Mantova Medica - Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della
Transcript
Mantova Medica - Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della
Mantova Medica anno XLIV - novembre-dicembre 2007 - n. 6 anno XLV - gennaio-febbraio 2008 - n. 1 Poste Italiane S.p.A. - spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 - DCB Mantova SOMMARIO EDITORIALE – Motivi d’orgoglio a cura di L.Monesi NOTIZIARIO DELL’ORDINE – Seduta di consiglio del 20 settembre 2007 – Seduta di consiglio del 25 ottobre 2007 – Seduta di consiglio del 6 dicembre 2007 – Verbale della commissione ambiente del 15 ottobre 2007 NOTIZIE E COMUNICATI – Cambio al vertice dell’Asl di Mantova e dell’azienda Ospedaliera C. Poma – I nuovi Direttori Generali delle ASL e delle Aziende Ospedaliere in Lombardia – Accordo INAIL e rappresentanze sindacali per la certificazione a favore degli assicurati INAIL – Elenco dei medici disponibili alle sostituzioni pag. 3 » » » » 4 6 7 10 » 12 » 16 » » 17 22 » » 23 24 » 25 » 26 » 27 » 28 » » » 30 32 43 AIFA – Profilo rischio/beneficio positivo per rosiglitazone e pioglitazone – Dispensazione dei farmaci a base di nimesulide – Lo specialista oculista è responsabile della redazione del piano terapeutico per colliri in nota 78 – Modifica del regime di fornitura dei medicinali contenenti isotretinoina ad uso sistemico – Raccomandazioni terapeutiche, avvertenze e restrizioni sull’uso di piroxicam – Nota informativa sul profilo di sicurezza dei farmaci a base di ranelato di stronzio SPAZIO LIBERO – Come vivere la malattia cronica: la ricetta di una illustre psicologa a cura di R. Astolfi – Bamco – Il rifugio (breve racconto Kafkiano) 1 INFORMAZIONI ORARIO UFFICIO: Lunedì, Mercoledì e Venerdì: mattino Lunedì pomeriggio Martedì e Giovedì Sabato chiuso. ore 08.00/12.30 ore 15.00/17.30 ore 08.00/16.00 APERTURA AL PUBBLICO DALLE ORE 9.00 MANTOVA MEDICA È CONSULTABILE ANCHE SUL SITO WEB Via Pomponazzo n° 50 - 46100 Mantova - tel.: 0376/326632 - fax: 0376/326632 [email protected] www.omceomantova.it Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Mantova Commissione Odontoiatri Presidente: Dr. Massimo Nardini Segretario: Dr. Valentino Staffoli Componenti: Dr.i Cesare Benatti, Patrizio Turina, Renato Vaglia Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamente agli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali. Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111 © Ordine dei Medici della Provincia di Mantova Stampa: Tipografia Commerciale Coop. (MN) In copertina: foto di G. Bergomi DELEGHE Rapporti con l’Azienda Ospedaliera e le Fondazioni: Dr. Giancarlo Pascal Rapporti con l’ASL: Dr.ssa Elena Politano Rapporti con l’Università e organi istituzionali: Dr. Marco Collini Rapporti con i Responsabili della Medicina del Territorio: Dr.i Fausto Bettini, Alfredo Bettoni Per l’E.N.P.A.M.: Dr. Adelmo Mambrini Rapporti con il personale: Dr.i Adelmo Mambrini, Massimo Nardini Rapporto con l’Alto Mantovano, Destra Secchia e Basso Mantovano: Dr.i Stefano Bernardelli, Maria Teresa Fusaro Giovani medici Dr.ssa Barbara Presciuttini Pubblicità sanitaria medici, leggi e regolamento, privacy: Dr. Adelmo Mambrini Rapporto con la B.A.M.C.O.: Dr. Antonio Parma Pubblicità sanitaria odontoiatri: Dr. Cesare Benatti Osservatorio anziani: Dott.ssa Raffaella Rabbi Rapporti con l’I.N.P.S.: Dr. Adelmo Mambrini Rapporti interprofessionali: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pierluigi Botti, Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Daniela Gialdi, Antonio Graziano, Rinaldo Rondelli Direttore Responsabile Dr. Stefano Bernardelli Consiglio Direttivo Presidente: Dr. Luciano Monesi Vice Presidente: Dr. Marco Collini Segretario: Dr. Adelmo Mambrini Tesoriere: Dr. Giampaolo Sabbioni Consiglieri: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pier Luigi Botti, Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Antonio Graziano, Antonio Parma, Giancarlo Pascal, Elena Politano, Rinaldo Rondelli Consiglio Odontoiatri Dr.i Massimo Nardini, Valentino Staffoli Revisori dei conti Dr.i Daniela Gialdi, Barbara Presciuttini, Raffaella Rabbi Revisore supplente Dr. Carlo Bonfanti 2 EDITORIALE MOTIVI D’ORGOGLIO Nonostante le criticità e le discrasie, nonostante il gap tra nord e sud del Paese, il tanto vituperato Servizio Sanitario Nazionale, in base a dati ricavati da sette indicatori si pone al secondo posto in campo mondiale in termini di capacità e qualità d’assistenza. Abbiamo la maggior speranza di vita, settantottanni per gli uomini ed ottantaquattro per le donne, una mortalità infantile del 4,1 per mille nati vivi ed una sopravvivenza per tumori a cinque anni dalla prima diagnosi del 59% (media europea 55%) nelle donne e 47 (media europea 45) per gli uomini. Sotto il profilo del welfare siamo leader in Europa per numero di farmaci gratuiti offerti ai cittadini e assistenza pediatrica gratuita per tutti i bambini. Diminuiscono progressivamente i così detti viaggi della speranza in strutture sanitarie straniere. Buona l’attività di prevenzione, sussiste eccellenza nei trapianti e nella diagnostica ad alta tecnologia. Il 76,6% della spesa sanitaria ricade sul pubblico ed il rimanente sul privato. Da questi dati emergono logiche considerazioni. La prima è che governando meglio la spesa (da bancarotta per molte regioni) non subiremmo pesanti condizionamenti e pesanti limiti all’esercizio autonomo e responsabile della professione. Infatti migliaia di colleghi ed operatori sanitari e milioni di cittadini stanno pagando i costi di alcune amministrazioni regionali che hanno privilegiato la cattiva politica e le incapacità gestionali creando voragini nei conti. Auspichiamo che quanto prima si applichi la norma vigente secondo cui le regioni che non rientrano dal disavanzo vengano commissariate. Il Commissario ad acta per la gestione dei piani di rientro ha la facoltà di proporre l’allontanamento dei Direttori Generali. È inconcepibile che quattro regioni producano l’80% della sforamento della spesa. Nel passato il ripiano automatico del deficit da parte dello Stato ha diseducato e prodotto effetti devastanti. Come ovviare con giustizia e nel rispetto del principio della sussidiarietà? Si prendano a modello le quattro regioni virtuose del Nord e si calcoli la media della spesa per ogni cittadino. La stessa quota viene assegnata ad ogni abitante delle regioni in causa, in caso di ulteriore sforamento, si proceda immediatamente al commissariamento della regione e all’immediato rientro del deficit. La seconda riflessione è che dei sette indicatori da cui sono stati ricavati i dati e che rappresentano i punti di forza del nostro S.S.N., cinque vedono esclusivi protagonisti i medici. Non è il caso di indulgere a trionfalismi, ma con grande umiltà li sottoponiamo all’attenzione delle nostre comunità, affinchè tutti abbiano la consapevolezza di come la stragrande maggioranza dei nostri colleghi, quotidianamente con esemplare spirito di servizio, compia per intero il proprio dovere. LUCIANO MONESI 3 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL GIORNO 20 SETTEMBRE 2007 3) Proposta di Legge di iniziativa popolare sulla riforma delle professioni intellettuali a cura dei Comitati interprofessionali nazionali. Sono presenti i colleghi Dr.i: Mambrini, Pascal, Politano, Rondelli, Graziano, Forapani, Nardini, Parma, Botti, Sabbioni, Bettoni, Bernardelli, Staffoli (consiglieri), Rabbi (revisore). Assenti giustificati: Collini, Bettini, Fusaro (consiglieri), Gialdi e Presciuttini (revisori). Presiede Dr. Luciano Monesi. Il Presidente illustra l’iniziativa di una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma delle professioni intellettuali. Si stanno attivando in tutta l’Italia gli ordini professionali per una proposta che sia meno penalizzante rispetto all’attuale non solo per i professionisti ma per gli stessi cittadini. Il presidente riferisce dell’iniziativa dell’invio di una comunicazione a tutti gli iscritti così come hanno fatto tutti gli altri ordini nella provincia e nel Paese. Una nuova legge sulle professioni intellettuali dovrebbe salvaguardare l’autonomia dei professionisti e le loro casse previdenziali dal tentativo di accorpamento con altri enti previdenziali non in floride condizioni economiche. Si è deciso che le firme andranno depositate presso i Notai. 1) Approvato il verbale della seduta precedente. 2) Variazioni dell’Albo Vengono approvate le seguenti variazioni all’Albo: ALBO MEDICI CHIRURGHI Nuove Iscrizione: DR.SSA BUTTARELLI MONNIA DOTT. PASIN FEDERICO Iscrizioni per provenienza da altro Ordine: DOTT. FIORENTINO ROMANO, proveniente dall’Ordine dei Medici Chir. di Foggia. DOTT. BELULI INDRIT, proveniente dall’Ordine dei Medici Chir. di Verona. 4) Commissione per le Borse di studio: decisioni operative. Cancellazione per trasferimento ad altro Ordine: Il Segretario dà lettura della bozza di delibera istitutiva di una borsa di studio a carico dell’Ordine per colleghi nostri iscritti impegnati in attività di ricerca. Il Presidente ricorda che l’iniziativa partirà concretamente nel 2008 allorquando la somma verrà inserita nel bilancio di previsione dell’anno prossimo. In tal modo sarà possibile decidere in DOTT. CERINI ROBERTO, trasferito all’Ordine dei Medici Chir. di Verona. Iscrizione Albo psicoterapeuti: DR.SSA BININI ARIELLA DR. SSA BODON CRISTINA DR. SSA BIANCHI MARIA EDGARDA 4 NOTIZIARIO DELL’ORDINE concreto la somma da allocare tenuto ovviamente conto degli altri oneri a carico dell’Ordine. Vengono accolti i suggerimenti del dr. Pascal. ziato su molti pazienti che afferivano alla struttura. Il consiglio esprime disappunto e stigmatizza il fatto che non venga tenuto conto della peculiarità della professione medica, basata sulla fiducia, e sulla conseguente necessità di non privare improvvisamente i pazienti che gli si erano rivolti con fiducia, delle necessarie cure da parte del Collega. Alle ore 22.30 viene dichiarata chiusa la seduta. 5) Commissione Tutela Ambiente. Per quanto riguarda la commissione ambiente, il Dr. Papazzoni, incaricato del problema riferirà ad una prossima riunione. 6) Indagine conoscitiva. Letto, approvato e sottoscritto. Circa il questionario inviato ai colleghi, non è ancora possibile elaborare la percentuale di quanti hanno risposto in quanto molti non l’hanno ancora ricevuto per problemi delle poste. Il Presidente Dott. Luciano Monesi Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini 7) Comunicazioni della Commissione Odontoiatrica. Il dr. Nardini comunica il successo avuto dall’iniziativa della reperibilità odontoiatrica nei mesi estivi e dell’eco positiva che questo fatto ha avuto sulla stampa locale. Riferisce inoltre del cosiddetto “fondo Sanità”, fondo chiuso previdenziale, prima limitato ai soli dentisti ma ora, su iniziativa dell’Enpam, esteso a tutti i medici iscritti agli Albi. Verrà organizzata una serata nella quale verrà illustrato il significato dell’iniziativa. STUDIO DI ECOGRAFIA ECO-COLOR DOPPLER AGO ASPIRATO DR. GIANANDREA BERTONI SPECIALISTA IN: Radiologia Diagnostica 8) Viene data lettura dell’esposto di un collega, a rapporto libero professionale, allontanato dal posto di lavoro senza motivazione scritta e soprattutto senza tenere conto delle cure che lo stesso aveva ini- RICEVE PER APPUNTAMENTO Via Marangoni, 7 - Mantova cell. 348/7804686 - abit. 0376/362783 Via M. Azara, 6 - Tempio Pausania (SS) abit. 079/673208 5 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL GIORNO 25 OTTOBRE 2007 dall’affermazione secondo la quale lo scopo non è certamente quello di fare politica ma di costituire un interlocutore tecnico nei confronti di coloro (enti e cittadini) che volessero porre quesiti sul rapporto inquinamento e salute. Il dr. Monesi riassume la questione del contrasto tra gli Ordini dell’Emilia Romagna e il Ministero delle Attività Produttive sulla questione dell’inceneritore di Ferrara e la lettera di solidarietà pubblicata dalla stampa locale. Sono presenti i Colleghi Dr.i: Collini, Mambrini, Bettini, Rondelli, Sabbioni, Politano, Bernardelli, Graziano, Botti, Nardini, Staffoli, Pascal (consiglieri); Gialdi, Presciuttini (revisori) Assenti giustificati: Parma, Forapani, Fusaro, Bettoni (consiglieri); Rabbi (revisore). Presiede il Dr. Luciano Monesi 1) Approvato il verbale della seduta precedente. 2) Variazioni all’Albo: vengono approvate le seguenti variazioni: 4) Punto sull’indagine conoscitiva. ALBO MEDICI CHIRURGHI Iscrizioni per provenienza da altro Ordine: Viene fatto il punto sull’indagine conoscitiva fatta tra gli iscritti all’Ordine in collaborazione con la fondazione Università di Mantova: non siamo ancora in grado di dire in quanti abbiano risposto. Pare tuttavia che non siano molti, certamente in numero inferiore a quel 30% necessario per avere una significatività. L’iniziale termine del 30 ottobre verrà quindi prorogato e un nuovo questionario allegato a Mantova Medica. DR.SSA TROPLINI SONILA, proveniente dall’Ordine dei Medici Chir. di Brescia. DOTT. PROF. VESCOVI PIER PAOLO, proveniente dall’Ordine dei Medici Chir. di Parma. DOTT. FURCI ROCCO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia Iscrizione). Cancellazione per dimissioni volontarie: DOTT. BARONI CESARE Iscrizione Albo psicoterapeuti: DR.SSA ZANONI ILENIA ALBO ODONTOIATRI Iscrizioni per provenienza dal altro Ordine: DOTT. FURCI ROCCO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia iscrizione). 5) Approvazione definitiva della delibera sulle borse di studio. Viene definitivamente approvata la delibera istitutiva della Borsa di studio con le modifiche suggerite dal Consiglio. 3) Riunione: Obiettivi della Commissione Tutela Ambiente: il Presidente riferisce sui lavori della neocostituita Commissione ordinistica di tutela ambientale. Le conclusioni raggiunte vengono riassunte 6) Trattative con la Banca Popolare di Sondrio. 6 NOTIZIARIO DELL’ORDINE Il Tesoriere riferisce sulla trattativa con la Banca Popolare di Sondrio in merito al servizio di riscossione. Dopo un riassunto circa la situazione della riscossione nel corso degli anni passati, quando il servizio era in appalto alla Banca di Verona, Vicenza, Belluno e i problemi legati alla riscossione diretta con l’inerente questione dei solleciti, si è passati alla Banca di Castelgoffredo. Tuttavia anche questa si è dimostrata poco diligente sui solleciti che restano affidati ai nostri uffici. La Popolare di Sondrio, banca specializzata nei servizi di tesoreria e di cassa, potrebbe occuparsi dei MAV della riscossione e dei solleciti a condizioni per noi interessanti. La decisione definitiva comunque è attesa a breve. tivo derivato dal fondo dentisti e gestito tramite ENPAM. Rappresenta un’interessante alternativa di investimento in quanto i costi di gestione sono estremamente contenuti. Verrà organizzata presso la sala Norlenghi una serata con gli esperti in giorno 20 novembre. Per concludere, i dr.i Bernardelli e Pascal vengono nominati quali rappresentanti nel comitato di redazione di un’emittente locale per i problemi della Sanità. Alle ore 22.30 il Presidente dichiara chiusa la seduta. Letto, approvato e sottoscritto. 7) Nelle varie, il dr Nardini riferisce sul “Fondo Sanità”, fondo pensione integra- Il Presidente Dott. Luciano Monesi Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL GIORNO 6 DICEMBRE 2007 2) Approvate le variazioni degli Albi. Sono presenti i colleghi Dr.i: Monesi, Collini, Mambrini, Graziano, Forapani, Parma, Politano, Rondelli, Staffoli, Nardini (consiglieri). Assenti giustificati Dr.i: Fusaro, Sabbioni, Pascal, Bernardelli, Botti, Bettoni, Bettini, (Consiglieri), Presciuttini, Rabbi, Gialdi (Revisori). ALBO MEDICI CHIRURGHI Nuove Iscrizioni: DR.SSA BERTOLAZZI CHIARA. Cancellazione per dimissioni volontarie: DOTT. BALZANELLI GAETANO DOTT. SABBIONI PIERMARIO DR.SSA MAZZOCCHI MARIA ANGELICA DOTT. BARACCHI SANDRO Presiede il Dr. Luciano Monesi. 1) Approvati i verbali delle sedute precedenti. 7 NOTIZIARIO DELL’ORDINE ALBO ODONTOIATRI Nuove Iscrizioni: Per quanto riguarda l’attività dei direttori generali delle aziende sanitarie, essi dovranno scegliere i direttori di struttura scegliendoli però da una terna elaborata con criteri oggettivi da un’apposita commissione. Di interesse è il fatto che gli ospedali dovranno accantonare un fondo per il risarcimento danni in corso di attività professionale e istituire procedure e protocolli per la gestione degli errori. Sono state recepite le norme europee sui profili professionali in Sanità. Le ostetriche potranno prescrivere gli esami per il monitoraggio di una gravidanza fisiologica. A tale proposito, la FNOMCEO ha espresso forti perplessità in quanto la diagnosi di “fisiologico” scaturisce sempre da una diagnosi che non può essere fatta che dal medico. Altro fatto importante, contro il quale la federazione ha inviato motivato ricorso, riguarda la sentenza del Consiglio di Stato che ha tolto la psicologia clinica ai medici per affidarla agli psicologi. Per quanto riguarda infine la riforma delle professioni, la legge di riforma ha ribadito che i medici, per esercitare la professione, debbono obbligatoriamente essere iscritti all’Ordine; inoltre le società non mediche operanti in campo sanitario dovranno avere i medici nel Consiglio Direttivo. Le novità per quanto riguarda l’Ordine professionale potrebbe essere la presenza di un magistrato nelle commissioni disciplinari per fornire un necessario supporto “tecnico” sulle modalità operative dell’elaborazione di un giudizio anche se viene ribadita la necessaria distinzione tra norma penale e deontologica. DOTT. MARIOTTO SIMONE PIETRO, DR.SSA FILIPPINI ALESSIA Cancellazione per dimissioni volontarie: DOTT. BEDULLI BRUNO 3) Punto sulla situazione generale in relazione alla proposta di legge sulla Riforma delle Professioni. Il Presidente riferisce sugli ultimi sviluppi delle vicende riguardanti la riforma delle professioni e su quanto riguarda l’attività legislativa concernente la professione medica nonché le disposizioni emanate dalla federazione nazionale. Nelle disposizioni di accompagnamento della legge finanziaria, verrà stabilito che le regioni che hanno sforato il deficit di spesa dovranno elaborare un progetto di rientro in tempi ragionevoli e se ciò non verrà attuato si procederà al commissariamento. DR. PIER LUIGI GIBELLI Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica CONSULENZE PREVIO APPUNTAMENTO Tel. 0376/355141 - 221018 R.M. 335/8356272 8 NOTIZIARIO DELL’ORDINE 4) Consiglio Nazionale ENPAM a Roma il 1° dicembre 2007. stenza legale per la tutela del Consiglio nel corso di procedimento disciplinare. Si tratta di un problema civilistico in quanto l’Ordine potrebbe essere chiamato a rispondere di risarcimento danni nei confronti di colleghi sospesi dalla professione, con conseguente danno economico, e poi reintegrati. Il Dr. Mambrini illustra quanto discusso nel Consiglio nazionale Enpam a cui ha recentemente partecipato per l’approvazione del bilancio preventivo del 2008. Non sono emerse sostanziali novità rispetto all’anno scorso. La situazione economica dei fondi permane buona con le entrate che hanno superato le uscite anche se l’incremento percentuale di queste ultime è stato maggiore rispetto alle entrate. Il bilancio preventivo è stato comunque approvato all’unanimità. Viene stabilito che l’assemblea ordinaria annuale degli iscritti verrà tenuta il giorno 21 giugno. 7) Esposto contro una struttura sanitaria convenzionata. Viene portato il caso di un esposto su quanto accaduto presso una struttura sanitaria privata che ha dato luogo ad un alterco fra due colleghi. 8) Nelle varie viene esaminata una richiesta di patrocinio e la nomina di una terna di colleghi per una visita di invalidità. 5) Incontro con l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Dott. Luciano Bresciani. Letto, approvato e sottoscritto. Il Presidente Dott. Luciano Monesi Il presidente annuncia che, salvi imprevisti dell’ultimo minuto, l’incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità Bresciani avverrà il giorno 19 gennaio 2008. Sarebbe sicuramente utile far coincidere l’incontro con la presentazione del questionario sulla professione medica inviato di recente agli iscritti. I dati non sono completi ma in corso di elaborazione e si pensa che potranno essere presentati nel mese di aprile. Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini CENTRO AURIS STUDIO MEDICO SPECIALISTICO Otorinolaringoiatria - Audiologia Medicina termale (inalazioni - aerosol - insufflazioni) 6) Proposta di assistenza legale in caso di procedimenti disciplinari. Tel. 334 9972274 Via Bertolotti n° 8 - Mantova Il Dr. Nardini illustra una proposta di assi9 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE RIUNIONE COMMISSIONE AMBIENTE DEL 15 OTTOBRE 2007 porci di fare come commissione ambiente e quali priorità vogliamo implementare. Potremmo diventare un collettore di dati sul rapporto salute inquinamento da proporre alle autorità oppure un centro di informazione indipendente nei confronti dei cittadini. All'inizio del proprio intervento il dr. Ricci informa che a breve saranno disponibili i dati sull' incidenza dei tumori nella provincia di Mantova. Il lavoro non è stato facile per quanto riguarda il reperimento dei dati e la verifica della loro attendibilità. Tuttavia vi sarà la possibilità di confronto con i dati dei registri tumori di province nelle quali questa esperienza è implementata e funzionante da molti anni. Anche il dr. Ricci sottolinea il ruolo che potrebbe avere l'Ordine come interfaccia informativa al di fuori di condizionamenti politici che potrebbero avere le ASL. Secondo il dr. Sturani potrebbe essere prematuro affermare subito le nostre linee di indirizzo circa l'attività futura. Meglio sarebbe porre sul tavolo una serie di idee su cui riflettere e decidere in un secondo tempo in merito ad una o poche linee di indirizzo realmente perseguibili. Dice inoltre che la regione Lombardia non ha ancora fatto uscire un documento ad hoc preparato da un pool di esperti circa l'inquinamento da polveri in quanto a tutt' ora non sono stati destinati fondi per intervenire sul problema. Infine conclude affermando il ruolo che utilmente l'Ordine potrebbe avere nella produzione di documenti circa il rapporto tra Sono presenti i colleghi Dr.i: Monesi, Collini, Ricci, Sturani, Papazzoni, Nardi, Costani, Bellomi, Mambrini. Presiede il dr. Luciano Monesi, segretario verbalizzatore dr. Adelmo Mambrini. In apertura di seduta il Presidente introduce l'argomento illustrando ai colleghi la storia dell'istituzione di una Commissione Ambiente nell' ambito del nostro Ordine professionale e come ciò sia in linea con i dettami del nuovo codice di deontologia medica e con quanto suggerito dalla Federazione nazionale. Il dr. Papazzoni riferisce del percorso che lui ed i colleghi operanti nel destra Secchia da anni portano avanti mediante la raccolta dei casi di tumore occorsi nella zona di loro interesse e coinvolgente un bacino di abitanti di parecchie migliaia di persone. Dice che una raccolta su vasta scala consente una raccolta omogenea di informazioni da portare all'attenzione di politici ed amministratori. Inoltre la dimostrazione da parte dei medici curanti di sensibilità alle tematiche ambientali non può che produrre la gratitudine degli assistiti. Il dr. Sturani, pur ammettendo di non essere un esperto di problemi ambientali, rende noto di occuparsi da anni di problematiche inerenti gli effetti sulla salute degli inquinanti respiratori. E' necessario sensibilizzare l'opinione pubblica in quanto la Valle Padana rappresenta, secondo stime internazionali, una delle più esposte d'Europa per quanto riguarda l'inquinamento dell' aria. Per la dr.ssa Costani occorrerebbe preliminarmente definire che cosa vogliamo pro10 NOTIZIARIO DELL’ORDINE inquinamento e salute da divulgare presso la popolazione. Il dr. Collini legge il documento inviato dal ministro Bersani ai colleghi Turco e Mastella in riferimento alle critiche formulate dagli Ordini dell'Emilia Romagna su problema dell'inceneritore di Ferrara. La presa di posizione da parte dei medici rappresenta un esempio utile di come gli Ordini possano utilmente intervenire sulle dinamiche ambientali in ossequio all' impegno richiesto dal nuovo codice di deontologia medica. Tuttavia affinchè le prese di posizioni si dimostrino efficaci è necessario che i medici manifestino nel loro interno coesione e cautela al fine di evitare pericolosi condizionamenti politici. Il dr. Monesi conclude ribadendo il dovere istituzionale all'interesse per le problematiche inerenti il rapporto ambiente salute. Secondo il dr. Ricci sarà importante divulgare attraverso la stampa l'istituzione di questa commissione indipendente dato il suo impatto sulla popolazione e considerata la sensibilità degli amministratori su quanto fa presa sull'opinione pubblica. Nel suo intervento il dr. Bellomi ricorda la necessità di affrontare unicamente i problemi che sono alla portata della commissione. Se dall'osservazione emerge un'aumentata incidenza di tumori non si può fare alcuna affermazione sulle cause: questa questione non è alla nostra portata richiedendo strumenti scientifici e risorse economiche che vanno al di là delle nostre possibilità. La dottoressa Costani introduce alcune osservazioni sullo studio dell'incidenza dei sarcomi dei tessuti molli per far comprendere che anche delle osservazioni condotte empi- ricamente possono suggerire interessanti direzioni di ricerca e verifica. Il dr. Bellomi, a tale proposito, informa che dal lontano 1984 si occupa del registro tumori in provincia di Mantova. Affinchè un registro tumori sia validato deve attenersi a criteri molto precisi di scientificità e non a semplici osservazioni empiriche. Non è quindi un compito facile sia l'implementazione che la tenuta: dalle osservazioni registrate fino ad oggi risulta che i tumori importanti nella nostra provincia non sono quelli in cui si ritiene più probabile una causa del tipo inquinamento ambientale. Il dr. Collini tuttavia, pur dichiarandosi in linea di massima d'accordo con quanto affermato da Bellomi, ritiene che anche le osservazioni empiriche vadano bene in quanto stimolo a ricerche più articolate e complete. Inoltre le osservazioni dei medici di famiglia sono utili per quanto riguarda casi incidenti in pazienti emigrati o immigrati nella nostra provincia. L'Ordine può altresì servire come luogo di scambio di informazioni e di raccolta. Il dr. Ricci allarga l'osservazione precedente spiegando che le osservazioni dei medici di famiglia dovrebbero far capire se un caso di tumore è prevalente o incidente in un determinato momento. Il dr Monesi infine, approvato in ciò da tutti i componenti della commissione, propone una presa di posizione sulla stampa in difesa della federazione dell 'Emilia Romagna che si era espressa sulla questione dell' inceneritore di Ferrara. Il Segretario della Commissione DR. ADELMO MAMBRINI 11 NOTIZIE E COMUNICATI CAMBIO AL VERTICE DELL’ASL DI MANTOVA E DELL’AZIENDA OSPEDALIERA C.POMA Il Presidente e i Consiglieri dell’Ordine dei Medici di Mantova, assieme a tutti i Sanitari mantovani, porgono un cordiale ed affettuoso saluto al Dott. Pier Mario Azzoni, Direttore Generale dell’ASL, e al Dott. Luca Filippo Stucchi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera C.Poma, sicuri di una continua ed effettiva collaborazione. di avvocato conseguita nell'anno 1995 presso il Distretto di Corte d'Appello di Brescia. - Iscritto all'Albo degli Avvocati - Elenco Speciale Pubblici Dipendenti - presso l'Ordine Professionale di Mantova. TITOLI DI SERVIZIO - Collaboratore Amministrativo (dal 28.10.1991 al 13.4.1998), vincitore di pubblico concorso, presso l'Ufficio Affari Generali e Legali dell'USSL 46, quindi Azienda USSL 21 e ASL di Mantova. - Collaboratore Amministrativo (dal 14.4.1998 al 30.9.1999) presso l'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda dove, in assenza del Dirigente titolare, ricopre le funzioni di Responsabile dell'Ufficio Legale e dell'Ufficio Relazioni Sindacali. - Dirigente Amministrativo (dall' 1.10.1999 al 31.12.2007), per effetto di pubblico concorso presso l'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, in qualità di Responsabile apicale dell'Ufficio Affari Generali e Legali. - Nell'ambito delle attività di direzione di struttura complessa (titolarità ricoperta a far data dall'1.1.2001 senza soluzione di continuità) segue l'intero contenzioso, curando in prima persona la materia Giuslavoristica dinanzi al giudice di 1° grado e tenendo i rapporti con i legali esterni; sovrintende all'intero settore assicurativo, alla contrattualistica aziendale e ai procedimenti disciplinari. * * * Dott. PIER MARIO AZZONI Nato a Casalmaggiore (CR) il 16 maggio 1965. TITOLI DI STUDIO - Maturità classica conseguita nell'a.s. 1983/84, con voto di 60/60, presso il Liceo Ginnasio "Bellini Pastore" di Castiglione delle Stiviere. - Laurea in Giurisprudenza conseguita il 25 marzo 1991, con voto di 108/110, presso l'Università Cattolica di Milano, discutendo una tesi in Diritto Urbanistico dal titolo "Disciplina urbanistica e tutela delle zone agricole". - Abilitazione all'esercizio della professione 12 NOTIZIE E COMUNICATI - Da novembre 2004 è altresì nominato Responsabile Amministrativo del Servizio Tecnico Patrimoniale per il quale cura la predisposizione di numerosi capitolati d'appalto. - Cura l'attuazione in Azienda della normativa sulla privacy e, da ultimo, è nominato Responsabile Aziendale per il Risk Management. ALTRE tata dalla Regione Lombardia, con personalità giuridica di diritto pubblico. - Dal 15.6.1998 al 27.05.2002, Assessore all'Urbanistica del Comune di Castiglione delle Stiviere per l'intero mandato amministrativo 1998-2002. - Dal marzo 1999 al marzo 2002 esperto giuridico del Comitato Etico dell'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda. - Dall’A.A. 2003-2004 al A.A. 2006-2007 docente nelle discipline di “Diritto del Lavoro” e “Diritto Pubblico” nei Corsi di Laurea in Infermieristica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Brescia (sezione di Desenzano del Garda). ESPERIENZE PROFESSIONALI E AMMINI- STRATIVE - Dall'1.7.1996 al 2.11.1999, incarico professionale di Direttore Amministrativo della IPAB "Casa di Riposo” Innocenta Zanetti - Angelo Cominelli", R.S.A, accredi- 13 NOTIZIE E COMUNICATI - Relazione con l'Università Bicocca per quanto attiene al personale assegnato con funzioni assistenziali e inserimento degli specializzandi Da ottobre 2002 a1 31/12/05 Direttore Risorse Umane dell’Azienda Ospedaliera di Lecco In particolare: - Responsabile della funzione Risorse Umane dell'Azienda, gestione di tutte le problematiche relative al personale dipendente, relazioni sindacali, stato giuridico, contenzioso, amministrazione del personale - Supporto alla Direzione Generale per quanto riguarda il processo di gestione delle risorse umane, organizzazione e funzionamento aziendale - Coordinamento diretto di 35 collaboratori della Direzione Risorse Umane - Supporto alla Direzione generale per la stesura dei piani di assunzione, sviluppo e formazione Da ottobre 2000 a settembre 2002 Direttore delle Risorse Umane presso ENTER S.P.A. società per lo sviluppo di soluzioni internet e di BETA80 GROUP S.P.A., software house Qualifica. Dirigente apicale In particolare: - Gestione e sviluppo di tutte le politiche relative alle risorse umane, relazioni sindacali e dei rapporti con gli enti locali, svolgendo in piena autonomia le attività descritte Da gennaio 2000 a settembre 2000 Responsabile dello Sviluppo (Gruppo Italia) presso S. Pellegrino S.P.A. Qualifica: Dirigente apicale Dott. LUCA FILIPPO STUCCHI Dr. Luca Filippo Stucchi nato il 27 gennaio 1965 a Milano, residente a Merate (LC) in via Giotto 18, coniugato con quattro figli. Cell. 347.2411153 e-mail: [email protected] STUDI • 1984 diploma in ragionieria • 1989 Laurea in Giurisprudenza con indirizzo forense, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore - Titolo della tesi: “Legalità e diritto di sciopero" ESPERIENZE PROFESSIONALI Da gennaio 2006 ad oggi Direttore Area Risorse Umane dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo dei Tintori di Monza. In particolare: - Responsabile dell'Area Risorse Umane dell'Azienda, che comprende la SC Gestione personale, la SS Formazione e la Struttura Sviluppo. - Responsabile delle relazioni sindacali - L'Area comprende 55 collaboratori e due dirigenti direttamente coordinati. - Supporto alla Direzione Strategica per quanto attiene all’organizzazione e applicazione POA - Definizione delle politiche di sviluppo delle risorse umane dell'Azienda. 14 NOTIZIE E COMUNICATI In particolare: - Coordinamento di tutte le attività di selezione, formazione, organizzazione e sviluppo di tutto il gruppo San Pellegrino in ltalia - Responsabilità del budget della direzione sviluppo e di tutte le attività di valutazione delle prestazioni, valutazione del potenziale, indagini retributive, politiche retributive, catalogo delle formazione manageriale - Creazione di piani di carriera, di mobilita interna ed internazionale. - Responsabile dei rapporti con la Linea per quanto riguarda le attività di organizzazione e comunicazione interna, con la realizzazione dei relativi progetti di sviluppo - Formazione finanziata e relativi rapporti con gli enti preposti. Dal1990 al1999 Direzione Risorse Umane Alcatel Italia S.P.A. In particolare: - Nei primi due anni gestione di aree produttive, con tutte le problematiche inerenti all'applicazione del contratto collettivo, esperienze di selezione, formazione, sviluppo nelle varie staff centrali - Dal 1992 relazioni sindacali di fabbrica, - - - - 15 gestione di tutti i servizi di fabbrica, ( mensa, trasporti, servizio sanitario ecc.), esperienza in procedure di mobilità, c.i.g.s:, incentivazioni individuali, mobilità interna ed esterna, gestione dell’area installazione con relative problematiche normative, gestione di piani di sviluppo - formazione anche finanziata. Dal1994 gestione dell'area commercia1e laboratori, - affrontando problematiche di sviluppo, competenze, piani di carriera, politiche retributive e valutazione -delle prestazioni, mobilità internazionale, selezione ed inserimento dei neo assunti Da1 1997 Responsabile del personale della Sede operativa di Trieste (circa 400 dipendenti), mantenendo tutti gli incarichi precedenti, in più affrontando e gestendo procedure di esternalizzazione di attività e riorganizzazione nell'ambito dell'area industriale, contratti di fornitura (lavoro interinale), relazioni sindacali a livello provinciale, piani di sviluppo e formazione con enti locali, gestione stage e rapporti con Università Dal 1998 Responsabile del personale dell’unità di ricerca di Bari (circa 50 dipendenti), mantenendo tutti, gli altri incarichi. NOTIZIE E COMUNICATI I nuovi Direttori Generali delle ASL e delle Aziende Ospedaliere in Lombardia ASL DIRETTORE GENERALE AZIENDA OSPEDALIERA DIRETTORE GENERALE BERGAMO ROBERTO TESTA Carlo Bonometti BRESCIA CARMELO SCARCELLA OSPEDALI RIUNITI Bergamo SPEDALI CIVILI Brescia OSPEDALE DI CIRCOLO Busto Arsizio M. MELLINI CHIARI (BS) S. ANNA COMO (CO) OSPEDALE MAGGIORE CREMA (CR) ISTITUTI OSPITALIERI CREMONA DESENZANO DEL GARDA DESENZANO DEL GARDA (BS) S. ANTONIO ABATE GALLARATE (VA) G. SALVINI GARBAGNATE M.SE (MI) OSPEDALE DI LECCO LECCO (LC) OSPEDALE CIVILE LEGNANO (MI) AZ. OSP. DELLA PROV. DI LODI ISTITUTI OSPEDALIERI "C. POMA" - Mantova OSPEDALE DI CIRCOLO Vizzolo Predabissi (MI) FATEBENEFRATELLI MILANO (MI) G. PINI - MILANO (MI) IST. CLINICI DI PERFEZIONAMENTO MILANO (MI) L. SACCO - MILANO (MI) NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO (MI) S. CARLO BORROMEO - MILANO (MI) S. PAOLO - MILANO (MI) COMO ROBERTO ANTINOZZI CREMONA GIACOMO W. LOCATELLI? LECCO MAURO BORELLI LODI GERMANO PELLEGATA CITTA' DI MILANO MARIA CRISTINA CANTU' MILANO - 1 GILBERTO COMPAGNONI MILANO - 2 EMILIO TRIACA MILANO - 3 PIERGINO PEZZANO MANTOVA PIER MARIO AZZONI PAVIA SONDRIO VARESE SIMONA MARIANI LUIGI GIANOLA PIERLUIGI ZELI VALLE CAMONICA SEBINO ANGELO FOSCHINI S. GERARDO DEI TINTORI - MONZA (MI) Cornelio Coppini Pietro Zoia Fabio Russo Andrea Mentasti Luigi Ablondi Piergiorgio Spaggiari Mara Azzi Armando Gozzini Giovanni Michiara Ambrogio Bertoglio Carla Dotti Giuseppe Rossi Luca Stucchi Claudio Garbelli Gerolamo Corno Amedeo Tropiano Francesco Beretta Luigi Corradini Pasquale Cannatelli Antonio Mobilia Giuseppe Catarisano Giuseppe Spata AZ. OSP. DELLA PROV. DI PAVIA - PAVIA (PV) Luigi Sanfilippo BOLOGNINI - SERIATE (BG) Amedeo Amadeo AZ. OSP. DELLA VALTELLINA E DELLA VALCHIAVENNA Marco Votta SONDRIO OSPEDALE TREVIGLIO CARAVAGGIO - TREVIGLIO (BG) Cesare Ercole FONDAZIONE MACCHI - VARESE (VA) Walter Bergamaschi OSPEDALE CIVILE - VIMERCATE (MI) Maurizio Amigoni 16 NOTIZIE E COMUNICATI ACCORDO INAIL E RAPPRESENTANZE SINDACALI DI CATEGORIA (FIMMG, SIMET E SMIEX CUMI): DISCIPLINA DEI RAPPORTI NORMATIVI ED ECONOMICI CON I MEDICI DI FAMIGLIA CHE REDIGONO LA CERTIFICAZIONE A FAVORE DEGLI ASSICURATI INAIL. di inoltro). L’adozione di tali modalità dovrà comunque rispettare la tempestività nell'invio della certificazione. Non è previsto alcun compenso per i certificati: • redatti su modulistica non conforme a quella predisposta dall’INAIL; • redatti in modo incompleto; • redatti in occasione della riapertura del caso (ricaduta), con riammissione in temporanea; • successivi al terzo; • non trasmessi nei termini fissati Il compenso stabilito per la redazione di ciascun certificato al medico di medicina generale titolare del caso, anche quando la certificazione sia redatta dal proprio sostituto e/o associato è pari a 27,50 euro. Nell'accordo è altresì, previsto un aumento del compenso di ulteriori 5 euro per ogni certificazione trasmessa all'INAIL in via telematica. In tal caso, il medico, dovrà richiedere all'INAIL l’autenticazione per l’accesso alla funzione di invio telematico indicando sia il codice fiscale che il codice medico, in precedenza attribuito dall’Istituto al momento della registrazione in procedura. Il medico si impegna, inoltre, a consegnare copia cartacea per l’infortunato e per il datore di lavoro, ottenuta a mezzo stampa, non che a conservare, per un massimo di tre anni dalla data di compilazione, una ulteriore copia, debitamente sottoscritta da In data 6 settembre 2007 è stata stipulata la nuova convenzione che disciplina i rapporti economici con i medici di famiglia che redigono la certificazione a favore degli assicurati INAIL. L’accordo, decorrente dal 7 settembre 2007, prevede, a carico del medico compilatore una serie di obblighi con riflessi sul pagamento degli emolumenti spettanti: • la certificazione deve essere redatta esclusivamente su modulistica INAIL, completa in ogni sua parte e trasmessa entro il primo giorno di attività ambulatoriale successivo alla effettuazione della visita; • il compenso è previsto sino ad un massimo di tre certificati nell'ambito della “prima trattazione”, compresa la prima certificazione con eventuale “franchigia” (prognosi fino a tre giorni); • il medico si impegna a redigere prioritariamente le certificazione su mezzo informatico e trasmetterla per via telematica (on line o off-line). Questa condizione non è obbligatoria. Se il medico vi attiene, è previsto un compenso aggiuntivo. Nelle more della informatizzazione, l’inoltro della certificazione potrà avvenire secondo le modalità tradizionali (es. FAX, consegna manuale, spedizione per posta con utilizzo di buste preaffrancate sulle quali apporre una propria annotazione con l'indicazione della data 17 NOTIZIE E COMUNICATI parte dell’infortunato. L’INAIL provvederà alla liquidazione dei compensi trimestralmente, sulla base delle distinte presentate dal medico e secondo le modalità dallo stesso indicate. in quanto non sono una semplice attestazione dell'inabilità temporanea al lavoro, ma contengono informazioni utili, così come previsto dall’art. 53 del T.D., per l’istruttoria medico-legale che sarà svolta successivamente dai medici dell’Istituto. Si fa riferimento ai dati anamnestici lavorativi e patologici nonchè alle menomazioni lavorative ed extralavorative preesistenti e ad ogni altro elemento clinico diagnostico necessario alla trattazione del caso; 09 novembre 2007 *** Premesso che: - Il comma 1 dell’art 12 della legge Il marzo 1988, n. 67, stabilisce che “l’INAIL, in deroga al disposto dell’art 14, comma 3, lettera q), della legge 23 dicembre 1978, n.833, provvede agli accertamenti, alle certificazioni e ad ogni altra prestazione medico-legale sui lavoratori infortunati e tecnopatici”; - sempre nell'ottica della qualità e tempestività delle prestazioni e servizi a favore degli assicurati, le parti firmatarie del presente Accordo riconoscono il valore aggiunto professionale dell'utilizzo delle procedure informatiche) e si impegnano a mettere in atto tutte le iniziative per la piena informatizzazione delle attività di certificazione. Dette iniziative daranno risalto, sotto il profilo professionale, alla raccolta dei dati anamnestici lavorativi e patologici (cfr.all.C); - l’INAIL, in attuazione di tale disposto legislativo, ha definito la disciplina relativa alla certificazione di competenza, secondo criteri idonei a garantire l’espletamento dei suoi compiti istituzionali in conformità a quelli delineati nella legge del 9 marzo 1989, n. 88 e alle norme di attuazione della legge del 7 agosto 1990, n. 241 per quanto concerne in particolare la qualità e tempestività delle prestazioni e dei servizi a favore dei lavoratori infortunati e tecnopatici; - insieme all’informatizzazione, le parti intendono approfondire, congiuntamente, gli aspetti sanitari collegati ai rischi lavorativi, al fine di rendere un fattivo contributo all’emersione delle patologie lavoro-correlate e a tutte le rilevazioni statistico-epidemiologiche che una reale collaborazione possa consentire, con particolare riguardo all'alimentazione del Registro nazionale delle malattie causate dal lavoro o ad esso correlate di cui al comma 5 dell’art. 10 del D.lgs. n.38/2000; - in tale ambito l’INAIL ha predisposto una specifica modulistica per le certificazioni redatte dai medici esterni (cfr. all.ti A e B); - le predette certificazioni configurano una forma di fattiva collaborazione con l’Istituto nella gestione del caso di infortunio, 18 NOTIZIE E COMUNICATI - l’INAIL porrà in essere un'attività formativa atta a favorire la migliore efficacia del presente Accordo; all’espletamento della propria attività lavorativa ambulatoriale. La certificazione, redatta sulla base del modello di cui agli allegati A e B, deve essere completa in ogni sua parte, pena la non corresponsione dei predetti emolumenti previsti dagli artt. 3 e 4. Detti modelli potranno essere suscettibili di modifica in relazione a nuove disposizioni di legge o a intervenuti regolamenti in materia di privacy. La trasmissione dovrà avvenire: a) per via informatica In tal caso il medico dovrà attenersi alle specifiche tecniche e alle modalità procedurali definite dall'INAIL medesimo, nel rispetto delle disposizioni del D. 19s. n.82 del 7 marzo 2005 “Codice dell'Amministrazione digitale” e successive modifiche ed integrazioni. In particolare, dovrà richiedere all’INAIL l'autenticazione per l’accesso alla funzione di invio telematico delle certificazioni. Il medico si impegna, inoltre, a consegnare copia cartacea per l'infortunato e per il datore di lavoro,ottenuta a mezzo stampa, nonchè a conservare, per un massimo di tre anni dalla data di compilazione, un’ulteriore copia, debitamente sottoscritta da parte dell'interessato per essere esibita a richiesta dell'INAIL o di altro Ente o Organismo. b) con altra modalità (es: fax o buste preaffrancate) Nelle more dell'informatizzazione, la certificazione avverrà sulla versione cartacea dei predetti modelli A e B predisposti dall’INAIL. L’INAIL si impegna a fornire al medico i - le parti si impegnano a garantire che la gestione ed il trattamento dei dati sensibili sia effettuata nel pieno rispetto delle disposizioni di cui alla legge n.196/2003 in materia di privacy. L'INAIL, nella persona del suo Presidente e legale rappresentante, domiciliato per la carica in Roma, via IV Novembre n. 144 e Le Rappresentanze sindacali di categoria FIMMG, SIMET, SMI (ex CUMI) concordano quanto segue: ART 1. CAMPO DI APPLICAZIONE. Il presente Accordo regola i rapporti tra l'INAIL e i medici di famiglia inerenti la compilazione e trasmissione dei certificati, che i medici stessi redigono a favore dei lavoratori infortunati e tecnopatici, nonchè i compensi previsti per dette attività. ART. 2. COMPITI DEL MEDICO. Il medico si impegna a redigere la certificazione (modelli A e B) riportando le informazioni previste dall’art. 53 del T.V. 1124 del 30 giugno 1965, nonchè tutti gli altri dati presenti nella nuova modulistica. Si impegna, altresì, a trasmetterla all'INAIL entro il primo giorno di attività ambulatoriale successivo alla visita, pena la non corresponsione degli emolumenti previsti dagli artt. 3 e 4. Ai fini di cui sopra, l'Istituto richiederà al medico l'articolazione dell'orario relativo 19 NOTIZIE E COMUNICATI modelli cartacei e le buste preaffrancate sulla base di apposita richiesta. In mancanza dei predetti modelli il medico potrà redigere eccezionalmente il certificato su copia a stampa, che potrà essere scaricata dal sito www.inail.it (Assicurazione, Modulistica - donlowd dei modelli, “Certificazione medica”), completandolo, comunque, in ogni sua parte e inoltrandolo all'INAIL. Anche nel caso in cui il medico rediga il certificato su supporto cartaceo provvederà a consegnare copia per l'infortunato e per il datore di lavoro. mediante mezzo informatico. Tale utilizzo prevede l'inserimento dei dati negli specifici campi - stabiliti nel modello informatico conforme agli allegati A e B - attinenti, tra l'altro, l'anamnesi lavorativa e patologica del soggetto, nonchè le menomazioni lavorative ed extra lavorative preesistenti ed ogni altro elemento clinico diagnostico necessario alla trattazione del caso. Analogamente deve essere considerato apporto professionale quello connesso con la trattazione informatica del caso, comprensiva della eventuale trascrizione e invio telematico dei contenuti delle certificazioni redatte da altri medici (ancorchè non convenzionati) con conseguente integrazione e valutazione dei contenuti del modello cartaceo. Per la trattazione informatica del caso (cfr. Nota tecnica, All. C), secondo i criteri riportati nell'art.2, è previsto un aumento del compenso pari a 5 euro per ogni certificazione trasmessa all'INAIL in via telematica, sempre nel limite massimo di tre certificati. ART. 3. COMPENSI. Il compenso stabilito per la redazione di ciascun certificato al medico di medicina generale titolare del caso, anche quando la certificazione sia redatta dal proprio sostituto e/o associato, è pari a euro 27,50 e viene corrisposto per un massimo di tre certificati. L'eventuale riammissione in temporanea per lo stesso caso non dà luogo ad ulteriori, compensi. L'INAIL provvede alla liquidazione dei compensi trimestralmente, sulla base delle distinte presentate dal medico stesso e secondo le modalità dallo stesso indicate. È fatto divieto al medico di percepire direttamente dall'assicurato compensi, a qualsiasi titolo, per le certificazioni di cui al presente Accordo, alla luce dell'art.S7, ultimo comma, della legge n.833/1978. ART. 4. COMPENSO ART. 5. OBBLIGHI CONTRIBUTIVI E RITENUTE. L'INAIL, sui compensi liquidati, provvede a versare all'ENPAM il contributo previdenziale, comprensivo della quota a carico del medico, calcolato nella misura prevista dall'Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale vigente al momento del pagamento. I compensi, inoltre, sono soggetti alla ritenuta di acconto dell'imposta sul reddito (IRE), mentre sono esenti da IVA ai sensi della circolare nA del 28 gennaio 2005 dell'Agenzia delle Entrate e secondo quanto previsto nella Risoluzione n. 36/E del 13 marzo 2006 dell'Agenzia stessa. PROFESSIONALE PER LA TRATTAZIONE INFORMATICA DEL CASO . Costituisce maggior apporto professionale la compilazione e l'invio della certificazione 20 NOTIZIE E COMUNICATI ART. 6. AVVIO DELL'INFORTUNATO ALL'INAIL. Il medico, sempre nell'ottica di agevolare la tempestiva “presa in carico” dell'assicurato da parte dell'INAIL, avvierà quanto prima l'assicurato stesso alle Strutture INAIL per gli ulteriori accertamenti medico-legali e per la relativa certificazione. Eventuali certificazioni rilasciate da medici di famiglia successivamente alla convocazione dell'assicurato da parte dell'INAIL non daranno luogo alla corresponsione di alcun compenso. ART. 9. DURATA DELL'ACCORDO. Il presente Accordo ha durata biennale con decorrenza dalla sottoscrizione e mantiene i suoi effetti fino al rinnovo, che dovrà intervenire entro sei mesi dalla sua scadenza. ART. 10. MANCATO RINNOVO. Trascorsi sei mesi dalla scadenza, in caso di mancato rinnovo del presente Accordo tra le parti ed in presenza di formale denuncia dello stesso, i medici aderenti alle relative Rappresentanze sindacali di categoria possono erogare le prestazioni che costituiscono oggetto dell'Accordo stesso in regime di libera professione. Norma finale. Le parti, nel ribadire che la trattazione telematica della certificazione è a grande valore aggiunto sotto il profilo professionale e istituzionale, confermano il reciproco impegno a favorire il rapido pieno sviluppo di tale attività informatica da parte dei medici. A tal fine l'Istituto e le parti sindacali si impegnano a realizzare il periodico monitoraggio della trasmissione telematica, al fine di individuare elementi di interesse comune che rappresentino necessari correttivi all' Accordo. Trascorsi dodici mesi dalla stipula dell'Accordo le parti procedono alla prima verifica in tal senso. ART. 7. FORMAZIONE. Le parti si impegnano a promuovere opportune iniziative scientifiche e di formazione dei medici in merito alla piena conoscenza della legislazione in materia, anche ai fini della corretta aderenza della certificazione alla normativa vigente. ART. 8. DENUNCE SEGNALAZIONI AI SENSI DELL'ART. 139 DEL T.V. (DPR N.1124/65). In attesa della semplificazione del flusso di trasmissione delle denunce/segnalazioni di cui al combinato disposto dell'art.139 del T.V., DPR n.1124/65, e dell'art. 10 del D. 19s. n.38/2000, ai fini dell'alimentazione del Registro nazionale delle malattie causate dal lavoro o ad esso correlate, istituito presso l'Istituto ai sensi del comma 5 del citato art. 10 i medici di famiglia si impegnano a trasmettere copia di dette denunce/segnalazioni alle competenti Sedi dell'INAIL. L'INAIL si impegna, altresì, a realizzare idonei strumenti informatici al fine di agevolare sia la compilazione che la trasmissione all'INAIL delle copie di dette denunce/segnalazioni. Roma, 06 settembre 2007 Firmato Il presidente INAIL; FIMMG; SIMET; SMI (exCUMI) 21 NOTIZIE E COMUNICATI ELENCO DEI MEDICI CHE HANNO DATO LA LORO DISPONIBILITÀ PER EFFETTUARE SOSTITUZIONI Dott.ssa ALESSANDRINI PAOLA Dott. ALFIERI VITTORIA Dott. AL HORANY OSAMA Dott. AMINALI HAMID REZA Dott.ssa BANDIOLI CLAUDIA Dott. BELLELLI ETTORE Dott. BELLETTI STEFANO Dott.ssa BELLINI CLAUDIA Dott. BELULI INDRIT Dott. BENNATI LUCIANO Dott. BERTUZZI LORENZO Dott.ssa BOLDINI ANNALISA Dott. BONANSINGA UMBERTO Dott. BONETTI RICCARDO Dott. BONOLIS ANDREA Dott. BORGHI GIULIO Dott.ssa BRIGNOLI BARBARA Dott. BRUNELLI ROBERTO Dott. BUSCEMI ANGELO Dott. CAPOFERRO DOMENICO Dott. CAPPELLARI MANUEL Dott. CICALESE ANTONIO Dott. CILLIS GABRIELE Dott. CIMAROSTI STEFANO Dott.ssa COI PAOLA Dott. COSTANTINI MATTEO Dott.ssa DALLA BELLA ELEONORA Dott.ssa DALL'OGLIO DANIELA Dott. DE BIASE RAFFAELE Dott. EUTROPIO GIOVANNI Dott.ssa FERRI BARBARA Dott. FILIPPINI ALBERTO Dott.ssa FILIPPINI ALESSIA Dott.ssa FORESTIERI CARMEN Dott. GALLI SIRO Dott.ssa GANDOLFI NICOLETTA Dott.ssa GENNARI ALESSANDRA Dott. GESMUNDO MICHELE Dott.ssa IELO DONATELLA Dott. LAGUARDIA ANGELO Dott. GUALDI SIMONA Dott.ssa GUERZONI DEBORA Dott.ssa LEONI FRANCESCA Dott.ssa MAGALINI FRANCESCA Dott.ssa MANENTI ANGIOLETTA Dott.ssa MASTROMARINO TIZIANA Dott.ssa MARASTONI CRISTINA Dott. MAZZOCCHI FILIPPO Dott.ssa MORANDI ANNITA Dott. MOSCONI MASSIMO Dott. NICOLAI LAURA Dott. PALVARINI LOREDANA Dott.ssa PASCARELLA ZAIDA BERENA Dott.ssa PAVESI ALESSANDRA Dott.ssa PENNA ANNAMARIA Dott.ssa PILLA SILVIA Dott.ssa PORCARO VALERIA Dott.ssa POVINO MARIA ROSARIA Dott.ssa RIVA GIOVANNA Dott. RIMOLA PASQUALE Dott.ssa ROSSI FEDERICA Dott.ssa SALVAGNINI MARIA ANGELA Dott.ssa SALVATO ROBERTA Dott. SCHENATO STEFANO Dott. SERMIDI EMILIANO Dott.ssa STORTI ILARIA Dott.ssa TROPLINI SONILA Dott. VESNAVER ALEX Dott. VENTURI NICOLA Dott. VIGANO’ PAOLO Dott.ssa ZAGHINI IRENE Dott.ssa ZANONI ILENIA CAMPITELLO(Mn) 333/5237298 GUASTALLA 347/7829799 VERONA 340/3782749 o 335/8590669 PADOVA 368/7075948 PIUBEGA 0376/655367 - 333/2748283 GOITO 0376/607055 o 340/6191043 RIVAROLO MANTOVANO 347/1310095 SOLFERINO 347/4860007 MANTOVA 328/3752664 AREZZO (Med. generale e pediatrica) 347/3394538 MANTOVA 340/2734782 ASOLA (Mn) 338-1768262 BOLOGNA 051/524838 REVERE 338-7773148 o 0386-46050 S.BENEDETTO DEL TRONTO 349-5331103 ODONTOIATRA MANTOVA 347/9420413 CASTIG.DELLE STIV. 320-5640166 0376/636499 RIVAROLO MANTOVANO 339/6567884 REMEDELLO(Bs) 329/5413478 MANTOVA 338/8308502 CASTELLUCCHIO (Mn) 0376-438727 o 339-7978357 BOZZOLO 339-7414015 o 348-5605888 MANTOVA 347/7313500 0376/550581 MANTOVA 0376/326710 – 3394391068 (ODONTOIATRA) PORTO MANTOVANO 347/3626736 RODIGO O376/653335 o 347/7739280 PORTO MANTOVANO 333-9566697 MANTOVA 0376/324559 MANTOVA 0376/363803 - 347/4491514 (ODONTOIATRA) GONZAGA 0376/54406 MONZAMBANO 0376/800912 - 328/3574731 CASTELGOFFREDO (Mn) 0376/779027-347/8156246 CASTELGOFFREDO 349/2259511 o 0376/779027 (Odontoiatra) SONA (Vr) Med.generale e pediatria 045/6080884 o 349/6903046 MANTOVA 338/5221090 (ODONTOIATRA) CURTATONE (MN) 329/0229639 S.GIOVANNI DEL DOSSO 0386/757143 VIRGILIO (Mn) 338-7556189 MANTOVA 0376/325593 - 335/6733932 MANTOVA 368/3445774 GONZAGA (Mn) 339-2735914 S.BENEDETTO PO (Odontoiatra) 347-3106306 PARMA 0375/87133-347/9477528 SOLFERINO 340-7972823 CURTATONE 335/5817072 MANTOVA 0376/381346 (ODONTOIATRA) MARCARIA 338/9164126 CURTATONE (Mn) Odontoiatra 333/5761405 MANTOVA 0376-320209 RONCOFERRARO 0376/662335 (ODONTOITRA) GUIDIZZOLO 0376/818042 o 338/3004342 RIVALTA SUL MINCIO 339/7376835 MANTOVA 349/6800088 PEGOGNAGA (Mn) 349/6449781ODONTOIATRA MANTOVA 338/3143622 PARMA 0521/697364 MODENA 333/2313897 o 059/22213 CASTIG.DELLE STIV.(Mn) 0376/632653-340/4741313 ROVERBELLA 347/9946915 ODONTOIATRA MOTTEGGIANA (Mn) 338/8143840 VERONA 045/977468 O 348/0359648(PEDIATRA) MANTOVA 347-6562727 S.GIORGIO 349-8100637 PORTO MANTOVANO 349/0824274 0376/220856 o 339/2240056 MANTOVA RIVAROLO MANT.NO(Mn) 338/4208792DO 320/1916822 BRESCIA VOLTA MANTOVANA (Mn) 347-1338387 CANNETO SULL’OGLIO(Mn) 340/6038413-329/6005977 MANTOVA 338/4142774 SERRAVALLE A PO (Mn) 0386/40370-3398983860 ROVERBELLA (Mn)3 347-7010529 Si informano i colleghi interessati a svolgere sostituzioni che dal prossimo numero di Mantova Medica saranno pubblicati nell’elenco dei medici disponibili per le sostituzioni solo i nominativi di coloro che avranno dato la disponibilità entro il 30 giugno per i sei mesi successivi. Ciò in quanto in elenco risultano colleghi non più disponibili che hanno dimenticato di segnalarlo all’Ordine. Si rammenta inoltre che la disponibilità va rinnovata ogni sei mesi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. 22 AIFA PROFILO RISCHI/BENEFICIO DEL ROSIGLITAZONE E PIOGLITAZONE L'EMEA conferma un profilo rischio/beneficio positivo per rosiglitazone e pioglitazone Nel finalizzare una revisione dei benefici e dei rischi dei tiazolidinedioni, rosiglitazone e pioglitazone, l'EMEA ha concluso che, nelle indicazioni approvate, i benefici di questi farmaci antidiabetici continuano a superare i loro rischi. Comunque, l'Agenzia ha raccomandato di cambiare le informazioni del prodotto del rosiglitazone e ha raccomandato ulteriori iniziative per incrementare la conoscenza scientifica sulla sicurezza di entrambi questi farmaci. Il CHMP, nell'ambito della sua attività di monitoraggio continuo della sicurezza dei farmaci, ha intrapreso questa revisione a causa di nuove informazioni sugli effetti collaterali di questi farmaci. Queste nuove informazioni comprendono il rischio di fratture ossee nelle donne, e, un possibile rischio di malattia cardiaca ischemica in tutti i pazienti trattati rosiglitazone. Questo solleva preoccupazioni sul profilo rischio-beneficio sia di rosiglitazone che pioglitazone. Avendo valutato tutti i dati disponibili il CHMP ha concluso che i benefici di rosiglitazone e pioglitazone nel trattamento del diabete di tipo 2 continuano a superare i rischi. Comunque le informazioni prescrittive devono essere aggiornate per includere l'avvertenza che nei pazienti con malattia cardiaca ischemica, il rosiglitazone deve essere usato solo dopo un'attenta valutazione del rischio individuale di ogni paziente. Inoltre, la combinazione di rosiglitazone ed insulina dovrebbe essere usata solo in casi eccezionali e sotto stretto controllo. Questi cambiamenti saranno introdotti nelle prossime procedure regolatorie per i farmaci contenenti rosiglitazone. Nessun cambiamento delle informazioni prescrittive è stato considerato necessario per i farmaci contenenti pioglitazone. Il CHMP riesaminerà i risultati degli studi attualmente in corso. Inoltre ha raccomandato di condurre ulteriori studi per incrementare il livello di conoscenza scientifica dei due farmaci. 24 ottobre 2007 DR. MARCELLO SACCARDO SPECIALISTA IN: Neurologia - Psichiatria VISITA PER APPUNTAMENTO STUDIO MEDICO Via Chiassi, 24 - Mantova Tel. 0376 360449 - Cell. 333 2649954 CASA DI CURA “SAN CLEMENTE” Viale Pompilio, 65 - Mantova Tel. 0376 207207 23 AIFA DISPENSAZIONE DEI FARMACI A BASE DI NIMESULIDE Per finalità di sicurezza d'uso 1'AIFA, con provvedimento in fase di pubblicazione sulla G.U., ha modificato il regime di fornitura dei medicinali contenenti nimesulide, che passa da dispensazione con ricetta medica ripetibile a dispensazione con ricetta medica non ripetibile. La prescrizione medica rinnovabile volta per volta consente al medico di valutare attentamente, il rapporto rischio/beneficio di nimesulide, rapportato alle caratteristiche del singolo paziente. Il farmacista nel dispensare i prodotti a base di nimesulide, dovrà trattenere la ricetta e conservarla per sei mesi, anche nel caso in cui le confezioni dei farmaci non risultino ancora aggiornate con la scritta: “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta”. Il trattamento con nimesulide dovrà durare il minor tempo possibile e comunque non più di 15 giorni. Il provvedimento AIFA ha lo scopo di scoraggiare fenomeni di utilizzo improprio o di abuso del prodotto, soprattutto nelle casistiche che trovano adeguato trattamento con altri farmaci, il cui elenco si allega alla presenta nota. Ulteriori approfondimenti sulla sicurezza d'uso di nimesulide, sono disponibili sul sito internet dell' Agenzia del Farmaco. 24 ottobre 2007 DOMUS SALUTIS CITTA’ DI LEGNAGO srl AZIENDA SANITARIA PRIVATA CERTIFICATA A NORMA ISO 9001:2000 AUTORIZ. SAN. N. 32870 DEL 16/08/2001 Direttore Sanitario DR. P. ADILARDI METTE A DISPOSIZIONE DEGLI SPECIALISTI CHE NE FANNO RICHIESTA: • AMBULATORI SPECIALISTICI • SALA OPERATORIA • STANZE DEGENZA CON TV, ARIA CONDIZIONATA • SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE • CENTRO DI ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO, ENDOSCOPIA DIGESTIVA, ISTEROSCOPIA Centro unico prenotazioni: Tel. 0442 602688 - fax 0442 609875 Viale dei Tigli, 60 - 37045 Legnago, Verona - e-mail: [email protected] - www.domussalutis.com 24 AIFA I MEDICI OCULISTI SPECIALISTI SONO RESPONSABILI DELLA REDAZIONE DEL PIANO TERAPEUTICO PER I FARMACI IN NOTA 78 A seguito dell'incontro del 25 settembre 2007 tra la scrivente e la Società Oftalmoglica Italiana, Associazione dei Medici Oculisti Italiani (SOl AMOI) e dell'intesa intervenuta nello stesso incontro, le parti hanno condiviso che è compito fondamentale della Regione stabilire le modalità delle prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Regionale in via generale e in particolare quanto alla cosiddetta “Nota Aifa 78” aggiornata dalla stessa AIFA il 4.1.2007. La nota ha come principale intento quello di ottenere la massima qualità e appropriatezza delle terapie farmacologiche per la migliore tutela della salute visiva dei pazienti; nel caso particolare qualità e appropriatezza che si integrano nella tempestività e continuità della terapia farmacologia per la cura del glaucoma. Inoltre la SOl AMOI si è impegnata a collaborare con la Direzione Generale Sanità per il monitoraggio e verifica dell’appropriatezza prescrittiva intesa come corretto dosaggio di farmaco prescritto e continuità temporale di adesione alla terapia (cosiddetta persistenza) dei pazienti. Pertanto, si aggiorna quanto indicato nell’allegato l. alla nota di cui all'oggetto nella parte riguardante la nota 78, individuando i medici oculisti specialisti come gli specialisti responsabili per la redazione del piano terapeutico affinchè la prescrizione di detti farmaci possa essere a carico del SSR nel rispetto delle condizioni individuate dalla nota stessa. A fronte di questa modifica la SOl AMOI si impegna a diffondere e a promuovere tra i propri associati l'utilizzo di uno schema tipo di piano terapeutico, concordato con la DG Sanità e allegato alla presente nota, che dovrà riportare in chiaro il codice fiscale del medico prescrittore. 29 ottobre 2007 25 AIFA Modifica del regime di fornitura dei medicinali contenenti isotretinoina ad uso sistemico L’uso sistemico dei farmaci a base di isotretinoina, come già segnalato dalla scrivente Unità Organizzativa con note n. 52401 del 23.11.2005 e n. 18008 del 23.4.2007, è consentito esclusivamente nell'ambito del programma di prevenzione del rischio teratogeno, ai sensi della della determinazione AIFA 28 ottobre 2005. L’AIFA, con propria determinazione 16 novembre 2007, vigente dall’ottavo giorno successivo alla sua pubblicazione in G.U. n. 280 del l° dicembre 2007, che si allega alla presente nota, ha modificato il regime di fornitura dei farmaci a base di isotretinoina per uso sistemico, assoggettandone la prescrizione a ricetta medica limitativa da rinnovare volta per volta, rilasciata da specialisti dermatologi. Sarà quindi compito dei soli specialisti dermatologi certificare l’idoneità al trattamento e prescrivere la terapia. La dispensazione di detti farmaci a carico del SSN potrà avvenire su presentazione di ricetta SSN redatta dallo specialista dermatologo oppure su presentazione di ricetta SSN del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta alla quale dovrà venire allegata la ricetta specialistica, nel caso in cui il dermatologo, sprovvisto di ricettario SSN, prescriva su ricettario privato. I farmacisti dovranno attenersi alle indicazioni della nuova determinazione AIFA, anche nel caso di dispensazione di confezioni ancora prive della dicitura “da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta rilasciata da specialisti dermatologici”. Rimangono invariate tutte le altre procedure finalizzate alla prevenzione del rischio teratogeno di cui alla determinazione AIFA 28 ottobre 2005, tra le quali ad esempio, la dispensazione dei farmaci entro sette giomi dalla data di certificazione dell'idoneità al trattamento riportata sulla ricetta e la prescrizione di un quantitativo di farmaco non superiore ai trenta giorni di terapia. 06 dicembre 2007 26 AIFA PIROXICAM E COMPLICANZE GASTROINTESTINALI E CUTANEE A seguito della valutazione condotta recentemente dal Comitato per le specialità per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali sul profilo di sicurezza gastrointestinale e cutanea e sul rapporto beneficio/rischio di Piroxicam, appartenente alla classe dei Farmaci Antinfiammatori Non-Steroidei (FANS), si forniscono le nuove raccomandazioni terapeutiche ed le modifiche del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), conseguenti alla suddetta valutazione, di tutte le formulazioni sistemiche dei medicinali contenenti piroxicam. I medici ed i pazienti devono essere pienamente consapevoli dei potenziali rischi del trattamento e devono interrompere il trattamento con piroxicam alla comparsa dei primi segni o sintomi di complicazioni gastrointestinali o cutanee. Le modifiche del RCP includono; Piroxicam non è un FANS di prima scelta. La decisione di prescrivere piroxicam deve essere basata su una valutazione dei rischi globali del singolo paziente. LA SEZIONE POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE È’ STATA MODIFICATA COME SEGUE: La prescrizione di piroxicam deve essere iniziata da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento di pazienti con malattie reumatiche infiammatorie o degenerative ed il rapporto beneficio/rischio deve essere rivalutato entro 14 giorni. Se è necessario proseguire il trattamento, quest’ultimo deve essere associato ad una rivalutazione frequente. La dose massima giornaliera raccomandata è 20 mg. Come con alrti FANS, gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Poichè le evidenze epidemiologiche di alcuni studi osservazionali suggeriscono che piroxicam può essere associato ad un rischio elevato di grave tossicità gastrointestinale, l’eventuale necessità di una terapia combinata con agenti gastro-protettori (ad es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere valutata con attenzione, in particolare nei pazienti anziani. LE INDICAZIONI TERAPEUTICHE SONO STATE RISTRETTE COME DI SEGUITO RIPORTATO: Piroxicam non è più indicato nelle indicazioni acute, quali: gotta acuta, dismenorrea primaria, dolore post-operatorio, trattamento del dolore dentale e in corso di infezione dentale, febbre e dolore associati ad infiammazione acuta delle alte vie respiratorie, dolore muscoloscheletrico acuto (ad es. borsite, tendiniti), disturbi post-traumatici acuti, radicolalgia (Non tutte le indicazioni erano approvate in tutti gli Stati membri della UE) Le indicazioni terapeutiche sono ristrette a: Trattamento sintomatico di osteoartrosi, artrite reumatoide o spondilite anchilosante. LA SEZIONE CONTROINDlCAZlONI È STATA MODIFICATA COME SEGUE: Pregressi disturbi gastrointestinali che predispongono a disturbi emorragici quali colite 27 AIFA ulcerosa, morbo di Crohn, tumore gastrointestinale o diverticolite; uso concomitante di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2 ed acido acetilsalicilico, somministrati a dosi analgesiche; Uso concomirante di anticoagulanti, come per es. warfarin; Storia di gravi reazioni allergiche da farmaco di qualsiasi tipo, in particolare reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, epidermolisi necrotica. Precedenti reazioni cutanee (indipendente- mente dalla gravità) al piroxicam, ad altri FANS ed altri medicinali. LA SEZIONE AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI DI IMPIEGO E’ STATA MODIFICATA COME SEGUE: Si segnala che il trattamento deve essere interrotto immediatamente alla comparsa dei primi segni di reazioni curanee o di eventi gastrointestinali importanti. 01 gennaio 2008 L'EMEA RACCOMANDA DI MODIFICARE LE INFORMAZIONI DEI PRODOTTI PROTELOS/OSSEOR A CAUSA DEL RISCHIO DI GRAVI REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA), come misura urgente, raccomanda l’introduzione di forti avvertenze nelle informazioni ai prescrittori e ai pazienti in merito al rischio di gravi reazioni di ipersensibilità con Protelos / Osseor. Questi prodotti, che contengono il ranelato di stronzio, sono stati approvati nell'Unione europea nel mese di settembre 2004 per il trattamento dell'osteoporosi postmenopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell'anca. Fino ad ora, sono stati segnalati all'EMEA 16 casi di rash cutaneo con sintomi sistemici di eosinofilia (sindrome di Dress) in pazienti trattati con Protelos / Osseor, a seguito di un totale di circa 570.000 anni/paziente di esposizione in tutto il mondo. Due di questi casi sono stati fatali. La sindrome di Dress è una condizione grave che mette in pericolo di vita. Le gravi reazioni segnalate si sono verificate da 3 a 6 settimane dall'inizio del trattamento, con rash cutaneo, accompagnato da febbre, ingrossamento delle ghiandole linfatiche, aumento del numero dei globuli bianchi nel sangue ed effetti sul fegato, reni e polmoni. Dopo aver valutato i nuovi dati disponibili, il Comitato Scientifico per i medicinali per uso umano dell' Agenzia (CHMP), ha deciso, come misura urgente, di aggiornare provvisoriamente, tramite rapida procedura, le informazioni del prodotto per i prescrittori e per i pazienti in modo da includere le avvertenze sulle gravi sindromi di ipersensibilità, comprese la sindrome di Dress e quella di Stevens Johnson. Ai pazienti si consiglia di interrompere il trattamento con Protelos / Osseor quando si verifica un rash cutaneo e di consultare il medico. Una volta che il trattamento è stato interrotto, Protelos / Osseor non dovrebbero essere somministrati nuovamente. 27 novembre 2007 28 PUBBLICITÀ UNITÀ GERIATRICA RIABILITATIVA ONLUS EREMO DI CURTATONE (MN) L’U.G.R. ONLUS, con sede in EREMO CURTATONE via D. Alighieri 41 - Tel. 0376 267511 - Fax 0376 267503, è una struttura attiva dal 1989 che eroga prestazioni solo assistenziali DIR. SANITARIO D.SSA CECILIA DONZELLI 1. RIABILITAZIONE / FISIOTERAPIA anche per utenti esterni (in regime di Convenzione con ASL di Mantova e Privatamente) 2. RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA (RSA): una Casa di Riposo accreditata con l’Azienda Sanitaria Locale su delibera della Regione Lombardia per N° 40 posti letto. 3. CENTRO DIURNO INTEGRATO: È un servizio accreditato con la Regione Lombardia e può accogliere sino a 10 Utenti al giorno, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 19.30. 4. MINI ALLOGGI PROTETTI: monolocali completamente arredati, nella cui retta mensile sono previsti Servizi Socio-Assistenziali. RIABILITAZIONE/FISIOTERAPIA La struttuta eroga prestazioni Riabilitative sia in forma Privata che Accreditata. Le terapie riabilitative in convezione ASL possono essere richieste anche in forma domiciliare, previa presentazione di richiesta all’ASL. Il servizio RIABILITATIVO AMBULATORIALE e DOMICILIARE, erogato dall’UGR ONLUS, è rivolto a pazienti con patologia Neurologica e Ortopedica di qualsiasi entità, senza distinzione in base al grado di disabilità o senza porre limiti né di età né di residenza; si dà in ogni caso la PRIORITÀ d’ACCESSO ai pazienti POST-ACUTI. In tal caso è necessario che il medico inviante, MMG o Specialista, indichi il carattere d’urgenza della prestazione richiesta. IL CENTRO DIURNO INTEGRATO Il Centro Diurno Integrato offre tutti i servizi della Casa di Riposo, eccetto la Degenza Notturna. Il trasporto, se residenti nel Comune di Curtatone, può essere dato con la collaborazione di Associazioni di Volontari. MINI ALLOGGI PROTETTI È una soluzione abitativa per anziani o portatori di handicap in grado ancora di godere di una propria autonomia; nella retta sono previsti una serie di servizi (ristorazione, pulizie, animazione e supporto infermieristico assistenziale) come meglio descritti nel Regolamento a disposizione c/o la Reception. RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA (RSA) Sono disponibili N° 40 posti letto di degenza per Ospiti non autosufficienti totali in N° 8 stanze singole e N° 16 stanze doppie. 29 SPAZIO LIBERO “COME VIVERE LA MALATTIA CRONICA”: la ricetta di un’illustre psicologa Numerosi gli spunti di approfondimento e riflessione emersi nel corso della presentazione del libro “Mille fili mi legano qui”, di Silvia Bonino, che ha dibattuto il problema di “Come vivere la malattia cronica”, forte della duplice esperienza di studiosa e paziente affetta da sclerosi multipla. Sul tavolo dei relatori, oltre al primario neurologo del “C. Poma” Paolo Previdi, l’infermiera professionale Manuela Camicia, il dr. Felice Biagi e la dr.ssa Chiara Iridile, psicoterapeuti, Livio Castagnoli e Luciana Astolfi, presidenti di AISM (Ass. It. Sclerosi Multipla) e UILDM-AISLA (Unione It. Lotta alla Distrofia Muscolare-Ass. It. Sclerosi Laterale Amiotrofica) rispettivamente. Oltre che utile lettura arricchente per tutti, il volume è rivolto a malati ed operatori sanitari. Se, per ritrovare un senso alla propria vita, è indispensabile l’accettazione della malattia, come parte della propria realtà attuale (per ricostruire quell’identità personale gravemente compromessa, in tutte le sue realizzazioni relazionali e non, dallo stato patologico), è invece oltremodo deleteria la colpevolizzazione del paziente, che miete solo rabbia e depressione. Essenziale peraltro che al malato non resti solo l’identità del malato, cioè di persona bisognosa e dipendente, ma che lo si valorizzi per ciò che può ancora fare e dare, come anti- doto al frustrante senso di fallimento personale. Contraria a tutti gli autoinganni, la prof.ssa Bonino suggerisce di valutare con realistico rigore le proprie capacità residue (da rivedere costantemente, in presenza di peggioramenti o miglioramenti), per ritrovare un senso di “autoefficacia”. Importante mettere in moto meccanismi adattivi che ci aiutino a star meglio, per consolidare, con l’ottimismo creativo, un senso di apertura alla speranza, rifuggendo stati emozionali fortemente ansiogeni quali stress, rabbia, preoccupazione per il futuro, depressione (fondata sulle “ruminazioni” e nutrita di rimpianti). “Amici dello sviluppo”, per realizzare la propria identità, sono invece alcuni atteggiamenti da condividere: le buone relazioni intrecciate coi sanitari (particolarmente fragili nel momento di comunicazione della diagnosi e in caso di fallimento della terapia), in un rapporto di cooperazione fondato sulla fiducia; l’umiltà di chiedere aiuto ai familiari (attori congiunti del paziente nel vivere la malattia); l’attaccamento al lavoro; lo spirito combattivo di chi non si arrende al male. Sottolineata la centralità dell’ascolto, condotto in modo attento e allargato, di grande efficacia per aiutare il malato a raccontare le sue sofferenze, e il confronto con una figura in possesso di strumenti 30 SPAZIO LIBERO professionali adeguati: lo psicoterapeuta. Favorevole al testamento biologico, che mette in luce la centralità dell’individuo nelle sue scelte, l’illustre studiosa si è professata contraria invece al tecnicismo ad oltranza e all’accanimento terapeutico, così come all’eutanasia, negazione e violazione dell’imperativo biologico di non uccidere. Proficuo porsi in un atteggiamento di accompagnamento e serena accettazione della morte. Il convegno, seguito da un pubblico attento e partecipe, si è chiuso con un messaggio di speranza. Il dott. Previdi, infatti, oltre a ribadire l’importanza basilare dell’ascolto e della verità nel conquistare la fiducia dei pa- zienti, ha fornito dati aggiornati sulla sclerosi multipla, grave patologia ma non sempre devastante: le aumentate possibilità terapeutiche garantiscono oggi al malato ampie opportunità di progettare il proprio futuro. All’incontro, inserito in un percorso di informazione sanitaria offerto da UILDM-AISLA, in collaborazione con altre realtà associative e il CSVM, erano presenti il dott. Monesi, presidente dell’Ordine dei Medici, la dott.ssa Bentivoglio, in rappresentanza dell’ASL, la dr.ssa Rossi, direttrice del Centro Servizi Volontariato di Mantova. Dr. GIAN PAOLO GUERRA Dr. ENRICO OVALEO-PANDOLFO Riceve Specialista ANGIOLOGIA CHIRURGIA VASCOLARE (Roberto Astolfi) Specialista in Cardiologia AMBULATORIO Via B. Canal n. 5 - 46100 Mantova Tel. 0376 380626 STUDIO “VALSECCHI” Via Torelli, 16 - MANTOVA Tel. 0376 355141 Cell. 349 5389259 CASA DI CURA S. CLEMENTE Via Pompilio 65 - 46100 Mantova Tel. 0376 207207 AUT. SAN. N° 62187 DEL 6/10/95 31 SPAZIO LIBERO BAMCO Prosegue fervida l’attività dei medici, dei biologi e delle volontarie della Banca Autologa / Allogenica Mantovana del Cordone Ombelicale (BAMCO), che è ancora un caso unico in Italia. L’associazione è nata dal principio che ogni mamma deve poter scegliere il destino del suo cordone ombelicale, cioè decidere se il cordone ombelicale debba essere eliminato, com’è sempre stato in passato, o se debba essere donato gratuitamente alle banche allogeniche o conservato per eventuali future necessità del figlio. La scelta di congelare le proprie cellule staminali si fonda sulla fiducia nella ricerca scientifica e sugli evidenti progressi nella medicina rigenerativa. L’idea della conservazione ad uso autologo è scaturita dalla constatazione che, raggiunto qualche migliaio di unità congelate con una certa distribuzione di fenotipi HLA, una banca allogenica limita la raccolta del sangue cordonale per mantenere stabile il numero di unità e ricerca solo i fenotipi rari in popolazioni selezionate. Per aumentare la varietà dei fenotipi, infatti, bisognerebbe espandere il numero di unità a livelli economicamente insostenibili. La raccolta autologa della BAMCO avviene senza oneri a carico del SSN, grazie ad una sinergia tra l’Onlus BAMCO e l’istituzione pubblica (l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma), con il contributo economico delle mamme che, per coprire i costi, versano quattrocentoventicinque euro alla stregua di un ticket sanitario. Se la quantità di sangue raccolto è sufficiente, si propone alla mamma la disponibilità alla tipizzazione HLA per un eventuale uso allogenico attraverso i registri internazionali per le donazioni. La BAMCO, quindi, coniuga privato e pubblico, libertà (la libera determinazione della mamma) e solidarietà (la donazione), presente (trapianti) e futuro (medicina rigenerativa) e risulta eticamente ed economicamente sostenibile. Il nostro modello permette, inoltre, l’estensione dell’esperienza mantovana ad altre città e ad altri centri trasfusionali, consapevoli che la crioconservazione autologa integra e non si contrappone alla raccolta allogenica, ne costituisce una via parallela. L’iniziativa sta godendo di un crescente vistoso interesse, come confermano i dati (vedere tabella), ed ora anche l’ospedale Oglio Po si sta organizzando per la raccolta ed il trasporto di sangue cordonale alla BAMCO presso il Carlo Poma di Mantova. BAMCO ANNO SOLARE 2004 2005 2006 2007 RACCOLTE CORDONALI N. CORDONI CRIOPRESERVATI N. 320 182 453 260 892 537 957 611 Dott.ssa B. Presciuttini, dott.ssa G. Gamba 32 SPAZIO LIBERO “Processazione e crioconservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale: esperienza del Servizio di Immunoematologia e Trasfusione di Mantova” PP. Pagliaro, C. Glingani, S. Saia Scopo di questa Tesi universitaria (di cui offriamo qui una sintesi) è quello di presentare i dati relativi ai criteri di validazione, alle modalità di lavorazione e alla conservazione delle unità di sangue da cordone ombelicale raccolte presso i reparti di Ostetricia degli ospedali di Mantova, Asola e Pieve di Coriano, che sono i centri di raccolta afferenti alla Banca di sangue da cordone ombelicale del Servizio immuno-trasfusionale di Mantova. Questo servizio è attuato grazie all’Associazione Onlus BAMCO. Le cellule staminali ottenute dal sangue del cordone ombelicale sono cellule di grande interesse scientifico perché contengono una quota significativa di progenitori emopoietici immaturi, quota solitamente più elevata rispetto a quella del midollo osseo, con una capacità clonogenica superiore. Questo è forse dovuto alla presenza di sottopopolazioni di cellule staminali emopoietiche dotate di notevole capacità di ricostituzione ematologica a lungo termine dopo il trapianto. Cellula staminale è un termine utilizzato per definire una cellula “generica”, indifferenziata, in grado di autoriprodursi e dare origine ai numerosi tipi di cellule differenziate che eseguono specifiche funzioni dell’organismo. A seconda della loro potenzialità, le cellule staminali si distinguono in totipotenti, pluripotenti (o multipotenti), unipotenti. A seconda delle fonti di raccolta, invece, si distinguono in: - embrionali autologhe: derivano da una cellula-uovo, non fecondata, privata del suo nucleo che viene sostituito con quello di una cellula somatica adulta, ottenendo così cellule dotate dello stesso patrimonio genetico della cellula madre che possono essere trapiantate senza rischio di rigetto; - fetali: possono essere ricavate da aborti naturali; sono pluripotenti e possiedono caratteristiche intermedie fra quelle embrionali e quelle adulte; - da sangue placentare: vengono prelevate dalla placenta e dal cordone ombelicale dopo il parto e sono pluripotenti; - da adulto: presenti nel midollo osseo e nel sangue periferico; sono pluripotenti e provvedono al mantenimento dei tessuti e alla loro riparazione dopo un danno. Le cellule staminali emopoietiche del midollo osseo e del sangue periferico sono funzionalmente definite da due caratteristiche peculiari: capacità di automantenimento e capacità di ricostituzione linfo-emopoietica a lungo termine in un ricevente irradiato. Le cellule staminali danno origine a cellule progenitrici che, per definizione, non sono riconoscibili morfologicamente, ma solo funzionalmente in base alla loro capacità di formare aggregati clonali in sistemi di coltura in vitro. I progenitori ontogenicamente più precoci, definiti multipo33 SPAZIO LIBERO tenti (data la loro capacità di differenziazione multilineare), progressivamente perdono la capacità di automantenimento e si orientano lungo le varie filiere differenziative emopoietiche; generano cloni costituiti da cellule progenitrici unipotenti che, a loro volta, generano precursori morfologicamente riconoscibili, destinati a dare origine a cellule mature terminali dotate di funzioni specializzate, ma completamente prive di potenziale proliferativo. La costante produzione di cellule emopoietiche mature richiede sia l’automantenimento delle cellule staminali che la produzione di cellule progenitrici ed è legata ad un processo dinamico complesso che riflette risposte funzionali integrate a fattori cellulari e umorali, intraed extracellulari, di tipo stimolante, facilitante o inibente. La ricostituzione della mielolinfopoiesi dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche ottenute da midollo osseo costituisce la dimostrazione più evidente dell’attività funzionale delle cellule staminali le quali, in condizioni basali, garantiscono la produzione di circa 200 g/die di cellule mieloidi. Studi di immunoistochimica hanno dimostrato che l’antigene CD34 è espresso, indipendentemente dalla linea differenziativa, solo da cellule ontogeneticamente immature, mentre non è espresso da cellule mature: sono cellule CD34+ tutti i progenitori mieloidi e linfoidi. IMPIEGO TERAPEUTICO DELLE CELLULE STAMINALI L’impiego delle cellule staminali emopoietiche a scopo di trapianto, autologo o allogenico, è ormai ben consolidato. Le cellule staminali emopoietiche sono presenti nel midollo osseo, nel sangue periferico e nel sangue di cordone ombelicale. Le cellule staminali emopoietiche midollari si ottengono attraverso il prelievo di sangue midollare; quelle da sangue periferico possono essere ottenute mediante una procedura aferetica, dopo chemioterapia e mobilizzazione con fattore di crescita emopoietico; le cellule staminali presenti nel sangue di cordone ombelicale si ottengono invece al momento del parto. Nel trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, il donatore è al tempo stesso ricevente: le cellule staminali emopoietiche rendono possibile la ripresa dell’emopoiesi dopo somministrazione di dosi mieloablative di chemioterapia e radioterapia, configurandosi dunque come una potente e raffinata terapia di supporto utile per molte neoplasie ematologiche (in particolare Linfoma di Hodgkin, Linfomi non Hodgkin, Mieloma) e non ematologiche (tra cui carcinoma della mammella, microcitoma polmonare, teratocarcinoma nell’adulto; neoplasie ossee primitive e neoplasie del sistema nervoso centrale nel bambino). Il trapianto autologo trova indicazione anche in alcune forme di malattie autoimmuni (come Lupus eritematoso sistemico, Artrite reumatoide, Sclerosi multipla), in pazienti non responsivi ai trattamenti con dosi convenzionali di farmaci immunosoppressori, con risultati favorevoli. Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche trova indicazione in numerose malattie ematologiche neoplastiche (in particolare Leucemie acute, Leucemia mieloide cronica, Mieloma) e non neoplastiche (Talassemia, Anemia aplastica, Drepanocitosi, Malattie congenite del metabolismo). Il donatore è ricercato, sulla base della compatibilità per il sistema HLA, tra i fratelli o tra potenziali donatori iscritti ai registri nazionali ed internazionali. La 34 SPAZIO LIBERO valutazione della compatibilità per HLA prevede lo studio di 10 loci HLA, con un grado di accettabilità di 9 loci su 10 per definire compatibile un potenziale donatore e questo richiede di effettuare la ricerca su un gran numero di donatori. Il tempo medio, quindi, che intercorre tra l’avvio della ricerca da registro e il momento del trapianto è di alcuni mesi, tempo che per alcuni pazienti è superiore alla concreta aspettativa di vita. Le possibilità terapeutiche offerte dalle cellule staminali cordonali sono del tutto sovrapponibili a quelle sopra elencate. Il primo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche di cordone ombelicale è stato effettuato nel 1988 in un paziente di circa 8 anni affetto da una malattia ematologia congenita, Anemia di Fanconi, il cui donatore era il fratellino neonato HLA-compatibile (fu una donazione “dedicata”). Uno dei vantaggi offerti dall’utilizzo delle cellule staminali emopoietiche cordonali è dato dal fatto che il grado di compatibilità richiesto è inferiore rispetto a quanto necessario per il trapianto di cellule staminali emopoietiche midollari o periferiche: vengono identificati 6 antigeni del sistema HLA (contro i 10 necessari per la compatibilità delle cellule midollari) e la differenza di 1 o 2 antigeni rispetto al ricevente non incide significativamente sull’esito del trapianto stesso. Ciò consente di aumentare significativamente il numero di soggetti che possono essere avviati al trapianto. Questo tuttavia può rappresentare anche un limite: il maggior grado di tolleranza immunologica tra donatore e ricevente riduce il conflitto immunologico esercitato dalle cellule immunocompetenti nei confronti del ricevente e in particolare nei confronti delle cellule neoplastiche del ricevente (fenomeno definito “graft versus leukemia”, GVL, cioè aggressione verso la malattia). Ne può conseguire una maggior frequenza di ritardato attecchimento o di ripresa di malattia a seguito di trapianto di cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale, rispetto al trapianto delle cellule staminali emopoietiche midollari. I vantaggi rappresentati dalla disponibilità di unità di cellule staminali emopoietiche cordonali sono rappresentati dalla semplicità e dall’innocuità del prelievo, dalla disponibilità di un gran numero di unità di sangue cordonale conservato nelle banche, dall’immediata disponibilità delle stesse al momento della richiesta da parte del Centro Trapianti e dalla maggior probabilità di individuare una unità compatibile con il ricevente, dovendo ricercare un numero inferiore di antigeni del sistema di istocompatibilità. APPLICAZIONI POTENZIALI Le cellule staminali rappresentano un’importante prospettiva per la rigenerazione di organi danneggiati. Un approccio terapeutico risolutivo mira alla ricostruzione del tessuto alterato mediante il trapianto di nuove cellule che possono sostituire quelle distrutte o alterate dalla malattia. La possibilità di espandere in vitro queste cellule potrebbe consentire di disporre di un maggior numero di cellule da utilizzare in fase di trapianto. Numerose applicazioni terapeutiche sono in fase sperimentale come, ad esempio, la ricostruzione del midollo spinale danneggiato da traumi fisici, la cura di malattie neurodegenerative, la cura di malattie muscolo-scheletriche come Distrofia muscolare di Duchenne, la ricostituzione del tessuto cardiaco dopo un infarto del miocardio e la riparazione dei vasi sanguigni da processi patologici progressivi come l’arteriosclerosi e l’ipertensione arteriosa. 35 SPAZIO LIBERO MODALITA' ESECUTIVE Le modalità esecutive per la raccolta di sangue cordonale possono essere suddivise in quattro fasi: 1) fase informativa e arruolamento della gestante (di competenza del personale ostetrico e delle volontarie della BAMCO); 2) fase di raccolta (di competenza del personale ostetrico della sala parto e della sala operatoria); 3) fase di accettazione dell’unità (di competenza del personale tecnico biomedico); 4) fase di lavorazione e stoccaggio (di competenza del personale tecnico dedicato). Tutto il processo è stato sottoposto a certificazione della qualità, requisito indispensabile per l’istituzione di una banca di sangue da cordone ombelicale. Fase informativa e arruolamento della gestante: La trasmissione delle informazioni relative al prelievo di sangue cordonale può partire dal ginecologo e/o dall’ostetrica. L’arruolamento definitivo, invece, avviene in occasione di periodiche riunioni con il personale della BAMCO: qui vengono fornite le informazioni dettagliate relative all’intero processo e consegnati i moduli del consenso informato, il questionario anamnestico ed il modulo per l’iscrizione all’associazione onlus BAMCO; tutti gli standard nazionali ed internazionali sono concordi nel definire che ciò non deve essere effettuato dopo che il travaglio è già iniziato. Questa modalità organizzativa consente al personale ostetrico di non essere gravato di un carico di lavoro addizionale nel corso dell’assistenza al parto e nello stesso tempo lo salvaguarda dal rischio di ottenere un consenso informato frettoloso e non sufficientemente meditato da parte della gestante. Durante gli incontri di arruolamento vengono, inoltre, sottolineati i criteri di esclusione alla raccolta del sangue: la positività sierologica per HBsAg, anti-HCV, anti-HIV, TPHA, l’epoca di gestazione <34ª settimana, la rottura delle membrane >12 ore, la comparsa di febbre >38°C nelle 24 ore prima del parto, la presenza di liquido amniotico tinto di meconio, la presenza di stress fetale. Vengono anche illustrati alla madre donatrice i criteri sulla base dei quali l’unità raccolta non può essere conservata: la quantità insufficiente di sangue placentare raccolto, la documentazione di emocoltura positiva al controllo di sterilità microbiologico aerobio e anaerobio, la documentazione di febbre nella madre nelle 24 ore successive al parto e di segni di infezione nel neonato nelle 24 ore successive alla nascita. Fase di raccolta: Il prelievo è eseguito dall’ostetrica che assiste al parto, sia in caso di parto per via naturale che in caso di parto cesareo con analoghe modalità. Il prelievo può essere eseguito con la placenta ancora in utero o a secondamento avvenuto e risulta ottimale quando viene ese36 SPAZIO LIBERO guito immediatamente dopo il clampaggio del cordone ombelicale. La raccolta deve essere effettuata in modo sterile con il rispetto di tutte le manovre asettiche. Il clampaggio e la resezione del cordone ombelicale devono essere effettuati il più vicino possibile al punto di inserzione sul neonato. Una volta individuata la vena ombelicale, si procede con accurata disinfezione del tratto di funicolo e si effettua la venipuntura con l’ago sterile da prelievo connesso alla sacca di raccolta. Il sangue placentare viene lasciato defluire per caduta nella sacca mescolandola delicatamente per consentire una corretta miscelazione del sangue con l’anticoagulante. Quando il flusso spontaneo si arresta, si effettua una delicata spremitura del funicolo per recuperare il sangue cordonale residuo. La sacca di raccolta, accuratamente identificata e saldata, viene inviata alla Banca di sangue da cordone ombelicale presso il Centro trasfusionale dell’ospedale di Mantova. Solo il 50-60% delle unità raccolte ha un volume sufficiente. Questo può dipendere da vari fattori: un difficoltoso incannulamento della vena ombelicale, un funicolo povero di sangue o troppo corto o tortuoso, un clampaggio non precoce, un prelievo eseguito non immediatamente dopo il clampaggio. Fase di accettazione dell’unità: Il trasporto della sacca dalla sala parto alla Banca deve essere effettuato in un contenitore atto a prevenire la rottura della sacca. La sacca di sangue placentare deve essere etichettata con i dati anagrafici della madre e del neonato e i moduli devono essere perfettamente compilati e firmati. L’unità viene conservata in frigoemoteca a temperatura controllata (4°C) e la lavorazione deve essere effettuata entro 36-48 ore dal prelievo. Fase di lavorazione e stoccaggio: La valutazione preliminare consiste nella determinazione del volume di sangue prelevato e nella ricerca di eventuali coaguli, frammenti di tessuto o precipitati: in questo caso la sacca viene filtrata e nuovamente pesata. Se poi il volume risulta ancora adeguato, l’unità viene processata. Le unità con volume netto inferiore a 50 ml sono state eliminate, segnate sul modulo di registrazione delle non conformità e ne è stata data comunicazione alla madre. Prima della centrifugazione si effettua il campionamento iniziale per la valutazione della cellularità. Tale dato risulta critico per le unità destinate a trapianto allogenico: le unità vengono considerate idonee se contengono un numero di cellule mononucleate > 800.106, mentre per le unità destinate ad eventuale trapianto autologo il dato va solo acquisito e non costituisce motivo di eliminazione. Dopo centrifugazione, il sangue viene sottoposto a riduzione di volume per rimozione dei globuli rossi e poi avviato alla criopreservazione utilizzando come agente crioprotettivo il dimetilsulfossido. Sono stati allestiti i flaconi per le prove di sterilità aerobia e anaerobia. Le sacche da congelamento sono state criopreservate mediante congelatore automatico a discesa controllata della temperatura, quindi conservate in appositi contenitori in vapori di azoto a –145-155 °C, dotati di sensori e collegati a dispositivi di allarme. È necessario un con37 SPAZIO LIBERO gelamento a temperatura programmata che metta in equilibrio la nucleazione e la concentrazione di soluti al fine di garantire la vitalità cellulare. La prima causa di eliminazione dell’unità di sangue cordonale è determinata da: • Volume scarso • Presenza di coaguli • Positività materna dei marker sierologici • Errata identificazione dell’unità e/o modulistica non conforme • Non integrità della sacca La seconda causa di eliminazione è di tipo tecnico e può essere dovuta a: • Errata saldatura dell’unità con conseguente perdita di materiale biologico • Rottura della sacca in centrifuga La contaminazione microbiologica rappresenta la terza causa di eliminazione delle unità raccolta. Sono stati condotti dei controlli di qualità nella validazione delle unità di sangue placentare che hanno riguardato: 1. La conta delle cellule nucleate totali (emocromo) 2. La vitalità cellulare 3. Il numero delle cellule CD34+ 4. Il controllo microbiologico 5. Lo screening infettivologico comprendente i test HBsAg, HCVAb, HIVAb, TPHA. RISULTATI L’attività della Banca di sangue da cordone ombelicale afferente al Servizio di Immunoematologia e Trasfusione dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova ha avuto inizio a partire dal Gennaio 2004. Ad intervalli trimestrali, secondo un protocollo predefinito, una delle unità è stata destinata a controllo di qualità. I dati sotto riportati relativi ai controlli di qualità si riferiscono alle unità destinate a tale scopo tra il novembre 2004 e il giugno 2007. Successivamente sono riportati i risultati relativi alle unità raccolte e gestite dalla Banca di sangue da cordone ombelicale nel corso del 2006, considerato rappresentativo dell’attività dato l’elevato numero di unità raccolte e bancate. 1) Controlli di qualità interni Il controllo di qualità è stato eseguito su unità di sangue non idonee al bancaggio (per volume scarso e appositamente congelate) oppure su unità rimaste in quarantena per oltre 18 mesi, delle quali non è disponibile il controllo a 6 mesi della madre donatrice e per questo 38 SPAZIO LIBERO considerate non più utilizzabili. I risultati dei controlli di qualità vengono riferiti agli standard interni di validazione, definiti da apposito protocollo. Le unità destinate a controllo di qualità sono state tredici: due sono risultate “non conformi” per controllo di sterilità positivo eseguito dopo scongelamento. Entrambe le unità erano state raccolte dopo un parto per via fisiologica. Il tipo di batterio evidenziato suggerisce che, per entrambe le unità, la contaminazione non sia attribuibile alla manipolazione, ma più verosimilmente alla raccolta. Gli altri indicatori di Qualità hanno dato risultato “conforme”: integrità della sacca; vitalità cellulare; conta delle cellule CD34+. 2) Controllo di qualità microbiologico I controlli di sterilità vengono effettuati su tutte le unità raccolte che non vengono eliminate per volume insufficiente. I dati relativi alla contaminazione microbiologica delle unità di sangue placentare afferenti al nostro servizio riguardano tutte le unità bancate da Gennaio 2004 al 30 Giugno 2007, pari a 1234 unità, e mostrano 38 campioni positivi, pari al 3% delle unità totali. Nel 60,5% dei casi le unità sono state eliminate per contaminazione di microorganismi aerobi, mentre nel 39,5% sono state eliminate per contaminazione da anaerobi. Delle unità eliminate per controllo microbiologico solo 4 erano state raccolte in madri che presentavano positività al tampone vagino-rettale per Streptococco ‚-emolitico, ma in nessuna delle 4 unità il microorganismo isolato apparteneva allo stesso ceppo presente nel tampone materno. 3) Unità raccolte nel 2006 Nel corso del 2006 sono state raccolte complessivamente 896 unità, sia dopo parto fisiologico che dopo parto cesareo, come illustrato nella Tabella I che riporta le unità conservate e le unità eliminate. TABELLA I: UNITÀ RACCOLTE NEL 2006 SUDDIVISE PER TIPOLOGIA DI PARTO. UNITÀ RACCOLTE PARTO FISIOLOGICO PARTO CESAREO 896 583 ( 65%) 313 (35%) Totale unità conservate 516 (57.6%) 307 (52.6%) 209 (66.8%) Totale eliminate 380 (42.4%) 276 (47.3%) 104 (33.2%) Totale unità raccolte 39 SPAZIO LIBERO Le madri donatrici erano nel 98% dei casi di nazionalità italiana, provenienti per lo più dalla Lombardia o da regioni limitrofe. L’età media era di 33 anni. Nell’1,3% dei casi si è trattato di parto gemellare (12 parti su 884 parti). La raccolta è stata effettuata ad un’epoca di gestazione compresa tra la 34° e la 41° settimana, con una media gestazionale di 37 settimane. In tutte le gestanti è stato effettuato il tampone vagino-rettale, come indicato nella Tabella II. TABELLA II: VALUTAZIONE DELLE PERCENTUALI DELLE UNITÀ ELIMINATE PER EMOCOLTURA POSITIVA IN PRESENZA O ASSENZA DI TAMPONE VAGINO-RETTALE POSITIVO. UNITÀ CONSERVATE (ANNO 2006) CONTROLLO STERILITÀ POSITIVO % UNITÀ ELIMINATE Mamme con tampone positivo 94 4 4,3% Mamme con tampone negativo 422 17 4,0% Delle 380 unità eliminate sono state valutate le cause di eliminazione, in particolare il volume, il controllo microbiologico ed eventuali cause tecniche. La principale causa di eliminazione di un campione raccolto è la scarsità di volume (347 campioni sul totale degli 896 raccolti, pari a 38.7%); in 21 casi su 896 (2.3%), invece, è risultata positiva l’emocoltura; in 11 casi su 896 (1.2%) si è rotta la sacca in centrifuga. I risultati sono elencati nella Tabella III. TABELLA III: UNITÀ ELIMINATE NELL’ANNO 2006. PARTO FISIOLOGICO PARTO CESAREO Totale unità eliminate 380 276 104 Unità eliminate per volume scarso 347 / 380 91.3% 254/347 73.2 % 93/347 26.8% Unità eliminate per emocoltura positiva 21 / 380 5.5% 17/380 4,5% 4/380 1% Unità eliminate per HBsAg positività 1 / 380 0.2% 0% 1/380 0.2% Unità eliminate per rottura in centrifuga 11 / 380 2.9% 5/380 1.3% 6/380 1.6% 40 SPAZIO LIBERO Sono stati valutati i dati relativi alla conta leucocitaria, effettuata con contaglobuli automatico, e alla determinazione delle cellule CD34+, eseguita in citofluorimetria, nelle unità bancate nell’anno 2006 per valutare una possibile correlazione tra volume, cellularità e conta CD34/ul. Nonostante un apparente incremento del numero di cellule CD34+ parallelamente con l’aumento del volume delle unità, è risultato molto alto il valore di deviazione standard che denota un’ampia variabilità. Queste stesse considerazioni sono valide se si analizzano i dati relativi al numero assoluto di cellule CD34+ contenute nelle unità raccolte. DISCUSSIONE e CONCLUSIONI Le unità di sangue da cordone ombelicale raccolte nel 2006 sono state 896 e di queste il 58% è stato considerato idoneo alla conservazione, mentre il 42% è stato eliminato per cause tecniche e/o sanitarie. Questi dati sono in linea con quanto pubblicato in letteratura, secondo cui la percentuale di unità non idonee alla conservazione, rispetto a quelle prelevate, varia dal 38,9% al 56%. Il protocollo attualmente in uso presso la Banca di Sangue da Cordone ombelicale di Mantova prevede che l’unità raccolta venga ritenuta inizialmente idonea se il volume è superiore o uguale a 50 ml: per volumi inferiori l’unità viene scartata per volume insufficiente. Nella casistica qui presentata emerge che il volume medio delle unità raccolte dopo taglio cesareo è più elevato rispetto a quello delle unità raccolte dopo parto per via vaginale: 70.7 ml rispetto a 65 ml, come peraltro osservato in altre casistiche. Secondo la nostra esperienza la differenza di volume ha una giustificazione di carattere puramente organizzativo: le raccolte effettuate durante il taglio cesareo beneficiano di un’unità operativa in più, la strumentista presente in sala operatoria, così si può prestare maggiore attenzione nell’effettuare il clampaggio precoce e, laddove necessario, la mungitura del funicolo. Il volume dell’unità raccolta sembra correlare con la conta leucocitaria, ma non con la quantità di cellule CD34+ totali se non per volumi molto elevati. Esiste, infatti, un’ampia variabilità sia in termini di conta leucocitaria totale sia in termini di cellule CD34+: la media del numero di CD34+ totali tende ad incrementare con l’aumento del volume, ma parallelamente aumenta anche il valore della deviazione standard. Valutando le unità non conservate (380/896 unità, pari al 42,4%), oltre il 91% è eliminato per volume insufficiente (pari al 38,9% delle unità totali raccolte). Questo dato viene sottolineato durante gli incontri con le gestanti al fine di evidenziare che la quantità di sangue raccolto, nonostante l’esperienza del personale abilitato alla raccolta, potrebbe non raggiungere il volume minimo per il bancaggio (50 ml) a causa delle caratteristiche del funicolo. La contaminazione batterica è imputabile a: non corretta disinfezione del funicolo durante la raccolta; scorrette manipolazioni durante il procedimento di criopreservazione; contaminazione durante la fase di stoccaggio; contaminazione durante la fase di scongelamento. Al fine di diminuire le eliminazioni per emocoltura positiva, sono stati inseriti controlli ed azioni correttive adeguate. 41 SPAZIO LIBERO L’analisi della procedura di centrifugazione ci ha permesso di spiegare che la rottura è indipendente dal volume dell’unità, ma è dovuta ad un non corretto posizionamento della sacca nel cestello. Il ripetersi di questo evento, che ha inciso inizialmente per il 3% delle cause di eliminazione, ha prodotto un’azione correttiva da parte del Responsabile Assicurazione della Qualità che, modificando opportunamente la procedura, ha permesso di diminuire la frequenza al di sotto dell’1%. Come ultima analisi abbiamo cercato di dimostrare che la positività al tampone vagino-rettale non è correlata al controllo microbiologico positivo dell’unità. Infatti, su 422 unità raccolte da madri donatrici con il tampone negativo, 17 unità sono state eliminate per contaminazione batterica (4%), mentre su 94 madri donatrici con tampone positivo per Streptococco‚ -emolitico solo in 4 unità il controllo microbiologico si è rivelato positivo (4%), ma in nessun caso per Streptococco‚ -emolitico. Questo conferma che il tampone positivo non è una controindicazione alla raccolta. L’analisi dei dati presentati consente di trarre le seguenti conclusioni: delle unità raccolte, il 42% viene eliminato: per volume insufficiente il 38,7% del totale delle unità raccolte (91% delle unità eliminate); in piccola quota, pari al 2,3% del totale delle unità raccolte (5,5% delle unità eliminate), per contaminazione batterica. Non emerge tuttavia alcuna correlazione tra la contaminazione batterica dell’unità ed il tampone vaginale positivo della madre. Trattandosi di unità destinate ad uso autologo, la conta delle cellule mononucleate e delle cellule CD34+ non rappresenta un criterio di eliminazione dell’unità. Il continuo riesame del processo e la rilevazione di non conformità consente di evidenziare le criticità e di individuare le eventuali opportune azioni correttive. Viene, infine, sempre sottolineato durante gli incontri con le gestanti che l’unità raccolta potrebbe non essere idonea alla conservazione. Bibliografia disponibile presso la Segreteria dell’Ordine dei Medici Il 12 Marzo ci sarà l'ASSEMBLEA GENERALE di tutti i soci ed i sostenitori della Bamco cui sono invitati anche tutti i medici e i biologi coinvolti nella raccolta delle cellule staminali o nella ricerca scientifica sul loro utilizzo. Può partecipare chiunque sia interessato. 42 SPAZIO LIBERO IL RIFUGIO (breve racconto kafkiano) Poco tempo fa rimuovendo la polvere dai piani alti della mia libreria, ove giacciono libri ormai inascoltati, mi è capitato tra le mani un vecchio testo universitario di ematologia, quello di Adolfo Ferrata ed Edoardo Storti, clinici della scuola di Pavia, molto in uso tra il 1940 e il 1950 e riccamente illustrato. Incuriosito ho cominciato a sfogliarlo; ho rivisto le mie sottolineature, i miei appunti e le mie annotazioni. Non ho avuto il tempo di riandare ai miei studi giovanili perché in modo imprevisto mi sono trovato ben presto faccia a faccia con (indovinate?) un gomitolo di cellule immerse in un lago di sangue e di altro materiale, forse tessuto midollare, adagiato e quasi nascosto tra le pagine. Cellule impilate e tremanti ma animate, attive e mobili, cioè vive. In preda ad una febbrile opera riproduttiva madri e figlie confluivano in disordine modificando qua e là la forma e il volume della piccola colonia. Anche il loro aspetto singolo sembrava subire mutamenti che a vista d’occhio non era facile definire. Lascio immaginare la mia meraviglia e il mio stupore. Questo incontro inatteso mi ha provocato grande turbamento; un esiguo, vivace e colorito scenario balzava ai miei occhi simile ad affollato alveare circondato e difeso da un insolito ambiente. La sorpresa ha raggiunto il suo massimo quan- do, aguzzando lo sguardo, ho notato un’evidente somiglianza delle cellule che avevo di fronte con altre celebri e famigliari oggi: le famose stem cells; le cosiddette cellule staminali. Forse un saluto riverente e riconoscente sarebbe stato d’obbligo perché sì erano proprio loro e ne ebbi poi la conferma. Era chiaro un contegno circospetto che sfiorava il panico per essere state scoperte. Penso temessero per la loro incolumità e per il pericolo di essere rapite da qualche malcapitato (io?) e magari vendute al miglior offerente in uno specialistico perverso mercato. Spontanei e subitanei mi assalirono interrogativi. Da dove erano arrivate? Erano forse generate e fuggite da una folla di embrioni infreddoliti, addormentati e in pericolo di morte? O da una mitologica chimera “monstre”? Oppure provenivano da zigoti espressione di un sesso ora quasi in disuso? O erano eredi innocenti di cellule adulte di uomo o di topo (tanto c’è affinità tra i due!) costrette sotto tortura da un trasformismo scientifico a un dietro-front esistenziale a dispetto di vecchi dogmi che predicano l’irreversibilità? Se avessi loro fatto qualche domanda mi avrebbero risposto? Sicuramente sì se totipotenti e universali. Così ho chiesto se realmente fossero staminali e perché albergassero in questo libro che parla di sangue. “Si lo siamo” 43 SPAZIO LIBERO hanno affermato con un filo di voce. Rinfrancate e sicure delle mie intenzioni pacifiche hanno continuato:”Per le minacce subite da qualche giorno siamo qui nella nostra casa madre. Molti ci danno la caccia; stiamo diventando mattoni da costruzione; le nostre vite sono diventate un inferno; siamo candidate a edificare uomini e parti di questi. Ma noi non siamo architetti o operaie. Che c’entriamo con il meccanicismo descardiano? Geni si affollano sempre più dentro di noi, enzimi ci rompono, retrovirus ci violentano e siamo motivo, oltre che di studi accaniti, di polemiche e controversie in ogni campo. Gli scienziati affermano che siamo miracolose ma in definitiva ci vogliono usare per fini non sempre chiari e leciti. Queste pagine sono il nostro rifugio; aspettiamo che i venti di guerra si allontanino.” Esauste si sono concesse una pausa. Ho riflettuto sulle loro parole. Ma perché questo richiamo a presunti atavici genitori? Perché casa madre? Forse che per secoli abbiano avuto qui dimora? Rammento che molti anni fa il grande ematologo Ferrata scoprì nel midollo e nel sangue cellule che chiamò “emocitoblasti” cioè cellule originarie totipotenti atte a differenziare le linee eritro-leuco-linfo-monocitarie e a provocare la loro maturazione. Ebbene che cos’erano questi emocitoblasti, di cui non si parla più, se non cellule staminali “ante litteram” pur con concetti limitati e azioni rapportate a tempi andati? Se li avessimo cercati li avremmo isolati anche altrove? Da queste elucubrazioni mi svegliò il loro supplichevole:” Ritorna, ti aspettiamo nel nostro rifugio!” Povere mie ingenue stem cells, per il modo e il sito del nostro incontro io non le dimenticherò. Benefattrici e benedette! Saranno ben presto sloggiate da lì e io non le rivedrò più tra le mie pagine. Ma diventeranno popolo, moltiplicate in ogni recesso e piega del nostro corpo, nei neonati, negli adulti e in laboratorio. Saranno usate in quantità industriale. Gli uomini si affideranno a loro. Sono sfumate così le mie visioni kafkiane. Grazie a queste nuove creature salvavita, stars del XXI° secolo, ricompariranno un nuovo Evangelista, un nuovo sommo Dante e un genetista chiamato Ippocrate: scriveranno la storia delle staminali. E noi mortali canteremo un “Te Deum” di ringraziamento. Un po’ triste ho riposto il mio incunabolo sul piano nobile del mio scaffale. Zeno Negrelli 10-01-08 Dr. LUCIANO NEGRISOLI Specialista in Psichiatria Psicoterapeuta STUDIO Via Cocastelli 10 - 46100 Mantova Tel. 0376 362764 Riceve su appuntamento 44