sommario - Studenti.it

Transcript

sommario - Studenti.it
kari
stu...
SOMMARIO
Tema mese
SIAMO TUTTI PAZZI? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Una lezione da
Tribù
4
Famosone
LA “MATTIA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Tvb
DO NOT DUSTURB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
BLOGSPHERE, INTERVISTA DOPPIA . . . . . . . . . . . . . 14
GOSSIPPONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Vita da stu
C’E’ CHI SPERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
RADIO UTOPIA
.........................................
4
19
DE BELLO SCOLASTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
FARE SEGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
NOTE DI CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
L’ANGOLO DELLA MANU
............................
26
Stile
VYNIL TOYS PER ME. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
MONDO VINILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
12
A & K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
COOL FACES . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Consumi
RECENSIONI LIBRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
RECENSIONI CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
RECENSIONI FILM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
EVENTI NAZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
EVENTI LOCALI
........................................
56
DALLA PUGLIA CON FURORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
I FANTASTICI 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Speciale
PLAY BY MULTIPLAYER.IT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
19
18
37
36
22
3
40
Tutto ciò che non conosciamo ci fa paura,
tutto ciò che non riusciamo a rinchiudere in
categorie già definite ci fa orrore, tutto ciò
a cui non sappiamo dare una spiegazione
logica di solito genera il nostro rifiuto.
I centri di igiene mentale, una volta più
volgarmente chiamati manicomi, sono da
sempre lager, ghetti, luoghi di isolamento
come se la gente “normale” avesse bisogno di estirpare, mettendolo in quarantena, un morbo che da un momento all’altro,
standogli troppo vicino, potrebbe contagiarla: la follia.
Ora è successo un piccolo miracolo: un
ragazzo di nome Simone ha dedicato la
sua canzone sanremese proprio a loro, agli
esclusi, e ha vinto. La commovente “Ti regalerò una rosa” sembra la rivincita di chi vive
ai margini da sempre tanto per citare un’altra canzone famosa.
C’è tanto da imparare in questo Tribù. Cristicchi (il Simone di cui sopra) ci dice
di finirla di fare i superiori e di imparare ad
ascoltare quei diversi che lui descrive come
“inviati speciali venuti magari da un’altra
dimensione per insegnarci qualcosa”. Puoi
leggere la sua bellissima intervista a
pagina 8.
Nelle pagine di tvb, da pagina 10, parliamo
ovviamente di amore: sentimenti e sentimentalismi ma anche cattive ragazze, Kate
Moss in testa.
Va alla grande vita da stu dove volano parole grosse come legalità, radio indipendenti
e problemi di edilizia scolastica. Leggi tutto
tutto senza fare storie ; ) da pagina 18.
Per stile abbiamo incontrato Simone Legno
che ci ha detto la sua su questa nuova
pazza pazza idea dei vynil toys, leggi MOI a
pagina 32.
Come sempre numerosi sono poi i consumi con recensioni varie di cd, libri, cinema e
tantissimi gli eventi dalla tua città, da pagina 54,
Be Tribu!
iltema
delmese
PAURA E UN PO’ DI FASCINO,
LO STRANO, IL DIVERSO
SPAVENTA MA ATTIRA.
C’È CHI SCEGLIE DI
IGNORARE LA COSA E CHI
DI CONOSCERLA, ANCHE SE
SOLO DA LONTANO, PER
AFFRONTARLA MEGLIO.
“SONO UN PO’ AFFASCINATA
DAL MONDO DELLE MALATTIE
MENTALI, MA NULLA DI
MORBOSO. SOLO CURIOSITÀ”,
DICE UNA. “DA UNA
PARTE AVREI PAURA AD
AVVICINARLI PERCHÉ NON
SAPREI COME RAPPORTARMI
CON LORO, DALL’ALTRA
SAREI AFFASCINATO E
CONTENTO DEL RIUSCIRE
AD INSTAURARE UNA
COMUNICAZIONE”,
AFFERMA UN ALTRO
Sono circa
30.000
i bambini e gli adolescenti italiani a cui vengono
prescritti psicofarmaci
Tra il 1997 e il 2002 c’è stato un aumento del
280%
delle prescrizioni di antidepressivi
8
4
Filosofando
Anche io ho paura delle malattie
Ricette della nonna
sì che li ho conosciuti!
diciamo che cerco di capirli il più possibile e di
assecondarli (entro i limiti sempre)
BruSky
Visioni
parlo per esperienza personale.
ho un parente vicino che soffre di schizofrenia e
altri problemi legati comunque a queste cose,
non ricordo bene i nomi. qualche anno fa era una
situazione pesantissima.
1.000
Si stima che
2
minori per
10.000
ricevano un trattamento cronico per disagio
psichico
Tra gli adolescenti il tasso è
6 10.000
8%
per
All’
dei minori di 15 anni è stato somministrato
almeno una volta un ansiolitico durante l’anno
Fonte: 7° Rapporto Nazionale sulla condizione
dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Eurispes Telefono
matti!
mentali, ma ho più paura che quando guardo la
loro sofferenza me la leggano negli occhi
panzetta
ragazze su
tra i 14 e i 17 anni hanno ricevuto almeno una
prescrizione di psicofarmaci.
siamo tutti
Senza controllo
la malattia mentale un po’ mi spaventa ma non perché penso che
renda cattive le persone ma mi
spaventa proprio il concetto di non
avere il pieno controllo delle proprie
azioni... agire o parlare senza avere
piena coscienza di quello che si fa e
si dice... questo mi fa paura
ma emarginare queste persone mai
perché sono malate e in quanto tali
vanno aiutate non rifiutate
neutro
ALCUNI ERANO TALMENTE PERSI
NEL LORO MONDO CHE NEMMENO
TI GUARDAVANO IN FACCIA, E
ALLORA LI HO IGNORATI. ALTRI,
FORSE UN PO’ MENO “MATTI” SI
SONO RIVELATI LE PERSONE PIÙ
BELLE DEL MONDO. MI CAPIVANO
vedeva persone che lo seguivano ovunque, aveva
la “mania” di abbassare le serrande perchè diceva
che volevano uccidere lui e tutta la famiglia, quando stava in macchina si abbassava perchè pensava ci fossero poliziotti che lo volevano portare
in prigione, non usciva di casa e le poche volte
che usciva non faceva altro che guardarsi intorno,
queste sono solo una piccola parte di tutto quel
che accadeva. questo è durato per un po’, finché
non è stato COSTRETTO a ricoverarsi.
lui non si sarebbe mai ricoverato. è rimasto nell’ospedale per qualche mese dove è stato curato.
ora fa una puntura ogni mese in modo da “tenerlo
buono” perchè altrimenti inizia a vedere persone
che lo cercano e tutto ciò che ho elencato poco
più sopra.
Azzurro
guardate, basta poco, ma veramente poco per
farli andare fuori.
questo però non significa che non siano persone
intelligenti o colte, anzi, è una persona che sa fare
un sacco di lavori completamente diversi tra loro.
a volte è necessario farli ricoverare, non possono
rimanere in una società “normale”.
Da...
Mondi paralleli
I matti sono coloro che, per un motivo o per l’altro, arrivano ad avere una concezione errata del
mondo che li circonda ma soprattutto di loro stessi…
La maggior parte delle volte sono presenti nel
“matto” dei danni a livello cerebrale per cui è strettamente necessaria la terapia farmacologica, questo per dire che non bisogna demonizzare sempre
e comunque uno psicofarmaco.
Sicuramente non sono una che emargina la
gente, specialmente se ha dei problemi… aggiungiamo poi che studio psicologia e insomma… non
sarei normale ad emarginare una persona con un
disturbo mentale.
il ricovero a volte è l’unico modo per curare una
persona..
Shiver
Curiosità
io ne sono affascinata...
lolly1988
come ti rapporti
con il disagio
mentale?
In versi
O Shariputra, la forma è vuoto / il
vuoto è forma. / La forma altro non è
che vuoto, / il vuoto altro non è che
forma.” / “O Shariputra, tutto ciò che
esiste / è espressione del vuoto; / non
%
. . . . . . . . . . . . . . . 30
è nato né distrutto, né macchiato, né
ne sono spaventato . .
%
20
.
.
.
............
puro, / senza perdita e senza guadane sono affascinato . .
gno. / Poiché nel vuoto non c’è forma,
sono solidale
o. . . . . . . . . . . . . 20%
/ né sensazione, concetto, distinzioma osservo da lontan
ne, consapevolezza. / Non occhio, né
cerco di conoscerlo
%
. . . . . . . . . . . . . . 30
orecchio, naso, lingua, corpo, mente.
per non averne paura
/ Non c’è colore né suono, odore,
Inchiesta su club.giovani.it/tribu
gusto, tatto, né alcuna realtà esistente
...” / “Non c’è il regno della vista, né
quello della coscienza. / Non c’è ignoranza, né fine dell’ignoranza, / non c’è vecchiaia nemmeno ti guardavano in faccia, e
né morte. / Non c’è sofferenza, né causa o fine allora li ho ignorati. Altri, forse un po’
della sofferenza. / Non c’è via, né sapienza, né meno “matti” si sono rivelati le persone
accrescimento. / Non c’è accrescimento, perché più belle del mondo. Mi capivano. Sono
i Bodhisattva / vivono nel perfetto intendimento, un po’ affascinata dal mondo delle
senza più alcun / ostacolo alla mente; senza più malattie mentali, ma nulla di morboso.
ostacolo e dunque / senza più paura. / Molto al di Solo curiosità.
LuceDellaFollia
là dei pensieri illusori, / e questo è il Nirvana”.
pikkolo
Conoscere per giudicare
io ho lavorato in un centro di salute
Stranezze
Sì, ne ho conosciuti.
mentale... diciamo che le persone con
Alcuni erano talmente persi nel loro mondo che problemi mentali bisogna capirle... non
5
iltema
delmese
Foto tratte dal dvd Dall’Altra Parte del Cancello di Simone Cristicchi
è facile stare con loro... però sono delle
persone con un cuore grande e hanno
un sesto senso immenso... quando
ero un po’ giù loro lo capivano subito... anche se cercavo di nasconderlo...
cmq al giorno d’oggi la gente con ‘sti
problemi viene ancora giudicata male...
cercano di scappare dalle malattie mentali... perché non le conoscono... ed è
un peccato
susytv1982
So di non sapere
del diverso si ha sempre paura soprattutto per ignoranza.... ma secondo me
è inconcepibile che lo si isoli, invece di
emarginarlo dico io non sarebbe meglio
rivolgersi a persone competenti per
integrarlo?!!!
pinko
6
Se fossi…
Vorrei esserci io in ql manicomio...
ora penserete k sn matta sul serio...
ma almeno capirei qnt sxxxxate dico....
li dentro c’è gente k soffre + di me e k
continua a vivere...
gente normale, comuni mortali con qlk
difetto...
io invece fino ad ora sn normale, senza difetti...
però qnd sto male x anke una caxxxta, cm la risolvo???
Spicci
Erasmo con furore
“E’ per merito mio che i giovani sono così privi di
senno; è per questo che sono sempre di buon
umore. Mentirei, tuttavia, se non ammettessi che
appena sono un po’ cresciuti, e con l’esperienza e
l’educazione cominciano ad acquistare una certa
maturità, subito sfiorisce la loro bellezza, s’illanguidisce la loro alacrità, s’inaridisce la loro attrattiva,
vien meno il loro vigore. Quanto più si allontanano
da me, tanto meno vivono, finché non sopraggiunge la gravosa vecchiaia, la molesta vecchiaia,
odiosa non solo agli altri, ma anche a se stessa.
Nessuno dei mortali riuscirebbe a sopportarla se,
ancora una volta, impietosita da tanto soffrire non
venissi in loro aiuto io (…) e per quanto è possibile, non riportassi all’infanzia quanti sono prossimi
alla tomba, onde il volgo, non senza fondamento,
usa chiamarli rimbambiti.” È l’ Elogio della pazzia
di Erasmo da Rotterdam
kiko
Modi di dire
Tutti in fondo abbiamo momenti di “ordinaria follia”
Sweety
DICIAMO CHE LE
PERSONE CON
PROBLEMI MENTALI
BISOGNA CAPIRLE...
NON È FACILE STARE
CON LORO... PERÒ SONO
DELLE PERSONE CON
UN CUORE GRANDE E
HANNO UN SESTO SENSO
IMMENSO... QUANDO
ERO UN PO’ GIÙ LORO
LO CAPIVANO SUBITO...
ANCHE SE CERCAVO DI
NASCONDERLO...
A piccole dosi
Non ho mai conosciuto un “matto” nel senso vero
e proprio del termine, gente un po’ folle forse sì
ma che non ha niente a che fare con quel mondo
parallelo della malattia mentale nuda e cruda. Da
una parte avrei paura ad avvicinarli perché non
saprei come rapportarmi con loro, dall’altra sarei
affascinato e contento del riuscire ad instaurare
una comunicazione, ma in effetti ogni volta che
incontro uno un po’ squilibrato mi allontano… ma
mi dispiace
Pisolo
iltema
delmese
Foto tratte dal dvd Dall’Altra Parte del Cancello di Simone Cristicchi
HO SCOPERTO L’AFFASCINANTE MONDO DEI COSIDDETTI “MATTI”
GRAZIE A UN’ESPERIENZA ALL’INTERNO DI UN CENTRO DI
IGIENE MENTALE. QUI HO IMPARATO L’ARTE DI ASCOLTARE, HO
SPERIMENTATO ALTRE FORME DI COMUNICAZIONE,
FATTE DI SGUARDI E PAROLE NON DETTE
Lacrime e infermità
Non so se sarei mai riuscita ad entrare in un manicomio, penso che non avrei retto tanto dolore
claudia
Punti di vista
Se sembri tu il pazzo... prova a girare il mondo
sotto sopra... Così i pazzi diventano tutti gli altri.
Ugola
Separati da un cancello
Ho scoperto l’affascinante mondo dei cosiddetti “Matti” grazie a un’esperienza all’interno
di un Centro di Igiene Mentale. Qui ho imparato l’arte di ascoltare, ho sperimentato altre
forme di comunicazione, fatte di sguardi e
parole non dette. Vorrei celebrare queste persone straordinarie nella mia tesina di maturità,
in modo che queste storie non siano dimenticate, ma che al contrario prendano vita insieme alle mie parole. Così, al fine di colmare un
vuoto nella coscienza, ho cominciato a scrive-
re, scrivere, scrivere. scrivere la loro sofferenza.
Ho scoperto così il manicomio, uno Stato a parte.
Un posto dove, fino a qualche anno fa, per un
motivo o per un altro avremmo potuto finire tutti
noi.Ho i brividi ascoltando i racconti delle violenze, della segregazione. Ho gli occhi davanti a
persone che lì dentro avevano passato tutta la
loro vita. Ho capito sguardi intensi che imploravano aiuto, occhi che domandano: “Perché?”
Alcuni hanno equiparato l’Istituzione del Manicomio a un Campo di concentramento. Si parla
spesso, e per fortuna, dei Lager nazisti. Dei Matti
e di quello che la Società ha fatto a queste persone, nessuno ne parla. Oggi come ieri, si tende
a recludere i diversi, nasconderli nello sgabuzzino
dell’indifferenza, per continuare il proprio cammino senza inciampi. Ebbene, tra la spazzatura
della nostra tanto celebrata Società del benessere, ho trovato un’umanità diversa. Sicuramente “diversa”. In molti casi, oserei dire, “migliore”.
Siamo separati da un cancello che troppo di rado
viene aperto... Il cancello che noi stessi abbiamo
costruito per difenderci dalla paura del diverso.
Fissare negli occhi un Matto è come
guardare nella profondità del mare,
trovarsi di fronte ad un’imbarcazione
affondata, un relitto che giace addormentato sotto la superficie. Qualcosa di indecifrabile. Come una frase
difficile che hai bisogno di rileggere
più volte prima di poterla capire.“La
bellezza è negli occhi di chi la riconosce.” La bellezza a volte è frutto di
dolore, il dolore di un’impotenza che
pesa su di noi come un bagaglio,
come una condanna. La bellezza
per me è anche la follia... è il coraggio. Il coraggio di esporsi, in questo
meraviglioso Museo che è la nostra
vita, per diventare così un’unica e
irripetibile ”Opera d’Arte”.
L’Opera d’Arte che è in ognuno di
noi.
8
ilfamo
sone
Il neo vincitore di
San Remo ci racconta
il suo viaggio tra i
cosiddetti malati di
mente e ci invita a
rigirare il punto di
vista e a domandarci
di chi dover avere
veramente paura
e capire da che
lato sarebbe meglio
chiudere il cancello
Chi è?
la
“mattia”
DI MANUELA BOGGIA
10
“Genio e follia hanno qualcosa in comune:
entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri”, lo affermava Schopenhauer, quel filosofo tedesco non proprio
allegro che accompagna i migliori anni di studio
di tanti liceali. Questa volta però la sua massima è
azzeccata e descrive bene quel concetto di follia
tornato alla ribalta ultimamente grazie a Simone Cristicchi e alla sua “Ti regalerò una rosa”.
Un testo dolce/amaro che riaccende i riflettori sul
tema della malattia mentale ricordandoci che i
“matti” esistono, sono sempre esistiti e vivono
in mezzo a noi, anche se forse viaggiando su una
strada parallela. Ma chi è il matto? “Questa è la
domanda che ho fatto agli artisti che ho incontrato lungo il mio viaggio intrapreso per realizzare il
film-documentario ‘Dall’altra parte del cancello’” racconta Simone, “Ognuno mi ha dato la sua
definizione, da Alda Merini che li ha chiamati ‘per-
sone felici’, ad un infermiere che mi ha risposto:
‘bisogna vedere da che parte si chiude il cancello’
(quello del manicomio n.d.r). Io potrei rispondere
in mille modi diversi, sicuramente posso dire che
il matto è un inviato speciale venuto magari
da un’altra dimensione per insegnarci qualcosa”.
Ma come nasce l’interesse per queste realtà? “E’
stata un’occasione nata da ricordi di vario tipo. Ho
avuto un amico che aveva dei problemi di natura
psichica e io l’andavo a trovare, da lì poi si è sviluppata un’attenzione per questo mondo parallelo e ho cominciato a frequentare assiduamente
queste persone” racconta ancora il vincitore di
Sanremo, “Inizialmente avevo paura di prendere botte, che ci fossero persone violente. In realtà
poi, dopo un po’ di tempo la paura maggiore ce
l’avevo quando tornavo a casa. Quando mi reinserivo nel mondo reale. La gente che ho incontrato mi ha insegnato tantissimo, innanzitutto le
capacità che può avere una persona cosiddetta ‘diversa’, tant’
è vero che io allora li chiamavo ‘i
migliori’, ‘i miei migliori amici’, perché secondo me erano migliori
di tante persone cosiddette
sane. Ma non è un luogo comune, è una cosa che veramente ho
sperimentato a livello affettivo e
di emozione. Mi hanno insegnato che il mondo è fatto di diverse sfaccettature, noi magari
vediamo la nostra ma ne esistono
migliaia. Stare con loro era un po’
un caleidoscopio, era un modo
per vedere la realtà da angoli diversi”. Oggi, a distanza di 10
anni dai primi incontri, Simone ha
portato sul palco quei personag-
gi dedicando a loro e alla “mattia” (come
definisce la malattia mentale) prima lo spettacolo “Centro d’igiene mentale”, una
rappresentazione in cui sono protagoniste
lettere mai spedite (spesso censurate),
documenti preziosi, alcuni risalenti ai primi
del 1900, scritte proprio dai pazienti. Poi il
suo primo libro, che prende il nome proprio
dallo spettacolo, in cui raccoglie alcune di
queste lettere, racconti di vita e anche una
sorta di diario di viaggio, quel viaggio
fatto da Roma a Genova sostando in tutti
gli ex manicomi che incontrava e da cui è
nato il suo film-documentario, uscito da
poco insieme al cd. “E’ stato un viaggio un
po’ assurdo durante il quale ho scoperto
un mondo sconosciuto: la vita che si face-
va in manicomio, le terapie, le violenze,
sia psicologiche che fisiche. La censura
delle lettere che ho trovato nel manicomio
di Volterra, ma che appartiene a tutti i manicomi, mi ha colpito in modo particolare”. E
loro, i protagonisti, che ne pensano di tanta
attenzione? “La cosa bella è che a vedere
i miei spettacoli vengono anche i matti, si
mescolano alle persone normali. Per me
vederli tra il pubblico che applaudono,
sorridono e piangono è una grande soddisfazione. Una volta uno mi ha detto che era
lo spettacolo più bello della sua vita, è stato
un complimento bellissimo, ma non perché sono bravo io, perché si è emozionato:
stavo parlando di lui”.
Galeotta fu la matematica… E’ a causa della sua
poca dimistichezza con i numeri, infatti, che a
16 anni Simone fu rimandato in matematica
e non potendo andare in vacanza, per sconfiggere il tedio di una lunga e torrida estate romana,
pensò bene di cominciare a strimpellare qualche
canzone su quell’oggetto a forma di chitarra
che fino a quel momento gli era stato pressoché indifferente. Ma strimpella oggi e strimpella
domani il passatempo si trasforma in un amore
vero e proprio, una passione coinvolgente che
da allora non lo ha più abbandonato. Oggi ha 30
anni, e nel corso di questi 14 trascorsi da quel
primo incontro, Simone ha collezionato tantissimi premi, tra cui anche la prestigiosa Targa
Tenco per il miglior album d’esordio con la sua
opera prima “Fabbricante di canzoni”, diventando così uno dei giovani cantautori italiani più
apprezzati. I suoi riferimenti? L’ironia di Rino
Gaetano e la teatralità di Giorgio Gaber. I suoi
compagni di viaggio? Piercortese e Marco Fabi,
due giovani cantautori conosciuti qualche anno
fa, quando, sotto i suoi folti capelli, cominciava a balenare l’idea di fare della musica un vero e
proprio lavoro. Conosciutisi in un locale di Roma,
“Il Locale” appunto, i tre cominciarono a realizzare dei concerti a tre voci, cantando i testi di
ognuno. Durante gli anni si sono sostenuti l’un
l’altro, senza invidia, tanto è vero che anche
oggi continuano a collaborare, magari anche
senza firmare le canzoni, si danno però consigli
e suggerimenti su testi e musiche. E per Simone, dopo anni di gavetta e porte sbattute in
faccia, il boom arriva con “Vorrei cantare come
Biagio Antonacci”, un testo dolce/amaro contro il mondo della discografia. Cristicchi viene
così istantaneamente conosciuto dal grande
pubblico, un successo che però se da un lato lo
rende felice dall’altro gli provoca la frustrazione di non essere stato capito perché il motivetto
della canzone sembra aver messo in secondo
piano la sua denuncia e il testo viene inglobato
da quello stesso sistema che criticava. A questo
successo popolare fa seguito un anno piuttosto
ricco: partecipa a Sanremo tra i giovani con “Ti
regalerò una rosa”, una canzone in cui riprende il tema della malattia mentale, nata nel clima
del suo spettacolo “Centro d’igiene mentale” che
porta in tour per l’Italia. Da quei momenti ad oggi
ci sono gli spettacoli, i concerti, la vittoria a Sanremo tra i big, un nuovo album, il documentario e un altro sogno: quello di veder proiettata
la sua opera sul grande schermo.
11
Essere
interrotti sul
più bello, modi di
fare non proprio
eccitanti,
l’amore si sa
ha bisogno di
concentrazione.
gli stu
raccontano
cosa li disturba
in quei momenti
lì. Poi gelosie,
tradimenti e
addirittura
qualche
per/versione.
per voi l’angolo
più hot della
Tribu e’ servito!
12
la tua gioia!
ma mi rendo conto che questi sono solo
effetti dell’amore, conseguenze dell’amore...
e penso che l’amore sia anche molto
molto di più... dovrei veramente scrivere fino a domani mattina.... so solo che
penso d’averlo scoperto per la prima
volta in vita mia… magari mi sbaglio ma
per, ora, quello che sto vivendo, sento sia
amore e non posso più farne a meno... mi
da una felicità indescrivibile....
..sere..
Proprietà privata
Io sono molto gelosa della mia ragazza.
Lo sono sempre stata da due anni a questa parte, persino se le si avvicina quella
che fino a poco tempo fa reputavo la mia
migliore amica.
Però penso non sia un male essere gelosi,
anche se a volte troppa gelosia fa male!
Tonks
… e la prima volta
è passato proprio un anno dalla mia
prima volta... da quel ragazzo che ora
non vedo più... che dire...
sono contenta di aver avuto con lui la
prima esperienza... ma di più perché
ora non ho più questo peso!! sapete…
alla fine è così...volete bene alla persona che vi sta davanti, e magari credete possa essere quella perfetta per “il
momento”... ma alla fine; tranne che
non sia amore eterno, di quelli quasi
Do Not
Disturb
Ciao amore ciao
penso proprio ke lasciare x via telematica significa
non affrontare la situazione... meglio un faccia a
faccia diretto....
meglio di no
Cosa mi smonta
a casa di lei... sempre la paura che suo fratellino
si alzi o il minimo rumore del divano che potrebbe
insospettire qualcuno...è davvero odioso quando il partner continua a chiedere se lo ami o se ti
piace... e una cosa che sinceramente mi smonterebbe parecchio... è quando lei (lei inteso come
ragazza in generale) mi lecca nell’orecchio... AZZ
solo a pensarci mi viene il ribrezzo...
jack
Problemi di… comunicazione
Il mio ragazzo è l’unica persona che capisce quello che voglio dire soltanto con uno sguardo o con
un gesto...
leyra
Solitudine
Non baso la mia felicità sull’avere o no un ragazzo,
ma in questo periodo ho bisogno di una persona
che mi ami… proprio x mancanza di affetto, mi
Sedotta e abbandonata
è possibile che voi ragazzi da brilli baciate una in
disco che non vi piaccia proprio? cioè una con cui
Aspetta e spera
non vorresti mai spingervi oltre???
16 anni io, 23 lui.
lo so lo so mi sto facendo paranoie perché mi ha
Usciamo da quasi 3 settimane. Ma siccome io baciata e poi ha fatto l’amico carino e simpatico..
devo sempre farmi problemi, non faccio che pen- nonostante il giorno dopo mi avesse mandato un
sare... E se sono un intralcio per lui? Se cambie- mex con su : serata molto bella, ne rifaremo delle
rà ragazza perchè io non
altre, no?!
tutti dicono che sono
sempre posso uscire la A me fa piacere se
abbastanza carina e
sera con lui e i suoi amici? lui guarda un film
Se si sente in imbaraz- porno... Anche io
che piaccio ai ragazzi..
zo nel far sapere che sta li guardo qualche
.. solo che bo a questo
punto non so più cosa
con me? Lui è un bel tipo volta e la trovo una
(per me è bellissimo...
pensare
cosa normalissima ed
ma vabbè...), insomma,
PocketCoffee
di ragazze ne può avere eccitante, soprattutto
(e penso ne abbia avute) quando si tratta di
Cos’è l’amore?
tante. Per questo inizio una situazione con uno
innanzi tutto è un qualcosa di cui non si può
anche a preoccuparmi: scenario intrigante
arriverà il momento in
fare a meno, non si può
cui... chiederà qualcosa di più. Non farei nulla, se vivere senza...è la ragione di una vita.... è sentirnon fossi pronta, ma nel frattempo temo che lui si parte di un’altra persona, di un’altra anima...
possa stancarsi di “aspettarmi”.
condividere tutto con l’altra persona... sentirsi una
Venom cosa sola... averne sempre bisogno... i suoi bisogni sono anche i tuoi... i suoi problemi sono anche
i tuoi... le sue gioie sono le tue... l’altra persona è
sento davvero sola in generale
Clo
Sos gelosia
con il mio ragazzo di prima, che era
anche un traditore incallito, non sono mai
stata gelosa, perchè viveva nel mio stesso paese, ma invece ora, che sto con un
ragazzo piuttosto fedele (da come sono
state le sue storie precedenti), sono gelosissima anche della mia migliore amica
che ci ha fatto conoscere, perchè sua
ex... il fatto è che con il primo non mi sentivo molto legata, ma solo un po’, invece
con il mio ragazzo odierno è tutta un’altra
cosa!!
Glee
Porno = tradimento?
A meno che a casa sua nell’armadio
ci tenga le peggio cassette o collezioni
dvd di selen e company, con le candele
e i quadri con rocco e i santini del porno
che fungono da protettori in quella stanza,
proprio sopra al letto.
Ecco in questo caso lo considererei uno
pseudo tradimento.
Miss
CondiVisioni
A me fa piacere se lui guarda un film
porno...
Anche io li guardo qualche volta e la trovo
una cosa normalissima ed eccitante,
soprattutto quando si tratta di una situazione con uno scenario intrigante.
Mi farà ancora più piacere se ne guarderemo uno insieme!
Sensitive Girl
Differenze d’età
molte ragazzine (dai 14 ai 18 anni) hanno
certi atteggiamenti poco seri, per cui mi
risulta difficile pensare che queste stiano
con un ragazzo perchè veramente sono
interessate a lui e non ai vantaggi che
uscire con un ragazzo comporta (ovvero perchè “fa figo”), e vedo anche molti
ragazzi nella stessa situazione. Per fortuna non tutti sono così e alcuni stanno
13
Sono passati
3 anni dalla
ultima volta
che l’ ho
sentita...
Sono passati 3
anni da quando
ho deciso di
eliminarla
dalla mia vita...
Su ferite
inguaribili e
profonde ho
ricostruito e
sono andato
avanti...
insieme perchè veramente si piacciono. Comunque la
maturità di una persona conta molto, io sono stata con
uno che al tempo aveva 25 anni, ma di testa ne aveva
20 se non di meno! Per forza che cercava le ragazzine
di 18 anni (l’età che avevo io ai tempi).
Unikuva
A volte ritornano
Sono passati 3 anni dall’ ultima volta che l’ ho sentita...
Sono passati 3 anni da quando ho deciso di eliminarla
dalla mia vita...
Su ferite inguaribili e profonde ho ricostruito e sono
andato avanti...
Una delle poche a cui volevo bene davvero, e forse nel
modo più profondo che mi fosse capitato...
All’ inizio stavamo bene, ci siamo frequentati per 1
anno, alla fine a quanto pare lei non stava altrettanto
bene, e nonostante dicesse il contrario, le sue azioni
parlavano più forte di lei (e su questo non c’è possibilità di errore)...
a 3 anni da quegli oscuri momenti, sono tornato a stare
bene...
Ora, malauguratamente, presto, la rivedrò...
E quando sarò là dove sarà anche lei, cosa farò? cosa
farà lei? che effetto mi farà rivederla?
Questa situazione ha davvero enormi potenzialità nel
potermi rendere la vita miserabile ancora una volta...
Saigen
L’anima gemella
esiste! ma non per questo è l’unica persona della quale
ti puoi innamorare...
per esempio la mia anima gemella si chiama Antonio,
l’uomo della mia vita Andrea!
Verucciola
Prendere o lasciare?
...aspetto con ansia ogni sabato sera per vederlo
anche se per poche ore... ed ha 32 anni… allora
lui una sera mi vede in discoteca e da lì è partito
tutto… ci scambiamo i numeri di telefono ma lui
inizialmente non mi piaceva… o forse mi piaceva
ma inconsciamente rifiutavo questa cosa perchè
troppo grande... fatto sta che lui un giorno mi
chiede di uscire e io preda della paura gli dico di
no… tempo dopo gli chiedo io di uscire e mi dice
di no… cioè non me l’ha detto chiaro e tondo ma
ha detto che per lui non è il periodo giusto questo
(lo era quando mi ha chiesto di uscire… mannaggia!!) , che è uscito da un fidanzamento lungo, che
è deluso dal mondo femminile, che non ha voglia
di mettersi a tavolino e organizzare un’uscita...
insomma tutte queste cose mi hannwo scoraggiato… vorrebbe che fossi io che organizzo tutto ma
io ho paura… anche per il fatto che è grande…
io poi mi considero una ragazza ancora immatura
e ingenua… ho paura di far brutta figura, di non
piacergli... e poi quando lo vedo o quando ci parlo
assieme non riesco più a parlare... mi blocco…
questa cosa non mi era mai successa! io piaccio
a lui… questo lo so perchè me lo fa capire sempre in qualche modo… ma penso che ci sono
tante donne anche della sua età che sono piu
sexy e più donne di me... cosa ci può trovare in
una ragazza come me… insomma ho bisogno di
un’iniezione di autostima e di un consiglio… cosa
devo fare con quest’uomo? mi devo fare avanti
fregandomene dell’età e di tutto il resto? o lascio
perdere?...
dymba
intervista
doppia
2 stu a confronto su sesso&amore
from the
blog
sphere
...Principesse...
.Ki 6?.
Alessiuccia
Diavoletta
Mai smettere di sognare.
E se una volta smesso, ci accorgessimo che i sogni esistono? Quale
rimpianto, quale magia potrebbe
farci tornare indietro...
Fin da quando siamo piccole le fiabe
ci insegnano che tutte siamo delle
principesse. Poi dieci anni dopo si
presenta un cretino che si crede il re
del mondo. Calpesta la povera principessa che sei e se ne va... veloce... senza spiegazioni... senza un perché,
che non sia il suo solo essere tale a come è...
Le fiabe ci insegnano che le principesse devono essere protette, che sono
speciali e che per questo valgono.
Si cresce e alla porta della tua vita bussa qualcuno che senza permesso entra
e frantuma tutto... certezze... desideri... e per lui non sei niente di tutto questo, non c’è niente da proteggere, da stimare. E allora solo nel buio ti chiedi se
valga la pena rincorrere quei sogni che fin da bambina hai inseguito...
Le fiabe ci insegnano che la virtù e il rispetto per se stesse ci saranno
sempre, che mai si perderà il controllo, che mai si smetterà di voler essere
principesse.
Sola nel buio ti chiedi perché soffrire... e apri la porta della tua vita a chiunque
voglia entrare e celi a te stessa le tue verità. poi di nuovo sola non hai il coraggio di piangere per aver rinnegato te stessa.
Le fiabe ci insegnano che un principe esiste, ma con il tempo comprendi
che non è così.
Non tutte noi restiamo principesse, il tempo cancella il ricordo delle fiabe. Solo
le più coraggiose continuano a seguire quella tenue fantasia, perché non è
facile superare il dolore e ritrovare la speranza.
Allora si ritrova la fiducia in se stesse e si pensa
che si vale molto di più di un farabutto che crede
di essere un re, di un altro che aspira al solo
corpo di quella principessa, di quello che non
ha tempo per conoscerla, di quello che non la
vuole, di quello che non la merita, di quello che
la vede ma non riesce a comprenderla, di quello che di principesse non ne sa niente.
E così, trovando la forza in quelle favole
che ancora ci circondano, si riprende il cammino alla luce del sole in cerca della propria favola... perché il tempo non aspetta
altro che scriverla...
.Quante volte ti sei innamorato/a?.
una o forse due
1 (forse 2, se si conta la
situazione attuale)
.Ora sei innamorato/a?.
no, non credo
credo di esserlo, sì
.Hai mai lasciato qualcuno/a?.
sì, il primo grande amore.
sì
Non sono mai stata lasciata,
comunque
.Sei mai stato lasciato/a?.
sì
No
.Hai mai tradito?.
sì
Sì, e me ne pento
.Sei mai stato tradito/a?.
sì
Che io sappia, no
.Hai mai sofferto per amore?.
Tanto, ma è passata da ormai
tantissimo
quasi 3 anni
.Scegli: sesso, tenere amicizie oppure solo fidanzamenti ufficiali?.
tutt’e tre
Non credo si possa fare una
scelta fra amicizia e amore,
sono entrambi fondamentali
.Scegli: sesso, coccole oppure parole dolci?.
sesso e coccole si completano...
coccole e parole dolci
anche se non credo farei a meno
delle parole dolci
.Cos’è l’amore?.
Vivere dei sorrisi dell’amato,
l’amore è un sentimento che ti
rapisce il cuore, e ti impedisce
voler respirare il suo odore in
ogni istante della giornata
di ragionare su quello che fai,
perché spesso quando sei
innamorato tutto quello che è
sbagliato ti sembra giusto....
http://lux17lucis.giovani.it/
14
GOSS
IPPONE
IL
Bad Girl,
Bad Glam
Negli Usa, il Newsweek ha pubblicato un recente sondaggio in cui il 77% degli americani punta
il dito contro le “cattive ragazze” come Paris Hilton, Britney Spears, Kate Moss, colpevoli di
influenzare in maniera negativa le adolescenti.
La Hilton, giovanissima ereditiera della catena
alberghiera più famosa nel mondo, ha fatto parlare di sé per i suoi eccessi, le sue intemperanze
in campo sentimentale, i suoi video a luci rosse
con presunti fidanzati messi on-line. La bionda
Paris, tutta brillanti e pellicce, è ora anche sui
nostri schermi protagonista dello spot 3 in minigonna svolazzante ed allusiva che lascia poco
all’immaginazione. E che dire quando è apparsa
sulle riviste patinate di tutto il mondo esibendo
il suo chihuaua - da cui non si separa mai – con
tanto di collane di smeraldi e diamanti al collo?
Britney Spears, ormai mamma, fa parlare di sé
per i suoi eccessi di alcol e l’ultima trovata forse
per ritornare alla ribalta del gossip: si è fatta tagliare i capelli a zero – esibendo una testa perfettamente calva - e messo la sua chioma, quotata
un’enormità, all’asta su Internet. Qualcuno
avrà il coraggio – e i soldi – per acquistare quella
chioma fluente e conservarla come cimelio?
Le ragazzine negli Stati Uniti adorano questo
genere di ragazze, tutte sesso, droga e video
hard, ed il pericolo è che dall’ammirazione scaturisca anche il desiderio di emularle.
La modella Kate Moss, altra bad girl, ha festeg-
giato da poco i 33 anni, in giro per locali tra bevute per 24 ore di
fila. Più volte finita sui giornali per i suoi eccessi nel mondo della
cocaina, ora è diventata icona dello stile “heroin chic”, spettinata e con lo sguardo perso, come se avesse appena assunto
una dose… Dopo la discesa nel baratro della droga, la disintossicazione, il ritorno sulle passerelle, la Moss ha accumulato negli
ultimi mesi contratti per 40 milioni di sterline ed è ora testimonial per diverse campagne pubblicitarie. Come dire bisogna
far parlare di sé anche nel male, purché se ne parli.
Al cinema, per ora solo nelle sale statunitensi e in arrivo in Italia, c’è la bad girl per eccellenza interpretata da Sienna Miller,
ex di Jude Law. Sienna è Edie Sedgwick, musa ispiratrice negli
anni ’60 - ‘70 del re degli eccessi, il padre della pop art Andy
Warhol.
La bella Sienna si è presentata alla presentazione del film con
un look veramente osé e di pessimo gusto: giganteschi slip neri
indossati sui collant e golfino nero a pelo lungo. La giovane attrice, nota più per la sua contrastata love story con Jude
Law che per il suo talento, sembra essersi calata perfettamente
nella parte di Edie, ereditiera, bella, provocante, compagna di
orge e sperimentazioni varie di Warhol.
Edie morì appena ventottenne uccisa dalla droga, dopo una
breve vita a rincorrere il successo, la mondanità, l’apparire.
Pur ambientato negli anni ’60, il film fa molti richiami alla realtà
attuale dove sulle copertine dei giornali e nelle rubriche di gossip
troneggiano le bad girl per lo più svestite e in pose provocanti.
E da noi? Chi sono e cosa fanno le “cattive ragazze”
nostrane?
In principio fu Asia Argento con i suoi modi provocatori e le sue
mise al limite della decenza, poi la scrittrice Isabella Santacro-
16
ce che di recente si è offerta come
porno guida on line a pagamento. In
reggicalze, bustino, frustini vari, farà
da padroncina sexy a quanti amano
il genere sadomaso e sono disposti a pagare pur di vederla all’opera,
ma solo sul pc.
Tra amori lesbici alla Madonna, alla
Gianna Nannini, anche le bad girl
nostrane hanno scoperto che la
forma di pubblicità migliore è quella
negativa e quindi ben vengano comportamenti da ragazza maledetta.
Tra le ultime bad girl, Lisa, studentessa di Milano, che si è esibita
in una provocante lap dance, in completo da cat woman, davanti ai passeggeri stupiti nella metro di Milano.
Il suo video si può vedere su Internet,
dove ha fatto il giro del mondo.
E qual è il look da seguire per essere
una vera “cattiva ragazza”?
Sempre in voga il look sadomaso,
giacca in pelle meglio se nera, bustini con profili in pizzo, collarino in velluto… Jean Paul Gautier è lo stilista
perfetto per questo genere.
a cura di:
Sara Ingrati su www.girlpower.it
✿
✿
18
✿
Una settimana per
parlare di legalità e
Mafia, per capire chi
vive con la paura e
nonostante questo
spera ancora in
un futuro migliore.
I ragazzi di Locri
raccontano, gli altri
ascoltano e imparano
perché: “Sono cose che si
sanno ma pensi sempre
che capitino ad altri in
altri posti, non pensi
mai che è una cosa che
può succedere sulla
tua pelle”
DI MAUELA BOGGIA
M
C’E’ CHI SPARA,
C’E’ CHI SPERA
“… Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di
giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere
tu…” lo canta Fabrizio Moro dal palco di Sanremo, lo
canta e vince la sezione giovani con il suo testo dedicato alle vittime della mafia, un testo che parla di
vite spezzate ma allo stesso tempo invita a lottare. E
i racconti di vita portati sul palcoscenico per incitare
a vivere la legalità sono proprio il filo conduttore di
“Con le armi della cultura”, il progetto promosso
dalla Regione Lazio per sensibilizzare i ragazzi utilizzando come principale strumento il sapere, attraverso
un percorso fatto di rappresentazioni teatrali, seminari, incontri e dibattiti con testimoni vittime dei soprusi
della criminalità. “La settimana per la legalità” che
si è svolta dal 6 all’11 marzo a Roma al teatro Piccolo
Eliseo Patroni Griffi, è uno dei progetti che rientrano in questo percorso educativo che per tutto l’anno
scolastico ha coinvolto i 5.000 studenti delle province laziali. 1.550 quelli che hanno partecipato agli
eventi del Piccolo Eliseo, con loro anche i ragazzi
di Locri ospiti dei coetanei del liceo Cannizzaro
di Roma, che proseguono così il gemellaggio didattico iniziato lo scorso anno. E proprio loro, i ragazzi
di Locri, la loro realtà, le loro esperienze, la loro lotta
contro la mafia e il loro grido: “Ammazzateci tutti”,
sono raccontati in “Notte d’epifania”, lo spettacolo
di Roberto Cavosi in scena al Piccolo Eliseo durante
“La settimana della legalità”. Interpretata da Pamela Sabatini, Mario Schittzer e Fabio Trunfio, “Notte
d’epifania” è la storia d’amore “impossibile” di due
adolescenti, spezzata dalla morte per mafia del padre del
ragazzo. Cavosi racconta gli eventi tragici che hanno visto
protagonisti i ragazzi di Locri dalla scomparsa di Franco Fortugno, le loro fiaccolate e tutte le altre iniziative portate avanti per cancellare la ‘ndrangheta e cambiare il corso
della storia nella Locride e in tutto il Mezzogiorno. “Queste
iniziative sono buone per sensibilizzare i ragazzi al problema” commenta Alessandro, 17 anni, del Liceo Classico
Dante Alighieri di Latina, uno degli spettatori della rappresentazione, “Mi ha colpito la loro volontà di combattere
anche rischiando la propria vita. A Latina la situazione
è un po’ diversa rispetto al sud, non sentiamo il problema
così vicino”. E a lui si uniscono Alessia, Ilaria, Marialuisa e
Francesca, 18enni e compagne di scuola “Sono cose che
si sanno ma pensi sempre che capitino ad altri in altri
posti, non pensi mai che è una cosa che può succedere sulla tua pelle. Di questa realtà spaventa il fatto che uno
non può vivere come gli pare a casa sua, quella paura che
poi magari ti fa cadere in un circolo vizioso. Nella nostra
scuola siamo tutti più o meno spensierati, quello che
fa riflettere è proprio il fatto che questi ragazzi non possano essere spensierati come noi”. E così anche Giulia, Katia,
Alessandra, Alessia e Annabella del Liceo Antonio Meucci di
Aprilia: “Noi pensiamo che sotto un certo punto di vista questo problema non ci tocchi invece alla fine ci siamo dentro. A volte la paura maggiore è quella di trovarsi soli invece
il pensare di essere tutti insieme, di marciare tutti insieme da
coraggio perché quando una persona è sola è più facile che
si senta colpita. La mafia parla un linguaggio che noi non
conosciamo”, continuano, “il linguaggio della violenza, del
ricatto, della corruzione. Il problema è anche che la società
di oggi ci tiene più distanti perché noi
non riusciamo facilmente ad essere
uniti su un’idea, ci scontriamo continuamente, su una stessa assemblea
di classe ad esempio, ci sono mille
opinioni diverse. Noi oggi abbiamo
tutto, non ci manca niente, quindi
le nostre esigenze sono molto diverse tra loro e questo ci porta a non
essere uniti ma a seguire ognuno il
proprio bisogno. Dovremmo andare al di là del presente pensare che
magari questo problema oggi non
ci tocca ma domani toccherà i
nostri figli. Allora dovremmo lavorare per questo, dovremmo cominciare
a marciare per quello in cui crediamo
e se noi crediamo che la mafia è un
problema grande che si può eliminare, dovremmo cominciare a marciare in 5, in 6, in 8, in 10, sperando
che poi la gente si unisca”. E l’invito
che viene dal palco del Piccolo Eliseo
è proprio quello di non lasciare solo
chi combatte, di far sentire la propria voce, magari anche attraverso i
forum e i siti web, di unirsi ai ragazzi
di Locri e gridare insieme a loro “C’è
chi spara e c’è chi spera”.
Radio
utopia
Radio-utopia nasce nell’estate del 2004 quando tre ragazzi (Davide Raffini, Giacomo Govi e Francesco Brognara) che si conoscono da una vita, sono in procinto di affrontare la quarta superiore.
I tre sono uniti dalla musica, anche se ascoltano generi completamente diversi, ed a questa comune passione si associa una grande voglia di poter parlare a più persone e fare un programma
radio che ricalca le modalità delle radio libere anni settanta in cui
ognuno poteva liberamente urlare ad un microfono tutto ciò in cui
credeva. Nasce così una radio web che, con l’iniziale incredulità
di amici e parenti, si chiama radio-utopia. Il 20 Settembre va in
onda la prima puntata su www.radio-utopia.it fatta da tutti e tre
insieme con un consenso generale che ci ha spinto a continuare
fino ad oggi. Allo staff iniziale si sono aggiunti Federica Mingrone,
Barbara Vezzali e Federico Macchi, tutti e tre conosciuti all’interno
della stessa scuola. L’organico non ha le stesse idee e spesso
si trova discorde su molti argomenti ma proprio grazie al cuore
multiculturale della radio le trasmissioni non sono mai ripetitive.
La musica per tutti noi non è solo uno stacchetto da inserire tra
un parlato e l’altro ma un modo per esprimere alcuni concetti ed
idee o per sottolineare quanto detto in precedenza. La musica su
radio-utopia non è però solo quella delle grandi etichette discografiche perché con il passare del tempo sono cominciate ad
arrivare, con nostra grande gioia, le demo di gruppi emergenti
che suonavano all’interno delle scuole e così siamo riusciti a dare
voce anche a chi non è sotto contratto con nessuno ed alcuni
di loro partecipano al radio-utopia festival che si tiene tutti gli anni i
primi di Aprile all’Estragon di Bologna.
Non avendo alcuna pubblicità durante le puntate, i temi da affrontare sono scelti dallo speaker o dagli utenti che inviano delle
e-mail per suggerire un argomento da trattare e di cui discutere,
ed anche se il problema non è mai preso troppo sul serio, si cerca
di parlarne in modo costruttivo.
Non sempre però parlarne inter-nos risolve la nostra curiosità e
così abbiamo deciso di fare un’intervista alla settimana con
cantanti, comici, giornalisti o teatranti per poter approfondire
alcuni argomenti con chi ha più competenza di noi , gli ultimi a
cui abbiamo rotto le scatole sono stati i Negrita, Daniele Luttazzi,
Loris Mazzetti, Caparezza , Michele Serra, Marco Travaglio ed
Enzo Jannacci.
Grazie a loro siamo riusciti a capire meglio alcuni temi e ne abbiamo potuto parlare con più sicurezza.
La radio infetta la rete da circa due anni e mezzo ed anche se non
tutti credono in noi, continuiamo ad avere l’utopia di poter comunicare.
I ragazzi di Radio Utopia
19
A tutti gli amici del Vincenzo Cuoco,
centrale e succursale
...continua il de Bello Scolastico...
A cura Di Leo Scoppettuolo
Pause didattiche,
assemblee d’istituto,
occupazioni
scolastiche: consigli
buoni a raggirare i
prof e guadagnare
(perdendolo) tempo
prezioso. Quanta
fatica! E pensare
che basterebbe che
il prof. di Disegno
giocasse a Bridge con
quello di Biologia e
quello d’Inglese a
biliardo con gli alunni!
Come
21
PERDER TEMPO
.in distribuzione gratuita presso tutte le filiali.
.banca antonveneta o direttamente a casa tua..
.entra su.
.www.clubba.it.
Forse, e spero mentre lo leggerete, passerete dalla mia parte. L’espressione
più brutta di disapprovazione che mi è
capitato di vedere sul volto dei professori è sapere di assemblee d’istituto o
assemblee di classe: il volto si trasforma in una maschera di disgusto
misto a disperazione con un pizzico di
sconcerto. Sembra quasi che abbiano
avuto una brutta notizia. Per non parlare del lungo periodo di pausa che
rende ogni professore mentalmente
instabile, irritabile e sconnesso nel parlare, abbandonando la normale propensione alla rivolta verso le autorità
(vedremo perché): Loro vogliono solo
“continuare il programma”. Come la
prof. di Matematica durante la recente pausa didattica: «Ragazzi, se mi
chiedete di fermarmi vi rispondo che è
impossibile ma cercherò di venirvi incontro; ripeterò e spiegherò, approfondiremo aspetti poco chiari di questo vasto
Universo detto “Programma di Matematica. Adrian, vieni alla lavagna?»
Dopo l’interrogazione, sembrava la maturità, Adrian è convinto di essere al riparo
da un brutto voto da scrivere a penna sul
registro, ma la prof. dice:
«Adrian, sei andato sul 5=, vai a posto
abbastanza contento, ma devi ritornare».
Ora, come si può scientificamente e razionalmente spiegare questo fenomeno? Come può la
professoressa contraddirsi da sola? Nessuno di
noi chiaramente ha risposto per evitare ritorsioni e funeste conseguenze, ma abbiamo capito
che nemmeno la pausa didattica e l’imponente
autorità del preside, che tutti sovrasta e tutti
controlla, la può fermare e sul suo esempio molti
prof. stanno prendendo coraggio. Bisogna fermare questo fenomeno in continua espansione
tra gli strati più alti dell’insegnamento.
In quest’altro episodio che mi accingo a raccontarvi, invece ci siamo rovinati con le nostre
mani, contro una professoressa d’Italiano del
biennio che, sebbene schizofrenica, aveva concesso l’assemblea di classe al pomeriggio. E’ la
figuraccia che più si poteva evitare. La classe è
riunita per l’occupazione e deve redigere un
verbale per le proposte di occupazione e quanti
di noi vogliono che si vada avanti nella proposta. Siccome tutto si faceva tranne che protestare, iniziamo una partita di “Posso essere miliardario?”, il cui presentatore Adrian, il
concorrente Giuseppe (venuto a mancare, non
fisicamente), l’autore delle domande Roberto,
ponevano simpatici interrogativi ad altri compagni di banco. Roberto, per trovare una domanda davvero difficile va dalla professoressa, che,
ricordiamolo, aveva concesso l’assemblea solo
se fossimo stati in silenzio a lavorare.
«Professoressa una domanda, posso?»
«Si, dimmi», risponde alquanto sorpresa.
«Qual è il monte più alto del mondo?»
Lei si ferma un attimo, prende fiato e gli urla in faccia:
«Ma sei scemo? Altro che assemblea, ma che state facendo, perché mi chiedi queste cose? Basta, finiamo qui l’assemblea». Con
una sfuriata colossale, la professoressa ci terrorizza e ci ordina di
tornare ai nostri posti…
«Poi anche voi ragazzi», ci ricordano i prof., «conoscete i problemi della scuola solo da Ottobre a Natale!»: infatti, siccome a Natale siamo tutti più buoni, ci diamo una calmata e si inizia
davvero…
I principali motivi che portano alla rivolta, nel 2001 all’occupazione (dopo 28 anni) sono:
1. La scuola nuova (la sede centrale è troppo piccola per le
numerose sezioni aggiunte)
2. L’eliminazione dei turni pomeridiani
3. Una volante sotto scuola contro il dilagare della “microcriminalità”
4. La ristrutturazione dei laboratori
5. Il sabato di vacanza
6. Il bar
Basterebbe aggiungere poi, oltre a questo, il prof. di Disegno
che gioca a Bridge con quello di Biologia, quello d’Inglese
cha gioca a biliardo con noi alunni e le professoresse che prendono il tè al tavolino in compagnia di quello di Religione che
le diletta con barzellette a volontà! Ma questa è la scuola dei
sogni!
Continua…
fare
sega
Brucia
gli Appaloosa
Allora,
la prima volta che ho fatto brucia
(a Livorno si dice così) è stata durante la mia prima
superiore al Liceo Scientifico, non è stata una mattinata tanto divertente perché intrapresi questa
avventura da solo, spaesato e con quel perenne
stato di colpevolezza che hai le prime volte che ti
prendi questa libertà, sfruttai il mio abbonamento
dell’autobus e iniziai a prenderli tutti arrivando al
capolinea e tornando indietro; per occupare tutta
la mattinata presi un numero assurdo di autobus,
ricordo il senso di tristezza quasi demenziale che
mi veniva quando rimanevo da solo con l’autista al
capolinea, per aspettare l’inizio della corsa e tornare indietro.
Purtroppo quell’anno nessuno faceva brucia, ma
io molto spesso tra passare una pallosa mattinata
tra i banchi e passarne una esilarante dentro venti
autobus scelsi gli autobus e per poco non bocciai.
Che testa.
INTERVISTA
disco “Non posso stare senza di te” per la
Urtovox di Paolo Naselli Flores, esce in primavera il videoclip su Mtv e Rock tv tratto
dall brano Are you Mons N? No i’m jurgen
da quel momento più di settanta date per la
penisola molto sudore ma tante soddisfazioni.
Potete descrivere in brevi tappe, scegliendo voi
come selezionarla, la vostra carriera e come siete
arrivati a questo punto?
Qual è stato finora il momento più bello e
quello più importante della vostra carriera?
Allora il gruppo Appaloosa si è formato nel ‘98
e dopo vari cambi di componenti si è arrivati nel
2002 alla formazione attuale con Niccolò Mazzantini basso chitarra sinth etc etc, Enrico Pistoia
basso e Marco Zaninello batteria, dal 2003 il gruppo ha collaborato con Simone di Maggio (elettronica) e l’altra estate Michele Ciompo Ceccherini è
arrivato per dare una mano dal vivo in sostituzione
di Enrico. Dal 2002 viene abbandonato il cantato
già presente, gli orizzonti si aprono e si comincia
a spaziare da una base post rock a funk psichedelia stoner e math rock e con l’arrivo di Simone
il gruppo si apre anche all’elettronica, maturando
un suono sporco e potente mischiato e applicato a tutte queste sfaccettature. Dopo vari demo
c’è la partecipazione ad Arezzo Wave 2002 con
conseguente uscita del primo disco omonimo per
Onda Anomala e la ripartecipazione al festival nel
2003 e ‘04 (con Cypress hill e Karate), primi giri di
concerti in Italia ( Tora Tora, apertura a Zu, O.d.m.
e Perturbazione) nel 2005 un giro in Spagna e nei
Paesi Baschi al ritorno da questo giro si entra in
studio a Padova da Giulio Ragno Favero (ex One
Dimensional Man) a Dicembre esce il secondo
Momenti belli ce ne sono stati molti, forse
il più intenso e stato suonare nel 2004 ad
Arezzo Wave sul Main Stage con migliaia di
persone sotto, diciamo che essendo abituati a 50, quando va bene 100 persone,
trovarsi di fronte quel mare di gente è stato
un bel brivido, tipo montagne russe. Un
momento di grande soddisfazione è stato
anche terminare e riascoltarsi il secondo
disco di cui siamo molto soddifsatti.
Che musica amate fare e quale vi piace
ascoltare?
Dopo un po’ di anni che suoniamo penso
che di base ci piace fare musica intensa
se non violenta, questo l’abbiamo maturato nel tempo, partendo da linee più dolci e
melodiche ci siamo man man appesantiti
e sporcati soprattutto di suoni, cercando
comunque di spaziare il più possibile che
comunque è una cosa che se non ti poni
tanti limiti viene abbastanza naturale, quindi
spaziare mantenendo come base impatto
e ritmo serrato.
Come nascono le vostre canzoni e che modelli musicali
avete?
Noi amiamo suonare senza tanti ragionamenti e discussioni a tavolino, andiamo e suoniamo quello che viene
viene, certamente siamo equilibrati da influente e approcci comuni quindi viene tutto molto naturale. Ascoltiamo
veramente di tutto, certo le nostre influenze provengano
da gruppi come Melvins, Trans Am , NomeansNo, King
Crimson Zappa etc etc comunque gruppi che sperimentano e si evolvono in continuazione, i nostri ascolti spaziano molto, io penso che quando una cosa ti emoziona
che sia musica classica o death metal sia valida e meritevole di ascolto.
Con quale musicista famoso vi piacerebbe collaborare?
Con Masini.
Potete descriverci le vostre emozioni legate alla musica:
quando la ascoltate, quando la suonate, quando la
create?
In tutti e tre i casi la sensazione è un brivido seguito da
una voglia irrefrenabile di fumare.
Quali sono i vostri progetti futuri? Quali i vostri desideri
nell’immediato e i sogni a più lungo termine?
In questi mesi stiamo preparando pezzi nuovi, quindi il
progetto imminente e fare un altro disco, non sappiamo sinceramente quando ma ci stiamo lavorando sodo.
Sarebbe bello tornare all’estero, è un esperienza molto
gratificante.
22
24
frasi
mitike
La nostra professoressa di filosofia è molto
giovane ed anche abbastanza bona, quando
durante l’ultima lezione un mio amico prende il cellulare da sotto il banco e si mette a
giocare. La prof lo vede e gli dice: La prossima volta che te lo vedo in mano, vengo lì e lo
prendo io!!!
tidus26
“caro impara a scrivere. Va bene che studi
all’alberghiero ma caspita l’italiano si impara
alle elementari”.
sara1s
Prof. ssa di tecnica turistica: “… scusate,
vorrei essere guardata in faccia… perché stamattina sono particolarmente affascinante…”
Prof. ssa di storia dell’arte:” …Caino uccide
Abele. E Dio, quindi, maledice Caele…”
Prof. ssa d’inglese: “Perché non ammazziamo quelli della Prima e diciamo che è stato
NOTE
di
kLASSE
il prof di chimica:
b. e m. si sbilanciano dalle sedia cadendo rumorosamente al suolo,interrompendo il normale svolgimento della lezione!!
prof di italiano:
p. non rispetta l’ordine di alzata di mano!!! ???
jojo
qst note sono davvero assurde… Io ne ho prese
tantissime... Con il prof di Musica delle medie ogni
settimana una nota uguale “debora si comporta
in modo scorretto” tutte uguali… cambiava solo i
nomi anche per le note ai miei compagni... Una
volta ho preso la nota xké un mio compagno ha
attaccato la gomma (o cicca!) sul cappotto della
mia compagna e la prof ha dato le note a quelli ke
ce l’avevano in bocca! (se ce l’ho in bocca vuol
dire ke nn l’ho sputata no?) Poi una volta con la
prof di Arte… Ho lanciato una gomma (da cancellare) che è rimbalzata sulla cattedra… la prof l’ha
presa al volo e mi ha scritto la nota sul diario con
tanto di disegnino con scritto al centro “grandezza
un incidente? Tipo una fuga di gas…”
Prof. di mate: “… e l’equazione è confermata!
Vedete che i torni contano?”
Prof. di tecnica di animazione: “ … dovete
sapere cos’è successo a casa vostra! Perché
se oggi viene qualcuno a casa vostra ed entra
in casa vostra e se ne va, voi non lo sapete che
è venuto a casa vostra!”
Prof. ssa d’inglese: “Patrizia, butta la gomma…
e buttati anche tu!”
Prof. di mate “Chi è che ha capito così così?”
F. : “Io!”
Prof.: “Se tu seguiressi…”
sims1988
durante un’ interrogazione di filosofia la prof
chiede ad una mia compagna di classe “che
cos’è l’ellenismo?” e la ragaza “è la diffusione
della filosofia greca al di fuori del balcone”
...doveva dire al di fuori dei Balcani!
Martinella 1988
Due giustificazioni:
prima: visita guidata al Carrefour (aveva salato
e era andato al centro commerciale)
seconda che rimarrà stampata nel mio cuore:
motivo dell’assenza causa Rapimento Alieno
frankinos
allora la mia bella e cara prof di italiano, nn mi
può vedere, io nn so ke le ho fatto ma quella
ogni cosa ke faccio mi rimprovera!! xò nono-
gomma”… Ridicola… si è messa a ridere pure mia mamma nel doverla firmare!
angeldebby
prof di latino: “S.T convince tutti a girare
il libro e leggere al contrario nell’ora di
latino per cercare messaggi alieni”.
prof. scienze :”P.R corre disperato nella
classe dicendo di aver visto un ufo”
fisica: “K.L e M.N entrano in classe
senza maglietta dicendo di aver appena
fatto il provino per i 100 celle “
latino: le alunne D.R e P.R sono sorprese a lanciarsi assorbenti attraverso la
classe”.
“m. n sale sul banco e dice : abemus
papam “
tania91
Questa fatta dalla preside dell’istituto
tecnico agrario di messina “P.Cuppari”
tre anni fa a un mio compagno e
ha impiegato una colonna intera x
sciverla....”L’alunno M.A. verrà sospeso
per giorni tre per aver, durante l’ora di
pratica nell’azienda di torre, insieme agli
alunni S.E, P.D., investito la macchina
del professore P.E. ( nota personale qst
prof è un mito) dopo avere compiuto
una serie di bravate quali sgommate e
brusche sterzate, ha lanciato la mac-
stante questo mi mette buoni voti e dice ke sn
la migliore... bhà… cmq l’altro giorno mi aveva
interrogata x la seconda volta in due settimane, allora mi guarda e dice: “ah Martina anke tu
cn queste farfalline nei capelli... sei proprio cm
tutti gli altri...”continua poi: “Martina ma ke hai
sui denti? sono brillantini? pure tu ora?” io tutta
rossa le risp: “prof ho la macchinetta”e lei: “eh
certo cm tt gli altri”. Quando mi sn riseduta mi
sn scoccata un solo dito... uno solo!! e naturalmente proprio in quell’istante la classe si è stata
zitta e la prof mi guarda e dice: “Martina sempre tu oh... nn lo sai ke è cattiva educazione?”
e io:”prof ma ke ho fatto?” lei:”stai diventando
scostumata ti sei scoccata le nocche è cattiva
educazione!!” io tutta arrabbiata le dico:”ma prof
io lo faccio sempre ke c’è di male?” e lei ancora
+ arrabbiata mi fa: “come ke c’è di male tu stai
fuori... è come mettersi le dita nel naso!!”e io le
dico molto dolcemente: ”prof ho solo scoccato
un dito, nn ho messo le dita nel naso e poi ne
era UNO solo!” e lei dice: “ora basta MARTINA
uno o mille nn è la stessa cosa? basta” e io le
risp di no... e questo nn è niente, la prof nn mi
sopporta proprio l’anno scorso venne a sapere
ke ero fidanzata e mi beccò che mi baciavo...
mise una mano in mezzo alle labbra e disse ke
mi dovevo vergognare a fare certe cose quando lei le aveva fatte solo dopo il matrimonio...
ke gente
blackangel92
figure
di
kakka
Questa cosa è successa quando ero ancora alle
superiori(4 anni fa)era l’ultimo anno e io in quel
periodo a furia di stare sempre con i maski e con
una certa martina ero diventata una vera bora!un
giorno stavo tutta tranquilla in classe quando arrivano i miei compagni e mi fanno “guarda oggi la
prof di filosofia interroga e devi andare te perchè
sei l’ultima se nn sei pronta ricomincia il giro e noi
di fuori ti facciamo un ricco cappottone!”
all’inizio ho detto no,da qui si è scatenato il
finimondo!allora io tutta incaxxxxxa faccio “va be
va be vado io PORCO.....” non ci crederete mai
ragazzi ma avevo la prof alle spalle......
da qual giorno se gia era raro che io dicessi una
frase del genere non l’ho mai piu detta !...ke figura di mmmmm.......
pocahontas1984
china in retro marcia, abbattendo un ulivo di anni 40 e
ammaccando l’impianto d’irrigazione, mettendo a serio
repentaglio la vita dei compagni che lo coprono” tremendo...
DrDolittle87
La tua scuola cade a pezzi? I muri fanno
schifo? I bagni non funzionano? Mancano gli
spazi e le aule? Disperati, sfogati e racconta
la tua esperienza su tribu.giovani.it oppure
scrivendo a [email protected]
l’angolo
della
Manu
Non vorrei commentare... ma la mia scuola è un
ex convento... potete immaginare... non è disinfettata da circa 10 anni (ce lo ha detto un professore), la pulizia non esiste, è sempre sporca, i
bagni sono un disastro, non c’è la carta igienica, e
se la chiedi al bidello te la dà ma non è molto contento a dartela, ti controlla quando vai al bagno e
le porte o non si chiudono e se si chiudono non
si aprono più... quindi rimani chiuso dentro finché
non ti sentono, (anche perché mi è già capitato)...
poi che altro dire... la palestra è un “buco”, ogni
mattina che entri a scuola e per arrivare in classe
bisogna passare davanti ai bagni e passando c’è
sempre un odore sgradevole... ecc... meglio terminare qua e non continuare a scrivere quanti altri
difetti ha... Che scuola di m...a!!! Fortuna è l’ultimo
anno!!!!
blueyes1988
Io sono di sanremo (IM) e parlo del liceo g.d. cassini. Beh l’elenco delle cose ke nn vanno è veramente lungo… diciamo semplicemente ke cade
a pezzi… partiamo dai 1000 alunni ke dato ke
ormai non ci stanno più sono (mal) organizzati su
3 sedi, o peggio ogni aula è stata divisa a metà
con un bel muro e considerando ke ci sn classi
di 30 persone non è stata una bella soluzione…
la struttura non è sicura infatti c’è il divieto d’accesso ai balconi ke sn pericolanti… c’è già stata
la caduta di calcinacci tra l’altro in testa a una persona ke fortunatamente aveva il casco… un’unica
palestra per 1000 persone ke tra l’altro si allaga
quando piove… pavimenti d’amianto ancora non
rimossi… pulizia di aule e bagni scadente… porte
ke non si kiudono o viceversa ke devi prendere a
spallate per aprire…
che ne dite.. .può bastare o devo continuare??????
giuvami
La mia scuola è stata costruita nel 1960... immaginate le condizioni dei muri (...) per non parlare
Denuncia pubblicata sul
giornale scolastico “Scigliceo”
dei ragazzi dell’I.I.S.S “Quintino
Calaudella”, Scigli (Ragusa)
26
Risponde la Manu
Se c’era ancora qualcuno che poteva darvi
degli “esagerati” o troppo pretenziosi perché oltre al banco e alla sedia gradireste
avere anche quattro mura abbastanza
solide intorno e magari un po’ di polvere
del riscaldamento... per tutto l’inverno i termosifoni non hanno dato cenni di vita... assurdo!
fortuna ke in classe nostra hanno installato il
condizionatore... quest’anno faremo gli esami
al fresco (chissà la commissione non diventi di
buon umore)…
pallina41
Io frequento il 3 anno dell’istituto enrico mattei
di cerveteri (Roma) e devo dire ke non abbiamo grandi problemi a parte ke ogni anno gli
studenti aumentano e le classi sn sempre
qll, ma qll è un fatto normale, poi inoltre devo
lamentarmi del fatto ke nn ci sn le tende (dv ci
sn sn rotte) e ogni volta ke il sole picchia sulla
nostra classe, se nn vogliamo prendere un’insolazione dobbiamo spostare i banchi e a volte
comporta liti cn i prof, altra cosa ke manca è
un bar anche se fortunatamente ultimamente
hanno messo una nuova macchinetta x cibi e
bevande dalla nostra parte, per il resto va tt
bene a parte naturalmente la pulizia delle aule
ke viene fatta giusto x farci vedere ke puliscono... cmq nn posso lamentarmi molto anche
xké ringraziando dio dopo aver attuato uno
sciopero x mancanza di laboratori da parte
della nostra classe, la preside ha dato ordine di
istituire un nuovo laboratorio multimediale (ke
x la mia classe è di fondamentale importanza
xké il 60% delle lezioni si fa lì) cn pc all’avanguardia... in bocca al lupo a ki ha una scuola
ke fa veramente skifo...
vale90rm
“Da novembre, come si può notare
dalla foto, i nostri estintori
sono scaduti. La Provincia
Regionale di Ragusa ha pagato la
manutenzione per gli estintori
solo il 12 febbraio 2007.
Come mai?!?!?
Pare che a seguito di un
controllo dei Vigili del Fuoco
in un Istituto di Vittoria abbia
preso i dovuti provvedimenti”
in meno o una temperatura in aula quanto
meno sopportabile, beh adesso dovrà dare
indiscutibilmente credito alle vostre proteste… Eh sì perché è stato decretato nero su
bianco che “gli alunni italiani frequentano
scuole piene di pericoli”, insomma il vostro
giro di scommesse clandestine sul “tornerò
a casa sano e salvo da scuola”, potrebbe
essere un’intuizione dagli interessanti risvolti
economici. A sentenziare la lapidaria verità è
il rapporto Legambiente “Ecosistema Scuola 2007”. Secondo il dossier, elaborato sui
dati pervenuti da 33 province e 87 comuni
italiani, più del 50% delle scuole monitorate
è esposto a rischio. O perché l’Istituto è vecchio (più del 54% sono stati costruiti prima
del 1974), o perché non ha il certificato di
prevenzione incendi piuttosto che quello di
agibilità statica, o addirittura perché è esposto a fonti di inquinamento come l’amianto
o è vicino ad aree industriali. Insomma un
bel quadretto tutt’altro che rassicurante. E
come risolvere il problema e rendere oltre
che vivibili anche ecocompatibili le scuole?
La risposta arriverebbe direttamente dall’alto. Con la sua prima Finanziaria, infatti, il
governo Prodi ha stanziato 250 milioni per
adeguare gli edifici scolastici e ha rilanciato
l’uso del fotovoltaico come fonte di energia
alternativa. Anche gli istituti scolastici infatti potranno beneficiare di incentivi e sgravi
fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici. Beh certo la premessa è che le strutture siano abbastanza forti da non creparsi
al primo raggio di sole! E mentre aspettiamo
fiduciosi le mosse del Governo continuate a
farvi sentire e a tenere alta l’attenzione sul
problema perché non è sempre vero che Mal
comune = Mezzo gaudio!
27