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68 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 Visto l’art. 19 (Incarichi di funzioni dirigenziali) del D.Lgs.165/2001, e successive modifiche e integrazioni; Visto l’accordo decentrato integrativo del personale regionale di qualifica dirigenziale siglato in data 20/04/2000, ed in particolare l’art. 8, che disciplina l’affi damento e la revoca degli incarichi dirigenziali; Richiamato l’art. 10 (Affidamento incarichi dirigen ziali) del CCNL per il quadriennio normativo 2002-2005 e per il biennio economico 2002-2003, relativo all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Autonomia Lo cali”; Visto, in particolare, il proprio decreto n. 1093 del 29/03/2011, con il quale si è proceduto alla costituzione, a far data dal 01/04/2011, del settore “Patrimonio e Logistica”, attribuendone, in via temporanea e nelle more dell’espletamento delle procedure finalizzate alla necessaria copertura dell’incarico con una figura diri genziale titolare, la responsabilità a scavalco al dott. Paolo Giacomelli, responsabile dell’area di coordinamento “Risorse Finanziarie”; Preso atto che a seguito dell’espletamento della pro cedura relativa all’avviso di mobilità volontaria dall’esterno - codice n. 27/2011/M del 02/05/2011 - relativo ad un posto di “dirigente” per la direzione generale “Organizzazione e Risorse”, la dott.ssa Angela Di Ciommo, dirigente dipendente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stata ritenuta in possesso delle caratteristiche professionali consone al posto da ricoprire; Richiamato il proprio decreto n. 3405 del 10/08/2011, con il quale, per i motivi su esposti, si dispone l’in quadramento nei ruoli della Regione Toscana, con la qualifica di “dirigente”, della dott.ssa Angela Di Ciommo, nonché la sua assegnazione alla direzione generale “Or ganizzazione e Risorse”, con decorrenza dal 01/09/2011; Ritenuto di affidare, alla luce di quanto sopra esposto e tenuto conto della natura e delle caratteristiche delle funzioni da svolgere, del curriculum professionale, de gli incarichi precedentemente svolti e delle esperienze acquisite, l’incarico di responsabilità del settore “Pa trimonio e Logistica”, alla Dott.ssa Angela Di Ciommo, e di revocare, di conseguenza, l’incarico di responsabilità a scavalco del medesimo settore al dott. Paolo Giacomelli; Direttiva per l’attuazione del su citato decreto legislativo, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 167 del 12/03/2007, che attribuisce ai Direttori generali l’adozione dei provvedimenti in applicazione del “Codice” ed in particolare la nomina dei responsabili dei trattamenti; Acquisite, in merito a quanto sopra disposto, le proposte del coordinatore dell’area di coordinamento “Risorse Finanziarie”; DECRETA per le motivazioni espresse in narrativa di 1. attribuire la responsabilità del settore “Patrimonio e Logistica alla dott.ssa Angela Di Ciommo, con decorrenza 1 settembre 2011, e relativa cessazione decorsi sessanta giorni dal conferimento dell’incarico di nuovo direttore generale, così come disposto dall’art. 17, comma 2, della l.r. 1/2009; 2. revocare, di conseguenza, la responsabilità a scavalco del su citato settore “Patrimonio e Logistica” al dott. Paolo Giacomelli; 3. attribuire alla dott.ssa Angela Di Ciommo la responsabilità dei trattamenti dei dati personali, come definiti dal d.lgs. 196/2003, relativi alle attività e funzioni di cui, con il presente atto, viene nominata competente; 4. disporre che la dott.ssa Angela Di Ciommo, quale responsabile dei trattamenti, adotti, nell’ambito della struttura dirigenziale, le disposizioni previste dal d.lgs. 196/2003, nonché le misure di cui alla direttiva regionale approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 167 del 12/03/2007, con particolare riferimento alla nomina degli incaricati e all’aggiornamento sistematico dell’Archivio regionale dei trattamenti. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T., ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. e), della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007. Il Direttore Generale Carla Donati Evidenziato che il suddetto incarico verrà attribuito a partire dal 01/09/2011 e cesserà decorsi sessanta giorni dal conferimento dell’incarico di nuovo direttore generale, così come disposto dall’art. 17, comma 2, della l.r. 1/2009; Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale Settore Servizio Fitosanitario Regionale, Ervizi Agroambientali di Vigilanz e Controllo Visti, inoltre, il D.Lgs.30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”, nonché la DECRETO 25 agosto 2011, n. 3556 certificato il 31-08-2011 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 69 Piano di azione regionale per contrastare l’intro duzione e la diffusione del parassita delle palme Pay sandisia archon (Burmeister): individuazione area in denne ed area focolaio. Visto il D.M. 7/10/2009 che, in applicazione di direttive comunitarie, modifica gli allegati I, II, III, IV e V del D. Lgs. 214/2005, introducendo nell’allegato II e IV il parassita delle palme Paysandisia archon (Burmeister); IL DIRIGENTE Considerato che, a seguito di controlli effettuati nel 2011, è stata riscontrata la presenza Paysandisia archon (Burmeister) su palme presenti nel territorio della provincia di Pistoia e nel Comune di Vecchiano; Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” ed in particolare l’articolo 2 “Rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza”, comma 4 e l’articolo 9 “Responsabile di Settore”; Vista la legge regionale n. 65 del 29 dicembre 2010 con la quale, a decorrere dal 1° marzo 2011, le funzioni del Servizio Fitosanitario Regionale sono esercitate dalla Regione Toscana; Visto il decreto del Direttore Generale della D.G. Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze n. 6519 del 31/12/2010 con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore “Servizio fitosanitario regionale, servizi agroambientali, di vigilanza e controllo”; Visto il D.Lgs. n. 214/2005 che, in attuazione della Direttiva Comunitaria n. 2002/89/CE, stabilisce le “Misure di protezione contro l’introduzione nella Co munità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella comunità” e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l’art. 8 del D.Lgs 214/2005 “Obblighi di co municazione al Servizio Fitosanitario Nazionale”; Visto l’art. 54 comma 5 e comma 23 del D.Lgs n. 214/2005 che fissa sanzioni amministrative, per coloro che non ottemperano agli obblighi degli artt. 8 e 9 e per coloro che non ottemperano alle prescrizioni impartite dal Servizio Fitosanitario Regionale; Visto l’art. 50, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 214/2005 che individua fra i compiti dei Servizi Fitosanitari Regionali quello di istituire zone caratterizzate da uno specifico stato fitosanitario e la prescrizione per tali zone di tutte le misure fitosanitarie ritenute idonee a prevenire la diffusione di organismi nocivi; Visto il piano d’azione regionale per contrastare l’introduzione e la diffusione del parassita delle palme Paysandisia archon (Burmeister) in Toscana (allegato A); DECRETA 1) di approvare le misure contenute nel piano di azione regionale per il controllo del parassita delle palme Paysandisia archon (Burmeister) sul territorio della Re gione Toscana (all. 1); 2) di delimitare l’“area infestata” alla provincia di Pistoia e al Comune di Vecchiano e di dichiarare tutto il resto del territorio regionale “area indenne”; 3) per quanto non previsto dal presente decreto si rimanda al D.Lgs. 214/2005 e s. m.; 4) il mancato rispetto delle disposizioni previste nel presente decreto verrà sanzionato ai sensi dell’art. 54, comma 23 del D.lgs. 214/05, fatta salva l’applicazione dell’art. 500 del C.P. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla Banca Dati degli Atti Amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art. 18, comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Il Dirigente Riccardo Russu SEGUE ALLEGATO 70 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A SORVEGLIANZA FITOSANITARIA Piano d’azione regionale per contrastare l’introduzione e la diffusione del Paysandisia archon (Burmeister) in TOSCANA Versione Coordinamento Data di revisione 1.0 Servizio Fitosanitario regionale, Agosto 2011 Approvato da Regione Toscana Focolaio PISTOIA Redazione Tonola INDIVIDUAZIONE AREA INDENNE DA Paysandisia archon (Burmeister) D.Lgs 19/8/2005 n°214 art.50 comma 1 lettera i) istituzione di zone caratterizzate da uno specifico Status fitosanitario e DM 7/10/2009 “ modifica degli allegati I, II, III, IV, V del DLgs 214/2005 in applicazione delle direttive comunitarie concernenti la protezione contro l’introduzione e diffusione di organismi nocivi ai vegetali e prodotti vegetali” DELIMITAZIONE DELL’AREA INFESTATA Provincia di Pistoia Comune di Vecchiano (PI) CARTOGRAFIA ZONA INFESTATA Provincia di Pistoia Comune di Vecchiano Regione Toscana – Zone infestate (Provincia di Pistoia e Comune di Vecchiano) e zone indenni INDIVIDUAZIONE AREA INDENNE Tutto il territorio regionale ad eccezione delle due aree identificate in cartografia PIANO DI AZIONE Normativa di riferimento Standard internazionali per le misure fitosanitarie (ISPM 4) “ Requisiti per la determinazione di aree indenni da organismi nocivi” Direttiva 2000/29 del Consiglio dell’8 maggio 2000, “Misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali e ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità e successive modificazioni DLgs 214/2005 attuazione della direttiva 2002/89/CE “Misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali DM 07/09/2009 di modifica degli allegati del d.lgs. 214/2005 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A Descrizione del parassita Il fitofago Paysandisia archon (Burmeister, 1880), lepidottero della famiglia Castniidae originario del Sud America, già segnalato in Spagna, Francia, Regno Unito e Isole Baleari è stato recentemente rilevato anche in Italia nelle regioni Campania, Marche, Toscana, Liguria, Puglia e Sicilia. Questo fitofago rappresenta una temibile minaccia per le palme ornamentali e storiche, in particolare per Trachycarpus fortunei (conosciuta anche come Chamaerops excelsa), Chamaerops humilis (palma nana), Phoenix spp. (tra cui la P. dactylifera o palma da dattero), Butia spp., Washingtonia spp., Livistona spp., Latania spp., Sabal spp., Trithrinax campestris. Riconoscimento La farfalla, di grandi dimensioni (apertura alare 9 -11 cm.), ha ali anteriori di colore marrone olivastro con sfumatura longitudinale più scura; le posteriori sono rosse con macchie nere e bianche; le antenne sono clavate. L’uovo di circa 5 mm. è di colore da bianco grigiastro a crema; ha forma allungata ed ha la peculiare caratteristica di avere 7 coste longitudinali. La larva dell’insetto appena nata è lunga meno di 1 cm. e di colore rosato; ha lunghe setole. Quelle mature sono di colore bianco crema e raggiungono anche 7-8 cm di lunghezza. Il capo è di colore marrone. La crisalide (5 cm.) è di colore marrone-giallastro e caratteristicamente presenta spinette brune a pettine lungo ciascun segmento addominale; è protetta da un bozzolo. Sintomi I sintomi osservabili si differenziano in funzione della specie attaccata e del periodo e possono essere specifici e non. Tra i sintomi non specifici (così detti perché anche altre avversità possono determinare alterazioni simili) abbiamo: deperimento vegetativo, diffusi ingiallimenti fogliari e perforazioni del lembo fogliare. Costituiscono elementi caratteristici per ipotizzare la presenza di P. archon; presenza di rosura nella parte alta dello stipite (particolarmente evidente su C. humilis), 71 72 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A presenza di fori nel rachide fogliare (tipicamente su P. canariensis) e presenza di esuvie delle crisalidi (ben visibili su T. fortunei). Le palme possono essere gravemente compromesse quando sulla stessa pianta convivono più larve. Ciclo Biologico Il suo ciclo di sviluppo è piuttosto lungo. Alle nostre latitudini compie una generazione all’anno. La deposizione delle uova avviene, a piccoli gruppetti, all’inserzione del rachide fogliare, oppure sul germoglio apicale. La larva neonata entra tra i piccioli fogliari della corona e scava gallerie rettilinee longitudinali che aumentano, via via di diametro man mano che si avvicina ai teneri tessuti dell’apice vegetativo. Non è ben chiaro se le larve le larve scavano gallerie nei tessuti, comportandosi da endofita. La maggior parte delle larve mature passano l’inverno all’interno delle gallerie. L’ultimo stadio larvale si porta verso la superficie dello stipite o dell’apice del germoglio, per formare, nella primavera successiva, il bozzolo e trasformarsi in crisalide. Il volo degli adulti è visibile da giugno per tutta l’estate anche se è possibile riscontrare individui adulti fino a fine novembre. Le farfalle vivono per 4 settimane circa, non si alimentano ed hanno abitudini diurne; a causa della frequenza del battito d’ali quando volano emettono un rumore caratteristico. Nel periodo autunnale si può eseguire la ricerca degli stadi larvali all’interno di piante sintomatiche, mentre in tarda primavera-estate si evidenziano le esuvie conseguenti agli sfarfallamenti e si può verificare la deposizione delle uova. SCHEMA del CICLO BIOLOGICO volo adulti deposizione uova (tutta estate a partire da giugno) crisalide (primavera – estate) larve (autunno) 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A Nelle zone dove il fitofago non è presente l’introduzione dello stesso è spesso legata al commercio di piante ospiti infestate, successivamente la diffusione può avvenire attivamente. . P. archor è un lepidottero castnide dannoso a molte specie di palme (famiglia Arecacae) capace di determinare la morte delle piante colpite. La specie originaria dell’America del sud è stata introdotta in Europa nel 2001 ed è stata segnalata in Campania (2002) nelle Marche (2003) in Toscana (2004) “Nel periodo primaverile del 2004, nel corso di sopralluoghi effettuati da ispettori fitosanitari di ARPAT è stata rilevata, all'interno del fusto (stipite) di palme ornamentali, la presenza di larve di un lepidottero mai riscontrato prima in Toscana. Le larve in questione, che raggiungevano anche 7-8 cm di lunghezza, avevano scavato gallerie nella parte apicale dello stipite causando, nei casi di forti attacchi, un evidente deperimento della chioma, talora associato a caratteristiche perforazioni seriali dei lembi fogliari. In seguito a questi ritrovamenti, il Servizio Fitosanitario Regionale ha richiesto la collaborazione dell'Istituto Sperimentale per la Zoologia Agraria di Firenze, che ha identificato il fitofago come Paysandisia archon (Burmeister), lepidottero della famiglia Castniidae originario del Sud America, ma già segnalato in Spagna (Aguilar, 2001), Francia (Drescher & Dufay, 2001) e più recentemente in Campania (Espinosa et al., 2003).” Con la pubblicazione del DM 07/09/2009 alcuni vegetali di palme destinati alla piantagione per poter essere introdotti e movimentati sull’intera Comunità devono soddisfare determinati requisiti ed essere accompagnati da PP: in particolare i vegetali elencati all’allegato IV.A.II.19.1 destinati alla piantagione, aventi fusto alla base superiore a 5 cm, per poter essere introdotti e movimentati sul territorio dell’intera comunità devono soddisfare i seguenti requisiti: Constatazione ufficiale che i vegetali: a) Sono stati coltivati per tutto il loro ciclo di vita in una zona in cui l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali ha riconosciuto indenne da Paysandisia archor oppure b) Durante un periodo di almeno 2 anni prima dello spostamento sono coltivati in un luogo di produzione: - registrato e sorvegliato dall’organismo ufficiale responsabile dello Stato Membro di origine - in cui i vegetali erano collocati in un sito soggetto a protezione fisica totale volta ad impedire l’introduzione della Paysandisia archor o soggetto all’applicazione di trattamenti preventivi adeguati e - in cui non è stato osservato alcun indizio della presenza della Paysandisia archor nel corso delle tre ispezioni ufficiali annuali effettuate ad intervalli opportuni 73 74 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A Le azioni intraprese e da intraprendere nelle aree non indenni Ai sensi dell’art. 15 del D. Lgs 214/05 sono state attivate nell’aree non indenni, le seguenti misure ufficiali: Eventuale eliminazione delle piante delle palme fortemente compromesse o siano causa della diffusione dell’insetto ; obbligo di effettuare trattamenti insetticidi nel periodo maggio – agosto; sospensione dell’uso del passaporto per le palme; Al fine di dichiarare indenne un luogo di produzione ricadente in un area dichiarata ufficialmente infestata il vivaista che intende far riconoscere per il proprio vivaio lo status di “ Luogo di produzione indenne” deve: produrre una mappa dettagliata del luogo di produzione con individuazione specie, diametro, numero di tutte le specie sensibili presenti, anche se non destinati alla vendita Per l’anno 2011 i vivaisti dovranno comunicare, almeno 30 gg prima, al SFR che intendono commercializzare all’interno della UE palme soggette a passaporto, in modo da permettere i controlli ufficiali prima della spedizione e l’autorizzazione all’emissione del passaporto delle piante. MONITORAGGIO E SORVEGLIANZA L’unico metodo di indagine allo stato attuale risulta essere solo l’osservazione dei sintomi che si manifestano diversamente a seconda delle specie vegetale colpita: 1) su specie a foglia palmata perforazioni del lembo fogliare disposte a semicerchio 2) su tutte le specie abbondante rosura in corrispondenza dei fori di uscita delle gallerie larvali nella parte sommitale dello stipite; 3) in adulti di Phoenix canariensis presenza di fori alla base del rachide fogliare osservabili al momento della potatura 4) su tutte le specie persistenza di esuvie della crisalide ancora in Attualmente è in atto il piano di azione per Rhynchophorus ferrugineus, il punteruolo rosso delle palme, quindi la rete già attivata per questo parassita sarà utilizzata per il monitoraggio sul territorio in modo puntuale per Paysandisia archor: VIVAI Siccome le vie di introduzione e diffusione del lepidottero sono individuate dall’importazione e soprattutto dal commercio di vegetali di palme e la dispersione attiva del fitofago in presenza di piante ospiti il SFR della Toscana effettuerà un rigoroso programma di controllo sulle aziende vivaistiche, che dovranno comunicare prima della commercializzazione delle palme all’interno della Ue e dell’emissione del relativo PPP : - le specie di palme coltivate; - la loro consistenza; - la loro ubicazione all’interno del vivai Le azienda deve avere i registri dei passaporti aggiornati al fine di verificare la tracciabilità della provenienza delle Palme. PROPRIETA’ PUBBLICHE E PRIVATE Sulle proprietà pubbliche e private sarà effettuato un monitoraggio visivo. Notoriamente le palme sono diffuse su tutto il territorio regionale. Tutto il litorale dall’Argentario alla Versilia ha un patrimonio di palme di pregio ed un eventuale attacco porterebbe uno stravolgimento del paesaggio come è già accaduto in altre regioni italiane. La maggior parte dei 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A Comuni toscani ha già provveduto al censimento del patrimonio verde urbano con particolare riferimento alle palme. Per il censimento nelle proprietà private è stato già avviata una collaborazione con i comuni costieri che stanno organizzando incontri con gli Ispettori fitosanitari per sensibilizzare i cittadini. Il periodo più favorevole, soprattutto sulla costa, è la stagione turistica dove molte case sono aperte. Per il monitoraggio si dovranno necessariamente istituire corsi di formazione relativamente al riconoscimento dei sintomi iniziali riconducibili alla Paysandisia archon (Burmeister). Gli interventi di profilassi generale a cui devono attenersi i proprietari di piante di palme sono così individuabili: - accurate ispezioni periodiche su tutte le piante sensibili all’attacco del lepidottero in questione; - accurata potatura delle foglie/infiorescenze secche, eliminazione delle guaine fogliari, residui organici, ecc…; - eliminazione dei residui della potatura; - interventi localizzati nella parte verde della pianta con prodotti insetticidi. Il controllo prevede: x compilazione delle schede di rilievo se si riscontra il patogeno x segnalazione delle piante sintomatiche x mappatura di tutte le piante tramite strumentazione GPS x implementazione database delle piante attaccate e relative prescrizioni attuate. Misure per mantenere l’area indenne Il mantenimento dell’area indenne si basa sia sui controllo nei confronti dei vegetali sensibili di altra provenienza sia nella prosecuzione delle azioni territoriali di vigilanza. Controllo del movimento dei vegetali sensibili All’interno dell’area infestata individuata vengono attuate misure volte al controllo dell’organismo nocivo, secondo le disposizioni normative vigenti. In caso di nuovi esemplari vegetali infestati o aventi sintomi al di fuori dell’area infestata, i confini della stessa saranno tempestivamente aggiornati L’importazione da paesi terzi è soggetta a rigorosi controlli sino ad un anno dalla data della commercializzazione. I vegetali sensibili originari della UE possono circolare solo se accompagnati dal PP e le produzioni sono soggette a periodici controlli visivi mirati soprattutto su vegetali oggetto di transazioni commerciali. Paysandisia archon (Burmeister) svolge gran parte del proprio ciclo biologico all’interno della pianta dove risulta difficile, se non impossibile raggiungerlo con i più comuni mezzi di lotta. Sulla base delle esperienze maturate risulta necessario adottare strategie preventive attraverso adeguati trattamenti insetticidi l’insediamento dell’insetto all’interno della pianta o adottare particolari forme di lotta quali l’uso dei nematodi entomoparassiti. Trattamenti insetticidi Gli interventi con insetticidi irrorati alla chioma sono da realizzare con prodotti autorizzati dal Ministero della Salute. I trattamenti devono essere realizzati nel periodo estivo, da fine maggio ad agosto, con una cadenza di circa 20 giorni. Il trattamento ha lo scopo di colpire l’insetto quando ancora non è penetrato nella pianta, per cui deve essere orientato verso le uova e le giovanissime larve. Pertanto risultano particolarmente efficaci gli insetticidi ovolarvicidi quali gli IGR, eventualmente abbinati ad un estere fosforico o a un piretroide. I trattamenti con nematodi entomoparassiti. I nematodi entomoparassiti, in particolare del genere Sternermena spp., sono risultati particolarmente efficaci nel confronti di Paysandisia archon (Burmeister), anche quando l’insetto si trova 75 76 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A dentro la pianta. Per ben funzionare il nematode deve essere vivo e deve essere distribuito durante periodi piovosi e freschi, ma non freddi, quali l’autunno e la primavera. La presenza dell’acqua è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento. Tecnicamente il trattamento risulta più complesso e delicato di un normale intervento con insetticidi di sintesi: è necessario usare pressioni di irrorazione più basse, intervenire su ogni singola pianta, irrorare bene la parte apicale fino a bagnare tutto il fusto, ect… Misure di risanamento L’osservazione attenta e costante, soprattutto da parte dei proprietari delle palme, supportata dal personale tecnico può permettere la tempestiva individuazione di piante con sintomi iniziali di attacco. Tali piante, alla luce delle esperienze maturate dai diversi Servizi fitosanitari regionali, quando non hanno l’apice vegetativo compromesso possono, con buona probabilità, essere recuperate. Il principio si basa sull’eliminazione di tutti gli stadi biologici vitali dell’insetto presenti sulla chioma e sullo stipite. Le tecniche di risanamento possono essere diverse ma basate essenzialmente nell’eliminare infestazioni quando sono iniziali e limitate. Gli interventi, il cui esito non è mai garantito a priori per l’impossibilità di comprendere con un esame visivo il grado dell’infestazione, si basano su una strategia che integra diversi sistemi di lotta e si articolano in interventi: meccanici di risanamento, quali la dendrochirurgia e la potatura energica; trattamenti insetticidi. La buona riuscita dell’intervento dipende dal grado dell’infestazione. In linea generale si attuano interventi curativi quando ci si trova nei primi stadi sintomatici. 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A CARTOGRAFIA 77 78 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A 79 80 7.9.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 ALL. A BIBLIOGRAFIA Bourquin F (1933) Notas biologicas de la Castnia archon Burm. Revista de la Sociedad Entomologica Argentina, n°24, 295. 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