scarica comunicati stampa agosto 2002
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COMUNE DI BAGNACAVALLO (Provincia di Ravenna) 1.8.2002 Il Festival del Folklore fa tappa a Bagnacavallo Martedì 6 agosto, alle 21, nell’ambito della XV edizione del Festival del Folklore Città di Russi*, il palcoscenico di piazza della Libertà ospiterà "Canti e danze popolari di Corea, Costarica e Russia". Lo spettacolo, che è inserito nel cartellone delle iniziative "Bagnacavallo al chiaro di luna", sarà presentato da Lucia Sassi e Stefano Padovani. Ingresso gratuito. Questi i gruppi che si esibiranno: Oh Yul Ja (Corea del Sud) Il gruppo, che ha sede nella capitale Seul, include una trentina di ragazzi e insegnanti dell’Università di Han-Yang. Le loro esibizioni si ispirano a tradizioni folkloristiche coreane espresse attraverso il fascino, la suggestione, l’eleganza dei movimenti e meravigliosi costumi colorati. Le danze sono un inno alla gioia, alla ricchezza della terra, alla nobiltà dell’uomo e all’importanza di antiche tradizioni e leggende. I musicisti di Oh Yul Ja faranno apprezzare anche le coinvolgenti note create dai loro tipici strumenti. Tierra Y Cosecha (Costarica) La compagnia Tierra Y Cosecha, iscritta alla "Unidad de Cultura del Istituto Tecnologico de Costarica", fu fondata nel 1974 come parte della politica istituzionale di estensione del folklore all’interno della comunità. Nei suoi 28 anni di percorso artistico, ha inteso far conoscere in tutto il mondo le tradizioni e i costumi della Costarica attraverso la danza, la musica e la ricerca della tradizione orale. Tierra Y Cosecha ha ricevuto numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale, ed inviti a partecipare a importanti eventi e festival in tutto il mondo. Balkaria - città di Naltchik (Russia) Il gruppo è stato fondato nel 1988 per valorizzare e divulgare la fierezza del popolo di Balcaria. Del suo repertorio fanno parte danze cerimoniali che illustrano i caratteri peculiari di quel popolo di montagna: la Tuz-Pepseov, antichissima ed eseguita in occasione di ogni evento festoso popolare, la Sandykar (termine che significa "follia" o "estasi"), che viene eseguita affidandosi molto all’improvvisazione e spesso i ballerini indossano maschere, la Gollou, dedicata alla giovinezza, l’Abzekh, dedicata alle giovani coppie, e la Khardar, in onore del raccolto. Il gruppo folk Balkaria è ormai riconosciuto come testimone vivente del folklore dal popolo balcarico. *Il Festival Internazionale del Folklore Città di Russi coinvolge otto diverse città con una carrellata di gruppi provenienti da tre continenti, per un’invasione gioiosa e pacifica di musiche e tradizioni del mondo. 3.8.2002 Teatro Vivo in Piazza Nuova: il programma Prenderà il via, martedì 13 agosto, la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia. I quattro spettacoli prescelti, apparentemente diversi l’uno dall’altro, hanno un filo comune che li lega: quello della risata e del coinvolgimento del pubblico. A partire dai lazzi tipici della Commedia dell’arte, di cui è maestro Eugenio Allegri (il suo spettacolo, "Conversazione su Cirano", è in programma martedì 13 agosto, alle 21.15), per continuare con il frizzante e istrionico Mario Pirovano, considerato da molti il futuro erede di Dario Fo ("Johan Padan", martedì 20 agosto, ore 21.15), proseguendo con l’esilarante comicità degli Gnorri ("Gnorri", martedì 27 agosto, ore 21.15), per arrivare all’ultima produzione di Ivano Marescotti dedicata alla sua città ("Bagnacaval", martedì 3 settembre, ore 21.15). Per ciascuna delle quattro serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova. Prezzi: ingresso unico per spettacolo € 10,00; abbonamento ai quattro spettacoli € 30,00. La cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647. Martedì 13 agosto, ore 21.15 Conversazione su Cirano, con Eugenio Allegri - regia di Gabriele Vacis Una storia che in molti conosciamo: l’abbiamo ascoltata, vista, ci siamo imbattuti in lei. È quella di Cirano de Bergerac di Edmond Rostand. Il volto di Cirano è quello di Eugenio Allegri, un Cirano che è moderno, un futurista ante litteram, un poeta spadaccino, un amante disperato e fedele ed un generoso amico di un compagno d’armi rivale in amore. Tutto questo lo rende, quindi, estremamente calato nel presente e vicino a tutti noi per quel suo amore impossibile che non conosce età. Ma Cirano ognuno lo immagina come la propria fantasia gli suggerisce, vecchio o giovane, brutto o solo sfortunato, ingenuo o disincantato; in sostanza è una figura che appartiene alla migliore letteratura dei nostri tempi. Sulla sua figura, sul testo teatrale a lui intitolato da Edmond Rostand e sullo spettacolo realizzato con la regia di Gabriele Vacis, Eugenio Allegri dedica una conversazione che sa di racconto e di spettacolo. Partendo dai materiali di lavoro che sono serviti a preparare "La storia di Cirano" e ancor prima i brani del "Cirano di Bergerac" di Rostand presentati a "Totem", Allegri svela, non senza lati comici, i retroscena e le ragioni per tracciare un ritratto del grande cadetto e per una scorribanda un po’ guascona sul proprio lavoro e sulla propria quotidianità. Un affresco, insomma, di destini, che avvicina di tempo le piccole e le grandi esistenze. Martedì 20 agosto, ore 21.15 Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con Mario Pirovano scritto e diretto da Dario Fo Mario Pirovano, grande istrione ed affabulatore, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado si è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan Padan, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i Paesi d’Europa. Più numerosi di quanto non si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa che si trovarono a passare dalla parte dei conquistati. Ma questa non è la storia dei soliti perdenti. È anzi l’epopea di un popolo di indios vincenti. Pirovano, con un’ironia giullaresca, sferzante e realistica, in una strabiliante performance di oltre due ore ci rende complici della storia, con il racconto dei coprotagonisti che non contano, i "nullagonisti", gli zozzoni di truppa. Coraggioso e fuori dagli schemi. Martedì 27 agosto, ore 21.15 Gnorri, con Gli Gnorri - scritto e diretto da Natalino Balasso Gli Gnorri (Bruno Nataloni, Rita Pelusio, Corrado Nuzzo e Domenico Lannutti) che lavorano sui testi e con la regia dell’ormai celebre Anatoli Balasz ("Zelig", "Facciamo cabaret"), sono in assoluto una delle più belle e convincenti realtà del teatro comico italiano, un gruppo di cui si sentirà molto parlare in futuro. Il loro atteggiarsi sul palcoscenico come personaggi ingenui, salvo poi sfoggiare tempi e ritmi degni del più alto livello professionale, con una pirotecnica ridda di gag pulite, intelligenti ed esilaranti, mozza il fiato agli spettatori sia per le risate sia per la sorpresa. Esaminare le singole caratteristiche dei protagonisti sarebbe abbastanza vano, in quanto la loro forza consiste soprattutto nella coesione e nell’affiatamento, anche nelle scene recitate in coppia e non in quartetto. Basterà appena ricordare l’esperta affidabilità di Bruno Nataloni, l’irresistibile estro di Rita Pelusio, il disarmante camaleontismo di Corrado Nuzzo e la saggia follia di Domenico Lannutti. Il loro spettacolo, dal titolo "Gnorri" non poteva chiamarsi diversamente ed è una delle pensate più geniali in campo teatrale degli ultimi anni. Si tratta di un lavoro in progress, di un allestimento della durata di novanta minuti replicabile con infinite variazioni, riproducibile per sempre. Martedì 3 settembre, ore 21.15 Bagnacaval, con Ivano Marescotti - regia di Elena Bucci Marescotti, intendendo proseguire la sua ricerca di sconfinamenti tra lingua e dialetto, di generale e particolare, di alta cultura trascinata in basso (Dante) e di bassezze linguistiche sollevate in alto (poesia di Raffaello Baldini), riparte da Bagnacavallo, città in cui nacque oltre mezzo secolo fa, quando il dialetto era lingua madre, dove ha scoperto l’opera di Tomaso Garzoni, il suo concittadino del XVI secolo più famoso nel mondo, autore de "La Piazza Universale di tutti i Mestieri del Mondo". Ha così trovato un luogo e una parola evocativa, dove non c’è più contaminazione, contrapposizione fra alto e basso poiché, per uno strano destino letterario, artistico e anagrafico, "Bagnacaval" è in basso dialetto romagnolo e nel contempo in italiano alto di Dante (benfà Bagnacaval che non rifiglia… Purgatorio XIV), qui alto e basso sono sovrapposti, identici: uno scandalo! Lo spettacolo è una "conferenza" sul capolavoro di Garzoni, ma il conferenziere poco a poco deraglia, si fra prendere la mano dalle sue stesse citazioni e dagli eventi: un patibolo-palcoscenico con il boia in azione, una diffidente massaia di Villanova che cerca il mercato del sabato… Marescotti, come già in "Dante, un patàca", avrà con sé in scena l’attrice "dora", Rosanna d’Galòt da Villanova di Bagnacavallo. 5.8.2002 Sagra delle erbe palustri a Villanova A Villanova di Bagnacavallo è in preparazione la 18a Sagra della Civiltà delle Erbe Palustri, che si svolgerà da venerdì 6 settembre a lunedì 9 settembre 2002. Le quattro giornate di celebrazioni, finalizzate a recuperare un’immagine della Bassa Romagna autentica, antica e perduta, sono l’evento culminante dell’attività del Centro Etnografico della Civiltà Palustre, impegnato tutto l’anno in percorsi didattici di educazione territoriale, curati dalla direttrice Maria Rosa Bagnari. Le iniziative del Centro Etnografico fanno parte della programmazione delle attività culturali del Comune di Bagnacavallo, del Sistema Museale della provincia di Ravenna e dei Progetti Infea (educazione territoriale ed ambientale in Emilia-Romagna). La manifestazione, da considerarsi unica al mondo per la singolarità della proposta, presenta l’unico laboratorio ancora in grado di eseguire le tecniche ottocentesche dell’utilizzo dell’erba di valle. Trame, tessiture, intrecci, torsioni e filature escono dalle mani capaci e svelte degli ultimi mestieranti che costituiscono il "Cantiere Aperto" del Museo della Civiltà Palustre, che utilizzando rudimentali attrezzi, intrecciano le vegetazioni spontanee delle acque interne della Bassa Romagna, purtroppo oramai estinte. Il recupero della tradizione continua nella vasta gamma di mostre denominate "della memoria" dedicate a ciò che si perde della cultura locale. Le sale espositive ospiteranno: La vecchia osteria della Bassa Romagna Le barche d’acqua dolce La Nave di Magan Il giocattolario romagnolo Il tabarro della Romagna Il sacro nella cultura popolare Le figure Fantastiche della Bassa Romagna La Valletta ritorna valle Piccole cattedrali di un mondo antico Culture a confronto (utilizzi tribali delle foglie e del legno). Le Vecchie Botteghe Artigiane, i Mestieri dell’arte e della natura e i mercatini dell’antiquariato e del naturale saranno aperti da sabato pomeriggio. Le animazioni di strada proporranno i burattini tradizionali emiliano-romagnoli, sfilate in costume; canti e danze popolari completeranno il pomeriggio di domenica, la giornata di maggior interesse turistico. Gli spettacoli serali saranno dedicati in particolar modo al dialetto romagnolo e all’operetta. La gastronomia proporrà i piatti tipici dell’ambiente rurale vallivo e una vasta gamma di particolari vini di culture e cantine locali. La Sagra della Civiltà delle Erbe Palustri sarà inoltre l’occasione per visitare un’importante mostra che presenterà il lavoro di collaborazione fra il Centro Etnografico e l’Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Archeologia (sede di Ravenna), impegnati sin dall’inizio dell’anno nella realizzazione della "Nave di Magan". Si tratta di un cantiere sperimentale che prevede la ricostruzione di una nave, scoperta archeologica di una missione di ricerca italo-francese nel sultanato di Oman. Il ritrovamento di circa 300 frammenti di bitume ha riportato alla luce la calafatatura di un’imbarcazione che si può far risalire al 2.500 a.C., lunga 15 metri, il cui fasciame è formato da mannelli di canna palustre, tenuti assieme da chilometri di fune di erba. La presenza sul territorio ravennate del Centro Etnografico della Civiltà Palustre ha assicurato a questa prima sperimentazione le necessarie competenze per il reperimento di tutta la materia prima, 7 tonnellate di canna palustre, più di 12 chilometri di fune fatta a mano e l’assistenza agli studenti per l’apprendimento di alcune utili tecniche. La serata di apertura della Sagra , venerdì 6 settembre, dopo l’inaugurazione delle mostre prevede la proiezione del filmato denominato "La Nave di Magan. Ritorno al futuro", realizzato dall’Istituto Tecnico Industriale Statale "Nullo Baldini" di Ravenna nell’ambito del Progetto "Tv on Line" (con la collaborazione del Distretto Scolastico), dedicato alle attività del Centro Etnografico della Civiltà Palustre di Villanova di Bagnacavallo e al progetto "La Nave di Magan". Il Centro Etnografico della Civiltà Palustre, specializzato in visite guidate per la scuola, è visitabile tutto l’anno previo appuntamento, oppure la prima domenica di ogni mese dalle 15.30 alle ore 18.30, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12. Per informazioni: Maria Rosa Bagnari 0545/47122 (telefono e fax) e-mail [email protected] sito web: http://www.racine.ra.it/erbepalustri 7.8.2002 Ritorna "Carte in Fiera" Dopo il successo dello scorso anno, ritorna a Bagnacavallo la manifestazione "Carte in Fiera": trenta artisti incisori proporranno e metteranno in vendita le loro opere dalle 19 di venerdì 27 alle intere giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre lungo il Chiostro dell’Antico Convento di San Francesco, in via Cadorna. Nei giorni 28 e 29 settembre dello scorso anno, in concomitanza con la festa patronale di San Michele si è svolta, per la prima volta a Bagnacavallo, la manifestazione "Carte in Fiera" nella quale 30 artisti incisori provenienti da tutta Italia hanno presentato le loro opere ad un pubblico eterogeneo, composto di persone che, in massima parte, non conoscevano affatto il mondo legato all’arte incisoria. Il successo di questo primo esperimento è stato notevole sia come afflusso di pubblico che come interesse verso questo linguaggio artistico del tutto particolare e affascinante di cui il Comune di Bagnacavallo, con il suo Gabinetto Stampe, si fa portavoce a livello nazionale ed europeo. L’entusiasmo dimostrato dagli artisti partecipanti e dai visitatori ha spinto l’Amministrazione Comunale a riproporre con piacere l’avvenimento, nella speranza che esso diventi un appuntamento annuale fisso nei giorni della festa di San Michele. Quest’anno, oltre alla partecipazione degli artisti incisori, sono previsti: l’allestimento di un laboratorio calcografico dimostrativo di tecniche incisorie (sabato e domenica 10-12, 16-18), la partecipazione della Scuola di Arti Grafiche del Comune di Bagnacavallo e la presenza di rappresentanti dell’artigianato legato al mondo dell’arte incisoria. Per informazioni: Centro Culturale "Le Cappuccine", via Vittorio Veneto 1 - 48012 Bagnacavallo (Ra) tel. 0545 280913; e-mail: [email protected] Elenco degli incisori presenti: Romola Bellandi (Firenze), Alberto Benvenuti (Mestre - Ve), Angelo Boni (Carpenedolo - Bs), Stella Calvani (Civitanova Marche - Mc), Ezio Camorani (Solarolo - Ra), Manuela Candini (Bologna), Giuliana Consilvio (Milano), Susanna Egresi (Pioltello - Mi), Maurizio Fantoni (Verona), Vittorio Fava (Poggio Nativo - Ri), Gianni Favaro (Mogliano Veneto - Tv), Agnese Fontanarosa (Villanova di Castenaso - Bo), Elena Frontero (Negrar - Vr), Paolo Graziani (Settimello-Calenzano - Fi), Maura Israel (Trieste), Roberto Locatelli (Prato Sesia - No), Raffaello Margheri (Bologna), Giulio Massimi (Lido di Ostia - Rm), Linda Mazzanti (Castelmaggiore - Bo), Ivo Mosele (Thiene - Vi), Paolo Petrò (Camignone - Bs), Sara Rossini (Cotignola - Ra), Barbara Scacchetti (Bologna), M. Luisa Sguazzi (Gorizia), Maurizio Sicchiero (Chieri - To), Laura Stor (Roma), Grazia Taliani (Ponsacco - Pi), Roberto Tonelli (Piacenza), Vito Tumiati (Ferrara), Agostino Zaliani (Milano). 9.8.2002 Positivo bilancio delle iniziative d'estate È terminata la prima fase delle iniziative di "Sere d’estate - Bagnacavallo al chiaro di luna", promosse dal Comune. Si sono infatti conclusi i sei appuntamenti con le manifestazioni "DiMartedìSera" e la stagione teatrale estiva di piazza della Liberta, curata da Accademia Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con l’amministrazione comunale. "I sei martedì - ricorda l’assessore alle politiche culturali e turistiche, Lucia Betti - hanno visto animarsi tutto il centro storico di Bagnacavallo con concerti, spettacoli per bambini, mostre, il Bibliocaffè, il laboratorio delle incisioni, i negozi aperti e gli appuntamenti organizzati dagli esercenti del centro, oltre a quelli realizzati da diverse associazioni di volontariato e culturali". Tutti gli appuntamenti con le iniziative "DiMartedìSera" hanno riscosso un notevole successo di pubblico, così come la rassegna teatrale di Accademia Perduta/Romagna Teatri, che - proponendo quattro spettacoli, dalla prosa al balletto al comico - ha richiamato oltre tremila persone, e la serata con il Festival Internazionale del Folklore città di Russi, che ha fatto tappa anche a Bagnacavallo in piazza della Libertà. "Si è trattato - riprende l’assessore - di un’estate molto ricca di appuntamenti, che ancora una volta ha messo in evidenza la vivacità e l’estro delle persone e delle associazioni presenti nel territorio comunale. Certo è che non si devono mai perdere di vista gli obiettivi dell’originalità e della qualità delle proposte, insieme all’ulteriore consolidamento della collaborazione con le associazioni di categoria e quelle di volontariato e culturali. Continueremo perciò a valorizzare il territorio nelle sue diverse componenti culturali, turistiche, economiche e commerciali. Accentuando ulteriormente, se possibile, la caratteristica bagnacavallese di realizzare eventi che abbiano molteplici finalità, non ultima quella di attirare l’attenzione su luoghi o edifici di notevole valore architettonico e storico per farli "rinascere". Valga per tutti l’esempio dell’ex convento di San Francesco, che ha ospitato manifestazioni anche quando non era stato ancora ristrutturato." Ma la lunga estate delle attività culturali andrà avanti ancora per molto, e senza pause: il cinema all’aperto, nell’Arena delle Cappuccine, prevede proiezioni ogni sera fino all’1 settembre, il 13 agosto partirà la rassegna di Teatro Vivo in Piazza Nuova, il 29 agosto la Pieve di San Pietro in Sylvis ospiterà l’immancabile appuntamento con "I luoghi dello spirito e del tempo", organizzato dall’associazione Collegium Musicum Classense di Ravenna. Terminerà - inoltre - il 22 agosto la biennale della scuola comunale d’arte "B. Ramenghi" allestita a Palazzo Vecchio e al Centro Culturale Le Cappuccine. Gli appuntamenti proseguiranno poi fino ad oltre metà settembre con la Sagra delle Erbe Palustri a Villanova, altre performance e concerti in piazza della Libertà, come quello del Coordinamento permanente per la pace in programma il 13 settembre. "Quando si parla di "assenza di soluzione di continuità" relativamente all’attività bagnacavallese conclude l’assessore - si fa riferimento alla realtà delle cose: i calendari delle attività durano il tempo delle stagioni, ne seguono il ritmo e ognuno di essi ha una sua caratteristica particolare. Terminato il calendario dell’estate comincerà subito quello autunnale, con la Festa di San Michele, in programma dal 25 al 29 settembre." 12.8.2002 Il Cirano di Vacis in Piazza Nuova Primo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia. Martedì 13 agosto, alle 21.15, è in programma Conversazione su Cirano, con Eugenio Allegri, regia di Gabriele Vacis. Si tratta di una storia che in molti conosciamo: l’abbiamo ascoltata, vista, ci siamo imbattuti in lei. È quella di Cirano de Bergerac di Edmond Rostand. Il volto di Cirano è quello di Eugenio Allegri, un Cirano che è moderno, un futurista ante litteram, un poeta spadaccino, un amante disperato e fedele ed un generoso amico di un compagno d’armi rivale in amore. Tutto questo lo rende, quindi, estremamente calato nel presente e vicino a tutti noi per quel suo amore impossibile che non conosce età. Ma Cirano ognuno lo immagina come la propria fantasia gli suggerisce, vecchio o giovane, brutto o solo sfortunato, ingenuo o disincantato; in sostanza è una figura che appartiene alla migliore letteratura dei nostri tempi. Sulla sua figura, sul testo teatrale a lui intitolato da Edmond Rostand e sullo spettacolo realizzato con la regia di Gabriele Vacis, Eugenio Allegri dedica una conversazione che sa di racconto e di spettacolo. Partendo dai materiali di lavoro che sono serviti a preparare "La storia di Cirano" e ancor prima i brani del "Cirano di Bergerac" di Rostand presentati a "Totem", Allegri svela, non senza lati comici, i retroscena e le ragioni per tracciare un ritratto del grande cadetto e per una scorribanda un po’ guascona sul proprio lavoro e sulla propria quotidianità. Un affresco, insomma, di destini, che avvicina di tempo le piccole e le grandi esistenze. Gli appuntamenti successivi con "Teatro Vivo in Piazza Nuova": martedì 20 agosto, alle 21.15, Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con Mario Pirovano, scritto e diretto da Dario Fo; martedì 27 agosto, alle 21.15, Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino Balasso; martedì 3 settembre, alle 21.15, Bagnacaval, con Ivano Marescotti, regia di Elena Bucci. Per ciascuna delle quattro serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova. Prezzi: ingresso unico per spettacolo € 10,00; abbonamento ai quattro spettacoli € 30,00. La cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 - bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647. 17.8.2002 Festa del Tric-Troc Venerdì 30 agosto, a partire dalle 21, Piazza Nuova ospiterà la festa del Centro estivo per ragazzi Tric-Troc, organizzata dagli operatori del Centro e dal Comune. Gli ospiti del Tric-Troc, tutti fra i 10 e i 15 anni, proporranno balli, sketch, animazioni e presenteranno un video prodotto da loro stessi. I ragazzi che hanno partecipato al laboratorio "Corde tese" con la cantante Serena Bandoli, dedicato alla voce e all’ascolto, si esibiranno assieme alla loro docente - in uno spettacolo canoro. Sotto il loggiato di Piazza Nuova sarà inoltre allestita una piccola esposizione con i lavori artistici (di grafica, pittura e ceramica) realizzati dai ragazzi durante l’estate. Il Centro estivo per ragazzi Tric-Troc è un servizio del Comune rivolto ai giovani di età compresa fra 10 e 15 anni, con sede presso la scuola media di Bagnacavallo. La partecipazione è libera e gratuita e il periodo di svolgimento va dall’1 luglio al 30 agosto, dalle 15 alle 18.30. Quest’anno la frequenza media giornaliera è stata di ben 180 ragazzi. Al Tric-Troc si possono svolgere attività sportive, artistiche, di animazione, teatro e danza. Una volta la settimana si effettuano escursioni. 17.8.2002 "I luoghi dello spirito" alla Pieve Giovedì 29 agosto approda a Bagnacavallo la rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo Architetture e Suggestioni Sonore", a cura dell’Associazione Collegium Musicum Classense, in collaborazione con la Regione, la Provincia di Ravenna, i Comuni di Ravenna, Russi, Brisighella, Cervia, Cotignola, Bagnara e Bagnacavallo. Nella Pieve di San Pietro in Sylvis, alle 21, gli Ensemble Les Nations e Speculum Musicae proporranno musiche di Costanzo Porta. La serata del 29 agosto riveste un’importanza particolare nella settima edizione dei "Luoghi dello spirito e del tempo 2002". In questo concerto verranno infatti eseguite e presentate le musiche del nuovo cd dedicato a un compositore ravennate prodotto per la rassegna. Ricordiamo che ormai quasi dal suo nascere "I luoghi dello spirito" si è data come obiettivo collaterale non solo quello di aumentare la conoscenza di edifici e angoli della provincia ignoti al pubblico, ma anche quello di riscoprire le radici musicali del ravennate attraverso lo studio e la realizzazione di incisioni discografiche dedicate ad autori e generi fioriti in questi luoghi. In questo progetto, denominato "progetto memoria", sono stati finora realizzati tre cd, quattro con quello che verrà presentato il 29, che spaziano dal canto gregoriano alle composizioni settecentesche. Il nuovo cd presenta composizioni sacre di Costanzo Porta, maestro di cappella al duomo di Ravenna fra la fine del ’500 e i primissimi anni del ’600, polifonista e compositore insigne, ammiratissimo dai contemporanei. Nel cd si trova una selezione di opere diverse, sacre e profane, da 4 voci fino ai due cori, in un panorama generale delle composizioni di Porta e degli stili dell’epoca. Esecutori, nel concerto come nel disco, gli ensembles Les Nations e Speculum Musicae. La bellissima chiesa di San Pietro in Sylvis, luogo ormai classico per questa rassegna, sarà lo scenario del concerto. Per ulteriori informazioni sui luoghi e i programmi de "I luoghi dello spirito" si può contattare lo Iat del Comune di Ravenna, tel. 0544 35404. Per i singoli eventi è possibile rivolgersi anche agli Iat delle diverse località: Bagnara 0545 76733, Bagnacavallo 0545 280898, Cervia 0544 974400993435, Brisighella 0546 81166, Russi 0544 587641. Il programma dettagliato della rassegna con una presentazione dei singoli concerti è presente al sito Internet http://www.racine.ra.it/collegiummc. 19.8.2002 Pirovano porta in scena il Johan Padan di Dario Fo Nuovo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia. Martedì 20 agosto, alle 21.15, è in programma Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con Mario Pirovano, scritto e diretto da Dario Fo. Mario Pirovano, grande istrione ed affabulatore, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado si è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan Padan, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i Paesi d’Europa. Più numerosi di quanto non si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa che si trovarono a passare dalla parte dei conquistati. Ma questa non è la storia dei soliti perdenti. È anzi l’epopea di un popolo di indios vincenti. Pirovano, con un’ironia giullaresca, sferzante e realistica, in una strabiliante performance di oltre due ore ci rende complici della storia, con il racconto dei coprotagonisti che non contano, i "nullagonisti", gli zozzoni di truppa. Coraggioso e fuori dagli schemi. Pirovano, considerato da molti l’erede di Dario Fo, ha portato recentemente il suo Johan Padan a Londra in versione inglese, ottenendo un ottimo successo. Lo spettacolo è di sicuro effetto, soprattutto in una straordinaria cornice come la bagnacavallese Piazza Nuova. Gli appuntamenti successivi con "Teatro Vivo in Piazza Nuova": martedì 27 agosto, alle 21.15, Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino Balasso; martedì 3 settembre, alle 21.15, Bagnacaval, con Ivano Marescotti, regia di Elena Bucci. Per ciascuna delle serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova. Prezzi: ingresso allo spettacolo € 10,00; la cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647. 26.8.2002 Gli Gnorri in Piazza Nuova Terzo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia. Martedì 27 agosto, alle 21.15, è in programma Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino Balasso. Gli Gnorri (Bruno Nataloni, Rita Pelusio, Corrado Nuzzo e Domenico Lannutti) che lavorano sui testi e con la regia dell’ormai celebre Anatoli Balasz ("Zelig", "Facciamo cabaret"), sono in assoluto una delle più belle e convincenti realtà del teatro comico italiano, un gruppo di cui si sentirà molto parlare in futuro. Il loro atteggiarsi sul palcoscenico come personaggi ingenui, salvo poi sfoggiare tempi e ritmi degni del più alto livello professionale, con una pirotecnica ridda di gag pulite, intelligenti ed esilaranti, mozza il fiato agli spettatori sia per le risate sia per la sorpresa. Esaminare le singole caratteristiche dei protagonisti sarebbe abbastanza vano, in quanto la loro forza consiste soprattutto nella coesione e nell’affiatamento, anche nelle scene recitate in coppia e non in quartetto. Basterà appena ricordare l’esperta affidabilità di Bruno Nataloni, l’irresistibile estro di Rita Pelusio, il disarmante camaleontismo di Corrado Nuzzo e la saggia follia di Domenico Lannutti. Il loro spettacolo, dal titolo "Gnorri" non poteva chiamarsi diversamente ed è una delle pensate più geniali in campo teatrale degli ultimi anni. Si tratta di un lavoro in progress, di un allestimento della durata di novanta minuti replicabile con infinite variazioni, riproducibile per sempre. Il quarto ed ultimo appuntamento con "Teatro Vivo in Piazza Nuova" è previsto per martedì 3 settembre, alle 21.15: Ivano Marescotti porterà in scena Bagnacaval, per la regia di Elena Bucci. Per ciascuna delle serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova. Prezzi: ingresso allo spettacolo € 10,00; la cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647. 28.8.2002 Assegnazione di posti auto ai residenti Prenderà il via il primo di novembre la messa a disposizione di posti auto a pagamento nelle vie Garzoni (dall’incrocio con via Taglioni a via Farini), Ercolani e Nazario Sauro. I posti auto verranno assegnati ai residenti nelle rispettive vie e nelle vie Farini, Matteotti e Verdi, che non abbiano la disponibilità di garage o posti auto per il ricovero privato dei loro mezzi. Sono pertanto escluse assegnazioni a soggetti residenti altrove e a titolari di attività professionali o produttive site lungo le vie in questione. Saranno assegnati diciotto posti auto in via Garzoni, nove in via Ercolani e otto in via Nazario Sauro. Gli spazi sosta saranno definiti sul lato destro (in base al senso di marcia) ed avranno dimensioni di 5 metri per 2. Saranno segnalati e contrassegnati numericamente. Ad ogni nucleo familiare potrà essere assegnato un solo posto auto, che potrà essere utilizzato alternativamente da più veicoli della stessa famiglia. I veicoli in sosta dovranno essere muniti dell’apposito contrassegno rilasciato dalla Polizia Municipale. Il canone annuo da corrispondere per un posto auto è fissato dal regolamento comunale delle occupazioni di suolo pubblico e corrisponde a € 149,30. I moduli per la richiesta saranno in distribuzione, dal 2 settembre, dalle 8 alle 18, dal lunedì al venerdì, presso il Comando della Polizia Municipale (Largo De Gasperi, 2 - 0545 62700), dove andranno riconsegnati, compilati, entro il 30 settembre. Il Comando di Polizia Municipale provvederà alla formazione della graduatoria e l’assegnazione dei posti, a parità di requisiti, verrà effettuata seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino all’esaurimento dei posti disponibili. "L’assegnazione di posti auto ai residenti, iniziata a gennaio 2002 nelle vie Montanari e Oberdan sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale, Mario Pasquali - ha dato risultati soddisfacenti e questo ci ha indotto ad estendere il progetto anche ad altre strade del centro storico. Le vie Garzoni, Ercolani e Nazario Sauro sono utilizzate quasi esclusivamente da traffico residenziale: le assegnazioni dei nuovi posti non andranno perciò a penalizzare in alcun modo la sosta delle auto di chi si deve recare negli esercizi commerciali, in quelli pubblici, nelle banche, etc. Il progetto verrà successivamente esteso ad altre vie del centro con analoghe caratteristiche, in contemporanea con la realizzazione di nuove aree di parcheggio nella cintura bagnacavallese." 29.8.2002 Riorganizzazione del traffico e della sosta Da lunedì 2 settembre prenderà il via la terza fase della riorganizzazione del traffico e della sosta nel centro storico di Bagnacavallo. Via Manzoni, attualmente a doppio senso di circolazione, diverrà a senso unico dall’incrocio via Farini-via Berti verso via Matteotti. "Tale scelta - spiega l’assessore alla Polizia Municipale, Mario Pasquali - è determinata dalla necessità di agevolare l’accesso dei pazienti alla nuova sede della Medicina di gruppo di Bagnacavallo, che sarà collocata nei prossimi giorni al pianterreno di Palazzo Graziani, appena ristrutturato, il cui ingresso è sulla stessa via Manzoni. Quella della Medicina di gruppo è un’esperienza innovativa nel campo dell’assistenza primaria; si tratta di un servizio fornito da 4 medici di base, dalle 8.30 alle 19, dal lunedì al venerdì, a circa 4.500 pazienti. È evidente quindi l’importanza di facilitarne la fruizione, con un idoneo sistema di viabilità e di parcheggi, il cui numero verrà sensibilmente aumentato." Verranno poi invertiti i sensi unici delle vie Garibaldi, Farini e Trento-Trieste, e in piazza della Libertà sarà consentita la sosta di 15 minuti davanti a Palazzo Vecchio. "Le modifiche alla viabilità - riprende l’assessore Pasquali - concertate con la Consulta per il centro storico, consentiranno un miglior accesso ai servizi commerciali ed un più agevole deflusso del traffico." 29.8.2002 Sagra delle Erbe Palustri: le mostre Nell’ambito della "18a Sagra Civiltà delle Erbe Palustri" che si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo da venerdì 6 a lunedì 9 settembre 2002, sono in programma Le mostre della memoria curate dal Centro Etnografico della Civiltà Palustre, che esprimono il tema comune "Ciò che si perde". BARCHE D’ACQUA DOLCE Modelli originali di barche tipiche del ravennate, qualche tipologia del ferrarese e la bottega del maestro d’ascia, vengono esposti per testimoniare questo angolo di mondo dimenticato legato alla valle. Di particolare interesse sono le imbarcazioni costruite dall’ultimo maestro d’ascia che ha operato in provincia di Ravenna. LA NAVE DI MAGAN Questa mostra sottolinea l’impegno che il Centro dedica a progetti che propongono percorsi didattici rivolti alle politiche di educazione territoriale. Attraverso documenti fotografici, reperti, calchi e modelli, viene presentato il cantiere sperimentale attivato in collaborazione fra il Centro Etnografico della Civiltà Palustre e l’Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Archeologia (Sede di Ravenna) che prevede la ricostruzione di una nave, scoperta archeologica di una missione di ricerca italo-francese nel Sultanato di Oman. IL GIOCATTOLARIO ROMAGNOLO La mostra nasce dal desiderio e dall’esigenza di far conoscere in che modo e con quali oggetti ludici giocavano e giocano i bambini e le bambine nelle strade, nelle piazze, nei cortili, in spiaggia, a scuola, in casa e in società, in Romagna nel ventesimo secolo. LA CAPARËLA - IL TABARRO DELLA ROMAGNA La mostra documenta, per la prima volta, questo particolare capo d’abbigliamento conosciuto a livello nazionale. Vengono esposti tabarri originali, modelli tipici della Bassa Romagna molto indossati alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento, e viene riprodotto un angolo della vecchia sartoria. IL SACRO NELLA CULTURA POPOLARE La mostra espone oggettistica appartenente a collezionisti romagnoli: statue, rosari, acquasantiere, messali, santini, paramenti e utensili sacri. A fare da sfondo, documenti fotografici e ricerche relative al territorio di Bagnacavallo e Ravenna. Inoltre sono rappresentate edicole votive, iscrizioni devozionali, nicchie e cellette. PICCOLE CATTEDRALI DI UN MONDO ANTICO Mostra fotografica che illustra le stalle e le case coloniche di Villanova e dintorni. LE FIGURE FANTASTICHE DELLA BASSA ROMAGNA Mostra che documenta le figure fantastiche, o meglio grottesche, predominanti nell’ambiente della Bassa Romagna quali la Borda, e Mazapegual, e Papon. Si tratta di personaggi immaginari, protagonisti dei racconti dei nostri nonni, frutto di lunghi anni di tradizione orale. TORNANDO AL FUTURO - LA VALETA LA TÒRNA VAL Presenta un’area di riequilibrio ambientale in zona Valletta - Viazza Nuova Villanova, una sorta di prato allagato con monticelli barenicoli e protezione boschiva, punto di interesse che sarà inserito, unitamente al Centro Etnografico della Civiltà Palustre, nell’itinerario del progetto Leader Plus del Comune di Bagnacavallo. PENNELLI E PENSIERI Mostra di pittura. Espongono F. Pilotti, R. Viroli, L. Medri. CULTURE A CONFRONTO Villanova di Bagnacavallo, capitale dell’intreccio dell’erba di valle, si mette a confronto e ospita intrecci provenienti da altre zone d’Italia come Acquarica del Capo (Lecce) e da altri continenti: Asia, Africa, America Latina. Per informazioni: 0545 47122 (telefono e fax). 29.8.2002 Sagra delle Erbe Palustri: mostre in particolare Nell’ambito della "18a Sagra Civiltà delle Erbe Palustri" che si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo da venerdì 6 a lunedì 9 settembre 2002, sono in programma Le mostre della memoria - Ciò che si perde curate dal Centro Etnografico della Civiltà Palustre. La mostra Il sacro nella cultura popolare è stata pensata ed ideata dalla direttrice del Museo della Civiltà Palustre, Maria Rosa Bagnari, con l’intento di attestare, attraverso oggetti devozionali e documentazioni fotografiche, che la cultura del nostro tempo è sempre stata impregnata di credenza e religione. Per molti anziani il culto del sacro rappresentava l’appuntamento quotidiano a cui non si poteva mancare, e che doveva coinvolgere l’intera famiglia. La realizzazione della mostra si è resa possibile grazie alla donazione e al prestito di numerosi oggetti devozionali frutto della paziente raccolta di alcuni collezionisti romagnoli. Sono esposte statue, acquasantiere, paramenti ed utensili sacri e tutti gli oggetti del culto usati dalle nostre nonne: rosari, messali, santini, veli per il capo. Viene inoltre proposta la riproduzione dell’angolo della sagrestia. L’allestimento è ulteriormente impreziosito da documenti fotografici e ricerche relative al territorio di Bagnacavallo e di Ravenna che illustrano angoli tipici del nostro territorio. A fare da sfondo vi sono edicole votive, iscrizioni devozionali, nicchie e cellette. Culture a confronto tratta un tema molto interessante: L’utilizzo tribale delle foglie e del legno. Con questa mostra, Villanova di Bagnacavallo, capitale dell’utilizzo della erba di valle, vuole mettersi a confronto con altre realtà d’Italia e del mondo che intrecciano vegetazioni spontanee ed impiegano il legno. All’interno della sala del Senato di Villanova di Bagnacavallo assieme ai manufatti villanovesi relativi ai cicli produttivi delle cinque erbe e del legno nostrano, verranno ospitati i manufatti ad intreccio fine realizzati con il giunco delle paludi salmastre di Acquarica del Capo, paese della provincia di Lecce, cestini, coperchi e cappelli fabbricati con erbe e scorze colorate provenienti dalle zone rurali del Burkina Faso, coloratissime stuoie, sporte e cesti prodotti con palma selvatica, papiro e fibre di foglia di banano giunti dall’Uganda. Saranno presenti inoltre manufatti provenienti dal Mozambico, strumenti musicali arrivati da Asia, Africa e America Latina. Nella mostra La caparëla - Il tabarro della Romagna dove verranno esposti tabarri originali, modelli tipici della bassa Romagna molto indossati alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento. Il tabarro è conosciuto a livello nazionale con varie denominazioni, le più note sono: ferariol (Veneto) e caparëla (Emilia-Romagna). Si tratta, quindi, secondo la direttrice del Centro, Maria Rosa Bagnari, di una mostra significativa perché recupera un aspetto della cultura materiale del nostro territorio ormai perduto. Dopo secoli di storia e di evoluzione, il tabarro romagnolo, indossato da tutti gli uomini di qualunque estrazione sociale, è rimasto largamente diffuso, fino agli anni ’50, nelle campagne e nei paesi della Pianura Padana, poi è scomparso perché soppiantato dal pastrano. Si indossava prevalentemente nella stagione invernale, era confezionato dai sarti più rinomati della zona e consisteva in una ruota intera realizzata con un tessuto chiamato con il termine sartoriale "diagonalino di pettinato di lana". I più eleganti erano di lana nera con "i bévar", colli guarniti di pelliccia che presentavano sovente bruciature di sigaro. I capi originali esposti presentano le usure comuni e i conseguenti rammendi. Generalmente si usurava il collo che veniva, quindi, ricoperto con vari tessuti di recupero (velluto, panno, tela cerata, pelliccia), mentre all’interno si applicavano pezze di rinforzo per le spalle e gli strappi. Ma l’usura che rende meglio la vita vissuta di questo capo è quella relativa alla parte terminale rifinita con l’orlo, che era provocata dallo sfregamento nei raggi delle ruote della bicicletta, in quanto gli uomini recandosi all’osteria nelle ore notturne si coprivano completamente (comprese le mani e il manubrio della bicicletta) con il tabarro. L’immagine che appariva era quindi "una caparëla con le ruote" che passava per la strada. 31.8.2002 Dichiarazione del Sindaco sulla sicurezza In riferimento ad episodi di violenza verificatisi nei giorni scorsi a Bagnacavallo (riportati anche dalla stampa locale), che hanno visto protagonisti cittadini provenienti dal nord Africa, il sindaco Mario Mazzotti, dopo aver riunito i capigruppo consiliari, ha rilasciato la seguente dichiarazione. "Non è mio costume suscitare allarmismi impropri, tantomeno enfatizzare una situazione sulla quale la stampa si è soffermata spesso impropriamente, determinando un’eccessiva sovraesposizione giornalistica della questione. Esiste però un problema. Si sta insinuando infatti un cuneo pericoloso nel clima di grande convivenza sociale e civile che caratterizza da sempre la nostra comunità. Cresce la diffidenza tra i cittadini nei confronti dei folti gruppi di maghrebini presenti in città; una diffidenza ed un clima di insofferenza sociale giustificato dal fatto che spesso questi gruppi di persone, in gran parte giovani, stazionano quotidianamente in città, in ogni ora del giorno e della notte, e non è dato sapere quale sia la loro occupazione e la ragione della loro presenza. Una diffidenza ed un senso di preoccupazione ulteriormente giustificati dal fatto che gli episodi di rissa, pestaggi, violazione delle regole di normale convivenza vedono, ed hanno visto, protagonisti quasi sempre questi gruppi di individui. Non è tollerabile che questa situazione si protragga ulteriormente. Noi non siamo tra coloro che credono che immigrazione e criminalità siano facce della stessa medaglia. Ma, per sviluppare appieno una reale e credibile politica di integrazione sociale, per la quale ci stiamo impegnando, è necessario che le stesse comunità di immigrati si impegnino in questa direzione, in primo luogo isolando, denunciando e rompendo ogni legame con coloro che sono dediti ad attività illecite o che vivono nella clandestinità. Su questo tema, nei prossimi giorni, saranno sviluppate con ulteriore intensità le iniziative di contatto con gli stessi immigrati, con un’attenzione particolare rivolta ai minori e alle famiglie. Al tempo stesso, l’amministrazione sta esaminando tutti i dati in proprio possesso relativi alla situazione abitativa, verificando le tipologie e le regolarità dei contratti di affitto stipulati o non stipulati dai proprietari di immobili nei quali risiedono i cittadini immigrati. Non è scomparso infatti il fenomeno di intollerabili e lucrose speculazioni poste in essere da proprietari di immobili, spesso fatiscenti - e non solo nelle campagne - che affittano posti letto in maniera spesso abusiva. Su questo fronte, in base alle nostre competenze, verificheremo la posizione tributaria dei proprietari in relazione alle tasse sulla casa al fine di verificare quanto e quale sommerso esista in questo settore e per colpire gli eventuali speculatori. Partendo dalla banca dati comunale lavoreremo inoltre per intrecciare meglio i dati relativi alla presenza degli immigrati e alla loro posizione lavorativa. È evidente però che queste azioni di monitoraggio e controllo, oltre che le azioni positive tese all'inserimento sociale di chi è venuto nel nostro paese per lavorare e vivere onestamente, vanno affiancate ad una azione incisiva di controllo del territorio e di contrasto delle azioni criminose. Bagnacavallo non è tra i comuni a più alta concentrazione di immigrati, anzi. Rispetto al territorio provinciale si colloca a livelli bassi. Anche questo dato ci deve far riflettere poiché i problemi di difficoltà di integrazione e di convivenza si manifestano solitamente laddove il numero di immigrati è elevato. A Bagnacavallo non è così. Questo ci fa pensare che la nostra città sia diventata un luogo di ritrovo particolare per cittadini maghrebini. Gli episodi di violenza, che vedono spesso coinvolti in scontri tra gruppi organizzati gli stessi cittadini maghrebini, destano il sospetto che ci si trovi in presenza di regolamenti di conti interni alla stessa comunità, legati, ovviamente, alla gestione di attività illecite. Ora, in questi mesi, le azioni di contrasto effettuate dalla Polizia Municipale e dall'arma dei Carabinieri sono state innumerevoli e la loro presenza e tempestività di intervento hanno contribuito non poco ad evitare episodi ben più gravi e degenerazioni ulteriori nel tessuto sociale. Esprimiamo, quindi, agli operatori di polizia locale e ai carabinieri il nostro più sentito ringraziamento ed il nostro sostegno incondizionato. Emerge però, anche in questo caso, la necessità di una collaborazione e di un coordinamento ancora più forti tra le forze dell'ordine e l'esigenza di un’azione ancora più incisiva tesa all'allontanamento immediato ed all'espulsione di coloro che, oltre ad essere illegalmente presenti nel nostro paese, si sono resi colpevoli di attività criminose. Su questo punto tutti comprendiamo le difficoltà presenti. Ma il caso di Bagnacavallo assume una connotazione particolare e, credo, vada assunto come occasione per dimostrare l'efficienza e l'efficacia delle azioni di repressione e contrasto. La proposta in questa direzione che sottopongo è proprio quella di organizzare e programmare una serie di interventi e di azioni mirate allo scopo, nei modi, nei tempi e nelle forme che riterrete più appropriate. Per parte nostra, anche attraverso la prossima discussione e approvazione dello studio sulla sicurezza e la convivenza realizzato nell’ambito dell'Associazione Intercomunale della Bassa Romagna, del quale abbiamo informato il sottocomitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Lugo, svilupperemo azioni a vasto raggio sui terreni di nostra competenza, legati al versante sociale, formativo, scolastico, abitativo e alla diffusione della cultura della sicurezza, della legalità e dell'integrazione."