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kari stu... SOMMARIO Tema mese SIAMO TUTTI PAZZI? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Una lezione da Tribù 4 Famosone LA “MATTIA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Tvb DO NOT DUSTURB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 BLOGSPHERE, INTERVISTA DOPPIA . . . . . . . . . . . . . 14 GOSSIPPONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Vita da stu C’E’ CHI SPERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 RADIO UTOPIA ......................................... 4 19 DE BELLO SCOLASTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 FARE SEGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 NOTE DI CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 L’ANGOLO DELLA MANU ............................ 26 Stile VYNIL TOYS PER ME. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 MONDO VINILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 12 A & K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 COOL FACES . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Consumi RECENSIONI LIBRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 RECENSIONI CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 RECENSIONI FILM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 EVENTI NAZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 EVENTI LOCALI ........................................ 56 DALLA PUGLIA CON FURORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 I FANTASTICI 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Speciale PLAY BY MULTIPLAYER.IT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 19 18 37 36 22 3 40 Tutto ciò che non conosciamo ci fa paura, tutto ciò che non riusciamo a rinchiudere in categorie già definite ci fa orrore, tutto ciò a cui non sappiamo dare una spiegazione logica di solito genera il nostro rifiuto. I centri di igiene mentale, una volta più volgarmente chiamati manicomi, sono da sempre lager, ghetti, luoghi di isolamento come se la gente “normale” avesse bisogno di estirpare, mettendolo in quarantena, un morbo che da un momento all’altro, standogli troppo vicino, potrebbe contagiarla: la follia. Ora è successo un piccolo miracolo: un ragazzo di nome Simone ha dedicato la sua canzone sanremese proprio a loro, agli esclusi, e ha vinto. La commovente “Ti regalerò una rosa” sembra la rivincita di chi vive ai margini da sempre tanto per citare un’altra canzone famosa. C’è tanto da imparare in questo Tribù. Cristicchi (il Simone di cui sopra) ci dice di finirla di fare i superiori e di imparare ad ascoltare quei diversi che lui descrive come “inviati speciali venuti magari da un’altra dimensione per insegnarci qualcosa”. Puoi leggere la sua bellissima intervista a pagina 8. Nelle pagine di tvb, da pagina 10, parliamo ovviamente di amore: sentimenti e sentimentalismi ma anche cattive ragazze, Kate Moss in testa. Va alla grande vita da stu dove volano parole grosse come legalità, radio indipendenti e problemi di edilizia scolastica. Leggi tutto tutto senza fare storie ; ) da pagina 18. Per stile abbiamo incontrato Simone Legno che ci ha detto la sua su questa nuova pazza pazza idea dei vynil toys, leggi MOI a pagina 32. Come sempre numerosi sono poi i consumi con recensioni varie di cd, libri, cinema e tantissimi gli eventi dalla tua città, da pagina 54, Be Tribu! iltema delmese PAURA E UN PO’ DI FASCINO, LO STRANO, IL DIVERSO SPAVENTA MA ATTIRA. C’È CHI SCEGLIE DI IGNORARE LA COSA E CHI DI CONOSCERLA, ANCHE SE SOLO DA LONTANO, PER AFFRONTARLA MEGLIO. “SONO UN PO’ AFFASCINATA DAL MONDO DELLE MALATTIE MENTALI, MA NULLA DI MORBOSO. SOLO CURIOSITÀ”, DICE UNA. “DA UNA PARTE AVREI PAURA AD AVVICINARLI PERCHÉ NON SAPREI COME RAPPORTARMI CON LORO, DALL’ALTRA SAREI AFFASCINATO E CONTENTO DEL RIUSCIRE AD INSTAURARE UNA COMUNICAZIONE”, AFFERMA UN ALTRO Sono circa 30.000 i bambini e gli adolescenti italiani a cui vengono prescritti psicofarmaci Tra il 1997 e il 2002 c’è stato un aumento del 280% delle prescrizioni di antidepressivi 8 4 Filosofando Anche io ho paura delle malattie Ricette della nonna sì che li ho conosciuti! diciamo che cerco di capirli il più possibile e di assecondarli (entro i limiti sempre) BruSky Visioni parlo per esperienza personale. ho un parente vicino che soffre di schizofrenia e altri problemi legati comunque a queste cose, non ricordo bene i nomi. qualche anno fa era una situazione pesantissima. 1.000 Si stima che 2 minori per 10.000 ricevano un trattamento cronico per disagio psichico Tra gli adolescenti il tasso è 6 10.000 8% per All’ dei minori di 15 anni è stato somministrato almeno una volta un ansiolitico durante l’anno Fonte: 7° Rapporto Nazionale sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Eurispes Telefono matti! mentali, ma ho più paura che quando guardo la loro sofferenza me la leggano negli occhi panzetta ragazze su tra i 14 e i 17 anni hanno ricevuto almeno una prescrizione di psicofarmaci. siamo tutti Senza controllo la malattia mentale un po’ mi spaventa ma non perché penso che renda cattive le persone ma mi spaventa proprio il concetto di non avere il pieno controllo delle proprie azioni... agire o parlare senza avere piena coscienza di quello che si fa e si dice... questo mi fa paura ma emarginare queste persone mai perché sono malate e in quanto tali vanno aiutate non rifiutate neutro ALCUNI ERANO TALMENTE PERSI NEL LORO MONDO CHE NEMMENO TI GUARDAVANO IN FACCIA, E ALLORA LI HO IGNORATI. ALTRI, FORSE UN PO’ MENO “MATTI” SI SONO RIVELATI LE PERSONE PIÙ BELLE DEL MONDO. MI CAPIVANO vedeva persone che lo seguivano ovunque, aveva la “mania” di abbassare le serrande perchè diceva che volevano uccidere lui e tutta la famiglia, quando stava in macchina si abbassava perchè pensava ci fossero poliziotti che lo volevano portare in prigione, non usciva di casa e le poche volte che usciva non faceva altro che guardarsi intorno, queste sono solo una piccola parte di tutto quel che accadeva. questo è durato per un po’, finché non è stato COSTRETTO a ricoverarsi. lui non si sarebbe mai ricoverato. è rimasto nell’ospedale per qualche mese dove è stato curato. ora fa una puntura ogni mese in modo da “tenerlo buono” perchè altrimenti inizia a vedere persone che lo cercano e tutto ciò che ho elencato poco più sopra. Azzurro guardate, basta poco, ma veramente poco per farli andare fuori. questo però non significa che non siano persone intelligenti o colte, anzi, è una persona che sa fare un sacco di lavori completamente diversi tra loro. a volte è necessario farli ricoverare, non possono rimanere in una società “normale”. Da... Mondi paralleli I matti sono coloro che, per un motivo o per l’altro, arrivano ad avere una concezione errata del mondo che li circonda ma soprattutto di loro stessi… La maggior parte delle volte sono presenti nel “matto” dei danni a livello cerebrale per cui è strettamente necessaria la terapia farmacologica, questo per dire che non bisogna demonizzare sempre e comunque uno psicofarmaco. Sicuramente non sono una che emargina la gente, specialmente se ha dei problemi… aggiungiamo poi che studio psicologia e insomma… non sarei normale ad emarginare una persona con un disturbo mentale. il ricovero a volte è l’unico modo per curare una persona.. Shiver Curiosità io ne sono affascinata... lolly1988 come ti rapporti con il disagio mentale? In versi O Shariputra, la forma è vuoto / il vuoto è forma. / La forma altro non è che vuoto, / il vuoto altro non è che forma.” / “O Shariputra, tutto ciò che esiste / è espressione del vuoto; / non % . . . . . . . . . . . . . . . 30 è nato né distrutto, né macchiato, né ne sono spaventato . . % 20 . . . ............ puro, / senza perdita e senza guadane sono affascinato . . gno. / Poiché nel vuoto non c’è forma, sono solidale o. . . . . . . . . . . . . 20% / né sensazione, concetto, distinzioma osservo da lontan ne, consapevolezza. / Non occhio, né cerco di conoscerlo % . . . . . . . . . . . . . . 30 orecchio, naso, lingua, corpo, mente. per non averne paura / Non c’è colore né suono, odore, Inchiesta su club.giovani.it/tribu gusto, tatto, né alcuna realtà esistente ...” / “Non c’è il regno della vista, né quello della coscienza. / Non c’è ignoranza, né fine dell’ignoranza, / non c’è vecchiaia nemmeno ti guardavano in faccia, e né morte. / Non c’è sofferenza, né causa o fine allora li ho ignorati. Altri, forse un po’ della sofferenza. / Non c’è via, né sapienza, né meno “matti” si sono rivelati le persone accrescimento. / Non c’è accrescimento, perché più belle del mondo. Mi capivano. Sono i Bodhisattva / vivono nel perfetto intendimento, un po’ affascinata dal mondo delle senza più alcun / ostacolo alla mente; senza più malattie mentali, ma nulla di morboso. ostacolo e dunque / senza più paura. / Molto al di Solo curiosità. LuceDellaFollia là dei pensieri illusori, / e questo è il Nirvana”. pikkolo Conoscere per giudicare io ho lavorato in un centro di salute Stranezze Sì, ne ho conosciuti. mentale... diciamo che le persone con Alcuni erano talmente persi nel loro mondo che problemi mentali bisogna capirle... non 5 iltema delmese Foto tratte dal dvd Dall’Altra Parte del Cancello di Simone Cristicchi è facile stare con loro... però sono delle persone con un cuore grande e hanno un sesto senso immenso... quando ero un po’ giù loro lo capivano subito... anche se cercavo di nasconderlo... cmq al giorno d’oggi la gente con ‘sti problemi viene ancora giudicata male... cercano di scappare dalle malattie mentali... perché non le conoscono... ed è un peccato susytv1982 So di non sapere del diverso si ha sempre paura soprattutto per ignoranza.... ma secondo me è inconcepibile che lo si isoli, invece di emarginarlo dico io non sarebbe meglio rivolgersi a persone competenti per integrarlo?!!! pinko 6 Se fossi… Vorrei esserci io in ql manicomio... ora penserete k sn matta sul serio... ma almeno capirei qnt sxxxxate dico.... li dentro c’è gente k soffre + di me e k continua a vivere... gente normale, comuni mortali con qlk difetto... io invece fino ad ora sn normale, senza difetti... però qnd sto male x anke una caxxxta, cm la risolvo??? Spicci Erasmo con furore “E’ per merito mio che i giovani sono così privi di senno; è per questo che sono sempre di buon umore. Mentirei, tuttavia, se non ammettessi che appena sono un po’ cresciuti, e con l’esperienza e l’educazione cominciano ad acquistare una certa maturità, subito sfiorisce la loro bellezza, s’illanguidisce la loro alacrità, s’inaridisce la loro attrattiva, vien meno il loro vigore. Quanto più si allontanano da me, tanto meno vivono, finché non sopraggiunge la gravosa vecchiaia, la molesta vecchiaia, odiosa non solo agli altri, ma anche a se stessa. Nessuno dei mortali riuscirebbe a sopportarla se, ancora una volta, impietosita da tanto soffrire non venissi in loro aiuto io (…) e per quanto è possibile, non riportassi all’infanzia quanti sono prossimi alla tomba, onde il volgo, non senza fondamento, usa chiamarli rimbambiti.” È l’ Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam kiko Modi di dire Tutti in fondo abbiamo momenti di “ordinaria follia” Sweety DICIAMO CHE LE PERSONE CON PROBLEMI MENTALI BISOGNA CAPIRLE... NON È FACILE STARE CON LORO... PERÒ SONO DELLE PERSONE CON UN CUORE GRANDE E HANNO UN SESTO SENSO IMMENSO... QUANDO ERO UN PO’ GIÙ LORO LO CAPIVANO SUBITO... ANCHE SE CERCAVO DI NASCONDERLO... A piccole dosi Non ho mai conosciuto un “matto” nel senso vero e proprio del termine, gente un po’ folle forse sì ma che non ha niente a che fare con quel mondo parallelo della malattia mentale nuda e cruda. Da una parte avrei paura ad avvicinarli perché non saprei come rapportarmi con loro, dall’altra sarei affascinato e contento del riuscire ad instaurare una comunicazione, ma in effetti ogni volta che incontro uno un po’ squilibrato mi allontano… ma mi dispiace Pisolo iltema delmese Foto tratte dal dvd Dall’Altra Parte del Cancello di Simone Cristicchi HO SCOPERTO L’AFFASCINANTE MONDO DEI COSIDDETTI “MATTI” GRAZIE A UN’ESPERIENZA ALL’INTERNO DI UN CENTRO DI IGIENE MENTALE. QUI HO IMPARATO L’ARTE DI ASCOLTARE, HO SPERIMENTATO ALTRE FORME DI COMUNICAZIONE, FATTE DI SGUARDI E PAROLE NON DETTE Lacrime e infermità Non so se sarei mai riuscita ad entrare in un manicomio, penso che non avrei retto tanto dolore claudia Punti di vista Se sembri tu il pazzo... prova a girare il mondo sotto sopra... Così i pazzi diventano tutti gli altri. Ugola Separati da un cancello Ho scoperto l’affascinante mondo dei cosiddetti “Matti” grazie a un’esperienza all’interno di un Centro di Igiene Mentale. Qui ho imparato l’arte di ascoltare, ho sperimentato altre forme di comunicazione, fatte di sguardi e parole non dette. Vorrei celebrare queste persone straordinarie nella mia tesina di maturità, in modo che queste storie non siano dimenticate, ma che al contrario prendano vita insieme alle mie parole. Così, al fine di colmare un vuoto nella coscienza, ho cominciato a scrive- re, scrivere, scrivere. scrivere la loro sofferenza. Ho scoperto così il manicomio, uno Stato a parte. Un posto dove, fino a qualche anno fa, per un motivo o per un altro avremmo potuto finire tutti noi.Ho i brividi ascoltando i racconti delle violenze, della segregazione. Ho gli occhi davanti a persone che lì dentro avevano passato tutta la loro vita. Ho capito sguardi intensi che imploravano aiuto, occhi che domandano: “Perché?” Alcuni hanno equiparato l’Istituzione del Manicomio a un Campo di concentramento. Si parla spesso, e per fortuna, dei Lager nazisti. Dei Matti e di quello che la Società ha fatto a queste persone, nessuno ne parla. Oggi come ieri, si tende a recludere i diversi, nasconderli nello sgabuzzino dell’indifferenza, per continuare il proprio cammino senza inciampi. Ebbene, tra la spazzatura della nostra tanto celebrata Società del benessere, ho trovato un’umanità diversa. Sicuramente “diversa”. In molti casi, oserei dire, “migliore”. Siamo separati da un cancello che troppo di rado viene aperto... Il cancello che noi stessi abbiamo costruito per difenderci dalla paura del diverso. Fissare negli occhi un Matto è come guardare nella profondità del mare, trovarsi di fronte ad un’imbarcazione affondata, un relitto che giace addormentato sotto la superficie. Qualcosa di indecifrabile. Come una frase difficile che hai bisogno di rileggere più volte prima di poterla capire.“La bellezza è negli occhi di chi la riconosce.” La bellezza a volte è frutto di dolore, il dolore di un’impotenza che pesa su di noi come un bagaglio, come una condanna. La bellezza per me è anche la follia... è il coraggio. Il coraggio di esporsi, in questo meraviglioso Museo che è la nostra vita, per diventare così un’unica e irripetibile ”Opera d’Arte”. L’Opera d’Arte che è in ognuno di noi. 8 ilfamo sone Il neo vincitore di San Remo ci racconta il suo viaggio tra i cosiddetti malati di mente e ci invita a rigirare il punto di vista e a domandarci di chi dover avere veramente paura e capire da che lato sarebbe meglio chiudere il cancello Chi è? la “mattia” DI MANUELA BOGGIA 10 “Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri”, lo affermava Schopenhauer, quel filosofo tedesco non proprio allegro che accompagna i migliori anni di studio di tanti liceali. Questa volta però la sua massima è azzeccata e descrive bene quel concetto di follia tornato alla ribalta ultimamente grazie a Simone Cristicchi e alla sua “Ti regalerò una rosa”. Un testo dolce/amaro che riaccende i riflettori sul tema della malattia mentale ricordandoci che i “matti” esistono, sono sempre esistiti e vivono in mezzo a noi, anche se forse viaggiando su una strada parallela. Ma chi è il matto? “Questa è la domanda che ho fatto agli artisti che ho incontrato lungo il mio viaggio intrapreso per realizzare il film-documentario ‘Dall’altra parte del cancello’” racconta Simone, “Ognuno mi ha dato la sua definizione, da Alda Merini che li ha chiamati ‘per- sone felici’, ad un infermiere che mi ha risposto: ‘bisogna vedere da che parte si chiude il cancello’ (quello del manicomio n.d.r). Io potrei rispondere in mille modi diversi, sicuramente posso dire che il matto è un inviato speciale venuto magari da un’altra dimensione per insegnarci qualcosa”. Ma come nasce l’interesse per queste realtà? “E’ stata un’occasione nata da ricordi di vario tipo. Ho avuto un amico che aveva dei problemi di natura psichica e io l’andavo a trovare, da lì poi si è sviluppata un’attenzione per questo mondo parallelo e ho cominciato a frequentare assiduamente queste persone” racconta ancora il vincitore di Sanremo, “Inizialmente avevo paura di prendere botte, che ci fossero persone violente. In realtà poi, dopo un po’ di tempo la paura maggiore ce l’avevo quando tornavo a casa. Quando mi reinserivo nel mondo reale. La gente che ho incontrato mi ha insegnato tantissimo, innanzitutto le capacità che può avere una persona cosiddetta ‘diversa’, tant’ è vero che io allora li chiamavo ‘i migliori’, ‘i miei migliori amici’, perché secondo me erano migliori di tante persone cosiddette sane. Ma non è un luogo comune, è una cosa che veramente ho sperimentato a livello affettivo e di emozione. Mi hanno insegnato che il mondo è fatto di diverse sfaccettature, noi magari vediamo la nostra ma ne esistono migliaia. Stare con loro era un po’ un caleidoscopio, era un modo per vedere la realtà da angoli diversi”. Oggi, a distanza di 10 anni dai primi incontri, Simone ha portato sul palco quei personag- gi dedicando a loro e alla “mattia” (come definisce la malattia mentale) prima lo spettacolo “Centro d’igiene mentale”, una rappresentazione in cui sono protagoniste lettere mai spedite (spesso censurate), documenti preziosi, alcuni risalenti ai primi del 1900, scritte proprio dai pazienti. Poi il suo primo libro, che prende il nome proprio dallo spettacolo, in cui raccoglie alcune di queste lettere, racconti di vita e anche una sorta di diario di viaggio, quel viaggio fatto da Roma a Genova sostando in tutti gli ex manicomi che incontrava e da cui è nato il suo film-documentario, uscito da poco insieme al cd. “E’ stato un viaggio un po’ assurdo durante il quale ho scoperto un mondo sconosciuto: la vita che si face- va in manicomio, le terapie, le violenze, sia psicologiche che fisiche. La censura delle lettere che ho trovato nel manicomio di Volterra, ma che appartiene a tutti i manicomi, mi ha colpito in modo particolare”. E loro, i protagonisti, che ne pensano di tanta attenzione? “La cosa bella è che a vedere i miei spettacoli vengono anche i matti, si mescolano alle persone normali. Per me vederli tra il pubblico che applaudono, sorridono e piangono è una grande soddisfazione. Una volta uno mi ha detto che era lo spettacolo più bello della sua vita, è stato un complimento bellissimo, ma non perché sono bravo io, perché si è emozionato: stavo parlando di lui”. Galeotta fu la matematica… E’ a causa della sua poca dimistichezza con i numeri, infatti, che a 16 anni Simone fu rimandato in matematica e non potendo andare in vacanza, per sconfiggere il tedio di una lunga e torrida estate romana, pensò bene di cominciare a strimpellare qualche canzone su quell’oggetto a forma di chitarra che fino a quel momento gli era stato pressoché indifferente. Ma strimpella oggi e strimpella domani il passatempo si trasforma in un amore vero e proprio, una passione coinvolgente che da allora non lo ha più abbandonato. Oggi ha 30 anni, e nel corso di questi 14 trascorsi da quel primo incontro, Simone ha collezionato tantissimi premi, tra cui anche la prestigiosa Targa Tenco per il miglior album d’esordio con la sua opera prima “Fabbricante di canzoni”, diventando così uno dei giovani cantautori italiani più apprezzati. I suoi riferimenti? L’ironia di Rino Gaetano e la teatralità di Giorgio Gaber. I suoi compagni di viaggio? Piercortese e Marco Fabi, due giovani cantautori conosciuti qualche anno fa, quando, sotto i suoi folti capelli, cominciava a balenare l’idea di fare della musica un vero e proprio lavoro. Conosciutisi in un locale di Roma, “Il Locale” appunto, i tre cominciarono a realizzare dei concerti a tre voci, cantando i testi di ognuno. Durante gli anni si sono sostenuti l’un l’altro, senza invidia, tanto è vero che anche oggi continuano a collaborare, magari anche senza firmare le canzoni, si danno però consigli e suggerimenti su testi e musiche. E per Simone, dopo anni di gavetta e porte sbattute in faccia, il boom arriva con “Vorrei cantare come Biagio Antonacci”, un testo dolce/amaro contro il mondo della discografia. Cristicchi viene così istantaneamente conosciuto dal grande pubblico, un successo che però se da un lato lo rende felice dall’altro gli provoca la frustrazione di non essere stato capito perché il motivetto della canzone sembra aver messo in secondo piano la sua denuncia e il testo viene inglobato da quello stesso sistema che criticava. A questo successo popolare fa seguito un anno piuttosto ricco: partecipa a Sanremo tra i giovani con “Ti regalerò una rosa”, una canzone in cui riprende il tema della malattia mentale, nata nel clima del suo spettacolo “Centro d’igiene mentale” che porta in tour per l’Italia. Da quei momenti ad oggi ci sono gli spettacoli, i concerti, la vittoria a Sanremo tra i big, un nuovo album, il documentario e un altro sogno: quello di veder proiettata la sua opera sul grande schermo. 11 Essere interrotti sul più bello, modi di fare non proprio eccitanti, l’amore si sa ha bisogno di concentrazione. gli stu raccontano cosa li disturba in quei momenti lì. Poi gelosie, tradimenti e addirittura qualche per/versione. per voi l’angolo più hot della Tribu e’ servito! 12 la tua gioia! ma mi rendo conto che questi sono solo effetti dell’amore, conseguenze dell’amore... e penso che l’amore sia anche molto molto di più... dovrei veramente scrivere fino a domani mattina.... so solo che penso d’averlo scoperto per la prima volta in vita mia… magari mi sbaglio ma per, ora, quello che sto vivendo, sento sia amore e non posso più farne a meno... mi da una felicità indescrivibile.... ..sere.. Proprietà privata Io sono molto gelosa della mia ragazza. Lo sono sempre stata da due anni a questa parte, persino se le si avvicina quella che fino a poco tempo fa reputavo la mia migliore amica. Però penso non sia un male essere gelosi, anche se a volte troppa gelosia fa male! Tonks … e la prima volta è passato proprio un anno dalla mia prima volta... da quel ragazzo che ora non vedo più... che dire... sono contenta di aver avuto con lui la prima esperienza... ma di più perché ora non ho più questo peso!! sapete… alla fine è così...volete bene alla persona che vi sta davanti, e magari credete possa essere quella perfetta per “il momento”... ma alla fine; tranne che non sia amore eterno, di quelli quasi Do Not Disturb Ciao amore ciao penso proprio ke lasciare x via telematica significa non affrontare la situazione... meglio un faccia a faccia diretto.... meglio di no Cosa mi smonta a casa di lei... sempre la paura che suo fratellino si alzi o il minimo rumore del divano che potrebbe insospettire qualcuno...è davvero odioso quando il partner continua a chiedere se lo ami o se ti piace... e una cosa che sinceramente mi smonterebbe parecchio... è quando lei (lei inteso come ragazza in generale) mi lecca nell’orecchio... AZZ solo a pensarci mi viene il ribrezzo... jack Problemi di… comunicazione Il mio ragazzo è l’unica persona che capisce quello che voglio dire soltanto con uno sguardo o con un gesto... leyra Solitudine Non baso la mia felicità sull’avere o no un ragazzo, ma in questo periodo ho bisogno di una persona che mi ami… proprio x mancanza di affetto, mi Sedotta e abbandonata è possibile che voi ragazzi da brilli baciate una in disco che non vi piaccia proprio? cioè una con cui Aspetta e spera non vorresti mai spingervi oltre??? 16 anni io, 23 lui. lo so lo so mi sto facendo paranoie perché mi ha Usciamo da quasi 3 settimane. Ma siccome io baciata e poi ha fatto l’amico carino e simpatico.. devo sempre farmi problemi, non faccio che pen- nonostante il giorno dopo mi avesse mandato un sare... E se sono un intralcio per lui? Se cambie- mex con su : serata molto bella, ne rifaremo delle rà ragazza perchè io non altre, no?! tutti dicono che sono sempre posso uscire la A me fa piacere se abbastanza carina e sera con lui e i suoi amici? lui guarda un film Se si sente in imbaraz- porno... Anche io che piaccio ai ragazzi.. zo nel far sapere che sta li guardo qualche .. solo che bo a questo punto non so più cosa con me? Lui è un bel tipo volta e la trovo una (per me è bellissimo... pensare cosa normalissima ed ma vabbè...), insomma, PocketCoffee di ragazze ne può avere eccitante, soprattutto (e penso ne abbia avute) quando si tratta di Cos’è l’amore? tante. Per questo inizio una situazione con uno innanzi tutto è un qualcosa di cui non si può anche a preoccuparmi: scenario intrigante arriverà il momento in fare a meno, non si può cui... chiederà qualcosa di più. Non farei nulla, se vivere senza...è la ragione di una vita.... è sentirnon fossi pronta, ma nel frattempo temo che lui si parte di un’altra persona, di un’altra anima... possa stancarsi di “aspettarmi”. condividere tutto con l’altra persona... sentirsi una Venom cosa sola... averne sempre bisogno... i suoi bisogni sono anche i tuoi... i suoi problemi sono anche i tuoi... le sue gioie sono le tue... l’altra persona è sento davvero sola in generale Clo Sos gelosia con il mio ragazzo di prima, che era anche un traditore incallito, non sono mai stata gelosa, perchè viveva nel mio stesso paese, ma invece ora, che sto con un ragazzo piuttosto fedele (da come sono state le sue storie precedenti), sono gelosissima anche della mia migliore amica che ci ha fatto conoscere, perchè sua ex... il fatto è che con il primo non mi sentivo molto legata, ma solo un po’, invece con il mio ragazzo odierno è tutta un’altra cosa!! Glee Porno = tradimento? A meno che a casa sua nell’armadio ci tenga le peggio cassette o collezioni dvd di selen e company, con le candele e i quadri con rocco e i santini del porno che fungono da protettori in quella stanza, proprio sopra al letto. Ecco in questo caso lo considererei uno pseudo tradimento. Miss CondiVisioni A me fa piacere se lui guarda un film porno... Anche io li guardo qualche volta e la trovo una cosa normalissima ed eccitante, soprattutto quando si tratta di una situazione con uno scenario intrigante. Mi farà ancora più piacere se ne guarderemo uno insieme! Sensitive Girl Differenze d’età molte ragazzine (dai 14 ai 18 anni) hanno certi atteggiamenti poco seri, per cui mi risulta difficile pensare che queste stiano con un ragazzo perchè veramente sono interessate a lui e non ai vantaggi che uscire con un ragazzo comporta (ovvero perchè “fa figo”), e vedo anche molti ragazzi nella stessa situazione. Per fortuna non tutti sono così e alcuni stanno 13 Sono passati 3 anni dalla ultima volta che l’ ho sentita... Sono passati 3 anni da quando ho deciso di eliminarla dalla mia vita... Su ferite inguaribili e profonde ho ricostruito e sono andato avanti... insieme perchè veramente si piacciono. Comunque la maturità di una persona conta molto, io sono stata con uno che al tempo aveva 25 anni, ma di testa ne aveva 20 se non di meno! Per forza che cercava le ragazzine di 18 anni (l’età che avevo io ai tempi). Unikuva A volte ritornano Sono passati 3 anni dall’ ultima volta che l’ ho sentita... Sono passati 3 anni da quando ho deciso di eliminarla dalla mia vita... Su ferite inguaribili e profonde ho ricostruito e sono andato avanti... Una delle poche a cui volevo bene davvero, e forse nel modo più profondo che mi fosse capitato... All’ inizio stavamo bene, ci siamo frequentati per 1 anno, alla fine a quanto pare lei non stava altrettanto bene, e nonostante dicesse il contrario, le sue azioni parlavano più forte di lei (e su questo non c’è possibilità di errore)... a 3 anni da quegli oscuri momenti, sono tornato a stare bene... Ora, malauguratamente, presto, la rivedrò... E quando sarò là dove sarà anche lei, cosa farò? cosa farà lei? che effetto mi farà rivederla? Questa situazione ha davvero enormi potenzialità nel potermi rendere la vita miserabile ancora una volta... Saigen L’anima gemella esiste! ma non per questo è l’unica persona della quale ti puoi innamorare... per esempio la mia anima gemella si chiama Antonio, l’uomo della mia vita Andrea! Verucciola Prendere o lasciare? ...aspetto con ansia ogni sabato sera per vederlo anche se per poche ore... ed ha 32 anni… allora lui una sera mi vede in discoteca e da lì è partito tutto… ci scambiamo i numeri di telefono ma lui inizialmente non mi piaceva… o forse mi piaceva ma inconsciamente rifiutavo questa cosa perchè troppo grande... fatto sta che lui un giorno mi chiede di uscire e io preda della paura gli dico di no… tempo dopo gli chiedo io di uscire e mi dice di no… cioè non me l’ha detto chiaro e tondo ma ha detto che per lui non è il periodo giusto questo (lo era quando mi ha chiesto di uscire… mannaggia!!) , che è uscito da un fidanzamento lungo, che è deluso dal mondo femminile, che non ha voglia di mettersi a tavolino e organizzare un’uscita... insomma tutte queste cose mi hannwo scoraggiato… vorrebbe che fossi io che organizzo tutto ma io ho paura… anche per il fatto che è grande… io poi mi considero una ragazza ancora immatura e ingenua… ho paura di far brutta figura, di non piacergli... e poi quando lo vedo o quando ci parlo assieme non riesco più a parlare... mi blocco… questa cosa non mi era mai successa! io piaccio a lui… questo lo so perchè me lo fa capire sempre in qualche modo… ma penso che ci sono tante donne anche della sua età che sono piu sexy e più donne di me... cosa ci può trovare in una ragazza come me… insomma ho bisogno di un’iniezione di autostima e di un consiglio… cosa devo fare con quest’uomo? mi devo fare avanti fregandomene dell’età e di tutto il resto? o lascio perdere?... dymba intervista doppia 2 stu a confronto su sesso&amore from the blog sphere ...Principesse... .Ki 6?. Alessiuccia Diavoletta Mai smettere di sognare. E se una volta smesso, ci accorgessimo che i sogni esistono? Quale rimpianto, quale magia potrebbe farci tornare indietro... Fin da quando siamo piccole le fiabe ci insegnano che tutte siamo delle principesse. Poi dieci anni dopo si presenta un cretino che si crede il re del mondo. Calpesta la povera principessa che sei e se ne va... veloce... senza spiegazioni... senza un perché, che non sia il suo solo essere tale a come è... Le fiabe ci insegnano che le principesse devono essere protette, che sono speciali e che per questo valgono. Si cresce e alla porta della tua vita bussa qualcuno che senza permesso entra e frantuma tutto... certezze... desideri... e per lui non sei niente di tutto questo, non c’è niente da proteggere, da stimare. E allora solo nel buio ti chiedi se valga la pena rincorrere quei sogni che fin da bambina hai inseguito... Le fiabe ci insegnano che la virtù e il rispetto per se stesse ci saranno sempre, che mai si perderà il controllo, che mai si smetterà di voler essere principesse. Sola nel buio ti chiedi perché soffrire... e apri la porta della tua vita a chiunque voglia entrare e celi a te stessa le tue verità. poi di nuovo sola non hai il coraggio di piangere per aver rinnegato te stessa. Le fiabe ci insegnano che un principe esiste, ma con il tempo comprendi che non è così. Non tutte noi restiamo principesse, il tempo cancella il ricordo delle fiabe. Solo le più coraggiose continuano a seguire quella tenue fantasia, perché non è facile superare il dolore e ritrovare la speranza. Allora si ritrova la fiducia in se stesse e si pensa che si vale molto di più di un farabutto che crede di essere un re, di un altro che aspira al solo corpo di quella principessa, di quello che non ha tempo per conoscerla, di quello che non la vuole, di quello che non la merita, di quello che la vede ma non riesce a comprenderla, di quello che di principesse non ne sa niente. E così, trovando la forza in quelle favole che ancora ci circondano, si riprende il cammino alla luce del sole in cerca della propria favola... perché il tempo non aspetta altro che scriverla... .Quante volte ti sei innamorato/a?. una o forse due 1 (forse 2, se si conta la situazione attuale) .Ora sei innamorato/a?. no, non credo credo di esserlo, sì .Hai mai lasciato qualcuno/a?. sì, il primo grande amore. sì Non sono mai stata lasciata, comunque .Sei mai stato lasciato/a?. sì No .Hai mai tradito?. sì Sì, e me ne pento .Sei mai stato tradito/a?. sì Che io sappia, no .Hai mai sofferto per amore?. Tanto, ma è passata da ormai tantissimo quasi 3 anni .Scegli: sesso, tenere amicizie oppure solo fidanzamenti ufficiali?. tutt’e tre Non credo si possa fare una scelta fra amicizia e amore, sono entrambi fondamentali .Scegli: sesso, coccole oppure parole dolci?. sesso e coccole si completano... coccole e parole dolci anche se non credo farei a meno delle parole dolci .Cos’è l’amore?. Vivere dei sorrisi dell’amato, l’amore è un sentimento che ti rapisce il cuore, e ti impedisce voler respirare il suo odore in ogni istante della giornata di ragionare su quello che fai, perché spesso quando sei innamorato tutto quello che è sbagliato ti sembra giusto.... http://lux17lucis.giovani.it/ 14 GOSS IPPONE IL Bad Girl, Bad Glam Negli Usa, il Newsweek ha pubblicato un recente sondaggio in cui il 77% degli americani punta il dito contro le “cattive ragazze” come Paris Hilton, Britney Spears, Kate Moss, colpevoli di influenzare in maniera negativa le adolescenti. La Hilton, giovanissima ereditiera della catena alberghiera più famosa nel mondo, ha fatto parlare di sé per i suoi eccessi, le sue intemperanze in campo sentimentale, i suoi video a luci rosse con presunti fidanzati messi on-line. La bionda Paris, tutta brillanti e pellicce, è ora anche sui nostri schermi protagonista dello spot 3 in minigonna svolazzante ed allusiva che lascia poco all’immaginazione. E che dire quando è apparsa sulle riviste patinate di tutto il mondo esibendo il suo chihuaua - da cui non si separa mai – con tanto di collane di smeraldi e diamanti al collo? Britney Spears, ormai mamma, fa parlare di sé per i suoi eccessi di alcol e l’ultima trovata forse per ritornare alla ribalta del gossip: si è fatta tagliare i capelli a zero – esibendo una testa perfettamente calva - e messo la sua chioma, quotata un’enormità, all’asta su Internet. Qualcuno avrà il coraggio – e i soldi – per acquistare quella chioma fluente e conservarla come cimelio? Le ragazzine negli Stati Uniti adorano questo genere di ragazze, tutte sesso, droga e video hard, ed il pericolo è che dall’ammirazione scaturisca anche il desiderio di emularle. La modella Kate Moss, altra bad girl, ha festeg- giato da poco i 33 anni, in giro per locali tra bevute per 24 ore di fila. Più volte finita sui giornali per i suoi eccessi nel mondo della cocaina, ora è diventata icona dello stile “heroin chic”, spettinata e con lo sguardo perso, come se avesse appena assunto una dose… Dopo la discesa nel baratro della droga, la disintossicazione, il ritorno sulle passerelle, la Moss ha accumulato negli ultimi mesi contratti per 40 milioni di sterline ed è ora testimonial per diverse campagne pubblicitarie. Come dire bisogna far parlare di sé anche nel male, purché se ne parli. Al cinema, per ora solo nelle sale statunitensi e in arrivo in Italia, c’è la bad girl per eccellenza interpretata da Sienna Miller, ex di Jude Law. Sienna è Edie Sedgwick, musa ispiratrice negli anni ’60 - ‘70 del re degli eccessi, il padre della pop art Andy Warhol. La bella Sienna si è presentata alla presentazione del film con un look veramente osé e di pessimo gusto: giganteschi slip neri indossati sui collant e golfino nero a pelo lungo. La giovane attrice, nota più per la sua contrastata love story con Jude Law che per il suo talento, sembra essersi calata perfettamente nella parte di Edie, ereditiera, bella, provocante, compagna di orge e sperimentazioni varie di Warhol. Edie morì appena ventottenne uccisa dalla droga, dopo una breve vita a rincorrere il successo, la mondanità, l’apparire. Pur ambientato negli anni ’60, il film fa molti richiami alla realtà attuale dove sulle copertine dei giornali e nelle rubriche di gossip troneggiano le bad girl per lo più svestite e in pose provocanti. E da noi? Chi sono e cosa fanno le “cattive ragazze” nostrane? In principio fu Asia Argento con i suoi modi provocatori e le sue mise al limite della decenza, poi la scrittrice Isabella Santacro- 16 ce che di recente si è offerta come porno guida on line a pagamento. In reggicalze, bustino, frustini vari, farà da padroncina sexy a quanti amano il genere sadomaso e sono disposti a pagare pur di vederla all’opera, ma solo sul pc. Tra amori lesbici alla Madonna, alla Gianna Nannini, anche le bad girl nostrane hanno scoperto che la forma di pubblicità migliore è quella negativa e quindi ben vengano comportamenti da ragazza maledetta. Tra le ultime bad girl, Lisa, studentessa di Milano, che si è esibita in una provocante lap dance, in completo da cat woman, davanti ai passeggeri stupiti nella metro di Milano. Il suo video si può vedere su Internet, dove ha fatto il giro del mondo. E qual è il look da seguire per essere una vera “cattiva ragazza”? Sempre in voga il look sadomaso, giacca in pelle meglio se nera, bustini con profili in pizzo, collarino in velluto… Jean Paul Gautier è lo stilista perfetto per questo genere. a cura di: Sara Ingrati su www.girlpower.it ✿ ✿ 18 ✿ Una settimana per parlare di legalità e Mafia, per capire chi vive con la paura e nonostante questo spera ancora in un futuro migliore. I ragazzi di Locri raccontano, gli altri ascoltano e imparano perché: “Sono cose che si sanno ma pensi sempre che capitino ad altri in altri posti, non pensi mai che è una cosa che può succedere sulla tua pelle” DI MAUELA BOGGIA M C’E’ CHI SPARA, C’E’ CHI SPERA “… Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu…” lo canta Fabrizio Moro dal palco di Sanremo, lo canta e vince la sezione giovani con il suo testo dedicato alle vittime della mafia, un testo che parla di vite spezzate ma allo stesso tempo invita a lottare. E i racconti di vita portati sul palcoscenico per incitare a vivere la legalità sono proprio il filo conduttore di “Con le armi della cultura”, il progetto promosso dalla Regione Lazio per sensibilizzare i ragazzi utilizzando come principale strumento il sapere, attraverso un percorso fatto di rappresentazioni teatrali, seminari, incontri e dibattiti con testimoni vittime dei soprusi della criminalità. “La settimana per la legalità” che si è svolta dal 6 all’11 marzo a Roma al teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi, è uno dei progetti che rientrano in questo percorso educativo che per tutto l’anno scolastico ha coinvolto i 5.000 studenti delle province laziali. 1.550 quelli che hanno partecipato agli eventi del Piccolo Eliseo, con loro anche i ragazzi di Locri ospiti dei coetanei del liceo Cannizzaro di Roma, che proseguono così il gemellaggio didattico iniziato lo scorso anno. E proprio loro, i ragazzi di Locri, la loro realtà, le loro esperienze, la loro lotta contro la mafia e il loro grido: “Ammazzateci tutti”, sono raccontati in “Notte d’epifania”, lo spettacolo di Roberto Cavosi in scena al Piccolo Eliseo durante “La settimana della legalità”. Interpretata da Pamela Sabatini, Mario Schittzer e Fabio Trunfio, “Notte d’epifania” è la storia d’amore “impossibile” di due adolescenti, spezzata dalla morte per mafia del padre del ragazzo. Cavosi racconta gli eventi tragici che hanno visto protagonisti i ragazzi di Locri dalla scomparsa di Franco Fortugno, le loro fiaccolate e tutte le altre iniziative portate avanti per cancellare la ‘ndrangheta e cambiare il corso della storia nella Locride e in tutto il Mezzogiorno. “Queste iniziative sono buone per sensibilizzare i ragazzi al problema” commenta Alessandro, 17 anni, del Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, uno degli spettatori della rappresentazione, “Mi ha colpito la loro volontà di combattere anche rischiando la propria vita. A Latina la situazione è un po’ diversa rispetto al sud, non sentiamo il problema così vicino”. E a lui si uniscono Alessia, Ilaria, Marialuisa e Francesca, 18enni e compagne di scuola “Sono cose che si sanno ma pensi sempre che capitino ad altri in altri posti, non pensi mai che è una cosa che può succedere sulla tua pelle. Di questa realtà spaventa il fatto che uno non può vivere come gli pare a casa sua, quella paura che poi magari ti fa cadere in un circolo vizioso. Nella nostra scuola siamo tutti più o meno spensierati, quello che fa riflettere è proprio il fatto che questi ragazzi non possano essere spensierati come noi”. E così anche Giulia, Katia, Alessandra, Alessia e Annabella del Liceo Antonio Meucci di Aprilia: “Noi pensiamo che sotto un certo punto di vista questo problema non ci tocchi invece alla fine ci siamo dentro. A volte la paura maggiore è quella di trovarsi soli invece il pensare di essere tutti insieme, di marciare tutti insieme da coraggio perché quando una persona è sola è più facile che si senta colpita. La mafia parla un linguaggio che noi non conosciamo”, continuano, “il linguaggio della violenza, del ricatto, della corruzione. Il problema è anche che la società di oggi ci tiene più distanti perché noi non riusciamo facilmente ad essere uniti su un’idea, ci scontriamo continuamente, su una stessa assemblea di classe ad esempio, ci sono mille opinioni diverse. Noi oggi abbiamo tutto, non ci manca niente, quindi le nostre esigenze sono molto diverse tra loro e questo ci porta a non essere uniti ma a seguire ognuno il proprio bisogno. Dovremmo andare al di là del presente pensare che magari questo problema oggi non ci tocca ma domani toccherà i nostri figli. Allora dovremmo lavorare per questo, dovremmo cominciare a marciare per quello in cui crediamo e se noi crediamo che la mafia è un problema grande che si può eliminare, dovremmo cominciare a marciare in 5, in 6, in 8, in 10, sperando che poi la gente si unisca”. E l’invito che viene dal palco del Piccolo Eliseo è proprio quello di non lasciare solo chi combatte, di far sentire la propria voce, magari anche attraverso i forum e i siti web, di unirsi ai ragazzi di Locri e gridare insieme a loro “C’è chi spara e c’è chi spera”. Radio utopia Radio-utopia nasce nell’estate del 2004 quando tre ragazzi (Davide Raffini, Giacomo Govi e Francesco Brognara) che si conoscono da una vita, sono in procinto di affrontare la quarta superiore. I tre sono uniti dalla musica, anche se ascoltano generi completamente diversi, ed a questa comune passione si associa una grande voglia di poter parlare a più persone e fare un programma radio che ricalca le modalità delle radio libere anni settanta in cui ognuno poteva liberamente urlare ad un microfono tutto ciò in cui credeva. Nasce così una radio web che, con l’iniziale incredulità di amici e parenti, si chiama radio-utopia. Il 20 Settembre va in onda la prima puntata su www.radio-utopia.it fatta da tutti e tre insieme con un consenso generale che ci ha spinto a continuare fino ad oggi. Allo staff iniziale si sono aggiunti Federica Mingrone, Barbara Vezzali e Federico Macchi, tutti e tre conosciuti all’interno della stessa scuola. L’organico non ha le stesse idee e spesso si trova discorde su molti argomenti ma proprio grazie al cuore multiculturale della radio le trasmissioni non sono mai ripetitive. La musica per tutti noi non è solo uno stacchetto da inserire tra un parlato e l’altro ma un modo per esprimere alcuni concetti ed idee o per sottolineare quanto detto in precedenza. La musica su radio-utopia non è però solo quella delle grandi etichette discografiche perché con il passare del tempo sono cominciate ad arrivare, con nostra grande gioia, le demo di gruppi emergenti che suonavano all’interno delle scuole e così siamo riusciti a dare voce anche a chi non è sotto contratto con nessuno ed alcuni di loro partecipano al radio-utopia festival che si tiene tutti gli anni i primi di Aprile all’Estragon di Bologna. Non avendo alcuna pubblicità durante le puntate, i temi da affrontare sono scelti dallo speaker o dagli utenti che inviano delle e-mail per suggerire un argomento da trattare e di cui discutere, ed anche se il problema non è mai preso troppo sul serio, si cerca di parlarne in modo costruttivo. Non sempre però parlarne inter-nos risolve la nostra curiosità e così abbiamo deciso di fare un’intervista alla settimana con cantanti, comici, giornalisti o teatranti per poter approfondire alcuni argomenti con chi ha più competenza di noi , gli ultimi a cui abbiamo rotto le scatole sono stati i Negrita, Daniele Luttazzi, Loris Mazzetti, Caparezza , Michele Serra, Marco Travaglio ed Enzo Jannacci. Grazie a loro siamo riusciti a capire meglio alcuni temi e ne abbiamo potuto parlare con più sicurezza. La radio infetta la rete da circa due anni e mezzo ed anche se non tutti credono in noi, continuiamo ad avere l’utopia di poter comunicare. I ragazzi di Radio Utopia 19 A tutti gli amici del Vincenzo Cuoco, centrale e succursale ...continua il de Bello Scolastico... A cura Di Leo Scoppettuolo Pause didattiche, assemblee d’istituto, occupazioni scolastiche: consigli buoni a raggirare i prof e guadagnare (perdendolo) tempo prezioso. Quanta fatica! E pensare che basterebbe che il prof. di Disegno giocasse a Bridge con quello di Biologia e quello d’Inglese a biliardo con gli alunni! Come 21 PERDER TEMPO .in distribuzione gratuita presso tutte le filiali. .banca antonveneta o direttamente a casa tua.. .entra su. .www.clubba.it. Forse, e spero mentre lo leggerete, passerete dalla mia parte. L’espressione più brutta di disapprovazione che mi è capitato di vedere sul volto dei professori è sapere di assemblee d’istituto o assemblee di classe: il volto si trasforma in una maschera di disgusto misto a disperazione con un pizzico di sconcerto. Sembra quasi che abbiano avuto una brutta notizia. Per non parlare del lungo periodo di pausa che rende ogni professore mentalmente instabile, irritabile e sconnesso nel parlare, abbandonando la normale propensione alla rivolta verso le autorità (vedremo perché): Loro vogliono solo “continuare il programma”. Come la prof. di Matematica durante la recente pausa didattica: «Ragazzi, se mi chiedete di fermarmi vi rispondo che è impossibile ma cercherò di venirvi incontro; ripeterò e spiegherò, approfondiremo aspetti poco chiari di questo vasto Universo detto “Programma di Matematica. Adrian, vieni alla lavagna?» Dopo l’interrogazione, sembrava la maturità, Adrian è convinto di essere al riparo da un brutto voto da scrivere a penna sul registro, ma la prof. dice: «Adrian, sei andato sul 5=, vai a posto abbastanza contento, ma devi ritornare». Ora, come si può scientificamente e razionalmente spiegare questo fenomeno? Come può la professoressa contraddirsi da sola? Nessuno di noi chiaramente ha risposto per evitare ritorsioni e funeste conseguenze, ma abbiamo capito che nemmeno la pausa didattica e l’imponente autorità del preside, che tutti sovrasta e tutti controlla, la può fermare e sul suo esempio molti prof. stanno prendendo coraggio. Bisogna fermare questo fenomeno in continua espansione tra gli strati più alti dell’insegnamento. In quest’altro episodio che mi accingo a raccontarvi, invece ci siamo rovinati con le nostre mani, contro una professoressa d’Italiano del biennio che, sebbene schizofrenica, aveva concesso l’assemblea di classe al pomeriggio. E’ la figuraccia che più si poteva evitare. La classe è riunita per l’occupazione e deve redigere un verbale per le proposte di occupazione e quanti di noi vogliono che si vada avanti nella proposta. Siccome tutto si faceva tranne che protestare, iniziamo una partita di “Posso essere miliardario?”, il cui presentatore Adrian, il concorrente Giuseppe (venuto a mancare, non fisicamente), l’autore delle domande Roberto, ponevano simpatici interrogativi ad altri compagni di banco. Roberto, per trovare una domanda davvero difficile va dalla professoressa, che, ricordiamolo, aveva concesso l’assemblea solo se fossimo stati in silenzio a lavorare. «Professoressa una domanda, posso?» «Si, dimmi», risponde alquanto sorpresa. «Qual è il monte più alto del mondo?» Lei si ferma un attimo, prende fiato e gli urla in faccia: «Ma sei scemo? Altro che assemblea, ma che state facendo, perché mi chiedi queste cose? Basta, finiamo qui l’assemblea». Con una sfuriata colossale, la professoressa ci terrorizza e ci ordina di tornare ai nostri posti… «Poi anche voi ragazzi», ci ricordano i prof., «conoscete i problemi della scuola solo da Ottobre a Natale!»: infatti, siccome a Natale siamo tutti più buoni, ci diamo una calmata e si inizia davvero… I principali motivi che portano alla rivolta, nel 2001 all’occupazione (dopo 28 anni) sono: 1. La scuola nuova (la sede centrale è troppo piccola per le numerose sezioni aggiunte) 2. L’eliminazione dei turni pomeridiani 3. Una volante sotto scuola contro il dilagare della “microcriminalità” 4. La ristrutturazione dei laboratori 5. Il sabato di vacanza 6. Il bar Basterebbe aggiungere poi, oltre a questo, il prof. di Disegno che gioca a Bridge con quello di Biologia, quello d’Inglese cha gioca a biliardo con noi alunni e le professoresse che prendono il tè al tavolino in compagnia di quello di Religione che le diletta con barzellette a volontà! Ma questa è la scuola dei sogni! Continua… fare sega Brucia gli Appaloosa Allora, la prima volta che ho fatto brucia (a Livorno si dice così) è stata durante la mia prima superiore al Liceo Scientifico, non è stata una mattinata tanto divertente perché intrapresi questa avventura da solo, spaesato e con quel perenne stato di colpevolezza che hai le prime volte che ti prendi questa libertà, sfruttai il mio abbonamento dell’autobus e iniziai a prenderli tutti arrivando al capolinea e tornando indietro; per occupare tutta la mattinata presi un numero assurdo di autobus, ricordo il senso di tristezza quasi demenziale che mi veniva quando rimanevo da solo con l’autista al capolinea, per aspettare l’inizio della corsa e tornare indietro. Purtroppo quell’anno nessuno faceva brucia, ma io molto spesso tra passare una pallosa mattinata tra i banchi e passarne una esilarante dentro venti autobus scelsi gli autobus e per poco non bocciai. Che testa. INTERVISTA disco “Non posso stare senza di te” per la Urtovox di Paolo Naselli Flores, esce in primavera il videoclip su Mtv e Rock tv tratto dall brano Are you Mons N? No i’m jurgen da quel momento più di settanta date per la penisola molto sudore ma tante soddisfazioni. Potete descrivere in brevi tappe, scegliendo voi come selezionarla, la vostra carriera e come siete arrivati a questo punto? Qual è stato finora il momento più bello e quello più importante della vostra carriera? Allora il gruppo Appaloosa si è formato nel ‘98 e dopo vari cambi di componenti si è arrivati nel 2002 alla formazione attuale con Niccolò Mazzantini basso chitarra sinth etc etc, Enrico Pistoia basso e Marco Zaninello batteria, dal 2003 il gruppo ha collaborato con Simone di Maggio (elettronica) e l’altra estate Michele Ciompo Ceccherini è arrivato per dare una mano dal vivo in sostituzione di Enrico. Dal 2002 viene abbandonato il cantato già presente, gli orizzonti si aprono e si comincia a spaziare da una base post rock a funk psichedelia stoner e math rock e con l’arrivo di Simone il gruppo si apre anche all’elettronica, maturando un suono sporco e potente mischiato e applicato a tutte queste sfaccettature. Dopo vari demo c’è la partecipazione ad Arezzo Wave 2002 con conseguente uscita del primo disco omonimo per Onda Anomala e la ripartecipazione al festival nel 2003 e ‘04 (con Cypress hill e Karate), primi giri di concerti in Italia ( Tora Tora, apertura a Zu, O.d.m. e Perturbazione) nel 2005 un giro in Spagna e nei Paesi Baschi al ritorno da questo giro si entra in studio a Padova da Giulio Ragno Favero (ex One Dimensional Man) a Dicembre esce il secondo Momenti belli ce ne sono stati molti, forse il più intenso e stato suonare nel 2004 ad Arezzo Wave sul Main Stage con migliaia di persone sotto, diciamo che essendo abituati a 50, quando va bene 100 persone, trovarsi di fronte quel mare di gente è stato un bel brivido, tipo montagne russe. Un momento di grande soddisfazione è stato anche terminare e riascoltarsi il secondo disco di cui siamo molto soddifsatti. Che musica amate fare e quale vi piace ascoltare? Dopo un po’ di anni che suoniamo penso che di base ci piace fare musica intensa se non violenta, questo l’abbiamo maturato nel tempo, partendo da linee più dolci e melodiche ci siamo man man appesantiti e sporcati soprattutto di suoni, cercando comunque di spaziare il più possibile che comunque è una cosa che se non ti poni tanti limiti viene abbastanza naturale, quindi spaziare mantenendo come base impatto e ritmo serrato. Come nascono le vostre canzoni e che modelli musicali avete? Noi amiamo suonare senza tanti ragionamenti e discussioni a tavolino, andiamo e suoniamo quello che viene viene, certamente siamo equilibrati da influente e approcci comuni quindi viene tutto molto naturale. Ascoltiamo veramente di tutto, certo le nostre influenze provengano da gruppi come Melvins, Trans Am , NomeansNo, King Crimson Zappa etc etc comunque gruppi che sperimentano e si evolvono in continuazione, i nostri ascolti spaziano molto, io penso che quando una cosa ti emoziona che sia musica classica o death metal sia valida e meritevole di ascolto. Con quale musicista famoso vi piacerebbe collaborare? Con Masini. Potete descriverci le vostre emozioni legate alla musica: quando la ascoltate, quando la suonate, quando la create? In tutti e tre i casi la sensazione è un brivido seguito da una voglia irrefrenabile di fumare. Quali sono i vostri progetti futuri? Quali i vostri desideri nell’immediato e i sogni a più lungo termine? In questi mesi stiamo preparando pezzi nuovi, quindi il progetto imminente e fare un altro disco, non sappiamo sinceramente quando ma ci stiamo lavorando sodo. Sarebbe bello tornare all’estero, è un esperienza molto gratificante. 22 24 frasi mitike La nostra professoressa di filosofia è molto giovane ed anche abbastanza bona, quando durante l’ultima lezione un mio amico prende il cellulare da sotto il banco e si mette a giocare. La prof lo vede e gli dice: La prossima volta che te lo vedo in mano, vengo lì e lo prendo io!!! tidus26 “caro impara a scrivere. Va bene che studi all’alberghiero ma caspita l’italiano si impara alle elementari”. sara1s Prof. ssa di tecnica turistica: “… scusate, vorrei essere guardata in faccia… perché stamattina sono particolarmente affascinante…” Prof. ssa di storia dell’arte:” …Caino uccide Abele. E Dio, quindi, maledice Caele…” Prof. ssa d’inglese: “Perché non ammazziamo quelli della Prima e diciamo che è stato NOTE di kLASSE il prof di chimica: b. e m. si sbilanciano dalle sedia cadendo rumorosamente al suolo,interrompendo il normale svolgimento della lezione!! prof di italiano: p. non rispetta l’ordine di alzata di mano!!! ??? jojo qst note sono davvero assurde… Io ne ho prese tantissime... Con il prof di Musica delle medie ogni settimana una nota uguale “debora si comporta in modo scorretto” tutte uguali… cambiava solo i nomi anche per le note ai miei compagni... Una volta ho preso la nota xké un mio compagno ha attaccato la gomma (o cicca!) sul cappotto della mia compagna e la prof ha dato le note a quelli ke ce l’avevano in bocca! (se ce l’ho in bocca vuol dire ke nn l’ho sputata no?) Poi una volta con la prof di Arte… Ho lanciato una gomma (da cancellare) che è rimbalzata sulla cattedra… la prof l’ha presa al volo e mi ha scritto la nota sul diario con tanto di disegnino con scritto al centro “grandezza un incidente? Tipo una fuga di gas…” Prof. di mate: “… e l’equazione è confermata! Vedete che i torni contano?” Prof. di tecnica di animazione: “ … dovete sapere cos’è successo a casa vostra! Perché se oggi viene qualcuno a casa vostra ed entra in casa vostra e se ne va, voi non lo sapete che è venuto a casa vostra!” Prof. ssa d’inglese: “Patrizia, butta la gomma… e buttati anche tu!” Prof. di mate “Chi è che ha capito così così?” F. : “Io!” Prof.: “Se tu seguiressi…” sims1988 durante un’ interrogazione di filosofia la prof chiede ad una mia compagna di classe “che cos’è l’ellenismo?” e la ragaza “è la diffusione della filosofia greca al di fuori del balcone” ...doveva dire al di fuori dei Balcani! Martinella 1988 Due giustificazioni: prima: visita guidata al Carrefour (aveva salato e era andato al centro commerciale) seconda che rimarrà stampata nel mio cuore: motivo dell’assenza causa Rapimento Alieno frankinos allora la mia bella e cara prof di italiano, nn mi può vedere, io nn so ke le ho fatto ma quella ogni cosa ke faccio mi rimprovera!! xò nono- gomma”… Ridicola… si è messa a ridere pure mia mamma nel doverla firmare! angeldebby prof di latino: “S.T convince tutti a girare il libro e leggere al contrario nell’ora di latino per cercare messaggi alieni”. prof. scienze :”P.R corre disperato nella classe dicendo di aver visto un ufo” fisica: “K.L e M.N entrano in classe senza maglietta dicendo di aver appena fatto il provino per i 100 celle “ latino: le alunne D.R e P.R sono sorprese a lanciarsi assorbenti attraverso la classe”. “m. n sale sul banco e dice : abemus papam “ tania91 Questa fatta dalla preside dell’istituto tecnico agrario di messina “P.Cuppari” tre anni fa a un mio compagno e ha impiegato una colonna intera x sciverla....”L’alunno M.A. verrà sospeso per giorni tre per aver, durante l’ora di pratica nell’azienda di torre, insieme agli alunni S.E, P.D., investito la macchina del professore P.E. ( nota personale qst prof è un mito) dopo avere compiuto una serie di bravate quali sgommate e brusche sterzate, ha lanciato la mac- stante questo mi mette buoni voti e dice ke sn la migliore... bhà… cmq l’altro giorno mi aveva interrogata x la seconda volta in due settimane, allora mi guarda e dice: “ah Martina anke tu cn queste farfalline nei capelli... sei proprio cm tutti gli altri...”continua poi: “Martina ma ke hai sui denti? sono brillantini? pure tu ora?” io tutta rossa le risp: “prof ho la macchinetta”e lei: “eh certo cm tt gli altri”. Quando mi sn riseduta mi sn scoccata un solo dito... uno solo!! e naturalmente proprio in quell’istante la classe si è stata zitta e la prof mi guarda e dice: “Martina sempre tu oh... nn lo sai ke è cattiva educazione?” e io:”prof ma ke ho fatto?” lei:”stai diventando scostumata ti sei scoccata le nocche è cattiva educazione!!” io tutta arrabbiata le dico:”ma prof io lo faccio sempre ke c’è di male?” e lei ancora + arrabbiata mi fa: “come ke c’è di male tu stai fuori... è come mettersi le dita nel naso!!”e io le dico molto dolcemente: ”prof ho solo scoccato un dito, nn ho messo le dita nel naso e poi ne era UNO solo!” e lei dice: “ora basta MARTINA uno o mille nn è la stessa cosa? basta” e io le risp di no... e questo nn è niente, la prof nn mi sopporta proprio l’anno scorso venne a sapere ke ero fidanzata e mi beccò che mi baciavo... mise una mano in mezzo alle labbra e disse ke mi dovevo vergognare a fare certe cose quando lei le aveva fatte solo dopo il matrimonio... ke gente blackangel92 figure di kakka Questa cosa è successa quando ero ancora alle superiori(4 anni fa)era l’ultimo anno e io in quel periodo a furia di stare sempre con i maski e con una certa martina ero diventata una vera bora!un giorno stavo tutta tranquilla in classe quando arrivano i miei compagni e mi fanno “guarda oggi la prof di filosofia interroga e devi andare te perchè sei l’ultima se nn sei pronta ricomincia il giro e noi di fuori ti facciamo un ricco cappottone!” all’inizio ho detto no,da qui si è scatenato il finimondo!allora io tutta incaxxxxxa faccio “va be va be vado io PORCO.....” non ci crederete mai ragazzi ma avevo la prof alle spalle...... da qual giorno se gia era raro che io dicessi una frase del genere non l’ho mai piu detta !...ke figura di mmmmm....... pocahontas1984 china in retro marcia, abbattendo un ulivo di anni 40 e ammaccando l’impianto d’irrigazione, mettendo a serio repentaglio la vita dei compagni che lo coprono” tremendo... DrDolittle87 La tua scuola cade a pezzi? I muri fanno schifo? I bagni non funzionano? Mancano gli spazi e le aule? Disperati, sfogati e racconta la tua esperienza su tribu.giovani.it oppure scrivendo a [email protected] l’angolo della Manu Non vorrei commentare... ma la mia scuola è un ex convento... potete immaginare... non è disinfettata da circa 10 anni (ce lo ha detto un professore), la pulizia non esiste, è sempre sporca, i bagni sono un disastro, non c’è la carta igienica, e se la chiedi al bidello te la dà ma non è molto contento a dartela, ti controlla quando vai al bagno e le porte o non si chiudono e se si chiudono non si aprono più... quindi rimani chiuso dentro finché non ti sentono, (anche perché mi è già capitato)... poi che altro dire... la palestra è un “buco”, ogni mattina che entri a scuola e per arrivare in classe bisogna passare davanti ai bagni e passando c’è sempre un odore sgradevole... ecc... meglio terminare qua e non continuare a scrivere quanti altri difetti ha... Che scuola di m...a!!! Fortuna è l’ultimo anno!!!! blueyes1988 Io sono di sanremo (IM) e parlo del liceo g.d. cassini. Beh l’elenco delle cose ke nn vanno è veramente lungo… diciamo semplicemente ke cade a pezzi… partiamo dai 1000 alunni ke dato ke ormai non ci stanno più sono (mal) organizzati su 3 sedi, o peggio ogni aula è stata divisa a metà con un bel muro e considerando ke ci sn classi di 30 persone non è stata una bella soluzione… la struttura non è sicura infatti c’è il divieto d’accesso ai balconi ke sn pericolanti… c’è già stata la caduta di calcinacci tra l’altro in testa a una persona ke fortunatamente aveva il casco… un’unica palestra per 1000 persone ke tra l’altro si allaga quando piove… pavimenti d’amianto ancora non rimossi… pulizia di aule e bagni scadente… porte ke non si kiudono o viceversa ke devi prendere a spallate per aprire… che ne dite.. .può bastare o devo continuare?????? giuvami La mia scuola è stata costruita nel 1960... immaginate le condizioni dei muri (...) per non parlare Denuncia pubblicata sul giornale scolastico “Scigliceo” dei ragazzi dell’I.I.S.S “Quintino Calaudella”, Scigli (Ragusa) 26 Risponde la Manu Se c’era ancora qualcuno che poteva darvi degli “esagerati” o troppo pretenziosi perché oltre al banco e alla sedia gradireste avere anche quattro mura abbastanza solide intorno e magari un po’ di polvere del riscaldamento... per tutto l’inverno i termosifoni non hanno dato cenni di vita... assurdo! fortuna ke in classe nostra hanno installato il condizionatore... quest’anno faremo gli esami al fresco (chissà la commissione non diventi di buon umore)… pallina41 Io frequento il 3 anno dell’istituto enrico mattei di cerveteri (Roma) e devo dire ke non abbiamo grandi problemi a parte ke ogni anno gli studenti aumentano e le classi sn sempre qll, ma qll è un fatto normale, poi inoltre devo lamentarmi del fatto ke nn ci sn le tende (dv ci sn sn rotte) e ogni volta ke il sole picchia sulla nostra classe, se nn vogliamo prendere un’insolazione dobbiamo spostare i banchi e a volte comporta liti cn i prof, altra cosa ke manca è un bar anche se fortunatamente ultimamente hanno messo una nuova macchinetta x cibi e bevande dalla nostra parte, per il resto va tt bene a parte naturalmente la pulizia delle aule ke viene fatta giusto x farci vedere ke puliscono... cmq nn posso lamentarmi molto anche xké ringraziando dio dopo aver attuato uno sciopero x mancanza di laboratori da parte della nostra classe, la preside ha dato ordine di istituire un nuovo laboratorio multimediale (ke x la mia classe è di fondamentale importanza xké il 60% delle lezioni si fa lì) cn pc all’avanguardia... in bocca al lupo a ki ha una scuola ke fa veramente skifo... vale90rm “Da novembre, come si può notare dalla foto, i nostri estintori sono scaduti. La Provincia Regionale di Ragusa ha pagato la manutenzione per gli estintori solo il 12 febbraio 2007. Come mai?!?!? Pare che a seguito di un controllo dei Vigili del Fuoco in un Istituto di Vittoria abbia preso i dovuti provvedimenti” in meno o una temperatura in aula quanto meno sopportabile, beh adesso dovrà dare indiscutibilmente credito alle vostre proteste… Eh sì perché è stato decretato nero su bianco che “gli alunni italiani frequentano scuole piene di pericoli”, insomma il vostro giro di scommesse clandestine sul “tornerò a casa sano e salvo da scuola”, potrebbe essere un’intuizione dagli interessanti risvolti economici. A sentenziare la lapidaria verità è il rapporto Legambiente “Ecosistema Scuola 2007”. Secondo il dossier, elaborato sui dati pervenuti da 33 province e 87 comuni italiani, più del 50% delle scuole monitorate è esposto a rischio. O perché l’Istituto è vecchio (più del 54% sono stati costruiti prima del 1974), o perché non ha il certificato di prevenzione incendi piuttosto che quello di agibilità statica, o addirittura perché è esposto a fonti di inquinamento come l’amianto o è vicino ad aree industriali. Insomma un bel quadretto tutt’altro che rassicurante. E come risolvere il problema e rendere oltre che vivibili anche ecocompatibili le scuole? La risposta arriverebbe direttamente dall’alto. Con la sua prima Finanziaria, infatti, il governo Prodi ha stanziato 250 milioni per adeguare gli edifici scolastici e ha rilanciato l’uso del fotovoltaico come fonte di energia alternativa. Anche gli istituti scolastici infatti potranno beneficiare di incentivi e sgravi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici. Beh certo la premessa è che le strutture siano abbastanza forti da non creparsi al primo raggio di sole! E mentre aspettiamo fiduciosi le mosse del Governo continuate a farvi sentire e a tenere alta l’attenzione sul problema perché non è sempre vero che Mal comune = Mezzo gaudio! 27