Nel gran prato, sopra e sotto

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Nel gran prato, sopra e sotto
Nel gran prato, sopra e sotto
Autori
Grossi Marilena, Colo’ Paola
Scuola/Istituto e Sede
Istituto Comprensivo – Sestola (Mo), Scuola Infanzia “G. Pascoli” - Montecreto (Mo)
Classe/i
Unica
Data di realizzazione
2005/2006 – 2006/2007
Area tematica
Scienze: gli insetti e gli animaletti del prato
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Descrizione dell’esperienza
Elemento cardine dell’esperienza
Il prato come sfondo integratore.
I progetto ha preso spunto dalla curiosità, che i bambini mostrano naturalmente verso il
mondo animale, in generale, e verso gli animaletti del prato, in particolare, è stato supportato
in ogni sua fase da libri di genere diverso: fiabe, favole, libri cartonati, libri pop-up e testi
scientifici.
Il giardino adiacente la scuola, con i suoi nascondigli e le sue piante è una fonte inesauribile
di scoperte, è il luogo in cui i bambini trovano continuamente nuovi animaletti, coccinelle,
farfalle, bruchi … che li affascinano e li incuriosiscono. Il prato è perciò diventato lo sfondo
per le esperienze dell’intero anno scolastico, dal calendario ai vari progetti.
Il progetto ha però anche avuto carattere scientifico. L’analisi degli animaletti del prato nei
testi di letteratura, la loro riproduzione attraverso tecniche grafico-pittoriche, è stata sempre
supportata da osservazioni degli animali vivi, insetti e non, nel loro ambiente o nella scuola,
grazie anche alla collaborazione dell’Ente Parco del Frignano, che ha organizzato e allestito
una mostra di insetti, che i bambini hanno potuto visitare. Durante il secondo anno di
esperienza l’Ente Parco ha inoltre contattato un entomologo che ci ha permesso di allevare
in un teca alcuni insetti stecco e alcune cetonie per poter osservare le loro fasi di vita.
Contesto socio - culturale
La scuola dell'infanzia “G. Pascoli” è situata all’interno del comune di Montecreto, un piccolo
centro abitato all’interno dell’Appennino Modenese. Acquaria è tra le località più popolose del
comune ed è anche sede della scuola primaria.
“Montecreto sorge su un’altura che domina la valle dello Scoltenna. Il territorio comunale di
Montecreto si estende lungo il versante destro della vallata e si spinge fino alle anticime del
Monte Cimone. (Monte Rondinara, Monte Caprile e Monte Cervarola)” (cit. POF).
Montecreto è tra i comuni meno estesi e popolati della provincia di Modena ed è un’antica
borgata arroccata attorno alla chiesa di San Giovanni, sorta sul luogo di un vecchio castello.
Caratteristica è la strada che conduce alla parrocchia: una vecchia strada lastricata su cui si
affacciano le vecchie case del paese. Lo scenario cambia notevolmente nel versante
opposto alla “rocca” dove nuove costruzioni di condomini, villette e impianti sportivi sono
opportunità di relax per una vacanza davvero immersa nel verde. Un vecchio cinema teatro
viene a volte utilizzato come palestra ed è stato anche utilizzato dalla nostra scuola come
teatro per la recita di Natale, sempre in continuità con la scuola primaria di Acquaria.
Il punto di aggregazione più significativo per i giovani è rappresentato dalla parrocchia, che
risale al ‘600, o dalle opportunità che essa offre. I ragazzi del catechismo hanno infatti messo
in scena spettacoli teatrali e i ragazzi più grandi si ritrovano nelle sale della parrocchia, ad
esempio, per praticare sport.
Per quanto riguarda le differenti attività produttive di questa zona dell’Appennino Modenese
bisogna citare in primo luogo la realtà industriale, in particolare la ceramica Mirage a Pavullo.
Il turismo, estivo e invernale, è una delle componenti che, unita al resto delle risorse,
rendono il territorio dell’Appennino vitale, vivibile e vivo. Da non sottovalutare le attività
artigianali in particolare l’edilizia con relativo indotto; l’attività agricola (incentrata
sull’allevamento del bestiame da latte per la produzione selezionata del formaggio D.O.C.
“Parmigiano Reggiano”); la raccolta e trasformazione dei prodotti del bosco e del sottobosco.
Nonostante la natura del territorio e la scarsa densità della popolazione i servizi sono nel
complesso soddisfacenti. I collegamenti con Pavullo (il centro più importante del Frignano) e
Modena sono garantiti negli orari strategici della giornata dagli autobus dell’azienda pubblica
provinciale (ATCM); la stessa azienda fornisce parte del trasporto scolastico in
collaborazione con i tre comuni. Le strutture sanitarie sono essenziali: medici di base,
presenze ambulatoriali specialistiche in alcune giornate, servizio ambulanza garantito dai
volontari dell’AVAP. L’ospedale più vicino è quello di Pavullo. (cit. POF).
Nei comuni di Sestola e Fanano sono presenti tutti e tre gli ordini di scuola; a Montecreto è
presente solo la scuola dell’infanzia, mentre la scuola primaria è situata nel vicino paese di
Acquaria.
La struttura della scuola non è molto grande ed è composta da quattro ambienti principali: un
salone, un’aula-sezione, un dormitorio e un refettorio. Gli ambienti non sono arredati con
specifici arredi ma la fantasia delle insegnanti e la sempre fervida creatività dei bambini
hanno permesso di creare e ricreare continuamente nuovi spunti e nuovi nidi in cui giocare e
lavorare insieme.
Sul salone principale, con un angolo-cucina per i giochi di ruolo e un angolo con costruzioni
morbide utili anche per le attività motorie e la psico-motricità, si affacciano tutti gli altri
ambienti della scuola:
Il salone
E’ l’ingresso della scuola ma essendo molto ampio viene utilizzato come salone. Al momento
dell’accoglienza i bambini organizzano giochi liberi: sono sempre molto attratti dalle forme
geometriche morbide che diventano mezzo per realizzare astronavi, case, navi… Qui si
possono utilizzare anche i tricicli cosa che risulta molto piacevole a tutti.
Questo è anche l’ambiente più adatto per svolgere le attività motorie e per intrattenere gli
“ospiti.”
Un angolo è riservato alla “casa”.
La sezione
Rappresenta l’ambiente delle attività strutturate. Qui sono presenti: l’angolo dell’appello e del
calendario, l’angolo della biblioteca, l’angolo morbido e tutto ciò che serve per le attività
grafiche-pittoriche-manipolative. Gli strumenti
sono disposti in modo da facilitare l’
autonomia.
Il dormitorio
Il dormitorio, che viene utilizzato anche come aula ludica, dove sono presenti giochi,
strumenti musicali e attrezzi per le attività motorie.
La cucina
Il refettorio in cui vengono serviti i pasti preparati da una rosticceria di Montecreto, ma in cui
sono anche disponibili un piccolo frigorifero e un forno elettrico che vengono usati per
realizzare con i bambini ricette ed esperienze culinarie.
Il cortile
La scuola è circondata da un piccolo cortile in cui sono presenti diversi alberi tra cui anche
un castagno. I giochi strutturati disponibili sono una sabbiera, richiudibile in cui i bambini
possono giocare liberamente, e un piccolo scivolo. Negli anni scorsi una parte di giardino è
stata adibita, anche con l’aiuto di un nonno disponibile, ad orto e questo ci permette di
seminare, curare ed osservare la crescita di alcuni ortaggi. La scuola è situata vicina a un
parco con relativo castagneto ideale per uscite didattiche e piccole escursioni. Nel parco si
trova inoltre una pista di pattinaggio utilizzata per le feste con i bambini e anche come
palestra all’aria aperta.
Finalità generali
Esplorare conoscere e progettare
Obiettivi formativi
Prestare attenzione alle attività proposte sia dalle insegnanti sia dai compagni per
tempi sempre più lunghi (3-4-5 anni).
Osservare, esplorare, sperimentare e manipolare materiali diversificati con l’impiego
di tutti i sensi (3-4-5 anni).
Esplorare con curiosità (3-4-5 anni) e criticità (4-5 anni) l’ambiente circostante, sia
quello naturale che quello artificiale.
Utilizzare un lessico sempre più specifico, ricercando la proprietà dei termini (3-4-5
anni), per descrivere e rielaborare le diverse esperienze.
Elaborare progetti individuali o di gruppo (3-4-5 anni).
Fare ipotesi e previsioni, negoziarle e verificarle utilizzando lo “schema
investigativo”(del chi?, che cosa?, come?, quando?e perché?) e il metodo scientifico.
Manipolare, smontare, strutturare … seguendo un progetto.
Promuovere il pensiero critico.
Rielaborare e registrare a livello grafico e verbale l’esperienza vissuta.
Riferimenti teorici e metodologici
Visita alla mostra “Pianeta Insetti” a Campogalliano
“Chi c’è nel prato?” (AAVV; DeAgostini Ragazzi),
“Il baco Gigi” (Cecilia Fabbri, Simone Frasca; Giunti Kids),
“Sempre la solita cicala.” (Annalisa Strada, Elena Giorgio; Ape Junior),
“La cicala e la formica” (LaFontaine)
Il formicaio” Soutter-Terot; EL
“I Minuscoli Insetti” Claire Llewellyn; Vallardi
“Primo incontro con gli animali. Insetti” Disney; Disney libri
Progettazione
Di sezione.
Descrizione del percorso
L’accoglienza: a scuola con Baco Gigi.
Nei primi giorni di scuola, leggiamo ai bambini la storia “Il baco Gigi” (Cecilia Fabbri, Simone
Frasca; Giunti Kids).
Dopo la lettura invitiamo i bambini a immaginare la casa del simpatico baco Gigi che
uscendo di casa, per andare a scoprire il mondo, accompagna i bambini alla scoperta di un
ambiente nuovo: la scuola.
In seguito i bambini immaginano, infatti, che Gigi esca per andare a scuola. Dopo aver fatto
ipotesi su come possa essere la scuola di un baco, la disegnano.
Per interessare anche i più piccoli scopriamo con loro diverse tecniche per realizzare un
bruco:
Tecnica della stampa e utilizzando le palline di polistirolo.
Costruire con terra, torba e semi d’erba in una calza un bruco peloso, in cui i peli
sono rappresentati dall’erba che cresce giorno dopo giorno. Osserviamo quello che
succede per poi rielaborarlo a livello grafico.
Creare il pupazzetto del bruco con i vasetti dello yogurt.
Osserviamo un vero bruco e alcuni lombrichi. Scopriamo similitudini e differenze e
riproduciamo con il nostro corpo i movimenti dei lombrichi e dei bruchi che abbiamo
fino ad ora osservato.
Costruiamo un lombricaio.
Dopo aver osservato lombrichi e bruchi, averli riprodotti attraverso diverse tecniche,
decidiamo di andare a cercare alcuni lombrichi nell’orto della scuola per poterli allevare in un
lombricaio che costruiremo a scuola in un acquario per pesci. Strutturiamo la nostra giornata
come segue:
Cerchiamo i lombrichi nell’orto.
Leggiamo la “Ricetta” per costruire un lombricaio (dosi di terriccio e sabbia).
Costruiamo un terrario con terra e sabbia per osservare i movimenti dei lombrichi
nella terra.
Dopo l’esperienza e alcuni giorni di osservazione, la conversazione con i bambini ci ha
permesso di verificare cosa ricordavano e cosa avevano scoperto di nuovo sul mondo dei
lombrichi. Ecco alcune delle battute più significative:
“Li abbiamo cercati nella terra. Poi li abbiamo messi qui. Vanno giù, vanno giù e
mangiano la tenna. Vediamo le stradine.”
“Abbiamo fatto la casetta di tenna, poi dopo tutti i lombrichi dentro. Dove c’è buio,
sotto terra, mangio.“
“Il lombrico ha fatto i tunnel. Fanno i tunnel perché mangiano.”
“Ci abbiamo messo delle foglie, della terra poi della sabbia. Ci abbiamo messo i
lombrichi. Sono in terra. Sono come la terra. I buchi li fanno mangiando.“
“Sono dei suoi colori. Uno era marrone uno nero e uno lo tirava la Paola e lo tirava
avanti e indietro. E lui si tirava in avanti. Poi si è spezzato e poi c’erano tanti
lombrichi.”
“Sono .. se li tocchi si rimpiccoliscono, ma quando non li tocchi si allungano.”
Chi c’è nel prato?
Leggiamo con i bambini, le pagine del libro “Chi c’è nel prato?” (AAVV; DeAgostini Ragazzi),
che propone tante filastrocche sugli insetti e gli animaletti del prato, relative all’animaletto
che stiamo osservando e scopriamone le caratteristiche.Il testo ci ispira la costruzione di un
libro pop-up e ci permette di imparare tante nuove filastrocche.
Il vermetto si allunga beato
Strisciando nell’orto indisturbato,
ma se lo tocchi cosa accadrà
per la paura si accorcerà.
Le formiche e il formicaio.
Durante l’inverno utilizziamo come filo conduttore la favola della cicala e della formica di La
Fontaine e una storia della serie “Enrica la formica” dal titolo “Sempre la solita cicala.”
(Annalisa Strada, Elena Giorgio; Ape Junior).
I testi letti ci permettono di fare la conoscenza di un nuovo animaletto: la formica. Essa ci
accompagna alla scoperta del mondo degli insetti.
Per insegnare ai bambini una conoscenza più scientifica e una terminologia più corretta sul
mondo degli insetti, consultiamo diversi libri scientifici per bambini:
“Il formicaio” Soutter-Terot; EL
“I Minuscoli Insetti” Claire Llewellyn; Vallardi
“Primo incontro con gli animali. Insetti” Disney; Disney libri
In seguito riassumiamo le caratteristiche della formica in schede da completare (una formica
senza zampe a cui si devono attaccare sei zampette, schede che evidenzino le tre parti del
corpo degli insetti).
Per consolidare la conoscenza dei bambini e per poter rendere visibili gli apprendimenti
creiamo un plastico di un formicaio, in cui siano visibili tutte le caratteristiche dell’insetto e
della sua vita sociale: il ruolo della regina, l’alimentazione, i vari stadi evolutivi…
La cicala e la formica: dalla fiaba alla recita.
Dopo la lettura della favola di La Fontaine discutiamo sul comportamento della formica e
proviamo ad immaginare un finale diverso da quello proposto dall’autore. Riflettiamo sul
comportamento dei protagonisti della favola, anche aiutandoci con versioni successive della
storia come il libro di Enrica la formica o la versione televisiva della Disney.
Dopo aver lavorato sui diversi testi, riassumiamo quanto letto in una recita da presentare a
fine anno ai genitori.
Prepariamo i costumi, le maschere con cartapesta e cerchiamo le canzoni.
La mostra “Pianeta insetti”.
Con l’aiuto dell’esperta Claudia Piacentini dell’ente Parco Del Frignano, conosciamo meglio
alcune caratteristiche degli insetti, osservando diversi tipi di casa e visitando la mostra
“Pianeta insetti” in cui sono conservati tanti interessanti animali veri, alcuni brillanti, altri
mimetici, alcuni grandi e altri minuscoli…
Tornati a scuola li riproduciamo e organizziamo una piccola mostra dei nostri disegni.
L’esperienza viva: gli insetti stecco.
Nell’anno scolastico 2006/2007 un entomologo porta a scuola un acquario con dentro tanti
nuovi insetti (cetonie e insetti stecco). Questi insetti sono vivi e dobbiamo prenderci cura di
loro, dobbiamo dar loro da mangiare e da bere e naturalmente tenerli al caldo. Gli insetti
stecco non sono dannosi, fanno molte uova e mutano l’esoscheletro e perciò rendono
ancora più semplice comprendere la loro evoluzione.
Articolazione delle fasi
L’accoglienza: a scuola con Baco Gigi
Lo sfondo integratore del prato ha permesso di inserire i bambini di tre anni con storie
accattivanti e per loro significative e nello stesso tempo ha permesso di interessare anche i
bambini più grandi e più esperti. Da questa duplice realtà è nata l’esigenza di strutturare
l’attività in due fasi, una di ascolto della storia, l’altra di produzione di elaborati personali.
L’esperienza viva: gli insetti stecco.
L’esperienza degli insetti vivi da allevare a scuola mi aveva subito colpito, durante la visita
alla mostra a “Pianeta insetti”, avvenuta nel giugno 2005 a Campogalliano. Proprio questo
mio interesse per gli insetti mi aveva convinto a proporre l’idea a Claudia Piacentini dell’Ente
Parco, che aveva a sua volta visitato la mostra. Purtroppo per ragioni logistiche, non era
stato possibile allevare veri e propri insetti durante l’anno scolastico 2005/2006, e perciò
l’esperienza è stata rimandata all’anno dopo e si è rivelata molto produttiva.
Costruiamo un lombricaio.
Il piacere provato dai bambini nel giocare con la terra e con la sabbiera del giardino e la
difficile esperienza di semina dell’orto avuta l’anno precedente, causa un terreno non troppo
fertile, ci hanno suggerito l’idea di proporre una sfida ai bambini: costruire un lombricaio per
poter allevare lombrichi da mettere poi nell’orto, in attesa di poter allevare veri e propri
insetti.
Chi c’è nel prato?
La crescente curiosità dei bambini nei confronti della vita del prato e la loro straordinaria
capacità di “scovare” piccoli insetti, ci ha permesso di ampliare il nostro studio di insetti, ma
anche di animaletti che vivono nel prato, grazie anche al libro “chi c’è nel prato”, che
essendo pop-up ha subito suscitato l’interesse dei più piccoli, la proposta di fare un nostro
libro ha reso molto collaborativi anche i più grandi.
Le formiche e il formicaio.
Durante l’inverno, vista la notevole quantità di neve caduta (as 2005/2006), dobbiamo
abbandonare lo studio degli animali dal vivo e tornare a un’osservazione mediata dai libri.
Grazie alla favola della cicala e della formica, e ad alcune successive versioni, ambientate
proprio in questa stagione, decidiamo di prestare attenzione a questo particolare insetto. Con
l’aiuto di diversi testi scientifici per bambini, scopriamo le caratteristiche delle formiche, le
loro abitudini, e la loro conformazione e da qui studiamo anche le caratteristiche degli insetti
in generale, preparandoci così a visitare la mostra “Pianeta Insetti” a Fiumalbo e costruendo
per l’occasione anche un formicaio.
La mostra “Pianeta insetti”.
Con l’aiuto dell’esperta Claudia Piacentini dell’ente Parco Del Frignano, conosciamo meglio
alcune caratteristiche degli insetti, osservando diversi tipi di casa e visitando la mostra
“Pianeta insetti” in cui sono conservati tanti interessanti animali veri, alcuni brillanti, altri
mimetici, alcuni grandi e altri minuscoli…
Tornati a scuola li riproduciamo e organizziamo una piccola mostra dei nostri disegni.
Condizioni che hanno reso possibile l’esperienza
Collaborazione con Ente Parco del Frignano, collaborazione di un Entomologo e interesse e
motivazione delle insegnanti.
Valutazione
Il cresciuto interesse dei bambini nei confronti della vita del prato e l’interesse da loro
mostrato hanno sempre supportato le insegnanti in ogni fase, che hanno monitorato i
progressi dei bambini attraverso conversazioni e anche attraverso schede che rendessero
possibile verificare gli apprendimenti acquisiti.