Acquario di Bolsena

Acquario di Bolsena
Progetto ampliamento sezione museale “Pesci d’acqua dolce dal mondo”
Comune di Bolsena
2016
INTRODUZIONE
Storia dell’Acquario
L'Acquario di Bolsena è al suo quinto anno di apertura.
L'Acquario è nato come struttura autonoma, all'interno
del Museo Territoriale del lago di Bolsena che ha
principalmente valenza archeologica ed è ospitato dentro
la Rocca Monaldeschi della Cervara, castello eretto nel
tardo medioevo.
La struttura ospita circa trenta specie tra pesci,
anfibi e crostacei, provenienti dai fiumi e dai laghi
del territorio della provincia di Viterbo, in 22
vasche appositamente realizzate (alcune progettate
specificatamente) che ricreano gli ambienti dei laghi
e dei fiumi. La filosofia di fondo è quella di
consentire un contatto diretto tra i visitatori e degli
ambienti e delle specie generalmente sconosciute alla maggior parte delle
persone.
Dal punto di vista scientifico, il messaggio che il percorso propone è
prevalentemente legato all'ecologia delle acque interne, con particolare
attenzione alle dinamiche naturali, ai processi biologici, all'impatto antropico;
oltre che di conoscenza della biodiversità del Lago di Bolsena, patrimonio degno
di tutela e conservazione. Ad oggi l’Acquario si
sviluppa in due sale, una del Fiume in cui il
visitatore ripercorre una passeggiata semivirtuale lungo le rive di un fiume in cui
vengono ricostruiti negli acquari gli ambienti
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flora e fauna che si ritrovano lungo tutto il percorso del fiume dalla sorgente alla
foce. Nella seconda sala, quella del Lago le specie sono quelle proprie del Lago
con delle eccezioni ospitate nella sezione “alieni”in cui viene messo in risalto il
problema ecologico creato dalle specie alloctone. Sempre nella sala del Lago è
presente la vasca tattile nella quale nuotano gli esemplari più grandi, la vasca dei
“carnivori di acqua dolce” e del Luccio realizzata grazie al contributo di
Fondazione Carivit che ha permesso di realizzare una vasca sufficientemente
grande da poter ospitare questa specie schiva e visibile in natura solo ai pescatori
più abili.
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La nuova sezione “ Pesci d’acqua dolce dal mondo”
L'Acquario di Bolsena si propone di diventare un
riferimento a livello locale dal punto di vista didattico –
scientifico, anche in collaborazione con altre realtà simili,
come ad esempio già avviene con i centri Ittiogenici della
provincia
di
Perugia,
dell'Università
della
Tuscia,
dell'Università di Tor Vergata, con l'Osservatorio Faunistico della Regione
Lazio, con le Riserve Naturali della provincia e con le
Cooperative di Pescatori del Lago di Bolsena.
L’acquario
di
caratterizzarsi
Bolsena
come
ha
polo
la
possibilità
tecnico-scientifico
di
–
didattico dell’Italia centro-meridionale, con l’obiettivo
di favorire lo sviluppo turistico tradizionale, scolastico
e scientifico attraverso la conoscenza degli habitat
tipici del lago di Bolsena e dei corsi d’acqua dolce, oltre
che le potenzialità di un territorio estremamente
conservato e ospitale.
L’acquario ricrea perfettamente gli ambienti
fluviali e lacuali attraverso una tecnologia
moderna e sofisticata: una sorta di viaggio
immaginario nell’acqua dolce che è utile agli
esperti per approfondire studi, alle insegnanti per
supportare temi e programmi scolastici grazie alle varie attività didattiche che
vengono effettuate e ai turisti per scoprire il
mondo sconosciuto e incontaminato dei fondali
lacuali. Proprio la voglia di far comprendere al
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visitatore l’importanza e la necessità di conservare
le specie autoctone ci ha suggerito l’idea di creare
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una nuova sezione che faccia comprendere come nelle acque dolci dal mondo si
siano evolute ed adattate specie con biologia molto simile alle nostre ma con
caratteristiche secondarie estremamente diverse. La nuova sezione “pesci d’acqua
dolce dal mondo” ospiterà pesci dulciacquicoli appartenenti alle famiglie conosciute
e provenienti dai fiumi e laghi del mondo.
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Obiettivi e scopi del progetto
Lo scopo di questo intervento
sarebbe quello di presentare
ai
visitatori
scuole
turistici,
alle
ed
ai
visitatori
appassionati
un
panorama
completo del significato di
biodiversità e dei delicati
equilibri e divergenze che si sono avuti in seguito all’evoluzione delle specie ed
alla assoluta necessità di mantenere viva, conservata e tutelata ogni specie
vivente, che porta con se un patrimonio genetico, culturale, materiale ed
immateriale che una volta perso non può essere trasmesso alle generazioni
future. Far comprendere attraverso l’evidenza e l’esperienza aiuta a stimolare la
coscienza della fragilità della natura e innesca un meccanismo di protezione che
si trasforma in comportamenti e stili di vita che sono sostenibili non solo dal
punto di vista ambientale ma anche da quello economico e sociale.
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PROGETTO AMPLIAMENTO DELLA SEZIONE
MUSEALE
Planimetria ed inquadramento dell’intervento: l’ampliamento progettato per
la nuova sezione museale dovrebbe essere inserito alla fine dell’attuale sala del
Lago. La planimetria di seguito riportata evidenzia la zona che adesso è allestita
con una piccola parte della sezione museale del Museo Territoriale. Questo
spazio sarà allestito con una vasca grande che ospiterà le specie alloctone più
grandi e cinque piccole vasche che ospiteranno le specie più piccole. L’area si
presta bene anche per l’inserimento di sistemi multimediale a parete per cui
questo spazio potrebbe anche essere utilizzato come una piccola aula didattica
on-way durante le visite guidate.
Vasche-acquario e sistemi di filtrazione:
L’ampliamento dell’acquario prevede la realizzazione di almeno 5 postazioni
(Vasche espositive), che possano rappresentare gli ambienti acquatici prima
descritti. Le vasche avranno capienza di circa 1000 litri con e saranno inoltre
installati degli speciali cilindri in materiale acrilico con capienza di circa 70 litri.
Tutti gli impianti saranno completi di filtraggio di tipo sump, con relative pompe
di spinta acqua, e movimento acqua in vasca, termo riscaldatori, e refrigeratori di
varia potenza. L’illuminazione è a tecnologia Led con lampade di tipo removibile,
i supporti delle vasche sono costituiti da tubolari quadrangolari modulabili ad
alta resistenza in alluminio, con caratteristica di grande robustezza e leggerezza.
L’allestimento prevede anche tutta la pannellatura didattico – informativa, che
racchiude le vasche, realizzata in plexiglass di colore azzurro acceso, con
caratteristica di trasparenza tale da poter essere retroilluminato. Il layout
informativo dei contenuti scientifici e grafici della mostra è incastonato tra una
vasca e l’altra ed è realizzato in forex ed in opalino retroilluminato.
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Costi messa in work della sezione:
Il prezzo per l’installazione, compresa manodopera, smontaggio, trasporto e
rimontaggio in loco ed adeguamento degli impianti è di euro
30.000,00 (
trentamila ) iva inclusa .
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STATO ATTUALE DEI LUOGHI
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STATO FUTURO DEI LUOGHI
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