Consonantismo dal latino all`italiano (4)
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Consonantismo dal latino all`italiano (4)
Consonantismo dal latino all’italiano (4) Sonorizzazione delle sorde intervocal. (o tra voc. e /r/) e di S Nell’italiano di oggi in alcuni casi abbiamo la sonora, in altri la sorda: (H)OSPITALE(M) > ospedale ACUTU(M) > acuto MATRE(M) > madre NUTRIRE > nutrire DRACU(M) > drago AMICU(M) > amico MACRU(M) > magro SACRU(M) > sacro RIPA(M) > riva SAPORE(M) > sapore SUPRA(M) > sovra (it. ant.) CAPRA(M) > capra QUASI > qua[z]i CAUSA(M) > co[s]a VISU(M) > vi[z]o CASA(M) > ca[s]a Qual è stato in Toscana l’esito originale delle sorde intervocaliche e di S latine? Gianluca Gianluca Biasci Biasci Consonantismo dal latino all’italiano (5) Trattamento di consonante + /L/ In posizione iniziale e postconsonantica l’esito normale nell’intera area italoromanza è stato: cons. + /L/ > cons. + / j /. Ess. germ. *blank > bianco CLAVE(M) > chiave PLANU(M) > piano FLORE(M) > fiore SLAVU(M) > schiavo AMPLU(M) > ampio UNG(U)LA(M) > unghia CIRC(U)LU(M) > cerchio In posizione intervocalica abbiamo anche il raddoppiamento della consonante. Ess. NEB(U)LA(M) > nebbia SPEC(U)LUM) > specchio CAP(U)LU(M) > cappio Gianluca Gianluca Biasci Biasci Consonantismo dal latino all’italiano (6) Gruppi consonantici Assimilazione Fenomeno per cui un suono assume in tutto o in parte caratteristiche foniche simili a quelle del suono che lo precede o lo segue. In italiano solo assimilazione regressiva KS (grafia x) > /ss/ SAXU(M) > sasso FIXARE > fissare > /ʃʃ/ COXA(M) > coscia LAXARE > lasciare CT > /tt/ FACTU(M) > fatto LACTE(M) > latte DV > /vv/ ADVENIRE > avvenire ADVENTURA(M) > avventura MN > /nn/ SOMNU(M) > sonno DAMNU(M) > danno PS > /ss/ SCRIPSI > scrissi IPSU(M) > esso PT > /tt/ SCRIPTU(M) > scritto CAPTIVU(M) > cattivo GD > /dd/ MAGDALENA(M) > Maddalena FRIG(I)DU(M) > freddo Altri ess.: GM > /mm/ FRAGMENTU(M) > frammento TM > /mm/ MARIT(I)MA(M) > maremma NL > /ll/ CUN(U)LA(M) > culla Consonantismo dal latino all’italiano (7) Gruppi consonantici Altri nessi consonantici: NS > /s/ o /z/ PENSARE > pesare MENSE(M) > mese INSULA(M) > isola Dissimilazione Ė il contrario dell’assimilazione. Si tratta di un fenomeno di diversificazione fra suoni uguali o simili, che si trovano vicini, ma non necessariamente contigui, nella stessa parola VENENU(M) > veleno BONONIA(M) > Bologna UL(U)LARE > urlare ARMARIU(M) > armadio MERCURI(I) DI(E)(M) > mercoledì Fenomeni generali Prostesi Si tratta dell’inserimento di un suono all’inizio di parola, di solito per evitare sequenze di suoni sgradite. Nello scritto è in disuso; resiste nel parlato, soprattutto in Toscana per scritto > per iscritto In Spagna > In Ispagna Gianluca Gianluca Biasci Biasci Consonantismo dal latino all’italiano (8) Fenomeni generali Epentesi Si tratta dell’inserimento di un suono all’interno della parola. Può essere consonantica (di solito si inserisce una /v/) o vocalica (si inserisce una /i/) MANUALE(M) > manovale VIDUA(M) > vedova SPASIMU(M) > spasmo > spasimo Epitesi Si tratta dell’inserimento di un suono alla fine della parola, di solito per evitare che l’accento tonico cada sull’ultima sillaba o anche per evitare una terminazione consonantica: GABRIEL > Gabriello MINOS > Minosse dial. sine, none, tramme, Aferesi Si tratta della caduta di un suono all’inizio di parola: (IL)LEI > lei (que)sta mattina > stamattina (que)sta volta > stavolta Sincope Si tratta della caduta di un suono all’interno della parola: CER(E)BELLUM > cervello VAN(I)TARE > vantare Gianluca Gianluca Biasci Biasci Consonantismo dal latino all’italiano (9) Fenomeni generali Apocope Si tratta della caduta di un suono nella parte finale della parola: POTE(T) > puo(te) > può CIVITATE(M) > citta(de) > città Discrezione dell’articolo Si ha quando la prima parte di una parola è sentita dai parlanti come un articolo o parte di un articolo e dunque è staccata dalla parola stessa: *LUSCINIOLUM) > lusignolo > l’usignolo (H)ARENA(M) > arena > l’arena > la rena nei dialetti la sagna, le recchie Concrezione dell’articolo Si ha quando un articolo o parte di esso è sentito dai parlanti come la parte iniziale di una parola e dunque si fonde con la parola stessa: ASTRACU(M) > ASTRICU(M) > l’astrico > lastrico Gianluca Gianluca Biasci Biasci