odio il piccolo principe

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odio il piccolo principe
dagli 11 anni
ODIO IL PICCOLO PRINCIPE
ANNA VIVARELLI
Illustrazione di copertina di Federico Maggioni
Serie Rossa n° 86
Pagine: 208
Codice: 978-88-566-4331-2
Anno di pubblicazione: 2016
L’AUTRICE
Anna Vivarelli, torinese, ha esordito giovanissima nel mondo della scrittura teatrale e
radiofonica. Ora si dedica a tempo pieno ai libri per ragazzi, con cui ha vinto numerosi
premi nazionali; tra questi, nel 2010, il Premio Andersen come miglior autore.
Svolge un’intensa attività di promozione alla lettura per scuole e biblioteche.
© 2017 - Edizioni Piemme S.p.A., Milano
LA STORIA
Lorenzo ha quattordici anni e ha la sensazione di avere tutto
il mondo contro: odia i suoi genitori, odia i suoi compagni
di classe, odia soprattutto se stesso.
Il fatto è che si sente terribilmente solo, incompreso, “diverso” e ora sa anche il perché: è stato adottato!
Il trauma è doloroso, devastante, inesprimibile, tanto che il
ragazzo si chiude ancora di più in sé.
Fortunatamente arriva l’invito della strampalata nonna: il
ragazzo è catapultato in un’altra città, dove potrà confrontarsi con diverse realtà e soprattutto con la sua parte più
intima e fragile.
Il tentativo di fuga romanzesca che tante volte aveva letto
nei libri si rivelerà un fallimento e Lorenzo si scoprirà più
grande, responsabile, maturo. E anche meno arrabbiato.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Il rapporto tra Lorenzo e i suoi genitori è veramente faticoso! Fortunatamente non è sempre così, neanche in adolescenza. Qual è la tua esperienza?
• Lorenzo scopre che i libri gli piacciono proprio tanto, gli
fanno compagnia, lo aiutano a chiarirsi le idee. Tu hai un
hobby a cui sei legato, che ti sembra davvero adatto a te e
nel quale ti rifugi appena puoi?
• Avevi mai sentito parlare della tragedia del Vajont? Documentati con i tuoi compagni, chiedendo a genitori, nonni,
insegnanti e cercando su varie fonti.
SOLUZIONI PER L’INSEGNANTE
2. CHE DISORDINE!!!
Vedi pagg. 76-77
I TEMI
Il libro è ricchissimo di temi e spunti di riflessione, tra cui
emerge quello dell’incomunicabilità tra figli e genitori, che
si ripercuote da una generazione a un’altra, trascinando con
sé frustrazione, incomprensioni, fallimenti.
Il dolore di Lorenzo è uguale a quello della madre e riflette
quello dei nonni e del padre, in un circolo vizioso che nel
libro fortunatamente viene spezzato dall’intervento provvidenziale della nonna e dalla nascita di una bella amicizia.
Il tema dell’adozione viene trattato con delicatezza dall’autrice, che lo inserisce sullo sfondo della difficile età adolescenziale, durante la quale spesso ci si sente estranei a tutto
e a tutti.
Infine, da non sottovalutare, il rapporto che il protagonista
intrattiene con i libri: rifugio sicuro, fonte di riflessione e
di rispecchiamento, con cui tessere un rapporto di scambio
anche conflittuale, come con Il Piccolo Principe, alter ego
perfettino e saggio che Lorenzo detesta.
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1. LA MIA BIBLIOTECA
Frequenti una biblioteca pubblica o scolastica?
Perché?
Hai mai pensato al grande servizio che queste istituzioni offrono ai cittadini?
Cosa ne pensi?
Sai chi le finanzia?
Recati nella più vicina biblioteca del tuo territorio e intervista il bibliotecario:
qui di seguito trovi una traccia per le tue domande.
INTERVISTA AL BIBLIOTECARIO DI
Da quanto tempo lavora in questa biblioteca?
Cosa le piace di più e cosa meno?
Chi frequenta abitualmente la biblioteca?
Cosa viene richiesto più frequentemente?
© 2017 - Edizioni Piemme S.p.A., Milano
Come si scelgono le novità da acquistare?
I giovani della mia fascia d’età, cosa prendono solitamente?
Ha un libro preferito?
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2. CHE DISORDINE!!!
Lorenzo scopre di avere una particolare dote per l’ordine e l’organizzazione:
mettiti alla prova e scopri se ce l’hai anche tu!
Numerando ogni frase, riordina i capoversi di questa pagina e ritrova il piacere di leggerla.
oLa signorina Tappero possedeva e dirigeva la scuola di teatro
in cui la nonna insegnava.
oSpesso si presentava in casa la più cara amica della nonna.
Natalia Tappero era una donnina esile con i capelli color rame
corti e ispidi e la faccia piena di rughe sottili.
oErano suoi i locali che ospitavano la scuola, e suoi anche i soldi
necessari per mandarla avanti.
o“Oggi è davvero una giornata afosa” diceva la nonna agitando
teatralmente l’aria con un ventaglio spagnolo di pizzo nero.
“Esageruma nen” rispondeva la Tappero. “Si sta appena bene.”
oEra sempre vestita di nero e ornata di vistosi gioielli d’argento
che tintinnavano in stereofonia con quelli della nonna.
oOltre a ciò, Lorenzo conobbe presto il suo soprannome, che
naturalmente lei ignorava: Natalia Tappero era nota ad amici
e conoscenti come Esageruma nen, dal commento che più
volentieri esprimeva su cose, persone e avvenimenti.
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3. ANCHE TU ODI IL PICCOLO PRINCIPE…?
Hai mai letto il libro Il Piccolo Principe?
Condividi l’opinione di Lorenzo o ne hai una diversa?
Forse anche tu ti sei sentito “perseguitato” da un libro che nonni, genitori o
insegnanti hanno voluto a tutti i costi farti conoscere!
Di quale libro si tratta?
Di cosa parla e perché ti ha tormentato?
© 2017 - Edizioni Piemme S.p.A., Milano
Su una bilancia ideale, colloca il libro che proprio non ti piace su un piatto e
controbilancialo con un altro libro che, invece, hai apprezzato molto e ti ha
trasmesso sensazioni positive.
IL LIBRO CHE AMO È:
PARLA DI:
LO AMO PERCHÉ:
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4. REALIZZO UN SOGNO…
© 2017 - Edizioni Piemme S.p.A., Milano
Se tu ti fossi guadagnato un po’ di soldi, diciamo circa 500€ come Lorenzo, e
volessi realizzare un sogno, cosa faresti?
Un viaggio, un acquisto, un dono?
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