La lunga estate calda

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La lunga estate calda
PLUS MAGAZINE
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IN QUESTO NUMERO
Stefano Zamagni
Quando mercato e persona incontrano
la felicità
Joseph Stiglitz e Federico Rampini
Un futuro in mano alle macchine… eden
o inferno per l’umanità?
Nave Scuola Amerigo Vespucci
Una nave, il suo comandante e i suoi uomini
Simone Rugiati
La vita in cucina è dura, DIFFICILE e faticosa
ma ti ripaga di tutti i sacrifici
Europa Benefits
Il miglior intermediario per il
collocamento dei fondi sanitari
I tesori della Turchia
NICCOLÒ FABI
La lunga
estate calda...
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXXII- settembre 2015
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._3/2015
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Copertina
2 Niccolò Fabi: la lunga estate calda...
Protagonisti
6 Stefano Zamagni: quando mercato e persona incontrano la felicità
Tecnofuturo
10 Un futuro in mano alle macchine... eden
o inferno per l’umanità?
Interviste a Joseph Stiglitz e a Federico Rampini
Protagonisti
14 Nave scuola Amerigo Vespucci
Una nave, il suo comandante e i suoi uomini
18 Simone Rugiati: la vita in cucina è dura, difficile e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici
22 Europa Benefits: il miglior intermediario
per il collocamento dei fondi sanitari
OSPIti
26 A colazione con... Fabrizio Bosso
NEWS
28 La Grande Muraglia (virtuale?) cinese
EVENTI
30 We Women for Expo: le donne e il nutrimento
del pianeta
MODA
34 Stylish!
RECENSIONI
40 Film, libri, mostre, musica, teatro
MAPPAMONDO
46 I tesori della Turchia
52 Viaggiare tutto l’anno? Con Chiesa Viaggi
il sogno diventa realtà!
54 Convenzioni nazionali
Torino:
vivere la città
Medicina e salute
62 bIOs: la salute e il benessere della persona
64 IRM investe nella tecnologia per la salute dei pazienti 65 Problemi di udito? Fischio nell’o-
recchio? C’è una novità per lei!
66 Presbiopia: arriva la lente intrao-
culare trifocale
68 Dieta fai da te? No grazie
PROTAGONISTI
72 Pallina e cespuglio... per
un’estate tutta da ridere
Comunicazione e immagine
76 Sublime armonia tra mente
e corpo
Idee e servizi
77 Sport, divertimento, libertà: le key words del Master Club Tennis
78 Jaipur: profumi e atmosfere dell’India
79 Pasticceria Comba: una dolce tentazione
80 Il Grifone: la semplicità non passa mai di moda
81 SPA HQUATTORDICI: un gioiello nel cuore di Torino
82 Moda, eventi, workshop. Tanti
settori, un unico brand: Nonsolofashion
83 La scienza e la fede: i due poli attorno ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno
84 CONFERENZE E CORSI
85 Convenzioni territoriali
88 VISITE GUIDATE E SPETTACOLi
90 GITE E SPETTACOLi
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
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Paola Gomiero
Direttore FABI Plus
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Va’ dove
ti porta il libro
Leggere è un piacere che molti si concedono soprattutto d’estate.
Leggere dà emozioni, apre finestre sconosciute sul mondo, nutre i sentimenti.
Ci sono libri che se incontrati al momento giusto sono in grado di guidarci e ispirarci.
Ci sono libri che ci trascinano in altri mondi e ci fanno immedesimare nel protagonista, nelle
sue angosce e vivere la sua storia. Qui sta la capacità dello scrittore nel saper raccontare e descrivere protagonisti e situazioni che suscitino emozioni che ci coinvolgano pienamente.
È questo il caso di Chiara Campia, scrittrice esordiente, ancora studentessa liceale, che con il
suo primo libro “L’ultima guardiana” (v. pag. 41) ha saputo trasporre nella vita dei protagonisti
particolari, esperienze, emozioni che prova nella vita quotidiana.
Chiara è una ragazza “diversamente abile” e questa sua situazione ha inevitabilmente segnato
la sua infanzia e adolescenza impedendole di fatto di potersi esprimere, almeno a livello fisico, al
pari dei suoi coetanei. Ma al tempo stesso l’ha spinta a sviluppare precocemente capacità e attitudini che in altre condizioni forse sarebbero rimaste sopite.
Un’innata curiosità, la possibilità di osservare il mondo e le persone da un punto di vista alternativo e soprattutto una prolifica fantasia le hanno permesso, opportunamente supportata dalla
famiglia, di incanalare le proprie energie verso quella che è diventata per lei una vera e propria
passione: la scrittura.
Giocare con le parole e la fantasia per inventare una fiaba: questo l’inizio di tutto, il gioco che
fin da bambina le ha permesso di creare racconti fantastici, dapprima raccolti in un sito internet
(www.giocofiabe.it) e successivamente pubblicati in alcuni volumi.
“Le mie fiabe” hanno caratterizzato la sua infanzia e l’hanno aiutata a crescere, a conoscere e a
conoscersi, accompagnandola serenamente fino all’adolescenza. Da qualche tempo però accarezzava l’idea di lasciare le fiabe per lanciarsi in una nuova avventura... la scrittura di un romanzo.
L’inizio non è stato facile, ci racconta Chiara, non riusciva a trovare l’ispirazione o il momento
giusto per cominciare. Un giorno però ha scritto poche righe e da quel momento si sono susseguite
pagine e pagine.
“L’ultima guardiana” partecipa al concorso per scrittori esordienti indetto dall’editore in collaborazione con la scuola Holden di Torino e la Newton Compton Editori.
Mi auguro che questa esperienza possa essere uno stimolo per altre persone, soprattutto adolescenti, che hanno fatto e fanno ancora fatica a ritagliarsi un ruolo e a far sentire la loro voce.
Complimenti Chiara e un grande “in bocca al lupo” da tutta la redazione del Magazine.
[email protected]
settembre 2015 | Plus Magazine | EDITORIALE
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COPERTINA
NICCOLÒ FABI
La lunga estate
calda...
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foto Riccardo Pinna
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COPERTINA
Da Genova ad Ancona,
passando naturalmente
per la sua Roma,
il cantautore ha trascorso
questi mesi on stage.
Stanco? No.
Soddisfatto? Molto.
CI SONO INTERVISTE
che piacciono particolarmente e il merito è dell’interlocutore, che sa essere intellettualmente stimolante. Con Niccolò Fabi è così ogni volta.
Passano gli anni, ma chiacchierare con lui non è mai una delusione. Sarà
perché è un artista completo e soddisfatto del proprio percorso oppure perché è un uomo che sta vivendo fino in fondo la vita, quella vera. Qualunque
sia il motivo, dopo quasi trent’anni di carriera questo cantautore ha ancora
molto da dare e altrettanto da raccontare. E a proposito di carriera, ricordarla è un dovere.
Era il 1986 quando ha fatto la sua incursione nel mondo delle sette note
come assistente al palco per Alberto Fortis. Nel 1996, con il singolo Dica,
arriva il successo e l’anno successivo, con il brano Capelli, vince il Premio
della Critica nella Categoria Nuove Proposte al Festival di Sanremo. Nel ‘98,
sempre sul palco del Teatro Ariston, presenta Lasciarsi un giorno a Roma
che fa parte del secondo album, Niccolò Fabi, che include sia Vento d’estate
in cui canta con Max Gazzè e che vince il Disco per l’estate, sia Immobile in
cui è affiancato da Frankie HI-NRG. Anche gli anni seguenti sono costellati
da successi. Nel 2000 pubblica Sereno ad ovest, sostenuto dal singolo Se fossi
Marco; questo terzo lavoro precede una raccolta
dei suoi pezzi più celebri, cantati in lingua spagnola per il mercato estero.
Nel 2003 esce La cura del tempo che contiene
Offeso in cui duetta con Fiorella Mannoia e Il
negozio d’antiquariato con la partecipazione di
Stefano Di Battista, nel 2006 vengono invece distribuiti Novo Mesto, registrato nella omonima
cittadina Slovena, e la prima raccolta, Dischi volanti 1996-2006.
Il 2007 lo vede ideatore e produttore del progetto
Violenza 124 insieme con Mokadelic, Olivia Salvadori & Sandro Mussida, Boosta dei Subsonica,
Roberto Angelini, il GnuQuartet e la Artale Afro
Percussion Band. La collaborazione con il gruppo
post-rock psichedelico Mokadelic sfocia anche
nella scrittura e nella realizzazione della colonna
sonora del film di Gabriele Salvatores Come dio
comanda tratto dall’omonimo libro di Niccolò
Ammaniti.
Il 2009 firmato Niccolò Fabi include un nuovo
disco, Solo un uomo, e il documentario Parole che
fanno bene che testimonia l’attività sanitaria in
Uganda dell’Ong Medici con l’Africa CUAMM.
Nel 2010 il cantautore organizza Parole di Lulù, la
festa di compleanno per la figlia Olivia scomparsa all’età di due anni a seguito di una forma acuta
di meningite: un concerto che ha visto la presenza di oltre cinquanta musicisti e circa ventimila
persone e dove sono stati raccolti i fondi a favore
dell’Ong Medici con l’Africa CUAMM per la costruzione del reparto pediatrico dell’ospedale di
Chiulo in Angola.
Nello stesso anno viene pubblicato il singolo Parole parole in cui Niccolò affianca Mina e i cui
proventi sono devoluti, ancora una volta, all’ospedale di Chiulo. Nel 2011 collabora con Daniele Silvestri al brano Sornione contenuto nell’album S.C.OT.C.H. firmato dall’amico romano e
nel 2012 esce il settimo disco della sua carriera:
Ecco. Nel 2013 con Daniele Silvestri e Max Gazzè,
Niccolò parte per un viaggio nel sud del Sudan in
collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM
per consegnare i proventi di Parole di Lulù.
Al ritorno da questa esperienza i tre decidono di
iniziare insieme un nuovo percorso artistico: il
2014 è l’anno di Life is sweet, brano scritto a sei
mani che racconta l’esperienza condivisa nel continente africano. Nello stesso anno esce Il padrone
della festa a cui segue un lungo e importante tour
italiano ed europeo.
Questi mesi del 2015 raccontano invece di un
cofanetto edito da Universal/Sony del trio Fabi,
Silvestri e Gazzè, dell’importante esibizione dello
settembre 2015 | Plus Magazine | COPERTINA
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COPERTINA
scorso ventidue maggio all’Arena di Verona
nella quale gli artisti si
sono esibiti insieme
con il GnuQuartet, e
di una serie di live che
vedono il cantautore
ora in veste di solista
ora con il quartetto.
I concerti hanno riscosso un grande successo di pubblico e critica. Avevamo dubbi?
Partiamo dalla fine: l’estate appena trascorsa.
È stata frenetica e dinamica. I concerti sono un bel modo per viaggiare, incontrare persone, vivere esperienze sempre nuove: oltre al gusto del suonare
c’è anche la curiosità verso il presente e nei confronti del contatto umano.
I live con Max Gazzè e Daniele Silvestri avevano un format molto centrato
su noi tre, mentre con il GnuQuartet abbiamo stravolto le mie canzoni perché le abbiamo dovute adattare al quartetto e in questo senso sono diventate
molto più originali e interessanti.
Fabi, Silvestri, Gazzè: un’amicizia lunga una vita o un bel connubio
professionale?
Entrambi. Nei concerti ci siamo resi conto dell’insolita atmosfera di informale amicizia che c’è tra di noi. La nostra è una partecipazione rilassata e
non una sgomitata adiacenza, questo perché c’è l’intimità del legame sincero. I nostri caratteri, poi, non sono inclini al narcisismo e questo rende
tutto più fluido sul palco. Per una fortunosa alchimia ognuno dei tre ha un
linguaggio che non entra nell’altro e che nel live si traduce in naturalezza,
anche quando si è di fronte al pubblico dell’Arena di Verona, un momento
davvero significativo e carico di emozione.
GnuQuartet: qualcosa da dichiarare?
Sono una conoscenza antica e negli anni abbiamo avuto diverse occasioni di
compresenza durante alcuni festival che hanno fatto nascere in noi la voglia
di collaborare in modo estemporaneo. Nel 2007 li avevo coinvolti nel mio
progetto Violenza 124, ma questa è la prima volta che curiamo insieme un
lavoro più architettato, che in questo caso si compone di circa venti brani.
Per natura e per sonorità loro si adattano perfettamente al mio lato sentimentale, ma per ritmica entrano con semplicità nel mio mondo funk.
Parliamo dei live: quanto dai e quanto ti danno?
Il concerto è puro battito cardiaco: sul palco c’è l’esposizione personale e
tutto in un attimo può diventare gioia o crocifissione. Non si può mai dare
nulla per scontato e l’adrenalina è una costante. Rispetto al musicista, il
cantautore ha un coinvolgimento personale molto più forte perché le sue
canzoni sono racconti di vita e di emozioni. Personalmente metto un pezzo
di cuore nelle mani di chi mi ascolta. Glielo affido con tutti i rischi che ne
possono conseguire.
Esibirti in un’arena o in un teatro. Percepisci la differenza in termini di
risposta del pubblico?
Nei palazzetti e negli ampi spazi la massa ha una potenza d’urto impattante
e un applauso diventa subito un suono forte, ma indistinto.
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Nei teatri e nei club il rapporto con le persone è
più intimo, ma anche più imbarazzante perché si
ha meno protezione. Mentre canto vedo lo sbadiglio o la commozione ed è difficile non farsi
condizionare.
A che punto sei della tua carriera?
Dopo il concerto con Daniele Silvestri e Max
Gazzè dello scorso ventidue maggio all’Arena di
Verona ho capito che sono arrivato. La reazione
del pubblico dopo Costruire, eseguita con l’arrangiamento del GnuQuartet, mi ha fatto percepire
che tutti questi anni, fatti di gioia ma anche di
sacrifici, sono serviti per far arrivare alle persone
il mio messaggio.
Se fossi Wikipedia cosa scriveresti di te?
(Ride). Davvero difficile descriversi! Il concetto di
musicista e autore di canzoni ingloba il significato di cantautore, ma nel mio caso il canto è sempre arrivato dopo rispetto alla coralità. Scriverei
che sono una persona che ha stravolto il rapporto
con se stesso perché ha marchiato la sua vita con
le sue parole.
Un album o una canzone che hai nel cuore?
Tengo particolarmente a due brani per l’affetto
che ho ricevuto in cambio. Uno è Solo un uomo:
è davvero mio nel profondo e non mi stancherò
mai di farne il mio colore di fondo in ogni fase
della vita. L’altra è Costruire: la definisco la canzone del pubblico e so che la sua esecuzione significa tanto.
Tu di sogni ne hai realizzati molti, ma ce n’è
uno che è ancora in sospeso?
Non voglio ripetermi, ma dopo essermi esibito
all’Arena di Verona so di aver raggiunto un traguardo importante.
L’obiettivo è non abbassare mai la guardia e avere sempre voglia di creatività, di sensibilità e di
emotività. Se mi immagino tra dieci o quindici
anni non mi vedo ancora su un palco a ripetere
un copione all’infinito. Il mio sogno è passare alla
regia perché anche dietro le quinte c’è molto di
stimolante.
Nella tua storia artistica e personale non hai
mai dimenticato chi soffre. Sei attento al sociale, ma lo fai senza retorica. Un equilibrismo non
sempre facile…
Mi viene naturale e devo dire che mi arricchisce
molto. Certe campagne si devono fare per dare
luce, ma darne troppa diventa ombra. Si rischia
di avere l’effetto opposto e di suonare retorici.
Un bell’equilibrismo, come dici tu Barbara.
PROTAGONISTI
Quando
mercato e persona
incontrano la felicità
Intervista all’economista Stefano Zamagni
al termine di una sua Lectio magistralis
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rofessore ordinario di Economia politica all’Università di Bologna, Stefano Zamagni è anche adjunct professor
of International Political Economy alla
Johns Hopkins University.
Dal 1999 è membro della New York Academy of
Sciences. Alcuni suoi manuali di Economia sono
in uso in università prestigiose come Oxford e i
suoi testi sono stati tradotti in sei lingue straniere.
Per 12 anni l’economista è stato professore di Storia dell’analisi economica alla Bocconi di Milano.
Zamagni ha poi insegnato alla Scuola Superiore
della Pubblica Amministrazione.
Il 9 novembre 2013 è stato nominato da Papa
Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.
Il professore è intervenuto in qualità di ospite
d’onore all’annuale assemblea dei soci di Federmanager Torino sul tema: la ricerca della felicità
è possibile in economia? La risposta è sì. In poco
meno di un’ora ci ha spiegato come.
È l’attenzione verso il capitale umano che rende
le risorse materiali profittevoli. Questo è stato il
filo conduttore del mio intervento. Sono partito
dal cosiddetto “Paradosso della felicità”, teorema
del 1974 dello statunitense Richard Easterlin: la
felicità cresce proporzionalmente al reddito sino
a un certo punto, ma poi inizia a decrescere.
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PROTAGONISTI
Più lavori, più produci, meno tempo hai per le relazioni umane e interpersonali e per essere felici è necessario essere riconosciuti per il proprio valore
umano, altrimenti si è soli.
Lo diceva anche Aristotele che per essere felici dobbiamo rispecchiarci nel
volto degli altri. L’economia si è basata negli ultimi decenni sul concetto di
Individualismo libertario: ognuno fa da sé, con un’autocostruzione dell’Io
che genera solitudine.
Allora, professore, come si può tendere alla felicità in uno scenario
come questo?
Oggi siamo nell’epoca del post taylorismo. Nel taylorismo l’impresa corrispondeva al manager. Oggi c’è sempre più una netta distinzione fra proprietà e gestione. Il manager deve soddisfare l’imprenditore, ma deve vedersela
anche con i collaboratori e rischia così di essere preso in mezzo a un “conflitto di interessi”. Se ne esce ritrovando il rapporto fra economia e etica.
La logica business in business and gift is gift è una logica dissociativa e schizofrenica. Il credo che l’economia ha una sua logica è errato.
Innanzitutto, occorre tornare a parlare di sviluppo e non di crescita. Dal
latino “sviluppo”: togliere le catene. In secondo luogo, dobbiamo riscoprire
il leader d’impresa come un educatore, dal latino “e ducere”, portare fuori,
cioè fare avanzare i destini dell’azienda. Mi piace citare Thomas Merton,
manager statunitense convertitosi in monaco trappista, autore del best seller
Nessun uomo è un’isola: “Il tempo sfugge fra le nostre mani ma può sfuggire
come sabbia o come sementi, con la differenza che queste ultime danno frutti”.
Guardando all’attualità, abbiamo letto della sua avversità al decreto definito Investement
Compact, che all’articolo 1 prevede che le maggiori banche popolari diventino società per azioni. Il tema è caldo perché stiamo parlando di
dieci istituti sopra gli otto miliardi di attivi.
Il “Decreto Banche Popolari” è inaccettabile nel
metodo e inadeguato nel merito. È inaccettabile,
perché in una economia di libero mercato non
può essere l’organo politico ad imporre – con la
forza della legge – ad un soggetto economico di
mutare la propria identità. Questa appartiene alla
libera scelta dei cittadini. Il governo può intervenire sullo schema di incentivo oppure usare la
“moral suasion”, ma non può usare la costrizione
a meno di uscire dall’orizzonte della democrazia
liberale. Il decreto poi è inadeguato, perché cancella un pezzo importante della storia bancaria
del nostro Paese. In particolare, mina alla base la
biodiversità economico-finanziaria: e questo è un
grande pericolo.
È vero che le grandi banche popolari hanno bisogno di essere regolate per le ragioni che tutti
ormai conoscono. Ma si doveva agire con il me-
settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
è ancora pronunciata in merito. Eppure, quella
separazione è indispensabile.
todo dell’autoriforma, come poi il governo ha fatto con le Banche di Credito
Cooperativo (BCC), estrapolate in extremis dal decreto del gennaio 2015.
Non capire che la cooperazione è massimamente necessaria in un settore
come quello bancario vuol dire non capire il significato profondo dell’attività bancaria.
Anche lei ritiene dunque che questo testo sia in conflitto con la Costituzione, che prescrive alla Repubblica di riconoscere “la funzione sociale
della cooperazione a carattere di mutualità”?
Sei ex-presidenti e giudici della Corte Costituzionale hanno precisato i termini della questione di incostituzionalità del decreto in questione. Ma a prescindere dagli aspetti giuridici, una cosa è certa: quel decreto è contrario allo
spirito della Carta Costituzionale. Basterebbe che si andassero a leggere le
relazioni dei membri della Costituente agli articoli che riguardano la parte
economica della Carta per comprenderne le ragioni.
C’è chi sostiene che sarebbe stato più efficace imporre la separazione
tra attività di banca commerciale e d’investimento, che ne pensa?
La separazione tra attività di banca commerciale e attività di banca d’investimento era il cuore della legge americana Glass-Steagall approvata nel
1933, a ridosso della crisi bancaria seguita alla crisi del ‘29. Questa legge venne poi maldestramente abrogata dal presidente Clinton nel dicembre 1999
per compiacere le “sette sorelle” bancarie. Sette anni dopo, nel 2007 scoppiò
la bolla speculativa. Il pragmatismo americano ha portato all’approvazione
nel 2010 della legge Dodd-Frank, che riprende, in modo peculiare la vecchia
legge. Qualcosa di simile è stato fatto in UK, ma l’Unione Europea non si
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Suscita perplessità anche il decreto legge
contenente nuove norme per contrastare il
mancato pagamento dei debiti nei confronti
delle banche. La nascita di un “mercato secondario di crediti di sofferenza” e la deducibilità
delle svalutazioni sui crediti che passano da cinque anni ad uno sono alcune misure. Sono anche segnali che più di un aspetto va considerato
sul fronte del risparmio. Da gennaio prossimo
le banche in crisi potranno attingere da conti
sopra i 100 mila euro, da azioni e obbligazioni
dei propri clienti, probabilmente anche in caso
di operazioni speculative azzardate. Gli italiani
devono aver timore per i propri risparmi? E l’Italia rischia di finire come la Grecia?
No, è impossibile che l’Italia possa finire come la
Grecia, per tante ragioni. Primo, perché l’Italia
ha una classe imprenditoriale di tutto rispetto e
una struttura produttiva capace di realizzare innovazioni di rottura (disruptive innovations). Secondo, perché il nostro Paese ha capacità di recupero (cioè di risorgere), che nessun’altra nazione
ha mai avuto: basta studiare la storia dall’epoca
romana in avanti (Rinascimento, Risorgimento,
Miracolo economico). Terzo, perché l’Italia ha
una società civile, capace di controllare la società
politica, che la Grecia non ha mai avuto. Si pensi
solo alle organizzazioni a movente ideale (OMI),
come volontariato, ONG, imprese sociali, fondazioni civili, associazioni di promozione sociale,
enti pressoché inesistenti in Grecia.
Ci salutiamo allora con un altro motto di
speranza: investire nelle risorse umane e nelle
relazioni è possibile anche in tempo di crisi.
Sì, ma occorre un maggior coinvolgimento tra
impresa e società civile e territorio. Incrementare
i rapporti con le scuole, con le amministrazioni,
perché l’impresa è viva se è viva per il territorio
che la ospita. Anche l’Istat non considera solo più
il PIL nel valutare lo sviluppo economico di un
paese ma ha recentemente introdotto un nuovo
indicatore, il Benessere equo e sostenibile (Bes)
perché, tornando a quello che diceva Aristotele,
bisogna divertirsi, dal latino “divertere”, ovvero
uscire da se stessi per incontrare il volto di un altro. Ecco che allora economia, mercato e persona
possono incontrare la felicità.
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TECNOFUTURO
UN FUTURO
IN MANO ALLE MACCHINE
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TECNOFUTURO
Interviste a Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia
e a Federico Rampini, inviato a New York e Silicon Valley
per “ La Repubblica”
EDEN O INFERNO
PER L’UMANITÀ?
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uando tra il 1994 e il 1999 nacquero le prime grandi Corporation
Internet, i fondatori avevano già una visione ben chiara di come sarebbe stato il mondo vent’anni dopo. Questo perlomeno per i Guru
delle dot.com che oggi sono sopravvissute alla prima generazione
avendo individuato il modello di business più adeguato. Parliamo
dei fondatori di Yahoo, Google, Amazon, eBay ed altri grandi.
Nella versione più sofisticata, per questi visionari, il “mercato” era
già globale e con miliardi di potenziali utenti: è chiaro che realtà simili
avrebbero potuto nascere solo negli Stati Uniti ed in particolare in quel favoloso concentratore di menti geniali che è la Silicon Valley californiana.
Tra il 1999 e il 2003 anche le grandi banche, prima americane e poi europee
si sono gettate in questa avventura, concependo inizialmente Internet quale
semplice canale di vendita che si andava ad aggiungere, sovrapponendosi,
alla esistente rete di vendita fisica.
A distanza di vent’anni ed alla quarta generazione di Corporation Internet, dopo i Social Networks sono arrivati i siti della Sharing Economy (quali
Uber e Airbnb tanto per fare due nomi), che nonostante le stratosferiche
quotazioni potenziali devono ancora oggi dimostrare valore e redditività,
avendo un modello di business che non si basa semplicemente sulla “disintermediazione”, come per le precedenti ma sulla “disruption”, cioè sullo
stravolgimento totale dei canoni economici del passato, operando sostanzialmente con “beni altrui” ottimizzandone l’utilizzo. Uber, è la più grande
società di taxi al mondo, ma non possiede taxi, Airbnb è potenzialmente la
più grande “catena alberghiera” senza possedere un solo hotel. Per il settore
bancario da alcuni anni si parla di fenomeno “FinTech”, compagnie a metà
strada tra la tecnologia e la finanza, che stanno erodendo componenti dell’economia bancaria: esempio per tutti lo spin-off di PayPal che dal 20 luglio
2015 è quotato sul NASDAQ di New York, con l’intenzione dichiarata di
stravolgere il sistema mondiale dei pagamenti.
settembre 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
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TECNOFUTURO
Joseph Stiglitz
In vent’anni la società è cambiata moltissimo adeguandosi ai nuovi stili
di vita low cost basati sulla Rete, ma la politica deve ancora recepire pienamente tali cambiamenti. Solo la classe politica statunitense sembra aver
compreso appieno la grande rivoluzione a cui siamo di fronte. La campagna elettorale per il prossimo Presidente USA è già incentrata sui temi
della Wikinomics o Sharing Economy.
Il risultato di questa inadeguatezza della classe politica a livello mondiale
ma in particolare europeo ed italiano è sotto gli occhi di tutti: la differenza
tra ricchissimi e resto della società sta crescendo a ritmi sempre più rapidi,
il digital divide tra coloro che possiedono e controllano le “tecnologie” e
coloro che ne sono semplici attuatori o ancora peggio utilizzatori finali
è sempre più ampio: top manager del settore Internet e bancario sono
sempre più pagati e nello stesso tempo fanno “cartello” (come avvenuto
in California qualche mese fa) per evitare che i propri impiegati anche
di grande capacità possano passare da una compagnia all’altra chiedendo
uno stipendio maggiore.
In aggiunta a tale situazione, da alcuni anni si sta verificando un fenomeno da molti previsto e sempre più reale: la progressiva sostituzione delle
macchine e dei software in moltissimi lavori compiuti dagli esseri umani,
con unico vantaggio da parte delle Corporation che hanno ingentissimi
capitali per investire in tecnologie sempre più sofisticate, in grado di cancellare milioni di posti di lavoro, senza peraltro crearne di nuovi nel breve
periodo.
L’avidità di alcune Corporation dalla fulgida immaginazione ma dal meno
apprezzabile operato sociale, ha portato molte di queste a stabilire la propria sede fiscale in “paradisi” e “free zones” che garantiscono un’elusione
fiscale di notevole importo.
Quello che sta avvenendo è un reale drenaggio di ricchezza e benessere
dalla classe media europea e statunitense a favore di queste Corporation
che nonostante gli stratosferici utili e bonus elargiti ai top manager non
restituiscono attraverso la leva fiscale quasi nulla al tessuto sociale in cui
sono nate e tanto meno al tessuto sociale globale in cui operano. Ne è
riprova la stessa Silicon Valley, che in un mondo ideale dovrebbe configurarsi quale piccolo paradiso terrestre e dove invece i barboni vivono a
pochi metri dalle sedi faraoniche delle Internet Companies.
Di questi temi abbiamo parlato in più riprese nelle ultime settimane con
due personaggi dalla visibilità a livello planetario, che hanno ben com-
12
preso la deriva potenziale a cui è destinata l’umanità se non si effettua un cambio di rotta
deciso all’operato attuale. Entrambi gli intervistati sono fermamente convinti che le tecnologie possano portare ad un benessere per tutta la
società, ma solamente se questi benefici verranno redistribuiti in modo equo.
Abbiamo incontrato il Premio Nobel Joseph
Stiglitz, nel corso del Festival dell’Economia di
Trento 2015. Il giorno della conferenza stampa
Stiglitz ha lanciato un’iniziativa appoggiata da
un’ampia coalizione internazionale di forze.
L’obiettivo è mettere fine alla gigantesca elusione fiscale delle multinazionali, con casi eclatanti come Apple e Google, regine di Wall Street,
macchine dai profitti multimiliardari, che riescono a pagare aliquote fiscali vicine allo zero.
Tutto ciò a causa dei governi che consentono
scappatoie legali.
“Le nazioni sviluppate devono imporre la minimum corporate tax - ha affermato il Premio
Nobel dell’Economia durante la conferenza - è
questo l’unico modo per fermare la gara al ribasso,
la corsa a chi paga meno tasse. Il vantaggio sarebbe enorme: consentirebbe di reperire nuove risorse
per lo sviluppo, e di abbassare la pressione fiscale
sul ceto medio”.
L’iniziativa è sostenuta dalla Indipendent Commission for the Reform of International Corporate Taxation (ICRICT). Tra i promotori anche
The Council for Global Unions l’organizzazione
ombrello che riassume le sigle sindacali di tutti
i settori lavorativi al mondo, tra cui UNI Global
Union.
● Intervista a Joseph Stiglitz
Professor Stiglitz, parlando del settore finanziario, la differenza di stipendio tra top
manager ed i normali impiegati sta raggiungendo rapporti molto alti, fino a cento volte
lo stipendio base. Questo divario sta ancora
crescendo, inoltre in futuro le nuove tecnologie
potrebbero cancellare milioni di posti di lavoro
in tutta Europa e in Italia: ritiene corretta questa situazione e cosa possiamo fare per riportare il tutto a condizioni accettabili?
Prima di tutto io penso che in molte nazioni del
mondo, in particolare negli Stati Uniti ed in UK,
il settore finanziario sia troppo grande rispetto
all’economia nazionale, il peso della finanza è
passato dal 2,5% del PIL all’8% del PIL in pochi
anni senza che l’economia delle nazioni interessate crescesse allo stesso ritmo.
Ciò ha portato a maggiori disuguaglianze, mag-
TECNOFUTURO
giore instabilità e discriminazioni a causa dell’atteggiamento predatorio di alcune grandi realtà
soprattutto negli USA.
Il fatto che in queste nazioni il settore finanziario possa ridursi ed in particolare certi colossi
bancari possano ridurre il loro peso non mi
preoccupa affatto.
In secondo luogo la maggior parte delle discussioni in Europa e USA si focalizzano sulla prevenzione di atteggiamenti scorretti come la manipolazione del mercato, piuttosto che controllare che
tali istituzioni finanziarie facciano il vero lavoro
per cui sono nate, cioè le banche: prestare denaro
alle piccole e medie imprese, far nascere nuove
imprese, creare nuovi posti di lavoro.
Penso che uno dei problemi maggiori nel settore finanziario, ma anche nelle grandi Corporation ad alta produttività, è che i relativi CEO si
preoccupano più dei risultati a breve termine ed
alla crescita dei propri bonus, piuttosto che alla
redditività a lungo termine e al benessere degli
stakeholder, quali dipendenti e tessuto sociale in
cui queste Corporation si sviluppano.
Questo è il motivo per cui qualche settimana
fa a Washington abbiamo suggerito la riscrittura delle regole ed i meccanismi che portano a determinare i comportamenti dei CEO
della finanza, ponendo un limite agli eccessivi
stipendi che gli stessi CEO si attribuiscono,
mettendo maggiore enfasi sui risultati a lungo
termine e sulla creazione di benessere per tutta
la società.
◆ ◆ ◆ ◆ ◆
Nei giorni successivi all’intervento di Stiglitz a
Trento, la notizia dell’iniziativa ha fatto il giro
del mondo ed è stata ripresa anche dai giornali
italiani. Nel frattempo, con la crisi della Grecia,
le interviste e le dichiarazioni di Stiglitz hanno riempito le pagine dei principali quotidiani
mondiali. Tra i personaggi che hanno dato risalto mediatico alla notizia vi è stato Federico
Rampini corrispondente per “La Repubblica”
da New York e Silicon Valley.
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare a
Polignano a Mare nel corso del Festival del Libro Possibile, lo scrittore e giornalista, famoso
per i suoi testi legati alla tecnologia e mondo
del lavoro: ne è scaturita un’intervista anche
ricollegata alle parole di Stiglitz che andiamo
a riportare per la parte di diretto riferimento
all’iniziativa.
Federico Rampini
● Intervista a FEDERICO RAMPINI
Stiglitz a Trento ha presentato un’iniziativa molto interessante: le sue
parole sono prese in seria considerazione da parte di molti Capi di Stato
e di Governo, crede che avrà successo e cosa si può fare nel caso in cui nei
prossimi anni vengano cancellati milioni di posti di lavoro per l’inarrestabile avanzamento delle nuove tecnologie?
La Sharing Economy sta letteralmente stravolgendo gli assetti mondiali.
Facciamo l’esempio della musica ma potremmo farlo per decine di settori nel mondo: negli anni ‘60 i Beatles sono riusciti a guadagnare l’equivalente oggi di centinaia di milioni di euro in pochi anni, vendendo le
loro canzoni. Oggi con Internet questo non sarebbe più possibile. Oggi
un gruppo come i Beatles farebbe la fame perché il modello della musica
gratuita, come quello del giornalismo online, come decine di altri settori
economici, arricchisce unicamente un manipolo di grandi Corporation
Internet che controllano i canali di distribuzione, i Padroni della Rete.
Faccio un altro esempio, quello dei traduttori: è una categoria che sta
scomparendo con l’avanzare degli algoritmi di traduzione, per esempio i
sofisticatissimi software creati da Google. Intere categorie lavorative stanno scomparendo, spesso si lavora gratis e chi guadagna sono le grandi
Corporation Internet che incassano davvero tanto, basta guardare la costante crescita del valore delle loro azioni a Wall Street.
Non solo appoggio e ammiro la proposta di Stiglitz ma voglio fare un’ulteriore provocazione: cominciamo a tassare i robot ed i software di intelligenza artificiale che stanno sostituendo il lavoro umano.
Non è una semplice boutade: ogni volta che un’azienda assume un operaio
deve pagare contribuiti sociali, sanitari e tasse. Per quale motivo un robot
che sostituisce l’uomo non dovrebbe contribuire a pagare la pensione o le
cure mediche agli esseri umani? Per quale motivo la ricchezza creata dalle
macchine non dovrebbe contribuire a sostenere chi perde il lavoro a causa
loro?
Cominciamo a far pagare le tasse ai Robot!
Tutto quello che oggi sembra impossibile, diventa possibile, quando si inizia
a pensare fuori dagli schemi.
settembre 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
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PROTAGONISTI
NAVE SCUOLA
AMERIGO VESPUCCI
UNA NAVE,
IL SUO COMANDANTE
I N T E R V I S T A
V I N C E N Z O
d i
S C A R I N G E L L A
C
orreva l’anno 1970 io marinaio in servizio di leva, una città, un porto, un
mare con i suoi profumi. È davanti ai miei occhi, stupenda, meravigliosa, il
sole illumina tutta la sua figura facendo risaltare i colori del suo abito, in
un gioco di luci, con il mare che sembra uno specchio in cui questa creatura
riflette se stessa in tutta la sua maestosità. Sono passati quarantacinque
anni, la rivedo, sempre uguale, incantevole… è l’Amerigo Vespucci, Nave
Scuola adibita all’addestramento nell’arte marinaresca degli allievi cadetti
dell’Accademia Navale di Livorno. Definita la nave più bella del mondo, è un
gioiello incastonato nel grande mosaico della nostra Marina Militare.
È l’alba del 22 febbraio 1931, lo scafo del Vespucci scende in mare verso la
storia, la nave è figlia dei cantieri navali di Castellammare di Stabia. Una
particolarità: il giorno del suo battesimo corrisponde alla ricorrenza della
scomparsa, avvenuta a Siviglia il 22 febbraio del 1512, del grande navigatore
fiorentino, come a rappresentare uno scambio di testimone.
Abbiamo davanti il suo 119° Comandante, il Capitano di Vascello Curzio
Pacifici, classe 1964, che ci accompagnerà a bordo della “sua nave”.
Comandante, ci racconti il suo percorso prima di approdare al Comando del Vespucci?
Sono cresciuto a Livorno, città sede dell’Accademia Navale, e mio padre è
stato Comandante di sommergibili. Se sommiamo il tutto, con l’aggiunta
Capitano di Vascello Curzio Pacifici, Comandante
dell’Amerigo Vespucci.
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PROTAGONISTI
di un profondo sentimento di amore per il mare
e per l’avventura, entrare in Marina per me era la
scelta più naturale e spontanea possibile.
Al termine dei quattro anni di Accademia la decisione della specializzazione professionale è stata
molto combattuta, le opportunità erano molte e
tutte di elevatissimo pregio: da Incursore a Idrografo, da Specialista delle Telecomunicazioni a
Pilota di aereo o elicottero. La mia scelta è ricaduta su quest’ultima opzione. Dopo diverse esperienze importanti come il periodo entusiasmante
presso le Scuole di volo della U.S. Navy, il periodo
trascorso al Comando Strategico NATO di Norfolk in USA e una tappa allo Stato Maggiore della Marina come Vice Capo Reparto Aeromobili,
eccomi approdare al Comando della prestigiosa
Nave Scuola Amerigo Vespucci.
zione e innovazione, ovvero un connubio che va di pari passo con l’evoluzione tecnologica e con i valori cristiani e dell’arte marinaresca propri delle
nostre origini.
Il motto della nave è “Non chi comincia ma
quel che persevera”: si riconosce in queste parole?
Ogni nave della Marina Militare ha un motto che
la accompagna per la sua intera esistenza e diventa parte integrante dello spirito della nave; quello
Comandante, ci parli dell’equipaggio, delle varie professionalità che
affiancano gli allievi nella loro formazione.
L’equipaggio è composto da 270 militari, uomini e donne tutti professionisti, che permettono di garantire le funzioni primarie dell’Unità. Nel periodo estivo, la nave imbarca gli allievi dell’Accademia Navale per la consueta
E I SUOI UOMINI
del Vespucci è una frase, attribuita al grande Leonardo da Vinci, che ben si sposa con un ambiente
di elevato ingegno umano, di formazione e addestramento all’arte marinaresca.
Ogni Comandante trasmette, grazie all’esperienza acquisita sul campo, un messaggio ai
suoi uomini, qual è il suo?
L’essere al Comando di questa meravigliosa nave
rappresenta un immenso onore e un privilegio,
ma anche una grande responsabilità; non si tratta, infatti, di saper solo scegliere la rotta migliore
o impartire l’ordine più appropriato, ma bisogna
essere costantemente un modello di riferimento
per tutto il personale di bordo, saper fornire quei
valori e quegli ideali fondamentali per creare una
cultura del mare in ogni membro dell’equipaggio. Il messaggio che ho trasmesso è quello di
agire sempre con coerenza, in un equilibrio bilanciato tra sostanza, forma ed etica.
Consapevoli che non basta una domanda e
una risposta per descrivere il Vespucci e le sue
caratteristiche tecniche e operative, come possiamo definire questa nave con poche parole?
Ritengo possa definirsi senza tempo. Se possiamo
sintetizzare con due parole Nave Vespucci è tradi-
settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
15
PROTAGONISTI
le gabbie volanti, i velacci e i contro, ed una volta
in rotta, aprono tutta la velatura... è una soddisfazione unica, di avere lavorato tutti in squadra
con l’emozione di navigare solo grazie alla forza
del vento.
Campagna di Istruzione, con circa 100 allievi ed
un team di supporto di una trentina di militari,
arrivando così a pieno regime con oltre 400 persone a bordo. Si potrebbe definire come un paese,
che non solo galleggia, ma si sposta con ritmi ben
cadenzati, con la missione principale di addestramento degli allievi e rappresentanza e promozione d’immagine dell’Italia nel mondo. Ricordo
che come nave militare, siamo territorio italiano
ovunque ci troviamo e pertanto rappresentiamo
in toto la nostra Nazione.
Comandante, la presenza delle donne nelle
forze armate si è consolidata negli anni; il Tenente di Vascello Catia Pellegrino è stata posta
al Comando del Pattugliatore “Libra”, prima
donna a fregiarsi del titolo di Comandante su
una nave della Marina Militare. Quando vedremo un’ufficiale donna sul cassero della Nave
Vespucci?
Logicamente dovremo attendere il normale corso degli eventi e delle promozioni, fino a quando le prime signore raggiungeranno il grado di
Capitano di Vascello e quindi, a seguito di attenti
criteri di selezione, qualcuna di loro sarà scelta
per questo prestigioso incarico.
Ci descriva il momento magico in cui la nave
vive la sua essenza di veliero?
Una volta effettuato il briefing meteo ed accertate le condizioni di navigazione, la chiamata del
“posto generale alle vele” è scandita dal “Fischio
del Nostromo” che si raduna con i suoi sottoposti al centro della nave e chiama “a posto” tutto il
personale suddiviso per albero di assegnazione.
Così abbiamo ai piedi degli alberi di trinchetto,
maestra e mezzana circa 180 persone pronte a
salire “a riva”: prima i capi barra, capi coffa, gabbieri e poi tutti gli altri suddivisi per pennone a
partire dai più alti. Una volta disposti sui marciapiedi, tolte le volte alle cime che serrano le vele,
sono pronti, al mio ordine, a sbrogliare le vele e
“rientrare abbasso da riva”. Tutti gli operatori si
dispongono lungo le cime per “bordare ed alzare”
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Ora ci onoriamo di avere con noi il Nostromo
della Nave Vespucci, il Primo Maresciallo Giulio
D’Elia, classe 1970, in carica dal 2012 ed in Marina dall’età di 18 anni. Maresciallo, quali sono le
sue mansioni durante la navigazione e chi sono
e quali compiti hanno gli uomini sotto il suo comando?
In qualità di Nostromo, durante la navigazione, oltre al mio ruolo primario
che riguarda la condotta della velatura, mi occupo della gestione delle 11
imbarcazioni presenti a bordo e della manutenzione di tutte le attrezzature
che quotidianamente vengono utilizzate per l’assolvimento degli obiettivi
che il Comando di bordo propone. Ho, inoltre, l’onore ed il privilegio di
gestire circa 100 Nocchieri, veri professionisti, senza i quali non avrei la possibilità di veder navigare questo splendido veliero.
Maresciallo, ci parli del famoso “Fischio del Nostromo”.
Avendo alle dipendenze un gruppo corposo di Nocchieri e tenendo conto
che la maggior parte delle manovre veliche si svolgono all’esterno, l’unico
modo per comunicare con semplicità ed efficacia è il “Fischio del Nostromo”:
un pratico strumento che mi permette di diramare ordini chiari e semplici
ai miei ragazzi.
Tornando a lei Comandante, navigando in tutto il mondo, immaginiamo Nave Vespucci nella veste di Ambasciatrice del “fare italiano”. Concorda con questo pensiero?
Sì, e sottolineo anche che nel luglio del 2007 Nave Vespucci è stata nominata
Ambasciatrice dell’UNICEF con una solenne cerimonia nel porto di Genova. Da allora la nave espone la bandiera dell’UNICEF e trasmette in ogni
porto in cui attracca un messaggio di pace e solidarietà.
Ringraziamo il Comandante Pacifici e il Nostromo Primo Maresciallo D’Elia
per averci regalato un po’ del loro tempo. Un grazie anche a tutti coloro che
attraverso il loro lavoro fanno in modo che Nave Vespucci possa navigare rappresentando la nostra Marina Militare e la Nazione in tutti i mari del mondo
per regalarci sempre nuove emozioni.
PROTAGONISTI
SIMONE
RUGIATI
La vita in cucina è dura,
difficile e faticosa
ma ti ripaga
di tutti i sacrifici.
I
N
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E
R
D A R I O
L’
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A
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M I G L I A R D I
incontro con Simone
Rugiati avviene nel suo FoodLoft,
una location a Milano tra via Paolo Sarpi,
bellissima strada alla quale la riqualificazione di
qualche anno fa ha ridato eleganza con laboratori di arte moderna, locali e ristoranti, e la zona di
Porta Nuova con i suoi nuovi grattacieli di cristallo e pieni di verde.
FoodLoft è elegante e raffinato, quando si entra si
percorre un corridoio che termina in un openspace. Sulla sinistra c’è la cucina professionale,
pulita e ordinata. Dietro ci sono le bottiglie di
vino di marche blasonate, ci soni i grandi rossi, i
bianchi e gli spumanti. A destra troviamo i libri
e un enorme tavolo di quelli fotografati solo nelle
riviste di architettura.
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PROTAGONISTI
La prima domanda è proprio dedicata a scoprire che cos’è Foodloft?
È la mia factory, è il luogo dove c’è la mia cucina
professionale, dove registro le puntate delle trasmissioni che produco, è anche un luogo dove
preparare gli show cooking live, ma è soprattutto
una location per eventi. Le aziende hanno la possibilità di presentare i propri prodotti. Qui raccolgo tutte le attività che faccio in giro.
Cerchiamo di conoscerti meglio. Quando eri
bambino, avevi già la predisposizione per la cucina, giocavi e ti divertivi a preparare piatti da
sogno?
Provavo a fare delle torte, ma erano dei casini
quelli che uscivano dal forno. Era anche un modo
per farmi stare tranquillo, perché da piccolo ero
molto agitato, la cucina mi aiutava e mi rilassava.
Dopo il diploma all’alberghiero hai fatto
un’esperienza all’estero. Quanto è stata importante per la tua formazione?
Negli anni della scuola ho vinto un premio a
Parigi, che mi ha dato la possibilità di conoscere
gusti, culture differenti, ma l’esperienza più importante è stata a Parma con Food Editore. Ogni
lunedì c’era l’incontro con un grande chef stellato, io ero un assistente e ricordo di aver imparato
molto, è stata una grande scuola.
Cosa consiglieresti a un giovanissimo che
vuole diventare chef ?
La prima cosa è quella di non mollare mai, perché la vita in cucina è dura, difficile e faticosa.
Soprattutto quando si è giovani, gli amici vanno
in vacanza a Natale e a Capodanno e al sabato e alla domenica vanno a
ballare, invece il cuoco lavora fino a tardi. E per un giovanissimo è un
sacrificio difficile da accettare. Ma se uno ha la passione, e questo vale
anche per altre attività, sono sicuro che i risultati arrivano.
Ma la passione non basta?
È vero, non ci si deve accontentare mai di un posto di lavoro fisso.
È importante poter fare esperienze diverse, confrontarsi e aprirsi a
nuove relazioni. Esistono chef che sono bravi a cucinare i primi, altri
sono specializzati a preparare la carne, altri ancora i dolci. Non esiste
lo chef più bravo del mondo a cui “rubare il mestiere”.
È importante cambiare spesso per poter conoscere nuovi campi di lavorazione e capire qual è la propria vocazione.
Saper cucinare non è tutto, quando ti guardo in Tv, hai la capacità
di spiegare anche i contenuti biologici degli alimenti. Ci vuole molto
studio per arrivare a fare una buona e sana cucina?
La scienza dell’alimentazione è fondamentale, perché se non si conoscono le proprietà chimiche degli alimenti, i valori delle temperature,
gli abbinamenti, le conoscenze delle basi acide e salate, il rischio è quello di imparare delle ricette e replicarle, ma non si è in grado di inventare nuovi piatti. In questo periodo è ancora più importante per quanto
riguarda la gestione delle materie prime.
In cucina è più importante la fantasia o l’esperienza?
Tutte due insieme, prima viene l’esperienza e se c’è la fantasia il cuoco
si diverte.
Quale sarà la cucina del futuro? Meno glutine? Più carboidrati...?
Ho sempre sostenuto, fin da tempi non sospetti, quando emergevano le
gelatine e le trasparenze, che la cucina deve essere semplice e sono felice
che negli ultimi tempi il trend vada verso la semplicità.
Credo che la cucina si orienterà sempre più verso il vegetale perché se
continuiamo ad autocontaminarci ci avveleneremo sempre più. Per
combattere ciò deve essere fatta la divisione dei gruppi alimentari, non
settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
Uno chef bravo e simpatico come te, riesce ad essere invitato a cena
dagli amici, o sono in soggezione per la tua professionalità?
E infatti non mi invita mai nessuno, – ride divertito – scherzo, gli amici sanno che a me piace mangiare in maniera semplice.
E qual è un piatto semplice per te?
Una grigliata, o uno “scottato”. Mi piace di più il prodotto, per esempio una
buona mozzarella di bufala, o un ottimo prosciutto crudo. L’altro giorno
sono stato da un contadino che mi ha raccolto un’insalata e me la sono
proprio goduta.
Parliamo di Tv, a “Cuochi e fiamme” una giuria di tre esperti deve decidere il vincitore tra due cuochi. Sei sempre d’accordo con le loro decisioni?
Sì, quasi sempre sono d’accordo con loro, perché sono persone preparate e
capaci, e quando non sono in sintonia con loro lo dico subito.
Mentre i concorrenti preparano i piatti, in poco meno di due minuti,
riesci a raccontare una ricetta.
Tutti pensano che siano scritte e invece le invento sul momento.
Come fai?
Seguo la discussione del momento.
avremo piatti in cui coesistono carboidrati, grassi, con proteine, avremo piatti con proprietà separate.
Ho letto che hai rivisitato dei classici della
cucina italiana, come ad esempio le Cozze alla
Vastese e altri, che esperienza è stata rifare i
piatti tipici locali?
È quello che faccio da sempre, ed è quello in cui
credo. Abbiamo un patrimonio italiano, regionale, provinciale e cittadino di ricette straordinarie
e credo che questo valore esista solo in Italia e
non deve essere perduto. Per me la cucina significa rinnovare le ricette della tradizione, perché
mi piace che ci sia una storia dietro a ogni piatto.
C’è stato un momento “storico” in cui si
metteva la rucola dappertutto. Oggi qual è l’alimento del quale si abusa e che detesti per il
troppo uso che se ne fa?
Il tonno, basta tonno da tutte le parte, lo dico da
pescatore, anche nelle pizzerie si trova la scottata
di tonno. Non c’è più tonno italiano e quello che
troviamo nelle nostre tavole è di dubbia provenienza ed è senza sapore. Bisogna mangiare pesce sostenibile, che è anche più buono. Se le alici
fossero rare, costerebbero più del caviale e tutti
andrebbero a mangiare le alici e si scoprirebbe
anche che sono afrodisiache. Ieri sera ero a cena
in un ristorante e ho mangiato un lacerto, che è
della famiglia degli sgombri, un pesce azzurro
ricco di omega-3, sostenibile, fresco, poco costoso e italiano.
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Sì, ma hai una precisione temporale che spacca il secondo.
Dopo anni di trasmissioni il meccanismo è collaudato, pensa che anche gli
autori rimangono sorpresi.
Sei giovane, simpatico, bello, magro e prepari cenette deliziose, come
può fare una donna a conquistarti?
Mi ha già conquistato, non considerandomi più di tanto.
Hai una vita intensa, Tv, pubblicazioni Web e formazione. Quali saranno i progetti per la prossima stagione?
Ho varie proposte per la televisione che proprio in questi giorni si definiranno e vedrò quali saranno le più appaganti e soprattutto le più creative.
Produrrò delle videoricette per il Gambero Rosso, curerò molto di più il
Web, con varie trasmissioni che saranno viste solo in rete. Poi ci saranno
molti show cooking in giro per l’Italia.
Hai un calendario fitto...
Sì, per fortuna fino a Natale saprò cosa fare, sabato e domeniche comprese.
PROTAGONISTI
Europa Benefits
Il miglior intermediario per il collocamento
dei fondi sanitari
I N T E R V I S T A
B A R B A R A
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O D E T T O
F
ondata nel 1988 da Roberto Alazraki e diretta con successo dal
2008 dal figlio Flavio Manuel Alazraki, la Società ha riorganizzato fondi pensione già esistenti e creato programmi sanitari e di
welfare complementare in forma collettiva per milioni di assistiti, costituendo in autonomia o tramite preziose collaborazioni appositi
fondi pensione e casse di assistenza sanitaria in cui attualmente sono
destinati circa 140 milioni di euro di contributi all’anno.
EUROPA BENEFITS
Corso Monforte 7 - Milano
Tel. 02 76000949
www.europabenefits.it
[email protected]
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Quelle appena lette sono senza dubbio cifre che, da sole, forniscono un
quadro preciso della professionalità e della serietà di questo Broker, risultato anche dell’impegno profuso dal Vertice nella formazione e motivazione del proprio team. Stiamo parlando di specialisti a 360 gradi,
le cui competenze nell’ambito dell’employee benefits e welfare complementare vanno dalla ricerca tecnica di soluzioni personalizzate alla
consulenza sulle ultime agevolazioni fiscali e contributive per riuscire a
garantire ai propri Clienti un presente protetto e un futuro sereno.
La frase può sembrare uno slogan, ma non lo è e a dimostrarlo vi sono
l’incremento della clientela in termini di numerosità e di settore di appartenenza (financial istitutions, sindacati, associazioni, fondazioni,
aziende commerciali e industriali, etc.) e la sua fidelizzazione nel corso
degli anni.
PROTAGONISTI
La filosofia di Europa Benefits da sempre si basa
su tre P: Prevenzione, Prestazione e Previdenza.
La prima punta a proteggere la persona anticipando un qualsiasi fatto che possa in qualche
modo danneggiarla; la seconda può essere definita come il creare un intervento di sostegno
economico al verificarsi di un evento spiacevole o
negativo (rimborso delle spese mediche e dentarie, coperture in caso di infortuni e premorienza,
dread disease, etc…) e la terza, Previdenza, consiste nel preparare per tempo le risorse per le esigenze future dei propri interlocutori ricorrendo,
per esempio, a fondi pensione, polizze TFR/TFM
e a coperture contro il rischio di perdita dell’autosufficienza (long term care).
Tutte soluzioni assicurative innovative, esclusive,
efficaci e dal costo contenuto, personalizzate a seconda delle specifiche esigenze dell’interlocutore,
tenendo ovviamente in considerazione eventuali
iniziative assistenziali e previdenziali già presenti
in azienda. Il risultato? Un risparmio notevole, degli ottimi rapporti costibenefici e un evidente miglioramento nell’applicazione di tutte le agevolazioni fiscali e contributive consentite con la conseguente soddisfazione nelle
relazioni tra azienda e i propri dipendenti/collaboratori.
A dimostrazione che gli sforzi profusi in quasi tre decadi sono stati vincenti,
lo scorso 31 marzo – nell’elegante contesto offerto dall’Hotel Principe di
Savoia di Milano – Europa Benefits ha vinto il primo premio nella categoria “Miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari” nell’edizione del concorso Italy Protection Awards 2015: un eccellente risultato
per questo Broker che da sempre è riconosciuto ed apprezzato dal mercato
come altamente specializzato. La scelta dei finalisti è avvenuta, per alcune
categorie, attraverso un sistema di votazione on line che ha registrato oltre
24.000 preferenze, mentre, per altre, tramite una giuria di qualità composta
dal presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti, dal giornalista Riccardo Sabbatini, dal presidente di ACB Broker Luigi Viganotti, dal direttore
generale di Bancassurance Popolari Emanuele Marsiglia e dal presidente di
UNAPASS Massimo Congiu.
Dopo il successo ottenuto, abbiamo raggiunto il Presidente di Europa Benefits, Flavio Manuel Alazraki, per porgli alcune domande utili a capire meglio
qual è il segreto del successo della sua Società.
settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
Tra i plus della Vostra Società vi sono sicuramente l’attenzione posta verso i cambiamenti
che avvengono in ogni epoca e la capacità di rispondere in maniera puntuale alle esigenze dei
diversi interlocutori. Concorda con me?
In effetti è proprio così. Ad esempio, nella fase
economica che il nostro Paese sta attraversando,
il lavoro di Europa Benefits è – se possibile – ancora più prezioso. A differenza di quanto avveniva nel passato, quando il denaro costituiva l’unica calamita per attirare e tenere a sé le risorse
umane, adesso le imprese, su richiesta degli stessi
dipendenti, sono decisamente più orientate al
welfare. Questo perché, così facendo, le imprese
stesse possono offrire ai propri lavoratori sia una
forma di protezione estendibile anche all’intero
nucleo familiare che godere di importanti benefici contributivi. Questo, oggi più di un tempo, è
un aspetto davvero fondamentale.
Flavio Manuel Alazraki, Presidente di Europa Benefits
Presidente, una vittoria importante per la
Vostra Società quella ottenuta la scorsa primavera a Milano. Un Suo commento?
Abbiamo deciso di dedicarci al settore del welfare
complementare da oltre 25 anni e questa scelta è
da considerarsi evidentemente premiante: infatti
abbiamo raggiunto il primo posto non per decisione di una giuria, seppure molto qualificata, ma
per la quantità di voti espressi tramite web. Per
me si tratta di un valore aggiunto molto significativo proprio perché determinato da chi direttamente si relaziona con Europa Benefits, apprezzandone la serietà, la competenza e la capacità
di adattarsi alle novità del contesto economico e
sociale italiano e internazionale.
Come definirebbe Europa Benefits?
L’unica società italiana di intermediazione e consulenza assicurativa che fin dalla sua fondazione,
nel lontano 1988, dedica la propria attenzione e
il proprio impegno alla ricerca e all’offerta di soluzioni assicurative ad hoc nell’ambito degli employee benefits.
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Ma sono davvero così centrali gli employee
benefits?
Certo! Pensi che, a sostegno del nostro orientamento, alcuni studi hanno dimostrato addirittura che gli employee benefits più che creare costi,
in realtà li riducono. Essi determinano infatti un
aumento della produttività che deriva dal benessere dei lavoratori che si sentono valorizzati e che
sono tutelati in caso di bisogno, sia esso personale che legato al proprio nucleo familiare. Non solo: questo tipo di beneficio contribuisce in maniera
elevata a creare un forte legame di fidelizzazione tra le aziende e i propri dipendenti, un aspetto oggi quanto mai fondamentale per entrambe le parti.
E per quel che riguarda il concetto di prevenzione, quanto è importante oggi?
Nel terzo millennio la prevenzione è ormai un alleato indispensabile per
migliorare la qualità della propria vita! Mi permetta di sottolineare che Europa Benefits ha posto da sempre attenzione a questo aspetto, svolgendo
ancora una volta quel ruolo di pioniere che il mercato ci attribuisce (e che
a noi piace!).
Parliamo infine di previdenza complementare, un altro campo d’azione che Vi vede protagonisti.
Sì, a titolo esemplificativo dell’innovazione e del grande contributo apportato in questo settore dalla nostra Società, desidero ricordare che Europa
Benefits è stata ideatrice e promotrice di Previbank, fondo pensione di riferimento del settore del Credito. Da allora ad oggi, l’alto grado di conoscenza
e la continua specializzazione nell’ambito della previdenza complementare
hanno permesso di risultare tra i finalisti in due delle categorie che verranno
premiate a settembre al concorso Pensioni & Welfare Italia Awards 2015:
“Broker assicurativo dell’anno” e “Consulente pensionistico dell’anno”.
Dopo il successo dello scorso marzo come “Miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari”, a me e al nostro team non resta che incrociare
le dita e attendere gli esiti di questa ulteriore sfida.
DOMENICA m
a
n
gia+baby
IN FAMIGLIA
Tutte le domeniche
al ristorante TORPEDO
i grandi si deliziano,
i bambini si divertono
Simpatici e mattacchiosi
animatori vi faranno giocare
e vi aiuteranno a creare
divertenti personaggi con
laboratori esilaranti... il tutto
mentre mamma e papà
si rilassano
a pranzo!
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della DOMENICA
Menù a 28 e
Buffet bevande incluse
5e PER I BAMBINI
sotto i 10 anni
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A colazione
con...
FABRIZIO BOSSO
Coccola golosa, dolce pausa
tra la calma della notte
e la frenesia del giorno:
la colazione, secondo me.
Il momento migliore
per due chiacchiere rilassate
ni. Il mio è un tributo: da piccolo in famiglia ascoltavamo i grandi del jazz, così
come mi esercitavo sui brani di Ornella
Vanoni e Fabio Concato e oggi mi ritrovo
a suonare con Fabio, con il quale c’è un
grande feeling. Il 18 ottobre sarò al Teatro Pavillon di Milano proprio con Duke.
Vanti importanti collaborazioni: ce
ne ricordi qualcuna?
Sergio Cammariere. Grazie a lui sono
entrato nel mondo del pop d’élite. Abbiamo molte affinità musicali, ad esempio entrambi amiamo la musica brasiliana. Con Nina Zilli e Raphael Gualazzi,
invece, mi sono addentrato in un universo giovane molto divertente.
con Fabrizio Bosso.
T
26
orinese, classe 1973, da sempre incanta il pubblico italiano (ma non solo)
con la sua tromba. A ventun anni è premiato come Miglior Nuovo Talento del
jazz italiano e nel 2005 partecipa alla
creazione di Uomini in Frac, progetto dedicato a Domenico Modugno.
Più volte al Festival di Sanremo, con Sergio Cammariere nel 2005, Simona Molinari nel 2009 e Raphael Gualazzi 2010,
è spesso in TV. Alle tournée internazionali affianca i festival di jazz italiani e le
collaborazioni celebri: Nina Zilli e Mario
Biondi, tra gli altri. Il suo ultimo lavoro,
Duke, è uscito lo scorso 26 maggio ed è
un capolavoro tutto da ascoltare.
Ho avuto la fortuna di avere accanto dei
genitori che hanno creduto in me.
Tu e la tromba: inseparabili?
Con un papà trombettista e un nonno batterista, la musica era nel mio DNA. A cinque anni mi hanno regalato una tromba
vera, dopo che ne avevo distrutte tante, e
ho capito che cosa volevo fare da grande.
Duke, com’è nato?
Il Roma Jazz Festival, al quale partecipo da tre anni, ogni edizione propone
un tema e quello del 2014 era lo swing.
Immediatamente ho pensato a Duke Ellington perché spesso suono i suoi bra-
Quanto è importante la formazione
per un musicista?
La disciplina e lo studio sono fondamentali e ancora di più lo è saper suonare in
un’orchestra. Eccellere in un “solo” non
basta quando ci si esibisce a certi livelli.
Nel 2011 ho registrato il disco Fabrizio
Bosso plays Enchantment (L’Incantesimo
di Nino Rota) agli Air Studios di Londra
con la London Symphony Orchestra e
mi sono stupito nell’ammirare come
tutti loro fossero preparati per suonare
insieme in maniera armonica.
Quando sei on stage, cosa provi?
Se tutto funziona e c’è sinergia, sono rilassato. Forse è uno dei pochi momenti
in cui sono un libro aperto.
Hai all’attivo diversi album: quello
a cui sei più legato?
In realtà sono due: Fast Flight perché
è il mio disco d’esordio e ci sono molte emozioni legate a quel momento e
You’ve Changed dove sono accompagnato da un’orchestra di archi, il desiderio
di tutti noi fiati.
La colazione per te è…?
L’inizio della giornata, spesso consumata velocemente in compagnia della mia
valigia perché in partenza per un viaggio.
Plus Magazine è la testata della
FABI, per cui la domanda è d’obbligo:
il tuo rapporto con le banche?
Mio padre ed io abbiamo un consulente
che gestisce da anni i nostri investimenti e che ci segue con professionalità, per
cui il mio rapporto è ottimo.
NEWS
LA GRANDE MURAGLIA
(VIRTUALE?)
CINESE
d i
M A U R O
B O S S O L A
A
Bejing (Pechino, come siamo abituati a chiamarla noi), il cinese che si sveglia di buon mattino dà un’occhiata
al suo smartphone, uno Xiaomi, per controllare i messaggi vocali
e di testo che gli sono arrivati su WeChat. Mentre fa colazione, con
le bacchette raccoglie il riso e le verdure in salamoia, ma intanto controlla il tempo che farà e poi decide di ordinare un nuovo
condizionatore e purificatore d’aria su Taobao. Solo l’ennesimo
acquisto in un mercato e-commerce da 2 miliardi di transazioni
commerciali al giorno. Al lavoro, userà il motore di ricerca Baidu
e il servizio mail di 163.com, per comprare poi un biglietto aereo
sul sito di viaggi Ctrip. Non vedrà l’ora di tornare a casa per guardarsi in santa pace l’ultimo trailer dell’attore Yao Chen, che con 78
milioni di follower, supera di ben otto milioni la stra-famosa (da
noi) Katy Perry. Se invece deciderà di andare al ristorante e magari
di provarne uno nuovo, non mancherà di consultare quelli raccomandati dal sito specializzato Dianping.
28
NEWS
Sono ben 650 milioni i cinesi che hanno una
propria vita on-line, più del doppio del numero
dei cittadini a stelle e strisce. Ma mentre i nostri cugini americani (e occidentali in genere)
frequentano più o meno il nostro stesso mondo
virtuale, i cybernauti cinesi vivono in un universo parallelo, completamente e rigidamente
separato dal resto della popolazione mondiale.
E non si tratta di una scelta, perché i totem tecnologici occidentali del web quali Google, Twitter, Facebook, Wikipedia, YouTube, sono proibiti in Cina a causa delle leggi emanate dal Partito
Comunista contro la libertà di espressione e a
tutela del regime. Un vasto sistema di censura
on-line, comunemente e ironicamente chiamato La Grande Muraglia, impedisce ai cittadini di
accedere a materiali che vengono ritenuti potenzialmente pericolosi per lo stato cinese.
L’avvento delle cosiddette Primavere Arabe, che
hanno fatto scoprire il potenziale politico esplosivo di Internet e la sua capacità di aggregazione,
ha ancor più stretto le maglie del firewall informatico attorno alla Cina. Così, con una popolazione di circa 1 miliardo e trecento milioni
di persone e pur essendo la seconda economia
mondiale, Pechino è sostanzialmente “staccata” dal resto del globo e costituisce – di fatto –
una specie di gigantesco Intranet, dove vivono
e proliferano veri e propri cloni delle aziende
occidentali, dando così vita ad un gigantesco
mercato chiuso. La domanda è: “Quanto può
durare questo stato di cose? Sarà questa la normalità oppure la Cina dovrà alla fine – per amore
o per forza – integrarsi con il resto del mondo?”.
Le premesse non sembrano incoraggianti e, se
un mercato del genere non può non fare gola
alle multinazionali americane, le autorità cinesi
non sembrano intenzionate a mollare la presa
sul cyberspazio. Anzi, intendono semmai reagire e contrattaccare.
L’anno scorso Gmail è stata, per la prima volta
nella sua storia, completamente bloccata da un
attacco informatico e, subito dopo, stessa sorte
è toccata a Microsoft Outlook, cioè le due principali aziende occidentali che forniscono servizi
di posta elettronica in tutto il mondo.
Da allora, le comunicazioni web da e per la
Cina, non sempre affidabili, sono diventate sostanzialmente molto più difficoltose, anche per
coloro che sono “autorizzati” ad accedere ai siti
stranieri per le loro ricerche, come è il caso degli
insegnanti universitari.
Il Partito Comunista Cinese sembra anzi decisamente più interessato al controllo che non
all’innovazione, anche se è indubbio che le start-up cinesi stiano mietendo
successi in tutto il mondo, portando concorrenza all’esterno della Cina in
campi estremamente sofisticati e tecnologicamente avanzati, come era già
avvenuto con l’Unione Sovietica durante la corsa per la conquista dello
spazio.
Tuttavia, per molti cinesi, come abbiamo visto in apertura, probabilmente
le cose vanno benissimo così. In fin dei conti, il loro Intranet funziona
piuttosto bene e assicura tutto quanto un moderno utente di Internet può
desiderare: dal cibo ai servizi, fino agli acquisti più diversi e anche piuttosto impegnativi, visto che solo a Shangai sono state vendute più di 30 mila
auto on-line negli ultimi quattro anni!
Certo, quello che agli inizi in molti avevano immaginato e teorizzato, e
cioè che Internet avrebbe provveduto alla circolazione di un’informazione
sempre più libera abbattendo le vecchie barriere nazionali e catalizzando
le forze per una maggiore democratizzazione della società, non si sta certo
realizzando per il gigante asiatico.
L’interrogativo sulla capacità delle logiche di mercato di forzare la nuova
Grande Muraglia, di integrare la Cina rompendo il circolo chiuso dell’Intranet sub-continentale rimane quindi, per ora, senza risposta. Mentre,
vista la creazione lo scorso anno del “Dicastero per l’Amministrazione del
Cyberspazio”, direttamente dipendente dal massimo vertice del potere cinese, sembra proprio che per la libera circolazione delle idee occorrerà
attendere ancora per un bel pezzo.
Il miliardario Lei Jun, fondatore, Presidente e Amministratore
Delegato di Xiaomi Corp., a sinistra, scatta una fotografia con uno
smartphone durante una conferenza a New Delhi, nello scorso aprile.
In secondo piano Bin Lin, Presidente e co-fondatore della Società.
settembre 2015 | Plus Magazine | NEWS
29
EVENTI
WE WOMEN FOR EXPO
LE DONNE
E IL NUTRIMENTO
DEL PIANETA
d i
B E N E D E T T A
B R E V E G L I E R I
EXPO 2015 È ORAMAI SULLA BOCCA DI TUTTI.
Chi ci è stato, chi deve
ancora andarci. Tuttavia,
l’Expo è stato ed è una
sfida complessa. Sfida alla
quale le donne del mondo
non hanno potuto sottrarsi. Per chi di voi ancora non
lo sapesse, uno dei progetti
traino di questa edizione
fantasmagorica (per quanto criticata) dell’Esposizione Universale 2015 è proprio We Women for Expo.
Un progetto internazionale al quale hanno partecipato moltissime donne da tutto il mondo per testimoniare e tradurre in
azione, la ricerca di ricette “sostenibili” per il nutrimento del nostro Pianeta, e quindi di noi stessi e delle nostre famiglie. Il diritto al nutrimento
e al cibo è un diritto universalmente riconosciuto, ma non diffuso come
dovrebbe, purtroppo. E questo le donne lo sanno. E non solo quando sono
madri, ma anche perché il nutrimento nell’accezione più profonda è un
gene comune a ogni donna. L’Esposizione Universale 2015, grazie alla
collaborazione di moltissimi partner e del Ministero degli Affari Esteri e
della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, ha quindi voluto mettere
al centro la Donna perché ancora oggi sono le donne a lavorare la terra
nei Paesi in via di Sviluppo e sono sempre loro, che nei Paesi cosiddetti
sviluppati, hanno una percentuale più alta di partecipazione in ruoli di
responsabilità nei settori della salute e dell’educazione alimentare. I nostri
Paesi, anche i più sviluppati, hanno sete di trovare un equilibrio maggiore
nel rapporto fra cibo e cultura. Le donne che si sono fatte ambasciatrici di
30
questo progetto, non solo hanno l’obiettivo di
trasmettere un’educazione corretta all’alimentazione, ma anche di trasmettere il concetto che
la sostenibilità del Pianeta passa doverosamente
attraverso un rapporto nuovo fra cibo e cultura
sociale. Un rapporto “educato” fra noi e il cibo,
corrisponde ad una relazione sana con il corpo
e con la nostra identità e quindi nei rapporti sociali ed ambientali. Non dimentichiamoci che,
diversamente da com’era qualche anno fa, oggi
la condizione di obesità riguarda ormai anche
i Paesi emergenti. Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet, l’obesità tocca ben 2,1 miliardi di
persone, e cioè il 30% della popolazione mondiale, di cui il 62% nei Paesi in via di sviluppo.
Una malattia, quella dell’obesità, che produce
molto più facilmente diabete e tumori al pancreas. Le donne che oggi partecipano attivamente a questo progetto con pubblicazioni, forum,
dibattiti e con una solida presenza al Padiglione
Italia in Expo 2015, sono coscienti di quanto la
cultura dell’alimentazione incida ed influisca
sulla nostra salute individuale e sull’ambiente, e
per questo sono chiamate ad unirsi fra loro e a
trascinare altre donne, madri, giovani, uomini,
bambini ed anziani in questo percorso: We International, in seno a We Women for Expo, si occupa proprio di questo, della definizione di nuovi standard di sostenibilità ambientale e dunque
del nostro stile di vita, e della lotta allo spreco.
Molti Paesi si sono già resi partecipi di questa
iniziativa – Iran, Gran Bretagna, Birmania, Marocco, Usa – tutti con lo scopo di trovare soluzioni che definiscano le azioni da diffondere per
una riduzione massiccia dello spreco di cibo e
EVENTI
una trasmissione maggiore, invece, sulla sua sicurezza, sia nella coltura che
nella produzione e negli approvvigionamenti. A questo scopo è stata anche
creata una piattaforma (per chi di voi fosse interessato, trovate tutto sul sito
www.we.expo2015.org) che accoglie la voce di tutte le donne che possono
dare un contributo al miglioramento della cultura alimentare attraverso
soluzioni imprenditoriali e personali partendo dai settori specifici dell’agricoltura e della produzione, fino ad arrivare al mondo della letteratura,
del cinema e dell’arte. Non solo. Oltre alla piattaforma che sarà aperta per
tutta la durata dell’Expo e quindi sino ad ottobre 2015, ogni donna (anche
voi che ci state leggendo, se vorrete) potrà inviare la “propria ricetta per la
vita”, attraverso la trasmissione di un piatto che appartiene alla propria
Regione o Paese, alla memoria della vita personale e familiare. Una ricetta,
insomma, che dia un consiglio su come mettere in pratica la riduzione allo
spreco e la costruzione di una cultura alimentare ed ambientale corretta.
Oltre a questo, We Women for Expo ha anche sviluppato un bando di concorso in collaborazione con Padiglione Italia, al quale hanno partecipato
oltre 150 donne aspiranti imprenditrici, vinto infine da tre giovani che
hanno creato progetti diversi per il miglioramento del livello di vita.
Alle tre donne sono stati destinati dei premi: € 40.000 per la prima, € 30.000
per la seconda classificata ed € 10.000 per la terza, donati dalla Fondazione
Expo 2015, Accenture e la Fondazione Giuseppina MAI.
È stata un architetto di Torino, Elena Carmagnani di 46 anni, a vincere il 1° premio: Orti Alti,
questo il nome del progetto, è stato creato nel
2010 sui tetti dello Studio999 di Torino. Un orto
“condominiale” che ha lo scopo di produrre non
solo un avvicinamento alla coltura agricola in
città, ma anche di fare avvicinare le persone (in
questo caso gli abitanti del palazzo) grazie a un
progetto comune per il miglioramento dell’ambiente circostante.
Piemontese anche la seconda vincitrice, una
29enne appassionata di vino, Maria Olwen F.,
che ha avviato la produzione di un vino Dop dalla sua terra secondo una coltura ecosostenibile,
mentre la terza creativa è stata Elena Bellacicca,
ligure, che ha progettato un’App (scaricabile su
cellulare come qualunque altra applicazione) in
grado di mettere in contatto chi perde un oggetto con colui che lo ritrova.
Con questo strumento Elena riduce i costi di gestione degli uffici dedicati agli oggetti smarriti.
settembre 2015 | Plus Magazine | EVENTI
31
EVENTI
Dall’alto: Antonella Boralevi, Cristina Parodi, Ummi
Abdulla, Lella Costa e Takalani Moyo.
Ovviamente tutto gratuito. Le donne di questa
imponente iniziativa si sono raccolte insieme
anche grazie alla voce di altre donne che hanno
avuto successo nel mondo dell’arte, dell’imprenditoria e della cultura in genere, e che questa meravigliosa Fondazione ha voluto definire Ambasciatrici.
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Durante le numerose interviste rilasciate ai media, in questi mesi, ci hanno
raccontato quale pensano possa essere il contributo di tutte le donne, nel
mondo:
“Alle donne - ha detto Antonella Boralevi, scrittrice - compete ed è riconosciuta la salvaguardia della vita generata, sotto forma di attenzioni, cure, pratiche di sollecitudine verso figli, mariti, genitori, l’umanità in genere. È dunque
la missione della cura che rappresenta la grande forza anche economica delle
donne. Nella missione di nutrire il Pianeta, le donne fanno la differenza in due
sensi: sanno e vogliono prendersi cura dell’umanità, sono quindi autorizzate
a esercitare il controllo sulla produzione di cibo, e contemporaneamente sono
autorizzate a inventare ricette capaci di trasformare il prodotto grezzo in forza
vitale per l’umanità”.
La chef indiana Ummi Abdulla sente forte la responsabilità in un supporto
evolutivo: “Quando si parla di nutrire il pianeta, le donne sono in prima linea.
Al di là del sessismo, è la donna che dà vita al bambino e lo nutre prima e dopo
la nascita. È fondamentale che ogni donna faccia il possibile per mettere in
moto il cambiamento necessario per un futuro sostenibile”.
Lella Costa, attrice: “Una cosa che le donne sicuramente hanno è la volontà
di mediazione e di programmazione. Nella mia attività di vicinanza ad associazioni come Emergency, mi colpisce il racconto delle donne che vivono nelle
zone di guerra e sono quelle che si fanno carico di tutto, perché gli uomini sono
a combattere e le donne sono il sostegno della comunità. Oltre a far fronte alle
esigenze primarie, in queste situazioni le donne pensano sempre anche al dopo.
La frase che sentiamo ripetere da tanto, che è anche uno slogan dell’UNICEF,
è: «Mandare a scuola un bambino vuol dire educare una persona, mandare a
scuola una bambina vuol dire educare una comunità». Non è una frase politicamente corretta… è proprio la verità”.
Takalani Moyo, agricoltrice dello Zimbawe: “Le donne possono essere salde
nei loro principi e fare la differenza creando progetti e cooperative agricole. Il
cibo prodotto attraverso l’agricoltura può essere d’aiuto al Pianeta in svariati
modi, per esempio nella lotta alla malnutrizione, nell’accumulo di fondi per
finanziare la scolarizzazione dei bambini e per migliorare la vita delle persone”.
Cristina Parodi, giornalista: “Se potessimo arrivare ad essere governati dalle
donne, problemi come la sostenibilità e la nutrizione potrebbero essere affrontati in maniera diversa. La donna, riguardo a problematiche come il cibo e il
nutrimento ha più sensibilità, perché la vita ce l’ha dentro e la crea”.
We Women for Expo, quindi, non è uno slogan momentaneo e non vuole
essere nemmeno una propaganda politica, Dio ce ne scampi, ne abbiamo a
sufficienza e sono, per lo più, prive di sostanza. We Women for Expo è una
voce formata da milioni di voci, anche chi fra noi non ne ha mai parlato in
pubblico ma che, senza troppi indugi, può cominciare da adesso, suggerendo alla comunità nella quale vive il “mestiere” della nutrizione dell’altro e la
lotta allo spreco.
Tanti Auguri Lettrici.
Artline Bibigì Birikini Breil Cammilli Chimento Citizen Gianni Carità
GioielArt Hip Hop IVV Morellato Orologi Ferrari Ottaviani Pianegonda
Rebecca ReCarlo Thun UomoOro
MODA
Un rientro alla grande quello della moda targata
fall-winter 2015. Un adieu alle vacanze
che non porta con sé strascichi
di malinconia. Perché quando
le temperature scendono,
la voglia di glam sale.
Stylish!
di
BARBARA ODETTO
(foto Archivio Stilisti)
34
MODA
Daks
UK STYLE
www.daks.com
Direttamente da Londra, Daks
conquista le girls del pianeta con il
suo stile grintoso e metropolitano,
perfetto per vivere la città con quel
twist che fa la differenza. L’autunno
secondo il brand inglese è deciso
e colorato e il rosso fa capolino in
quasi tutti gli outfit. Le linee? Lunghe, avvolgenti e iper femminili. Il punto vita viene enfatizzato da maxi cinture e
i velluti più soft corteggiano la pelle per un risultato unico e inconfondibile. Tutto
da indossare. Il cappello, accessorio cult di questo trimestre, si impone con stile
e un pizzico di ironia. Perché il rientro alla normalità non significa… normalità.
Almeno nella moda.
Alviero Martini
SÌ VIAGGIARE!
www.alvieromartini.it
È una lei di carattere quella che sceglie gli
accessori griffati Alviero Martini 1ª classe.
Una lei attenta ai dettagli che non vuole
certo passare inosservata e che anche in autunno gioca con i colori e con i particolari.
A questa donna versatile e sofisticata il brand propone
modelli diversi che spaziano nelle forme e nelle nuances. Si va dal classico bauletto alla pochette più raffinata, dall’handle bag perfetta per il giorno alla tracolla very easy fino al nuovissimo zainetto, must
have di stagione. Ricercate le colorazioni che
abbracciano il ventaglio dei verdi,
dei blu, dei rossi e dei marroni,
insinuandosi perfettamente con
l’inimitabile stampa Geo, l’iconico tessuto che distingue la fattura artigiana di questo marchio
italiano da sempre sinonimo di
viaggio, avventura, eleganza e
femminilità.
settembre 2015 | Plus Magazine | MODA
35
MODA
Crieri
TENNIS PASSION
www.crieri.com
Nasce come oggetto di culto nel 1987 e diventa leggenda dopo che la tennista Chris
Evert lo perde in campo durante un match degli US Open. Il set viene sospeso per cercare il prezioso bracciale con diamanti che da allora viene battezzato “Tennis bracelet”. La
maison Crieri firma questo oggetto del desiderio trasformandolo in un simbolo discreto
del lusso e in un sinonimo di esclusività e di appartenenza. Con i suoi brevetti coniuga
tecniche di assemblaggio e incastonatura dei diamanti che permettono di realizzare i più
sottili e leggeri tennis del mondo: una flessibilità studiata per dare forma ad un gioiello
di grande classe perfetto in ogni momento della giornata e per ogni tipologia di
donna. Provare per credere.
36
MODA
Luisa Spagnoli
PRETTY LADY
www.luisaspagnoli.it
Sono molti gli spunti che si rifanno agli anni ’50, ’60 e ’70, rivisitati in
chiave contemporanea, nella collezione fall-winter Luisa Spagnoli. La sua
è una lady chic che sceglie una daily couture dalle linee pulite e ricercate
nella quale i volumi ridefiniscono con garbo la silhouette in un costante
equilibrio tra citazione e modernità. Inimitabili le gonne a campana very
Fifties, superlative le gonne pantalone e unici i panta-palazzo di ispirazione Seventies: per giocare con i rimandi del passato e con donne del
calibro di Grace Kelly, Twiggy e Farrah Fawcett. I capispalla puntano su
volumi comodi, avvolgenti, accentuati da texture morbide e ricercate.
Last but not least, le sfumature sono tenui e delicate, dal rosa polvere al
verde acqua, ma non mancano il grigio, il beige e soprattutto il bordeaux,
nuance regina della stagione, accostato con disinvoltura ai blu, ai verdi, al
giallo senape e all’indaco. Per una tavolozza tutta da indossare.
settembre 2015 | Plus Magazine | MODA
37
MODA
Enn-W
CRAZY GENTLEMAN
www.enn-w.com
38
Ci ha stupito la scorsa primavera-estate con un’interessante collezione di giacche e capispalla da uomo. Ci ha convinto questo autunno con un mood che fonde skater ed essenza classica. Il risultato? Uno stile sartoriale che non perde la sua origine di abbigliamento streetwear
e che si rivolge ad un gentleman un po’ crazy. L’abito da lavoro esce dai tradizionali schemi
per contaminarsi con le forme over dell’hip-hop anni ’90 in un look anticonvenzionale e iper
moderno. Il classico completo in tweed o in velluto viene rivisitato e i pezzi più semplici si
bilanciano con i modelli più strutturati per reinterpretare archetipi di strada in maniera nuova,
pur mantenendo come ispirazione guida un urban style davvero elegante.
MODA
Fay
L’UOMO? ICONICO
www.fay.com
Da sempre Fay, brand italiano sinonimo di classe e raffinatezza che fa del
moschettone il proprio simbolo, veste il lui più ricercato, l’uomo che pone
attenzione ai dettagli e che non subisce la moda, ma la detta.
I capispalla, così come gli abiti e i diversi elementi che compongono il
guardaroba maschile, si declinano perfettamente in versione urban e in
quella sporty e sanno coniugare comfort ed eleganza, praticità e stile.
La ricerca dei tessuti fa del double coat il proprio punto di forza che
convince tanto i padri quanto i figli, in una sorta di democrazia del
bello. I toni dell’autunno sono rubati al bosco per ricadere su giacche e cappotti e il grigio si conferma ancora una volta la nuance
passe-partout. Chi lo dice che il sesso forte non può cedere il passo alla bellezza?
settembre 2015 | Plus Magazine | MODA
39
plus magazine
cinema
a u t u n n o
IL CASO FREDDY HEINEKEN
40
BLACK MASS
SOPRAVVISSUTO
- THE MARTIAN
SPECTRE - 007
Regia: Daniel Alfredsson
Regia: Scott Cooper
Regia: Ridley Scott
Regia: Sam Mendes
Data uscita: 01/10/2015
Data uscita: 01/10/2015
Data uscita: 01/10/2015
Data uscita: 05/11/2015
Cast: Jim Sturgess, Sam
Worthington, Ryan Kwanten,
Anthony Hopkins, Mark van
Eeuwen, etc.
Cast: Johnny Depp, Joel Edgerton, Dakota Johnson,
Juno Temple, Rory Cochrane,
etc.
Cast: Matt Damon, Jessica
Chastain, Kristen Wiig, Mackenzie Davis, Kate Mara, etc.
Cast: Daniel Craig, Léa
Seydoux, Ralph Fiennes, Ben
Whishaw, Naomie Harris, etc.
Trama: Basato sull’omonimo best seller del giornalista
olandese Peter R. de Vries,
il film narra il famoso rapimento dell’erede della famiglia Heineken, proprietaria
della birra olandese. Il sequestro di Freddy Heineken
(interpretato dal premio
Oscar Anthony Hopkins) e
del suo autista, Ab Doderer,
avvenne nel 1983.
Il crimine diventò famoso
all’epoca, per il pagamento
della cifra più alta mai pagata per un riscatto di un individuo: 35 milioni di fiorini
olandesi, ovvero circa 50 milioni dollari, al giorno d’oggi.
Le riprese si sono svolte tra
il Belgio, Amsterdam e New
Orleans.
Trama: Tratto dal libro
“Black Mass: The True Story
of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob”
dei giornalisti Dick Lehr e
Gerald O’Neill, il film racconta la storia di James "Whitey" Bulger (Johnny Depp),
uno dei più violenti criminali nella storia della città di
Boston e fratello di un noto
politico dello stato del Massachusetts.
A metà degli anni settanta,
dopo una serie di efferati
omicidi per diventare leader della Winter Hill Gang,
diventa anche informatore
dell’FBI con l’obiettivo di fermare l’ascesa di una famiglia mafiosa rivale alla quale
riesce, infine, a sottrarre tutte le attività.
Tuttavia, quando i federali
raggiunsero i loro obiettivi, Bulger iniziò a fare un
doppio-gioco che lo portò
ad essere perseguitato dalla
stessa FBI.
Trama: Durante una missione su Marte, l’astronauta
Mark Watney (Matt Damon)
viene considerato morto
dopo una forte tempesta e
per questo abbandonato dal
suo equipaggio.
Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul
pianeta ostile. Con scarse
provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla
sua arguzia e al suo spirito
di sopravvivenza per trovare
un modo per segnalare alla
Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di
distanza, la NASA e un team
di scienziati internazionali
lavorano instancabilmente per cercare di portare “il
marziano” a casa, mentre i
suoi compagni cercano di
tracciare un’audace, se non
impossibile, missione di salvataggio.
Trama: Un criptico messaggio proveniente dal passato,
mette Bond sul sentiero per
scoprire una sinistra organizzazione.
Mentre M combatte le forze
politiche per mantenere in
vita i servizi segreti, Bond
comincia a rimuovere gli
stati degli inganni che rivelano una terribile verità dietro alla Spectre.
Per questo 24° film di James
Bond è stata creata una nuova Aston Martin, la DB10.
Le riprese sono state fatte ai
Pinewood Studios mentre
gli esterni sono stati girati
a Londra, Città del Messico,
Roma, Tangeri, Erfoud in
Marocco, e in Austria a Sölden, Obertilliach e sul lago
Altaussee.
plus magazine
letture
recensioni
CHI PERDE PAGA
di Stephen King
ANNA
di Niccolò Ammanniti
L’ULTIMA GUARDIANA
di Chiara Campia
QUELLO CHE NON UCCIDE
MILLENNIUM 4
di David Lagercrantz
“Svegliati genio!”. Il genio
è John Rothstein, scrittore osannato dalla critica e
amato dal pubblico - reso
immortale dal suo personaggio feticcio Jimmy Gold
- che però non pubblica più
La vita non ci appartiene, ci
attraversa. A dirlo è la protagonista dell’ultimo libro
di Niccolò Ammaniti, Anna.
La ragazzina di tredici anni
e suo fratello Astor di otto
vivono in una Sicilia dal-
“L’alba della rivolta avrà sfumature ramate”, così recita
il libro delle profezie. Così
come ramati sono i lunghi
capelli di Amber, una ragazza di Sydney, una vita
da adolescente, finché un
Esce in contemporanea mondiale il seguito della trilogia
thriller Millennium di Stieg
Larsson, il più importante
fenomeno editoriale dell’ultimo decennio, che ha venduto nel mondo ottanta
da vent’anni. L’uomo che
lo apostrofa è Morris Bellamy, il suo fan più accanito, piombato a casa sua nel
cuore della notte, furibondo
non solo perché ha smesso
di scrivere, ma perché ha
fatto finire malissimo il suo
adorato Jimmy. Bellamy è
venuto per rapinarlo, ma
soprattutto per vendicarsi.
Dovrà fare i conti però con
Bill Hodges, il detective in
pensione eroe melanconico di Mr. Mercedes, e i suoi
inseparabili aiutanti Holly
Gibney e Jerome Robinson.
King mette in scena l’ossessione di un lettore per il
suo scrittore, un’ossessione
spinta fino al limite della
follia e raccontata con ritmo
serratissimo.
Chi perde paga è un altro
colpo da maestro di Stephen
King, il secondo romanzo
della trilogia iniziata con
Mr. Mercedes.
le mille ombre e dai mille
misteri, dove un virus ha
sterminato solo gli adulti, lasciando la vita solo ai
bambini. Per le strade di
una regione antica, costellata da tante anime diverse, non c’è più elettricità e i
cani selvatici ti inseguono.
Attorno i bambini hanno
solo cadaveri e oggetti inutili, lasciati nel mondo da
chi una vita non ce l’ha più.
Anna e Astor giocano, combattono e hanno in dote
solo un piccolo quaderno
lasciatogli in eredità dalla
mamma con tutte le cose
essenziali della vita e soprattutto le istruzioni per
riuscire a sopravvivere.
Niccolò Ammaniti scrive
un romanzo struggente, un
omaggio all’esistenza, un
miracolo quando tutto sembra perduto.
cristallo irrompe nella sua
esistenza e nulla sarà più
come prima.
Si troverà immersa in un
mondo a lei sconosciuto, di
cui scoprirà esserne protagonista e protettrice.
Si innamorerà e questo
complicherà ancora di più
la sua situazione. Un intreccio di scelte e antiche rivalità che sfoceranno in una
guerra.
Chiara Campia, scrittrice
esordiente ancora adolescente, racchiude nel suo
primo libro ogni particolare, esperienza ed emozione
che prova nella vita quotidiana, e ogni personaggio
contiene una parte di lei e
di questo ne va orgogliosa.
milioni di copie, delle quali
quattro milioni solo in Italia.
Evento attesissimo, Quello
che non uccide è scritto dallo
svedese David Lagercrantz
con il benestare degli eredi
di Larsson, morto nel 2004
quando già aveva sviluppato il quarto e il quinto volume della saga che doveva
contare dieci libri.
Tutto ciò che riguarda il
nuovo thriller che prosegue la Millennium Trilogy
è avvolto nella massima
segretezza. L’autore ha anticipato solo questo: “Ci sono
Mikael Blomkvist e Lisbeth
Salander. E poi Erica Berger,
l’ispettore Jan Bublanski e
Sonja Modig. Troverete il poliziotto Hans Faste, lo zelante
pubblico ministero Richard
Ekström, il sempre leale Holger Palmgren, Plague della
Repubblica degli hacker, e
molti altri”. Sarà l’evento
editoriale dell’anno e l’attesa, da parte dei media come
dei lettori, è alle stelle.
settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
41
plus magazine
mostre
arte, scienza e costume
autunno
terpretazione del concetto di “avanguardia”, attraverso la sperimentazione
linguistica e il dialogo con la memoria.
Questa idea viene declinata attraverso
diversi media quali pittura, scultura, disegno, fotografia, video, performance,
cinema.
CANOVA E I MAESTRI DEL MARMO
Fino al 4 ottobre 2015
La mostra, organizzata dalla Fondazione Giorgio Conti con la collaborazione
del Museo Ermitage di San Pietroburgo, è allestita a Palazzo Cucchiari, sede
della Fondazione stessa, che riapre al
pubblico le sue splendide sale, dopo
l’accurato restauro curato dall’architetto Tiziano Lera.
Articolata intorno a 16 sculture in marmo, tra cui l’Orfeo di Canova e la Fiducia
in Dio di Bartolini, cui si aggiungono set-
Venezia - Giardini della Biennale
Sestiere Castello
041 5218711
www.codiceitalia2015.com
zione, in un costante confronto tra il versante delle arti e quello degli scavi; un
dialogo fra archeologi, storici dell’arte,
dell’architettura e della letteratura, tutti
chiamati a raccontare la vicenda unica
della riscoperta di Pompei.
Napoli - Museo Archeologico Nazionale
e Scavi di Pompei
Piazza Museo 19
081 4422149
www.mostrapompeieuropa.it
te gessi di proprietà dell’Accademia di
Belle Arti di Carrara, oltre ad una seconda copia in marmo della Fiducia in Dio,
proveniente dall’Istituto d’Arte di Massa,
la mostra racconta lo specifico contributo della “scuola carrarese” ai mutamenti
di stile e di gusto che accompagnarono
in Italia il passaggio dalla scultura neoclassica a quella verista.
TESORI DELLA CINA IMPERIALE.
L’ETÀ DELLA RINASCITA
FRA GLI HAN E I TANG
Carrara - Palazzo Cucchiari
Via Cucchiari 1
0585 72355
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CODICE ITALIA
POMPEI E L’EUROPA. 1748-1943
Fino al 2 novembre 2015
Un grande progetto espositivo per raccontare la suggestione evocata dal sito
archeologico di Pompei sugli artisti
e nell’immaginario europeo, dall’inizio degli scavi nel 1748 al drammatico
bombardamento del 1943. La mostra si
snoda in un duplice itinerario, al Museo
Archeologico Nazionale di Napoli e in
contemporanea all’Anfiteatro di Pompei, e si affianca per importanza e prestigio al programma di eventi previsto per
Expo Milano 2015.
L’esposizione evoca la storia della città
vesuviana, inesauribile fonte d’ispira-
Fino al 22 novembre 2015
Sono quindici gli artisti coinvolti nel
progetto espositivo del Padiglione Italia
alla biennale di Venezia.
Codice Italia è il racconto con cui Vincenzo Trioni, curatore del padiglione
del Mibact, indaga sull’identità dell’arte contemporanea prodotta nel nostro
Paese. Alis/Filliol, Nino Longobardi,
Marzia Migliora, Luca Monterastelli,
Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani,
Nicola Samorì e Aldo Tambellini, Andrea
Aquilanti, Francesco Barocco, Vanessa
Beecroft, Antonio Biasiucci, Giuseppe
Caccavale, Paolo Gioli, Jannis Kounellis.
Quindici artisti di diverse generazioni
che con il loro lavoro propongono un’in-
Fino al 28 febbraio 2016
Nelle sale del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia, sono in mostra i
capolavori provenienti dal Museo Provinciale dello Henan, uno dei maggiori
musei nella Repubblica Popolare, per
raccontare il passaggio dalla dinastia
Han all’Età dell’Oro della dinastia Tang
(581 d.C. – 907 d.C.).
In mostra saranno esposti oltre 100 pezzi, tra i quali una veste funeraria di 2.000
listelli di giada intessuti con fili d’oro,
lacche, terrecotte invetriate, vasi, oggetti
d’oro, e d’argento, ad illustrare lo straordinario clima di prosperità e di apertura
culturale di questo periodo, quando la
capitale dell’Impero, l’odierna Xi’An, era
crocevia di tutti i commerci, riceveva gli
ambasciatori del mondo ed era popolata
da oltre un milione di persone.
Roma - Palazzo Venezia
Via del Plebiscito 118
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settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
43
plus magazine
musica
a u t u n n o
stata anticipata dal singolo Sei tu la mia
città. In autunno i Negramaro saranno
in tour nei palasport delle principali
città italiane con La rivoluzione sta arrivando Tour.
Duran Duran
PAPER GODS
Tornano i Duran Duran con il nuovo album, Paper Gods, in uscita in America
il 18 settembre e una settimana prima,
l’11, nel resto del mondo.
Registrato a Londra viene descritto così
dal tastierista Nick Rhodes: “È davvero
un ritorno a quello strano mix dei Duran dei primi tempi: il pop dai bordi duri
e netti, che convive con il lato scuro, strano e sperimentale.
È qualcosa di essenziale per tutti noi. È
bello poter sollevare l’umore della gen-
Laura Pausini
SIMILI
Laura Pausini, tramite Facebook, ha
rivelato l’uscita di un disco di inediti
previsto per questo autunno. Simili
sarà un nuovo lavoro che anticiperà e
Stones. “Non c’è niente di meglio che
entrare in studio senza avere la minima
idea di cosa ne verrà fuori alla fine”.
L’album è stato anticipato dal singolo
Trouble.
Negramaro
LA RIVOLUZIONE STA ARRIVANDO
Sarà settembre il mese del nuovo album dei Negramaro, La rivoluzione sta
arrivando.
te con una bella dose di puro pop, ma il
mondo in cui viviamo non è fatto solo di
quella roba, per cui mi sembra assolutamente naturale aver mantenuto un piede nel lato più scuro e gotico della vita”.
Keith Richards
CROSSEYED HEART
Il 18 settembre uscirà il nuovo disco
solista di Keith Richards chitarrista dei
Rolling Stones dal titolo Crosseyed Heart. Seguito ideale di Main Offender, risalente al 1992, Crosseyed Heart rappresenta un viaggio musicale tra reggae,
rock, country e blues.
Al suo interno ci saranno 15 canzoni.
“Mi sono divertito da matti a fare questo nuovo disco e a lavorare di nuovo
con Steve Jordan e Waddy Wachtel”, ha
dichiarato Richards, che si è dedicato a
questo progetto per oltre due anni, evitando di affrettare i tempi per portare
a termine i precedenti impegni con gli
44
A sorpresa, durante un’affollatissima
chat sul loro profilo Twitter, la band ha
voluto svelare in anteprima ai fan il titolo del disco, che arriva a cinque anni
di distanza dall’ultimo multiplatino
Casa 69.
La rivoluzione sta arrivando, che dal
titolo evocativo preannuncia grandi
cambiamenti, è stato registrato tra
New York, Nashville, Londra, Madrid e
naturalmente la Puglia, terra d’origine
delle band e fonte inesauribile d’ispirazione. La pubblicazione dell’album è
accompagnerà l’inizio di una serie di
tappe negli stadi.
Queste le parole di Laura su Facebook:
“Non riesco più a tenerlo solo per me, voglio condividerlo con voi, perché noi da
sempre siamo così: SIMILI...SIMILI, perché è quello che siamo, perché esprime
esattamente quello che sento quando
penso a noi. Uguali e differenti, uniti dagli stessi sogni, le stesse paure, le stesse
emozioni. SIMILI come le impronte digitali: uguali e diverse.
In cerca di altri noi per diventare una
storia. SIMILI arriverà in autunno, sentirete nuove note, nuove storie, una nuova
fase della mia vita e non vedo l’ora di
raccontarvela in musica”.
plus magazine
teatro
recensioni
TEATRO ALLA SCALA - Milano
passaggio dall’infanzia all’adolescenza,
ma soprattutto per le musiche, tra le
più felici composte da Čajkovskij.
Lo Schiaccianoci approda al Carlo Felice
nell’interpretazione del Balletto dell’Opera Nazionale di Riga (Lettonia), che
danzerà la versione coreografica del
suo celebre direttore artistico, Aivars
Leimanis: una rivisitazione del libretto
originale di Marius Petipa (tratto da un
onirico racconto di Hoffmann) che affonda le radici nella grande tradizione
del balletto russo.
FALSTAFF
Date: dal 14 ottobre al 4 novembre 2015
Il ritorno alla Scala di Daniele Gatti
con un titolo verdiano ha il tono di una
festa e sebbene sia nato prima della scelta del tema sull’alimentazione
dell’Expo, questo verrà ricordato come
il Falstaff in cui sempre si fa festa e
sempre si mangia.
Il regista Robert Carsen ha reso garbato
l’obeso protagonista shakespeariano,
in contrapposizione a un mondo di borghesi dozzinali e senza stile.
nuovo cartellone. Otto produzioni d’opera, cinque concerti d’opera, un balletto della grande tradizione ottocentesca:
il Verdi di Trieste offrirà un cartellone
particolarmente ricco, firmando l’allestimento di ben tre nuove produzioni, a
partire dall’inaugurazione prevista per
il 30 ottobre.
Si comincia con Don Giovanni, in un allestimento completamente originale a
cura dei laboratori del Teatro Triestino,
per la Direzione di Gelmetti e la regia di
Allex Aguileira.
TEATRO SAN CARLO - Napoli
Il suo Falstaff è un aristocratico impoverito, ma ancora fascinoso nelle maniere, un uomo forse stravagante, ma
non ridicolo. E noi tutti partecipiamo
alla gioia di vivere espressa dal vecchio
Verdi, tornato giovane nella buffa e
malinconica commedia sociale scritta
a quasi ottant’anni per la Scala, che è
pure un divertentissimo vertice dell’arte di ogni tempo.
CARMEN
Date: dal 13 al 20 dicembre 2015
TEATRO VERDI - Trieste
DON GIOVANNI
Date: 30 e 31 ottobre, 4, 5, 7 e 8 novembre
2015
Non è stata una conferenza stampa
tradizionale, quella che si è svolta a
Trieste, per la presentazione della nuova stagione Lirico Sinfonica 2015/2016:
in un teatro gremito, il Sovrintendente
Stefano Pace, il Presidente della Fondazione e Sindaco Roberto Cosolini e il
Direttore Onorario Gianluigi Gelmetti,
hanno preso la parola per condividere le scelte artistiche e la strategia del
TEATRO CARLO FELICE - Genova
LO SCHIACCIANOCI
Date: dal 3 al 6 dicembre 2015
Caposaldo del balletto ottocentesco, Lo
schiaccianoci debuttò il 5 dicembre 1892
al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo,
imponendosi, da allora, come uno dei
balletti più amati di tutti i tempi.
Per via della storia, che approfitta
dell’atmosfera natalizia per raccontare
le paure e i sogni che accompagnano il
Un programma lungo 14 mesi con 22
titoli di opera e balletto, 23 concerti, un
cartellone che va da settembre 2015 a
novembre 2016 con una programmazione ancora più ricca rispetto agli anni
passati che punta a valorizzare le eccellenze dei complessi artistici di casa:
questa sarà la stagione 2015/2016 al Teatro San Carlo.
Carmen di Georges Bizet, capolavoro
tra i più noti e amati, inaugura domenica 13 dicembre la stagione lirica e di
balletto 2015/2016 del Massimo napoletano. La direzione è affidata a Zubin
Mehta, mentre a firmare la regia è Daniele Finzi Pasca, svizzero di Lugano, già
applaudito sia a Napoli che in tournée a
San Pietroburgo per la sua onirica versione di Pagliacci con effetti speciali,
giochi di luce e acqua.
settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
45
MAPPAMONDO
I Dervisci Rotanti, appartenenti all’Ordine dei Mevlevi, praticano
la celebre danza turbinante come metodo per raggiungere
l’estasi mistica. Le danze sacre sono considerate la più antica
forma di trasmissione dei “misteri” pervenuti all’uomo
dall’antichità. Chi è ammesso a questo esercizio passa attraverso
un insegnamento che prevede una lunga preparazione.
Un’antica pittura sacra all’interno di una chiesa rupestre
della Cappadocia.
48
46
MAPPAMONDO
La penisola anatolica è come un libro
di storia che attraversa i millenni
e testimonia col suo patrimonio il
susseguirsi di civiltà. La sua posizione
geografica crea un ponte tra il nostro
Occidente e l’Oriente che, passo dopo passo,
diventa sempre più sconosciuto.
Per conoscere la Turchia percorriamo le
strade principali e periferiche, maciniamo
asfalto e sterrato alla scoperta delle
sue tante identità, in un viaggio via terra
che inizia dal confine greco e raggiunge le
terre centrali.
Centinaia di CHilometri separano
un’attrazione turistica dall’altra e così,
a tener compagnia tra una tappa e l’altra,
è la grande varietà di panorami che
passano dal blu e dal verde della macchia
mediterranea a tutte le varietà di giallo
delle coltivazioni di grano nell’Anatolia
centrale, dai rilievi montuosi alle grandi
pianure di uno stato ancora in bilico tra
modernità e tradizione.
I Dardanelli e la battaglia di Gallipoli
Quando si arriva in Turchia via terra, per raggiungere la parte asiatica del paese si imbocca la strada
verso Istanbul oppure si sceglie di attraversare lo
Stretto dei Dardanelli sulla penisola di Gallipoli,
lasciando per un’altra occasione la visita alla capitale intellettuale dello stato.
Questo lembo di terra non è una località turistica
internazionale ma, con il verde paesaggio collinoso affacciato su una striscia trafficata di mare,
I TESORI DELLA
TURCHIA
di BARBARA OGGERO
settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
47
MAPPAMONDO
Il ritratto di Atatürk, fondatore e amato presidente della Turchia
dal 1923 al 1938 disegnato con le foto di quanti perirono
nella battaglia sullo Stretto dei Dardanelli.
A destra: Efeso, la Via dei Cureti lastricata di marmo bianco.
Qui sotto: Efeso, il pregiato sito archeologico di epoca ellenistica.
Il suo monumento simbolo è la porta della Biblioteca di Celso.
EFESO, LA SPLENDENTE
Secondo la leggenda Efeso venne fondata nel X
secolo a.C. e fu lambita dal Mediterraneo fino al
III secolo d.C. quando una serie di eventi naturali
avviarono un processo di interramento del mare
che nessuno sforzo umano riuscì a evitare.
viene invece visitata dai turchi perché nel corso della Prima Guerra Mondiale
vi si posero le fondamenta del loro stato moderno.
La storia racconta infatti della resistenza operata dall’esercito ottomano contro l’invasore straniero grazie anche al giovane Generale Mustafa Kemal che
guidò coraggiosamente il proprio reggimento, salvando l’onore del popolo e
diventando negli anni successivi Atatürk, il padre dei turchi.
Perciò è interessante conoscere questo pezzetto periferico di territorio dove
memoriali, cimiteri e trincee sono testimonianza di sbarchi e battaglie.
Visitare i luoghi della storia è semplice: una mappa indica i punti cruciali
degli scontri e i camposanti dove riposano i soldati di diverse nazionalità,
oltre ai memoriali invocanti la pace e la fratellanza. Seguendo la strada ben
asfaltata e a senso unico ci si trova incolonnati tra auto e bus che effettuano
delle soste obbligate (Lone Pine, Baby 700 Cemetery, i monumenti a Düztepe
e Talat Göktepe per citarne alcuni), ma al termine della giornata di visita si ha
la sensazione d’aver visto un aspetto più intimo della Turchia, riservato solo
a quel visitatore che ha voglia di andare oltre i must del turismo e desidera
conoscere meglio le origini dell’orgoglio di un popolo.
48
Porto marittimo importante nell’antichità, Efeso
era un centro abitato da 250.000 persone (stima
degli archeologi) nel momento di massimo fulgore. L’acqua sgorgava copiosa dalle numerose
fontane e il marmo di un bianco abbagliante era
usato per costruire templi e statue, ma anche per
pavimentare le strade. Che la città fosse opulenta
si intuisce tutt’oggi camminando tra i numerosi
resti ellenistici riportati alla luce da 150 anni di
scavi, che raccontano quasi alla perfezione l’organizzazione quotidiana del centro abitato. Eppure pare che l’80% del suo patrimonio sia ancora
sotterrato da quella stessa terra che allontanò
progressivamente la riva del mare di una decina
di chilometri e condannò la città alla decadenza
e all’oblio.
Efeso è ancora di grande effetto e per apprezzarla
bisogna prendersi il tempo per salire in cima al Teatro da 25.000 posti e immaginare il blu del mare
MAPPAMONDO
A sinistra: Efeso, la maestosa Fontana di Traiano di cui rimane solo
un accenno di piede sul globo.
Qui sotto da sinistra:
Pergamo, l’anfiteatro ricavato sul dorso della collina con 10.000 posti
e un’acustica straordinaria.
Pergamo, l’Asclepion: il centro di medicina dell’antichità.
Pergamo, il tempio di Zeus (la parte mancante è custodita nel
Pergamon Museum di Berlino).
PERGAMO E BERLINO
all’orizzonte, là dove la mappa indica la presenza
dell’antico porto e delle saune destinate alla pulizia dei marinai appena sbarcati.
Bisogna poi concedersi una sosta sugli scalini della
magnifica Biblioteca di Celso, con la porta meglio
conservata del sito nonché sua immagine simbolo; camminare sulle lucenti lastre bianche della via
Marmorea e lungo la via dei Cureti; entrare nel
Postribolo, segnalato da un piede e una testa femminile, e nei bagni pubblici con i wc tutti allineati;
immaginare la Fontana di Traiano, di cui resta solo
un accenno di piede sul globo terrestre, e il Tempio di Artemide, così grande e maestoso all’epoca
da essere considerato una delle sette meraviglie del
mondo antico.
Bisogna chiudere gli occhi e immaginare la magnificenza: non è necessario un grande sforzo ed è un
bel viaggio nel tempo.
Coloro che sono stati al Pergamon
Museum di Berlino si saranno già
fatti idea della grandiosità del sito
archeologico turco perché nelle
sue sale è custodito l’imponente e
meraviglioso fregio del Tempio di
Zeus. Salire perciò sull’Acropoli di
Pergamo (o Bergama), arroccata
su un’altura che domina la città
sottostante, è come chiudere un
cerchio perché è possibile vedere
la parte di tempio rimasta in terra
ottomana.
Anche Pergamo fu una città molto
florida: la sua biblioteca era seconda solo a quella d’Alessandria d’Egitto e lo straordinario Anfiteatro ricavato
sul dorso della collina, in una posizione davvero panoramica, accoglieva fino
a 10.000 spettatori.
Sempre in tema ellenistico e distante dall’Acropoli, si trova l’Asclepion, ovvero il centro di medicina dell’antichità dove le malattie venivano diagnosticate attraverso l’interpretazione dei sogni. Per scoprire il volto medievale della
cittadina, lontano dal lungo rettilineo moderno, bisogna invece addentrarsi
nelle strette vie del bazar e fermarsi a bere un çay (tè caldo) in un bar dove gli
uomini giocano a ramino e la quotidianità regna sovrana.
settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
49
MAPPAMONDO
A fianco: Pamukkale, le suggestive vasche in travertino
bianco dove immergersi.
Qui sotto a sinistra: Konya e il museo Mevlana
dove sono custodite le spoglie del fondatore
dell’ordine dei Dervisci Rotanti.
A destra: Pamukkale, l’antica città di Hierapolis sulla cima
della collina. Nella foto l’anfiteatro.
PAMUKKALE, IL CASTELLO DI COTONE
Pamukkale significa “Castello di cotone” e per
quante foto si siano viste di questo suggestivo sito
turistico della Turchia, trovarselo davanti suscita
comunque dell’incredulità. Il panorama verdeggiante attorno è infatti la vera sorpresa per il contrasto che crea con il candore della parete su cui
si sono depositati nei secoli i sedimenti di calcare
sgorgati da una sorgente d’acqua.
Il Parco di Pamukkale non è solo bello da vedere
(la sua conformazione lo rende visibile da 20 chilometri di distanza), ma garantisce anche del divertimento perché immergersi nell’acqua bassa e
calda delle vasche, cospargersi la pelle con l’argilla
per un peeling, farsi la doccia sotto cascate a filo
di roccia è un gioco anche per gli adulti. Però solo
una minima parte delle vasche è aperta e si tratta
di piscine sintetiche, ovvero costruite di recente
per garantire lo svago dei visitatori; quelle naturali sono vuote, irrigate verso sera con un sistema
manuale di dighe progettato per la manutenzione.
Superate le vasche, sulla sommità della collina e
non visibile, si trova Hierapolis, antica città ellenistica. Di tutto il complesso archeologico, il teatro è
la parte più interessante, con tanto di quinta e una
bella vista sulla pianura sottostante. Anche se ogni
cosa passa in secondo piano rispetto alla straordinaria particolarità di Pamukkale.
50
KONYA E I DERVISCI ROTANTI
Konya è tra le più importanti città della Turchia ed è considerata una delle
più tradizionaliste. In effetti, arrivando da località con maggiore vocazione
turistica, il carattere conservatore spicca soprattutto per l’abbigliamento
rigoroso delle donne e per l’affluenza alle moschee negli orari di preghiera
scanditi dai muezzin attraverso i tanti minareti.
Questo centro è particolarmente importante per i turchi perché vi morì
Mevlâna Rumi (letteralmente: la nostra guida Rumi), fondatore dell’ordine
religioso sufista dei Dervisci Rotanti, famosi per raggiungere l’ascesi durante
una danza in cui ruotano senza sosta su loro stessi. Conosciuto e amato in
tutto il mondo islamico per le poesie e le opere religiose, il Museo di Konya
dedicato a Mevlâna è uno dei posti più visitati dai mussulmani (i numeri
parlano di 1,5 milioni l’anno, soprattutto turchi) e finché non si cammina nel
cortile interno, tra gli edifici del complesso, risulta difficile per un forestiero
stimarne l’importanza, paragonabile forse solo alla Basilica di Assisi per il
mondo cristiano.
Il fulcro della visita è il Mausoleo dove sono raccolti i sarcofagi di eminenti
dervisci e quello imponente del Fondatore, collocato proprio sotto la grande
cupola rivestita all’esterno di maioliche turchesi. Nonostante la loro fama, i
dervisci non hanno un ruolo di primo piano nell’esposizione del museo; per
vederli impegnati nella loro famosa danza mistica bisogna recarsi al Centro
Culturale Mevlâna: vi si esibiscono solo il sabato ed è consigliato prenotare
in anticipo. A meno che non si capiti a Konya nella settimana del 17 dicembre
MAPPAMONDO
I camini delle fate, le tipiche formazioni rocciose della
Cappadocia.
Nemrut Daği, il celebre mausoleo di Antioco I posto sulla
cima di una montagna, famoso per le grandiose teste.
si adattano alla superficie della roccia dando vita
in alcuni casi a movimenti che possono sembrare
in 3D.
Certamente bisogna districarsi tra la folla di turisti, ma fermandosi all’ombra di qualche roccia,
col venticello che lenisce il caldo, sembrerà di essere in una puntata dei Flinstones o magari di tornare indietro nel tempo, fino al IX-X secolo, quando
questo luogo era abitato. Perché dentro le alte formazioni rocciose, soprannominate “Camini delle
Fate” per la loro forma a comignolo, fino a pochi
decenni or sono le persone erano solite vivere.
Dopo un breve periodo di abbandono molte case
sono state restaurate, diventando dei boutique hotel in cui vivere l’esperienza di soggiornare dentro
una casa troglodita.
NEMRUT DAĞI E LE TESTE ALL’ALBA
quando una serie di eventi celebra l’anniversario
della dipartita del loro capo spirituale.
CAPPADOCIA, LA TERRA DA SCOPRIRE
Il panorama della Cappadocia è considerato unico nel suo genere per le rocce e le montagne di
tufo vulcanico erose dal tempo e modellate fino
ad assumere forme straordinarie. Diversi itinerari
di visita partono dai principali centri abitati e permettono di scoprirne le particolarità in bicicletta,
a cavallo, in quad o più semplicemente a piedi,
con trekking talvolta impegnativi ma sempre entusiasmanti.
L’area più interessante si trova tra le città di
Nevşehir, Avanos e Ürgüp, con Göreme come centro ideale. È proprio qui che si trova il noto museo
all’aperto di chiese rupestri adornate da bellissimi
affreschi d’influenza bizantina. Solo in questo parco sono presenti oltre trenta chiese, tutte visitabili;
sono intitolate alla mela, ai sandali, al serpente per
dirne solo alcuni e richiamano ciascun dettaglio
delle pitture all’interno. La penombra delle caverne aggiunge poi atmosfera alle figure colorate che
In cima ai 2.150 metri del Monte Nemrut Daği si
sale soprattutto prima dell’alba per assistere allo spettacolo del sole che illumina le famose teste volute da re Antioco I Epifane intorno al 40 a.C.; nella
luce dorata delle prime ore del giorno la pietra brilla d’oro, regalando grande
fascino al luogo e facendo dimenticare, anche se per poco, la stanchezza per
la sveglia in piena notte e il viaggio sino alla sommità.
Le statue vennero scoperte nel 1881 e seppure oggi siano decapitate a causa di
alcuni eventi naturali, le teste alte due metri e adagiate poco distanti dai busti
sono di grande impatto visivo. Suddivisi in due terrazze (una rivolta verso
est e l’altra verso ovest), i volti scolpiti raffigurano il sovrano di epoca preromanica e le divinità classiche da cui egli riteneva di discendere, rivolgendo
loro un omaggio tutto narcisistico. Gli studiosi ritengono che questo fosse
un insediamento funerario perché proprio tra le due terrazze è posizionato
un tumulo di piccole rocce alto circa 50 metri: sotto di esso si ritiene siano
sepolti Antioco I e alcuni membri della famiglia reale. Inoltre nel tempio, i
cui resti sono stati rinvenuti, si ritiene avvenissero dei sacrifici per ingraziarsi
la benevolenza delle divinità. In ogni caso lo spettacolo che si gode qui è
davvero emozionante.
Sarebbe però errato pensare che la Turchia sia tutta qui: con un’estensione di
783.000 chilometri quadrati e una popolazione di quasi 80 milioni di persone.
Questo stato è un mondo da scoprire poco alla volta, viaggio dopo viaggio.
settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
51
MAPPAMONDO
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Viaggiare tutto l’anno?
Europa. Qualche esempio? Nel Bel Paese
Chiesa Viaggi organizza visite ai mercatini natalizi di Aosta, Bressanone, Brunico,
Merano e Bolzano e altre affascinanti località, gite a Verona e a Napoli per ammirare
i celebri presepi, mentre per festeggiare
il 31 dicembre nelle piazze più affascinanti d’Italia, propone destinazioni quali
Milano,Torino, Genova, Bologna, Firenze
e Padova.
Sul fronte estero il tour operator seleziona
mete di grande appeal da visitare durante
il ponte dell’Immacolata o nei mesi che
Con Chiesa Viaggi il sogno diventa realtà!
A
lzi la mano chi, di ritorno dalle vacanze estive, non pensa ad un week-end fuori
porta o non decide la destinazione del Natale… non proprio imminente.
Per un relax davvero totale, privo di intoppi
e organizzato nei minimi dettagli, l’ideale
è affidarsi a Chiesa Viaggi, il tour operator
che appartiene al gruppo Chiesa Srl, da
oltre 50 anni specializzato nell’organizzazione di tour in pullman Gran Turismo in
Italia e in Europa.
La flotta, di recente immatricolazione e costantemente monitorata dal personale che
opera all’interno della società, è composta
da pullman a uno o due piani con tettuccio panoramico caratterizzati da un ampio
spazio tra un sedile e l’altro. Gli automezzi
hanno un poggiatesta in morbida nappa e
sono dotati di aria condizionata a controllo elettronico, toilette ad acqua corrente,
frigobar, macchina per bevande calde, luce
di lettura, pulsante di chiamata hostess e
una presa di corrente per ogni coppia di
sedili. Tutti dispongono inoltre di capienti
rimorchi per il trasporto di attrezzature di
ogni genere e di sistemi elettronici di controllo della velocità e della stabilità.
Perché viaggiare in sicurezza e assicurare
il massimo confort ai propri ospiti è un
must per questa società fondata a Carmagnola da Celestino Chiesa nel 1963,e oggi
gestita da Silvana Chiesa e dai figli Marco e Mattia Tropini, la terza generazione
che con orgoglio cura personalmente ogni
aspetto dell’attività. Nel 1983 i titolari hanno fondato Chiesa Viaggi il tour operator
52
che organizza soggiorni in Italia e all’estero e che si occupa di biglietteria aerea, marittima e ferroviaria.
Nelle due agenzie in Provincia di Cuneo
e in quelle torinesi il personale, cordiale
e preparato, sa consigliare la meta ideale per quest’ultima tranche del 2015, sia
per viaggi di un giorno che di più giorni.
La filosofia dei quattro punti vendita è anticipare i desideri della clientela organizzando vacanze di qualità dalla partenza
all’arrivo. Per questa ragione vengono selezionate con attenzione sia le mete sia gli
alberghi e i locali dove pranzare durante
il viaggio e nel periodo della permanenza.
Tra le numerose proposte ci sono i tour
culturali, i pellegrinaggi e tante destinazioni suggestive per chi vuole immergersi nell’atmosfera incantata che precede il
Natale o desidera festeggiare il Capodanno in maniera diversa sia in Italia che in
precedono il Natale, soprattutto se si tratta dei celebri mercatini, o per Capodanno.
Da Parigi, un classico senza tempo, alla
sofisticata Vienna, dalla creativa Praga
alla Strada romantica passando per città
affascinanti e sospese nel tempo come Salisburgo, Lubiana, Norimberga, Berna, Lugano, Lione, Montreux per citarne alcune.
Chiesa Viaggi trasforma quindi il sogno di
una vacanza confortevole e interessante in
realtà e si prende cura dei propri clienti in
ogni momento, grazie anche ai pullman
Gran Turismo che ha a disposizione e che
ogni anno effettuano oltre un milione di
chilometri su tutte le strade d’Europa.
Chiesa
Via Valfrè 35 - Carmagnola (To)
Tel. 011 9720379
Chiesa Viaggi
• Via Bobba 20/A - Carmagnola (To)
Tel. 011 9712033
• Via Audisio 53/A - Bra (Cn)
Tel. 0172 430401
• Via Saluzzo 42 - Savigliano (Cn)
Tel. 0172 713901
• Via XX Settembre 8/C - Torino
Tel. 011 4407689
www.chiesaviaggi.it
[email protected]
Convenzione associati FABI:
sconto del 10%.
CONVENZIONI
Convenzioni
Nazionali
ALPITOURWORLD
Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati.
Per gli associati FABI:
• riduzione del 12% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo (esempio:
Prenota Prima) relativamente ai servizi turistici offerti da Alpitour, Francorosso, Villaggi Bravo e Karambola
(consultabili anche sui siti:
www.alpitour.it; www.francorosso.it;
www.villaggibravo.it
e www.karambola.it);
• riduzione del 10% sulle quote di eventuali soli servizi a terra (es. prenotazione solo soggiorno senza il volo) e
pacchetti con voli di linea pubblicati
sui cataloghi Alpitour, Francorosso,
Villaggi Bravo e Karambola;
• riduzione dell’8% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo per i prodotti Viaggidea (consultabile anche
sul sito: www.viaggidea.it);
• riduzione del 5% per le prenotazioni
effettuate con la promozione Last
Minute. Per informazioni e prenotazioni:
• centro prenotazioni:
tel. 011 19690202 e fax 011 0587340;
• presso tutte le agenzie di viaggio
in Italia, il cui elenco è visibile su www.alpitour.it/trova_agenzie.asp
Il codice sconto identificativo della
convenzione è visibile sulla newsletter
presente su www.associatiallafabi.it
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ARREDAMENTI EXPO-WEB
Arredamenti Expo-Web dispone di
6.000 m² di esposizioni affiliate site
in Brianza (Mi), e altri 2.000 m² in Toscana in Provincia di Firenze che sono
visitabili previo appuntamento.
Tra i prodotti esposti troverete arredamenti moderni e classici, che saranno
in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze. Arredamenti Expo-Web progetta
e fornisce alla clientela arredamenti costruiti da aziende di primaria importanza del settore arredo e design.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 30%.
Per informazioni e per conoscere il punto vendita più vicino a voi contattare:
tel. 02 87197002
cell. 335 5475737
www.expo-web.it
[email protected]
BIGLIETTI SCONTATI
THE SPACE CINEMA
Campagna per i soci FABI ottobre 2015
Anche per l’anno 2015 condizioni agevolate a favore di tutti i soci.
I biglietti hanno validità tutti i giorni
della settimana e in qualsiasi orario,
presso le multisale convenzionate.
Il circuito The Space Cinema, dispone
di numerose sale cinematografiche
presenti in tutto il territorio nazionale.
Per le modalità di richiesta rivolgersi
alla sede FABI di appartenenza.
BOSCH
L’azienda Bosch offre grande competenza e tecnologia all’avanguardia
grazie alle reti di officine indipendenti
Bosch Service ed AutoCrew, allo scopo di offrire un servizio di riparazione
di qualità superiore e conforme alle
attuali esigenze dell’automobilista.
Per gli associati FABI:
• presso i Bosch Car Service e i Bosch Diesel
Center verrà applicato
uno sconto minimo del
15% sui prodotti a marchio Bosch
utilizzati in occasione del tagliando
di manutenzione. Contattando il n°
verde gratuito 800 980 291 o visitando il sito www.boschcarservice.it
potrete conoscere i Bosch Car Service e i Bosch Diesel Center più vicini
a voi aderenti all’iniziativa;
• presso gli AutoCrew verrà
applicato uno
sconto minimo del 15% sui prodotti a
marchio Bosch utilizzati in occasione
di interventi di manutenzione e riparazione. Si precisa che sono esclusi dallo sconto i prodotti relativi a:
motore, turbocompressore, cambio,
trasmissione, frizione, alimentazione
e aria condizionata. Contattando il
n° verde gratuito 800 697 166 o visitando il sito www.autocrew.it potrete
conoscere gli AutoCrew più vicini a
voi aderenti all’iniziativa.
Sulla newsletter visibile sul sito www.
associatiallafabi.it potrete trovare i
coupon che dovranno essere esibiti
alle officine per poter usufruire degli
sconti.
BRITISH INSTITUTES
Azienda leader nel campo dell’insegnamento della lingua inglese. Docenti madrelingua qualificati, ampia
scelta di corsi e soluzioni, storia ed
esperienza nel campo, oltre 200 sedi
su tutto il territorio italiano: British
Institutes è la risposta a chi cerca un
aggiornamento professionale, un esame universitario o semplicemente a
CONVENZIONI
chi vuole conoscere la lingua inglese.
Per gli associati FABI:
• test d’ingresso gratuito;
• sconto del 10% sui corsi collettivi;
• sconto del 5% (in ore) sui corsi individuali.
Elenco sedi British Institutes sul sito
www.britishinstitutes.it
CINZIA ROCCA
Cinzia Rocca Retail è un’azienda leader nella vendita di abbigliamento e
accessori femminili, riconosciuta in
tutto il mondo come simbolo di eccellenza del made in Italy. La selezione
accuratissima delle fibre tessili è la
caratteristica principale del processo
produttivo dell’azienda Cinzia Rocca,
una scelta che si è rivelata strategica
non solo per la qualità della produzione ma per vincere le sfide di mercato.
Per gli associati FABI:
• sconto del 15% su tutti gli acquisti di
abbigliamento e accessori con esclusione dei prodotti in promozione o
durante il periodo dei saldi.
Negozi:
• Cinzia Rocca Milano
Via Senato 45
(angolo Via Manzoni) – Milano
0276280530;
[email protected]
• Cinzia Rocca Verona
Piazza delle Erbe 35 – Verona
045591280;
[email protected]
• Cinzia Rocca Brescia
Via Gramsci 6 – Brescia
03042904;
[email protected]
www.cinziarocca.com
www.cinziarocca.com/it/shoponline
CONBIPEL
ABBIGLIAMENTO
Da sempre sinonimo di stile e qualità per tutti gli italiani. Una grande
passione per l’abbigliamento donna,
uomo e bambino raccontata in più di
50 anni di storia e 150 punti vendita
diretti in Italia.
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Per gli associati FABI che sottoscrivono la Partnership “Con Te Card” i seguenti privilegi:
• 20% di sconto su tutti i capi Conbipel;
• saldi esclusivi;
• 30% di sconto per un acquisto entro
30 giorni dal proprio compleanno;
• promozioni dedicate.
L’elenco dei punti vendita è visibile
su www.conbipel.it
Per attivare la card scaricare e seguire
le indicazioni riportate sulla newsletter visibile su www.associatiallafabi.it
DUE RUOTE NEL VENTO
Tour Operator che si occupa di realizzare viaggi in bicicletta e trekking in
tutta Italia, Europa e in tutto il Mondo
(Tunisia, Cuba, Messico).
Per gli associati FABI:
• sconto dell’8% su tutti i viaggi in bicicletta, a piedi, trekking, con gli sci, in
canoa/kayak, con i pattini a rotelle,
presenti nel catalogo cartaceo e nel
sito web www.dueruotenelvento.com
• sconto del 5% sui viaggi in: Irlanda,
bici+veliero in Olanda, Basilicata,
Sardegna 8 giorni, bici+houseboat
(Francia, Olanda, Italia), Corsica,
Andalusia, Cuba e Tunisia.
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 4372057 – fax 011 4304621
[email protected]
EC MALTA SCUOLA
LINGUA INGLESE
Corsi per tutti anche per tutta la famiglia: i genitori possono accompagnare
i figli e frequentare i corsi programmati
per gli adulti, ma con gli stessi orari dei
ragazzi, per poter trascorrere insieme
la vacanza studio e dare l’opportunità
anche ai genitori di migliorare la lingua
inglese, un po’ “appannata” nelle reminiscenze scolastiche.
Informazioni sui corsi sul sito
www.ecenglish.com
Per gli associati FABI:
• scaricare la newsletter con tutti i costi convenzionati dal sito
www.associatiallafabi.it
FAXIFLORA
Spedizione fiori on-line.
Azienda leader nella trasmissione floreale in Italia e nel mondo. Faxiflora
opera da oltre vent’anni sul mercato,
avvalendosi di una propria organizzazione di fioristi associati con regolare
contratto, distribuita su tutto il territorio nazionale e costituita da migliaia di
fioristi in grado di soddisfare con professionalità e competenza le richieste
di consegne di omaggi floreali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% per acquisti on-line
su www.faxiflora.it nella sezione dedicata alla convenzione oppure con-
CONVENZIONI
tattando il numero verde 800 618667
- tel. 0171 694004 - [email protected]
Inoltre al raggiungimento di € 100,00
di spesa, anche con più ordini (max 3),
l’associato riceverà in regalo il libro “Le
parole dei fiori”.
La password identificativa della convenzione è visibile sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it
GOMMEUR SRL
La Gommeur Srl è titolare del sito internet www.gommeur.com presso cui
è possibile acquistare pneumatici ed
accessori on-line mediante un codice
utente e una password. Tali codici permettono di consultare i relativi prodotti, servizi, prezzi e solo nel caso di
acquisto verrà richiesta una registrazione personale al sito.
Per gli associati FABI:
• sconti dal 30% al 70% con la comodità della vendita diretta, senza
intermediari, direttamente dal sito
www.gommeur.com
L’associato può scegliere il pneumatico d’interesse e decidere se farselo
spedire al proprio domicilio oppure
in un centro convenzionato Gommeur (circa 800 in Italia). Il costo della spedizione è di solo € 1,00 e si può
scegliere se pagare mediante paypal,
con carta di credito, con bonifico
bancario oppure con contrassegno.
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente su www.associatiallafabit.it
IL TUCANO
VIAGGI
Tour Operator che da oltre trent’anni
organizza viaggi d’autore culturali,
naturalistici ed etnografici, su misura
per piccoli gruppi o individuali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% su pacchetto da nostra
programmazione “tutto compreso”;
• sconto del 10% su preventivi per viaggi individuali su misura;
• sconto del 12% su base familiare o
amici (gruppo minimo 4 persone);
• sulle pratiche non vengono applicati
i diritti d’iscrizione.
I cataloghi oggetto della convenzione
sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul
sito www.tucanoviaggi.com
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 5617061 – fax 011 515805
[email protected]
IMPERATORE TRAVEL
Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni formula di viaggio. Oltre 1.500 soluzioni
per soggiorni classici, in alberghi 5
stelle lusso, Bed&Breakfast, Villaggi,
Residence, Ville, Tour culturali e Vacanze tematiche, sportive, benessere,
religiose nelle località più belle d’Italia: Campania, Ischia e Capri, Sicilia e
Isole Eolie, Lampedusa, Pantelleria e
altre isole minori, Sardegna, Puglia,
Calabria, Basilicata, Lazio e ora anche
Nord Italia.
Per gli associati FABI:
• sconto del 12% sui cataloghi 2015 di:
Campania, Sicilia e Isole minori, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna
e Isole Eolie;
• sconto del 10% su offerte pubblicate
sul sito internet www.imperatore.it
e spedite via e-mail;
• catalogo confidenziale prezzi netti
(sconti dal 15% al 50%);
• quota individuale di gestione pratica:
adulti € 15,00 anziché € 30,00 - bambini 2/12 anni € 10,00 anziché € 15,00;
• assicurazione annullamento viaggio
gratuita.
Per informazioni e prenotazioni:
direttamente dall’associato telefonando al numero 081 3339550,
oppure via fax al numero 081 908486,
o via mail [email protected]
(Sig.ra Ida Restituto).
ISTITUTO
WATSON
DOTTOR ENRICO ROLLA
Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializzazione Post-Universitaria. Oltre ai
programmi di terapia individuale e di
gruppo è specializzato nella terapia
online e telefonica per il trattamento
di svariati disturbi.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10%.
Per informazioni e prenotazione
appuntamenti online:
tel. e fax 011 5611102
www.iwatson.com
[email protected]
LAVAZZA A MODO MIO
Lavazza è una delle aziende di torrefazione più importanti al mondo. Nel
2007 Lavazza ha creato A Modo Mio:
qualità superiore e gusto autentico che
rendono ogni tazzina un’esperienza
unica e indimenticabile. Nelle capsule
A Modo Mio sono racchiusi oltre cento anni di passione ed esperienza, per
portare a casa propria il piacere di un
espresso sempre perfetto.
Per gli associati FABI:
• offerte dedicate per macchine espres-
settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI
57
CONVENZIONI
so Lavazza A Modo Mio visibili sul
sito www.associatiallafabi.it
MASSIMO REBECCHI BOUTIQUE
La convenzione con Virginia Srl, industria di confezioni della linea abbigliamento e accessori del gruppo
Massimo Rebecchi, prevede lo sconto
nei punti vendita Massimo Rebecchi.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% presso tutti i punti
vendita (negozi e outlet).
L’elenco dei punti vendita è visibile su
www.massimorebecchi.it
MONDADORI
ABBONAMENTI RIVISTE
Una delle principali società europee nel
settore editoriale, la sua mission è di favorire la diffusione della cultura e delle
idee con una produzione che tocca ogni
genere e raggiunge tutti i lettori.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 78% su abbonamenti
settimanali, mensili e periodici.
Per informazioni: telefonare al Servizio
Clienti 199 111999, oppure inviare una
mail a [email protected]
Per sottoscrivere gli abbonamenti
scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it
MSC CROCIERE
MSC Crociere propone viaggi per
molteplici affascinanti destinazioni
tra cui: Mediterraneo, Nord Europa,
Oceano Atlantico e Caraibi.
Vivere una crociera MSC significa salire a bordo di navi moderne e tecnologicamente avanzate, gioielli del ventunesimo secolo con un’età media di
appena 5 anni.
58
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% sulla tariffa vigente
(P&P, Prima Premia, Best Price, listino, tariffe pubblicate sul catalogo in
vigore);
• sconto del 5% su promozioni proposte
da MSC (es. Offerta Provaci o Offerta
Happy Winter, pubblicata sul sito istituzionale www.msccrociere.it).
Le prenotazioni devono essere effettuate unicamente tramite le agenzie
Bluvacanze ed Open Travel Network il
cui elenco è visibile sui siti:
www.bluvacanze.it
e www.opentravelnetwork.com
I termini e le condizioni e il codice
sconto identificativo della convenzione sono visibili sulla newsletter presente su www.associatiallafabi.it
NCC ITALY
NCC Italy è un’azienda leader nei
servizi di noleggio con conducente a
Roma. NCC Italy nel corso degli anni
ha imparato a differenziarsi dai tanti
competitors grazie all’indiscutibile
qualità dei servizi offerti ed alla totale propensione alla soddisfazione del
cliente.
L’azienda offre un’ampia gamma di
servizi, che spaziano dai servizi di
trasferimento verso aeroporti, porti
e stazioni ferroviarie, servizi turistici,
servizi Business, ed eventi speciali,
quali matrimoni, meetings e fiere. La
NCC Italy propone solo auto di recente immatricolazione, autisti professionali, cordiali e multilingua.
Per gli associati FABI:
• tariffe agevolate visibili sulla newsletter presente sul sito
www.associatiallafabi.it
NH HOTELS
È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle principali in
Europa. Gestisce circa 400 alberghi
(di cui 53 in Italia).
La convezione per gli associati FABI riguarda gli alberghi in Italia e prevede:
• tariffe scontate visibili sulla
newsletter presente sul sito
www.associatiallafabi.it
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla medesima newsletter.
Per prenotazioni individuali:
centro prenotazioni: 848 390 398
[email protected]
Per prenotazioni gruppi:
Ufficio Gruppi: 800 160 199
[email protected]
&
POLIZZA AUTO
Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative
alle coperture assicurative riguardanti
autovetture, camper e moto.
Per gli associati FABI:
• RC Autovettura: sconto fino al 62%;
• ARD (incendio, furto, kasko, ecc.):
sconto fino al 40%;
• eventi naturali e atti vandalici:
sconto fino al 40%.
Per richiedere il preventivo accedere
al sito www.fabi.polizze.it “area preventivi auto e camper” e seguire le
indicazioni.
Per informazioni scrivere a:
[email protected]
&
POLIZZA CASA
Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative
alle coperture assicurative riguardanti
la casa/abitazione (dimora abituale o
saltuaria) e precisamente:
• RC capo famiglia - incendio - furto.
Per richiedere un preventivo compilare la modulistica allegata alla newsletter sul sito www.associatiallafabi.it
CONVENZIONI
SALMOIRAGHI & VIGANÒ
Con più di 150 anni di storia e i propri punti vendita su tutto il territorio,
Salmoiraghi & Viganò è la più grande catena di ottica in Italia. Nei punti vendita è possibile effettuare test
visivi gratuiti da ottici professionisti,
avere consulenza estetica e supporto
tecnico da parte del personale.
Per gli associati FABI:
• sconto del 30% su occhiali da vista
completi di lenti;
• sconto del 20% su occhiali da sole;
• sconto del 10% su lenti a contatto.
Gli sconti sono validi per gli associati
FABI e per i loro familiari. Non sono cumulabili con altre eventuali promozioni
in corso nel punto vendita e non sono
validi su: confezioni da 90 pz di lenti a
contatto, strumentazione elettronica,
lavorazioni, riparazioni e garanzie.
Sul sito www.salmoiraghievigano.it
potrete visualizzare le ultime promozioni e l’elenco dei punti vendita.
SHENKER
Shenker è un centro di eccellenza per
l’insegnamento dell’inglese in Italia.
Propone un’ampia varietà di corsi
per coprire ogni esigenza di apprendimento tra cui corsi individuali, corsi
di gruppo, corsi di Business English,
corsi per bambini e ragazzi, e preparazione agli esami internazionali. Lo
Shenker propone inoltre corsi speciali
di Financial English e Legal English,
60
appositamente studiati per il settore
bancario. Per entrambi i corsi Shenker
propone agli associati FABI la seguente promozione: prima lezione di prova gratuita e senza impegno e gratis
l’app “BAM!” per scaricare ogni giorno una lezione con frasi idiomatiche e
l’inglese per internet.
Inoltre per gli associati FABI:
• sconto del 20% su tutti i corsi individuali e tanti benefici e vantaggi
per gli iscritti FABI e le loro famiglie.
(N.B. gli sconti non sono cumulabili
con altre promozioni stagionali).
Elenco sedi sul sito www.shenker.com
SLOW FOOD
La Campagna per i soci FABI
Diventare socio Slow Food vuol dire
entrare a far parte di un’associazione
che difende il cibo “vero” con i denti
per scegliere quello che mangiamo in
base ai nostri gusti, alla nostra cultura e alla nostra identità. Donando la
tessera Slow Food regalerete un intero mondo fatto di produttori che lavorano in armonia con l’ambiente per
ottenere quell’eccellenza gastronomica vanto del nostro Paese, prodotti
tutelati da progetti come i Presìdi
Slow Food e l’Arca del Gusto, cene,
degustazioni, eventi, orti scolastici e
mercati contadini, campagne in difesa della sovranità alimentare in tutto
il mondo. E i vantaggi sono tantissimi: sconti sui corsi di degustazione
Master of Food, su tutto il catalogo
Slow Food Editore, gadget, durante
gli eventi i nei locali amici.
Per gli associati FABI:
con la tessera Slow Food a € 25,00 riceverete:
• Slow, la rivista di Slow Food in formato elettronico (4 numeri anno);
• una guida della collana MANGIAMOLI GIUSTI;
• la e-newsletter settimanale con
consigli, appuntamenti, notizie dal
mondo Slow;
• sconti su libri e gadget e sugli eventi
nazionali come Slow Fish e Cheese e
presso i locali amici. In esclusiva...
• un libro omaggio della Collana Ricettari regionali di Slow Food Editore e un buono sconto del 40% da
utilizzare per l’acquisto di libri presso gli stand Slow Food durante gli
eventi nazionali del 2015.
La campagna è valida da marzo al 31
dicembre 2015.
Per le adesioni www.associatiallafabi.it
UNITELMA SAPIENZA
UNIVERSITÀ TELEMATICA
“Braccio” telematico della prestigiosa
Università romana La Sapienza, con
sede a Roma, Viale Regina Elena 295,
è un’Università pubblica non statale istituita con decreto del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca in data 7 maggio 2004, con
peculiarità di formazione universitaria
tramite internet.
Unitelma Sapienza è autorizzata a rilasciare i seguenti titoli di studio: Laurea,
Laurea Magistrale, Diploma di specializzazione, Dottorato di Ricerca e Master Universitari di I e II livello, validi a
tutti gli effetti di legge.
Per gli associati FABI riduzione sulla
retta annuale di iscrizione. Esempio:
• corso di laurea € 1.500,00;
• corso di laurea magistrale e laurea
magistrale a ciclo unico € 1.700,00.
Troverete le informazioni su iscrizioni,
immatricolazioni, valutazioni preimmatricolazioni ed elenco corsi su
www.unitelma.it
Torino
vivere la città
PROTAGONISTI: Pallina e Cespuglio: Maurizio Battista
e Paolo Migone
LE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE, COMUNICAZIONE
E IMMAGINE, IDEE E SERVIZI, GLI ESPERTI RISPONDONO,
LA PAROLA AI LETTORI
LE PROPOSTE: CONFERENZE E CORSI, VISITE GUIDATE, GITE,
SPETTACOLI, CONVENZIONI
MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Dott. William Manuzzi
e dott.ssa Lina Russo.
laterale, le mnemotecniche, tanto utili dai
10 anni in su. Tutto ciò organizzato su più
livelli: dal dire al fare, cioè sia nella relazione terapeutica individuale, sia attraverso
Corsi e Seminari su argomenti orientati
al miglioramento della qualità della vita.
Dott. Bongiorno, lei si occupa della
mente, con quale approccio?
Scienza e Filosofia della Salute è il terreno
in cui mi muovo in un approccio Biopsicosociale, nessun aspetto della nostra
vita può essere trattato isolatamente dal
resto delle esperienze. Viviamo costante-
bIOs: la salute e il benessere
della persona
L
o studio odontoiatrico-ortodontico
Manuzzi, in Via Filadelfia a Torino, è un
ambiente moderno, colorato ed accogliente. Nato negli anni ‘80, si è evoluto
estendendo il suo campo di interesse al
Benessere della Persona, interazione di
mente e corpo.
Ecco il motivo della nascita di “bIOs”.
Ci illustrano il significato la dott.ssa Lina
Russo Naturopata, il dott. Andrea Bongiorno Sociologo specializzato in Psicobiologia della Salute e il dott. William
Manuzzi Medico Odontoiatra specialista
in Ortognatodonzia.
Dott.ssa Russo, ci spieghi il significato
del termine bIOs.
La scelta di bIOs è legata al suo significato, forma della vita, intesa come stile di
vita. Nel nostro studio ci occupiamo, con
passione e professionalità, di migliorare
la qualità della vita delle persone.
Come riuscite a farlo?
Lo Studio è organizzato intorno a diverse
specializzazioni, il dott. William Manuzzi
Medico Ortognatodonzista lo ha fondato nel 1982 e oggi il figlio, dott. Edoardo,
collabora occupandosi della cura e dell’estetica dei denti. Negli anni si è evoluto,
crescendo ed aprendosi a nuove collaborazioni seguendo il fil rouge della cen-
62
tralità della Persona, unione inscindibile
di corpo e mente. La medicina estetica,
la pelle, la nostra immagine nel mondo;
l’odontoiatria, salute e piacere del sorriso; le relazioni alimentari, noi mangiamo
ciò che siamo… imparare a cambiare;
counselling e coaching, relazioni d’aiuto; sistemi d’apprendimento al benessere, far crescere l’autostima, l’intelligenza
emotiva, strategie motivazionali, problem
solving, migliorare le abilità metacognitive ed intellettive, sviluppo del pensiero
mente immersi in relazioni: persone, ambienti, oggetti, eventi. La consapevolezza
di esse è base per migliorare forma e stile di vita. Nello specifico, oltre all’uso di
strumenti conversazionali tipici della Psicologia Positiva, mi rivolgo alla Programmazione Neuro Linguistica e Ipnosi.
Tutto ciò condito e amalgamato dall’ingrediente più importante: il buon senso.
Ingrediente molto usato nello Studio dai
diversi Specialisti, unione di professionalità, passione, ascolto ed empatia.
MEDICINA E SALUTE
Quindi il paziente che entra allo studio bIOs trova una molteplicità di approcci terapeutici per il suo benessere
psicofisico. Allora parliamo dell’importanza che riveste una corretta alimentazione con la dott.ssa Lina Russo. Quali
sono le sue linee guida?
Punto sempre sull’importanza dell’attività fisica perché una persona che si mette in moto in qualche modo, anche solo
camminando, cambia completamente il
suo approccio con il mondo.
Per quanto riguarda le diete noi non promuoviamo quelle drastiche, cerchiamo di
interagire facendo piccoli step e brevi percorsi. Ormai gli alimenti che fanno bene
o male sono conosciuti. Siamo dell’opinione che piccole modifiche nelle abitudini alimentari e nella relazione con il
cibo insieme a piccoli approcci nella sfera
dell’attività fisica, se sostenuti nel tempo,
possano condurre a grandi risultati e ad
una trasformazione nella percezione della realtà interna ed esterna a sé.
Dott.ssa Russo, lo studio bIOs si occupa anche di medicina estetica?
Insieme al dott. Nicola Canavesio, collaboro nella medicina estetica non invasiva
per la cura dell’immagine della persona
(botulino, fillers, fili, etc.).
Abbiamo apparecchiature moderne e utili dedicate all’estetica per chi desidera migliorare in modo non invasivo la propria
immagine curando anche la parte interiore dell’essere.
Sicuramente è utile, dott. Bongiorno,
il suo supporto in qualità di Sociologo
specializzato in Psicobiologia della salute per l’accettazione del sé prima e dopo
un intervento di medicina estetica.
Sì, perché ci sono relazioni psicosomatiche e altre somatopsichiche. A volte un
paziente si rivolge alla nostra équipe per
ciò che percepisce come un difetto fisico,
e poi nel colloquio, scopriamo disagi che
necessitano di altri strumenti, brevi colloqui che possano re-illuminare un periodo
buio. Tra noi c’è una collaborazione e uno
scambio continuo.
Come cure naturopatiche cosa consiglia più spesso ai suoi pazienti, dott.ssa
Russo?
Noi ci occupiamo di Naturopatia Scientifica, ci orientiamo verso integratori naturali che possano coadiuvare percorsi
molto ampi.
Parliamo adesso dello studio odontoiatrico. Dott. William Manuzzi, come
Ortodonzista di che cosa si occupa?
Siamo partiti lavorando principalmente
sui bambini, per i quali rimane fondamentale un intervento ortodontico preventivo ed intercettivo. Oggi, l’evoluzione dei materiali e la nascita di tecniche
“invisibili”, permettono di raggiungere
ottimi risultati andando incontro alle esigenze sociali degli adulti che sempre più
numerosi si rivolgono allo specialista per
la correzione delle malocclusioni. Una
delle caratteristiche importanti di queste
tecniche è anche l’igiene, queste mascherine trasparenti si tolgono per mangiare
e lavarsi i denti e questo è un vantaggio
apprezzato ad ogni età.
Si occupa anche di estetica, dott. Manuzzi?
Una bocca che funziona correttamente
di solito è anche bella. Diciamo che molti
pazienti sono interessati soltanto a un’ortodonzia dei sei denti anteriori e non si
curano dei difetti della masticazione. Io
mi occupo esclusivamente di ortodonzia
e in studio c’è mio figlio Edoardo, Odontoiatra, che segue tutta la parte conservativa e quindi le cure, le protesi e in special
modo tutto l’approccio estetico facendo
uso delle tecnologie più avanzate.
Oltre lei e suo figlio, come è composto
il team dedicato alla cura della bocca?
Possiamo contare sulla collaborazione
del dott. Eugenio Gamerro Pedodonzista, il dott. Andrea Nasi per la chirurgia
maxillofacciale, Laura Del Bianco Igienista e la dott.ssa Federica Fioro Logopedista. È un team esperto di alto livello che
ci consente di affrontare qualsiasi intervento allo stato dell’arte e anche tutta la
nostra attrezzatura è modernissima, dal
radiografico per la panoramica all’apparecchio combine per la ricostruzione 3D
delle immagini. Il paziente può trovare
nella nostra realtà la risposta a diverse
esigenze confrontandosi sempre con dei
professionisti di grande esperienza.
STUDIO MEDICO MANUZZI
e CENTRO bIOs
Via Filadelfia 149/B - Torino
Tel. 011 3298557
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settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
63
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
IRM investe nella tecnologia
T
utto ebbe inizio nel 1976 quando i
coniugi Emilio Bandiera e Silvana Bersano inaugurarono a Pianezza, nei locali
dell’Oratorio della Chiesa SS. Pietro e
Paolo, il centro di Indagini Ricerche Mediche IRM. Nel 1992 si trasferirono nella sede attuale che è strutturata su due
piani, è dotata di un ampio parcheggio
interno ed è circondata da 20.000 mq di
parco alberato. La struttura si compone
di undici sale d’attesa, un ampio atrio che
ospita tredici sportelli per le prenotazioni
e l’accettazione, quaranta ambulatori dotati di spogliatoio e numerosi locali per le
analisi cliniche. Nel corso degli anni la famiglia si è allargata e ai coniugi Bandiera
si sono uniti il figlio Davide e il nipote Giulio che, proprio come i fondatori, credono
che la salute delle persone sia l’obiettivo
primario oltre che la mission del poliambulatorio. Per questa ragione da sempre
IRM investe sia risorse economiche sia
energie e competenze nella selezione dei
migliori professionisti al fine di creare un
polo di eccellenza capace di rispondere alle esigenze dei pazienti in maniera
puntuale. Per questo motivo la proprietà
pone grande attenzione nella tecnologia più innovativa attraverso l’utilizzo di
macchinari di ultima generazione. Nel
primo semestre del 2015 sono stati fatti
ingenti investimenti per acquisire nuovi
ecografi destinati al reparto cardiologico
il cui scopo è fornire risultati ancora più
dettagliati nello studio del cuore, una
TAC Cone Bean per la tomografia delle
arcate dentarie che emette un dosaggio
molto basso di radiazioni e ancora un
nuovo mammografo in grado di effettuare l’innovativa tecnica della tomosintesi,
nuovo standard per la prevenzione senologica. Apparecchi altamente innovativi
che si avvalgono di tecniche di immagine
sempre più definite e dettagliate così da
ridurre ulteriormente il margine di errore
e garantire al paziente un servizio di qualità superiore. A questi strumenti di diagnostica per immagini si aggiungono una
risonanza magnetica ad alto campo ed
una risonanza magnetica aperta, per un
rinnovamento tecnologico che pone IRM
64
per la salute dei pazienti
al medesimo livello dei grandi ospedali.
Tutto ciò spiega ancora una volta perché
il centro ambulatoriale polispecialistico
e laboratorio di analisi sia da sempre il
punto di riferimento sanitario non solo
per Pianezza, ma per tutta la zona nord
ovest di Torino e le valli circostanti. In un
momento di contrazione economica che
investe molti settori italiani, incluso quello della salute, questa azienda sanitaria
privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale accreditata in fascia A si
dimostra in contro tendenza e, soprattutto, dimostra ai pazienti quanto il benessere delle persone sia il valore primario.
Naturalmente l’investimento effettuato
per acquisire queste apparecchiature di
ultima generazione è accompagnato da
un altro investimento, legato alla formazione dei professionisti. Medici e personale hanno infatti seguito dei corsi di
aggiornamento per avere il know how
necessario per utilizzare i macchinari e
per saper interpretare con precisione i
risultati. Perché, come sottolinea la famiglia Bandiera, i pazienti che effettuano gli esami devono potersi rivolgere a
specialisti competenti e preparati e avere
la garanzia che gli strumenti diagnostici
siano all’avanguardia e precisi. In campo
medico, infatti, non ci dovrebbe mai essere margine di errore.
Dallo studio degli ambienti alla selezione
dei dottori, passando per la vasta gamma
di prestazioni proposte e per l’utilizzo di
tecniche e apparecchiature di avanguardia, IRM è quindi il poliambulatorio di
famiglia per tutta la famiglia. A tale proposito, Davide Bandiera sottolinea che:
“Per la salute è fondamentale scegliere un
centro che investa in tecnologie all’avanguardia ed è diritto dei pazienti informarsi
prima di sottoporsi agli esami. La sicurezza
del singolo è un bene imprescindibile”.
Centro IRM - Indagini Ricerche Mediche
Via Torino 19 - Pianezza (To)
Tel. 011 9662585
www.ricerchemediche.it
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prevenzione;
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specialistiche private;
• sconto del 10% su esami diagnostici
privati.
settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
65
MEDICINA E SALUTE
Con questi impianti
di ultima generazione
sarà possibile
vedere nitidamente da
qualsiasi distanza.
Clinica Baviera
è uno dei primi utilizzatori
in Italia.
PRESBIOPIA: arriva
la lente intraoculare trifocale
V
edere perfettamente, senza occhiali da vista, da tutte
le distanze.
Un sogno per molti, soprattutto per chi inizia ad avere a
che fare con la presbiopia ed è costretto a indossare anche tre paia di occhiali diversi a seconda della distanza,
o gli occhiali progressivi spesso poco tollerati.
Un sogno che adesso può diventare realtà, grazie a una
vera rivoluzione nel campo dell’oftalmologia avanzata:
la lente intraoculare trifocale di ultima generazione.
66
Si tratta di una lente intraoculare (che
sostituisce il cristallino, la lente naturale dell’occhio) uguale alla multifocale:
a differenza di quest’ultima, però, che
consente un’ottima visione da vicino
e da lontano, quella trifocale permette
un’ottima vista a tutte le distanze, anche a quella intermedia.
Clinica Baviera, leader europeo in oftalmologia avanzata, è uno dei primi istituti a impiantare questa lente in Italia.
“Delle diverse tecniche chirurgiche la più
moderna, con i migliori risultati – spiega il dottor Massimo Notaro, direttore
medico di Clinica Baviera Torino – è la
sostituzione del cristallino naturale con
una lente artificiale in grado di mettere a
fuoco le immagini da tutte le distanze”.
All’interno dell’occhio esiste una lente
naturale (il cristallino) che fino a circa
45 anni d’età ha la capacità di mettere a
fuoco oggetti posti a qualsiasi distanza
da noi. Dopo tale età questa capacità di
“messa a fuoco” si perde gradualmente, a causa del progressivo indurimento
del cristallino, ma anche per l’indebolimento del muscolo ciliare che determina i movimenti necessari alla messa a
fuoco. A questa età il cristallino, inoltre,
perde progressivamente la naturale trasparenza che lo caratterizza, dando poi
origine alla cataratta.
Queste modifiche legate all’inevitabile passare degli anni determinano,
quindi, la comparsa della presbiopia.
Diventa quindi sempre più difficile leg-
MEDICINA E SALUTE
gere un quotidiano, utilizzare un tablet
o il proprio cellulare, leggere un bugiardino di un farmaco. Nei primi tempi
si cerca di “arginare” il fenomeno stirando quanto più possibile le braccia,
allontanando gli oggetti per vederli più
nitidamente; i pazienti miopi, invece,
tolgono gli occhiali ed avvicinano gli
oggetti, a seconda del grado di miopia,
per rimetterli subito dopo per vedere
bene da lontano. Ma alla fine tutti sono
costretti a ricorrere ad uno o più paia di
occhiali. La lente trifocale sostituisce il
cristallino invecchiato e privo della sua
capacità di mettere a fuoco oggetti a diverse distanze.
Questa chirurgia è applicabile a pazienti che hanno associato alla presbiopia
anche difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Grazie all’impegno delle industrie produttrici di queste particolari e sofisticate lenti intraoculari, in questi ultimi
anni sono stati approntati prodotti
altamente performanti, perfettamente
tollerati dall’organismo e che, una volta
impiantati, non necessitano di manutenzione permettendo la soluzione del
problema visivo definitivamente.
Per capire se si è idonei a questo tipo di
intervento è fondamentale sottoporsi a
una visita refrattiva, grazie alla quale i
medici possono selezionare i pazienti
più idonei.
Le nuove lenti intraoculari trifocali
sono lenti acriliche di materiale immunocompatibile, quindi accettato
dall’occhio, senza possibilità di rigetto
e sfruttano il principio della diffrazione,
cioè della possibilità di deviare le immagini su diversi punti della retina. In
questo modo riescono a far arrivare alla
retina l’immagine a fuoco che arriva da
lontano, da una distanza intermedia e
da vicino.
Il paziente non deve adattare la direzione dello sguardo all’oggetto che sta
osservando come con gli occhiali progressivi: è il cervello che elabora l’immagine e sceglie quella che gli serve
annullando le altre. Quindi, molto semplicemente, il paziente guarda ciò che
lo interessa e vede perfettamente a fuoco. Questo è possibile grazie alla capa-
cità di soppressione del cervello, cioè la capacità di eliminare
le immagini che non servono o
danno fastidio, non permettendo una visione corretta.
Mentre con le bifocali c’erano
solo due punti di fuoco, lontano e vicino, perdendo la visione
della mezza distanza (quella
che si ha, per esempio, guardando il pc), con le trifocali è
possibile una perfetta messa a
fuoco a tutte le distanze.
La lente è di piccolissime dimensioni, normalmente circa
6-7 mm, e non richiede manutenzione nel tempo: una volta
impiantata resta nell’occhio tutta la vita.
Questo tipo di lente intraoculare può
essere utilizzata anche nei pazienti affetti da cataratta, consentendo loro di
vedere nitidamente a tutte le distanze
di lavoro. La modalità di impianto prevede un intervento mini invasivo e la
creazione di un piccolo tunnel corneale
attraverso il quale il “facoemulsificatore” scioglie, grazie agli ultrasuoni, ed
aspira il cristallino naturale e successi-
Tiziana Putigniano: “L’intervento di correzione
miopia e presbiopia ha cambiato la mia vita”.
vamente viene inserito quello artificiale.
Senza punti di sutura. L’intervento dura
15 minuti ed è eseguito in anestesia topica, solo con gocce di collirio anestetico instillate prima dell’intervento; non
è necessario il ricovero e il paziente
viene dimesso dopo l’intervento senza
bende a coprire l’occhio, ma con la sola
protezione degli occhiali da sole.
Normalmente nel giro di qualche giorno la visione riprende e il paziente può
ricominciare ad avere una vita lavorativa e sociale pressoché normale. Viene
eseguito un occhio per volta a distanza
di 7-15 giorni.
CLINICA BAVIERA
Il dott. Massimo Notaro, direttore medico
di Clinica Baviera Torino.
Piazza Solferino 7/I - Torino
Tel. 011 0920155
Numero verde 800 228 833
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• valutazione di idoneità al
trattamento laser € 35,00;
• trattamento laser per correzione
difetti visivi € 975,00 ad occhio;
• visita oculistica completa € 60,00.
settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
67
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
La dott.ssa Zecchin,
esperta nutrizionista,
spiega perché non
mangiare e perdere
peso non bastano.
Dieta fai da te?
No grazie.
Dott.ssa Elisabetta Zecchin
D
urante le vacanze estive avete raggiunto una forma fisica da
fare invidia a Charlize Theron e a Chris Hemsworth e volete mantenerla anche nei mesi più freddi? Oppure, al contrario, vi siete
concessi qualche finger food di troppo che non siete riusciti a
smaltire?
Prima di ricorrere alle diete fai da te, ai consigli dell’amica perennemente attenta all’etto di troppo o ai suggerimenti dei magazine
maschili e femminili (perché, ammettiamolo, anche l’uomo ci tiene al proprio corpo e le statistiche lo dimostrano), soffermatevi a
pensare: non sarebbe meglio affidarsi ad un nutrizionista esperto?
68
Ammesso che esistano davvero delle soluzioni dimagranti dall’effetto immediato, queste sono in grado di garantire un
risultato continuativo nel tempo oppure,
terminata la dieta, i chili persi fanno nuovamente capolino? E ancora: quali sono
gli aspetti collaterali di una perdita di
peso repentina? Diete drastiche possono
cambiare il metabolismo? Oltre ai chili riportati dalla bilancia, quanto sono importanti il tono muscolare e la massa grassa?
Per rispondere a queste e ad altre domande ci siamo rivolti alla dott.ssa Elisabetta
Zecchin. Laureata in Scienze Biologiche
con indirizzo biomolecolare, la biologa
nutrizionista si occupa di intolleranze e
allergie.
Il suo curriculum è ricco di esperienze e
riconoscimenti prestigiosi tra i quali una
borsa post-dottorato presso il laboratorio
del professor Rosa, direttore dell’U784
dell’INSERM Ecole Normale Superieure
de Paris e un master in nutrizione e dietetica presso l’Università Politecnica delle
Marche.
Autrice di numerose pubblicazioni, dal
2004 ad oggi ha partecipato a diversi
corsi di formazione per la professione di
biologa nutrizionista al fine di avere una
visione quanto più ampia e dettagliata su
un tema così vasto e complesso; tra gli argomenti oggetto di studio segnaliamo l’alimentazione e le intolleranze nello sport,
la celiachia, la stima della composizione
corporea e la nutrizione della donna. Dal
MEDICINA E SALUTE
2008 è iscritta all’Associazione Centro
Studio delle Intolleranze Alimentari e della Nutrizione (A.C.S.I.A.N.), della quale è
anche la responsabile per la Provincia di
Torino, che si pone come obiettivo principale l’approfondimento delle tematiche
relative alle intolleranze alimentari. Nata
in provincia di Venezia e laureata presso
l’Università degli Studi di Padova, esercita a Torino presso il centro polispecialistico CEMUR87 e presso lo studio medico
Crocetta e ad Avigliana nel Centro Medico Valsangone.
Dott.ssa Zecchin, cos’è l’Indice di
Massa Corporea del quale si legge spesso sui giornali?
L’IMC, detto anche BMI ovvero Body
Mass Index, è un dato biometrico che
deriva da una formula matematica; viene
espresso come il rapporto tra il peso e il
quadrato dell’altezza di un individuo ed è
utilizzato come indicatore dello stato del
peso forma. Questo valore non considera
però la corporatura e l’ossatura.
Quali sono i parametri per determinare il peso ideale?
Le statistiche ufficiali hanno dei range
precisi: il valore che definisce il normopeso varia tra 18,5 e 25; si è sottopeso se il
dato è inferiore a 18,5 e sovrappeso se va
da 25 a 30. Da 30 a 40 si parla di obesità e
sopra i 40 di obesità grave. Tengo a precisare che un altro numero importante nella dieta è la percentuale di massa grassa.
Come si misura la massa grassa?
Con il plicometro e l’impedenziometro. Il
primo è una pinza con una molla calibrata per applicare una pressione costante
sulla plica di 10 g/mm².
Lo strumento permette di fornire una
precisa valutazione dei pannicoli adiposi
e quindi dello stato nutrizionale del soggetto in esame e di come viene a distribuirsi settorialmente il suo tessuto adiposo
nelle diverse zone. Occorre infatti distinguere tra grasso viscerale, posizionato
negli organi e pericoloso in quanto può
creare problemi gravi come l’occlusione
delle vene o disturbi cardiaci, e sotto cutaneo, il più facile da smaltire.
La bioimpedenziometria è invece una
metodica utilizzata per la determinazione della composizione corporea che fornisce un modello preciso del soggetto in
quanto indica la massa grassa, la massa
cellulare, l’acqua intra ed extracellulare,
lo scambio Na/K e il metabolismo basale. Essa misura l’impedenza del corpo al
passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza e alta frequenza.
L’impedenziometro è costituito da quattro elettrodi che si applicano sul dorso
delle mani e dei piedi in maniera controllata e che sono collegati a dei fili conduttori attraverso i quali viene fatta circolare
la corrente che, attraversando le strutture
corporee, subisce un calo di intensità dovuto all’impedenza associata alle stesse.
Il segnale risultante, ovvero la risposta in
termini di intensità elettrica, è trasmesso
ad un apparecchio trasduttore che raccoglie i dati traducendoli in misure corporee.
Quali parametri definiscono la massa
grassa?
La sua valutazione dipende dall’età, dal
sesso e dalla struttura fisica. L’esame per
misurare la massa grassa considera l’eccesso di tessuto adiposo che si discosta
dai valori ideali che per l’uomo sono il
12% e per la donna il 25%. Tengo a precisare che quando si parla di sovrappeso
si pensa ai chili di troppo, ma è il sovrappeso di massa grassa quello pericoloso.
Oltre ad essere anti estetico, questo fardello richiede infatti molta energia per
essere trasportato, non contribuisce al
buon tono muscolare e affatica tutte le
funzioni del corpo, creando numerosi
scompensi.
Come si elimina la massa grassa?
Con una dieta equilibrata, graduale, che
porta a smaltire l’accumulo dannoso e
non intacca la massa magra, limitando il
consumo di alcool ed evitando l’ozio. Infatti, è necessario iniziare un allenamento
regolare. L’esercizio fisico e un’alimentazione sana sono indispensabili per perdere peso e massa grassa.
Anche l’idratazione, che si misura con
l’impedenziometro, è un parametro importante; l’uomo è composto per il 5565% di acqua, la donna per il 50-60%
(un po’ meno a causa del suo maggiore
contenuto di grasso). Un’adeguata idratazione dell’organismo è un requisito assoluto per la salute ed è essenziale per l’esistenza stessa. L’acqua aiuta le principali
reazioni chimiche vitali dell’organismo e
mantiene le corrette funzioni corporee.
Se il peso aumenta, come ci si deve
comportare?
Sconsiglio le diete fai da te, che non considerano la massa corporea nella sua totalità ovvero la divisione tra massa magra
– che si divide in muscoli, organi interni,
ossa e acqua – e massa grassa che si differenzia tra grasso di struttura e grasso di
settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
69
MEDICINA E SALUTE
deposito. Per quanto riguarda la massa
magra, trovo interessante fornirvi le percentuali: i muscoli compongono il 45%
di peso nell’uomo e il 36% nella donna,
gli organi interni il 25% e le ossa il 15%
nel maschio e il 14% nella femmina.
I valori di grasso di struttura sono invece
il 3% per lui e il 12% per lei, mentre il
grasso di deposito il 12% per l’uomo e il
13% per la donna.
Se invece si dimagrisce, cosa succede?
Dipende. Se la perdita di massa riguarda i muscoli e gli organi interni si ha il
deperimento, se si perde troppa acqua
c’è il rischio di disidratazione, se si riduce la percentuale di osso si ha una demineralizzazione così come l’eccessiva
diminuzione di grasso di struttura porta
all’emaciazione. Solo la perdita di grasso
di deposito permette il giusto dimagrimento.
Ecco perché è importante seguire una
dieta bilanciata e prescritta da un nutrizionista che conosce il settore e sa che
la bilancia, da sola, non basta in quanto
non discrimina tra massa grassa e massa
magra e non è in grado di valutare i mutamenti corporei in seguito a cambiamenti
alimentari, come la scelta di abbracciare l’ideologia vegetariana o vegana per
esempio, o quali cambi avvengono nel
fisico tra prima e dopo l’allenamento intensivo in determinate attività sportive.
70
Dott.ssa Zecchin, cos’è il Piatto sano?
È il modello alimentare ideale da seguire. Si tratta di regole generali nate negli
Stati Uniti dove purtroppo il junk food,
ovvero il cibo preconfezionato, di scarso
valore nutritivo e di alto contenuto calorico, domina incontrastato.
Il Dipartimento dell’Agricoltura americano nel 1992 aveva già creato la Piramide
alimentare che era un esempio grafico
salutare di riferimento, facile da consultare, e che forniva molte informazioni
sul cibo da assumere.
Nel 2012 il Dipartimento dell’Agricoltura
si è affidato all’Università di Harvard per
sviluppare un modello più innovativo
che tenesse in considerazione i cambi
avvenuti nella società e nel modo di vivere delle persone.
È nato così il Piatto sano, una rappresentazione circolare, proprio come un piatto, suddivisa in spicchi di dimensioni
diverse. Il 50% del piatto è composto da
frutta e verdura di stagione e di tutti i colori, che devono essere assunte regolarmente nella giornata; il 25% da proteine
salutari quali pesce non di allevamento,
carni bianche ruspanti, legumi e frutta
con il guscio.
Meglio moderare molto invece il consumo di carni rosse, per la correlazione
con le patologie cancerogene, le carni
trasformate e gli affettati.
Il restante 25% del piatto sano include i
cereali integrali come pasta, riso e pane
in quanto il loro indice glicemico è più
basso rispetto ai cereali raffinati e favoriscono il regolare funzionamento dell’intestino perché sono ricchi di fibre.
Per i condimenti è bene scegliere gli oli
vegetali, in particolare l’olio extra vergine di oliva, e limitare l’uso di burro e
grassi. È inoltre importante bere molta
acqua ed evitare bevande gasate o zuccherate e moderare le bevande nervine
come caffè e tè. Il latte va consumato in
una o due porzioni giornaliere e occorre limitare i formaggi perché, sebbene
fonti di calcio, il loro consumo eccessivo
sarebbe associato a diverse problematiche, tra cui ad esempio l’insorgenza
dell’acne.
Ultimo elemento, ma non meno importante, è l’attività fisica che va sempre
associata al consumo di cibo sano con
porzioni adeguate al nostro fabbisogno
energetico.
Desidero infine ricordare che il modello
del Piatto sano non prescinde da una valutazione più approfondita delle necessità nutrizionali di ciascuno, che devono
essere personalizzate. Per cui è importante farsi prescrivere una dieta personalizzata che valuti fattori quali l’età, il
sesso e lo stato fisio-patologico in cui ci
si trova.
Dott.ssa ELISABETTA ZECCHIN
Biologa Nutrizionista
Riceve su appuntamento presso:
• Centro Medico Polispecialistico
CEMUR87
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PALLINA
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per un’esTaTE
TUTTA DA RIDERE
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M A R I A N G E L A
RIDERE ANCHE
IN esTaTE,
V
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S A L V A L A G G I O
anche in città e non solo nelle piazze delle località di villeggiatura. Maurizio
Battista e Paolo Migone sono pallina e cespuglio nello show che portano in
scena durante la bella stagione. Un mix di sketch tratti dai loro spettacoli invernali, apprezzato dal pubblico anche a Torino, nella Corte della ristorazione
del centro commerciale 8 Gallery del Lingotto, con uno show senza respiro fra
battute sferzanti e interminabili serie di macchiette lanciate con ironia e semplicità. Immediato il feeling con il
pubblico.
Paolo è cresciuto a Livorno da madre piemontese e padre genovese, Maurizio è romanissimo,
con la famiglia gestiva un bar della capitale.
Due comicità molto diverse ma compatibili.
Li contattiamo al telefono qualche giorno
prima della loro esibizione torinese.
Paolo è sempre lontano dai facili tormentoni dalla risata immediata e dalla
ripetitività presto irritante, Maurizio è una
persona verace, così semplice da stirarsi le
camicie prima di salire sul palco.
PROTAGONISTI
Gag irriverenti capaci di scatenare le risate sono
garantite, specialmente quando i protagonisti
sono un marito e una normalissima moglie, colti
nelle istantanee di una vita quotidiana che trasforma ogni piccolo gesto in un’occasione per ridere sulle differenze fra i generi. Questo racconta
Maurizio Battista negli estratti del suo show “Ero
felice e non lo sapevo”.
Parli di mariti e mogli ma non solo…
Sì, racconto anche di tutti gli altri componenti
della famiglia. In particolare, parlo di quando ero
bambino, allora sì che ero felice e non lo sapevo.
Sono “pallina” ma non vi dico perché.
Possiamo immaginarlo, visto il cespuglio che
ha in testa Paolo.
Brava, ma come hai fatto?
Da dove nasce la tua satira?
Quasi sempre racconto quello che mi capita quotidianamente. In questo spettacolo, però, il mio
è uno sguardo un po’ più nostalgico perché non
avendo più vent’anni racconto come si stava prima. Parlo anche di qualche malessere e addirittura senza scherzare.
Come si stava prima?
Si stava meglio, si viveva con meno fronzoli e anche se si aveva meno si stava bene. C’erano meno
esigenze. Adesso invece non siamo mai contenti.
Sono così anche i miei figli, anche se sono ormai
grandi. In generale, trovo che ci sia poco amore.
Un difetto delle donne e degli uomini?
Le donne non hanno difetti, sono precise. Solo gli
uomini ce li hanno e sono tanti.
Preferisci la moglie cicala o formica?
Cicala è meglio, è più comoda. Non ti controlla,
no?
Torniamo a quando eri bambino. Quando
hai capito che volevi fare il comico?
Questa cosa qui è nel mio carattere: già da ragazzino mi mettevo in mezzo alla famiglia e facevo lo
scemo – mo’ diciamola tutta! – (ride): mi piaceva
vedere la gente ridere. Far ridere ti regala sempre
una grande emozione.
Cosa ti fa ridere?
Mi fa ridere chi parla da solo per strada ma anche
quello che casca mi fa sorridere. Cose semplici.
Programmi per la prossima stagione?
Stiamo facendo un bel film di Natale ma non
voglio dire altro. Poi c’è lo spettacolo al Teatro
Olimpico “Un mese di Natale” e presenze in programmi nuovi. Tutto bene insomma, ringraziando Dio.
Paolo Migone ha portato sui palcoscenici estivi le battute e le gag più riuscite del suo recital “Italia di m...are” che ha debuttato a Milano nel gennaio scorso. Cespuglio per i suoi capelli arruffati, l’occhio nero e la comicità
pungente, volto notissimo di Zelig Circus e attore dall’ironia fine e tagliente.
Paolo, abbiamo appena sentito Maurizio che era in ufficio, tu che fai?
Sono su un’amaca in Sardegna. Ma quale ufficio se non sa nemmeno scrivere (ride). Scherzo, lui lo sa che lo stimo tantissimo.
Te l’avranno già chiesto tutti, come è nato l’occhio nero?
L’occhio nero è nato da uno spettacolo in cui facevo il conferenziere “malincologo”, studioso di malinconia, che prima di arrivare ad un incontro subiva
un incidente stradale con la sua assistente e arrivava all’appuntamento tutto
trafelato e con l’occhio nero, il camice sporco di macchie d’olio. Quando ho
visto le foto dello spettacolo mi è piaciuta questa immagine che sembra un
po’ un fumetto e ho deciso di tenerla.
settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
73
PROTAGONISTI
ma sarei stato veramente un agronomo modesto.
Solo dai trent’anni ho iniziato a guadagnare con
questo mestiere.
Prossima stagione, impegni?
Riprendo da ottobre in tournée nei più bei teatri d’Italia con il mio “Italia di m…” , che vuol
dire di mare o di merda a seconda del mio stato
d’animo. Parlo del nostro Paese, a modo mio, in
maniera molto surreale.
Per par condicio ti chiedo le stesse cose che
ho domandato a Maurizio. Il difetto peggiore
della donna? E dell’uomo?
Madonna! Il difetto peggiore dell’uomo è che rimane un bambino, è molto bugiardo ed è inaffidabile. La donna non perdona e questo non l’ho
mai sopportato. Dopo un torto possono passare
anche cento anni ma niente, non perdona.
Meglio la moglie formica o cicale?
Direi formica ma con delle belle “puppe”, sai se
penso alla formica che è un po’ piatta…
Dove trai spunto per la tua satira?
Io uso un sistema molto arcaico, nel senso che
non scrivo niente di quello che racconto. Io vivo,
giro, sono molto curioso e cerco di cogliere particolari della vita quotidiana degli italiani.
È una tecnica che ho messo a punto negli anni
anche perché non potrei mai imparare un testo a
memoria, figurati che non ricordo neanche una
canzone tutta intera.
Improvvisi…
Sì, ma sono per lo più attraversato da delle immagini in testa e le racconto in tempo reale. Le
parole non le ricordo mai.
Che cosa ti fa davvero ridere?
Ho la fortuna di girare tutta l’Italia d’estate e ogni
regione ha le sue peculiarità. Ora sono in Sardegna e qui le persone sono molto riservate e misteriose; in Sicilia sono fanfaroni e sanno fare tutto
loro; da quello che mi diverte cerco di prendere
spunto. Se fossi in Germania avrei finito il mio
lavoro da un pezzo.
Ecco no, di Germania non parliamo, politica
mai, giusto?
Esatto, sai che non fa per me.
Quando hai capito la tua vocazione di attore
comico?
Tardi, ero venticinquenne. Ho fatto addirittura
21 esami di Agraria. Ho dato anche quattro chimiche, buttando davvero tanto sangue sui libri
74
In questo spettacolo l’Italia ce la farà?
Sì, c’è quasi un finale garibaldino ma solo perché
ho un figlio di 15 anni, altrimenti sarei un po’ più cinico. I nostri figli non
hanno colpe. Per loro siamo costretti ad essere ottimisti e dobbiamo lottare
per allontanare i cinesi il più possibile (ride).
Ecco così ci anticipi un tema dello spettacolo.
Ah ma non so se parlerò di cinesi, dipende sempre da cosa mi passa per la
testa.
730
730 - ISEE - RED
0115611153
7 linee r.a.
NOVA LABOR SERVIZI srl
10123 Torino – via Guarini, 4
Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00
È gradito appuntamento
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
di Emanuela Truzzi
Sublime armonia
tra mente e corpo
N
ella mia lunga esperienza come coach ho avuto modo di valutare quanto
le emozioni influenzino il nostro corpo
causando delle forti tensioni muscolari.
Il dualismo tra mente e corpo è stato
per molto tempo un fertile tema di discussione filosofica; tuttavia gli indirizzi
più recenti, in accordo con le millenarie
filosofie provenienti dall’Oriente, hanno
sposato una visione olistica dell’individuo, non valutandole più come due entità separate ma come facce della stessa
medaglia, strettamente interconnesse e
in continua influenza reciproca.
Per rispondere alle esigenze sempre più
pressanti delle persone che, pur volendo “staccare la spina”, non riescono a
rilassarsi, insieme alla collega Patrizia
Mottola abbiamo progettato il workshop
esperienziale Mente e Corpo in Armonia: scegliendo la SPA HQuattordici del
Best Western Plus Hotel Genova,
un vero gioiello nel cuore di Torino, abbiamo unito la teoria alla pratica per effettuare esercizi nell’acqua, respirazioni
foniche nel bagno turco e tecniche di ri-
76
lassamento nella grotta del sale himalayano e ringraziamo la famiglia Borio che
ci riserva in esclusiva la SPA.
Il workshop è suddiviso in tre parti; nella
prima spiego il processo emozionale e le
motivazioni che portano ad abitare anziché vivere nel proprio corpo e coinvolgo
le partecipanti con un test sull’immagine
per un’analisi causa-effetto. Molte persone non sanno apprezzarsi per quello
che sono, anzi, hanno un’immagine distorta di sé e manifestano problemi di
enterocezione. L’immagine corporea di
una persona è migliore quando ha consapevolezza di sé e vive in armonia con
se stessa, apprezzandosi, stimandosi
e, di conseguenza, venendo apprezzata
anche dagli altri.
Ed eccoci alla seconda parte: dopo un’energica pausa caffè con deliziose torte,
ci cambiamo per entrare nella SPA dove
ci viene fornito un kit con accappatoio,
asciugamano, guanto kessa, sali scrub
e sapone nero. La calda voce di Patrizia
Mottola induce a un rilassamento mentale prima ancora di accedere nella grot-
ta del sale, dove abbiamo sistemato dei
tappetini per svolgere alcuni esercizi che
potranno essere ripetuti anche a casa.
Gli attori di teatro devono sempre predisporsi a una fase di rilassamento prima di entrare in scena e Patrizia ci svela
i segreti di queste tecniche, semplici e
veramente utili.
Le tecniche di rilassamento sono un rimedio per dare una risposta immediata
al disagio psicofisico nei casi di distonia
lieve. Esistono diverse tecniche di rilassamento per renderci consapevoli dello
stato tensionale in cui viviamo. La loro
funzione è fare da mediatrici tra mente
e corpo ripristinando l’equilibrio tra le
parti, favorendo il recupero dell’energia
psicofisica ed eliminando le tensioni
muscolari.
Infine dalle 13.00 alle 14.30 si prosegue
con il percorso libero nella SPA e all’interno ci viene servito un pranzo light con
frutta secca ricca di proteine, verdura e
frutta fresca accompagnata da tisane.
Si crea un clima sereno e piacevole, tanto che la parte di percorso libero continua nel pomeriggio per prolungare questo stato di benessere condividendo gli
spazi con gli eventuali ospiti dell’hotel.
Le nostre clienti hanno definito il workshop un viaggio emozionale e un’esperienza sublime per stabilire un’armonia
tra il corpo e la mente. Quest’autunno è
in programma sabato 24 ottobre e sabato 28 novembre: la prima data è riservata
a 8 donne mentre nella seconda gli 8 partecipanti possono essere anche coppie.
Per i Soci FABI Plus abbiamo riservato
un prezzo promozionale e sicuramente
sarà un’esperienza indimenticabile!
Dott.ssa Emanuela Truzzi
Docente in comunicazione e coach
motivazionale, Presidente Associazione
Italiana Formatori Piemonte
MODERNACOMUNICAZIONE
Via Baltimora 21 - Torino
www.modernacomunicazione.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 10%.
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
SPORT, DIVERTIMENTO, LIBERTÀ
le key words del Master Club Tennis
S
ulla sponda destra del Po, nella Torino
residenziale, al 494 di corso Moncalieri
sorge il Master Club Tennis, circolo sportivo con una nuova gestione giovane e dinamica che ha saputo creare un ambiente informale tipico dei centri che puntano sullo
sport come essenza e non come moda.
Matteo Ruffin, tennista arrivato fino al livello 2.6 che vanta sette anni consecutivi
in serie B come individuo e tre anni di serie B a squadre, spiega che la filosofia della
struttura è la libertà intesa come libertà di
gioco, con otto campi in terra rossa e uno
in sintetico, libertà nella prenotazione con
tre diverse formule e libertà di età perché
dai bambini (che nella stagione più calda
hanno partecipato all’estate ragazzi cimentandosi in diversi sport) ai loro nonni,
tutti possono iscriversi. Oltre ai campi da
tennis scoperti e coperti, alla palestra appena rinnovata insieme alla piscina esterna, oltre ai due campi da calcio e a quello
di padel (una sorta di tennis giocato in
un’area più piccola e circondata da vetrisponda), la struttura vanta sia un raffinato
ristorante con proposte culinarie di ottima
qualità e una cantina ricca di etichette, sia
uno spazio interno ed esterno ideale per
feste ed eventi aziendali.
L’impianto sportivo propone anche il
beach volley e si affida al vicinissimo New
Country Torino. Fiore all’occhiello del
Master Club Tennis è ovviamente questo
sport che, grazie a Matteo Ruffin, acquisisce un valore aggiunto. Forte della sua
esperienza da professionista e delle tante
ore trascorse sulla terra rossa, ha infatti
ideato l’Accademia della Quarta Categoria: marchio registrato e proprietà del Ruffingroup.
In cosa consiste? In una serie di allenamenti professionali studiati specificamente per i giocatori classificati o che iniziano
a cimentarsi con racchetta e pallina. Il percorso si articola in un’ora alla settimana di
lezione di gruppo, un’ora alla settimana di
match singolo, un’ora al mese di lezione
individuale, due ore al mese di doppio,
trenta minuti di preparazione atletica ai
quali vengono integrate le eventuali richieste del giocatore che non ha vincoli di
presenza e decide in autonomia quando
frequentare.
L’Accademia della Quarta Categoria si rivolge a tutti gli sportivi che vogliono effettuare un percorso tennistico al meglio delle proprie possibilità: dai non classificati
fino ai 3.5. La lezione è concepita secondo
le metodologie di allenamento dei giocatori del circuito internazionale, che vengono ovviamente adattate alle capacità dei
partecipanti; i maestri studiano il percorso
di ogni singolo atleta e decidono con anticipo i contenuti delle lezioni, puntando
anche sulla preparazione atletica, alleata
fondamentale per un colpo vincente.
Il Master Club Tennis propone inoltre l’Accademia Under: un pacchetto di trenta
lezioni che si basano su un programma
strutturato e che si svolgono dal 28 settembre 2015 al 31 maggio e nuovamente
nel settembre 2016. Appassionato e profondo conoscitore di questo sport, Matteo Ruffin ha infine ideato un metodo di
video analisi grazie al quale il giocatore
viene filmato mentre è in campo e si rivede già durante l’allenamento, focalizzandosi sugli errori così da migliorare più velocemente. Nessuna spiegazione, infatti,
è più efficace di un’immagine.
Last but not least, tutti gli istruttori sono
professionisti seri e competenti che hanno
seguito un percorso agonistico e personale che ha permesso loro di raggiungere la
serie C e/o B italiana. Una garanzia ulteriore della serietà del Master Club Tennis.
MASTER CLUB TENNIS
C.so Moncalieri 494 - Torino
Cell. 393 8049928
www.masterclubtennis.it
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NEW COUNTRY
C.so Moncalieri 390/A - Torino
Cell. 393 8049928
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Convenzione associati FABI Plus:
• sconto del 20% su Accademia Under;
• pacchetto promozionale Accademia della Quarta Categoria;
• promozioni Piscina e Beach Volley.
settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
77
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
JAIPUR
profumi e atmosfere dell’India
A
ppena varcata la soglia del ristorante
Jaipur ci lasciamo dolcemente avvolgere
da una sinestesia di profumi, colori, musica, odori, oggetti che accompagnano
la nostra mente nella magica atmosfera
dell’India. Il titolare Shahidul ci chiede
dove preferiamo sederci e ci fa scegliere
tra tre aree: sotto c’è la cucina a vista e si
può assistere alla preparazione dei piatti,
nell’ingresso c’è il bancone dove vengono
preparate le bevande esotiche, svariati tipi
di tè e gli aperitivi mentre nella sala al piano superiore ci sono diversi tavoli apparecchiati, perfetti per una cena romantica
o per un convivio tra amici.
Raccontaci la storia del tuo locale,
Shahidul.
Nel 2004 ho creato questo ristorante
rispettando la tradizione della cucina indiana con i sapori, il forno tandoori e le
spezie originarie del mio Paese; ho voluto
un luogo confortevole e suggestivo anche
nell’arredamento, molto curato e fatto arrivare dall’India per coloro che, pur non
avendo mai avuto occasione di visitare il
Paese, vogliono vivere una piacevole esperienza e, trovandosi bene, tornare a trovarci con gli amici.
Perché lo hai chiamato Jaipur?
Il nome Jaipur è quello di una meravigliosa città ricca di storia, monumenti e opere
d’arte. È la capitale del Rajasthan, famosa
anche con il nome di “città rosa” per il colore predominante delle sue abitazioni.
78
Le proposte dei tanti menù degustazione che offrite sono in grado di soddisfare tanti palati differenti.
Da noi i vegetariani trovano due menù
dedicati a partire da Orissa a € 19,00,
mentre per chi ama il pesce abbiamo ben
tre proposte con pesce spada, gamberi e
gamberoni oltre al Kerala, un menù misto
a € 26,00. Invece per la carne proponiamo
il Punjab di pollo o il Kashmir di agnello
e naturalmente, per chi desidera scegliere liberamente, suggeriamo il ricco menù
alla carta.
Shahidul, sfatiamo la falsa credenza
che il cibo indiano sia solo piccante.
Il cibo indiano è speziato; ci sono piatti
piccanti e in quel caso chiediamo sempre
se sia gradito poco o molto intenso, proprio per rispettare le preferenze di ognuno. Altre ricette sono preparate con yogurt
ed erbe aromatiche delicate, adatte anche
ai bambini, come le nostre salse di accompagnamento. Ce n’è per tutti i gusti!
La cottura al forno originale tandoori,
tipica indiana, è assolutamente priva di
grassi.
Sì e come hai potuto vedere è un forno di
terracotta e pietra che si sviluppa in verticale dove a lato cuciniamo i pani indiani
preparati con farina senza lievito e quindi ad alta digeribilità, mentre il pesce e la
carne vengono preparati a spiedini e cotti
al centro sui carboni ardenti. È una cottura veramente ottima per conservare tutta
la fragranza e gli aromi degli ingredienti
naturali. Poniamo un’attenzione particolare anche ai celiaci ai quali proponiamo
il pane preparato con farina di ceci e altri
piatti dedicati senza glutine che potranno
sicuramente apprezzare.
JAIPUR
C.so Orbassano 230 - Torino
Tel. 011 3298932
www.jaipur.to.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus:
• sconto del 10% sui menù degustazione
e sul menù alla carta;
• sconto del 15% per il take away.
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Pasticceria Comba:
una dolce
tentazione
I
n via Mombarcaro, quasi angolo c.so
Siracusa, dal 1971 c’è la Pasticceria Comba, che offre a tutti golosità con un ottimo
rapporto qualità prezzo.
Sono titolari Luciano Cerrina, erede
dell’arte pasticcera del padre fondatore e
Pietro Grande, che ha iniziato a lavorare
con Luciano ben 26 anni fa e poi è diventato socio. Insieme a loro le mogli Rosanna
e Lucia per servire la clientela: un’impresa
decisamente famigliare.
Sig. Luciano, il laboratorio a vista permette di ammirare la lavorazione dei
vostri dolci.
Sì, c’è uno spazio continuo che va dalla
piccola vetrina, al bancone, fino al grande
laboratorio per rendere l’idea di freschezza totale. Dal produttore al consumatore,
come deve essere nelle vere pasticcerie e
da noi la produzione giornaliera garantisce realmente la bontà dei dolci. Nel lungo bancone abbiamo una vasta scelta di
pasticceria fresca e secca, salatini, torte e
cioccolatini.
Cosa contraddistingue la vostra proposta?
Vogliamo portare avanti la tradizione tipica torinese della piccola pasticceria fresca nata nel secolo scorso, a cui abbiamo
affiancato le specialità napoletane come
le sfogliatelle e il babà insieme ai cannoli
siciliani. Il nostro vero cavallo di battaglia
sono le torte, ne facciamo di tutti i generi.
Avete una misura particolare di torte
ad un prezzo veramente invitante!
Considerato che spesso si porta la torta alla nonna, oppure una coppia golosa
vuole terminare dolcemente una cenetta
o ancora un papà festeggiare con il figlio,
abbiamo creato le torte “small” per due
persone e con soli € 6,00 si gusta un’autentica torta di pasticceria: la Sacher, la
tartufata al mandarino o al cioccolato, la
torta Nissena, la torta alla crema di arancio, di nocciole e tante altre. I nostri clienti
preferiscono comprare quattro torte small
di gusti diversi invece della classica torta
grande. Naturalmente abbiamo anche misure da 6/8 persone e su ordinazione ne
possiamo preparare di ogni dimensione.
Preparate anche rinfreschi?
Certamente, con una grande varietà di panini, salatini, paste per tutte le esigenze,
sempre con un ottimo rapporto qualità
prezzo. Prepariamo croissant salati ripieni
al formaggio e bignole riempite di paté al
tonno, alle olive, al prosciutto.
Vedo che i vostri cioccolatini sono proposti senza carta in prestigiose confezioni regalo.
I nostri cioccolatini sono ripieni con un
assortimento di frutta candita e presto ci
saranno altre novità. Poi il classico gianduiotto in tante splendide confezioni.
Nel periodo natalizio prepariamo diversi tipi di panettone: con fichi secchi, con
pezzetti di cioccolato e filetti di arancio al
Cointreau e poi il Panettone Reale, creato
con tre impasti diversi al marrons glacés,
ai frutti di bosco e alle gocce di cioccolato
e ricoperto di cioccolato bianco. Infine il
Pandoro “Bolla Bianca” con una crosta di
nocciole che lo rende unico.
Chi viene da voi trova anche una selezione di vini e distillati!
Sono pochi e di qualità, per dare l’opportunità di portare il dolce insieme al vino in
occasione di un invito a cena oppure per
fare regali come a Natale.
Per i nostri Soci riservate qualcosa di
speciale?
La nostra pasticceria costa solo € 18,00 al
kg e può soddisfare ogni capriccio ma per
i Soci FABI Plus c’è uno sconto del 10%
su qualsiasi acquisto superiore a € 25,00.
PASTICCERIA COMBA
Via Mombarcaro 116 - Torino
Tel. 011 359937
www.pasticceriacombatorino.it
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sconto del 10% su qualsiasi acquisto
superiore a € 25,00.
settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
79
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
IL GRIFONE
si sviluppa su tre livelli e siamo aperti con
orario continuato dal martedì al sabato, oltre a qualche domenica per aperture straordinarie. Qui si trovano le griffe per donna
e uomo a prezzi scontati. Abbiamo scelto
in tutti i nostri negozi di esporre un cartellino di facile lettura indicando sia il prezzo
originale sia quello scontato evidenziato in
verde, in modo da far risaltare la vera convenienza.
La semplicità non passa mai di moda
R
iccardo Gavello ha creato nel 1979 lo
storico negozio Il Grifone in corso Turati,
che propone ai torinesi abiti firmati e capi
di campionario come antesignano dei tanti
outlet oggi ridondanti. La ricerca della qualità al giusto prezzo e la passione condivisa
con la moglie Piera Maggi hanno portato
alla realizzazione di alcuni negozi temporary a Bardonecchia, Milano, Roma, San
Remo ai quali presto se ne aggiungeranno
altri. Ci presenta il brand la sig.ra Maggi che
incontriamo nel nuovo negozio di Torino,
in via Carlo Alberto.
Cosa contraddistingue Il Grifone dagli
altri outlet?
Tutto l’anno sulle grandi griffe e sul prodot-
to di etichette particolari proponiamo dei
prezzi scontati rispetto ai normali prezzi
retail. La ricerca di capi di qualità e la cura ai
dettagli per i tessuti, le cuciture e gli accessori rendono la scelta un impegno continuo
verso la nostra clientela. Il negozio di via
Carlo Alberto è nato per testare la piazza del
centro e nell’inverno contiamo di approdare
con tutto il negozio e mantenere in corso
Turati la moda bambino e le calzature.
Come si trasforma il concetto moda
nei temporary shop?
I temporary sono spazi temporanei in cui
proporre una vendita mirata; quest’estate
a Bardonecchia è stato dedicato al bambino, l’inverno scorso era dedicato alla moda
uomo. Questo ci consente di offrire un
prodotto in rotazione sempre aggiornato e
mantenere un display fresco e accattivante
in ogni stagione.
Il nuovo negozio di via Carlo Alberto è
veramente invitante!
Sì, abbiamo deciso di proporci nel centro
di una città in continua evoluzione come
Torino, orientata sempre più a meta turistica internazionale, per proporci sia alla
nostra clientela affezionata sia a quella di
passaggio. Lo show-room è molto grande
Come scegliete le vostre griffe e come
componete le vostre collezioni?
Abbiamo griffe italiane e internazionali e
proponiamo sempre quelle di riferimento
nel mercato in ogni momento. Scrivere
outlet è molto facile ma noi ci sforziamo
nel proporre costantemente cose interessanti e di moda, evitando capi di quattro
o cinque anni prima per dire che costano
poco. Noi offriamo prodotti in rotazione
dell’anno precedente, stock aziendali e
campionature di collezioni recentissime a
prezzi realmente vantaggiosi.
Come si compone la vostra clientela,
sig.ra Maggi?
Il Grifone è un brand che ha confermato
il suo successo da molti anni diventando
un punto di riferimento tra gli appassionati della moda. Abbiamo una clientela
storica affezionata che apprezza la nostra
correttezza e riconosce il nostro impegno
volto ad offrire sempre il miglior rapporto
qualità-prezzo. I clienti fidelizzati vengono
a trovarci anche solo per vedere le novità
e scambiare due chiacchiere ed il clima di
amicizia che si è venuto a creare per noi è
motivo di sincera soddisfazione.
IL GRIFONE
•C.so Filippo Turati 15bis - Torino
Tel. 011 596127
•Via Carlo Alberto 38 - Torino
Tel. 011 5611241
www.ilgrifone.net [email protected]
Convenzione associati FABI Plus:
ulteriore sconto del 10% sui prezzi outlet
già scontati, esclusi i periodi di saldi.
80
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
C
i troviamo al Best Western
Plus Hotel Genova con l’architetto
Fabio Borio che ci parla dell’importante
ristrutturazione di questo storico hotel
di Torino e della recente inaugurazione
della SPA HQUATTORDICI.
L’edificio nasce nel 1880 e l’hotel prende
il nome dalla vicina stazione di posta per
Genova. Si tratta di un palazzo storico che
appartiene da sempre alla mia famiglia;
nato come una locanda con un ristorante
e qualche camera, nel tempo si è evoluto
affrontando molte ristrutturazioni, la più
recente delle quali è stata portata a termine nel 2013. L’hotel continua la sua tradizione con la gestione familiare: abbiamo
voluto fortemente conservare questi locali
ricchi di storia con le loro peculiarità e particolarità uniche, ampliandoli e dotandoli
di una moderna SPA con 350 m² di palestra e cabine dedicate all’estetica, oltre ai
deliziosi ambienti nei quali immergersi nel
rituale del Percorso Hammam.
Le camere hanno la particolarità di
essere arredate in modo diverso una
dall’altra e il piccolo gioiello è costituito dalla nuova SPA HQUATTORDICI,
diventata rapidamente un punto di riferimento per tutti gli appassionati di
wellness.
Abbiamo voluto aprire la SPA al pubblico
torinese anche per richiamare l’attenzione
sull’hotel e farlo conoscere meglio al di
fuori del circuito turistico. La SPA HQUATTORDICI, una bomboniera metropolitana
per coloro che ricercano relax e benessere senza essere circondati da un numero
eccessivo di persone, offre un ambiente
accogliente e raffinato e si sviluppa su
due piani, uno dedicato alla palestra ed
Spa Hquattordici:
un gioiello nel cuore di Torino
all’estetica e l’altro alla zona wellness,
dove sono presenti una vasca d’acqua con
idromassaggio, il bagno turco, la sauna, la
doccia emozionale e, a completamento,
la grotta di sale. Nell’area relax è possibile
sorseggiare una tisana ascoltando musica
in cuffia e concedersi appaganti spuntini
a base di frutta fresca e secca. Sono state
pensate tutta una serie di coccole per rendere più piacevole la permanenza all’interno della SPA, il tutto corredato da una
coreografia appagante per un benessere a
360 gradi.
A proposito di estetica, quali trattamenti proponete, arch. Borio?
Riteniamo che i trattamenti manuali dedicati a viso e corpo siano insostituibili e
generino risultati ben superiori a quelli di
qualunque macchinario destinato a passare di moda. Possiamo contare su bravissime estetiste e massaggiatrici professioniste, con un particolare plauso alla pratica
del Massaggio Sportivo e alla Riflessologia Plantare, per un servizio davvero esteso: dalle ore 9.30 alle 21.30 dal lunedì al
sabato e la domenica siamo aperti fino
alle 16.00.
È possibile riservare il percorso d’acqua per festeggiamenti ed eventi?
Si può riservare la grotta di sale rosa himalayano per i massaggi di coppia; inoltre
stringiamo partnership aziendali come
con MODERNACOMUNICAZIONE per la
realizzazione del workshop esperienziale
“Mente e corpo in armonia” e in queste
occasioni l’intera SPA viene riservata ai
partecipanti.
BEST WESTERN PLUS Hotel Genova
Via Sacchi 14/B - Torino
Tel. 011 5629400
www.albergogenova.it
[email protected]
SPA HQUATTORDICI
Via Paolo Sacchi 14/H - Torino
Tel. 011 5629548
www.spah14.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus (valida
fino al 15 dicembre 2015):
• Riflessologia a € 25,00;
• Percorso Hammam Salonicco individuale con massaggio di 30 minuti a € 30,00;
• Massaggio Aromatico con cromoterapia
di 45 minuti a € 35,00.
settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
81
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto
Moda, eventi, workshop. Tanti settori, un unico brand:
Nonsolofashion
D
a sempre la moda racchiude in sé immagini e suggestioni che rievocano un
mondo affascinante al quale ambiscono
tante ragazze e altrettanti ragazzi. Individuare un’agenzia competente, e soprattutto seria, è però un requisito basilare per chi
aspira a lavorare nel mondo del fashion. Lo
sanno perfettamente Annamaria Panero e
Claudia Aguiari, titolari della società di model management Nonsolofashion fondata
nel 2002 e da anni importante punto di riferimento a Torino, in Piemonte e nel Nord
Italia. Entrambe modelle, hanno abbandonato le passerelle e i set fotografici per
mettere il proprio know how al servizio di
aziende e privati così da offrire un servizio
diversificato e completo legato al mondo
della moda, degli eventi e dell’immagine.
Dal casting alla ricerca della location, passando per l’allestimento delle scenografie e
per il noleggio di service audio e luci senza
trascurare “trucco e parrucco”, la struttura si
occupa in toto della realizzazione di importanti sfilate; inoltre seleziona miss e ricerca
sponsor per i concorsi di bellezza, firma la
regia di shooting fotografici, spot e video
individuando non solo i volti più adatti ad
ogni tipo di evento o prodotto da promuovere, ma anche le professionalità più in linea con le esigenze dei clienti.
Nonsolofashion affianca inoltre le aziende
o gli enti che vogliono promuovere la propria immagine oppure i prodotti e i servizi
offerti realizzando happening e manifestazioni di carattere locale o nazionale. Seleziona hostess e steward competenti e di
Annamaria Panero
Claudia Aguiari
fiducia, fornisce allestimenti, arredamenti e
impianti tecnici, noleggia o fa realizzare ad
hoc le divise, individua il servizio di catering
più adatto e la security, si avvale di uffici
stampa e di pubbliche relazioni, sceglie il
presentatore, il deejay, il testimonial o l’artista più consono a trasformare una serata
speciale in un appuntamento indimenticabile e di successo. Accanto alla moda e agli
eventi, l’agenzia torinese si distingue in un
altro settore altrettanto interessante: l’image consulting. Forti dell’esperienza acquisita
negli anni nel campo del fashion, e forti dei
prestigiosi workshop che hanno successivamente frequentato, Annamaria Panero
e Claudia Aguiari hanno sviluppato anche
questo settore proponendo alla clientela
un’attività di consulenza volta al miglioramento dell’immagine personale.
Con questo obiettivo le due titolari propongono diversi corsi, alcuni dei quali si
terranno in autunno presso la sede di FABI
Plus in via Guarini 4. Molti i temi affrontati: dallo studio del guardaroba personale al
make-up più adatto ad ogni donna, dalla
cura della pelle al raggiungimento del benessere attraverso una sana alimentazione,
dall’analisi della figura con relativa verifica
del portamento e correzione della postura
alla colorimetria, dal restyling dei capelli
alla scoperta dei profumi senza dimenticare i workshop dedicati agli accessori, al
bon ton, al personal shopping e al kids style
dedicato ai bambini a partire dagli 8 anni e
agli adolescenti fino a 17 anni.
Last but not least, l’agenzia organizza anche
prestigiosi corsi per modelle. Perché oltre
alla bellezza, al carattere e al savoir faire occorre una preparazione seria con formatori
esperti e professionali. Conosciuta e stimata nel settore per etica e competenza,
Nonsolofashion è il punto di riferimento
per i genitori che cercano una struttura di
model management dedicata ai più piccoli. Da sempre Annamaria Panero e Claudia
Aguiari selezionano baby modelli e teenagers dai 6 mesi fino ai 13 anni per le sfilate
e per la pubblicità, garantendo la massima
serietà e tutelando i propri clienti. Perché la
moda è affascinante, divertente, glam, ma
soprattutto una “cosa seria”. Parola di due
professioniste.
Via Agostino da Montefeltro 2 - Torino
Cell. 338 3915513 - 334 6607629
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Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 10%.
82
IDEE E SERVIZI
di Chiara Attolico (foto A. Lercara)
La scIenza e la FeDe: i due poli attorno
L’
Istituto Scolastico Paritario “Francesco
Faà di Bruno”, vanta 150 anni di storia ed
è stato fondato dal Beato Francesco Faà di
Bruno matematico, astronomo, specializzato in topografia, compositore di musica,
architetto e uomo di fede. Francesco Faà
di Bruno era convinto che la formazione
integrale della persona assumesse un ruolo significativo nella costruzione di una
società più giusta e più umana. Queste
sono ancora oggi le linee guida su cui si
fonda l’educazione nella scuola di via San
Donato a Torino.
L’Istituto, gestito dalla Congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, comprende la Scuola dell’Infanzia,
la Scuola Primaria e Secondaria di Primo
Grado (scuola media). L’Istituto accoglie e
rispetta qualità e fragilità di ognuno, è attento ai bisogni del singolo, è disponibile
al dialogo e al confronto. Promuove modalità educative adeguate ad ogni fascia di
età, per individuare e sviluppare le capacità di ogni persona.
Seguendo l’insegnamento di Francesco
Faà di Bruno, la comunità educante è
impegnata a formare “la mente e il cuore
degli alunni”, accompagnandoli gradualmente verso decisioni personali libere
ed azioni umanamente significative che
permettano loro di realizzare un proprio
progetto di vita.
Il bambino viene accolto in tenera età
presso la Scuola dell’Infanzia dove impara
a stare con altre persone e a socializzare.
Vengono trasmessi contenuti adeguati
allo sviluppo evolutivo del bambino, le prime regole di vita sociale, le modalità di comunicazione con l’altro così da giungere
allo sviluppo globale della sua personalità.
Con il passaggio alla Scuola Primaria si
pongono le basi cognitive e socio-emotive
necessarie alla partecipazione consapevole alla cultura e alla società e vengono
valorizzate le esperienze di ciascun bambino. L’ingresso nella Scuola Secondaria
di Primo Grado permette di potenziare
le conoscenze e le abilità già acquisite, al
fine di raggiungere delle competenze affettivo-cognitivo-sociali in un progetto di
continuità. Nel triennio il ragazzo è guida-
ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno
to all’acquisizione di un metodo di studio
autonomo e valido, la base fondamentale
per affrontare le Scuole Superiori.
Il cammino all’interno dell’Istituto “Francesco Faà di Bruno” è caratterizzato da
una continuità educativa che garantisce
una piena collaborazione tra i docenti dei
diversi plessi. Molteplici sono i momenti
di confronto tra il personale docente: si
concordano valori, si elaborano metodi e
si costruiscono strumenti di indagine per
la successiva azione formativa e didattica.
Non vengono trascurate, inoltre, le iniziative che coinvolgono le famiglie, gli Enti e
le altre istituzioni presenti nel territorio, al
fine di realizzare una dinamica di rete. Da
sottolineare anche le diverse attività integrative al normale orario scolastico: ore
dedicate al potenziamento della lingua
inglese, l’insegnamento della lingua spagnola e i laboratori musicali.
Inoltre, solo per i più grandi, sono previsti
laboratori informatici e di cucina, cineforum, giochi matematici per tenere in allenamento la mente, oppure ore dedicate
allo studio del latino. È previsto anche il
servizio del doposcuola, nei mesi estivi
l’Estate Ragazzi e a settembre la Scuola
Aperta prima dell’inizio dell’anno scolastico. L’Istituto organizza periodicamente gli Open Day, giornate per conoscere
la Scuola Primaria e Secondaria di Primo
Grado. Durante questi appuntamenti si
possono incontrare gli insegnanti ed ottenere tutte le informazioni sulla scuola che,
per l’occasione, organizza laboratori interattivi per i bambini. I prossimi Open Day
sono previsti a partire dal mese di ottobre.
Per maggiori informazioni potete contattare la segreteria dell’Istituto al seguente
numero di telefono 011 489147 o scrivere
a [email protected]
ISTITUTO FRANCESCO FAÀ DI BRUNO
•Via S. Donato 31 - Torino
•Via Le Chiuse 40 - Torino
Tel. e fax 011 489147
www.scuolafaadibruno.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 10% sul contributo
al funzionamento (retta scolastica) per la
Primaria e la Secondaria di Primo Grado.
settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
83
CONFERENZE E CORSI
2015 autunno
Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino
nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. Al termine di
ogni incontro verrà offerto un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus
tel. 011 5611153 – [email protected]
CONFERENZE
Martedì 6 ottobre 2015
“Diverse figure professionali
per la cura della visione”.
Relatore:
Dott. Fanottoli
Centro Ottico Optovision
Martedì 13 ottobre 2015
“Informazioni e curiosità
sull’orecchio: le funzioni e
le più comuni alterazioni
patologiche”.
Relatori:
Dott. Livio Bonino
Direttore Centri Phonica Italia
Dott. Aurelio de Vicariis
Specialista in Otorinolaringoiatria e in Foniatria
Giovedì 22 ottobre 2015
“Alluce valgo e dita ‘a martello’ nuovi orizzonti con la
chirurgia mininvasiva”.
Relatore:
Dott. Vincenzo Langerame
Medico Chirurgo Specialista
in Ortopedia e Traumatologia
Martedì 17 novembre 2015
“Essere felici”.
Relatore:
Dott. Andrea Bongiorno
Sociologo specializzato in
Psicobiologia della Salute
del centro bIOs
Martedì 24 novembre 2015
“Il piatto è servito: l’importanza dell’alimentazione equilibrata per mantenersi sani”.
Relatrice:
Dott.ssa Elisabetta Zecchin
Biologa Nutrizionista
CORSI
Mercoledì 14 ottobre 2015
“La moda come mezzo
espressivo”.
Mercoledì 11 novembre
2015
“Restyling capelli”.
Mercoledì 21 ottobre 2015
“Accessori Must Have”.
Mercoledì 18 novembre
2015
“Il Profumo”.
Mercoledì 28 ottobre 2015
“Stile ed immagine”.
Mercoledì 4 novembre 2015
“Make-up”.
84
Corsi organizzati da:
Nonsolofashion
CONVENZIONI TERRITORIALI
Convenzioni territoriali
al 15 dicembre 2015):
• Riflessologia a € 25,00;
• Percorso Hammam Salonicco individuale con massaggio di 30 minuti a
€ 30,00;
• Massaggio Aromatico con cromoterapia di 45 minuti a € 35,00.
• BEST WESTERN PLUS Hotel Genova
Via Sacchi 14/B - Torino
Tel. 011 5629400
www.albergogenova.it
[email protected]
CHIESA SRL E CHIESA VIAGGI
Tour Operator leader nel settore del turismo su strada e della vacanza organizzata.
Chiesa Via Valfrè 35 - Carmagnola (To)
Tel. 011 9720379
Chiesa Viaggi
• Via Bobba 20/A - Carmagnola (To)
Tel. 011 9712033
• Via Audisio 53/A - Bra (Cn)
Tel. 0172 430401
• Via Saluzzo 42 - Savigliano (Cn)
Tel. 0172 713901
• Via XX Settembre 8/C - Torino
Tel. 011 4407689
www.chiesaviaggi.it
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Per gli associati FABI Plus:
sconto del 10%.
• SPA HQUATTORDICI
Via Paolo Sacchi 14/H - Torino
Tel. 011 5629548
www.spah14.it
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Per gli associati FABI Plus (validità fino
CIRCOLO ALDOBARALDO
Il Circolo Aldobaraldo è un locale con diverse sale per ballare e per i corsi.
Un ambiente piacevole per trascorrere
le vostre serate in un’amichevole atmo-
BEST WESTERN PLUS Hotel Genova
e SPA HQUATTORDICI
L’Hotel, situato nel cuore di Torino, continua ancora oggi la sua tradizione con
la gestione familiare.
Le camere sono arredate in modo diverso una dall’altra e il piccolo gioiello
è costituito dalla nuova SPA: 350 m² di
palestra e cabine per l’estetica e deliziosi
ambienti nei quali immergersi nel rituale del Percorso Hammam.
sfera. Vengono organizzati i seguenti
corsi: tango, danza classica e moderna.
Via Parma 29/B - Torino
Cell. 335 7224576
www.aldobaraldo.net
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Per gli associati FABI Plus:
sconto del 10% sulla cena e sconto del
15% sui corsi.
CLINICA BAVIERA
Istituto Oftalmico Europeo. Centro medico leader in Europa nel campo dell’oftalmologia e della chirurgia refrattiva.
Vengono utilizzate tecniche moderne ed
efficaci di intervento tramite la tecnologia laser.
Piazza Solferino 7/I - Torino
Tel. 011 0920155
Numero verde 800 228 833
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Per gli associati FABI Plus:
• sconto del 20%;
• valutazione di idoneità al trattamento
laser € 35,00;
• trattamento laser per correzione difetti visivi € 975,00 ad occhio;
• visita oculistica completa € 60,00.
EUROM ARREDAMENTI
Servizi alla clientela: preventivi e progettazione gratuita, rilievo misure effettuato da un tecnico, preparazione disegni
tecnici per allacciamenti ed eventuali
altri lavori di ristrutturazione, trasporto
e montaggio con personale e mezzi propri, assistenza garantita post-vendita.
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con altre promozioni in corso).
FARINA GIOIELLI
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settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI TERRITORIALI
85
CONVENZIONI TERRITORIALI
dotti vasta e articolata per poter soddisfare qualsiasi esigenza.
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FURBATTO IMMOBILI
Lo Studio Furbatto è specializzato in
tutta Torino nella: vendita e affitto di
immobili residenziali, gestione patrimoniale (riscossione affitti), progettazione
architettonica e ristrutturazioni, attestati
di certificazione energetica e registrazioni contratti.
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applicate ai clienti venditori.
IL GRIFONE
Il Grifone, punto di riferimento tra gli
appassionati della moda, propone ai torinesi abiti firmati e capi di campionario.
All’interno potrete trovare griffe italiane
e internazionali.
Tutto l’anno sulle grandi griffe e sul prodotto di etichette particolari propongono prezzi scontati rispetto ai normali
prezzi retail.
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Tel. 011 596127
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già scontati, esclusi i periodi di saldi.
IRM - INDAGINI RICERCHE MEDICHE
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Immagini, Laboratorio di Analisi Cliniche, Medicina del Lavoro, Medicina
Sportiva, Poliambulatorio Specialistico,
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86
grammi personalizzati di indagine e
prevenzione.
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prevenzione;
• sconto del 20% su visite specialistiche
private;
• sconto del 10% su esami diagnostici
privati.
ES - ESSERSANI
Azienda del Gruppo IRM – Indagini Ricerche Mediche, è una struttura specializzata in medicina del lavoro.
Via Torino 19 - Pianezza (To)
Tel. 011 7499617
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Per gli associati FABI Plus:
• sconto del 20% su visite specialistiche
private;
• sconto del 10% su esami diagnostici
privati.
ISTITUTO FRANCESCO FAÀ DI BRUNO
L’Istituto, dove si trovano la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
(scuola media), è gestito dalla Congregazione delle Suore Minime di Nostra
Signora del Suffragio. È una scuola che
accoglie, che rispetta qualità e fragilità di
ognuno, attenta ai bisogni del singolo e
disponibile al dialogo e al confronto.
• Via S. Donato 31 - Torino
• Via Le Chiuse 40 - Torino
Tel. e fax 011 489147
www.scuolafaadibruno.it
[email protected]
Per gli associati FABI Plus:
sconto del 10% sul contributo al funzionamento (retta scolastica) per la Primaria e la Secondaria di Primo Grado.
JAIPUR
Il titolare Shahidul ha creato questo ristorante nel 2004 rispettando la tradizione della cucina indiana con i sapori,
il forno tandoori e le spezie originarie
dell’India.
Vengono proposti diversi menù degustazione che sono in grado di soddisfare
tanti palati differenti. Luogo confortevole e suggestivo anche nell’arredamento.
C.so Orbassano 230 - Torino
Tel. 011 3298932
www.jaipur.to.it
[email protected]
Per gli associati FABI Plus:
• sconto del 10% sui menù degustazione
e sul menù alla carta;
• sconto del 15% per il take away.
MASTER CLUB TENNIS
E NEW COUNTRY
All’interno della struttura troverete campi da tennis scoperti e coperti, una palestra appena rinnovata insieme alla
CONVENZIONI TERRITORIALI
come studio odontoiatrico e ortodontico, si è via via evoluto estendendo il suo
campo di interesse al Benessere della
Persona, interazione di mente e corpo.
È un ambiente moderno, colorato ed
accogliente.
Via Filadelfia 149/B - Torino
Tel. 011 3298557
www.studiomanuzzi.it
[email protected]
www.bios.life
[email protected]
Per gli associati FABI Plus:
sconto del 20%.
piscina esterna, due campi da calcio e
uno di padel, un raffinato ristorante con
proposte culinarie di ottima qualità e
uno spazio interno ed esterno ideale per
feste ed eventi aziendali.
• MASTER CLUB TENNIS
C.so Moncalieri 494 - Torino
Cell. 393 8049928
www.masterclubtennis.it
[email protected]
• NEW COUNTRY
C.so Moncalieri 390/A – Torino
Cell. 393 8049928
www.newcountrytorino.it
[email protected]
Per gli associati FABI Plus:
• sconto del 20% su Accademia Under;
• pacchetto promozionale Accademia della Quarta Categoria;
• promozioni Piscina e Beach Volley.
NONSOLOFASHION
MODEL MANAGEMENT
Nata nel 2002 dall’esperienza decennale nel campo della moda e degli eventi
di Annamaria Panero e Claudia Aguiari,
Nonsolofashion è ormai diventato un
importante punto di riferimento sul territorio piemontese offrendo soluzioni a
360° per la realizzazione di eventi e manifestazioni.
Via Agostino da Montefeltro 2 - Torino
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PASTICCERIA COMBA
Dal 1971 la Pasticceria Comba offre a
tutti golosità con un ottimo rapporto
qualità prezzo. I titolari portano avanti
la tradizione tipica torinese della piccola
pasticceria fresca, a cui hanno affiancato
le specialità napoletane, i cannoli siciliani
e torte di ogni tipo. Propongono anche
panini, salatini e paste per ogni esigenza.
Via Mombarcaro 116 - Torino
Tel. 011 359937
www.pasticceriacombatorino.it
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sconto del 10% su qualsiasi acquisto superiore a € 25,00.
PHONICA
Phonica è un Centro Acustico per l’applicazione di protesi acustiche di tutte
le marche, ed è la prima struttura in
Piemonte per lo studio, lo sviluppo e
l’applicazione della Terapia Riabilitativa
dell’Acufene con sistema ZEN. Vengono
inoltre trattati occhiali da sole con lenti
polarizzate e occhiali da lettura.
C.so Dante 44-46/A - Torino
Tel. 011 6308075
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e CENTRO bIOs
Lo Studio Manuzzi, nato negli anni ‘80
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Biologa Nutrizionista. Attraverso una
dieta equilibrata, la Dott.ssa Elisabetta
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Esegue test di intolleranze alimentari
che spesso sono la causa di varie sintomatologie e sono correlate a disordini
del peso corporeo.
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C.so Galileo Ferraris 107 - Torino
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Cell. 338 7015016
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settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI TERRITORIALI
87
VISITE E SPETTACOLI
SCOPRIRE E
TORINO NON SOLO
VISITA SERALE AL PARCO ASTRONOMICO
Visita al Borgo Vecchio Campidoglio, quartiere operaio di fine ‘800 collocato tra i quartieri Parella e San Donato. La zona ospita dal 2000 il MAU,
Museo di Arte Urbana, un insieme di opere murarie e altre installazioni artistiche distribuite fra le sue vie; un progetto unico in Italia, che ha visto
la collaborazione di numerosi artisti e writers. Ne è presidente Edoardo Di
Mauro, docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed ha come
scopo la promozione di attività culturali e artistiche in collaborazione con
gli abitanti e gli operatori artigianali e commerciali del quartiere. Dal 1995
ad oggi sono state prodotte 108 opere murarie all’interno del Borgo Vecchio, alle quali si sono affiancate, dal maggio 2001, altre 35 nuove istallazioni - la cosiddetta “Galleria Campidoglio” - collocate sulle pareti tra le
vetrine di via Fabrizi e Cibrario, opere che complessivamente hanno impegnato 93 artisti: alcuni ancora studenti dell’Accademia, altri ormai affermati su tutto il territorio nazionale.
Una serata speciale alla scoperta del cielo stellato. Il
percorso comincia da “Infini.to-Museo dell’Astronomia
e dello Spazio”, un moderno museo della scienza che
sarà possibile visitare liberamente. Ospita numerose
installazioni interattive che permettono al visitatore di
sperimentare e approfondire temi astronomici: viaggi
spaziali verso Marte, simulazioni della forza di gravità
su Giove, manipolazione del campo magnetico, visioni
3D dell’Universo e passeggiate tra migliaia di stelle ripercorrendo le più recenti scoperte cosmologiche. Luce
e suoni provenienti dallo Spazio ci accompagneranno
già dai primi piani del Museo fino ad addentrarsi in luoghi misteriosi alla scoperta dei veri segreti cosmici. La
visita prosegue all’interno del Planetario digitale, uno
tra i più avanzati al mondo, per un viaggio virtuale tra
stelle e galassie. Lo spettacolo è in real time: due esperti dello staff scientifico di Infini.to risponderanno alle
domande e alle curiosità delle persone in sala. Il viaggio
si concluderà all’Osservatorio Astrofisico dove, accompagnati da un astronomo, si potranno osservare stelle e
pianeti dal telescopio rifrattore più grande d’Italia.
Data: sabato 3 ottobre 2015
Data: venerdì 16 ottobre 2015
PASSEGGIATA AL BORGO VECCHIO CAMPIDOGLIO,
MUSEO DI ARTE URBANA A TORINO
SPETTACOLI
STEREOPHONICS
CESARE CREMONINI
MALIKA AYANE
MILANO - Alcatraz
TORINO - PalaAlpitour
TORINO - Teatro Colosseo
20 ottobre 2015 ore 21.00
23 ottobre 2015 ore 21.00
26 ottobre 2015 ore 21.00
Posto unico € 32,20
88
VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT
Parterre € 39,10
1° anello numerato € 43,70
2° anello numerato frontale € 41,40
2° anello numerato laterale € 41,40
Galleria 1º settore € 28,75
Galleria 2º settore € 25,30
Platea 2º settore € 34,50
Platea 3º settore € 31,00
VISITE E SPETTACOLI
In collaborazione con Giuliana Rebaudo e Maurizio Pattoglio
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus - Tel. 011 5611153 - [email protected]
MOSTRA TEMPORANEA:
CLAUDE MONET ALLA GAM DI TORINO
MOSTRA TEMPORANEA: “RAFFAELLO, IL SOLE DELLE ARTI”
ALLA REGGIA DI VENARIA REALE
Dopo i successi delle mostre di Degas e Renoir, Torino, in collaborazione con il Museo d’Orsay di Parigi, presenta nelle sale della
Gam un altro dei protagonisti dell’Impressionismo: Claude Monet. Annunciata come “la più grande mostra sull’artista in Italia”, l’esposizione si propone di documentare il percorso di ricerca
di questo pittore riconosciuto come uno dei padri dell’Impressionismo, movimento che si è affermato a Parigi tra il 1874, data
della prima mostra autogestita presso lo studio del fotografo
Nadar, e il 1886, quando è stata allestita l’ultima esposizione
prima dello scioglimento del gruppo. Nell’ambito della poetica
del movimento, Monet ha condotto una ricerca così sistematica sulla percezione della luce, intesa come realtà fisica nelle sue
componenti cromatiche, da anticipare aspetti della fisiologia
della visione allora del tutto sconosciuti. Una ricerca che Monet
ha proseguito ben oltre i limiti cronologici dell’Impressionismo,
giungendo a esiti formali del tutto inediti e di estrema modernità.
Data: domenica 1º novembre 2015
Visita guidata alla mostra temporanea dedicata a uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento italiano. Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri capolavori di Raffaello che
evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone
che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A documentare
gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri che
hanno avuto un ruolo fondamentale: il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli. La mostra intende accostarsi
alla geniale personalità di Raffaello anche da un punto di vista inconsueto e imprevedibile, illustrando il suo impegno creativo verso
le cosiddette “arti applicate”, che tradussero nelle rispettive tecniche
suoi cartoni e disegni nonché incisioni tratte dalla sua opera e che
nel corso del Cinque e Seicento costituirono il veicolo privilegiato per
la diffusione e la conoscenza in Italia e nel resto d’Europa delle invenzioni figurative dell’Urbinate: arazzi, maioliche, monete, cristalli
di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, intagli.
Data: domenica 15 novembre 2015
Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
RAF
NEK
TORINO - Teatro Colosseo
31 ottobre 2015 ore 21.00
Galleria A € 34,50
Galleria B € 26,50
Platea A € 42,50
Platea B € 34,50
EROS RAMAZZOTTI
TORINO - Teatro Colosseo
4 novembre 2015 ore 21.00
Galleria A € 34,50
Galleria B € 28,75
Poltronissima € 57,50
Poltrona A € 46,00
Poltrona B € 34,50
TORINO - PalaAlpitour
7 novembre 2015 ore 21.00
Parterre € 46,00
1° anello numerato € 69,00
2° anello numerato frontale € 39,10
2° anello numerato laterale € 46,00
settembre 2015 | Plus Magazine | VISITE E SPETTACOLI
89
GITE E SPETTACOLI
GITE
VIAGGIO A GUALTIERI, PARMA E FERRARA
Gita nell’Alto Monferrato per scoprire Acqui Terme, famosa già in
epoca romana come centro termale. I partecipanti avranno modo
di visitare i monumenti principali della città: la Cattedrale di Santa
Maria Assunta dove si potrà ammirare il Trittico di Bermejo, famoso
pittore spagnolo del ‘400, il Cristo di Righetti, la fonte battesimale di
Robilant e gli affreschi di Muto e Monevi; la Chiesa di San Francesco
e successivamente la Chiesa dell’Addolorata, conosciuta anche come
Chiesa di San Pietro, luogo di culto di origini paleocristiane, nonché
il monumento più antico presente ad Acqui; il Museo Archeologico
sito all’interno del Castello dei Paleologi risalente all’XI secolo e l’attiguo Giardino Botanico nel parco del Castello. Tappa obbligatoria
sarà la famosa Fontana della Bollente, le cui acque sgorgano a ben
74°C. Durante la strada del ritorno è prevista una tappa alle Cantine
Marenco di Strevi, tra i più apprezzati produttori di vini locali.
Viaggio della durata di due giorni, accompagnati dalla Prof.ssa
Rebaudo, storica dell’arte. La prima tappa del viaggio prevede la
visita guidata alla Mostra di Antonio Ligabue che Gualtieri (RE) dedica al pittore in occasione del cinquantenario della sua scomparsa:
una grande antologica con circa 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e
altrettante sculture in bronzo e terracotta. Antonio Ligabue, dalla
vita difficile e tormentata, segnata da ostilità, incomprensioni e da
frequenti ricoveri in ospedale psichiatrico, è stato uno dei pittori più
originali del Novecento italiano. I dipinti esposti documentano tutti
i periodi di attività dell’artista, dal 1928 al 1952, e tutti i motivi della
sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani,
interni, ritratti, autoritratti. Nel pomeriggio si visiterà Parma seguendo un itinerario che mostrerà le opere di Antonio Allegri, detto
il Correggio; mentre la domenica sarà dedicata alla visita dei luoghi
più suggestivi del centro storico di Ferrara: il Duomo romanico con
il suo Museo e la residenza extraurbana degli Este, Palazzo Schifanoia.
Data: domenica 20 settembre 2015
Date: sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015
GITA AD ACQUI TERME
SPETTACOLI
SIMPLE MINDS
ANTONELLO VENDITTI
MILANO - Mediolanum Forum
TORINO - PalaAlpitour
21 novembre 2015 ore 21.00
28 novembre 2015 ore 21.00
Parterre € 39,10
Tribuna non numerata € 39,10
Tribuna numerata anello A € 49,45
90
VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT
Platea A € 69,00
Platea B € 57,50
1° anello numerato € 46,00
2° anello numerato frontale € 34,50
JOVANOTTI
TORINO - PalaAlpitour
2 e 3 dicembre 2015 ore 21.00
Parterre € 51,75
1° anello numerato settore 1 € 69,00
1° anello numerato settore 2 € 59,80
2° anello numerato frontale € 48,30
2° anello numerato laterale € 52,90
GITE E SPETTACOLI
UNA GIORNATA A MILANO:
GIOTTO A PALAZZO REALE E PASSEGGIATA IN CENTRO
MERCATINI DI NATALE 2015:
TRE GIORNI TRA MERANO, INNSBRUCK E BOLZANO
Tre giorni immersi nel clima natalizio, nella festa e nella tradizione.
Un’esperienza unica per tutti i sensi dove potrete gustare i prodotti
tipici della zona e vivere pienamente la meravigliosa atmosfera dei
Mercatini. La prima tappa del viaggio prevede la visita a Merano,
città caratteristica dell’Alto Adige; il giorno successivo si visiterà
Innsbruck, piccola città incastonata tra le Alpi. In questa località
ogni anno i tradizionali Mercatini di Natale animano il centro cittadino; il più famoso, il Mercatino di Altstadt, si trova nel centro
cittadino: gli stand sono allestiti nella spettacolare cornice delle
facciate dei palazzi medievali della città vecchia, proprio sotto il
famoso Tettuccio d’Oro.
Immancabile una ricca selezione di cibi tradizionali come le Kiachln, frittelle dolci, e i tipici gnocchetti tirolesi, gli Spatzln. Il terzo
giorno sarà la volta di Bolzano, che vanta il Mercatino di Natale
più grande d’Italia. È prevista inoltre la visita alla famosa fabbrica
di ceramiche Thun.
La mostra “Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano”, allestita presso Palazzo Reale di Milano, intende rendere omaggio a uno dei più grandi protagonisti della storia dell’arte italiana, colui il quale, come
riconosceva già Cennino Cennini alla fine del Trecento, “rimutò
l’arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno”. Spetta
proprio al pittore fiorentino il superamento della bidimensionalità
e della ieraticità bizantine grazie all’approdo alla resa dello spazio
e della massa corporea e alla caratterizzazione fisionomica dei suoi
personaggi, aspetti che preludono alle soluzioni della pittura del
Rinascimento. La mostra analizza le tappe di quello che a tutti gli
effetti si può considerare il padre della pittura moderna, seguendo
l’evoluzione del suo linguaggio e della sua pittura che maturarono durante i soggiorni compiuti a Roma, Assisi, Bologna, Firenze,
Rimini, Padova e, da ultima, Milano. Al pomeriggio sarà possibile
ammirare l’affresco della Crocifissione, nella Chiesa di San Gottardo in Corte. La giornata potrà concludersi con una passeggiata nelle
vie del centro cittadino caratterizzate dalle eleganti vetrine predisposte per lo shopping natalizio.
Date: domenica 6, lunedì 7 e martedì 8 dicembre 2015
Data: domenica 13 dicembre 2015
Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
MARCO MASINI
NEGRAMARO
IL VOLO
TORINO - Teatro Colosseo
TORINO - PalaAlpitour
TORINO - PalaAlpitour
12 dicembre 2015 ore 21.00
18 dicembre 2015 ore 21.00
27 gennaio 2016 ore 21.00
Galleria A € 34,50
Galleria B € 26,50
Platea A € 42,50
Platea B € 34,50
Parterre € 41,40
1° anello numerato € 46,00
2° anello numerato frontale € 36,80
2° anello numerato laterale € 36,80
1° anello numerato € 50,00
2° anello numerato frontale € 40,50
settembre 2015 | Plus Magazine | GITE E SPETTACOLI
91
il notaio risponde
Il Notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese,
collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti
su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni,
donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di
fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento.
Per le vostre domande scrivete a [email protected]
Gent.mo Notaio Bassetti,
Le scrivo per avere informazioni sulla
“separazione dei beni”: è una scelta
che i coniugi devono fare per forza
al momento del matrimonio oppure
può essere effettuata successivamente? Inoltre, in caso di “separazione
dei beni” se io in futuro contraessi un
debito, i creditori si potranno rifare
anche sui beni posseduti solo da mio
marito?
Rachele - Unicredit
Gentile signora Rachele,
in qualsiasi momento i coniugi possono decidere di optare per la separazione dei beni andando dal notaio a
stipulare un mini-atto che si chiama
convenzione matrimoniale di separazione dei beni che dovrà essere poi
annotato, a cura del notaio, a margine dell’atto di matrimonio. La separazione vale solo da quel momento
in poi (e quindi ciò che era comune
resta comune) e non è irreversibile,
nel senso che ben potrebbero i coniugi ripensarci e tornare dal notaio
per stipulare una nuova convenzione
matrimoniale, questa volta di comunione dei beni (a dire il vero credo
92
che non sia mai capitato nella storia).
I creditori non potrebbero rifarsi sui
beni posseduti da suo marito in caso
di separazione dei beni.
◆◆◆
◆◆◆
Buongiorno,
circa 30 anni fa ho acquistato una
casa a Torino, ora vorrei venderla e
acquistarne un’altra in campagna.
Dopo tutti questi anni ho difficoltà a
trovare l’atto notarile di acquisto e il
notaio che l’aveva redatto è andato
in pensione. Nel caso non riuscissi a
trovarlo esistono degli archivi nazionali dove vengono conservati questi
documenti? Grazie in anticipo per la
risposta.
Pasquale - Pensionato
Gent.mo Notaio,
che differenza c’è tra un testamento
per atto di notaio e un testamento
olografo? Il testamento olografo può
essere redatto al computer e poi firmato in originale dallo scrivente?
Grazie per l’attenzione.
Vittorio - BNL
Certo, esistono degli archivi distrettuali. Il notaio che cessa l’attività oppure viene trasferito consegna
tutti i suoi volumi all’archivio notarile del distretto dove esercitava e lì è
possibile ottenerne copie. Nello specifico, trattandosi di Torino, può risolvere il suo problema a Piazza Cesare
Augusto, di fronte al Duomo, dove ha
appunto sede l’archivio.
Gentile signor Vittorio,
il testamento per atto di notaio si
chiama testamento pubblico: si
rendono le dichiarazioni di ultima
volontà davanti al notaio il quale provvede a scriverle, per lo più al
computer, e conserva il testamento
nella sua raccolta di atti, potendo
rilasciarne copie solo all’interessato.
Il testamento olografo invece viene redatto di proprio pugno. Niente
computer! I requisiti essenziali sono
l’autografia, la data e la firma. I due
tipi di testamenti hanno lo stesso,
identico valore. Quando vale la pena
di ricorrere al testamento pubblico,
dunque? Sicuramente quando non
si può o non si sa scrivere, poichè in
quel caso è impossibile redigerlo e
sottoscriverlo (dal notaio si può invece prescindere anche dalla firma). Gli
altri casi in cui riterrei opportuno optare per il testamento pubblico sono
quando si ha timore di sottrazione o
smarrimento, quando ci si preoccupa che qualche erede deluso possa
sostenere che il disponente era incapace di intendere e di volere all’epoca del testamento (o addirittura
eccepire che il testamento sia falso)
o quando il contenuto sia articolato e
e complesso.
l’esperto fiscale risponde
Paolo Quaglia, Responsabile della sezione fiscale
della Nova Labor Servizi/Caaf FABI srl,
collabora con la nostra rivista per rispondere
ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi,
detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione
del Modello 730.
Potete inviare le vostre domande
a [email protected]
Ho ereditato la casa dei miei genitori
che nel 2013 era stata oggetto di importanti interventi di recupero edilizio. Oltre alle rate residue delle ristrutturazioni, posso fruire anche di quelle
rimanenti del “bonus mobili”?
Denis - Unipol Banca
Per quel che riguarda le rate residue del “bonus ristrutturazioni” le
devo rispondere con un “dipende”.
Qualora lei stia detenendo materialmente e direttamente l’immobile
potendone disporre liberamente e a
proprio piacimento quando lo desidera, a prescindere eventualmente
anche dal fatto che possa averlo adibito ad abitazione principale, sì, può
inserire nel suo 730 le rate residue del
recupero edilizio. Devo però sottolineare che la situazione descritta deve
sussistere non solo nell’anno in cui
l’eredità è stata accettata, ma anche
in ogni anno per il quale si protrae il
rimborso delle residue rate di detrazione.
Mi spiego meglio: se lei concede l’immobile in comodato o in locazione,
non potrà fruire delle rate di detrazione relative agli anni in cui l’immobile è in comodato o locato; potrà comunque ritornare a beneficiare delle
eventuali rate residue, cioè quelle di
competenza degli anni successivi al
termine del contratto di locazione o di
comodato, in quanto si riprende la detenzione materiale e diretta dell’immobile ereditato. Purtroppo per il
“bonus mobili” le devo rispondere di
no, la detrazione si perde. Questo “bonus”, pur presupponendo l’esistenza
della detrazione per spese sostenute
a seguito di interventi di recupero del
patrimonio edilizio, è considerata dal
Fisco come una detrazione autonoma
e personale, con proprie norme che
non prevedono il trasferimento della
detrazione agli eredi.
◆◆◆
Nel 2014 ho acquistato una stufa a
pellet, pagando “on line” ma con bonifico ordinario. L’operatore del vostro
Caaf non mi ha inserito la detrazione:
posso, come mi è stato consigliato per
poter comunque usufruire della detrazione al 50%, ripetere oggi, nel 2015, il
pagamento con il bonifico corretto?
Ferdinando - Cariparma
Sì, il consiglio che le è stato dato
è giusto: per non perdere il diritto
alla detrazione è possibile ripetere
il pagamento alla ditta (facendosi
ovviamente restituire il precedente
pagamento) tramite un nuovo bonifico corretto e se, come nel suo caso,
la ripetizione del pagamento avviene in un anno successivo a quello di
sostenimento delle spese originarie,
può tranquillamente accedere alla
detrazione, cominciando dall’anno
d’imposta in cui è stato effettuato il
pagamento corretto, cioè a partire dal
730/2016.
Ricordo agli amici lettori che per
fruire del “bonus ristrutturazioni” è
necessario effettuare sempre il pagamento con bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento con riferimento alla norma
agevolativa (articolo 16-bis del Dpr
916/1987), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di
partita Iva o il codice fiscale del beneficiario del pagamento: mancando
questi dati, come nel caso del bonifico ordinario, è stato pregiudicato il
rispetto da parte della Banca dell’ob-
bligo di operare la prescritta ritenuta
d’acconto all’atto dell’accredito delle
somme al beneficiario.
◆◆◆
Ho un dubbio che non sono riuscito
a risolvere: nel 2014 ho riscosso circa
€ 45.000 in quanto mi è stato liquidato, per scadenza ventennale, il capitale
relativo ad una polizza vita: tale importo dev’essere dichiarato nel modello 730? Se sì, come devo considerare le
ritenute che mi sono state effettuate?
Leonardo - Gruppo Carige
Può dormire sonni tranquilli: la
cifra riscossa non deve essere ulteriormente tassata per cui lei non ha
alcun obbligo dichiarativo.
Più in generale i contratti di assicurazione sulla vita contro il rischio di
morte possono prevedere l’erogazione della prestazione in caso di morte
dell’assicurato ovvero sia in caso di
morte che in caso di permanenza in
vita dell’assicurato alla scadenza del
contratto stesso o di riscatto prima
della scadenza (sono i cosiddetti contratti di tipo misto).
Se l’evento a fronte del quale viene
erogata la prestazione è la morte,
la prestazione non costituisce base
imponibile. Nel suo caso, invece,
trattandosi di erogazione della prestazione a seguito della permanenza in vita (vale anche per il riscatto),
le somme percepite si configurano
quali redditi di capitale per la parte
corrispondente alla differenza tra
l’ammontare percepito e quello dei
premi pagati e la tassazione avviene
a mezzo dell’imposta sostitutiva (dal
1° luglio 2014 è pari al 26%), che viene
applicata direttamente dall’assicurazione.
settembre 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
93
l’esperto immobiliare risponde
Il Dottor Cesare Furbatto, titolare
dell’omonimo studio immobiliare
torinese, collabora con la nostra
rivista per dare la possibilità ai
lettori di avere risposte esaustive alle
domande inerenti il settore casa.
Potete inviare le vostre richieste a
[email protected]
Quanto costa la risoluzione anticipata
di un contratto di locazione?
Giulia - Intesa Sanpaolo
Se il contratto è in “cedolare secca”
non costa nulla viceversa il costo è di
€ 67,00.
◆◆◆
Ho affittato un alloggio tramite un’agenzia immobiliare. Con loro ho sottoscritto una proposta di locazione senza
che fosse specificato nessun pagamento provvigionale. Una volta firmato il
contratto mi è stato chiesto di pagare
due mensilità del canone di locazione. È
normale questo comportamento? Come
dovrei comportarmi?
Giuseppe - Deutsche Bank
Il comportamento dell’agente immobiliare sicuramente non è “normale”.
In fase di trattativa e in particolare sulla modulistica dev’essere chiaramente
esplicitato il compenso provvigionale.
Tuttavia non è pensabile ricevere una
prestazione professionale senza il pagamento di un corrispettivo. Stante
la situazione consiglierei di mediare
e concordare con l’agenzia una provvigione più bassa (una mensilità/una
mensilità e mezza).
◆◆◆
Per affittare un appartamento quali verifiche si possono fare per verificare la
solvibilità di un potenziale inquilino?
Martino - Credito Valtellinese
La prima verifica è quella di fare
molta attenzione alla prima impressione (consiste nel fare molte domande e
cercare di farsi un’idea un po’ più chiara
sulla persona, sulle sue abitudini, passioni, hobby, attività lavorativa, composizione famigliare etc.). La seconda è
un’analisi oggettiva ossia una verifica
della sua capacità di produrre reddito
continuativo nel tempo (si tratta di richiedere le “buste paga”, dichiarazioni
94
dei redditi, eventuali bilanci societari,
visure camerali, etc.). La terza eventuale verifica consiste nell’affidarsi a
società di informazioni/investigazioni
che possono accedere più facilmente
ad informazioni più approfondite. Se i
dubbi persistono è possibile inserire un
garante o in alternativa richiedere una
fideiussione bancaria.
◆◆◆
Nel 1998 ho acquistato un appartamento, nel 2000 mi sono sposato senza fare
la divisione dei beni. L’appartamento
devo considerarlo mio al 100% o solo al
50%?
Marco - BIM
L’appartamento non rientra nella comunione dei beni quindi è suo al
100%.
◆◆◆
Chi può partecipare ad un’asta giudiziaria e qual è la procedura per partecipare?
Ezio - Banco Popolare
Può partecipare chiunque, ad eccezione solo del debitore. Bisogna
presentare istanza di partecipazione,
come previsto dall’ordinanza del giudice delegato, presso il tribunale di
competenza.
◆◆◆
Ho ereditato una bella casa situata in
una zona periferica di Torino, io ho sempre abitato in centro, quindi dubito di
sfruttarla anche perché non riesco a immaginare la mia vita fuori dal contesto
del centro cittadino.
Sono indeciso, però, se venderla o affittarla. In linea di massima preferirei venderla, anche se forse non è il momento
adatto, che ne pensa?
In caso decidessi di venderla vorrei farmi fare una stima affidabile del suo
valore per poi prendere la decisione insieme alla mia famiglia. A chi mi posso
rivolgere?
Filippo - Pensionato
Rispondere alla sua prima domanda non è mai semplice perchè decidere
di vendere dipende sempre dalla propria situazione personale. Solitamente
si vende se si ha una buona motivazione come acquistare, nel breve/medio
periodo, un altro immobile, per necessità economiche, per divisione tra comproprietari, etc. Inoltre se pensa di non
affittare la casa e tenerla sfitta in attesa
che le quotazioni si alzino le consiglio
di vendere.
Per quanto concerne la possibilità di
fare una prima valutazione di massima
le consiglio di utilizzare il “Borsino Immobiliare 2015” che può consultare sul
sito www.furbatto.it.
Si tratta di una pubblicazione che rileva
in maniera attendibile i prezzi di Torino. La città è stata suddivisa in 24 zone
e per ciascuna troverà la rilevazione dei
prezzi, i tempi di vendita e gli indici di
commerciabilità.
È sicuramente una guida utile per avere
una prima stima, diversamente sono a
sua disposizione per un appuntamento
sul posto senza impegno da parte sua.
l’avvocato risponde
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri
lettori all’Avvocato Giuseppina Verduci alla
quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito
tra le richieste pervenute in redazione si è
cercato di scegliere quelle con una valenza
di interesse generale.
Potete inviare le vostre domande per l’Avvocato
Verduci direttamente a [email protected]
Scrive Mauro:
Sono proprietario di un appartamento al
mare cui è abbinato un posto auto all’interno del cortile. In particolare il regolamento di condominio prevede che ad
ogni appartamento corrisponda il diritto
di parcheggiare un’auto, senza che però
vi siano posti specificatamente numerati
o assegnati. Da un po’ di tempo a questa
parte il figlio convivente di un mio vicino
di casa ha comprato un’auto nuova che
viene regolarmente parcheggiata all’interno del cortile, occupando così un posto
in più. Mi sono rivolto più volte all’amministratore ma non è mai successo nulla. Gentilmente come posso evitare che
tale comportamento cessi?
Egregio sig. Mauro,
Lei ha tutto il diritto a lamentarsi e a insistere affinché l’amministratore prenda provvedimenti, quale inibire l’accesso a più di un veicolo per unità abitativa.
Ai sensi dell’art. 1102 del codice civile, infatti, “Ciascun partecipante può servirsi
della cosa comune, purché non ne alteri
la destinazione e non impedisca agli altri
partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”. Nella fattispecie il
suo vicino, da un lato, vìola la disciplina
condominiale che determina l’uso della cosa e, dall’altro lato, impedisce agli
altri condomini di fare uso della cosa
secondo il loro diritto. Lo strumento
giuridico a disposizione dei condomini
è l’azione possessoria, da promuoversi
a cura dell’amministratore o, in caso di
inerzia di questi, anche da parte del singolo condomino, al fine di far cessare il
comportamento molesto del vicino.
◆◆◆
Mi pone un quesito la sig.ra Raffaella:
Nel 2013 ho acquistato un immobile “sulla carta” direttamente dal costruttore,
firmando un compromesso che prevede-
va la consegna entro dicembre 2014. Tuttavia ad oggi, passati sei mesi dalla data
di prevista consegna, gli appartamenti
non sono ancora completati in quanto
mancanti degli infissi e di alcune finiture. Ho diritto ad una sorta di risarcimento del danno per ritardata consegna
dell’immobile? Faccio presente che sul
contratto non sono previste penali.
Gentile Raffaella,
senza dubbio il ritardo con cui il costruttore le consegnerà l’immobile costituisce un inadempimento del venditore,
da cui origina il diritto, per il compratore adempiente, al risarcimento del
danno. Il fatto che nel contratto non
siano espressamente previste penali
non compromette di certo il suo diritto
risarcitorio.
La clausola penale, ai sensi dell’articolo
1382 del codice civile, è infatti solamente
una convenzione con cui le parti concordano preventivamente la prestazione
che una parte dovrà eseguire in caso di
suo inadempimento o ritardo nell’esecuzione dell’accordo principale. Nel suo
caso semplicemente le parti non hanno
quantificato in via preventiva, il risarcimento dovuto in caso di ritardo nella
consegna.
Ma l’acquirente può sempre ricorrere al
tribunale civile, per chiedere al giudice
di determinare, discrezionalmente, il risarcimento dovuto per il ritardo, quindi
per l’inadempimento.
Ragion di più se il bene di cui viene ritardata la consegna è un bene primario
quale l’abitazione del nucleo famigliare.
◆◆◆
Scrive Sabrina:
Gentile Avvocato, a causa di reiterati
problemi di salute sono rimasta assente
dal lavoro per circa sei mesi nell’ultimo
anno. Nonostante non mi sentissi ancora
di riprendere il lavoro, sono rientrata al
fine di evitare che maturasse il periodo di
comporto e che, quindi, il mio datore di
lavoro potesse licenziarmi. Dopo circa un
mese, mentre rientravo a casa dal lavoro,
subivo un incidente d’auto da cui derivavano lesioni. Il fatto veniva denunciato
come “infortunio in itinere” e, pertanto,
sono rimasta a casa per un ulteriore periodo. Ora il mio datore di lavoro mi ha
riferito che ho superato il periodo di comporto e, pertanto, che non ho più diritto
alla conservazione del posto di lavoro.
È corretto tale ragionamento? Io sono
rientrata prima della scadenza dei sei
mesi di mutua e quindi il comporto a
mio avviso non è maturato. Attendo una
sua gentile risposta.
Gentile signora,
i vari Contratti Collettivi prevedono diversi periodi di comporto, ovvero un
lasso di tempo nel corso del quale il dipendente ha diritto ad assentarsi dal
lavoro per malattia, conservando il proprio posto. Da quanto Lei scrive si deduce che il CCNL applicato al suo rapporto
di lavoro prevede un comporto di 6 mesi
nell’ultimo anno solare. Si ricava altresì
che Lei, tra mutua ed infortunio, ha superato tale termine. I periodi di mutua
e di infortunio, infatti, sono cumulabili
fra loro ai fini del comporto, sempre che
l’infortunio non sia addebitabile a colpa
del datore di lavoro. Nel suo caso il datore di lavoro non ha di certo colpa, trattandosi di infortunio “in itinere” e cioè
di fatto verificatosi in occasione del lavoro (tragitto lavoro-casa), ma non nello
svolgimento di esso.
Se dunque Lei, fra infortunio e malattia,
ha superato il periodo di comporto c.d.
secco (6 mesi nell’ultimo anno) non ha
più diritto alla conservazione del posto
di lavoro, salvo che, e questa è l’unica
sua possibilità, la malattia che l’ha costretta ad assentarsi per così tanto tempo non rientri fra quelle per cui è previsto un diverso decorso del comporto,
quali ad esempio patologie oncologiche
o similari.
La invito pertanto, per ragioni di privacy,
a contattarmi in privato al fine di chiarire tale circostanza.
settembre 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
95
LA PAROLA
AI LETTORI
Per scrivere alla Redazione Plus Magazine: [email protected]
Spett.le Redazione Plus Magazine,
sempre onore e merito alla Redazione e al direttore Paola Gomiero per
le scelte editoriali, e per i servizi di alto
profilo sempre apprezzati dai lettori.
Ogni pagina è sempre un’emozione e una sorpresa, abbiamo visto FABI
Plus nello spazio con la nostra Astro
Samantha, poi volare in tutti i cieli del
mondo con Le Nostre Frecce Tricolori,
ora la vediamo “veleggiare” nei mari
del globo con la Nave Scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci. Bene
ragazzi a quando la prossima sorpresa? Fateci sempre sognare e non stancatevi mai di sorprenderci!
Scaringella Vincenzo
Gentile Sig. Vincenzo,
grazie mille per i complimenti alle
nostre scelte editoriali. Il plauso va anche
ai nostri giornalisti che riescono sempre a
fornire informazioni su avvenimenti e su
personaggi attuali che destano l’interesse
dei nostri lettori.
Come da suo consiglio cercheremo
di continuare a sorprendere e incuriosire
con i nostri articoli, lavorando sempre
con entusiasmo e professionalità.
◆◆◆
Spettabile FABI Plus,
volevo sapere se avete già qualche
informazione sul programma delle
conferenze che si svolgeranno in autunno. Sono previsti anche dei corsi?
Se sì quali? Mio marito ha frequentato
in primavera il corso di fotografia ed è
rimasto molto soddisfatto.
Francesca - BNL
Gent.ma Francesca,
gli appuntamenti previsti in autunno sono numerosi e riguardano svariati
argomenti: l’apparato acustico, la nutrizione, la cura della visione, la chirurgia
mininvasiva per problemi ai piedi e le
nuove frontiere per la ricerca del benessere psicofisico del paziente. Ci saranno
anche corsi che avranno l’obiettivo di
aiutare a migliorare la propria immagine
96
personale. Molti i temi affrontati: dallo
studio della moda come mezzo espressivo al make-up per la sera o per un evento
speciale, dal restyling dei capelli alla scoperta dei profumi.
Potrà visionare il programma e le date
dettagliate su questo numero di Plus Magazine o sul nostro sito www.fabiplus.org.
Speriamo di vederla ad alcuni dei nostri
incontri!
◆◆◆
Buongiorno,
dopo tanti anni di lavoro finalmente fra qualche anno dovrei andare in
pensione. Volevo sapere se posso appoggiarmi a voi per le pratiche pensionistiche.
Vi conosco come CAAF perché ogni
anno faccio il 730 da voi ma non so
se vi occupate anche di questi servizi.
Visti i continui cambiamenti nel mondo delle pensioni non vorrei trovarmi
impreparata quando sarà il momento
quindi mi piacerebbe ricevere qualche
informazione in merito.
Aurora - Unicredit
Gent.ma Aurora,
la risposta è sì, può appoggiarsi a
noi per queste pratiche. Presso la nostra
sede in via Guarini è stato istituito, già
da qualche anno, uno sportello che offre
gratuitamente agli iscritti tutti i servizi di
Patronato.
Ad esempio si possono richiedere Ecocert Inps, domande di pensione, domande di invalidità (legge 104), calcoli per il
diritto alla pensione, etc.
Per ulteriori informazioni le consiglio
di chiamare presso i nostri uffici dove un
nostro esperto in materia le fornirà sicuramente una consulenza puntuale ed
esaustiva.
PLUS MAGAZINE
Periodico trimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 32 - settembre 2015
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
Direttore responsabile
Paola Gomiero
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Chiara Attolico
Photo editor
Alessandro Lercara
Hanno collaborato a questo numero:
Benedetta Breveglieri, Mauro Bossola,
Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara
Oggero, Giuliana Rebaudo, Mariangela
Salvalaggio, Vincenzo Scaringella,
Emanuela Truzzi.
Fotografie
Riccardo Pinna, Archivio Amerigo Vespucci,
Archivio Stilisti, Barbara Oggero.
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
LUS
IP
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SU
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Carlo Fantinel – Torino
Stampa
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La redazione non si assume alcuna responsabilità
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sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi
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S
O
32
M
M
ARIO
Copertina
2 Niccolò Fabi: la lunga estate calda...
Protagonisti
6 Stefano Zamagni: quando mercato e persona incontrano la felicità
Tecnofuturo
10 Un futuro in mano alle macchine... eden
o inferno per l’umanità?
Interviste a Joseph Stiglitz e a Federico Rampini
Protagonisti
14 Nave scuola Amerigo Vespucci
Una nave, il suo comandante e i suoi uomini
18 Simone Rugiati: la vita in cucina è dura, difficile e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici
22 Europa Benefits: il miglior intermediario
per il collocamento dei fondi sanitari
OSPIti
26 A colazione con... Fabrizio Bosso
NEWS
28 La Grande Muraglia (virtuale?) cinese
EVENTI
30 We Women for Expo: le donne e il nutrimento
del pianeta
MODA
34 Stylish!
RECENSIONI
40 Film, libri, mostre, musica, teatro
MAPPAMONDO
46 I tesori della Turchia
52 Viaggiare tutto l’anno? Con Chiesa Viaggi
il sogno diventa realtà!
54 Convenzioni nazionali
Torino:
vivere la città
Medicina e salute
62 bIOs: la salute e il benessere della persona
64 IRM investe nella tecnologia per la salute dei pazienti 65 Problemi di udito? Fischio nell’o-
recchio? C’è una novità per lei!
66 Presbiopia: arriva la lente intrao-
culare trifocale
68 Dieta fai da te? No grazie
PROTAGONISTI
72 Pallina e cespuglio... per
un’estate tutta da ridere
Comunicazione e immagine
76 Sublime armonia tra mente
e corpo
Idee e servizi
77 Sport, divertimento, libertà: le key words del Master Club Tennis
78 Jaipur: profumi e atmosfere dell’India
79 Pasticceria Comba: una dolce tentazione
80 Il Grifone: la semplicità non passa mai di moda
81 SPA HQUATTORDICI: un gioiello nel cuore di Torino
82 Moda, eventi, workshop. Tanti
settori, un unico brand: Nonsolofashion
83 La scienza e la fede: i due poli attorno ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno
84 CONFERENZE E CORSI
85 Convenzioni territoriali
88 VISITE GUIDATE E SPETTACOLi
90 GITE E SPETTACOLi
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
PLUS MAGAZINE
32
IN QUESTO NUMERO
Stefano Zamagni
Quando mercato e persona incontrano
la felicità
Joseph Stiglitz e Federico Rampini
Un futuro in mano alle macchine… eden
o inferno per l’umanità?
Nave Scuola Amerigo Vespucci
Una nave, il suo comandante e i suoi uomini
Simone Rugiati
La vita in cucina è dura, DIFFICILE e faticosa
ma ti ripaga di tutti i sacrifici
Europa Benefits
Il miglior intermediario per il
collocamento dei fondi sanitari
I tesori della Turchia
NICCOLÒ FABI
La lunga
estate calda...
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXXII- settembre 2015
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