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53° Festival dei Due Mondi: I concerti di
mezzogiorno
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Autore: Sandro Costanzi
CONCERTI DI MEZZOGIORNO: Confronto Mozart /Schumann
Lunedì 21 è iniziata la preziosa rassegna dei concerti di
mezzogiorno , ospitati presso il Teatro Caio Melisso e che vede
protagonista la Scuola di musica di Fiesole ( già ospitata lo scorso
anno) , ad eccezione dell’ultimo giorno: domenica 4 luglio la
rassegna si concluderà con un concerto de I solisti di Perugia. I
concerti di mezzo giorno sono eventi raffinati, in cui vengono
eseguiti autori che si diversificano per genere e per periodo storico.
Nel primo appuntamento si è eseguito il Trio Maurice: Livio Salvatore
Troiano ( violino); Gianluca Muzzolon (violoncello); Saskia Giorgini
( pianoforte). Il trio di Mozart K548 e infine il trio n1 in re minore op.
63 di Shumann le musiche eseguite.
Mozart e Schumann sono due facce della stessa medaglia: se nel
compositore salisburghese prevale una leggerezza serena, ma non
per questo disimpegnata, in Shumann invece la melodia tende ad
interrompersi per poi tornare alla cantabilità originaria, e soprattutto
di netto carattere romantico. Da una parte la luminosità della
ragione ( e in Mozart spesso e volentieri anche di un’ironia capace di
profonda saggezza), dall’altra gli abissi estremi del sentimento.
L’altro appuntamento dedicato a Shumann è sabato 26 giugno ( in
programma il Quartetto in mi bemolle op.47): questi due concerti
sono un omaggio dovuto al grande compositore tedesco, testimone
di un romanticismo che si traghetta dalla spontaneità del primo
periodo agli esiti compositi del tardo romanticismo. Quest’anno
infatti si festeggia il bicentenario della nascita sia di Chopin,
omaggiato dal Festival dei Due Mondi domenica 20 con la Serata
Chopin, sia di Schumann, su cui si innestano tanto Brahms, autore
da lui scoperto, quanto Wagner , che in parte trarrà spunto alla
produzione , avanguardistica e visionaria, dell’ultimo Schumann,
afflitto dalla malattia mentale.
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Sandro Costanzi
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Raccolta di: Arte
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GIU
53 ° Festival dei Due Mondi: Maria Cassi MY LIFE
WITH MEN AND OTHER ANIMALS
Autore: Sandro Costanzi
Maria Cassi
MY LIFE WITH THE MAN AND OTHER ANIMALS
C’era una volta una fanciulla, nata a Fiesole, meglio… a San
Domenico di Fiesole … Potrebbe cominciare in questo modo la
biografia di Maria Cassi; appunto come una favola. Questa è la sua
formazione artistica : studi di canto al Mozarteum di Vienna, i corsi
di teatro con Alessandra Galante Garrone, poi l’apprendistato di
clown con Pierre Bilan e approfondimenti sul canto con Kandy
Smith , assistente di Katy Barberian. Acrobata, clown, mimo e
cantante, regge da sola impegnativi spettacoli, passando da un
registro all’altro con una matura tecnica vocale e gestuale,
sprigionando energia e passione per la vita.
E come in una fiaba un bel giorno avvenne l’incontro con Peter
Schneider, direttore dell’ animation Studio di “ The Lion King “ e
“Roger Rabbit,” che ha lanciato Maria Cassi in America. La Cassi è un
attrice comica pienamente consapevole della difficoltà di questo
ruolo artistico; afferma infatti che “far ridere è alto artigianato” ( Cf.
Corriere della sera , 8/11/2009). E’ inoltre un’artista sdoganata dalla
televisione, ma non per questo sconosciuta: è nota in Francia e in
Europa, tranne che in Italia ( nemo propheta in patria).
Lo spettacolo che proporrà per il Festival dei Due Mondi e che
debutta oggi 19 giugno, si chiama My life with the man and other
animals: interpreta la propria vita : l’infanzia e l’adolescenza nella
realtà provinciale della natia Fiesole, i timori e le riserve morali nei
primi amori giovanili, l’attività artistica svolta in America, agognata
patria della libertà, la gioia del ritorno a Firenze, ove vive con
l’amato marito. Questa è la trama oggettiva degli eventi, ma dietro
si stende un’altra storia, scritta con le regole del cuore. Il monologo ,
che si svolge tra l’inglese e i vernacoli regionali italiani, è diviso in
canti, come la Commedia dantesca.
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22/06/2010
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Nell’ultimo canto, dedicato alla copia omosessuale di Dody e Cecilia,
il riso si quieta in un sorriso. Cecilia, morta per un cancro, si
spegnerà in un’atmosfera calda e accogliente, mangiando magari
una fetta di torta al formaggio con le arance, donata dagli amici di
sempre. In fin dei conti, la vita è una commedia agro-dolce, come la
torta di Cecilia. E allora brindiamo con … un bel calice di saggia
ironia.
Sandro Costanzi
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15
MAG
Raccolta di: Arte
Gianluca Marziani: il nuovo direttore della Galleria
Comunale d’Arte Moderna
Autore: Sandro Costanzi
CORTO CIRCUITO AL “PALAZZO COLLICOLA Arti Visive- Museo
Carandente Spoleto”
La Galleria Comunale d’Arte Moderna di Spoleto inizia una nuova
vita: il suo nuovo direttore è un giovane curatore e critico d’arte,
Gianluca Marziani, che , nonostante la giovane età ha già un nutrito
e importante curriculum alle spalle. Si prospettano cambiamenti
importanti, ma non per questo discordanti con quella che è l’eredità
passata: innovare secondo la storia propria del luogo a cominciare
dal nuovo nome della galleria:”Palazzo Collicola Arti Visive- Museo
Carandente Spoleto”.
Così Daniele Benedetti , sindaco di Spoleto, saluta gli esordi del
Museo Carandente: L’anima del progetto è stata Vincenzo Cerami, il
nostro assessore alla cultura, che con dedizione , passione,
competenza ha contribuito, in maniera determinante, ad affrontare e
definire il nuovo corso di Palazzo Collicola, la prestigiosa sede che si
fregia di un nuovo logo “Palazzo Collicola Arti Visive- Museo
Carandente Spoleto”. Cerami ha individuato in Gianluca Marziani una
personalità tanto autorevole e competente quanto creativa e
appassionata che vuole fare del museo un punto di riferimento per le
nuove tendenze dei linguaggi visivi capace di suscitare sorpresa e
interesse. Marziani è anche critico d’arte giovane,vitale, un aspetto
questo che non sarebbe dispiaciuto affatto a Carandente. Proprio nei
confronti di Carandente l’Amministrazione Comunale non poteva
esimersi dal riconoscere il legame profondo tra la sua eredità
artistica e Spoleto.
Stretto è infatti il rapporto tra Giovanni Carandente e Spoleto: a
sancire tale rapporto fu il Festival dei Due Mondi. Correva l’anno
1961, era il quarto festival: Carandente viene convocato per
organizzare una mostra di disegni canadesi. L’anno successivo la
grande mostra internazionale en plein air SCULTURE NELLA CITTÀ:
102 sculture di 53 scultori da Calder a Manzù,da Smith a Pomodoro,
da Fontana a Moore, i padri dell’arte del secondo Novecento, tutti a
Spoleto in un rapporto coinvolgente fra loro stessi e del moderno con
l’antico. Nascerà poi la Galleria d’Arte Moderna. Sarà Carandente a
donare la sua copiosa collezione di libri, fornendo così alla galleria la
biblioteca, la più ricca e competente in tutta l’Umbria, dedicata
all’arte contemporanea .
Gianluca Marziani nasce nel 1970. Ha pubblicato i libri:N.Q.C Arte
italiana e tecnologie: il Nuovo Quadro contemporaneo
( 1998),Melting Point ( Castelvecchi ,2001), nel libro di Achille Bonito
Oliva( Allemandi 2007) ha curato il contributo “ L’arte è dimenticare
a memoria”. Ha collaborato, in veste di critico, per vari e prestigiosi
giornali: Flash Art, Arte, Corriere della sera, La Stampa, Specchio, Il
Riformista e Panorama et al. In televisione ha curato servizi
importanti per Telepiù 3 , Stream, Sat 2000,Cultnetwork Italia. Ha
inoltre curato mostre importanti presso il Mart di Rovereto, al Museo
d’Arte contemporanea di Hanoi ( Vietnam), al Chelsea Museum di
New York e in altri prestigiosi musei.
Il nuovo Museo Carandente si inaugurerà sabato 26 giugno 2010 con
delle iniziative innovative e interattive; eccone lo spirito nelle parole
di Gianluca Marziani: Ho immaginato Palazzo Collicola come un hub
culturale , un contenitore dinamico, un laboratorio nomade che
accolga linguaggi e modalità artistiche differenti, italiane e
internazionali. Penso che questa sia la formula vincente per dare
spazio alle nuove generazioni senza dimenticare chi ci ha preceduto.
( Gli allestimenti saranno pensati in maniera mimetica e dialogante)
come se un ideale principe del settecento, dopo aver scoperto l’arte
contemporanea, decidesse di allestirla tra mobili in legno e ritratti di
pittori barocchi.
Molteplici le proposte: dal Pop Surrealism, una delle ultime tendenze
artistiche nate in Canada e sospesa tra il realismo della Pop Art e gli
orizzonti di senso, tipici del Surrealismo, agli stencil in bianco e nero
di Sten e Lex. Sarà possibile inoltre vedere nella chiesa dei SS,
Giovanni e Paolo l’installazione di Mauro Cuppone, dedicata al
connubio di morte e moda e la particolare pista ciclabile realizzata
dall’artista Raul Gabriel nel cortile di Palazzo Collicola.
Il Centro Culturale Poli d’Arte augura al dott.re Gianluca Marziani un
esito fruttuoso nel lavoro affidatogli tanto complesso quanto
stimolante per la stessa città di Spoleto, tesoriere di antichi gioielli
aperto però al nuovo.
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22/06/2010
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Sandro Costanzi
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9
MAG
Raccolta di: Arte
La Polid’Arte riapre con la mostra di Mario Moretti
Autore: Annamaria Polidori
Dal 22 maggio al
13 giugnoil Centro Culturale Polid’arte riapre la pubblico con una
serie di mostre di alcuni tra i più interessanti e validi artisti
contemporanei. Saranno presenti anche artisti stranieri di grande
livello come Edward Evans dagli U.S.A. e Veronique Massenet dalla
Francia, e artisti già molto conosciuti come Mario Moretti, Stefania
Lubrani ,Nino La Barbera ed anche la sottoscritta, Annamaria
Polidori, presenterà le sue più recenti sculture. La mostra di Moretti
apre, anzi direi meglio schiude, le porte della galleria ma anche del
nostro cuore su una serie di scorci panoramici,di affacci sull’infinito
leopardiano ,perche l’artista tesse le sue tele di luci e di orizzonti
sempre più lontani e solitari,ma sprigionanti una serena fiducia nel creato. quest’immergerci negli spazi luminosi quasi trasparenti delle
tele di Moretti ,oltre prova del valore dell’artosta concedono al nostro
animo affannato dalle cose della vita una pausa di riflessione e a
volte di forte attrazione verso il suo mondo straniato ma tanto
presente in noi.
Annamaria Polidori
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30
APR
Raccolta di: Arte
22/05 010 – 13/06/010 Mario Moretti
Autore: Annamaria Polidori
La prima mostra ceh aprirà la stagione della Polid’arte a Spoleto sarà
“loSpazio e la Luce” del famoso pittore Mario Moretti, per la sua
rappresentazione della natura estremamente rarefatta tessuta da
una luce pulviscolare egli arriva attraverso un lungo processo
psicofisicoa dare una immagine straniata ,sognata eppur veritiera del
luogo rappresentato, avvolto in una luce metafisica che lo trasferisce
fuori del tempo,nella magia di una immensa silente solitudine
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26
APR
Raccolta di: Arte
Alessandro Gassman conclude la stagione di prosa:
Roman e il suo cucciolo di Povod
Autore: Sandro Costanzi
Alessandro Gassman: Roman e il suo cucciolo
Oggi, 26 aprile 2010 al Teatro Nuovo in Spoleto va in scena Roman e
il suo cucciolo di Reinald Povod: un travagliato, ma assai inteso,
rapporto tra padre e figlio, che Alessandro, attore e regista
contemporaneamente, ambienta in un odierna periferia. Il padre di
Roman , Cuba (interpretato da Gassman), che nella storia è uno
spacciatore di droga, pur di assicurare al figlio , solo formalmente
emancipato dal degrado, un futuro migliore del suo, scenderà in un
compromesso pericoloso con due spacciatori e una prostituta.
Ovviamente questa è una storia in cui il rapporto conflittuale tra i
due protagonisti non si risolverà che in una soluzione drammatica.
Gli altri attori sono: Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Giovanni
Anzaldo, Matteo Taranto, Natalia Lungu, Andrea Paoletti. La
traduzione di Povod è affidata a Edoardo Erba : “ più che una
traduzione, una riscrittura, un’opera originale.. ( Franco Cordelli,
Corriere della sera)”. Il sito Internet per questo, che è l’ultimo
spettacolo della stagione di prosa organizzata dal Comune di Spoleto
è www.teatrostabile.umbria.it.
Ecco alcune note di regia dello stesso Alessandro Gassman: Sono già
passati quattro anni dal mio debutto nella regia con la Forza
dell’abitudine di Thomas Bernard, cui hanno seguito due stagioni
ricche di successi e riconoscimenti con La parola ai giurati di
Reginald Rose. Mi accingo ora a mettere in scena un altro testo
contemporaneo che negli anni ’80 ottenne un grande successo a New
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22/06/2010
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York e che ebbe come protagonista Robert De Niro. Si tratta di Cuba
& His Teddy Bear, un testo che mi ha coinvolto fin dalla prima lettura
per l’umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente,
crudo, profondo, che mai indulge al sentimentalismo. ( …) E’ un
dramma familiare e al tempo stesso sociale, un attualissimo sguardo
sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che
negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati
nella nostra vita, presenza che ha cambiato la fisonomia delle nostre
città e il tessuto delle nostre relazioni. Uno sguardo neutrale, non
ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà di
maniera.
Sandro Costanzi
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25
APR
Raccolta di: Arte
XIV Festival pianistico di Spoleto: Weekend Chopin e
l’apertura ai giovani
Autore: Sandro Costanzi
CHOPIN , IL CUORE PULSANTE DEL FESTIVAL PIANISTICO DI
SPOLETO …
Da giovedì 22 aprile a domenica 25 aprile 2010 il Festival Pianistico
di Spoleto propone il weekend Chopin: tutte le sere alle ore 21,00
presso la Sala Frau. Il primo appuntamento di tale weekend è stato
giovedì 22 aprile con la conferenza – concerto : Chopin : Danza
popolare e danza cosmica ; a cura di Stefano Ragni; il successivo
appuntamento è stato con il pianista Cristiano Burato. Sabato 24
protagonisti della serata sono stati Laura Magnani ( Pianoforte),
cofondatrice insieme a Egidio Flamini del Festival nel 1997, e l’attore
Graziano Sirci, nel ruolo di Chopin: uno spettacolo sobrio e ben
limato ove musica, recitazione e luce hanno creato una così notevole
sinergia da stingere tutto il pubblico in un silenzio commosso nel
buio finale( la morte del compositore) in cui ove era solo il valzer
finale a suggerire immagini. Ultimo appuntamento, oggi 25 aprile, è
la relazione medica del prof.re Francesco Eugenio Negro, al piano
Patrizia Salvini: Ho visitato Chopin.
Lo spirito di questi appuntamenti è dare una maggiore
consapevolezza al pubblico, presso il quale è diffusamente noto il
compositore franco-polacco: un autore che, come tutti i romantici, è
volto tanto a scoprire le radici culturali del proprio paese ( sopratutto
lui che lascerà la Polonia da bambino per la Francia e non vi tornerà
più), quanto a cogliere lo spirito assoluto che si svela nelle arti.
Prossimi appuntamenti del Festival Pianistico sono i seguenti:
Martedì 27 aprile 2010 , ore 9,00; Sala Frau ( musica per le scuole):
Biancamusica e le sette note: ovvero una storia di note…voli valori;
Mercoledì 28 aprile 2010, ore 21,00; Sala Antonelli ( Giovani
talenti): Laura Bortolotto ( violino); Ludovico Armellini ( violoncello);
Leonora Armellini ( pianoforte); musiche di Chopin, Mendelssohn,
Brahms.
Per maggiori informazioni rimando al sito:
www.festivalpianisticodispoleto.com.
Sandro Costanzi
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19
APR
Raccolta di: Arte
Il XIV Festival Pianistico di Spoleto omaggia Chopin
Autore: Sandro Costanzi
XIV FESTIVAL PIANISTICO DI SPOLETO: 16 aprile -2 maggio 2010
Le opere di Chopin sono cannoni nascosti sotto i fiori.
R. Schumann
Venerdì 16 aprile 2010 presso il Teatro Caio Melisso di Spoleto si è
inaugurato il Festival Pianistico di Spoleto, che quest’anno celebra la
sua XIV edizione: il presidente è Egidio Flamini e il direttore artistico
è Laura Magnani, entrambi pianisti e fondatori dell’Associazione
Musici Artis Umbria.
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22/06/2010
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Il concerto di apertura è stato affidato ad Alexei Nabioulin: nato in
Siberia, 1988: Scuola Centrale di Musica di Mosca ; 1996 :
Conservatorio Tchaikovsky di Mosca; 2000: si diploma presso
quest’ultimo conservatorio . Nel 1998 vince il I premio internazionale
Casagrande di Terni; nel 2000 il I premio al Concorso Internazionale
di Dublimo e nel 2002 il II premio al Concorso Internazionale
Tchaikovsky di Mosca. Il repertorio magistralmente interpretato da
Nabioulin, nella serata d’apertura condotta da Arturo Stalteri, ha
avuto come programma Shumann ( Humoresque op.20 in si b M e
poi la Kreisleriana op.16 in re M) e Chopin ( Sonata n.3 op 5 in si
m).
Il XIV Festival Pianistico ha come protagonista Chopin, del quale
quest’anno ricorre il bicentenario della nascita ed è suddiviso in 8
grandi sezioni che omaggiano tanto la ricca fluidità del pianoforte
quanto i variegati gusti del pubblico: grande classica; weekend
Chopin; piano & company; crossever; giovani talenti; voci che
parlano piano; concerti aperitivo; musica per le scuole e piano
cinema. I recapiti web del Festival Pianistico di Spoleto sono i
seguenti : info@festivalpianisticodispoleto;
www.festivalpianisticodispoleto.com .
Ecco il programma generale :
SEZIONE GIORNO , ORA E LUOGO INTEPRETE SPETTACOLO
Grande Classica Ven. 16/04/10, h. 21, 00; Teatro C. Melisso Alexei
Nabioulin Concerto di apertura: Chopin e Shumann
Piano & company Sab. 17/04/10, h.21,00 ; Sala Antonelli G.
Winischhofer ( violino); A. Ferrer( pianoforte) Mozart; Beethoven,
Saint –Sans, Sarasate
Concerto Aperitivo Dom. 18/04/10, h. 11,30; Sala Antonelli Laura
Mariani , Egidio Flamini et al. Alceste Innocenzi: Piano cinema . 12
piccole variazioni sul tema
Pianocinema Lun. 19/04/10, h 9,00: Cinema Corso Introduzione di
Alceste Innocenzi Quattro minuti, film di Chris Kraus
Voci che parlano piano Mar. 20/04/10/, h. 9,00: Casa di reclusione di
Maiano Voci recitanti: Detenuti ; al Piano: Magnani, Flamini et al.
Chopin, Lizt e Flamini
Weekend Chopin Gio. 22/04/10, h 21,00; Sala Frau Conferenza di
Stefano Ragni Chopin: Danza popolare e danza cosmica
Weekend Chopin Ven. 23/04/10, h. 21,00; Sala Frau Stefano Burato
Musiche di Chopin
Weekend Chopin Sab. 24/04/10, h 21,00; Sala Frau L. Magnani
pianoforte Attore: Graziano Sirci Musiche e scritti di Chopin
Weekend Chopin Dom. 25 /04/10, h 21,00; Sala Frau Relatore F.E.
Negro; piano P. Salvini Concerto-Conferenza: Ho visitato Chopin
Musica per le scuole Mar. 27/04/10, h. 9,00; Sala Frau Regia: L.
Bonamente; Attore: M. Silvestrini; Piano: E. Flamini Biancamusica e
le sette note Ovvero una storia di note…voli valori
Giovani talenti Mer. 28/04/10 , h 21.00; Sala Antonelli L. Bortolotto :
Violino;L. Armellini: violoncello; L. Armellini Chopin ,
Mendelssohn,Brahms
Crossover Ven. 30/04/10, h 21,00; Teatro C. Melisso Egidio Flamini
La finestra (prima esecuzione assoluta )
Concerto Aperitivo Sab. 01/05/10, h. 11,30; Sala Antonelli Voce:
Lars Angeli Piano:Laura Magnani PIanomusical (canzoni del musical
americano)
La grande classica Dom. 02/05/10, h 21; Teatro C. Melisso Piano: A.
Ammara e C. Guaitoli e il Quintetto Lybra I 2 Concerti di Chopin per
pianoforte e orchestra nella versione originaria .
Sandro Costanzi
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19
APR
Raccolta di: Arte
Il Maestro dell’Annunciazione Gardner, ovvero…
PierMatteo d’Amelia
Autore: Sandro Costanzi
PIER MATTEO D’AMELIA E IL
RINASCIMENTO NELL’UMBRIA MERIDIONALE: LA RISCOPERTA DI UN
GRANDE MAESTRO
Dal 12 dicembre 2009 al 2 maggio 2010 è aperta la mostra dedicata
a Pier Matteo d’Amelia, maestro del Rinascimento nell’Umbria
meridionale, dislocata in due sedi : il CAOS ( Centro Arti Opificio Siri)
di Terni, che è un ex fabbrica restaurata come museo d’arte , e il
Museo archeologico di Amelia, il quale custodisce il famoso bronzo di
Germanico . La mostra è inoltre arricchita da un interessante
itinerario territoriale che vede convolte in primis Spoleto , con le
storie della Vergine nel catino absidiale del Duomo, Narni ( Chiesa di
S. Agostino); Orvieto ( l’Imago pietatis nel Duomo) e Avigliano
Umbro ( Chiesa della Madonna di Toscolano).
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22/06/2010
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Proprio per questo aspetto itinerante, la rassegna artistica è
intitolata “PIER MATTEO D’AMELIA E IL RINASCIMENTO
NELL’UMBRIA MERIDIONALE”; e non solo:sono infatti molteplici i
rapporti tanto stilistici quanto personali del pittore amerino suddivisi
tra la Firenze dei Medici e la Roma dei papi. Un’ultima informazione
tecnica, prima di tratteggiare un ritratto del nostro pittore: per
maggiori informazioni, di quelle da me fornite, rimando al sito
www.piermatteodamelia.it.
La particolarità dell’Amelia è stata quella di essere stato considerato
un pittore senza opere , in quanto i lavori a lui attribuiti, a seguito di
un’accurata nonché strettamente necessaria ricerca d’archivio, non
sono firmati. Fu Federico Zeri ( 1953) ad attribuire all’arista umbro
un gruppo di opere, conformi per stile e caratteristiche, che Roberto
Longhi ( 1927) e Bernard Bereson ( 1932) avevano riunito sotto il
nome convenzionale di Maestro dell’Annunciazione Gardner.
L’intuizione di Zeri venne confermata nel 1985 dall’archivista
Elisabetta David, la quale, pressò l’Archivio Statale di Terni, trovò
una quietanza di pagamento per il Polittico dei francescani, ora
conservato al CAOS ma in precedenza sito nella chiesa di San
Francesco in Terni.
Intrigante è la storia dell’annunciazione Gardner. Commissionata dai
clareni di Amelia, che tenevano l’opera nel loro convento, sito nelle
colline della cittadina, venne conservato nel luogo originario fino alla
fine del XIX secolo. Venne poi trasferita nella Porziucola di S.Maria
degli Angeli (Assisi) ad opera dei frati minori, che nel frattempo si
erano impossessati del piccolo convento amerino, e infine nel 1911
fu venduta a un antiquario fiorentino. La tavola, erroneamente
attribuita ad un pittore perugino , venne acquistata da Isabell
Gardner, collezionista di Boston , ove ancora è attualmente.
Purtroppo non è in mostra.
Nel 1909 un decreto del Parlamento italiano vietò l’uscita delle opere
d’arte dai confini nazionali. L’ostacolo venne aggirato con una cassa,
munita di un doppio fondo, nel quale venne disposta l’Annunciazione
di Pier Matteo, ricoperto a sua volta da una copiosa quantità di
bambole. Questo il giallo e queste le traversie che per secoli hanno
fatto dell’amerino un artista senza opere.
Pier Matteo d’Amelia nasce nella omonima città intorno al 1448 e
muore nel 1506. Inizia l’attività pittorica a Spoleto come
collaboratore di Filippo Lippi, il quale realizzerà con la sua bottega gli
affreschi dell’abside del Duomo. Tale ciclo di affreschi ( 1467-9),
dedicato alla Vergine assunta nella gloria di Dio, costituisce l’ultima
opera del pittore fiorentino, il quale morirà a Spoleto in corso
d’opera. L’Amelia accede a questo importante cantiere grazie al
cognato Giustolo, noto personaggio spoletino che era in stretti
rapporti con il vescovo Eroli , committente non solo del noto ciclo di
affreschi ma anche della omonima Cappella Eroli del Duomo di
Spoleto.
Una delle differenze stilistiche tra il Lippi e l’Amelia è la
raffigurazione della persona. I personaggi del primo sono infatti
monumentali e con visi tendenzialmente generosi , mentre l’amerino
rappresenta persone dotati di linee più stringenti e maggiormente
scolpite, dando particolare espressività ai volti. Ma ciò che accumuna
Pier Matteo al Lippi è la prospettiva, lo studio matematico e analitico
dello spazio entro cui l’occhio ricostruisce lo svolgersi fisico della
scena rappresentata. Nell’Annunciazione Gardner troviamo quindi la
stesse prospettiva e struttura spaziale dell’annunciazione spoletina
del Lippi: anche lo Zeri notò una forte eco lippesca nell’amerino.
Nel 1469 segue a Firenze fra Diamante: è l’occasione propizia per
stringere contatti importanti prima con il Verrocchio e poi con il
Perugino, che lo porterà nel cantiere della Cappella Sistina.
“Purtroppo” , e lo scrivo tra virgolette ( il lettore capirà poi il
perché), la decorazione del soffitto da lui progettata andrà persa per
ospitarvi i maestosi affreschi di Michelangelo. L’Amelia infatti aveva
concepito per la Cappella Sistina una serie di cerchi concentrici di oro
zecchino la cui luce veniva esaltata dal contrasto con il blu dei
lapislazzuli: un Cielo stellato degno della purezza di Maria!
Ma non tutto il male vien per nuocere. In seguito a questa
esperienza , Pier Matteo installerà in S. Pietro la sua bottega di
servizio, atta a soddisfare tutte le esigenze estetiche del papa, e
avrà contemporaneamente incarichi politici . Nonostante ciò Pier
Matteo , non sarà ricordato come artista : distrutta la decorazione
originaria nella Cappella Sistina, persa la decorazione di alcune
stanze dell’Appartamento Borgia e la mancata decorazione della
Cappella di S. Brizio nel Duomo di Orvieto , perché realizzata poi da
Luca Signorelli.
Vorrei concludere questo intervento con il S. Antonio abate,
conservato presso il Museo di Amelia e che risente del Vecchietta,
artista senese che scolpì un S. Antonio, molto eloquente e realistico
nei suoi tratti, conservato nel Duomo di Narni. Innegabile l’influenza
di tale scultore nell’elaborazione pittorica dell’amerino, che diviene
interprete originale dell’arte toscana nella sua natia Umbria. E’
giunto quindi il momento di riconoscere a Pier Matteo d’Amelia la
stessa dignità artistica, tributata al Perugino e al Pinturicchio, che
insieme costituiscono un trittico imprescindibile per l’arte umbra.
Sandro Costanzi
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APR
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Raccolta di: Arte
Festival dei Due Mondi: anticipazioni
Autore: Sandro Costanzi
Spoleto53: prime anticipazioni
Dal 18 giugno al 4 luglio Spoleto apre i suoi teatri al pubblico.
Il programma sarà online da aprile 2010. Ecco i primi spettacoli
annunciati:
Opera – Hans Werner Henze: Gogo no eiko
Teatro Nuovo – 18, 20, 22 giugno
In prima esecuzione assoluta in forma scenica prende vita a Spoleto
l’opera Gogo no eiko del grande compositore tedesco Hans Werner
Henze, tratta da un romanzo di Yukio Mishima, con la direzione
d’orchestra di Gerd Albrecht, l’Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Verdi, la regia di Giorgio F errara e la scenografia di Gianni
Quaranta.
Un’opera che indaga il travagliato contrasto fra le generazioni, che
racconta una storia dai toni foschi, sempre magistralmente
accompagnata dall’energia affascinante di una musica vigorosa e
struggente.
Concerto finale – Diego Matheuz
Piazza Duomo, 4 luglio
Sarà il venticinquenne direttore d’orchestra e violinista venezuelano
Diego Matheuz, recentemente impostosi come uno dei più
promettenti talenti di oggi, a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Verdi in occasione del concerto finale in Piazza Duomo.
Verranno affidate al genio della sua giovane bacchetta le Danze
sinfoniche tratte da West Side Story di Leonard Bernstein e la Prima
sinfonia di Gustav Mahler.
Robert Wilson e Berliner Ensemble: Shakespeare Sonette
Teatro Nuovo: 26, 27 giugno
A due anni dal trionfale successo dell’Opera da tre soldi, il Berliner
Ensemble e Robert Wilson presentano in prima italiana I Sonetti di
Shakespeare, con le musiche originali del cantautore americano
Rufus Wainwright.
Wilson ha selezionato venticinque sonetti tra i più di centocinquanta
composti da Shakespeare e ha colto la sfida di portare sulla scena
una delle poche opere che il drammaturgo inglese non aveva
pensato per il teatro.
LA PRIMA VOLTA DI JOHN MALKOVICH IN ITALIA
Grazie alla collaborazione tra Ravello Festival e Spoleto53 Festival
dei 2Mondi, John Malkovich per la prima volta reciterà per il pubblico
italiano.
Il 2 luglio Malkovich riporta in vita sul palcoscenico del Teatro
Romano il noto scrittore e criminale austriaco Jack Unterweger,
accusato di aver strangolato 11 prostitute a Vienna, Praga e Los
Angeles. Una accattivante rappresentazione teatrale per un’orchestra
barocca, due soprano e un attore, con la regia di Michael Sturminger
e l’Orches tra Wiener Akademie diretta da Martin Haselböck
Hamburg Ballett – The World of John Neumeier
Piazza Duomo 2, 3 luglio
Continuando il percorso iniziato nelle due precedenti edizioni, la
danza al 53° Festival di Spoleto rende omaggio ad un o dei più
significativi coreografi del XX secolo: John Neumeier, che sarà
presente con la sua compagnia Hamburg Ballett per la prima volta al
Festival dei 2Mondi.
Neumeier ha studiato per il magico palcoscenico di Piazza Duomo
uno spettacolo
“sintesi” delle sue creazioni più importanti, raccontando così la sua
storia artistica.
Biglietti in vendita dal 9 marzo:
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22/06/2010
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