automazione industriale - 24 Ore System

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automazione industriale - 24 Ore System
E enti
Settimanale - Anno 6
TERRITORIO
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ISTITUZIONI
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N° 28
Lunedì 13 maggio 2013
IMPRESE
Spedizione con tariffa
Posta Target Magazine
conv. naz./304/2008
del 01-06-2008
Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media
■ EVENTI / Terzo appuntamento per la fiera italiana dell’automazione
AUTOMAZIONE
INDUSTRIALE
Idee e prodotti, crescono gli espositori
La sfida? Bissare il boom di presenze, oltre 14mila, del 2012
T
SPS IPC DRIVES ITALIA
FIERE DI PARMA, 21-23 MAGGIO 2013
Italia: secondo mercato europeo del settore
L
a continua crescita, nonostante la situazione congiunturale, dimostra la validità e la
qualità di questa fiera. Nel 2012, in Italia, il
volume d’affari delle imprese fornitrici di componenti e sistemi per l’automazione industriale
è stato pari a circa 4 miliardi di euro. Il settore è caratterizzato da una forte propensione
all’export: si stima che tra esportazioni dirette
e indirette si arrivi a coprire oltre il 60% del
fatturato totale del comparto.
Come per tutti i principali settori del manifatturiero italiano, anche per l’automazione industriale il 2012 è stato un anno di recessione:
il dato di dicembre riporta un calo di circa il
7% rispetto al 2011, sostanzialmente in linea
con l’andamento degli altri comparti di Anie
Confindustria. Il settore è, però, cresciuto del
15% e del 18% rispettivamente nel 2010 e nel
2011 recuperando quanto era stato perso le
2009. Malgrado le difficoltà, che si registrano
specialmente sul fronte della domanda interna, l’Italia resta il 2° mercato europeo nell’automazione, dopo la Germania, e uno dei primi
nel mondo. Non da meno, il 2012 è stato l’anno
record delle esportazioni con un surplus positivo di 120 miliardi di euro.
utto è pronto per la nuova
edizione di Sps Ipc Drives
Italia 2013, la fiera italiana
dell’automazione industriale
che giunge al suo terzo appuntamento dal 21 al 23 maggio
a Parma. Con una crescita a
doppia cifra, Sps Italia si attesta alla soglia dei 500 espositori e dei 40.000 metri quadri. Tutti gli attori del settore
dell’automazione elettrica si
ritroveranno anche quest’anno
per dar vita a una kermesse di
prodotti, soluzioni e soprattutto idee.
“Rispetto alla scorsa edizione,
sono in crescita i dati sugli
espositori”, afferma l’amministratore delegato di Messe
Frankfurt Italia Donald Wich.
“La principale sfida di questa
edizione sarà quella di bissare
il successo di visitatori della
precedente, che avevano superato quota 14.000”.
Per questo è stato messo in
campo, oltre al consueto, significativo investimento in
marketing e comunicazione,
un cambiamento del programma convegnistico, con
l’obiettivo di rendere meno
dispersiva e più concentrata
la fruizione dei contenuti da
parte dei visitatori. Le aziende
espositrici saranno concen-
trate nel padiglione 2, mentre
le sale delle tavole rotonde, le
università, le associazioni, la
stampa tecnica e le start up
sono state collocata nel padiglione 4 di ingresso. Le ragioni
di un successo annunciato sono da ricercarsi nella cura che
l’organizzazione pone nel soddisfare le richieste dei protagonisti del mercato e la varietà
di progetti messi in campo.
“Possiamo contare sulla partecipazione, in qualità di
espositori, di tutti gli attori
del settore dell’automazione
È cambiato il programma
convegnistico, per
rendere meno dispersiva
la fruizione dei contenuti
da parte dei visitatori
industriale” continua Wich.
“Siamo particolarmente grati
sia alle grandi aziende straniere che ci onorano con la
loro fiducia e presenza, sia alle
tantissime aziende italiane che
in Sps Ipc Drives Italia hanno
trovato la manifestazione che
mancava e che garantisce una
vetrina unica per il settore”.
A garantire il successo è, però,
anche la varietà dei progetti.
Oltre ai Progetti Speciali presenti fin dalle prime edizioni
- come Linking university e
System integrator on demand
- quest’anno Sps Italia focalizza l’attenzione sulle start up e
spin off nell’ambito del progetto Innovation Research e pone
un focus speciale sul settore
Food & Beverage.
Questo comparto industriale,
ritenuto interessante, sia per
le tecnologie utilizzate che per
le dimensioni, rappresenterà il
vero e proprio “fil rouge”, facendo da collante tra le singole
iniziative e i vari attori all’interno della manifestazione.
Non da ultimo, la Fiera sarà
l’occasione per conoscere i
dati di mercato che Anie AssoAutomazione ha raccolto
in questi mesi e per analizzare i risultati della ricerca che
il Consorzio Aaster del Prof.
Aldo Bonomi sta eseguendo
su un importante campione di aziende che operano
nell’ambito dell’automazione
industriale.
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2 Automazione Industriale
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
■ APPUNTAMENTI / Molto ricco il programma, per offrire spunti e soluzioni sui temi di interesse
Focus su un settore strategico per l’Italia
Confermato il format dei Progetti Speciali, per il confronto dei protagonisti della filiera
S
ps Ipc Drives Italia, sorella della tedesca Sps Ipc
Drives - da oltre vent’anni,
manifestazione di riferimento dell’automazione industriale in Germania e in
Europa - è la fiera annuale
che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’automazione industriale, affermandosi come importante
punto di riferimento per il
panorama italiano. Anche
quest’anno, dal 21 al 23 maggio, a Parma, si incontreranno tutti i principali attori del
mondo
dell’automazione,
offrendo ai visitatori una
panoramica completa dello
stato dell’arte del mercato e
una chiara visione dei principali trend.
Ricco il programma convegnistico che, quest’anno,
seguirà il format delle tavole
rotonde, in grado di offrire
spunti e soluzioni sulle te-
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matiche di maggiore interesse. Si parte il 21 maggio con
“Gli scenari futuri dell’automazione”, convegno durante
il quale saranno trattati temi
di grande attualità e interesse legati alle dinamiche del
mercato italiano. In questa
occasione verranno presentati i dati della ricerca condotta dal Consorzio Aaster
del Professor Bonomi dal titolo “L’automazione e il Remade in Italy” e quelli di settore di AssoAutomazione.
A seguire la tavola rotonda
“Scenari futuri dell’automazione: parola d’ordine - reindustrializzazione” a cui
siederanno espositori, accademici e rappresentati di
piccole eccellenze italiane.
“Lo studio condotto dal
Consorzio Aaster appare
di estrema importanza e ci
permetterà di comprendere
i fattori chiave necessari per
Attività editoriale a cura de:
IMPRESE
DIN NEWSLETTER
Settimanale - Anno 6 - Numero 28
Lunedì 13 maggio 2013
Sede operativa:
Via Carlo Pisacane, 1
20016 Pero - Milano
Agente:
AREA MEDIA sas
Via Nannetti, 2/e
40122 Bologna
Tel.: 051 6492589
Fax: 051 5282079
Mail: [email protected]
Registrazione Tribunale
di Milano numero 208
del 21 marzo 2005
Direttore responsabile: Mattia Losi
favorire il rilancio dell’industria italiana”, afferma
l’amministratore
delegato
di Messe Frankfurt Italia
Donald Wich. “Il tema del
ReMade in Italy, ovvero il
rilancio della piattaforma
manifatturiera italiana, ci
sta molto a cuore e lo stiamo osservando con grande
attenzione e interesse perché
è vitale per il rilancio in toto
del nostro Paese”.
Nel contesto del ReMade
in Italy il settore dell’automazione industriale assume una valenza strategica.
In primo luogo, perché
rappresenta uno dei pochi
ancora dotati di capacità
competitiva in un momento di difficoltà strutturale
dell’economia italiana. E, in
secondo luogo, perché dalle innovazioni di prodotto
e di processo di tale settore
si può innestare un processo
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di progressiva rivitalizzazione della forza competitiva e
della produttività di numerosi settori della manifattura
italiana. Il convegno del 22
maggio è incentrato sulle
nuove frontiere dell’automazione industriale e sulle
tecnologie attuali e nascenti:
“Internet of things e tecnologie wireless, cloud computing, sistemi di progettazione e simulazione”. Il 23
maggio, infine, si svolgerà
la Tavola Rotonda avente
per argomento i processi
produttivi nell’industria alimentare che avrà come temi
principali: tracciabilità, sostenibilità, qualità, sicurezza, efficienza produttiva e
servizio. “Il valore di questa
tavola rotonda - imperdibile
momento di incontro e confronto tra esponenti della
produzione, della distribuzione alimentare e fornitori
di automazione industriale deriva dalla qualificata presenza di molti rapprendenti
di tutta la filiera alimentare
quali Acqua Sangemini, Alce
Nero, Bonduelle, Consorzio
Casalasca del Pomodoro, Lavazza, Gelati, Goglio, Orogel, Sealed Air” commenta
Donald Wich, amministratore
delegato di Messe Frankfurt
Italia. Sopra, uno scorcio
della manifestazione
Wich. “Grazie alla presenza
di rappresentanti delle primarie aziende di automazione sarà possibile offrire un
incontro/confronto unico
mai organizzato”. Accanto al
ricco calendario convegnistico, Sps Italia conferma il
format dei Progetti Speciali,
già avviato nelle scorse edizioni, che offriranno a tutti
i protagonisti della filiera
spazi di confronto ed espe-
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21 - 2iera Parma
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Passione. Ingegno. Innovazione.
rienze sul campo. Tra questi,
“Linking university” e “Lezioni in fiera”, specificamente dedicate al mondo accademico, “System integrator
on demand” per garantire il
trait d’union fra fornitori di
prodotti e tecnologia e coloro che realizzano i sistemi,
“Innovation research” per
dare visibilità alle start up e
agli spin off universitari.
Infine, l’edizione 2013 pone
al centro dell’attenzione gli
“end user” con il progetto “We love our customer”,
nell’ambito del quale è stato
scelto di dedicare un’intera
giornata e uno spazio particolare al settore Food &
Beverage, tematica che per
la sua trasversalità risulta di
grande interesse sia per gli
“end user” che per i system
integrator e i costruttori di
macchine.
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
Automazione Industriale
■ GARNET / Per la prima volta, in vent’anni di storia, espone a Sps Ipc Drives Italia
■ PRL TECNOSOFT / La società fornisce soluzioni altamente personalizzate
L’eccellenza del “motion control”
Un partner per i processi produttivi
Cura, tra l’altro, il servizio di prevendita delle realtà rappresentate
Dall’automazione ai sistemi di trasporto e confezionamento
È
D
la prima volta, nella sua
storia quasi ventennale
che Garnet - azienda che rappresenta in esclusiva marchi
prestigiosi di importanti costruttori di componenti elettronici ed elettromeccanici per
l’automazione, la robotica e
l’automotive - espone a Sps Ipc
Drives Italia, manifestazione
di riferimento dell’automazione industriale, gemella della
fiera che si svolge annualmente
in Germania: “Dopo esser stati
visitatori delle edizioni precedenti, avendo tratto profitto
in termini di interscambio di
conoscenze con gli espositori
- spiega Leopoldo Iurino, amministratore unico di Garnet -,
quest’anno abbiamo deciso di
partecipare attivamente esponendo parte dei prodotti nel
settore del motion control e
dei sistemi meccatronici di
controllo delle prestigiose case
straniere che rappresentiamo,
convinti di attrarre l’attenzione
poiché li riteniamo distintivi
rispetto all’omologa offerta
della concorrenza”. Sono due,
in particolare, le soluzioni su
cui punta Garnet nel proprio
stand (Padiglione 2 – Stand
C070): “Grazie alla collaborazione con l’americana Arcus
Technology, specializzata nella
progettazione di controllori e
sistemi per motori passo passo - aggiunge Iurino - siamo in
grado di offrire una vasta gamma di sistemi di motion control soft & hardware, con possibilità di integrazione della
parte elettronica direttamente
sul motore, con cablaggi e connessione facilitate attraverso
la porta ethernet o usb, la cui
programmazione risulta molto
semplice. La giapponese Kss,
invece, realizza viti a ricircolo
di sfere rettificate (che hanno
il vantaggio rispetto alle viti
convenzionali di non richiedere una costante lubrificazione),
e attuatori miniaturizzati ad
altissima precisione, ideali nei
meccanismi compatti e miniaturizzati particolarmente
diffusi con il recente e rapido
sviluppo della meccatronica”.
Parma, nel cuore della food-
valley, vanta numerose aziende
di packaging: “Indubbiamente - conclude l’amministratore
unico di Garnet - gli utilizzatori di macchine automatiche
per l’imballaggio sono un
target che in questa occasione
contiamo di raggiungere direttamente e di colpire con la
nostra offerta in quanto siamo
convinti di poter dare davvero un valore aggiunto con le
nostre applicazioni”.
Di ognuna delle aziende rappresentate (storicamente le
principali sono Tamagawa,
Magnet Applications, Canon,
Shinko, Spg, Stögra, Kss, Pmd)
Garnet cura il servizio di prevendita commerciale e, in base alle specifiche richieste del
cliente, dimensiona il sistema
più adatto alle esigenze, dopo
averle prima accuratamente
studiate.
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al 1996 Prl Tecnosoft
fornisce un servizio completo e integrato nell’ambito
dell’automazione, dei sistemi
di trasporto e delle costruzioni
meccaniche, oltre al revamping e alla manutenzione meccanica ed elettrica. La conoscenza dei processi produttivi
legati al mondo alimentare,
acquisita grazie all’esperienza dei due soci fondatori nel
campo dell’automazione e
della manutenzione meccanica industriale, ha permesso la
nascita di “un partner unico
per tutte le esigenze legate al
mondo degli impianti industriali di processo, dei sistemi
di trasporto, del confezionamento primario e secondario
fino all’automazione e al motion control”, spiegano i soci
Daniele Lugana e Maurizio
Papa. Prl Tecnosoft è “customized industry solutions”,
ovvero un’azienda che fornisce
soluzioni esclusivamente personalizzate, siano esse dedicate alla parte elettrica e di automazione oppure all’ideazione
di singole macchine, sistemi
di trasporto o intere linee di
confezionamento, per le quali
Prl Tecnosoft si occupa dello
studio e del progetto dalla fase
di layout fino alla realizzazio-
3
Daniele Lugana e Maurizio Papa, responsabili rispettivamente
dell’area meccanica e dell’area elettrica/automazione
ne completa. Il servizio integrato, la qualità e la flessibilità
delle soluzioni, la velocità di
intervento, la consulenza postvendita e la continua attività
di ricerca e sviluppo hanno
consentito a Prl Tecnosoft di
diventare partner di primarie
aziende alimentari italiane e
di rivolgersi agli “end user”
del settore food e beverage,
ma anche farmaceutico e cosmetico, oltre ai costruttori di
macchine di confezionamento, imballaggio e pesatura, con
i quali l’azienda collabora per
fornire l’automazione o siste-
mi di trasporto da integrare a
macchine già esistenti.
All’Sps Ipc Drives Italia, la fiera
delle tecnologie per l’automazione elettrica, Prl Tecnosoft
partecipa come System Integrator Schneider Electric, “un
riconoscimento e una partnership importante per la qualità
del nostro servizio in campo
automation - affermano i soci - così come sono altrettanto
rilevanti le partnership con
FlexLink e Ammeraal Beltech,
rispettivamente nell’ambito
dei sistemi di trasporto e dei
nastri per trasportatori”.
4 Automazione Industriale
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
■ FINDER / Con sede ad Almese (Torino), conta quattro unità produttive europee, venti filiali estere e opera in settanta Paesi in tutto il mondo
Da mezzo secolo specializzata nella produzione dei relè
Dal 1954 l’azienda ha messo a punto una gamma di oltre 10.000 prodotti, in conformità con gli standard qualitativi
F
inder è una realtà leader
in Europa nella progettazione e produzione di relè e di
componenti di settore con il
maggior numero di omologazioni, in completa autonomia
tecnico-progettuale, produttiva
e finanziaria e in conformità agli
standard qualitativi Uni-En-Iso
9001 e Iso 14001. Una gamma
di oltre 10.000 prodotti, pensati
per applicazioni di controllo e
automazione in campo industriale, civile e terziario. Le tre
linee guida sono: Switch, relè
per circuito stampato, relè industriali, interfacce modulari a relè; Control, temporizzatori, relè
di controllo, Spd; Residential &
Commercial, rilevatori di movimento, relè cepuscolari, dimmer, e altri. Tutti i prodotti sono
conformi alla direttiva RoHS.
L’azienda, che ha sede ad Almese (Torino), conta quattro unità
produttive europee, venti filiali
commerciali estere e opera in
settanta Paesi, propone, in particolare, alcuni componenti per
applicazione nelle macchine per
packaging oppure per la gestione delle linee automatizzate delle industrie alimentari. Si tratta,
nello specifico, delle Serie 39, 70
e 77. La Serie 39 è l’interfaccia
di nuova concezione, ultrasottile (larghezza 6,2mm) propo-
sta in 5 diversi modelli, adatti
all’interfacciamento con sistemi
automatici controllati da Plc. Il
tipo “MasterBasic” assicura un
utilizzo universale in qualsiasi
tipo di sistema, mentre il “MasterPlus” con fusibile (esclusiva
di Finder) oltre a garantire tutte le caratteristiche del modello
precedente permette una protezione extra dell’uscita tramite un fusibile intercambiabile.
L’utilizzo principale è quello di
salvaguardare l’uscita del relè da
A sinistra, relè della Serie 39,
in alto, della Serie 70
eventuali sovracorrenti o cortocircuiti accidentali. I tipi “MasterInput” e “MasterOutput”
permettono un significativo risparmio dei tempi di connessione in applicazioni dov’è richiesto un solo contatto in chiusura.
Questi modelli permettono la
connessione diretta all’interfaccia senza l’utilizzo di morsetti
aggiuntivi. “MasterInput” trova
le sue principali applicazioni
nell’interfacciamento tra contatti ausiliari, sensori, interruttori
di fine corsa e Plc,
mentre il tipo “MasterOutput” è adatto
al controllo tra Plc e
bobine di relè ausiliari, motori ed elettrovalvole. Infine Il
tipo “MasterTimer”
è il temporizzatore Multifunzione e
Multi-scala.
La Serie 70 è una
nuova gamma di
relè di controllo
tensione per reti
monofase e trifase
di larghezza 17.5 o
35 mm. La serie è composta da
4 modelli differenti. I Tipi 70.11,
70.31 e 70.41 sono multifunzione e permettono il controllo di
sottotensione e sovratensione,
sequenza fase, mancanza fase,
asimmetria e mancanza neutro;
hanno logica a sicurezza positiva (il contatto si apre quando il
valore misurato esce dal campo impostato). Identificazione
chiara e immediata dello stato
tramite Led colorati. 1 contatto
in scambio 6 o 10 A. Tutte le
funzioni e valori possono essere facilmente impostati tramite
i selettori e regolatori frontali,
e grazie all’involucro “blade +
cross”, si possono usare indifferentemente cacciaviti sia a taglio che a croce anche per tutte
altre manovre necessarie per
il fissaggio e la manutenzione.
Si affianca il tipo 70.61, relè di
controllo sequenza e mancanza fase per reti trifase, brevetto
europeo depositato per il nuovo
principio alla base del sistema
di monitoraggio delle 3 fasi e
di rilevazione dell’errore. Le sue
caratteristiche tecniche si possono riassumere così: impiego
universale; rileva errore di mancanza fase anche in presenza
di tensioni rigenerate; logica a
sicurezza positiva (il contatto
del relè di uscita si apre in caso
di rilevazione errore), 1 contatto
in scambio 6 A; compatto (larghezza 17.5 mm). La Serie 77 è
una nuova gamma di relè allo
Propone alcuni componenti
per applicazione nelle
macchine per packaging
o la gestione delle
linee automatizzate
Stato Solido modulari con uscita 30 A AC.
Realizzati con involucro plastico integrato su dissipatori in
alluminio di larghezza 22.5 mm
ad alta efficienza termica (che
garantiscono il funzionamento
a pieno carico, quindi senza derating, nel range di temperatura
ambiente da -20 a +40 °C), sono
disponibili con due differenti disposizioni dei morsetti: versione
“relè”, con terminali ingresso e
uscita su lati opposti, più adatta a nuove installazioni nel cui
cablaggio sia più conveniente
una maggior separazione tra ingresso ed uscita; versione “contattore”, con terminali ingresso
e uscita su lati adiacenti, utile
come sostituzione di altri Ssr o
di contattori elettromeccanici in
applicazioni esistenti.
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
Automazione Industriale
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6 Automazione Industriale
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
■ PILZ / Segue i clienti 24 ore su 24 grazie a 28 filiali e a 15 partner dislocati in tutto il mondo
Consulenza personalizzata, flessibilità e assistenza
Queste le carte vincenti della società, che si propone sul mercato come fornitore di sicurezza per uomini, macchine e ambiente
P
ilz è un’azienda a conduzione familiare che vanta
una tradizione di oltre 60 anni e oltre 1.600 dipendenti. La
vicinanza al cliente traspare in
ogni settore: consulenza personalizzata, estrema flessibilità e
assistenza affidabile. Pilz è accanto ai propri clienti in tutto
il mondo, 24 ore su 24, grazie
alle 28 filiali e ai 15 partner
commerciali dislocati in tutti i
continenti.
Tecnologico, personale, ecologico ed economico sono i
quattro fondamenti dell’automazione secondo Pilz, che si
pone come “fornitore di sicurezza” per uomini, macchine e
ambiente.
In qualità di azienda partecipante al programma Intel
“Early Access”, Pilz è una delle
prime 100 aziende al mondo
ad utilizzare il nuovo processore Intel Atom E6xx. In questo
modo Pilz garantisce l’utilizzo
della più recente soluzione disponibile e allo stesso tempo
una lunga durata dei propri
prodotti.
PMCprimo DriveP è uno dei
primi prodotti Pilz che utilizza
il nuovo processore: si tratta
di un sistema “all in one” che
può essere usato come motion
Pilz punta sulla
tecnologia innovativa.
Infatti è tra le prime 100
aziende al mondo ad
utilizzare il nuovo chip
Intel Atom E6xx
controller multiasse, Plc per la
logica di macchina, servo drive
per comandare motori di varie
tipologie e con funzioni evolute
di sicurezza.
Infatti il PMCprimo DriveP
è costituito da un servo drive
con scheda di controllo montata al suo interno ed è possibile anche aggiungere allo
stesso dispositivo una scheda
di sicurezza PMCprotego S per
consentire i movimenti a ripari
aperti della macchina.
In questo modo si ha un dispositivo con le prestazioni di
controllo assi e gestione logica
Plc adatte alle sempre più elevate velocità di produzione e
con le funzionalità richieste
dalle normative per una corretta interazione dell’operatore
con la macchina ove si necessiti di mantenere gli attuatori
Il sistema di sicurezza SafetyEYE
in tensione con ripari aperti.
Infatti, durante le fasi di manutenzione, lavaggio, set up
della macchina, o semplicemente per rimuovere prodotti
incastrati o rovesciati durante
la normale produzione, spesso
l’operatore necessita di dover
aprire le porte di protezione,
intervenire sulla macchina con
assi in tensione ed a volte anche
PMCprimo DriveP
movimentarla. Tali situazioni
possono essere gestite in molti
casi in modo sicuro e seguendo
le richieste normative tramite
l’utilizzo di funzioni di sicurezza rese disponibili dalla scheda
PMCprotego S senza bisogno
di montare alcun altro accessorio al motore od altre parti
della macchina.
SafetyEYE è il primo sistema di
sicurezza, in grado di supervisionare e controllare sia gli ambienti industriali garantendo la
protezione di uomini e macchine sia sorvegliare e controllare
oggetti di valore, accessi e integrità. SafetyEYE è costituito da
diversi componenti che integrati garantiscono la funzione
di sicurezza: un’unità sensoriale, un’unità di elaborazione dati
e un Plc di sicurezza.
L’unità sensoriale è composta
da tre telecamere ad elevata
dinamica che acquisiscono
le immagini in gradazioni di
grigio dell’ambiente da proteggere. Le informazioni vengono
veicolate attraverso una connessione in fibra ottica all’unità
di elaborazione. Il processo di
elaborazione delle immagini
viene svolto da un’architettura
a microprocessore ridondante
che interpreta i dati acquisiti e
li confronta con quelli impostati dall’utente per stabilire se,
ad esempio, lo spazio da proteggere è stato violato. I risultati
dell’elaborazione delle immagini vengono trasmessi al sistema
di sicurezza Pss che funge, con
i suoi ingressi e le sue uscite, da
interfaccia per il comando delle
macchine. Se l’unità di elaborazione segnala una violazione
dello spazio da proteggere, le
uscite configurabili vengono
disattivate.
In tutte le situazioni in cui è
richiesta una stretta interazione fra uomo e macchina, nel
caso siano necessarie differenti
strutture spaziali per diverse
modalità operative di una macchina, le zone configurate possono essere commutate dinamicamente nel corso del ciclo
operativo di lavoro mediante
segnali digitali provenienti dagli ingressi digitali del sistema
logico programmabile Pss. La
possibilità di configurare aree
soggette ad allarme ed aree
soggette ad arresto di emergenza rappresenta un vantaggio rispetto ai dispositivi di protezione convenzionali che attivano
sempre immediatamente un
arresto di emergenza in caso di
pericolo.
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
Automazione Industriale
■ SEW-EURODRIVE / La società opera nel settore dell’automazione degli azionamenti
Soluzioni per il risparmio energetico
Effidrive è un pacchetto completo, modulare che migliora l’efficienza del sistema
R
iduzione dei costi e incremento della produttività,
ma anche risparmio energetico e sicurezza sono oggi le tematiche più calde con cui SewEurodrive, azienda leader nel
settore dell’automazione degli
azionamenti, si trova a confrontarsi. Sul versante dell’efficienza energetica, la politica di
Sew non consiste unicamente
nel lancio di nuovi prodotti
ancora più performanti, ma
anche - e soprattutto - nella
capacità di rispondere all’esigenza di risparmio energetico
attraverso la modernizzazione
di un impianto esistente o la
realizzazione di uno nuovo.
In quest’ottica, la risposta si
chiama Effidrive, un pacchetto
completo, modulare e scalabile di soluzioni per il risparmio
energetico. Sew-Eurodrive ha
nel suo Dna una visione ampia
e “meccatronica” dei sistemi di
azionamento. Per questo, tutti
gli aspetti della catena cinematica, a partire dalla trasmissione meccanica fino al controllo
tramite Plc e ai sistemi di supervisione, possono contri-
Il motore Movigear consente risparmi energetici fino al 50%
Fasi di sviluppo della progettazione Safety
buire a migliorare l’efficienza
energetica del sistema.
“Siamo convinti che i singoli
componenti possano migliorare l’efficienza del sistema, ma
che solo l’efficace integrazione
dei componenti in un sistema
efficiente porti a risultati davvero eccellenti” afferma l’ingegnere Paolo Colombo.
Come a dire: una giusta
combinazione di motore,
azionamento,
convertitore
di frequenza e controllo può
■ UNIV. POLITECNICA MARCHE / In collaborazione con l’Ateneo dell’Aquila
trasformare un singolo componente di azionamento in
una vera e propria soluzione
di risparmio energetico. Le
punte di diamante della serie
Effidrive di Sew sono dunque
il nuovissimo motore Drc
dall’elevata efficienza energetica (Ie4) con inverter integrato,
e il sistema di azionamento
meccatronico Movigear, che
permette un risparmio energetico fino al 50%.
“Allo stesso modo, un poten-
ziale molto interessante di
recupero energetico è presente in tutte le applicazioni con
energia dissipata in fase di frenatura - aggiunge Colombo -.
Si può recuperare questa energia con diverse metodologie,
dalla rigenerazione in rete con
moduli appositi all’ottimizzazione dei cicli di lavoro per
abbassare i picchi di consumo.
In ognuno di questi casi i MoviPLC Sew-Eurodrive sono il
cuore tecnologico della soluzione di automazione”.
Se è vero che fino al 90% dei
costi durante il funzionamento degli impianti sono costi
energetici e che circa i due
terzi dell’energia consumata
dalle industrie di produzione
e trasformazione viene utilizzata dagli azionamenti elettrici, è evidente che soluzioni in
grado di migliorare l’efficienza
energetica sono determinanti
nel tenere sotto controllo anche il Tco (Total cost of ownership). In altre parole, laddove
la componentistica installata è
in grado di ridurre i costi energetici ha anche un peso strategico per ottenere una buona
economia di esercizio.
Al risparmio energetico e alla
riduzione del Tco contribuiscono anche le soluzioni di
installazione decentralizzata
con sistemi di azionamento
meccatronici.
“La decentralizzazione è diventata l’aspetto più importante nel campo dell’automazione - spiega Colombo -. Con
una struttura decentralizzata,
laddove l’intelligenza di regolazione e controllo si trova
7
direttamente nell’azionamento e sul modulo in campo, è
possibile ottenere fino al 60%
di risparmio sui costi d’installazione, grazie alla riduzione
degli spazi negli armadi di comando e il conseguente minor
lavoro di cablaggio”.
Se l’installazione decentralizzata viene pianificata e
realizzata in modo coerente
con azionamenti moderni ed
energeticamente efficienti, i
costi di investimento diventano ammortizzabili nel medio
termine mentre, nel lungo
termine, diminuiscono i costi
di esercizio e si ottimizzano
i costi di energia e di manutenzione, con una produzione
sempre più redditizia. Infine,
ridurre i costi significa anche
minimizzare i rischi. Dunque,
al fine di garantire un funzionamento efficiente e affidabile
degli impianti, Sew-Eurodrive
ha introdotto nel proprio
portfolio servizi modulari e
personalizzabili in termini di
“Safety”.
In questo contesto, il Functional Safety Management,
in linea con la normativa Iec
61508, assicura un’operatività
in regime di qualità per la sicurezza. L’azienda, sulla base
dell’analisi dei rischi effettuata
dal cliente, è in grado di fornire una consulenza approfondita su quali prodotti utilizzare e su come impiegarli.
Poi, una volta approntato l’impianto può eseguire una validazione delle funzioni ‘safe’
che il cliente può utilizzare per
il conseguimento della certificazione Ce.
■ EMBIT / Nasce nel 2004 da uno spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Smiling, un progetto che crea sinergie Soluzioni embedded e wireless su misura
Si concretizza in un laboratorio per il trasferimento di tecnologie
Interpretare l’idea di prodotto del cliente, seguendola step by step
U
N
n “laboratorio” per il
trasferimento alle imprese di tecnologie avanzate
per l’automazione e la sensoristica finalizzate all’applicazione nel campo della
domotica. È il senso del
progetto Smiling frutto della
collaborazione fra l’Università Politecnica delle Marche e
l’Ateneo dell’Aquila.
Il “laboratorio” si comporrà
di tre unità operative distribuite nel Centro-Sud Italia.
Compito del “laboratorio distribuito” è dimostrare le tecnologie innovative proposte
dai centri di ricerca; stimolare e supportare a livello tecnico, organizzativo e gestionale
la creazione di nuove imprese
ad alto contenuto tecnologico
e costituire punto di incontro
e confronto tecnologico.
L’attività è realizzata con il
coinvolgimento dei centri di
trasferimento tecnologico,
come Meccano e Cosmob, e
delle associazioni
di categoria, come Confindustria,
Cna, Confapi e
Lega Coop Nazionale. “Con il
progetto Smiling spiega Sauro Longhi, coordinatore
del progetto e docente di Automatica all’Università
Politecnica delle
Marche - stiamo
La sede della
facoltà di
Ingegneria
dell’Università
Politecnica
delle Marche
ad Ancona
creando un contesto di diffusione e scambio delle conoscenze tecnologiche relative
alla domotica, con l’obiettivo
di stimolare l’emersione di
quelle esternalità positive
tipiche dei nostri vecchi distretti. Stiamo sviluppando
un sistema collaborativo tale
da poter favorire la realizzazione di nuovi prodotti che
potranno essere valorizzati in
realtà aziendali esistenti o in
nuove imprese”.
Il progetto, dopo una prima
fase dedicata alla mappatura delle competenze tecnologiche e scientifiche e alla
identificazione dei bisogni
collettivi e dei modelli di
trasferimento, sta ora focalizzando le attività sulla creazione di “Fabriano Smiling
Lab”, inteso come un incubatore virtuale per promuovere
la cultura dell’innovazione e
dell’imprenditorialità.
Le imprese interessate al
progetto possono visitare
http://smiling.univpm.it/.
“Smiling ha l’ambizioso
obiettivo di creare sinergie
fra le diverse competenze
tecnologiche dell’Università
e i diversi attori dei sistemi
economici locali - conclude
il coordinatore del progetto”.
ata nel 2004 da uno
spin-off dell’Università
di Modena e Reggio Emilia,
Embit progetta e sviluppa soluzioni embedded e wireless
personalizzate. In particolare,
produce moduli Radio Oem
ad alte prestazioni sfruttando
le potenzialità delle tecnologie
radio a corto raggio operanti su banda Ism (868/915
MHz e 2.4 GHz), quali
Ieee
802.15.4/ZigBee,
Bluetooth, Wi-Fi e Wireless M-Bus (169/868
MHz).
Embit supporta i propri clienti
partendo dall’analisi di fattibilità alla progettazione e lo
sviluppo di nuove applicazioni sino alla realizzazione
di prototipi pre-competitivi e
alla produzione di serie. Offre
inoltre servizi di Rf Design,
Antenna Design, progettazione hardware (analogica e digitale), software development ed
embedded ad hoc Firmware,
Fast Prototyping ed Rf System
Testing (pre-compliance Ce,
Fcc, Ic).
È presente nei settori industrial & home automation,
metering (gas & acqua) ed
energie rinnovabili con moduli radio capaci di interagire
l’un l’altro mediante protocol-
Modulo Radio Embit per telemetria acqua e gas
li radio ad alta affidabilità. “Il
concetto alla base della nostra
filosofia è ‘Wirelessing your
idea’, afferma Fabio Bonizzi,
amministratore unico di Embit. Ovvero interpretare l’idea
di prodotto del cliente affiancandolo nelle varie fasi di progettazione e/o integrazione di
sistema “rendendo wireless
ciò che inizialmente non lo è”.
Questo è possibile mediante
micro sistemi Radio Embedded, cioè dispositivi open in
grado di ospitare applicazioni
dedicate del cliente al fine di
ottimizzare costi e consumi
energetici. La compatibilità
Pin-to-Pin garantisce l’intercambiabilità tra i diversi moduli basati su protocolli radio
differenti. Si può passare agevolmente dal Bluetooth al WiFi, dallo ZigBee al Wireless
M-Bus preservando il proprio
prodotto. Embit, la cui sede è
a Modena, è stata riconosciuta
nel 2011 da Ice (Istituto per il
commercio estero) della sede
di New York come una delle
eccellenze italiane su cui investire. È partner ufficiale di Atmel, Freescale Semiconductor
e Texas Instruments.
8 Automazione Industriale
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
■ NEXANS / Tra i vari settori di attività opera anche nell’automazione industriale
■ WOEHNER / Da oltre 80 anni competenza nella tecnologia di sistemi a barre
Tre marchi per soddisfare il mercato I vantaggi di MotusContactronControl
Soluzioni complete nell’offerta di Intercond, Cabloswiss e Motionline Il dispositivo ha una elevata durata e ingombri contenuti
L
eader mondiale dell’industria dei cavi, Nexans, con
una presenza industriale in
oltre 40 Paesi e attività commerciali in tutto il mondo, è
quotata al Nyse Euronext. Il
gruppo basa la propria strategia sui settori delle infrastrutture d’energia, dell’industria
e delle costruzioni. Sviluppa
soluzioni per il settore delle
reti d’energia, trasporti e telecomunicazioni, così come per le
costruzioni navali, il petrolchimico e il nucleare, l’automotive,
gli equipaggiamenti ferroviari,
l’elettronica, l’off-shore, il medicale, l’aeronautica, la movimentazione e l’automazione. In
quest’ultimo settore, Nexans è
presente con tre grandi marchi
capaci di adattarsi e soddisfare
al meglio le diverse esigenze
nell’ambito dell’automazione
industriale: Intercond, Cablo-
swiss e Motionline. In particolare, Intercond, entrato a far
parte della famiglia Nexans nel
2008, marchio storico nell’industria dei cavi italiana ed europea, è presente nel panorama dell’automazione da quasi
cinquant’anni ed è sinonimo
di fiducia e qualità. Attraverso
la qualità dei propri prodotti,
assicurata dall’estrema professionalità con la quale sono
progettati e realizzati, Nexans
è in grado di fornire soluzioni
complete e integrate di cavi e
accessori che oltre a soddisfare
il cliente, anticipano le richieste
di mercato. In quest’ottica è evidente il lavoro svolto dai tecnici
dei due stabilimenti in provincia di Milano (Pioltello con il
marchio Intercond e Trezzano
Rosa con il marchio Cabloswiss) sul tema dei cavi speciali
e dell’automazione industriale.
Parte dello
stabilimento di
Pioltello (che
occupa una
superficie di
oltre 60mila
metri quadrati),
dov’è nato lo
storico marchio
Intercond
Tre gli ambiti di attività: l’efficienza energetica, le smart
technologies e l’attenzione ai
Paesi emergenti. Proprio in
quest’ultimo contesto è importante sottolineare come Nexans
abbia la possibilità di supportare i clienti in loco in tutte le loro
necessità, anche in realtà come
la Cina, che si sta affacciando
con vigore su questo mercato.
Investimento nella ricerca e
supporto sperimentale: questo
il segreto di Nexans, una tattica
che sta portando ottimi frutti
anche in questo momento di
crisi economica. Il tasto della
ricerca è fondamentale all’interno della famiglia Nexans:
dagli studi interni sono stati
sviluppati i cavi ibridi, capaci
di unire in un solo cavo elementi di potenza, trasmissione dati e segnale. Un progetto
sviluppato sul campo, con una
sperimentazione pratica tale
da assicurare la massima resa
e la risoluzione di problematiche legate all’utilizzo specifico
del cliente. L’azienda propone
un’ampia gamma di prodotti
che copre tutti i settori di mercato ed è in grado di fornire soluzioni complete, realizzando e
consegnando “chiavi in mano”
sistemi complessi per reti di distribuzione d’energia.
W
oehner, azienda familiare con sede principale
a Rödental in Baviera, da oltre
80 anni è sinonimo di competenza nell’ambito dei sistemi a
barre, con tecnologie pionieristiche e straordinaria assistenza.
Woehner offre soluzioni con e
senza fusibili, anche secondo i
più svariati standard di tutto il
mondo, sia per montaggio tradizionale su piastra che come
parti integranti direttamente su
sistemi a barre.
Una delle più recenti innovazioni della società tedesca
è
MotusContactronControl.
Nella tecnologia di controllo e
di regolazione vengono spesso
utilizzati piccoli azionamenti e
motori con una potenza massima di 4 kW, che a volte devono
operare in entrambi i sensi di
marcia ed essere protetti in caso
di guasto. Inoltre al verificarsi di
un’anomalia si deve garantire la
possibilità di una disattivazione
affidabile dall’esterno mediante
un dispositivo di arresto d’emergenza. Un prodotto che unisce
questi quattro importanti requisiti in un unico dispositivo
è
MotusContactronControl,
un’innovazione che può trovare
impiego sia sui sistemi a barre
che su guida Din. Ma i vantaggi del nuovo MotusContac-
Avviatore ibrido MotusContractronControl
tronControl non finiscono qui.
Grazie alla combinazione tra la
solida tecnologia a relè ed alla
commutazione a semiconduttori esente da usura, il MotusContactronControl ha una durata di
vita 10 volte superiore rispetto
ai contattori meccanici tradizionali. Grazie ai ridotti cablaggi
necessari, in fase di installazione
di un MotusContactronControl
si può ottenere una riduzione di
tempo fino al 75% rispetto alle
tradizionali combinazioni di
componenti elettromeccanici.
L’ingombro molto contenuto
del dispositivo (larghezza: 22,5
mm) permette di risparmiare
fino al 75% di spazio rispetto
alle tradizionali combinazioni
degli avviamenti motori. Inoltre
i fusibili integrati offrono una
protezione supplementare: facilmente sostituibili permettono al dispositivo di essere nuovamente pronto per funzionare.
L’offerta in tre versioni copre
un range di corrente che va da
0,075A a 9A ed ogni dispositivo
può essere regolato con la massima precisione. Il prodotto viene fornito con l’adattatore per il
60mm System classic, l’adattatore per il 60mm System compact
o l’adattatore per guida Din. Il
Motus è omologato UL.
■ PFERD / Progetta, produce e commercializza utensili per la lavorazione di materiali in metallo
Taglio e molatura con una filosofia green
Soluzioni per migliorare la qualità dei prodotti finali e del lavoro dell’operatore
L’
azienda tedesca Pferd,
di proprietà della famiglia Rüggeberg, produce e
commercializza utensili per
la lavorazione delle superfici
e per il taglio dei materiali in
metallo.
Una storia iniziata ben 213
anni fa con la produzione di
lime per la ferratura dei ca-
valli. Pferd significa appunto
cavallo. E il ‘cavallino che salta’
da allora ne ha fatta di strada,
affermandosi come uno dei
produttori leader nell’industria dell’abrasivo con le cifre
distintive di alta qualità, efficienza e affidabilità, alle quali
si aggiunge una forte vocazione allo sviluppo sostenibile.
Fidarsi del blu
‘F
idati del blu’, così recita il payoff aziendale che riprende
il colore sociale nel proporre la qualità Pferd. Ma qui
non si tratta di un atto di fiducia, bensì di una certezza. Certezza di una gamma di soluzioni di alta qualità pensata e
realizzata da chi la lavorazione del metallo la conosce bene,
da oltre due secoli. Una gamma che copre tutte le lavorazioni
manuali delle superfici e il taglio dei materiali, con prodotti
che vanno dalle lime fino alle macchine pneumatiche, elettriche e ad albero flessibile. Nella molatura da sbavo, il sistema
più innovativo è CombiClick, con tecnologia brevettata.
“La nostra soluzione - dice l’a.d. Roberto Tarallo -, che ha
vinto il premio innovazione in Germania, prevede un sistema di attacco che consente di cambiare facilmente il disco,
passando al sistema più adatto in ogni fase della lavorazione, dalla sgrossatura fino alla lucidatura, senza cambiare
macchina. Quest’anno abbiamo anche introdotto nuove frese
per acciaio inox. Siamo inoltre gli unici ad offrire microfrese
per metalli molto duri come per esempio il titanio”.
Forte dell’esperienza a 360°
nella lavorazione dei metalli,
è l’unica azienda del settore ad
offrire non solo gli utensili, ma
anche le macchine che li impiegano.
L’azienda ha 6 unità produttive. Due extraeuropee per vicinanza ai mercati forti di Usa e
Sudafrica e quattro in Europa.
È proprio una strategia fortemente voluta dall’azienda
voler mantenere produzione
e maestranze in prevalenza in
Europa, nonostante la generale tendenza alla delocalizzazione, per mantenere un controllo qualità completo.
Pferd Italia, con sede centrale
a Peschiera Borromeo (Mi),
vanta 16 agenzie su tutto il
territorio nazionale e oltre 900
distributori/rivenditori.
“Puntiamo molto sull’innovazione - dice Roberto Tarallo,
amministratore delegato di
Pferd Italia -, e investiamo in
R&D anche in momenti economici non brillanti. Ogni
anno in Italia presentiamo in
media 120 prodotti nuovi. Abbiamo sempre nuove soluzioni
da portare ai clienti, anzi a volte facciamo fatica a presentarle
con il giusto risalto, proprio
perché sono tante. Non abbia-
mo un tradizionale catalogo,
ma quello che definiamo ‘manuale degli utensili’. È un vero
manuale con riferimenti tecnici per l’utilizzo dei prodotti e
approfondimenti sui materiali
che si lavorano. Lo pubblichiamo ogni 5 anni, ma ogni anno rilasciamo le brochure dei
nuovi prodotti lanciati”.
Gli utenti finali spaziano dal
fabbro all’industria aereonautica, ovunque ci sia una
lavorazione manuale dei metalli. Pferd ha pensato a un
programma per supportare i
Roberto Tarallo,
amministratore
delegato Pferd
Italia
distributori/rivenditori nella
presentazione dei prodotti che
prevede oltre 1.000 demo l’anno presso utilizzatori finali.
L’azienda è stata anche tra le
prime in Europa ad abbracciare una filosofia green, che
CombiClick consente di montare facilmente il disco più
adatto in ogni fase della lavorazione dei metalli
si traduce non solo in uno
sviluppo sostenibile, ma anche
nella ricerca continua di soluzioni che facilitino il lavoro
degli utenti e ne migliorino la
qualità della vita . Pferdergonomics è un programma che
annovera numerosi utensili e
articoli per la protezione personale migliorati dal punto di
vista ergonomico.
“Fin da quando il prodotto
è solo un concept, si cerca di
fare in modo che faciliti o migliori il lavoro di chi lo utilizzerà - commenta Tarallo -. Ci
preoccupiamo della riduzione
di vibrazioni, rumorosità, ed
emissione di polveri. Ci impegniamo a sviluppare prodotti
che velocizzano il lavoro, migliorano la qualità del prodotto finale e facilitino il compito
dell’operatore”.
Una filosofia vincente, come
prova il continuo aumento di
quote di mercato.
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
Automazione Industriale
9
■ VACON / Annunciati nuovi prodotti in occasione della fiera di Parma
■ RIELLO UPS / Innovazione, personalizzazione e servizi
Inverter sempre più al top
L’importanza della scelta di Ups adeguati
Soddisfano le diverse richieste di mercato nei processi applicativi
Aziende più competitive con l’Uninterruptible Power Supplies giusto
N
R
ella sua veste di produttore globale d’inverter,
Vacon rafforza la propria
posizione di leader di mercato annunciando, in occasione della fiera Sps di Parma
2013, alcuni nuovi prodotti:
Vacon20, Vacon100, Vacon100Flow, Vacon20X e Vacon100X, che soddisfano tutte le richieste di mercato nei
processi applicativi di ogni
settore. L’inverter Vacon20 è
l’estensione di potenza del già
collaudato Vacon10, con l’aggiunta di uno slot di espansione per la massima flessibilità di I/O e comunicazione.
In più integra un ingresso a
treno d’impulsi. Vacon100
è, a sua volta, il nuovo e più
importante prodotto nella
storia dell’azienda,
azienda, adattabile
a centinaia di applicazioni.
La versione Vacon100Flow,
inoltre, è mirata alle applicazioni Hvac, Pompaggio e
Building Automation. Tra le
caratteristiche integrate figurano l’intuitivo display multilingue totalmente grafico,
la programmazione a “blocchi funzione” per la personalizzazione delle funzionalità,
la funzione di sicurezza in
Sil3 (Sto), i protocolli di comunicazione integrati quali
ModbusTcp/Ip, EtherNet/Ip,
Profinet IO, Modbus RS485,
la protezione certificata a
norma Atex per il controllo della temperatura dei
motori elettrici, la gestione
motori sincroni, i 3 slot di
espansione, più un’infinità di
funzioni specifiche dedicate
a ogni applicazione. Infine,
Vacon20X e Vacon100X fanno parte della nuova soluzione d’inverter decentralizzati
impiegati, dove lo spazio è
particolarmente prezioso o
per attività di revamping, in
quanto permettono una forte
riduzione di costi d’installazione, evitando ulteriori
armadi elettrici e l’impiego
di lunghi cavi schermati.
Grazie alla protezione Ip66
questi modelli sono pronti
per l’impiego in condizioni
gravose. Infatti, i materiali
sono trattati per resistere a
ogni tipo di ambiente, il range di temperatura di lavoro è
il più esteso al mondo (-40°C
+ 60°C), la resistenza alle
vibrazioni arriva fino a 3G.
Inoltre sono inverter “full
optional” integrando di serie: induttanza di linea, filtri
Emc in classe residenziale,
Chopper di frenatura, funzione di sicurezza Sil3 (Sto),
comunicazione (Modbus e
Ethernet), 2 slot di espansione, pilotaggio motori brushless, funzioni Plc, e personalizzazione Hw.
Alcuni modelli
dei nuovi prodotti
Vacon
iconosciuta come “azienda dell’anno” da Frost
& Sullivan. Prima azienda
italiana produttrice di Ups.
Stabilmente collocata al terzo
posto in Europa e tra i primi
quattro player al mondo con
10 filiali e 150 distributori in
tutti i continenti. Queste poche indicazioni dovrebbero
bastare per spiegare il valore di Riello Ups. L’italianità
è una dote importante per
Riello Ups che ha scelto di
mantenere nel nostro Paese
tutte le fasi di lavorazione
relative ai dispositivi e agli
impianti di capacità superiore ai 3 kVA. Oltre all’ampia
offerta di linee di prodotto,
fortemente personalizzabili
per rispondere a ogni tipo
di esigenza del cliente, le soluzioni di Riello Ups hanno
come punto di forza l’eccezionale efficienza energetica,
frutto delle avanzatissime
competenze tecnologiche dei
suoi progettisti e della continua innovazione dei processi produttivi. La qualità
delle soluzioni Riello Ups è
garantita dal controllo totale
sull’intera filiera, con strutture proprie e specialisti che
pur operando in tutte le parti
del mondo mantengono un
Master Mps
contatto diretto con la casa madre in Italia. “Specializzazione verticale, offerta
ampia, la migliore tecnologia
sul mercato, innovazione,
soluzioni personalizzate, affidabilità - spiega Salvatore
Moria, direttore commerciale Italia -. Servizi pre e post
vendita sono le parole chiave che caratterizzano i punti
forti della nostra realtà”.
Riello Ups si distingue dalla
concorrenza anche per l’affidabilità assoluta delle sue soluzioni, raggiunta attraverso
la costante sperimentazione
e la continua osmosi di esperienze tra i reparti di R&D,
progettazione e produzione con quelli
di chi fa assistenza.
Infine, l’offerta di
Riello Ups è arricchita da una gamma
completa di servizi di prevendita e
postvendita (erogati
secondo modalità
che danno modo a
ciascun utente di
scegliere la forma
più adeguata) che
sfruttano in particolare il knowhow
e la competenza del
produttore. I gruppi
di continuità Riello Ups sono
di altissima qualità, versatili,
tecnologicamente avanzati,
progettati per resistere anche
in condizioni ambientali molto critiche.
Altra importantissima caratteristica è l’interfacciabilità
delle soluzioni di Riello Ups
con i più evoluti e intelligenti
sistemi aziendali di controllo
digitale e la possibilità di una
loro totale gestione via software, con i relativi vantaggi
che questo implica per chi ha
la responsabilità di assicurare
la continuità di alimentazione, specialmente alle attività
più critiche.
■ 3D SUPERVISION SYSTEMS / Spin-off universitario nato nel 2011
■ CORSI/ Due percorsi formativi: “Meccanica per l’Automazione e Avanzata”
Unire domotica e automazione
Nuovi ingegneri per nuovi bisogni
Soluzioni per il monitoraggio e la programmazione embedded
A Forlì il corso di laurea magistrale in ingegneria meccanica
3
L’
D SuperVision Systems
nasce a fine 2011 per
iniziativa di tre giovani ingegneri
dell’automazione
industriale come spin-off
del Dipartimento di Ingegneria
dell’Informazione
dell’Università Politecnica
delle Marche. Inserita nella
realtà produttiva e tecnologica marchigiana, la società
si occupa della ricerca e dello
sviluppo di nuove soluzioni
tecnologiche per la domotica
e l’automazione industriale
sia per progetti in collaborazione con l’Università sia
per società operanti nel settore. Commercializza inoltre software di sviluppo per
piattaforme embedded, che
utilizza nella realizzazione di
prodotti.
L’ultima creazione è una
piattaforma per il monitoraggio e il controllo remoto
di ambienti domotici tramite
PC, smartphone e tablet. Si
tratta di un box per monitorare temperature e qualità di
aria e acqua. Lo stesso box è
scalabile anche in impianti
di automazione industriale
per la connessione a sensori
e attuatori in modo da poter controllare in tempo reale parametri e funzioni del
H.I.Box gestore
domotico
e l’interfaccia
di controllo
sistema. Il sistema inoltre
misura la produzione degli impianti fotovoltaici e/o
mini-eolici e integra le informazioni di consumo per un
utilizzo ottimale delle risorse. Un prodotto ormai affermato è il 3Dmicro Toolkit,
strumento per la programmazione grafica di board Ar-
duino, PIC32 e Raspberry PI
per la rapida prototipazione
di dispositivi embedded. In
questo ambito è attiva una
collaborazione con National
Instruments, leader mondiale nel campo dell’automazione e delle misure per la diffusione di questo strumento
in istituti tecnici e università.
anno accademico 2013/14 il
Dipartimento di Ingegneria
Industriale (Din), in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e
dell’Informazione “Guglielmo
Marconi” (Dei), attiverà a Forlì
il Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Meccanica. Due percorsi formativi: “Meccanica per
l’automazione” e “Meccanica
avanzata”, la cui gestione, in applicazione della legge 240/2010
sulla riorganizzazione dell’Università italiana, sarà coordinata
con la Scuola di Ingegneria e
Architettura dell’Università di
Bologna: “Il primo percorso”,
spiega il coordinatore del Corso
prof Alessandro Rivola, “sarà
contraddistinto da contenuti di
base e applicativi inerenti la conversione elettromeccanica ed
elettronica dell’energia, i metodi
e le tecnologie per il trattamento
dell’informazione finalizzati alla
gestione e al controllo automatico di impianti, processi e sistemi
meccanici in genere. Lo scopo
è formare ingegneri meccanici di alta specializzazione con
specifiche competenze che riguardino azionamenti elettrici,
meccanici e idraulici, sensori ed
attuatori, componenti elettronici di potenza e dispositivi per
l’implementazione del controllo, per applicazioni nei settori
della robotica, dell’automazione
industriale, dell’automotive. Il
secondo, invece, fornirà agli studenti una formazione di elevato
livello culturale e professionale
per l’esercizio di attività di alta
qualificazione nell’ingegneria
meccanica con particolare riguardo alla progettazione innovativa di componenti, macchi-
ne, impianti, prodotti e processi,
dal punto di vista funzionale,
costruttivo, energetico ed economico”. Hanno manifestato
interesse al nuovo Corso di Studio dell’Università di Bologna
(presente a Forlì con percorsi
formativi nell’ambito dell’Ingegneria Meccanica fin dal 1992)
enti e primarie imprese del
territorio: “La collaborazione
tra Università, aziende, istituzioni”, aggiunge il prof Rivola,
“è fondamentale per il successo
di iniziative didattiche di elevata qualità. Unindustria ForlìCesena, il Comune di Forlì e la
Fondazione Cassa dei Risparmi
di Forlì ci hanno sostenuto poiché credono che l’arricchimento
dell’offerta formativa possa soddisfare i nuovi bisogni dell’impresa e le esigenze del locale
sistema socio-economico”.
Sede di Forlì dei Corsi di Studio della Scuola di Ingegneria e Architettura
dell’Università di Bologna
10 Automazione Industriale
Eventi
Lunedì 13 maggio 2013
■ DISMI / Ai laureati della sede di Reggio Emilia il territorio offre buone prospettive d’impiego
Ricerca tecnologica multidisciplinare
Particolare focus sulla Meccatronica, che caratterizza il distretto industriale reggiano
I
l Dipartimento di Scienze
e Metodi dell’Ingegneria
(Dismi) è una struttura di
formazione e ricerca operante nella sede di Reggio Emilia
dell’Università di Modena e
Reggio Emilia. Il Dismi svolge ricerca multidisciplinare
in settori ad alta tecnologia,
con particolare riferimento
all’ambito della Meccatronica che caratterizza il distretto
industriale del territorio reggiano. Per i giovani in cerca di
formazione superiore di alto
livello orientata all’innovazione di prodotto, il Dismi offre
i corsi di laurea (tre anni) e di
laurea magistrale (due anni)
in Ingegneria meccatronica.
“La domanda di ingegneri
meccatronici è di gran lunga
superiore al numero di laureati, soprattutto per la laurea
magistrale. Laurearsi in ingegneria meccatronica, eventualmente a valle di una laurea
industriale classica (es meccanica, elettronica, elettrica) è
un investimento per il proprio
futuro professionale. I laureati meccatronici che servono a
soddisfare le richieste del mercato sono ancora pochi e per
loro le prospettive di impiego
sono ampie sia per varietà che
per qualità dell’offerta”, spiega
il direttore del Dismi, Eugenio
Dragoni. Tra i diversi laboratori attivi presso il Dismi, due
si distinguono per le tematiche di diagnostica applicata
ai sistemi meccanici di precisione ed alle macchine elettriche. Il Gruppo di Dinamica
e Vibrazioni opera da dieci
anni nel laboratorio “Franco
Lombardini” dell’Università
di Modena e Reggio Emilia.
Riccardo Rubini e Marco Cocconcelli sono i responsabili
del laboratorio. I temi principali di ricerca riguardano il
monitoraggio e la diagnostica
di sistemi meccanici e l’analisi dinamica di componenti
biomedicali. La diagnostica
di macchine ha lo scopo di
rilevare, attraverso opportuni
sensori, il reale stato di usura di componenti critici e di
programmarne la sostituzione, sulla base di modelli di
guasto, evitando onerosi fermi macchina. La strategia di
manutenzione fondata sul reale degrado del componente è
definita predittiva. La realizzazione di modelli di guasto, guidata dall’esperienza nel settore
dei referenti del Laboratorio, è
alimentata da strette relazioni
con la comunità scientifica internazionale. Per motivi legati
alla diffusione e alla criticità
nel settore dell’automazione
industriale, il Laboratorio è
coinvolto principalmente nella sorveglianza di cuscinetti
volventi ed ingranaggi e, grazie ad attive collaborazioni
con aziende del territorio e
multinazionali, ha trasferito le
competenze a un’estesa gamma di componenti strategici
del settore dell’automazione
industriale. L’analisi dei com-
ponenti biomedicali nasce da
una collaborazione tra il Laboratorio, l’ospedale di Reggio
Emilia e aziende produttrici
di forniture biomedicali quali ortesi e protesi. La finalità
dell’attività di ricerca è la modellazione della dinamica del
cammino umano e dell’interazione tra paziente e dispositivo durante il ciclo di passo.
Tali modelli permettono di
misurare attraverso parametri
oggettivi i benefici di opportune terapie e riabilitazioni.
Sono diverse le attività del
laboratorio MeltingLab-RE
Azionamenti Elettrici: si passa
dalla diagnosi di guasto delle
macchine elettriche alla progettazione di macchine elettriche a magneti permanenti,
di azionamenti elettrici con
elettronica di potenza integrata e di convertitori elettronici
di potenza per fonti di energia rinnovabile e tradizionale.
Il gruppo, diretto da Alberto
Progetti e strumenti
realizzati presso
il Dipartimento di
Scienze e Metodi
dell’Ingegneria (Dismi)
dell’Università di
Modena e Reggio
Emilia
Bellini ed Emilio Lorenzani è
in grado di progettare un azionamento elettrico a 360 gradi:
macchina elettrica, elettronica
di potenza e algoritmi di controllo a elevate prestazioni.
Tra i vari progetti predisposti
c’è anche lo sviluppo di metodi diagnostici non invasivi
per la rilevazione di danni ai
cuscinetti volventi e di guasti
elettromeccanici nelle macchine elettriche. Il laboratorio
dispone di un banco prova per
la caratterizzazione delle macchine elettriche rotanti fino a
20 Nm.
A ciò si aggiunge la progettazione e la simulazione di macchine elettriche rotanti per applicazioni speciali. E ancora,
motori “torque” per attuatori
elettrici innovativi per l’oleodinamica, generatori a rotore
esterno per turbine eoliche ad
asse verticale, motori a flusso
assiale per trazione elettrica
e alternatori lineari per applicazioni
termoacustiche.
La progettazione dedicata di
macchine elettriche ad alta efficienza è mirata a raggiungere
la massima densità di potenza,
minimizzando le oscillazioni
della coppia erogata. Infine,
ma non meno importante, la
progettazione di convertitori
elettronici di potenza: azionamenti elettrici per applicazioni specifiche, convertitori
connessi alla rete elettrica per
sistemi da fonti rinnovabile e
cogenerazione. Sono state sviluppate architetture circuitali
per applicazioni fotovoltaiche,
per concentratori solari e per
applicazioni eoliche.