1 FASE 1 :presentazione del problema e avvio della ricerca

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1 FASE 1 :presentazione del problema e avvio della ricerca
FASE 1 :presentazione del problema e avvio della ricerca (domande, esplorazione, oggetto)
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Problema
Esperienza
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Analisi
Categorizz.
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Comunicaz
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Si chiede agli alunni di formulare delle domande relative al tema proposto (l’handicap, la
malattia mentale, la famiglia …… )*. Lavorano individualmente e scrivono le domande su
un post-it
Si procede alla categorizzazione delle domande: si confrontano e raggruppano in
categorie che definiscono le possibili direzioni di ricerca. Si cerca di non superare le 6/8
categorie
Si scrivono le 6/8 domande così selezionate su grandi cartelloni (in alto in modo da
lasciare spazio per le risposte)
Si costituiscono 6/8 gruppetti di ragazzi (tanti quanti sono i cartelloni)
I cartelloni vengono disposti a terra a una certa distanza gli uni dagli altri in modo da
formare un cerchio(di fianco ci sono pennarelli per scrivere)
Al via del trainer, ogni gruppo si avvicina ad uno dei cartelloni e prova a fornire delle
risposte. Dopo 7/8 min il trainer, con un campanello o altro segnale, invita gli studenti a
spostarsi verso il cartellone successivo (si gira in senso orario). L’attività si conclude
quando ogni gruppo sarà passato da ogni postazione
Ogni gruppo nomina un relatore e sceglie a caso uno dei cartelloni. Il relatore espone, in
sintesi, le risposte date
*il tema può riguardare qualsiasi ambito disciplinare ed è identificato dal consiglio di
classe all’inizio di ogni anno scolastico. Ciò che conta è che le ricerche svolte dai ragazzi
abbiano un taglio interdisciplinare.
FASE 2: elaborazione dell’ipotesi e documentazione
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Ogni gruppo svolge una ricerca sulla questione scelta: definisce con precisione l’ipotesi
(tra le risposte prende in considerazione quella più rilevante e significativa)
Si procede con la documentazione: gli alunni consultano libri, articoli, siti, vedono film,
documentari …
VALUTAZIONE FASI 1 e 2: si prende in considerazione la griglia riguardante la competenza
“indagare e ricercare” che consente di valutare le varie fasi della ricerca (domande di inizio,
definizione oggetto, documentazione, elaborazione dell’ipotesi). Se si devono valutare analisi di
libri o film, si utilizza la griglia relativa alla competenza “comprensione del testo”
FASE 3: realizzazione del prodotto finale
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Ogni gruppo procede alla stesura della tesina
La tesina deve obbligatoriamente contenere quattro elementi: 1- copertina (con
immagine, titolo e nomi degli studenti coinvolti); 2- presentazione del lavoro (è una sintesi
di tutte le fasi del percorso); 3- mappa concettuale (con l’indicazione ben chiara
dell’ipotesi e di tutti i riferimenti disciplinari considerati); 4- bibliografia. Si possono
aggiungere, schede di testi, foto, tabelle, testi di intervista … purché significativi e rigorosi
nella loro configurazione.
Il prodotto finale può essere cartaceo o su supporto informatico (in quest’ultimo caso si
possono aggiungere scene tratte da film o realizzate dagli stessi allievi)
VALUTAZIONE FASE 3: la valutazione del prodotto finale è espressa servendosi della griglia
relativa alla competenza “Rappresentare e modellizzare “
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ALTERNATIVA - 1
FASE 1 :presentazione del problema e avvio della ricerca (domande, esplorazione, oggetto)
 Si può partire dalla visione di un film o dalla lettura di un brano o articolo
 Gli alunni devono identificare la tematica di cui trattano i testi e gli aspetti specifici che
andranno poi a costituire le possibili direzioni di ricerca. (oppure si individuano i diversi
temi affrontati dal regista o dallo scrittore)
 Si costituiscono i gruppi di lavoro; ciascun gruppo approfondisce uno degli aspetti o uno dei
temi considerati, secondo lo schema di lavoro precedentemente illustrato.
ALTERNATIVA - 2
FASE 1 :presentazione del problema e avvio della ricerca (domande, esplorazione, oggetto)
 Il problema da risolvere può essere lo stage da organizzare
 Gli alunni devono porsi le giuste domande per preparare l’osservazione e/o l’esperienza da
realizzare.
 Anzitutto: quali conoscenze di base si devono acquisire (in relazione a ciò si costituiscono
dei gruppi di lavoro che approfondiscono gli aspetti più importanti della tematica di
riferimento dello stage (ad es, se si dovrà svolgere lo stage all’ANFFAS, si studierà
l’handicap). Questa parte di lavoro si sviluppa e si valuta secondo le modalità
precedentemente illustrate
FASE 2 : preparazione dell’attività di stage
 In secondo luogo ci si chiede quali attività si possono svolgere o proporre
 Se si sceglie di realizzare un’osservazione, si predispongono delle griglie (la domande
pertanto sono: come deve essere strutturata la griglia? Che cosa è importante prendere in
considerazione?)
 Se si propone un’attività (è il caso dei lavori con i bambini della scuola materna o
elementare) , le domande che i ragazzi devono porsi sono: a chi ci rivolgiamo? Quali
obiettivi vogliamo raggiungere? Che cosa possiamo proporre, quale attività, per
raggiungere gli obiettivi considerati? In che modo sviluppiamo l’attività, in quanto tempo?
Quali risultati ci aspettiamo? Come li verifichiamo?
 Si realizza l’esperienza
 Infine si produce una relazione (cartacea o su supporto informatico) in cui siano spiegate le
fasi principali del lavoro. Si valuta utilizzando la griglia “Rappresentare e modelizzare “
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I TEMPI
PRIMO CONSIGLIO DI CLASSE (OTTOBRE)
 SI DEFINISCE LA TEMATICA E COME COMINCIARE (si sceglie una delle alternative
considerate sopra o altra modalità)
 Si ipotizzano le discipline coinvolte (quelle effettivamente considerate si identificheranno
successivamente, in funzione delle domande poste dagli alunni)
 Si decide chi presenta e coordina il lavoro
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------SECONDO CONSIGLIO DI CLASSE (NOVEMBRE)
 Si vede quali discipline sono coinvolte, le direzioni di ricerca e i gruppi di lavoro; all’interno
di ogni gruppo si definiscono i ruoli (chi reperisce le fonti, chi coordina, chi cura la stesura
della tesina …)
 Si valuta la prima fase in modo informale (si verifica semplicemente che la prima parte, di
rappresentazione del problema e formulazione delle domande, sia stata svolta
correttamente)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------TERZO CONSIGLIO DI CLASSE (MARZO)
 Si valuta il lavoro svolto mediante le griglie “comprensione del testo” e “indagare e
ricercare” (quindi le fasi della ricerca fino al momento dell’elaborazione dell’ipotesi e
documentazione)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------QUARTO CONSIGLIO DI CLASSE (MAGGIO)
 Si valuta il prodotto finale mediante la griglia “Rappresentare e modellizzare”
 Si possono esprimere due valutazioni : una complessiva da attribuire al gruppo; una
specifica relativa ad ogni alunno in funzione del contributo dato alla realizzazione della
ricerca e del prodotto finale
 Autovalutazione del lavoro da parte dei ragazzi da accludere al prodotto finale
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STRUTTURA TESINA
La tesina si compone di quattro cartelle obbligatorie:
cartella 1 - copertina costituita da immagine, titolo (eventuale sottotitolo), indicazioni personali
(nome, cognome, classe, istituto)
cartella 2 - presentazione: si presentano le motivazioni della scelta del tema, le domande che ci si
è posti, l'oggetto specifico della ricerca, i documenti consultati (non tutti, solo quelli più rilevanti),
l'ipotesi che si è elaborata.
cartella 3 - mappa concettuale : si riporta, ben evidenziata, l'ipotesi (può essere collocata al centro
della scheda o in alto; l'importante è che sia inserita in un riquadro e scritta in grassetto). intorno
all'ipotesi si inseriscono tutti i riferimenti disciplinari considerati per sviluppare e argomentare la
tesi. Naturalmente la posizione dei rimandi alle discipline non è casuale, ma segue un ordine
rigoroso e costituisce una sorta di itinerario da seguire sia da parte di chi espone che da parte di
chi legge. La mappa deve essere esauriente di modo che chi la consulta capisca perfettamente il
discorso. Ciò vuol dire che ogni riferimento inserito nella mappa deve essere minimamente
spiegato. é inoltre da evitare di scrivere il nome delle materie (italiano, inglese, filosofia ...), meglio
scrivere direttamente le questioni esaminate.
cartella - 4 : bibliografia distinta in bibliografia, filmografia (se c'è), sitografia. la bibliografia si
organizza in ordine alfabetico, partendo dall'autore/regista e continuando con il titolo, la casa
editrice, l'anno di pubblicazione (nel caso del film è sufficiente indicare il paese e l'anno).
Eventualmente si possono aggiungere a queste quattro cartelle obbligatorie, immagini di quadri o
foto, recensioni molto sintetiche di libri o film, tabelle statistiche, testi di interviste o questionari
se si realizzano ricerche sperimentali e tutto quello che si considera importante, purchè essenziale
e davvero significativo e accattivante per chi legge. Bisogna infatti ricordare che leggere è sempre
impegnativo, pertanto si deve essere economici ed essenziali.
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COME SI IMPOSTA UNA TESINA: esempio
TEMA : anzitutto si sceglie una tematica (può essere un argomento affrontato a scuola, un libro o
un film particolarmente significativi, un programma televisivo, un articolo di giornale, un fatto,
qualsiasi cosa desti curiosità e interesse)
ad esempio : La memoria e l'oblio
DOMANDE DI INIZIO: servono a circoscrivere l'oggetto di ricerca, a capire quale aspetto del tema
si vuole approfondire. Il tema, in effetti è sempre generico e non dà ancora la possibilità di
elaborare un'ipotesi. Le domande, inoltre, servono a dirigere l'osservazione verso fenomeni
particolari e a scegliere i documenti da consultare in modo mirato. E' importante che le domande
siano formulate in modo semplice e che non superino il numero di 5 o 6. Si può partire anche da
una sola domanda, oppure tra le domande che si sono poste se ne può scegliere una sola o due.
Nel caso del nostro tema, le domande sono:
1. CHE COS'È LA MEMORIA? COME FUNZIONA?
2. CHE COS'È LA DIMENTICANZA? DA COSA È DETERMINATA? E' SEMPRE NEGATIVA?
3. QUALI FORME DI DIMENTICANZA ESISTONO?
4. E' POSSIBILE RECUPERARE LA MEMORIA? IN QUALI CASI? E CON QUALI SISTEMI?
5. QUALI POSSONO ESSERE LE CONSEGUENZE DI UN DANNO ESTESO E IRRIMEDIABILE DELLA
MEMORIA? (questa è la domanda principale a cui si cercherà di dare risposta)
DOCUMENTAZIONE: consiste nella consultazione di documenti (libri, filmati, siti, ma anche nella
realizzazione di inchieste); è opportuno, mentre ci si documenta, appuntare su un taccuino le
nostre riflessioni e, alla fine della consultazione, preparare una scheda sintetica con l'indicazione
dei dati del documento, il riassunto, le osservazioni personali.
Nel caso della nostra ricerca:
 MANUALI DI PSICOLOGIA COGNITIVA, ARTICOLI tratti da riviste specialistiche
 riferimenti alla filosofia (in particolare Hume "Saggio sull'intelletto umano" e Kant "Critica
della ragion pura")
 FILM "MARNIE"
 RACCOLTE DI CASI CLINICI, in particolare i testi di O. Sacks "L'uomo che scambò sua moglie
per un cappello" e "Un antropologo su Marte"
 opere letterarie che raccontano casi di amnesia, in particolare Enrico IV di Pirandello
OGGETTO : è l'aspetto del tema che si prende in esame. Si vede chiaramente che il passaggio dal
tema all'oggetto comporta un lavoro di delimitazione indispensabile all'elaborazione di una tesi.
nel nostro caso:GLI EFFETTI DELL'AMNESIA SULL'IDENTITÀ PERSONALE
IPOTESI: è la risposta che diamo alle domande iniziali
rispetto al nostro lavoro:LA MEMORIA COSTITUISCE L'ESSENZA DELLA NOSTRA IDENTITA', DEL
NOSTRO PENSIERO, DEI NOSTRI SENTIMENTI, DELLE NOSTRE AZIONI. UN DEFICIT, PARZIALE O
TOTALE, DI QUESTA IMPORTANTE FACOLTÀ DELLA MENTE COMPORTA UNA PERDITA DEL SÉ
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