La chirurgia ungueale
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La chirurgia ungueale
La chirurgia ungueale biopsia e tecniche di escissione Pier Alessandro Fanti, Carlotta Baraldi, Emi Dika, Bianca Maria Piraccini Sezione di Dermatologia, Dipartimento di medicina specialistica, diagnostica e sperimentale, Ospedale Sant’Orsola-Malpighi, Università di Bologna. La conoscenza della fisiologia e dell’anatomia dell’unità ungueale è necessaria per ogni tipo di chirurgia ungueale. La lamina ungueale prende origine dalla matrice che è una struttura dermoepidermica specializzata con scarse capacità di rigenerazione. Infatti un difetto della matrice ungueale di dimensioni maggiori di 3mm non si può riparare se non con esiti cicatriziali. Il letto ungueale è una strutture epiteliale organizzata che si estende in senso longitudinale dalla lunula all’iponichio e confina lateralmente con le pieghe uguali laterali. Contrariamente a quanto avviene per la matrice ungueali, il letto ha ottime capacità di rigenerazione, per tale motivo è possibile asportare parte del letto ungueale e ottenere ottimi risultati estetici anche attraverso guarigione per seconda intenzione. La biopsia ungueale che permette di avere un maggior numero di informazioni è la biopsia longitudinale. Se la patologia è presente il prossimità della piega ungueale laterale la si può eseguire con ottimi risultati estetici. Nelle zone centrali il rischio di un esito cicatriziale è comunque sempre presente. Un tecnica più semplice è la biopsia tramite punch che va eseguita nella zona di insorgenza della patologia. Per tale motivo è necessario distinguere patologie del letto ungueale, solitamente caratterizzate da ipercheratosi del letto nelle malattie infiammatorie (lichen, psoriasi, onicomicosi) o neoformazioni di tipo neoplastico da quelle ad insorgenza dalle matrice caratterizzate da alterazioni primitive della lamina ungueale. Le neoplasie a partenza dal letto ungueale, almeno nelle prime fasi non comportano una distruzione della lamina, e per tale motivo il loro riconoscimento può essere tardivo. In caso di lesioni neoplastiche di maggiori dimensioni la biopsia ungueale va sempre preceduta da un rx della falange interessata per escludere un eventuale interessamento osseo. La necessità del massimo rispetto delle strutture anatomiche in una zona particolare come l’unità ungueale ci ha indotto a utilizzare per il trattamento del carcinoma a cellule squamose ungueale la tecnica di chirurgica microscopiacamente controllata di Mohs. Il tasso di recidive dei carcinomi a cellule squamose dell’unità ungueale asportato con tecnica di chirurgia microscopicamente controllata è notevolmente ridotto rispetto alle tecniche tradizionali e consente di non sottoporre il paziente a procedure interventistiche aggressive e mutilanti (2).