - e siamo merlo strutturati». Mio Coderdojo Quello del programmatore è un lavoro ri- organizza anche eventi in trasferta o fuori zona. chiesto oggi e lo sarà ancor più nel futuro. Se- Lo scopo è sempre lo stesso: permettere ai condo le stime, da qui al 2020 in Europa ci sarà bambini di creare un «gioco giocabile» nelle domanda per 900 mila figure professionali di tre ore di durata dell'incontro. «I ragazzi questo tipo. «Noi però puntiamo sul -diverti- spiega Michele - devono uscire con la sensamento. Vogliamo che i bambini esprimano la zione di aver fatto qualcosa di completo». Oltre propria creatività>>, Programmando, infatti, si a Scratch i mentor utilizzano Python, un po' più acquisiscono competenze utili in tutti gli altri complesso e pensato per chi ha dieci anni o più. campi. La riprova è il progetto «Programma il Anche in questo caso, l'iniziativa è completaFuturo» avviato dal Miur l'anno scorso con il mente gratuita e sostenuta da alcuni sponsor. Consorzio interuniversitario nazionale per l'inAi volontari è chiesto un grosso investimento fo rmatica (Cini). Il suo scopo è l'intr~duzione di tempo ed energia. «La nostra soddisfazione nelle scuole dei concetti di base dell'\nformati- - commenta Michele - è vedere i bambini ca e della programmazione per aiutàre gli stu- . contenti e aiutarli a usare il computer in modo dènti a sviluppare competenze logiche e capa- cosciente». Ultimo nato è Coderdojo Miso, per cità di risolvere problemi in modo creativo: chi abita a Sud-Ovest della città. A raccontarlo è I lnfon11é1tica,1nodello <<giappo11ese>> 1)er i)re1Jarare i ragazzi · finf()t1natica Tt1tto esaurito da ~3 an11i ai corsi gratis <<Per gioe<:> o prc>fessic)nalità future>> 1 Fabio Missoli: «Abbiamo deciso di creare un altro dojo qui perché ci siamo _resi conto della crescente domanda. Abbiamo più prenotazioni che posti disponibili». Sono 15 i mentor che, da febbraio 2015, allenano i ninja (i piccoli programmatori). A ospitarli la cascina comunale Robbiolo di Buccinasco. I ragazzi vengono divisi in tre gruppi: cintura bianca, alla prima esperienza, gialla e poi arancione. La cintura nera spetta a chi è a un livello avanzato ed è pronto per cimentarsi nella programmazione web. I mentor di Miso sono spesso ospiti anche dei due istituti scolastici di Buccinasco, per rendere i bambini fruitori attivi di tecnologia. «Con il coding- spiega Fabio - s'impara a fare lavoro di squadra e a prendere coscienza delle proprie capacità>>. I tre dojo sono in collegamento tra di loro e, dopo la pausa estiva, stanno lavorando : una all'organizzazione di un evento in comune_ grande palestra per tutti i ninja di Milano. Sara Bettoni ©RIP RODUZIONE RISERVATA