Pianura - Luigi Cuomo
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Pianura - Luigi Cuomo
ere di PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO VIII N° 4 MAGGIO 2008 Il Pianura promosso in serie D Il presidente Cafasso: “saremo competitivi anche in serie D” Attualità Contratto di quartiere: intervista all’Assessore Giorgio Nugnes alle pagine 3 e 4 Politica Quartiere I risultati delle elezioni a Pianura pagina 10 Via Empedocle aperta al traffico pagina 9 3 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Contratto di quartiere: in questi giorni si aggiudica la gara d’appalto Parte la riqualificazione del centro storico di Pianura Intervista all’Assessore Giorgio Nugnes, delegato dal Sindaco a seguire il progetto (l’edificio dove sorgerà il centro per la legalità) (l’Assessore Comunale Giorgio Nugnes) di Antonio Di Maio (la mappa della zona interessata dall’intervento) ll’indomani di una tornata elettorale che, nel nostro quartiere, cosi come in città e nel paese, ha premiato i partiti del centro destra, incontriamo l’Assessore Comunale Giorgio Nugnes per fare il punto sui principali progetti di riqualificazione del quartiere. Assessore Nugnes, quali sono le novità per il Contratto di quartiere? «Ci sono grosse e buone notizie: dopo essere andata deserta la prima gara, due mesi fa quando fu presentata una sola offerta, abbiamo dovuto bandire una nuova gara. Già si sono presentate le offerte, che sono 4 e si è stabilito già di fare 4 sedute per aggiudicare la gara. Entro pochi giorni dovremo aggiudicare la gara che è per un importo di 6 milioni e mezzo di Euro, un finanziamento del Ministero delle infrastrutture che era stato precedentemente perso e recuperato grazie all’impegno mio e dell’amministrazione comunale con il Ministro Di Pietro l’anno scorso. Stiamo seguendo la vicenda nel migliore dei modi. Se tutto andrà come previsto, entro il 7 agosto 2008, apriremo il cantiere». Cosa prevede il progetto? «La riqualificazione di alcune strade del quartiere: via Parroco Simeoli, alcuni immobili di via dell’Avvenire, via Napoli, via Giorgio De’ Grassi, parte di via Grottole, parte di via Cannavino, via Marano Pianura e corso Duca D’Aosta. Il progetto è stato ampliato rispetto a quello iniziale. C’è un grosso intervento di riqualificazione di queste strade». Che tipo di intervento è previsto per le strade? «La riqualificazione delle sedi stradali, dei marciapiedi, con un grosso investimento in arredo urbano». Ci sono anche immobili interessati dall’intervento? «Si. Ci sono diversi immobili che A saranno ristrutturati. Precisamente quello tra via Grottole e via Marano Pianura, praticamente la casa natale di Don Giustino, dove si farà un “centro per la cultura” e quella all’incrocio tra via Dell’Avvenire e via Luigi Santamaria dove si farà un “centro per la legalità”. Saranno recuperati diversi alloggi, circa 55, tra via Parroco Simeoli, vico Carrozzieri e via Napoli. E’ un grosso passo in avanti per la riqualificazione del centro storico ma da solo non è sufficiente perchè ci vorranno ancora decine di milioni di Euro per recuperare tutta la zona. Stiamo pensando per il futuro di coinvolgere anche privati in questi progetti. Inoltre stiamo cercando anche di utilizzare un’altra “trance” di finanziamenti per via Dell’Avvenire e via Luigi Santamaria però non so se ci riusciamo. Mi riferisco al famoso “Terzo Stralcio”». Che è bloccato a causa della presenza degli abusivi… «Proprio sulla questione delle occupazioni, nei prossimi giorni chiederò il contributo della Municipalità per questo progetto, in quanto, entro il 7 agosto, gli immobili dovranno essere sgomberati da persone e cose. Abbiamo effettuato un censimento ed abbiamo riscontrato che ci sono alcuni occupanti “aventi titolo” ed altri senza titolo. In qualche modo dobbiamo preoccuparci di liberare gli edifici, altrimenti si ferma tutto il processo di riqualificazione. Voglio ricordare, con onestà, che questo è un progetto che parte da lontano, nella precedente consiliatura, con il vecchio Presidente della Circoscrizione Zarra. E’ un progetto che nasce “bipartisan” e per questo chiedo anche il contributo di tutti. La riqualificazione di Pianura vecchia è il segnale che l’Amministrazione Comunale ha un’attenzione particolare nei confronti del nostro quartiere e della nostra Municipalità. Abbiamo ancora tanto da fare, abbiamo vissuto un mese assurdo, quello a cavallo tra dicembre 2007 e gennaio 2008, ed ancora oggi ci sono i segni devastanti per il quartiere. Dobbiamo ripartire da li e cercare di fare uno sforzo ancora maggiore per cercare di riportare il quartiere in una situazione migliore». > segue a pagina 4 4 Pianura Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 - Intervista all’Assessore Nugnes - La Pianura che vince merita uno stadio nuovo Il servizio urbanistica sta lavorando per trovare un suolo per realizzare un impianto calcistico (la squadra del Pianura viene premiata dal Sindaco Iervolino) • Il Contratto di Quartiere • Le vasche e le fogne del versante Cannavino - Grottole • La bretella collegamento via Monti – Via Cannavino • Le vasche e le fogne del versante Pignatiello – via Padula • Il Poliambulatorio frontando il problema? > segue dalla terza pagina «Abbiamo l’esigenza di dare un nuovo campo di calcio alla squadra del PiaSulla base della sua esperienza, c’è nura che è stata promossa e che ci auil rischio che, se non si trova una si- guriamo possa andare sempre più in stemazione per gli occupanti, si alto. Per quest’anno e al massimo per blocchi il progetto e si perdano i un altro anno ancora, sembra sia amfondi? messa una deroga da parte della Fede«No. Non possiamo correre alcun ri- razione Italiana Gioco Calcio che potrebbe consentire di giocare ancora al “Simpatia”. In ogni caso, abbiamo già preso contatto con la società e stiamo valutando di poter utilizzare lo strumento del project financing che vede anche il coinvolgimento dei privati oltre che del pubblico. Il Sindaco è d’accordo e nei prossimi giorni faremo un punto con la società e con i tecnici del (nelle foto, l’edificio dove sorgerà il centro per la cultura) servizio urbanistica». Avete già individuato un suolo per il schio. Una volta aggiudicata la gara, nuovo campo? ci dobbiamo occupare della questione «Non posso ancora dire niente ma soe trovare un’alternativa dignitosa per no convinto che una soluzione la troqueste persone. Attualmente la loro si- veremo». tuazione abitativa non è dignitosa e A che punto è la realizzazione delle presenta problemi anche dal punto di vasche di raccolta delle acque della vista della sicurezza. Gli immobili de- collina dei Camaldoli? vono essere assolutamente sgomberati «Il versante di via Monti e via Padula altrimenti il quartiere continua a rima- è fermo, mentre gli altri lavori, cioè nere nel degrado». Nazaret, Piccola Lourdes, Grottole e Parliamo della Pianura che vince. Palmentiello stanno procedendo molto La squadra del Pianura è stata pro- bene. Infatti se vedete, già da alcuni mossa in serie D. Uno dei problemi mesi non arriva più fango nel centro di da risolvere è quello della mancanza Pianura, come accadeva nei mesi scordi un campo adeguato alle norme si. Le vasche ed i condotti fognari sodella nuova categoria. State già af- no a buon punto, dovranno terminare assolutamente entro la fine del 2008». Cosa ci dice dei lavori di via Monti e via Padula? «Questo è il lavoro più importante perché se non si realizza la fogna sottostante non si può riqualificare tutta la strada. Come sapete, l’impresa che stava eseguendo i lavori è fallita, “ha portato i libri in tribunale”. Abbiamo dovuto recuperare il tempo perduto, siamo riusciti a re(nelle foto, l’edificio dove sorgerà il centro cuperare tutti i soldi che si per la cultura) potevano recuperare e stiamo riappaltando l’opera. Abbiamo avuto diversi incontri con l’azienda che stava eseguendo i lavori, abbiamo quantificato l’importo che gli spettava per Contratto di quartiere I l progetto di riqualificazione degli immobili, prevede l’installazione di impianti per la produzione di elettricità con l’impiego di pannelli solari fotovoltaici connessi alla rete di alimentazione pubblica in bassa tensione (GRID CONNECTED) per l’alimentazione di circuiti elettrici, di illuminazione e di potenza a servizio dei fabbricati. E’ un passo in avanti che il Comune fa verso la produzione di energia da fonti rinnovabili e nel rispetto dell’ambiente. Speriamo che da ora in avanti nella realizzazione delle opere pubbliche i principi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente siano al primo posto e che la scelta dell’energia “pulita” sia adottata sempre. le opere eseguite e l’abbiamo liquidata. Con la parte restante dobbiamo fare in modo che il progetto venga realizzato, in primis via Padula. Poi il completamento della vasca di via Pignatiello, di quella nella selva di via Monti e di quella di via del Collettore sarà realizzato anche con fondi del Comune in una fase successiva». Un lavoro che sta procedendo abbastanza velocemente è la bretella di collegamento via Monti – via Cannavino. A che punto siamo? «Siamo a metà dell’opera. Il primo tratto è stato già completato, sono state realizzate le fognature e la strada è stata anche asfaltata. Per il secondo tratto, quello che porta da via Girolamo Cardano fino a via Grottole, passando dietro al Poliambulatorio in costruzione, stiamo in attesa che la proprietaria ci conceda il terreno. La proprietaria – che è la stessa che ha ceduto i suoli per il Poliambulatorio – prima di cedere anche questo altro suolo, vuole essere indennizzata per il suolo del Poliambulatorio. Siamo comunque fiduciosi che la questione si risolverà per il meglio in tempi brevi. E’ un’opera molto importante che alleggerirà il traffico nella zona del centro del quartiere». Per il Poliambulatorio, invece, ci sono forti ri- Il Corriere di PERIODICO DI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA, CULTURA, SPORT ANNO VIII N° 4 Maggio 2008 - Con Autorizzazione del Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001 via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237 E-mail: [email protected] Direttore responsabile Antonio Di Maio Editore Associazione Il Grillo Coordinatore di redazione Augusto Santojanni Impaginazione e Grafica Fabrizio Russo Redazione Claudia Aniello; Fulvio Aniello; Francesca Baiano, Margherita Balestrieri, Valentina Bianco, Valentina Borrelli, Rita Bosco, Luigi Carrucola, Gaetano Cervone, Antonio Coppola, Fabio Esposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi, Dario Ferrara, Rosa Gargiulo, Maria Palma Gramaglia, Maria Consiglia Grieco, Linda Iacuzio, Anna Mele, Carmine Napoletano, Simona Pasquale, Maria Chiara Pisani, Massimo Romano, Lina Sorrentino, Floriana Sorvino, Giovanni Spina, Simona Testa Responsabile della privacy, legge 675/96 Leopoldo Agrillo Stampa TIPOLITOVOLPICELLI S.N.C. di Volpicelli & Co. Tel. 081/551.02.69 via Monteoliveto, 86 (Na) Per intervenire direttamente sul giornale, faxate al n° 081/7268237 E-mail: [email protected] tardi. Quali sono le cause? «C’è stata purtroppo una forte battuta d’arresto e rischiamo che i lavori non vadano avanti. Secondo me ci vorrebbe una maggiore attenzione da parte della Municipalità. Pur non essendo una mia competenza, ritengo che, da pianurese, sia mio dovere interessarmi anche io della vicenda, supportando il Vice Sindaco che si sta occupando dell’opera». (il poliambulatorio di via Grottole) 5 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Abusivismo: abbattuto manufatto in via Cannavino Nella zona di “Codacavallo” le ruspe hanno demolito una costruzione piantonata dai vigili urbani (Pianura vista dalla zona di “Codacavallo”) ll’alba del 17 aprile è scattato un blitz del servizio antiabusivismo del Comune e delle for- A ze dell’ordine per abbattere una costruzione abusiva formata da 4 mini appartamenti, nella zona di via Canna- vino, sulla collina di “Codacavallo”, una zona sottoposta a vincoli. L’edificio era piantonato da diversi mesi dalla Polizia Municipale. “Prosegue senza sosta l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio - ha dichiarato l’Assessore all’Edilizia Felice Laudadio - l’impegno dell’Amministrazione continuerà per garantire il rispetto della legalità e del territorio”. Dopo le decine di sequestri e di sigilli, ricorderete il sequestro delle villette ai Pisani effettuato nello scorso mese di febbraio, l’Amministrazione Comunale rafforza la sua strategia di lotta al fenomeno di “mattone selvaggio”. Del resto l’Assessore Laudadio (l’Assessore Comunale Felice Laudadio) aveva annunciato in più occasioni di essere pronto a procedere con gli abbattimenti ed è stato di parola. Come già riportammo nel numero di Marzo del “Corriere di Pianura”, nonostante le denunce, nonostante l’impegno del servizio antiabu- La lotta al racket è di tutti I l racket a Pianura nel corso degli ultimi anni, ed ancora oggi, ha ricevuto forti ed importanti colpi da parte delle forze dell’ordine e della magistratura grazie anche alla decisa collaborazione dei commercianti e degli imprenditori che hanno denunciato e fatto condannare decine di pregiudicati dediti a questa odiosa e criminale attività estorsiva. La battaglia antiracket nel nostro quartiere, quantunque caratterizzata da un notevole successo, non è, però, una battaglia prossima a finire. Primo perché il racket non si vince una volta e per sempre, infatti ad un estorsore arrestato corrisponde sempre un altro aspirante estorsore pronto a prendere il posto del precedente, in secondo luogo la battaglia contro il racket non è prossima a finire perché le vittime di questo odioso reato sono prevalentemente i commercianti e gli imprenditori, ma non solo. Da sempre, e ancora di più oggi, i ri- catti estorsivi dei delinquenti sono rivolti anche a chi non è imprenditore o commerciante. In questo ultimo periodo c’è la forte sensazione che i cittadini pianuresi e gli amministratori di condominio che hanno eseguito o che stanno eseguendo lavori edili hanno avuto, ed hanno, un problema di “rapporto” con pretese di natura estorsiva che impongono costi dei lavori più alti del previsto e tempi ancora meno certi di quelli soliti. Anche quando la ri- chiesta estorsiva è diretta principalmente all’impresa incaricata di svolgere i lavori il peso ed il costo di questa richiesta è sostenuta interamente dagli inquilini e dai proprietari delle case oggetto dei lavori. A Pianura la lotta al racket è stata combattuta, ed ha registrato i successi che ha registrato, anche grazie alla straordinaria solidarietà popolare che la lotta dei commercianti ha potuto registrare da parte dei cittadini onesti di questo quartiere. sivismo diretto dal Generale Antonio Gagliardi, dell’unità operativa coordinata dal Colonnello Antonio Baldi e delle forze dell’ordine, il fenomeno non accenna a diminuire. I “fronti caldi” delle costruzioni sono le zone più periferiche del quartiere: via Sartania, via Montagna Spaccata fino ai Pisani, la zona di Cannavino, del Torciolano e di Pignatiello. Ma non mancano gli abusi compiuti anche al centro del quartiere, sotto gli occhi di tutti. La politica degli abbattimenti servirà a porre un freno al fenomeno? Vedremo. Antonio Di Maio Questa solidarietà deve continuare a sostenere la lotta al racket per rafforzare il fronte antiracket e liberare ancora di più Pianura dalla presenza oppressiva dei parassiti che intendono vivere a danno della società civile. Combattere il racket è una battaglia non diretta solo alla difesa della propria azienda, della propria famiglia e di se stessi, è sempre di più una battaglia a favore della liberazione dell’intero quartiere e della sua prospettiva di futuro. È, quindi, una battaglia a vantaggio di tutti e nell’interesse di ognuno. Pianura ha il vantaggio, in questo senso, di poter contare su una associazione antiracket che funziona e che ha un forte e consolidato rapporto con le forze dell’ordine e con gli organi inquirenti competenti. Telefonando allo 081.5881041 è possibile ricevere, nella più assoluta riservatezza, un aiuto concreto e sicuro. Luigi Cuomo Portavoce dell’associazione antiracket “Pianura per la legalità” 6 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Pianura, il giorno della gloria Il quartiere unito ed in festa di Alessandro Etzi A lla fine il grande il giorno è arrivato, il giorno in cui tutti i pianuresi hanno potuto festeggiare insieme la promozione gli spalti del Simpatia gremiti dei biancoazzurri dei fratelli Cafasso, guidati in panchina da Sasà Potenza. La promozione era stata conquistata lontano dalle mura amiche, in casa del Portici, ma la festa vera e propria è stata domenica 20 aprile, in una Pianura bicolore, riempita di poster, bandiere, striscioni che inneggiavano alla squadra e alla Serie D. E’ stata una cavalcata lunga, sofferta, ma alla fine vittoriosa. Complice l’Alba Sannio, che ha provato in tutti i modi ad impedire la promozione del Pianura, promozione che fu quasi raggiunta la precedente stagione, quando alla i fratelli Cafasso fine fu la Casertana ad aggiudicarsela, in un campionato duro e contestato. Ma quei momenti sono passati, ed ora tocca al Pianura i compagni festeggiano il bomber Mazzeo, re dei goleador La società Presidenti: Lino e Antonio Cafasso Vicepresidenti: Armando e Francesco Cafasso Direttore sportivo: Giuseppe Ammaturo Segretari: Vincenzo Esposito e Giuseppe Tammaro Dirigenti: Giacomo Luongo e Giovanni Musso Ufficio Stampa: Gianluca Monti e Armando Cafasso Medico Sociale: Peppe Del Vecchio Lo Staff tecnico: Allenatore: Sasà Potenza Allenatore in seconda: Michele Accarino Preparatore dei portieri: Simone D’Aguanno Preparatore atletico: Temistocle Tomaselli Massaggiatore: Gianfranco Passetto Sasà Potenza l’allenatore festeggiare. I più felici erano sicuramente i fratelli Cafasso, i presidenti biancoazzurri più vittoriosi, che hanno portato la squadra a raggiungere i migliori risultati a forza di grandi investimenti economici e tecnici. Si, perché una squadra vincente come il Pianura è il frutto di una ricetta che prevede ingredienti diversi: il primo risultato importante è stato quello di costituire uno staff tecnico ben amalgamato, che ha unito grandi doti tecniche all’esperienza, portando serenità e ambizione nello spogliatoio. Uno spogliatoio che negli anni ha visto aggiungersi giocatori sempre più talentuosi e determinati, coadiuvati da numerosi giovani della Juniores, che venivano amministrati con cura per lasciargli il tempo di maturare: una politica che ha portato alla vittoria del campionato italiano della scorsa stagione e ad una nuova generazione di campioni, che figurano spesso nelle rappresentative regionali di categoria. Ma torniamo al 20 aprile. Già dalle prime ore del mattino (la partita era prevista alle 11) Pianura era in fibrillazione: le strade erano state riempite di poster, palloncini bianchi e azzurri, striscioni di ringraziamento e tante, tantissime bandiere: senza nulla togliere alla Riop ma gli occhi erano tutti puntati sui padroni di casa. I giocatori facevano uno spettacolare ingresso in campo, con il doveroso saluto a centrocampo a tutti i tifosi, che durante tutta la stagione non sono mai stati avari di cori e incoraggiamento, Le marcature iniziavano al 5’ del secondo tempo, autore Ferraro. La festa (in campo) ha inizio: spediscono la palla in rete Castiglione, Vattucci e Mazzeo due volte, lasciando ad Izzo la soddisfazione di segnare il gol della bandiera. Lo stadio, pienissimo, esplodeva di gioia al triplice fischio finale. Era una gioia lunga quattro anni, da quando il Pianura dei Cafasso ha iniziato a macinare promozioni su promozioni, partendo dalla Prima categoria, una striscia vincente interrotta solo l’anno passato. Insomma, è stata una giornata indimenticabile, una giornata che rimarrà a lungo nei nostri cuori. Pianura La squadra ricevuta in Comune dal Sindaco Iervolino 7 Il Corriere di MAGGIO 2008 Il presidente Cafasso: “Costruiremo una squadra competitiva anche per la Serie D” di Alessandro Etzi l primo pensiero del presidente Antonio Cafasso era rivolto ai tifosi, ai magici che hanno sostenuto il Pianura per tutta la stagione: “è la vittoria della nostra gente, che quest’anno ha tanto sofferto per il problema dei rifiuti. Le scene a cui ho assistito in questa partita mi hanno veramente emozionato” ha dichiarato il presidente, colpito dallo splendido colpo d’occhio nello stadio, praticamente riempito in ogni spazio libero. La gioia non impediva però al presidente di riflettere sull’immediato futuro della squadra: “Costruiremo I una squadra competitiva anche per la Serie D”, facendo già sognare i tifosi biancoazzurri. Intanto lo staff, la società ed i giocatori sono stati ricevuti dal Sindaco Rosa Russo Iervolino, che ha donato medaglie ricordo a tutti, ricevendo gagliardetti e maglie del Pianura. “Napoli ha adesso una seconda squadra in un campionato nazionale, e voi siete un bene per tutta Pianura” ha detto il Sindaco, coadiuvata nei festeggiamenti dall’Assessore Giorgio Nugnes, pianurese doc, e dall’As- sessore allo sport Alfredo Ponticelli che ha detto “La vostra è stata una cavalcata eccezionale”. Proprio l’Assessore ha risposto in maniera positiva ai presidenti Cafasso, che hanno richiesto la collaborazione del Comune per adeguare il Campo Simpatia. È la seconda volta che il Pianura viene ricevuto dal Sindaco: l’anno scorso l’onore era toccato ai campioni d’Italia della juniores. a sinistra la formazione del Pianura La Juniores intanto…vince i fedelissimi del Pianura La squadra di Cavallino stende gli avversari di A. E. a Juniores è in finale: vincere è nel DNA dei giocatori del Pianura, fin da giovani. La squadra campione d’Italia in carica, dopo aver distrutto tutta la concorrenza nel campionato, i biancoazzurri non lasciano prigionieri nemmeno nei playoff. Dopo l’1-0 contro il Giorgio Ferrini, il 7-1 contro l’Hirpinia la squadra di Mister Cavallino si è qualificata facile facile alle semifinali battendo 4-1 il Vietri Baia. Gli autori delle reti sono stati Pirone, Canfo- L Mazzeo trasforma il penalty contro il Riop ra, Pugliese e Castiglione. La semifinale ha visto il team pianu- rese sbancare Paestum al termine di una gara molto combattuta. Gol vittoria di Valentino Pirone, capocannoniere del torneo. Prosegue quindi il cammino dei campioni in carica, che naturalmente sono i più accreditati per la vittoria finale. La squadra Portieri: Luigi Cozzolino e Felice Leone Difensori: Emiliano Angieri, Massimo Barba, Amedeo Barbato, Salvatore Coppola, Vincenzo Di Vicino, Gennaro Monaco, Salvatore Palumbo, Ferdinando Salvati, Angelo Savarese Centrocampisti: Luigi Agata, Daniele Bonetti, Prisco Castiglione, Rosario Manzi, Ciro Manzo, Carmine Marzano, Luciano Supino Attaccanti: Biagio Canfora, Pasquale Ferraro, Marco Mazzeo, Salvatore Montaperto, Ciro Vattucci 8 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Maggio dei Monumenti: la Municipalità Pianura Soccavo è esclusa? L’Assessore Giorgio Lanzaro assicura: “i fondi sono esigui ma l’iniziativa si farà anche nella nostra Municipalità” S fogliando in rete il calendario degli eventi previsti per il Maggio dei Monumenti di quest’anno, si scopre che in nessuna sezione compare la Municipalità Pianura-Soccavo che negli anni scorsi aveva invece offerto interessanti escursioni alle cave o la parco dei Camaldoli. “Ne stiamo discutendo proprio in questi giorni, forse siamo stati esclusi” commenta il consigliere democratico Gianni Palmers. Di diverso avviso, invece, la spiegazione dell’Assessore Giorgio Lanzaro: “Il Maggio dei Monumenti è una cosa che organizza il Comune di Napoli nei luoghi d’arte. Nelle Municipalità si svolge una rassegna denominata Aspettando il Maggio, che si svolge comunque negli stessi giorni”. Sembrava che non ci sarebbe stato alcun finanziamento per le iniziative locali di cultura e spettacolo e invece, il 22 aprile, il Comune ha stanziato dei fondi. Dodicimila euro per ogni Municipalità, una cifra che in realtà è abbastanza esigua per organizzare una rassegna ricca senza sponsor privati o altri finanziamenti pubblici. “Noi non possiamo richiedere finanziamenti a dei privati, magari se qualcuna delle associazioni culturali del territorio ha un sostegno di questo genere, è diverso, ma noi non possiamo – spiega ancora Lanzaro – L’o- Da “La Repubblica” del 24 aprile 2008 “RIFIUTI ELIMINATI ENTRO IL 1970” Q uarant’anni fa già se ne parlava. “Il problema della eliminazione dei rifiuti si avvia finalmente verso la soluzione”. Così scriveva Il Mattino il 16 maggio del 1968. Come? Con una discarica individuata a Pianura per sostituire la “vasca Cozzolino” di Pollena. “E’ anzi probabile – prosegue l’articolo – che nel vecchio scaricatoio abbiano inizio quanto prima i lavori per la installazione di un mo- derno inceneritore capace di distruggere ogni gior no 700 tonnellate di immondizie. La spesa prevista per questa realizzazione è di oltre 2 miliardi di lire che graveranno sui fondi concessi dalla Legge Speciale”. Il quotidiano riferisce il piano del Comune così come annunciato dall’assessore della Nettezza Urbana dell’epoca, Salvatore Gargiulo. C’era anche una data certa per il via a quello che oggi chiamia- mo termovalorizzatore. “Il termine previsto – si legge – per l’ultimazione del forno inceneritore è l’estate del 1970. Accanto a questo forno dovrebbe entrare in funzione uno speciale impianto capace di trasformare quotidianamente oltre 700 tonnellate in concime”. Lo speciale impianto è quello che oggi si chiama di compostaggio: a tutt’oggi la città di Napoli non ne ha ancora uno. rientamento è di svolgere un unico evento, al massimo due. Lo preferiamo a tante piccole manifestazioni. Forse se ne par- lerà verso la fine del mese, penso comunque ragionevolmente dal venti in poi”. Simona Pasquale “CI VORRA’ MOLTA RICERCA PER SALVARE LA COMPAGNIA DI BANDIERA” SAPETE DOVE HANNO PRESO I 300 MILIONI DI EURO PER ALITALIA? DAL FONDO PER LA RICERCA on risparmia un’amara battuta Susanna Agnelli, presidente di Telethon, presentando a Roma un eccezionale risultato ottenuto grazie a uno studio internazionale coordinato dal Tigem. “Mi ha telefonato Andrea Ballabio, direttore del Tigem, per informarmi di questa oscenità.” La ricerca - aggiunge la presidente di Telethon – ha bisogno di soldi “per andare avanti e produrre risultati. Bisogna non dimenticarlo mai”. Il fatto che studiosi italiani abbiano messo a punto la prima terapia genica per curare una forma di cecità è una “notizia importantissima. Speriamo ora – interviene Ernesto Rinaldi, direttore di Oftalmologia della II Università di Napoli – che lo stato non ci abbandoni tagliando i fondi per la ricerca, proprio ora che questa sta dando risultati concreti”. Un appello lanciato dagli stessi studiosi del settore. “Speriamo che finalmente lo Stato capisca – sottolinea Ballabio – che tagliando i fondi alla ricerca si taglia N il futuro, ma anche la competitività del nostro Paese. Purtroppo quelli in ricerca sono investimenti a medio e lungo termine: i Governi non durano ab- bastanza per vederne i risultati, dunque c’è la tendenza a favorire altri settori. Un trend che deve cambiare”, conclude il ricercatore. 9 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Via Empedocle e’ finalmente aperta SI COMPLETA UN’OPERA CHE ALLEGGERISCE IL TRAFFICO DELLA ZONA ercoledì 23 aprile 2008 si è tenuta l’inaugurazione dell’apertura al traffico carrabile di via Empedocle. In presenza dell’Assessore Comunale Giorgio Nugnes, di molti esponenti della nostra Municipalità e delle forze dell’ordine si è provveduto alla rimozione dei due blocchi di cemento, unico ostacolo rimasto alla viabilità delle autovetture, presenti a pochi metri dalla nuova ed avanzata stazione La Trencia della Circumflegrea. Finalmente questa grande opera è pronta ad essere integralmente M apprezzata ed utilizzata da tutti gli abitanti di Pianura con conseguente alleggerimento del traffico di zona. Ecco di seguito riportate le dichiarazioni su questa apertura di alcuni esponenti politici presenti alla cerimonia. Fabio Tirelli (presidente IX Municipalità): “Secondo me l’apertura di via Empedocle è molto importante per lo sfogo delle autovetture transitanti dal centro di Pianura. Da oggi, infatti, sarà possibile procedere da via Campanile per questa bretella ed uscire a via Montagna Spaccata con un conseguente (la strada finalmente transitabile) alleggerimento del traffico. Questo è solo l’inizio di una grande riqualificazione di quartiere.” Livio Falcone (vicepresidente IX Municipalità): “Penso che sia un segnale davvero importante per la riqualificazione del territorio, con l’acquisizione del demanio pubblico, il rifacimento della rete fognaria, dell’impianto di illuminazione, e tutti gli altri efficaci interventi effettuati in questa strada si è messo in evidenza una grande efficienza e una buona amministrazione. Anche se sono sorti alcuni problemi durante i lavori sono stati apportate varianti al programma che hanno fatto sì di accontentare tutti a salvaguardia dell’interesse collettivo.” Giorgio Nugnes (Assessore Comunale alla protezione civile): “Sicuramente è un impatto notevole che alleggerirà sensibilmente il traffico tra via Campanile e via Montagna Spaccata e aiuterà a collegare l’utenza alla stazione. Ovviamente a questo va aggiunto il completamento di tutto l’asse di via Montagna Spaccata, che avverrà entrò l’estate e che rappresenta un grande passo (gli operai rimuovono i blocchi di cemento) avanti nel miglioramento della viabilità del quartiere, che ha vissuto uno dei momenti più brutti e violenti della propria storia.” Enzo Polverino (Assessore sicurezza del territorio e mobilità della Municipalità): “Indubbiamente è una prima fase andata a buon fine del grosso progetto di riqualificazione generale del nostro quartiere. Il progetto già finanziato stenta ancora a decollare nella sua totalità ed anche se Pianura sembra un cantiere a cielo aperto, quello di oggi è un ini- zio davvero importante. Il senso di marcia sarà da via Campanile a via Montagna Spaccata ed anche se è stata una scelta impopolare, spesso questo tipo di scelte sono le più costruttive.” È anche importante segnalare che per quanto riguarda l’aria della SEPSA di fronte alla stazione, ora adibita a parcheggio per i dipendenti, si provvederà a prendere accordi con questa azienda per la costruzione in quella zona di un’area d’interscambio. Simona Testa 10 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 NETTA VITTORIA DI BERLUSCONI ANCHE A PIANURA Tracollo della sinistra radicale, positivo risultato dell’IDV di Di Pietro e dell’UDC di Casini. Tiene il Partito Democratico di Veltroni nche nel nostro quartiere il risultato elettorale ha seguito l’andamento generale nazionale, anzi, complice la crisi dei rifiuti, i suoi effetti sono stati ancora più marcati. Berlusconi ha vinto nettamente con il suo Popolo della Libertà, superando di quasi cinque punti (51%) la percentuale ottenuta a livello nazionale. Risultato sostanzialmente identico alla Camera ed al Senato. Anche per il Partito Democratico di Veltroni la percentuale dei voti alla Camera ed Senato è sostanzialmente identica e si attesta intorno al 30%, riflettendo quasi lo stesso risultato che nel 2006 Margherita e A DS avevano conseguito insieme; anzi al Senato c’è stato un leggero miglioramento. Ad essi va aggiunto il circa 5% dell’Italia dei Valori di Di Pietro, per cui la coalizione di Veltroni raggiunge quasi il 35%. Tutte le altre numerosissime liste hanno percentuali irrilevanti; ma a significare la sostanziale omogeneità del dato di Pianura con quello cittadino e nazionale, c’è la buona tenuta dell’UDC di Casini che supera il 5% e tracollo della Sinistra Arcobaleno che, addirittura, non arriva al 3%. La crisi dei rifiuti e il giudizio negativo sull’operato del governo Prodi spiegano in modo esaustivo questo risul- CAMERA PIANURA SENATO PIANURA tato ed il ribaltamento del voto rispetto a solo due anni fa. Prodi ha “messo a posto”i conti disastrati dello Stato, triste eredità della coalizione di centro-destra che ci ha governato fino al 2006; ma non ha avuto il tempo di “passare alla seconda fase”. E’ stato vittima di una maggioranza troppo esigua e troppo rissosa, che ha brutalmente interrotta una esperienza di governo che, specialmente negli ultimi mesi, aveva potuto “cambiare passo”, iniziando a prendere decisioni a favore delle fasce più deboli della popolazione. Per queste considerazioni e per il devastante impatto che la crisi dei rifiuti ha avuto sul nostro quartiere, è addirittura sorprendente che il Partito Democratico di Veltroni abbia conseguito un risultato – certamente negativo – ma non proprio catastrofico. Evidentemente il radicamento sul territorio dei Democratici di Sinistra e della Margherita e l’impostazione della campagna elettorale di Veltroni hanno consentito di limitare i danni. Ora un grande ed arduo compito attende il Partito Democratico: farsi percepire dai cittadini come una vera forza moderna e riformista, capace di sintonizzarsi con i bisogni reali della gente, a partire dalle fasce più deboli (sicurezza, sviluppo, lavoro, precariato, ambiente, pensioni, ecc.). E’ chiaro che anche i circoli del Partito Democratico di Pianura dovranno fare la loro parte, specialmente per quello che riguarda gli interessi e la difesa del territorio e dei suoi cittadini. Augusto Santojanni CAMERA MUNICIPALITA’ SENATO MUNICIPALITA’ 11 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 L’assessore Polverino ci illustra lavori e progetti Pianura: quartiere con seri problemi di viabilità (lo Svincolo di via Montagna Spaccata - via Masseria Grande di Margherita Balestrieri del senso rotatorio, a quanto pare, è stato definitivamente abbandonato, ma nessuno fa niente per dare a questo tratto stradale un aspetto quantomeno dignitoso. In questi giorni, però, alcuni cittadini hanno fatto appello ai rappresentanti delle amministrazioni locali, di qualsiasi schieramento, per risolvere questo problema, in quanto per chi viene da Soccavo ed abita in via Masseria Grande, comporta una considerevole perdita di tempo, arrivare fino alla rotonda della Caritas per ritornare sul senso opposto e imboccare così la traversa della contrada. Guardando questo raccapricciante scenario urbano, non si può non cadere nello scoramento e, al contempo, essere assaliti da una rabbia forte, una rabbia furente nel vedere come le risorse dei cittadini vengano usate, o meglio, sprecate in un modo così vergognoso. Come è nostra abitudine, oltre a dare sfo- rmai circolare con l’auto per il quartiere è diventata un’impresa piuttosto ardua e per i pedoni la situazione, forse, è ancor più grave. Il sistema viario pianurese, infatti, versa in condizioni vergognose: molti tratti di strada sono pieni di buche, talvolta vere e proprie voragini, poco illuminate e con marciapiedi tenuti in pessime condizioni e, spesso, completamente ingombrati da veicoli “selvaggiamente” in sosta. In caso di pioggia, la situazione è al limite della sopportazione, talvolta basta un temporale di poche ore per trasformare le strade, anche quelle principali, in torrenti e fiumi di fango, per non parlare di improvvise cascate che sorgono un po’ ovunque, quando il sistema fognario, comple(la terza corsia in via Montagna Spaccata tamente saturo, vomita tutto ciò che completamente in abbandono) non riesce più a contenere. La viabilità del quartiere è danneggiata anche dai numerosi cantieri aperti, come quello di via Montagna Spaccata, go alle lamentele nei confronti delvia Padula e della bretella Agnano/Pia- l’amministrazione locale, abbiamo nura, iniziati ormai da anni e sospesi ascoltato anche uno dei suoi rappresenda diversi mesi. Tanto per fare l’enne- tanti per avere un quadro più completo simo esempio, la terza corsia di via della situazione. L’assessore alla MuMontagna Spaccata – quella su cui si nicipalità Polverino, ci ha informati affacciano gli esercenti commerciali – che i lavori in via Padula, di competennel primo tratto non è stata ancora za comunale e relativi alla realizzazioasfaltata; il secondo, quello verso ne del nuovo sistema fognario, riprenQuarto, è chiuso al traffico ed appare deranno tra qualche settimana; mentre completamente abbandonato. Le piog- quelli di via Montagna Spaccata, che ge dell’ultima settimana hanno fatto la nei tratti ancora in fase di realizzazioloro parte e quel poco che era stato ne: terza corsia e quello di via Sartania realizzato, è stato danneggiato, se non fino al senso rotatorio della Caritas, socompletamente distrutto. Lo svincolo no un cantiere Copin, vale a dire finandi via Montagna Spaccata/via Masseria ziato da un Commissariato del GoverGrande è ancora chiuso, alla meglio, no, si pensa che termineranno la proscon dei blocchi di cemento; il progetto O sima estate. Per quel che concerne la viabilità secondaria, è previsto un intervento dell’Arin per ripavimentare tutte le ex traverse provinciali (via Botticelli, via Arnaldi, via Dalì, via Carrà) che, negli ultimi mesi, sono state interessate dai lavori di canalizzazione idrica. Importante e utile anche il progetto di riqualificazione (sistemazione del manto stradale e dei marciapiedi) che già in questi giorni, sta interessando via Castaldi e Sequino e che a breve riguarderà anche via Trencia e via Campanile. Nelle intenzioni dell’Assessore Polverino, è prevista anche la realizzazione di un marciapiedi in via San Donato, per consentire ai pedoni di camminare più agevolmente. Per quanto riguarda la questione spinosa della presenza della Polizia Municipale nel quartiere che, come tutti sanno, è quasi del tutto inesistente, il rappresentante della Municipalità ha espresso la sua personale opinione, asserendo che questo servizio sarebbe più efficiente se il drappello di Pianura fosse trasferito a Soccavo, nella sede della II Unità Operativa dal quale dipende, dove vi sono maggiori controlli e da qui gli agenti, ogni giorno, dovrebbero essere mandati a Pianura per occuparsi veramente ed effettivamente della viabilità che, come si sa, si fa per strada e non asserragliati comodamente negli uffici. Vandali bruciano i cassonetti, telefoni in tilt I roghi dei rifiuti lasciano una zona del quartiere senza linee telefoniche diossina, (i rifiuti bruciati e la cabina agli appelli Telecom danneggiata dal fuoco) ra i divertimenti a non brudel week end ciare i rifiudei giovani del ti. Sappianostro quartiere c’è il mo tutti che gioco del fuoco. Il sa- b r u c i a r e bato sera c’è chi si di- l’immondiverte a dare fuoco a zia crea cassonetti, a campane diossina e della raccolta diffe- s a p p i a m o renziata, a motorini e, tutti che la qualche volta, anche d i o s s i n a alle auto in sosta. Non crea danni c’è allarme diossina alla salute ma eviden- l’emergenza rifiuti o che tenga, appiccare temente a loro non contro la riapertura l’incendio di un cas- importa. A loro im- della discarica dei Pisonetto è una moda porta solo divertirsi, o sani, il loro scopo è che ha fatto presa nei come dicono loro, solo quello di fare giovani del quartiere. “pariare”. La loro non danni in maniera graIn barba all’allarme è una protesta contro tuita. E ci riescono molto bene: infatti una delle conseguenze delle loro imprese è che le fiamme a volte raggiungono le facciate dei palazzi o, molto più spesso, danneggiano le cabine della società telefonica, lasciando i residenti senza linea. Ma non (quello che resta di una campana per la importa tanto ci sono i raccolta del vetro in via Provinciale) cellulari… di Antonio Di Maio T Pianura MAGGIO 2008 così, prega oggi, prega domani (gli Italiani, si sa, sono un popolo di Santi e di Navigatori Satellitari), avvenne il tanto atteso Dott. Miracolo: come Giovanni Spina Gesù, tornato alle folle dopo 40 giorni passati nel deserto, così Lui, il nuovo Messia, era di nuovo fra noi. Il popolo aveva esorcizzato il demone Romano, reo di tutti i mali della Terra (compreso lo sgambetto a Zalayeta, con conseguente mancato scudetto al “Napoli”). Il popolo aveva capito che in Italia non ci sarebbero più stati né la classe operaia, né i pensionati sociali, né i precari da tutelare, e aveva furbescamente annullato la Sinistra. Ma esiste veramente, questo popolo? La gente se lo era chiesto, e si era risposta: no, il popolo non esiste, è un’invenzione della Sinistra! E se non esiste il popolo, perché deve esistere la Sinistra? D’altronde, se è vero che anche i ricchi piangono, significa che stiamo tutti sullo stesso yacht. Gennaro si avviò con E l’angolo della poesia Pulcra sicut Luna, calida sicut Sol Se pure un giorno scoprirai quello che più ti sta a cuore… Se pure un giorno riavrai quello che oggi senti lontano e freddo… Se pure un giorno sentirai di aver vissuto ieri e di vivere oggi l’estasi di quell’Amore da sempre sognato e che tenne acceso il tuo Sole… sappi che oltre questi confini e al di là di questi sentimenti esiste un Amore più grande: ed è quello che tu, bella come la Luna, che nasconde agli altri la sua faccia vera, tu, calda come il Sole, che fa vivere tutto quello che ha vicino, hai acceso un giorno nel mio cuore. So solo che troverò la mia pace quando tu troverai la tua pace, so solo che sarò felice di saperti felice: non importa se qui o in qualche parte che tu sola conosci. So solo che senza la tua presenza non può esserci la gioia: perché tu sei bella come questa Luna, che vedo scomparire nel mare, perché tu sei calda come questo Sole, che sta nascendo dietro le colline. questi pensieri verso il Vomero, su quella montagna dove Silvius Christ Superstar sarebbe andato a risiedere durante i suoi soggiorni napoletani, a godersi il meritato riposo, dopo aver spazzato le strade di Napoli, insieme a Umbertus e a Gianfrancus. Già immaginava il Sermone della Montagna del Vomero del nuovo Unto del Signore. Ma perché, si chiese Gennaro, non aveva progettato di farlo a Pianura, il discorso, magari su di una bella montagna di spazzatura, che solo Lui, con le sue potenti ramazze spaziali, poteva far scomparire? D’altronde, Lui era avvezzo ai miracoli: era riuscito a mettere insieme Gianfrancus ed Umbertus, il paladino dell’Unità d’Italia e l’Eroe dei Due Mondi: il mondo dei Nordici, con le loro fabbriche e la loro ricchezza, e il mondo dei Sudici, con la nostra precarietà e la nostra monnezza, da cui solo Lui ci avrebbe salvato, abolendo l’ICI: se da SUD-ICI aboliamo l’ICI, saremmo diventati solo SUD: come la Florida, come la California, come i Mari del Sud, pieni di belle donne e di atolli misteriosi, da dove le Parabole del nuovo Messia avrebbero trasmesso “L’Isola dei Rattosi”. Gennaro già lo vedeva, il nostro Salvatore, affacciato al balcone della villa vomerese, ad elencare la lista dei nuovi Mini-Apostoli (per carità, non fraintendete: il Mini-Apostolo non è un piccolo apostolo, ci mancherebbe! E’ uno dei 12 MinistriApostoli di Silvius): “Mini-Apostolo della Sanità: Lazzaro. Chi più di lui, che è stato all’altro mondo, potrà fare qualcosa per la Salute Pubblica? Il suo motto sarà: ‘Alzati e cammina!’. E il costo della Sanità Pubblica sarà azzerato. E se qualcuno non si fidasse, potrà sempre farsi un’assicurazione privata! Mini-Apostolo delle Poste: San Paolo. Sì, quello dello stadio del Napoli, che fece il miracolo di Maradona e dei due scudetti, e che nel tempo libero scriveva Epistole a tutto il mondo. Mini-Apostolo dei Trasporti: San Giuseppe, che riuscì a trasportare la Madonna e il Bambinello fino in Egitto su un asinello. Mini-Apostolo dei Lavori Pubblici: San Tommaso, quello che “se non lo vedo, non ci credo”. Mini-Apostolo della Giustizia: Giuda. Non storcete il naso: perché Giuda non sarebbe in grado di tradire, come qualche suo predecessore? ”. Gennaro continuava a camminare, e già immaginava fra sé il Discorso di Silvius:“Beati i poveri e gli affamati, che lasciano a noi ricchi i soldi e il cibo migliore. Beati quelli che piangono, che permettono a noi ricchi di ridere alle loro spalle. Amate i vostri nemici e fate del bene a chi vi odia: se no, come potremmo continuare a prenderci gioco di voi? Porgete sempre l’altra guancia, se no come potremmo continuare a schiaffeggiarvi? Bussate, tanto non vi sarà aperto. Chiedete, tanto non vi daremo niente. Date a Cesare (cioè a me) quello che è di Cesare, e date a Dio (cioè a me) quello che è di Dio: insomma, datemi tutto quello che avete e non aspettatevi niente in cambio. Non giudicateci, tanto i giudici non avranno più potere contro di noi. Non condannateci, tanto in galera va solo chi ruba per fame. Beati quelli che hanno sete di giustizia, perché saranno giustiziati (vedi Falcone e Borsellino). Non guardare la trave nel mio occhio, ma occupati della pagliuzza che è nel tuo occhio. Non preoccupatevi del vostro domani, ma preoccupatevi del mio domani. Guardate gli Agnelli di Torino: essi non tessono, non filano, eppure…”. Finalmente Gennaro era arrivato al Vomero. Si guardò intorno, e già immaginava il giorno in cui sarebbe arrivato Lui: la manna sarebbe caduta dal cielo, e i napoletani l’avrebbero raccolta a piene mani. La spazzatura sarebbe sparita come per incanto, e se qualcuno avesse avuto l’ardire di gettare una carta a terra, subito sarebbe passato un Angelo a raccoglierla. Passò davanti alla Posta, dove, al posto delle odierne lunghe file di pensionati delusi, avrebbe trovato parcheggiate le limousine, che avrebbero accompagnato gli arzilli vecchietti a ritirare i nuovi ricchi assegni dell’ INPS, trasformato in Istituto Nazionale Paradiso Sociale. Passò davanti ai Supermercati, già pronti a regalare a tutti ricche spese a costo zero, e con in omaggio uno sconto del 1000% su tutti i prodotti, con il diritto di portarsi a casa anche le cassiere, tutte reduci dalle selezioni di Miss Italia: aspettavano solo il pronti-via di Silvius. Tentò di attraversare la strada fra via Campanile, 89 file di macchine, e pensò che il problema sarebbe presto scomparso: il traffico è colpa della sinistra, basta regalare a tutti l’elicottero personale e il problema scompare: e Silvius era lì per questo! Guardò gli alberi, rinsecchiti dall’inverno crudele, e pensò che presto ci sarebbe stata solo un’eterna primavera: bastava volerlo, aveva detto Silvius: non più piogge o neve, o afa irrespirabile: Silvius avrebbe emanato nell’aria un fresco venticello, con un piacevole sentore di ciclamini in fiore: mai più l’aria puzzolente di sinistra! Gennaro si fermò un attimo: avrebbe voluto mangiarsi una pizza, ma si accorse di non avere abbastanza soldi. Pensò a quella regina francese che, al popolo che si lamentava della mancanza del pane, rispose: “Perché non vi mangiate le brioches?”: e il popolo si incazzò… pardon, fece la Rivoluzione Francese e, a quella regina, le tagliò la testa, senza nemmeno fare le elezioni anticipate! Gennaro non si perse d’animo: entrò nel migliore ristorante del Vomero, ordinò di tutto, dall’antipasto al limoncello. Al momento di pagare il conto, lasciò qualcosa nell’apposita cartellina di pelle e scappò via. Quando il cameriere l’aprì, al posto dei soldi, trovò un ritaglio di giornale, con la eco-balla della cordata, che, prima delle elezioni, doveva acquistare l’Alitalia (e che, dopo le elezioni, s’era già scordata di tutto!) e un bigliettino, su cui Gennaro aveva scritto: “Tra poco passa Silvius: metti tutto sul suo conto!”. Posta La imbro po st Nulla io ti chiedo per me, ma tutto io chiedo per te: e non so dirti se questo è l’Amore che cercammo, né mi interessa saperlo. Dal Vangelo Apocrifo di Silvius: “L’importante è dirle, le cose, anche se sono tutte balle economiche!” a dat T Le eco-balle e ale 12 Il Corriere di Un bambino già criminale? Venerdì 11 aprile, verso le 14,30, stavo rientrando a casa in via Parroco Russolillo. All’altezza del Vocazionario sono stata avvicinata da due ragazzini dall’apparente età di 1011 anni; portavano lo zainetto scolastico sulle spalle. Uno di loro mi ha chiesto qualcosa; ho pensato che volesse sapere l’ora e mi sono affrettata a rispondere. Ma quello ha estratto un temperino e con fare minaccioso mi intimato di consegnargli la mia borsa. Sono rimasta sorpresa e allibita, perché mi trovavo di fronte veramente a due persone, poco più che bambini. Per fortuna l’altro ragazzino ha avuto uno scatto verso il suo amichetto e, tenendolo per le braccia, lo ha allontanato da me. Poi se ne sono andati tranquillamente, senza minimamente affrettarsi, mentre io urlavo tutta la mia rabbia e li coprivo di improperi. Non c’era anima viva per la strada; né qualcuno affacciato dalle case circostanti. Il fatto mi ha profondamente colpito e, tutto sommato, considerando pure che ho più di 70 anni, credo che mi sia andata bene. Maria S. 13 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 SMS RUSSO I: LA SCUOLA APERTA AL TERRITORIO Iniziative e progetti proposti ad alunni e genitori (il gruppo organizzatore del progetto “scuole in rete” insieme al Liceo di Maria Palma Gramaglia a Scuola Media Russo di Pianura si è, da sempre, caratterizzata sul territorio per un ampio ventaglio d’offerte formative che promuovono attività e progetti con l’obiettivo di fornire un efficace supporto alle azioni destinate alla promozione sociale e culturale di tutti gli studenti, anche quelli ospedalizzati che, quindi, hanno difficoltà a seguire regolarmente le lezioni in aula. Già da qualche tempo, nella scuola pianurese, un gruppo di docenti coordinati dalla professoressa Marilena Pensiero, aderisce all’iniziativa La scuola in ospedale. Presso il 2° Policlinico di Napoli, è attiva una sezione distaccata della Russo, nella quale sono accolti bambini e adolescenti con diverse patologie a lunga o a breve degenza e i genitori degli stessi che spesso sono obbligati, per fini terapeutici, all’assistenza ai propri figli. Grazie a questo servizio si assicura agli alunni di non interrompere il proprio corso di studi (interruzioni che spesso si trasformano in abbandoni scolastici o ripetenze) ma si offre loro un servizio scolastico alternativo attraverso lezioni impartite dai docenti della classe di provenienza. Un’altra pregevole iniziativa della scuola Russo è il Progetto Quadrifoglio, coordinato, ancora una volta, dalla professoressa Pensiero, proposto per correggere l’alimentazione dei giovani, nell’auspicio di migliorarla e di renderla più idonea alla loro crescita fisica e psichica. Il progetto è stato supportato L dalla collaborazione del dott. Genovesi, che attraverso una serie d’interventi, ha cercato di illustrare ai ragazzi come alimentarsi, fornen- do loro conoscenze e strumenti attraverso i quali mangiare correttamente. Gli alunni, tra i quali gli allievi della II C, hanno mostrato di apprezzare l’iniziativa e hanno partecipato con entusiasmo alle discussioni che sono seguite alle lezioni. Sempre nell’ambito di questo progetto, alcune classi, tra cui quelle del corso B, hanno trascorso una giornata presso l’azienda agrituristica Barbati di Roccabascerana (AV), nella quale si effettuano attività di Fattoria Didattica. L’esperienza presso questa struttura, ha appassionato i ragazzi che hanno potuto vedere dal vivo capre, mucche e maiali. Il sig. Biagio, proprietario della tenuta, ha accompagnato gli alunni e i professori, nella visita dell’azienda, consentendo loro di montare il pony e di guidare il tratto- re. Ma il momento che più ha galvanizzato i ragazzi è stata la lavorazione del formaggio: agli alunni è stato consegnato del formaggio fresco con il quale è stato prodotta una formina di caciotta che ognuno poi ha portato a casa. La giornata si è conclusa con la visita della cantina, nella quale erano conservati i prodotti più svariati, dalla marmellata al salame, dal vino ai formaggi. Raccogliendo le impressioni dei ragazzi, ciò che ha colpito di più di questa full imersion nella natura, è stato vedere da vicino gli animali, ascoltare i loro versi e toccarli, un’esperienza del tutto nuova per chi di solito è abituato a respirare lo smog e ad ascoltare il rumore del traffico. Ma la scuola Russo è attenta ai bisogni della sua platea a 360 gradi e per questo ha aderito, ancora ad un progetto, Scuole Aperte che vede coinvolte alcune istituzioni scolastiche del nostro territorio. Il Dirigente Scolastico della Russo, Carmine Amelio, pianurese e perciò ancora più attento alle problematiche del quartiere, insieme ai dirigenti dell’8° e 72° Circolo Didattico, Pes e De Gregorio e al Dirigente del Liceo Copernico di Fuorigrotta, Rodelli, ha attivato un programma d’alfabetizzazione scientifica, presso i laboratori del Liceo, che vedrà coinvolti gli alunni delle prime classi a partire dal 1 settembre; da aprile, invece, il prof. Nardiello tiene delle lezioni di scacchi agli allievi, che si concluderanno con un torneo il 5 giugno prossimo, a chiusura dell’anno scolastico. Modena - Napoli: un gemellaggio all’insegna dei valori dello sport Torneo Under 15 organizzato dalle società di basket di Pianura con la partecipazione della scuola basket di Modena. di Fabio Esposito abato 4 e Domenica 5 maggio si è svolto a Pianura un quadrangolare tra gli Under 15 eccellenza delle compagini: Sporting Portici, S. S. Eldo Basket Napoli, Pianura progetto basket (Sporting Club) e Scuola Basket Modenese. La manifestazione, organizzata dalle società di basket pianuresi ha avuto il duplice obiettivo di ridare nuova linfa all’immagine di Napoli,deturpata continuamente a causa dell’emergenza rifiuti che attanaglia la nostra città, dando un segnale forte e positivo proprio dal territorio maggiormente colpito nei mesi scorsi e di creare un rapporto di amicizia e collaborazione con la città di Modena. I ragazzi modenesi, guidati dall’ex guardia pianurese Stani Manna, sono stati ospitati dalle famiglie dei coetanei pianuresi che oltre ad accoglierli degnamente, hanno accom- S pagnato loro a visitare le bellezze di Napoli e gustare anche le primizie gastronomiche partenopee. Nel corso dei match sono emersi l’agonismo ed allo stesso tempo lo spirito sportivo e la correttezza dei giovani cestisti che sono stati applauditi da un pubblico folto ed entusiasta; per la cronaca il torneo ha visto il successo della corazzata Eldo che in finale ha battuto Modena ma al di là del risultato ciò che preme sottolineare è l’importanza di aver potuto vivere due intense giornate di sport grazie anche al patrocinio del presidente della IX Municipalità Tirelli che ha premiato i partecipanti e ad alcuni sponsor locali che hanno creduto nella validità del progetto e non hanno voluto far mancare il loro fondamentale apporto. foto: Gianni Palmers 14 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 “CONFIDENZE” NOTIZIE ANTICHE COME PAGLIUZZE D’ORO spettacolo: “Poverina, a nostra “confiha perduto la mamdente” si rivela ma/ piange e prega, davvero genenon torna più./ Mi rosa. Ha in mano un sembrava in un sogno certo numero di foto vederla/ bella come con personaggi ed un angel di Dio.” ambienti di una PiaQualche nome delle nura di tanto tempo antiche allieve: le sofa. Fa scorrere le foto, relle Anna e Giuseptutte rigorosamente in pina Modugno (quebianco e nero, poi st’ultima la Superiora chiede: Questa ti può della Casa Madre delservire? (per l’articole Suore Vocazioniste lo, s’intende). Poi ag(Anni 50, un allegro Carnevale con i bambini a Pianura, Maria Mogiunge:”Va be’, vedi lino, Anna Fontana, tu”. Noi le guardiamo sotto il portico della chiesa San Giorgio) con la defunta sorella, tutte con grande cuvuole sposarsi con nessuno. Diranno che, come molti suor Enzina, Elena Di Vicino… riosità ed ognuna Siamo nel ’47, la guerra è finita da poco. Ed a altri, è morto, nella campagna di Russia, per il forte gesembra suggerirci un proposito della guerra veniamo a sapere: ”Suo- lo: la neve gli ha congelato i piedi, che non riescono più pensiero o rischiararci nava la sirena e via, di corsa, verso il ricovero, a camminare. Di qualche altro pianurese la salma sarà le idee sul passato di portandosi appresso i bambini, alcuni in fasce. riportata a Pianura e ad essa saranno tributati funerali un ambiente lontano, Lì si dormiva in una grotta, a volte infilati in solenni. Qualcuno, invece, vuole partire volontario, coche sembra avere per sacchi. Qualche bambino, per la fretta, rischiava me “camicia nera” e per questo lascia la moglie, che ha noi sempre qualcosa di perdersi per strada. Non c’era da mangiare, si appena partorito. La moglie ancora vivente, abita a Midi nuovo. Ascoltiamo mangiava polvere di uova, che davano gli Ame- lano. Lui non è più tornato. Qualcuno, con un camion, il commento della noricani. C’erano pidocchi e zecche. C’erano i di- ce n’era uno solo - andava per le campagne a fare provstra amica, cerchiamo sertori, che si nascondevano nei solai. Qualcuno, viste, quelli più fortunati cercavano di aiutare, come podi prendere nota di unico figlio maschio, non vuole andare in guer- tevano. Finisce così l’incontro con la nostra amica, che qualche particolare. (giovani dell’azione cattolica ra. Si cerca di convincerlo:” Non bisogna essere ci sembra come una miniera, preziosa per queste notiCosì le foto scorrono e disertori, bisogna combattere per la patria. E lui ci presentano: posano sulle scale (M.F.) parte. Ma non farà più ritorno. La fidan- zie, che noi raccogliamo come pagliuzze della nostra - Don Ugo Fraracci, della chiesa San Giorgio) zata, dopo molti anni, lo aspetta sempre e non microstoria locale. primo Padre Generale, ANNA MELE successore di Don Giustino M. Russolillo, ricco di spiritualità; - Un allegro Carnevale: bambini in maschere, in posa “Canti flegrei” sotto il portico della Chiesa di San Giorgio, circondati dai sorrisi delle giovani donne che hanno preparato i loro costumi. Siamo, all’incirca, nella prima metà degli anni Cinquanta; - Qualche anno più indietro: il vescovo Monsignor Sorrentino con giovani donne dell’Azione Cattolica; Prof. Angelo Scarlatella dal carattere languido ed inquieto, notte per cercarla, per vederla, - Sacerdoti pianuresi che partono come missionari in ai ritornelli che hanno un carattere per trovarla, per confondermi e Argentina; “Era de maggio e te cadeano nzi- più deciso e conciliante. Il ritmo sparire tutto in lei…) - (R. Wa- Don Cesare, nei tempi in cui fu parroco di Pianura; no a schiocche a schiocche li cce- di valzer lento scandisce incessan- gner - Tristano e Isotta). Ma Di - Ancora sotto il portico della Chiesa di San Giorgio. rase rosse, fresca era ll’aria e tut- te l’intera composizione. La forte Giacomo con i suoi capolavori (riUn banchetto su cui sono poggiati libri in vendita, alleto lu ciardino addurava de rose a modernità della scrittura musicale cordiamo che fu autore anche di stito dalle suore di san Vincenzo. Le suore illustrano anciente passe.” ha consentito a questa antica can- Marchiare, ‘E spingole frangese, che i testi, qualche ragazzo, preso dalla curiosità, sfozone di rinnovarsi costantemente. Palomma ‘e notte, ecc…) voleva glia uno dei libri; la prima strofa della can- Tra le edizioni classiche del brano raggiungere un obiettivo ben pre- In partenza per Lourdes, per assistere i malati: un pazone “Era de maggio”. ricordiamo quelle dei tenori Tito ciso che potremmo definire “rinadre vocazionista con due giovani assistenti; Questa celeberrima aria Schipa e Luciano Pavarotti. Le scimento napoletano”. Era quella - L’Azione Cattolica ha molte iscritte. Le giovani prepanapoletana fu composta nel 1885 edizioni non classiche sono prati- infatti l’epoca di Croce, Imbriani, rano le bambine per la prima Comunione: foto di un in occasione della riedizione della camente innumerevoli. Diversi Russo e tanti altri nomi storici delgruppo, sulle scale della chiesa di San Giorgio. Sul pilafesta di Piedigrotta che nell’anno cantanti napoletani più o meno no- la nostra città. Personalità rare che stro della stessa un manifesto su cui leggiamo il titolo: precedente, a causa di un’ epide- ti si sono cimentati nella difficile concorrevano ad elevare il livello IL COMITATO – PER I FESTEGGIAMENTI DEL mia di colera, non si era svolta. impresa di interpretarlo (Massimo culturale partenopeo in modo siCORPUS DOMINI DI VIA GIORGIO DE GRASSII; Gli autori furono il compositore Ranieri, Nino D’Angelo, ecc.). gnificativo. Ma Napoli soffriva - Ancora gruppi di giovani, in divisa di Azione CattoliMario Costa (Taranto, 1858 – Ma anche i non napoletani ci han- anche di mali antichi. Il colera dica, posano con uno sfondo eccezionale: il Vesuvio ed il Montecarlo, 1933) ed il poeta Sal- no provato con risultati più o me- ventò endemico in quel tempo e Golfo di Napoli. Siamo a Posillipo. Le giovani, in duvatore Di Giacomo (Napoli, 12 no buoni (tra essi: Lucio Dalla, per decenni. L’analfabetismo, la plice fila, alcune appoggiate ad un muretto. Una, alta marzo 1860 – Napoli, 4 aprile Renzo Arbore e l’Orchestra Italia- fame il degrado della città ragsullo stesso muretto, regge la bandiera dell’associazio1934 ). Il brano racconta di una na, Franco Battiato). giungevano in certi quartieri livelne. Gemella di questa, l’altra foto che ritrae lo stesso coppia di innamorati che per un Perché una musica così lontana li allucinanti. Il nostro fece della gruppo con un padre vocazionista; imprecisato motivo si separano il nel tempo continua a suscitare tan- festa di Piedigrotta la leva princi- In quest’altra c’è sempre un muretto, sempre un grupmese di maggio e si danno appun- ta attenzione? La risposta è sem- pale di tale opera di rinascita. po. Questa volta è di bambini ed il muretto li separa da tamento nello stesso mese, l’anno plice: perchè è un capolavoro, una Quella che in epoca borbonica non una delle tante campagne di Pianura del tempo. Una dopo. Questo appuntamento si tra- perla rara! era altro che una parata militare, si passeggiata nel verde con due giovani accompagnatrici; sforma in un vero e proprio giura- Oltre alla musica testè descritta, trasformò in una parata musicale, - Bambine, con volti felici e sorridenti insieme con giomento d’amore. Ed ecco che al so- che emoziona anche l’ascoltatore poetica ed artistica di livello eccevani esponenti di Azione Cattolica; praggiungere del fatidico mese più distratto, ci sono le parole. Es- zionale. Ma la spinta iniziale im- Processione in doppia fila, giovani con velo, abito e l’innamorato fa ritorno come un se sono poesia pura. Salvatore Di pressa da Di Giacomo col tempo scarpe bianchi; uccello migratore che non dimen- Giacomo fu un uomo di cultura si esauriva nel manierismo degli - Interno della parrocchia di san Giorgio: nei pressi deltica il cammino. La coppia si ri- europea, oltre che poeta, dramma- anni ’20 e ’30 del ‘900, condiziol’altare, numerosi fedeli; compone. Il tempo non ha scalfito turgo e autore di canzoni, fu diret- nato non poco dalle pressanti ri- L’ultima foto ritrae ragazze , che dopo la scuola, vanil loro amore, anzi, lo ha accre- tore della biblioteca “Lucchesi chieste delle industrie discografino ad una scuola di ricamo, in un giardino di via Vecsciuto. La canzone si conclude Palli” e studioso della lingua e che. Le nuove canzoni col tempo chia, al confine con vico Carrozzieri (l’antica “Chiazzucon parole forti (…ll’acqua llà delle tradizioni popolari parteno- perdevano ambizioni e si allontalella”). La loro “maestra”, una vera e propria animatrice dinto nun se secca maie, e ferita pee. Il suo europeismo di matrice navano sempre più dallo spirito che le fa anche cantare e recitare, si chiama “Reveneld’ammore nun se sana…) ma an- tardo-romantica ci porta lontano. genuino iniziale. Il rinascimento la”, cioè Divina. La signora Divina è oggi ultranovanche festose (…Core, core! core La frase conclusiva della canzone napoletano auspicato da Di Giacotenne. Allora allestiva un vero e proprio teatrino, in cui mio, turnato io sò, torna a maggio (…fa de me chello che buò!) fa mo non arrivò e temo che, se non il sipario era formato dalle lenzuola che pendevano dale torna amore…). pensare ad un annullarsi dell’a- ci diamo un po’ da fare, quel le corde. Lì le ragazzine recitavano per spettatori che La musica del compositore taran- mante nell’amata quasi wagneria- “maggio” non arriverà presto… sedevano su scranni e pagavano anche un certo bigliettino Mario Costa alterna le strofe, no (…che io possa emergere dalla to. C’è anche chi ricorda qualche battuta di un antico L “Era de maggio” e Salvatore Di Giacomo E’ 15 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 VILLA PLANURIAE MAJORIS, UNA CULTURA DI VITA I nonni raccontano ai nipoti la seconda volta, quest’anno, che col nostro lavoro di programmazione scolastica - materie Storia, Educazione Civica e Geografia, con gli alunni di I A della s.m.s. “G. Falcone”- possiamo avvalerci di un importante contributo, che ci viene dall’ambiente esterno. I ragazzi hanno fatto una serie di interviste ai nonni, che hanno rilasciato preziose testimonianze sulla Pianura dei loro tempi. Noi le abbiamo messe insieme, con il risultato della seguente “composizione”: La signora Anna Criscuoli, nata l’8-8-1929, nonna di Viglione Anna, dice: «Il centro di Pianura era piazza San Giorgio, con la relativa chiesa. Poi c’erano via Napoli, via Camaldoli, via Dell’Avvenire, via G. De’ Grassi e Corso Duca D’Aosta. Erano queste le strade più importanti. C’era molta terra coltivata a frutta, c’erano molti vigneti ed alberi di noci. Abitavo in un cortile al Corso Duca D’Aosta, al numero 32: era un cortile con molte famiglie, che si volevano bene. I miei genitori erano contadini ed avevano un pezzo di terra in prossimità dell’attuale bar San Giorgio, dove ora sorge il parco Falcone - Borsellino. Qui coltivavano la terra e vivevano coi suoi frutti, allevavano anche polli, conigli, maiali e mucche. L’unico reddito era il ricavo della raccolta delle noci. Ho frequentato la scuola di avviamento al lavoro, “Coppino”, al Vomero. Andavo a scuola a piedi. Ho frequentato fino al secondo anno, che con la venuta degli americani, durante la seconda guerra mondiale, i miei genitori avevano paura di mandarmi da sola: si diceva che i marocchini, alleati degli americani, approfittavano delle ragazze. E così era. All’epoca mia c’era il Fascismo: tutti i giovani aspettavano il sabato per andare a fare ginnastica. Io ero una piccola italiana, poi c’erano le giovani italiane ed i figli della Lupa. Gli uomini erano giovani fascisti ed avanguardisti. Si facevano le gare ed eravamo pre- E’ miati: io ero la caposquadra. Le squadre gareggiavano davanti alle autorità del Comune e della scuola. Una volta vinse anche la mia squadra». La signora Rosa Di Fusco , nata il 4-1-1951, nonna di Rosa Forino racconta: «In autunno ci divertivamo a fare la vendemmia. Gli animali allevati erano tanti, tutti nelle stalle. C’erano polli, maiali, vitelli e mucche. Era raro vedere qualche auto, si passeggiava con le bici e carri trasportati da cavalli. Però la maggior parte delle persone camminava a piedi. Le case erano quasi tutte a piano terra, non avevano pavimenti o termosifoni. Erano costituite da due stanze: una piccola cucina con la credenza, lunghi tavoli e sgabelli di legno e poi la camera da letto, dove, tante volte si dormiva in dieci. Le coperte erano fatte di lana ed i letti di ferro. Fuori della casa, nel cortile, avevamo una baracca, dove in estate si cucinava .Accendevamo il fuoco e sul tripode (o’ trebbeto) poggiavamo la pentola col cibo da cuocere. Le bottiglie ed i piatti si lavavano con le Pianura fra riti, magie e superstizioni di Arturo Longobardo e antichità pianuresi sono avvolte nel mistero e nella leggenda. A differenza delle imponenti quanto silenziose rovine di altri più famosi e più noti luoghi dei Campi Flegrei, quelle pianuresi sono percorse da voci e da suoni, quasi che gli antichi abitatori non le avessero abbandonate da tempo immemorabile, ma che ancora oggi si aggirino tra le mura sbriciolate dal tempo e dalle intemperie. E allora bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, bisogna procedere con cautela, perché spesso si tratta di tombe e la pietà cristiana e il rispetto verso questi luoghi sacri diventa un obbligo e il pericolo della “profanazione” ci accompagna sempre e dovunque. Il fatto che fossero tombe pagane non dissuase mia sorella dal far dire una messa di suffragio, allorché il marito ne scoperchiò alcune in fondo a Via San Donato per costruire una casa, nella seconda metà degli anni settanta del secolo andato. Tombe povere, senza affreschi, senza suppellettili d’oro o d’argento, tutte però con la monetina di rame serrata tra le labbra, l’obolo per assicurarsi l’ingresso nell’aldilà. Niente epitaffi che valgano a perpetuare il loro nome e le loro gesta. E così una voce gliel’ha data la tradizione popolare che ha eletto questi siti a luogo del mistero e dell’ultraterreno. Tesori da poter sottrarre con l’aiuto di formule magiche e con la presenza di “anime innocenti” da sacrificare al Maligno. Naturalmente solo a certe ore (dopo la L mezzanotte) e in determinati periodi dell’anno (la notte di Natale), perché più empio appaia il gesto a coloro che intendano compierlo. E demoniaco appariva a noi bambini la partecipazione a queste azioni e terribile e mostruoso il pensiero di esserne coinvolti; monete luccicanti che illuminavano le nostre serate davanti al focolare della nonna, che con voce un po’ cantilenante raccontava di animali strani, di strani omini in abiti monacali che quelle monete distribuivano a tutti coloro che avevano sufficiente ardire da avventurarsi da soli, in quelle ore ed a quelle condizioni, incuranti delle voci che il vento amplificava e delle ombre che le poche luci allungavano a dismisura e che ti ghermivano per portarti via per sempre! Ora le luci hanno cancellato le ombre e il vento non ha più voce; e la nonna se l’ è portata via il tempo. Case, palazzi: quante case, quanti palazzi dagli anni settanta ad oggi!? Quanti siti sono scomparsi avvolti dal cemento, sepolti in modo definitivo da coloro che vivono solo il presente, il loro presente, incuranti della memoria collettiva di cui le “pietre” sono testimonianza! La zona del Polo Artigianale, all’interno della quale si trova uno dei siti più interessanti e meglio conservati del periodo “tardo antico” (raffigurato anche nella testata di questo giornale), è diventata una discarica maleodorante, che è possibile attraversare solo tappandosi il naso. Si potrà risanare un giorno (non lontano), restituendo ai pianuresi la loro passeggiata archeologica? erbe. Gli indumenti si lavavano con la soda e con un sapone molle. Nel cortile c’era un pozzo che raccoglieva l’acqua piovana, presso di esso c’era una ruota che serviva per tirare su il secchio con l’acqua. Le chiese erano formate da un solo ambiente, che aveva un piccolo altare e delle immagini sacre. Anche la scuola che frequentavo aveva poche classi. A scuola si mangiava nel refettorio, noi portavamo da casa le scodelle, nelle quali le bidelle ponevano il cibo caldo. Di solito tutti frequentavano fino alla quinta elementare, ma chi aveva più soldi frequentava le medie. Le botteghe erano poche. C’era il calzolaio che ci costruiva le scarpe, prendendoci le misure. Per i vestiti c’erano le sarte. Noi avevamo le trecce per una settimana, non esistevano parrucchieri». La signora Varchetta Filomena, nata il 17/ 4/1938 , nonna di Gabriele Salvatore ricorda: «Abitavo in via G. De’Grassi, vicino al municipio. Ai miei tempi non c’era l’acqua in casa, quasi tutti i giorni con grandi taniche andavamo alla fontana pubblica per riempirle. Non c’erano negozi, solo qualche piccolo bar che faceva il caffè, qualche macelleria, qualche fruttivendolo, qualche salumeria e poche altre piccole botteghe. C’erano poche cose, ma genuine, come le uova fresche. Poi il sale, la farina, la pasta, l’orzo, il caffè, l’olio si vendevano sfusi, non confezionati. Il sale ed il caffè venivano macinati al momento». La signora Giuseppina Pomaretti, nata il 318-1940, nonna di De Simone Francesca, rammenta: «Nel cortile si svolgevano anche matrimoni, battesimi e prime comunioni. Il cortile era l’unico luogo di libertà delle persone. Lì c’era il forno, il pozzo ed il bagno, che tutti potevano usare. Al mattino le persone portavano negli orinali i loro bisogni nel bagno comune. Di pomeriggio le donne si sedevano al centro del cortile e chiacchieravano, la sera i bambini giocavano in cortile. I giochi di tanto tempo fa erano: nascondino, acchiapparello, la settimana, prendere e liberare, l’altalena. Le strade non erano asfaltate, ma fatte di basali di piperno». La signora Di Donato Anna, nata l’11-5-1954, nonna di Di Vicino Simona rievoca: «C’erano tanti fiori di peschi. Quando era primavera si sentiva nell’aria il profumo dei fiori e gli uccellini che cantavano. Durante il tempo della mietitura del grano, il raccolto era abbondante ed i granai erano stracolmi. Il lavoro dei contadini era lungo e faticoso, ma dava soddisfazioni». La signora Castellammare Nunzia, nata il 7-71932, nonna di Sara Fontana ricorda: «Pianura era un piccolo paese immerso nel verde e con pochi abitanti, tanto che ci conoscevamo tutti. Le case si trovavano soprattutto nel centro storico. I rapporti con il vicinato erano molto stretti, tanto da sembrare tutti un’unica grande famiglia. Un punto di ritrovo molto importante era piazza San Giorgio: lì si trovava la chiesa, dove la prima messa era celebrata da don Giustino circa alle quattro del mattino, per i contadini, che dovevano andare presto al lavoro. Inoltre c’era anche un cinema al Corso Duca D’Aosta, si chiamava “Impero” e lì, a volte, andavamo a vedere qualche film. Ricordo che nei pressi della chiesa San Giorgio c’era un vecchietto, che aveva un chiosco, dove, d’estate, vendeva granite e, d’inverno, le castagne bollite con foglie di alloro, che noi compravamo dopo la messa. Quelli che vivevano in campagna non compravano quasi niente, usavano i prodotti della terra. Per le famiglie numerose la carne era un lusso e si comprava raramente. C’erano molti artigiani, che giravano per le campagne e le masserie: il barbiere, l’arrotino, o’ piattaro (colui che aggiustava i piatti con delle ciappe di ferro) e o’ stagnariello (colui che ricopriva di stagno le pentole di rame rovinate). C’era una sola scuola, di fronte all’attuale bar San Giorgio, al Corso Duca D’Aosta e molti bambini, poiché abitavano molto lontano, facevano molta strada a piedi. Altro che pulmini! Ci spostavamo a piedi. Le strade erano in terra battuta e, nei pressi della chiesa san Giorgio, c’erano i “vasali”, lastre quadrate di pietra. Erano pochissime le persone che avevano un’automobile: qualche medico o persone benestanti. C’erano però dei carretti con cavallo che si potevano fittare e, più tardi, gli autobus, che portavano a Soccavo, Fuorigrotta, Vomero e Bagnoli. Qui nell’Italsider, importante industria dove si lavorava l’acciaio, c’erano molti operai pianuresi». La signora Anna Paura - di anni 43 - è amica della mamma dell’alunna Grazia Sessa. Di Don Giustino M. Russolillo sottolinea: «Era una persona piena di carisma e trasmetteva alle persone tanto amore, per i poveri e per i malati aveva un’attenzione speciale, per tutti aveva una parola santa. Fu un uomo davvero saggio, ricolmo di Dio». La signora Rosa Restolfer, nata il 26/7/ 1938, con l’alunna Federica Cotugno rammenta: «La Cumana è stata importante per lo sviluppo di Pianura. Quando ero ragazza, per arrivare alla stazione, percorrevo una piccola strada che fiancheggiava i binari, perché non c’era la strada principale. Dal balcone di casa mia – in via S. Botticelli, 7 - si vedevano allora, negli anni sessanta, i binari della cumana, adesso si vedono solo palazzoni, che furono costruiti, a partire da quel periodo, velocemente ed abusivamente, senza un piano regolatore». Raffaele Scuotto, di anni 63, nonno dell’alunna Alessia Scuotto ci dice: «I Pisani erano un tempo tutta campagna, erano molto isolati: non c’era nessuna scuola e nessun negozio. Dove ora c’è la mia casa, un tempo c’era un campo pieno di viti. Erano tutti contadini, anche il mio bisnonno era contadino e possedeva molta campagna. La cosa più divertente per me era l’altalena che mi costruì il mio papà». La signora Lancellotti Elvira, nata il 21/12/1951, nonna di Simeoli Viviana, sottolinea: «L’illuminazione era molto scarsa, la sera era pericoloso ritirarsi , perché le strade erano isolate e buie». L’alunna Rodomanchenko Liza, di nazionalità ucraina, a Pianura solo dalla scorsa estate, aiutata in famiglia, ci ha portato un lavoro di ricerca sul villaggio di Pianura, detto anticamente Casale Planurii o Villa Planuriae majoris. In esso, tra l’altro, leggiamo: «Il nome di Pianura è antichissimo e risale al VI secolo d. C., quando il duca di Benevento donò questo territorio alla chiesa di San Gennaro ad Corpus, a Napoli. Le origini del villaggio sono collegate allo sfruttamento della cava di Piperno, in via Monti. Molti lavoratori vennero da Posillipo e da Marano e si costruirono delle abitazioni verso la metà del XIII secolo. Man mano che gli abitanti del Casale aumentavano, molti cominciarono a coltivare il terreno». Oggi, tutti viviamo in un villaggio, che è diventato globale, perciò, forse, queste testimonianze che i ragazzi hanno raccolto hanno una valore da non trascurare. Ringraziamo ancora i nonni e quelle persone che, con la loro collaborazione, hanno reso possibile un lavoro del genere. Anna Mele 16 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 L’etichetta dei prodotti biologici La norma è contenuta nella Finanziaria 2008 approvata dal governo Prodi I l settore dell’agricoltura biologica e della produzione biologica in generale è in sviluppo, grazie alla crescente domanda da parte dei consumatori e questo dato ha reso indispensabile una modifica della normativa vigente per dare semplificazione, attualità e organicità alla materia. L’agricoltura biologica fa il suo esordio nei mercati circa dieci anni fa, è una produzione agro-alimentare “pulita” capace di offrire cibi senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, in tutte le varie fasi della coltivazione, trasformazione e stoccaggio. Gli alimenti biologici sono ottenuti senza l’utilizzo di sostanze estranee ai metodi naturali, rispettando la biodiversità, preservando i terreni e gli animali. Gli alimenti biologici si possono riconoscere attraverso un’apposita etichetta. Esiste in materia una specifica normativa europea che prevede il controllo e la certificazione del processo produttivo e del prodotto. Lo scorso 28 giugno è stato approvato dall’Unione europea un nuovo regolamento (Regolamento CE N. 834/2007) relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. La nuova normativa evidenzia in modo chiaro i principi e le norme fondamentali sulla produzione biologica compreso un nuovo regime di importazione e un sistema di controllo più razionale. Prevede che il marchio comunitario introdotto dalla Commissione Europea nel marzo del 2000, fino ad oggi facoltativo in etichetta, diventa invece obbligatorio e può essere accompagnato da marchi nazionali o privati. Potranno avere il marchio solo i prodotti con almeno il 95% degli ingredienti ottenuti con il metodo biologico; i prodotti non biologici potranno comunque indicare nella composizione l’uso di eventuali ingredienti biologici. Un prodotto biologico deve riportare sull’etichetta: 1) la dicitura: prodotto proveniente da agricoltura biologica-regime di controllo CEE; 2) nome e sigla dell’organismo di controllo scritto per esteso esempio: ccpb; codex; imc; ecc… 3) codice del produttore; 4) gli estremi dell’autorizzazione ministeriale per il biologico; 5) sigla dell’Italia (IT) e quella dell’organismo di controllo (codice di 3 lettere); 6) la lettera T per prodotto trasformato e la lettera F per prodotto fresco con il numero di autorizzazione; 7) indicazione sul luogo di provenienza; 8) marchio comunitario; Le voci delle etichette dei prodotti confezionati devono essere presenti anche per i prodotti sfusi. Ad esempio una cassetta di frutta biologica deve riportare un’etichetta con tutti i dati che certificano la provenienza biologica .Non dobbiamo dimenticare che è un diritto del consumatore poter visionare i certificati che hanno accompagnato la merce nel trasporto. Perciò avere un rapporto di fiducia con il proprio negoziante è molto importante, ovviamente una garanzia maggiore è data da quei rivenditori che trattano solo prodotti biologici certificati. Il mancato rispetto delle regole prevede l’immediato divieto di usare l’indicazione di prodotto biologico. Si possono trovare i prodotti biologico in negozi specializzati, e nei supermercati. Molti sono quelli che offrono un buon assortimento di prodotti freschi l cosiddetto “Credit confezionati ed anche tiCrunch”, ovvero la pici regionali tutti ovviastretta del credito che mente certificati. In cre- ha caratterizzato il quascita è il livello dei risto- dro economico a partire ranti che offrono ai loro dalla seconda metà del clienti prodotti da agri- 2007, non rallenta l’intecoltura biologica, per resse degli italiani per il non parlare poi degli credito al consumo e i agriturismi che offrono prestiti personali. Gli oltre al piacere di passa- operatori del mercato colre un po’ di tempo a di- gono sì una retto contatto con la na- maggiore prutura, una serie di artico- denza e oculali: dalle marmellate all’o- tezza nelle delio, dalla frutta alla ver- cisioni di spesa dura biologica. Tutti pro- delle famiglie, dotti che possono esse- in risposta al re tranquillamente degu- clima generastati in loco e acquistati lizzato di sfiNonostante i prezzi dei ducia che si reprodotti biologici siano spira, ma per strettamente legati alla ora non avvertono un calo della domanda di prestiti. Dopo la crescita del 21% nei volumi erogati lo scorso anno, per ora il 2008 sta tenendo le posizioni. Il sistema del credito italiano si è sempre contraddistinto per una grande prudenza nel concedere prestiti ai privati, quindi non si può dire che gli istituti abbiano stretto particolarmente le maglie in questa fase in risposta alla situazione americana dove è giunto al pettine il nodo dei prestiti subprime. Piuttosto la vera novità nel nostro paese è stato aver percepito che abbassando i tassi d’interesse richiesti sui prestiti avrebbe allargato il mercato a una fascia assai ampia di potenziali clienti che fino a quel momento erano stati tenuti alla larga dall’eccessiva onerosità che rendeva di fatto il credito al consumo poco appetibile alla massa dei consumatori. L’Italia resta ancora un’isola felice dove il timore di una ve- stagionalità, essi risultano sempre maggiori rispetto ai prezzi dei prodotti tradizionali. Questo dipende sia dal fatto che la coltivazione biologica richiede costi maggiori – i concimi naturali sono più costosi ed è necessaria maggiore manodopera – sia dal fatto che il mercato biologico è ancora ristretto (occupa solo l’1,5% del mercato alimentare italiano). Oltre a questo, è stato notato un ulteriore incremento di prezzi nel passaggio del prodotto biologico al punto vendita. Con il passare degli anni la risposta dei consumatori a tale aumento dei prezzi dei prodotti biologici è stata però positiva ed i consumatori si sono rivelati più disponibili a pagare di più per alimenti che offrono garanzie di qualità e sicurezza, cambiamento di tendenza forse dovuto ad alcuni disastri come la mucca pazza o l’aviaria. Dirigenti Federconsumatori Campania Avv. Agostino La Rana e d.ssa Anna Ranieri IL PRESTITO BARCOLLA MA NON MOLLA! I ra crisi di liquidità per il momento resta lontano. Alla luce di questo scenario di fondo la lista delle società che vogliono entrare nel settore del credito si allunga per cui chi prima era specializzato esclusivamente in altri campi (ad esempio nei servizi di trading, di investimento, assicurativi) oggi si fa avanti allettato dal mercato. Il risultato è che il settore del credito è diventato sempre più concorrenziale, con un indubbio vantaggio per i risparmiatori: offerte sempre più competitive finalizzate alla crescita dei volumi e delle quote di clientela piuttosto che all’ampliamento dei margini di guadagno degli operatori, rappresentano la normalità. Molti esperti sono convinti che il mercato continuerà a crescere anche se non si sa ancora di preciso entro quali termini; di certo la crescita annua dei nuovi finanziamenti non sarà più a doppia cifra, come è avvenuto tra il 2003 e il 2006, e probabilmente sarà anche inferiore al 9,5% registrato nel 2007. Tuttavia, in un contesto internazionale difficile come quello attuale, si tratta comunque di un buon risultato. Qualche tensione potrebbe piuttosto arrivare dal fronte dei tassi poiché la maggiore concorrenza non basterà a contrastare le tensioni sul credito. I margini d’interesse applicati attualmente sono divenuti insostenibili per cui ci si aspetta, nei prossimi mesi, una crescita di qualche decimo di punto per i costi sui prestiti. Allinearsi alla media europea, che vede rispetto al nostro paese tassi più bassi di almeno un punto, risulterà quindi ancora più difficile tenuto conto anche delle carenze specifiche del mercato italiano come, ad esempio, l’eccessiva durata in sede giudiziaria delle procedure esecutive contro i debitori insolventi che costringe le banche e gli intermediari a sostenere degli oneri di gestione più alti che all’estero. Altro elemento che a breve dovrà essere preso in seria considerazione dal nuovo governo è rappresentato dal bisogno di migliorare la trasparenza del mercato in linea con le imposizioni delle direttive comunitarie: in Italia sono presenti numerosi soggetti che lavorano, più o meno bene, nell’ambito della mediazione creditizia e che spesso vengono criticati proprio per la poca trasparenza dei prodotti e dei servizi offerti. Sarebbe auspicabile un intervento atto a fare un po’ di “pulizia” migliorando in questo modo la qualità del servizio reso alla clientela e tutelando maggiormente quegli operatori riconosciuti come professionali, competenti, seri e trasparenti. Troppe persone si cimentano in questa professione ed è quindi fondamentale stabilire più elevate barriere all’ingresso in un mercato che comincia a diventare saturo e in cui si sente il forte bisogno di premiare i più meritevoli. Dott. Roberto Musella Finanzia Facile 17 Pianura Il Corriere di MAGGIO 2008 Campanile, una stagione di successi e soddisfazioni Vittorie e futuri campioni da Serie A di Alessandro Etzi he a Pianura si respiri aria di grande calcio lo testimonia anche la Campanile, la storica scuola calcio che anche quest’anno ha incamerato numerosi “momenti di gloria”. Ad illustrarci i successi di quest’anno è il presidente Pasquale Pirone, decano del calcio locale: “è stata una stagione gloriosa, come venti anni fa. L’allenatore Polverino con i Giovanissimi provinciali ha quasi raggiunto i play off, ma mancano due giornate al termine del campionato. I Giovanissimi domenica iniziano la Coppa Campania contro il Sant’Agnello, e ci aspettiamo ottimi risultati. Negli altri campionati le squadre si sono tutte distinte, riportando sempre ottimi risultati. La massima soddisfazione però quest’anno c’è l’hanno data Fabrizio Carrella e Stefano Scognamillo, che vestiranno presto le maglie del Siena e del Milan. Spero che i due ragazzi si comporteranno bene, noi siamo veramente contenti per questo loro successo, che segue quello degli anni passati, con nostri giovani che sono andati al Brescia, (Sansovino), Perugina (Ercolano), Napoli (Melcorne), e Padova (Di Fusco). Dovranno adattarsi presto a queste nuove realtà, dovranno comportarsi da professionisti, capire che il loro futuro calcistico dipenderà soprattutto da loro. Dovranno metterci tutto il loro impegno, intelligenza ed educazione. Un’altra grande emozione, questa volta indiretta, arriva dal Pianura: la mia famiglia e il mio staff fanno i più C sinceri complimenti ai fratelli Cafasso, al tecnico e alla squadra, che hanno raggiunto un traguardo veramente unico, portando per la prima volta in settanta anni la squadra nell’Interregionale. I pianuresi devono essere orgogliosi dei fratelli Cafasso e del loro impegno. Cos’altro aggiungere a questa splendida annata, solo i ringraziamenti a tutto il nostro staff tecnico, in particolare al magazziniere Francesco Autiero, sempre disponibile e gentile con tutti” conclude Pasquale Pirone. Anche Gianni Pirone, il dirigente della società, esprime la sua felicità per Fabrizio e Stefano, dando loro preziosi consigli: “a certi traguardi è facile arrivare, ma è molto più dif- I parlarci non crederesti all’esperienza che stanno per fare, all’opportunità che stanno per giocarsi, eppure è proprio vero, Stefano Scognamiglio e Fabrizio Carrella in estate partiranno per vestire le maglie del Milan e del Siena. Giovanissimi, giusto 14 anni ciascuno, eppure per loro si sono mossi procuratori e osservatori delle più importanti squadre professionistiche. Li abbiamo intervistati entrambi per conoscere le loro emozioni, il loro percorso calcistico che a breve li porterà lontano da Napoli. “Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 6 anni, sempre con la Campanile tranne un periodo di prova al Napoli” inizia Stefano Scognamillo, giovane difensore che approderà al Milan, “Abbiamo fatto diversi provini e stage, dopo quello di Priverno, dove c’erano numerose squadre, si sono iniziati a muovere i procuratori del Milan, che dopo due giorni vennero a Napoli per iniziare a parlare con la Campanile. Poi sono andato a Milano, a fare un provino per due giorni. Eravamo pochi ragazzi, ho conosciuto lo staff e li ho definitivamente convinti. Sono veramente felice ed emozionato, è il sogno di tanti ragazzi approdare ad una squadra così importante, e lo è soprattutto per me visto che il calcio è la mia passione. La mia famiglia inizialmente mi seguirà a Milano, dove abbiamo anche altri parenti: non sarà facile stare lontano da casa e dagli amici. Ringrazio la Campanile, gli allenatori, Pasquale e Gianni Pirone, perché questo mio successo è soprattutto il loro, che mi hanno insegnato tanto, mi hanno accolto benissimo ed aiutato a migliorare tecnicamente, a disciplinarmi, a lavorare sodo. L’anno scorso abbiamo vinto il Torneo di Cava dei Tirreni con Mister De Falco, ed è stata la prima di tante soddisfazioni, culminate nella firma con il Milan”. Stefano dedica il suo ultimo pensiero agli amici della Campanile e agli altri giovani calciatori che sperano: “Ai miei coetanei dico di impegnarsi, credere nelle proprie capacità, disciplinarsi già nella scuola calcio”. Fabrizio Carrella invece è un centrocampista, gioca da nove a calcio e da tre è nella Campanile, per lui l’approdo è il Siena: “anche io ho più selezioni e provini, poi mi hanno iniziato a contattare quelli del Siena e sono andato due volte da loro, nella seconda selezione segnai anche due reti. Dopo avvennero i contatti tra le due società e ad agosto partirò per il ritiro. Il calcio è la mia passione, questa esperienza la vedo dura ma sono anche entusiasmato, ho parlato durante i provini con ragazzi che già giocano al Siena e mi hanno detto che si trovano bene, che l’ambiente è sereno. Anche io ringrazio la Campanile, che mi ha sempre aiutato e consigliato, mi hanno dato numerosi insegnamenti e le basi del calcio, tutte cose che mi torneranno utili al Siena” A (da sinistra Fabrizio Carrella, Gianni Pirone, Pasquale Pirone, Stefano Scognamillo) Il pianurese Marco Lentino protagonista nell’Amatori Napoli Rugby l rugby negli ultimi anni è diventato lo sport del momento, si parla addirittura di “rugby mania”, grazie ai recenti successi della nazionale azzurra nel torneo del 6 Nazioni, che hanno aperto le porte della grande visibilità della televisione. I giocatori azzurri adesso sono corteggiati da tv e giornali, innescando a cascata un attrazione di questo sport nei giovani e nei bambini. Ma il vero motivo di tanto successo è da ricercare nei valori e nei principi del rugby che finalmente stanno venendo fuori con prepotenza, e cioè la lealtà, la cavalleria, la disciplina, la solidarietà, in un momento dove il calcio e i suoi antivalori sono entrati in profonda crisi. A Napoli ed in particolare nell’area flegrea di Fuorigrotta esiste l’Amatori Napoli Rugby che dal 1999, in tempi non sospetti quando ancora il rugby era uno sport “minore”, sta sviluppando un impegnativo ed appassionato lavoro di diffusione del gioco del rugby tra i ragazzi delle scuole e dei quartieri di Pianura, Bagnoli, Cavalleggeri d’Aosta, Soccavo, Stefano e Fabrizio, le nuove promesse di Pianura di Alessandro Etzi Pianura e la palla ovale di Fabio Esposito ficile rimanerci, gli servirà l’aiuto delle famiglie per meglio sopportare la lontananza dagli affetti e dagli amici. Con educazione, disciplina e determinazione sapranno farsi valere, e soprattutto non devono dimenticare quanto è importante lo studio. Siamo orgogliosi di loro e sono sicuro che presto anche altri 4-5 ragazzi approderanno in squadre importanti, abbiamo diversi 92-93-94-95 che sono sotto l’occhio degli osservatori. Il mio augurio è che qualcuno tra loro vesta un giorno la maglia della nazionale”. Le squadre, ormai giunte al termine della stagione sono tutte in orbita play off: i minigiovanissimi sono al quarto posto, ad un punto dalla terza, gli esordienti 95 e 96 invece già li stanno disputando. Non c’è altro da aggiungere a questa splendida annata! Mugnano spingendosi fino a Pozzuoli, Giugliano e Scampia. L’Amatori Napoli, associazione dilettantistica e senza fini di lucro, è nata dallo scioglimento del Cus Napoli che militava in serie B; dal settore giovanile è nata la società che tutt’ora milita in serie C nel girone Campania, grazie anche alla passione di un gruppo di amici, rugbisti doc, di età e provenienze socio culturali più disparate, ma tutte accomunate dal virus della palla ovale e dalla convinzione cocciuta che a Napoli il rugby abbia un sapore diverso…il sapore della sfida dei valori positivi universali contro i valori negativi del disagio sociale e della delinquenza minorile. Ecco perchè oggi l’Amatori Napoli Rugby opera all’interno di 8 scuole medie ed elementari, e da 2 anni ha costituito una squadra nel carcere minorile di Nisida, con i ragazzi detenuti. Dall’under 9 fino all’under 19, e la squadra seniores che sta affrontando i playoff per la serie B, ci sono 350 ragazzi che 3 volte a settimana presso il campo del Cus Napoli di via Campegna si radunano per condividere la gioia di questo sport, duro ma ancora puro. Placcaggi, mischie e botte, che rendono la vita sul campo dura, come nella strada, ma circondati da compagni e amici, allenatori e padri, che sono lì per dare sostegno e aiuto. Il fattore sociale del rugby dunque è predominante su quello agonistico, e la più esemplare dimostrazione è il famoso 3° tempo, un rito tutto rugbistico che vede gli avversari, dopo la guerra della partita, incontrarsi dopo la partita per bersi una birra insieme e socializzare, a prescindere dal risultato in campo. Agli sconfitti si riserva sempre l’onore delle armi con un corridoio umano a bordo campo e i vincitori non esultano in modo esagerato o addirittura provocatorio. Proprio una delle zone della periferia partenopea sopra citate ovvero Pianura è il quartiere di provenienza e residenza di una delle “promesse” del rugby partenopeo e non solo che abbiamo incontrato: Marco Lentino, classe 1985, 22 anni, 1.86 per 92 kg. “Sono una terza flanker (terza linea), che gioca tra mischia e tre quarti, il più veloce della mischia per intenderci - si presenta così Lentino - sono entusiasta di quest’avventura, il gruppo è straordinario remiamo tutti verso un unico obiettivo che è quello di puntare alla promozione nella serie cadetta. Dopo un’ottima regular season in cui ci siamo classificati secondi, attendiamo serenamente la vincente tra Brindisi e Messina per giocarci al meglio tutte le nostre possibilità; la società e noi tutti meriteremmo un grande risultato per tutti i sacrifici fatti sia nel corso della stagione, sia ormai da anni a questa parte”. 18 MAGGIO 2008 La Ginnastica Ritmica S UN’ATTIVITÀ SPORTIVA PIENA DI “RITMO” E CON TANTA MUSICA e vuoi praticare uno sport affascinante che esalta la tua flessibilità, la tua coordinazione, il tuo senso ritmico, che sollecita la tua fantasia e che ti permette di sperimentare un’infinità di movimenti e crearne di nuovi devi scegliere la Ginnastica Ritmica. Essa è una disciplina in cui, appunto, si uniscono sport e arte, musica e danza. È principalmente uno sport femminile, che sviluppa flessibilità ed eleganza dei movimenti, e prevede l’utilizzo di cinque piccoli attrezzi: palla, clavette, cerchio, nastro e fune. Palla: È fatta di gomma o plastica. Ha un diametro è di 18-20 cm e pesa 400 gr. Gli elementi fondamentali per la palla sono gli elementi di flessibilità, souplesse (elementi di scioltezza). I gruppi tecnici per la palla includono lanci e riprese, rimbalzi e rotolamenti sul corpo e sulla pedana. Clavette: Il materiale può essere legno o plastica. La lunghezza di ogni clavetta è di 40 ÷ 50 cm, e il peso minimo 150 gr. Gli elementi fondamentali per le clavette sono gli equilibri (eseguiti su un avampiede o su un ginocchio e mantenuti per 3 secondi). I gruppi tecnici per le clavette includono mulinelli, piccoli cerchi, lanci e riprese. Cerchio: Il materiale può essere legno o plastica. Il diametro interno varia dagli 80 ai 90 cm, il peso minimo è di 150 gr. Il cerchio deve essere rigido a sufficienza da mantenere la forma. Gli elementi fondamentali per il cerchio sono salti, equilibri e flessibilità in equa distribuzione. I gruppi tecnici per il cerchio includono rotolamenti sul corpo e sulla pedana, rotazione intorno alle mani o altre parti del corpo, lanci e riprese e passaggi attraverso il cerchio. Nastro: Il nastro è fatto di raso o nailon, è largo 4-6 cm e deve essere lungo almeno 6 metri. La bacchetta, fatta di legno o plastica, ha un diametro di 1 cm e la sua lunghezza varia da 50 a 60 cm; il peso massimo è di 35 gr. Gli elementi fondamentali per il nastro sono i pivot (giri su un avampiede, gamba libera in vari atteggiamenti, gamba di terra tesa o flessa). I gruppi tecnici per il nastro sono serpentine, spirali, lanci e riprese. I movimenti del nastro devono essere larghi e liberi. Tutti i nodi del nastro sono penalizzati. Fune: La fune è fatta di canapa o materiale sintetico. La sua lunghezza varia in proporzione all’altezza della ginnasta. Gli elementi fondamentali per la fune sono i salti. I gruppi tecnici per la fune sono rotazioni, lanci e riprese. La forma della fune deve essere ben disegnata, senza curve. Questo sport è una disciplina relativamente recente, nata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo come espressione del movimento, dalle idee di Noverre, Delsart e Bode. Diventò una disciplina sportiva in Unione Sovietica, dove i primi campionati nazionali si tennero nel 1942. La Federazione Internazionale di Ginnastica riconobbe questa disciplina nel 1961, prima come ginnastica moderna, poi come ginnastica ritmica sportiva, ed infine come ginnastica ritmica. Il primo campionato del mondo ebbe luogo nel 1963 a Budapest, esclusivamente con esercizi individuali; le prove di squadra furono aggiunte nel 1967 in occasione del campionato di Rush finale per il Pianura Volley escluso dalla corsa play-off di Valentina Borrelli a stagione sportiva 2007/08 del Pianura Volley sta per essere archiviata. Le pianuresi, forti del mantenimento del titolo di serie C, devono però dire addio all’obiettivo play-off. Il sogno è sfumato in seguito ai risultati sfavorevoli ottenuti in occasione degli scontri diretti con le formazioni meglio attrezzate L Pianura Il Corriere di Copenhagen. La Ginnastica Ritmica fu inserita nel programma delle Olimpiadi estive a Los Angeles nel 1984 con la sola gara individuale, e ad Atlanta nel 1996 anche con gli esercizi di squadra. Questa bella disciplina sportiva ha Regole e criterio di giudizio ben precisi: La durata degli esercizi individuali è di minimo 1: 15? e di massimo 1: 30?, mentre per gli esercizi di squadra è di minimo 2:15? e di massimo 2:30?. La pedana di gara misura 13m x 13m ed è delimitata da una linea; ci sono penalità per le uscite di pedana sia degli attrezzi sia delle ginnaste in caso di contatto con il pavimento dell’area esterna. Gli attrezzi devono essere in costante movimento; vanno usati con varietà e devono essere in relazione costante con la ginnasta. È fondamentale l’unione tra musica e movimento. La giuria consiste di 3 gruppi di giudici: E = Esecuzione (max 10.00 punti) Valuta la pulizia dei movimenti corporei e del maneggio degli attrezzi, l’unione con la musica. A = Artistico (max 10.00 punti) Valuta l’aspetto compositivo, la varietà degli elementi, la varietà d’uso della pedana, l’armonia con la musica. D = Difficoltà (max 10.00 punti) Valuta il valore delle difficoltà corporee; gli esercizi possono avere al massimo 18 difficoltà. Il punteggio finale è ottenuto così: (A+D)/2+E. I principali eventi di questo sport sono i Giochi Olimpici, i Campionati del mondo e il campionato europeo. Molti tornei sono interessanti e di rilievo come il Torneo Corbeil-Essonnes, il torneo Cariprato, l’Incontro Internazionale di Thiais, la Deriugina Cup. A livello nazionale esistono attualmente 3 serie in federazione in base alle capacità: la serie C, la serie B e la serie A, quest’ultima suddivisa in A1 e A2; più svarianti enti di dell’AITO Volley Sarno e dell’ AS Megaride. A dare il colpo di grazia è stata l’inaspettata sconfitta per 3-2 inflitta dall’ agguerrita compagine del Laezza Volalto Caserta, in lotta per non retrocedere. Il successivo tris di vittorie per 3-1 rimediato dal Pianura ai danni del Gr. 2000 Pal. Ottaviano, dell’ASS Ottavima e dell’Atellana Volley, ha rappresentato il riscatto dalle ultime prestazioni negative. I punti racimolati pur se proiettano la squadra verso la conquista del quinto posto, non sono però sufficienti per rilanciarla nella contesa per gli spareggi. Il primo piazzamento certo ha già un nome, AS Benevento Volley, a seguire l’AITO Volley Sarno che, promozione sportiva PGS MSPAICS CSI UISP FEDERCLUBS che organizzano campionati e tornei. Oltre alle gare, normalmente le società organizzano saggi periodici che spesso si tengono nelle palestre in cui si esercitano le ginnaste. Esistono svariate categorie distinte per età e obiettivi agonistici. Le categorie sono determinate da FGI ed EPS; ogni categoria ha obbiettivi adatti alla propria età. Le ginnaste tipicamente iniziano ad allenarsi in età molto giovane, e di solito raggiungono il vertice delle prestazioni attorno ai vent’anni. Attualmente, la ginnastica ritmica è uno sport esclusivamente femminile. Esiste tuttavia un movimento per la creazione ufficiale di una ginnastica ritmica maschile. La ginnastica ritmica maschile è già popolare in Giappone. La squadra nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica ha conquistato la medaglia d’oro nella prova con 3 cerchi e 2 clavette (oltre a due medaglie d’argento nel completo e nei 5 nastri) al campionato mondiale di Baku, Azerbaigian del 2005 30 anni dopo l’altro oro conquistato nel concorso generale a squadre a Madrid (occorre ricordare che in quell’occasione i paesi dell’Est, da sempre eccellenti nelle discipline della Ginnastica, erano assenti per motivi politici). Ha anche vinto un bronzo nel generale nel 1971 all’Avana e un argento nei 6 nastri e un bronzo nel 3 funi e 3 palle nel 1992 a Bruxelles. Alle Olimpiadi del 2004 ad Atene ha fatto suo l’argento nel concorso completo, mentre agli europei si è aggiudicata due argenti nel 2006 a Mosca, nel completo e nel 3 cerchi e due clavette, e 5 bronzi, vinti rispettivamente nel 3 cerchi e 3 nastri nel 1988 a Helsinki, nel 12 clavette nel 1990 a Goteborg, nel concorso generale e nel 2 palle e 3 cerchi nel 2003 a Riesa, e ai 5 nastri nel 2006 a Mosca. Simona Testa forte della sua seconda posizione, può festeggiare la conquista dei playoff. I giochi, invece, restano ancora aperti per lo Zeus Sport Fiamma Torrese e l’AS Megaride, una sola tra loro otterrà la terza piazza, ultima ed unica possibilità rimasta per mantenere accesa la speranza di giocarsi la promozione. Alle spalle dell’ ASS Megaride, al quinto posto e a due giornate dalla fine, restano posizionate le pianuresi che si apprestano a dare la migliore delle conclusioni ad una stagione che, pur se caratterizzata da risultati altalenanti e da un rendimento discontinuo, ha regalato altrettante soddisfazioni e momenti di gloria. Intervista a Carmen Niro ex insegnante di Cristiana Raffa Curiosando nell’arte della ginnastica artistica di Simona Testa me non è bastato solo acquisire notizie sulla ginnastica ritmica, così mi sono recata nella palestra ora intitolata a Cristiana Raffa (ex Adeph) per saperne di più da chi insegna e pratica quest’arte. Così ho conosciuto l’insegnante Carmen, Niro ex-insegnante di Cristiana, e le ho fatto qualche domanda su questa disciplina: Quando e come hai iniziato a fare Ginnastica Ritmica? “Ho cominciato studiando danza classica” Come ti sei avvicinata all’insegnamento di tale disciplina? “Insegnando danza ad alcune ginnaste” Quanto sei stata allieva e da quanto sei insegnante? “Mi sono diplomata dopo 14 anni e sono insegnante da circa 15 anni” Cosa significa per te insegnare a delle ragazze la ritmica? “Significa trasmettere a loro tutta la mia passione e i valori che lo sport insegna” Qual è il tuo attrezzo preferito? “Non ho un attrezzo preferito, mi piacciono tutti” Chi è la tua ginnasta preferita, del presente o del passato, e perchè? “La mia ginnasta preferita è Maria Petrova per le sue particolari doti di interpretazione dell’esercizio e per la sua grazia” Quante ginnaste si allenano nella associazione sportiva Cristiana Raffa? “Molte ragazze frequentano l’ASD Cristiana Raffa. Molte di esse provengono anche da fuori Pianura” A chi è adatta questa disciplina ed a chi la consiglieresti? “Consiglierei questo sport a tutte le bambine perché questo permette di A crescere con un fisico armonico e con grandi doti di coordinazione. E’ normale che per un’attività ad alto livello agonistico occorrono particolari doti sia fisiche che motorie” Chi sceglie la musica e la coreografia degli esercizi? “La musica e la coreografia vengono costruite appositamente per ogni atleta, a seconda delle doti e del carattere” Come si svolge un allenamento tipo? “Ogni allenamento dura minimo 2 ore. Viene allenata la scioltezza, la capacità di salto, di equilibrio, di giro, oltre che ad un lavoro particolareggiato sull’attrezzo e sull’espressione” Quali sono le regole ed i criteri di giudizio? “Le regole ed i criteri di giudizio sono molto complessi e dipendono da un libro che si chiama codice dei punteggi che viene spesso modificato in particolar modo dopo le olimpiadi. Ecco perché io sono anche giudice nazionale” Il lavoro di un insegnante di danza ritmica tende a sviluppare e ad armonizzare le capacità musicali, intellettuali e motorie dell’individuo - bambino o adulto attraverso la musica e il movimento del corpo. La specificità della ritmica - rispetto alla danza - è quella di riunire sistematicamente il gesto e la musica a fini educativi, per sviluppare la conoscenza del proprio corpo e fare della musica un’attività creativa. Ti sembra esatta come sintesi? “Sintesi esatta” Se dovessi dare una definizione personale di ritmica cosa diresti? “Si può sintetizzare la ritmica in 3 parole: destrezza, eleganza, coordinazione” Down Town, fine del sogno I ragazzi di coach Nigriello cedono al centro Ester Barra e danno addio al sogno playoff di Fabio Esposito anno in frantumi proprio sul più bello le speranze di post-season per il Down Town Pianura, arresosi al Centro Ester Barra al termine di una partita combattuta, abbastanza equilibrata ma che ha visto la compagine di coach Nigriello sempre inseguire i barresi che, ad eccezione del primo quarto terminato 24-20 a favore del Down Town, hanno sempre condotto la gara con un vantaggio che ha toccato anche la doppia cifra nel corso del terzo quarto. Non è bastato uno stratosferico Grassitelli, autore di una prova maiuscola (27 pt), che ha cercato in tutti i modi con il supporto di Esposito (19 per lui) e del veterano Lepre (8 per lui oltre ad un significativo apporto sotto le plance) di tenere a galla i suoi per cercare di portare a casa una vittoria decisiva per l’accesso ai play off. Coach Nigriello ha dovuto registrare le de- V ludenti prove di uomini chiave quali Cusitore, Marinello e i due play Greco e Mangiapia che non hanno saputo gestire al meglio i momenti topici del match. In casa barrese i grandi protagonisti sono stati Barone, autore di 20 punti e soprattutto Maggio, top scorer con 27 punti all’attivo che hanno in maniera decisiva contribuito a fissare il risultato finale di 85-91 a favore del Centro Ester Barra. Ora è tempo per la società di riflessione, di smaltire la delusione, e programmare il futuro ripartendo dai non pochi elementi positivi che hanno contraddistinto la stagione appena terminata. Da segnalare invece in serie D nella Poule retrocessione la sconfitta della Cestistica Pianura sul parquet della Libertà Benevento per 80-68; partita che è stata poco più di un allenamento per le due squadre in vista dei playout che vedranno protagoniste entrambe le squadre nel cercare di conquistare la salvezza.