2012-1 - Parrocchia di Tarzo
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2012-1 - Parrocchia di Tarzo
«Voce amica» Voce amica Bollettino Parrocchiale di Tarzo Ar fanta Corbanese Gennaio-Febbraio 2012 - Anno XLIX - numero 1 UN MUCCHIO DI PIETRE Un uomo dice all’amico: - Vieni a vedere le pietre e i mattoni che ho preparato per edificare la mia casa. - Oh. quante! Ma queste sono solo un mucchio di pietre, non sono ancora la tua casa. - L’architetto ha già pronto il progetto e anche l’impresa si è impegnata per la costruzione. - Ora quelle pietre saranno prese una per una, messe bene e cementate una con l’altra e diventeranno muri e pareti di casa. Anche per costruire bene la propria esistenza, perché non sia solo un mucchio di ore, di giornate, di anni vuoti, vissuti senza senso e trascorsi alla rinfusa uno dopo l’altro, bisogna che ciascuno riempia il suo tempo di cose che valgono, per costruire il proprio avvenire, spendendo bene la propria vita nel preparare la casa futura. L’amico ripassa dopo qualche mese, la costruzione è a buon punto; sulle impalcature ci sono i muratori, con in mano “piombino” e “bolla”, attenti alle misure. - Vedi, sanno fare bene il loro mestiere. Verificano spesso se il muro è a piombo e i disegni perché la casa sia realizzata secondo il progetto. Il piombino, la bolla, il progetto servono perché l’opera sia fatta bene. Anche il cristiano deve mettere a bolla e misurare le proprie azioni, non con il metro delle sue idee, ma con la misura della Parola di Dio e verificare se il suo progetto di cristiano si realizza, come l’immagine di Cristo. I muratori posano le pietre sul cemento che le lega insieme. Il cemento che unisce le varie pietre della nostra esistenza è l’amore di Dio, che da un senso alle nostre azioni, sia nel lavoro che nella gioia o nella sofferenza. Ricordiamo che “se Dio non costruisce la casa, invano faticano i costruttori”, sarebbe come costruire una casa sulla sabbia invece che sulla roccia. Cristo è la “Pietra angolare” per tirar su bene la propria esistenza. Un giorno i due amici i si fermarono a guardare la casa quasi finita. L’amico disse: io farei modifiche, sposterei la scala dall’altra parte, anche quella parete, lì avrei aggiunto una finestra e allargate secondo l’ultima moda. Il progetto della nostra esistenza, non è soggetto alle mode del mondo, è stato pensato da Gesù stesso che lo trasmette attraverso il Papa, i vescovi, i ministeri ordinati. San Paolo diceva: Se vi annunceranno un vangelo diverso da quello che vi ho annunciato e che ho ricevuto per rivelazione da Dio stesso, sia scomunicato. Ancora Paolo, “ci sono quelli che dicono: sono di Paolo, sono di Apollo, sono di Pietro;…… ma Cristo non può essere diviso……. Lui è stato crocifisso, e non Paolo”. Vi è una sola fede, un solo battesimo, una Chiesa santa, cattolica, apostolica. DF www.parrocchiaditarzo.it UN SANTO AL MESE San Tiziano Tiziano nacque da una nobile famiglia di Eraclea, antica città posta nel litorale veneto. Ebbe come maestro Floriano, vescovo di Opitergium (Oderzo) e da lui fu ordinato diacono, sacerdote e quindi economo diocesano. Primeggiò nell’amore verso i poveri, che invitava a casa sua e nutriva con i propri mezzi e la sua fama si estese in tutta la regione. Quando Floriano lasciò la propria cattedra vacante per andare a Ravenna (o a Pola), a causa del cosiddetto Scisma dei Tre Capitoli, Tiziano fu eletto suo successore. Resse la diocesi di Oderzo in modo eccellente, ammaestrò con la parola e l’esempio, visse molto santamente, divenne famoso per la sua appropriata predicazione, nel fuggire l’eresia ariana allora dilagante fra i Longobardi invasori, non accettando lo scisma istriano detto dei “Tre Capitoli”. (Scisma provocato dal rifiuto dei vescovi di Aquileia e di Milano, di riconoscere l’accettazione fatta nel 555 da papa Pelagio I della condanna ema- Cari lettori, inizio il mio 49 esimo anno di vita. In tutti questi decenni sono sempre stata puntuale, e, come un Vero Amico, da voi attesa e sostenuta. Ho contribuito all’approfondimento della fede, coerentemente con gli insegnamenti cristiani. Da oltre dieci anni le parrocchie di Arfanta e Corbanese se mi hanno arricchito con le loro notizie. Ho riportato notizie di nati e di morti, di battesimi, cresime e comunioni, e molte altre utili alle nostre comunità. Notizie di santi, martiri, papi e di tanti cristiani. Dati, statistiche e tante informazioni locali. Per quanto possibile ho evitato le polemiche. Questo è stato e continuerà ad essere il mio stile. Voce Amica vi augura una felice Pasqua Sommario Comunità cristiana Cronaca locale Notizie dal Comune Arfanta: paese mio Voce di Corbanese 1-6 7-8 9-10 11-12 13-16 Parrocchia di Tarzo 17-20 Pro Loco 21 Alpini 22 Anagrafe 23 Offerte-Angolo dei ricordi 24 pagina 2 nata dall’imperatore Giustiniano nel 544, degli scritti detti Tre Capitoli, di Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Ciro e Iba di Edessa, favorevoli all’eresia nestoriana). Pieno di meriti e santità, Tiziano morì ad Oderzo il 16 gennaio 632 e fu sepolto nella chiesa cattedrale della sua città dove, dice la tradizione, avvennero molti miracoli. Il culto di san Tiziano è comprovato sin dall’VIII secolo. È il santo patrono della città di Vittorio Veneto (sorta nel 1866 con l’unione di Ceneda con Serravalle), della Diocesi e della città di Oderzo. Si festeggia il 16 gennaio. San Tiziano nella tradizione popolare Nella cattedrale di Oderzo sarebbero avvenuti molti “miracoli” che ne fecero aumentare la venerazione come santo in tutta la regione. Si racconta che i suoi concittadini e parenti di Eraclea, un giorno che erano venuti a visitare il sepolcro, di notte trafugarono il suo corpo dalla tomba per trasportarlo nella loro terra. Gli abitanti di Oderzo, venuti a sapere del furto, avrebbero rincorso gli eracleani con intenzioni ostili reclamando la restituzione delle spoglie. Quando comparve un vecchio che sarebbe riuscito ad evitare la battaglia consigliando alle parti di depositare il corpo di Tiziano in una barca sul Livenza, lasciando alla volontà di Dio la scelta del luogo dove avrebbe riposato. La barca, risalendo “miraco- «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 di Grimoaldo re dei Longobardi, fu istituito l’Episcopio della città; tutto ciò sembra sia avvenuto verso la metà del VII secolo. Sul luogo verrà edificata in seguito l’attuale cattedrale. Bisogna aggiungere che gli studiosi ritengono che la traslazione del corpo di San Tiziano da Oderzo a Céneda, sia avvenuta ad opera del duca longobardo di Céneda, il quale intese trasferire così anche la sede del vescovo, avendo intenzione di distruggere Opitergium come poi avvenne nel 667. F.Beccaruzzi: Madonna con bambino fra Sant’Elena e San Tiziano losamente” il fiume, si sarebbe fermata a Settimo (Portobuffolè), alcuni chilometri a monte. Deposto sulla riva, gli opitergini lo posero su un carro, ma i buoi non furono capaci di smuoverlo. Riapparve ancora il vecchio che consigliò di pregare per comprendere il volere divino. Dopo tre giorni di digiuno e per divina rivelazione, fu imposto ad una buona vedova del luogo di attaccare al carro la sua mucca e il vitello, vi misero sopra il corpo e lasciarono liberi gli animali di condurlo dove volevano. I bovini si fermarono nella città di Céneda dove appunto il corpo del santo oggi riposa. All’arrivo del carro, una donna posseduta dal demonio ne venne liberata prodigiosamente, gli abitanti di Céneda accolsero degnamente il sacro corpo in un luogo dove, dopo la distruzione di Opitergium nel 667 da parte Per quanto riguarda il culto di San Tiziano, esso è comprovato sin dall’VIII secolo ed è menzionato nei vari Martirologi come quello di Usuardo dell’875 e il Romano a partire dal 1584, più alcuni importanti documenti storici del 743, 794, 962. Le reliquie sono venerate nella cripta della cattedrale di Céneda, poste in una bellissima urna di bronzo di stile neobizantino in forma di sarcofago. Svariate opere d’arte lo raffigurano nella cattedrale di Céneda e nel duomo di Oderzo e in altre chiese venete, una decina di parrocchie sono dedicate al suo nome. Lo stesso Tiziano Vecellio lo ha raffigurato in due dipinti a Pieve di Cadore e a Lentinai di Belluno. Miracolo Eucaristico di Augsburg Germania Nel 1194, una signora di Augsburg particolarmente devota del Santissimo Sacramento, dopo essersi comunicata mise l’Ostia in un fazzoletto e, tornata a casa ripose l’Ostia in un involucro di cera dentro un armadio. Dopo cinque anni la donna tormentata dai rimorsi rivelò l’atto sacrilego al superiore del convento di Heilig Kreuz, Padre Berthold, il quale si fece consegnare l’Ostìa. Quando il sacerdote aprì l’involucro di cera che avvolgeva la Particola, vide che questa si era trasformata in carne sanguinante. L’Ostia si presentava «divisa in due parti unite l’una con l’altra tramite dei fili sottili di carne sanguinante». Il sacerdote riferì immediatamente l’accaduto al Vescovo della città, Udalskalk che ordinò che l’Ostia prodigiosa venisse «trasferita, accompagnata dal clero e dal popolo, nel Duomo ed esposta in un Ostensorio di cristallo per la pubblica adorazione». L’Ostia, esposta ai fedeli nel Duomo, straordinariamente cominciò a crescere e a gonfiarsi e questo fenomeno durò dal giorno di Pasqua fino alla festa di San Giovanni Battista, davanti gli occhi di tutti. In seguito il Vescovo Udalskalk fece riportare l’Ostia presso il convento di Heilig Kreuz e stabilì che, «a ricordo di un fatto così memorabile e straordinario», ogni anno fosse festeggiata una speciale ricorrenza in onore della Santa Reliquia. Nel 1200 il conte di Rechber donò ai Padri agostiniani uno scrigno di argento rettangolare provvisto di un’apertura anteriore, nel quale venne riposta l’Ostia del Miracolo. Nel corso dei secoli furono compiute diverse analisi sulla Particola che hanno sempre confermato che si tratta di carne e sangue umano. Oggi il Convento di Heilig Kreuz è custodito dai Padri Domenicani. (Da L’amico del clero, marzo 2011) «Voce amica» MAMMA MARGHERITA continuazione Guardava ciò che accadeva di originale nei figli Mamma Margherita non educava i figli solo con i suoi esempi e le sue parole. Guardava ciò che accadeva di originale in loro, l’emergere del loro temperamento, delle loro tendenze. Questi elementi originali li rispettava e cercava di orientarli verso il bene. Nella Vita di Mamma Margherita, corretta personalmente da Don Bosco, il biografo G.B. Lemoyne scrive:”Margherita osservava attentamente la condotta dei suoi figli, e pregava il Signore per conoscere la strada alla quale fossero chiamati”. Ed ecco, nella vita di Giovanni, capitare qualcosa di straordinario. Lo racconta lui stesso. Il grande sogno “Il mio nome domandalo a mia madre” A 9 anni ho fatto un sogno. Sarebbe rimasto profondamente impresso nella mia mente per tutta la vita. Mi pareva di essere vicino a casa, in un cortile molto vasto, dove si divertiva una grande quantità di ragazzi. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie mi slanciai in mezzo a loro. Cercai di farli tacere usando pugni e parole. In quel momento apparve un uomo maestoso, vestito nobilmente. Un manto bianco gli copriva tutta la persona. La sua faccia era così luminosa che non riuscivo a fissarla. Egli mi chiamò per nome e mi ordinò di mettermi a capo di quei ragazzi. Aggiunse: “Dovrai farteli amici con bontà e carità, non picchiandoli. Su, parla, spiegagli che il peccato è una cosa cattiva, e che l’amicizia con il Signore è un bene prezioso”. Confuso e spaventato risposi che io ero un ragazzo povero e ignorante, che non ero capace a parlare di religione a quei monelli. In quel momento i ragazzi cessarono le risse, gli schiamazzi e le bestemmie, e si raccolsero tutti intorno a colui che parlava. Quasi senza sapere cosa dicessi gli domandai: - Chi siete voi, che mi coman- date cose impossibili? - Proprio perché queste cose ti sembrano impossibili – rispose – dovrai renderle possibili con l’obbedienza e acquistando la scienza. - Come potrò acquistare la scienza? - Io ti darò la maestra. Sotto la sua guida si diventa sapienti, ma senza di lei anche chi è sapiente diventa un povero ignorante. - Ma chi siete voi? - Io sono il figlio di colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno. - La mamma mi dice sempre di non stare con quelli che non conosco, senza il suo permesso. Perciò ditemi di vostro nome. - Il mio nome domandalo a mia madre. In quel momento ho visto vicino a lui una donna maestosa, vestita di un manto che risplendeva da tutte le parti, come se in ogni punto ci fosse una stella luminosissima. Vedendomi sempre più confuso, mi fece cenno di andarle vicino, mi prese con bontà per mano e mi disse: - Guarda. Guardai, e mi accorsi che quei ragazzi erano tutti scomparsi. Al loro posto c’era una moltitudine di capretti, cani, gatti, orsi e parecchi altri animali. La donna maestosa mi disse: - Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte e robusto, e ciò che adesso vedrai succedere a questi animali, tu lo dovrai fare per i miei figli. Guardai ancora, ed ecco che al posto di animali feroci comparvero altrettanti agnelli mansueti, che saltellavano, correvano, belavano, facevano festa attorno a quell’uomo e a quella signora. A quel punto, nel sogno, mi misi a piangere. Dissi a quella signora che non capivo tutte quelle cose. Allora mi pose una mano sul capo e mi disse: A suo tempo, tutto comprenderai. Aveva appena detto queste parole che un rumore mi svegliò. Ogni cosa era scomparsa. Io rimasi sbalordito. Mi sembrava di avere le mani che facevano male per i pugni che avevo dato, che la faccia mi bruciasse per gli schiaffi ricevuti. Al mattino, ho subito raccontato il sogno, prima ai fratelli, che si misero a ridere, poi alla mamma e alla nonna. Ognuno diede la sua interpretazione. Giuseppe disse: ”Diventerai un pecoraio”. Mia madre: “Chissà che non abbia a diventare prete”. Antonio malignò: ”Sarai pagina 3 un capo di briganti”. L’ultima parola la disse la nonna, che non sapeva niente di teologia, che non sapeva né leggere né scrivere: ”Non bisogna credere ai sogni”. Io ero del parere della nonna. Tuttavia quel sogno non riuscii più a togliermelo dalla mente” (Memorie). Condizionò la condotta di Mamma Margherita Questo sogno è la prima irruzione dello straordinario nella vita di Giovanni Bosco. All’educazione regalatagli da sua madre, si aggiunge da questo momento la voce di Dio che chiama, orienta, ammonisce. “Il sogno dei nove anni – scrive Pietro Stella, uno dei più attenti studiosi di Don Bosco – condizionò tutto il modo di vedere e di pensare di don Bosco. E condizionò la condotta di mamma Margherita. Fu anche per lei la manifestazione di una volontà superiore, un chiaro segno della vocazione sacerdotale del figlio” (Stella I,30-31). Convinta che è Dio il più grande educatore dei nostri figli, che la sua voce indica la via migliore, Margherita sopportò fatiche e umiliazioni incredibili per permettere a suo figlio di diventare prete. (Da “Vita di mamma Margherita,La mamma di Don Bosco ELLEDICI) Laura Vicuña Nata a Santiago del Cile nel 1891, Laura aveva solo 17 mesi quando la sua famiglia, in seguito a sconvolgimenti politici, fu costretta a rifugiarsi in un misero villaggio al confine con l’Argentina. Il papa morì di stenti e la mamma, per sopravvivere, accettò le attenzioni di un ricco e violento allevatore di bestiame. Per fortuna giungevano, proprio in quegli anni, le prime missionarie salesiane e la bambina fu accolta nel loro piccolo collegio. Con le sue suore Laura era felice, anche se nascondeva in cuore una crescente sofferenza per l’umiliazione della mamma. La situazione, poi, si faceva intollerabile nei periodi di vacanza, quando l’uomo tentava di abusare anche di lei. Così la piccola cominciò ad attendere con ansia il giorno della Prima Comunione: aveva deciso di consacrarsi a Gesù. Non riusciva più a dimenticare quella terribile notte in cui il padrone aveva frustato la mamma davanti ai suoi occhi, perché non gli permetteva di abusare della figlia. Ricevuta a dieci anni la Prima Comunione, Lauretta divenne più gioiosa e più matura. La notte del 16 luglio 1903 il collegio subì una terribile inondazione. A causa del freddo patito e delle continue persecuzioni del padrone, la salute di Laura declinò rapidamente. Svelò allora il suo segreto, dicendo alla mamma: «Sono due anni che ho offerto a Gesù la mia vita per te, perché tu ritorni a Lui. Non mi darai questa gioia prima di morire?». La donna ebbe solo la forza di promettere: «Ti giuro che farò quello che mi chiedi...».«Grazie Gesù, grazie Maria! - disse Laura -Ora muoio contenta». Aveva 12 anni. In collegio dicevano che la piccola era morta come le fanciulle «vergini e martiri» dei primi tempi. E la mamma tra sé ripeteva: «Sì, vergine!.. e martire per me». Da Avvenire 22 gennaio 2012 pagina 4 Gennaio-Febbraio G Ge enn nna aiioo-F Fe ebb bbra aio io 2 2012 01 0 12 Diaconato permanente Tratto da “Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti – Direttorio per il ministero e la vita dei Diaconi Permanenti” Il ministero ordinato Cristo Signore, per pascere e sempre più accrescere il popolo di Dio, ha stabilito nella sua Chiesa vari ministeri, che tendono al bene di tutto il Corpo. I ministri, infatti, che sono rivestiti di sacra potestà, servono i loro fratelli, perché, tutti coloro che appartengono al popolo di Dio arrivino alla salvezza. Il sacramento dell’ordine configura a Cristo in forza di una grazia speciale dello Spirito Santo, allo scopo di servire da strumento di Cristo per la sua Chiesa. Per mezzo dell’ordinazione si viene abilitati ad agire come rappresentanti di Cristo. Grazie al sacramento dell’ordine la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa fino alla fine dei tempi: esso è, dunque, il sacramento del ministero apostolico. L’atto sacramentale dell’ordinazione va al di là di una semplice elezione, designazione, delega o istituzione da parte della comunità, poiché conferisce un dono dello Spirito Santo, che può venire soltanto da Cristo, mediante la sua Chiesa. L’inviato del Signore parla e agisce non per autorità propria, ma in forza dell’autorità di Cristo; non come membro della comunità, ma parlando ad essa in nome di Cristo. Nessuno può conferire a se stesso la grazia, essa deve essere data e offerta. Ciò suppone che vi siano ministri della grazia, autorizzati e abilitati da Cristo. Il sacramento del ministero apostolico comporta tre gradi. Infatti il ministero ecclesiastico di istituzione divina viene esercitato in diversi ordini, da quelli che già anticamente sono chiamati vescovi, presbiteri,diaconi. La natura sacramentale del ministero ecclesiale fa sì che ad esso sia legato il carattere di servizio. I ministri, infatti, in quanto dipendono interamente da Cristo, il quale conferisce missione ed autorità, sono vera- mente “servi di Cristo” (Rm 1,11), a immagine di lui che ha assunto liberamente mente per noi “la condizione di servo” (Fil 2,7). 7). L’ordine del diaconato Nella Scrittura e nella Tradizione Il servizio dei diaconi nella Chiesa sa è documentato fin dai tempi apostolici. lici. Una consolidata tradizione, attestata stata già da sant’Ireneo e confluita nellaa liturgia di ordinazione, ha visto l’inizio nizio del diaconato nell’evento dell’istituzione i ddeii “sette”, di cui parlano gli Atti degli Apostoli (6,1-6). Nel grado iniziale della sacra gerarchia stanno quindi i diaconi, il cui ministero è stato sempre tenuto in grande onore nella Chiesa. San Paolo li saluta assieme ai vescovi nell’esordio della lettera ai Filippesi (Fil 1,1) e nella prima lettera a Timoteo elenca le qualità e le virtù necessarie per compiere il loro ministero (1 Tm 3,8-13). La letteratura patristica attesta fin dal principio questa struttura gerarchica e ministeriale della Chiesa, comprensiva del diaconato. Per sant’Ignazio di Antiochia una Chiesa particolare senza vescovo, presbitero e diacono sembra impensabile. L’istituzione diaconale fu fiorente, nella Chiesa d’Occidente, fino al V secolo; poi, per varie ragioni, essa conobbe un lento declino, finendo con il rimanere solo come tappa intermedia per i candidati all’ordinazione sacerdotale. Il Concilio di Trento dispose che il diaconato permanente venisse ripristinato, come era anticamente, secondo la sua propria natura, quale originaria funzione nella Chiesa. Ma tale prescrizione non trovò concreta attuazione. Fu il concilio Vaticano II a stabilire che il diaconato potesse in futuro essere restaurato come grado proprio e permanente della gerarchia ed essere conferito a uomini di età matura, anche sposati, così pure a giovani idonei, per i quali però deve rimanere in vigore la legge del celibato, secondo la costante tradizione. Paolo VI, per dare attuazione alle indicazioni conciliari, stabilì, con la Lettera apostolica Sacrum diaconatus ordinem (18 giugno 1967), le regole generali per la restaurazione del diaconato permanente nella Chiesa latina. L’anno successivo, con la Costituzione apostolica Pontificalis romani recognitio 1968), ((18 giugno i ) approvò il nuovo rito i per il conferimento dei sacri ordini dell’episcopato, del presbiterato e del diaconato, e, finalmente, con la Lettera apostolica Ad pascendum (15 agosto 1972), precisò le condizioni per l’ammissione e l’ordinazione dei candidati al diaconato. Gli elementi essenziali di questa normativa furono recepiti tra le norme del Codice di Diritto Canonico, promulgato dal papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983. Il diaconato permanente Ragioni del ripristino L’esperienza plurisecolare della Chiesa ha suggerito la norma secondo cui l’ordine del presbiterato è conferito soltanto a colui che prima ha ricevuto il diaconato e l’ha opportunamente esercitato. Tuttavia l’ordine del diaconato non deve essere considerato come un puro e semplice grado di accesso al sacerdozio. E’ stato uno dei frutti del Concilio Vaticano II quello di voler restituire il diaconato come proprio e permanente grado della gerarchia. Sulla base di motivazioni legate alle circostanze storiche e alle prospettive pastorali accolte dai Padri conciliari, in verità operava misteriosamente lo Spirito santo, protagonista della vita della Chiesa, portando a una nuova attuazione del quadro completo della gerarchia, tradizionalmente composta da vescovi, sacerdoti e diaconi. Si promuoveva in tal modo una rivitalizzazione delle comunità cristiane, rese più conformi a quelle uscite dalle mani degli Apostoli e fiorite nei primi secoli, sempre sotto l’impulso dello Spirito santo, come attestano gli Atti. Il diaconato permanente costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa. Il Concilio ha stabilito che gli uomini che nella Chiesa sono chiamati a un ministero veramente diaconale, sia nella vita liturgica e pastorale, sia nelle opere sociali e caritative siano fortificati per mezzo dell’imposizione delle mani, trasmessa dal tempo degli Apostoli, e siano più strettamente uniti all’altare, per poter esplicare più fruttuosamente il loro ministero con l’aiuto della grazia sacramentale del diaconato. Mario Introvigne continua….. «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 I PAPI DELLA CHIESA I Fioretti di Papa Luciani 177. CELESTINO IV, 25,28.X.1241 – 10.XI.1241 Milanese, cardinale vescovo della Sabina, già monaco cistercense, Goffredo Castiglioni assunse il nome di Celestino IV, ma non lasciò nessun segno di se con i suoi soli diciassette giorni di pontificato. Imposto dal prefetto di Roma sull’onda dell’incombente assedio di Roma da parte di Federico II, il nuovo papa uscì molto provato dal conclave, caratterizzato da discussioni, forti contrasti e paure di guerra. Gravemente malato, morì il 10 novembre del 1241 e fu sepolto nella basilica di San Pietro. 178. INNOCENZO IV, 25,28.VI.1243 – 7.XII.1254. Eletto papa dopo venti mesi di sede vacante per le pressioni che Federico II esercitava su Roma, il nuovo Papa Innocenzo IV, il genovese Sinibalbo Fieschi, prese le distanze dall’imperatore e riaffermò il primato della Chiesa sull’Impero. Federico II non intendeva concedere al papa diritti e privilegi e perciò portò per le lunghe le trattative di pacificazione. Quando si sparse la voce che l’imperatore era alle porte di Roma, non volendo incontrarlo, Innocenzo IV prima si rifugiò a Sutri e poi si imbarcò per la natia Genova con dodici cardinali. Dopo tre mesi nel monastero di Sant’Andrea, partì per Lione con la intenzione di convocare un Concilio. L’Assemblea si riunì a Lione, alla presenza di Baldovino II di Oriente, del conte di Tolosa e dei rappresentanti del re di Inghilterra. Federico II si fece rappresentare da Taddeo di Sessa; il sovrano venne scomunicato e dichiarato deposto. Piuttosto scosso e insospettito per quanto stava accadendo, Federico II colpito da febbri intestinali morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia e venne sepolto nella cattedrale di Palermo, dopo essere stato assolto dall’arcivescovo della città. Innocenzo IV si recò a Napoli per impedire la successione al trono del figlio Manfredi. Ma il papa morì il 7 dicembre 1254. Incoraggiò la settima crociata guidata da Luigi IX di Francia, favorì varie missioni in Asia e iniziò la canonizzazione di Chiara di Assisi. 179. ALESSANDRO IV –– 12,20.12.1254 – 25.5.1261. Alessandro IV romano, Rinaldo dei conti di Segni, venne eletto papa a Napoli; si dimostrò mediocre nel tentativo di fronteggiare con forza gli eredi degli imperatori svevi. Si dette da dare per riportare la Sicilia sotto il dominio della Sede Apostolica, ma si trovò di fronte quel Manfredi che reggeva il trono in nome di Corradino, figlio minorenne di Corrado IV, erede legittimo di Federico II. Il Papa decise di scomunicare Manfredi per essersi fatto incoronare a Palermo senza il suo consenso, ma le forze ghibelline con a capo Ezzelino da Romano (11941259) assunsero una posizione antipapale. A Montaperti comandate da Farinata degli Uberti sbaragliarono i guelfi il 4-9-1260. Manfredi si sentì sicuro in Sicilia, mentre il papa ne uscì indebolito dalla sconfitta. Il papa si dovette impegnare per risolvere una questione tra gli ordini mendicanti (francescani e domenicani) e il maestro laico Guglielmo di Sant’Amore. Guglielmo aveva sfidato Tomaso d’Aquino (1225-1274) e il francescano Bonaventura da Banoregio (1217-1274). Alessandro IV si schierò a difesa degli ordini mendicanti, canonizzò Chiara di Assisi e sostenne le missioni in Russia e in Asia e scomunicò gli albigesi. La sua morte a Viterbo il 25 maggio 1261 lasciò una situazione precaria. IL CATECHISMO 292. Quali sono i frutti della santa Comunione? La santa Comunione accresce la nostra unione con Cristo e con la sua Chiesa, conserva e rinnova la vita di grazia ricevuta nel Battesimo e nella Cresima e ci fa crescere nell’amore verso il prossimo. Fortificandoci nella carità, cancella i peccati veniali e ci preserva in futuro dai peccati mortali. 293. Quando è possibile amministrare la santa Comunione agli altri cristiani? I ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai membri delle Chiese Orientali che non hanno comunione piena con la Chiesa cattolica, qualora questi lo richiedano spontaneamente e siano ben disposti pagina 5 Durante la predica, il vescovo Lucciani si accorse che un ragazzo, che aaveva chiamato accanto, aveva un bbraccio ingessato e pieno di nomi. - Di chi sono questi nomi? - Dei miei amici! - Bene; anche Dio porta disegnato il nostro nome sulla sua mano. Io sono certo che il mio nome è scritto sulla mano di Dio; so di poter dire: Dio tiene la mia fotografia davanti al suo tavolo. Con Gesù io mi sforzo di tenere un colloquio continuo. Cerco di avere nel cuore non una fiammella di amor di Dio, ma un “falò” e allora il vento delle passioni non lo spegne. Quanto fortunati siamo ad essere cristiani: respiriamo l’amore di Dio, che ci è vicino come un padre, anzi come una madre. E prego: Conducimi tu, Signore, dove vuoi che io vada. Papa Luciani Racconta Il sassolino nella scarpa Un bambino di tre anni piangeva disperatamente, accennando ad un piedino. La bambinaia lo prese il braccio e gli tolse la scarpetta nella quale trovò un minuscolo sassolino. Esclamò la donna: Ah! Vedi? È questo cattivo che ti ha fatto tanto male. Brutto! Lo getteremo via! La mamma, che aveva udito gli strilli, giunse a questo punto e disse alla bambinaia: Rimetti a Nino la scarpetta col sassolino. Dico sul serio: fa’ come ti dico! E quella obbedì. La mamma allora andò a mettersi all’altra estremità della stanza, si volse, si chinò, aprì le braccia e col sorriso del suo amore chiamò il suo piccolo così: Tu che mi vuoi tanto bene, vieni ad abbracciarmi, senza piangere, col sassolino nella scarpetta! E il bambino andò, senza piangere, un po’ zoppicando, tra le braccia della mamma, la quale gli disse le parole che egli allora non comprese, ma che in seguito gli furono da lei ripetute: “Tu devi fare sempre come ora. Va’ per la tua via nonostante gli ostacoli e i dolori che sempre sono nella vita. Ricordati le parole di tua madre: non si va in cielo che con un sassolino nella scarpa!”. Per i membri delle altre Comunità ecclesiali, i ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai fedeli, che in presenza di una grave necessità lo chiedano spontaneamente, siano ben disposti e manifestino la fede cattolica circa il Sacramento. 294. Perché l’Eucaristia è “pegno della gloria futura”? Perché l’Eucarestia ci ricolma di ogni grazia e benedizione del Cielo, ci fortifica per il pellegrinaggio di questa vita e ci fa desiderare la vita eterna, unendoci già a Cristo asceso alla destra del Padre, alla Chiesa del cielo, alla beatissima Vergine e a tutti i Santi. 295.Perchè Cristo ha istituito i Sacramenti della Penitenza e dell’Unzione degli infermi? Cristo, medico dell’anima e del corpo, li ha istituiti perché la vita nuova, da lui donataci nei sacramenti della iniziazione cristiana, può essere undebolita e persino perduta a causa del peccato. Perciò Cristo ha voluto che la Chiesa continuasse la sua opera di guarigione e di salvezza mediante questi due sacramenti. La fitoterapia pagina 6 Il gonfiore addominale e le piante carminative L’accumulo di aria nello stomaco e nell’intestino “il meteorismo” è un disturbo così sgradevole da alterare spesso l’umore, il sonno e l’appetito. Il medico potrà bene valutarne le cause, che possono essere molto varie. Ma qualunque sia la vera ragione che ne è alla base, e quindi le misure specifiche che lo stesso medico riterrà di adottare, si ha spesso la necessità di trovare qualche rimedio che riduca rapidamente il volume dei gas e produca almeno un temporaneo sollievo della fastidiosissima sensazione che ne deriva. Semplici preparazioni vegetali sono allo scopo da sempre molto utilizzate nella medicina domestica e presentano un ruolo rilevante nella cura del meteorismo. Le piante con tale funzione sono dette carminative. Ne fanno parte anche, fra quelle che abbiamo già incontrato in questa rubrica, la menta piperita, la camomilla, la melissa, che ho già segnalato come piante, di preferenza, per lo stomaco. Ma i carminativi in senso stretto appartengono tutti alla famiglia botanica delle Ombrellifere (e questa può essere già una nota interessante): soprattutto importanti sono il carvi (o cumino dei prati o Kümmel), il finocchio, l’anice verde. L’azione carminativa decresce dalla prima alla terza di esse. Se ne possono utilizzare preparazioni in gocce (ad esempio le tinture madri), ma sono soprattutto noti ed efficaci gli infusi, anche della singola pianta. Altrimenti si hanno buoni risultati con una miscela di finiocchio (meglio se un po’ pestato) e carvi, in parti uguali, di cui quest’ultimo predomina per l’azione, il primo per il sapore, completandosi quindi l’un l’altro. Si tratta, a ben vedere, di piante che stanno a metà strada tra le piante medicinali e le spezie e si sa che le spezie stesse hanno spesso un’azione fisiologica di grande intensità. E’ infatti esperienza comune che sovente i cibi speziati sono digeriti più rapidamente, venendo anche accelerato lo svuotamento dello stomaco e dell’intestino. P.C. «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 Tre ragazzi africani studiano con il nostro aiuto L’iniziativa di adottare uno studente povero della Guinea Bissau (Africa), proposta dalla comunità di Villa Bianca, ha trovato presso la comunità parrocchiale di Tarzo buona accoglienza e cuore generoso. Una suora l’ha fatta conoscere durante le Messe della Giornata Missionaria Mondiale e, successivamente, l’ha presentata ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di Tarzo e Corbanese tramite un filmato. Se i ragazzi africani della missione affidata alle suore francescane di Cristo Re volessero frequentare la scuola statale, dovrebbero andare nella capitale Bissau, a 300 Km circa di distanza. Ma lontani dalla famiglia, senza mezzi economici, dove troverebbero appoggio? In quali pericoli incorrerebbero lasciati a se stessi? La corruzione, purtroppo, è sempre in agguato. Per questo le Suore, con la collaborazione dei generosi amici italiani, cercano di aiutare i giovani studenti a frequentare una scuola lontana dal villaggio 25 Km. I ragazzi li percorrono a piedi perché a Bedanda non ci sono mezzi pubblici, né privati. Forse qualche famiglia ha la bicicletta. La comunità religiosa li sostiene pagando le tasse e il materiale scolastico, i libri e l’affitto della casa che li ospita per cinque giorni alla settimana, e ad alcuni offre anche il vestiario. Il venerdì i giovani ritornano nel villaggio sia per aiutare i genitori nel lavoro, sia per partecipare alla catechesi e alla Messa domenicale. Riconoscenti per l’aiuto che ricevono, essi prestano volentieri qualche servizio alla comunità. I ragazzi del catechismo di Tarzo e Corbanese sono rimasti impressionati dalla povertà dei loro coetanei, dalla serenità dei loro volti nonostante manchino di tutto e dalla gioia con cui partecipano alla Messa con danze. La gente di Bedanda sa di poter contare sulle suore missionarie che, oltre all’ambulatorio, hanno istituito una scuola materna per educare i piccoli e assicurare loro un pasto al giorno. I più grandi sono felici di frequentare il catechismo all’aperto, sotto un albero, perché possono conoscere Dio, amare Gesù e prepararsi a ricevere i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia. E’ amore aprirsi ai bisogni dei fratelli. L’amore chiede condivisione, compartecipazione di sofferenze e gioie, apre il cuore alla bontà, alla solidarietà e al sacrificio. Così si fa esperienza che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. c’è più gioia nel donare che nel ricevere. I bambini e i ragazzi di Tarzo e Corbanese si sono impegnati ad aiutare i loro coetanei africani con la preghiera e qualche rinuncia. Come segno, la comunità di Villa Bianca ha preparato e consegnata a ciascuno una coroncina di 10 grani per recitare ogni giorno una decina di Ave Maria. Agli adulti è stato chiesto, oltre la preghiera, un piccolo contributo in denaro in favore del progetto “Adotta uno studente africano”. C’è stata tanta generosità nella risposta. Il ricavato del mercatino che accompagnava l’iniziativa ha fruttato 1.660 euro. La somma ha permesso almeno a tre ragazzi di frequentare il liceo. Le suore ringraziano i due parroci, don Francesco e don Angelo per la loro squisita sensibilità missionaria e la loro collaborazione, e, ancora una volta, chi ha lavorato per preparare gli oggetti e chi li ha acquistati con cuore missionario. Ricordano a tutti che ogni tempo, e non solo il mese missionario, è tempo opportuno per aprire il cuore e le mani ai bisogni dei fratelli. Sr. Amata Gabriella Marcanio Gennaio-Febbraio 2012 «Voce amica» pagina 7 RICORDO DI EMILIO MASETTO Caro Emilio, hai vissuto ogni attimo della tua vita con gioia e allegria che trasmettevi anche ai tuoi amici e alle persone che ti erano vicine. In tutte le tue attività dimostravi impegno, tenacia e determinazione per svolgerle nel modo migliore. Non ti arrendevi mai di fronte agli ostacoli sia che fossero nel gioco, o nei compiti scolastici, o negli incarichi affidati dalla mamma e dal papa. Il tuo spirito d’iniziativa e la tua originalità ti hanno aiutato a superare, come fosse un’avventura, situazioni difficili. Sorprendentemente eri cresciuto senza televisione e videogiochi, forse per questo i tuoi genitori non ricordano un tuo capriccio perché ti venisse comprato qualche gioco. Trovavi nelle cose semplici, nella natura e nelle sue creature la gioia e il divertimento. I tuoi animali preferiti erano la tigre, l’elefante e ... il coniglio! Nell’ultima letterina a San Nicolò avevi Emilio, il giorno 1 dicembre 2011 i tuoi compagni e le tue maestre della classe V della scuola primaria Giuseppe Mazzini di Santa Maria hanno scritto di te che: Sei generoso, sensibile e gentile/ Sei simpatico e spiritoso/ Sei corretto e leale nei giochi Sai essere un buon compagno/ Sei calmo e preciso Non fai dispetti/ Sei molto disponibile e sai ascoltare Hai bellissimi occhi azzurri e bei capelli biondi Il tuo sguardo esprime fiducia/ Sei molto atletico Corri veloce/ Sei agile e veloce come un ghepardo Potresti fare il naturalista/ Mangi molte carote chiesto chiodi e fil di ferro per finire di costruire la tua capanna sull’albero.Il tuo desiderio più grande, ciò che ti dava più gioia, era giocare all’aperto con tuo fratello Simone e gli amici che spesso invitavi a casa tua. Hai insegnato ai tuoi compagni di gioco il valore del rispetto delle regole e della lealtà. A scuola eri un bambino educato e impegnato, avevi fiducia e rispetto per le insegnanti, eri curioso di sapere e ti piaceva imparare. Hai dimostrato fiducia in te stesso, certo dell’amore di mamma e papa, della loro costante presenza, del loro immenso amore. Con queste parole, caro Emilio, abbiamo cercato di farti conoscere anche alle persone che non hanno avuto la fortuna di incontrarti. Tu ci hai lasciati, ma rimani sempre con noi attraverso il ricordo che conserviamo di te. Ciao Emilio e grazie per essere stato con noi. I tuoi amici “ Lo Schiaccianoci ” P. I. Ciaikovskij Grande successo domenica 5 febbraio, presso l’Aula Magna, del concerto “ Lo Schiaccianoci “di P. I. Ciaikovskij eseguito magistralmente dalla Rossini Chamber Orchestra diretta dal Maestro Mario Pan e recitato dagli attori Maria Pia Timo e Luciano Manzalini. Un numeroso pubblico di grandi e piccini ha accolto con entusiasmo questa rivisitazione dell’opera ideata dal Trio InUno, nella quale i celeberrimi brani del grande autore russo, creati per il balletto, vengono inframezzati dal racconto di E.T. A. Hoffmann visto con gli occhi ironici della coppia Timo - Manzalini, fra l’altro per la prima volta insieme sul palco. Le melodie del Valzer dei fiori, della danza della Fata Confetto e di tanti altri brani famosissimi hanno emozionato proprio tutti regalandoci un pomeriggio veramente da sogno. Il Circolo Musicale è orgoglioso di aver organizzato insieme agli Assessorati alla Cultura e al Turismo del Comune di Tarzo e a Banca Prealpi questo meraviglioso Concerto, e ringrazia tutte le persone che hanno collaborato al buon esito di questo evento. Arrivederci al prossimo concerto! Egle Altoè SULLA CREMAZIONE “La Chiesa - anche se non si oppone alla cremazione dei corpi quando non viene fatta in odium fidei - continua a ritenere la sepoltura del corpo dei defunti la forma più idonea ad esprimere la fede nella Resurrezione della carne, ad alimentare la pietà dei fedeli e a favorire il ricordo e la preghiera di suffragio da parte di familiari e amici”: lo ha detto mons. Angelo Lameri, dell’Ufficio Liturgico nazionale della C.E.I. Per mons. Lameri, “va posta particolare attenzione alla scelta dei testi più adatti alla circostanza. Eccezionalmente, i riti previsti nella cappella del cimitero o presso la tomba si possono svolgere nello stesso luogo della cremazione”. Allo stesso tempo “si raccomanda anche l’accompagnamen- to del feretro, per quanto possibile, al luogo della cremazione. Particolarmente importante, poi, è l’affermazione che la cremazione si “ritiene conclusa con la deposizione dell’urna nel cimitero”, “Sappiamo - spiega l’esponente della C.E.I. - che queste due possibilità sono contemplate dalla legislazione civile italiana. Ma queste prassi, soprattutto quella dello spargimento delle ceneri in natura, sollevano molte perplessità sulla sua piena coerenza con la fede cristiana, soprattutto quando sottintende concezioni panteistiche o naturalistiche”. In sintesi, la Chiesa non si oppone alla cremazione, ma non accetta che un cristiano possa spargere la sue ceneri o tenerle in luogo diverso dal Cimitero. pagina 8 «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI DELLA VALLATA I l Carnevale è arrivato anche all’Ateneo degli adulti della Vallata. oè Il programma di martedì 21 febbraio: al mattino lle l’intervenuto del Direttore Generale della Banca delle Prealpi di Tarzo dott. Girolamo Da Dalto sul tema riti; guardante i provvedimenti presi dal Governo Monti; iù in particolare sulla riscossione delle pensioni non più io in contanti. Nel pomeriggio gli studenti del Collegio iDon Bosco di Pordenone, mantenendo viva la tradilo zione, hanno intrattenuto i corsisti con uno spettacolo idivertente basato su canti, ballo caratteristico brasina liano, dialoghi, barzellette, schec ecc. Al termine una tavolata piena di crostoli e dolci vari, preparati dallee signore che partecipano al Corso, hanno deliziato i ragazzi e loro familiari. Nel precedente numero di “Voce Amica” venivaa riportato il calendario degli incontri per imesi daa gennaio a marzo. Ora completiamo il calendario del 23° Corso del-la Università degli Adulti “don Bosco”: GIOVANI CHE SI FANNO ONORE Roberta Tonin si è laureata il 28 febbraio con il punteggio di 110/110 e lode in Economia e Gestione delle Aziende con curriculum in Management delle Imprese Internazionali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha discusso la tesi magistrale dal titolo “Il mercato della Cina: opportunità e sfide per le imprese vitivinicole italiane” portata a termine dopo un periodo di ricercaa ppresresre ssso la Tongji University rsit rs itty di Shanghai. Sua relatrice t ice tr icce è stata la Prof.ssa Chri ChristiCh hrist sttistine Mauracher, correlaorr rrel elael atrice la Prof.ssa Gi GiovanG ovan ov an nna Trevisan. Congratulazionii al aalla laa dottoressa Roberta! rta t ! - 10 aprile al Collegio don Bosco di Pordenone, mattino Clara Meneghini- traduttrice e curatrice di libri, nel pomeriggio visita opere d’arte presso la Curia Vescovile di Pordenone - 17 aprile mattino: Gianluigi Nicolosi (cardiologo), al pomeriggio Luigi Basso (esperto di pappagalli). - 24 aprile mattino Giampaolo De Luca (farmacista), al pomeriggio Giovanni Favero (grafico e fotografo - 8 maggio mattino: Sandro De Nardi – docente di diritto costituzionale, pomeriggio: Armando Dal Col (bonsai master). - 15 maggio mattino Gianfranco Santini (medico), nel pomeriggio: Angelo Da Re (produttore di vini) - 22 maggio mattino Giancarlo Basaglia (immunologo), pomeriggio: Estrazione della lotteria - 29 maggio nella Villa Albergo di Soligo, al mattino: Luisa e Beppe De Filippi di Torino (medici ricercatori), nel pomeriggio: Festa di Maggio con chiusura del Corso. Antonio Pancot www.comune.tarzo.tv.it Gennaio-Febbraio 2012 «Voce amica» pagina [email protected] .tv.9it Notizie dal Comune DEBITO IN ORDINE Vorrei fare una comunicazione per chiarire un dubbio che molti cittadini mi sollevano. Molti sono preoccupati, visti i tanti lavori, dei debiti che abbiamo fatto. Bene in questo caso le leggi dello Stato ci vengono incontro, in quanto prevedono che vi sia un indicatore dell’indice di indebitamento dell’ente che viene generato attraverso una proporzione tra gli interessi sul debito e i primi 3 titoli dell’entrata. Proprio con le ultime finanziarie si prevede che l’indice scenda dall’8% che attualmente è il limite massimo, al 6% e poi al 4%. Molti comuni italiani hanno raggiunto già da tempo il 6%-8%, questi in futuro non avranno più possibilità di assumere mutui finché non torneranno sotto la soglia prevista per legge. Come potrete vedere dal grafico riportato qui sotto la gestione finanziaria è stata più che corretta e permetterà al nostro Comune di mantenere buoni livelli di intervento anche in futuro. I dati sono a bilancio e controllati dal revisore contabile. Il Sindaco CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Il nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi di Tarzo con il sindaco Linda Corintoamai assessori De Nardi Michele (ambiente), Clean Sofia (cultura), Todero Benedetta (sport) e Stolte Alexander (amicizia e solidarietà) ed i consiglieri El Ouajjajy Jassin, Franceschet Jennifer, Meneguz Giovanni, Mtibaa Mohamed Ali, Petri Julia, Sommavilla Federica, Suarez Federico, Tonon Giovanni ha sviluppato alcune idee e sono già in fase di organizzazione il concorso fotografico sugli animali e il MEGA QUIZ). Sabato 25 febbraio si è tenuto a Santa Lucia di Piave l’evento FUTURIA: LA CITTA’ DELLE IDEE”. Primo meeting dei Consigli Comunali dei Ragazzi presenti nel territorio dell’Ulss 7; è stata un’occasione per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Tarzo che hanno partecipato numerosi e con entusiasmo per conoscersi e confrontarsi su questa esperienza che stanno vivendo, esperienza molto importante per loro, in quanto hanno la possibilità di rendersi utili per il bene della propria comunità, collaborando con i diversi soggetti che la costituiscono. RESTAURO DELLA SEDE MUNICIPALE Un po’ di storia L’attuale sede municipale di Tarzo, collocata nel centro del paese è riportata nell’elenco Ville Venete (Irvv 000034) con denominazione Villa Del Mansionario, Lucis – Lucchese, sec. XVIII. Alla Mansioneria “Gabriele Mattiuzzi” e alla “Cappellania Mondini” si è aggiunta quindi nel 1830 la mansioneria “Lucis Lucchese”. Ai tempi della Repubblica Veneta vivevano, in quella che oggi è la sede municipale, i coniugi Paola Lucis e Giovanni Battista Lucchese che lasciarono per testamento i loro beni alla Parrocchia di Tarzo al fine di erigere una mansioneria. Il Vescovo Mons. Bernardo Squarcina in data 01.03.1839 erigeva la mansioneria con il titolo di “Lucis Lucchese della Beata Maria Vergine del Rosario”. Nel 1954-55 l’abitazione del mansionario venne acquistata dall’Amministrazione comunale per farne sede municipale e per il mansionario si costruì un’abitazione in Piazza 4 novembre. Con la trasformazione in sede municipale avvennero importanti interventi di ristrutturazione che ne modificarono i connotati architettonici interni originali e soprattutto le finiture (pavimenti e pareti). Il nuovo progetto di restauro conservativo è stato sviluppato secondo linee guida volte a recuperare e valorizzare una struttura edilizia fortemente alterata e degradata che non solo aveva perso i caratteri stilistici e spaziali originali, ma non assolveva più alle necessità funzionali di una struttura pubblica con diversi servizi tecnico amministrativi. A seguito di una serie di sondaggi e indagini conoscitive è stato possibile ritrovare le finiture originali ancora presenti in alcuni locali dell’edificio e si è proceduto con la stesura di un progetto organico e ambizioso; il principio fondante è stato quello di valorizzare l’impianto architettonico storico con la destinazione d’uso pubblica attraverso attività di restauro conservativo affiancate da una progettazione secondo linee e concetti contemporanei. L’intervento ha considerato il palazzo nel suo insieme, individuando un collegamento verticale che permettesse di raggiungere i diversi livelli interni anche a possibili portatori di handicap: è stata quindi realizzata una struttura in acciaio e legno dal linguaggio dichiaratamente contemporaneo che si inserisce in questo volume dai connotati storici. A seguito dell’eliminazione di tutte le superfetazioni e delle finiture più recenti è stato possibile riportare alla luce le antiche tracce del passato, andando a conferire all’edificio quell’aspetto signorile originario, ma anche portando alla scoperta di un affresco settecentesco di notevole pregio artistico: tutti elementi che hanno confermato ancora una volta la raffinatezza del luogo. Tutti gli impianti tecnologici adottati sono stati realizzati secondo un concetto ispirato all’adozione della più moderna tecnologia e in un’ottica di flessibilità, oltre che di rispetto per il monumento storico e le peculiarità presenti. Tutti gli interventi sono stati coordinati e autorizzati da parte delle diverse Soprintendenze competenti, calibrando le operazioni di restauro conservativo con le attività di nuova realizzazione, proprio per concertare il rispetto per un impianto antico con le necessità moderne. L’intervento ha coinvolto anche gli spazi esterni andando a valorizzare la presenza della corte interna ripristinando l’antico camminamento sotto l’arco in pietra visibile dalla viabilità principale: anche in questa soluzione si è operato affermando con materiali moderni il valore che aveva in passato questo luogo, permettendo la fruizione, di tutti i livelli, anche a portatori di handicap. Anche il fronte principale della Villa è stato valorizzato evidenziando maggiormente la simmetria della facciata principale, il cui rapporto con il verde e l’attacco con la pedonalizzazione pubblica sono stati migliorati. Spesso una villa veneta risulta di difficile riutilizzo soprattutto per attività legate alla pubblica fruizione, sia per i vincoli strutturali e monumentali, sia per l’organizzazione dei diversi livelli e delle diverse quote dell’impianto originale: in questa esperienza è stato possibile ottimizzare e valorizzare l’impianto storico a favore di necessità contemporanee, il tutto attraverso la cura del dettaglio e dell’abbinamento di materiali e cromie. (arch. F. Nassuato) pagina 10 MOSTRA DEL LIBRO Assessorato cultura e biblioteca comunale, con l’insostituibile supporto del comitato biblioteca e di tanti volontari, hanno organizzato anche per il 2012 la Mostra Mercato del Libro, che ha trovato adeguato spazio espositivo nella nuova sala pubblica del rinnovato municipio di Tarzo. Buona l’affluenza e le vendite dei libri, con sconti dal 15% al 50% su testi nuovi e non, e con la partecipazione di alcune classi elementari e medie del nostro istituto comprensivo. Prevista nell’ambito dei festeggiamenti della Candelora, organizzati dalla pro loco di Tarzo, la mostra del libro 2012 è stata l’occasione per alcuni momenti di intensa attività culturale, a partire dalla performance della Corale dei Laghi, diretta da Nadia Steffenino (per l’inaugurazione di sabato 21 gennaio), quindi con il Diario di Nilla con Anita Possamai e musiche di Andrea Ruggeri (mercoledì 25) e infine con la presentazione dei Percorsi del Risorgimento di Nicola Sergio Stefani (sabato 28). Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti i volontari che hanno assicurato l’apertura della mostra fra il 22 gennaio e il 2 febbraio (sabato e domenica compresi), l’incaricato del servizio biblioteca Lucio Tarzariol e la presidente del Comitato Biblioteca Roberta Tomasi, per il prezioso supporto. Ass. Andrea de Polo CIRCOLO DI LETTURA Giovedì 1° marzo – ore 20,45 presso la biblioteca comunale “la lettura condivisa” si è parlato del libro PRENDITI CURA DI LEI di Kyung-Sook Shin “… questo libro, con la sua impeccabile ed essenziale prosa, ci mostra che cosa significa essere una famiglia” “… un autentico omaggio ai misteri dell’essere madre. *** Giovedì 12 aprile ore 20.45 parliamo del libro Trilogia della città di K dell’autrice ungherese Agota Kristof …un libro intenso, una storia cruda che apre la mente alle riflessioni sui danni provocati dalla guerra… «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 Nuovo orario di apertura della biblioteca Lunedì Martedì 9 -12.00 9 -12.00 14,30 -18,30 14,30 -18,30 B B - presenza del bibliotecario Mercoledì 9 -13.00 B 14,30 -18,30 B 20 – 21,30 Giovedì 9 -13.00 B 14,30 -18,30 20,45 –22,30 Venerdì Sabato Domenica 9 -13.00 B 9 -12.00 14,30 -18,30 B 1530 -18,30 18 - 21 INFORMAZIONI: BIBLIOTECA COMUNALE Via Roma 42 Tel. 0438.9264208 [email protected] COMUNE DI TARZO e CTP VITTORIO VENETO Assessorati Cultura/Assessorati Servizi Sociali / Centro Territoriale Permanente per l’istruzione in età adulta ORGANIZZANO presso l’Istituto Comprensivo di TARZO CORSO GRATUITO DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI ADULTI ﺓﻱﻝﺍﻁﻱﺍﻝﺍ ﺓﻍﻝﻝ ﺓﻱﻥﺍﺝﻡ ﺓﺭﻭﺩ SIGURISHT PA E GJUHËS ITALIANE CURS GRATUIT DE LIMBA ITALIANA ORARI DEL CORSO Lunedì e Mercoledì dalle 8.30 alle 10.00 – livello iniziale Lunedì e Mercoledì 10.00 alle 11.30 – livello A2 Iscrizioni aperte sino al 20.02.2012 - Inizio del corso lunedì 13 febbraio 2012 INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Ufficio Servizi Sociali di TARZO e c/o Aula Mensa Scuola media nelle giornate di lezione Elezioni comunali il 6 e 7 maggio 2012 Le elezioni amministrative 2012 sono state fissate per il 6 e 7 maggio. Interesseranno in Italia 1.023 Comuni, su 8.092 (il 12,6%) ed una popolazione complessiva di oltre 11 milioni di abitanti. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 20 e 21 maggio. Entreranno in funzione le nuove norme, cosicché il nuovo Consiglio comunale sarà composto dal Sindaco e 7 Consiglieri, (erano 1 + 16), ed il numero massimo di Assessori è stabilito in 3. Nel nostro circondario sono pure interessati i Comuni di: Cappella Maggiore, Conegliano, Fontanelle, Godega S.U., Santa Lucia di P. e Susegana. Progetto salvataggio anfibi – Cercasi Rospisti Ente Nazionale Protezione Animali Via Lourdes, 23 – 31015 Conegliano (Tv) Tel. 347.5931683 Fax. 0438.21399 www.enpatreviso.org - mail: [email protected] CF 80116050586 - La Protezione Animali dal 1871. Ente fondato da Giuseppe Garibaldi All’inizio di ogni primavera, gli anfibi si destano dal letargo e, a decine di migliaia, migrano in massa verso i corsi d’acqua per deporvi le uova. Per farlo, devono attraversare vie molto trafficate. La compromissione delle possibilità di vita di tali animali, oltre a rappresentare, di per sé, una perdita di biodiversità, è da considerare come un segnale d’allarme: basti pensare alla loro importanza nella catena biologica (si nutrono di larve ed insetti, mosche, zanzare ecc. quindi preziosissimi alleati all’agricoltura. In nove anni di attività, nei due principali siti della provincia di Treviso, il Montello e i Laghi di Revine-Tarzo (da poco sede del Parco Regionale), sono stati salvati dalle ruote delle auto circa 230.000 esemplari, dei quali oltre 140.000 qui da noi. Lo scorso anno, attorno ai laghi se ne sono stati raccolti più di 20.000. L’Ente Nazionale Protezione Animali rivolge un appello a tutti i cittadini dei comuni interessati affinché si rendano disponibili. È molto facile ed altrettanto entusiasmante. Il tratto interessato per Tarzo è in località Colmaggiore, dalla latteria sino all’incrocio di via Fornaci tuttavia, essendo il tratto di Revine attiguo, spesso i volontari si spostano da una posizione all’altra a seconda delle necessità. L’indispensabile dotazione del “Rospista” è la seguente: 1) mantellina impermeabile (più piove e più si muovono), 2) giubbino rifrangente, 3) torcia ricaricabile, 4) secchio di plastica, 5) stivali, 6) molta prudenza nel fare attenzione alle auto in transito. I minorenni è preferibile siano accompagnati. Il Presidente Adriano De Stefano Gennaio-Febbraio 2012 LA COMMISSIONE GIOVANI A S. GIUSTINA BELLUNESE (BL) Arfanta «Voce amica amica» Paese mio Un’occasione di condivisione, confronto, riflessione, programmazione, questo è stato per la Commissione Giovani il ritiro spirituale vissuto insieme al nostro assistente don Ezio, dalla serata di venerdì 13 a quella di sabato 14 gennaio scorsi. Siamo partiti alle 19.00 da Tovena giungendo a destinazione, al centro “Papa Luciani”di S. Giustina Bellunese (BL), per l’ora di cena condivisa, tra chiacchiere e risate fino a tardi. Il mattino seguente sveglia per tutti alle 7.30, colazione, e poi riunione fino all’ora di pranzo, i temi affrontati sono stati davvero tanti: ci siamo scambiati le impressioni sul cammino che stiamo facendo a livello di “gruppo” e su quello intrapreso con i giovani della nostra forania, sia spirituale che formativo, programmando anche le attività future A farci compagnia per alcune ore, nel pomeriggio di sabato, ci ha raggiunto don Roberto Bischer, responsabile della Pastorale Giovanile diocesana, con il quale abbiamo condiviso pensieri, proposte, preoccupazioni, progetti a più ampio raggio. Alle 18.00 siamo saliti in macchina per il ritorno a casa, con una tappa di preghiera comune, la partecipazione alla S. Messa delle 19.00 in Abbazia a Follina animata dal Gruppo Canto Giovani. Alle ore 20 stanchi ma, anche quest’anno, contenti per l’esperienza certamente positiva vissuta insieme siamo tornati alle nostre case. I luoghi sacri Salendo da Corbanese per la ripida strada di Costapiera, poco dopo un rinomato agriturismo, si giunge alla sommità del colle, dove lo sguardo si apre sul panorama di Arfanta e delle colline di Rolle e Farrò verso ovest e di Tarzo verso est. Nel bel pianoro lo sguardo viene attratto dal piccolo oratorio, dedicato a Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori, che si festeggia il 15 maggio, chiesetta voluta dal compianto don Guerrino Tardivo “pastore – sindaco” di Arfanta per tanti anni. Una breve sosta per ritemprare le forze e il cammino può proseguire attraverso una natura ancora non contaminata dal progresso. Si possono scegliere tre percorsi diversi, la strada si dirama, infatti, in tre direzioni: salendo a destra la via ci conduce ad Arfanta, proseguendo per il tracciato che porta ad ovest si scende verso il Molinetto della Croda ed, infine, voltando a sinistra la strada sale verso il Mondragon dove, giunti sulla sommità del colle, lo sguardo spazierà su tutta la pianura. CHI E’ E CHE COSA FA LA COMMISSIONE GIOVANI? La Commissione Giovani Forania “La Vallata” è composta quest’anno da dieci membri che rappresentano altrettante parrocchie della nostra forania, guidati dall’assistente don Ezio Segat, parroco di Revine e Lago ci sono: Valentina R. per Arfanta, presidente, Elisa di Cison di Valmarino nuova entrata; Ilaria di Combai, delegata Commissione Giovani Diocesana, Isabel di Corbanese, pagina 11 nuova entrata, Enrico per Farrò; Cristina per Follina, delegata Commissione Giovani Diocesana e Consiglio Pastorale Foraniale, Marta di Lago; Giorgia di Revine; Luca per Tovena, Valentina M. di Valmareno. Negli ultimi tre anni abbiamo organizzato delle veglie di preghiera e degli incontri di formazione itineranti. in quest’anno pastorale centrati sul tema: “TuttiifruttidelloSpiritoSanto.com(gio): momenti di spiritualità, condivisione animati dalla grande gioia dell’incontro con Gesù. L’impegno che ci siamo presi è grande e noi siamo pochi, ma il nostro motto in questi anni è diventato “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò con loro”! Questa Speranza che ci anima non ci può non spingere a condividere con voi la bellezza e la gioia di essere testimoni del Vangelo, sale e luce del mondo. Valentina – Commissione Giovani La Vallata Ritiro 2011 a S. Giustina Bellunese (BL) I GIOVANI E LA PENTECOSTE Inizia un nuovo anno e riprendono le attività dedicate ai nostri giovani: venerdì 20 gennaio alle 20.30 nella sala della Parrocchia di Tarzo, con l’aiuto di Mons. F. Taffarel, abbiamo analizzato il passo evangelico de “La Pentecoste”. Un avvenimento apparentemente normale portatore di un grande dono: Lo Spirito Santo, un “germe di vita nuova” da comprendere, accogliere, diffondere. Gesù semina in tutti e ci chiede di fargli spazio, di non essere passivi ma metterci in movimento per creare qualcosa di grande nella società, nella Chiesa e nel mondo in cui siamo chiamati a vivere, ciascuno con la propria identità. Non possiamo tacere ciò che abbiamo sentito, ma trasmetterlo con gioia al nostro prossimo diventando “la matita nelle mani di Dio”. In una collocazione inusuale per una veglia, venerdì 17 febbraio alle 20.30 nell’oratorio parrocchiale di Corbanese ci siamo riuniti davvero in tanti per vivere insieme un momento di preghiera ispirato alla “Pentecoste”: tra l’ascolto della Parola. Con una riflessione personale e con l’adorazione davanti al Santissimo abbiamo meditato sul ruolo della preghiera nella nostra vita: preghiera che è il primo contatto con Gesù, che non è “evasione”, ma “invasione”. Attraverso questo intimo e libero dialogo con Cristo riceviamo lo Spirito Santo diventando ricchezza l’uno per l’altro. Solo chi sa ascoltare, riesce a parlare e Lo incontra. Quando Lo capisco amo, quando amo, dono. Siamo stati invitati ad esprimere un pensiero su cosa suscita in noi la preghiera, come l’affrontiamo, paragonandola a dei “chicchi di grano” che abbiamo portato a casa come un segno che coltivato con la preghiera, sono il “germe di vita nuova” per testimoniare la nostra fede. Ricordo il prossimo appuntamento foraniale per giovani che sarà venerdì 23 marzo alle 20.30 a Farrò con la Via Crucis foraniale su “I frutti e i doni dello Spirito Santo” Guida: don E. Posmon. Vi aspettiamo numerosi! Valentina – Commissione Giovani “La Vallata” Invito alla comunità «Voce amica» pagina 12 Ricordi De Zanet Lorenzo 18.4.1920 - 1.1.2002 Favero Ester 19.3.1921 – 15.8.1997 Gennaio-Febbraio 2012 E quipe Unità Pastorale “dei Laghi” Arfanta, Corbanese, Lago, Revine, Consigli Pastorali delle i Laghi” propone ai membri dei L’Equipe dell’Unità Pastorale “de e Tarzo), un cammino ine o (Arfanta, Corbanese, Lago, Rev parrocchie che la compongon a tutta la Comunità. rti ape ntri inco li quaresimale con deg spirituale itinerante nel tempo trale: cen te e ha come tema il percorso è strutturato in 5 sera “LA COM UNICAZ ION E” 0 GIOVEDI’ 1 MARZO 2012 ore 20.3 Valmarino di n – Chiesa di “S. Francesco” di Ciso FORAN IALE ALE Tema:“CATECH ESI QUARE SIM E DIOCE SANO IAL LES sul CONVEGNO ECC e” fed con “Abita la terra e vivi o Rel: S. E. Mons. C. Pizziolo Vescov 0 U EDI’ 5 MARZO 2012 ore 20.3 LUN L ine – Chiesa Parrocchiale di Rev Il New Age”” Te a: “LE SETTE RELIGIOSE: Tem Rel: Sig. G. Bisetto R 0 – Chiesa Parrocchiale di Lago LUN EDI’ 12 MARZO 2012 ore 20.3 EN DE NZA Tema: “COMU NICAZION E & DIP perché non diventino ‘dipendenza’” ne Come usare i mezzi di comunicazio Rel: Sig. Dott. F. Pignatelli EDI’ 19 MARZO 2012 ore 20.30 L LUN – Chiesa Parrocchiale di Tarzo la COMU NICAZION E” T a: “L’ASPETTO SOCIALE del Tem Rel.: Prof.ssa P. Gardenal L dE t nell 50° Lorenzo ed Ester anniversario di matrimonio il 10.11.1995 Cari genitori il tempo passa, ma il vostro ricordo per noi non passa mai. Ci mancate tantissimo, vi ameremo e ricorderemo per sempre. I vostri figli. *** MARZO 2012 ore 20.30 UN EDI’ 26 M LUN ese – Oratorio Parrocchiale di Corban ATIVE: NIC MU CO Tema: “LE STR ATEGIE ità” blic pub i mass-media e la Rel.: Sig. G. F. Araldi ” AVVISO SACRO anno 2012 RICERCHE POSSAMAI ANTONIO 14.09.1938 – 13.02.2008 EROS POSSAMAI Gli anni passano, il vostro ricordo rimano immutato e voi siete sempre nei nostri cuori. La famiglia Trovandomi a fare il turno della biblioteca di domenica pomeriggio godo di un’atmosfera unica, quasi incantata. L’afflusso di utenti non è eccessivo e posso così rilassarmi e sbizzarrirmi alla ricerca di qualcosa che appaghi il mio interesse vagando tra gli scaffali. Vorrei precisare che ho sempre il brutto vizio di leggere più di un libro contemporaneamente a seconda del luogo e spirito in cui mi trovo. Quella, era la prima domenica di apertura dopo la mostra del libro e quindi volli avventurarmi in una nuova lettura. Durante questa esibizione ebbi l’occasione di visionare molti libri interessanti di autori locali e non. Essendo solo recentemente rientrato dagli Stati Uniti sentivo la necessità di riscoprire il patrimonio culturale e naturale delle mie terre. Ero quindi particolarmente interessato al librone su Tarzo di mons. Basilio Sartori edito della banca delle Prealpi. Iniziai a sfogliarlo e dopo il capitolo sulle nostre bellezze architettoniche fui assorbito nella lettura del capitolo preistorico. In particolare mi interessò il paragrafo che parlava dei fossili rinvenuti nella zona. In particolare di un rinvenimento “insolito” a Resera. La mia memoria iniziò a indietreggiare di anni e mi ricordai di quando, ragazzino, appena trasferitomi proprio a Resera, da Corbanese, perlustravo la zona alla ricerca di “d Laghi U ità Pastorale “dei Equipe Unità tracce della vita preistorica. In una di queste ricerche incappai in un fossile speciale, diverso da tutte le altre conchiglie e ne fui mesmerizzato tale era il suo fascino per me. Decisi di portarlo alla mia maestra Laura Grava la quale lo portò al marito geologo. La risposta si fece attendere un po’, ma fu eccitantissima. Il fossile aveva più di 65 milioni di anni ed era probabilmente un riccio di mare. Il mio appetito per la scoperta invece di essere appagato fu ulteriormente aumentato. Passavo il tempo a cercare fossili e minerali e un giorno trovai qualcosa di veramente carino. Il fossile era di una conchiglia di circa 3 cm ancora chiusa e veramente ben conservato con la superficie ancora ricca in particolari. Un giorno parlai del ritrovamento con il parroco di Arfanta Don Antonio. Vista la rara scoperta, il parroco ne fu talmente colpito che disse di aver avuto un sogno in cui noi due aprendo la conchiglia trovavamo all’interno un orologio. Don Antonio decise anche di scrivere un articolo su Voce Amica a riguardo. Ancor oggi qualche parrocchiano se ne ricorda come dimostratomi dalla Signora Maria di Resera che durante una conversazione avvenuta dopo quasi 20 anni di mia assenza da Resera mi riportò alla memoria proprio questo avvenimento. Il fossile è tuttora ancora intatto, chiaramente non fu mai aperto. Questo pezzo di roccia non conterrà un orologio d’oro o di qualsiasi altro tipo, ma porta con se molte informazioni e per sempre un grande fascino. Valeriano dal Cin La«VVoce oce amica» di Corbanese Gennaio-Febbraio 2012 Scuola dell’Infanzia pagina 13 “S. Antonio” UN CARNEVALE DAVVERO DIVERTENTE!!! Viva il Carnevaleeee!!! Quest’anno ci siamo proprio sbizzarriti: del resto con un amico come Elmer l’elefante, che sembra vestito da Arlecchino, non poteva che essere un carnevale davvero speciale! Ci siamo trasformati anche noi in tanti piccoli Elmer, realizzando una maschera tutta colorata fatta proprio ad elefante, con tanto di proboscide! E poi che dire della sorpresa che ci hanno fatto le maestre? Una mattinata tra farina, uova, mestoli e stampini per preparare tanti biscottini… e in un attimo il nostro salone si è trasformato in un laboratorio di grandi maestri pasticceri…..perché a carnevale, si sa, ogni dolcetto vale! Infine, come degna conclusione di questo vivace e colorato periodo, c’è stata la tanto attesa festa in maschera tra giochi e stelle filanti…eravamo tutti bellissimi..non sembra anche a voi??? 2 1 0 2 A I N A F EPI Anche quest’anno come di consueto per la festa dell’Epifania, nel primo pomeriggio ci siamo dati appuntamento nella nostra Chiesa Parrocchiale per la Benedizione dei fanciulli e il bacio al Bambin Gesù. Al termine della Funzione si è svolta un’interpretazione del Santo ANAGRAFE NELLA CASA DEL PADRE 1 Chiesurin Francesco di anni 68 celibe, fu Giovanni e fu Rosolen Amelia. La sua solitudine, la sofferenza, l’alternarsi di speranze e di dolorose vicende resero difficili i suoi ultimi anni di vita. Concluse il suo pellegrinaggio su questa terra nella sua casa il 2 gennaio 2012, per arresto cardiaco. Il funerale venne celebrato nella nostra chiesa parrocchiale il 5 gennaio e poi accompagnato al cimitero, in attesa della risurrezione. Natale animata dai ragazzi del Catechismo. Un grazie prima di tutto alle Catechiste che si sono prodigate nel preparare la Sacra Rappresentazione e ai bambini che con tanta semplicità si sono resi protagonisti. Francesco Borsoi BATTESIMI 1. BIASI MATTEO di Dario e di Mattiuz Lucia, nato A Vittorio Veneto il giorno 10.04.2011 e battezzato nella nostra Chiesa l’8.01.2012. Abita in via 30 Ottobre. Madrina Franco Manuela, da Corbanese. 2. BOF LUCREZIA di Gianangelo e di Manzato Laura, nata a Conegliano il 16.04 2011 e battezzata l’8 gennaio 2012 nella nostra chiesa Arcipretale. Abita in via S. Francesco 1/A. Madrina: Dalle Crode Mariangela, da Corbanese. pagina 14 VERSO LA CRESIMA Mi sta a cuore ricordare alla Comunità che il 25 marzo alle ore 9, il nostro Vescovo donerà il dono dello Spirito Santo a 19 ragazzi e ragazze della nostra parrocchia. Non è il numero dei cresimandi a dare consistenza a questo avvenimento, ma la PENTECOSTE che si celebra e che costruisce la Chiesa. Infatti, la Chiesa, ed anche questa piccola chiesa che è la nostra parrocchia, è nata dalla Pentecoste celebrando il sacramento della Confermazione. Questo avvenimento afferma che oggi lo Spirito Santo opera per questi adolescenti e per questa parrocchia. Il cammino della preparazione con l’aiuto delle due catechiste, Stefania e Olivanna, dovrebbe condurre questi nostri amici a vivere l’incontro con lo Spirito Santo come dono di Cristo risorto e come chiamata di responsabilità; pietre vive, con la ricchezza, la varietà e la libertà di nuove creature. La famiglia, resta indispensabile in questo cammino di vita cristiana, ma anche i padrini, gli amici, la parrocchia devono contribuire a formare il terreno fertile e privilegiato per formare le loro coscienze alla luce del Vangelo. Ma la famiglia e la parrocchia riescono a far crescere nella fede e nella amicizia di Gesù questi ragazzi? E’ un problema che noi adulti ci poniamo. Ma il dono accettato dello Spirito Santo per lavorare sulle loro coscienze, domanda una gioiosa risposta. E noi quale accoglienza quali spazi, quale fiducia diamo a questi adolescenti? d.A. Panevin «Voce amica» 50 anni di Matrimonio Gennaio-Febbraio 2012 Nozze d’oro anche per Tomasi Luigi e De Coppi Eleonora che hanno iniziato la giornata di festa con una santa Messa per ringraziare il Signore per questo tempo della vita passato insime. Poi hanno condiviso un momento conviviale attorniati dai figli, nipoti e parenti. Dal Molin Arcangelo e Foltran Marisa hanno raggiunto il traguardo dei 50 anni di matrimonio e il 31 dicembre 21011 dopo una santa Messa nella nostra parrocchiale hanno festeggiato la ricorrenza attorniati dai figli, nuore e nipoti. Gli auguri a queste coppie perché possano trascorrere altri anni insieme in salute e serenità. RINNOVATO IL SENTIERO DEL CALVARIO Ritorno su una realtà “bella” di Corbanese. Qualche anno fa sono stati restaurati dalla Parrocchia la Chiesetta dedicata al Redentore sul Calvario, nel suo aspetto interno ed esterno e il campanile. Si arriva al piazzaletto della chiesa, da una mulattiera camminando su una stradicciola in sassi. Nel 2010, a cura del gruppo Alpini di Corbanese, sono stati restaurati i capitelli della Via Crucis che si trovano lungo il sentiero che porta alla Chiesetta. Ogni capitello è, da antica data sponsorizzato da una famiglia del paese. Così anche questa volta sono state invitate le famiglie a sponsorizzare con il contributo della Banca delle Prealpi, degli alpini e parte Anche quest’anno il Gruppo Alpini di Corbanese in collaborazione con la Pro Loco ha allestito il tradizionale “ Panevin “. Proprio alle 20 con l’arrivo della staffetta con le torce accese a Tarzo dopo la benedizione del fuoco è incominciato a piovere. Non ci siamo arresi e abbiamo acceso il falò come da programma. A tutta la gente arrivata per l’evento sono state offerte salsicce, costicine, polenta, vin brulè, brodo caldo e la tradizionale pinza. Guardando il fumo e le faville pensando al vecchio proverbio che dice: ”quando il fumo và verso sera, polenta a pien caliera“ abbiamo tratto buoni auspici per l’anno appena iniziato. Il Caporuppo Meneghin Sergio della parrocchia a sostenere le spese del restauro. Ora, in tempi sorprendentemente celeri per un ente pubblico, l’Amministrazione comunale ha completato l’opera. Con una spesa di 140 mila euro, in parte finanziati dalla Regione tramite il Piano di sviluppo rurale, in parte dal Comune, il percorso è stato pavimentato con pietre provenienti dalle cave di Lago ed è stata collocata una staccionata di protezione. L’inizio del sentiero è stato valorizzato con una piccola fontana alimentata dalla vicina sorgente, mentre nella parte conclusiva, nei pressi della chiesetta si è proceduto allargamento della strada. E’ stato deciso, spiega il sindaco Bof, di sostenere questo intervento sia per il valore paesaggistico e storico del percorso, sia per il suo significato simbolico. La comunità di Corbanese, infatti, si ritrova tradizionalmente a percorrere la via Crucis la sera del Venerdì Santo, sia in qualche venerdì della quaresima per rivivere le ultime ore di vita di Gesù, sia nella terza domenica di luglio nella festa del Redentore. Sono state rinvenute resti di pietre, parte di ciottolato, per cui fanno presumere che anche in passato vi fosse una qualche forma di pavimentazione. Nel completare questo lavoro sono state ritrovate due fondamenta che ci fanno pensare che lungo il percorso ci fosse anche un arco, per cui il gruppo degli alpini ha pensato di ricostruirlo. Il parroco con la comunità parrocchiale sentitamente ringrazia l’Amministrazione, il gruppo Albini e le varie famiglie che hanno sponsorizzato l’opera. Don Angelo «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 Miei cari, sono una nonna alquanto anziana e da un po’ di tempo mi è tornata alla mente una canzone che cantavo quando andavo all’oratorio dalle suore e ancora mi piace cantarla dentro di me, quasi fosse una preghiera. Eccola! Al risonar dell’Ave della sera il cuor si eleva a te mistica Rosa, il labbro scioglie la gentil preghiera che risuonò la prima volta in ciel AVE MARIA AVE MARIA. E da quel giorno in cui il divin messaggio Di grazia piena t’acclamò Signora, la terra tutta in un perenne maggio, fiori ti dona di olezzante amor! Il vecchio stanco nell’ora sua dolente, implora pace negli ultimi suoi giorni, noi giovinette la nostra vita ardente a te doniam a madre del Signor. AVE MARIA AVE MARIA. E.B. 100 anni pagina 15 Elvira Antoniazzi (a destra nella foto) ha tagliato il traguardo dei cento anni attorniata dall’affetto dei figli, dei nipoti e pronipoti. Elvira assieme ai 6 fratelli è cresciuta con i valori preziosi e senza tempo di una volta, quando ci si voleva più bene. La serenità e la gioia di vivere che brillano nei suoi occhi, sono il meritato premio di un coerente e saggio percorso di vita. GRUPPO ALPINI ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI Venerdì 20 gennaio 2012 si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci del Gruppo Alpini Corbanese alla presenza del delegato sezionale Antonio Dall’Anese. Dopo l’esposizione delle relazioni morale ed economica, e la loro approvazione si è proceduto alla determinazione della quota di iscrizione annuale, che se non subirà variazioni da parte della sede nazionale e della sezione rimanendo invariata. Come ultimo atto si è proceduto alla nomina dei delegati per l’assemblea sezionale. il Capogruppo Meneghin espone la relazione morale Programma anno 2012 Gennaio: il giorno 5 Panevin, 20 Assemblea dei Soci e il 22 a Solighetto: Commemorazione Battaglia di Nikolaiewka. Febbraio: l’11 Banco Farmaceutico, il 21 Ultimo di Carnevale e il 26 Assemblea delegati al “Dina Orsi” di Conegliano Marzo:, 8 – 11 Alpiniadi a Falcade, il 25 Annuale pranzo alpino ed il 31 pulizia del Calvario per la Settimana Santa. Aprile:, il 22 a Sernaglia per il 50° di Fondazione e il 25 Anniversario della Liberazione. Maggio dall’11 al 13 ADUNATA NAZIONALE a Bolzano. Giugno: il 2 Festa della Repubblica, il 24 Annuale Gita Alpina con Cerimonia a Cima Vallona per il 45° anniversario. Luglio: l’1 a Col di Nava per il 62° Raduno Nazionale, l’8 pellegrinaggio nazionale all’Ortigara, 21 e 22 raduno triveneto a Feltre. Settembre: il 2 a Cison per il 40° Raduno al bosco delle Penne Mozze. Ottobre: il 15 a Conegliano per l’Anniversario Fondazione Truppe Alpine, a metà mese castagnata per le scuole materne ed elementari ed il 28 a Barbisano per il 50° di fondazione del Gruppo. Novembre: il 4 Anniversario della Vittoria e delle FF.AA., il 10 San Martino, il 17 Santa Messa e cena sociale ed il 24 colletta alimentare. Dicembre: l’1 Cena sezionale ed il 24 Vigilia del Santo Natale distribuzione pinza e vin brulè. pagina 16 Cara Dony Eccoci qui tutti insieme per salutarti. Il fatto che ci sia così tanta gente qui riunita per te testimonia quanto era facile volerti bene ed esserti amico. Porteremo sempre nel cuore la tua grande voglia di vivere e di assaporare tutto ciò che di buono la vita ti offriva. Queste tue qualità hai cercato di trasmetterle ai tuoi alunni, ai ragazzi che seguivi a catechismo e a tutti quelli a cui facevi l’animatrice al Grest. Sei sempre stata gentile ed altruista, sempre pronta ad aiutare gli altri senza mai aspettarti nulla in cambio. Perché tutto ciò che facevi, lo facevi con il cuore, un cuore grande, sempre aperto sia nei confronti delle persone care, che di quelle con cui avevi un rapporto meno stretto. La tua forza e la tua determinazione sono state e sempre saranno un grande esempio per tutti noi. Anche quando la tua malattia avrebbe dovuto spingerti al riposo e ad una maggiore attenzione per te stessa, la «Voce amica» tua voglia di vivere prendeva ancora il sopravvento ed ancora salivi in sella alla tua moto, senza ascoltare le raccomandazioni degli altri, testarda ed indipendente come sempre. Lascerai sicuramente un grande vuoto in tutti coloro che hanno potuto conoscerti, ma soprattutto in chi ha potuto averti ogni giorno accanto, anche nei momenti più duri e di maggior difficoltà. Mi mancherai tantissimo, perché per me non sei stata solo cugina e madrina, ma sei stata come una madre che con un solo sguardo riuscivi a capirmi. Poterti stare accanto ogni attimo mi ha riempito di gioia. Senza di te sarà tutto più difficile e più triste, perché eri il mio punto di riferimento, tutta la mia forza, ciò che mi spingerà a lottare, per te e per tutto ciò che mi hai insegnato negli anni. Sei sempre stata un modello da seguire, ti ho sempre ammirata per tutto ciò che avevi dentro, ma non facevi mai vedere agli altri: per i tuoi valori, per l’amore che, anche se non direttamente attraverso parole o segni di affetto, comunque riuscivi a trasmettere. Gennaio-Febbraio 2012 Ammetto che starti vicina ogni giorno non è stato così facile, sia per il dolore che provavo nel vederti lottare contro la malattia, sia per il tuo caratterino. Nei momenti di difficoltà e in cui più stavi male, chi ti era accanto sentiva su di se quanto per te fosse pesante ciò che stavi combattendo. Ti ho vista lottare sino alla fine con la tua solita forza. Ora puoi finalmente riposarti, ma ti prego, anche da lassù, continua ad incoraggiarmi così come facevi quando eravamo insieme. Ti voglio bene Dony e grazie col cuore di tutto. Sara T. Ciao Doni, grazie per averci voluto bene. Grazie per la tua infinita generosità ed immensa disponibilità. Sai Doni, secondo me, noi siamo come dei “pennelli” e quando abbiamo terminato di dipingere il “quadro della nostra vita” Gesù ci chiama a sé. Sentiremo molto la tua mancanza, ma ci conforta il pensiero che finalmente sarai felice accanto alla tua mamma, al papà ed ai nonni. Dal cielo continua a volerci bene facendoci sentire la tua presenza “viva” nella nostra vita. Ciao Doni. Isabella e Rosalia GRUPPO FON FIERUN CORBANESE Come oramai da svariati anni, anche questo carnevale ci ha visti protagonisti durante le sfilate organizzate dall’associazione Carnevali di Marca. Abbiamo preso parte alle sfilate di:Tarzo, Pianzano, Valdobbiadene, Pieve di Soligo, Santa Lucia, Vittorio Veneto, Conegliano; Maron di Brugnera ed in fine il 24 marzo sera a Prata di Pordenone. In tutte le sfilate abbiamo avuto un’ottima presenza di partecipanti questo a dimostrare che il gruppo è vivo e che tutti coloro che vi partecipano mettono del loro meglio. Per la prima volta quest’anno, in collaborazione con la Pro Loco ed il Gruppo Alpini e grazie al contributo del Comune, abbiamo organizzato il carnevale in piazza. La sera della sfilata di Tarzo abbiamo portato il carro nella nuova piazza e li abbiamo fatto festa con tanta gente ed anche con i carri che, facendo ritorno alle proprie sedi, si sono fermati con noi. Un ringraziamento a tutti i nostri sponsor, che con il loro contributo ci permettono di poter realizzare il carro e di migliorarci di anno in anno. GRAZIE A TUTTI E ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA STAGIONE... IL GRUPPO FON FIERUN. PRO LOCO I termine Pro Loco significa a favore del luogo. Quindi anche la nostra Pro Loco con tutte le sue iniziative cerca il progresso ed il benessere del nostro paese. Per quanto possibile è stata sempre presente sia nelle iniziative che alle varie richieste di contributo, in particolare nei confronti della Scuola paritaria, della Scuola Materna, per San Nicolò, con le luminarie natalizie e la serata del carro mascherato. Ed in altre occasioni collaborando con l’Amministrazione Comunale ed altre Associazioni. Per poter continuare nella sua attività, essendoci quest’anno il rinnovo del Consiglio invitiamo qualche persona disponibile ad impegnarsi per Corbanese ad entrare nel nuovo Consiglio. Più si è più idee si possono sviluppare. La Pro Loco Gennaio-Febbraio raio 2012 Scuola MATERNA FESTA DELL’EPIFANIA 2011 La parrocchia della “ Purificazione della B. V. Maria”, in questi ultimi anni sta invitando per la festa dell’Epifania tutti i bambini, (nel primo pomeriggio) per ricevere la benedizione con la statua di Gesù Bambino. Viene svolta una breve celebra- zione: la lettura del vangelo del giorno, la processione con Gesù Bambino seguita da canti natalizi. Segue poi la premiazione per i ragazzi che hanno partecipato al “concorso presepi” e alla fine viene sorteggiato il nome di un/a bambino/a presente. Questo bambino ha il compito di accogliere l’immagine di Gesù Bambino. Dal bambino che l’ha custodito nell’anno precedente, di portarlo in famiglia per pregare per tutti i bambini del mondo. E’ una iniziativa che emoziona tanto i bambini, perché tutti vor- Voce Amica «Voce amica» Tarzo www.parrocchiaditarzo.it pagina 17 rebbero avere questo privilegio. Quest’anno è stato sorteggiato il bambino Piaia Simone, il quale ha ricevuto il Gesù Bambino dalla bambina Pradal Lucia. Alla consegna Lucia ha invitato Simone ad avere cura di Gesù Bambino, di custodirlo bene e di pregare per tutti i bambini. S. L. L’ORTO Passando nel cortile della nostra scuola c’è una bella novità! Ci sono 6 cassette riempite di terra in cui abbiamo seminato 4 varietà di semi. Il progetto “orto” prende spunto dalle avventure di Pinocchio che in questi giorni si sta recando al Campo dei Miracoli per seminare le sue 4 monete. Noi lo sappiamo che il Gatto e la Volpe lo vogliono imbrogliare e che non esistono le piante di soldini! Ma per capire cosa succede quando nasce una piantina, stiamo vivendo alcune esperienze che ci permetteranno di sviluppare abilità diverse attraverso l’osservazione, la manipolazione e l’esperienza diretta di ciò che accade. Venerdì mattina le maestre ci hanno preparato una bella sorpresa: in salone c’era un grande telone con all’interno un quadrato formato con la terra. Tutti insieme abbiamo giocato e scoperto questo elemento naturale attraverso i 5 sensi, con le palette e le formine abbiamo anche potuto costruire dei castelli e delle torte. Poi ad un certo punto in piccoli gruppi abbiamo riempito dei vasi con la terra e ognuno di noi ha piantato CARRO MASCHERATO 2012 “LE AVVENTURE DI PINOCCHIO “ La scuola dell’Infanzia, come ogni anno partecipa alla grande sfilata dei carri mascherati. Quest’anno presenta il suo carro con il tema: “Le avventure di Pinocchio”. un semino. Infine, abbiamo portato i vasi in giardino e abbiamo bagnato il terreno. A turno ogni sezione ha il compito di curarle e tenerle d’occhio, senza dimenticarci di innaffiarle ogni tanto. Quando cresceranno potremo trapiantare le piante in un piccolo appezzamento di terreno che dei nonni volontari ci hanno preparato arato. Ora non ci resta che aspettare, per poter vedere con i nostri occhi cosa succede a quei piccoli semini che ora sono sotto la terra! Il personaggio che principalmente emerge è Mangiafuoco che guida il suo mezzo di trasporto con dentro tutti i suoi Burattini per gli spettacoli. Naturalmente Pinocchio (il protagonista della fiaba) è davanti, imprigionato e messo al sicuro dallo stesso Mangiafuoco che gli garantisce successo e denaro. Ai lati non mancano gli altri personaggi del racconto: * Il grillo che richiama Pinocchio alle regole; * La Fata Turchina che desidera trasformare il burattino in un bambino vero; * Il Gatto e la Volpe che portano Pinocchio su strade facili e divertenti; * Il povero Geppetto ( in alto) ..alla ricerca del suo bambino Pinocchio; * C’è anche il pescecane che si magia Pinocchio. Questo carro è stato preparato da un gruppo di bravi papà per far divertire a carnevale i bambini e si sono ispirati al tema didattico della scuola. BRAVI A QUESTI PAPA’! pagina 18 «Voce amica» PALIO DEI CHIERICHETTI 2012 Noi Chierichetti di Tarzo, per crescere insieme nello Spirito di servizio, izi zio, io, o, nell’affiatamento, nell’amicizia con Gesù, abbiamo affrontato le tre prove, proposte dagli animatori del Seminario per la festa del 24 aprile 2012 con tutti i Chierichetti della nostra Diocesi. 1° PROVA RISPONDERE ALL’AMORE SI PUO’ Abbiamo scritto e abbiamo ricevuto la risposta da suor Ernestina Squizzato, missionaria in Guinea-Bissau, che avevamo già incontrata nel mese di ottobre 2011 (mese missionario). Questa è la nostra lettera: Carissima Sr. Ernestina, siamo i chierichetti di Tarzo, ti abbiamo incontrata durante il mese di ottobre ( mese missionario); quando ci hai fatto vedere nella video cassette ciò che tu fai nella missione in Guinea –Bissau. Siamo stati contenti di averti conosciuta in quella occasione e di quello che tu ci hai detto e fatto vedere. E’ stato molto interessante e bello vederti tra i bambini, tra le persone malate e quelle in carcere. Il 24 aprile in Seminario di Vittorio Veneto c’è la festa dei Chierichetti. Per questa occasione vogliamo farti una domanda che per noi è importante: “Come nella tua vita hai risposto e rispondi all’amore di Dio?” Saremo contenti se tu rispondessi molto presto a questa domanda e desideriamo vederti. Ti aspettiamo presto, intanto ti auguriamo buon lavoro con le persone che incontri. Noi ti siamo vicino con il cuore e sempre ti ringraziamo. Ciao, a presto e con affetto I Chierichetti di Tarzo Gennaio-Febbraio 2012 E lei così ci risponde: Carissimi Chierichetti di Tarzo, Enrico, Filippo, Nicola, Riccardo, Andrea, Daniele, Thomas, Luca, Umberto, Mattia,Tommaso, Elia, Marco U Braido, B Marco Introvigne, la vostra lettera, te ricevuta con immenso piacere, ha suscitato su nel mio cuore tanta simpatia, affetto, af ammirazione per voi. Grazie per le vostre belle parole e per l’interessante e importante domanda che mi avete rivolta:”Come riv nella tua vita hai risposto e rispondi all’amore di Dio?” Tento di rispondere, anche se è difficile per me esprimere tutto il percorso della mia vita donata al Signore. Sono stata spinta solo dal suo immenso amore. Fin da piccola i genitori e i catechisti mi hanno insegnato a conoscere il Signore nostro Padre che ci ama e ci perdona. Ho capito che niente al mondo è bello e grande come Lui. E fin da allora ho pensato: se Gesù mi ha voluto tanto bene ed è morto per me, io voglio stare solo con Lui. E ho deciso di offrire la mia vita per Lui. E’ nata così la mia vocazione di farmi suora:voglio donarmi a Gesù, essere sua per sempre, servirlo nei più poveri, come S. Francesco d’Assisi. Mi attirava tanto la vita missionaria che sentivo raccontare con tanto fervore dai missionari. Essi andavano fra i popoli che non conoscevano Gesù e pativano fame, malattia e morte per mancanza di medici e di medicine. Soffrivo anch’io per non essere la con loro per aiutarli. Appena noi Suore Francescane abbiamo aperto una missione in Africa, nella Guinea-Bissau, ho subito fatto domanda di andare anch’io. In quel paese poverissimo, al sud dove mancava tutto: strade, acqua, luce, medicinali per curare tanti bambini malati che diventavano ciechi o handicappati per mancanza di cure e di nutrimento. E ne morivano tanti. Il contatto quotidiano con scene di dolore e di morte, aumentava sempre di più in me l’amore per Gesù e per i poveri e i sofferenti. Li amavo ogni giorno di più e cercavo di aiutarli con tutte le forze, perché avevo la certezza della Parola di Gesù: “Quello che fate ai più piccoli dei miei fratelli, l’avete fatto a me”. Mi sono sentita un piccolo strumento che il Signore si era scelto per fare cose grandi per quella povera gente. Oltre a fare catechesi ai giovani a agli adulti, ho sempre lavorato in ambulatorio. «Voc oce e amica» a ic am i a Gennaio-Febbraio 2012 Bambini e persone adulte gravissimi erano sempre molti, ma i mezzi per curarli erano pochi. La presenza del Signore suppliva a questa mancanza. Lui sanava e consolava. Quanti miracoli veri hanno visto i miei occhi. Quante emozioni, quanti bambini salvati dalla morte. Ho sperimentato davvero quanto sia bello e grande salvare la vita degli altri insieme alle mie consorelle. Un altro servizio, molto bello, per rispondere all’amore di Dio è stata per me l‘assistenza ai carcerati. Quando la sera tornavo dal carcere con il cuore pieno delle loro pene, camminavo piangendo. Sentivo di aver incontrato in loro lo stesso Gesù che ha detto:”Ero carcerato e mi avete visitato” e a volte anche “ liberato” perché diversi erano innocenti e noi siamo riusciti a far riconoscere la loro innocenza e a liberarli dalla prigione. In questi momenti emozionanti di servizio ai poveri, ho sperimentato che, rispondendo all’amore del Signore, si incontra la vera felicità. Vi saluto con affetto e vi auguro che Gesù faccia comprendere anche a voi che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Lui vi insegni come rispondere al grande amore che ha per ciascuno di voi. Nella mia preghiera vi ricordo. Sr. Ernestina Guinea- Bissau, 2 febbraio 2012 - Festa della Presentazione del Signore al Tempio 2° PROVA “ IL DONO “ Abbiamo confezionato un cestino regalo e, dopo la celebrazione Eucaristica di domenica 22 gennaio, lo abbiamo consegnato al Signor Agostino Lessi. Naturalmente lui non si aspettava da noi un gesto di attenzione e tanto meno un dono. Il nostro piccolo gesto ha suscitato in lui commozione, sorpresa e gioia. 3° PROVA “ LA CANZONE “ Con l’aiuto del piccolo Coro di Tarzo abbiamo scelto e cantato insieme un canto liturgico nel cui testo sono presenti i verbi: RISPONDERE, AMARE, DONARE. Unirci al Piccolo Coro della nostra Parrocchia è stata una esperienza bella e festosa per tutti. Le nostre piccole esperienze ci hanno fatto comprendere che: RISPONDERE ALL’AMORE SI PUO’ I Chierichetti di Tarzo Notizie in breve * 31 dicembre S. MESSA e TE DEUM Un altro anno è passato. Tutti i fedeli sono stati invitati sabato 31 dicembre alle 18.30 per partecipare alla messa di ringraziamento, a chiusura dell’anno passato, messa con il canto del “Te Deum”. La funzione, molto sentita e partecipata dai presenti ed arricchita dal canto, è anche un’offerta alla comunità per ritrovarsi in modo semplice, famiglie, persone che vivono sole, per uno scambio di auguri lontano da consumismo e cenoni. * “PANEVIN” La Parrocchia ha dato spazio quest’anno all’accensione e benedizione della fiaccola per i falò del Quartier del Piave e della Vallata, tradizione che quest’anno vedeva la proloco di Tarzo impegnata nell’organizzare l’evento dopo che Farra di Soligo l’aveva organizzato lo scorso anno. Dopo la benedizione delle fiaccole da parte del parroco, sono partite le varie staffette ed alle 20 c’è stato il suono della campana per l’accensione dei vari panevin. * LA GIORNATA DEL MALATO La giornata di sabato 11 febbraio è stata dedicata ad una realtà presente in ogni comunità parrocchiale: il malato. Queste persone, membri anch’essi delle nostre comunità, abbisognano dell’affetto e del conforto degli altri più degli altri proprio per la loro condizione ed in questa giornata viene loro dato risalto. * INCONTRO GIOVANI DELLA FORANIA Venerdì 20 gennaio, alle ore 20 si è svolto un incontro dei giovani della forania presso la Chiesa di Tarzo. pagina 19 Questa è una delle tante interessanti iniziative presenti nella nostra forania, a cui è buona cosa aderire per essere sempre di più comunità. * FESTA PATRONALE DEL 2 FEBBRAIO Come ogni anno, il 2 febbraio, ha avuto luogo la celebrazione per la Candelora, che si è svolta conformemente a tutti gli altri anni. C’è stata una buona partecipazione da parte dei fedeli, soprattutto dei bambini che hanno preso parte dinamicamente alla cerimonia ricordandosi di portare le loro candele che sono poi state accese e benedette dal parroco. * MERCOLEDì DELLE CENERI Mercoledì 22 febbraio, nel primo pomeriggio, si è svolto il rito delle Ceneri, derivanti dagli ulivi benedetti la Domenica delle Palme. Durante la celebrazione è stato compiuto il simbolico gesto della cenere sul capo, a simboleggiare che “cenere eravamo e cenere ritorneremo”. Questa cerimonia è stata particolarmente seguita dai ragazzi della parrocchia in vacanza da scuola. A.C.R. Anche quest’anno nel periodo di settembre-ottobre fino ad inizio giugno l’A.C.R. C’è! Pronta a regalare ad ogni bambino ed animatore nuove emozioni e tanto divertimento! Il tema che è stato scelto per quest’anno è la montagna: un tema che fa pensare a molti spunti spirituali, naturalistici e soprattutto divertenti ed allegri! Nel periodo in cui i bambini stanno all’A.C.R., seguiti dagli animatori, preparano cartelloni giocano e fanno festa; sono pure stati nella canonica di Pieve di Soligo per la “Festa della Pace”. In questo luogo dalle ore 9.00 alle ore 16 circa si è svolta questa festa spassosissima con bans e canti d’accoglienza, giochi a stand, scenette e rinfresco; i bambini ne sono stati entusiasti! BM VIAGGIO in TERRA SANTA Dal 23 agosto - 8 giorni con volo speciale. Programma di massima che può essere variato. Nazareth – Monte Tabor – Cana di Galilea – Banjas - attraversamento del Lago di Tiberiade – Monte delle Beatitudini – Moltiplicazione pane e pesci - Tabga – Cafarnao – Betlemme –campo dei pastori – Basilica della Natività – Ein Karem (Casa di Elisabetta) – Gerico – Masada – Qumram - Hebron e Gerusalemme: Monte Sion – S. Anna – Piscina probatica – Cenacolo - Muro del Pianto – Tempio di Gerusalemme – Monte degli Ulivi – Chiesa della Ascensione – Orto del Getsemani – Basilica della Agonia – VIA DOLOROSA – Basilica della Resurrezione – Calvario. Iscrizioni in parrocchia di Tarzo (tel 0438.586205) pagina 20 «Voce amica» Un bel pomeriggio Un lunedì di dicembre, siamo andati a far visita a due persone anziane della parrocchia: Gina ed Antonio. Ci hanno accolti con allegria e calore. Gina, una sorridente signora di 93 anni, è molto felice di vederci. Con l’aiuto di una signora che le stava facendo compagnia ci offre il panettone e ci racconta la sua vita con la sua grande famiglia di cui sente molto la mancanza. Ricorda i suoi cari con nostalgia, tenerezza e grande affetto. Nonostante i molti acciacchi si ritiene fortunata perché ha delle persone che le vogliono bene che si prendono cura di lei. Il signor Antonio lo conosciamo già: è un alpino che collabora con la scuola per molte iniziative. E’ un uomo dinamico, pieno di interessi e di vitalità, che ama molto i giovani e non dimostra per niente i suoi 89 anni. Ci racconta con passione della sua difficile infanzia, dei suoi studi, del suo lavoro, della sua famiglia. Ci commuove rendendoci partecipi della sua sofferenza durante la seconda guerra mondiale e del tragico periodo passato in un campo di concentramento. Antonio ha scritto dei libri, l’ultimo è una raccolta di ricette di cucina per la figlia che ha un ristorante nell’isola di Wight. Mentre ci offre un cioccolatino, accende il computer e ci mostra le foto che abbiamo fatto durante la gita a Redipuglia, cui aveva partecipato. Prima di lasciarci, ci dice che ci vuole bene e ci raccomanda di usare poco computer e televisione che ci privano della fantasia. Ce ne andiamo consapevoli di aver imparato tante cose. Gina ed Antonio ci hanno trasmesso tante emozioni ed alcuni insegnamenti che ci rimarranno nel cuore: l’amore per la vita e per la famiglia, la grande speranza e la forza di lottare, di non mollare nelle difficoltà, l’assurdità della guerra, la gratitudine per ciò che si ha. Grazie, a Gina ed Antonio!. Riccardo, Sophie, Enrico, Giovanni, Lisa, Asia, Martina, Kevin ed Orietta. “PANE E TULIPANI” Nel numero scorso di “Voce Amica” sono stati pubblicati i dati relativi alla distribuzione gratuita di alimenti effettuata dalla Conferenza S. Chiara di Assisi dell’Associazione “Società di S. Vincenzo De Paoli”. Come già riportato, nel 2011 sono stati distribuiti kg 3.996 di viveri a 118 persone, corrispondenti a 25 nuclei familiari; ma negli ultimi mesi dell’anno sono nate alcune difficoltà a causa dell’aumento degli assistiti e la diminuzione degli aiuti che mensilmente giungono dal Banco alimentare del Friuli Venezia Giulia. Per questo motivo la Conferenza S. Chiara ha aderito ad una iniziativa promossa dal Coordinamento delle Associazioni di Volontariato del- RACCOLTA FERRO Nei giorni 17-19 febbraio 2012 si è svolta l’annuale raccolta di ferro vecchio, finalizzata a finanziare le spese ingenti sostenute per i lavori, improcrastinabili, di recupero dei beni immobili parrocchiali, le cui pendenze (mutui) impegnano seriamente la nostra comunità. Preoccupa non poco, infatti, che dei contributi promessi ed assegnati da Stato e Regione non si vede ancora traccia e, peggio ancora, alcuni potrebbero anche prendere altre destinazioni. Il materiale, preziosamente custodito e preparato, è stato raccolto porta a porta per le vie del paese, delle frazioni, delle borgate ed anche fuori Parrocchia, soprattutto sabato 18; fatto confluire sul piazzale in Via Trevisani del Mondo, ha riempito quasi 4 containers, fruttando la cospicua somma di € 4.510. Grazie, Gennaio-Febbraio 2012 la Provincia di Treviso. Il progetto, denominato “Pane e Tulipani” era rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado della Provincia ed aveva come scopo la raccolta di generi di prima necessità da destinare a persone indigenti. Hanno collaborato al progetto gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Tarzo che hanno scelto il mese di dicembre per realizzare l’iniziativa che è stata apprezzata sia dai genitori che hanno aderito con generosità, sia dagli insegnanti perché ha offerto l’occasione di stimolare la sensibilità dei ragazzi nei riguardi delle povertà, presenti anche nel nostro territorio, attraverso un gesto concreto di solidarietà. Sono stati raccolti kg 180 di alimenti vari, più una gran quantità di prodotti per la casa, per l’igiene personale e materiale didattico. Ma non è finita qui, perché è stato rivolto l’invito a partecipare al progetto anche nella Chiesa di Tarzo, durante le S. Messe, e la risposta è stata positiva. In totale, in Chiesa e a Catechismo (5a elem. e 3 a media.) sono stati donati 84 kg di viveri. Le Vincenziane ringraziano tutti, di cuore, per la partecipazione, per la sensibilità e generosità dimostrate. C. D. B. dunque, a quanti hanno collaborato per l’iniziativa, in particolar modo a coloro che hanno messo gratuitamente a disposizione braccia e mezzi, ed a tutte le persone e le famiglie che hanno messo da parte il materiale, offrendolo per il nobile scopo cui sono destinati i fondi ricavati. Francesco I. NOZZE D’ORO Dal Cin Guido e Foltran Lavinia sposatisi il 30 dicembre 1961, hanno celebrato il loro 50° di matrimonio. Attorniati dai figli, nipoti e parenti hanno ringraziato il Signore per questo mezzo secolo passato insieme e si augurano ancora tanti anni di salute e vita. «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 PRO LOCO PANEVIN Quest’anno è stata la comunità di Tarzo ad accogliere la fiamma che ha acceso i panevin della Vallata e del Quartier del Piave. Una consuetudine che il “Consorzio Pro Loco Quartier del Piave” rinnova di anno in anno, mantenendo viva nel territorio una tradizione antica, che ancor oggi è capace di incantare grandi e piccoli. A fare gli onori di casa, lo scorso 5 gennaio, sono stati il sindaco di Tarzo, G. Bof, ed il presidente della Pro Loco di Tarzo L. Piaia. Molte le autorità che hanno preso parte alla serata, fra cui amministratori locali, rappresentanti della Provincia e della Regione, i presidenti delle varie Pro Loco ed il presidente di Banca Prealpi C. Antiga. La cerimonia è cominciata alle 18, quando alcuni figuranti del “Comitato antica fiera di Santa Lucia di Piave” hanno acceso il fuoco sul braciere davanti alla porta della chiesa, accompagnati dal canto della “Corale dei Laghi”. Nel sagrato della chiesa è avvenuta la benedizione del fuoco da parte del parroco Mons. F. Taffarel, dopodiché i tedofori sono partiti per arrivare ad accendere in contemporanea, alle 20, tutti i panevin della zona, al suono dell’Ave Maria. A partire per primi coloro che avevano più strada da percorrere, vale a dire i tedofori di Vidor; a seguire, tutti gli altri, in ordine di distanza. La fiaccola assegnata alla Pro Loco di Tarzo, dopo un tragitto molto breve, ha raggiunto il piazzale delle scuole medie. Qui la comunità tarzese si è raccolta per fare festa intorno al “suo” panevin, tra brindisi e canti tradizionali. M.T. ATTIVITA’ È già ora di carnevale…e a Tarzo arriva la prima sfilata dei carri allegorici del carnevale di marca. Un appuntamento imperdibile che richiama tantissima gente del paese e dai comuni vicini. Diamo così il via alla 23^ Festa della Candelora! Sabato 21 gennaio: la premiazione dell’XIII° concorso di TARZO disegno dedicato alle scuole medie dell’Istituto comprensivo di Tarzo. I ragazzi anche quest’anno hanno interpretato il tema del concorso in maniera fantasiosa e colorata, realizzando, con grande impegno e partecipazione, delle opere degne di nota. Il merito va sicuramente anche alla professoressa Minet che da diversi anni aderisce con interesse, all’iniziativa riuscendo a stimolare i suoi allievi nella giusta maniera. Sono intervenuti alla premiazione per l’amministrazione il sindaco Gianangelo Bof e l’assessore alla cultura De Polo Andrea, e il consigliere di Banca Prealpi dott. ssa Casagrande Patrizia, oltre alla giuria, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Prof. Aldo Miotto e la stessa Prof. Minet. Domenica 22 si è svolta la tradizionale sfilata dei carri mascherati arrivata ormai alla sua 30^ edizione. Una meravigliosa giornata soleggiata ha accolto le moltissime persone arrivate a Tarzo per divertirsi, tra musiche e balli. Domenica 29: la 3^ edizione della “Festa della famiglia”. Soddisfacente l’iniziativa che ha come obiettivo principale creare un momento di aggregazione per la nostra comunità tarzese. La giornata è iniziata con un ottimo pranzo per continuare nel pomeriggio con spettacoli di Clown e giocolieri, a seguire, l’esibizione del coro di bambini “Piccolo Coro di Codogné” e infine il concorso delle mascherine. La voglia di tutti di stare insieme in semplicità, in un ambiente libero ed adatto anche ai giochi dei più piccoli, ha sicuramente contribuito al buon successo della giornata che auspichiamo diventi un appuntamento fisso ed atteso ogni anno! La XXIII^ Festa della candelora è terminata come consuetudine il 2 febbraio, festa patronale, con la Santa Messa e la benedizione delle candele. In serata l’estrazione della lotteria! La vendita dei biglietti è stata notevole, (più che mai!). Sono state coinvolte numerose associazioni e l’utile della lotteria pari a 16.560 Euro, è stato così interamente diviso tra le associazioni che hanno venduto i biglietti: Volley Tarzo 4.550 €, Asilo Corbanese 2.850, A.C. Vallata 1999 2.200, Asilo Tarzo 2.010, Tarzo-Revine Lago 2.000, ASD Orienteering 1.550, U.C.Vallata MTB 1.450, Ass. Volo Libero 340, Calcio a 5 300 €. Questa è la lotteria della Candelora: da un lato distribuisce ricchi premi per chi tenta la fortuna e dall’altro eroga un importante contribuito destinato a tutte le associazioni del paese, distribuendo tra esse l’intero utile dato dalla lotteria. Degna di nota la proposta gastronomica offerta che partendo dalle nostre radici e tradizioni, unita ad un’ottimale accoglienza e ad uno stand caldo e conviviale, fa della nostra cucina un punto di riferimento per molti appassionati. Come di consueto e senza retorica anche in questa occasione ringraziamo tutti gli sponsor che contribuiscono alla buona riuscita delle manifestazioni. Un grazie particolare è doveroso alla Banca Prealpi, sempre disponibile, presente ed attenta. Infine, è giusto ricordare il prezioso lavoro dei tanti e tanti volontari che con grande passione e dedizione offrono il loro tempo libero per realizzare le diverse iniziative, consentendo che tutto si svolga nel migliore dei modi. Assemblea dei Soci e Nuove pagina 21 iniziative Le attività della Pro Loco continuano il 4 marzo con l’annuale assemblea, e sempre a marzo, domenica 25, inizierà la nuova proposta TARZ…EGGIANDO, 3 DOMENICHE A PIEDI TRA LE COLLINE DI TARZO E DINTORNI CON DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI.. Continua l’opera di valorizzazione del territorio e la promozione di prodotti e produttori agroalimentari del nostro paese. Accompagnati da esperte guide, domenica 25 si partirà alle 8.30 dal parcheggio dell’area “Va’ dee Femene” a Colmaggiore per arrivare all’Azienda Agricola Manarin Ombretta sui Piai di Tarzo. Da lì si proseguirà fino all’Agriturismo Perenzin per giungere poi, percorrendo la Via Dei Murales, al punto di partenza. La seconda domenica si partirà dal campo sportivo di Corbanese in direzione Castagnera Bassa, si degusteranno i vini dell’Azienda Agricola Tomasi e poi dell’Agriturismo da Gelsomina per terminare alla Cantina Meneguz, dove Sara ci illustrerà le sue etichette. L’ultima proposta, per domenica 29, ci vedrà partire da Arfanta e, passando per il Molinetto della Croda, giungere per il pranzo all’Agriturismo le Noci; si ritornerà quindi ad Arfanta con tappa all’Azienda Agricola Col Parè. Ulteriori info dopo le 19.00 al 339 6124248 Carlo, 339 4491470 Luciano oppure sul sito www. prolocotarzo.com. Per la Pro Loco di Tarzo Luciano Piaia pagina 22 «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 I RELIGIOSI DELLA PARROCCHIA DI TARZO La nostra Parrocchia oltre ad essere “Pieve Matrice” di antica origine e con una lunga storia di Pievani e Arcipreti (vicari foranei per molto tempo), Mansionari, Cappellani, Chierici, Precettori, che a Tarzo contribuirono a portare avanti questa istituzione, ha anche un buon gruppo di sacerdoti o religiosi nati e/o vissuti in paese. I documenti, direttamente o indirettamente, danno i nomi di 48 persone (in questa lista non prendiamo in considerazione quelli provenienti dalle Parrocchie di Corbanese ed Arfanta), compresi tra la metà del 1400 con De Pilla Tullio ad oggi con Mario Introvigne. Spicca la Famiglia Rossi di Fratta con 12 suoi figli che abbracciarono un percorso di vita religiosa, la famiglia Mondini con 8, la famiglia Lucis con 3 ed a seguire Introvigne, Tomasi, Tonin con 2 soggetti per famiglia poi altre famiglie con 1 soggetto. Don Gajotti Carlo (1822-1905) era figlio del Medico condotto del paese Dr. Francesco (originario di Serravalle) che abitò ed ebbe i figli in Tarzo nel periodo in cui tenne la condotta medica. Tra gli incarichi svolti da Don Carlo ricordiamo che fu insegnante di religione e filosofia in Seminario e fu bibliotecario. Nel 1500 Pre Luca (da Rovereto) capostipite della famiglia Lucis di Tarzo ebbe una vita piuttosto movimentata: dopo esser stato anche Vicepievano di Tarzo fu sospeso dal celebrare messe perché “con grave scandalo” teneva una ragazza in casa. Ebbe almeno due figli Stefano (poi chierico e notaio) e Gasperino. Della stessa famiglia Lucis è pure Don Gio Michele (1701- 1782), laureato anche in legge, fu prete economo in parrocchia, i registri da lui composti come quelli che riguardano le “anime del purgatorio” (c’era una cassetta per le offerte in chiesa) sono redatti con estrema cura. Tra i religiosi Rossi spicca Bartolomeo (1780-1855), fu Vicario generale della diocesi, professore di teologia in seminario, scrisse (tra l’altro) il canto “I pregi di Tarzo” in 640 versi. Da ricordare pure Tomasi Francesco (1843-1902) nato a Nogarolo (il fratello Bartolomeo fu Sindaco del paese dal 1903 al 1907) dalla spiccata predisposizione allo studio, dopo i primi studi svolti in modo privato dal Parroco di Revine don Domenico Cipriani, superò le classi inferiori e superiori del ginnasio con il “primo onore”; appena ventenne terminò gli studi in largo anticipo e dovette aspettare “l’età canonica” per essere consacrato sacerdote. Parroco di Lentiai per 7 anni poi di San Polo di Piave per 26 anni (questi i passaggi più rilevanti), fu amico del Vescovo Brandolini ancor quando il Brandolini era Parroco, non aderì alle sue pressanti richieste di concorrere alle Parrocchie di San Leonardo di Conegliano e Serravalle cosa di cui il Vescovo rimase molto dispiaciuto, fu oratore di “alto merito”, la sua eloquenza apprezzata da tutti. GRUPPO ALPINI TARZO Sezione di Vittorio Veneto Assemblea ordinaria Domenica 5 febbraio si è svolta l’annuale assemblea ordinaria, per il 2° anno guidato da Giovanni Liessi. Presieduta dal socio Carlo Dalle Crode, alla presenza del Vice Presidente sezionale Larry Zago. L’Assemblea ha approvato all’unanimità la relazione morale del Capogruppo resa per il 2011, le iniziative per il 2012, quindi il rendiconto finanziario 2011 e di previsione 2012 illustrati dal cassiere Claudio Franceschet, deliberando infine la quota associativa per il 2013. Nel successivo incontro conviviale con autorità, amici, familiari e rappresentanti delle Associazioni, il Capogruppo Liessi, nel suo indirizzo di saluto, ha illustrato il nutrito programma del Gruppo per il 2012, a cominciare dall’ampliamento in atto della sede, luogo di aggregazione e di servizio per altri bisogni della collettività, sottolineando come nell’attività svolta siano cardini di riferimento l’onestà, il servizio per gli altri, la disponibilità all’aiuto verso chi ha bisogno, la solidarietà, la salvaguardia del patrimonio sociale al di fuori e al di sopra del ben che minimo interesse personale. Il Sindaco Gianagelo Bof, Morì quasi improvvisamente a San Polo nel 1902. Don Domenico Pancotto (1863-1935) fu Parroco a Combai e Moriago. Don Francesco Pizzin (18641935) fu Parroco a S. Giorgio di Livenza ed a Rai di San Polo. Vogliamo, infine, ricordare Don Benito Introvigne attualmente incaricato della cura d’anime di Vistorta di Cavolano (Sacile). Dopo questo breve percorso fra alcuni dei nostri religiosi, vogliamo ricordare che un tempo la loro formazione era a carico del Parroco che quando riteneva opportuno mandava il giovane a fare gli esami necessari. Dal 1587 la Diocesi poté giovarsi del Seminario per la formazione del clero, lentamente ed a fasi alterne, l’istituzione cominciò la sua strada e nel tempo si ingrandì sia nelle strutture che nel numero di allievi così piano piano alla figura del Parroco come istruttore per le giovani vocazioni del paese subentrò quella del seminario con i suoi insegnanti. (Continua) Bruno Michelon sottolineando la valenza delle opere sviluppate e realizzate dal Gruppo, in proprio ed in sinergia con altre realtà locali ed extraterritoriali, ha posto l’accento sui servizi resi sul territorio, sull’attenzione posta a chi è nel bisogno (pasti caldi ad anziani e servizi a chi è nel disagio), sui soccorsi prestati nelle varie calamità (terremotati dell’Abruzzo ed alluvionati del Veneto. Il Presidente di Banca Prealpi, Carlo Antiga, preso spunto dalla situazione economica generale in atto, ha invitato tutti ad avere fiducia, a pensare al “tempo della reazione” e, riferendosi alle molteplici attività in corso nel nostro Comune (sede Alpini, sede della Banca, sede Municipale e le numerose altre opere pubbliche in corso), le ha definite “messaggi positivi e di speranza”. Ha concluso gli interventi Larry Zago, Vice Presidente sezionale che, nello spronare il Gruppo a perseverare sulla strada sin qui percorsa, ha fatto breve cenno all’attività della Sezione per il corrente anno imperniata non sull’edificazioni di nuovi immobili (Paganica, Casa per Luca, monumenti) ma nel ricompattamento dei Gruppi e nella coesione della Sezione stessa, ove cominciano ad avvertirsi la carenza di nuova linfa, dopo la sospensione del reclutamento obbligatorio e difficoltà nel ricambio generazionale; di rilievo e degno di riconoscenza ha infine definito l’impegno profuso dalle donne dentro i vari Gruppi, particolarmente anche in quello di Tarzo. F. Introvigne «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2012 Anagrafe Battesimi 1. DE NARDI RICCARDO di Marco e di Foltran Valentina, residenti a Tarzo in via Col di Lana, nato a Vittorio Veneto il 17.8.2011. Battezzato nella chiesa Arcipretale di Tarzo l’8 gennaio 20912. Il rito di accoglienza venne celebrato il 20 novembre 2011. Padrini: Ballarin Elisa della parrocchia di Follina e Da Re Gabriele della Parrocchia di Tarzo 2. DE NONI MATTIA di Alessio e di Introvigne Silvana, residenti a pagina 23 Tarzo in via Introvigne, nato a Conegliano il 3.1.2011. Battezzato nella nostra Chiesa arcipretale l’8 gennaio 2012. Rito di accoglienza celebrato il 20 novembre 2011. Madrina: Introvigne Daniela della parrocchia di Castelfranco Veneto. 3. BALDASSAR KILIAN di Alez e di Jamira Borges de Almeida, residenti in via Fratta, nato a Itzehoe (D) il 6.8.2011. Battezzato nella Chiesa arcipretale di Tarzo l’8 gennaio 2012. Rito di accoglienza celebrato il 20 Novembre 2011. Padrini: Giordan Rossella della Parrocchia di Corbanese e Sommavilla Michele di Tarzo. 4. BALDASSAR EMMA di Loris e di Bottega Marta, residenti in via Filippini, nata a Vittorio Veneto il 27.7.2011. Battezzata nella chiesa di Tarzo il giorno 8 gennaio 2012. Rito di accoglienza celebrato il 20 novembre 2011. Madrina: Dal Molin Michela di Tarzo. BATTESIMO Domenica 8 gennaio c’è stato il battesimo di 4 bambini della nostra comunità che, in questo giorno di festa per la Chiesa, si stringe intorno alle famiglie per accoglierli a far parte della grande famiglia cristiana. Oggi questi bambini hanno ricevuto un meraviglioso dono ed iniziano il loro cammino di fede accompagnati dai loro genitori, padrini e madrine, parenti ed amici. Ricevendo il battesimo sono diventati figli di Dio e fratelli di Gesù, membri della chiesa e portatori di speranza per tutta la loro vita. Come membro di questa comunità auguro ai genitori che il buon Dio li aiuti a vegliare i loro bimbi. Li aiuti ad educare con amore e fede queste creature bisognose, oltre che di affetto, anche di un buon insegnamento cristiano, poichè i primi insegnanti dei loro figli sono proprio loro, ed a loro dedico questo pensiero. Una Nonna DEFUNTI 1. MICHELON CHERIS. Era nato a Tarzo 13.12.1931. Sulle pagine della sua vita troviamo scritte opere buone e le parole dolore, sofferenza, fatica. Il viaggio della sua vita fu in salita, guadagnando spazio a forza di braccia e di volontà. Persone buone lo hanno aiutato, accompagnato e assistito e a lui si sono fatte prossimo. Lo ricordiamo persona semplice e buona, che ha dovuto cercare all’estero un lavoro per vivere, ha poi lavorato per tanti anni nel giardino e nel bosco di Villa Bianca. Lo ricordiamo nella sua casa in via Rive San Pietro, casa costruita con le proprie braccia, mattone sopra mattone con la collaborazione di chi lo aveva accolto. Quando lo si andava a trovare Cheris mostrava la sua casa con soddisfazione, la sua cucina e la fotografia dei genitori e delle persone care. Nel giardino aveva costruito la Grotta di Lourdes con la immagine della Madonna, davanti alla quale ogni mattina accendeva la luce e aveva collocato varie piante di rose. Lo si vedeva guidare la sua “ape”, quando passava per la strada con il giornale sotto braccio e la sigaretta in bocca, mentre salutava anche scherzando con battute di speranza. Concluse la sua esistenza a 80 anni nell’Ospedale di Vittorio Veneto il 31.12.2011. Il suo funerale venne celebrato il 2 gennaio 2012 e poi accompagnato al nostro cimitero. 2. TOFFOLI GIUSEPPE. Era nato 60 anni fa a Vittorio Veneto il 6.6.1951, dal 1994 si era trasferito a Tarzo, in via Col di Lana. Qui godeva dell’amicizia di tante persone. Aveva frequentato la scuola al “Collegio Dante Alighieri” di Vittorio Veneto e si era diplomato geometra. La sua professione lo aveva impegnato nell’esecuzione di opere con varie imprese edili e nella realizzazione di autostrade. Ha operato in vari cantieri in Lombardia, in Piemonte ed anche nella Autostrada di Alemagna. Come amico fu molto vicino alla Associazione Alpini di Tarzo, nella quale svolse anche la mansione di Segretario e preparò e ideò la nuova sede del gruppo alpini. Il percorso della sua vita sulla terminò a Tarzo, in via Col di Lana il 29.12.2011. Il suo funerale venne celebrato il 5 gennaio 2012 e poi accompagnato al cimitero di Ceneda. 3. TOMASI INES. Era nata a Tarzo il 19.9.1920, 91 anni fa. Era chiamata confidenzialmente “Cicci”. Fin da piccola incontrò sul suo cammino la sofferenza, la malattia, la necessità di essere assistita e ospitata in strutture adeguate. Trascorse circa venti anni a Treviso e oltre venticinque a Villa Bianca. Più che ospite era considerata una di famiglia, alla quale si confidavano i propri sentimenti. Era una esperta nel lavorare ai ferri e non si possono contare quante sciarpe abbia confezionato con le proprie mani e a quante persone ne abbia fatto dono con amore e riconoscenza. Dei tre fratelli, di cui uno disperso in Russia, ora è rimasta solo la sorella Caterina. Concluse il suo pellegrinaggio terreno a Villa Bianca il 29.1.2012. Il suo funerale venne celebrato il primo febbraio e poi accompagnata nel cimitero in attesa della resurrezione. 4. DE COPPI GIUSEPPINA di anni 88. Era nata a Revine Lago il 21.3.1923. Era la più giovane di tre sorelle; celebrò il matrimonio con Angelo Pol ed abitava in via Salton. Le sue giornate erano scandite dal sorgere e tramontare del sole e dell’avvicendarsi delle stagioni. Lavorava con il marito Angelo la terra, risparmiando con dignità e serenità. Pur attenta ai fatti del mondo, alla sera non mancava la recita del Rosario. Potevano essere anche giornate monotone, ma erano vissute nell’amore e dalla reciproca fedeltà. Accoglievano con gioia il sacerdote che portava loro la S. Comunione. Quattro anni fa arrivò la morte di Angelo e Giuseppina rimase sola. Trascorse, amorevolmente assisti- ta, gli ultimi anni prima a Col San Martino ed ultimamente a Villa Bianca. E qui la raggiunse la morte il 7.2.2012. Il suo funerale renelle celebrato il giorno 10 e poi accompagnata al cimitero. 5. PIN MARIA ELDA di anni 88. Era nata a Cordignano il 3.3.1923. Visse la giovinezza assieme alle quattro sorelle. Poi si formò la sua famiglia celebrando il matrimonio con De Polo Elio ed ebbe la gioia dei due figli Daniele e Giuseppe. A Fratta per circa 40 anni svolse la attività di gestione dell’osteria “Al Giardinetto”. Qui visse la tremenda situazione degli avvenimenti della guerra, con il carico di paura, di sofferenza e di odio, mentre il marito prima all’estero per lavoro, poi anche lui travolto nel turbine della guerra. La fede in Dio e la sua religiosità la sostennero nelle di difficoltà dopo la morte del marito. Quando il sacerdote in questi ultimi anni portava la S. Comunione lei era contenta perché riceveva forza e speranza. Ospitata nell’Istituto Padre Pio, venne assistita e confortata al meglio fino alla morte avvenuta il 12.2.2012. Il funerale venne celebrato a Tarzo il 14 febbraio e poi accompagnata la cimitero. 6. BAREL MARIA GIOVANNA – Suor. MARIAROSA. Nata a Cordignano il 3.8.1923. Fece la professione religiosa nell’Istituto delle Suore Francescane di Cristo Re nel 1986. Svolse con premura e puntualità il servizio di sagrestana nella Casa Madre a Venezia. A Roma per alcuni anni, esercitò il delicato servizio di portinaia. Non era tipo da imporsi; spesso silenziosa, eppure disposta al consiglio, pronta ad una parola di conforto, ad una osservazione saggia e pacata, aperta a una prospettiva positiva e realista nelle scelte. Poi arrivarono i giorni della malattia che ha vissuto con serenità mettendo se stessa nella mani di Dio. Gli ultimi anni fu ospite a Villa Bianca. Passò da questo mondo al mondo eterno di Dio il 10.2.2012 all’Ospedale di Vittorio Veneto. La celebrazione della liturgia esequiale, della sua Pasqua, fu partecipata in Villa Bianca e sepolta nel cimitero il Tarzo il 13.2.2012. 7. BALDASSAR GIACOMO di anni 88. Era nato a Tarzo il 6 settembre 1923; trascorse la giovinezza insieme al fratello Giovanni e alla sorella Marianna. Dopo alcuni anni di lavoratore della terra, esercitò la professione di falegname. Si formò la sua famiglia celebrando il matrimonio con Introvigne Maria ed ebbe la gioia di amare e di essere amato dai suoi sette figli, ai quali non fece mancar nulla. E i figli gli sono grati dei suoi sacrifici. La sua gioia e soddisfazione era costruire una buona famiglia. Risiedeva a Colmaggiore in Via Fontane. Dovette fare l’esperienza della guerra con il suo carico di dolore e di morte. Ricordava sempre il “Monte Canino” dove aveva patito tanto freddo e si dovette dissetare con il fresco delle foglie. La morte della moglie Maria incise profondamente sul suo animo e poi si aggiunse anche la malattia agli occhi. Faceva parte della Associazioni Alpini e dei Combattenti e Reduci. Accoglieva con fede la S. Comunione e ricevette con fede il Sacramento dell’Unzione degli Infermi. Concluse il suo pellegrinaggio terreno all’Ospedale di Vittorio Veneto il 25.2.2012. Il suo funerale fu celebrato il giorno 29 febbraio e poi accompagnato al camposanto con grande partecipazione degli alpini. ----------MASETTO EMILIO, nato a Vittorio Veneto il 20.12.2001 e deceduto per incidente a Revine Lago il 10 gennaio 2012. Abitava a Colmaggiore con papà Sereno, mamma Nives ed il fratello Simone. Il suo funerale è stato solennemente celebrato nella Chiesa di Revine con grande e commossa partecipazione delle comunità di Revine Lago e Tarzo, di compagni di scuola e dello sport, di autorità civili e militari. O F F E R T E Per la CHIESA dalla visita alle famiglie: Melito 20 €, De Nardi Marco e Valentina 20, Della Pietà 10, Marchesin Mario 20, Pavan Angiola 50, Casagrande 10, NN 20, De Martin Giovanni 20, De Polo Giuseppe 50. Per la CHIESA Funerale di Roder Luciano 61.67 €, per opere parrocchiali 4.10 e la moglie Giorni Luciana 50, De Zanet10, Casagrande Vittorino 10, Moschet Livio e Domitilla nel 50° di matrimonio 70, Battesimo di Baldassar Kilian 100, Battesimo di Baldassar Emma 50, Battesimo di De Nardi Riccardo 100, funerale di Toffoli Giuseppe 36.80, funerale di Michelon Cheris 31.86, Tomasi Paola in memoria di Cheris 150, Da Riz Gina 20, Zanetti Tarcisio e De Coppi Caterina nel 50° di matrimonio 50, NN per le porte della chiesa 10, festa compleanno 30, Conferenza San Vincenzo di Tarzo 150, NN 10, Pro Loco di Tarzo 150, De Polo Girolamo 20, Cassa Chierichetti per le tuniche 170, Dal Cin Guido e Foltran Lavinia nel 50° di matrimonio 50, NN prestito grazioso 29.492,49, NN Lampada S. Antonio 10, Festa compleanno 50, Rover Treviso 20, Funerale di Tomasi Ines 13.58, per opere parrocchiali 5 e in memoria 70, Funerale di De Coppi Giuseppina 17.99 e per opere parrocchiali 43, Famiglia Tona 50, Da Riz Gina 20, Mazzucco Maria 200, Funerale di Pin Maria Elda 29.94, per opere parrocchiali 8.50 e in memoria di Elda 100 + 60, De Coppi Lino e Adriana 25, Tomasi Costantina 20, Dal Gobbo Pietro 50, Raccolta ferro 4.510, Offerte festivo: 846.31, offerte feriale: 248.15, stampa: 109.58, candele votive: 405.34, Un posto al tuo pranzo di Natale: 60.5, candele festa della candelora 317.87. Spese. Stampa 304.62 €, servizi vari di ministero 80, Animatori del Grest 100, Particole al monastero S. Giacomo 101.10, Foglietto domenicale La nostra Messa 97.10, bolli e cancelleria varia 42, Energia elettrica: 533.93, Toner fotocopiatrice 90, pulitura casule 16, faro sacrestia 3, tassa Diocesana Azione Cattolica 60, ONPI 118.58, Riparazione caldaia riscaldamento 150, restituzione prestito grazioso 4.000, Riscaldamento 1.743,52, Energia Elettrica 655.63. Per la SCUOLA MATERNA Pro Loco di Tarzo per il carro mascherato 350 €, Comune di Tarzo contributo per famiglie disagiate 5.760,00, Comune di Tarzo contributo straordinario 2.714,57, Pavan Angiola 70, De Coppi Lino e Adriana 25, Comitato Genitori della scuola 1.423.90. Spese. Personale: 9.561,00 €, Alimen- “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto tari: 2.542,19, ristrutturazione servizi e acqua 2.770,90, CESA 784.89, Licenza TV 4,13, cartoleria 84.95, ONPI 101.64, Energia elettrica: 510.90, Riscaldamento 2.317,46. Per la Chiesa di FRATTA Spese: Energia Elettrica 81.65 € Per la Chiesa di NOGAROLO Tomasi Battistina 50 €, Gruppo Giovani 17, Spese. Energia elettrica 89.23 € Per VOCE AMICA Il Comune 1.200 € Tarzo: Tomasi Luana 15 €, Casagrande Vittorino 5, NN 5, NN 10, De Zanet 10,Tomasi Sergio 20, Bez Emma 10, Pancot Antonio 50, NN 20, Gruppo Alpini di Tarzo 200, NN 20, Dalla Bella Bruna 15, Casagrande Agostino 40, Cesca Pol Jole 10, De Polo Girolamo 20, NN Corbanese 50, NN 10, Dal Gobbo Aurelio 10, NN 20, De Bastiani Palmira (S. Vendemiano) 20, Pavan Angiola 30, Pro Loco di Tarzo 500, De Martin Giovanni 20, De Coppi Lino e Adriana 20, Tomasi Costantina 10, Gusatto Antonio 10,Turri 10, Cecchin Valentino (Saronno) 60, Zuanella Teresa 20, Famiglia Colla Ruggero 10, Antoniazzi Maria Lea e Angelo (Canadà) 142,21, NN 10, Zanetti Artemio (S. Martino di Colle Umberto) 50, Pol Nicola Edicola 100. Totale 1542,21 € Corbanese: via Castagnera Bassa 247 €, via Madonna, San Giuseppe e Siviglia 60, via Olimpia 20,50, via Madonna di L. 15, Alpini Corbanese 50, De Coppi Vittorio 15, Grosso Dima 15, Tomasi Gianfranco 15, Salton Giuliano 30, Bottega Carlo 15, Dal Col Stefano 15, Gelsomina 20, Vacillotto Amedeo 10, Dolores 20, Casagrande Umberto 20, Morandin Rina 20, Tomasi Amelia 20, Pol Giuseppina 10, Cominetti Giovanna 20, Bottega Illara 20, Annamaria 20, Grosso Vittorino 15, Casagrande Angelo 15, Possamai Ottavio 20, Pol Romeo 20, Franceschet Teresa 15, Zamuner Federico 15, N.N. 20, Pascon Vittoria 15, Casagrande Antonia 15, Battiston Graziella 15, Cesaretto Rosa 12, Possamai Stefano 5, Dal Cin Antonietta 5, De Zanet Castagnera 15, Dal Molin Arcangelo 20, Salone Liviana 40. Totale 990 € Arfanta: G.R.A. 50 €, Resera 45.Totale 95 €. Totale entrate 3.827,21 € Spese: Spedizione copie di Voce Amica alle Biblioteche di Roma, Firenze,Treviso e buste 40 €, Spedizione emigrati 246,44, Tipografia 1.823,26 e Tipografia 1.768,00. Totale spese 3.877,70 € Angolo dei ricordi La vecchia canonica con la casa del sagrestano in piazza XXX ottobre a Corbanese riprodotta nel disegno del pittore Piovesana di Conegliano. In questa casa prima della sua demolizione hanno abitato la famiglia di Mosè Tadio (Dal Molin) e quella di Mario Maset con la moglie Adalgisa Dal Molin. Fotografia scattata durante i lavori di demolizione del fabbricato avvenuta verso il 1960. Si ringrazia il bar alla Rotonda e l’archivio parrocchiale. Se avete vecchie ed interessanti fotografie nei vostri cassetti, tiratele fuori! Calendarietto appuntamenti Marzo 1. A Cison: 1° incontro quaresimale. Relatore: Il Vescovo 2. Cattedrale: Congegno . Enzo Bianchi 3. Convegno a Vittorio Veneto 4. Ritiro ragazzi Prima Confessione e Comunione e incontro Genitori 50° di Matrimonio Zanetti – De Coppi 5. Revine: 2° incontro di Quaresima 6. Lago: Incontro Catechisti della Forania 12. Lago 3° incontro Quaresima 18. Celebrazione del Battesimo, Cattedrale Convegno 19. A Tarzo: 4° incontro quaresima 25. Incontro Trevisani nel mondo 26. A Corbanese: 5° incontro Quaresima Aprile 1. Domenica delle Palme 2. Inizio Settimana Santa 5. Giovedì Santo 6. Venerdì Santo – Via Crucis a Colmaggiore 7. Sabato Santo – Confessioni 8. Pasqua di Resurrezione 14. Celebrazione di un matrimonio 24. A Vittorio Veneto: Palio dei chierichetti 29. Celebrazione Prima Comunione 30. Redazione Voce Amica Redazione e Collaboratori di questo numero Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Valentina Ceneda, Antonio Pancot, Franco e Mario Introvigne, Bruno Michelon, Luciano P., Martina T., Carla D.B. Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Sara M., Sergio M. Parrocchia di Arfanta: Don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.